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ORGANI DELL'APPARATO DIGERENTE IL LUNGO CANALE DELL'APPARATO DIGERENTE PROF.SSA MARIA PATTI 07 GENNAIO 2019 19:18
REALIZZATO DA: GHIBBARO GIULIA GLI ORGANI DELL'APPARATO DIGERENTE L' apparato digerente è un lungo canale composto dalla: bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino, ghiandole salivari, fegato e pancreas.
LE GHIANDOLE SALIVARI Le ghiandole salivari,che producono la saliva, si distinguono in: ghiandole sottolinguali, sottomandibolari e parotidee.
LA BOCCA La bocca è delimitata dalle labbra e al suo interno si trovano: la lingua, i denti e le ghiandole salivari.
IL FEGATO Il fegato è la ghiandola più grande del corpo umano e si trova nella parte superiore destra della cavità addominale. Esso produce la bile. Sotto il fegato si trova la colecisti o cistifellea, che raccoglie la bile tra un pasto e l'altro.
LA FARINGE La faringe mette in comunicazione la bocca con l'esofago e con la laringe. Un'apposita valvola, chiamata epiglottide, chiudendosi, impedisce al cibo che entri nelle vie respiratorie.
LO STOMACO Lo stomaco ha una forma di sacco, costituito da vari strati muscolari che, contraendosi, fanno in modo che il cibo si rimescoli. Al suo interno è costituito da una mucosa con numerose ghiandole che producono il succo gastrico.
L'ESOFAGO L'esofago è un canale che inizia dalla faringe e nisce nello stomaco. Esso, inoltre, è caratterizzato da bre muscolari che contraendosi, spingono il cibo verso il basso.
IL PANCREAS
Esso si distingue in: INTESTINO TENUE che è costituito dal duodeno, dal
Il pancreas è posto dietro lo stomaco ed è anch'esso una ghiandola che produce il succo pancreatico, che viene
digiuno e dall'ileo. INTESTINO CRASSO che si divide in cieco,colon e retto.
riversato nel duodeno . Svolge due funzioni: funzione esocrina e l'insulina e il glucagone funzione endocrina due ormoni essenziali nella regolazione del glucosio.
L'INTESTINO L'intestino è come un lungo tubo a forma di labirinto, ripiegato su se stesso.
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FUNZIONI DELL'APPARATO DIGERENTE LA TRASFORMAZIONE DEL CIBO PROF.SSA MARIA PATTI 07 GENNAIO 2019 19:30
REALIZZATO DA: PARLATO MARIO
LA SCOMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI
LE FUNZIONI DELL'APPARATO DIGERENTE Gli alimenti che assumiamo non possono essere utilizzati dall'organismo se non prima trasformati per essere
Il processo di trasformazione delle molecole di cui sono fatte gli alimenti in molecole molto piccole avviene attraverso delle proteine: gli enzimi digestivi che sono i catalizzatori dei sistemi biologici.
assorbiti. Questo compito viene svolto dall'apparato digerente. La digestione: consiste nella scomposizione delle molecole di cui sono fatte gli alimenti in molecole molto piccole: inizia nella bocca continua nello stomaco e nisce nell' intestino tenue L assorbimento: delle molecole che avviene nell' intestino. L eliminazione:delle sostanze di scarto attraverso le feci.
LA SCOMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI ※※※※※※
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LA DIGESTIONE DALLA BOCCA ALLO STOMACO IL PERCORSO DEL BOLO ALIMENTARE DALLA BOCCA ALLO STOMACO PROF.SSA MARIA PATTI 09 GENNAIO 2019 19:02
REALIZZATO DA: RACITI CARLO MESSINA MONICA PRIMA TAPPA: LA BOCCA La digestione comincia con la bocca, dove il cibo viene triturato dai denti, ammorbidito dalla saliva e impastato dalla lingua. L'insieme di questi processi trasforma i bocconi di cibo in bolo alimentare. La bocca è delimitata dalle labbra, e al suo interno troviamo: i denti, la lingua e le ghiandole salivari.
LA LINGUA I DENTI I primi denti, chiamati "da latte", spuntano tra i 6 e i 12 mesi di vita e una volta completata la prima dentizione sono 20. A partire dai 5 anni di età i denti da latte iniziano a cadere e vengono sostituiti dai denti de nitivi, che sono 32: 8 incisivi; 4 canini; 8 premolari; 12 molari; Questi denti sono distribuiti in parti uguali, infatti ne abbiamo 16 nell'arcata superiore e 16 in quella inferiore.
La lingua è un muscolo che nasce alla base della cavità buccale. Sulla sua super cie troviamo le papille gustative, che ci permettono di apprezzare tutte le caratteristiche dei cibi di cui ci nutriamo. Sulla punta della lingua abbiamo le papille gustative che percepiscono il dolce; sulle zone laterali troviamo quelle che percepiscono il salato e l'acido; sulla zona posteriore troviamo quelle che percepiscono l'amaro.
LE GHIANDOLE SALIVARi
SECONDA TAPPA: LA FARINGE, L'ESOFAGO E LO STOMACO
Le ghiandole salivari si suddividono in:
Superata la bocca, il bolo alimentare passa nella faringe e da
Sottolinguali; Sottomascellari;
qui entra nell'esofago .
parotidee.
presenza dell'epiglottide che chiude la laringe.
Esse hanno il compito di riversare all'interno della nostra bocca, la saliva. La saliva, contiene acqua, e due importanti enzimi: La ptialina, che ha una funzione digestiva; Il lisozima, che ha una funzione battericida.
Il passaggio del cibo nelle vie aeree è impedito dalla L'esofago è un canale con pareti di muscolatura liscia che ha il compito di far procedere il bolo alimentare verso lo stomaco attraverso contrazioni ritmiche e involontarie che prendono il nome di movimenti peristaltici.
LO STOMACO:CARDIAS, MUCOSA GASTRICA, PILORO. Il cardias: è una valvola che segna il passaggio nello stomaco e impedisce al cibo di re uire. La mucosa gastrica: la parte interna dello stomaco è caratterizzata dalla presenza di numerose ghiandole gastriche. Il piloro:è una valvola che separa lo stomaco dal primo tratto dell'intestino, il duodeno.
LO STOMACO:LE GHIANDOLE GASTRICHE Lo stomaco ha la forma di un sacco con le pareti che sono formate da muscolatura liscia sovrapposta in più strati e con diversi orientamenti, in modo da determinare un rimescolamento continuo del cibo. Le ghiandole gastriche producono il succo gastrico, contenente acido cloridrico, muco ed enzimi, principalmente pepsina. L'acido cloridrico distrugge i microbi penetrati con il cibo e sopravvissuti all'azione della saliva. Il muco protegge lo stomaco dall'azione dell'acido cloridrico e della pepsina. La pepsina demolisce le proteine. Tutti questi processi trasformano il bolo alimentare in chimo.
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L'INTESTINO INTESTINO TENUE E INTESTINO CRASSO PROF.SSA MARIA PATTI 17 GENNAIO 2019 23:08
REALIZZATO DA: MUSMARRA GIUSEPPE MURABITO ALESSIA
L'intestino è rivestito esternamente da una membrana che si chiama peritoneo.
L'INTESTINO L'intestino è un lungo canale, arrotolato su se stesso per aumentare enormemente la sua super cie di assorbimento dei cibi.
I PROCESSI DIGESTIVI I succhi provenienti dal pancreas si riversano nel duodeno tramite il coledoco. La bile è una sostanza prodotta dal fegato che trasforma i grassi in piccole particelle. La bile si raccoglie nella colecisti. Il pancreas produce il succo pancreatico. Inoltre lo stesso intestino tenue produce il succo enterico attraverso ghiandole che si trovano nei villi intestinali.
INTESTINO TENUE E INTESTINO CRASSO L'intestino si distingue in: intestino tenue e intestino crasso. L'intestino tenue è formato da: duodeno dove si riversano i succhi pancreatici e la bile. digiuno che presenta una mucosa ricca di villi intestinali. ileo che è il tratto più lungo. L'intestino crasso è formato da: cieco dove si trova l'appendice colon è formato da tre lunghi tratti: colon ascendente, colon trasverso e colon discentente retto si apre all'esterno con l'ano.
I VILLI INTESTINALI
LA FLORA INTESTINALE
I villi intestinali sono piccolissime sporgenze che si trovano
Il nostro intestino è ricco di batteri, alcuni di essi sono
nel digiuno, un tratto dell'intestino tenue.
indispensabili e costituiscono la ora batterica intestinale
Essi hanno la funzione di assorbire amminoacidi, glucosio, acidi grassi, glicerolo, sali minerali e acqua per immetterli
che è alimentata dalle sostanze non assorbite. Essa garantisce:
nel circolo sanguigno. E' così che si completa il processo di assorbimento dei cibi,
integrità mucosa intestinale, protegge dalle invasioni batteriche,
af nché siano a disposizione per l'organismo in quanto fonti energetiche.
favorisce la digestione produce le vitamine del gruppo B e la vitamina K,
Tutto ciò che non viene assorbito viene eliminato attraverso le
importante per la coagulazione del sangue.
feci.
LA FLORA INTESTINALE ※※※※※※
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IL FEGATO E IL PANCREAS DUE GRANDI GHIANDOLE PROF.SSA MARIA PATTI 11 FEBBRAIO 2019 21:49
REALIZZATO DA: GRASSO GIUSEPPE CHRISTIAN DI PAOLA IL FEGATO Il fegato è la più grossa ghiandola dell'apparato digerente. Esso si trova nella parte destra della cavità addominale. Pesa circa 1,5 kg ed è suddiviso in quattro lobi: due più grandi, il destro e il sinistro e due più piccoli, il quadrato e il caudato.
IL PANCREAS Il pancreas è una ghiandola sia endocrina(con la produzione di insulina e glucagone) sia esocrina (con la produzione del succo pancreatico). Endocrina perché riversa direttamente nel sangue le sostanze che produce, cioè i suoi ormoni. Esocrina perché riversa all'esterno, o in una cavità , le sostanze che produce.
LE FUNZIONI DEL FEGATO Il fegato ha moltissime funzioni e viene de nito "il laboratorio chimico" del nostro organismo Filtra il sangue e consente di rimuovere le sostanze chimiche dannose e i batteri; Trasforma lo zucchero in eccesso in glicogeno Forma l'urea Sintetizza le proteine del sangue E' una riserva di vitamine e sali minerali Forma l'urea Produce la bile
ENDOCRINA E ESOCRINA Nel pancreas queste due diverse modalità secretorie sono entrambe presenti. Infatti, produce l'insulina e il glucagone che immette nella circolazione saguigna e il succo pancreatico, che viene immesso nel duodeno attraverso il coledoco.
L'INSULINA E IL GLUCAGONE Questi due ormoni vengono prodotti da apposite cellule che formano nel loro insieme le isole del Langherans che sono ammassi cellulari costituiti da più cellule. Le cellule beta producono l'insulina , mentre le cellule alfa il glucagone. L'insulina favorisce l'accumulo di glucosio nel fegato sotto forma di glicogeno , mentre al contrario il glucagone rimuove il glucosio dal glicogeno epatico promuovendone l'immissione nella circolazione sanguigna .
IL DIABETE Quando ci sono molti zuccheri nel sangue (come dopo un pasto) entra in azione l'insulina proprio per abbassare la glicemia (cioè la concentrazione di zuccheri nel sangue). Appena la glicemia si abbassa, si riduce anche la produzione di insulina. Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dall' aumento della concentrazione di glucosio nel sangue (iperglicemia) dovuta a un difetto della produzione di insulina o del suo utilizzo.
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