L'APPARATO LOCOMOTORE

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LA STRUTTURA DEL CORPO UMANO IL NOSTRO SCHELETRO PROF.SSA MARIA PATTI 12 NOVEMBRE 2018 23:03

REALIZZATO DA: ARCIDIACONO ALESSANDRA

OSSA LUNGHE,CORTE E PIATTE

IL SISTEMA SCHELETRICO Gli esseri viventi, in genere, sono dotati di strutture che conferiscono loro una certa forma e li sostengono. In tutti i vertebrati questa struttura è costituita da un sistema scheletrico. Il sistema scheletrico fa parte dell'apparato locomotore. Questo sistema svolge diverse funzioni: •sostiene il corpo, che altrimenti si af oscerebbe; • protegge gli organi più delicati; • fornisce un impalcatura in cui si attaccano i muscoli permettendo il movimento • produce le cellule del sangue; • costituisce una riserva di sali minerali indispensabili.

Lo scheletro è suddiviso in: • scheletro assile, che comprende il cranio, la gabbia toracica e la colonna vertebrale. •scheletro appendicolare di cui fanno parte il cinto scapolare collegato agli arti superiori e il cinto pelvico collegato agli arti inferiori. Le ossa piatte sono larghe e hanno uno spessore ridotto. Le ossa lunghe sono formate da una parte centrale (dia si) che si arrotonda alle estremità (epi si). Le ossa corte hanno dimensioni simili in lunghezza e in altezza.


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SOSTEGNO E MOVIMENTO ADATTAMENTI PROF.SSA MARIA PATTI 12 NOVEMBRE 2018 23:11

REALIZZATO DA: CARBONE SIMONE

I Dynastes hercules sono artropodi che possiedono un'impalcatura esterna che prende il nome di esoscheletro, dotato di articolazioni che gli permettono di muoversi.

LA CYANEA CAPILLATA

Anch'esso però ha i suoi svantaggi: la sua rigidità impone periodi di muta, che permettono all'animale di accrescersi, ma durante questi periodi di muta esso è più vulnerabile nei confronti dei predatori.

La Cynea capillata è una medusa detta "criniera di leone". Questa medusa ha un corpo molto molle ed è formata quasi interamente da acqua. Il suo sistema di sostegno è chiamato scheletro idrostatico.

L'ESSERE UMANO L'essere umano è un animale a simmetria bilaterale, cioè simmetrico rispetto a un piano passante al centro del corpo. Quindi è possibile individuare una parte frontale e una dorsale, una destra e una sinistra. Questa caratteristica è tipica degli animali che si muovono sempre in un senso di marcia parallelo al piano di simmetria. Invece altri animali si muovono poco e seguono le correnti e presentano delle simmetrie raggiate o circolari e non hanno una parte frontale e una dorsale, neanche una destra e una sinistra. Coloro che non si muovono come ad esempio le spugne non possono presentare alcuna simmetria.

IL DYNASTES HERCULES


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COM'E' FATTO UN OSSO IL TESSUTO OSSEO PROF.SSA MARIA PATTI 12 NOVEMBRE 2018 23:17

REALIZZATO DA: D'URSO EDOARDO COM'E' FATTO UN OSSO Le ossa sono costituite da tessuto osseo e da tessuto cartilagineo.

LA STRUTTURA DELL'OSSO La parte esterna dell'osso è costituita da tessuto osseo compatto in cui le lamelle formano tante strutture chiamati osteoni. Anche le ossa ricevono dal sangue le sostanze nutritive quindi, nel tessuto osseo passano i canali di Havers, dove al loro interno si trovano i vasi sanguigni e i nervi.

IL TESSUTO OSSEO Il tessuto osseo è composto da cellule particolari, gli osteociti, che sono immersi in una sostanza intercellulare composta da osseina e sali minerali. L'osseina rende l'osso elastico quindi in grado di resistere agli urti; i sali minerali lo rendono rigido.


IL MIDOLLO OSSEO Esistono due tipi di midollo osseo: -IL MIDOLLO OSSEO ROSSO -IL MIDOLLO OSSEO GIALLO Il midollo osseo rosso produce le cellule del sangue (globuli rossi, bianchi e le piastrine). Il midollo osseo giallo invece è usato come deposito di grasso.

LA PARTE INTERNA DELL'OSSO La parte interna dell'osso è costituita da tessuto osseo spugnoso, in cui le lamelle sono molto distanziate tra di loro e formano strutture chiamate trabecole. Nelle ossa lunghe è presente una cavità chiamata canale midollare. Questa cavità e le parte vuote del tessuto osseo sono occupati dal midollo osseo.

IL PERIOSTIO Il periostio è una membrana che ricopre esternamente l'osso.


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LO SCHELETRO E LA CRESCITA L'OSSIFICAZIONE PROF.SSA MARIA PATTI 12 NOVEMBRE 2018 23:26

REALIZZATO DA: RUSSO MATTEO

L'ossi cazione di un osso lungo, che inizialmente è formato da cartilagine, inizia dal centro e procede verso l'estremità. L'osso si allunga e nello stesso tempo si forma la cavità che

LA CRESCITA DI UNA PERSONA La crescita di una persona non procede secondo uno stesso ritmo per tutto il corpo ma coinvolge le varie parti dello

contiene il midollo. A dieci anni, anche le epi si sono ossi cate, ma una zona composta di cartilagine di accrescimento le separa dalla dia si.

scheletro in modo diverso. Alcune, come la testa, crescono molto poco,mentre

In questa regione l'osso continuerà ad allungarsi no a che la crescita sarà completa.

altre,come le ossa lunghe di gambe e braccia si sviluppano molto di pi. E' intensa nei primi due anni di vita, subisce un'accelerazione tra i dodici e i quindici anni per le femmine e tra i tredici e i sedici anni per i maschi.

L'OSSIFICAZIONE ※※※※※※


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LO SCHELETRO DEL CAPO IL CRANIO PROF.SSA MARIA PATTI 12 NOVEMBRE 2018 23:38

REALIZZATO DA: FERLITO IVAN LO SCHELETRO DEL CAPO Lo scheletro del capo è costituito da: 14 ossa della faccia 8 ossa del cranio la dentatura.

IL CRANIO Il cranio è formato da 8 ossa spesse e con super cie curva unite da articolazioni dette suture.

LA FACCIA La faccia è formata da 14 ossa L'osso mandibolare è l'unico osso mobile che ha la funzione di aprire e chiudere la bocca. L'osso mandibolare ha la forma di ferro di cavallo e ad esso sono ancorati i denti dell'arcata dentaria inferiore. Quelli dell'arcata superiore sono inseriti nell'osso mascellare. Nella faccia sono presenti le due cavità orbitali e quella nasale.

LA DENTATURA Dopo il processo di dentizione che nisce a 3 anni circa, l'essere umano ha 20 denti temporanei che lentamente


cadranno e al loro posto ci saranno i denti permanenti che

Il dente è formato dalla dentina o avorio al cui interno si trova

saranno 28 e si completerà verso i venti anni con altri

la polpa ricca di vasi sanguigni e terminazioni nervose.

quattro molari detti denti del giudizio no a raggiungere un totale di 32 denti.

LA STRUTTURA DEL DENTE Un dente è formato da una parte che noi vediamo detto corona ricoperta di smalto; da una parte del dente che non vediamo che si chiama colletto no ad arrivare alla radice che si trova dentro l'alveolo nell'osso mandibolare o mascellare.

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LA CARIE CINQUE SEMPLICI REGOLE PROF.SSA MARIA PATTI 12 NOVEMBRE 2018 23:43

REALIZZATO DA: FORMICA MARCO LE CARIE La scarsa igiene e troppi zuccheri porta alla formazione di carie, cioè lesioni della super cie dentaria. Se non curate possono raggiungere la polpa del dente e provocare molto dolore.

LO SPAZZOLINO La scarsa igiene e un'alimentazione ricca di zuccheri forma la carie. La pulizia con lo spazzolino è molto importante perché serve dopo ogni pasto, a rimuovere la placca dentaria.

LO SMALTO DEI DENTI Lo smalto dei denti è una sostanza dura, ma si scioglie con l'azione dell'acido prodotto dai batteri presenti nella bocca durante il metabolismo dei residui alimentari, principalmente degli zuccheri. I batteri si accumulano sulla super cie dei denti sotto forma di placca dentaria.


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LO SCHELETRO DELLA SCHIENA LE VERTEBRE PROF.SSA MARIA PATTI 12 NOVEMBRE 2018 23:48

REALIZZATO DA: BOTTINO IOLANDA LA COLONNA VERTEBRALE Il nostro corpo è sostenuto da una struttura: la colonna vertebrale. Alla base del cranio si trova un foro , chiamato foro occipitale, attraverso il quale passa il midollo spinale . La colonna vertebrale è formata da 33-34 ossa corte: le vertebre.

COME E' FORMATA LA COLONNA VERTEBRALE? Ogni vertebra è formata da una parte di forma cilindrica, il corpo vertebrale, che si prolunga nell’ arco vertebrale. Tra l’arco e il corpo rimane uno spazio chiamato foro vertebrale. Dato che le vertebre sono messe una sull’ altra si trovano


incolonnati e formano il canale vertebrale, nel quale passa il

La gabbia toracica è formata da 12 paia di costole e dallo

midollo spinale, il canale principale degli impulsi nervosi. Tra le vertebre ci sono dei dischi chiamati , dischi intervertebrali fatti di cartilagine: quindi le vertebre sono collegate da articolazioni semimobili che danno alla colonna vertebrale una certa essibilità. Vista lateralmente, la colonna vertebrale mostra delle curvature naturali . Di solito si vedono nel dorso , dove si curva leggermente all’indietro, e nella zona lombare , dove si curva in avanti. Queste curve sono del tutto normali e sono dovute alla posizione eretta che è tipica della specie umana. Invece vista frontalmente la colonna, appare dritta

sterno, un osso piatto centrale. Oltre a proteggere organi delicati come il cuore, i polmoni deve anche potersi espandere a ogni inspirazione e contrarsi a ogni espirazione. Per questo, le costole sono articolate allo sterno per mezzo della cartilagine costale, che è essibile, mentre dietro sono formate da articolazioni che le collegano ciascuna alla propria vertebra. Queste articolazioni sono dette semimobili, perché permettono alla gabbia toracica di fare piccoli movimenti per consentire la respirazione. Le ultime due coppie di costole non sono unite allo sterno e quindi vengono chiamate costole libere o uttuanti. Le costole hanno lunghezze diverse: aumentano no all'ottava per poi tornare a diminuire. .

LA GABBIA TORACICA

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UNO SCHELETRO IN FORMA PARAMORFISMI E DISMORFISMI PROF.SSA MARIA PATTI 12 NOVEMBRE 2018 23:54

REALIZZATO DA: TROVATO SIMONE UNO SCHELETRO IN FORMA La colonna vertebrale ha alcune curvature naturali. Spesso, anche solo stando seduti, assumiamo posizioni scorrette che possono causare deformazioni agli arti inferiori o alla colonna vertebrale.. Queste sono dette paramor smi e dismor smi.

SCOLIOSI La scoliosi è la deviazione della colonna vertebrale verso destra o verso sinistra, che porta ad avere una spalla più alta dell'altra.


MAL DI SCHIENA Il mal di schiena che molte persone accusano, soprattutto gli anziani, è spesso dovuto all'usura dei dischi intervertebrali che non riescono più ad ammorbidire i movimenti

IPERLORDOSI L'iperlordosi è un'accentuazione della normale curva lombare accompagnata da uno spostamento in avanti dell'addome, che risulta sporgente.

IPERCIFOSI L'ipercifosi è un'accentuazione della normale curva dorsale che determina ingobbimento e petto incavato

MAL DI SCHIENA ※※※※※※


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LO SCHELETRO APPENDICOLARE GLI ARTI SUPERIORI E INFERIORI PROF.SSA MARIA PATTI 29 NOVEMBRE 2018 21:39

REALIZZATO DA: GRECO MATTIA

L'osso del braccio si chiama omero, si articola nell'estremità superiore con la scapola e all'estremità inferiore con le due ossa lunghe dell'avambraccio, il radio e l'ulna.

GLI ARTI SUPERIORI E IL CINTO SCAPOLARE

La loro articolazione con l'omero forma il gomito. La mano è formata da un gran numero di ossa. Si suddivide in carpo (polso), metacarpo (palmo), falangi (dita)

Gli arti superiori sono in grado di svolgere molteplici funzioni. Infatti la loro particolare struttura rende possibile il movimento in tutte le direzioni indipendente dal resto del corpo. Ogni arto superiore è suddiviso in tre segmenti: braccio, avambraccio e mano e si articola tramite il cinto scapolare che si trova sulla spalla ed è formato dalla clavicola e dalla scapola.

GLI ARTI INFERIORI

SPECIFICHIAMO...

Gli arti inferiori, hanno una conformazione molto simile a quelli precedenti, ma sono molto più robusti, poiché devono sostenere il nostro corpo. E' diviso in: coscia, gamba e piede. L'osso della coscia si chiama femore. L'articolazione tra il femore e la gamba forma il ginocchio, protetto dalla rotula. Le ossa della gamba sono la tibia e il perone, che si articolano con le ossa del piede suddiviso in tarso (caviglia), metatarso (pianta) e falangi (dita). L'arto inferiore si unisce allo scheletro tramite il bacino o cinto pelvico.


CINTO PELVICO O BACINO Il bacino o cinto pelvico è formato da due ossa piatte, le ossa iliache, formate da tre ossa, l'ilio, l'ischio e il pube, saldate tra loro posteriormente con l'osso sacro.

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L'EVOLUZIONE DELLO SCHELETRO IL POLLICE OPPONIBILE - LA POSTURA ERETTA - IL BACINO PROF.SSA MARIA PATTI 29 NOVEMBRE 2018 21:43

REALIZZATO DA: D'AGOSTINO FRANCESCA IL POLLICE OPPONIBILE Il pollice opponibile è un attributo di molti primati, che ci ha consentiti di maneggiare meglio le cose e di creare strumenti e manufatti più complessi

IL BACINO E IL PIEDE LA POSTURA ERETTA La conquista della posizione eretta ha richiesto molto tempo, e ha comportato modi che dello scheletro. Per esempio negli esseri umani il foro occipitale si è spostato in maniera tale da consentire al cranio di stare sopra la colonna vertebrale, piuttosto che davanti come nei quadrupedi.

Il bacino, per consentire lo spazio agli organi interni si è accorciato e allargato. Invece il piede per consentire la postura eretta si è modi cato: il calcagno si è sviluppato per permettere di scaricare meglio il peso a terra e l'alluce si è posizionato al livello delle altre dita.


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LE ARTICOLAZIONI FISSE - SEMIMOBILI - MOBILI PROF.SSA MARIA PATTI 30 NOVEMBRE 2018 20:12

REALIZZATO DA: TROVATO LORENZO

Le articolazioni sse non consentono il movimento: si hanno nel caso in cui due ossa sono così strettamente in contatto che i margini dell'una risultano aderenti ai margini dell'altra

LE ARTICOLAZIONI

come, per esempio, il cranio.

Lo scheletro è una impalcatura rigida che sostiene il nostro corpo, ma anche essibile per garantirci il movimento. Questo è possibile perché le ossa sono attaccate tra di loro con le articolazioni. Esistono tre tipi di articolazioni

ARTICOLAZIONI SEMIMOBILI Le articolazioni seminabili consentono movimenti limitati. Anche in questo caso due ossa sono a contatto, ma sono divise da un lo di cartilagine che permette il movimento limitato. un esempio sono le vertebre della colonna vertebrale e la caviglia.

ARTICOLAZIONI FISSE


Le ossa sono poi collegate da cordoni elastici chiamati legamenti.che impediscono alle ossa di allontanarsi dalla loro posizione corretta

ARTICOLAZIONI MOBILI Le articolazioni mobili consentono un movimento ampio e ci possono essere diversi meccanismi: a cerniera, come quelle del ginocchio e del gomito. sferiche, come le articolazioni della spalla. a carrucola come l'articolazione tra l'ulna e il radio. Nel ginocchio, nella zona di contatto le due ossa sono rivestite da cartilagine articolare per ridurre l'attrito tra le due ossa; inoltre, l'articolazione è avvolta da una capsula sinoviale che contiene un liquido detto liquido sinoviale.

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LA SALUTE DI OSSA E ARTICOLAZIONI FRATTURE - DISTORSIONE - LUSSAZIONE PROF.SSA MARIA PATTI 30 NOVEMBRE 2018 20:18

REALIZZATO DA: TROVATO DANIELE LA FRATTURA Quando un osso si rompe, si parla di frattura. Si deve sospettare una frattura quando si ha un forte dolore e quando l'arto non riesce più a svolgere le proprie funzioni, es. sostenere il peso del corpo o muovere la mano. La frattura più grave è quella esposta, in cui l'osso rotto perfora la pelle. In questo caso il rischio è un infezione dell' osso

LA LUSSAZIONE La lussazione riguarda le articolazioni della spalla e dell' anca. Avviene quando l'omero e il femore escono dalla propria sede senza tornare a posto. Sul momento il dolore è fortissimo. Solo un esperto riesce a riportare l' osso nella propria sede.

LA DISTORSIONE La distorsione o storta avviene quando l'osso di una articolazione si sposta, lesionando i legamenti. Quando ce un distorsione l' articolazione si gon a e viene prodotto molto liquido sinoviale e la zona appare livida. Ogni movimento provoca dolore forte.


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I MUSCOLI Il SISTEMA MUSCOLARE PROF.SSA MARIA PATTI 12 DICEMBRE 2018 19:45

REALIZZATO DA: DI BELLA GIORGIA

I rotatori, fanno ruotare un osso sul suo asse, come quando ruotiamo il collo per girare il capo. I essori, avvicinano un osso a un altro, come quando

I MUSCOLI

pieghiamo un braccio. Gli estensori allontanano un osso rispetto a un altro, come quando distendiamo un braccio.

Il nostro corpo è sorretto dallo scheletro però da solo non può muoversi. Il movimento avviene grazie all'azione dei muscoli che hanno due caratteristiche molto importanti: - la contrattilitá, cioè la possibilità di accorciarsi -l'elasticità, cioè la capacità di ritornare alla forma originaria. Nel corpo umano vi sono circa 600 muscoli, che costituiscono circa la metà del suo peso totale. L'insieme dei muscoli forma il sistema muscolare.

MUSCOLI ANTAGONISTI

MUSCOLI E MOVIMENTO I muscoli scheletrici sono collegati alle ossa mediante cordoni brosi detti tendini e consentono al corpo di compiere diversi movimenti. Vengono classi cati in base alla funzione che svolgono: Gli abduttori, allontanano un arto dalla linea mediana del corpo, come quando divarichiamo le gambe. Gli adduttori, avvicinano un arto alla linea mediana del corpo, come quando uniamo le gambe.

Due muscoli vengono detti antagonisti quando lavorano in coppia, svolgendo contemporaneamente azioni opposte per realizzare un dato movimento. Per es. che cosa succede quando si ette e si estende il braccio? Questi movimenti sono regolati da due muscoli antagonisti di forma allungata: il bicipite e il tricipite. Quando si ette l'avambraccio verso la spalla, il bicipite si contrae e il tricipite si rilassa. Quando, invece, si estende l'avambraccio verso il basso, il tricipite si contrae e il bicipite si rilassa.


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LE LEVE NEL CORPO UMANO LEVA DI PRIMO GENERE - DI SECONDO GENERE - DI TERZO GENERE PROF.SSA MARIA PATTI 12 DICEMBRE 2018 20:00

REALIZZATO DA: MAUGERI DILETTA I MUSCOLI I muscoli del corpo umano lavorano azionando delle leve. Queste sono costituite da un'asta rigida che può ruotare intorno a un'articolazione che costituisce il fulcro della leva.

I MUSCOLI ESTENSORI I muscoli estensori della nuca ci consentono di alzare e abbassare il capo. Sì tratta di una leva di primo genere.

LA LEVA DI SECONDO GENERE La leva di secondo genere è vantaggiosa e ci permette di saltare poiché i gemelli si contraggono e il tendine di Achille tura verso l'alto il calcagno, spingendo in alto tutto il peso del corpo.


LA LEVA DI TERZO GENERE Nel braccio agisce una leva di terzo genere. Sì tratta di una leva svantaggiosa, tuttavia è la più frequente nel sistema muscolare perché è suf ciente una piccola contrazione per ottenere un rapido movimento.


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IL TESSUTO MUSCOLARE MUSCOLI LISCIE STRIATI PROF.SSA MARIA PATTI 12 DICEMBRE 2018 20:11

REALIZZATO DA: MARINO MARTA I MUSCOLI I muscoli sono organi composti da una tessuto che può essere di due tipi: liscio e striato. I muscoli si distinguono in : muscoli volontari e muscoli involontari. Solitamente i muscoli volontari sono striati invece i muscoli involontari sono lisci.

Il cuore LE FIBRE MUSCOLARI Le bre muscolari o miociti sono le cellule del tessuto muscolare. Esse vanno da una estremità del muscolo all'altra e all'interno contengono le mio brille che sono di due tipi: quelle più sottili sono composte da una proteina dette actina, invece quelle più spesse sono formate da un'altra proteina detta miosina. Durante la contrazione i lamenti di actina si incontrano con quelli di miosina e il muscolo si accorcia, cioè si contrae, invece i quando il muscolo si rilassa i lamenti ritornano al proprio posto.

Il cuore è un muscolo speciale perché è formato da un muscolo striato ma involontario.


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ATP: LA MONETA ENERGETICA ADENOSINA TRIFOSFATO PROF.SSA MARIA PATTI 12 DICEMBRE 2018 20:19

REALIZZATO DA: SORBELLO CLAUDIA IL NOSTRO CARBURANTE I muscoli sono paragonabili al motore del nostro corpo e per funzionare hanno bisogno di carburante: l'ATP (Adenosina trifosfato). Il processo chimico che consente alle cellule di produrre il maggior numero di molecole di ATP è la respirazione cellulare.

ACIDO LATTICO Quando l'ATP è prodotto in assenza di ossigeno , nei muscoli si accumula una sostanza di ri uto: l'acido lattico. Finché non viene eliminato attraverso il sangue, l'acido lattico rimane nel muscolo, provocando una sensazione di dolore. E' molto importante essere ben allenati perché l'attività regolare migliora la circolazione e facilita la rimozione dell'acido lattico dal muscolo.

FERMENTAZIONE Quando lo sforzo è molto intenso, l'apporto di ossigeno può essere insuf ciente per la respirazione cellulare: le cellule attivano un processo detto fermentazion che consente di ottenere meno molecole di ATP ma non richiede l'apporto di ossigeno

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I MUSCOLI VOLONTARI I MUSCOLI SCHELETRICI PROF.SSA MARIA PATTI 12 DICEMBRE 2018 21:35

REALIZZATO DA: FORMICA MARCO

sartorio quadricipide femorale

I MUSCOLI SCHELETRI I muscoli scheletrici, in genere, hanno una forma affusolata. Però alcuni es. i muscoli dell'addome, possono avere anche forma diversa e anche se si attaccano alle ossa non posseggono dei veri tendini. I muscoli anulari, invece, non si collegano alle ossa e presentano una forma circolare che gli consente di chiudere o allargare un'apertura. Ne sono un es. i muscoli intorno alla bocca.

I MUSCOLI PELLICIAI

PRINCIPALI MUSCOLI SCHELETRICI I principali muscoli scheletrici sono: sternocleidomastoideo grande pettorale bicipite grande dentato muscolo retto muscolo obliquo

I muscoli pellicciai sono di solito collegati a un osso e alla pelle oppure solo alla pelle. Due esempi di muscoli pelliciai sono: i muscoli della faccia il muscolo orbicolare della bocca


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ARTE E ANATOMIA LEONARDO DA VINCI PROF.SSA MARIA PATTI 12 DICEMBRE 2018 21:45

REALIZZATO DA: PANDOLFO EDOARDO LEONARDO DA VINCI Leonardo da vinci fu uno dei più grandi studiosi dell'anatomia umana. I suoi capolavori si collocano a metà strada tra l'arte e la medicina.

I DISEGNI DI LEONARDO DA VINCI Per produrre i suoi disegni, Leonardo compiva personalmente dissezioni di cadaveri umani e animali. Per noi il suo lavoro, oggi, rappresenta la prima raccolta iconogra ca scienti camente valida dell'anatomia umana.

IL CONTRIBUTO DI LEONARDO Dal punto di vista scienti co sono stati molto importanti lo studio della struttura dello scheletro e del funzionamento dei tendini e dei muscoli. Leonardo apportò delle innovazioni che ancora oggi vengono usate, per esempio l'uso dei tagli trasversali lungo piani diversi per indagare i differenti strati di una struttura o di un organo.


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