il medioevo narrare la storia
percorsi personalizzati per una didattica inclusiva
a cura di Alessandro Grittini
percorsi personalizzati per una didattica inclusiva
a cura di Alessandro Grittini
percorsi personalizzati
per una didattica inclusiva
a cura di Alessandro Grittini
Alessandro Grittini · Luca Franceschini · Robi Ronza
Narrare la storia
Il Medioevo
L'età moderna
L'età contemporanea
I tre manuali sono corredati dai fascicoli
Percorsi personalizzati per una didattica inclusiva a cura di Alessandro Grittini
realizzati con il carattere TestMe per facilitare la lettura ad alunni con DSA
Grazie alla collaborazione con Seleggo, la versione digitale ottimizzata di questo libro per studenti dislessici può essere ottenuta in download gratuito registrandosi al sito www.seleggo.org
Narrare la storia Il Medioevo
Percorsi personalizzati per una didattica inclusiva a cura di Alessandro Grittini
www.itacaedizioni.it/narrare-la-storia-1
Prima edizione: giugno 2019 Nuova edizione: giugno 2023
© 2023 Itaca srl, Castel Bolognese
Tutti i diritti riservati
ISBN 978-88-526-0747-9
Supporto integrativo allegato al manuale
Progetto grafico: Andrea Cimatti
Illustrazioni: Daniela Blandino
Ricerca iconografica e cartine: Stefano Bombelli
Contributo: Nadia Forgione
Cura editoriale: Cristina Zoli
Stampato in Italia da D’Auria Printing, S. Egidio alla Vibrata (TE)
Col nostro lavoro cerchiamo di rispettare l’ambiente in tutte le fasi di realizzazione, dalla produzione alla distribuzione. Questo prodotto è composto da materiale che proviene da foreste ben gestite certificate FSC®, da materiali riciclati e da altre fonti controllate. Utilizziamo materiale plastic free, inchiostri vegetali senza componenti derivati dal petrolio e stampiamo esclusivamente in Italia con fornitori di fiducia, riducendo così le distanze di trasporto.
Il presente fascicolo mette a disposizione del docente un insieme di materiali che possono essere utilizzati per predisporre una programmazione didattica personalizzata e inclusiva. Questi strumenti affiancano, su supporto cartaceo, i materiali già disponibili on line sul sito del libro, a cui si rimanda per ulteriori arricchimenti.
Il fascicolo segue la stessa scansione per capitoli presente nel testo base e offre i seguenti materiali:
• un breve riassunto che mette a fuoco, con un linguaggio facilmente accessibile, i passaggi fondamentali del capitolo corrispondente, corredato da immagini che ne favoriscono la memorizzazione;
• dei box, inseriti nel corpo del riassunto, con le spiegazioni del significato di alcune parole chiave contenute nel testo;
• delle mappe concettuali semplici e chiare che riprendono gli elementi essenziali precedentemente esposti;
• degli esercizi guidati in conclusione di ogni capitolo, spesso legati a delle immagini da interpretare e commentare; a questi esercizi si affiancano degli esercizi “Vero/Falso” di carattere più riassuntivo;
• delle linee del tempo chiare e concise;
• delle cartine mute da completare che riprendono le cartine presenti nei corrispondenti capitoli del libro di testo;
• disseminate nei vari capitoli inoltre si trovano dei testi di approfondimento su problematiche inerenti all’educazione civica
Naturalmente il ventaglio dei bisogni educativi speciali e dei disturbi di apprendimento è così ampio e complesso che non è possibile esaurire tutte le modalità di intervento su di essi seguendo modelli pensati aprioristicamente. Come ben sanno tutti i docenti, ogni alunno ha una sua personalità, delle caratteristiche sue proprie e delle problematiche particolari che lo differenziano rispetto agli altri. Solo il docente che vive quotidianamente al suo fianco può conoscerlo a fondo e può quindi pianificare un percorso didattico pienamente adeguato a lui e quindi autenticamente personalizzato. Noi con i nostri suggerimenti non intendiamo sostituirci a questo prezioso lavoro di discernimento. I nostri vogliono essere solo dei supporti, un catalogo di strumenti, a cui il docente, quando lavora per i suoi alunni, può liberamente e creativamente attingere se lo ritiene utile. Il curatore
Un impero con molti problemi
Nel V secolo l’Impero Romano si trovava in grande crisi. Gli imperatori erano piuttosto deboli e incapaci e spesso vi erano aspre lotte quando si doveva eleggerli. Le campagne non erano più coltivate e il cibo scarseggiava. I commerci diminuivano. Nell’esercito c’erano sempre meno soldati di origine romana e molti erano barbari.
L’impero viene diviso in due parti
In un primo momento l’Impero era stato diviso in quattro parti dall’imperatore Diocleziano per essere meglio governato (tetrarchia). Successivamente venne riunificato da un nuovo imperatore,
Costantino, che però spostò la sua capitale da Roma a Bisanzio, una città posta sul Bosforo e che egli fece rinominare Costantinopoli (326).
Alcuni anni dopo la sua morte, l’Impero venne di nuovo diviso, questa volta definitivamente, in due parti, l’Impero Romano d’Occidente e l’Impero Romano d’Oriente. (Vedi cartina a pagina 9 del libro)
VOCABOLARIO
Barbaro: termine, che significa “balbuziente”, con cui gli antichi Greci indicavano le popolazioni straniere che non parlavano la loro lingua. Il termine ha assunto poi un significato negativo perché essi ritenevano le persone di lingua straniera in qualche modo inferiori e quindi incivili.
Arrivano i barbari
Busto di Costantino
Già da tempo popolazioni germaniche, chiamate dai Romani “barbari”, che vivevano oltre i confini orientali dell’Impero, penetravano all’interno di esso per fare razzie e scorrerie. In una di queste avevano anche sconfitto l’esercito romano nella battaglia di Adrianopoli (378).
Tra il 406 e il 407, alcune di queste popolazioni attraversarono il fiume Reno ghiacciato, occuparono alcuni territori nel nord dell’Impero e vi si stabilirono. Altre arrivarono successivamente: a nord gli Unni che però vennero respinti; a sud, attraversando il Danubio, i Visigoti che nel 410 giunsero fino a Roma e la devastarono. Era da parecchi secoli che non succedeva una cosa del genere e tutti i cittadini dell’Impero furono sconvolti dalla notizia di questo fatto. (Vedi cartina a pagina 13 del libro)
Finisce l’Impero Romano d’Occidente
Ormai gli imperatori romani non erano più capaci di opporre resistenza a questi attacchi. Nel 476 un comandante militare di origine barbarica, Odoacre, destituì l’ultimo imperatore romano , il giovanissimo Romolo Augustolo, e, anziché prendere il suo posto, inviò le insegne imperiali a Costantinopoli. Era il segno che, da quel momento in poi, in Occidente, non ci sarebbe più stato un imperatore romano e che quindi l’Impero Romano d’Occidente era finito.
Una nuova religione: il Cristianesimo
Intanto all’interno dell’Impero, sia in Oriente che in Occidente, si andava diffondendo una nuova religione, il Cristianesimo. Alla sua origine stavano la vita e l’insegnamento di Gesù di Nazareth, detto il Cristo, vissuto in Palestina nel primo secolo. I suoi discepoli predicavano la “buona novella” e cioè che lui era il Figlio di Dio, il Messia di cui parlavano gli antichi ebrei, morto e risorto per liberare tutti gli uomini dal peccato e dalla morte. Il racconto della vita di Gesù era contenuto in un libro chiamato Vangelo
Questa nuova religione raccolse molti seguaci soprattutto tra i poveri, gli schiavi e i diseredati, ma subì anche feroci persecuzioni da parte degli imperatori romani: essi infatti pretendevano di essere adorati come dèi dai loro sudditi ma i cristiani si rifiutavano di fare ciò. I cristiani uccisi in nome della fede vennero chiamati martiri.
Nel 313 però l’Imperatore Costantino, con l’Editto di Milano, pose fine alla persecuzione e consentì a tutti i cittadini dell’Impero, e quindi anche ai cristiani, di professare liberamente la loro religione. Da questo momento il Cristianesimo poté diffondersi liberamente. Nel 380 poi un altro imperatore, Teodosio, stabilì che esso dovesse essere l’unica religione praticata nell’Impero e che tutte le altre erano proibite.
Uno dei più antichi mosaici che rappresenta Gesù
VOCABOLARIO
Vescovi: i successori degli apostoli, i primi discepoli di Gesù. Il termine significa “ispettore”.
Papa: espressione latina che significa “padre dei padri”, usata per indicare il vescovo di Roma, considerato il capo di tutti i vescovi in quanto successore del capo degli apostoli, san Pietro.
Perché il Cristianesimo si distingue dalle altre grandi religioni? Si distingue perché colui che ne è all’origine, Gesù Cristo, è l’unico fondatore di religione che si sia definito, con atti e parole, “Figlio di Dio” e quindi Dio egli stesso. In nessun’altra religione c’è un’affermazione simile.
LE GRANDI DOMANDE DELLA STORIAImperatori deboli e incapaci
Diminuiscono la produzione agricola e i commerci
Nell’esercito ci sono sempre più barbari
Lotte per la successione
Nasce il Cristianesimo
L’IMPERO ROMANO È IN CRISI
Vita e insegnamento di Gesù di Nazareth
Annuncio della “buona novella”:
Gesù è il Figlio di Dio, morto e risorto per liberare l’uomo dal peccato e dalla morte
IN PALESTINA
NEL I SECOLO
NASCE IL
CRISTIANESIMO
L’Impero viene diviso prima in 4 e poi in 2 parti: Impero Romano d’Oriente e Impero Romano d’Occidente
Iniziano le invasioni barbariche
410 I Visigoti assaltano Roma e la saccheggiano
476 Viene deposto l’ultimo imperatore romano Romolo Augustolo: finisce l’Impero Romano d’Occidente
Il Cristianesimo si diffonde e iniziano le persecuzioni
313
Editto di Milano di Costantino
Libertà di culto: cessano le persecuzioni
ESERCIZIO 1
Osserva la cartina a pagina 9 del tuo libro di testo.
Che cosa rappresenta?
In quante parti era diviso il territorio dell’Impero? (lo capisci dai colori usati)
In questo momento l’Impero Romano era ancora forte o si era indebolito?
Quali popolazioni abitavano ad est dei due fiumi che vedi, il Reno e il Danubio?
Quale fu l’ultimo imperatore romano?
ESERCIZIO 2
Questa immagine raffigura la testa di un imperatore.
Di chi si tratta?
Cerca sul libro le dimensioni di questa statua e riportale:
Che cosa ha fatto di importante questo imperatore?
Trasferì la capitale dell’impero nella città di
che fece chiamare in suo onore
Poi emanò un celebre editto chiamato Editto di
nel quale
proibì tutte le religioni
stabilì che tutti gli abitanti dell’Impero dovessero diventare cristiani
lasciò ogni cittadino libero di scegliere la religione che riteneva giusta
Questo, secondo te, fu un fatto positivo o negativo?
Spiegalo oralmente.
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
Nel V secolo l’Impero Romano è in piena crisi
V F
Costantino riportò la capitale dell’Impero a Roma
V F
Dopo la destituzione di Romolo Augustolo divenne imperatore Odoacre
V F
La religione cristiana venne perseguitata dagli imperatori romani
V F
L’Editto di Milano permise a tutti la libertà di religione
V F
Chi erano i barbari e come vivevano
I barbari erano popoli di origine germanica, divisi in tribù nelle quali le decisioni erano prese dai guerrieri che si riunivano in assemblee. Non avevano leggi scritte e autorità che le facessero rispettare. Praticavano le vendetta privata, o faida, con la quale i parenti di chi aveva subito un torto si vendicavano su chi l’aveva commesso o sui suoi parenti.
Inizialmente erano nomadi, cioè si spostavano continuamente da un luogo all’altro per dare la caccia agli animali o per assalire i villaggi dei contadini, che depredavano. Erano ottimi guerrieri, non usavano la scrittura e inizialmente erano politeisti, cioè adoravano molti dèi che pensavano fossero presenti nella natura.
Placchetta in bronzo dorato con figura di cavaliere barbaro
Dalla seconda metà del IV secolo molte popolazioni barbariche penetrarono all’interno dell’Impero Romano, ne conquistarono molti territori dove crearono dei loro regni chiamati Regni RomanoBarbarici. In questi territori abitavano sia i barbari che gli antichi abitanti romani ma i rapporti tra loro erano molto difficili, perché avevano usanze e abitudini differenti. (Vedi cartina a pagina 31 del libro)
Nomade: persona o popolo che non ha una residenza stabile e si sposta continuamente da un posto all’altro, anche in cerca di cibo o lavoro.
Politeista: persona che riconosce e adora più dèi.
I Franchi diventano cristiani
In Italia ci sono gli Ostrogoti di Teodorico
In Italia si stabilirono gli Ostrogoti, che crearono un loro regno sotto la guida di un grande re, Teodorico. Egli pose la sua capitale a Ravenna e all’inizio cercò di far andare d’accordo il suo popolo con i Romani. Poi però, a causa di contrasti con l’imperatore d’Oriente, iniziò a perseguitarli, facendo arrestare e uccidere alcuni importanti personaggi. Gli Ostrogoti erano ariani, cioè accettavano Gesù ma pensavano che fosse solo un grande uomo e non il figlio di Dio.
I Franchi erano un popolo che si era stabilito nel nord della Francia. Erano divisi in tante tribù e praticavano il politeismo.
Nel 496 avvenne un fatto importantissimo: il loro re, Clodoveo, si convertì al Cristianesimo facendosi battezzare. Dopo di lui tutto il popolo fece altrettanto. I Franchi furono quindi il primo popolo barbarico a diventare cristiano e da allora nel loro territorio Franchi e Romani cominciarono ad andare d’accordo. Per un certo tempo essi furono governati da re incapaci detti
“re fannulloni” fino a quando, nel 751, riuscì a farsi incoronare re il figlio di un primo ministro, Pipino il Breve, che diventerà un personaggio molto importante.
VOCABOLARIO
Medioevo: è il periodo che inizia dalla caduta dell’Impero Romano fino al 1400. In questo periodo sono nati i popoli europei.
Incoronazione: cerimonia con la quale una persona riceve sulla testa la corona e diventa re. Questa cerimonia era solitamente compiuta dal papa o da un vescovo su incarico del papa.
I barbari
Di origine germanica, provenivano da est e da nord dell’Europa
Non avevano leggi scritte
I Barbari
Erano politeisti
Il Regno degli Ostrogoti
Si stabilirono in Italia
Ebbero un grande re, Teodorico
Pose la sua capitale a Ravenna
Inizialmente cercò l’accordo con i cittadini romani, poi però iniziò a perseguitarli
Verso la fine del IV secolo invasero
i territori romani e vi si stabilirono creando i Regni Romano-Barbarici
Inizialmente nomadi, si dedicavano alla caccia e alle razzie
Praticavano la faida o vendetta privata
Erano divisi in tribù
Il Regno dei Franchi
Si stabilirono nel nord della Francia
Erano politeisti
Nel 496 il re Clodoveo si fa battezzare e diventa cristiano
Tutto il popolo lo segue
I Franchi sono il primo popolo barbarico a diventare cristiano
Franchi e Romani cominciano ad andare d’accordo
Per un certo tempo furono governati da re incapaci, i re fannulloni
Nel 751 diventa re Pipino il Breve
ESERCIZIO 1
Osserva questa immagine e ricercala sul libro.
Che scena è raffigurata?
Chi sono i due personaggi più importanti?
Quale dei due è un re? Da che cosa lo riconosci? Che cosa sta ricevendo sul suo capo?
Perché, secondo te, questa immagine è posta all’inizio del capitolo? Che cosa ci fa capire? (prova a rispondere oralmente)
Osserva la seconda immagine, ricerca anche questa sul libro.
Che scena è raffigurata qui?
Anche qui è raffigurato un re. Che cosa sta facendo?
Che cosa viene messo sulla sua testa?
ESERCIZIO 2
Rispondi alle domande.
Qual era l’attività inizialmente praticata dai barbari?
Per svolgere questa attività risiedevano sempre nello stesso posto o erano costretti a spostarsi di continuo?
Come si chiamano quei popoli che non hanno un luogo fisso in cui risiedere?
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni
I barbari avevano leggi scritte
V F
I barbari erano inizialmente politeisti
V F
In Italia si insediarono i Franchi
V F
Gli Ostrogoti furono il primo popolo barbarico a diventare cristiano
V F
L’Impero Romano d’Oriente:
una vita molto più lunga
L’Impero Romano d’Oriente, chiamato anche Impero Bizantino, durò per circa 1.000 anni. Questo perché aveva un territorio ben protetto dalle montagne, dal mare e dal deserto, era molto ricco e in esso erano sviluppati i commerci. La sua capitale, Costantinopoli, era una città splendida e fiorente.
In esso si parlava la lingua greca e la religione praticata era il Cristianesimo. Era però l’imperatore e non il papa che governava anche sulla Chiesa. Per questo si parla di Cesaropapismo.
Cesaropapismo: parola usata per indicare quando un imperatore, o anche un re, oltre a governare il suo territorio, pretende di governare anche la Chiesa e di occuparsi di questioni riguardanti la religione.
Giustiniano: un grande imperatore
L’Impero Bizantino ebbe spesso validi imperatori, che sapevano comandare e farsi ubbidire. Tra questi va ricordato Giustiniano, che salì al potere nel 527 ed ebbe come moglie una donna straordinaria, l’imperatrice Teodora. Giustiniano volle ricostituire l’Impero Romano anche in Occidente e per questo avviò delle guerre contro i regni barbarici che occupavano i territori dell’antico Impero Romano. Strappò ai Vandali le coste africane e poi cercò di riconquistare l’Italia strappandola agli Ostrogoti. Ne nacque una lunga e tragica guerra, la Guerra greco-gotica, che durò 18 anni e causò morte e distruzione.
Al termine di questa guerra i Bizantini riconquistarono l’Italia che divenne un loro territorio chiamato Esarcato. Giustiniano scelse come capitale dell’Esarcato Ravenna che fece abbellire con chiese e opere d’arte. Gli italiani però non amarono molto i Bizantini in quanto facevano pagare loro molte tasse.
Corpus
L’opera più importante di Giustiniano fu però un’altra. Egli capì che le antiche leggi romane erano molto valide e potevano servire a governare bene il suo Impero. Tuttavia, essendo andate perdute, non si conoscevano e non si praticavano più; per questo egli incaricò un gruppo di studiosi di fare ricerche, recuperare queste leggi e raccoglierle insieme in un codice per poi farle applicare. Questo codice si chiamò in latino Corpus Juris Civilis. Grazie a questo codice le leggi romane non andarono perdute e ancora oggi sono conosciute e ispirano molte leggi degli stati moderni.
In Italia arrivano i Longobardi
Perché sono importanti le leggi?
Le leggi sono importanti perché stabiliscono delle regole che tutti gli appartenenti a una società devono rispettare. Senza le leggi ognuno farebbe quello che vuole, nascerebbero disordini e conflitti e la vita delle persone non sarebbe più tranquilla.
Nel 568, tre anni dopo che era morto Giustiniano, arrivò un nuovo popolo barbarico. Si tratta dei Longobardi. Essi provenivano dal Nord Europa, e in poco tempo conquistarono parte dell’Italia, strappandola ai Bizantini. Anch’essi maltrattarono la popolazione, saccheggiarono e uccisero. La loro capitale fu Pavia.
Solo quando divennero cattolici, grazie alla regina Teodolinda e al re Agilulfo, i Longobardi cominciarono a trattare meglio la popolazione italica. Nel 643 anch’essi si diedero un codice di leggi scritte, l’Editto di Rotari, dal nome del re che lo emanò. Con l’invasione dei Longobardi, l’Italia finì per essere divisa in due parti, una sotto il dominio bizantino l’altra sotto quello longobardo.
(Vedi cartina a pagina 57 del libro)
LE GRANDI DOMANDE DELLA STORIAGiustiniano
Avvia la riconquista dell’Occidente
Con la Guerra greco-gotica riconquista l’Italia strappandola agli Ostrogoti
I Longobardi
I Longobardi
Abbellisce Costantinopoli e dà grande sviluppo ai commerci
Realizza il Corpus Juris Civilis per salvare le antiche leggi romane
Arrivano dal Nord Europa e invadono l’Italia nel 568
Conquistano parte dell’Italia che viene divisa in due
Trattano gli italici con molta durezza ma poi si convertono al Cattolicesimo e adottano le leggi scritte con l’Editto di Rotari
ESERCIZIO 1
Questi sono i ritratti di un grande imperatore d’Oriente e di sua moglie.
Come si chiamavano?
Dove risiedevano?
Questi sono mosaici e si trovano a Ravenna. Spiega perché proprio a Ravenna.
ESERCIZIO 2
Questa croce è stata realizzata da artisti longobardi. Ti sembra preziosa?
I Longobardi, come tutti i barbari all’inizio erano politeisti: che cosa significa questa parola?
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
L’Impero Romano d’Oriente durò circa 100 anni
Giustiniano fece realizzare il Corpus Juris Civilis
I Bizantini sconfissero i Longobardi nella Guerra greco-gotica
Quando i Longobardi giunsero in Italia la conquistarono interamente
Con l’Editto di Rotari i Longobardi si convertirono al Cattolicesimo
Il fatto che degli artisti longobardi abbiano realizzato questo splendido crocifisso che cosa ti fa capire riguardo a come è cambiata la loro religione?
San Benedetto fonda il monachesimo occidentale
Nei primi secoli del Cristianesimo molti giovani decisero di dedicare la loro vita alla preghiera, al digiuno e alla penitenza, spesso in luoghi isolati, nel deserto o nelle foreste, per essere più vicini a Dio. Erano i monaci. Alcuni vivevano da soli: erano gli eremiti; altri invece (chiamati cenobiti) decisero di mettersi insieme e vivere in comunità, in luoghi chiamati monasteri.
Un giovane italiano, Benedetto da Norcia, fondò un primo monastero a Montecassino e subito molti lo seguirono e fondarono altri monasteri. Egli stabilì delle regole che tutti i monaci dovevano seguire e che furono riunite in un unico testo chiamato “Regola”. Benedetto verrà poi proclamato santo e sarà considerato il patrono d’Europa.
Pregare e lavorare per rendere lode a Dio
Per san Benedetto i monaci dovevano pregare assieme ogni tre ore nella chiesa del monastero ma dovevano anche lavorare (in latino si diceva “ora et labora”). Per lui anche lavorare era un modo per rendere lode a Dio oltre che per provvedere alle necessità del monastero. I monaci perciò si dedicavano soprattutto al lavoro dei campi.
Monaci al lavoro nei campi
Alcuni di loro svolgevano però un lavoro particolare: ricopiavano a mano antichi codici che rischiavano di andare distrutti col tempo (erano i monaci amanuensi). In questo modo molte opere antiche di straordinario valore poterono giungere fino a noi. Mentre per gli antichi Romani il lavoro non aveva alcun valore, per san Benedetto e, grazie a lui, per tutti i cristiani il lavoro divenne un’attività importante e di grande valore per l’uomo.
Il monachesimo si diffonde in tutta l’Europa
Ben presto nacquero monasteri in molte parti d’Europa. In Italia vennero fondate importanti abbazie oltre a Montecassino: Farfa, Novalesa, Subiaco, Pomposa. Altre verranno fondate nei secoli successivi. Molti monaci andarono in tutta l’Europa a diffondere il messaggio di Gesù e convertire le popolazioni barbariche. Tra questi ricordiamo i fratelli Cirillo e Metodio che portarono il Cristianesimo ai popoli slavi dell’Est. Il monachesimo si diffuse anche in Irlanda da dove proveniva san Colombano che fondò l’abbazia di Bobbio. (Vedi cartina a pagina 73 del libro)
Abbazia: i monasteri presero ben presto il nome di abbazie perché il monaco posto a capo del monastero veniva chiamato abate, che in ebraico significa “padre”.
Intanto si stabilisce l’alleanza tra i Franchi e il papa
A Roma un grande papa lascia un segno profondo: san Gregorio Magno Sempre nel VI secolo ci fu a Roma un grande papa, Gregorio I poi definito Magno (cioè “grande”). Egli, quando divenne papa, si impegnò a proteggere e difendere la città, ad aiutare i poveri e i malati, a inviare missionari a predicare il Vangelo in tutta l’Europa. Gli abitanti di Roma amarono questo papa, che fece molto per loro, al punto che lo chiamarono Difensore della città. Ricordiamo che a quel tempo Roma non era governata da nessuno in quanto il governatore bizantino che avrebbe dovuto occuparsene si trovava a Ravenna, e non faceva molto per difendere la città. Grazie al monachesimo, a san Benedetto e a papa Gregorio Magno il Cristianesimo si diffuse sempre più in Europa.
Col passare del tempo i papi ricevettero terreni e altre donazioni da parte dei fedeli e si costituì un territorio attorno a Roma, chiamato “Patrimonio di san Pietro”, di cui essi divennero proprietari e amministratori. Essi però si sentivano continuamente minacciati dai Longobardi che aspiravano a impossessarsi di questi territori. Per questo motivo strinsero un’alleanza con i Franchi che divennero i protettori della Chiesa e del papa.
Per stabilire questa alleanza papa
Stefano II si recò in Francia dove incoronò e consacrò re Pipino il Breve che, come già visto, si era impossessato del trono sottraendolo all’ultimo dei “re fannulloni”. Da questo momento in poi tutte le volte che i papi si sentiranno minacciati potranno contare sull’aiuto dei sovrani franchi.
Da dove nasce la civiltà europea?
La civiltà è l’insieme dei modi di vita delle persone, dei loro valori (cioè le cose a cui danno più importanza), delle forme di governo, delle leggi, dell’arte, della cultura e della letteratura che producono. Se guardiamo alla storia e alla civiltà dell’Europa dobbiamo dire che essa si è formata attraverso un lungo percorso, che parte dagli antichi Ebrei, Greci e Romani (quante cose abbiamo imparato da loro!) e passa poi, a partire dal Medioevo, attraverso il Cristianesimo (anche grazie all’insegnamento di san Benedetto) e la cultura dei popoli barbarici.
LE GRANDI DOMANDE DELLA STORIAFonda l’abbazia di Montecassino
Crea una Regola per i suoi monaci che unisce il lavoro alla preghiera (“ora et labora”)
Si adopera per difendere Roma dalle minacce
Aiuta i poveri e i malati
Invia missionari a portare il Cristianesimo in molte parti d’Europa
Lavoro nei campi
Ricopiatura dei libri antichi (amanuensi)
Dal suo insegnamento nascono molti monasteri in tutta l’Europa
METTIAMOCI ALLA PROVA
ESERCIZIO 1
Osserva queste due illustrazioni.
Chi sono i personaggi raffigurati?
Che cosa stanno facendo?
Nella prima
Nella seconda
È importante l’attività rappresentata nella seconda immagine? Perché?
Come si chiama il luogo in cui vivevano?
Cosa significa la frase “ora et labora”?
In quale lingua è?
Chi era san Benedetto?
Prova a rispondere oralmente.
ESERCIZIO 2
Rileggi la scheda di approfondimento riportata a pagina 84 del tuo libro e prova a immaginare che cosa avresti fatto se fossi stato un monaco.
Racconta la tua giornata in un breve testo sul tuo quaderno di lavoro oppure oralmente.
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
I monaci di san Benedetto si dedicavano solo alla preghiera
V F
In Europa vennero fondate molte abbazie
V F
Papa Gregorio Magno fece molto per la città di Roma
V F
I Longobardi sostennero e difesero sempre i papi
V F
Pipino il Breve fu consacrato re da papa Stefano II
V F
Regno degli Svevi
Regno degli Anglo Sassoni
Celti Frisoni
Turingi Alemanni Longobardi
Regno dei Franchi
Regno dei Burgundi Marsiglia
Regno degli Ostrogoti
Regno dei Visigoti Atene Roma Cartagine
Regno dei Vandali
Colora con colori diversi i vari Regni Romano-Barbarici
LINEA DEL TEMPO
Mediterraneo
Colora con colori diversi i territori bizantini e longobardi
496 Battesimo di Clodoveo I Franchi si convertono al Cattolicesimo
553 Si conclude la Guerra Greco-Gotica
568 I Longobardi si stanziano in Italia
751
Pipino il Breve incoronato re dei Franchi
Nella penisola arabica Maometto fonda una nuova religione
Verso la fine del VI secolo, in Arabia, un territorio desertico abitato da popolazioni nomadi dedite ai commerci e alla pastorizia, Maometto proclamò una nuova religione, l’Islam, che disse essergli stata rivelata dall’arcangelo Gabriele.
Egli predicava l’esistenza di un solo Dio, Allah, di cui si proclamava profeta, e affermava che gli uomini hanno dei doveri nei suoi confronti come pregare cinque volte al giorno rivolti verso la Mecca, digiunare durante il giorno nel mese del Ramadan e andare almeno una volta nella vita in pellegrinaggio alla Mecca per venerare un importante oggetto sacro, la Pietra Nera.
Il libro sacro su cui sono scritti questi e altri precetti è il Corano. Questa religione venne chiamata Islam (parola che, in lingua araba, significa “sottomissione”) e i suoi seguaci muslim (parola che, sempre in arabo, significa “sottomesso”, da cui deriva la traduzione italiana musulmano).
Il luogo di preghiera dei musulmani è la moschea.
All’inizio l’insegnamento di Maometto non venne accettato dagli abitanti della Mecca ed egli dovette fuggire in un’altra città, Medina. Questa fuga, avvenuta nel 622, viene chiamata egira ed è considerata dai musulmani un avvenimento importantissimo che sta all’origine della loro religione. Infatti essi numerano gli anni a partire da questa data. Successivamente, con un suo esercito, Maometto tornò alla Mecca e la conquistò divenendone il capo ed eliminando i suoi nemici. Da quel momento in poi egli diffuse in tutta la Penisola Arabica la sua religione.
Alla sua morte gli successero vari califfi (parola che in arabo significa “successori”). Il primo fu Abu Bakr. Sotto la loro guida, spinti dalla volontà di diffondere la loro religione anche con le armi e la forza, i musulmani conquistarono parecchi territori sia intorno alla Penisola Arabica che ad est, verso la Persia e ad ovest verso l’Africa e l’Europa. Arrivarono persino a conquistare la Spagna e, in un secondo momento, anche la Sicilia e la Sardegna.
Ovunque imponevano la loro religione e i califfi, oltre ad essere le guide religiose finivano per essere anche i capi politici dei territori e dei popoli conquistati. Si trattava di un tipo di governo che oggi chiameremmo teocratico. (Vedi cartina a pagina 99 del libro)
Teocrazia: sistema di governo nel quale il capo religioso è anche il capo politico e i precetti religiosi sono leggi dello stato e imposti come tali a tutti.
La minaccia all’Italia e all’Europa
Nel IX secolo, oltre a conquistare la Sicilia e la Sardegna, gli Arabi tennero sotto continua minaccia le coste italiane, giungendo fino ad attaccare Roma e le coste liguri. Altre scorrerie avvennero in Corsica, nella Francia meridionale e persino nell’odierna Svizzera.
Ma anche grandi apporti culturali
Non fu però sempre di guerra il rapporto con le popolazioni europee. Gli Arabi, soprattutto in Sicilia e in Spagna, portarono un certo ordine politico e sociale, lasciarono una certa libertà ai loro abitanti e fornirono dei validi apporti culturali in campo artistico, filosofico e scientifico. A loro si devono importanti contributi nel campo dell’algebra, della chimica e della medicina (si pensi che a uno scienziato musulmano di origine persiana, Avicenna, si deve il testo di medicina più studiato in tutta l’Europa durante il Medioevo).
Islam
Religione musulmana fondata da Maometto, vissuto in Arabia nel VII secolo
Dove si diffuse
• Penisola Arabica
• Vicino Oriente
• Persia
• coste africane
• Spagna
• Sicilia e Sardegna
L’impero islamico fu guidato dai califfi che realizzarono dei governi teocratici
Che cosa insegnò Maometto C’è un solo Dio, Allah, e Maometto è il suo profeta
I fedeli musulmani devono:
• pregare cinque volte al giorno rivolti alla Mecca
• digiunare nel mese del ramadan
• fare l’elemosina ai bisognosi musulmani
• recarsi in pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita
Tra Islam ed Europa cristiana ci furono non solo conflitti ma anche apporti culturali
• medicina
• matematica e scienze
• chimica
• arte
• filosofia
Il testo sacro dell’Islam è il Corano
Il luogo di preghiera è la moschea
METTIAMOCI ALLA PROVA
ESERCIZIO 1
Il personaggio raffigurato in questa immagine è il fondatore della religione musulmana.
Come si chiama?
Questo è il libro sacro dei musulmani.
Contiene tutti i precetti e le regole che i musulmani devono seguire.
Come si chiama?
Qual è invece il libro sacro per i cristiani?
Ricordi alcuni precetti che i musulmani devono seguire? Prova a elencarli oralmente.
Osserva questa foto e poi cercala sul libro. Di quale città si tratta e che cosa rappresenta?
ESERCIZIO 2
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
La città sacra per i musulmani è la Mecca
V F
Maometto riteneva di essere il profeta di Allah
V F
L’Islam è una religione politeista
V F
I musulmani convertirono molti popoli con la forza
V F
L’Islam non ha dato nessun apporto culturale all’Europa cristiana
V F
Perché i musulmani si recano almeno una volta nella vita in questo luogo?
Carlo Magno diventa re dei Franchi
Carlo Magno diventò re dei Franchi nel 771, succedendo al padre Pipino il Breve. Egli avviò subito delle spedizioni militari con le quali conquistò nuovi territori e ingrandì il suo regno. Combatté contro i Sassoni, che sconfisse dopo una dura lotta, i Bavari, gli Avari e altri popoli. Tentò anche una spedizione militare in Spagna ma non ebbe successo. Nel 773 con il suo esercito scese in Italia per la prima volta in difesa del papa che si sentiva minacciato dai Longobardi.
Carlo li sconfisse, conquistò la loro capitale, Pavia, e assunse il titolo di “re dei Longobardi”.
Carlo Magno imperatore del Sacro Romano Impero
Sceso una seconda volta in Italia a difendere il papa, la notte di Natale dell’800, a Roma, fu incoronato dal papa imperatore del Sacro Romano Impero. In questa occasione quindi rinacque l’antico Impero Romano, solo che stavolta questo impero viene chiamato sacro e quindi cristiano perché l’imperatore e tutti i suoi sudditi erano cristiani; anzi Carlo Magno si diede da fare per difendere e diffondere sempre più in tutti i suoi territori la fede cristiana. Come sua residenza scelse Aquisgrana, una città che ora si trova nell’ovest della Germania, e da lì si spostava spesso per condurre le sue campagne militari. (Vedi cartina a pagina 119 del libro)
VOCABOLARIO
Re e imperatore: il re esercita il suo potere e la sua autorità sul suo popolo, mentre l’imperatore esercita il suo potere su più popoli che si trovano su più territori.
Un imperatore saggio e abile
Carlo governò con saggezza il suo impero. Essendo molto vasto, decise di dividerlo in tante parti e mise al governo di questi territori duchi, conti e marchesi che spesso scelse tra i suoi fedeli ufficiali.
Questi territori erano loro affidati non in proprietà ma in beneficio (come se fosse un prestito) e loro dovevano amministrarlo seguendo le sue istruzioni e applicando le sue leggi (chiamate “capitolari”) dopo avergli giurato fedeltà. In qualsiasi momento Carlo poteva chiedere la restituzione di questi territori. Inoltre egli controllava il comportamento dei suoi amministratori sia radunandoli una volta all’anno ad Aquisgrana, in assemblee chiamate “campi di maggio”, sia mandando nei loro territori degli ispettori chiamati “missi dominici”.
Un grande impegno per la cultura
VOCABOLARIO
Nobiltà: gruppi di persone che godono di particolare potere, prestigio e privilegi conferiti loro dal re o dall’imperatore. Ad essi si associa normalmente un titolo. Ai tempi di Carlo Magno la nobiltà era costituita da duchi, conti e marchesi scelti da lui tra i suoi uomini fedeli per governare territori.
Carlo Magno si impegnò tantissimo per diffondere la cultura: creò una scuola presso la sua corte dove insegnavano gli studiosi più importanti del suo tempo, favorì l’uso del latino e di un nuovo tipo di scrittura detta “carolina”, fece creare scuole nei monasteri per istruire anche i figli delle famiglie povere del suo regno. Impose inoltre che in tutto il suo territorio si usasse un unico tipo di moneta d’argento. Infine favorì la Chiesa, sia aiutando molti monasteri sia facendo costruire chiese e nominando i vescovi.
Carlo Magno ha quindi dato un grande contributo alla crescita dell’Europa e per queste ragioni è considerato da molti come una specie di “padre” dell’Europa anche se governò per pochissimo tempo. Morì infatti nell’814. Era stato imperatore quindi solo per 14 anni.
Come costituisce il suo impero
Come lo governa
771
Diventa re dei Franchi
Conquista numerosi territori, sottomettendo numerosi popoli e allargando i confini
Affida il territorio in beneficio a duchi, conti, marchesi che governano per lui
Li raduna ogni anno e li controlla attraverso i missi dominici
Longobardi
Sassoni Avari Bavari FrisoniDifende il papa che lo incorona imperatore (Natale dell’800)
Il grande sviluppo culturale
Dà all’Europa la stessa cultura
Diffonde il Cristianesimo
Crea una scuola di corte
Fa istituire scuole per bambini poveri nei monasteri
Favorisce i monasteri e fa costruire chiese
Diffonde la scrittura carolina
Emana leggi dette capitolari che duchi, conti e marchesi devono applicare
Per queste ragioni è chiamato padre dell’Europa
METTIAMOCI ALLA PROVA
ESERCIZIO 1
Questa immagine rappresenta l’incoronazione di
Pipino il Breve
Carlo Magno
Carlo Martello
Chi lo incorona?
Quando avvenne questa incoronazione?
E dove?
Quale titolo fu dato a questo personaggio mediante questa incoronazione?
Re di Francia
Imperatore del Sacro Romano Impero
Imperatore dell’Impero Romano d’Oriente
Dove stabilì la sua residenza?
Che cosa avveniva nei campi di maggio?
Chi erano i missi dominici?
ESERCIZIO 2
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
Carlo Magno fece molte spedizioni militari
V F
Carlo Magno riuscì a conquistare la Spagna
V F
A conti, duchi e marchesi furono affidate in proprietà parti del suo Impero
V F
Carlo Magno diede molta importanza alla cultura e all’istruzione
V F
Carlo Magno rimase imperatore solo per 14 anni
V F
Dopo la morte di Ludovico il Pio l’impero viene diviso
Alla morte di Carlo Magno gli successe per un breve periodo il figlio Ludovico il Pio. Quando anche lui morì i suoi tre figli, dopo una dura lotta, si accordarono per dividere l’Impero in tre parti: Lotario ottenne il titolo di imperatore e la Lotaringia (territorio compreso tra la Francia e la Germania e che comprendeva l’Italia del nord), Ludovico ottenne la Germania e Carlo il Calvo la Francia. (Vedi cartina a pagina 141 del libro)
Per un breve periodo un nuovo imperatore, Carlo il Grosso, riuscì a riunificare le tre parti dell’Impero, ma nell’887 venne destituito dai nobili e a questo punto il Sacro Romano Impero cessò di esistere e l’impero si divise definitivamente in tre parti.
Ormai i nobili (duchi, conti, marchesi), soprattutto in Francia, erano diventati sempre più potenti e pretendevano di detenere i territori che gli erano stati affidati come se fossero di loro proprietà e potessero quindi trasmetterli in eredità, alla loro morte, ai figli. Questi territori vennero chiamati “feudi” e i nobili “vassalli” o “signori”.
Arrivano nuove terribili invasioni
Nel frattempo, verso la fine del IX secolo, giunsero nei territori del centro e del sud dell’Europa nuove terribili invasioni. Da nord scesero i Normanni (o anche detti Vichinghi) che attaccarono la Francia e le isole britanniche; da est giunsero gli Ungari, mentre sul Mediterraneo vi erano i pirati Saraceni, di religione musulmana, che aggredivano le città costiere dell’Italia e della Francia, saccheggiandole e devastandole.
I Normanni e gli Ungari finirono di essere una minaccia quando si convertirono al Cristianesimo e si stanziarono definitivamente i primi nella Francia del nord e in Inghilterra (un gruppo di essi si stabilì nell’Italia del sud) e i secondi nell’attuale Ungheria. I Saraceni invece continuarono per lungo tempo ad essere un grave pericolo.
Si costruiscono i castelli
Per difendersi da queste continue incursioni, i nobili costruirono molti castelli, cinsero cioè con delle solide mura e torri di avvistamento le loro residenze. L’Europa si ricoprì quindi di numerosi castelli. Attorno a questi sorgevano le povere abitazioni dei contadini che, in caso di attacco, chiedevano protezione ai signori e si rifugiavano all’interno del castello.
I contadini ricevevano dai signori, oltre alla protezione, dei piccoli appezzamenti di terreno da coltivare. In cambio dovevano offrire ai signori una parte del raccolto, le primizie e altri servizi come le corvées, cioè delle giornate di lavoro gratuite. Nel cortile del castello avvenivano anche gli scambi delle merci; allora i contadini non potevano pagare gli acquisti col denaro, quindi ricorrevano agli scambi in natura (baratto).
castello di Sabbionara di Avio
I contadini avevano anche un altro obbligo importante: non potevano abbandonare la terra ricevuta o cambiare lavoro. Per tutta la vita dovevano coltivare quella terra e anche i figli dovevano fare altrettanto. Erano legati per sempre a questo lavoro e per questo si diceva che erano servi della gleba (cioè “servi della terra”, perché gleba significa terra). Questo modo di organizzare la vita attorno ai castelli e all’interno dei feudi viene chiamato “sistema feudale”.
In questo periodo nacque anche la cavalleria. Erano giovani addestrati all’uso delle armi, che si mettevano al servizio dei signori. Inizialmente essi si comportavano in modo violento e brutale; poi però, grazie all’opera di convincimento di vescovi e abati, cominciarono a dedicarsi alla difesa dei deboli e alla diffusione della fede, combattendo nel rispetto di precise regole d’onore. Si trattava in gran parte di figli cadetti (cioè non primogeniti) dei signori che, non potendo ereditare il feudo perché esso spettava solo al figlio primogenito, finivano per dedicarsi a questa attività.
L’importanza del giuramento
Sia per i signori, quando ricevevano il feudo dall’imperatore o dal re, che per i cavalieri, quando entravano a servizio di un signore, era importante la cerimonia del giuramento. Si inginocchiavano davanti al superiore e giuravano solennemente, sul Vangelo o sulle reliquie dei santi, di essergli fedeli per sempre. Si trattava di un impegno d’onore preso non solo davanti agli uomini ma anche davanti a Dio. E per gli uomini di quel tempo questo era molto importante.
Come nasce il sistema feudale
I vassalli hanno ricevuto dal re o dall’imperatore un feudo in cambio dell’impegno a servirlo
Col passare del tempo
questo feudo diventa ereditario
Nel frattempo arrivano nuove terribili invasioni (Normanni e Magiari) e incursioni (Saraceni)
I signori costruiscono castelli per difendersi
I contadini
chiedono protezione ai signori
I contadini ricevono anche terre da coltivare dai signori in cambio di servizi
• Danno al signore una parte consistente del raccolto e le primizie
• Lavorano gratuitamente per lui parecchi giorni all’anno
• Sono obbligati per tutta la vita (e anche i loro figli) a svolgere questo lavoro (servi della gleba)
Gli scambi commerciali e le attività economiche avvengono attorno al castello
Come finisce il Sacro Romano Impero
814
Muore Carlo Magno
Gli succede
Ludovico il Pio
Dopo la morte di Ludovico l’impero viene diviso in tre parti
Carlo il Grosso riunifica l’Impero
887
Destituzione di Carlo il Grosso: divisione definitiva in tre parti dell’impero
Germania
Regno di Francia
Lotaringia
ESERCIZIO 1
Osserva il disegno riprodotto a pagina 155 del libro.
Che cosa rappresenta?
un monastero
un castello
una fattoria
Chi viveva in questo edificio?
Perché vennero costruiti in molte parti d’Europa edifici come questi?
A cosa servivano?
Chi viveva e lavorava intorno a questi edifici?
Per rispondere osserva anche questa illustrazione presente a pagina 144 del libro.
ESERCIZIO 2
Leggi, con l’aiuto del tuo insegnante, la scheda di approfondimento riportata a pagina 156 del libro.
Prova poi a immaginare di essere un contadino medioevale e descrivi oralmente o in un breve testo sul tuo quaderno una tua giornata tipo.
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
Alla morte di Ludovico il Pio l’Impero venne diviso in tre parti
V F
Ludovico il Pio fu l’ultimo imperatore
V F
I Normanni e gli Ungari attaccarono l’Europa verso la fine del IX secolo
V F
I contadini avevano molti obblighi verso i signori ma ottenevano la loro protezione
V F
I cavalieri combattevano senza nessuna regola
V F
Al contrario dell’Italia, la Francia diventa un regno sempre più potente
Staccatasi dall’impero, la Francia, sul finire del X secolo, si apprestava a diventare un regno sempre più forte, unito e potente, soprattutto con la salita al trono di Ugo Capeto, che sottomise i signori feudali e diede inizio alla dinastia capetingia, dinastia che governerà a lungo il paese.
Al contrario invece l’Italia rimaneva divisa in tanti stati e feudi di piccole e medie dimensioni e per questo era debole, anche perché vari feudatari cercavano di impossessarsi del titolo di re, dando vita a continue lotte e contrasti.
Ottone I di Sassonia costituisce l’Impero Germanico Nei territori tedeschi, dopo che era diventato re di Germania, Ottone I di Sassonia sconfisse gli Ungari e successivamente discese in Italia con il suo esercito, sconfisse i feudatari italiani e, a Roma, nel 962 si fece incoronare dal papa imperatore del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica. Si trattava di un impero che, a differenza di quello creato da Carlo Magno, comprendeva i territori tedeschi, italiani e orientali, ma non la Francia. (Vedi cartina a pagina169 del libro)
Ottone governò l’Impero in modo deciso. Per controllare tutto il territorio si servì dei vescovi-conti, vescovi di sua fiducia ai quali affidava il governo di determinati territori. Non avendo figli, i vescovi non potevano pretendere di trasmettere in eredità i feudi ricevuti. Decise inoltre che spettava a lui scegliere chi doveva diventare papa (Privilegio Ottoniano).
Egli cercò anche di recuperare i territori dell’Italia Meridionale ancora in mano ai Bizantini facendo sposare al proprio figlio la nipote dell’imperatore d’Oriente. Dopo di lui i suoi successori della dinastia di Sassonia continuarono la sua opera di consolidamento dell’Impero Germanico.
Dinastia: è chiamata così una serie di sovrani che si succedono su un trono trasmettendosi ereditariamente il potere di padre in figlio.
L’imperatore Ottone I
La corona imperiale
La crisi della Chiesa I vescovi-conti scelti dall’imperatore si comportavano come dei signori feudali fedeli all’imperatore e mostravano poco interesse per la vita religiosa. Spesso si arricchivano e cercavano di ampliare i loro poteri. A volte i signori compravano con i soldi i titoli ecclesiastici, allo scopo di arricchirsi, oppure li vendevano, macchiandosi del peccato di simonia. Inoltre capitava che i vescovi o i sacerdoti avessero mogli e figli. Non davano quindi un buon esempio ai fedeli.
A Roma poi le grandi e ricche famiglie nobili della città cercavano di far eleggere papi dei loro membri per arricchirsi e acquisire prestigio.
C’erano quindi per questo molte lotte che portavano a volte anche a violenze e omicidi. Infine i sacerdoti spesso erano rozzi e impreparati, inadatti a svolgere la loro missione. Si trattava quindi di una situazione generale di grave crisi per la Chiesa e i fedeli erano molto disorientati.
Quando l’imperatore Ottone I decise di occuparsi in prima persona dell’elezione del papa, la situazione migliorò ma si rischiò che la Chiesa fosse sottomessa all’imperatore e perdesse così la propria libertà.
Segnali di speranza si intravedevano solo nel monachesimo in quanto stavano sorgendo nuovi monasteri dove si voleva tornare a vivere secondo la regola originaria di san Benedetto.
Un vescovo che sta celebrando
Si avvicina l’anno Mille
VOCABOLARIO
Carestia: diffusa e prolungata mancanza di cibo che può colpire un’intera popolazione.
Ormai ci si stava avviando all’anno Mille e la situazione in Europa era piuttosto drammatica. Vi erano ancora le scorrerie di Vichinghi, Ungari e Saraceni. A queste si aggiungevano carestie, confusione e cattivo esempio nella Chiesa e debolezza delle autorità di governo. Per tutti questi motivi, le persone, soprattutto i contadini, vivevano in una condizione di paura e incertezza.
Germania
Si afferma la dinastia di Sassonia
Ottone I sconfigge gli Ungari
Si fa incoronare imperatore dal papa
962
Nasce il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica
La crisi della Chiesa
I papi sono scelti dalle famiglie ricche di Roma peri loro interessi
Molti uomini di Chiesa cercano ricchezza e potere
Francia
Diventa re Ugo Capeto
Inaugura la dinastia dei Capetingi
Sottomette i signori feudali
Italia
Rimane frammentata in vari territori
Vi sono lotte tra i maggiori signori per impadronirsi del trono
Si estende su territori tedeschi e sull’Italia centro-settentrionale (la Francia non ne fa parte)
L’imperatore esercita un controllo sull’elezione del papa (Privilegio Ottoniano)
Per governare il territorio l’imperatore nomina i vescovi-conti che non potevano avere eredi
Perché la Chiesa è in crisi
I vescovi sono signori feudali fedeli all’imperatore
Il clero è rozzo e impreparato
Si pratica la simonia
ESERCIZIO 1
Osserva la cartina a pagina 169 del libro di testo.
Che cosa rappresenta?
Quali sono i territori colorati in rosa?
E quelli colorati in viola?
Controlla la cartina a pagina 119 del libro.
Che differenze noti?
ESERCIZIO 2
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
La Francia era un regno debole e diviso
V F
Il Sacro Romano Impero Germanico comprendeva anche la Francia
V F
Ottone I intendeva occuparsi dell’elezione dei papi
V F
Molti ecclesiastici praticavano la simonia
V F
Alla fine del X secolo la Chiesa era in grave crisi
V F
In queste immagini sono raffigurati due importanti sovrani.
Cerca chi sono sul tuo libro e poi collegali ai territori da loro governati.
Quale va collegato al territorio viola?
Di chi si tratta?
Quale invece va collegato al territorio rosa?
Di chi si tratta?
Regno di Asturia e Leon
Regno degli Anglosassoni
Emirato di Cordoba
Siviglia Cordoba
Normandia
Bordeaux Tours
Aquisgrana
Digione
Regno di Danimarca Narbona Danubio
Arles
Colora il Sacro Romano Impero germanico di Ottone I di Sassonia
Fine IX secolo
Invasioni normanne
887
Deposizione dell’ultimo imperatore Carlo il Grosso
Finisce il Sacro Romano Impero
962
Ottone I di Sassonia costituisce il Sacro Romano Impero Germanico
Un deciso miglioramento nell’agricoltura
Dopo l’anno Mille in Europa ci fu un graduale e costante sviluppo: finirono le incursioni di popoli stranieri, c’era più sicurezza, ci furono molti miglioramenti nelle tecniche di coltivazione; sembra anche che in generale il clima si facesse un po’ più caldo permettendo migliori coltivazioni e un generale miglioramento della salute delle persone.
In particolare in agricoltura si cominciò a usare un nuovo tipo di aratro più efficiente. Si fece anche un uso sempre maggiore del mulino ad acqua per macinare il grano. Vennero bonificate le paludi e si disboscarono le foreste per renderle coltivabili. Si applicò infine la rotazione triennale delle coltivazioni con la quale si riuscivano a coltivare ogni anno due parti su tre del campo e non più la metà, come avveniva prima. Il risultato di questi progressi fu che le persone avevano a disposizione più cibo, mangiavano meglio, vivevano più a lungo e così la popolazione europea incominciò a crescere (incremento demografico).
Un grande rinnovamento anche nella Chiesa
Ci fu un rinnovamento anche nella vita della Chiesa. Molti giovani volevano farsi monaci dedicandosi, in povertà, al lavoro e alla preghiera secondo l’insegnamento di san Benedetto. Nacquero così nuovi monasteri e ordini religiosi che si ispiravano alla regola benedettina. I primi furono in Francia dove nacquero l’ordine di Cluny e quello cistercense, attorno al monastero di Citeaux.
Tra i monaci cistercensi si ricorda l’opera di uno dei più grandi santi del Medioevo, san Bernardo di Chiaravalle, che fondò in tutta Europa numerosi monasteri, insegnò e predicò. Grazie a lui l’ordine cistercense ebbe grandissima diffusione, anche in Italia, dove sorsero le abbazie di Chiaravalle e Morimondo, presso Milano, Staffarda in Piemonte, Casamari e Fossanova nel Lazio.
Disegno di un mulino ad acqua
Formella del campanile del duomo di Firenze che raffigura dei buoi che trainano un aratro
VOCABOLARIO
Ordine monastico: è un insieme di monaci che si impegnano a seguire la stessa regola e riconoscono un’unica autorità.
Sempre in Italia sorsero i monasteri di Camaldoli e Vallombrosa in Toscana, da cui si diffusero gli ordini Camaldolese e Vallombrosano. Un’esperienza particolare fu quella dei Certosini, che nacquero in Francia e che vivevano un po’ come eremiti. Questi nuovi monasteri furono un esempio per tutti e favorirono la rinascita della Chiesa.
Intanto molti semplici fedeli non intendevano più accettare vescovi-conti o sacerdoti che si comportavano in maniera immorale e si davano da fare per contrastarli. A Milano un gruppo di fedeli, chiamati “Patarini”, lottò anche con durezza contro il vescovo-conte scelto dall’imperatore fino a cacciarlo dalla città.
Anche l’Impero riacquista la sua forza
Il Sacro Romano Impero Germanico, grazie alla dinastia sassone, riacquistò forza. In particolare ci fu Ottone III che, guidato da un grande maestro poi divenuto papa Silvestro II, sognò di riportare l’impero alla sua primitiva grandezza (Renovatio Imperii Romanorum). Purtroppo non riuscì a portare a termine il suo progetto a causa della morte prematura. Di lì a poco la casata di Sassonia si estinse e subentrò la casata di Franconia, con l’imperatore Corrado II che rese ereditari tutti i feudi dell’impero, anche quelli più piccoli.
LE GRANDI DOMANDE DELLA STORIA
È importante la tecnologia nella vita degli uomini?
Le tecnologia è la capacità di applicare le conoscenze scientifiche nella costruzione di macchine e strumenti. Essa è molto importante nella vita delle società umane perché con queste macchine si migliora la vita ma soprattutto il lavoro; lo si rende più facile e meno faticoso. Esse consentono di produrre di più con minore sforzo. In particolare sono importanti gli strumenti che producono energia, cioè la forza per creare il lavoro e il movimento. Nell’antichità l’energia proveniva esclusivamente dalla forza degli animali e degli uomini. In età più recente si è fatto ricorso all’energia offerta dalla natura (l’aria e l’acqua per muovere le pale dei mulini ad esempio, come abbiamo visto in questo capitolo). Più di recente si è fatto ricorso all’energia dei minerali fossili (come il carbone e il petrolio) o all’energia nucleare. Naturalmente la tecnologia può anche creare dei problemi e dei rischi, si pensi ad esempio all’inquinamento causato dalle automobili o dalle industrie. Bisogna quindi imparare a usarla con molta cura e attenzione.
Migliora il clima
Ci sono grandi miglioramenti tecnologici in agricoltura
aratro più efficiente
uso del mulino ad acqua
rotazione triennale delle coltivazioni
bonifica delle paludi e disboscamenti
Si rinnova la Chiesa
Nuovi ordini monastici
Cluny
Cistercensi
Vallombrosani
Camaldolesi
Certosini
Cresce la produzione agricola
Le persone mangiano meglio e vivono più a lungo
La popolazione in Europa aumenta
Il rinnovamento della Chiesa
A Milano i Patarini, che non sono monaci, contestano il vescovo-conte
ESERCIZIO 1
I personaggi raffigurati in questa illustrazione sono
Riesci a descrivere che lavori stanno facendo?
Allora i contadini erano anche chiamati servi della gleba. Spiega oralmente cosa significa.
Tra gli strumenti che venivano utilizzati in quel periodo diventano importanti i mulini. Questo è un mulino ad acqua o a vento?
A cosa serviva?
Perché in Italia si diffusero di più i mulini ad acqua rispetto a quelli a vento?
Ricordi qualche altra importante invenzione nel campo dell’agricoltura?
Secondo te, con tutte queste invenzioni la vita delle persone migliorò o peggiorò? Perché?
ESERCIZIO 2
Tra le attività elencate di seguito crocetta quelle che, secondo te, non erano possibili allora:
macinare il grano
produrre il vino
usare i trattori
usare concimi chimici
usare concimi naturali
coltivare le patate
allevare pollame
piantare alberi
produrre marmellate e miele
Per quanto riguarda le patate fai una ricerca per scoprire quando sono state conosciute in Europa.
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
Dopo il Mille la situazione economica dell’Europa peggiorò
V F
Nell’agricoltura furono decisive alcune innovazioni tecnologiche
V F
Attorno al Mille nacquero alcuni ordini monastici molto importanti
V F
San Bernardo fu un monaco cistercense e fondò molti monasteri
V F
L’imperatore Ottone III non seppe governare bene il suo Impero
V F
La Chiesa lotta per la sua libertà
Come abbiamo già visto la Chiesa, all’inizio dell’XI, secolo conosceva parecchi problemi. Oltre al cattivo esempio di vescovi e sacerdoti, la sua libertà era minacciata. C’erano infatti i vescovi-conti scelti dall’imperatore, che pure decideva riguardo a chi dovesse essere papa. In questo modo però c’era il rischio che le persone scelte per queste importanti cariche fossero uomini al servizio dell’imperatore e quindi non liberi.
Nel 1059 papa Nicolò II stabilì che l’elezione del papa non dipendesse più dall’imperatore ma da ecclesiastici collaboratori del papa detti cardinali. Qualche anno dopo, un altro grande papa, Gregorio VII, volle togliere all’imperatore la possibilità di nominare i vescovi-conti.
L’umiliazione di Canossa
La lotta per le investiture
Naturalmente l’imperatore Enrico IV non accettò queste due decisioni. Ne nacque uno scontro col papa, scontro che venne chiamato “lotta per le investiture”. Nel 1076 il papa scomunicò per questo l’imperatore. Con la scomunica l’imperatore era escluso dalla Chiesa cattolica e i suoi sudditi non erano più obbligati a obbedirgli.
Si trattava di un duro colpo per Enrico IV, che perdeva il suo potere sui sudditi e che quindi decise di chiedere umilmente perdono al papa, nel frattempo rifugiatosi nel castello di Matilde di Canossa, in Toscana. Questo episodio venne chiamato “umiliazione di Canossa”. Gregorio VII perdonò l’imperatore e gli tolse la scomunica ma lo scontro non finì. Enrico IV tornò di nuovo ad attaccare il papa fino a quando questi morì.
La lotta continuò anche con i successori finché si giunse a un accordo, il Concordato di Worms (1122). Con esso si stabiliva che la nomina e la consacrazione dei vescovi spettava innanzitutto al papa e alla Chiesa e solo in un secondo momento l’imperatore poteva scegliere i conti. Solo in Germania poteva avvenire il contrario. Era una soluzione provvisoria che non risolveva del tutto il problema. Infatti anche nei decenni successivi con altri papi e imperatori la lotta riprese. Si formarono in molte parti d’Europa, nelle città e tra i nobili, due partiti, uno di favorevoli alla supremazia del papa, chiamati Guelfi, e uno di favorevoli all’imperatore, chiamati Ghibellini.
Nell’Italia del sud nasce il Regno normanno
Nell’Italia meridionale si erano insediati alcuni gruppi di famiglie normanne (clan) che avevano cominciato a combattere contro Arabi e Bizantini per estendere i loro domini. Dalla Puglia essi si spinsero verso la Calabria e il resto del Meridione, fino a strappare agli Arabi la Sicilia. Nel 1136 Ruggero II d’Altavilla, capo di questi clan, si fece incoronare re di Sicilia e di Puglia col consenso del papa, del quale sarà sempre alleato. Nasceva così nell’Italia del sud, unificata dai Normanni, un grande regno che avrà nei secoli successivi molta importanza.
Le crociate
Da Oriente intanto giungevano notizie drammatiche e allarmanti. Nel 1054 le Chiese bizantine si erano staccate dall’obbedienza al papa mentre in Terra Santa i Turchi, che si erano impossessati di quei territori sostituendo gli Arabi, minacciavano l’Impero d’Oriente e commettevano violenze e atrocità nei confronti dei pellegrini cristiani che visitavano i luoghi dove aveva vissuto Gesù. Per questo motivo l’imperatore d’Oriente chiese aiuto al papa Urbano II
Questi radunò principi e cavalieri cristiani nel concilio di Clermont, in Francia, e bandì la prima crociata per liberare i luoghi santi dal dominio turco. Partirono per questa impresa alcuni eserciti cristiani, i cui soldati erano contrassegnati da una croce cucita sull’abito (per questo verranno chiamati “crociati”) preceduti anche da masse di poveri e persone non appartenenti ad alcun esercito. Spesso queste persone durante il tragitto verso Oriente commettevano violenze nei territori che attraversavano, soprattutto a danno degli ebrei. Nel 1099 la crociata si concluse con la violenta conquista di Gerusalemme.
Dopo questa vittoria i principi che avevano guidato l’esercito crociato si divisero i territori conquistati formando quattro regni detti “latini”. Per difendere i luoghi santi furono creati gli ordini monasticocavallereschi, monaci guerrieri, tra cui ricordiamo i cavalieri templari, che si stabilirono in fortezze militari nei luoghi più importanti e strategici. Questi regni ebbero vita breve, perché ben presto i Turchi riconquistarono molti di questi territori e si resero necessarie, come vedremo più avanti, nuove crociate.
Cattivo esempio di vescovi e sacerdoti
Papa scelto dall'imperatore
Vescovi-conti nominati dall’imperatore
La Chiesa è in crisi
Le crociate
I Turchi conquistano i luoghi santi
La sua libertà è minacciata
La Chiesa lotta per la sua libertà
Papa eletto dai cardinali e non più dall’imperatore
Lotta per le investiture
• Scontro tra Gregorio VII ed Enrico IV
• Umiliazione di Canossa
• Concordato di Worms (1122)
Successiva divisione tra Guelfi e Ghibellini
• Minacciano l’Impero Bizantino
• Commettono violenze contro i pellegrini cristiani
Papa Urbano II bandisce la prima crociata per liberare i luoghi santi
1099 Conquista di Gerusalemme
Nascono i Regni Latini d’Oriente che avranno breve durata
Nascono gli ordini monastico-cavallereschi, tra cui i templari
ESERCIZIO 1
Questa immagine raffigura un celebre papa. Di chi si tratta?
Leone I
Nicolò II
Gregorio VII
Si è scontrato con un celebre imperatore. Chi?
Carlo Magno
Enrico IV
Ruggero d’Altavilla
Questo scontro si chiamò “lotta per le investiture”. Spiega oralmente di che cosa si tratta e perché si parla di investiture.
Questo scontro ebbe il suo momento più drammatico in un episodio raffigurato in questa immagine dove si vede l’imperatore inginocchiato.
Di che episodio si tratta?
Riassumilo oralmente.
ESERCIZIO 2
Cerca sul libro questa immagine.
Di chi si tratta e che cosa ha fatto?
Perché questi soldati con la croce sul petto si misero in viaggio e dove erano diretti?
Perché questo personaggio ha una croce
sul petto?
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
Sotto la dinastia degli imperatori sassoni la Chiesa godeva di grande libertà
V F
L’imperatore Enrico IV fu costretto a umiliarsi davanti al papa a Canossa
V F
Nel sud dell’Italia si formò il Regno dei Normanni
V F
Le crociate furono bandite per liberare i luoghi santi dai Turchi
V F
I Regni latini creati dai principi crociati ebbero vita molto lunga
V F
Rinascono le città
Con l’aumento della produzione agricola si riprese a commerciare e con la rinascita dei commerci anche le città, che erano state in parte abbandonate nei secoli delle invasioni barbariche, tornarono a rifiorire in quanto in esse si tenevano fiere e mercati che richiamavano molte persone. Molti, anche contadini, lasciavano la campagna contro la volontà dei signori, per trasferirsi in città e cercar fortuna con nuove professioni.
Si formano i Comuni
Gli abitanti della città, che vennero chiamati “borghesi”, cominciarono ad accordarsi per fissare delle regole per la loro vita in comune e per svolgere nel modo migliore il loro lavoro di mercanti e artigiani. Presero decisioni riguardo a come difendere la città costruendo delle mura, a come realizzare opere di pubblica utilità, a come pagare queste opere mediante le tasse, a come amministrare la giustizia. Si stabilì anche a chi spettava governare la città e in che modo. Tutte queste regole comuni vennero spesso chiamate “statuti”.
Nacquero in questo modo i Comuni, cioè delle città governate non più dal signore feudale o dal vescovo-conte che rappresentava l’imperatore, ma dai cittadini stessi mediante i loro statuti e i loro organi di governo.
Da chi vengono governati i Comuni
I Comuni ebbero forme di governo diverse tra loro. In generale però possiamo dire che le decisioni che riguardavano l’intera città erano prese da assemblee a cui partecipavano i capifamiglia (ed erano dette “parlamenti” o “arenghi” o “consigli degli Anziani”). Il compito di dare esecuzione a queste decisioni come pure quello di guidare l’esercito cittadino in caso di guerra spettava ai “consoli”, un numero ristretto di persone che provenivano da famiglie nobili ed erano esperti nella guerra. Quando le città si ingrandirono ancora di più, molti borghesi ricchi (grandi mercanti, notai, banchieri) vollero avere più potere di decisione e per questo nacquero delle lotte anche violente tra loro e i nobili. Per assicurare un governo della città al di sopra delle parti, si fece perciò ricorso ai “podestà”, dei magistrati, spesso provenienti da fuori ed esperti di leggi, che si impegnavano a governare senza favorire un gruppo a danno degli altri.
VOCABOLARIO
I poteri di governo: per governare un territorio si devono esercitare tre poteri fondamentali: il potere legislativo (emanare, decidere le leggi), quello esecutivo (dare esecuzione, mettere in pratica le leggi) e quello giudiziario (punire i trasgressori delle leggi).
LE GRANDI DOMANDE DELLA STORIArepubbliche marinare
In Italia si affermarono in modo particolare alcune città poste sul mare, che poterono sfruttare il commercio marittimo e quindi arricchirsi. Si tratta delle cosiddette “repubbliche marinare”: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. Tra queste la più ricca e fiorente divenne Venezia, che commerciava con le sue navi con i porti del Mediterraneo orientale.
All’inizio i Comuni dovettero lottare contro i rappresentanti dell’imperatore: i signori feudali che risiedevano nei loro castelli in campagna o i vescovi-conti che invece risiedevano nelle città. Questi, siccome rappresentavano l’imperatore, pretendevano di continuare a esercitare i poteri di governo. I comuni però uscirono vincitori da queste lotte e scacciarono i signori e i vescovi-conti.
A un certo punto però fu l’imperatore stesso, Federico I di Svevia detto il Barbarossa a decidere di intervenire di persona. I Comuni si trovavano infatti sul suo territorio ed egli non poteva accettare che essi si governassero da soli senza obbedire alla sua volontà. Scese quindi in Italia più volte con il suo esercito per cercare di imporre l’obbedienza ai Comuni che invece si ribellavano, sostenuti anche dal papa. Ne nacque una guerra che si concluse nel 1176 con la battaglia di Legnano, dalla quale l’esercito dell’imperatore uscì sconfitto. Dovette quindi accettare di concedere ai Comuni i poteri di governo di cui questi si erano appropriati. Il Barbarossa morì poi annegato in un fiume mentre partecipava alla terza crociata.
Quando diciamo che c’è la democrazia? Diciamo che un paese o uno stato è governato in modo democratico quando tutti i cittadini, senza alcuna distinzione, possono partecipare alle decisioni che li riguardano, cioè possono decidere liberamente in merito alle loro leggi e possono scegliere i loro governanti. Nei Comuni italiani del Medioevo vi era una forma di democrazia ma non ancora completa, in quanto non tutti i cittadini, ma solo una parte, potevano partecipare al governo.
In Italia nascono i comuni
Grande sviluppo dei commerci In molte città nascono fiere e mercati che attirano molte persone.
Le città si popolano e si ingrandiscono sempre di più (tra queste primeggiano alcune città marinare tra cui
Amalfi, Pisa, Genova e Venezia)
I cittadini decidono di governare da sé la loro città e di non rispettare più l’autorità dell’imperatore
I Comuni si scontrano con l’imperatore Federico Barbarossa e lo sconfiggono nella Battaglia di Legnano (1176): da questo momento possono governarsi da soli
Come si governano i comuni
Assemblee degli anziani (arenghi, parlamenti ecc.) prendono le decisioni
Consoli applicano le decisioni e comandano l’esercito
Podestà governanti al di sopra delle parti per governare in modo imparziale
Di che cosa si occupano i comuni
tasse difesa della città
amministrazione della giustizia
opere pubbliche
ESERCIZIO 1
Osserva attentamente questa immagine e descrivi sul tuo quaderno tutto quello che vedi.
Ci sono uomini e donne: che cosa stanno facendo?
Noti anche degli animali?
Quali sono?
Ci sono delle botteghe?
Quali sono?
Da che cosa è circondata la città?
ESERCIZIO 2
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
I Comuni erano governati dai vescovi-conti e dai signori feudali
V F
Nei Comuni le decisioni erano prese da assemblee degli Anziani e parlamenti
V F
Venezia fu la più importante tra le repubbliche marinare
V F
L’imperatore Federico Barbarossa fu sconfitto dai Comuni
V F
Nelle città c’è molta libertà e si lavora con grande impegno Abbiamo già detto che in città arrivavano molti contadini che cercavano fortuna e che fuggivano dalle campagne dove erano sottoposti al volere dei signori. Questo avveniva perché nelle città c’era una grande libertà, soprattutto per quanto riguardava il lavoro. Chiunque poteva intraprendere un nuovo lavoro senza dover rendere conto a nessuno.
C’erano però delle regole da rispettare. Per organizzare meglio le loro professioni, ad esempio stabilendo delle regole comuni per condurre l’attività, vennero create le Corporazioni delle Arti e dei Mestieri. Panettieri, muratori, orafi, farmacisti e altri si riunivano tra loro in queste corporazioni e chiunque intendesse svolgere tali lavori doveva farne parte. Anche i ragazzi che intendevano imparare un mestiere dovevano farlo “andando a bottega”, cioè addestrandosi presso questi artigiani.
I mercanti e le banche
Nelle città divennero molto ricchi e importanti i mercanti che per condurre i loro commerci ricominciarono a usare le monete. I Comuni più ricchi e potenti coniavano (cioè creavano) le loro monete (ad esempio a Firenze si usava il fiorino, a Genova il genovino, a Venezia lo zecchino). I mercanti che si recavano da una città all’altra dovevano quindi usare le monete delle città in cui si recavano.
C’era perciò la necessità che qualcuno nelle varie città scambiasse le monete, raccogliendo quelle straniere e sostituendole con quelle usate presso di loro. Questi erano i cambiavalute. Inoltre, essendoci il rischio che portando molte monete con sé si venisse rapinati dai briganti si crearono le banche dove i mercanti potevano depositare in sicurezza i loro soldi e utilizzarli al bisogno.
Fioriscono l’arte e la cultura
Nelle città i cittadini per esprimere la loro fede edificarono delle splendide cattedrali, prima in stile romanico, poi gotico, caratterizzato da grande altezza, guglie appuntite, splendide vetrate colorate e rosoni. Realizzarono anche bellissimi palazzi, piazze e fontane. Solitamente le piazze principali si trovavano al centro delle città e tutte le vie convergevano come dei raggi del sole verso il centro.
Sempre nelle città, nacquero le università, che permettevano ai figli dei “borghesi” di imparare professioni sempre più difficili; oltre a studiare filosofia e teologia, si studiavano anche le materie linguistiche, quelle matematiche, astronomia, legge e medicina.
Le prime università nacquero proprio in Italia (a Salerno e a Bologna) ma poi si diffusero in tutta Europa. (Vedi cartina a pagina 277 del libro)
Nuovi modi di vivere la fede
Anche nelle città molti seguivano l’insegnamento della Chiesa e vivevano in modo profondo e personale la fede. Tanti si recavano ancora in pellegrinaggio a Roma dove c’è la tomba di san Pietro, a Santiago di Compostela, in Spagna, alla tomba dell’apostolo Giacomo o, quando era possibile, in Terra Santa.
Ci furono anche persone che sentivano di dover dedicare tutta la vita a Gesù, aiutando i poveri e i bisognosi e vivendo come lui, in povertà assoluta. Alcuni, anche di famiglie ricche, rinunciarono a tutto per questo. Tra questi Francesco d’Assisi e Domenico de Guzman, che poi verranno proclamati santi. San Francesco e san Domenico colpirono con il loro esempio e molti giovani vollero seguirli. Per questo essi fondarono due importantissimi ordini mendicanti (i “minori” o francescani e i “predicatori” o domenicani) che si caratterizzarono per una vita molto povera e per l’impegno nella carità e nella predicazione.
Ebrei ed eretici
In questo periodo nacquero anche delle eresie come quelle dei Catari e dei Valdesi. I primi sostenevano che la materia, il corpo e il mondo intero fossero corrotti e che bisognava quindi praticare una vita pura, rinunciando a tutti i piaceri. I Valdesi rifiutavano l’autorità del papa. (Vedi cartina a pagina 273 del libro)
Contro questi eretici che minacciavano la sopravvivenza della società, la Chiesa combatté duramente, anche con la forza. Fu organizzata nel sud della Francia una crociata che li sgominò. Nelle città inoltre c’erano gli ebrei che spesso non erano ben visti dalla popolazione, che li accusava di avere ucciso Gesù. In certe regioni dell’Europa orientale, non in Italia dove erano stati protetti anche dai papi, essi erano spesso vittime di violenze e aggressioni.
Eresia: è una interpretazione della religione cristiana e del Vangelo diversa e in contrasto con quella data dal papa e dai vescovi.
La società comunale
Grande libertà
Spirito di iniziativa
Borghesia molto attiva
Riprendono a circolare le monete
Sviluppo dell’arte e della cultura
Corporazioni delle
Arti e dei Mestieri
San Francesco
San Domenico
Banche e cambiavalute
• Grandi cattedrali romaniche e gotiche
• Nascono le università
Fissano le regole per lo svolgimento delle varie attività
Ordini mendicanti
Ordini mendicanti
• Francescani e Domenicani
• Vita in povertà dedicata
ai poveri e ai bisognosi
Pellegrinaggi Eresie Presenza degli Ebrei
• Roma
• Santiago de Compostela
• Terra Santa
• Catari
• Valdesi
ESERCIZIO 1
Questa immagine raffigura un mercato. Che attività si svolgevano nel mercato? (Osserva attentamente l’immagine per scoprirlo e poi rispondi oralmente)
Come si chiamavano le persone che vendevano le merci al mercato?
Queste persone erano ricche e importanti oppure no?
Oggi ci sono ancora i mercati?
Tra i prodotti più venduti nei mercati vi erano quelli raffigurati nell’immagine qui sopra. Di che cosa si tratta?
ESERCIZIO 2
Chi è questo grande personaggio?
Le merci venivano pagate usando le
Che cos’è questa e in che città era usata? Cerca sul libro la risposta.
Rileggi pagina 270 e la scheda di pagina 278 del libro e poi prova oralmente a presentarlo (se vuoi puoi fare delle tue ricerche personali consultando altri libri o cercando su internet).
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
In città erano nate le Corporazioni delle Arti e dei Mestieri
V F
I mercanti scambiavano le merci usando il baratto
V F
Gli ordini mendicanti vivevano in totale povertà
V F
Le più antiche università sorsero in Francia
V F
LA LINEA DEL TEMPO
Segna le principali università
1076
Umiliazione di Canossa
1099
Si conclude la Prima crociata con la conquista di Gerusalemme
Segna i principali monasteri
1122
Il Concordato di Worms pone fine alla lotta per le investiture
1136
Nasce il Regno normanno nell’Italia del sud
1176
Battaglia di Legnano. I Comuni italiani sconfiggono l’imperatore Federico Barbarossa
Un nuovo grande imperatore: Federico II
Nel 1220 dopo una dura lotta con un rivale, divenne imperatore Federico II di Svevia, nipote del Barbarossa. Egli ereditò dalla madre Costanza anche il Regno normanno di Sicilia, nella cui capitale, Palermo, decise di stabilire la sua corte. Egli entrò quindi in possesso di un territorio vastissimo, che comprendeva tutta la parte tedesca e orientale, l’Italia del nord, dove però c’erano i Comuni, e l’Italia del sud. Il territorio del papa, detto Patrimonio di San Pietro, era quindi circondato dai possedimenti di Federico. (Vedi cartina a pagina 293 del libro)
La “meraviglia del mondo” Federico II fu un imperatore abile e capace. Amante dell’arte e della cultura (fu soprannominato per questo “meraviglia del mondo”), ospitò nella sua corte di Palermo artisti e letterati. Decise inoltre di rafforzare sempre di più il suo potere e di sottomettere tutti coloro che si opponevano ad esso. Tra questi i nobili dell’Italia meridionale, a cui impose delle leggi chiamate “Costituzioni Melfitane”, e i Comuni dell’Italia del nord che, a differenza del nonno, riuscì a sconfiggere.
Ebbe però sempre come avversari i papi, che temevano per il loro territorio. Per questo prima essi avevano cercato di impedire che lui diventasse imperatore e poi cercarono di convincerlo a partire per una crociata così da essere lontano dal suo territorio. Federico, dopo aver promesso di fare ciò, prese tempo e quando partì per l’Oriente non andò a combattere ma fece un accordo pacifico col sultano d’Egitto. Il papa si sentì ingannato da ciò e lo scomunicò.
Con la morte di Federico l’impero entra in una profonda crisi Federico morì nel 1250 e prima il figlio naturale Manfredi e poi il nipote Corradino cercarono di succedergli sul trono. Entrambi furono però sconfitti e uccisi dalle truppe del principe francese Carlo d’Angiò a cui il papa aveva offerto il Regno di Sicilia. Carlo d’Angiò divenne quindi re di Sicilia mentre per più di vent’anni nessuno sedette sul trono imperiale. La dinastia sveva era quindi finita e l’Impero entrava in una profonda crisi.
L’Italia meridionale si divide in due
Dopo pochi anni però i siciliani si ribellarono alla dominazione di Carlo d’Angiò e dei francesi. Chiesero aiuto a un re spagnolo, Pietro III d’Aragona, che arrivò in Sicilia con le sue truppe. Scoppiò così nel 1282 la Guerra del Vespro che si concluse vent’anni dopo. Al termine di questa guerra il territorio della Sicilia fu preso da Pietro III d’Aragona mentre la parte continentale, comprendente Calabria, Puglia, Basilicata e Campania, rimase ai francesi.
Anche il papa è in difficoltà
Nel 1294 avvenne un fatto clamoroso: il papa Celestino V si dimise dopo pochi mesi, rinunciando alla carica. Gli successe Bonifacio VIII. Egli era convinto che il papa avesse un potere superiore a tutti i sovrani e che quindi poteva destituirli in qualsiasi momento. Cercò di mettere in pratica queste sue idee soprattutto nei confronti del re di Francia, Filippo IV il Bello. Questi però si oppose poiché voleva, al contrario, sottomettere la Chiesa francese alla sua volontà. Lo scontro fu durissimo: Filippo il Bello mandò le sue truppe a Roma contro il papa. Bonifacio VIII per sfuggire alla minaccia si rifugiò nel suo palazzo ad Anagni, ma qui fu raggiunto dai soldati francesi e dagli uomini di alcune famiglie di Roma che gli erano nemiche, aggredito e imprigionato (“oltraggio di Anagni”). Morì poco tempo dopo per l’umiliazione subita.
Questo episodio ci fa capire che ormai il papa, all’inizio del 1300, non aveva più il potere e l’autorità di cui aveva goduto in precedenza. Sovrani come il re di Francia, erano ormai decisi a opporsi a lui e avevano al forza per farlo. Il papa e l’imperatore quindi, che per tutto il Medioevo avevano avuto grande potere e autorità, erano ormai indeboliti.
Federico II di Svevia
Alla sua morte
tentano di succedergli Manfredi e Corradino ma vengono sconfitti da Carlo d’Angiò
Con la loro morte finisce la dinastia sveva e il titolo imperiale rimane vacante
Il Regno di Sicilia finisce ai francesi di Carlo d’Angiò
Poi però viene diviso in due
La Sicilia passa agli Aragonesi
La parte continentale rimane
agli Angioini
Dopo Celestino V diventa papa
Bonifacio VIII
Chiamato la “meraviglia del mondo”
Sottomette i nobili e i Comuni italiani
Entra in contrasto col papa
Organizza una crociata che si conclude con un accordo col sultano d’Egitto
Afferma la superiorità del papa su tutti i sovrani
Si scontra con il re di Francia Filippo il Bello
“Oltraggio di Anagni” il papa viene aggredito e imprigionato
ESERCIZIO 1
Osserva la cartina a pagina 293 del libro di testo.
In quel capitolo si parla di un celebre imperatore. Quale?
I territori governati da questo imperatore sono quelli colorati in . Questo imperatore cercò di concentrare nelle sue mani tutto il potere e per questo si scontrò contro .
Perché fu chiamato la “meraviglia del mondo”?
Cosa successe alla sua morte? (Rispondi oralmente)
Con la sua morte finì la dinastia sveva. Che cosa si intende per dinastia?
ESERCIZIO 2
Completa il seguente brano.
Bonifacio divenne papa dopo che il suo predecessore, , si era dimesso. Egli volle imporre il suo potere su tutti i sovrani ma il re di Francia, , si oppose. Iniziò così un durissimo scontro.
I soldati del re di aggredirono il papa che si era rifugiato ad e lo imprigionarono. Questo episodio è chiamato e fa capire che ormai il papa aveva perso .
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
Federico II fu sempre sostenuto dal papa
V F
Federico II riuscì a sottomettere i Comuni italiani
V F
Bonifacio VIII divenne papa dopo che Celestino V si era dimesso
V F
Bonifacio VIII si scontrò col re di Francia Filippo il Bello
V F
Ad Anagni il papa venne aggredito e imprigionato dai soldati di Filippo il Bello
V F
In Francia ci sono re sempre più forti e amati In Francia, nel XIII secolo, la dinastia dei Capetingi consolidò il proprio potere. Ci furono re come Flippo II Augusto e Luigi IX, detto “il Santo”, che governarono con molta autorità, ampliarono i confini del regno acquisendo nuovi territori e seppero farsi benvolere dal popolo. Anche Filippo IV, detto “il Bello”, continuò la politica dei predecessori.
Grazie a questi re la Francia si avviava a diventare uno stato forte e potente, il più potente d’Europa.
Parlamento: negli stati democratici è un’assemblea composta da persone che rappresentano il popolo e che detengono il potere legislativo.
Monarchia parlamentare: è una forma di monarchia nella quale il potere del re è limitato dal parlamento che detiene il potere legislativo. Si contrappone alla monarchia assoluta nella quale il re non ha limiti e detiene tutti i poteri.
In Inghilterra il re concede la Magna Charta
L’Inghilterra era stata conquistata dai Normanni nel lontano 1066. Era poi stata governata dalla dinastia dei Plantageneti, tra cui va ricordato Enrico II, un sovrano molto autoritario che arrivò a far uccidere l’arcivescovo di Canterbury Tommaso Becket.
Nel 1215 un altro re, Giovanni Senza Terra, dovette concedere ai nobili la Magna Charta Libertatum, un importantissimo documento nel quale si stabiliva che il re non poteva prendere decisioni importanti, come imporre nuove tasse, senza il parere favorevole dei nobili che non potevano neanche essere imprigionati senza ragione. D’ora in poi il re quindi non aveva più poteri assoluti ma, nel governare, doveva sottomettersi alla volontà dei nobili riuniti in un’assemblea detta Parlamento. In questo modo si realizzò in Inghilterra la cosiddetta monarchia parlamentare.
Le ultime crociate falliscono
In Spagna con la reconquista inizia la cacciata degli Arabi La Spagna da tempo era sotto la dominazione araba ma, a partire dall’XI secolo, guidati da un condottiero chiamato El Cid Campeador, gli spagnoli iniziarono a lottare per riconquistare la loro libertà. Alcune città vennero liberate e iniziò così la Reconquista. Nel 1212 gli Spagnoli inflissero una dura sconfitta agli Arabi nella battaglia di Las Navas. (Vedi cartina a pagina 319 del libro)
Dopo il successo della prima crociata i Turchi, guidati dal celebre condottiero Saladino, riconquistarono i luoghi santi per cui in Europa si dovettero organizzare nuove crociate per liberarli una seconda volta. I risultati di queste nuove spedizioni furono però negativi e spesso fallimentari. Il Saladino
Questo accadde anche perché a poco a poco tra i crociati interessi e motivazioni di carattere economico presero il sopravvento rispetto ai primitivi ideali religiosi. In particolare va ricordata la IV crociata (1202). Essa fallì perché a guidarla furono i veneziani che erano interessati più a sviluppare i loro commerci in Oriente che a riconquistare la Terra Santa. Per questo, una volta partite, le navi crociate non puntarono su Gerusalemme ma su Costantinopoli che venne conquistata e saccheggiata. In seguito a questa azione i Bizantini si sentirono traditi dai cristiani d’Occidente e la loro ostilità nei confronti degli europei aumentò sempre di più.
Ricordiamo anche la V crociata, alla quale si unì anche Francesco d’Assisi, partito con lo scopo di convertire alla fede cristiana il sultano d’Egitto ma che non riuscì nel suo intento. Alle ultime due crociate (in tutto furono 8) partecipò senza successo anche il re di Franca Luigi IX che vi trovò la morte. L’ultima fortezza cristiana in Oriente, San Giovanni d’Acri, cadde nel 1291 e da allora le crociate possono considerarsi definitivamente concluse. Anche gli ordini monastico-cavallereschi creati per difendere i luoghi santi dovettero riprendere definitivamente la via dell’Europa.
Si affermano gli stati nazionali, ma con caratteristiche diverse
Francia
Inghilterra
Spagna
Ci sono re sempre più potenti e rispettati
• Filippo II Augusto
• Luigi IX il Santo
• Filippo IV il Bello
Governano con autorità
Sono rispettati dal popolo
Si va verso una monarchia assoluta
Enrico II è un re autoritario
Giovanni Senza Terra concede la Magna Charta
Fa uccidere Thomas Becket
Ampliano i confini È sottomesso al volere dei nobili
Il re non può prendere decisioni importanti senza il consenso dei nobili
Si realizza una monarchia parlamentare
Inizia la Reconquista
Finiscono le crociate
IV crociata
Viene deviata su Costantinopoli
V crociata
Partecipa san Francesco d’Assisi che fallisce il suo scopo
VII e VIII crociata
Partecipa Luigi IX di Francia ma falliscono
ESERCIZIO 1
In queste due immagini sono raffigurati due grandi re di Francia.
Quali sono i loro nomi? (Cercali pure sul libro)
ESERCIZIO 2
In questa illustrazione è raffigurata la Magna Charta.
Che cosa stabiliva?
Da quale re fu concessa?
In quale secolo vissero?
Che cosa hanno in mano?
Che cosa rappresenta questo oggetto?
Quali sono i poteri di un re?
Anche i re inglesi avevano gli stessi poteri di quelli di Francia? Spiegalo oralmente.
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
I re francesi erano amati dal popolo
V F
Enrico II Plantageneto
fece uccidere l’arcivescovo
Thomas Becket
V F
El Cid Campeador fu uno dei condottieri della Reconquista
V F
La IV crociata si concluse con la conquista di Gerusalemme
V F
L’imperatore perde sempre più importanza
Nel corso del XIV secolo salirono sul trono imperiale imperatori piuttosto deboli che non riuscivano a imporre la loro volontà sui sudditi, sui Comuni e sui nobili. Uno di questi, Carlo IV, nel 1356 emise un documento, chiamato Bolla d’oro, con il quale si cambiava il modo di eleggere l’imperatore: d’ora in avanti egli avrebbe dovuto essere eletto da sette grandi principi tedeschi che quindi finivano per essere pari o superiori a lui.
Il papa lascia Roma per trasferirsi ad Avignone
Nel 1305 il papa decise di trasferire la sua sede da Roma a una città francese, Avignone. Qui pensava di essere più libero rispetto a quando era a Roma ma in realtà fu il contrario: fu spesso sottomesso alla volontà del re di Francia, per cui si parlò di “cattività” (cioè prigionia) avignonese. I papi rimasero in questa città per 70 anni, prima di decidersi a tornare a Roma.
Il palazzo dei papi ad Avignone
Quando tornarono la situazione per la Chiesa non migliorò perché vennero eletti due papi in contrasto tra loro, uno che volle rimanere a Roma e l’altro che decise di tornare ad Avignone. La Chiesa era così divisa in due (“Grande Scisma d’Occidente”) e i fedeli non sapevano a quale papa obbedire. Lo scisma terminò solo nel 1418 quando finalmente venne eletto un unico papa che decise di stabilirsi definitivamente a Roma.
La Guerra dei Cent’Anni
Francia e Inghilterra furono coinvolte in un durissimo scontro militare, la Guerra dei Cent’Anni, che durò, quasi ininterrottamente , dal 1337 al 1453. Questo conflitto ebbe origine da controversie riguardanti la successione al trono francese, un trono che il re d’Inghilterra sosteneva spettasse a lui. In realtà vi erano, dietro a queste, motivazioni di carattere politico ed economico. Mancando l’autorità dell’imperatore che, come abbiamo visto, era sempre più debole, questi due grandi regni si contendevano il predominio europeo. Chi avesse vinto la guerra avrebbe, nei decenni successivi, dominato la politica europea e controllato i commerci, soprattutto nei ricchi mercati delle Fiandre.
Un
LE GRANDI DOMANDE DELLA STORIA
È giusto dividere la storia in periodi?
Dividere la storia in periodi (ad esempio il Medioevo) è utile agli storici che possono così concentrarsi su parti più brevi e studiarle in modo più dettagliato. In realtà però tra le varie epoche della storia non c’è una netta rottura ma piuttosto una continuità.
I cambiamenti nella vita degli uomini certamente esistono ma avvengono spesso lentamente, poco per volta, non in maniera netta come la divisione in periodi ci farebbe pensare. Quindi anche se parliamo di “autunno del Medioevo”, non dobbiamo pensare che esso finisca del tutto in poco tempo e lasci spazio a un’epoca completamente nuova.
La guerra vide inizialmente la netta prevalenza degli inglesi che giunsero a conquistare quasi per intero la Francia. I francesi però riuscirono a riprendersi, guidati da una straordinaria ragazza, Giovanna d’Arco, che disse di essere stata ispirata da Dio e si pose a capo dell’esercito conducendolo alla vittoria. Purtroppo però nel corso della guerra venne catturata e messa a morte dagli inglesi, ma il suo sacrificio servì a dare ancora più forza alla riscossa francese.
La peste e la carestia: il terrore si diffonde per l’Europa
La guerra purtroppo portò con sé una grande miseria a cui si unì una terribile pestilenza (la “peste nera”), proveniente dall’Asia (1348). Contro questa malattia non vi erano a quel tempo rimedi. La medicina era impreparata ad affrontarla e anche le persone furono colte di sorpresa. I morti furono milioni e la vita delle città fu sconvolta: si creò una diffusa paura di cui sono testimonianza gli innumerevoli dipinti del tempo che rappresentano il “trionfo della morte” che, sotto forma di scheletro, stermina le persone che incontra.
Di fronte alla miseria e alla conseguente carestia, in varie parti dell’Europa scoppiarono delle rivolte di contadini e popolani poveri che reclamavano benessere e maggiore giustizia rispetto ai ricchi e ai nobili. Da ricordare in Italia la rivolta dei lavoratori della lana a Firenze (“tumulto dei Ciompi”). Tutte queste rivolte finirono tragicamente con l’uccisione di molti rivoltosi e brutali repressioni.
È arrivato l’autunno del Medioevo
Per descrivere questo periodo di guerra, pestilenza e povertà ma anche di disordini politici e sociali gli storici usano l’espressione “autunno del Medioevo”. Infatti paragonando l’intero Medioevo a un anno, questo secolo terribile assomiglia all’autunno che precede l’inverno, cioè la fine di tutto.
Imperatori deboli
1356
Bolla d’oro di Carlo IV L’imperatore eletto da 7 grandi principi tedeschi
Crisi dell'Impero
1305
Cattività avignonese
Chiesa sottomessa al re di Francia
Crisi del Papato
Ritorno a Roma Vengono eletti due papi Grande scisma d’Occidente
Termina nel 1418
1337-1453
Guerra dei Cent'Anni tra Francia e Inghilterra per il predominio politico ed economico dell’Europa
Vince la Francia con l’aiuto determinante di Giovanna d’Arco
Carestia e peste nera
Milioni di morti in Europa
Rivolte di poveri e contadini
Terrore diffuso
ESERCIZIO 1
Queste illustrazioni raffigurano alcune cause che resero difficile la vita delle persone nel XIV secolo.
Nella prima illustrazione ci sono due vittime della , una malattia molto grave che causò milioni di vittime in Europa. Spiega oralmente perché era difficile curare questa malattia.
La seconda illustrazione raffigura la Guerra dei
che si combatté fra Francia e .
I due gruppi di soldati che si affrontano hanno due armi diverse. Quelli a destra che cosa impugnano? (Puoi scoprirlo anche leggendo le pagine 338-339 del tuo libro di testo)
Quale dei due eserciti ne faceva uso?
Questo edificio è il e si trova ad in Francia. Qui risiedettero i .
Durante il periodo in cui rimasero qui erano sotto il dominio del e avevano meno libertà.
ESERCIZIO 2
Osserva questa illustrazione. Che cosa vedi?
Perché a quei tempi erano molto diffusi dipinti come questi? Prova a spiegarlo oralmente.
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
Ad Avignone i papi non erano liberi ma sotto il controllo del re di Francia
V F
Dopo il ritorno del papato a Roma si ebbero due papi
V F
La Guerra dei Cent’Anni fu vinta dagli inglesi
V F
In Europa nel XIV secolo scoppiarono numerose rivolte di poveri e contadini
V F
Nelle città italiane si affermano le signorie
In molti Comuni italiani verso la fine del XIII secolo grandi famiglie ricche e potenti che erano in grado di avere soldi per pagarsi un piccolo esercito privato riuscirono, spesso dopo dure lotte con altre famiglie rivali, a prendere il potere e a governare la città. Da quel momento in poi le assemblee comunali e le altre cariche di governo finirono per scomparire o perdere d’importanza. Finiva così anche la libertà comunale.
Il capo della famiglia vincente, chiamato “signore” diventava il capo assoluto della città e spesso, alla sua morte, il comando veniva preso dal figlio e si creava una dinastia. A volte erano persino i cittadini che, stanchi di assistere alle violenze commesse dai membri delle famiglie più ricche, chiedevano a un signore di mettersi a capo della città per pacificarla e poi questo signore assumeva un potere assoluto.
Le signorie si trasformano in principati
VOCABOLARIO
Potere assoluto: quando una sola persona detiene nelle sue mani tutti i poteri di governo di uno stato.
I signori abbelliscono i loro palazzi e le città
Questi signori cercavano di rafforzare il loro potere realizzando splendidi palazzi in cui risiedevano con le loro corti, abbellendo le città con piazze e grandi viali dove allestire spettacoli e parate. In questo modo si facevano apprezzare e ammirare dal popolo. Per questo scopo chiamarono alle loro corti artisti, architetti e letterati a cui affidavano questi lavori.
Sempre allo scopo di rafforzare il loro potere, questi signori cercarono di ottenere l’approvazione dell’imperatore o del papa. Per fare questo cercavano in particolare di farsi nominare dall‘imperatore con un titolo come duca, marchese, conte: pensavano che una volta ottenuto questo titolo nessuno più avrebbe osato andargli contro e mettere in discussione il loro governo. Naturalmente in cambio promettevano favori all’imperatore, alleanze in caso di bisogno, denaro. Quando i signori ottengono questo titolo si parla non più di signorie ma di principati. (Vedi cartina a pagina 361 del libro)
Quali furono le signorie più importanti
Le principali signorie italiane furono a Milano i Visconti, poi divenuti Sforza (che divennero poi Duchi), a Firenze i Medici, a Ferrara gli Estensi, a Mantova i Gonzaga, in Piemonte i Savoia, a Urbino i Montefeltro. Anche a Venezia, pur non essendoci una signoria, il potere era nelle mani di poche famiglie nobili. Ben presto questi signori e principi conquisteranno territori intorno alle loro città, villaggi e città più piccole, ingrandendo così sempre di più i loro domini. Si formarono così dei territori dalle dimensioni sempre più grandi, veri e propri stati regionali.
Continue guerre fra i vari stati
Allo scopo di estendere il loro predominio su territori sempre più grandi, questi stati cominciarono anche a farsi guerra tra di loro, ricorrendo anche a soldati mercenari (compagnie di ventura), spesso stranieri, che combattevano al servizio dei signori italiani solo per soldi, e che causavano continue violenze e tradimenti.
Ci fu in questa situazione terribile un personaggio importante, il signore di Firenze
Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico, che si diede da fare per realizzare la pace tra i vari stati e per questo fu soprannominato “l’ago della bilancia” della politica italiana. Grazie a lui per alcuni decenni le guerre si interruppero. Oltre che per questo motivo Lorenzo va ricordato per la sua opera in campo artistico e culturale; chiamò infatti a Firenze grandi artisti che resero la città sempre più bella.
I Turchi conquistano Costantinopoli e cominciano a minacciare l’Europa
Nel 1453 i Turchi Ottomani dopo vari tentativi riuscirono a conquistare
Costantinopoli ponendo fine, dopo mille anni, all’Impero Romano d’Oriente. Da quel momento in poi essi controllarono il mar Mediterraneo e incominciarono ad assalire i territori dell’Europa dell’Est e le coste italiane. Preoccupati di questo pericolo gli stati italiani decisero l’anno dopo, di stipulare tra loro la Pace di Lodi e di allearsi per far fronte a un eventuale attacco turco. Questa pace durò per circa 50 anni.
Le famiglie più ricche e potenti prendono il predominio nelle città
Si servono di truppe mercenarie
Abbelliscono le città per accrescere il loro prestigio
I loro capi si chiamano signori
Ottengono poteri assoluti
Finisce la libertà comunale
I signori cercano di ottenere l'approvazione dell'imperatore mediante la concessione di un titolo
Le signorie si trasformano in principati
I principati conquistano territori circostanti
Nascono gli stati regionali tra loro sempre in guerra
Lorenzo il Magnifico si adopera per realizzare la pace tra i vari stati italiani
1453
I Turchi conquistano Costantinopoli e minacciano l’Europa
1454
Gli stati italiani si accordano per un’alleanza nella Pace di Lodi per fronteggiare la minaccia
METTIAMOCI ALLA PROVA
ESERCIZIO 1
Osserva le due fotografie che seguono. Vi sono raffigurati celebri edifici che furono costruiti tra il XIV e il XV secolo. Per rispondere alle domande puoi consultare il libro.
Questa è
e si trova a .
In questa città governarono i signori della famiglia dei .
Questo è
e si trova a .
In questa città governarono i signori della famiglia dei .
Spiega oralmente perché i signori abbellirono le loro città e costruirono delle splendide residenze.
ESERCIZIO 2
Questo medaglione raffigura che fu soprannominato .
Perché?
ESERCIZIO 3
Rispondi Vero o Falso alle seguenti affermazioni.
I signori presero il potere nelle città in modo democratico
V F
Le compagnie di ventura erano soldati mercenari al servizio dei principi
V F
La signorie italiane furono sempre in pace tra di loro
V F
I Turchi non furono mai una minaccia per l’Italia
V F
Lorenzo il Magnifico fu l’ago della bilancia della politica italiana
V F
La Pace di Lodi pose fine alle guerre tra gli stati italiani
V F
Regno di Francia
Regno di Aragona
LA LINEA DEL TEMPO
Regno di Polonia Provenza Borgogna
Regno d’Ungheria
Colora l'Impero di Federico II di Svevia
1202
Quarta crociata che devia su Costantinopoli
1215
Giovanni Senza Terra concede la Magna Charta
1220
Federico II di Svevia diventa imperatore
1250
Muore Federico II. Finisce la dinastia imperiale degli Svevi
1303
Oltraggio di Anagni
Ducato di Savoia
Ducato di Milano
Milano
Torino
Repubblica di Genova
Repubblica di Lucca
Principato di Piombino
Ducato di Mantova
Repubblica di Firenze
Corsica (Repubblica di Genova)
Repubblica di Venezia
Firenze Venezia
Ferrara Modena Siena
Repubblica di Siena
Domini degli Estensi
Genova Napoli
Regno di Sardegna
Mar Mediterraneo
Stato della Chiesa
Roma
Palermo
Regno di Napoli
Colora gli stati regionali d'Italia
nera
d’oro di Carlo IV
Presa di Costantinopoli da parte dei Turchi
Capitolo 2
Il nuovo volto dell’Europa.
Capitolo 3
La breve restaurazione imperiale
L’Impero Romano d’Oriente:
La nascita e la diffusione dell’Islam
penisola arabica Maometto fonda
nuova religione
anche grandi apporti culturali
Capitolo 6
Carlo Magno “re e padre dell’Europa”
imperatore saggio e abile
Capitolo 7
Il declino dell’Impero carolingio e l’affermarsi del feudalesimo
Dopo la morte di Ludovico il Pio
Capitolo 4
L’Europa
Pregare e lavorare per rendere lode a Dio
A Roma un grande papa lascia un segno
Capitolo 8
Verso l’anno Mille Al contrario dell’Italia, la Francia diventa
regno sempre più potente
I di Sassonia costituisce
Facciamo il punto
Coloriamo le cartine mute 38
La linea del tempo 38
Capitolo 9
La grande rinascita
Un deciso miglioramento
nell’agricoltura 40
Un grande rinnovamento
anche nella Chiesa 40
Anche l’Impero riacquista la sua forza 41
Mettiamoci alla prova 43
Capitolo 10
La Chiesa si afferma
La Chiesa lotta per la sua libertà 44
La lotta per le investiture 44
Nell’Italia del sud nasce il Regno
normanno 45
Le crociate 45
Mettiamoci alla prova 47
Capitolo 11
Nasce la civiltà comunale
Rinascono le città 48
Si formano i Comuni 48
Da chi vengono governati i Comuni 48
Le repubbliche marinare 49
I Comuni si scontrano con l’imperatore 49
Mettiamoci alla prova 51
Capitolo 12
L’apogeo della civiltà medioevale
Nelle città c’è molta libertà
e si lavora con grande impegno 52
I mercanti e le banche 52
Fioriscono l’arte e la cultura
Nuovi modi di vivere la fede
Ebrei ed eretici
Mettiamoci alla prova
Facciamo il punto
Coloriamo le cartine mute
La linea del tempo
Capitolo 13
I due poteri universali
dall’apogeo al declino
Un nuovo grande imperatore:
II
La “meraviglia del mondo”
Con la morte di Federico
l’impero entra in una profonda crisi 58
L’Italia meridionale si divide in due 59
Anche il papa è in difficoltà 59
Mettiamoci alla prova
Capitolo 14
L’Europa nel XIII secolo: nascono gli stati nazionali
In Francia ci sono re sempre più forti e amati 62
In Inghilterra il re concede la Magna Charta 62
In Spagna con la reconquista inizia la cacciata degli Arabi 63
Le ultime crociate falliscono 63
Mettiamoci alla prova 65
Capitolo 15
L’autunno del Medioevo
L’imperatore perde sempre più importanza 66
Il papa lascia Roma per trasferirsi ad Avignone 66
La Guerra dei Cent’Anni
La peste e la carestia: il terrore si diffonde per l’Europa 67
È arrivato l’autunno del Medioevo
Mettiamoci alla prova
Capitolo 16
L’Italia delle signorie e dei principati
Nelle città italiane si affermano
le signorie 70
I signori abbelliscono i loro palazzi
e le città 70
Le signorie si trasformano in principati 70
Quali furono le signorie più importanti 71
Continue guerre fra i vari stati 71
I Turchi conquistano Costantinopoli e comincianoa minacciare l’Europa 71
Mettiamoci alla prova 73
Facciamo il punto
Coloriamo le cartine mute 74
La linea del tempo 74
Referenze fotografiche
Archivio Itaca: Giorgio Deganello 53b, 55b; Stefano Bombelli 70, 73c · Bibliothèque nationale de France: 26b, 29 · The British Library, Londra: 75a, 75b · DeAgostini Picture Library/Scala, Firenze: 8a, 12b, 14a, 15a, 18, 27a, 58, 59a, 60a, 74 · Foto Ann Ronan/Heritage Images/Scala Firenze: 37b, 39 · Foto Scala, Firenze - Luciano Romano: 16b, 19a · Foto Scala, Firenze - su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali: 10, 38, 48b · Foto Scala, Firenze/BPK, Bildagentur fuer Kunst, Kultur und Geschichte, Berlin: 34c, 36, 44b, 47c, 56a · Foto Scala, Firenze: 13, 15c, 40b, 50, 51, 52a, 52b, 53a, 55d, 59b · Fotolia: Erica Guilane-Nachez 8b, 14c, 20b, 30, 45a, 47b, 47d; Sophie James 22c, 25c; Juulijs 27b; Fabio Lotti 41a; Davide_69 48c; Sebastian Duda 55c; Javier Cuadrado 63a · The J. Paul Getty Museum, Los Angeles: 24a, 35, 42, 43a · Lessing/Contrasto: 17, 46, 62, 65a · Mark E. Smith/Scala, Firenze: 67b · National Gallery of Art, Washington, DC: Rosenwald Collection 6; ; Samuel H. Kress Collection 9b, 11a, 21a; gift of The Circle of the NGA 71b, 73a · White Images/Scala, Firenze: 9c, 11b, 21b, 34a, 37a, 45b, 48a, 55a, 56b, 66b, 69b · Shutterstock.com: Gimas copertina; Antonio Losa 31, Alvaro German Vilela 60a · 123RF.com: Alessandro0770 26a; Yann 28; RoterRabe 44a, 47a; Hawky.diddiz 49, 57; Gnosne 52c; W. Minor 60b; Etrusbarbygere 65b; Jean-Marc Roisier 66a, 69d; Fingalo 67a, 69a; Shakko 68; Sailko 69c, 72; Giovanni Dall’Orto 71a; Malgorzata Kistryn 73b.
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Le correzioni di eventuali errori presenti nel testo sono pubblicate nel sito www.itacascuola.it/narrare-la-storia.
La storia è racconto di avvenimenti.
Paul Veyne
La storia è conoscenza dell’altro-da-noi e pertanto ci fornisce un’esperienza varia e nuova di ambienti lontani nel tempo e nello spazio, ma soprattutto diversi. Lo studio della storia conferisce larghezza di idee e duttilità di mente, libertà di spirito.
Cinzio Violante
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Ogni supporto integrativo contiene:
sintesi di ogni capitolo
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linee del tempo chiare e concise
cartine mute da completare
testi di approfondimento su temi di educazione civica
Contenuti digitali integrativi su itacascuola.it/narrare-la-storia
Sul sito www.seleggo.org la versione digitale ottimizzata del libro per facilitare la lettura