Sempre io. Storie di vita da Montecatone - IV EDIZIONE 2024

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Istituto di Montecatone

Ospedale di riabilitazione

Sempre Io

Storie di vita da Montecatone IV edizione 2024

Istituto di Montecatone

Ospedale di riabilitazione

Io

Storie di vita da Montecatone IV edizione 2024

2 sempre io . quarta edizione

Nelle edizioni Itaca

Fatti accaduti in Romagna

Nel dramma dell’alluvione la sorpresa di un’onda di bene

A cura di Leonardo Poli, Eugenio Dal Pane

Chiedimi se sono felice

Famiglie e disabilità, un’amicizia che accompagna per sempre

A cura di Caterina Giojelli

Marina Casciani, Alessandra Santandrea

La sedia di Lulù

Giorgio Paolucci

Cento ripartenze

Quando la vita ricomincia

Sentieri del Cinema

Cinema e scuola

130 film dalle elementari alla maturità

Selezionato Premio Bancarellino 2024

Sara Allegrini

Abisso

Sempre io. Storie di vita da Montecatone. IV edizione 2024 www.itacaedizioni.it/sempre-io-storie-di-vita-da-montecatone-4

Prima edizione: dicembre 2024

© 2024 Itaca srl, Castel Bolognese

Tutti i diritti riservati

ISBN 978-88-526-0790-5

Stampato in Italia da Mediagraf, Noventa Padovana (PD)

Col nostro lavoro cerchiamo di rispettare l’ambiente in tutte le fasi di realizzazione, dalla produzione alla distribuzione. Questo libro è stato stampato su carta certificata FSC‰ per una gestione responsabile delle foreste. Stampiamo esclusivamente in Italia con fornitori di fiducia, riducendo così le distanze di trasporto.

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Introduzione

Questo volume raccoglie le 38 opere partecipanti alla quarta edizione del Concorso letterario “Sempre io”. Dedicato nel primo triennio a chi ha fatto l’esperienza di un periodo all’Ospedale di Montecatone, dal 2024 è rivolto a chi ha vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza di una lesione midollare o di una grave cerebrolesione acquisita e pertanto è stato promosso anche con la collaborazione della Casa dei Risvegli di Bologna, nonché dell’Unità Spinale di Firenze e Milano.

Questo Concorso non si propone di primeggiare nel panorama letterario per il valore economico dei premi, ma piuttosto di promuovere la “Medicina Narrativa”, aiutando le persone a ricostruire il filo della loro esistenza e riscoprire il senso della possibilità attraverso la scrittura: nella prefazione di Laura Simoncini è ben riassunto il significato profondo di questa proposta.

La cerimonia di premiazione si è svolta nel parco di Montecatone il 7 settembre (per celebrare la Giornata mondiale sulla lesione midollare che ricorre il 5 settembre) con la lettura dei brani più evocativi: anche quest’anno è stato estremamente emozionante ascoltare poesie e racconti così densi di pensieri, sogni, ricordi.

I “grazie” della quarta edizione sono una lunga e sentita lista. Grazie a chi ha partecipato al Concorso letterario “Sempre io”, scegliendo di donare un pezzo di sé alla comunità dei lettori; grazie al gruppo promotore del progetto e alla commissione; grazie a Nicolò Schiavo per aver impreziosito la premiazione con la sua musica; Musica; grazie ai laboratori del “Terzo piano” di Montecatone per aver incorniciato la per-

sempre io . quarta edizione

gamena consegnata a tutti i partecipanti; grazie alle librerie Atlantide di Castel San Pietro, Coop e Mondadori di Imola che hanno destinato ai vincitori alcuni buoni omaggio per l’acquisto di libri.

Infine, il grazie più grande al Rotary Club di Imola che ancora una volta ha scelto di stare al fianco di Montecatone dando alle stampe questa pubblicazione.

Gabriele Peroni Presidente di Montecatone

Mario Tubertini Commissario Straordinario di Montecatone

Presentazione

Il Rotary Club di Imola è legato all’Istituto di Riabilitazione di Montecatone da numerosi anni attraverso il sostegno ad attività che possano essere utili ai pazienti dell’istituto, realtà unica e di grande eccellenza sanitaria presente nel nostro territorio.

Il sostegno – service in gergo rotariano – è un modo per essere attenti al mondo che ci circonda, per ascoltare le esigenze che emergono nei luoghi del bisogno, per contribuire a rendere il mondo un luogo connesso, un luogo di partecipazione e ascolto reciproco, nella consapevolezza che tutti ci troviamo ad essere “pazienti” nel cammino della nostra vita, ovvero bisognosi di attenzione e di cura, nel corpo, nella mente o nello spirito.

Il Rotary Club di Imola, con un progetto dedicato all’amato e compianto socio Gianni Rossi, partecipa fin dagli inizi alla pubblicazione del volume Sempre io, che raccoglie tutti gli elaborati dei partecipanti al concorso.

All’ascolto dei testi che hanno vinto la quarta edizione è emerso con grande forza il potere catartico della condivisione collettiva di emozioni molto profonde e toccanti, testimoniate da pazienti, caregiver, operatori sanitari, alle prese ogni giorno con cure dal fortissimo impatto emotivo.

Il concorso “Sempre io”, grazie al lavoro indefesso dell’affiatato team citato in copertina, sta crescendo, come una creatura vitale capace di generare cura, empatia, humanitas, comprensione, condivisione, oltre i confini del territorio e della regione; e il Rotary Club di Imola è orgoglioso di sostenere questo percorso di crescita.

Nella scrittura, nella lettura, nella parola si cela la potenza della vita capace di accendersi… sempre!

Angela Maria Gidaro Presidente del Rotary Club Imola 2024-2025

Prefazione

La medicina narrativa, il cui valore è stato riconosciuto a partire dagli anni Duemila soprattutto in ambito oncologico, rappresenta un’opportunità per la creazione di percorsi di cura sempre più personalizzati con la partecipazione attiva degli utenti, a garanzia della centralità del paziente.

Si basa sull’ascolto e sulla comprensione di storie di vita e va a completare l’approccio della medicina basata sull’evidenza (EBM, Evidence-Based Medicine), diventandone parte integrante. Ascoltare, leggere le storie dei pazienti arricchisce la pratica medica consentendo decisioni più informate e individualizzate, con un impatto anche su aspetti organizzativi.

La narrazione del paziente inizia dal primo incontro con il medico; la raccolta dell’anamnesi è già una “narrazione” in cui la persona rappresenta il proprio vissuto di malattia. Il medico trattiene le informazioni necessarie, gli eventi accaduti, registra date, esami, ma allo stesso tempo sviluppa empatia verso il paziente comprendendone le implicazioni emotive. La comunicazione diventa, quindi, un importante strumento per la creazione di un rapporto di fiducia tra medico e paziente; l’ascolto attivo da parte del medico rende il paziente motivato a collaborare e a diventare parte integrante del trattamento. Il tempo della comunicazione diventa così un vero e proprio “tempo di cura”.

Fatte queste premesse, non meraviglia scoprire che oggi l’approccio narrativo sta acquisendo una crescente importanza anche nella medicina riabilitativa.

Il presupposto che la malattia non sia solo caratterizzata da aspetti biologici ma anche da componenti psicologiche, socia-

li e culturali diventa ancor più rilevante quando la persona, dopo il ricovero, si deve preparare a convivere con una disabilità1 permanente: sappiamo infatti che la menomazione è solo un fattore, che produce conseguenze più o meno importanti sulla qualità della vita a seconda della storia delle persone, delle loro famiglie e del loro contesto di vita.

Ecco quindi l’importanza dell’approccio narrativo all’interno delle Unità Spinali e delle Unità per il trattamento delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite che ha portato Montecatone a promuovere il Concorso letterario “Sempre io” nel 2021, e nel 2024 ad allargare la promozione della proposta attraverso partner qualificati come “gli Amici di Luca” di Bologna e le Unità Spinali di Firenze e Milano.

I racconti e le poesie di questo piccolo volume ci restituiscono ampiamente la diversità e la ricchezza delle storie di chi affronta la lesione midollare o la lesione cerebrale, evidenziando anche i differenti punti di vista delle persone ricoverate, dei familiari, degli operatori e dei volontari.

Buona lettura

Laura Simoncini

Direttore Unità Spinale di Montecatone

1 «La disabilità è il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali e ambientali che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri» (dal preambolo della Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità).

Introduzione

Gabriele Peroni, Mario Tubertini

Indice

Riconoscere le emozioni come parte della cura

Laura Simoncini

Sezione RACCONTI-INTERVISTA

PRIMO CLASSIFICATO

Tornare a Modena di Manuel Frassinetti con la collaborazione di Claudia Corsolini 10

secondo classificato

Il mio “mare dentro” di Vincenzo Tagliamonte con la collaborazione di Lorena Rubieri 17

terzo classificato

Un po’ di me di Maria Cristina De Angelis

con la collaborazione di Valentina Dardi 22

racconti-intervista

“La fortuna è cieca ma la…” di Alberto Padovan con la collaborazione di Lorena Ruberi 25

Sezione speciale

LE INTERVISTE AI PARALIMPICI

Storie di atleti che sono arrivati a medaglia alle Paralimpiadi di Parigi 2024 passando da Montecatone

Intervista a Carlotta Ragazzini

Medaglia di bronzo a Parigi nel tennistavolo 148

Intervista a Giada Rossi

Medaglia d’oro a Parigi nel tennistavolo 150

Intervista a Stefano Travisani

Medaglia d’oro a Parigi nel tiro con l’arco 152

Di tutte le città della Grecia, Sparta è l’unica a non aver lasciato all’umanità né uno scienziato né un artista… Forse gli spartani, senza saperlo, eliminando i loro neonati malati o troppo fragili, hanno ucciso i loro musici, i loro poeti, i loro filosofi.

Jérôme Lejeune

Sempre Io

“Sempre io” è il titolo del Concorso letterario promosso da Montecatone e rivolto a chi ha vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza di una lesione midollare o di una grave cerebrolesione acquisita.

Questo volume raccoglie i 38 elaborati pervenuti per la quarta edizione – di cui 12 poesie, 20 racconti e 6 racconti-intervista. Gli autori sono 20 persone con disabilità, 6 familiari, 4 operatori, 3 volontari.

La Commissione, chiamata a definire i tre vincitori di ogni categoria, ha sottolineato la forza vitale contenuta in tutte le opere ed esprime gratitudine per la variegata partecipazione, che svela il mondo di emozioni che si attivano durante un ricovero e ancor più nel percorso di vita dopo il ritorno a casa.

Emozioni che sono al centro anche del laboratorio di scrittura che da qualche anno viene sviluppato settimanalmente a cura del Servizio di Psicologia dell’Istituto: nell’arco di un anno vengono coinvolte circa 60 persone. Le piccole grandi storie condivise in questo laboratorio diventano occasione per rileggere il proprio vissuto, come emerge dai brani che sono stati selezionati per questo volume.

Istituto di Montecatone Ospedale di riabilitazione

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