Alla scoperta del mondo 3. Discipline: GEOGRAFIA

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IL MIO

DELLA TERZA CLASSE

A L L A SCOP E RTA DEL M O NDO

Discipline a cura di Renata Rava

LEGGERE È INCONTRARE

L’edizione di questo sussidiario per la terza classe è espressione del consapevole lavoro di un gruppo di insegnanti che in questi anni ha condiviso la proposta didattica e ricercato o composto testi ed esercitazioni per una conoscenza elementare essenziale ed efficace.

Percorso di lettura e relativa proposta operativa

Manuela Callaioli, Barbara Righetti, Sara Fasoli, Giulia Zonca, Marta Frizzi, Mirella Amadori, Paola Brambilla (selezione delle letture)

· Micaela De Francesco, Lorena Cirnigliaro, Giulia Brizio (esercizi di grammatica) · Francesco Grava (proposta musicale)

· Denise Marchiori (lavori artistici dei bambini)

Percorsi disciplinari e relativi esercizi

Elena Lucca, Carlotta Piatti, Letizia Furli, Martina Archesso, Silvia Musso, Simona De Paolis, Giuliana Limonta (aritmetica)

· Armida Panceri (geometria) · Emanuela Casali, Matteo Dolci, Francesca Simonazzi (storia) · Marta Sangiorgio, Annabella Maffi, Ornella Rotundo, Silvia Locatelli, Alessandra Campagnari (geografia) · Angela Luoni, Carla Agostini, Viviana Mezzacapo, Paola Brambilla (scienze)

Consulenti

Raffaela Paggi (grammatica) · Raffaella Manara (matematica) · Maria Elisa Bergamaschini, Maria Cristina Speciani (scienze)

L’ESPANSIONE DIGITALE DEL TUO LIBRO

Sul sito www.itacascuola.it sono disponibili materiali integrativi per docenti e alunni. Inquadra il QR Code per:

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Alla scoperta del mondo 3. Classe 3 www.itacaedizioni.it/scoperta-mondo-3

Prima edizione: luglio 2018 Nuova edizione: giugno 2024

© 2018 Itaca srl, Castel Bolognese Tutti i diritti riservati

ISBN 978-88-526-0773-8

Progetto grafico: Isabel Tozzi

Coordinamento editoriale: Daniela Dal Pane

Coordinamento redazionale: Cristina Zoli

Impaginazione e cura editoriale: Isabel Tozzi

Illustrazioni: Valeria Valenza, Daniela Blandino

Stampato in Italia da Lito Terrazzi, Prato (PO) Col nostro lavoro cerchiamo di rispettare l’ambiente in tutte le fasi di realizzazione, dalla produzione alla distribuzione. Stampiamo esclusivamente in Italia con fornitori di fiducia, riducendo così le distanze di trasporto.

scoprire le proposte di lettura

Avvertenza

L’itinerario di storia proposto nel nostro percorso per la scuola primaria prevede la presentazione delle civiltà fluviali in terza classe, perché siamo convinti che questa scansione sia la più adeguata al cammino di conoscenza dei bambini, con un maggior equilibrio di contenuti nel triennio e la possibilità di approfondire maggiormente le civiltà da cui origina la nostra tradizione occidentale. Al contempo, tale scelta ci sembra più rispettosa della categoria storica propria in quanto indugia meno sulle epoche per le quali il livello interpretativo è molto elevato e lascia più spazio ai dati storicamente documentati.

Grazie alla collaborazione con Seleggo, la versione digitale ottimizzata di questo libro per studenti dislessici può essere ottenuta in download gratuito registrandosi al sito www.seleggo.org ® I LIONS IT ALIANI PER LA DISLESSIA

Per esigenze didattiche alcuni brani sono stati ridotti e/o adattati.

L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. La realizzazione di un libro comporta aspetti complessi, che richiedono particolare cura in ogni sua parte e nei controlli finali. Ciononostante è molto difficile evitare completamente refusi o imprecisioni. L’Editore ringrazia chi vorrà inviare segnalazioni alla redazione, scrivendo al seguente indirizzo e-mail: itaca@itacalibri.it

I nostri testi sono disponibili in formato accessibile e possono essere richiesti a: Biblioteca per i Ciechi Regina Marghera di Monza (http://www.bibliotecaciechi.it) o Biblioteca digitale dell’Associazione Italiana Dislessia (www.aiditalia.org/cosafacciamo-servizi).

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.

GEOGRAFIA

ESPLORARE GLI AMBIENTI

INTORNO A NOI

NOMINARE LE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO,

CONOSCERE LE SUE RISORSE, RICONOSCERE L’OPERA DELL’UOMO

PER SCOPRIRE I LUOGHI IN CUI VIVIAMO

ORIENTARSI E RAPPRESENTARE

LA PIANTA DELL’AULA

Oggi rappresentiamo la nostra aula.

Osserviamo la sua forma e gli elementi che la caratterizzano.

Scegliamo di utilizzare un foglio rettangolare che rappresenti il pavimento e dei mattoncini per rappresentare i banchi.

Collochiamo i banchi-mattoncino sul foglio-pavimento e la cattedra di fronte ad essi.

Infine aggiungiamo l’armadietto e la lavagna interattiva.

Fotografiamo la nostra costruzione dall’alto.

Realizzata la pianta tridimensionale della nostra aula, cospargiamola di farina e togliamo con attenzione tutti i mattoncini.

Osserviamo la piantina della nostra aula fatta di farina e notiamo che è molto più piccola della nostra vera aula, così come del resto tutti gli elementi rappresentati (banchi, cattedra, armadietto…).

Ci chiediamo di quanto è più piccola l’aula rappresentata rispetto alla nostra vera aula.

Ognuno di noi comincia a misurare e a fare dei confronti, per scoprire ad esempio quanto è più piccolo lo spazio occupato da un banco-mattoncino rispetto a quello occupato dal nostro vero banco.

Cosa abbiamo scoperto?

Per rimpicciolire sulla carta lo spazio geografico reale si utilizza la scala di riduzione , che indica quante volte sono state ridotte le misure reali, mantenendo le proporzioni.

Se la scala è, per esempio 1:1.000 ( si legge “uno a mille”), significa che le grandi dimensioni reali sono state ridotte mille volte.

Prendi un mattoncino e rappresentalo sul tuo quaderno ripassando il contorno della base.

Poi, utilizzando una scala 1:2, rappresentalo di nuovo; completa infine l’esercizio che segue.

Scala 1:1

significa che 1 centimetro sulla carta è uguale a 1 centimetro nella realtà.

Scala 1:2

significa che 1 centimetro sulla carta

è uguale a centimetri nella realtà.

Ora prova tu a rappresentare la pianta della tua aula.

Scala 1:10 significa che 1 centimetro sulla carta è uguale a centimetri nella realtà.

DALLA CARTA

ALL’IMMAGINE SATELLITARE

Guardiamo nella nostra aula il disegno dell’Italia.

Chiediamoci: «Come è stata disegnata l’Italia dai cartografi? Da quale punto di vista è stata osservata?». È stata osservata dall’alto e alcuni di noi possono raccontare di aver visto dal vero un paesaggio dall’alto.

Osservare il mondo dall’alto

La maestra proietta le immagini di elementi naturali fotografati

La carta geografica dell'Italia

dall’alto e noi cerchiamo di indovinare di cosa si tratta.

Poi la maestra ci mostra gli elementi naturali anche da altri punti di vista.

Osserviamo gli ambienti, mari montagne, vulcani, città… Come è bello e piccolo il mondo visto dall’alto!

La visione dall’alto è usata dai cartografi per rappresentare il territorio sotto forma di carta geografica

Stendiamo la cartina dell’Italia sul pavimento per poter immaginare meglio il lavoro che hanno fatto i cartografi per rappresentare la nostra Penisola.

Le montagne viste dall’alto e di fronte

Un vulcano visto dall’alto e di fronte

Cosa sono le immagini satellitari?

I satelliti sono strumenti che ruotano attorno alla Terra, a centinaia di chilometri di distanza, e che, attraverso complessi strumenti di misura, permettono di raccogliere dati importanti.

Questi dati vengono poi elaborati da un computer e trasformati in immagini.

Le immagini satellitari non sono carte e nemmeno vere e proprie fotografie, ma sono immagini fornite dai satelliti.

Oggi, grazie a queste immagini, è possibile produrre carte estremamente precise e di diverso tipo.

L’Italia vista da un satellite
La Sicilia vista di notte da un satellite La città di Venezia vista da un satellite

Cosa sono le carte geografiche?

I cartografi realizzano diversi tipi di carte per rappresentare lo spazio geografico.

Le carte geografiche sono rappresentazioni approssimate, simboliche e ridotte di una porzione di territorio:

z approssimate , perché non riescono a riprodurre perfettamente la realtà;

z simboliche , perché usano dei simboli per indicare gli elementi della realtà;

z ridotte , perché utilizzano una scala di riduzione per rimpicciolire le distanze reali, mantenendo le proporzioni.

Quanti tipi di carte utilizzano i cartografi?

Oggi andiamo a piedi al museo.

Percorrendo le vie che conducono dalla nostra scuola alla sede del museo osserviamo diversi edifici.

Rientrati in classe, cerchiamo sulla mappa della nostra città i luoghi che abbiamo visitato e ne individuiamo altri, più lontani, che non avremmo potuto raggiungere a piedi, per vedere dove si trovano.

Una pianta o una mappa si utilizzano per rappresentare spazi non troppo grandi come edifici, quartieri, giardini.

Confronta la città di Venezia vista dall’alto con questa carta geografica

le carte geografiche vere e proprie riproducono vasti territori: regioni, stati, continenti… descrivendo le caratteristiche generali;

le carte politiche rappresentano i confini tra Stati o Regioni, la posizione delle città e dei paesi, le strade e le vie di comunicazione;

le carte fisiche rappresentato i paesaggi naturali: i rilievi, le pianure, i mari, i fiumi, utilizzando diversi colori convenzionali;

le carte tematiche rappresentano un aspetto particolare di un territorio, come la presenza di industrie, i prodotti agricoli oppure la previsione del tempo; il planisfero rappresenta tutta la superficie della terra su un piano; mentre il mappamondo è sferico e riproduce la Terra in modo tridimensionale.

MAR TIRRENO
Golfo di Taranto
MAR TIRRENO
Golfo di Taranto

METTITI ALLA PROVA

1. Cerca delle foto di elementi naturali visti dall’alto e rappresenta con un disegno l’elemento naturale che preferisci.

2. Cerca una pianta dettagliata della tua città; trova i maggiori monumenti e cerchiali in rosso. Indica il percorso più breve partendo dal luogo in cui ti trovi per visitarli.

3. Collega con una riga ogni tipo di carta all'immagine corrispondente.

4. Prova a ridurre in scala il disegno della scuola.

MAR TIRRENO
Golfo di Taranto Carta politica

ORIENTARSI NELLA REALTÀ E CON LA CARTA

Come ci orientiamo?

Quando noi oggi cerchiamo un indirizzo o siamo in viaggio per raggiungere una località usiamo le mappe e il navigatore satellitari.

Questi strumenti ci mostrano luoghi anche molto lontani e ci evidenziano strade e percorsi.

Infatti, una rete di satelliti artificiali in orbita intorno alla Terra (GPS) fornisce informazioni a chi è collegato tramite un ricevitore.

Queste immagini ci permettono di individuare con precisione ogni luogo sulla Terra.

Orientarsi con i punti cardinali

Nell’antichità gli uomini hanno avuto bisogno di punti di riferimento per viaggiare, per trovare la giusta direzione e per poter esplorare nuove terre.

Scoprirono che il Sole sorgeva sempre nella stessa direzione e la usarono come punto di riferimento sicuro durante il giorno.

Chiamarono:

z Oriente o Est la direzione in cui il Sole sorge;

z Occidente o Ovest quella in cui tramonta;

z Meridione o Sud dove il Sole si trova a mezzogiorno;

z Settentrione o Nord la direzione opposta.

Questi sono i quattro punti cardinali; per orientarsi basta conoscere uno di questi punti.

Mettiamo un cartellino con il Sole appeso alla parete della nostra aula che si trova ad Est.

Completa con i punti cardinali mancanti.

Con la sigla GPS si indica il sistema di posizionamento globale (acronimo in inglese: GPS Global Positioning System)

ALLA SCOPERTA DEI PUNTI CARDINALI

ATTIVITÀ IN CLASSE

L'isola sulla carta

Una mattina osserva il punto in cui sorge il sole e metti il braccio destro teso verso est e il sinistro verso ovest; davanti a te avrai il nord e alle tue spalle il sud. Poi, improvvisati cartografo per un giorno e prova a disegnare su un foglio quest’isola immaginaria e a collocare in modo corretto tutto ciò che si trova in quell’isola:

z a Nord ci sono altissime montagne ricoperte di boschi dalle quali nasce un fiume;

z a Est, vicino alla costa, scorre il fiume; z a Ovest ci sono i campi coltivati

a grano;

z a Sud c’è un grande lago nel quale si immette l’unico fiume dell’isola.

ATTIVITÀ IN CLASSE

Sole e ombra

Osserva il Sole nel giardino della scuola e l’ombra che fa un albero nei diversi momenti della giornata. Fai il disegno di ciò che vedi, completando la tabella con le seguenti richieste:

DATA; ORA; POSIZIONE DEL SOLE; DIREZIONE DELL’OMBRA.

Come sono indicati i punti cardinali nelle carte?

Nelle carte troviamo indicati i punti cardinali che individuiamo nella realtà: Nord, Sud, Est e Ovest. Basta orientare una carta geografica e si nota che i punti cardinali indicati corrispondono a quelli della realtà.

Come è possibile orientarsi di notte?

Quando non è possibile orientarsi con il sole, come ad esempio di notte, occorre cercare un altro punto di riferimento sicuro e ben visibile. Nella volta stellata c’è una stella luminosa che indica sempre il Nord : è la Stella Polare . Essa è stata fin dall’antichità un importantissimo punto di riferimento per gli esploratori e i commercianti che viaggiavano anche di notte.

Osservando il cielo stellato possiamo individuare il Grande Carro: è una costellazione, cioè un gruppo di stelle, che assomiglia ad un carro con il timone. Prolungando la linea che costituisce il lato minore del carro riconoscerai la Stella Polare. Essa appartiene ad un altro gruppo di stelle: il Piccolo Carro. La Stella Polare è infatti l’ultima stella del manico del Piccolo Carro.

Cos’è la bussola? Cosa indica?

Quando non è possibile affidarsi né al Sole né alla Stella Polare, ci si può orientare con la bussola.

La bussola è uno strumento per orientarsi. È simile ad un orologio: è costituita da un quadrante, in cui sono indicati i punti cardinali principali e i punti intermedi (Nord-Est, Sud-Est…), e da un ago calamitato magnetico che indica sempre il Nord .

La bussola fu inventata dai Cinesi che scoprirono che un ago calamitato, messo a galleggiare nell’acqua, indica sempre la stessa direzione: il Nord. Più tardi i marinai della città di Amalfi migliorarono questa invenzione, inserendo l’ago calamitato su un quadrante in cui erano segnati i punti cardinali. La bussola ha guidato l’uomo per secoli nei suoi viaggi alla scoperta del mondo.

METTITI ALLA PROVA

Per studiare

z I cartografi, per rappresentare una porzione di territorio, da quale punto di vista lo osservano?

z Cosa si utilizza per rappresentare uno spazio geografico su una superficie piana, rispettando le proporzioni della realtà?

z Quali tipi di carte vengono utilizzate dai geografi?

z Cosa rappresentano il planisfero e il mappamondo?

z Quali sono i punti cardinali e cosa indicano?

z Come ci si può orientare di giorno? E di notte?

z A cosa serve la bussola? Come è fatta?

z A che cosa serve e come funziona il navigatore satellitare?

1. I punti cardinali

Posiziona sulla cartina dell’Italia i punti cardinali; puoi cercare una cartina della regione in cui abiti e stabilire anche in essa i punti cardinali.

Riconosci la città in cui abiti e descrivi dove è situata rispetto alla tua regione, utilizzando i punti cardinali.

2. Costruisci una bussola

Procurati una bacinella di acqua, un dischetto di sughero dello spessore di pochi millimetri ricavato da un tappo, un ago e una calamita.

Sfrega l’ago per qualche minuto nella calamita, quindi fissalo sul dischetto di sughero con un po’ di nastro adesivo.

Poni il sughero al centro della bacinella e lascialo galleggiare: vedrai l’ago posizionarsi nella direzione Nord-Sud.

La tua bussola è pronta per essere usata!

I PAESAGGI D’ITALIA

L’Italia l’han fatta metà Iddio e metà gli Architetti: Iddio ha fatto pianure, colli, acque e cieli, ma i profili di cupole facciate cuspidi e torri e case, di quei colli e di quei piani, contro quei cieli, le case sulle rive che fanno leggiadre le acque dei laghi e dei fiumi e dei golfi in scenari famosi, son cose create dagli Architetti.

GIÒ PONTI

GLI ASPETTI NATURALI

Il posto dove viviamo è speciale perché è il nostro, è dove ci sentiamo a casa. Poco lontano da noi, gli uomini hanno creato altre città. Intorno a noi esistono altri ambienti di montagna, di collina, di mare, simili a quello in cui viviamo.

Il territorio dell’Italia presenta una grande varietà di paesaggi

TORINO MILANO

FIRENZE

NAPOLI ROMA VENEZIA GENOVA

Cosa vediamo?

L’Italia è circondata dal mare su tre lati: a est, a sud e a ovest.

Alcune coste sono sabbiose, altre coste sono rocciose.

L’uomo ha trasformato alcune zone costiere: ha costruito alberghi e stabilimenti balneari per i turisti.

Altre zone sono rimaste incontaminate, cioè totalmente naturali.

Ridenti colline occupano il nostro territorio da nord a sud.

Sono il luogo ideale della coltivazione di ulivi e viti.

Colline con viti in Toscana
Tratto di costa sabbiosa nelle Marche

A nord la catena montuosa delle Alpi separa l’Italia dal resto dell’Europa. La catena montuosa degli Appennini attraversa l’Italia da nord a sud.

Alpi Appennini

Sulle montagne ci sono località sciistiche, paesi e borghi isolati.

In parte il territorio italiano è pianeggiante.

La Pianura Padana è la pianura più grande.

In pianura ci sono campi coltivati, allevamenti di bestiame e industrie. Ci sono anche le grandi città

In Italia c’è quindi proprio tutto: dalla montagna al mare, dalla campagna alla città.

Tutti i paesaggi sono presenti.

Piste sciistiche sulle Dolomiti.
Piccolo borgo di Abeto, in Umbria

Quali risorse?

In Italia ogni ambiente ha un clima diverso. Le temperature sono più miti sulle coste e più rigide nell’entroterra, soprattutto sulle montagne.

La varietà dei luoghi e del clima permette la presenza di tante specie di animali e piante. L’Italia è considerata uno dei Paesi d’Europa con maggiore biodiversità , cioè con forme di vita diverse. La biodiversità italiana

LA VITA DELL’UOMO IN ITALIA

Come interviene l’uomo?

L’uomo ha adattato l’ambiente ai propri bisogni. L’uomo ha costruito porti per il commercio, strade che attraversano l’Italia e varchi per passare da un versante all’altro di una montagna.

L’uomo ha reso coltivabili territori non favorevoli all’ agricoltura Ha aumentato lo sfruttamento delle materie prime (legname, carbone, acqua…) ma le risorse del territorio sono preziose e possono finire, per questo il loro utilizzo deve essere attento e rispettoso .

L’ambiente viene modificato e a volte danneggiato da calamità naturali : terremoti, eruzioni vulcaniche, valanghe, alluvioni e frane, causate anche dai cambiamenti climatici e da una scarsa cura del territorio.

Gli uomini che intervengono sull’ambiente e usano le risorse del territorio hanno il compito di custodire la loro “casa comune”.

Coltivazioni a terrazze
Porto
Viadotto
Terremoto Alluvione

UNA FINESTRA SUL MONDO: LO STATO ITALIANO

Chi vive in Italia?

Fin dall’antichità molte civiltà hanno vissuto in Italia.

La presenza del mare ha favorito i commerci e l’incontro con altre culture.

La civiltà antica più importante è stata quella dei Romani.

Dopo il crollo dell’Impero Romano, il territorio è rimasto sempre diviso in tanti piccoli stati.

Circa centocinquanta anni fa la nostra penisola è diventata un Paese unito: l’ Italia . Solo da poco più di settant’anni è diventata una Repubblica

La lingua ufficiale che si parla in Italia è l'italiano.

L’Italia è un Paese libero, dove vivono persone da tutto il mondo.

Foro Romano

La bandiera

L’Italia ha una bandiera che si chiama Tricolore e racconta con i suoi colori, il paesaggio italiano.

Il verde rappresenta la pianura, il bianco la neve delle montagne, il rosso il fuoco dei vulcani.

Lo stemma

Un altro simbolo dell’Italia

è il suo stemma . Nello stemma dell’Italia ci sono elementi che raccontano la vita del nostro Paese.

Le foglie d’ulivo rappresentano la volontà di pace del nostro Paese.

La stella è uno dei nostri simboli più antichi.

Quando l'Italia viene raffigurata come una persona ha sempre la stella sul capo.

La scritta Repubblica Italiana indica il tipo di governo che c’è nel nostro Paese. Sono tutti i cittadini italiani a governare.

La Costituzione

Il popolo italiano ha cercato di fondare lo Stato con quelle leggi che esprimono i valori comuni e regolano la vita quotidiana di tutte le persone che abitano in Italia.

L'insieme di queste leggi si chiama Costituzione

Le foglie di quercia rappresentano la forza e la resistenza, caratteristiche di

Le regioni

Il territorio italiano non è molto grande. Ci sono però paesaggi molto diversi e caratteristiche particolari. Per amministrare e rispettare queste differenze locali il territorio è stato diviso in 20 regioni.

Adige

Tu in quale regione d’Italia abiti?

Trentino-Alto
Piemonte
Lombardia
Valle d’Aosta
Friuli Venezia Giulia
Veneto
Emilia-Romagna
Marche
Abruzzo
Molise
Puglia
Basilicata
Sicilia
Calabria
Campania
Sardegna
Lazio
Toscana
Liguria
Umbria
Torino
Milano
Venezia
Napoli
Roma
Firenze
Bologna
Trieste
Genova
Aosta
Trento
Ancona
L’Aquila
Campobasso
Potenza
Catanzaro
Bari
Perugia
Cagliari
Palermo

METTITI ALLA PROVA

Per studiare

z Quali paesaggi sono presenti in Italia?

z Quali risorse offre la natura?

z Come l’ambiente è stato adattato dall’uomo?

z Quando l’Italia è divenuta un Paese unito?

1. Quali sono le caratteristiche del paesaggio in cui vivi? Descrivi con le parole o con un disegno l’ambiente naturale e il paese o la città in cui vivi.

2. Con i tuoi compagni organizza una raccolta di cartoline e immagini dei paesaggi d’Italia. Classifica la raccolta per paesaggi, per regione o con un criterio condiviso in classe. Questa raccolta potrà esserti utile nelle osservazioni e descrizioni degli ambienti che studierai.

3. In Italia ci sono molte aree protette per favorire il rispetto dell’ambiente naturale. Ricerca i luoghi dei principali parchi nazionali montani e delle riserve naturali marine.

4. Alcune associazioni promuovono la tutela di specie animali o vegetali. Ecco alcune sigle scrivi a fianco di che cosa si occupano. WlWF:

LIPU PARCO STELVIO:

LEGAMBIENTE:

LA MONTAGNA

Dallo sperone della montagna, esposta sia al vento che al sole, si godeva la vista di tutta la vallata. Dietro la capanna c’erano tre grossi pini incolti e più in alto, sulle pendici della montagna, gruppi di rocce grigiastre si alternavano a prati verdi. Più in alto ancora c’erano cespugli e infine, aride cascate di sassi. Contro l’azzurro del cielo, si ergeva un grande ghiacciaio e, a sinistra, una torre dentata di roccia, senza un filo di vegetazione. A parte il fruscio del vento che passava sull’erba non si udiva altro rumore.

JOHANNA SPYRI

GLI ASPETTI NATURALI

Cosa vediamo?

Le montagne sono rilievi della superficie terrestre che superano i 600 metri di altitudine, cioè di altezza rispetto al livello del mare. Le montagne sono costituite da terra e roccia.

In montagna il clima è rigido. Gli inverni sono freddi e con frequenti nevicate.

L’altezza e l’aspetto delle montagne cambiano con il trascorrere del tempo. Gli agenti atmosferici (neve, pioggia, vento) modificano il territorio e le cime delle montagne. Se guardi le diverse montagne puoi distinguere quelle di più recente formazione perché hanno le cime più aguzze e le pareti più inclinate; le montagne di più antica formazione, invece, hanno le cime arrotondate e pendii più dolci, solitamente ricoperti di vegetazione.

Vetta : cima più alta di una montagna.

Catena montuosa : gruppo di montagne.

3

Le valli

Ghiacciaio : distesa di nevi perenni e ghiacciate.

4 5 Versante : fianco di una montagna.

Passo o valico : varco tra le montagne che consente il passaggio da un versante a un altro.

Piede : parte più bassa di una montagna.

Valle : zona ai piedi delle montagne, scavata da fiumi o ghiacci.

Le valli si sono formate per il fenomeno dell’ erosione , cioè la disgregazione di parti di roccia.

Le valli glaciali hanno la forma di una U. Sono valli formate dall’erosione dei ghiacciai.

Le valli fluviali hanno la forma di una V. Sono valli erose dal passaggio dei fiumi.

Come si sono formate le montagne?

Le montagne si sono formate milioni e milioni di anni fa durante grandi trasformazioni della crosta terrestre . Hanno due tipi di origine: tettonica e vulcanica

Origine tettonica

Spinte interne alla terra hanno provocato il sollevamento e il corrugamento della crosta terrestre, dando origine alle catene montuose.

Quando le zolle si scontrano può avvenire un terremoto

Sollevamento

Origine vulcanica

Il magma è fuoriuscito dalla crosta terrestre; si è raffreddato e solidificato formando montagne a forma di cono che prendono il nome di vulcani Alcuni vulcani sono inattivi, altri continuano a eruttare.

Corrugamento

Formazione di un vulcano

FLORA E FAUNA

Ti è mai capitato di passeggiare in un bosco ai piedi di una montagna? Oppure di avventurarti in un’escursione per stretti sentieri fino a giungere a rifugi in alta montagna?

Ti sarai sicuramente accorto che la flora e la fauna variano a seconda dell’altitudine . Salendo verso la cima della montagna, il clima diventa sempre più freddo, per questo cambiano le specie di piante e animali che vi vivono.

Muschi, licheni e stelle alpine. Stambecchi, aquile.

Arbusti e piante basse, che resistono ai venti freddi, come rododendri e genziane.

Conifere-aghifoglie, cioè alberi con foglie a forma di aghi come abeti, pini e larici.

Latifoglie, cioè alberi a foglia larga come querce, castagni e faggi.

marmotte.

Cervi, caprioli, orsi bruni, lupi, scoiattoli, gufi.

Lepri, cinghiali, volpi, ricci, picchi, corvi.

Camosci,

LA VITA DELL’UOMO IN MONTAGNA

Quali risorse?

La montagna non è un ambiente facile per l’uomo. Il clima è freddo, gli inverni sono rigidi.

I terreni dei pendii non sono adatti all’agricoltura.

Gli spostamenti per raggiungere la valle o per attraversare una catena montuosa sono difficoltosi e richiedono molto tempo.

Tuttavia la montagna offre risorse preziose, utili alla vita dell’uomo: l’ acqua dei torrenti, il legname dei boschi, i verdi prati per il pascolo

Come interviene l’uomo?

Nelle valli l’uomo coltiva patate , mele ed altri alberi da frutto.

Sui pendii l’uomo fa pascolare ovini e bovini , che alleva e da cui ricava latte e formaggi .

Bosco
Torrente
Pascolo di bovini
Pascolo di ovini
Frutteto
Lavorazione del latte

L’uomo sfrutta la forza dell’ acqua dei fiumi; la incanala e la usa per produrre energia elettrica

L’uomo utilizza il legname degli alberi per lavorarlo in falegnamerie o industrie di mobili e artigianato.

L’uomo ha creato i trafori , cioè varchi che attraversano le montagne da parte a parte. Nei trafori possono circolare auto e anche treni.

Infine l’uomo sfrutta le bellezze del paesaggio per il turismo

Traforo Turismo

In montagna si praticano molti sport : l’escursionismo, mountainbike, arrampicata e il trekking durante la bella stagione, lo sci, lo snowboard e l’iceclimbing (arrampicarsi su pareti di ghiaccio) in inverno.

Diga Falegnameria

UNA FINESTRA SUL MONDO

Il monte più alto d’Italia è il Monte Bianco, che misura ben 4.810 metri.

Si trova nella catena montuosa delle Alpi.

Nel resto del mondo esistono alcune cime

molto più alte del Monte Bianco!

Eccone alcune:

Per studiare

METTITI ALLA PROVA

z Cosa sono le montagne?

z Come cambiano nel tempo?

z Come si chiama la cima di una montagna?

z Cos’è una valle e come può essere?

z Come hanno origine le montagne?

z Cos’è un vulcano e come si forma?

z Quali risorse la montagna offre all’uomo?

z Come l’uomo ha saputo sfruttare le risorse offerte per rispondere ai suoi bisogni?

1. Osserva l’immagine sottostante. Utilizza lo spazio bianco restante per completare il paesaggio circostante come lo immagini, tenendo conto degli altri elementi dell’ambiente montano che hai studiato.

2. Elenca alcuni sport che si praticano in montagna.

3. Segna con una crocetta le affermazioni corrette.

Le montagne si formano per:

A. accumulo di detriti

B. corrugamento e sollevamento del terreno

C. erosione dei ghiacciai

Le risorse della montagna per la vita dell’uomo sono:

A. terreni pianeggianti e pesce

B. pietre preziose e metalli

C. acqua, legname e prati per i pascoli

In montagna, l’uomo utilizza la forza dell’acqua per:

A. abbeverare bovini e ovini

B. produrre energia elettrica

C. irrigare i campi

LA COLLINA

Vi amo dolci colline e con sguardi incantati

carezzo la linea sinuosa dei morbidi clivi, ove le viti in fuga verso il pianoro civettano col vento che gioca scherzoso coi pampini verdi dell’uva.

Nuvole ovattate galleggiano lievi nel cielo sereno pronte a sfinirsi per l’arsura della terra madre.

MARIA TERESA SANTALUCIA SCIBONA

GLI ASPETTI NATURALI

Cosa vediamo?

I rilievi arrotondati più bassi delle montagne si chiamano colline

La loro altitudine è compresa tra i 200 e i 600 metri

In collina il clima è mite , più caldo rispetto alla montagna.

La maggior parte del territorio italiano è occupato dalle colline. Le cime delle colline sono generalmente tonde.

Tanti anni fa, cittadine e piccoli borghi venivano costruiti sulle cime delle colline per dominare le valli. Gli abitanti potevano così difendersi dai nemici. I fianchi delle colline sono ricoperti di boschi; ma dove batte il sole l’uomo usa il terreno per coltivare. C asali e fattorie sono sparsi sui fianchi più soleggiati. Le colline sono attraversate da fiumi e torrenti. Canali e fossi portano l’acqua nei terreni coltivati. Nelle zone più povere di corsi d’acqua vengono scavati pozzi e costruite cisterne e laghi artificiali.

Cime arrotondate
Campi coltivati
Boschi
Borgo
Casali e aziende agricole
Corsi d’acqua
Terrazzamenti
Cava 8

Come si sono formate le colline?

Colline tettoniche

Sono emerse dal mare in epoche antichissime, quando i fondali marini si sono sollevati e piegati per i movimenti della crosta terrestre.

Colline strutturali

Sono antiche montagne arrotondate e abbassate dall’erosione di pioggia e vento nel corso di milioni di anni.

Colline moreniche

Si sono formate in seguito all’accumularsi di detriti di rocce, ghiaia, sassi (morene), portati verso il basso dai ghiacciai.

Colline vulcaniche

Sono antichi vulcani spenti, modellati dall’erosione di pioggia e vento.

FLORA E FAUNA DEI BOSCHI

Spesso in collina gran parte della superficie un tempo occupata dalle foreste è stata sostituita dalle colture agrarie

Per questo i boschi sono sparsi, intercalati ai campi o confinati sui versanti dove sarebbe difficile praticare le coltivazioni.

In queste aree boschive sono presenti numerosi castagni accanto a querce, tigli, aceri e altre specie arboree spontanee.

La fauna della collina è costituita da scoiattoli, volpi, lepri, cinghiali, tassi, ricci ed istrici. Si possono inoltre trovare gufi, quaglie, picchi, fagiani e falchi.

Querce
Castagni
Funghi
Castagne
Scoiattoli
Cinghiali
Gufi Picchi

LA VITA DELL’UOMO IN COLLINA

In collina l’uomo coltiva ortaggi, cereali, alberi da frutto, soprattutto ulivi e viti . Olive e uve sono dunque i prodotti tipici delle zone collinari.

Se i fianchi della collina sono particolarmente ripidi, l’uomo costruisce i terrazzamenti

I terrazzamenti sono gradinate di terreno sostenute da muretti.

Queste terrazze formano delle strisce di terreno pianeggiante più adatto a essere coltivato.

In collina, nelle fattorie e nei casali vengono allevati pecore, capre, mucche, maiali, galline e conigli. Nei boschi vivono molti animali selvatici.

Nelle aziende agricole l’uomo lavora i prodotti della terra trasformandoli in olio, vino, marmellate, formaggi, salumi, carni.

Molte aziende agricole si dedicano anche all’ agriturismo e offrono ai turisti una vacanza a contatto con la natura.

Agriturismo

Apicoltore

Viti
Ulivi
Terrazzamenti
Allevamento di maiali
Mungitura di mucche

Le colline sono anche ricche di materiale da costruzione e di minerali: pietre, marmi e metalli come il ferro sono estratti da cave e miniere. Spesso le strade che collegano i paesi sulle colline sono tortuose.

L’uomo ha costruito viadotti e gallerie per rendere i tragitti più veloci.

Viadotto vicino a Tolentino, Marche.

METTITI ALLA PROVA

Per studiare

z Quale forma ha la cima della collina?

z Perché sulle colline si trovano castelli e borghi?

z Che cosa sono i terrazzamenti?

z A che cosa servono?

1. Sapresti spiegare il significato di casale – fattoria; borgo – paese; viadotto – galleria e la differenza tra i due termini?

2. Dove abiti tu ci sono colline? Sai il loro nome?

Descrivila poi sul tuo quaderno con un testo o un disegno. Cave

3. Conosci una località in collina? Potresti rappresentarla con un disegno! Fatti raccontare da una persona che vive in collina un mestiere tipico o una produzione del luogo.

LA PIANURA

Dove finivano i colli cominciava la grande pianura. Guardando dai colli nei giorni sereni, si vedeva la distesa dei campi, che da un lato era limitata in distanza dalla linea del mare, e dall’altro lato pareva non aver fine.

Fin dai piedi dei colli la terra della pianura era fertile.

GIUSEPPE BERTO

GLI ASPETTI NATURALI

Cosa vediamo?

La pianura è una distesa di terreno priva di rilievi o dolcemente ondulata.

In pianura il clima è temperato , con inverni freddi e estati calde. L'umidità causa il fenomeno delle nebbie, assente nelle pianure sul mare. Questo ambiente è generalmente caratterizzato da terreni fertili e dalla presenza di molti fiumi o canali che lo attraversano rendendolo ricco di acqua. Il terreno pianeggiante permette all’uomo di costruire facilmente vie di comunicazione e città. L’uomo ha sfruttato tanto il paesaggio della pianura e nel tempo lo ha trasformato. Così possiamo distinguere due tipi di paesaggio: paesaggio rurale (campagna, campi coltivati, boschi, fiume, canali di irrigazione) e paesaggio urbano (città, zone industriali, strade, vie di comunicazione).

Come si è formata la pianura?

Le pianure nascono in tre modi diversi. Le pianure alluvionali si sono formate grazie all’azione continua di erosione, trasporto e deposito dei fiumi.

In Italia la più grande pianura alluvionale è la Pianura Padana, formata dal fiume Po.

Le pianure vulcaniche sono pianure formate dalla lava e dalle ceneri eruttate dai vulcani. La lava ha riempito le vallate ai piedi dei vulcani e ha formato così le pianure. Queste pianure hanno un terreno molto fertile.

In Italia la Pianura Campana è stata originata dalle ceneri del vulcano Vesuvio.

Le pianure di sollevamento hanno avuto origine dalle spinte provenienti dalla profondità della Terra che hanno fatto sollevare il fondo marino.

In Italia la più grande pianura di questo tipo è il Tavoliere delle Puglie.

FLORA E FAUNA

In pianura troviamo grandi alberi, uccelli migratori, animali selvatici e altri che incontriamo nel paesaggio rurale.

La brughiera è un territorio povero d’acqua coperto da erbe alte e

Olmo Tiglio
arbusti

Gli animali selvatici e gli uccelli migratori

Animali che puoi trovare nel paesaggio rurale della pianura

E tu che alberi e animali conosci della pianura?

Ovini
Bovini
Anatre
Riccio
Airone cenerino
Coniglio selvatico
Suini
Cicala
Rospo

LA VITA DELL’UOMO IN PIANURA

I vasti terreni pianeggianti sono una risorsa per l’uomo. Le grandi distese di terreno facilitano la coltivazione di grandi campi , permettono di costruire città e industrie , rendono più facili i trasporti

Un tempo le nostre pianure erano ricoperte da grandi foreste con zone umide e paludose. Fin dall’antichità gli uomini, come vedi nelle foto qui sotto, hanno saputo disboscare e bonificare questi terreni: hanno prosciugato le acque in eccesso costruendo canali che raccoglievano e portavano l’acqua in più ai fiumi e ai mari vicini.

Nelle pianure oggi si pratica l’agricoltura e si coltivano cereali (frumento, mais, riso) e foraggio per l’alimentazione degli animali. Si coltivano anche ortaggi e piante da frutto. Il lavoro dei campi si svolge con trattori e macchine che permettono di coltivare rapidamente grandi spazi.

Paesaggio rurale

Nelle aziende agricole si allevano bovini, suini e pollame da cui si ricavano carne, latte, uova e pelli. Nel paesaggio rurale della pianura possiamo riconoscere le cascine, i casali e le fattorie. I prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento vengono poi trasportati e lavorati nelle industrie alimentari

L’uomo ha costruito ferrovie e vie di comunicazione che collegano i centri abitati, le grandi città e favoriscono lo scambio delle merci e dei prodotti.

Industria alimentare Macchina agricola

UNA FINESTRA SUL MONDO: PIANURE A COLORI

Girando per il mondo possiamo incontrare veramente tante pianure. Eccone alcune…

La fredda e bianca STEPPA in Siberia
L’arida e gialla SAVANA in Africa
L’erbosa e verde PRATERIA in America

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Per studiare

z Che cos’è la pianura?

z Quali elementi caratterizzano il paesaggio rurale e quello urbano?

z Come sono nate le pianure?

z Come l’uomo ha trasformato la pianura?

z Quali attività l’uomo svolge in pianura?

z Perché l’uomo ha costruito molte vie di comunicazione in pianura?

z Quali centri abitati si trovano in pianura?

1. Completa inserendo le parole giuste.

sollevamento vie di comunicazione rilievi

Le pianure sono terre pianeggianti dove non ci sono

Sono di origine alluvionale, o di .

La pianura è un ambiente profondamente dagli uomini.

Gli antichi hanno migliorato le pianure compiendo una del terreno.

Le vaste distese di terreno le rendono adatte all’

Le come strade, autostrade e si sono sviluppate facilmente.

In pianura sorgono numerose : grandi centri, molto popolati, che offrono numerosi

2. Cerca sul dizionario il termine “industria”. Che industrie conosci?

Ci sono industrie vicino al tuo paese?

città
agricoltura

LA CITTÀ

Vi sono foreste di alberi e foreste di case: le città.

La loro storia è antica come l’uomo, perché l’uomo le ha costruite, nei giorni e nei secoli, con le pietre e con il cuore.

RENZO PEZZAN

GLI ASPETTI NATURALI

Cosa vediamo?

La città è un grande centro abitato con molte migliaia di abitanti. La città è un ambiente completamente antropico cioè è costruita tutta dal lavoro e dall’opera collettiva degli uomini. Quasi tutte le città italiane sono sorte tanto tempo fa. Per questo motivo hanno un centro storico

Il centro storico rappresenta la parte più antica di una città, la prima ad essere stata costruita e abitata. Nel centro storico si trovano le piazze e i monumenti più importanti, i palazzi, le chiese che testimoniano la storia di quella città e delle persone che lì vi abitano.

Nella zona centrale di una città si trovano anche edifici pubblici importanti: il comune, il tribunale, i musei, le scuole e la cattedrale. Intorno al centro storico ci sono i quartieri residenziali, con condomini e villette, con giardini e parchi pubblici. Ogni quartiere offre ai suoi abitanti diversi servizi pubblici come banche, scuole, uffici postali, ospedali, mercati e impianti sportivi. La periferia è spesso la zona più nuova della città. Qui si trovano palazzi a molti piani, centri commerciali e industrie.

I vari punti della città sono collegati con mezzi pubblici come tram, autobus e metropolitane.

Centro

UNA FINESTRA SUL MONDO: LE GRANDI CITTÀ ITALIANE

Città ricche di arte e storia
Città sul mare
Mantova
Venezia
Roma
Firenze
Napoli
Palermo

Curiosità

In Italia ci sono città che per la loro bellezza e particolarità storica sono state nominate Patrimonio Mondiale UNESCO.

METTITI ALLA PROVA

Per studiare

z Che cos’è una città?

z Quale è la parte più antica di una città?

z Che edifici si trovano nel centro storico?

z Quali edifici sorgono in periferia?

1. Collega le due parti della stessa frase nel modo giusto.

Le industrie sono concentrate formano aree verdi.

La città è divisa le abitazioni più moderne.

I palazzi più antichi delle città nella periferia.

In periferia si trovano sorgono nel centro storico. Parchi e giardini pubblici in quartieri.

2. Io dove vivo?

Con l’aiuto dei tuoi compagni svolgi una ricerca sulla tua città o sulla città più vicina. Prova a costruire un libricino che potresti consegnare a un turista che viene per la prima volta in questa città.

3. Dentro alla mappa della mia città.

Procurati la pianta del centro della tua città, osservala bene e cerchia i monumenti antichi, le vie di comunicazione e le aree verdi.

Matera Assisi

IL FIUME

Serenamente contemplava la corrente del fiume; mai un’acqua gli era tanto piaciuta come questa, mai aveva sentito così forti e così belli la voce e il significato dell’acqua che passa. Gli pareva che il fiume avesse qualcosa di speciale da dirgli, qualcosa ch'egli non sapeva ancora, qualcosa che aspettava proprio lui. HERMAN HESSE

GLI ASPETTI NATURALI

Cosa vediamo?

Il fiume è un corso d’acqua dolce che scorre in un solco nel terreno chiamato letto o alveo. Le acque infatti col passare degli anni scavano il letto del fiume i cui bordi si chiamano sponde o argini.

Gli argini sono due: quello di destra e di sinistra.

Come faccio a sapere se mi trovo sulla sponda destra o sinistra di un fiume?

Mi posiziono in modo tale da avere dietro le spalle il punto in cui nasce il fiume, quindi i miei occhi guardano nella stessa direzione in cui scorre l’acqua. In questo modo la mia destra e la mia sinistra coincidono con i suoi argini.

Sorgente

Come si forma un fiume?

Il fiume ha origine in montagna da una sorgente alimentata dallo scioglimento di nevai, di ghiacciai e dalle piogge.

All’inizio è un piccolo ruscello , ma poi riceve l’acqua della pioggia e di altri piccoli corsi d’acqua e diventa torrente . A causa della pendenza corre veloce e impetuoso, portando con sé foglie, rametti e anche pezzetti di roccia. Se lungo il suo cammino incontra un dislivello alto del terreno, fa un brusco salto e forma una cascata

Quando il fiume arriva in pianura si trasforma e diventa ampio e tranquillo. Scorre lentamente, formando ampie curve chiamate anse o meandri. Nel suo viaggio verso il mare il fiume può ricevere le acque di altri fiumi che si chiamano affluenti . A volte le sue acque si fermano in un’ampia conca e possono alimentare un lago. Il fiume quando entra nel lago si chiama immissario e quando esce emissario

Il fiume termina il suo percorso gettandosi nel mare in un punto che si chiama foce , dove deposita la terra e i sassi che ha portato con sé e riversa le sue acque dolci in quelle salate. La foce può essere a delta se si divide in tanti corsi d’acqua oppure ad estuario se è un unico corso.

FLORA E FAUNA

Lungo le rive del fiume e nelle vicinanze dell’acqua crescono molte piante.

Sono pioppi, betulle, ontani e piante acquatiche.

Nell’aria volano molti insetti fra cui zanzare, moscerini e uccelli come l'airone, il germano reale e il martin pescatore.

In acqua possiamo trovare: gamberi, rane e pesci come le anguille.

E tu quali piante e animali conosci che vivono vicino al fiume?

LA VITA DELL’UOMO VICINO AL FIUME

I fiumi hanno rappresentato per l’uomo un patrimonio prezioso. Fin da tempi antichissimi, l’uomo si è stabilito vicino ai fiumi perché fornivano acqua da bere e cibo abbondante grazie alla pesca , permettevano l’ irrigazione del terreno ed erano la via di comunicazione più agevole.

Anche oggi i fiumi sono importanti per la vita degli uomini: forniscono acqua per le nostre case e per l’irrigazione dei campi, per l’allevamento e le industrie. In pianura, dove sono navigabili, i fiumi permettono il trasporto di merci e persone su barconi e battelli.

Dal letto dei fiumi si prelevano sabbia e ghiaia, che servono come materiale da costruzione.

Lungo le rive sorgono spesso industrie che necessitano di molta acqua per la lavorazione dei loro prodotti. A volte gli scarichi industriali rischiano di inquinare le acque dei fiumi. In montagna la forza dell’acqua viene sfruttata. L'uomo costruisce dighe che sbarrano le acque impetuose e utilizza la forza di caduta dell’acqua per produrre energia nelle centrali idroelettriche .

UNA FINESTRA SUL MONDO

Molte città in Italia e nel mondo sono state costruite in riva ad un fiume.

La Senna a Parigi
Il Tamigi a Londra
Il Tevere a Roma
L’Arno a Firenze
Il Nilo a Il Cairo
L’Hudson a New York

Curiosità

Come si misura la lunghezza di un fiume?

La lunghezza di un fiume è la distanza tra la sorgente e la foce.

I fiumi più lunghi del mondo sono il Rio delle Amazzoni e il Nilo.

Il fiume più lungo d’Europa è il Volga e d’Italia il Po.

Per studiare

METTITI ALLA PROVA

z Che cos’è la sorgente?

z Che cos’è l’affluente?

z Come può essere la foce?

z Perché il fiume è importante per la vita dell’uomo?

1. Collega ciascun nome alla definizione giusta.

Fiume il fondo del fiume

Ruscello fiume che esce da un lago

Foce punto in cui il fiume si getta nel mare

Ansa fiume che entra in un lago

Emissario punto da cui l’acqua sgorga

Immissario corso d'acqua perenne

Sorgente grande curva del fiume

Letto fiume che sfocia in un altro fiume

Affluente breve corso d'acqua non regolare

2. Tu che fiume conosci?

Da dove nasce? Riceve affluenti? Dove sfocia?

IL LAGO

Il lago era immerso nel silenzio, come se avesse inghiottito tutti i rumori. La superficie sembrava uno specchio, s’increspava a ogni soffio di vento.

Si sentiva soltanto, ora alto, ora basso, il canto degli uccelli.

BANANA YOSHIMOTO

GLI ASPETTI NATURALI

Cosa vediamo?

L’acqua dolce raccolta in una vasta conca del terreno forma un lago.

I laghi possono essere alimentati da sorgenti sotterranee, da acque piovane o da un fiume

Un lago è aperto quando l’acqua che si raccoglie nel suo bacino fuoriesce in un corso d’acqua; un lago è chiuso quando l’acqua non ha sbocchi.

Il lago è solitamente un ambiente piacevole per il clima mite e la rigogliosa vegetazione.

Come si sono formati i laghi?

I laghi hanno avuto origini diverse che possiamo riconoscere anche dalla forma.

I laghi glaciali hanno una forma allungata e occupano gli avvallamenti lasciati dai ghiacciai sciolti. Spesso sono laghi alpini, molto piccoli, proprio sotto la cima delle montagne. Il più grande lago italiano di origine glaciale è il lago di Garda in Lombardia.

I laghi vulcanici si sono formati grazie all’acqua piovana che si è accumulata nei crateri dei vulcani spenti e hanno una forma circolare. Il più grande lago italiano di origine vulcanica è il lago di Bolsena nel Lazio.

laghi costieri sono

I laghi artificiali sono costruiti dall’uomo con le dighe. In questi casi le loro acque sono usate per alimentare le centrali idroelettriche.

Il lago Trasimeno in Umbria ha origine tettonica , cioè dovuta allo sprofondamento della crosta terrestre.

I
raccolte di acqua salmastra, cioè salata, vicino al mare.

FLORA E FAUNA AL LAGO

Lungo le rive dei laghi crescono piante tipiche delle zone umide, come i salici, ,ma anche piante che amano il caldo, come limoni e ulivi, perché il clima è mite.

Nelle acque dei laghi vivono molti pesci d'acqua dolce, come lucci, trote, anguille. I laghi sono popolati anche da una grande varietà di uccelli e insetti

LA VITA DELL’UOMO AL LAGO

La bellezza del paesaggio e il clima mite favoriscono il turismo : alberghi, centri sportivi e termali animano i paesi e le città che si affacciano sulle rive dei laghi. Per muoversi da una riva all’altra dei laghi più ampi ci sono battelli e traghetti

Sulle rive del lago è possibile passeggiare a piedi o in bicicletta e praticare la pesca o gli sport sull’acqua come windsurf e vela.

Curiosità

Spesso pensiamo che un lago sia sempre calmo e tranquillo, ma quando il vento soffia forte il lago si presenta mosso o molto mosso. Quando il vento è molto forte, il lago può essere colpito da una lagheggiata , la burrasca del lago, e diventa molto pericoloso. I sub consigliano di farsi guidare da istruttori esperti che conoscono bene i fondali spesso pericolosi per le insidiose correnti lacustri e la presenza di vortici . Bisogna stare attenti anche quando si fa il bagno nel lago. L’acqua dei laghi, essendo dolce, è meno pesante dell’acqua salata, e si sta “a galla” con più fatica.

UNA FINESTRA SUL MONDO

I laghi non sono distribuiti in modo omogeneo sulla Terra, ma si concentrano in alcune zone, in particolare nelle aree modellate dai ghiacciai durante l’ultima glaciazione. Una di queste è l’area più settentrionale del Nord America: secondo le stime il Canada ospita oltre la metà dei bacini d’acqua dolce del mondo, una superficie di quasi 900mila chilometri quadrati, il triplo della superficie dell’Italia.

Innumerevoli sono i laghetti, il numero preciso non si conosce, ma si pensa siano oltre tre milioni.

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Per studiare

z Che cos’è il lago?

z Quali origini può avere?

z Quali attività si svolgono lungo le sue rive?

1. Conosci un lago? Come si chiama? Indica la regione a cui appartiene, trova la sua origine, cerca informazioni sulla sua flora e sulla sua fauna. Completa con una immagine, una fotografia o un disegno.

IL MARE

La Terra è blu… che meraviglia. È bellissima.

YURI GAGARIN

GLI ASPETTI NATURALI

Cosa vediamo?

Il mare è un’immensa distesa di acqua salata che ricopre la maggior parte della superficie del nostro pianeta, la Terra, che per questo motivo è chiamato Pianeta Blu.

I mari molto vasti si chiamano oceani

Il fondo del mare non è regolare, ma presenta avvallamenti e alture. Quando un’altura sottomarina emerge dall’acqua si forma un’ isola , cioè una terra completamente circondata dal mare. Un gruppo di isole è chiamato arcipelago

Il punto in cui il mare incontra la terra si chiama costa

La costa è bassa quando la pianura si incontra con il mare; possono esserci sabbia o sassi e il mare è poco profondo.

La costa è alta quando le alture finiscono direttamente nel mare: ci sono molte rocce e il mare è più profondo.

Lungo la costa alta e rocciosa, a volte, è difficile e pericoloso scendere in acqua. Si chiama: promontorio una sporgenza montuosa lungo la costa; penisola una striscia di terra bagnata dal mare sui tre lati; baia una piccola insenatura scavata nella roccia dalle onde; golfo una grande insenatura della costa, profonda e vasta.

IL MARE SI MUOVE

Ti sarà capitato di vedere il mare molto mosso. I mari e gli oceani, infatti, si muovono in continuazione. Le onde del mare sono provocate dal vento:

più il vento è forte, più il mare è mosso. Quando il vento è debole il mare è calmo e si formano solo piccole onde.

Ma il mare non si muove solo in superficie: sotto le sue acque ci sono moltissime correnti

Gli scienziati hanno scoperto che il Sole e la Luna esercitano sulla Terra una forte attrazione che dà origine a un cambiamento del livello del mare chiamato marea : il livello del mare si alza ( alta marea ) e si abbassa ( bassa marea ) ogni sei ore.

FLORA E FAUNA

Il mare è ricchissimo di specie animali e vegetali, sia lungo la costa che nelle sue acque. La macchia mediterranea è una vegetazione spontanea di arbusti come l’oleandro, il fico d’india, il mirto e il pino marittimo. Vicino alla superficie dell’acqua e fino a 200 metri di profondità, crescono le alghe.

Lungo le coste vivono diversi uccelli, come cormorani, gabbiani e fenicotteri. Il mare è ricco di pesci, molluschi, crostacei e grandi mammiferi, come i delfini e le balene.

Rosa dei venti

LA VITA DELL’UOMO AL MARE

Quali risorse?

Già dall’antichità, il mare ha rappresentato una risorsa importante per la vita dell’uomo. Da sempre si esercitano la pesca , la navigazione per l’esplorazione di nuovi territori e per lo scambio delle merci, l’ estrazione del sale nelle saline

Come interviene l’uomo?

Con il passare dei secoli l’uomo ha costruito porti per le navi e i mari sono diventanti importantissime vie di comunicazione. Vicino ai porti si sono sviluppati i cantieri per la costruzione di tutti i tipi di imbarcazioni e le industrie che lavorano le materie prime giunte nei porti. Un’altra fonte di ricchezza per l’uomo è rappresentata dalla pesca , che si pratica vicino alla costa e in alto mare.

Ma per tutti il mare è soprattutto sinonimo di vacanza: il clima mite, le bellezze del paesaggio, gli alberghi e le spiagge attrezzate attirano turisti di tutte le età.

Pesca Salina
Porto di Genova
Positano

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Per studiare

z Che cos’è il mare?

z Che cosa sono le isole? E le penisole?

z Come possono essere le coste?

z Quali sono i movimenti del mare?

1. Completa con le parole chiave:

movimento correnti

La superficie del mare è in continuo

Il Sole e la Luna esercitano una forte sulla Terra dando

origine al fenomeno delle

All’interno del mare si spostano enormi masse d’acqua: le

2. Trova la parola corretta per le seguenti definizioni.

Territorio completamente circondato dalle acque: .

Gruppi di isole:

Piccole rientranze della costa: .

Ampie e profonde rientranze della costa:

3. Cerca una bella immagine del mare, magari una fotografia scattata durante le tue vacanze o una cartolina ricevuta. Osservala bene e cerca di descriverla nei particolari a voce.

4. Anche in Italia ci sono diversi arcipelaghi: scoprili sulla cartina fisica e impara il loro nome.

attrazione
maree

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