SCIENZE
INCONTRARE IL MONDO
DELLA NATURA
OSSERVARE E SPERIMENTARE PER INDAGARE LA REALTÀ
IN OGNI SUO AFFASCINANTE DETTAGLIO
GLI STATI DELL’ACQUA
Come sarebbe la nostra vita quotidiana senza acqua?
L’acqua è un bene prezioso per tutti i viventi.
Tutti i giorni nelle nostre case usiamo l’acqua: per lavarci, per preparare il cibo o per innaffiare i fiori.
Descriviamo queste o altre situazioni in cui usiamo l’acqua.
Nelle immagini che seguono l’acqua è presente in forme diverse che si chiamano stati : stato liquido , stato solido , stato gassoso
Scriviamo sotto a ogni immagine lo stato corrispondente.
L’acqua allo stato solido è chiamata ghiaccio , l’acqua allo stato gassoso è chiamata vapore acqueo Vogliamo osservare con attenzione l’acqua allo stato liquido e sperimentare come avvengono le trasformazioni da uno stato all’altro quando cambia la temperatura.
Dovremo usare uno strumento, il termometro , che conosciamo perché tutti abbiamo qualche volta misurato la febbre.
A COSA SERVE IL TERMOMETRO?
Il termometro è uno strumento che misura la temperatura di un corpo o di un ambiente. La temperatura indica quanto un corpo, o un ambiente, è caldo o freddo.
I termometri tradizionali sono costituiti da un tubicino di vetro che termina con un piccolo rigonfiamento riempito di un liquido colorato e da una scala graduata su cui leggiamo la temperatura. Oggi si usano spesso i termometri digitali
Il valore della temperatura si legge su un piccolo schermo o display
bulbo scala graduata
sensore display
Il simbolo °C si legge gradi Celsius , dal nome dello scienziato svedese Anders Celsius che circa 300 anni fa per primo usò questa scala di misura.
Per misurare la temperatura di un liquido si usa il termometro a immersione . Si usa per le vasche dei pesci, nelle piscine, in laboratorio e anche in cucina.
Per misurare la temperatura dell’ambiente in cui viviamo si usa il termometro da interno/esterno . Appeso alla parete misura la temperatura all’interno dell’aula. Appoggiato al davanzale della finestra misura la temperatura all’esterno dell’aula. Gli scienziati hanno assegnato al ghiaccio la temperatura di 0 °C. Quando il liquido contenuto nel bulbo si scalda sale lungo il tubicino e indica temperature maggiori di 0 °C, quando si raffredda scende nel tubicino fino a indicare temperature minori di 0 °C.
Quali caratteristiche dell’acqua
possiamo scoprire con i nostri sensi?
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: tre bacinelle: la prima contiene acqua calda, la seconda acqua presa dal rubinetto, la terza acqua e ghiaccio in cubetti.
SPERIMENTARE E OSSERVARE
Come procediamo
Osserviamo l’aspetto dell’acqua nelle tre bacinelle.
Si vedono differenze?
Immergiamo le mani nell’acqua delle bacinelle, una dopo l’altra. Asciughiamo le mani prima di una nuova immersione.
Toccando l’acqua delle tre bacinelle si notano differenze?
Nella terza bacinella mescoliamo acqua e ghiaccio e osserviamo
Come si comporta il ghiaccio nell’acqua?
Rappresentiamo le situazioni con un disegno.
Descriviamo quello che abbiamo scoperto usando gli aggettivi più appropriati.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO SPERIMENTARE E OSSERVARE
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: contenitori trasparenti di forma diversa; acqua liquida colorata.
Come procediamo
Mettiamo la stessa quantità di acqua nei diversi contenitori.
Osserviamo con attenzione e rispondiamo .
Che forma assume l’acqua nei diversi contenitori?
Come è la superficie dell’acqua rispetto al piano del banco?
Incliniamo i contenitori.
Come è ora la superficie dell’acqua rispetto al piano del banco?
Descriviamo a parole o con un disegno quello che abbiamo osservato.
L’acqua allo stato liquido non ha forma propria, prende la forma del recipiente che la contiene. La superficie dell’acqua liquida resta sempre parallela al piano su cui sono appoggiati i contenitori.
L’acqua allo stato gassoso (vapore acqueo) tende a occupare tutto lo spazio a disposizione, disperdendosi nell’ambiente.
L’acqua allo stato solido (ghiaccio) galleggia nell’acqua allo stato liquido. Quando sono presenti acqua e ghiaccio, la temperatura dell’acqua è 0 °C.
Come fa l’acqua allo stato liquido a trasformarsi in acqua allo stato solido?
Vogliamo verificare a quali condizioni l’acqua liquida si trasforma in ghiaccio che è acqua allo stato solido.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Una bacinella trasparente contenente acqua del rubinetto; un termometro; un congelatore.
SPERIMENTARE E OSSERVARE
Come procediamo
Misuriamo con il termometro la temperatura dell’acqua nella bacinella. Durante la mattina, per esempio alle 11, poniamo nel congelatore la bacinella con l’acqua. Dopo 24 ore, alle 11 del giorno dopo, riprendiamo la bacinella e annotiamo la temperatura del congelatore, se è disponibile.
Rappresentiamo con un disegno le fasi dell’esperimento. Descriviamo quello che abbiamo osservato e confrontiamo i valori della temperatura che abbiamo registrato.
L’acqua allo stato liquido si è trasformata in acqua allo stato solido che chiamiamo ghiaccio; la sua temperatura iniziale era maggiore di 0 °C, poi si è abbassata alla temperatura del congelatore che è minore di 0 °C. Questa trasformazione si chiama solidificazione e si dice che l’acqua solidifica
Vero o falso?
L’acqua che esce dai rubinetti di casa è allo stato solido.
L’acqua che beviamo si trova allo stato liquido.
□ Vero
□ Falso
□ Vero
□ Falso
L’acqua diventa ghiaccio quando la temperatura è minore di 0 °C. □ Vero
□ Falso
L’acqua solidifica quando la temperatura è maggiore di 0 °C. □ Vero
□ Falso
Come fa il ghiaccio a trasformarsi in acqua allo stato liquido?
Vogliamo verificare a quali condizioni il ghiaccio si trasforma in acqua allo stato liquido. Ora sappiamo che l’acqua solidifica se si raffredda a una temperatura inferiore a 0 °C. Per trasformare il ghiaccio in acqua allo stato liquido occorre riscaldarlo, portando la temperatura sopra 0 °C.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Una o più bacinelle contenenti alcuni cubetti di ghiaccio tolti dal congelatore, a temperatura inferiore a 0 °C; un termometro; un orologio.
SPERIMENTARE E OSSERVARE
Come procediamo
Poniamo la bacinella sul calorifero e osserviamo che cosa accade con il trascorrere del tempo, mentre il ghiaccio si riscalda.
Misuriamo la temperatura dell’acqua quando la trasformazione da ghiaccio ad acqua liquida è completata. Annotiamo l’ora di inizio e l’ora di fine della trasformazione.
Rappresentiamo con un disegno le fasi dell’esperimento scrivendo per ognuna una didascalia.
L’acqua allo stato solido si trasforma in acqua allo stato liquido quando aumentiamo la sua temperatura al di sopra di 0 °C. Questa trasformazione si chiama fusione e si dice che il ghiaccio fonde
Vero o falso?
La fusione è la trasformazione del ghiaccio in acqua allo stato liquido. □ Vero
□ Falso
Nel congelatore l’acqua passa dallo stato solido allo stato liquido. □ Vero
□ Falso Il ghiaccio si forma a temperatura minore di 0 °C.
In estate i cubetti di ghiaccio immersi in una bibita fondono.
□ Vero
□ Falso
□ Vero
□ Falso
Come fa l’acqua allo stato liquido a trasformarsi in vapore acqueo?
Lasciando per un po’ di tempo una bacinella contenente acqua sul calorifero, l’acqua si trasforma in vapore acqueo che si diffonde nell’aria.
In casa si osserva questo fenomeno negli umidificatori posti sui caloriferi oppure quando in cucina si scalda l’acqua in una pentola.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Una bottiglia di plastica trasparente; un cartoncino, meglio se quadrettato.
SPERIMENTARE E OSSERVARE
Come procediamo
Costruiamo un contenitore tagliando la bottiglia; dopo averlo riempito
d’acqua, lo poniamo sul calorifero caldo; fissiamo il cartoncino sulla parete esterna del contenitore, in posizione verticale.
All’inizio delle lezioni e prima dell’uscita da scuola disegniamo sul cartoncino con il pennarello una tacca in corrispondenza del livello dell’acqua nel contenitore.
Calcoliamo e registriamo in quante ore tutta l’acqua si è trasformata in vapore acqueo: può essere necessario più di un giorno.
Rappresentiamo con un disegno il cartoncino con le diverse tacche e scriviamo che cosa esse indicano.
L’acqua allo stato liquido vicino a una fonte di calore si trasforma in vapore acqueo che si diffonde nell’aria. Questa trasformazione si chiama evaporazione
Il vapore acqueo a contatto con un corpo freddo diventa acqua allo stato liquido. Questo si osserva quando un coperchio freddo è messo su una pentola in cui si sta scaldando l’acqua, o quando i vetri della cucina o dell’auto si appannano perché nell’ambiente esterno fa molto freddo, o quando mettiamo sul tavolo della cucina una lattina appena tolta dal frigorifero e la sentiamo bagnata. Questa trasformazione si chiama condensazione L’acqua riscaldata evapora e il vapore acqueo raffreddato condensa .
METTITI ALLA PROVA
1. Completa le frasi.
Il Sole con il suo calore fa l’acqua dei mari, dei fiumi, dei , delle pozzanghere e del terreno; il vapore che si diffonde nell’aria è acqua allo stato
Durante l’inverno, quando la temperatura esterna è molto bassa, il presente all’interno dell’auto sui vetri.
2. Elenca alcune caratteristiche dell’acqua che hai toccato e osservato.
Scegli una caratteristica e rappresentala con un disegno. Scrivi una didascalia che spiega il disegno.
3. Costruisci uno schema che riproduce il percorso che abbiamo compiuto attraverso i diversi stati dell’acqua e metti in evidenza che le trasformazioni dell’acqua si svolgono ciclicamente. Indica il nome scientifico delle trasformazioni.
4. Completa le frasi.
La solidificazione dell’acqua avviene quando l’acqua è raffreddata a temperatura minore di e si trasforma in
La fusione del ghiaccio, che è acqua allo stato solido, avviene a temperatura di 0 °C e si trasforma in acqua
L’ evaporazione dell’acqua avviene quando l’acqua è e si trasforma in
La condensazione del vapore acqueo avviene quando il vapore è e si trasforma in acqua allo stato .
IL TEMPO METEOROLOGICO
Inverno è il periodo dell’anno che va dal 21 dicembre al 21 marzo , data in cui inizia la primavera.
In queste immagini, quali indizi suggeriscono che siamo in inverno?
Quali tra le seguenti situazioni sono tipiche della stagione invernale?
Metti una crocetta.
□ Fa molto freddo
□ Il cielo è spesso nuvoloso
□ Piove raramente
□ A volte sui prati c’è la brina
□ Il sole tramonta tardi
□ L’aria è tiepida
□ L’aria è secca
□ All’aperto bisogna coprirsi bene
□ Viene buio presto
□ A volte sulle strade c’è il ghiaccio
Le nuvole, il vento, la pioggia, la neve, la nebbia sono fenomeni meteorologici . Si verificano nell’ atmosfera , l’aria intorno a noi.
Il tempo meteorologico è l’insieme dei fenomeni atmosferici in un tempo e in un luogo precisi.
La frase «oggi venendo a scuola pioveva» descrive il tempo meteorologico in un dato giorno (oggi) e in un luogo preciso (il tragitto tra casa e scuola).
Vogliamo conoscere le caratteristiche del tempo meteorologico nella stagione inverno .
Che tempo fa oggi?
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
SPERIMENTARE, CALCOLARE E CONFRONTARE
Un calendario meteorologico, da appendere in classe; un termometro da esterno. Il calendario deve riportare le seguenti caselle:
DATA FENOMENO TEMPERATURA ALBA TRAMONTO ORE DI LUCE
Come procediamo
Ogni mattina compiliamo il calendario.
Mentre andiamo a scuola osserviamo i fenomeni meteorologici.
Rappresentiamo i fenomeni osservati con disegni simili ai seguenti simboli.
Sempre alla stessa ora misuriamo la temperatura dell’aria con un termometro da esterno posto sul davanzale della finestra.
Registriamo il risultato della misura nella casella della temperatura.
Con l’aiuto della maestra annotiamo l’orario dell’ alba e quello del tramonto
Queste informazioni si possono leggere sullo smartphone
Calcoliamo la durata della luce, cioè quanto tempo passa dal momento in cui il Sole sorge (alba) a quello in cui tramonta.
Registriamo il risultato del calcolo nella casella delle ore di luce
Il tempo meteorologico , o più comunemente meteo , è l’insieme dei fenomeni atmosferici , come vento, pioggia, nuvole, nebbia, neve che avvengono in un tempo e in un luogo precisi.
Altre condizioni che determinano il meteo sono: il numero di ore di luce durante il giorno, cioè il periodo di tempo che va dall’alba al tramonto; la temperatura dell’aria che indica situazioni di freddo o di caldo.
Come variano le condizioni meteorologiche?
ATTIVITÀ
DI LABORATORIO ORGANIZZARE E INTERPRETARE DATI SPERIMENTALI
Che cosa occorre
Il calendario meteorologico realizzato in classe.
Come procediamo
Quando l’inverno è finito, esaminiamo il calendario meteorologico e le nostre registrazioni. Realizziamo un grafico a colonna riportando il numero dei giorni (ogni giorno un quadretto) in cui abbiamo registrato sole, pioggia, nuvole, neve e il numero dei giorni in cui alla mattina la temperatura è stata più bassa di 0 °C e più alta di 10 °C. > 10 °C < 0 °C
Quali condizioni sono state presenti per il maggior numero di giorni?
Confrontiamo il numero di giorni in cui la temperatura è stata maggiore di 10 °C con il numero dei giorni in cui è stata minore di 0 °C.
Per quanti giorni la temperatura è stata compresa tra 0 °C e 10 °C?
Realizziamo una tabella riportando il numero delle ore di luce in giorni diversi.
ORE DI LUCE
DATA 21 dicembre 8 gennaio 20 gennaio 15 febbraio 28 febbraio 15 marzo 21 marzo
Nel periodo considerato come è cambiata la durata della luce giornaliera?
Le condizioni del tempo meteorologico variano di giorno in giorno e a volte anche durante la giornata. Anche la temperatura dell’aria può cambiare ora dopo ora.
Le ore di luce variano, ma in modo regolare, giorno dopo giorno, nel corso dell’anno, perché dipendono dalla posizione della Terra e del Sole. In Italia il maggior numero di ore di luce si ha il 21 giugno, quando inizia l’estate (a Roma circa 15 ore). Poi, da giugno a dicembre diminuiscono. Il 21 dicembre, quando comincia l’inverno, si ha il minor numero di ore di luce (a Roma circa 9 ore). Da dicembre a giugno le ore di luce aumentano di nuovo.
Come avvengono nell’atmosfera i fenomeni meteorologici?
Le nuvole o nubi
Le nubi si formano quando il vapore acqueo presente nell’atmosfera si raffredda e condensa in piccolissime gocce di acqua o minuscoli cristallini di ghiaccio. Anche la nebbia è una nuvola che si forma vicino al terreno.
La pioggia
Piove quando in una nuvola tante minuscole gocce di acqua si uniscono a formare gocce più grosse e più pesanti. Queste cadono fino a terra senza evaporare.
La neve
Quando la temperatura è minore di 0 °C, le goccioline di acqua presenti nelle nuvole solidificano, diventando cristallini di ghiaccio. Cadendo verso il suolo, i cristallini di ghiaccio possono unirsi fra loro formando i fiocchi di neve.
La rugiada
Dopo una notte serena, l’aria vicino al terreno si raffredda e il vapore acqueo presente in essa condensa in tante gocce d’acqua. Queste evaporano appena il Sole si alza nel cielo.
La brina
Si forma sul terreno quando la temperatura è minore di 0 °C; allora il vapore acqueo presente nell’aria diventa direttamente ghiaccio che si deposita sotto forma di piccoli aghi.
Che tempo farà?
Prima di una gita cerchiamo di conoscere il tempo che farà. Possiamo leggere le previsioni su siti specializzati o in televisione.
Le previsioni del tempo sono formulate dai meteorologi usando informazioni sull’aria ottenute da radar e da alcuni satelliti che girano intorno alla Terra. In caso di forti temporali o alluvioni, vengono allertati gli abitanti e la Protezione civile.
Anche le nuvole che osserviamo in cielo possono darci informazioni. Una nuvola si forma quando il vapore acqueo contenuto nell’aria sale in alto, si raffredda e condensa, cioè si trasforma in minuscole goccioline d’acqua o addirittura in aghetti di ghiaccio.
Cirri
Nubi di alta quota, composte da minuscoli cristalli di ghiaccio. Non provocano pioggia.
Strati
Nubi grigie che coprono il Sole. Composte da goccioline d’acqua e da piccoli cristalli di ghiaccio. Possono causare deboli precipitazioni: pioggerellina, fiocchi di neve o piccoli cristalli di ghiaccio.
Cumuli
Composte da minuscole goccioline d’acqua miste a cristalli di ghiaccio. Possono causare temporali accompagnati anche da fulmini, tuoni, grandine e raffiche di vento.
METTITI ALLA PROVA
1. Vero o falso?
La pioggia è costituita da grosse gocce che si formano nelle nubi e cadono al suolo senza evaporare.
La neve è un fenomeno che si manifesta quando nelle nubi la temperatura è maggiore di 0 °C.
La rugiada si forma quando il vapore d’acqua condensa in goccioline di acqua che si depositano sui fili di erba.
La brina si forma quando il vapore d’acqua presente nell’aria si scalda formando aghi di ghiaccio che si depositano sul suolo.
2. Completa la frase.
Vero
Falso
Vero
Falso
Vero
Falso
Vero
Falso
Quando le minuscole goccioline di acqua presenti nelle nubi si uniscono, formano gocce ; se queste cadono al suolo senza si ha la
3. Abbiamo osservato diverse condizioni meteorologiche, quali? Elencale e abbina a ciascun nome un tuo disegno.
PIOGGIA
4. In alcuni fenomeni atmosferici l’ acqua si presenta in stati diversi. Completa le frasi utilizzando le parole: liquido; solido.
La pioggia è acqua allo stato
La brina è acqua allo stato .
La rugiada è acqua allo stato
La neve è acqua allo stato .
5. Alcuni proverbi suggeriscono il tempo che farà. Cielo a pecorelle acqua a catinelle. Rosso di sera bel tempo si spera. Ne conosci altri?
L’ACQUA E IL TERRENO
È bello camminare all’aria aperta, andando a scuola o in una passeggiata. Lo possiamo fare perché i nostri piedi si muovono sul terreno che sta sotto di noi. Gli scienziati che studiano il terreno, i geologi , insegnano che è lo strato superficiale della Terra su cui viviamo. Può avere aspetti molto diversi.
Per esempio, nelle immagini vediamo un sentiero di montagna con molte rocce, il vialetto di un parco e un prato ricoperto di erba..
Conosci anche altri terreni su cui si può camminare?
D’estate spesso camminiamo sulla riva del mare, ma le spiagge non sono tutte uguali.
Osserviamo le fotografie scattate su diverse spiagge italiane.
Sabbia , ghiaia e ciottoli
sono piccoli sassi arrotondati dalle onde e depositati dal mare sulla riva.
In quale di queste spiagge i sassi hanno dimensione minore?
Associamo a ogni immagine la descrizione corretta, scegliendola tra quelle proposte.
1. Spiaggia di ghiaia
2. Spiaggia di ciottoli
3. Spiaggia di sabbia
Si chiamano rocce i materiali minerali che costituiscono la parte superficiale della Terra; essi prendono nomi particolari in base alle dimensioni. I ciottoli hanno le dimensioni di una pallina da ping pong, circa 2 centimetri. Si vedono bene a occhio nudo e sono smussati dall’acqua.
Anche ghiaia e sabbia si vedono a occhio nudo, perché misurano pochi millimetri. Le particelle minerali molto più piccole, che non si distinguono a occhio nudo, sono fanghi e argille
Il terreno è quasi sempre ricoperto di vegetazione : erba, arbusti, alberi. Come fanno le piante a crescere sul terreno? Tutti i vegetali hanno radici che penetrano nel terreno.
La pianta bonsai dell’immagine, tolta dal vaso, mostra moltissime radici che tengono ben stretto il terreno attorno. Una pianta vive quando, attraverso le radici, assorbe l’acqua necessaria a produrre le sostanze nutritive che le servono per crescere.
Cosa c’è nel terreno? I terreni sono tutti uguali?
Il terreno è la parte superiore della crosta terrestre .
Sul terreno possiamo camminare, sul terreno crescono e si sviluppano diverse piante, sul terreno gli agricoltori coltivano
molti vegetali che forniscono cibo agli animali e all’uomo.
Con una vanga, o una zappa, possiamo staccare dal terreno un pezzo di terra compatta e non molto grande.
Comunemente si chiama zolla
Le zolle si vedono bene nei campi appena arati.
Con le zolle ricoperte di erba si riveste la superficie di molti campi da calcio.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una o più zolle di terra; lente di ingrandimento; carta assorbente.
Ogni bambino può portare una zolla indicando quando e dove l’ha raccolta.
ZOLLA N.
RACCOLTA A
OSSERVARE E DESCRIVERE
Come procediamo
Osserviamo la zolla intera, la tocchiamo e annotiamo : il colore, la consistenza (compatta, farinosa, granulosa), lo stato di umidità (asciutta, umida, bagnata).
Lavorando sopra la carta assorbente, spezziamo la zolla e, anche usando la lente, osserviamo e annotiamo se all’interno ci sono pezzetti di roccia, pezzetti di radice, pezzetti di legno, piccoli animali. Alla fine osserviamo se sulla carta assorbente sono rimasti dei segni di umidità. Registriamo in tabella le osservazioni.
ASPETTO DELLA ZOLLA (INTERA) COSA C’È NELLA ZOLLA (SPEZZETTATA)
COLORE MINERALI
CONSISTENZA VEGETALI
UMIDITÀ ANIMALI
Confrontiamo le osservazioni fatte in classe e raccogliamo i terreni osservati in modo ordinato in base al colore e alla presenza di sassi.
Il terreno è costituito da diversi materiali. Alcuni si riconoscono facilmente utilizzando i nostri sensi: frammenti di sassi, pezzi di foglie o di rami, semi, resti di animali morti.
I frammenti di sassi sono materiali minerali , i frammenti di organismi viventi sono materiali organici , spesso indicati come humus
I terreni non sono tutti uguali. Il loro nome dipende dai materiali che li costituiscono.
I terreni ricchi di humus in genere hanno un colore marrone scuro e sono soffici, ricchi anche di aria e di umidità. Comunemente vengono chiamati terricci
I terreni formati prevalentemente da granelli di sabbia o di ghiaia sono chiamati sabbiosi o ghiaiosi
Quando i granelli del terreno hanno dimensioni molto inferiori al millimetro il terreno si definisce argilloso
Completa la tabella scrivendo i materiali caratteristici di ogni tipo di terreno.
TIPI DI TERRENO
SABBIOSO
GHIAIOSO
TERRICCIO
ARGILLOSO
MATERIALI
Molti aggettivi (qualità) sono adatti a descrivere il terreno.
Associa ogni aggettivo al tipo di terreno a cui corrisponde: granuloso, morbido, grigio, compatto, marrone, chiaro, liscio, scuro, soffice.
Terreno argilloso
Come si comporta l’acqua in terreni diversi?
Quando piove, o quando innaffiamo il giardino, l’acqua scende verso il basso e penetra nel terreno. L’acqua tende a scendere verso il basso perché si comporta come tutte le cose che cadono; la Terra, infatti, attira a sé tutto ciò che sta alla sua superficie o vicino ad essa.
Pensa a una situazione vissuta in cui hai notato l’acqua e le azioni che compie. Sul quaderno rappresentala con un disegno e descrivila con una frase.
Osserva con attenzione. A ogni immagine associa una frase che descriva la situazione e il comportamento dell’acqua che scende sul terreno. Se vuoi puoi usare i seguenti verbi: scroscia, gocciola, spruzza, cade.
Il comportamento dell’acqua all’interno del terreno non è sempre lo stesso, dipende dal terreno. Un castello di sabbia costruito sulla spiaggia viene rapidamente disgregato dalle onde. Invece, un blocco di argilla può restare immerso nell’acqua senza frammentarsi.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO SPERIMENTARE
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di lavoro: quattro diversi tipi di materiali (ghiaia, terriccio, sabbia, argilla); quattro bottiglie vuote di plastica trasparente; quattro pezzi di tessuto garzato; quattro bicchieri pieni di acqua; un cronometro; un pennarello indelebile.
Come procediamo
Ricaviamo da ogni bottiglia un contenitore e un imbuto.
Ricopriamo ogni imbuto con il tessuto garzato e infiliamolo nella parte inferiore
della bottiglia.
Mettiamo in ogni imbuto un diverso tipo di terreno.
Versiamo l’acqua del bicchiere sopra ciascun tipo di terreno e misuriamo col cronometro il passare di un minuto.
Osserviamo cosa è accaduto, durante un minuto, in ciascuna delle bottiglie e disegniamo su di essa una tacca al livello raggiunto dall’acqua.
Registriamo sul quaderno in una tabella.
LA PERMEABILITÀ DEI MATERIALI
MATERIALE DESCRIZIONE
L’acqua cade sul terreno e penetra negli spazi tra le particelle dei materiali che costituiscono il terreno.
Un materiale che si lascia attraversare dall’acqua è permeabile
Invece, un materiale che non si lascia attraversare dall’acqua è impermeabile .
L’acqua penetra facilmente nella sabbia e nella ghiaia, perché ci sono molti spazi tra le particelle. Sabbia e ghiaia sono permeabili all’acqua.
Invece, l’argilla non fa passare l’acqua perché le sue particelle sono molto piccole e molto vicine. L’argilla è poco permeabile all’acqua.
Quali sono i terreni adatti alle piante?
Sotto la superficie terrestre ci possono essere materiali diversi. Può esserci molta sabbia, molta ghiaia o anche molta argilla. L’acqua penetra più o meno in profondità, secondo la permeabilità del terreno. Dopo una forte pioggia il terreno dell’immagine è pieno di pozzanghere. È poco permeabile. Invece, il terreno su cui cresce una piantina lascia penetrare l’acqua.
Terreno argilloso formato da particelle molto piccole, impermeabile.
LA PERMEABILITÀ DEI TERRENI
Terreno sabbioso formato da granelli di sabbia, molto permeabile.
Terreno ghiaioso ricco di ghiaia, permeabile.
Terriccio formato da ciottoli, ghiaia e humus , permeabile.
Per la vita delle piante è necessario che nel terreno ci sia una giusta quantità di acqua, aria e sali minerali. Perciò, il terreno dell’orto, o quello che si usa nei vasi del balcone, deve essere permeabile e capace di trattenere l’acqua per metterla a disposizione delle radici delle piante. Questo tipo di terreno è chiamato terriccio . È costituito da sabbia, argilla e humus in quantità variabile ed è ideale per la crescita dei vegetali.
METTITI ALLA PROVA
1. Per coltivare i gerani sul balcone quale terreno conviene usare?
A. Sabbia B. Ghiaia C. Terriccio D. Argilla
2. Costruisci dei terricci con quantità diverse di sabbia, ghiaia e humus . Annota la consistenza, il colore, la permeabilità…
Argilla Terriccio Sabbia
3. Durante un esperimento è stata versata un'uguale quantità di acqua in tre imbuti contenenti diversi tipi di materiali.
In quale delle situazioni rappresentate l’acqua passa meglio?
4. Elenca i tipi di terreno che conosci.
5. Descrivi un terreno che hai analizzato mettendo in evidenza il colore, la consistenza, la presenza di sassi.
6. L’acqua attraversa velocemente la sabbia e la ghiaia e molto lentamente l’argilla. L’acqua attraversa il terriccio in un tempo intermedio.
Nel suolo le radici hanno bisogno di acqua, ma non troppa altrimenti marciscono.
Quale terreno ti sembra più adatto alla vita delle piante?
quelli delle immagini.
Associamo a ogni immagine la descrizione corretta.
1. Un cumulo di terra è il nido costruito dalle formiche.
2. Tanti mucchietti di terra scura indicano dove scavano le talpe.
3. Le tane dei piccoli topi di prendonocampagnaaria dai buchi del terreno.
4. I lombrichi rivoltano la terra e lasciano tipici monticelli chiari.
Se guardiamo con molta attenzione, soprattutto dopo la pioggia, possiamo individuare diversi animali che entrano ed escono dal terreno oppure strisciano e camminano sulla sua superficie. Li hai mai notati?
Associamo a ogni animale il suo nome.
Ne conosci altri?
In una manciata di terreno si scoprono molti piccoli animali, ragni, insetti, lombrichi. Ci sono anche altri animali invisibili a occhio nudo.
Altri, più grandi, come topi e talpe, scavano le loro tane nel terreno.
È molto difficile scrivere un elenco completo degli animali che abitano nel terreno, sotto la superficie, perché sono proprio tanti. Conosciamone qualcuno e scopriamo le loro caratteristiche e il loro comportamento.
Si può vivere sotto terra?
Gli animali che abitano nel suolo, come tutti i viventi, hanno bisogno dell’aria per respirare. Anche le radici che dal suolo assorbono l’acqua per le piante hanno bisogno di aria.
Ci sono diversi tipi di terreno. I terreni più ricchi di aria e di umidità, chiamati terricci , contengono molto humus , hanno un colore marrone scuro e sono soffici.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per ogni bambino: un contenitore trasparente; qualche cucchiaio di terriccio; un bicchiere di acqua; un catino pieno di acqua; una bottiglia trasparente vuota.
Come procediamo
Mettiamo nel contenitore il terriccio e pressiamolo sul fondo.
Versiamo l’acqua sul terriccio.
Osserviamo che l’acqua penetra nel terreno e dal terreno si liberano delle bollicine di aria che arrivano in superficie.
Ora immergiamo nell’acqua del catino la bottiglia vuota, tenendola inclinata, come nell’immagine a destra.
Osserviamo che l’acqua entra nella bottiglia e verso l’alto si liberano delle bollicine di aria.
La bottiglia non era vuota, ma conteneva aria che è uscita quando è entrata l’acqua.
Confrontiamo i due fenomeni.
Ci sono somiglianze?
SPERIMENTARE E OSSERVARE
Tra i materiali che costituiscono il terreno ci sono spazi che contengono aria e acqua.
In diversi tipi di terreno ci sono diverse quantità di aria.
Si dice che il terreno è più o meno poroso .
Quale terreno è adatto a ospitare organismi viventi?
Nel terreno argilloso l’aria circola con difficoltà.
I terreni sabbiosi e ghiaiosi contengono molta aria, ma poca acqua, perciò non sono adatti a ospitare organismi viventi.
I terreni ricchi di humus e coltivati, invece, permettono ai viventi di scavare gallerie, costruire le proprie tane, muoversi senza troppa fatica e trovare cibo.
Per ognuno dei terreni, indica se è adatto a ospitare e far vivere animali. Motiva la tua risposta.
Terreno argilloso
Terreno sabbioso
Terreno ricco di humus
Come sono fatte e come vivono le talpe?
Fermiamoci a osservare il prato stando in piedi.
Se vediamo piccole cunette di terra fresca e umida è segno che una talpa sta scavando le sue gallerie sotterranee.
La talpa è stata ritrovata in tanti diversi ambienti, dai campi aperti alle foreste, dal livello del mare fino all’alta montagna. Le basta del terreno abbastanza profondo e soffice da scavare.
La talpa è un animale mammifero , cioè che allatta i propri figli.
La talpa ha un corpo allungato, può raggiungere i 130 mm di lunghezza e pesare poco meno di 100 grammi.
Come sente gli odori la talpa? Come vede?
A che cosa servono le sue zampe robuste? Cosa mangia?
Osserviamo con attenzione l’immagine e riconosciamo le seguenti caratteristiche della talpa.
z Il muso è lungo, rosato all’estremità.
z Sul muso ci sono dei baffi.
z Gli occhi sono piccolissimi e sembrano chiusi.
z Il pelo è fitto e morbido.
z Le zampe sono molto robuste, a forma di paletta e hanno cinque dita.
I baffi sul muso della talpa sono sensibili: raccolgono e trasmettono informazioni sull’odore e sulla consistenza del terreno.
Gli occhi sono piccoli e spesso ricoperti da una pelle che però non impedisce all’animale di percepire la luce o il buio. Non c’è orecchio esterno.
Le zampe anteriori sono corte, robustissime, a forma di paletta, e terminano con cinque dita armate di robuste unghie. Con queste scavano le gallerie in cui vivono e in cui entra facilmente l’aria.
Le talpe si nutrono di altri animali che vivono nel terreno: lombrichi, lumache, larve e insetti adulti dannosi per le piante.
Dove una talpa sta scavando, in superficie si formano cumuli della terra che era nelle gallerie.
Colora la talpa secondo i suoi colori reali, ricavandoli dalla descrizione e dalle immagini.
Nel suolo ci sono altri mammiferi scavatori: marmotte, conigli, molti roditori (topi, arvicole, ratti) e, nelle praterie nordamericane, i cani della prateria.
Raccogli e osserva immagini di questi mammiferi scavatori.
Come sono fatti e come vivono i lombrichi?
In piedi, da un punto di osservazione non troppo vicino al terreno, continuiamo a osservare. Se è appena piovuto facilmente possiamo vedere i lombrichi.
Questi strani animali di colore rossiccio più o meno scuro, appartengono a un gruppo chiamato anellidi , perché il loro corpo è formato da una serie di dischi circolari, a forma di anello.
Cosa sono gli anelli? Cosa vede il lombrico? Come si orienta? Come si muove? Come si nutre?
Osserviamo con attenzione l’immagine e colleghiamo con una riga al lombrico le frasi che lo descrivono.
z In posizione anteriore si trova la bocca; il corpo è appuntito e seguito da un rigonfiamento.
z Alla fine dell’animale, dalla parte opposta alla bocca, c’è l’ano.
z Il corpo è costituito da una lunga serie di dischi a forma di anelli.
z Un anello più gonfio, chiamato clitello, circonda alcuni anelli.
Colora il lombrico secondo i suoi colori reali, ricavandoli dalla descrizione e dalle immagini.
Il corpo del lombrico ha una forma allungata, come quella di un piccolo serpente. È costituito da una lunga serie di anelli.
Ogni anello contiene, al suo interno, gli organi.
A una estremità del corpo c’è la bocca , all’altra estremità l’ ano . È percorso in tutta la sua lunghezza dall’intestino. Nella parte anteriore ci sono alcuni organi di senso che permettono di riconoscere le condizioni dell’ambiente. Nella zona più gonfia, durante la riproduzione, si formano le uova che danno origine a nuovi lombrichi.
Il lombrico si muove a fisarmonica, usando i muscoli che sono nel suo corpo.
Come si vede nell’immagine a lato, gli anelli si avvicinano e si allontanano spostando l’intero corpo sul terreno. I lombrichi si nutrono così: inghiottono la terra, la triturano, poi la fanno uscire dal corpo attraverso l’ano.
La terra, lavorata dentro il corpo dell’animale, viene espulsa dall’ano lasciando sul terreno caratteristici monticelli chiari a forma di riccioli.
Costruiamo un lombricaio
I lombrichi sono animali molto utili all’agricoltura. Gli escrementi depositati sul terreno forniscono sostanze utili anche ad altri abitanti del suolo.
Le gallerie scavate rimescolano il terreno e permettono all’aria e all’acqua di penetrare meglio fino alle radici delle piante.
Anche in classe si può osservare il comportamento dei lombrichi.
Si può costruire un lombricaio mettendo sul fondo di una scatola trasparente uno strato di ghiaia, poi uno strato di terra scura e uno strato di terra chiara. Sopra si spargono erba, rametti, foglie e si bagna con acqua per inumidire bene il terreno.
Bastano pochi giorni per vedere le gallerie scavate dai lombrichi.
Quali piccoli animali vivono nel terreno?
Molte formiche vanno e vengono da fessure del terreno: i formicai, sotto terra, hanno stanze e cunicoli che le collegano, con le provviste di cibo per tutta la colonia.
Alcune api o vespe fanno il nido nel terreno, perciò escono e entrano da mucchietti di terra. Formiche , api e vespe hanno il corpo diviso in 3 parti, hanno 6 zampe e sono Insetti .
Possiamo vedere anche ragni e piccoli
scorpioni .Questi animali hanno otto zampe e appartengono al gruppo degli Aracnidi .
Un piccolo animale dalla forma strana: di giorno vive nascosto sotto terra e, quando è disturbato, si appallottola formando una sfera. Si chiama porcellino di terra
Millepiedi e centopiedi
sono facilmente riconoscibili dal grande numero di zampe ai lati del corpo.
Tutti questi animali sono chiamati Artropodi , cioè animali che hanno il corpo articolato.
Gli animali possono vivere solo nel terreno umido. Il Sole in estate secca il terreno e costringe i viventi che vi abitano a rifugiarsi più in profondità.
Alcuni animali che vivono nel terreno si vedono solo con la lente d’ingrandimento, perché sono molto piccoli.
Centopiedi, millepiedi, formiche, coleotteri, api, vespe, porcellini di terra, appartengono tutti al grande gruppo degli Artropodi
Gli animali che appartengono alla classe degli Insetti hanno 6 zampe.
Ragni e acari appartengono alla classe degli Aracnidi . Hanno tutti 8 zampe.
Animali che si appallottolano per difesa, come il porcellino di terra, appartengono alla classe dei Crostacei
Animali che hanno un numero elevato di zampe ai lati del corpo si chiamano Miriapodi .
METTITI ALLA PROVA
1. Associa a ogni immagine il nome dell'animale corrispondente: formica, porcellino di terra, forbicina, lombrico, vespa, talpa.
2. Completa la tabella.
ARTROPODI CHE VIVONO SOTTO TERRA
NOME QUANTE ZAMPE? GRUPPO DI APPARTENENZA
RAGNO 8
FORBICINA 6
SCOLOPENDRA MOLTE
FORMICA 6
DAL SEME ALLA PIANTA
Il mondo in cui abitiamo è popolato da molti organismi viventi, animali e vegetali. I vegetali, per esempio le piante del giardino, hanno forme e dimensioni diverse. E hanno parti simili che svolgono compiti importanti per la loro vita. Come fanno a crescere?
Al supermercato, o nei negozi specializzati, ci sono reparti che vendono sementi Cosa sono? A cosa servono?
I sacchetti dell’immagine contengono semi diversi, da cui si ottengono i legumi che mangiamo spesso: fagioli, ceci, piselli.
Nell’immagine si vede bene il grande seme all’interno della pesca. Dove si trovano i semi nella frutta e nella verdura che mangiamo ogni giorno?
Gli scienziati chiamano frutto la parte della pianta che contiene i semi.
Cerca i semi nella mela, nell’arancia, nel pomodoro, nel cetriolo, nella zucchina…
Portali a scuola e confrontali con i semi portati dai tuoi compagni.
Compiliamo una tabella simile a quella seguente associando a ogni seme il nome del frutto da cui proviene, la forma e le dimensioni.
I SEMI NEL CIBO DI OGNI GIORNO
FRUTTO
DISEGNO O FOTOGRAFIA FORMA DIMENSIONE
Queste tre immagini illustrano alcune azioni dei contadini per far crescere nuove piante.
Associamo a ogni immagine l'azione corrispondente.
Per capire come crescono le piante coltiviamo una pianta di fagiolo partendo dal suo seme.
Quali sono le prime fasi di crescita del fagiolo?
Per coltivare una pianta occorre seminare , cioè mettere i semi in condizioni adatte a germogliare . La prima fase nello sviluppo di una pianta è la semina.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una vaschetta trasparente; fagioli secchi; cotone idrofilo; una etichetta.
Come procediamo
SPERIMENTARE E OSSERVARE
Ricopriamo il fondo della vaschetta con uno strato di cotone e bagniamolo con cura. Sistemiamo sopra il cotone i semi di fagiolo ben distanziati tra loro.
Poniamo la vaschetta, in posizione orizzontale, alla luce della finestra e, se possibile, vicino a un calorifero.
Giorno dopo giorno, con regolarità, innaffiamo il contenuto della vaschetta.
Osserviamo con attenzione se avvengono dei cambiamenti.
Registriamo sul quaderno le nostre osservazioni in una tabella simile a quella riportata sotto.
LA SEMINA E LA GERMINAZIONE DEL FAGIOLO
DATA CAMBIAMENTI DISEGNO O FOTO NOTE
Il seme del fagiolo è ricoperto, esternamente, da una pellicola liscia, chiamata tegumento . All’interno si riconoscono due parti, chiamate cotiledoni Quando è messo in acqua, germina e dà origine a una nuova pianta che chiamiamo germoglio . La germinazione avviene così: prima spunta una piccola radice , chiamata radichetta , bucando il tegumento, poi spuntano altre radici che si immergono nel cotone; poi i cotiledoni si aprono e spunta un piccolo fusto piegato verso il basso. Infine, quando i cotiledoni sono completamente aperti, compaiono le prime foglie che, giorno dopo giorno, aumentano di numero e di dimensioni.
Come cambia la pianta di fagiolo mentre cresce?
A circa un mese dalla semina occorre trapiantare le piantine nella terra. Le parti del germoglio aumentano di dimensione e la pianta cambia aspetto.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per la classe: piantine prelevate dal cotone; vasi per fiori di diverse dimensioni; terriccio; acqua.
Come procediamo
Prendiamo un vaso per ogni piantina e riempiamolo di terra fino a metà del suo volume.
Preleviamo dalla vaschetta le piantine di fagiolo germinate, cercando di non rovinare le radici.
Sistemiamo la piantina nel vaso e ricopriamo la sua parte inferiore con altra terra.
Poniamo il vaso su un piano alla luce della finestra e, se possibile, vicino a un calorifero.
Giorno dopo giorno, con regolarità, innaffiamo la terra nel vaso e osserviamo se avvengono dei cambiamenti.
SPERIMENTARE E OSSERVARE
Facciamo attenzione al numero delle foglie, alla loro forma e alla loro disposizione sul fusto.
Facciamo attenzione alla comparsa di fiori o frutti.
Costruiamo un tabellone da appendere in classe e su di esso registriamo le nostre osservazioni a parole, documentandole con un disegno o una fotografia.
LA CRESCITA DEL FAGIOLO NELLA TERRA
DATA CAMBIAMENTI DISEGNO O FOTO
La pianta del fagiolo cresce in fretta.
Dopo circa 4 giorni, dal fagiolo spunta il germoglio : un piccolo fusto verde.
Dal germoglio si sviluppano piccole radici di tipo fascicolato . I cotiledoni , che servono per nutrire il germoglio, restano attaccati al fusto finché si seccano.
Si formano molte foglie quasi triangolari unite al fusto con un picciolo
Dopo 2 settimane spuntano fiori di forma particolare riuniti in piccoli grappoli. Poi, al posto dei fiori, compaiono piccole scatoline verdi allungate: si chiamano baccelli e sono i frutti del fagiolo. Dentro i baccelli ci sono
i nuovi semi di fagiolo. Se i semi cadono nella terra umida si forma un nuovo germoglio: ricomincia il ciclo vitale della pianta.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per ogni bambino: fiore di fagiolo.
OSSERVARE E DESCRIVERE
Come procediamo
Osserviamo i fiori con una lente e li descriviamo a parole.
Con l’aiuto della maestra riconosciamo nel fiore di fagiolo le parti del fiore (vedi pp. 114-115).
Il calice è composto da foglioline chiamate sepali.
Nel fagiolo ci sono cinque sepali.
La corolla del fagiolo è composta da cinque petali di diversa dimensione e forma.
Ordina le immagini in senso temporale, ripercorrendo le fasi di crescita della pianta di fagiolo.
Che cosa serve alla pianta per vivere?
Senza acqua il seme non germina. Cosa succede se non innaffiamo il terreno in cui cresce la pianta di fagiolo? Ci sono altre condizioni necessarie per far crescere bene la pianta?
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per la classe: quattro vasi contenenti ciascuno buon terriccio e una piantina di fagiolo ben sviluppata; quattro etichette; due scatoloni che contengano completamente i vasi.
Come procediamo
SPERIMENTARE E OSSERVARE
Assegniamo un numero a ogni vaso. Sistemiamo i vasi davanti alla finestra (alla luce) o negli scatoloni (al buio) e innaffiamoli (o no) secondo lo schema seguente:
vaso 1 alla luce innaffiato
vaso 2 al buio innaffiato
vaso 3 alla luce non innaffiato
vaso 4 al buio non innaffiato
Giorno per giorno innaffiamo il terreno nei vasi 1 e 2 e osserviamo come stanno le piante in tutti i vasi. Facciamo attenzione a non aprire troppo gli scatoloni in cui le piante sono tenute al buio. Costruiamo un tabellone, simile a quello riportato sotto, da appendere in classe e registriamo le nostre osservazioni a parole, documentandole con un disegno o una fotografia.
L’ACQUA E LA LUCE NELLA VITA DELLA PIANTA
DATA CAMBIAMENTI (1) CAMBIAMENTI (2) CAMBIAMENTI (3) CAMBIAMENTI (4)
Le piante crescono bene solo quando hanno a disposizione acqua e luce.
Il terreno su cui crescono deve essere innaffiato regolarmente e con una quantità di acqua giusta, sufficiente ma non troppa. Il fusto e le foglie sono rigogliosi e di un bel colore verde solo quando sono esposti alla luce del Sole.
L’ acqua e la luce sono fondamentali per la crescita delle piante.
L’acqua viene presa dal terreno dalle radici e portata alle foglie.
Nelle foglie si formano le sostanze che nutrono la pianta.
Qual è la struttura del seme?
Esaminiamo a occhio nudo il seme del fagiolo. Lo spacchiamo a metà: che cosa osserviamo?
IL FAGIOLO A OCCHIO NUDO
DISEGNO E/O FOTO
DESCRIZIONE
Osserviamo lo stesso seme aperto con il microscopio stereoscopico.
IL FAGIOLO AL MICROSCOPIO STEREOSCOPICO
DISEGNO E/O FOTO
DESCRIZIONE
Il seme del fagiolo è costituito da due parti chiamate cotiledoni che servono per nutrire il germoglio appena nato; per questo si dice che il fagiolo è una pianta dicotiledone . Anche le piante di piselli, di cachi, di pesche, sono dicotiledoni.
Dal seme del fagiolo può nascere una nuova pianta di fagiolo. Il seme contiene già dentro di sé tutte le parti della pianta.
I semi di molti vegetali, per esempio il riso, il frumento, il mais, sono costituiti da un solo cotiledone. Tutte queste piante sono chiamate
mangiamo la parte interna, hanno un robusto rivestimento esterno.
Il seme del mais (o granoturco), che dà i gustosi popcorn , viene più spesso macinato e con la sua farina si fa la polenta. la pizza, le torte.
Dai semi del frumento nascono nuove piante di frumento. I germogli di frumento si sviluppano in modo diverso da quelli del fagiolo, come si vede nell’immagine.
METTITI ALLA PROVA
1. Rispondi oralmente alle domande. Da dove si sviluppa la pianta del fagiolo? Che cos’è il tegumento del seme? Che cosa sono i cotiledoni?
2. In primavera i semi delle piante si spargono sul terreno in tantissimi modi diversi. Cerca in giardino o nel prato: soffioni, semi di pioppo, samare che cadono con divertenti rotazioni a elicottero, spighe di erbe…
3. Assegna un numero alle immagini ripercorrendo le prime fasi di crescita del fagiolo.
4. L’immagine qui sotto è un quadro di Vincent van Gogh. Quale azione fondamentale per la vita della pianta rappresenta?
LA VITA DELLE PIANTE
La natura ci offre una grande varietà di piante e ne conosciamo molte.
Nell’immagine vediamo diverse varietà di piante e, in primo piano, una fioritura di tarassaco.
Conosci i nomi di alcune piante che incontri giocando in giardino, o sul balcone?
Nelle diverse stagioni dell’anno, ci accorgiamo facilmente che le piante hanno diverse parti.
Osserva un albero nel giardino della scuola e disegnalo dal vero sul quaderno.
Dai un nome alle sue parti.
Come sono fatti e a cosa servono foglie, fiori, radici e fusti durante la vita della pianta?
Che compito svolge la foglia?
Sicuramente hai già osservato le foglie sugli alberi lungo il variare delle stagioni. In primavera le gemme delle foglie cominciano a spuntare sui rami e crescono fino a formare, in estate, grandi chiome verdi. In autunno le foglie cambiano colore e cadono sul terreno. Per questo d’inverno moltissime piante sono spoglie , cioè prive di foglie. Perché le foglie sono verdi? Perché cambiano colore in autunno? Perché sono importanti per la vita della pianta?
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per ogni bambino: foglie di alberi del giardino, non aghiformi; lente di ingrandimento.
Come procediamo
OSSERVARE E DESCRIVERE
Osserviamo , anche attraverso la lente, la struttura esterna di una foglia e la disegniamo sul quaderno. Descriviamo la pagina superiore e quella inferiore: attenzione al colore, alla consistenza e alla sensazione che si prova quando ci si passa sopra leggermente il dito. Versiamo un po’ d’acqua sulla pagina superiore; annotiamo cosa succede.
La pagina superiore della foglia è ricoperta da una pellicola abbastanza lucida e impermeabile : protegge l’interno della foglia e fa sì che quando piove l’acqua non penetri all’interno.
Nella pagina inferiore ci sono nervature , che sembrano finire tutte nel picciolo.
Nella pagina inferiore, solo con la lente, si possono vedere piccoli fori chiamati stomi
Osserva come appare questo albero in diversi periodi dell’anno.
Assegna a ogni immagine un numero che metta in ordine i cambiamenti avvenuti nel corso di un anno.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO SPERIMENTARE
Che cosa occorre
Foglie fresche di spinacio; un piccolo contenitore per pestare le foglie; due vasetti trasparenti; alcool incolore; carta assorbente; un piccolo imbuto.
Come procediamo
Con l’aiuto della maestra riduci a pezzettini le foglie verdi, mettile in un vasetto e aggiungi un bicchierino di alcool. Dopo qualche ora, o il giorno dopo, filtra il miscuglio di foglie e alcool. Utilizza un disco di carta assorbente e un imbuto come nello schema.
Nel contenitore si raccoglie un liquido colorato. Registra il colore del liquido che hai raccolto e dei pezzetti di foglia che rimangono nel filtro.
COLORE DEL LIQUIDO
PRIMA
DOPO
COLORE DEI PEZZETTINI DI FOGLIA
PRIMA
DOPO
L’alcool ha estratto dai pezzettini di foglie la sostanza che dà loro colore. Infatti le foglie sono quasi bianche e l’alcool è colorato di verde.
Le foglie sono verdi perché contengono la clorofilla . Questa sostanza è necessaria per far avvenire, nella foglia, quella trasformazione chimica, invisibile ai nostri occhi, che produce le sostanze nutritive per la pianta e per tutti i viventi. Il processo si chiama fotosintesi clorofilliana
La luce è molto importante per le foglie, perciò le foglie sono nella parte alta degli alberi, orientate verso il Sole.
La pianta cresce soprattutto in estate, quando le temperature atmosferiche e la disponibilità di luce solare e di acqua favoriscono la fotosintesi. Verso l’inverno la clorofilla non viene più prodotta, la fotosintesi non avviene, la foglia assume i colori autunnali e cade sul terreno.
A cosa serve il fusto?
Le piante più grandi come per esempio la sequoia, l’abete, la magnolia, sono chiamate alberi , hanno un fusto legnoso detto tronco e rami che si dipartono dal tronco a varie altezze.
Sono chiamate arbusti , o cespugli, le piante che hanno un fusto corto da cui si dipartono, vicino al terreno, rami sottili.
Chioma di un grande albero visto dal basso Cespuglio di forsizia in fiore
Le piante chiamate erbacee hanno un fusto sottile detto stelo , senza parti di legno. Lo stelo può essere veramente sottile, come nei gerani e nelle petunie della foto che sono alte pochi centimetri.
Invece, le piante di mais, che sono più alte e devono sostenere il peso delle pannocchie, hanno uno stelo più consistente.
Gerani e petunie
Piante di mais
La prima funzione del fusto è quella di sostenere , portando verso il Sole, le foglie e i fiori.
Tagliando un tronco trasversalmente, cioè facendo una sezione trasversale , si distingue bene la struttura interna, cioè come è fatto il tronco internamente.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per tutta la classe: una fetta di tronco, dal vero o in fotografia.
Osserviamo
OSSERVARE E DESCRIVERE
C’è una zona centrale, chiamata midollo, seguita da diversi strati che sembrano anelli uno addossato all’altro.
Questi strati costituiscono il legno e sono formati da piccoli tubi con le pareti spesse e rigide, uno vicino all’altro.
Verso l’esterno c’è una zona di colore più chiaro, chiamata libro , anch’essa costituita da piccoli tubi dalle pareti sottili.
Infine c’è lo strato più esterno, chiamato corteccia
Disegniamo sul quaderno uno schema del tronco in sezione, dando a ogni parte il suo nome.
Solo gli alberi, che vivono molti anni, hanno il tronco. Il tronco è molto consistente e i boscaioli devono usare potenti seghe per farlo a pezzi.
Per cosa viene usato il legno ricavato dai tronchi degli alberi?
Osserva le immagini.
Assegna il numero 1 agli arbusti, il numero 2 alle piante erbacee e il numero 3 agli alberi.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO SPERIMENTARE
Che cosa occorre
Per tutta la classe: due contenitori; un cucchiaino lungo; forbici affilate; un gambo di sedano; un garofano bianco; colorante; acqua.
Come procediamo
Versiamo nei contenitori acqua e colorante; con il cucchiaino mescoliamo accuratamente. Con l’aiuto della maestra tagliamo il gambo del sedano e quello del garofano. Immergiamo il gambo del sedano in un contenitore, il gambo del garofano nell’altro. Il giorno dopo osserviamo e registriamo i cambiamenti avvenuti nel sedano e nel fiore di garofano. Ora tagliamo trasversalmente il gambo del sedano. Nel fusto del sedano si vedono i piccoli tubi in cui passa il liquido colorato. Come quando, per capillarità, l’acqua colorata sale lungo una striscia di carta assorbente immersa e tenuta dritta.
Tutti i vegetali hanno un fusto legnoso , detto tronco , o erbaceo , detto stelo , che sta fra le radici sotto terra e le foglie o i fiori in alto. Grazie alla presenza di fibre rigide e di piccoli canali il tronco ha principalmente due funzioni: sostiene i rami e le foglie anche di una grande pianta; trasporta acqua e sostanze nutritive in tutta la pianta.
Anche i sottili steli delle piante erbacee hanno fibre per sostenere foglie e fiori. Si chiama linfa l’insieme di sostanze che circolano nelle piante e si chiamano vasi i piccoli tubi in cui la linfa scorre. I vasi del legno e i vasi del libro presenti nel tronco continuano nei rami e nelle nervature delle foglie. Così possono portare la linfa in tutta la pianta. In alcune piante il fusto cresce sotto terra e si ingrossa perché accumula al suo interno sostanze nutritive di riserva . Ne sono esempi il tubero della patata e il bulbo della cipolla.
Accanto al nome di diversi alberi è indicata la loro altezza media. Elencali con le loro misure in ordine crescente.
Quali di questi ortaggi sono fusti sotterranei con funzioni di riserva?
Come è fatto un fiore? A cosa serve?
È arrivata la primavera. Sui rami degli alberi e degli arbusti sbocciano fiori profumati. Nei prati, tra i fili d’erba, spuntano piccole piante con fiori colorati.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
OSSERVARE E DESCRIVERE
Per ogni bambino: fiori di campo a piacere tra cui, preferibilmente, una pratolina, una campanula, una primula; lente di ingrandimento; pinzetta.
Come procediamo (prima parte)
Osserviamo , anche attraverso la lente, uno dei nostri fiori.
Descriviamo a parole la forma e il colore del fiore e lo disegniamo sul quaderno. Indichiamo sul disegno stelo, calice, corolla.
Lo stelo (gambo) porta in cima una corona di foglioline, i sepali , che formano il calice
Le foglioline che formano i sepali possono essere separate, come nella campanula, o unite tra loro, come nella primula.
All’interno del calice i petali colorati formano la corolla
I petali possono essere uniti tra loro, come nella campanula, oppure separati come nel ranuncolo.
Quando i fiori stanno insieme su uno stesso stelo formano una infiorescenza
Nella margherita i fiori (gialli) sono piccolissimi e tutti riuniti al centro.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Come procediamo (seconda parte)
Contiamo i sepali e i petali e registriamo il loro numero sul quaderno.
Con una pinzetta asportiamo i sepali e i petali del nostro fiore.
Osserviamo le parti interne del fiore e completiamo il disegno. Indichiamo il loro nome come nello schema.
Contiamo gli stami e registriamo il loro numero sul quaderno.
FIORE:
NUMERO DI SEPALI
NUMERO DI PETALI
NUMERO DI STAMI
OSSERVARE E DESCRIVERE
Protetto dal calice e dalla corolla, alla estremità dello stelo c’è un rigonfiamento detto ovario che si prolunga formando il pistillo
Intorno ci sono numerosi stami : filamenti sottili che terminano con rigonfiamenti detti antere , piene di polline .
Ovario e pistillo, stami e antere sono gli organi della riproduzione . Quando il polline contenuto nelle antere raggiunge l’ovario, si formano i semi che daranno origine a nuove piante.
Costruiamo un libro dei fiori di campo
Grazie alle nostre osservazioni possiamo costruire un libro dei fiori.
Utilizziamo un foglio per ogni fiore esaminato. Scriviamo: il nome comune e il nome scientifico del fiore, il luogo di raccolta.
Rappresentiamo con un disegno il fiore e, se ci sono, anche le foglie e le radici della pianta come nell’esempio qui a fianco.
Elenchiamo le caratteristiche principali del fiore: quanti sepali, quanti petali, quanti stami, come è fatto il pistillo.
Che compito svolgono le radici?
Le radici sono la parte della pianta meno visibile. Stanno sotto terra, ma sono fondamentali per tenere i grandi alberi ben fissati al terreno e per renderli capaci di resistere alle intemperie. Proviamo a estrarre dal terreno del giardino, o dal vaso del balcone, una piantina di erba cipollina come quella dell’immagine. Dobbiamo fare forza, perché le radici, sottili, ma molto numerose, tengono la piantina ancorata al terreno.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per ogni gruppo: una carota; un rapanello; una piantina di mais o di grano; una piantina di pomodoro; un porro.
Le piantine devono avere le radici ben conservate.
Le radici crescono sempre verso il basso, cioè verso il centro della Terra, nel terreno.
Anche le piante erbacee dei giardini hanno radici che possono andare in profondità. In base alla forma riconoscono diversi tipi di radice: a fittone come quella della carota, o fascicolata, come quella dell’insalata. Attraverso la lente si vedono piccolissime terminazioni delle radici, chiamate peli radicali
Come procediamo
Attraverso la lente osserviamo bene le radici.
Sul quaderno rappresentiamo ogni radice con un disegno, scriviamo il nome della pianta a cui appartiene e descriviamo la sua forma a parole. Associamo le radici simili per forma, spiegando le ragioni dei raggruppamenti.
Le piante nei vasi del balcone appassiscono se non innaffiamo il terreno. Le radici sono necessarie per fornire alla pianta l’acqua necessaria a vivere.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Che cosa occorre
Per tutta la classe: due patate americane; due vasi trasparenti; acqua; stuzzicadenti.
Come procediamo
SPERIMENTARE
Riempiamo di acqua i vasi e sistemiamo alla bocca di ognuno una patata sospendendola con degli stuzzicadenti e facendo attenzione che la sua estremità inferiore sia immersa nell’acqua.
Senza spostare i vasi, osserviamo ogni giorno quello che succede e registriamo i risultati in tabella.
Dopo qualche settimana, quando sono spuntate anche molte foglie, eliminiamo l’acqua da uno dei due vasi e per qualche giorno annotiamo cosa succede.
La patata americana è una radice in cui si accumulano sostanze di riserva. Quando è messa in acqua sviluppa nuove radici.
Dopo le radici nascono anche nuove foglie.
Se le radici non sono immerse nell’acqua le foglie appassiscono.
Per nutrirsi, la pianta ha bisogno di acqua. L’acqua presente nel terreno e i sali minerali in essa disciolti penetrano nella pianta attraverso le radici e i sottilissimi peli radicali
Le radici hanno principalmente due funzioni: fissano la pianta nel terreno; assorbono dal terreno acqua e sali minerali.
In alcune piante la radice accumula al suo interno sostanze nutritive di riserva
Ne sono esempi la carota, la rapa, il rapanello che sono cibo per gli animali e anche per noi.
Dove vanno l’acqua e i sali minerali che le radici assorbono dal terreno?
Grazie a meccanismi molto complessi queste sostanze, che prendono il nome di linfa grezza , salgono lungo il fusto fino alle foglie.
Nelle foglie si forma la linfa elaborata , ricca di zuccheri, che scorre dalle foglie a nutrire tutte le parti della pianta. Il percorso è illustrato nell’immagine. Gli zuccheri si possono accumulare nei frutti, nei tuberi, nei semi, nelle radici e costituire il cibo per gli animali e per noi.
METTITI ALLA PROVA
Zuccheri prodotti nelle foglie con la fotosintesi
1. Descrivi a parole lo schema di circolazione della linfa dentro la pianta.
2. Quando si trapianta una piantina, per esempio da un vaso piccolo a un vaso più grande, bisogna fare molta attenzione. I giardinieri dicono che la pianta intera soffre se non si conserva bene la terra attorno alle radici. Per quale motivo?
3. I bambini di una classe hanno eseguito l’estrazione della clorofilla dalle foglie di spinacio. In quale di questi vasetti sono appena state immerse le foglie? Cosa è successo nell’altro vasetto?