Alla scoperta del mondo 4. Discipline. Geografia

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Geogr afia -

GEOGRAFIA IN VIAGGIO PER CONOSCERE L’ITALIA

leggere la carta fisica e politica, conoscere, posizionare e denominare i fondamentali aspetti naturali dell’Italia, conoscere la storia del territorio, degli uomini che lo abitano e la loro cultura

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56 Geogr afia

IN VIAGGIO PER CONOSCERE L’ITALIA Osserva il nostro pianeta e scopri dov’è il tuo posto sulla Terra. La Terra è come “un sassolino” che ruota attorno al Sole tra innumerevoli altre stelle che la circondano, immersa in uno spazio infinito. La Terra è un posto speciale, non solo perché ci sei tu, ma anche perché in essa è possibile la vita. Tutto quello che vediamo e che spesso a noi sembra normale – i mari, i fiumi, le montagne… – è qualcosa di straordinario e di prezioso nell’Universo intero. Le due immagini seguenti sono fotografie satellitari dell’Europa e dell’Italia di notte: ci permettono di vedere la distribuzione delle città e di capire, quindi, quali siano le regioni più abitate e quelle meno. Osservando attentamente le immagini, riesci a riconoscere i territori più popolati?

Immagine dell’Europa

Immagine dell’Italia

R APPRESENTARE E CONOSCERE L A NOSTR A TERR A In quale punto della Terra mi trovo? Come faccio a identificarlo?

Oggi, con una semplice pressione del mouse e grazie a Google Earth, è possibile trovare il punto preciso della Terra in cui vivi; puoi anche indicare a un amico la città in cui ti trovi in un determinato momento perché possa raggiungerti con facilità. Dalla Stazione Spaziale Internazionale* si può osservare tutto il nostro pianeta con i suoi continenti, le catene montuose, i mari, e poi, via via, si ingrandisce l’inquadratura fino ad arrivare al punto preciso in cui ci troviamo. Per gli uomini, rappresentare la realtà fisica non è sempre stato così immediato come lo è per noi oggi. Sin dall’antichità, gli uomini hanno sentito il bisogno di disegnare il mondo per descriverlo, per trovare un luogo conosciuto o per farlo trovare ad altri uomini. Le più antiche rappresentazioni della nostra terra risalgono all’età preistorica; nel tempo si sono evolute e sono divenute sempre più precise e dettagliate.


In viaggio per conoscere l’Italia

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Scolpita su una piccola pietra, “la carta geografica più antica” rappresenta la posizione di campi e sentieri di popolazioni preistoriche di circa 5.000 anni fa dell’odierna Danimarca. * La Stazione Spaziale Internazionale è una stazione spaziale in orbita terrestre dedicata alla ricerca scientifica. È gestita da cinque diverse agenzie spaziali: la statunitense NASA, la russa RKA, l’europea ESA, la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC.

Dalla realtà fotografica alla realtà disegnata Se osserviamo l’Italia Settentrionale dall’alto attraverso un’immagine satellitare, notiamo la bellezza delle Alpi disposte ad arco, i laghi, le numerose città, ma non siamo in grado di identificare con precisione gli elementi osservati. Le carte geografiche vengono elaborate per fornirci i nomi dei laghi, dei rilievi, dei fiumi, delle città e ci mostrano tutti gli elementi naturali e antropici in modo dettagliato, offrendoci informazioni utili per esplorare e conoscere il territorio. Berna

SVIZZERA

Lubiana

Aosta Milano

Trieste Venezia

Lago di Garda

Golfo di Venezia

Mantova

Torino Cuneo

Genova

Bologna Forlì

FRANCIA

Golfo MAR LIGURE

Firenze

CR


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Geogr afia

Cosa sono le carte geografiche? Le carte geografiche sono rappresentazioni approssimate, simboliche e ridotte della realtà. La carta dell’Italia che hai in classe o che puoi vedere nell’atlante ne è un esempio. Le carte geografiche rappresentano una porzione di territorio rimpicciolito rispetto alla realtà. Quando il cartografo disegna una carta, sceglie la scala di riduzione* più adatta per riprodurre ciò che gli interessa, rispettandone le proporzioni. * La scala di riduzione indica quante volte una superficie terrestre è stata rimpicciolita per essere rappresentata nella carta geografica

Cosa ci dicono le carte geografiche? Le carte geografiche possono essere di diversi tipi a seconda della vastità del territorio rappresentato e al tipo di informazioni che devono essere comunicate. Infatti tutte le carte geografiche parlano di uno stesso territorio, ma raccontano cose diverse. La carta fisica rappresenta i paesaggi e gli elementi naturali di un determinato territorio attraverso colori precisi e simbolici. I monti sono indicati con il marrone e le sfumature graduali servono per distinguere le diverse altitudini; le colline sono gialle, le pianure verdi; i fiumi, i laghi e i mari sono blu. Le sfumature più scure e più chiare indicano differenti altezze o profondità.

UNGHERIA

Berna

SVIZZERA

Zagabria

Lubiana

Aosta Milano

Trieste Venezia

Lago di Garda

CROAZIA

Golfo di Venezia

Mantova

Torino

BOSNIA ED ERZEGOVINA

Genova

Cuneo

Bologna Forlì

Golfo

FRANCIA

Firenze

MAR LIGURE MAR ADRIATICO (FRANCIA)

ROMA

Bari Napoli Golfo di Taranto

MARE DI SARDEGNA

MAR TIRRENO MAR IONIO

Palermo M. Etna 3.350

MARE DI SICILIA


In viaggio per conoscere l’Italia

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UNGHERIA

Berna

SVIZZERA

Lubiana

Aosta

Trieste Venezia

Lago di Garda

Milano

Zagabria

CROAZIA

Golfo di Venezia

Torino

BOSNIA ED ERZEGOVINA

Genova

Cuneo

Bologna

Golfo di Genova

FRANCIA

Firenze

MAR LIGURE MARE ADRIATICO

(FRANCIA)

VATICANO

ROMA Bari Napoli Golfo di Taranto

MAR DI SARDEGNA

MAR TIRRENO

Palermo

MAR IONIO

MARE MEDITERRANEO

La carta politica rappresenta l’organizzazione che l’uomo ha dato al territorio; in particolare indica i confini e la suddivisione in Stati, Regioni e Province con le relative città.

La carta tematica illustra un aspetto particolare del territorio. I simboli utilizzati (legenda) possono essere riferiti alle coltivazioni, al clima o ad altri temi.

Curiosità Orientarsi con i PUNTI CARDINALI Orientarsi, cioè trovare l’Oriente, l’Est, è molto facile se è giorno e si può osservare il moto apparente del sole nel cielo. Basta poi allargare le braccia e con la destra indicare l’EST, il punto in cui sorge il sole al mattino. Alla tua sinistra si troverà l’OVEST, O il punto in cui il sole tramonta; alle tue spalle si troverà il SUD, o meridione o mezzogiorno; davanti a te potrai individuare il NORD, o settentrione o mezzanotte, che è opposto al Sud ed è indicato di notte dalla Stella Polare. Nord, Sud, Est e Ovest sono detti punti cardinali. Essi sono quattro punti di riferimento fissi, stabiliti dagli uomini fin dall’antichità per orientarsi e sono indicati in ogni carta geografica.

N

E

S


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MET TITI ALL A PROVA Per studiare z Cosa sono le carte geografiche? z Quali tipi di carte vengono usate dai cartografi e quali informazioni ci forniscono? z Quali sono i punti cardinali? z Come è possibile individuarli nella realtà e nelle carte? 1. Durante le vacanze hai visitato luoghi e città che si trovano in un punto dell’Italia. Dove? Sono stato a… Incolla la foto o la cartolina della località italiana che hai visitato

Dove si trova? Indica nella cartina dell’Italia il punto del luogo che hai visitato


In viaggio per conoscere l’Italia

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Completa, poi disegna sul quaderno una tabella come nell’esempio. Compilala con le informazioni e i documenti relativi ai luoghi che hai visitato durante le vacanze. Confronta il tuo lavoro con quello dei compagni e organizza un SVIZZERA cartellone che parli delle vostre vacanze e delle scoperte geografiche fatte.

Aosta

Trieste Venezia

Lago di Garda

Cartolina o fotografia

Milano

Golfo di Venezia

Torino

Genova FRANCIA Località

CROAZIA

Golfo di Genova

Bologna Firenze

MAR LIGURE

MARE ADRIATIC Regione

CITTÀ DEL VATICANO

(FRANCIA)

Roma

LAZIO Napoli

⬜ nord-ovest

MAR DI In quale parte SARDEGNA dell’Italia è situata la località che hai visitato?

⬜ nord-est ⬜ centro

MAR TIRRENO

⬜ sud-est ⬜ sud-ovest

Palermo


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Geogr afia

ALLA SCOPERTA DELL’ITALIA Lo scorso anno abbiamo incontrato gli ambienti che caratterizzano il territorio: monti, colline, pianure e mari, fiumi e laghi. Quest’anno andremo a vedere più da vicino l’Italia per conoscere meglio il nostro Paese. UNGHERIA

Berna

SVIZZERA

Zagabria

Lubiana

Aosta

Trieste Venezia

Lago di Garda

Milano

CROAZIA

Golfo di Venezia

Mantova

Torino

BOSNIA ED ERZEGOVINA

Genova

Cuneo

Bologna Forlì

Golfo

FRANCIA

Firenze

MAR LIGURE MAR ADRIATICO (FRANCIA)

ROMA

Bari Napoli Golfo di Taranto

MARE DI SARDEGNA

MAR TIRRENO MAR IONIO

Palermo M. Etna 3.350

MAR MEDITERRANEO

MARE DI SICILIA

Guardiamo la cartina. L’Italia è una penisola. Ha la forma di uno stivale con la punta a ovest e il tacco a est.


All a scoperta dell’Italia

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L’Italia a nord è legata al continente europeo dalla catena montuosa delle Alpi, a sud si protende nel mar Mediterraneo; ha un lungo territorio costiero e due grandi isole. È attraversata da nord a sud dalla catena montuosa degli Appennini. Ha una grande pianura, la Pianura Padana, formata dal fiume Po; ci sono fiumi e laghi, tante colline e piccole pianure. Per conoscere uno stato, una regione o una località, occorre prendere in considerazione tre aspetti. Il primo aspetto è dove si trova e quali caratteristiche ha il suo territorio. Per questo occorre conoscere gli aspetti naturali e leggere le informazioni che si possono trarre da una carta fisica. Il secondo aspetto riguarda l’uomo, il suo lavoro, che cosa ha modificato, che cosa ha costruito nel tempo, quali risorse ha utilizzato. Il terzo aspetto riguarda la popolazione, cioè le persone che risiedono in quel luogo e come si è organizzata per vivere insieme.

IL TERRITORIO Che cosa vediamo? L’Italia è conosciuta in tutto il mondo come un territorio bellissimo, ricco e vario. La maestosità delle montagne, l’ampiezza dei campi delle pianure, le ridenti colline, la quiete dei laghi e la varietà delle coste sui mari sono paesaggi che anche tu avrai ammirato molte volte e che sono noti a tutto il mondo. Ora tu puoi imparare dove si trova il Monte Bianco, puoi conoscere i nomi degli affluenti del fiume Po, puoi scoprire la profondità dei mari che ci circondano. Le immagini che raffigurano l’ambiente e le cartine che lo rappresentano ti serviranno per conoscere il territorio e descriverlo. Osservare le forme e i colori, distinguere i confini, stimare e paragonare le distanze e conoscere i nomi dei vari elementi ti permetterà di esplorare e di orientarti. L’Italia all’estero è chiamata “Il Bel Paese”. Il suo territorio è, però, fragile, richiede rispetto e cura dell’ambiente affinché le calamità naturali, come terremoti e alluvioni, non siano amplificate dall’opera dell’uomo.

LE RISORSE In tutta Italia, nei diversi ambienti e nelle varie località, l’uomo ha trovato le risorse per vivere e per abitare. Il clima temperato di tutta la penisola, la presenza dell’acqua e l’intelligente ricerca degli uomini hanno reso il nostro Paese un luogo dove è possibile vivere e lavorare.


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PRIMARIO agricoltura, estrazione mineraria, allevamento, pesca, arbericoltura

SECONDARIO industria, costruzioni, edilizia

TERZIARIO commercio, banche, assicurazioni, servizi, formazione, trasporti

QUARTO SETTORE strumenti automatizzati e alta tecnologia

L’agricoltura e l’allevamento sono le attività principali che permettono di ottenere i prodotti per alimentarsi: cereali, ortaggi e legumi, carni, latte e formaggi, vino e olio. Queste attività costituiscono il settore primario. Poi c’è il lavoro, settore secondario, che utilizza le risorse della natura e del suolo per conservarle o trasformarle in altri prodotti utili. Questa attività è svolta nelle piccole industrie e nei grandi stabilimenti. Questi lavori, che tanto tempo fa erano svolti da moltissime persone, sono ora facilitati dall’uso delle macchine. Oggi, infatti, la maggioranza delle persone svolge lavori di servizio o di ufficio con cui organizzare e mettere in comunicazione uomini e cose. È un terzo tipo di lavoro, chiamato, appunto, settore terziario. Negli ultimi anni la tecnologia e i mezzi informatici hanno reso ancora più veloci i servizi. Il quarto settore del lavoro risponde a nuove esigenze, con nuove idee e strumenti automatizzati come i droni e i robot.

L A POPOL AZIONE Quando diciamo “Italia” subito pensiamo a un certo territorio, ma questa parola ha anche un altro significato: l’Italia non è solo una regione fisica, ma è uno Stato. Che cosa significa? Le persone che vi abitano appartengono a un’unica nazione fatta da un popolo, gli italiani; essi vivono insieme, parlano la stessa lingua, hanno le stesse abitudini e decidono liberamente come organizzarsi per vivere insieme. L’Italia è uno degli Stati più popolati d’Europa. I suoi abitanti sono conosciuti per l’ospitalità e per l’ingegno. In tutto il mondo l’Italia è famosa per la sua storia, la sua cultura e la sua fede: artisti, scrittori, musicisti e tante figure di Santi hanno contribuito a rendere indimenticabili le sue città. La lingua in uso è l’italiano, anche se spesso si parlano dialetti diversi che esprimono tradizioni e storie differenti. Oggi i rapporti con le persone delle altre nazioni ci sollecitano a conoscere e parlare altre lingue, come l’inglese, lo spagnolo, il tedesco, il francese. Nel nostro Paese vivono tante persone straniere, molte scappate dalle loro terre a causa di guerre e povertà. In Italia cercano e sperano di trovare un lavoro che permetta loro di integrarsi e vivere onestamente.


All a scoperta dell’Italia

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L’ORGANIZZAZIONE L’Italia è ricca di borghi, paesi, città e persino metropoli. Sono luoghi diversi fra loro, ricchi di monumenti e opere d’arte, ma tutti organizzati in un unico Stato. Lo Stato italiano è grande e per amministrarlo è stato diviso in 20 Regioni con 110 Province, 15 Metropoli e circa 8.000 Comuni.

La Costituzione In Italia la forma di governo è la repubblica, a capo della quale c’è il Presidente della Repubblica. Le più importanti leggi che “costituiscono” il nostro Stato e che sono riconosciute da tutto il popolo sono raccolte nella Costituzione. Ecco l’articolo 1 della Costituzione: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».

Fa m i g

lia

L a v o ro

one

Salute

Istruzi

Lo Stato ha il potere di fare le leggi, di farle mettere in pratica, di giudicare chi sbaglia. Offre i servizi utili a tutti – strade, scuole, ospedali –, si occupa del lavoro e della difesa dei suoi cittadini. Per tutto questo si pagano le tasse, ciascuno secondo i suoi guadagni. Così recita l’articolo 2: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale».


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Le Regioni Per governare, amministrare e promuovere la vita sociale, lo Stato affida alcuni compiti alle Regioni. Possiamo suddividere le regioni italiane, con delle linee immaginarie, in:

TRENTINOALTO ADIGE VALLE D’AOSTA

FRIULI VENEZIA GIULIA

VENETO

LOMBARDIA

PIEMONTE EMILIA-ROMAGNA LIGURIA

Mar Ligure

MARCHE

TOSCANA

UMBRIA

Italia Settentrionale con Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna

Mar Adriatico ABRUZZO

LAZIO

MOLISE

Mar Tirreno

SARDEGNA

PUGLIA

CAMPANIA

BASILICATA

CALABRIA

Italia Centrale con Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise

Mar Mediterraneo

SICILIA

Mare di Sicilia

Italia Meridionale con Campania, Basilicata, Calabria e Puglia

Mar Ionio

ISLANDA

Italia Insulare con Sicilia e Sardegna

FINLANDIA

RUSSIA NORVEGIA

L’Unione europea

L’Italia, insieme ad altri cinque Stati, ha dato vita all’Unione europea. L’UE è una comunità di Stati che possono operare insieme a favore della pace e della prosperità, mantenendo al tempo stesso la ricchezza delle diverse culture, tradizioni e lingue. Oggi partecipano all’Unione europea 27 Stati; 19 di questi hanno adottato una moneta unica, l’Euro, che facilita lo scambio e il commercio.

SVEZIA

ESTONIA

LETTONIA LITUANIA

DANIMARCA

RUSSIA

IRLANDA

BIELORUSSIA

REGNO UNITO

PAESI BASSI BELGIO

POLONIA

GERMANIA LUSSEMBURGO

UCRAINA REPUBBLICA CECA

MOLDOVA

SLOVACCHIA

FRANCIA

AUSTRIA

LIECHTENSTEIN

UNGHERIA

ROMANIA

SVIZZERA SLOVENIA

CROAZIA BOSNIAHERZEGOVINA

SAN MARINO

MONACO

SERBIA BULGARIA

ITALIA

MONTENEGRO

ANDORRA

KOSOVO MACEDONIA

PORTOGALLO

CITTA DEL VATICANO

SPAGNA

TURCHIA

ALBANIA

GRECIA CIPRO

MAROCCO

ALGERIA

TUNISIA

MALTA


All a scoperta dell’Italia

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MET TITI ALL A PROVA Per studiare z Guardando la cartina fisica, cosa puoi dire dell’Italia? z In quali settori può essere suddiviso il lavoro dell’uomo? z In quante regioni è suddiviso il territorio italiano? z In quante fasce immaginarie è suddivisa l’Italia? Quali sono? z Chi è a capo della Repubblica italiana? 1. Due amici vogliono fare un giro in camper per vedere alcune città dell’Italia: Roma, Milano, Firenze, Napoli, Palermo, Matera, Ancona, Bologna. Partiranno da Torino e arriveranno a Venezia. Traccia sulla cartina il percorso che hai scelto per loro e trascrivi la successione delle tappe. Berna

1.

UNGHERIA

SVIZZERA

Trento

2.

Trieste

Aosta

Milano

CROAZIA

Venezia

Mantova

3.

Zagabria

Lubiana

Golfo di Venezia

Torino

BOSNIA ED ERZEGOVINA

Genova

Cuneo

Bologna

Sarajevo Forlì

4.

FRANCIA

Golfo di Genova

Ancona

Firenze

MAR LIGURE Perugia

5.

MARE ADRIATICO L’Aquila

(FRANCIA)

CITTÀ DEL VATICANO

ROMA

6.

Bari Napoli

7. 8.

MAR DI SARDEGNA

MAR TIRRENO

Palermo

MARE MEDITERRANEO

Matera

Golfo di Taranto

9. 10.

Potenza

MARE DI SICILIA

MAR IONIO


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Le Tre Cime di Lavaredo nella catena montuosa delle Dolomiti

ALLA SCOPERTA DEGLI ASPETTI NATURALI È arrivato il momento di avvicinarci sempre più a tutti gli aspetti naturali che costituiscono il vario e bellissimo territorio italiano. Conoscerli meglio, poter dare un nome a monti, mari, fiumi, laghi, pianure ci permetterà di amare ancora di più la nostra Italia, di esserne orgogliosi e quindi di custodire le sue bellezze naturali con più attenzione e consapevolezza.

Le montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle. John Ruskin

LE ALPI Che cosa vediamo? Le Alpi sono la catena montuosa più importante d’Europa, un arco di 1.200 km di lunghezza costellato da cime famose in tutto il mondo, come il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino e le vette delle Dolomiti.

Il versante italiano del Monte Bianco


All a scoperta degli aspe tti natur ali

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Le Alpi sono il confine naturale del nostro Paese; infatti ci separano dall’Europa Centrale (Francia, Svizzera, Austria e Slovenia). Nel versante italiano, questa lunga catena si estende da ovest a est ed è stata suddivisa dai geografi in tre parti: z Alpi Occidentali che segnano il confine tra Italia e Francia z Alpi Centrali che segnano il confine tra Italia, Svizzera e Austria z Alpi Orientali che segnano il confine tra Italia, Austria e Slovenia. A sud delle Alpi si trovano le Prealpi, una catena di montagne che si inserisce tra le Alpi e la Pianura Padana.

SVIZZERA

Lubiana Aosta Milano

Trieste Venezia

Lago di Garda

Golfo di Venezia

Torino Genova

FRANCIA

Golfo di Genova

Bologna

Firenze

MAR LIGURE

(FRANCIA)

ROMA

VATICANO

Le origini delle Alpi

MAR DI SARDEGNA

Fossile di ammonite

CROAZIA

Napoli

230 milioni di anni fa, gli splendidi paesaggi innevati alpini che ora vediamo erano un ambiente completamente diverso: al posto di cime e vallate c’erano atolli corallini. Infatti, doveMAR oggiTIRRENO svettano le Alpi, si estendeva il mare.

Nei mari vivevano squali e Palermo migliaia di cefalopodi che, quando morivano, si accumulavano sulle spiagge e sui fondali: sono le MARE MEDITERRANEO famose ammoniti, fossili molto comuni nelle nostre montagne, parenti delle seppie e dei calamari, con la classica forma a spirale.

M 3


70 Geogr afia

Ghiacciai, fiumi e laghi alpini Sulle Alpi troviamo molte distese di nevi perenni e ghiacciate: sono i ghiacciai. Talvolta sono molto grandi, sia per volume sia per estensione, altre volte sono di dimensioni più ridotte.

I ghiacciai sono sempre in movimento, ma con il costante riscaldamento del pianeta si stanno ritirando. Nel tempo, nelle valli dove il ghiaccio si è ritirato, l’uomo ha trovato spazio per i suoi insediamenti. Lo scioglimento dei ghiacciai e delle nevi dà origine a numerosi fiumi che di solito hanno un corso lungo e sono ricchi di acqua perché sono alimentati anche dalle acque piovane. Sulle Alpi si trovano molti laghi di origine glaciale che occupano le conche scavate dai ghiacciai.


All a scoperta degli aspe tti natur ali

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Come interviene l’uomo nell’ambiente alpino? Parchi naturali Fin dall’antichità, l’uomo ha desiderato proteggere il territorio in cui viveva. Anche oggi l’uomo si sente responsabile e custode della natura e cerca di impedire che l’ambiente venga distrutto. In quest’ottica sono sorti i parchi naturali, alcuni dei quali nella zona alpina. I parchi naturali si estendono su superfici molto ampie e spesso comprendono habitat alquanto differenti e interessanti. Il primo Parco nazionale in Italia è stato quello del Gran Paradiso, in Val d'Aosta, istituito nel 1922.

Stelvio Val Grande

Dolomiti Bellunesi

Gran Paradiso

Passi e trafori Le Alpi, con la loro maestosità, hanno sempre rappresentato per l’uomo un grande ostacolo e nello stesso tempo hanno suscitato il desiderio di superarlo per conoscere ciò Asinara che c’era oltre. Fin dai tempi più antichi, gli uomini hanno attraversato le Alpi approfittando dei numerosi valichi naturali. In seguito, lungo questi valichi, l’uomo ha costruito strade e ferrovie e, grazie al suo ingegno, ha ricavato tunnel lunghissimi all’interno della montagna: i trafori. In Italia sono tantissimi i trafori che sono stati realizzati anche al confine con gli altri Paesi del Nord (Francia, Svizzera, Austria) per favorire la viabilità. Solitamente, i trafori assumono la stessa denominazione della catena montuosa nella quale si trovano.

Appennino Tosco-Emiliano Cinque Terre

Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna

Monti Sibillini

Arcipelago Toscano

Gran Sasso e Monti della La Maiella

Abruzzo, Lazio e Molise

La Maddalena

Circeo Vesuvio

I tornanti Golfo dilungo Orosei eil Passo dello Stelvio del Gennargentu

Cilento Vallo di Diano e Alburni

A

Il traforo del Monte Bianco


72 Curiosità L’ottava meraviglia del mondo: la funivia del Monte Bianco Inaugurata a Courmayeur dopo quattro anni di lavoro, Skyway è un’opera di grande ingegneria. Non solo la nuova funivia del Monte Bianco raggiunge, in soli 19 minuti di viaggio, i 3.466 m di Punta Helbronner, davanti alla maestà del Bianco (4.810 m), ma è un vero gioiello di tecnologia e ingegneria: ha cabine circolari e rotanti per ammirare il panorama a 360 gradi, viaggia a una velocità di 9 metri al secondo, ha piloni di sostegno alti fino a 102 metri, materiali ipertecnologici, forme studiate per resistere al vento, può portare ogni ora 800 persone sul primo tratto e 600 sul secondo.

MET TITI ALL A PROVA Per studiare z Cosa sono le Alpi? z Come vengono suddivise le Alpi italiane? z Cosa sono e dove si trovano le Prealpi? z Cosa e come sono i ghiacciai alpini? z Quali sono le caratteristiche dei fiumi e dei laghi alpini? z Perché l’uomo ha creato i parchi naturali? z Come è riuscito l’uomo ad attraversare le Alpi? z Perché l’uomo ha costruito strade e ferrovie sui valichi o trafori nella montagna?

Geogr afia


All a scoperta degli aspe tti natur ali

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1. Metti in ordine crescente di lunghezza i trafori stradali indicati sulla cartina. Valico del Brennero

SVIZZERA

AUSTRIA Passo di Predil

Passo dello Traforo del Passo del Stelvio Sempione S. Gottardo Traforo del Monte Bianco

SLOVENIA Passo dello Spluga

Traforo del Gran S. Bernardo

Traforo del Frejus

FRANCIA traforo ferroviario

Traforo di Col di Tenda

1

2

valico ferroviario

valico stradale

3

traforo stradale

4

5

NOME TRAFORO LUNGHE Z Z A REGIONE DI APPARTENENZ A

Qui di seguito le lunghezze: traforo di Col di Tenda 3.182 km, traforo del Gran San Bernardo 5.798 km, traforo Frejus 12.870 km, traforo del Monte Bianco 11.611 km, Traforo del Sempione 19.803 km. 2. Dopo aver rilevato sull’Atlante l’altitudine dei monti indicati, completa il grafico.

ALPI OCCIDENTALI

ALPI CENTRALI

M. Coglians

Palla Bianca

M. Bernina

M. Rosa

M. Cervino

M. Bianco

G. Paradiso

Monviso

M. Argentera

5.000 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 m0

ALPI ORIENTALI


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GLI APPENNINI Che cosa vediamo? La catena montuosa degli Appennini rappresenta la “spina dorsale” dell’Italia. Gli Appennini si estendono per ben 1.300 km in lunghezza da nord a sud, dalla Liguria sino alla Sicilia, attraversando ben 14 regioni italiane. TRENTINOALTO ADIGE VALLE D’AOSTA

FRIULI VENEZIA GIULIA

VENETO

LOMBARDIA

PIEMONTE

Cervino M. Rosa C. Ferret

EMILIA-ROMAGNA

P.so del Palla Bianca Brennero Sella di Camporosso Ortles P.so Marmolada Adamello Bernina

LIGURIA MARCHE

TOSCANA

UMBRIA ABRUZZO LAZIO

MOLISE CAMPANIA

PUGLIA BASILICATA

SARDEGNA

Gr. Paradiso CALABRIA

Monviso Colle di Cadibona

SICILIA

M. Cimone

Bocca Trabaria M. Vettore

M. Terminillo

Gran Sasso

M.Velino

Maiella

La Meta

Bocca di Forlì

M. Pollino Gennargentu

Madonie

Etna


All a scoperta degli aspe tti natur ali La lunga catena degli Appennini è stata suddivisa dai geografi in tre parti: z Appennino Settentrionale, con montagne che arrivano fino al mare formate da rocce argillose molto friabili. Sui pendii degli Appennini Settentrionali si possono vedere strani disegni fatti dalla pioggia nel terreno, i calanchi z Appennino Centrale, con le montagne più alte, come il Gran Sasso d’Italia (2.912 m) e La Maiella (2.795 m) z Appennino Meridionale, ricco di verdi foreste. Ci sono anche delle montagne particolari, i vulcani: in Campania il Vesuvio, in Sicilia l’Etna, alto ben 3.340 m e ancora attivo.

Calanchi

Gran Sasso d’Italia

Vesuvio

Le origini degli Appennini Le montagne che compongono gli Appennini sono montagne giovani, ancora “in formazione”. Gli Appennini si sono formati in un tempo successivo rispetto alle alte Alpi. Le rocce che li compongono sono più “morbide” e subiscono maggiormente l’azione erosiva dei venti e delle piogge. Per questo motivo, sugli Appennini non ci sono ghiacciai perenni come sulle Alpi: c’è un solo ghiacciaio, sul Gran Sasso.

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76 Geogr afia

Fiumi e laghi appenninici I fiumi sugli Appennini sono brevi e meno ricchi di acque rispetto a quelli alpini: le piogge sono scarse, non ci sono ghiacciai che li alimentano, la distanza dalla sorgente sui monti alla costa è ridotta e i fiumi devono percorrere poca strada. Un’altra caratteristica dei fiumi dell’Appennino è il variare improvviso della portata d’acqua, cioè della quantità di acqua che scorre nel loro letto. Questo è il fenomeno delle fiumare, corsi d’acqua brevi che alternano periodi in cui l’acqua scorre impetuosa e abbondante a periodi in cui è scarsa.

Il letto di un fiume dell’Appennino Toscano

Per questo motivo, nella zona appenninica sono numerosi gli episodi di alluvioni improvvise. Ci sono solo due fiumi che fanno eccezione: l’Arno, che passa anche dalla città di Firenze, e il Tevere, che attraversa la nostra capitale, Roma. I laghi che troviamo nella zona appenninica sono caratterizzati da forme particolari che ne indicano l’origine: i laghi circolari, come il lago di Bolsena e il lago di Bracciano, sono di origine vulcanica. Il lago più grande è il Trasimeno.

Il Tevere a Roma

Lago di Bracciano


All a scoperta degli aspe tti natur ali

Come interviene l’uomo nell’ambiente appenninico?

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Stelvio Val Grande

Parchi naturali La lunga catena degli Appennini è caratterizzata da una grande varietà di paesaggi, di vegetazione e di fauna. Per salvare e preservare questa varietà e unicità sono stati creati ben 12 Parchi nazionali. Uno dei parchi naturali più grandi è il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dove si difendono specie animali come l’orso bruno marsicano e il lupo. Il parco delle Cinque Terre in Liguria è sorto per proteggere il paesaggio marino.

Dolomiti Bellunesi

Gran Paradiso Appennino Tosco-Emiliano Cinque Terre

Monti Sibillini

Arcipelago Toscano

Gran Sasso e Monti della Laga Maiella Gargano

Asinara

La Maddalena

Abruzzo, Lazio e Molise Circeo

Alta Murgia Vesuvio Appennino Lucano

Golfo di Orosei e del Gennargentu

Val d’Agri Lagonegrese Cilento Vallo di Diano e Alburni

Pollino

Sila

Aspromonte

I borghi e i terremoti L’uomo ha da sempre cercato di sfruttare le alture appenniniche costruendo castelli, borghi e città piene di monumenti che sanno raccontare la storia dei popoli che qui vi hanno abitato. Oggi molti di questi borghi sono visitati dai turisti per ammirare i luoghi e le opere d’arte. Negli ultimi anni, nella zona dell’Appennino Centrale, in diversi borghi e città come L’Aquila, Norcia, Amatrice, si sono verificati molti terremoti di forte intensità che hanno causato danni a persone e a edifici. Questi terremoti sono manifestazione dei movimenti delle masse rocciose che si trovano all’interno della Terra che, scontrandosi, generano delle vibrazioni della crosta terrestre.

Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna

Macerata

Amatrice


78 Geogr afia

MET TITI ALL A PROVA Per studiare z Dove si trova la catena degli Appennini? z Come può essere suddivisa la catena degli Appennini? z Cosa sono i calanchi? z Qual è la cima più alta degli Appennini? z Come sono i fiumi sugli Appennini? z Che cos’è il fenomeno delle fiumare? 1. Osserva la carta, poi scrivi i nomi delle catene montuose e dei monti indicati: Appennino Centrale; Etna; Appennino Meridionale; Gran Sasso; Appennino Settentrionale.


All a scoperta degli aspe tti natur ali

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LE COLLINE Che cosa vediamo? Osservando la cartina fisica d’Italia, possiamo vedere che nel nostro Paese vi sono molte zone collinari, comprese tra le alte montagne, le pianure e le coste. Le colline sono rilievi al di sotto dei 600 m e possono avere origini differenti.

Brianza Serra d’Ivrea Canavese Monferrato

Monti Berici

Colli Euganei

Langhe

Colline del Chianti Colline Metallifere Colline Umbre

Colline delle Marche

Colline del Lazio Colli Albani

Le colline provenienti da antichi ghiacciai, come quelle della Brianza Iglesiente in Lombardia e del Canavese in Piemonte, si trovano nelle vicinanze delle Alpi. Le Colline Lucane, in Basilicata, sono il prodotto dell’azione di pioggia e vento sulle cime delle montagne che si sono così trasformate. Le colline della Toscana, del Lazio e i Colli Euganei, in Veneto, sono esempi di colline nate dai movimenti di antichi vulcani.

Gargano

Murge

Da antichi fondali marini emersi a seguito di movimenti della crosta terreste hanno avuto origine le colline delle Langhe e del Monferrato, in Piemonte, e le Murge, in Puglia.

Come interviene l’uomo nell’ambiente collinare? Gli uomini, da sempre, hanno popolato le alture collinari dando vita a insediamenti e borghi caratteristici e hanno saputo utilizzare il territorio collinare favorendo la coltivazione di viti, ulivi, alberi da frutto. Le colline delle Langhe e del Monferrato in Piemonte, le colline dell’Oltrepò Pavese in Lombardia, i Colli Euganei in Veneto, le colline del Chianti in Toscana, i Colli Albani nel Lazio sono molto famose per la bellezza dei paesaggi, le caratteristiche dei borghi e la prelibatezza dei prodotti della terra. Le colline delle Langhe


80 Geogr afia

LE PIANURE Che cosa vediamo? In Italia le pianure occupano poco più di un quinto del territorio. In passato molte zone di queste pianure erano ricoperte da paludi e acquitrini che in seguito sono stati bonificati, resi cioè coltivabili e abitabili. Oggi le pianure sono intensamente coltivate.

Le origini delle pianure Le pianure italiane si sono formate in modo diverso, milioni di anni fa. Come puoi osservare dalla carta, la pianura italiana più vasta è la Pianura Padana. La Pianura Padana attraversa l’Italia Settentrionale da ovest a est dove si congiunge alla Pianura Veneta.

Pianura Veneta Pianura Padana

Val d’Arno

Lungo le coste della penisola Maremma italiana sono presenti altre piccole pianure di tipo alluvionale, Agro soprattutto nell’Italia Centrale: Romano Tavoliere Agro in Toscana troviamo la Maremma delle Puglie Pianura Pontino Campana e la Val d’Arno, nel Lazio l’Agro Pianura Salentina Romano e l’Agro Pontino, Piana di Metaponto Campidano in Calabria la piana di Sibari, Piana in Basilicata la piana di Metaponto. di Sibari La Pianura Campana, in Campania, e la piana di Catania, in Sicilia, sono di origine vulcanica, cioè si sono formate dai depositi Piana di Catania dei materiali eruttati dai vulcani. Sono pianure molto fertili. Il tavoliere delle Puglie, in Puglia, e la pianura del Campidano, Pianura alluvionale in Sardegna, hanno avuto origine Pianura nata dal sollevamento di terre dal sollevamento dei fondali marini. Pianura vulcanica


All a scoperta degli aspe tti natur ali

La Pianura Padana

La Pianura Padana prende il nome dal fiume Po, Padus in latino. Nel lontano passato, al posto della Pianura Padana c’erano le acque del mar Adriatico; a poco a poco, poi, questo spazio fu riempito da detriti, cioè da ciottoli, sabbia e sassi, portati a valle dal Po e dai suoi affluenti. I primi detriti a essere depositati furono quelli più pesanti che formarono l’alta pianura: trattenendo poco l’acqua, questo terreno si rivelò poco fertile. La bassa pianura, una zona più umida e fertile, si formò dove si depositarono argilla e sabbia, materiali più leggeri. Quando piove, l’acqua che non è trattenuta dal terreno penetra sottoterra e scorre fino a quando può riaffiorare: in quel punto si formano le risorgive o fontanili.

Come interviene l’uomo nell’ambiente di pianura? La Pianura Padana, alle origini, era coperta da ampie zone boscose e da aree paludose, ma nel corso dei secoli il lavoro degli uomini ha profondamente trasformato l’ambiente: i boschi sono stati tagliati per fare posto ai campi coltivati; i terreni paludosi sono stati bonificati; sono stati costruiti canali per portare le acque verso le campagne più lontane dai fiumi. La Pianura Padana è intensamente popolata perché il suolo fertile e ricco

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82 Geogr afia di acque ha permesso lo sviluppo delle attività agricole; inoltre, la possibilità di costruire vie di comunicazione ha favorito i commerci e agevolato lo sviluppo industriale. Anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini, polli e galline è altamente sviluppato, sia con metodi industriali e computerizzati, sia con modalità biologiche.

Curiosità La cascina Un elemento tipico della pianura di un tempo era la cascina. In cascina alloggiavano più famiglie, tutte impegnate nel lavoro dei campi. All’interno della cascina c’era il cortile (o aia) nel quale si svolgevano diverse attività.

MET TITI ALL A PROVA Per studiare z Qual è la pianura più estesa d’Italia? z Come ha avuto origine la Pianura Padana? z Che cos’è un fontanile? z Per quali ragioni la Pianura Padana è intensamente abitata? 1. Colora le zone pianeggianti e scrivi al posto giusto i nomi delle principali pianure.


All a scoperta degli aspe tti natur ali

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MARI, FIUMI, L AGHI Che cosa vediamo? Il territorio italiano è ricco di acque dolci ed è circondato su tre lati dal mare. L’acqua dei fiumi, dei laghi e dei mari è un elemento determinante per la vita e una risorsa fondamentale per le attività dell’uomo.

I mari L’Italia è una penisola circondata per tre lati dal mar Mediterraneo. A seconda delle regioni che bagna, il Mediterraneo assume nomi diversi. Partendo da nord-ovest: z il Mar Ligure bagna le coste della Liguria z il mar Tirreno bagna tutta la costa occidentale e le principali isole z il mare di Sicilia separa la Sicilia dalle coste dell’Africa z il mar Ionio separa l’Italia Meridionale da Albania e Grecia z il mar Adriatico bagna la costa orientale z il mare di Sardegna bagna la costa nord-occidentale della Sardegna.

UNGHERIA

Berna

SVIZZERA

Zagabria

Lubiana

Aosta Milano

Trieste Venezia

Lago di Garda

CROAZIA

Golfo di Venezia

Mantova

Torino

BOSNIA ED ERZEGOVINA

Genova

Cuneo

Bologna Forlì

FRANCIA

Golfo di Genova

Firenze

MAR LIGURE MARE ADRIATICO (FRANCIA)

ROMA

Bari Napoli

MAR TIRRENO Lorem ipsum

Golfo di Taranto

MAR DI SARDEGNA MAR IONIO

Palermo M. Etna 3.350

MARE MEDITERRANEO MARE DI SICILIA

Le coste Lungo le coste italiane, coste alte, rocciose e frastagliate a strapiombo sul mare si alternano a coste basse e sabbiose che formano lunghe spiagge. Accade anche che il mare sposti i detriti depositandoli sul fondale. Forma in questo modo dei cordoni di terra che pian piano emergono dall’acqua e racchiudono una piccola porzione di mare: la laguna. In Italia la laguna più famosa è quella di Venezia, sul mar Adriatico.

Le isole Nei mari italiani sono presenti numerose isole, ossia terre completamente circondate dalle acque. Le più grandi isole sono la Sicilia e la Sardegna. Vi sono altre isole raggruppate a costituire degli arcipelaghi, come l’Arcipelago Toscano, l’Arcipelago Campano e le isole Tremiti. In Sardegna troviamo l’arcipelago della Maddalena. Le isole Eolie e le isole Egadi si trovano invece intorno alla Sicilia.


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Geogr afia

Come interviene l’uomo nell’ambiente marino? Fin dai tempi antichi, il mare è stato una risorsa naturale molto importante e una via di comunicazione fondamentale. Per questo gli uomini si sono stabiliti lungo le coste, tuttora densamente popolate. Il mare è una grande risorsa per l’uomo e ha favorito lo sviluppo di diverse attività lavorative: dalla pesca sono sorte flotte di pescherecci; i cantieri navali si occupano della costruzione di barche e navi; porti mercantili sono stati aperti nelle città di mare più grandi per il trasporto di merci via mare; i porti turistici nelle piccole località marine e la valorizzazione delle bellezze naturali incrementano Porto di Palermo il turismo italiano e straniero. Per proteggere la flora e la fauna marina, in Italia sono state istituite più di 25 aree marine protette, distribuite su tutto il territorio. In questi spazi sono vietate tutte le attività che potrebbero inquinare l’ambiente. Il mare fornisce, fin dall’antichità, un prodotto molto importante per l’uomo: il sale. Per estrarre il sale dall’acqua, vengono scavate grandi vasche vicino alla costa, profonde poche centimetri, nelle quali viene incanalata l’acqua del mare: sono le saline. Quando l’acqua evapora sul fondo delle vasche, rimangono i cristalli di sale che vengono poi raccolti e depurati.

Saline in Sicilia


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I fiumi I fiumi sono corsi d’acqua dolce che nascono da una sorgente e alla fine del loro percorso si gettano in mare in un punto chiamato foce. La carta geografica qui sotto mostra la presenza e la distribuzione dei principali fiumi che scorrono in Italia. Possiamo dire che l’Italia è ricca di fiumi, molti concentrati nella parte settentrionale. I fiumi che scorrono nel Nord Italia nascono dalle Alpi, quelli presenti nell’Italia Centrale e Meridionale nascono dagli Appennini. Una caratteristica comune a tutti i fiumi italiani è la bassa profondità, che non permette la navigazione se non con particolari imbarcazioni. Il Po è il fiume più lungo d’Italia (scorre per ben 652 km!), nasce sul Monviso, nelle Alpi Occidentali. Il Po, prima di sfociare a delta nel mar Adriatico, raccoglie le acque di numerosi affluenti, sia dal lato destro che dal lato sinistro del suo letto. Il delta del Po è un’area protetta dove vivono tante specie di vegetali e animali. Ecco elencati i più lunghi fiumi d’Italia: FIUME

LUNGHEZZ A IN KM

DOVE NASCE

DOVE SFOCIA

PO

652

Monviso

Mar Adriatico

ADIGE

410

Passo di Resia

Mar Adriatico

TE VERE

405

Monte Fumaiolo

Mar Tirreno

ADDA

313

Passo Alpisella

Confluisce nel Po


86 Geogr afia I laghi Il nostro Paese è ricco di laghi. Si possono distinguere: z i laghi situati ai piedi delle Alpi; i più estesi d’Italia sono il lago di Garda, il Lago Maggiore, il lago di Como, il lago d’Iseo z i laghi dell’Italia Centrale, come quelli di Bolsena, di Vico, di Bracciano z i laghi costieri, come quelli di Varano e di Lesina, caratterizzati dalla presenza di acque salate.

Come interviene l’uomo nell’ambiente lacustre? Proprio come i mari, anche i laghi rendono meno rigide le temperature del territorio circostante grazie al calore che l’acqua assorbe d’estate e rilascia d’inverno. Per questo, vicino ai laghi spesso la vegetazione e alcune coltivazioni sono quelle tipicamente mediterranee. L’uomo, in alcune valli, ha modificato il corso dei fiumi con la costruzione di dighe, grandi sbarramenti in cemento armato, che formano i laghi artificiali. Spesso l’acqua accumulata in grande quantità viene utilizzata per la produzione di energia elettrica oppure viene rilasciata per rifornire i corsi d’acqua nei momenti di maggiore siccità. Il più grande lago artificiale italiano si trova in Sardegna.

Diga di Barcis, in provincia di Pordenone


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MET TITI ALL A PROVA Per studiare z Quali tipi di coste puoi trovare in Italia? z Quale prodotto particolare si estrae dal mare? Dove avviene l’estrazione? z Perché sono stati creati i parchi marini? z Qual è il fiume più lungo d’Italia? Dove sfocia? z Perché i fiumi più lunghi scorrono nell’Italia Settentrionale? z In che zona dell’Italia si trovano i maggiori laghi? 1. Se ti è capitato di trascorrere del tempo in una località di mare, sapresti descrivere gli aspetti naturali di quel luogo? Rappresentalo con un disegno.

Ora che conosci i principali aspetti naturali dell’Italia e le loro caratteristiche, puoi iniziare a viaggiare nelle sue Regioni: scoprirai le loro peculiarità, la loro storia, anche aspetti poco noti. Diventa anche tu come quei turisti che trasformano ogni viaggio in un tesoro di meraviglie e di incontri da custodire! Ti proponiamo quattro tappe: la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Lazio e la Sicilia. Buon viaggio!


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Veduta del lago di Como

TURISTA PER UN GIORNO IN… LOMBARDIA Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte […]. La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega […]. Alessandro Manzoni

DOVE SI TROVA? Osservando la cartina qui sopra, è facile riconoscere che la Lombardia si trova proprio al centro dell’Italia Settentrionale, ne rappresenta il cuore. La raffigurazione del territorio della Lombardia indica chiaramente una zona montuosa a nord, un’estesa parte pianeggiante a sud attraversata da numerosi fiumi. Nella parte centrale, una fascia gialla segnala la zona collinare con la presenza di molti laghi. Per queste caratteristiche, la Lombardia è considerata la regione dei tre paesaggi.


Turista per un giorno in… Lombardia

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Alpi

SVIZZERA

Totale in ettari 2.386.285

Reti

che Ortles

Bernina 4049

Sondrio Lago di Lugano

Collina 296.362 (12,4%)

Pianura 1.122.642 (47%)

3554

Alpi Orobie

Lago di Como

Lecco

Como

Lago d’Iseo

Varese Brianza

Bergamo

Monza

Milano

Lago di Garda

Brescia

Veneto

io

Piemonte

Lago di Varese

Adamello

S er

Lago Maggiore

Montagna 967.281 (40,5%)

ige lto Ad ino-A Trent

Distribuzione del territorio

Lodi

Lomellina Po

Pavia

Mantova

Cremona

Po

Oltrepò Pavese

Emilia-Romagna

COSA VEDIAMO? Le montagne Le montagne che incorniciano la zona più settentrionale della Lombardia fanno parte delle Alpi Centrali e segnano il confine tra l’Italia e la Svizzera. Tra queste montagne svettano cime importanti: il Pizzo Bernina che supera i 4.000 m, l’Ortles e il gruppo dell’Adamello, famoso per i suoi ghiacciai. Lungo tutto l’arco delle Alpi Lombarde si trovano famose località sciistiche (Bormio, Livigno, Santa Caterina Valfurva) dove si svolgono spesso gare del campionato mondiale di sci. Pizzo Bernina


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I passi Sulle Alpi Lombarde si aprono numerosi passi o valichi. Il passo dello Spluga permette il passaggio in Svizzera; il suo primo tracciato (via Spluga) fu realizzato addirittura dai Romani alla fine del I secolo a.C. Il passo dello Stelvio, che mette in collegamento la Lombardia con il Trentino-Alto Adige, è il valico automobilistico più alto d’Italia (2.758 m). Il passo dell’Aprica mette in comunicazione due valli, la Valtellina e la val Camonica. Per gli appassionati di ciclismo, i percorsi di questi passi sono sfide molto impegnative e spesso sono tappe del Giro d'Italia, la gara italiana di ciclismo più importante. A sud delle Alpi si trovano le Prealpi. Il nome ci indica la loro posizione: precedono le Alpi. Tra le cime più famose si ricorda il gruppo delle Grigne, ai piedi di Lecco, e il Resegone, che ha un versante rivolto sul lago di Como.

I laghi Ai piedi delle Prealpi si incastonano i grandi laghi di Lombardia, fra i più estesi d’Italia. Per la bellezza dei loro territori e per il clima mite, le cittadine sorte sulle coste dei laghi sono scelte come luoghi di vacanza da molti turisti, soprattutto dei Paesi del Nord Europa. Eccoli in ordine di grandezza: z z z z z

il il il il il

lago di Garda dove, grazie al clima mite, si coltivano viti, ulivi e agrumi Lago Maggiore, che bagna anche il Piemonte e la Svizzera lago di Como, terzo per estensione e primo per profondità lago d’Iseo o Sebino, con Montisola, l’isola lacustre più grande d’Europa lago di Lugano, che occupa per la maggior parte il territorio svizzero.

A questi laghi vanno aggiunti tutti i minori: insieme raggiungono il centinaio. Sirmione, sul lago di Garda


Turista per un giorno in… Lombardia

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La pianura

Campi e cascine nella pianura lombarda

La parte più meridionale della Lombardia è occupata da un’ampia zona pianeggiante: la Pianura Padana. Nei vasti terreni pianeggianti si coltivano granoturco (o mais, ingrediente base per la polenta, piatto tipico lombardo), ortaggi, riso nella zona della Lomellina e foraggio, che viene usato per alimentare i numerosi allevamenti bovini e suini. Aziende agricole sempre più tecnologiche si occupano sia delle coltivazioni, sia degli allevamenti.

I fiumi Cosa rende fertile la Pianura Padana lombarda? La presenza del Po e dei suoi importanti affluenti di sinistra – il Ticino, l’Adda, l’Oglio, il Mincio – garantisce alle campagne una importante portata d’acqua. Ma la grande fertilità della Pianura Padana lombarda è dovuta anche alla fitta rete di canali, fossati, navigli che la attraversano. Nei pressi di questi corsi d’acqua vengono piantati i pioppeti, lunghi filari di alberi (pioppi) allineati. Inoltre il percorso del Po segna il confine meridionale della Lombardia.

Canale d’irrigazione

Un pioppeto


92 Geogr afia

Le colline In Lombardia ci sono alcune zone collinari: la Brianza, dove sono presenti numerose piccole industrie, in particolare i mobilifici; l’Oltrepò Pavese, in provincia di Pavia; la Franciacorta nei pressi di Brescia, dove vengono prodotti vini molto pregiati.

Vigne dell’Oltrepò Pavese

IL LEGAME DELL’UOMO CON IL SUO TERRITORIO Le città Per ognuno di noi, il luogo dove vive, dove ha legami di amicizia, dove lavora, è il più importante anche se è un piccolo centro o non è particolarmente conosciuto. In ogni regione ci sono dei luoghi diventati più importanti per la vita pubblica, per l’amministrazione, per il commercio, per la cultura. Questi centri sono la città capoluogo di regione e le città capoluogo di provincia.

Milano: capoluogo di regione La posizione geografica di Milano, al centro della Pianura Padana, è sicuramente la ragione che nel tempo – e tuttora – ha reso questa città importante per l’economia, il commercio, i servizi, non solo in Lombardia, ma in tutta l’Italia. Milano è una città sempre in trasformazione. Il Duomo, il Castello Sforzesco, il Teatro alla Scala sono monumenti che raccontano la sua storia passata. Nuovi edifici avveniristici, sedi di banche e società, rinnovano il volto di interi quartieri (Porta Nuova, CityLife) e rendono la città sempre più moderna e internazionale. “Milan l’è un grand Milan!” è un’espressione in dialetto che dice bene cosa è diventata Milano grazie all’impegno, alla creatività, alla laboriosità dei suoi abitanti e di chi in essa lavora. Oggi Milano e la Lombardia possono essere considerate ai primi posti tra le città e le regioni europee.

Partendo da Milano, muovendoci da nord-ovest verso est, ecco i rispettivi capoluoghi di provincia: Varese, Como, Monza, Lecco, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi, Pavia.


Turista per un giorno in… Lombardia

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UN PO’ DI STORIA Dal passato al presente: nomi e simboli Parlare di “Storia” vuol dire raccontare la storia degli uomini che nel tempo, anche lontano, hanno lasciato segni della loro presenza in Lombardia, perché lì hanno vissuto. I Camuni vissero durante la Preistoria in Val Camonica, nel nord-est della Lombardia. Da una delle incisioni rupestri lasciate da questo popolo è nato lo stemma ufficiale della Lombardia: la rosa camuna.

Un’incisione rupestre della Val Camonica

Nello stemma la rosa camuna è in argento, a simboleggiare la luce; sullo sfondo, il colore verde rappresenta la Pianura Padana. Sul finire del III secolo a.C. i Romani chiamarono la Pianura Padana Gallia Cisalpina, che significa “al di qua delle Alpi”. Milano (Mediolanum) acquistò sempre più importanza: era al centro della regione e all’incrocio delle più importanti vie di comunicazione, sia terrestri, sia fluviali. Successivamente i Longobardi (dalle lunghe barbe) attraversarono le Alpi Orientali e occuparono la Padania che chiamarono Lombardia.

La rosa camuna

Il simbolo ufficiale della Regione Lombardia


94 Geogr afia Curiosità Leonardo e l’acqua di Lombardia Intorno ai trent’anni, Leonardo da Vinci arrivò a Milano in cerca di fama e fortuna rispondendo all’invito di Ludovico il Moro, duca di Milano, della famiglia degli Sforza. Nel periodo in cui Leonardo rimase in Lombardia, disegnò e produsse un sistema di chiuse dei Navigli. Leonardo era un acuto osservatore di fenomeni naturali, come lo scorrere dell’acqua, di animali, di volti e di corpi umani, che poi descriveva nei disegni aggiungendo dei particolari, delle migliorie: nacquero così le sue invenzioni.

La statua di Leonardo a Milano

Le chiuse della Conca dell’Incoronata a Milano

A Vigevano, un comune confinante con Abbiategrasso, oltre cinquecento anni fa Leonardo progettò e realizzò dapprima la bonifica delle paludi presenti in quel territorio e poi la canalizzazione dell’acqua per l’irrigazione della pianura. A Milano, dove trascorse il periodo più lungo della sua vita, ancora oggi si possono vedere un ponte antico e la chiusa, sprovvista di acqua, con i portoni di legno. Questi sono detti “porte vinciane” perché identici a quelli disegnati da Leonardo.

UNA LEGGENDA LOMBARDA La biscia viscontea A Milano, dove oggi c’è Porta Venezia, c’era un grande bosco abitato da un ferocissimo drago che a pranzo prediligeva mangiare almeno un uomo. Un giorno, Uberto Visconti, signore d’Angera, attraversò quel bosco e sorprese il drago mentre stava divorando le gambe di un bambino nato da poco. Come mai quel bambino si trovasse da solo nel bosco non si sa! Comunque, per il generoso Visconti, vedere il bimbo in pericolo e uccidere il drago fu questione di un minuto. Portò a casa il bambino e il biscione e, in ricordo dell’accaduto, li mise entrambi nel proprio stemma che poi divenne lo stemma di Milano.

Il biscione, simbolo di Milano


Turista per un giorno in… Lombardia

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MET TITI ALL A PROVA Per studiare Utilizza la cartina fisica per rispondere alle domande. z Dove si trova la Lombardia? z Quali sono i fiumi che attraversano z Con quali altre regioni confina? la Pianura Padana? z Perché è considerata la regione z Quali sono i prodotti agricoli dei tre paesaggi? più coltivati? z In cosa si differenziano le Alpi z A cosa serve il foraggio? e le Prealpi? z Qual è il capoluogo z Quali sono le vette più alte? della Lombardia? z In quale parte della Lombardia z Quali sono i capoluoghi si stende la Pianura Padana? di provincia? z Cosa rende fertile la Pianura z Perché Milano è considerata Padana lombarda? una città importante?

1. Numera in ordine di grandezza i laghi lombardi.

Lago Maggiore

Lago di Como

Lago di Garda

Lago d’Iseo

Lago di Lugano

2. Associa a ogni numero il corrispondente nome di provincia.

7 6 3

8

4

9

5 2 10 1

11

12

3. Ogni città o paese ha uno stemma, una bandiera, un gonfalone. La tua città che stemma ha? Cosa vi è rappresentato? Da quante persone è abitata? Come si chiama il sindaco che la guida? Che cosa racconteresti della tua città a un amico per invogliarlo a visitarla? Osserva lo stemma della tua squadra preferita e fatti spiegare il significato dei simboli rappresentati.


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Veduta di Bologna

TURISTA PER UN GIORNO IN… EMILIA-ROMAGNA Ecco il paese, ecco il piccolo mondo di un mondo piccolo piantato in qualche parte dell’Italia del Nord. Là in quella fetta di terra grassa e piatta che sta tra il fiume e il monte, fra il Po e l’Appennino. Nebbia densa e gelata l’opprime d’inverno, d’estate un sole spietato picchia martellate furibonde sui cervelli della gente. Giovannino Guareschi

DOVE SI TROVA? Osservando la cartina qui sopra, puoi individuare l’Emilia-Romagna tra le regioni dell’Italia Settentrionale. Ha una forma triangolare ed è una delle regioni più vaste d’Italia. L’Emilia-Romagna si estende a sud del Po, che ne delimita a nord il suo confine naturale; è lambita dal mar Adriatico a est ed è segnata dai rilievi appenninici a sud e a ovest. La raffigurazione del suo territorio indica la presenza di una vasta zona pianeggiante che si estende a sud del Po e che appartiene alla Pianura Padana. Andando verso sud, la fascia gialla segnala il territorio collinare formato da dorsali parallele tra loro come i denti di un pettine. La restante porzione di territorio è occupata dall’Appennino Ligure e dall’Appennino Tosco-Emiliano che si estendono da nord-ovest verso sud-est.


Turista per un giorno in… Emilia-Romagna

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Distribuzione del territorio Totale in ettari 2.212.309

Piacenza Ferrara

Po

Parma Reggio Emilia

MAR ADRIATICO

Valle di Comacchio

Modena

Ravenna

Bologna Forlì

Cesena

Montagna 556.044 (25,1%)

Collina 599.301 (27,1%)

Pianura 1.056.964 (47,8%)

CHE COSA VEDIAMO? La pianura La Pianura Padana occupa metà del territorio della regione, è attraversata da numerosi fiumi, tra cui il Po, e si distingue in due zone: la bassa e l’alta pianura. La bassa pianura si estende più vicina al Po ed è particolarmente fertile; l’alta pianura è situata ai piedi degli Appennini. La vasta zona pianeggiante è ben irrigata grazie alla presenza di numerosi fiumi. L’EmiliaRomagna è quindi ricca di coltivazioni; ciò la rende una delle regioni più prosperose d’Italia. La fiorente agricoltura di ortaggi, mais, frutta, frumento e viti è favorita da più fattori: il clima favorevole, l’utilizzo di tecniche e mezzi meccanici moderni, l’organizzazione delle aziende agricole in cooperative e lo stretto rapporto con le industrie di trasformazione dei raccolti. Altrettanto importante e diffuso è l’allevamento bovino e suino. I prodotti agricoli e dell’allevamento vengono trasformati e utilizzati dall’industria alimentare per produrre marchi famosi e d’eccellenza in tutto il mondo: il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, la mortadella di Bologna, lo zampone di Modena. La cucina dell’Emilia-Romagna, infatti, è considerata una delle più gustose d’Italia. Non possiamo dimenticare le famose industrie meccaniche e automobilistiche come la Ferrari a Maranello, la Ducati e la Lamborghini vicino a Bologna e la Maserati a Modena.

M. Falterona 1654

M. Fumaiolo 1407

Cervia Cesenatico Rimini Cattolica


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I fiumi Sono numerosi i corsi d’acqua che irrigano la regione; molti di essi non si gettano direttamente nel mare, ma sono affluenti di altri fiumi. Il Po e il Reno sono quelli più importanti, che sfociano nel mar Adriatico; nel Po, il fiume più lungo della penisola, si immettono gli affluenti di destra: i maggiori sono il Secchia e il Panaro. I fiumi, in genere, non hanno un corso costante e regolare tutto l’anno, ma hanno un carattere torrentizio: alternano periodi di piena ad altri di secca.

Il fiume Po

La costa L’Emilia-Romagna è bagnata a est dal mar Adriatico. La costa è bassa e uniforme, con spiagge ampie e sabbiose. La riviera romagnola, che va da Milano Marittima a Cattolica, è una delle mete turistiche più frequentate per le vacanze: per numerosi chilometri, la spiaggia è un susseguirsi di impianti balneari, di attrezzature per il riposo, lo sport, il divertimento. Tutto questo favorisce lo sviluppo del turismo balneare. La mancanza di golfi non ha consentito la costruzione di porti, ma l’uomo ha realizzato diversi porti-canale: il più importante è quello di Ravenna. Molto praticata è l’attività della pesca, in particolare di sarde, alici e sgombri. Nella zona lagunare delle Valli di Comacchio, invece, vengono allevate le anguille.

Le montagne I rilievi ― montagne e colline ― occupano complessivamente circa metà del territorio dell’Emilia-Romagna e appartengono all’Appennino Ligure, per un breve tratto, e all’Appennino Tosco-Emiliano. I profili delle montagne sono piuttosto bassi e arrotondati, e i versanti sono spesso soggetti a frane. Tra le cime vale la pena ricordare il monte Fumaiolo, da cui nasce il Tevere, e il Falterona, dove si trovano le sorgenti dell’Arno.

La spiaggia di Rimini

Allevamento di anguille a Comacchio

Monte Falterona, nell'Appennino Tosco-Emiliano


Turista per un giorno in… Emilia-Romagna

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Le colline Le montagne dell’Appennino scendono gradualmente verso la vasta pianura formando una lunga fascia collinare con terreni argillosi e franosi. Si può ammirare un paesaggio particolare, i calanchi: l’acqua è stata un abile architetto scavando solchi profondi nel terreno. La presenza del mare, dell’Appennino e della pianura rende il clima abbastanza variabile: l’umidità provoca frequenti piogge e temperature basse in inverno. Durante l’estate l’aria è afosa e le temperature alte.

Calanchi dell’Appennino

IL LEGAME DELL’UOMO CON IL SUO TERRITORIO Le città

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Partendo da nord-ovest e muovendoci verso sud-est, incontreremo gli altri capoluoghi di provincia: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.

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Bologna: capoluogo di regione Bologna è in una posizione privilegiata, al centro di importanti vie di comunicazione che collegano il Nord e il Sud dell’Italia. Sorge al centro della Pianura Padana ed è attraversata dall’antica via Emilia. Il centro storico, ancor oggi, conserva il suo aspetto medievale. Nella piazza principale domina l’imponente chiesa di San Petronio, dalla quale si dipartono a raggera le vie principali, fiancheggiate dai lunghi portici (ben 38 km!). Bologna è chiamata “la grassa” per il gusto della sua cucina e “la dotta” per la presenza della prestigiosa università fondata nel 1088, la più antica d’Europa.

Bologna

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100 Geogr afia

UN PO’ DI STORIA Dal passato al presente: nomi e simboli Bologna, fondata dagli Etruschi con il nome di Felsina, in seguito all’occupazione dei Galli Boi cambiò nome in Bologna, “città dei Boi”. Nel III a.C, quando l’espansione di Roma arrivò anche in Emilia-Romagna, i Romani fondarono importanti colonie, fra cui Parma, Modena, Ravenna, Rimini e Piacenza, e costruirono grandi opere pubbliche. Il console romano Marco Emilio Lepido nel 187 a.C. aprì la via Emilia che univa Rimini a Piacenza. Molti secoli dopo iniziò un nuovo periodo di grande splendore per Bologna e per altre città di questa regione. Lo stemma adottato dalla regione rappresenta due tratti essenziali della storia del territorio: la linea ondulata sta a indicare il fiume Po, quella obliqua la via Emilia.

Curiosità Il Parmigiano Reggiano: un’eccellenza dell’Emilia-Romagna Il Parmigiano Reggiano, formaggio stagionato tipico dell’Emilia-Romagna, è sempre stato nella storia un'espressione di questa regione e dell’Italia nel mondo. Le sue origini risalgono al Medioevo. Le intense attività agricole e la bonifica dei terreni della pianura di Parma e Reggio Emilia fatte dai monaci Benedettini e Cistercensi portarono alla nascita delle grancie, aziende agricole dove si iniziò a sviluppare l’allevamento di vacche utili ai lavori agricoli e alla produzione di latte. I monaci furono i primi produttori di Parmigiano Reggiano, spinti dalla ricerca di un formaggio che avesse una caratteristica su tutte: quella di durare nel tempo. Ottennero questo risultato asciugando la pasta e aumentando le dimensioni delle forme, consentendo così al formaggio di conservarsi. In questo modo poterono trasportarlo anche lontano dalla zona di produzione. Questa caratteristica è stata la fortuna del Parmigiano Reggiano, che ha potuto viaggiare lungo i secoli, in tutto il mondo, diventando espressione autentica del Made in Italy alimentare.


Turista per un giorno in… Emilia-Romagna

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IL PRESEPE GALLEGGIANTE DI CESENATICO Dal 1986, nel periodo di Natale, le barche del Museo della Marineria diventano il palcoscenico del presepe galleggiante nel porto canale leonardesco. La prima statua scolpita è stata quella di San Giacomo, patrono di Cesenatico, a cui nel corso degli anni se ne sono aggiunte molte altre. Non si tratta solo di statue tradizionali, ma di scorci ispirati alla vita della gente comune di un borgo di pescatori. Insieme alla Sacra Famiglia e ai pastori, si può vedere chi salpa o chi rammenda le reti, chi conduce le imbarcazioni o chi vende il pesce.

MET TITI ALL A PROVA

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Per studiare 2 Utilizza la cartina fisica per rispondere alle domande. z Dove si trova l’Emilia-Romagna? z Con quali altre regioni confina? z Da quale mare è bagnata? z Quali sono i paesaggi prevalenti? z Quali sono le caratteristiche fisiche della zona occupata dalla pianura? z In quale parte dell’Emilia-Romagna si estende la Pianura Padana? z Quali sono i fiumi principali? z Come sono le coste? z Quali caratteristiche hanno le catene montuose? z Quali fattori favoriscono lo sviluppo dell’agricoltura in Emilia-Romagna? z Quali sono le industrie più diffuse nella regione? z Quali sono i prodotti d’eccellenza dell’Emilia-Romagna? z Qual è il capoluogo dell’Emilia-Romagna? z Quali sono i capoluoghi di provincia? z Perché Bologna è detta “la grassa” e “la dotta”?

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1. Associa a ogni numero il corrispondente nome di provincia.


102 Geogr afia

Veduta di Roma

TURISTA PER UN GIORNO IN… LAZIO Roma nostra vedrai. La vedrai da’ suoi colli: dal Quirinale fulgido al Gianicolo, da l’Aventino al Pincio più fulgida ancor ne l’estremo vespero, miracol sommo, irraggiare i cieli… Nulla è più grande e sacro. Ha in sé la luce d’un astro. Non i suoi cieli irraggia soli, ma il mondo, Roma. Gabriele D’Annunzio

DOVE SI TROVA? Dall’Emilia-Romagna il nostro viaggio prosegue fino ad arrivare nel Lazio, regione dell’Italia Centrale. Il Lazio, con quasi 6 milioni di abitanti, è la seconda regione più popolosa d'Italia, dopo la Lombardia, e ospita Roma, la capitale d’Italia. Al suo interno è presente il piccolo stato della Città del Vaticano.

COSA VEDIAMO? Il Lazio è una regione dal territorio molto vario che si estende dagli Appennini al mar Tirreno e che può essere distinto in tre fasce parallele al mare: una pianeggiante costiera, una collinare, una montana interna costituita dagli Appennini.


Turista per un giorno in… L a zio

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Distribuzione del territorio Totale in ettari 1.720.768

Monti Volsini

M. Gorzano 2458

Lago di Bolsena

M. Terminillo 2213

Viterbo

Rieti

Monti Cimini Lago di Vico Monti Sabatini Civitavecchia Cerveteri

M

on ti

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Lago di Bracciano Guidonia

CITTÀ DEL VATICANO

Ostia

Montagna 449.174 (26,1%)

Collina 929.116 (54,0%)

Pianura 342.478 (19,9%)

Roma

Colli Albani

Agro Ro

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Anzio

Monti Lepini

Le Mainarde

Frosinone

Latina Sabaudia

MAR TIRRENO

Terracina M. Circeo 541

Gaeta

Arcipelago di Ponza

La pianura e la costa Nel suo primo tratto a nord, la Maremma, la costa è piatta e uniforme; qui si trova il porto di Civitavecchia. Oggi campi e brevi zone di boschi occupano lo spazio dove un tempo c’erano paludi e acquitrini. Scendendo verso sud, la costa si apre in un’ampia insenatura incorniciata da pinete e spiagge; nelle vicinanze di Ostia, le acque del Tevere entrano nel mare. Il tratto lineare e pianeggiante che segue, la piana dell’Agro Romano, termina con il piccolo promontorio di Anzio; poi si presenta la verdeggiante piana dell’Agro Pontino. Nell’ultimo tratto di costa si spalanca il golfo di Gaeta. La lunga fascia pianeggiante ha favorito lo sviluppo dell’agricoltura; i campi sono coltivati a frumento, avena e granturco. Lungo la costa si trovano piccoli laghi, come il lago di Sabaudia, il primo e il più grande di una serie di quattro laghi costieri del Parco nazionale del Circeo, tutti salmastri e a ridosso del mare. Proprio davanti a Gaeta si trova l’arcipelago di Ponza, composto da sei piccole isole di origine vulcanica.

Golfo di Gaeta

Parco nazionale del Circeo


104 Geogr afia

Le colline Muoviamoci sempre da nord. La fascia centrale, quella collinare, occupa la metà del territorio laziale; vi troviamo tre gruppi di alture, ciascuno dei quali ha un lago di origine vulcanica: il lago di Bolsena sui Volsini, il lago di Vico sui Cimini e il lago di Bracciano sui Sabatini. In questa zona, il Tevere, re dei fiumi laziali, si snoda con un percorso Lago di Bolsena tortuosissimo e si avvia verso Roma. Per la posizione geografica e le favorevoli condizioni del clima, in questo territorio si producono buonissimi vini e frutta di ogni tipo. Lungo i dolci pendii collinari è facile incontrare greggi di ovini al pascolo; dal loro latte viene prodotto un tipico formaggio, il pecorino romano. Gli abitanti del Lazio, ma non solo, sono soliti recarsi nelle vicine località termali di Viterbo, Fiuggi (famosa per l’acqua minerale) e Tivoli.

Le montagne I rilievi appenninici più importanti si trovano sui Monti Sabini e sui Monti Reatini, tra l’Umbria e l’Abruzzo. Tra questi monti si snoda il corso del fiume Velino, affluente del Nera. Gli Appennini proseguono con monti calcarei che superano i 2.000 metri. Nel Lazio meridionale si alzano altri gruppi montuosi paralleli all’Appennino. Tra queste alture e i Colli Albani si stende la valle della Ciociaria dove scorrono i fiumi che sfociano nel Tirreno, vicino al confine con la Campania.

IL LEGAME DELL’UOMO CON IL SUO TERRITORIO Le città

Il Lazio è suddiviso nelle quattro provincie di Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina e nella città metropolitana di Roma Capitale. Questa suddivisione è ripresa nel simbolo della regione. Lo stemma della regione Lazio è costituito da un ottagono bordato in oro in cui sono inseriti, al centro, lo stemma

Viterbo

Rieti

Roma Frosinone Latina


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della provincia di Roma e, a raggiera, gli stemmi delle province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo legati tra di loro da un nastro tricolore. Curiosamente, il simbolo della squadra di calcio S.S. Lazio è l’aquila, scelta in quanto emblema di potenza, vittoria e prosperità, oltre che simbolo delle legioni romane. L’aquila, ripresa dall’associazione calcistica laziale, è presente anche nello stemma della provincia romana.

Roma: capoluogo di regione Roma è la più vasta e popolosa città d’Italia. Si estende sulle rive del Tevere, parte in pianura e parte su una serie di colline (i famosi sette colli), a circa 20 chilometri dal mare, ed è una meravigliosa metropoli moderna immersa nel passato. Nessuna città più di Roma ha avuto tanta importanza nella storia del mondo. Roma fu capitale dell’Impero romano che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell’Europa. I resti dell’antichità si trovano in tutta la capitale: dal Colosseo ai Fori imperiali, dal Pantheon al Circo Massimo. Il suo centro storico è un tesoro storico, artistico e culturale per tutti gli uomini. Infatti è considerato “Patrimonio dell’umanità”. La Lupa capitolina, simbolo della città di Roma, è legata alla tradizione e alla mitologia romana secondo la quale il fondatore di Roma, Romolo, sarebbe stato allattato, insieme al gemello Remo, proprio da questo animale. La lupa, raffigurata mentre allatta i due gemelli, si ritrova anche nello stemma dell’associazione sportiva Roma. Roma è la capitale della Repubblica Italiana. Qui hanno sede il Quirinale, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica, Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati, Palazzo Madama, dove si riuniscono tutti i Senatori della Repubblica e tutti i Ministeri che si occupano dell’organizzazione e amministrazione del popolo italiano.

Stemma della regione Lazio

Stemma della provincia di Roma

Il Colosseo

Bandiera dell’AS Roma


106 Geogr afia Roma è anche il centro della cristianità perché ospita all'interno del suo territorio la città stato del Vaticano, sede del papato, il più piccolo stato indipendente del mondo. Roma è “capitale economica” del Lazio. Grazie alla presenza costante di un numero altissimo di visitatori attratti dalle sue ricchezze artistiche, Roma alimenta la principale industria del Lazio, quella turistica. Alle porte di Roma, inoltre, c’è Cinecittà, una cittadella dedita alla produzione cinematografica: anche questa è una importante risorsa di lavoro.

Curiosità Il fiume più illustre del mondo Sappiamo che il Tevere scorre solo nel suo ultimo tratto in territorio laziale. E se ne seguissimo l’intero percorso dalla sorgente alla foce? Il fiume più illustre del mondo sgorga a 1.268 m d’altitudine, poco sotto la vetta del monte Fumaiolo. Siamo in Romagna; infatti il monte Fumaiolo appartiene alla provincia di Forlì. È un monte dalle linee assai dolci, costellato di boschi e di radure come un grande parco. Il fiume prosegue in Toscana, percorre tutta l’Umbria e giunge nel Lazio. Nel 1954, sul monte Fumaiolo fu costruita una strada per arrivare alla sorgente del Tevere, prima raggiungibile solo a piedi. Da alcuni massi sgorga il freschissimo rivo. Qui è stata posta una stele di pietra bianca. Sulla stele, sormontata da un’aquila di bronzo, vi è scritto: “Qui nasce il fiume sacro ai destini di Roma”.

Piazza San Pietro in Vaticano

Il ponte Flaminio sul fiume Tevere a Roma

Il monumento alla sorgente del Tevere sul monte Fumaiolo


Turista per un giorno in… L a zio

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MET TITI ALL A PROVA Per studiare z Dove si trova il Lazio? z Con quali altre regioni confina? z Quali sono le pianure laziali? z Quali laghi fanno parte della fascia collinare? z Qual è il fiume più importante che scorre nel Lazio z z z z z z

Per quali prodotti alimentari sono famose le colline laziali? Qual è il capoluogo del Lazio? Quali sono i capoluoghi di provincia? Perché Roma è considerata una città importante? Perché Roma è definita il centro della cristianità? Quali sono le attività economiche principali?

1. Associa a ogni numero il corrispondente nome di provincia.

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L’isola di Ortigia, la zona più antica della città di Siracusa

TURISTA PER UN GIORNO IN… SICILIA Diggià la Sicilia sorgeva come una nuvola in fondo all’orizzonte. Poi l’Etna si accese tutt’a un tratto d’oro e di rubini, e la costa bianchiccia si squarciò qua e là in seni e promontorii oscuri. Giovanni Verga

DOVE SI TROVA? La Sicilia si trova quasi esattamente al centro del mar Mediterraneo, nella parte più meridionale dell’Italia; essendo un’isola, la più grande del mar Mediterraneo, fa parte dell’Italia insulare. La Sicilia è la regione italiana con il territorio più esteso.

COSA VEDIAMO? Osservando la cartina fisica, vediamo che la Sicilia è bagnata a nord dal mar Tirreno, a est dal mar Ionio, ed è separata dalla penisola italiana dallo stretto di Messina, a sud e a ovest dal mar Mediterraneo (o, vista la posizione, mare di Sicilia). Fanno parte della Sicilia gruppi di isole più piccole: a nord-est le isole Eolie (da Eolo, dio dei venti), a nord-ovest le isole Egadi, a sud-ovest le isole Pelagie e Pantelleria.


Turista per un giorno in… Sicilia

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Distribuzione del territorio

Stromboli

Totale in ettari 2.570.282

ISOLE EOLIE O LIPARI

Ustica

Pianura 363.985 (14,2%)

Alicudi

MAR TIRRENO

Filicudi

Salina Lipari

Milazzo Capo San Vito

ISOLE EGADI

e di ar lfo llam Go aste C

Erice

Palermo Golfo di Termini Termini Imerese

Trapani

Castelvetrano Sciacca

Taormina

M. Etna 3326

Le Madonie

Enna Caltanisetta Monti Erei

dei Agrigento Valle Templi

Pantelleria

Collina 1.577.661 (61,4%)

Linosa

ISOLE PELAGIE Lampione Lampedusa

Messina

M. Pellegrino

Acireale

Marsala

Montagna 628.636 (24,4%)

Punta del Faro

Vulcano

MARE DI SICILIA

Catania Piana di Catania

Golfo di Catania

Lentini Gela Golfo di Gela

Monti Iblei

Siracusa

Ragusa Modica Pozzallo Capo Passero

L’isola di Lampedusa è il suolo italiano più vicino all’Africa. Come ben vedi, il territorio della Sicilia è occupato in gran parte da colline; le montagne seguono internamente il perimetro dell’isola, mentre le strette zone pianeggianti si trovano lungo le coste. Iniziamo a conoscere più da vicino gli aspetti naturali di questa regione che, per le sue bellezze, è anche chiamata “giardino del Mediterraneo”.

Le montagne A nord, le montagne della Sicilia sono la continuazione della catena degli Appennini. I monti Nebrodi e il gruppo delle Madonie, nella parte più orientale e con le cime più elevate, hanno grandi boschi. Ma il monte più alto, più importante e affascinante è l’Etna, il più grande vulcano d’Europa, tuttora attivo. Le costanti eruzioni rappresentano per gli abitanti della Sicilia, in particolare per le popolazioni che abitano sui fianchi del vulcano, una continua emergenza.

L’Etna


110 Geogr afia Oggi la pericolosità di improvvise eruzioni è molto contenuta, perché l’attività vulcanica è costantemente monitorata. L’Etna non è l’unico vulcano della Sicilia: i vulcani minori Vulcano e Stromboli (molto attivo) fanno parte delle Eolie. Al centro della Sicilia, sui monti Erei, ci sono numerose miniere dalle quali in passato si estraeva lo zolfo. I siciliani, nel tempo, a causa della struttura del territorio della loro isola, hanno dovuto affrontare diversi terremoti che hanno distrutto città e paesi. A mano a mano che ci si avvicina alla costa, si incontrano le colline ricoperte da coltivazioni di ulivi, viti e mandorli che producono grande abbondanza di frutti.

I fiumi e i laghi I corsi d’acqua della Sicilia non sono numerosi e, più che fiumi, possono essere considerati torrenti: hanno corsi brevi e la loro portata d’acqua è spesso scarsa, legata esclusivamente alle piogge. Il Simeto garantisce l’acqua alla piana di Catania, una delle zone più fertili della Sicilia. Il Salso scende fino al mare di Sicilia, attraversando l'isola da nord a sud. La Sicilia è praticamente priva di importanti laghi naturali. Nelle zone montane gli uomini hanno costruito molti bacini artificiali. Lungo le coste si incontrano con una certa frequenza stagni salmastri, detti pantani o bivieri; oggi molti di questi stagni sono stati bonificati per consentire agli uomini di coltivare le poche aree pianeggianti. Il fiume Alcantara, a Castiglione di Sicilia


Turista per un giorno in… Sicilia

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La pianura Le zone pianeggianti, non molto estese, seguono il perimetro della costa dell’isola, ma ci sono delle eccezioni: la Conca d’Oro, intorno a Palermo, la piana di Catania e la piana di Gela. In queste pianure gli abitanti si occupano in prevalenza di agricoltura; coltivano olive, ortaggi, frutta, fiori, mandorle, uva e soprattutto agrumi: la Sicilia fornisce oltre la metà del raccolto nazionale di questi frutti. Pachino, una piccola località nella parte meridionale dell’isola, è nota per la produzione dei piccoli e prelibati pomodori ciliegini. Dalla ricca produzione di ortaggi e frutta si è sviluppata anche l’attività industriale della loro trasformazione e conservazione.

Campi nella piana di Catania

Le coste e il mare La Sicilia presenta coste basse e sabbiose alternate a coste alte e rocciose; nel loro insieme coprono la lunghezza superiore ai 1.000 km. La forma della Sicilia è triangolare – da questa caratteristica è nato l’antico nome di Trinacria – e ai tre vertici corrispondono tre promontori (i capi) che delimitano il perimetro dell’isola: Capo Lilibeo, all’estrema punta occidentale; Capo Peloro (detto anche punta del Faro), all’estremità nord-orientale e punto d’incontro tra mar Ionio e Tirreno; Capo Passero, alla punta sud-est della Sicilia. Il mare è risorsa naturale fondamentale. Molti turisti arrivano in Sicilia da ogni parte del mondo per la trasparenza delle acque e la bellezza dei fondali marini. La pesca è una delle attività più sviluppate: tipiche sono la pesca del

La costa vicino a Taormina

Scopello


112 Geogr afia tonno nella zona di Trapani e del pesce spada nel mare di Messina. I numerosi pescatori di queste zone si sono organizzati con flotte di pescherecci attrezzati. La presenza lungo le coste di numerosi porti favorisce il commercio marittimo. Legati sia al mare, sia alle montagne, sono sorti diversi parchi naturali. Nel Parco regionale dell’Etna vive la maestosa e rarissima aquila reale.

IL LEGAME DELL’UOMO CON IL SUO TERRITORIO Le città

Ogni città o borgo della Sicilia nasconde i segni della presenza dei diversi popoli che lì hanno vissuto. Monreale, Taormina, Cefalù, Noto, Caltagirone, Erice e altri ancora rappresentano un tesoro da scoprire. Le bellezze archeologiche, naturali e storico-artistiche di tutta la Sicilia richiamano moltissimi turisti dall’Italia e dal mondo. I siciliani hanno saputo valorizzare alcune loro antichissime tradizioni, come quella della ceramica di Caltagirone. Il commercio dei loro manufatti è fonte di ricchezza. Partendo dalla provincia di Palermo, le città capoluogo di provincia sono, in senso orario da est a ovest: Messina, Enna, Catania, Siracusa, Ragusa, Caltanisetta, Agrigento, Trapani.

Palermo: capoluogo di regione Palermo fu fondata dai Fenici che la chiamarono Zyz, che significa “fiore”; il suo nome attuale deriva da quello greco Panormos, cioè “porto”. È la maggiore città della Sicilia, sede del governo autonomo regionale e porto principale dell’isola.

Lavorazione delle ceramiche di Caltagirone


Turista per un giorno in… Sicilia

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UN PO’ DI STORIA Dal passato al presente: nomi e simboli Sin dalle origini, la storia della Sicilia è legata a popoli arrivati dal mare. I Fenici erano esperti naviganti e abili commercianti; arrivando in Sicilia, fondarono città e utilizzarono i golfi naturali come porti. Con i Greci la Sicilia conobbe grande splendore. Furono i primi a chiamare l’isola Trinacria. Nella zona orientale dell’isola, i Greci diedero origine a Siracusa, la più importante città durante la loro presenza. Successivamente, i Romani divennero padroni della Sicilia: per gli abbondanti raccolti di grano, l’isola era considerata “il granaio” dell’Impero romano. Ancora oggi la Sicilia rappresenta l’approdo più vicino per chi fugge dalle coste africane in cerca di sicurezza e lavoro. La bandiera della Sicilia ha come simboli la Trinacria e il gorgòneion. La Trinacria rappresenta un essere con tre gambe, il gorgòneion la testa della Medusa, un essere mitologico. Nello stemma si vedono anche delle spighe di grano: vennero aggiunte dai Romani che consideravano la Sicilia il granaio di Roma. La bandiera della Sicilia

Antico teatro greco di Taormina


114 Geogr afia

MET TITI ALL A PROVA Per studiare Osserva la cartina fisica della Sicilia per rispondere alle domande. z Dove si trova la Sicilia? z Quali sono i suoi confini? z Quali sono le sue caratteristiche naturali? z Cosa sai dire dell’Etna? z Quali sono i prodotti agricoli più diffusi? z Quali sono le caratteristiche delle coste? z Perché il mare rappresenta una risorsa naturale importante? 1. Associa a ogni numero il corrispondente nome di provincia.

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L avoro al PC

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Lavoro al PC Prepariamo una tabella per studiare Segui questi passaggi per fare una tabella. 1. Apri un foglio di Word 1. 2. Dal menù Inserisci, seleziona Tabella. Seleziona i quadratini per specificare il numero di colonne e righe della tabella. Ad esempio, se vuoi fare una tabella con 4 colonne e 5 righe, devi selezionare 4 quadretti in orizzontale e 5 quadretti in verticale. Se invece la tabella è più grande, utilizza il comando Inserisci tabella.

2

1 Le indicazioni qui riportate si riferiscono all’uso di Microsoft Office 2016.


116 Geogr afia 3. Riempi la tabella con le informazioni che servono, come nell’esempio qui sotto. Completa il dato mancante. REGIONE

MONTAGNE

LAGHI

FIUMI

Lombardia

Bernina (4.050 m)

Lago d’Iseo

Adda (313 km)

Emilia-Romagna

Falterona (1.654 m)

Lazio

Gorzano (2.458 m)

Lago di Bolsena

Tevere (405 km)

Sicilia

Pizzo Carbonara (1.979 m)

Lago di Pergusa

Imera (144 km)

Po (652 km)


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