SCIENZE
INCONTRARE IL MONDO DELLA NATURA
osservare, sperimentare e confrontare per indagare la realtà e descriverla con le parole della scienza
MONDO ACQUA
L’acqua intorno a noi si può presentare in tre diversi stati di aggregazione: stato solido, stato liquido e stato gassoso. Sappiamo già che l’acqua può passare da uno stato all’altro. n ello schema sono rappresentati gli stati di aggregazione dell’acqua: acqua allo stato gassoso o vapore acqueo , acqua allo stato liquido o acqua liquida , acqua allo stato solido o ghiaccio.
sublimazione
evaporazione condensazione
solidificazione
sublimazione
c osa succede se mescoliamo all’acqua altri liquidi o solidi? c osa succede se immergiamo un corpo nell’acqua? fusione
A ogni passaggio di stato è associato il nome corretto: fusione dallo stato solido a quello liquido , solidificazione dallo stato liquido a quello solido, evaporazione dallo stato liquido a quello gassoso, condensazione dallo stato gassoso a quello liquido, sublimazione dallo stato solido a quello gassoso e viceversa da gassoso a solido.
Vogliamo scoprire meglio l’acqua allo stato liquido. L’acqua allo stato liquido ha altre caratteristiche che possiamo scoprire con i nostri sensi?
Che cosa scopriamo con i nostri sensi sull’acqua liquida?
ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io SP e R i M en TAR e , o SS e RVAR e , de S c R i V e R e
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: un bicchiere trasparente colorato; 3 bacinelle trasparenti contenenti acqua di rubinetto; aceto; inchiostro (o colorante alimentare); succo di limone; un cucchiaio; bacchette per mescolare; un contagocce.
Come procediamo
Osserviamo l’acqua nelle bacinelle mettendo in azione tutti i sensi: tocchiamola , annusiamola , assaggiamola . Attenzione all’igiene. Riempiamo di acqua il bicchiere colorato e osserviamo il colore dell’acqua dall’alto e attraverso le pareti del bicchiere. u tilizzando il contagocce, facciamo cadere nelle bacinelle qualche grossa goccia di diverse sostanze e mescoliamo n ella bacinella 1 facciamo cadere gocce di inchiostro. n ella bacinella 2 facciamo cadere gocce di aceto. n ella bacinella 3 assaggiamo l’acqua con il cucchiaio, aggiungiamo il succo e riassaggiamo.
Registriamo le osservazioni e le sensazioni in una tabella di questo tipo.
V i STA
TATT o o LFATT o
udi T o
G u ST o
Rappresentiamo sul quaderno le azioni compiute, descriviamo ciò che è accaduto a parole, con disegni o fotografie.
L’acqua non ha un colore proprio, è trasparente . Acquista il colore del recipiente in cui è contenuta se è pura. Se in essa versiamo liquidi colorati, acquista il loro colore (per esempio il colore dell’inchiostro).
L’acqua è inodore e insapore . Se in essa versiamo sostanze dall’odore o dal sapore particolari, acquista l’odore e il sapore di queste sostanze.
Che forma ha l’acqua?
ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io SP e R i M en TAR e , con FR on TAR e , de S c R i V e R e
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: tre recipienti trasparenti di dimensione e forma diversa; una brocca graduata; acqua colorata con un colorante alimentare.
Come procediamo
Versiamo nei tre recipienti trasparenti la stessa quantità d’acqua, misurata con la brocca graduata.
c on un pennarello indelebile segniamo su ciascun recipiente il livello dell’acqua.
Allineiamo i tre recipienti uno vicino all’altro sul piano del banco. c on un righello disposto verticalmente misuriamo il livello dell’acqua in ogni recipiente e riportiamo il valore in una tabella di questo tipo.
R eci P ien T e ALT o LARG o e BASS o no RMAL e L i V e LL o A cqu A
Descriviamo sul quaderno quello che abbiamo realizzato e osservato; illustriamo lo scritto con disegni o fotografie.
i laghi, visti dall’aereo, mostrano che l’acqua prende la forma dei bacini riempiti.
L’acqua liquida non ha una forma definita: si dice che non ha forma propria . L’acqua, come tutte le sostanze allo stato liquido, prende la forma del recipiente che la contiene.
La stessa quantità di acqua, in recipienti dalla forma diversa, raggiunge livelli differenti.
n ei laghi l’acqua prende la forma del bacino in cui è raccolta.
Tutte le sostanze si sciolgono nell’acqua?
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: 5 bacinelle numerate contenenti acqua di rubinetto; un cucchiaio di sale fino; un cucchiaio di zucchero; un cucchiaio di olio; un cucchiaio di sabbia; piccoli frammenti ottenuti grattando un tappo di sughero; un cucchiaio o una bacchetta per mescolare.
Come procediamo
Versiamo il sale fino nella bacinella numero 1 e mescoliamo.
Versiamo lo zucchero nella bacinella numero 2 e mescoliamo. Versiamo l’olio nella bacinella numero 3 e mescoliamo.
Versiamo la sabbia nella bacinella numero 4 e mescoliamo. Versiamo i pezzetti di sughero nella bacinella numero 5 e mescoliamo.
Registriamo le nostre osservazioni in una tabella come quella che segue.
BA cine LLA con T iene co SA S uccede
1 A cqu A + SAL e
2 A cqu A + zucc H e R o
3 A cqu A + o L io
4 A cqu A + SABB i A
5 A cqu A + S u GH e R o
q uando sono unite all’acqua, le sostanze si comportano in modo diverso.
Alcune sostanze solide, come il sale e lo zucchero, si sciolgono e non si distinguono più dall’acqua. Formano delle miscele omogenee chiamate soluzioni
Altre sostanze solide, come la sabbia o il sughero, non si sciolgono . Formano delle miscele eterogenee chiamate miscugli . q uando i muratori preparano il cemento per costruzioni fanno un miscuglio. Alcune sostanze liquide, come l’aceto, il vino o il succo di frutta, sono solubili in acqua. i nvece, sostanze come l’olio sono insolubili : si dividono in piccolissime gocce che restano disperse nel liquido. Si dice che formano delle emulsioni q uando, per condire l’insalata, uniamo olio e aceto (che ha proprietà simili all’acqua) prepariamo una emulsione.
Scopriamo nuovi fenomeni?
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: una ciotola larga; un bicchiere di vetro trasparente; una cannuccia colorata; un sassolino; un contagocce.
Come procediamo
Riempiamo la ciotola di acqua, posiamola sul piano del banco e aspettiamo che l’acqua sia perfettamente ferma. Facciamo cadere dall’alto il sassolino o una grossa goccia di acqua. Osserviamo che cosa avviene sulla superficie dell’acqua.
Le forme circolari sulla superficie dell’acqua si chiamano onde q ueste onde si allargano sempre di più mentre si allontanano dal punto in cui è caduto il sassolino, fino a scomparire. Puoi osservare il fenomeno in un lago, al mare o in una pozza d’acqua.
Riempiamo di acqua il bicchiere, aspettiamo che l’acqua sia ferma e immergiamo la cannuccia. Osserviamo la sua forma e la sua inclinazione nel punto in cui emerge dall’acqua.
L’effetto osservato è dovuto non solo all’ acqua ma anche alla luce che ci permette di vedere gli oggetti. Siccome la cannuccia sembra spezzata nel punto in cui emerge dall’acqua, gli scienziati hanno chiamato questo fenomeno rifrazione , parola che deriva da un verbo latino che significa spezzare
Osserviamo l’immagine del d uomo di Milano riflessa nell’acqua di una grande pozzanghera.
La superficie dell’acqua si comporta come uno specchio che riflette qualunque oggetto posto nelle sue vicinanze. Puoi osservare questo fenomeno durante una passeggiata, in uno stagno o in un lago.
Tutti i corpi galleggiano?
Che cosa occorre
Per tutta la classe: una vaschetta trasparente piuttosto grande; corpi di varia forma e di materiale diverso (legno, sughero, ferro, sasso e altro); due sacchetti da congelatore uno pieno di aria, l’altro riempito di acqua; una pallina di pongo grande come una palla da calciobalilla.
co RP o /S o STA nz A
GALL e GG i A in S u P e RF icie
Come procediamo (seconda fase)
Come procediamo (prima fase)
Immergiamo i diversi corpi nell’acqua, uno per volta.
Osserviamo per ciascun corpo se galleggia sulla superficie dell’acqua, se galleggia completamente sommerso nell’acqua, se si appoggia sul fondo della vaschetta.
Compiliamo una tabella come quella che segue, illustrandola con disegni.
GALL e GG i A S o MM e RS o S i APP o GG i A S u L F ondo
Abbiamo osservato che la pallina di pongo non galleggia.
Costruiamo una barchetta il più grande possibile con la stessa quantità di pongo della pallina. Immergiamo la barchetta nell’acqua. c he cosa è cambiato tra la pallina e la barchetta poste nell’acqua? c adono sul fondo entrambe?
u n corpo galleggia sull’acqua o va a fondo a seconda della sostanza con cui è fatto. Tutti sappiamo che nello spazio occupato da un corpo non può starcene un altro: lo spazio occupato dal corpo si chiama volume i corpi immersi devono quindi spostare una certa quantità di acqua e occupare lo spazio dell’acqua che hanno spostato, cioè il volume dell’acqua spostata . u na barchetta e una pallina fatte con la stessa quantità di pongo, immerse nell’acqua, spostano un volume di acqua diverso: la barchetta ha una forma per cui sposta molta più acqua della pallina e perciò galleggia. i l galleggiamento di un corpo dipende dalla sostanza di cui è fatto e dal volume dell’ acqua spostata . Le grandi petroliere galleggiano sul mare perché spostano una grande quantità di acqua.
Una barca galleggia sull’acqua, ma come fa a navigare?
e sistono tanti tipi di barche, diverse per forma, per dimensioni e per il modo con cui sono messe in movimento sull’acqua. c ostruiamo tre modelli di barche usando materiali facilmente recuperabili: vaschette di polistirolo, sacchetti di plastica, palloncini, plastica rigida, bastoncini di legno.
Barca a vela triangolare
L’albero è un bastoncino a sezione quadrata infilato in un cubo di polistirolo fissato al centro della vaschetta.
La vela è ritagliata da un sacchetto di plastica e fissata a un bastoncino di sezione rotonda che va legato all’albero in alto e in basso. La vela è anche collegata con uno spago alla prua e alla poppa della vaschetta.
q uando il vento investe la vela, spinge in avanti la barca che così naviga sull’acqua.
Barca a pala centrale
Sul fondo della vaschetta, in posizione centrale, è stato ritagliato un foro rettangolare lungo e stretto.
La pala è formata da 4 pezzi di plastica cannettata di forma semiovale e di dimensioni adatte, incastrati a forma di croce. Attorno alla pala è arrotolato un elastico fissato anche ai bastoncini posti ai lati del foro. q uando la barca è in acqua e l’elastico è lasciato libero di srotolarsi, la pala ruota nell’acqua spostandola e fa avanzare la barca.
Barca a reazione con palloncino
A poppa c’è un timone, fatto di plastica rigida attaccata a un bastoncino infilato nella vaschetta. i l palloncino viene fissato alla vaschetta con due elastici e gonfiato con l’aiuto di una cannuccia. La barca è messa in acqua con il palloncino gonfiato e con il timone ben posizionato; quando si rilascia la chiusura del palloncino l’aria esce con impeto e spinge in avanti la barca sull’acqua.
Mettiamo alla prova i nostri modelli di barche o rganizziamo il varo delle diverse flotte di barche per verificare che i modelli costruiti navighino davvero. u siamo una piscina gonfiabile riempita di acqua.
METTITI ALLA PROVA
1. L’acqua si può trasformare da uno stato di aggregazione a un altro: elenca i passaggi di stato che avvengono in natura con i loro nomi corretti.
2. q uali sono le principali caratteristiche dell’acqua che abbiamo scoperto mettendo in azione tutti i nostri sensi?
3. Abbiamo confrontato e misurato il livello raggiunto dall’acqua in tre recipienti di forma diversa.
Vero o falso?
L’acqua prende la forma del recipiente che la contiene ⬜ Vero
⬜ Falso
La quantità di acqua nei tre recipienti è diversa ⬜ Vero
⬜ Falso
n ei tre recipienti il livello raggiunto dall’acqua è lo stesso ⬜ Vero
⬜ Falso
L’acqua raggiunge il livello maggiore nel recipiente stretto e alto ⬜ Vero
⬜ Falso
4. q uando sono unite all’acqua le sostanze non si comportano nello stesso modo.
Vero o falso?
Tutte le sostanze solide si sciolgono nell’acqua ⬜ Vero
⬜ Falso
Acqua e zucchero mescolati formano una miscela omogenea ⬜ Vero
⬜ Falso
Se immergo un sasso nell’acqua formo una miscela eterogenea ⬜ Vero
⬜ Falso
Tutte le sostanze liquide si sciolgono nell’acqua ⬜ Vero
⬜ Falso
5. c on la stessa quantità di pongo hai formato una pallina e una barchetta. Le immergi nell’acqua.
c ome si comporta la pallina?
c ome si comporta la barchetta?
ROCCE E MONTI:
LE DOLOMITI
Studiando le pagine di geografia, ci siamo accorti che l’ i talia è unita all’ e uropa attraverso una catena di monti: le Alpi. i n questa lunga catena c’è una zona tanto bella da essere stata dichiarata Patrimonio dell’ u manità: le d olomiti. d urante lunghe passeggiate in estate, o sugli sci in inverno, si possono ammirare cime e valli dai colori suggestivi, forme rocciose e zone ricche di vegetazione: pascoli ondulati e boschi.
Tra queste foto riconosci qualche cima delle d olomiti?
c on l’aiuto della maestra, o cercando in rete, associamo a ogni immagine il nome corretto. Scegliamo tra i seguenti: Tre cime di Lavaredo , Ghiacciaio della Marmolada e Monte Pelmo i l nome “ d olomiti” viene da quello del primo scienziato che le studiò a fondo, il francese d éodat d e d olomieu alla fine del XV iii secolo. Molti studiosi, di diversi Paesi, sono andati sulle d olomiti per studiarne le forme e le rocce.
Perché le d olomiti sono montagne così particolari? c ome si sono formate? d i che cosa sono fatte?
Lavorando come investigatori, cerchiamo notizie per rispondere alle domande.
Perché le Dolomiti sono montagne così particolari?
Che cosa occorre
Per tutta la classe: immagini di diversi gruppi montuosi prese da satellite; cartine geografiche da reperire sul sito unesco.it.
Sasso
Come procediamo
Osserviamo le immagini da satellite di diversi gruppi montuosi italiani. Confrontiamo la disposizione di cime e valli e descriviamola a parole.
Monte Bianco Dolomiti
Compiliamo la tabella, aiutati dalla maestra, o dopo aver cercato in rete. no M e do V e c ARATT e R i ST ic H e
M on T e B i A nco
GRA n SASS o
do L o M i T i
Le d olomiti sono costituite da diversi gruppi montuosi isolati; identifichiamo sulla cartina i gruppi principali associando a essi i nomi corretti. Fai riferimento alla carta che trovi anche su: www.dolomitiunesco.info/i-nove-gruppi-dolomitici
1. Pelmo e Croda da Lago
2. Marmolada
3. Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine
4. Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave
5. Dolomiti Settentrionali
6. Puez-Odle
7. Sciliar, Catinaccio e Latemar
8. Bletterbach
9. Dolomiti di Brenta
Di che rocce sono fatte le montagne dolomitiche?
Che cosa occorre
Per tutta la classe: sassi comuni; rocce di dolomia (facilmente reperibili o acquistabili); un contenitore di vetro; poche gocce di acido muriatico ( attenzione! va usato dalla maestra).
Come procediamo
Osserviamo le rocce e il loro colore. Sistemiamo nel contenitore di vetro un sasso comune e, più distante, una piccola roccia di dolomia. Versiamo sui frammenti una piccola quantità di acido e registriamo le nostre osservazioni sull’aspetto delle rocce prima e dopo il contatto con l’acido.
SASS o co M une
R occi A do L o M i T ic A
i monti dolomitici vengono chiamati anche
Monti Pallidi , perché sono costituiti da una roccia biancastra chiamata dolomia.
La dolomia non è attaccata dall’acido. i nvece, bastano poche gocce di acido per formare una “schiuma” alla superficie dei sassi.
Al tramonto, quando i raggi del Sole sono molto inclinati, le montagne si colorano di rosa-arancione per la presenza di minerali di ferro nella roccia. i l fenomeno viene chiamato enrosadira n elle d olomiti ci sono anche rocce più scure e più tenere della dolomia, chiamate calcari . Si sono formate dalla lava dei vulcani. Sono facilmente attaccabili dagli acidi, dalle acque piovane e dal gelo dando origine alle varie forme del paesaggio.
Come si formano e si modificano le montagne?
Molti geologi hanno studiato le rocce delle d olomiti e il loro contenuto di fossili.
Tenendo conto dei dati raccolti e della storia della Terra si sono fatti un’idea straordinaria: circa 250 milioni di anni fa, dove ora sorgono le montagne c’era il mare.
c ome suggerisce anche questa immagine, solo le cime più alte emergevano dalle acque come delle isole, mentre quelle che oggi sono vallate erano i bracci di mare che circondavano le isole.
Poi, in seguito a grandi sollevamenti della superficie terrestre, il mare si è ritirato e si sono formati i monti dolomitici.
Le montagne della Terra si sono formate migliaia di anni fa, quando le rocce che si trovavano sulla superficie sono state spinte verso l’alto.
La pioggia, il vento, la neve e il ghiaccio agiscono ogni giorno sulle montagne e ne modificano le forme. i l fenomeno si chiama erosione : la forza del vento o l’acqua che gela nelle fessure spaccano la roccia formando dei frammenti che cadono a valle e si accumulano come detriti . Alcune rocce si formano nel mare, dove la sabbia e gli organismi marini si depositano a strati. Altre rocce si formano per solidificazione della lava emessa dai vulcani.
Sui monti come le d olomiti l’erosione non è uniforme: vengono sbriciolate prima le parti più tenere, poi quelle più dure formando paesaggi caratteristici.
Per esempio, le torri nell’immagine in alto sono formate da materiale resistente.
Anche le cenge si originano per erosione nella roccia. Sono sporgenze pianeggianti spesso utilizzate dagli scalatori.
I fossili e le rocce
i n alcuni musei sono conservati i fossili ritrovati sulle d olomiti, a documentare la presenza del mare nella zona oggi occupata dalle montagne.
c i sono spugne, coralli, alghe e anche le impronte fossili di dinosauri.
c ome si sono formate le impronte?
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: un vassoio; acqua; uno strato semisolido di argilla (preparata in anticipo); modellini di dinosauro diversi tra loro.
Come procediamo
i n un vassoio adagiamo l’argilla preparata formando uno strato di qualche centimetro di spessore.
Su questo strato facciamo “camminare” i dinosauri in modo da lasciare nell’argilla le impronte.
Togliamo i modellini di dinosauro e solleviamo lo strato di argilla. Lasciamo asciugare e osserviamo le impronte essiccate.
Sul quaderno descriviamo il lavoro fatto e registriamo le nostre osservazioni.
Le impronte fossili , tracce del passaggio di animali conservate nelle rocce, forniscono agli scienziati indizi sulla Terra del passato e sui suoi abitanti. Per esempio, le impronte possono essere lasciate su un fondale marino, o su una superficie fangosa che, asciugandosi, conservano le impronte lasciate. c osì i geologi possono ricostruire il clima di un certo ambiente e le caratteristiche degli organismi che vivevano in quel luogo.
METTITI ALLA PROVA
1. c erca in rete e leggi i testi delle leggende che spiegano in modo fantastico l’origine del nome Monti Pallidi e il fenomeno dell’enrosadira: Lusor di Luna e Re Laurino e il giardino delle rose
c he differenza c’è tra una descrizione scientifica e una fantastica?
2. Rispondi.
d ove si trovano le d olomiti?
d a dove viene il nome d olomiti?
3. Vero o falso?
Le impronte fossili sono resti di organismi
La dolomite è un minerale abbastanza resistente
i l processo che modifica le rocce si chiama erosione
i l colore che i monti dolomitici prendono al tramonto si chiama enrosadira
4. o gni immagine mostra un aspetto caratteristico delle d olomiti.
Scrivi sotto a ciascuna il nome corretto scegliendo tra i seguenti:
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
Monti Pallidi; enrosadira; formazione a strati; formazione verticale/torre.
LA VITA DEGLI ANIMALI: VERTEBRATI
o gni giorno incontri qualche animale a casa tua o di tuoi amici, come il cane, il gatto, il criceto, le piccole tartarughe d’acqua. Anche in vacanza, per esempio al mare, hai sicuramente sentito il richiamo di un gabbiano che volava alto sopra di te. e al lago non hai mai portato briciole di pane alle anatre?
Riconosci gli animali nelle immagini? Associamo a ognuno il suo nome. Hai osservato dal vero altri animali?
Sulla Terra vivono moltissimi animali. Per riconoscerli, gli zoologi li hanno classificati , cioè li hanno suddivisi in gruppi che hanno caratteristiche simili.
Anche noi possiamo formare gruppi di animali che hanno aspetto o comportamenti simili. Per esempio, in base alle abitudini alimentari. i carnivori , come le tigri e i leoni, cacciano le loro prede; gli erbivori , come le pecore, le vacche e le giraffe, si cibano dei vegetali che trovano nei prati o sugli alberi. i pipistrelli sono insettivori , i topi sono onnivori , uccelli come le galline sono granivori
Aiutati dalla maestra, cerchiamo informazioni sulle abitudini alimentari degli animali più vicini a noi.
o sserviamo gli animali nelle immagini.
c ompletiamo la tabella con i numeri corrispondenti agli animali.
do V e V i V ono mare: montagna: campagna:
qu A n T e z AMP e nessuna: due: quattro:
co M e È R ico P e RT o i L co RP o pelo: squame: piume:
Gli animali osservati hanno tutti, al loro interno, uno scheletro con piccole ossa, le vertebre, poste una sopra l’altra a formare la colonna vertebrale
Sono Vertebrati tutti gli animali che hanno uno scheletro interno.
Sono suddivisi in cinque classi: Mammiferi , Uccelli , Rettili , Anfibi , Pesci .
Lo scheletro serve per sostenere il corpo e per permettere i movimenti.
Alla colonna vertebrale sono uniti gli arti e il capo
Gli animali di ogni gruppo hanno scheletri di forma particolare, in cui però si riconoscono le parti principali: colonna , arti e capo
c oloriamo con uno stesso colore le parti principali dello scheletro nei diversi animali.
Come si muovono i vertebrati?
ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una raccolta di immagini di animali vicini e lontani.
A ni MAL i con ART i
A ni MAL i S enz A ART i
Come procediamo
Osserviamo immagini di vari animali. Facciamo attenzione agli arti e suddividiamoli in due gruppi.
Cerchiamo informazioni su come si muovono gli animali osservati e formiamo dei gruppi secondo queste categorie: nuota, striscia, cammina, vola.
Sul quaderno, registriamo i dati in una tabella di questo tipo.
no M e de LL’A ni MAL e P e R M uo V e RS i
striscia nuota cammina vola
o ra leggiamo con attenzione i dati raccolti e li confrontiamo .
Per capire come si muovono gli animali, consideriamo il loro scheletro e in particolare gli arti
Gli uccelli volano: gli arti inferiori poggiano a terra formando le zampe e gli arti superiori formano le ali. i rettili come le lucertole e i coccodrilli hanno arti ben sviluppati per camminare. Le tartarughe usano le zampe per camminare se vivono sulla terra o per nuotare se vivono in mare. i serpenti, che strisciano sul terreno, non hanno arti. i pesci nuotano nell’acqua. Sembrano senza arti, ma le pinne che usano per muoversi sono collegate alla colonna vertebrale (la lisca ) come gli arti degli altri vertebrati. Le pinne pettorali corrispondono agli arti superiori, quelle ventrali agli arti inferiori. i mammiferi sono quadrupedi : hanno quattro arti che, nella maggior parte dei casi, poggiano a terra. Gli arti sono lunghi nella giraffa o nel cavallo, molto corti nella talpa o nel riccio.
La balena e il delfino hanno arti superiori sviluppati che usano come pinne per nuotare. i l pipistrello ha arti anteriori sviluppatissimi per permettere il volo.
Come è fatto un mammifero?
Che cosa occorre
Per tutta la classe: un mammifero o una sua fotografia. ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io
Come procediamo
Osserviamo da vicino un mammifero.
Facciamo attenzione a: dimensioni dell’animale; pelo (lunghezza, colore e morbidezza); numero delle zampe; orecchie (lunghezza, posizione e movimento); occhi; naso; movimento.
Registriamo in una tabella di questo tipo.
no M e de LL’A ni MAL e
di M en S ioni
co M e È i L co RP o
z AMP e
occ H i , o R ecc H ie , n AS o
Sul quaderno disegniamo l’animale osservato.
Cerchiamo su un libro, o aiutati dalla maestra, altre informazioni e compiliamo una scheda riassuntiva sull’esempio di quella sotto riportata.
c LASS e Mammiferi
o R dine
SP ecie
Lagomorfi
Oryctolagus cuniculus
no M e co M une c oniglio
Vive circa 8-10 anni. Spesso scava gallerie nel terreno.
Cosa mangia?
È erbivoro. Si nutre di foglie secche, radici, cortecce, erba, ma anche di vegetali come le carote, il sedano, l’insalata e di frutti come le mele.
Come sono i suoi denti?
i l coniglio (come la lepre) ha 4 incisivi superiori che crescono per tutta la vita. i n realtà i denti non si allungano, perché vengono man mano consumati durante la masticazione.
Come si riproduce?
Mette al mondo cuccioli vivi che vengono allattati dalla femmina. La gravidanza dura circa 30 giorni. La cucciolata può essere composta da 3 a 12 conigli.
Chi sono e come vivono i mammiferi terrestri?
ATT
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una raccolta di immagini di mammiferi terrestri.
Come procediamo
Osserviamo le immagini e per ogni animale compiliamo una scheda di questo tipo.
no M e de LL’A ni MAL e Tigre del Bengala
co M e S i M uo V e cammina, corre, salta; è veloce e agile
co M e È i L co RP o peloso, striato, forte; coda lunga e sottile z AMP e pelose, con artigli e polpastrelli
no M e de LL’A ni MAL e c ane
co M e S i M uo V e cammina e corre sulla terraferma
co M e È i L co RP o peloso, di diversi colori; coda dura z AMP e pelose, con quattro dita e uno sperone
Confrontiamo le schede compilate ed elenchiamo caratteri comuni agli animali osservati. Tigri e cani hanno il corpo ricoperto di peli, hanno quattro zampe per muoversi sulla terraferma. La coda, più o meno lunga, è sorretta dalla parte terminale della colonna vertebrale.
i mammiferi si possono suddividere in gruppi in base alle abitudini alimentari. Tigri e leoni, gatti, cani, orsi, lontre e iene sono carnivori i loro denti sono aguzzi per addentare e lacerare la carne delle prede. Topi, scoiattoli, criceti, marmotte, ghiri, castori sono roditori . Hanno 2 incisivi superiori a crescita continua, mentre lepri e conigli ne hanno 4.
Buoi, pecore, cammelli, ippopotami, cervi e giraffe, ma anche cavalli, asini, zebre, tapiri e rinoceronti sono erbivori . Le loro dita sono trasformate in zoccoli, per muoversi sui prati o nelle praterie. i denti molari sono molto sviluppati perché devono masticare l’erba. i n alcuni animali, chiamati ruminanti , lo stomaco è modificato per digerire bene tutte le parti dei vegetali. Sono onnivori : gli elefanti, tutti dotati di proboscide; i lemuri e le scimmie che gli zoologi classificano nel gruppo dei Primati , cui appartiene anche l’uomo. Ricci e talpe si nutrono prevalentemente di insetti e perciò vengono chiamati insettivori
La caratteristica che unisce questi animali è che partoriscono cuccioli vivi e li allattano, per questo vengono chiamati mammiferi .
Chi sono i mammiferi che vivono nell’acqua?
Molte specie di mammiferi si sono adattate a vivere nell’acqua. Per nuotare usano, come se fossero pinne, gli arti superiori che sono in posizione anteriore. Respirano per mezzo di polmoni e devono emergere regolarmente dall’acqua per respirare, ossia per rifornirsi di ossigeno. Raccogliamo foto di mammiferi acquatici e incolliamole sul quaderno.
i l delfino, il capodoglio, la balena, e l’orca hanno il corpo a forma di fuso come i pesci, ma partoriscono in acqua e allattano i piccoli, perciò sono mammiferi. Sono chiamati cetacei , dalla parola greca che significa “mostri marini”.
i l tricheco, la foca, l’elef ante marino e l’otaria hanno arti simili a pinne, particolarmente adatti al nuoto. Vivono in branchi, nei mari polari; si riproducono sulle coste e lasciano i piccoli sulla terraferma finché non imparano a n uotare.
MAMMIFERI, CIOÈ ANIMALI CHE ALLATTANO I PICCOLI
do V e V i V ono soprattutto sulla terra, ma alcuni sono adattati all’acqua o al volo
P e R M uo V e RS i hanno 4 arti, in alcuni casi trasformati per il nuoto o per il volo
c H e co SA MA n G i A no carnivori, erbivori, onnivori, insettivori; masticano il cibo con i denti
co M e È i L co RP o coperto di peli che aiutano a mantenere costante la temperatura interna
co M e R e SP i RA no con i polmoni, trattenendo ossigeno dall’aria
co M e S i R i PR oducono le femmine generano figli vivi e li allattano con le mammelle
co M e È
L o S c H e L e TR o cranio, 4 arti, cassa toracica, colonna vertebrale, coda
Come è fatto un uccello?
ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io
Che cosa occorre
o SS e RVAR e e de S c R i V e R e d AL V e R o
Per tutta la classe: un uccello (o una sua immagine).
Come procediamo
Osserviamo un uccello.
Facciamo attenzione a: dimensioni dell’animale, rivestimento del corpo, numero delle zampe, forma del becco, occhi, movimento.
Registriamo i dati in una tabella di questo tipo.
no M e de LL’A ni MAL e
co M e S i M uo V e
co M e È i L co RP o
z AMP e
ALTR i PART ico LAR i
Cerchiamo su un libro, o aiutati dalla maestra, altre informazioni e compiliamo una scheda riassuntiva sull’esempio di quella sotto riportata.
Come è il corpo?
c LASS e u ccelli o R dine Passeracei
SP ecie Hirundo rustica
no M e co M une Rondine
Ricoperto di penne e di piume, colore scuro, piccolo. Ha una lunga coda biforcata e il becco a punta. Ha due zampe sottili ricoperte di squame nere.
Ha quattro dita sottili.
Cosa mangia?
Mentre vola tiene aperto il becco e cattura gli insetti di cui si nutre. Come si riproduce?
La femmina depone nel nido 4-6 uova e le cova per una decina di giorni fino alla schiusa, cioè alla nascita dei piccoli. i piccoli restano nel nido finché non diventano capaci di volare. Sono nutriti dai genitori che portano loro insetti. Particolarità
i n autunno le rondini riunite in grandi stormi e guidati da uccelli anziani, partono per i Paesi caldi. Ritorneranno ai loro nidi in primavera.
Chi sono e come vivono gli uccelli?
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una raccolta di immagini di uccelli.
Come procediamo
Osserviamo le immagini e per ogni animale compiliamo una scheda. Confrontiamo le schede compilate ed elenchiamo caratteri comuni degli u ccelli.
no M e de LL’A ni MAL e Fenicottero
co M e S i M uo V e vola formando grandi stormi
co M e È i L co RP o piumato, rosa, soffice, collo lungo, becco duro, grande e curvo
z AMP e due, palmate, sottili, lunghe
i l fenicottero come le cicogne e gli aironi, trova il cibo nell’acqua: immerge il becco nel fango dove trova pesciolini e animaletti. Le anatre, come i cigni, mentre galleggiano sull’acqua, immergono la testa e con il becco acchiappano vermi, crostacei, insetti acquatici e alghe.
no M e de LL’A ni MAL e Aquila
co M e S i M uo V e vola, grande apertura di ali
co M e È i L co RP o piumato, marrone, grandi ali, becco appuntito e tagliente
z AMP e due, con artigli forti, grinzose, gialle, con quattro dita ricurve
L’aquila, il falco, la poiana, lo sparviero e l’avvoltoio sono rapaci che cacciano di giorno. i l gufo, la civetta, l’allocco e il barbagianni sono invece rapaci notturni. Gli uccelli predatori hanno becco robusto e adunco (cioè piegato a uncino), capace di lacerare la preda, e forti artigli, adatti ad afferrarla.
UCCELLI, CIOÈ ANIMALI DOTATI DI ALI, PIUME E PENNE
do V e V i V ono sulla terra, ma la maggior parte di essi vola
P e R M uo V e RS i 2 zampe e 2 ali, arti trasformati per il volo, ricoperte di penne
c H e co SA MA n G i A no carnivori, insettivori, granivori
co M e È i L co RP o ricoperto di piume che aiutano a mantenere la temperatura interna
co M e R e SP i RA no con i polmoni, trattenendo ossigeno dall’aria
co M e S i R i PR oducono ovipari; le femmine depongono le uova che devono essere covate
co M e È
L o S c H e L e TR o leggero; cranio, 4 arti, cassa toracica, colonna vertebrale, coda
Chi sono e come vivono i rettili?
ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una raccolta di immagini di rettili.
o SS e RVAR e de S c R i V e R e con FR on TAR e
Come procediamo
Osserviamo le immagini e per ogni animale compiliamo una scheda di questo tipo.
no M e de LL’A ni MAL e c occodrillo
co M e S i M uo V e nuota (veloce) e cammina (lento)
co M e È i L co RP o lungo, con squame evidenti e dure sul dorso
z AMP e quattro, squamate, ruvide e tozze
no M e de LL’A ni MAL e Serpente
co M e S i M uo V e striscia, si arrampica, si attorciglia
co M e È i L co RP o viscido, liscio, squame piccole; muta quando cresce
z AMP e assenti
Confrontiamo le schede compilate ed elenchiamo caratteri comuni agli animali osservati.
RETTILI, CIOÈ ANIMALI ADATTI A VIVERE SULLA TERRA
do V e V i V ono sulla terra, nel mare, sottoterra; dove il clima è rigido vanno in letargo
P e R M uo V e RS i quattro zampe, ma nei serpenti non ci sono arti
c H e co SA
MA n G i A no vegetali, insetti, animali
co M e È i L co RP o ricoperto di squame e/o di un guscio osseo
co M e R e SP i RA no con i polmoni, trattenendo ossigeno dall’aria
co M e S i R i PR oducono le femmine depongono le uova per terra o in apposite buche
co M e È L o
S c H e L e TR o cranio, quattro arti (tranne i serpenti), cassa toracica, colonna vertebrale, coda
PART ico LAR i TÀ Anche i dinosauri erano Rettili, vissuti circa 200 milioni di anni fa. Sono completamente scomparsi, ma ci hanno lasciato molti scheletri fossili.
La temperatura del corpo non è costante: dipende dalla temperatura ambientale.
Come si sviluppano gli anfibi?
Gli anfibi sono animali molto particolari. Appena nati sembrano pesci e vivono nell’acqua, poi il loro corpo si trasforma e gli animali diventano capaci di vivere sulla terraferma.
La rana si riproduce per mezzo di uova. La femmina depone migliaia di uova in acqua.
Le uova sono gelatinose e restano una vicina all’altra, poi si schiudono e liberano nell’acqua i girini.
i l girino ha una lunga coda e non ha le zampe.
Può vivere solo nell’acqua, come i pesci: nuota e respira per mezzo di branchie, piccoli ciuffi ai lati della testa, prendendo l’ossigeno dall’acqua.
i l girino cresce e si trasforma. i l processo si chiama metamorfosi
Prima spuntano le zampe posteriori, poi quelle anteriori e il corpo diventa simile a quello dell’adulto.
Le zampe permettono all’animale di muoversi sulla terraferma. Anzi, animali come la rana, il rospo e la raganella si muovono saltando sulle zampe posteriori. c ambia anche il modo di respirare: alle branchie si sostituiscono piccoli polmoni che permettono di prendere l’ossigeno dall’aria. c osì gli anfibi diventano capaci di popolare la terraferma. Tuttavia, preferiscono vivere, vicino all’acqua in cui si immergono spesso tenendo umida la loro pelle viscida. d i notte saltano sul terreno e si nutrono di insetti, ragni e vermi. d ’inverno vanno in letargo. i l rospo, che vive negli orti o nei campi, è utilissimo perché caccia di notte gli insetti dannosi alle coltivazioni.
Chi sono e come vivono i pesci?
ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una raccolta di immagini di pesci.
o SS e RVAR e de S c R i V e R e con FR on TAR e
Come procediamo
Osserviamo le immagini e, aiutati dalla maestra, cerchiamo informazioni sui diversi animali. Per ogni animale compiliamo una scheda di questo tipo.
no M e de LL’A ni MAL e Squalo
co M e S i M uo V e nuota velocemente, corpo affusolato
co M e È i L co RP o bocca ventrale, fessure laterali (branchie), coda asimmetrica
PART ico LAR i TÀ pelle senza squame, scheletro cartilagineo
no M e de LL’A ni MAL e Trota
co M e S i M uo V e nuota (veloce)
co M e È i L co RP o lungo, con squame evidenti sul dorso
PART ico LAR i TÀ vive in acqua dolce
c onfrontiamo le schede compilate ed elenchiamo caratteri comuni agli animali osservati.
PESCI, CIOÈ ANIMALI ADATTI ALLA VITA ACQUATICA
do V e V i V ono nell’acqua salata o dolce
P e R M uo V e RS i nuotano usando le pinne pari (arti) e la coda come timone
c H e co SA
MA n G i A no carnivori, erbivori (piante acquatiche) hanno i denti
co M e È i L co RP o ricoperto di squame (scaglie), pelle viscida
co M e R e SP i RA no con le branchie prendendo l’ossigeno dall’acqua
co M e S i
R i PR oducono le femmine depongono le uova nell’acqua, nascono pesciolini piccolissimi
co M e È L o
S c H e L e TR o osseo o cartilagineo: cranio, 4 arti, cassa toracica, colonna vertebrale, coda
PART ico LAR i TÀ hanno una vescica natatoria che permette di spostarsi verticalmente
METTITI ALLA PROVA
1. o sserva attentamente la foto di un mammifero che hai osservato. d escrivi il suo aspetto e racconta quello che sai.
2. Su un foglio metti come titolo il nome di un animale che hai potuto osservare dal vero. Scrivi un testo aiutandoti con queste domande: c he animale è? d ove lo hai visto? q uanto è grande? c ome si muove?
c he verso fa? Hai potuto giocare con lui? Lo hai toccato? Se no, perché?
3. i n base alle descrizioni, indica il regime alimentare degli animali.
z Si nutrono di altri animali. Possono essere predatori come leoni, coccodrilli o aquile, o nutrirsi di insetti come i pesci e alcuni uccelli.
z Si nutrono di vegetali. Hanno denti robusti che ricrescono continuamente poiché si consumano con la masticazione.
z Si nutrono di alimenti secchi e duri e hanno incisivi superiori molto sviluppati.
z Si nutrono sia di carne sia di vegetali. È il caso di diversi animali addomesticati. Hanno dentatura simile a quella dei carnivori.
4. i mammiferi, gli uccelli, i rettili, gli anfibi e i pesci presentano caratteristiche molto differenti.
q uale caratteristica hanno in comune queste cinque classi di animali?
5. Leggi con attenzione il brano seguente.
Sono animali ovipari, cioè i piccoli nascono da uova deposte dalla madre all’interno di un nido per proteggerle dai predatori e dalle intemperie.
Le uova hanno dimensioni variabili secondo le specie e vengono covate fino alla schiusa, cioè la nascita dei piccoli.
d i quali animali si sta parlando?
LA VITA DEGLI ANIMALI: INVERTEBRATI
q uando sei in vacanza, per esempio al mare, fai una visita in pescheria: accanto ai pesci sul banco trovi altri prodotti del mare: vongole, gamberetti, calamari, polpi… c he animali sono?
Riconosci gli animali nelle immagini? Associamo a ognuno il suo nome scegliendo tra i seguenti.
1 Vongole 2 Mitili 3 c alamaro 4 Polpo 5 Gambero 6 Astice
Hai osservato dal vero altri animali simili a questi?
i n campagna, dopo la pioggia, si vedono nell’orto lumache e chiocciole. i n estate dobbiamo difenderci dalle zanzare e dalle mosche, in primavera possiamo vedere le api che succhiano il nettare dai fiori. c he cosa hanno in comune tutti questi animali? c ome si classificano?
Si chiamano invertebrati tutti gli animali che non hanno la colonna vertebrale. c ome fanno a sostenersi? c ome fanno a muoversi? c ome fanno a proteggersi?
Associamo al nome di ogni invertebrato la lettera T se vive sulla terra o nell’aria e M se vive nel mare.
Aragosta Gambero z anzara
Lumaca Ragno Scorpione
Vongola Stella marina Medusa
Formica Seppia Polpo
Gli zoologi suddividono gli invertebrati in due grandi gruppi: i Molluschi , cioè animali dal corpo molle, e gli Artropodi , cioè animali che hanno arti articolati . i molluschi vivono tutti nel mare, tranne le lumache terrestri; il loro corpo è protetto da conchiglie.
Molti artropodi vivono nel mare: gamberi, aragoste, granchi, canocchie, chiamati Crostacei . i l loro corpo è protetto da uno “scheletro” esterno rigido chiamato esoscheletro
Moltissimi artropodi vivono sulla terra, nell’aria o sotto terra e usano i loro arti per camminare, per scavare o per volare. Sono i ragni e gli scorpioni, chiamati Aracnidi e i numerosissimi Insetti .
n el mare vivono anche animali molto semplici che si chiamano Celenterati per la forma del loro corpo.
n e sono esempi le meduse , che puoi ammirare negli acquari, i coralli , che sono formati da piccoli polipi fissati entro ramificazioni dure e colorate.
Animali dalla forma e dalla struttura particolare, che vivono nel mare, sono chiamati Echinodermi , perché hanno la pelle ricoperta di spine.
Tra questi ci sono i ricci di mare e le stelle marine .
Come è fatto un mollusco?
ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io
Che cosa occorre
Per tutta la classe: diversi
molluschi tra cui mitili (o vongole); una seppia (o un calamaro o un polpo); una o più chiocciole. u na vaschetta di plastica; carta da cucina; forbici.
o SS e RVAR e iden T i F ic AR e con FR on TAR e
Come procediamo i bambini vengono divisi in tre gruppi. i l primo gruppo osserva i mitili, il secondo gruppo la seppia, il terzo gruppo la chiocciola. Osserviamo gli animali facendo attenzione a: dimensioni, forma del corpo, presenza o no di una conchiglia, di una bocca, di appendici e di occhi.
Registriamo i dati raccolti in una tabella di questo tipo.
no M e de LL’A ni MAL e di M en S ioni
co M e È i L co RP o
APP endici
occ H i
Sul quaderno rappresentiamo , copiando dal vero, l’animale osservato.
Confrontiamo i dati raccolti nei diversi gruppi.
i molluschi sono animali dal corpo molle. Hanno una conchiglia protettiva: nelle vongole e nelle chiocciole è esterna ; nelle seppie (osso di seppia) e nei calamari è interna .
Si muovono grazie a un muscolo, chiamato piede , molto evidente nelle lumache terrestri e ben nascosto, a forma di imbuto, nelle vongole e nei calamari.
Gli organi sono avvolti in una “pellicola” chiamata mantello Seppie e lumache hanno occhi ben sviluppati.
Per ingerire il cibo le lumache hanno una lingua dotata di piccoli denti; calamari e polpi hanno una specie di becco nascosto tra i tentacoli.
Come riconoscere molluschi diversi?
c alamari, seppie, polpi hanno una conchiglia interna e sono veloci nuotatori. Hanno otto o dieci tentacoli con ventose. Si nutrono di piccoli pesci o di larve. Respirano per branchie. Vivono tutti nel mare. Sono chiamati Cefalopodi .
Mitili, vongole, ostriche vivono nella sabbia o sulle rocce bagnate dal mare. i l corpo è contenuto in una conchiglia composta di due pezzi chiamati valve. Si nutrono filtrando l’acqua. Sono chiamati Bivalvi .
c hiocciole e lumache sono soprattutto terrestri, ma si trovano anche nell’acqua marina o dolce. i l corpo è avvolto a spirale, come la conchiglia che li protegge. Hanno un piede muscoloso che secerne una sostanza viscida su cui l’animale scivola. Possono essere erbivori o carnivori. Sono chiamati Gasteropodi
MOLLUSCHI, CIOÈ ANIMALI DAL CORPO MOLLE
do V e V i V ono mare, acqua dolce, terra
P e R M uo V e RS i un muscolo chiamato piede, che può prendere varie forme
c H e co SA MA n G i A no prendono dall’acqua larve, alghe o piccoli animali
co M e È i L co RP o sostenuto o protetto da conchiglia semplice, a spirale, a due valve, interna
co M e R e SP i RA no branchie (in acqua), polmoni (sulla terra)
Come è fatto un crostaceo?
Che cosa occorre
Per tutta la classe: diversi gamberi; una vaschetta di plastica; carta da cucina; forbici. ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io
Come procediamo
Osserviamo da vicino un gambero facendo attenzione a: dimensioni dell’animale, presenza o no di zampe, di appendici e di occhi, come è rivestito il corpo.
Registriamo i dati raccolti in una tabella di questo tipo. no M e de LL’A ni MAL e di M en S ioni
co M e È i L co RP o
APP endici
occ H i
z AMP e
Sul quaderno rappresentiamo
i gamberi hanno il corpo diviso in due parti: un capo ben sviluppato chiamato
Hanno due paia di antenne sul capo e quattro paia di zampe sull’addome.
Le zampe dei gamberi sono composte da più pezzi articolati tra di loro. Perciò questi animali sono
Artropodi i l corpo è ricoperto da un involucro rigido chiamato esoscheletro (scheletro esterno) che, mentre l’animale cresce, deve essere sostituito da un nuovo rivestimento. q uesto processo si chiama
Gli zoologi chiamano Crostacei
corazza che li ricopre, gli animali che hanno sul capo due paia di antenne. Hanno occhi evidenti. i crostacei più noti sono i gamberi, le canocchie, le aragoste e i granchi.
Vivono tutti nel mare, tranne il porcellino di terra.
Come riconoscere crostacei diversi?
o sserviamo con attenzione le immagini di questi crostacei nel loro ambiente. d alla forma del corpo possiamo capire come vive l’animale.
Gamberi, canocchie e aragoste utilizzano le appendici anteriori per muoversi e quelle posteriori per nuotare. Hanno occhi molto evidenti.
i granchi e gli astici hanno le appendici anteriori trasformate in chele per poter meglio tenere le prede.
u n crostaceo particolare, il paguro, non ha alcun rivestimento, perciò occupa conchiglie di molluschi morti.
CROSTACEI, CIOÈ ANIMALI CON ESOSCHELETRO
do V e V i V ono soprattutto in mare, ma anche in acqua dolce; una sola forma terrestre
P e R M uo V e RS i arti articolati: appendici anteriori e posteriori per nuoto
c H e co SA
MA n G i A no varia
co M e È i L co RP o diviso in due parti: capo (cefalotorace) anteriore e addome posteriore sostenuto e protetto da un esoscheletro rigido
co M e
R e SP i RA no per branchie
APP endici sul capo antenne, occhi e bocca
PART ico LAR i TÀ l’esoscheletro deve essere sostituito durante la crescita: avviene la muta
Come è fatto un aracnide?
Gli aracnidi più noti, ragni e scorpioni, hanno il corpo diviso in due regioni: cefalotorace e addome c ome si vede nello schema, nel ragno l’addome non ha appendici mentre il cefalotorace ne ha sei paia: 8 zampe e 4 cheliceri.
cefalotorace
appendici boccali: cheliceri occhi addome zampe
ARACNIDI CIOÈ ARTROPODI CON 8 ZAMPE
do V e V i V ono terra
P e R M uo V e RS i quattro paia di zampe
c H e co SA
MA n G i A no gli acari sono parassiti, gli altri sono predatori
co M e È i L co RP o due parti: capo unito al torace (cefalotorace) e addome
APP endici oltre alle zampe, due paia di appendici boccali; non hanno antenne
PART ico LAR i TÀ ghiandole del veleno (scorpione); ghiandole per i fili della ragnatela (ragno)
Come è fatto un insetto?
i l corpo è diviso in tre parti.
i l capo porta: 2 antenne, gli occhi e la bocca.
i l torace porta: tre paia di zampe e uno o due paia di ali.
L’addome porta strutture utilizzate nella riproduzione.
INSETTI CIOÈ ARTROPODI CON 6 ZAMPE
capo addome torace
do V e V i V ono terra (aria o sotto terra) in tutti gli ambienti
P e R M uo V e RS i ogni zampa è fatta da pezzi articolati tra loro
c H e co SA
MA n G i A no di tutto
co M e È i L co RP o diviso in tre parti: capo, torace, addome
co M e R e SP i RA no trachee, tubi che portano in tutto il corpo l’ossigeno dell’aria
APP endici oltre alle zampe, un paio di antenne e uno o due paia di ali
PART ico LAR i TÀ si riproducono per mezzo di uova; si sviluppano per metamorfosi
Come riconoscere insetti diversi?
Gli insetti rappresentano il gruppo più numeroso tra tutti gli organismi viventi. Sono quasi tutti terrestri e muniti di ali.
c ARATT e R i ST ic H e
Hanno un grosso capo e il corpo molto allungato. Si nutrono di piccoli insetti. Vivono vicino all’acqua.
o ltre alle ali che servono per volare, hanno due ali rigide, chiamate elitre, che servono di protezione. Sfregando le elitre, producono suoni particolari.
Vivono nei termitai in società numerosissime, come le formiche. Hanno 4 ali grandi e uguali fra di loro. Si nutrono preferibilmente di legno.
Hanno le ali anteriori coriacee (elitre). La bocca è adatta a masticare, infatti sono carnivori (cacciano anche insetti dannosi) o erbivori. Vivono in qualunque ambiente.
e S e MP i
libellule
grilli, cavallette, locuste, scarafaggi, forbicine, mantidi religiose
termiti
scarabei, coccinelle, cervi volanti, tarli del legno, maggiolini
Hanno quattro ali membranose ricoperte di squame variamente colorate. La bocca è una sorta di proboscide per succhiare il nettare dei fiori. Lo sviluppo avviene per metamorfosi, trasformazione da bruco (larva) a farfalla (insetto completo). baco da seta
Allo stato adulto hanno un solo paio di ali, mentre il secondo è ridotto a due bastoncini chiamati “bilancieri”.
Vivono in società numerosissime e possono avere forme diverse. Sono utili sia perché impollinano le piante a fiore, sia perché distruggono insetti dannosi.
mosche, zanzare
vespe, api, formiche
Come si sviluppano i bachi da seta?
Lo sviluppo degli i nsetti è caratterizzato da una successione di stadi che comportano notevoli trasformazioni, e sono noti come metamorfosi
c ome si vede nel percorso di trasformazione del baco da seta da bruco (stadio larvale) a farfalla (insetto completo), il punto di partenza sono le uova , da cui si sviluppano dei piccolissimi bruchi, larve lunghe circa 3 millimetri, che si nutrono di foglie di gelso appena colte. n el tempo di un mese, attraverso quattro mute , i bruchi si ingrandiscono fino a raggiungere la lunghezza di circa 9 centimetri. d urante le mute, i bachi perdono la pelle superficiale e diventano più morbidi e più chiari. È come se cambiassero un vestito troppo stretto. o ra i bruchi iniziano il cammino per trasformarsi in farfalle. c ome prima cosa, ogni bruco emette una bava con cui costruisce il bozzolo attorno al proprio corpo. d entro il bozzolo, nel tempo di circa venti giorni, si formano le ali e le appendici tipiche della farfalla adulta.
La farfalla divarica i fili che la tenevano all’interno del bozzolo ed esce alla luce.
La farfalla del baco da seta ha le ali chiare, non vola e non si nutre. La sua funzione è solo quella di deporre molte uova che daranno origine ad altri bruchi e altre farfalle.
METTITI ALLA PROVA
1. o sserva attentamente la fotografia di un crostaceo. d escrivi il suo aspetto e racconta quello che sai.
2. i molluschi e gli artropodi hanno caratteristiche molto differenti. q uale caratteristica hanno in comune questi gruppi di animali?
3. Vero o falso?
Tutti gli artropodi vivono nell’acqua
d urante lo sviluppo degli insetti avviene la metamorfosi
Gli insetti hanno 8 zampe articolate
Gli insetti hanno 6 zampe articolate
i polpi hanno 8 tentacoli
La seppia ha uno scheletro interno
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
4. d urante lo sviluppo degli animali che hanno un esoscheletro, avviene il processo chiamato muta. i n che cosa consiste? Per quale motivo avviene?
5. o sserva con attenzione queste immagini.
Associa a ogni animale il nome corretto scegliendo tra i seguenti: bruco, coccinella, ape, ragno. o ra rispondi: gli animali nelle immagini sono tutti i nsetti? Giustifica la tua risposta.
I FRUTTI E L’ALIMENTAZIONE
frutto
fiore
semi germoglio
c onosciamo già le parti della pianta e la loro funzione: foglie, radici, fusto e anche il seme, così importante per la formazione di nuove piante.
La maggior parte delle piante, durante la crescita, produce fiori e frutti, in un ciclo, come quello dell’immagine, che riconosciamo facilmente nel mondo intorno a noi. i l frutto contiene i semi e li protegge per aiutare la nascita di nuove piante.
c onosciamo una grande varietà di fiori e di frutti. Soprattutto i frutti sono importanti nella nostra alimentazione.
arancia mela patata pera carota pomodoro limone cetriolo
Possiamo dire che questi cibi sono tutti frutti?
Gli scienziati chiamano frutto la parte della pianta che si sviluppa dal fiore e contiene i semi.
Vogliamo scoprire di più andando a caccia di semi e di frutti.
Vogliamo anche capire perché frutta e verdura sono alimenti indispensabili per mantenere il corpo in buona salute. albero
Come è fatto il frutto e a cosa serve?
Che cosa occorre
SS e RVAR e e iden T i F ic AR e
Per ogni bambino (o gruppo di bambini): una vaschetta di plastica; fogli di carta da cucina; un coltello; vari frutti tra cui, almeno, una prugna, una banana, un pomodoro, il baccello di un legume, una castagna, una noce. ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io
Come procediamo
Osserviamo i frutti all’esterno. Facciamo attenzione alla forma, alla consistenza al tatto e all’aspetto della buccia. c on il coltello (facendo attenzione) li tagliamo a metà sia verticalmente che orizzontalmente.
Rappresentiamo con un disegno e descriviamo come sono fatti. Sul quaderno, utilizzando se necessario anche le parole buccia, seme, polpa, spicchio, torsolo, compiliamo una tabella simile a questa.
no M e de L FR u TT o di S e G no ASP e TT o e ST e R no STR u TT u RA in T e R n A
Solo le piante che hanno i fiori producono frutti. n ella zona più interna del fiore, chiamata ovario , si formano i semi che contengono l’embrione, cioè l’inizio della nuova pianta. Per proteggere i semi, le pareti dell’ovario si modificano e formano il frutto n el frutto si distinguono tre strati: il più esterno, la buccia , è chiamato epicarpo; quello in mezzo, la polpa , è chiamato mesocarpo; quello interno, che riveste il seme , si chiama endocarpo. i frutti in cui il seme è avvolto da uno strato molle si chiamano carnosi ; quelli in cui il seme è avvolto in una struttura dura o coriacea si chiamano secchi Grazie al frutto, i semi possono essere portati lontano dalla pianta madre a formare nuove piante. Per esempio: gli animali si cibano di frutti colorati e portano i semi lontano; il vento fa volare lontano i frutti alati. u n caso particolare è la noce di cocco che riesce a galleggiare e può viaggiare anche per mare.
polpa (mesocarpo)
buccia (epicarpo) seme endocarpo
Ci sono diversi tipi di frutti carnosi?
ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini:
una vaschetta di plastica; fogli di carta da cucina; un coltello; diversi frutti tra cui un pomodoro, un cetriolo, una mela, una susina, un’oliva, un acino d’uva, un limone (o un’arancia), una fragola, un lampone
o SS e RVAR e e iden T i F ic AR e
Come procediamo
Sezioniamo i frutti e li osserviamo riconoscendo la buccia, la polpa e il rivestimento interno del seme. Raggruppiamo i frutti in base alle caratteristiche della buccia, della polpa e dei semi. Registriamo i dati in una tabella.
buccia sottile, polpa carnosa, seme in involucro legnoso
buccia sottile, polpa carnosa, semi immersi nella polpa
tanti piccoli frutti aggregati
Si chiamano drupe i frutti che hanno buccia sottile, polpa carnosa, seme in involucro legnoso. Sono esempi: ciliegia, susina, albicocca, pesca, mandorla, oliva.
Si chiamano bacche i frutti che hanno buccia sottile, polpa carnosa, numerosi semi immersi nella polpa. Sono esempi: pomodoro, uva, melanzana, peperone, kaki; anche zucca, anguria, cetriolo, che hanno però la buccia più indurita. i frutti degli agrumi , chiamati esperidi , sono bacche particolari. La buccia è ricca di oli profumati, la polpa è quella parte bianca e amara che si trova sotto la buccia e i semi sono all’interno di spicchi che contengono piccole gocce succose. Si chiama pomo il frutto di mela, pera, nespola. i n realtà, la polpa che mangiamo non deriva dall’ovario, ma da una parte ancora più esterna, perciò il pomo è un falso frutto i l vero frutto è il torsolo , una bacca che ha 5 semi all’interno. Anche la polpa della fragola non deriva dall’ovario: i veri frutti sono gli acheni presenti sulla superficie. La fragola e il lampone sono frutti composti , perché gli ovari del fiore sono rimasti uno vicino all’altro.
Quali altre parti della pianta mettiamo in tavola?
I fiori
c avolfiori, broccoli, cime di rapa sono i più comuni. i carciofi sono gemme. i capperi sono boccioli. Lo zafferano è una parte del fiore, cioè il polline maturo che costituisce le antere.
I fusti
Sedano e finocchio sono fusti nelle prime fasi di sviluppo.
Gli asparagi sono giovani germogli con abbozzi di foglie.
Tuberi e bulbi crescono sotto terra e sono organi di riserva. Sono tuberi: patate, topinambur, zenzero e curcuma. i bulbi più diffusi sono: aglio, cipolla, scalogno, porro.
Le foglie
n umerosissime varietà di insalata, numerose varietà di cavoli forniscono gli ortaggi a foglia che non mancano mai in tavola o in cucina. Sono: cicoria, lattuga, rucola, spinaci, bietole, erbette. c onviene consumarli crudi, o cotti per un tempo minimo, per non distruggere le vitamine di cui sono ricchi.
Le radici
c arote, rapanelli, rape, barbabietole sono radici trasformate in organi di riserva ricchi di minerali e vitamine. Possono essere a fittone, come la carota, o leggermente arrotondate, come le rape. Si possono consumare crude, affettate sottilmente, o cotte.
I semi
n ei baccelli delle leguminose sono contenuti i semi che consumiamo dopo averli cotti: fagioli, lenticchie, ceci, soia.
Anche il riso, il frumento e il mais sono semi di particolari piante chiamate cereali. Si possono trasformare in farina oppure consumare in fiocchi o come pop corn.
Perché fa bene mangiare frutta e verdura?
ATT i V i TÀ di LAB o RAT o R io ce R c AR e in F o RMA zioni e con FR on TAR e
Che cosa occorre
Per ogni bambino: facsimile di tabella da compilare per inserirla in un tabellone di classe; schema piramidi alimentari.
Come procediamo
Compiliamo una tabella con le seguenti informazioni.
co LA zione PRA nzo cen A M e R end A SP un T ini
qu A ndo
MA n G i
V e R du RA o FR u TTA
c H e V e R du RA o FR u TTA
MA n G i
Confrontiamo i dati raccolti all’interno della classe e compiliamo un grafico che indichi i comportamenti alimentari più diffusi.
Osserviamo con attenzione e confrontiamo i due schemi, chiamati piramidi alimentari, che indicano come alimentarsi per mantenersi in buona salute.
i n che cosa sono differenti?
Gli esperti di alimentazione umana, chiamati nutrizionisti , studiano le proprietà dei cibi e la loro importanza per mantenere la salute del corpo. i l nostro corpo ha bisogno di vitamine , sostanze che si trovano nei vegetali.
Perciò dobbiamo consumare ogni giorno buone quantità di frutta e verdura. Per semplicità, si associa il colore dei vegetali alle loro proprietà. i n una dieta sana bisogna utilizzare cibi che appartengono a tutti i diversi gruppi colore. i vegetali contengono anche minerali come Ferro, c alcio, Magnesio, Potassio, utili per tutti gli organi del corpo. e sono ricchi di acqua e di fibra , che aiutano il funzionamento dell’intestino.
METTITI ALLA PROVA
1. u na dieta corretta prevede il consumo di vegetali, di carboidrati complessi, come cereali e patate, di proteine (latticini, uova, carne, pesce) e un consumo limitato di dolci, zuccheri raffinati e bibite dolcificate. Fai riferimento al piatto nell’immagine. c he parte del piatto occupano i vegetali?
2. d ai un nome alle diverse parti della drupa nell’immagine. d a quali parti del fiore derivano?
3. Scrivi sotto a ogni immagine il tipo di frutto. Scegli tra i seguenti nomi: drupa, esperidio, pomo, frutto composto.
4. c ompleta la tabella con esempi di alimenti che consumi abitualmente.
co L o R e dei V e G e TAL i e FF e TT i B ene F ici e S e MP i
V e R de
R o SS o
G i ALL o -ARA ncio
BL u -V io LA
V i STA, di F e S e , S i ST e MA ne RV o S o
V i STA, di F e S e
V i STA, P e LL e , o SSA, ART ico LA zioni
V i STA, di F e S e
B i A nco di F e S e
L’OLIVO E L’UOMO, UNA STORIA COMUNE
L’oliva è un frutto speciale. La gustiamo con gli antipasti, si usa in cucina, viene spremuta per ottenere l’olio, condimento principale in ogni alimentazione.
L’albero che produce le olive, l’olivo, cresce bene in molte parti dell’ i talia, grazie al clima mediterraneo , asciutto e soleggiato d’estate, con piogge che cadono prevalentemente d’inverno.
La storia dell’olivo e quella degli uomini si intrecciano da oltre settemila anni: i frutti sono sempre stati un cibo sostanzioso per le persone e gli animali, l’olio curava la pelle e, bruciando, manteneva accese le lampade che illuminavano abitazioni e templi. q uando veniva proclamato un re, un sommo sacerdote o un eroe, gli si ungeva con l’olio il capo, come gesto di consacrazione.
Le immagini mostrano alcuni reperti archeologici che “parlano” di questa storia.
Albero di olivo in un antico mosaico
Pietra per la spremitura delle olive in un sito archeologico
Anfore in cui i romani conservavano l’olio
Vogliamo scoprire l’albero delle olive: come è fatto, dove cresce, come si raccolgono i suoi frutti e come si lavorano per ottenere l’olio.
Come è fatto l’albero di olivo?
Che cosa occorre
Sul campo: in giardino, o in un vivaio, una pianta di olivo. i n classe: fotografie di alberi di olivo.
Come procediamo
Osserviamo la pianta di olivo.
La rappresentiamo e la descriviamo a parole.
Leggiamo la descrizione seguente facendo attenzione alle parole scientifiche associate alle varie parti dell’albero.
Le radici sono superficiali: in genere non si spingono oltre 1 metro di profondità.
i l fusto è contorto, con corteccia di colore grigio e legno duro e pesante.
La chioma ha forma conica, i rami sono disposti in vario modo, anche disordinato, rispetto al fusto.
Le foglie sono coriacee, semplici, intere, ellitticolanceolate, con picciolo corto e margine intero. La pagina inferiore è di colore bianco-argenteo, la parte superiore invece è di colore verde scuro.
n el disegno associamo alle parti dell’olivo il nome corretto.
Scegliamo tra: z chioma z tronco z rami z radici z corteccia
Spieghiamo a voce il significato delle seguenti parole: superficiale, contorto, forma conica, coriaceo.
La foglia dell’olivo ha una forma speciale.
Semplice, cioè i ntera, cioè
Lanceolata, cioè
A margine intero, cioè
Che cosa occorre
Sul campo, in primavera, per tutta la classe: rami di olivo fiorito.
i n classe, per gruppi di bambini: immagini di rami d’olivo con fiori.
Come procediamo
Osserviamo con attenzione per rispondere alle seguenti domande.
c he dimensioni ha il fiore dell’olivo? d i che colore sono i fiori? c ome sono disposti i fiori?
c ompletiamo la seguente frase.
L’olivo fiorisce a primavera avanzata, nei mesi di maggio-giugno.
i l fiore è , con petali di colore
i fiori sono raggruppati a formare infiorescenze a
Che cosa occorre
i n classe, per ogni bambino: una o più olive nocciolate, anche conservate.
Come procediamo
Osserviamo le olive esternamente. c on attenzione tagliamo un’oliva a metà.
Preleviamo il seme e schiacciamo la polpa tra le dita.
Descriviamo le olive a parole e compiliamo una tabella di questo tipo.
co L o R e de LLA B ucci A
co L o R e de LLA P o LPA
do V e S i TR o VA i L S e M e
co M e È i L S e M e
co M e È LA P o LPA
n el disegno associamo alle parti dell’olivo
il nome corretto. Scegliamo tra:
z foglia
z fiore
z corolla
z infiorescenza
z frutto z seme
z polpa buccia
Le caratteristiche dell’olivo
L’olivo è un albero che cresce lentamente, ma può vivere molto a lungo. Le giovani piante di olivo hanno radici che scendono verticalmente sotto terra, mentre nelle piante adulte le numerose radici emergono dalla base del tronco piuttosto superficialmente. n on è raro incontrare olivi centenari, come quello nell’immagine, ed esistono degli esemplari che vivevano già al tempo di Gesù. i l legno dell’olivo è forte: resiste alle malattie e non marcisce facilmente. È caratterizzato da striature di forma particolare; anticamente è stato usato nei portali dei più lussuosi palazzi e oggi viene utilizzato soprattutto per produrre originali e caratteristici oggetti d’artigianato.
L’olivo fiorisce a primavera avanzata, nei mesi di maggio-giugno. i fiori, piccoli e dalle corolle bianco-giallastre, sono riuniti in infiorescenze a forma di grappolo e sono formati da una parte maschile e una femminile per la riproduzione. i frutti, le olive , che i botanici classificano come drupe , sono rivestititi da una sottile buccia che è verde quando le olive sono ancora acerbe, ma che con il procedere della maturazione diviene prima rossastra e poi viola o nera.
La polpa è carnosa ed è ricca di olio. Al suo interno si trova il nocciolo legnoso e rugoso che contiene il seme o ttobre-dicembre è il periodo della raccolta.
Aiutati dalla maestra, cerchiamo informazioni per completare la scheda che riassume le caratteristiche dell’olivo.
no M e S cien T i F ico Olea Europaea
FAM i GL i A o leacee
L uo G o d ’ o R i G ine e TÀ
do V e c R e S ce
c erchiamo insieme miti e leggende sull’olivo e riportiamoli sul quaderno.
Come si raccolgono le olive?
Brucatura
È il metodo più tradizionale e consiste nello staccare le olive una a una dai rami con l’aiuto di scale. È una tecnica che non danneggia né le olive né i rami, ma è poco conveniente per via del costo della manodopera.
Pettinatura
Si effettua passando sulla chioma dei grandi pettini, chiamati rastrelli, in plastica flessibile.
Abbacchiatura
Si effettua battendo le piante con pertiche flessibili. È una tecnica molto antica, ma può portare danni ai frutti e alla pianta.
Raccattatura
c onsiste nel raccattare i frutti caduti a terra, ma oggi questa tecnica è quasi del tutto abbandonata per evitare che le olive si danneggino.
Raccolta meccanica
È effettuata mediante scuotitori di grandi dimensioni che fanno vibrare l’intera pianta: le olive cadono su apposite reti distese sotto la chioma della pianta.
Come si ricava l’olio?
u na volta raccolte, le olive vengono stivate in casse traforate in modo da areare i frutti e impedire che marciscano prima di essere portati al frantoio. q ui le olive vengono molite, cioè schiacciate e spremute, preferibilmente entro 10-24 ore dalla raccolta. L’olio più pregiato è quello spremuto a freddo.
L’olio appena spremuto viene raccolto in vasche e, successivamente, imbottigliato per essere venduto come olio extra vergine di oliva.
Può essere mescolato con olio estratto sempre dalle olive, ma a caldo o con metodi chimici, dando un prodotto chiamato semplicemente olio d’oliva.
METTITI ALLA PROVA
1. c ompleta le seguenti frasi.
L’olivo coltivato in i talia ha il nome scientifico
n elle piante di olivo adulte le radici
i l frutto dell’olivo, chiamato è costituito da:
2. Stendi un elenco dei piatti in cui viene utilizzato l’olio in cucina. q uale preferisci?
Raccogli i dati anche dei tuoi compagni e compila un grafico con le preferenze.
3. Segna con una crocetta i riquadri che contengono immagini dell’olivo.
F o GL ie
co RT ecci A
F o RMA
L e G no
FR u TT i
L avoro al PC
Prepariamo un approfondimento
Se sei un amante degli animali, puoi fare un approfondimento da presentare ai tuoi compagni di classe e alla maestra. La prima cosa da fare è cercare il materiale che ti serve consultando libri e riviste.
Tra questi programmi, quale è meglio utilizzare per fare una presentazione?
e cco come puoi fare per preparare una presentazione.
1. Apri un foglio di PowerPoint 1
2. n el menù Progettazione , scegli lo sfondo che preferisci per le tue slide.
Se non ti piacciono quelli presenti, puoi colorare lo sfondo a tuo piacimento usando il comando Formato sfondo in alto a destra nel menù Progettazione
1 Le indicazioni qui riportate si riferiscono all’uso di Microsoft Office 2016.
3. Se vuoi inserire una scritta, scegli nel menù Inserisci il comando Casella di testo . Ricorda che, per avere una scritta ben leggibile, puoi:
Ciao Ciao
a. scrivere con un colore scuro su uno sfondo molto chiaro
u tilizza poche parole, scritte in grande.
b. scrivere con un colore chiaro su uno sfondo molto scuro
4. Se hai inserito una foto, fai doppio click sulla foto stessa. Si apre un menù Formato , specifico per modificare le foto: puoi mettere la cornice, decidere le misure, ruotare l’immagine, etc.
5. i n ogni slide inserisci un titolo, una foto e una breve descrizione per punti, come nell’esempio.
4
z Appartiene al gruppo degli echinodermi
z Ha il corpo suddiviso in cinque rami
z c ammina muovendosi su pedicelli ambulacrali