Marco Martini Prefazione di Giorgio Vittadini Postfazione di Gian Carlo Blangiardo L’ORDINEECONOMIADELLACASA A cura di Andrea Macchiavelli LAVORO · PERSONA · INTRAPRESA
1
2 economia, l’ordine della casa
3 Alle co lonne d’Ercole
4 economia, l’ordine della casa
5 Marco Martini ECONOMIA l’ordine della casa Lavoro persona intrapresa A cura di Andrea GianGiorgioPrefazioneMacchiavellidiVittadiniPostfazionediCarloBlangiardo
6 economia, l’ordine della casa Nelle edizioni Itaca Giovanni Paolo II Laborem exercens. Lettera enciclica sul lavoro umano Józef Tischner Etica della solidarietà e del lavoro Giancarlo Rovati, Maurizio Vitali Quelli della Birreria Finisterre Una compagnia atipica nel lavoro e nel sindacato Václav Havel Il potere dei senza potere Marco Martini Economia, l’ordine della casa. Lavoro persona intrapresa StampatoISBNTutti©Primawww.itacaedizioni.it/economia-ordine-della-casaedizione:agosto20222022Itacasrl,CastelBologneseidirittiriservati978-88-526-0739-4inItaliadaMediagraf,NoventaPadovana (PD) Col nostro lavoro cerchiamo di rispettare l’ambiente in tutte le fasi di realizzazione, dalla produzione alla distribuzione. Questo libro è stato stampato su carta certificata FSC‰ per una gestione responsabile delle foreste. Stampiamo esclusivamente in Italia con fornitori di fiducia, riducendo così le distanze di trasporto. Seguici su www.itacalibri.it Itacalibri Itacalibri
Prefazione
«Il lavoro non è un posto ma un percorso.» Questo fortunato slogan di Marco, che ancora adesso descrive l’aspetto più importante della vicenda lavorativa di un uomo nel mondo moderno, può descrivere anche la vita di Marco. Gli anni giovanili furono caratterizzati dall’incontro con don Luigi Giussani e il suo movimento, allora denominato Gioventù Studentesca, e successivamente dalle responsabilità coperte nel movimento stesso in anni travagliatissimi. Seguirono il matrimonio, la paternità e i primi lavori al Comune di Milano e all’Irer (Istituto Regionale di Ricerca) che non gli impedirono di iscriversi e laurearsi con profitto alla facoltà di Scienze Politiche. Quindi cominciarono le prime collaborazioni in Università, nell’Istituto di Statistica guidato dal professor Giampiero Landenna alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano.
Il brillante e rapido percorso accademico, segnato anche da un periodo all’Ufficio Statistico della Commissione Europea presso il professor Ronchetti, gli consentì in pochi anni di dedicarsi solo all’Università. I suoi contributi sulle proprietà degli indici dei prezzi compositi usati a livello internazionale e sui più svariati aspetti del mercato del lavoro (banche dati, flussi di domanda e offerta, indici non convenzionali) ancora adesso consentono ai suoi allievi e a molti studiosi a lui inspirati di perseguire strade del tutto innovative.
Prefazione 7
Marco aveva anche il piglio del professore completo, per cui la terza missione e il contributo allo sviluppo della società
E infine nei suoi ultimi anni in Bicocca mostrò la sua grande capacità organizzativa e culturale partecipando al comitato ordinatore dell’Università.
La prima, come si può dedurre da quanto narrato a proposito della sua storia, è la grande capacità di cambiamento, tipico di una persona matura e capace di imparare da chi incontrava e dalle nuove situazioni, perché il suo modo di conoscere e muoversi era guidato da quel realismo che aveva imparato da don Giussani, basato sul metodo dell’incontro tra i propri desideri e inclinazioni e la continua provocazione del reale; sempre pronto quindi a mettere in campo le sue convinzioni, ma a cambiarle di fronte a qualcosa di più vero.
Piuttosto c’è da notare l’enorme capacità educativa, sia sul
È il suo un vero e proprio percorso che mostra la verità del suo assunto riguardante il lavoro di tutti e mette in luce le qualità uniche della sua personalità.
La naturale conseguenza di questa posizione era l’eccezionale capacità di stringere legami, di fare amicizia, di valorizzare ciò che di vero c’era nell’altro, anche con convinzioni diverse dalla sua. Ciò che ha fatto Marco sarebbe stato impossibile se fosse stato un uomo solo, se non fosse stato capace di coordinare e di valorizzare contributi umani, scientifici, sociali, politici, se non avesse messo insieme per un bene comune persone della più diversa provenienza. Inutile sottolineare ancora la sua intelligenza all’origine dei suoi contributi accademici e sociali.
8 economia, l’ordine della casa e del Paese era nel suo DNA. Perciò mentre lavorava in Università la sua collaborazione al Clas, centro di ricerca e consulenza, alla Camera di Commercio, all’Unioncamere e alla Cisl fornì contributi decisivi al superamento della mentalità statalista e burocratica del mercato del lavoro. Sua è la banca dati Excelsior che ancora oggi permette di intercettare i flussi futuri a due anni della manodopera delle imprese; fondamentale e il suo contributo nel definire il ruolo nel mercato del lavoro delle società interinali che hanno dato un grande contributo alla crescita dell’occupazione in Italia.
dell’amicizia
Incredibilmente la malattia non la interruppe, ma la intensificò. Dopo l’estate Marco volle che io e Mario Mezzanzanica, un altro dei suoi più giovani allievi e amici, andassimo a casa sua settimanalmente per fare scuola di comunità.
Gli anni in università con lui e con la compagnia di giro dei suoi e miei amici, come Gianni Corrao e Gian Carlo Blangiardo, sono anni che rifulgono di bellezza nella mia vita. Ma nulla può uguagliare il drammatico ultimo anno. In un giorno come gli altri in primavera, improvvisamente Marco stette male e fu ricoverato al San Gerardo di Monza, l’ospedale dell’Università Bicocca. Dopo poco si seppe che Marco era affetto da una grave malattia che l’avrebbe portato alla morte prima della fine dell’anno. In realtà il giorno in cui fu ricoverato non era un giorno come gli altri, anche se lo sapevamo solo io e lui.
In uno di quegli incontri ci raccontò di quell’episodio della Bassa, gesto caritativo di Gioventù Studentesca, che poi di venne conosciuto ovunque. Lui e altri suoi amici avevano dato 1.000 lire a una donna poverissima, ma scoprirono poi che lei
In quegli incontri indimenticabili ci comunicò il suo essere più profondo, le cose più vere di tutta la sua vita, a partire dagli anni giovanili vissuti a fianco di don Giussani.
Si era discusso della necessità di vivere una immanenza più stretta alla comunità degli studenti di Cl in Bicocca. Per questo eravamo andati insieme al momento formativo settimanale dei ragazzi di CL, la scuola di comunità. Stava per cominciare una nuova stagione ancora più umanamente profonda tra me e Marco.
piano umano che scientifico, di cui io stesso sono stato oggetto. Siamo in tanti ad essere stato generati da lui, dai suoi continui consigli, dalla sua passione per l’uomo, dal suo rigore metodologico, non tenuto per sé in modo egoistico ma comunicato senza alcun calcolo E, last but not least, tutto questo era condito da un carattere ironico, quasi giocoso, allegro, sempre positivo persino nelle riunioni di lavoro.
Prefazione 9
10 economia, l’ordine della casa li aveva usati, non per comprare da mangiare, ma per prendersi unLorossetto.riferirono scandalizzati a don Giussani, ma lui li rimproverò e li corresse dicendo: «Ma non capite che quel rossetto era lo strumento per sentirsi donna?». In quel momento capii la chiave profonda di tutta la vita di Marco: lo stupore continuo di fronte a una Presenza imparata dal carisma di don Giussani, che per tutta la vita gli insegnò la passione per l’uomo. Giorgio Vittadini Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà
Indice generale 205 Indice generale Prefazione Giorgio Vittadini 7 MarcoPresentazioneMartini e l’Associazione UM.E.S. 11 parte prima «Lavorare è fare un uomo al tempo stesso che una cosa» Nota introduttiva 24 I. Economia: l’ordine della casa 29 II. Lavoro come forza e lavoro come intrapresa 43 III. Lavoro ed economia nella Dottrina Sociale della Chiesa 57 Parte seconda L’economia contemporanea e la centralità dell’uomo Nota introduttiva 76 I. Lavoro ed economia. Verso nuovi paradigmi 81 II. L’uomo: risorsa centrale e sconosciuta all’economia contemporanea 95 III. Quale cultura economica per lo sviluppo? 106
206 economia, l’ordine della casa Parte terza Intrapresa e sussidiarietà Nota introduttiva 120 I. Una nuova cultura del lavoro per affrontare la sfida del cambiamento 124 II. Libertà di costruire sviluppo e occupazione: dieci domande sul lavoro che cambia 140 III. Solidarietà, efficienza e sussidiarietà 168 IV. Sussidiarietà e solidarietà: alternativa al neocorporativismo 180 Postfazione Giancarlo Blangiardo 193 Nota dell’editore 199
Indice generale 207
208 economia, l’ordine della casa Il lavoro non è un posto, ma un percorso. Marco Martini
€ 18,00
Gli elementi – l'acqua, la terra, il fuoco, gli animali – non sono risorse finché il lavoro non li addomestica, non li conduce nella dimora, non li definisce come beni capaci di dare soddisfazione ai bisogni dell'uomo.
Marco Martini Marco Martini (1944 - 2002), laureato in Scienze Politiche, dal 1986 è stato Ordinario di Statistica Economica presso l’Università degli Studi di Milano. Nel 1996, presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca ha promosso la realizzazione della Facoltà di Scienze Statistiche di cui è stato Preside fino alla morte.
Gian Carlo Blangiardo d’Ercole Alle co lonne
Il montanaro nel bosco raccoglie il ramo caduto; quel ramo non è un bene, lo diventa quando l’uomo lo trasporta nella sua casa e se ne raffigura il possibile uso futuro.
Così nasce, etimologicamente, l’eco-nomia, il nomos dell’oicos, l’ordine della casa, delle res familiae, la loro cura, la scelta tra i loro possibili impieghi nel tempo, lo scambio con altri beni.
Una lettura dell’economia che si premura di porre al centro l’uomo e il suo vivere.