Il Vangelo secondo Giotto
La vita di Gesù raccontata ai ragazzi
attraverso gli affreschi della CaPPella degli Scrovegni
Il Vangelo secondo Giotto
La vita di Gesù raccontata ai ragazzi attraverso gli affreschi
della CaPPella degli Scrovegni
Cari ragazzi, mi presento: mi chiamo Giotto e sono un uomo proprio fortunato.
Dei due che vedete, io sono quello davanti, col cappello da muratore, a barchetta. È l’autoritratto che mi sono fatto a Padova: mi sono messo fra i Beati del paradiso, che si protendono verso la Madonna. Quello dietro di me è Dante Alighieri, incoronato come sommo poeta.
La corona invece di fargliela verde, d’alloro, l’ho dipinta d’oro: siamo in paradiso! E in paradiso tutti i volti sono bellissimi, perché sono guardati da Dio, illuminati da Lui in persona, anzi in tre Persone!
In questa terra, invece, io e Dante abbiamo qualche difettuccio fisico, tanto che i bambini, quando ci incrociano per strada, ridono e ci prendono in giro: lui lo chiamano nasone, e anche a me ne dicono di tutti i colori.
In effetti sono basso di statura, braccia e gambe corte; zoppico per una vecchia caduta dalle impalcature; ho la testa grossa, la mascella poderosa e il collo taurino; fronte sfuggente con orbite enormi e occhi bovini, il sinistro più grande del destro; il naso alto e piccolo, sproporzionato rispetto all’insieme della figura.
Capirete quanti nomignoli mi hanno appiccicato! Io comunque non me la prendo, ho lavorato sodo e realizzato grandi opere; ho una bella famiglia con tanti figli. Me la ricordo bene mia moglie Cinta che qui nella Cappella degli Scrovegni guardava il progredire dell’opera, mentre i bambini fuori facevano le capriole sull’erba. Ma la vera fortuna –anzi, la grazia – è un’altra…
Tutto è capitato per caso. Avevo la vostra età e stavo disegnando una pecorella su una roccia levigata, nel mio paesino vicino a Firenze, quando è passato di lì Cimabue, un grandissimo pittore. È rimasto colpito e mi ha preso con sé nella sua bottega. Io gli sono andato dietro e lui mi ha insegnato il mestiere; poi l’ho seguito quando mi ha portato a dipingere a Roma.
A venticinque anni ero già diventato più bravo di lui: ad Assisi i frati, d’accordo col Papa, hanno voluto che fossi io a raccontare al popolo la vita di san Francesco in quello che a voi potrebbe sembrare un grandioso fumetto. Così ho cominciato a seguire san Francesco: da lui ho imparato a dipingere le creature come le vediamo realmente, splendenti di colore. Lui loda Dio che ha creato «madre terra con coloriti fiori et erbe».
Nel 1300 c’è stato a Roma il grande Giubileo: il Papa mi ha chiamato e io ho obbedito e sono andato a dipingere per lui.
A Roma ho conosciuto un padovano, il notaio pontificio Altegrado de’ Cattanei (che nomi strani ai miei tempi!), il quale ha voluto che lo seguissi fino a Padova, per affrescare queste pareti, volute da Enrico Scrovegni, il committente.
Ecco: la mia vera fortuna è di essermi imbattuto in persone grandi e di averle seguite. Così il mio talento – il dono di saper dipingere – è fiorito e ha portato frutti che danno gusto agli occhi di tutti.
Adesso tocca a voi, cari amici, seguire me. Vi ho dato appuntamento qui a Padova, per raccontarvi una storia, anzi “la” storia! Si parte: entriamo nella Cappella degli Scrovegni.
La Cappella degli Scrovegni
ECCOCI ENTRATI IN QUESTA BELLA CASA, BEN PROPORZIONATA, PIENA DI AFFRESCHI CHE CI AIUTANO A CONOSCERE
LA STORIA DI GESÙ. NON SERVE SAPER LEGGERE, BASTA GUARDARE LE PARETI CON OCCHI SGRANATI.
SIAMO IN UNA CASA CHE È ANCHE UNA NAVE
(PER QUESTO SI CHIAMA CAPPELLA A UNA “NAVATA”)
CHE IL NOCCHIERE GUIDA VERSO IL PORTO, DANDO A NOI
LA SICUREZZA CHE NON CI PERDEREMO NELLE NEBBIE
E NON SAREMO TRAVOLTI DALLA TEMPESTA.
Primo registro: la storia di Maria
Gioacchino cacciato dal tempio
Anche Gesù aveva i nonni. Di due – i genitori di Maria – sappiamo i nomi: Gioacchino e Anna, che diventarono papà e mamma, per un dono speciale di Dio, quando erano ormai anziani e non se l’aspettavano più.
Un giorno Gioacchino si reca al tempio, portando un agnellino da offrire in sacrificio. Ma lo scriba Ruben rifiuta il dono e caccia Gioacchino dal tempio perché non aveva avuto bambini, cosa reputata dagli ebrei segno della maledizione di Dio.
Gioacchino ha nel volto un grande dolore: viene maledetto e violentemente spinto fuori, mentre dentro il tempio un altro uomo viene benedetto da un sacerdote.
Senza dire niente alla moglie Anna, Gioacchino, addolorato, va per cinque mesi tra i suoi pastori in montagna.
Le querce verdeggiano, il cagnolino lo accoglie festoso e intanto le pecorelle (dipingere le pecorelle è la mia specialità, fin da piccolo) escono pian piano dall’ovile, ma il cuore di Gioacchino rimane impietrito come quelle rocce che incorniciano la scena.
Guardatele bene, le rocce: vanno all’indietro, da destra scendono verso sinistra.
A Gioacchino tutto va a rovescio.…
I due giovani pastori si guardano in faccia l’un l’altro perplessi: non l’avevano mai visto così mortificato, il loro padrone!
DIPINGERE LE PECORELLE È LA MIA SPECIALITÀ, FIN DA PICCOLO.
Gioacchino tra i pastori
Indice e mappa
7 Cari ragazzi, mi presento: mi chiamo Giotto
La Cappella degli Scrovegni
12 Sotto il cielo stellato
14 L’annunciazione
Primo registro: la storia di Maria
18 Gioacchino cacciato dal Tempio
19 Gioacchino tra i pastori
20 L’annuncio ad Anna
21 Il sacrificio di Gioacchino
22 Il sogno di Gioacchino
La storia apocrifa di Gioacchino e Anna e della Vergine Maria
L’infanzia e la vita pubblica di Gesù
I fatti attorno alla Pasqua
Le virtù
PARETE SUD
1. Gioacchino cacciato dal Tempio
2. Gioacchino tra i pastori
3. L’annuncio ad Anna
14. La nascita di Gesù
15. L’adorazione dei Magi
16. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio
26. L’ultima Cena
27. La lavanda dei piedi
28. Il bacio di Giuda
23 L’incontro di Gioacchino e Anna alla Porta Aurea di Gerusalemme
24 Nove mesi dopo, l’8 settembre, nacque Maria
25 Ormai grande Maria fu presentata al Tempio
26 Chi sarà lo sposo di Maria? Tutti in piedi
27 Tutti in ginocchio in attesa
28 Giuseppe è il prescelto: le nozze con Maria
29 Maria ritorna alla casa di Nazareth
Secondo registro: la storia di Gesù
33 Maria fa un lungo viaggio per andare da sua cugina Elisabetta
4. Il sacrificio di Gioacchino
5. Il sogno di Gioacchino
6. Gioacchino e Anna alla Porta Aurea
17. La fuga in Egitto
18. La strage degli innocenti
GIUDIZIO UNIVERSALE
29. Cristo davanti ad Anna e Caifa
30. Cristo deriso e flagellato
A1. Prudenza B1. Fortezza C1. Temperanza D1. Giustizia E1. Fede F1. Carità G1. Speranza
34 Il Natale di Gesù
35 L’adorazione dei Magi
36 La presentazione di Gesù Bambino al Tempio
37 La fuga in Egitto
38 La strage degli innocenti
39 Gesù viene ritrovato fra i dottori nel Tempio
40 Il battesimo di Gesù
41 Le nozze di Cana
42 La resurrezione di Lazzaro
43 L’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme
44 La cacciata dei mercanti dal Tempio
Terzo registro: gli ultimi giorni di Gesù
49 Il tradimento di Giuda
50 L’ultima cena
51 Gesù lava i piedi agli Apostoli
52 Giuda tradisce Gesù
53 Gesù viene portato davanti ad Anna e Caifa
54 Gesù viene deriso e flagellato davanti a Pilato
55 Gesù sale al Calvario, carico della croce
56 Gesù viene crocifisso
57 Il compianto in cielo e in terra sul Cristo morto
58 Gesù risorge da morte
60 Gesù ascende al cielo
61 Lo Spirito Santo discende sui dodici apostoli
Quarto registro: virtù e vizi
64 Virtù e vizi
Il Giudizio Universale
70 Il Giudizio Universale
PARETE NORD
7. La natività di Maria
8. La presentazione di Maria al Tempio
9. La consegna delle verghe
19. Gesù fra i dottori nel Tempio
20. Il battesimo di Gesù
21. Le nozze di Cana
31. La salita al Calvario
32. La Crocifissione
33. Il compianto sul Cristo morto
I vizi
10. La preghiera per la fioritura delle verghe
11. Lo sposalizio della Vergine
12. Maria ritorna a Nazareth
22. La resurrezione di Lazzaro
23. L’ingresso di Gesù a Gerusalemme
24. La cacciata dei mercanti dal Tempio
34. La Resurrezione (Noli me tangere)
35. L’Ascensione
36. La Pentecoste
A2. Stoltezza B2. Incostanza C2. Ira D2. Ingiustizia E2. Infedeltà F2. Invidia G2. Disperazione
25. Il tradimento di Giuda � EUCARISTIA
ANNUNCIAZIONE
13. La visita di Maria a santa Elisabetta
Cari ragazzi, mi chiamo Giotto.
Vi ho dato appuntamento alla Cappella degli Scrovegni
per raccontarvi una storia, anzi “la” storia.
Seguitemi…