chiama
IL ROSARIO DEI GIOVANI MADREprobabilmente resterà appassionati.
socio in questo progetto, di realizzare questo mio sogno. per aver “sposato”
I libri del Monastero San Benedetto nelle edizioni Itaca
Madre Maristella dell’Annunciazione
Il canto dei girasoli
gli intervistati di incontrare Pietro Manganoni, Soldano, fornito la maggior parte delle pubblicazione. sostenuto soprattutto sempre che ancora prima di aver riservargli naturalmente.
Madre Maria Geltrude del Divin Cuore
Chi desidera la vita? La proposta di San Benedetto
Il cielo e la creta. Cercare Dio per ritrovare sé stessi
Suor Maria Teresa Bussini
La Radura della Quercia illustrazioni di Ilaria Mozzi
Madre Maristella dell’Annunciazione
Rallegrati: il Signore è qui e ti chiama. Il rosario dei giovani www.itacaedizioni.it/rallegrati
Prima edizione: marzo 2023
© 2023 Itaca srl, Castel Bolognese Tutti i diritti riservati
ISBN 978-88-526-0749-3
In copertina
Icona dell’Arcangelo Raffaele con il giovane Tobia, particolare Monastero di San Benedetto, Milano
Crediti fotografici:
The J. Paul Getty Museum, Los Angeles, California 6, 14, 22, 30, 40, 54, 61
Stampato in Italia da Modulgrafica Forlivese, Forlì (FC)
Col nostro lavoro cerchiamo di rispettare l’ambiente in tutte le fasi di realizzazione, dalla produzione alla distribuzione.
Questo prodotto è composto da materiale che proviene da foreste ben gestite certificate FSC‰ , da materiali riciclati e da altre fonti controllate.
Utilizziamo inchiostri vegetali senza componenti derivati dal petrolio e stampiamo esclusivamente in Italia con fornitori di fiducia, riducendo così le distanze di trasporto.
Seguici su
www.itacalibri.it
RALLEGRATI Il Signore è qui e ti chiama
Introduzione
La preghiera del santo rosario è antica, ma non invecchia: lo dimostra il fatto che sia sempre amata, anche da ragazzi e ragazze. Forse perché Maria, interlocutrice privilegiata di questa preghiera, era giovanissima quando iniziò la sua avventura al servizio di Dio nel momento sublime e al contempo umile dell’Annunciazione, che contempliamo nel primo dei misteri del rosario e che è alla base di ogni Ave Maria.
Preghiera giovane, preghiera dei giovani è dunque il rosario. Perché non pensare allora a un rosario in cui siano loro i protagonisti dei misteri biblici da contemplare? Da quando san Giovanni Paolo II ha introdotto i cinque misteri della luce, attinti al testo evangelico, ma assenti nel rosario tradizionale in uso da secoli, si è aperta la possibilità di pregare le decine di Ave Maria, precedute dal Pater e seguite dal Gloria, che costituiscono l’ossatura del rosario, meditando anche altre scene evangeliche o comunque bibliche.
Ecco l’origine di questa proposta, rivolta in primo luogo a chi vive la freschezza dell’età giovanile, ma non solo. Il desiderio di pregare per i giovani spinge a pregare con loro, anche scegliendo pagine della Bibbia in cui siano loro a insegnarci qualcosa. In compagnia dei giovani di cui parla il testo sacro impariamo a camminare con Dio, ad aprirgli il cuore, a vincere le nostre ansietà, a metterci totalmente a sua disposizione. Come Maria, punta di diamante del mondo giovanile, a cui rivolgiamo la nostra preghiera perché prenda per mano i giovani e li conduca con amore sulla via che lei per prima ha percorso accogliendo nella sua vita Gesù.
Con Maria contempliamo altre figure bibliche: Samuele, il ragazzo che avverte la chiamata di Dio nella notte; Salomone, il giovane re che si riconosce bisognoso di ricevere il dono della sapienza per governare bene i suoi sudditi; Tobia, il figlio unico che affronta un lungo viaggio, separandosi dai genitori e ritrovandosi in compagnia di un angelo; Geremia, il giovane profeta a cui Dio affida una missione impegnativa assicuran-
dogli la sua vicinanza e la sua protezione; un anonimo ragazzo (in cui tutti possono riconoscersi) che mette a disposizione di Gesù il suo “cestino della merenda” consentendogli di compiere un miracolo straordinario, in cui viene adombrata l’Eucaristia…
Come questo ragazzino, ogni giovane può affidare tutta la sua vita, per quanto povera e insignificante possa sembrare, a Gesù, che compirà ancora grandi cose, vere e proprie meraviglie.
Maria, l’umile ragazza di Nazaret che si mise tutta al servizio di Dio, ci aiuti a contemplare con amore la sua Parola, a permetterle di farsi carne nella nostra vita, perché anche i giovani del nostro tempo possano cantare con il tutto il cuore le sue parole: «L’anima mia magnifica il Signore, grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente!». Se questo avverrà, il mondo cambierà, e cambierà in meglio. È la speranza che teniamo sempre viva quando guardiamo i giovani.
Dal punto di vista pratico questo libretto si articola secondo due modalità: la prima, più contemplativa, richiede un tempo prolungato di
meditazione e può essere usata per la preghiera personale silenziosa. Il metodo suggerito è quello della lectio divina. Ci si dispone all’ascolto di un brano biblico, si può leggere e meditare una breve introduzione al personaggio che costituisce l’icona biblica di riferimento, si fa una pausa di silenzio durante la quale ci si può lasciare interpellare dalle domande suggerite durante la lectio, si rivolge a Maria la preghiera indicata e poi si recita la decina del rosario.
La seconda modalità, più breve, che può accompagnare una preghiera di gruppo a voce alta, consiste nell’enunciazione del mistero, la proclamazione del versetto biblico, una breve pausa di silenzio, la lettura dell’intenzione di preghiera proposta e la recita della decina.
Ci auguriamo che questo libretto possa accompagnare tanti fratelli e sorelle, più o meno giovani, nell’affidare a Maria, e per mezzo di lei a Gesù, la propria vita, trovando nella Bibbia luci sempre nuove.
Madre Maristella dell’Annunciazione
PRIMO MISTERO
LA CHIAMATA DEL GIOVANE SAMUELE
PER LA LECTIO DIVINA PERSONALE
Conosciamo la vita del profeta Samuele grazie a un libro della Bibbia detto Primo Libro di Samuele, che racconta la storia del popolo di Israele nel periodo che va approssimativamente dal 1080 al 1000 a.C.
La grande novità di questo arco di tempo è l’inizio della monarchia. Prima infatti gli Israeliti non avevano mai avuto un re: la loro unica guida era il Signore che, soprattutto in periodi difficili, concedeva al suo popolo capi carismatici, detti “giudici”, dotati di particolare coraggio e saggezza per aiutare le tribù di Israele a vivere nella fedeltà all’alleanza con Dio e in pace con i popoli stranieri, senza però cedere alla tentazione di adorare i loro idoli.
Alcuni Israeliti, tuttavia, cominciarono a sentire il desiderio di avere un re come gli altri popoli e nel Primo Libro di Samuele si narra come Dio acconsentì a questa loro richiesta.
La figura centrale del libro è Samuele, che offre il titolo non solo a questo, ma anche al libro successivo, il cui protagonista principale sarà invece il re Davide.
Chi era Samuele? Era il figlio di una donna sterile, Anna, che soffriva molto per il fatto di non avere figli. Anna era sposata con Elkanà, ma non era la sua unica moglie: a quei tempi infatti era frequente la poligamia, cioè la possibilità per un uomo di avere più mogli. Elkanà era marito anche di Penninà, dalla quale aveva avuto invece molti figli.
Anna, umiliata dalla sua sterilità e dal confronto con Penninà, sfogò il suo dolore nella preghiera all’interno del santuario di Silo, dove si recava ogni anno tutta la famiglia di Elkanà. Supplicò il Signore di concederle il dono di un figlio e promise che, se fosse nato, l’avrebbe consacrato a Dio, lasciandolo per sempre al suo servizio nel
santuario. Il bimbo nacque circa un anno dopo questa preghiera e quando ebbe finito di allattarlo, Anna lo riportò al santuario e lo lasciò lì, al servizio di Dio, affidandolo al sacerdote Eli.
Il bambino crebbe e una notte avvertì in modo molto forte la presenza di Dio che lo chiamava per nome. Con l’aiuto di Eli, gli rispose dichiarandogli la sua piena disponibilità ad ascoltarlo e a obbedirgli. Iniziò così per il giovane Samuele una stretta relazione con Dio, che si servì di lui per guidare il suo popolo in un momento di totale confusione e di smarrimento, per cui la gente si stava sempre più allontanando dalla fedeltà al Signore.
Fu Samuele a consacrare il primo re di Israele, Saul, un giovane alto e bello, forte e coraggioso, appartenente però alla tribù più piccola, quella di Beniamino: la scelta del Signore privilegia sempre quello che conta di meno agli occhi degli uomini. Saul, sostenuto dalla forza dello Spirito del Signore, riuscì a sconfiggere gli Ammoniti, acerrimi nemici di Israele, guadagnandosi la stima di tutto il popolo.
Samuele ricordò agli Israeliti l’importanza di
rimanere fedeli a Dio, che sarebbe sempre rimasto il loro vero e unico condottiero, anche se ora avevano Saul come re. Promise che avrebbe sempre pregato per loro, che pure avevano peccato con la loro richiesta di un re, che tradiva una scarsa fede in Dio.
Fu tuttavia lo stesso Saul a commettere un grave peccato, disobbedendo a quanto il Signore gli aveva chiesto di fare. Questo causò la fine del suo regno, che passò al giovane Davide. Agli occhi del Signore, infatti, non c’è nulla di più gradito dell’obbedienza alla sua volontà, anche quando ci sembra strana o incomprensibile. Samuele rimproverò con coraggio il re Saul, facendogli capire che la disobbedienza a Dio è una sorta di idolatria, ma non smise di pregare per lui fino all’ultimo dei suoi giorni.
Morì ormai anziano, dopo aver consumato tutta la sua vita al servizio di Dio, facendosi interprete della sua volontà e della sua parola presso il popolo di Israele, senza mai stancarsi di intercedere per la sua gente, anche quando essa si mostrava infedele e ribelle al Signore.
DAL PRIMO LIBRO DI SAMUELE (Cfr. 1 Sam 3,1-20)
Il Signore tornò a chiamare «Samuele!» per la terza
volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuele andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta».
[…] Samuele crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.
PREGHIERA
Maria, tu che nella tua adolescenza hai accolto con fresco entusiasmo la Parola di Dio, consentendole di prendere da te la carne della nostra umile natura umana, aiuta tutti i giovani ad ascoltare con cuore aperto e disponibile la Parola di Dio, senza mai lasciarla andare a vuoto, mettendosi totalmente al suo servizio. Fa’ che abbiano accanto a sé adulti illuminati dallo Spirito
Santo, che li aiutino a discernere la voce del Signore e a rispondergli con coraggio.
PER LA RIFLESSIONE PERSONALE:
F La preghiera di Anna, che invoca il dono di un figlio, e quella di Samuele, che prega per il suo popolo, anche quando sbaglia, ci ricordano una dimensione fondamentale della vita: la relazione con Dio, il dialogo con lui, l’intercessione per i bisogni non solo nostri, ma anche del prossimo.
Come vivi tutto questo? Che cos’è per te la preghiera?
F La chiamata del giovane Samuele nella notte ha bisogno del confronto con il vecchio Eli per essere riconosciuta e accolta: non si va sulla strada di Dio da soli, è necessario l’aiuto di qualcuno più avanti di noi che cammini con noi.
Come vivi il rapporto con Dio? Puoi contare sulla guida di una persona più matura di te?
Ascolti i suoi consigli? Hai il coraggio di perseverare quando ti sembra di non ottenere nulla, di non capire niente?
F L’obbedienza a Dio è il distintivo di Samuele,
che, dopo essersi messo in ascolto del Signore, non lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.
Sei disponibile a metterti totalmente a servizio del Signore o preferisci fare di testa tua, magari con buone intenzioni, come il re Saul? Ti fidi di Dio, nella certezza che quello che lui vuole e chiede è sempre il bene?
F Dio predilige i poveri, quelli che non contano nulla agli occhi degli uomini: la sterile Anna, la piccola tribù di Beniamino, un ragazzo inesperto come Samuele. Con la sua grazia succedono cose meravigliose: ti è mai capitato di vederle nella tua vita? Come guardi la tua piccolezza, il tuo senso di “non essere all’altezza” delle situazioni?
Ti fidi di Dio, ti affidi a lui? Hai il coraggio di sognare in grande, anche se ti senti piccolo?
PREGHIERA DELLA DECINA DEL ROSARIO
Padre Nostro…
10 Ave Maria…
Gloria al Padre…
Quando Dio ci chiama, ci chiede solo di fidarci che lui ci vuole veramente bene e desidera vederci felici, pieni di gioia.
Se abbiamo in noi questa certezza, potremo fare cose meravigliose, proprio come Maria.
Maria era giovanissima quando iniziò la sua avventura al servizio di Dio.
Questo “rosario dei giovani” è rivolto a chi vive la freschezza dell’età giovanile per scoprire, in compagnia di giovani di cui parla la Bibbia, la bellezza e la gioia di sentirsi guardati e chiamati per nome.
5,00