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Ready2Go
by ACI
ACI INFORMA I bambini a lezione di educazione stradale
Al campo scuola di via Bellini le prime giornate di prove pratiche a conclusione del progetto “On the road” che ha coinvolto 45 classi delle primarie di Vicenza per un totale di circa 850 alunni. Anima e motore dell’iniziativa Sergio Maistrello
■ Il campo scuola per l’educazione stradale di via Bellini è stato inaugurato nel 2012. Pensato per offrire l’opportunità a bambini e ragazzi di cimentarsi tra segnali e percorsi stradali in sella alla propria bicicletta, l’impianto viene usato dalle autoscuole ACI Ready2go per svolgere la prova pratica del progetto di educazione stradale “On the road”. Al progetto, inserito nel P.O.F. dell’Assessorato all’Istruzione del Comune di Vicenza, hanno aderito quest’anno 13 scuole primarie con 46 classi di terza quarta e quinta elementare per un totale di 850 ragazzi. Dopo tre ore di lezioni teoriche in classe, i ragazzi hanno la possibilità di mettere in pratica quanto appreso. Sotto l’occhio vigile degli istruttori dell’autoscuola, eccoli destreggiarsi tra semafori rotatorie e segnaletica varia. Chiediamo agli istruttori quali siano le cose più importanti che vengono insegnate. “Una cosa su cui insistiamo particolarmente è il comportamento in presenza del segnale “DARE PRECEDENZA” e del segnale “STOP”. Cerchiamo di far capire che quando vediamo questi due segnali siamo sulla strada secondaria, cioè meno importante, ma soprattutto che quando si trova lo STOP bisogna assolutamente fermarsi, anche se non arriva nessuno, perché è un incrocio particolarmente pericoloso e dove spesso manca la visibilità (che nel campo scuola è stata simulata con delle palizzate di legno). Sono poi presenti dei segnali di divieto, la cui forma, cerchi rossi, è stata più volte ribadita durante le lezioni. Nel campo scuola è stato simulato un cantiere stradale dove la strada si stringe in maniera tale da far passare solo una bicicletta per volta. Da qui l’esigenza di conoscere il significato dei segnali “DIRITTO DI
Rubrica a cura delle Autoscuole Ready2Go
PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI” (quello blu) e “DARE LA PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI” (quello rosso). Si fa anche notare che solitamente chi va ad occupare la corsia degli altri è colui che deve dare la precedenza. Il semaforo è una delle cose che attrae maggiormente i ragazzi e trovarsi a decidere se passare o no ha un certo fascino. Molti però non hanno le idee chiare sul suo funzionamento. Certo, sanno che col verde si passa e con il rosso ci si ferma, sul giallo i pareri sono discordi, ma prevale comunque l’idea che si possa passare comunque (in realtà la regola sarebbe fermarsi se si può in condizioni di sicurezza, altrimenti sgomberare sollecitamente l’incrocio). Quello che però non è chiaro perché alla domanda “Se io ho il semaforo rosso quelli di fronte che colore hanno?” molti rispondano “Rosso!” Infatti, quando girano a sinistra non si preoccupano minimamente di coloro che vengono di fronte, certi che il verde dia loro la precedenza. Ed è per questo che insistiamo molto nello spiegare che chi gira a sinistra, pur avendo il semaforo verde deve dare la precedenza a chi proviene di fronte e magari va dritto. Non poteva certo mancare nel campo scuola una rotatoria. Premesso che chiariamo ai ragazzi che tali incroci sono particolarmente insidiosi per i ciclisti passiamo poi alla spiegazione del comportamento. È ormai di uso comune nelle rotatorie la regola che prevede il diritto di precedenza per chi ha impegnato l’anello. Insistiamo quindi che nell’immettersi, guardino a sinistra e nel caso sopraggiunga qualcuno, si fermino a dare la precedenza. Ci soffermiamo poi sulla posizione da tenere. In alcune rotatorie viene ricavata una vera e propria pista ciclabile all’interno, solitamente di colore rosso. Ed è lì che i ciclisti hanno l’obbligo di circolare. In alternativa, i ciclisti devono rimanere vicino al margine destro. Nel campo scuola è stato riservato un incrocio, privo di segnali, nel quale solitamente posizioniamo a turno qualche ragazzo che sperimenta il duro lavoro del vigile (tra l’altro divertendosi molto!). Riteniamo che questa sia una prova educativa, che insegna ai ragazzi a rispettare coloro che portano la divisa. Inutile dire che tutti i ragazzi durante le prove indossano il caschetto protettivo che, come si sa, non è però obbligatorio sulla strada. Durante le lezioni ne spieghiamo l’utilità e ne raccomandiamo l’uso anche al di fuori della giornata al campo scuola. Al termine della giornata viene consegnato un patentino/attestato a ricordo della partecipazione al corso teorico/pratico del progetto “On the road”. “Educa i bambini e non sarà necessario punire gli adulti” (cit.) questa è la nostra convinzione. “Il miglior dispositivo di sicurezza è… un guidatore preparato” è il nostro motto.