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Rally della Marca
from GuidAci numero 6 anno 2022
by ACI
Fontana-Arena vittoria di "Marca"
Il pilota lariano ha vinto la gara trevigiana al volante di una Hyundai i20 Wrc con una manciata di secondi di vantaggio su Alberto Battistolli e Simone Scattolin (Skoda Fabia R5) primi in due delle sei prove speciali
■ Allo start dell'ultima prova, la Monte Cesen di 21,5 Km, Corrado Fontana e Nicola Arena su Hyundai i20 Wrc, avevano un vantaggio di 11’’4 sulla Skoda Fabia Rally2 Evo di Alberto Battistolli e Simone Scattolin, 13’’4 sull’altra Skoda di Marco Signor e Patrick Bernardi. Pochi, considerando le caratteristiche della Wrc rispetto alle R5, con una potenza nettamente maggiore, valutata attorno ad una cinquantina di cavalli, mica caramelle. Gara chiusa? Con Alberto Battistolli non si può mai dire, nonostante il mezzo inferiore. E infatti il vicentino figlio d'arte s'è preso il lusso di vincere l'ultimo tratto cronometrato andando come una scheggia e di recuperare un secondo sui battistrada, insufficiente, purtroppo, per ribaltare la classifica ma tale da ribadire che, a parità di mezzi e potenza, la partitura avrebbe preso altri ritmi. A Fontana Alberto Battistolli ha fatto vedere i sorci verdi e soprattutto ha riaperto un amaro ricordo: l'anno scorso, infatti, sulle strade della Marca, il pilota lariano aveva 10’’8 di vantaggio su Signor prima dell’ultima prova ed era convinto di portare a casa il successo. Invece, per un calo di potenza del motore, era stato costretto a lasciare via libera al rivale trevigiano per soli 1’’3. Stavolta nessuno stravolgimento, Fontana ha firmato il 38° Rally della Marca dopo aver inanellato quattro secondi e due terzi posto sui colli trevigiani, ma non si aspettava un Battistolli, vincitore della seconda e dell'ultima prova, così frizzante.
Terza piazza per Marco Signor-Patrick Bernardi che conquistano così la leadership nel torneo tricolore davanti a Simone Campedelli
Fontana non coglieva un successo da Como 2020 quando si aggiudicò anche il titolo del Ciwrc. Tempo totale 57’22’’2. Il graffio finale di Battistolli gli ha scalfito 1’’. Il talentuoso vicentino (alla sesta gara su asfalto) ha concluso a 10’’4 nel totale (primo degli Under25). Nelle battute iniziali Alby aveva cercato il colpo grosso, portandosi addirittura in testa, dimostrando di aver raggiunto una maturità agonistica che pochi hanno alla sua età. Con Simone Scattolin l'intesa è vincente e i due si capiscono al volo. Tanto è bravo il pilota con il volante tanto è sicuro e determinato il coéquipier, cresciuto alla scuola della Hawk, con note e radar. L'apprendistato nel campionato europeo si sta rivelando importante e nelle rare occasioni in cui si misura nelle gare tricolori è un avversario ostico per tutti. Signor, sulle strade di casa, se n'è subito reso conto. Ha chiuso infatti al terzo posto, non riuscendo a sorpassare Alberto. Il distacco finale dai vincitori è stato di 15’’7. E con tre equipaggi racchiusi in un quarto di minuto il Rally della Marca s'è rivelato una volta di più selettivo e aperto dal primo all'ultimo metro di gara. Marco Signor, con questo piazzamento, ha agguantato il comando della classifica generale del Cira, Campionato italiano rally asfalto, mettendo insieme 40 punti, 2,5 in più rispetto a Simone Campedelli (37,5 il totale) che non ha gareggiato al Marca. Giù dal podio equipaggi agguerriti e forti, che hanno "pagato" la battaglia ingaggiata per tutta la competizione dai primi della classe, tutti su Skoda Fabia Rally 2 competitive e affidabili. Giuseppe Testa, coadiuvato da Emanuele Inglesi, ha chiuso al quarto posto a 29’’0, ri-
Lo scledense Efrem Bianco ha fatto sua la settima piazza mentre il marosticense Giovanni Costenaro in coppia con Pietro Elia Ometto ha chiuso al 14° posto. Costretti al ritiro Luca Pedersoli-Anna Tomasi tra i favoriti della vigilia con la Citroen Ds3 Wrc
uscendo a guadagnare qualcosa però in tutte le prove senza però mai trovare il bandolo. Il piacentino, invece, pur dando il massimo, non è riuscito ad avvicinare i primi; il suo piazzamento è comunque più che onorevole. Sesto posto per il ligure Paolo Benvenuti, con Jessica Perli, a 1’19’’1, miglioratosi rispetto al settimo dell’anno scorso e bravo a tenere dietro di sè, per l'inezia di 0’’9, lo scledense Efrem Bianco assecondato da Dino Lamonato che su queste strade concluse terzo assoluto nel 2014. Ottavo il veronese Federico Bottoni, galvanizzato dalle splendide prestazioni di inizio stagione, a 1’27’’2. Sul sedile di destra la vicentina Sofia Peruzzi, sempre più sicura nel ruolo di navigatrice, sa dargli il giusto ritmo. Il risultato consente all'equipaggio di mantenere la leadership della Coppa rally di Terza Zona su Bianco e Signor. Nono a 1’33’’7 e primo degli Over55 il lecchese Marco Silva che vinse il Marca 2007 quando valeva per il Trofeo Rally Asfalto. Decimo il veneziano Emanuele Zecchin, navigato da Nicola Vettoretti, a 1’35’’3: un buon risultato dopo tre anni di assenza dalle gare. Il marosticense Giovanni Costenaro, stavolta assieme a Pietro Elia Ometto, ha concluso il rally al 14° posto assoluto con una Skoda Fabia del Team Munaretto, precedendo i compagni di scuderia Fabio Callegaro e Federica Franchin (Skoda Fabia R5). Non male per uno abituato a correre negli storici. Il bresciano Luca Pedersoli, con Anna Tomasi, reduce dall’ammaccatura al Salento, ha patito dolori al polso che ne hanno limitato le prestazioni. Non è riuscito ad inserirsi nella lotta e sulla ripetizione del Tomba, un problema alla pompa dei freni della Citroen Ds3 Wrc lo ha costretto al secondo ritiro consecutivo al Marca dove peraltro ha vinto ben tre volte. Se vuole ancora puntare al campionato non potrà più permettersi passi falsi perché è ancora a zero punti dopo due delle sei gare a disposizione. La speciale di “Monte Cesen” s'è rivelata indigesta per l’aostano Corrado Pinzano, che a metà gara era quarto a 4’’ e davanti a Signor di mezzo secondo. Un testacoda ha ammutolito il motore della Volkswagen Polo Rally 2. Ha così perso almeno una ventina di secondi per ripartire, arretrando al settimo posto. Con un grande
forcing ha poi recuperato due posizioni sul Tomba ma durante il trasferimento verso l'ultima speciale un incontro ravvicinato con un furgone gli ha fatto perdere una ruota e lo ha costretto alla resa. Primo delle 2 ruote motrici e ventesimo assoluto un frizzante Walter Lamonato, in coppia con Beatrice Croda, su Renault Clio Super 1600, galvanizzato dal fatto di correre sulle strade amiche. Andrea Stizzoli (Peugeot 208) ha regolato la truppa delle Rally 4 inizialmente condotta da Nicolò Brunello (Peugeot 208), poi attardato da una foratura nel primo assalto al “Monte Tomba”. Sul podio a 10’’7 il vicentino Andrea Cazzaro - sul sedile di destra Sergio Raccuia - (Peugeot 208), grande amico di Alberto Battistolli, autore di due scratch di classe, assieme a Riccardo Pederzani (Renault Clio) terzo a 1’18’’2. Ha mollato nel finale il giovane Edoardo De Antoni che era leader di Rally 5 (tutte Renault Clio) cedendo al veemente recupero del siciliano Giovanni Marco Lanzalaco; terzo Andrea Scalzotto. Dominio in A7 di Claudio Cogo (Renault Clio Williams), ma è andato più forte Leonardo Cesaro in A6 dove Paolo Dalla Libera è stato rivale scomodo prima del ritiro (entrambi su Peugeot 106 S16). In A5 successo di Gian Mario Micheloni davanti a Matteo Selvestrel (entrambi su Peugeot 106 Rallye). Unico superstite di Ra5H Michele Barisan (Suzuki Swift Sport Hybrid) che condivide l’abitacolo con Michele Barison... (e non è un refuso!). Tra i due solo una vocale di differenza nel cognome.