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Europeo Storico
by ACI
“Zippo” Zivian e l’oro nel destino
Il portacolori della Scuderia Palladio si è confermato campione europeo del Fia European Historic Rally Championship per la seconda volta consecutiva
■ “Essendo nato a Valenza Po, ero destinato a lavorare nel ramo della gioielleria. Ma avevo una passione bruciante dentro: dovevo correre in auto. Avrei fatto qualsiasi cosa, e ho fatto qualsiasi cosa, per realizzare questo mio sogno” Andrea “Zippo” Zivian, 50 anni, ha davvero realizzato il suo sogno, ovvero conquistare l’oro europeo nel Fia European Historic Rally Championship. Per ben due volte di fila, nel 2021 e nel 2022, dopo che nel 2019 aveva perso la vittoria continentale all’ultima prova dell’ultima gara a causa di una foratura mentre nel 2020 era stata la pandemia a fermare ogni competizione. Sia quest’anno sia nel precedente la sensazione fin dalla prima gara era che solo un evento fuori dall’ordinario avrebbe potuto togliere il gradino più alto del podio a Zippo, che ha messo in fila nel 2021 5 vittorie in altrettante gare, cogliendo la certezza matematica del successo con tre prove di anticipo. Il regolamento nel 2022 è cambiato e non contavano più i 5 migliori risultati su 9, ma 6. Per questo Zippo, anche a causa del ritiro in Svizzera a causa di una doppia rottura, ha dovuto “faticare” con una competizione in più, vincendo con “sole” due gare di anticipo. In entrambe le annate Andrea Zivian ha corso all’attacco, senza tatticismi, portando quasi sempre a casa non solo la vittoria di categoria ma anche quella assoluta, battendo spesso e volentieri gli idoli di casa di nazione in nazione, che conoscevano le strade come le loro tasche. L’oro, evidentemente, è nel destino di Zippo: imprenditore nel ramo, ha una società, autorizzata da Banca d’Italia, specializzata in compra-
vendita e raffinazione di oro puro che lavora a livello internazionale e in investimenti in oro per aziende e privati. In più, è titolare della gioielleria 18 Karati a Puianello di Reggio Emilia. Ma, soprattutto, è un pilota di eccezionale talento nei rally con l’Audi quattro e anima della Audi quattro Historic Rally Team che collabora con la R3 di Vezzano. Di proprietà dell’amico Ivano Benevelli, la R3 restaura tutti i tipi di auto, con una forte specializzazione nelle Audi d’epoca. Tutti lo conoscono nel mondo delle auto come “Zippo” perché, proprio come il leggendario accendino, si accende in un attimo. Ma dove nasce la storia di Andrea? Vale la pena farla raccontare alla sua voce: “Con la mia sfrenata passione per le auto e le corse. Sono sempre stato ribelle e molto motivato – esordisce – e così, contro il parere della famiglia, ho comperato una macchina realizzata con pezzi di auto recuperati in demolizione. L’ho riparata nel tempo libero e ho scoperto poco dopo che in realtà si trattava di due auto diverse saldate insieme... Ma partire in questo
Imprenditore nel ramo dell’oreficeria, negli anni si è specializzato nel restauro di auto d’epoca come l’Audi messa a punto per il campione Jari Matti Latvala
modo si è poi rivelato un grosso vantaggio: ho dovuto imparare in fretta ad arrangiarmi con poco e tirare fuori tutto il potenziale del materiale a disposizione”. E tanti sacrifici e tanta passione, un po’ alla volta, cominciano a essere ripagati dai risultati: “Ho iniziato a vincere delle categorie: nel ’97 il campionato Piemonte-Val D’Aosta, nel 1999 la Coppa Italia di zona. La svolta è arrivata poco dopo, a fine 1999, al rally sprint di Casale con una Clio Williams gruppo A. Ho vinto a mani basse la mia prima gara di assoluto. Non ero accreditato dei favori del pronostico con questa nuova vettura, invece poi ho vinto tre gare di fila e da lì è nato tutto”. Ad Andrea viene la voglia di misurarsi con sfide più impegnative e stimolanti: “Ho fatto il campionato IRC a livello nazionale per due anni di fila, nel 2001 e 2002, vincendo in entrambe le stagioni la mia categoria. Però, più salivi di categoria e più servivano soldi: ho gareggiato in campionati più competitivi, ma solo per gare sporadiche, in quanto non potevo permettermi di finanziare un’intera stagione. Anche perché in quegli anni stavo facendo partire la mia attività imprenditoriale e il tempo da dedicare alle corse era sempre più limitato. Però nel 2005 sono riuscito a disputare tutto il campionato italiano 2 ruote motrici con la Clio super 1.6., replicando nel 2006, perdendo però il titolo per 3 secondi all’ultima prova dell’ultima gara”. Dal 2011 l’ennesima sfida: dedicarsi alle auto storiche e farlo con un’auto davvero insolita: “Volevo un’auto che non avesse nessuno e ho scelto così un’Audi quattro. Ne ho trovata una in Svezia, che si è rotta il giorno dopo essere arrivata. Siamo andati a tentoni per provare a sistemarla e settarla. Dopo tanti anni abbiamo costruito un’auto che andava forte, funzionava e vinceva! Al punto che nel 2014 sono stato contattato da Jari Matti Latvala, all’epoca pilota ufficiale Volkswagen nel WRC e vice campione del mondo. Credevo fosse uno scherzo, invece era lui che mi chiedeva di comperare la mia auto. È venuto a provarla a Vezzano e da lì è nata l’amicizia: gli ho affittato la mia auto per tre gare, in seguito ho costruito per lui una vettura identica alla mia che, con orgoglio, gli ho consegnato personalmente a casa
sua in Finlandia. Da lì ho cominciato a restaurare Audi quattro, ricostruendo i pezzi ormai introvabili”. Da quel momento è nata un’altra pagina professionale, con la R3 di Vezzano che restaura auto d’epoca, manco a dirlo, con grande successo: “Restauriamo qualsiasi auto, ma siamo diventati punto di riferimento di Audi, al punto da essere affiliati ad Audi Sport Club Italia e Germania ed essere stati contattati da Audi AG per fare uno spot per il mercato Inglese in cui la RS3 incontra il suo mito, ovvero l’Audi quattro: sono andato fino a Kiev per girare lo spot nelle foreste ucraine con la mia Audi!”. Quali saranno le prossime sfide di “Zippo” lo scopriremo solo in futuro, ma c’è da credere che Andrea le affronterà con passione, talento e determinazione, come sempre nella sua vita. “Sono iscritto all’ACI Vicenza da tre anni e si vede che porta bene, grazie all’amicizia da anni con il presidente Luigi Battistolli e con Jakob Nicolò Spiller – racconta Zivian - e per me è un onore farne parte anche viste le mie origini venete. Sempre grazie a Jakob ho incontrato nel 2022 Mattia Franchin della Scuderia Palladio e, soprattutto, ho visto la passione che hanno per il mondo dei rally. Da qui è nato un sodalizio che credo durerà per molto tempo. Inoltre, sempre quest’anno, ho ricevuto un ulteriore ‘premio’ per ciò che ho fatto nel mondo Audi essendo stato nominato con orgoglio vice presidente dell’Audi Sport Club Italia, club presieduto dal vulcanico Jakob”. Ora Zippo ha una nuova avventura: si chiama IKE e nasce dalla passione e dai successi ultra trentennali dei suoi fondatori nell’ambito del motorsport. IKE è la risposta alla passione dei gentlemen driver che vogliono ritrovare le vetture storiche che sono divenute leggendarie nei rally fino agli anni ’90. Marchi e modelli che hanno fatto la storia delle competizioni, come la Subaru Impresa Gruppo A, la Peugeot 306 Maxi o la Audi quattro e tantissime altre. IKE è in grado di ricostruire queste leggendarie auto partendo dalla scocca, ricreando con una fedeltà maniacale tutti i pezzi di ricambio, gli interni, i colori, la strumentazione di questi gioielli a quattro ruote che possono tornare a nuova vita. Sia a noleggio, per chi ha voglia di provare il brivido di una sola gara, sia per l’acquisto, per chi invece ha il bisogno di sfogare una passione più a lungo termine. In questo caso IKE offre un servizio in più, che non potrà che essere apprezzato dagli acquirenti: la personalizzazione del sedile sulla base del calco del pilota, un comfort di incommensurabile valore. Il plus offerto da IKE è quello di riuscire a riportare in vita esemplari che, anche se si possono trovare sul mercato del motorismo storico, spesso versano in condizioni precarie, a volte in maniera irreversibile. Certe parti dell’auto, ad esempio, hanno un decadimento inevitabile dal momento che sono fatte con materiali che si sfaldano con il tempo. La Peugeot 306 Maxi, ad esempio, montava in origine una scatola del cambio in manganesio che, passati tanti anni, non è più in grado di contenere tutti i pezzi in modo funzionale. IKE l’ha ricreata in alluminio, permettendo quindi ai possessori di sostituire il pezzo con uno nuovo totalmente identico all’originale ma con la capacità di contenere i vari componenti in modo efficace. Perché IKE mette in campo know-how, attrezzature e spazi per realizzare queste vetture.