Italiansinlux - numero di Luglio 2008

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italiansinlux - magazine mensile www.italiansinlux.com redazione@italiansinlux.com Direttore responsabile Sabino Parente (direttore@italiansinlux.com)

In Italia!!!??

Redazione (redazione@italiansinlux.com) Paola Miccoli Marta Dondoli Armando Rosa Antonio Di Marzo Miryam Dardanelli Paola Pepe Anna Romeo Davide Visin Valentina Loporchio Adriana Terzo Simona Aiuti Brunella Caruso Alessio Gianfrate

Capita che ti metti davanti al computer e per nostalgia ascolti un pò di radio italiana...e senti... “pistole in macchine....in italia machiavelli e foscolo...in italia i campioni del mondo sono... in italia benvenuto...in italia fatti una vacanza al mare...in italia meglio non farsi operare...in italia non andare all’ospedale...in italia la bella vita...in italia le grandi serate e i gala...in italia fai affari con la mala...in italia il vicino che ti spara...in italia dove fuggi?...in italia le ragazze corteggiate...in italia le donne fotografate...in italia le modelle ricattate...in italia impara l’arte...in italia gente che legge le carte...in italia assassini mai scoperti...in italia volti persi e voti certi...in italia”

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...tremendamente realistica, purtroppo, nel bene e nel male. Però mette di buon umore perchè è come sentire un malato ridere dei propri problemi, un pazzo ridere della sua follia. E noi italiani siamo un pò così, creativi, bizzarri, capaci di far sembrare oro un masso. E se abbiamo infiniti problemi? Tanto vale cantarci su! Come si può non amare un Paese così?

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Buon luglio e buone vacanze,

Direttore responsabile

n.15/giugno 2008

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In viaggio senza mappa

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Il mondo in Lux

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Girovagando

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Mangiamo Italiano

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le casematte e l’architettura militare

Bangladesh

Galatina, dove la pizzica e il pasticciotto sono di casa ! Tria e ciciari, pasticciotto e liquore al cioccolato

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Eventi

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Voglia di leggere

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Economia e finanza

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Eventi del mese di Luglio I libri del mese

Notizie dal mondo finanziario

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Pianeta Marte - Pianeta Venere 21 Feste in famiglia

Moda e tendenze

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Cinema

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Sport

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Pagine utili

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Surfing on the net

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Oroscopo

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In piazza

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Costumi: ritorni in grande stile Jean Claude Van Damme

Nel cuore di Euro 2008

Tempo di vacanze! Skype? No grazie - Parte 3

Cosa dicono gli astri...

Cerco, vendo, offro n.16/Luglio 2008

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cura di : { aMarta Dondoli }

I

n alcuni periodi dell’anno è possibile visitare le casematte dell’antica fortezza. Dal 1933 le casematte del Block e della Pétrusse sono aperte al pubblico e dal 1994, insieme alla città di Lussemburgo, le fortificazioni sono iscritte nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco. La storia del Lussemburgo è tumultuosa e si intreccia all’evoluzione delle sue fortificazioni e allo sviluppo della città stessa. La situazione topografica della città è piuttosto eccezionale: la città si erige su una piattaforma rocciosa e circondata da vallate profonde. Questa situazione ne fece una della piazze forti più importanti d’Europa, tanto da soprannominarla “la Gibilterra del Nord”. Tutto cominciò nel 963 quando il conte Sigfrido acquisì uno sperone roccioso con un piccolo fortino. Nel corso dei secoli il fortino con la sua torre di difesa e il suo muro di protezione divenne una delle più potenti cittadelle d’Europa. Le prime casematte furono costruite nel 1644, quando gli spagnoli modernizzarono le opere medioevali e costruirono i grandi bastioni, tra i quali quello del Beck, la cui piattaforma è occupata dall’attuale piazza della costituzione e che costituisce una delle rare fortificazioni in gran parte conservata. Nel 1684 alla fine di un assedio estenuante diretto da Sébastien Le Prestare de Vauban, la Francia di Luigi XIV riuscì ad impadronirsi della città di Lussemburgo. In questo periodo la città-fortezza fu ingrandita e le posizioni rinforzate, ma la loro attività non fu di lungo periodo. Vauban diede alle casematte della Pétrusse la loro forma attuale e gli austriaci vi installarono nel 1746 la batteria della Pétrusse. L’ingrandimento delle gallerie sotterranee, fino al raggiungimento di 23 km di estensione, fu realizzato sotto la direzione dell’ingegnere militare Vauban. La fama delle fortificazioni raggiunse l’apice sotto il regno dell’Austria, nel XVIII secolo.

n.16/Luglio 2008

Alcuni lavori sotterranei furono eseguiti dal 1737 al 1746 per ospitare una guarnigione di 1.200 uomini e per piazzare 50 cannoni. Il sistema di difesa si estendeva su diversi piani e comportava gallerie scavate fino a 40 metri di profondità. Grazie a queste opere la città era une delle più importanti roccaforti d’Europa. Nel 1867 il trattato di Londra fece del Lussemburgo uno Stato neutro. Le fortificazioni della capitale furono allora smantellate. Nel 1875 la parte esterna della struttura del Bock fu rasa al suolo, all’eccezione di una torre.

Architettura militare La roccia del Bock

Nel 963 il conte Sigefroi acquisì tramite uno scambio con l’abbazia Saint-Maximin di Treviri, la roccia del Bock, che diventerà la culla della città di Lussemburgo. La struttura della roccia giocherà un ruolo importantissimo dal punto di vista della strategia militare. Contornata dalla valle dell’Alzette da tre lati, la roccia era accessibile solo da ovest e dunque facile da difendere. La cripta archeologica e le casematte del Bock si trovano al riparo della roccia del Bock.

Le Chemin de la Corniche

Sistemato nel 1632 dagli Spagnoli, poi nel 1685 da Vauban, ha ancora oggi il nome di “balcon de l’Europe”. Il plateau du Rham conserva le impressionanti torri della fortificazione Wenceslas e le caserme di Vauban (1684/85).

Le Trois Glands (Fort Thungen)

Dopo il Congresso di Vienna nel 1815 la guarnigione prussiana modernizzò e ampliò diverse opere fortificate. Il nome “Trois

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a cura di : { Marta Dondoli }

Cripta archeologica

Glands” viene dalla prolungazione della chiave di volta delle tre cupole a forma di ghianda.

Anticamera didattica delle casematte del Bock, la cripta archeologica ospita le origini della città di Lussemburgo. Grazie a delle tecniche moderne le costruzioni della roccaforte dei primi conti di Lussemburgo così come le vestigia della fortezza sono stati conservati, protetti e valorizzati.

Bastion Beck

Costruito da Isaac von Traybach durante il primo periodo della sovranità spagnola (1644). Situato sull’attuale piazza della Costituzione, quest’opera fortificata ricevette il nome del governatore del Lussemburgo, il barone Johann von Beck. Sotto l’autorità dei primi sovrani francesi (1684-1697), Vauban fece ingrandire le mura del Bastion Beck, lungo la valle della Pétrusse all’altezza attuale. Dopo un nuovo rinforzo nel 1860 il bastione fu parzialmente smantellato nel 1867.

Plateau du Rham

Circondato da tre lati dall’Alzette, testimonia di una civilizzazione risalente all’età del ferro. Dal XV secolo fu integrato nel sistema difensivo della città di Lussemburgo. Sotto la dominazione francese Vauban fece installare 4 caserme militari, che dalla fine del XIX secolo ospitano istituzioni sociali.

Chemin de la Corniche

Visitare le Casematte Casematte della Pétrusse: aperte da luglio a settembre dalle ore 11 alle 16. Casemette del Block: aperte da marzo a ottobre dalle ore 10 alle 17. Entrata: 2 EUR adulti, 1.50 bambini Plateau du Rham

Bastion Beck

Saperne di più? Siti web utili: www.mhvl.lu www.culture-routes.lu bock-casemates n.16/Luglio 2008

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Spazio pubblicitario

La pittura di Rocco Di Marzo

Fiori - collezione 2008

Paesaggio agreste - collezione 2008

Nudo - collezione 2008

www.roccodimarzo.com n.16/Luglio 2008

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cura di : { aPasquale Fanizza }

© Fabrizio Zanier - Fotolia.com

Stato: Repubblica del Popolo del Bangladesh Lingua ufficiale: lingua bengalese [Bangla] Capitale: Dacca Governo: Repubblica Popolare Superficie (Km²): 144.000 km² Popolazione: 153.546.901 ab. Valuta: Taka

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cura di : { aPasquale Fanizza }

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na, come conseguenza della dominazione turca e ragione per la quale questo territorio fu accorpato al Pakistan dopo la fine della colonizzazione Britannica. In quel periodo infatti si volle creare uno Stato unico che avesse in comune il culto per l’Islam.

opo aver parlato e conosciuto il Pakistan attraverso Asif Khan,andiamo a scoprire quello che una volta era il Pakistan orientale: il Bangladesh, terra che ha dato I natali a Humayen, protagonista della nostra rubrica per questo mese e che, come spero, vi potrà incuriosire con la sua testimonianza di immigrato in Lussemburgo dall’altro mondo.

Raccontaci un po’ il tuo rapporto con la religione… “Sono musulmano, ma non un grande praticante. È questa un’altra cosa che ci distingue dai pakistani: per loro la religione è tutto e riempie completamente la loro giornata. Inoltre la religione influenza la vita politica e sociale in Pakistan come in altri Paesi musulmani. Per noi la religione è parte della vita, non tutto. La equiparerei ad una qualsiasi altra filosofia... al comunismo per esempio”

Fino al 1970 infatti il Bangladesh faceva parte di uno Stato, il Pakistan, che curiosamente era diviso in due dall’India e dal Nepal; troppa era la distanza dal resto del Paese, troppe le differenze etniche e culturali, troppo il malcontento sulla gestione del territorio da parte del governo centrale: dopo un anno di guerra civile, il Pakistan orientale proclamò la propria indipendenza, nominandosi Bagladesh.

Credo però che la religione sia una cosa che regoli l’etica e la morale in maniera più “personale” rispetto a quanto non possa fare una filosofia come il comunismo. “Non sono d’accordo: aldilà dell’aspetto più individuale della religione, non credi che anche il comunismo non avesse un proprio concetto di morale e di etica? Inoltre anche la religione, come il comunismo ha avuto un’enorme influenza politica, se si pensa a cosa era la religione cristiana nel medioevo e se si tiene conto di cosa succede ancora oggi in molti Paesi musulmani”. Posso dedurne che tu sia un sostenitore del comunismo. “No, lo ero durante il liceo, poi mi sono reso conto del controsenso del comunismo: una filosofia che in teoria prevede l’uguaglianza tra tutti gli uomini,ma che in realtà produce una disuguaglianza estrema fra la classe dirigente e la massa”.

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iao Humayen, hai avuto certamente la fortuna di non vivere il periodo della Guerra civile, ma quali sono i racconti dei tuoi genitori su quegli anni che hanno permesso al tuo Paese di ottenere l’indipendenza? “Ovviamente non ero ancora nato, dato che ho trent’anni e la guerra civile ufficialmente si svolse nel 1971. Mio padre ed un mio zio furono fra i combattenti. Bisogna però sapere che in realtà una certa guerriglia c’è stata sin dal 1952 quando, dopo il periodo coloniale britannico fu istituito il Pakistan, unendo in maniera assurda due territori così lontani sia geograficamente che culturalmente; tale decisione fu presa per la sola ragione che i due popoli avevano la religione musulmana in comune. Il Bangladesh non ha nulla in comune con il Pakistan e del resto il governo pakistano non è mai riuscito a dare il giusto supporto ai nostri territori, proprio perchè non in grado di comprendere la nostra cultura”. Ma c’è stato un periodo di transizione dopo l’ufficiale proclamazione dell’indipendenza? “No, non poteva esserci: dopo la fine della guerra civile si è voltato pagina e dimenticato il Pakistan”.

Il Bangladesh in realtà ha una lunga storia che affonda le sue radici ben molto prima dell’indipendenza dal Pakistan: già nel 500 a.C. infatti poteva vantare una civiltà avanzata, come testimoniano alcuni testi greci che raccontano della terra di Gangaridai. In seguito il territorio del Bangladesh conobbe una maggior stabilità politica con le dinastie Pala di religione buddhista e successivamente Shashanka e Sena di religione induista. Il Bangladesh ha successivamente conosciuto la dominazione turca come testimonia la splendida città-moschea di Bagerhat, fondata dal generale turco Khan Jahan, un concentrato di monumenti islamici che oggi è divenuto patrimonio dell’UNESCO. La popolazione del Bangladesh è oggi in prevalenza musulman.16/Luglio 2008

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cura di : { aPasquale Fanizza }

Una domanda d’obbligo: come sei finito qui in Lussemburgo? “Dall’Australia: ci ho vissuto per un po’ di tempo, per studiare e lavorare, poi lì ho conosciuto una ragazza scozzese che ora è mia moglie. Per seguire lei, sono venuto anch’io in Lussemburgo”. Ti piace il Lussemburgo? “Mi piace il suo aspetto di grande città provinciale, dove tutti conoscono e sanno di tutti e dove è facile incontrare le persone amiche. Però nello stesso tempo non hai la sensazione della provincia dove tutti ficcano il naso nei tuoi affari”. E invece in Australia come ci eri arrivato? “Avevo degli amici laggiù, inoltre mi affascinava l’idea di fare il giro di tutta la costa australiana. La gente in Australia è molto amichevole e rilassata. Si lavora intensamente dalle 9 alle 17, ma poi si va in spiaggia, si esce: un Paese meraviglioso!” Già... e sei riuscito a fare il giro di tutta la costa australiana? “Purtroppo no, perchè sono stato tutto il tempo impegnato a studiare e lavorare e questo non me lo ha permesso. Ma conto di tornarci fra una decina di anni e ci riproverò”.

Bangladesh

“Il periodo migliore per andarci è sicuramente Dicembre. Tra i posti da visitare potrei proporre Dacca, la mia città per esempio: molto affollata, 10 milioni di abitanti, dove però la gente non è stressata come nelle grandi metropoli e ne senti tutto il calore”.

E cosa ti porteresti dal Lussemburgo in Australia o in Bangladesh se dovessi avere l’occasione di tornarci a vivere? “La precisione e l’accuratezza in certe cose, diciamo pure la disciplina. Porterei anche la capacità della gente di comunicare in diverse lingue”.

La storia di Dacca risale all’anno 1000, ma la città raggiunse la gloria come capitale del Bengal Mughal. A quell’epoca era anche conosciuta come Jahangir Nagar in onore dell’imperatore Mughal Jahangir. La città passò sotto il controllo della Gran Bretagna nel 1765. Divenne capitale del Pakistan orientale nel 1947. Il 21 febbraio 1952 studenti ed attivisti politici furono uccisi quando la polizia pakistana aprì il fuoco sui protestanti che chiedevano per la loro lingua nativa, il Bengalese, gli stessi diritti dell’Urdu. Per commemorare i martiri, venne costruito lo Shaheed Minar. Il monumento venne demolito durante la guerra del 1971, e ricostruito dopo l’indipendenza del Bangladesh. Oggi lo Shaheed Minar è il centro delle attività culturali cittadine. Nel 1971 la città divenne capitale del nuovo stato indipendente del Bangladesh. È

E cosa vorresti avere qui in Lussemburgo del tuo Paese o dell’Australia? “Il calore della gente: qui la gente è meno aperta agli altri ed è una fortuna che ci siate voi italiani. Siete un po’ come noi ed è facile riconoscervi per la strada e fare subito amicizia”. Se dovessi consigliare a qualcuno un viaggio in Bangladesh cosa gli diresti?

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cura di : { aPasquale Fanizza }

Mercato di Dacca

oggi nota come Dhâkâ. E se invece non si volesse fare vita metropolitana? “Sicuramente il Sundarbans Park, poi naturamente Himacheri Beach, una delle più lunghe spiagge dell’Asia e da non perdere un giro in qualche tea garden”. Tra i siti di maggiore interesse del Bangladesh, ricordiamo anche Paharpur: un piccolo e antico villaggio del distretto di Rajshahi, nel Bangladesh nord occidentale, che ospita i resti del più importante monastero Buddhista a sud dell’Himalaya. Il villaggio fu abitato dal VII al XIV secolo dai Buddhisti Mahayana e fu un importante centro culturale e intellettuale. Deve il suo nome ad un alto tumulo simile ad una collinetta, ‘pahar’ in lingua locale. L’aspetto del tempio, piramidale a base cruciforme, è influenzato dalle costruzioni coeve del sud-est asiatico. Nel sito archeologico sono stati scavati numerosi oggetti di terracotta, monete, statuette con immagini divine e ceramiche. Come anche Humayun ci suggerisce, gli amanti della natura non

possono perdersi Sundarbans la più grande foresta di mangrovie del mondo, che si trova nel delta del fiume Gange e si estende su regioni appartenenti al Bangladesh e allo stato del Bengala Occidentale, in India. Le Sundarbans sono intersecate da una complessa rete di vie d’acqua soggette a maree, distese fangose e piccole isole di foreste di mangrovie adattate all’acqua salata, un ottimo esempio di processi ecologici ancora in corso. L’area è famosa per la sua enorme varietà di fauna; l’esempio più famoso è dato dalle tigri del Bengala, dette mangiatrici di uomini, ma vi si possono trovare anche numerose specie di uccelli, cervidi, coccodrilli e serpenti. Un ultima richiesta: una frase per descrivere il Bangladesh... “Una sola parola: calorosa” Per il clima? “No, per la sua gente”. Grazie Humayun.

Saperne di più? Siti web utili: http://it.wikipedia.org/wiki/Bangladesh http://www.virtualbangladesh.com/

http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?bangladesh

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a cura di :

{ Anna Romeo }

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ontinuando a raccontarvi di viaggi e destinazioni estive, a luglio approdiamo nel profondo sud d’Italia, o meglio nel suo tacco cioè il Salento, terra di sole e mare. Andiamo a Galatina, piccola città a 20 km da Lecce posta su una collina a metà strada tra il mare Ionio e il mare Adriatico. Di Galatina o meglio del «Casale Sancti Petri in Galatina», si hanno notizie certe fin dal 1178, poiché l’apostolo San Pietro si dice si fosse fermato qui nel suo viaggio da Roma ad Antiochia. E proprio di San Pietro i galatinesi più tardi ne faranno con San Paolo il loro Santo Patrono, festeggiato precisamente il 29 giugno. In età medievale la città fece parte della Contea di Soleto sotto la famiglia Del Balzo, incrementando sepre più attività e commercio, e diventando nel 1485 un Ducato, sotto i duchi Giovanni e Ferrante Castriota Scanderberg. Grazie ala famiglia Castriota, la città divenne un importante centro culturale attirando canzonieri, filosofi, scultori e pittori dell’epoca. Ancora nel 1800 la cultura si diffuse grazie ad alcuni istituti religiosi come quello dei Benedettini, i Cappucini e gli Scolopi. Questi ultimi fondarono un conservatorio e un convitto in cui furono educati i cittadini più illustri della città. Ai Francescani invece era stato affidato fin dalla sua fondazione,

l’Ospedale, divenuto in breve tempo un punto di riferimento per tutto il Salento, ancora a testimonianza di quanto la vita della citta fosse legata agli ecclesiastici.

Da vedere …e da provare

Camminando per le strade di Galatina, magari in un tardo pomeriggio di sole (e ci sia augura anche di fresco), da vedere e visitare è la chiesa in stile tardo romanico pugliese di Santa Caterina, con un impianto a cinque navate e un grande rosone in pietra. Qui si trova la tomba del rampollo della famiglia Del Balzo. Per la sua bellezza e per le opere che contiene, è piuttosto una “chiesa pinacoteca”, dichiarata inoltre nel 1992 Basilica Minore Pontificia. Se la Chiesa di Santa Caterina è un unico esempio di gotico nel Salento, sullo stile della Chiesa Matrice dedicata a San Pietro e San Paolo, non ci si può sbagliare, qui domina ampiamente il barocco negli affreschi, nei portali, negli altari in marmo, nelle statue, nelle nicchie. Per la sua architettura, ma anche per la tradizione delle “tarante” ad essa legate, una visita merita la piccola chiesa di San Paolo dove, si dice, trovassero pace grazia all’acqua miracolosa, contenuta in un pozzo interno della chiesa, coloro che venivano mor-

>Napoli - Piazza Plebiscito

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a cura di :

{ Anna Romeo }

>la chiesa di Santa Caterina

si dalle tarantole che tra i ritmi della musica locale invocavano e ringraziavano il Santo recandosi in chiesa. E per chi, oltre che di arte è interessato allo svago e al divertimento, l’estate galatinese prevede musica per tutta l’estate con manifestazioni canore dedicate ai giovani come “Giovani realta’”, “La notte medievale” (festa del centro storico), per poi continuare con appuntamenti volti sopratutto ad allietare il palato come la sagra dell’anguria (terza decade di luglio), e quella del peperone e della melanzana (seconda decade di agosto) per finire in bellezza con le degustaioni di vino locale con “Calici di stelle” il 10 agosto. Ma prima di passare alle note di gusto galatinese….un po’ di storia, mitologia e di danza!!! Di sicuro, legato alla vita agreste, è il mito e l’origine di un ballo, che potrete vedere per le strade e in manifestazioni varie, in diversi paesi del Salento e di tutta la Puglia: la pizzica

smo” collettivo avveniva nella cappella di San Paolo a Galatina, durante la festa patronale alla quale la gente accorreva da tutto il Salento per implorare la grazia. La tradizione vuole che San Pietro e San Paolo avessero sostato proprio in città durante il loro viaggio di evangelizzazione e fossero stati ospitati da un galatinese su i resti della cui casa fu costruita la cappella con all’interno un pozzo di acqua miracolosa. Riconoscente per l’ospitalità San Paolo diede, al padrone di casa e ai suoi eredi, il potere di guarire le persone morse da serpenti velenosi i quali, facendogli bere l’acqua contenuta nel pozzo in grande quantità, fino a vomitarla. Questo il rito ripetuto negli anni, al suono frenetico di un tamburello. La pizzica quindi, oltre ad essere suonata nei momenti di festa di singoli gruppi familiari o di intere comunità locali, costituiva anche il principale accompagnamento del rito etnocoreutico del tarantismo. Essa, quindi, veniva eseguita da orchestrine composte da vari strumenti - tra i quali emergevano il tamburello ed il violino per le loro caratteristiche ritmiche e melodiche - con lo scopo di “esorcizzare” le donne tarantate e guarirle, attraverso il ballo che questa musica frenetica scatenava, dal loro male. La pizzica, suonata per giorni o addirittura settimane per la cura delle tarantate, aveva spesso caratteristiche proprie, che la differenziavano da quella suonata per il ballo. La “pizzica tarantata” resa famosa dalle registrazioni del maestro violinista Luigi Stifani - o come la chiamavano alcuni, la “taranta”, era infatti eseguita con un ritmo in genere più accelerato rispetto a quella classica suonata per il ballo, e molto spesso le tonalità più frequentate erano quelle in minore, capaci di “scazzicare” (ossia stimolare) più facilmente la tarantata grazie al carattere ridondante e malinconico che le tonalità minori appunto posseggono. Oggi il tarantismo è completamente scomparso, si assiste però alla riscoperta della musica e delle tradizioni popolari (ed in particolare del genere pizzica, che ha portato ad una nuova definizione di “neo-tarantismo”). Nella pizzica pizzica si balla in coppia, non necessariamente formata da individui dello stesso sesso. A differenza di quanto molti immaginano, la pizzica pizzica tra uomo e donna non era affatto una danza di corteggiamento, o almeno non esclusivamente. Essa infatti si ballava soprattutto in occasioni private e familiari, ed in tali occasioni era molto probabile che a danzare si trovas-

La pizzica

Il ballo e la musica della taranta sono legati al culto sia di Zeus che di Dioniso molto praticato nell’antichità nel Salento. Di certo si sa che più tardi la musica si legò a quella che dopo si chiamò “nevrastenia”, per cui la pizzica fu considerata l’unica medicina contro il morso delle tarante. Nel Salento di molti anni fa la popolazione era per lo più contadina e viveva a stretto contatto con la terra e gli animali, tra cui i ragni e, appunto, la tarantola. Durante il raccolto capitava di sentirsi improvvisamente male e di svenire. Dopo molti casi non curati dalla medicina tradizionale, si notò che la persona in questione appariva in uno stato di trance continuo e non aveva alcuna reazione ad eccezione di un ballo durante la suonata di alcuni strumenti tra cui, il più importante, il tamburello Importanza fondamentale di questo fenomeno è attribuita a San Paolo, il quale compariva ai tarantolati e prevedeva la loro guarigione dopo giorni, settimane o addirittura mesi. Testimonianze vive le si trovano in tutto il Salento, ma in particolare l’”esorcin.16/Luglio 2008

> La pizzica

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a cura di :

{ Anna Romeo } sero parenti anche molto stretti, o individui tra i quali intercorreva una grande differenza d’età. Così il ballo tra un fratello ed una sorella poteva diventare occasione di divertimento e scherzo, come quello tra un anziano e la sua nipotina poteva diventare un momento di apprendimento, da parte della seconda, dei ruoli, dei passi e dei codici tipici della danza. Tra due uomini invece spesso si creava più tensione, o meglio, competizione, ed il ballo diventava allora un momento di sfida in cui ci si confrontava, esibendole, su doti quali agilità, creatività e prestanza fisica. Un esempio di danza tra due uomini è riscontrabile nella tradizione ostunese, dove è molto facile vedere due uomini ballare insieme ed in cui uno dei due uomini (o a turno), si prende gioco dell’al tro riproducendo passi e pose comici o caratteristici della danza femminile. Pochi e semplici sono i “passi base” tipici di questa danza, in cui più che i passi veri e propri sono le “intenzioni” e le emozioni dei ballerini (e naturalmente la loro capacità di farle emergere) a rendere magico ed affascinante il momento coreutico. Sui passi base poi - costituiti da un corpus di saltelli, su se stessi o in movimento, su due tempi o terzinati - i ballerini ci ricamano, anche inventandoli estemporaneamente, una gran varietà di passi e movimenti, che fanno oscillare la danza tra fasi di calma, di studio dell’altro, o attesa a fasi più frenetiche caratterizzate da forti battiti dei piedi sul suolo (più tipici degli uomini), veloci e vorticosi giri su se stessi (caratteristici delle donne), brevi inseguimenti, allontanamenti e repentini avvicinamenti e incroci tra i due ballerini. Il tutto condito dall’euforia dei suoni e delle grida che si scatenano dalla ronda, ossia quel tipico cerchio, composto da musicisti, aspiranti ballerini o curiosi, che si forma spontaneamente dando vita al momento del ballo. Caratteristico della pizzica pizzica è il “fazzoletto”, accessorio immancabile nell’abbigliamento di un tempo, che veniva usato nel momento del ballo per invitare, sventolandolo, il partner prescelto. Oggi è molto abusata la credenza che vuole il fazzoletto come “simbolo d’amore”, o di vero e proprio “abbandono” nelle mani della donna, che lo concederebbe durante il ballo solamente al giovanotto che sia stato in grado di rapirle il cuore. Anche se non si può negare in toto che questo semplice accessorio in alcuni casi potesse diventare un vero e proprio simbolo o pegno d’amore che due innamorati si scambiavano durante il ballo, è più probabile che esso venisse utilizzato per animare maggiormente la danza. Nella danza della pizzica pizzica i ruoli, i sessi e la loro rappresentazione erano e sono molto marcati. Fermo restando che entrambi i ballerini, sia uomini che donne, tengono durante il ballo una postura eretta e composta, i passi che essi eseguono variano e si alternano tra momenti speculari e momenti “complementari”. Alle donne va naturalmente il compito di esprimere al meglio, anche attraverso gli accessori tipici dell’abbigliamento femminile (gonne, foulard, scialli), la propria bellezza e femminilità, con passi molto più composti di quelli degli uomini, anche

se non mancano i momenti di euforia con brevi corse e giri su se stesse. Le mani della donna spesso sono ferme a reggere la lungha gonna, ed in ogni caso le sue braccia restano sempre chiuse, o protese leggermente in avanti. L’uomo invece, naturalmente, ha il dovere di esprimere, durante la danza la propria virilità, la propria forza, la propria atleticità, e questo compito lo svolge con salti più alti e più marcati, con movimenti più secchi e repentini, con le propie braccia tese e aperte come a voler circondare o abbracciare a distanza la donna. In ogni caso, a rendere più o meno movimentato il ballo è la donna, che attraverso piccole fughe, guizzi, repentini stop e ripartenze, stuzzica l’uomo ad inseguirla, a “braccarla” delicatamente, per poi affrontarlo con giochi di piedi e di sguardi.

>Splendido panorama su una spiaggia di Fano

> Ballerina di Pizzica

Saperne di più? Vi segnaliamo i seguenti siti internet per notizie e informazioni varie su Galatina: www.comune.galatina.le.it http://it.wikipedia.org/wiki/Galatina www.pizzicata.it/ Come arrivare In auto : arrivati a Bari si imbocca la superstrada per Lecce. Qui, senza attraversare il capoluogo salentino, sulla tangenziale Ovest si prende l’uscita per Galatina (s.s 476). In treno : fino a Lecce con le FF.SS, poi fino a Galatina con le ferrovie Sud-Est sulla linea LecceGagliano. In aereo :Per raggiungere Galatina viaggiando in aereo occorre arrivare all’aeroporto “PapolaCasale” di Brindisi e poi in auto prendere la superstrada stataleper Lecce. Qui, sulla tangenziale Ovest prendere l’uscita per Galatina (s.s. 476 di Galatina) che dista da Lecce circa 22 Km. n.16/Luglio 2008 n.13/aprile 2008

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a cura di :

{ Anna Romeo } “Tria e ciciari” cioe’ Tagliatelle e ceci Ingredienti 400 grammi di ceci, 800 grammi di farina di grano duro 1 cipolla di quelle lunghe (in dialetto spunzale), 1 costa di sedano, 1 uovo, rosmarino, alloro, pomodorini, olio, pepe nero macinato, carota. Preparazione Cuocere i ceci tenuti a bagno dalla sera precedente; Al primo bollore scolarli e rimetterli nella “pignata” con acqua calda, pomodorini e carota spezzetati, la costa di sedano, il sale e cuocerli a fuoco lento. Preparare la “tria” impastando la farina di grano duro con acqua, sale e uovo. Stendere la “lacana”, una sfoglia di pasta sottilecon il mattarello e poi tagliare delle tagliatelle di mezzo centimetro di larghezza e lasciarle asciugare. Quando i ceci sono cotti, scaldare l’olio con il rosarino e la cipollatritata sottile e cuocere i ceci nel soffritto per un quarto d’ora. Lessare le tagliatelle tenendone un po’ da parte. Circa 300 grammi Queste vanno fritte in un tegame dove si e fatto scaldare un bicchiere di olio. Quando le tagliatelle sono cotte metterle nel tegame dei ceci e rigarle un paio di volte.Alla fine aggiungere i “frizzuli”, le tagliatelle fritte con un poco dell’olio della loro frittura. Questa e una ricetta primaverile, che per tradizione si fa a san Giuseppe ma la si puo’ gustare in ogni omento, ceci permettendo!!!!Buon appetito

La cucina galatinese è legata alla semplicità della vita contadina, tra i cui prodotti spicca sicuramente il pane preparato dai forni galatinesi sotto forma di “pucce”, con olive nere o senza, le friselle e, inoltre, la pasta fatta in casa. Ottime da gustare sono anche le verdure selvatiche, le municeddhre (chiocciole), la carne di cavallo alla pignata (cucinata nelle tradizionali terrecotte), le cadde cadde (calde calde: pagnottelle con ripieno di grano pestato e pizzaiola, o prosciutto e mozzarella). I dolci tradizionali galatinesi sono il pasticciotto (pasta frolla con all’interno una deliziosa crema pasticcera) e gli africani (biscotti fatti con tuorlo d’uovo e zucchero), mentre i dolci “delle feste” sono le carteddhrate e i porceddhruzzi (a Natale) e le cuddhrure (a Pasqua). Dolci pasquali tipici sono tutti quelli a base di pasta di mandorla. Vere opere d’arte sono alcune riproduzioni di frutta (classicamente i fichi d’india con o senza la foglia verde) o l’agnellino pasquale con la bandiera rossa della resurrezione. I vini di questa terra sono facilmente reperibili e sono rappresentati da: Negroamaro, Malvasia e Chardonnay. Tra i più pregiati troviamo anche i vini della cantina Valle dell’Asso di Galatina. Tra i vini Doc nel vitigno Chardonnay, una menzione meritano il Galatina bianco, eil Galatina Chardonnay, mentre nel vitigno Negroamaro, il Galatina Negroamaro, rosato e rosso. Ma passiamo alle ricette del mese, anche in questa occasione ve ne proponiamo piu’ di una Cominciamo dal primo per poi passare al dolce

Liquore al cioccolato Ingredienti 800 grammi di latte 150 grammi di cacao amaro 600 grammi di zucchero 250 grammi di alcool Preparazione Bollire il latte e lasciarlo raffreddare. Mescolare bene lo zucchero con il cacao amaro e poi aggiungere il latte caldo un poco alla volta, senza formare grumi. Rimetterlo sul fuoco e portarlo ad ebollizione, poi abbassare la fiamma e farlo bollire per un quarto d’ora. Far raffreddare la crema e unire l’alccol. Una volta imbottigliato il liquore per i primi giorni va agitato affinche’ tutti gli ingredienti possano essere ben aalgamati.

> ciciari e tria

Torta pasticciotto Nel 1740 a Galatina apriva la pasticceria “Ascalone” rinomata in tutto il Regno di Naper la raffinata produzionze dolciaria che vantava ‘africani’ e paste secche e per l’esclusiva specialita’ della casa : il “pasticiotto” tanto apprezzato che periodicamente un corriere di Casa Borbone partiva dal Palazzo Reale di Napoli per ritirare a Galatina il carico di dolci per Ferdinando e la sua Corte...e allora “pasticciotto” sia...ma nella variante della torta!!!!!! Ingredienti 600 grammi di farina ,200 grammi di strutto 100 grammi di burro,300 grammi di zucchero 2 uova intere e 2 tuorli, crema pasticcera Preparazione Preparare la crema con un litro di latte e lasciarla raffreddare Preparare la pasta frolla mescolando la farina con i pezzetti di strutto e di burro amorbiditi, poi aggiungere lo zucchero e le uova e impastare velocemente. Mettere l’impasto in frigo per mezz’ora. Ungere una tortiera e a parte formare con il mattarello una sfoglia di due centimetri con la pasta frolla e sstemarla nella tortiera. Mettere tutta la crema e ricoprire la torta con una seconda sfoglia. Ungerla con un albume sbattuto e infornare a 180 gradi per circa un’ora. Un liquore che si abbina bene con questo dolce tipico galatinese e il liquore al cioccolato.

> Liquore al cioccolato

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a cura di :

{ Paola Pepe }

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Eventi musicali all’aperto

usica, musica e ancora musica per l’estate lussemburghese! Ci attendono artisti del calibro di Seal, José Carreras e Paolo Nutini, eventi musicali come il Rock am Knuedler e il Jazz Ralle. E poi il ritorno degli anni ‘70 e ‘80, con ZZ Top e Blondie: insomma, se le ferie di agosto sono ancora lontane, luglio in città non sarà poi cosi male! Parola di Italiansinlux!

World MeYouZik Festival Sabato 5 luglio 2008

Dove: Place Guillaume II (Knuedler) e Plateau du St. Esprit Informazioni: 22 28 09 www.summerinthecity.lu E-mail: touristinfo@lcto.lu Ingresso libero Lussemburgo, città multiculturale e cosmopolita, dove 63 abitanti su 100 sono stranieri e coesistono 170 diverse nazionalità, non poteva certo mancare un festival di World music, ispirato proprio ai valori della tolleranza e dell’incontro pacifico fra le culture.

rock am knuedler programma:

LION STAGE

15h30-16h00 TRAUMKAPITÄN 16h30-17h00 METRO 17h30-18h00 VERSUS YOU 18h30-20h00 BAND OF GNAWA 20h30-22h00 ROGER HODGSON 22h30-24h00 ALAN PARSONS LIVE PROJECT

Il «World MeYouZik Festival» proporrà quest’anno su due grandi palchi un susseguirsi di gruppi diversi per cultura, provenienza e genere musicale: in place Guillaume si esibiranno star internazionali come Ojos de Brujo, Vieux Farka Touré e Gaiteros de Lisboa, mentre al Saint Esprit sarà dato spazio ai DJ e alla musica elettronica di tutto il mondo. Alla scoperta musicale si aggiungeranno degli atelier di percussioni e di danza per bambini e adolescenti… Ce n’è davvero per tutti!

HORSE STAGE

15h00-15h30 GRANNY’S FAVOURITZ 16h00-16h30 PALE OBSESSION 17h00-17h30 GLITTER AND TRAUMA 18h00-18h30 MIAOW MIAOW 19h00-19h30 BABYOIL 20h00-20h30 SULIVAN 24H00-00H30 KINKYSOUL

Rock am Knuedler Domenica 6 luglio 2008

Organizzazione: Luxembourg Tourist City Office Festival rock per eccellenza, l’anno scorso fu caratterizzato da una Place Guillaume piena di gente al concerto di Gianna Nannini, entusiasta nonostante la pioggia battente. Questa 18a edizione propone ancora una cascata di concerti, speriamo senza pioggia! Quest’anno, davanti ai 15.000 spettatori attesi si esibiranno 13 gruppi sui due palchi allestiti in piazza, per un totale di circa 10 ore di concerti gratuiti in pieno centro città! Sul Lion Stage (Place Guillaume II, dalle 15h30 alle 0h30), si esibiranno gli artisti più noti, mentre sull’Horse Stage (Place Guillaume II, dalle 15h00 alle 0h30), si esibiranno i gruppi rock e pop lussemburghesi.

Dal 15 al 19 luglio 2008, nell’ambito del Centenario della Città di Differdange, si esibiranno, nell’ordine:

Blues’n Jazzrallye

Martedì 15 luglio:

Da non perdere!

Sabato 19 luglio 2008 a partire dalle 19:30

ZZ Top. Rock Blues per gli appassionati degli anni ‘70 e ‘80.

Dove: Grund e Clausen Informazioni: 22 28 09 oppure www.bluesjazzrallye.lu Ogni estate, il Blues and Jazz Ralle attira più di 25.000 amanti della musica nei quartieri Grund e Clausen. L’edizione 2008 prevede una sessantina di concerti su 11 palchi all’aperto e 18 caffé/ ristoranti partecipanti all’evento. Si esibiranno star internazionali del jazz e del blues, delle nuove proposte nazionali e anche cinque orchestre itineranti che percorreranno in allegria le strade dei due quartieri! E poi la notte bianca, fino alle 3 del mattino nei bar e fino all’1 per strada (siamo pur sempre a Lussemburgo!) per incontrare gli amici e i conoscenti e salutarsi prima delle ferie! Ingresso libero. Attenzione: la circolazione nei due quartieri sarà limitata, ma saranno messi a disposizione dei bus gratuiti: • “Blues’n Jazzrallye”: ogni 20 minuti fra le 19 e le 3. Itinerario: Parking Glacis – Centre Aldringen – bd Roosevelt bâtiment Terre Rouge – Clausen Brasserie Mansfeld – Parking Glacis, • City Night Bus: ogni 15 minuti fra le 22 e le 3. Itinerario: P&R Bouillon – rte de Hollerich – Gare Centrale – Centre Aldringen – Clausen, Cents . • Bus n. 6: soppresso a partire dalle 18. n.16/Luglio 2008

Venerdi 18 luglio:

José Carreras. Una delle uniche due date europee della tournée 2008: un’occasione impedibile per vedere dal vivo uno dei Tre Tenori.

Sabato 19:

Seal. Autore, compositore ed interprete, nato a Londra da genitori di origine nigeriana e brasiliana, oggi marito di Heidi Klum, è diventato famoso con brani ultranoti come “Crazy” e “Kiss from a rose”, colonna sonora del film Barman. Il soul di Seal è finalmente di ritorno con il nuovo album, “System”. I biglietti sono in prevendita presso: • Service culturel (5 rue du Parc Gerlache, Differdange – Tel. 584034-1), • Funbringer Ticketservice (12 rue de Strasbourg – Tel. 403025) e • www.concertnews.lu

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a cura di :

{ Paola Pepe }

E se volete fare altro… 15° Festival internazionale del fumetto (15ème Festival International de la Bande Dessinée) Il 19 e 20 luglio 2008, dalle 10 alle 19 - Contern Informazioni: 35 95 76 oppure http://www.bdcontern. lu Il Festival Celtico Luxembourg 2008 celebra le tradizioni e le specialità della Bretagna, dell’Irlanda, della Scozia e del Galles. Musica, canti e balli, gastronomia e artigianato, giochi e intrattenimento tipicamente bretoni per adulti e bambini animeranno questa quarta edizione del festival. Circa 15000 persone sono attese per quest’evento gratuito che dura una serata e una giornata. Da non perdere il Rock celtico a Hollerich venerdì a partire dalle 18 davanti ai pub “Viking” e “Jahbar” e sabato il Villaggio celtico e il villaggio gastronomico nel Grund e nei vari “Celticafé”…

L’Atelier propone invece due concerti pop: Blondie

Martedi 15 luglio 2008 alle 20 (apertura cancelli) Den Atelier – Luxembourg Dove: 54, rue de Hollerich Informazioni al 49 54 66 o su www.atelier.lu Biglietti: 37 €

Paolo Nutini

Sabato 19 luglio 2008 alle 20 (apertura cancelli) Den Atelier – Luxembourg Dove: 54, rue de Hollerich Informazioni al 49 54 66 o su www.atelier.lu Biglietti: 34 € Forse il nome non vi dice molto, ma questo ventenne scozzese dalle lontane origini italiane, dal viso d’angelo e dalla voce roca, ha composto canzoni famosissime in radio, come “Last request”, un grande successo radiofonico del 2006, seguito da “Jenny Don’t Be Hasty”, “New Shoes” e “Rewind” nel 2007. Il suo stile è influenzato da artisti come David Bowie, Oasis, Beatles, U2, Pink Floyd e Fleetwood Mac, ma anche Ray Charles e Van Morrison, scoperti grazie ai cd di suo padre e di suo nonno, tutti di origine italiana. Ideale se volete fare colpo su una ragazza... n.16/Luglio 2008

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cura di : { aMiryam Dardanelli }

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ome è a tutti ben noto ogni scrittore o scrittrice ha un suo ben particolare modo di esprimersi, di sviluppare sulla carta la storia che vuole raccontare: alcuni descrivono dettagliatamente la scena perchè il lettore ci si possa ritrovare appieno, altri invece con leggere pennellate ci donano solo le sfumature per lasciarci immaginare tutto il resto. Questo mese vorrei presentarvi uno scrittore del secondo tipo! Una scrittura leggera, soave come una musica, eppure le scene, il percorso dei personaggi è ben in vista e la storia si segue tutta d’un fiato. Per i mesi estivi, inoltre, vi presentiamo una nuova interessante rubrica, che vi propone ogni volta una novità letteraria, con particolare riguardo a scrittori e scrittrici italiane. Spero possano essere dei validi spunti per i libri da mettere in valigia per le vacanze, in attesa che a settembre torni l’appuntamento con il Club del Libro, alla Libreria Italiana del Grund.

“L’uomo dei tulipani ”

Novità

di Lorenzo Marini

Lorenzo Marini racconta in chiave moderna le storie e le persone incastonandole come perle nella trama della società olandese del tempo, in cui i poli principali erano due: la pittura fiamminga, soprattutto a olio, e i tulipani, anzi la “tulipanomania”, cioè quella malata rincorsa al tulipano, iniziata nel corso della seconda metà del ‘500, dopo l’arrivo in Europa di quei fiori di origine turca. Il personaggio principale è Napilut, un pittore, ma gli altri non si limitano a ruotargli intorno, sono altrettanto importanti e si spartiscono la scena con lui. Rapide e lente insieme, le storie procedono a intervalli irregolari, proporzionate al ritmo caratteriale dei protagonisti. A sfasare i ritmi, più di tutti, è il professore Witt Van Der Kalm, connotato da un’estrema lentezza, l’uomo più lento del mondo, la cui vita si regge essenzialmente su due cose: la calma è la prima. Il sogno che lentamente sta costruendo è la seconda cosa. Il suo obiettivo è quello di rallentare il tempo e per farlo studia una soluzione geniale. E poi ci sono il dottor Claudius, col naso a patata che punta il cielo, lo sguardo sempre tra le nuvole, la sua occupazione perenne e Van der Clock, l’orologiaio, l’uomo più preciso del mondo, dalla perfezione e puntualità millimetrica, spaventosamente maniacale. Napilut, il centro, il pittore, l’uomo dei tulipani. Dipinge tulipani ed è il migliore nel suo campo. Dipinge tulipani, solo tulipani e soltanto quando il primo tulipano del nord fiorisce. Sono dipinti perfetti e vivi, profumano davvero ed è questo il tocco magico che tutti gli invidiavano e per cui i profumieri ucciderebbero, un tocco speciale, una verniciatura di polvere di madreperla. Da’ vita ai tulipani sulle tele. Lui quei fiori li ama e li dipinge copiando la bellezza del corpo di Assentia, la sua musa. Lei posa e lui dipinge il suo amore per la bellezza, con l’aiuto della sua assistente cieca che prepara i colori. In questo romanzo, in particolare la malinconia corre lungo tutte le pagine, è dipinta con timidezza e sensualità, ma si possono trovare anche altri sentimenti ed emozioni, come la speranza dell’attesa, il coraggio di vivere e il conforto dell’arte. A questo libro è dedicato un sito web, sul quale potrete trovare i commenti dei critici e dello stesso autore, nonché leggere il primo capitolo del romanzo: www.uomodeitulipani.com

“ Vico del Fico al Purgatorio ” di Giuseppina de Rienzo

Si tratta di un libro di una straordinaria bellezza, toccante, intenso, anche grazie da un lato ad una scelta linguistica che non rinuncia ad una valorizzazione del carattere partenopeo delle storia e, dall’altro, ad una tecnica narrativa che ha saputo alternare la tragedia di Maria come donna, con i problemi dell’avvocatessa che è anche l’io narrante del libro. Questo romanzo parla di uomini incapaci di farsi amare. Di una donna bionda arenata in un rapporto sbagliato. Di una incredibile fuga finale. Di Maria, che si ribella per sempre al suo tirannico marito. E di una madre che si ammala, e infine muore, senza riuscire a carezzare il viso della figlia. E di un processo penale in cui sfilano, uno dopo l’altro, tutti i volti di una famiglia sperduta. E di un uomo anziano, un “diverso”, un femminiello che forse ha amato soltanto una volta. E di una Napoli scrostata e domestica, tutta scossa da tormenti familiari. Giuseppina De Rienzo riconferma la sua bravura di scrittrice, che sa essere sensuale, sentimentale e al tempo stesso oggettiva come un referto giudiziario, perché i personaggi di questo “purgatorio” hanno tutti perso, dolorosamente, la sfida salvifica dell’amore vero.

L’appuntamento con il Club del Libro della Libreria italiana riprenderà a Settembre. Buona lettura a tutti! n.16/Luglio 2008

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Economia e finanza

a cura di : { Davide Visin }

International Spotlight Cina & India Inflazione record

Le due grandi potenze economiche asiatiche si trovano davanti ad uno stesso problema, causato dalla loro crescita rapida ed elevata, l’aumento del tasso d’inflazione su livelli record. A seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti deciso dal Governo indiano, il tasso d’inflazione nel paese è schizzato all’11%, toccando il livello massimo da 13 anni. L’impennata dei prezzi, superiore alle attese di molti analisti, giunge dopo un aumento del “repurchase rate” deciso dalla banca centrale indiana (Rbi) dello 0,25%. Tuttavia, in seguito alle recenti notizie di un tasso d’inflazione così elevato, la Rbi sarà quasi costretta ad un ul-

teriore rialzo dei tassi di almeno un altro 0,25% nel corso delle prossime settimane. In Cina la situazione è analoga, proprio in seguito l’aumento deciso dal Governo del 16% per la benzina e del 18% per il diesel. Gli automobilisti cinesi sono frustrati, ma la domanda più importante ora è quale sarà l’impatto dei rincari di carburante sul quadro macroeconomico cinese e sul tasso d’inflazione, che viaggia ai massimi del decennio (7,7%). Secondo alcuni analisti, l’aumento del prezzo dei carburanti ed energia elettrica avrà un effetto modesto sull’economia reale, cioè una perdita tra lo 0,2% e lo 0,3% del PIL 2008. Ovviamente, alcuni settori, come aeronautica, trasporti, chimica e automobili, soffriranno più di altri. L’impatto sull’inflazione sarà più marcato, nell’ordine dell’1% in più rispetto al valore di maggio 2008 (7,7%). Ciò spingerà probabilmente la Banca centrale cinese a mantenere una polita monetaria restrittiva per evitare che i prezzi finiscano fuori controllo.

USA - Lehman Brothers ha comunicato che il direttore finanziario, Erin Callan, e quello operativo, Joseph Gregory, hanno rassegnato le dimissioni. Bart McDade è stato nominato nuovo direttore operativo, mentre il nuovo responsabile finanza sarà Ian Lowitt. Il titolo è stato fortemente penalizzato in Borsa nelle ultime settimane a causa dei timori del mercato sullo stato di salute del gruppo. La banca ha chiuso il secondo trimestre con una perdita di 2,8 mld di dollari e ha annunciato un aumento di capitale da 6 mld di dollari.

Svizzera – Ubs, dopo le recenti perdite miliardarie dovute alla crisi dei mutui subprime, ha comunicato che l’aumento di capitale da 15,97 miliardi di franchi svizzeri si è concluso con successo. USA - Secondo un rapporto di Lehman Brothers, Merrill Lynch dovrebbe avere chiuso il secondo trimestre con una modesta perdita. Secondo questo studio la banca statunitense potrebbe decidere di rafforzare ulteriormente il capitale. USA / Belgio - InBev, produttore belga di birra con i marchi Stella Artois e Beck’s, ha reso noto di avere offerto 46,3 mld di dollari per acquistare Anheuser-Busch, produttore statunitense che opera con il marchio Budweiser. Secondo indiscrezioni di mercato, il produttore di birra statunitense avrebbe, in seguito a tale offerta, avviato colloqui per rilevare la messicana Modelo. Con questa operazione la società intende ostacolare l’offerta d’acquisto non sollecitata da oltre 46 mld di dollari ricevuta dalla belga InBev. USA - Google ha annunciato di avere siglato un accordo non esclusivo con Yahoo nel settore della pubblicità on line. L’intesa avrà una durata decennale. Le parti non hanno comunicato i dettagli finanziari dell’operazione. L’annuncio è arrivato poche ore dopo la decisione di Microsoft di rinunciare definitivamente all’acquisto di Yahoo. Egitto - Autogrill ha comunicato che la controllata HmsHost Europe si è aggiudicata i servizi di food & beverage all’interno del principale scalo dell’Egitto, il Cairo International Airport (12 mln di passeggeri nel 2007). Nei 5 anni di durata del contratto, i 5 punti vendita genereranno un fatturato cumulato di circa 18 milioni di euro. Russia - Maire Tecnimont ha reso noto di essersi aggiudicata un importante commessa da parte di Tatneft, principale player industriale della Repubblica del Tatarstan (Federazione Russa). Il progetto costituisce la prima fase realizzativa di una nuova raffineria di petrolio da 7 milioni di tonnellate annue (t/a). n.16/Luglio 2008

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Economia e finanza

a cura di : { Davide Visin }

Lux corner Dexia ha acquisito un parco eolico da 20 megawatt con lo scopo di ridurre e compensare le emissioni di CO2 emesse in seguito al consumo di energia negli edifici del gruppo bancario. Il parco eolico è attualmente in costruzione e i primi megawatt verranno immessi sul mercato a marzo 2009. Il parco, situato in Francia, nella Bassa-Normandia, sarà composto da 10 impianti e permetterà di evitare l’immissione nell’atmosfera di circa 17.700 tonnellate di CO2 ogni anno, ossia il 66% delle emissioni del gruppo Dexia nel 2006. A Lussemburgo, dal primo gennaio 2008, tutti gli immobili del gruppo Dexia sono alimentati da energia verde in seguito ad accordi con LEO e Cegedel. L’energia verde fornita da LEO è prodotta da una stazione idroelettrica ed una eolica norvegesi, da un impianto biogas in Olanda e da uno fotovoltaico in Svizzera.

Il 2007 ha confermato per Swiss Life nella sua posizione di leader nel settore assicurativo ramo vita in Lussemburgo. Tuttavia anche la compagnia d’assicurazioni ha risentito della frenata dell’economia nel terzo trimestre 2007, tuttavia ha saputo abilmente contenere i costi e presentare un bilancio annuale in linea con quello del 2006, anno di crescita straordinaria. Le prospettive di crescita per il futuro restano promettenti, in particolare grande impulso verrà dato dalle due strutture di nuova concezione, Swiss Life Corporate Solutions e Swiss Life Private Placement, che riuniscono varie entità del network internazionale di Swiss Life, permettendo una distribuzione più capillare di tutti i prodotti della compagnia. Ma anche Axa, diretto concorrente di Swiss Life, ha fatto segnare nel 2007 una crescita record. Inoltre a partire da Agosto 2007 è stata resa effettiva a livello contabile tra Axa e Winterthur, che ha portato la compagnia d’assicurazione al terzo posto sulla piazza finanziaria lussemburghese.

© Fabrizio Zanier - Fotolia.com

Il parco eolico Dexia

Ottimi risultati per Axa e Swiss Life in Lussemburgo

I think that... - Petrolio, la follia dei mercati Cari lettori affrontiamo questo mese un tema caro alla nostra rubrica e alle tasche di voi tutti... il costo del petrolio. Lo scollamento tra le Borse e il mercato fisico del petrolio è arrivato a dei livelli estremi. Sui mercati finanziari vengono scambiati ogni giorno un miliardo di barili, tuttavia la produzione mondiale si ferma a 85 milioni. Il prezzo di un barile di petrolio a 140 dollari è, senza mezzi termini, una pura follia. Non ci sono più legami con l’economia reale, seppure si tiene conto che l’oro nero è una risorsa scarsa e dunque molto soggetta alla legge della domanda e dell’offerta. Tuttavia gli attuali prezzi non sono determinati dal rapporto sovra citato, ma semplicemente dalla speculazione. Ma non sono solamente gli investitori, o speculatori, ad avere delle responsabilità in tutto ciò, sono anche le grandi Borse Merci del mondo, in particolare USA e UK ad avere una responsabilità oggettiva. Una delle problematiche cui si potrebbe far fronte è quella legata all’essere virtuale di queste Borse Merci. Il mercato londinese prevede la consegna fisica del bene solamente come un’opzione, di fatto ciò non si verifica mai. Sul Wti, il mercato USA, la consegna del bene non è prevista dalle regole di contrattazione. Se venisse imposto che una percentuale dei contratti si trasformassero in consegna fisica, idea iniziale delle Borse Merci, si porrebbe un freno alla speculazione. Secondo alcuni, sono le grandi banche d’affari americane che approfittano di questa bolla speculativa, in particolare Goldman Sachs e Morgan Stanley. Quando analisti delle banche d’affari predicono un petrolio a 200 USD, lo fanno con una forza finanziaria che li sostiene (gli investimenti della banca d’affari stessa) che sconsiglia fortemente di assumere posizioni opposte. La soluzione non può essere trovata dall’oggi al domani, ma sicuramente va cercata. Non bisogna restare dell’idea che il libero scambio sia sempre sinonimo di democrazia; la speculazione sui mercati non è democrazia, è abuso di posizione dominante. Mettere un freno alla follia dei mercati è possibile, soprattutto quando lo scollamento tra i mercati e la realtà è così ampio come in questi mesi. Senza n.16/Luglio 2008

dubbio è necessario che le grandi istituzioni di controllo nazionali e internazionali agiscano di concerto nella stessa direzione. Trovare una soluzione alla speculazione sul greggio è possibile, sarebbe ora che anche i governi di tutto il mondo se ne rendano conto e siano pronti a fare il primo passo per contrastare chi vuol guadagnare miliardi sulle borse merci locali a scapito di tutta la popolazione mondiale.

> © piumadaquila - Fotolia.com

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Pianeta Marte - Pianeta Venere

a cura di : { Simona Aiuti }

Al maschio basta un pantaloncino, una canotta e il telecomando per essere felice, altro che tour de force per trovare l’abito adatto!

© macchia - Fotolia.com

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embra proprio che noi donne veniamo sul serio da un pianeta diverso rispetto agli uomini e lo si nota anche nelle piccole cose, come i pranzi di famiglia o quando si è invitati ad una cerimonia importante, per la quale le venusiane iniziano i preparativi/restauri, mettendo su le impalcature mesi prima, impegnandosi economicamente e anche profondendo ogni energia, compresa l’organizzazione dei “summit” con amiche, cugine e zie, dai quali il maschio è bandito! La scelta della pettinatura da copiare all’attrice famosa o lo stiletto quindici sui quali è quasi impossibile camminare sono d’obbligo, infatti, forse a Pechino ci sarà una specialità del genere, come il doppio salto mortale carpiato con avvitamento sullo stiletto! Le parole d’ordine sono: Prada, Cesare Paciotti, Alviero Martini, per le cui borse ho visto donne accapigliarsi, e poi Alberta Ferretti, Cavalli e così continuando. Le donne si aggirano per i negozi come zio Paperone si tuffa nel suo deposito, e custodiscono gelosamente l’abito tanto agognato proprio come zio Paperone custodisce la mitica “numero uno”! Bisogna buttare giù la maschera e dire che principalmente non tendiamo a voler piacere al maschio di turno, ma a noi stesse e se poi riusciamo a far invidia con il nostro vitino da vespa alla grassa cugina da sempre antipatica e indigesta, allora abbiamo fatto centro: debolezze da venusiane! Che importa se le caviglie si gonfiano e gridano pietà? Che importa se stiamo scoppiando in una taglia inferiore alla nostra nella quale comunque sorridiamo... rischiando lo svenimento? E

che importa se moriamo di freddo con le spalle scoperte e piove? L’importante è tenere duro, perché là fuori è una giungla e noi non ci arrendiamo mai! Intanto l’uomo è alquanto basito davanti a tutto questo, proprio lui che attraversa l’estate ciabattando pigramente con lo stesso infradito di due anni fa e d comprarsi un paio di luccicanti scarpe per andare al matrimonio del cugino lo deprime a priori! Al maschio basta un pantaloncino, una canotta e il telecomando per essere felice, altro che tour de force per trovare l’abito adatto! Solo dietro le continue insistenze si compra un abituccio e cerca fino all’ultimo momento di evitare la cravatta che per lui è come un terribile cappio con nodo scorsoio che gli ricorda la prima comunione o il giorno fatidico del matrimonio e gli scende la lacrimuccia, ma solo perché pensa a quando era ancora libero…

Scrivi un articolo su un qualsiasi argomento, una recensione di un evento, una intervista, un racconto ed inviacelo, saremo felici di valutarlo e considerare la possibilità di inserirti nel nostro team!!! Invia il materiale a: redazione@italiansinlux.com italiansinlux - emagazine www.italiansinlux.com redazione@italiansinlux.com

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Moda e tendenze

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rmai è tempo d’estate: già da maggio i litorali sono stati presi d’assalto da chi non ha voluto perdere altro tempo per la tintarella e sfoggiare il risultato di tanto duro lavoro invernale in palestra. Quali saranno dunque i trend per la moda mare per l’estate 2008? Segnatevi i numeri 50 e 70. Sì, perché le migliori griffe di moda e beachwear per quest’estate propongono modelli direttamente ispirati agli anni ’50 e ’70, sia per i bikini sia per il prepotente ritorno del costume intero. Quest’ultimo, piuttosto bistrattato negli ultimi anni a favore del bikini che consente un’abbronzatura più…ampia, torna invece alla ribalta come simbolo di eleganza pura e assoluta, specialmente per i parties dal tramonto in poi. Il costume intero non è dunque dedicato alle signore più avanti con l’età (che anzi spesso vanno in giro peggio delle loro figliole), ma si rivolge a un target più giovane. Per chi cerca un certo allure sono consigliati i costumi interi poco sgambati, dagli scolli quadrati o all’americana, con giochi di drappeggi, creando un effetto pin-up o diva stile Marylin o Ava Gardner, miti di ieri, ancora oggi ammiratissimi. Per chi guarda ancora con perplessità la scelta di un costume intero c’è la variante dei modelli con ampi spacchi e oblò su punti strategici come pancia, schiena, fianchi. Modelli attualissimi, visti sulle passerelle dei maggiori brand del settore, che creano un gioco malizioso fra la stoffa e la pelle lasciata nuda, intervallata da laccetti e anelli, in metallo o plastica, in nuance o a contrasto con la tinta del costume. Superfluo dire che per questi modelli

cura di : { Valentinaa Loporchio }

occorre un certo fisico, gli spacchi e le aperture strategiche non ammettono rotolini né perdonano trasgressioni a tavola. E il bikini? Sarà messo da parte? Certo che no! Pur guardandosi alle spalle dall’avvento dei costumi “spezzati”, il bikini resta saldo nelle preferenze delle ragazze di ogni età. Anche per il bikini si presenta la tendenza degli anni ’50 per alcuni modelli dal reggiseno a balconcino, la mutandina sostituita dalla culotte, specialmente per le fantasie a quadretti vichy, in particolare rossi. Tuttavia il trend per il bikini resta “meno è meglio”. Via libera allora a slip a vita ultrabassa o brasiliane, con laccetti o anelli cromati ai fianchi. Per il reggiseno il classico è dato dal triangolo, sempre ridotto, mentre le ultime tendenze ripescano lo stile anni ’70 -’80 per i reggiseni ripresi al centro da cordoncini legati al collo, o per le fasce, semplici o drappeggiate effetto Farraw Fawcett. Per tutti i modelli i colori sono vivaci, dai contrasti forti (in testa viola-verde, viola-rosso) e dalle fantasie a pois, a righe, a fasce, foulard, quadretti e gli immancabili fiori.

> Kate Moss

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Cinema

cura di : { aMiryam Dardanelli }

Il 5 giugno scorso al Cinema Utopolis a Kirchberg, Jean Claude Van Damme e il regista Mabrouk El Mechri hanno presenziato all’anteprima del film JCVD, incentrato sulla vita dello stesso Van Damme, nelle sale dalla settimana seguente. Italiansinlux ha partecipato alla conferenza stampa che è seguita alla presentazione del film nelle sale e ha potuto così cogliere le riflessioni, i commenti e le aspettative del protagonista e del regista, su questo film che secondo lo stesso Van Damme è destinato a diventare “un film cult”. La domanda principale che è stata rivolta a Jean Claude riguardava le motivazioni che lo hanno spinto verso un film che non è sulle arti marziali, che non è un film d’azione e in cui oltre tutto deve interpretare se stesso. Van Damme ci ha risposto: “Ho all’attivo nella mia carriera 36 film, alcuni buoni, altri di medio livello, altri non buoni. Quest’ultimo è stato per me una nuova sfida, perchè dovevo interpretare me stesso, perchè dovevo rendere la mia personalità interpretando un personaggio. Nel film è stato complicato passare da scene al passato a scene che, invece, si sviluppavano nel presente; essendo però tutto reale, cioè incentrato su di me, è stato più facile, anche se vedere il film per me è stato quasi uno shock, ho provato quasi una sensazione di bipolarità. Tutto lo staff, comunque, mi ha aiutato moltissimo, mi ha dato fiducia e riuscendo a fidarmi di loro sono riuscito a mettermi sempre più a nudo nella realizzazione di questo film.” Al regista, Mabrouk El Mechri, abbiamo chiesto come fosse stato lavorare con Van Damme e cosa lo avesse portato alla regia di un film di questo tipo. Lui ci ha detto: “La casa produttrice mi ha proposto questo film, io ci ho pensato, ho incontrato Jean Claude e alla fine mi sono buttato in questo progetto. Jean Claude è un attore davvero poliedrico, quando si sente a suo agio e non pressato va oltre il copione e regala delle interpretazioni che assomigliano quasi a sentenza per la loro precisione. Questo non è un classico film d’azione, sulle arti marziali, noi siamo andati oltre. E’ un film sulla vita reale, è la storia di un uomo e del suo percorso e per questo è stato più complicato realizzarlo, ma anche più soddisfacente.”

JCVD Tra i problemi fiscali, la battaglia legale che lo contrappone alla moglie per la custodia di suo figlio, il periodo di magra del cinema d’azione che per il ruolo in un film gli preferisce Steven Seagal, Jean Claude Van Damme torna a cercare nel suo Paese natale la calma e il riposo che non riesce più a trovare in America, ma la strada del ritorno non è facile e il destino è sempre dietro l’angolo in attesa…

Un caloroso grazie per la loro disponibilità e a tutti voi, affezionati lettori, buona visione di JCVD!

JCVD durante l’intervista - Utopolis n.14/Maggio 2008

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cura di : { aArmando Rosa }

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cura di : { aArmando Rosa }

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uando gioca la nazionale di calcio, da sempre, si crea un’atmosfera speciale che coinvolge, appassiona ed unisce tutti gli italiani attorno al tricolore. Italiansinlux non ha fatto eccezione ed ha vissuto dall’interno i Campionati Europei 2008 appena terminati in Austria e Svizzera. Il 13 giugno è partita da Lussemburgo una spedizione italo-napoletana alla volta di Zurigo per assistere al match Italia-Romania (terminato sul punteggio di 1-1, ndr), composta da Andrea Castaldo, Cristian Di Carlo e Andrea Esposito, accompagnati dal nostro “inviato speciale” Antonio Di Marzo. L’idea di organizzare una trasferta per assistere ad una partita degli azzurri è nata un po’ per caso e un po’ sulla spinta del grande spirito patriottico che ruota intorno alle competizioni sportive più importanti. I nostri amici si sono infatti aggiudicati per estrazione alcuni tagliandi messi in palio dalla FIGC (Federazione Italiana

Giuoco Calcio). D’altra parte, la possibilità di seguire da vicino la propria Nazionale pur vivendo all’estero è la ghiotta occasione di provare un’emozione diversa e forse ancor più intensa; forse perché vivendo quando si è fuori dal proprio Paese ci si identifica maggiormente nei propri beniamini e si desidera portare più in alto possibile il nome e i colori della propria patria. La vigilia dell’incontro con la Romania, per la verità, non era stata delle più tranquille e si erano sollevati molti timori a seguito delle difficili relazioni politiche tra i due Paesi. Le recenti polemiche sorte in Italia a causa del trattamento dei tanti extra-comunitari provenienti dalla Romania da parte del nostro governo lasciavano pensare che l’incontro di calcio avrebbe potuto avere degli strascichi ulteriori aldilà dell’aspetto prettamente sportivo. In realtà, a dispetto di quanto i media hanno voluto far credere, il clima allo stadio si è sempre mantenuto sportivo e corretto; le due tifoserie non sono mai venute a contatto e di questo va dato merito anche all’ottima organizzazione svizzera. Se da un lato questa ha impedito che si verificassero grossi incidenti durante questi Europei, va sottolineato anche che l’atteggiamento del personale impiegato nella sicurezza e nella viabilità non si è dimostrato particolarmente cordiale ed amichevole con i numerosi e colorati tifosi giunti da tutta Europa. Probabilmente questo è da spiegare con la tensione che il personale di polizia ha dovuto necessariamente alzare per evitare disordini tra tifoserie avversarie.

Ma sono stati gli stessi tifosi ad essere impeccabili all’interno dello stadio, come quando si sono uniti per zittire i pochi facinorosi intenti a fischiare l’inno nazionale rumeno. Un aspetto che balza subito agli occhi che i nostri amici a Zurigo hanno rilevato è l’estrema eterogeneità dei tifosi in curva: a differenza delle partite di una squadra di club, dove ci si conosce e ci si ritrova ad ogni partita nello stesso posto, nel caso della nazionale il tifo è meno organizzato, più improvvisato, ma altrettanto e caloroso e colorato nel momento della gioia per un goal. Una volta finito l’incontro poi, entrambe le tifoserie si sono ritrovate nei pressi del lago di Zurigo per una festa all’aperto all’interno del “Fan Zone” Euro 2008 a base di musica, birra e divertimento fino a tarda notte. L’ennesimo concreto esempio di come lo sport possa unificare e appianare tutte le divergenze sociali e politiche che spesso avvelenano la nostra attuale società.

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cura di : { aMiryam Dardanelli }

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inalmente è arrivata l’estate, almeno sul calendario e, si sa, l’estate chiama vacanze, sole, mare, sentieri in montagna sotto cieli azzurri… La parte più tediosa delle vacanze rimane, però, l’organizzazione, gli spostamenti, le sistemazioni, le partenze intelligenti e per questo motivo questo mese vorrei proporvi alcuni spunti per una preparazione delle vostre ferie in tutto relax!

In pillole... Attraverso il sistema SMS4ticket ora è possibile acquistare i biglietti ordinari per i servizi di trasporto pubblici del Granducato, tramite cellulare. Occorre solamente inviare un SMS con scritto “A” al numero 64 222 per ottenere un messaggio di conferma dell’acquisto di un biglietto “Corta distanza” con gli orari di inizio e fine validità, di regola 2 ore come per i biglietti cartacei. Il costo di 1.50 euro sarà direttamente scalato dal credito telefonico e dopo aver acquistato 10 biglietti l’utente riceverà un buono per 2 biglietti gratuiti.

Se volete partire direttamente dal Granducato potete in primis visitare il sito della compagnia aerea di bandiera, www.luxair.lu dove potrete visionare le offerte last minute (per voli o vacanze), a partire dai link nella parte destra della pagina principale. L’ufficio dell’agenzia di viaggi Luxair si trova all’aereoporto Findel. A Lussemburgo inoltre sono presenti molte agenzie di viaggio, anche molto specializzate che vi potranno aiutare nella pianificazione delle vostre vacanze. Tra le principali vorrei indicarvi: Agence de Voyage BCD Travel SA 180 rte de Longwy L-1940 Luxembourg Tel: 26 02 26-1 Note: per l’organizzazione di viaggi d’affari e vacanze Cruisopolis 430-434 rte de Longwy L-1940 Luxembourg Tel: 26 02 01-1 Note: specializzata nell’organizzazione di crociere Autocars Emile Frisch Sàrl 5 rue Jules Fischer L -1522 Luxembourg Tél: 49 61 51-1 Fax: 40 28 74 Note: specializzata nell’organizzazione di viaggi in autobus, anche di lusso

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Táki-Tálá Sàrl 57 av. de la Liberté L - 1931 Luxembourg (Lëtzebuerg) Tel: 40 09 25 Fax: 40 08 68 Note: per l’organizzazione di vacanze e last minute Per chi, invece, si orienta verso le vacanze “fai da te” i siti di riferimento principali sono: -www.expedia.com : per la ricerca di voli, hotel e offerte last minute -www.lebonprix.com : per la ricerca di voli, hotel e noleggio auto -www.viajar.com : per la ricerca di voli, hotel e noleggio auto -www.lastminutetour.com: per la ricerca di offerte last minute con partenza dall’Italia In attesa che il caldo e il sole estivo ci raggiungano anche qui nel Granducato…indimenticabili vacanze a tutti i nostri lettori!

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cura di : { aAlessio Gianfrate }

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alve a tutti i nostri lettori,

questo mese come promesso vi spiegherò come riunire tutti gli account (sia voip che messagenet) in un unico account che ci permetterà di usufruire delle varie offerte utilizzando un solo programma. Come prima cosa collegatevi al sito www.liberailvoip.it ed effettuate la registrazione al sito cliccando sul tasto “Entra”

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Dopo aver ricevuto la mail di conferma della registrazione e i dati per l’accesso, effettuiamo il login al sito e clicchiamo su “Impostazioni” e ci troveremo difronte questa pagina:

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cura di : { aAlessio Gianfrate }

Qui potete scegliere se ricevere i messaggi in segreteria direttamente sulla vostra mail. Clicchiamo adesso su “Prov.s” (ovvero Providers) Qui inserite i vostri account che avete creato con voipwise e messagenet. Inserite il vostro nome utente e password che usate per collegarvi ai 2 servizi. Per quanto riguarda le altre colonne (Registry, Porta....) copiate come in figura. Cliccate su “Salva”

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Adesso selezionate il menu “Dial Plan”. Questo menu è molto importante......selezionate i prefissi internazionali che vorreste chiamare e indicate il programma che sistema dovrà utilizzare per chiamare. Dato che voipwise non ci fa spendere nulla.....selezioniamo quello :-) Cliccare su “Salva”

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cura di : { aAlessio Gianfrate }

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Adesso selezionare il menu “Interni”. In questo menu bisogna assegnare i vari account all’interno che vogliamo usare. Praticamente qui associamo i 2 account (voip e messagenet) all’unico account (libera il voip)

Su “Password” scegliete una qualsiasi password (vi consiglio una numerica), come “Porta” scegliete la 5065, e come “Periodo” selezionate come in figura. Nella seconda parte del menu associate i 2 providers al primo interno. Cliccare su “Salva” Per motivi di spazio vi rimando ala guida all’indirizzo “www.liberailvoip.it/home/software/xlite3” per sapere come settare il programma X-lite in modo da utilizzare un solo account per chiamare e ricevere telefonate. È possibile anche acquistare un telefono cordless (Il Siemens Gigaset 450IP) che collegandosi direttamente a internet ci permetterà di ricevere ed effettuare chiamate a pc spento!!!!!

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Per sapere come si deve configurare, connettetevi al sito www.liberailvoip.it/home/hardware/siemensC450 Se, invece, siete possessori di un palmare dotato di scheda wireless, potete seguire questa guida www.liberailvoip.it/home/software/sjphoneWM e, sfruttando le reti wireless gratuite in giro per la città, potrete chiamare e ricevere telefonate completamente gratis dal vostro cellulare!!!! Bé, che dire......niente male, vero? Spero di avervi fatto cosa gradita con queste 3 guide e........alla prossima!!!!!

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a cura cura di di :: { aBrunella Brunella Caruso Caruso }

Ariete - dal 20 Marzo - 18 Aprile

La prima metà di Luglio vi permetterà di imprimere al vostro lavoro grande energia, seguirà una fase di rilassamento accompagnata da qualche tensione, ma improvvisamente tutto tornerà positivo. In ambito sentimentale sarete un po’ distratti all’inizio del mese, ma anche da questo punto di vista, verso la fine del mese si risveglierà la passione.

Toro - 19 Aprile al 19 Maggio Le stelle di questo mese sono favorevoli e aiuteranno in campo professionale, tuttavia dovrete rimboccarvi le maniche e cogliere al volo le occasioni giuste per ottenere successo. Anche l’amore si risveglia e i pianeti in buon aspetto per il vostro segno, indicano la possibilità di assestamento dopo i cambiamenti dei mesi scorsi. Siete super impegnati, preparatevi ad un’estate di completo relax. Gemelli - 20 Maggio al 20 Giugno Questo mese con Marte in opposizione sarà difficile mantenere la calma. Attenzione a non incrinare i rapporti professionali con i colleghi ed i capi, in particolare non lasciatevi andare al pessimismo e all’insoddisfazione. Tensioni anche in campo affettivo, è probabile che le ansie lavorative entrino in famiglia. Vi farà bene staccare un po’ la spina. Cancro - dal 21 Giugno al 21 Luglio Con Sole e Venere in buon aspetto questo Luglio vi regalerà tante ottime opportunità in campo professionale, l’importante è agire in fretta e non far passare l’attimo fuggente. In amore invece non dovrete far altro che farvi trasportare dalle vostre emozioni, chi cerca la persona giusta avrà le stelle favorevoli durante la seconda metà del mese e riuscirà a fare colpo su chi ama. Leone - dal 22 Luglio al 21 Agosto Continua per voi il successo di Giugno, avrete la giusta energia per adattarvi ad ogni situazione, molto favoriti i rapporti commerciali e professionali in genere. Durante le prime settimane di Luglio arriveranno ottime notizie in ambito lavorativo. Anche in campo sentimentale troverete il favore delle stelle, e chi ha chiuso da poco una storia importante riuscirà a dimenticare tante ansie. Vergine - dal 22 Agosto al 21 Settembre Un mese importante questo di Luglio per chi deve recuperare dal tanto stress accumulato nell’ultimo periodo, inizia infatti il grande recupero psicofisico e molto favoriti saranno anche gli incontri e le occasioni lavorative. L’amore torna dolce e chi ha vissuto una forte negatività nei mesi scorsi potrà vivere istanti piacevoli e fare qualche gradevole incontro. Bilancia - dal 22 Settembre al 22 Ottobre Le stelle di Luglio vi suggeriscono di amministrare con saggezza il vostro denaro, qualche uscita di troppo potrebbe mettervi in difficoltà. In campo professionale arriveranno vantaggi notevoli e qualche novità. Incerto invece è l’amore, anche le coppie più forti avranno alcune cose da rivedere, per i single invece ci sarà una scelta importante da fare. Scorpione - dal 23 Ottobre al 20 Novembre Questa estate comincia con Venere e Mercurio in ottimo aspetto. In ambito professionale vi libererete dalle tensioni e dalle discussioni dei mesi scorsi, anche la sfera finanziaria è in grande recupero. In amore il favore di questo cielo estivo vi darà la possibilità di trovare una soluzione definitiva. Se siete ancora soli è il momento giusto per liberarsi dalle vostre ansie e paure. Sagittario - dal 21 Novembre al 20 Dicembre Questo mese comincia con qualche ansia in campo lavorativo e il desiderio di cambiare, ma le nuove responsabilità che tanto vi spaventano potrebbero regalarvi tante soddisfazioni nel corso della seconda metà dell’anno. La sfera sentimentale dopo le tensioni dei mesi scorsi torna stabile e dolce, è il momento giusto per stare accanto a chi amate. Capricorno - dal 22 Dicembre al 19 Gennaio Luglio ricco di impegni e non sempre facile da gestire. Ci saranno molte responsabilità e situazioni lavorative stressanti. L’amore sarà messo in secondo piano, forse per le troppe incertezze lavorative che rischiano di influenzare la sfera familiare, chi vive da anni una storia senza trasporto troverà il coraggio di mettere la parola fine, mentre chi vive una relazione forte non ha nulla da temere. Acquario - dal 20 Gennaio al 18 Febbraio Non ci saranno grandi notizie in ambito lavorativo, si possono comunque ottenere alcuni vantaggi, ma tutto sommato non vi sentirete molto soddisfatti, meglio pensare alle vacanze e godersi il dovuto riposo. L’amore è stabile, ma poco passionale, e anche i single del segno non avranno tante opportunità di innamorarsi, forse perché fanno ben poco per trovare la persona giusta. Pesci - dal 19 Febbraio al 19 Marzo Questo mese chi è in ansia per questioni lavorative, personali o familiari, troverà finalmente la serenità che tanto merita. In ambito professionale e finanziario tutte le situazioni complicate dei mesi scorsi si sbloccheranno. Serenità ritrovata anche nella sfera affettiva, non è da escludere qualche discussione in famiglia ma del tutto superabile. n.16/Luglio 2008

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cura di : { aAntonio Di Marzo }

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Š charles-edouar gil - Fotolia.com


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