Italiansinlux - Novembre 2008

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italiansinlux magazine - mensile - n. 20 - Novembre 2008 - Anno 2 - Gruppo Italiansinlux a.s.b.l. - una produzione Digitalsun Š tutti i diritti sono riservati - info: www.italiansinlux.com


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8 angeli. No, Non siete mai caduti, ma semplicemente continuerete il vostro volo in eterno, perchè il vostro compito era proprio quello di proteggerci, e da lassù, per voi sarà più facile. Ci sono 8 nuovi angeli nel cielo che continueranno a vivere nel cuore di tutte quelle persone che gli erano vicine. Michele, Marco, Giovanni, Carmine, Giuseppe, Massimiliano, Teodoro, Stefano.

Redazione (redazione@italiansinlux.com) Paola Miccoli Marta Dondoli Armando Rosa Antonio Di Marzo Miryam Dardanelli Paola Pepe Davide Visin Valentina Loporchio Paolo Volpicelli SImona Aiuti Brunella Caruso Alessio Gianfrate Chiara Arnone

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ECONOMIA

DOSSIER: LA IN

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E FINANZA

CRISI FINANZIARIA

VIAGGIO SENZA MAPPA

MINIERE NON PIÙ VISIBILI: VOLMERANGE-LES-MINES DIAMO I NUMERI

EURO MILLIONS

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EVENTI

NOVEMBRE 2008 VOGLIA

I

DI LEGGERE

LIBRI DEL MESE

REPORTAGE

LUXEMBOURG

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EVENTO

SPECIALE

L’APERITIVO

ITALIANO IN

MARTE

E

VENERE

MODA

E

TENDENZE

CINEMA,

LONDRA

LUSSEMBURGO

TEATRO O STADIO??!!

CHIAMA, VINTAGE RISPONDE

SPORT

UN

AVVERSARIO CHIAMATO

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SLA

PAGINE UTILI IMPEGNO RICICLAGGIO

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SURFING

ON THE NET

PORTIAMO OROSCOPO

COSA

I NOSTRI FILE IN GIRO CON NOI!

DEL MESE

DICONO GLI ASTRI

IN PIAZZA

ANNUNCI

n. 20/Novembre 2008

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Economia e finanza

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ari lettori, come promesso nell’ultimo numero, questo mese la rubrica di economia si concentra su un unico tema, di elevato interesse per tutti noi: la crisi finanziaria.

Genesi Gli eventi ci travolgono giorno dopo giorno, il numero di banche e assicurazioni che falliscono aumenta ora dopo ora. Le perdite delle borse mondiali si contano in centinaia di miliardi di euro al giorno. Non ha più senso parlare delle disavventure di questa o quella banca, la crisi è globale. È il sistema finanziario stesso ad essere in crisi. Tutto inizia diversi anni fa, quando alcune tra le maggiori banche d’investimento del mondo ebbero una nuova, brillante idea, di ingegneria finanziaria. Un elevato numero di mutui immobiliari è stato concesso, essenzialmente negli USA a soggetti che presentavano poche garanzie di solvibilità. Di conseguenza, tali n. 20/Novembre 2008

DOSSIER

a cura di : { Davide Visin }

mutui integravano tassi d’interesse molto elevati. Ciò è del tutto normale ed anche vantaggioso e profittevole per le banche nel momento in cui chi ha contratto il mutuo fa onore ai propri impegni. Tuttavia anche se tali impegni fossero venuti meno, il valore degli immobili dati a copertura ipotecaria avrebbe comunque reso la transazione interessante per la banca. I problemi non calcolati dalle banche, o sottostimati, sono stati essenzialmente due. Il primo riguarda il prezzo degli immobili, crollato vertiginosamente; il secondo è legato al numero dei mutui non rimborsati dai clienti. Questi due fattori collegati, hanno di fatto aumentato l’offerta di immobili in vendita, col conseguente crollo dei prezzi. Quindi, gli asset immobiliari contabilizzati nei bilanci delle banche a prezzi elevatissimi, hanno fortemente ridotto il loro valore reale. Tale situazione sarebbe potuta restare confinata al settore immobiliare, tuttavia, oggi siamo di fronte ad una crisi sistemica. Questo è dovuto all’effetto contagio, determinato da una vera opera d’arte dell’ingegneria finanziaria.

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Economia e finanza

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a cura di : { Davide Visin }

Infatti, tali mutui immobiliari rischiosi (subprime) sono stati spezzati in piccoli pezzi e legati ad altri mutui meno rischiosi e ad altri prodotti finanziari. Questo nuovo pacchetto è stato venduto come un nuovo prodotto finanziario, con un alto rendimento ed un rischio relativamente basso dovuto alla sua elevata diversificazione. Inoltre, parte dei titoli presenti in questo pacchetto presentavano rating dati da Agenzie specializzate (S&P, Mooy’s, Fitch) di livello medio-alto. Tali prodotti sono stati ulteriormente spezzettati e venduti ad altre banche e agli investitori.

Il castello di carte Come in un castello di carte, se la prima carta cade, il resto segue in fretta con un grande sfacelo. Coloro che avevano ottenuto mutui senza garanzie hanno cominciato a mancare alcuni pagamenti, in seguito al rallentamento dell’economia, quindi dei loro redditi. Come un cane che si morde la coda, il valore dei prodotti finanziari legati a tali mutui ha cominciato a scendere, sino a non valere quasi nulla. Ciliegina sulla torta, molti di questi prodotti finanziari erano garantiti da banche d’investimento o istituti finanziari di fama internazionale, quindi in caso di default della controparte originale, tali istituti avrebbero garantito tali investimenti. Purtroppo in seguito al numero elevatissimo di prodotti da garantire e rimborsare agli investitori, al prolungarsi della crisi finanziaria, tali istituti si sono trovati di fronte ad un problema di crisi di liquidità a breve termine per alcuni ed a lungo termine per altri. In un caso e nell’altro la bancarotta era alle porte. Alcuni istituti sono stati aiutati da governi o acquistati da altre banche più solide, o dai propri azionisti con aumenti di capitale organizzati in tutta fretta. Altri istituti sono stati lasciati fallire, legge intrinseca del capitalismo.

L’orso sui mercati I mercati finanziari sono stati i primi a reagire a tale situazione, penalizzando i corsi azionari degli istituti finanziari responsabili di tale crisi e con un elevato ammontare di tali prodotti nei propri bilanci. Le quotazioni delle azioni degli istituti finanziari sono ai minimi storici. Chi aveva tali azioni nei propri portafogli si è affrettato a vendere, creando una reazione a catena su tutti i mercati, che ha portato al tracollo delle Borse internazionali. Il cosiddetto “panic selling” si è mostrato come mai prima d’ora. Migliaia di

grandi investitori hanno liquidato molte delle loro posizioni, anche con ingenti perdite al fine di uscire dal mercato e da ulteriori rischi potenziali. Non solo i titoli degli istituti finanziari sono stato oggetto di vendite, ma ogni titolo presente sui listini. Poco importa se si trattasse di un titolo speculativo o difensivo, l’obiettivo era di fare cassa, liquidare il più possibile le posizioni aperte e nel più breve tempo possibile. Centinaia di miliardi di Euro di capitalizzazione di borsa sono stati bruciati nell’arco di poche ore.

L’economia reale Una crisi finanziaria, seppur grave dovrebbe rimanere confinata al mercato finanziario, tuttavia, oggi vediamo come anche l’economia reale sia fortemente toccata dalla crisi. L’effetto contagio ha infatti trasferito dai mercati finanziari all’economia reale questa crisi. La situazione economica mondiale era già in rallentamento prima che la crisi finanziaria scoppiasse, ma il rallentamento fa parte della ciclicità dell’economia. Nessuno si aspettava di andare incontro ad un periodo di recessione. La parabola della crisi nasce dalla crisi immobiliare USA, si trasferisce ai mercati finanziari e torna nel campo del mondo reale estendendo la crisi immobiliare all’Europa. Inoltre, il fallimento o la forte crisi di grandi istituti finanziari, che hanno licenziato migliaia di dipendenti in tutto il mondo hanno determinato una riduzione dei consumi e diffuso timore nella popolazione. Le aziende di tutto il mondo, attive nei più diversi settori economici, vista la situazione di rallentamento dei consumi, hanno anch’esse cominciato ristrutturazioni e tagli dei costi che hanno inciso sulla forza lavoro. Nuovi licenziamenti di dipendenti da parte delle grandi case automobilistiche hanno spaventato la popolazione media che non sa più se a fine mese riceverà uno stipendio. La parabola termina la sua discesa con un aumento generalizzato del livello di disoccupazione, un contagio totale dell’economia reale e l’ingresso in un periodo di recessione.

La risposta I governi e le Banche Centrali di tutto il mondo hanno agito di concerto al fine di limitare i danni della crisi finanziaria ed economica. Una tale unione d’intenti e decisione non si era mai vista prima in ambito economico. Ovviamente ciò è dovuto agli elevatissimi interessi in gioco e alla paura che la recessione distrugga n. 20/Novembre 2008

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Economia e finanza l’economia di uno o più Paesi. Numerosi sono stati gli interventi diretti dei governi nel capitale di istituti finanziari, le politiche di sostegno alla liquidità dei mercati, i piani si salvataggio di aziende in crisi, nonché i prestiti governativi a tassi agevolati. I governi stanno usando ogni risorsa a loro disposizione per evitare che questa crisi si trasformi in una dura recessione economica. In seguito alla decisione del Senato USA è nato un veicolo finanziario in grado di erogare colossali finanziamenti per il riscatto di portafogli mutui da banche fragili, per un ammontare di 700 miliardi di dollari. Le banche centrali del mondo intero hanno abbassato il tasso di sconto di 0,5%-1% nelle ultime settimane e sono pronte a nuovi tagli del costo del denaro nei prossimi mesi al fine di arginare la crisi. Anche lo IASB (International Accounting Standard Board), che emana direttive sui principi contabili europei, ha cercato di trovare una via d’uscita a questa crisi. Lo IASB ha infatti varato d’urgenza un emendamento ai principi contabili che consente anche agli istituti finanziari europei (dopo una mossa analoga del FASB, l’omologo negli USA) di valutare la montagna di titoli “tossici” non più al fair value, ossia al valore di mercato, bensì al prezzo di costo. Se però riflettiamo a fondo, è paradossale il risultato di questo emendamento che rende più opachi i bilanci delle banche proprio mentre è più acuto il bisogno di trasparenza. Questi titoli sono una bomba ad orologeria nei bilanci delle banche. Il problema del loro effettivo valore è solo rinviato alla scadenza. Altra via d’uscita è la cosiddetta “cura alla francese”, che si sta facendo largo in Europa. L’idea è quella di ricapitalizzare le grandi banche con un intervento statale a pioggia, senza aumentare il debito pubblico. Lo Stato sottoscrive obbligazioni subordinate, titoli ibridi senza diritto di voto, che rafforzano il capitale delle banche ma non diluiscono le quote degli attuali azionisti e non impongono particolari restrizioni sui dividendi. Tuttavia, in tal modo lo Stato si assicura che la liquidità ottenuta dalle banche col proprio aiuto sia trasferita all’industria e ai consumatori a sostegno di un’economia scossa dalla recessione. Inoltre i conti pubblici sarebbero salvaguardati grazie al fatto che tali investimenti rientrerebbero nei conti finanziari degli Stati, al pari di qua-

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a cura di : { Davide Visin }

lunque altro investimento, senza gravare sul debito.

Il sereno dopo la tempesta È prematuro oggi dire quando questa crisi finirà. È addirittura presuntuoso ipotizzare quali saranno i cambiamenti intervenuti in seguito a questa crisi. Sicuramente nuove regole verranno scritte dai governi per evitare che una situazione analoga accada in futuro. L’economia soffrirà, ma alla fine si uscirà dal tunnel della crisi ed un nuovo periodo di espansione economica sarà alle porte. Alcuni, come l’amministratore delegato di “Union Bancarie Privée”, istituto ginevrino, ritengono che sarà la riscossa della Old Economy, col settore energia a fare da traino, altri invece ritengono che saranno le aziende hi-tech a dare un nuovo forte impulso al risveglio economico. Le ultime tre settimane hanno deteriorato la situazione economica generale in maniera disastrosa. Sia per l’ammontare di miliardi di capitalizzazione bruciati sui mercati (che poi è il valore delle azioni che ciascuno di noi nel suo piccolo detiene) che per la crisi di fiducia della popolazione. Crisi finanziaria, crisi dei consumi, crisi dell’economia reale. La Grande Crisi del 1929 è stata per decenni simbolo della recessione economica mondiale. Ne abbiamo studiato cause ed effetti nei libri, considerandola sempre una vicenda lontana e a noi estranea. Oggi ci risvegliamo dai nostri sogni e ci rendiamo conto che la crisi economica non è poi così lontana. Non sapremo se questa crisi sarà stata più o meno dura di quella del 1929 se non dopo che sarà finita, quando migliaia di economisti faranno tutti i paragoni del caso. Ma a quel punto saranno solo statistiche, che non interesseranno più di tanto il grande pubblico. Non ci sono ricette magiche, ma il miglior modo per affrontare una crisi è la serenità, e la convinzione che presto la condizione economica mondiale migliorerà.

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cura di : { aMarta Dondoli }

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e installazioni di superficie smantellate, 40.000 km di gallerie sussistono nelle profondità della Lorena… Secondo alcuni autori il nome Volmerange avrebbe indicato la proprietà di un certo Volcmarus, che in epoca gallo-romana era già installato nella zona, dato che il suffisso franco ing o ingen indicava il possesso . Dal 1920 ha preso il nome di Volmerangeles-Mines, a causa delle sfruttamento di tre miniere: Kraemer, Langenberg e Edouard-Stollen. Geologia del bacino ferroso 180 milioni di anni fa la regione della Lorena, fino alle Ardenne e ai Vosgi era sommersa dal mare. Il clima tropicale permetteva lo sviluppo di una fauna marina. Sul fondale sedimenti di animali fossili e particelle di ferro, dovute all’erosione dei massicci. Questo accumulo, che dura per milioni di anni è all’origine dei sedimenti ferrosi. La storia delle miniere di ferro in Lorena L’estrazione del minerale risale al periodo gallo-romano, fino a conoscere una certa prosperità nel Medioevo. All’inizio del XIX la siderurgia in Lorena è ancora poco importante, un’attività artigianale che produce piccole quantità di ferro di eccellente qualità. Le prime concessioni industriali risalgono al periodo dal 1834 al 1848. Lo sfruttamento si intensifica grazie alla tecnologia e all’apertura del canale dalla Marna al Reno. Nel 1870 l’annessione alla Prussia di gran parte del territorio della Lorena, determina lo sviluppo nella parte francese dei bacini di

Longwy e Nancy. Nel 1877 un nuovo processo nella produzione dell’acciaio, che permette di depurare le materie fosforose, fa entrare la Lorena nell’età dell’acciaio. Nel periodo 1870-1914 i sondaggi nella zona si susseguono e anche la concessione dei diritti di sfruttamento dei giacimenti. Nascono delle società minerarie, spesso multinazionali. Fanno appello a manodopera straniera, principalmente italiana. Dal 1890 un intero popolo affluisce nella regione per edificare i pozzi e iniziare lo sfruttamento dei giacimenti. Le miniere raggiungono rapidamente livelli di produzione importanti e diventano molto proficue. Il lavoro beneficia delle primi perforatrici elettriche ad aria compressa e dei progressi nel trattamento degli esplosivi. Tra il 1890 e il 1913 il numero dei minatori passa da 7.000 a 35.000. Le condizioni di lavoro sono difficili, molti i problemi sociali. Durante la Prima Guerra Mondiale la Germania continua lo sfruttamento, di fatto combatte la Francia con il suo proprio ferro. Nel primo Dopoguerra l’armistizio riporta l’intera zona sotto la Francia, ma la ripresa è lenta. La manodopera qualificata manca. Una seconda ondata di immigrazione porta in Lorena migliaia di famiglie italiane, polacche, ma anche jugoslave o ceche. La costruzione delle città operaie si intensifica. Nel 1929 la produzione raggiunge un nuovo record, ma è bloccata dalla crisi economica. La tecnologia nel frattempo evolve verso la trazione elettrica, la perforazione pneumatica e l’utilizzo dell’ossigeno liquido come esplosivo minerario. Durante la Seconda Guerra Mondiale il bacino minerario è ancora una volta occupato dalla Germania. La penuria di manodopera farà utilizzare ai nazisti

> Il tunnel Langenberg (nel 1927)

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a cura di : { Marta Dondoli }

i prigionieri dell’Europa dell’Est, molti dei quali non rivedranno più’ il loro paese. Dal 1944 alcune miniere furono trasformate in industrie sotterranee, come le miniera di Tiercelet che divenne il sito di produzione delle bombe volanti V1. All’indomani della guerra i bisogni di minerale ed acciaio sono enormi. A partire dal 1950, sotto la spinta del piano Marshall la siderurgia conosce un’espansione fortissima. Le miniere aumentano la produzione e migliorano la sicurezza. Le condizioni di lavoro si affinano notevolmente. Nel 1963 nonostante le previsioni ottimiste, le miniere entrano in una fase di crisi di lungo periodo. Dalla Seconda Guerra Mondiale si sono scoperti nuovi giacimenti in paesi come Canada, Australia, America del Sud e Africa Occidentale, dove lo sfruttamento è poco costoso e i giacimenti immensi. La lotta per la produttività continua sul piano tecnico e sulla meccanizzazione crescente del processo. La produzione si mantiene intorno ai 50 milioni di tonnellate quando nel 1974 lo choc petrolifero colpisce le siderurgie consumatrici, Lorena e Lussemburgo. Per restare competitive

devono diminuire il prezzo e sviluppare acciai speciali. E’ il colpo di grazia. La produzione del minerale cade vertiginosamente. In trent’anni un’industria forte di 55 miniere e 23.000 posti di lavoro è completamente annientata. Miniera di ferro “Kraemer” (dal 1906 al 1978) Zona Fürmenflass. Ancora visibili, ufficio, officina di riparazioni, alloggi degli operai. Concessione mineraria a favore della società Kraemer di Saint-Ingbert (attualmente in Germania) nel 1873. Nel 1904 la miniera fu collegata a Dudelange da un braccio ferroviario. Città operaia costruita all’inizio del primo quarto del XX secolo. Miniera chiusa nel 1978. Al momento della chiusura produceva da 27 a 30 tonnellate di minerale al giorno e impiegava 150 minatori. Sito industriale smantellato, ancora visibile il braccio ferroviario, l’entrata della galleria con la pietra rappresentante i martelli.

> Ingresso della miniera Kraemer (ieri)

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> Ingresso della miniera Kraemer (oggi) dietro Menuiserie Mellinger

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a cura di : { Marta Dondoli }

Miniera di ferro del “Langenberg” (dal 1874 al 1963): Concessione mineraria a favore della società Roechling di Sarrebruck il 30 luglio 1873. L’attività iniziò nel 1874. Nel 1887 il minerale era estratto da 4 gallerie. Nel 1887 la miniera fu collegata a Dudelange dalla ferrovia. Attualmente esiste ancora un’entrata di galleria, datata 1946. Miniera dismessa nel 1963. Ancora visibili l’entrata della galleria, il braccio ferroviario, l’alloggio patronale.

Miniera di ferro “Edouard-Stollen” (rue du Cimitière) Entrata della galleria visibile, datata 1909, rappresentante i martelli utilizzati dai minatori.

Saperne di più? Informazioni pratiche: da Lussemburgo autostrada A3 direzione Thionville, uscita n.3 Dudelange, prendere la CR161, continuare sulla CR184 Route de Volmerange. http://www.patrimoine-de-france.org http://www.rail.lu

> L’entrata della miniera Edouard-Stollen

> Locomotiva ARBED Kraemer n.6 (1930)

n. 20/Novembre 2008

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Diamo i numeri

a cura di :

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{Paolo Volpicelli }

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e nell’analisi del numero di Ottobre ci siamo focalizzati sui numeri ritardatari, cioè quei numeri che col passare delle estrazioni fanno “fatica ad uscire”, questo mese invece analizzeremo i numeri con maggior frequenza e ci dedicheremo anche ad un’applicazione dell’uso di questi numeri. Vedremo infatti il metodo della giocata progressiva, conosciuta anche col termine metodo martingala. I numeri frequenti sono quei numeri che si ripetono maggiormente su un dato numero di estrazioni. In questo caso si va contro la legge dei grandi numeri e si gioca sul fatto che i numeri più frequenti possano avere qualcosa di magico ed uscire più spesso. Il numero più frequente in EuroMillions è il 50, con 34 uscite su 244 estrazioni, dal 13 febbraio del 2004 ad oggi Come nell’uso dei numeri ritardatari, non si tiene conto del fatto che ogni estrazione non ha memoria, ovvero il suo esito è indipendente da quello delle precedenti estrazioni.

te effettuate, quindi 1€ alla prima + 2€ alla seconda = 3€ La filosofia alla base di questo metodo è l’attesa di una estrazione favorevole, che prima o poi dovrebbe verificarsi, garantendo un guadagno sia pure limitato; in realtà, non ci sono limiti al possibile ritardo di un numero, e dato che il giocatore dispone di un capitale finito, una serie di sconfitte sufficientemente lunga lo porterà a perdere tutto il proprio capitale, senza possibilità di alzare ancora la posta alla puntata successiva. Interessante sì, ma anche pericoloso quindi. Immaginate se il numero non dovesse uscire per 9 estrazioni? Alla decima dovremmo puntare 512€. Il che significa che nelle precedenti estrazioni avremmo accumulato una somma giocata di 1.023€ Solo per darvi un’idea, sapete qual è il numero attualmente più ritardatario in Italia? Il 79 sulla ruota di ROMA con appena 134 estrazioni di ritardo. Quindi ATTENZIONE, il metodo delle progressioni o martingala è molto pericoloso, ve ne sconsiglio vivamente l’applicazione. Ed ora passiamo ai numeri in previsione per EuroMillions per il mese di Novembre (aggiornamento al 24 ottobre 2008).

Vediamo ora come poter utilizzare indifferentemente i numeri ritardatari o frequenti in una giocata metodologica. Il primo metodo che analizzeremo è quello della giocata progressiva o martingala. Questa metodo è particolarmente applicabile alle estrazioni del Lotto dove un premio viene pagato anche per aver indovinato un solo estratto (l’ambata).

NUMERI BASE

34 43 47 28 35 6 NUMERI STELLA

Il termine martingala, in matematica, indica i processi caratterizzati dalla invariabilità nel tempo del rendimento atteso. E che vuol dire? In pratica si tratta di rincorrere l’estrazione di uno più numeri, aumentando costantemente ad ogni giocata la somma messa in palio. In caso di vittoria quindi, la somma guadagnata supera tutte le perdite precedentemente subite e a questo punto la sequenza termina e il giocatore incassa il premio.

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Saperne di più?

Esempio pratico per il Lotto Italiano: l’ambata paga 11 volte la puntata. Decidiamo quindi di giocare 1€ sul numero X, per la ruota Y. In caso di vincita guadagneremmo 11€ - 1€ giocato = 10€ Se il numero X non dovesse uscire, punteremo nuovamente sullo stesso numero e sulla stessa ruota Y, raddoppiando però la posta ovvero 2€. In caso di vincita guadagneremmo 22€ - 3€ giocati = 19€ Perché 3€ giocati? Beh, perché bisogna sommare tutte le puntan. 20/Novembre 2008

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Per maggiori informazioni e dettagli www.loterie.lu

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a cura di :

{ Paola Pepe }

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ovembre è uno dei mesi più temuti dell’anno, nel cuore dell’autunno che a Lussemburgo può essere mooolto lungo! Ma niente paura: abbiamo preparato un programma di attività che vi farà dimenticare cappotti e ombrelli! Infatti il mese è dedicato al cinema italiano, grande protagonista del Festival di Villerupt (da pronunciare rigorosamente “vill-rü”) e ad un paio di eventi eccezionali: il circo africano, una mostra dedicata al David di Michelangelo e un’esposizione di libri antichi di proprietà delle banche italiane (eh, già…) Buon novembre!

CONCERTI EDDIE TURNER (20H30 – 21H30) SOLOMON BURKE (21H45 – 22H45) QUANDO: DOMENICA 30 NOVEMBRE A PARTIRE DALLE 20.30 DOVE: DEN ATELIER, 54 RUE DE HOLLERICH, LUXEMBOURG BIGLIETTI: 30€ WWW.LUXEMBOURGTICKET.LU WWW.ATELIER.LU TICKET.LU INFO: WWW.LIVEATVAUBAN.LU WWW.THEKINGSOLOMONBURKE.COM WWW.EDDIEDEVILBOY.COM/

WWW.E-

Eddie Turner è considerato negli USA uno dei più grandi chitarristi blues del momento. Nato a Cuba e cresciuto a Chicago, la sua musica è influenzata dai ritmi cubani afro-latini, dal blues, dal rock al rhythm & blues. Solomon Burke è un cantante di gospel, rhythm and blues, soul e country. Soprannominato “The King of Rock’n Soul”, è, insieme a Sam Cooke o Ray Charles, uno dei pionieri della musica soul. La sua canzone più famosa, “Everybody Needs Somebody to Love”, fu ripresa dai Rolling Stones e dai Blues Brothers. Anche il personaggio Solomon Burke è sorprendente : un omone di una certa età, grande estimatore di bourbon, dalla voce potente, pieno di anelli alle dita e con uno scettro in mano. Diviso fra la carriera musicale e quella ecclesiastica, è anche titolare di un’impresa di pompe funebri e di noleggio di limousine. Ha inciso con Bob Dylan, Brian WILSON, ELVIS COSTELLO E TOM WAITS, HA VINTO UN GRAMMY PER IL MIGLIORE DISCO DI BLUES CONTEMPORANEO ED È ENTRATO NEL ROCK AND ROLL HALL OF FAME. LE SUE CANZONI SONO STATE RIPRESE DA NOMI FAMOSI DELLA MUSICA INTERNAZIONALE E DAL CINEMA, FINO AD ENTRARE NELLA LEGGENDA GRAZIE AL FILM “THE BLUES BROTHERS”.

n. 20/Novembre 2008

SPETTACOLI AFRIKA! AFRIKA! Quando: fino al 13 novembre Dove: place du Glacis Biglietti: www.luxembourgticket.lu www.e-ticket.lu (5 categorie, da 79 a 24 € [martedì – giovedì - domenica] e da 89 a 24 € [venerdì - sabato e giorni festivi]) Info: www.afrika-afrika.com Durata: circa 2h ½ con intervallo di 30 minuti Afrika! Afrika! è uno spettacolo che affascina per il suo ritmo, la sua energia e per la prorompente gioia di vivere che trasmette al pubblico. Per due anni i collaboratori del regista hanno percorso in lungo e in largo l’Africa alla ricerca di saltimbanchi, personaggi eccentrici, ballerini, cantanti e musicisti che oggi propongono al pubblico due ore di numeri acrobatici, ritmi indiavolati e costumi magnifici, il tutto accompagnato da una fusione di musica tradizionale e moderna. Stand gastronomici e mostra di artigianato nel tendone adiacente al circo (arrivare 75 minuti prima dello spettacolo)

31° Festival del cinema italiano di Villerupt Quando: fino al 16 novembre Dove: Villerupt, Audan-le-Tiche, Esch-sur-Alzette, Dudelange Info: http://festival-villerupt.com Ogni anno, da 31 anni, la regione che ha accolto il più gran numero di immigrati italiani, destinati alle miniere e alla siderurgia, rende omaggio alla cultura di quegli instancabili lavoratori attraverso i 15 giorni di questo festival cinematografico. Ecco i titoli dei film presentati (tutti in versione originale sottotitolata in francese): per il programma dettagliato delle proiezioni consultare il sito http://festival-villerupt.com

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n. 20/Novembre 2008

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a cura di :

{ Paola Pepe }

FILM IN CONCORSO AMORE BUGIE E CALCETTO

di Luca Lucini

BIANCO E NERO

di Cristina Comencini

CAOS CALMO

di Antonello Grimaldi

DIARI

di Attilio Azzola

HO AMMAZZATO BERLUSCONI

di Gianluca Rossi et Daniele Giometto

IL DIVO

di Paolo Sorrentino

IL PAPÀ DI GIOVANNA

di Pupi Avati

IL PRANZO DI FERRAGOSTO

di Gianni Di Gregorio

LA GIUSTA DISTANZA

di Carlo Mazzacurati

LA TERRA DEGLI UOMINI ROSSI

di Marco Bechis

LA TERRAMADRE

di Nello La Marca

LASCIA PERDERE JOHNNY !

di Fabrizio Bentivoglio

LEZIONI DI CIOCCOLATO

di Claudio Cupellini

MAR NERO

di Frederico Bondi

PA-RA-DA

di Marco Pontecorvo

PIANO SOLO

di Riccardo Milani

RIPRENDIMI

di Anna Negri

SE CHUIDI GLI OCCHI

di Lisa Romano

TUTTA LA VITA DAVANTI

di Paolo Virzi

TUTTO TORNA

di Enrico Pitzianti

UN ALTRO PIANETA

di Stefano Tummolini

MOSTRE Les nouveau Mécènes Quando: fino a domenica 9 novembre 2008 (orari: da martedì a domenica 10 alle 17 – giovedì: notturna dalle 17 alle 20 - chiuso il lunedì) Dove: Musée National d’Histoire et d’Art (Marché-aux-Poissons) Biglietti: entrata libera Info: Istituto Italiano di Cultura – Tel: 2522741 La mostra è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lussemburgo in collaborazione con l’ABI (Associazione Bancaria Italiana); è curata da Guido Palamenghi Crespi, responsabile delle pubbliche relazioni dell’ABI, e presenta una collezione di libri preziosi e di copie anastatiche di opere rare, di proprietà delle banche italiane. La mostra ha girato il mondo, da New York a Tokyo, con un totale di una cinquantina di tappe. Tra i volumi più interessanti e preziosi (per questo eccezionalmente esposti alla Biblioteca Nazionale: 37, Boulevard Roosevelt) si trovano riproduzioni del Codex Resta, una collezione di disegni che ripercorre la storia dell’arte italiana e che riunisce opere di artisti fino a Leonardo da Vinci. Un’altra edizione degna di nota è la copia anastatica dei Promessi Sposi, con la famosa «Storia della colonna infame» e ancora dei disegni astronomici e astrologici completi della loro influenza sui comportamenti umani. Infine, da non perdere, una riproduzione dello Statuto Albertino, la costituzione promulgata nel 1848 e rimasta in vigore fino al 1947.

Interpretare il David Quando: fino al 29 novembre (lunedì - venerdì dalle 16 alle 18 o su prenotazione, in altri orari) Dove: Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura, 13, rue St. Ulric (Grund) Info: Istituto Italiano di Cultura – Tel. 2522741 La mostra Interpretare il David – Tre letture del capolavoro di Michelangelo, sarà prorogata fino al 29 Novembre. La manifestazione, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con la Galleria dell’Accademia – Polo Museale Fiorentino e con la Camera di Commercio Italo-Lussemburghese, si tiene alla Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura, al 15 rue St. Ulric (Grund). La mostra è dedicata alla celebre statua di Michelangelo attraverso le fotografie di Luciana Majoni, Aurelio Amendola e Maria Brunori, scattate durante i lavori di ristrutturazione dell’opera, al fine di darne una visione tutt’altro che turistica.

Ritrovate tutti gli eventi e le attività culturali ogni giovedì dalle 20 alle 21 nella trasmissione

“Notte italiana” su Radiolatina 101.2/103.1 FM e www.radiolatina.lu. Telefono: 1363 (numero verde diretto)

n. 20/Novembre 2008

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cura di : { aMiryam Dardanelli }

Desiderio di Rivoluzione:

È

nella natura dell’uomo ricercare costantemente qualcosa di migliore e cercare di sovvertire le regole per trovarne di più efficienti. Non sempre questo è un bene e non sempre i risultati sono all’altezza degli ideali che spingono le persone a battersi per questi.

È per capire meglio questo aspetto della nostra natura che, questo mese, vorrei presentarvi due libri che parlano di un aspetto della storia d’Italia, che raccontano un periodo del nostro Paese e della sua voglia di libertà, una terra di testardi e sognatori che sbagliano molto, anche cercando di fare bene!

Proposta della Libreria Italiana

Avevo vent’anni

Ginnastica e Rivoluzione

di Enrico Franceschini

di Vincenzo Latronico

C

ome eravamo, quando avevamo vent’anni? E come siamo, chi siamo, cosa siamo diventati, ora che ne abbiamo molti di più? Un incontro fortuito e la coincidenza di un anniversario spingono un giornalista che ha lasciato l’Italia da giovane a ritornare sui suoi passi. È un viaggio a ritroso nel passato che va dalle Alpi alla Sicilia, per ritrovare i vecchi compagni degli anni dell’università, per confrontarsi sulle passioni, i sogni, le speranze della giovinezza, per scoprire che cosa ne è rimasto, trent’anni dopo. Come una fotografia che riprende vita lentamente, si ricompone l’immagine di un “collettivo studentesco” del ‘77, l’anno dell’ultima grande ondata di impegno politico giovanile in Italia e accanto a essa prende corpo anche un’altra immagine, quella dell’Italia del 2007. Quaranta voci, maschili e femminili, provano a raccontare la storia di una generazione: a se stessi, i ventenni di ieri e ai propri figli, i ventenni di oggi. Questo libro racconta la storia di un “collettivo” di studenti, il collettivo di Giurisprudenza dell’Università di Bologna: la città che del ’77 fu il cuore, dolce e duro a seconda dei momenti. Sono passati trent’anni dal 1977, l’anno in cui in molte università italiane esplose la protesta di un movimento studentesco assai diverso da quello del 1968: meno ideologico, slegato dalla disciplina di gruppi e partiti, animato da un lato dall’ala creativa e dagli “indiani metropolitani”, dall’altro da autoriduzioni, espropri “proletari” e dalla violenza dell’autonomia operaia, che sarebbe poi approdata al terrorismo. Quaranta membri di quel collettivo, ritrovati e interrogati da Enrico Franceschini, che era uno di loro, riflettono su cosa è stata quell’esperienza, come li ha cambiati, cosa sono diventati oggi: ricordi, rimpianti, illusioni, bilanci, confronti. Una testimonianza a più voci, un “collettivo” appunto! Un modo di fare i conti con una stagione di passioni giovanili che ha segnato una svolta nel nostro paese e anche una maniera di raccontare quella stagione a chi non c’era, ai ventenni di oggi, ai figli dei ventenni del ’77. “Come eravamo e come siamo: un po’ ironici e un po’ malinconici, sfiorati dalla nostalgia, incapaci di smettere di sognare. Perché i vent’anni, per qualcuno di noi, non passano mai del tutto.”

G

innastica e Rivoluzione segue le disavventure di quattro ventenni che finiscono a Parigi in cerca di un nuovo Sessantotto nei giorni immediatamente precedenti la grande manifestazione di Genova nel 2001. Sono tutti giovani di belle speranze: grandi ideali e amori un po’ troppo gridati per essere del tutto sinceri. Ritrovatisi più o meno per caso in una vecchia palazzina, hanno messo in piedi una traballante agenzia fotografica che segue per alcuni giornali le manifestazioni e i picchetti. Armati di macchina fotografica, sapranno immortalare il grande evento! Non tutto, però, va come previsto: il romanzo si apre, infatti, con la fuga di Julie, la più confusa e incerta dei quattro, da una splendida e disastrosa storia d’amore con T., dreamer italiano troppo accecato da ogni genere di sogno, per capire veramente quello che sta facendo. La ricerca di Julie, e dell’archivio dell’agenzia con il quale è fuggita, condurrà i personaggi ad una serie di disavventure con la polizia, i giornali, le famiglie. In una Parigi molto lontana dagli stereotipi, tra battaglie civili, pedinamenti, ripicche e vendette sentimentali, i quattro personaggi arrivano alle soglie di quello che sognano essere l’inizio della grande storia, facendosi strada alla meno peggio fra attivisti ciclisti, principi del foro e cartomanti televisive… Un libro spassoso che mostra l’altra faccia, quella più frivola e meno convinta, della voglia di rivoluzione!

Il prossimo incontro con il Club del Libro sarà comunicato il più presto possibile… naturalmente sul Forum di Italiansinlux! n. 20/Novembre 2008

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REPORTER PER UN GIORNO - UN GIORNO IN LUSSEMBURGO

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© PHOTOGRAPHER : CHIARA ARNONE n. 20/Novembre 2008

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a cura di :

{ Sabino Parente }

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AFTER WORK APERITIF E V E R Y W E D N E S D AY FROM 6PM UNTIL 1AM

-

FREE ENTRANCE

W ITH A FR E E ITA LI A N B U FFE T AT 6 : 3 0 AF TER 10 : LIVE DJ BY INDIACT CLUBBINGS

12 R U E

D E L A

B O U C H E R I E

T + 3 5 2 / 2 6 7 3 7 7 1

F + 3 5 2 / 2 6 7 3 7 7 7 7

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L-2 1 6 7 L U X E M B O U R G

I N F O @ A P O T E C A . L U

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a cura di :

{ Sabino Parente }

F

inalmente è arrivato anche in Lussemburgo!!! Dopo piu’ di 50 anni, da quando la cultura italiana è dominante nella città di Lussemburgo, finalmente è nato anche qui l’Aperitivo Italiano. L’aperitivo che ha fatto la storia della Milano da bere degli anni ‘80, della dolce vita delle sere Romane e dei tramonti delle coste romagnole e toscane. L’aperitivo accompagnato da buffet Italiano offerto (si’, infatti, offerto). Cibo esclusivamente italiano con pasta pugliese (al forno, all’arrabbiata. etc...); formaggio fresco barese; prosciutto di parma; salame Milano; pomodori, insalata e verdure all’italiana (cotte e crude) ed altro ancora a seconda della serata. Il tutto accompagnato dai soliti stuzzichini quali patatine, arachidi, etc, e concluso con macedonia di frutta condita con limone. E non è finita qui. A corredare quello descritto finora ci sono anche acluni famosi drink italiani, come lo Spritz, l’Americano, il Garibaldi, il Negroni, il Negroni Sbagliato, il prosecco etc.

Infatti, se pensiamo un un po’ alle origini dell’aperitivo, fin dall’antichità molti popoli facevano precedere la cena da una bevanda aromatica, piu’ o meno alcolica. Lo scopo era quello di stuzzicare

l’appetito, una funzione questa che si intuisce anche nell’etimologia della parola “aperitivo”, che deriva dal latino “aperire” (aprire, iniziare appunto). Ma soprattutto l’aperitivo era un momento d’incontro, un’occasione per socializzare, sorseggiando qualcosa di gustoso. Ci si racconta la giornata, si scherza e si tira tardi, tanto che la cena viene completamente sostituita dall’aperitivo. Ciceron After Work Aperitf: questo è il nome dato al primo aperitivo italiano in Lussemburgo. E perchè Ciceron? Beh, prima di tutto perchè Cicerone era italiano!!! e poi perchè, come tutti sappiamo, indica uno che parla tanto...cosi’ come si fa durante un aperitivo. Un parlare accompagnato da cibo italiano e qualche bicchiere...e anche bella musica, alla quale poi ci si lascia andare. Apoteca - 15, rue de la Boucherie, nel pieno centro della città di Lussemburgo. Qui, per il momento, il Ciceron Happy Hour è tutti i mercoledi’ a partire dalle 18:00. Provatelo...e Buon Aperitivo a tutti!!!

CICERON EVENTS È ANCHE SU FACEBOOK! UNISCITI ANCHE TU AL GRUPPO PER RICEVERE TUTTI I DETTAGLI RELATIVI AGLI EVENTI ORGANIZZATI.

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Pianeta Marte - Pianeta Venere

Quando and si spengono le luci, le venusiane n iane si attaccano al braccio del fid nzat fidanzato/marito e prima lo stringono piantandogli dentro la carne le unghie ricostruite al gel...

L

e venusiane, ultime moicane del romanticismo, adorano il cinema da sempre, e lo amano perché là possono piangere a più non posso, rompendo ogni indugio, consumando chili di cellulosa in fazzoletti, rimpastandoli e direi quasi riciclandoli davanti a film polpettoni romantici e melensi del genere Titanic! Eppure in quel film la nave va a picco, muoiono quasi tutti, e nonostante ciò le donne vogliono usare la colonna sonora per il loro matrimonio: sarà un presagio? Quando si spengono le luci, le venusiane si attaccano al braccio del fidanzato/marito e prima lo stringono piantandogli dentro la carne le unghie ricostruite al gel, simili ad artigli di falco e poi lo inumidiscono procurandogli una forma di reumatismo permanente. Da Via col vento a Voglia di Tenerezza, alla mamma di Bamby che muore, si rompono le cataratte del cielo e i poveri uomini vorrebbero essere inceneriti da un fulmine piuttosto che essere sottoposti a “calvari” del genere, anzi, preferirebbero addirittura una domenica con la suocera!!!! Forse però il cinema romantico è il minore dei mali, poiché nel buio di un multisala, il marziano a volte riesce a dirottare la compagna in una sala dove proiettano un film d’azione dove scorrono ettolitri di sangue rosso vivo che schizza a più non posso, e ci sono armi sufficienti a fare in pompa magna la terza guerra mondiale, ma l’eroe non si fa mai un graffio. In serate del genere, dopo venti minuti di proiezione il marziano si accorge che la compagna è sgusciata via sotto la sedia terrorizzata dalla concreta possibilità che la colpisca un proiettile

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a cura di : { Simona Aiuti }

Og tanto tan uscito dallo schermo o qualche schizzo di sangue. Ogni ni dei d film di si odono grida raggelanti anche durante le proiezioni Dario Argento, ma non è dal film che giungono, sono sempre le Venusiane che cercano una via di fuga e facendolo saltano addosso al primo malcapitato in cerca d’aiuto e conforto, atterrite da teste mozzate, donne anoressiche, fantasmi e spettri che si aggirano nelle sale di proiezione anche dopo l’ora di chiusura! Le donne però si riprendono come comari all’ora del tè quando riescono ad avere i biglietti per andare a teatro, vero spauracchio del maschio e in modo particolare il balletto, dove c’è un tripudio di danza classica e lui che è cintura nera di “panza classica”, cerca di trovare il modo di non dormire. Eppure le donne adorano veder sgambettare le ragazze in calzamaglia, mentre il compagno dorme e ronfa alla grande! Adorano il corpo statuario di Roberto Bolle e come biasimarle? Uno dei luoghi in cui c’è tregua è lo stadio, sempre più frequentato anche dalle donne, dove però l’uomo dà il peggio di sé restando a torso nudo mettendo in mostra le grazie, spesso abbondanti, mentre lei cerca di infiocchettare anche gli striscioni e colorarli di rosa Che sia l’inizio della fine?

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Moda e tendenze

cura di : { Valentinaa Loporchio }

LONDRA CHIAMA…

> Year Zero

> Poste Mistress

> Hurwundeki

VINTAGE RISPONDE!

Microguida allo shopping ragionato… per quelli che il vintage non equivale a mercatino dell’usato e per quelli che essere originali non è mai abbastanza.

P

er chi ha avuto la fortuna di visitare più di una volta Londra e desidera avere un’alternativa agli itinerari turistici fatti di Buckingham Palace, Tate Gallery, British Museum, Piccadilly Circus, Madame Toussaud’s e quant’altro vi possa venire in mente, vi proponiamo un mini tour di questa enorme e magnifica città, avendo come unica meta lo shopping vintage e d’avanguardia. Londra in questo è campione del mondo; negozi e negozietti stracolmi di chincaglierie e abiti agée si trovano in ogni angolo della città, concentrandosi maggiormente tra le zone di Carnaby Street e Covent Garden, già note per i mercatini e per il fervore artistico-culturale che dagli anni Sessanta sembra non conoscere fine. Proprio alcuni tra questi negozi sembrano non aver perso l’allure di quei tempi e ripropongono costantemente un vasto assortimento di abiti, gioielli, calzature e accessori vintage che si sposano con le idee più cool e innovative dei nuovi stylist. Al 37 di Beak Street troviamo Year Zero, fashion store in cui il vecchio e il nuovo si incontrano: da vecchi capi vengono riprodotte t-shirt e felpe con risultati sorprendenti. Poste Mistress (61-63 Monmouth Street, Seven Dials) è il tempio delle scarpe; qui si trovano le creazioni dei designer più eccentrici del mondo, con un angolo dedicato alle sneakers. A pochi isolati troviamo lo shop di Orla Kiely, una dei tanti fashion designer di nicchia appassionata delle stampe geometriche Sixties e Seventies, floreali e rétro, proposte non solo nelle sue creazioni ma anche negli oggetti di design. Sempre nelle vicinanze, lo store di Fifi Wilson, che per la gioia della sua ricercata clientela (sono stati avvistati anche vip) raccoglie pezzi unici di abbigliamento, accessori e complementi d’arredo per la casa, assolutamente originali. In Marshall Street visitate il Victim Shop, troverete una sorprendente gamma di abiti street-style in chiave romantica, rispettando anche la location dello store in puro stile vittoriano. Beyond The Valley, in Newburgh Street, è lo showroom di uno dei migliori brand britannici del 2008, lanciato pochi anni fa da Jo Jackson, Kate Harwood e Kristjana S.Williams, che sforna creazioni originali per abbigliamento e oggetti di design, come le lampade di Jake Phipps. Ultima meta, Hurwundeki, in Commercial Street Spitalfield. Dotato n. 20/Novembre 2008

> FiFi Wilson

> Victim Shop

anche di un centro benessere e galleria fotografica, il megastore propone, in un’atmosfera old fashion dettata dalla musica di un autentico grammofono degli anni Quaranta abbigliamento ipertrendy e ricercato, modernissimo, ma dedica un ampio spazio agli accessori vintage elegantissimi, come ad esempio le spille art deco anni Venti, scarpe e cappelli. Pronti a partire?

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cura di : { aArmando Rosa }

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cura di : { aArmando Rosa }

L

a premessa è d’obbligo: è un argomento non particolarmente divertente, quello di questo mese. Non si legge spesso nelle pagine sportive di una rivista: voglio parlarvi della SLA, questa maledetta sigla diventata famosa per essere l’acronimo di Sclerosi Laterale Amiotrofica. Come purtroppo noto, il legame con la sfera sportiva è abbastanza lampante. Soltanto pochi giorni fa si è giocata una partita di calcio allo stadio “Franchi” di Firenze in onore dello sfortunato ex-attaccante viola Stefano Borgonovo degli anni ‘80. Sono passati 6 anni da quando il glorioso capitano del Genoa Gianluca Signorini se n’è andato, vittima anch’egli del letale colpo della SLA, nota anche come “Morbo di Lou Gehrig”. Non è facile esprimersi su argomenti tanto delicati eppure dolorosi come la malattia, soprattutto quando si è abituati a trattare altri tipi di eventi e situazioni. Ma cerchiamo qui, con la minore retorica possibile, di capire il perché questa patologia paralizzante stia diffondendosi a ritmo velocissimo nel mondo, ben aldilà della sfera prettamente sportiva. È del tutto evidente che si stia cercando una correlazione tra la diffusione della SLA e il passato agonistico di coloro che ne sono colpiti, ma per il momento non è possibile andare oltre congetture e sospetti, probabilmente non privi di fondamento. Gli esperti del campo tendono a pensare che l’insorgere di questa forma graduale di sclerosi, troppo spesso mortale, sia connesso al prolungato sforzo muscolare, all’utilizzo prolungato nel tempo di sostanze mediche, tipicamente diffuse nello sport, come infiltrazioni muscolari e abbondante uso di antinfiammatori. Se da un lato tale correlazione presenta qualcosa di inquietante, è anche vero che il numero di casi verificatisi in particolare tra gli ex-calciatori e non solo, porta a pensare che non si è lontani dalla verità. Uno dei nomi attribuiti alla malattia si riferisce alla tragedia di Lou Gehrig, notissimo giocatore di baseball americano, morto all’età di 36 anni all’apice della carriera sportiva. La Sclerosi Laterale Amiotrofica, anche detta Atrofia Muscolare progressiva (conosciuta in Francia come “Morbo di Charcot”) è la più grave malattia che colpisce i motoneuroni, ossia le cellule presenti nel cervello e nel midollo spinale. Come molti sanno, i primi sintomi si manifestano in una prolungata spossatezza muscolare, affaticamento costante che con il passare del tempo può trasformarsi in vera e propria

affinché questo male diventi sempre più spesso superabile e guaribile, anche grazie alla loro volontà e tenacia. Forza Stefano, noi ci crediamo!!!

> Lou Gehrig

stanchezza permanente. Da questo si può passare velocemente a spasmi e tensioni improvvise degli arti, a causa della progressiva perdita delle cellule nervose. Nei casi più acuti si giunge alla paralisi di intere parti del corpo, spesso fino alla morte. Tuttavia il decorso della malattia può avere ritmi diversi, a volte può anche arrestarsi per anni o per sempre, a seconda dei casi. Non si tratta di una patologia ereditaria e colpisce gli > Stefano Borgonovo uomini in numero doppio rispetto alle donne. Sfortunatamente è diventata con il tempo il simbolo di uno scoglio invalicabile, si è diffusa ormai l’idea di una battaglia impossibile da vincere, ma la realtà ci dice che non è così. I passi avanti scientifici sono ancora insufficienti, ma non è possibile escludere che si arrivi in tempi non biblici alla scoperta di qualcosa che sia capace di combattere la SLA o perlomeno a bloccarne il decorso. Nel frattempo ci piace guardare e percepire la forza di Stefano Borgonovo, che al fianco di Roberto Baggio saluta la curva dei tifosi della Fiorentina, i suoi vecchi tifosi, seduto su una sedia a rotelle, inabilitato a parlare, capace di esprimersi soltanto attraverso un computer in grado di trasformare in parole i suoi movimenti degli occhi. La dignità di questo e di tanti altri uomini nella sua stessa situazione è la vera essenza della speranza

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> Gianluca Signorini

Saperne di più? Per informazioni: www.aisla.it it.wikipedia.org/wiki/Sclerosi_laterale_amiotrofica

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cura di : { aMiryam Dardanelli }

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dei rifiuti potete visitare il sito www.sdk.lu, dove troverete anche delle brochure in pdf, con notizie utili sui diversi tipi di rifiuti e sui migliori metodi di trattamento degli stessi. Il mondo in cui viviamo e che chiamiamo casa ha bisogno del nostro impegno e della nostra cura, una raccolta differenziata dei rifiuti può essere un segno e un buon inizio!

> © IOANNIS KOUNADEAS - FOTOLIA.COM

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uale mondo lasceremo in eredità alle future generazioni? Permetteremo loro di mantenere uno stile di vita accettabile e sostenibile o le stiamo condannando, con le nostre azioni di oggi, a vivere su una terra sterile, in piena ribellione alla presenza umana? La maggior parte degli esperti sostiene che l’uomo necessita di rivedere urgentemente i suoi comportamenti nei confronti della natura, ridimensionando la propria azione e la propria distruzione. Un primo passo, semplice e quanto mai importante è l’attenzione posta allo smaltimento e al riciclaggio dei rifiuti. Poche azioni, quotidiane, permettono di abbassare l’impatto che la nostra produzione di rifiuti ha sull’ecosistema che ci circonda e ci permette di vivere. Proprio per sensibilizzare e aiutare chi già sensibile al problema lo è, questo mese parliamo del sistema di gestione dei rifiuti presente nel Granducato. Innanzitutto, il servizio di recupero immondizia è organizzato a livello condominiale o soggettivo a seconda delle richieste dei condomini: un numero predeterminato di spazzature sarà messo a disposizione dei condomini nel primo caso; mentre nel secondo, una spazzatura di grandezza standard sarà data in dotazione al singolo proprietario o locatario. La raccolta differenziata di plastica (negli appositi sacchi azzurri disponibili gratuitamente presso il centre Hamilius), umido e carta verrà fatta dagli addetti comunali una o due volte alle settimana, secondo un programma fisso, di cui potete chiedere informazioni al comune di residenza. Per tutti gli altri tipi di rifiuti, in ogni quartiere potrete trovare delle installazioni permanenti con bidoni specifici e attrezzati. L’amministrazione comunale, inoltre, ha previsto 4 volte all’anno delle raccolte mirate a tutti i rifiuti ingombranti e problematici. Per visionare il calendario e i luoghi di raccolta potete fare riferimento al seguente link: www.sdk.lu/frontend/fir_biirger/ sammelstellen/index.cfm?language=FR, scegliendo la zona del Paese che vi interessa. In qualsiasi momento, comunque, il punto di riferimento principale di raccolta è il “Centro di Riciclaggio” a Belair in rue du Stade, aperto dal lunedì al sabato dalle ore 7:00 alle 19:30, per informazioni potete chiamare il numero di telefono: 25 28 65. Per qualsiasi altra informazione, in merito ai sistemi e i programmi di smaltimento e riciclaggio

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cura di : { aAlessio Gianfrate }

U

no dei problemi più ostici per gli utilizzatori di computer è lo spazio. Nonostante gli hard disk implementati nei pc desktop e nei laptop abbiano una capacità sempre maggiore in termini di GB (gigabyte) disponibili per il salvataggio dati, l’arrivo dell’Alta Definizione ha aumentato di pari passo lo spazio necessario per salvare i nostri documenti, le nostre foto o video e via dicendo. Per capirci, una foto scattata con una macchina digitale da 1 megapixel veniva salvata su un file di qualche centinaio di KB (kilobyte), mentre ora, con le odierne fotocamere da 8, 10 o 12 megapixel, il file “pesa” anche oltre i 3 MB (MegaByte). Una soluzione sarebbe quella di riversare tutto su cd e dvd, ma

dopo un po’ saremmo sommersi da una marea di supporti ottici di cui non ricordiamo neanche il contenuto. Oppure potremmo acquistare degli hard disk portatili, ma comunque sarebbero di difficile trasporto. Un’altra soluzione, molto più comoda, sarebbe quella di sfruttare lo spazio che molti siti internet mettono a nostra disposizione. In questo modo basterà avere una connessione ad internet per avere i propri documenti, le proprie foto e video sempre a portata di click. Andiamo sul sito www.filefront.com e come al solito effettuiamo la nostra registrazione

1 Inseriamo Username, la nostra email (che dobbiamo confermare), la password di accesso (da confermare) e la nostra data di nascita. Una volta effettuata la registrazione saremo subito pronti per utilizzare il nostro nuovo spazio.

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3 Dal menu a sinistra clicchiamo su e verrà visualizzata la seguente pagina:

n. 20/Novembre 2008

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cura di : { aAlessio Gianfrate }

Cliccando su Sfoglia abbiamo la possibilità di scegliere il file che vogliamo salvare sul web.

4 Quindi clicchiamo su

e attendiamo che il file venga caricato. Cliccando su Sfoglia abbiamo la possibilità di scegliere il file che vogliamo salvare sul web. NOTA: NON EFFETTUARE MAI IL REFRESH DELLA PAGINA!!! ATTENDERE LA CONCLUSIONE DELL’UPLOAD!!!

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Quando vi apparirà questa schermata, Potete decidere se inserire una breve descrizione del vostro file o modificarlo. Tornate alla pagina principale cliccando su e vedrete il vostro file fresco di upload.

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cura di : { aAlessio Gianfrate }

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Da adesso in poi, quando vorrete, potrete accedere a questa pagina da qualsiasi computer nel mondo e prelevare i documenti/foto/video che vi servono. Cliccando sul nome del file avrete il link per il download diretto del file. Se mai vi doveste trovare nella situazione di dover inviare a qualcuno un file troppo grande per essere spedito via mail... beh, questa è un ottima soluzione!

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Un consiglio... zippate sempre i file prima di fare l’upload, risparmierete tempo. Se fate l’upload di un video, questo verrà visualizzato come su Youtube: se non volete questo, è sufficiente zipparlo prima.

Il link da inviare è quello nella barra degli indirizzi:

PC_NO_PROBLEM !!! n. 20/Novembre 2008

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a cura cura di di :: { aBrunella Brunella Caruso Caruso }

ARIETE - DAL 20 MARZO - 18 APRILE Questo mese con Venere e Marte nel vostro segno potrete avere le conferme lavorative che aspettate da tempo ed anche la serenità nell’ambiente professionale sarà riconquistata. In amore se volete fare colpo su qualcuno o affrontare una questione di coppia muovetevi in fretta.

TORO - 19 APRILE AL 19 MAGGIO Bel cielo questo di Novembre, che favorisce il lavoro e le finanze in genere, attenzione però nelle relazioni professionali a non perdere la calma. Anche in amore il cielo torna sereno, ci saranno ottime opportunità di incontrare una persona veramente importante o di riabbracciare qualcuno che si era perso di vista. GEMELLI - 20 MAGGIO AL 20 GIUGNO Non ci saranno grandi conferme in ambito professionale ma tutto procederà come da routine, attenzione allo stress che potrebbe farvi perdere la calma in momenti poco opportuni. L’amore resiste malgrado qualche discussione o piccoli problemi pratici per le coppie. Se siete single invece, guardatevi bene attorno! CANCRO - DAL 21 GIUGNO AL 21 LUGLIO Ottime notizie in arrivo, contratti o conferme in ambito lavorativo e non sono da escludere nemmeno nuove opportunità per chi ha voglia di cambiare aria. In amore dà qualche fastidio un Venere un po’ dispettoso, cercate quindi di non essere intransigenti con la persona amata e soprattutto di non trascurarla. LEONE - DAL 22 LUGLIO AL 21 AGOSTO C’è qualche agitazione anche se minore rispetto al mese scorso, fate soprattutto attenzione a non perdere la concentrazione quando siete al lavoro. La sfera sentimentale migliora nettamente verso la fine del mese, ci saranno incontri esaltanti per i single e soluzioni importanti per le coppie. VERGINE - DAL 22 AGOSTO AL 21 SETTEMBRE Ritrovate grandi consensi nella sfera professionale, inizia davvero un’ascesa importante e velocissima agevolata anche da un pizzico di fortuna in più. Anche per l’amore gli astri promettono qualche novità, se c’è qualcuno che vi piace riuscirete a fare colpo, le coppie invece sono un po’ agitate da problemi pratici. BILANCIA - DAL 22 SETTEMBRE AL 22 OTTOBRE Se c’è qualche questione legale che vi preoccupa, non temete, la soluzione arriverà nei prossimi mesi. In ambito lavorativo le soddisfazioni continuano ad arrivare e anche la voglia di fare aumenta. In amore siete un po’ distratti dai troppi impegni e/o spostamenti, non si esclude qualche piccola discussione, ma del tutto superabile. SCORPIONE - DAL 23 OTTOBRE AL 20 NOVEMBRE Ottimo aspetto di Sole e Mercurio che vi aiuteranno ad affrontare le situazioni importanti, in particolare sarà premiata l’intraprendenza dei giovani alle prime esperienze professionali. La forza dei sentimenti non è mai stata così coinvolgente come in questi giorni, fate quindi attenzione alle scenate di gelosia. SAGITTARIO - DAL 21 NOVEMBRE AL 20 DICEMBRE Il transito di Venere, Marte e Mercurio vi regalerà un po’ di fortuna e faciliterà viaggi e spostamenti. In ambito lavorativo siete all’inizio di una serie di conquiste importanti. Anche in amore saranno tante le possibilità sia per i single che per le coppie; chi non trova in casa inizi pure a cercare fuori... CAPRICORNO - DAL 22 DICEMBRE AL 19 GENNAIO È un anno importante per voi, segnato da conquiste e cambiamenti, si apre una stagione decisiva per mostrate tutto ciò che avete imparato professionalmente. L’amore si ridesta e con Venere così favorevole anche chi pensa di chiudere una storia lo farà serenamente. ACQUARIO - DAL 20 GENNAIO AL 18 FEBBRAIO Grande la spinta di Marte nel segno. La vostra riuscita nel lavoro o nello studio è il segno che avete fatto le scelte giuste. Attenzione però a non accumulare tensioni e stress in un periodo così indaffarato. In amore anche chi non ha ancora accanto l’anima gemella è molto innamorato, fatevi guidare dal cuore! PESCI - DAL 19 FEBBRAIO AL 19 MARZO Bene il lavoro e lo studio. Siete coinvolti da questioni molto importanti per voi, trattative o nuove idee da attuare. Tanto interessante la sfera professionale che vi distoglie dall’amore, cercate di non trascurare la persona che amate e se avete qualche disputa in corso con un ex, siate cauti.

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cura di : { aAntonio Di Marzo }

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© Photographer: Chiara Arnone ITALIANSINLUX È ANCHE SU FACEBOOK! UNISCITI ANCHE TU AL GRUPPO!!


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