CONSTELLATIONS AND THEIR MYTHS

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Le costellazioni e i loro miti

le pleiadi

Lara Albanese

le plei adi

Lara Albanese

Le costellazioni e i loro miti

ISBN 978-88-16-57381-9

€ 12,90 i.i.

COVER PLEIADI.indd 1

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Zenit

QUADRANTE NORD ECLITTICA Lince

Cassiopea Andromeda SIRRAH

POLARE

Cefeo Pegaso

Leone Minore Orsa Maggiore

Orsa Minore Lucertola

REGOLO MIZAR

DENEB

Drago

Leone

Cigno

Est

Ovest

Galileo con il cannocchiale di sua invenzione osserva il cielo notturno dalla collina di Arcetri presso Firenze

Orizzonte verso Nord

Zenit

Triangolo

CASTORE

Osservatorio di Arcetri a Firenze in data 1 gennaio 2009 anno mondiale dell’astronomia

PLEIADI

Gemelli

Toro

POLLUCE

Ariete

Orione

PROCIONE

Cancro

IL CIELO VISTO DALL’EMISFERO NORD

ALGOL

Perseo

MIRA

Cane Minore Unicorno

Balena SIRIO

Lepre

Pesci

Eridano

QUADRANTE SUD Cane Maggiore

ECLITTICA

Idra

EQUATORE CELESTE Colomba Caelum

Est

Poppa

Ovest Orizzonte verso Sud


VIA LATTEA

ORIONE

LE

COSTELLAZIONI E I LORO MITI

ORSA MAGGIORE E CARRO MINORE

CIGNO

UN LIBRO PER OGNI COSTELLAZIONE LARA ALBANESE, LA “RACCONTASCIENZA”, CI ACCOMPAGNA IN UN VIAGGIO FANTASTICO FRA MITI E LEGGENDE DEL CIELO

PLEIADI

CROCE DEL SUD

Le cinque costellazioni e la Via Lattea, che si possono ritrovare anche nelle mappe celesti all’inizio e alla fine del libro.

Via Lattea, 2011 – Orione, 2011 – Orsa Maggiore e Carro Minore, 2011 Pleiadi, 2014 – Cigno, 2014 – Croce del Sud, 2014


Lara Albanese

LE PLEIADI Disegni di Michela Candi Paola De Simone

Le Pleiadi. ©Davide De Martin


1. SETTE STELLE NEL CIELO Guardando in una notte invernale il cielo verso Sud, puoi facilmente notare sette stelline molto vicine. Si trovano vicino alla costellazione del Toro, oltre la quale puoi vedere anche il gigante Orione. Queste sette stelline disegnano nel cielo una figura molto simile a quella del Carro Maggiore in miniatura. Se sei dotato di un’ottima vista e osservi il cielo da un luogo veramente buio, invece di sette stelle potresti vederne forse nove o dieci. La cosa più curiosa è che se si usa un binocolo per guardare questa costellazione appaiono addirittura decine di stelle, e con un telescopio di medie dimensioni se ne possono scorgere centinaia. Gli astronomi dicono che le Pleiadi sono un ammasso aperto di stelle, perché ne raggruppano moltissime. Le stelle di questo ammasso hanno circa cento milioni di anni e sono quindi giovani rispetto alle età delle stelle (ben diverse dalle nostre ovviamente). Sessanta o ottanta milioni di anni fa molte delle stelle che brillano oggi nelle Pleiadi non erano ancora nate: praticamente mentre nascevano queste stelle si estinguevano i dinosauri. Insomma, quando uno dei primi dinosauri guardava il cielo in una notte invernale, non poteva ammirare le Pleiadi nello stesso modo in cui le vedi oggi tu!


2. STELLE VICINE E LONTANE L’ammasso aperto delle Pleiadi ha un diametro di circa 30 anni luce e una distanza da te di circa 400 anni luce. Questo significa che la luce per andare da un lato all’altro delle Pleiadi ci mette circa 30 anni e per arrivare dalle Pleiadi a te impiega circa 400 anni. Ricorda che la luce va davvero molto forte (nel vuoto viaggia a circa 300.000 chilometri al secondo), e che nulla può andare più veloce. Come sarà forse capitato anche a te, l’ammasso delle Pleiadi è stato molto fotografato. Abbiamo fotografie della metà del secolo scorso. Confrontando queste immagini con quelle di oggi, si è scoperto che, proprio come succede confrontando le tue fotografie di quando avevi pochi mesi con quelle attuali, le Pleiadi sono cambiate molto, per l’esattezza si sono spostate. In realtà tutte le stelle, Sole compreso, si spostano ad alta velocità. Ma sono tanto lontane da noi che il loro spostamento ci risulta irrilevante.


Le ripide diramazioni del monte Athos in Grecia, luogo prediletto da chi cerca pace e contemplazione del cielo.

3. UN INSEGUIMENTO NEL CIELO (LEGGENDA DELLA GRECIA ANTICA) Le Pleiadi erano le sette bellissime figlie di Atlante e Pleione. Un giorno, mentre stavano attraversando la Beozia con il padre, il gigante Orione le vide, se ne innamorò perdutamente e decise di catturarle. Le sette sorelle si misero a correre come pazze, ma il forte Orione non smise di inseguirle. Preso da compassione per quelle sette bellissime ragazze che non potevano più vivere in pace sulla Terra, Zeus pensò di trasformarle in stelle e le mise nel cielo. Ma anche Orione trovò il suo posto nel cielo: nelle sere invernali, infatti, lo puoi scorgere mentre insegue le Pleiadi. Per fortuna, fra Orione e le Pleiadi c’è la costellazione del Toro, che non consente al gigante di catturare le sette belle sorelle.


4. UN UCCELLO NEL CIELO (LEGGENDA DELLA ROMA ANTICA) L’alcione era un piccolo uccello dai colori vivaci che faceva il nido vicino alle coste marine. Tutti volevano vederlo, ma il bellissimo Alcione si nascondeva e veniva fuori solo in inverno, quando le Pleiadi sono ben visibili nel cielo. Si dice che l’uccello vivesse proprio sulle Pleiadi, e che lassù facesse il suo nido. Non a caso la stella più luminosa di questa costellazione si chiama proprio Alcione. Se provi a guardarla nelle notti invernali puoi forse intravedere un piccolo uccello che sbatte le ali. Alcione però non è stato sempre un uccello, un tempo in realtà era la bellissima figlia di Eolo, re dei venti. Viveva felice con il marito Ceice di Trachis e, un po’ per scherzo un po’ perché lo adorava come un dio, osò chiamare il marito “Zeus”. Come sai, Zeus era il re degli dei e si arrabbiò moltissimo… Preso da rabbia e gelosia, scagliò contro Ceice, che si trovava in mare, una terribile tempesta. Ceice annegò e Alcione, disperata per aver perso l’adorato marito, si gettò anche lei fra le onde per unirsi al suo amato. La loro felicità era finita per sempre! Gli dei però, presi da compassione, trasformarono entrambi in alcioni e concessero loro di avere un nido nel cielo, che, come già sai, si trova sulle Pleiadi.

Il Teatro Marittimo della Villa Adriana a Roma.


Pagoda cinese a Songyuesi, presso il monte sacro di Songshan, nella provincia di Henan, sulla riva meridionale del Fiume Giallo. 5. GLI OCCHI E LE ORECCHIE DEL CIELO (LEGGENDA DELLA CINA ANTICA)

Il Tempio del Cielo a Pechino, in Cina. Il tempio era usato dall’imperatore per venerare il “Cielo”, la divinità principale della religione tradizionale cinese.

Secondo gli antichi Cinesi le Pleiadi erano gli occhi e le orecchie del cielo. Per questo motivo, dovevano essere sempre presenti durante i processi: se le Pleiadi brillavano in cielo, secondo la leggenda gli imputati avevano certamente un coinvolgimento in azioni militari, e con grande probabilità erano malvagi.

Secondo un’altra leggenda cinese, sulle Pleiadi si trova la testa della tigre bianca dell’Ovest. Gli antichi cinesi della dinastia Han pensavano che la tigre bianca fosse la regina di tutti gli animali. Questo straordinario animale viveva mille anni, e solo quando ne compiva 500 mutava il proprio colore e diventava bianco. Purtroppo nessuno scienziato ha potuto verificarlo, perché oggigiorno sul nostro pianeta le tigri muoiono molto prima dei 500 anni. Tuttavia nel 1986, proprio all’inizio dell’anno cinese della tigre, nacquero in uno zoo sudafricano due leoncini completamente bianchi. Nell’antichità un fatto così sarebbe stato considerato un ottimo auspicio.


6. TORRE DEL DIAVOLO IN WYOMING (LEGGENDA DEI NATIVI AMERICANI) Sette bellissime ragazze stavano giocando insieme vicino a un fiume, quando comparve improvvisamente un orso proprio davanti a loro. Le sette ragazze si spaventarono terribilmente e si misero a correre come matte. Quando capirono che l’orso le avrebbe raggiunte, si inginocchiarono e cominciarono a pregare per chiedere aiuto agli dei. Per aiutarle, gli dei fecero salire il terreno sul quale le ragazze erano inginocchiate su in alto fino al cielo. Si formò così un’alta montagna, simile a una torre. L’orso, tentando invano di raggiungere le ragazze, colpì con gli artigli le pareti della montagna. Per proteggere le fanciulle, il Grande Spirito permise loro di restare nel cielo. Nel Wyoming ancora oggi esiste una montagna chiamata Mato Tipi (o Devils Tower), con la vetta “mozzata” e solcata sui fianchi da lunghi graffi lasciati, secondo un antico mito, dalle unghie di un orso gigantesco. Restano anche, nel cielo, le sette ragazze, che prendono appunto il nome di Pleiadi.


7. PERCHÉ IL SOLE, LA LUNA E LE PLEIADI RITORNANO, MENTRE L’UOMO MUORE E NON TORNA PIÙ (LEGGENDA DEI BANTÙ DEL CONGO) Fidi Mukullu, il creatore di ogni cosa, chiamò a sé il Sole, la Luna, le Pleiadi e l’uomo. Per prima cosa chiese al Sole di andargli a prendere del vino di palma. Il Sole ubbidì, spillò il vino e senza berne lo portò a Fidi Mukullu. Questi disse: “Entra in questa fossa; se non hai mentito e non ti sei bevuto del vino, potrai tornare quando vorrai”. Il Sole disse: “Tornerò domani!”. E il giorno dopo il Sole ricomparve. Fece poi la stessa richiesta alla Luna, che prima di entrare nella fossa disse che sarebbe tornata a fine mese. E un mese dopo la Luna ricomparve. Fu poi la volta delle Pleiadi. Esse andarono, spillarono il vino e senza berne lo portarono a Fidi Mukullu. Prima di entrare nella fossa dissero: “Torneremo alla fine della stagione secca!”. E al temine della stagione secca le Pleiadi ricomparvero. Quando toccò all’uomo, questi bevve del vino, ma negò di averlo fatto. “Tornerò di qui a dieci giorni!”, disse l’uomo prima di entrare nella fossa. Forse avrai capito perché il Sole si alza ogni giorno, la Luna riappare ogni mese, le Pleiadi ricompaiono a ogni stagione piovosa… mentre l’uomo muore e non torna più.


8. I FRATELLINI NEL CIELO (LEGGENDA VENEZUELANA) Un uomo e una donna avevano sette figli. I bambini continuavano a piangere disperati dicendo che avevano fame, ma la madre rispondeva sempre: “Avete mangiato anche troppo, smettete di piangere perché non ne avete motivo”. I sette piccoli continuavano però a piangere e a chiedere cibo. Un giorno la donna, stizzita, per metterli a tacere lanciò loro una mascella di tapiro arrosto. “Non ci basta!”, gridarono i bambini. Fu allora che il più grande dei sette fratelli chiamò i più piccoli e divise in parti uguali la mascella di tapiro. Poi, siccome quel cibo era decisamente insufficiente, prese tre fratellini sotto un braccio, gli altri tre sotto l’altro braccio, e si diresse verso il cielo. Quando la madre vide i figli partire, offrì loro altro cibo nella speranza di trattenerli. Era però troppo tardi: i sette fratellini continuarono imperterriti per la loro strada e si sistemarono nel cielo, a formare la costellazione delle Pleiadi.

Roccia con incisioni a Barinas, in Venezuela. Nelle rocce della foresta andina venivano graffiti i miti e le leggende.


Paesaggio della regione dei grandi Laghi (attuale Canada), zona degli indiani Ojibwa.

9. LA FIGLIA DEL SOLE (LEGGENDA DEGLI INDIANI OJIBWA) Le Pleiadi erano sette bellissime sorelle, figlie del dio Sole e di Selene, dea della Luna. Una sera d’estate, un giovane che stava andando a pescare nel lago vicino al villaggio, sentì un bellissimo canto e vide sette stupende ragazze che scendevano dal cielo in un canestro. Il giovane si innamorò perdutamente di una di loro. Le chiese di sposarlo, ma lei gli spiegò che sarebbe dovuta tornare su nel cielo, perché là era la sua casa. Il giovane allora la pregò di portarlo con lei per chiedere al padre, il Sole, di averla in moglie. Questi, vedendo i due così innamorati, acconsentì al matrimonio e concesse loro di visitare la Terra una volta ogni tanto. Ecco perché guardando le Pleiadi talvolta ne conti solo sei: in quel periodo, la settima è in visita, con il suo sposo, sulla Terra.


10. IL PIÙ ANTICO RITRATTO DELLE PLEIADI (STORIA VERA, NEBRA - GERMANIA) Nel 1999 due signori si aggiravano con un metal detector vicino al paesino di Nebra, in Germania, cercando reperti archeologici. Improvvisamente il metal detector si mise a suonare all’impazzata. I due cercatori di reperti scavarono e trovarono alcuni oggetti davvero interessanti: due spade, due asce, uno scalpello e i resti di un bracciale. C’era anche uno strano disco che pareva il coperchio di una pentola. Quell’oggetto, oggi chiamato disco di Nebra, è in realtà una rappresentazione del cielo che risale a circa 4.000 anni fa, alla lontanissima Età del Bronzo. Molte sono le diverse interpretazioni che gli scienziati hanno dato di quel cielo stellato, ma quasi tutti concordano sul fatto che in mezzo a quel bellissimo cielo antico ci siano anche le Pleiadi! A quei tempi gli uomini non scrivevano ancora, ma già conoscevano e amavano il cielo: ecco perché il disco di Nebra è considerato uno dei ritrovamenti recenti più importanti ed è oggi custodito in un museo in Germania! Stadio originale del Disco di Nebra. Tra la luna piena e la luna crescente sono visibili le Pleiadi.


INDICE

International Copyright © 2014 Editoriale Jaca Book SpA, Milano Tutti i diritti riservati

1. SETTE STELLE NEL CIELO

Testi di Lara Albanese

2. STELLE VICINE E LONTANE 3. UN INSEGUIMENTO NEL CIELO (LEGGENDA DELLA GRECIA ANTICA) 4. UN UCCELLO NEL CIELO (LEGGENDA DELLA ROMA ANTICA) 5. GLI OCCHI E LE ORECCHIE DEL CIELO (LEGGENDA DELLA CINA ANTICA)

I disegni sono di (il numero fa riferimento al capitolo): Michela Candi: 2, 5, 6, 7, 9 e Paola De Simone: 1, 3, 4, 8, 10 Disegno in risguardo di Sandro Corsi

6. TORRE DEL DIAVOLO IN WYOMING (LEGGENDA DEI NATIVI AMERICANI) 7. PERCHÉ IL SOLE, LA LUNA E LE PLEIADI RITORNANO, MENTRE L’UOMO MUORE

Per tutte le immagini degli sfondi ©Archivio Jaca Book, ad eccezione di Davide De Martin (cap. 1), NASA Official website (cap. 2), Rainer Renz (cap. 10)

E NON TORNA PIÙ (LEGGENDA DEI BANTÙ DEL CONGO) 8. I FRATELLINI NEL CIELO (LEGGENDA VENEZUELANA) 9. LA FIGLIA DEL SOLE (LEGGENDA DEGLI INDIANI OJIBWA) 10. IL PIÙ ANTICO RITRATTO DELLE PLEIADI (STORIA VERA, NEBRA - GERMANIA)

Stampato in Slovenia da Svet Print d.o.o., Ljubljana Composizione dei testi e selezione delle immagini Graphic srl, Milano Finito di stampare nel mese di marzo 2014

ISBN 978-88-16-57381-9 Per informazioni sulle opere pubblicate e in programma: Editoriale Jaca Book Via Frua 11, 20146 Milano Tel. 02.48.56.15.20, fax 02.48.19.33.61 e-mail: libreria@jacabook.it www.jacabook.it


Zenit

QUADRANTE NORD ECLITTICA Cane Maggiore Eridano

EQUATORE CELESTE

Lepre

MIRA

Orione

Balena

Unicorno

Cane Minore Toro PLEIADI

Pesci Ariete

Idra Gemelli Triangolo

Cancro

Perseo

POLLUCE

ALGOL

Auriga CAPELLA

Ovest

CASTORE

SIRRAH

Pegaso

Est Orizzonte verso Nord

Zenit

IL IL CIELO CIELO VISTO VISTO DALL’EMISFERO DALL’EMISFERO SUD MERIDIONALE

Caelum Colomba

Pittore

Poppa

Osservatorio di Arcetri a Firenze in data 1 gennaio 2009 anno mondiale dell’astronomia

RET

Dorado

Fenice Idro Scultore

Pesce

Bussola Vela

Vascello

Camaeleonte

POLO SUD

Tucano

Mosca Antlia

QUADRANTE SUD

Indiano

Apodis Croce

ACRUX

Pavone Compasso TRA

HADAR

ECLITTICA

Gru Pesce Australe Acquario

RIGIL KENT

Microscopio Sestante Centauro

Altare

Est Orizzonte verso Sud

Telescopio

Ovest


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