Inos Biffi
IL MIO PRIMO
MESSALE
il mio primo Messale
L’anno liturgico
ISBN 978-88-16-57539-4
€ 20.00
Testi di Inos Biffi Illustrazioni di Franco Vignazia
indice
Il calendario liturgico Presentazione L’anno liturgico del Signore La memoria di Cristo nella Chiesa
8 12 14 16
PARTE PRIMA
AVVENTO E NATALE 19
IL TEMPO DI AVVENTO Verrà a giudicare Vigilanti nell’attesa Il Redentore promesso L’albero di Jesse Figlio di Davide, figlio di Abramo Speranza nell’esilio e nella tribolazione Preannunciato dai profeti Atteso dai giusti Zaccaria ed Elisabetta Maria e Giuseppe La visitazione e Giovanni Battista
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22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44
IL TEMPO DI NATALE Giorno di Natale - Gesù nasce a Betlemme Santi di Natale - Stefano, Giovanni, gli Innocenti, Tommaso Becket Santa Famiglia - Gesù, Maria e Giuseppe a Nazareth Capodanno - La madre di Dio, la circoncisione, la presentazione Epifania - La manifestazione Battesimo del Signore - Gesù nelle acque del Giordano
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Venerdì Santo - La croce Sabato Santo - La sepoltura e la discesa agli inferi Veglia pasquale - Una “notte di grazia” IL TEMPO PASQUALE Le apparizioni La cena di Emmaus Tommaso: “Mio Signore, mio Dio” Gesù buon pastore Pietro pastore del gregge Ascensione - Gesù sale al cielo Pentecoste - L’effusione dello Spirito
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PARTE SECONDA
QUARESIMA, PASQUA E TEMPO PASQUALE 61
IL TEMPO DI QUARESIMA Antiche quaresime La quaresima di Gesù Verso la croce: l’obiezione di Pietro Gesù sorgente di acqua viva Io sono la luce del mondo Io sono la resurrezione e la vita LA SETTIMANA SANTA Domenica delle Palme - “Osanna al figlio di Davide” Maria di Betania, il tradimento di Giuda, la preparazione della cena Giovedì Santo - L’Ultima Cena 6
PARTE TERZA
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ALCUNE SOLENNITÀ DEL TEMPO ORDINARIO 105
Santissima Trinità - Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo Corpus Domini - Il corpo e il sangue del Signore Cristo Re - Gesù Signore dell’Universo
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L’anno liturgico del Signore F
in dal principio, cioè dalla creazione, l’umanità attende la venu-
ta di Gesù Salvatore una volta che Maria lo partorisce a Betlemme. Dopo aver annunciato la buona novella, Gesù muore in croce per Ab e S ramo ara h
la nostra salvezza, risorge il terzo giorno e diffonde il suo Spirito Santo su Maria e sugli apostoli. La memoria di questi avvenimenti costituisce l’anno liturgico o tempo del Signore.
Maria e gli apostoli ricevono lo Spirito Santo
Nascita di Gesù a Betlemme
Gesù adulto prega il Padre Il sepolcro vuoto con le tre Marie
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Giovanni Evangelista e Maria accanto a Gesù in croce
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Giuseppe, Maria e Gesù
L’albero di Jesse
Salomone
G
esù appartiene alla stirpe ebraica. Tra i suoi antenati ci
sono: Abramo, il patriarca disposto a offrire a Dio il figlio Isacco; Giobbe, che lottò con l’angelo; Booz e la moglie Ruth, una stra-
e
vid
Da
niera di Moab, che fu la nonna di Jesse, padre del re Davide, il can-
e
tore dei salmi; Salomone, che regnò con grande sapienza e giusti-
ss
Je
oe
cc
Isa
zia. A queste figure gli evangelisti aggiungono altri antenati, arri-
ca
ec
b Re
vando così a Giuseppe, «lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo» (Mt 1, 16). Anzi, san Luca risale fino a Noè, il costruttore dell’arca e ad Adamo, il primo uomo creato da Dio. Da questo albero genealogiGiac con l obbe lotta ’ange lo
co, formato da santi e da peccatori, è dunque nato Gesù, il figlio di Dio, che si è fatto uomo per salvare
No è
Ab
ram o
il genere umano.
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Adamo 31
Atteso dai giusti
E già quel desiderio era una grazia di Gesù donata in anticipo: da quella grazia nasceva l’inclinazione a fare il bene e nascevano le
«T
preghiere umili e sincere che gli uomini non hanno mai smesso
i hanno acclamato tutti i patriarchi - dice un canto della litur-
di rivolgere a Dio, anche se lo conoscevano solo in modo confuso.
gia ambrosiana nel giorno dell’Epifania - di te i profeti tutti hanno
Per questo diciamo che i giusti, conosciuti soltanto da Dio, hanno
parlato». Ma certamente insieme a loro tanti altri hanno sentito
aspettato Gesù e lo hanno ricevuto. «Tutti i cuori dei giusti - fini-
in fondo all’anima il bisogno di Gesù, e non solo tra il popolo d’I-
sce di cantare la liturgia ambrosiana - ti hanno accolto».
sraele, ma in tutta l’umanità, dall’inizio. Ogni uomo, amante della verità, e fedele ai suggerimenti della sua coscienza, che è sempre una chiara luce divina, avvertiva un misterioso presentimento e coltivava un profondo desiderio che venisse un Salvatore, a partire dallo stesso Adamo, dopo essersi ravveduto dal suo peccato.
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Santi di Natale
Stefano N
Gli innocenti S
santi. Il primo tra questi è il diacono
strage nell’intento di uccidere con loro
Stefano, che ha inaugurato nella
anche Gesù, di cui scioccamente temeva
Chiesa la serie luminosa dei martiri
la grandezza.
ei giorni di Natale rallegrano la
eguono gli Innocenti o i bambini dei
memoria della chiesa anche alcuni
quali l’invidioso spietato Erode ha fatto
e perciò è chiamato Protomartire. Stefano è stato lapidato per non aver tradito Gesù. Mentre veniva colpito dalle pietre, vedeva nel cielo Gesù e lo pregava, perdonando chi lo stava colpendo a morte.
Tommaso Becket
Giovanni P
E
cco un altro martire:
l’arcivescovo di Canterbury
oi viene Giovanni, l’Evangelista,
Tommaso Becket, ucciso nella cattedrale
raffigurato vicino a un’aquila per
per aver difeso la libertà della Chiesa
aver fissato più degli altri, gli occhi
contro le ingerenze ingiuste del re Enrico
penetranti della sua fede nel
ii, del quale era stato inizialmente l’abile
mistero di Gesù, il Figlio
cancelliere.
di Dio fatto uomo.
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U
na volta concluso il tempo di Avvento e di Natale, che gravita
attorno alla nascita di Gesù, si apre un ciclo nuovo, tutto segnato dalla Pasqua. Ci si arriva dopo i giorni di penitenza della Quaresima, con il compimento del Sacro Triduo del Giovedì, Venerdì, Sabato Santo e Veglia. Poi si prosegue con il tempo pasquale: un tempo di gioia, trascorso nella costante memoria della resurrezione del Signore, che riassume tutti i gesti della salvezza. Lo conclude la Pentecoste, con la celebrazione dell’effusione dello Spirito Santo, che è la sorgente di tutti i doni di grazia e dal quale nasce la Chiesa. L’anno liturgico prosegue ancora nel tempo ordinario, secondo la scadenza delle varie domeniche, ma lo costellano altre importanti festività: la Trinità, il Corpus Domini e alla fine Cristo Re, che sancisce solennemente tutto l’anno liturgico.
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Io sono la resurrezione e la vita L
a Pasqua, a cui la Quaresima introduce, celebra la vittoria
di Gesù sulla morte. A questa vittoria fa riferimento il miracolo della resurrezione di Lazzaro, strappato al disfacimento del sepolcro già incominciato. Gesù, sorgente dello Spirito e della Luce, è anche fonte della Vita: «Io sono la resurrezione e la vita - egli dice - chi crede in me, anche se muore vivrà» (Gv 11, 25). A chi ha fede, Cristo dona la grazia della Vita che distrugge la morte del peccato e ci promette la resurrezione. Abbiamo ricevuto questa grazia nella rinascita del battesimo, ma a chi è caduto nella colpa mortale e la detesta viene ridonata nel sacramento della riconciliazione. La Quaresima è soprattutto il tempo di questo sacramento, in cui vengono sciolti i legami che
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Lazzaro
tengono schiavi del peccato, da cui viene la morte.
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Il tempo pasquale Le apparizioni
sto mondo terreno, lo hanno però visto davvero Maria di Magdala e altre donne, Pietro, Giacomo e gli altri apostoli che
P
er cinquanta giorni, dalla Domenica di Pasqua fino a Pentecoste,
hanno mangiato con lui, oltre a un folto
la Chiesa continuerà a tenere fisso lo sguardo e il cuore su Gesù
numero di discepoli. Dalla loro esperienza
risorto, e a rievocare le sue apparizioni che hanno generato e raf-
veniamo rassicurati sul fatto che «il Signore è
forzato la certezza che la sua resurrezione non era una fantasia
veramente risorto!» (Lc 24, 34). La vittoria di Gesù
ingannevole o un modo pietoso di rimediare all’amara delusione
sulla morte è il cuore della nostra fede che, diversamente, si svuo-
per la sua morte. Anche se ormai Gesù non apparteneva più a que-
terebbe, privata di ogni suo contenuto.
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Pentecoste
L’effusione dello Spirito
a Pentecoste. Dallo Spirito, da cui ha origine ogni grazia, la Chiesa riceve le parole di Cristo e l’intelligenza per comprenderle. Dallo Spirito è consacrato il Corpo di Gesù nell’eucarestia e sono resi efficaci
A
gli altri sacramenti. È lo Spirito che, guidando a Gesù, l compiersi del cinquantesimo giorno dalla resurrezione, il
lo fa riconoscere e lo forma nell’anima, come è sempre
Signore glorioso alla destra del Padre invia sui discepoli lo Spirito
lo Spirito a infondere nei cristiani la sapienza e la luce
Santo, promesso prima di salire al cielo. Nella festa di Pentecoste,
del consiglio e a sostenerli perché siano testimoni elo-
solenne come la Pasqua, la liturgia commemora questa effusione
quenti della resurrezione e capaci di annunciare
dello Spirito, che è per eccellenza il Dono del Padre meritato da
con coraggio il vangelo ai popoli della terra
Gesù sulla croce. Lo Spirito Santo è la vita della Chiesa,
di ogni razza e lingua. Oggi si conclu-
che nasce
de il tempo pasquale e si apre il tempo ordinario.
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