HISTORY OF THE ANMALS

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International Copyright © 2012 Editoriale Jaca Book SpA, Milano Tutti i diritti riservati

INDICE INTRODUZIONE p. 6

Testi di Renato Massa Sceneggiatura comics Marco Madoglio Matite comics Paolo Antiga Colorazione comics Federico Pietrobon Impaginazione comics Gianluca Covelli Crediti fotografici Ivan Gavryliuk: foto 1 Rens Korver – the Netherlands: foto 2 Giannandrea Boiani: foto 3 Justfordream: foto 4 Archivio Jaca Book: disegni 5, 11, foto 21, disegno 22 Leslie Vella: foto 6 Carlo Colomba: foto 7 Bill and Mark Bell: foto 8 Egisto Mannini: foto 9 Jeremy Royall: foto 10 Massimo Bontempelli: foto 12 Chris Miniane: foto 13 Matthias Taga: foto 14 Ingrid de Villiers: foto 15 Steven T. Zydek: foto 16 Stefano Barzizza: foto 17 Anthony Caffery: foto 18 Matthew Mao Zhang: foto 19 Avi Ben Zaken: foto 20 Steve Peters: foto 23 Benedetto Tozzi: foto 24 Kathryn Aaker: foto 25 Raffaele Oppo: foto 26

RACCONTI A FUMETTI Scarabei p. 8 Cavallette p. 14 Farfalle p. 20 Libellule p. 26 Api p. 30 Formiche p. 36 Termiti p. 42

LA STORIA DEGLI ANIMALI A FUMETTI

INSETTI

PER SAPERNE DI PIÙ p. 46 CONTENUTI p. 48 GLOSSARIO p. 60 6&+(0$ '(//·(92/8=,21( DEGLI ANIMALI p. 61

Schemi a pagina 46-47, 60-61 Daniela Blandino Composizione parte scientifica Graphic Srl, Milano Stampa e legatura Grafiche Flaminia Srl, Foligno (PG) Finito di stampare nel mese di Settembre 2012 ISBN 978-88-16-57368-0 Per informazioni sulle opere pubblicate e in programma ci si può rivolgere a Editoriale Jaca Book SpA, Servizio Lettori Via Frua 11, 20146 Milano Tel. 02/48561520/29, fax 02/48193361 e-mail: serviziolettori@jacabook.it www.jacabook.it

a cura di Renato Massa CON LA COLLABORAZIONE DELLA SCUOLA DEL FUMETTO DI MILANO


INTRODUZIONE TALVOLTA A UN VECCHIO NATURALISTA PUÒ CAPITARE DI CHIEDERSI COME SIA INIZIATO IL SUO RAPPORTO PRIVILEGIATO CON GLI ANIMALI. SONO TALMENTE BELLI, SI DIRÀ, MA LA RISPOSTA NON È SODDISFACENTE PERCHÉ ANCHE LE PIANTE E I FUNGHI LO SONO, EPPURE NON SONO IN GRADO DI TRASCINARE ED ENTUSIASMARE ALLO STESSO MODO. SONO INTERATTIVI, SI AGGIUNGERÀ, HANNO UN SISTEMA NERVOSO E REAGISCONO, QUESTA RISPOSTA È GIÀ MIGLIORE, MA NON DEL TUTTO 62'',6)$&(17( 3(5&+e 1(/ 021'2 ', 2**, &·Ë 02/72 $/752 ', ,17(5$77,92 18//$ ', $))$6&,1$17( &20( */, $1,0$/, LA INTERATTIVITÀ DEGLI ANIMALI È DIVERSA, GLI ANIMALI PRODUCONO STORIE, TANTO DA AVER PRODOTTO LA DEFINIZIONE DI “STORIA NATURALE”, IL CUI SUCCESSO È ANDATO MOLTO AL DI LÀ DEL SUO MERITO, PER COSÌ DIRE, SCIENTIFICO-DIVULGATIVO. LA RAGIONE È FORSE CHE LE STORIE DEGLI ANIMALI NON SONO TANTO SCIENTIFICHE QUANTO LETTERARIE ED EMOTIVE, SONO ABBOZZI DI 5$&&217, 2 5$&&217, 9(5, ( 35235, $ 3$57,5( '$//·,1&,3,7 ),12 $/ ´9,66(52 )(/,&, ( &217(17,µ SONO STORIE CHE SI COSTRUISCONO DA DOCUMENTI MAGARI ANCHE LACUNOSI, MA SEMPRE INTENSI E SIGNIFICATIVI, DOCUMENTI CHE CI APRONO LA PORTA VERSO UN MONDO NON SOLO INTERATTIVO MA ANCHE PROFONDAMENTE NARRATIVO, CON BUONI E CATTIVI, GUARDIE E LADRI, ALLEATI E NEMICI, PREDE E PREDATORI, PARASSITI E OSPITI.

ABBIAMO

VOLUTO RACCONTARE ALCUNE DI QUESTE STORIE,

CERTI CHE IL LORO SVOLGIMENTO E IL LORO ESITO NON AVREBBERO POTUTO LASCIARE INDIFFERENTI I LETTORI, QUELLI GIOVANI SOPRATTUTTO, MA ANCHE QUELLI DI OGNI ORDINE E GRADO.

AVENDO

A

DISPOSIZIONE

UNA

TALE

RICCHEZZA,

NON

SOLO CARATTERIALE MA ANCHE FISICA, DI PROTAGONISTI E COMPRIMARI, NE ABBIAMO VOLUTO APPROFITTARE FINO IN

FONDO SCEGLIENDO UNA TECNICA NARRATIVA, QUELLA

CHE POSSIAMO CERTAMENTE DEFINIRE FUMETTI, “IMMEDIATA”. CON TUTTA LA POSSIBILE IMMEDIATEZZA CON CUI CI SIAMO TROVATI A RACCONTARE QUESTE STORIE, SPESSO NON SAPENDO NEPPURE NOI COME SAREBBERO ANDATE A FINIRE, SPERIAMO E DEI

CONTIAMO CHE ANCHE I NOSTRI LETTORI LE VOGLIANO LEGGERE E GODERE.


ENTEBBE, UGANDA. PENSA CHE GIÀ GLI ANTICHI EGIZI SI ERANO ACCORTI DEL DURO LAVORO DI CUI SONO

ECCOTI QUI, KUMAR. COSA STAI GUARDANDO?

GUARDO QUESTO SCARABEO, PROFESSOR BASUTA. MA CHE COSA STA FACENDO? GIOCA A PALLA?

CAPACI GLI SCARABEI…

… E CONSIDERAVANO SACRI QUESTI INSETTI CHE IDENTIFICAVANO

NO, NO… HA COSTRUITO

CON IL DIO

KHEPRI.

UNA PALLA DI STERCO E ORA LA TRASPORTA.

SACRI? E PERCHÉ MAI?

DI STERCO? CHE SCHIFO!

FARÀ SCHIFO A TE, MA PER I SUOI FIGLI SARÀ CIBO PRELIBATO.

SI CONOSCE POCO DEL VERO MOTIVO PER CUI ERANO &216,'(5$7, ',9,1, 0$ &·Ã‹ UNA LEGGENDA SECONDO LA QUALE

KHEPRI AVEVA CHIESTO

$//·$48,/$ ', 121 8&&,'(5( /$ LEPRE, MA NON ERA RIUSCITO

MANGIANO CACCA? NON VEDO IL PROBLEMA, 3(5 /252 &·Ã‹ 02/7$ SOSTANZA NUTRIENTE.

MA COME SOPPORTANO LA PUZZA?

'(//·$48,/$ ( 5203(9$ LE UOVA APPENA QUESTA LE DEPONEVA.

UHM...

NON POSSIAMO ENTRARE NELLA LORO TESTA, MA SONO CONVINTO CHE PER LORO SIA UN ODORE FANTASTICO…

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A CONVINCERLA.

… COME POTREBBE ESSERE PER TE UN BEL PIATTO APPENA CUCINATO E SFORNATO.

ALLORA, LO SCARABEO, PER

PUNIZIONE, ANDAVA SUL NIDO

IL DIO RA TENTÃ’ DI SALVARE /( 829$ '(//·$48,/$ 5(**(1'2/( NELLE SUE MANI…

… MA KHEPRI SI RICOPRÌ TUTTO DI RA, CHE, PER LO SCHIFO, LASCIÒ CADERE LE UOVA. STERCO E SI LANCIÒ SU

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MANGIATORI DI CADAVERI,

PROFESSORE, È TUTTO MOLTO INTERESSANTE, PERÒ

QUESTE LEGGENDE LASCIANO IL TEMPO CHE TROVANO,

PERCHÉ ORA NON MI PARLA DELLO SCARABEO VERO?

MANGIATORI DI STERCO,

FEROCI PREDATORI,

PREDATORI PIÙ DISCRETI E

DIVORATORI DI LEGNO,

INATTESI,

VOI RAGAZZI DI OGGI NON DATE PIÙ ASCOLTO $//( /(**(1'( (3385( &, (635,0212 /·$1,0$ E I DESIDERI DEGLI UOMINI. COMUNQUE, LO SCARABEO SACRO È UN COLEOTTERO, UNA DELLE TRECENTOMILA SPECIE DI QUESTO ORDINE DI INSETTI, CHE È IL RAGGRUPPAMENTO PIÙ VASTO DI SPECIE CONOSCIUTE.

PERICOLOSI MANGIATORI DI FOGLIE… E DI NETTARE,

PUOI FACILMENTE IMMAGINARE CHE IN UN GRUPPO DI TALE DIMENSIONE SI TROVA

PERICOLOSI PARASSITI DI SEMI…

VERAMENTE DI TUTTO.

… O DI ALBERI.

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121 6, 75$77$ ', 3(5)(=,21, ),/262),&+( 0$ 62/7$172 ),6,&+( /·,16(772 PERFETTO SI CHIAMA COSÌ PERCHÉ È IN GRADO DI RIPRODURSI.

PROFESSORE, LEI MI HA DETTO CHE QUESTI INSETTI

38Ò (66(5( 3(5)(772 $1&+( &26Ï &20·Ë" &21 6(, ZAMPE E CON LA SUA CORAZZA DA TARTARUGA?

DANNO DA MANGIARE QUESTE PALLINE DI CACCA AI LORO PICCOLI, PERÒ SEZIONANDOLE NON TROVO

AH AH AH AH!!

PICCOLI SCARABEI MA SOLO PICCOLI VERMI!

E ORA PERCHÉ RIDE?

DICIAMO DI SÌ, MA ATTENZIONE: QUELLA CHE TU CHIAMI “CORAZZA” E &+( ())(77,9$0(17( 3527(**( /·$1,0$/( 6212 ,1 9(5,7­ '(//( $/, CHIAMATE ELITRE.

IL FATTO È CHE CREDEVO CHE A SCUOLA AVESSI IMPARATO CHE GLI INSETTI NON NASCONO COME

PRIMO PAIO? VUOL DIRE CHE QUESTI

INSETTI HANNO DUE PAIA DI ALI?

SONO IL PRIMO PAIO DI ALI CHE NASCONDE IL SECONDO.

48(, ´9(50(77,µ &+( +$, 9,672 1(//( 3$//,1( 6212 3(5 /·$338172 LARVE. I COLEOTTERI SONO INSETTI OLOMETABOLI, IL CHE VUOL DIRE CHE NASCONO COME PICCOLE LARVE CHE SI NUTRONO E CRESCONO.

MINIATURE DI ADULTI, MA COME LARVE.

TUTTI GLI INSETTI HANNO DUE PAIA DI ALI, ECCETTO GLI APTERIGOTI. ANCHE LE MOSCHE NE HANNO DUE PAIA, PUR SE IL SECONDO PAIO È TALMENTE RIDOTTO DA RISULTARE QUASI INVISIBILE.

GUARDA: IL COLEOTTERO

ACCIDENTI, È VERO!

SPALANCA LE ELITRE PER PARTIRE IN VOLO…

… SI INNALZA… … INFINE INIZIANO UNA BREVE VITA DI ADULTI, DETTI ANCHE “INSETTI PERFETTI”.

PERCHÉ “PERFETTI”?

... E VIAGGIA

POI SI IMPUPANO COME CRISALIDI O NINFE…

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DECISO, COME UN ELICOTTERO.

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DI SOLITO NON VANNO

SALTANO, E I SALTI LE PORTANO LONTANO. GRILLI, CAVALLETTE

&(5&$5( ,1 0(==2 $//·(5%$

E LOCUSTE A FORZA DI SALTARE

MOLTO LONTANI, PROVA A

HANNO COLONIZZATO TUTTI I POSSIBILI AMBIENTI CHE ERA POSSIBILE COLONIZZARE.

NIENTE DA FARE, DOVE È FINITO?! HO

SALTANO, MA ANCHE VOLANO, MI SEMBRA.

SEMBRA EVAPORATO NEL NULLA.

SEGUITO ATTENTAMENTE

UN

MOMENTO, QUI SI

LO SCARABEO IN VOLO, MA

VOLANO, CERTO, HANNO

MUOVE QUALCOSA!

È SCOMPARSO NEL PRATO.

DUE ALI BEN SVILUPPATE RIPIEGATE SOTTO DUE ALI MODIFICATE CHE SERVONO SOLO COME PROTEZIONE.

COME I

COLEOTTERI, ALLORA.

OH, UNA CAVALLETTA! ESSENDO PIÙ LEGGERE, VOLANO IN MODO PIÙ DISINVOLTO, MA SEMPRE A

PICCOLI STADI.

È UN GROSSO ACRIDIO, UNO

PARTONO,

PERCORRONO QUALCHE

DEI MAGGIORI

IN UN CERTO SENSO SÌ, MA NON COSÌ CORAZZATE. SONO COME 81 9(67,72 &202'2 5,63(772 $ 81·$50$785$ 0(',2(9$/(

DEL SUO GRUPPO, MAGNIFICO!

GROSSO

METRO, SPESSO A ZIG ZAG, E ATTERRANO NASCONDENDOSI 75$ /·(5%$ 2 */, $5%867,

DAVVERO,

SARÀ LUNGO SETTEOTTO CENTIMETRI.

MANGIA

SALTATORI?

SCHIFEZZE COME LO SCARABEO?

NESSUNA SCHIFEZZA, QUESTO È UN PERICOLOSO ERBIVORO CHE MANGIA ROBA BUONA ANCHE PER NOI.

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HAI MAI SENTITO PARLARE DELLE INVASIONI DELLE LOCUSTE? LE LOCUSTE SONO ORTOTTERI SALTATORI, PROPRIO COME QUESTO ACRIDIO.

PROPRIO

COSÌ, SALTATORI,

NON VEDI CHE RAZZA DI

ALCUNE SPECIE COME LE LOCUSTE SI RIUNISCONO IN NUMERI STRAORDINARI ED EFFETTUANO LUNGHE MIGRAZIONI DISTRUGGENDO 7877$ /·(5%$ ( /( )2*/,( &+( ,1&2175$12 68/ 35235,2 &$00,12

ZAMPE POSTERIORI HANNO?

LO VEDO, E SONO

ANCHE SEGHETTATE!

PERFINO NELLA BIBBIA SE NE PARLA COME DI UN TERRIBILE FLAGELLO!

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HAI MAI VISTO LE CAVALLETTE IN VENDITA NEI MERCATI DI QUESTO PAESE?

ALTRE SPECIE DI GROSSA TAGLIA COME I GRANDI PAMPHAGUS DEL MEDITERRANEO HANNO PERDUTO LE ALI E DIMINUITO DI MOLTO LA LORO MOBILITÀ.

SI VENDONO SECCHE O ANCHE FRITTE, SONO MOLTO NUTRIENTI.

BOH… IO NON LE MANGEREI MAI E POI MAI.

VERAMENTE NO. ALCUNE SPECIE SONO DIVENTATE PREDATRICI O

ALMENO ONNIVORE, COSÌ PER ESEMPIO TUTTI I

GRILLI, CHE APPARTENGONO AL MEDESIMO ORDINE DEI SALTATORI MA A UNA DIVERSA FAMIGLIA.

MAI DIRE MAI, LO

LO SO, MA PENSO

SAI CHE LE LOCUSTE

QUESTO ACCADESSE

FURONO UN DONO

CHE

QUATTROMILA ANNI FA,

DIO PER GLI

SE NON MI SBAGLIO.

EBREI ERRANTI NEL

DISPONIAMO DI CIBI

DESERTO?

MIGLIORI.

DI

OGGI

I GRILLI SI SONO EVOLUTI COME

INSETTI NOTTURNI E SOTTERRANEI; SI

LASCIANO VEDERE MOLTO MENO DELLE CAVALLETTE, MA SI SENTONO ANCHE DI

PIÙ, CON LE LORO DOLCI VIBRAZIONI.

UN SUONO CARATTERISTICO

DELLE FORESTE TROPICALI.

DIFFICILE CHE POSSANO ESSERE MIGLIORI,

ALCUNI GROSSI GRILLI TROPICALI COME I BRACHYTRIPES

EMETTONO UN SUONO FORTISSIMO, QUASI INCREDIBILE.

CONSIDERATO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE CAVALLETTE SI NUTRE

NON SOLO, MA

DI ERBA E FOGLIE.

COSTITUISCONO UN CIBO

TUTTI I SALTATORI SONO PREDATI

ALTAMENTE ECOLOGICO,

DA UN GRAN NUMERO DI ANIMALI E

DATO CHE LA CATENA

ALCUNI ANCHE DA ESSERI UMANI.

ALIMENTARE NECESSARIA

DUNQUE, NUTRIRSENE 6$5(%%( 81·23(5$ MERITORIA?

SICURO, PERLOMENO RISPETTO ALLA SCELTA DI ALTRI CIBI!

PER PRODURLO È MOLTO BREVE.

NON SO SE SONO GIÀ PRONTO PER UNA SCELTA DEL GENERE.

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7, &$3,6&2 0$ 6$33, &+( /·8202 121 Ë /·81,&2 PREDATORE DELLE CAVALLETTE. CE NE SONO MOLTI ALTRI.

INSOMMA, LE CAVALLETTE SONO ONNIPRESENTI NEI PRATI DI TUTTO IL MONDO, DIFFERENZIATE IN UN GRAN

NUMERO DI FORME…

TANTISSIMI UCCELLI DI PICCOLA, MEDIA E GRANDE TAGLIA…

… ANFIBI COME RANE E ROSPI…

… SAURI COME AGAME RAMARRI E ALTRE LUCERTOLE…

… MA, PROPRIO

A CAUSA DI

QUESTO ENORME SUCCESSO, COME

ABBIAMO VISTO, SONO ANCHE

35('$ ', 81·,035(66,21$17( VARIETÀ DI ANIMALI DIVERSI.

LE LARVE DELLE CAVALLETTE SOMIGLIANO 02/72 $//·,16(772 ADULTO, IN PRATICA SONO SOLTANTO PIÙ PICCOLE E SENZA ALI.

VENGONO

CHIAMATE “NEANIDI”.

GLI INSETTI CHE SI SVILUPPANO IN QUESTO MODO, SENZA ATTRAVERSARE UN VERO E PROPRIO STADIO LARVALE, VENGONO CHIAMATI EMIMETABOLI.

MAN MANO

CHE CRESCONO, LE NEANIDI MOSTRANO ABBOZZI DI ALI SEMPRE PIÙ SVILUPPATE…

… MAMMIFERI COME RICCI, TALPE, TOPORAGNI, DONNOLE, VOLPI...

… E INFINE I LORO SALTI PRELUDONO A VOLI PIÙ O MENO BREVI CHE SPESSO LE SOTTRAGGONO AI POTENZIALI PREDATORI.

… E PERSINO INSETTI COME LA MANTIDE RELIGIOSA.

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IL VOLO, OLTRE AD ESSERE UN UTILE MEZZO DI DIFESA, PUÒ SERVIRE A VARI INSETTI PER

SPOSTARSI LONTANO O PER CERCARE DEL CIBO.

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DANAUS CHRYSIPPUS,

COME SUCCEDE A LEI.

3(5 /·(6$77(==$ 81$

PERCHÉ HANNO LE ALI

DIVISE IN DUE PARTI?

DELLE PIÙ COMUNI

NON SONO DIVISE IN DUE PARTI,

FARFALLE AFRICANE.

QUATTRO?

SONO QUATTRO ALI.

UNA FARFALLA!

QUATTRO, COME TUTTI GLI

PUOI CONSTATARE COME SI NUTRE DEL NETTARE DEI FIORI ASPIRANDOLO

ALTRI INSETTI, DEL RESTO.

GRAZIE ALLE ALI RICOPERTE DA

MINUTISSIME SQUAME COLORATE, LE

CON IL SUO PARTICOLARE SISTEMA

FARFALLE SONO GLI INSETTI PIÙ BELLI

DI MASCELLE TRASFORMATE IN UNA

E PER DI PIÙ SONO INDISSOLUBILMENTE

NON È POSSIBILE, LE

LEGATE AI FIORI DI CUI SI NUTRONO.

MOSCHE LE CONOSCO

TROMBA ARROTOLABILE A SPIRALE.

BENISSIMO E SO CHE NE HANNO DUE.

TI SEMBRA, MA IN VERITÀ LE MOSCHE HANNO DUE ALI PIÙ SVILUPPATE E DUE TANTO PICCOLE DA NON SERVIRE

LE QUATTRO ALI LE VEDI BENISSIMO NELLE API,

PIÙ PER IL VOLO.

GLI ENTOMOLOGI LE

CHIAMANO “BILANCIERI”.

NELLE LIBELLULE E IN MOLTI ALTRI INSETTI.

SE NE CONOSCONO OLTRE 170.000 SPECIE, PER IL 90% NOTTURNE E SPESSO MOLTO PICCOLE E NON MOLTO BELLE A VEDERSI…

IN ALTRI ANCORA SOLO UN PAIO DI ALI È FUNZIONALE E UN ALTRO PAIO SI TRASFORMA IN UN ASTUCCIO PROTETTIVO. GUARDA PER ESEMPIO I COLEOTTERI, GLI ORTOTTERI E ANCHE I NUMEROSISSIMI EMITTERI.

ALLORA GLI INSETTI HANNO

UN TOTALE DI DIECI ARTI?

SEI ZAMPE E QUATTRO ALI?

… PER IL 10% DIURNE E

TALVOLTA SPLENDIDE.

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SÌ E NO... ORA TI SPIEGO.

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LE PIÙ BELLE FARFALLE DEL MONDO IN AFRICA, PERÃ’, CE NE SONO DI MENO 5,63(772 $/ 68'$0(5,&$ 2 $//·$6,$

IN MALESIA TROVI LE ORNITHOPTERA,

VIVONO NELLE AREE TROPICALI.

TUTTI GLI INSETTI

HANNO SEI ZAMPE.

PER

QUESTO CARATTERE ESSI

APTERIGOTI, CHE HANNO

ALTRI ARTROPODI COME

SEI ZAMPE CHE SI

ARACNIDI, CROSTACEI,

ATTACCANO AI SEGMENTI

HANNO DI PIÙ.

ALARE DI UNA VENTINA DI CENTIMETRI.

ESISTONO INSETTI

DIFFERISCONO DAGLI

MIRIAPODI, CHE NE

9(5'( %5,//$17( &21 81·$3(5785$

DEL TORACE MA NON HANNO AFFATTO ALI.

E ALLORA DA DOVE SALTANO FUORI LE QUATTRO ALI?

NEL CORSO DELLO SVILUPPO EMBRIONALE SI PUÃ’ NOTARE CHE ESSE SI SVILUPPANO COME PIEGHE CUTANEE.

IN PRATICA, LA

PERÃ’ IN AFRICA TROVI LE BELLISSIME CHRYSIRIDIA, CHE, COME DICE IL LORO 120( +$112 , &2/25, '(//·$5&2%$/(12

PELLE DORSALE SI PIEGA E DÀ LUOGO A UN ABBOZZO DI ALA.

DICEVA ERNST HAECKEL CHE DALLO

PERÃ’ CI SONO

SVILUPPO EMBRIONALE

E IN QUALCHE

SI PUÃ’ INTUIRE LA

MODO DEBBONO

STORIA EVOLUTIVA,

ESSERSI

MA QUI È VERAMENTE DIFFICILE CAPIRE COME SIANO SALTATE FUORI

ORIGINATE!

PRIMA O POI SI

CAPIRÀ.

PER LA PRIMA VOLTA QUESTE QUATTRO ALI.

COMPLICA

ULTERIORMENTE

LE UNICHE CHE

LA RICERCA IL FATTO CHE

SIMBOLEGGIANO

I VARI INSETTI HANNO

/·,00$*,1(

SEGUÃŒTO DESTINI DIVERSI.

STESSA DELLA BELLEZZA.

INVECE IN SUDAMERICA ECCO MORPHO,

LE MAGNIFICHE

QUASI ALTRETTANTO GRANDI E DI COLORE AZZURRO INTENSO.

TRA TUTTI, LE FARFALLE FORSE SONO IL GRUPPO

NELLA VOSTRA EUROPA

3,Õ $(5(2 /·81,&2

NON MANCANO PICCOLI

SONO BELLISSIME FARFALLE,

CHE HA PERFEZIONATO

CAPOLAVORI COME IL

LA PIÙ FAMOSA DELLE QUALI

LE ALI CON UNA

0$&$21( /·$32//2 ( DIVERSE VANESSE.

È LA

COMPLESSA COPERTURA DI SQUAME.

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ANCHE IN NORDAMERICA

VI

DANAUS PLEXIPPUS, MONARCA.

BEN NOTA COME

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DEVI SEMPRE RICORDARE CHE LE FARFALLE, COME TUTTI GLI INSETTI,

QUINDI LE FARFALLE SONO

TRASCORRONO LA MAGGIOR PARTE DELLA LORO VITA ALLO STADIO LARVALE.

SPLENDIDI E LEGGIADRI VOLATORI CHE SI NUTRONO DEL NETTARE DEI FIORI, PRESENTI IN TUTTI I CONTINENTI, NON È COSÌ?

SÌ, MA SI PUÒ

LE LARVE DELLE FARFALLE SI CHIAMANO “BRUCHI” E

)$5( 81·8/7(5,25(

GENERALMENTE SONO ERBIVORE SPECIALIZZATE DA

PRECISAZIONE.

NON TUTTI I BRUCHI SONO PELOSI E IRRITANTI COME QUELLI DELLA LASIOCAMPA, MOLTI ALTRI, COME QUELLI DI SELENE TETRALUNARIA, SI DIFENDONO DISSIMULANDOSI COME FALSI RAMETTI…

48$1'2 (6&212 '$//·8292 ),12 $/ 020(172 ,1

O COME FRUTTI, COME QUESTO BRUCO DI MORPHO, SIMILE A UNA BACCA.

CUI SI IMPUPANO COME “CRISALIDI”.

ALCUNE SPECIE DELLA FAMIGERATA FAMIGLIA

DEI LASIOCAMPIDI SONO GREGARIE E,

QUANDO AUMENTANO DI NUMERO, POSSONO

OLTRE TUTTO, QUESTI INSETTI SONO DOTATI DI PELI URTICANTI E LA MAGGIOR PARTE DEGLI UCCELLI LI RIFIUTA COME CIBO.

DIVENTARE VERI E PROPRI DEFOLIANTI.

OPPURE IMITANDO FOGLIE FRESCHE COME IL LICENIDE CASTALIUS

ROSIMON…

… O SECCHE COME CALIGO BELTRAO, LA

FAMOSA FARFALLA CHE,

DA ADULTA, IMITA LA TESTA DI UN GUFO.

PER QUESTI MOTIVI I LASIOCAMPIDI SONO STATI COMBATTUTI CON GLI ELICOTTERI CHE SPRUZZANO INSETTICIDI!

MOLTE ALTRE SPECIE, INVECE, SI NUTRONO DELLE FOGLIE

DI UNA SOLA DETERMINATA PIANTA, PER ESEMPIO LA ROSA,

SPESSO IN MISURA TALE DA BLOCCARNE LA FIORITURA.

POSSONO ANCHE TRAVESTIRSI DA SCORPIONE, COME QUESTO IMPRESSIONANTE

STAUROPUS FAGI.

PERÒ QUESTI BRUCHI, A LORO VOLTA, SONO

PREDA DI UN GRAN NUMERO DI ANIMALI:

INSETTI PREDATORI, UCCELLI, RETTILI, ANFIBI.

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LARVE MOLTO

FAMOSE? IO

PERICOLOSE, MI

VITA DURA QUELLA DI

NON NE HO

SEMBRA.

QUESTI POVERI BRUCHI;

MAI SENTITO

È SEMPRE COSÌ DIFFICILE

PARLARE.

ESSERE UNA LARVA DI INSETTO?

121 6(035( &·Ë ANCHE CHI SI INGEGNA PER PASSARE AL CONTRATTACCO.

VI SONO LARVE DI INSETTI PREDATORI CHE FANNO I PREDATORI GIÀ ALLO STATO LARVALE, PER ESEMPIO I FORMICALEONI E LE LIBELLULE.

121 3,Õ ', 48(//( 81 32·

NO E NEPPURE ALLO STESSO ORDINE. I FORMICALEONI SONO NEUROTTERI MENTRE LE LIBELLULE SONO ODONATI.

PIÙ FAMOSE, DI LIBELLULA.

STRANO, È UNA COSA FACILE DA EUROPA.

VEDERE ANCHE IN

LE LIBELLULE SONO PREDATORI ALATI DI TUTTO RISPETTO.

MA SI ASSOMIGLIANO. APPARTENGONO ALLA STESSA FAMIGLIA?

SONO I PIÙ POTENTI E STRAORDINARI VOLATORI TRA GLI INSETTI. ALCUNE

TRA I NEUROTTERI TROVI MOLTI INSETTI CHE ASSOMIGLIANO A SPECIE DI ALTRI MANTISPA, CHE RICORDA UNA MANTIDE PER LE ZAMPE ANTERIORI RAPTATORIE, CIOÈ ATTE A COLPIRE, FERIRE E TRATTENERE.

GRANDI LIBELLULE POSSONO COMPIERE

ORDINI, PER ESEMPIO LA

VIAGGI DI CENTINAIA DI CHILOMETRI E RAGGIUNGERE LA VELOCITÀ DI

QUESTO MODELLO DI

7 METRI AL

6(&21'2 &,2Ë &+,/20(75, $//·25$

ZAMPA DEVE ESSERE MOLTO UTILE PERCHÉ SI È EVOLUTO ANCHE NEI CROSTACEI: LO RITROVI ANCHE NELLE COSIDDETTE “CICALE DI MARE”.

… E QUANDO UNA FORMICA SI AFFACCIA SULLA

INVECE I FORMICALEONI SONO I LEONI DELLE FORMICHE?

SOMMITÀ, LA BOMBARDANO CON GRANELLINI DI TERRA PER FARLA SCIVOLARE LUNGO IL PENDIO,

SI CONOSCONO SPECIE FOSSILI, VISSUTE AI TEMPI DEI DINOSAURI, DI TAGLIA

GIGANTESCA, CHE POTEVANO RAGGIUNGERE ANCHE IL MEZZO METRO DI APERTURA ALARE!

CATTURARLA E MANGIARLA.

PATTUGLIANO

SENZA SOSTA

, &256, '·$&48$ 586&(//, STAGNI O ANCHE PICCOLE RACCOLTE, FERMANDOSI A RIPOSARE SU POSATOI ANCHE MINUSCOLI.

PROPRIO COSÌ, SI NASCONDONO SUL FONDO DI UN CRATERE DI SABBIA PERFETTAMENTE CIRCOLARE…

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A QUALSIASI SPECIE APPARTENGA… A PRIMAVERA, LE LIBELLULE SI ACCOPPIANO CON MODALITÀ SPESSO SPETTACOLARI.

'232 /·81,21( /( )(00,1( CERCANO UN LUOGO ADATTO PER DEPORRE LE UOVA.TRA LE PIANTE ACQUATICHE O '(1752 $ 5$&&2/7( '·$&48$

DALLE UOVA SBUCA UNA STRANA

…

CRESCE RAPIDAMENTE NUTRENDOSI DI

CATTURANDO

INSETTI E ALTRI ANIMALETTI ACQUATICI.

LARVA ACQUATICA CHE NON ASSOMIGLIA AFFATTO AI GENITORI,

UN GRAN NUMERO DI

MA È CARNIVORA COME LORO.

INSETTI.

… CONTINUERÀ LA CACCIA ORMAI NON PIÙ IN ACQUA MA IN ARIA…

A UN CERTO PUNTO DEL SUO SVILUPPO

81·8/7,0$ &85,26,7­ ,17(5(66$17( /( 48$7752

LA SI PUÃ’ CONSIDERARE COME NINFA,

ALI DELLE LIBELLULE, A DIFFERENZA DI QUELLE,

MA NON SI TRATTA DI UNA NINFA

PER ESEMPIO, DELLE FARFALLE, SONO TOTALMENTE

IMMOBILE: È ATTIVA COME LA LARVA.

VENGONO MOSSE CON UN PERFETTO COORDINAMENTO AD UNA BASSA FREQUENZA DI BATTITI: 15-35 BATTITI AL MINUTO.

INDIPENDENTI LE UNE DALLE ALTRE.

INFINE SI TRASCINA FATICOSAMENTE FUORI '$//·$&48$«

… E DA ESSA EMERGE COME LIBELLULA ADULTA.

NON MOLTO RISPETTO AI 50 BATTITI AL MINUTO DI MOLTE FARFALLE, AI

90 DI UN BOMBO, AI ', 81·$3( ( $, ', 81$ MOSCA!

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HO SENTITO DIRE CHE LE API 6212 ,16(77, 62&,$/," (· 9(52"

MA ESISTONO SOLO API CHE VIVONO IN UNA SOCIETÀ COSÌ COMPLESSA?

TUTTI GLI INSETTI SOCIALI

CERTO CHE LO SONO! API, VESPE, FORMICHE, TERMITI, TUTTI INSETTI SOCIALI.

DERIVANO DA SPECIE NON SOCIALI.

NEL CASO DELLE API ESISTONO MOLTE SPECIE SOLITARIE.

LA LORO SOCIALITÀ È MOLTO DIVERSA DALLA NOSTRA,

COSA FANNO LE API SOLITARIE?

VERREBBE CONSIDERATA CRUDELE E MOSTRUOSA DAGLI ESSERI UMANI.

COME MAI? TE LO SPIEGO CON UN ANEDDOTO. UN MIO AMICO AVEVA SISTEMATO UNA COLLEZIONE DI CACTUS SU UN TERRAZZO.

PER ELIMINARE LE RAGIONI DI CONFLITTO HANNO CENTRALIZZATO

UN GIORNO NOTÒ CHE IN OGNI 9$62 (175$9$ 81·$3( '$/ %8&2 '(/ FONDO; ERA ACCESSIBILE PERCHÉ I VASI POGGIAVANO SU UNA GRIGLIA.

LA RIPRODUZIONE: SE NE OCCUPA UNA SOLA FEMMINA, CHE VIENE

FECONDATA UNA VOLTA PER TUTTE…

LE API SOLITARIE ENTRAVANO

SCAVAVANO DEI PICCOLI

TRASPORTANDO PEZZI DI

TUNNEL CHE TAPPEZZAVANO

FOGLIE CHE TAGLIAVANO

CON LE FOGLIE BENE

ACCURATAMENTE.

ARROTOLATE.

… DA UN MASCHIO CHE, SUBITO DOPO, VIENE CACCIATO O UCCISO!

COME PER LE TERMITI,

… E LE LARVE CHE

ANCHE PER LE API TUTTI

NE USCIRANNO

I COMPONENTI DELLA

SARANNO

COLONIA SONO SORELLE

ALLEVATE

STERILI, FIGLIE DI

DALLE SORELLE

QUESTA UNICA COPPIA. LA MADRE, DETTA REGINA,

IL MIO AMICO CAPÌ

CHE QUEI TUNNEL ERANO

DESTINATI ALLA DEPOSIZIONE DELLE UOVA!

MAGGIORI.

CONTINUERÀ A DEPORRE UOVA PER TUTTA LA VITA…

30

31


LE API HANNO UNA STRUTTURA SOCIALE

SIMILE A QUELLA DELLE FORMICHE, CON UNA REGINA MADRE, UN PADRE CHE HA BREVE

VITA E SERVE SOLO PER FECONDARE LE UOVA E UN GRAN NUMERO DI OPERAIE STERILI.

/·81,&2 $63(772 62&,$/( DI QUESTA ATTIVITÀ ERA RAPPRESENTATO DAL FATTO CHE IN OGNI VASO OPERAVA UNA DIVERSA APE

IL MIO AMICO MI DISSE CHE,

A PRIMA VISTA, QUESTE API

SOLITARIE SEMBRAVANO UGUALI AD API DA MIELE, QUINDI

SOCIALI.

MA SI SBAGLIAVA.

SOLITARIA.

IL NIDO È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO DELLE FORMICHE E

LA COLLEZIONE

&216,67( ,1 81·$5&+,7(7785$

DEI CACTUS ERA

DI CELLE ESAGONALI CHE SI

FREQUENTATA '$ 81·,17(5$

DEVI PENSARE

POPOLAZIONE DI API

ALLE API

SOLITARIE CHE, IN

SOLITARIE COME

UNA COLONIA LASSA.

PRIMITIVE:

UN CERTO SENSO, ERA

RIPETONO SEMPRE UGUALI.

SE FOSSERO COME API DELLE CAVERNE, ECCO!

PUR APPARTENENDO

LA REGINA DEPONE LE UOVA $ 3$57,5( '$//·,1,=,2 '(//$ 35,0$9(5$ 32&+( $//·,1,=,2

ALLEVATA UNA LARVA CHE RICEVE UN CIBO DIVERSO

$1&+·(66( $//·25',1(

POI SEMPRE DI PIÙ FINO A

A SECONDA CHE IL SUO DESTINO SIA QUELLO DI

DEGLI IMENOTTERI.

RAGGIUNGERE UN MASSIMO DI

OPERAIA STERILE O DI REGINA MADRE.

INVECE, LE VESPE

SONO BEN DIVERSE,

2000-3000 UOVA AL GIORNO $//$ ),1( '(//·(67$7(

IN OGNI CELLA VIENE COLLOCATO UN UOVO E VIENE

LE VESPE SONO INSETTI

SOCIALI, MA LE LORO

SOCIETÀ SONO PIÙ PICCOLE E MOLTO MENO COMPLESSE DI QUELLE DELLE API.

81·23(5$,$ 67(5,/( VIVE IN MEDIA UN PAIO DI MESI, MENTRE UNA REGINA SOPRAVVIVE NORMALMENTE UN PAIO DI ANNI, TALVOLTA

ANCHE CINQUE!

NEL CORSO DELLA SUA BREVE 9,7$ 81·23(5$,$ 692/*( ,1 SEQUENZA DIVERSI COMPITI:

32

33


MA QUANDO VANNO A RACCOGLIERE NETTARE COMUNICANO TRA LORO?

IL

LE API HANNO UN EFFICIENTE SISTEMA DI COMUNICAZIONE TOPOGRAFICA IL CUI STUDIO VALSE IL PREMIO NOBEL A KARL VON FRISCH.

AL MOMENTO DELLA NASCITA PULISCE LE CELLE RIMASTE VUOTE PREPARANDOLE PER RICEVERE NUOVE UOVA.

POI VIENE PROMOSSA AL RANGO DI AIUTO-NUTRICE E SUCCESSIVAMENTE DI NUTRICE DELLE LARVE.

/·$3( &+( +$ 6&23(572 81$ %821$ 5,6(59$ DI FIORI LO COMUNICA ALLE COMPAGNE PER MEZZO DI UNA DANZA CIRCOLARE.

LA DANZATRICE, CIRCONDATA DALLE COMPAGNE CHE

DEVE INFORMARE, DESCRIVE UN OTTO, QUINDI LO TAGLIA A METÀ CON UNA LINEA DIRITTA...

QUINDI ASSUME IL RUOLO DI FABBRICATRICE DI NUOVI FAVI DI CERA…

… POI QUELLO DI SMALTITORE DI RIFIUTI E

6( 48(67$ /,1($ 3817$ 9(562 /·$/72 /$

CONDIZIONATORE DI ARIA.

DANZATRICE SUGGERISCE DI VOLARE VERSO IL SOLE, SE VERSO IL BASSO DI VOLARE IN DIREZIONE OPPOSTA AL SOLE.

AL PENULTIMO

INDICA DI QUANTI GRADI LA FONTE DI CIBO È SPOSTATA RISPETTO AL SOLE.

LA VELOCITÀ DELLA DANZA, IL NUMERO DI ),*85( '(//·2772 1(//·81,7­ ', 7(032

STADIO ECCOLA A

LA DURATA E FREQUENZA DEL RONZIO

FARE LA GUARDIA

INDICANO CON ESATTEZZA LA DISTANZA

$//·$/9($5(«

/·$1*2/2 ', '(9,$=,21( '$//$ 9(57,&$/(

DELLA FONTE DI NETTARE.

COSÌ LE API, NELLE ULTIME DUE SETTIMANE DELLA LORO VITA, RAGGIUNGONO IL MASSIMO GRADO DI CAPACITÀ DI COMUNICARE E DI PRODURRE.

POI MUOIONO,

LASCIANDO IL POSTO ALLE NUOVE GENERAZIONI.

… E INFINE, NELLE ULTIME DUE SETTIMANE

DI VITA, “BOTTINATRICE”, CIOÈ

RACCOGLITRICE DI NETTARE DAI FIORI!

34

35


UN GRUPPO DI PREDATORI

DUNQUE, SONO MOLTO NUMEROSE, MA MI SEMBRA ANCHE CHE SIANO BENE ORGANIZZATE, COME UNA SOCIETร UMANA.

CHE ALTRO STAI GUARDANDO?

CHE STA TOGLIENDO LA VITA AD UNA CAVALLETTA FERITA.

COSA?!

ANCHE DI PIร : NONOSTANTE LA LORO TECNOLOGIA SIA DECISAMENTE

INFERIORE ALLA NOSTRA, LA LORO SOCIALITร ร MOLTO PIร SVILUPPATA.

*8$5', /(, 67(662 &ยทร UNA COLONIA DI FORMICHE CHE AGGREDISCE IN MASSA QUESTO POVERO INSETTO.

HANNO BISOGNO DI MOLTO CIBO.

SONO FORMICHE CACCIATRICI. NON LASCIANO SCAMPO.

TI BASTI SAPERE CHE QUASI TUTTE LE SPECIE CURANO LA COSTRUZIONE E LA MANUTENZIONE DEI FORMICAI, MOLTO PIร COMPLESSI E PIร โ FANTASIOSIโ DEGLI ALVEARI.

ALCUNE SPECIE CURANO LA COLTIVAZIONE DI FUNGHI SU FOGLIEโ ฆ

โ ฆ ALTRE LA MUNGITURA DEGLI AFIDI DELLE PIANTE, CHE FORNISCONO LORO SOLUZIONI ZUCCHERINE.

CERTO, TUTTI USANO LA SCUSA DELLA NECESSITร DI RISORSE

LO VEDO, LA CAVALLETTA ร ANCORA VIVA MA LA STANNO TIRANDO DA TUTTE LE PARTI.

VITALI PER COMPIERE ATTI ATROCI.

DICEVO CHE HANNO BISOGNO DI MOLTO CIBO PERCHร LE FORMICHE RAPPRESENTANO UNA GROSSA PERCENTUALE

IN ALCUNE SPECIE VI SONO INDIVIDUI CHE VENGONO

DELLA BIOMASSA DELLE FORESTE TROPICALI.

SACRIFICATI AL RUOLO DI RISERVE VIVENTI DI SOLUZIONI ZUCCHERINE, IN RECLUSIONE PERPETUA.

&+( &26ยทร /$ %,20$66$"

2*1, (6(03/$5( &85$ /( 829$ ( /ยท$//(9$0(172 '(//( /$59( &+( DIPENDONO IN TUTTO E PER TUTTO DALLE OPERAIE PER LE LORO ESIGENZE.

MOLTO SEMPLICE, ร IL PESO TOTALE DEGLI ORGANISMI VIVENTI. NON SI DIREBBE A

PRIMA VISTA, MA LE COLONIE DELLE FORMICHE PESANO PIร DEGLI ELEFANTI.

36

37


PERÃ’, COME MAI TUTTE LE UOVA SONO

RACCOLTE A CENTINAIA IN UN UNICO LUOGO?

TUTTE LE UOVA SONO '(3267( '$ 81·81,&$ FEMMINA CHE NOI CHIAMIAMO

LE OPERAIE, QUINDI,

SONO TUTTE SORELLE?

IMPROPRIAMENTE REGINA. TUTTE LE OPERAIE STERILI SONO FIGLIE DI QUESTA SUPER-MADRE.

PROPRIO COSÌ, LA COSIDDETTA REGINA È LA MADRE DI TUTTE

POI QUALCOSA SI SPEZZA, IL

LE OPERAIE, LA FONDATRICE E

GOMITOLO CADE AL SUOLO E LE

LA MATRIARCA DEL FORMICAIO E

FORMICHE SEMBRANO DISPERDERSI.

PUÃ’ VIVERE PER DIVERSI ANNI.

TUTTO INCOMINCIA QUANDO NEL FORMICAIO INIZIANO A NASCERE

CIASCUNA FEMMINA, IN TAL

MASCHI E FEMMINE

MODO FECONDATA, SCAVA UNA

POTENZIALMENTE

CELLA BEN MODELLATA SOTTO

FECONDI E DOTATI DI

UN CEPPO O UNA PIETRA…

ALI.

… E QUI STABILISCE IL

SUO QUARTIER GENERALE, CHE VIENE GESTITO CON MODALITÀ DIVERSE DALLE FORMICHE PIÙ PRIMITIVE O DA QUELLE

LE REGINE VERGINI E I MASCHI DELLE SPECIE DI MYRMECIA ABBANDONANO

PIÙ SPECIALIZZATE.

I NIDI ED ESCONO ALLO SCOPERTO NEL CORSO DI UNO SPETTACOLARE VOLO NUZIALE DI MASSA.

NELLE SPECIE PIÙ PRIMITIVE, LA FEMMINA ESCE PERIODICAMENTE DALLA CELLA PER CATTURARE INSETTI CHE LE SERVONO COME CIBO PER SÉ E PER LA PROLE.

NELLE SPECIE PIÙ SPECIALIZZATE, INVECE, LA FEMMINA RIMANE RECLUSA NELLA CELLA E OTTIENE IL NUTRIMENTO DI CUI HA BISOGNO PER PRODURRE UOVA DALLA DEMOLIZIONE DEI PROPRI CORPI ADIPOSI E DEI TESSUTI MUSCOLARI DELLE ALI, ORMAI

INUTILI DATO CHE QUESTE ULTIME SI STACCANO E CADONO.

92/$12 $ 0,*/,$,$ /·$5,$ 1( Ë SATURA, VOLANO IN GRAN NUMERO INTORNO AI CESPUGLI DOVE ALCUNI MASCHI SI STANNO GIÀ ACCOPPIANDO CON LE FEMMINE.

NELLE CELLE DELLE FORMICHE PIÙ PRIMITIVE, GIÀ UN MESE DOPO LO SCAVO DEL NIDO SI TROVANO ALCUNE UOVA E BEN PRESTO ALCUNE LARVE.

VI SONO CENTINAIA DI MASCHI PER OGNI FEMMINA. APPENA UN MASCHIO CATTURA UNA FEMMINA SU UN CESPUGLIO, MOLTI ALTRI CIRCONDANO LA COPPIA FINCHÉ NON SI FORMA UNA MASSA DI FORMICHE IN LOTTA GRANDE COME UN PUGNO.

38

39


NELLE MYRMICA, ALTAMENTE SPECIALIZZATE, CONOSCIUTE COME FORMICHE ROSSE, LA REGINA PERDE LE ALI DOPO IL VOLO NUZIALE, SCAVA LA &(//$ 1(/ 682/2 /$ 6,*,//$ '$//·,17(512 ( 9, RIMANE PER MESI E MESI SENZA NUTRIRSI.

ORA LA REGINA È INVECCHIATA MA, PRIMA DI MORIRE, PUÒ ANCORA PRODURRE NUOVI MASCHI E FEMMINE ALATI CHE ANDRANNO A FONDARE NUOVE COLONIE E A GENERARE NUOVE OPERAIE.

ALLA SUA INEVITABILE MORTE, POSSONO ACCADERE DUE COSE: O VIENE ADOTTATA UNA

CERTO, TRA LE DODICIMILA SPECIE DI

NUOVA FEMMINA APPENA FECONDATA CHE

… O LA COLONIA

FORMICHE GLI ADATTAMENTI SONO MOLTO

',9,(1( /·(5('( '(//$ 9(&&+,$ 5(*,1$

È VOTATA

NUMEROSI E DIVERSI E IN ALCUNE SPECIE

$//·(67,1=,21(

LA SCIAMATURA È ANDATA PERDUTA E LE

NEL CORSO DELLA SUCCESSIVA PRIMAVERA, LA REGINA DEPONE UN PICCOLO QUANTITATIVO DI UOVA CHE POSSONO, O MENO, DARE ORIGINE A OPERAIE *,­ '85$17( /·(67$7( 6( 121 5$**,81*212 /2 67$',2 ', 23(5$,$ ADULTA ENTRO OTTOBRE, QUESTE SVERNANO COME LARVE.

COLONIE SI SONO SEMPLICEMENTE DIVISE.

PERTANTO, UNA REGINA NUOVA DEVE TALVOLTA ATTENDERE QUASI DUE ANNI PER OTTENERE ),1$/0(17( /·$,872 ', $/&81( OPERAIE.

PER TUTTO QUESTO

TEMPO, ESSA RIMANE CHIUSA

1(//·,1,=,$/( &$0(5$ '(/ 1,'2

IN ALTRE SPECIE, LE OPERAIE SONO POCO

SENZA ASSUMERE CIBO.

NUMEROSE E IL LAVORO VIENE SVOLTO DA FORMICHE SCHIAVE CHE VENGONO RUBATE IN FORMICAI DI SPECIE DIVERSE QUANDO SONO ANCORA LARVE O PUPE.

CON LA COMPARSA DELLE PRIME

OPERAIE, LA COLONIA ENTRA NELLO STADIO “GIOVANILE” DEL SUO

SVILUPPO, IN CUI LA CRESCITA È

MOLTO LENTA: IN SETTE ANNI

LA POPOLAZIONE SALE AD APPENA TRECENTO OPERAIE STERILI.

40

NEI SUCCESSIVI DUE ANNI, LA VELOCITÀ DI CRESCITA DEMOGRAFICA AUMENTA E LA COLONIA SI ARRICCHISCE DI ALTRE SEICENTO OPERAIE STERILI CIRCA.

IN QUESTO

PERIODO COMPAIONO ANCHE ALCUNI MASCHI, MA NON ANCORA FEMMINE.

INFINE, A 8-10 ANNI DALLA

FONDAZIONE DELLA COLONIA, NASCONO

ANCHE FEMMINE E, A QUESTO PUNTO, HA LUOGO LA SCIAMATURA IN MASSA

DEGLI INDIVIDUI FECONDI CHE VANNO A FONDARE NUOVE COLONIE.

NEL COMPLESSO, LA CONVERGENZA TRA LA SOCIETÀ DELLE FORMICHE E QUELLA UMANA PUÒ APPARIRE STRAORDINARIA E ANCHE INQUIETANTE.

ANCHE PERCHÉ IL LORO SCHEMA DI VITA SI RIPETE IN MODO QUASI ANALOGO IN ALTRI INSETTI COME LE API E LE TERMITI.

QUESTE ULTIME APPARTENGONO ADDIRITTURA A

UN ORDINE DI INSETTI COMPLETAMENTE DIVERSO.

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LE TERMITI SONO GLI INSETTI CHE MANGIANO IL LEGNO? CERTO, MA LE TERMITI SONO INSETTI STRAORDINARI

PERCHÉ LA LORO

ORGANIZZAZIONE ASSOMIGLIA MOLTISSIMO A QUELLA DELLE FORMICHE NONOSTANTE LE LORO ORIGINI SIANO COMPLETAMENTE DIVERSE.

GLI ALATI SONO VOLATORI

DEBOLI, LA MAGGIOR PARTE

ATTERRA DOPO AVERE PERCORSO

LE FORMICHE SONO

NON PIÙ DI CINQUANTA O

IMENOTTERI COME

SESSANTA METRI.

LE VESPE E LE API, LA LORO SOCIALITÀ SI È EVOLUTA A LIVELLO DI ORDINE; INVECE LE TERMITI SONO PARENTI ABBASTANZA STRETTI DEGLI SCARAFAGGI E DELLE MANTIDI

POSATISI

RELIGIOSE.

SUL TERRENO, SUBITO SPEZZANO LE LORO

ALI CADUCHE LUNGO LA LINEA DI FRATTURA BASALE.

PARE CHE LA SOCIALITÀ DELLE TERMITI ABBIA AVUTO ORIGINE DALLA NECESSITÀ DI SCAMBIARSI I PROTOZOI SIMBIONTI MEDIANTE I QUALI QUESTI INSETTI RIESCONO A DIGERIRE IL LEGNO.

QUINDI, I MASCHI

INCOMINCIANO A

SI MUOVE IN UN

MUOVERSI SUL TERRENO CERCANDO LE

DIREZIONE DI UNA FEMMINA FINCHÉ

FEMMINE CHE EMETTONO UN ODORE

LA TOCCA CON LE ANTENNE.

CARATTERISTICO, PERCEPIBILE SOLTANTO

GUARDA QUESTO

OGNI MASCHIO

DISORDINATO ZIG ZAG MA IN

DAI LORO POTENZIALI PARTNER.

MONTICELLO DI FANGO SECCO, È UN TERMITAIO!

A QUESTO PUNTO, LA COPPIA

ORA IMMAGINA, NEL BEL MEZZO DI UNA CALDA GIORNATA, DI

INIZIA A MUOVERSI COME

VEDERE APRIRSI TANTI BUCHI IN

UN TANDEM: LA FEMMINA

QUESTA PARETE E IN POCHI MINUTI

DAVANTI E IL MASCHIO DIETRO, CON LE ANTENNE

DA QUESTA SORTA DI SETACCIO,

INCOLLATE AL SUO ADDOME.

USCIRE ALLO SCOPERTO I SOLITI MASCHI ALATI E FEMMINE ALATE.

SCIAMANO

IN MEN CHE NON SI DICA E

SUBITO I BUCHI SI RICHIUDONO.

42

INFINE, TROVATO UN PEZZO DI LEGNO SEMISEPOLTO, LA FEMMINA INIZIA A SCAVARSI LA TANA, TALVOLTA AIUTATA DAL MASCHIO, ALTRE VOLTE DA SOLA.

43


TRA LE OLTRE 2000

SPECIE ESISTENTI, LE PIÙ ECLETTICHE

SONO PERÒ LE PIÙ PRIMITIVE, CHE ASSOMIGLIANO ALLE BLATTE DA CUI DERIVANO.

LA PIÙ INTERESSANTE TRA QUESTE MASTOTERMES DARWINIENSIS, CHE 3232/$ /$ 0(7­ 6(77(175,21$/( '(//·$8675$/,$

ALLORA, TUTTE LE

SPECIE PRIMITIVE È

TERMITI MANGIANO SOLTANTO LEGNO?

ALLA PROFONDITÀ

DI CIRCA

DUE CENTIMETRI E MEZZO VIENE RICAVATA UNA PICCOLA CAMERA DI CIRCA TREDICI MILLIMETRI DI DIAMETRO, DOVE LA COPPIA STABILISCE LA

NON TUTTE, CE

PROPRIA RESIDENZA BLOCCANDO

NE SONO ANCHE

ANCHE IL TUNNEL DI ACCESSO

COLTIVATRICI DI FUNGHI, PROPRIO

CON LA TERRA RIMOSSA NELLA

COME LE FORMICHE.

COSTRUZIONE DELLA CAMERA.

LE COLONIE CHE NIDIFICANO NEL SUOLO, SENZA COSTRUIRE I CARATTERISTICI MONTICELLI, SONO IMMENSE, DATO CHE

QUI I PARTNER

RIMANGONO IMMOBILI PER TUTTO

/·,19(512 ( ,1),1( 6, $&&233,$12 $//·$55,92 DELLA PRIMAVERA SUDAFRICANA, IN OTTOBRE.

TRA OTTOBRE E NOVEMBRE, LA

CIASCUNA CONTIENE PIÙ DI UN MILIONE DI INDIVIDUI.

REGINA DEPONE LE PRIME UOVA,

DALLE QUALI NASCONO OPERAIE.

LA DIETA DI QUESTI INSETTI È DECISAMENTE ECLETTICA: ATTACCANO I

PALI E I RECINTI…

POSSONO DEMOLIRE IN DUE O TRE ANNI UNA CASA IN LEGNO CHE VENGA TRASCURATA…

NELLE GENERAZIONI SUCCESSIVE FANNO LA LORO COMPARSA I SOLDATI…

… E, DOPO QUATTRO

ANNI, NASCONO INFINE I RIPRODUTTORI ALATI.

… E POSSONO ANCHE ATTACCARE CEREALI, FARINA, CORNO, AVORIO, LANA, CARTA, FIENO, CUOIO, ZUCCHERO, GOMMA, PALLE DA BILIARDO, ESCREMENTI E IL RIVESTIMENTO IN PLASTICA DEI CAVI ELETTRICI.

E CON QUESTO, DIREI KUMAR! SI È FATTO TARDI, È MEGLIO TORNARE A CASA. CHE È TUTTO,

NEL FRATTEMPO, LE OPERAIE HANNO COSTRUITO LA CARATTERISTICA CUPOLA CHE

DIREI DI SÌ, PROFESSORE. GRAZIE DI TUTTO!

POTRÀ RIMANERE IN USO E CRESCERE PER DECENNI!

44

45


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1

3

Gli insetti si distinguono sempre facilmente dagli altri Artropodi per la presenza di tre paia di zampe e, normalmente, due paia di ali, tutte attaccate al torace, che è la parte mediana delle tre regioni del corpo (testa, torace, addome). La testa porta un solo paio di antenne e un paio di occhi, il cuore è un vaso sanguigno dorsale pulsante, gli scambi gassosi sono assicurati da un complesso sistema di trachee che si aprono in tutto il corpo; la bocca si apre verso il basso in tutti gli insetti alati, mentre si apre in avanti nei primitivi insetti privi di ali, i cosiddetti apterigoti. Il torace è diviso in tre regioni, ciascuna delle quali porta un paio di zampe articolate in tre pezzi, in modo analogo a quelle dei Vertebrati: femore, tibia e tarso. Le zampe degli insetti sono generalmente adattate per camminare o per correre, ma talvolta possono essere modificate per funzioni diverse, per esempio per afferrare la preda la coppia anteriore delle mantidi, per saltare la coppia posteriore delle cavallette e dei grilli.

La classe degli insetti, che appartiene al grande phylum (o tipo) degli Artropodi, comprende quasi 1 milione di specie descritte e forse 10 o 30 milioni ancora da descrivere e pertanto è il gruppo di animali di gran lunga più numeroso, più di tutti gli altri presi insieme. Il successo degli insetti è testimoniato anche dalla loro onnipresenza, dallo sterminato numero di individui da cui molte specie sono rappresentate e infine dallo straordinario progresso organizzativo e sociale raggiunto da alcuni gruppi particolari. Le ragioni di questo successo sono molteplici, ma certamente hanno giocato a realizzarlo l’efficiente sistema costruttivo basato su uno scheletro esterno articolato in segmenti, le ridotte dimensioni corporee e la presenza di ali, che consentono una migliorata capacità di dispersione, di fuga dai predatori, di accesso al cibo e a condizioni ambientali idonee per la sopravvivenza. Molto importante è anche il particolare ciclo biologico, con una lunga permanenza allo stadio di larva e in genere una vita breve in forma di insetto perfetto e maturo sessualmente.

4

2

1. Una vespa sorveglia le larve che crescono nelle celle del suo alveare, costruito con pasta di legno. 2. Termitaio all’interno del Parco Nazionale Kakadu, nel Territorio del Nord, in Australia. Queste efficientissime costruzioni, che possono raggiungere i 12 metri di altezza e i 40 di profondità, sono popolate da milioni di termiti che costruiscono e allargano le loro colonie nel corso di secoli.

3. Un esemplare appartenente alla specie dei Gerridae scivola a pelo d’acqua. Il peso minimo di questo insetto, unitamente alla natura idrorepellente delle zampe, permette di poggiare sulla superficie dell’acqua senza affondarvi. Per questa caratteristica, i gerridi sono chiamati anche insetti pattinatori. 4. Cavalletta verde. Le zampe posteriori di questo insetto, caratterizzate da femore muscoloso e tibia sottile, permettono di spiccare lunghi salti. 5. Anatomia di una formica, in cui sono evidenziate le tre parti costitutive del corpo degli insetti.

testa

torace

addome

5

antenna occhio mascella

zampe

sperone

48

49


6

L’addome comprende primitivamente 11 segmenti che, nelle specie più evolute, si riducono a 9-10. Su questa parte del corpo non si attacca alcuna appendice, né zampe, né ali. Le ali sono presenti primitivamente in tutti gli insetti, esclusi soltanto gli apterigoti (tisanuri, collemboli e proturi), ma sono state perdute da alcuni parassiti (pulci e pidocchi) nel corso dell’evoluzione e anche da alcune specie sociali (formiche, termiti), per lo meno in certe fasi della vita di alcune caste. Gli insetti fossili più antichi erano privi di ali e risalgono al periodo Siluriano, circa 434 milioni di anni fa. Gli insetti alati comparvero nel Carbonifero superiore, circa 345 milioni di anni fa, e la teoria più accreditata sull’origine delle ali sostiene che, in origine, si trattasse di pieghe cutanee toraciche che consentivano agli insetti di mantenersi diritti dopo avere effettuato un salto. Queste pieghe, poi, si sarebbero gradualmente espanse dapprima in strutture che rendevano possibile un volo planato e poi in vere e proprie ali funzionali sorrette da venature di sostegno a forma di graticcio. Le ali degli insetti più primitivi sono reticolate, ma successivamente la tendenza evolutiva è stata verso la ramificazione delle venature alari con conseguente formazione di un sistema di sostegno più robusto e anche più flessibile e ripiegabile, come per esempio nei coleotteri, che ne hanno trasformato il primo paio in robuste elitre, veri e propri scudi protettivi, e ripiegano il secondo paio sotto queste rendendole invisibili. Il volo degli insetti risulta possibile grazie a un’ampia serie di muscoli, tra i quali quelli primari muovono l’ala in su e in giù, quelli accessori assicurano la propulsione e il 8

50

6. Insetto fossile incluso in un frammento d’ambra. Scivolando dalla corteccia di un’antica conifera, una goccia di resina lo ha inglobato al suo interno, conservandone fino ad oggi il fossile pressoché intatto. 7. Un coleottero spicca il volo dispiegando le ali da sotto le solide elitre protettive. 8. Un insetto stecco (Bacillus rossii) abilmente mimetizzato tra fili d’erba verde. 9. Una mantide religiosa (Mantis religiosa) divora un grosso ragno afferrandolo saldamente con le zampe anteriori. La posizione di riposo tipica di questo insetto, con le zampe ripiegate davanti al capo, ricorda la postura assunta da una persona in preghiera. 7

sollevamento grazie a spostamenti ad angolo e ad “otto”. I volatori più veloci sono le mosche cavalline e le farfalle macroglosse, che superano velocità di 50 chilometri all’ora e sono anche capaci di rimanere ferme nell’aria come i colibrì. Il record di velocità del battito spetta invece alle mosche domestiche, con 330 battute al secondo. Queste prestazioni, in animali che non hanno un sistema interno di riscaldamento del sangue, vengono ottenute mediante un iniziale riscaldamento al calore del sole e successivamente grazie al calore generato dal moto stesso. Nell’ambito della classe degli insetti esistono adattamenti per ogni tipo di dieta e conseguentemente le parti della bocca nei diversi ordini e famiglie sono trasformate per tagliare, triturare, succhiare, perforare sia tessuti vegetali sia tessuti animali. Le ghiandole salivari possono produrre enzimi digestivi che vengono immessi nella massa alimentare prima che questa sia ingoiata. Altre secrezioni speciali comprendono materiali mucoidi, agenti per spargere veleno, anticoagulanti e agglutinine e un antigene capace di produrre reazioni del tipo di quelle umane alle punture delle zanzare. Molte specie, come i pidocchi, le pulci, le cimici e alcune mosche e zanzare si sono specializzate a nutrirsi di sangue e alcune pulci e mosche addirittura a far crescere le loro larve all’interno dei tessuti vivi dei vertebrati. Il cuore degli insetti, come si è già accennato, è un vaso pulsante dorsale che spinge il sangue, che è incolore o verde ed è generalmente privo di fattori coagulanti. Le ferite vengono comunque tamponate per mezzo di cellule fagocitiche. La regolazione osmotica del sangue viene ottenuta non per 9

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10

11

mezzo di ioni, come in molti altri animali, ma piuttosto di molecole organiche, in primo luogo amminoacidi liberi. Gli scambi gassosi vengono realizzati grazie a un sistema di trachee che si aprono all’esterno attraverso spiracoli, cioè semplici fori nel tegumento esterno. Le trachee più grosse sono sostenute da anelli di cuticola, mentre le più piccole si insinuano nei tessuti favorendo gli scambi, come i capillari sanguigni dei Vertebrati. Nel sistema di trachee, il trasporto dei gas avviene per semplice diffusione lungo un gradiente di concentrazione nelle specie più piccole o anche per deflusso di una massa di aria ossigenata lungo un gradiente di pressione in quelle di maggiore taglia. Insetti molto piccoli come i collemboli e i proturi sono privi di trachee e scambiano i gas semplicemente attraverso la superficie del corpo. Il sistema nervoso è fondamentalmente simile a quello degli altri Artropodi e consiste in un cordone nervoso ventrale e un cervello composto di tre parti, in apparenza piccolissimo ma evidentemente adeguato per le esigenze dei suoi piccoli proprietari e persino della complessa vita delle specie sociali. Gli organi di senso, a parte gli occhi, si collocano su tutto il corpo, ma sono particolarmente presenti sulle antenne e sulle ali. Essi sono in grado di valutare le vibrazioni del substrato, le correnti di aria o acqua, la posizione del soggetto nello spazio. Gli organi dell’udito hanno, ovviamente, uno sviluppo maggiore nelle specie dotate di organi per la produzione di suoni, come le cavallette, i grilli e le cicale. Gli occhi composti sono situati ai lati della testa. Le cosiddette faccette che li compongono sono più grosse negli insetti notturni che in quelli diurni, ma si riducono di numero negli insetti cavernicoli.

10. Primo piano di una mosca domestica (Musca domestica). Gli occhi di questo insetto, costituiti da un grandissimo numero di minuscole faccette, permettono una visione a 360 gradi grazie alla loro collocazione ai lati della testa.

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11. Alcuni esempi della incredibile varietà di antenne che è possibile osservare sulla testa degli insetti. 12. Coppia di libellule in fase di accoppiamento. Tramite le appendici addominali, il maschio trattiene la femmina dalla nuca finché essa non curva la propria estremità addominale raggiungendo gli organi riproduttori maschili. 13. Un coleottero dai meravigliosi colori – quasi un quadro astratto – depone le uova sul bocciolo di un fiore. 14. Una coppia di scarabei stercorari (Geotrupes stercorarius) spinge verso la tana la pallottola di sterco in cui verranno deposte le uova.

Il sistema riproduttore è interessante in quanto appare, in linea di massima, analogo a quello dei Vertebrati, mentre evidentemente ha avuto un’origine evolutiva del tutto indipendente. I maschi di molti ordini sono anche dotati di organi di presa destinati ad afferrare e trattenere le femmine per l’addome. Molti insetti trasferiscono gli spermatozoi in appositi sacchetti detti spermatofore, che vengono poi ceduti alla femmina che li raccoglie e li utilizza per la fecondazione. Molti insetti si accoppiano solo una volta nella vita e gli spermatozoi trasferiti possono essere sufficienti per fecondare uova che verranno deposte anche molto tempo dopo.

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Dalle uova degli insetti in generale non nascono miniature degli adulti, ma larve che agli adulti possono, in alcuni casi, rassomigliare molto tranne che per l’assenza o l’estrema riduzione delle ali (insetti emimetaboli) oppure possono presentarsi del tutto dissimili e anche ecologicamente ben distinte (insetti olometaboli). Tra gli insetti emimetaboli si annoverano le cavallette, le cimici, i grilli, gli scarafaggi, le termiti; tra gli olometaboli si collocano le farfalle, i coleotteri, le mosche, le api, le formiche. Nel primo caso non si ha una metamorfosi vera e propria, ma un graduale sviluppo verso le forme e la taglia tipiche dell’adulto attraverso mute successive. Nel secondo caso la larva si accresce per mesi o anni e infine cessa di alimentarsi e diventa quiescente in forma di pupa, che normalmente si ripara in siti protetti per subire l’imponente riorganizzazione interna che porterà infine l’insetto perfetto a sbucare dalle spoglie della pupa, autentica nuova nascita dalle spoglie di un predecessore della cui vita passata verrà perduto ogni ricordo, come è stato ampiamente dimostrato da esperimenti di grande interesse. L’ecologia dell’adulto è completamente diversa da quella della larva che l’ha preceduto e la durata della sua vita è generalmente molto più breve. Nel caso di alcune cicale si hanno addirittura stadi larvali che durano fino a 17 anni, seguiti da una vita allo stato adulto che dura pochi mesi ed è unicamente votata alla riproduzione. Ancora più breve è la vita delle effimere, che, allo stato adulto, durano giusto il tempo necessario per potersi accoppiare e deporre le uova, uno o due giorni nei quali, evidentemente, non hanno né il tempo né la possibilità di alimentarsi.

15. Una farfalla esce dal bozzolo, pronta per l’ultima breve fase del suo ciclo vitale.

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16. Una cicala in fase di muta. Quando le dimensioni della crisalide iniziano a superare quelle del suo esoscheletro, questo si rompe liberando l’insetto adulto ricoperto da una nuova epidermide. 17. Un bruco di macaone (Papilio machaon), stadio larvale della omonima farfalla. 18. Un grosso alveare di api, fatto di cera, tra i rami di un albero a Canberra, in Australia.

Il vantaggio di una vita condotta prevalentemente allo stadio larvale è quello di sfruttare habitat e nicchie ecologiche completamente diverse nei diversi momenti della vita. Si pensi alla differenza tra un bruco consumatore di foglie in una piccola area e la corrispondente farfalla che si nutre di nettare percorrendo notevoli distanze grazie alla sua capacità di volo. Alcuni gruppi di insetti vanno ancora oltre e presentano successioni di vere e proprie generazioni capaci di riprodursi che vivono in habitat diversi e hanno diversi modi di riproduzione. Tipici rappresentanti di questi insoliti cicli riproduttivi sono i minuscoli afidi. Uova fecondate di questi deposte in autunno rimangono quiescenti per tutto l’inverno e producono, in primavera, soltanto femmine prive di ali che si riproducono partenogeneticamente, cioè deponendo uova già feconde senza il contributo di maschi. Numerose serie di cicli partenogenetici si susseguono per tutta l’estate finché, in autunno, viene prodotta una generazione bisessuata con maschi e femmine che si accoppiano e depongono uova fecondate destinate a schiudersi in primavera, ripetendo il ciclo. Un aspetto straordinario della classe degli insetti è la loro organizzazione sociale, che non trova riscontro in alcun altro gruppo di animali, escluso soltanto l’ordine dei primati, in cui questo si riscontra unicamente nella specie umana. Non che la socialità non esista in altri animali, ma in nessun caso essa arriva alle vette di formiche, api, vespe e termiti, le quali, per diminuire al massimo la competizione intraspecifica, sono giunte fino al punto di centralizzare la riproduzione e suddividere tra diverse caste ovvero tra diversi momenti del-

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la vita i compiti all’interno della comunità. La prima soluzione è caratteristica delle termiti, che, oltre alla regina-madre, hanno anche una casta di operaie e un’altra casta nettamente distinta di soldati, muniti di una testa enorme armata di potenti mascelle, testa che compare subito minacciosa agitando le mascelle dagli eventuali fori che venissero aperti sulle pareti di un grande termitaio. La seconda soluzione è invece tipica delle api, che, nel corso della loro breve vita, sono soggette a svolgere diversi compiti e che comunque operano sia per la difesa, sia per la cura dell’alveare e delle larve, sia per la raccolta e l’elaborazione del cibo. Soluzioni intermedie si presentano in alcune specie di formiche, nelle quali si hanno determinate operaie armate come soldati e capaci di combattere con particolare vigore ed efficacia. Oltre alla socialità, indubbiamente di molti gradi superiore a quella umana, negli insetti sociali si riscontra anche un certo grado di tecnologia, tuttavia nettamente inferiore a quello della nostra specie. Degli insetti vale la pena, infine, ricordare l’enorme impatto sulla nostra economia. Non si tratta soltanto del contributo delle specie domestiche come l’ape da miele, il baco da seta o il moscerino dell’aceto alla nostra vita di ogni giorno, ma anche e soprattutto dell’azione di un gran numero di altre specie sull’agricoltura. Locuste, punteruoli del grano, dorifore della patata e molti altri coleotteri specializzati, mosche 20

22 una formica operaia accudisce le larve

ceppo d’albero in decomposizione

19. Una termite soldato, dall’enorme testa corazzata e armata di forti mascelle, adibita alla difesa del nido.

aperture d’ingresso realizzate dalle formiche operaie

galleria sotterranea camera principale

20. Formiche operaie al lavoro. Questa casta si occupa della costruzione del formicaio e dell’approvvigionamento di cibo. 21. In primavera, quando gli alveari sono più affollati, una parte della colonia migra alla ricerca di un luogo dove costruire un nuovo nido guidata dall’ape regina: una regina più giovane ne prenderà il posto all’interno del vecchio nido.

camera contenente i bozzoli

galleria secondaria

22. Sezione di un grosso formicaio. La parte più ampia del nido si sviluppa al riparo del sottosuolo.

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galleria principale

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dell’olivo, afidi e moltissimi altri insetti sono perennemente impegnati a sopravvivere a spese del lavoro umano. Altre specie, come mosche e scarafaggi, inquinano il cibo e diffondono malattie; altre ancora, come tafani, zanzare, pulci, pidocchi, cimici, non soltanto sono fastidiosi parassiti, ma a loro volta vettori di pericolose malattie. A fronte di questi avversari, tra gli insetti esistono anche disinteressati ausiliari in grado di ripulire vaste zone da altri insetti nocivi e fastidiosi e anche di difendere le foreste da attacchi di insetti erbivori. Basti pensare alle coccinelle, consumatrici di afidi, alle formiche, ai coleotteri carnivori. Infine, gli insetti svolgono un compito fondamentale nei cicli biologici effettuando l’impollinazione di un gran numero di piante, anche di quelle alimentari. Nel complesso, quindi, questa classe è forse quella centrale in tutto il regno animale, nonché quella che contribuisce a mantenere gli attuali equilibri, più o meno metastabili, che oggi caratterizzano il nostro pianeta. 26

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23. Un’ape preleva il nettare da un fiore. Trasportando da una corolla all’altra il polline rimasto intrappolato nella peluria, questi insetti ricoprono un ruolo fondamentale nel ciclo riproduttivo di molte piante. 24. Un esemplare maschio di scarabeo rinoceronte (Oryctes nasicornis), dotato di un vistoso corno cefalico simile a quello del grande mammifero africano da cui prende il nome. Si noti tuttavia che il corno di questo insetto è collocato sulla testa e che quello che sembra il capo, in realtà, è il torace. 25. Bozzoli di baco da seta pronti per la lavorazione in un setificio a Dalat, in Vietnam. 26. Una coccinella divora i piccoli afidi arrampicati sopra uno stelo.

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Specie Genere Famiglia

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Antenato comune

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GLOSSARIO Agglutinina Anticorpo contenuto in particolari gruppi del sangue in grado di distruggere antigeni appartenenti a un gruppo diverso, tramite una reazione di aggregazione detta agglutinazione. Amminoacido Composto organico, costituente elementare delle proteine.

ferenza di valori che causa usso dalla concentrazione (o pressione) maggiore verso la minore.

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Appendice Parte accessoria, unita a una struttura principale. Artropode Animale appartenente al phylum Arthropoda, comprendente, oltre agli insetti, i millepiedi, le scolopendre, i ragni, gli scorpioni, gli acari, i granchi, i gamberi e vari altri gruppi minori. Cellula fagocitica Cellula in grado di effettuare un particolare processo di difesa dell’organismo dall’attacco di agenti esterni noto come fagocitosi. Nel corso del processo suddetto, la membrana cellulare cattura materiale esterno mantenendolo all’interno di un vacuolo, sorta di gocciolina separata dal resto del citoplasma, la sostanza viscosa contenuta all’interno delle cellula. Questo vacuolo subirĂ poi l’attacco da parte di enzimi digestivi contenuti in un’altra gocciolina detta lisosoma, con totale distruzione del materiale ivi intrappolato. Enzima Proteina avente capacitĂ di variare la velocitĂ di una determinata reazione chimica. Il funzionamento di qualsiasi organismo vivente è assicurato da migliaia di enzimi speciďŹ ci per particolari reazioni. Ghiandola Organo avente la funzione di eliminare sostanze di riďŹ uto (ghiandole esocrine, a secrezione esterna) oppure di produrre sostanze aventi funzioni speciďŹ che (ghiandole endocrine, a secrezione interna, che producono ormoni). Gradiente (di concentrazione oppure di pressione) Dif-

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Larva Stadio dello sviluppo di un insetto che segue la schiusa dell’uovo e precede la riorganizzazione generale che, attraverso lo stadio di crisalide o pupa, porterĂ allo stadio adulto. Le larve degli insetti olometaboli sono spesso totalmente diverse rispetto agli adulti, mentre quelle degli emimetaboli assomigliano ad essi in misura maggiore. Metastabile Si indica con questa parola una situazione termodinamica di instabilitĂ , mantenuta tuttavia in sostanziale equilibrio dalla bassissima velocitĂ delle reazioni che avvengono al suo interno. Nicchia ecologica Insieme delle caratteristiche che deďŹ niscono il ruolo di un determinato organismo all’interno della sua comunitĂ , comprendenti la sua posizione ecologica funzionale, le sue esigenze ďŹ sico-chimiche e spaziali, ecc.

3ULPDULD R 3DOHR]RLFD

Regolazione osmotica Processo per mezzo del quale un organismo mantiene il controllo sulla propria pressione osmotica interna (cioè la pressione derivante dalla concentrazione di sali) anche in un ambiente in cui la pressione osmotica sia diversa.

Trachea Negli insetti, minuti tubi che si aprono all’esterno della cuticola per mezzo di minuscoli fori detti spiracoli e si ramiďŹ cano ďŹ ttamente all’interno portando l’ossigeno in ogni parte dell’organismo.

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Pupa Stadio di riorganizzazione nella vita di un insetto, intermedio tra quello di larva e quello di adulto.

Spermatozoo Cellula riproduttiva maschile, generalmente agellata, e caratterizzata da un’elevata mobilità .

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Habitat Insieme dei parametri ďŹ sici che permettono la vita di un determinato organismo o comunitĂ , per esempio habitat forestale. Ione Atomo o gruppo funzionale dotato di carica elettrica.

Antigene Molecola, generalmente di tipo proteico, riconosciuta come estranea o pericolosa dal sistema immunitario, che la combatte attraverso la produzione di anticorpi come l’agglutinina.

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