Marius Marcinkevi/ius
Ilpesce d i Natale
Illustrazioni Lina Dudait ˙ e
Tuttavia si stufò alla svelta, perché in fondo era molto noioso pattinare da solo senza amici. Non c’era nessuno lì con cui chiacchierare e a cui far domande come:
WOW, DOVE HAI IMPARATO A pattinare COSÌ BENE?
Ecco perché decise di correre fino alla stalla dove durante l’inverno viveva la sua migliore amica, la mucca Adelaide.
– Ciao – disse Maialino
Il grande lago è gelato, tutti i campi intorno sono bianchi e…
è proprio ora di andare a pattinare!
I due amici osservarono il sole scendere dal cielo piano piano, come se avesse paura di colpire i bellissimi cappelli di neve che ornavano le cime degli alberi.
Mentre erano seduti a contemplare il panorama, improvvisamente Maialino sentì qualcosa che
Guardò la mucca, ma non disse nulla, perché era un maialino molto intelligente. Poi anche adelaide sentì un colpo e guardò a sua volta Maialino , ma essendo una mucca molto educata, rimase in silenzio. bussava.
TOC TOC
All’improvviso qualcosa li colpì dal basso, al punto che i due amici sobbalzarono e si guardarono i piedi. Due enormi occhi li fissavano dalle profondità del lago nero. Maialino andò a sinistra, anche quegli occhi enormi si spostarono a sinistra, Maialino andò a destra e anche gli occhi si spostarono a destra. Maialino girò in tondo, gli occhi fecero lo stesso. Poi Maialino si mise a testa in giù e a quel punto gli occhi non si mossero più, lo guardarono solo con rabbia.
– Cosa stai facendo? – chiese adelaide.
– Pensavo che quegli occhi volessero giocare – rispose Maialino
– Gli occhi non giocano mai da soli, perché sono di QUALCUNO.
Per giunta, quel QUALCUNO può essere un QUALCUNO molto pericoloso e ingoiare in un sol boccone non solo un maialino , ma anche una mucca con i pattini! – osservò Adelaide
– Devo scoprire chi si nasconde qui sotto, disse Maialino, e iniziò a gridare al ghiaccio: Ciao, CHI SEI TU?
Proprio sotto a Maialino, si spalancò una bocca spaventosa piena di denti affilati che iniziò ad agitarsi e che cercava di rispondere, ma non si riusciva a sentire nulla sopra lo spesso strato di ghiaccio. Maialino e Adelaide erano così perplessi che non capivano nemmeno come fossero finiti di nuovo sulla riva. Dopo un po’, si fecero coraggio e tornarono al centro del lago. Quegli occhi erano ancora lì ad aspettarli, ma adesso erano molto tristi e la bocca spaventosa era chiusa.
– Ho pensato, disse Maialino, se quel QUALCUNO non può sentirci, perché non proviamo a scrivergli una lettera?
– Maialino, non essere così ingenuo, obiettò Adelaide, non credo che il postino accetterà di andare sotto il ghiaccio.
Gli amici si sedettero sul ghiaccio e si misero a pensare per un po’, mentre
continuava a scrivere:
...aria aria aria
Piano piano quell’ stava diventando sempre più debole e silenzioso, fino a quando finalmente si fermò.
– Sta respirando, disse Maialino, e si sedette stanco.
– BASTA COSÌ? disegnò sul ghiaccio.
GRAZIE
app a r v e s c ritto
Gli occhi di PESCE iniziarono a scintillare. Una fontanella zampillò dal ghiaccio e in un getto d’acqua apparve un bellissimo anello d’oro!
– , lesse Maialino. È quasi come il nostro GRAZIE.
GRAZIE
– Già, è molto simile, concordò adelaide
– E PESCE ci ha anche regalato un anello d’oro! si rallegrò Maialino , e lo mise su una delle corna di adelaide . Ti sta molto bene.
GRAZIE
– , disse adelaide, e fece un inchino galante. Vuoi venire a bere un tè e a leccare i ghiaccioli insieme a me?
– rispose Maialino , andiamo…
E i due amici se ne tornarono a casa allegramente.