Il pirata dei colori - Jaca Book

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In mezzo all’oceano c’è una nave di terribili cattivi.

È la casa di Barbarossa, il pirata con l’orecchio mozzato.

Chi avrà il coraggio di affrontarlo?

È l’ora della siesta, i pirati si riposano. C’è chi russa e c’è chi rutta.

All’improvviso, una piovra gigante spunta dagli abissi.

Con quegli otto bicipiti che si ritrova, taglia la barca come se fosse burro.

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto pezzetti.

La battaglia non è finita.

Il pirata dei colori ridà vita alle sue due sedie e al letto.

Li dipinge di giallo pompelmo.

E i due cuscini?

Verde limone!

La coperta?

Rosso fragola!

Il tavolo?

Arancio!

Catino e brocca per lavarsi?

Blu mirtillo!

«Forza, capitano Barbarossa, dipingi, dipingi!»

«Adesso non ridi più, Ridolino?

Guarda qui…»

«Capitano, capitano!»

«Cosa c’è ancora, Ridolino?»

«E io? Ti sei scordato di me?»

Il pirata dipinge le piume nere del pappagallo con colori vivaci.

«Così stai decisamente meglio!»

Barbarossa si siede al tavolo.

Scrive una lettera e la imbusta.

«Ridolino?»

«Sì, capitano!»

«Porta questa lettera a mio fratello.

Digli che ho sconfitto il mostro dei mari…»

«Agli ordini capitano, addio capitano!»

E l’uccello variopinto vola via nella luce, attraverso la finestra semiaperta.

Tutto è tranquillo nella stanza.

Barbarossa si toglie la sua giacca da cattivo.

È così nera… la dipinge di blu.

Il pirata dei colori, ora può dormire tranquillo.

È cullato dalle onde dell’oceano, come un bimbo.

La camera di Van Gogh ad Arles

1889
olio su tela
57,5 x 74 cm
Museo d’Orsay, Parigi (Francia)
Vincent Van Gogh

Chi è Vincent Van Gogh?

Van Gogh è nato nei Paesi Bassi il 30 marzo 1853. Arriva a Parigi nel febbraio del 1886 dove scopre con gioia la pittura degli Impressionisti. Nel febbraio del 1888, lascia Parigi per Arles dove ricerca il colore e la luce del Sud.

Lì invita alcuni amici pittori, in particolare Paul Gauguin, e prepara il loro arrivo decorando la «casa gialla » in cui abita. È allora che realizza i ritratti, i paesaggi e i suoi famosi Girasoli. Ma Gauguin non va d’accordo con Van Gogh, ormai caduto in una profonda depressione.

Ricoverato dal maggio 1889 al maggio 1890 nel manicomio di Saint-Rémy-de-Provence, dipinge La camera ad Arles. Viene poi curato ad Auvers-surOise dal dottor Gachet. Malgrado la depressione, non smette di dipingere fino alla sua morte nel luglio 1890.

In cosa è un artista «unico»?

Quando nel 1886 si stabilisce a Parigi e scopre i pittori impressionisti, colpito dalla luce e dai colori dei loro quadri, Van Gogh inizia a utilizzare toni più chiari.

La scoperta delle stampe giapponesi gli trasmette anche il gusto per i colori vivaci e i contorni marcati. Ma si distingue dagli altri pittori per il modo in cui lavora la materia. Sulle sue tele accentua i rilievi con lo spessore, lascia che si vedano le pennellate energiche, talvolta violente, e i segni della spatola che utilizza per applicare i colori in strati spessi. Questo modo di dipingere traduce il vortice delle sue emozioni e dei sentimenti.

Dove si possono vedere le opere di Van Gogh?

In tutto il mondo: New York, Tokyo, Amsterdam, Parigi… Van Gogh è uno dei pittori più conosciuti al mondo. Incarna l’artista incompreso – non ha venduto nemmeno un dipinto mentre era in vita –, oggi è ammirato ed esposto ovunque. È possibile anche visitare i luoghi che ricostruiscono la sua vita ad Arles e ad Auvers-sur-Oise.

Storie per entrare nell’arte!

Nell’atelier delle autrici

Un pirata che si batte con i pennelli, non è un po’ pazzo?

Vincent Van Gogh era molto tormentato. Nella sua mente, era come se infuriasse una tempesta. Quando dipingeva, lo faceva con gesti vigorosi. Le sue pennellate assomigliano a colpi di spada o di sciabola, non è vero?

Ma contro chi combatteva? Contro i suoi stessi demoni, che allontanava con i colori vivaci e intensi.

La sua pittura sprigiona molta forza e rabbia, ma anche tranquillità. Vincent si era trasferito ad Arles, nella «casa gialla», proprio per riposarsi.

Perché la camera è su una nave e Van Gogh veste i panni di un pirata?

Guardate la camera del quadro di Van Gogh. È semplice, ma decisamente distante dalla realtà. Sembra che il letto scivoli sul pavimento di legno e che le sedie non stiano davvero in piedi.

È un po’ come se la stanza fosse su una nave e tutto, all’interno, ondeggiasse.

E perché proprio una nave di pirati?

Perché Van Gogh assomigliava a un pirata, con la sua barba rossa e il carattere forte.

Nel 1888 Van Gogh si taglia un lembo dell’orecchio! In seguito, dipinge il famoso Autoritratto con l’orecchio bendato. Orecchio bendato, benda da pirata, barba rossa… ecco da dove è nato Van Gogh pirata Barbarossa.

Perché il pirata dorme alla fine della storia?

Vincent era molto legato a suo fratello Théo a cui scriveva spesso. In una lettera, gli annuncia che ha finalmente trovato la pace, «il riposo assoluto» nella sua camera. Ne descrive i colori, che Barbarossa ridipinge in quest’ordine: «i muri blu, il pavimento di un rosso sbiadito, le sedie e il letto gialli, i cuscini e le lenzuola verde limone molto chiaro, la coperta rosso sangue, il tavolo arancio, il catino e la brocca blu, la finestra verde».

Ecco perché, alla fine della storia, il pirata Van Gogh può finalmente dormire. Ha sconfitto il mostro, quella piovra che l’ha gettato nell’oscurità.

Non avrà più incubi nella sua camera colorata e luminosa.

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