Gesu.indd 2-3
13-12-2011 15:14:34
International Copyright © 2012 Editoriale Jaca Book SpA, Milano Tutti i diritti riservati Titolo originale dell’opera Sie nannten ihn Jesus Curatore generale di collana Paula Peretti, Köln Progetto e illustrazioni Lukas Ruegenberg Testi di Georg Wieghaus Traduzione dal tedesco Clara Brioschi Grafica e selezione delle immagini Pixel studio srl, Milano Stampa e confezione
Illustrato da Lukas Ruegenberg
ISBN 978-88-16-57366-6 Finito di stampare nel mese di gennaio 2012
Raccontato da Georg Wieghaus a partire dal Vangelo di Luca
Per informazioni sulle opere pubblicate e in programma ci si può rivolgere a Editoriale Jaca Book SpA, Servizio Lettori Via Frua 11, 20146 Milano Tel. 02/48561520/29, fax 02/48193361 e-mail: serviziolettori@jacabook.it www.jacabook.it
Gesu.indd 4-5
13-12-2011 15:14:36
Molte persone si sono riunite su un grande prato verde. Tutti aspettano. «Sono sicuramente più di cento», dice Giona. Il suo amico Davide, sdraiato a pancia in giù, osserva l’uomo vestito di bianco. «Che succede adesso?», chiede Giona. «Sssht!», Davide si porta l’indice alla bocca. L’uomo vestito di bianco ha alzato le mani verso il cielo. Sul prato è calato il silenzio.
Gesu.indd 6-7
«Siate felici!», esclama l’uomo. «Siate felici voi, poveri! Voi abiterete con Dio nel suo nuovo Regno». «Non capisco», dice Giona. «Devi essere felice», bisbiglia Davide. «Siate felici!», esclama di nuovo l’uomo. «Voi che adesso piangete, siate felici! Presto infatti riderete. Siate felici voi, che adesso avete fame. Dio presto vi sfamerà». Giona guarda il suo amico: «E come fa a sapere che Dio mi sfamerà?». «Forse gliel’ha detto Dio», risponde Davide, «e adesso lui lo dice a noi». «Intendi che quello là quindi è una specie di…», Giona si ferma a pensare: «di profeta?». Davide annuisce. «Si chiama Gesù, Gesù di Nazareth».
13-12-2011 15:14:46
Fuori, ai margini della città, c’è la dogana. Chi vuole entrare nella città deve pagare. Gli esattori non lasciano passare nessuno che non paghi. Uno di questi esattori si chiama Levi. Quando Gesù lo vede lì seduto, gli dice: «Vieni, seguimi!». «Stai parlando con me?», chiede Levi. «Sì, vieni!». «Ma io sono un esattore», dice Levi. «Io prendo i soldi alla gente, anche a quelli che non hanno quasi niente». Gesù apre le braccia verso di lui e lo guarda sorridendo. Così Levi si alza e lo segue. Più tardi Levi organizza una festa: ha invitato i suoi amici e anche i suoi colleghi. E Gesù. Gesù è l’ospite d’onore. Giona si meraviglia: «Perché mai festeggia con gli esattori?».
Gesu.indd 8-9
«Levi lo ha invitato», è la risposta di Davide. «Ma quelli rubano i soldi della gente: c’è qualcosa che non va». «Questo è quello che dicono anche i sacerdoti e gli anziani. Dicono che gli esattori delle tasse sono dei peccatori». «Sì, esatto. Quindi che cosa ci fa Gesù tra quella gente?», chiede Giona. «Forse anche loro hanno bisogno di un profeta», gli risponde Davide.
13-12-2011 15:14:55
Gli anziani e i sacerdoti vogliono conoscere Gesù. Si incontrano con lui in una casa, che presto si riempie di gente visto che arrivano sempre più persone. Due uomini trascinano a fatica una barella con sopra un uomo paralizzato. A causa della gran folla decidono di arrampicarsi sul tetto. Attraverso un’apertura calano la barella con delle funi, fino a che non arriva direttamente davanti a Gesù. «Che fatica!», osserva Giona. «Il paralitico vorrà certamente arrivare fino a Gesù», afferma Davide. Gesù mette la mano sulla testa del paralitico: «Tu ti fidi di me», gli dice, «ti perdono le tue colpe». Gli anziani iniziano a bisbigliare e mormorare: «Chi si crede di essere? Solo Dio può perdonare i peccati, non quest’uomo!». Udendo quello che stanno dicendo, Gesù esclama: «Vi farò vedere quello che posso fare», e così dicendo ordina al paralitico: «Alzati, prendi la tua barella e vai a casa». Subito il paralitico si alza, prende la barella sulla quale giaceva e se ne va a casa. «È incredibile, è un miracolo!», esclama la gente. Tutti si rallegrano. Alcuni però sono spaventati: «Che uomo è mai costui?», si chiedono.
Gesu.indd 10-11
13-12-2011 15:15:00
«Sciò! Sciò! Sparite!», gridano gli uomini. «Il Signore non deve essere disturbato». Alcuni bambini si sono avvicinati e vogliono andare da Gesù. «Chi sono quegli uomini?», chiede Giona. «Dicono di essere i suoi discepoli», spiega Davide. «Stanno sempre con lui». «Io però non mi faccio mandare via da quelli lì!», risponde Giona. Gesù si accorge subito di loro e chiede ai suoi discepoli: «Che cosa significa tutto questo? Lasciate che i bambini vengano qui». «Via libera! Andiamo!», spinge Giona. I due amici gli corrono incontro. Gesù li benedice e li prende in braccio: «Benvenuti nel nuovo Regno di Dio».
Gesu.indd 12-13
Ormai è giunta la sera. Gli apostoli sono stanchi, Gesù è stanco e lo sono anche le persone che lo hanno ascoltato per ore. «Mandali via», suggeriscono gli apostoli, «devono trovare un posto dove dormire per la notte e qualcosa da mangiare». «Perché non date voi stessi loro da mangiare?», chiede Gesù. Giona si mette a ridere: «Come potrebbero? Non hanno praticamente niente!». «Sì invece, hanno un paio di pesci e un po’ di pane», risponde Davide. Giona scuote il capo. «Ma non basteranno mai e poi mai!». «Sshht!», fa Davide. Entrambi stanno a sentire quello che Gesù sta dicendo: «Sedetevi tutti».
13-12-2011 15:15:05
Gesù prende il pane e i pesci, guarda in alto verso il cielo e dice qualche parola. Poi spezza i pani e suddivide i pesci.
Gesu.indd 14-15
«Ora iniziate a distribuire!», dice Gesù. La gente inizia a mangiare e tutti sono saziati, anche Giona e Davide. Avanza persino del cibo. «Adesso so che cos’è il nuovo Regno di Dio» esclama Giona. «E cioè?», gli chiede Davide. «Quando tutti saranno saziati» risponde Giona, mentre si sdraia a pancia in giù.
13-12-2011 15:15:21
Un terzo discepolo aggiunge: «Ce ne sono anche alcuni che credono che tu sia Elia». «Chi è Elia?», chiede Giona. «È un famoso profeta», spiega Davide «ma è morto, tanto tempo fa». «Io non ho mai visto un profeta morto tornare in vita», dice Giona. «Nemmeno io. Gesù però è…», Davide si gratta la testa: «Lui è di certo un uomo tutto speciale». «Hai ragione», dice Giona, «lui è proprio tutt’altra cosa». «E per voi?», domanda adesso Gesù agli apostoli. «Secondo voi io chi sono?». Gli apostoli ci pensano su un po’. Poi, uno di loro di nome Pietro esclama: «Tu sei il nostro Salvatore. Dio da molto tempo ci aveva promesso un salvatore e tu lo sei». Gesù annuisce. «Sì, sono io, ma non ditelo a nessuno: ci sono persone che vogliono farmi prigioniero e uccidermi». «Chi vuole ucciderti?», chiede Pietro. «Gli anziani e i sacerdoti».
Un giorno Gesù chiede ai suoi discepoli: «La gente chi crede che io sia?». «Per alcuni sei un bravo maestro», dice uno, «perché ti ascoltano volentieri». Un altro risponde: «Ti considerano un guaritore miracoloso, perché curi gli ammalati».
Gesu.indd 16-17
14-12-2011 9:21:56
Gesù è arrabbiato. «Che cosa è successo?», grida. «Di che cosa mi accusate?». Uno degli anziani lo ha invitato a cena e alcuni degli altri commensali hanno detto: «Non va per niente bene così!». «Cosa dunque non andrebbe bene?», Gesù vuole sapere. «Abbiamo visto che ti sei seduto al tavolo e hai iniziato subito a mangiare». «Certo! E quindi?», chiede Gesù. «Non ti sei lavato le mani prima», risponde uno di loro. «Con questo sei andato contro la legge», dice un altro. «Contro la legge della purezza», specifica un terzo. Giona e Davide osservano la discussione. «Tu ti lavi sempre le mani, prima di mangiare?», chiede Giona a bassa voce. «Certo, sempre. Perché? Tu no?», bisbiglia Davide. «Me ne dimentico a volte», ammette Giona. Gesù scuote il capo: «Gli anziani e i sacerdoti non hanno capito niente. Non è importante che l’uomo sia pulito di fuori. Ciò che conta è che sia pulito dentro, nel suo cuore». «Ma noi abbiamo una legge!», grida uno degli anziani. «E con questo?», chiede Gesù. «Io vi do una nuova legge». Adesso sono gli anziani ad essere arrabbiati. «Crede di essere chissà chi!», dice uno. «Insulta la nostra legge!», afferma un altro. «Guai a lui se lo dice un’altra volta!», esclama un terzo. Così prendono una decisione: da quel momento in avanti avrebbero tenuto Gesù sotto controllo.
Gesu.indd 18-19
13-12-2011 15:15:42
Nel settimo giorno della settimana nessuno può lavorare. È scritto nella legge. In questo giorno le persone si incontrano nella sinagoga, dove si prega e si parla con gli altri. Anche Gesù è andato alla sinagoga e qui incontra una donna anziana. La donna è curva, ha la schiena piegata e ha forti dolori. «Signore, tu puoi guarirmi?», chiede. Gesù la vede e dice: «Donna, la tua malattia scomparirà». «Guardala! Si sta tirando su!», esclama Davide. «Ma gli anziani e i sacerdoti hanno qualcosa in contrario», fa notare Giona. Qualcuno infatti sta gridando: «Questo non è permesso!». È il capo della sinagoga. «Nel settimo giorno della settimana non si può curare!», esclama. «Si deve pregare! Questo è scritto nella legge!». «Che importa la legge, se qualcuno ha bisogno?», controbatte Gesù. «Se nel settimo giorno una delle vostre pecore cade in un pozzo, non andate forse a tirarla fuori?». Alcuni annuiscono. Gesù continua: «Tuttavia gli anziani e i sacerdoti vogliono proibirmi di aiutare una donna malata». Il capo della sinagoga si zittisce. «Ben gli sta!», bisbiglia Giona.
Gesu.indd 20-21
14-12-2011 9:23:22
«Perché piange?», Giona vuole sapere. «Piange su Gerusalemme», spiega Davide. «Ma perché?». «Dobbiamo ascoltare quello che dice», afferma Davide. Gesù si asciuga le lacrime e guarda la distesa di case e di torri davanti a sé. «Gerusalemme, Gerusalemme! Tu uccidi i profeti che Dio ti invia. Perché non ascolti ciò che il tuo Padre in cielo vuole dirti?». «Andrà in città domani mattina con i suoi discepoli», sussurra Davide. «Ma non è pericoloso?», fa notare Giona. Davide annuisce: «Lo è, ma ci va lo stesso».
Gesu.indd 22-23
13-12-2011 15:16:02
«Andiamo anche noi!», esclama Davide. «Certo che sì!», conferma Giona. Tutti e due si tolgono la camicia e la stendono per terra. Una folla di gente si è radunata alla porta della città. La gente agita dei rami di palma e grida: «Evviva! Arriva il Salvatore!» e «Il re! Lui è il nostro re!». Gesù passa sopra ai vestiti come sopra a un tappeto colorato. Si rallegra dell’accoglienza di Gerusalemme. «Dove ha preso l’asino?», chiede Giona. «L’hanno preso questa mattina gli apostoli», racconta Davide, «in un piccolo villaggio. Era là in giro e l’hanno preso». «Così semplicemente?», chiede Giona incuriosito. «Senza pagare?». «Sì», spiega Davide. «Quando uno se n’è accorto, hanno detto: ‘Il Signore ne ha bisogno’». Giona annuisce: «Sembra proprio un re». Entrambi gridano: «Evviva Gesù!». Ci sono però anche persone che si arrabbiano: «Che cosa sono tutte queste grida? Riportate questa gente alla ragione!». «Sono i sacerdoti del tempio», spiega Davide. «Sono solo invidiosi», afferma Giona. Poi entrambi stanno in silenzio per ascoltare la risposta di Gesù: «Io vi dico, se anche la gente smettesse di gridare, le pietre inizierebbero a fare festa».
Gesu.indd 24-25
13-12-2011 15:16:10
«Fuori di qui!». Ci sono confusione e discussioni nel tempio. Gesù è sbucato all’improvviso e ha iniziato a rovesciare tavoli e sedie. Le monete cadono per terra e le colombe svolazzano qua e là. «Fuori!», sbraita Gesù. I commercianti, rannicchiati sotto i tavoli, lo guardano spaventati. «Questo non è un mercato!», urla Gesù. «Ma voi qui fate i vostri commerci. Sparite voi, i vostri animali e i vostri soldi!». Alcuni sacerdoti e anziani hanno sentito il frastuono. «Che ti salta in testa?», chiedono. «Chi ti dà il permesso di urlare così?». Gesù dice loro: «Voi non sapete quel che dicono le Sacre Scritture». «Certo che lo sappiamo!», rispondono gli anziani e i sacerdoti. «Sono anni che studiamo le Scritture». «Certo, ma non avete mai capito», dice Gesù. «Infatti sta scritto: ‘Il tempio sarà un luogo dove gli uomini pregano Dio’. Voi invece avete trasformato il tempio in un mercato!». «Ne abbiamo abbastanza!», gridano gli anziani e i sacerdoti. «Non permetteremo che tu ci dica questo!», e si mettono a confabulare a bassa voce tra di loro. «Dobbiamo ucciderlo!», dice uno. «Sì», concorda un altro, «ma dobbiamo farlo in segreto». «Esatto», precisa un terzo, «in troppi lo difendono». «Che bisbigliano quelli là?», chiede Giona. Lui e Davide hanno visto la scena da lontano. Davide scuote il capo. «Non lo so, non ci ho capito niente, ma ho un brutto presentimento…».
Gesu.indd 26-27
13-12-2011 15:16:17
«Dove volete andare?». Giona e Davide hanno fretta. «Vogliamo raggiungere gli altri», esclama Davide. Giona chiede: «Stanno già mangiando?». «Perché mai volete saperlo?». La donna che sta cercando di fermarli è diffidente: «Voi non fate parte del gruppo». «Certo che sì!», risponde Davide. «Noi conosciamo Gesù da tanto». «E abbiamo una gran fame», aggiunge Giona. «Stiamo ancora preparando», spiega la donna, «tornate più tardi». Giona e Davide tornano alla sera, salgono di soppiatto le scale ed entrano nella stanza. Gesù e i discepoli sono seduti a un lungo tavolo. «Mi sa che la cena è già servita», sussurra Giona. «Ma è successo qualcosa di importante», osserva Davide e chiede ad una donna, che sta presso la porta. «Adesso non è il momento, tornate un’altra volta», risponde la donna. Tuttavia i due amici non hanno alcuna intenzione di tenersi alla larga, così alla fine la donna dice loro quel che è successo. «Siamo tutti confusi», racconta. «Il Signore ha detto che questa è la cena d’addio. Ha diviso il pane e il vino e ha pregato. Dice che dovremo fare anche noi così in futuro. Ha anche detto che presto morirà e che c’è un traditore». «Chi è il traditore?», chiede Giona. La donna scuote il capo. «Gesù non ha detto chi è, anche se tutti gliel’hanno chiesto. Pietro si è agitato e ha esclamato: ‘Io non ti tradirò mai! Piuttosto muoio anch’io!’. A quel punto però Gesù gli ha detto: ‘Pietro, prima che il gallo canti tre volte, mi avrai rinnegato tre volte’». «Santo cielo!», mormora Giona. «Ora capisco perché siete sconvolti», dice Davide alla donna.
Gesu.indd 28-29
13-12-2011 15:16:27
Gesu.indd 30-31
13-12-2011 15:16:36
Gli apostoli dormono. Anche Giona e Davide sono stanchi. Così stanchi che non riescono a tenere gli occhi aperti. «Dobbiamo rimanere svegli», bisbiglia Davide. «Lui ha detto che dobbiamo pregare». «Io però non ce la faccio», sospira Giona. Gesù è andato sul Monte degli Ulivi. Parla con il Padre nei cieli, ha molta paura. Il suo sudore gocciola giù fino a terra. «Padre, per favore, fa’ che non succeda!», prega Gesù. «Però non sono io che decido, sei tu». Dio gli manda un angelo. L’angelo dà a Gesù la forza per sopportare quello che sta per accadere. «Che cosa è successo?», chiede Davide. All’improvviso entrambi sono completamente svegli. «Sta arrivando qualcuno», osserva Giona.
Gesu.indd 32-33
Degli uomini armati si avvicinano. Tra di loro c’è uno degli apostoli. Si chiama Giuda. Gli anziani e i sacerdoti gli hanno dato dei soldi perché indichi loro qual è Gesù, visto che è buio. Gesù esclama: «Perché vi avvicinate con spade e bastoni? Sono forse un delinquente?». Giuda va verso Gesù per dargli un bacio. Gesù gli dice: «Giuda, vuoi tradirmi con un bacio?». Gesù viene legato e portato via. Lo conducono nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo segue. Davanti alla casa del sommo sacerdote c’è un fuoco acceso e lì alcune persone si sono radunate per riscaldarsi. Anche Pietro si siede tra loro. Dopo un po’ una donna gli dice: «Anche tu eri con Gesù!». Pietro scuote il capo: «No, non lo conosco nemmeno». Dopo è la volta di un uomo: «Altroché, tu sei uno dei suoi discepoli». Pietro ripete: «Io non ho nulla a che fare con loro». «Non è vero!», dice un altro. «Sono sicuro, tu sei uno di loro. Tu sei di quelli che seguivano Gesù!». «Io non so di che parli», urla Pietro.
13-12-2011 15:16:44
In quel preciso istante un gallo si mette a cantare. Giona e Davide lo sentono distintamente. E Pietro si ricorda di quanto aveva detto Gesù: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte dicendo che non mi conosci». Pietro se ne va e inizia a piangere amaramente. Appena si fa giorno, gli anziani e i sacerdoti si riuniscono: vogliono interrogare Gesù. Il sommo sacerdote gli domanda: «Sei tu il salvatore che Dio ci ha promesso?». Gesù risponde: «Non fa differenza come risponderò a questa domanda, in ogni caso voi non mi crederete». «Noi vogliamo solo sapere chi sei», insiste il sommo sacerdote. «Io sono Gesù», risponde Gesù, «e presto siederò alla destra di Dio onnipotente». A questo punto una grande confusione si crea tra gli anziani e i sacerdoti: «L’avete sentito?», urlano. «Sostiene di essere il figlio di Dio». «Lo sei?», gli chiedono. «Sei il figlio di Dio?». «Siete voi a dirlo. Io lo sono», risponde Gesù. «Questo ci basta», dichiara il sommo sacerdote, «non abbiamo più bisogno di altre prove! L’ha detto lui stesso! Questo è un peccato orribile, è una bestemmia contro Dio».
Gesu.indd 34-35
13-12-2011 15:16:49
«Ecco a voi un criminale!», esclamano gli anziani e i sacerdoti. Gesù è stato condotto alla casa di Pilato. Pilato è il più importante governatore e il più alto ufficiale del regno. Sopra di lui c’è solo l’imperatore. «Come l’avete ridotto?», chiede Pilato. Gli anziani e i sacerdoti ridono: «Gli abbiamo messo il mantello rosso, perché sostiene di essere un re». Gesù ha un aspetto pietoso. «Tu sei il loro re?», gli chiede Pilato. «Tu lo dici», è la risposta di Gesù. Tuttavia Pilato non gli crede: «Non esiste alcuna base sulla quale possiamo giudicare quest’uomo», afferma. «Tu devi farlo», gridano gli anziani e i sacerdoti. «È un sobillatore, aizza il popolo. Ha iniziato nei dintorni di Nazareth e ora è passato a Gerusalemme». «A me sembra che abbia un aspetto amichevole, invece», afferma Pilato, «non come Barabba, che è un criminale». Un paio di giorni prima Pilato aveva condannato un uomo di nome Barabba. Adesso gli anziani e i sacerdoti gridano: «Gesù è molto peggio di Barabba! È un ribelle e un agitatore. Sostiene che non dobbiamo più pagare le tasse all’imperatore». Giona si stupisce al sentire queste parole. Davide scuote la testa: «Questo Gesù non lo ha mai detto». Pilato riflette: lui è un funzionario dell’imperatore e deve assicurarsi che le tasse vengano pagate. «Che cosa devo fare adesso?», si chiede. Gli anziani e i sacerdoti hanno iniziato ad urlare: «Sbarazzati di Gesù! Vogliamo Barabba libero!». Pilato cerca di calmarli: «Va bene, va bene. Dunque lo farò frustare». Allora gli anziani e i sacerdoti urlano ancora più forte: «Non è abbastanza! Crocifiggilo! Crocifiggilo!». «Come volete», conclude Pilato alla fine e condanna Gesù a morte, mentre lascia libero Barabba. «Non credi sia meglio se ce ne andiamo?», chiede Davide. «No!», risponde Giona. «Devo vedere che cosa succede, magari ci sarà un altro miracolo».
Gesu.indd 36-37
13-12-2011 15:16:55
Gesù prende la croce pesante sulle spalle. I soldati di Pilato lo seguono. Ci sono anche due criminali che verranno giustiziati insieme a lui. Lungo la strada alcune donne piangono; Gesù si rivolge a loro dicendo: «Voi, donne di Gerusalemme, non piangete su di me! Piangete piuttosto su voi stesse!». «Perché dice così?», domanda Giona. «Non lo so», risponde Davide. «Magari Gesù non morirà», riflette Giona. «È pur sempre il Salvatore, deve occuparsi del nuovo Regno, no?». Davide si stringe nelle spalle e singhiozza in silenzio. «Davide!», Giona cerca di fare coraggio all’amico. «Andrà sicuramente tutto bene». Davide scuote il capo. «Ci siamo ormai», dice, «quello è già il monte Calvario».
Gesu.indd 38-39
14-12-2011 9:24:52
Il Calvario è fuori dalla città. Appena arrivati, i soldati inchiodano Gesù alla croce. Alcuni degli anziani e dei sacerdoti che stanno a guardare scherniscono Gesù: «Ha aiutato gli altri, ora dovrebbe aiutare se stesso». Anche i soldati si prendono gioco di lui: «Sàlvati, se sei il re dei Giudei!». Uno dei due malfattori che sono crocifissi con lui lo insulta: «Tutti dicono che sei il salvatore che Dio ci ha promesso. Salvaci allora!». Ma l’altro risponde: «Smettila di insultarlo! Lui non è come noi, non ha fatto niente di male». E rivolgendosi a Gesù dice: «Ricordati di me quando sarai nel tuo Regno». Gesù gli risponde: «Io ti assicuro che oggi sarai con me in Paradiso». All’improvviso il sole scompare e si fa buio su tutta la terra. La terra trema. Nel tempio il velo che copre il Santo dei Santi si squarcia. Gesù grida forte: «Padre, consegno la mia vita nelle tue mani!». E muore. Giona e Davide si spaventano profondamente. «È morto?», chiede Giona. «Sì, è morto», dice Davide. Nello stesso momento i due ragazzi sentono il capo dei soldati esclamare: «È vero! Quest’uomo era innocente! Era un uomo giusto!». Gli anziani, i sacerdoti e tutti quelli che sono accorsi per vedere Gesù morire si battono il petto. Più tardi tutti ritornano in città. Solo gli amici di Gesù restano lì con lui.
Gesu.indd 40-41
13-12-2011 15:17:13
La tomba è vuota. Pietro fa fatica a crederlo: ci sono solo dei panni di lino, ma il corpo di Gesù non c’è più. Le donne avevano dunque ragione: erano andate al sepolcro di mattina, tornando quasi subito indietro, spaventate e disorientate.
«È sparito!», avevano esclamato rivolte ai discepoli. «Quando siamo arrivate al sepolcro, l’ingresso era aperto», avevano raccontato le donne. «Siamo entrate e all’interno c’erano due uomini con delle vesti bianche lucenti che ci hanno detto: ‘Gesù non è qui, Dio l’ha risvegliato dai morti’». Gli altri discepoli avevano scosso il capo: «Questa è solo una diceria, non può essere». Solo Pietro si era alzato dirigendosi di corsa al sepolcro. Sì, le donne avevano ragione. «Adesso dov’è Gesù?», chiede Davide. «Non ne ho idea», risponde Giona. «Tu ci credi che lui è vivo?». Giona annuisce: «Sì, ha ancora troppe cose da fare».
Gesu.indd 42-43
13-12-2011 15:17:26
Alla sera dello stesso giorno, due discepoli camminano da Gerusalemme diretti verso Emmaus, un piccolo villaggio. I due parlano di ciò che è successo. All’improvviso un uomo si avvicina, ma essi non lo riconoscono. L’uomo chiede: «Di che cosa parlate?». I due si fermano e lo guardano con il volto triste. «Tu sei il solo che non sa quel che è successo a Gerusalemme», dice uno dei due. «Che cosa è successo?», domanda l’uomo. «Ciò che riguarda Gesù di Nazareth», risponde l’altro. «I sacerdoti e gli anziani hanno lasciato che lo inchiodassero alla croce. È morto e noi invece speravamo che fosse il Salvatore che Dio aveva promesso».
Una volta arrivati a Emmaus, l’uomo sembra voler proseguire oltre. Ma entrambi i discepoli lo invitano: «Rimani con noi, è sera e si sta facendo buio». L’uomo accetta l’invito e rimane con loro. Mentre mangiano insieme, l’uomo prende il pane, recita una preghiera, lo spezza e lo dà ai discepoli. Soltanto in questo momento lo riconoscono. Ma nello stesso istante l’uomo scompare. «Era il Signore!», si dicono l’un l’altro. Si alzano e corrono fuori, verso Gerusalemme, per raccontarlo a tutti i loro amici. Giona e Davide, che da lontano avevano seguito i due discepoli, quando li vedono uscire di corsa capiscono tutto. Giona esclama: «Quell’uomo era Gesù! Te l’avevo detto!». «Hai ragione», risponde Davide, «è tornato: ha ancora troppe cose da fare».
Gesu.indd 44-45
13-12-2011 15:17:37
Gesu.indd 46-47
13-12-2011 15:17:44