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Giancarlo Zappoli Il primo Natale

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Odio l’estate

Odio l’estate

di Salvo Ficarra, Valentino Picone

IL PRIMO NATALE

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Origine: Italia, 2019 Produzione: Tramp Limited Regia: Salvo Ficarra, Valentino Picone Soggetto e Sceneggiatura: Salvo Ficarra, Valentino Picone, Nicola Guaglianone, Fabrizio Testini Interpreti: Salvo Ficarra (Salvo), Valentino Picone (Valentino), Roberta Mattei (Rebecca), Massimo Popolizio (Erode), Giovanni Calcagno (Capo dei rivoltosi), Giacomo Mattia (Isacco), Gianni Federico (Giuseppe) Durata: 99’ Distribuzione: Medusa Uscita: 12 dicembre 2019

AA Palermo vive Salvo, un ladro di arte sacra, che non è affatto credente e vede nei suoi santi furti solo un’occasione di arricchimento. A Roccadimezzo Sicula, invece, vive padre Valentino, un prete affascinato dalla potenza iconica del presepe e dall’incanto che la sacra composizione suscita nei fedeli, tanto da realizzarne uno vivente nella sua parrocchia. Il posto del Gesù bambino sarà occupato da una preziosissima statua. Alla vigilia delle festività natalizie, Salvo mosso dal clamore suscitato dall’iniziativa di don Valentino non resiste alla tentazione di appropriarsi della preziosa statuetta che si trova proprio nella chiesa del piccolo paesino. Così si candida nella parte di Giuseppe per il presepe vivente. Una volta riuscito ad impadronirsi della statuetta, viene sorpreso da padre Valentino, che non ha altra scelta se non quella di gettarsi alla rincorsa del ladro per tutto il paese. All’improvviso, per magia, i due attraversano un canneto e si ritrovano catapultati nella Palestina dell’anno zero, a pochi giorni prima della nascita di Gesù. Sono nel bel mezzo di un deserto, dove vengono catturati da alcuni individui vestiti come antichi romani che, però, non sembrano essere figuranti del presepe. I due riescono a fuggire ed iniziano a vagare nel deserto in cerca di una qualche città, e gli viene indicata la vicina Betlemme. La loro presenza non passa inosservata agli occhi dei cittadini; in particolare di un gruppo di Zeloti che vogliono ribellarsi ai romani. I due viaggiatori decidono di presentarsi come rivoluzionari molto esperti, che hanno combattuto in tutto il mondo, con Garibaldi e Che Guevara. Anche Erode, re della Palestina, intimorito dalla prossima nascita di quello che è stato definito il Re dei Re, è venuto a conoscenza del loro arrivo. Mentre i due si mettono alla ricerca di Giuseppe e Maria, per fare in modo che Maria potesse compiere il miracolo e rimandarli nel presente, Erode è già sulle loro tracce. Salvo rimane affascinato da una donna zelota e da sua figlia, mentre Valentino è preso di mira dalle avances di una guerriera. Dopo aver scambiato Giuseppe e Maria con un’altra coppia in attesa di un bambino, i due vengono catturati dai soldati di Erode. Valentino, torturato insieme al compagno di viaggio, è costretto a confessare che per trovare il bambino destinato a diventare Re dei Giudei è necessario seguire la stella cometa. Erode si mette in cammino verso la città mentre gli zeloti si sentono traditi. Valentino e Salvo riescono però a trovare Giuseppe e Maria e dopo aver fatto partorire Maria, fanno partire tutte le famiglie con i neonati di Betlemme e si mettono in salvo su una barca. La barca poi viene catapultata nel presente e fermata da una motovedetta della guardia costiera. La polizia avvisa che non ci sono posti dove mettere i nuovi arrivati, ma Valentino e Salvo garantiscono di provvedere loro. Tutti infatti prenderanno parte ed avranno un posto nel bellissimo presepe di Valentino.

IIl Primo Natale di Ficarra e Picone si è classificato come primo film italiano del 2019 per incasso e numero di spettatori, che sono oltre un milione. Un vero e proprio boom per il duo comico siciliano, che conferma in questo modo anche il proprio successo personale. Alla settima pellicola i due attori e registi palermitani disinnescano la critica dissacrante dei film precedenti e tornano a scrivere una commedia più leggera, volta a conquistare un pubblico maggiore. Alle prese con la loro prima pellicola di Natale vera e propria, Ficarra e Picone abbracciano senza remore la natura popolare e inoffensiva del loro cinema e della loro comicità, smorzando quasi del tutto la vena satirica più pungente del precedente successo L’ora legale. Il loro è un film rassicurante e onesto, nei modi come nelle intenzioni. Rimane immutata invece la consueta formula che vuole Salvo Ficarra furbo, tendenzialmente disonesto e truffaldino ai danni di un Valentino Picone troppo buono per non farsi fregare, educato e un po’ tonto, che qui sembra suggellare la presenza del personaggio del prete, costante in quasi tutta la loro filmografia. Siamo lontani per fortuna dai cinepanettoni che negli anni passati uscivano in questo periodo.

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