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Illusioni perdute

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Temple

Temple

di Xavier Giannoli

SSiamo ad Angouléme, provincia del centro sud della Francia nell’epoca della restaurazione borbonica dopo Waterloo. Lucien, ragazzo di campagna con la passione per la scrittura e la poesia, sogna la vita e gli ambienti della grande capitale dove crede di potere realizzare le sue aspirazioni.

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È l’amante di una nobildonna sposata, Louise, che per lui ha davvero perso la testa ed è incurante del conformismo e delle regole di condotta del tempo che stigmatizzavano ogni trasgressione che poteva essere oggetto di pettegolezzi feroci.

Louise decide di fuggire a Parigi con Lucien per sostenerlo nei suoi progetti di diventare uno scrittore affermato. Purtroppo tutto questo rimane un bel sogno perché gli ambienti aristocratici della capitale si chiudono a riccio non permettendo l’invasione di elementi di così scarso rango e fanno il gelo intorno ai due amanti che sono costretti a lasciarsi.

Lucien deve, comunque, lavorare e con l’aiuto di Etienne Lousteau, giornalista disponibile a ogni corruzione, conosciuto in una bettola, entra in uno dei giornali d’opposizione: la missione di questi, ben pagata, è quella di criticare pesantemente i potenti dell’alta società, gli esponenti in vista della politica e le amanti di questo e di quello, una mattanza a colpi di penna. Un giornalismo caricaturale e demolitivo che non ha nulla a che fare con la comunicazione di fatti e notizie ma con la maldicenza e le stroncature di spettacoli e avvenimenti che appartengano alla parte avversa.

Al culmine della sua scalata agli ambienti che contano e nello sperpero di una montagna di denaro in sesso e bagordi, Lucien conosce Coralie, una bella ragazza del popolo che ha anche lei un sogno, quello di recitare, e se ne innamora. Questo costituisce l’inizio della rovina perché Lucien riesce con le sue relazioni a fare accettare Coralie come protagonista di Berenice, la potente opera di Racine, il poeta nazionale insieme a Moliére.

I nemici del giovane arrampicatore sono in agguato: lo spettacolo è demolito in maniera vergognosa alla prima da una violenta claque contraria e pagata profumatamente da chi vuole il giovane provinciale fuori dai giochi che contano. Coralie, già ammalata di tisi muore poco tempo dopo.

A Lucien non resta altro che tornare, sconfitto e senza un soldo, al suo paese d’origine. Lungo la strada si spoglia e si immerge in un lago, con proponimenti, forse, che non hanno ritorno.

L

La storia è tratta dal romanzo omonimo di Balzac, culmine narrativo della più vasta opera La commedia umana e ha suscitato l’interesse del regista Xavier Nolan per la sua riconducibilità al mondo di oggi.

La Francia di quel periodo voleva liberarsi in fretta delle scorie della rivoluzione e della meteora napoleonica; era avida di piaceri e guadagni, d’incontri libertari e di salite spregiudicate; per questo era disposta a ogni cinismo e a ogni crudeltà pur di addomesticare il vivere secondo le proprie ambizioni e la propria rapacità. Dopo duecento anni nulla pare cambiato e il giornalista Balzac continua a dirci che cosa sia in realtà l’uso dei mass media, i rapporti di forza intrattenuti con i poteri che contano e la disponibilità a corrompere e farsi corrompere, allora come oggi.

Tutto questo è portato sullo schermo con grande sfarzo nella ricostruzione ambientale, nella scelta accurata fin dei più insignificanti (apparentemente) soprammobili o dei quadri alle pareti. Alla messa in scena così sontuosa (Dupire-Clement ha un ricco passato di decoratore, pittore e incisore con esposizione delle sue opere nelle importanti halles parigine) si uniscono i costumi di Pierre-Jean Larroque (già vincitore di due Cesar nel 2016 e nel

Origine: Francia, 2021 Produzione: Olivier Delbosc, Sidonie Dumas per Gaumont, France 3 Cinéma, Pictanovo, Gabriel Inc., Umedia Regia: Xavier Giannoli Soggetto: dal romanzo “Le illusioni perdute” di Honoré de Balzac Sceneggiatura: Jacques Fieschi, Xavier Giannoli Interpreti: Banjamin Voisin (Lucien De Rubempré), Cécile de France (Louise), Vincent Lacoste (Étienne Lousteau), Xavier Dolan (Raoul Nathan), Salomé Dewaels (Coralie), Jeanne Balibar (Marchesa d’Espard), Gérard Depardieu (Dauriat), André Marcon (Barone du Châtelet), Louis-Do de Lencquesaing (Finot) Durata: 144’ Distribuzione: I Wonder Pictures Uscita: 30 dicembre 2021

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