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Dreambuilders - La fabbrica dei sogni

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Temple

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meno. Tornata a casa, Julie dice finalmente a Eivind della sua gravidanza, e decidono di separarsi mentre lei non sa ancora se vuole tenere il bambino o no.

Capitolo 12: Aksel porta Julie nel luogo dove è cresciuto e in cui è stato ispirato a diventare un artista. Qui confessa che vorrebbe poter continuare a stare con lei ed evitare di diventare solo un ricordo. In seguito però, Julie riceve un messaggio vocale dal fratello di Aksel, che dice che le sue condizioni sono peggiorate e che probabilmente non ce la farà a superare la notte. La mattina seguente, Julie abortisce.

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Epilogo: Qualche tempo dopo, mentre Julie sta lavorando come fotografa su un set cinematografico, incontra Eivind, che ora è sposato con una delle attrici del film e con cui hanno avuto un figlio.

OOgni momento della nostra vita è segnato da scelte che in un modo o nell’altro cambieranno per sempre la nostra esistenza. Ed è impossibile negare l’accumulo di stress e ansia che ci assale quando si arriva alla soglia dei trent’anni senza essere riusciti a trovare la propria strada nel mondo. Questo è quello che accade a Julie, donna dall’animo perennemente inquieto e contraddittorio alle prese con i tanti problemi che affliggono la sua generazione, tra aspettative sociali e precarietà affettive in cui l’incertezza regna sovrana.

Eppure, il film di Joachim Trier, oltre ad esser letto come una delle riflessioni più interessanti e mature sulla società odierna - in cui le relazioni, intese come quelle di coppia ma anche in senso più allargato, si stanno lacerando sempre di più - ha il pregio di sapersi discostare dalle solite commedie coming age coeve dipingendo invece un ritratto amaramente ironico sulla caducità del tempo e le sue conseguenze.

Suddiviso in dodici capitoli - con tanto di prologo ed epilogo - vengono narrati quattro anni nella vita di Julie attraverso gli umori e gli stati d’animo che l’hanno portata a intraprendere il suo tormentato percorso di crescita alla ricerca e alla scoperta di sé stessa. Ogni capitolo, accompagnato da una voce femminile fuori campo che ne riassume gli eventi (come nelle commedie di Woody Allen o Wes Anderson), diviene un vero è proprio spaccato sociale in cui si affrontano tematiche delicate come il rapporto di coppia, le relazioni familiari, la maternità (imposta e rimandata), la morte e il tradimento. E Trier conferma di sapersi destreggiare all’interno dei codici di genere - come aveva già fatto con l’horror sovrannaturale nel precedente Thelma - fondendo la commedia nordica con il dramma e mostrando la realtà dei fatti così com’è, senza edulcorare nulla.

Questa ricerca di felicità e realizzazione personale porterà Julie a rimandare alcune scelte, e le permetterà di realizzare nella sua solitudine, di non essere né peggiore né migliore, ma una donna che ha vissuto nel bene e nel male la sua storia. Forse non sarà “la persona peggiore del mondo” del titolo, ma di sicuro è quella che più di ogni altra riflette il suo tempo e non ha paura di mostrarlo.

Dal punto di vista tecnico, oltre all’ottima prova di regia di Joachim Trier, bisogna evidenziare la splendida fotografia di Kasper Tuxen (Il professore e il pazzo, Riders of Justice) che ritrae la città di Oslo, sfondo etereo e avvolgente delle azioni della protagonista, così come la scelta di una ricca colonna sonora, che spazia da “The way you look tonight” di Billie Holiday a “Naked Eye” degli Amulet fino ad arrivare a “Waters Of March” di Art Garfunkel.

Presentato in anteprima mondiale l’8 luglio in concorso alla 74esima edizione del Festival di Cannes - dove la protagonista Renate Reinsve ha vinto il Prix d’interprétation féminine come miglior attrice - La persona peggiore del mondo è stato selezionato come rappresentante della Norvegia agli Oscar 2022 come miglior film internazionale.

aLessio d’angeLo

di Kim Hagen Jensen

M

Minna vive in una casa di campagna con il papà ed il criceto Viggo. Da quando la mamma è andata via di casa (lei era ancora piccola) padre e figlia formano un duo assai affiatato, entrambi sono appassionati di scacchi e amano la campagna. Un giorno il papà entusiasta comunica a Minna la sua decisione di creare un’unica grande famiglia: qualche tempo prima infatti l’uomo ha conosciuto un’altra donna, anche lei separata con una figlia adolescente e pensa che sia arrivato finalmente il momento di vivere tutti assie-

Origine: Danimarca, 2020 Produzione: Nynne Selin Eidnes, Kim Hagen Jensen per First Lady Film Regia: Kim Hagen Jensen Soggetto e Sceneggiatura: Søren Grinderslev Hansen, Kim Hagen Jensen Durata: 81’ Distribuzione: Bim Distribuziione Uscita: 10 settembre 2020

me. E così l’indomani la compagna Helene e Jenny si trasferiscono in casa loro. Jenny è una ragazza completamente diversa da Minna, sempre attaccata al suo cellulare, molto attiva sui social, schizzinosa per il cibo; tutto l’opposto di Minna che, come risposta alla grande ospitalità offerta, si vede ben presto usurpare il proprio letto dalla nuova coinquilina. Durante la notte Minna sogna di volare sopra una scacchiera spezzata che si libra nel cielo fino a quando questa si scontra con una parete, come se il cielo improvvisamente finisse. La ragazza si trova ancora nel pieno del suo sogno quando scopre che aldilà della fessura che si è creata con l’urto esiste un mondo straordinario, una vera e propria fabbrica dei sogni; così fa la conoscenza di un personaggio buffo e simpatico, dipendente di questa “azienda”, Gaff; il suo capo è il severo Morfeo, preoccupatissimo del fatto che un umano sia venuto a conoscenza del loro mondo. Nessuno o meglio quasi nessuno ha mai raggiunto questa realtà aldilà del sogno; si tratta di un luogo proibito, il cui accesso è solitamente vietato agli umani e che dovrebbe interrompersi nel momento in cui la persona che sta sognando si sveglia. Minna è piena di stupore nel vedere che dietro la fessura di quel finto cielo si nasconde una vera e propria industria, uno spazio immenso in cui sono sospesi i set dei sogni di ogni persona e dove lavorano tanti piccoli esserini blu. La ragazza scopre poi che ci sono dei pupazzi attori che interpretano i protagonisti dei sogni e altri lavoratori che preparano le scenografie, come in qualsiasi società cinematografica che si rispetti. Minna assiste per un momento al sogno del padre. La giovane decide di intervenire nel sogno. L’amico Gaff avverte la ragazza che vige una norma importante: se la persona non sogna spesso, rimane per tanto tempo distante dal proprio set e fa spegnere automaticamente la propria scenografia che precipita nella discarica. Minna presto fa la conoscenza di un altro personaggio che si chiama Milo; era lui a gestire le varie scenografie dei sogni fino alla degradazione al ruolo di spazzino; e questo perché, proprio come Gaff, ha consentito l’accesso a un umano nel loro mondo, disubbidendo a Morfeo. Questa dimensione infatti deve rimanere segreta e quando qualche “sognatore” si accorge dell’esistenza della fabbrica viene fatto svegliare repentinamente azionando una leva per eliminarne il ricordo. Così Gaff chiede a Minna di promettergli una cosa: lei non dovrà più tornare. La giovane non ha solo la separazione dei genitori alle spalle da dover superare. La prima paura è che Jenny voglia far cacciare Viggo da casa loro. La ragazza ospite infatti non sopporta gli animali domestici, soprattutto i criceti. Minna non rispetta la promessa fatta a Gaff, approfitta della simpatia che l’esserino blu nutre per lei e di lì a breve torna nella fabbrica e capisce presto come sabotare i sogni di Jenny. La sua idea è di farle sognare di partecipare ad una serata di gala dove lei è la star, adulata e paparazzata da tutti; ad un certo punto le fa apparire Viggo in versione gigante che balla con lei, cosa che la fa apprezzare dai fan ancora di più. Da quel momento il criceto diventa il mito della sorellastra.

Jenny è perfida con Minna: la prende in giro facendole foto con il cellulare, per poi mandarle alle sue amiche e dimostrare che non veste alla moda. Così lei, stanca di essere bullizzata, progetta di farle sognare un negozio alla moda dove vendono soltanto pullover uguali al suo. In questo secondo sogno Minna e Gaff vengono aiutati da Milo. È lui ad avvistare Morfeo in avvicinamento e li avvisa. Gaff e Milo, con un trucco, riescono a far scappare in tempo la ragazza. Intanto la convivenza per le ragazze diventa ogni giorno più faticosa e così Helena parla in maniera sofferta con il compagno; i due capiscono che non si può continuare in quel modo e decidono che lei e la figlia devono andare via. Jenny sta raccogliendo le sue cose, quando trova tra gli oggetti personali della sorellastra il libro con il piano di Minna. Così Jenny decide di vendicarsi e cerca di cambiare atteggiamento per continuare a restare in quella casa:. Minna ormai è esasperata e decide di spaventare la sorellastra con un incubo. La giovane fa costruire un set di una camera buia dove Jenny si troverà circondata da tantissimi ragni. Nel bel mezzo dell’incubo Minna entra alla guida di un ragno gigante meccanico che ad un tratto ha un corto circuito e prende vita da solo. Questo robot comincia così a distruggere tutto, facendo cadere di sotto nel vuoto Jenny. Minna deve trovare allora il modo di salvarla. Gaff e Morfeo vedono lì la ragazza che sta per avventurarsi nel buio della discarica e l’avvisano che nessuno è mai tornato indietro da quel luogo. Minna riesce nella missione. Le due ragazze parlano, si rappacificano. Minna interrompe il sogno e torna nella sua realtà, ma si accorge che invece la sorellastra non si sveglia più. Tutta la famiglia è preoccupata e Minna promette al papà che risolverà il problema che ha creato. Così torna nel mondo di Gaff e gli altri., ritrova Jenny e ricostruisce il set della sorellastra insieme a Gaff e Morfeo. Quando le ragazze si risvegliano tutto sembra essersi risolto.

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