La gazzetta dello sport - 2 luglio 2011

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Lunedì 7 febbraio 2011

Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 115 - Numero 31

KUBICA CHOC

TENNIS FED CUP

Pennetta super con la Schiavone E’ grand’Italia

Liguria, si schianta al rally Rischia l’uso della mano

Secco 4-1 alle australiane Ora semifinale: c’è la Russia

Il pilota polacco di F.1 operato per oltre 7 ore Ci vorrà almeno un anno per la riabilitazione 3

1e

ALLIEVI, IANIERI E RANCATI ALLE PAGINE 32-33

3 MARTUCCI A PAGINA 37

L’INSEGUIMENTO LEONARDO IN UN MESE HA RECUPERATO 8 LUNGHEZZE

INTER A 5 STELLE

Segna 5 reti alla Roma, la lascia a 5 punti e arriva a - 5 dalla vetta Partita bellissima (5-3). Eto’o trascinatore: doppietta. Nerazzurri terzi da soli e con una gara in meno. I giallorossi in 10 lottano fino alla fine

MILAN STOP

Il bacio di Eto’o a Thiago Motta vale doppio: complimenti per il gol alla Roma e per la prima convocazione in maglia azzurra INSIDE

Illusione di Pato Poi che sprechi

3 SERVIZI DA PAGINA 2 A PAGINA 9

Allegri: «Troppo leziosi sotto porta»

IL SEGNALE SCUDETTO

3 BOCCI, CECERE, DA RONCH, DELLA VALLE DA PAG. 10 A PAG. 13

di ALBERTO CERRUTI

NAPOLI GO

Cinque gol in più per abbattere la resistenza di una bella Roma. E cinque punti in meno per spaventare un Milan in affanno che pareggia anche con il Genoa. Sono questi i segnali scudetto attesi da Leonardo, che brinda alla settima vittoria in otto partite di campionato, volando da solo al terzo posto, con una gara da recuperare a Firenze.

Super Cavani Il sogno continua Cesena k.o.: Mazzarri si avvicina a -3

L’ARTICOLO A PAGINA 22 3

3 MALFITANO E VERNAZZA ALLE PAGINE 14 E 15

IL ROMPI PALLONE

NAZIONALE CONVOCAZIONI PER LA GERMANIA

di Gene Gnocchi

Thiago Motta in azzurro con Matri e Giovinco

Problemi alla Juve per il rinnovo di Del Piero: si è iscritto alla Fiom.

È IN EDICOLA IL NUMERO DI FEBBRAIO

3 CECCHINI A PAGINA 12

IL CASO IL CAPITANO DEL PALERMO IN CRISI ALLA FINE DEL PRIMO TEMPO

Miccoli, gol spaccacuore Colpisce per la prima volta il suo Lecce e piange Non riesce a rientrare: sostituito 3 CALVI E D’URSO PAGG.18-19 24 a GIORNATA

Volare + DVD € 11,90

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SERIE A PARTITE BOLOGNA-CATANIA

1-0

BRESCIA-BARI

2-0

CAGLIARI-JUVENTUS

1-3

GENOA-MILAN

1-1

INTER-ROMA

5-3

LAZIO-CHIEVO A soli

€ 6,90 in più

2-4

NAPOLI-CESENA

2-0

PARMA-FIORENTINA UDINESE-SAMPDORIA

IL PIÙ POTENTE CACCIA MULTIRUOLO

1-1

LECCE-PALERMO

1-1

CLASSIFICA MILAN 49 NAPOLI 46 INTER* 44 LAZIO 42 PALERMO 40 UDINESE 40 ROMA* 39 JUVENTUS 38 CAGLIARI 32 CHIEVO 31

4

FIORENTINA* 29 BOLOGNA*** 29 GENOA* 28 SAMPDORIA* 27 PARMA 26 LECCE 24 CATANIA 23 BRESCIA 22 CESENA 21 BARI 14

* Una partita in meno. *** Tre punti di

2-0 penalizzazione e una partita in meno.

CALCIO INTERNAZIONALE

Kakà e doppio CR9 il Real a valanga LA SFIDA INFINITA TRA MESSI E RONALDO DOMANI SUL NUOVO

EXTRATIME

GAZZATEO RIVEDETE GOL E PERSONAGGI


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SERIE A 24a GIORNATA IL FILM

3’

PRIMO TEMPO

Apre Sneijder L’Inter inizia a mille la gara, e Wesley Sneijder, alla sua prima da titolare dopo l’infortunio, segna il suo secondo gol consecutivo dopo Bari AP

MAGICA INTER Show a San Siro Fa 5 gol alla Roma e va a -5 dal Milan Apre Sneijder, chiude Cambiasso e ai giallorossi non bastano tre reti: 7 vittorie in 8 gare per Leo LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dEcco la «manita» di Le-

onardo: 5 gol alla Roma, 5 punti ora dal Milan capolista che potrebbero diventare 2 dopo il recupero di Firenze. Ma il messaggio di sfida dell’Inter va oltre i numeri. L’esibizione di ieri ha consacrato le credenziali da rimonta: ha dimostrato cosa può portare Sneijder; cosa significa aver ritrovato l’affidabilità di Julio Cesar; ha ribadito

che i gol di Eto’o non finiscono mai (doppietta, 15 in campionato); ha fatto vedere che con un Pazzini in più (ieri pallido, ma si è procurato un rigore) può permettersi di tenere un Milito in panchina. E mancavano Lucio, Stankovic... L’Inter che insegue lo scudetto è tutta questa cosa qui. E lo ha urlato nel giorno in cui il Milan ha frenato di nuovo. La Roma, aggrappata al talento di Vucinic e alla forza orgogliosa di Borriello, ha tenuto testa finché le so-

no bastate le forze. Ranieri non può pescare in panchina Milito. Alla prossima contro il Napoli l’occasione per rialzarsi. Alla prossima l’Inter andrà a casa di una livida Juve. Tra una settimana ne sapremo di più. Tridenti Le due formazioni si specchiano e si smarcano nei tridenti offensivi. Quello di Leonardo ha un raggio d’azione molto più ampio: Sneijder tiene il centro, ma orbita ovunque; Eto’o sta largo a sinistra,

come sempre; Pazzini offre profondità. Menez, Vucinic e Borriello stanno invece molto vicini e, appena ricevono palla, provano a trapanare la difesa con ricami corti e di prima. Il tridente dell’Inter è un corpo inserito nella manovra, di cui ha bisogno; quello della Roma invece fa repubblica a sé, attende la consegna del pallone e comincia a produrre per conto suo. Due modi diversi di attaccare, ma ugualmente efficaci. Se la partita è stata tanto spetta-

colare è perché le individualità offensive hanno sempre dato l’impressione di andare oltre le difese, come raramente accade. E se l’Inter ha fatto fruttare meglio il proprio tridente è anche perché aveva tra i pali il Julio giusto. Olandese La partita la sbilancia Sneijder dopo soli tre minuti. Riceve da Maicon e in un amen imbuca l’incrocio. Non basta la prodezza per spiegare cosa ha ritrovato l’Inter ritrovando

l’olandese: un perno di classe che accorcia la squadra (altro che il tridente di Bari...), un giocoliere cui affidare la palla nei momenti affannati, una macchina da assist, uno che trova spesso la porta. Un mancato Pallone d’oro, appunto. Ranieri ha cercato di limitarlo chiudendolo nella morsa di Perrotta (preferito a Taddei) e De Rossi, sempre sotto ritmo. La Roma però ha individuato subito la breccia per risalire: le zolle centrali davanti alla difesa


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Julio Cesar trascina la vecchia guardia «Facciamo paura» 34’

26’

PRIMO TEMPO

Ci pensa il solito Eto’o Dopo il pareggio di Simplicio, Eto’o s’inventa il 2-1, aiutato nell’occasione anche da un non impeccabile Julio Sergio AP

SECONDO TEMPO

Sicurezza? Thiago Motta festeggia nel migliore dei modi la convocazione in Nazionale: il gol del 4-1, grazie ad una sponda di Eto’o, dopo una partita perfetta INSIDE

«In un mese è cambiato tutto, un segnale per chi è davanti». E la moglie di Eto’o prevede la doppietta ANDREA ELEFANTE

INTER GIUDIZIO

5 3

ROMA

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dIl nuovo che avanza,

7777

MARCATORI Sneijder (I) al 3', Simplicio (R) al 13', Eto'o al 34' p.t.; Eto'o (I) su rig. al 18', al 26' T. Motta (I), Vucinic (R) al 31', Loria (R) al 36', Cambiasso (I) al 45' s.t.

(4-3-1-2)

(4-3-1-2)

Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Cordoba, J. Zanetti; Kharja, Thiago Motta, Cambiasso; Sneijder (dal 30' s.t. Nagatomo); Pazzini (dal 25' s.t. Milito), Eto'o.

Julio Sergio; Cassetti, N. Burdisso, Juan, Riise; Perrotta (dal 22' s.t. Taddei), De Rossi, Simplicio (dal 26' s.t. Greco); Menez (dal 19' s.t. Loria); Borriello, Vucinic. PANCHINA Doni, Castellini, Brighi, Rosi. ALLENATORE Ranieri. ESPULSI Burdisso al 17' s.t. per fallo da chiara occasione da rete. AMMONITI Borriello, De Rossi per gioco scorretto.

PANCHINA Castellazzi, Materazzi, Obi, Coutinho, Pandev. ALLENATORE Leonardo. AMMONITI Kharja per gioco scorretto. ARBITRO Tagliavento di Terni.

NOTE Spettatori 62.344, incasso di 2.165.201 euro. In fuorigioco 3-1. Angoli 6-3. Recuperi: 2 p.t.; 3' s.t. TIRI IN PORTA

IIIIIIIIIIIII INTER 13

TIRI FUORI

IIIIII IIIIII ROMA 6

INTER 6

IIIIII ROMA 6

MOMENTI CHIAVE

45’

SECONDO TEMPO

Cambiasso chiude Dopo qualche minuto di paura, Esteban Cambiasso fissa il 5-3 KINES dell’Inter, dove Thiago Motta fatica. Leo lo vuole lì perché più defilato rischia di essere preso in velocità dagli esterni al galoppo, ma rinunciare alla copertura centrale di Cambiasso sembra un sacrificio oneroso. É lì che bussa la Roma e passa approfittando proprio di una palla persa da Motta che Cassetti rifinisce per Simplicio. Qui si vive la fase più spettacolare del match: due pugili che si menano a centro ring. Al 16’ Julio Cesar piazza tre sconfor-

PRIMO TEMPO 2-1

SECONDO TEMPO

c GOL!

c GOL! 18' Rigore di Eto' per fallo di Burdisso su Pazzini, espulso. c GOL! 26' Cross, sponda di Eto'o, Motta di testa in rete. c GOL! 31' Punizione di Riise, Vucinic devia. c GOL! 36' Loria raccoglie su angolo e calcia in rete. c GOL! 45' Cambiasso riceve da Milito e chiude il conto.

3' Sneijder riceve da Maicon al limite, controlla e imbuca l'incrocio. c GOL! 13' Vucinic per Cassetti che crossa basso, Simplicio brucia Maicon e mette dentro in scivolata. 16' Julio Cesar para a raffica su Menez (2 volte) e Borriello. c GOL! 34’ Eto'o converge da sinistra e segna in diagonale.

tanti parate a raffica su Menez (2) e Borriello. Julio Sergio, che non ne ha bloccata una, becca invece un gol di Eto’ affatto imparabile (34’) e il match viene ferito a morte. Bello Il colpo di grazia arriva al 18’ della ripresa, guarda caso con un’idea di Sneijder che spalanca la porta a Pazzini. Burdisso si sacrifica: rosso e rigore timbrato da Eto’o. Ma al di là dell’episodio, la Roma, martellata ai fianchi, poco efficace sul-

le fasce, sembrava ormai incapace di rispondere alle botte dei nerazzurri, che hanno trovato un Motta in grande crescendo e la luce costante di Sneijder. La Roma ha rischiato Manchester, prima di sognare un’impresa in dieci, approfittando del rilassamento dei nerazzurri. Cambiasso ha sigillato un 5-3, che tiene fede alla tradizione della sfida: 94 gol nelle 27 partite dal 2004-05 a oggi. Grazie a tutti per lo spettacolo. Una bella partita.

bagliori di vecchia Inter e la faccia ammiccante di Julio Cesar, la smorfia di chi non fa nomi ma allude, altro che se allude: «Quello di stasera è un segnale a chi sta davanti: ora possiamo giocarci con loro lo scudetto. In un mese è cambiato tutto: dovevamo approfittare della situazione nel caso in cui chi ci precede avesse perso punti e lo stiamo facendo. Ora il Milan ha paura di noi? Bisogna chiederlo a loro, ma secondo me un po’ preoccupati lo sono. Noi ci siamo passati: prima in testa, poi tanti punti importanti persi. Beh, adesso succede a loro». La fretta di Wes Il nuovo che avanza sono i 4 gol su 6 dei rinforzi invernali nelle ultime due partite prima di ieri sera. I vecchi bagliori sono i 5 gol su 5 di ieri segnati alla vecchia rivale Roma dalla vecchia guardia. A cominciare da Wesley Sneijder, che ha fretta come uno che ha buttato del tempo suo malgrado e adesso non ne ha più da perdere. Trentatré minuti ci aveva messo nel giorno del ritorno a Bari per spezzare un digiuno in campionato lungo più di un anno. Ieri ne ha impiegati tre per scacciare an-

LA MOVIOLA

di Elisabetta Russo

2

Ranocchia rischia su Borriello Pazzini, rigore ok Tagliavento lascia correre, ma Borriello (7’) viene trattenuto da Ranocchia mentre s’invola verso l’area di rigore, ci stavano fallo e

La festa di Julio Cesar, 31 anni PLP

che gli ultimi frammenti del ricordo di quel 15 dicembre, quando ne bastò appena uno per sentire dentro la coscia il rumore di un buco che si apre in un muscolo: un sinistro come un lampo, una frazione di secondo fra il ricevere quel pallone di Maicon e metterlo all’incrocio. E più tardi un destro come un laser, per far vedere la porta a Pazzini, il rosso a Burdisso, la doppietta a Eto’o.

ragione un’altra volta. Sua moglie Georgette sentiva già prima della partita lo score del marito: «Vittoria Inter e doppietta di Samuel», aveva detto. E Samuel sentiva già la scorsa estate come sarebbe andata questa stagione. Come voleva che andasse: «Se non segno più di 25 gol, non li conto neanche». Beh, può farcela anche se alludeva solo al campionato: con i due di ieri sera sono 15, sono 27 stagionali, e una volta urlato in faccia alla telecamera «Yo, yo, Samuel Eto’o», una volta messo il secondo timbro di giornata, si è dedicato agli altri. A Thiago Motta, che aveva una maglia azzurra da celebrare.

Il pronostico di Georgette Ecco, appunto, Eto’o, che è vecchio e nuovo assieme, perché l’anno scorso c’era già, ma faceva l’attaccante operaio e non l’assassino di speranze (avversarie): un gol e un assist Sneijder, due gol e un assist Samu, per darsi

Il 13˚ socio Con il suo 4˚ gol in campionato, e poi è arrivato il 5˚ per Cambiasso, perché nell’allegra cooperativa del gol nerazzurra, che ha accolto ieri sera Sneijder, ovvero il suo 13˚ socio, c’è sempre un posto in prima fila per i centrocampisti. E anche per il brivido. Ancora Julio Cesar: «Va sempre così quando facciamo quattro gol, va che poi ne prendiamo tre: non so cosa succede». E a posteriori, meno male quei tre balzi da gatto in fila nel primo tempo, su Menez, Borriello e Menez: «Sono state parate importanti per restare in piedi, dentro la partita». Appunto.

cartellino: giallo, non rosso, perché a fianco, non vicinissimo, c’è Cordoba, ma anche Julio Cesar può intervenire. Menez si porta avanti la palla con le mani prima di tirare verso Julio Cesar, nessun intervento. 37’: assegnato angolo all’Inter, ma non c’è deviazione sul tiro di Eto’o. 38’: Kharja su Menez, pallone e gamba, Tagliavento assegna il fallo e lo ammonisce. Giallo per Borriello, manata a Ranocchia. Ripresa: punizione dal limite per la Roma, ma

non c’è tocco di Thiago Motta su Menez. 11’: Pazzini segna, ma Di Liberatore ha sbandierato un fuorigioco che sembra non esserci. Rigore per l’Inter: lancio di Sneijder, Burdisso stende Pazzini (in posizione regolare), giusto, come il rosso al difensore. Il 4-1: sul colpo di testa di Eto’o, Thiago Motta è dietro la linea della palla. Giallo a De Rossi, da dietro su Thiago Motta, ok. Sul 5-3, Eto’o lotta con Taddei che fa scena, ma Tagliavento non ci casca.


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SERIE A 24a GIORNATA INTER SNEIJDER DECISIVO, MILITO SOLITARIO

ROMA BORRIELLO LOTTATORE

7

6

Tiene in piedi la Roma con qualche errore, ma se spinge non dà scampo

R 6,5

h 7,5

Leonardo

Eto’o

Si può discutere sui ruoli di Motta e Cambiasso: invertiti, probabilmente, l’Inter si sarebbe risparmiata qualche emozione. Ma l’ha rimessa a nuovo.

Due gol? L’assist? No, quel che è sovrumano è il suo giocare per 90’ a tutto campo: terzino, mediano e attaccante, stella e gregario. Chiave tattica con Mou e, ora, Leo.

L’ALLENATORE

IL MIGLIORE

Difesa lenta, De Rossi bloccato, in dieci. Eppure resta in gioco fino alla fine

di FABIO LICARI

a6

h7

Ranieri

Vucinic

Inserendo un attaccante accanto a Borriello, a un certo punto, avrebbe inguaiato la difesa interista un po’ in affanno. Invece quell’attaccante non ce l’ha.

Da solo atterrisce la difesa: con più collaborazione l’avrebbe spezzata. Un po’ regista, un po’ punta laterale, ispiratissimo, non perde un pallone. E il gol non è casuale.

L’ALLENATORE

IL MIGLIORE

7

6

6,5

6

6,5

6,5

6

6

5

5

5,5

6

Julio Cesar

Maicon

Ranocchia

Cordoba

Zanetti

Kharja

Julio Sergio

Cassetti

N. Burdisso

Juan

Riise

Perrotta

Sarebbe da 8 per il triplo miracolo su Menez-Borriello-Menez in due secondi. Perde qualche colpo sugli assalti romanisti.

Anticipato da Simplicio sull’1-1, riparte macinando chilometri e appoggi nell’assalto alla Roma. Non fa sfracelli.

Comincia male ricorrendo alle «cattive» su Borriello. Un paio di vuoti, poi recupera e diventa importante per la tenuta della difesa.

Borriello è mobile, lui soffre. Seguendo Vucinic rischierebbe di farsi risucchiare fuori area. Tanto mestiere.

Alla fine lo vedi sradicare palla e ripartire, ma quando Vucinic lo punta va un po’ in difficoltà anche lui. Però reagisce e dà ordine.

Al ritmo del 1˚ tempo gli avrebbero fatto l’antidoping subito. Bella sfida con Simplicio e un gran lavoro che libera Sneijder.

Male sul gol di Eto’o, insicuro, quasi spaventato, poi almeno tre miracoli su Pazzini, Milito ed Eto’o. Ma il danno è fatto.

Meno peggio dei colleghi di reparto, assist a Simplicio. L’asse ZanettiCambiasso non gli dà respiro. E non sempre Perrotta aiuta.

Per un’ora tiene a bada un Pazzini lontano parente di quello che distrusse il Palermo. Poi lo perde: rigore, gol, espulsione. E addio.

Ok la calma, ma quelli dell’Inter entrano ed escono dall’area mentre lui li aspetta invece di tentare l’anticipo. E li perde.

Niente da fare sulla progressione di Eto’o, in più sul binario c’è anche quell’ossesso di Kharja. Se mette la testa fuori, è timido.

Perde il duello con Cambiasso al quale concede troppo raggio d’azione. Ma la consegna doveva essere: difendere, difendere.

6,5

7

7,5

6

5

6

5

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7

6

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T. Motta

Cambiasso

Sneijder

Pazzini

Milito

Nagatomo

De Rossi

Simplicio

Menez

Borriello

Loria

Taddei

Fuori fase per 45’, in cui perde anche il pallone dell’1-1, poi sale in cattedra gestendo con autorità tutti i momenti difficili. E il gol.

Centrale o mezzala, non cambia: abnegazione, profondità e gol da attaccante aggiunto. In più, s’accentra per aiutare Motta.

Tre minuti e inventa un gol che indirizza la gara. Velocizza la manovra con lanci di prima, tagli, finte, dribbling. Decisivo.

Meno grintoso del debutto: entra poco in partita fino a quando non si procura il rigore. Poi Julio Sergio gli nega il gol da un passo.

Dentro per Pazzini, sembra ancora triste e solitario. L’anno scorso avrebbe preso palla e tirato, oggi si limita ad aspettare.

Un quarto d’ora per prendere le misure alla fascia sinistra e inventare due incursioni contro Cassetti un po’ stanco.

Sotto ritmo, poco filtro. Non azzarda la profondità anche perché preoccupato da Sneijder che sfreccia a doppia velocità.

Scivola come un ragazzino anticipando Maicon sull’1-1. Non regge il ritmo di Kharja, ma tiene compatta la mediana (Greco 6)

Partenza che illude, poi vaga lontano dal cuore del gioco: quando non c’è, non c'è. Finché esce. Vucinic meritava altro.

Straordinario per come lotta, protegge la palla e apre spazi, da solo, con Vucinic quasi regista offensivo. Sbaglia, ma è stanco.

Impatto positivo. Dentro per Menez quando Burdisso viene espulso, segna anche il 4-3 dell’illusione.

Dentro per Perrotta, si nota quando stramazza nella sua area fingendo di essere stato colpito da Eto’o. E l’Inter segna.

TERNA ARBITRALE: TAGLIAVENTO 5,5 Piccoli errori (tantissimi), da un lato e dall’altro. Sono dettagli, è vero, ma ci sono. Vede bene però sulle decisioni chiave. Copelli 5,5; Di Liberatore 5,5

COME UN ANNO FA

Una pañolada nerazzurra contro l’arbitro

MILANO (lu.tai.) Inter, Tagliavento, febbraio, pañolada. Un film già visto quando a San Siro dirige il fischietto di Terni. Era il 20 febbraio dell’anno scorso e i nerazzurri affrontavano la Sampdoria. Tagliavento mostrò il rosso a Samuel e poi ammonì Cordoba. Mourinho s’inventò il famoso gesto delle manette e il risultato fu che negli spogliatoi finì anche il colombiano, dopo un fallo su Pozzi. Inter furibonda, tifosi pure. Dopo l’ennesimo cartellino (simulazione di Eto’o) sugli spalti comparvero migliaia di fazzoletti bianchi. La versione italiana della «pañolada», che in Spagna però si fa per contestare la propria squadra quando gioca male. Quella partita finì 0-0 e dieci contro nove, visto che fu espulso anche Pazzini, ora interista. Il bilancio: 3 turni a Mou, 2 a Cambiasso e Muntari (lite a fine gara), 1 a Samuel e Cordoba. Ieri la replica. Al 38’ Thiago Motta perde un pallone a centrocampo, Menez s’invola in contropiede inseguito da Kharja che entra da dietro, prende il pallone. ma anche tanto Menez. Un’entrata a forbice che può valere il giallo, puntualmente mostrato da Tagliavento. Apriti cielo. Anzi, apriti fazzoletto.

taccuino UNDER 21

Destro infortunato Arriva Giannetti dMattia Destro si è arreso durante Genoa-Milan. Niente Under 21, quindi, per l’attaccante rossoblù che ha accusato un guaio muscolare. Il commissario tecnico Ciro Ferrara, che già sabato sera ha radunato i suoi per il difficile test con l’Inghilterra di domani a Empoli, ha chiamato lo juventino Niccolò Giannetti. Non arriva, invece, un sostituto per il centrocampista senese Marrone. La squadra resta, quindi con 19 elementi.

PRIMAVERA

Frenata dell’Inter Il Genoa scappa dL’Inter, nel girone B del campionato Primavera, non riesce a tenere il ritmo indiavolato del Varese in fuga (è a 39 punti) e viene fermata in casa dal Chievo sull’1-1: gol del vantaggio nerazzurro con Jirasek (I) al 20’, pareggio dei veneti con Djengoue al 24’ della ripresa. L’Inter resta seconda, a 6 punti dal primo posto. Nel girone A vince ancora il Genoa, che batte il Piacenza con un gol di Longhi al 20’ del secondo tempo. Grazie a questo successo i rossoblù restano in vetta con 35 punti, 4 in più di Fiorentina e Juventus.

SAMPDORIA

Di Carlo rimane fino al derby GENOVA dDue giorni di riposo per la Sampdoria, che si ritroverà domani pomeriggio a Bogliasco. L’allenatore Di Carlo dovrebbe rimanere in sella almeno fino al derby del 16 febbraio: già domenica, però, contro il Bologna, il tecnico dovrebbe recuperare Gastaldello e Poli. Tempi più lunghi, invece, per Pozzi.


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SERIE A 24a GIORNATA LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO d «Complemese» col

botto per Leonardo. Nona vittoria su dieci da quando, giusto il 6 gennaio scorso, si è seduto sulla panchina dell’Inter. E quella di ieri sulla Roma — la settima su otto in campionato — vale doppio perché arriva contro una rivale scudetto e soprattutto, considerando il recupero con la Fiorentina, il 16 febbraio alle 18.30, porta i nerazzurri a un potenziale -2 dal Milan. Quindi a un derby dal sorpasso.

Leonardo: «Vedo solo il bello di questa Inter» Il tecnico nerazzurro: «Milito ha risentito un fastidio alla coscia» Il presidente Moratti: «La rimonta? C’è un entusiasmo pazzesco» tinui stop, diventa difficile trovare la giusta condizione. E a lui manca solo quella». Un problema che impedirà al Principe di rispondere alla convocazione in nazionale.

Gardaleo Leo dribbla i discorsi sulla vetta, ma non può nascondere la felicità. Gli manca solo lo zucchero filato. Per il resto sembra un bambino appena uscito da Gardaland. «Resto un brasiliano e il 5-3 è un risultato che mi piace. È vero che sul 4-1 ci siamo complicati la vita da soli, ma a me non interessa nulla e comunque abbiamo reagito alla grande. Abbiamo vinto una partita divertentissima in un campionato equilibrato in cui le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Vincere 8 gare su 9 è una cosa da grande squadra, non riesco proprio a vedere le cose negative». Problema Milito Che si chiamano Milito e reti subite: sono 13 in 9 gare. «C’è stata un po’ di disattenzione sui calci piazzati — ammette Leo — e i soliti rimpalli che ci puniscono. Milito invece non si discute, anche se a fine gara ha avvertito un dolorino alla coscia sinistra che dovremo valutare. Con questi con-

Obiettivo scudetto Restano i tanti sorrisi. A cominciare dalle prove di Sneijder («Fantastico, ha corso tantissimo malgrado

LA NOVITÀ

Velocità dei tiri rilevata in diretta

Ieri a San Siro hanno debuttato gli Speed Readers di Sisal Match Point, sponsor dell’Inter. Attraverso i quattro tabelloni i tifosi hanno potuto vedere le velocità dei tiri.

Julio Cesar, 31 anni, para su Borriello poi si opporrà pure a Menez NEWPRESS

non giocasse da 50 giorni»), Eto’o («Uno dei più grandi e completi attaccanti della storia»), Nagatomo («Ha fatto quello che gli avevo chiesto, è molto propositivo») e Pazzini («Altra ottima prestazione»). E alla fine GardaLeo parla anche di scudetto: «È arrivato il segnale che avevo chiesto alla vigilia, lo scudetto resta l’obiettivo finale, ma non è ancora tempo di guardare la classifica». Moratti Chiusura per il presidente Massimo Moratti: «Il risultato del Milan ha dato un po’ più di motivazioni. C’è un entusiasmo pazzesco, ma restano ancora tante sfide difficili. È stata una partita bellissima, la Roma è molto forte, ma l’Inter ha giocato come se non fosse scesa in campo giovedì. Complimenti a tutti. Mi sono divertito molto. I nuovi? Molto bene, meno male. Julio Cesar è un grandissimo campione, si diverte mentre gioca, ha tanto entusiasmo ed è un grande portiere. Ora vinciamo a Torino? Continuiamo così e vediamo che succede».

NON SOLO FANTASIA

Kharja felice «Che lavoro in copertura» MILANO (lu.tai.) A far festa negli spogliatoi c’è anche Sulley Muntari. «Ho l’Inter nel cuore. Sabato col Sunderland ho perso, oggi (ieri, ndr) però abbiamo vinto». La partenza del ghanese ha portato a Milano Houssine Kharja. E ieri il franco-algerino ha regalato la terza prestazione tutta sostanza. «Sono davvero felice per la vittoria — spiega l’ex Genoa —, la Roma era una concorrente diretta per lo scudetto. Bello spettacolo, questo è il calcio che fa piacere agli occhi. Peccato per la loro rimonta, abbiamo preso due gol su episodi, ma abbiamo giocato bene. Io ho lasciato andare di più Maicon, sono rimasto dietro per evitare che loro ripartissero in contropiede. Ho corso tantissimo e fatto un lavoro di copertura, mi ha chiesto Leonardo di stare lì dietro, tutti conosciamo le qualità di Maicon. Ora pensiamo alla Juventus». Concetti condivisi da capitan Zanetti: «Vittoria pesante contro una grande squadra, ancora una volta abbiamo dato una grande risposta. Il gol di Thiago ha rimesso le cose a posto. Roma, Lazio, Napoli non sono tagliate fuori dalla lotta scudetto. Sappiamo che se facciamo bene possiamo arrivare in fondo».


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SERIE A 24ª GIORNATA - IL DUELLO

Tanto Borriello nella volata per l’azzurro

POSSESSO PALLA? ROMA

50,5% Partita vibrante a San Siro, battaglie accese in tutte le zone del campo, grandissima velocità e grandissima intensità. Anche se in inferiorità numerica nel finale della gara per l’espulsione di Burdisso, la Roma batte l’Inter almeno per quanto riguarda il possesso-palla: 50,5 contro 49,5. La differenza è davvero minima e testimonia che in campo c’è stato grande equilibrio.

Il romanista sfida Pazzini: in palio c’è un posto in Nazionale. Marco è più in partita del rivale

PALLONI TOCCATI? MAICON

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

99

dSfida azzurra, sfida tra centravanti, sfida tra gente che ha il gol nel sangue: Pazzini contro Borriello. Gli occhi del c.t. Prandelli vanno a seguire i suoi attaccanti, ogni movimento, ogni tocco, ogni tiro. C’è la partita contro la Germania, mercoledì: il duello tra Pazzini e Borriello vale una maglia azzurra. Numeri alla mano, non c’è un vincitore: i due, anche se in modo diverso, si sono fatti sentire, hanno inciso.

Non è una novità, ma il dato va comunque sottolineato: Maicon è il giocatore che tocca più volte il pallone, 99. Ciò significa che l’Inter appoggia spesso la sua manovra sul settore destro del campo, dove opera Maicon. Dai piedi del brasiliano partono con frequenza cross e suggerimenti per i compagni: Sneijder riceve da Maicon il pallone per l’1-0.

ANDREA SCHIANCHI

OO

GIAMPAOLO PAZZINI 26 anni attaccante

MARCO BORRIELLO 28 anni attaccante

MINUTI GIOCATI

72 95 TIRI IN PORTA

1 2 TIRI FUORI

1 0 PALLONI TOCCATI

26 63 PALLONI PERSI

4 4 PALLONI RECUPERATI

1 4 FALLI SUBITI

1 1 IN FUORIGIOCO

1 0

Colpo isolato Di Pazzini, è vero, si ricorda poco, soprattutto nel primo tempo. Ma quello scatto sul lancio di Sneijder, lo stop impeccabile e la protezione del pallone che induce Burdisso al fallo da rigore (e conseguente espulsione) sono tesori da conservare. D’accordo che l’ex attaccante della Samp che non ha toccato molti palloni (soltanto 26), d’accordo che si è fatto notare meno dello straripante Eto’o e, più in generale, del super-esordio contro il Palermo una settimana fa, tuttavia il colpo di Pazzini vale il 3-1 (rigore realizzato da Eto’o) e la possibilità di giocare in superiorità numerica per mezz’ora. Mica poco.

PALLONI RECUPERATI? THIAGO MOTTA

10 Piazzato davanti alla difesa, nella classica posizione del centromediano metodista, Thiago Motta ha lavorato moltissimi palloni: pronto a chiudere i varchi vicino all’area interista e rapido nell’impostare la manovra. Thiago Motta, fresco di convocazione nella Nazionale di Prandelli, ha dimostrato di essere molto utile anche in fase di copertura: ben 10 palle recuperate.

Corsa e sacrificio Borriello è decisamente più presente nella partita: tantissimi i palloni toccati (63), tantissime le corse e parecchio il lavoro di sacrificio per aiutare i compagni. Leonardo, a fine gara, dirà: «Borriello è il miglior centravanti italiano». I due sono amici, è vero, ma l’allenatore nerazzurro non è lontano dalla verità. A Pazzini si deve concedere un alibi: è arrivato all’Inter da poco, deve ancora entrare perfettamente nei meccanismi della squadra e a questo fatto è probabilmente dovuta la poca partecipazione durante la partita. Borriello, invece, della Roma conosce ormai tutto, sa quello che deve fare e i compagni si appoggiano a lui quando vogliono lanciarsi in avanti.

CONTRASTI VINTI? RANOCCHIA

4 In una serata con 8 gol si può dire un po’ di tutto delle difese, ma se l’Inter è riuscita a fare la differenza una parte del merito (oltre alle bellissime parate di Julio Cesar) sta forse al centro, tra Ranocchia e Thiago Motta che si segnalano come i migliori nei recuperi: 4 palloni a testa. Dall’altra parte è stato Cassetti a riconquistare più palloni arrivando a 3.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 24a GIORNATA

«Bella Roma Lo scudetto? Non molliamo» Ranieri «Non potevamo fare di più ma il 2-1 ci ha tagliato le gambe»

MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dNotte da San Siro. Di quelle dal copione già scritto, perché — al di là del risultato — per la Roma il duello con l’Inter è rusticano e pieno di rabbia, «rossi», ruggini mai sopite. Non solo. Gli strascichi corrono il rischio allungare la loro ombra fino a sabato prossimo, visto che l’espulsione di Nicolas Burdisso - unita alla concomitante squalifica di Mexes (in attesa del ricorso) - corrono il rischio di far restare i giallorossi col solo Juan come centrale difensivo «titolare» contro il Napoli, costringendo Claudio Ranieri, proprio come con i nerazzurri, al ripescaggio di Loria.

Carattere C’è qualcosa da salvare? Tanto, a partire da quel carattere che ha consentito alla Roma di restare in partita sino alla fine, nonostante l’inferiorità numerica. A Boston, a Miami e a San Francisco, cioè in tutti i posti degli Stati Uniti in cui cinque magnati avranno scrutato con particolare attenzione la Roma, saranno rimasti soddisfatti di vedere una squadra che sa usare la sciabola.

Nel primo tempo il gol segnato da Fabio Simplicio, 31 anni, per il temporaneo 1-1 KINES

Ranieri: niente resa «Abbiamo fatto una buonissima partita dice Ranieri - poi gli episodi ci condannano, penso al gol subito a freddo e forse anche di più il secondo, poi l’espulsione ha cambiato la partita. Quello che hanno fatto in dieci è stato grande, onestamente non potevano fare di più. Credo però che ci sia mancata la continuità. I ne-

razzurri sono fisici, o li metti in difficoltà con la velocità oppure soccombi, proprio com’è successo. Lo scudetto? Certo che ora non è facile, ma finché vediamo la luce non dobbiamo arrenderci. Noi non molliamo. Menez e Vucinic? Devono acquistare la determinazione di Eto’o e Pazzini. Loro hanno altre caratteristiche e io cerco di valorizzarle». Cambi determinanti La «lunghezza» dell’Inter, per l’allenatore, stavolta è stata determinante. «Noi stiamo facendo buonissime cose, ma ho detto che quan-

«Ci condannano gli episodi, l’espulsione ha cambiato le cose. Se la nuova proprietà volesse continuare con me sarei felice» do l’Inter fa cambi mette tanta qualità. Senza Adriano e Totti ci è mancato qualcosa. Peccato per l’assenza di Mexes. È il nostro giocatore più in forma, ma è un istintivo e ha la lingua lunga. Dopo l’espulsione di Burdisso (la 7ª per i giallorossi, ndr), in vista del Napoli non è una buona notizia. Il "rosso" di stavolta però è stato veniale. Pazzini è stato bravo a stoppare e tagliargli la strada, come deve fare un attaccante. Cartellino giusto, ma il nervosismo non c’entra». Quindi, un appello alla nuova proprietà: «Continui a seguirci. E se punterà su di me sarei contento».

w I NUMERI

3

espulsioni di Nicolas Burdisso in questo campionato. Le precedenti nell’1-5 a Cagliari e nel 2-0 all’Udinese

44

reti segnate dall’Inter che grazie alla cinquina alla Roma è diventata la squadra con il migliore attacco in assoluto

7

vittorie di Leonardo sulla panchina dell’Inter in campionato, in 8 partite. Il brasiliano ha perso solo a Udine 3-1

L’ATTACCANTE

Borriello giura: «Ranocchia mi ha toccato» MILANO (a.cat.) A Marco Borriello una cosa non è piaciuta: «Nel primo tempo Ranocchia mi ha toccato, ve lo posso assicurare io che sono uno che simula veramente poco. Non so se avrei preso la palla ma il tocco c'è stato. Un cartellino per Ranocchia? Questo non lo so, però vi si posso dire al 100% che il tocco c'è stato». Poi, frena: «Ma non ci attacchiamo a queste cose. Magari se lo avesse ammonito sarebbe stata una gara diversa per Ranocchia perché stasera sull'uno contro uno spesso superavamo l'avversario. Sarebbe potuta diventare una partita difficile per lui».

Sorpresa «Who’s Loria?». Collegato dal salotto dalla Florida, mister DiBenedetto deve essersi chiesto che tipo di strano e pazzo spettacolo sia il calcio italiano. Uno sport in cui un giocatore all’esordio stagionale segna pure. O DiBenedetto deve aver pensato di assistere a un match di baseball. La squadra di Ranieri si ritrova settima e fuori dalla zona europea. Ma la presidente pro tempore, Rosella Sensi, urla: «Non bisogna mollare, non bisogna buttare la stagione. Dobbiamo fare bella figura, anche per i nuovi proprietari».


10 R

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SERIE A 24a GIORNATA GENOA STAVOLTA EDUARDO C’È

6,5 Esibizione «tosta». Pochi tiri ma una buona manovra. Merita il punto.

di NI. CE.

R 6,5 L’ALLENATORE

R 7 IL MIGLIORE

Ballardini

Milanetto

Con un buon secondo tempo il suo Genoa merita questo risultato che dà morale rimpinguando una classifica che non rispecchia il valore della squadra.

Lucidissimo in ogni tocco, signore del centrocampo grazie alle capacità tecniche. Fa ripartire l’azione ed è pronto a dare una mano in chiusura. Avrebbe anche sul sinistro la palla buona, gliela rimpallano.

7

6

6,5

6,5

6,5

6,5

6,5

6,5

s.v.

7

5

6

Eduardo

Mesto

Dainelli

Kaladze

Criscito

Konko

Kucka

Rossi

Destro

Floro Flores

Palacio

Paloschi

Stavolta protagonista in positivo. Ferma le conclusioni ravvicinate di Flamini e Ibra con due uscite.

Primo tempo di sofferenza contro Robinho che agisce nella sua zona. Poi si prende qualche soddisfazione.

Il gol nasce da un suo rinvio infelice, salva il 2-0 su tiro di Pato e nella ripresa diventa insuperabile.

La partita della rivincita contro i compagni di tante battaglie. «Visto? Sono ancora bravo» urla alla fine.

Puntuale in chiusura si propone anche per la fase di spinta e cede qualcosa a Ibra sul piano fisico.

Un bel pistone, su e giù sulla fascia destra con lucidità e buona tecnica. Insidia Abbiati (Rafinha s.v.).

A volte tiene troppo palla. Ma l’aggressività e la sua capacità di palleggio sono utilissime.

Dà un grosso apporto nella fase di contenimento, opponendosi a un Oddo. Inesauribile.

Giusto il tempo di girare a rete un cross (palla fuori) e rimedia un guaio muscolare.

Non fallisce l’occasione regalatagli dalla buona sorte. È insidioso con due bordate da lontano.

Non brillante sul piano della corsa e della reattività, è l’anello debole della catena di gioco rossoblù.

Entra in una fase delicata con i suoi che accusano la fatica. Riceve scarsa assistenza.

Milan Pato e stoppato Che sprechi con il Genoa: 1-1 e frenata Ibra manda in gol il Papero, poi Floro Flores punisce gli errori sotto rete dei rossoneri, al 2˚ pari di fila GENOA GIUDIZIO

1 1

stro, infortunatosi. Né Palacio né Paloschi sono riusciti a farsi largo tra Thiago Silva e Yepes.

MILAN

777PRIMO TEMPO 1-1

MARCATORI Pato (M) al 29’, Floro Flores (G) al 46’ p.t.

(4-4-2)

(4-3-1-2)

Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Konko (dal 45’ s.t. Rafinha), Kucka, Milanetto, Rossi; Destro (dal 15’ p.t. Palacio), Floro Flores (dal 25’ s.t. Paloschi).

Abbiati; Oddo, Thiago Silva, Yepes, Bonera; Gattuso, Van Bommel, Flamini (dal 30’ s.t. Emanuelson); Robinho (dal 18’ s.t. Cassano); Pato, Ibrahimovic.

PANCHINA Scarpi, Chico, Moretti, Veloso.

PANCHINA Roma, Sokratis, Jankulovski, Merkel, Seedorf.

ALLENATORE Ballardini.

ALLENATORE Allegri.

ESPULSI nessuno

ESPULSI nessuno.

AMMONITI Konko per gioco scorretto.

AMMONITI Bonera, Thiago Silva, Ibrahimovic per gioco scorretto.

ARBITRO Mazzoleni di Bergamo NOTE paganti 4.776 per un incasso di 129.732 euro; abbonati 19.358 per una quota di 258.839 euro. Angoli: 5-7. In fuorigioco: 6-6. Recuperi: 1’ p.t. e 3’ s.t. POSSESSO PALLA

GENOA 42%

PASSAGGI

MILAN 58%

TIRI IN PORTA

III GENOA 3

GENOA 369

29’

PRIMO TEMPO

Pato non sbaglia Dopo un clamoroso errore di Robinho, il Milan va in vantaggio alla mezz’ora. Ibrahimovic pesca Pato solo a due passi del portiere e il brasiliano non fallisce. Per i rossoneri le cose sembrano mettersi bene LINGRIA MILAN 518

TIRI FUORI

III IIIII MILAN 3

GENOA 5

IIIII MILAN 5

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1-1

SECONDO TEMPO

9’ Robinho sbaglia il tiro da pochi passi ignorando Ibra al suo fianco. 29’ c GOL! Favoloso assist di Ibra per Pato davanti a Eduardo: tocco elementare in rete. 46’ c GOL! Rinvio di Flamini, il pallone sbatte sullo stinco di Van Bommel e torna in area dove Floro Flores fa secco Abbiati.

3’ Ibra mette Flamini davanti al portiere ma Eduardo in uscita ribatte il tiro. 4’ Flamini smarca Robinho che tira fuori disturbato da Rossi. 24’ Eduardo sventa un colpo di testa di Ibra destinato all’incrocio. 3’ Tiro di Konko da lontano, para Abbiati.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA CECERE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA d Altra frenata: ora

servono le idee di Pirlo e la forza di Boateng per tenere a bada gli inseguitori. Sì, è un Milan in difficoltà, ma non lo si può definire un Milan in aperta crisi dopo aver visto con quanta naturalezza controlla tutto il primo tempo, mettendo più volte in difficoltà un Genoa ben disposto alla lotta e deciso a fare risultato, che però non riesce mai a creare grattacapi alla difesa rossonera. Una supremazia rossonera chiara nel gioco e nelle occasioni e in questi casi quando ti dice bene, dopo aver sbloccato il risultato (Pato da due pas-

si su splendida illuminazione di Ibrahimovic) poi non fallisci il raddoppio quando si presenta l’occasione giusta. E invece al Milan dice male per due volte. La prima quando Pato (33’) si fa stoppare da Dainelli il tiro da cinque metri; la seconda allorché lo stesso attaccante brasiliano (39’) appoggia su Robinho (che è in fuorigioco) un contropiede tre contro uno senza accorgersi che c’è Ibra libero a sinistra in posizione regolare. Non solo il Milan spreca queste ghiotte opportunità per chiudere con un 2-0 il suo periodo aureo, ma va a beccare il pareggio a trenta secondi dal riposo a causa di un rinvio difensivo che sbattendo sulla tibia di Van Bommel si trasforma in

46’

PRIMO TEMPO

Rimpallo decisivo Il Genoa acciuffa il pareggio allo scadere del primo tempo con un po’ di fortuna. Il pallone rinviato da Flamini sbatte contro Van Bommel e arriva a Floro Flores che infila il portiere rossonero LIVERANI

Uscito Robinho nella ripresa, il Milan è calato, con un Cassano estraniato. A quel punto il Genoa ha provato il colpo

perfetto lancio per Floro Flores, il quale supera agevolmente Abbiati. Il massimo della sfortuna... L’affanno Nella valutazione complessiva del match emerge comunque la netta sensazione di una capolista in affanno perché nella ripresa, uscito al quarto d’ora il vivace ma

sempre affamato (di gol: se n’è mangiati un paio pure ieri..) Robinho, ecco che il rendimento generale è calato e il Genoa ha avuto la sua parte di gloria, minuti nei quali non ha inquadrato pericolosamente la porta di Abbiati solo per carenze di giornata di un attacco che aveva dovuto fare a meno in apertura del centravanti De-

Le cause Il Milan, superata senza danni la fase di tamponamento delle altrui manovre, non ha saputo riemergere per tre motivi: 1) Cassano è rimasto avulso dal gioco, penalizzato da una forma ancora precaria; 2) Van Bommel ha accusato un calo dinamico, peraltro comprensibile e giustificabile considerato il lungo periodo di inattività; 3) Pato non ha trovato guizzi pure per la mancanza di aiuti dalle fasce e dalla mediana, e così la manovra di attacco si è risolta nel solito «Ibra pensaci tu». Lo svedesone anche stavolta è stato protagonista in versione altruistica (due passaggi da rete, sul secondo Flamini viene rimpallato dal portiere), ma quando ha provato a sfondare (24’ s.t.) ha trovato il redivivo Eduardo intenzionato a far dimenticare le recenti papere: volo all’incrocio e il pareggio resta blindato. Aiuti Dall’altra parte, Abbiati ha dovuto controllare solo un tentativo dalla distanza di Konko. Il che significa che mentre l’assenza di Nesta (che resta grave, intendiamoci) è stata comunque neutralizzata dal rendimento confortante del tandem Thiago Silva-Yepes, a centrocampo la formula improntata sui tre mediani ha bisogno di essere irrorata dal genio di Pirlo, dall’irruenza di Boateng e magari dalla classe di Seedorf, ieri rimasto in panca. Sul piano tattico c’è stata una eccellente interpretazione di Oddo che venendo spesso in avanti ha permesso di non accusare l’uomo in meno a centrocampo, peccato che poi sui cross il piede non sia stato così felice. Però con l’esperienza di Oddo e la freschezza atletica di Abate quel ruolo è coperto (in attesa di Zambrotta). Il Genoa con questo punto alla fine meritato riprende fiato. E poi che soddisfazione aver messo in un angolo Cassano...


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MILAN FLAMINI GIÙ DI TONO

6 Primo tempo dominato, quando esce Robinho diventa prevedibile.

a 6 L’ALLENATORE

R 7 IL MIGLIORE

Allegri

Ibrahimovic

Attende con impazienza il recupero degli infortunati per tornare a quel gioco ragionato che predilige. In mediana adesso manca la luce.

Premiamo il passaggio del gol a Pato, quel pallone magicamente recapitato per il tocco in rete. Poi suggerisce per Flamini e viene fermato da Eduardo in extremis.

TERNA ARBITRALE MAZZOLENI 6,5 Sbaglia solo ad ammonire Ibra (non c’è fallo). Cariolato 6,5; Manganelli 6,5.

6

6

6,5

6,5

6,5

6

6,5

5

6,5

6

5

5,5

Abbiati

Oddo

Thiago Silva

Yepes

Bonera

Gattuso

Van Bommel

Flamini

Robinho

Pato

Cassano

Emanuelson

Un balzo per alzare la staffilata di Floro Flores da lontano, poi viene sollecitato solo da Konko.

Interpreta bene la sfida sul piano tattico, supportando il centrocampo. Impreciso sugli affondi.

Un recupero da applausi nel finale su Palacio. Prestazione di buon livello, da difensore...

Altra prova autorevole, ormai si è inserito alla perfezione. Non fa rimpiangere Nesta.

A dispetto della botta rimediata da Kozak si presenta vispo e scattante. Dalla sua parte non si sfonda.

Regge sul piano dinamico e caratteriale, evitando eccessi: la fascia di capitano, aiuta.

Bene per tutto il primo tempo, distribuisce il gioco con precisione e tempismo. Cala alla distanza.

Ibra lo mette a tu per tu con Eduardo ma si fa stoppare il tiro da 2 metri. Meno energico del solito.

Fonte di gioco mostra i soliti limiti al tiro in due occasioni. Però quando lui esce stremato cala il buio.

Non può sbagliare su quell’assist al bacio, sbaglia nell’azione del possibile 2-0. Ma è in ripresa.

Ha 30’ per lasciare il segno nel suo derby personale. Invece resta ai margini. Manca la forma fisica.

Dovrebbe portare linfa in mezzo al campo ma commette subito un errore e non si riprende.

MARASSI BLINDATO

Denunciati cinque tifosi Cariche della polizia

Cosimo Spagnolo con i fiori ANSA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA d(a.d.r.) Nessun feri-

to, ma nemmeno la pace annunciata alla vigilia e richiesta da tempo da Cosimo Spagnolo. Il ritorno dei tifosi del Milan a Genova, 16 anni dopo la morte violenta del tifoso genoano Vincenzo Spagnolo, non è stato totalmente indolore. Il quartiere di Marassi è stato blindato, con un nutrito servizio d'ordine che, poco prima del fischio d'inizio, ha evitato lo scontro tra le due fazioni. Alcuni sostenitori del Milan, infatti, non appena scesi dai pullman che li hanno condotti sul piazzale del Ferraris, si sono arrampicati sulle cancellate ed hanno lanciato cori e fumogeni all'indirizzo dei rossoblù. La reazione è stata immediata, anche se, grazie al servizio di sicurezza, e a qualche carica di alleggerimento, si è concretizzata soltanto in un nutrito lancio di oggetti, in particolare bottiglie, pietre e petardi. Anche un coltello Nelle operazioni di prefiltraggio, eseguite prima dell’avvio della sfida fuori dallo stadio, sono stati denunciati cinque tifosi, quattro del Milan e uno del Genoa, tutti per possesso di fumogeni. Sono inoltre state sequestrate 120 aste rigide per bandiere e 10 bengala. Nel piazzale riservato ai milanisti, poi, è stata rinvenuta pure una sacca contenente materiale atto ad offendere, in particolare vi sono state abbandonate, per evitare guai ai controlli, pietre, bengala, torce illuminanti per barche, bombe carta, lamette e pure un coltello. Senza problemi, invece, il deflusso dei tifosi a fine incontro.


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SERIE A 24a GIORNATA GENOA

Floro Flores «Dedico il mio gol a Eduardo» Anche Ballardini parla del portiere: «Meritava di essere difeso». Poi: «Grande partita»

w I NUMERI

7

le partite utili consecutive in campionato per il Milan (3 vittorie e 4 pari). È la 2ª volta che succede quest’anno

pareggio tra i due allenatori che si sono affrontati ieri per la sesta volta, Ballardini è in vantaggio per 3 vittorie a 2 Floro Flores festeggiato dai compagni dopo il gol MORINI ALESSIO DA RONCH 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA dTutti per uno. Il Genoa trova finalmen-

te un gol da uno dei suoi nuovi acquisti, Floro Flores, conquista un bel punto contro il Milan e dedica il tutto al suo portiere Eduardo, tornato protagonista in positivo dopo l’errore di Firenze: «Il mio gol è per lui - annuncia felice Floro Flores - che ha saputo risollevarsi in un momento così difficile». Il sostegno arriva pure da Kaladze e, soprattutto, da Ballardini, che dedica all’estremo difensore, autore di due belle parate, un pensiero speciale: «Sì, è vero, ho difeso Eduardo e sono contento di averlo fatto. Lavorando sul campo conosci bene le qualità professionali e umane dei giocatori e lui, per come si impegna e per come vive in maniera totale questa sua appartenenza alla squadra, merita di essere difeso». Genoa da corsa Davanti ad Eduardo, naturalmente c’è di più. E Ballardini inizia a godersi il suo nuovo Genoa: «Abbiamo disputato una grande partita. Sul gol Eduardo aveva chiamato la palla, ma Dainelli non l’ha sentito, cose che capitano, ma noi abbiamo reagito, cercando il gol. Siamo stati in campo nella maniera giusta, con determinazione e rabbia, facendo pressing, alzando il ritmo. Queste devono essere sempre le nostre caratteristiche. Dobbiamo naturalmente migliorare ancora».

323

i minuti d’imbattibilità della porta del Milan. L’ultimo a far gol contro i rossoneri era stato Olivera il 16 gennaio

Eduardo, 28 anni, portiere del Genoa PEGASO

Finalmente Antonelli Non ha avuto fortuna la sua mossa a sorpresa: Destro, schierato al posto di Palacio,si è infortunato dopo pochi minuti. «Purtroppo ha sentito tirare dietro la coscia e rischia di essersi procurato una lesione importante. Lo perderemo per un po’. Lo avevo messo in campo perché è fresco e si è allenato bene, mentre Palacio mi era apparso un po’ stanco. Quest’ultimo, comunque, si riprenderà in fretta e Paloschi ha dimostrato di poter diventare un elemento importante della squadra. In più ora avremo anche Antonelli».

LA CURIOSITÀ

Quell’esultanza tutta brasiliana dei rossoneri

V

Allegri «Noi troppo leziosi davanti alla porta» «Il Milan ha avuto tante occasioni, era una gara da vincere. Ma non sono affatto preoccupato»

DAL NOSTRO INVIATO

FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA dMassimiliano Allegri

è un tipo imperturbabile e al momento l’aggettivo «preoccupato» non rientra nel suo vocabolario. «Non sono preoccupato. Certo, potevamo avere qualche punto in più. Ma in un campionato così lungo ci sono alti e bassi». Però alcuni pugni sferrati alla panchina nei momenti di maggiore tensione (reazione insolita per uno che è sempre molto misurato) suggeriscono che di sicuro c’è rabbia, perché il Milan ha lasciato altri due punti a Genova (come era già successo con la Sampdoria) e perché il solco che divideva i rossoneri dalle inseguitrici si sta assottigliando. Arbitri contro Allegri si è arrabbiato molto per il giallo che Mazzoleni ha sventolato in faccia a Ibrahimovic dopo l’intervento su Kucka (da lì è nato il pari del Genoa). «L’ammonizione è giusta perché Zlatan ha protestato, ma forse non c’era fallo e andare a riposo sull’1-0 sarebbe stato meglio», ha minimizzato a fine gara. Però quell’episodio ha fatto imbestialire allenatore e società. Braida e Galliani sono andati via con la

Massimiliano Allegri, 43 anni, sbuffa: i suoi non trovano il gol vittoria ANSA

Galliani e Braida sono andati via scuri in volto, con l’a.d. che ha liquidato i giornalisti con un secco «no comment»

faccia scura, l’a.d. ha salutato i giornalisti con un «no comment», ma la sensazione è che i rossoneri (che si erano già lamentati per l’espulsione di Van Bommel a Catania e i ripetuti falli di Kozak, non sanzionati, contro la Lazio) ultimamente si sentano penalizzati dalla classe arbitrale.

Troppo leziosi Giallo a Ibra a parte, all’allenatore rossonero non è piaciuto come la squadra ha affrontato il secondo tempo: «Nel primo tempo abbiamo creato parecchio e abbiamo anche avuto l’occasione di chiudere la partita, ma nella ripresa abbiamo avuto fretta. Se avessimo continuato come nella fase finale del primo tempo, forse il risultato sarebbe stato diverso. Però ho apprezzato l’atteggiamento della squadra. Dopo il gol subito ho temuto che potessimo disunirci, invece non è successo anche se non abbiamo giocato al meglio». Di sicuro il Milan gioca meno bene rispetto a qualche mese fa (colpa anche della lunga lista di infortunati: sabato con il Parma dovrebbe rientrare Pirlo, Antonini ha un fastidio all’adduttore ma è recuperabile) e fa fatica a chiudere le partite: a volte la qualità degli attaccanti rossoneri fa a cazzotti con la cattiveria sotto porta. «Forse siamo stati troppo leziosi lì davanti ammette Allegri -, quando le cose sembrano facili ci culliamo e non affondiamo il colpo. Ho sostituito Robinho perché era stanco, ha avuto 2-3 palle-gol che in altre situazioni avrebbe sfruttato in modo diverso. Pato ha segnato e poteva mandare in gol Ibrahimovic, ma ha fatto la scelta sbagliata, però se n’è subito reso conto». Tabella scudetto E Cassano, che era stato l’arma in più a Cagliari e contro l’Udinese, stavolta non è riuscito a incidere: dopo un mese e mezzo in rossonero non è ancora al top della condizione. «É un momento di rigetto, ha fatto bene le prime partite, ma è ancora indietro. Purtroppo abbiamo giocato ogni tre giorni e per forza di cose ha lavorato di meno. Ma sta facendo il massimo». Meno di una settimana fa Allegri aveva parlato di 11 vittorie in 16 partite per vincere lo scudetto. Adesso le partite a disposizione sono diventate 14 e Allegri sa che dopo due pareggi consecutivi è fondamentale ricominciare a vincere.

NAZIONALE TRE NOVITÀ IN VISTA DELL’AMICHEVOLE CON LA GERMANIA. E DOPO AMAURI E LEDESMA, PRANDELLI CONVOCA L’ITALO-BRASILIANO DELL’INTER

Nuova Italia: Giovinco con Matri e Motta A Coverciano si rivedono anche Buffon e Cassano. Gilardino resta fuori MASSIMO CECCHINI

sua gestione Gigi Buffon - al rientro dopo il Mondiale - ed è pronto ad affidargli la fascia di capitano, mettendolo in «pole» davanti a Viviano e Sirigu. Reinserito nel gruppo anche Antonio Cassano, che con l’approdo al Milan ha ritrovato il calcio giocato più che parlato.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dA volte ritornano, a volte invece si affacciano per la prima volta. L’Hotel Italia apre le porte a volti noti e «new entry», cercando quel mix che ci apra le porte dell’Europeo e del Mondiale. In vista del match con la Germania di mercoledì a Dortmund, Cesare Prandelli abbraccia per la prima volta nella

Thiago e Giovinco Nell’elenco dei convocati diramato ieri il c.t. ha dato spazio anche a volti nuovi. Largo a Sebastian Giovinco, Alessandro Matri e all’oriundo Thiago Motta, la cui famiglia affonda le radici nel Polesine. Com’è noto, quella dell’interista è una convocazione ancora «sub judice» in attesa che la Fifa dia l’atteso via li-

bera. Il problema? Alcuni anni fa il centrocampista aveva partecipato alla Gold Cup con la maglia del Brasile, che però aveva giocato con una selezione Under 23. Impressioni? Ottimismo spinto, visto che il placet è atteso per oggi. Fuori Gila In attacco, con l’ingresso di Matri, trovano spazio Borriello, Pazzini e Giuseppe Rossi, mentre il sacrificato di turno è Gilardino. In mediana tocca ad Aquilani, De Rossi, Montolivo, Palombo e Mauri, con Cassani, Maggio, Criscito e Nocerino pronti a occuparsi delle fasce. In difesa conferma per Ranocchia al fianco dei collaudati Chiellini e Bonucci,

Si gioca mercoledì a Dortmund

mentre Astori continua ad essere sotto osservazione. Ricordi «mondiali» La Nazionale si radunerà oggi alle 12.30 per poi svolgere allenamento nel pomeriggio. Mercoledì alle 20. 50 ci sarà il calcio d’inizio del match e quindi il ritorno notturno in charter. Memorandum per i malati di nostalgia: proprio a Dortmund nel 2006 si giocò la semifinale mondiale che ci aprì le porte di Berlino (2-0 alla Germania con gol di Grosso e Del Piero). Di quel gruppo sono rimasti solo Buffon e De Rossi (quella sera squalificato). Un modo per sottolineare che c’è bisogno di futuro.

I CONVOCATI

MILANO Questi i 23 convocati dal c.t. Cesare Prandelli per l’amichevole di mercoledì a Dortmund contro la Germania (ore 20.50, diretta tv su Rai1). Portieri: Buffon, Sirigu, Viviano. Difensori: Astori, Bonucci, Cassani, Criscito, Chiellini, Maggio, Ranocchia. Centrocampisti: Aquilani, De Rossi, Giovinco, Mauri, Montolivo, T. Motta, Nocerino, Palombo. Attaccanti: Borriello, Cassano, Matri, Pazzini, Rossi. Nella Germania non ci sarà l’infortunato Gomez, tolto ieri dai convocati.

Thiago Motta, 28 anni ANSA


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Pato dopo il gol festeggia con una caduta brasiliana che coinvolge anche Robinho e Thiago Silva. Flamini li osserva divertito BOZZANI

Questo Milan non perde, ma che fatica segnare! Nel nuovo anno i rossoneri fanno meno gol e subiscono di più. L’avvicinamento dei nerazzurri toglie alla squadra sicurezza? DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA dUn segno sui pali di San Siro, uno sullo stinco di Van Bommel. Segni che rischiano di diventare tatuaggi sulla pelle del Milan. «Dovevamo essere più lucidi, ma forse il fatto di aver subito il pareggio nel finale del primo tempo ci ha un po' innervosito». Daniele Bonera ha la faccia stanca di uno che gira, soffre e prende pure i pugni. Ha un occhio viola e l'umore solo un po' più chiaro, perché ufficialmente nessuno al

Milan vuole ammettere di essere preoccupato. Bonera ha fatto la trottola in ogni posizione della difesa, un po' come i centrocampisti che entrano e escono e viaggiano fra campo e infermeria come tanti trasformisti impazziti. «In questo periodo non abbiamo quasi mai giocato con lo stesso centrocampo, ma l'atteggiamento della squadra mi piace. La squadra ha sempre capito che cosa fare», ha detto Allegri prima della trasferta di ieri. Ma il gioco ne ha risentito. Senza Pirlo e con Seedorf prima affaticato e poi infortunato le scorte di qua-

Alexadre Pato, 21 anni, a sinistra, e Zlatan Ibrahimovic, 29 NEWPRESS

lità della squadra sono diminuite. Senza Boateng e ora senza Ambrosini non si può avere il pieno di energia. Numeri C'è il doppio palo di Ibra contro la Lazio, c'è la carambola su Van Bommel che ieri ha punito Abbiati. Episodi che portano o tolgono punti, ma l'impressione di una frenata nel gioco e di un malessere nello spirito resta. Le cifre apparentemente aiutano poco: il Milan aveva tre punti sul Napoli all'inizio dell'anno e tre punti restano. La Lazio si è allontanata, la Roma pure. Ma c'è una squadra che viaggia ed è il male oscuro del Milan: si chiama Inter e la sua rinascita toglie ai rossoneri parte della sicurezza ritrovata. Gattuso se n'è accorto subito: «Se si continua così l'Inter ci può riprendere», ha detto qualche settimana fa. Una preoccupazione che si è diffusa, perché i numeri non sono malissimo (il Milan resta in serie positiva da 7 partite), ma il confronto con l'Inter in risalita non può lasciare tranquillo nessun milanista.

Occasioni Con o senza Pato e i suoi gol, il Milan soffre. Ha pareggiato nelle ultime quattro partite giocate dal brasiliano da titolare, eppure la sua media gol è stratosferica. Quanto a Ibra, nel 2011 ha segnato 4 volte e ha incrementato il numero di assist, anche a Pato. I due non saranno assortiti benissimo, ma lo svedese ha regalato a Pato quattro palloni perfetti. Due li ha riservati a Robinho, uno a Flamini, due a Boateng. In questo campionato gli assist di Zlatan sono 9 e le reti 13. Milan Ibra-dipendente, si dice. Ma era Ibra-dipendente anche quando staccava l'Inter in classifica. Ora però la media gol di Ibra è addirittura migliorata, mentre tutti gli altri indicatori sono in peggioramento: il Milan segna di meno (1,571 gol a partita contro 1,705 del 2010), subisce un po' più gol (0,857 contro 0,764) e fa meno punti. Erano 2,118 a partita, ora sono 1,857. Sembrerebbe tutto lapalissiano, ma in questo campionato di occasioni perdute non lo è. «Non sono affatto preoccupato», è il mantra di Allegri. Ma nelle teste dei suoi il tarlo resta.


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SERIE A 24a GIORNATA

FATE LARGO NAPOLI A -3 È sempre Cavani poi gol-fantasma e sigillo di Sosa L’uruguaiano col Cesena a quota 18. Non vista una rete regolare di Maggio. Il Milan è più vicino DAL NOSTRO INVIATO

SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI dMeno tre dal Milan e Edinson Cavani a quota 18 gol, sempre più capocannoniere. Napoli deve crederci. A che cosa? Allo scudetto. Qui, nella città della scaramanzia, la parolina magica non la pronuncia nessuno perché nominarla potrebbe portare iella, ma i numeri sono chiari. L’anti-Milan del momento è il Napoli e lunedì 28 febbraio, notte del confronto diretto a San Siro, ne sapremo di più. La partita col Cesena va presa per quella che è, una tappa di avvicinamento al grande sogno. Non è stata una vittoria epica. Un gol di Cavani all’inizio, un altro di José «El Principito» Sosa alla fine, più uno di Maggio (a inizio ripresa) non visto dal guardalinee e non convalidato. Poco altro è successo, ma contava cancellare la sconfitta di Verona col Chievo e il Napoli l’ha fatto con cinismo: al Cesena non è stato permesso di dire bah. Si doveva vincere e si è vinto. Il resto è fumo, chiacchiera fine a se stessa.

Perché lo scudetto sì Facciamo un gioco, sulla base di quanto visto ieri al San Paolo. Perché il Napoli è da scudetto? Per-

ché Edinson Cavani è oggi l’attaccante più forte del campionato: fa gol e partecipa come pochi altri bomber al recupero del pallone. Perché la fase difensiva rasenta la perfezione, è difficile che ci siano buchi nella recinzione: ieri con la difesa B — Cribari e Santacroce al posto dei titolari Cannavaro e Campagnaro — al Cesena è stata concessa una sola palla-gol a Bogdani, verso la fine. Perché gli esterni attaccano e difendono, secondo necessità: Maggio ha servito a Cavani l’assist dell’1-0 e si è visto annullare un gol regolare (parata di Antonioli oltre la linea), ma tra un’incursione e l’altra si è dedicato alla devitalizzazione del fastidioso Giaccherini. Perché Mazzarri azzecca i cambi: ha tolto Hamsik e Lavezzi, ha inserito Mascara e Sosa e questi ultimi due l’hanno ripagato con l'azione del 2-0, assist dell'ex del Catania e rete dell'argentino. Perché l’entusiasmo del San Paolo è un patrimonio, rappresenta sul serio il dodicesimo uomo: un pubblico così non ce l’ha nessuno, neppure la Roma.

35enne Cristiano Lucarelli. Perché la circolazione della palla in mediana non è granché: Gargano e Yebda contro il Cesena non hanno brillato per pulizia del passaggio, e Pazienza — ieri fuori per squalifica — non ha piedi delicati, però forse è stato Mazzarri a scegliere di fondare la squadra su un centrocampo di accalappiatori e non di costruttori (se fossimo

Perché lo scudetto no Perché se Cavani si fa male — tutti a toccare i cornetti, di corsa! — l’unico centravanti di ruolo a disposizione sarebbe (è) il

AMMONITI Maggio (N), Santacroce (N) e Jimenez (C) per gioco scorretto.

NAPOLI CESENA

2 0

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Cavani 13’ p.t.; Sosa 46’ s.t. NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Santacroce, Cribari, Aronica; Maggio, Gargano, Yebda, Zuniga (dal 40’ s.t. Dossena); Hamsik (dal 29’ s.t. Mascara), Lavezzi (dal 45’ s.t. Sosa); Cavani. PANCHINA Iezzo, Campagnaro, Cannavaro, C. Lucarelli ALL. Mazzarri CESENA (4-3-2-1) Antonioli; Dellafiore, Pellegrino, Von Bergen, Santon; Caserta (dall’8’ s.t. Sammarco), Colucci, Parolo (dal 36’ s.t. Rosina); Jimenez, Giaccherini (dal 26’ s.t. Budan); Bogdani. PANCHINA Calderoni, Felipe, Ceccarelli, Appiah. ALL. Ficcadenti ARBITRO Celi di Campobasso

NOTE spettatori 34.565, incasso 656.178,31 euro (compresi abbonati e quota). Tiri porta: 5-0. Fuori: 2-3. Fuorig.: 2-4. Angoli: 2-3. Rec. p.t. 1', s.t. 5'.

Contava cancellare la sconfitta con il Chievo e il Napoli l’ha fatto con cinismo: al Cesena non è stato permesso di far nulla

in De Laurentiis il primo acquisto da mettere in agenda sarebbe quello di un tipo alla Xabi Alonso, ma è soltanto il nostro punto di vista). Perché il rischio appagamento è alto, a un certo punto ci si potrebbe «accontentare» di andare in Champions, che sarebbe lo stesso un risultato eccezionale. Cesena spuntato Il Cesena ha

LA MOVIOLA di Francesco Ceniti

chiuso con quattro attaccanti (Bogdani, Budan, Jimenez e Rosina), ma non è la somma che fa il totale, si potrebbe dire parafrasando Totò, il più napoletano dei napoletani. Quattro attaccanti e la miseria di una palla gol, sciupata da Bogdani. Cesena spento, quasi rassegnato. Fallito (per ora) l’innesto di Santon: i due gol del Napoli sono sgorgati dal suo lato,

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Dubbi di fuorigioco sul 2-0

La notizia positiva è che il gol di Maggio non visto dall’assistente Pugiotto non è stato determinante per il risultato. Resta, però, il problema dell’enorme divario tra l’occhio umano e la tecnologia. Al primo replay utile, infatti, è stato chiaro a tutti che la respinta di Antonioli era avvenuta nettamente al di là linea. Chiaro a tutti, tranne alla quaterna arbitrale che ha preso la decisione (sbagliata) in un secondo e senza tv. Il 5 marzo l’Ifab potrebbe aprire alla tecnologia proprio sul gol-non-gol. L’episodio incriminato arriva al 3’ della ripresa: cross di Zuniga, testa di Maggio e Antonioli para dentro la porta. Per il resto, Celi giustamente non ferma l’azione che porta al vantaggio napoletano: Cribari non commette fallo su Bogdani. Giusto annullare un gol a Jimenez: è in fuorigioco. Resta un’ombra sul 2-0 del Napoli: da capire la posizione di Mascara.

Le sequenza del gol fantasma: Maggio colpisce di testa e sotto Antonioli para dentro la porta SKY

LE PAGELLE

di S.V.

MAGGIO CORSE E ASSIST, DELLAFIORE ANNULLA LAVEZZI, SANTON AFFONDA NAPOLI 6,5 DE SANCTIS s.v. Zero parate. La prova vivente che il Cesena ha combinato poco o niente. SANTACROCE 6 Un’unica scottatura, al tramonto: Bogdani lo brucia e buon per lui che l’albanese di testa metta fuori. CRIBARI 6,5 Sbroglia il traffico con bella autorità. ARONICA 6 Sotto esame e perciò attento. Ruiz può aspettare. MAGGIO 7 L’assist per Cavani, il gol/non gol, il soffocamento di Giaccherini. L’uomo dei «coast to coast» ritorna in Nazionale.

GARGANO 6 Lo salva il dinamismo, ma la precisione non è la sua arte.

LAVEZZI 5,5 Se giocasse da Lavezzi, il Cesena ne piglierebbe cinque.

YEBDA 5,5 Dedito al lavoro sporco, non si capisce se col pallone litighi perché è sempre anaerobico o per limiti tecnici.

SOSA 6,5 Avviso ai fantacalcisti: un gol va premiato con un bel voto, anche se l'autore gioca 5 minuti.

ZUNIGA 6 Due tiri, il cross per il gol/ non gol di Maggio. Segnali di vita dal pianeta Zuniga (Dossena s.v.).

h

HAMSIK 6 La palla profonda per Maggio — da cui l’1-0 — è un gioiellino, l'unico del pomeriggio. A lungo in sonno. MASCARA 6,5 L’emozione del debutto al San Paolo, poi il pallone del 2-0 a Sosa. Mascarinho ha già conquistato i napoletani.

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IL MIGLIORE CAVANI

Diciotto gol dopo ventiquattro giornate, media notevole. L’uomo simbolo del Napoli di oggi. L’ultimo scudetto con Diego, il prossimo con Edinson? All. MAZZARRI 7 Azzecca tutto: formazione, cambi, mosse tattiche tipo Maggio su Giaccherini.

CESENA 5 ANTONIOLI 5,5 Meno impermeabile del solito, anche se sui due gol può fare poco. Parata «illegale» sul colpo di testa di Maggio (palla entrata, gol non dato). IL MIGLIORE h 6,5 DELLAFIORE Lavezzi non combina nulla di memorabile, un po’ per colpa sua e un po perché Dellafiore gli piglia le misure. PELLEGRINO 5 Disperata e inutile scivolata su Cavani: meglio così, forse. Se avesse fatto un altro autogol, lo avrebbero crocifisso.

TERNA ARBITRALE: CELI 5,5 Tradito da un guardalinee: il gol di Maggio è buono e Mascara è forse in fuorigioco sul 2-0. Pugiotto 4,5-Carrer 6

VON BERGEN 5,5 Cavani è tanta roba anche per lui e poi spunta Sosa. SANTON 5 Non vogliamo infierire e ci limitiamo al cinque, ma dov’è finito il Santon che nell’Inter pareva il nuovo Maldini? Occhio, nel calcio si fa presto a scivolare in basso. Oggi il Cesena: domani? CASERTA 5 Dopo venti minuti passa all’ala e la cosa gli procura imbarazzi: dell’esterno non ha i tempi né il passo. SAMMARCO 5,5 Neppure con lui la situazione migliora. COLUCCI 5,5 Prova a orchestrare, ma non trova suonatori ispirati.

PAROLO 6 Martire del centrocampo, s’immola su ogni traiettoria, porta acqua a tutti. Esce per sfinimento (Rosina s.v.). JIMENEZ 5 Un paio di ricami. Tanta forma, poca sostanza. GIACCHERINI 5,5 La zanzara ronza, lo «schiacciamosche Maggio la spiaccica. BUDAN 5,5 Non gli arriva un pallone commestibile. BOGDANI 5 Fallisce di testa l’1-1. Né prima né dopo lascia tracce. All. FICCADENTI 5,5 Cambia 3-4 moduli, mescola e rimescola, ma il Cesena è stitico, fa un gol a settimana. Anzi, di meno: 17 in 24 turni. Allarme rosso.


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I GOL

Cavani sblocca di sinistro Sosa rifinisce il successo

V

Mazzarri si sbilancia «Siamo straordinari» L’allenatore: «Anche col turnover andiamo al massimo» Cavani: «Non pensiamo al Milan, avanti così senza limiti» MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLIdAncora un gol. Ed è sa-

13’

PRIMO TEMPO

Il vantaggio Hamsik dà in profondità per Maggio sulla destra, inserimento in area dell’esterno napoletano e cross basso per Cavani, che a pochi passi dalla porta mette dentro di sinistro. Antonioli è battuto AGNFOTO

Doppietta sudamericana: Jose Ernesto Sosa, di spalle, e Edinson Cavani PLP

con l’ex interista a fare la figura della bella statuina, prima su Maggio e poi su Cavani. L’organizzazione è importante, ma da sola non basta. Bisognava acquistare una punta con senso del gol. Per la salvezza ci sarà da patire. Anziché illuderlo con la chimera Mutu, al povero Ficcadenti non potevano comprare un centravanti del tipo «usato sicuro»?

46’

SECONDO TEMPO

Il raddoppio della sicurezza Assist di Mascara dal settore destro e tocco vincente di Sosa davanti al portiere cesenate. L’argentino, arrivato in estate dal Bayern, viene festeggiato poi da tutti i compagni CUOMO

lito a quota 18, Edinson Cavani, con la possibilità di agganciare Antonio Careca al quarto posto della speciale classifica di tutti i cannonieri del Napoli, fermo a 19 reti, mentre in testa c’è Vojak con 22 gol realizzati nel campionato 32-33. Gli restano ancora 14 giornate di campionato, dunque, per entrare definitivamente nella storia del club, e dovrebbero essere sufficienti per compiere l’impresa. «Provo tanta felicità in questo momento. Sono contento per me e per la gente che ci accoglie sempre con entusiasmo ed ha fiducia nel nostro operato», ha detto il capocannoniere del campionato che ha poi commentato il distacco dalla capolista che s’è accorciato di 2 punti. «Non è il caso di pensare al Milan. Sarà importante, per noi, continuare a giocare così come stiamo facendo, senza porci limiti. Sento parlare di scudetto, ma ci andrei cauto, perché tra poco ritorne-

remo a giocare anche in Europa League, una manifestazione che non vogliamo trascurare», ha osservato Cavani. Il Napoli affronterà il Villarreal il 17, al San Paolo, mentre il 24 giocherà la gara di ritorno in Spagna. Robe straordinarie La sua squadra è una realtà che tutto il campionato, ormai, riconosce. E Walter Mazzarri è colui che sta permettendo ad un’intera città di accarezzare sogni incredibili. «Non ci sono partite scontate», ha detto l’allenatore nel dopo partita sottolineando l’ennesima prestazione positiva dei suoi ragazzi. «Stiamo facendo delle robe straordinarie e mi piace evidenziarle. Oggi (ieri ndr.) c’è stato un discreto turnover. Pur impiegandolo poco, Cribari ha il pregio di rendere al meglio ogni qualvolta ho bisogno di lui. Discorso analogo per Santacroce che ritengo recuperato». Secondo posto E’ la prima volta in dieci anni di serie A che

S Walter Mazzarri, 49 anni, non è mai stato al secondo posto da solo CUOMO

Mazzarri si trova solitario al secondo posto dopo 24 giornate di campionato. Una condizione che non gli procura emozioni particolari, in ogni modo. «Certo, sarebbe stato difficile ritrovarsi secondo allenando la Reggina. Io ho un carattere particolare, non mi faccio lusingare dai risultati provvisori. Ecco, io sto già pensando all’anticipo di sabato all’Olimpico, contro la Roma. Il successo vero, semmai dovesse arrivare, me lo godrò a fine campionato», ha spiegato l’allenatore del Napoli che stamattina riceverà in Campidoglio, dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il premio «Andrea Fortunato». Cesena rassegnato «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, anche se siamo restati in gioco fino al gol del raddoppio di Sosa nei minuti di recupero», ha detto Ficcadenti, il tecnico cesenate. «Abbiamo avuto pure qualche opportunità per segnare, ma gli attaccanti avversari sono stati devastanti. Questo Napoli merita la Champions League e, forse, anche di più».


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SERIE A STRATEGIE DE LAURENTIIS AVVERTE L’A.D.: «NIENTE SCONTI PER IL RISCATTO DI QUAGLIARELLA»

aveva regalato parecchie soddisfazioni dalle parti di Vinovo. E allora là davanti spazio ai pesi massimi Toni e Matri. A centrocampo tocca a Martinez se Marchisio non ce la fa, Alessandro mentre in difesa avanti con Del Piero, Chiellini terzino sinistro. 36 anni ANSA Il riscatto di Quagliarella Intanto, De Laurentiis risponde a Marotta, che aveva parlato di riscatto ancora da trattare sul fronte Quagliarella, soprattutto dopo il grave infortunio del napoletano. «Non gli regalo Quagliarella per 4,5 milioni — ha detto il presidente del Napoli —. Marotta ha firmato un contratto, si tratta solo di aspettare il mese per la ratifica. Il prezzo per il riscatto è già fissato e quello resterà».

Marotta chiama Del Piero: la firma si avvicina Oggi esami per Marchisio, che per domenica sembra fuori dai giochi MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dGià nella giornata di oggi potrebbe esserci il passo decisivo verso il rinnovo del contratto di Alessandro Del Piero. Approfittando del secondo giorno di riposo dopo

la trasferta di Cagliari, il capitano della Juventus dovrebbe infatti essere convocato in sede dall’amministratore delegato Beppe Marotta. Il «via libera» di Andrea Agnelli ha spianato nei giorni scorsi la strada: contratto fino al 2012 (poi la leggenda bianconera prenderà possesso di una scrivania), ingaggio ancora da limare, accordo probabile a quota 2 milioni più bonus. Rinnovo che Del Piero si è meritato soprattutto sul campo, dove ha dimostrato di poter sempre garantire una discre-

ta affidabilità tecnica e fisica: trentaquattro presenze stagionali (nessuno come lui) e sette gol. Certo, i ritmi particolarmente elevati non fanno più per lui, ma a livello di classe ed esperienza può tornare ancora parecchio utile alla causa di una squadra giovane, in piena ricostruzione, che proprio l’anno prossimo è chiamata al decisivo salto di qualità. Insomma, in alcuni momenti Ale sarà fondamentale anche come capitano non giocatore.

Così contro l’Inter Da domani, intanto, la banda Delneri comincia a preparare la sfida all’Inter. Partita che potrebbe non vedere protagonista Claudio Marchisio, uscito malconcio sabato sera. Il problema è muscolare, a un adduttore: oggi gli esami. Non c’è grande ottimismo. Settimana importante, poi, per Vincenzo Iaquinta. «Spero sia disponibile», aveva detto Delneri a Cagliari. Di sicuro, il tecnico bianconero tornerà ad affidarsi a una Juve-panzer, strada che fino alla sosta natalizia

Juve più Matri e Toni Così riparte l’attacco «Con l’Inter si svolta» L’ex del Cagliari: «Mi intriga molto la sfida coi nerazzurri» L’esperta punta: «Può cambiare la storia della stagione» DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO d Uno è altissimo,

esperto, smaliziato. L’altro è duttile, sveglio, timido. La strana coppia è una bella coppia e proprio questo è il punto di partenza: Luca Toni e Alessandro Matri possono giocare insieme nella Juve. A garantirlo non sono solo i minuti giocati sabato sera a Cagliari, ma anche le loro caratteristiche. «Matri è fortissimo - racconta Toni -, l’ho notato subito in allenamento. Dal punto di vista tattico siamo compatibili perché lui è molto veloce e dà profondità alla squadra. Io e Alessandro ci dividiamo bene l’area». E Alberto Aquilani incorona la nuova coppia bianconera: «Toni è un campione e ci è mancato in questo periodo. Matri ha subito fatto gol decisivi. Sono determinanti per il nostro gioco». Matri d’azzurro Due centravanti alti, uno più bravo in area e l’altro più mobile: era il progetto tattico di Delneri a inizio stagione. Sulla lavagnetta a luglio c’erano Amauri e Iaquinta, adesso ci sono Toni e Matri an-

Luca Toni, 33 anni, segna il suo 100˚ gol in A e viene festeggiato da Alessandro Matri (26) ANSA

che se Vincenzo sta recuperando e potrebbe essere disponibile già domenica sera contro l’Inter. Di sicuro questa settimana Delneri non avrà molto tempo per provare insieme la nuova coppia, perché Matri è stato convocato in Nazionale da Cesare Prandelli e rientrerà a Vinovo solo giovedì: un paio di allenamenti e via in campo, nella sfida più importante per il popolo juventino. «Mi intriga molto giocare contro l’Inter», confidava Matri nella dolce notte di Cagliari. E Alessandro vorrebbe concludere la settimana delle prime volte (prima partita contro una ex squadra, primo gol in bianconero, prima convocazione in azzurro) con la prima rete e la prima vittoria nella casa della Juve. Toni alti Alla Nazionale Luca Toni non pensa. Preferisce concentrarsi sull’avventura nella Juve a cui tiene moltissimo. L’ha dimostrato con la grande esultanza a Cagliari, che aveva anche altri significati: «Le critiche sono normali, ma per me conta solo reagire bene e fare gol importanti. Sabato mi è piaciuta molto la repentina reazione dopo l’1-1 e adesso la partita con l’Inter può diventare la svolta della stagione. Io devo crescere, ma sono contento di essere tornato e di aver contribuito con un gol alla vittoria». Con la maglia bianconera Toni ha giocato in pratica solo due volte (in Coppa Italia contro il Catania si fece male dopo pochi minuti): a Cagliari ha segnato e a Napoli aveva realizzato un gol regolare ingiustamente annullato da Morganti. La media-gol di Luca, insomma, è più che buona. E sabato è stato prezioso anche in fase difensiva costringendo Canini al fallo che ha portato all’annullamento della rete di Nené. La realtà è che con Toni e Matri a Delneri è tornato il sorriso: alla Juve erano spariti i centravanti, adesso ce ne sono due.

A COVERCIANO

DOPO LA GARA DI CAGLIARI

Si assegna la Panchina d’oro Favoriti Delneri e Mazzarri

Sei tifosi bianconeri aggrediti Arrestati otto teppisti sardi

FIRENZE dSi assegna oggi presso il Centro tecnico di Coverciano la Panchina d'oro 2010, riconoscimento per il miglior tecnico di serie A votato direttamente dai colleghi. Fra i favoriti ci sono anche Walter Mazzarri e Gigi Delneri. Il primo sta costruendo qualcosa di importante a Napoli, mentre il secondo vincendo raccoglierebbe i frutti del lavoro fatto anche a Genova, alla guida del-

CAGLIARI I Carabinieri hanno arrestato 8 persone, tutte appartenenti al gruppo di ultrà del Cagliari «Sconvolts», con l'accusa di aver aggredito e rapinato 6 tifosi della Juventus. L'aggressione è avvenuta nei pressi della scalinata del Santuario di Nostra Signora di Bonaria quando i sei stavano uscendo da una pizzeria dove avevano cenato dopo la partita.

la Sampdoria, portata fino ai preliminari di Champions League nella scorsa stagione. L’ultimo vincitore è stato Massimiliano Allegri, allora tecnico del Cagliari: la spuntò, non senza polemiche, su José Mourinho. Fra i plurivincitori, ci sono nomi particolarmente prestigiosi: Capello tre volte; Zaccheroni, Ancelotti, Prandelli e Lippi due volte a testa.

I teppisti, molti dei quali già noti alle forze dell'ordine e colpiti da Daspo, hanno utilizzato bastoni, tirapugni in acciaio e cinghie di cuoio con borchie metalliche. Presi ieri mattina, gli ultrà erano ancora in possesso del materiale rapinato. Una volta tornati in possesso dei loro oggetti, i tifosi della Juventus sono partiti regolarmente per Torino.

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HA DETTO La Juventus vola Toni Matri è fortissimo, l’ho notato subito in allenamento. E poi dal punto di vista tattico siamo compatibili, perché lui è molto veloce e dà profondità alla squadra. Io e Alessandro ci dividiamo bene l’area di rigore.

V Aquilani Toni è straordinario. Purtroppo si è infortunato subito, nemmeno il tempo di arrivare. Ci è mancato moltissimo. Matri? Ha fatto subito due gol, un bel segnale. Lui e Toni sono determinanti per il nostro gioco

Pallone rosa Matri ha battuto Cavani e Di Natale Nel programma GazzaTeo il Pallone rosa è stato vinto da Alessandro Matri. GazzaTeo si può rivedere per tutta la settimana www.gazzetta.it

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Cagliari, non basta Acquafresca CAGLIARI-JUVE 1-3 (primo tempo 0-1) MARCATORI: Matri (J) al 20’ p.t.; Acquafresca (C) al 6’, Matri (J) al 32’, Toni (J) al 41’ s.t. CAGLIARI (4-3-2-1): Agazzi 5,5; F. Pisano 6, Canini 5,5, Astori 5,5, Agostini s.v. (dal 10’ p.t. Ariaudo 5); Biondini 5,5, Conti 6, Nainggolan 6 (dal 38’ p.t. Missiroli 5,5); Lazzari 5,5 (dal 27’ s.t. Nenè s.v.), Cossu 7; Acquafresca 6 (Pelizzoli, Magliocchetti, Perico, Ragatzu). All. Donadoni 6. JUVENTUS (4-3-3): Buffon 5,5; Sorensen 5, Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6; Aquilani 5,5, Melo 6, Marchisio 6 (dal 27’ s.t. Toni 6); Krasic 5 (dal 19’ s.t. Sissoko s.v.), Matri 7,5, Martinez 5 (dal 9’ s.t. Del Piero 6) (Storari, Grygera, Grosso, Salihamidzic). All.: Delneri 6. ESPULSI: nessuno. AMMONITI: Biondini e Conti per gioco falloso, Ariaudo per comp. non regolamentare; Krasic, Aquilani e Bonucci per gioco falloso. ARBITRO: Rocchi di Firenze. NOTE: Spettatori 20.000 circa. Tiri in porta: 5-5; tiri fuori: 4-3; angoli: 4-5; fuorigioco: 4-1. Recuperi: primo tempo 4’; secondo tempo 3’.

L’ANTICIPO /2

Di Natale fa 100 e l’Udinese gode Samp in caduta UDINESE-SAMPDORIA 2-0 (primo tempo 2-0) MARCATORI: Sanchez al 18', Di Natale al 40' p.t. UDINESE (3-5-2): Belardi 6; Benatia 6, Zapata 7, Coda 6,5; Isla 6,5, Abdì 6,5 (dal 35' s. t. Pinzi s.v.), Inler 7, Asamoah 7, Armero 6,5 (dal 44’ s.t. Domizzi s.v.); Sanchez 7,5, Di Natale 7,5 (dal 21’ s.t. Denis 5,5) (Koprivec, Pasquale, Badu, Corradi). All. Guidolin 7. SAMPDORIA (4-3-1-2): Curci 6; Lucchini 5, Volta 5, G. Martinez 5,5, Ziegler 6; Dessena 5 (dal 29’ s.t. Mannini 6), Palombo 5,5, Koman 5; Tissone 5 (dal 12’ s.t. Guberti 6); Biabiany 5, Maccarone 5 (dal 24’ s.t. Macheda 5) (Da Costa, Zauri, Laczko, Zaza). All. Di Carlo 5. ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 6. ESPULSI: nessuno. AMMONITI: Lucchini (S), Volta (S), Abdi (U) per gioco scorretto, Di Natale per c.n.r. NOTE: spettatori 3.261, incasso 26.677 euro; abbonati 11.122, quota non comunicata. Tiri in porta 6-6 (1 traversa). Tiri fuori 7-4. Fuorigioco 1-1. Angoli 4-4. Recuperi 2' p.t., 4' s.t.


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SERIE A 24ª GIORNATA LAZIO CHIEVO

Hernanes festeggia il gol del momentaneo 1-0 con un doppio salto mortale. Per il brasiliano un’esultanza tipica NEWPRESS

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Hernanes (L) al 48’p.t.; Cesar (C) al 19’s.t.. LAZIO (4-3-1-2) Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu (Scaloni dal 19’p.t.); Brocchi, Matuzalem, Bresciano; Hernanes (Sculli dal 24’s.t.); Kozak, Zarate (Mauri dal 33’s.t.). PANCHINA Berni, Stendardo, Gonzalez, Ledesma. ALL. Reja

2002-03

Stephan Lichtsteiner, 27 anni

Segna Hernanes, pari di Cesar nella ripresa e i veneti si confermano un tabù per i biancocelesti all’Olimpico che rende sempre più lunga la sua serie positiva (sei giornate, quattro pari e due vittorie). Il gol dello sloveno Cesar, migliore in campo, ha rappresentato la logica conseguenza di un dominio cui Reja ha cercato di porre rimedio con sostituzioni sbagliate. I fischi della curva nord e il rendimento della squadra hanno sottolineato il doppio errore. Lazio immalinconita Più che galleggiare tra il terzo e quarto posto, come sta avvenendo con immutate chances di piazzamento Champions, sembra una squadra che non deve più chiedere niente al campionato, da ottavo posto. Ora c’è il rischio, visto il passo di Udinese e Palermo e la qualità di Roma

e Juventus, che vada proprio a finire così. Difficile dire a che punto siamo col tunnel del calo di condizione nel quale i giocatori si sono infilati dall’inizio del 2011, perché nel primo tempo la squadra è sembrata ben viva, nel secondo no, al punto da non inquadrare mai l’altrui porta. Reja sull’1-1 ha tolto prima Hernanes e poi Zarate, sostituendoli con Sculli e Mauri. La curva lo ha fischiato a lungo. Brasiliano e argentino tutto avevano fatto fuorché disputare una gran partita, ma levare proprio loro, gli unici in grado di inventare la giocata vincente (prova ne è la punizione dell’1-0 di Hernanes) non è stata una buona idea. Privo di Floccari e Rocchi, il tecnico ha poi insistito su Kozak, venendo-

LE PAGELLE

w I NUMERI

6

le reti realizzate da Hernanes in campionato con la marcatura di ieri. Che è la seconda su punizione dopo quella all’Inter

ne ben ricambiato, ma la trovata di stravolgere il centrocampo che aveva strappato lo 0-0 al Milan (fuori Ledesma e Gonzalez, dentro Matuzalem e Bresciano) non ha funzionato. Chievo tosto Pioli, dopo avere preannunciato mezze rivoluzioni, ha invece premiato la squadra protagonista del 2-0 al Napoli, confermandola per otto undicesimi e... mezzo. Proprio Cesar, il libero che mercoledì aveva rilevato in corsa l’acciaccato Andreolli, è stato l’uomo del match e non solo per la rete segnata con mestiere, sfruttando su un corner l’incertezza di Muslera e l’ingenuità di Dias. Il 5-3-2 con gli esterni Sardo e Jokic capaci di difendere ma anche di farlo diventare un 3-5-2 assai offensivo ha funzionato solo nel secondo tempo per l’eccessiva timidezza mostrata in avvio. Una sindrome da Olimpico che deve avere tradito il romano e romanista Moscardelli, che Pioli ha sostituito nell’intervallo con il meno emotivo Thereau. Nel finale, mentre Sculli e Bresciano ciccavano palloni accentuando il rimpianto per Hernanes e Zarate, l’occasione più importante è capitata all’immortale Pellissier, che ha perso l’attimo. Alla Lazio, insomma, poteva pure andare peggio.

di STEFANO CIERI

CESAR DA IMPERATORE, KOZAK LOTTA COME UN LEONE MUSLERA 5,5 Lascia colpevolmente passare l’angolo di Pellissier che Cesar trasforma nel gol del pareggio. LICHTSTEINER 6,5 L’unico che nella ripresa prova a combinare qualcosa. Ed è anche l’ultimo ad arrendersi.

tirato. Qualche buona idea nel primo tempo, nella ripresa sparisce. BRESCIANO 5 Tanta volontà, ma anche tanta confusione, soprattutto quando si tratta di finalizzare. HERNANES 6 Un perla bellissima, il gol, in un mare di nulla. E’ stanco, dovrebbe variare il repertorio.

BIAVA 6 Una sola distrazione in fase di disimpegno, tante palle recuperate.

SCULLI 5 Reja lo inserisce per dare la scossa, lui invece si adegua all’andamento lento.

DIAS 6 Sfiora il gol nel primo tempo, annulla gli attaccanti, ma si perde Cesar sul gol dell’1-1.

IL MIGLIORE h 6,5 KOZAK

RADU s.v. Esce al 19’, ma si fa male prima. Non giudicabile. SCALONI 5 Si propone bene nella fase offensiva, ma dietro troppi svarioni. Tra i quali anche l’angolo da cui nasce il pareggio. BROCCHI 5,5 Troppe pause, specie nel secondo tempo: aveva bisogno di rifiatare. MATUZALEM 5,5 Torna dopo un mese e gioca con il freno a mano

Lichtsteiner da solo sfida l’Under

Lazio-Chievo 2-3 (Simeone, D’Anna, Bierhoff, Corradi, Della Morte)

La Lazio dura un tempo poi ha il mal di Chievo

LAZIO 5,5

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

2001-02

NOTE Paganti 8.850, abbonati 12.850, incasso e quote n.c.. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 5-2. Fuorigioco 0-3. Angoli 8-4. Rec. 2’ p.t.; 3’s.t.

ROMA dIl mal di Chievo continua a tormentare la Lazio, che all’Olimpico solo una volta su nove è riuscita a sconfiggere i veronesi. A rendere merito alla statistica, un pareggio giusto (1-1) ma pur sempre un’occasione perduta, visto come si erano messe le cose. Nel dividersi i due tempi, la Lazio si è infatti presa il primo, chiuso con la punizione vincente di Hernanes dopo i salvataggi sulla linea di Frey e Fernandes e le parate di Sorrentino su Kozak e Zarate. Ma quando si è trattato di tornare in campo, a farlo è stato solo il Chievo, passato da uno stato di eccessivo sussiego a quella accorta sfrontatezza

di VINCENZO CITO vcito@gazzetta.it

Lazio-Chievo 1-1 (S. Inzaghi, Legrottaglie)

ARBITRO Baracani di Firenze. AMMONITI Biava (L), Moscardelli (C), Kozak (L) e Mantovani (C) per g.s., Pulzetti (C) e Fernandes (C) per c.n.r.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CHIEVO KO SOLO NEL 2003-04

Gli otto precedenti Lazio-Chievo all’Olimpico

CHIEVO (5-3-2) Sorrentino; Sardo (Morero dal 27’s.t.), Frey, Cesar, Mantovani, Jokic; Fernandes, Guana (Pulzetti dal 17’s.t.), Bogliacino; Pellissier, Moscardelli (Thereau dal 1’s.t.). PANCHINA Squizzi, Constant, Rigoni, Granoche. ALL. Pioli.

RUGGIERO PALOMBO

y zupping P

SALTO MORTALE

1 1

Lotta, sgomita e sfiora il gol. Peccato che i compagni lo assecondino poco. ZARATE 5,5 Comincia bene e va pure vicino al gol. Poi però sbatte sistematicamente sul muro veronese. (Mauri s.v.) All. REJA 5 Formazione iniziale che non convince, soprattutto a centrocampo. E la gestione dei cambi convince ancora meno.

CHIEVO 6,5 SORRENTINO 5,5 Belle parate su Kozak e Zarate, ma sulla punizione-gol di Hernanes piazza malissimo la barriera. SARDO 6,5 Padrone della sua fascia grazie anche alla blanda opposizione di Scaloni.

FERNANDES 6 Molta sostanza, pochi fronzoli. Butta al vento l’occasione del pareggio prima che allo stesso provveda Cesar. GUANA 6 Si vede poco, ma si danna l’anima per tenere corta la squadra.

MORERO 6 Energie preziose per congelare l’1-1 nel finale.

PULZETTI 6 Dà vivacità ad un centrocampo che accusa qualche passaggio a vuoto.

FREY 6 In difficoltà all’inizio su Zarate, poi però gli prende le misure e finisce in crescendo.

BOGLIACINO 6 Si sacrifica in fase di copertura, così in avanti non rifinisce come dovrebbe.

IL MIGLIORE

PELLISSIER 6 Stavolta non buca la Lazio, sua vittima preferita. Ma non fa mancare il suo apporto.

h

7 CESAR

Fedele al suo nome vive a Roma un giorno da imperatore. Cerca e trova gloria anche in attacco, realizzando il gol del pareggio.

MOSCARDELLI 5 Romano e romanista, l’aria di derby lo rende però troppo nervoso. E Pioli lo toglie giustamente nell’intervallo.

MANTOVANI 6 Con Cesar forma la tenaglia per imprigionare Kozak. Meno brillante del compagno, ugualmente utile.

THEREAU 5,5 Meno nervoso rispetto a Moscardelli, ma pure lui piuttosto improduttivo.

JOKIC 6,5 Scorrazza che è un piacere. Fondamentale quando c’è da dare una mano ai centrali.

All. PIOLI 6,5 Il Chievo ridisegnato col 5-3-2 è quadrato ed efficace. Bene anche le sostituzioni.

TERNA ARBITRALE: BARACANI 6,5 Partita spigolosa e difficile. La conduce in porto senza commettere errori gravi. Bianchi 6,5; Iannello 6,5

2003-04 Lazio-Chievo 1-0 (Mihajlovic)

2004-05 Lazio-Chievo 0-1 (Brighi)

2005-06 Lazio-Chievo 2-2 (Rocchi, D’Anna, Pellissier, Oddo)

2006-07 Lazio-Chievo 0-0

2008-09 Lazio-Chievo 0-3 (Bogdani, 2 Pellissier)

2009-2010 Lazio-Chievo 1-1 (Stendardo, Pellissier)

CONTRO GALLIANI

Reja: «Kozak preso di mira» ROMA Ai fischi per le sostituzioni Edy Reja si è quasi abituato. Piuttosto, del pareggio con il Chievo al tecnico della Lazio non è andato giù il metro arbitrale usato nei confronti di Kozak: «Gli hanno fischiato tutto contro, evidentemente si sono organizzati...». Ma chi? «Il ragazzo ha ricevuto troppe critiche dopo la partita con il Milan. L’hanno segato ingiustamente, ci si è messo anche qualche dirigente di mezzo con accuse pesanti». Reja non lo dice, ma il riferimento è ad Adriano Galliani. «E il risultato s’è visto — ancora Reja —: non vorrei che diventasse una costante». Di costante c’è di sicuro il rendimento del Chievo: sette punti nelle ultime tre gare. «Il pareggio è meritato, anche se nel primo tempo siamo stati un po’ imprecisi — ha detto l’allenatore Stefano Pioli —. L’arbitro? Non ha influito sul risultato». Davide Stoppini

Amauri fa chiarezza sul suo futuro «Dal 31 giugno tornerò a essere un giocatore della Juventus» (Stadio sprint, Rai Due). Tg sport 2, Simona Rolandi legge una notizia sulla Under 21: «Fra le prossime avversarie degli azzurrini il Lichtsteiner...». Saverio Montingelli a Beppe Iachini: «Lei ha schierato in panchina Caracciolo». (Stadio sprint, Rai Due). Antonio Nucera (Sky) «Ed è il 2-0, Siviglia praticamente ko! Il Deportivo gioca con l’uomo in più, ha in pugno il match, praticamente ha i tre punti in tasca!». Praticamente alla fine di punti ne ha preso solo uno, grazie a un gol al 90’, dopo che ne aveva incassati tre. «L’arbitro va a leggere il numero di Van Persie. Se leggesse anche il regolamento stasera tornando a casa lo aiuterebbe nei futuri arbitraggi!» (Massimo Marianella, Sky, indispettito per un torto al suo Arsenal nella partita contro l’Everton). É finita Napoli-Cesena, a «Quelli che il calcio e...» (Rai Due) ci aspettiamo un significativo contributo dall’inviato Clemente Mastella. Eccolo. «Se la pizza è patrimonio di Napoli, Clemente Mastella è patrimonio della politica italiana!». Simona Ventura «Bravoooo». A San Siro entrano i giocatori della Roma, sugli spalti nerazzurri si scatena l’inferno. Il commento di Ilaria D’Amico (Sky): «C’è anche stato qualche fischio». Beppe Bergomi: «Abbiamo anche avuto la palla del 5-1» (Inter-Roma, Sky) . Tonino Raffa in diretta su Radio Rai, racconta il rigore assegnato contro il Parma. «Gilardino prende la rincorsa, e gol! Rigore trasformato da Gilardino! La Fiorentina pareggia con Gilardino!». La cosa strana è che esulti D’Agostino. Rugby hard su Sky: «Meglio uno davanti che uno dietro!» (Vittorio Munari, Sky, sull’11-10 dell’Italia contro l’Irlanda nel Sei Nazioni).


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a

SERIE A 24 GIORNATA reattivi e cerchi di giocare tra le linee, senza dare riferimenti ai marcatori avversari. Schierato solo con una punta, e neppure di peso (Jeda), il Lecce ha più gamba e fantasia, sempre ispirato da Olivera: va vicino al raddoppio, però è sfortunato, al 42’, quando Giacomazzi di testa centra un palo.

Pastore e Ilicic affondano il Lecce Miccoli fa l’1-1, poi le lacrime I rosanero ribaltano il match dall’1-2, in gol pure Hernandez GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LECCEdDella serie, altrimenti ci arrabbiamo. Quando a Fabrizio Miccoli si spezza il cuore per avere segnato il gol del pareggio in chiusura del primo tempo, scendono in campo i «duri», Hernandez e Ilicic, e il Palermo, come d’incanto, si trasforma. Chiamata a rincorrere il 2-1, in avvio di ripresa, la squadra di Delio Rossi prende finalmente forma, propone 6 minuti di calcio spettacolare e ribalta clamorosamente il punteggio, tornando a vincere in trasferta (non accadeva dal 21 novembre, 2 punti negli ultimi 5 incontri). Sì, il

Lecce, che si ferma dopo 5 risultati utili, è complice, perché, con i suoi incredibili black-out difensivi, si lascia asfaltare dalla macchina da gol siciliana. Ma sul 2-4 finale, a parte i limiti evidenziati dai reparti arretrati, incidono tanto gli sprechi consumati dalla formazione di De Canio nella prima frazione di gara, che avrebbe potuto chiudere in netto vantaggio. Pallino al Lecce Il presidente Zamparini non gliene vorrà, per i due gol incassati — magari, il suo allenatore, 51 anni, è ancora in tempo per migliorare nella fase difensiva —, ma Rossi può esibire il secondo attacco del

La palla calciata da Miccoli supera la barriera e si infilerà sulla destra di Rosati per l’1-1 del Palermo ANSA

LECCE

2

PALERMO

4

(4-3-2-1) Rosati; Tomovic, Ferrario, Fabiano, Brivio (dal 18’ s.t. Chevanton); Munari, Vives (dal 31’ s.t. Corvia), Giacomazzi; Olivera, Mesbah; Jeda (dal 34’ s.t. Piatti). PANCHINA Benassi, Gustavo, Grossmuller, Bertolacci. ALLENATORE De Canio.

(4-3-2-1) Sirigu; Cassani, Munoz, Andelkovic, Darmian (dal 33’ p.t. Garcia); Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Kasami (dal 10’ s.t. Ilicic), Pastore; Miccoli (dal 1’ s.t. Hernandez). PANCHINA Benussi, Acquah, Kurtic, Paolucci. ALLENATORE Rossi.

GIUDIZIO 7777

ARBITRO Brighi di Cesena.

MARCATORI Giacomazzi (L) al 17’, Miccoli (P) al 47’ p.t.; Jeda (L) al 5’, Pastore (P) al 12’, Hernandez (P) al 15’, Ilicic (P) al 17’ s.t.

AMMONITI Pastore (P), Bacinovic (P), Fabiano (L) e Munoz (P) per gioco scorretto, Hernandez (P) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 5.117, incasso di 63.632

euro; abbonati 4.059, quota di 46. 085,35 euro. Tiri in porta 6 (compreso un palo)-6. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 4-4. Angoli 11-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

campionato, con 42 reti. Apatico, molle e deludente, per 42 minuti il Palermo passeggia, in attesa di un’invenzione di Pastore o di un’accelerazione di Miccoli. Insidiata subito da Giacomazzi e Jeda, poi infilata dallo stesso uruguaiano (resta il dubbio su un fuorigioco, per eventuale tocco di Munari), la difesa mostra evidenti crepe, con Munoz e, soprattutto, Andelkovic, insicuri sulle incursioni di Munari e Olivera. Senza Bovo (e in corso d’opera Darmian infortunato e sostituito da Garcia), Rossi rinuncia inizialmente anche a Ilicic e la manovra ne risente, in particolare Pastore gira a vuoto, per quanto Kasami sia tra i più

LE PAGELLE

Sveglia Palermo Lì sboccia l’altro Palermo (premiato dalle convocazioni in Nazionale: Sirigu, Cassani e Nocerino), subito pericoloso con un affondo, mancato, di Nocerino su cross di Cassani. Nel recupero del primo tempo, si presenta mago Miccoli, che si concede un gioiello straordinario: dalla mattonella, l’esecuzione del capitano, pallone all’incrocio e Rosati impietrito, è da manuale delle punizioni, . Arrampicandosi su Fabrizio che piange, Rossi ha il coraggio di ridisegnare, con Hernandez (rientro dopo 100 giorni dall’infortunio), il Palermo, che pure è ancora infilzato dall’avvoltoio Jeda, su tocco di Giacomazzi. Altra rinfrescata tattica, con Ilicic al posto di Kasami, e il Palermo svolta. Dal 12’ al 17’ salgono sulla passerella del gol Pastore, Hernandez e Ilicic, in ordine di... apparizione. Il trequartista sloveno non solo cambia passo alla squadra ma ha anche il potere di liberare l’estro di Pastore, sin lì ingabbiato, e supportare il terminale Hernandez, con continui inserimenti. Il Lecce assiste, quasi estasiato, alla metamorfosi degli avversari, rischia di crollare ancora sotto i colpi di Nocerino e Munoz e di perdere Olivera (gomitata a Pastore, non punita dall’arbitro Brighi).

di ALESSIO D’URSO

HERNANDEZ TORNA E FA FESTA LECCE, DIFESA DISASTROSA LECCE 5,5

PALERMO 6,5

ROSATI 5,5 Lasciato in balìa dei leoni rosanero, fa una gran parata su Muñoz.

SIRIGU 6,5 Eccellente su Giacomazzi, incolpevole sui gol.

TOMOVIC 5,5 Partenza sprint, nella ripresa arretra. FERRARIO 4,5 Vede le streghe con Pastore e Ilicic. FABIANO 4,5 Soverchiato da Hernandez sul 3-2, ricorre spesso al fallo. BRIVIO 5,5 Cassani gli crea continui grattacapi, va in sofferenza.

CASSANI 6,5 Padrone della fascia, para e rilancia. MUÑOZ 5,5 Indulgente 2 volte con Giacomazzi, finale in crescendo. ANDELKOVIC 5 Un passaggio corto rischioso, incerto sull'1-0 di Giacomazzi. Sfortunato sul 2-1. DARMIAN 5,5 Colpevole nell'azione del 1˚ gol leccese. GARCIA 6 Ordinato in chiusura.

CHEVANTON 5,5 Pericoloso da piazzato, poi rischia il rosso.

MIGLIACCIO 6,5 Pressing alto, chiusure. E innesca il gol di Hernandez.

MUNARI 6,5 Assist per Giacomazzi, crea superiorità numerica.

BACINOVIC 6 Partita di sostanza. Giallo pesante.

VIVES 6,5 Corre a più non posso. Dà equilibrio. CORVIA 5 Non sposta l'inerzia del match, Muñoz lo argina. IL MIGLIORE h 6,5 GIACOMAZZI Un gol e un quasi gol, rimpicciolisce il Palermo nel primo tempo. In mezzo al campo mostra di avere acume. OLIVERA 6,5 Cross col contagiri per il gol di Giacomazzi, spinge su il Lecce. MESBAH 6 Collante tra le linee, si propone in avanti con continuità. JEDA 6,5 Sempre sul pezzo. Ex Palermo, non esulta sul gol. (Piatti s.v.) All. DE CANIO 6 Il suo Lecce è perfetto fino al gol di Jeda, poi viene tradito dai suoi difensori.

NOCERINO 6,5 Più intraprendente nella ripresa, prova a bissare la prodezza di San Siro contro l'Inter. Premiato da Prandelli. KASAMI 6 Nel primo tempo è uno dei pochi a sbattersi. IL MIGLIORE h 7,5 ILICIC Assist al bacio per Pastore, spietato davanti alla porta. Arma tattica, spariglia le carte. PASTORE 7 Diagonale perfetto, ricambia il favore a Ilicic. MICCOLI 6,5 Punizione divina. Non segnava da piazzato dal 3 maggio 2009 (Palermo-Cagliari 5-1). HERNANDEZ 6,5 Ritorno in campo dopo 100 giorni festeggiato col gol, il 1˚ stagionale. All. ROSSI 6,5 Primo tempo da incubo, poi le mosse Hernandez e Ilicic cambiano la storia del match.

TERNA ARBITRALE: BRIGHI 5 Grazia Olivera e Pastore (gomitate) e Chevanton. Ok i gol annullati a Munari e Kasami, Passeri 5; Dobosz 5.


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SERIE A 24a GIORNATA

Romantico Miccoli: segna e abbandona Il 1˚ gol nella sua Lecce lo manda in tilt. Rossi lo sostituisce, poi smorza: «Un cambio programmato» GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LECCE dSi è arreso a quel desti-

no che avrebbe voluto evitare. Fabrizio Miccoli ha visto frantumarsi, in un attimo, il sogno di segnare un gol davanti alla sua curva, nel suo stadio, ma non da avversario. Era un missile imprendibile, eppure dolce come una carezza, il pallone scagliato su punizione, proprio in chiusura del primo tempo. «Lu Maradona de’ San Dunatu» ha lasciato impotente il portiere Rosati e, ancor più, se stesso. Un gol, lì in quella porta, lo inseguiva, ma con la maglia del Lecce. All’improvviso, attorniato dai compagni in festa per il gol del provvisorio pareggio del Palermo, l’attaccante si è scoperto solo, piccolino più che mai, quasi fosse «responsabile» di chissà quale colpa, di fronte agli ultrà giallorossi, quelli che, da sempre, lo vorrebbero con la maglia del loro Lecce. Con quel colpo d’autore, Fabrizio ha rianimato la sua squadra. Lacrime e via la fascia Non ha esultato e, a testa bassa, passandosi una mano tra i capelli, Miccoli è scoppiato in lacrime. Avviandosi verso il sottopassaggio, ha dribblato i «bordocampisti» per le interviste e si sfilato la fascia di capitano, sì quella, manco a dirlo, con i colori giallo e rosso e le lettere U e L (Ultrà Lecce). Nello spogliatoio si è isolato, in preda a un pianto che poteva essere di strana gioia e invece sapeva solo di infinita debolezza, dinanzi a un amore tradito e pugnalato. Delio Rossi ha avuto bisogno di parlare poco, gli è bastato fissare negli occhi Fabrizio per lanciare la sfida più pericolosa. «Resta qui, gioca Hernandez», e una volta in campo faceva sensazione rivedere il Palermo senza Miccoli. Soprattutto, dopo la rinuncia a Ilicic e Miccoli, qualcuno già immaginava gli strali di Zamparini, in caso di sconfitta. Delio e il romanticismo Al suo Lecce aveva già fatto gol, il 15 marzo 2009, ma al «Barbera» ed era tutta un’altra storia. Con una mano si batteva sul petto,

DE CANIO

«Ho visto troppe disattenzioni» LECCE Il palo colpito da Giacomazzi ha negato al Lecce un doppio vantaggio con il quale sarebbe stato più facile gestire la partita. Lo dice De Canio che indica in qualche «disattenzione di troppo» la causa dei due gol che alla fine hanno fatto la differenza. «Ci siamo disuniti — aggiunge — e il Palermo ne ha approfittato. Nell’intervallo la squadra è apparsa demoralizzata per il momentaneo pari di Miccoli in pieno recupero. Ho dovuto scuoterli un po’ e sul 2-2 poi si sono scoraggiati ulteriormente commettendo altri errori determinanti. «Purtroppo — dice Jeda — per 3-4 minuti abbiamo perso la testa. In quei momenti, invece, dovevamo ragionare di più». Toti Gentile

Miccoli non esulta dopo aver segnato il gol del pari a Lecce GETTY

un gesto per indicare il cuore, tutto per la squadra della sua terra. Ma stavolta ha pensato di averla fatta proprio grossa, nel suo teatro preferito, a due passi dalla curva nord, nella quale talvolta è andato a godere da salentino doc. Nel chiuso dello spogliatoio, avrà preparato l’inedito day-after, visto che oggi si risveglierà nella sua San Donato, per una vacanza già... rovinata. «E’ stata una scelta tecnica, non fate troppo romanticismo - così Rossi in sala stampa -. Sì, Miccoli aveva segnato, però ho valutato la sua prova e

ho anticipato l’inserimento di Hernandez, al quale avrei voluto far disputare solo mezz’ora. Fabrizio ha pianto, ma, nella scelta di sostituirlo, non sono stato condizionato. Sente la partita col Lecce ancor prima di andare in campo, già durante la settimana. Se l’ho schierato, significa che sapevo che, comunque, Fabrizio ci avrebbe dato il massimo». La sera il fantasista è andato a cena col gruppo musicale salentino Negramaro. Zamparini parla di fortuna «Capisco Miccoli, era emozionato, è

legato alla sua terra - commenta il presidente rosanero -. E’ stato giusto sostituirlo e il cambio è stato un colpo di fortuna per il Palermo; con Hernandez e Ilicic abbiamo giocato molto meglio. Il nostro allenatore è stato molto fortunato». Da parte sua, Gigi De Canio fa ancora il misterioso. «Di Miccoli non parlo, non ha mantenuto una promessa», ma non chiarisce se si era illuso di poterlo portare nel Lecce a gennaio. «Non lo dico. Certo, se fosse venuto ci avrebbe dato una bella mano...».


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SERIE A 24a GIORNATA

Amauri fa il colpo D’Agostino replica L’ex juventino dopo un anno torna al gol col Parma Il regista firma su rigore il pari viola. Rientra Mutu DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PARMA dLe resurrezioni sono

sempre belle. Poi ne viene fuori un match da sei meno meno, ma le resurrezioni riempiono gli occhi più di una partita zeppa di errori, farcita spesso di improvvisazione, incorniciata da 11 ammoniti e nella quale il Parma spara alla luna tre solari «match-point». Una partitina, ecco, però almeno c’è Amauri che torna al gol dopo un anno — l’ultimo il 14 febbraio 2010 —, c’è Mutu che rientra dopo due mesi — era fuori dall’11 dicembre —, e c’è anche che Parma e Fiorentina escono da periodi di tunnel più o meno tetri con un pareggino smilzo e un po’ arrabattato. Gol dal cielo «Oggi ho segnato il gol che ho sempre sognato, su rovesciata. Punto ai 100 gol in A. La Juve? Parlo solo del Parma, anche se del trasferimento non sapete tutta la verità»: così parlò Amauri, 59 reti

Amauri, 30 anni, festeggia il ritorno al gol col Parma: una liberazione AP

PARMA

1

FIORENTINA

1

PARMA (4-3-3) Mirante; Zaccardo, Paci, A.Lucarelli, Gobbi; Valiani, Dzemaili, Galloppa (dal 42’ p.t. Morrone); Palladino (dal 16’ s.t. Crespo), Amauri, Giovinco. PANCHINA Pavarini, Paletta, Modesto, Angelo, Bojinov. ALLENATORE Marino.

FIORENTINA (4-3-3) Boruc; Comotto (dal 28’ s.t. De Silvestri), Gamberini, Camporese, Pasqual; Behrami (dal 33’ s.t. Mutu), D’Agostino, Santana; Cerci, Gilardino, Marchionni (dal 22’ s.t. Donadel). PANCHINA Neto, Kroldrup, Montolivo, Babacar. ALLENATORE Mihajlovic

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0

ARBITRO Gava di Conegliano

MARCATORI Amauri (P) al 15’ p.t.; D’Agostino (F) su rigore al 2’ s.t.

AMMONITI Amauri (P) e Marchionni (F) per comportamento non regolamentare; Mirante (P) per proteste; Paci (P), Galloppa (P), Gobbi (P), Lucarelli (P), Morrone (P), Dzemaili (P). D’Agostino (F), Gamberini (F) per gioco scorretto.

NOTE Paganti 2.868, inc.28.128; abb. 10.578, quota 99.225. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 4-2. Angoli 4-2. In fuorigioco 2-3. Recuperi p.t. 2’, s.t. 3’

in A, una traversa, due rovesciate, un 1-0 pazzesco. Amauri, che a giugno tornerà in bianconero, da sempre ha professato la sua fede in Dio. Quando infila il «gol-resurrection», alza gli indici al cielo, come D’Agostino: due gol piovuti dal cielo. Per il viola è la prima rete da quando ha raccontato la sua conversione: «Quel che faccio è merito del Signore» disse. D’Ago ha messo in mezzo la palla del rigore, ha piazzato l’1-1 e dato sana regia a una squadra che girava poco. Un anno senza gioie L’avrete capito: in questo match ci sono più storie che partita. Perché la partita è confinabile in 10’ iniziali di Fiorentina furente, poi sprazzi di Parma con vantaggio, poi di nuovo Fiorentina e poi tutto Parma che ha appunto mandato al cielo e sulla traversa tre zuccherini con Crespo, Giovinco e Amauri. L’altra storia di cui sopra è quella di Adrian Mutu, osannato dai tifosi e che alla fine dice: «Tocca a me riconquistare tutti, so che riparto da zero». Mihajlovic inserisce Santana interno con Berhami ma il viola luccica poco e non raccoglie la prima vittoria esterna che manca dal 13 marzo 2010 (a Napoli). Seba, magia spezzata E Marino? Ha in Amauri un riferimento chic e vede i suoi fare molto ma fallire tanto. Crespo reclama un rigore per sé e dice «quello della Fiorentina non c’era», Giovinco (neo azzurro) è la solita fonte elettrizzante che però ha il piattone infelice al 34’ s.t. Sarebbe stato il 2-1.

LE PAGELLE

di ALESSANDRA GOZZINI

PALLADINO: GIORNATA NERA CAMPORESE, CHE SORPRESA PARMA 6

FIORENTINA 5,5

MIRANTE 6 C’è prima su Behrami, poi su Mutu. Prende gol su rigore.

BORUC 6 Aiutato dagli errori altrui, poi scaccia alcuni fantasmi.

ZACCARDO 5,5 Concede troppo.

COMOTTO 6 Ha la spinta dei giusti, esce per k.o. agli adduttori.

PACI 6 Ora Gilardino non è il cliente più ostico, però bene. A.LUCARELLI 6 Un po’ nervoso, ragione per cui viene ammonito. GOBBI 5,5 Il fallo da rigore è suo: unica (pesante) sbavatura. VALIANI 6 Crea poco. La sufficienza è perché aiuta dietro. DZEMAILI 6,5 Errori iniziali, poi però organizza con ordine, GALLOPPA 5,5 I suoi muscoli devono ancora riprendere il ritmo. MORRONE 6 Aggressivo: Behrami ne sa qualcosa.

DE SILVESTRI 6 Regge, anche quando Giovinco si allarga. GAMBERINI 5,5 La sua «no fly zone» funziona. A palla bassa è incerto: Amauri gli fa una magia. IL MIGLIORE h 6,5 CAMPORESE 18 anni, solido e disinvolto. Non solo in difesa: si procura il rigore. PASQUAL 5,5 Quando Giovinco lo prende di mira non è mai festa.

PALLADINO 5 Giornata nera.

BEHRAMI 6 La forza di un pirata ma anche un gol molto mangiato. (Mutu s.v.)

CRESPO 5,5 Un errore in conclusione, ma almeno partecipa.

D’AGOSTINO 6 Il rigore, fa più luce del solito. La squadra gira poco.

h

IL MIGLIORE

7 AMAURI

Per un gol così forse valeva la pena aspettare un anno. Ritenta la rovesciata, colpisce la traversa. GIOVINCO 6 Tutte le azioni passano per i suoi piedi (come l’assist per Amauri) ma di atomico, stavolta, c’è l’errore a 10’ dalla fine All. MARINO 6 Meriterebbe di vincerla, ma i suoi sparano alla luna.

SANTANA 6,5 Interno, esterno, interno: merita solo applausi. CERCI 6 Tutto il match, alcuni errori ma due palloni serviti bene. GILARDINO 5,5 Lotta ma ha una patina che attutisce la cattiveria. MARCHIONNI 5,5 Parta a sinistra, incrocia, ma la bussola è perduta. DONADEL 5,5 Entra nel caos. All. MIHAJLOVIC 5,5 Sane fiammate poi troppa improvvisazione.

TERNA ARBITRALE: GAVA 5,5 Giudica bene sul rigore per la Fiorentina, c’era la trattenuta di Gobbi su Camporese Faverani 6; Stefani 6


LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 24ª GIORNATA

Daniele Portanova, 32 anni: il difensore romano è al terzo gol con il Bologna in due stagioni GETTY

Andrea Caracciolo, 29 anni, realizza il gol che chiude la partita. Per lui è la sesta rete in questo torneo ANSA

Bologna, c’è Portanova Il Catania è nei guai

È Iachini il talismano del Brescia h Bari a fondo

Per Simeone arriva la terza sconfitta. Espulso Alvarez BOLOGNA CATANIA

1 0

GIUDIZIO777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Portanova al 41’ p.t. BOLOGNA (4-3-1-2) Viviano; Moras, Portanova, Britos (dal 24’ s.t. Esposito), Rubin; Perez, Mudingayi (dal 1’ s.t. Casarini), Ekdal; Della Rocca; Meggiorini (dal 35’ s.t. Gimenez), Di Vaio. PANCHINA Lupatelli, Morleo, Mutarelli, Ramirez. ALL. Malesani. CATANIA (4-1-4-1) Andujar; Alvarez, Silvestre, Spolli, Marchese; Ledesma, Lodi (dall’8’ s.t. Martinho); Schelotto (dal 29’ s.t. Llama), Ricchiuti, Gomez (dal 39’ s.t. Morimoto); Maxi Lopez. PANCHINA Kosicky, Augustyn, Cuomo, Pesce. ALL. Simeone. ARBITRO Gava di Conegliano. SPULSO Alvarez per somma d’ammonizioni (gioco scorretto). AMMONITI Lesdesma proteste; Britos, Della Rocca, Portanova, Schelotto, Spolli e Llama gioco scorretto. NOTE paganti 4.284; incasso 50.471 euro, abbonati 10.823, quota di 151.446 euro. Tiri in porta 8-4. Fuori 3-8. In fuorigioco 2-3. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 7’.

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNAdClamoroso al Dal-

l’Ara: il Bologna sa vincere anche senza i gol di Di Vaio. Per la prima volta i rossoblù conquistano i 3 punti senza l’ausilio del migliore realizzatore. Anzi, accade il contrario, cioè che il centravanti romano fallisca 2 volte il raddoppio, nel secondo caso in modo clamoroso, esponendo la sua squadra alla possibile rimonta del Catania. Ma la banda di Simeone non riesce a creare neanche una vera palla gol e per il nuovo tecnico argentino è la terza sconfitta in 4 partite. Il Catania chiude così con un solo punto, quello di Cesena, la doppia trasferta emiliana romagnola. La vittoria del Bologna «vale 6 punti» come sostiene giustamente Malesani:

«Ma non montiamoci la testa, non possiamo guardare oltre la salvezza». E ha ragione il tecnico veronese consapevole che, nonostante tutto, la sua squadra rimane ancorata ai gol di Di Vaio e alle parate di Viviano che neutralizza una conclusione di Lodi, ultimo arrivato in casa rossazzurra. Nel Catania buon esordio di Schelotto, fermo invece Bergessio perché il transfer tarda ad arrivare: mistero. Superiorità E l’ex del Cesena gioca una discreta partita, considerato che gli tocca concludere nell’insolito ruolo di terzino e con la testa rotta (5 punti di sutura nel contrasto aereo con Rubis che però ha la peggio: frattura del setto nasale e sospetta lesione del seno nasale). Simeone lo arretra quando rimane in 10 per espulsione di Alvarez che in 15 minuti becca 2 ammonizioni, quella decisiva per fallo su Ekdal, sfuggitogli. Per sfruttare il vantaggio dell’uomo in più, i padroni di casa impiegano 20 minuti. Realizzando un gol che scaturisce da una punizione di Di Vaio, respinta da Gomez e ripresa da Mudingayi che smista su Perez e sul cui traversone Portanova può batte indisturbato a rete. La reazione del Catania è tutta nella conclusione di Lodi ben parata da Viviano. Nella ripresa 2 assist di Meggiorini mettono Di Vaio davanti alla porta, soprattutto il secondo, ma non è giornata. Infine un forte dubbio al limite dell’area bolognese: Perez aggancia il piede di Maxi che va giù e l’arbitro fa finta di nulla. Per il Catania, sempre più inguaiato, diventa cruciale lo spareggio di domenica con il Lecce. Intanto Giovanni Consorte, numero uno di Intermedia spera: «Conto di avere Cazzola come socio».

LE PAGELLE di ANDREA TOSI

PEREZ LOTTA SU OGNI PALLONE SILVESTRE ESEMPLARE BOLOGNA 6 VIVIANO 6 Para su Lodi, per lui ordinaria amministrazione. MORAS 6 Mister Esperienza, i crampi lo affaticano più di Gomez. PORTANOVA 6,5 Riscatta col gol le critiche di Udine. BRITOS 6 Ammonito, salta la Samp. ESPOSITO 6 Tiene la posizione. RUBIN 6 Più sostanza che corsa.

h

LE PAGELLE

ARCARI DECISIVO SU KUTUZOV ALMIRON UNICA LUCE DI VENTURA

BRESCIA 6

ZEBINA 6 Lucido quando serve.

Diamanti e Caracciolo piegano i pugliesi: 4˚ punto in due gare

Fa l’assist e lotta su cento palloni. MUDINGAYI 6 Esce all’intervallo (inguine) ma per 45’ si fa sentire.

BARI

DELLA ROCCA 6 Ancora un cambio ruolo. Sarà squalificato. DI VAIO 5,5 Sbaglia un gol che di solito segna ad occhi chiusi. MEGGIORINI 6,5 Produce tanto, si arrende a una noia muscolare. GIMENEZ 5 Foga e confusione. All. MALESANI 6 Per la prima volta vince senza i gol di Di Vaio.

CATANIA 5,5 ANDUJAR 6 Incolpevole sul gol. ALVAREZ 4 Rosso per due falli identici in 5’.

h

IL MIGLIORE 6,5 SILVESTRE 6,5

Capitano vero, un esempio.

BRESCIA (3-5-1-1) Arcari; Zebina, Bega, Zoboli; Zambelli (dal 22’ s.t. Accardi), Konè, Zanetti (dal 1’ s.t. Filippini), Hetemaj, Berardi; Diamanti; Eder (dal 27’ s.t. Caracciolo). PANCHINA Leali, Vass, Mareco, Lanzafame. ALL. Iachini BARI (4-3-3) Gillet; A. Masiello (dal 18’ s.t. Raggi), Glik, Rossi, Parisi; Donati, Almiron, Gazzi; Rudolf, Castillo (dal 37’ s.t. Kutuzov), Huseklepp (dal 9’ s.t. Alvarez). PANCHINA Padelli, Codrea, Kopunek, Romero. ALL. Ventura ARBITRO Rizzoli di Bologna. ESPULSI nessuno. AMMONITI Berardi (Br) e Glik (Ba) per gioco scorretto. NOTE spettatori seimila circa, incasso e abbonati non comunicati. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 2-’6. In fuorigioco 1-5. Angoli 2-2. Recuperi: ’1’ p.t., ’5’ s.t.

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO GRIMALDI

MARCHESE 5,5 Sbaglia il fuorigioco per il gol bolognese.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LODI 6 Cerca la porta. MARTINHO 5,5 Ha un’occasione ma il sinistro lo tradisce. SCHELOTTO 6 Da esterno a terzino. LLAMA 5,5 Entra ma non incide. RICCHIUTI 5,5 Poco concreto. GOMEZ 5,5 Gioca di sponda, non vede la porta (Morimoto s.v.) MAXI LOPEZ 6 Fa quel che può. All. SIMEONE 5,5 Un punto in quattro partite non è un bel biglietto da visita. TERNA ARBITRALE: BANTI 5 Bastona Alvarez, condona Ledesma e non vede i falli su Lopez. Petrella 5,5; Tonolini 6

2 0

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Diamanti al 17’ p.t. su rigore; Caracciolo al 48’ s.t.

SPOLLI 6 Di testa c’è sempre.

LEDESMA 5 Rischia il rosso e sbaglia tanto.

BEGA 5 Primo tempo da dimenticare, rischia il rigore. ZOBOLI 6 Si arrangia, ma soffre. ZAMBELLI 5,5 Idee poco chiare. ACCARDI 5,5 Non impeccabile sull’affondo di Kutuzov.

BRESCIA

EKDAL 6 Nel finale da zoppo sfiora il raddoppio.

IL MIGLIORE

6,5 ARCARI

Graziato da Castillo, decisivo su Kutuzov nel recupero finale.

IL MIGLIORE 6,5 PEREZ 6,5

CASARINI 5,5 Non si fa vedere.

di F.G.

BRESCIA dNon tutti gli amuleti

sono uguali. Il Brescia ha ritrovato il suo, che di nome fa Iachini e qui è considerato una sorta di icona e si avverte una strana alchimia fra il tecnico e la piazza: dal suo ritorno in panchina, Diamanti e compagni hanno raccolto quattro punti in due partite, e con il successo sui pugliesi pure il Cesena è scivolato alle spalle. Non basterebbe invece Harry Potter (evocato tempo fa da Ventura) a rimettere sulla retta via una stagione come questa, nata per il Bari sotto una cattiva stella e proseguita persino peggio. L’infortunio di Andrea Masiello, messo al tappeto da un tiro di Almiron, ne è stato, ieri, l’emblema. I pugliesi sono ultimi dall’11ª giornata, e contro un Brescia non irresisti-

bile hanno raccolto il 6˚ k.o. consecutivo di un campionato quasi compromesso.

KONE’ 6 Dà profondità. Si conquista il rigore.

La chiave Iachini ha forse rischiato qualcosa lasciando una difesa a tre contro il tridente di Ventura, a vantaggio però di una superiorità in mezzo al campo. Quasi sapesse, alla resa dei conti, quanto i pugliesi, privi in extremis di Okaka, fossero poco pericolosi (e sfortunati) in attacco. Serve anche un po’ di buona sorte per uscire dai guai, e il Brescia ha dimostrato di averla, quando Bega si è fatto scappare Castillo, senza che l’argentino ne approfittasse. Il rigore di Diamanti (fallo di Gazzi su Konè) ha spianato la strada ai lombardi, poi in difficoltà nella ripresa.

FILIPPINI 6 Ragiona, anche troppo.

Brescia rinunciatario Difficile capire sino a che punto i padroni di casa abbiano voluto controllare la partita sull’uno a zero. In parte, hanno sicuramente pagato le fatiche della terza gara in otto giorni, ma ancor più, lo ha ammesso pure Iachini, l’obbligo e l’ansia di dover fare risultato contro un avversario da tenere sotto in classifica. Ne è venuta fuori una ripresa in cui gli uomini di Ventura hanno fatto un maggiore possesso palla, ma sbagliando troppo dalle parti di Arcari. Fino a un finale-thrilling: Kutuzov si è fatto respingere dal numero uno del Brescia il tiro del possibile uno a uno, prima che in contropiede Caracciolo chiudesse i conti eguagliando Hubner (33 reti) al secondo posto tra i bomber bresciani in A, dietro Roberto Baggio. «Se ci fosse un problema di conduzione tecnica, prontissimo a comprarmi una bandiera e ad andare a fare il tifo in curva nord», è stato il paradosso di Ventura a fine gara. Troppo semplice: i mali dei pugliesi sembrano ben più profondi.

RAGGI 5,5 Nel finale va in affanno.

ZANETTI 5 Non sta bene, fa poco. HETEMAJ 5 Sottotono. BERARDI 5 Vistoso calo alla distanza. Troppi palloni persi. DIAMANTI 6 Freddo sul rigore. Ripresa al servizio della squadra. EDER 5,5 Spreca l’assist servito da Diamanti. CARACCIOLO 6 Al primo contropiede non perdona. All. IACHINI 6 La cura funziona, anche se la via per la salvezza è in salita.

BARI 5,5 GILLET 6 Sui gol non può nulla. A. MASIELLO 5,5 Una pallonata di Almiron lo manda al tappeto. GLIK 5,5 Una buona prestazione, a parte l’ultimo quarto d’ora. ROSSI 6 Impegno sino alla fine. PARISI 5 Soffre Konè. DONATI 5,5 Improvvisamente smette di lottare.

h

IL MIGLIORE

6 ALMIRON

Un paio di conclusioni, qualche buon lanciò in profondità. GAZZI 5 Errore decisivo quando atterra Konè. RUDOLF 5,5 Mobile, ma non incide. CASTILLO 5,5 Fallisce l’uno a zero. KUTUZOV 5,5 Sfiora il pari. HUSEKLEPP 5 Da sinistra a destra. Mai pericoloso. ALVAREZ 5 Buona volontà, ma sbaglia sempre. All. VENTURA 5,5 La malasorte abbonda e il cinismo latita. TERNA ARBITRALE: RIZZOLI 6 Giusto il rigore. Dubbi su un tocco in area col braccio di Bega. Marzaloni 6; Iori 6


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GAZZACAFFÈ IL COMMENTO

IL SEGNALE SCUDETTO di ALBERTO CERRUTI Cinque gol in più per abbattere la Roma, cinque punti in meno per spaventare il Milan. Sono questi i segnali scudetto, attesi da Leonardo, che festeggia la settima vittoria in otto partite dell’Inter volata al terzo posto, con un sogno rimonta che continua, se il Milan continua a pareggiare, con la Lazio e con il Genoa. Soltanto alla vigilia del derby del 14 novembre l’Inter era stata più vicina al Milan. Ma poi quel meno 3 si era trasformato addirittura in meno 13, complici le due gare rinviate, quando l’Inter era passata da Benitez a Leonardo. La teoria concede ai campioni d’Italia la possibilità di sentirsi addirittura a meno 2 dal Milan, perché tra nove giorni Pazzini proverà a segnare i gol della vittoria nel recupero di Firenze contro la sua vecchia squadra. Ma prima di pensare a un altro decisivo passo avanti, con quello successivo nel derby, Leonardo dovrebbe preoccuparsi anche dei troppi rischi che continua a correre la sua squadra. Mai come stavolta, il pazzo 5-3 contro la Roma fa capire che non basta avere il miglior attacco se poi si concedono praterie agli avversari, vicini a un clamoroso 4-4 dopo essere rimasti nella mezz’ora finale con un uomo in meno, sull’1-3, per l’espulsione di Burdisso. Se l’Inter riuscirà a correggere i vecchi difetti in fase difensiva, allora tutto sarà possibile. A patto che la sua rimonta sia completata da un altro «se» gentilmente offerto dal Milan. Perché se gli aspiranti campioni, che hanno gettato via 4 punti in due partite, come già avevano fatto pareggiando 4-4 con l’Udinese e 1-1 con il Lecce, non ritroveranno la continuità del girone d’andata, la rimonta dell’Inter sarà ancora più facile. Mentre nello 0-0 contro la Lazio, martedì scorso, i rossoneri erano stati più sfortunati che colpevoli, nell’1-1 di Marassi sono stati più colpevoli che sfortunati, perché è vero che il pareggio di Floro Flores è agevolato da un rimpallo, ma una grande squadra come il Milan, favorito per lo scudetto, non può fare scena muta, o quasi, per tutta la ripresa contro avversari sempre in difficoltà nel primo tempo. Dopo tanti elogi, sbaglia anche Allegri che toglie Robinho, l’unico in grado di collegare i tre mediani Gattuso, Van Bommel e Flamini con le due punte Pato e Ibrahimovic. L’inserimento di Cassano al suo posto, e non di Pato come sarebbe stato più logico, spacca la squadra in due, concedendo spazio alla forza d’urto del Genoa, con l’aggravante che l’ex sampdoriano delude ancora, defilandosi inutilmente sulle fasce. E dopo oltre un mese di allenamenti coi nuovi compagni l’alibi del ritardo di preparazione non regge più, perché il tempo passa e Cassano che doveva essere il nuovo punto esclamativo per il Milan rimane un imbarazzante punto interrogativo, soprattutto a livello tattico. In attesa dell’indispensabile ritorno di Pirlo, il Milan ha permesso anche al Napoli di rifarsi sotto. Con il 2-0 al Cesena, aperto dal solito Cavani sempre più capocannoniere con 18 gol, la squadra di Mazzarri adesso è a 3 punti dalla capolista, come le era successo l’ultima volta a fine 2010, mentre la Lazio fermata in casa dal Chievo rimane fuorigioco a meno 7. Ma ricordando le precedenti occasioni fallite dal Napoli, bocciato agli esami di maturità di fronte al Milan, all’Inter e infine al Chievo, e soprattutto ripensando alla rabbia con cui la squadra di Leonardo si avventa su quella di Ranieri, siamo sempre più convinti che lo scudetto sia un obiettivo riservato alle due milanesi.

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Edy Reja, 65 anni BARTOLETTI

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BASKET

PARLANO I NUMERI

LE CIFRE

Perché il Milan ha frenato? 13 Colpa dei troppi infortuni

punti fatti dal Milan nel 2011. Nelle 7 partite disputate ha collezionato 3 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte

1,57

la media-gol del Milan nelle ultime 7 partite. I rossoneri hanno realizzato 11 reti. La media-gol delle precedenti 17 gare è stata di 1,70

E’ preoccupante l’evidente frenata del Milan? E soprattutto: da che cosa dipende? Attacco che non gira più come prima o centrocampo poco creativo? I numeri dicono che i rossoneri, nel 2011, hanno raccolto 13 punti: 3 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte. Gol fatti: 11. Gol subiti: 6. Come il Milan si sono comportati, a livello di risultati, il Napoli e il Palermo: 13 punti (per entrambi 4 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte). Meglio dei rossoneri soltanto due squadre: la nuova Inter di Leonardo e la bellissima Udinese di Guidolin. I nerazzurri, che hanno disputato una gara in più (il vittorioso recupero contro il Cesena), hanno totalizzato 21 punti, mentre i friulani sono arrivati a quota 17. Il divario tra le due milanesi balza subito agli occhi, così come è lampante

che la frenata dei rossoneri risulta figlia degli ultimi due pari: con Lazio e Genoa. Imputare soltanto agli attaccanti questo calo del Milan è ingeneroso, ed è pure esagerato parlare di crisi. La corsa per lo scudetto si deciderà in primavera quando incideranno parecchio gli impegni internazionali. I rossoneri, più che patire per il gioco delle punte, soffrono per i tanti (troppi) infortuni. Nelle ultime 7 gare il Milan ha avuto una media-gol di 1,57 contro l’1,70 delle precedenti 17 partite (differenza minima, dunque). In compenso Allegri si è spesso letteralmente dovuto inventare la composizione del centrocampo per l’indisponibilità dei vari Pirlo, Boateng, Seedorf e compagnia: ecco il vero nervo scoperto del Milan. ANDREA SCHIANCHI

Peterson, 75 anni, allena Milano

L’effetto Peterson per l’Armani è già finito? SÌ Lo ha detto proprio Dan

0,85

Udine, è stato bravissimo a modellare gli schemi più efficaci per esaltare le qualità dei giocatori a disposizione. Il risultato va al di là dei numeri in classifica che pure proiettano i bianconeri verso l’alto. Più in generale, il magic moment dei tre tecnici rimette al centro del palcoscenico il valore di una classe media che era stata spinta ai margini o sottovalutata. Senza gli Ancelotti e i Mancini, che allenano all’estero come Spalletti, Capello e Zaccheroni in Serie A ora c’è più spazio. E la classifica corta (il Milan ha solo un punto in più di un anno fa) offre un vantaggio: distribuisce coriandoli a tutti.

Peterson alla fine della partita persa male in casa con Biella, secondo k.o. della sua gestione. La domanda vera, però, è se l’effetto Peterson ci sia mai stato, se non per l’eccezionale impatto mediatico che il suo ritorno in panchina dopo 24 anni ha provocato e l’eccezionale accoglienza che, anche in trasferta, ha ricevuto. Peterson ha ricevuto una squadra seconda in classifica che al completo aveva perso 1 sola partita, e ha vinto 4 gare di fila, tre in casa, nessuna contro avversarie con un bilancio vinte-perse positivo. Ha faticato a Cremona, ha sofferto in casa contro l’ultima. Sinceramente, anche in quel momento era difficile parlare di effetto Peterson. Intanto sono arrivati due nuovi giocatori, Greer e Eze (che si è subito fatto male). E improvvisamente, la squadra si è persa, sembra non sappia cosa fare. In Peterson, l’AJ cercava un leader capace di surrogare con la sua personalità la mancanza di un vero capo in campo. E l’uomo per far fare il salto di qualità mentale ad un gruppo di buoni giocatori che avevano sempre fallito le sfide chiave per accreditarsi come sfidanti credibili per Siena. In questo momento, sono obbiettivi lontani. I problemi di Milano sono l’attacco e la difesa, l’abc della pallacanestro. E Peterson si è giocato una grande fetta del suo appeal di invincibilità vedendo franare la sua «arma segreta», la mitica zona 1-3-1, ridicolizzata da Treviso e Biella. La colpa, ovvio, non è di Peterson, ma i adesso deve intervenire non psicologicamente ma tecnicamente e con qualcosa di nuovo. Il mitico Dan è il primo a essere consapevole che non basti la sua presenza per far vincere l’Armani. Molti, invece, lo credevano. E hanno sbagliato.

ALESSANDRO DE CALÒ

LUCA CHIABOTTI

media-gol subiti dal Milan nelle ultime 7 partite (incassate 6 reti). La media nelle precedenti 17 gare è stata di 0,76

A destra, la delusione di Gattuso: il Milan col Genoa ha infilato il secondo pari consecutivo. In basso, Samuel Eto’o AP / IMAGE SPORT

CLASSE MEDIA IN PARADISO

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IL MERCATO DI GENNAIO FA UN SACCO DI GOL: SDOGANATO PERSINO AMAURI Cambiare squadra fa bene a chi cerca di andare in gol. Pazzini ne ha timbrati tre nelle prime due uscite in nerazzurro, Kharja uno. Doppietta per Matri bianconero. A segno anche Toni, come Flores nel Genoa, Okaka e Rudolf col Bari. Ma il "miracolato" è Amauri: non segnava dal 14 febbraio 2010.

Ma Malesani, Mazzarri e Guidolin sono così bravi? SÌ Sono bravissimi. L’avevano già dimostrato in altre occasioni e squadre diverse. Bologna, Napoli e Udinese stanno ottenendo risultati importanti e fanno vedere una cifra di gioco a tratti da applausi e complessivamente più che apprezzabile. Ciascuno ha una storia differente. Malesani, per dire, dopo gli anni di Firenze e Parma sembrava destinato a una parabola in discesa. Invece a Bologna ha invertito la rotta. Nonostante i problemi del club, sta facendo un ottimo lavoro. Con Mazzarri, il Napoli cresce a vista d’occhio: compito non semplice vista l’emotività della piazza e le pressioni che incombono a 360 gradi. Guidolin, a

Ipse dixit ...Cosa voleva dire «Complimenti a Caressa e Bergomi per il linciaggio mediatico contro Kozak»

Reja pensava di «difendere» la sua punta «Mi hanno chiamato invitandomi a rivedere Milan-Lazio su Sky. Ho visto una trasmissione disgustosa, una telecronaca spregevole, turpe, ripugnante. Ho sentito delle tesi false, lontane dalla realtà, lontane dal vero, distorte, ho visto una rappresentazione della realtà al

contrario del vero. Avete offeso aldilà del possibile il signor Libor Kozak, che invece è una splendida persona, intelligente, preparata, seria. Si è laureato con il massimo dei voti, si è pagato gli studi lavorando, è di madrelingua ceca e svolge un importante e apprezzato lavo-

ro con tutti gli ospiti internazionali della regione Lazio. Vale molto di più dei cosiddetti signori presenti. Invito cordialmente l’ex onorevole Massimo Mauro ad alzarsi e a venire via da questo incredibile postribolo televisivo». ROBERTO PELUCCHI


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CLASSIFICA DELLA SERIE A

RISULTATI BOLOGNA-CATANIA 1-0 Portanova (B) BRESCIA-BARI 2-0 Diamanti (Br) rigore, Caracciolo (Br) CAGLIARI-JUVENTUS 1-3 Matri (J), Acquafresca (C), Matri (J), Toni (J) GENOA-MILAN 1-1 Pato (M), Floro Flores (G) INTER-ROMA 5-3 Sneijder (I), Simplicio (R), Eto'o (I), Eto'o (I) rigore, Thiago Motta (I), Vucinic (R), Loria (R), Cambiasso (I) LAZIO-CHIEVO 1-1 Hernanes (L), Cesar (C) LECCE-PALERMO 2-4 Giacomazzi (L), Miccoli (P), Jeda (L), Pastore (P), Hernandez (P), Ilicic (P) NAPOLI-CESENA 2-0 Cavani (N), Sosa (N) PARMA-FIORENTINA 1-1 Amauri (P), D'Agostino (F) rigore UDINESE-SAMPDORIA 2-0 Sanchez (U), Di Natale (U)

PROSSIMO TURNO sabato 12 febbraio: MILAN-PARMA (ore 18) (1-0); ROMA-NAPOLI (ore 20.45) (0-2) domenica 13 febbraio, ore 15: PALERMO-FIORENTINA (ore 12.30) (2-1); BARI-GENOA (1-2); BRESCIA-LAZIO (0-1); CAGLIARI-CHIEVO (0-0); CATANIA-LECCE (0-1); CESENA-UDINESE (0-1); SAMPDORIA-BOLOGNA (1-1); JUVENTUS-INTER (20.45) (0-0)

LA MOVIOLA

i

MARCATORI

PARTITE SQUADRE

PUNTI

IN CASA

RETI

FUORI

RIGORI

G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S.

MILAN NAPOLI INTER LAZIO PALERMO UDINESE ROMA JUVENTUS CAGLIARI CHIEVO FIORENTINA BOLOGNA * GENOA SAMPDORIA PARMA LECCE CATANIA BRESCIA CESENA BARI

49 46 44 42 40 40 39 38 32 31 29 29 28 27 26 24 23 22 21 14

12 12 12 13 12 12 11 11 12 12 11 11 12 11 13 12 12 12 12 12

7 8 8 8 8 8 8 5 6 4 7 6 4 4 4 4 5 5 4 2

3 2 3 3 2 2 3 3 1 6 2 4 3 5 6 4 4 2 3 3

2 2 1 2 2 2 0 3 5 2 2 1 5 2 3 4 3 5 5 7

12 12 11 11 12 12 12 13 12 12 12 12 11 12 11 12 12 12 12 12

7 6 5 4 4 4 3 5 3 3 0 2 3 2 2 2 0 1 1 1

4 2 2 3 2 2 3 5 4 4 6 4 4 4 2 2 4 2 3 2

1 4 4 4 6 6 6 3 5 5 6 6 4 6 7 8 8 9 8 9

24 24 23 24 24 24 23 24 24 24 23 23 23 23 24 24 24 24 24 24

14 14 13 12 12 12 11 10 9 7 7 8 7 6 6 6 5 6 5 3

7 4 5 6 4 4 6 8 5 10 8 8 7 9 8 6 8 4 6 5

PUNTI

IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009-2010 E DIFFERENZA RETI

TOTALE

3 6 5 6 8 8 6 6 10 7 8 7 9 8 10 12 11 14 13 16

23 23 31 21 23 21 21 23 19 11 15 13 12 11 11 16 12 13 9 7

10 8 15 12 10 11 8 19 12 8 9 8 15 6 8 18 11 13 12 18

17 15 13 9 19 18 14 17 9 15 8 12 7 9 12 8 7 7 8 7

9 14 12 10 21 19 22 11 14 15 15 22 7 19 22 25 20 18 19 21

40 38 44 30 42 39 35 40 28 26 23 25 19 20 23 24 19 20 17 14

19 22 27 22 31 30 30 30 26 23 24 30 22 25 30 43 31 31 31 39

T. R. T. R.

+21 +16 +17 +8 +11 +9 +5 +10 +2 +3 -1 -5 -3 -5 -7 -19 -12 -11 -14 -25

3 3 6 2 1 3 5 3 2 2 4 2 2 5 2 4 3 4 2 6

2 2 5 2 0 2 4 2 1 1 3 0 2 5 2 1 3 4 1 3

1 2 2 4 6 5 4 3 3 2 2 2 1 1 8 3 2 3 3 7

0 48 (+1) 2 39 (+7) 1 54 (-10) 4 25 (+17) 5 37 (+3) 1 27 (+13) 4 47 (-8) 2 38 (=) 2 35 (-3) 1 29 (+2) 1 31 (-2) 1 28 (+1) 1 35 (-7) 1 39 (-12) 7 30 (-4) 2 in B 1 24 (-1) 2 in B 2 in B 5 32 (-18)

POSIZIONE STAGIONE 2009-2010

ULTIME QUATTRO GARE

2 4 1 16 7 15 3 6 8 13 11 14 8 4 12 in B 17 in B in B 10

VVNN VVPV PVVV PVNN VPVV VVNV V=NP NPPV PVVP NVVN NPVN V=NV NVPN NPPP VPPN NNVP PPNP PPNV PNNP PPPP

U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAM\PIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. * Bologna ha 3 punti di penalizzazione.

IL BARI SI LAMENTA: DUBBI DI RIGORE SUL MANO DI BEGA

Olivera, gomitata da rosso Giallo a Ibra, ma non c’è fallo Il leccese colpisce Pastore: non visto. Lo svedese prende la palla FRANCESCO CENITI fceniti@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dIl 5 marzo l’Ifab potrebbe dare il via libera all’aiuto tecnologico per evitare casi come quelli di Napoli (sul colpo di testa di Maggio palla entrata di 20-30 centimetri, ma gol non dato: la moviola è a pagina 14). La sperimentazione partirebbe dalla prossima stagione: ogni federazione potrà aderire. Difficile, però, che in Italia si utilizzi in campionato (costi eccessivi). Nel frattempo a parte la svista di Pugiotto, domenica positiva per gli arbitri con pochi errori.

BOLOGNA-CATANIA 1-0 Ok in avvio annullare il gol a Maxi Lopez: è fuorigioco. Alvarez espulso per 2 gialli in pochi minuti: ci stanno entrambi. Regolare la

Mazzoleni ammonisce Ibra, ma non c’era il fallo dello svedese OTN

rete di Portanova (c’è Spolli). BRESCIA-BARI 2-0 Rischia Bega dopo pochi minuti quando tocca di mano sull’attacco di Castillo: sembra volontario, ci poteva stare il rigore. Rizzoli lo concede al Brescia e fa bene: Gazzi affossa Kone. Non c’è fuorigioco sul 2-0: Caracciolo parte dalla propria metà campo.

GENOA-MILAN 1-1 Mano involontario di Gattuso sulla conclusione ravvicinata di Floro Flores. Mazzoleni sbaglia al 45’ quando ammonisce Ibra che recupera palla su Kucka senza far fallo. Passa meno di un minuto e il Genoa trova il pari. Nel finale gol annullato a Pato perché Ibra gli fa da torre dopo aver impedito lo stacco a Dainelli.

LAZIO-CHIEVO 1-1 Difficile stabilire con certezza chi tocca per ultimo la palla tra Scaloni e Sardo. Baracani (Can B) assegna l’angolo: il pallone arriva dalle parti di Dias e Cesar, il giocatore del Chievo si aiuta un po’ con un braccio ma alla fine il gol appare regolare. LECCE-PALERMO 2-4 Molto lavoro per Brighi e i suoi assistenti. Impossibile capire se il gol di Giacomazzi è regolare: se la palla è sfiorata prima da Munari allora era da annullare, è buono se invece non c’è tocco (come giudica Passeri). Di sicura è giusta la segnalazione di fuorigioco sui gol annullati a Munari e a Kasami. Nella ripresa sono ok le reti di Pastore, Hernandez e Ilicic. Braccio di Andelkovic: si poteva dare rigore al Lecce. Nel finale gomitata di Olivera a Pastore: da espulsione, fischiato invece fallo al palermitano. PARMA-FIORENTINA 1-1 Gol annullato a Gilardino al 6’, sì è fuorigioco. Gava vede bene in occasione del rigore dato alla Fiorentina: Gobbi tira giù Camporese. Altri penalty reclamati: dubbi sul contrasto Paci-Cerci, mentre non c’è fallo di Pasqual su Crespo. (Inter-Roma a pagina 3; Napoli-Cesena a pagina 12)

18 RETI: Cavani (1) (Napoli) 16 RETI: Di Natale (2) (Udinese) 15 RETI: Eto'o (5) (Inter) 14 RETI: Di Vaio (Bologna) 13 RETI: Matri (1) (11 reti con il Cagliari) (Juventus); Ibrahimovic (2) (Milan) 11 RETI: Matri (1) (Cagliari) 10 RETI: Borriello (1) (Roma) 9 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Pazzini (2) (6 con la Sampdoria) (Inter); Quagliarella (Juventus); Pato (Milan); Pastore (Palermo) 8 RETI: Hamsik (1) (Napoli); Ilicic (Palermo); Crespo (2) (Parma) 7 RETI: Gilardino (Fiorentina); Robinho (Milan); Miccoli (Palermo); Vucinic (1) (Roma); Sanchez (Udinese) 6 RETI: Caracciolo (3) (Brescia); Maxi Lopez (1) (Catania); Bogdani (Cesena); Floccari e Hernanes (1) (Lazio) 5 RETI: Diamanti (1) (Brescia); Moscardelli (Chievo); Cambiasso, Milito e Stankovic (Inter); Krasic (Juventus); Di Michele (Lecce); Lavezzi (Napoli); Pinilla (Palermo); Giovinco (Parma); Guberti (Sampdoria) 4 RETI: Barreto (2) (Bari); Acquafresca e Nené (Cagliari); Jimenez (Cesena); Santana (Fiorentina); Floro Flores (3 reti con l'Udinese) (Genoa); Thiago Motta (Inter); Del Piero (1), Iaquinta, Marchisio e Toni (1) (3 reti col Genoa) (Juventus); Kozak (1), Mauri e Zarate (Lazio); Simplicio (Roma); Cassano (2) (Sampdoria) 3 RETI: Britos e Gimenez (Bologna); Eder (Brescia); Conti (Cagliari); Silvestre (Catania); Cesar (Chievo); D'Agostino (1) e Ljajic (2) (Fiorentina); Pepe (Juventus); Corvia, Ofere e Olivera (Lecce); Totti (2) (Roma); Pozzi (1) (Sampdoria); Denis (Udinese) 2 RETI: Okaka e Rudolf (1 rete con il Genoa) (Bari); Cordova (Brescia); Nainngolan (Cagliari); Gomez e Terlizzi (Catania); Giaccherini e Parolo (Cesena); Mandelli (Chievo); Destro, Mesto, Milanetto, Palacio (1), Ranocchia e M. Rossi (Genoa); Sneijder (Inter); Aquilani (Juventus); Biava (Lazio); Giacomazzi, Jeda (1) e Piatti (Lecce); Boateng e Inzaghi (Milan); Cannavaro e Maggio (Napoli); Bacinovic, Bovo, Maccarone, Migliaccio e Nocerino (Palermo); Bojinov, Candreva e Zaccardo (Parma); Menez e Perrotta (Roma); Armero, Benatia, Domizzi e Zapata (Udinese) 1 RETE: 73 giocatori RETI: in questo turno 31 (3 rigori); in totale 566 (45 rigori, 17 autoreti)

CONCORSI CONCORSI N. 12 DEL 6/2/2011 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE 1-X-X-2-1-X-X-X-2-1-2-2-1-1 QUOTE: Ai 14 nessun vincitore; ai 13 (2) 70.472 €; Ai 12 (52) 2.710 €;Ai 9 (9) 16.563 € TOTOGOL - COLONNA VINCENTE 14-4-12-7-10-9-11 QUOTE: Ai 7 e 6 nessun vincitore; Ai 5 (10) 699 €;Ai 4 (251) 33 €

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MONDO INGHILTERRA

Chelsea allarme rosso Liverpool senza limiti L’ex Torres delude, Ancelotti rischia la zona Champions Meireles-gol: Dalglish azzecca tutto, Reds sempre più su GIANCARLO GALAVOTTI

CHELSEA

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LONDRA d «You should have

LIVERPOOL

stayed at a big club». I tifosi del Liverpool non perdono un secondo. Minuto 21 della ripresa a Stamford Bridge: cola a picco il debutto Blue di Fernando Torres, sostituito da Ancelotti dopo un’ora di sconsolata caccia alle ombre. «Facevi meglio a restare in un grande club», cantano i 2.500 Reds allo spagnolo che li ha lasciati lunedì per andare «in una squadra che ha più possibilità di vincere i grandi trofei». Lo sberleffo diventa trionfale al 24’. Effetto Dalglish Raul Meireles allunga il piede sul cross dal fondo di Gerrard, goffamente mancato da Ivanovic e Cech, e si conferma alfiere della rinascita del Liverpool. Quarta rete del portoghese nelle ultime cinque di Premier, quarto successo di fila di Kenny Dalglish. Alla sesta volta in panchina la bandiera del Liverpool sceglie

0 1

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Meireles al 24’ s.t. CHELSEA (4-3-1-2) Cech 5,5; Bosingwa 6 (dal 28’ s.t. Luiz 5,5), Ivanovic 5, Terry 6, Cole 5,5; Essien 5, Mikel 5,5 (dal 26’ s.t. Malouda 5,5), Lampard 5; Anelka 6; Torres 5,5 (dal 21’ s.t. Kalou 6), Drogba 5. PANCHINA Turnbull, Ferreira, McEachran, Sala. ALLENATORE Ancelotti 5. LIVERPOOL (3-4-2-1) Reina 6; Carragher 7, Skrtel 6, Agger 6,5; Kelly 6, Lucas 6, Rodriguez 5,5 (dal 30’ s.t. Aurelio 6), Johnson 6; Gerrard 6,5, Meireles 6,5 (dal 39’ s.t. Poulsen s.v.); Kuyt 6. PANCHINA Gulacsi, Suarez, Jovanovic, Kyrgiakos, Ngog. ALLENATORE Dalglish 6,5.

Raul Meireles, 27 anni, segna col sinistro arrivando per primo sul cross da destra di Gerrard REUTERS

Stamford Bridge per l’impresa che stravolge la stagione dei Reds. Sull’orlo della retrocessione con Hodgson, adesso vedono la zona Champions, 6 punti meno e 1 partita giocata in più rispetto a Chelsea e Tottenham. E, nel giorno dell’esonero-shock di Di Matteo dal

ARBITRO Marriner 6. NOTE spettatori 41.829. Ammoniti Mikel (C), Lucas (L). Tiri in porta 1-3. Tiri fuori 19-5. In fuorigioco 3-2. Angoli 4-3. Recuperi p.t. 1’, s.t. 4’.

NON EVITA I COLPI, MA AIUTA A SUPERARLI.

LIOT LIOTONTRAUMA CON TE CONTRO TRAUMI E CCONTUSIONI. O Grazie G Gr raz aziie ie aaii su suoi o p oi principi rinc ri nccip ipi at ipi aattivi, tiivi vi,i, Es EEscina sci cina + Die D Dietilamina i ti ie tilla lami lami mina na ssal salicilato, allic icillato icil ato, LLiotontrauma at iio otto onttra raum ma 2 2% 2%+5% %+5% 5% gel è u utile in caso di traumi. È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Liotontrauma è a base di escina + dietilamina salicilato. Attenzione: i medicinali vanno assunti con cautela, per un breve periodo di tempo, non superando le dosi consigliate e solo per le indicazioni riportate nel foglio illustrativo. In caso di dubbio rivolgersi al medico o al farmacista. Autorizzazione del 18/10/2010.

West Bromwich, Ancelotti traballa al quarto posto. Codice Abramovich Mancare la Champions, nel codice Abramovich, vale la fine rapporto. «Il Liverpool ha schierato 3 stopper, ha giocato con intensità e determinazione: non siamo riusciti a venirne a capo», ammette Carletto. C’era il rigore per il Chelsea a tempo scaduto: l’ex Johnson stende Ivanovic in area sul cross di Cole. L’arbitro poi fischia la fine. «Il pareggio sarebbe stato più giusto», lamenta Ancelotti. E lamenta ancor più che all’indomani della prima sconfitta del Manchester United, in trasferta contro il Wolverhampton, i campioni non siano riusciti ad accorciare il gap di 10 punti dalla prima. Media Ranieri Sono già 7 i turni perduti su 26, al Chelsea non succedeva dai tempi di un altro allenatore italiano, Ranieri. Il Liverpool vince perché ha ritrovato un po’ lo spirito dei tempi di Dalglish giocatore. Ma fino all’1-0 è correo di un match senza sostanza. Ancelotti lascia fuori Malouda per accomodare Torres accanto a Drogba, con Anelka trequartista. Funziona solo una volta (al 31’), sul filtrante di Drogba, ma un gigantesco Carragher blocca l’ex compagno. Rodriguez invece al 37’, da due passi, spiattona contro la traversa la gemma di Gerrard. La frustrazione del Chelsea produce un teatrino di insulti tra Ivanovic e Cech al 45’. Ma Reina resta con le mani in mano fino alla fine.

w I NUMERI

58,5

i milioni spesi dal Chelsea per Torres: nella sua prima uscita 66 minuti e due occasioni sprecate

AL WEST BROMWICH

Di Matteo a picco Esonerato «Sono sorpreso e amareggiato». Ma il WBA è terzultimo

10

i punti di ritardo dei Blues dallo United: anche Ferguson ha perso, 2-1 in casa del Wolverhampton

90

i minuti giocati da Gerrard con un problema all’inguine: salterà l’amichevole con la Danimarca

GERMANIA

Diego «ruba» un rigore Sarà multato (p.f.a.) Niente derby ad Amburgo: troppa pioggia che il prato dell’Aol Arena non riesce a drenare. Terreno vecchio? No, troppo nuovo: le zolle erano appena state cambiate, Amburgo e St. Pauli non hanno potuto giocare. Nell’altro posticipo niente reti fra Friburgo e Eintracht. Il caso del giorno è un altro: «Diego verrà punito» ha detto l’allenatore del Wolfsburg Steve McClaren. Nel derby perso con l’Hannover, l’ex juventino ha voluto tirare un rigore nonostante il designato fosse Helmes. Diego ha anche sbagliato (traversa) e il tecnico inglese si è infuriato. «Pensavo tirasse Helmes, mi sono girato e ho visto Diego. Inaudito. Ci saranno delle sanzioni pesanti». VENTUNESIMA GIORNATA Borussia Dortmund-Schalke 0-0, Colonia-Bayern Monaco 3-2, Hannover-Wolfsburg 1-0, Hoffenheim-Kaiserslautern 3-2, Mainz-Werder Brema 1-1, Norimberga-Bayer Leverkusen 1-0, Moenchengladbach-Stoccarda 2-3, Friburgo-Eintracht 0-0, Amburgo-St. Pauli rinviata. CLASSIFICA Borussia Dortmund 51 punti; Bayer Leverkusen 39; Mainz, Hannover 37; Bayern Monaco 36; Friburgo 34; Hoffenheim 32; Amburgo* 30; Norimberga 29; Eintracht 27; Schalke 26; Werder Brema, Wolfsburg 23; Kaiserslautern, St.Pauli*, Colonia 22; Stoccarda 19; Borussia Moenchengladbach 16. (* una partita in meno)

Roberto Di Matteo, 40 anni AP LUCA PISAPIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LONDRA d La vittoria 1-0 del

Birmingham sul campo del West Ham (Zigic al 65’) cambia di poco la situazione sul fondo classifica, con 6 squadre in 4 punti. Cambia tutto invece in casa del West Bromwich, terzultimo col Wigan ma salvo per differenza reti, dove ieri è stato esonerato Roberto Di Matteo, che ha dichiarato di essere «sorpreso e amareggiato per la decisione del club». L’ex giocatore del Chelsea aveva preso il West Bromwich, soprannominato «squadra yo-yo» per il continuo andirivieni tra Premier e seconda serie, l’anno scorso in Championship. Migliore a settembre E dopo un’eccellente promozione aveva cominciato alla grande anche quest’anno nella massima serie, venendo premiato come miglior manager della Premier del mese di settembre. A ottobre, con la vittoria sull’Arsenal e il pari col Manchester Utd, i Baggies erano al 4˚ posto, ma il tecnico predicava calma: erano stati costruiti per cercare la salvezza, nulla più. A dicembre il buio, 1 vittoria e 1 pari in 9 partite e la scivolata nelle zone basse. A gennaio nessun acquisto di rilievo per rinforzare la squadra, se non l’arrivo in prestito di Vela dall’Arsenal, e ieri, all’indomani del 3-0 subito dal City di Mancini, l’esonero. «Abbiamo dimostrato di potercela giocare contro chiunque e non siamo mai stati tra le ultime tre – ha detto Di Matteo -, dispiace solo di non poter essere io a guidare questa squadra alla salvezza» 26ª GIORNATA: Aston Villa-Fulham 2-2, Chelsea-Liverpool 0-1, Everton-Blackpool 5-3, Manchester City-West Bromwich 3-0, Newcastle-Arsenal 4-4, Stoke-Sunderland 3-2, Tottenham-Bolton 2-1, Wigan-Blackburn 4-3, Wolverhampton-Manchester United 2-1, West Ham-Birmingham 0-1 CLASSIFICA: Manchester United* 54; Arsenal* 50; Manchester City 49; Chelsea*, Tottenham* 44; Liverpool 38; Sunderland 37; Stoke*, Bolton 33; Newcastle*, Blackburn 31; Fulham, Everton* 30; Aston Villa 29; Blackpool* 28; Birmingham** 27; West Bromwich*, Wigan 26; West Ham, Wolverhampton* 24. (ogni * una partita in meno),


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MONDO SPAGNA cabile: in 179 minuti ha segnato quanto Benzema in 904. Prima di lasciare il posto a Di Maria (al 60') Kakà ha colpito una traversa e si è mosso benissimo, partendo dal centro, con Özil a destra e Ronaldo a sinistra, e scambiando spesso posizione con i compagni. Il tedesco ha mostrato ancora una volta facilità di adattamento: idee brillanti e nessun problema per l'escursione tattica sulla fascia.

Real Madrid tutto nuovo ma Ronaldo segna sempre Rifila un 4-1 alla Real Sociedad rilanciando Kakà che va a segno Cristiano doppietta, quota 24 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Real Mou, che in casa sinora ha vinto le 18 partite giocate.

MADRID dI cambi di Mourinho, un'ora da Kakà ritrovato, l'ansia devastatrice di Ronaldo, il comodo trionfo del Madrid. Tardo pomeriggio di pace, spettacolo e gol al Bernabeu, con il Real che sommerge la Real Sociedad ben oltre il 4-1 suggerito dal risultato. La squadra di San Sebastian era arrivata al Bernabeu spensierata, senza problemi di classifica, con buona stampa e appena un gol meno del Madrid segnato in trasferta. Se n'è andata dopo aver assistito ad una delle migliori prestazioni del

Turnover José decide di provare facce nuove e con Sergio Ramos squalificato e Pepe infortunato lancia Garay (4 minuti sinora in Liga), Adebayor (26') e Kakà (161'). Fuori Albiol, Di Maria e Benzema. Dopo 20 secondi Kakà prende palla in mezzo al campo e parte dritto verso la porta: il tiro è sballato, però l'azione è di quelle vintage, da Ricky rossonero. È un messaggio: il brasiliano ha voglia di dire qualcosa, che c'è ancora, che si può contare su di lui. All'8' trova il gol con un tiro piazzato impla-

FILIPPO MARIA RICCI

BRASILE

Primo gol di Dinho al Flamengo Ucciso calciatore in una rapina RIO (m.can.) Primo gol per Ronaldinho con la maglia del Flamengo, che resta a punteggio pieno dopo sei partite: Dinho ha segnato un rigore nel 3-2 esterno dei rossoneri contro il Boavista. Come ha giocato? Non benissimo, ma neanche male considerando che era solo alla seconda partita della sua nuova carriera brasiliana. Nella partita più importante della giornata, invece, il Corinthians ha vinto 1-0 in casa dei grandi rivali del Palmeiras: potrebbe essere la fine della crisi per una squadra contestata violentemente nell’ultima settimana. Ronaldo e Roberto

Carlos non c’erano (il gol è stato del terzino Alessandro) e per la squadra di San Paolo ieri è stata comunque una giornata di lutto. William Morais, diciannovenne del Corinthians in prestito all’América Mineiro, infatti è stato ucciso mentre tentava di scappare da una rapina a Belo Horizonte. William è stato colpito alla schiena da due ladri, che tentavano di portargli via una catena. La polizia ha arrestato tre ragazzi, due diciottenni e un ventitreenne, con precedenti criminali: sembra abbiano confessato. Anche Ronaldo ha espresso solidarietà alla famiglia di William su Twitter.

taccuino OLANDA

COPPA DI SCOZIA

Stop per il Twente Tre gol di Matavz

Due rimonte Celtic L’Old Firm si rigioca

dIl Twente pareggia 1-1 e perde la possibilità di passare al comando. Nel Groningen tripletta di Matavz, già preso dal Napoli per la prossima stagione. VENTIDUESIMA GIORNATA: Ajax-De Graafschap 2-0; Heerenveen-Nec Nimega 0-0; Psv-Ado Den Haag 0-1; Excelsior-Alkmaar 2-1; Venlo-Breda 3-0; Vitesse-Feyenoord 1-1; Groningen-Willem II 7-1; Utrecht-Twente 1-1; Heracles Almelo-Roda Kerkrade 1-0. CLASSIFICA: Psv, Twente 47; Ajax 44; Groningen 43, Ado Den Haag 38; Alkmaar 37; Roda Kerkrade 35; Utrecht 34; Heerenveen 31; Breda 30; Nec 27; De Graafschap 25; Heracles Almelo 24; Vitesse 22; Feyenoord 21; Excelsior 19; Vvv Venlo 13; Willem II 7.

dPareggio negli ottavi di Coppa di Scozia tra Celtic e Rangers: l’Old Firm sarà rigiocato. Nel 2-2, decisivo il pareggio di Brown. Diouf, per la prima volta nella formazione dei Rangers, è stato fischiato dai tifosi del Celtic, contro cui sputò nel 2003.

INGHILTERRA

Accordo Gray-Sky per le parole sessiste dSembra che Andy Gray, telecronista inglese sospeso per i commenti sessisti su una guardalinee, abbia trovato una transazione con Sky. Qualcuno parla di una buonauscita di 3-4 milioni di sterline (3,5-4,7 milioni di euro), secondo altre fonti la cifra è molto inferiore.

Cristiano Ronaldo, 26 anni, raggiunge Messi: i Pichichi sono due AFP

REAL MADRID

4

REAL SOCIEDAD

1

(4-2-3-1) Casillas 7; Arbeloa 6, Garay 6,5, Carvalho 7 (dal 25' s.t. Albiol), Marcelo 7; Xabi Alonso 7, Diarra 7; Özil 7 (dal 38' s.t. Canales s.v.), Kakà 7 (dal 15' s.t. Di María 7), Cristiano Ronaldo 7,5; Adebayor 7. PANCHINA Adan, Khedira, Gago, Benzema. ALLENATORE Mourinho 7,5.

(4-2-3-1) Bravo 6; Estrada 5, Labaka 4,5, Ansotegi 5, Mikel González 4,5; Rivas 4 (dal 19' s.t. Markel 5), Elustondo 5; Zurutuza 5, Xabi Prieto 5,5, Griezmann 5 (dal 19' s.t. Sarpong 5,5); Tamudo 5 (dal 39' s.t. Agirretxe s.v.). PANCHINA Zubikarai, Carlos Martinez, De la Bella, Demidov. ALLENATORE Lasarte 5.

PRIMO TEMPO 3-0

ARBITRO Ramirez Dominguez 6,5.

MARCATORI Kakà all’8’, Cristiano Ronaldo al 21’ e al 42’ p.t.; autogol di Arbeloa al 27’, Adebayor al 44’ s.t.

AMMONITI Xabi Prieto (RS). Rivas (RS), Albiol (RM) ed Estrada (RS).

GIUDIZIO

777

NOTE spettatori 75.000 circa. Tiri in porta 16-5. Tiri fuori 10-8. Angoli 9-3. Fuorigioco 2-2. Recuperi: 1' e 3'.

Voglia matta Ronaldo merita un capitolo a parte: il portoghese non segnava in Liga dal 9 gennaio ed è partito a mille cercando il gol con un'ansia travolgente: 3 tiri sballati (di tanto) poi al 21' il 2-0 con un sinistro preciso e potente. Poi tante altre conclusioni e secondo gol personale al 42' grazie a una testata mirabile su angolo di Özil. Ronaldo nel solo primo tempo ha tirato in porta 10 volte, disperandosi platealmente ad ogni errore. Ieri i numeri di Messi, oggi quelli di Cristiano: 24 gol in Liga, come Leo, 34 stagionali (6 meno di Messi) in 35 partite, 50 in 51 gare di Liga: nessun giocatore del Real Madrid è mai arrivato a questa cifra tanto rapidamente. Mou e le manette A distanza di un anno dall'ormai celebre «gesto delle manette» messo in mostra durante Inter-Sampdoria della passata stagione, Josè Mourinho ha spiegato a Sky i motivi che lo hanno portato a incrociare i polsi dopo le due espulsioni di Cordoba e Samuel nel primo tempo. «Mi riferivo al sistema».

FRANCIA

Il Lilla frena Male Gourcuff col Bordeaux PARIGI (a.g.) L’Auxerre fa lo sgambetto al Lilla. Nonostante il bomber Sow, autore di una rovesciata spettacolare per il sedicesimo centro stagionale. Ma non basta per impedire la reazione d’orgoglio della squadra di Fernandez, che non vince da metà novembre, ma che almeno rimedia con Dudka. Il Lilla resta comunque solitario al comando con cinque punti di vantaggio. Sprofonda invece il Monaco, abbattuto da una doppietta del 21enne Sissoko, centrocampista con il vizio del gol, talento da seguire. E il club del Principato, penultimo con appena 21 punti, teme il peggio. A Lione, delude l’ex Yoann Gourcuff, in crisi di identità calcistica, contro il Bordeaux. 22ª GIORNATA Brest-Nancy 2-1; Caen-Lorient 0-2; Lens-Valenciennes 1-1; Marsiglia-Arles 1-0; Montpellier-St Etienne 1-2; Nizza-Sochaux 1-0; Rennes-Psg 1-0; Auxerre-Lilla 1-1; Tolosa-Monaco 2-0; Lione-Bordeaux 0-0. CLASSIFICA: Lilla 42; Psg, Rennes 37; Marsiglia 36; St. Etienne, Lione 35; Tolosa, Montpellier 33; Bordeaux, Brest, Lorient 31; Sochaux 28; Valenciennes, Nizza 26; Auxerre, Nancy 25; Caen 24; Lens 23; Monaco 21; Arles 8.


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SERIE BWIN IL POSTICIPO DELLA 25ª GIORNATA

L’ennesimo esame del precario Pillon Il tecnico del Livorno e la sfida con il Vicenza «Ormai ho imparato a convivere con il rischio» ORE 20.45 LIVORNO VICENZA LIVORNO (4-4-2) 1 DE LUCIA 4 BERNARDINI 17 MIGLIONICO 13 KNEZEVIC 26 PIERI 3 SURRACO 21 LUCI 6 IORI 22 PRUTSCH 8 DIONISI 11 GALABINOV All. PILLON

VICENZA (3-5-2) 7 RUSSO 14 SCHIAVI 19 MARTINELLI 33 BASTRINI 39 SOLIGO 24 RIGONI 21 MOROSINI 77 BOTTA 22 DI MATTEO 10 ABBRUSCATO 8 CELLINI All. MARAN

PANCHINA 19 Mazzoni, 77 Salviato, 14 Lambrughi, 16 Antunes, 7 Belingheri, 28 Schiattarella, 9 Danilevicius

PANCHINA 12 Acerbis, 13 Giani, 18 Rossi, 79 Gavazzi, 9 Mustacchio, 11 Tulli, 99 Arma

ARBITRO Ciampi di Roma GUARDALINEE Conca-Longo PREZZI da 13 a 90 euro TV Sky Calcio 1 HD e Dahlia Sport Inizio alle ore 20.45 (andata 0-0) LIVORNO De Lucia torna titolare e c’è il debutto di Galabinov. Pillon per il resto deve ancora decidere se schierare il solito 4-4-2 o puntare su un 3-5-2 mascherato con Pieri terzino sinistro e Prutsch esterno alto. Squalificati nessuno. Diffidati Surraco. VICENZA Due novità a centrocampo: subito in campo gli ultimi rinforzi Rigoni e Morosini. Sulla destra Soligo, vista la precaria condizione di Gavazzi, sembra in vantaggio sull’altro arrivo di gennaio Mustacchio. Squalificati nessuno. Diffidati Bastrini.

Bepi Pillon, 55 anni domani, prima stagione alla guida del Livorno FORNASARI GUGLIELMO LONGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dDopo il 4-1 di Novara, dopo l’1-3 in casa con la Triestina, dopo il 4-0 di Siena. A settembre, a novembre, adesso: da mesi, la panchina di Bepi Pillon è più instabile di uno sgabello. Il posticipo di stasera è l’ennesimo esame, lui dice di essere tranquillo, ma sa che, con un punto in quattro partite, non può più sbagliare. Il Vicenza, poi, non è l’avversario ideale per il depresso Livorno: arriva da due scon-

fitte di fila e, per restare in argomento, è guidato da Maran, un allenatore che detiene il singolare record di essere stato esonerato, nel 2006 a Brescia, dopo una vittoria per 3-0 e il quinto posto in classifica. Precario Pillon spiega cosa significa vivere in equilibrio precario: «Un po’ ci fai l’abitudine, il nostro lavoro è così: a pagare sono sempre gli allenatori, non i giocatori o i tifosi o i presidenti. Comunque il peggio è passato: ho parlato con Spinelli, ci

siamo chiariti, la squadra si è ricompattata». Era stato criticato per i cambi a Siena... «Ha ovviamente tutto il diritto di farlo, gli ho spiegato perché avevo fatto certo scelte». Sembrava tutto deciso e invece la notte ha portato consiglio a Spinelli: «Sinceramente non ci speravo, pensavo che stavolta sarebbe finita male...». Pillon ne fa anche una questione di carattere: «Io sono abituato a parlare poco e ad ascoltare tanto. Bisogna avere la forza di aspettare, di non farsi trasportare dalle emozioni, per questo non parlo alla squadra subito dopo la partita». Il mangia-allenatori Spinelli non è mai stato un esempio di tolleranza: «E’ un tipo vulcanico, però è anche abituato a dire tutto in faccia: è qualcosa che ho sempre apprezzato». Nuovo modulo? Pillon dunque coglie l’attimo, non pensa a cosa potrebbe accadere stasera, in caso di risultato negativo. Ma resta ottimista: «Dopo la vittoria di Frosinone ci siamo seduti, poi abbiamo pagato le tensioni del mercato, la sfortuna, gli errori degli arbitri: contro il Padova meritavamo di vincere e abbiamo preso il terzo gol in fuorigioco. A Siena siamo crollati dopo un’espulsione ingiusta. Poi c’è il fatto che il Livorno è una delle squadre più giovani del campionato e a volte sbaglia per inesperienza». I rinforzi di gennaio gli permetteranno alcune variazioni al suo inossidabile 4-4-2, che in fondo è una delle critiche che gli vengono rivolte più spesso («Non cambia mai!»): potrebbe per esempio passare al 4-3-1-2 con Belingheri trequartista. Intanto, stasera debutta Galabinov, il primo giocatore bulgaro nella storia del Livorno.

w taccuino I NUMERI

1

I punti del Livorno nelle ultime 4 gare: tre sconfitte (Sassuolo, AlbinoLeffe, Siena) e un pari (Padova)

2

Le sconfitte consecutive del Vicenza: 1-0 a Portogruaro e 1-0 in casa con il Grosseto. Ultima vittoria: 2-0 alla Triestina (20ª)

7

Gli anni passati dall’ultima vittoria del Vicenza a Livorno: 2-1 nel campionato di serie B 2003-04

VERSO IL BIG MATCH ATALANTA-SIENA

Bellini in dubbio, Cacciatore c’è dAtalanta e Siena si preparano alla sfida di venerdì sera. Colantuono ha concesso un giorno di riposo premio: oggi la ripresa, da verificare le condizioni di Bellini (fastidio nella zona inguinale), gli esami diranno se può recuperare. Siena: Cacciatore si è regolarmente allenato, lavoro differenziato per Bolzoni e Larrondo.

TORINO

Lerda cambia e passa al 4-4-2 TORINOd Lerda rimane al suo posto cambiando modulo (passa al 4-4-2). Il portiere Bassi ha riportato una distorsione al ginocchio sinistro: i tempi di recupero si sapranno domani dopo la risonanza magnetica.

UNDER 21 DI SERIE B

Via al raduno a Novarello dE’ cominciato ieri a Novarello il raduno dell’Under 21 di B, stamattina c’è la partitella (10.30): ecco i convocati. Portieri: Bavena (Portogruaro) e Iacobucci (Siena). Difensori: Bianco (Frosinone), Bruscagin (Grosseto), Calderoni (Ascoli), Cappelletti (Padova), Capuano (Pescara), Cardin (Portogruaro), Longhi (Triestina), Mazzotta (Crotone) e Tonelli (Empoli). Centrocampisti: Cinelli (Sassuolo), Di Tacchio (Frosinone), Eramo (Crotone), Laverone (Reggina), Marchi (Piacenza), Martignago (Cittadella), Tremolada (Piacenza) e N. Viola (Reggina). Attaccanti: Giacomelli (Pescara), Immobile (Grosseto), Mendicino (Ascoli) e Strizzolo (Novara).

LA SITUAZIONE

Sabato il Varese va a Pescara dLa classifica dopo 25 giornate: Atalanta p. 50; Novara e Siena 48; Varese 43; Livorno*, Padova, Reggina e Torino 35; Empoli* 33; Pescara* 32; Vicenza* e Grosseto 31; Crotone e Modena 30; AlbinoLeffe 28; Cittadella e Sassuolo 27; Piacenza e Portogruaro 25; Ascoli (-6) 24; Triestina e Frosinone 23. (* una gara in meno). Venerdì, ore 20.45: Atalanta-Siena (0-1). Sabato, ore 15: Crotone-AlbinoLeffe (1-1), Empoli-Ascoli (0-0), Frosinone-Cittadella (1-1), Modena-Reggina (0-4), Padova-Triestina (0-0), Pescara-Varese (1-1), Piacenza-Grosseto (0-1), Portogruaro-Livorno (0-0), Vicenza-Sassuolo (1-2). Lunedì, ore 20.45: Novara-Torino (0-1).

SECONDA DIVISIONE GIRONE A La 21ª giornata GIRONE A f Pro Vercelli e Tritium avanzano con due pareggi, cadono la Pro Patria e il Lecco, si avvicina la Feralpi Salò RENATE

0

PRO PATRIA

0

CASALE

1

MONTICHIARI

1

ENTELLA

1

RODENGO

1

SACILESE

2

PRO VERCELLI

0

SAVONA

2

TRITIUM

1

LECCO

0

FERALPI SALO’

2

VALENZANA

0

SANREMESE

1

GIUDIZIO++ RENATE (4-4-2) Campironi 6; Adobati 6, Cortinovis 6, Bergamini 6,5, Gavazzi 6; Brognoli 6,5 (dal 1’ s.t. Battaglino 5,5), Gualdi 6, Cavalli 5,5, Pianetti 5,5 (dal 34’ s.t. Cerea s.v.); Mazzini 6, J. Ravasi 5,5 (dal 1’ s.t. Moretti 5,5). (Amadori, Di Maio, N. Ravasi, Umunegbu). All. Boldini 6,5. PRO VERCELLI (4-3-2-1) Valentini 6; Donida 5,5, Ranellucci 6, Labriola 5,5, Schettino 5,5; Marconi 6,5, Mazzocco 5 (dal 30’ s.t. Di Piazza 5), Corsino 5 (dal 16’ s.t. Di Sabato 5,5); Bonomi 5,5 (dal 45’ s.t. Cagliano s.v.), Santoni 6; Malatesta 6. (Dan, Pigoni, Squillace, Orlando). All. Braghin 6. ARBITRO Fiore di Barletta 6. NOTE spettatori 200 circa (i soli abbonati), incasso non comunicato. Ammoniti Corsini, Mazzocco, Bonomi e Gualdi. Angoli 3-0. (f.c.)

GIUDIZIO+++ MARCATORI Facchinetti al 7’ p.t.; Bottiglieri al 50’ s.t. PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 5,5; Som 6, Nossa 5,5, Zanetti 6, Benedetti 6; Bruccini 6, Cortesi 6 (dal 31’ s.t. Janvier 5,5), Justino 6 (dal 15’ s.t. Nocciola 5,5); Dell’Acqua 5,5 (dal 22’ s.t. Aloe 5,5); Pacilli 6, Serafini 6. (Anania, Marchetti, Polverini, Calzi). All. Novelli 6. SAVONA (4-4-2) Nicastro 7; Antonelli 5,5 (dal 33’ s.t. Praino 6), Marconi 5,5, Di Leo 6, Mbida 6; Facchinetti 6,5, Garin 6, Capuano 6, Mezgour 6,5; Tarallo 5,5 (dal 39’ s.t. Briano s.v.), Tedesco 5,5 (dal 5’ s.t. Bottiglieri 6). (Cicutti, Briotti, Buglio, Ingari). All. Foschi 6. ARBITRO Adduci di Paola 6. NOTE spettatori 1.300 circa, incasso di 5.982 euro. Ammoniti Capuano, Nicastro, Bottiglieri, Praino e Janvier. Angoli 7-2. (a.r.)

GIRONE A SQUADRE PRO VERCELLI TRITIUM (-2) PRO PATRIA (-4) LECCO FERALPI SALO' (-2) SAVONA (-4) RODENGO (-2) SAMBONIFACESE CANAVESE (-5) MONTICHIARI RENATE ENTELLA (-1) VALENZANA (-1) SACILESE MEZZOCORONA CASALE SANREMESE

PT 38 37 36 34 33 28 28 26 24 23 22 20 19 16 13 12 10

G 20 20 18 20 19 19 20 19 19 20 19 20 19 20 20 20 20

V N P RF RS 10 8 2 25 11 11 6 3 32 16 13 1 4 38 20 10 4 6 22 21 9 8 2 21 11 8 8 3 25 18 8 6 6 16 16 6 8 5 29 27 8 5 6 23 18 4 11 5 14 15 4 10 5 19 19 4 9 7 21 21 4 8 7 15 22 3 7 10 15 28 3 4 13 13 30 2 6 12 12 34 1 7 12 13 26

MARCATORI 16 RETI Ripa (4, Pro Patria; ora è nella Nocerina). 11 RETI Fabbro (2, Lecco). 9 RETI Pietribiasi (Sambonifacese); Tarallo (4, Savona). 8 RETI Cristini (Canavese); Bonomi (3, Pro Vercelli). 7 RETI Brighenti (Sambonifacese); Sinato (Tritium).

RISULTATI CASALE-TRITIUM ENTELLA-FERALPI SALO' MEZZOCORONA-CANAVESE MONTICHIARI-LECCO PRO PATRIA-SAVONA RENATE-PRO VERCELLI RODENGO-VALENZANA SACILESE-SANREMESE ha riposato SAMBONIFACESE

GIUDIZIO+++ MARCATORI Sinato (T) al 23’, Zenga (C) al 32’ p.t. CASALE (4-4-2) Gomis 6,5; Catenacci 6 (dal 16' s.t. Perricone 6), Vignati 6, Ciccomascolo 6,5, Naglieri 6; Garrone 6,5, Capellupo 5,5, Iannini 6 (dal 40' s.t. Mitra s.v.), Siega 6; Uccello 5 (dal 25' s.t. Vegnaduzzo 6), Zenga 7,5. (Fiory, Angelotti, Gatto, Pavoletti). All. Buglio 6. TRITIUM (4-4-2) Pansera 6; Fondrini 6, Malgrati 6, Dionisi 6, Riva 6,5; E. Bortolotto 5,5 (dal 36' p.t. Vecchio 6), Di Ceglie 5,5, Daldosso 5,5 (dal 16' s.t. Spampatti 6), Floriano 6,5; Sinato 6 (dal 37' s.t. R. Bortolotto s.v.), Lenzoni 5. (Sacchetto, Teso, Corti, Chimenti). All. Vecchi 6. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti Vignati, Uccello, Capellupo, Vecchio, Malgrati, Riva, Lenzoni e Dionisi. Angoli 4-0. (g.m.)

1-1 1-2 0-3 1-0 0-2 0-0 1-0 2-1

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 CANAVESE-ENTELLA (1-2) FERALPI SALO'-MONTICHIARI (1-0) LECCO-PRO PATRIA (3-4) SACILESE-CASALE (0-1) SANREMESE-MEZZOCORONA (1-2) SAVONA-RODENGO (1-0) TRITIUM-RENATE (1-1) VALENZANA-SAMBONIFACESE (1-1) riposa PRO VERCELLI

GIUDIZIO++ MARCATORE Dimas al 38’ s.t. MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli 6,5; Verdi 6,5, Antoniacci 7, Zaffagnini 6,5, Filippini 6; Muchetti 7, Fusari 7,5, Saleri 6 (dal 24’ s.t. Di Quinzio s.v.), Filiciotto 6; Florian 6, Bertazzoli 6,5 (dal 24’ s.t. Dimas 7). (Gambardella, Guatta, Bettenzana, Selvatico, Di Nardo). All. Ottoni 7. LECCO (4-5-1) Durandi 6; Jidayi 6, Martinelli 6,5, Chiecchi 6,5, Moracci 5,5; Rebecchi 7, Ciasca 7, Ferraresi 5,5 (dal 19’ s.t. Del Sante 6), Carroccio 5,5 (dal 5’ s.t. Zingari 6), Mattaboni 5,5 (dal 19’ s.t. Galli 6); Fabbro 6. (Gadignani, Pizzuti, Cortese, Tabbiani). All. Roselli 6. ARBITRO Viti di Campobasso 6,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Espulso il tecnico Ottoni al 28’ p.t.; ammoniti Jidayi, Filippini e Filiciotto. Angoli 2-5. (n.s.)

GIUDIZIO+++ MARCATORI Vasoio (E) al 24' p.t.; Quarenghi (FS) su rigore al 19', Bracaletti (FS) al 39' s.t. ENTELLA (4-2-3-1) Paroni 6,5; Del Brocco 6, Zaccanti 5,5, Scantamburlo 5,5, Quintavalla 6; Russo 6,5, Hamlili 6,5; Ciarcià 6, Vasoio 6,5 (dal 29' s.t. Soragna s.v.), Masi 6 (dal 38' s.t. Marianeschi s.v.); Lazzaro 6,5 (dal 21' s.t. Marrazzo 5,5). (Mosca, Malpighi, Rega, Tacchinardi). All. Bacci 6. FERALPI SALO' (4-3-1-2) Branduani 6,5; Turato 6, Bonaccorsi 6, Leonarduzzi 6 (dall'8' s.t. Ortolan 5,5), Chiarini 6; Muwana 6, Sella 6, Oretti 6 (dal 1' s.t. Dragoni 6); Bracaletti 6,5; Meloni 6 (20' s.t. Quarenghi 6), Graziani 6. (Gargallo, Scioli, Mantovani, Baggio). All. Rastelli 6,5. ARBITRO Chiantini di Pisa 6,5. NOTE spettatori 300 circa, incasso di 2.176,25 euro. Ammoniti Russo, Masi, Chiarini, Bracaletti e Ortolan. Angoli 3-2. (i.v.)

GIUDIZIO+++ MARCATORE Belotti al 5’ p.t. RODENGO (4-1-4-1) Pedersoli 6; Marchesini 6, Belotti 7, Cannarsa 7, Cassaro 6; Meduri 6,5; Lisi s.v. (dal 25’ p.t. Tenneriello 6,5), Cazzamalli 6, Prandini 6,5 (dal 24’ s.t. Demasi 6), Martinelli 5,5; Altobelli 5,5 (dal 30’ s.t. Piras 6). (Vino, Colombo, Bergamelli, Coppiardi). All. Rottoli 6 (Piovani influenzato). VALENZANA (5-3-2) Serena 6,5; Benvenga 5 (dal 1’ s.t. Allegrini 6), Narducci 6, Drudi 6,5, De Stefano 5,5 (dal 24’ s.t. Cisterni 6), Forino 6; Affatigato 5,5, Caponi 6, Montanari 5; Ridolfi 5 (dal 1’ s.t. Corazza 5,5), Bachlechner 5. (Frigerio, Bovi, Prandi, Uggeri). All. Rossi 5,5. ARBITRO Aversano di Treviso 6. NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.300 euro. Ammoniti Altobelli, Cazzamalli e Marchesini. Angoli 3-3. (f.t.)

GIRONE B: I DUE RECUPERI CROCIATI NOCETO-CARPI 0-3 GIUDIZIO +++ MARCATORI Giglio al 6’ e su rigore al 26’ p.t.; Pasciuti al 31’ s.t. CROCIATI NOCETO (3-5-2) Babbini 5,5; Fabris 5, Paoletti 4,5 (1’ s.t. Konate 6,5), Addona 5; Tagliavini 5,5, Sessi 6,5, Castagnetti 6, La Cagnina 5, Delledonne 6 (dal 36’ s.t. Ogliari s.v.); Miftah 5,5, Lorenzini 5 (dal 19’ s.t. Guareschi 5,5). (Boni, Bersanelli, Vignali, Berselli). All. Torresani 5,5. CARPI (3-4-1-2) Bastianoni 7; Laurini 6,5, Marietti 5,5, Dascoli 6; Pasciuti 7 (dal 43’ s.t. Poli s.v.), Sogus 6, Perini 7, Bigoni 6,5; Fabiano 6,5 (dal 36’ s.t. Cenetti s.v.); Cesca 6, Giglio 7,5 (dal 26’ s.t. Guilouzi 6). (Mandrelli, Peron,

Gagliardi, De Souza). All. Sottili 7. ARBITRO Bindoni di Venezia 6,5. NOTE spettatori 300 circa, incasso di 1.565 euro. Ammoniti Bigoni, Paoletti, Addona, Fabris, Cesca, Pasciuti, Guilouzi e Konate. Angoli 6-1. (m.b.) L’AQUILA-SANGIOVANNESE 1-0 GIUDIZIO ++ MARCATORE Iadaresta al 22’ s.t. L'AQUILA (4-4-2) Testa 6; Cutrupi 6, Ruggiero 6, Di Francia 6,5, Prete 6; Stamilla 6,5, Carcione 6, Perfetti 6 (dal 42’ p.t. Onesti 6), W. Piccioni 6; Franciel 6 (dal 43’ s.t. Giraldi s.v.), G. Piccioni 5,5 (20’ st. Iadaresta 7). (Modesti, Natalucci, Ruscitti, Pietrella). All. Bitetto 6,5. SANGIOVANNESE (4-4-2) Scotti 6; Salvatori 6,5, Travaglini 6, Chiarini

GIUDIZIO++ MARCATORI Borin (San) al 18' p.t.; Gardin (Sac) al 19', Segato (Sac) su rigore al 39' s.t. SACILESE (4-4-2) Calligaro 6; Di Berardino 6 (dall'11' s.t. Gardin 7), Vecchiato 6,5, Gritti 6,5, Fantin 6; Barbini 5,5 (dall'11' s.t. Colombera 6,5), Dal Cin 6,5, Segato 7, Bertagno 6,5; Brotto 6,5 (dal 46' s.t. Grazzolo s.v.), Araboni 6. (Mion, Franchetto, Roveredo, Bigolin). All. Costantini 6,5. SANREMESE (4-4-2) Petruzzelli 6; Siciliano 6, Miale 6, Borin 6,5, Gigli 6; Bosio 7, Ubaldi 6 (dal 15' s.t. Ferraro 5,5), Papa 6,5 (dal 5' s.t. Chirieletti 6), Salvi 6; Bifini 6 (dal 5' s.t. Gomes 6), Moronti 5,5. (Leuzzi, Sbravati, Atragene, Sifonetti). All. Mango 5,5. ARBITRO Caso di Verona 6. NOTE spettatori 200 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti Brotto, Miale, Bosio, Vecchiato, Segato e Ferraro. Angoli 6-2. (p.s.)

L’ANTICIPO Mezzocorona e Canavese 0-3 Sabato nel girone A l’anticipo di Trento tra il Mezzocorona e il Canavese è finito 0-3. Le reti per la squadra piemontese allenata da Ezio Rossi sono state realizzate nella prima mezzora di gioco e portano la firma di Beretta (9’), Cristini (12’) e Curcio (27’). Da segnalare per la squadra ospite l’espulsione di Mauri al 33’ della ripresa.

GIRONE C: IL RECUPERO 6, Tabacco 5,5 (dal 27’ s.t. Bettoni 5,5); Foglia 5,5 (34’ s.t. Di Franco s.v.), De Cristofaro 6, Bernini 6, Romanelli 6; De Angelis 5,5 (dall’11’ s.t. Ucchino 5,5), Calderini 6. (Fantin, Mannucci, Scicchinato, Sansotta). All. Fraschetti 6. ARBITRO Monaco di Tivoli 5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso di quasi 6.100 euro. Amm. Perfetti, Chiarini, Di Francia, Onesti e Ucchino. Angoli 7-1. (a.f.) CLASSIFICA Carpi p. 40; Carrarese 37; Giacomense 28; Chieti 27; L’Aquila e San Marino 26; Prato e Poggibonsi 25; Gavorrano 21; Celano 20; Bellaria 19; Crociati Noceto 17; Fano (-2) 15; Sangiovannese (-10) e Giulianova 14; Villacidrese (-10) 8.

GIUDIZIO +++ CAMPOBASSO-NEAPOLIS 1-1 MARCATORI Balistreri (C) su rigore al 26’, Moxedano (N) 30’ p.t. CAMPOBASSO (4-4-2) Ascani 6; Scudieri 6, Maglione 6,5, Di Fiordo 6, Agresta 6; Todino 5,5 (dal 35’ s.t. Sivilla 5,5), Cacciaglia 5, Cammarota 7, Monti 6; Balistreri 7, Murati 5 (dal 29’ s.t. Gallicchio 5). (Marcato, Fazio, Calamaio, Posillipo, Minadeo). All. Cosco 6. NEAPOLIS (4-4-2) Gragnaniello 6,5; Civita 5,5, Daleno 6, Bianchi 6,5, Scienzo 5 (dal 1’ s.t. Bruzzese 5,5); Bonanno 6,5 (dal 37’ s.t. Mannone 5,5), Monticelli 5,5, Marinucci Palermo 6,5, Moxedano 7; Improta 6,5, Longobardi 6,5 (dal 27’ s.t. Torcivia 5,5). (Napoli, Fiore, Foggia, Fontanella). All. D’Arrigo 6. ARBITRO Dei Giudici di Latina 6,5. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso di 10.980 euro. Ammoniti Maglione, Cacciaglia, Balistreri, Civita, Bianchi e Moxedano. Angoli 8-6. (a.d.l.) CLASSIFICA Latina (-2) p. 38; Trapani (-1) 35; Pomezia 31; Normanna e Neapolis 30; Avellino 29; Milazzo 28; Vigor Lamezia e Matera 25; Melfi (-1) 24; Fondi 21; Brindisi 19; Isola Liri 17; Campobasso 16; Vibonese (-1) 12; Catanzaro (-5) -2.


30 R

LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT italia: 514954585150

PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 22ª GIORNATA Paulinho fa tutto Gubbio, prova da grande nel bene e nel male Primo k.o. per Mandorlini Il Sorrento si salva VERONA-GUBBIO

1-2

GIUDIZIO +++ MARCATORI Gomez (G) al 15’, Ferrari (V) al 17’, Sandreani (G) al 21’ p.t. VERONA (4-3-3) Rafael 5; Abbate 6, Vergini 5, Ceccarelli 5, Scaglia 6; Russo 5,5 (dall’11' s.t. Mancini 6,5), Esposito 5, Hallfredsson 5; Pichlmann 5 (dall’11' s.t Napoli 6), Ferrari 6, Le Noci 5 (dal 23' s.t. Tiboni s.v.). (Caroppo, Maietta, Anderson, Martina Rini). All. Mandorlini 5. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6; Bartolucci 5,5, Borghese 6,5, Briganti 6, Farina 6,5 (dal 26' s.t. Caracciolo 6); Boisfer 6,5, Sandreani 6,5, Raggio Garibaldi 6; Galano 6 (dal 30' s.t. Alcibiade s.v.), Gomez 6,5, Donnarumma 5,5 (dal 13' s.t. Bazzoffia 5,5). (Farabbi, Gaggiotti, Suciu, Daud). All. Mengoni 6 (Torrente squalificato). ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5,5. NOTE paganti 3.983, abbonati 7.958, incasso di 107.298 euro. Ammoniti Esposito, Ferrari, Hallfredsson, Sandreani, Mancini e Gomez. Angoli 7-2.

Perchè gli umbri, da matricola, sono i padroni del campionato (+7 dal secondo posto, occupato dal Sorrento). Mentre l'Hellas non riesce a svoltare e deve tornare a guardarsi le spalle per evitare guai peggiori della prima sconfitta della gestione Mandorlini. La chiave L'approccio molle del Verona è un assist per l'impresa della capolista: ritmo blando, zero accelerazioni, fasce bloccate. Il Gubbio, che aspetta e riparte, ha la concretezza della grande e fa male al primo colpo. Minuto 15, Farina dalla sinistra al centro per l’ex Juanito Gomez, il Verona è tre contro uno in area ma la palla la prende l'argentino che la spedisce di testa alle spalle di Rafael senza esultare; per rispetto verso i vecchi tifosi.

Vanno a segno l’ex Gomez e poi Sandreani: cade e delude il Verona, che aveva trovato il pari con Ferrari

gna in mano la partita al Gubbio. Nel Verona Le Noci, Pichlmann, Hallfredsson sono sotto tono. Esposito sbaglia troppo ma il merito è anche del centrocampo umbro dove giganteggia Boisfer e Sandreani aggiunge qualità alla quantità. La ripresa Mandorlini nella ripresa manda dentro i nuovi Napoli e Tiboni, ma è Mancini a dare un po' di brio ad un Verona che sembra quasi rassegnato a fare la comparsa. Lamanna chiude su Esposito alla mezzora, ma poi è Bazzoffia, subentrato a Donnarumma, a mangiarsi davanti a Rafael la più clamorosa delle occasioni (35'). Ancora Bazzoffia (37') calcia alto da ottima posizione ma al Gubbio basta e avanza. Bentegodi espugnato per la prima volta e serie B, da stasera, un po' più vicina. BASSANO-MONZA

RAVENNA-SORRENTO

2-2

I GOL DI GOMEZ NELL’HELLAS SOLO 3 Juan Gomez Taleb, con quello di Verona, è salito a quota 14 gol nel Gubbio: con l’Hellas ha giocato 25 partite (dal 2008 a gennaio 2009) con solo 3 reti

RAVENNA dNel bene e nel male fa tutto Paulinho: segna nella propria rete il

gol del 2-0 per il Ravenna, e poi segna in quella del Ravenna i due gol che consentono al Sorrento di pareggiare; non pago di tutto questo si fa pure espellere al 44’ del secondo tempo per doppia ammonizione. La prima mezzora è tutta del Ravenna: al 3’ Cazzola mette in mezzo dalla sinistra, Lo Monaco svirgola nella propria porta. Il raddoppio al 21’ su angolo di Sciaccaluga: Rossetti tocca di testa ma è Paulinho a girare, sempre di testa, nella propria porta. Per infortunio il Ravenna perde Rossetti e Cazzola e la spinta sugli esterni. Nella ripresa il Sorrento gioca con 5 centrocampisti, assedia il Ravenna e Paulinho segna due volte: prima su rigore (fallo di Fasano su Erpen) poi di testa su angolo di Togni. E al 49’ Paolo Rossi, a porta vuota, si divora il 3-2 per il Ravenna.

REGGIANA-COMO

CREMONESE-PAVIA

SPEZIA-ALTO ADIGE

GIUDIZIO +++ MARCATORI autorete di Lo Monaco (R) al 3’, autorete di Paulinho (R) al 21’ p.t.; Paulinho (S) al 9’ su rigore e al 25’ s.t. RAVENNA (4-4-2) Gi. Rossi 6,5; Carnesalini 6,5, Tagliani 6, Fasano 5,5, Rob. Sabato 6,5; Rossetti 6,5 (dal 3’ s.t. Grea 5,5), Fonjock 7, Sciaccaluga 6,5, Cazzola s.v. (dal 17’ p.t. Guitto 5,5); Chianese 5,5, Rosso 6 (dal 39’ s.t. P. Rossi s.v.). (Pellegrino, Rosini, D’Esposito, Gerbino Polo). All. L. Rossi 6,5. SORRENTO (4-4-2) Ge. Rossi 5,5; Vanin 5,5, Terra 6, Lo Monaco 5,5, Angeli 6,5; Erpen 6 (dal 41’ s.t. Esposito s.v.), Togni 6, Nicodemo 6, Manco 5 (dal 1’ s.t. Roc. Sabato 6); Carlini 5 (dal 39’ s.t. Pignalosa s.v.), Paulinho 7. (Mancinelli, De Giosa, Niang, Camorani). All. Simonelli 6,5. ARBITRO Peretti di Verona 6,5. NOTE paganti 533, abbonati 564, incasso di 10.555,30 euro. Espulso Paulinho al 44’ s.t.; ammoniti Fonjock, Sciaccaluga, Nicodemo e Carlini. Angoli 7-4.

bio è l'incubo del Verona.

La reazione La partita s'in-

fiamma improvvisamente. Tra i mugugni del Bentegodi, Pichlmann difende un pallone largo a destra e lo affida a Russo per il cross al centro: Ferrari, per mesi oggetto misterioso, s'inventa una girata in area che supera Lamanna e rimette in corsa il Verona. E' il 17'. Ma i padroni di casa, quasi fosse una regola, quel che fanno disfano. E quattro minuti dopo una punizione dai 25 metri ben piazzata ma lenta di Sandreani sorprende Rafael, come altre volte fuori posizione. Quel che ne esce è il gol che conse-

ALESSANDRIA-PAGANESE

1-0

SALERNITANA-PERGOCREMA 1-0

SPAL-LUMEZZANE

Nel finale zampata di Artico L’Alessandria fa festa

Fava rilancia la Salernitana Il Pergo in caduta libera

Un Lumezzane da viaggio La Spal non è mai in partita

Porchia fa una doppietta Un buon Monza si arrende

Il Como sbaglia troppo La Reggiana chiude in otto

Gran doppietta di Scaglia La Cremonese si rialza

Saudati stende l’Alto Adige Spezia, tre punti preziosi

MARCATORE Artico al 45’ s.t. ALESSANDRIA (4–2–3–1) Servili 6; Pucino 6, Romeo 6, Cammaroto 6, Bonomi 6; Segarelli 5,5, Damonte 5 (dal 22’ s.t. Camillucci 6); Negrini 6 (dal 14’ s.t. Artico 6), Bondi 6, Croce 6; Scappini 5,5 (dal 30’ s.t. Martini s.v.). (De Marco, Machado, Ghinassi, Cuneaz). All. Sarri 6. PAGANESE (3–4–3) Ginestra 6; Cuomo 6, Urbano 6, Radi 6; Imparato 6, Gatti 6,5, Liccardo 6, Santarelli 6; Triarico 6 (dal 36’ s.t. Tortori s.v.), Ferraro 5,5, Lepore 6. (Virgili, Ingrosso, Sanna, Grillo, Casisa, Allegretta). All. Padovano 6 (Capuano squalificato). ARBITRO Soricaro di Barletta 5. NOTE paganti e incasso n.c., abbonati 442. Ammoniti Bonomi, Scappini, Croce, Liccardo e Radi. Angoli 2-3. GIUDIZIO++

MARCATORE Fava al 7’ s.t. SALERNITANA (3-4-3) Caglioni 6; Altobello 6, Jefferson 6,5, Accursi 6; D’Alterio 6, Carrus 6,5, Carcuro 6, Pippa 6 (dal 21’ s.t. Balestri 6); Fabinho 5,5 (dal 9’ s.t. Montalto 6), Fava 6,5 (dal 34’ s.t. Russo 6), Ragusa 5,5. (Iuliano, Szatmari, Franco, Falzerano). All. Breda 6,5. PERGOCREMA (4-2-3-1) Russo 6; Lolaico 6, Ricci 5,5, Panariello 5,5, Daleno 6; Basile 5,5 (dal 32’ s.t. Romeo s.v.), Galli 5,5; Caccavallo 6, A. Profeta 5 (dal 12’ s.t. Marconi 6), Mammetti 5,5 (dal 24’ s.t. Maccan 5,5); Scotto 5. (Ingrassia, Canzian, Mugelli, Simeoni). All. Maurizi 5,5. ARBITRO Cafari Panico di Cassino 5. NOTE paganti 2.638, abbonati 412, incasso di quasi 24.000 euro. Espulso D’Alterio al 25’ s.t.; ammoniti Altobello, Jeffersson, Basile, Daleno e Lolaico. Angoli 5-4. GIUDIZIO++

MARCATORI Ferrari al 40' p.t.; Pisacane al 40' s.t. SPAL (4-4-1-1) Ravaglia 5,5; Belleri 6, Zamboni 5, Battaglia 5, G. Rossi 5; Melara 5,5 (dall'11' s.t. Corsi 5,5), Coppola 5,5, Bedin 5, P. Rossi 6,5; Locatelli 6; Volpe 5,5 (dal 26' s.t. Colomba 5,5). (Capecchi, Ghetti, Bortel, Pallara, Geovani). All. Notaristefano 5,5. LUMEZZANE (4-4-2) Trini s.v.; Bencivenga 6, Checcucci 6,5, Emerson 7, Pisacane 7; Lo Iacono 6 (dal 24’ s.t. Bradaschia 6), Calliari 6, Dadson 6 (dal 19’ s.t. Sevieri 6), Lauria 6,5; Volpato 6,5, Ferrari 7 (dal 32’ s.t. Alberti s.v.). (Di Gennaro, Luciani, Mancini, Inglese). All. Nicola 7. ARBITRO Bietolini di Firenze 7. NOTE paganti 713, abbonati 1.233, incasso di 17.716 euro. Ammoniti Lauria, Calliari, Zamboni, Coppola, Sevieri, Belleri e Bedin. Angoli 4-4. GIUDIZIO++

MARCATORI Masini (M) al 33’ p.t.; Porchia (B) al 30’ e 44’ s.t. BASSANO (4-3-1-2) Grillo 6; Basso 6, Pellizzer 7, Porchia 8, Ghosheh 6; Mateos 6, Caciagli 6,5, Lorenzini 5,5 (dal 18’ s.t. Beccia 6,5); Venitucci 5,5 (dal 12’ s.t. Rodriguez 6,5); Longobardi 6, Guariniello 6,5. (Rossi Chauvenet, Zamuner, Veronese, Madiotto, Baido). All. Jaconi 6,5. MONZA (4-3-1-2) Westerveld 6,5; Uggè 6, Cudini 6,5, Fiuzzi 6,5, Campinoti 6; Gambadori 6,5, Vignaroli 6 (dal 46’ s.t. Chemali s.v.), Campisi 6,5 (dal 36’ s.t. Oualembo s.v.); Iacopino 6; Ferrario 6,5, Masini 7 (dal 40’ s.t. S. Seedorf s.v.). (Marcandalli, Tuia, Barjie, Ricci). All. Verdelli 6. ARBITRO Operato di Isernia 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso, abbonati e paganti non comunicati. Ammoniti Porchia, Venitucci, Masini e Longobardi. Angoli 6-6. GIUDIZIO+++

MARCATORI Franco (C) al 23’, Temelin (R) su rigore al 26’ s.t. REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini 6; D’Alessandro 6 (dal 7’ s.t. Aya 5), Zini 6,5, Adamo 4, Lanna 5; Romizi 6,5, Saverino 6, Viapiana 5; Alessi 5 (dal 1’ s.t. Esposito 5,5); Temelin 6, Guidetti 5,5 (dal 45’ s.t. Maritato s.v.). (Offredi, Arati, Bovi, Chinellato). All. Mangone 5,5. COMO (4-2-3-1) Castelli 6; Semenzato 6, Conti 6, Magli 6, Franco 6,5; Riva 5, Filipe 5,5; Bardelloni 5 (dal 16’ s.t. Licata 5), Maah 6 (dal 37’ s.t. Villar s.v.), Filippini 5 (dal 22’ s.t. Da Dalt 6,5); Germinale 6. (Dossena, Fautario, Ardito, Lacarra). All. Garavaglia 6 (Brevi squalificato). ARBITRO Maresca di Napoli 5,5. NOTE paganti 1.617, abbonati 1.157, incasso di 21.646 euro. Espulsi Adamo al 26’ p.t. e Temelin al 54’ s.t.; ammoniti Romizi, Riva e Germinale. Angoli 2-5. GIUDIZIO+++

MARCATORE Saudati al 10’ s.t. SPEZIA (4-4-2) Fiorillo 6; Enow 6,5, Fissore 6,5, Bianchi 6,5, Pedrelli 6,5; Casoli 6,5, Buzzegoli 7, Musto 6, Basso 6,5 (dal 29’ s.t. Boldrini s.v.); Colombo 6,5 (dal 40’ s.t. Padoin s.v.), Saudati 6,5 (dal 24’ s.t. Musetti 6). (Conti, Cintoi, Lollo, Cesarini). All. Pane 6. ALTO ADIGE (4-3-2-1) Zomer 6; Traorè 6, Kiem 6,5, Nazari 6, Martin 6; Fink 6,5 (dal 9’ s.t. El Kaddouri 6), Burato 6, M. Romano 6 (dal 34’ s.t. Anastasi s.v.); Campo 6, Fischnaller 6,5 (dal 23’ s.t. Baccolo 6); Marchi 5,5. (Mair, Mirri, Franchini, Odibe). All. Sebastiani 5,5. ARBITRO Verdenelli di Foligno 6. NOTE paganti 1.349, abbonati 1.372, incasso di 24.240,20 euro. Ammoniti Saudati e Traorè. Angoli 8-1. GIUDIZIO+++

SALERNOdRitorna in zona playoff, la Salernitana. Gioca senza sbavature, centra la seconda vittoria consecutiva. Partita da dimenticare per il Pergocrema (una vittoria nelle ultime 11 giornate) che non punge pur giocando per 20’ in superiorità numerica e fa arrabbiare il presidente Bucci. Gara spigolosa macchiata da due sviste arbitrali. Al 1’ fallo da rigore di D’Alterio su Profeta non rilevato, al 25’ s.t. scambio di persona: Ragusa smanaccia Basile, espulso D’Alterio. Partita decisa da una prodezza di Fava (torsione aerea su cros di D’Alterio) al suo terzo gol consecutivo.

FERRARAdIl Lumezzane si conferma squadra da trasferta, vincendo la quinta gara esterna e superando una Spal decimata, specie in attacco. Gara in equilibrio fino alla mezz'ora. Dopo due conclusioni pericolose, Ferrari al 40' batte Ravaglia da distanza ravvicinata, dopo che il nuovo acquisto Volpato aveva rubato palla ad un ingenuo Zamboni. La reazione della Spal si limita ad un sinistro al volo di Locatelli a lato di poco. A 5' dalla fine, il Lumezzane raddoppia con un colpo di testa di Pisacane che sfrutta un preciso cross dalla sinistra di Lauria.

BASSANO (VI) dUna doppietta da centravanti d’area del difensore Porchia, che firma in fotocopia i due gol di testa su calcio piazzato, sancisce in rimonta il quarto successo di fila del Bassano e condanna il Monza, padrone per quasi un’ora. I brianzoli, ridisegnati a gennaio, sono una formazione molto più fisica, solida e robusta della precedente e difatti la stazza di Masini punisce una dormita difensiva dei padroni di casa, incornando indisturbato lo 0-1 al 33’. Quindi Fiuzzi manca di un soffio allo stesso modo il bis e nella ripresa il Bassano si riorganizza, passa al 4-3-3, e Porchia s’inventa giustiziere.

REGGIO EMILIAdIl Como perde l’occasione di tornare al successo dopo due mesi contro una Reggiana in dieci dal 26’ per il raptus di Adamo (colpo proibito a Germinale). I granata hanno poi finito in otto per l’espulsione di Temelin per doppia ammonizione e l’infortunio di Saverino (scontro con Aya, labbro spaccato e breve perdita di sensi). Il Como ha sprecato con Germinale (bravissimo Manfredini), Riva, Bardelloni e Filippini, prima di passare con una perfetta punizione di Franco. Vantaggio durato appena tre minuti per l’ingenuo fallo di mani di Riva su punizione di Saverino: Temelin non ha fallito dal dischetto (8˚ gol).

MARCATORI Scaglia (C) al 25’, Eusepi (P) al 42’ p.t.; Scaglia (C) al 23’ s.t. CREMONESE (4-4-2) Aldegani 6,5; Vitofrancesco 6, Stefani 6, Cremonesi 6,5, Rizzi 6; Nizzetto 6,5, Tacchinardi 6, Fietta 6,5, Scaglia 7 (dal 39’ s.t. Bini s.v.); Coda 5 (dal 18’ s.t. Gasparetto 6,5), Joelson 6 (dal 3’ s.t. Colacone 6). (Bianchi, Cattaneo, Favalli, Sambugaro). All. Acori 6,5. PAVIA (4-4-2) Redaelli 6; Daffara 5,5, Preite 6, Caidi 6, Visconti 5,5; Beretta 6,5, Carotti 6, Puccio 5,5 (dal 25’ s.t. Tarantino 6), Guadalupi 5,5 (dal 29’ s.t. Tattini 6); Ferretti 6,5 (dal 25’ s.t. Veronese 5,5), Eusepi 7. (Guerci, Pellegrini, Meregalli, Meza Colli). All. Andrissi 6. ARBITRO Borriello di Mantova 6,5. NOTE paganti 1.540, abbonati 1.504, incasso 15.629 euro. Ammoniti Tacchinardi, Daffara e Puccio. Angoli 0-3. GIUDIZIO+++

Giovanni Vitale

Alessandro Sovrani

Vincenzo Pittureri

Ezio Fanticini

STEFANO RASULO VERONA dIl sogno del Gub-

ALESSANDRIA dVince l’Alessandria con una rete in «zona Artico», ma sinceramente è stata una delle più brutte gare viste al Moccagatta in questa stagione. I padroni di casa non sono quasi mai riusciti ad imporre il gioco permettendo alla Paganese di mettere in continuo allarme la difesa, specie nella prima parte di gara. I campani sono saliti in Piemonte con lo scopo di strappare almeno un punto e per poco non ci sono riusciti: non hanno fatto i conti con Artico, che in chiusura di gara è pronto a ribattere in rete un tiro di Cammaroto. Al termine della gara si è saputo che l’incasso della partita è stato sequestrato dall’Ufficiale Giudiziario in seguito ad una istanza presentata da un vecchio fornitore.

Nicola Pilotti

il punto di NICOLA BINDA nbinda@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi insegue pensi ai playoff... Alzi la mano chi ha ancora dei dubbi. Gubbio e Nocerina, la stagione scorsa in Seconda divisione, oggi hanno la serie B in pugno. La parola sorpresa da tempo è diventata fuori luogo. Queste sono realtà vere e

proprie, che superano brillantemente ogni test e possono iniziare il conto alla rovescia per la promozione. Continue, quadrate, convincenti, più forti di inseguitori che hanno una marcia in meno, che cercano di tirare ma inciampano. I movimenti di mercato sembrava avessero ringalluzzito i rivali, invece è tutto come prima. I due gironi sembrano vivi (nessuno 0-0), ma per generare competizione ce ne passa. L’attenzione ora va trasferita alla lotta

0-2

W

per i playoff, spareggi ai quali devono guardare in primis le squadre che credono ancora di poter raggiungere il primo posto. Lasciate perdere, concentrate gli sforzi sul secondo posto, che è sempre prezioso. E poi, sono in tanti a poter ambire ai playoff, perché non ci sono squadre chiaramente superiori alle altre come nel caso delle due in vetta. Ma anche qui, il discorso è lo stesso: se non c’è continuità di risultati, è inutile inseguire sogni di gloria.

2-1

Juan Ignacio Gomez Taleb, 25 anni, argentino, seconda stagione a Gubbio LIVERANI

14

GIRONE A SQUADRE GUBBIO (-1) SORRENTO ALESSANDRIA (-1) SPAL (-1) SALERNITANA (-2) REGGIANA BASSANO LUMEZZANE (-1) CREMONESE SPEZIA (-2) RAVENNA VERONA ALTO ADIGE PAVIA PERGOCREMA (-1) COMO (-1) MONZA PAGANESE

PT 45 38 36 33 33 32 32 29 29 28 27 26 25 24 22 22 19 13

G 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22

V 15 10 9 9 10 8 9 7 6 7 6 5 6 5 4 4 4 3

MARCATORI 17 RETI Paulinho (6, Sorrento). 14 RETI Gomez (4, Gubbio). 12 RETI Cipriani (Spal). 9 RETI Ferrario (2, Monza). 8 RETI Temelin (1, Reggiana); Fava (Salernitana). 7 RETI Scappini (1, Alessandria).

N P RF RS 1 6 32 19 8 4 39 26 10 3 26 16 7 6 29 22 5 7 28 27 8 6 29 26 5 8 19 17 9 6 23 22 11 5 22 21 9 6 26 22 9 7 21 24 11 6 25 19 7 9 21 27 9 8 20 27 11 7 18 22 11 7 17 22 7 11 21 36 4 15 10 31

1-1

RISULTATI ALESSANDRIA-PAGANESE BASSANO-MONZA CREMONESE-PAVIA RAVENNA-SORRENTO REGGIANA-COMO SALERNITANA-PERGOCREMA SPAL-LUMEZZANE SPEZIA-ALTO ADIGE VERONA-GUBBIO

1-0 2-1 2-1 2-2 1-1 1-0 0-2 1-0 1-2

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 ALTO ADIGE-RAVENNA (1-0) COMO-SPEZIA (1-1) GUBBIO-ALESSANDRIA (0-2) LUMEZZANE-CREMONESE (0-1) PAGANESE-SPAL (1-3) PAVIA-SALERNITANA (1-3) PERGOCREMA-BASSANO (0-1) SORRENTO-MONZA (1-1) VERONA-REGGIANA (14/02, ore 20.45) (0-0)

UGO BENTIVOGLI

2-1

1-0

CREMONA dLa Cremonese fa il bis in casa e accorcia di un altro punto sulla zona playoff (ora a 4 lunghezze), il Pavia lotta ma non riesce ad evitare la sconfitta. Protagonista della giornata il nuovo acquisto Gigi Scaglia, autore della doppietta che ha regalato il successo alla squadra di Acori. Il suo primo gol al 25’ con un tiro di sinistro a rientrare, il secondo al 23’ della ripresa con un colpo di testa su assist di Fietta. In mezzo il gol di Eusepi (42’ p.t.) su spettacolare azione personale. L’innesto di Gasparetto nella ripresa ha dato maggior profondità alla manovra dei padroni di casa.

LA SPEZIA dDue salvataggi di Nazari a portiere battuto (26’ p.t. su tiro di Casoli e 4’ s.t. su quello di Fissore), le belle acrobazie di Zomer sulle conclusioni ravvicinate di Basso (11’ e 31’ p.t.), la provvidenziale traversa che evita l’autogol di testa di Kiem (6’ p.t.). E poi tutto questo «lavoro» viene vanificato dalla defaillance difensiva che piega le gambe dell’Alto Adige e consente allo Spezia di tornare a vincere. La rete decisiva al Picco, dove brillano soprattutto Basso e Buzzegoli da una parte, Fischnaller e Fink dall’altra, arriva al 10’ della ripresa: Zomer e Nazari non si capiscono nell’area piccola e Casoli è lesto a cedere a Saudati, che a porta vuota, da due passi, mette dentro.

Giorgio Barbieri

Fulvio Magi

GIRONE B SQUADRE NOCERINA ATLETICO ROMA BENEVENTO JUVE STABIA SIRACUSA TARANTO LANCIANO LUCCHESE FOGGIA (-2) COSENZA VIAREGGIO GELA ANDRIA TERNANA (-2) FOLIGNO (-1) PISA BARLETTA CAVESE (-7)

PT 51 40 39 35 31 30 29 28 28 27 25 25 24 23 22 22 22 18

G 22 21 22 22 22 21 22 22 22 22 22 22 21 22 21 22 22 22

V N P RF RS 15 6 1 37 19 12 4 5 31 17 11 6 5 29 21 10 5 7 27 21 9 4 9 21 23 8 6 7 20 21 6 11 5 22 23 7 7 8 27 23 9 3 10 45 43 6 9 7 22 24 6 7 9 20 24 7 4 11 23 28 6 6 9 19 22 6 7 9 16 27 6 5 10 25 30 4 10 8 21 29 5 7 10 20 28 6 7 9 22 24

MARCATORI 12 RETI Ciofani (4, Atletico Roma); Insigne (2, Foggia). 11 RETI Sau (Foggia). 10 RETI Innocenti (1, Barletta; 9 con 1 rigore nel Taranto); C. Ciano (2, Cavese); Marotta (Lucchese). 9 RETI Castaldo (1) e Negro (Nocerina). Catania (Nocerina); Carparelli (2, Pisa); Mancino (1, Siracusa).

RISULTATI ANDRIA-TARANTO stasera ATLETICO ROMA-FOLIGNO stasera COSENZA-LUCCHESE 2-4 FOGGIA-BARLETTA 0-2 GELA-LANCIANO 1-1 JUVE STABIA-PISA 1-0 SIRACUSA-BENEVENTO 1-0 TERNANA-CAVESE 1-1 VIAREGGIO-NOCERINA 0-1 PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 BARLETTA-TERNANA (0-2) BENEVENTO-VIAREGGIO (2-1) CAVESE-TARANTO (0-1) FOGGIA-JUVE STABIA (2-0) FOLIGNO-ANDRIA (1-2) LANCIANO-ATLETICO ROMA (0-0) LUCCHESE-GELA (0-3) NOCERINA-SIRACUSA (0-2) PISA-COSENZA (0-0)


LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

31 R

italia: 514954585150

PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 22ª GIORNATA Gioiello Mancosu: La Nocerina è senza freni Siracusa tra le big Conto alla rovescia per la B Ciao Benevento VIAREGGIO-NOCERINA

0-1

GIUDIZIO +++ MARCATORE Pomante al 13’ p.t. VIAREGGIO (4-4-2) Pinsoglio 6; Brighenti 6, Massoni 5,5, De Paola 5,5, Bertolucci 5,5 (dal 26’ p.t. Malacarne 6); Cristiani 6 (dal 28’ s.t. D’Onofrio 5), Cosentini 5 (dal 12’ s.t. Visone 6), Castiglia 6, Taormina 6; Bocalon 5, Marolda 5,5. (Merlano, Martina, Calamai, D’Antoni). All. Scienza 5,5. NOCERINA (3-4-3) Gori 6; Nigro 6,5, Pomante 7, Di Maio 6,5; Scalise 6,5, Bruno 6,5, De Liguori 6,5, Bolzan 6,5; Cavallaro 6 (dal 35’ s.t. Petrilli 6), Castaldo 6 (dal 43’ s.t. Marsili s.v.), Negro 6 (dal 29’ s.t. Ripa 6). (Amabile, Servi, Galizia, Carrieri). All. Auteri 7. ARBITRO Saia di Palermo 6. NOTE paganti 990, abbonati 560, incasso di circa 13.000 euro. Ammoniti Di Maio, Scalise, Cristiani e Brighenti. Angoli 6-11.

11 punti il vantaggio sul secondo posto, in attesa del posticipo di stasera dell’Atletico Roma contro il Foligno. Il sedicesimo risultato utile consecutivo della capolista è un 1-0 realizzato dopo 13 minuti per una gara nata in discesa e conclusa tra gli affanni del quarto minuto di recupero della ripresa. Per una volta a secco gli attaccanti (squalificato Catania, c’è Cavallaro), risolve il difensore Pomante (primo gol stagionale), schierato per rimediare alla squalifica di De Franco.

verso la serie B. A Viareggio la Nocerina centra la settima vittoria esterna (quinta di fila) e porta a

La chiave Il giovane Viareggio di Scienza, reduce dal successo nel recupero di Lanciano e senza lo squalificato Pizza a centrocampo (spazio a Cosentini), parte pimpante e aggressivo. I toscani vanno però in testa-coda alla prima curva: al 13’ su corner di Bolzan dalla sinistra, la

JUVE STABIA–PISA

COSENZA-LUCCHESE

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BERARDINO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

VIAREGGIO (Lucca) dDi corsa

1-0

2-4

Francesco Ripa, 25 anni, ex Pro Patria, ha debuttato nella Nocerina FOTOAGENZIA

Giri a vuoto Nella ripresa

la Nocerina cerca in tutti i modi il raddoppio. Castaldo, Di Maio (di poco a lato) e Cavallaro inseguono il gol della sicurezza. Ma il Viareggio, appena può, si accende, anche se le punte Marolda e Bocalon sembrano abbandonate a se stesse. Scienza rinfresca il centrocampo con l’innesto di Visone ed escogita una sorta di tridente d’attacco con D’Onofrio. Auteri annusa i rischi e smonta la prima linea. Entrano Petrilli e Ripa (al debutto in rossonero) che si procura subito una doppia chance. Non arriva il secondo gol e la Nocerina si trova a soffrire fino all’ultimo (mischione in area su incursione di Malacarne). Così la vittoria di Viareggio diventa ancor più pesante. Finale in salita e cuore in affanno. Ma la Nocerina sa come non perdere la testa: in campo e in classifica.

FOGGIA-BARLETTA

GELA-LANCIANO

TERNANA-CAVESE

A decidere la gara di Viareggio è il gol del difensore Pomante: adesso sono 7 i successi in trasferta zampata di Pomante coglie disattenti i difensori bianconeri. In vantaggio, la Nocerina tira fuori le sue qualità di astuzia ed esperienza. Il centrocampo di Auteri si impossessa del gioco con la consueta ragnatela di passaggi. Bruno si trasforma in una cavalletta per portare ovunque il suo pressing. Il Viareggio (out Bertolucci per problemi muscolari) reagisce rilanciando la sua manovra che a tratti è anche disinvolta, ma non riesce a graffiare.

0-2

1-1

SIRACUSA-BENEVENTO

16

MASSIMO LEOTTA

PARTITE UTILI DI FILA PER LA CAPOLISTA La Nocerina è la squadra che da più tempo non perde una partita di campionato: l’ultimo (e unico) k.o. è arrivato il 26 settembre a Siracusa

Crocetti scatenato: 2 gol Lucchese, colpo a Cosenza

Il derby è tutto del Barletta Zeman sempre più in crisi

Gela, due errori di Docente Buon punto del Lanciano

Tozzi Borsoi salva Ternana Cavese, vantaggio inutile

MARCATORE Scognamiglio al 20’ s.t. JUVE STABIA (3-4-3) Colombi 6,5; Fabbro 6, Mezavilla 6,5, Scognamiglio 7; Di Cuonzo 6,5, Cazzola 6,5, Danucci 6, Pezzella 6 (dal 43’ s.t. Rizza s.v.); Ciotola 6 (dal 10’ s.t. Tarantino 6), Corona 6,5, Mbakogu 5,5 (dal 26’ s.t. Albadoro 6). (Vono, Maury, Dianda, Marano). All. Braglia 6,5. PISA (4-4-2) Lanni 5,5; Gimmelli 6,5, Raimondi 6,5, Stendardo 6, Sereni 6; De Oliveira 5,5 (dal 32’ s.t. Ilardi 5,5), Obodo 6,5 (dal 44’ s.t. Anselmi s.v.), Fanucchi 5,5, Favasuli 6,5; Mosciaro 5,5 (dal 12’ s.t. Guidone 5,5), Carparelli 6. (Pugliesi, Bizzotto, Calori, Reccolani). All. Semplici 6. ARBITRO Bellutti di Trento 5,5. NOTE paganti 920, abbonati 659, incasso di 13.885 euro. Ammoniti Favasuli, Mezavilla, Carparelli, Di Cuonzo, Sereni e Obodo. Angoli 2-2. GIUDIZIO+++

MARCATORI Grassi (L) al 9’, Aquilanti (C) al 33’, Degano (C) al 40’ p.t.; Crocetti (L) al 3’ e al 10’, Marotta (L) al 15’ s.t. COSENZA (3-5-2) De Luca 4,5; Cotroneo 5, Fernandez 5, Thackray 5; Matteini 5, Aquilanti 5,5, S. Fiore 5, Evola 5 (dal 20’ s.t. Essabr 5), A. Fiore 5; Biancolino 5, Degano 5,5. (Marino, Ungaro, Scarnato, Sommario, Martucci, Viscardi). All. Toscano 5. LUCCHESE (4-3-1-2) Pennesi 6; Marchetti 6, Lollini 6, Bertoli 6, Pezzi 6,5; Piccinni 6, Cardona 6 (dal 45’ s.t. Pani s.v.), Carloto 6,5; Grassi 7 (dal 36’ s.t. Hemmy s.v.); Marotta 6,5, Crocetti 7,5 (dal 21’ s.t. Bova 6). (Pardini, Baldanzeddu, Galli, Taddeucci). All. Indiani 6,5. ARBITRO Intagliata di Siracusa 5. NOTE spettatori 1.500 circa, paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Fernandez e Matteini. Angoli 8-6. GIUDIZIO++

MARCATORI Ischia al 19’, Innocenti al 38’ p.t. FOGGIA (4-3-3) Santarelli 5; Candrina 5,5 (dal 33’ s.t. Agostinone s.v.), Romagnoli 5, Iozzia 5,5, Regini 5; Kone 4,5, Burrai 5 (dal 37’ s.t. Varga s.v.), Palermo 5,5; Farias 5,5, Kolawole 5, Insigne 5. (Ivanov, Caccetta, Torta, Rigione, Marinaro). All. Zeman 5. BARLETTA (4-4-2) Gabrieli 6,5; Galeoto 6,5, Ischia 7, Lucioni 6,5, Frezza 6,5; Simoncelli 6 (dal 24’ s.t. Zappacosta 6), Guerri 7, Rajcic 6,5, Bellomo 6,5 (dal 42’ s.t. Geroni s.v.); Innocenti 6,5, Rana 6 (dal 46’ s.t. Bruno s.v.). (Tesoniero, Cerone, Maino, Margiotta). All. Cari 6,5. ARBITRO Del Giovane di Albano Laziale 6. NOTE paganti 1.748, abbonati 3.670, incasso di 80.686 euro. Ammoniti Frezza, Iozzia, Regini, Kolawole, Rana, Kone e Ischia. Angoli 6-3. GIUDIZIO++

MARCATORI Di Cecco (L) al 20 p.t.; Cunzi (G) su rigore al 18’ s.t. GELA (4-2-3-1) Nordi 6,5; Petrassi 6,5, Porcaro 6, Cardinale 6,5, Aliperta 6; Zaminga 6, Giardina 6 (dal 27’ s.t. Avantaggiato 5,5); Bigazzi 5,5, D’Anna 5,5, Cunzi 6 (dal 32’ s.t. Carbonaro s.v.); Docente 5,5. (Maraglino, Scopelliti, Cossentino, Piano, Saani). All. Ammirata 6,5. LANCIANO (4-3-3) Chiodini 6; Vastola 5,5, Romito 6, Ferraro 5,5, Mammarella 6; Di Cecco 6,5, D’Aversa 6,5, Sacilotto 6,5 (dal 37’ s.t. Zeytulaev s.v.); Turchi 6, Di Gennaro 5,5 (dal 42’ s.t. Colussi s.v.), Artistico 6. (Aridità, Colombaretti, Antonioli, Volpe, Tomasi). All. Camplone 6. ARBITRO Barbiero di Vicenza 7. NOTE paganti 1.064, abbonati 205, incasso di 7.998 euro. Ammoniti Artistico, Di Cecco e Avantaggiato. Angoli 6-7. GIUDIZIO+++

MARCATORI Alfano (C) al 9’, Tozzi Borsoi (T) al 43’ p.t. TERNANA (4-3-1-2) Visi 6; Quondamatteo 6, Borghetti 6, Giubilato 5, Fanucci 4,5 (dal 6’ s.t. Imburgia 6); Cejas 6,5, Arrigoni 5,5, Nitride 5,5 (dal 22’ s.t. Bizzarri 6); Nolè 5,5; Tozzi Borsoi 6,5, Sinigaglia 5,5 (dal 12’ s.t. Tavares 6). (Cunzi, Fusciello, Noviello, Alessandro). All. Orsi 5,5. CAVESE (4-3-3) Pane 6; M. Ciano 6, Troise 5,5, Cipriani 6, Pagano 6; Piscitelli 6 (dal 22’ s.t. Quadrini 6), Alfano 6,5, Di Napoli 6; D’Amico 6, Del Sorbo 6 (dal 34’ s.t. Turienzo s.v.), C. Ciano 6 (dal 30’ s.t Orosz s.v.). (Botticella, Citro, Bacchiocchi, Conti). All. Rossi 6. ARBITRO Marini di Roma 5,5. NOTE paganti e incasso n.c., abbonati 1.003. Espulso Giubilato al 20’ s.t.; ammoniti Pagano, Arrigoni, Giubilato, Quadrini, Nolè e Orosz. Angoli 2-2. GIUDIZIO++

CASTELLAMMARE DI STABIA (Na) dLa Juve Stabia dell’ex Braglia consolida la quarta piazza conquistando la sesta vittoria casalinga consecutiva. A punire un Pisa ben organizzato è una contestata rete di Scognamiglio, convalidata dall’arbitro dopo un attimo di tentennamento. Il gol nasce da una punizione di Tarantino: la palla si impenna e una presa difettosa di Lanni, ostacolato dallo stesso Scognamiglio, favorisce il tocco vincente del difensore. Il Pisa reagisce e agguanta il pari con Obodo di testa, ma il guardalinee segnala il fuorigioco.

Gianpaolo Esposito

Valter Leone

FOGGIAdEsordio vincente per Cari e colpaccio del Barletta contro un Foggia rimaneggiato (3 titolari squalificati) e in difficoltà (3 successi e 6 k.o. in 9 gare). Partita decisa nel primo tempo da due reti, entrambe di testa e su palla inattiva: al 19’ Ischia si avvita e scavalca Santarelli, al 38’ Lucioni fa da sponda per Innocenti che raddoppia. Il Foggia arranca e sfiora l’1-2 al 45’, ma Galeoto recupera su Kone a porta sguarnita. Nella ripresa, fuoco di paglia locale: gol annullato a Kolawole per dubbio fuorigioco (3’), poi Ischia sfiora l’autorete (14’). Ma il Barletta controlla.

GELA (Cl) dTerzo pareggio di fila per il Gela, in rimonta su un Lanciano a secco di vittorie da prima di Natale. Poteva andare meglio per i siciliani (con Ammirata al debutto in panchina) se Docente non avesse sprecato due occasioni d’oro. In vantaggio gli abruzzesi con Di Cecco che su una ripartenza lascia sul posto Aliperta e Nordi e segna. Alla fine del tempo il primo spreco di Docente, che davanti alla porta spara alto. Nella ripresa al 18’ Cunzi entra in area e va giù. Dal dischetto lo stesso Cunzi spiazza Chiodini. Seconda opportunità per Docente, che 3’ dopo si presenta davanti a Chiodini: palla ancora alle stelle.

Roberto Pellegrini

Rocco Cerro

SIRACUSA d In dieci per quasi un’ora il Siracusa si aggrappa alla prodezza di Mancosu per conquistare una vittoria che lo colloca in zona playoff. I sici-

liani hanno vinto con il cuore, quello che è mancato al Benevento durante l’assedio del secondo tempo, quando non è mai riuscito sfondare. Il gol Ugolotti ha mandato in campo un solo nuovo acquisto, Pasqualini, la cui partita è durata solo 34 minuti, Galderisi ha subito gettato nella mischia Paoloni. Nella prima frazione maggiore possesso dei giallorossi, ma il Siracusa ha messo la sostanza, fino al gol di Mancosu che ha fintato di servire Giordano ed ha calciato sotto la traversa. Dopo l’espulsione il Siracusa ha abbassato il baricentro limitandosi alle ripartenze. Galderisi le ha provate tutte. Ha mandato in campo tre punte e mezza e ha schierato anche l’ultimo arrivato Mounard che però non ha inciso. La vetta ora è irraggiungibile.

1-1

Juve Stabia, gol contestato Il Pisa si deve arrendere

COSENZA dNon inganni la goleada: partita brutta, vinta con merito dalla Lucchese contro un Cosenza che segna la resa anche sul campo dopo quella societaria. Al primo affondo i toscani vanno in gol: Pezzi dalla linea di fondo (pallone già uscito?) serve Grassi che insacca. Al quarto calcio d’angolo di fila, il Cosenza pareggia con Aquilanti di testa a fil di palo. Pochi minuti e Degano con un diagonale ribalta il risultato. In un quarto d’ora a inizio ripresa la Lucchese confeziona il successo: doppietta di Crocetti (di testa su cross di Grassi e piatto sinistro su clamorosa papera di De Luca) e diagonale di Marotta.

1-0

GIUDIZIO ++++ MARCATORE Mancosu al 28’ p.t. SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 6,5; Strigari s.v. (dal 6’ p.t. Lucenti 6,5), Moi 7, Ignoffo 7, Pasqualini 6; Giordano 6,5, Mancosu 7; Bongiovanni 6, Mancino 6,5, Desideri 6 (dal 38’ pt. Capocchiano 6); Cosa 7 (dal 25’ s.t. Koffi 6). (Fornoni, Pepe, Abate, Torregrossa). All. Ugolotti 7. BENEVENTO (4-2-3-1) Paoloni 6; Formiconi 5,5, Signorini 5,5, Landaida 5,5, Palermo 6 (dal 10’ s.t. Mounard 6); Pacciardi 6 (dal 16’ s.t. Clemente 6), Vacca 5,5; D’Anna 6, Bueno 5,5, La Camera 6 (dal 31’ s.t. Bianco 5,5); Evacuo 6. (Baican, Pedrelli, Siniscalchi, Grauso). All. Galderisi 5,5. ARBITRO Irrati di Pistoia 5,5. NOTE paganti 1.243, abbonati 807, incasso 17.920 euro. Espulso Pasqualini al 34’ p.t.; ammoniti Cosa, Formiconi, Moi, La Camera e Landaida. Angoli 3-5.

TERNI dE’ finito 1-1 il match tra Ternana e Cavese. Campani in vantaggio al 9’ con il centrocampista Alfano su passaggio del nuovo arrivato Del Sorbo. Ternana in difficoltà, in particolar modo nel primo tempo. Prima dell’intervallo, però, i rossoverdi pareggiano con il capitano Tozzi Borsoi (43’) direttamente su calcio di punizione. Nella ripresa pochissime le emozioni offerte dalla due squadre nonostante la Ternana abbia dovuto rinunciare a Giubilato espulso al 20’. In pieno recupero Orosz ha colpito l’incrocio dei pali con una conclusione dalla distanza.

IL POSTICIPO

IL POSTICIPO TV

Atletico Roma c’è il Foligno

Andria, derby con il Taranto

L’Atletico Roma deve vincere per rispondere alla Nocerina e staccare il Benevento. A Incocciati manca solo Balzano e gioca Mazzarani. Giunti invece perde Testardi, il cui arrivo dal Gubbio (via Samp) è stato annullato, mentre Fondi è k.o. Così in campo (inizio alle ore 20.30): ATLETICO ROMA (4-2-3-1) Ambrosi; Mazzarani, Pelagias, Doudou, Angeletti; Baronio, Miglietta; Esposito, Caputo, Franchini; Ciofani. (Previti, Serafini, Padella, Chiappara, Franceschini, Mazzeo, Chiaretti). All. Incocciati. FOLIGNO (4-3-1-2) Rossini; Iacoponi, Giovannini, Cusaro, Bassoli; Fedeli, Castellazzi, Menchinella; Sciaudone; Cavagna, Falcinelli. (Zandrini, Moro, La Mantia, Merli Sala, Fiorucci, Coresi, Tomassini). All. Giunti. ARBITRO Benassi di Bologna (Guiducci-Paglione).

Derby pugliese stasera in tv tra Andria e Taranto con tanti ex. Papagni non ha Di Simone (infortunato), ma recupera Sibilano; in avanti rientra Del Core, al suo fianco forse Anaclerio. Due dubbi per Dionigi: Antonazzo o Garufo, Rantier o Sy; c’è il transfer per l’uruguaiano Sosa. Così in campo (ore 20.45, su Rai Sport 1): ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia; Fazio, Ceppitelli, Sibilano, Di Bari; Statella, Paolucci, Coletti, Carretta; Anaclerio, Del Core. (Palazzi, Pierotti, Cozzolino, Nicolao, Berretti, Minesso, Caturano). All. Papagni. TARANTO (3-4-2-1) Bremec; Sosa, Migliaccio, Colombini; Antonazzo, Giorgino, Di Deo, Sabatino; Chiaretti, Rantier; Girardi. (Barasso, Panarelli, Sy, Prosperi, Garufo, Guazzo, Pensalfini). All. Dionigi. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto (Parisse-Gaspari).

Massimo Laureti

23 a GIORNATA

SERIE D f Fantini (4 gol) esalta il Cuneo, che travolge l’Asti e vola in vetta. Crolla il Rimini: il Teramo va in fuga GIRONE A (26a giornata)

GIRONE B

GIRONE C

GIRONE D

GIRONE E

GIRONE F (26a giornata)

GIRONE G

ALBESE-SETTIMO 2-1 BORGOROSSO-SAINT CHRISTOPHE 1-2 BORGOSESIA-CHIERI 2-3 CUNEO-ASTI 5-1 DERTHONA-AQUANERA 1-2 GALLARATESE-SARZANESE 2-0 LAVAGNESE-CHIAVARI 2-0 NOVESE-VIGEVANO 2-1 RIVOLI-ACQUI 2-2 SANTHIA'-SEREGNO 1-1

ALZANOCENE-DARFO 0-0 CANTU' SAN PAOLO-VOGHERA 3-1 CARATESE-INSUBRIA 2-0 LEGNAGO-VILLAFRANCA 1-0 OLGINATESE-COLOGNESE 1-2 PONTISOLA-CASTELNUOVOSANDRA' 1-1 SOLBIATESE-CASTIGLIONE 1-0 TRENTO-MANTOVA 1-1 VIRTUS VECOMP-CASTELLANA 1-0

BELLUNO-CHIOGGIA ESTE-TREVISO KRAS REPEN-OPITERGINA MONTEBELLUNA-UNION QUINTO PORDENONE-TAMAI ROVIGO-CONCORDIA SANDONA'JESOLO-SAN PAOLO SANVITESE-MONTECCHIO VENEZIA-TORVISCOSA

0-1 1-2 0-2 1-2 3-3 3-1 2-0 0-2 6-0

BAGNOLESE-CASTEL SAN PIETRO 3-2 CAMAIORE-BORGO A BUGGIANO 0-0 CARPENEDOLO-PIZZIGHETTONE 1-0 FIORENZUOLA-ROSIGNANO 1-1 MEZZOLARA-PAVULLESE 0-0 PONSACCO-PONTEDERA 1-1 RUSSI-FORCOLI 1-2 TUTTOCUOIO-CASTELFRANCO 2-2 VEROLESE-RUDIANESE 0-3

AREZZO-TODI 1-1 FLAMINIA-SPOLETO 3-1 GROUP CITTA' DI CASTELLO-FORTIS JUVENTUS 2-1 MONTERIGGIONI-DERUTA 1-0 ORVIETANA-PIANESE 3-4 PONTEVECCHIO-MONTEVARCHI 3-0 SCANDICCI-SANSEPOLCRO 1-2 SESTESE-CASTEL RIGONE 3-5 SPORTING TERNI-PERUGIA rinv. merc. 9

ATESSA VDS-CIVITANOVESE 1-1 ATLETICO TRIVENTO-FOSSOMBRONE 3-0 BOJANO-MIGLIANICO 2-3 CESENATICO-VENAFRO 1-4 JESINA-OLYMPIA AGNONESE 3-0 LUCO CANISTRO-SAMBENEDETTESE 1-0 REAL RIMINI-FORLI' 1-1 RECANATESE-RENATO CURI 1-1 SANTARCANGELO-RIMINI 4-0 SANTEGIDIESE-TERAMO 1-2

ANZIOLAVINIO-SANLURI APRILIA-BUDONI ASTREA-ARZACHENA BACOLI-VIRIBUS UNITIS GUIDONIA-SELARGIUS PORTO TORRES-CYNTHIA TAVOLARA-FIDENE VITERBESE-MONTEROTONDO ZAGAROLO-CASTIADAS

CLASSIFICA Cuneo p. 51; Saint Christophe* e Asti 49; Borgosesia 47; Santhià 45; Seregno e Aquanera* 44; Lavagnese 42; Gallaratese 37; Chiavari 36; Acqui* 35; Chieri* e Rivoli 34; Derthona*, Sarzanese e Novese* 29; Albese 23; Borgorosso* 20; Vigevano 19; Settimo* 9. (* una gara in meno).

CLASSIFICA Mantova p. 46; Colognese 39; Cantù San Paolo e Pontisola 38; Voghera* 37; Darfo 35; Legnago* e AlzanoCene 33; Olginatese e CastelnuovoSandrà 30; Castiglione e Insubria 28; Virtus Vecomp e Castellana 27; Villafranca 25; Caratese 21; Trento 20; Solbiatese 19. (* una gara in meno).

CLASSIFICA Treviso p. 49; Venezia 47; SandonàJesolo e Rovigo 39; Tamai e San Paolo (-1) 38; Pordenone e Chioggia 34; Union Quinto 33; Este 31; Sanvitese (-1) 29; Concordia 25; Montebelluna 24; Opitergina 23; Montecchio 22; Kras Repen 21; Belluno 18; Torviscosa 16.

CLASSIFICA Borgo a Buggiano p. 54; Pontedera 46; Camaiore 39; Rudianese 37; Pizzighettone e Forcoli 36; Castelfranco*, Bagnolese e Mezzolara* 34; Pavullese 32; Rosignano 30; Tuttocuoio 29; Ponsacco 28; Fiorenzuola 26; Carpenedolo 22; Russi* 17; Castel San Pietro* 14; Verolese 6. (* una gara in meno).

CLASSIFICA Perugia* p. 52; Castel Rigone 49; Todi 46; Sansepolcro 39; Spoleto, Flaminia, Pianese e Group Città di Castello 35; Pontevecchio 34; Sporting Terni* 29; Scandicci e Montevarchi 28; Orvietana 23; Arezzo e Deruta 22; Sestese 21; Fortis Juventus 17; Monteriggioni 14. (* una gara in meno).

CLASSIFICA Teramo p. 55; Rimini 50; Santarcangelo 48; Jesina e Forlì 42; Santegidiese (-1) 40; Renato Curi e Civitanovese 39; Real Rimini 38; Sambenedettese 36; Atletico Trivento e Recanatese* 35; Luco Canistro 32; Atessa VdS e Olympia Agnonese* 31; Venafro 29; Miglianico 23; Cesenatico 21; Fossombrone 20; Bojano 9. (* una gara in meno).

CLASSIFICA

CLASSIFICA

CLASSIFICA

Monterotondo p. 47; Aprilia e Bacoli 43; Viribus Unitis 40; Zagarolo 39; Viterbese 35; Anziolavinio 33; Fidene 32; Porto Torres, Budoni e Arzachena 31; Astrea 29; Selargius 25; Cynthia e Guidonia 22; Tavolara e Sanluri 20; Castiadas 13.

Arzanese p. 51; Nardò 43; Gaeta 42; Pomigliano 41; Casarano 39; Ischia 34; Boville Ernica 33; Murgia e Fortis Trani 32; Grottaglie 30; Capriatese 29; Francavilla S. e Sant'Antonio Abate 28; Pisticci 27; Angri 24; Battipagliese 21; Francavilla F. 18; Ostuni 12.

Ebolitana p. 56; Casertana 51; Forza e Coraggio* 50; Nissa* 45; Valle Grecanica* 41; Turris e Sambiase˚ 39; Hinterreggio 37; Sapri˚ 36; Noto* 33; Real Nocera* e Messina (-3) 32; Cittanova 30; Acireale* e Marsala 24; Modica* 22; Rossanese 21; Mazara 19; Nola 6. (* hanno già riposato, ˚ una gara in meno).

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 Acqui-Novese (1-2); Aquanera-Albese (2-2); Asti-Rivoli (4-0); Chiavari-Derthona (2-1); Chieri-Cuneo (1-3); Saint Christophe-Gallaratese (0-0); Sarzanese-Borgosesia (0-0); Seregno-Borgorosso (0-1); Settimo-Santhià (0-1); Vigevano-Lavagnese (0-2).

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 Castellana-AlzanoCene (2-1); CastelnuovoSandrà-Voghera (1-3); Castiglione-Pontisola (0-1); Colognese-Legnago (2-1); Darfo-Cantù San Paolo (0-0); Insubria-Olginatese (2-0); Mantova-Solbiatese (4-1); Trento-Caratese (0-6); Villafranca-Virtus Vecomp (0-1).

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 Chioggia-Sanvitese (1-3); Concordia-Belluno (3-1); Montecchio-Venezia (1-2); Opitergina-Este (2-5); San Paolo-Kras Repen (2-2); Tamai-Montebelluna (1-0); Torviscosa-SandonàJesolo (2-0); Treviso-Pordenone (1-1); Union Quinto-Rovigo (1-1).

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 Bagnolese-Fiorenzuola (2-4); Borgo a Buggiano-Mezzolara (3-1); Castel San Pietro-Carpenedolo (2-2); Forcoli-Verolese (1-0); Pavullese-Russi (2-1); Pizzighettone-Ponsacco (0-0); Pontedera-Castelfranco (0-1); Rosignano-Camaiore (0-1); Rudianese-Tuttocuoio (3-2).

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 Castel Rigone-Pontevecchio (3-3); Deruta-Flaminia (1-2); Fortis Juventus-Sestese (2-4); Montevarchi-Monteriggioni (1-0); Perugia-Orvietana (2-1); Pianese-Todi (1-3); Sansepolcro-Sporting Terni (1-2); Scandicci-Group Città di Castello (0-2); Spoleto-Arezzo (1-2).

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 Cesenatico-Atessa VdS (0-1); Civitanovese-Santarcangelo (0-2); Forlì-Recanatese (3-0); Fossombrone-Luco Canistro (1-1); Miglianico-Olympia Agnonese (1-2); Renato Curi-Atletico Trivento (1-0); Rimini-Jesina (0-1); Sambenedettese-Santegidiese (2-2); Teramo-Bojano (2-0); Venafro-Real Rimini (1-4).

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 Anziolavinio-Aprilia (2-1); Arzachena-Bacoli (1-4); Budoni-Viterbese (0-1); Castiadas-Astrea (0-1); Fidene-Cynthia (2-0); Monterotondo-Zagarolo (2-1); Sanluri-Guidonia (2-1); Selargius-Tavolara (3-2); Viribus Unitis-Porto Torres (1-1).

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 Arzanese-Boville Ernica (2-1); Battipagliese-Ischia (0-1); Capriatese-Nardò (0-0); Casarano-Angri (3-0); Fortis Trani-Francavilla F. (3-0); Francavilla S.-Pisticci (1-1); Grottaglie-Gaeta (0-3); Murgia-Ostuni (2-1); Sant'Antonio Abate-Pomigliano (0-2).

PROSSIMO TURNO domenica 13 febbraio, ore 14.30 Casertana-Nissa (1-1); Ebolitana-Real Nocera (1-0); Forza e Coraggio-Marsala (0-1); Mazara-Acireale (0-3); Messina-Hinterreggio (0-1); Noto-Turris (2-1); Rossanese-Modica (1-3); Sapri-Cittanova (1-1); Valle Grecanica-Sambiase (0-2); riposa Nola.

GIRONE H 2-0 0-0 2-2 1-0 2-0 0-0 3-2 1-0 1-0

ANGRI-FRANCAVILLA F. BOVILLE ERNICA-CAPRIATESE GAETA-FRANCAVILLA S. GROTTAGLIE-ARZANESE ISCHIA-MURGIA NARDO'-FORTIS TRANI OSTUNI-SANT'ANTONIO ABATE PISTICCI-BATTIPAGLIESE POMIGLIANO-CASARANO

GIRONE I 2-1 2-3 0-0 0-1 0-0 2-1 1-5 1-1 1-0

(25a giornata)

ACIREALE-ROSSANESE 3-0 CITTANOVA-EBOLITANA 0-1 HINTERREGGIO-SAPRI 4-1 MARSALA-VALLE GRECANICA 0-0 NISSA-MAZARA 1-1 NOLA-NOTO 0-4 REAL NOCERA-CASERTANA 1-2 SAMBIASE-MESSINA 0-0 TURRIS-FORZA E CORAGGIO 2-1 HA RIPOSATO MODICA


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FORMULA 1 SCHIANTO IN UN RALLY LIGURE l’analisi di PINO ALLIEVI

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IL DRAMMA DI KUBICA

HANNO DETTO

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Contratti? Sì, ma i piloti sono gente diversa Perché un pilota di F.1 a capo di una squadra importante viene lasciato libero di fare ciò che vuole, fuori dalle piste? Jean Alesi, che ieri abbiamo sentito preoccupatissimo per le condizioni di Kubica, ci ha raccontato che nei suoi contratti di F.1 c’è sempre stata una clausola che lo obbligava a chiedere il permesso al team prima di dedicarsi a qualsiasi attività ludica. Kubica, con una Renault finanziata da altre due marche automobilistiche come Lotus e Lada, aveva il solo vincolo di non gareggiare in Francia con macchine che non fossero della Regìe. Cesare Fiorio è caustico: «Non ho mai autorizzato i miei piloti a praticare altre discipline: il pilota è un patrimonio del team e va preservato». Ma questi, pur sacrosanti, sono discorsi che rispondono alla logica comune, non a quella dei piloti, per i quali la scarica di adrenalina sovrasta tutto. Lauda, quando era in Ferrari, si fratturò una costola con la moto da cross e disse che era volato da un trattore in giardino. Schumacher dopo lo stop in F.1 si fece molto male allenandosi per una improbabile carriera in Superbike. Valentino Rossi è tuttora malconcio per un incidente in motocross. E scendendo con i rischi, che dire di Webber e Heidfeld che si sono fratturati andando (non a 200 all’ora!) in mountain bike? I piloti sono animali strani. L’astinenza da adrenalina fuori dai circuiti, insieme con lo spirito competitivo che li anima, li porta a esagerare impegnandosi al limite in tutto. La Ferrari non riuscì mai a impedire a Schumi di lanciarsi col paracadute o a girare nel traffico con la moto. Pironi, lasciata la F.1 per un incidente, si uccise in offshore. Zanardi, pur senza gambe, ha subito ripreso a correre in auto con gli arti artificiali. Il pericolo come componente qualificante estesa di vite diverse. Gente speciale che non può essere omologata. Si dirà che il professionismo impone obblighi e autolimitazioni, come sottolinea Fiorio. Ma ogni uomo è unico e, in certi ambiti, va compresa (magari digerendola male) l’asimmetria di comportamento da parte di talenti che, se fossero normali, non sarebbero campioni. Perché il genio si nutre di libertà per esprimersi. E il rischio, per un pilota, è gioia. Poi, dinanzi a drammi come quello di Kubica, è d’obbligo una riflessione. Ma questo non cancella il presupposto che le dinamiche dell’anima di chi corre non sono le stesse di chi, in poltrona, giudica e critica.

R Schumacher L’ho saputo a Monaco di Baviera: sono rimasto atterrito ed inorridito LAPRESSE

R Alesi Mi spiace, ma sono rischi alti come gli allenamenti alla guida dei kart che fanno i piloti COLOMBO

Mano a rischio ci vorrà un anno per recuperare Il chirurgo Rossello: «Aveva quasi una doppia amputazione». Nannini: «Tornerà a guidare» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

R Fiorio Da direttore di team non lo avrei mai autorizzato a fare un rally. Tanto più a un mese dal Mondiale»

PIETRA LIGURE (Savona) dRobert

Kubica è sotto i ferri da quasi 6 ore, quando all’ospedale Santa Corona spunta Alonso. Accompagnato dal ds del Cavallino, Rivola, Fernando ha lo sguardo terreo. «Ero a sciare, ma appena ho saputo, sono venuto». E’ grande amico di Kubica e compagno nelle infinite sfide a poker. Alonso rimane davanti alla porta della sala operatoria, parlando a bassa voce con Daniele Morelli, manager di Kubica, e con il dottore Riccardo Ceccarelli, medico Renault, facendosi spiegare i dettagli del terribile incidente avvenuto alle 8.34 alla Ronde di Andora che mette un punto interrogativo sulla vita e sulla carriera del pilota. Gli dicono che ci vorranno ancora ore e Fernando lascia l’ospedale. Battaglia Oltre la porta Robert lotta per non perdere la mano destra, quasi tranciata dal guard-rail penetrato dal frontale della sua Skoda Fabia. Qualche minuto dopo le 21, la notizia che tutti volevano ascoltare: «La mano è viva». Sono le prime parole che il dottore Igor Rossello, lo specialista della mano arrivato da Savona (ha operato con successo

alcuni violinisti), pronuncia pochi minuti dopo un intervento durato oltre 7 ore, solo per la mano. Poi l’operazione è continuata per sistemare la gamba destra, che ha fratture multiple ed esposte a tibia e perone. «Il paziente è gravissimo e la prognosi riservatissima — continua Rossello —, quello che posso dire è che l’operazione è riuscita». Rinascita Passa qualche minuto e Rossello, insieme agli assistenti, Emanuele Panelin e Marcello Bertotti, fa un quadro più preciso. «Kubica ha subìto quasi una doppia amputazione (Robert in Polonia aveva già rischiato di perdere il braccio destro per l’incidente stradale nel 2003 con un automobilista ubriaco, n.d.r.). Siamo riusciti a ricostruire la parte ossea, quella vascolare e quella tendinea, cercando di utilizzare quello che era rimasto, visto che gli elementi perduti erano tanti. Abbiamo anche cercato di ricostruire le le-

Il polacco è grave: ha perso sangue e si è fratturato la gamba destra. Sette giorni per capire se l’intervento è riuscito

sioni nervose, che sono quelle che davano più interrogativi. Ci vorrà qualche giorno, 5-7, per capire se la mano sopravviverà». Possibili nuovi interventi. «È un’eventualità assolutamente da non escludere. La prima urgenza è di tipo vascolare, poi potrebbero esserci ulteriori interventi correttivi». Ritorno Sui tempi di recupero, Rossello non ha dubbi. «Ci vorrà almeno un anno di riabilitazione». Ma tornerà a guidare una F.1? «E’ impossibile da prevedere. Con il sistema nervoso non si può mai sapere e molto dipenderà dalla volontà del paziente. Se Nannini è riuscito a tornare, perché non potrebbe riuscirci lui? I piloti sono persone eccezionali, capaci di abbattere i tempi di recupero. Io ho avuto un paziente che ha recuperato al 90 per cento l’uso della mano». Rianimazione Insomma, pur nella gravità assoluta dell’infortunio, una piccola speranza resta accesa. In ogni caso, per almeno una settimana Kubica rimarrà in rianimazione all’ospedale di Pietra Ligure. «Non è il caso di spostarlo», annuncia Rossello. Troppo gravi, infatti, le condizioni di Robert, arrivato in elicottero al Santa Corona in condizioni

I primi soccorsi a Kubica. La sua Skoda «infilzata» dal guard-rail si è girata di 180˚ rispetto al senso di marcia. La freccia indica il punto dove la lama di acciaio si è piegata dopo essersi infilata nell’auto

disperate per una forte emorragia. Il guard-rail che si è infilato nella Skoda, infatti, ha ferito gravemente gamba e braccio di Kubica rimasto poi intrappolato nella macchina per più di un’ora. «Dieci centimetri più a destra e Robert non si sarebbe fatto neanche un graffio, dieci centimetri più a sinistra e ora non sarebbe più qui», è la fredda analisi di Morelli, che ha tenuto i rapporti con il mondo preoccupatissimo della F.1, dove Robert è uno dei piloti più amati. Anche il dottor Claudio Costa si

LA TESTIMONIANZA IL NAVIGATORE GERBER RACCONTA L’INCIDENTE

«Assurdo quel guard-rail interrotto» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PIETRA LIGURE dSeduto sugli scalini all’ingresso della sala operatoria, Jakub Gerber, navigatore di Kubica, 33 anni di Poznan, dove lavora nel negozio di sport di famiglia, occhi rossi, guarda e riguarda sul telefonino la foto del guard-rail maledetto. «Questa è la parte che ha squarciato la macchina, l’ha attraversata tutta. Non aveva senso quell’apertura. Ma soprattutto non dovremmo avere macchine così poco protette

davanti. Non è la prima volta che succede un incidente così, la Federazione dovrebbe pensare a qualcosa per proteggere l’abitacolo». Esordi Lui e Kubica si sono conosciuti 7 anni fa «al "Mickey Mouse" di Varsavia, rally esibizione nel centro della città: finimmo settimi. Robert qualche anno dopo mi richiamò e abbiamo fatto 9-10 gare». Questa era la prima dell’anno, ma anche la prima di Kubica con una Super 2000: «Sapevamo che l’asfalto era scivoloso

per l’umidità ed eravamo preparati. La macchina dopo la sbandata si è appoggiata al guard-rail spostandolo verso l’esterno. Poi si è infilata in quello successivo. Robert è svenuto, io sono uscito dal finestrino perché la portiera era bloccata. Ho visto subito che era grave, aveva anche un brutto segno sotto l’occhio per il colpo dal volante».

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Soccorsi Continua il suo terribile racconto: «L’ambulanza è arrivata subito, poi anche i pompieri. Hanno impiegato ol-

Jacub Gerber 33 anni, polacco di Poznan

CHI È

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tre mezz’ora per tirarlo fuori. Il primo equipaggio non aveva le cesoie e si è dovuto attendere l’arrivo di un altro. Poi l’elicottero non poteva atterrare in quel punto e si è dovuto trasportare Robert, perdendo altro tempo». Quello che molti chiedono è se sia stato un errore o un guasto: «In una gara cerchi di andare il più veloce possibile. Robert è uno che pensa molto, guarda sempre un passo più avanti, preciso, veloce, pulito. Un pilota completo». p.i.


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Soccorsi

Intubato

Alonso

La Skoda di Kubica rimossa dopo l’incidente. La vettura ha sbattuto contro il guardrail che è penetrato dal muso AP

Il polacco arriva intubato all’ospedale di Pietra Ligure. Ben visibile l’ematoma sotto l’occhio sinistro

Fernando Alonso, a destra con il manager di Robert Kubica, Morelli, è andato subito a trovare l’amico

REUTERS

IPP DA TV

«La lama d’acciaio ha tagliato l’auto» Il pilota che l’ha soccorso è rimasto sconvolto «Robert era semi-incosciente e non parlava» Robert Kubica, 26 anni ANSA

GUIDO RANCATI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ANDORA (Savona)d«L’ho chiamato

fa sentire al telefono del dottor Ceccarelli. «Se serve, io ci sono». Nannini Chi perse l’avambraccio destro (in un incidente in elicottero), che poi gli venne riattaccato e dopo un anno tornò a correre, è Alessandro Nannini: «Quello di Kubica è un trauma diverso dal mio. Il suo braccio non si è staccato: nervi, tendini e muscoli ricresceranno, è solo questione di tempo. E Robert tornerà a correre. Non lo conosco ma gli faccio i miei auguri!».

La foto

Botto terrificante al GP del Canada Ma uscì illeso

per nome un paio di volte, non mi ha risposto…». Ore 8.34, Ronde di Andora. Partito un minuto dopo Robert Kubica, Mauro Moreno è stato il primo pilota a raggiungere il luogo dell’incidente, uno dei primi a cercare di fare qualcosa per soccorrere il polacco.

Futuro In serata a Pietra Ligure sono arrivati da Cracovia papà Arthur e dalla Gran Bretagna la fidanzata Editha, mentre da Parigi Eric Boullier, responsabile Renault, parla «dello choc per una persona che tutti amano». Poi, sul nome di chi potrà sostituirlo, reagisce: «É un po’ indecente parlare di questo». Ma si fanno i nomi dei piloti di riserva Bruno Senna e Grosjean, oltre a Hulkenberg e Liuzzi.

p

GP del Canada 2007: Kubica tampona a 280 km/h la Toyota di Trulli. La Bmw decolla, sbatte contro il muro, si ribalta. Robert è illeso.

IN RECUPERO

Valentino torna a girare alla Cava PESARO — (m.b.) Un nuovo passo verso la guarigione completa. Valentino Rossi sabato pomeriggio è tornato alla «cava». Non lo faceva da mesi, per infortunio alla spalla e poi la frattura di tibia e perone. Dalla Malesia, dove giovedì si sono chiusi i primi test 2011 con la Ducati, Vale ha chiamato i suoi amici per allestire la pista ricavata in una cava di ghiaia dismessa alla periferia di Pesaro. Sabato, alle 15 pomeriggio, era lì ad allenarsi: un paio d’ore soft, per non caricare troppo la spalla.

Orribile Visibilmente sotto shock, il gentleman-driver ligure non ha la forza e, forse, neppure la voglia di scendere nei dettagli. Quello che ha visto al km 4,3 della prova speciale in Val Merula lo racconta con frasi mozze. Parla di un’auto, la Skoda Fabia Super2000 con il numero 4 sulle portiere, che Kubica aveva noleggiato per sfogare una volta di più la sua passione per i rally, infilzata in un guard-rail: «La lama d’acciaio — dice — usciva dal portellone posteriore. Una vista impressionante, orribile». Ripete come un automa di essersi fermato ed essere corso accanto all’auto incidentata: «Il copilota mi ha fatto cenno di non aver problemi e allora ho chiesto a Robert se era tutto a posto anche per lui. Inutilmente perché era in uno stato di semi-incoscienza e non parlava». Testimoni Altre testimonianze confermano le sue parole. I primi rilievi indicano che l’auto céca s’è scomposta all’inizio della seconda delle due curve in rapida successione ed è rimbalzata contro la barriera d’acciaio a si-

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I TESTIMONI «È ARRIVATO PIÙ VELOCE DI TUTTI»

È arrivato fortissimo, più forte di tutti. Dove gli altri piloti erano passati dalla quinta alla quarta marcia, lui aveva addirittura inserito la sesta

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I PILOTI «LO HA TRADITO L’ASFALTO BAGNATO»

Il tratto prima dello schianto era fradicio e i nostri pneumatici non avevano raggiunto una temperatura tale da tenere come fanno normalmente nistra della strada con sufficiente violenza da farne cedere i sostegni. La Fabia ha seguitato a strisciare sul rail ormai retto soltanto da qualche albero e, incontrollata e incontrollabile, ha continuato la sua corsa anche quando la lama s’è interrotta. Per impattare subito dopo, in pratica frontalmente, contro la successiva protezione metallica. I pochi transitati prima di Moreno e quelli arrivati sul posto poco dopo aiutano a ricostruire la dinamica dell’urto. «È successo in un tratto di leggera discesa, poco più di 4 chilometri dopo il via, in una esse molto veloce», racconta Alessio Pisi. Che spiega: «Fra la curva a sinistra e la successiva a destra, c’è

un lieve dosso sufficiente a far perdere aderenza all’auto e a mettere in difficoltà. Lo ricordavo bene e ho anticipato la seconda curva quel tanto che bastava a stare il più lontano possibile dall’esterno». Passato appena prima di Kubica, Ino Corona conferma l’insidiosità di quel tratto: «Non ero partito fortissimo — racconta l’imperiese — eppure sia nella sinistra che nella destra la mia Peugeot 307 Wrc è scivolata sulle 4 ruote. Ne sono venuto fuori, ma se prima della chicane naturale non avessi tolto una marcia, non credo che ce l’avrei fatta». Quello che, a dar retta ai pochi testimoni, l’asso della Renault F.1 non avrebbe fatto. «È arrivato fortissimo, più forte di tutti: la mia rilevazione dei tempi, era già oltre 1" più veloce di Corona», assicura un appassionato. Un altro, appostato qualche decina di metri prima è certo che «dove gli altri erano passati dalla 5a alla 4a marcia, lui avesse addirittura inserito la 6a». Ricordi confusi di uomini scossi, da prendere con le molle. Ma non inattendibili. Bagnato «Sono convinto — osserva ancora Pisi — che all’incidente abbiano in qualche modo contribuito le condizioni atmosferiche: bagnatissimo fino a qualche centinaio di metri prima, dove Robert ha sbattuto l’asfalto era asciutto. Ma proprio per l’acqua sulla quale avevano lavorato, le nostre gomme non avevano ancora raggiunto una temperatura tale da "tenere". Ingannandolo, forse…».


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BASKET LA 18ª GIORNATA DI SERIE A l’analisi di CHIABO

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Basta scosse e tabelloni sbagliati dIl tabellone di coppa Italia è sbagliato. Sono bastate tre giornate dalla fine dell’andata per cambiare, pesantemente, le forze in campo. Cantù è seconda, Avellino quarta e Biella, che nel mischione delle otto squadre in due punti a metà classifica, era uscita dalle prime otto, ha dominato sul campo dell’AJ. A Torino, per trovare delle avversarie credibili, almeno in una gara secca, per Siena, bisogna guardare una sola parte del tabellone, quella di Milano. Con Cantù, 9 vittorie nelle ultime 11 gare, Avellino, 7 su 9, e la divertentissima Biella. Così quella che solo 2 settimane fa sembrava una finale di coppa annunciata, Mps-AJ, non lo è più, visto il vuoto in cui è caduta la squadra di Peterson che al momento non parte favorita neppure nei quarti. Stessa partita, quella di Milano e di Roma: finte sconfitte onorevoli. La Lottomatica come l’AJ era a -20 al 35’. I due cambi di allenatore più clamorosi non hanno prodotto miracoli. E Brindisi e Teramo nel ritorno hanno sempre perso. La colpa non è di chi è subentrato come non lo era di chi è stato licenziato. Come (quasi) sempre.

Orribile Milano Sosa e Biella dominano 40’ «L’effetto Peterson è finito» dice il coach dell’AJ Una schiacciata al volo manda la 1-3-1 in soffitta LUCA CHIABOTTI

MILANO BIELLA

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(14-32, 35-48; 54-67) ARMANI JEANS MILANO: Jaaber 6 (1/2, 1/5), Hawkins 9 (2/3, 0/4), Maciulis 7 (2/4, 1/1), Mancinelli 17 (3/7, 1/5), Petravicius (0/1); Pecherov 17 (3/5, 3/6), Mordente 6 (1/1, 1/2), Rocca 6 (3/6), Melli (0/1 da 3), Greer 18 (4/7, 3/5), Ganeto 4 (1/2). N.e.: Cacace. All. Peterson. ANGELICO BIELLA: Sosa 23 (3/6, 5/6), Slaughter 7 (1/5, 1/3), Viggiano 17 (5/9, 1/3), Salyers 15 (2/4, 3/6), Suton 9 (3/5, 0/1); Soragna 13 (2/3, 0/2), Moraschini 2 (1/1), Cuccarolo 6 (3/3), Jurak 3 (0/1, 0/1). N.e.: Rombaldoni, De Vico. All. Cancellieri. ARBITRI: Pozzana, Filippini, Vicino. NOTE - T.l.: AJ 20/27, Ang 25/29. Rim.: AJ 34 (Pecherov 10), Ang 36 (Suton 10). Ass.: AJ 13 (Mancinelli, Greer 4), Ang 16 (Sosa 4). Prog.: 5’ 4-20, 15’ 28-46, 25’42-60, 35’ 63-81). Usc. 5 f.: Jaaber 37’18" (71-83), Jurak 39’22" (81-88), Mordente 39’43" (85-91). Ant. Jurak 28’46" (49-65). Spett.: 4996 per 44.354.

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MILANO d«La scossa dell’arrivo di Peterson è finita». Coach se lo dice da solo, dopo la seconda, orribile, sconfitta della sua Armani Jeans. Edgar Sosa, dominicano di New York, piccolo re delle palle perse (7 anche ieri) ma una gioia per gli occhi, guida Biella ad un dominio lungo 40’. Nulla è più falso del +5 finale e dei 90 punti realizzati dall’AJ: al 35’, l’Angelico è +21 (60-81) e solo a quel punto, quando l’assale la paura di perdere la quinta partita consecutiva buttando via un vantaggio enorme, Milano riesce a rientrare. Segna 30 punti in 5’, 22 tra Greer e Pecherov, ma basta dare la palla a Soragna per andare in lunetta (8/8) e difendere una vittoria strameritata.

Sogno «Interrompere una serie negativa con un successo a

AL SUPPLEMENTARE

Szewczyk 36 Avellino batte Bologna

Szymon Szewczyk, 28 anni CASTORIA

Milano è un sogno — dice Massimo Cancellieri — abbiamo vinto giocando bene. Complimenti alla squadra per come ha gestito la partita: siamo riusciti ad essere più cinici, più attenti, tranquilli nei momenti delicati». Peterson commette due errori di cui si assume la

DA GIOVEDÌ A TORINO

Finali Coppa Italia Biglietti on line La serie A si ferma per le finali di Coppa Italia, al PalaOlimpico di Torino. Il programma: giovedì 10 Siena-Pesaro, Montegranaro-Bologna, venerdì 11 Avellino-Milano, Cantù-Biella. Sabato 12 semifinali, domenica 13 finale. Biglietti su www.ticketone.it e www.ticket.it. Infoline: 011 19829905.

responsabilità: parte con Petravicius non ancora pronto (ultima apparizione in serie A nell’andata a Biella), e dopo l’8-0 volante firmato Viggiano passa alla 1-3-1. «Troppo presto» dice. Il risultato è disastroso: Biella chiude il primo quarto con 5/5 da 3 e umilia la celeberrima difesa "3" con un passaggio da metà campo di Sosa per la schiacciata al volo di Viggiano. E’ il canto del cigno: «Non ha funzionato, passeremo ad una 3-2 aggressiva» ammette Coach. Intanto il tassametro corre: 6-24, 21-42 quando Gino Cuccarolo, 23 anni, l’unica torre italiana (2.22) che finalmente ha aggiunto chili al telaio, gioca 7’ da favola. E, ancora, 46-65 con Sosa.

Edgar Sosa, 23 anni, re dei licei di New York, al primo anno da professionista CAST

Gestione Il problema di Biella è che la gestione del vantaggio non è nel suo dna e, alla fine del 2o e 3o quarto, subisce dei parziali che riportano l’AJ, dove spicca solo Mancinelli, a -13. Ma ogni volta riallunga. E grazie a Salyers, è +21 al 35’. Peterson, dopo 24 anni, ha voluto la bicicletta e adesso pedala con dignità: «Chiedo scusa, alla gente, alla società, a Giorgio Armani. Il professor Nikolic diceva: il cambio di allenatore funziona tre settimane, poi la squadra torna peggio di prima. E’ quello che è successo e non mi sogno di pensare che basti io per risolvere i problemi. Abbiamo cambiato giocatori e questo destabilizza, ho cercato di intervenire poco per non scioccare ulteriormente la squadra ma adesso voglio vedere in campo cose nelle quali mi riconosco. L’attacco è troppo fermo. Parlerò ai giocatori: devo essere sicuro che capiscano che certe prestazioni non sono accettabili. E’ stata una vergogna».

MPS +8 SULLE SECONDE AVELLINO BOLOGNA

dts 105 101

(28-22, 39-40; 69-64; 89-89) AIR AVELLINO: Green 28 (3/7, 5/9), Lauwers 6 (2/5 da 3), Dean 8 (3/7, 0/4), Thomas 14 (4/13, 0/1), Szewczyk 36 (8/12, 4/5); Cortese 2 (1/2, 0/1), Spinelli 9 (3/4, 0/1), Infanti, Casoli 2 (1/2), N.e.: Johnson, Iannicelli, Bokolishvili. All: Vitucci. CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Koponen 13 (1/3, 3/8), Winston 12 (4/8, 1/3), Rivers 25 (6/11, 3/3), Amoroso 15 (4/7, 1/6), Homan 5 (2/5); Poeta 10 (2/6, 2/4), Sanikidze 17 (2/3, 3/7), Gailius 4 (2/3), Martinoni (0/1, 0/1), N.e.: Bottioni, Busi, Tognoli. All: Lardo. ARBITRI: Sabetta, Duranti, Weidmann. NOTE: T.l.: Ave 26/27, Bol 16/18. Rimb.: Ave 38 (Szewczyk 17), Bol 46 (Sanikidze 12). Ass.: Air 14 (Green 9), Bol 10 (Amoroso 4). Progr.: 5' 10-11, 15' 32-28, 25' 48-54, 35' 80-83. Usc.5f.: Amoroso 43'51" (98-96), Koponen 44'50" (104-101). Antisp.: Lauwers 20'17'' (39-40). Spettatori 3105 per 24.800 euro. AVELLINO — Un Avellino stoica batte Bolo-

gna dopo un overtime schizzando al quarto posto. Gli irpini, con la crisi societaria ancora senza soluzione, priva di Troutman (si opera mercoledì a Roma) e Johnson (infiammazione al ginocchio destro), sfoderano una prestazione da cornice guidati da Green e soprattutto Szewczyk (52 di valutazione). Ma, a decidere nel supplementare è Spinelli che a 10" dalla fine con una magia si inventa il canestro della vittoria subendo pure il fallo di Koponen. «Un successo ottenuto oltre il limite delle possibilità da un gruppo fantastico» commenta coach Vitucci, mentre Lardo ammette: «Complimenti ad Avellino per la grande partita che serve da insegnamento ai miei per la volontà con la quale l’hanno ottenuta». Avellino dà la prima scossa con un 10-0 e vola con Green due volte a +11. Bologna a cavallo tra i primi due periodi rientra subito con Poeta e Gailius (28-28). Gli ospiti tentano con Rivers l’allungo nel terzo periodo (48-54 al 25') ma subiscono un 15-0 ispirato da un Green strepitoso che infila 13 punti di fila (63-54 al 28'). Bologna con le triple di Sanikidze e Poeta ricuce. Avellino negli ultimi 34" sciupa due possessi, ma nel supplementare trova risorse infinite e un grande Spinelli.

Luigi Zappella

Siena pressa e Varese si spegne

Nikos Zisis, 27 anni CIAMILLO

SIENA VARESE

82 59

(18-21, 42-39; 61-48) MONTEPASCHI SIENA: Jaric 3 (1/1, 0/1), Aradori 8 (2/6, 1/2), Moss 13 (5/6, 1/3), Stonerook 6 (1/2, 1/3), Rakovic 12 (6/8); Ress 3 (0/2, 1/1), Michelori 4 (2/3), Zisis 9 (1/2, 1/2), Kaukenas 13 (3/6, 2/3), Hairston 11 (1/9, 1/1), Carraretto (0/1 da 3). N.e.: Udom. All.: Pianigiani. CIMBERIO VARESE: Goss 3 (0/4, 1/2), Ryan 6 (0/1, 2/7), Righetti 9 (2/6, 1/3), Kangur 19 (1/4, 5/7), Fajardo 6 (3/8, 0/1); Mian 2 (0/1 da 3), Slay 7 (2/3), Demartini 2 (1/1, 0/1), Galanda 5 (0/1, 1/2). N.e.: Lenotti. All.: Recalcati. ARBITRI: Lamonica, Ramilli, Barni. NOTE - T.l.: Sie 14/18, Var 11/13. Rimb.: Sie 36 (Hairston 7), Var 31 (Kangur 14). Ass.: Sie 19 (Zisis 5), Var 9 (Ryan 3). Progr.: 5' 11-12, 15' 36-31, 25' 52-41, 35' 72-52. Antisp.: Slay (33'20", 65-52). Usc. 5 f.: Slay (33'20", 65-52). Spett. 4632. SIENA — Siena allunga a +8 punti sulle seconde, vendicando l’unica sconfitta italiana, a Varese. «Allungare in classifica in

questo periodo di sofferenze era qualcosa che non mi aspettavo — dice Pianigiani, ancora senza McCalebb e Lavrinovic —. Se non avessimo avuto qualcosa da tutti, non avremmo avuto questa continuità». La Cimberio perde la nona partita nelle ultime dieci, in due mesi ha vinto solo con Cantù: la pausa viene buona recuperare gli infortunati Thomas e Rannikko. «Nelle prossime tre partite ci giochiamo il campionato» dice Recalcati, emozionato ex al primo ritorno da avversario di fronte a un popolo che ha vinto il primo tricolore con lui in panchina. Squadra che tira di più da tre in Italia, Varese segna 9 triple di media: a Siena erano 9 all’intervallo. Un 4/4 nel 1˚ quarto di Kangur eclissa i 7 punti nei primi 5' di Aradori, in quintetto dopo non aver giocato le ultime tre. Sul 24-31 al 13'30" con 7/11 da tre per gli ospiti, Siena abbassa il quintetto e pressa a tutto campo: 8 perse Cimberio nel 2˚ quarto e 14-0 ispirato dall’aggressività di Michelori in fiducia dopo Belgrado e di uno Zisis che pare McCalebb. Con un 10-0 nel 3˚ quarto, Siena allunga 57-41 con Moss e Kaukenas. Meno profonda e disinnescata dalla lunga distanza (1/7 dopo il riposo), nella ripresa Varese crolla.

Giuseppe Nigro

NBA CLEVELAND BATTE IL RECORD DI SCONFITTE CONSECUTIVE IN UNA STAGIONE. 24

A-1 DONNE

Anthony a New York ma con Gallo: si può fare

Sesto è terza Faenza in salita

L’arrivo non prevede più la cessione dell’azzurro. E i Knicks vincono dPer la prima volta, si parla dell’arrivo di Carmelo Anthony a New York senza che nello scambio sia coinvolto Danilo Gallinari. La trattativa in corso tra Denver e i Knicks coinvolge anche Minnesota: Melo andrebbe a New York, Wilson Chandler ai Nuggets

con una prima scelta e Corey Brewer in arrivo dai Wolves dove arriverebbero da New York Anthony Randolph e il contrattone di Eddy Curry. Il termine per gli scambi è il 24 febbraio. Intanto i Knicks battono Philadelphia in una gara importante per il sesto posto (Gallinari 10 punti e solo 6 tiri). Sabato, gli Hornets di Belinelli (9 punti in 24’) hanno perso coi Lakers spinti dal 34+32 della coppia Gasol-Bryant. Cleveland ha perso ancora e ha battuto il record di sconfitte consecutive in una

stagione: contro Portland, in casa, i Cavs sono arrivati a 24 partite, una in più di Denver nel 1997-98 e i Grizzlies, allora a Vancouver, nel 1995-96. Eguagliato anche il record di sconfitte di fila in assoluto, sempre dei Cavs: 24 a cavallo delle stagioni 1981-82 e 1982-83. «Sembra un brutto sogno», ha detto Gibson. Prima della partita Moon ha pure centrato un camion con la macchina, sotto la neve. Moon ha picchiato un ginocchio, è stato aiutato a uscire dall’auto distrutta dai vigili del fuoco.

5ª ritorno: sabato Bracco Sesto S.G.-Agos Ducato Lucca 67-53 (Summerton 33), Erg Priolo-GMA Pozzuoli 104-67 (Cirov 25), Officine Digitali Faenza-Umana Venezia 60-54 (Adriana 20), Pool Comense -Job Gate Napoli 70-61 (Gidden 18), Liomatic UmbertideLavezzini Parma 62-41 (Robert 15). Schio Taranto 2/3. Classifica: Schio* 26, Umbertide 24, Taranto*, Sesto S.G. 22; Faenza 18; Venezia, Comense 14; Lucca, Priolo 12; Lavezzini 10; Napoli 8; Pozzuoli 4. * Una gara in meno

RISULTATI Domenica: New Jersey-Indiana 86-105 (B.Lopez, Harris 12; D.Jones 18), New York-Philadelphia 117-103 (Stoudemire 41; Brand 28), Miami-LA Clippers 97-79 (Wade 28; Griffin 21: . Sabato: Charlotte-Dallas 92-101 (Augustin 21; Nowitzki 25); Washington-Atlanta 92-99 (Young 21; Smith 29); Cleveland-Portland 105-111 (Jamison 17; Matthews 31); New Orleans-LA Lakers 95-101 (Paul 21; Gasol 34, Bryant 32); Houston-Memphis 95-93 dts (Martin 31; Randolph 22); Milwaukee-Detroit 78-89 (Bogut 18; McGrady 20); Minnesota-Denver 100-113 (Beasley 23; Anthony 25); Utah-Oklahoma City 105-121 (Millsap 34; Westbrook 33); Golden State-Chicago 101-90 (Ellis 33; Boozer 21).

Amare Stoudemire, 28 anni AP


LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

35 R

italia: 514954585150

LA 18ª GIORNATA RISULTATI MILANO-BIELLA

90-95

PESARO-CASERTA

83-82

AVELLINO-BOLOGNA

dts 105-101

TREVISO-MONTEGRANARO

86-67

CANTÙ-ROMA

79-74

SIENA-VARESE

82-59

CREMONA-BRINDISI

78-66

SASSARI-TERAMO

89-69

CLASSIFICA SQUADRE SIENA

PT G 34 18

V 17

P 1

CANTÙ

26 18

13

5

MILANO

26 18

13

5

AVELLINO

20 18

10

8

BOLOGNA

18 18

9

9

MONTEGRANARO 18 18

9

9

PESARO

18 18

9

9

ROMA

16 18

8

10

SASSARI

16 18

8

10

CASERTA

16 18

8

10

BIELLA

16 18

8

10

TREVISO

16 18

8

10

VARESE

14 18

7

11

CREMONA

14 18

7

11

TERAMO

10 18 10 18

5 5

13 13

BRINDISI

Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LegaDue.

PROSSIMO TURNO Domenica 20 febbraio, ore 18.15 VARESE-TREVISO (19/2) BRINDISI-MILANO CASERTA-SIENA TERAMO-CANTÙ ROMA-AVELLINO BOLOGNA-PESARO MONTEGRANARO-CREMONA BIELLA-SASSARI

Cantù vola al secondo posto con Green Roma rimonta solo nel finale Filipovski: «Sono eccezionali» DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CANTÙ dLassù si respira aria

buona. Cantù è seconda e non bisogna alzare gli occhi per trovare le ragioni dell’ascensione al cielo dei Trinchieri Boys: non è una fabbrica dei miracoli, ma una squadra consapevole e matura, con un’identità forgiata dal tecnico sull’aggressività e la corsa, che sopperisce all’assenza di Marconato (in dubbio anche per la Coppa) e Tabu alzando la soglia dello sforzo e della concentrazione. I tifosi cantano estasiati «Torino arriviamo»: la Coppa Italia darà molte risposte sulla strada che potrà percorrere la Bennet. Velocità Cantù è un gruppo di granito con la perla Green: la sua velocità manda subito fuo-

ri giri Washington, le penetrazioni feriscono a morte la difesa di Roma e sugli scarichi i tiratori sono una sentenza: la tripla di Leunen dà il +10 dopo soli 7’40". «Ci hanno subito fatto male con l’aggressività a rimbalzo (15 a 8 il conto finale degli offensivi, ndr) — dirà uno sconsolato Filipovski — e poi sono arrivati sempre prima di noi sulle palle vaganti. Complimenti, una squadra eccezionale». La Lottomatica, almeno all’inizio, non sbraca: in avvio di secondo quarto rientra con la zona, che blocca l’assalto al ferro dei canturini, e con la faccia tosta di Gordic, molto più lucido di Washington. Ma la difesa sulle penetrazioni mostra la corda sul perimetro e non appena comincia il terzo quarto le bocche da fuoco di Cantù (12/22 da tre) scavano il solco che sembra decisivo con Micov

Il play di Cantù Mike Green, 25 anni, 1.85, 18 punti e ben 10 rimbalzi CIAMILLO

e Mazzarino: +23 al 25’. Asticella È il solito blackout Lottomatica, che perde pure Traoré per un brutto colpo al ginocchio sinistro, ma almeno stavolta l’orgoglio impedisce tracolli. La Bennet rimane senza fiato sul +20 a metà ultimo quarto, Washington a 1’56" dalla fine gestisce addirittura la palla del -6 ma la sua entrata è sputata dal ferro e così la voce della curva biancoblu non cessa di andare in visibilio: «Ma non mettiamo troppo in alto l’asticella delle ambizioni — sorride Trinchieri — perché questa squadra è seconda ma sta dando il massimo. Marconato è importante per noi, non averlo nelle rotazioni ha significato che dopo 34’ perfetti siamo calati di intensità. Però siamo stati bravi a ragionare». No, non chiamatelo miracolo.

CANTÙ ROMA

79 74

(24-15, 47-36; 67-54) BENNET CANTÙ: Green 18 (3/9, 2/2), Mazzarino 16 (2/2, 4/6), Micov 8 (2/5, 1/2), Leunen 11 (1/1, 3/4), Ortner 11 (4/9, 1/1); Urbutis 1 (0/6), Markoishvili 7 (3/5, 0/4), Mian 7 (2/2, 1/3), Diviach. N.e.: Marconato, Broggi, Maspero. All.: Trinchieri. LOTTOMATICA ROMA: Washington 5 (2/7, 0/1), Dedovic 3 (1/2, 0/1), Datome 12 (3/5, 2/5), Dasic 15 (4/8, 1/1), Crosariol 4 (2/3); Smith 11 (0/1, 3/7), Traoré 6 (3/6), Gordic 18 (3/3, 4/4). N.e.: Tonolli, Staffieri, Carrano. All.: Filipovski. ARBITRI: Facchin, Taurino, Crescenti. NOTE: T.l.: Can 9/13, Rom 8/11. Rimb.: Can 34 (Green 10), Rom 27 (Crosariol, Dasic 6). Ass.: Can 16 (Green 5), Rom 13 (Washington, Dasic 3). Progr.: 5’ 18-8, 15’ 34-29, 25’ 63-42, 35’ 76-60. Ness.usc. 5 f. Inf.: Traorè 23’34" (ginocchio), non è più rientrato. Spett. 3301.

LE ALTRE MONTEGRANARO MALE, BRINDISI KO

Treviso si conferma, Pesaro respinge Caserta, Cremona riparte 86 67

TREVISO MONTEGRANARO

(23-15, 49-27; 71-43) BENETTON TREVISO: Markovic 6 (1/1, 1/1), Gentile 13 (4/6, 1/3), Smith 18 (4/7, 2/7), Motiejunas 14 (4/6, 2/2), Brunner 4 (2/3); Repesa 2 (1/1), Cazzolato 4 (2/4), Skinner 9 (4/6), Bulleri 9 (0/1, 3/3), Mazic, Wojciechowski 7 (2/2, 1/1). All.: Repesa. FABI SHOES MONTEGRANARO: Cinciarini 14 (5/8), Ray 15 (3/8, 1/3), Jones 2 (1/7, 0/1), Ivanov 11 (3/6, 1/2), Ford 11 (4/11); Antonutti 7 (0/1, 1/3), Cavaliero 3 (1/4, 0/3), Canadesi 4 (1/2), Ongenaet. N.e.: Maestranzi, Fenati. All.: Pillastrini. ARBITRI: Cicoria, Lo Guzzo, Biggi. NOTE - T.l.: Tre 8/11, Mon 22/33. Rimb.: Tre 30 (Skinner 8), Mon 34 (Ford 9). Ass.: Ben 17 (Markovic 7), Mon 10 (Cinciarini 5). Progr.: 5’ 9-6, 15’ 38-21, 25’ 56-34, 35’ 70-57. Usc. 5 f.: Bulleri 33'45" (80-47). Tecnico: panchina Mon 27'32" (59-41), Cava-

liero 28'00" (63-41). Spett.: 3147 per 26.340 euro. TREVISO — La Benetton è ufficialmente tornata in corsa. Dopo la vittoria sull’Armani, la conferma di prepotenza contro Montegranaro, in una gara che dura 12’: basta un 10-1 per chiudere ogni discorso. Treviso è bella perché gioca di squadra, in attacco e in difesa: 5 girati verso il pallone, 5 a rimbalzo, 5 di corsa in contropiede. Treviso è bella perché gioca con il sorriso di Markovic (regia strepitosa) e con la grinta di Gentile (18 anni, difesa su Allan Ray da manuale). Repesa: «Avevo paura, eravamo corti. Peric all’ultimo ha dato forfait per la febbre. Sono strafelice, speriamo di trovare continuità. L’esordio (con canestro, n.d.r.) di mio figlio Dino? Come padre è una gioia». Terribile la gara di Montegranaro. Pillastrini: «Non abbiamo giocato e io ne sono responsabile. Non eravamo pronti, zero reattività. Sono preoccupato per la Coppa Italia. Chiedo scusa».

Alberto Mariutto

83 82

PESARO CASERTA

(27-15, 46-34; 63-48) SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Hackett 3 (1/1, 0/1), Diaz 19 (2/4, 3/4), Almond 11 (4/5, 0/2), Aleksandrov 11 (1/2, 3/4), Cusin 6 (1/2); Lydeka 9 (4/5), Collins 15 (3/6, 2/6), Flamini 4 (2/2), Cinciarini 5 (2/2). N.e. Traini, Cercolani, Bartolucci, Testa. All. Dalmonte. PEPSI CASERTA: Di Bella 19 (6/8, 1/4), Bowers 10 (4/7, 0/1), Ere 10 (2/6, 2/4), Jones 13 (4/9, 0/1), Williams 10 (3/5); Garri 12 (4/5, 1/2), Colussi 3 (1/1 da 3), Koszarek 5 (1/3 da 3). N.e.: Marzaioli, Martin. All. Sacripanti. ARBITRI: Begnis, Tola, Pinto. NOTE - T.l.: Sca 19/22, Cas 18/27. Rim.: Sca 21 (Lydeka 6), Cas 27 (Di Bella 6). Ass.: Sca 7 (Diaz 3), Cas 7 (Bowers 3). Progr.: 5' 11-9, 15' 38-23, 25' 56-40, 35' 73-63. Usc. 5 falli: Koszarek (73-63) 34’46”. Spett.: 4190.

PESARO — Rischia di non bastare il +18 raggiunto due volte: Pesaro comanda per 40’ ma in un ultimo quarto da 34 punti Caserta fallisce con Jones il tiro libero del possibile supplementare. Sono andati in sei in doppia cifra per Pino Sacripanti, ma la Pepsi ha iniziato a giocare troppo tardi: «Prima della partita sentivo che la squadra era un po’ stanca, ma ci siamo presentati in modo un po’ superficiale e per 20-25’ sia o stati spenti e senza energia», ha commentato recriminando anche per i 9 liberi sbagliati. Pesaro corregge i suoi difetti: la partenza lenta e il terzo quarto sanguinoso, e trova una buona serata degli osservati speciali Almond ed Aleksandrov. «Portiamo a casa questa vittoria di qualità con una soddisfazione unica, colta dopo una settimana a ranghi ridotti. Siamo 9 vinte e 9 perse e andiamo alle Final 8», sottolinea Dalmonte. Tra Diaz e Williams è il portoricano l’ex più incisivo. E la Pepsi è 0/2 con Pesaro.

Camilla Cataldo

78 66

CREMONA BRINDISI

(20-12, 39-28; 54-45) VANOLI BRAGA CREMONA: Rowland 10 (3/8, 0/2), Foster 13 (5/6, 1/5), Drozdov 15 (2/2, 3/7), Milic 16 (7/11), Sekulic 7 (3/7); Formenti (0/1 da 3), D’Ercole 2 (0/2 da 3), Perkovic 15 (4/7, 1/1), Antonelli (0/1). N.e.: Zampolli, Conti, Zacchetti. All.: Mahoric. ENEL BRINDISI: Dixon 8 (2/5, 1/1), Roberson 22 (5/8, 2/4), Diawara 18 (5/9, 1/3), Toure 3 (0/2, 0/4), Infante 5 (2/2, 0/1); Maresca 5 (1/2, 0/5), Monroe 5 (1/4, 0/2), Giovacchini (0/1). N.e.: Gallea, Pugi. All.: Bechi. ARBITRI: Cerebuch, Seghetti, Aronne. NOTE: T.l.: Cre 15/19, Bri 22/27. Rimb.: Cre 36 (Milic 9), Bri 30 (Infante, Diawara, Toure 6). Ass.: Cre 20 (Rowland 6), Bri 5 (5 con 1). Antisp.: Formenti 22'53” (39-30). Usc. 5f.: Dixon 34'06” (64-52).

Progr.: 5' 13-6, 15' 26-18, 25' 45-34, 35' 67-54. Spett.: 3500. CREMONA — Il derby della paura va a Cremona che blocca la striscia di cinque sconfitte consecutive battendo in casa Brindisi e portandosi due a zero negli scontri diretti. Mahoric tira un sospiro di sollievo dopo un periodo difficile: «Abbiamo meritato al cento per cento questa vittoria». La Enel, senza Lang e con Monroe ributtato nella mischia, si dimostra squadra poco consistente in trasferta. Le dieci palle perse del primo quarto spianano la strada a Milic e compagni (20-12, 10'), capaci di sprintare due volte alla fine dei quarti centrali (54-45, 30'). Nei primi quattro minuti dell’ultimo parziale la pressione difensiva degli esterni e le incursioni in area di Perkovic e Milic (65-52) chiudono una gara mai in discussione nel secondo tempo. Bechi non cerca alibi: «La differenza l’ha fatta la voglia e l'aggressività di Cremona».

Alessandro Rossi

LEGADUE f La 19ª giornata: Scafati ferma Venezia (Radulovic 23), perde anche Udine. San Severo non è più ultima REGGIO EMILIA VERONA

70 79

(14-23, 29-38; 45-63) TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 6 (2/8, 0/6), Valenti 5 (1/3, 1/1), Frassineti 6 (0/1, 2/6), Chiacig 9 (3/7), Smith 25 (8/8, 2/8); Fultz 15 (3/7, 3/5), Germani (0/1), Ostler 4 (2/3, 0/2). All.: Frates TEZENIS VERONA: Jurevicus 16 (2/3, 3/3), Bellina 14 (4/5, 2/3), Mariani 5 (1/2), Trepagnier 8 (1/3, 2/5), Renzi 18 (7/8, 1/4); Waleskowski 9 (4/5), Gueye 2 (0/1 da 3), Porta 7 (1/2, 0/2). All.: Marcelletti ARBITRI: Calbucci, Ciano, Cappello. NOTE - T.l.: RE 8/17, Ver 15/21. Rimb.: RE 24 (Ostler e Chiacig 4), Ver 39 (Renzi 11). Ass.: RE 8 (Robinson e Smith 3), Ver 6 (Porta 2). Progr.: 5’ 11-16, 15’ 21-32, 25’ 25’ 39-55, 35’ 51-69. Spettatori 2561 per 24969. (d.b.)

CASALPUSTERLENGO 61 SAN SEVERO

67

(12-21, 30-45; 51-58) ASSIGECO CASALPUSTERLENGO: Bertolazzi (0/4 da 3), Marigney 9 (3/7, 1/4), Cerella 6 (1/5, 0/1), Boykin 13 (4/6, 0/2), Ezugwu 13 (5/8); Venuto 8 (1/1, 2/3), Banti 8 (3/5), Simoncelli 2 (0/2, 0/4), Verri 2 ( 0/1 da 3), Chiumenti (0/1, 0/1). All.: Calvani MAZZEO SAN SEVERO: Ferri 6 (2/2, 0/2), Stefanov 14 (4/9, 2/4), Zanelli 14 (2/4, 2/4), Dickens 13 (2/6, 2/6), Ianes 5 (2/3); Cutolo 7 (2/2, 1/2), Kudlacek 6 (0/3), Chiarello 2 (1/1), Johnson (0/2), Ciccone. All.: Bartocci ARBITRI: Pancotto, Federici, Migotto NOTE - T.l.: Cas 18/27, San 16/19. Rimb.: Cas 37 (Ezugwu 11), San 36 (Dickens 10). Ass.: Cas 17 (Simoncelli, Ezugwu 4), San 16 (Ferri 2). Spett. 1300. (lu.ma.)

JESI RIMINI

86 61

(20-12, 43-27; 63-50) FILENI JESI: Maggioli 17 (6/7, 0/2), Pecile 13 (1/5, 3/4), Migliori 10 (2/4, 2/3), Tusek 11 (2/2, 2/5), Elder 11 (4/5, 0/2); Rossi 5 (1/3, 0/1), Nocedal 11 (2/2, 2/2), Tagliabue, Pergolini 2 (1/1), Santiangeli 6 (2/2 da 3). All.: Cioppi. IMMOBILIARE SPIGA RIMINI: Lollis 20 (10/14), Tomassini, Filloy (0/3, 0/5), Vukcevic 12 (3/7, 2/6), Roderick 20 (8/11, 0/6); Foiera, Gurini 4 (1/3, 0/4), Piazza 5 (2/2, 0/2). N.e. Gasparin, Metrevelli. All. Caja. ARBITRI: Provini, Beneduce, Gagliardi.. NOTE: T.l.: Jes 15/19, Rim 7/11. Rimb.: Jes 33 (Migliori 7), Rim 27 (Roderick 10). Ass.: Jes 6 (Maggioli 3), Rim 6 (Filloy e Vukcevic 2). Usc.5f.: Tomassini 35'17'' (71-54). Progr.: 5' 11-6, 15' 30-17, 25' 58-34, 35' 71-54. Spett. 2356. (f.c.)

VEROLI BARCELLONA

104 71

(31-18, 53-35; 77-53) PRIMA VEROLI: Penn 15 (2/4, 3/5), Jackson 21 (2/4, 5/6), Rosselli 18 (5/6, 2/3), Gatto 17 (3/5, 3/4), Brkic 13 (3/4, 2/3), Kavaliauskas 16 (7/8), Iannone (0/1), Binetti 3 (1/1 da tre), Rossetti 1 (0/1, 0/3), Fontana, Iannarilli, Mariani. All.: Cavina. SIGMA BARCELLONA: Crispin 8 (1/4, 1/7), Hicks 18 (6/9, 0/1), Bucci 5 (2/5, 0/2), Ghiacci 5 (2/5), Achara 5 (1/4, 0/1), Coppolino, Bonessio 6 (3/6), Da Ros 10 (2/4, 2/2), Cardinali 10 (1/3, 2/4), Sorrentino 4 (1/3). All.: Pancotto. ARBITRI: Caroti, Paronelli, Baldini. NOTE – T.l.: Ver 12/18, Bar 18/20. Rimb.: Ver 32 (Rosselli 8), Bar 24 ( Da Ros 4). Ass.: Ver 26 (7 Rosselli), Bar 6 (3 Ghiacci). Progr.: 5' 16-3, 15' 43-26, 25' 69-45, 35' 95-60. Spett.: 1686. (al.bi.)

SCAFATI VENEZIA

78 77

(24-22, 37-36; 57-55) SUNRISE SCAFATI: Levin 8 (1/3, 2/3), Hunter 14 (5/9, 1/4), Davis 11 (2/2, 2/8), Radulovic 23 (8/10, 2/4), Baldassarre 12 (6/8); Casini 6 (0/2, 2/3), Amoni 4 (2/2), Cavallaro (0/1), Avanzini (0/1). N.e.: Livera. All.: Griccioli. UMANA VENEZIA: Clark 17 (4/5, 3/6), Young 10 (3/8, 1/1), Slay 28 (8/9, 3/6), Allegretti 9 (2/4, 1/1), DiGiuliomaria 7 (2/3, 1/1); Meini 3 (0/2), Maestrello (0/2 da 3), Causin, Bryan 3 (1/1). N.e.: Stefani, Bellato, Ceron. All.: Mazzon. ARBITRI: Ursi, Di Toro, Mazzoni. NOTE – T.l.: Sca 3/8, Ven 10/19. Rimb.: Sca 25 (Davis 9), Ven 27 (DiGiuliomaria 12). Ass.: Sca 16 (Hunter 6), Ven 11 (Clark 4). Progr.: 5' 11-10, 15' 30-30, 25' 50-41, 35' 64-64. Spett. 2000 circa. (m.d.c.)

PISTOIA UDINE

84 72

(13-21, 30-38; 51-46) TUSCANY PISTOIA: Filloy 13 (3/9, 1/2), Porzingis 6 (2/4, 0/2), Toppo 12 (5/7), Forte 27 (7/14, 2/7), Varnado 18 (6/9); Fucka 6 (2/5), Saccaggi 2 (0/1 da 3). All.: Moretti. SNAIDERO UDINE: Mathis 6 (2/6, 0/1), Harrison 26 (4/10, 5/8), Dordei 5 (1/7, 0/2), Lee 15 (7/8), Truccolo 12 (3/4, 2/4); Pascolo 4 (1/1), Rinaldi 2 (1/2), Prandin 2 (1/4). All.: Garelli. ARBITRI: Terreni, Perretti, Giovanrosa. NOTE - T.l.: Pis 25/37, Udi 11/13. Rimb.: Pis 39 (Fucka 9), Udi 27 (Dordei 7). Ass.: Pis 12 (Forte 6), Udi 12 (Mathis 5). Progr.: 5’ 8-8, 15’ 19-29, 25’ 41-42, 35’ 62-55. Usc.5f.: Rinaldi 30’24’’ (51-46), Lee 34’38’’ (60-53), Dordei 38’44’’ (78-66). Spett. 2.000. (e.c.)

FORLÌ IMOLA

LA SITUAZIONE 88 dts 90

(17-25, 44-46; 63-67; 81-81) MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ: Goldwire 20 (7/21, 1/7), Nardi 17 (3/5, 3/9), Ranuzzi 3 (0/1, 0/2), Gordon 16 (8/13, 0/1), Poletti 19 (6/8, 1/2); Toppert 6 (2/4, 0/4), Borsato 3 (1/1, 0/1), Campani 1, Lestini 3 (1/1 da tre). All.: Vucinic. AGET IMOLA: Moreno 13 (2/2, 1/6), Prato 13 (4/7, 0/4), Whiting 28 (4/6, 4/9), Ringstrom 15 (1/2, 4/8), Bruttini 8 (3/5); Ferrara (0/1, 0/1), Amici 2 (1/3), Ebi 11 (4/9). All.: Lasi. ARBITRI: Masi, Di Giambattista, Bartoli. NOTE - T.l.: For 16/23, Imo 25/35. Rimb.: For 39 (Gordon 10), Imo 40 (Ebi 8). Ass.: For 11 (Goldwire 4), Imo 12 (Whiting 6). Progr.: 5' 8-16, 15' 34-36, 25' 54-56, 35' 71-73. Usc. 5f. Gordon 38'25" (78-77), Poletti 43' 58" (86-84). Spett. 2700. (e.p.)

Venerdì: FerraraCasale 81-74. Classifica: Venezia 30; Casale 28; Udine 26; Scafati, Rimini 24; Barcellona 23; Veroli 22; Imola, Pistoia 18; Ferrara, Jesi 16; Casalpusterlengo, Verona 14; Reggio 12; San Severo 10; Forlì 8. Prossimo turno (13/2): VeronaFerrara (12/2); Venezia-Casale; San Severo-Udine; Casalpusterlengo-Pistoia; BarcellonaRimini; Reggio-Imola; Veroli-Jesi; Scafati-Forlì.


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TENNIS UN’ALTRA IMPRESA LE DUE APPASSIONANTI GIORNATE SUL CEMENTO DI HOBART PER LE AZZURRE TRE VOLTE CAMPIONESSE DI FED CUP

Da 0-1 a 4-1: la Schiavone doma Stosur, ciao Australia 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dAustralia-Italia, primo turno del tabellone mondiale di Fed Cup finisce 4-1 per le tre volte campionesse azzurre, 4 volte finaliste negli ultimi 5 ani. SABATO 0-1 1-1 Francesca Schiavone (n. 4 del mondo, nella foto AP), perde da favorita contro l’esordiente Jarmila Groth (31), potente e lineare slovac-

l’analisi di V.M.

ca naturalizzata australiana, che, nella prima settimana dell’anno, ha vinto il locale torneo Wta sul cemento di Hobart. Avanti un set e 2-0 al secondo, la regina del Roland Garros frena e cede 6-7 (4) 6-3 6-3 in 2 ore e 17 minuti. Fortuna che la n. 2 azzurra, Flavia Pennetta (16 del mondo), rovescia a sua volta il pronostico, contro l’attaccante Samantha Stosur (5), che però ha battuto 3 volte su 3, e si impone 7-6 (5) 6-7 (5)

6-4, dopo 2 ore e 12 minuti. In un match fondamentale per le speranze della squadra di Corrado Barazzutti. DOMENICA 4-1 Francesca Schiavone si riscatta. Rispolverando la sua aggressività, doma, per 7-6 (1) 3-6 7-5 in 2 ore e 44 minuti, la Stosur, come già nella finale di giugno al Roland Garros. Bravissima nel 1˚ set, si salva sul 4-4 15-40 (smorzata, pallonetto al volo e servizio-volée!), do-

Risultati: Groth b. Schiavone 6-7(4) 6-3 6-3; Pennetta b. Stosur 7-6(5) 6-7(5) 6-4; Schiavone b. Stosur 7-6(1) 3-6 7-5; Pennetta b. Groth 6-3 6-2; Errani-Vinci b. Rodionova-Stubbs 2-6 7-6(1) 6-4.

PENNETTA

1

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Salva e decide «Tanto attacco e... coccole»

Due partite da prime 5 del mondo Francesca Schiavone è un fenomeno. E, come tale, ha alti e bassi ugualmente eclatanti e impetuosi come irrefrenabili e inspiegabili. Per questo, ha vinto tardi a livello più alto (il Roland Garros, a 30 anni), ed è capace di mettere con le spalle al muro la numero 1 del mondo (Wozniacki a Melbourne), così come di uscire dal campo da sola (contro Groth sabato a Hobart) e di schiantare la numero 5 del mondo, Stosur (24 ore dopo). Ma quanto vale quest’ultima Flavia Pennetta? In doppio, ha bissato il Masters di novembre con gli Australian Open, e, in singolare, ha riscattato la frenata contro Kvitova a Melbourne con i due magistrali singolari di Fed Cup del week-end. Due partite tatticamente perfette, con la consueta tenuta da fondo e in più le varianti offensive che hanno finora penalizzata la brindisina insieme all’intensità (mentale e fisica) a intermittenza. Due partite diverse, ma ugualmente importanti, una giocata sul delicatissimo 0-1 l’altra sul cruciale 2-1, sempre costretta a vincere: ora per recuperare lo scivolone della numero 1 della squadra, ora per chiudere la contesa, evitando il drammatico doppio di spareggio. E tutt’e due le volte, la brindisina dal sorriso che conquista ha reagito non da numero 16 del mondo, qual è oggi, dopo essere stata la prima azzurra di sempre fra le prime 10 nell’agosto 2009, all’indomani dei 6 match point cancellati alla Zvonareva negli ottavi degli Us Open (record migliorato dal numero 6 e poi dal 4 della Schiavone). Perché quest’ultima Pennetta avrebbe sicuramente disinnescato la potente Kvitova degli Australian Open, rimanendo nell’onda del successo-Peer. Perché, come dice lei, vale i primi posti della classifica. Come Schiavone (4), Stosur (5), e Zvonareva (3) che ha battuto più volte. La riprova viene da Hobart. La conferma si chiama continuità.

mina il tie-break. Nel secondo, paga con il set i dritti sbagliati. Nel terzo, va a corrente alternata, cancella 5 palle-break sull’1-1 (due doppi falli!), non concretizza tre match point sul 5-4, ma sul 6-5, quando ne ha altri due, azzecca una terrificante risposta di dritto: «D’accordo con Corrado, ho deciso di giocare di potenza senza aspettare. E’ stata la scelta giusta». Sul 2-1, Flavia Pennetta vince il derby delle numero 2

«Due match con la stessa intensità ma vittoria di squadra, aiutandoci in 4» VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d«Siamo tutti un po’ brilli, possiamo parlarci domani?». Al telefono da Hobart, Tasmania, dall’altra parte del mondo, Flavia Pennetta è euforica: è l’eroina di Australia-Italia di Fed Cup, cominciata malissimo (0-1) e finita in gloria (4-1), con due punti suoi in singolare, il numero 10 e 11 consecutivi in Coppa: «Un motivo di felicità in più per tute noi». Flavia, ha battuto Stosur e Groth: che c’entra la squadra?

Flavia Pennetta, n. 16 del mondo, compie 29 anni il 25 febbraio AP

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Vittorie di fila in singolare di Flavia Pennetta in Fed Cup: imbattuta dall’aprile 2005 con Kuznetsova (6-0 6-3)

«L’Australia era un primo turno, ma sapevamo che sarebbe stato durissimo, e l’abbiamo vissuto da grande squadra e grande gruppo, tutte insieme, confortandoci, aiutandoci e facendoci anche qualche coccola: siamo fuori casa

contro la Groth, imponendosi 6-3 6-2 in un match senza storia. Quindi il doppio Sara Errani-Roberta Vinci supera Anastasia Rodionova-Rennae Stubbs 2-6 7-6 (1) 6-4 dopo aver annullato un match point. Per la Vinci è la 16 vittoria consecutive in doppio, imbattuta in Fed Cup, eguaglia il record di Widjaja (Ina).

x

ha detto

FRANCESCA SCHIAVONE Variazioni, velocità ed aggressività: se esprimo il mio gioco tutto cambia. Ma che gruppo siamo?

già da un mesetto e ci torneremo solo a marzo. E questa è stata una delle settimane più belle, per noi quattro. Siamo stanche, ma contente. Ci piace proprio giocare la Fed Cup e abbiamo centrato il primo obiettivo della stagione». Cos’è successo, da 0-1 a 2-1?

«Contro la Stosur, sono andata sicuramente in campo un po’ tesa, e dopo che l’ho battuta, sull’-1-1, abbiamo tirato tutte un sospiro di sollievo. Perché a Francesca è girata male, ma sapevamo che, contro Sam, avrebbe ritrovato spirito ed aggressività. Poi, quando lei ci ha portate 2-1, ero più tranquilla: dopo, semmai, c’era il doppio».

Come si batte quattro volte su quattro la numero 5 del mondo?

«Tecnicamente, leggo bene il servizio della Stosur, così le tolgo sicurezza con la risposta e la faccio uscire dai suoi schemi. Psicologicamente, ero decisa perché sapevo che il 3-0 nei precedenti sarebbe stato comunque nella sua testa, mentre io mi sentivo fiduciosa, al di là della sua classifica: tanto ormai, a parte le Williams e la Clijsters, non c’è più grande differenza fra le prime e noi subito dopo. Siamo tutte solidissime, di fisico e nervi. La Wozniacki è numero 1 perché è addirittura un muro». Stavolta ha anche attaccato molto la Stosur, a rete.

«In inverno, ho lavorato molto con Gaby (coach Urpi) sul gioco offensivo: abbiamo analizzato le partite che ho perso nel 2010 e lui mi ha ripetuto che, solo andando di più a rete, posso migliorare. Anche perché la volée ce l’ho sempre avuta». Contro Stosur e Groth abbiamo visto una Pennetta più sicura, determinata e continua.

«Il risultato così netto, contro la Groth, non inganni, le partite facili non esistono più. Ero sempre molto, molto, concentrata. Ma riesco sempre di più a capire quello che devo fare, ed eseguirlo. Gaby continua a ripetermi che non devo adeguarmi al ritmo dell’avversaria, e non devo smettere di imporre il mio. Anche papà, che spesso di esalta troppo per un match soltanto, mi ha fatto i complimenti e gli ho dato ragione: è vero ce l’ho fatta per due match di fila. Ora devo metterne insieme qualcuno di più, nei tornei». Poi è travolta ancora dalle compagne: «Abbiamo la nostra partita di Burraco, giuro che ti richiamo». E, dopo un’ora, ci comunica: «Mannaggia, Franci ed io abbiamo perso ancora, Roby e Sara sono tremende. E ci ruga: amiche sì, ma bisogna vincere a tutto, anche a carte».

VERSO LE SEMIFINALI DI FED CUP

Russia-Italia in aprile Esclusa Sharapova Francia da 2-0 a 2-3! dSarà la Russia l’avversaria dell’Italia nelle semifinali di Fed Cup del 16-17 aprile: le azzurre, campionesse in carica degli ultimi due anni e anche del 2006, affronteranno l’impegno in trasferta. A Mosca, Pavlyuchenkova ha sostituito la deludente Sharapova (nella

foto) e, insieme alla rediviva Kuznetsova, ha battuto la Francia per 3-2 recuperando dal 0-2 della prima giornata. Nel bilancio tra le due nazioni la Russia è in vantaggio per 4-1: la Russia ha vinto i primi 4 confronti, compresa la finale 2007 indoor (una tenace Schiavone che però ancora non aveva acanto la Pennetta nè Errani e Vinci), l’Italia s’è imposta due anni fa a Castellaneta Marina, ma sulla terra. Nell’altra semifinale, si troveranno di fronte Belgio e Repubblica Ceca. Il Belgio, che pote-

va contare sulla numero 2 al mondo e neo regina degli Australian Open,Kim Clijsters, ha superato senza fatica gli Stati Uniti (finalisti delle ultime due edizioni), ancora senza le sorelle Williams, infortunate. Clijsters e compagne hanno ceduto soltanto il doppio a Huber e King contro Flipkens e Mestach, ma a risultato già acquisito. La Repubblica Ceca batte la Slovacchia e centra così la terza semifinale consecutiva del torneo. A Mosca (Rus, veloce indoor), Russia-Francia 3-2: Pavlyuchenkova

(Rus) b. Cornet (Fra) 3-6 6-3 6-2; Kuznetsova (Rus) b. Razzano (Fra) 6-4 6-4; Kuznetsova-Pavlyuchenkova (Rus) b. Coin-Cornet (Fra) 7-6(4) 6-0. A Bratislava (R.Cec, veloce indoor), Repubblica Ceca-Slovacchia 3-2: Kvitova (R.Cec) b. Hantuchova (Slk) 6-4 6-2; Cepelova (Slk) b. Safarova (R.Cec) 5-7 7-6 (5) rit.; Cepelova-Rybarikova (Slk) b. Peschke-Strycova (R.Cec) 6-1 4-6 7-6(4). Ad Anversa (Bel, veloce indoor), Belgio b. Usa 4-1: Clijsters (Bel) b. Mattek-Sands (Usa) 6-7(10) 6-2 6-1; Wickmayer (Bel) b. Oudin (Usa) 6-2 6-0; Huber-King (Usa) b. Flipkens-Mestach (Bel) 6-3 7-5.


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SCI MONDIALI DI GARMISCH -1 IL PROGRAMMA

Oggi apertura con la Merkel Italia giovane: i 24 convocati Tv: RaiSport 1 ed Eurosport

Fratelli

1.

DOMANI SuperG donne Ore 11 Elena Curtoni, Elena Fanchini, Daniela Merighetti, Johanna Schnarf

Elena Curtoni (20 anni e 3 giorni) è la più giovane della spedizione azzurra ai Mondiali (13 uomini e 11 donne) che porta 3 coppie di fratelli: oltre a Manfred e Manuela Moelgg, ci sono Elena e Irene Curtoni (qualificata ieri con l’8˚ posto) , Francesca e Matteo Marsaglia. Il più esperto è Davide Simoncelli, 32 anni. Ecco il programma con gli azzurri (possono cambiare fino a 24 ore dalla partenza)

Brignone seconda

2.

MERCOLEDÌ SuperG uomini Ore 11 Christoph Innerhofer, Peter Fill, Matteo Marsaglia, Dominik Paris

3.

VENERDÌ Supercombinata donne Ore 10 e 14 Daniela Merighetti, Johanna Schnarf, Elena Curtoni, Francesca Marsaglia

4.

SABATO Discesa uomini Ore 11 Christof Innerhofer, Werner Heel, Peter Fill, Dominik Paris

Federica Brignone, 20 anni, è figlia dell’ex nazionale di sci Maria Rosa Quario e di Daniele, da questa stagione allenatore a Crans Montana (Svi) AP

Una manche da incorniciare E’ podio con vista Mondiale Dall’8˚ al 2˚ posto con miglior tempo parziale, solo Rebensburg è davanti Torna tra le prime tre in gigante dopo 14 mesi e Irene Curtoni è ottava DAL NOSTRO INVIATO

LA GUIDA

PIERANGELO MOLINARO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Brave le azzurre La Karbon è 14a SCI ALPINO Gigante donne a Zwiesel (Ger): 1. Rebensburg (Ger) 1’36"96 (45"82 + 51"14); 2. BRIGNONE a 53/100 (47"44 + 50"05); 3. Zettel (Aut) a 89/100; 4. Marmottan (Fra) e Goergl (Aut) a 97/100; 6. Fischbacher (Aut) a 1"08; 7. Poutiainen (Fin) a 1"32; 8. I. Curtoni a 1"37 (48"27 + 50"06); 9. Prefontaine (Can) a 1"41; 10. Worley (Fra) a 1"52; 11. M. Riesch (Ger) a 1"56; 13. GIANESINI a 1"68 (47"71 + 50"93); 14. KARBON a 1"72 (47"66 + 51"02); 16. HOFER a 1"92 (47"87 + 51"01); 18. M. Schild (Aut) e Vonn a 1"94; 20. GIUS a 2"11 (48"57 + 50"50); 28. ALFIERI a 3"08 (48"51 + 51"53). Non qual. II manche: MArsaglia. Rit. I manche: Moelgg, Kirchgasser (Aut). Rit. II manche: Lindell Vikarby (Sve). Coppa del Mondo (23 prove): 1. M. Riesch (Ger) 1256; 2. Vonn (Usa) 1100; 3. Goergl (Aut) 678; 18. Merighetti 279. Coppa gigante (5): 1. Worley (Fra) 358; 2. Rebensburg (Ger) 335; 3. Poutiainen (Fin) 216; 7. Brignone 167. Gigante uomini a Hinterstoder (Aut): 1. Schoerghofer (Aut) 2’46"44 (1’21"49+1’24"95); 2. Jansrud (Nor) a 17/100; 3. Janka (Svi) a 20/100; 4. Reichelt (Aut) a 21/100; 5. Berthod (Svi) a 41/100; 6. Cuche (Svi) a 47/100; 7. Sandell (Fin) a 48/100; 8. Svindal (Nor) a 53/100; 9. Miller (Usa) a 57/100; 10. Kostelic (Cro) a 67/100; 15. BORSOTTI a 1"00 (1’23"41 + 1’24"03); 22. PLONER a 1"43 (1’23"12 + 1’24"75); 28. BLARDONE 6"04 (1’23"42 + 1’29"06). Non qual. II manche: Moelgg, Casse, Patscheider. Rit. I manche: Hirscher (Aut), Grange (Fra). Rit. II manche: Simoncelli. Coppa del Mondo (27 prove): 1. Kostelic (Cro) 1249; 2. Cuche (Svi) 725; 3. Svindal (Nor) 713; Coppa gigante (5): 1. Ligety (Usa) 323; 2. Svindal (Nor) 297; 3. Richard (Fra) 253. SCI FONDO 4x5 km mx donne: 1. Italia (Genuin, 14’14"8, Longa 13’46"1, Rupil 12’39"5, Follis 12’34"9) 53’15"3; 2. Russia a 12"1; 3. Russia 2 a 1’24"1. 4x10 km mx uomini: 1. Russia (Belov 25’40", Vylegzhanin 25’18"6, Sedov 23’40"8, Legkov 22’58"2) 1h37’37"6; 2. Italia (Checchi 25’53"1, Di Centa 25’25"1, Clara 22’48"1, Piller Cottrer 23’37"7) a 6"4; 3. Germania a 32"5; 4. Russia 2 a 1’03"5; 5. Francia a 1’38"1; 6. Italia 2 (R.Pasini 26’36"8, Frasnelli 26’16"2, Moriggl 22’50"9, Hofer 23’33"5) a 1’39"8. Calendario. Drammen (Nor), 19-20/2: 10 e 15 km tc D e U, sprint tc D e U. Mondiali Oslo-Holmenkollen: 26-2/6-3.

ZWIESEL (Germania) dCi sono giornate incredibili nello sci, con cabrate del destino degne del più agile aereo da caccia. Giornate incredibili e belle, come quando scopri una giovane di talento come Federica Brignone. Ieri mattina alle 8 il recupero del gigante annullato sabato per il troppo vento, pareva solo una messa in scena per intascare qualche soldo dall’assicurazione. Ancora tanto vento, nuvole basse, tre rinvii sino a un’ora al limite per lo sci: prima manche alle 11.45, la seconda alle 14.45. E poi dalla televisione non arrivavano belle notizie con i gigantisti che affondavano a Hinterstoder.

Il sole Quando alle 11.30 è apparso il sole dopo giorni di buio e vento è sembrato un miracolo. Anche se davanti c’era un gigantino... Meno di un minuto, con la partenza abbassata sul muro per evitare il vento. Ma quando la gara è partita in casa Italia la nuvola non si è diradata: Manuela Moelgg si è sdraiata sulla neve senza neppure arrivare al primo intertempo. E le altre? Lente, con

distacchi abissali dalla tedesca Viktoria Rebensburg, arrivata al traguardo in appena 45"85. Altre sei atlete azzurre qualificate al secondo giro, ma lontane. La migliore, Federica Brignone, era ottava a 1"62, un baratro in una gara tanto corta. Aveva sciato lontano dai pali, senza mordente né cattiveria. Ancora più lontane Karbon (13a a 1"84), quindi Gianesini (16a), Curtoni (25a), Alfieri (29a) e Gius (30a a 2"75). Fuori solo la giovane Francesca Marsaglia. Avevano la scusante di un pista a granuli, dove il sale gettato non aveva fatto tempo a formare una crosta, ma aveva gelato solo delle palline di neve. Infida dunque, e ben presto scavata. La riscossa C’era solo due cose su cui puntare per la nostra retroguardia: approfittare della posizione di partenza e il tracciato disegnato dal tecnico di tutti gli allenamenti, Stefano Costazza. Non parevano convinte Gius e Alfieri, erano subito battute, si scatenava invece Irene Curtoni, al via per sesta. Forse stimolata anche dal titolo mondiale juniores conquistato sabato a Crans Montana (Svi) dalla sorella Elena, si buttava tra le porte in modo volitivo e subito dava

w NUMERO

7

Podi azzurri in stagione: 4 degli uomini (Paris 2˚, Blardone, Innerhofer e Razzoli al 3˚ posto) e 3 delle donne (la Brignone ieri e due volte la Moelgg). I migliori, con un 2˚ posto, sono stati Dominik Paris, 21 anni, (sotto) e Federica Brignone, 20

l’impressione di aver realizzato un gran tempo (50"08). Balzava in testa, ci rimaneva a lungo. Il capolavoro Sino alla discesa di Federica Brignone, 2/100 di secondo più veloce di lei. Due italiane in testa, pareva di sognare. La pista che Federica Brignone si è trovata sotto gli sci era già rovinata dopo 22 passaggi oltre alle apripista, ma lei l’ha aggredita con ferocia. Toccava alle migliori, ma tutte finivano dietro: Zettel (+80/100), Goergl (+1"19), Poutiainen (+1"56), Worley (+1"87). Il gruppo italiano si stringeva. Al cancelletto c’era solo la Rebensburg con il suo 1"62 di vantaggio. Perdeva 1"09 sciando ormai su una pista impossibile, ma il resto le bastava (-53/100) per centrare la seconda vittoria stagionale, la terza dopo il titolo olimpico di Vancouver. Ma a noi rimane in bocca il gusto dolce della conferma dell’immenso talento di una ventenne che ha il fuoco addosso e il carattere di una campionessa. Il futuro, che potrebbe cominciare già fra pochi giorni ai Mondiali di Garmisch.

FEDERICA BRIGNONE E’ IL MIGLIOR RISULTATO IN CARRIERA

«Non sciavo come volevo Era ora, ma niente stress» «Ho sentito la forma che in questa stagione non avevo mai trovato» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ZWIESEL dVent’anni festeggiati a luglio (sotto il segno del cancro, sarà per questo?), un caratterino che non le manda a dire, l’approccio all’agonismo come mamma Maria Rosa Quario: solo per vincere. Non era sino a ieri mattina una stagione facile

per Federica Brignone. Terza lo scorso anno ad Are, 18a e delusa nel gigante dell’Olimpiade di Vancouver, aveva iniziato l’anno con un 5o posto ad Aspen che faceva ben sperare, invece sono arrivate solo delusioni. Uscite, piazzamenti anonimi, tutto lontano dal talento che ha mostrato appena approdata sul palcoscenico maggiore. Esuberanza «La cosa più difficile — confidava poco tempo fa il suo allenatore Stefano Costazza — è tenerla tranquilla. Fede è giovane ed esuberante,

è impaziente, vorrebbe tutto e subito. Invece deve capire che deve percorrere ancora molta strada, il talento da solo non basta». Ma ieri la Brignone ha fatto come vuole lei, lasciando l’istinto a briglia sciolta. Solo alla fine però, nella prima discesa era apparsa quella degli ultimi giganti: bravina, ma senza cattiveria, senza una strategia. L’attesa «La prima manche — spiega Federica — è stata difficilissima. Nessuna di noi credeva che si potesse gareggiare, con la nebbia, col vento e la pista che si squagliava. E poi i rin-

vii. Quando mi hanno detto che saremmo partite non sono riuscita a concentrami. Ho sciato in difesa, non mi sono fidata, cercando di non uscire dal tracciato come era successo alla Moelgg. Certo che non ero contenta alla fine, avevo un gran distacco. Avevo una sola chance: buttarmi a tutta e vedere come andava. La pista era quella che era, c’erano buche e quella neve bastarda, ho cercato di farlo». Vederla in azione è stato uno spettacolo, come testimoniano anche i distacchi di manche rifilati alle campionesse, la Brignone che si vorrebbe sempre vedere. Ma i vent’anni difficilmente si coniugano con la continuità in una disciplina dai tantissimi fattori come lo sci. «Era ora — riprende Fede — perché non stavo proprio sciando come vorrei, già la scorsa estate è stata difficile. Devo

dire grazie al mio skiman, Jury Hoscher, e all’allenatore, Stefano Costazza. Gli ho chiesto di lavorare in un certo modo e lui mi ha accontentato, negli ultimi periodi ho sentito sotto la pelle quella forma che in questa stagione non avevo mai trovato». I Mondiali Il fatto sicuro è che il secondo posto di Federica accende speranze mondiali. Non chiediamole di vincere, ma di essere solo se stessa, di seguire anche sulla pista di Garmisch il suo istinto. «Adesso spero solo che per questo risultato la gente non cominci a stressarmi. Vorrei stare tranquilla prima di andare a Garmisch. Il mio gigante è solo alla fine e prima di quel giorno (il 17 febbraio) vorrei riposarmi e allenarmi ancora bene. Poi vedremo». pa.m.


LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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italia: 514954585150

CICLISMO 5.

DOMENICA Discesa donne Ore 11 Daniela Merighetti, Johanna Schnarf, Elena Fanchini, Verena Stuffer

6.

LUNEDÌ 14 Supercombinata uomini Ore 10 e 14 Christof Innerhofer, Peter Fill, Dominik Paris, Paolo Pangrazzi

7.

GIOVEDÌ 17 Gigante donne Ore 10 e 13.30 Gigante donne Federica Brignone, Manuela Moelgg, Denise Karbon, Irene Curtoni

8.

VENERDÌ 18 Gigante uomini Ore 10 e 13.30 Max Blardone, Davide Simoncelli, Manfred Moelgg, Giovanni Borsotti

9.

SABATO 19 Slalom donne Ore 10 e 13.30 Manuela Moelgg, Nicole Gius, Irene Curtoni, Francesca Marsaglia

10.

DOMENICA 20 Slalom uomini Ore 10 e 13.30 Giuliano Razzoli, Manfred Moelgg, Cristian Deville, Stefano Gross

UOMINI HIRSCHER K.O., SALTA I MONDIALI

Altro crollo gigante Si salva Borsotti Vince Schoerghofer, Italia a fondo: Moelgg eliminato, Simoncelli cade, Blardone penultimo 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dUn’altra giornata da dimenticare: Hinterstoder (Aut) non dà certezze ma accende altri dubbi nella squadra dei gigantisti azzurri. Nel giorno in cui il 28enne austriaco Philipp Schoerghofer rompe il ghiaccio in Coppa del Mondo, l’Italia può sorridere soltanto per il quindicesimo posto del ventenne piemontese Giovanni Borsotti, già in ballottaggio per un posto ai Mondiali e ora sicuro di essere al via, venerdì 18, nella gara iridata di Garmisch. Per il resto, sono più le note negative: Manfred Moelgg che non si qualifica nemmeno per la seconda manche (32), Max Blardone che si salva di qualche centesimo (30˚) ma nella seconda manche rischia di uscire e finisce penultimo. Ploner, alla ricerca di un risultato nella top ten per la qualificazione ai Mondiali, è 22˚, Simoncelli, 19˚ dopo la prima manche, è uscito nella seconda disegnata dal tecnico azzurro Matteo

Guadagnini. Come spesso succede, gli azzurri si sono arenati nel lungo piano della pista di Hinterstoder, lì hanno accumulato gran parte del ritardo che li ha relegati lontano dai migliori. Dietro a Schoergofer, sul podio tornano Jansrud e Janka (argento e oro nel gigante olimpico di Whistler un anno fa), mentre Bode Miller colleziona il miglior risultato in gigante delle ultime tre stagioni e Ivica Kostelic (decimo) accumula altri punti sulla via della Coppa generale. Ligety, dopo le tre vittorie di fila nelle prime tre gare, conferma di essere in difficoltà e chiude 13˚. Infortuni L’ultima gara prima dei Mondiali è costata cara al 21enne austriaco Marcel Hirscher. In una caduta nella prima manche si è procurato una frattura allo scafoide tarsico del piede sinistro e lo stop di 6-8 settimane vuol dire l’addio a Garmisch e al resto della stagione. ma.po.

Staffetta donne prima e lanciata per Oslo La Follis guida il successo. Gli azzurri sono secondi. Fatta la Nazionale mondiale 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Sopra da sinis. Follis, Genuin, Rupil e Longa. Sotto, Clara, Di Centa e Checchi nascosti, e Piller Cottrer AP

dFondiste scatenate e vincenti nella staffetta pre Mondiali a Rybinsk, in Russia. La solita difesa in alternato (il lancio affidato a Magda Genuin, che ha dato il cambio a Marianna Longa a 27"), la tenuta di Silvia Rupil (2ª a 10" dalla Chekaleva) in terza, e il sorpasso decisivo di Arianna Follis alla Mikhailova, arrivata al traguardo con 12" di ritardo dall’iridata, autrice del 2˚ tempo di frazione dopo quello della francese Barthelemy. Tre podi su 3 staffette in stagione rafforzano la speranza di una medaglia ai prossimi Mondiali di Holmenkollen, dove vorremmo dimenticare il quarto posto olimpico di un anno fa. «Il lavoro ha finora fruttato, speriamo di raccogliere tanto anche ai Mondiali» commenta il capo allenatore rosa Fredi Stauder. E sorride pure Gianfranco Pizio, il responsabile maschile, dopo il 2˚ posto dietro la Russia titolare, in una staffetta nella quale è affondata l’ambiziosa Francia e la Germania non

TUTTO INIZIO’ AL TOUR 2009 La questione radioline scoppia al Tour 2009, 14 luglio, tappa di Limoges senza collegamenti radio tra corridori e ammiraglie: ecco il gruppo a passo turistico, con la maglia gialla Nocentini e Armstrong (l’ultimo a destra). Nella foto piccola, Frank Schleck ieri alla partenza della Challenge Maiorca, con l’auricolare all’orecchio BETTINI

IN BREVE

S CAVENDISH SEMPRE A TERRA Cancellara? No, Lars Boom. In Qatar vittoria, nel prologo di Doha (2,5 km), dell’olandese della Rabobank (iridato cross 2008) con 4" sullo svizzero. Quinziato (Bmc) 17˚ a 11". Ultimo Mark Cavendish (foto BETTINI), caduto come in Australia e ferito alla testa. Oggi ripartirà: la prima volata è per lui, Boonen e Guardini, 5 successi. Maiorca: vince Tyler Farrar (Usa, Garmin). Di Luca 181˚ al rientro.

Caos radio Ancora sciopero la giuria se ne va A Maiorca il gruppo parte con le radioline vietate dall’Uci. Proteste anche in Qatar DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO

FONDO A RYBINSK RUSSE BATTUTE

STEFANO ARCOBELLI

s

pare più faccia sfracelli. Con Checchi e Di Centa in alternato, un Clara ormai costante e un Piller Cottrer nei panni dell'ultimo pattinatore, questo quartetto punta a rilanciarsi dopo quattro anni di fiele. Contro Norvegia, Svezia e Finlandia, sarà difficile: ma, almeno, la tradizione pone l’Italia tra le nazioni da rispettare se non da temere. Convocati Venerdì a Prato Piazza (Dobbiaco) dove la nazionale lavorerà, il d.t. Silvio Fauner annuncerà la nazionale per Holmenkollen. C’è un problema di contingente azzurro legato alle altre discipline (32 atleti, al fondo andrebbero 18 posti). I sicuri sono Piller Cottrer, Di Centa, Checchi, Clara, R.Pasini, Pellegrino, Hofer, Moriggl e Frasnelli; in ballo 2 posti: candidati Fabio Pasini (riserva) e Gullo, che ha fatto bene ai tricolori e dovrebbe spuntarla su Noeckler; tra le donne, Follis, Longa, Rupil, Genuin, De Martin, Brocard e probabilmente Confortola (per la 30 km). Non ci sarebbe spazio per Zorzi, che sperava nella 50 km nel Tempio.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

S BALLERINI, UN ANNO DOPO Oggi, a un anno dalla morte del c.t. Franco Ballerini in un rally d’auto, la sua Casalguidi (Pistoia) gli dedica una giornata speciale. Ore 9.15: alla scuola Fermi, con Ginanni, Bindi e tanti filmati. Ore 16: Messa Ore 17.30: si presenta il libro «Franco Ballerini campione in tutto», con Marcello Lippi; Ore 18.30: l’incontro «Le strade di Franco», in collaborazione con la Gazzetta: racconti di Martini, Bettini,Tafi, Magrini e Fornaciari.

DOHA (Qatar) dL’isola di Maiorca e il Qatar sono separati da sei ore di aereo e non sono due posti simili (eufemismo); eppure ieri hanno parlato la stessa lingua, quella del ciclismo e delle polemiche. Il tema? Oreillettes, pinganillos, radio races. Oppure più semplicemente, all’italiana: radioline. E il loro utilizzo.

Premessa La federazione internazionale da tempo persegue l’abolizione delle radioline, con le quali i d.s., dalle ammiraglie, comunicano con gli atleti: il tutto per un ciclismo «non radiocomandato, più spontaneo e spettacolare». Squadre e corridori, per la maggior parte, sono contrari. Al Tour 2009 fu scontro: nella prima delle due tappe in cui si sperimentò il divieto, il gruppo addormentò la corsa. E così la seconda di quelle due frazioni si corse con le radio. Ma l’Uci è andata avanti: nel 2011 uso consentito solo nel World Tour (gare come Sanremo, Giro, Tour). E abolizione totale dal 2012. A gennaio, nella prima tappa del Tour San Luis (Argentina), l’auto della Liquigas per protesta non aveva seguito la corsa. Al Giro di Calabria le ammiraglie erano partite con 15’ di ritardo. Ieri, un’altra puntata. Protesta Alla Challenge Maiorca (5 prove singole, senza classifica a tempi finale) in molti si sono presentati al via con

le radio. Il Trofeo Palma è partito lo stesso (in ritardo, dopo la lettura di un comunicato dell’associazione delle squadre). Però i commissari Uci se ne sono andati, sostituiti da quelli spagnoli. Il risultato non sarà omologato. «E’ stato uno sciopero in piena regola, abbiamo dimostrato unità — spiega Luca Guercilena, d.s. del team Leopard e presidente dei direttori sportivi italiani —. E’ inspiegabile la chiusura dell’Uci sul fronte tecnologico, quando tutti gli altri sport vanno in direzione opposta. Per non parlare della questione sicurezza. Devono ascoltarci». Bugno avverte «L’Uci deve ancora spiegare il vero motivo del no alle radioline — dice Gianni Bugno, presidente mondiale dei corridori —. Ora bisogna che faccia un passo indietro, e tratti. Noi pensiamo che sia giusto di lasciare la libera scelta se usarle o meno». E in Qatar? Anche in questo caso le squadre vorrebbero correre con le radio (da oggi il via alle tappe in linea). Ma attenzione: l’organizzatore è l’Aso, lo stesso del Tour, e il direttore di corsa Jean François Pescheux è stato chiaro. «C’è un regolamento — ha detto alla Gazzetta —, e va rispettato. Chi userà le radio, è fuori corsa. Se le utilizzerà la maggioranza, la giuria si ritira». Oggi in Qatar le squadre faranno un comunicato in cui spiegheranno la propria posizione, ma la corsa si dovrebbe svolgere regolarmente. E anche a Maiorca la protesta non dovrebbe continuare. Ma intanto un segnale è stato dato.

IN FRIULI ECCO LA PRIMA «PIAZZA GIRO D’ITALIA» Tualis, paese di 150 abitanti ai piedi del monte Zoncolan, in Friuli, è la prima località ad aver dedicato una piazza al Giro d’Italia. Nel corso della cerimonia, un ricordo di Franco Ballerini e la consegna di una lettera del tricolore Visconti agli Alpini della Julia impegnati in Afghanistan ANTEPRIMA


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PALLAVOLO

Trento imbattibile con la bacchetta di Raphael

3 2

TRENTO MACERATA

(25-14, 20-25, 25-18, 17-25, 15-8) ITAS DIATEC TRENTINO: Raphael 3, Juantorena 14, Sala 12, Stokr 14, Kaziyski 12, Birarelli 9; Colaci (L), Bari, Bratoev, Leonardi. N.e. Sokolov, Zygadlo. All. Stoytchev. LUBE MACERATA: Vermiglio, Savani 18, Stankovic 4, Omrcen 22, Conte 13, Podrascanin 9; Paparoni (L), Cacchiarelli, Martino, Vadeleux 1. N.e. Lampariello (L), Marchiani, Van Walle. All. Berruto. ARBITRI: Satanassi e Zucca.

Il regista quando conta tira fuori il meglio dai suoi, Macerata si accontenta di un solo punto

NOTE - Spettatori 3.796, incasso 34.314. Durata set: 20’, 26’, 24’, 22’, 20’; tot. 112’. Itas: b.s. 15, v. 9, m. 10, s.l. 13, e. 22; Lube: b.s. 17, v. 9, m. 6, s.l. 10, e. 38. Trofeo Gazzetta: 6 Raphael, 5 Savani, 4 Sala, 3 Omrcen, 2 Birarelli, 1 Stokr.

A-1 DONNE LA 10ª GIORNATA

Flier e Hooker zittiscono tutti i 5000 di Conegliano Pubblico da record per lo scontro al vertice dominato da Pesaro ALBERTO ROSA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

stazione nella squadra ospite. Una regia poco illuminata e imprecisa, centrali mai nel vivo, soverchiati dai due avversari (Sala anche 6 muri, spaventoso, 3 ace per Birarelli) e i tanti, troppi errori, alla fine condanneranno la Lube. Non si possono regalare 38 punti a Trento, di cui solo 17 al servizio. Facundo Conte, sconsolato, alla fine dirà: «Troppi alti e bassi dalla nostra parte, loro invece sono stati delle macchine» Non lo dice, ma a registi invertiti, forse Macerata sarebbe uscita con la vittoria.

Un attacco di Osmany Juantorena, 25 anni, sfonda il muro dei marchigiani Stankovic e Vermiglio TARANTINI CARLO GOBBI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TRENTO dContinua la marcia inarrestabile di Trento in campionato. Neanche una Lube combattiva ma discontinua e sciupona, è riuscita a fermare la marcia della capolista, giunta alla sua 17˚ vittoria nella stagione. Eppure, Macerata può imprecare alla leggerezza con cui ha condotto questa partita. Dopo il primo set, dove i marchigiani si sono esibiti in una delle migliori partite imperfette che ricordiamo, sbagliando

tutto, dall’approccio alla costruzione, dall’attacco all’organizzazione del gioco, l’esito pareva da 3-0 telefonato. Che Rapha L’Itas marciava col vento in poppa, con i soliti centrali pungenti e un Raphael fantastico in regia. Si confermerà sino alla fine grandissimo leader. Eppure il Brasile sprecone, non se ne accorge, di avere un bravissimo laureato in economia pallavolistica. Con le sue mani magiche, fa giocare tutti, anche Stoytchev di fuori. Berruto se lo deve essere guardato

con un pizzico di invidia... Ma qualcosa si è inceppato. Colpa di Trento, con i due martelli non al massimo, zampate di classe ma senza continuità, solo con Stokr bombardiere efficace (46% su 24 palle). Macerata ci ha messo del suo. Prima con un Savani gigantesco, unico a giocare l’intera gara con aggressività. Poi con Omrcen, che dopo un blando inizio, si è sollevato dalla mediocrità garantendo a Macerata quel peso in attacco che serviva per demolire il muro trentino. E’ stato un continuo saliscendi di pre-

LE ALTRE MODENA OK MA CON 5 STRANIERI

17ª giornata

VIBO VALENTIA

0

ROMA

1

VERONA

3

MODENA

3

MONZA

3

SAN GIUSTINO

1

(23-25, 19-25, 26-28)

(23-25, 23-25, 25-16, 20-25)

(25-21, 23-25, 25-16, 25-11)

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Rivera 4, Suljagic 5, Simeonov 16, Anderson 14, Barone 6, Coscione 2; Fanuli (L), Nikolov 3, Kindgard, Baroti, Ferraro. N.e. Feroleto. All. Di Pinto

M. ROMA VOLLEY Zaytsev 16, Lebl 14, Bencz 15, Saraceni 9, Yosifov 3, Uriarte 2; Corsano (L), Tomatis, Corsini 6, Paolucci, Cesarini (L). N.e. Hoxha e Ricci. All. Giani.

MARMI LANZA VERONA: Brunner 5, Lasko 20, Cala 13, Pajenk 15, Meoni 3, Lotman 13; Smerilli (L), Latelli, Kosmina. N.e. Zingel, Kosmina. All. B. Bagnoli.

ACQUA PARADISO MONZA Shumov 7, Gavotto 23, Rooney 8, Buti 7, Travica 4, Rauwerdink 13; Exiga (L), Pesenti, Krumins, Molteni 1. N.e. Zito, Forni, Cetrullo. All. Monti. ARBITRI Boris e Rapisarda NOTE - Spettatori 1384 per un incasso di 2652 euro. D.s. 28', 26', 22', 27'; Tot. 103'. Punti Roma: b.s. 14, v. 1, m. 9, s.l. 5, e. 28. Monza: b.s. 11, v. 2, m. 12, s.l. 7, e. 25. Trofeo Gazzetta: 6 Gavotto, 5 Rauwerdink, 4 Travica, 3 Lebl, 2 Exiga, 1 Rooney.

RPA SAN GIUSTINO: Nikic 10, Finazzi 9, Dias 5, Maric 8, Cester 7, Zhokouski 3; Giovi (L); Van de Vries 10, Schwarz 3, Bartoletti 2, Steuerwald 2. N.e. Braga, Lo Bianco. All. Zanini. ARBITRI: Sobrero, Prandi. NOTE - Spettatori 2.367, incasso 12.215. Durata set: 25’, 28’, 24’, 20’; tot. 97’; Marmi Lanza: b.s. 6, v. 7, m. 13, s.l. 22, e 18. Rpa: b.s. 14, v. 1, m. 10, s.l. 9, e. 35. Trofeo Gazzetta: 6 Lasko, 5 Meoni, 4 Pajenk, 3 Cala, 2 Nikic, 1 Brunner.

CASA MODENA: Esko 2, Berezhko 15, Creus 5, Dennis 12, Diaz 16, Kooistra 11; Manià (L), Fabroni, Kooy 1, Casòli, Piscopo. N.e. Ciabattini e Casadei. All. D. Bagnoli ARBITRO: Ravellese e Perri NOTE - Spettatori 800, incasso 4400. Durata set: 29’, 27’, 35’; tot. 91’. Callipo: b.s. 9, v. 1, m. 5, s.l. 8, e. 20. Casa Modena: b.s. 12, v. 5, m. 7, s.l. 10, e. 18. Trofeo Gazzetta: 6 Diaz, 5 Esko, 4 Berezhko, 3 Kooistra, 2 Simeonov, 1 Dennis VIBO VALENTIA Cade ancora il fortino della Callipo. Dopo Macerata e Latina, al PalaValentia passa anche Modena. E se per gli emiliani si tratta del secondo successo di fila, per i calabresi del quarto k.o. consecutivo (il quinto considerando la Coppa). Numeri che certificano la crisi dei giallorossi di Di Pinto, passati da uno stato di grazia ad uno di coma. Nel ritorno solo un punto all’attivo per Simeonov e compagni. Zero contro Modena in un match dominato dal sestetto di Daniele Bagnoli. Equilibrio spezzato già dopo le prime battute con Dennis (3 ace) e con l’ex di turno Diaz incontenibile (12 su 14 in attacco, un ace e tre muri). Vibo si sveglia tardi e risale da 9-15 al 24-23 sciupando anche due set-ball prima di subire il controsorpasso con ace del russo Berezhko (70% sottorete) e il muro di Creus su Nikolov. Al termine Vibo preannuncia reclamo: nel finale del 3˚ set (in almeno 2 rotazioni) Modena ha schierato cinque stranieri.

Mimmo Famularo

ROMA Un’altra sconfitta per la M. Roma che in casa subisce, in una gara brutta e piena di errori da entrambe le parti, un Monza più volitivo e concentrato, deciso a confermare il quinto posto (appaiato a Modena). La squadra di Giani è apparsa in serie difficoltà tecniche e fisiche. Senza Cisolla, con un solo opposto di ruolo e Corsano che non regge una partita intera, i neroverdi si aggrappano a un buon Lebl (73% in attacco e tre muri punto) e a fiammate individuali. Il tecnico non ha cambi per dare fiato a chi è in difficoltà: l’unico a disposizione (Corsini per Yosifov), se lo gioca nel secondo set, il resto è corsa a tappare i buchi. Monza pur con percentuali sotto la sufficienza in ricezione e in attacco, può contare su un gioco di squadra più continuo. Gavotto e Shumov fanno il loro e Travica riesce a gestire i cali dei compagni. Così i lombardi falliscono solo il terzo set ma portano a casa i tre punti.

Valeria Benedetti

Fuoriclasse Ma Trento, anche quando fatica, e nel 2˚ e 4˚ set ha pure arrancato, dispone dei fuoriclasse, Kaziyski e Juantorena, 50% a rete per entrambi, che mettono giù le palle che contano. Così è stato un assalto di Savani (58% in attacco su 19 palloni) e Omrcen (53% su 38), che hanno fatto gli straordinari contro la rupe trentina. Più forte a muro, migliore in ricezione, pericolosa al servizio e guidata dalla mente telegrafica del fantastico Raphael. Macerata è riuscita ad arrivare al due pari, ha strappato un punto sul campo di Trento, ma non poteva sperare di più. Non bastano due giocatori per battere la corazzata di Diego Mosna. Martino, fermo per un versamento al ginocchio, ha offerto due cambi dietro per la ricezione. Trento mancava di Della Lunga, febbre, e Riad. Ma i sei che contano, ci sono sempre. E si fanno sentire.

VERONA La Marmi Lanza infila la quarta vittoria consecutiva. Fa la differenza nel terzo e quarto set quando, con la battuta, esercita una maggiore pressione sull'Rpa, che cala in ricezione. Bagnoli ha una regia precisa da Meoni, un Cala bravo anche in difesa e un Lasko sempre puntuale efficace nei momenti importanti (57% su 30 palloni). Zanini, invece, ha Maric al 29% e la buona organizzazione muro-difesa non regge dopo un buon secondo set. Nell’avvio del primo, la partita è in equilibrio sino al 17-15 con l’ingresso di Steuerwald, poi Pajenk (64%) e Lasko chiudono. Nel secondo la Rpa vola sull'1-5 grazie all'ace di Steuerwald e all'attacco di Finazzi, Lasko subisce due muri (1-7). La Marmi Lanza si avvicina a 22-24 con l’ace di Lasko, ma l’Rpa chiude 23-25. Verona conduce agevolmente il terzo, Van Dries è falloso, Cala non sbaglia un colpo, Lasko mura Dias. Perugia non va oltre il 26% in attacco. Il quarto set è senza storia.

Renzo Puliero

TRENTO-MACERATA VIBO-MODENA PIACENZA-TREVISO LATINA-CUNEO ROMA-MONZA VERONA-SAN GIUSTINO CASTELLANA-FORLI’

3-2 0-3 0-3 (sabato) 1-3 (sabato) 1-3 3-1 3-2 (sabato)

CLASSIFICA SQUADRE PT TRENTO 49 CUNEO 40 MACERATA 37 TREVISO 34 MODENA 28 MONZA 28 VERONA 26 ROMA 23 VIBO 22 SAN GIUSTINO 20 PIACENZA 18 LATINA 18 CASTELLANA 8 FORLI’ 6

G 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17

V 17 13 12 11 12 9 8 7 7 7 6 5 3 2

P 0 4 5 6 5 8 9 10 10 10 11 12 14 15

SVSP 51 7 44 19 45 25 41 27 38 32 33 31 33 35 31 39 27 36 27 34 27 40 28 40 19 47 16 48

PROSSIMO TURNO Domenica 13/2 LATINA-PIACENZA FORLI’-SAN GIUSTINO CUNEO-MONZA TREVISO-VIBO VALENTIA TRENTO-MODENA Sabato 12/2 MACERATA-VERONA ROMA-CASTELLANA

CONEGLIANO (Tv) dNella cornice

ta soprattutto sulla palla alta. In attacco e a muro ci siamo espressi meglio della Spes. Abbiamo sofferto invece in ricezione, a tratti anche un po’ troppo, specie nella seconda frazione. Ora la mente deve andare alla gara di Mosca per proseguire in Champions, uno dei nostri primari obiettivi stagionali». Così invece Dragan Nesic: «Abbiamo giocato contro i campioni in carica, e non credo che usciamo ridimensionati da questa sconfitta. Anzi, dobbiamo ripartire capitalizzando questa sconfitta come esperienza: nelle prossime due gare, entrambe in trasferta, capiremo chi siamo e dove possiamo arrivare»

di oltre 5mila persone alla Zoppas Arena, lo scontro diretto per il vertice tra Conegliano e Pesaro si conclude con uno 0 a 3 senza appello, che porta la Scavolini al comando della classifica. Un’atmosfera elettrica nel palazzetto veneto che Flier e compagne hanno gestito con intelligenza e cinismo, senza mai farsi sorprendere dalle percussioni della squadra di Dragan Nesic, che nel secondo set ha avuto l’occasione di riaprire l'incontro senza trovare, però, la giusta continuità. Eccellente anche Hooker (67% su 21 attacchi). Soddisfatto della prova il tecnico Paolo Tofoli, che tornava nella terra che gli ha regalato stagioni d'oro (dal 1990 al ’97) quando vestiva la casacca orogranata del Sisley Treviso: «Credo che la differenza tra noi e Conegliano sia sta-

(22-25, 23-25, 22-25) SPES CONEGLIANO: Dirickx 6, Rabadzhieva 11, Marinkovic 8, Turlea 16, Serafin 3, Crozzolin 5; Tonon (L). Rossetto (L), Benazzi, Fiorin 7. N.e. Sangiuliano, Martinuzzo. All. Nesic. SCAVOLINI PESARO: Ferretti, Hooker 16, Manzano 7, Flier 13, S.Usic 6, Guiggi 9; De Gennaro (L). Olivotto, Saccomani. N.e. M. Usic, Pascucci, Gasimova. All. Tofoli. ARBITRI: La Micela e Astengo. NOTE - Spettatori: 5.000. Durata set: 26’, 27’, 27'; tot. 80’. Spes: battute sbagliate 9, vincenti 3, muri 6, seconda linea 5, errori 17. Scavolini: b.s. 4, v. 5, m. 5, s.l. 8, e. 11. Trofeo Gazzetta: 6 Flier, 5 Hooker, 4 Turlea, 3 Usic S., 2 Rossetto, 1 Manzano.

URBINO

3

PAVIA

3

BERGAMO

1

VILLA CORTESE

1

CONEGLIANO - PESARO

0-3

(25-19, 25-21, 22-25, 25-22)

(25-18, 17-25, 25-16, 25-21)

CHATEAU D'AX URBINO: Dalia 2,Petruskaite 19, Garzaro 15, Renatinha 11, Di Iulio 16, Wilson 11; Leonardi (L), Moldovan, Roani, Jaline,N.e. Lapi. All. Salvagni

RISO SCOTTI PAVIA: Uceda 7, Frigo 7, Kanoh 12, Cvetanovic 19, Bal 10, Corna 7; Poma (L), Brown. N.e. Spinato, Fronza, Fiori (L), Biccheri. All. Milano MC CARNAGHI VILLA CORTESE: Rondon 4, Negrini 5, Anzanello 11, Hodge 2, Cruz 15, Kovacova 5; Lanzini (L), Aguero 15, Jontes, C. Bosetti 2, Cardullo (L). N.e. Gioira, Berg, Calloni. All. Abbondanza ARBITRI: Balboni e Piana NOTE - Spettatori 1135, incasso 2100. Durata set: 23’, 22’, 22’, 35’; tot. 102’. Scotti: b.s. 12, v. 5, m. 10, s.l. 20, e. 21. McCarnaghi: b.s. 14, v. 1, m. 7, s.l. 19, e. 30. Trofeo Gazzetta: 6 Cvetanovic, 5 Corna, 4 Poma, 3 Cruz, 2 Kanoh, 1 Aguero. PAVIA (ma.sc.) Pavia ottiene la prima vittoria della stagione. Abbondanza ha provato a schierare anche Aguero e Cardullo.

NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Bosetti 8, Arrighetti 10,Ortolani 12, Piccinini 17, Nucu 9, Signorile 1; Merlo (L), Fanzini, Vasileva 5, N.e. Lo Bianco, Carrara (L), Zambelli. All. Mazzanti. ARBITRI: Santi e Vagni NOTE - Spettatori 2000. Durata set: 24’, 25’ 26’, 29’; tot. 104' Chateau d'Ax: b.s. 12, v. 4, m. 13, s.l. 2, e. 16. Norda: b.s. 6, v.1, m. 8. s.l. 4, e. 8. Tr. Gazzetta: 6 Petruskaite 5 Renatinha 4 Di Iulio 3 Garzaro 2 Wilson 1 Nucu. URBINO (m.n.f.) La Chateau ha una marcia in più, e alla fine è Petruskaite che fa la differenza. Vittoria meritata e sorpasso in classifica.

BUSTO ARSIZIO

3

NOVARA

3

PERUGIA

0

CASTELLANA

1

(25-21, 26-24, 25-11)

(25-20, 25-21, 23-25, 27-25)

YAMAMAY BUSTO A.: Havelkova 10, Campanari 6, Havlickova 5, Marcon 9, Crisanti 12, Serena 3; Carocci (L). Spirito, Meijners 7. N.e: Valeriano, Kim, Bauer. All. Parisi.

AYSTEL NOVARA: Barcellini 10, Veljkovic 5, Barun 33, Horvath 17, Folie 11, Bechis 1; Sansonna (L), Paolini 4, Nesovic, Lombardo 5, Camera. N.e. Zardo. All. Caprara.

DESPAR PERUGIA: Callegaro 1, Angeloni 14, Ihnatsiuk, Lukovic 7, Quaranta 16, Leggeri 4; Arcangeli (L), Sacco, Paraja. N.e. Fartade, Tomassi. All. Terzic. ARBITRI: Braico e Venturi. NOTE - Spettatori 3263, incasso 6908. Durata set: 26’, 29’, 21’; tot. 76’. Yamamay: b.s. 7, v. 5, m. 8, s.l. 1, e. 6. Despar: b.s. 8, v. 1, m. 3, s.l. 1, e. 20. Trofeo Gazzetta: 6 Crisanti, 5 Meijners, 4 Quaranta, 3 Havelkova, 2 Angeloni, 1 Carocci.

FLORENS CASTELLANA GROTTE: Okaka 3, Menghi 6, Ravetta 18, Moy 13, Ritschelova 16, Caracuta 1; Sirressi (L), Galeotti, Minervini, Moretti 4. All. Radogna. ARBITRI: Padoan, Pol. NOTE - Spettatori 1850. Durata set: 24’, 26’, 27’, 31’. tot.: 108’. Asystel: b.s. 8, v. 3, m. 21, e. 15. Florens: b.s. 7, v. 2, m. 9, e. 7. Trofeo Gazzetta: 6 Barun, 5 Ritschelova, 4 Folie, 3 Horvath, 2 Ravetta, 1 Sansonna.

BUSTO ARSIZIO (Va) (m.b.l.) Dopo tre sconfitte di fila, Busto ritorna alla vittoria (sugli scudi l’ex Carocci), dando un calcio alla crisi. Crisi in cui sprofonda invece la rivoluzionata e risicata Despar, al sesto k.o consecutivo e bisognosa di rinforzi.

10

a

NOVARA (a.cri.) La fida tra cannonieri del campionato è vinta da Barun su Ravetta. La croata trascina Novara con 33 punti e il 53% in attacco. L'Asystel con muro e difesa domina nei primi 2, poi inizia a sbagliare. La Florens torna in partita ma nel quarto sul 20-23 subisce la rimonta novarese.

GIORNATA RISULTATI

CLASSIFICA SQUADRE

PT

V

P

SV

SP

PESARO CONEGLIANO BUSTO URBINO BERGAMO NOVARA VILLA CORTESE PIACENZA CASTELLANA MODENA PERUGIA PAVIA

23 22 20 19 18 17 16 13 11 10 7 4

7 8 6 7 6 5 6 5 4 3 2 1

3 2 4 3 4 5 4 5 6 7 8 9

25 24 22 23 23 21 21 18 16 15 10 12

11 16 14 15 17 17 20 20 24 23 25 28

PAVIA-VILLA CORTESE URBINO-BERGAMO NOVARA-CASTELLANA CONEGLIANO-PESARO BUSTO-PERUGIA PIACENZA-MODENA (sabato)

3-1 3-1 3-1 0-3 3-0 3-2

PROSSIMO TURNO

Domenica 13/2 PESARO-PIACENZA VILLA CORTESE-CONEGLIANO (sabato 12/2) BUSTO-BERGAMO PERUGIA-URBINO (lunedì 14/2) MODENA-NOVARA CASTELLANA-PAVIA


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LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI ATLETICA/1

Ritorno Isinbayeva A Mosca salta 4.81

ATLETICA/2: LA CINQUE MULINI ABBINATA ALLA COPPA CAMPIONI PER CLUB

Non basta Lalli, sesto Fiamme Gialle beffate DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SAN VITTORE OLONA (Mi) dLa Cin-

Yelena Isinbayeva, 28 anni, ieri AP

MOSCA — E’ vincente il ritorno di Yelena Isinbayeva. La zarina, dopo 11 mesi di assenza, si impone al Russian Winter (meeting Iaaf) con 4.81. La russa entra a 4.61, quando tutte le altre sono già uscite, comprese la campionessa europea Feofanova (4.56) e l’iridata indoor Rogowska (4.46). Centra la misura al primo tentativo, come 4.81. Poi fa tre errori a 4.91. «Mi importava solo vincere — dice — sono soddisfatta». Sabato sarà a Donetsk (Ucr). Uomini. 60: Norman (Usa) 6"60; Collins (S.K.) 6"60. 400: Buryak 46"91. 600: Kivuna (Ken) 1’15"69. 60 hs: Svoboda (R.Ceca) 7"58. Alto: Ukhov 2.34; Shustov 2.31; Williams (Usa) 2.31. Lungo: Menkov 8.01. Peso: Sidorov 20.56. Donne. 60: Milama (Gab) 7"15; Barber (Usa) 7"22. 400: Krivoshapka 51"98. 600: Rusanova 1’24"06; Savinova 1’26"23. 1000: Zinurova 2’36"32. 60 hs: Carruthers (Usa) 7"94; Antonova 8"00. Lungo: Klishina 6.82; Nazarova 6.75. Asta: Isinbayeva 4.81; Feofanova 4.56; Kiryashova 4.56. Peso: Tarasova 18.04.

que Mulini non porta bene alle Fiamme Gialle. La 79ª edizione della classica del cross, per la prima volta abbinata alla Coppa Campioni per club, è

un successo organizzativo e nella risposta di pubblico. Ma in una giornata baciata dal sole (17 gradi), i finanzieri, che puntavano al titolo dopo quattro secondi posti in sette anni, devono accontentarsi di un amara quarta piazza. La squadra capitanata da Gabriele De Nard, sul campo è seconda. Il

Il vincitore, lo spagnolo Lamdassem, precede Lalli nel mulino COLOMBO

successo individuale va al 29enne spagnolo Lamdassem, già argento europeo (primo successo iberico a San Vittore); Andrea Lalli, grazie a un buon finale è sesto e l’indomabile bellunese ottavo. Squalifica Il fattaccio alle sue spalle. Yuri Floriani è comodo nono, dietro l’altro gialloverde Ahmed El Mazoury e il portoghese Licinio Pimentel lottano in volata per il decimo posto. Floriani, per agevolare il compagno, ostacola il lusitano. Il Conforlimpa, club di Pimentel, ha comunque vinto la prova a squadre, ma presenta lo stesso ricorso e l’inflessibile giuria d’appello composta da tre membri internazionali, immagini tv alla mano, squalifica l’azzurro. Risultato? Le Fiamme Gialle (a punti i migliori quattro), respinto il controricorso, perdono due piazze. «Abbiamo dato tutto — dice Lalli — la società per noi è come una famiglia...». Sul podio, tra le donne, ci va l’Esercito, terzo, con Nadia Ejjafini 5ª, Laila Soufyane 15ª e la rientrante Elena Romagnolo 17ª. Il successo all’etiope naturalizzata turca Bekele (risultati a fianco)

ATLETICA

Risultati Cinque Mulini

SLITTINO: NEL DOPPIO

Uomini. Sr (km 10): 1. Lamdassem (Spa) 28’58"; 2. El Kalay (Por) 29’00"; 3. Niyonkuru (Bur/Fra) 29’01"; 4. Sarwatt (Tan/R.Ceca) 29’09"; 5. Damiao (Por) 29’19"; 6. Lalli 29’21"; 8. De Nard 29’27"; 9. El Mazoury 29’52"; 28. Caimmi 30’57"; 34. Nasti 31’07"; Floriani sq. Squadre: 1. Conforlimpa (Por) 24; 2. Provence (Fra) 44; 3. Toledo (Spa) 45; 4. F. Gialle 51. Jr (km 6): 1. Rusakov (Rus) 18’50"; 36. Noliani 21’20". Squadre: 1. Fenerbahce (Tur) 37; 10. Marathon Trieste 170. Donne. Sr (km 6): 1. Bekele (Tur) 20’28"; 2. Felix (Por) 20’31"; 3. Moreira (Por) 20’38"; 5. Ejjafini 20’46"; 6. Steel (Gb) 20’57"; 15. Soufyane 21’21"; 17. Romagnolo 21’22"; 23. Inglese 21’43"; 25. Dal Ri 21’45"; 42. Maraoui 22’31". Squadre: 1. Kocaeli (Tur) 34; 2. M. Clube (Por) 36; 3. Esercito 60. Jr (km 4): 1. Aydemir (Tur) 15’17"; 7. Lori 16’04". Squadre: Luch Mosca (Rus) 31; 7. Cariri Rieti 122.

Mondiali jr: oro Rieder-Rastner

Howe, un 60 in 6"78 Esordio indoor di Andrew Howe che ad Ancona vince una batteria dei 60 in 6"78 e poi rinuncia alla finale. Nel lungo bene Tremigliozzi (due 7.90 e un 7.89) e Formichetti (7.84). Nei 400 donne personali per Milani (53"10) e Spacca (53"42). A Magglingen (Svi), Abate, a 7"72 nei 60 hs, minimo per gli Europei. Ad Ancona. Uomini. 60: Donati 6"72; Tomasicchio 6"77. Batt: Howe 6"78. 400: Valentini 48"14. 1500: Nava (Ser) 3’42"57; L. Leone 3’43"31 (pb). Asta: Piantella 5.20. Lungo: Tremigliozzi 7.90; Formichetti 7.84. Donne. 60: Salvagno 7"52 (b. 7"52); Paoletta 7"58; Ramini 7"61. 400: Milani 53"10 (pb); Spacca 53"42 (pb); Piangerelli 55"10; Sirtoli 55"67; Ceccarelli 56"50. 1500: Berlanda 4’24"86. A Magglingen (Svi). Uomini. 60 hs: Abate 7"72, ieri; 7"75 (b. 7"73), sabato. Lungo: 2. Bianchi 7.44. Donne. 60 hs: Cattaneo 8"39 (b. 8"47). Alto: Demo 1.79. A Mondeville (Fra). Uomini. Alto: Campioli 2.22. Donne. 400: 3. Reina 56"25. A Udine. Donne. Alto: Trost 1.84; Vallortigara 1.80. A Modena. Uomini. Lungo: Serra (j) 7.31; Braga (all.) 7.26. Asta: Rubbiani 5.20. MULTIPLE RECORD A Tallinn (Est), il 23enne statunitense Ashton Eaton, con 6568 punti, migliora il proprio record del mondo dell’eptathlon indoor (prec. 6499; Fayetteville, Usa; marzo 2010): 6"66/60 (pb); 7.77/lungo, 14.45/peso (pb), 2.01/alto; 7"60/60 hs (pb), 5.20/asta, 2’34"74/1000.

BOXE

IPPICA 1/ A FIRENZE

Nashville domina E’ il suo primo GP

La vittoria di Nashville PERRUCCI

FIRENZE — Edizione in tono minore del 70˚ GP Firenze, forse l’ultimo disputato alle Muline che questa estate dovrebbe emigrare al Visarno. Alla fine ha trionfato Nashville Dancer (primo GP in carriera) con in sulky Alessandro Gocciadoro che ha piazzato l’altro suo allievo Nuvolor (guidato da Bellei) al secondo posto. Il figlio di Lindy Lane ha preso il comando dopo 400 metri superando il compagno di allenamento e nel finale lo ha controllato in 1.13.8. 5ª corsa - Pr. Firenze - e 24.840, m 1660: 1 Nashville Dancer (A. Gocciadoro) 1.13.8; 2 Nuvolor; 3 Next Gill Mmg; 4 Nicholas Cage; Tot.: 4,30; 2,01, 3,47, 4,80 (19,57) Trio: 347,08.

IPPICA 2 / A PARIGI

Rapide Lebel, il re che non ha regno PARIGI — Lo status di castrone nega a Rapide Lebel l’accesso alle classiche francesi di selezione come l’Amérique. Il re di Francia (assieme a Ready Cash) si deve quindi accontentare di traguardi «minori», ma in primavera darà l’assalto all’Elitlopp di Stoccolma, aperto ai castroni. Ieri Rapide ha dominato in 1.12.7 il Marne (m 2700), settima a seguire. Nell’Ile de France (m 2175) Picsou de Villabone in 1.10.9 a un decimo dal mondiale del montato di Malakite (2008).

La Morelli è iridata

RUGBY: SEI NAZIONI

(r.g.) A Karlsruhe (Ger) Lucia Morelli (15-2-1nc), 30 anni, residente in Germania e nata a San Severo (Fg), al terzo tentativo conquista il mondiale superleggeri Wibf, battendo ai punti la russa-inglese Angel McKenzie (4-23-1nc).

Italia con Semenzato Parisse è in dubbio Fabio Semenzato è il sostituto di Edoardo Gori per Inghilterra-Italia di sabato, 2˚ turno del Sei Nazioni: il n.9 di Treviso è alla prima convocazione con la Nazionale maggiore; per Gori, che ha lussato la spalla sinistra, si attendono altri esami prima di decidere per l’operazione. Resta nel gruppo Parisse, nonostante la riapertura della ferita al mignolo della mano sinistra: rinviata la decisione sul suo utilizzo a Twickenham. La Francia intanto perde per il resto della stagione il centro Maxime Mermoz (spalla sinistra). Italia-Irlanda è stata seguita da 200.200 spettatori su Sky 2, record per il Torneo sulla piattaforma. Per la differita in chiaro di La 7, 455.000 spettatori.

VARIE

I Laureus Award oggi ad Abu Dhabi ABU DHABI (Eau) — Il tappeto rosso e il grande teatro del mega hotel di Abu Dhabi sono già pronti: oggi pomeriggio dopo una partita di calcio fra vecchie glorie, guidate da Bora Milutinovic e Bobby Charlton, verranno consegnati i Laureus World Award, gli Oscar dello Sport 2010. Una ghiotta occasione per implementare la raccolta fondi per i vari progetti con finalità sociali che la Fondazione porta avanti in ogni parte del mondo (sono oltre 80), Italia compresa, con un occhio particolare a giovani che vivono situazioni di disagio. I premiati (a cui verrà consegnata una statuetta, come accade nel cinema) sono scelti da una giuria composta da 46 grandi ex campioni presieduta dalla leggenda degli ostacoli, Edwin Moses.

VAI MILANO Nelle World Series, Paris United, pur mantenendo la testa del girone europeo con 20 punti, fatica a Mosca per battere (3-2) i Kremlin Bears mentre Astana perdendo 3-1 a Baku resta a 16 punti nel girone asiatico, lasciando a Milano la posizione di migliore seconda che vale la qualificazione.

GHIACCIO

SCHERMA: SCIABOLA IN BULGARIA

Montano show Trionfo in Coppa Comincia con un trionfo la stagione di Coppa del Mondo di Aldo Montano. Nel Gp Fie di Plovdiv (Bul) il 32enne livornese si è preso la prima gara della stagione con una serie di assalti da ricordare. Dal 15-8 rifilato negli ottavi al numero 1 del mondo, il tedesco Nicolas Limbach, alla sicurezza con cui in semifinale ha regolato il romeno Rares Dumitrescu, uno degli avversari meno graditi e battuto 15-8. In finale ha poi piegato il russo Kovalev 15-11 per il decimo successo in Coppa del Mondo in carriera. «Brillante e quasi imbarazzante per gli avversari» ha commentato il c.t. della sciabola, Giovanni Sirovich. «Sono davvero contento di aver cominciato così la stagione — è il commento dell’olimpionico ad Atene 2004 —, mi sono stupito per la sicurezza che ho avuto in pedana, soprattutto se penso a com’era finita la stagione». Ai Mondiali di

Parigi, a novembre, Montano fu eliminato alla prima di diretta e nella finale della prova a squadre non riuscì a trascinare gli azzurri all’oro. «Sono arrivato qui da numero 16 del mondo: se fosse andata male avrei dovuto ricominciare le prossime gare dalle fasi a gironi. Invece la facilità con cui ho battuto Limbach e Dumitrescu, con una sicurezza che non pensavo di avere». Superati i problemi a una caviglia infortunata poco prima dei Mondiali, da una settimana Montano sta lavorando con un preparatore mentale. Per l’Olimpiade di Londra ha rinunciato anche alla proposta di Simona Ventura di partecipare all’Isola dei famosi. «Questo è l’anno della qualificazione olimpica, non ho tempo per altro». Finale: Montano b. Kovalev (Rus) 15-11. Semifinali: Montano b. Dumitrescu (Rom) 15-8; Kovalev (Rus) b. Yakimenko (Rus) 15-14. Quarti: Montano b. Pastore 15-13.

SHORT TRACK A Pinerolo (To) titoli italiani di short track agli juniores Tommaso Dotti e Martina Valcepina (assente l’influenzata Arianna Fontana). Alle loro spalle Nicola Rodigari ed Elena Viviani.

GINNASTICA MORANDI E FERRARI Ad Ancona partita l’A-1 di artistica. Tra gli uomini si impone la Ginnastica Meda su Macerata e Libertas Vercelli. Ottimo Mateo Morandi agli anelli (15.60) e al volteggio (triplo da 16.05). Igor Cassina non rischia il movimento che porta il suo nome. Tra le donne vince la Brixia Brescia su Gal Lissone e Pro Lissone. A Vanessa Ferrari parallele e corpo libero, la trave è di Elisabetta Preziosa e il volteggio di Erika Fasana.

HOCKEY PISTA A FOLLONICA (m.nan.) Cambia la panchina del Follonica: via Francisco Sucarrats, squadra a Franco Polverini, ora giocatore-allenatore.

HOCKEY PRATO SCUDETTI INDOOR (g.l.g.) Al Cus Padova lo scudetto indoor maschile, 35 anni dopo l’ultimo successo. Battuto in finale il Villafranca 3.2. Tra le donne 14˚ tricolore per il Lorenzoni che supera il Mori 5-4.

IPPICA OGGI TRIS A ROMA A Tordivalle (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Napoleone Lans (18), Narciso Fp (17), Nordest la Sol (19), Nereidess (1), Nasturzio (20) e Newton (15). SECONDA TRIS A Palermo (1ª corsa, ore 14) indichiamo Lupuss (20), Gil di Renzo (11), Idillio Gas (6), Gagnant d’Alfa (15), Imed As (15) e Laocoonte (3). SI CORRE ANCHE Taranto (15.35), Treviso (15.20) e Napoli (g. 15.10).

NUOTO TRIONFO TEDESCO (al.f.) La Germania, senza Biedermann (postumi di un’infezione), vince il confronto con la Gran Bretagna a Essen (Ger, 50 m). Uomini: 100 sl M. Deibler 50"14; 100 ra Feldwehr 1’02"06; 100 fa S. Deibler 54"38. Donne: 200-400 sl Carlin (Gb) 2’00"03-4’09"51; 200 ra/400 mx Miley (Gb) 2’32"37/4’38"47.

Oro di Ludwig Rieder e Patrick Rastner nel doppio ai Mondiali juniores di Oberhof (Ger). Quinti ai Mondiali seniores di Cesana, i due azzurrini hanno preceduto i tedeschi Gruessner-Foertsch e Geuke-Gamm. La loro stagione si chiude qui: Rastner, 17 anni, deve preparare gli esami da muratore. Il prossimo anno saranno promossi in squadra A. Ottimo anche il secondo posto nella staffetta.

AZZURRI PORTOGHESI (al.f.) A Povoa de Varzim (Por, 50 m). Uomini: 50 fa Goldin 25"09; 100 fa Iacobone 55"48. Donne: 50-100-200 sl Buratto 26"42-57"56-2’03"40; 800 sl/400 mx Negri 8’51"43/4’50"31; 50-100 do Peris (Spa) 28"36-1’01"62.

PALLAVOLO A-2 UOMINI (f.c.) Padova raddoppia (da +3 a +6) il vantaggio su Ravenna. La 20ª: Isernia-Club Italia Roma 3-0; Gela-Padova 1-3; Segrate-R. Emilia 3-1; C. di Castello-Perugia 3-0; Milano-Ravenna 3-0; Loreto-Genova 1-3; Mantova-Sora 3-1; Pineto-S. Croce 3-0. Classifica: Padova 53; Ravenna 47; S. Croce 38; Sora, C. di Castello 36; Genova, Milano 35; R. Emilia 34; Segrate 30; Gela 29; Loreto 28; Isernia 23; Mantova 22; Perugia 16; Pineto 13; Club Italia 5. A-2 DONNE (m.l.) Parma cede il primo punto, ma vince ancora. La 16ª: San Vito-Parma 2-3; Chieri-S. Croce 3-0; Busnago-Soverato 3-2; Forlì-Giaveno 1-3; Pontecagnano-Pomezia 3-2. Sabato: Loreto-Crema 2-3; Verona-Matera 1-3. Classifica: Parma 47; Chieri 38; Loreto, Pontecagnano 30; Pomezia 28; Crema 26; San Vito 22; Busnago, Matera 21; Giaveno 19; S. Croce 18; Verona 15; Soverato 14; Forlì 7.

RUGBY ROMA OK (ri.te.) Alla Roma il Trofeo Eccellenza. In finale a Prato, battuto il Mogliano 33-12 (20-6). Per i bianconeri m. Damiani, Bernardi e L. Persico, 4 c.p. e 3 tr. Myring. Per i veneti 4 c.p. Fadalti. ADDIO GRANATA Catania piange la scomparsa di Santino Granata, 82 anni, storico presidente dell’Amatori, club che ha animato per 50 anni. Funerali oggi alle 16 nel Santuario Santa Maria di Ognina. AZZURRE K.O. (ro.ro.) Ieri a Rovigo, per il Sei Nazioni donne, Italia-Irlanda 5-26 (p.t. 5-8). Per le azzurre meta di Severin.

SPORT INVERNALI

Biathlon: Hofer 8˚ PRESQUE ISLE (Usa) — Un 8˚ e un 9˚ posto di Lukas Hofer e Michela Ponza in Coppa. Uomini, 12.5 km ins.: 1. Boeuf (Fra) 36’02"4 (2); 2. Cherezov (Rus) a 10"3 (4); 3. Bergman (Sve) a 14"3 (3); 8. L. Hofer a 1’28"9 (3); 13. De Lorenzi a 1’56"1 (4); 19. Windish a 2’34"6 (5); 22. Vuillermoz a 2’38"8 (4). Donne, 10 km ins.: 1. Berger (Nor) 35’12"1 (4); 2. Dorin (Fra) a 30"7 (3); 3. Domracheva (Bie) a 1’11"2 (5); 9. Ponza a 2’25"4 (5); 30. Haller a 3’53"9 (4).

Bob a 4, Bertazzo 9˚ Dura una manche il sogno di rivedere, dopo cinque anni, un «quattro» azzurro su un podio di Coppa: a Cesana Simone Bertazzo è 9˚ dopo aver chiuso la prima discesa 4˚. Bob a 4: 1. Russia 1 (Zubkov) 1’49"15 (54"42/1˚+54"73/2˚); 2. Lettonia 1 (Maskalans) a 0"07 (1˚+6˚); 3. Canada 1 (Rush) a 0"20 (3˚+5˚); 9. ITALIA 1 (Bertazzo-Torchio-Costa-Riva) a 0"41 (4˚+9˚); 18. ITALIA 2 (Mi. Menardi-Santarsiero-Comel-Pagin) a 1"95 (19˚+18˚).

TENNIS FOGNINI STOP Semifinale a Santiago (Cile, 400.000 euro, terra): Robredo (Spa) b. Fognini 4-6 6-2 6-3. TORNEI Terzo titolo di fila per un croato a Zagabria (Cro, 400.000 euro, indoor). Ivan Dodig, n. 84 del mondo, in finale batte 6-3 6-4 il tedesco Berrer. Al sudafricano Kevin Anderson l’Atp di Johannesburg (Saf, 442.500, cemento): battuto Devvarman (India) 4-6 6-3 6-2.

TUFFI TRICOLORI (al.f.) Tricolori di categoria a Bolzano. Uomini. 1 m sen: Rinaldi 330.95; 1 m jr: Tocci 465.80, Chiarabini 430.10. Donne. 1 m sen: Marconi 310.65, Dallapè 291.00; 1-3 m jr: Bertocchi 401.55-387.75; 10 m sen: Spaziani 231.15.

VELA NIENTE RECORD (r.ra.) Il maxi trimarano Banque Populaire V s’è ritirato dal giro del mondo in equipaggio per il danneggiamento di una delle derive laterali. Aveva un vantaggio di 350 miglia sul record del mondo dello scorso anno di Groupama.


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ALTRI MONDI

Milano ha fatto il bis: blocco totale del traffico, dalle fIeri 8 alle 18, per la seconda domenica consecutiva. Multe per 641 veicoli che hanno violato l’ordinanza anti-smog

s

IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE

GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Ieri, a Bologna, un palermitano di 48 anni ha ammazzato la moglie da cui viveva separato, e poi il figlioletto di due anni che avevano avuto insieme. La sequenza precisa del delitto è ancora in fase di ricostruzione: i cadaveri sono stati trovati ieri intorno all’una del pomeriggio in un garage di via della Guardia, nella zona di Santa Viola (siamo alla periferia della città). Il garage ha due piani interrati, i corpi stavano in quello più sotto. La madre e il bambino chiusi in macchina, l’assassino-suicida riverso poco distante, quasi ai piedi della rampa d’accesso. Si chiamava Marcello Pistone. Ha usato una pistola. La moglie era una marocchina di 32 anni, di nome Ilham Azounid. È un caso per molti versi simile a quello di Cerignola (Foggia), dove un altro marito abbandonato s’è buttato sotto il treno e si teme per quello che può essere capitato alle due figliolette gemelle, che stavano con lui e nessuno riesce più a trovare.

1Il caso è simile perché si tratta comunque di drammi familiari?

Sì, è la solita, vecchia, tragica storia dei mariti lasciati dalle mogli. Pistone, quello di Bologna, aveva sposato Ilham nel

2007 e i due s’erano separati dopo appena un anno. Aveva allora cominciato a perseguitarla, la aspettava fuori dal lavoro oppure davanti ai negozi dove lei andava a fare la spesa. Seguivano insulti e tentativi di colpirla. A ottobre, per questo, l’avevano addirittura arrestato imputandolo per stalking. Anche Matthias Schepp, il suicida di Cerignola, era un uomo a cui la vita, dopo l’abbandono della moglie, sembrava senza senso.

2 Si sa qualcosa delle bambine? Per ora niente. Stanno lavorando al caso le polizie di Marsiglia, Losanna e Foggia e le foto delle gemelline — che hanno sei anni — sono sugli schermi di tutte le questure europee. Schepp, un canadese di 43 anni che in Svizzera lavorava in una fabbrica di tabacchi, ha fatto un lungo giro prima di uccidersi: prese le bambine a scuola per tenerle durante il weekend (madre avvertita, su questo nessun problema), è andato a Marsiglia, s’è imbarcato per Propriano in Corsica, poi deve essere salito su un traghetto per Napoli, però senza lasciar tracce, infine ha percorso in macchina il tratto fino a Cerignola. Per raggiungere i binari ha fatto un giro lungo, cioè non è passato dalla stazione. Ci sono tracce di fango anche sulle gomme dell’auto, co-

NOTIZIE TASCABILI

ADDIO A BOLLEA LE RIVELAZIONI DEL CAPO ASSANGE

Perché questi mariti lasciati perdono la testa così? A Bologna un uomo ha ucciso ex moglie e figlio, poi si è suicidato.Si cercano ancora le due gemelline rapite in Svizzera dal padre prima di togliersi la vita in Puglia. Drammi familiari sempre più frequenti

LETIZIA MORATTI SINDACO DI MILANO

Wikileaks: «Stiamo per pubblicare documenti scottanti sull’Italia»

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Sopra, le gemelline scomparse con il padre (poi suicida) in Svizzera. Sotto il cadavere dell’uomo che ha ucciso ex moglie e figlio a Bologna AFP/ANSA

me se avesse attraversato una campagna. Non tutto è chiaro su questo percorso, anche se il suicidio è sicuro al cento per cento. Sulle piccole, invece, nebbia fitta. Ma un elemento che potrebbe indurre a un leggero ottimismo sta nel testamento, ritrovato nella casa di Saint-Sulpice in Svizzera: Matthias lascia la casa alla moglie e altri beni alle due bambine. La moglie si dice convinta che le sue gemelle — Alessia e Livia — saranno trovate. Si chiama Irina Lucidi, viene da Ascoli Piceno, vive a Losanna.

3 Ma nessuno ha visto niente? Un uomo, con due bambine, che ha fatto un viaggio tanto lungo...

In Corsica l’uomo è stato visto e Livia e Alessia erano con lui. Sul dopo non si sa nulla. Ha spedito alla moglie una cartolina da Marsiglia. A Cerignola nessuna telecamera l’ha inquadrato. Forse il giro lungo per raggiungere i binari si spiega proprio con la volontà di non farsi videoregistrare.

che è un classico perché è successo molte volte e molte volte ne abbiamo parlato in questa rubrica. Lo psicologo Paolo De Pasquali (autore di L’orrore in casa, editore Franco Angeli) esclude che questi omicidi-suicidi siano frutto di raptus. Anzi, rappresentano il culmine di un tormento lungo e lacerante, che si verifica anche in situazioni apparentemente normali, dove cioè non vi sia stata la rottura del rapporto. L’assassino è quasi sempre lui, le vittime la moglie e i figli o altri parenti che si trovano in casa. De Pasquali enumera parecchi «fattori predittivi». Quando si manifestano, bisogna chiedere aiuto. Gli interventi possibili sono tre: psicologico, farmacologico ma, «se è necessario, non bisogna esitare a chiedere l’intervento giudiziario». La legge contro lo stalking dovrebbe rendere queste azioni preventive efficaci, e probabilmente tanti casi atroci sono stati evitati senza che ne sappiamo niente. Qualche volta, però — come s’è visto con l’uomo di Bologna — nemmeno aver messo in galera il persecutore è servito.

4 La spiegazione dei due casi 5 sta veramente nella separa- È vero che i delitti in famiglia zione della moglie?

Purtroppo si tratta di un classico: il marito che non sopporta l’idea della separazione e arriva all’omicidio-suicidio. Dico

sono più numerosi di quelli tra malavitosi?

Sì. E sette volte su dieci le donne sono uccise dai loro mariti o dai loro partner.

Il padre della neuropsichiatria infantile È morto ieri a Roma Giovanni Bollea, fondatore della moderna neuropsichiatria infantile: aveva 97 anni ed era ricoverato da tempo al Policlinico Gemelli. A lui si deve l’introduzione di terapie non farmacologiche e non violente per i bambini con problemi psichiatrici. Nato a Cigliano Vercellese (Vc) il 6 dicembre 1913, Bollea si era laureato in medicina nel 1938, specializzandosi poi in malattie mentali. Portò in Italia la psicoanalisi e la terapia di gruppo

«Nelle prossime settimane uscirà su Wikileaks una grande quantità di scottanti documenti sull’Italia, che riguardano l’economia, la politica, la corruzione». Così Julian Assange, il fondatore del sito, è tornato a parlare del nostro Paese, in un’intervista al Tg3. Oggi e domani, intanto, a Londra ci sarà il processo per l’estradizione di Assange in Svezia, dove è accusato di stupro.

DOPO IL CASO DELLA SEDE FIAT NEGLI USA

Il Governo convoca Marchionne A giorni l’incontro con Berlusconi Dopo l’allarme sulla fusione Fiat-Chrysler e sul possibile trasferimento del gruppo negli Usa, l’a.d. del Lingotto Sergio Marchionne vedrà Berlusconi. L’incontro ci sarà «a giorni» — dice il governo — e si parlerà del progetto Fabbrica Italia e dell’evoluzione dell’integrazione Fiat-Chrysler. Parteciperanno i ministri Tremonti (Economia) Romani (Sviluppo) e Sacconi (Lavoro).

MA L’OPPOSIZIONE: «VIA MUBARAK»

Egitto, c’è l’accordo per attuare le riforme

Entro marzo in Egitto nascerà un comitato congiunto governo-opposizione per le riforme costituzionali. È l’accordo nato dall’incontro tra il vicepresidente Omar Suleiman, che ha rifiutato i poteri da presidente, e le forze di opposizione. L’intesa prevede la fine dello stato di emergenza (in vigore dal 1981); la mancata ricandidatura di Mubarak; la riforma di due articoli costituzionali (76 e 77); il rilascio degli attivisti arrestati; il rinvio a giudizio dei politici corrotti; la fine delle restrizioni applicata alla comunicazione (giornali e web). L’incontro è stato giudicato «opaco» da Mohammed El Baradei (non invitato) e «insufficiente» dai Fratelli Musulmani, per la mancata rimozione di Mubarak dalla guida del Paese. Ieri, intanto, la folla (nella foto Ap) ha celebrato il giorno dei martiri: secondo l’Onu i morti per la rivolta potrebbero essere anche 300.


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ALTRI MONDI

commissione Antimafia si occuperà delle presunte fLa infiltrazioni mafiose nella distribuzione del pomodorino Pachino, denunciate da Maurizio Costanzo su Rai Uno

Incidenti e feriti a casa Berlusconi Scontri ad Arcore nel corso di una manifestazione per chiedere le dimissioni del premier: due fermati FILIPPO CONTICELLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dNella domenica del premier c’è l’ennesimo messaggio audio tra politica e magistratura. Poi, tensione e un po’ di paura perché la cronaca è arrivata a due passi da casa. Ieri, la protesta per le dimissioni di Berlusconi s’è spinta fino ad Arcore: centinaia di persone hanno aderito via Facebook all’appello del cosiddetto popolo viola di Milano e si sono ritrovate vicino alla villa del presidente del Consiglio. Tutto è iniziato con cartelli e striscioni goliardici, ma la situazione è precipitata: qualche spintone tra poliziotti e manifestanti, a cui sono seguite le manganellate per allontanare i più agitati. A quel punto un gruppetto si è staccato dalla manifestazione principale per riprendere, da alcune vie laterali, l’assalto (bloccato con forza) alla residenza del premier. Un’ora di pausa e poi altri scontri tra via Roma e via Casati, in mezzo al traffico della cittadina, con lanci di sassi e nuove cariche. Le botte sono

Un momento degli scontri di ieri ad Arcore tra agenti e manifestanti ANSA

Nuovo messaggio, intanto, del presidente del Consiglio: «Pm e giornali spioni». Attacco degli hacker al sito del governo

continuate in serata, nella stazione di Arcore. Alla fine si sono contati parecchi feriti tra agenti e manifestanti e due fermati. Il Pdl ha chiamato «squadristi» i partecipanti alla protesta, mentre il popolo viola s’è dissociato subito dalle violenze. E il tutto mentre Berlusconi era a casa sua, a pochi metri dal caos.

la foto

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Il sole è una sfera: adesso lo dimostra la prima mappa 3D

Adesso è ufficiale: il Sole è una sfera. Lo dimostra una speciale mappa della stella fatta dalla Nasa, la prima tridimensionale a dare la vista simultanea dell’intera superficie solare e della sua atmosfera, grazie a due sonde gemelle inviate nello spazio nel 2006 e piazzate ai due lati del Sole (nella foto Ansa). «È un gran momento per la fisica solare — hanno detto gli scienziati americani —: il Sole è davvero una sfera di plasma incandescente intessuta di campi magnetici».

IL ROGO SULL’APPIA LE VITTIME AVEVANO 3, 5, 7 E 11 ANNI, SALVI I GENITORI

Incendio in campo rom a Roma Quattro bambini carbonizzati dQuattro bambini sono morti in un incendio divampato ieri sera in un campo Rom di Roma, sulla via Appia Nuova, al civico 803. Intorno alle 21.17 ha preso fuoco una baracca in cui viveva una famiglia di nomadi. Le vittime, trovate carbonizzate, avevano 3, 5, 7 e 11 anni, all’esterno c’erano i genitori che non sono riusciti a intervenire contro le fiamme. Il sindaco Gianni Alemanno è andato subito nell’insediamento dove è avvenuto l’incendio e ha dichiarato: «Le burocrazie maledette che hanno bloccato il nostro piano nomadi hanno prodotto questo effetto». Il mi-

La mamma dei 4 bimbi morti ANSA

POMODORINI PACHINO PRODOTTI IN SICILIA

cro-accampamento abusivo sull’Appia, composto da cinque baracche, era stato censito a dicembre dalla Questura: gli occupanti si erano spostati solo per un breve periodo per poi tornare lì dove è successa la tragedia. E non è neanche la prima di questo tipo che succede a Roma: il 27 agosto 2010 prese fuoco una baracca di legno nel campo rom di via Morselli e morì un bambino di tre anni (il fratellino di tre mesi rimase ferito e si salvò per miracolo). Il primo luglio le fiamme scoppiarono in una baraccopoli in via Campigli, per fortuna senza feriti.

Federalismo e hacker In mattinata la voce del premier era apparsa comunque sul sito dei Promotori della Libertà per un nuovo affondo contro i pm: «Alcuni magistrati perseverano nell’intromettersi illegittimamente nella vita dei cittadini e certi giornali sembrano concentrati a guardar nel buco della serratura. All’Italia serve stabilità, se andassimo a nuove elezioni si ripresenterebbero gli stessi problemi di oggi». Poi una smentita e un attacco a Fini: «Sono false le voci di un rimpasto del governo. Il presidente della Camera si è consegnato ad un futuro che gli esperti valutano appena all’1,6%» ha detto. Per replicare Fini l’ha buttata sull’ironia: «Tranquillizzo Berlusconi, i sondaggi danno Fli allo 0,01%...». C’è stato anche l’immancabile riferimento al federalismo: «Completeremo l’approvazione in Parlamento nel pieno rispetto delle procedure previste dalla stessa riforma (e delle indicazioni del Capo dello Stato)», si legge nel testo del messaggio del premier ai Promotori. Piccola curiosità: della parte tra parentesi, col riferimento a Napolitano, non c’è traccia nel file audio. E non è il solo giallo della giornata dalle parti del governo: ieri c’è stata, infatti, «l’Operazione Italia», un attacco hacker al sito del governo da parte di Anonymous Italy, una rete mondiale di attivisti senza nome. Il blitz informatico è partito allo 15 ed è stato tamponato dopo qualche minuto di scarsa attività. Alla fine la Polizia postale ha tranquillizzato tutti: non c’è stato nessun furto di identità.

TUTTO SALUTE di MABEL BOCCHI

Mangiare alimenti troppo salati restringe le arterie in 30 minuti Le arterie a causa del troppo sale si restringono. È questa la conclusione a cui è arrivata una ricerca fatta da un team di ricercatori australiani della Commonwealth Research Organization. Sul banco degli imputati sono finiti i cibi grassi e salati. I ricercatori, come spiega l’indagine pubblicata sulla rivista American journal of clinical nutrition, hanno avuto modo di riscontrare i danni che il sale eccessivo procura al nostro organismo, in primis l’ipertensione, esaminando lo stato

di salute di sedici soggetti che, dopo avere mangiato snack molto salati mentre veniva misurata loro la pressione, sono stati sottoposti a ecografia. Ebbene, il restringimento delle arterie dei «pazienti» si è verificato a distanza di soli trenta minuti dall’assunzione del cibo: questo effetto, hanno accertato i ricercatori australiani, tende a sparire dopo circa due ore, ma a lungo andare può creare seri problemi al sistema cardiovascolare, con l’aumento dei rischi di infarto e ictus.

I chirurghi contro la nutrizione artificiale: «Non si può imporre» Da un sondaggio promosso dal Collegio italiano dei chirurghi (Cic) e condotto tra i membri dei consigli direttivi di oltre 60 società scientifiche (frutto di 746 risposte sui 1050 questionari), emerge che il 97 per cento degli intervistati (tutti chirurghi, appunto) è concorde sulla necessità di astenersi dall’ostinazione in trattamenti terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato. Inoltre, il 92 per cento dei chirurghi ritiene che, se il pa-

ziente è in stato comatoso, si debba tenere conto delle sue precedenti decisioni. Nel caso sia cosciente, e rifiuti qualsiasi tipo di assistenza, sia nutrizionale che d’idratazione, il 75 per cento degli specialisti non accetta l’obbligo, previsto dall’attuale normativa, di somministrare la terapia, asserendo che la volontà del paziente ha per il medico valore vincolante e non solo orientativo. Per il 46% la decisione spetta al paziente, per il 27% a medico e familiari, per il 2% al medico.


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LETTERE

dite la vostra

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A cura di Beppe Severgnini

Auguri a Mondonico

Liceo classico: complimenti per il tema su Mou Ciao Beppe, sono al primo anno del liceo classico, e l'altro giorno il mio professore ci ha chiesto di scrivere un tema nel quale si doveva immaginare di intervistare una persona del mondo dello spettacolo. Io, che sono un fan di Josè Mourinho (foto AP), ho deciso di dedicare il mio tema a lui e a tutta la famiglia nerazzurra. Ho scoperto solo dopo che il mio professore di italiano odia il calcio — e, tra l' altro, suo figlio è milanista! — e quindi mi aspettavo un brutto voto. E invece mi ha riempito di elogi, definendo la mia intervista interessante e non banale. Ha parlato alla classe del modo appassionante e sognatore con cui raccontavo attraverso Josè cosa è per me il calcio, l'Inter e tutto quel che ne segue e sono riuscito anche a strappare un complimento alla vice preside. Marco Loprato Vecchio Marco, non ti sei accorto che nella tua lettera (e quindi nel tuo tema) c'è un errore. Rivelatore. Mourinho non è un personaggio dello spettacolo, ma un personaggio dello sport. Sia

IL TEMPO

chiaro: Mr Mou ha fatto di tutto per incoraggiare questa confusione. Lo dico con stima e gratitudine; ma non c'è dubbio che un allenatore-attore-regista di quel livello non l'avevamo visto mai, all'Inter. E non lo rivedremo presto. Benitez trattava i giocatori come ragazzi, e chiedeva loro di eseguire le sue (non banali) costruzioni mentali, cercando di staccarli da Mou (follia!); Leonardo li considera uomini, offre e chiede lealtà, è amico ed estimatore del signor Josè. Mou li ispirava in modo cinematografico (me l'hanno confermato un paio di giocatori): li faceva sentire unici, desiderati, protagonisti. Un'eccitazione che non poteva durare all'infinito, ed è finita. Come? In modo spettacolare, al Bernabeu. Francamente quello poteva risparmiarcelo, Mou. Sarebbe stato bello vederlo a San Siro, quella notte, con i suoi giocatori e la sua coppa orecchiuta. Ma che ci vuoi fare? L'uomo è fatto così. Prendere o lascia-

re. Noi l'avremmo preso. Lui ha lasciato noi. Tornerà in Italia? Penso di sì, ma non subito. Vuole tornare da vincitore; mollare oggi il Real sarebbe una fuga. Non credo finirà alla Juve e al Milan, però. L'uomo non ha un' idea zlataniana della professione, e non vuole dare un dispiacere a milioni di tifosi neroazzurri. Rischierebbe di perdere noi e non guadagnarsi gli altri. José è sveglio, e lo sa. Però tornerà, magari per far vincere una squadra fascinosa e bistrattata dalla sorte (Torino, Genoa, Fiorentina?). Perché diciamolo: l'Italia manca a tutti i protagonisti del pallone. Altrove sono professionisti popolari e ben pagati; qui sono semidei. E' una sensazione cui nessuno rinuncia volentieri. Ecco perché prima o poi li rivedremo tutti. Tra i primi — si accettano scommesse — Mario Balotelli, un altro personaggio a cavallo tra sport e spettacolo. Ecco: anche su di lui potresti tirar fuori un bel tema, Marco

Caro Severgnini, due parole per Emiliano Mondonico. Me lo ricordo benissimo quando arrivò al Toro, da giocatore. Ala destra, calzettoni naturalmente arrotolati giù, di una magrezza che il calcio moderno ha dimenticato, innamorato del pallone che non voleva lasciare mai. Fu facilissimo per i giornalisti ribattezzarlo il «nuovo Meroni». Non fu così, Meroni rimase Meroni, ma amammo comunque il Mondo, per quel suo modo di giocare un po' naif. Due anni, poche presenze e pochissime reti, ma noi del Toro diciamo che chi è granata una volta lo è per sempre. Sappiamo che tifa per la «Fiore», ma non importa, vogliamo rivederlo con la nostra bella maglia granata alla prossima festa, quando il Toro vincerà lo scudetto. Ci vorrà un po' di tempo, ma siamo pazienti e vogliamo vederlo a festeggiare con noi. Auguri, Mondo! Danilo Bassi

Mi unisco anch'io agli auguri per Mondo, che ha temporaneamente lasciato l'AlbinoLeffe per motivi di salute. L'ho conosciuto allo Zini, a Cremona, dove andavo spesso con due miei cari amici, i nipoti di un altro grande personaggio del calcio, Domenico Luzzara. La voce di testa, i baffi, i capelli da ragazzo, il tono dei commenti: c'era qualcosa di anacronistico e di familiare, nel Mondonico che ho conosciuto allora. Lui di Rivolta d'Adda, io di Crema, entrambi di casa a Cremona e legati a Bergamo: era facile sin-

tonizzarsi. L'ho rivisto, proprio a Crema, qualche anno fa. Un carattere non facile, mi dicono: ma è il caso di tante persone di carattere. Una valanga di panchine in carriera. Peccato non abbia mai allenato una grande: squadra: una stranezza, non l'unica nel calcio.

A proposito di Juve Caro Beppe, sono tifoso della Juve non particolarmente deluso dalla stagione della mia squadra, perché ero conscio del fatto che la Juve non fosse ancora attrezzata per lo scudetto; è mediamente una buona squadra, ma sono pochi i giocatori che fanno la differenza. Detto questo, sono un po' arrabbiato per quello che sta succedendo; la squadra è in un periodo poco brillante, ma contro la Roma in Coppa Italia, e contro Napoli, Udinese e Palermo la Juve è stata penalizzata in modo abbastanza scandaloso. Forse che gli arbitri vogliono dimostrare che Moggi aveva ragione e che i suoi comportamenti ai limiti della correttezza erano dettati dalla necessità di proteggere la Juve da quei poteri che oggi sono liberi di danneggiarla? Andrea Favrin

Vero: la Juventus è stata sfortunata, in questo campionato. Alcune decisioni arbitrali l'hanno danneggiata. In quanto alla triade: mollatela, per il vostro bene. E' vero anche che, ad agosto, io vedevo la Juve come leggermente favorita per lo scudetto: l'organico non era potenzialmente

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Roma

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Temporali

Sono d'accordo. Pazzini è perfetto per l'Inter e l'Inter perfetta per Pazzini: ma toglierlo alla Samp a metà stagione lascia a me — e a molti altri, credo — un po' di amaro in bocca. Lo stesso discorso vale per Cassano e Matri ed altri, ovviamente. Rinforzare i forti e indebolire i deboli: c'è qualcosa, nel mercato a campionato in corso, che non convince.

Milano

Trento

Nuvoloso

Te

Andrea Giannini

Il Sole oggi

In Europa

Sole

Pioggia

Va bene festeggiare perché avete acquistato un attaccante straordinario; però fatelo con moderazione, con quel minimo di rispetto per il pubblico che quell'attaccante lo ha acclamato fino a ieri, e che un bel giorno, inaspettatamente, se lo è visto dare via a buon mercato a una società che di campioni certo non faceva difetto. Un grazie anticipato per la comprensione per il nostro dolore.

www.meteo.it

Oggi

Coperto

Sul mercato di gennaio

a cura del Centro Epson Meteo

LEGENDA

Rovesci

inferiore a quello del Milan. Certo, è venuto a mancare l'attacco. Ma ora c'è (Matri e Toni), e si è visto. Quando torneranno Iaquinta e Quagliarella, e Del Piero accetterà il ruolo che l'età gli assegna, la Juve potrebbe fare molto bene. Io aspetterei a smantellare tutto per l'ansia e per la fretta: un errore che in passato molte squadre hanno commesso, Inter compresa. Per finire: il Cagliari mi sta moooolto più simpatico della Juve. Ma quando ho saputo della vittoria ho provato un istintivo sollievo, pensando ai tanti amici juventini. Che ci volete fare? S'invecchia. Non ci sono più le rivalità di una volta.

Atene

24 Febbraio

Piena 18 Febbraio

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La tiratura di domenica 6 febbraio è stata di 399.318 copie

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TV E RADIO I FILM DI STASERA

Coco avant Chanel La vita è una cosa... Diamond Dogs

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Kate & Leopold

Io vi troverò

sDi A. Fontaine, con A. Tautou

sDi C. Vanzina, con G. Proietti

sDi S. Dotan, con D. Lundgren

sDi L. Loncraine, con H. Ford

sDi J. Mangold, con M. Ryan

sDi P. Morel, con L. Neeson (Fra,

(Fra, 2009) La storia di Gabrielle Coco Chanel: da bambina a icona di creatività e alta moda...

(Ita, 2010) Cesare, un poliziotto che si occupa di intercettazioni, fa da collante a quattro storie...

(Can, 2007) Una banda di avventurieri americani va in Cina per un arazzo d’oro con diamanti...

(Usa, 2006) Jack, mente della sicurezza informatica di una banca, è ricattato da un delinquente

(Usa, 2001) Leopold vive nell’800, ma viaggia nel tempo e arriva a New York. Qui c’è Kate...

2008) Un ex agente segreto deve salvare la figlia, sequestrata da un’organizzazione criminale

BIOGRAFICO Prem. C. Emotion, alle 21

COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 21.10

AZIONE Rai 4, alle 21.10

THRILLER Premium Cinema, alle 21

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AZIONE Sky Cinema Hits, alle 21.10

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IN CHIARO RAIUNO

RAIDUE

TG 1 VERDETTO FINALE TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE BONTÀ LORO SE... A CASA DI PAOLA LA VITA IN DIRETTA TG 1 - CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TELEGIORNALE SOLITI IGNOTI CACCIA AL RE Fiction 23.15 PORTA A PORTA 0.40 TG 1 - NOTTE 1.10 CHE TEMPO FA 1.15 APPUNTAMENTO AL CINEMA

7.00

FILM SUL DIGITALE TERRESTRE

LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE

PREMIUM

IN DIRETTA

13.30 OGNI MALEDETTA DOMENICA JOI 15.41 LA VITA E' UNA COSA MERAVIGLIOSA PREMIUM CINEMA 17.06 TRESOR MYA 17.33 UN'IMPRESA DA DIO PREMIUM CINEMA 19.15 NO GOOD DEED INGANNI SVELATI PREMIUM CINEMA 21.00 FIREWALL - ACCESSO NEGATO PREMIUM CINEMA 21.00 BASTARDI SENZA GLORIA JOI 22.40 LA MOGLIE DELL'ASTRONAUTA STEEL 22.51 L'ISOLA DELLE COPPIE PREMIUM CINEMA

CALCIO

7.00 10.00 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 14.40 16.10 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10

9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.10 17.50 18.45 19.35 20.30 21.05 23.10 23.25 0.10 1.00

CARTOON FLAKES FAMMI PAURA SORGENTE DI VITA TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO POMERIGGIO SUL 2 TELEFILM RAI TG SPORT - TG 2 LAW & ORDER SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 -20.30 VOYAGER Documenti TG 2 CLOSE TO HOME RAI 150 ANNI LA STORIA SIAMO NOI TG PARLAMENTO

20.45 ANDRIA BAT TARANTO Lega Pro. Prima Divisione. Girone B Rai Sport 1

20.45 LIVORNO - VICENZA Serie B Sky Calcio 1, Dahlia Sport

BASKET 1.00

PITTSBURGH PANTHERS WEST VIRGINIA MOUNTAINEERS NCAA ESPN America

3.00

MISSOURI TIGERS KANSAS JAYHAWKS NCAA ESPN America

CICLISMO 13.00 TOUR DEL QATAR

OROSCOPO LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI

Tappa 1 Eurosport 2

RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

RAI 150 ANNI AGORÀ APPRESCINDERE TG3 LE STORIE JULIA TG REGIONE - TG3 LA STRADA PER... COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG3 - TG REGIONE BLOB SOAP IL TRASFORMISTA Film 23.10 CORREVA L'ANNO 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE 1.00 APPUNTAMENTO AL CINEMA

MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO TG5 - ORE 10 MATTINO CINQUE FORUM TG5 - SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO 20.00 TG5 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA 21.10 GRANDE FRATELLO Reality 0.15 MAI DIRE GRANDE FRATELLO 1.00 TG5 - NOTTE 1.30 METEO 5 NOTTE 2.20 UOMINI E DONNE

7.00 8.35

8.00 9.00 11.00 11.10 12.45 13.10 14.00 15.05 16.00 17.40 19.00 20.00 20.10 21.05

SKY SPORT 1 10.30 CALCIO: PARMA - FIORENTINA Serie A

11.00 CALCIO: MOURINHO I SIGNORI DEL CALCIO 13.00 CALCIO: INTER - ROMA Serie A

13.30 CALCIO: GENOA - MILAN Serie A

18.00 CALCIO: MOURINHO I SIGNORI DEL CALCIO 21.00 CALCIO: INTER - ROMA Serie A

SKY SPORT 2 6.00

RUGBY: ITALIA - IRLANDA Sei Nazioni

8.40 9.55 10.00 10.05 11.00 13.00 14.45 16.15 16.55 18.50

7.50

BASKET: ARMANI JEANS MILANO ANGELICO BIELLA Serie A maschile

10.30 RUGBY: FRANCIA SCOZIA Sei Nazioni

11.30 BASKET: DINAMO SASSARI BANCA TERCAS TERAMO Serie A maschile

14.00 GOLF: THE COMMERCIAL QATAR MASTERS PGA European Tour

17.00 RUGBY: ITALIA IRLANDA Sei Nazioni

18.00 BASKET: BENNET CANTÙ LOTTOMATICA ROMA Serie A maschile

22.00 BASKET: PHOENIX SUNS - OKLAHOMA CITY THUNDER

10.25 12.25 13.40 14.35 15.05 15.40 16.40 18.30 19.30 20.30 21.10 23.00 0.45 2.35 3.25

CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER AMICA BEAUTIFUL STUDIO APERTO I SIMPSON HOW I MET YOUR MOTHER CAMERA CAFÈ CARTONI ANIMATI SMALLVILLE STUDIO APERTO GLEE TRASFORMAT C.S.I. NEW YORK Telefilm FRINGE DARK MEMORIES - RICORDI TERRIFICANTI POKER1MANIA STUDIO APERTO

RETE 4

LA 7

Radio 105

TELEFILM CARABINIERI TG4 - TELEGIORNALE WOLFF DISTRETTO DI POLIZIA FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI COCOON: IL RITORNO TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER 21.10 TRUE LIES Film 0.15 I BELLISSIMI DI R4 0.20 DRIVEN 1.30 TG4 NIGHT NEWS 2.35 PIANETA MARE 3.25 VIVERE MEGLIO

6.55 7.00 7.30 9.55 10.50 11.25 12.30 13.30 13.55 15.55 18.00 19.00 20.30 21.10

MOVIE FLASH OMNIBUS TG LA7 (AH)IPIROSO LIFE L'ISPETTORE TIBBS DUE SOUTH TG LA7 L'AVVENTURIERO ATLANTIDE MACGYVER JAG - TG LA7 OTTO E MEZZO L'INFEDELE Attualità 23.45 TG LA7 23.55 MOVIE FLASH 24.00 NYPD BLUE 2.05 IL FIACRE Nº 13 4.25 OTTO E MEZZO

105 Friends

6.55 10.15 11.30 12.00 12.50 13.50 15.10 16.15 16.35 18.55 19.35 20.30

SKY SPORT 3

EUROSPORT

10.00 GOLF: THE COMMERCIAL QATAR MASTER

8.30

Slalom Gigante uomini. 2ª manche

PGA European Tour

12.00 RUGBY: ITALIA IRLANDA Sei Nazioni 13.00 BASKET: BENNET CANTÙ LOTTOMATICA ROMA Serie A maschile

14.00 CALCIO: CHELSEA LIVERPOOL Premier League

16.30 GOLF: THE COMMERCIAL QATAR MASTERS

9.35

NBA

SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO Uomini 4 x 10 km. Finale. Da Rybinsk, Russia

Donne 4 x 5 km. Finale. Da Rybinsk, Russia

11.00 BIATHLON: COPPA DEL MONDO Inseguimento uomini. Dagli Stati Uniti

12.00 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO

Teo In Tempo Reale Alle 11 Teo Teocoli (nella foto) insieme a Gabriella Mancini e a Max Venegoni affronta il fine settimana calcistico

Inseguimento uomini. Dagli Stati Uniti

16.30 BIATHLON: COPPA DEL MONDO Inseguimento donne. Dagli Stati Uniti

17.00 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO HS 213 Team. Da Oberstdorf, Germania

21.30 WRESTLING: B. HART - R. SAVAGE Vintage Collection

Virgin Radio Virgin Generation Alle 18 Andrea Rock e Giulia Salvi intervistano in studio i Beady Eye, il nuovo gruppo di Liam Gallagher (nella foto)

RAI SPORT 1 17.15

HS 213 Team. Da Oberstdorf, Germania

14.00 BILIARDO: FINALE

PGA European Tour

Radio Monte Carlo

16.00 BIATHLON: COPPA DEL MONDO

10.30 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO

PGA European Tour

18.00 CALCIO: REAL MADRID REAL SOCIEDAD Liga 21.00 GOLF: THE COMMERCIAL QATAR MASTERS

SCI ALPINO: COPPA DEL MONDO

Alle 10 Tony Severo e Rosario Pellecchia (nella foto) in un programma di attualità a stretto contatto con gli ascoltatori

Da Berlino, Germania

PALLAVOLO: COPRA MORPHO PIACENZA - CASA MODENA Serie A maschile

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Ariete 8

Toro 6-

Gemelli 7+

Cancro 5,5

Leone 7,5

Vergine 6-

IL MIGLIORE Luna nel vostro segno che vi manda, per l’appunto, a segno. Nel lavoro, in amore, ovunque. Avete pure ideone realizzabili e sudombelico sensibile.

Il lavoro stanca, qualche rogna c’è, il sex è una pallissima: non è che la settimana cominci entusiasticamente. Un po’ di solitudo gioverà.

Nel lavoro c’è cooperazione, gli amici v’appoggiano, i clienti aumentano. E potete fare i suini con sufficiente tempo a disposizione. Sport ok.

Gli zebedei e il morale stramazzano, il lavoro suscita conati, gli obblighi rompono. Si rendono necessarie certe decisioni, sennò schiattate.

Produrrete parecchio nel lavoro, grazie a grinta, motivazione e riconoscimenti provenienti da più parti. Viaggi Ok, sudombelico volenteroso.

Cupezze e drammi non servono. Le strategie sì. Specie se furbe. Applicatele. E amministrate con attenzione i vostri soldi. Ricreazioni suine…

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 6-

MARCO BELINELLI

Scorpione 6+

Sagittario 7,5

Capricorno 5,5

Acquario 7+

Pesci 6,5

La gente vi pesta gli zebedei come la menta per il mojito. Ahia. Lavoro, amore e soldi, dunque, stentano. Ma la fornicazione conforta.

La guardia dei New Orleans Hornets è nato a San Giovanni in Persiceto (Bo) il 25 marzo ’86. Negli Usa ha giocato con Golden State e Toronto

Siate collaborativi, senza ingranare il polemico automatico: vi gioverà. La giornata è comunque anonima, sudombelicatamente parlando.

Intuito, rapporti con luoghi lontani e una botta di glutei per il successo. La forma fisica recupera, l’ormone s’accende e ascende...

Lavoro, casa e famiglia allietano come un calcolo biliare: non durerà poco, sappiatelo. Ma l’amor conforta e lo spirito suino è muy vivo.

Luna ottima per colloqui, viaggi, p.r. e lavoro. La forma fisica è buona, il sudombelico salta, dribbla, palleggia e voi fornicate briosamente…

Siate più guardinghi e meno sfigovittime: otterrete risultati più concreti di sempre nel lavoro e in fatto di soldi. Sudombelico eclettico.


48 R

LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT italia: 514954585150


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