Gazzetta dello sport - 3 luglio 2011

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REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. N A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB M LANO

anno LXVII ­ Numero numero 27 Anno

MOTOGP OGGI AL MUGELLO (ALLE ORE 14, ITALIA 1)

Sorpresa Kvitova e oggi c’è Djokovic­Nadal

Gilbert è giallo Basso a 6” Contador a 1’20”

Sempre Stoner Simoncelli terzo lancia la sfida

Alle 15 la finale maschile tra il numero uno e due del mondo 3 MARTUCCI, TOMMASI, MARIANANTONI PAG. 26­27

Il campione belga domina la prima tappa. Lo spagnolo è sfortunato 3 GHISALBERTI E PASTONESI ALLE PAGINE 24 E 25

PHILIPPE GILBERT, 28 ANNI, BELGA (AFP)

TOUR DUE CADUTE NEL FINALE PETRA KVITOVA, 21 ANNI, CECA (REUTERS)

WIMBLEDON BATTUTA LA SHARAPOVA 6­3, 6­4

L’australiano in pole davanti a Spies. Rossi è solo dodicesimo 3 CRUCIANI, FALSAPERLA E ZAMAGNI PAG. DA 20 a 23

MERCATO L ARGENTINO GIA PROTAGONISTA IN COPPA AMERICA

CHE AGUERO! JUVE NON FARTELO SCAPPARE Suo il gran gol del pari con la Bolivia (1­1). I bianconeri offrono 35 milioni, ma ci sono anche Chelsea e City...

MERCATO 1 DOMANI VERTICE PER PALACIO

Ricardo Alvarez, 23 anni, trequartista mancino del Velez ANSA

Scoprite Alvarez il nuovo gioiello che vuole l’Inter Nerazzurri in pressing su altri due argentini: Lamela e Banega

3 CALAMAI E GRAZIANO ALLE PAGINE 2­3

3 DALLA VITE, FROSIO, SEU ALLE PAGINE 6­7

MERCATO 2 LA ROMA BLOCCA DE ROSSI

Il Napoli a un bivio Inler o Palacios 3 G. MONTI A PAGINA 12

L’INTERVISTA L EX CALCIATORE E VICE FIGC

E Albertini «stoppa» l’extracomunitario bis 3 IARIA A PAGINA 17

IN SUDAMERICA TUTTI I GOL SU GAZZETTA.IT

II Brasile di Maicon debutta col Venezuela

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3 A PAGINA 5

IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi Assist di Burdisso e con una girata di destro Sergio Aguero, 23 anni, ha dato il pareggio all Argentina nella partita d apertura della Coppa America con la BoliviaAP

Spogliatoio dell’Inter in fermento per l’invasione argentina. Dopo Palacio ed Alvarez, Moratti vuole comprare anche Belen Rodriguez.

CASEY STONER, 25 ANNI, AUSTRALIANO (AFP)

www.gazzetta.it domenica 3 luglio 2011 1 € ITALIA


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PRIMO PIANO

SEGNA, SALVA L’ARGENTINA DIVENTA L’EROE DEL PAESE LA JUVE DEVE SBRIGARSI è mossa bene. Ma ancora non basta. Forse serve qualche euro in più (cinque-sei milioni) da versare agli esosi dirigenti dell’Atletico Madrid che continuano a nascondersi dietro la clausola rescissoria di 45 milioni. Forse bisogna ritoccare anche la proposta di stipendio, avvicinandosi ai sette milioni netti a stagione.

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CALAMAI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LA PLATA (Argentina) dLi vale fino

all’ultimo euro. Chi ha dei dubbi sulla montagna di milioni che la Juve è pronta a sborsare per l’acquisto di Aguero vada a rivedere la fase finale di Argentina-Bolivia. El Kun in una trentina di minuti ha salvato la faccia alla Seleccion diventando l’eroe di un paese. Il genero di Maradona ha pescato in tutto il suo repertorio: un gol da favola con una girata imparabile, una formidabile conclusione in corsa dopo aver saltato tre avversari in dribbling e un tocco alla Paolo Rossi deviato miracolosamente dal portiere. Aguero ha i colpi del fuoriclasse. Li ha sempre avuti. Ma rispetto al ragazzino timido di qualche anno fa ora ha imparato anche a fare la faccia cattiva. Catenaccio «Il mio futuro lo deciderò al termine della Coppa America. In questo momento nella mia mente e nel mio cuore c’è solo la Seleccion» ha ripetuto El Kun, come un disco incantato, sfilando davanti a un centinaio di microfoni e telecamere nell’infernale zona mista dello stadio La Plata. Un catenaccio a prova di bomba. E’ dall’inizio del ritiro che il centravanti evita qualsiasi domanda di calciomercato. Ma in ritiro e

Il gol di Aguero che ha salvato l’Argentina contro la Bolivia AFP

L’offerta bianconera di 35 milioni di euro potrebbe non bastare se il Kun giocherà una Coppa da protagonista dentro lo spogliatoio parla, chiede, si informa. Per quanto riguarda l’ipotesi Spagna, sicuramente lascerà l’Atletico Madrid. Per quanto riguarda invece il Ral Madrid, la piazza opiù gradita all’ingombrante "papà" Maradona, dopo un periodo di scarso interesse, sembra che ora Mourinho sia tornato a considerare con grande attenzione l’ipotesi di acquisire l’attaccante argentino. Non è una

trattativa semplice, anche per le note rivalità fra i due club. Allo sprint Marotta deve chiudere velocemente l’operazione se non vuole vedersi rubare allo sprint il fuoriclasse argentino. La famiglia Agnelli ha messo a disposizione per questa trattativa-simbolo del mercato bianconero una trentina di milioni per il cartellino più un ingaggio di cinque anni a 6,5 milioni netti. Tanti soldi. E tante dichiarazioni d’amore che hanno fatto breccia nel cuore del giocatore. Aguero ha chiesto spesso a Zanetti e Cambiasso informazioni sulla Juve, sul nuovo allenatore, sulle ambizioni della società. «E’ un passaggio delicato della mia carriera, devo cercare di non sbagliare il bersaglio» ha aggiunto. La Juve si

Il Chelsea Ma il vero problema è un altro. Questo Aguero che ha incantato l’Argentina rischia di tornare prepotentemente nel mirino del calcio inglese. El Kun, in ritiro, ha parlato del Chelsea, di Abramovich, di Londra. E nelle ultime ore si sarebbero svegliati anche gli sceicchi del City. In grado di coprire senza problemi la clausola rescissoria prevista dal contratto e di arrivare fino a otto milioni netti d’ingaggio. Uno scenario complesso. La Juve, al momento, è in pole position. Ma, paradossalmente, deve augurarsi che Aguero torni un po’ nell’ombra e non diventi il simbolo della Coppa America. Impresa complicata visto che El Kun sembra destinato a diventare titolare a furor di popolo. E che Messi lo ha incoronato nella notte del debutto della Seleccion: «Aguero è un fuoriclasse. E lo ha ribadito una volta di più evitandoci una figuraccia storica».

CHE PRODEZZA! Sergio Aguero, 23 anni, esulta dopio il gran gol realizzato contro la Bolivia che consente all’Argentina di evitare una clamorosa sconfitta AP

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I TITOLI VINTI DA AGUERO Sergio Aguero ha conquistato 5 titoli: 3 con l’Argentina (Mondiale Under 20 nel 2005 e 2007, oro olimpico nel 2008) e 2 con l’Atletico (Europa League 2010, Supercoppa 2011).


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Blitz di Marotta per anticipare Chelsea e City L’ad bianconero atteso martedì nella sede dell’Atletico. Il Real in agguato DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO dDiciamola tutta: non è che il gol di Aguero sia stato accolto con grande entusiasmo in corso Galileo Ferraris. Una perla che potrebbe infatti risvegliare l’ingordigia dei ricconi inglesi, Chelsea e Manchester City su tutti. E attenzione pure al Real Madrid, che rischia di perdere Neymar. Di fatto, la Juve è andata in pole solo dopo il politico passo indietro di Florentino Perez, che se dovesse ripensarci creerebbe non pochi problemi, anche perché inizialmente Aguero non aveva mai fatto mistero di preferire il Real a ogni altra soluzione.

Blitz subito Insomma, urge un’accelerata violenta da parte della Juventus, che a dire il vero in questi giorni non ha mai smesso di tenersi in contatto con gli agenti del 23enne attaccante argentino. Anche ieri il telefono dell’a.d. Marotta era piuttosto rovente. Martedì dovrebbe essere il giorno dell’assalto definitivo. Marotta e Paratici sono infatti attesi nella sede dell’Atletico Madrid. Sergio Aguero è da sempre la loro prima scelta: andare e chiudere sarebbe un segnale di forza, di ritrovato prestigio, al di là della qualità tecnica (chiaramente altissima) del colpo. Per questo, eventualmente, varrebbe comunque la pena di alzare la posta: al momento la Juve è pronta a sborsare 35 milioni di euro, contro i 40 richiesti dagli spagnoli; a livello di ingaggio siamo invece già al massimo con 7,5 milioni a stagione per cinque anni, bonus compresi naturalmente. Rossi e Vucinic Giuseppe Rossi resta l’alternativa più credibile al Kun, ma a questo punto del percorso saprebbe molto di ripie-

go per il popolo bianconero. Vucinic? Lui è un obiettivo a prescindere. Già avviati i primi contatti con la Roma, che valuta il montenegrino non meno di 18 milioni. Con Marchisio nella trattativa si chiuderebbe nel giro di pochi giorni, anche se ieri l’agente di Mirko era a Londra per parlare con il Tottenham, pericolo reale. A Roma devono tra l’altro fare i conti con la ferma presa di posizione di Vucinic, che a più riprese ha ribadito a Sabatini di voler lasciare la città. Vidal e Danilo Intanto, la Juve è attiva anche per quanto riguarda i centrocampisti. Già consegnata al Bayer Leverkusen un’offerta da 10 milioni per il cileno Vidal, che a sua volta vuole l’Italia. Passi concreti, poi, sul fronte Danilo Luiz da Silva, 20enne interno del Santos. E’ extracomunitario, piace pure al Milan, ma nel frattempo la Juve avrebbe già sbaragliato la concorrenza del Benfica. Pronti per il brasiliano 8 milioni di euro in contanti. Anche Diarra resta in cima alla lista di Conte, ma arriva solo in caso di scambio con Felipe Melo o Sissoko. Cerci ed esuberi Secondo l’Equipe, Juventus e Udinese sarebbero sulle tracce del francese Eliaquim Mangala, centrale difensivo dello Standard Liegi, classe 1991. I bianconeri torinesi, però, non confermano. Capitolo Cerci: il Manchester City è in pole, ma Antonio Conte ha chiesto a Marotta di vigilare. E l’a.d. avrebbe già messo sul piatto della bilancia l’uruguaiano Jorge Martinez. Molti i giocatori in rosa che non rientrano più nei piani tecnici della Juventus. Sono addirittura undici: oltre appunto a Martinez, pure Toni, Iaquinta, Amauri, Felipe Melo, Sissoko, Grosso, Grygera, Motta, Tiago e uno fra Manninger e Storari.

s IN LISTA

V Giuseppe Rossi, 24 anni, gioca nel Villarreal. Ha un contratto che scadrà nel 2016

V Mirko Vucinic, 27 anni, nell’ultimo campionato con la Roma ha realizzato 10 reti in 28 partite

V Danilo Luiz da Silva, 20 anni il 15 luglio, attaccante, uno dei gioiellini del Santos


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PRIMO PIANO COPPA AMERICA GIOCATA NELLA NOTTE SOLO 1-1 CON LA BOLIVIA faccia serena. «Abbiamo preso un gol di m... e siamo andati un pò in confusione. I tifosi, però, devono stare tranquilli, questa Argentina Seleccion si presenti con un ha tutto per vincere la Copcentravanti vero, probabil- pa America». mente proprio Aguero.

Argentina bloccata, Messi criticato Aguero salva la Seleccion. Leo nervoso: «Preso un gol di m...» DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LA PLATA dLa Seleccion è già sotto processo. Due gli imputati: Messi e Batista. Il clamoroso pareggio contro la Bolivia ha lasciato il segno. Stampa e tifosi se la

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BUENOS AIRES dI ruoli si sono ca-

povolti. E si vede. Maicon ha l’espressione triste di chi è «scivolato» in panchina mentre gli sguardi di Dani Alves sono tante scosse elettriche: questa sera contro il Venezuela la Seleçao debutta e il difensore nerazzurro viene punzecchiato dalla stampa brasiliana. Un collega di San Paolo gli chiede di Jonathan, appena approdato all’Inter. E il volto di Maicon si indurisce ancora di più. Maicon, il manager del difenso-

prendono, soprattutto, con il campione del Barcellona, incapace di fare la differenza. «Maradona era di un altro pianeta» osservano alcuni opinionisti. Vero, Messi non ha convinto. Ma anche per le discutibili scelte del cittì. Nel mezzo passo falso dell’Argentina ci sono chiare responsabilità di Batista. Tre le critiche: 1) Messi arretrato spesso oltre la linea di centrocampo gioca molti palloni ma risulta poco presente in fase conclusiva; 2) la mancanza di un centra-

Faccia a faccia Messi-Robles, l’arbitro li ammonisce AFP

vanti vero toglie incisività alla fase offensiva, non a caso con l’ingresso di Aguero la Seleccion ha costruito subito 4-5 occasioni da gol e 3) il cambio nell’intervallo Di Maria-Cambiasso ha svuotato il centrocampo sbilanciando in maniera scorretta la squadra. Il cittì, nel dopo partita si è difeso con le unghie: «Andiamo avanti così, non dobbiamo spaventarci, siamo solo alla prima partita». Ma è probabile che già contro la Colombia, mercoledi prossimo a Santa Fè, la

Maicon: «Vinco questa coppa e resto all’Inter» «Non mi preoccupa l’arrivo di Jonathan» Oggi il Brasile debutta con il Venezuela

Dani Alves: «Se avessi i soldi comprerei Neymar: è un talento unico al mondo. Come Lucio, il nostro capitano»

Doppia sfida E’ nervoso. Per il presente e per il futuro. Maicon vorrebbe iniziare una nuova fase della sua carriera. Il sogno è quello di indossare la maglia del Real, di tornare a lavorare con Mourinho, di sfidare Dani Alves anche nella Liga. Ma Florentino Perez non è disposto a investire venti milioni su un difensore. Al massimo, potrebbe accettare uno scambio con Gago. Insomma, la trattativa è arenata. E Maicon, per questioni ambientali, non riesce ad appassionarsi all’idea di trasferirsi a Manchester, alla corte di Mancini. La Coppa America può diventare un ottimo trampolino di lancio per riconquistare visibilità e per convincere il presidente del Real che anche un terzino può essere importante. Desiderio Ma come rubare il posto allo scatenato Dani Alves? L’esterno del Barcellona regala battute e sorrisi a getto continuo. Chi arriverà tra Sanchez e Neymar? Dani ha il suo preferito: «Avessi tanti soldi lo comprerei io Neymar. E’ un fenomeno, è un talento unico al mondo. Mi piacerebbe tanto averlo come compagno nel Barcellona. Sarebbe perfetto per gli schemi di Guardiola». E Sanchez? Il difensore spende buone parole anche per il cileno. «E’ un giocatore importante. So che c’è una trattativa in corso. Anche lui sarebbe un ottimo acquisto». Ma Neymar ai suoi occhi resta di un altro pianeta. Dani dopo aver reso l’onore delle armi a Maicon («è un giocatore fortissimo per certi versi anche più forte di me») dedica l’ultima battuta a un altro interista, al capitan Lucio. «E’ un modello per chiunque si avvicina al calcio. Un giorno potrò dire ai miei figli che ho avuto l’onore di giocare nella Selecao con un gigante di nome Lucio».

re del Santos ha detto che il suo assistito sarà titolare nell’Inter e che lei andrà al Real Madrid.

«Non sono preoccupato di Jonathan e del mio ruolo all’interno dell’Inter. Sto bene con la maglia nerazzurra». E l’ipotesi Real?

«Di Inter e Real parleremo dopo la Coppa America. Ora voglio vincere un altro trofeo importante con la Selecao». Come pensa di riconquistare la maglia da titolare?

«In questa nazionale non mi sento nè riserva, né titolare. Sono uno dei ventitré a disposizione di Mano Menezes».

ARGENTINA-BOLIVIA

«Messi non si tocca» I nazionali argentini difendono a spada tratta il campione del Barcellona. «Dobbiamo imparare a proteggerlo e a servirlo in maniera migliore» spiega il solito saggio Zanetti. «Messi è circondata sempre da due-tre avversari, dobbiamo dargli il pallone nel momento giusto» aggiunge Aguero. E lui? Messi, nonostante tutto, ha la

Douglas Maicon, 29 anni, in allenamento con Il Brasile AFP

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APPUNTAMENTI TV

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MARTEDI’ IN CAMPO L’URUGUAY

GIRONE A ArgentinaBolivia 1-1 ColombiaCostarica 1-0 Classifica: Colombia 3 Argentina 1 Bolivia 1 Costarica 0

GIRONE B Oggi: BrasileVenezuela ParaguayEcuador

GIRONE C Martedì Uruguay-Perù Cile-Messico

1-1

MARCATORI: Rojas (B) al 3’, Aguero (A) al 30’ s.t. ARGENTINA (4-3-3) Romero 6; Zanetti 6, Burdisso 6, G. Milito 5,5, Rojo 5; Banega 5, Mascherano 6, Cambiasso 6 (dal 1’ s.t. Di Maria 6); Lavezzi 6 (dal 25’ s.t. Aguero 8), Messi 6, Tevez 5,5. ALLENATORE: Batista 5. BOLIVIA (4-4-1-1) Arias 7,5; Alvarez 6, Raldes 6,5, Ribero 6, Gutierrez 6; Vaca 6 (dal 19’ s.t. Chavez 6), Robles 6, Flores 7, Garcia 6, Campos 6,5 (dal 36’ s.t. Arce); Rojas 7 (da 45’ s.t. Cardozo), Martins 6. ALLENATORE: Quinteros.

IL PROGRAMMA DEL TORNEO SU SKY DIRETTE E REPLICHE Partite in diretta su Sky Sport 1 e Copa America 1 (orario italiano). OGGI

Brasile-Venezuela (21); Paraguay-Ecuador (23.30, replica il 4 luglio alle 9 e alle 19) 5 LUGLIO

Uruguay-Perù (00.15, replica 21.15) Cile-Messico (2.45, replica alle 11 e alle 21.15) 7 LUGLIO

Argentina-Colombia (2.45, replica alle 18.45 e alle 21.15) 8 LUGLIO

Bolivia-Costa Rica (00.15) 9 LUGLIO

Uruguay-Cile (00.15); Messico-Perù (2.45); Brasile-Paraguay (21.00); Venezuela-Ecuador (23.30) 10 LUGLIO

Colombia-Bolivia (21) 12 LUGLIO

Argentina-Costa Rica (2.45)

R Oscar Tabarez, commissario tecnico dell’Uruguay EPA

13 LUGLIO

Cile-Perù (00.15) Uruguay-Messico (2.45) 14 LUGLIO

Paraguay-Venezuela (0.15) Brasile-Ecuador (2.45) 16 LUGLIO

Quarti (21) 17 LUGLIO

Quarti (00.15 e 21) 18 LUGLIO

Quarti (00.15) 20 LUGLIO

Semifinale (2.45) 21 LUGLIO

GIRONE A L’ESPULSIONE DI BRENES FACILITA IL SUCCESSO DELLA SQUADRA DI YEPES

Semifinale (2.45) 23 LUGLIO

Colombia: basta Ramos, Costarica k.o. Traversa di Falcao nella ripresa, il team di Gomez primo nel girone ADRIANO SEU 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BUENOS AIRES dTutto liscio come l’olio, più di quanto non dica il risultato finale. A differenza dell’Argentina, sorprendentemente stoppata al debutto

dalla Bolivia, la Colombia ha fatto valere il ruolo di favorita contro il Costa Rica, portando a casa un’agevole vittoria e conquistando la vetta temporanea del Gruppo A. Per i cafeteros è stato facile avere la meglio di un Costa Rica presentatosi con una selezione under 23, stretto d’assedio sin dalle battute iniziali e andato definitivamente in tilt dopo meno di mezz’ora a causa dell’espulsione di Randall Brenes, fattosi cacciare dopo (manco a dirlo)

una randellata a Perea. Gli artigli del tigre Moreno e Ramos accanto al “Tigre” bastano e avanzano per sferrare l’assalto alla porta avversaria. Ma con un Falcao in forma così smagliante la fase offensiva è l’ultimo dei problemi. Pur senza andare in gol, il suo tabellino personale parla chiaro. Tre occasioni da gol nel primo tempo e altrettante nel secondo per il goleador dell’ultima Europa League,

Finale 3˚ posto (21) 24 LUGLIO

Finale (21.00)

che riesce pure a prendere il palo prima di cedere la scena a Soto a un quarto d’ora dalla fine. COLOMBIA-COSTA RICA

V Bolivar 26 anni

1-0

MARCATORE: 45’ pt Ramos. COLOMBIA (4-3-3) Martínez; Zúñiga, Yepes, Perea, Armero; Bolívar, Guarín, Aguilar (33’ pt Rodallega); Moreno (24’ st Gutierrez), Ramos, Falcao (32’ st Soto). ALLENATORE Hernán Darío Gómez COSTA RICA (3-5-2) Moreira; Acosta, Duarte, Calvo, Leal; Salvatierra, Mora, Guzman, Madrigal ( 26’ st Martinez); Brenes, Campbell (2’ st Elizondo). ALLENATORE La Volpe ARBITRO: Enrique Osses (Cile)

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MERCATO

ALVAREZ AVANTI TUTTA ché ha passaporto italiano, che non guasta).

E’ un tuttofare con le idee chiare S’ispira a Zidane

Polifunzionale L’enigma principale di Ricky Alvarez è soprattutto il ruolo. Semplicemente perché è polifunzionale. Mancino ma quasi ambidestro, nasce trequartista centrale o di sinistra, ma nel Velez ha giocato praticamente in tutte le posizioni del centrocampo e della trequarti: ala sinistra o destra, mezzala e pure doble cinco, cioè centrocampista centrale nel centrocampo a quattro. Anzi, sarebbe proprio questo il suo ruolo naturale secondo Ricardo Gareca, il tecnico del Velez che racconta di avere un solo rammarico: non poterlo sviluppare in un ruolo definito, perché per necessità lo ha fatto giocare dove aveva bisogno. Nell’Inter, potrebbe fare la punta esterna. Del resto lui, il Pibe Maravilla, continua a sentirsi attaccante: «Perché non mi piace tornare a coprire». Non è rapidissimo sul breve, ma nello stretto ha la tecnica per nascondere il pallone, e aggiunge centimetri (188) e chilogrammi (84) che gli permettono di andar via di forza: un Pastore meno agile ma più fisicato, insomma. Rispetto al talento rosanero, segna meno (5 gol in 49 partite) ma è più vincente, visto che Ricky ha conquistato due campionati argentini (uno, nel 2009, battendo proprio l’Huracan del Flaco all’ultima giornata).

Da bambino il talento del Velez fu scartato perché non cresceva. Proprio come Messi...

Ricardo Gabriel Alvarez, 23 anni, trequartista del Velez, che ha vinto l’ultimo campionato argentino REUTERS ALEX FROSIO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dUn vecchio aficionado della Tribuna Nord dello stadio Jose Amalfitani, la casa del Velez campione dell’ultimo Clausura argentino, ha fotografato perfettamente Ricky Alvarez: «È uno di quei giocatori che quando prende palla ti fa sperare in una giocata monumentale. Per lui vale la pena venire allo stadio». I tifosi dell’Inter si preparino, dunque.

Crack In Argentina, il 23enne

talento del Velez viene considerato un crack. Rispetto ad altri prospetti, è esploso un po’ più tardi, ma soltanto perché nel 2008, nella settimana che seguì il suo debutto in Primera Division, Alvarez si ruppe il crociato del ginocchio sinistro: infortunio che, unito a un successivo stiramento, lo ha fermato per un annetto buono. Da quando è rientrato a tempo pieno, ha sempre dato l’impressione di avere qualcosa in più, ma mai si era espresso come nell’ultimo semestre. E l’Inter gli ha messo gli occhi addosso (anche per-

Come Messi Gli idoli di Alvarez ne spiegano ulteriormente l’indole calcistica: Zinedine Zidane e Juan Roman Riquelme, figura del Boca (come fu il Pocho Insua, a cui molti in Argentina lo paragonano per la raffinatezza del sinistro). Ma c’è qualcosa che lo assimila a Leo Messi. A 7 anni Alvarez entrò nelle giovanili del Boca, ma non lo facevano mai giocare: era piccolino e gracilino per un ritardo nello sviluppo. Come il fuoriclasse del Barça. Così si trasferì al Velez, divenuta una patria: nel salotto di casa, dove Ricky vive ancora con i genitori a Buenos Aires, è esposta la maglietta con la V bianca del debutto (Velez-Independiente, 8 giugno 2008). Ora però desidera l’Europa: «Sarebbe un sogno. Volete mettere trovarsi di fronte Maicon che ti insegue?», confessò una volta. E trovarselo di fronte tutti i giorni in allenamento come sarebbe?

LA TRATTATIVA

O ALVAREZ 23 ANNI TREQUARTISTA SINISTRO

9

I Gunners salgono a 12 milioni ma lui preferisce i nerazzurri

DESTRO

7,5

LUCA CALAMAI ADRIANO SEU 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TESTA

7 CARATTERE

8 FISICO

9 TATTICA

9 VELOCITÀ

8 ESPERIENZA

7,5

Asta in corso L’Arsenal ha rilanciato

BUENOS AIRES dL’Arsenal ha rilanciato. Due milioni in più rispetto all’ultima offerta dell’Inter. Un blitz che Raffaini, presidente del Velez, ha gradito. Al punto da affidare, a una radio sportiva di Buenos Aires, questo messaggio: «Confermo che Alvarez è molto richiesto. E la società lo venderà. Per il momento ho ricevuto offerte da Inter, Roma e Arsenal. Sono tanti che vogliono il Kakà argentino e hanno ragione. Questo è un talento destinato a diventare, nel giro di pochi anni, una stella del calcio europeo».

Il prezzo sale Raffaini prova ad alzare il prezzo. Operazione complicata per un semplice motivo: Ricky Alvarez ha scelto l’Inter. E, per il momento, non è disposto a parlare con i dirigenti di altri club. Il giocatore, attraverso il suo manager, ha spiegato agli inviati nerazzurri che, per qualche altro giorno, si sente moralmente legato al club di Moratti. Ma gli emissari nerazzurri devono fare in fretta, magari alzando di un milione l’ultima offerta (che si aggira intorno ai dieci milioni di euro). Più alcuni premi legati alle presenze in campo del fantasista argentino. E infatti domani gli uomini di Moratti avranno l’incontro decisivo con il giocatore per convincerlo a sbarcare a Milano. Zamparini: «Va all’Inter» Che Alvarez sia a un passo dall’Inter lo conferma anche il vulcanico Maurizio Zamparini. Uno che aveva scoperto il talentuoso Ricky molti mesi fa. Il presidente del Palermo, intervenendo a Sky, è infatti stato chiaro: «Alvarez andrà all’Inter. Questo formidabile talento ci è sfuggito a meno della metà di quanto lo pagheranno i dirigenti nerazzurri. I miei collaboratori stavolta hanno commesso un grave errore». Capita, nella bolgia del calciomercato. A proposito, una curiosità: l’Inter aveva chiesto ai suoi nazionali argentini di tenere aperto un contatto con Alvarez, proprio per evitare l’inserimento fastidioso di altre società. Ma il disastroso esordio della Seleccion in Coppa America ha fatto cadere questa opzione. Zanetti e compagni ora hanno ben altri problemi in testa che non trasformarsi in tanti direttori sportivi. Ma, se Alvarez non si rimangia la parola data, è solo una questione di tempo. E l’Inter di Gasperini potrà diventare ancora più argentina.

I prossimi eventi Fantini Club 8-9-10 Luglio 15°

Beach Soccer Cup

16-17 Luglio 16° Trofeo Fantini Club di footvolley 17 Luglio 1°

SurfBoards Sup Race Cup

29 Luglio Cena sulla spiaggia “Lady Burlesque Show”

Ospitalità da Campioni


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Inter, intrigo sulla fascia Più Lamela che Palacio Il blitz in Argentina anche per l’esterno del River e Banega Domani vertice per il genoano ma resta alto l’ostacolo-Pandev MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dDomani Inter e Genoa

tornano a vedersi per Palacio. Lo faranno probabilmente qui, a Milano, sperando nell’assenso di Pandev a trasferirsi in Liguria. Assenso che però parrebbe più difficile del previsto, ed è per questo che gli inviati nerazzurri in Argentina stanno pressando Erik Lamela, classe ’92 del River Plate in possesso di passaporto comunitario. In pratica, se l’affare-Palacio non andrà in porto, ecco che l’Inter piazzerà il colpo-Lamela. E in questo momento, proprio il baby-trequartista (o attaccante esterno) parrebbe sorprendentemente in pole. Vertice Partiamo dal fronte italiano: domani i due club interessati daranno un’ulteriore accelerazione all’operazione Pandev-Palacio. La visita di Preziosi negli uffici-Inter di venerdì scorso significa che tutto è quasi stabilito: il club nerazzurro è convinto di poter... convincere Pandev, per il quale Moratti agevolerebbe il pagamento degli emolumenti da parte del Genoa. Ma in tutto questo c’è un ma: nelle ultime ore si è sparsa la voce di un ulteriore irrigidimento dell’interista nel voler accettare Genova. Non è detto che sia un irrigidimento definitivo, ma il suo no potrebbe far saltare l’arrivo di Palacio. E, in quel caso, gli inviati dell’Inter - che staranno in Argentina fino a metà settimana - andranno decisi su Lamela bruciando la concorrenza di mezzo mondo. Ore decisive L’idea iniziale legata al talento del River Plate era quella di porre in essere un pre-accordo col club argentino in attesa di vedersi concretizzare eventuali - ma molto vociferate richieste per Sneijder da parte di Chelsea o Man United. Invece, le complicazioni che hanno farcito l’intrigo Pandev-Palacio hanno fatto sì che il club nerazzurro mettesse un affare in alternativa all’altro: in pratica, niente Pala-

LA CURIOSITÀ

Camerun, Eto’o si paga le trasferte Samuel Eto’o paga per giocare in nazionale. L’attaccante dell’Inter ha infatti confessato, in un’intervista all’emittente camerunese Stv, di pagarsi le trasferte: «Gioco per la nazionale del mio Paese. Quando c’è un raduno, non mi aspetto che mi comprino un biglietto aereo. Me lo compro da solo, atterro, gioco con i miei fratelli, prendo il mio aereo e vado via». Eto’o non avrebbe preso neanche i premi (circa 160mila euro) per coppa d’Africa, coppa delle Nazioni e Mondiale. Ma c’è un piccolo giallo: il ministro dello sport sostiene infatti che Eto’o abbia incassato quei soldi. Ma se non lo ha fatto, a chi sono andati?

cio? Allora prendo Lamela tenendo Pandev. Di sicuro le prossime ore saranno decisive. Ah, nel frattempo è riapparsa (fonte: l’Equìpe) l’idea-Hazard: l’Inter, a meno di ripensamenti, l’avrebbe congelata da circa un mesetto. Prezzo ridotto? Capitolo-Bane-

ga: gli emissari interisti stanno incontrando i rappresentanti del giocatore che sta attendendo il passaporto comunitario. Col Valencia, invece, l’accordo ci sarebbe e l’operazione potrebbe chiudersi sui 9 milioni. Kucka comunque Intanto, uno sguardo al 2012. Da ambienti ge-

novesi filtra un’indiscrezione che sa di certezza: a gennaio o giugno del prossimo anno, Jurai Kucka sarà a tutti gli effetti dell’Inter. Preziosi ha parlato di via preferenziale nerazzurra, ma il derby col Milan dovrebbe non sussistere perché l’affare con Moratti pare praticamente scontato.

Erik Lamela, 19 anni, argentino, esterno offensivo del River Plate REUTERS


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IL CASO

Scudetto 2006 Come finirà? 10 punti per capire il giallo dell’estate Martedì il Consiglio Federale studierà la relazione di Palazzi. Il 18 luglio si pronuncerà VALERIO PICCIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d La revoca dello scudetto 2006 è ancora in ballo. Non è chiaro però chi debba ballare. Si moltiplicano infatti i dubbi giuridici sulla possibilità che il consiglio federale sia davvero il padrone della decisione sul titolo assegnato all’Inter cinque anni fa. Intanto domani la relazione del procuratore federale Stefano Palazzi, non lo scarno comunicato di venerdì, ma il documento in cui viene dato un giudizio di merito sulla rilevanza delle intercettazioni bis, quelle che hanno fatto nascere supplemento d’inchiesta ed esposto Juve che reclama la revoca, verrà consegnata alle parti.

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Le decisioni di Palazzi, diffuse ufficialmente dalla Federcalcio, che valore danno al contenuto delle intercettazioni bis che la difesa di Moggi ha tirato fuori al processo penale di Napoli?

«Dividono le posizioni studiate in tre categorie: "non sussistono i fatti", "non sono emerse fattispecie non coperte da giudicato" o "non sono emerse fattispecie non prescritte"». Fra le ultime, l’Inter e Moratti. Che non sono perseguibili dunque per prescrizione».

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Ma secondo le nuove indagini di Palazzi quanto sono gravi i fatti?

Questo lo sapremo leggendo la relazione che è ancora secretata. Ma quella di Palazzi, ricordiamolo, è una istruttoria, non una condanna. Con quelle parole il procuratore federale in sostanza dice: se nel 2006 si fosse saputo delle telefonate di Facchetti e Moratti (e di Campedelli del Chievo, Spinelli, Gasparin, Cellino, Foschi, Governato, Corsi e Spalletti, al tempo in cui allenava l’Udinese) con i designatori e in qualche caso con gli arbitri, ci sarebbe stato il deferimento. Poi l’eventuale processo avrebbe potuto pure assolvere tutti.

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Ma in queste famose intercettazioni bis cosa c’era?

C’erano delle telefonate di alcuni dirigenti con designatori e arbitri. Per l’Inter la più interpretabile in chiave negativa è quella in cui Facchetti ricorda al designatore Bergamo lo «score» dell’arbitro Bertini con l’Inter. Co-

Se il Consiglio federale dovesse chiamarsi fuori, sarà la Corte federale a stabilire chi prenderà la decisione finale

munque i pm hanno detto a Napoli: sono ininfluenti, i veri reati (penali) sono altri. Gli avvocati di Moggi e degli altri imputati pensano l’esatto contrario.

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In ogni caso, ormai da mesi, si è detto che sarebbe stato il Consiglio federale, cioè l’organo politico a decidere. Perché?

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Dunque, per singoli tesserati e per le società è scattata la prescrizione. E per lo scudetto?

Per lo scudetto no. Ma anche su questo c’è una corrente di pensiero scettica sull’argomento.

Giancarlo Abete, 60 anni, presidente della Figc IMAGESPORT

La decisione precedente, il non intervento per la «non assegnazione», insomma l’assegnazione di fatto, fu presa da Guido

Rossi, allora commissario straordinario della Federcalcio, una carica che riunisce in sé le prerogative del presidente e del consiglio federale.

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Ora chi ha cambiato idea?

Nel consiglio federale si fa forte il partito del «siamo sicuri che la decisione spetta a noi e non a un organo di giustizia sportiva?» Abete, invece, vorrebbe decidere subito. Con lui, almeno a carte scoperte, c’è so-

taccuino L’ADDIO AL CALCIO

Amauri e Floccari per salutare Zampagna TERNI d(m.l.) La festa più bella per l'addio al calcio di Riccardo Zampagna con tanti amici in cam po e tanti tifosi ad assiepare il Li berati. Da Amauri (Juventus) a Floccari (Lazio) al tecnico Colan tuono (Atalanta), e i tifosi di Ata lanta e Ternana per salutare «un compagno di squadra un po' rom pi...ma sempre pronto a darti una mano» come lo ha definito lo stesso Floccari. I tifosi hanno fat to da prologo con il loro mini tor neo. Poi Amauri, Migliaccio (Pa lermo), Carrozzieri (Palermo), Corrent, Giampà e altri. La festa è andata avanti a lungo con il Trio Medusa, musica, porchetta, vino e allegria. Incasso della serata in beneficenza.

MONDIALI UNDER 17

Scattano i quarti C'è Brasile-Giappone dAi Mondiali Under 17 in corso in Messico dopo la conclusione degli ottavi scattano i quarti di fi nale. Questo il programma. Oggi si giocano Uruguay Uzbekistan (a Monterrey) e Giappone Brasi le (Queretaro). Domani sono in programma Germania Inghilter ra e Francia Messico.

TELEVISIONE

Da Conti a Ronaldo Le ali destre a «Sfide» dSarà Angelo Domenghini ad in trodurre la puntata di Sfide, in on da domani alle 23.55 su Rai3, inti tolata «La solitudine dell'ala de stra»: filmati su campioni del pas sato e del presente come Bruno Conti, Roberto Donadoni, Ju linho, Lombardo, Pagano, Mero ni, Garrincha e Cristiano Ronal do.


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menti poco limpidi» o no?

LE TAPPE

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E lo Statuto e il Codice di Giustizia Sportiva che dicono?

Lo Statuto - articolo 13, comma 2 - recita che la «Figc decide sull’assegnazione del titolo di campione d’Italia». La Federcalcio, non la Lega, per intenderci. Ma la Figc sono i suoi organi politici o anche la sua giustizia sportiva? Il codice infatti inserisce fra le sanzioni (articolo 18, comma l) «la non assegnazione o revoca dell’assegnazione del titolo di campione d’Italia». E le sanzioni le danno gli organi di giustizia sportiva. Questo dicono i dubbiosi: se c’è sanzione, prima deve esserci processo e il consiglio federale un processo non lo può fare.

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Quali sono le prossime puntate?

lo la componente della Lega di B. Anche diversi esperti di diritto sportivo sono dubbiosi. La memoria dell’Inter, firmata dal presidente emerito del Consiglio di Stato Mario Egidio Schinaia, è tutta incentrata su questo: il consiglio federale non può decidere.

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Ma le carte che cosa dico-

no?

I tre saggi che fornirono il parere a Guido Rossi scoprirono l’assenza di un provvedimento di

«assegnazione» dello scudetto, che è «automatica». Vale insomma la redazione della classifica e la comunicazione alla Uefa delle squadre per la Champions League. La Figc ha però, questo scrivevano i saggi, il «potere discrezionale di deliberare la non assegnazione» nel caso di «irregolarità tali da falsare l’intero campionato» o «di squadre non sanzionate che hanno tenuto comportamenti poco limpidi». Da qui il quesito a scoppio ritardato: quelle telefonate interiste sono «comporta-

Domani la relazione Palazzi viene tirata fuori dalla cassaforte. Il consiglio federale comincerà a studiare la questione martedì, ma sarà soltanto un atto formale. Poi ci potrebbe essere la decisione nella riunione successiva, il 18. Ma i dubbi sono tanti.

L CLIC

LO SCUDETTO REVOCATO AL TORINO E NON ASSEGNATO AL BOLOGNA: ACCADDE NELLA STAGIONE 1926-27

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Nel 1926-27 un dirigente del Torino tentò di «orientare» un derby corrompendo il difensore della Juventus Luigi Allemandi. Un’inchiesta federale accertò il reato e revocò il titolo sportivo vinto dai granata. Lo scudetto però non venne assegnato al Bologna, secondo, e rimase vacante.

In teoria, parlando di interpretazione delle norme, potrebbe essere la sezione consultiva della Corte di giustizia federale a spiegare il «chi» deve decidere. Ma tiriamo il freno, vista la complessità della storia, il pronostico è complicato...

E se non fosse il consiglio federale a dover decidere, chi dovrebbe farlo?

Veleni, giudizi ed esposti La vicenda dura da 5 anni per un titolo «in sospeso» Ecco le tappe di una vicenda cominciata nel 2006. 14 luglio 2006 Sentenza di primo grado della Caf per Calciopoli: Juventus condannata alla B con 30 punti di penalizzazione, lo scudetto 2004-2005 è revocato, quello del 2005-06 non assegnato. 25 luglio 2006 Sentenza di appello della Corte federale: Juve in B con -17 punti, scudetto 2004-05 revocato, quello del 2005-06 non assegnato. 26 luglio 2006 La Federcalcio assegna lo scudetto 2005-06 all’Inter, recependo il parere di una commissione di tre saggi: Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesi, creata dal commissario straordinario della Figc Guido Rossi. 13 aprile 2010 Alla luce di nuove intercettazioni, la difesa di Moggi al processo di Napoli sostiene che «tutti parlavano con tutti». Il riferimento è a una cena di Facchetti, presidente dell’Inter, a casa del designatore Bergamo e a telefonate dello stesso Facchetti e del patron nerazzurro Moratti con i designatori. 10 maggio 2010 Il Cda della Juve chiede la revoca del titolo del 2006 assegnato all’Inter presentando un esposto. Moratti: «Capisco la Juve, lo deve fare per i tifosi. L’importante è che non sia un gesto di riconoscimento per chi c’era prima». 31 marzo 2011 Moratti incontra il procuratore federale Palazzi e ribadisce di non voler restituire lo scudetto.

PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ 8 luglio

Ore 21.00 Piazza Carera

APERTURA INTER VILLAGE E VILLAGGIO TRENTINO

attività tecnico-ludiche per tutta la famiglia e incontri con i campioni Aperto tutti i giorni 9.00 -12.30 / 14.30 -18.00 APERTURA STORE UFFICIALE INTER

Serata Inter Campus Francesco Toldo racconta la sua esperienza e le attività sociali di Inter Campus

10 luglio Ore 11.00 e ore 17.00 Stadio Pineta

ALLENAMENTI Ore 21.00 Piazza S. Giacomo

Aperto tutti i giorni 9.00-20.00

PRESENTAZIONE SQUADRA 2011-2012

INIZIO ATTIVITÀ DAY-CAMP

“Imparare giocando” con gli allenatori dell’Inter per bambini nati dal 1998 al 2005 Tutti i giorni 9.30 –18.00 (iscrizione a pagamento ore 8.30) Ore 10.00 Paladolomiti Sala dei Trofei

Esposizione coppe 14.00 - 17.00 possibilità di fotografarsi indossando in esclusiva la nuova maglia dell’Inter Ore 21.00 Piazza Carera

SPETTACOLO DI VARIETÀ

I campioni dell’Inter incontrano i tifosi

17 luglio Ore 11.00 Stadio Pineta

ALLENAMENTI

Ore 11.00 e ore 17.00 Stadio Pineta

ALLENAMENTI

Ore 21.00 Paladolomiti

12 luglio

“100 anni di storia nerazzurra... in 90 minuti più eventuale recupero” Spettacolo teatrale di Marco Vaccari

Ore 11.00 e ore 17.00 Stadio Pineta

ALLENAMENTI Ore 21.00 Spiazzo Rendena

I campioni dell’Inter incontrano i piccoli tifosi nerazzurri

18 luglio

13 luglio

ALLENAMENTI

Ore 11.00 e ore 17.00 Stadio Pineta

ALLENAMENTI

Ore 11.00 Stadio Pineta

ALLENAMENTI Ore 17.00 Stadio Pineta

Ore 15.00 Paladolomiti Sala dei Trofei

- Inaugurazione mostra fotografica ed esposizione coppe Ore 14.00 - 17.00. Dal 10 al 21 luglio aperto tutti i giorni 13.00 - 16.00 / 20.30 - 22.30

Ore 21.00 Piazza Carera

Ore 17.00 Stadio Pineta

Ore 11.00 e ore 17.00 Stadio Pineta

- Conferenza Stampa Inter Campus e Unicef

ALLENAMENTI

PARTITA AMICHEVOLE

14 luglio

con i primi giocatori arrivati a Pinzolo

Ore 11.00 e ore 17.00 Stadio Pineta

11 luglio

9 luglio ALLENAMENTI

16 luglio

PARTITA AMICHEVOLE

15 luglio Ore 11.00 Stadio Pineta

Ore 11.00 e ore 17.00 Stadio Pineta

19 luglio Ore 11.00 e ore 17.00 Stadio Pineta

ALLENAMENTI Ore 21.00 Piazza Carera

Presentazione documentario e libro sul capitano della Grande Inter Armando Picchi Con ospiti illustri di Inter

ALLENAMENTI

20 luglio

Ore 21.00 Pinzolo

Ore 11.00 Stadio Pineta

NOTTE NERAZZURRA con la partecipazione del Mister e dello staff

ALLENAMENTI Ore 17.00

PARTITA AMICHEVOLE

ALLENAMENTI GIORNALIERI DELLA SQUADRA AD INGRESSO GRATUITO Sessioni di autografi giornaliere INFO E BOOKING

T. 0 4 6 5 5 0 1 0 0 7

orari e programma potranno subire variazioni per ragioni tecniche di Inter w w w. c a m p i g l i o d o l o m i t i . i t

w w w. v i s i t t re nt i n o . i t / i nte r


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MERCATO w I NUMERI

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presenze la scorsa stagione per Abate, di cui 29 in campionato, 6 in Champions e 2 in Coppa Italia

6,10

la sua media voto in campionato. L’esterno destro ha giocato da titolare 26 partite su 29 (2 le sostituzioni)

Milan più giovane Il lifting continua anche quest’anno Presi Paloschi e El Shaarawy, e pure i prossimi obiettivi di mercato vanno in quella direzione MARCO PASOTTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dNon siamo ancora — e probabilmente non ci arriveremo mai — a quel «basta vecchi, voglio un Milan di under 23» esclamato da Berlusconi l’estate di due anni fa. Ma ci stiamo avvicinando un bel po’. Nonostante i 29 anni e 3 mesi di Mexes, allo stato attuale l’età media alla voce acquisti (oltre al francese ci sono Taiwo, El Shaarawy e Paloschi) è 23,9 anni. Abbastanza bassa. Comunque più bassa rispetto alle ultime stagioni di

circa 3 anni. Che sono tantissimi. Segno di una filosofia aziendale che cambia, per un club storicamente abituato a portarsi in casa campioni non più nell’età dell’innocenza. I motivi del cambio di rotta sono più che altro economici: principalmente di ingaggio (lo sfogo del Cavaliere sui senatori fu dettato soprattutto da quell’aspetto), ma anche da un risparmio in prospettiva. É evidente che tesserare un valido 23enne con tutta la carriera davanti presenta costi inferiori rispetto a un 30enne esperto con uno stipendio più alto e so-

prattutto con un futuro «a termine». Già fatti o da sgrezzare Che il Milan intenda ringiovanirsi è chiaro anche dai presunti obiettivi di mercato. Con un semplice giochino aritmetico, l’età media che esce tra Hamsik, Ganso, Fabregas, Danilo e Kucka è 22,5 anni. Ancora più bassa rispetto agli affari già formalizzati. Il più vecchio è Kucka, con 24 anni e 4 mesi. Oltre per il momento non si va, e l’identikit del nuovo corso milanista è chiaro: giovane, a volte giovanissimo (vedi El Shaa-

rawy), ma già con grandi doti. Diciamo talenti già fatti o diamanti solo da sgrezzare, e non da formare. Chi ha per mission la conquista di almeno un titolo tutte le stagioni, non può permettersi troppa pazienza. Il mix è quello corretto: gente d’esperienza assieme a giovani di prospettiva. Nell’arco di una stagione per far fronte a tutte le esigenze sono indispensabili entrambe le categorie. Lifting Una media attuale di 23,9 anni nel mercato in entrata, dicevamo. Sono esattamente 3,3 anni in meno rispetto al 31 agosto dell’anno scorso, quando la media si assestò sul 27,2, «gravata» da Yepes (34 anni e 7 mesi), Amelia (28 anni e 4 mesi) e Ibra (28 anni e 10 mesi). A gennaio, poi, arrivarono anche Van Bommel (33) e Cassano (28). Quella della scorsa estate è stata l’età media più alta degli ultimi cinque anni. Nel 2009 fu di 26,7 anni, nel 2008 26,3. Fa eccezione soltanto il mercato (scarno) del 2007, con 23,7 anni portati essenzialmente dai 17 anni e 11 mesi di Pato. Nel 2006 si torna a viaggiare sui 26 anni e 8 mesi. Ora, il lifting estivo voluto da Galliani si appresta a diventare una strada da non abbandonare: il Milan non è più una squadra per vecchi.

LA NOVITA’

Abate rinnova In rossonero fino al 2015 L’ottima stagione dell’esterno destro ha indotto il Milan ad adeguargli il contratto e a prolungarlo di un anno 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dUn segnale chiaro e inequivocabile: il Milan punta su di lui e lo vuole con sé. Non ci sono altre chiavi di lettura sul rinnovo contrattuale di Ignazio Abate. Un anno in più, fino al 2015, giusto per blindare meglio un tesoretto costruito in famiglia che nell’ultima stagione ha aumentato esponenzialmente il suo valore. Ritoccato ovviamente anche l’ingaggio, che adesso si avvicina ai 2 milioni.

Azzurro mancato Un premio per la stagione e la crescita di questo esterno destro diventato con merito un punto fermo della difesa di Allegri. Assieme a Boateng è probabilmente il giocatore che più è migliorato nell’arco di una stagione. Il grande dinamismo è riuscito a sposarsi con la disciplina tattica, l’irruenza ha lasciato posto al senso della posizione, la frettolosità a diagonali perfette. Tanto da averlo fatto diventare, d’autorità, un candidato alla maglia azzurra. Dopo le ultime convocazioni, quando il suo nome non è comparso nella lista di Prandelli, più di un compagno ha espresso il proprio dispiacere.

S Ignazio Abate, 24 anni, PIERANUNZI

Quanti complimenti Se vogliamo, questo rinnovo potrebbe indurre a pensare che Danilo non sia un obiettivo imprescindibile. Il brasiliano del Santos, che può giocare esterno destro alto o basso, è in pratica un alter ego. Quindi: se il Milan riuscisse a strapparlo a condizioni ragionevoli nessun problema, ma in caso contrario, con un Abate così, il club rossonero sa di essere ben coperto nel ruolo. Lui, per carattere, non si cura granché delle voci di mercato. «Non mi dà fastidio sentir dire che al Milan servono terzini: se vuoi giocare in una grande squadra ti ci devi abituare», raccontava un paio di mesi fa. Parole dettate dalla consapevolezza dei grandissimi miglioramenti, poi confluiti nelle parole dolci di Allegri e Galliani, che lo hanno definito la sorpresa più bella. Contro Ronaldo Il punto più alto della scorsa stagione è stata la gara casalinga contro il Real Madrid, quando ha tenuto testa con serenità a Cristiano Ronaldo. Una grande iniezione di fiducia nell’ambito di una prestazione che non ha mai dato l’impressione di essere casuale. E infatti non lo è stata. La continuità ha permesso di rinnovare il suo legame col Milan per un anno in più. Danilo non sarà certo un problema. m.pas.

TRATTATIVA CHIUSA UN ALTRO ACQUISTO PER IL CLUB DI LOTITO CHE STA PER ANNUNCIARE MARCHETTI

Cana-Muslera ok, la Lazio ha il suo guerriero in un primo momento sembrava dovesse arrivare ieri sera, poi è slittata ad oggi. Ma ormai è tutto fatto, tanto che ieri il centrocampista albanese ha salutato gli ormai ex compagni di squadra del Galatasaray. Il club di Lotito e quello turco hanno infatti trovato l’accordo per lo scambio tra il centrocampista e il portiere Muslera. Sarà uno scambio alla pari, senza conguaglio a favore della Lazio come pareva fino a ieri.

L’albanese oggi a Roma, l’uruguaiano va al Galatasaray. In arrivo pure Cissé STEFANO CIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMAdArriverà oggi a Roma,

firmerà un contratto quinquennale (1,5 milioni a stagione lo stipendio), quindi domani o martedì sosterrà le visite mediche. Il lungo fidanzamento tra Lorik Cana e la Lazio si sta finalmente trasformando in un vero matrimonio. L’ufficializzazione è attesa nelle prossime ore,

Lorik Cana, 27 anni REUTERS

Ciò che mancava Ma a Lotito va benissimo anche così. Perché Cana era ritenuto da Edy Reja un acquisto imprescindibile per portare a termine il piano di rafforzamento della squadra

biancoceleste. Il tecnico avrà così un guerriero (è il soprannome dell’albanese) in mezzo al campo: ciò che è mancato nella stagione passata. Al tempo stesso la Lazio si libera di Muslera che, dopo la rottura sul rinnovo contrattuale, andava assolutamente ceduto per evitare di perderlo a parametro zero tra un anno. Soddisfatto anche il portiere uruguaiano che in Turchia guadagnerà quasi 2,5 milioni di euro a stagione per cinque anni.

Djibril Cissé, 29 anni IMAGE SPORT

Marchetti e Cissé Tutti contenti, dunque. Compreso Federico Marchetti. Anche il portiere veneto sarà a Roma nelle prossime ore per poi effettuare le visi-

te mediche martedì mattina. Il suo acquisto da parte della Lazio sarà perfezionato domani col versamento della prima rata della clausola di rescissione da 5,2 milioni che lo libererà dal Cagliari. Il giocatore firmerà un quinquennale da 1,1 milioni a stagione. Giovedì partirà per il ritiro precampionato di Auronzo di Cadore. Ci saranno anche Cana e gli altri nuovi acquisti laziali (Klose, Lulic, Konko). E potrebbe esserci pure Dijbril Cissé. L’accordo col Panathinaikos (già virtualmente raggiunto) potrebbe essere perfezionato nei prossimi giorni, in modo da regalare a Reja tutti i nuovi innesti già dal primo giorno di lavoro. In stand by, invece, l’affare Koné col Brescia. La Lazio è determinata a chiudere, ma vuole prima alleggerire l’organico con qualche cessione.


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MERCATO

Taddei: «Ho detto tanti no pur di sposare la Roma» Il brasiliano rivela: «Avevo altre offerte ma preferisco chiudere qui la carriera. Vucinic per noi sarebbe una perdita enorme» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI

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5 RIPRODUZIONE RISERVATA

POLTU QUATU (Olbia Tempio) dMatti-

na in palestra, pomeriggio al campo di calcetto, protagonista del «Torneo Carpisa», dove corre più di tutti e dribbla anche più di tutti. Bastano questi piccoli particolari per capire che Rodrigo Taddei, a 31 anni, ha la stessa voglia del primo giorno in giallorosso nell’estate del 2005. Voglia di Roma, soprattutto perché di Roma e della Roma è innamorato: «Valentina, la mia compagna, è romana e io a questa città, a questo club, ai Sensi devo tutto». L’altra sera Rodrigo si è commosso in diretta tv alla trasmissione «Calciomercato». «Sì, ma questa famiglia mi ha dato tanto, tutto, mi ha permesso di entrare nell’elite del calcio mondiale, mi ha fatto un contratto importante».

RODRIGO TADDEI 31 ANNI CENTROCAMPISTA ROMA

Bojan Krkic? Ben venga. ma chi arriva alla Roma deve dare sempre il cento per cento. E sopportare i fischi di un pubblico esigente e appassionato

w I NUMERI

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le partite ufficiali disputate da Taddei con la maglia della Roma, squadra in cui milita dal 2005-06

26

le reti di Taddei in giallorosso. Il suo record personale è di otto gol segnati in una stagione, nel 2005-06

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i trofei vinti da quando Taddei gioca nella Roma: due Coppe Italia (2006-07 e 2007-08) e una Supercoppa Italiana (2007)

Fino al 2014, sembra un matrimonio...

«Vorrei chiudere alla Roma. Perché per questo club ho rifiutato tante proposte e perché mi trovo benissimo». Scelga due simboli.

«La basilica di San Pietro e la carbonara che mi piace tantissimo. Ma a Roma ogni giorno scopri qualcosa di nuovo e di bello». L’allenatore a cui deve di più?

«Ne ho avuti tanti, ma Spalletti è quello che mi ha insegnato e mi ha dato tanto. La stima per lui è enorme».

pions League. È difficile, ma ci possiamo provare».

dentro lo spogliatoio. E io gli sono proprio amico».

L’eventuale perdita di Mirko Vucinic non agevolerebbe la missione.

Arriverebbe Bojan Krkic.

«Sarebbe una grossa perdita, perché oltre a essere un giocatore di valore è importante

R RodrigoTaddei gioca nella Roma dalla stagione 2005-06

Detto del passato, pensiamo al futuro. Come procede?

«Si leggono tanti nomi. Ma una cosa va sottolineata: chi viene alla Roma deve dare sempre il cento per cento. E sopportare i fischi di un pubblico esigente che, però, ci segue con una passione incredibile. Se i tifosi capiscono che durante i 90 minuti in campo dai tutto, non ti criticano». Lei, infatti, non si risparmia mai...

«Io corro tanto e per questo mi alleno anche in vacanza».

«Leggo un po’ i giornali e penso che la società si stia muovendo bene. L’obiettivo è cercare di migliorarci. Dobbiamo tentare il tutto per tutto per riuscire a centrare il traguardo della qualificazione alla Cham-

Lo scorso torneo in 23 partite niente gol. Si rifarà quest’anno?

«È vero, ma quando li faccio sono belli. Ne ho realizza-

ROMA E DONI VA AL LIVERPOOL

to solo uno in Coppa Italia alla Juve, ma valeva... Proverò a rifarmi perché il gol è importante, ma la squadra è ciò che conta di più per me». Totti può essere ancora decisivo?

«Assolutamente. Francesco è un giocatore importante, ma soprattutto si porta sempre dietro tre avversari e poi con la palla al piede la mette ancora dove vuole. Se è in forma basta seguirlo, e tutto gira a meraviglia». Taddei, è pronto per Luis Enrique?

«Io parlo portoghese e lui spagnolo, ma sono sicuro che ci capiremo senza problemi. Io problemi con i precedenti tecnici non ne ho mai avuti. E non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura con il nuovo allenatore».

Daniele De Rossi, 27 anni, centrocampista ANSA

Sabatini blinda De Rossi «È incedibile» Ma non molla la pista Pastore: ha chiesto tempo a Zamparini ALESSANDRO CATAPANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dDe Rossi? Incedibile. Doni? È stato solo un equivoco, andrà al Liverpool. Vucinic e Borriello? Non li vendiamo. Walter Sabatini racconta le sue verità, buone a tranquillizzare una piazza spaventata all’idea di rinunciare a Daniele De Rossi, senza oltretutto avere la certezza che venga rimpiazzato da un grande nome.

Intoccabile «La cessione di De Rossi non è all’ordine del giorno — giura il d.s. —, non voglio indebolire il centrocampo per portare Pastore o chi per lui». Davvero ieri lo ha tolto dal mercato o le dichiarazioni a Sky servono solo ad abbassare il polverone in città e a lanciare un messaggio ai club interessati, Manchester City in testa? Perché qualche giorno fa il piano De Rossi raccontato ieri dalla Gazzetta — cederlo e reinvestire i soldi in uno o due grandi colpi — è stato discusso tra i dirigenti della Roma e sottoposto all’ok della proprietà. «A patto che si alzi la competitività della squadra», la raccomandazione arrivata dagli Usa. Competitività che Sabatini vuole garantire anche con Pastore, tanto da aver chiesto a Zamparini tempo per mettere insieme i soldi. Contestualmente, cercherà di cedere Borriello e Menez. Anche se ieri sono diventati incedibili. De Rossi perfino entusiasta di restare, con o senza rinnovo. «Ho incontrato il ragazzo (nel corso di una cena cui ha partecipato anche il papà Alberto, ndr), mi ha detto che vuole restare: avremo tempo per discutere del suo rinnovo». E gli altri? «Borriello non è sul mercato e non vendiamo Vucinic, anche se lui vuole andar via». Già. Il suo agente, Alessandro Lucci, ieri ha incontrato i dirigenti del Tottenham: fanno sul serio, offrono 15 milioni. Infine, il caso Doni. «Andrà al Liverpool — dice Sabatini — l’intoppo che ha rallentato la trattativa è stato solo un equivoco». Di parecchie migliaia di euro, quanto chiedono di commissione il procuratore del giocatore e l’intermediario che ha condotto la trattativa, Paolo Busardò.

STRATEGIE DE LAURENTIIS DISPOSTO AD OFFRIRE ALLO SVIZZERO 1,8 MILIONI D’INGAGGIO

Il Napoli sceglie tra Inler e Palacios Il club azzurro comunque tiene aperta la pista dell’honduregno GIANLUCA MONTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI dL’ottimismo c’è, seppur moderato. Il Napoli è più vicino a Gokhan Inler rispetto a qualche giorno fa ed il ritorno in Italia del centrocampista svizzero, atteso domani al raduno dell’Udinese, potrebbe dare un’accelerata definitiva alla trattativa. La distanza tra domanda e offerta si è ridotta,

nel senso che si stanno provando a limare quei dettagli che sin qui hanno bloccato la firma: diritti d’immagine e clausola rescissoria. Punto d’incontro Le posizioni si stanno avvicinando, perché è vero che Inler vanta più contratti di sponsorizzazione, ma la cifra che percepisce dai suoi sponsor non spaventa più di tanto De Laurentiis, disposto ad offrire un ingaggio da 1,8 milioni di euro all’anno. Il presidente, però, desidera che Inler si leghi al Napoli in maniera convinta: ecco perché non vuole fissare una clausola rescissoria «appetibile», che automaticamente metterebbe lo svizze-

ro al centro delle voci di mercato già a partire dalla prossima estate. Su questo si sta lavorando per arrivare ad un punto d’incontro. Quel che è certo è che domani si aprirà una settimana decisiva per il futuro di Inler. Il 10 luglio l’Udinese partirà infatti per il ritiro di Arta Terme ed entro quella data la questione andrà risolta. Il giocatore, infatti, potrebbe anche rimanere in Friuli, nonostante Pozzo stia spingendo da tempo per la soluzione Napoli avendo definito la trattativa (12,5 milioni più bonus) con De Laurentiis già il martedì successivo alla fine del campionato.

Gokhan Inler, 27 anni, centrocampista: fa gola al Napoli ATP

Nuovo centrocampo Mazzarri ha chiesto ed in parte ha già ottenuto che il centrocampo venisse rivoluzionato. In quel reparto, sono andati via Blasi, Pazienza e Yebda mentre la posizione di Gargano resta da definire. Genoa e Lazio hanno fatto un sondaggio per il Mota, ma probabilmente il destino dell’uruguaiano si conoscerà soltanto quando verrà chiarito il discorso legato alla possibilità di acquistare un secondo extracomunitario. Wilson Palacios, honduregno del Tottenham, non è infatti solo un’alternativa ad Inler, ma anche un’ipotesi da non trascurare per sostituire eventualmente Gargano. Quest’ultimo non parteciperà al ritiro di Dimaro, che scatterà il 16 luglio. Hamsik, invece, sì. Poi si deciderà il suo futuro. E ci sarà anche almeno uno tra Inler e Palacios.


DOMENICA 3 LUGLIO 2011

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MERCATO

Pronti, via! «Il Palermo è una big Lotterà su tre fronti» Pioli si presenta al raduno: «Zamparini mi piace: è diretto» Il presidente prende Lores e annuncia: «Pastore andrà all’estero» LA SCHEDA

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STEFANO PIOLI 45 ANNI ALLENATORE PALERMO

Da allenatore uno scudetto con gli Allievi

Stefano Pioli, 45 anni, e Maurizio Zamparini, 70, iniziano la loro prima stagione insieme TERRUSO DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BUSSOLENGO (Verona) dGioca in ca-

sa Stefano Pioli nel giorno della sua prima uscita in rosanero. Il nuovo allenatore del Palermo ricomincia da Verona, ultima città dove ha allenato e dove ieri ha parlato assieme al presidente

Zamparini dei progetti per la stagione che bussa alle porte. Il proprietario del club rosanero accarezza il suo allenatore con parole amorevoli, si vede a occhio nudo che vive la fase dell’innamoramento acuto. In questo caso c’è qualcosa in più rispetto al solito. Tanto da spingersi a fare una dichiarazione impegnativa: «Voglio sfatare il tabù degli allenato-

ri che non terminano quasi mai il campionato sulla panchina del mio club. Con Pioli staremo assieme a lungo e vi dico che faremo molto bene e che il nostro rapporto durerà più di un campionato, alla fine sarà lui a decidere di andare via». L’Europa Stefano Pioli è stato intercettato dal Palermo proprio

Stefano Pioli, 45 anni, ha giocato con Parma, Juventus, Verona, Fiorentina, Padova, Pistoiese e Fiorenzuola. Vanta anche 5 presenze nell’Italia Under 21. Ha iniziato la carriera da allenatore nelle giovanili del Bologna (con cui ha vinto un titolo nella categoria Allievi Nazionali) e del Chievo, poi il salto in prima squadra con la Salernitana. Dopo i campani ha guidato Modena, Parma, Grosseto, Piacenza, Sassuolo e Chievo.

In cerca del fresco della montagna Mai come quest’anno Trentinomania

MATTEO PIERELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dSe venisse organizzata una «Trentino Cup» fra le squadre che hanno scelto come sede del ritiro il fresco, il silenzio e l’aria buona di quelle zone, la competizione assomiglierebbe quasi a una Champions. La grande novità di novità di quest’anno è infatti l’arrivo dell’Inter (al posto della Juve) a Pinzolo e se consideriamo che il Bayern Monaco, per il secondo anno consecutivo, è a Riva del Garda, si potrebbe anche ripetere la finale della Champions 2010...

Trentinomania I bavaresi arriveranno oggi e si alleneranno ad Arco, in vista dei preliminari cui il team più blasonato del calcio tedesco è costretto dopo il terzo posto in campionato.

Un’altra squadra che preparerà la Champions in Trentino è il Napoli, a Dimaro dal 16 luglio. La Roma di Luis Enrique comincerà la stagione invece a Riscone di Brunico, località che ospiterà i giallorossi per il terzo anno consecutivo. Oggi è invece atteso a Malles Venosta il Palermo, radunatosi ieri a Verona e apripista dei club italiani: i rosanero il 28 luglio saranno impegnati nel terzo turno preliminare di Europa League e il tempo ormai stringe. Altre squadre che andranno in Trentino sono il Parma, il Siena e il Bologna: nel ritiro dei rossoblù dovrebbe arrivare, almeno per un giorno, anche il presidente onorario Gianni Morandi. Cambiamento Chi invece ha fatto una scelta in controtendenza rispetto agli ultimi anni è la Juventus. I bianconeri, dopo cinque anni a Pinzolo, per il precampionato ritornano in Piemonte, come negli anni d’oro. La località è Bardonecchia, in Val di Susa, che per questa operazione investirà grazie ai contributi della Regione Pie-

Da Pastore a Varela Il Palermo dal ritorno in A insegue la qualificazione in Champions, obiettivo finora solo sfiorato e che il nuovo tecnico rosanero non si sente di dichiarare: «Zamparini dice che possiamo arrivare dal quarto al decimo posto, ma so bene che se arrivassimo noni non sarebbe contento, nè lo sarei io. Il nostro traguardo dovrà essere domenicale, nel senso di poter competere al meglio contro chiunque. Abbiamo una squadra all’altezza. I giocatori di talento sono importanti perché possono decidere da soli una partita, ma non ci riescono se non hanno alle spalle una gruppo che sa comportarsi da squadra». Ed eccoci al punto: che fine farà Pastore, pezzo più pregiato del Palermo? Zamparini ne parla come se fosse già venduto: «Non credo che andrà mai alla Roma perché non possono permetterselo. Certo, sarei felice se rimanesse in Italia ma penso che finirà all’estero, Inghilterra o Spagna: Real Madrid o Chelsea. Qualcuno ci ha già offerto 50 mi-

Javier Pastore, 22 anni IANUALE

Il numero uno rosanero cambia per il nuovo tecnico «Non lo caccerò come gli altri, staremo insieme a lungo» L’allenatore non si nasconde: «Se arrivassimo noni, il presidente non sarebbe felice. E nemmeno io» lioni, magari però riusciremo a ottenerne di più. E’ vero che Pastore può fare la differenza, ma senza di lui il Palermo sarà più squadra». E intanto arriva il ventenne uruguaiano Ignacio Lores Varela dal Defensor, centrocampista con doti offensive. Il costo dell’operazione si aggira sui 2,3 milioni di euro. La prima a scoprire il talento era stata l’Atalanta che aveva offerto 1,5 milioni, poi si erano interessate anche Udinese e Lazio.

RADUNI E RITIRI

SCATTA LA NUOVA STAGIONE

E’ la meta preferita dalle squadre di A e dal Bayern. Ma c’è chi sta a casa...

mentre era già in trattativa con la Roma: «Non so quanto fossi realmente vicino alla squadra giallorossa, ma quando il presidente Zamparini mi ha contattato per chiedermi la disponibilità ho telefonato immediatamente a Walter Sabatini e ho rotto ogni indugio. Non potevo e non volevo perdere questa occasione. Di Zamparini ho apprezzato soprattutto la passione e l’entusiasmo. Mi piace anche il suo modo di essere diretto, preferisco di gran lunga uno che le cose viene a dirmele in faccia». Il Palermo è la prima squadra di A che ha cominciato la preparazione precampionato: «Abbiamo dovuto variare il programma e i carichi di lavoro. Fra 25 giorni avremo già il primo impegno con i preliminari di Europa League e il tempo è poco. Ma ci teniamo a onorarlo nel migliore dei modi. Avremo un organico in grado di figurare al meglio in tutte e tre le competizioni. Non guarderemo alle coppe come un impiccio, ma semmai come un valore aggiunto».

Domani via all’avventura dell’Udinese PALERMO Raduno: ieri a Verona. Ritiro: da oggi al 20 luglio a Malles-Venosta (Bz). UDINESE Raduno: domani a Udine. Ritiro: dal 10 al 31 luglio ad Arta Terme (Ud). CATANIA Raduno: il 7 luglio a Catania. Ritiro: dall’11 a Torre del Grifo (Ct).

Un anno fa, Guidolin e l’Udinese: domani parte la stagione bianconera SPINELLI

monte 1,5 milioni di euro, che probabilmente verranno ripagati considerando sia le persone che si fermeranno per una vacanza, sia quelle che faranno una gita «mordi e fuggi». Quasi tutte le squadre della Serie A andranno a preparare la nuova stagione in montagna, compreso il Genoa, unica società impegnata all’estero. Per il settimo anno consecutivo i rossoblù soggiorneranno a Neustift, in Austria.

In casa Ma c’è anche chi si preparerà, in pratica, a casa sua. E’ il caso del Milan che, come ormai da tradizione, effettuerà il ritiro a Milanello. Anche il Cagliari da tempo ha deciso di rimanere nel suo quartier generale e per il quarto anno di fila comincerà ad Assemini. Stessa scelta, stavolta, per il Catania impegnato nel centro sportivo di Torre del Grifo, inaugurato poche settimane fa.

luglio a Cortina d’Ampezzo (Bl); dall’1 al 4 e dall’8 al 15 agosto a San Piero in Sieve (Fi); dal 4 al 7 agosto tournée in Inghilterra. PARMA Raduno: 11 luglio a Parma. Ritiro: dall’11 al 29 luglio a Levico Terme (Tn) MILAN Raduno: 12 luglio a Milanello (Va). Ritiro: dal 12 luglio a Milanello (Va).

CESENA Raduno: dal 7 luglio a Cesena. Ritiro: dall’11 luglio al 7 agosto ad Acquapartita (Fc), dal 9 al 14 agosto a Castrocaro (Fc).

NAPOLI Raduno: 12 luglio a Castelvolturno (Ce). Ritiro: dal 16 al 31 luglio a Dimaro (Tn).

JUVENTUS Raduno: a Vinovo il 7 luglio. Ritiro: dal 7 al 17 luglio a Bardonecchia (To).

ROMA Raduno: il 13 luglio a Trigoria. Ritiro: dal 15 al 26 luglio a Riscone di Brunico (Bz).

LAZIO Raduno: 7 luglio a Venezia. Ritiro: dal 7 al 23 luglio ad Auronzo (Bl); dal 26 al 31 luglio a Fiuggi.

LECCE Raduno: il 14 luglio a Camporosso di Tarvisio (Ud). Ritiro: dal 15 a data da destinarsi a Camporosso di Tarvisio (Ud).

SIENA Raduno: 8 luglio a Siena. Ritiro: dall’11 al 26 luglio a Ridanna (Bz) e dal 29 luglio al 10 agosto ad Abbadia San Salvatore (Si).

ATALANTA Raduno: 16 luglio a Rovetta (Bg). Ritiro: dal 17 luglio al 7 agosto a Rovetta (Bg).

INTER Raduno: il 10 luglio ad Appiano Gentile (Co). Ritiro: dal 10 al 21 luglio a Pinzolo (Tn).

GENOA Raduno: il 17 luglio a Neustift (Austria). Ritiro: dal 17 al 30 luglio a Neustift (Austria).

CAGLIARI Raduno: dall’11 al 14 luglio ad Assemini (Ca). Ritiro: dal 18 luglio ad Assemini.

NOVARA Raduno: il 17 luglio raduno ad Acqui Terme (Al). Ritiro: dal 18 al 31 luglio ad Acqui Terme; dal 3 al 7 agosto a Chatillon (Ao)

CHIEVO Raduno: a Verona l’11 luglio. Ritiro: dal 17 al 30 luglio a San Zeno di Montagna(Vr). FIORENTINA Raduno: dall’11 al 14 luglio a Firenze. Ritiro: dal 14 al 29

BOLOGNA Raduno: 18 luglio a Bologna (16 e 17 luglio visite mediche). Ritiro: dal 18 al 31 luglio ad Andalo (Tn); dall’1 al 13 agosto a Sestola (Mo).


R

DOMENICA 3 LUGLIO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

MERCATO COSI’ IN CAMPO LE 20 DI A

Il Genoa accelera per Amauri e Frey Lecce: con Munari in arrivo anche Goian, sprint per Greco. Cesena: Eder si fa con Regini all’Empoli CALVI-DI CHIARA-DI FEO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dEsubero ancora per poco. Intorno ad Amauri ci si muove parecchio. Nei giorni scorsi ci ha lavorato il Bologna (dalla Juve arriverebbe anche Sorensen, in cambio una sorta di prelazione per Ramirez), ma ora ci punta forte il Genoa, stanco di aspettare una risposta da El Arabi (Caen). Domani è previsto un incontro con i bianconeri, in alternativa Preziosi ha in mente il clamoroso ritorno di Floccari. Su quest’ultimo la più vicina è il Parma, che sullo stesso Amauri però non ha perso le speranze e intanto è a un passo dalla cessione di Bojinov allo Sporting Lisbona. Il Bologna intanto si muove anche su Floro Flores: attesa una risposta dall’Udinese (offerta di 3,5 milioni per la metà), in settimana si chiude per Cuadrado (Udinese) e resta l’interesse per Heinze (svincolato dal Marsiglia). Nemmeno il Genoa si ferma: caldissima la pista Frey (manca solo l’intesa sulla contropartita per la Fiorentina), attesi sviluppi per Gargano (Napoli, può partire se gli azzurri prendono un altro nel ruolo) e contende al Palermo il centrale Perrotta (Pescara, ’94, c’è pure l’ipotesi Tottenham).

CESENA

Punto Cesena Discesa per Eder. L’incontro con l’Empoli di venerdì ha lasciato le parti non distanti: i toscani chiedono 3,5 milioni per la metà, l’offerta romagnola è inferiore ma si può fare inserendo nella trattativa il difensore Regini (era a Foggia) che piace tanto all’Empoli, già in settimana si potrebbe chiudere. In difesa offerto Vinetot (Genoa) per ora si nicchia, a sinistra vi-

Il Parma manda Bojinov allo Sporting e non molla Floccari. Cagliari, sondaggio per Berardi

Mosse Lecce Il ds Osti attende sviluppi per un eventuale accordo sul ritorno di Munari, finito dopo le buste a Palermo. Il centrocampista, che ha indugiato sul trasferimento al Chievo (nella

Altre trattative Il Novara a giorni ratificherà i prestiti di Garcia e Kasami dal Palermo, vicino pure Lanzafame (mercoledì nuovo incontro tra i club). A centrocampo si conta su Piriz (l’Udinese lo ha promesso se non cede Inler), in attacco caldi i nomi di Meggiorini (Genoa, c’è pure il Torino) e Morimoto (Catania), dietro piacciono Lanzaro e Contini del Saragozza. Il Parma punta il difensore Adejo (Reggina). Siena: domani si chiude per Grossi (Varese), previsti nuovi contatti per Brkic e Angella (Udinese), in mezzo vivi gli obiettivi Valdifiori (Empoli) e Giorgi (Ascoli, c’è pure il Bologna). Sondaggio Cagliari per il terzino Berardi (Brescia).

CHIEVO

FIORENTINA

va la pista Rubin (Torino), previsto un nuovo incontro col Palermo per Guana, si punta sempre a Candreva (si può fare se si intavola con l’Udinese la trattativa Parolo).

433

Lauro Parolo

trattativa per Mantovani) sarebbe felice di restare in Salento. E dati i buoni rapporti con i rosanero, nella trattativa dovrebbe rientrare anche Goian, primo nome della lista per la difesa (ma è viva pure l’ipotesi Legrottaglie). A centrocampo si va dritti su Greco: la Roma ha già un’offerta del Chievo per la metà, ma il Lecce lavora per convincere il calciatore; intanto sempre vive le piste Mazzarani (Udinese) e Gessa (Pescara). Il Torino propone uno scambio tra Gasbarroni e Vives, che il Lecce però considera incedibile.

HETEMAJ

Vargas

DE FEUDIS

Sorrentino

MUTU

Cesar

Rigoni

Malonga

Montolivo

Acquisti Mutu (a, Fiorentina), Rennella (a, Grasshopper), M. Rossi (d, Bari), De Feudis (c, Torino, fp). Cessioni Appiah (c, f.c.), Caserta (c, fp) e Pellegrino (d, Atalanta fp), Dellafiore (d, Palermo fp), Santon (d, Inter fp), Gorobsov (c, Torino, fp), Felipe (d, Fiorentina fp), Jimenez (c, Al Ahli).

ANSA

Luciano

S

Seedorf

Ibrahimovic

De Sanctis

Boateng

Pato

Campagnaro

All. Allegri

Cessioni Donadel (c, Napoli), Mutu (a, Cesena), Comotto (d), Avramov (p) e Santana (c, fine contratto), D’Agostino (c, Udinese),

AFP

S

Cessioni Pirlo (c, Juve), Jankulovski (d, Banik), Sokratis (d, Genoa fp), Beretta (a) e Merkel (c, Genoa), Didac (d, Espanyol p), Albertazzi (d, Getafe), Verdi (a) e Oduamadi (a, Torino), Legrottaglie (d, fine contratto).

EIDON

Blerim Dzemaili, 25 anni

Acquisti Ze Eduardo (a. Santos), Birsa (c. Auxerre), Pratto (a. Univ. Catolica), Seymour (c. Univ. Chile), Krajnc (d. Maribor), Ribas (a. Digione), Sokratis (d. fp), Beretta (a) e Merkel (c. Milan), Granqvist (d. Groningen), Bolzoni (c. Siena), Vinetot (d. Crotone), Constant (c. Chievo), Meggiorini (a. Bari), Escobar (a. Deportivo Calì). Cessioni Criscito (d. Zenit), Destro (a. Siena), Rodriguez (a. Bologna), Boakye (a. Sassuolo), Paloschi (a. Milan), Rafinha (c. Bayern), Floro Flores (a. Udinese), Cofie (c. Sassuolo), Konko (c. Lazio). Obiettivi El Arabi (a. Caen), Frey (p. Fiorentina), Pandev (a. Inter), Silvestre (d. Catania), Gargano (c, Napoli), Floccari (a, Lazio), Amauri (a, Parma). Cosa manca Un portiere di grande livello e un centravanti.

Valter Birsa, 24 anni

PALERMO 4312 Motta

MANTOVANI

Sirigu

KASAMI

Bovo

Hernandez

PACI

Migliaccio Marianini

Bertani

MILANOVIC

Morganella

Acquisti Fernandez (d, Estudiantes), Donadel (c, Fiorentina), Dzemaili (c, Parma), Bogliacino (c, Chievo fp), Mannini (c, Sampdoria), Rosati (p, Lecce).

Obiettivi Inler (c, Udinese), Pastore (c, Palermo), Santana (c, Fiorentina), Alvarez (c, Velez), Vidal (c, Bayer L.), Palacios (c, Tottenham), Lamela (c, River Plate), Britos (d, Bologna). Cosa manca Serve un innesto per reparto. Bigon cerca un difensore mancino, un mediano di qualità e una punta di scorta.

Pastore Cassani

All. Tesser

S Massimo Paci, 33 anni AP

Cessioni Pazienza (c, Juve), Blasi (c) e Santacroce (d, Parma). Yebda (c, Benfica fp), Iezzo (p), Cribari (d) e Gianello (p, fine contratto).

Ilicic Nocerino

Porcari

Hamsik

3421

Balzaretti

Lisuzzo Ujkani

All. Mazzarri

Acquisti Mexes (d, Roma), Taiwo (d, Marsiglia), Zigoni (a) e Paloschi (a, Genoa), El Shaarawy (a, Padova), Comi (a, Torino.

Cosa manca L’ormai famosa mezz’ala sinistra invocata da Allegri. Malgrado i tanti indizi ancora non si hanno ancora certezze sul nome di mister X.

S

Rigoni

Maggio

Obiettivi Ganso (c) e Danilo (c, Santos), Hamsik (c, Napoli), Kucka (c, Genoa).

Acquisti Nastasic (d, Partizan), Felipe (d, Cesena), Papa Waigo (a, Grosseto), Romulo (d, Atletico Paranaense).

GARCIA

Cavani

Cannavaro

Palacio All. MALESANI

Cosa manca Due centrocampisti in alternativa agli attuali titolari. L’idea di Mihajlovic è una linea con tre giocatori di quantità che sappiano però inserirsi al tiro.

Gargano Gattuso

Kucka

Obiettivi Mulumbu (c, WBA), Gazzi (c, Bari), Matuidi (c, St.Etienne), Witesl (c, Standard Liegi), Barreto (a, Udinese), Silva (a, Velez)

Lavezzi

Ruiz

BIRSA

Rossi

3421

Abate

REUTERS

LAPRESSE

Dossena

Nesta

Taye Taiwo, 26 anni

Stevan Jovetic, 21 anni

DZEMAILI Van Bommel

Cerci

NOVARA

Thiago Silva

S

S

Cosa manca Da rimpolpare il centrocampo, oltre a Hetemaj ne arriveranno altri due. Poi serve un’alternativa a Jokic a sinistra, e un attaccante che affianchi Pellissier.

4312

SEYMOUR

All. Mihajlovic

Obiettivi Coutinho (c, Inter), Kurtic (c), Darmian (d, Palermo), Gonzalez (a, Novara), Munari (c, Palermo), Meggiorini (a, Bologna), Bertolo (c, Saragozza), Greco (c, Roma).

NAPOLI

TAIWO

Behrami De Silvestri

Cessioni Constant (c, Genoa), Bogliacino (c, Napoli fp), Marcolini (c, Padova), Mantovani (d, Palermo).

LAPRESSE

Cosa manca Si cercano due terzini da alternare a Ceccarelli e Lauro, un altro centrale mancino, quattro centrocampisti, uno o due attaccanti.

Abbiati

Eduardo

Gilardino

Dainelli

All. DI CARLO

Acquisti Acerbi (d, Reggina), A. Bassoli (d, Foligno), Hetemaj (c, Brescia), Bentivoglio (c, Bari, fp).

Francesco Acerbi, 23 anni

Obiettivi Yebda (c, Napoli), Guana (c, Chievo), Eder (a, Brescia), Ekdal (c) e Rubin (d, Bologna), Candreva (c, Parma), Santana (c, Fiorentina), Cutolo (a) e Vinetot (d, Crotone).

MILAN

Moscardelli

ACERBI

All. GIAMPAOLO

PRATTO

Kaladze

Frey

BENTIVOGLIO

Ceccarelli

Marco Rossi, 23 anni

CONSTANT

Gamberini Colucci

S

Jovetic

Natali

Von Bergen

4312

Antonelli

Pellissier

M. ROSSI Antonioli

GENOA

Pasqual

Andreolli

Giaccherini

Leandro Greco, 24 anni, l’anno scorso si è fatto valere alla Roma: il Chievo lo punta, ma il Lecce è convinto di riuscire a strappargli un sì EPA

433

352

Jokic

GIALLOROSSO PER GIALLOROSSO

Acquisti Paci (d, Parma), Kasami (c, p) e Garcia (d, Palermo p). Cessioni Gonzalez (a, Palermo fp), Parola (c), Strukelj (p), Drascek (c, fine contratto). Obiettivi Strasser (c, Milan), Eder (a), Lanzafame (a) e Berardi (c, Brescia), Cutolo (a, Crotone), Osuji (c, Varese), Garcia (d), Kasami (c, Palermo), Morimoto (a, Catania), Knezevic (d, Livorno), Cribari (d, Napoli), Piriz (c, Nacional). Cosa manca Un uomo di esperienza per reparto: difesa sistemata con Paci (ma potrebbe arrivarne un altro), poi un altro centrocampista oltre a Kasami e almeno un attaccante (due, se parte Bertani).

All. PIOLI

S Javier Pastore, 22 anni ANSA

Acquisti Gonzalez (a, Novara fp), Zahavi (c, Hapoel TA), Labrin (d, Huachipato), Milanovic (d, Lokomotiv), Simon (c, Haladas), Pisano (d, Varese), Cetto (d, Tolosa), Munari (c, Lecce), Lanzafame (a, Brescia), Di Matteo (c, Vicenza), Di Chiara (c, Reggiana), Mantovani (d, Chievo), Lores (c, Defensor). Cessioni Liverani (c, f.c..), Paolucci (a, Siena fp), Kasami (c) e Garcia (d, Novara). Obiettivi Beric (a, Maribor), Parolo (c, Cesena), Alvarez (c, Velez), Carrasco (c, Audax Italiano).

Cosa manca Due centrocampisti, in particolare un regista. Ma prima bisogna sfoltire: oltre 50 i calciatori in rosa.


DOMENICA 3 LUGLIO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

ATALANTA Bellini

BOLOGNA 442

Bonaventura

Peluso

Carmona

4312

Morleo Della Rocca

Marilungo (ARDEMAGNI)

Mudingayi

IPP

S

Cessioni Delvecchio (c, Catania, fp), Dalla Bona (c), Ferri (d), Amoruso (a, fine contratto).

LAPRESSE

Juan François Gillet, 32 anni

Obiettivi Cigarini (c, Siviglia), R. Bianchi (a, Torino), Lucchini (d, Sampdoria), Denis (a, Udinese), Acosta (a, Boca Juniors). Cosa manca L’inchiesta scommesse rallenta il mercato, se sarà confermata la Serie A si prospetta una mezza rivoluzione: cambieranno almeno 5 titolari, tenendo un occhio al bilancio e uno al resto della rosa: con 35 elementi la priorità è sfoltire.

INTER 3-4-3

Samuel

Julio Cesar

T. Motta

Bonucci

S

ANSA

AFP

S

AP

PARMA Modesto

S Miroslav Klose, 33 anni AP

Doni Paletta

BLASI

Zaccardo

S Jonathan Biabiany, 23 anni LAPRESSE

Acquisti Pellè (a, Az Alkmaar), Borini (a, Chelsea), Sansone (a, Bayern), Coppola (c, Lecce fp), Danilo (c, Aris fp), Brandao (d, Siena p), Blasi (c) e Santacroce (d, Napoli), Biabiany (a, Sampdoria p).

Bojan Krkic, 20 anni AP

LAPRESSE

Cosa manca Un portiere (sarà Marchetti), un difensore centrale, un centrocampista (domani sarà ufficiale Cana) e un altro attaccante (si lavora per arrivare a Cissé).

Cosa manca Oltre al portiere titolare, servono due difensori centrali e poi un esterno destro e uno sinistro in difesa, due centrocampisti e due attaccanti.

UDINESE

Cessioni Mexes (d, Milan), Castellini (d, Sampdoria), Loria (d, fine contratto).

Obiettivi Floro Flores (a, Udinese), Floccari (a, Lazio), Mesbah (c, Lecce), Aguirregaray (d, Penarol), D’Agostino (c, Fiorentina), Fideleff (d, Newell’s).

Obiettivi Lamela (c, River), Alvarez (c, Velez), Verratti (c, Pescara), Angel (d, Sporting Gijon), Stekelenburg (p, Ajax), Kameni (p. Espanyol).

Cosa manca L’obiettivo principale è un centravanti di peso, poi forse un’alternativa ai terzini. Interessa meno il centrocampista di qualità.

Cosa manca Due difensori centrali, un paio di terzini, un esterno d’attacco.

Armero

352

Domizzi Asamoah

Di Natale

Bolzoni Handanovic

BELMONTE

Cessioni Angelo (d, Siena), Amauri (a, Juventus fp), Dzemaili (c, Napoli), Paci (d, Novara).

442

Sestu

Zapata

Inler

Vergassola Pinzi

Calaiò Brienza

Acquisti Tziolis (c, Racing fp), Angelo (c, Parma), Codrea (c, fp), Belmonte (d, Bari), Paolucci (a, Palermo fp), Sansone (c, Frosinone), Destro (a, Genoa, p).

IANUALE

Isla

S Antonio Di Natale, 33 anni LAPRESSE

Cessioni Coppola (p, Torino), Marrone (c, Juve fp), Brandao (d, Parma p), Cacciatore (d, Samp fp), Bolzoni (c, Genoa fp). Obiettivi Valdifiori (c, Empoli), Almiron (c, Bari), Brkic (p, Vojvodina), Manninger (p, Juve), Grossi (a, AlbinoLeffe), Acquafresca (a, Cagliari), Angella (d, Udinese), D’Agostino (c, Fiorentina), Caracciolo (a, Brescia). Cosa manca Un uomo per reparto: portiere e regista le priorità.

Sanchez

Benatia

All. SANNINO

Mattia Destro, 20 anni

Cessioni Coppola (c, Parma fp), Munari (c, Palermo), Bertolacci (c, fp) e Sini (d, Roma fp), Rosati (p, Napoli), Rispoli (d, Samp), Giuliatto (d), Fabiano (d) e Chevanton (a, fine contratto).

Koné (c, Brescia)

Farelli

S

Acquisti A. Esposito (d, Bologna), Cacia (a, Piacenza).

Obiettivi Legrottaglie (d, Milan), Loria (d, Roma), Puggioni (p, Reggina), Manninger (p, Juve), Greco (c, Roma), Padalino (c, Samp), Goian (d, Palermo), Mazzarani (c, Modena).

BOJAN

Acquisti Crescenzi (d, Crotone), Okaka (a, Bari), Cicinho (d, Villarreal), Curci (p) e Guberti (c, Sampdoria), Bertolacci (c) e Sini (d, Lecce fp), Bojan (a, Barcellona), Nego (d, Nantes).

Daniele Corvia, 26 anni

DESTRO

All. LUIS ENRIQUE

S

Cessioni Meghni (c, fine contr.), Lichtsteiner (d, Juventus).

Vucinic

Totti

Piatti All. DI FRANCESCO

S

Del Grosso

Cassetti All. Colomba

Corvia

Giacomazzi

Acquisti Klose (a, Bayern), Lulic (d, Young B.), Mendicino (a, Ascoli, fp), Cavanda (d, Torino fp), Konko (d, Genoa).

Rossettini Perrotta

BIABIANY

KLOSE

Obiettivi Koch (d, Zurigo), Marchetti (p. Cagliari), Cissé (a, Panathinaikos), Bovo (d), Cassani (d, Palermo), Parolo (c, Cesena), Cana (c, Galatasaray), Tamas (d, Wba), Witsel (c, St. Liegi), Silvestre (d, Catania),

Burdisso Giovinco

Vives

Tomovic

Terzi Pizarro

Di Michele

Esposito

All. Reja

Juan

Mirante

Benassi

KONKO

433 De Rossi

Mesbah

Hernanes

SIENA

Riise

Galloppa

Zarate Ferrario

Ledesma

Cosa manca Due attaccanti di livello internazionale (nel mirino Aguero e Vucinic), poi caccia al «medianaccio» da mettere accanto a Pirlo, soprattutto se verranno ceduti Felipe Melo e Sissoko.

442

4321

Brivio

Biava

Obiettivi Aguero (a, Atletico Madrid), Inler (c) e Sanchez (a, Udinese), Beck (d, Hoffenheim), L. Diarra (c, Real Madrid), Vucinic (a, Roma).

Crespo A. Lucarelli

LECCE

Brocchi

ROMA

Gobbi

Cosa manca Mercato legato alle cessioni. Con Andujar in partenza, un portiere titolare. Se salutano Silvestre e Maxi Lopez, i rispettivi sostituti. A prescindere, invece, arriverà una punta.

4312

Cessioni Salihamidzic (d, fine contratto).

Cosa manca Dovesse partire Lucio, bisognerà cercare un difensore centrale all’altezza del brasiliano. Servono due centrocampisti in grado di far tirare il fiato ai titolari e un attaccante di fascia.

Obiettivi Cacia (a, Lecce), Galeano (d, Independiente), Martinuccio (a), G. Rodriguez (d) e S. Rodriguez (c, Penarol), Tissone (c, Samp), Marchesin (p Lanus), Iezzo (p, Napoli).

Radu

Cessioni Suazo (a, fine contratto). Obiettivi Hazard (a, Lilla), Sanchez (a, Udinese), Tevez (a, M. City), Pastore (c, Palermo), Ramirez (a, Bologna), Alvarez (c, Velez), Casemiro (c, San Paolo), Palacio (a, Genoa).

Gomez

Cessioni Schelotto (c, Atalanta fp), Pesce (c, Ascoli), Bergessio (a, St. Etienne fp), Terlizzi (d) e Carboni (c, fine contratto).

ANSA

Cosa manca Un secondo portiere, un jolly difensivo, una mezzala e almeno un attaccante: l’agenda del Cagliari ha queste priorità.

Krasic All. CONTE

Acquisti Pirlo (c, Milan), Ziegler (d, Sampdoria), Pazienza (c, Napoli), Amauri (a, Parma fp), Marrone (c, Siena fp), Lichtsteiner (d, Lazio), Pasquato (a, Modena fp), Almiron (c, Bari), Ekdal (c, Bologna).

Reto Ziegler, 25 anni

Ledesma

Acquisti Moretti (c, Ascoli), Delvecchio (c, Atalanta fp), Terracciano (p, Nocerina).

Maxi Lopez, 27 anni

Obiettivi Greco (c, Roma), Marrone (c, Siena), Parolo (c, Cesena), Floro Flores (a, Genoa), Barreto (a, Bari), Frison (p, Frosinone), Poli (c, Sampdoria), Avramov (p, Fiorentina), Pasquato (c, Modena), Suazo (a, Inter), Berardi (d, Brescia).

PIRLO LICHTSTEINER

Acquisti Castaignos (a, Feyenoord), Muntari (c, Sunderland fp), Santon (d, Cesena fp), Viviano (p, Bologna), Jonathan (d, Santos), Caldirola (d, Vitesse fp).

Samuel Eto’o, 30 anni

S

Cessioni Acquafresca (a, Genoa fp), Missiroli (a, Reggina fp), Pelizzoli (p, fine contratto).

Bizzarri

All. GASPERINI

Maxi Lopez

All. MONTELLA

Dias

Del Piero

Sneijder Maicon

EL KABIR

Acquisti El Kabir (a, Mjallby), Sivakov (c, Wisla Cracovia fp).

Davide Astori, 24 anni

Buffon

Pazzini

Ranocchia

S

Mauri

Matri

Biagianti

Alvarez

Melo Chiellini

Llama

All. Donadoni

4-2-4 Quagliarella

Eto’o

Lucio

Nainggolan

LAZIO

ZIEGLER

Cambiasso

Andujar

Cossu

Pisano

Acquisti Rodriguez (a, Genoa), Gillet (p), Pulzetti (c, Bari), Rickler (d, Piacenza), Vantaggiato (a) e Crespo (d, Padova), Antonsson (d, Copenhagen). Cessioni Lupatelli (p) e A. Esposito (d, Lecce), Meggiorini (a, Genoa), Viviano (p, Inter), Ekdal (c, Juve), Mutarelli (c), Buscé (c) e Moras (d, f.c.). Obiettivi Caracciolo (a, Brescia). Gregus (c, Banik), Sorensen (d, Juve), Cuadrado (d, Udinese), Giorgi (c, Ascoli), Amauri (a, Parma), Floro Flores (a, Genoa), Heinze (d, Marsiglia), Paparatto (d, Tigre). Cosa manca Una prima punta di peso, un centrocampista e un mancino che faccia tutta la fascia. Tra questi, un nome che faccia sognare.

Lodi

Spolli

Gimenez

JUVENTUS Zanetti

Conti

All. BISOLI

Acquisti Schelotto (c, Catania fp), Gabbiadini (a, Cittadella), Ardemagni (a, Padova fp), Caserta (c, Cesena, fp).

Nenè Silvestre

Agazzi

Ramirez

CRESPO All. Colantuono

Manolo Gabbiadini, 19 anni

Lazzari

433

Marchese

Canini Perez

Padoin

S

Di Vaio

Portanova GABBIADINI

Raimondi

4312

Astori

GILLET Barreto

CATANIA

Agostini

Britos

Consigli Capelli

CAGLIARI

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All. Guidolin

Acquisti Danilo (d, Palmeiras), Fabbrini (c, Empoli), Brkic (p, Vojvodina), Barreto (a, Bari), D’Agostino (c, Fiorentina), Floro Flores (a, Genoa fp), Mazzarani (c, Modena fp), Piriz (c, Nacional), Doubai (c, Young B.), A. Sissoko (c, Troyes). Cessioni Beleck (a, Aek Atene), Corradi (a, fine contratto). Obiettivi Parolo (c, Cesena), Piatti (a, Almeria), Lazzari (c, Cagliari), Carrasco (c, Audax Italiano). Cosa manca Al momento la squadra è al completo con Inler, Sanchez e Zapata: dovessero partire loro, si interverrà per rimpiazzarli.


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DOMENICA 3 LUGLIO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

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MERCATO

Coentrao impaziente Vuole Real o Chelsea Il Barcellona sta per chiudere per Fabregas e Sanchez Jeffren: «No all’Udinese». Caso Van Persie all’Arsenal FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MADRID dArsene Wenger dice che passa parecchio tempo al telefono. E non risulta difficile credergli. Fabio Coentrao fa lo scontroso, vuole andarsene dal Benfica e viene cacciato dall'allenamento. Dario Conca non fa lo schizzinoso, e seppellisce la sua bella carriera sotto una montagna di soldi passando dal Fluminense al Guangzhou.

Al telefono «Tutti tengono il punto - ha detto Wenger a una radio francese - tutti vogliono che sia l'altro a fare la prima mossa sperando nell'affare migliore. Nessuno batterà ciglio fino a fine luglio, primi di agosto, quando i buchi di ogni squadra saranno evidenti. L'unica cosa certa è che sto tanto al telefono». L'Arsenal brucia: Fabregas vuole andare al Barcellona che avrebbe offerto 29 milioni di euro più 6 a compensazione degli scippi di due giovani canterani, Toral e Bellerin. Sembra pochino. Clichy e Nasri sono destinati al City, o ad altre pretenden-

L’argentino Conca va in Cina e diventa il terzo calciatore più pagato al mondo: 10,6 milioni l’anno per giocare nel Guangzhou ti. Il secondo, contratto in scadenza nel 2012, lunedì ha appuntamento con Arsene: le cose da dire sono diverse. E ora alla lista degli immusoniti si è aggiunto Van Persie, un altro che avrebbe chiesto un incontro chiarificatore a Wenger. Evidentemente l'olandese in vacanza si dev'essere spaventato leggendo la lista dei compagni in fuga. Impaziente Wenger manifesta tranquillità, Coentrao impazienza. Il terzino del Benfica ieri ha discusso con l'allenatore Jorge Jesus, che lo ha espulso dall'allenamento. Il nazionale portoghese è in ballo tra i connazionali Mourinho (favorito) e Villas Boas e ha fretta di cam-

Fabio Coentrao, 23 anni, difensore del Benfica EPA

biare aria. Mou che lunedì sarà già di nuovo in ufficio al Bernabeu, dopo appena 12 giorni di vacanze: c'è parecchio lavoro da fare, prima di tutto vendere i 6-7 giocatori in esubero. Uno di questi, il difensore Mateos, se n'è andato felice felice al Saragozza, dove troverà due pupilli di Luis Enrique scartati dal Barça B: Abraham e Edu Oriol. Un terzo, Victor Vazquez, approda al Neuchatel Xamax mentre Jonathan Soriano parla con lo Swansea, detto Swanselona. Fretta Anche al Barcellona di Pep hanno fretta, entro martedì vorrebbero chiudere non solo con Cesc ma pure con Alexis Sanchez: ai Pozzo hanno offerto 26 milioni fissi più 11 legati alle vittorie e alle presenze da titolare del niño maravilla. In ambito Udinese da registrare le parole di Efren Suarez, padre di Jeffren: «Non vogliamo andare a Udine. O Spagna o Inghilterra». Offerte gli sono arrivate da Fulham, Liverpoool, Valencia e Villarreal, che ha sorriso di fronte alla proposta dell' Atletico Madrid: 30 milioni per Giuseppe Rossi e il portierone Diego Lopez. Roig, ricco proprietario del 'sottomarino giallo', ne vuole 30 solo per Pepito, «Per il quale si è fatta viva solo una squadra che però non aveva soldi». La chiusura è per un affare fatto, tanto roboante quanto esotico. L'argentino Dario Conca, anni 28, diventa il terzo calciatore più pagato del globo dopo Messi e Ronaldo: il Guangzhou gli ha fatto firmare un contratto da 3 anni e mezzo da 10.6 milioni a stagione, più 4.8 alla firma.

s I COLPI

V Cesc Fabregas 24 anni, è a un passo dal Barcellona che ha offerto all’Arsenal 35 milioni

V Alexis Sanchez 22 anni sta per essere ceduto dall’Udinese al Barcellona per 37 milioni

V Dario Conca, 28 anni, è passato dal Fluminense al Guangzhou Evergrande

MONDIALI DONNE

Svezia e Usa vincono e vanno ai quarti Il gruppo C del Mondiale femminile ha emesso altri due verdetti: Svezia e Usa ai quarti, con le già qualificate Francia, Germania e Giappone. La Svezia vince di misura contro la Corea del Nord, ordinata ma non incisiva. Nei primi 45' le svedesi creano tanto, fondamentale Seger a centrocampo con Schelin e Landström vicine al gol in sei situazioni. Simile l’avvio di ripresa, la Svezia fiuta il gol tre volte nel primo quarto d'ora, poi al 64' Dahlkvist sblocca il risultato: cross di Forsberg per Landström, che serve al centro e la compagna non sbaglia l'1 0. Nell'altra gara, gli Usa battono la Colombia 3 0. Rodriguez non trova il gol al 7' e al 10', ma il gioco offensivo delle statunitensi viene premiato al 12': destro da fuori area di O'Reilly e 1 0. Wambach, Rodriguez e Cheney mancano il raddoppio nel primo tempo, l'unico brivido dalla Colombia arriva allo scadere con il gol di Castro annullato per fuorigioco. Nella ripresa le americane dilagano con Rapinoe (50') e Lloyd (57'): traversa e palo negano la goleada alle americane, tra le candidate al titolo. Oggi Australia Guinea Equatoriale (14) e Brasile Norvegia (18.15). Francesca Salsano


DOMENICA 3 LUGLIO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

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L’INTERVISTA x HA DETTO

V Sulla Lega A oggi non mi risulta che Beretta (foto), Lotito o Cellino abbiano chiesto in Figc il secondo extracomunitario. Eppure il mercato è gia iniziato. Una volta ce lo chiedevano a maggio...

V Sui giovani Bisogna puntare sulla crescita dei nostri giovani. Ora con il presidente Abete (foto) stiamo ragionando sulla partecipazione di squadre B di club ai campionati professionistici

Avviso ai club «Il 2˚ extracomunitario? Ci sono altre emergenze» Albertini: «La Lega doveva chiederlo nei tempi e nei modi giusti E i calciatori stanno ancora aspettando il contratto collettivo» MARCO IARIA

Potete mai fare le barricate per una 10-15 stranieri in più?

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

«Il problema non è solo questo. L’articolo 40 delle Noif (le norme organizzative interne della Federazione, ndr) consente l’ingresso di centinaia di extracomunitari "mascherati" con la qualifica di giovani di serie. Giovani che raggiungono l’Italia con le rispettive famiglie e che, dopo 6 mesi, firmano il loro primo contratto da professionisti. Così viene aggirata la legge Bossi-Fini e i nostri giovani non trovano spazio. I club accettino di rivedere questa norma, magari fissando un arco temporale di qualche anno tra l’arrivo dei calciatori in questione e la firma del contratto».

dMartedì in via Allegri potrebbero esserci delle sorprese. I club di Serie A si aspettano che il consiglio federale dia il via libera al secondo extracomunitario, ma non è affatto scontato. Lo fa capire, nemmeno troppo velatamente, Demetrio Albertini, vice presidente della Figc e consigliere dell’Assocalciatori. La delibera può davvero slittare o, peggio, naufragare?

«Facciamo una premessa. La norma non va in automatico, decade tutte le volte che finisce il mercato di gennaio. C’è una legge dello Stato, la Bossi-Fini, che regola gli ingressi dei lavoratori e che chiede, anche al calcio, di argomentare determinate richieste. Fino a oggi non mi risulta che la Lega di A, attraverso i suoi rappresentanti in consiglio federale Beretta, Lotito e Cellino, abbia chiesto il secondo extracomunitario. E me ne stupisco». Perché?

«Una volta, quando c’erano Matarrese, Moratti e Galliani, bussavano alla nostra porta per chiedercelo nei modi, nei tempi e nei luoghi giusti, quelli istituzionali. Di solito si presentavano a maggio. Adesso il mercato è iniziato e le società sono in ritardo. Sono io il primo a domandarmi come mai non abbiano ancora chiesto il secondo extracomunitario, visto che è nel loro interesse». Va bene, ma mettiamo che martedì la Lega pone la questione all’ordine del giorno. Cosa succede?

«È giusto che i club sappiano come impostare la loro campagna acquisti, ma è altrettanto giusto che i calciatori sappiano su quale modulo devono firmare. C’è un contratto collettivo già fatto

Demetrio Albertini, 39 anni, è vice presidente della Federcalcio LIVERANI

e concordato con la Serie A, ma che per l’inaffidabilità della delegazione della Lega non è stato ancora firmato. Non si può pensare che un calciatore sottoscriva un accordo con un club che prevede la flessibilità libera da 450 mila euro di stipendio in su, proprio perché si rifà al nuovo contratto collettivo, senza che questo sia entrato in vigore. Che tutela è questa?». Il termine per pagare gli stipendi e soprattutto gli allenamenti differenziati sono i nodi da sciogliere. L’Aic è disposta a sedersi nuovamente al tavolo?

«I calciatori hanno ritirato lo sciopero sulla base di un accordo che prevedeva che si discutesse del famoso settimo punto, quello sui fuori rosa, solo dopo la firma del contratto, con Abete a fare da garante. La delegazione dei club ha detto che le andava bene ma forse non aveva il

mandato a trattare. Io dico che c’è un accordo da rispettare e che il contratto va firmato». Se la Lega lo firmasse, ci sarebbe il via libera sul secondo extracomunitario?

«Non facciamo scambi. Quello dei nuovi ingressi è un tema che ha bisogno di una discussione seria e profonda in consiglio federale. A me va benissimo se arrivano in Italia dieci campioni, ma in passato abbiamo preso gente più scarsa di tanti giocatori che militano in B e Lega Pro. Nell’ultimo decennio le nostre squadre, imbottite di stranieri, sono giunte 5 volte in finale di Champions e zero in Europa League, dove negli anni Novanta avevamo avuto 11 finaliste. Se il secondo extracomunitario fa aumentare il nostro tasso qualitativo, allora diamolo solo alle squadre che partecipano alla Champions, che almeno qualche risultato l’hanno ottenuto...».

Da responsabile del Club Italia, si è dato da fare per rilanciare il movimento. A un anno dal fallimento in Sudafrica, tuttavia, il calcio italiano resta paralizzato.

«Spesso le scelte politiche e gli interessi personali prevalgono sulle questioni tecniche. Le nostre squadre hanno un’età media molto alta, i nazionali dell’Under 21 mettono insieme la miseria di 50 presenze in A contro le 250 dei coetanei tedeschi. Così abbiamo proposto di far giocare una rappresentativa Under 21 in B o Lega Pro, ora stiamo ragionando sulla nascita di squadre B che partecipino ai campionati professionistici. Intanto, martedì portiamo in consiglio l’abbassamento da 21 a 19 anni dell’età della Primavera. Bisogna puntare sulla crescita dei nostri giovani e sulla formazione, sperando che la Lega di A, che è la componente più importante, sia propositiva».

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LE PAROLE CHIAVE

Extra comunitari Il 2 luglio 2010, in piena bufera post-fallimento in Sudafrica, la Figc decise di riportare gli ingressi stagionali fuori dai confini Ue da due a uno per ciascuna squadra del massimo campionato, contro il volere della Lega di A. Da quel momento i tre consiglieri in quota Serie A (Beretta, Cellino e Lotito) non si sono più fatti vedere nelle riunioni di «Governo» del calcio italiano, tornandoci dopo un anno, lo scorso giugno

Contratto collettivo Il contratto collettivo che regola i rapporti tra calciatori e società è scaduto, dopo numerose proroghe, un anno fa. La lunga trattativa tra Lega e Aic non ha ancora portato alla firma. A dicembre i calciatori avevano revocato lo sciopero convinti che l’accordo fosse stato trovato

Che idea si è fatto sullo scudetto 2006?

«Prima di dare un giudizio aspetto di avere in mano la relazione di Palazzi».

dietro la notizia

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Aic pronta al blitz E non è sola di M.IAR.

Assocalciatori, Assoallenatori e Lega Pro. Tutti assieme appassionatamente per tendere un agguato alla Lega di A, che pregusta già l’ok al secondo extracomunitario. E così la riunione di martedì del consiglio federale potrebbe riservare un colpo di scena. Altro che passeggiata per i club del massimo campionato, tornati a sedere dopo un anno al tavolo del Governo del calcio proprio perché ingolositi dall’apertura delle frontiere. Il problema è che in questi mesi, per un motivo o per un altro, la Serie A si è fatta non pochi nemici. Con l’Aic, in particolare, il contenzioso del contratto collettivo si trascina da troppo tempo. Il sindacato degli atleti non ha digerito la retromarcia della Lega ad accordo già raggiunto (e a sciopero revocato). Lo stesso presidente Tommasi aveva condizionato l’apertura sul secondo extra Ue alla modifica dell’articolo 40 delle Noif, quello sui giovani stranieri arrivati a centinaia in questi anni nei nostri vivai. Con i colleghi del massimo campionato la Lega Pro è finita addirittura in tribunale, lamentandosi per le «briciole» concesse dalla mutualità dei diritti tv. Per questi motivi, ma non solo, il via libera al secondo extracomunitario potrebbe slittare o, addirittura, non passare mai. Le società di A hanno bisogno di sapere subito se la finestra c’è, perché il mercato incombe. Rimandare di due settimane (al consiglio federale del 18) la questione sarebbe comunque un problema per le strategie dei club: l’Aic medita una piccola vendetta.

CALCIOSCOMMESSE

Venerdì Palazzi interroga Doni 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dNuovo round di interrogatori e audizioni già fissato per Stefano Palazzi, procuratore della Federcalcio, nell’ambito dell’inchiesta sportiva sul calcioscommesse. Fissate le prime 21 audizioni, Palazzi ha messo a punto ieri la lista di appuntamenti del secondo gruppo di persone coinvolte nell’inchiesta della procura di Cremona, tra le quali Cristiano Doni, capitano dell’Atalanta che sarà ascoltato venerdì, e il dentista Marco Pirani, non tesserato, che sarà ascoltato presso il suo domicilio lunedì 11 luglio.

Calendario Questo il calendario delle nuove audizioni. Venerdì: Vittorio Micolucci (giocatore Ascoli), Mauro Bressan (ex giocatore), Cristiano Doni (giocatore Atalanta), Carlo Gervasoni (giocatore Piacenza) e Davide Saverino (giocatore Reggiana). Sabato: Antonio Bellavista (ex giocatore). Lunedì 11: Marco Pirani (non tesserato). Palazzi comincerà il suo lavoro domani: il primo ad essere ascoltato sarà il vicepresidente del Ravenna Ciriello, e

SIGNORI IN VACANZA COI FIGLI

nello stesso giorno sarà sentito anche il presidente del Chievo Campedelli. Inchiesta penale Doni non sarà sentito a breve, invece, dagli inquirenti di Cremona, impegnati nell’inchiesta che ha portato all’arresto di 15 persone e all’iscrizione nel registro degli indagati di altri 28 soggetti. Il calciatore dell’Atalanta, assistito dall’avvocato Salvatore Pino, potrebbe essere sentito dai magistrati dopo la pausa estiva. Il procuratore di Cremona Roberto Di Martino domani interrogherà Marco Pirani e martedì il commercialista Manlio Bruni.

Beppe Signori, l’ex bomber della Lazio e della Nazionale, coinvolto nell’inchiesta di Cremona sul calcioscommesse, si è concesso un po’ di vacanza sotto l’ombrellone. Signori è ritenuto dai magistrati di Cremona il punto di riferimento della cellula bolognese degli scommettitori


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DOMENICA 3 LUGLIO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

STORIE D’ESTATE Pep Guardiola, 40 anni, ieri al Palio di Siena REUTERS

y taccuino

IN ITALIA A BRESCIA L’INTERVISTA E ROMA Platini: «Blatter? Non è un corrotto» Pep Guardiola è nato a Santpedor il 18 gennaio 1971.

Calciatore

Guardate Pep! Al Palio c’è un fenomeno «Qui è tutto fantastico» Guardiola visita Siena con la famiglia, riceve applausi e parla di calcio: «Io al Milan? Ha già un grande allenatore...» ALESSANDRA GOZZINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENA d Altro che Wembley,

«non ero mai stato a Siena, e non avevo mai visto il Palio. Un’emozione grandissima, incredibile. E’ stato tutto stupendo, davvero, complimenti». Un mese e mezzo fa Guardiola ha vinto (ancora) la Champions League, nel nuovo stadio di Wembley. Ieri Pep ha seguito il Palio di Siena, quello dedicato alla Madonna di Pro-

w I NUMERI

4

vittorie nei trofei internazionali di Guardiola: 2 Champions, 1 Supercoppa e 1 Mondiale per club

venzano (presenti nove contrade dopo la morte del cavallo Messi della Chiocciola). Migliaia di persone in piazza, tra cui il tecnico, seduto su uno dei palchetti a ridosso del tufo, lungo la curva del Casato, dove c’è stata anche la pericolosa caduta del fantino del Bruco. Un’ora prima l’allenatore (maglietta bianca con scritta «Abolish fashion cliché») era già pronto ad assistere alle celebrazioni che precedono la corsa (mentre la moglie scattava foto), alla fine ha aspettato

almeno un’altra ora prima di lasciare il palazzo comunale, per poter uscire con più tranquillità. Battute La vacanza toscana dell’allenatore è continuata così: dopo la visita di tre giorni fa a Firenze, ieri è stata la volta di Siena, dove Guardiola, accompagnato dalla famiglia e dall’ex viola Carnasciali, non era mai stato. La gita in città è iniziata poco dopo le cinque, con la lunga visita al palazzo comunale: Pep si è intrattenuto nel-

la Sala Mappamondo, quella del Buon Governo, e poi nella Cappella, si è fatto spiegare la storia e il significato degli affreschi che aveva intorno. Poca voglia di parlare di pallone, se non quando (per gentilezza) rispondeva alle domande di chi lo riconosceva. Ecco qualche scena. Il primo ad avvicinarsi è un tifoso milanista: «Pep, vieni da noi». Risposta: «Ma no, voi avete già un bravissimo allenatore». Il secondo, per sua stessa ammissione è uno juventino disperato. Guardiola non è di conforto: «Ma dai, avete vinto così tanto, in passato...». Gli si fa incontro anche Alessandro Trapassi, assessore allo sport del comune di Siena e Pep è prontissimo: «Complimenti alla vostra squadra per il ritorno in serie A». Intanto, fanno festa nella contrada dell’Oca, che ieri ha vinto con il cavallo Mississippi montato da Giovanni Atzeni, detto «Tittia». L’ultimo applauso (e gli ultimi cori) sono ancora per Guardiola, scortato fino alla macchina da un gruppo di ragazzi innamorati del suo Barcellona. Non è poi così difficile. GLI ALTRI SERVIZI SUL PALIO DI SIENA A PAGINA 33

Ha giocato 11 anni col Barcellona (dal ’90 al 2001) vincendo 6 Liga, 2 Coppe Campioni, 1 Coppa Coppe, 2 Supercoppe Europee, 2 Coppe e 2 Supercoppe Spagna. Ha giocato anche con Brescia, Roma, Al Ahli e Dorados.

Allenatore Comincia nel 2007 con il Barca B, dal 2008 è promosso in prima squadra e conquista 3 Liga, 2 Champions, 1 Mondiale per club, 1 Supercoppa Europea, 1 Supercoppa e 1 Coppa di Spagna.

&

FRANCOFORTE dMichel Platini difende Joseph Blatter, rieletto per la quarta volta alla presidenza del la Fifa: «Blatter non è un diavolo e nemmeno un angelo ha detto Plati ni in un'intervista al «Frankfurter Al lgemeine Zeitung» , si può critica re il suo modo di gestire la Fifa, ma non è un corrotto. Molte cose che sono state rimproverate a lui non avevano alcuna giustificazione o non erano veritiere, forse perché secondo alcuni il presidente della Fifa è responsabile di tutto quello che succede. Ma se ci sono casi di corruzione all’interno della Fifa non sono in alcun modo legati a Blat ter». Il 75enne svizzero è all’ultimo mandato e c’è chi è pronto a scom mettere su Platini come suo erede nel 2015. «Io sto benissimo alla Ue fa replica Michel , non voglio co stringere nessuno a farsi da parte, se poi Blatter dice che lascerà è un altro discorso. Ha detto che sarà il suo ultimo mandato, vediamo cosa succederà».

RUSSIA/1

Squadra femminile in bikini per gli incassi MOSCA dSnobbate dal grande pubblico, le giocatrici del Rossi yanka Krasnoarmeysk, formazio ne del massimo campionato russo femminile, hanno deciso di giocare la prossima partita in bikini, nella speranza di riempire gli spalti. «Sia mo la miglior squadra femminile in Russia, abbiamo vinto diversi titoli e giochiamo la Champions League le parole dell'allenatrice, Tatiana Egorova . Poche persone, però, hanno sentito parlare di noi».

RUSSIA/2

Lokomotiv Mosca Couceiro è il tecnico MOSCA dLa Lokomotiv Mosca ha scelto il tecnico portoghese Jo sè Couceiro come allenatore per le prossime due stagioni. l 48enne lu sitano ha guidato Vitoria, Porto, Be lenenses e under 21 portoghese. In seguito, dopo aver lavorato in Li tuania con l'FBK Kaunas e la nazio nale, si è trasferito in Turchia al Ga ziantepspor. La scorsa stagione è stato scelto come traghettatore dallo Sporting Lisbona.

LE VACANZE DEI VIP IN SARDEGNA TRA BAGNI, SOLE, MARE E TANTE CHIACCHIERE DI CALCIO

La Parietti fa 50 e ammette: «Mou? Magari...» Mancini e Conte chiudono l’estate dei tornei DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

POLTU QUATU (Olbia Tempio) dLa perla della settimana la regala Alba Parietti: «Cosa mi manca del calcio? Soltanto Mourinho». La regina dello sgabello di Galagoal, che ieri ha festeggiato i 50 anni, proprio qui, in mezzo ai calciatori, premiando «Miss Yamamay», ora potrebbe svelarlo: ma una storia con Josè c’è stata? «Magari». Risate. La Iena Enrico Lucci

non le dà tregua, Alba brinda, sorride, bacia. E incorona Nausica Putzu, bellezza cagliaritana, che in passato era stata legata al difensore rossoblù Francesco Pisano. Quella di venerdì è stata la serata di gala dell’evento «Calciomercato on the beach», torneo di tennis e calcetto (con la diretta tv nel programma dedicato di Sky Sport), diviso tra Forte dei Marmi e il Grand Hotel Poltu Quatu dove si svolge tutto, con la sola eccezione delle cene «fuori porta» e dei dopo cena in discoteca dove il ritornello di Raffaella Carrà e Bob Sinclair «A far l’amore comincia tu», genera strane idee e ipotetiche trasgressioni. Ma i calciatori di oggi sono meno scatenati di quelli di ieri e perché i paparazzi facciano lo

IN PRIMO PIANO Da sinistra Conte con la compagna Elisabetta, Alba Parietti mentre taglia la torta per il suo compleanno e Mancini col figlio Filippo FREZZA-LAPRESSE

scoop devono seguire Danilo Gallinari, single incallito, che spesso è affiancato dalla ex annunciatrice Rai Arianna Marchetti, o devono incollarsi a Melissa Satta che a Capri era con Matteo Ferrari, ma qui, in casa, gira sola. L’ex romanista John Carew, sicuramente, ne apprezza le qualità. Estate finita Ieri sera l’estate dei tornei è finita, col calcetto, vinto dai soliti Marcolin e Tavano, con Taddei, Comotto e Car-

nevale in porta, contro Mancini padre e figlio, D’Agostino, Vergassola e Antognoni. Da domani via ai ritiri. Cosa resta di queste giornate di mare e pallone? Soprattutto la voglia di far crescere questi eventi, nati con Lele Mora nel 2000 e poi un po’ scomparsi. «Il prossimo anno vorremmo fare 15 giorni a Poltu Quatu aumentando il livello», spiega Diego Tavano, ex stella del calcio a 5 e oggi agente Fifa, che ha lavorato sul torneo con Francesco Pulcini che

di questo angolo di paradiso è il proprietario. Capri, Forte dei Marmi, la Sardegna e Milano Marittima, ora casa Gazzetta, sono il cuore dei tornei. Personaggi L’estate dei tornei è bella perché chi partecipa è mosso dalla passione e non solo dall’idea di una vacanza in un resort di lusso: guai a togliere la sfida a quelli che d’inverno ci fanno sognare. Gila lotta come un leone, D’Agostino e Taddei sono tecnica pura, Ver-

gassola e Comotto i più presenti e continui, i televisivi Ghione e Butinar gli intrattenitori per eccellenza. E poi ci sono gli allenatori: la prima parte è stata di Allegri, la seconda tutta della banda Mancini e di Conte che ti appassiona con le sue chiacchiere di calcio e di vita. Ieri non si è perso il debutto dell’Argentina in Coppa America e Aguero lo ha davvero impressionato. Chissà che la prossima estate, qui, non ci vengano insieme...


DOMENICA 3 LUGLIO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

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SERIE BWIN MERCATO s

Il portiere Ferdinando Coppola, 33 anni, è stato promosso in serie A con il Siena PLP

OBIETTIVI

R Cristian Bucchi, 34 anni, attaccante, ex Pescara: è seguito dal Cittadella

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Cairo e il Toro 4 che nascerà «Punto ancora su Ogbonna»

I NUMERI

Gli acquisti del Torino: il portiere Coppola, gli attaccante Ebagua e Verdi, l’esterno Oduamadi

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I milioni chiesti da Urbano Cairo per la cessione del difensore Ogbonna, chiesto da diverse squadre

rivieni, con Oduamadi e Verdi in granata, e Comi in rossonero. «E potrebbe non essere finita qui, con il Milan, ne riparliamo», fa il misterioso il presidente.

Cosa manca «Direi che siamo a buon punto – riassume Cairo -. In difesa manca poco, proprio come in attacco, con Ebagua». Manca Meggiorini, per cui il Toro continua a lavorare: Ventura, che lo ha avuto a Bari, lo riaccoglierebbe. La trattativa è aperta, ma Meggiorini piace anche al Novara, che potrebbe spuntarla: l’attaccante del Genoa vorrebbe restare in A. Intanto, la retroguardia quasi al completo (verbo presidenziale) contempla la permanenza di Ogbonna: «Fa gola a tanti, in Italia e all’estero, non solo in Inghilterra. Se lo vorrà, Angelo rimarrà: son disposto a cederlo solo di fronte ad una offerta stratosferica». Quanto? «Quindici milioni? No, Urbano per me non bastano, visto che Cairo, 54 stiamo parlando di un titolare sicuro della Nazionale del futuLIVERANI ro». Intanto l’agente del difensore Carlo Pallavicino alza la voce: «Ogbonna è pronto per giocare in piazze importanti». Cairo tiene le carte coperte, ma non è disposto a cederlo per meno di 18-20 milioni. Tutt’altro discorso vale per Bianchi: «Ci sono richieste ma aspettiamo qualche giorno». I problemi sono a centrocampo: «Abbiamo Zanetti, Loviso e Gorobsov, ma serve altro, è vero — ammette il presidente —. Guberti? Sarebbe un bel colpo, ma prima capiamo cosa vuol fare: vogliamo giocatori felici di vestire il granata».

«Via solo per un’offerta stratosferica» Davanti duello col Novara per Meggiorini vuole un mix di gioventù ed esperienza.

FABRIZIO TURCO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINOdE’ una corsa contro il

tempo, quella di Cairo e Petrachi. L’obiettivo è non ripetere gli errori di un’estate fa, quando Lerda si ritrovò nel ritiro di Norcia una rosa dimessa e lontanissima dalla squadra che poi affrontò il campionato. Fra due settimane il Toro torna al lavoro per preparare il terzo campionato consecutivo di B; Ventura spera di poter lavorare fin dall’inizio su una rosa quasi al completo anche se, al lordo di alcuni indesiderati, oggi la squadra è composta da venti giocatori. Ecco perché, nel dubbio, il tecnico incrocia le dita:

La strategia I primi giorni di mercato hanno evidenziato la strategia: avanti con i cordoni della borsa tirati, cercando di trattenere Ogbonna, mentre Bianchi ha le valigie pronte. L’ultimo tassello è il portiere: perso Gillet, il Toro si è tuffato su Coppola. «Ha personalità ed entusiasmo, mi ha fatto un’ottima impressione», dice Urbano Cairo. La società rimane in vendita, ma — in mancanza di acquirenti — lui va avanti, tanto da scendere in campo per curare la trattativa con il Milan. Una trattativa che ha creato un andi-

R L’attaccante brasiliano Fabinho, 20 anni, l’ultima stagione a Salerno: piace al Verona

R Nicola Madonna, 24 anni, centrocampista esterno, è seguito dal Pescara

MERCATO

Abbruscato idea Padova Verona-Fabinho BERTELLI-BIANCHIN-BREGA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dL’attacco della Samp nel 2011 è stato discusso, criticato, quasi preso in giro. Per la rincorsa alla A quindi Garrone è partito da lì: ha preso Piovaccari e ora sprinta per Cacia, che il Lecce valuta 3,5 milioni. Intanto, ieri il d.s. Sensibile ha rivelato l’interesse per il trequartista Missiroli: «Se dovessero esserci i presupposti...». Nella classica corsa agli attaccanti di inizio luglio, però, anche il Padova ha un ruolo: resta sempre su Cacia ma punta forte anche su Abbruscato e, per il centrocampo, in settimana vedrà l’Ascoli per Gazzola. Il Verona, invece, presto potrebbe avere novità sull’ingresso in società di Bergamelli ed è molto attratto da Fabinho (Udinese, ottimo finale alla Salernitana). Per lui si troverà a duellare col Modena, che in settimana saprà se avrà il portiere Colombi (l’alternativa è Bassi) e a centrocampo lavorerà su tre colpi: Carobbio piace sempre (il Siena ha l’accordo con lo Spezia, ma lui vuole stare in B), Dalla Bona del Cittadella è vicino e Di Gennaro, tornato al Milan, può dare qualità. Nello stesso reparto, il Bari ha Magnanelli (Sassuolo) in cima alla lista, mentre per la difesa punta Borghese (Gubbio) e in attacco chiuderà per Iunco (Chievo) o Gomez (Gubbio). Intanto, in settimana ufficializzerà Forestieri dal Genoa e cederà uno tra Gazzi e Huseklepp.

Vicenza e Brescia su Immobile Un po’ più a nord, il Pescara punta sempre forte sull’esterno Madonna (Atalanta), già inserito nel possibile affare-Capuano, mentre il Gubbio conferma Daud e punta forte Castiglia, di proprietà della Juve, seguito anche dal Cittadella. Proprio i veneti per l’attacco studiano Bucchi e più concretamente potrebbero prendere Maah (Como), avvicinarsi a Federici (Grosseto) e avere in prestito il centrocampista Baselli dell’Atalanta. Dubbi anche per il Brescia, che monitora Cesarini, trequartista ’89 dello Spezia, e non ha certezze sul nove: segue Granoche, apprezza Torri e non tralascia Immobile, che ha richieste, a cominciare dal Vicenza. Vita più semplice a Grosseto: ha chiuso per Gerardi e segue Rosseti, attaccante Nazionale Under 20, di proprietà del Cesena. La Juve Stabia invece è la favorita per il milanista Beretta, chiesto anche da Carrarese e Latina. Il finale è a Reggio Calabria: la Reggina duella con l’Ascoli per il centrale Bortel e, dopo Bombagi e Ragusa, prende Ruggeri, terzino di scuola Milan. Il Crotone, intanto, fa il filo al difensore Aya, riscattato dalla Fiorentina e seguito dal Bari, mentre l’Empoli si interessa a Vitiello, ex Grosseto ora svincolato. Piccoli movimenti: per il clou della settimana meglio restare con la Samp.

PRIMA DIVISIONE Il personaggio

Spezia: il Gus aspetta i suoi uomini di fiducia ALEX FROSIO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dL’ultima volta che l’hanno viste a queste latitudini calcistiche, lo hanno visto vincere: stagione 2002-03, playoff vinti e Serie B conquistata con l’AlbinoLeffe. Si chiamava C1, ora è Prima Divisione ed Elio Gustinetti ci torna con lo Spezia.

Novità Ci arriva dopo la A sfiorata sempre con l’AlbinoLeffe e con il Grosseto, e dopo una mezza stagione balorda all’Ascoli. Ma dopo tanta B, Spezia non è una diminutio: «Ho trovato una società che ha vo-

Elio Gustinetti, 56 anni PIERANUNZI

glia di fare — confessa il Gus —, di investire non solo sugli uomini ma anche sulle strutture. Con prospettive di questo genere, gli obiettivi non sono soltanto sul breve». Le novità riguardano un nuovo centro sportivo e il campo in sintetico. I fedelissimi Anche se un vecchio aforisma ammonisce di «non tornare mai là dove si è stati felici», Gustinetti prova a costruire il proprio progetto sullo schema che gli ha dato (tanti) successi. Dal punto di vista dell’organico, l’allenatore vuole affidarsi ai fedelissimi: di madrelingua bergamasca o che comunque abbiano confidenza con l’accento. Il prossimo Spezia può già contare su Emiliano Testini, ex Triestina ma soprattutto per tre stagioni all’AlbinoLeffe (due con il Gus), e su Romeo Papini, che il tecnico ha avuto a Grosseto. La lista della spesa potrebbe proseguire con altri due elementi che hanno l’AlbinoLeffe nel curriculum: Omar Torri,

l’attuale centravanti, e Filippo Carobbio, regista dell’AlbinoLeffe dei miracoli di Gustinetti e nell’ultima stagione promosso in A con il Siena (c’è l’accordo con la società toscana, non con il giocatore). E sarebbe un gran bel centrocampo, quello del prossimo Spezia, che già può contare sull’ex Varese Daniele Buzzegoli (e su Ighli Vannucchi, uno che, per stessa ammissione del Gus, lo ha fatto spesso disperare da avversario). Uomini di spessore «Cerco giocatori che possano collimare con le mie idee calcistiche — spiega Gustinetti — gente che ho allenato, che hanno grande disponibilità al lavoro. Conoscendoli, so che sono uomini di spessore, so come impiegarli. Anzi, se potessi ne prenderei anche di più... Certo, poi non sempre si riesce a prendere quelli che si vuole, ma c’è di buono che la società aveva già voglia di portare allo Spezia i giocatori su cui abbiamo messo gli occhi».

PANCHINE

Stroppa o Rastelli a Piacenza Sorrento: domani firma Sarri Fabrizio Garilli, presidente del Piacenza, sembra intenzionato a mantenere le redini della società e pensa al nuovo allenatore. Due le candidature, entrambe di ex giocatori biancorossi: Giovanni Stroppa e Massimo Rastelli. Il Sorrento domani, o al massimo martedì, la firma di Maurizio Sarri, poi saranno delineati i programmi di rafforzamento della squadra che ha perso Paulinho, Lo Monaco, Angeli, De Giosa e Togni. Si punta su Erpen, che però è richiesto da Gubbio e Juve Stabia. Potrebbe arrivare ancora da Cesena il prossimo portiere della Spal: dopo aver valorizzato Ravaglia nella passata stagione, la società emiliana è in vantaggio nella corsa ad Alex Teodorani, seguito da diversi club di Lega Pro (Carpi, Carrarese, Foligno e

Pisa); vicino il difensore Canzian (Atalanta). Il Foggia ha ufficializzato 5 acquisti: il portiere Ginestra, i centrocampisti Perpetuini (Lazio) e Meduri (ex Monza e Rodengo) e i difensori Ristovski (Parma) e De Leidi (Atalanta)

Carpi al Giglio Per i primi due mesi, il Carpi sarà costretto ad emigrare al Giglio di Reggio Emilia, pagando alla Reggiana 8 mila euro a partita: allo stadio Cabassi mancano 1.200 posti per arrivare ai 4.000 richiesti in Prima. Entro fine luglio via ai lavori per le due curve. Seconda Il Lecco sta per chiudere per il difensore Castelnuovo, svincolato dall'Olginatese.


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Che attesa! DAL NOSTRO INVIATO

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SCARPERIA (Firenze)dIl Mugello fa

i capricci, con la sua pioggia ad orologeria, puntuale quando in pista vanno i fenomeni della MotoGP. Ma, forse, domani pomeriggio ringrazieremo questi starnuti che in due giorni hanno fatto percorrere al massimo 60-65 giri in 4 turni di prove. Perché, si è visto in passato, quando ci si presenta al via senza aver sviscerato per bene le situazioni di una corsa, alla fine tutti, o quasi, hanno dei problemi e il risultato è una gara divertente. Tanto per dirne una, nessuno ha fatto prove di durata, soprattutto con la gomma dura, quindi ci sarà incertezza fino all’ultimo sulla copertura da adottare. In più, dice Andrea Dovizioso, «l’asfalto nuovo ti permette di andare molto forte, ma questo potrebbe distruggere la gomma anteriore. Soffriremo tutti».

Simoncelli deve rompere l’incantesimo L’italiano 3o vuole cancellare al Mugello gli errori Stoner in pole davanti a Spies, Dovizioso quarto

Stile Bene, benissimo, non per loro che dovranno combattere con queste belve da 240 cavalli, ma per noi che guardiamo da fuori. E ieri, da bordo pista, se ne sono viste delle belle. Il punto di osservazione, ovviamente, la Casanova-Savelli, banco

La pioggia disturba le qualifiche e riduce le certezze: oggi ci saranno sorprese Rossi 12o non riesce a migliorare la Ducati di laurea per campioni veri. Tempi a parte, quattro piloti si staccavano nettamente. Il più grintoso di tutti, come sempre Stoner, ma molto aggressivo guidava anche Simoncelli. Scorrevolissimo Lorenzo, a metà strada, per stile e caratteristiche della sua Yamaha, Spies. Non troppo efficace, invece, Dovizioso, ma solo perché la mattina non aveva trovato la strada giusta, praticamente inguardabile Rossi: un passo quasi da mototurista in confronto agli altri, «smanettoni» da superspor-

NASCOSTO Marco Simoncelli sembra volersi nascondere: oggi deve salire sul podio MILAGRO

tiva. E a fine giornata lo ammetterà anche lui: «Proprio non riesco a guidare». Davvero una situazione da cui, per il momento, non si vede una via d’uscita dignitosa. Rincorsa Queste erano le libere della mattina (Lorenzo fenomenale, già a livello di record), poi si è passati alle qualifiche. Con alcune goccioline che cadevano ad intermittenza e i piloti che si sono affannati a fare il loro meglio prima che iniziasse a piovere davvero. La pista era

asciutta, come dimostra il tempo di Stoner, per la prima volta sotto il record con le gomme da qualifica, grazie al nuovo asfalto, ma «dovevamo fidarci al buio, perché sulla visiera vedevamo le gocce», commentava Simoncelli. Marco puntava alla pole, come ad Assen, ma, forse, la semplice prima fila oggi gli farà sentire un po’ di pressione in meno. È lui, insieme a Dovizioso, 4o, che il popolo tricolore aspetta alla prova: ha il passo dei migliori e la voglia di cancellare in un sol colpo le amarezze

del passato, le cadute e le polemiche. Ha tutti i mezzi per farlo, deve soltanto scavalcare questo blocco che sembra imprigionarlo. Ritorno In seconda posizione si è piazzato Spies, vincitore dell’ultimo GP, bravo a trovare il momento giusto per scavalcarlo, «solo» 5o Lorenzo amareggiato per non aver sfruttato nel mondo migliore la mezz’ora scarsa di tregua che ha concesso il tempo. Decisamente la Yamaha è migliorata e Jorge ha

confessato quello che si sussurrava da tempo, che sia lui sia il suo compagno sono tornati «a materiale 2010». Non lo dice ma è il telaio. Edwards e Crutchlow che lo usano abitualmente sono subito in scia. Inseguimento Quindi per la Ducati si mette male. Il migliore è Hayden, 9o, e Valentino chiude come ormai troppe volte il gruppo (solo De Puniet peggio), 12˚ con l’ormai classico 1"8 di ritardo: la gara può addolcire, ma la realtà, per ora, è questa.

Japan Infine il solito aggiornamento sul GP Giappone. Oggi verrà confermato la data in calendario (2 ottobre) e l’invio di un tecnico «indipendente» per fare rilevazioni sul posto. Ma i piloti sono passati all’azione. Lorenzo, il primo a lanciare l’allarme, ha fatto preparare dal suo avvocato una lettera contro la partecipazione, che hanno firmato tutti, ad eccezione di uno, ovviamente il giapponese Hiroshi Aoyama. La partita non è ancora chiusa.


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Casey Stoner, 25 anni, 5 pole quest’anno REUTERS

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CASEY RE DELLA STACCATA

Mugello, pista da altissime velocità e grandi staccate. Alla curva San Donato si passa da 350 a 120 km/h nell’arco di 6"4 e in uno spazio di 340 metri. I freni raggiungono quasi 700˚

Telemetria LA GUIDA MotoGP alle 14 Gli highlights su gazzetta.it Oggi si corre il GP d’Italia, 8ª prova del Mondiale 2011, sul circuito del Mugello (5.245 m). IN TV Ore 11 la 125 (20 giri, 104,900 km); 12.10 Moto2 (21-110,45); 14 MotoGP (23, 120,635 km). Diretta su Italia1 dalle 10.45, Mediaset Premium MotoGP e nettv.mediasetpremium.it. Highlights, risultati e servizi su www.gazzetta.it CLASSIFICHE MotoGP: 1. Stoner p. 136; 2. Lorenzo 108; 3. Dovizioso 99; 4. Rossi 81; 10. Simoncelli 39. Moto2: 1. Bradl p. 127; 2. Marquez 70; 3. Corsi 67. 125: 1. Terol p. 128; 2. Folger 101; 3. Zarco 94. BIGLIETTI: Prato 90 euro (ridotto 70); tribune da 165 a 250.

Attraverso i dati registrati dalla telemetria dei vari team, la Brembo ha potuto stilare la classifica dei migliori staccatori, ovvero i piloti che staccano più vicino al punto di corda della San Donato

Top ten 1. Stoner 2. Lorenzo 3. Dovizioso 4. Rossi 5. Hayden 6. Pedrosa 7. Spies 8. De Puniet 9. Bautista 10. Abraham

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Pedrosa gelido con Marco «Un sms non serve a nulla» Lo spagnolo: «Se uno tradisce la moglie basta un messaggino di scuse?» Simoncelli pensa alla corsa: «Sono sereno, la smetto di fare cavolate» Tensione Non partire dalla pole non toglie tensione a Simoncelli: «Tanto di cavolate ne ho già fatte parecchie in carriera, anche partendo davanti a tutti. Speriamo di non farne stavolta. Cercherò di stare sereno, ho tutte le carte in regola per fare bene». Qualcuno ha ipotizzato per il 2012 una squadra, sempre da Gresini, con Simoncelli e Andrea Dovizioso. «Ma io starei bene anche in un team da solo», ha suggerito ridendo Marco, che con il forlivese si becca dai tempi delle minimoto.

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIA CRUCIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SCARPERIA dSembra che il match tra Marco Simoncelli e Dani Pedrosa sia finito. Quello che si è disputato ieri potrebbe essere stato l’ultimo round, ma è difficile trovare un vincitore in questa storia. Speriamo che lo decreti oggi la pista. Iniziato un mese e mezzo fa, quando un avventato tentativo di sorpasso del romagnolo a Le Mans mandò al tappeto lo spagnolo (con frattura della clavicola destra), l’incontro è andato avanti a mezzo stampa con toni durissimi: dall’invocazione di arresto da parte del manager di Pedrosa, alle minacce di morte giunte a Simoncelli, al doppio intervento alla clavicola (e tre gare saltate), per finire con il giallo di un messaggio di scuse di Marco (sicuramente inviato) ma mai ricevuto da Dani che, non credendogli, lo ha definito «mentiroso» (bugiardo; n.d.r.) e si è rifiutato di stringergli la mano.

Tradimento Una volta messo davanti all’evidenza che il messaggio era stato realmente mandato, Pedrosa ha rifiutato categoricamente la tregua: «Se un uomo viene beccato a tradire la moglie e poi le man-

da un sms di scuse, non serve a niente. Mentre lui era a casa, io mi trovavo in ospedale e mi davano la morfina». Glaciale il commento di Simoncelli: «Quando uno ha una testa così, non vale la pena parlarci». Con le buone relazioni tra i due giunte al divorzio consensuale, ora la parola passa alla pista. Gara Marco scatterà dalla prima fila (terzo, dietro a Stoner e Spies) per la sesta volta consecutiva. «Fossero stati sei po-

di di fila...», sospira il pilota di Gresini. Ma anche nel GP d’Italia sembra in grado di potersi giocare la vittoria: «Avrei anche potuto fare la pole e stavo migliorando il tempo quando ho visto le gocce sulla visiera. Allora, siccome non riuscivo a convincermi che la pista era ancora asciutta, ho preferito non rischiare. Ma la moto è a posto, con le Honda di Stoner e Dovizioso e le Yamaha di Lorenzo e Spies abbiamo un passo simile. Però basta pioggia!».

La sofferenza sul volto di Dani Pedrosa, 25 anni, in una pausa delle prove. Lo spagnolo è rientrato dopo aver saltato 3 gare INSIDEFOTO

Dolore Meno allegria si respira nel box Hrc, dove l’acciaccato Pedrosa ha ammesso che soltanto un «disastro per qualche altro pilota potrebbe riaprire le mie chance di vittoria del Mondiale. Anche se mancano molte gare per me parlare di titolo è ormai molto difficile». Ma guai a chiedergli di aiutare i suoi compagni di squadra (Stoner e Dovizioso): «Cercherò comunque di vincere tutte le gare». A cominciare da oggi anche se sarà dura visto che la spalla destra fa ancora male e avrà bisogno di pillole contro il dolore: «Il mio obiettivo è uno solo — spiega lo spagnolo —: finire la gara, certo è che 23 giri in queste condizioni saranno lunghi».

IL LEADER IRIDATO L’AUSTRALIANO SIGLA IL RECORD DEL CIRCUITO

«Sto meglio, non avrò problemi in gara» Stoner ha sconfitto pure il torcicollo Lorenzo: «Speravo di fare meglio»

strante. Se le qualifiche non fossero state disturbate dalla pioggia, si poteva fare 1’47” basso». In ogni caso, anche 1’48”034 è un gran tempo e perfino l’incontentabile Casey deve ammettere che tutto sta andando per il verso giusto.

GIOVANNI ZAMAGNI 5 R PRODUZIONE RISERVATA

SCARPERIA dIl miglior giro di

sempre mai realizzato al Mugello soddisfa solo in parte Casey Stoner (a fianco nella foto IPP), alla quinta pole position stagionale. «Quest’anno — si rammarica — non riusciamo mai a sfruttare tutti i turni di prove a causa delle condizioni meteo: è un vero peccato e un po’ fru-

Torcicollo Anche perché Stoner sta meglio fisicamente e il torcicollo che lo aveva infastidito venerdì, conseguenza della caduta di Assen, sembra passato. «Nelle prime libere mi sembrava impossibile fare qualsiasi movimento, ora sto decisamente meglio: non dovrei avere problemi per la gara». Ancora una volta, l’australiano ha parole di elogio per la Honda. «Nelle libe-

re del mattino — svela — non ero molto soddisfatto della messa a punto e così abbiamo fatto delle modifiche importanti, che si sono rivelate azzeccate. In qualifica sono partito con le gomme morbide, perché temevo che iniziasse a piovere. Ma non mi trovavo bene, così ho preferito tornare ai box e ripartire con una dura anteriore che aveva già fatto un po’ di giri: ho guadagnato in stabilità e velocità». Lorenzo Intanto la Yamaha sembra aver ritrovato equilibrio e competitività. «Siamo tornati ad alcuni pezzi del 2010 — svela Jorge Lorenzo —: ora la M1

si guida meglio. Nelle libere sono stato molto veloce (era primo; n.d.r.) ed ero convinto di poter ripetermi in qualifica. All’inizio, però, non mi fidavo a spingere per le condizioni dell’asfalto: non sono soddisfatto del quinto posto, ma posso fare un buon risultato. Sarà importante partire bene». Spies Per la seconda volta consecutiva, Ben Spies è riuscito a battere il compagno di squadra. «Sono state qualifiche dure per tutti. L’asfalto era asciutto, ma vedere le gocce di pioggia sul casco non facilitava la concentrazione».


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Occhio Vale

BIANCA E ROSSI

la vignetta di STEFANO FROSINI

«Col casco volevo spaventare i rivali Non ha funzionato» «Assetto sbagliato, questa Ducati è inguidabile Siamo pure rimasti senza motori, saltano i test» DAL NOSTRO INVIATO

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SCARPERIA (Firenze)dDi una cosa

occorre dare atto a Valentino Rossi: non si nasconde mai. E anche quando le cose vanno male, ma proprio male, e vorrebbe sotterrarsi piuttosto che dover parlare con i giornalisti, riesce sempre a trovare la chiave giusta per sdrammatizzare. Figurarsi in una giornata come quella di ieri, sulla pista di casa, dove è stata presa la decisione di azzardare la Desmosedici 2012 per dare una svolta alla stagione, e che invece ha tradito. Commentando l’ennesimo casco speciale edizione Mugello, il colpo di genio. «L’idea era semplice: occhio, che da noi, ma un po’ ovunque, significa attento, che sei al Mugello, ricordati quello che è successo. Ma anche, voleva dire: "Occhio avversari, che dovete fare i conti con noi". Mi sa che per il momento si riferisce solo alla prima parte...».

re 7o-8o, come nelle libere della mattina, ma sarebbe cambiato poco. Non ci siamo con l’assetto e prima del GP proveremo un paio di mosse per migliorare». Cloni Un guaio pensando che

questa dovrebbe essere la moto del futuro. «È un problema. Ma in fondo c’è anche una motivazione. La nuova moto ha la sospensione posteriore, tutto il retrotreno, che funziona meglio, ma l’anteriore è identico alla moto precedente». Cosa fare? «Ho detto a Filippo (Preziosi, il direttore tecnico; n.d.r.) quali sono i problemi e lui ci sta pensando, ma non riesco a dire in che direzione andremo, né quando avremo qualcosa di di-

verso. Se ci serve una versione 2 di questa moto? Non mi sembra che per il momento si pensi a qualcosa del genere».

In alto, Valentino Rossi, 32 anni, con la splendida Bianca Balti, 27 anni, testimonial di Tim. Sopra e sotto, eccolo invece con il casco speciale realizzato dal fidato Aldo Drudi per questa edizione del Mugello: questa volta tocca al suo occhio MILAGRO, AFP

Ricambi E che aver lanciato nella mischia la GP12 ancora acerba possa essere stato un errore forse sfiora la testa di Rossi. Hayden, avendo una moto come la sua, potrebbe dargli una mano? «Forse potrebbe essere una soluzione. La moto arriverà anche per lui ma ci sono dei problemi per i nuovi motori. Non ne abbiamo ed è per questo che non parteciperemo ai test del dopo gara: non abbiamo un motore per girare». Hanno corso un bel rischio a Borgo Panigale, perché fosse successo qualsiasi problema qui non c’è il muletto... Amarezza E oggi c’è la gara. Da 2 anni non vince, ma 7 successi di fila (9 in totale) ne fanno il giardino di casa-Rossi. Che cosa si prova sapendo che non si sarà protagonisti? «Non è bello. Ma il vero problema è che non siamo andati male solo qui, siamo in difficoltà su molte piste». Tifosi tiratelo su perché qualche incrinatura nella voce si comincia a sentire...

Dolori In effetti c’è poco da ballare e Valentino è il primo a stare con i piedi per terra. «I problemi sono sempre gli stessi», anche se la moto è stata stravolta: su base della GP12 ma col motore 1000 portato a 800 in poche settimane. «In effetti l’effetto che avevo avuto provando qui con la 1000 era stato molto più positivo. Avevo girato più forte, soprattutto sentivo la moto. Ora non riesco a guidare. L’inserimento in curva è impreciso e non sento l’anteriore. Senza il disturbo della pioggia magari avrei potuto fa-

w I NUMERI

7

Valentino ha vinto per 7 volte di seguito, dal 2002 al 2008 il GP d’Italia. È un record nella storia dei Gran Premi motociclistici

230

È il record di partenze consecutive nei GP di Rossi: si interruppe al Mugello l’anno scorso per l’infortunio

LE ALTRE CLASSI

125

Super Marquez nella Moto2 ma dietro si rivede De Angelis

le posizioni che competono al suo potenziale. «È un secondo posto che dà morale!», dice soddisfatto. E spiega: «Le qualifiche bagnate hanno colto tutti di sorpresa, sono rimasto in pista tutto il turno, sapevo che l’asfalto si sarebbe asciugato. Abbiamo un buon passo gara in ogni condizione, ma preferirei una gara asciutta». Al contrario Andrea Iannone, dopo il buon inizio di venerdì è precipitato in 14a posizione e dovrà sperare in un’altra rimonta. Buono l’ottavo posto di Mattia Pasini, che nelle ultime gare si sta facendo vedere con maggiore insistenza nelle posizioni che contano.

POS PILOTA

NAZ

MOTO

TEMPO

POS PILOTA

NAZ

MOTO

TEMPO

1. ZARCO

FRA

Derbi

1’58"988

1. MARQUEZ

SPA

Suter

2’05"312

2. SALOM

SPA

Aprilia

2’00"620

2. DE ANGELIS

RSM

Motobi

2’05"897

3. GADEA

SPA

Aprilia

2’00"903

3. SMITH

GB

Tech 3

2’06"617

4. VAZQUEZ

SPA

Derbi

2’01"026

4. SIMEON

BEL

Tech 3

2’06"757

5. TEROL

SPA

Aprilia

2’01"033

5. KRUMMENACHER SVI Kalex

2’06"941

6. CORTESE

GER

Aprilia

2’01"093

6. ESPARGARO

SPA

Ftr

2’06"963

7. VIÑALES

SPA

Aprilia

2’01"201

7. BRADL

GER

Kalex

2’07"013

8. FAUBEL

SPA

Aprilia

2’01"351

8. PASINI

ITA

Ftr

2’07"023

9. MARTIN

SPA

Aprilia

2’01"679

9. KALLIO

FIN

Suter

2’07"147

10. ROSSI

FRA

Aprilia

2’01"768

10. WEST

AUS

Honda

2’07"249

11. OLIVEIRA

POR

Aprilia

2’01"781

11. RABAT

SPA

Ftr

2’07"549

12. WEBB

GB

Mahindra 2’01"811

14. IANNONE

ITA

Suter

2’07"728

13. SCHRÖTTER GER

Mahindra 2’01"839

19. DE ROSA

ITA

Suter

2’08"118

14. GROTZKYJ

Aprilia

2’01"927

21. PIRRO

ITA

Moriwaki 2’08"289

15. KORNFEIL

R. CECA Aprilia

2’01"976

23. CORSI

ITA

Ftr

125 Nella classe minore, invece, i piloti italiani continuano a faticare, anche sulla pista di casa: bisogna trovare al più presto un giovane di valore.

22. CALIA

ITA

Aprilia

2’02"949

25. LORENZETTI ITA

Ftr

2’08"840

24. MORCIANO

ITA

Aprilia

2’03"077

26. BALDOLINI

ITA

Suter

2’08"883

29. MAURIELLO ITA

Aprilia

2’04"632

29. TAROZZI

ITA

Suter

2’09"409

30. TONUCCI

Aprilia

2’04"663

31. CORTI

ITA

Suter

2’09"911

SCARPERIAdCogliere l’attimo è

sto, approfittando delle istantanee condizioni favorevoli della pista. Non senza rischi, perché Marquez ha conquistato il primo posto all’ultimo giro, quando con le gomme da bagnato si girava su una linea asciutta larga pochi centimetri, mentre Zarco, alla prima pole della carriera, non ha avuto timore di spalancare il gas nonostante la pioggia iniziasse a cadere.

fondamentale quando le condizioni meteo sono incerte: la pole di Marc Marquez, 18 anni, in Moto2 e quella di Johann Zarco, 20, in 125 sono arrivate perché i due sono stati bravi a sfruttare al massimo il momento giu-

Tenace Una prova di forza e di coraggio. Ma anche Alex De Angelis è stato tenace. Sulle piste veloci Alex è sempre andato forte e qui la sua moto sembra dargli una mano: così è tornato nel-

Pasini buon 8o, Iannone affonda 14o In 125 Zarco è il più veloce, italiani male GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Alex De Angelis, 27 anni, pilota di San Marino, 2o in Moto2 LAPRESSE

MOTO2 media 158,688 km/h

ITA

ITA

media 150,679 km/h

2’08"562


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Montezemolo con Rossi. Nelle foto a sinistra Marco Simoncelli e Gilles Villeneuve

LUCA DI MONTEZEMOLO presidente Ferrari «Marco come Gilles»

MILAGRO ANSA COLOMBO

Ho grande simpatia per Marco Simoncelli. Mi ricorda il Gilles Villeneuve dei primi tempi. L’importante è stare davanti, i guai passeranno

s HANNO DETTO

R Dovizioso Le prove complicate non hanno fatto capire bene i valori in campo, ma credo che possiamo essere in cinque a giocarci il podio e la vittoria

«Che forte Simoncelli Mi ricorda Villeneuve» Montezemolo al Mugello: «L’importante è stare davanti» Marco: «Adoravo Gilles e vorrei provare la Ferrari F.1» DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIA CRUCIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SCARPERIA (Firenze)dDa bravo padrone di casa, Luca di Montezemolo ha fatto gli onori del circuito. L’autodromo del Mugello è di proprietà della Ferrari, e il presidente ha fatto un blitz ieri mattina per salutare la compagnia a due ruote. «Questo è il più bel circuito italiano e non solo per la cornice ambientale», ha dichiarato Montezemolo.

Crisi rossa Purtroppo però la bellezza dell’impianto è una delle poche notizie buone di questo momento. Inevitabile un parallelismo tra le difficoltà, quest’anno, del rosso nelle corse, sia a due che a quattro ruote. «Qualche similitudine mi sembra che ci sia — ha ammesso sorridendo ironico —. Noi abbiamo iniziato malissi-

mo, non ero contento, non me l’aspettavo. Ma certe difficoltà servono per cambiare modo di lavorare, cultura, spirito e un minimo anche l’organizzazione. Abbiamo fatto un buon recupero, spero lo faccia anche la Ducati». Anche se la stagione per Maranello e Borgo Panigale è ancora in salita, Montezemolo ha invitato tutti a non mollare: «Avrei preferito avere una macchina competitiva fin dall’inizio. Quest’anno è andata così, ma ho chiesto uno sforzo enorme e lo sto ottenendo. Ovviamente spero che Rossi riesca a fare una grande gara, questo è il suo pubblico e questo è il suo circuito». Rossi-Alonso Prima di andare a salutare Valentino al box, il presidente ha scherzato sulle difficoltà del pesarese anche nella gara di kart a cui hanno partecipato giovedì sera tutti gli uomini della Ducati: «Ho sa-

TRIBUNA SOLARE

Il Mugello si converte all’energia pulita: il tetto della nuova tribuna centrale è ricoperto da 2.500 mq di pannelli solari di ultima generazione (ultra sottili) Pramac, che in un anno dovrebbero garantire circa 260 mila kW di energia: il 25% di quella impiegata dal circuito. L’investimento è di circa 500.000 euro mentre il possibile risparmio è di 120-140 mila l’anno. In arrivo anche un mini parco di pale eoliche, disegnate da Philippe Starck MILAGRO

puto che non è riuscito a vincere nemmeno lì, è arrivato secondo! Gli andrò a chiedere che sta succedendo». (Ecco la difesa di Valentino: «In squadra ci sono ragazzi che vanno davvero forte e il mio kart in finale non andava per niente»). Ma come reagiscono due piloti vincenti come Rossi e Alonso davanti a tante difficoltà? «Da grandi campioni, sanno trascinare la squadra e farla lavorare bene», ha risposto sicuro Montezemolo. Ma su chi dei due riuscirà a trascinarla per primo alla vittoria non ha dubbi: «Con tutto l’affetto e la simpatia che provo per Valentino, ovviamente spero lo faccia prima Fernando».

R Hayden Un paio di modifiche hanno migliorato molto l’affiatamento con la moto, ma la pioggia ha scombussolato i programmi. Cercheremo di fare bene per i nostri tifosi

Simoncelli Infine il presidente si è divertito a immaginare uno scambio sostituendo Massa e Alonso con due piloti della MotoGP: «Mi è sempre piaciuto Casey Stoner. È molto serio e molto veloce. Poi ho una grande simpatia per Marco Simoncelli. Mi ricorda il Gilles Villeneuve dei primi tempi. Sono dell’idea che, tanto per le auto quanto per le moto, l’importante sia stare davanti, poi se il mezzo si rompe si può aggiustare. Ma è meglio rompere che stare dietro». Alle parole del presidente della Ferrari, Simoncelli ha risposto lusingato: «Bello, Gilles era uno dei miei idoli! Lo guardavo nelle cassette e mi ero innamorato di lui. E poi non mi spiacerebbe provare una Ferrari».

CROSS IN SVEZIA

Cairoli domina le qualifiche Desalle è 19˚ (m.z.) Antonio Cairoli (Ktm) ha gettato le basi per vincere il GP di Svezia che si corre oggi a Uddevalla, dominando la qualificazione Mx1 davanti al compagno di squadra Max Nagl. La spalla continua a far male invece al leader Clement Desalle (Suzuki), caduto in partenza e solo 19˚. Bene David Philippaerts (Yamaha) 5˚. Solo 24˚ Davide Guarneri (Kawasaki) che ha mal di schiena. Nella Mx2 conferma di Ken Roczen (Ktm). Intanto la Federazione ha annunciato la squadra che il 18 settembre parteciperà al Cross delle Nazioni: con Cairoli e Philippaerts ci sarà Alex Lupino (Husqvarna).

taccuino MONDIALE TURISMO

Tarquini 4˚ a Oporto dTre Chevrolet Cruze davanti do po le qualifiche della 6ª prova del Mondiale Turismo a Oporto (Por): pole per Menu che ha preceduto Y. Müller e Huff. Quarto Tarquini (Se at Leon), 9o D’Aste (Bmw). Oggi le gare alle 12.20 e 16.50.

RALLY TERRA

Mikkelsen trionfa d(g.r.) Prima vittoria di Andreas Mikkelsen nel Trofeo Rally Terra. In testa dalla 2ª speciale, il norvege se della Skoda Italia ha gestito il vantaggio costruito nella prima tap pa del San Marino e ha chiuso con 13"3 su Renato Travaglia (Ford) e 56"6 su Teemu Arminen (Subaru).

PROTOTIPI

Pergusa: 1o Francia d(f.g.) Dopo 7 anni di assenza, ria pre Pergusa (En) con la 5ª prova del tricolore Prototipi. Miglior tem po per Fabio Francia, (Osella) redu ce da tre vittorie di fila.

DTM

Mortara ottavo dPole per Bruno Splengler (Mer cedes) nel Turismo Tedesco al No risring. Ottavo Mortara (Audi). MOTO A Misano, 4ª tappa della ve locità: nella 2 tempi pole di Michael Ruben Rinaldi (Aprilia), nella 4t di Luca Oppedisano (Kawasaki).

AUTO SEI ORE

Imola: pole Peugeot Oggi va in scena la rivincita con l’Audi Davidson precede Fassler, vincitore a Le Mans. Fisichella in crisi con la 458 ALESSANDRO STEFANINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

IMOLA (Bologna)dLa Peugeot 908

con il numero 7 partirà oggi in pole per la 6 Ore, quarta prova della Le Mans Coppa intercon-

tinentale. Il miglior tempo nelle qualifiche lo ha firmato il britannico Anthony Davidson che gareggia con Sebastien Bourdais. Secondo tempo, con un distacco di 633 millesimi, per l’Audi R18 numero 1 dello svizzero Marcel Fässler e del tedesco Timo Bernhard, vincitori a Le Mans. Le due vetture, che ripeteranno la sfida che ha visto il trionfo Audi alla 24 Ore, partiranno davanti a tutti a mezzogiorno in diretta tv su Eurosport 2.

Fisichella Qualifica nera per Giancarlo Fisichella che aveva il compito di portare alla pole di classe la Ferrari 458 Italia Gte della AF Corse. Dopo aver dominato i tempi delle libere, nella qualifica la vettura ha manifestato una certa instabilità nel posteriore. Troppo sovrasterzo, con poco carburante e gomme nuove. Situazione che oltre ad averlo relegato alle spalle delle due Bmw M3 di Farfus, Muller, Verner e Lamy lo ha visto battuto anche dalle altre Ferrari guidate da Melo-Villander e Ortelli-Makowiecki. Spiegazione «Dobbiamo analizzare i dati delle qualifiche — spiega Fisichella —. Forse ci ha tradito il rialzo delle temperature. Ma non sono preoccupato perché abbiamo un buon

ritmo per la gara, l’unico problema saranno i sorpassi per evitare che le Bmw vadano in fuga. Va detto che il limitatore di potenza, imposto al nostro motore, è un po’ troppo restrittivo: a Le Mans prendevamo quasi 20 km/h dalle 458 Challenge che non lo hanno». Fisichella teme le condizioni climatiche: «Sarà una gara molto dura per il caldo e i sorpassi visto che al via ci sono 48 auto. Bisognerà stare attenti ai Prototipi che sono molto più veloci e ti piombano alle spalle in un attimo». Conigliette Spettacolo nello spettacolo oggi sono annunciate sulla griglia di partenza ben 54 conigliette di Playboy mentre Sarah Nile, ex Playmate 2010 e partecipante al Grande Fratello, farà da madrina.

LA GUIDA Lo schieramento di partenza della 6 Ore di Imola, quarta tappa dell’Intercontinental Le Mans Cup, che si corre oggi sul circuito Enzo e Dino Ferrari (4.933 metri).

La Peugeot 908 di Davidson e Bourdais che partirà in pole

TEMPI 1. Bourdais-Davidson (Fra-GB/Peugeot 908) 1’31"736; 2. Fässler-Bernhard (Svi-Ger/Audi R18 TDI) 1’ 32"354; 3. Sarrazin-Montagny (Fra/Peugeot 908) 1’32"732; 4. McNish-Kristensen (GB-Dan/Audi R18 TDI) 1’32"974; 5. Moreau-Ragues (Fra/Pescarolo-Judd) 1’34"746; 6. Prost jr.-Jani (Fra-Svi/Lola-Toyota) 1’35"047; 7. Boullion-Bellichi (Fra-Ita/Lola-Toyota) 1’35"700; 26. Farfus-Muller (Bmw-Gt3) 1’44"468, primi in Gte; 33. Fisichella-Bruni (Ferrari 458) 1’45"130. BIGLIETTI Ingresso 15 euro (tribune e paddock); 20 euro pit walk. Partenza alle 12. Diretta su Eurosport 2.


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98˚TOUR DE FRANCE PRIMA TAPPA MOMENTI CHIAVE

Iglinskiy contro una donna e il gruppo finisce a terra

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AMSTEL, FRECCIA E LIEGI: CHE ANNO

Philippe Gilbert è nato il 5 luglio 1982 a Verviers (Belgio). E’ il numero 1 delle classiche: ha vinto 2 Giri di Lombardia, 1 Liegi, 2 ParigiTours, 2 Amstel, 1 Freccia Vallone. Il suo 2011 (13 successi: record) è eccezionale: in pratica non perde una corsa dalla Freccia del Brabante del 13 aprile

Febbraio 1 tappa al Giro dell’Algarve

Marzo Strade Bianche; 1 tappa alla Tirreno Adriatico

Aprile Freccia del Brabante; Amstel Gold Race; Freccia Vallone; Liegi Bastogne Liegi.

Maggio Tappa e classifica del Giro del Belgio

Giugno Tappa e classifica Ster Zlm Tour; campionato nazionale

9,3 KM ALL’ARRIVO Contador resta intrappolato Nelle tre foto in alto, il primo momento chiave della tappa inaugurale. A 9,3 km dall’arrivo, il kazako Maksim Iglinskiy, con la maglia celeste dell’Astana, urta sul lato destro della strada una spettatrice in maglietta gialla e bandierina, che volta le spalle al gruppo e non si accorge dell’impatto. Finiscono a terra una trentina di corridori: restano indietro Contador e Sanchez FOTO IPP DALLA TV

Il gruppetto di Contador, tirato da Tosatto e dai gregari dell’Euskaltel, è a 40" dalla testa quando deve rallentare: ai 1800 metri un’altra caduta coinvolge Basso (al centro nella foto). Al traguardo Basso e Contador arrivano insieme, ma la giuria dà al varesino il tempo del gruppo di testa al quale apparteneva al momento dell’impatto, avvenuto entro i 3 km della neutralizzazione IPP DALLA TV

Giallo e nero Gilbert è imbattibile Contador è infuriato Il fuoriclasse belga risponde all’attacco di Cancellara e stravince Sorpresa: lo spagnolo, frenato da una caduta, arriva a 1’20" DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI 5 R PRODUZIONE RISERVATA

MONT DES ALOUETTES (Francia) dAl-

S Gilbert, è un anno d’oro; che emozione per la prima maglia gialla della carriera BETTINI

1,8 KM ALL’ARRIVO Un capitombolo coinvolge Basso

I due volti della tappa inaugurale del Tour 2011: la gioia di Philippe Gilbert, 29 anni martedì, e la rabbia di Alberto Contador, 28 LUCA BETTINI

tro che le allodole. Qui volano corvi e cornacchie, qui planano aquile e falchi. Così la prima tappa, che sembra paralizzata da una trama banale e destinata a un finale previsto, improvvisamente si fa emozionante e drammatica. Gialla, giallissima. Prigionieri A 9,3 km dall’arrivo il kazako Maxim Iglinskiy urta una voluminosa spettatrice in maglietta gialla e bandierina svolazzante, in piedi al bordo destro della strada, che non si accorge del pericolo perché in quell’attimo volta le spalle ai corridori. Iglinskiy perde l’equilibrio, il gruppo frana — chi finisce nel mucchio (Petacchi e Malori), chi nei fossi, chi nei campi — e nella rete rimangono prigionieri Alberto Contador e Samuel Sanchez. La corsa s’incendia:

davanti gli uomini di Philippe Gilbert per la tappa e di Cadel Evans per la classifica, più tutti gli sfidanti del principe Alberto di Madrid, felici di darsela a gambe. Ma a 1,8 dall’arrivo altro arrotamento e fra gli incatenati ci sono Andy Schleck, Ivan Basso e Brad Wiggins. Già sul Monte delle allodole. Gorgheggi Il primo a cantare è Alexandre Vinokourov, sotto il triangolo rosso dell’ultimo km. Ma è solo un trillo. Il secondo è Fabian Cancellara. Ma è solo un gorgheggio. Dietro di lui si lancia Gilbert. Ed è canto, coro, peana. Ai 500 metri, quando Cancellara atterra e Gilbert decolla, la corsa per la vittoria è finita. Quella per il secondo posto se l’aggiudica Evans, a 3" dall’Invincibile e con 3" sul campione del mondo Hushovd e i sopravvissuti. Contador, frenato nell’inseguimento dalla caduta con Andy, Basso e Wiggins, ci rimette 1’20". Invece Andy, Basso e Wiggins vengono classificati con il ritardo di Hushovd, perché il loro incidente si verifica dentro gli ultimi 3 km. E il regolamento li salva. Ostriche Arrivati fra allodole e falchi, ma partiti fra ostriche e

Emozioni nel finale: pure Basso e Schleck attardati per un rallentamento ai -1,8 km, ma il distacco viene neutralizzato alghe. La strada che non c’è, alle 13, c’è: il Passage du Gois fa da palcoscenico oceanico a Anthony Delaplace, il più giovane del Tour (21 anni), che presta il tradizionale giuramento dei corridori, poi fa pedalare i «touristi» sull’acqua, quindi infonde folle coraggio ai primi tre uomini in fuga. E’ Perrig Quemeneur, cioè Pierino Che Trascinatore, bretone del Finistère, a provarci al km zero, e con lui Jérémy Roy e Lieuwe Westra. Il gruppo li cattura ai 18,8 dall’arrivo. Poi il trionfo di Gilbert. Sogno L’Invincibile sente il richiamo della foresta tant’è che, ancora prima di partire, si fa i capelli e l’orologio in tinta con la maglia gialla: «Una corsa ideale, perfetta, esatta. La squadra che mi ha guidato dal primo al terzultimo km. Poi gli attacchi di "Vino" e Cancellara.

Non sono andato nel panico, a mezzo km dall’arrivo ho tirato diritto, come un cronoprologo, sapevo già di vincere la tappa, volevo anche guadagnare il possibile in classifica. Perché se perdo la maglia gialla nella cronosquadre, martedì posso riconquistarla sul Mur de Bretagne. E se il mio sogno da ragazzo era vincere la Liegi sulle strade di casa, il mio sogno fin da giovane corridore è stato vincere una tappa e indossare la maglia gialla al Tour. E’ un anno fantastico: vinco tutto quello che voglio». Contador non canta, ma conta: 1’17" da Evans, 1’14" dagli Schleck, anche da Basso e Cunego. Il Mont des Alouettes, 2,2 km al 4,7%, gli ha fatto più danni di Etna, Zoncolan, Fedaia, Gardeccia e Colle delle Finestre messi insieme. Madame E la spettatrice? Non ha nome. Scappata, sparita, dileguata. Chi è corso lì per celebrarla, ha invece trovato due antiche glorie del ciclismo, il francese Dejouanet che ospitava l’inglese Brian Robinson, il primo del suo Paese a finire il Tour e a vincerne una tappa. Ma neanche i due arzilli ottantenni, che hanno assistito all’ecatombe, sono riusciti a identificare la Madame.


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Alberto: «Si fa dura» Schleck lo punge Basso può sorridere Il 3 volte re del Tour: «Perdere tempo così dà fastidio» Andy: «Nel finale, io sempre davanti». Ivan: «Giornata ok» DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MONT DES ALOUETTES

(Francia)

dUna maglia gialla fa nero, nerissimo, Alberto Contador. La maglia gialla non è quella del primo in classifica, bensì quella di un’incosciente tifosa che a 9,3 km dal traguardo è troppo vicina al ciglio destro della strada. Iglinskiy, kazako dell’Astana, a centro gruppo le picchia contro e innesca una carambola. Il fuoriclasse spagnolo, che non aveva ancora digerito i fischi di giovedì durante la presentazione, resta invischiato e al termine della prima tappa deve già fare i conti con un pesante distacco: 1’17" da Cadel Evans, 1’14" da Andy Schleck, Robert Gesink e Ivan Basso. Tra i pretendenti al Tour, messo male come Contador c’è solo un altro spagnolo, il campione olimpico Samuel Sanchez. Così Alberto, subito dopo il traguardo, fugge senza parlare. L’unica persona a cui più tardi affida il suo pensiero è Jacinto Vidarte, l’addetto stampa personale.

Tensione «Perdere così tanto tempo al primo giorno dà fastidio — afferma Contador —. Nel ciclismo di oggi le corse si vincono e si perdono per pochi secondi e lasciare 1’15" a tutti i favoriti è molto difficile da recuperare». Contador racconta anche l’accaduto: «E’ stato un giorno complicato, con molta tensione. Bisognava continua-

Basso nel finale si prende un bello spavento. Passato indenne dall’intoppo fatale allo spagnolo, a 1800 metri dal traguardo mette il piede a terra (davanti a lui si erano arrotati). Il capitano della Liquigas taglia la linea in 44ª posizione, 1’20" dopo Gilbert. La giuria però applica l’articolo 20 del regolamento (caduta o incidente negli ultimi 3 km, ndr) e ha «bonificato» il suo tempo: Ivan è quindi a 6" dalla maglia gialla. Però prima di parlare, chiuso sul bus verde, Ivan aspetta nervoso che la decisione dei giudici sia ufficiale. «Bisogna mantenere la calma senza farsi illusioni — dice guardando nel trolley dove c’è una foto della sua famiglia —. A me non piace neanche gioire per un colpo di sfortuna di un mio avversario. Magari nei prossimi giorni mi capita la stessa cosa. Lo scorso anno al Giro ero contento di come erano andate le cose in Olanda, poi a Montalcino per una scivolata banale ho lasciato per strada due minuti». Campione Basso parla anche di Cadel Evans, un avversario che conosce molto bene. L’australiano della Bmc negli ultimi metri ha attaccato e chiuso

Il varesino: «Però non si può gioire della sfortuna di un rivale». Adesso punta alla maglia gialla nella cronosquadre ATTENTO Ivan Basso, al centro, protetto dai compagni Bodnar e Szmyd LUCA BETTINI

mente rimontare posizioni per stare davanti. A 10 km dal traguardo sono caduti proprio davanti a me. Io sono riuscito a frenare, ma ho dovuto passare sopra altre bici per liberarmi. Quando ho cercato di ripartire il gruppo era lontano». Andy Schleck, il suo grande avversario, lo punge: «Nel ciclismo non conta solo pedalare forte, bisogna anche collocarsi bene in gruppo. Io negli ultimi 25 km sto sempre davanti». Il problema è stato anche che lo spagnolo si è trovato ad inseguire con un solo Saxo al suo fianco. «Sì, con me c’era solo un mio

compagno di squadra e dopo se ne è aggiunto un altro. Però davanti andavano "a tutta" e ho perso un tempo "muy bonito". Ma il ciclismo è così, devo restare ottimista e concentrato per pensare avanti». Chissà se Contador si ricorda del Tour ’98 (questo è il 98˚ Tour, ndr). Nella prima tappa (crono di Dublino vinta Boardman), il suo mito finì 181˚ (su 189 partenti) a 48". Il mito era Marco Pantani che arrivò a Parigi in trionfo con 3’21" di vantaggio su Jan Ullrich. Spavento Intanto, anche Ivan

al 2˚ posto, guadagnando 3". «Evans è un fior di campione, uno dei rivali più forti e questi arrivi esplosivi sono più adatti a lui che a me. Energie sprecate per guadagnare pochi secondi? Ma no, ha provato a vincere la tappa e mettere la prima maglia gialla. Martedì sul Mur de Bretagne ci riproverà». Oggi intanto ci sarà la cronosquadre: «Ho visto i miei compagni molto bene. Possiamo arrivare nei primi tre». Intanto il team manager Roberto Amadio esulta: «Per noi quella di oggi (ieri, ndr) è come una vittoria di tappa».

LA GUIDA DIRETTA TV SU RAISPORT 2 DALLE 14

Evans secondo, Hushovd terzo Oggi cronosquadre con 7 curve MONT DES ALOUETTES — (c.ghis.) Una cronosquadre velocissima di 23 km. E’ questa la seconda tappa del Tour, con partenza e arrivo a Les Essarts, sempre in Vandea. Tre curve all’inizio e tre all’arrivo, più una a sinistra a 9 km, dove verrà preso il primo intertempo. Il profilo altimetrico è leggermente vallonato, quindi si prospetta una prova velocissima, con una media attorno ai 54-55 orari anche se molto dipenderà dal vento che qui cambia spesso direzione e intensità. Una partenza ogni 7’ e la Saxo Bank di Contador si trova nella scomoda posizione di partire essere la prima al via (14.30). Leopard (Cancellara e Schleck) e Garmin (Hushovd e Farrar) sono le favorite, ma attenzione a RadioShack (Klöden e Horner), Rabobank (Gesink e Boom) e alla Liquigas di Basso. La maglia gialla potrebbe cambiare. ARRIVO 1. Philippe GILBERT (Bel, Omega Pharma) 191,5 km in 4.41’31", media 40,8; 2. Cadel Evans (Aus, Bmc) a 3"; 3. Thor Hushovd (Nor, Garmin) a 6"; 4. Rojas (Spa) a 6"; 5. Van den Broeck (Bel); 6. Thomas (Gb); 7. Klöden (Ger); 8. Taaramae (Est); 9. Horner (Usa); 10. Martin (Ger);

11. Gerdemann (Ger); 12. F. Schleck (Lus); 13. P. Velits (Slk); 14. Voeckler (Fra); 15. Cunego; 17. Vinokourov (Kaz); 18. Cancellara (Svi); 26. Quinziato; 32. S. Sanchez (Spa) a 1’20"; 35. Contador (Spa) a 1’20"; 39. A. Schleck (Lus) a 6"; 45. Leipheimer (Usa) a 6"; 47. Brajkovic (Slo) a 6"; 53. Basso a 6"; 57. Bertagnolli a 6"; 63. Wiggins (Gb) a 6"; 74. Kreuziger (Cec) a 1’55"; 108. Marcato a 2’10"; 114. Tiralongo a 2’25"; 116. Santaromita; 122. Petacchi a 2’33"; 123. Malori; 124. Sabatini; 127. Vanotti; 139. Bono a 2’36"; 142. Oss a 6"; 143. Longo Borghini; 149. Tosatto a 3’05"; 171. Gesink (Ola) a 6". Al Tour non ci sono abbuoni né al traguardo né agli sprint volanti. CLASSIFICA GENERALE 1. Philippe GILBERT (Bel, Omega Pharma) 4.41’31" 2. Cadel Evans (Aus, Bmc) a 3"; 3. Thor Hushovd (Nor, Garmin) a 6"; 4. Rojas (Spa) a 6"; 5. Van den Broeck (Bel); 6. Thomas (Gb); 7. Klöden (Ger); 8. Taaramae (Est); 9. Horner (Usa); 10. Martin (Ger); 11. Gerdemann (Ger); 12. F. Schleck (Lus); 13. P. Velits (Slk); 14. Voeckler (Fra); 15. Cunego; 17. Vinokourov

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I minuti di distacco tra una squadra e l’altra nella cronosquadre di oggi al Tour. Il tempo viene preso sul quinto corridore

(Kaz); 18. Cancellara (Svi); 26. Quinziato; 33. A. Schleck (Lus); 38. Leipheimer (Usa); 39. Brajkovic (Slo); 44. Basso; 46. Bertagnolli; 50. Wiggins (Gb); 66. Oss; 67. Longo Borghini; 70. Cavendish (Gb); 79. S. Sanchez (Spa) a 1’20"; 82. Contador (Spa); 83. L. L. Sanchez (Spa); 87. Uran (Col); 99. Kreuziger (Cec) a 1’55"; 119. Porte (Aus); 124. Marcato a 2’10"; 130. Tiralongo a 2’25"; 132. Santaromita; 138. Petacchi a 2’33"; 139. Malori; 140. Sabatini; 143. Vanotti; 152. Bono a 2’36"; 159. Tosatto a 3’05". LE ALTRE MAGLIE Verde (a punti): 1. Gilbert (Bel) A pois (montagna): 1. Gilbert (Bel) Bianca (giovani): 1. Thomas (Gb). ORDINE DI PARTENZA DELLA CRONOSQUADRE 14.30 Saxo Bank; 14.37 Euskaltel; 14.44 Vacansoleil; 14.51 Ag2r; 14.58 Saur-Sojasun; 15.05 Rabobank; 15.12 Française des Jeux; 15.19 Liquigas-Cannondale; 15.26 Garmin; 15.33 Europcar; 15.40 Quick Step; 15.47 Movistar; 15.54 Astana; 16.01 Katusha; 16.08 Sky; 16.15 Lampre-Isd; 16.22 Cofidis; 16.29 RadioShack; 16.36 Htc; 16.43 Leopard; 16.50 Bmc; 16.57 Omega-Pharma. DIRETTA TV RaiSport 2 dalle 14, Rai3 dalle 14.30; Eurosport dalle 14. In più, sempre su RaiSport 2, alle 10 la replica della tappa del giorno prima e alle 22.30 la rubrica «Tour di Sera»

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STORIE DI FRANCIA di Paolo Zanini*

IL SACRO CUORE DELLA VANDEA SFIDO’ LA RIVOLUZIONE

S Evans «Una buona giornata, Hincapie mi ha aiutato a prendere la salita davanti. Pensavo di dovermi soltanto difendere, ma Vinokourov ha attaccato e la corsa è esplosa»

S Vinokourov «Sapevo che Gilbert è più forte di me allo sprint, per questo ho provato ad anticiparlo nel finale. Neanche lui però è imbattibile: vedremo quello che succederà martedì sul Mur de Bretagne»

Il Tour 2011 ha preso il via dal dipartimento della Vandea. Un nome che evoca l’immagine della controrivoluzione. Qui, tra il 1793 e il 1796, la Francia rivoluzionaria e repubblicana dovette fronteggiare la più consistente sfida interna. Fin dal 1790 vaste regioni dell'Ovest del paese, tradizionalmente cattolico e conservatore, erano in fermento contro la «Costituzione civile del Clero», che riduceva sacerdoti e religiosi a una sorta di dipendenti del governo. Sobillati dai «preti refrattari» e dalla nobiltà locale, nel marzo 1793 i contadini vandeani si sollevarono contro la leva varata dalla Convenzione. L’insorgenza assunse i connotati di una vera e propria guerra di resistenza contro il governo centralista di Parigi. Simboli della rivolta, che continuò con alterne fortune fino al 1796, divennero gli stendardi con gli emblemi del Sacro Cuore di Gesù che i rivoltosi erano soliti portare in battaglia. Negli anni successivi la regione venne pacificata, sia pure a prezzo di immani distruzioni. Il dipartimento, però, ha conservato a lungo i suoi caratteri rurali e un profondo attaccamento alla fede e alla pratica del cattolicesimo, come la vicina Bretagna. L'antico spirito «controrivoluzionario» non è andato del tutto smarrito e, ancora oggi, la Vandea è una delle zone più conservatrici della Francia dove, non a caso, ha un nutrito seguito il tradizionalista ed euroscettico Mouvement pour la France di Philippe de Villiers. * Ricercatore di storia contemporanea

taccuino GIRO DONNE

Gillow domina S Cunego «Hondo è stato perfetto nel lasciarmi ai 1800 metri, perdipiù alla ruota giusta, quella di Gilbert. Ma io non avevo il cambio di ritmo che ha avuto il belga. Niente da dire: bravissimo, il migliore»

d(p. arg.) Successo di Shara Gil low (Bizkaia Durango) nella 2ª tap pa del 22˚ Giro d’Italia donne. A Pe scocostanzo (L’Aquila), l’australia na ha indossato anche la maglia di leader, detronizzando l’olandese Vos. La veronese Valentina Scan dolara (Gauss), 8˚ a 1’09", è stata la migliore italiana. Oggi 3ª tappa, Po tenza Picena Fermo, 104 km, dedi cata a Marina Romoli (sintesi Rai3 a conclusione della tappa del Tour, RaiSport 2 dalle 19.30). Arrivo: 1. Shara GILLOW (Aus, Bizkaia) km 92 in 2.37’, media 35,247; 2. Laws (GB); 3. Kaputsa (Pol) a 10”; 8. Scandolara a 1’09”; 10. Vos (Ola) a 3’18”; 14. Guderzo a 3’25”. Classifica: 1. Shara GILLOW (Aus, Bizkaia); 2. Laws (GB) a 4”; 3. Kaputsa (Pol) a 16”; 9. Scandolara a 1’50”; 10. Vos (Ola) a 3’17”; 14. Gu derzo a 3’35”; 17. Luperini a 3’44”.

IN SLOVENIA

Bravo Ponzi d (m. gaz.) Primo successo da pro’ per Simone Ponzi: il 24enne bresciano della Liquigas Cannon dale ha vinto il Gp Kranj, in Slove nia. In Cina, al Tour of Qinghai Lake, 2˚ Modolo e 4˚ Pasqualon (entrambi della Colnago Csf) nella prima tappa vinta dall’australiano Kemps. Intanto oggi comincia il Gi ro d’Austria con Daniele Bennati (al rientro dopo la frattura alla clavico la) e Andrea Guardini.

SELLARONDA MARATHON

Celestino non si ferma d (m. gaz.) Dopo il terzo posto mondiale domenica scorsa a Mon tebelluna, continua l’ottimo momen ro di Mirko Celestino: il ligure ha vin to la SellaRonda Marathon, durissi ma Gran fondo in mountain bike, di sputata a Selva Val Gardena (Bolza no) su 82 chilometri sui passi Cam polongo, Pordoi, Duron e Sella.


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TENNIS WIMBLEDON

PETRA LA STELLA Ecco la regina Kvitova Demolita la Sharapova Semifinalista un anno fa, trionfa sull’erba con il 4˚ successo in stagione La 21enne ceca spegne i sogni della siberiana emulando la Navratilova

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DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LONDRA dLa regina ha i capelli biondi, gli occhi celesti, la pelle bianca e i nervi d’acciaio. Con l’aiuto del destino e del pugno del k.o. non soffre la prima finale dello Slam, a Wimbledon dalle mille pressioni e contro l’ex bambina-prodigio Maria Sharapova, capace di stupire a 17 anni dominando Serena Williams, e favorita al ritorno sulla massima ribalta, a 24 anni, come veterana di tre Slam ed ex numero 1 del mondo (malgrado la spalla sdrucita). Petra Kvitova ha la freschezza della novità, gli stessi 21 anni della più famosa mancina ceca del tennis (come lei), Martina Navratilova, che aprì nel 1978 la collezione di 9 Championships. E la stessa aura misteriosa che accompagna le stelle: Martina col magico servizio-volée, Petra con l’abbagliante 1-2 servizio-dritto. La stessa semplicità, la stessa fluidità, la stessa perentorietà e, insieme, la stessa fragilità.

Flash Perché anche la ragazza di Bilovec, paesino moravo di 7673 abitanti — fra cui spiccano anche la vincitrice del doppio a Wimbledon 2011, Kveta Peschke, e un attore porno gay, tale Kaspier —, può disintegrare set interi e poi frantumarsi contro il muro invisibile della paura di vincere. Così, nei quarti con Pironkova e nelle semifinali contro Azarenka. Così, in finale. Quando domina il primo set 6-3, volando un break d’acchito che avrebbe schiantato molti in una finale Slam, e lasciando a bocca aperta l’altro mancino più famoso, John McEnroe, commentatore in diretta sulla Bbc: «Questa ragazza è speciale, ha potenza, slice, talento e varietà, ha le stimmate dei campioni, fa sembrare tutto facile». Ma poi, sul 2-1, butta via uno smash clamoroso e, sul 3-2, spara fuori tre metri un dritto sotto rete. Roba da riaprire una partita già finita col servizio-risposta. Epperò, subito dopo «la capogruppo del nuovo tennis», co-

I NUMERI

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me si augura il suo idolo Navratilova, torna a sbattere fuori campo fino al 6-4 definitivo, in 85 minuti complessivi, la flebile Sharapova (la numero sei del mondo). Basket La siberiana di ghiaccio «made in Usa» lascia il Centre Court britannico con tutti i suoi sogni di rinascita dopo l’operazione alla spalla subita due anni fa, i sei doppi falli - 3 dolorosissimi sul 2-3 del primo parziale -, e il bel promesso sposo, il cestista sloveno Sasha Vujacic, adesso libero da impegni nella Nba: «Ho sofferto tanto, vi assicuro che è molto meglio giocare. Fa parte del rapporto che ci lega, difficile da spiegare, è anche per questo che stiamo insieme. Masha è una campionessa e saSharapova (sotto) e Kvitova, la terza mancina a vincere Wimbledon dopo Jones e Navratilova

prà reagire, anche se è già incredibile questo suo ritorno alle gare dopo l’operazione che ha subito alla spalla. Io non voglio ancora darmi al tennis: spero che questa serrata Nba prima o poi finisca, altrimenti, tornerò a giocare in Italia o magari andrò in Cina». Destino Poi, dopo l’unico ace sul match-point - Petra, semifinali a Wimbledon nel 2010, campionessa quest’anno in quattro tornei su quattro diverse superfici, e numero otto del mondo, ha la voce appena rotta dall’emozione («Che incredibile emozione, forse l’accetterò fra qualche giorno»), mentre saluta la famiglia in tribuna («Vi amo, ragazzi»), mentre ringrazia gli amici di Fulnek dove vive e di Prostejov, dove si allena con Berdych (finalista a Wimbledon lo scorso anno) e Safarova («Hanno messo un mega-schermo in centro per vedermi»), mentre commenta la tattica: «Dovevo essere la prima che giocava duro e faceva i punti, ma qualche volta il servizio non ha funzionato». Soprattutto, la regina dagli occhi celesti, diventa di ghiaccio, quando le chiedono del fidanzato. E’ un collega tennista, si chiama Adam Pavlasek e ha appena 16 anni. Un fantasma, come Ivan Lendl, l’unico assente dei grandi tennisti cechi. Che saluta: «Sono felice per Petra, spero che non sia l’ultimo Slam». Lui, qui a Wimbledon, ha perso due finali su due. Risultato: Petra Kvitova (Rep.Cec) b. Maria Sharapova (Rus) 6-3 6-4

superfici Sono 4 i tornei vinti in questa stagione dalla Kvitova, esattamente uno per superficie: Brisbane (cemento), Parigi (indoor), Madrid (terra) e Wimbledon (erba)

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finali Giocate negli Slam da Maria Sharapova: 2 all’Open d’Australia (vinta nel 2008, persa nel 2007), 2 a Wimbledon (vinta nel 2004, persa nel 2011) e una all’Us Open (vinta nel 2006)

A

di RINO TOMMASI 5 R PRODUZIONE RISERVATA

Un tennis atletico e mancino Solo pesando i titoli conquistati e dimenticando tutti quelli ottenuti sui giornali di tutto il mondo, si poteva pensare che Maria Sharapova fosse favorita a Wimbledon. Ha vinto infatti la giocatrice che aveva giocato meglio nel torneo dove non a caso aveva raggiunto la semifinale l'anno scorso. E' sempre possibile sbagliarsi, soprattutto nel tennis femminile, nel pronosticare la qualità di una carriera ma questa Kvitova mi sembra in possesso delle doti necessarie per imporsi nel tennis atletico di questi tempi. Un dato importante, che quasi mai tradisce, è quello che riguarda la rapidità dei progressi. Petra Kvitova, a parte i non trascurabili paralleli della nazionalità e dell’impostazione mancina, difficilmente riuscirà a percorrere la carriera inarrivabile di Martina Navratilova, ma il modo in cui ha giocato e vinto la sua prima finale nel più importante e prestigioso torneo del mondo mi fa ritenere di avere assistito alla nascita di una campionessa. Quanto grande è naturalmente tutto da scoprire anche perché, malgrado la sua maggiore esperienza, Sharapova ha confermati la scarsa affidabilità di un tennis che ha perso la freschezza, non solo atletica ma anche mentale, che le aveva consentito, nel 2004, un ingresso trionfale nel grande tennis.

Petra Kvitova (21 anni), al quarto successo in questa stagione 2011 ANSA

COME ERAVAMO Bjorn Borg e John McEnroe 1980

COME SIAMO Bjorn Borg e John McEnroe 2011 EPA


DOMENICA 3 LUGLIO 2011

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ore 15 in diretta su Sky La finale maschile di Wimbledon in programma alle 15 italiane su Sky Sport 3, Sky Sport 3D e Sky Wimbledon 1

Nadal-Djokovic l’erba del rivale è sempre più verde Oggi in finale peserà di più la testa e la tenuta dello spagnolo o la striscia infinita del serbo? 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LONDRA d Nadal-Djokovic. Il

numero 1 contro il numero 2 del mondo nella finale di Wimbledon, il massimo, dopo il 4-0 stagionale del 2, per riequilibrare i testa a testa sull’11-16, e con la prospettiva ancora più accattivante dell’automatico sorpasso del 2 sull’1, domani, nella nuova classifica del computer. Perché Djokovic vincerà la finale di Wimbledon? «Perché ha già battuto Rafa 4 volte quest’anno, e nettamente, sia a Madrid che a Roma, sulla terra, che è la superficie più favorevole a Nadal; perché ha meno pressione del Roland Garros, dove lottava per il record d’imbattibilità, il numero 1 e la finale, e ha pagato la giornatona al servizio di Federer; perché dal terzo set della semifinale contro Tsonga ha trovato il suo ritmo e ha reagito da campione, dopo i due match point mancati e il set perso; perché fino a luglio ha perso solo una partita», decide Bobo Zivojinovic, semifinalista a Wimbledon ’86 e ora presidente della Federtennis serba. Perché Nadal vincerà la finale di Wimbledon? «Perché Rafa sta meditando la vendetta, soprattutto dopo le sconfitte sulla terra rossa, e magari anche un po’ pensando al sorpasso di lunedì da parte di Nole al n. 1 del mondo; perché sembra che stia molto meglio, con il piede; perché servizio-risposta, che sarà decisivo, è il comparto del gioco più legato alla concentrazione, dove Rafa è... Rafa; perché

Rafa Nadal (25 anni) in questa stagione ha già vinto tre tornei AFP

Novak, in 5 duelli-Slam, non ha mai battuto Nadal», dice Amelie Mauresmo, campionessa a Wimbledon 2006. Storia Djokovic può gonfiare il petto: era dagli Australian 2009 che il n. 1 e il 2 (Nadal-Federer) non s’affrontavano in una finale dello Slam, e questo sta a confermare ancora una volta il passaggio di consegne fra Roger e Nole come rivale di Nadal. «Quest’anno, l’ho battuto in quatto finali su quattro, e questo probabilmente mi aiuterà psicologicamente, ma, nello Slam, sui 5 set, è diverso, perché fisicamente sappiamo tutti che è il più forte e il più preparato. Quindi devo essere pronto a lunghi scambi e lunghi punti, anche se penso di essere pronto, anche come mentalmente, alla mia prima finale di Wimbledon», chiosa il serbo. Che si auto-suggerisce: «Devo essere paziente, devo servire bene ed

essere aggressivo, devo prendere le mie occasioni, perché se le lascio scappare, contro un giocatore come Nadal, non ne avrò altre. E quindi, concentrazione massima, punto dietro punto, senza pensare a quel che è successo, ma a quello che può succedere». Senza cadere nelle imboscate dei giornali popolari locali: «Era logico che tutti puntassero su Federer e Nadal, i migliori degli ultimi 6-7 anni, e poi su Murray, che è il favorito di casa. Rafa è un vero esempio di campione, come giocatore e come persona, tutto quello che fa dentro fuori del campo, è unico. Anche coi bambini, anche se ha vinto 10 Slam, la Davis e l’Olimpiade, tutto, è sempre di gran cuore. E se quando serve si prende un po’ di tempo in più lo fa solo per giocare meglio». E Rafa? Troppe ovvietà e una verità: «Aspettiamo il campo». v.m.

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IL COLORE DELLA FINALE

Oggi per la prima volta una finale di Wimbledon sarà diretta da un arbitro di colore, il brasiliano Carlos Bernardes, fidanzato con il giudice italiano, Francesca Di Massimo, e residente a Gorle (Bg). Doppi: Peschke-Srebotnik (R.Cec-Slo) battono Lisicki-Stosur (Ger-Aus) 6-3 6-1. Fra gli uomini, 11˚ titolo Slam di Bob e Mike Bryan (Usa), battuti Lindstedt-Tecau (Sve-Rom) 6-3 6-4 7-6 (2) davanti a Condoleeza Rice

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IN CLASSIFICA

Ecco perché il serbo è già numero 1 LUCA MARIANANTONI

dSuona male pensare che Nadal, pur battendo Djokovic e realizzando la terza doppietta Roland Garros-Wimbledon, sia costretto a lasciare lo scettro nelle mani del serbo. Il metodo che regola la classifica è molto semplice. Il computer acquisisce i punti che un giocatore guadagna in 18 tornei (4 slam, 9 Masters 1000 e 5 tornei minori) ed espelle i punti che aveva ottenuto 52 settimane prima. Per questo chi vince un torneo per 2 anni di fila non subisce modifiche. Lunedì Djokovic avrà 415 punti in più di Nadal se perde la finale, 2015 punti in più dello spagnolo se vince a Wimbledon. Da qui a settembre Djokovic ha meno punti da difendere rispetto a Nadal, ma da settembre a novembre la situazione si ribalta. Djokovic è giusto che sia primo per l’incredibile stagione (47 vittorie e una sola sconfitta). Il vero «dramma matematico» scaturisce se Djokovic rimane al top per il resto della stagione e nel frattempo Nadal vince, oltre Parigi, Wimbledon e l’Open degli Stati Uniti.

V Il serbo Novak Djokovic, 24 anni, reidente a Montecarlo ha vinto due tornei dello Slam

ESCLUSIVO BOTTA E RISPOSTA CON DUE GRANDI EX

Borg-McEnroe fra mutande e pronostici x x

LONDRA dMetti una mattina, a Wimbledon Park, i due nemici storici del tennis si ritrovano amici, addirittura soci. «Io più calmo, lui più... tempestoso. Insieme, ogni volta era una nuova volta, speciale. La rivalità sono il sale dello sport — da spettatore ho perso solo un match Federer-Nadal —, ma servono anche molto ad alzare il livello: così è stato lui per me, e spero, io per lui», recita l’uno. «Avevamo stili diversi, ma dopo le famose finali di Wimbledon ’80 e ’81, ho ricevuto il rispetto degli altri giocatori. E sono diventato un tennista e, senza dubbio, anche un uomo migliore», giggiona l’altro.

Borg & McEnroe, possibile che il super-binomio del tennis diventa under-wear, cioé una mutanda?

Borg: «Dopo quello che abbiamo passato e avuto, come giocatori, volevamo fare qualcosa di speciale come imprendito-

ri». McEnroe: «Sotto i vestiti, il mio nome sarà affiancato a quello di Borg. Mi è sembrata l’unica persona del tennis con cui potessi fare qualcosa del genere. Certo, se 30 anni fa l’aveste detto, avrei risposto. "You can not be serious" (Non puoi fare sul serio). No?».

.it IL TEMPO REALE DELLA FINALISSIMA SUL NOSTRO SITO Sul sito Gazzetta.it, la finale maschile in tempo reale, il sondaggio sul possibile vincitore, le interviste, gli highlights della partita, le foto più belle, i blog.

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Ma quand’è che da nemici siete diventati amici?

Borg: «John mi ha conquistato col suo gioco e poi vedendo com’è fuori campo, coi suoi valori di marito e padre». McEnroe: «Mhmmm!!! La nostra relazione nasce dal rispetto, dentro e fuori del campo. E poi da quel suo abbraccio a rete dopo la finale di Wimbledon 1981, io pensavo mi dicesse chissà che, e lui mi abbracciò, dandomi il benvenuto nel super-club dei campioni dei Championships». Borg: «L’avevo notato nel ’77, a Wimbledon, poi, dopo averci perso netto, a Stoccolma, nel ’78, ci siamo frequentati di più nelle esibizioni, da lui, in America». McEnroe: «E’ successo un po’ come fra Federer e Nadal, che l’hanno fatto per beneficienza. Nelle esibizioni, c’erano meno pressioni e facevamo finalmente un po’ di soldi, stavamo insieme, ci guardavamo da vici-

sempre sulla terra, al Roland Garros, e anch’io pensavo che avrebbe vinto Wimbledon. Ora mi chiedo: riuscirà ancora a gestire le emozioni?».

BJORN BORG 5 vittorie a Wimbledon 55 anni

JOHN MCENROE allenatore commentatore 52 anni

Borg si è ritirato ad appena 25 anni, McEnroe a 33: Federer deve andare in pensione e Nadal lo sorpasserà negli Slam?

Io e John siamo più simili di quanto si possa pensare: tutti e due volevamo essere i migliori, odiavamo la sconfitta e adoravamo vincere

Non riuscire più a vincere al top è la sensazione più terribile. Con l’età, apprezzi la vita, la famiglia, i figli...

no, parlavamo. E vivevamo sensazioni, come quando andavamo a giocare a Milano davanti a 10mila persone. Le esibizioni sono state un aspetto importante del nostro sport».

McEnroe: «Ehi, mi hai rubato la risposta!».

Borg: «L’obiettivo di Roger è l’Olimpiade di Wimbledon. Se, a fine 2012, non avrà rivinto almeno uno Slam, smetterà. Quello che ha fatto Nadal negli ultimi 6-7 anni è unico nel tennis. Come me, ha amato la transizione terra-erba: "Che bel cambiamento", mi dicevo, "nuova superficie e colore, dopo tutto quel rosso!"». McEnroe: «Non riuscire più a vincere al top è la sensazione più terribile. Con l’età, apprezzi la vita, la famiglia, i figli... Nadal? Quando la Nike me lo fece vedere, bambino, dissi: "Dove volete che vada con quei colpi strappati?"...E’ migliorato tantissimo, migliorerà ancora ed è bellissimo da vedere». Ma voi ci credete allo slogan: «Bjorn loves John»? v.m.

Uno svedese di ghiaccio e un newyorkese elettrico che cosa hanno in comune oltre al tennis?

Borg: «Siamo più simili di quanto si possa pensare: tutti e due volevamo essere i migliori del mondo, odiavamo la sconfitta e gli errori e adoravamo vincere il massimo possibile».

Ma Roger Federer è finito?

Borg: «Per la prima volta, l’ho visto giù di testa, pensavo che avrebbe vinto Wimbledon: fisicamente e mentalmente era uscito molto allenato dal Roland Garros. Lì e nei primi due set con Tsonga a Wimbledon ha giocato un tennis incredibile». McEnroe: «Non tornerà numero 1. Ma, potenzialmente, può ancora vincere uno-due Slam. Ha giocato il miglior tennis di


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BASKET LO STOP DEI PRO’ x SU TWITTER

R Dwyane Wade Disponibile per matrimoni e bar mitzvah. Sono specializzato in animali fatti con palloncini

R Steve Nash Visto che la Nba ha tolto le mie foto dal sito, farò una bancarella a New York per vendere i miei ricordi dei Suns

R Shane Battier Cara Nba, già mi manchi. Posso offrirti un drink? Cerchiamo di accordarci, per il bene dei nostri figli...

PALLAVOLO

La serrata spinge Kobe a prendere la via dell’Oriente Bryant e altre star preparano match esibizione in Cina. Nba.com fa sparire le foto dei giocatori MASSIMO ORIANI

x SU TWITTER 2

WORLD LEAGUE / DA MERCOLEDI’ A DANZICA

Italia in Polonia con la minaccia dell’ex Anastasi

R G. Arenas Serrata? Tanto la stagione è finita, è come se ti buttino fuori dal ristorante dopo che hai finito di mangiare

Se confermato il calendario, l’ex c.t. affronta Savani & c. nella seconda gara

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ALESSANDRO ANTONELLI

d Kobe Bryant in Cina. Non per vestire la maglia degli Shanghai Sharks, ma a capo di un gruppo di giocatori che girerebbe l’Oriente per disputare match d’esibizione, che potrebbero estendersi anche oltre l’estate e che frutterebbero milioni di dollari. Un solo giorno dopo l’inizio della serrata, arrivano già le prime contromisure di chi prevede di rimanere senza stipendio in autunno. La notizia è stata riportata dal Los Angeles Times, che cita come fonte Rob Pelinka, agente della star dei Lakers. Bryant avrebbe già «ingaggiato» Derrick Williams, seconda scelta assoluta all’ultimo draft (Minnesota), rappresentato dallo stesso agente, e starebbe cercando di convincere altre stelle ad unirsi. Tra i 18 clienti Nba di Pelinka, ci sono anche Chris Kaman ed Eric Gordon dei Clippers, O.J. Mayo di Memphis, e Carlos Boozer dei Bulls. Bryant, tra l’altro, è uomo immagine della Mercedes Benz in Cina e la nuova mega-arena di Shanghai è sponsorizzata proprio dalla casa automobilistica tedesca.

dNon è stata una bella serata per Mauro Berruto quella di venerdì, ma magari il c.t. azzurro si è ripreso trascorrendo una mattina immerso nella travolgente atmosfera del Trofeo delle Regioni (la più grande rassegna giovanile di volley, che si chiude oggi a Torino) e anche riguardando un po’ il bilancio delle prime 12 partite di World League. La domanda ricorrente è: quale Italia si è vista contro Cuba? Non certo quella che ha scalato le classifiche di rendimento individuale. In quella degli ace (ad esempio) ci sono 4 azzurri nei primi 10, in quella degli schiacciatori Savani è 4˚ e Zaytsev 6˚. In attesa che Berruto scopra la risposta è già tempo di rifare le valige, oggi la Nazionale sarà a Roma, domani parte per la Polonia. La Federazione mondiale ha già pronto il calendario, ma ancora non lo ufficializza (si aspetta l’ultima gara, la notte scorsa, fra Stati Uniti e Portorico). Agli Usa basta un successo con qualsiasi punteggio, la sconfitta finirebbe per promuovere la Serbia, ma in base alla serpentina studiata prima del torneo, i due gironi dovrebbero essere: Polonia, Argentina, Italia, Bulgaria. E Brasile, Russia, Cuba, Stati

Internet L’onda lunga della serrata continua a mietere vittime. Le 30 squadre Nba sono state obbligate dalla lega a togliere le immagini dei giocatori dai loro siti. Provate ad andare sul roster dei Lakers e cliccare sul nome di Bryant. Verrete ri-

R Ron Artest Dove posso andare a giocare? Mi piace la Spagna! Ma ho chiamato ed è chiusa...

Kobe Bryant, 32 anni, ala dei Lakers, durante una tournée in Cina AFP

spediti alla homepage di Nba.com. A Sky è stato addirittura proibito di mandare in onda immagini della Nba. George Karl, tecnico di Denver, che stava seguendo a Codogno gli allenamenti di Danilo Gallinari, è dovuto salire sul primo aereo e tornare negli Usa. Persino via Twitter i contatti tra giocatori e impiegati delle franchigie sono vietati. Gli allenatori possono leggere i tweet dei giocatori ma non ripubblicarli, pena una multa di 1 milione di dollari. Per motivi di costi assicurativi, non ci sarà l’esodo delle superstar in Europa. Forse nemmeno di giocatori di seconda fascia. Lo Chalon ha contattato l’ex biellese Thabo Sefolosha, ma il costo della sola assicurazione superava l’intero budget del club france-

se per il 2011-12. Scalabrine C’è invece chi cerca un passaporto comunitario per facilitare lo sbarco nel Vecchio Continente, come Brian Scalabrine, free agent e quindi senza problemi assicurativi. L’ex ala di Boston e Chicago si è mossa per avere un passaporto italiano. Non saranno solo i giocatori a perdere milioni. Le tv Abc (proprietaria anche di Espn) e Tnt vedranno svanire 1.25 miliardi di dollari in mancati introiti pubblicitari. Ovviamente non dovranno pagare i 930 milioni di diritti per la trasmissione degli incontri. In crisi andranno anche gli sponsor della lega, a cui verrà a mancare l’esposizione che offrono le partite Nba. Un bel pasticcio, senza soluzione in vista.

R Charlie Villanueva Un periodaccio: chiuso fuori dalla Nba e pure da casa mia, avendo perso le chiavi..

MERCATO INTANTO TERAMO HA PRESENTATO RICORSO PER LA WILD CARD

GRADUATORIE CIA

taccuino

Milano vicina a Hairston Djordjevic torna a Treviso

Arbitri retrocessi fanno ricorso

FEMMINILE

L’ormai ex senese potrebbe firmare un biennale. Garri ufficiale a Varese dOrmai chiuso il rapporto con Siena, Malik Hairston è vicino a Milano. La 24enne guardia ala sta considerando la proposta di un biennale con l’Armani Jeans che dalle ultime estati sta consolidando una tradizione di arrivi provenienti dalla Mens Sana, da Morris Finley, a David Hawkins e Benjamin Eze (seppur tramite Khimki). Proprio ieri l’Olimpia, che dopo gli arrivi dei Omar Cook e Antonis Fotsis sta sondando il complicato mercato dei lunghi comunitari, ha vinto lo scudettino under 15 battendo Bergamo a Caserta.

Torna Ufficializzata la nomina di Sasha Djordjevic che torna

Malik Hairston, 24 anni

in panchina dopo 4 anni ed è il nuovo tecnico di Treviso. Luca Garri ha firmato un biennale con Varese che sta valutando Jon Diebler, 23enne guardia di 1.98 appena uscito da Ohio State e scelto con il numero 51 da Portland. Ricky Hickman ha firmato per una stagione a Pesaro. Goran Suton, lasciata Biella, va al Cibona Zagabria. Teramo La nuova Teramo Basket si è presentata ieri. Accanto ai soci (Lino Pellecchia,

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suo figlio Antonio e i fratelli Alfredo e Lucio Capasso), il nuovo presidente Corrado Pellanera, gloria della pallacanestro teramana e italiana (due Olimpiadi negli anni 60 e 15 stagioni in serie A). Lorenzo Marruganti sarà invece confermato a capo dell’area tecnica, in attesa di sapere se Alessandro Ramagli resterà o accetterà il posto di vice a Cantù. La Banca Tercas ha anche rinnovato il proprio contratto come sponsor per le prossime tre stagioni. Pellecchia ha confermato che lo società ha inoltrato ricorso presso la Corte Federale dopo la decisione della Commissione Giudicante sul pagamento della cosiddetta wild card: «Abbiamo versato il premio di risultato nei termini indicati da Fip e Lega, e lo stesso Consiglio Federale ha ratificato la correttezza del nostro modo di procedere, per cui siamo assolutamente tranquilli». p.c.

(canf) Fanno sul serio, gli arbitri retrocessi nelle ultime liste rese note il 24 giugno: l’avvocato Mattia Grassani, ha sette ricorsi dei fischietti dalla A alla B dilettanti da far partire verso la Giudicante. L’obiettivo è annullare le graduatorie finali dei punteggi. Si punta tutto sull’articolo 85 dello statuto Cia, nel quale viene specificato che «I criteri di valutazione sono stabiliti dal Consiglio Direttivo del CIA, all’inizio dell’anno sportivo, e non possono, nella sostanza, essere modificati fino al successivo anno sportivo». Grassani: «I criteri di valutazione sono stati invece modificati in gennaio, sia nella forma sia nella sostanza». EURODONNE Alle 20.30 (Rai Sport 1) a Lodz finale tra Russia e Turchia. La vincente diretta ai Giochi 2012. Alle 18 R.Ceca Francia per il bronzo. GABETTI È morto a Milano Giovanni Gabetti che nel 1981 rilevò l’Olimpia, poi guidata anche dal figlio Gianmario. Aveva 84 anni.

Italia A-Italia B (a.a.) Oggi a Darfo (ore 17) prima usci ta della stagione della Nazionale fem minile, con una amichevole in fami glia fra Italia A e Italia B, sulla strada che porta all’Europeo che si gioche rà in casa (Monza e Busto).

Il Trofeo delle regioni (a.a.) Si conclude a Torino il Trofeo delle Regioni con le finali indoor. Nel maschile Umbria (che schiera un fi glio d’arte, Luca Sartoretti) e Vene to, 3˚ posto per la Puglia, 2 1 (25 23, 19 25, 25 13) sul Piemonte. In cam po femminile finale tra Piemonte e Veneto, 3ª la Lombardia 2 1 (23 25, 25 17, 25 14) sulla Toscana. Asse gnati i titoli nel beach, quello maschi le al Veneto, 2 1 su Piemonte 2, 3ª la Lombardia 2 1 su Piemonte 1. Nel

Lo Bianco capitana della Nazionale

Uniti (o Serbia). Se non ci saranno cambiamenti dell’ultima ora per una strana ironia del destino l’Italia giovedì alle 20 a Danzica si troverà di fronte Andrea Anastasi, il commissario tecnico che l’ha allenata in due periodi: 1999-2002 e 2007-2010, fino al quarto posto mondiale. Dopo il divorzio dalla federazione italiana per il Nano, soprannome di Anastasi quando giocava, si è materializzata l’opportunità polacca con cui puntare all’Europeo di quest’anno, a Londra 2012. La World League è il primo grande appuntamento e passa, anche per l’Italia. RISULTATI Girone A: Polonia-Brasile 1-3, 0-3; a Long Beach Stati Uniti-Portorico 3-2 (25-27, 25-22, 25-12, 25-27, 15-8) e ieri notte. Classifica: Brasile 30; Stati Uniti 20; Polonia 18; Portorico 1. CONVOCATI I 14 azzurri di Danzica. Alzatori Travica e Baranowicz; opposti Lasko e Sabbi; centrali Birarelli, Buti, Barone e De Togni; schiacciatori Maruotti, Zaytsev, Savani e Della Lunga; liberi: Bari e De Pandis.

Andrea Anastasi c.t. polacco FIVB

femminile Piemonte 2, 2 0 sull’Emi lia Romagna, 3ª Marche 2 0 al Friuli. MERCATO (f.c.) A Città di Castello il secondo regista è Marini mentre ad Atripalda sarà Paris. Giaveno ha pro lungato con Angelelli. Soverato, do ve rimarrà Della Rosa, ingaggia il libe ro Lussana. Anzanello va in Azerba gian. Terza conferma in casa Famila Chieri, dopo Borri e Borgogno, Cor vese.

BEACH VOLLEY

Usa ok in Norvegia (c.f.) I gemelli Ingrosso, sconfitti 2 1 da Benes Kubala (R. Cec), hanno chiuso 17isimi il Grande Slam di Sta vanger (Nor), tappa dello Swatch World Tour. In semifinale 3 coppie europee: Brink Reckermann (Ger) c. Marcio Araujo Ricardo (Bra) e Skarlund Spinnangr (Nor) c. Fija lek Prudel (Pol). Nel femminile trion fo di Kessy Ross (Usa), 2 0 su Gol ler Ludwig (Ger). TRICOLORE (c.f.) Sorprese nella 2ª tappa femminile del Tricolore tar gato Del Monte. A Catania le prime semifinaliste sono Giogoli Toti e le beniamine di casa Mazzulla Lo Re. None Fiorin Camarda. Nei perdenti ancora in gara 6 coppie, tra le quali le favorite Campanari Mazzulla. Giornata finale in diretta Sky.


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ATLETICA IL CAMPIONE RITROVATO

NUMERO UNO Powell è tornato «Motore cambiato per battere tutti» Con il 9"78 di Losanna ha ritrovato la fiducia dei giorni migliori: «Ora mi alleno in modo diverso» PIERANGELO MOLINARO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dE’ proprio vero che nella vita non bisogna mai mollare la presa. Asafa Powell dal 2005 al 2007 è stato l’ombelico dell’atletica. Il primato mondiale sui 100 di Atene (9"77), confermato poi a Zurigo, l’aveva reso un re assoluto. Tutti solo per lui. La sua figura era stata un po’ offuscata dalla sconfitta patita da Gay ai Mondiali di Osaka, ma prontamente rilanciata pochi giorni dopo con il nuovo record del mondo a Rieti (9"74). Poi lo tsunami Bolt. Quasi era passato inosservato quel 9"72 con cui si era ancora migliorato a Losanna nel 2008. Certo, quando non si è numeri uno la vita è più tran-

quilla, ma non è bello vedere sfilare davanti a te microfoni, telecamere e taccuini diretti verso l’altro. La rivincita Giovedì sera nel freddo di Losanna la rivincita, quella volata rabbiosa, chiusa in quel 9"78 davanti a Frater e Lemaitre, che ne fa il leader mondiale stagionale. Bolt i 100 quest’anno li ha corsi solo due volte, due 9"91 a Roma e Ostrava e per ora Asafa è davanti. E’ una bell’aria quella che si respira in cima, giovedì notte, dopo il meeting, Powell girava per la Hall dell’hotel Palace di Losanna con un sorriso che non sfoderava da anni, senza il solito velo di tristezza. «Perché adesso so che sono sulla strada giusta per non aver

paura di nessuno. Posso solo migliorare». Le novità Eppure pareva che Powell l’occasione l’avesse già persa. A Roma il 26 maggio nel Golden Gala con quel Bolt non al massimo non è riuscito a vincere: 9"91 contro 9"93. «Anch’io non ero ancora al massimo — spiega Asafa —: l’occasione c’era, ma non sarà l’unica». A 28 anni il giamaicano sente vicino un ulteriore progresso cronometrico. «So quanto ho lavorato questo inverno e per la prima volta dopo tanti anni senza infortuni. Nelle ultime stagioni non ero più riuscito a svolgere un programma completo. Mi sono anche stirato un pettorale sollevando bilancieri, pareva una cosa stupi-

da, ma mi ha condizionato tutta la stagione dei Mondiali di Berlino. Ora invece sono in piena tabella, ma non è facile trasformare tutte quelle ore sotto i pesi. La novità di Losanna è che per la prima volta dopo tanto tempo ho sentito in piena corsa le sensazioni vere di quando si va forte». Il metodo A dargli fiducia è il sistema di allenamento che lo scorso autunno il suo allenatore Stephen Francis gli ha proposto e che Powell ha accettato. Ora ne è anche convinto. «Il primo obiettivo di quel lavoro — racconta — era rendermi meno vulnerabile ai piccoli infortuni che per anni mi hanno condizionato. Ho sempre un po’ di paura dentro, l’unica volta che ho sentito il bicipite della coscia tirare un po’ mi sono fermato, ma gara dopo gara sta passando. Il secondo obiettivo era allungare il periodo del picco di forma. E il fatto che solo adesso arrivino certe prestazioni dimostra che la strada è giusta». I programmi Asafa Powell venerdì ha raggiunto Lignano Sabbiadoro, che ormai da anni è la sua base estiva, sino all’immediata viglia di Daegu. Il resto del gruppo allenato da Francis arriverà nei prossimi giorni. «Non farò tante gare — dice — ma tanto allenamento. Per ora di sicuro sarò in pista sui 100 a Birmingham il 10 luglio e a Londra il 5 agosto, forse, ma è difficile, a Stoccolma il 29 luglio. In mezzo tanto allenamento per migliorare i particolari». Insomma, il duello con Bolt sarà ai Mondiali e al momento attuale è tutt’altro che scontato.

w taccuino I NUMERI

9"72

Il personale di Asafa Powell sui 100, stabilito sempre al meeting di Losanna il 2 settembre 2008 dopo Pechino

69

Le volte in cui Powell ha corso i 100 sotto i 10 secondi, un record assoluto nella storia dello sprint

0

Le volte in cui Asafa Powell è riuscito a battere sui 100 Usain Bolt su 11 duelli dopo il 2008

COPPA EUROPA PROVE MULTIPLE

Italia: uomini secondi, donne terze BRESSANONE (Bz) — A Bressanone, nella First League della Coppa Europa di prove multiple, Italia maschile 2a e femminile 3a (a 26 punti da una virtuale promozione) do po al 1a giornata. Ottimo 2˚ posto William Frullani (4051 punti) e 3˚ di Francesca Doveri (3469), lui comunque piuttosto lontano dallo standard del personale (7984), lei a 66 punti (5988). Uomini. Decathlon: Walter (Svi) 4149; Awde (Gb) 4128; Frullani 4051 (11"02/+2.1, 7.45/+2.1, 13.63, 1.98, 50"71); 9. Ribolzi 3936; 21. Combi 3711; 22. Lanthaler 3698. Squadre: Gb 12.076; Ita 11..698; Svi 11.654. Donne. Eptathlon: Tyminska (Pol) 3728; Maksimava (Bie) 3621; Dove ri 3469 (13"57/+0.4, 1.69, 11.64, 24"32/+1.0); 5. Trevisan 3426; 11. Ricali 3274; 13. Tani 3251. Squadre: Bie 10.205; Pol 10.195; Ita 10.169. Super League (a Torun, Pol) Uomini. Decathlon: Raja (Est) 4255; Ivanytskyi (Ucr) 4067; Korzun (Bie) 4032. Squadre: Est 11.958; Fra 11.786; Bie 11.745. Donne. Eptathlon: Bogdanova (Rus) 3732; Fyodorova (Ucr) 3621; Yosypenko (Ucr) 3588. Squadre: Rus 10.578; Ucr 10.519; Fra 10.175.

IL MEETING DI LA CHAUX-DE-FONDS

Test per la 4x100 e la Caravelli LA CHAUX DE FONDS (Svi) — La 4x100 azzurra maschi le, senza il previsto debutto di Andrew Howe per un ri sentimento muscolare, è oggi al meeting di La Chaux de Fonds dove (anche grazie a 992 metri s.l.m.), nello sprint possono scaturire buoni risultati. Si torna al quartetto d’argento a Barcellona: Donato, Collio, Di Gre gorio, Checcucci. I quattro, insieme a Cerutti e Riparelli, saranno in gara anche nelle prove individuali. Tra gli altri Caravelli (100 hs) e Gentili (400 hs).

IN GERMANIA E FRANCIA

Reif 8.38 ventoso, Jeter 22"64 A Bad Langensalza (Ger) 8.38 (+2.2) nel lungo del tede sco Christian Reif. Uomini. Lungo: Reif 8.38 (+2.2); Tom linson (Gb) 8.20 (+2.3); Watt (Aus) 8.20 (+3.0); Gaisah (Gha) 8.19 (+3.7); Jensen (Dan) 8.01 (+1.2). Donne. Lungo: Kappler 6.90 (+5.0); Gomez (Por) 6.78 (+2.7); Maggi (Bra) 6.75 (+3.0). A Sotteville (Fra) la Jeter sfreccia in 22"64. 1500: Wote (Eti) 3’35"61. 3000: Ayele (Eti) 7’49"25". 110 hs ( 0.4): Akins (Usa) 13"35. Asta: Didenkon (Pol) 5.63. Lungo: Crowther (Aus) 8.09 (+1.5). Triplo: Tamgho 16.83 (+1.2). Martello: Krivitskiy (Biel) 77.02. Donne. 10 0 (+1): Anderson (Usa) 11"15. 200 (+0.1): Jeter (Usa) 22"64. 800: Kofanova (Rus) 2’01"15. 100 hs ( 1.2): Porter 12"89.

SU SKY SPORT EXTRA

Oggi Frater riprova in Russia

GIRO D’ITALIA

Ostacoli: Haliti 50"47. Borsi 13"21

ZHUKOVSKIY (Rus) — Michael Frater, dopo il 9"88 di Losan na, oggi torna sui 100 al 53˚ memorial Znamensky (World Challenge Iaaf) a Zhukovskiy. Uomini. 100: Frater (Giam); Collins (S.K.). 800: Borzakov skiy. Alto: Silnov, Shustov. Triplo: Copello, Betanzos (Cu ba). Giavellotto: Makarov. Donne. 200: Ryemyen (Ucr). 400: Yefremova (Ucr). 1500: Martynova. 10.000: Yulamano va, Sokolova. Lungo: Kolcha nova. Peso: Ostapchuk (Bie). Ieri. Qual. Uomini. Martello: Pars (Ung) 77.90; Zagorniy 72.96, el. Donne. Martello: Moreno (Cuba) 73.66; Lysenko 73.51; Heidler (Ger) 73.10. In tv: Sky Sport Extra, ore 15.

(d.m., m.m.) Oggi (ore 16) a Donnas (Ao) si svolge l’8˚ «Via col vento» con Abate (110 hs), Kirchler (disco) e tra le donne Salvagno (100, 11"78/ 0.3 in batt. venerdì a Nem bro). Così negli ultimi meeting italiani. Ieri. A Osimo (An). Uomini. 110 hs (0.0): Nalocca 14"26. Jr (0.0): Mach di Pal mestein 13"99. 400 hs: Haliti (Ita/Alb) 50"47; Capotosti 51"02. Donne. 100 (+1.9): Borsi 13"21 (b. 13"22/+1.4); Cat taneo 13"48 (b. 13"42/+1.4). A Teramo. Uomini. Peso: Di Maggio 18.74; Capponi 16.73. Donne. Peso: Carini 15.29. A Ferrara. Uomini. Peso: Dodoni 17.35. Donne. Asta: Benecchi 4.00. A TELESE Oggi, nella 10 km su strada di Telese (Bn), Meucci, Pertile, Incerti e Console.

MARCIA

De Luca e Ferrero tricolori 20 km (f.v.) A Molfetta, sotto un violento acquazzone Marco De Luca ha vinto la 20 km tricolore di marcia in 1h28’54 davanti a Caporaso (1h30’15). Primo junior Stano 1h36’46". Nelle donne vittoria di Federica Ferraro in 1h38’08 sulla junior Loparco (1’45"53).

GOLF L’Open di Francia a Parigi

Morrison e Foster ok Kaymer è in agguato DAL NOSTRO INVIATO

FEDERICA COCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

GUYANCOURT (Francia)dNella ter-

za giornata dell’Open di Francia al Golf National di Parigi domina il vento, che spazza via Richard Green dalla vetta della classifica, ora occupata dalla coppia Morrison-Foster a -9 e spinge Thomas Levet in quarta posizione per la gioia del pubblico di casa. Ma soffia anche il

vento delle polemiche, dopo le dichiarazioni di Bubba Watson. Salutato come il grande ospite americano che avrebbe dovuto dare maggior lustro, Bubba, se n’è andato senza superare il taglio venerdì e lasciando un pessimo ricordo per le dichiarazioni poco eleganti sul torneo e sul campo che ospiterà la Ryder Cup 2018. Al limite dell’incidente diplomatico. «Non è stato un torneo normale: telefoni, foto, non si capiva

nulla del percorso, non mi sono trovato bene. Se tornerò in Europa? Devo farlo per forza, visto che il British è in Inghilterra». Questione di classe Per un Bubba Watson che non brilla per classe, c’è un Martin Kaymer che si ricorda di essere stato n. 1 al mondo. Nel terzo giro ha chiuso con -4 di giornata ed è a -6, 3 colpi dalla vetta. Oggi potrà tentare di portare a casa per la seconda volta questo trofeo già suo nel 2009. «Tornare n.1? Spero accada presto, sto cambiando il mio swing e le cose stanno migliorando giorno dopo giorno». Non vince da cinque mesi: «Farlo di nuovo, proprio qui, sareb-

be speciale. Il percorso mi permette di essere aggressivo come piace a me, soprattutto nelle ultime quattro buche». Italiani Non è stata una gran giornata per gli italiani rimasti dopo il taglio. Edoardo Molinari ha chiuso a +3 con un +1 di giornata. Ha completato il terzo giro in par Matteo Manassero, piuttosto scontento nonostante i tre birdie nelle ultime tre buche: «Guardandole sembra che abbia giocato chissà come... Invece nel mezzo ho puntato malissimo, ho fatto bogey alla 8 alla 11 e alla 12». Lorenzo Gagli resta sotto il par, -1, col +2 di ieri. Oggi ultimo giro, aspettando Kaymer.

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GAGLI 18O MANASSERO A +1

Terzo giro: 1. -9 Foster (Ing, 68 68 68, 204), Morrison (Ing, 66 66 72); 18. -1 GAGLI (72 67 73, 212); 29. +1 MANASSERO (68 75 71, 214); 45. +3 E. MOLINARI (75 69 72, 216)

Il tedesco Martin Kaymer, 26 anni, al Golf National AP


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BOXE MONDIALE AD AMBURGO

Klitschko umilia Haye Ma perde lo spettacolo Wladimir domina l’inglese conquistando anche la corona Wba L’ucraino e il fratello Vitali ora sono i padroni dei pesi massimi DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

AMBURGO (Ger) dUn solo nome al comando: i massimi diventano una questione di famiglia. Wladimir Klitschko batte infatti nettamente ai punti il britannico David Haye e aggiunge la corona Wba a quelle Wbo e Ibf che già deteneva, mentre il fratello maggiore Vitali è padrone della Wbc. Il mondo in una sola casa.

Pioggia La sfida più attesa dell’anno, il match che doveva riportare la categoria regina ai fasti dell’epoca d’oro e ripetere le gesta dei George Foreman e dei Lennox Lewis (entrambi presenti), in realtà si rivela deludente e poco spettacolare, ben lontano dalle premesse della vigilia infuocate dai duri scontri verbali dei contendenti. Colpa innanzitutto del clima veramente autunnale, con pioggia battente dal mattino (e lo stadio di Amburgo non ha il tetto), 15 gradi appena e un’umidità insopportabile, tanto che le round girl hanno il giubbotto e ai vip a bordo ring vengono forniti in dotazione impermeabili di plastica. Inconsistenza Ma anche della poca consistenza dell’inglese, che a fine match lamenterà di essersi infortunato a un alluce

NUOTO y

Netto verdetto ai punti

Massimi, campionato del Mondo Wba, Ibf e Wbo: Wladimir Klitschko (Ucr, Ibf e Wbo, kg 110; 56-3) b. David Haye (Gb, Wba, kg 96.5; 25-2) p. 12. Arbitro Rodriguez (Usa), giudici Pernick (Usa) 117-109, Byrd (Usa) 118-108, Christodoulou (Saf) 116-110.

Sottoclou

Wladimir Klitschko (a destra), 35 anni, ucraino, 56 vittorie, colpisce con un sinistro l’inglese David Haye, 30 REUTERS

in allenamento e per questo di non poter spingere sulle gambe: una figura non degna del calorosissimo tifo dei seimila connazionali che colorano una delle curve con le bandiere bianche e la croce rossa di Sant’Andrea. Recupero Così, a Klitschko basta mulinare il consueto jab sinistro e doppiarlo con parsimonia per recuperare presto il piccolo svantaggio accumulato dopo le prime quattro riprese, quando Haye riesce con buona frequenza a mettere il destro anticipando il rivale ucraino: bellissimo un diretto nel terzo round, forse il colpo più bello

del campione Wba. Svolta E’ un altro diretto destro al mento, ma questa volta dell’ucraino alla fine del quinto round, a capovolgere definitivamente le sorti del match: il britannico piega le gambe e da quel momento perde boria, baldanza e soprattutto colpo d’occhio, mentre Wladimir tiene costantemente l’iniziativa e pur senza strafare, scolastico con il consueto schema jab mancino-destro doppiato, passa anche oltre un richiamo (ingiusto) nel settimo round per involarsi verso la vittoria. Haye non ci prova quasi più, continua a scivolare sul ring re-

so fradicio dall’umidità e subisce un conteggio (esagerato) a inizio 11˚ round che è il sipario sulle sue ambizioni: «Ma non mi ritiro ad ottobre, anzi mi allenerò ancor più duramente per tornare ad essere il più forte», dirà. Però adesso deve rimettersi in coda, mentre i massimi si trasformano nel regno privato dei due fratelli Klitschko.

L’inglese Ola Afolabi (17-2-3) conquista l’Intercontinentale Wbo dei massimi leggeri con uno spettacolare ko (gancio destro) dopo 2’40" del primo round sul connazionale Terry Dunstan (24-4). Per Afolabi si aprono ora le porte per la sfida iridata contro il tedesco Marco Huck

Imbattibili Saranno noiosi e concederanno poco allo show, ma intanto non trovano nessuno che li batte. E siccome hanno promesso a mamma di non sfidarsi tra loro, il trono resta ben saldo. Così è, se vi pare.

OGGI C’È MOLFETTA NEI +80 Uomini -80 kg

tinuare l’unico sogno che un atleta può avere: l’Olimpiade».

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BAKU (Azerbaigian) d Mauro

Sarmiento a Londra 2012 ci sarà. Se l’è guadagnata, la sua Olimpiade. Nel modo più drammatico e spettacolare, all’ultimo punto, all’ultimo respiro di un torneo crudele. Non dà scampo, il taekwondo. Per far accedere i suoi eroi all’unica vera ribalta di cui dispone, i Giochi, non ha minimi, ranking, coppe del Mondo: tre posti per categoria li assegna qui, al Torneo Mondiale. Poi ne aggiungerà tre per continente. Ma non è più affare del caporalmaggiore dell’Esercito Sarmiento Mauro da Casoria. Che dice: «Ho messo una pietra sopra tutte quelle sconfitte nei quarti». Si riferisce al fatto che dall’argento olimpico di Pechino, tra Mondiali e Europei, si è sempre fermato alla soglia delle medaglie. «Ma qui in palio c’era qualcosa di più importante — prosegue — c’era la possibilità di con-

MAURICIO CANNONE

Formula Sul quadrato di Baku, quindi, per ogni categoria ci sono tre posti. Per andare a Londra bisogna vincere la semifinale. O, alla peggio, prendersi la finalina per il 3o posto. Che diventa drammatica. Mauro ci è arrivato bene. Il problema è che ci ha trovato il ragazzo di casa, Azizov. E dunque il Sarhadchi Center è diventato una bolgia urlante a ogni colpo del loro campione. L’8-1 per l’azero è stato perentorio. «Se lo ribecco a Londra, però, gli spiego io come stanno le cose», avrebbe detto più tardi Sarmiento.

2 GLI AZZURRI A LONDRA Prima di Sarmiento solo il pugile Clemente Russo ha ottenuto il pass nominale ai Giochi Olimpici 2012. Ancora nessuna squadra si è qualificata.

L’argento olimpico Mauro Sarmiento, 28, con il maestro Yoon Soon Cheol

Finalina Che si è giocato tutto nella finalina. L’incontro più importante pochi minuti dopo le delusione delle semifinali. Pazzesco. Mauro, che aveva perso per ultimo, aveva i capelli ancora bagnati di sudore e la faccia a mezzo tra lo svagato e lo stravolto. Il suo avversario, lo spagnolo Garcia Hemme, dopo aver ceduto all’iridato, l’iraniano Karami, sembrava più sereno. Garcia ha messo il 2-0. Mauro ha rintuzzato (3-2). Sul 4-4 lo spagnolo ha chiesto la prova televisiva sostenendo di aver colpito al volto l’azzurro. «Men-

tre aspettavamo — rivela Mauro — ci siamo fissati, come in un film. Sapevo che chi avrebbe abbassato lo sguardo avrebbe perso. Lo ha abbassato lui»: 6-4 Italia. Ancora Garcia e 6-5. Mauro prendeva tempo, in tribuna si sentivano solo le urla della sua fidanzata, Veronica Calabrese, argento iridato 2009, fuori perché infortunata. «Ho voluto che venisse lo stesso — rivela Sarmiento — quando abbiamo saputo che non avrebbe potuto combattere qui, è caduto il mondo addosso a tutti e due. Dovevo qualificarmi anche per lei». E lo ha fatto.

RIO DE JANEIRO dBufera e misteri intorno a Cesar

Cielo, Nicholas Santos, Henrique Barbosa e Vinícius Waked, risultati positivi a maggio al furosemide ma in attesa di sapere dalla Fina se verrà confermato solo l’ammonizione decisa dal doping panel della confederazione brasiliana degli sport acquatici. Che, intanto, ieri ha polemizzato con l’azienda farmaceutica che produce gli integratori che sarebbero stati contaminati, cioè manipolati, e dunque alla base della positività dei nuotatori. La farmacia rifiuta categoricamente questa ricostruzione e minaccia di adire le vie legali contro la confederazione. Nel timore di una querela, l’ente del nuoto brasiliano poi ritratta e il giallo s’infittisce. L’azienda Anna Terra che ha prodotto l’integratore protesta: «E’ impossibile parlare di contaminazione incrociata, i tavoli utilizzati sono sempre puliti e diversi anche nei giorni, la contaminazione potrebbe avvenire solo tramite l’aria» dice il consulente Reginaldo Lante. Documento L’ufficio stampa federale poi cambia linea: «Abbiamo un documento firmato dalla responsabile della Farmacia. Non lo possiamo mostrare finora perché il processo è all’inizio. Se l’azienda farmaceutica nega la contaminazione, cosa possiamo fare? I nuotatori hanno inviato il documento ai legali di Anna Terra». Sandra Sol-

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Sarmiento passa «L’Olimpiade è l’unico sogno» MARIO SALVINI

Doping Brasile Bufera e giallo sui prodotti 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TAEKWONDO Il torneo mondiale in Azerbaigian

DAL NOSTRO INVIATO

Cesar Cielo, 24 anni, olimpionico (50 sl) e iridato (50-100 sl)

Sedicesimi: Sarmiento b. Mollet (Ola) 8-5; ottavi Sarmiento b. Kiki (Ben) 6-1; quarti Sarmiento b. AbdelRhaman (Egi ) 3-0; semifinali Azizov (Aze) b. Sarmiento 8-1; Per il 3˚ posto Sarmiento b. Garcia Hemme (Spa) 6-5. Donne -49 kg

Trentaduesimi: Mastrantoni b. Goffin (Bel) F.; sedicesimi Atabrour (Mar) b. Mastrantoni 10-6. Oggi

Uomini +80 kg: Carlo Molfetta

Per la positività del gruppo Cielo scambi di accuse tra federazione e azienda. La Fina ora frena: ma sapeva tutto prima di Parigi... dan, della commissione antidoping della Confederazione brasiliana, ha rivelato che della vicenda la Fina era stata informata venerdì 24, vigilia dell’Open di Parigi. «Non avevamo informato gli atleti — spiega al quotidiano Folha —, ma è stato il presidente della Confederazione Coaracy Nunes ad avvisare quello della Fina. E Maglione li ha autorizzati a nuotare. I nuotatori sono stati informati domenica 26 a gare finite e per loro è stato un momento di disperazione (a Parigi Cielo è stato sottoposto a test ematico, ndr). Poi venerdì 1 luglio ai 4 erano stato dato il via libera per i Mondiali. Se non fossimo vicini a Shanghai, con l’evidenza chiare della contaminazione e della loro non colpevolezza, le procedure avrebbe potuto essere diverse». E’ la conferma che il mistero s’infittisce su quelle gare di maggio (risultati annullati). La commissione antidoping venerdì a Rio non li ha ritenuti colpevoli, accettando la loro versione: e cioè appunto che gli integratori a base di caffeina fossero contaminati». Scadenze A questo punto il caso scottante passa all’esecutivo Fina che chiederà un parere tecnico al doping panel guidato dall’olandese Erik Van Heijngen: se il dossier brasiliano non sarà convincente per le sostanze nascoste grazie al furosemide, l’ente di Losanna potrebbe decidere autonomamente di applicare sanzioni più pesanti e dunque escludere i 4 nuotatori (a partire da Waked, già recidivo, che rischio un anno) dai Mondiali. In caso di controversia tra federazioni, «si andrebbe al Tas, rivedremo la decisione brasiliana» conferma il d.g. Fina, Cornel Marculescu. Il 13 luglio, l’esecutivo dovrà dire al Bureau riunito a Shanghai gli sviluppi della vicenda. «Sono sorpreso come tutti — interviene l’olimpionico dei 100 sl, il francese Alain Bernard —. La sanzione appare piuttosto mite, vedremo cosa deciderà la Fina». Serve una decisione rapida, chiara, forte.


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI IL PALIO DI SIENA DEDICATO ALL’UNITÀ D’ITALIA

IPPICA: A SAN SIRO CON OWEN CR E OKLAHOMA

Festeggia l’Oca Nazionale e Filly contrada tricolore Gubellini show GIUSEPPE NIGRO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENA dIl Palio dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia è tricolore. Bianco, rosso e verde già nel drappellone, lo porta a casa l’Oca, la contrada con più successi in Piazza del Campo (64), che vinse anche 150 anni fa, il 2 giugno 1861. Porta il Palio in Fontebranda Giovanni Atzeni detto Tittia, 26 anni, al secondo successo in 15 apparizioni: l’altro, nel luglio 2007, era stato l’ultimo successo dell'Oca. Ci riesce montando magistralmente Mississippi, castrone baio di 6 anni all’esordio al Palio, protagonista sebbene alla vigilia, in quella maledetta quarta prova in cui è morto il cavallo della Chiocciola Messi, aveva battuto una botta fortissima all’interno della curva del Casato.

La svolta Lo stesso punto dove è maturata questa vittoria. E' qui infatti che il Bruco, col fantino Giuseppe Zedde detto Gingillo su Lampante, butta via un Palio già vinto. Partito davanti a tutti con Montone e Drago, il Bruco ha buttato via un vantaggio di una decina di metri stringendo troppo la prima curva

RUGBY

Owen Cr (P. Gubellini) solitario sul traguardo del Nazionale DE NARDIN MILANO dSulla pista di casa

L’Oca con Tittia su Mississippi

del Casato: tonfo violentissimo, Gingillo vola e poi lo calpestano tutti. Qui passa l’Oca, che si era appena cucita un pezzo di Palio alla prima curva di San Martino, risalendo dal sesto al secondo posto con una traiettoria perfetta schivando la bagarre che aveva davanti al primo imbuto della corsa. Dal primo Casato in poi Gingillo e Mississippi (che dispiacere per il proprietario Osvaldo Costa, contradaiolo dell’avversaria Torre, che non correva) non li riprende più nessuno. Il Palio non poteva che essere bianco, rosso e verde: a Siena vuol dire Oca.

Pietro Gubellini, disegna la notte perfetta, quella che neanche nei sogni immagini così. A San Siro prima conquista il Nazionale filly con Oklahoma Ans, poi si porta a casa la ben più importante prova open con Owen Cr, che si prende una sonora rivincita contro Obama Gar ed Enrico Bellei, reduci dal trittico Elwood Medium-Giovanardi-Città di Napoli. La mossa decisiva in partenza. Owen Cr parte più forte del solito e riesce a contenere il rivale costretto ad accodarsi. Al largo avanza Olmo Holz, che chiude in corda Obama. Quest’ultimo sulla curva finale sposta al largo, ma Owen allunga definitivamente e nel finale fa passerella. Secondo On the Way Grif

BASEBALL: DOPO L’ALL STAR GAME A NETTUNO

per linee interne davanti a un Obama comunque più spento del solito, mentre un ottimo Olmo Holz butta il secondo rompendo all’ingresso in retta. Per Owen secondo GP della carriera dopo il Veneto dello scorso 25 aprile, per Pietro Gubellini secondo Nazionale dopo quello del 2003 con Daguet Rapide. 6ª corsa - Pr. Nazionale filly - m 1600: 1 Oklahoma Ans (P. Gubellini)1.12.4; 2 Orleans Om; 3 Oudry dei Veltri; 4 Ofelia Bi; Tot.: 4,45; 1,96, 3,56, 3,45 (30,86) Trio: 984,24. 8ªcorsa- GP Nazionale - m 2100: 1 Owen Cr (P. Gubellini) 1.13.9;2 On The Way Grif; 3 Obama Gar; 4 Oliver Ur; 5 Occhione Jet; Tot.:2,58; 1,40, 1,67, 1,25 (17,39) Trio:78,88. ECLIPSE So You Think (J.A. Heffernan, trainer Aidan O’ Brien) ha vinto le Eclipse Stakes (gr. 1, m 2000) di Sandown davanti a Workforce.

TUFFI: EUROGIOVANILI

Tocci e Bertocchi trionfo a Belgrado

VILLABASSA (Bz) — Comincia ufficialmente oggi l’avventura dell’Italia verso la Coppa del Mondo in Nuova Zelanda (il via il 9 settembre). Il gruppo azzurro stasera si ritrova a Villabassa, località scelta per una serie di raduni che porteranno ai test previsti prima della partenza contro Giappone (il 13 agosto a Cesena) e Scozia (il 20 a Edimburgo). Il c.t. Nick Mallett, che ha dovuto incassare le rinunce di Dellapè e Gower, ha a disposizione 36 giocatori che dovranno essere ridotti a 30. Ieri per Cittadini, Gori e Andrea Pratichetti visita al Mugello.

(al.f.) Agli Europei giovanili di Belgrado, maturano le prime 2 medaglie d’oro azzurre. Prima è Giovanni Tocci a trionfare dal trampolino 1 metro: con 495.10 punti precede il russo Sergey Zhdanov (469.85) e l’ucraino Oleg Kolodiy (465.95). Ottavo Gabriele Auber (435). Poi è toccato ad Elena Bertocchi, che ha conquistato l’oro nel trampolino 3 metri ragazze A: con 436,50 punti ha battuto la tedesca Tina Punzel (429.60) e la russa Kristina Ilynkh (420.35). A una giornata dalla fine, il bottino tricolore è di 6 medaglie. Inoltre le sincronette Linda Cerrutti e Costanza Ferro (riserva Federica Sala) si sono piazzate al quarto posto nella finale del duo sfiorando il podio per l’inezia di 0,150 punti. Le azzurre hanno totalizzato 86,720 punti. Oro alle russe Milena Miteva ed Elena Prokofeva con 90,960; argento alle ucraine Anastasia Petrenko e Anastasia Savchuk con 87,720; bronzo alle greche Evangelia Koutidi ed Evangelia Platanioti con 86,870 punti.

Cittadini, Rossi, Gori, A. Pratichetti

Aperti i Mondiali di Torino TORINO Aperti presso la Palazzina di caccia di Stupinigi, i Mondiali con 87 Paesi partecipanti: oggi prove di tiro, da domani qualificazioni. Intanto il 49˚ congresso della federazione internazionale al Lingotto a Torino ha nominato all’unanimità Mario Scarzella, vicepresidente vicario della federazione internazionale guidata dal turco Ugur Erdener. Oltre alle elezioni dei consiglieri, è stato ratificato anche il cambio di denominazione: la Fita, che festeggia quest’anno i suoi 80 anni, ora si chiamerà World Archery Federation.

BOXE

Italia, comincia Ramos e una mazza sempre verde l’avventura iridata per l’Italia che si lancia sui Mondiali

Convocati - Piloni: Castrogiovanni, Cittadini, Alb. De Marchi, Lo Cicero, Perugini. Tallonatori: D’Apice, Ghiraldini, Ongaro. Seconde linee: Bernabò, Bortolami, Del Fava, Furno, Geldenhuys, Van Zyl. Terze linee: Barbieri, Ma. Bergamasco, Derbyshire, Parisse, Vosawai, Zanni. N. 9: Canavosio, Gori, Semenzato. Aperture: Bocchino, Burton, Orquera. Trequarti: Benvenuti, Mi. Bergamasco, Canale, Garcia, Masi, McLean, A. e M. Pratichetti, Sgarbi, Toniolatti. SUPER 15 Così ieri nelle semifinali del Super 15: Queensland Reds (Aus)-Auckland Blues (N.Zel) 30-13; Western Stormers (S.Af)-Crusaders (N.Zel) 10-29.

ARCO

Jayro Ramos Gizzi, designato di scuola venezuelana, 40 anni il 21 luglio RATTI DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NETTUNO dJayro Ramos Gizzi

ha vinto l’home run derby, la nazionale ha vinto l’All Star game contro la selezione dei migliori giocatori dell’Ibl votata dagli appassionati. Lo slugger del San Marino ha battuto 7-6 Rosario, gli azzurri hanno dominato 12-4 la squadra guidata dal tecnico del Parma tricolore Gerali: 14 valide contro 8, (errori 0-6) per la nazionale campione d’Europa che schierava l’interbase Anthony Granato, eletto mvp della partita, grazie a un doppio, a un triplo e a convincenti assistenze. Di Bertagnon e del deb Castellitto gli altri doppi serviti agli azzurri per incrementare il bottino. Sul monte si sono alternati tutti i lanciatori, giusto un assaggio, mentre alla fine il presidente federale Fraccari ha premiato alla carriera Davide Dallospedale, capitano che lascia l’azzurro e i gradi a Mario Chiarini. L’esterno del Rimini, ricorderà a lungo questa partita-esi-

bizione inserita in mezzo al campionato e come test per l’Italia impegnata a preparare i Mondiali di Panama: purtroppo ha rimediato al terzo inning la frattura del quarto metacarpo della mano sinistra e rischia di stare fermo almeno un mese. Chiarini è uno dei punti di forza dei romagnoli ma anche della nazionale, non solo per le qualità tecniche: «Nel 2010 abbiamo dimostrato che siamo capaci di tutti, a Panama possiamo ripeterci». Il c.t. Marco Mazzieri vuole in campo giocatori come Chiarini, come Ramos Gizzi «che dà sempre quel qualcosa in più, non vorrebbe perdere neanche a briscola», come Mazzanti (ancora frenato dal problema a un polso), come Sambucci. Gruppo Ora Mazzieri aspetta le risposte dal campionato prima di definire un gruppo che ormai si sta cementando e che trova come nuovo riferimento Frank Catalanotto. S’è divertito anche lui, come i seimila accorsi per il primo All Star game all’italiana. La festa del baseball avrà un futuro.

THAILANDIA FUORI (i.m.) Il comitato esecutivo dell’Aiba ieri ha escluso con effetto immediato la federazione dilettanti della Thailandia da quella mondiale per non aver svolto le elezioni entro il 30 giugno. La decisione dovrà essere ratificata dal Congresso, nel frattempo nessun thailandese potrà partecipare a tornei Aiba. A Pechino 2008 la Thailandia ha vinto un oro (Jongjohor, 51 kg) e un argento (Boonjumnong, 64 kg).

CANOA

Coppa: Molmenti out (a.fr.) Nella seconda prova di Coppa del Mondo di slalom, ad Argentiere (Fra), escono tutti in semifinale gli azzurri del K1: il campione europeo Daniele Molmenti commette una penalità e finisce 14˚, Omar Raiba (15˚), Giovanni De Gennaro (21˚). In 1’48”03 vince Peter Kauzer (Slo), che bissa il successo della prima prova a Tacen (Slo), davanti a Samuel Hernanz (Esp) di 0,25 e Lubos Hilgert (R. Ceca) di 1”11. Oggi semifinali e finali nel K1 femminile (ore 9.30) con Clara Giai Pron (11ª), out Chiara Sabattini (46 ª) ed Eleonora Tassarotti (47ª), e l’equipaggio Erik Masoero-Andrea Benetti (9˚) nel C2 (ore 10.35) dove esce Daniele Negro-Giordano Fiumara (24˚). Nel C1 vittoria di Matej Benus (Svk) in 1’51”65 su Ander Elosegi (Esp) a 1”72 e Stanislav Jezek (R. Ceca) a 2”47. Tra le donne, nel C1, tripletta australiana: trionfa Jessica Fox in 2’16”62 su Rosalyn Lawrence a 2”86 e Leanne Guinea a 10”.

CANOTTAGGIO

Regata di Henley Mornati-Carboncini ok HENLEY (Gb) Prosegue il cammino di Lorenzo Carboncini e Niccolò Mornati (Aniene) alla Henley Royal Regatta, la classicissima del canottaggio mondiale (prima edizione nel 1839) che si conclude oggi sul Tamigi. Nella semifinale della Challenge Cup il due senza azzurro ha battuto gli australiani Lockwood e Buckland, qualificandosi così per la finale di oggi dove affronterà i padroni di casa Reed e Triggs Hodge, vicecampioni mondiali della specialità, che nella seconda semifinale hanno battuto i gemelli greci Gkountoulas.

DISABILI

Via agli Europei di nuoto (c.ar.) Saranno puntate sulla modenese Cecilia Camellini le speranze azzurre agli Europei di nuoto paralimpico di Berlino, le cui gare cominciano oggi per chiudersi sabato, con 440 atleti di 36 nazioni. La Camellini, non vedente, è campionessa mondiale di 100 dorso (in gara oggi), 100 e 50 sl, oltre ad avere i record del mondo in 200 dorso e 200 sl. Con la Camellini, sono 15 gli azzurri: Arianna Talamona (16 anni, la più giovane), Francesco Bettella, Efrem Morelli e Federico Morlacchi sono anch' essi ai vertici europei; e poi, a cercare il podio, Greta Carrara, Stefania Chiarioni, Emanuela Romano; Antonio Cavaliere, Nicolò Bensi, Francesco Bocciardo, Fulvio D'Ippolito, Matteo Lenza, Andrea Palantrani, Alberto Pavan, Fabrizio Sottile.

GHIACCIO ADDIO BETTY E’ morta, a 73 anni, la britannica Betty Callaway, maestra di danza, anche di Jayne Torvill-Christopher Dean, leggendari ori olimpici a Sarajevo 1984 e quattro volte iridati. Tra i suoi allievi pure gli ungheresi Krisztina Regoeczy-Andras Sallay, nel 1980 campioni del mondo e vice olimpici e tedeschi Erich Buck-Angelika Buck, ori europei nel 1972 e tre volte argento iridati.

GOLF LUNA UNDICESIMA Diana Luna, con un bel giro finale in 69 colpi e lo score di 210 (69 72 69) ha recuperato 5 posizioni e si è classifica 11ª nel Finnair Masters (Ladies European Tour) a Helsinki. Vince in 2o2 la 22enne svedese Caroline Hedwall, al 20˚ posto con 213 Veronica Zorzi (73 70 70) e Stefania Croce (71 69 73). Sophie Sandolo 33ª con 216 (72 72 72), Giulia Sergas 44ª con 217 (73 72 72) e Margherita Rigon 60ª con 224 (71 75 78).

OGGI SI ANCHE A Livorno (20.45), Roma (t. 19.30), Pontecagnano (19.20), Tagliacozzo (16.20) e Sassari (17.40).

JUDO FARALDO SECONDO (e.d.d.) In Coppa del Mondo a Miami, secondo posto di Francesco Faraldo nei 66 kg: in finale l’azzurro superato dal brasiliano Leandro Cunha (Bra), che aveva eliminato anche l’altro azzurro Mattia Galbiati. Marta Pinotti è stata eliminata nei 52 kg da Jaana Sundberg (Fin), Marco Maddaloni (73) da Mansur Isaev (Rus) e Andrea Regis (73) da Saso Jereb (Slo). Oggi tocca a Francesco Bruyere (81), Giulia Cantoni (70) e Lucia Tangorre (+78).

NUOTO

Mondiali: la Pellegrini oggi parte per Canton Comincia oggi l’operazione Mondiali di Shanghai per il primo contingente azzurro di cui fa parte Federica Pellegrini: il gruppo partirà per Canton e comprende anche Chiara Boggiatto, Alice Nesti, Stefania Pirozzi, Martina Caramiglioli, Alice Mizzau, Samuel Pizzetti, Federico Turrini, Luca Marin e gli allenatori Cesare Butini (responsabile tecnico della trasferta), Arnd Ginter, Corrado Rosso e Philippe Lucas. E la scelta del tecnico, i periodi trascorsi a Parigi insieme al fidanzato e collega Luca Marin, la serenità finalmente ritrovata alla vigilia dell’appuntamento più sono tra i temi affrontati dalla bicampionessa mondiale uscente intervistata da Elisabetta Caporale nello speciale di circa mezz’ora che andrà in onda su Rai Sport 1 venerdì 8 alle 23. Il 10 luglio partiranno (con i tecnici Rossetto, Palloni e Meloni) Chiara Masini Luccetti, Luca Dotto, Filippo Magnini, Michele Santucci, Marco Orsi, Luca Leonardi, Marco Belotti, Gianluca Maglia, Elena Gemo, Ilaria Bianchi, Lorenzo Benatti, Mirco Di Tora, Mattia Pesce e Renata Spagnolo (da Miami). Infine il 15 luglio con il tecnico Gyertyannffy partiranno Federico Colbertaldo, Gregorio Paltrinieri (impegnato la settimana prossima agli Eurojrs), Sebastiano Ranfagni, Fabio Scozzoli e Alessia Polieri. MAGNUSSEN C'È (al.f.) Campionati australiani in corta di Adelaide (Aus). Uomini: 200 sl Magnussen 1'44”12;100 ra Rickard 58”62, Sprenger 58”68; 50 fa Huegill 23”10; 200 mx To 1'54”38. Donne: 50 sl/100 fa Kukla (15) 24”22/57”44; 400 sl Palmer 4'01”43; 100 do Goh 57”99. FONDISITI PER SHENZEN (al.f.) Ecco gli azzurri del fondo per le Universiadi di Shenzen (Cina) che gareggeranno nella 10 km. Uomini: Alberico, Ruffini. Donne: Bruni, Franco.

OLIMPIADI PER IL 2018 Il presidente della Corea del Sud Lee Myung-Bak è a Durban dove mercoledì nel corso de 123˚ congresso Cio si assegneranno i Giochi invernali 2018, per ospitare i quali sono candidate tre città: la coreana Pyeongchang, la tedesca Monaco di Baviera e la francese Annecy.

PALLANUOTO FINALE DI A-2 Serve la bella, tra Nuoto Catania e President Bologna, per stabilire la seconda promossa in A-1 dopo l’Acquachiara Napoli. Gli emiliani si sono imposti in Sicilia 11-8 (avevano perso l’andata 6-9) e mercoledì ospiteranno gara-3.

SCACCHI CARLSEN PADRONE Il 20enne norvegese Magnus Carlsen è tornato al primo posto del ranking Fide con 2821 punti Elo, scavalcando l’indiano Viswanathan Anand che negli ultimi due mesi non ha giocato. Fabiano Caruana, impegnato in questi giorni in India in un torneo giovanile, scende dal 28˚ al 32˚ posto con 2711 punti.

TRIATHLON

Fabian e Mazzetti tricolori (al.f.) Ai tricolori su distanza olimpica di Revine Lago (Tv), Alessandro Fabian (Carabinieri) vince il terzo titolo italiano consecutivo davanti a Facchinetti e Casadei. Tra le donne, successo del bronzo europeo Anna Maria Mazzetti (Fiamme Oro) che precede Chmet e Signorini. Uomini: 1. Fabian 1h51'16”, 2. Facchinetti a 26”, 3. Casadei a 1'08”. Donne: 1. Mazzetti 2h09'56”, 2. Chmet a 12”, 3. Signorini a 3'04”.

VARIE

Italia ai Mondiali Militari L’Italia ha deciso di inviare una sua rappresentativa ai Mondiali Militari di Rio de Janeiro 2011. La rappresentativa azzurra sarà presentata giovedì a Roma: cade così l’ipotesi di boicottarli dopo la vicenda Battisti.

VELA

CHE MISSILE Tripletta italiaba venerdì notte a Vincennes: Missile di Pippo (A. Gocciadoro) ha vinto il Prix Nemausa (m 2100) in 1.11.9 davanti a Ninio e Mito Gas.

EXTREME 40 (r.ra.) A Boston seconda giornata dell’Extreme Sailing Series, dopo 14 prove Artemis Racing si conferma al comando con 101 punti, 2˚ Muscat (107), terzo Team New Zealand (106). Stabili gli italiani: 5a Luna Rossa (skipper Sirena) e 7˚ Niceforyou (Barovier).

LIBECCIO DANESE Oggi a Forus, ippodromo vicino a Stavanger, in Norvegia, il nostro Libeccio Grif (M. Smorgon) è al via nel Forus Open in cui il favorito è il francese Rapide Lebell.

RC44 (r.ra.) Termina il Trofeo Città di Cagliari RC44. Dopo 4 giorni sempre in testa gli inglesi di Team Aqua dell’armatore Bake, secondi gli spagnoli di Puerto Calero terzi gli svedesi di Artemis.

IPPICA

Giovanni Tocci ed Elena Bertocchi

MILANO CHIUDE Oggi San Siro galoppo (inizio convegno alle 15.30) chiude la stagione estiva con tre listed: Giubileo, Mantovani e De Montel.


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una prostituta la cameriera che ha accusato fSarebbe di stupro Strauss-Kahn. Lo rivela il sito del New York

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LA FRASE DEL GIORNO

Ma il governo farà pagare la manovra ai pensionati?

Luca Ricolfi ha appena scritto un articolo in cui dimostra che in Italia sono possibili solo i tagli lineari: per quelli intelligenti bisogna far lavorare per tempo decine di commissioni di studio che capiscano a fondo la spesa pubblica e i suoi sprechi, e a questo non solo non sta pensando il governo, ma non sta pensando neppure l’opposizione. Inoltre, anche quando si fosse capito cosa, come e dove tagliare, sorgerebbero decine o forse migliaia di comitati in difesa della spesa giudicata inutile e questi comitati la difenderebbero sicuramente in nome della democrazia, dell’interesse pubblico, dell’equità eccetera. Tutto questo per dire che – appunto – avendo Tremonti nella sua manovra dell’altro giorno annunciato la non-indicizzazione delle pensioni più alte, ieri c’è stata una marea di indignati che sono scesi in campo al grido «Le pensioni non si toccano».

1Intanto: che cosa vuol dire «indicizzazione»?

Significa tenere conto dell’indice Istat sul costo della vita e adeguare di conseguenza l’assegno. È chiaro che se lei prende mille euro al mese di pensione e i prezzi aumentano ogni anno del 2-3%, la sua pensione a un certo punto risulterà risibile in termini di potere d’acquisto.

2 Bene. Che cosa si propone Tremonti?

Tremonti ha annunciato che si terrà conto dell’indice Istat solo al 45% per le pensioni pari a 3-5 volte le minime (stiamo parlando di lordi) e che non saranno rivalutate le pensioni pari al quintuplo delle minime. Contro questa enunciazione sono scesi in campo praticamente tutti: la Cisl, la Cgil, Montezemolo, l’Idv, il Partito democratico, eccetera eccetera. Per esempio Bonanni (Cisl): «Devono correggere il provvedimento… I tagli colpiranno anche gli assegni di modesta entità, a partire dai 1.428 euro e riguardano ben 13 milioni di italiani…». Felice Belisario, dell’Idv: «È un vero e proprio insulto colpire da un lato 13 milioni di pensionati e pesare con il misurino del farmacista, dilatandoli nel tempo, i tagli dei costi della politica». Nichi Vendola (Sel): «Si tratta della patrimoniale sui ceti me-

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i milioni di pensioni L’Istat eroga 16 milioni di pensioni. Secondo l’istituto la manovra colpirà solo 4,4 milioni di pensionati e non 13 come valutato dai sindacati

PARTITI IERI IN TUTTA ITALIA

Via ai saldi estivi ma questa volta non c’è l’assalto

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Tremonti ha annunciato che gli assegni più alti non saranno indicizzati: cioè non saranno adeguati all’aumento del costo della vita nel 2012-2013. Tante polemiche e scontro sul numero degli italiani colpiti

gda@gazzetta.it

DOMINIQUE STRAUSS-KAHN EX DIRETTORE GENERALE FMI

Post. Strauss-Kahn è stato rimesso in libertà l’altroieri

IL FATTO DEL GIORNO

GIORGIO DELL’ARTI

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dio-bassi del nostro Paese. È la patrimoniale dei poveri». La Cgil invita alla mobilitazione e definisce la manovra «inaccettabile, iniqua e vessatoria». Cesare Damiano (Pd), che fu già ministro del Lavoro: «Al tempo del governo Prodi avevamo fermato per un anno l’indicizzazione delle pensioni, ma di quelle otto volte il minino. E contemporaneamente avevamo destinato risorse alle pensioni più basse attraverso l’istituzione della quattordicesima. Quindi avevamo fatto un intervento redistributivo dall’alto verso il basso. Con questo tipo di manovra si colpiscono non le pensioni alte, ma le medie».

poi doppiamente comprensibile: intanto è ovvio che difendano le pensioni per principio. E poi la maggior parte dei loro iscritti sono proprio pensionati. Aggiungo che con questo meccanismo ogni volta che si aumenteranno le pensioni minime si porterà un beneficio a tutto il sistema. Non è detto poi che, in sede di conversione, il governo non scambi questo punto con qualcos’altro (ci sono proteste anche per il superbollo delle auto di grossa cilindrata). Infine la storia dei 13 milioni di pensionati è sbagliata. E anche il meccanismo: non funziona come sembrano credere Damiano e gli altri.

3 Ma quant’è questo minimo?

5 E come funziona?

Adesso è 476 euro al mese.

C’è una precisazione dell’Inps. Intanto sulla platea a cui è diretto il provvedimento: non 13 milioni, ma 4,4 milioni di persone. Infatti nella fascia 3-5 volte il minimo sono 3,2 milioni, quelli oltre 5 volte il minimo sono 1,2 milioni. Le pensioni erogate sono in tutto 16 milioni. Il meccanismo di indicizzazione è simile a quello con cui paghiamo le tasse: anche per pensioni da – mettiamo – diecimila euro al mese, fino a un importo di 1.428 euro la rivalutazione sarà il 100 per cento dell’indice Istat. Da 1.428 a 2.380 (fascia 3/5) sarà del 45%. E oltre i 2.380 euro non ci sarà nessuna rivalutazione.

4 Che cosa risponde Tremonti a queste accuse?

Per ora sta zitto. Si potrebbe dire però che l’intento della manovra non è redistributivo, ma di puro risparmio. Purtroppo si risparmia poco quando si colpisce in alto (pochi ricchi che guadagnano moltissimo), si risparmia invece tantissimo quando si colpisce in basso, dove sta la massa dei redditi. Anche per questo sarà interessante vedere a che punto saranno collocate le tre aliquote della nuova Irpef. La reazione di Cisl e Cgil è

FANTE 1° GUERRA MONDIALE 1918

Luca Montezemolo Attraverso Italia Futura, l’associazione che ha fondato, il presidente della Ferrari è molto critico sulla manovra: È quella che è. Il minimo sindacale, con alcune ridicole prese in giro sui costi della politica (dove si annunciano misure puramente simboliche) e una buona quantità di assegni post-datati: provvedimenti che avranno effetto solo dalla prossima legislatura e che rappresenteranno un alibi formidabile per chiunque governerà il Paese dopo il 2013

Gente in coda davanti a un negozio di Roma LAPRESSE dPartenza falsa per i saldi estivi 2011 che dureranno fino al 27 agosto. L’unificazione della data d’inizio degli sconti su tutto il territorio nazionale non ha portato gli sperati benefici sul fronte delle vendite. È questo il bilancio del Codacons dopo la prima giornata dei saldi. «Anche quest’anno migliaia di cittadini si sono riversati nei centri commerciali e nelle strade dello shopping ma non si è registrato alcun boom degli acquisti — afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi —. Gli acquisti hanno fatto registrare un calo di circa il 5% rispetto all’avvio dei saldi del 2010». Se a Roma i saldi estivi sono partiti al rallentatore, a Milano i negozi sono stati presi d’assalto da turisti stranieri, giapponesi e russi su tutti. Discreti riscontri invece per Torino, Bologna e Firenze. L’avvio dei saldi al rallentatore era atteso da Federconsumatori e Adusbef. Per le due associazioni di consumatori «la grave situazione economica e la conseguente riduzione del potere di acquisto delle famiglie incideranno pesantemente sull’andamento dei saldi. Ribadiamo quindi che secondo le previsioni dell’Osservatorio di Federconsumatori vi sarà un’ulteriore riduzione del 4-6% rispetto al crollo del 2010».

L’EUROGRUPPO I NUOVI AIUTI

Sì dei ministri delle finanze Alla Grecia altri 12 miliardi La Grecia respira. I ministri delle finanze della zona dell’euro riuniti in teleconferenza hanno approvato la quinta tranche di aiuti che corrisponde a 12 miliardi (8,7 miliardi dell’Ue e 3,3 miliardi del Fondo monetario internazionale) del piano che comprende complessivi 110 miliardi di euro di prestito su tre anni, accordato nel maggio 2010. L’assegnazione è stata resa possibile dopo l’approvazione, mercoledì e giovedì, da parte del parlamento greco delle misure di austerità che hanno evitato il tracollo del Paese. Più complesso l’esame del secondo piano finanziario di salvataggio fino al 2014 che i ministri delle Finanze della zona dell’euro discuteranno nella riunione dell’11 luglio a Bruxelles.

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truffatori arrestati a Roma: vendevano case e ville fSei all’insaputa dei legittimi proprietari (tra cui l’ex calciatore di Milan e Roma Cafu). Prendevano i soldi e sparivano

Afghanistan: bomba sotto al blindato Altro italiano ucciso Muore il conducente del mezzo. C’è anche un ferito L’attacco vicino Bakwa. La Lega: «Cambiamo strada» DAVIDE ROMANI

La ricostruzione L’attentato è avvenuto ieri nei pressi del villaggio di Caghaz, 16 km ad ovest di Bakwa (a est del distretto di Farah). Secondo le prime ricostruzioni il militare alla guida del blindato (un autocarro pesante), è saltato su uno Ied, uno di quei micidiali ordigni esplosivi improvvisati che mietono vittime in Afghanistan. A bordo dello mezzo

Adriana, una ragazza olandese di 25 anni, dovrebbe arrivare all’aeroporto di Ciampino nella tarda mattinata di domani — secondo fonti dell’Esercito — per essere trasferita nella camera ardente che sarà allestita all’ospedale militare del Celio. I funerali solenni dovrebbero tenersi martedì alle 11 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma. Nel pomeriggio la cerimonia sarà ripetuta nella chiesa di Maria Santissima del Rosario, a Nola. Le reazioni Immediate le reazioni del mondo politico. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presi-

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dNon si ferma la striscia di sangue in Afghanistan e il contingente italiano registra una nuova vittima. Gaetano Tuccillo, il caporal maggiore appartenente al Battaglione Ariete di Maniago (Pordenone), è il 39esimo militare italiano ucciso dall’inizio della missione Isaf (2004). Ferito il caporal maggiore capo Aniello Cerqua, paracadutista del 186˚ Reggimento Folgore di Siena, che è stato trasportato all’ospedale da campo di Farah.

I caduti in Afghanistan Con il caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, nato Palma Campania, salgono a 39 le vittime italiane dall’inizio della missione Isaf in Afghanistan, nel 2004

Il caporal maggiore Gaetano Tuccillo. Sotto un blindato in azione ANSA

anche il ferito, che ha riportato lesioni a una gamba. Lo Stato maggiore della Difesa fa sapere che «il mezzo in questione stava rientrando da un’attività di ricognizione congiunta con l’Esercito Afgano (ANA)». Il rientro La salma del caporal maggiore Gaetano Tuccillo, nato a Palma Campania (Na) il 20 gennaio 1982 e sposato da circa un anno con Evelyn

dente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro della Difesa Ignazio La Russa hanno espresso il loro cordoglio ai familiari della vittima. Ma l’episodio riaccende le polemiche sul ritiro dall’Afghanistan del contingente italiano. Polemica che investa la maggioranza con la Lega Nord e Bossi che non usano mezze misure: «Le guerre finiscono quando finiscono i soldi... e i soldi sono finiti». Pronta la risposta del ministro della Difesa: «Non credo che qualcuno dopo la morte di Tuccillo possa immaginare che cambi la nostra strategia o la nostra partecipazione».

p Toh, i pannelli danno la luce Sharan Pinto installa un pannello-antenna solare sul tetto della sua casa di Nada (nella foto Ap), un piccolo villaggio vicino il porto indiano di Mangalore. È un passo rivoluzionario per gli abitanti dei paesi più sperduti dell’India, che per la prima volta possono usufruire della luce e della corrente elettrica per vedere la televisione. Le forniture di questi pannelli-antenne sono state portate avanti da piccole società che operano nel settore elettrico. Per questo programma innovativo, che sta investendo migliaia di case e di famiglie indiane, è previsto un autentico boom nei prossimi dieci anni.

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A Brunico il museo Ripa Ri=montagna, Pa=uomo Da tempo sono un montanaro più che un alpinista. Intanto si sta concludendo un’altra fase della mia vita: quella nella quale ho cercato di portare a casa la mia eredità delle esperienze fatte sulle montagne in ogni parte del mondo. Da oggi è infatti aperta al pubblico anche la quinta e ultima sede della rete di musei dedicati alla montagna che ho ideato. Si

trova nel Castello di Brunico, in Val Pusteria. Affianca la sede centrale di Castel Firmiano, a Bolzano, quella sul ghiaccio di Solda, quella sulla roccia del Monte Rite, a Cibiana di Cadore, e quella sulle religioni della montagna di Castel Juval, in Val Venosta. Il nuovo museo si chiama Ripa. In tibetano Ri significa montagna e Pa uomo. Infatti

I RIFIUTI DI NAPOLI

NOTIZIE TASCABILI LITE TRA TV. RTI: «CHIEDIAMO I DANNI»

Sky ha cancellato Mediaset Plus «Non ha rispettato il contratto»

S Ventimila tonnellate a Genova La Liguria ha dato ieri il via libera al trasferimento di 20mila tonnellate di immondizia napoletana. Adesso si attendono i nulla osta di altre otto regioni. Il sindaco De Magistris ringrazia: «Accolgo con soddisfazione la decisione presa dalla città di Genova, la cui amministrazione ha compreso la difficoltà del nostro Comune e si è attivata per aiutarci. Napoli ha solo bisogno della solidarietà delle altre Regioni per poter uscire dalla criticità che sta vivendo»

A partire da ieri Mediaset Plus non fa più parte del pacchetto Sky «a causa di gravi inadempimenti contrattuali di Rti». Lo annuncia Sky Italia. Immediata la replica di Mediaset: «Chiederemo il risarcimento dei danni causati dalla illegittima e inefficace risoluzione unilaterale di un contratto in vigore fino al termine del 2012».

CASO CLAPS: ESEQUIE DOPO 18 ANNI

Elisa, folla ai funerali «Barattata la verità»

A Potenza ieri è stato il giorno dei funerali di Elisa Claps (nella foto Ansa, la bara), la studentessa sedicenne sparita nel 1993 e i cui resti sono stati trovati nel 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità. A celebrare la messa don Marcello Cozzi, che ha parlato di Elisa come di «un fiore reciso» lasciato marcire: «La verità è stata oggetto di baratto». Per l’omicidio di Elisa è stato rinviato a giudizio Danilo Restivo, già condannato all’ergastolo in Inghilterra per un altro delitto.

LE VIOLENZE AVVENUTE A GENOVA

Un muratore ecuadoriano di 60 anni è stato arrestato con l’accusa di aver violentato la figlia di 10 anni mettendola incinta. L’uomo è stato fermato nel suo Paese dove era giunto con la bambina da Genova, dove abitano. L’operazione, coordinata dai pm di Genova, risale a un mese fa, ma la vicenda si è appresa solo ora.

anche all’India più povera

di REINHOLD MESSNER

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Mette incinta la figlia di 10 anni Arrestato ecuadoriano 60enne

la foto

l’avventuroso

MARCOS CAFU EX CALCIATORE BRASILIANO

MALORE O BOTTE IL GIALLO FERRULLI

Morto a Milano Indagati 4 agenti Accusati di omicidio, ma il pm precisa: «È un atto dovuto» presento, attraverso oggetti di vita quotidiana, la cultura di 21 popoli che, in diverse parti del mondo, hanno saputo trovare il duro modo di convivere con le «terre alte». Quelle che stanno ai piedi delle grandi montagne che negli ultimi due secoli hanno attirato la passione degli alpinisti. Confrontarsi con quelle culture, distanti geograficamente ma dai numerosi punti di contatto, mi auguro serva anche a far sì che non vengano ripetuti gli errori fatti fin qui dove il turismo di montagna ha avuto modo di svilupparsi. Ieri c’è stata l’inaugurazione del museo, con canti e musiche da Africa, Mongolia e Sud America e nella notte sulla torre del castello ha brillato una piramide di luce fatta con i cinque colori delle preghiere tibetane.

POSSIBILI SCONTRI

Thailandia al voto La favorita è una donna Con ancora in mente le violenze che sconvolsero Bangkok nel 2010, oggi 47 milioni di thailandesi votano in un clima da bivio storico. Dopo sei anni sul filo dell’instabilità, il Paese rischia nuove tensioni e proteste qualsiasi sia il risultato delle urne. Il governo di Abhisit Vejjajiva, espressione dell’establishment, si troverà di fronte il Puea Thai finanziato dall’ex primo ministro in autoesilio Thaksin Shinawatra, la cui sorella Yingluck capolista del partito e favorita della vigilia può diventare la prima donna premier nella storia del Paese.

dI quattro agenti che giovedì sera a Milano hanno fermato e ammanettato dopo una colluttazione Michele Ferrulli, morto poco dopo durante il trasporto in ospedale, sono stati iscritti ieri nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio preterintenzionale. Quello del pm Gaetano Ruta è un atto dovuto anche in vista dell’autopsia del 51enne che verrà eseguita martedì. I quattro poliziotti, con ogni probabilità, verranno sentiti dopo che l’esito dell’esame autoptico sarà arrivato sul tavolo del magistrato. Sempre dopo l’autopsia, anche la Procura affiderà una consulenza medico-legale per cui verrà previsto un termine molto breve. Secondo l’avvocato Massimo Pellicciotta, legale dei quattro poliziotti, una volta «esaminata la documentazione disponibile appare evidente l’estraneità degli agenti da qualsiasi ipotesi di reato».

Il video Ma la famiglia è di parere diverso. L’avvocato dei Ferrulli, Fiaba Lovati, ha consegnato al pm un video che «testimonia un brutale pestaggio da parte dei poliziotti». Intanto ieri mattina il pm Gaetano Ruta ha sentito un altro testimone che giovedì sera ha assistito al tragico episodio.


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indigesto per Arnold Schwarzenegger: fDivorzio dovrà dividere il suo patrimonio con Maria Shriver che

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s I NUMERI

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Gli anni di differenza Alberto ha 53 anni (è nato il 14 marzo 1958), sua moglie Charlene 33 (è nata il 25 gennaio 1978): tra i due ci sono 20 anni di differenza

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1 Il presidente francese Sarkozy (a destra) con il re del Belgio Alberto II e la regina Paola AFP 2 Stephanie (sinistra) e Carolina, le sorelle dello sposo AP 3 Naomi Campbell con il fidanzato Vladimir Doronin EPA 4 Il bacio tra Alberto II e Charlene suggella la cerimonia nuziale AFP

Gli sposi di Monaco tra moda e sport hanno detto «oui» Principessa in lacrime solo dopo la cerimonia Tra gli invitati la Campbell, Todt e Roger Moore 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dCharlene è bellissima. Emozionata. Concentrata. Sa di avere milioni di occhi addosso e prova ad essere perfetta. Al punto da sembrare fredda, quasi triste. Prova ad essere principessa. Per non deludere il suo Alberto. Ed è così semplice che chi la guarda davanti alla tv rischia di sentirsi di troppo. Forse Charlene Lynette Wittstock non avrebbe voluto un matrimonio così, a tratti più notte degli Oscar che cerimonia. Lei, sudafricana, ex campionessa di nuoto, ama i piccoli gesti e la spontaneità. Ed è così che è riuscita a conquistare Alberto II, il principe che con più fatica ha rinunciato al suo essere single. Alle 17,33 di ieri sono arrivati i due oui nella Corte d’Onore di Pa-

lazzo Grimaldi, davanti ad ottocento ospiti. Monaco ha ora la sua principessa. Bionda e dal profilo delicato come Grace Kelly, ma con le spalle più larghe. Forse non soltanto fisicamente. L’abito Il vestito bianco candido di Armani di Charlene è una meraviglia. E la rispecchia in pieno. Lineare, ma con uno strascico lunghissimo che lotta con quello di Lady Diana e 40 mila cristalli Swarovsky. Un velo di tulle le nasconde appena il volto fino a quando, nel momento del segno di pace, Alberto - in uniforme estiva - lo scopre per baciarla. Un bacio sincero, buono. Come le lacrime che sono scese libere dagli occhi blu della sposa nella cappella di Santa Devota, dopo la cerimonia, dove Charlene ha lasciato il bouquet nel rispetto

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la frase

GIORGIO ARMANI Charlene mi ha chiesto un abito importante ma semplice. Lei è davvero una ragazza di oggi, ma ha già un portamento principesco. Io la trovo splendida anche in jeans

della tradizione monegasca, come aveva fatto Grace 55 anni fa. Gli invitati Tantissime le corone presenti (ma non William e Kate e Felipe e Letizia di Spagna), ma anche i capi di stato. Nicolas Sarkozy, senza Carla che è in dolce attesa, è entrato subito prima delle famiglie degli sposi. Un gesto di rispetto per rimarcare i buoni rapporti del principato con la Francia. Per l’Italia era presente il ministro Alfano, oltre alla nostra nobiltà con Emanuele Filiberto in prima linea. Molto rappresentato anche il mondo della moda, da Armani a Karl Lagerfeld e Roberto Cavalli, fino a Victoria Silvstedt e Naomi Campbell, attesa anche al matrimonio di Kate Moss, che ha però preferito le nozze della vecchia fiamma. Ci sono poi sportivi (tra cui Jean Todt e Henry Leconte) e attori (Roger Moore). Andrea Bocelli ha chiuso la cerimonia cantando l’Ave Maria di Schubert e tra gli ospiti c’era anche Umberto Tozzi, amico del Principe. Impeccabile la famiglia Grimaldi, dalle sorelle del principe, Stefania e Carolina, fino a Charlotte e Pierre Casiraghi, accompagnato da Beatrice Borromeo.

E a Trieste c’è la regina dei mari STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TRIESTE dÈ appena nata una Disneyland galleggiante capace di portare in giro per il mondo quasi 5mila persone. Si chiama Favolosa ed è la più grande nave da crociera battente bandiera italiana. Tenuta a battesimo proprio ieri, con un evento per i festeggia-

menti per l’Unità d’Italia, nel porto di Trieste, la nave Costa Crociere costruita da Fincantieri è un gigante lungo 290 metri e alto come un grattacielo di 25 piani. Pesa 114.500 tonnellate e può ospitare 3.800 passeggeri e 1.110 membri dell’equipaggio. Per percorrerla avanti e indietro bisogna macinare chilometri. «È un castello incantato dove si possono realizzare tutti i sogni», spiega Pier Luigi Foschi,

presidente di Costa Crociere, compagnia numero uno nel settore in Europa che in questo gioiello ha investito mezzo miliardo di euro. Insomma, la crociera te la cuciono addosso a seconda che si voglia venire con la famiglia, in coppia o con gli amici. Dentro c’è di tutto e di più: negozi, ristoranti, teatro, cinema, palestra, discoteca, casinò, acqua park. E poi una Spa su 6mila metri quadrati.

I metri di seta usati Ad Armani sono serviti 50 metri di seta e 2500 ore di lavoro dei suoi collaboratori per l’abito bianco della sposa

’56

L’anno delle nozze di Ranieri Grace Kelly sposò Ranieri (papà di Alberto) il 18 aprile 1956, 55 anni fa. Grace morì nel 1982, Ranieri nel 2005

sangue blu di ENRICA RODDOLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

E Montecarlo resta il centro strategico del glamour globale Fiori d’arancio glamour. Di più, mondani, perfetti per il jetset come il fashion set. Se le nozze di Londra (di William e Kate) avevano confermato al mondo che è Buckingham Palace il cuore nevralgico della pomp and circumstance, la centrale operativa della solennità regale del Gotha internazionale, queste nozze di Monaco hanno confermato Montecarlo come centro strategico del glamour globale. Dal 1866, quando il principe Carlo III si inventò Monte-Carlo, il quartiere battezzato con il suo nome che oggi è il Carrè d’or (il quadrilatero dei vip vegliato dal Casinò e dall’Hotel de Paris), la leggerezza abita qui. Qui dove ieri notte il re del Belgio e quello di Svezia, Giorgio Armani Jean Todt e Karl Lagerfeld, hanno danzato sulla colonna sonora delle love songs che hanno fatto innamorare il mondo. Dopo lo spettacolo emozionante della cerimonia nuziale nella Court d’honneur del Palais. Gli avi di Alberto di Monaco hanno costruito su queste fondamenta di spensieratezza, lusso e divertimento mondiale la loro fortuna. E il doppio sì di Alberto e della bionda Charlène hanno confermato che il primato di Monaco capitale dei ricchi-belli-e-famosi, nell’anno 2011, resta ancora da espugnare. E poco importa se Alberto ha confessato che in realtà, né lui (né il principe Ranieri suo padre) hanno mai amato troppo la vita mondana. E se anche Charlène condivide il gusto per la semplicità ecosostenibile del principe. Questa è la favola (secolare) di Montecarlo, bellezza.

LA FIGLIA DI CAROLINA

Dicono che abbia preso l’eleganza della madre Carolina e della nonna Grace. Charlotte Casiraghi, 25 anni il prossimo 3 agosto, è stata tra le più ammirate delle nozze di Monaco. Ed è lei, bellissima ed impeccabile nell’originale abito rosa, la più quotata a diventare la star della festa, come è accaduto a Pippa Middleton nel matrimonio di William e Kate.

LOTTO BARI 34 80 57 85 CAGLIARI 62 24 66 8 FIRENZE 44 56 7 57 GENOVA 67 22 36 70 MILANO 79 48 14 10 NAPOLI 26 74 68 13 PALERMO 10 19 77 43 ROMA 11 48 61 28 TORINO 74 58 42 90 VENEZIA 75 71 59 60 NAZIONALE 63 12 66 62 ESTRAZIONI DEL 2 LUGLIO

Relax d’obbligo sulla «Favolosa»

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Charlotte fa colpo su tutti È lei la «rivale» di Pippa?

La festa Alberto e Charlene, che venerdì avevano celebrato il rito civile, hanno salutato la città a bordo di una Lexus ibrida decappottabile. In serata 500 ospiti per il banchetto dai sapori mediterranei, quindi balli scatenati fino all’alba sulle terrazze del Casino.

LUSSO GALLEGGIANTE VARATA LA COSTA FAVOLOSA, È LA PIÙ GRANDE NAVE DA CROCIERA ITALIANA

DAL NOSTRO INVIATO

ARNOLD SCHWARZENEGGER ATTORE ED EX POLITICO

ha detto basta dopo aver scoperto un figlio illegittimo

Alberto e Charlene

ELISABETTA ESPOSITO

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SUPERENALOTTO 14 48 30 4 67 65 52 15 50 56 3

La combinazione vincente 6 9 11 19 45 51 (Jolly: 69; SuperStar: 20) Punti 6: nessuno (jackpot e 38.200.000) Punti 5+1: 3 totalizzano e: 218.016,43 Punti 5: 52 totalizzano e: 9.433,41 Punti 4: 4.486 totalizzano e: 109,34 Punti 3: 118.188 totalizzano e: 8,30 QUOTE SUPERSTAR: Punti 4ss: 24 totalizzano e: 10.934 Punti 3ss: 527 totalizzano e: 830 Punti 2ss: 6.011 totalizzano e: 100 Punti 1ss: 30.510 totalizzano e: 10 Punti 0ss: 56.468 totalizzano e: 5 Montepremi di concorso: e 3.270.246,45 10 E LOTTO La combinazione vincente 10 11 19 22 24 26 34 44 48 56 57 58 62 66 67 71 74 75 79 80


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150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA LA NOSTRA STORIA VENTI PUNTATE (15. CONTINUA)

Il declino del fascismo la Guerra e l’armistizio L’alleanza con Hitler diventa sudditanza e l’arrivo degli americani segna la fine di Mussolini L’Italia dà il voto alle donne: nasce la Repubblica GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Che cosa fece di buono, il fascismo? La bonifica delle paludi pontine. La riforma della scuola di Giovanni Gentile. Il Concordato con la Chiesa. Non staremmo meglio senza questi condizionamenti continui della Chiesa? Gli italiani sono (o almeno erano) cattolici. Questo non può essere ignorato. Il Concordato — 11 febbraio 1929 — sanò una ferita che non si sarebbe mai dovuta aprire e che costò moltissimo al Paese. Ho già detto che la Chiesa non è innocente di quel dramma. Tanto meno, però, lo è lo Stato. Gli italiani erano fascisti o no? O il regime stava in piedi grazie al terrore? Il fascismo godette di un largo consenso, che raggiunse il suo culmine nel 1935-36, con la guerra di Spagna, la conquista dell’Etiopia, l’annessione dell’Albania, la fondazione dell’Impero. Dopo, cominciò il declino: l’alleanza, presto trasformatasi in sudditanza, con Hitler, le leggi contro gli ebrei, infine l’entrata in guerra con un anno di ritardo e solo perché pareva che i tedeschi avessero la vittoria a portata di mano. Il Duce — parole sue — voleva avere qualche migliaio di morti da mettere sul tavolo della trattativa. Ma la guerra rivelò tutta la pochezza della nostra organizzazione, non solo bellica. Non riuscivamo a spezzare le reni alla Grecia, in Africa gli inglesi, con meno uomini a disposizione, ci mettevano sotto, Hitler dovette mandare Rommel ad aiutarci e fu costretto a farsi carico anche del-

le nostre difficoltà nei Balcani. Per non parlare della tragedia russa. La guerra fu fatta nella convinzione che non ci sarebbe stato troppo da combattere e che il grosso del lavoro lo avrebbe fatto Hitler. Avremmo guadagnato senza troppo faticare solo per il fatto di esserci messi per tempo con i vincitori. Appena si capì che avere ragione degli Alleati sarebbe stata una faccenda lunga, il consenso per il regime crollò. Quando scesero in campo gli americani, gli stessi gerarchi si precipitarono a rovesciare Mussolini. In che anno avvenne, questo?

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

Il generale Castellano firma l’armistizio (8/9/43). Alle sue spalle i generali Bedell Smith (Usa) e Carlo Montanari

1943. 25 luglio 1943. Il re fece arrestare il Duce e poco dopo — l’8 settembre — firmammo l’armistizio con gli angloamericani. Avendo i tedeschi in casa. Fu in quel lasso di tempo — tra il settembre del 1943 e la metà del 1945 — che saggiammo anche noi la ferocia nazista: Boves, Aldriga, Matera, Meina, poi Bellona, Ferrara, Sant’Agata. Le Fosse Ardeatine, Monte Sant’Angelo, Cavriglia, Sant’Anna di Stazzema, Padule di Fucecchio, Marzabotto. Ho citato solo una piccola parte degli eccidi. L’Italia era spaccata in due, gli Alleati risalivano da Sud, i nazisti resistevano al Nord. I fascisti avevano fondato una loro repubblica, che aveva per capitale Salò, sul lago di Garda. A Salò Mussolini, liberato dai tedeschi, continuava a fare il duce, anche se con sempre meno voglia. Sulle montagne al Nord i partigiani combattevano contro i tedeschi una guerriglia che doveva riabilitarci agli occhi delle potenze vincitrici. Era la Resistenza: poche migliaia all’inizio, moltissimi — veri o presunti — alla fine. Non solo comunisti, anche se i comunisti erano i meglio organizzati e i più decisi. I partigiani catturarono Mussolini poco dopo la Liberazione: fucilarono lui, la sua amante Claretta Petacci e gli altri gerarchi che con loro stavano tentando la fuga in Svizzera. Poi portarono i corpi a Milano e li appesero a testa in giù a piazzale Loreto, nello stesso punto dove l’anno prima erano stati fucilati ed esposti al pubblico ludibrio quindici partigiani. Il re era scappato a Brindisi. Fine della guerra? Fine della guerra. Nella quale dovevamo essere considerati (e fummo considerati) sconfitti, nonostante il voltafaccia dell’8 settembre. Il Paese si riorganizzò sotto il controllo alleato attraverso il Cln, il Comitato di liberazione nazionale, un organismo che riuniva i rappresentanti dei partiti antifascisti: democristiani, comunisti, socialisti, azionisti, demolaburisti. Il 2 giugno 1946 gli italiani furono chiamati alle urne per eleggere un’Assemblea costituente e per scegliere tra Monarchia e Repubblica. Votarono per la prima volta anche le donne, cioè dopo 85 anni di storia si adottava per davvero il suffragio universale. Come saprà, gli italiani scelsero la Repubblica, che è quella in cui viviamo ancora adesso. Capo provvisorio dello Stato, in attesa che la Costituente ci desse uno Costituzione e una regola per eleggere il primo presidente della Repubblica, fu Enrico De Nicola.

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IL RISORGIMENTO DELLO SPORT

FATTI E SOCIETÀ

R 1944 (28/6) Giulio Onesti diventa commissario liquidatore Coni 1946 (5/5) Prima schedina del Totocalcio, inventato da Massimo della Pergola (foto) 1946 (27/7) Onesti è eletto presidente del Coni per la prima di 9 volte 1947 Andreotti nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio da De Gasperi

w FATTI E SPORT

R 1949 (27/5) Nella sessione del Cio a Roma, Cortina ottiene i Giochi invernali 1956 1955 (15/6) A Parigi il Cio assegna a Roma i Giochi del 1960 1956 (26/1) Si aprono i Giochi di Cortina 1960 (25/8) Il presidente della Repubblica Gronchi (foto) apre i Giochi di Roma 1965 (23/9) Promulgata la legge «50-50» sul Totocalcio

(15 - continua domenica prossima)

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Con Totocalcio Onesti-Andreotti decolla lo sport

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Andreotti con Onesti firma gli inviti ai comitati olimpici per Roma ’60

Il sodalizio di ferro fra presidente del Coni e politico produce una legge che dà miliardi al movimento sportivo fino a inizio anni 90 ELIO TRIFARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa leggenda vuole che, un giorno di giugno del 1944, con Roma appena liberata, un giovane avvocato piemontese, il 32enne Giulio Onesti di Incisa Scapaccino (Asti), accosti la sua bicicletta al muro diroccato dell’edificio che al Foro Mussolini ospita la sede del Coni. Lo ha inviato per un sopralluogo Pietro Nenni, il leader socialista che intende nominare Onesti — la designazione avverrà il 28 giugno — «commissario liquidatore» di un ente fascista, che al suo articolo 1 elenca fra i compiti la difesa e il potenziamento della razza italica. Leggenda, perché, come ha scoperto Marco Impiglia nel suo splendido libro su Roma ’60, Onesti era stato ispettore in Venezia Giulia nel ’41 per l’Opera Nazionale Dopolavoro, quindi un funzionario fascista.

Carriera Raramente, un liquidatore in pectore farà una così luminosa carriera nell’istituzione che deve smantellare, le cui sorti più recenti sono state affidate da poco a Puccio Pucci, braccio destro di Pavolini, dalla Repubblica di Salò. Prima di Pucci, c’era stato il biennio di Ettore Rossi, e prima ancora la breve reggenza di Alberto Bonacossa come commissario, subentrato a Raffaele Manganiello, presidente durante la guer-

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La tiratura di sabato 2 luglio è stata di 504.334 copie

ra che i partigiani giustizieranno il 18 settembre ’44 sulla Torino-Milano. Il Coni, d’altra parte, e più in generale lo sport, sono considerati non a torto dai padri della nuova Italia come un rifugio di simpatizzanti del regime: curioso come, dopo la Liberazione, proprio lo sport risulterà l’aspetto della vita politica e sociale meno toccato da destituzioni ed epurazioni: nello sport, dopo la nascita della Repubblica, torneranno tutti i principali esponenti delle gerarchie sportive fasciste. Avvocato Ma torniamo al giovane avvocato «socialista»: ben presto appare chiaro che Onesti non ha nessuna intenzione di smantellare il Coni; anzi, intende ricostituirlo, fondendo i due tronconi in cui s’è trovato diviso dopo l’8 settembre, impresa che gli riuscirà perfettamente, in meno di 2 anni. E ci vorrà una sentenza del Consiglio di Stato, che ne sancisce l’ineleggibilità dopo 9 elezioni alla presidenza, a costringere Onesti a cedere la poltrona a Franco Carraro, nel ’78. Con una gestione verticistica, ma spesso illuminata, Onesti ricostruisce lo sport italiano, e assicura fra l’altro i Giochi invernali di Cortina e quelli estivi di Roma fra il ’56 e il ’60, stabilendo una ferrea alleanza con Giulio Andreotti. Con Andreotti la gestione della schedina (la Sisal, allora, nata nel ’46 da un’idea di Massimo della Pergola) passa al Coni nel ’48; nel ’65 una legge, ancora favorita da Andreotti, la «fifty-fifty», ripartirà il montepremi attribuendo la stessa quota all’erario e al Coni. Si apre la stagione delle vacche grasse dello sport italiano, che durerà fino al declino del Totocalcio, alla soglia degli anni 90.

COLLATERALI * Con Francobolli dal Mondo N. 79 e 7,99 - con Aero-

nautica Militare N. 44 e 11,99 - con Ben Ten Alien Force N. 12 e 10,99 - con La Piovra N. 22 e 10,99 - con Storia Disney N. 19 e 8,99 - con Motomondiale N. 1 e 11,99 - con I Love NBA N. 6 e 11,99 - con Zelig N. 14 e 11,99 - con La Grande Storia Ferrari N. 12 e 11,99 con Moto Valentino Rossi N. 9 e 11,99 - con Supereroi N. 8 e 10,99 - con Libro Milan Campione e 8,99 con Libro Napoli Champions e 8,99 - con Milan Campione d’Italia N. 5 e 13,99 - con Soldatini d’Italia N.4 e 5,99 - con il Calcio dei Campioni ai Raggi X N. 2 e 3,99 PROMOZIONI

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DOMENICA 3 LUGLIO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

R

TV E RADIO OROSCOPO

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

23/11 - 21/12

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

Toro 5,5

Sagittario 8

23/7 - 23/8

Ariete 7+

Gemelli 7+

Cancro 6

Leone 7+

Le energie erompono. E voi lavorate, giocate e recuperate bene. Fortuna, fascino e appetito (anche suino) aumentano, ma non fate i matti.

Domenica sfigatella. Non aggredite e riguardatevi. Casa e famiglia, su tutto, vi rendono idrofobi, ma pure l’amore non sta messo tanto bene…

Sport, viaggi e lavoro godono di aiuti astrali super. E il successo arride anche alle iniziative culturali cui doveste partecipare. Goleada suina!

Gli stimoli domenicali giusti arrivano dalla Luna, che approva viaggi, social life, attività che nutrano la mente. Sudombelico in formissima.

Se potete, oziate. Perché l’abbiocco incombe e ammoscia. Se non potete, impegnatevi almeno il minimo indispensabile. Sport e sex sfigatelli.

Domenica ispirata. Per sport, lavoro, amor suino e romantico. E per il lavoro, che rende e vi vede protagonisti. Forma fisica più turgida.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Vergine 6-

Bilancia 7

Scorpione 5,5

ALBERTO CONTADOR

Capricorno 5,5

Acquario 6

Pesci 6,5

La solitudine causata dalla Luna non è poi così da sfigati. Perché vi permette di lavorare, tramare e agire meglio. Anche suinamente, magari.

La Luna manda in porto i piani domenicali. Il lavoro premia, la fortuna giunge, il sudombelico brilla così tanto che manco sembra il vostro.

Con la Luna storta, l’errore, la svista, l’autogol sono minacce plausibili. In altre parole, la giornata è tutta un fallo. Meno che suinamente.

Il ciclista spagnolo è nato a Madrid (Spagna) il 6 dicembre 1982. All’ultimo Giro d’Italia ha vinto 2 tappe e la classifica generale.

Stoppate subito i pensieri sfigocupi: tutto può mutare in meglio, anche se non ci credete. Shopping giusto, ormone rivoltoso e rivoltato…

Tensioni e rotture potrebbero stressarvi oltremisura. Ma il cielo migliora e voi state per metter le mani su successi, soldi e corpi a iosa…

Giove vi rende raggianti come il principe Alberto (Pesci). Ma un cicinìn di stizza rottweileresca emerge: state calmi. Petites suinité…

LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI

RADIO

IN CHIARO RAIUNO 7.00 10.00 10.55 12.20 13.30 14.00 16.00 16.35 18.00 18.50 20.00 20.40 21.10 23.20 0.25 0.55 2.10

RAIDUE

TG 1 - MAGICA ITALIA LINEA VERDE SANTA MESSA LINEA VERDE ESTATE TELEGIORNALE GIGI, TU VUÒ FÀ L'AMERICANO COTTI E MANGIATI UN AMORE PER LEAH IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TELEGIORNALE DA DA DA HO SPOSATO UNO SBIRRO 2 Fiction SPECIALE TG1 TG 1 - NOTTE TESTIMONI E PROTAGONISTI SETTE NOTE MUSICA

9.00 10.05 11.30 13.00 13.45 15.15 16.45 17.30 18.05 19.35 20.30 21.05 22.40 23.15 0.35 0.55

SOCIAL KING SCRITTRICE PER CASO TELEFILM TG 2 GIORNO MCBRIDE LONE RIDER STRUTTURA DI MISSIONE PER IL RILANCIO RAISPORT - TG2 L.I.S. LEZIONI DI GIALLO SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 N.C.I.S. LOS ANGELES TeleFilm BROTHERS & SISTERS LA DOMENICA SPORTIVA ESTATE TG 2 SORGENTE DI VITA

RAITRE

CANALE 5

9.00 NEL SOLE 10.40 TRATTORIA DA FRANCO E CICCIO 10.55 AGENTE PEPPER 11.45 TGR - TG3 - RAI SPORT 12.25 TELECAMERE 12.55 RACCONTI DI VITA 13.25 PASSEPARTOUT 14.00 TGR - TG3 14.30 TOUR DE FRANCE 17.30 FANTOZZI SUBISCE... 19.00 TG3 - TGR - BLOB 20.20 PRONTO ELISIR 21.00 KILIMANGIARO Attualità 23.05 TG3 23.15 TG REGIONE 23.20 LA ZONA 0.50 TG3 1.00 TELECAMERE

6.00 7.55 8.00 8.50 11.00 13.00 13.40 15.50 17.50 20.00 20.40 21.10 0.00 1.45 2.15 2.45

ITALIA 1

PRIMA PAGINA TRAFFICO TG5 - MATTINA ZOO DOCTOR FORUM TG5 LE STAGIONI DEL CUORE INGA LINDSTROM NOSTALGIA DI CASA KALYSPERA! TG5 BIKINI LO SHOW DEI RECORD Varietà BIANCO ROSSO E VERDONE TG5 - NOTTE BIKINI SOLO METRO

7.55 10.45 12.00 12.15 14.00 15.00 16.00 16.55 18.30 19.00 19.20 21.20 22.20 0.10 1.15 3.40 4.45

CARTONI ANIMATI MUGELLO - 125 cc STUDIO APERTO MUGELLO - MOTO 2 MUGELLO - MOTO GP GRAND PRIX - FUORI GIRI RED BULL X-FIGHTERS 2011 ROBIN HOOD STUDIO APERTO BUGS BUNNY SCEMO & PIÙ SCEMO DR HOUSE Telefilm ROYAL PAINS MIAMI MEDICAL CAMERIERI DEXTER DEXTER

RETE 4

LA 7

MAGNIFICA ITALIA CORRENDO PER IL... S. MESSA PIANETA MARE TG4 - MELAVERDE PIANETA MARE IERI E OGGI IN TV ANGELICA ALLA CORTE... NAVIGARE INFORMATI BENESSERE TG4 - TELEGIORNALE IL GIUDICE MASTRANGELO 21.30 IN AMORE NIENTE REGOLE FIlm 0.00 LE CENERI DI ANGELA 1.35 TG4 NIGHT NEWS 2.50 ADUA E LE COMPAGNE 4.55 CASA VIANELLO

6.00 7.00 7.30 9.50 10.30 11.30 13.30 13.55 16.00 17.45

8.40 9.10 10.00 11.00 11.30 13.20 13.45 14.05 14.55 16.45 18.55 19.35

FILM SUL DIGITALE TERRESTRE

LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE

PREMIUM

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THE DEPARTED IL BENE E IL MALE PREMIUM CINEMA THE EDGE OF LOVE MYA DIAMOND 13 PREMIUM CINEMA SCONTRO TRA TITANI PREMIUM CINEMA THE KINGDOM PREMIUM CINEMA WOLFMAN PREMIUM CINEMA L'ASSASSINIO DI JESSE JAMES... STEEL SOLDI SPORCHI PREMIUM CINEMA ROMANZO CRIMINALE PREMIUM CINEMA LA VITA È UNA COSA... JOI VINCERE PREMIUM CINEMA

CALCIO 14.00 AUSTRALIA GUINEA EQUATORIALE Mondiale femminile. Dalla Germania Eurosport 2 Mondiale femminile. Dalla Germania Eurosport Coppa America Sky Sport 1, Sky Calcio 5 e Sky Copa America 1

22.00 MONDIALE UNDER 17 Dal Messico Eurosport Coppa America Sky Sport 1, Sky Calcio 5 e Sky Copa America 1

15.00 IAAF WORLD CHALLENGE

5.40

5.41

13.00 FIA WORLD TOURING CAR CHAMPIONSHIP Gara 1. Da Porto, Portogallo Eurosport

Da Imola Eurosport 2

CICLISMO

Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari Campobasso Catania Firenze Genova L Aquila

quarto

Tramonta Piena

15 Luglio

Gara 2 Sportitalia 2

16.00 MX1

min

Ieri

Oggi

19 27

19 29

18 24 13 25 18 25

15.00 NADAL - DJOKOVIC Finale maschile. Wimbledon Sky Sport 3, Sky Sport 3D e Sky Wimbledon 1

PGA European Tour Sky Sport 2

MOTOCICLISMO

SKY SPORT 1

10.45 125 CC

8.30

9.00

12.00 MX2 Gara 1 Sportitalia 2

9.30

GP del Mugello Italia 1

Campionato italiano da Catania

9.30

BASKET: ARMANI JEANS MILANO BENNET CANTÙ

CALCIO: COLOMBIA COSTA RICA

18.00 BEACH VOLLEY

Coppa America

19.00 BEACH VOLLEY

CALCIO: ARGENTINA - BOLIVIA

20.00 AUTOMOBILISMO: DTM

Coppa America

Gara 1 Sportitalia 2

Coppa America

Oggi

Milano

18 25

16 28

17 26 Napoli

22 27

19 27

13 28 Palermo

22 26

20 31

17 26 Perugia

18 24

22 29

18 25

15 29 Potenza

19 26

16 28

18 32

19 31 Reggio C.

23 31

22 30

17 20

14 23 Roma

19 28

19 28

15 28

18 33 Torino

18 24

15 27

18 25

16 29 Trento

14 28

15 29

22 26 20 26 Trieste

17 26

18 26

14 24

16 26

Alle 14 il giornalista Ubaldo Scanagatta (nella foto) segue la finale maschile del torneo di tennis di Wimbledon

Rock in Translation Giulia Salvi (nella foto) traduce e interpreta il testo dellla canzone di Ozzy Osbourne Mama, I’m Coming Home

Campionato italiano da Catania Campionato italiano da Catania

21.00 GOLF: ALSTOM OPEN DE FRANCE PGA European Tour

In Europa

Domani

max

Music & Sports

GP di Norisring, Germania

10.00 CALCIO: COLOMBIA COSTA RICA

13.00 MX1

Radio Monte Carlo

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BEACH VOLLEY

Playoff Serie A maschile

GP del Mugello Italia 1

Ieri

13 26 Venezia

SKY SPORT 2

TENNIS

Alle 16 la Zac intervista Dolcenera (nella foto) che canta Il sole di domenica e L’amore è un gioco

Coppa America

Gara 2 Sportitalia 2

12.15 MOTO2

2ª tappa. Les Essarts Les Essarts Eurosport e Rai Sport 2

14 21

15.00 MX2

14.00 ALSTOM OPEN DE FRANCE

14.00 TOUR DE FRANCE

Temperature

8 Luglio

20.48

Finale 3° posto. Europeo femminile. Dalla Polonia Rai Sport 1

23.50 24.00 0.05 1.10

Top Radio

12.00 CALCIO: ARGENTINA BOLIVIA Coppa America 15.30 FUN CLUB ROMA 16.00 FUN CLUB NAPOLI 16.30 CALCIO: ARGENTINA - BOLIVIA

GP del Mugello Italia 1

GOLF

18.00 REPUBBLICA CECA FRANCIA

Finale Europeo femminile. Dalla Polonia Rai Sport 1

16.00 ILMC

Oggi

Coppa del mondo. Discesa maschile. Da Mont Saint Anne, Canada Eurosport 2

LOS ANGELES ANGELS LOS ANGELES DODGERS

BASKET

14.00 MOTOGP

21.00 MOUNTAIN BIKE

20.20 RUSSIA - TURCHIA

GP Navarra Sportitalia

Tramonta Primo

Roma Sorge

GP di Norisring, Germania Sky Sport Extra

30 Luglio

21.14

MLB. ESPN America

MLB. ESPN America

Gara 2. Da Porto, Portogallo Eurosport

Dalla Russia Sky Sport Extra

2ª tappa. Les Essarts Les Essarts Rai 3

MLB. ESPN America

Gara 2. Da Budapest Eurosport 2

Nuova

Milano

14.30 TOUR DE FRANCE

22.00 OAKLAND ATHLETICS ARIZONA DIAMONDBACKS 2.00

13.00 WSR

23 Luglio

Il Sole oggi Sorge

12.00 ILMC

17.30 FIA WORLD TOURING CAR CHAMPIONSHIP

ATLETICA LEGGERA

Ultimo quarto

Warm-Up. Da Porto, Portogallo Eurosport

13.45 FIA GT 1

23.30 PARAGUAY - ECUADOR

A cura del Centro Epson Meteo www.meteo.it

19.00 CINCINNATI REDS CLEVELAND INDIANS

13.00 DTM

21.00 BRASILE - VENEZUELA

La luna

BASEBALL

10.00 FIA WORLD TOURING CAR CHAMPIONSHIP

Da Imola Eurosport 2

18.30 BRASILE - NORVEGIA

IL TEMPO

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VENTI

Deboli

Moderati

Forti

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MARI

Calmi

Mossi

Agitati


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DOMENICA 3 LUGLIO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA


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