www.gazzetta.it domenica 12 giugno 2011 1 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno LXVII Numero numero 24 Anno
F.1 IN CANADA LA FERRARI DELLO SPAGNOLO FA IL DEBUTTO STAGIONALE IN PRIMA FILA
MOTOGP OGGI A SILVERSTONE (ORE 14)
Ancora una pole di Vettel Ma Alonso e Massa sono lì
Stoner vola Simoncelli 2° Rossi è solo 13°
Fernando ci crede: «Andiamo più forte di quanto sperassi». Incognita pioggia sulla gara (via ore 19) 3 ALLIEVI, IANIERI E DEGL’INNOCENTI DA PAGINA 20 A PAGINA 23
Vale sconsolato: «Ho provato di tutto, ma non miglioriamo» 3 FALSAPERLA, GRIMALDI, ZAMAGNI DA PAG. 24 A PAG. 27
Sebastian Vettel e Fernando Alonso AP
L’INTERVISTA IN VACANZA A LOS ANGELES CON LA MOGLIE
SNEIJDER IN LPVE RESTO « ALL’INTER?
LO SA SOLO DIO »
3 CENITI, FROSIO, SCHIANCHI, PELUCCHI DA PAG. 12 A PAG. 15
SVEGLIA AMICI! di FRANCO ARTURI
Se aprissimo su Facebook un gruppo denominato «Io di questo scandalo scommesse del calcio non ci ho ancora capito molto» avremmo un numero di adesioni record. Sono passati 10 giorni dal 2 giugno, festa della Repubblica.
L’INTERVISTA PARLA IL BRASILIANO BIANCONERO
Melo: «Juve resterei ma chiedo rispetto»
3 BOCCI ALLE PAGINE 2 E 3
3 GRAZIANO A PAGINA 5
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IN BRASILE LA COPPIA E A IPANEMA
DIRITTI TV BACINI DI UTENZA: SOLO «VERI» TIFOSI
Pato e Barbara piccioncini a Rio
Il Governo scrive e dà ragione ai grandi
3 CANNONE A PAGINA 8
BASKET GARA 1 DI FINALE SCUDETTO: 10075
Wesley Sneijder e Yolanthe Cabau amoreggiano durante il pranzo in un bar di Los Angeles GETTY IMAGES
GOLF A TORINO IL TORNEO BMW ITALIAN
Siena schiacciasassi C’è Chicco Molinari Cantù deve arrendersi nella volata per l’Open
9 771120 506000
Inchiesta di Cremona: entrano nuove gare Palazzi in pressing
L ARTICOLO A PAGINA 12 3
«Amo questa squadra e dico grazie ai tifosi: se rimango, darò il massimo per vincere tutto un’altra volta»
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SCOMMESSE SKY ATTACCA: LA LEGA RISPONDE
Lavrinovic e McCalebb sono i dominatori La squadra lombarda crolla nell’ultimo quarto
L’italiano è a due colpi dall’inglese Rock, ma la lotta è serratissima: decisione al playoff?
3 CANFORA E CHIABOTTI ALLE PAGINE 30 E 31
3 COCCHI E MARTUCCI ALLE PAGINE 32 E 33
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
Paoloni ha chiesto la scarcerazione per motivi di lavoro: «C’è ancora la finale dei playoff di B».
3 CAPONE A PAGINA 17
SERIE B RITORNO FINALE PLAYOFF (ORE 20.45)
NovaraPadova vale un posto in Serie A Ai piemontesi basta anche il pareggio Playout: AlbinoLeffe salvo, Piacenza giù 3 BINDA E TOSI A PAGINA 18
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
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PRIMO PIANO LE VACANZE DELL’OLANDESE
Quattro settimane a Los Angeles poi il mare di Ibiza Vacanze a Los Angeles per l’interista Sneijder, anche se Yolanthe continuerà a lavorare, week end a parte. I due vivono a Bel Air e per tutta l’estate aspettano le visite di parenti e amici. Fanno shopping e vanno a cena a West Hollywood e hanno seguito qualche partita del Galaxy di Beckham. La coppia vorrebbe chiudere le vacanze con una breve puntata a Ibiza.
AFFARI DI CUORE Sneijder: «Amo l’Inter però... Soltanto Dio sa se resterò» «Sono amareggiato per gli infortuni e le sconfitte. Ai tifosi non mi sento di dire che rimango, ma solo grazie. E che se sarò ancora qui, darò tutto» ALESSANDRA BOCCI
od. Nulla di strano, se non fosse che il presidente della divisione Europa è Peter Kenyon, ex manager del Chelsea, il primo dell’era Abramovich. Buffa la vita, appunto.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dVita da star. Per Yolanthe, però. «Oggi mi hanno chiesto tre volte di fare una foto. Bene. Un successo». Wesley Sneijder ride. A Los Angeles è più nota la moglie, che lavora in California da qualche settimana e si tratterrà a lungo perché le richieste non mancano. Wesley allora si gode le vacanze e un relativo anonimato, perché è pur sempre un vicecampione del mondo e non passa del tutto inosservato. Soprattutto quando, come è successo qualche giorno fa, va allo stadio a vedere la partita del Galaxy. Foto con la famiglia Beckham, interviste di Espn, battute scherzose. «Verrò a giocare qui». Per fortuna Soren Lerby, il suo procuratore, è lontano migliaia di chilometri: la settimana prossima sarà a Milano per discutere con il direttore tecnico nerazzurro Marco Branca il futuro del suo assistito. La cosa buffa è che gli interessi di immagine e commerciali degli Sneijder, moglie e marito, sono curati dalla Creative Artist Agency che ha molti clienti a Hollywo-
Wesley, questa è stata una stagione un po’ strana dopo l’annata perfetta. Adesso come si sente?
«Quando hai avuto l’anno più bello e sorprendente della tua vita, devi immaginare che l’anno successivo ti porterà qualcosa di meno. Non può essere sempre tutto perfetto nella vita delle persone. Abbiamo vinto ogni titolo per club nel 2010 con l’Inter, supercoppa Europea a parte, con l’Olanda sono arrivato fino alla finale del Mondiale e per finire una splendida estate ho sposato la donna che amo di più. Perciò è stato un incredibile anno. Però io mi sono divertito anche la seconda volta con l’Inter, e sono stato bene, e sono soddisfatto anche se non abbiamo vinto tutto: così adesso abbiamo ancora qualche obiettivo da raggiungere». Come sono stati i rapporti con Leonardo e con i compagni?
Piccioncini a West Hollywood Wesley Sneijder e Yolanthe Cabau mangiano, si imboccano e baciano al Mauro’s Cafè Fred Segal di Melrose GETTY IMAGES
«Ho un grande legame con i miei compagni e con l’allenatore. Li considero come fratelli. La stagione che è finita non è stata facile, e purtroppo personalmente ho sofferto per molti infortuni. Ma sono orgoglioso della coppa Italia che abbiamo vinto: lo abbiamo fatto da grande squadra, tutti insieme, uniti fino alla fine». Sa che si parla molto, in Italia, di un suo trasferimento a Londra, al Chelsea. Lei è ancora felice all’Inter o qualcosa negli ultimi tempi le ha lasciato l’ha amareggiata?
«No, non sono mai stato arrabbiato o amareggiato con l’Inter. Amo l’Inter con tutto il mio cuore. Sono stato dispiaciuto e arrabbiato soltanto perché non abbiamo ottenuto i risultati per i quali abbiamo tanto lottato. E naturalmente sono stato arrabbiato per tutti gli infortuni che ho avuto, arrabbiato con la sfortuna che mi ha perseguitato in questi mesi. Ma come dicevo è la vita, e io cerco di prendere il meglio dalla vita. Se le cose non funzionano come dovrebbero, io mi arrabbio con le situazioni, mai con il club».
LA MOGLIE ATTRICE
Yolanthe spera «Io a Milano mi sento a casa» Yolanthe Cabau Sneijder è in vacanza per modo di dire. Lavora moltissimo, ma per il compleanno del suo Wesley ha fatto le cose per bene: cena al BOA, un’elegante steak house di West Hollywood, e in questi giorni shopping e molto tempo da passare insieme. Ma il lavoro non sarà trascurato. Lei e Wesley sono stati, un anno fa, la coppia dell’estate, con un matrimonio da favola: insieme per molti mesi, poi la separazione per lavoro. «Non ci siamo visti per sette settimane ed è stata una cosa orribile, perché mi è veramente mancato moltissimo. Ma nello stesso tempo dobbiamo pensare che siamo tutti e due giovani e abbiamo entrambi le possibilità di fare una grande carriera. E dobbiamo aiutarci l’un l’altro in ogni modo». Yolanthe si sta costruendo una carriera in California, fra produzioni tv e cinematografiche. «Ci sono molte cose che si stanno definendo e ancora non posso parlarne. Sto lavorando per il mio show che va in onda ogni settimana sulla tv olandese, però il mio management mi ha offerto di restare qui ancora per altre produzioni». Il futuro è incerto per Wesley: forse resterà a Milano, forse no. E Yolanthe deciderà come dividere i suoi impegni di lavoro in futuro. «Negli ultimi mesi ho avuto molte offerte di lavoro che sfortunatamente non ho potuto accettare perché dovevo venire qui a Hollywood. Se capita una buona offerta io la prendo sempre in considerazione, indipendentemente dal Paese. Quando saremo sicuri che Wesley resterà all’Inter, proverò a lavorare un po’ in Italia». Sui pettegolezzi che li volevano lontani e vicini al divorzio, idee chiare. «Rido di queste cose. Wesley si scoccia, perché certa gente prende sul serio queste voci. Naturalmente non c’è niente di vero, ma non ho mai pensato di doverlo spiegare ai media, perché la verità è nel mio cuore. Wesley e io siamo molto innamorati e spero che prima o poi la gente la smetterà con questi scherzi». Innamorata di suo marito, innamorata di Milano, anche se in California male non si sta. «Vuole che le dica la verità? Qualche volta ho chiesto a Wesley di farci vedere la nostra casa attraverso Skype: l’appartamento che abbiamo a Milano è il posto dove veramente mi sento a casa. E qualsiasi cosa accada nella carriera di Wesley, io continuerò ad amare l’Italia e ci verrò il più spesso possibile». al.bo.
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ha detto sull’anno passato
Quando hai avuto l’anno più bello della tua vita, devi immaginare che il successivo ti darà qualcosa di meno
sullo spogliatoio Considero i compagni e l’allenatore come fratelli: abbiamo vinto la Coppa Italia uniti, da grande squadra
su Mourinho
Immancabile shopping: Wes allaccia le scarpe a Yolanthe da Diavolina GETTY IMAGES
Senza di lei la nazionale olandese ha pareggiato l’amichevole con il Brasile e perso ai rigori con l’Uruguay. Si sente il leader dell’Olanda?
«Non mi sento mai come il leader, in una squadra di solito ce ne sono tanti. So di essere un giocatore importante per l’Olanda e mi spiace non essere stato lì per quelle partite, ma avevo bisogno di riposo per curarmi davvero dopo l’ultimo problema muscolare. Credo che sia stata una scelta saggia, la migliore per tutti». L’anno prossimo c’è l’Europeo: quali sono le sue aspettative, visto che gioca con i vicecampioni del mondo? Pensa che riuscirete a prendervi la rivincita sulla Spagna?
«Ho una bella sensazione: sento che riusciremo a vincere qualcosa l’anno che viene. Magari l’Europeo, e magari un giorno anche il Mondia-
Mourinho mi mancherà sempre, ma sono pieno d’energie e ora non è importante con chi lavorerò
su Yolanthe La lontananza da mia moglie è stata dura, perché mi dà tanta energia, ma sono molto orgoglioso del suo talento
le.... Siamo ancora giovani, abbiamo le ambizioni, la fede e l’energia giuste per battere tutti gli altri Paesi». Le manca ancora Mourinho? Siete ancora in contatto?
«In un certo senso Mourinho mi mancherà sempre perché è un grande allenatore e una grande persona. Ma non è che io non possa giocare senza di lui. Sono felice e pieno di energie positive per la prossima stagione e per me non è importante a questo punto con quale allenatore lavoro: per me la cosa importante è tornare in campo e dimostrare a tutti quello che so fare. Certo, Mourinho e io siamo ancora in contatto, e mi fa piacere perché lo ammiro e gli voglio bene». Quanto è stato difficile per lei restare lontano da Yolanthe in questo periodo?
«E’ stato il momento più complicato, perché mia moglie mi dà tanto amore e mi trasmette tanta energia e vorrei averla accanto a me ogni giorno. Ma sono anche molto orgoglioso del suo talento nel lavoro, e sono contento delle opportunità che ha qui a Los Angeles. Quando la gente ti invita a fare un lavoro importante, non puoi resistere. E io sono davvero molto orgoglioso della mia Yolanthe». In Italia è scoppiato un altro scandalo nel pallone. Lei, che è in vacanza così lontano, come vive queste notizie? E’ felice di far parte del calcio italiano o è imbarazzato?
«Non saprei che cosa dire perché in questi giorni non sono stato in Italia, quindi non so che cosa stia succedendo esattamente e col poco che so non posso giudicare. Mi sto godendo le vacanze, per il momento è tutto». Si sente di dire ai tifosi dell’Inter che resterà?
«I tifosi dell’Inter si sono comportati sempre in maniera eccellente con me. Sono stati grandi e io voglio dir loro semplicemente grazie. E poi, Dio deciderà dove sarà il mio futuro: soltanto lui lo conosce. Ma di una cosa possono essere certi: se resterò all’Inter darò tutto me stesso per vincere tutto un’altra volta».
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Se Wes va via 40 Kakà o Nasri e nuovo modulo
I NUMERI
i milioni che chiede l’Inter per cedere Sneijder, pagato 18 milioni due estati fa quando l’olandese arrivò dal Real Madrid
80
le partite di Sneijder con l’Inter: 51 in campionato (con 8 reti), 22 nelle coppe europee (6) e 7 in quelle italiane (1)
6
i trofei vinti dall’olandese a Milano: scudetto, Champions, Mondiale per club, Supercoppa italiana e 2 Coppe Italia
Ricky e 4-2-3-1, che mix. Ma ora è più facile l’assalto al francese che piace a Branca LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dPer Wesley Sneijder
restare all’Inter sarebbe (anche) una questione di cuore, ma Sneijder è il cuore degli affari dell’Inter: nessun altro nerazzurro ha mercato quanto l’olandese, dunque è lui il più serio indiziato a sbloccare la campagna acquisti-cessioni dell’Inter. Soltanto dopo avere incassato una cifra importante — per meno di 35 milioni neanche ci si siede a trattare —, i dirigenti nerazzurri affonderanno infatti i colpi in entrata. In cima alla lista c’è Sanchez, anche se la concorrenza del ricco Manchester City rischia di annullare il vantaggio dato dalla volontà del cileno, che preferirebbe rimanere in Italia. Ma altrettanto importante sarà la caccia ad almeno un paio di centrocampisti per ringiovanire un reparto con età media sopra la trentina, che ha alle spalle mille battaglie. Svolta tattica La cessione di Sneijder in Inghilterra — con il Chelsea in vantaggio sul Manchester United, malgrado le ultime voci diano Ferguson pronto a sacrificare Nani per arrivare all’olandese — potrebbe anche portare a una svolta tattica. Senza l’unico trequartista puro, Leonardo potrebbe infatti impostare l’Inter non più con il rombo, ma con il 4-2-3-1. In questa ottica va letto l’interessamento per Sanchez — che nel 4-3-1-2 entrerebbe in concorrenza con Eto’o e Pazzini — e la possibilità che vada in porto l’affare Kakà. Tra l’altro legato ad una cessione al Real Madrid di Maicon, l’altro big destinato a garantire quel tesoretto necessario per poi piazzare i colpi pesanti. Kakà infatti ha la duttilità per giocare in tutte e tre le
s FANTASIA
V Ricky Kakà, 29 anni, centrocampista offensivo brasiliano. Gioca nel Real Madrid dal 2009
V Samir Nasri, 23 anni, centrocampista francese. Il suo contratto con l’Arsenal scade nel 2012
posizioni alle spalle del centravanti, muovendosi centralmente, ma pure partendo dalle fasce. I vantaggi di Nasri Le controindicazioni sono note: se il passato rossonero può anche diventare uno stimolo, l’ingaggio (oltre 10 milioni netti a stagione) e le incognite fisiche frenano i nerazzurri. Che infatti tengono sotto stretta osservazione la situazione di Samir Nasri. Il 23enne francese dell’Arsenal - da tempo pallino del dt Marco Branca - ha il contratto in scadenza nel 2012 e non vorrebbe rinnovarlo. Wenger ci proverà ancora nei prossimi giorni per non rischiare di dover svendere l’ex Marsiglia. Prima i Gunners lo valutavano almeno 20 milioni, ora difficilmente potrebbero chiudere per più di 12-15. Tanto che sulle sue tracce si è messo anche il Manchester United, se non dovesse arrivare a Sneijder. Ma, come per Fabregas, Wenger preferirebbe cedere la propria argenteria fuori dalla Premier. Oltre che economico (attualmente prende «appena» 2,3 milioni), giovane e abituato a giocare ad alto livello, Nasri garantirebbe la duttilità per fare sia l’interno in un 4-3-3 sia l’assaltatore nel suddetto 4-2-3-1. Muntari e il Qpr Ma prima l’Inter deve vendere. Cosa non facile, come dimostra il fatto che il Sunderland non ha esercitato il diritto di riscatto (9 milioni) per Sulley Muntari, dopo il prestito del gennaio scorso. Al centrocampista ghanese sembra però interessato il Qpr, fresco di promozione. «Sarei rimasto volentieri al Sunderland - ha detto l’ex Udinese -, ma torno in una delle squadre più forti del mondo. Un futuro al Qpr? Perché no, potrei ricominciare da lì».
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MERCATO L’INTERVISTA DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dFelipe Melo ha perso-
nalità da vendere. Non è tipo da mezze misure. Lo sanno in Brasile, lo sa la Juventus, che da qualche giorno continua a «incassare» le dichiarazioni del 27enne guerriero di Volta Redonda. «Alcuni giocatori della Juve non erano da scudetto». E ancora: «Mourinho è il miglior allenatore del mondo, è il mio idolo, se la Juve dovesse cedermi mi piacerebbe molto lavorare con lui». Noi lo abbiamo raggiunto telefonicamente prima che lasciasse il Brasile per una nuova parentesi delle sue vacanza in famiglia.
Melo: «Rimarrei ma alla Juve chiedo rispetto» «Amo questa maglia, però la società non ha smentito le trattative su di me»
Felipe Melo, la sua storia con la Juve sta finendo?
«Io non l’ho mai detto».
so forse quattro-cinque ammonizioni in tutto. Ho sempre onorato la maglia bianconera, e negli ultimi mesi ho spesso giocato in condizioni pessime, ma non ho mollato. Dal punto di vista personale, insomma, credo di aver riscattato la scorsa stagione, anche grazie alla fiducia che Delneri non mi ha mai negato. I tifosi se ne sono accorti e infatti mi vogliono bene». Ma lei cosa vuole fare?
«Io voglio restare, amo la Juve, voglio vincere con questa maglia. La mia famiglia sta benissimo a Torino, i miei figli ormai sono torinesi. Non ho bisogno di cercare grandi piazze, perché meglio della Juve non c’è niente, ancor di più adesso che sta partendo un progetto molto ambizioso. Non vorrei andarmene senza titoli. Sogno una stagione da scudetto
Beh, l’impressione è che ci sia anche lei nella lista dei partenti.
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Si sente scaricato?
Ho un’etichetta appiccicata addosso. Ho fatto un solo errore, col Parma. E ho preso 4-5 ammonizioni in tutto
«Diciamo che la Juve non mi sta rispettando. O meglio, ho questa impressione». Perché?
ha detto SUL CARATTERE
SULLA MAGLIA
«Perché vedo il mio nome inserito in ogni trattativa e non sento smentite da parte della società. E nemmeno ho ricevuto una telefonata. Io non sono uno qualsiasi, non sono la chiave per arrivare a nessuno. Penso di essere un patrimonio importante per la società. Sento parlare di questo e quel centrocampista da comprare, e forse si scordano che senza di me la squadra non ha quasi mai vinto in questa stagione».
Voglio restare, amo la Juve. La mia famiglia ama Torino. Meglio di questo non c’è niente, voglio titoli con la Juve
SULLO SPOGLIATOIO Dicono che ho problemi? Balle! Io vado d’accordo con tutti, sono uno che fa gruppo, che pensa alla squadra e una nuova chiamata dalla Seleçao».
Crede di pagare il suo carattere?
E se invece fosse la società a volerla vendere?
«Ho la coscienza a posto».
«Ormai addosso ho un’etichetta appiccicata, non c’è nulla da fare. Ho fatto un solo errore nell’ultima stagione, in casa contro il Parma. Per il resto sono stato quasi perfetto. Ho pre-
Intanto, se ne è andato Delneri.
«Sono triste, perché con me lui si è sempre comportato alla grande. Credo tra l’altro che sia stato un errore far uscire il nome del nuovo tecnico prima che finisse la stagione. Non è stato bello nei confronti di Delneri. Il mister è un professionista unico, serissimo. E non ha nessuna colpa di come è andata la stagione. E’ arrivato per ricostruire completamente un gruppo, non aveva a disposizione il Barcellona. Oltretutto, ci si è messa anche la sfortuna, in particolare con l’infortunio di Quagliarella. Poi, la mia squalifica, un sacco di altri infortuni e quel maledetto mese di gennaio... No, la colpa è soprattutto nostra». Si dice che lei abbia qualche problema nello spogliatoio.
«Leggo i giornali tutti i giorni, leggo anch’io tante cose che non mi fanno certo piacere».
Già, ma qualche intemperanza in campo c’è stata anche quest’anno.
«Fa piacere essere apprezzati, questo è normale. Ma deve essere chiaro che non sono io a volermene andare».
Felipe Melo, 27 anni, nell’ultima stagione non ha trovato continuità con la Juventus FOTOPRESS
«Nessun rancore eventualmente. Non resto dove non mi vogliono. Però, decido io dove andare. E di certo le offerte non mancherebbero». La vuole Mourinho, e anche l’Inter non ha mai nascosto un certo apprezzamento per le sue qualità.
«Balle! Io vado d’accordo con tutti, sono uno che fa gruppo, che pensa sempre al bene della squadra. Non creo problemi di nessun tipo». Sta per iniziare la coppa America...
«Già, il Brasile ha una gran voglia di rifarsi dopo il Mondiale». Deluso per la mancata convocazione?
«No, me l’aspettavo. Devo ancora scontare la squalifica per l’espulsione al Mondiale, e non avrebbe senso portare in Argentina un giocatore che non puoi utilizzare per tutta la prima fase». Ma crede davvero di poter rientrare nel giro della Seleçao?
«Mano Menezes dice che le porte della Nazionale sono aperte per chiunque ne sia all’altezza. Non mi ha mai detto di essere fuori dal giro. E io so quanto valgo, sono sicuro che mi riprenderò presto la maglia del Brasile. Alcune statistiche della Fifa mi indicano come uno dei centrocampisti più completi del mondo, e in generale in nazionale ho sempre fatto bene».
IL PROGRAMMA
taccuino
Ritiro il 7 luglio Poi tournée Usa
BOLOGNA
TORINO Il 21 giugno scatta la campagna abbonamenti per la prossima stagione della Juventus. Fino al 9 luglio c’è il diritto di prelazione riservato ai «Premium Member», tra cui gli abbonati alle partite della scorsa stagione. Poi, dal 13 luglio vendita libera.
Ritiro La squadra tornerà al lavoro il 7 luglio: ritiro a Bardonecchia fino al 17, poi un giorno di riposo e partenza il 19 luglio per gli Stati Uniti: prevista una lunga tournée con base a Philadelphia. Dalla Pennsylvania la squadra si sposterà per giocare tre partite amichevoli. Al momento fissata solo una gara, a New York contro i messicani del Club America. Il rientro in Italia della banda Conte è previsto per il primo agosto.
Calcio e Fortitudo verso la polisportiva? d(m.j.l.) Sta per nascere una sor ta di polisportiva tra il Bologna e la Fortitudo basket, se quest'ultima ripartirà dalla Lega Due. Romagno li è socio rossoblù e presidente del la Fortitudo, Scapoli pure lui socio, vuole acquistare un 12% della Effe e diventare il nuovo ad. Il vicepresi dente del Bologna Setti: «Non cre do che i club potranno fondersi, ma ritengo che la strada dell’unio ne debba riguardare Bologna e For titudo. Se le cose matureranno ga rantiremo una sponsorizzazione».
GOAL A GRAPPOLI
Presentato il libro su Dino Zoff d(a.fr.) Il libro «Tra i legni. I voli taci turni di Dino Zoff» (Limina, 260 pagi ne), di Giuseppe Manfridi, presentato a Cormons (Go) in «Goal a grappoli», racconta la storia del portiere cam pione del Mondo ’82. «Ho sempre cer cato di lavorare giorno per giorno per migliorare» racconta Zoff.
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MERCATO y
Nella rete Juve rispunta Aguero Ma il sogno è sempre Sanchez
È IL GENERO DI DIEGO
Sergio Leonel Agüero del Castillo è nato a Quilmes, in Argentina, il 2 giugno 1988. È alto 172 cm e pesa 74 kg. È il compagno della figlia di Maradona, Giannina, dalla quale ha avuto un figlio, Benjamin.
Il Real potrebbe mollare El Kun per Neymar In ballo pure Tevez e Rossi. Torna Palladino?
CARRIERA DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
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TORINO dLa Juve gioca su più ta-
voli a livello di top player. Sanchez è il numero uno nella lista di Antonio Conte. Aguero, Tevez e Giuseppe Rossi restano però obiettivi concreti. A proposito del Kun, dalla Spagna arrivano notizie di un Real Madrid più freddo, anche perché interessato al cartellino del baby prodigio Neymar (ma Ozil ieri ha affermato che «la maglia numero 10 è per Aguero»). Così Luis Alvaro de Oliveira, presidente del Santos: «Florentino Perez mi ha chiamato dieci giorni fa per Neymar. Abbiamo par-
IL PROCURATORE
Martina: «Buffon non vuole lasciare la Juventus» TORINO Ieri, a Fiano Torinese, in occasione del «Bmw Italian Open» di golf, presenti anche Andrea Agnelli (padrone di casa), Fabio Capello e Antonio Giraudo. Insomma, vecchi amici che però non hanno voluto parlare di calcio. Lontano dai campi da golf, ha invece parlato Silvano Martina, manager di Buffon. «Gigi non ha mai pensato di lasciare la Juventus, nè la società di mandarlo via — ha detto a Radio Sportiva —. È una montatura giornalistica. Nel 2006 Gigi ha avuto sì richieste da mezzo mondo, anche dalle due più grandi squadre italiane. La scorsa estate ha avuto un brutto infortunio, non ha giocato per tanto tempo e questo ha creato delle voci inesistenti. Ripeto, non ha mai pensato di andar via dalla Juve». Soprattutto ora, perché «Agnelli e Marotta si stanno muovendo bene, anche se i big costano davvero molto. Servono assolutamente due grandi colpi: uno in difesa e uno in attacco». Poi, conferma quanto vi abbiamo scritto nei giorni scorsi su Vidic: «Ho parlato con lui di un ipotetico trasferimento alla Juve, ma mi ha risposto cosi: "Sono il capitano del Manchester United, guadagno bene, ho vinto praticamente tutto. Per quale motivo dovrei andare in Italia proprio adesso che il calcio italiano vive un momento così turbolento?". Una risposta che non lascia margini di trattativa». a.m.
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i trofei vinti da Aguero con l’Atletico Madrid: l’Europa League 2010 e la Supercoppa europea 2010 in finale con l’Inter
lato a lungo, ma abbiamo deciso di risentirci dopo la finale di Coppa Libertadores del 22 giugno». Insomma, se il Real va sul gioiellino brasiliano, nella corsa ad Aguero resta in testa per distacco la Juventus. Guarda caso, gli agenti del 23enne argentino hanno annunciato un nuovo blitz torinese per i prossimi giorni. Sanchez, Tevez e poi Rossi Sul fronte Sanchez, bisogna attendere l’esito degli ultimi assalti di Barcellona e City. In ogni modo, Agnelli e Marotta sono pronti a mettere sul tavolo 30 milioni più De Ceglie: offerta davvero importante, forse la più vantaggiosa per l’Udinese. Occhio a Tevez, che non perde occasio-
2003-2006
Independiente 2006-OGGI
Atlético Madrid
NAZIONALE Con l’Argentina Olimpica ha vinto un oro a Pechino nel 2008. Con la Seleccion vanta 25 presenze e 9 gol.
Sergio Aguero, 23 anni, con la maglia dell’Atletico Madrid IMAGE SPORT
ne per ribadire la volontà di lasciare Manchester. Sempre monitorata, poi, la situazione di Giuseppe Rossi, altro pallino di Antonio Conte. Sull’azzurro, naturalmente, è in netto vantaggio il Barcellona, che proprio in queste ore sta trattando con il Villarreal. Oltre al «grande colpo», a Torino potrebbe arrivare pure Mirko Vucinic, ma prima il montenegrino deve e vuole chiarirsi con la «Roma americana». Intanto, dalla Spagna parlano di un interessamento bianconero per Alvaro Negredo, 25enne attaccante del Siviglia. Giovinco e Palladino Ieri Andrea D’Amico, manager di Giovinco, è intervenuto a Sky Sport 24: «Il cartellino del ragazzo è in comproprietà, ma il Parma è titolare delle prestazioni sportive per la prossima stagione. E in questo momento il progetto è quello di continuare a Parma, a meno che non ci siano novità importanti nei rapporti fra i due club. Insomma, per ora Giovinco resta, poi sappiamo che nel calciomercato va usata sempre molta cautela, perché ogni giorno ci può essere una sorpresa, un’evoluzione». Entro il 24 giugno Juve e Parma dovranno discutere anche della comproprietà (libera) di Raffaele Palladino. E il talentuoso 27enne napoletano potrebbe seriamente tornare alla Juve. Conte lo vorrebbe infatti nella rosa degli esterni alti, che sarà composta almeno da quattro elementi. Intanto Grosso ha offerte da Dubai e Malaga (che è anche su Motta), Pinsoglio, portiere dell’Under 21 in prestito al Viareggio, può andare a Pescara.
taccuino FINALE EURO DONNE U19
Germania a valanga 8-1 alla Norvegia d(f.s.) A Imola, nella finale dell'Eu ropeo Under 19, la Germania ha tra volto 8 1 la Norvegia: in gol Wen sing, Petzelberger, Rudelig, Hege nauer, doppiette di Schmid e Lot zen. Bianesoy per la Norvegia. Le tedesche sul tetto d’Europa dopo 4 anni.
ALLIEVI E GIOVANISSIMI
Finali: i risultati della prima giornata dEcco i risultati della prima giorna ta della fase finale del campionato nazionale Allievi. Girone 1: Catania–Empoli 0 2 ; Inter–Torino 3 3. Classifica: Empoli 3; Inter e Torino 1; Catania 0. Girone 2: Roma–Sampdoria 1 1; Milan–Napoli 1 1. Classifica: Roma, Sampdoria, Milan, Napoli 1. E i risultati dei Giovanissimi. Girone 1: Monza Brian za Chievo Verona 1 2; Napoli Par ma 2 2. Classifica: Chievo Verona 3; Napoli, Parma 1; Monza Brianza 0. Girone 2: Fiorentina Roma 2 1. Inter Genoa 1 0. Classifica: Fio rentina, Inter 3; Roma, Genoa 0. Il programma di oggi. Allievi, ore 16.30. Girone 1: Empoli Inter; Tori no Catania. Girone 2: Sampdo ria Milan; Napoli Roma. Giovanissimi, ore 19. Girone 1: Chievo Napo li; Parma Monza. Girone 2: Ro ma Inter; Genoa Fiorentina.
IL CONVEGNO
Rivera e Sacchi per la riforma Allievi dDomani, alle 17, al Teatro Polizia no di Montepulciano, Gianni Rivera (presidente Settore Giovanile e Scolastico) e Arrigo Sacchi (Coordi natore Nazionali Giovanili) terranno un incontro con i rappresentanti delle società. Il tema è la proposta di riforma del campionato Allievi.
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MERCATO
Cassano rilancia la sfida Milan «Non mi muovo» Il suo agente Bozzo è categorico: «In rossonero ha realizzato un sogno»
plicano. E questo dovrebbe tenere lontana l’ansia da azzurro provocata dalle ultime dichiarazioni di Prandelli, che ha chiarito di voler dare la precedenza, in Nazionale, a quelli che giocano di più. Volontà Ma Cassano, assicura il suo agente Giuseppe Bozzo in una intervista a Premium Calcio, non se ne andrà. «Quello di Cassano che lascia il Milan è un disco che ascolto da tanto tempo. Arrivando in rossonero ha coronato un sogno e non ci sono i presupposti per cambiare club: Galliani ha ribadito la sua incedibilità e il suo pieno inserimento nello stile Milan. La concorrenza con Ibra, Pato e Robinho e la vicinanza agli Europei non sono un problema: penso che un selezionatore debba guardare più la qualità delle prestazioni piuttosto che la quantità». E’ lo stesso principio che ha utilizzato Allegri, concedendo poco forse in termini di tempo a Cassano, ma riconoscendo l’importanza del suo contributo ai successi del Milan. Minuti Resta da vedere se Cassano davvero sarà felice di accettare la teoria dei minuti-qualità. Certo lui stesso pensa di poter dare e avere di più al Milan partendo, questa vol-
«La concorrenza non è un problema per Antonio, e nemmeno l’Europeo: basterà giudicare in base alla qualità»
s OBIETTIVI
V Marek Hamsik, 23 anni, slovacco, centrocampista d’attacco del Napoli, dove gioca dal 2007
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MILANO dIn attesa di scovare il
signor Mezzala X (magari già individuato, ma ancora ignoto ai più) il Milan incassa una certezza: Antonio Cassano non molla, non è così confuso e incerto come raccontavano da Coverciano ed è anzi certissimo di restare al Milan per convincere il tecnico Allegri, possibilmente in fretta, a dargli più spazio. Il suo inizio di stagione potrebbe essere facilitato da una circostanza importante: con Pato e Robinho (oltre a Thiago Silva) impegnati probabilmente fino alla fine con il Brasile in coppa America, le possibilità di giocare si molti-
CAMBIO IN PANCHINA
Primavera: esonerato Stroppa, c’è Dolcetti MILANO Giovanni Stroppa esonerato da tecnico della Primavera (il contratto scadeva nel 2012), al suo posto Aldo Dolcetti. Un fulmine a ciel sereno, visto che il Milan è uscito dalle finali scudetto nei quarti, ma dopo un girone di ritorno strepitoso (13 vittorie e 1 pari, con l’eliminazione dell’Inter). «La società mi ha lasciato di punto in bianco e senza una ragione precisa — ha detto Stroppa a Milan News — Sono certo di aver lavorato bene, riuscendo a dare alla squadra un’impronta precisa e a farla giocare meglio rispetto all’anno scorso». Riccardo Pecini, invece, subentra a Mauro Pederzoli come braccio destro di Filippo Galli.
Poche vacanze per il difensore, che guiderà la Colombia in Coppa America FABIANA DELLA VALLE 5 R PRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dL’estate di lavoro è ap-
V Ganso, 21 anni, brasiliano, trequartista del Santos: il suo soprannome in portoghese significa oca
V Davide Astori, 24 anni, difensore centrale del Cagliari a metà con il Milan, è nel giro azzurro
ta, dall’inizio della stagione, insieme ai compagni. Naturalmente le rassicurazioni sulla volontà di Cassano stoppano ogni chiacchiera su Menez: il francese, che il Milan ritiene interessante per l’anno prossimo visto che nel 2012 sarà in scadenza di contratto, resta un giocatore da seguire per il mercato del futuro. Ma con l’attacco e la difesa al completo (a parte Astori, conteso da Cagliari e Milan) l’amministratore delegato Galliani dovrà rivolgere le sue attenzioni solo al signor Mezzala X. Intanto, secondo la stampa greca, il Lione vorrebbe in prestito il difensore Sokratis che il Milan ha già ceduto al Genoa, ma l’affare è ancora in sospeso.
VACANZE IN BRASILE LA COPPIA PAPARAZZATA SULLA SPIAGGIA DI IPANEMA
Yepes avanti tutta «E adesso voglio pure la Champions»
DAL NOSTRO INVIATO
Antonio Cassano, 28 anni, è arrivato al Milan a gennaio, dopo la rottura con la Samp ANSA ALESSANDRA BOCCI
IN CROCIERA LA RIVINCITA DI MARIO
pena cominciata. Il campionato è finito da tre settimane, ma Mario Yepes non ha mai smesso di allenarsi. Prima a Milanello, poi nella palestra della Splendida, la nave della Msc che ha ospitato la crociera rossonera. Qui Mario ha trascorso gli ultimi (e unici) giorni di vacanza: relax, escursioni, ma anche tapis roulant e macchine con Daniele Tognaccini, responsabile della preparazione atletica rossonera. Yepes, dopo lo scudetto con il Milan, guiderà la Colombia da capitano in Coppa America, un trofeo che ha già vinto 10 anni fa. Oggi è il primo giorno di ritiro con la sua nazionale. Un anno fa era stato accolto al Milan con scetticismo. Si è preso una bella rivincita?
«Nel calcio a volte si giudica senza conoscere, io sono sempre stato convinto di essere da Milan. All’inizio ero triste perché tutti avevano avuto l’opportunità di giocare tranne me. In quel momento è stato bravo Galliani: sono orgoglioso di aver dimostrato che aveva fatto bene a scegliermi». Allegri le ha dato il premio fair play, definendola un esempio.
«Mi ha fatto piacere. Con me ha usato la tecnica giusta: non mi ha mai dato spiegazioni, però mi ha giudicato per come lavoravo. Io non amo gli allenatori che fanno troppi discorsi». Il momento più bello della stagione?
«L’esordio in casa col Palermo. Quel giorno il Milan è andato per la prima volta in testa alla
Pato e Barbara innamorati a Rio
Gattuso diventa chef in tv con Signorini
MAURÍCIO CANNONE
Passeggiata C’è pure chi sottolinea come la passeggiata a Ipanema sia stata fatta alla vigilia del giorno degli innamorati («dia dos namorados» in portoghese), che in Brasile si festeggia proprio oggi, il 12 giugno (San Valentino, da queste parti, non viene quasi considerato). I due fidanzati non avranno molto tempo per restare insieme. Il 20 giugno Pato deve presentarsi al raduno con la Seleção. Una settimana fa il rossonero ha cominciato ad allenarsi al Flamengo, dopo avere smaltito l’infortunio alla spalla. Così ha ottenuto la fiducia del commissario tecnico verdeoro Mano Menezes, che non si è dimenticato di lui per il torneo continentale.
DAL NOSTRO INVIATO
RIO DE JANEIROdAlexandre Pato
e Barbara Berlusconi sono stati beccati dai fotografi a Ipanema, uno dei quartieri più famosi di Rio. Arrabbiati per l’assedio dei paparazzi, i due hanno deciso di cambiare l’albergo davanti alla spiaggia. Venerdì i flash sono scattati anche quando Alexandre e Barbara sono andati a pranzo in una griglieria. Tipi da spiaggia Pato aveva un berretto ma neanche così è riuscito a nascondere il viso. Nonostante a Rio sia quasi inverno, la coppia è andata in giro con
Pato e Barbara Berlusconi a Rio
pantaloncini e calzature da spiaggia (sandali e infradito). La temperatura era abbastanza mite, intorno ai 20 gradi. Il sito «Contigo», specializzato in pettegolezzi, ricorda che Pato approfitta del tempo libero prima
classifica e io ho scoperto che emozioni ti regala San Siro». Con l’arrivo di Mexes aumenta la concorrenza. Non ha paura di giocare meno?
«La concorrenza è uno stimolo. Più arrivano giocatori importanti più il Milan può puntare al top». L’anno prossimo il primo obiettivo sarà la Champions?
«Io credo che il Milan debba puntare ancora al campionato, dove partirà da favorito, e ad andare il più avanti possibile in Champions, dove ci sono squadre più attrezzate. Bisogna lavorare ancora molto per avvicinarsi al Barcellona». L’Argentina di Messi è nel girone della Colombia in Coppa America. Come lo fermerà?
«Messi è immarcabile, non ti dà punti di riferimento. E’ il più forte di tutti. Ma noi vogliano arrivare lontano. Sarà la mia ultima Coppa America, ci tengo a fare bene. E siamo più forti del 2001: Falcao è fortissimo, può fare la differenza». Lei ha un altro anno di contratto con il Milan. Sarà la sua ultima stagione?
«No. Ho avuto una carriera senza infortuni gravi, quest’anno credo di essere stato l’unico milanista a non aver mai saltato un allenamento. Mi sento bene e ho voglia di raggiungere altri obiettivi, credo di poter continuare per altri due-tre anni. Anche perché prima vorrei vincere la Champions».
NUOVO PROGRAMMA DA GIOVEDI’ SU CANALE 5
di presentarsi nel ritiro del Brasile per la coppa America in Argentina. «Pato e Berlusconi amoreggiano a Rio», titola la sezione «Ritratti della Vita» del quotidiano «Extra».
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Mario Yepes, 35 anni FOTOFABI
FRANCESCO VELLUZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CAPRI (Napoli)dGennaro Gattuso
ha una pescheria a Gallarate, un ristorante a Milano e uno a Montecarlo. «L’ho scelto proprio per questo perché ha un rapporto importante con la cucina e la gastronomia. E perché poi è uno ruspante che dice pane al pane e vino al vino». Alfonso Signorini, re indiscusso della parte mondana del «Vip Champion» di Capri, lascia per un attimo il microfono alla pr Alessandra Grillo e racconta il nuovo programma che scatta giovedì in prima serata su Canale 5.
Gennaro Gattuso, 33 anni BOZZANI
Anche la Canalis «Si chiama "La notte degli chef" (il format Endemol è quello di «Top chef», celebre programma di cucina) e ha la supervisione di tre grandi cuochi: Esposito, Oldani e Pierangelini, affiancati da tre
personaggi: Elisabetta Canalis, la fidanzata più famosa d’Italia, Emanuele Filiberto, il prezzemolo che in ogni cucina ci deve stare e appunto Gattuso al quale, forse, ho rovinato le vacanze (per tre mercoledì si registra, il programma andrà in onda la sera dopo alle 21.10, ndr), ma mi sembra adattissimo a fare tv. In gara ci sono 9 cuochi, il vincitore farà un master da uno dei super chef». I promo di Gattuso che mostra un rombo a Emanuele Filiberto andranno in onda in questi giorni. Poi da giovedì capiremo se il mediano del Milan ha un futuro extra-calcio. Scoop su Matteo&Melissa Signorini, come direttore del settimanale «Chi», ha fatto poi uno scoop: servizio fotografico a pagamento sulla nuova coppia dell’estate, quella formata da Matteo Ferrari, difensore del Besiktas in Turchia, e da Melissa Satta, fresca ex di Bobo Vieri.
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Roma, anche De Rossi sposa Luis Enrique «Questa sfida mi esalta». Sabatini: «Daniele è motivato» Lo spagnolo firma e saluta DiBenedetto, poi riparte ALESSANDRO CATAPANO
no e divertono come quelle di Zeman, ma sudano quanto quelle di Francesco Rocca.
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ROMA dMolto ironman, in effet-
ti. «Siete rimasti colpiti dall’età media del mio staff? Lo capisco, ma dovete stare tranquilli: siamo giovani, non sprovveduti. E sappiamo come lavorare. Roma se ne accorgerà». È una promessa o una minaccia? È, intanto, il messaggio, parola più parola meno, che Luis Enrique lancia, anche dalle telecamere di Roma Channel, a tutto il calcio italiano: «Tra un anno ne riparleremo — ribadisce in un’intervista in onda prossimamente —: anzi, i fatti parleranno per me e per la Roma». In un calcio per vecchi, come del resto tutto il Paese, il primo passo della rivoluzione romanista ha la sicurezza e l’arroganza (copyright Sabatini) di questo superatleta asturiano: calciatore, surfista, maratoneta, ciclista, triatleta. Nei ritagli di tempo, allenatore brillante ma severissimo. «Mi tengo in forma, anche per dare l’esempio». I giocatori sono avvertiti: le squadre di Luis Enrique segna-
La partenza di Luis Enrique, nuovo tecnico della Roma, 40 anni e, a destra, Daniele De Rossi, 27 anni MANCINI-IMAGE
Nuova
Telefonate e consensi L’effetto sul Sistema Italia — e certe lentezze romane — si annuncia dirompente. Intanto, la prima due giorni romana di Luis Enrique è stata un trionfo, suggellato dalla firma sui contratti definitivi col manager UniCredit Venturini e da una telefonata di in bocca al lupo con Thomas DiBenedetto. Lo spagnolo raccoglie consensi tra i colleghi (Reja, ieri: «Bravo, giovane, sia solo paziente») e testimonial eccellenti tra i giocatori. Totti gli ha fatto visita venerdì, un paio di sguardi e due battute sono bastati per fargli dire, al momento dei saluti, «grazie, ora posso andare in vacanza tranquillo (alle Bahamas, ndr)». De Rossi si è presentato a Trigoria ieri mattina. La scelta di affidarsi a Luis Enrique lo ha convinto fin dall’inizio, voleva a tutti i costi conoscerlo. L’incontro ha rafforzato le sue certezze. «Questa sfida esalta anche me, con te faremo grandi cose», gli
ha detto prima di salutarlo. Chi lo ha incrociato mentre usciva, giura di non averlo mai visto tanto motivato, almeno negli ultimi anni. È una buona notizia per la Roma. Walter Sabatini, che ha combinato l’incontro, ne è soddisfatto. «Daniele l’ho visto sereno, deciso, con una motivazione feroce a far bene con la Roma». Tornerà utile quando partirà la trattativa per il rinnovo del contratto? Mercato e dintorni La prima giornata romana di Luis Enrique si era chiusa a tavola, nel ristorante di Trigoria, con Sabatini e Franco Baldini (ripartito ieri mattina). Due ore di conversazioni calcistiche, scambi di opinioni, un grande punto in comune: l’esigenza di rinnovare e ringiovanire la squadra. Tanti nomi in ballo, giovani e talentuosi sono, per esempio, gli argentini Ricky Alvarez ed Erik Lamela: Sabatini starebbe marcando stretto l’uno e rincorrendo l’altro. Uno dei due arriverà. Mentre avrebbe definitivamente abbandonato la pista Rolando: il difensore centrale del Porto non interessa più. Si cerca con urgenza un portiere: Doni dovrà scegliere una destinazione tra Inghilterra (Liverpool, Bolton, Aston Villa) o Turchia (Galatasaray), Sabatini potrebbe affidarsi alle mani di Sergio Romero, portiere comunitario dell’Az Alkmaar e dell’Argentina. Oggi il d.s. giallorosso incontrerà Alessandro Lucci, procuratore di Julio Sergio e, soprattutto, Mirko Vucinic. Un altro pezzo forte da rimotivare: basterà riferirgli che pure Luis Enrique ha parlato benissimo di lui?
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IL TECNICO DELLO ZENIT
IL NUOVO CORSO IN 3 DATE
Ieri Alle 21.30 Luis Enrique è ripartito per Barcellona con il suo staff, dopo aver firmato i contratti.
attacca giornalista poi si scusa
4 luglio È la data indicata da UniCredit per il closing, cioè il passaggio delle azioni a DiBenedetto, i suoi soci e la banca.
13 luglio È la data, non ancora ufficiale, dell’inizio del ritiro a Brunico: la squadra dovrebbe riunirsi prima a Trigoria.
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y Spalletti
Lo sfogo di Luciano Spalletti, 52 IPP SAN PIETROBURGOdÈ stato un fi-
nale caldo per Luciano Spalletti e il suo Zenit, raggiunto al 96' sull'1-1 sul campo della Dinamo Mosca. L'ex tecnico della Roma ha avuto un violento sfogo nel dopo partita (potete vederlo su www.gazzetta.it) quando un giornalista gli ha parlato di un finale spettacolare: «Sono uno che sta alle regole e mi avrebbe fatto piacere che anche gli altri lo facessero». Poi si è scusato: «Adesso sarò multato e magari squalificato. Ma la mia squadra aveva già vinto una partita che valeva il primato, l'arbitro dà 4' di recupero, lo allunga, butta fuori un mio giocatore...». Spalletti ha anche commentato l’arrivo di Luis Enrique: «Lasciamolo lavorare e anche sbagliare qualcosa: all'inizio non sarà facile».
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Granqvist al Genoa Chievo su Gonzalez Lazio-Galatasaray: rottura per Muslera, turchi su Doni Atalanta: Fortounis. Siena su Domizzi. Catania: Martinuccio BREGA-D’ANGELO-DI FEO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Preziosi lo aveva promesso («Ho preso un nazionale straniero»), e ora il nome c’è: il Genoa ha chiuso per il centrale svedese Granqvist, 1.92, arriva dal Groningen per 4 milioni, contratto fino al 2014. Si tratta poi per Piriz (Nacional) e Greco (Roma): su quest’ultimo c’è anche il Cagliari, a cui piace Antunes. E poiché la Roma segue Astori (sulla cui comproprietà Cagliari e Milan sono freddi), può nascere a breve una trattativa. Per Parolo, il Genoa lavora sulla metà del Cesena: dopo Rennella, può essere girato in Romagna Jankovic.
Punto Bologna Mentre continua il pressing su Caracciolo, il Bologna pensa alle cessioni: per Mudingayi c’è il Fenerbahçe, che offre un ricco triennale ma non ha parlato coi rossoblù e deve convincere il mediano; su Moras ci sono Siena e Catania; Ramirez è sul taccuino del Palermo; Della Rocca piace al Genoa. Il ds Bagni valuta alcuni sudamericani, tra cui l’esterno Crystian Souza (’92, Santos) e il fantasista Sciorilli (River Plate), lavora per Bentivoglio (Chievo, a cui piace Casarini) e Giorgi (Ascoli) e prova a inserirsi per Giandonato (può rientrare nella trattativa Ekdal con la Juve, ci sono anche Parma e Udinese). Mosse Lazio Salta lo scambio Muslera-Cana tra Lazio e Galatasaray. L’incontro nella notte ha allontanato i club: la Lazio voleva un conguaglio di 2 milioni, i turchi lo scambio secco. La Lazio ha provato a trattare solo Muslera, ma la sua valutazione (8 milioni) è stata ritenuta alta, e i turchi, vanno su Doni (Roma). E la mancata cessione congela l’arrivo di Marchetti (Cagliari). Imminente Lulic: 3 milioni allo Young Boys. Vicino anche Konko (Genoa).
s AFFARI
V Mudingayi Sul centrocampista del Bologna c’è forte l’interesse del Fenerbahçe
V
Andreas Granqvist, 26 anni, difensore centrale, in allenamento con la nazionale svedese AFP
LECCE IL D.S. OSTI AL LAVORO
Marino e Mandorlini in ballo per la panchina LECCE Cercasi allenatore disposto ad accettare una scommessa rischiosa: in casa Lecce il cartello vale tutto un programma. In A il Lecce resterà, sino alla fine della prossima settimana, l’unica a non avere scelto il tecnico. Il d.s. Osti ha cominciato a prendere contatto con qualche allenatore, ma farà la mossa decisiva solo quando sarà sicuro di avere individuato il condottiero giusto. Nel mirino non solo Marino e Mandorlini (comunque impegnato col Verona sino a domenica prossima nei playoff per la B), ma anche qualche altro allenatore navigato voglioso di (ri)tentare un’avventura ardita in A, alla guida di una formazione che dovrà inserire diversi giovani sulla struttura base collaudata da De Canio. «E’ meglio prendersi un po’ di tempo in più, però dovremo affidarci a un allenatore che faccia davvero al caso nostro», ha evidenziato il ds. Intanto, l’Unicredit ha ricevuto mandato dal patron Semeraro per reperire acquirenti per il club; ma la vita societaria continua, per quanto sia fissata entro i paletti dell’autogestione. Giuseppe Calvi
V Doni Il portiere in uscita dalla Roma potrebbe finire al Galatasaray, che ha rotto con la Lazio per Muslera
V Gonzalez L’attaccante del Novara, già del Palermo, può andare al Chievo nell’operazione Mantovani
SERIE B ALTRI MOVIMENTI IN PANCHINA
GOSSIP E MERCATO
Bari, scelto Torrente Varese: no a Moriero
Doppia attesa per Zarate: un bimbo e forse la Liga L’agente frena: «Non parte»
Grosseto e Serena: si va verso l’addio. Corioni annuncia: «Brescia giovane» BINDA-DI CHIARA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl Bari ha scelto Vincenzo Torrente, che ha rotto a inizio settimana con il Gubbio e ha accettato la proposta del Bari, convinto dopo la retrocessione a scegliere un tecnico emergente che ha già conosciuto questo campionato con il Genoa. Il Gubbio al suo posto ha scelto Apolloni. Il Varese non ha trovato l’accordo con Moriero, a causa della richiesta economica e delle pretese sullo staff; tornano caldi i nomi di Gustinetti e Campilongo, ma le valutazioni saranno fatte con il d.s. Valoti,
che ieri ha finito la stagione con l’AlbinoLeffe. Il Grosseto non sembra voler tenere Serena: il nuovo tecnico sarà scelto dal neo d.s. che dovrebbe essere Andrea Gazzoli (ex Viareggio). Crisi Brescia Non ha ancora l’allenatore il Brescia, anche perché l’amarezza di Corioni è sempre più evidente: «La mia voglia di ricominciare è sottozero. Farò una squadra con tutti giovani, gli altri sono tutti in vendita». Il d.s. Nani farà il consulente, al suo posto Andrea Iaconi o Mauro Meluso; come allenatore mercoledì c’è un incontro con Marcolin, che si gioca il posto con Lerda. Giocatori La Sampdoria ha preso il giovane attaccante Savic (classe 1993) dal Basilea. Il Vicenza ha chiesto Darmian al Palermo e potrebbe dare Misuraca al Gubbio.
L’indiscrezione arriva dall’Argentina dove i due sono in vacanza: Mauro Zarate e la compagna Natalie Weber (foto FOTONOTIZIA) aspettano un bimbo. La notizia non trova conferma da parte dei diretti interessati, ma il tam tam dei media locali la dà per sicura. C’è anche chi pronostica che i due a questo punto accelereranno l’iter per il matrimonio che era già stato messo in cantiere per Natale. Quello che è certo è che ormai la storia tra il calciatore della Lazio e l’ex coniglietta di Playboy è destinata a diventare ancora più importante. Ma potrebbe anche non essere l’unica novità relativa al futuro dell’attaccante argentino. Dopo che Lotito, d’accordo col manager Bozzo, lo aveva tolto dal mercato una decina di giorni fa, nelle ultime ore sono affiorati nuovi rumors su una sua possibile cessione.
ATALANTA All. Colantuono (conf.) ACQUISTI Schelotto (c, Catania) CESSIONI nessuno OBIETTIVI Cigarini (c, Siviglia), Von Bergen (d, Cesena), Bianchi (a, Torino), Savic (d, Partizan), Floro Flores (a, Genoa), Fabiano (d, Lecce), Fortounis (a, Asteras).
Domizzi Il difensore dell’Udinese è l’ultima idea del Siena per rinforzare la difesa
Altre trattative Il Catania è a un passo da Martinuccio (2,5 milioni al Penarol), piacciono anche Cacia (Piacenza) e Sebastian Rodriguez (Danubio) Il Palermo ha riscattato Di Matteo dal Vicenza (dove resta Rigoni) e tratta col Chievo per Mantovani: oltre a Kurtic, può entrare Gonzalez (Novara). I veneti su Botta (Vicenza). Il Cesena tratta per il rinnovo del prestito di Caserta (Atalanta) e pensa a Del Grosso (Siena). L’Atalanta tratta due greci: la punta Fortounis (Asteras) e il trequartista Ikonomidis (’95, Rodi). Fiorentina sempre su Ba (Hoffenheim), due ’94 sul taccuino: Vadillo (Betis, esterno sinistro) e Misimovic (Olimpia L., punta). L’Udinese è vicina a Doubai (Young Boys) e segue il mediano Xhaka (Basilea). Lecce sul centrale Clayton (Varese). Il Siena punta Gillet, con Comotto si può chiudere a breve, il nome nuovo è Domizzi (Udinese). Parma sempre su Almiron (Bari), piace Pesce (Catania). (ha collaborato John Michael Lazzari)
IL TABELLONE DEGLI AFFARI LE TRATTATIVE IN SERIE A
Destinazione Spagna, dove Atletico Madrid (nel caso parta Aguero) e Villarreal (se va via Rossi) avrebbero fatto un pensiero al numero 10 della Lazio. Bozzo frena: «Se Mauro lascerà la Lazio lo farà solo per una big. Ma prima di un anno di sicuro non accadrà». Vero. Come è vero, però, che le strategie di mercato possono cambiare con una velocità inattesa. Stefano Cieri
BOLOGNA
CAGLIARI
All. Bisoli (nuovo)
All. Donadoni (conf.)
ACQUISTI nessuno CESSIONI nessuno OBIETTIVI Arcari (p, Brescia), Volta (d, Samp), Caracciolo (a, Brescia), Bentivoglio (c) e Gillet (p, Bari), Cuadrado (d, Udinese), Giorgi (c, Ascoli), Giandonato (c, Juventus)
ACQUISTI El Kabir (a, Mjallby). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Ekdal (c, Bologna), Marrone (c, Siena), Pasquato (a, Modena), Immobile (a, Grosseto). Hemed (a, Maccabi), Greco (c, Roma).
CATANIA
CESENA
All. Montella (nuovo)
All. Giampaolo (nuovo)
ACQUISTI nessuno. CESSIONI Schelotto (c, Atalanta) OBIETTIVI Galeano (d, Independiente), Martinuccio (a) e G. Rodriguez (d, Penarol), Pozzi (a) e Tissone (c, Sampdoria), Cacia (a, Piacenza), S. Rodriguez (c, Danubio)
ACQUISTI Rennella (a, Grasshopper). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Mutu (a, Fiorentina), Destro (a) e Jankovic (a, Genoa), Foggia (a) e Floccari (a, Lazio), Volta (d, Sampdoria), Coutinho (c, Inter), Del Grosso (d, Siena).
CHIEVO
FIORENTINA
All. Di Carlo (nuovo)
All. Mihajlovic (conf.)
ACQUISTI nessuno CESSIONI nessuno OBIETTIVI Marange (d, Bordeaux), Kurtic (c), Garcia (d) e Darmian (d, Palermo), Ekdal (c), Meggiorini (a) e Cherubin (d, Bologna), Gonzalez (a, Novara).
ACQUISTI Nastastic (d, Partizan), CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Jonathan (d, Cruzeiro), Witsel (c, Standard), Alvarez (c, Velez), Senna (c, Villarreal), Barreto (a, Bari), Ba (a, Hoffenheim).
GENOA
INTER
All. Malesani (nuovo)
All. Leonardo (conf.)
ACQUISTI Acerbi (d, Reggina), Birsa (c, Auxerre), Pratto (a, U.Catolica), Seymour (c, U. Cile), Krajnc (d, Maribor), Ribas (a, Digione), Granqvist (d, Groningen). CESSIONI Paloschi (a, Milan), Rafinha (c, Bayern). OB. Parolo (c, Cesena), A. Masiello (d, Bari), Greco (c, Roma), Piriz (c, Nacional).
ACQUISTI Castaignos (a, Feyenoord). CESS. nessuno. OBIETTIVI Hazard (a, Lilla), Sanchez (a, Udinese), Tevez (a, M. City), Pastore (c) e Ilicic (c, Palermo), Ramirez (a, Bologna), Banega (c, Valencia), Nasri (c, Arsenal).
JUVENTUS
LAZIO
All. Conte (nuovo)
All. Reja (confermato)
ACQUISTI Pirlo (c, Milan), Ziegler (d, Sampdoria), Pazienza (c, Napoli). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Aguero (a, Atl. M.), Inler (c, Udinese), Sanchez (a, Udinese), L. Diarra (c, Real M.), Lichtsteiner (d, Lazio), Giovinco (c, Parma), Vucinic (a, Roma), Rossi (a, Villarreal).
ACQUISTI Klose (a, Bayern). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Lulic (d, Young B.), Cana (c, Galatasaray), Silvestre (d, Catania), Biondini (c) e Marchetti (p, Cagliari), Konko (d, Genoa), Konè e Hetemaj (c, Brescia).
LECCE
MILAN
All. Marino? Mandorlini?
All. Allegri (confermato)
ACQUISTI nessuno. CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Cutolo (a, Crotone), Miccoli (a, Palermo), Falcinelli (a, Foligno), Clayton (d, Varese).
ACQ. Mexes (d, Roma), Taiwo (d, Marsiglia), Paloschi (a, Genoa). CESS. Pirlo (c, Juve), Jankulovski (d, Banik), Sokratis (d) e Beretta (a, Genoa), Didac (d, Espanyol). OB. Asamoah (c, Udinese), Ganso (c, Santos), Hamsik (c, Napoli), Witsel (c, Standard).
NAPOLI
PARMA
All. Mazzarri (conf.)
All. Colomba (conf.)
ACQUISTI Fernandez (d, Estudiantes). CESSIONI Pazienza (c, Juve). OBIETTIVI Palacios (c, Tottenham), Inler (c, Udinese), Trezeguet (a, Hercules), Santana (c, Fiorentina), Dzemaili (c, Parma), Donadel (c, Fiorentina), Criscito (d, Genoa).
ACQUISTI Pellè (a, Az), Borini (a, Chelsea), N. Sansone (a, Bayern). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Almiron (c, Bari), Floccari (a, Lazio), Bianchi (a, Torino), Morales (a, Velez), Santacroce (d, Napoli), Pozzi (a, Samp). A. Masiello (d, Bari).
PALERMO
ROMA
All. Pioli (nuovo)
All. Luis Enrique (nuovo)
ACQ. Gonzalez (a, Novara), Zahavi (c, Hapoel T.A.), Labrin (d, Huachipato), Milanovic (d, Lokomotiv), Simon (c, Haladas), Pisano (d, Varese), Cetto (d, Tolosa), Di Matteo (c, Vicenza). CESS. Liverani (fine contr.). OB. Eramo (c, Crotone), Beric (a, Maribor), Mantovani (d) e Constant (c, Chievo).
ACQUISTI Crescenzi (d, Crotone). CESSIONI Mexes (d, Milan). OBIETTIVI Lamela (c, River), Alvarez (c, Velez), Verratti (c, Pescara), El Arabi (a, Caen), Pastore (c) e Hernandez (a, Palermo), Mirante (p, Parma).
SIENA
UDINESE
All. Sannino (nuovo)
All. Guidolin (conf.)
ACQUISTI Codrea (c, Bari), Tziolis (c, Racing). CESSIONI. Coppola (p, Milan), Marrone (c, Juve), Cacciatore (d, Samp), Bolzoni (c, Genoa). OBIETTIVI Piovaccari (a, Cittadella), Beric (a, Maribor), Gillet (p, Bari), Domizzi (d, Udinese), Comotto (d, Fiorentina).
ACQUISTI Danilo (d, Palmeiras), Fabbrini (c, Empoli), Brkic (p, Vojvodina). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Polenta (d, Genoa), Piatti (a, Almeria), Doubai (c, Young B.). Xhaka (c, Basilea)
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Napoli, che traffico a centrocampo E’ fatta per Donadel e il d.s. Bigon tratta Vidal, Inler, Palacios e Dzemaili. Yebda: futuro da valutare GIANLUCA MONTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dUn po’ di relax per Ric-
cardo Bigon tra una settimana e l’altra di lavoro. All’inizio della prossima, forse già domani, ci sarà l’incontro con gli agenti di Mimmo Criscito per definire il contratto del difensore che il Napoli ha prelevato in comproprietà dal Genoa per 6 milioni di euro. «Ancora non abbiamo parlato con la società azzurra — ha detto a Sky Andrea D’Amico, che cura gli interessi di Criscito —, ma è solo questione di
DOPO LO SCHIANTO
Il muso del Suv di Campagnaro
Il giudice su Campagnaro «Rischia l’omicidio colposo» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dHugo Campagnaro ri-
schia seriamente di essere incriminato per omicidio colposo, qualora venisse accertato che c’era lui alla guida della Toyota Hilux che giovedì scorso all’alba in Argentina è stata coinvolta in un tragico incidente in cui hanno perso la vita tre persone. «Faremo tutte le verifiche del caso, poi scatterà l’imputazione», ha detto a Cadena3 il giudice Walter Guzman, cui è stata affidata l’indagine. Lo stesso giudice interrogherà Campagnaro domani per chiarire l’accaduto. Prime ricostruzioni Con il calciatore viaggiavano Federico Molina, sopravvissuto al tremendo impatto, e Alvaro Castelli, deceduto. Nello scontro sono morti pure Solead Lopez ed Hector Scudiero, a bordo di una Volkswagen Polo che procedeva nel senso di marcia opposto rispetto all’auto di Campagnaro. Dalle prime ricostruzioni sembra che uno dei due veicoli abbia invaso l’altra corsia. La posizione di Campagnaro rischia di essere aggravata dal fatto che alcuni testimoni lo avrebbero visto in stato di ebbrezza in una stazione di servizio a pochi km dal luogo dello scontro. Spetterà ad un perito verificare se Campagnaro ed il suo amico Molina avevano assunto alcool prima di mettersi alla guida. Intanto, ieri il difensore è stato dimesso dall’ospedale di Rio Cuarto: «Ringrazio tutti per la testimonianze d’affetto che mi sono arrivate» ha detto al sito del Napoli. Le condizioni sono migliorate e il quadro clinico è confortante. g.m.
tempo. Mimmo è intrigato dal progetto tecnico del Napoli». Si va verso un accordo a circa 1,6 milioni di euro più i bonus, anche se Criscito dovrà rinunciare ai diritti di immagine. Mediani Bigon sta provando a rinforzare la rosa del Napoli soprattutto in mediana dove non è scontata la conferma di Yebda: in questa zona sono tanti gli obiettivi. Non è stato fissato un faccia a faccia con l’agente di Inler, Dino Lamberti, ma i contatti si stanno intensificando e c’è ottimismo sul buon esito della
Domenico Criscito, 24 anni LAPRESSE
Blerim Dzemaili, 25 anni EIDON
trattativa, anche perché l’Udinese «spinge» il giocatore verso Napoli. Con l’ex viola Donadel che deve soltanto firmare il quadriennale che lo legherà al club azzurro, il centrocampo sarebbe al completo. Tuttavia, Gargano potrebbe partire se arrivasse un’offerta di 10 milioni di euro (Lazio e Borussia Dortmund sembrano interessate al Mota) ed allora De Laurentiis ha prenotato Dzemaili (a metà tra Parma, cui piace Santacroce, e Torino) e c’è sempre in ballo Palacios (Tottenham).
Concorrenza Tanta concorrenza estera, invece, per un altro obiettivo: Vidal del Bayer Leverkusen. Operazione al momento difficile: «Abbiamo ricevuto un’offerta di 10 milioni per lui dal Bayern Monaco, ma l’abbiamo rimandata al mittente — ha detto Holzhauser, a.d. del Leverkusen —. Chiunque lo voglia deve offrire di più». Per il ruolo di secondo portiere in lizza Berni, Rosati, Coppola e Bassi. Con quest’ultimo si potrebbe profilare uno scambio con l’Empoli, che riprenderebbe il giovane attaccante Dumitru.
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
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CALCIOSCOMMESSE QUI CREMONA l’editoriale di FRANCO ARTURI farturi@rcs.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SVEGLIA, AMICI Se aprissimo su Facebook un gruppo denominato «Io di questo scandalo scommesse del calcio non ci ho ancora capito molto» avremmo un numero di adesioni record. Sono passati 10 giorni dal 2 giugno, festa della Repubblica. Splendida giornata a Roma, con una sfilata della nostra gente migliore davanti al presidente Napolitano e ai potenti di mezzo mondo. Una mattinata da «Italian pride». Se non fosse stato che, mentre molti connazionali la seguivano in tv, avevano già fra le mani i titoloni dei quotidiani sull’ultimo scandalo nazionale. «Calcio infetto», diceva quello della Gazzetta. Una doccia gelata. Bene, che cosa abbiamo portato a casa in questi dieci giorni? Intanto una certezza: che nel calcio prospera un sottobosco di personaggi squallidi che vivono fra scommesse, sconcezze, illeciti veri o presunti, telefonate losche. Ed è la scoperta che fa più male: la passione nazionale cresce intossicata da mentecatti e cialtroni e dalla loro subcultura da oziosi di periferia. Al di là del «penalmente perseguibile», questa consapevolezza è la cosa più concreta e allarmante su cui muoversi. A proposito, per chi l’avesse dimenticato: ai giocatori è proibito scommettere. A fronte delle loro «sensazioni», i magistrati continuano ad ascoltare più che altro professioni di innocenza dalla gente del calcio. Come sempre. Attendiamo con pazienza: se qualche vero colpevole verrà processato e condannato saremo lieti. Ma sapete come finì il padre di tutti gli scandali scommesse, quello del 1980, 18 anni prima della regolamentazione delle puntate legali sullo sport? Forse è bene ricordarlo ora: due squadre retrocesse dalla A alla B, altre cinque penalizzate; un presidente di A squalificato a vita; 21 giocatori squalificati, dai 6 anni in giù, compresi grandi nomi della Nazionale. Era una sentenza della giustizia sportiva, dopo la quale si dimise il presidente della federazione. Intanto i tifosi più o meno organizzati si mobilitano quasi esclusivamente dietro a slogan tipo «giù le mani dal nostro eroe o dalla nostra squadra». Preoccupazioni sul batterio killer del calcio chiamato malcostume che germoglia in molti spogliatoi e ritrovi di calciatori annoiati? Se ne avvertono poche in questi cortei. Eppure l’istinto di sopravvivenza consiglierebbe di correre soprattutto in quella direzione di salute pubblica. In compenso ci stiamo facendo una cultura enigmistica di acronimi: Figc e Coni hanno salutato con favore e fervore la nascita dell’Uiss, figlia del momento, e di altre sigle come Dda, Dia, Sco, Gico, Ross, Essa, Gip, Anm. Diamo il benvenuto alla neonata Unità Investigativa Scommesse Sportive, nella speranza che dimostri un po’ più di attivismo e prontezza della giustizia sportiva, una volta orgoglio dell’organizzazione calcistica. Che oggi, invece, impiega 5 anni per dirci se una persona dev’essere radiata o no, un anno e mezzo per discutere un ricorso fondamentale di una grande squadra di A, un anno ad archiviare procedimenti su partite di due campionati fa. Sveglia, amici. Il problema calcio, nella sua drammaticità, è molto semplice. Parte da una considerazione: se continuiamo su questa strada, davvero si aprirà un declino inarrestabile. Ci siamo ormai vicinissimi. La gente di buona volontà è disorientata e disgustata. La richiesta dell’opinione pubblica è una grande iniezione di legalità e di correttezza nel calcio: dalle piccole alle grandi cose. Ci vogliono idee, progetti, atti concreti e simbolici. Per esempio un codice etico che ogni club deve avere ed applicare, vigilando in modo serio, innanzitutto al suo interno. Ma purtroppo la formidabile Lega di serie A ha unico argomento all’ordine del giorno da mesi: la spartizione dei diritti televisivi. Che per il momento ci sono ancora. Ma che, guarda un po’, potrebbero anche volatilizzarsi, come ha scritto Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia al Corriere della Sera, se «chi ha in mano le sorti di questo sport» non darà un «serio e inequivocabile segnale di discontinuità rispetto ad un passato, già fin troppo generoso di scandali e partite truccate». Già, il business si fa solo con la moralità. Se qualcuno se ne stupisce, di sport e di calcio capisce poco.
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Seconda fase
Tutto inizia con la denuncia della Cremonese: 5 giocatori si sentono male nella gara vinta 2-0 con la Paganese, è il 14-11-2010. Le analisi: hanno bevuto un sonnifero.
Dove va l’inchiesta? Entrano 50 nuove gare e la Figc chiede aiuto
IL PRIMO GIUGNO 16 ARRESTI
1 giugno La Procura di Cremona arresta 16 persone (Signori ai domiciliari) nell’inchiesta «Last Bet»; 28 indagati tra cui Doni e Bettarini; 18 partite sotto esame. Reati: associazione a delinquere, estorsione e frode sportiva.
Domani l’esposto con la lista nera di SkySport365. Palazzi pressa la Procura: chiusura parziale dell’indagine per avere tutti gli atti Fine settimana di lavoro per il pm Di Martino e il gip Salvini: studiate le intercettazioni fuori dall’ordinanza
2 giugno Trovati gli assegni nello studio del commercialista di Signori. La Figc chiede gli atti.
Attesa per gli accertamenti tecnici sul pc e l’iPhone di Paoloni: dagli esiti possono dipendere nuovi indagati
4 giugno Le gare di A sotto esame sono FiorentinaRoma Lecce-Cagliari e Genoa- Lecce
7 giugno Secondo Pirani le partite sono 30.
L’inchiesta sullo scandalo scommesse è partita dalla procura di Cremona il primo giugno PHOTOVIEWS FRANCESCO CENITI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
10 giugno Il Gip Salvini accoglie le istanze di alleggerimento delle misure di custodia cautelare per 5 persone: Giannone, Buffone e Parlato finiscono ai domiciliari; per Bruni obbligo di firma, mentre Bressan è libero. Paoloni, interrogato, nega di aver somministrato il sonnifero ai compagni.
Domani Il pm Di Martino incontra il Procuratore federale Palazzi a Cremona.
Martedì 14 Il pm ha convocato Bellavista
dSarà una domenica di lavoro per il pm Roberto Di Martino e il gip Guido Salvini. Trascorsa a casa, ma studiando e leggendo l’imponente materiale rimasto fuori dall’ordinanza che ha dato il via a Last Bet, l’inchiesta sul calcioscommesse della Procura di Cremona. Soprattutto gli inquirenti spulceranno le intercettazioni, perché sono tantissime quelle che non hanno avuto modo di leggere e quindi contestare ai 44 indagati (lo ha ammesso con candore lo stesso Di Martino dopo l’interrogatorio fiume di Paoloni). Non sarà l’unico fronte aperto: anche Lo Presti, capo della mobile, attende notizie dagli accertamenti tecnici disposti su pc e iPhone del portiere per scoprire se fosse davvero lui a parlare su Skype per conto di Corvia e Quadrini. E ancora: da eseguire anche i primi controlli bancari e l’incrocio dei tabulati di alcuni telefonini per trovare riscontri alle dichiarazioni fatte negli interrogatori da Erodiani, Pirani, Bruni e Giannone. Dipenderà soprattutto da queste cose il futuro prossimo dell’inchiesta. In caso di esiti favorevoli si alzerà il livello. Altrimenti il rischio è quello del sufflè venuto male: un lento ma inesorabile afflosciarsi del castello accusatorio. Certo, ci sono altre frecce nell’arco degli investigatori. Scopriamole insieme.
Altre gare di A Domani mattina ritornano a Cremona i rappresentanti del bookmaker austriaco SkySport365. Questa volta, però, non sarà un incontro informale: il manager Francesco Baranca presenterà un esposto-denuncia sui flussi anomali di una cinquantina di partite (comprese B e Lega Pro). In questo modo Di Martino potrà acquisire documenti importanti, i luoghi di provenienza delle giocate anomale e anche i dati di chi ha puntato e vinto cifre superiori ai mille euro, e inglobare la lista nera all’interno dell’inchiesta. I match di A partono da Napoli-Chievo 3-0 del 2009, fino a quelli dell’ultima stagione. In particolare: Brescia-Bologna 3-1, Bologna-Napoli 0-2, Chievo-Bologna 2-0, Lazio-Genoa 4-2, Lecce-Lazio 2-4, Chievo-Samp 0-0, Catania-Cagliari 2-0; per la Coppa Italia, Bari-Livorno 4-1 e Lazio-AlbinoLeffe 3-0. Questa vanno ad aggiungersi a Fiorentina-Roma 2-2, Lecce-Cagliari 3-3 e Genoa-Lecce 4-2 che insieme a Inter-Lecce 1-0 sono già agli atti. Il pm, inoltre, dovrebbe entro giugno sentire alcuni inquisiti come Bettarini e i calciatori Doni (Atalanta) e Gervasoni (Piacenza). E non sono esclusi nuovi colpi di scena: vale a dire altri indagati eccellenti. Aspettando lo zingaro La prossima settimana, poi, potrebbe portare novità anche il fronte
CHE FINE HANNO FATTO DE ROSSI Il suo nome è comparso in un colloquio intercettato tra Paoloni ed Erodiani per Genoa Roma 4 3. Il pm ha smentito un suo coinvolgimento. De Rossi: «Sono indignato».. TOTTI Era stato tirato in ballo per una conversazione tra Erodiani e Pirani nella quale si parlava di Corvia «che assicura tanti gol in Fiorentina Roma garantiti dal capitano della Giallorossa». Anche su di lui nulla di concreto. «Sono tranquillo, a postissimo» ha detto Totti. VIERI Si è parlato di lui per un'intercettazione tra Tisci e Bellavista per Inter Lecce. Tisci dice «che a Milano ha incontrato Bobo Vieri, il quale gli ha detto che non ha vinto molto e ha giocato da casa con il pc». Per gli investigatori la posizione dell'ex interista non è rilevante. «Non c'entro e sono pronto a querelare». PELLISSIER Citato in alcune conversazioni da Bellavista e Parlato, ma anche lui non indagato. «Non ne posso più di vedere il mio nome sui giornali: sono tutte millanterie. Ho incaricato il mio avvocato di querelare chi mi fa passare per delinquente».
Nella prossima settimana i giudici sperano di arrivare anche allo «zingaro» Gegic: attivata la rogatoria estero. E’ pronta la rogatoria per riportare a disposizione dei magistrati «lo zingaro» Gegic. L’ex giocatore del Chiasso è considerato il leader del gruppo più pericoloso, quello in grado di pagare forti somme di denaro cash (400 mila euro per la A, 120 per la B e 60 per la Lega Pro) per corrompere i calciatori e avere informazioni sicure. Lo zingaro incuteva timore, così come i bolognesi erano ossessionati dal buco di 430 mila euro da coprire con Singapore. Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, potrebbe svelare molte cose martedì quando sarà davanti al pm Di Martino, ma è probabile che si rifiuti di parlare andando direttamente al Riesame. Palazzi Domani, intanto, sarà a Cremona il procuratore della Figc, Stefano Palazzi. L’incontro potrebbe servire per chiedere a Di Martino una chiusura parziale della sua inchiesta (415-bis) in modo da poter accedere a tutti gli atti dell’indagine e consentire alla giustizia sportiva di convocare tutti gli indagati. La stessa richiesta era stata fatta per Calciopoli e accolta dai pm Narducci e Beatrice. A proposito di Procura federale: è davvero inspiegabile come mai Palazzi non ha ancora convocato i giocatori Biancone e Spadavecchia indagati a Napoli dal pm Filippelli. Gli atti sono stati inviati alla Figc da 8 mesi...
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CALCIOSCOMMESSE LE INTERCETTAZIONI
Gli sms su Doni «Cris saluta Ger siamo a posto» Santoni prima di Atalanta-Piacenza: «Il mio amico è ansioso, si gioca la faccia»
Cristiano Doni, 38 anni, e Carlo Gervasoni, 29, durante l’ultimo Atalanta-Piacenza ANSA
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ALEX FROSIO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dFin dai primi giorni dell’inchiesta Last Bet, gli inquirenti hanno indicato come critica la posizione dell’Atalanta e del suo capitano, Cristiano Doni. Da dove nascessero queste certezze non era chiaro. Ma spulciando il faldone e ricomponendo il mosaico si trovano riscontri almeno alle accuse. Che l’inchiesta dovrà provare.
IL CONTATTO TRA «CRIS» E «GER» Tra gli indagati, oltre a Doni, ci sono Alessandro Ettori e Nicola Santoni, suoi soci nel bagno «I figli del sole» di Cervia (lo è anche Antonio Benfenati, più volte intercettato). Prima di Atalanta-Piacenza, Santoni scambia sms con Gianfranco Parlato sulle modalità dell’accordo: si citano «Cris» (con cui nelle carte non compaiono contatti diretti), e «Ger», ovvero Gervasoni, difensore del Piacenza. SANTONI: «Se ci fosse anche il portiere si potrebbe chiedere di fare più di tre gol». PARLATO: «Dovrebbero essere 4 sicuri sicuri e con il numero uno. Se pensi si possa chiedere qualcosa di più vedi tu». SANTONI: «Difficile perché dopo domenica si sono un po’ risentiti. Poi si fanno sempre un 15 a testa che non è male». PARLATO: «Va bene così, tranquillo, anche perché è un prezzo giusto, dai poi si esagera». SANTONI: «Infatti, poi si fanno cazzate. Aspetto te stasera che sono con lui». PARLATO: «Ger gestisce tutto e ha già detto che se va qualcu-
TARIFFE PER LA COMBINE
Scarcerato Gianfranco Parlato, 41 anni, collaboratore del Viareggio, era in custodia cautelare
Esisteva un tariffario per taroccare le partite, soldi con cui si corrompevano i giocatori delle squadre interessate.
SERIE A no a dirgli qualcosa e io pensavo a Cris non c’erano problemi. Se hanno bisogno di qualcuno manda Cris da Ger. Secondo me è la cosa migliore». SANTONI: «Sì per lui non è un problema, è per quello che paga che mi scoccia dire Ger». PARLATO: «Tu puoi dirgli gli altri tre tranquillamente, poi però se il tuo vuole per sicurezza salutare va da Ger o no?». SANTONI: «Esatto». La sera Santoni, come promesso, a quanto pare ha incontrato di persona il suo contatto. PARLATO: «Ti stai rilassando? Qui tutto ok, 4 operai in fabbrica confermati e confermato il tuo pari grado». SANTONI: «Ma che rilassati... Tutto ok! Sarebbe grato sapere i nominativi». PARLATO: «Quello che sai: il numero uno... il Conteh... e Guz (cioè Guzman, ndr)». SANTONI: «Ok leone». Il giorno dopo si approntano gli
400.000 euro (ma potevano bastarne anche 300mila)
SERIE B 120.000 euro
LEGAPRO 60.000 euro
ultimi preparativi. SANTONI: «Leone, tutto ok come ieri. Io passo domani a prendere tutte le cose». PARLATO: «Anche per me tutto tranquillo». SANTONI: «L’unica cosa che vuole il mio amico che lo rassicuri prima perché è molto ansioso e si gioca la faccia». PARLATO: «Mi ha assicurato di stare tranquillo e che andrà a salutarlo e gli dirà di stare tranquillo! Poi vedrai e vedrà anche che in mezzo al campo andrà tutto bene». SANTONI: «Ma vai leone!».
NEL GIRO GROSSO «È TUTTO UNO SCHIFO» Quando partecipa alla riunione a Bologna con Beppe Signori, Massimo Erodiani vede aprirsi un mondo. Lo racconta alla sua socia Francesca La Civita la mattina dopo. ERODIANI: «Sai con chi sono stato ieri sera?». LA CIVITA: «Eh». ERODIANI: «Con Beppe nazionale». LA CIVITA: «Bulo!». ERODIANI: «In confronto a loro noi siamo una briciola. Sono un’organizzazione che fa paura. Una serietà incredibile. Pensa, ieri hanno fatto tipo un contratto». LA CIVITA: «Veramente?». ERODIANI: «Con le condizioni, sì sì: tu mi dai questo e questo, il pagamento è questo... No, allucinante». LA CIVITA: «Ma sei andato fuori?». ERODIANI: «A Bologna, a uno studio di commercialisti. Dopo ieri ho capito che... cioè... è tutto uno schifo... Ma se porta moneta va bene».
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CALCIOSCOMMESSE LA POLEMICA
Minaccia Sky «Pulizia o niente soldi» La Lega: «Accertiamo» Mockridge, a.d. della tv, chiede un segnale serio di rottura con il passato. Beretta: «Finora rumore molto diverso da fatti concreti»
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Zamparini: «Mockridge dica meno sciocchezze». Cellino: «Noi italiani bravissimi a farci del male da soli»
Maurizio Beretta, presidente Lega A
Maurizio Zamparini, pres. Palermo
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Tom Mockridge è l’amministratore delegato di Sky Italia IMAGO
re ai suoi telespettatori lo spettacolo del calcio e, grazie a milioni di famiglie nostre abbonate, assicurare al calcio italiano i due terzi dei suoi introiti complessivi». Sulle reti Sky, da oggi, verrà trasmesso un promo a favore del calcio pulito. Fatti e responsabilità Maurizio Beretta, presidente della Lega di A, risponde: «Stiamo attenti a non colpire un patrimonio di grande valore dal punto di vista sportivo, economico e di passione, come è il calcio di serie A, sulla base di un confuso rumore di fondo molto diverso da fatti e notizie concrete. Vanno accertati fatti e responsabilità. Gli obiettivi indicati da Mockridge per un calcio di gran livello e al di sopra di ogni sospetto sono innanzitutto i nostri. Lo sono sempre stati e, in questi anni, abbiamo dimostrato di poter offrire competizioni straordinarie». Polemico Maurizio Zamparini, presidente del Palermo: «Se Mockridge dicesse meno sciocchezze sarebbe meglio. A quel signore dico che presto ci organizzeremo per conto nostro. In che senso? Fra un anno scade il contratto siglato dalla Lega per la cessione dei diritti tv e, da allora in avanti, potrem-
Massimo Cellino, presidente Cagliari
LA LETTERA
Le reazioni degli organi competenti non sembrano sufficienti a tranquillizzare i tifosi. Chi ha in mano le sorti del calcio dia un serio segnale di discontinuità con il passato. Solo così Sky potrà assicurare al calcio italiano i due terzi dei suoi introiti Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia mo decidere di vendere le nostre partite direttamente agli utenti. Se i dirigenti delle piattaforme televisive dovessero decidere di giocare al ribasso la strada che noi percorreremo sarà questa». Ironico Massimo Cellino, presidente del Cagliari: «Stimo Tom Mockridge e lo considero una persona al di sopra di ogni sospetto. Ma dica quello che pensa davvero. Noi italiani siamo bravissimi a farci del male da soli e ad ingigantire tutto ciò che è negativo. Se c’è qualche disonesto nel mondo del calcio, non significa che tutta la categoria lo sia. Se c’è un calciatore disonesto, lo denunciamo e
si va avanti. I valori che dovrebbero essere di esempio rischiano di venir contaminati dalle singole azioni di soggetti isolati». Il seme del sospetto Claudio Lotito, presidente della Lazio, parla di etica e spiega: «Questa esasperazione del materialismo, dell’interesse economico, dell’assioma più spendi più vinci con qualsiasi mezzo ha portato ad una deformazione. Dobbiamo ripristinare regole e valori dello sport: il sistema ha avuto una scossa e ora deve ripartire. Dobbiamo avere un calcio che sia strumento di recupero della legali-
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tà». Dalla parte di Mockridge sta il neo d.s. della Samp, Pasquale Sensibile: «Mockridge si definisce giustamente preoccupato e lo sono anch’io. Io da direttore sportivo non voglio pensare che per costruire una squadra mi devo preoccupare anche di questo lato dei giocatori. Voglio credere che un errore sia solo un errore e penso ad esempio a quello di Gonzales contro il Padova. Voglio essere libero da sospetti. E’ ovvio che tutto quello che sta succedendo, benché siano cose totalmente da accertare, il seme del sospetto lo mette nelle nostre menti. E la cosa mi dispiace».
Massimo Erodiani, 36 anni, titolare di una agenzia di scommesse di Pescara, mentre lascia il carcere di Cremona
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milioni di euro che Sky ha pagato per avere l’esclusiva del campionato di Serie A da trasmettere sul satellite
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Q Marco Pirani, 55 anni, dentista di Ancona, lascia il carcere e torna a casa: per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari
940 milioni di euro, è quanto ha incassato quest’anno il calcio italiano dai diritti televisivi
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dLa lettera di Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, pubblicata ieri dal Corriere della Sera, scuote il mondo del calcio. Il titolo è eloquente: «Fate pulizia, o saltano i diritti tv». Mockridge parla di «spettacolo avvilente», riferendosi allo scandalo scommesse, e aggiunge: «Le reazioni degli organi competenti e di controllo non sembrano al momento sufficienti a tranquillizzare i tanti tifosi e a ribadire la ferma intenzione di voltare definitivamente pagina. Chi ha in mano le sorti e il futuro di questo sport dia un serio e inequivocabile segnale di discontinuità rispetto ad un passato già fin troppo generoso di scandali e partite truccate. Solo così, un partner come Sky potrà continuare a garanti-
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I NUMERI
ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LE DECISIONI
i milioni di euro spesi da Mediaset per la Serie A sul digitale terrestre, 35 dalla Rai per la tv e la radio
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Erodiani e Pirani ai domiciliari Paoloni dentro ROBERTO PELUCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dChi ha parlato, chi non ha fatto melina e ha collaborato con la giustizia, ha potuto finalmente rivedere la luce. Venerdì le porte del carcere di Cremona si erano aperte per il commercialista Francesco Giannone, per l’ex calciatore e collaboratore tecnico del Viareggio, Gianfranco Parlato, e per il d.s. del Ravenna, Giorgio Buffone, passati agli arresti domiciliari. Per l’altro commercialista Manlio Bruni è stato disposto l’obbligo di firma, mentre Mauro Bressan è totalmente libero (erano entrambi ai domiciliari). Ieri pomeriggio, invece, sono tornati in libertà anche Massimo Erodiani, titolare di un’agenzia di scommesse di Pescara, e Marco Pirani, il dentista di Ancona.
Torno dai miei bambini Ai giornalisti hanno concesso poche parole: «Non posso parlare — ha detto Erodiani — in carcere non ci sono mai stato ed è stata durissima. Mi sento vittima? Non posso rispondere. Voglio tornare a casa dai miei bambini, gli ho tolto undici giorni della loro vita». Pirani è stato ancora più lapidario: «Mi sento bene, sono abbastanza tranquillo. Dell’inchiesta non posso parlare, vi spiegherò tutto dopo, quando potrò farlo». Vogliamo farlo uscire In carcere restano Antonio Bellavista, che aveva deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al gip Guido Salvini e che in settimana dovrebbe essere ascoltato dal pm Roberto di Martino, e Marco Paoloni, il portiere del Benevento, ex Cremonese. «Non penso che verrà risentito, anche se non credo che il procuratore gli abbia creduto. Io intanto ho presentato l’istanza di scarcerazione — ha dichiarato l’avvocato Emanuela Di Paolo —. L’ho visto, stava abbastanza bene, era soddisfatto del suo interrogatorio. Ho chiesto la scarcerazione perché uno dei motivi della custodia era l’interruzione dei rapporti tra soggetti indagati, ma alcuni sono in carcere, altri ai domiciliari, quindi l’interruzione c’è stata. Marco in questo momento è preoccupato per la sua famiglia, vuole tornare a casa dalla sua bambina e da sua moglie, vuole risolvere i problemi che ha creato con il suo comportamento superficiale, diciamo disinvolto». Di Paolo ha detto che è stata accolta la richiesta della moglie Michela di incontrare il marito: «Ma di questo, se vorrà farlo, la signora parlerà quando si sentirà pronta». Paura in Spagna Le notizie che arrivano dall’Italia sulla possibilità di infiltrazioni della camorra nel calcio hanno allarmato la Spagna, che ha rafforzato i controlli sulle scommesse che interessano le tre prime divisioni di calcio del paese. In una nota la Reale Federazione Spagnola di Calcio (Rfef) ha reso noto di avere deciso di «realizzare un controllo continuo delle scommesse nelle partite di Prima divisione, di Seconda e di Seconda B». Questo «con l’obiettivo prioritario di sorvegliare possibili accordi anticompetitivi che potrebbero verificarsi nelle varie divisioni» ed «evitare che in futuro possano verificarsi fatti come quelli successi in Leghe dei paesi vicini».
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I CAMPIONI DEL FUTURO
Scudetto Primavera Roma e Varese hanno l’oro in casa I giallorossi puntano su Caprari, già lanciato in A I lombardi in finale con un gruppo multietnico DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO DA RONCH 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONTECATINI TERME dCosì diverse e così uguali. Roma e Varese vantano punti di partenza opposti per arrivare alla stessa meta: la finale del campionato italiano Primavera. Titolo che i giallorossi hanno già conquistato sei volte e i lombardi mai. Il Varese è nato a luglio, la Roma è stata costruita negli anni. I primi sono un frullato di provenienze: brasiliani, uno spagnolo, un marocchino, un kosovaro, italiani nati un po’ in tutta la penisola. «Scelti con cura, come persone ideali per stare insieme, con la stessa voglia di inseguire rivincite. Io per primo», chiarisce sorridendo il tecnico Devis Mangia in predicato di volare sulla panchina della Primavera del Palermo. I capitolini sono stati assemblati con pazienza, arricchiti crescendo: «Merito – ribadisce De Rossi con modestia – di osservatori bravissimi».
Le stelle All’incrocio pericoloso della finale la Roma ci arriva da una discesa veloce, percorsa dominando Milan e Genoa. Il Varese al culmine di una salita incredibile, completata in 8 contro 11 nella sfida con la Fiorentina. Eppure le due squadre giocano allo stesso modo, da padrone, cercando il possesso palla e, soprattutto, il gol. I talenti non mancano, anche se il Varese ha tre squalificati: Marchi, Scialpi e Ferreira, tutti titolari inamovibili. Ma la cosa non preoccupa Mangia: «Saremo comunque in 11, motivatissimi, pronti. La qualità vedrete, non ci mancherà». Due ottimi portieri: Piscitelli e Micai, difensori dal futuro assicurato, come Antei, Frascatore da una parte, Bianchetti e Toninelli dall’altra. Centrocampisti im-
Gianluca Caprari, 17 anni MANCINI
Giuseppe De Luca, 20 anni TERRUSO
ROMA VARESE ROMA (4-2-3-1) 1 PIGLIACELLI 2 SABELLI 4 ANTEI 5 MLADEN 3 FRASCATORE 6 VIVIANI 8 FLORENZI 11 DIEME 10 CICIRETTI 7 CAPRARI 9 MONTINI All. DE ROSSI
VARESE (4-4-2) 1 MICAI 2 TONINELLI 4 MICELI 6 BIANCHETTI 21 SERRANO 7 JADILSON 15 BARBERIS 5 WAGNER 17 LAZAAR 10 POMPILIO 9 DE LUCA All. MANGIA
PANCHINA 12 Proietti, 13 Barba, 14 Orchi, 16 Verre, 17 Piscitella, 18 Politano, 19 Leonardi.
PANCHINA 12 Belenzier, 13 Bassi Borzani, 25 Samba, 24 Capriolo, 19 Romanini, 18 Gaeta, 20 Maio.
ARBITRO Abbatista di Molfetta PREZZI 12 euro TV diretta Sportitalia, ore 20.30
portanti, Viviani, ad esempio, ma anche Wagner. In avanti due stelline davvero lucenti. L’ala dal dribbling fulminante Gianluca Caprari in giallorosso, l’attaccante rapido e letale De Luca in biancorosso. «Caprari – spiega De Rossi – ha vissuto un anno in crescendo, la stima di Montella, che lo ha fatto allenare 4 mesi in prima squadra e lo ha fatto esordire in A, lo ha completato anche dal punto di vista della sicurezza nei proprio mezzi. Non ha ancora 18 anni, deve crescere ma ha le potenzialità per farlo». Boom Giuseppe De Luca invece si presenta da sé. Di questo Varese è una sorta di simbolo. E’ uno dei pochi che vi gioca da anni. «Anch’io – confessa l’attaccante – non ero nessuno, almeno fino a Viareggio. Poi c’è stato in boom. In semifinale (i quarti li ha saltati perché impegnato nei play off di B con la prima squadra, ndr) non stavo bene, adesso ho recuperato. Vincerà chi avrà più voglia di farlo. E noi ne abbiamo tanta». L’opposto di De Luca è Matteo Bianchetti, uno dei più giovani, è del ’93, e uno degli ultimi arrivati, prelevato dall’Inter a luglio, eppure capitano della squadra. «Visto che eravamo tutti nuovi, il mister ha fatto eleggere il capitano alla squadra e i compagni hanno scelto me. Ne sono felice, così come sono felicissimo di poter giocare questa finale. Incredibile: io sono qui e l’Inter neppure qualificata. Se fossi rimasto con loro avrei giocato al massimo una partita. Per questo ho chiesto di andare via». Niente romanisti Il prefetto di Pistoia ha autorizzato la vendita dei biglietti solo ai residenti in toscana. Niente tifosi della Roma quindi, già protagonisti in negativo dopo la semifinale con il Genoa.
y Europeo U.21
LA FINALE A PISTOIA
Il campionato Primavera, che si chiude stasera a Pistoia, è nato nel 1962. Il trofeo è intitolato a Giacinto Facchetti.
Vincitori Il Torino guida con 8 scudetti; seguono Inter e Roma con 6, Juve e Lazio con 4.
Albo d’oro Le ultime 10 edizioni 2001: Lazio 2002: Inter 2003,04: Lecce 2005: Roma 2006: Juve 2007: Inter 2008: Samp 2009: Palermo 2010: Genoa
V A Giacinto Facchetti è dedicato il trofeo Primavera
Super Spagna e i gioielli inglesi La due favorite si scontrano già oggi L’outsider è la Repubblica Ceca di Kozac FABIO BIANCHI 5 R PRODUZIONE RISERVATA
dSarà un gioco a due? L’Europeo Under 21 cominciato ieri con Bielorussia-Islanda e Danimarca-Svizzera, brilla più per le assenze che per gli squadroni. Fuori l’Italia (recordman di titoli, 5), fuori la Germania, fuori la Francia. Il Portogallo e tutte le nazionali slave. Così la finale sembra annunciata, tra gli spagnoli vinci tutto e la nuova generazione inglese, che promette assai bene. Il bello è che la sfida la possiamo già vedere stasera, perché le furie rosse e l’Inghilterra sono inserite nello stesso girone e si sfidano subito. Sulla carta, l’unica accreditata a inserirsi tra i duellanti è la Repubblica Ceca, imbattuta nel girone di qualificazione e con un attaccante super: Thomas Peckart, 9 gol e capocannoniere nelle qualificazioni. E accanto, avrà pure il gigante della Lazio Kozac. Curioso, pure loro sono nel gruppo B.
Talenti a go go Però Spagna e Inghilterra sono una spanna superiori a tutti. Gli iberici, soprattutto, che in nome della scuola Barça puntano a vincere dando spettacolo. Ce ne sono tre, venuti da Luis Enrique e Guardiola: il maghetto del centrocampo Thiago Alcantara, Bojan, Jeffren, Ma la stella stavolta gioca in porta e viene dall’Atletico Madrid. E’ David De Gea, che studia da Casillas in campo e da Piquet fuori, visto che è fidanzata con una starlette della canzone. Ma a differenza di Shakira, è una pop star di casa. Per dire quanto è forte, De Gea, 1,92 centimetri di passato, è appena passato al Manchester United per 30 milioni di sterline. E Ferguson dice: «E’ il successore perfetto per Van der Sar». Dal canto suo, il tecnico spagnolo Luis Milla per non farsi mancare niente ha chiamato anche due campioni del mondo: Javi Ma-
ta e Javi Martinez, speedy Gonzalez dell’Athletic. Elogia il senso per i giovani dela Spagna: «Grazie al grande lavoro delle squadre nei settori giovanili, abbiamo soltanto da scegliere. Ma l’Europeo sarà comunque duro per noi». Fuori i leoncini Averne, di preoccupazioni come quelle degli spagnoli. Però gli inglesi possono davvero rendere loro la vita dura, perché in quanti a talenti non sono molto da meno, anche senza Wilshere e Carrol, strappati via da Capello. Il c.t. Pearce conta parecchio su Sturridge che, prestato dal Chelsea al Bolton, è esploso: 8 gol in 12 partite. Un altro che ha fatto una stagione strepitosa è Sinclair: con furore dalla fascia, vicino a Borini, nello Swansea neo promosso in Premier ha fatto caterve di gol, tre in una sola volta nella finale dei play off. Per tacere del roccioso Smalling (Manchester United) che con Mancienne fa una coppia di centrali coi baffi, e i centrocampisti Muamba (Bolton) e Rodwell (Everton).
Pescara riapre la corsa scudetto Marca affondata da Velazquez
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tite giocate a Bassano. Quella della squadra di Patriarca è già un’impresa, considerando che la Marca in campionato aveva perso una sola volta, a Bisceglie: per riportare la serie in Veneto (sabato 18), però, ne servirà un’altra domani, alle 20.30, sempre qui a Pescara.
PESCARA dPer il verdetto, ripassare domani. Gara 3 della finale scudetto la vince la Ponzio Pescara, che accorcia le distanze e torna in corsa per il tricolore, dopo i due successi trevigiani nelle prime due par-
Atmosfera Il Pala Giovanni Paolo II è una bolgia, con la Ponzio sospinta da oltre 2500 tifosi: pubblico bollente ma impeccabile, complice anche la presenza massiccia di steward e forze dell’ordine. Il grande me-
MARCO CALABRESI
rito della Marca è però quello di isolarsi: Jonas prima testa i riflessi di Barigelli, poi lo batte ribadendo in rete una respinta di Velazquez su Nora. Per rimettere in partita il Pescara, stordito dall’avvio sprint della Marca, ci vuole un errore di Bertoni, che si fa strappare il pallone da Nicolodi, con PC che scarica in rete di sinistro. La scelta di Patriarca di giocare senza pivot toglie punti di riferimento alla difesa veneta: Nicolodi e Bico rischiano di far saltare il banco, ma Feller resiste. Dall’altra parte, Barigelli compie due miracoli su Jonas.
Tonfo Danimarca Vince la Svizzera La Bielorussia ha battuto 2 0 l’Islanda nella gara d’apertura degli Euro Under 21, iniziati ieri in Danimarca. Il match, per il gruppo A, è stato deciso dalle reti di Voronkov, al 77’ su rigore, e di Skavysh all’87’. Nella seconda gara del girone e della giornata, i padroni di casa della Danimarca sono stati sconfitti 1 0 dalla Svizzera (gol di Shaqiri al 3’ s.t.)
V Juan Mata spagnolo, 23 anni, fantasista
V Javi Martinez, 22 anni, centrocampista
V David De Gea, 21 anni, portiere della Spagna
V Chris Smalling, 21 anni, difensore
V Daniel Sturridge, 21 anni, attaccante
V Danny Welbeck, 20, punta inglese
OGGI Questo il programma della seconda giornata di gare. Gruppo B: Repubblica Ceca Ucraina, ore 18. Spagna Inghilterra, ore 20.45
LA GUIDA Svolta Dopo due parate di Feller su Velazquez e il palo di Wilhelm (2’), la ripresa è più tattica: PC prova a suonare la carica, ma l’ex portiere della Nazionale è un muro. A decidere la partita è il paraguaiano Velazquez (a segno anche in gara 1), che a 6’ dalla fine resiste alla trattenuta di Fabiano e tiene vivo il sogno del Pescara. PONZIO PESCARA-MARCA FUTSAL
Il match winner Velazquez CASSELLA
STELLE
IL PROGRAMMA
CALCIO A 5 SUCCESSO DELLA PONZIO IN GARA-3. DOMANI, ANCORA IN ABRUZZO, LA QUARTA SFIDA
I veneti restano in vantaggio nella serie: conducono 2-1
s
2-1
MARCATORI Jonas (M) al 6’29’’, PC (P) all’ 11’09’’ p.t., Velazquez (P) al 13’16’’ s.t. PONZIO PESCARA Barigelli, PC, Menini, Battistoni, Nicolodi, Correia, Del Ferraro, Velazquez, Schurtz, Repetto, Bico, Cellini. All. Patriarca MARCA FUTSAL Feller, Fabiano, Wilhelm, Patias, Bertoni, Caverzan, Duarte, Nora, Zonta, Calmonte, Jonas, Taborra. All. Polido (squalificato, in panchina Riela) ARBITRI Massini (Roma 1), Cossu (Cagliari), Mastri (Jesi). CRONO Lombardi (Roma 1) NOTE spettatori 2500 circa. AMMONITI PC, Nicolodi, Duarte, Bertoni
Albo d’oro Un anno fa vinse il Montesilvano La Marca nasce nel 2005, quando acquista il titolo del Treviso in Serie A-2. Nel 2007 sale in A, da allora ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa. Il Pescara nasce invece nel 1999 partendo dalla D e approdando in A nel 2006. ALBO D’ORO 1984 e 1985 Roma Barilla 1986 Ortana 1987 Marino 1988, 1989, 1990 e 1991 Roma RCB 1992 BNL Roma 1993 e 1994 Torrino SC Roma 1995, 1996 e 1997 BNL Roma 1998 Lazio 1999 Torino 2000 Intercart Genzano 2001 Roma Lamaro 2002 e 2003 Prato 2004 Arzignano 2005 Perugia 2006 Arzignano 2007, 2008 e 2009 Luparense 2010 Montesilvano.
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DIRITTI TV
Il Governo dà ragione alle grandi L’Ufficio legislativo: «Per i bacini di utenza valgono solo i "veri" tifosi di un unico club» ANTONELLO CAPONE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«I sostenitori che compongono i bacini di utenza per i diritti tv? Sono soltanto i "veri" tifosi di una squadra, non i simpatizzanti o gli appassionati. La Lega può stabilire i criteri di come gli istituti demoscopici devono contarli (sesso, età, geografia...), ma non può allargare la ricerca a chi non è vero tifoso». Chissà se è la parola definitiva sull’interpretazione della Legge Melandri, ma di sicuro è di primaria autorevolezza perché è stata scritta dal Governo e in particolare dal capo dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio, Claudio Zucchelli. Che con le sue conclusioni ha dato ragione a Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli che avevano posto interpello. E ora è il momento che con i 15 medio-piccoli si trovi in Lega davvero un accordo stabile su come spartirsi 200 degli 850 milioni di euro dai diritti tv e quindi concentrarsi su come migliorare e sviluppare calcio e business. Altrimenti si andrà a infinite cause. E il documento che vi presentiamo ha il suo peso.
Le domande I cinque grandi, con atto articolato dagli avvocati Enzo Morelli, Michele Briamonte e Leandro Cantamessa, hanno scritto al ministero dello Sviluppo economico che non accettano assolutamente la delibera passata in Lega il 15 aprile col voto dei 15 medio piccoli che per individuare i bacini di utenza hanno allargato il campo a tifosi, simpatizzanti e appassionati ritenendoli tutti sostenitori. Affidando l’inca-
taccuino
rico a tre agenzie demoscopiche pronte ad agire in tal senso. E così i big hanno chiesto l’interpretazione della Legge: «Per bacino di utenza si deve intendere esclusivamente quello audiovisivo nel cui ambito sono fruibili le dirette delle partite del campionato di A? Il concetto di sostenitore di ciascun club equivale a quello di tifoso di una sola, singola squadra?». Le risposte Il ministero retto da Paolo Romani ha chiesto di esprimersi alla presidenza del Consiglio e l’ufficio del premier Silvio Berlusconi ha girato la patata bol-
lente al «DAGL», il massimo organo di interpretazione delle leggi, che ha inviato la risposta in sei cartelle allo Sviluppo economico, ricevute venerdì. Per il Governo è «ampiamente condivisibile l’equazione sostenitore=tifoso e la rilevanza audiovisiva da attribuire all’indagine di mercato volta a identificare il bacino di utenza di ciascuna squadra. Tali conclusioni in effetti si presentano come le più idonee a inquadrare al meglio il rapporto che il legislatore mostra di aver voluto realizzare tra i tre criteri di riparto delle risorse: il 40%
in parti uguali, il 30% sulla base dei risultati sportivi, il 30% secondo il bacino di utenza e di questo il 5 sulla base della popolazione e il 25 in base al numero di sostenitori».
Calcio e tv, soldi e polemiche
I sostenitori Per il Governo «il sostantivo sostenitore rinvia ad un’attività ludica che vede un soggetto intimamente legato e attivamente impegnato nel sostenere i colori della sua squadra: un tifoso. Viceversa, il termine vorrebbe significare semplicemente colui che è latamente e vagamente interessato alle sorti di
KING OF THE BOARDROOM
KING OF THE BEACH
SERBIA
Dramma Milosevic Nonno uccide il padre dTragedia familiare per l’ex gioca tore del Parma, Savo Milosevic. Suo padre è stato ucciso con un colpo di fucile dal nonno. L’episo dio è successo venerdì al termine di una lite sul patio della casa di fa miglia a Glavicice, 200 chilometri a est di Sarajevo. Un portavoce della polizia locale ha detto all’agenzia di stampa «Srna» che, dopo una lite, il nonno di Milosevic, ha imbraccia to un fucile M 48 ed ha sparato al petto del figlio. Il padre del giocato re è morto durante il trasporto in ospedale. Nel corso della carriera Milosevic ha vestito le maglie di Sa ragozza, Espanyol, Celta, Osasu na, Partizan, Aston Villa e Parma dove ha disputato 31 partite con 9 gol.
KING OF THE BEDROOM
FRANCIA
Inchiesta su Benzema Foto sexy a ragazzina dAltro scandalo a luci rosse per Karim Benzema? Dopo il suo coin volgimento, la scorsa estate, nel caso della baby prostituta Zahia Dehar e le accuse di rapporti ses suali con minorenni, l'attaccante francese ora sarebbe di nuovo sot to inchiesta per una foto pornogra fica inviata a una ragazza di quat tordici anni tramite un cellulare, che la polizia avrebbe identificato come telefono appartenente al Re al Madrid, il club di appartenenza del giocatore. La vicenda è stata rivelata dal giornale inglese «The Sun».
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una squadra piuttosto che di un’altra, di cui segue marginalmente i risultati sui mass media. Ma in tal caso la lingua italiana conosce altri termini (simpatizzante, interessato, partecipante, appassionato) che il legislatore avrebbe utilizzato ove avesse voluto indicare un concetto più sfumato. La Lega A non ha alcun margine di discrezionalità nel determinare i criteri in base ai quali effettuare la rilevazione del bacino di utenza e dei sostenitori, così orientando di fatto la definizione stessa del termine sostenitore. I criteri che la Lega può legittimamente indicare si riferiscono, è evidente, solo alle modalità geografiche, demoscopiche o alle caratteristiche del campione (sesso, età...): tutti soggetti ad una discrezionalità tecnica esercitata proprio per distinguere i sostenitori-tifosi dai semplici simpatizzanti».
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
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SERIE BWIN RITORNO FINALE PLAYOFF
E’ la notte della A Novara promosso se...
Tra Novara e Padova uno show annunciato
Padova promosso se...
A Tesser basta un altro pari Dal Canto obbligato a vincere Tutto aperto come in semifinale
Questa sera Novara e Padova vanno ai supplementari se la partita finisce con un pareggio (anche con gol): se il risultato non cambia dopo i due tempi da 15’, è promosso il Novara in quanto meglio piazzato dopo la fine del campionato
NICOLA BINDA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dE’ la notte della Serie A. Novara-Padova è una finale che soffia sul polverone del calcioscommesse e torna a farci vedere un po’ di bel calcio. Saranno 90’ (forse 120) elettrici, come il ritorno delle semifinali. Lo 0-0 di giovedì non lascia tranquillo nessuno, la tradizione di questi playoff vuole la terza sempre promossa ma il Padova si esalta quando si tratta di fare un’impresa. Che notte ragazzi.
I tifosi Lo stadio Piola esiste dalla metà degli anni Settanta e adesso si rivela piccolo. Il tutto esaurito è stato ufficializzato ieri ma era scontato, anche dopo l’ampliamento della capienza. Gli spettatori saranno 12 mila (11.330 paganti, 1.700 gli ospiti) e non mancheranno osservatori di club importanti: tra gli italiani Milan e Genoa, dall’estero Sunderland, Fulham e Tottenham. Nessuno li noterà. Le certezze Tesser e Dal Canto hanno scelto due moduli il gior-
ALBINOLEFFE PIACENZA
2 2
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Girasole (A) al 10’, Grossi (A) al 34’ p.t.; Cacia (P) su rigore al 4’, Graffiedi (P) al 31’ s.t. ALBINOLEFFE (3-4-2-1) Layeni 6; Lebran 6, Piccinni 5, Regonesi 6; C. Zenoni 6, Previtali 6, Passoni 6, Girasole 6,5 (dal 27’ s.t. Bergamelli 6); Grossi 6,5 (dal 35’ s.t. Cisse s.v.), Bombardini 6,5 (dal 42’ s.t. Foglio s.v.); Cocco 6. PANCHINA Offredi, Luoni, Sala, Torri. ALL. Mondonico 7. PIACENZA (4-3-1-2) Cassano 6; D.Zenoni 5,5, Conteh 5 (dal 30’ p.t. Zammuto 6), Rickler 5,5, Anaclerio 5; Marchi 5 (dal 33’ p.t. Piccolo 6), Cofie 6, Bianchi 6; Guzman 5 (dal 23’ s.t. Guerra 6); Cacia 6, Graffiedi 6,5. PANCHINA Donnarumma, Avogadri, Volpi, Mandorlini. ALL. Madonna 5,5. ARBITRO Pinzani di Empoli, 6,5. GUARDALINEE Conca 5-Carretta 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Conteh (P), Previtali (A), Piccinni (A), Cocco (A), D.Zenoni (P), Lebran (A), Graffiedi (P) per gioco scorretto, Piccolo (P) per c.n.r. NOTE paganti 5.382, incasso 11.021 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 7-3. In fuorigioco 2-2. Angoli 8-4. Rec.: p.t. 1’; s.t. 3’
no del debutto su queste panchine e lo stesso modulo ripropongono oggi. Il tecnico del Novara usa un 4-3-1-2 che, tra i titolari, ha 9 giocatori della squadra promossa un anno fa: i rinforzi sono Morganella e Marianini, il primo rientra dopo la squalifica come Bertani, mentre Ludi è guarito e gioca pure lui. L’allenatore del Padova invece nel suo 4-3-3 ha una sola novità (Cuffa per Jidayi) rispetto all’esordio a Pescara del 19 marzo; stavolta la variabile potrebbe essere Vantaggiato, ma è difficile dall’inizio. «Squadra che vince non si cambia», o no? Le parole Tesser non teme la pressione: «E' normale che qualsiasi giocatore e qualsiasi squadra possano sentire la tensione in una partita così, ma questo vale per noi e per il Padova. I ragazzi sapranno mettere in campo anche la giusta serenità di chi sa di aver disputato una grande stagione: se siamo qui a giocarci un traguardo così, dopo 45 partite, è perché ce lo siamo meritato. Abbiamo la nostra identità e non avrebbe sen-
Questa sera il Novara va in Serie A anche soltanto con il pareggio. Avendo fatto 0-0 in trasferta all’andata a Padova ed essendo meglio piazzato dopo la fine del campionato, alla squadra di Tesser basta non perdere la partita di ritorno Questa sera il Padova va in Serie A soltanto se vince a Novara. Avendo fatto 0-0 in casa all’andata ed essendo peggio piazzata dopo la fine del campionato, alla squadra di Dal Canto serve soltanto la vittoria
Regolamento
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NOVARA
PADOVA
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15
Gli anni passati dall’ultimo campionato in A (1955-56) disputato dal Novara e chiuso al 17˚ posto
Gli anni passati dall’ultimo campionato in A disputato dal Padova (1995-96) e chiuso al 18˚ posto
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Le sconfitte interne del Novara, che su 22 partite al Piola ha perso solo con il Modena all’ultima giornata
Le vittorie esterne del Padova, che in 22 gare ha vinto con Pescara, Sassuolo e Torino, tutte con Dal Canto Cristian Bertani, 30 anni IMAGE
Stephan El Shaarawy, 18 anni LIVERANI
RITORNO PLAYOUT LA SQUADRA DI MADONNA RETROCEDE DOPO 20 ANNI
AlbinoLeffe salvo, il Piacenza saluta Una rimonta inutile: il 2-2 condanna i biancorossi DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI 5 R PRODUZ ONE RISERVATA
BERGAMO dIl calcio pane e sala-
me, quello dei buoni sapori di una volta, non contaminato da illeciti e brutte abitudini, rimane il dogma a cui è legato Emiliano Mondonico che aggiunge questa salvezza non fortunosa ma sofferta anche per i noti problemi personali al curriculum di una carriera un po’ naif ma sempre molto coerente. Il 64enne maestro Mondo respinge le speranze dell’allievo Madonna che col Piacenza, costretto a vincere dopo lo 0-0 dell’anda-
ta, non va oltre un inutile pareggio in rimonta nella seconda partita del playout. Dopo 20 anni il club della famiglia Garilli ricade in terza serie (allora la vecchia C1, adesso la Prima Divisione) piangendo sul crollo degli ultimi tre mesi nei quali i biancorossi hanno vinto solo una partita su 13. Per Madonna retrocedere sul campo dove ha finito la carriera di giocatore e avviato quella di allenatore è una doppia delusione mentre Christian Zenoni vince ai punti l’amaro duello fratricida sul gemello Damiano. AlbinoLeffe rimpastato Per la partita che vale una stagione, Mondonico fa un profondo rimpasto della formazione spedendo in panchina alcuni titolari come Sala, Bergamelli e il bomber Torri. Ma le scelte si rivela-
L’esultanza dei giocatori dell’AlbinoLeffe dopo il gol di Grossi MAGNI
no giuste perché dopo 10’ Girasole, il più giovane tra i padroni di casa, sblocca il risultato appoggiando sottomisura in porta un tiro-cross di Previtali lasciato colpevolmente libero in area dalla difesa ospite su azione di calcio da fermo. Il raddoppio arriva sempre nel primo tempo con un destro dal limite
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IL MIGLIORE BOMBARDINI (AlbinoL.) VOTO 6,5
A 37 anni il faro della salvezza senza passare dall’Isola dei Famosi
so far esperimenti proprio ora». Dal Canto è convinto di farcela: «Stiamo tutti bene, abbiamo recuperato fisicamente e mentalmente. Non c’è tensione. E’ l’ultima partita, niente calcoli. Sarà una partita equilibrata. Tutti vorrebbero portare a casa la promozione e noi non dobbiamo fare nulla di più di quello che abbiamo sempre fatto». Le incertezze Guardando indietro, spiccano gli andamenti delle due squadre. Più costante il Novara, partito a razzo e a lungo in vetta, prima della flessione del ritorno coincisa con gli scatti di Atalanta e Siena, ma non tale da mettere in discussione il terzo posto. Più altalenante il Padova, che aveva iniziato discretamente e poi è precipitato ai bordi della zona playout: lo scatto verso l’alto è coinciso con l’arrivo di Dal Canto (dopo la 31ª) e i playoff sono stati conquistati di slancio. Nonostante ciò, tra Novara e Padova i confronti sono stati equilibrati: due 1-1 in campionato, uno 0-0 all’andata. Stavolta il pari piace a una sola: un vantaggio o no? di rara precisione di Grossi che s’insacca nell’angolino del palo lontano. Dopo l’intervallo arriva la sofferenza per i due gol subiti ma l’Albino non rischia la sconfitta e con Regonesi su punizione sfiora il tris che avrebbe chiuso i giochi prima del recupero. Piacenza azzardato Madonna dà fiducia a Cassano che i tifosi beccano per il calcio scommesse. Il portiere non è sereno ma sulle due reti incassate ha zero colpe. Piuttosto è la formazione iniziale che fa acqua e infatti il tecnico deve correre ai ripari con due innesti. Poi col terzo cambio gioca il tutto per tutto usando 4 punte. Il secondo tempo si apre col rigore di Cacia per una cravatta di Piccinni, nel finale si riapre la partita col 2-2 di Graffiedi che sfrutta un buco ancora di Piccinni. Ma al Piacenza, sostenuto da 1.200 tifosi, serve ancora un gol che non arriva mentre ritorna l’incubo di 20 anni fa. Futuro a rischio: Garilli vuole vendere altrimenti non iscriverà la squadra.
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PRIMA DIVISIONE ANDATA FINALI PLAYOFF
Prima tappa per la B Tra Verona e Salernitana polemiche e tensione Esposto del club campano contro le frasi di Mandorlini MATTEO PIERELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Il bello delle finali dei playoff, e della Lega Pro in generale, è anche questo: la differente natura delle squadre che si affrontano. E così se da una parte ci sono due piazze di blasone rappresentate da Verona e Salernitana, dall’altra ecco due realtà meno note come Juve Stabia e Atletico Roma. Al momento cruciale della stagione, le aspettative sono tante e le vigilie del primo atto delle due sfide decisive, per un motivo o per l’altro, sono cariche di tensione.
Verona-Salernitana Le tifoserie sono da Serie A, le squadre stanno giocando un ottimo calcio ed entrambe hanno l’obbligo della Serie B. Verona e Salernitana vogliono la promozione a tutti i costi e le ultime ore sono state accesissime. Quasi ventimila biglietti polverizzati (almeno 3.000 i campani) e forze dell’ordine in stato di allerta, anche perché i precedenti sono poco incoraggianti. In più, nonostante l’appello
congiunto dei sindaci Flavio Tosi e Vincenzo De Luca per distendere gli animi, si sta per arrivare alle vie legali prima ancora di scendere in campo. La reazione della Salernitana alle dichiarazioni di Mandorlini venerdì contro il club campano e il d.s. Salerno, ritenute inopportune e destabilizzanti, non si è fatta attendere: il club campano «ha dato mandato ai propri legali di avviare le azioni necessarie a tutelare in tutte le sedi l’immagine e l’onorabilità del club». Da parte sua, Breda nel ritiro di Vicenza sta cercando di tenere la squadra lontano dalle polemiche e ha sciolto, in maniera positiva, l’unico enigma: Carrus ha recuperato e giocherà fin dall’inizio. Due dubbi ancora invece per Mandorlini: Abbate o Vergini in difesa per sostituire Ceccarelli (squalificato) e l’assetto dell’attacco: ancora tridente con Mancini a destra, o ritorno all’antico con Le Noci e Berrettoni sulle fasce? Juve Stabia-Atletico Roma Anche la vigilia di Juve Stabia e Atletico Roma è stata ricca di
polemiche, in questo caso per la sede del ritorno. Non è stata infatti gradita dai campani la decisione della Lega di limitare a 4.000 posti la capienza del Flaminio, con soli 1.020 biglietti a disposizione degli ospiti. Anche qui, comunque, c’è una città in fibrillazione. Ieri a Castellammare di Stabia sono andati esauriti i 6.300 biglietti messi in vendita in una piazza che si è risvegliata per una grande sfida che, a dodici anni di distanza dalla sconfitta di Avellino contro il Savoia, vede di nuovo la Juve Stabia in lotta per la B, che manca ormai dal 1951. Pietro Braglia, viste le squalifiche di Mezavilla e Di Cuonzo, insieme all’infortunio di Pezzella, deve schierare un inedito 4-2-3-1 con un trio di fantasisti alle spalle di Corona. Sul fronte dell’Atletico Roma, Chiappara non potrà contare su Esposito e Chiaretti, mentre Mazzarani, che andrà in panchina, è partito con il gruppo nonostante sia febbricitante. Molto probabile che il tecnico confermi lo stesso 4-4-2 schierato nelle due sfide con il Taranto.
LA GUIDA In tutte le finali sono possibili i supplementari Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle cinque finali dei playoff in programma di oggi, nella penultima giornata di questa fase post-campionato della Lega Pro (la settimana scorsa erano finite le sfide dei playout). PRIMA DIVISIONE Sono in programma le due partite di andata delle finali: domenica 19 ci sono quelle di ritorno. Atletico Roma-Juve Stabia (girone B) inizierà alle 16, invece Salernitana-Verona (girone A) sarà alle ore 18 per poter avere la diretta televisiva.
In alto, da sinistra: Nicola Ferrari 27 anni (Verona) e Ayres Fabinho, 20 (Salernitana). Qui sopra, da sinistra: Giorgio Corona, 37 (Juve Stabia) e Daniel Ciofani, 25 (Atletico Roma) SCOLPINI LIVERANI IANUALE BARTOLETTI
SECONDA DIVISIONE Ci sono le tre gare di ritorno che assegnano le ultime tre promozioni. In caso di parità di risultato e di gol al 90’, si giocano due tempi supplementari da 15’ l’uno: se la parità persiste, è promossa in Prima divisione la squadra meglio piazzata in campionato, ossia quella che oggi gioca in casa.
SECONDA DIVISIONE IL RITORNO DELLE FINALI PLAYOFF (ore 16)
UNDER 20
SERIE D
Salò, Carrara, Trapani: il gran giorno
Una storica sfida oggi in Palestina
La festa del Cuneo Arriva lo scudetto
BETLEMME Evento storico per la Lega Pro, con l’Under 20 che oggi affronta la Nazionale Olimpica Palestinese a Dura, a 11 chilometri da Hebron. La formazione palestinese per la prima volta affronta una squadra occidentale e la scelta è ricaduta sugli azzurri anche grazie a Pescante, nel perseguire la road map di pace sportiva fra Palestina e Israele. Stamane Pescante, con Macalli e Champagne (delegato Cio) sono testimoni della firma di cooperazione fra Figc e la Federazione Palestinese. I ragazzi dell’Under 20 di Veneri al loro arrivo a Betlemme hanno visitato il campo profughi di Aida scambiando qualche tiro a pallone con i ragazzi del posto sotto al muro di separazione dei territori israeliani. Tiziana Bottazzo
Niente triplete per il Perugia. Lo scudetto dilettanti va al Cuneo, che ha vinto 1-0 a Treviso la finale grazie alla rovesciata di Di Paola al 22’ della ripresa: per il tecnico Iacolino (non confermato: al suo posto arriva Ezio Rossi) è una bella rivincita dopo la sconfitta nella finale della stagione scorsa, quando con il Savona perse contro il Montichiari. Il Perugia invece si deve «accontentare» di promozione e Coppa Italia: questo triplete in serie D non è mai riuscito a nessuno. PLAYOFF Per completare il post-campionato della serie D mancano solo le ultime sfide dei playoff, giunti alle semifinali. Mercoledì le gare di andata sono Rimini-Voghera e SandonàJesolo-Turris: il ritorno è domenica 19. La finale infine sarà domenica 26.
dSi assegnano oggi le ultime promozioni dalla Seconda divisione, con il ritorno delle tre finali dei playoff. Si cercherà di capire chi accompagnerà nella categoria superiore Tritium, Carpi e Latina, che hanno vinto il campionato. E l’incertezza domina. Il compito più semplice è quello della Feralpi, alla quale basterà non perdere in casa con la Pro Patria, che però vuol chiudere la sua difficilissima stagione con un’impresa. Carrarese e Trapani invece devono vincere in casa per rimediare alle sconfitte esterne dell’andata, ma contro hanno due squadre in gran salute come Prato e Avellino. Si gioca alle 16 in tre stadi stracolmi.
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE C
FERALPI SALÒ-PRO PATRIA (andata 1-1) Stadio di Salò tutto esaurito: già venduti quasi 2.000 biglietti, con circa 400 tifosi in arrivo da Busto. Rastelli punta sull’esperienza e Quarenghi è favorito su Meloni, sicuri del posto Graziani e Bracaletti, quest'ultimo sempre a segno in questa stagione contro la Pro Patria (tre gol in tre gare); pronto al rientro l’argentino Rossetti, fermo da 7 mesi. Per Novelli invece Polverini e Janvier sono i candidati a sostituire gli squalificati Nossa e Pacilli; qualche dubbio su Cristiano (mal di denti) e Som (problemi muscolari). FERALPI SALO’ (4-3-3) Branduani; Ortolan, Colicchio, Leonarduzzi, Turato; Muwana, Sella, Cortellini; Quarenghi, Graziani, Bracaletti. (Gargallo, Bonaccorsi, Zanola, Oretti, Scioli, Meloni, Rossetti). All. Rastelli. PRO PATRIA (4-2-3-1) Anania; Bertin, Zanetti, Polverini, Benedetti; Cristiano, Calzi; Janvier, Bruccini, Dell’Acqua; Serafini. (Andreoletti, Artuso, Marchetti, Som, Nocciola, Cortesi, Giorgio). All. Novelli. ARBITRO Pairetto di Nichelino (Alassio-Mosca).
CARRARESE-PRATO (andata 0-1) Derby ad alta tensione: la capienza è stata ampliata a 5.300 posti, ci sono Buffon, i fratelli Lucarelli e Giovinco, mentre sul fronte pratese non c’è Bobo Vieri; vietata la trasferta ai residenti nella provincia di Prato senza Tessera, ma gli ultras partono lo stesso e tifano dall’esterno (partita in diretta su Rai 3 per la zona di Prato, con maxischermo allo stadio). Monaco opta per il 4-4-2 con il rientrante Gaeta a fianco di Cori, mentre Orlandi è favorito su Giovinco e in difesa rientra Vannucci. Bellini perde Basilico: in difesa Gori confermato a sinistra con Visibelli centrale. CARRARESE (4-4-2) Gazzoli; Mariotti, Benassi, Anzalone, Vannucci; Orlandi, Corrent, Conti, Pera; Cori, Gaeta. (Vigorito, Trocar, Buono, Chadi, Giovinco, Redomi, Merini). All. Monaco. PRATO (4-3-1-2) Pazzagli; Gori, Visibelli, Malomo, De Agostini; Fogaroli, Corvesi, Zagaglioni; Pagliuca; Varricchio, Vieri. (D'Oria, Silva Reis, Tafi, Collacchioni, Piantoni, Taugourdeau, Schenetti). All. Bellini. ARBITRO Viti di Campobasso (Fiorito-Di Vuolo).
TRAPANI-AVELLINO (andata 1-2) Il record di pubblico si registrerà oggi a Trapani, dove in mattinata vengono messi in vendita gli ultimi 350 biglietti dei 6.000 a disposizione; sono 1.000 i tifosi al seguito dell’Avellino, che saranno accolti con un banchetto di prodotti tipici; in città due maxischermi per chi non è potuto partire. Boscaglia ha convocato l’intera rosa ad eccezione dello squalificato Filippi: al suo posto Colletto. Dall’altra parte la squalifica di De Angelis costringe Vullo a variare il modulo con l’inserimento di Maisto, mentre in difesa Caso (al rientro) sembra preferito a Nocerino. TRAPANI (4-4-2) Castelli; Priola, Colletto, Pagliarulo, Daì; Barraco, Pirrone, Domicolo, Madonia; Perrone, Gambino. (Dolenti, Lo Bue, Cianni, Calabrese, Di Peri, Ficarrotta, Mastrolilli). All. Boscaglia. AVELLINO (4-3-3) Cascella; Meola, Puleo, Caso, Bruno; D'Angelo, Acoglanis, Maisto; Millesi, Vicentin, Comini. (Celli, Nocerino, Ricci, Viscido, Peluso, Panatteri, Scandurra). All. Vullo. ARBITRO Mariani di Aprilia (Liberti-Pedrini).
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LA GAZZETTA SPORTIVA
FORMULA 1 GP CANADA x
I TEMPI QUALIFICHE 1 1. ALONSO
1’13"822
2. VETTEL
1’14"011
3. MASSA
1’14"026
4. HAMILTON
1’14"114
5. BUTTON
1’14"374
6. WEBBER
1’14"375
7. PETROV
1’14"699
8. DI RESTA
1’14"874
9. ROSBERG
1’14"920
10. SUTIL
1’14"931
11. SCHUMACHER
1’14"970
12. HEIDFELD
1’15"096
13. BARRICHELLO
1’15"331
14. MALDONADO
1’15"585
15. KOBAYASHI
1’15"694
HANNO DETTO
R Nico Rosberg «Siamo progrediti e in gara andrà anche meglio. Importante è anche aver salvato un treno di super soft»
DAL NOSTRO INVIATO
PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
16. BUEMI
1’15"901
17. DE LA ROSA
1’16"229
MONTREAL (Canada) d «Il
ELIMINATI 18. ALGUERSUARI
1’16"294
19. TRULLI
1’16"745
20. KOVALAINEN
1’16"786
21. LIUZZI
1’18"424
22. GLOCK
1’18"537
23. KARTHIKEYAN
1’18"574
24. D’AMBROSIO
1’19"414
QUALIFICHE 2 1. MASSA
1’13"431
2. VETTEL
1’13"486
3. WEBBER
1’13"654
4. ALONSO
1’13"672
5. HAMILTON
1’13"926
6. ROSBERG
1’13"950
7. BUTTON
1’13"955
8. SCHUMACHER
1’14"242
9. PETROV
1’14"354
10. HEIDFELD
1’14"467
ELIMINATI 11. DI RESTA
1’14"752
12. MALDONADO
1’15"043
13. KOBAYASHI
1’15"285
14. SUTIL
1’15"287
15. BUEMI
1’15"334
16. BARRICHELLO
1’15"361
17. DE LA ROSA
1’15"587
QUALIFICHE 3 1. VETTEL
1’13"014
2. ALONSO
1’13"199
3. MASSA
1’13"217
4. WEBBER
1’13"429
5. HAMILTON
1’13"565
6. ROSBERG
1’13"814
7. BUTTON
1’13"838
8. SCHUMACHER
1’13"864
9. HEIDFELD
1’14"062
10. PETROV
1’14"085
LA GUIDA Gara sull’isola di Notre Dame Diretta su Rai1 Oggi si corre il GP del Canada, 7a prova del Mondiale di F.1, sul circuito stradale nell’isola di Notre Dame a Montreal (4.361 metri). Fuso orario: -6 ore. PROGRAMMA E TV Gara (70 giri per 305,270 km) alle 19 su Rai1 e RaiHD. CLASSIFICA MONDIALE Piloti 1. Vettel (Red Bull) 143 punti 2. Hamilton (McLaren) 85 3. Webber (Red Bull) 79 4. Button (McLaren) 76 5. Alonso (Ferrari) 69 8. Massa (Ferrari) 24 Costruttori 1. Red Bull 222 punti 2. McLaren 161 3. Ferrari 93 4. Renault 50
R Pedro De la Rosa «Non immaginavo nemmeno di guidare qui e ora voglio ottenere punti per la squadra»
fattore fortuna sarà determinante». «L’ottima prestazione della Ferrari si deve soprattutto alle caratteristiche del circuito». «La mancanza di curve ad alta velocità ci aiuta». Fernando Alonso cerca di trovare tutte le scusanti possibili per mascherare il fatto che la Ferrari abbia riconquistato (con lui) la prima fila di un gran premio: non accadeva dal GP di Singapore del settembre dell’anno scorso. E siccome è furbo, scaltro ed è anche un abile prestigiatore, la sua prudenza va interpretata come un segno di ottimo auspicio. Del resto, o la Ferrari vince oggi oppure butta via una carta importante in questa stagione sinora amara di risultati, se si esclude il secondo posto di Fernando due settimane fa a Montecarlo. Troppo poco per essere contenti. Commenta Niki Lauda: «Non ho mai visto una Ferrari così forte, perché bisogna con-
Una rossa non partiva in prima fila da Singapore 2010. La pioggia e l’usura delle gomme rendono la corsa molto incerta
Ferrari d’ass
siderare anche il notevole terzo tempo di Massa. Secondo me la Red Bull di Vettel resta favorita, ma non come nelle altre corse: Alonso e Massa devono approfittarne».
Vettel sempre in pole Alonso e Massa l’occasione è d’oro
Commenti Il dopo qualifiche di Montreal, con un cielo plumbeo che minaccia pioggia, è tutto un intreccio di opinioni, parole, considerazioni. Perché nessuna gara è incerta quanto il GP del Canada. Da un lato c’è una pista insidiosa che consuma molto le gomme, per cui vanno previsti 2-3 pit stop, in condizioni normali. Dall’altro c’è un tracciato che non privilegia l’aerodinamica. Dall’altro ancora ci sono le incertezze legate alla parte meccanica delle vetture: 500 frenate sono tante, i piloti per quasi 23 secondi a giro sono impegnati a pigiare il piede sul pedale del freno con punti, come la curva 10, in cui si passa dai quasi 300 all’ora ai 60 km/h in 140 metri e il corpo viene schiacciato da 5,5 g. Poi ci sono le accelerazioni, i consumi di benzina elevatissimi e altro ancora. Insomma, una corsa tutt’altro che facile, in cui l’incidente (con Safety-Car) è sempre dietro l’angolo. E per finire c’è pure l’incognita della pioggia che viene data
L’iridato infallibile ma lo spagnolo scatta al suo fianco Il brasiliano 3o subito dietro: vincere non è un’utopia S La Red Bull di Sebastian Vettel, 23 anni. In alto il pilota tedesco (al centro) con i ferraristi Felipe Massa (sinistra), 30 e Fernando Alonso, 29 AP-EPA
per certa, attorno all’ora del via. Super Seb Solo quattro volte, negli ultimi dieci anni, ha vinto chi è partito dalla pole position. Una minaccia per Vettel, un dato che alimenta le speranze della Ferrari. Anche se il sorprendente campione del mondo, che ha preceduto di un decimo Alonso e di due Massa, è talmente padrone della situazione che, grazie alla Red Bull-Renault fattagli su misura, alla fine
riesce a trovare lo sprint per stare davanti. A differenza del compagno Webber (quarto a 4 decimi) che invece ne ha sempre una e che ieri mattina non è neppure sceso in pista per l’ennesimo guasto al kers, ripetutosi nei giri lanciati del pomeriggio. E deve soffrire in silenzio perché sta trattando con la squadra il rinnovo per il 2012. Lui vorrebbe restare, il team non è scontento, ma ancora non c’è nero su bianco. Duello Sulla carta, quindi, il GP del Canada potrebbe offrirci un duello Red Bull-Ferrari. Perché le altre due squadre molto attese, la McLaren e la Mercedes, non sono esistite.
C’è il sospetto che Hamilton (5o) e Button (7o) avessero assetti da bagnato pensando alla corsa, il team ha smentito. Qualcosa non ha funzionato. Rosberg, 6o, era invece deluso delle qualifiche ma fiducioso per la gara, al pari di Schumacher (8o) che ha anche risparmiato un treno di gomme super soffici. I primi dieci posti sono chiusi dalle Renault di Heidfeld e Petrov: ah, se ci fosse Kubica! Tornando alla pioggia, Massa dà una ulteriore parola di speranza alla rossa: «La nostra macchina c’è, va bene, è equilibrata, per cui saremo competitivi sia con l’asciutto sia col bagnato». Auguriamocelo…
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FELICITÀ QUALIFICHE POSITIVE PER IL CAVALLINO
«Andiamo più forte 11 di quanto sperassimo Poi se parto bene...»
I NUMERI
La Ferrari manca la pole da 11 GP (gli ultimi 4 del 2010 e i primi 7 del 2011). L’ultimo a riuscirci è stato Alonso nel GP Singapore 2010
9
Fernando: «Siamo tornati a lottare per il primo posto La pista conta ma pure le novità funzionano» Felipe: «Asciutto o bagnato, saremo protagonisti»
La Ferrari non vince da 9 gare (le ultime 2 del 2010 e le prime 7 del 2011). Alonso ha firmato l’ultimo trionfo: Corea 2010
93
Nelle prime 6 gare del 2011, la Ferrari ha raccolto 93 punti (69 Alonso, 24 Massa), 50 in meno del solo Vettel Fernando Alonso, 29 anni, ha finalmente riportato la Ferrari in prima fila COLOMBO DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
salto LA CURIOSITÀ ANCHE NEWEY COPIA
Il nuovo muso della RB7 già provato sulle rosse
Maranello ha cambiato le prese dei freni In alto nel cerchio di sinistra i piloni di sostegno dell’ala anteriore Red Bull di scuola Ferrari; a destra quella usata sino a Monaco, Sotto il confronto tra le prese d’aria Ferrari usate in Canada e quelle di Montecarlo
GIORGIO PIOLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONTREALdC’è un pizzico di Ferrari nella pole di Seb Vettel: a sorpresa ieri è stato ripreso il muso con i piloni di sostegno che sostengono l’ala anteriore allargati che ricordano quelli introdotti dalla Ferrari ad inizio stagione. Una soluzione che era stata provata per poco a Monaco e si pensava scartata perché venerdì non era mai stato montato, preferendo fare altri esperimenti con nuove soluzioni ma sempre concentrate nell’ala anteriore, con ben 3 diverse configurazioni. Quanto alla Ferrari ha curato i freni con dischi già visti a Monaco con cestelli delle prese d’aria ulteriormente tagliati (come sulla McLaren) rispetto alla versione già vista (evidenziata nel cerchio). Questo aumenta lo smaltimento del calore sia verso l’esterno dei cerchioni in senso trasversale sia dai nuovi fori di raffreddamento elaborati da Maranello e Brembo che produce i freni di entrambe le scuderie. Stessa configurazione meccanica per le due rosse con la nuova sospensione posteriore provata da Alonso accantonata per ritornare magari su entrambe le monoposto già dalla prossima gara a Valencia.
MONTREAL (Canada) dNon c’è due senza tre. Così, dopo avere archiviato i più felici venerdì e sabato dell’anno, la Ferrari si augura di essere vicina a festeggiare anche la miglior domenica di questo travagliato 2011. Fernando Alonso se lo lascia scappare, con un «sicuramente abbiamo una possibilità per provare a vincere» a pochi minuti di distanza dall’avere artigliato la seconda posizione sulla griglia, a discapito del compagno Felipe Massa. «Era da Singapore dello scorso anno che non tornavo in prima fila e già questo mi dà una bella sensazione», racconta Fernando. Che, pure essendo costretto a piegarsi ancora una volta al re Sebastian Vettel, questa volta lo ha fatto con uno scarto minore di due decimi. «La cosa più bella per me è proprio il fatto che questa volta abbiamo lottato davvero per la pole. E avere messo due Ferrari ai primi tre posti, fino a questo momento può essere considerato un grande risultato. Sicuramente siamo andati meglio di quanto ci aspettassimo, anche se il vero lavoro comincia adesso».
Progressi Che quello intitolato a Gilles Villeneuve fosse un tracciato adatto alla 150 Italia lo si sapeva. Quello che gli uomini in rosso forse non immaginavano era che la Ferrari sarebbe stata così vicina alla Red Bull. «Le caratteristiche della pista rappresentano sicuramente un fattore importante per le nostre prestazioni — continua Alonso —, ma va anche detto come tutte le novità che abbiamo introdotto qui abbiano funzionato benissimo e siano state montate sulla monoposto in vista della gara (meno la sospensione posteriore, presente in un solo esemplare sulla vettura dello spagnolo, e provata venerdì in vista delle prossime gare; n.d.r.). Adesso dovremo massimizzare il lavoro fatto e puntare a conquistare più punti possibili». Pioggia Le previsioni meteo annunciano una corsa agitata, con la pioggia data come sicura protagonista. «Sicuramente vedremo una gara diversa — spiega Massa —, però credo che, sia con la pioggia che con l’asciutto, noi
MECCANICO K.O.
Il meccanico della Ferrari, Marco Oliva, è stato urtato dalla 150 di Alonso ai box: per lui una contusione al piede sinistro COLOMBO
siamo pronti a fare una corsa da protagonisti. Ma sarà lunga, 70 giri qui non sono uno scherzo. Però con una buona strategia potremo puntare a un gran risultato». McLaren Dovesse esserci corsa bagnata, Alonso vede spuntare all’orizzonte un altro rivale: «Io non dimentico le McLaren, che secondo me hanno scelto un assetto con molto più carico aerodinamico proprio nell’eventualità della pioggia. In gara anche loro saranno pericolose. Di sicuro tra pioggia, Safety Car e quant’altro può succedere, noi dovremo farci trovare pronti a sfruttare ogni opportunità e mettere pressione alla Red Bull». Partenza Montreal è una pista che, al contrario di Monaco due settimane fa offre da sempre la possibilità di superare. Ma non per questo il via sarà meno decisivo. «Riuscissi a ripetere le ultime due partenze, sarebbe perfetto — incalza Alonso —, visto che in entrambe le occasioni sono riuscito a passare una Red Bull. Mi andrebbe benissimo farlo anche qui». Morale Al di là di quello che succederà oggi, una cosa è certa: le prestazioni in queste qualifiche, pur attese, rappresentano un toccasana per il morale di tutta la squadra. «Vedendo quello di cui Sebastian è stato capace quest’anno — conclude Massa —, il fatto di essere stati lì a lottare con la Red Bull sia in Q2 sia in Q3 ci rende più forti. Questa è la direzione giusta da seguire, dobbiamo continuare a spingere in questo modo».
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FORMULA 1 GP CANADA
«La pioggia non mi fa paura ho l’ombrello!»
LA PAZZIA
Alesi vuole vincere la 500 Miglia MONTREAL — A 47 anni compiuti ieri, Jean Alesi ha deciso definitivamente di rimettersi in gioco e tornare a correre. Una botta e via, però: solo la 500 Miglia di Indianapolis 2012. Con un solo obbiettivo: vincere. Una pazzia. Delle sue. Nessuna corsa preparatoria, solo test e tante ore davanti al video a studiare le gare della Indycar, dove si gareggia con vetture Dallara. «Guiderò con una macchina con i colori Lotus e motore Judd. Conto di fare i primi giri in pista a fine luglio in Inghilterra, poi andrò a provare sugli ovali americani». Da domani, Alesi sarà a Los Angeles (Usa) dove incontrerà Sylvester Stallone: «Voglio che sia lui il padrino di tutta l’operazione. Lui che ha girato Rocky 6 in cui un ex campione come me tornava allo sport per un solo incontro…». Entusiasmo da vendere, motivazione, impegno. Ha parlato di questo anche con Niki Lauda. Che poi ha detto: «Jean è tutto matto. Mi ha detto: voglio fare come te, che sei rientrato dopo anni di stop. Gli ho risposto: bene, allora fatti anche bruciare prima tutte e due le orecchie, come feci io!». p.a.
Vettel: «Abbiamo ancora la miglior macchina» Hamilton: «Sarà dura lottare con Sebastian» MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONTREAL dNon c’è muro, non c’è incidente, non c’è nulla che sembri poterlo fermare. Proprio come in Turchia, quando aveva semidistrutto la sua Red Bull nelle libere per poi fare la pole il giorno dopo, Sebastian Vettel è di nuovo il più veloce in qualifica: per la sesta volta su sette gare. «Grazie per avermi riparato la macchina dopo che venerdì l’avevo mandata contro il muro: il miglior modo per ringraziarvi era questa pole», ha gridato via radio il tedesco ai suoi meccanici subito dopo aver segnato il miglior tempo.
Obiettivi Oggi tenterà di vincere ancora, sarebbe la sua sesta vittoria quest’anno. Ma, pur fiducioso, non nasconde le difficoltà: «Anche se la pista non è la nostra favorita, perché mancano i curvoni veloci che si adattano molto alla nostra vettura, abbiamo dimostrato di avere il miglior pacchetto di tutti. Pertanto siamo nella posizione ottimale, il primo passo è fatto. L’obiettivo è la vittoria, ma tutto è possibile. La cosa più importante sarà arrivare al traguardo e ottenere il massimo, come sempre. Abbiamo visto, soprattutto nelle ultime due corse, che le distanze tra le auto migliori ormai sono
davvero ridotte. Non ci aspettiamo nulla di diverso qui in Canada. Domani (oggi, ndr) sarà un altro giorno e un’altra avventura». Pioggia L’unica vera preoccupazione, per Vettel, come per gli altri piloti, è il rischio bagnato. «Probabilmente arriverà la pioggia. La domanda è: quando?», osserva Sebastian, prima di aggiungere una battuta delle sue: «In ogni caso, abbiamo le gomme da pioggia e io ho anche un impermeabile e un ombrello!». Kers Quanto al funzionamento del Kers, i cui problemi hanno impedito al compagno di squadra Webber di partecipare alla terza tornata di prove, dopo aver espresso dispiacere per l’inconveniente di Mark il tedesco è sembrato tranquillo, con un pizzico di fatalismo: «Per ora il mio Kers è andato benissimo, non mi aspetto che in gara vada diversamente. Ma se dovessi avere un problema, allora non ci sarebbe nulla da fare. Non riuscirei a tenere
Il campione scherza anche con Massa: «È più facile che si rompa il Kers della Red Bull che il motore della Ferrari...»
a bada le Ferrari». E a questo proposito spara un’altra battuta, che gli fa ricevere una gomitata di disappunto, con evidente segno di scongiuri, da parte di Felipe Massa: «È più facile che si rompa il nostro Kers che il motore delle Ferrari...». Ancora una volta, poi, Vettel riceve i complimenti del suo capo, Chris Horner: «Sebastian è stato fenomenale. Era un grosso punto interrogativo se cercare la qualifica con un giro solo o con due. Alla fine uno è stato sufficiente, ma la Ferrari è stata quasi sul punto di raggiungerci». Fatica Molto deluso, invece, Lewis Hamilton. L’inglese, che qui aveva conquistato le ultime tre pole position consecutive e che lo scorso hanno aveva vinto per la seconda volta, non ne fa mistero: «Penso che gli altri abbiamo semplicemente fatto un buon passo avanti, mentre noi non ci siamo riusciti. Siamo più lenti. Comunque è una corsa lunga, io mi sento bene anche se penso di non aver mai faticato così tanto a guidare in tutta la mia vita. Per noi sarà molto difficile prendere Vettel». Ma la pioggia potrebbe rimescolare le carte. E la McLaren ci spera più di tutti, come ammette il responsabile Martin Whitmarsh: «Ci auguriamo che arrivi, pensiamo che in condizioni di pista bagnata potremmo essere avvantaggiati».
TROFEO ASFALTO Sebastian Vettel, 23 anni, ha vinto 15 GP e un Mondiale REUTERS
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LE POLE NEL 2011 Vettel quest’anno in qualifica è praticamente perfetto: primo in Australia, Malesia, Cina, Turchia, Montecarlo e Canada. A Webber ha lasciato solo la pole in Spagna
I PUNTI SU LEWIS Dopo 6 gare Vettel ha 143 punti, ben 58 in più del secondo in classifica, Hamilton. Webber terzo segue a 64 punti di distanza, Button (4˚) a 67
Re (Citroën) 1o al Rally Lanterna (g.r.) Netta vittoria di Felice Re al Rally della Lanterna, terzo appuntamento stagionale del Trofeo Rally Asfalto: in testa fin dalla prima prova speciale, il comasco ha preceduto di 34"3 Luca Pedersoli e di 1’41"1 Maurizio Ferrecchi che ha completato un podio tutto Citroën. Alle spalle dei tre con le C4 World Rally Car, s’è piazzato il genovese Luigi Giacobone con una Ford Focus.
LE MANS LA 24 ORE L’incidente Intanto la 24 Ore sin dal via è stato un testa a testa fra Audi e Peugeot. Un pauroso botto dopo pochi giri ha però eliminato la R18 numero 3. Allan McNish ha sbattuto contro la Ferrari numero 58 di Anthony Beltoise, per fortuna senza conseguenze. Dindo Capello, nello stesso equipaggio di McNish, si è ritrovato fuori gioco senza aver percorso un chilometro. Capello, sia pure molto deluso per il forzato abbandono, ha smentito i propositi di ritiro: «Non posso lasciare così, tornerò l’anno prossimo a Le Mans per tentare il poker».
Audi, due botti spaventosi Capello rimane a piedi Paura per McNish e per Rockenfeller. GP Bahrain: Todt accusa Ecclestone CORRADO CANALI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LE MANS (Francia) dSe il presidente della Fia Jean Todt ha deciso di accettare l’invito degli organizzatori della 24 Ore di Le Mans e ieri alle 15 in punto ha dato il via alla 79ª edizione della più famosa gara di durata al mondo, invece di essere a Montreal per il gran premio di Formula 1, un motivo ci sarà.
Scontro La polemica con Bernie Ecclestone continua. «Sono contento di essere a Le Mans — spiega Todt — e confermo di
aver chiesto a Ecclestone di rivedere il calendario di Formula 1, cancellando il GP del Bahrain e ripristinando la gara in India al 30 ottobre». Todt, senza mezzi termini, conferma che la colpa per la situazione attuale non è della Fia, ma di Ecclestone che non ha risolto la situazione in modo soddisfacente prima della riunione del Consiglio mondiale della scorsa settimana. «Il Mondiale di F.1 è regolato dal Patto della Concordia, le cui disposizioni sostituiscono quelle del Codice sportivo internazionale — spiega il presidente della Fia — . Sotto il Patto della Concordia, la responsabilità di impostare il calendario e di presentarlo alla Fia per l’approvazione spetta esclusivamente al titolare dei diritti commerciali. Di conseguenza, è il titolare dei diritti commerciali che deve fare tut-
te le necessarie analisi prima di presentare la sua proposta di calendario al Consiglio mondiale». Futuro E il Mondiale Endurance che partirà l’anno prossimo definito sin nei dettagli proprio nei giorni scorsi qui a Le Mans? «Sono certo che la decisione di organizzarlo sia un segnale forte per tutto l’automobilismo mondiale — spiega Todt —. Sono contento che la 24 Ore di Le Mans sia valida l’anno prossimo per il Mondiale». E che, forse, di quel campionato Ecclestone non se ne occupi. La conferma che la posizione di Todt è anche quella della Ferrari viene da Amedeo Felisa, amministratore delegato del Cavallino che a margine della premiazione del Challenge Ferrari spiega che «siamo in perfetta sintonia con Todt».
L’Audi numero 3 di Allan McNish protagonista dello spettacolare incidente all’inizio della 24 Ore. Il pilota ne è uscito illeso EPA
Secondo botto Ma l’Audi non aveva ancora pagato il suo debito con la sfortuna. Poco prima delle 23, la R18 numero 1 del tedesco Mike Rockenfeller è stata protagonista di un frontale contro il guardrail. Il pilota è stato trasportato in ospedale per accertamenti, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Per la seconda volta è scesa in pista la safety car. Poco prima di mezzanotte in testa c’era l’Audi di Tréluyer-Fassler-Lotterer, braccata da 4 Peugeot.
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MOTOMONDIALE GP GRAN BRETAGNA
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I PIÙ VELOCI
La coppia di dominatori delle qualifiche
Le pole position di Casey nelle prime sei gare Nel 2011 Casey Stoner è rimasto fuori dalla prima fila in una sola occasione (al GP del Portogallo, dove scattò dalla quarta piazza). Per il resto l’australiano della Honda ha centrato ben quattro pole position e un secondo tempo una settimana fa a Montmelò, dove partì proprio alle spalle di Marco Simoncelli
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MILAGRO
Il solito Stoner ma Simoncelli può batterlo L’australiano davanti, l’italiano lotta alla pari Lorenzo, terzo, esce dalla crisi, Rossi no: 13O cano i dettagli economici.
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SILVERSTONE (Gran Bretagna) dUn
passo indietro per farne uno più grande in avanti: decisivo. Marco Simoncelli scende dal paradiso della pole position sette giorni dopo Barcellona, ma ride soddisfatto. Perché sa che finalmente oggi, senza più il peso delle tante emozioni (anche negative) spagnole, potrà finalmente salire su quel podio in gara — chissà, anche il gradino più alto — che non è una maledizione, ma sicuramente un peso da cui liberarsi definitivamente. Per lanciarlo verso una carriera in MotoGP da protagonista assoluto. Casey Stoner in questo momento è imbattibile, e Marco non si vergogna a dire che studia il compagno di marca per carpirne i segreti e metabolizzarli in base al suo stile e al suo fisico molto più imponente. Però il ragazzo di Coriano lotta alla pari. Come ha fatto ieri, riducendo lo svantaggio di ve-
Il romagnolo «copia» i dati del fenomeno Hrc e recupera 6 decimi rispetto a venerdì. Vale mai così male da Valencia 2007: è a 3"7 nerdì (6 decimi sull’asciutto) fino a 188 millesimi. Rischio Ora aspetta serenamente di vedere che tempo troverà questa mattina, anche se il destino sembra segnato: warm up ancora asciutto e poi pioggia per la gara, con una probabilità di precipitazioni del 90 per cento. Ma lui non trema, perché 7 giorni fa, nel warm up bagnato di Barcellona era stato addirittura il più veloce. Marco è tranquillo. Va forte e ha davanti un futuro roseo: l’incontro di venerdì con il vicepresidente della Hrc Shuhei Nakamoto è andato molto bene e l’accordo per i prossimi due anni, sempre inserito nel Team Gresini, è praticamente fatto, anche se man-
Perfezione Le due Honda, che venerdì sembravano poter fare gara di coppia, dovranno però guardarsi dalle redivive Yamaha. Ben Spies ha confermato i progressi della Spagna. Anche il «satellite» Cal Crutchlow stava facendo un’ottima qualifica, prima di una scivolata che gli è costata la frattura della clavicola sinistra e una commozione cerebrale: oggi non correrà e quasi sicuramente si farà operare per accorciare i tempi di rientro. Ma il vero fenomeno, ancora una volta, è stato il campione in carica Jorge Lorenzo, uscito dalla crisi tecnica del venerdì con una qualifica maiuscola, a soli 2 decimi da Stoner. Niente, considerando i grandissimi distacchi (davvero inusuali, pur su una pista lunga) e che Andrea Dovizioso, 5˚, ha incassato oltre 1" e il debuttante ceco Karel Abraham, incredibilmente 6˚ e primo delle Ducati, 2"1. Dietro peggio ancora.
agli inferi è incredibile trovare Valentino Rossi addirittura 13˚, con il solo Loris Capirossi (15˚) più lento con la sua moto. Una giornata terribile che forse Valentino non ha mai vissuto nella sua carriera fenomenale. Peggio aveva fatto con la Yamaha a Valencia 2007 (17˚) e Assen 2006 (18˚), ma in entrambi i turni era caduto con danni fisici. Proprio 13˚ era stato invece a Shanghai 2006 (quando lottava con le gomme Michelin) ma a soli 1"7: ieri ne ha presi addirittura 3"7.
Provac
Gomme La cosa peggiore è che non c’è una spiegazione precisa, né una cura in vista. «Ho mal di testa — provava a sdrammatizzare il team manager Vittoriano Guareschi —. Piuttosto che una giornata così avrei preferito fare una prova di durata al Mugello da solo e sotto la pioggia... Cosa succede è semplice: non riusciamo a portare in temperatura le gomme, di nessuna mescola. Abbiamo fatto tante, troppe modifiche e Valentino, che non conosceva la pista, ha perso confidenza». Serve la pioggia o cambiare pista per ritrovare fiducia. Almeno si spera.
Disastro E quando si finisce
FRECCIATA IL PILOTA DELLA HONDA SI TOGLIE UN SASSOLINO
in 8" avrebbe sistemato la moto. Non è così. Hanno fatto sembrare degli stupidi i miei tecnici, forse adesso hanno capito meglio com’è la situazione».
Casey: «Burgess non doveva sistemare la Ducati in 8 secondi?» GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SILVERSTONEdIn classifica generale Casey Stoner deve ancora recuperare 7 punti su Jorge Lorenzo. Ma, GP dopo GP, la sua stagione assume sempre più i contorni della marcia trionfale. Lo è sicuramente in prova, dove ha già conquistato 4 pole, partendo 5 volte su 6 dalla 1a fila. E, come già a Le Mans, anche qui l’australiano della Honda è stato il più veloce in tutti e 4 i turni di prove disputati. «Per il momento è andato tutto bene», ammette.
Grazie Honda Rispetto all’anno scorso, tutti i piloti si sono migliorati molto e Stoner ha abbassato di 1”3 la pole 2010. «Conta il fatto che la pista è stata riasfaltata in alcuni punti — spiega — ed è il secondo anno che veniamo qui: essendo una pista difficile da imparare è normale andare più veloce. Nel mio caso però, conta soprattutto aver cambiato moto: con la Honda mi trovo bene anche qui e la messa a punto è migliorata ad ogni turno. Questa pista mi piace tantissimo, è fantastica mi esalto a guidare qui. Peccato soltanto che la superficie sia troppo ondulata».
Prudenza Nonostante tutto, Stoner predica prudenza, anche perché oggi la situazione potrebbe cambiare. «Il meteo prevede pioggia sicura e con questo freddo sarà una gara difficile: speriamo almeno che non ci sia il vento delle qualifiche. Venerdì abbiamo girato 20’ sull’acqua che ci ha permesso di lavorare sull’assetto anche per il bagnato». Sassolini Poi Casey, all’ennesima domanda sulle difficoltà di Rossi e della Ducati, si leva più di un sassolino dagli stivali: «Burgess (il capo tecnico di Rossi; n.d.r.) aveva detto che
Casey Stoner, 25 anni, ha vinto il Mondiale 2007 con la Ducati IMAGE SPORT
Determinato Venerdì Jorge Lorenzo aveva promesso cambiamenti radicali ma, soprattutto, è mutata la determinazione dell’iridato, capace di conquistare un buon 3o posto a 217 millesimi dalla pole. Soprattutto il campione ha un ottimo passo gara. «È stata una qualifica molto positiva: abbiamo modificato la moto per avere più trazione e migliorare il punto di frenata e questo ci ha permesso di fare un passo in avanti. Sono stato dolce e aggressivo: quest’anno non avevo mai guidato così bene. Con l’asciutto siamo più vicini, me la posso giocare, mentre sul bagnato bisognerà mantenere la concentrazione e non sbagliare».
DOMENICA 12 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
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4 Le prime file di Marco dall’inizio del 2011 In crescita costante, Marco Simoncelli a Silverstone partirà per la quarta volta in prima fila dall’inizio della stagione. Dopo un 4˚ e 5˚ tempo nei primi due GP, il romagnolo ha fatto segnare il 2˚ tempo in tre occasioni, conquistando la prima pole della carriera in MotoGP una settimana fa al Montmelò MILAGRO
x
ci!
ha detto TELEMETRIA
C’è uno scambio di dati con Casey e così quando è più rapido, io guardo i suoi per capire dove migliorare
CAPELLI Spero che i giapponesi non si accorgano dei miei capelli altrimenti me li fanno tagliare per migliorare l’aerodinamica
«Questo risultato vale più della pole fatta a Montmelò» Marco: «Lì avevo firmato un giro strepitoso qui invece i miei tempi sono stati costanti» DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA
SILVERSTONE d Qui
comincia un’altra storia. Perché l’ex apprendista stregone è diventato grande per davvero. Lo certifica, innanzitutto, il passo tenuto in qualifica da Marco Simoncelli, che per la metà dei ventidue giri percorsi è rimasto stabilmente sotto i 2’03", legittimando un secondo posto dietro a re Stoner che vale moltissimo. «Così tanto – racconta il romagnolo raggiante – che lo reputo più importante della pole di Barcellona. Quella era arrivata grazie a una prestazione super su un giro, qui invece sono stato molto costante in fatto di tempi». Guai, però, a definire Marco come il nuovo Rossi: «Io non mi considero pronto per raccogliere alcuna eredità. Penso solo a fare bene il mio lavoro, cercando di essere sempre il più veloce per il piacere di stare davanti».
Marco Simoncelli, 24 anni, alla seconda stagione col team Gresini, è in cerca del suo primo podio in MotoGP IPP
GIOVANI LEONI DAVANTI IN MOTO2 E 125
La diagnosi Sui mali della Ducati di Valentino, Simoncelli non sa fornire una spiegazione precisa, ma un’idea se l’è fatta, eccome: «Non conosce-
«Spero che la lotta per la vittoria sia tra me, Stoner e Lorenzo. L’errore alla partenza nell’ultima gara non mi condizionerà»
LA GUIDA
MOTO2
CLASSE 125
Oggi alle 14 via alla MotoGP Diretta su Italia 1
SILVERSTONEdPer entrambi è la
Oggi a Silverstone (5.209 m) si corre il GP di Gran Bretagna, 6a prova (su 18) del Motomondiale.
prima volta: Marc Marquez è davanti a tutti in Moto2 e interrompe la striscia di 5 pole consecutive di Stefan Bradl (3o dietro a Scott Redding), mentre Maverick Viñales è il più veloce della 125 e diventa il 3o pilota più giovane della storia, dopo Melandri e Marquez, a conquistare una pole. Ma mentre la Spagna si esalta per due grandissimi talenti – uno, Marquez, già affermato per il titolo 125 nel 2010, l’altro ancora tutto da scoprire, ma già vincitore a Le Mans — scoppia la polemica per l’ennesima decisione sbagliata della direzione gara, che
Italiani In Moto2, competitivi i
piloti italiani, con Simone Corsi 5o, Michele Pirro 6o, Claudio Corti 11o, Raffaele De Rosa, rientrato con un’altra squadra dopo essere stato appiedato a Barcellona, 15o. E c’è il sanmarinese Alex De Angelis 10o. Classe 125 Ben più grigia, come al solito, la situazione in 125, dove il migliore dei nostri è Simone Grotzkyj Giorgi, 13o ma staccato di 2"614, mentre i piloti del team Italia, Tonucci e Morciano, sono rispettivamente 27o e 28o, con Mauriello 31o e ultimo classificato. La Spagna, purtroppo, è lontana anni luce. g.z.
la lotta per la vittoria sia limitata a noi. Mi sento a posto, nè mi condiziona la partenza: in due anni ho sbagliato solo a Barcellona». Incognita L’unico vero dubbio sugli pneumatici è che, utilizzando la dura, esiste un problema di tenuta nelle prime curve sulla sinistra, pur riconoscendo che in questo caso il rendimento sarebbe più costante. Oggi sapremo, ma di sicuro poter confrontare i suoi dati con quelli di Stoner, anche a livello di telemetria, lo ha aiutato: «Quest’anno c’è la possibilità di vedere i dati di tutti, tranne uno, Pedrosa. Fra di noi c’è scambio di informazioni. Quando Casey è più veloce, vado a vedere dove posso migliorare. È successo anche per i problemi che avevo nel quarto settore. Sono andato nella direzione di Stoner, più come guida che in fatto di messa a punto, cercando di capire come interpretava alcune curve». Nessun problema con la benzina, ma un dubbio gli rimane: «Spero che i giapponesi non si accorgano di tutti i miei capelli, altrimenti per migliorare l’aerodinamica finirà che me li fanno tagliare…».
Marquez e Viñales dominano La Spagna ha altri due talenti ha punito con soli 1.000 e di multa una pericolosissima manovra di Bradley Smith che, all’inizio delle qualifiche, ha tagliato la prima curva ed è rientrato ai box imboccando la corsia di uscita al contrario, in un punto cieco per chi transitava dalla parte opposta. Per fortuna in quel momento non passava nessuno, ma è chiaro che la sanzione inflitta a Smith è stata ridicola: il pilota britannico, 28o, doveva quantomeno essere retrocesso in ultima posizione, se non addirittura squalificato per il GP.
va questa pista, e questo non l’ha aiutato, così come il fatto di cambiare tanto gli ha impedito probabilmente di trovare il giusto feeling con la moto. Ci sono momenti in cui bisognerebbe azzerare tutto e ripartire, ma non ho gli elementi per valutare esattamente la situazione». Voglia matta Detto dell’amico-rivale Valentino, SuperMarco guarda al presente con una fiducia contagiosa anche per tutto il team di Gresini: «Sono andato decisamente meglio di venerdì, sia con la gomma dura usata, sia con quella nuova morbida. Tanto che, alla fine, persino nel quarto settore sono riuscito a tenere meglio la linea. Stoner, Lorenzo ed io siamo vicinissimi, in appena due decimi. Vedremo il meteo, ma speriamo che alla fine
POS.PILOTA
NAZ
MOTO
1. MARQUEZ
SPA
2. REDDING
GB
Suter
3. BRADL
GER
Kalex
4. CLUZEL
FRA
5. CORSI
ITA
6. PIRRO
ITA
7. ESPARGARO
SPA
TEMPO
POS.PILOTA
NAZ
1. VIÑALES
SPA
2’08"598
2. TEROL
SPA
Aprilia
2’14"720
2’08"618
3. ZARCO
FRA
Derbi
2’15"266
Suter
2’08"923
4. VAZQUEZ
SPA
Derbi
2’15"284
Ftr
2’08"976
5. CORTESE
GER
Aprilia
2’15"589
Moriwaki 2’09"021
6. SALOM
SPA
Aprilia
2’15"713
Kalex
2’09"216
7. FAUBEL
SPA
Aprilia
2’15"747
Suter 2’08"101 media 165,862 Km/h
MOTO
TEMPO
Aprilia 2’14"684 media 157,755 Km/h
8. KRUMMENACHER SVI Kalex
2’09"415
8. FOLGER
GER
Aprilia
2’16"073
PROGRAMMA Le gare (orario italiano) Ore 12.15 la Moto2 (18 giri, pari a 106,236 km) Ore 14 la MotoGP (20 giri, pari a 118,040 km) Ore 15.30 la 125 (17 giri, pari a 100,334 km). Diretta dalle 12 su Italia 1 e su Mediaset Premium.
9. DI MEGLIO
2’09"527
9. MONCAYO
SPA
Aprilia
2’16"250
CLASSIFICA MotoGP: 1. Lorenzo 98 p.; 2. Stoner 91; 3. Dovizioso 63; 5. Rossi 58; 9. Simoncelli 32 Moto2: 1. Bradl 102 p.; 2. Corsi 59; 3. Iannone 49. 125: 1. Terol 120 p.; 2. Cortese 72.
18. SIMEON 19. TORRES 20. RABAT
FRA
Tech 3
10. DE ANGELIS RSM
Motobi
2’09"646
10. GADEA
SPA
Aprilia
2’16"274
11. CORTI
Suter
2’09"656
11. MARTIN
SPA
Aprilia
2’16"743
ITA
12. TAKAHASHI GIA
Moriwaki 2’09"679
12. KENT
GB
Aprilia
2’17"038
13. SOFUOGLU
TUR
Suter
2’09"711
13. GROTZKYJ
ITA
Aprilia
2’17"298
14. LUTHI
SVI
Suter
2’09"725
14. KHAIRUDDIN MAL
Derbi
2’17"468
15. DE ROSA
ITA
Ftr
2’09"803
15. WEBB
GB Mahindra
2’17"677
16. PONS
SPA
Kalex
2’09"994
16. KORNFEIL
R.CEC
MZ
2’10"069
BEL
Tech 3
SPA
Suter
17. NEUKIRCHNER GER
Aprilia
2’17"751
17. FAGERHAUG NOR
Aprilia
2’17"766
2’10"077
18. IWEMA
OLA
Aprilia
2’17"784
2’10"122
19. ROSSI
FRA
Aprilia
2’18"001
SPA
Ftr
2’10"220
20. MASBOU
FRA
Ktm
2’18"076
21. HERNANDEZ COL
Ftr
2’10"262
21. AJO
FIN
Aprilia
2’18"259
22. PASINI
ITA
Ftr
2’10"312
27. TONUCCI
ITA
Aprilia
2’19"875
33. IANNONE
ITA
Suter
2’11"335
28. MORCIANO
ITA
Aprilia
2’20"308
34. BALDOLINI
ITA
Suter
2’11"399
31. MAURIELLO ITA
Aprilia
2’22"012
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 12 GIUGNO 2011
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MOTOMONDIALE GP GRAN BRETAGNA
La resa di Valentino: «Ho provato di tutto ma non miglioriamo»
ASTA BENEFICA
La Ducati 1198 con cui Vale aveva girato a Silverstone è stata venduta ieri per in un’asta benefica MILAGRO
«Abbiamo alzato, allungato, accorciato la moto Inutile, nessuna soluzione ha dato risultati» DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
«Le altre Ducati vanno più forte e non capiamo il motivo. Speriamo ad Assen di tornare al livello delle ultime gare»
SILVERSTONE (Gran Bretagna) dSprofondo rosso. Roba da mani nei capelli: 13o a un abisso da Casey Stoner. Caro Valentino, che cosa le succede? Bisognerebbe sdrammatizzare. «A meno che non scopriamo di avere sbagliato pista, e che facciamo un pezzo di tracciato in più, allora la situazione è veramente difficile. La mia qualifica peggiore in carriera? Non saprei: di sicuro, lo è per quest’anno».
bato complicato. È stato così tutto il weekend. Venerdì ho provato la pista per la prima volta, quindi era logico che faticassi più del solito. Dopo, però, non siamo migliorati abbastanza».
Dunque, anche per la gara ci sono poche speranze.
Il paradosso è che le altre Ducati vanno più forte della sua.
«A Barcellona mi avevano dato 7 secondi e in 45 minuti. Qui rischio di prenderli in 2 o 3 giri. Speriamo che piova».
«Vero. Facciamo anche molta fatica rispetto a loro. Non riesco a guidare la moto, sono lento in ingresso di curva e non seguo le linee che vorrei. Inoltre tutte le soluzioni provate di solito per cercare di andare più forte non hanno funzionato.
Lei ha molte attenuanti, però la situazione è allarmante.
«Non ho avuto soltanto un sa-
Siamo molto indietro».
Dunque non c’è soltanto un problema sul posteriore.
Dove siete intervenuti?
«Abbiamo provato tante cose sull’assetto e non so cosa potremmo fare per risolvere completamente la situazione. Il meteo annuncia pioggia, in passato eravamo stati competitivi sotto l’acqua, ma qui non è successo».
«In assoluto, non mi riesce di guidare come dovrei. Freno abbastanza bene, ma poi devo tenere schiacciata la leva per inserire la moto in curva e lì perdo tanto. Abbiamo tentato molte vie alternative, ma nessuna ci ha dato risultati. Speriamo, ad Assen, di tornare sui livello di Barcellona o di Le Mans».
Ha confrontato i dati ad esempio con la moto di Abraham?
Ha un messaggio per i suoi tifosi?
«Lui entra in curva molto più veloce di me, e non ne comprendiamo il motivo. Abbiamo alzato, abbassato, allungato, accorciato tutto quello che si poteva, lavorando anche sul precarico delle molle, ma senza risolvere molto. Prima almeno riuscivo a guidare la moto e ad essere più vicino a Honda e Yamaha, invece qui faccio fatica e non riesco a tenere le mie linee».
«Sappiano che la Ducati ed io stiamo facendo tutto il possibile per uscire da questa situazione. Speriamo bene».
SESTO A SORPRESA LA FAMIGLIA È PROPRIETARIA DEL CIRCUITO DI BRNO
Abraham è più di un figlio di papà DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SILVERSTONE dNegli sport del motore, dove servono sempre tanti soldi, i figli di papà non sono una novità. Karel Abraham non sembra della stessa pasta di Hailwood, il più famoso dei ragazzi con portafoglio gonfio, ma si sta dimostrando più forte dello scetticismo con cui è stato accolto nel paddock. Uno scetticismo nato anche da quella frase scandita l’anno scorso dopo l’unica vittoria in 250: «Adesso posso andare in MotoGP, quello che dovevo dimostrare l’ho dimostrato». Un modo sbagliato per dire che la Ducati Desmosedici in qualche modo la meritava, che non era sua grazie ai
Karel Abraham, 21 anni MILAGRO
soldi di Karel senior, industriale ceco nel settore degli apparecchi medicali (Cardion), appassionato di moto tanto da comprarsi il circuito di Brno.
«Nient’affatto, è tutto diverso. Allora fu più grande. Qui, in qualche modo, eravamo consapevoli di dover soffrire. Un po’ sì, ma non così tanto…».
Valentino Rossi, 32 anni, con il volto tirato nel box Ducati MILAGRO
LOCMAN
®
ITALY
Impegno Ieri «Junior», come lo chiamano in casa, ha fatto sesto, migliore dei ducatisti, ma soprattutto ha dato 1"6 a Rossi. «È una cosa strana, speciale, stargli davanti. Però il mio obiettivo è quello di metterne dietro quanti più possibile». Biondino, occhi azzurri, è uno dei più apprezzati dalle ragazze, anche se è fidanzatissimo. Dicono che il babbo spinga forte per incarnare i suoi sogni motoristici, mentre lui sia un po’ più festaiolo. «È un ragazzo bravissimo — assicura Cristhian Pupulin, ingegnere Ducati al seguito della squadra — che dà sempre le giuste indicazioni. È forte nelle curve veloci, quindi qui ha trovato la situazione ideale». Ma Karel ha un timore: «Sbaglio sempre le partenze, perché mi agito. Dovrò essere concentrato: non voglio rovinare tutto alla prima curva...».
COPPA ITALIA
MONDIALE CROSS
Oppedisano ok a Vallelunga
Desalle in pole, Cairoli è terzo Philippaerts cade: dodicesimo
Il 20enne genovese Luca Oppedisano partirà oggi in pole nella terza tappa della Coppa Italia Velocità, a Vallelunga. Il pilota della Kawasaki, con 1’52"833, si è piazzato davanti al napoletano Guido Lamberti (Kawasaki), al 15enne romagnolo e leader della classifica Michael Ruben Rinaldi (Aprilia) e al vicentino Alex Calgaro (Aprilia).
La delusione attuale è paragonabile a quella per il titolo mondiale perso a Valencia nel 2006?
STEALTH TECNOLOGIA PURA (m.z.) Apertura in difesa per Antonio Cairoli nelle qualifiche MX1 della 6a tappa iridata in corso ad Agueda (Portogallo). Non a suo agio sulla pista e in attesa di trovare l’assetto ideale della sua Ktm il messinese ha preferito non forzare chiudendo 3o dietro al vincitore Clement Desalle (Suzuki), che guida il Mondiale con 6 punti di vantaggio, e al compagno di
squadra Max Nagl; 12o David Philippaerts (Yamaha) caduto al 1o giro con il re del GP di Francia Steven Frossard, e 14o Davide Guarneri (Kawasaki) non ancora rimesso. In MX2 conferma del leader Ken Roczen (Ktm) nettamente primo davanti a Tommy Searle (Kawasaki). Primo degli italiani Giacomo Del Segato (Ktm), 16o davanti a Alex Lupino (Husqvarna).
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SUPERBIKE GP SAN MARINO PAOLO GOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MISANO (Rimini) dQuant’è dura la
vita in Superbike. Il dominatore Carlos Checa è caduto la prima volta all’ora di colazione, ha fatto il bis a merenda ma ha salvato il bilancio Ducati con una provvidenziale 2a posizione nella Superpole bagnata dietro alla sorpresa Tom Sykes. Max Biaggi invece ha picchiato forte nelle libere procurandosi una piccola frattura alla cartilagine dell’astragalo del piede sinistro e nella seconda uscita Superpole, proprio mentre era incollato a Checa, è stato avvolto dalla nube di fumo bianco fuoriuscita dal V4 Aprilia. Con il piede sinistro dolorante e senza moto il campione in carica ha rischiato di affondare in terza fila, agguantando la seconda (7o tempo) per la bravura dei meccanici Aprilia riusciti a rimandarlo dentro con la RSV4 incidentata ricostruita in appena nove minuti. In agguato Dalla incredibile girandola di emozioni si è tenuto fuori Marco Melandri che, zitto zitto, ha messo le mani sulla prima fila (quarto) e sulla pista di casa spera di fermare l’impressionante avanzata di Checa, 6 volte primo (con due terzi posti) nelle precedenti 10 gare. «Carlos ha una gran moto, una squadra esperta ed è in forma strepitosa. Batterlo sarà difficile, ce la metterò tutta». Sarebbe fondamentale cambiare l’inerzia del Mondiale che sta velocemente scivolando in tasca alla Ducati.
Max Biaggi, 39 anni, perde il controllo dell’Aprilia e vola sulla ghiaia al Curvone
Biaggi cade e si frattura il piede L’iridato vola a 220 km/h nelle libere ma non si arrende: 7˚. Oggi dovrà soffrire A Misano pole a sorpresa di Sykes su Kawasaki. Il leader del Mondiale Carlos Checa 2˚ dopo due scivolate, Melandri 4˚. Male Fabrizio, solo 13˚
LA CURIOSITÀ
Il miracolo dei meccanici di Max Moto ricostruita in nove minuti MISANO — Tom Sykes è andato forte, i 4 meccanici di Biaggi ancora di più. Sono riusciti a riparare in soli 9 minuti l’Aprilia RSV4 semidistrutta nel gran volo al Curvone e a rimetterla in pista. In dettaglio sono riusciti a cambiare: l’impianto frenante completo, il comando dell’acceleratore elettronico, i manubri destro e sinistro, il serbatoio, il parafango e le prese d’aria. La moto inoltre era piena di sassi ed è stata ripulita a tempo di record. Operazioni, che con la normale tempistica,
avrebbero richiesto almeno un’ora. Ma la squadra è fatta da tecnici di grande esperienza, prima nel Motomondiale e adesso in Superbike. Seguono Max dai tempi dei Mondiali con l’Aprilia 250 e hanno contribuito in maniera decisiva allo sviluppo della moto di Noale arrivata al Mondiale Superbike in sole due stagioni. Gente che stravede per Max e a Imola 2010, il giorno del primo titolo in Superbike, è impazzita di gioia. Se ci sarà il bis, sarà anche merito loro. p.g.
LA GUIDA Gare alle 12 e alle 15.30 su La7 Biglietti da 55 e Risultati della Superpole del GP San Marino, 6˚ round del Mondiale Superbike a Misano (4.226 m). 1. Sykes (GB-Kawasaki) 1’55"197, media 132,066 km/h; 2. Checa (Spa-Ducati) 1’55"373; 3. Smrz (R.Cec-Ducati) 1’55"745; 4. Melandri (Ita-Yamaha) 1’55"768; 5. Haslam (GB-Bmw) 1’56"034; 6. Corser (Aus-Bmw) 1’56"285; 7. Biaggi (Ita-Aprilia) 1’56"480; 8. Guintoli (Fra-Ducati) 1’57"054; 9. Badovini (Ita-Bmw) 1’57"374; 10. Laverty (Irl-Yamaha) 1’57"454; 11. Rea (GB-Honda) 1’57"831; 12. Lascorz (Spa-Kawasaki) 1’58"509; 13. Fabrizio (Ita-Suzuki) 2’02"235; 14. Berger (Fra-Ducati) 2’02"440; 15. Xaus (Spa-Honda) senza tempo; 16. Camier (GB-Aprilia) senza tempo. Non ammessi: 17. Haga (Gia-Aprilia) 1’36"728; 18. Baiocco (Ita-Ducati) 1’36"742; 19. Lanzi (Ita-Bmw)
Il pilota Aprilia continua a rotolare lungo la via di fuga fratturandosi il piede ALEX PHOTO
1’37"077; 20. Polita (Ita-Ducati) 1’37"104; 21. Rolfo (Ita-Kawasaki) 1’37"178; 22. Vermeulen (Aus-Kawasaki) 1’37"220; 23. Aitchison (Aus-Kawasaki) 1’37"363. SUPERSPORT: 1. Lowes (GB-Honda) 1’39"541, media 152,838 km/h; 2. Davies (GB-Yamaha) 1’39"618; 3. Salom (Spa-Kawasaki) 1’39"795; 4. Parkes (Aus-Kawasaki) 1’39"897; 5. Foret (Fra-Honda) 1’40"133; 6. Dionisi (Ita-Honda) 1’40"141; 9. Roccoli (Ita-Kawasaki) 1’40"639; 11. Tamburini (Ita-Yamaha) 1’40"980. OGGI: gare alle 12 e 15.30 su Eurosport e La7. Su Eurosport anche la Superstock 1000 (alle 10.30) e la Supersport (alle 13). BIGLIETTI: prato 55 euro, tribune 80, paddock 100. CLASSIFICA PILOTI: 1. Checa (Spa-Ducati) 195 punti; 2. Melandri (Ita-Yamaha) 134; 3. Biaggi (Ita-Aprilia) 133; 4. Laverty (Irl-Yamaha) 109; 5. Haslam (GB-Bmw) 95; 6. Rea (GB-Honda) 94; 7. Camier (GB-Aprilia) 91.
La caduta Biaggi è bersagliato dalla sfortuna. Nelle libere che precedono la Superpole, provando la configurazione di gomme e assetto da gara, è uscito di traiettoria al Curvone (5a marcia, 220 km/h), è piombato coi freni tirati nella via di fuga ed è atterrato pesantemente. La tuta con l’airbag, utilizzata per la prima volta, ha evitato problemi più seri ma la botta sul dorso del piede sinistro è stata forte. Max, zoppicante, è tornato in moto per la Superpole e solo dopo è passato in Clinica Mobile. «Biaggi si era già rotto quel piede anni fa, le viti hanno
tenuto ma abbiamo rilevato l’infrazione della cartilagine dell’astragalo, un osso molto delicato perché sopporta il peso di tutto il corpo. Può correre, ma non potrà spingere forte sulla pedana. E ci vorrà una volontà di ferro per vincere il dolore» ha spiegato il dottor Massimo Corbascio. Anno magico Quando cadi due volte senza farti male e senza rovinare il risultato significa che è il tuo anno magico. Checa, pilota di cuore e persona intelligente, l’ha capito e si gode il momento. «Sul bagnato sono
caduto dopo poche curve senza un graffio, neanche la moto si era danneggiata e ho continuano a girare con quella. La pole sarebbe stata eccessiva, Sykes ha guidato in modo spettacolare ed è giusto che sia stata sua». Specialista Sotto la pioggia è uscita dal cilindro la cenerentola Kawasaki guidata con maestria dal 25enne coi lineamenti da attore comico e un’inglese quasi incomprensibile pure per i connazionali. Era già partito davanti a settembre 2010 ad Imola, evidentemente l’Italia gli porta fortuna. «Sull’acqua
me la cavo ma il merito è tutto degli ingegneri elettronici Kawasaki che hanno centrato le regolazioni. La gara sarà un’altra storia, con il sole sarebbe un sogno arrivare nei dieci». La prima fila è completata dal ceco Jakub Smrz che qui due anni fa era partito davanti a tutti. Con la Ducati (in versione 2010) potrebbe diventare la mina vagante. Male Fabrizio (13˚), costretto a fare i conti con grossi problemi al motore. Intanto Giuliano Gregorini (Yamaha) ha vinto la terza prova dell’Europeo 600 Stock under 22.
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
BASKET LE FINALI SCUDETTO DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA dQuinta finale scudetto consecutiva, quinto 1-0 per Siena. Niente di nuovo. Con un asterisco. Il +25, l’avvio più sfavillante di Simone Pianigiani nelle sfide tricolori, una delle partite offensivamente più belle di Siena per distribuzione dei palloni e delle responsabilità, nasconde un’insidia: Cantù non è qui a pettinare le bambole. Ha perso, nettamente. Peggio, non ha mai dato l’impressione di poter vincere. Ma c’è e gioca a pallacanestro. Cede di schianto all’inizio dell’ultimo quarto, dopo essere risalita da -17 a -10. Alla fine di una gara durissima, anche fisicamente, dove giocare in 8 contro 11 è un handicap apparentemente invalicabile. La stende definitivamente una tripla di Marco Carraretto, rincarata poco dopo da un’altra di Shaun Stonerook. Se fossimo Andrea Trinchieri non saremmo preoccupati tanto dallo 0-1, ci sta, figuriamoci in una serie a sette, non per i 100 punti subiti ma guardando la casella dei minuti giocati: Ksystof Lavrinovic e Bo McCalebb vincono la partita giocando un tempo, 20’ il lituano, solo 19’ l’americano macedone.
Tesori Passano come una bora decidendo di fatto la sfida nel primo tempo. Solo Stonerook sta in campo attorno i 30’ contro quattro canturini. Unica consolazione: aver risparmiato Nicolas Mazzarino (22’). Domani, non solo la Montepaschi riproporrà la difesa feroce a tutto campo e l’attacco millimetrico, non solo potrà pescare in panchina tesori come Carraretto e Ress, oltre a Zisis e Kaukenas, ma sarà anche più fresca. Sconfortante. Ma prima di archiviare la finale, vale la pensa di vederla: sono due squadre che onorano il gioco. Il turnover lascia in tribuna Rakovic (e il previsto Jaric) e Scekic, la presenza di Moss e Hairston nello stesso quintetto rende ancora più cattiva la difesa della Montepaschi, Trinchieri parte senza Mazzarino per far passare le prime ondate, le più forti, e, pur senza andare mai davanti, Cantù resiste. Dopo tre minuti, Pianigiani ha bisogno di Lavrinovic: l’impatto del lituano, che aveva già fatto cose mirabili con-
Siena 1 Cantù 0 Questo è stato il più bell’attacco della Mens Sana McCalebb e Lavrinovic lanciano i tricolori La Bennet cede all’inizio dell’ultimo quarto SIENA CANTÙ
bia Trinchieri, non è una scelta tattica. Intanto, però, la partita s’incattivisce. Ogni blocco è un’ancata, le braccia trattengono sempre in modo irregolare, a ogni entrata si rischia la vita. Bravissime, le squadre continuano a cercare una pallacanestro di qualità offensiva nella sporcizia. A metà del secondo quarto, Facchini, l’arbitro migliore e più esperto, decide di mettere fine alla mattanza, i compagni lo seguono ma non con la stessa lucidità. Intanto, però, Cantù si sveglia sotto di 10, e viene tenuta sotto dal 12/14 di Siena dalla lunetta nel secondo quarto.
100 75
(27-21, 55-44; 72-59) MONTEPASCHI SIENA: McCalebb 15 (6/8, 0/1), Hairston 2 (1/4), Moss 3 (1/2 da 3), Stonerook 7 (1/1, 1/2), Michelori 10 (4/5); Zisis 7 (2/3), Carraretto 13 (3/4, 2/4), Lavrinovic 15 (3/5, 2/3), Kaukenas 10 (1/4, 1/1), Ress 8 (1/1, 2/2), Aradori 10 (3/6, 0/1). N.e.: Monaldi. All.: Pianigiani. BENNET CANTÙ: Green 12 (3/6, 1/3), Markoishvili 14 (3/6, 2/4), Micov 8 (2/6, 1/2), Leunen 3 (0/2, 1/3), Marconato 4 (2/2); Ortner 12 (6/10), Mazzarino 12 (2/4, 1/3), Tabu 10 (2/5, 1/2). N.e.: Mian, Broggi, Diviach, Maspero. All.: Trinchieri. ARBITRI: Facchini, Sabetta, Pozzana. NOTE - T.l.: Sie 23/28, Can 14/17. Rimb.: Sie 31 (Zisis 5), Can 25 (Micov, Ortner 5). Ass.: Sie 21 (Stonerook 4), Can 13 (Markoishvili 4). Progr.: 5’ 11-9, 15’ 43-33, 25’ 66-51, 35’ 87-64. Ant.: McCalebb 17’30" (47-35), Tabu 26’11" (66-53). Spett. 4898.
tro Cantù in coppa Italia, è devastante: 9 punti di fila. Gli avversari, però, giocano un ottimo basket e vanno a pescare Ortner nel cuore dell’area. Difesa Bella partita, con McCalebb frizzantissimo da 8 punti e 3 assist nel primo quarto. Unica cosa, la difesa Bennet arriva tardi (o non arriva) sui tiratori da tre. Da come si arrab-
Carraretto, 33, Markoishvili, 24 CIAM
100 Punti come in gara-1 2010 Anche un anno fa Siena realizzò 100 punti in gara-1 di finale contro Milano. E anche il 13 giugno 2010, Siena dilagò dopo l’intervallo quando, da 50-49, chiuse 100-80.
Superiorità McCalebb e Lavrinovic vanno al riposo con 23 punti complessivi, in un primo tempo di alto punteggio e grandi attacchi che onora la finale scudetto e, ovviamente, esalta la superiorità di Siena. Nella ripresa, il problema di Cantù è resistere. Ce la fa con Markoihvili e Ortner e con un 9-0 che riprende una Mps scappata fino al +19, soprattutto perché Pianigiani decide di far riposare le sue due stelle. Non ci sarà bisogno di loro nell’ultimo quarto, perché Carraretto guida la carica italiana (22 punti tra lui, Aradori e Michelori su 28). Cantù cede ma non è stata così brutta. Credeteci.
LEGADUE ALLE 20 ( DIRETTA RAISPORT 2) GARA-1 PER LA PROMOZIONE IN SERIE A AL MEGLIO DI 5 PARTITE
Casale contro Venezia Pierich contro la sua storia Il capitano sfida la squadra in cui giocò il padre: «Mi faceva una testa così con la Reyer» ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dCasale Monferrato è la nuova realtà, Venezia è la storia: per i playoff Eurobet di LegaDue non poteva esserci finale più suggestiva di così. La serie che assegna la promozione in A, al meglio di 5 partite, scatta stasera (diretta RaiSport2 ore 20) sul campo della squadra piemontese vincitrice della stagione regolare proprio davanti alla vecchia-nuova Reyer. Il fattore campo e l’assenza definitiva di Alvin Young, leader della
squadra veneta eletto giocatore del decennio di LegaDue, già operato per la frattura scomposta al radio del polso destro, orientano il pronostico a favore della Fastweb di Crespi. Per parare il colpo di sfortuna, l’Umana di Mazzon cala il jolly Lance Harris, americano di scorta, guardia-ala di 26 anni uscito da Kansas State e reduce da una buona stagione con i greci dell’Ikaros (13.7 punti di media). La finale è anche una lotta in famiglia per Simone Pierich, veterano e capitano alla quinta stagione a Casale. Goriziano,
classe 81, Pierich ha fatto una lunga gavetta in B (Modena, Castelletto, Forlì) in mezzo a una parentesi a Livorno, prima del salto in Piemonte. Figlio d’arte Il papà è Elvio Pierich, bandiera della Reyer anni 70 quando il laguna giocavano Hawes, Carraro, Gorghetto e allenava paròn Zorzi. «Questa finale la soffre più mio padre — dice Pierich jr che ha iniziato col basket nelle giovanili di Mirandola, nel modenese, dove Pierich senior ha concluso la carriera — io spero tanto di dargli un dispiacere. Da bambino mi ha fatto una testa così sulla Reyer. Adesso penso solo a Casale. Siamo arrivati dove puntavamo all’inizio dell’anno, è un
traguardo storico per il club e per molti di noi, siamo carichi ed entusiasti. Il proprietà e lo staff tecnico hanno fatto un grande lavoro in questo quinquennio di LegaDue, la squadra è cresciuta di anno in anno grazie al sistema di coach Crespi e alla presenza importante ma discreta del presidente Cerutti». Pierich è ottimista: «Veniamo da serie di quarti e semifinali con Pistoia e Barcellona vinte 3-0 con autorevolezza, giocando bene in attacco e in difesa. Venezia è forte, dovremo negarle transizione e tiri aperti da tre, ma siamo pronti a tutto. Teoricamente l’assenza di Young per noi è un vantaggio, però non possiamo sottovalutare l’impatto di Harris che può giocare con la testa libera. Sarà dura, da appassionato dei film di Quentin Tarantino prevedo una finale molto pulp. E se vinciamo, visto che dicono che sono un bravo cuoco, mi inventerò una ricetta particolare per festeggiare la promozione».
ESTERO
Barcellona: 2-0 Francia a Nancy (pe.m.) Il Barcellona ha battuto Bilbao 74 67 (Navarro 20, Ingles 10; Blums, Vasileiadis 15) nella gara 2 della finale della Liga spagnola portandosi sul 2 0 nella serie al meglio di 5. Gara 3 martedì a Bilbao. A Parigi, Nancy ha vinto il titolo francese battendo in finale Cholet 76 74 (Linehan 15), qualificandosi per l’Eurolega. Gara 1 in Russia: Cska Khimki 72 77: se il Khimki vincesse il titolo Cantù comincia l’Eurolega dai preliminari. FIP (a.pit) Il consiglio federale ha assegnato le wild card per il campionato di sviluppo a Trento, Napoli, Firenze e Bari se in regola con i requisiti. Seguono in graduatoria Pavia, Rieti, Livorno. Rieti ha un nuovo socio: è Michele Martinelli, ex Roseto e Fortitudo, che cercherà un diritto di LegaDue.
Simone Pierich, 29 anni, 1.98 CIAMILLO
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«Non dobbiamo pensare di fare sempre 100 punti» Pianigiani: «Occhio al penetra e scarica di Cantù» Trinchieri: «Perfetti per 35’, ma qui non basta» DAL NOSTRO INVIATO
MARIO CANFORA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA dCento punti un anno fa,
cento punti ieri. Il trattamento che Siena riserva alle avversarie in gara-1 di finale scudetto è con lo stampino. Dodici mesi fa c’era Milano, ora Cantù. Che raddoppia gli sforzi nei primi 20’, tiene botta fino al terzo quarto e poco più, poi crolla. E va così in onda il solito film. «Bella partita, ben giocata, come raramente succede a giugno nelle finali — dirà Simone Pianigiani, 40 vittorie (su 42...) nei playoff — ma alla fine c’è solo l’1-0 di una serie al meglio delle sette gare. Ancora una volta ci siamo fatti trovare pronti, con un’eccellente partita in attacco e sei uomini in doppia cifra. Non dobbiamo pensare di essere un attacco da 100 punti, ma ora in gara-2 vanno limate alcune situazioni, come la difesa iniziale sul penetra e scarica di Cantù che ha chiuso il primo tempo con 44 punti».
Shaun Stonerook, 33 anni, contro Maarty Leunen, 25 CIAMILLO
IL CASO
Nowitzki preso in giro: «Infantili» Dwyane Wade ha rassicurato tutti sulle condizioni dell’anca che lo aveva costretto a due stop nell’ultima partita a Dallas: «Sono a riposo ha detto alla vigilia per gara 6 sarò al 100%». Poi ha risposto a una domanda riguardo alla scena della presa in giro con LeBron James del malato Dirk Nowitzki. immortalata dalle telecamere: «Ho avuto un vero colpo di tosse e con LeBron abbiamo iniziato a scherzare ben sapendo che la stampa ne avrebbe poi fatto un caso nazionale. Infatti...». Secca la replica di Nowitzki: «Una scena ignorante e infantile». Così la serie. Gara 1: Mia Dal 92 84. Gara 2: Mia Dal 93 95. Gara 3: Dal Mia 86 88. Gara 4: Dal Mia 86 83. Gara 5: Dal Mia 112 103. Eventuale gara 7: martedì a Miami.
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ha detto
K. LAVRINOVIC Domani in gara-2 bisognerà fare qualcosa di più in difesa, il nostro obiettivo sarà proprio questo
torie, sentirsi importanti. Non dipendiamo da un solo giocatore, siamo imprevedibili. Ognuno in una notte può diventare stella. Stavolta è toccato a noi, magari nelle prossime anche a Jaric e Rakovic, fuori per le rotazioni». Ksistof Lavrinovic non ha deluso. E non è una novità. Elogia l’attacco dei suoi, ma trova un cavillo. «Per gara-2 bisogna fare qualcosa di più in difesa, il nostro obiettivo sarà proprio questo». Energia Andrea Trinchieri non è depresso. «Gara archiviata, siamo stati perfetti per 35’, poi siamo crollati. A questo livello non basta, bisogna mantenere l’energia sempre. Magari non dovremo più subire 55 punti nel primo tempo e 28 liberi complessivi, però direi che nel terzo quarto ho visto una buona personalità. Loro i 100 punti se li sono guadagnati con una grande prova d’attacco». Gli ricordano che anche Siena in Eurolega ne prese 48 dall’Olympiacos per poi risorgere. Il Trinka se ne esce con una battuta. «Magari stanotte arrivano Spanoulis e Bourousis e li schieriamo per gara-2». Manuchar Markoishvili: «Non siamo stati in grado di controllare le palle perse, abbiamo concesso contropiedi e tiri aperti, e questo ci ha penalizzato. Siena ha preso tanti tiri facili che alla fine le hanno fatto prendere fiducia soprattutto da tre mentre noi abbiamo fatto confusione in difesa».
Tris italico A mettere un bel mattoncino sul +25 Mps sono stati i tre italiani, Carraretto, Michelori e Aradori che ne hanno segnati 33. Anche questo è un lusso senese. «Volevamo dimostrare di essere una squadra competitiva, in grado di mettere in difficoltà Cantù — spiega Carraretto, 13 punti in 18’ — limitando i loro giocatori migliori. Bravi noi italiani? In una società come la nostra c’è bisogno di tutti e proprio in questa gara-1 si è visto che tutti hanno dato il loro contributo. Credo sia il modo più bello per raggiungere le vit-
y LE PAGELLE
DOMANI GARA-2 A SIENA
Gara-2
Domani a Siena Gara-3
Mercoledì 15 a Cantù Gara-4
Venerdì 17 a Cantù
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di CHIABO
MCCALEBB, LA LINEA PIÙ BREVE PER ARRIVARE A CANESTRO LEUNEN, CHE DELUSIONE MONTEPASCHI SIENA MCCALEBB 7.5 Undici punti e 3 assist in 12’ del primo tempo, poi viene risparmiato (19’). La linea più breve tra un giocatore e il canestro. ZISIS 6 Solido, dà una mano anche rimbalzo, 3 assist.
Eventuale gara-5
Domenica 19 a Siena Ev. gara-6
Martedì 21 a Cantù Ev. gara-7
Giovedì 23 a Siena
SCUDETTO (c.arr.) Il Santa Lucia Roma è campione d’Italia in carrozzina per la terza volta consecutiva, 19a nella storia. I romani hanno chiuso la serie finale 3-0 battendo la Lottomatica Elecom Roma 65-48 (Cavagnini 23, Sanna 16, Pellegrini 14).
HAIRSTON 5 In difficoltà contro Micov, gara davvero modesta. CARRARETTO 7 Entra presto come anti Mazzarino, ma è più caldo in attacco. Segna la tripla del +10 al 31’ con Cantù a 10. IL MIGLIORE 8 LAVRINOVIC
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Sontuoso primo tempo (12 punti, 2 assist, 2 stoppate) quando Siena prende il vantaggio decisivo. Poi guarda con McCalebb: 20’ e 3 stoppate. KAUKENAS 6.5 Soffre quando ci sono Hairston e Moss, cerca il suo spazio di pura caparbietà, lo trova nel terzo quarto e fa bottino. RESS 7 Preziosissimo, segna anche la tripla del 70 53 che tira giù la claire sulla gara. MICHELORI 6.5 Parte in quintetto, stavolta fa anche numeri ma quando la gara è decisa. Ben 3 assist. STONEROOK 7.5 Annulla Leunen, quattro recuperi e 4 assist, notevole come sempre. ARADORI 6 Deve recuperare la fiducia nel suo gioco, gli 8 punti nell’ultimo quarto possono aiutarlo. MOSS 5 Subito 2 falli, si perde per strada. Gioca solo 10’.
BENNET CANTÙ MICOV 5.5 Attacco insufficiente, ma Hairston non tocca palla contro di lui. Però ci sono anche gli altri... ORTNER 6.5 Si fa trovare sempre pronto sugli scarichi in area quando il suo uomo va aiutare, ogni tanto però in difesa sfarfalleggia. IL MIGLIORE 7 MARKOISHVILI
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Prestazione notevole considerando dove, quando e contro chi. Trinchieri ogni tanto però lo sgrida. LEUNEN 4 La grande delusione della gara: vero che Stonerook gliene fa di tutti i colori, ma avrebbe tutto resistergli e non lo fa. Tenta solo 5 tiri, non li mette dentro. MARCONATO 5 Il povero Denis arriva sempre un secondo dopo. MAZZARINO 6.5 Partita di retroguardia, prendendo le briciole che gli lascia Siena. Finché riesce a tirare solo 7 volte, Pianigiani dorme sereno. TABU 6 Gioca 16’, non male ma non lascia il segno del suo passaggio. GREEN 5 Altra delusione considerando che era stato il migliore nelle tre sfide stagionali contro Siena. Alla fine porta a casa 12 punti e 6 falli subiti, 3 assist ma le 5 palle perse sono 10 punti messi in banca da Siena.
FINALI NBA STANOTTE A MIAMI (ORE 2 DIRETTA SKY SPORT 2) GARA-6: I MAVS SONO A UNA VITTORIA DAL TRIONFO
Kidd, il playmaker fossile «Non è mai troppo tardi» A 38 anni sogna il primo titolo con Dallas: «Se sono riuscito a restare a questo livello, devo dire grazie al mio istruttore di tiro» DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO ORIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MIAMI dQuando Jason Kidd è
entrato nella Nba, JJ Barea faceva ancora le elementari. Normale che Dirk Nowitzki lo chiami «il fossile». Eppure questo 38enne californiano di Oakland, che parla sempre con lo stesso tono di voce, calmo e pacato, dopo una vittoria come una sconfitta, ha ancora parecchio da dare ai Mavs, come sta dimostrando in queste
finali, che stanotte potrebbero chiudersi trionfalmente per Dallas in gara-6. Nonostante qualche pausa, inevitabile visto che quella di giovedì è stata la 110ª partita della sua stagione (1267ª in carriera, numero 1 tra i giocatori in attività), il play che ormai somiglia più a un ragioniere che a un atleta, predica ancora pallacanestro come pochi altri. L’istruttore L’istinto per l’assist non lo perdi, neppure a 90 anni, ma per continuare a competere a questi livelli, devi rein-
.it GARA-6 IN TEMPO REALE SUL SITO CON AUDIO, FOTO E BLOG Gara-6 sarà seguita in diretta dal sito Gazzetta con gli aggiornamenti in tempo reale della partita, oltre al blog del nostro inviato, le foto più belle e gli audio.
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ventarti quando le gambe non sono più quelle di un ventenne. «Se sono ancora nella lega in buona parte lo devo a Bob Thate, il mio istruttore di tiro. Quando ero ai Nets, iniziai a capire che per me il basket stava cambiando. Le difese mi negavano la palla e mi lasciavano solo in angolo, sapendo che non avevo un gran tiro da fuori. A quel punto capii che se volevo durare a lungo, dovevo migliorare nelle triple. E così feci, con l’aiuto di Thate. Non si è mai troppo vecchi per imparare». Anello Quella che sta per concludersi è la 16ª stagione Nba per Kidd. Ancora senza anelli. «Quando entri nella lega sei giovane e pensi che tutto sia facile, che prima o poi vincerai un titolo. Non ti rendi conto di che livello devi raggiungere per battere la competizione. Dopo le due finali di fila perse con New Jersey (2002 contro i Lakers e 2003 contro gli
Spurs, ndr.) credevo che avrei avuto presto un’altra chance. Invece sono passati 8 anni. Oggi per me la cosa principale è essere al posto giusto nel momento giusto e sapere che ho ancora la fiducia dei compagni». Fiducia che Jason ha ripagato con una pesantissima tripla in gara-5, quella del +5 a 1’25" dalla fine. Arresto Anche la vita privata di Kidd sembra aver finalmente ritrovato serenità. Dopo il divorzio del 2007 dalla moglie Joumana, che lo aveva fatto arrestare accusandolo di averla picchiata (Jason si dichiarò colpevole ma nella causa citò la consorte per violenza psicologica), c’è un nuovo matrimonio alle porte (il 10 settembre), con la modella Porschia Coleman, che gli ha già dato un figlio nel 2010. E il play spera tanto che l’anello che infilerà al dito della signora Kidd, non sia l’unico di questa sua seconda giovinezza.
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GOLF BMW ITALIAN OPEN
In agguato Rock resta leader Gli azzurri sono lì L’inglese ha 2 colpi su Molinari, 4 su Manassero Chicco: «Siamo vicini in tanti: finirà col playoff» DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIANO TORINESE (Torino) dQuesto è
il golf, baby: o va tutto bene e va sempre ancora meglio, oppure va male e poi va malissimo, sempre peggio. Sorridono quelli baciati dal destino, come il capolista, l’inglese Robert Rock, che oggi comincia le ultime 18 buche a -16; gli equilibrati di natura, come Francesco Molinari, staccato di 2 colpi insieme ad altri cinque (-14); i campioni nati, come Matteo Manassero, che infila 3 birdie nelle ultime cinque buche e si rilancia, a -12, rimediando ai tre bogey nelle prime 7. Nello sport del precario, al via del quarto ed ultimo giro del Bmw Italian Open di oggi, l’inglese Robert Rock, è il più sorpreso del primato: «E con
due colpi di vantaggio, pensavano mi prendessero». L’unico senza cappellino dei nostri eroi del green è talmente impaurito dalla nuova occasione di vincere un torneo (dopo 3 secondi posti in 9 anni da pro) da non volersi sbilanciare in niente: tace addirittura il suo nomignolo, un banalissimo «Rocky» («Lo svelerò solo in caso di vittoria»), concede un ovvio retroscena («Dirò al mio bambino, via skype: "Papà batterà tutti"»), ne banalizza un altro («Fra lunedì e martedì, ho letto il manualetto degli anni 40, di Paul Runyan, la strada veloce per un punteggio basso". E ho fatto qualche piccola modifica al putt») e ammette: «Non giocavo così bene da due anni». Chance In questi tre giorni al Park Royal i Roveri, il 34enne Rock è stato finora il migliore
L CLIC
CHICCO, EDOARDO E MANASSERO NELLO STESSO GRUPPO ALL’US OPEN I tre Moschettieri italiani, Francesco ed Edoardo Molinari, e Matteo Manassero giocheranno da giovedì a domenica nello stesso «flight» (gruppo) all’Us Open al Congressional in Maryland (7,500,000 $). «Quando l’ho saputo da Dodo mi è venuto da ridere. Sarà divertente, scherzeremo molto in campo. Non capisco la scelta, ma per noi è un vantaggio», parola del capo-squadra, Chicco.
nel gestire un campo «sostanzialmente facile, senza rough e rimbalzi, con green molli che fermano la palla e fairway larghi», come pennella la voce tecnica di Sky, Silvio Grappasonni. Ma la sensazione è che, dietro, Larrazabal, Fasth e Molinari abbiano qualità ed esperienza per scavalcarlo allo sprint. Anzi, «allo shoot-out, un playoff di 18 buche per il titolo: con tanti così vicini, succede». Scommette Chicco, il favorito di casa che frena (bogey alla 2), accelera (4 birdie nelle prime 9 e alla 10), ri-frena ancora (bogey alla 11, dove Webster fa un albatross con un legno 5!), e ancora, «i tre putt alla 12 sono ancor più "gravi"», ma recupera alla 14 (6˚ birdie). Colpa un po’ di quei piccoli accorgimenti tecnico/posturali, post-Wentworth, apportati nello swing, un po’ delle titubanze nel putt: «Forse ho lasciato ancora un paio di colpi in campo, ma all’ultimo giro ho la chance di vincere e, al via dell’Open, non era così scontato. Quindi va bene così». Folla Intanto, i tam-tam dei media e la giornata di sole rimpolpa la bella folla del golf fino a 8000 persone. Che succederà oggi se Chicco o «Manny» avranno la concreta possibilità di diventare l’ottavo re dell’Open d’Italia? Due sorrisi azzurri sono già garantiti: dopo tante promesse, Lorenzo Gagli (a -11), trova l’aiutino extra — o due, fra mental trainer in prova e la fidanzata? — per non crollare nel week-end, e il neo-pro Andrea Pavan (-10) esulta con la sua bella, appassionata, famigliola al seguito.
Francesco Molinari, 28 anni POLARIS
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Ambizioso Gagli «Top 10? Non basta»
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LA BUCA PIÙ BELLA
Lorenzo 15o : «Giocando così non mi pongo limiti» Broncio Manassero: «Bei colpi, ma non entrano» quillamente ribaltare».
DAL NOSTRO INVIATO
FEDERICA COCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIANO TORINESE (Torino) dAlla fine, l’Italia che sorride ha la faccia di Francesco Molinari. Il veterano («beh non è che mi sento così vecchio») tiene la posizione e con due colpi di distacco dal leader Robert Rock può pensare di lanciare oggi l’attacco finale. «Nono sono partito bene, poi ho dato una svolta alla situazione, di questo sono contento», racconta un sollevato Chicco. «Chi vedo candidato alla vittoria? Fasth ha fatto un giro straordinario ieri, è difficile che possa ripetersi allo stesso livello. Il campo è giocabile, si sta asciugando, penso che possano entrare nella lotta finale anche quelli che sono a -10 o a -11». Non ha tanta voglia di raccontare invece Matteo Manassero, anche oggi uscito dal campo col broncio, che riesce comunque a raddrizzare in extremis una giornata storta: «Oggi il campo era più difficile, lo dimostrano anche gli score più bassi. Il putt non è stato un
DIRETTA SKY SPORT 2 DALLE 13.30 Fasth firma un 64, Webster albatross Oggi Chicco gioca con Boyd alle 12.52 E’ stato lo svedese Fasth il migliore di giornata ieri, con un giro in 64 che lo ha portato a - 14 totale: «Il mio momento magico è arrivato a metà giro, dalla 6 in poi ho giocato 8 buche in altrettanti colpi sotto il par. Ho realizzato lo score più basso dell’anno che mi dà la carica per puntare al titolo». Webster alla 11 fa un albatross: par 5 chiuso in 2 colpi. Classifica Dopo il terzo giro al Royal Park I Roveri (par 72), montepremi 1.500.000 e, prima moneta 250.000 e. 1. Rock (Ing) - 16 (64 68 68, 200); 2. Fasth (Sve), Kruger (Saf), Larrazàbal (Spa), Luiten (Ola), Boyd (Ing) F. MOLINARI -14 (202); 8. Bourdy (Fra), Whiteford (Sco), Slattery (Ing), Davies (Gal) -13 (203); 12. Wood (Ing), MANASSERO,
De Vries (Ola) -12 (204); 15. Ramsey (Sco), Singh (Ind), Dixon (Ing), Fritsch (Ger), GAGLI -11 (205); 20. PAVAN, Ruiz (Par), Dodd e Price (Gal), Fraser (Aus), Carranza (Arg), Wall (Ing), Olesen (Dan), Jonzon (Sve), Horsey (Ing) -10 (206). 37. TADINI - 8 (208); 57. CANONICA -5 (211). Oggi. Le partenze: 8.42 CANONICA e Echenique (Arg); 10.23 TADINI e Hed (Sve); 11.44 Carranza (Arg) e GAGLI; 12.16 Wood (Ing) e MANASSERO; 12.52 MOLINARI e Boyd (Ing); 13.01 Kruger (Saf) e Larrazàbal (Spa); 13.10 Fasth (Sve) e Rock (Ing). In tv Diretta Sky Sport 2 Hd dalle 13.30. Servizi anche su Gazzetta.it e www.bmwitalianopen.com.
«GRANDI UOMINI, MA ANCHE NOI CRESCIAMO»
Luna felice «Che spot per il golf» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIANO TORINESE d«Il golf italiano non è solo maschile». Diana Luna ha preso molto seriamente il ruolo di testimone della Federazione italiana golf insieme a Manassero: «Dopo i Molinari e Matteo, noi donne siamo finite un po’ in secondo piano, e capisco che è normale, visto che loro sono talmente straordinari. E io sono contenta lo stesso: se si parla di golf italiano fa bene a tutti». Dopo la nascita di Elena, mamma Luna, appena tornata al successo sull’European Tour in Germania, è «molto
contenta della vita personale e professionale», ha come obiettivo «tornare in Solheim Cup», e rinforzare sempre più il circuito: «Quello europeo sta crescendo e ora abbiamo anche un nostro Challenge, come gli uomini. Certo i montepremi hanno sempre almeno uno zero meno dei loro. E la vita è difficile per una donna che fa golf, e deve stare sempre in giro. Ma la Fig sta facendo grandi sforzi per tirar su le nuove leve. Come la Kinder col progetto-scuola. Anche se io, a 28 anni, mi ritengo ancora abbastanza giovane». L’Open d’Italia donne, per Diana, «si farà». Ad ottobre, probabilmente in Sicilia: «Ma sono fiduciosa che si farà». Confidando nel presidente Franco Chimenti: «Nessuno prima aveva creduto tanto nei professionisti e li aveva seguiti ed organizzati così». v.m.
Lorenzo Gagli, 26 anni ANSA
granché nelle prime buche poi anche se colpivo bene la palla continuava a non entrare». Da «fratello maggiore» Chicco tira su di morale, a distanza, Matteo: «Oggi è andata un po’ meno bene a lui, ma capita, a Wentworth è stato più o meno il contrario». Consolazione addirittura da Fabio Capello in veste di spettatore: «Non è finita per Matteo, se si trattasse di una partita di calcio sarebbe sotto di 1-0. Il risultato si può tran-
Viola Il candidato «quarto moschettiere» Lorenzo Gagli porta in giro il suo sorriso impertinente anche dopo la terza giornata. Sarà la fidanzata Arianna che gli dà stabilità o i consigli del capitano della prossima Ryder Cup Olazabal che si è allenato con Lorenzo al Sand Domenico per alcuni giorni: «E’ una persona eccezionale — racconta Lorenzo — mi ha dato un sacco di suggerimenti, ha cercato di insegnarmi a fare meglio gli approcci... anche se oggi non si è visto un gran che. Finire nella top ten? Lo spero, ma a dir la verità sto giocando così bene che posso sperare anche in qualcosa di meglio». Molto dipenderà anche dalla tenuta mentale: «È un po’ il mio punto debole, ma sto lavorando con un mental coach. Devo imparare a non lasciarmi condizionare dagli errori». Il quarto moschettiere ha già il suo marchio di riconoscimento: «Uno tifa Milan, l’altro Inter, un altro Juve: io sono quello che tifa Viola... ricordatevelo».
La 17 de «I Roveri», un par 4 firmato Robert Trent Jones senior, è la buca più bella d'Italia: questo il verdetto dei lettori nel sondaggio di Gazzetta.it. Ieri, nello stand Gazzetta, il direttore Andrea Monti ha consegnato al padrone di casa Andrea Agnelli una targa celebrativa (foto LAPRESSE). Sul nostro sito le immagini della cerimonia e gli altri servizi, i video e le interviste relativi al Bmw Italian Open
Pavan: «Sogno l’America» (f.co.) Andrea Pavan il predestinato: il papà Tiziano gli ha messo una piccola sacca da golf nella culla quand’era appena nato. Andrea l’americano, il college in Texas e la laurea in Economia. Andrea che porta a casa un 10 e ha obiettivi importanti: «L’America mi ha insegnato molto, ed è lì che vorrei giocare. Certo, la strada è ancora molto lunga, ma intanto sono partito da qui, da questo bel risultato che mi spinge a impegnarmi ancora di più».
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
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CICLISMO y
LA CONFERMA LO SPAGNOLO, RE DEL GIRO, E’ DETERMINANTE PER GLI SPONSOR
Contador e la doppietta Il sì al Tour vale 30 milioni LUCA GIALANELLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
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Doppiette dHa detto sì, come aveva già anticipato durante il Giro. E Giro-Tour nello adesso vuole cancellare l’ultistesso anno: mo record che appartiene a Coppi, Anquetil, Marco Pantani, vincitore della Merckx, Hinault, corsa rosa e del Tour nello stes- Roche, Indurain so anno: era il 1998. Alberto e Pantani
Contador ha pedalato con i suoi tifosi (erano in 500): 150 km a Pinto. «Sì, correrò il Tour — ha detto Contador —. Ieri ho fatto il primo test, dopo il Giro, sulla Sierra di Madrid e, nonostante il risultato non fosse quello che speravo, so che c’è ancora tempo prima del Tour. Questa è la corsa migliore del
Aiuto, mucche in gruppo Poi arriva l’ora di «Purito» Nel tappone del Delfinato protagonisti anche una decina di bovini. Lo spagnolo Rodriguez, 5˚ al Giro, finalmente a segno
A 23,5 km all’arrivo, una mandria di 10 mucche entra nel gruppo e provoca alcune cadute, senza conseguenze. A destra, la vittoria di Joaquim Rodriguez, 32 anni IPP DALLA TV e BETTINI
mondo, con i corridori migliori, e ciò mi motiva molto». In attesa del Tas sulla positività del 2010 (udienze dall’1 al 3 agosto), che potrebbe cancellare, in caso di condanna, il Tour 2010 e il Giro 2011. C’è poi un altro aspetto, fondamentale: Riis sta cercando lo sponsor per il futuro, e cambia tutto se la Saxo Bank si presenta con Contador o no. E siccome la partnership sarà almeno biennale, ecco che portare Alberto al Tour vuole dire tra i 20 e i 30 milioni di euro... Intanto da oggi proverà le tappe alpine. CLAUDIO GREGORI 5 R PRODUZIONE RISERVATA
LE COLLET D'ALLEVARD (Francia) d Il sigaro è una miccia. Ieri «Purito», il «Piccolo Sigaro», ha incendiato la tappa più dura del Giro del Delfinato. Joaquim Rodriguez, 32 anni, catalano e leader della russa Katusha, ha trovato la vittoria sfuggitagli al Giro d’Italia, che aveva chiuso al quinto posto. Ivan Basso è rimasto con i migliori fino a 6,5 km dal traguardo. Una volta staccato, è andato di conserva perdendo 4'28". E’ stata una giornata da ciclismo eroico. Una mandria di mucche è comparsa sulla rotta del gruppo a 23,5 chilometri dal traguardo. La velocità era elevata. I corridori hanno trovato dieci mucche scaglionate sulla strada. Sono stati costretti allo slalom. C'è stata, inevitabile, una caduta. Per fortuna senza danni gravi.
Olimpionico Bradley Wiggins ha difeso da leone la maglia di leader. Più volte sull’orlo del cedimento, ha puntato sulla regolarità, resistendo agli attacchi di Vinokourov, Van den Broucke e Evans, che, invece, si è esaurito in uno scatto fatale. E oggi il triplo campione olimpico della pista, prima maglia rosa del Giro 2010 ad Amsterdam, che può contare su un gregario formidabile come Boasson Hagen, potrebbe riportare la sua più importante vittoria in una corsa a tappe. Wiggins, che ha fatto sfoggio di autoironia, ha dichiarato: «Non potevo rispondere a tutti gli attacchi, ho fatto la mia salita come fosse una crono. E alla fine ho guadagnato un pugno di secondi su Evans e 3’ su Brajkovic. Una giornata perfetta». Ieri ha sorpreso il cedimento di Cadel Evans, che, in ogni caso,
CHE BRAVO IL LEADER WIGGINS
ARRIVO
Contador 28 anni BETTINI
è caduto in piedi. E Brajkovic, vincitore 2010, sull'ultima salita ha mollato prima di Basso. Bisogna guardare questi risultati nell'ottica del Tour. «Qui forse sono all'80%. Se fossi al 100%, dovrei preoccuparmi», ha detto Evans. Basso assicura: «Il lavoro procede bene. Tranquilli, al Tour andrò forte. Quando tirava Boasson Hagen, ho pedalato per 15’ a una potenza media di 431 watt. Sono
1. Joaquim RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 192 km in 5.12’, media 36,927; 2. Gesink (Ola) a 31"; 3. Van den Broeck (Bel) a 39"; 4. Kern (Fra) a 41"; 5. Vinokourov (Kaz) a 50"; 6. Wiggins (Gbr) a 54"; 9. Evans (Aus) a 1'09"; 27. Basso a 4'28"
CLASSIFICA 1. Bradley WIGGINS (Gbr, Sky); 2. Evans (Aus) a 1'26"; 3. Vinokourov (Kaz) a 1'52"; 4. Van den Broeck (Bel) a 2'13"; 5. Kern (Fra) a 2'52"; 33. Basso a 14'15".
MARCO PASTONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dNon è una corsa, non è una «randonnée», non è un raid, non è un tentativo di record, non è una granfondo anche se è esistita una granfondo per professionisti con le stesse sedi per partenza e arrivo. Invece è una carovana ciclistica, è una processione a due ruote, è un’avventura umana, è la rivisitazione storica di una impresa di 116 anni fa. Perché nel 1895 l’allora Touring club ciclistico italiano — poi, più semplicemente, Touring club — organizzò una passeggiata in bici da Milano a Roma. Ieri come oggi: non competitiva, non agonistica, ma storica e geografica, stravagante e
ottimi numeri, in quel momento non stavo facendo il ritmo, io ero a ruota. E peso 68,5 kg, per il Tour devo perdere soltanto mezzo chilo». Il sigaro Oggi si va sulla Croix de Fer e, poi, c'è un’ultima salita meno dura di quella del Collet d'Allevard. «Ho vinto grazie al lavoro fatto al Giro», ha detto Rodriguez, che potrebbe concedere il bis. Il soprannome «Purito» risale a dieci anni fa, quando esordì nella Once di Manolo Saiz. Durante una salita di allenamento, con la mimica delle mani fece ai suoi capitani — Jalabert, Sastre, Olano — il segno di fumare un sigaro, per ostentare la facilità con cui saliva. Al ritorno fu condannato a presentarsi a tavola con un sigaro e a fumarlo davanti a tutti. L'episodio gli procurò quel soprannome: «Purito».
Sei giorni e quasi 800 chilometri Così si scopre la vera umanità stancante, divertente e sorprendente. Prima tappa, venerdì: Milano-Parma, 170 km. Seconda tappa, ieri: Parma-Bologna, 138 km. Oggi la Bologna-Firenze, con i passi della Raticosa e della Futa, poi a Pienza, a Orvieto e mercoledì conclusione a Roma in Piazza del Quirinale. Totale: 730 km in sei giorni, ma siccome deviazioni stradali, incomprensioni satellitari, incertezze spirituali e improvvisazioni meteorologiche non accorciano mai la via ma la allungano,
CRONOMETRO Cancellara domina Cunego perde 28" LUGANO — Un missile sul lago di Lugano. Fabian Cancellara, 4 volte iridato, ha vinto la crono di apertura (7,3 km, con una salitella) del 75˚ Giro di Svizzera: 4˚ successo del 2011 per il leader del Team Leopard, 2˚ alla Sanremo e alla Roubaix e 3˚ al Fiandre. Il miglior italiano è stato Gasparotto, 12˚ a 24". Cronometro: 1. Fabian CANCELLARA (Svi, Leopard) km 7,3 in 9’41", media 43,993; 2. Van Garderen (Usa) a 9"; 3. P. Sagan (Slk) a 17"; 4. Larsson (Sve); 5. Klöden (Ger) a 18". 12. Gasparotto a 24"; 14. Boaro a 27"; 17. Cunego a 28". Oggi: 2ª tappa, Airolo Crans Montana, km 149, arrivo in salita. Diretta Sky Sport 3, 16
OGGI 7ª e ultima tappa Pontcharra-La Toussuire, km 117, arrivo in salita. Prima c’è la Croix de Fer. Diretta RaiSport 2 alle 15.10
PEDALA MERCKX Con Cipollini, Visconti e la tricolore Baccaille si corre oggi Rivalta di Brentino Belluno (Vr) la 5ª Granfondo Eddy Merckx. Due percorsi: 85 e 155 km. Il via alle 8.30
In bici con la pedalata Milano-Roma DAL NOSTRO INVIATO
IN SVIZZERA C’E’ SOLO SPARTACUS
Il nostro Pastonesi tra i 25 «carovanieri»: mercoledì l’arrivo a Roma TCI
Cancellara, 30 anni BETTINI
GIRO-BIO Cavasin, che fuga Busato nuovo leader RODI GARGANICO (Foggia) — (l. guerra) La 2ª tappa del GiroBio dilettanti, pedalata alla media di ben 46.6 km/h, ha rivoluzionato la classifica. La fuga a 11, nata a 40 km dall’arrivo, ha tolto la maglia di leader a Moreno Moser per consegnarla al 23enne Matteo Busato (Zalf), che guida con 1" su Daniele Cavasin (Generali Ballan), 22 anni, di Casale sul Sile (Tv), vincitore ieri. Il gruppo, con Moser, ha perso 2’08. Oggi 3˚ tappa, San Severo Benevento, km 147. Sintesi su RaiSport 2 alle 22,
c alla fine si sfioreranno gli 800 km (il diario quotidiano nel blog «Pane e Gazzetta» sul sito www.gazzetta.it). Milano-Roma è tre ore cieche di Pendolino, cinque nervose di autostrada rispettando i velox oppure un imprecisato numero di giorni — persi secondo l’abituale concetto di velocità, ma tutti guadagnati secondo la base filosofica per cui «la vera ricchezza è il tempo» — in bici. Se Luigi Vittorio Bertarelli, fondatore del Tci, ripetesse la pedalata con i 25 carovanieri di adesso, penserebbe di essere su un altro pianeta. Diciamo la verità: più brutto. Ma fra capannoni industriali e rotonde, fra centri commerciali e svincoli, Bertarelli
respirerebbe ancora l’oasi naturalistica del Parco Adda Sud, si commuoverebbe al passaggio sul Po, avrebbe i brividi a Reggio Emilia nella Sala del Tricolore. Ma è sempre l’umanità l’autentica forza di attrazione dei cicloviaggiatori: quello che ha corso un Giro dilettanti (Emanuele Aimi, 72˚ nel 1990), quello che si è santificato nei 1600 km di un Parma-Lourdes-Parma in 15 giorni, quei cicloamatori di San Giuliano e di Fiorano, quei militanti della Fiab di Parma e di Montesole, quell’antico gregario che ha reso omaggio al gruppo (Lauro Grazioli), quel presidente del Consiglio che ha stretto la mano dei carovanieri (Romano Prodi). Come una staffetta, come una ragnatela, come un popolo.
DOMENICA 12 GIUGNO 2011
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ATLETICA DIAMOND LEAGUE IL DEBUTTO ALL’APERTO
Allarme Di Martino Non riesce a saltare Stagione dimezzata A Göteborg fa 1.90: «Ho molto male a un alluce. Ciao Stoccolma, penso a Daegu» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dE’ allarme per Antonietta Di Martino. La 33enne cavese ieri a Göteborg ha esordito nella stagione all’aperto. E le indicazioni sono state tutt’altro che positive. L’azzurra, in inverno capace di volare a 2.04 e di vincere l’oro euro-
peo indoor, di fatto non è riuscita a saltare, arenandosi dopo un 1.90 centrato alla seconda prova. «Il dolore all’alluce del piede sinistro, quello di stacco — racconta — infortunato il 17 maggio, quando carico sotto l’asticella diventa lancinante. Un conto è provare in allenamento, facendo sedute di tecni-
Antonietta Di Martino, 33 COLOMBO
ca. Un altro spingere al massimo in gara. Ho dovuto fare praticamente da ferma e a 1.92, per quanto al primo e al terzo tentativo abbia sfiorato la misura, non ho avuto la propulsione necessaria». A questo i programmi per la stagione devono essere rivisti. «Riesco a far tutto — spiega — ma il movimen-
IPPICA
to tallone-alluce che mi fa decollare mi è vietato. L’obiettivo restano i Mondiali, prima penserò solo a curarmi. L’articolazione è a posto, il dito no. Vuol dire niente Europeo a squadre, Assoluti e Diamond League. E dire che avevo lavorato al meglio, curando i particolari. Ora sono molto giù, ma spero di risollevarmi anche stavolta». Con lei, in infermeria, Daniele Greco e Manuela Levorato: entrambi lamentano uno stiramento a un bicipite femorale. Ieri a Watford, in Inghilterra, 1’47"53 di Mario Scapini negli 800. a.b. Uomini. 400: Yousif (Sud) 45"53. 110 hs (+0.6): Akins (Usa) 13"41. Peso: Storl (Ger) 21.03. Donne. Alto: Beitia (Spa) 1.90; Di Martino 1.90; Jungmark 1.87. Asta: Strutz (Ger) 4.60. Peso: Gong Lijao (Cina) 19.76; Liu Xiangrong (Cina) 18.44; Gonzales (Cuba) 18.11; Schwanitz (Ger) 18.08.
Gay affonda nei 100 Mullings re bagnato Con pioggia e forte vento contrario, il giamaicano batte il leader stagionale in 10"26. Si salvano solo Wariner e Pistorius (45"69) MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NEW YORKdTanto per non esse-
re da meno, anche il meeting di New York, come quello di Oslo, si svolge per buona parte sotto la pioggia. Non battente, ma fastidiosa. E come al solito l’Icahn Stadium sulla piccola Randall’s Island, incastrata fra Manhattan e il Queens, si trasforma in una fetta di Giamaica, grazie all’invasione di immigrati da tutti i «borough» della città. Nei giorni scorsi, Gay aveva messo le mani avanti: «Non sono al 100%, circa al 75. Il record del meeting? Non so neppure quanto sia (è di Bolt con 9"72 nel 2008, ndr). Sinceramente non penso mai al tempo, solo a eseguire correttamente tutte le cose tecniche che ripeto in allenamento». I 100 Quando arriva il suo momento, spunta persino un timido raggio di sole e la pioggia cessa d’incanto. La faccia è tesa, cioè la solita di sempre. Per rendere tutto più difficile arriva la temuta falsa partenza. Ne fa le spese Thompson, cacciato via. Ma le sorprese non finiscono, perché c’è una seconda falsa: la commette Padgett, eliminato. E ne segue una terza: fuori anche Edwards. Si rimane in sei, gara per intimi. L’avvio di Gay è lento, Mullings lo distanzia subito di un metro. Parte l’inseguimento mozzafiato, la falcata dello statunitense si distende, sembra riacciuffare il rivale proprio sul filo di lana, ma il fotofinish lo relega al secondo posto. Il compagno di allenamento giamaicano ha battuto il maestro di tante lezioni. Ah già, il tempo. Lasciamo perdere, ma con una bufera di vento contrario di -3.4 m/s e la pista bagnata non si poteva fare molto meglio: 10"26. Vai Oscar I 400, rallentati dalla pioggia, diventano una gara emozionante. Jeremy Wariner,
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y Dettori a S.Siro
VLASIC SOLO 1.90 SECONDA
UOMINI 100 (-3.4): 1. Mullings (Giam) 10"26; 2. Gay 10"26; 3. Bledman (Tri) 10"33; 4. Ashmeade (Giam) 10"36. 400. I: 1. Wariner 45"13; 2. Gonzales (Giam) 45"16; 3. Bartholomew (Grn) 45"17; 4. Brown (Bah) 45"50; 5. Pistorius (Saf) 45"69. II: Bingham (Gb) 45"42. 800: 1. Yego (Ken) 1’46"57; 2. Mulaudzi (Saf) 1’46"68; 3. Lalang (Ken) 1’46"75. 1500: 1. Torrence 3’36"15. 5000: 1. Gebremeskel (Eti) 13’05"22; 2. Lagat 13’05"46; 3. T. Bekele (Eti) 13’06"06; 4. I. Koech (Ken) 13’07"22. 400 hs: 1. Culson (P.Rico) 48"50; 2. Jackson 48"55; 3. Greene (Gb) 49"07; 4. Van Zyl (Saf) 49"09; 5. Gaymon 49"24. Asta: 1. Mesnil (Fra) 5.52. Triplo: 1. Idowu (Gb) 16.67 (-1.9); 2. Olsson (Sve) 16.29 (-3.5); 7. Tamgho (Fra) 15.55 (-4.4)
Jakkalberry lo aspetta
MILANO dAppena c’è un appuntamento importante a San Siro — e il Gran Premio di Milano lo è eccome —, Lanfranco Dettori risponde presente. Lo fa da parecchi anni e così, almeno due-tre volte l’anno, il pubblico milanese ha la possibilità di applaudire il miglior fantino del mondo. Oggi Frankie sarà nella città dove è nato (il 15 dicembre 1970) per cercare di vincere il terzo gruppo 1 di questa stagione dopo lo Sheema Classic e le 1000 Ghinee di Newmarket. Frankie, nato a pochi passi dall’ippodromo, ha già vinto due volte (Shantou 1997 e Sudan 2007) questa corsa zeppa di grandi campioni e per fare tris si affida al tedesco Scalo, un cavallo di grande classe reduce da tre vittorie consecutive: Prix d’Ornano (gr. 2) 2010 a Deauville e Preis Von Europa (gr.1 ) 2010 e Gerling Preis (gr. 2) di un mese fa a Colonia proprio con in sella Frankie.
Avversari italiani Inoltre, il figlio di Lando (vincitore di questa corsa nel 1995) allenato da Andreas Woehler trova un grande alleato nel terreno, ancor più pesante dopo l’acquazzone di ieri pomeriggio. Proprio il terreno potrebbe condizionare una sfida che sarebbe stata apertissima. Si, perché il nostro Jakkalberry, a segno nell’edizione dello scorso anno, come valore assoluto è vicino a Scalo ma avrebbe preferito un fondo un po’ più consistente. Comunque l’allievo dei Botti non parte battuto e in caso di impresa scriverebbe una pagina storica della corsa: negli ultimi 40 anni la doppietta consecutiva è riuscita solo a Tony Bin e Quijano. Il terzo incomodo è il grigio Voila Ici, alla quarta partecipazione (2˚ nel 2008, 3˚ nel 2009, penultimo l’anno scorso), che su questo terreno potrebbe diventare temibile. Nel pomeriggio anche due listed: l’Estate e il Bersaglio. 5ª corsa - 17.10 - Gran Premio di Milano - (gr. 1) - e 297.000, m 2400: 1 Branderburgo (60½ G. Bietolini); 2 Cima de Pluie (60½D. Vargiu); 3 Frankenstein (60½ G. Arena); 4 Jakkalberry (60½ F. Branca); 5 Saratoga Black (60½ C. Demuro); 6 Scalo (60½ L. Dettori); 7 Silver Arrow (60½L. Maniezzi); 58 Toi et Moi (59 U. Rispoli); 9 Voila Ici (60½ . Demuro).
Obama Gar vuole il Città di Napoli NAPOLI — Anche il trotto offre un appuntamento di spicco. Ad Agnano infatti va in scena il Città di Napoli (m 2100), ultimo test in vista del Gran Premio Nazionale. Ancora assente Oropuro Bar, il favorito è Obama Gar, reduce dal doppio Elwood Medium-Giovanardi, che è sfidato da Owen Cr che lo ha seguito a Modena. Nel pomeriggio altri due GP: il Città di Napoli Filly e il Regione Campania per i quattro anni.
DONNE
Tyson Gay, 28 anni, battuto da Mullings ieri a New York: suo il limite stagionale dei 100, il 9"79 del 4 giugno REUTERS
DUE STELLE
Torna Rudisha e poi Isinbayeva
Due big tornano in scena. Il keniano David Rudisha (nella foto), primatista del mondo degli 800, alle prese con un problema al tendine d’Achille sinistro, sarà in gara venerdì 24 a Nancy, in Francia. La russa Yelena Isinbayeva, zarina dell’asta, si farà invece rivedere il 16 luglio al meeting belga di Heusden Zolder.
in cerca di riscatto dopo la brutta figura di Eugene della settimana passata (battuto da Taylor), la spunta di un soffio in uno sprint a tre iniziato all’uscita dell’ultima curva. Vince in 45"13 davanti a Jermaine Gonzales e Rondell Bartholomew. Ottima la gara di Oscar Pistorius, che aveva detto di essere migliorato su piste scivolose. Per sua sfortuna, gli tocca la corsa più interna, ma solo negli ultimi metri cede il 4˚ posto a Christopher Brown con un tempo che sfiora il personale (45"61): 45"69. Dice: «Considerando la pioggia e la corsia, devo ritenermi soddisfatto. Mi è bastato vedere il sorriso del mio manager per capire di essere andato bene». Altrettanto contento è Wariner, ancora col fiatone: «Se ci sono condizioni migliori, questo diventa un tempo da 44" e vado in testa al
ranking stagionale. La mia velocità è migliorata e anche la mia tenuta». Il resto Nei 400hs il leader stagionale LJ Van Zyl (47"66) delude con un quarto posto in 49"09 nella gara vinta dal portoricano Javier Culson (48"50). Negli 800 il keniano Yego regola allo sprint in 1’46"57 il sudafricano Mulaudzi, mentre il leader stagionale Kaki Khamis si rotola in pista reggendosi la gamba destra. Nei 100 hs la statunitense Danielle Carruther batte per una questione di millimetri la connazionale Wells in 13"04, ma con vento contrario di -3.7. Anche nei 200 donne, una delle gare più attese, il vento gioca un ruolo determinante. Vince in scioltezza Allison Felix in 22"92 (-2.8). Nell’alto Vlasic sconfitta. La svedese Green fa 1.94, lei 1.90.
100 (-3.9): 1. Myers 11"36. 200 (-2.8): 1. Felix 22"92; 2. Knight 22"96; 4. Jeter 23"15; 7. Fraser (Giam) 23"52. 400: 1. Spencer (Giam) 50"98; 2. Whyte (Giam) 51"54; 3. Trotter 51"87. 1500: 1. Sinclair (Giam) 4’08"06; 2. Uceny 4’08"42; 3. Gezahegne (Eti) 4’08"46. 100 hs (-3.7): 1. Carruthers (Usa) 13"04; 2. Wells 13"06; 3. Ofili (Gb) 13"11; 4. Jones 13"22. 3000 sp: 1. Chemos (Ken) 9’27"29; 2. Assefa (Eti) 9’27"37; 3. Samitova (Rus) 9’29"75. Alto: 1. Green (Sve) 1.94; 2. Vlasic (Cro) 1.90. Lungo: 1. Jimoh 6.48 (-0.9). Disco: 1. Brown 62.94. Giavellotto: 1. Obergföll (Ger) 64.43; 2. Viljoen (Saf) 60.39
Così Jakkalberry ha vinto il Milano 2010 DE NARDIN
DUE ITALIANI IN DANIMARCA
Libeccio e Linda all’assalto della Copenaghen Cup Oggi due italiani nella Copenaghen Cup (m 2011): Libeccio Grif (B. Goop), il vincitore del Lotteria e 5˚ dell’Elitlopp, e Linda di Casei (A. Gocciadoro) reduce dal successo nel Repubblica. A MILANO QUINTÉ 19-7-15-13-16 9ª corsa m 2620: 1 Laurel America (F. Martinelli) 1.14.5; 2 Litio; 3 Mexico Milar; 4 Ligamec; 5 Innuendo Grif; Tot.: 5,00; 2,26, 8,33, 3,84 (301,10). Quinté: nessun vincitore. Col rit. (n˚ 18) e n.v. Quarté: e 9.487,56 alle 5 comb. Col rit. e 524,40. Tris: e 1.585,26 alle 124 comb. Col rit. e 49,06. SECONDA TRIS 15-8-4 A Grosseto (m 1750): 1 Andrea Doria (Migheli); 2 Albero di Giuda; 3 Doctor Speed; Tot.: 8,15; 3,21, 3,09, 3,44 (105,71). Quota: e 554,93 alle 309 comb. Col rit. (n˚ 9) e 89,90. OGGI SI CORRE A Galoppo: Milano (14.45) e Chilivani (15.40). Trotto Napoli (14.50), Bologna (15), Firenze (15.30), Torino (15.35), Civitanova (11.10).
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
PALLAVOLO WORLD LEAGUE
NUOTO 3ª TAPPA y
Super Zaytsev ingrana la quinta
Che Miley 400 misti 4’35"89
Uomini
Ivan spinge l’Italia che in Sud Corea centra la vittoria n.5 in altrettante gare. Da 9 anni non partivamo così bene 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d INCHEON (SUD COREA) Cinque partite altrettante vittorie. L’Italia di Mauro Berruto è partita lanciata e continua sicura per la sua strada. Dopo Francia e Cuba (superate due volte) ha vinto con personalità anche la prima sfida con la Corea del Sud: 3-1 il risultato del campo, ma da fuori gli azzurri sono apparsi ancora più convincenti. Capaci di ribaltare il punteggio dopo aver perso il primo parziale. Erano nove anni che l’Italia non iniziava con tanti successi la World League
Zaytsev maiuscolo Anche ieri contro la Corea del Sud, Savani e compagni hanno avuto dei momenti non facili, ma ne sono usciti bene. Una prestazione che ha soddisfatto il c.t.: «Sono orgoglioso di questa partita giocata e vinta in condizioni difficili – ha sottolineato Berruto -. La Corea è una buona squadra che difende benissimo, ma noi non gli siamo stati da meno in questo fondamentale». Grande protagonista Ivan Zaytsev, che con la sua potenza ha tenuto sempre in soggezione il sestetto di Park Ki-Won: «Era una partita da vincere, in palio il primato in classifica. Sono contento. Abbiamo dimostrato di giocare una pallavolo solida e bella». Le cifre sono tutte per il biondo russo-romano che ha chiuso con 25 punti all’attivo, 24 su 32 in attacco e tante cose buone anche in ricezione e a muro. Nei momenti complicati, Travica, autore a sua volta di una buonissima prova, lo ha cercato con regolarità e lui, Ivan diventato in un pomeriggio il più ricercato dalle fans coreane, ha regalato punti e sicurezza a tutta la squadra.
100 sl: Targett (Aus) 48"86; Meynard 49"41; Gilot 49"79 (b. 49"66). 400 sl: Agnel 3’49"89; Miyamoto (Gia) 3’53"96; Debast 3’54"96. 100 do: Irie (Gia) 53"47; Koga (Gia) 54"13; Lacourt 54"21. 200 ra: Tateishi (Gia) 2’12"93; Tomita (Gia) 2’14"44; Versfeld (S.Af) 2’16"06. 200 fa: Matsuda (Gia) 1’55"68; Bizco (Ung) 1’55"92; Cseh (Ung) 1’56"11. 200 mx: Cseh (Ung) 2’01"03; Ally (Bar) 2’01"51; Schepers (Ger) 2’02"16.
Donne
Un attacco di Ivan Zaytsev, 22 anni, martello ieri miglior marcatore azzurro. In campionato gioca nella M.Roma FIVB
Rimonta Italia La partita è stata piacevole, ha regalato buon gioco e qualche emozione. L’Italia ha iniziato bene, ma non ha trasformato la sua superiorità in punti di vantaggio. La Corea ha spinto molto in battuta, ha trovato delle crepe nella ricezione tricolore e si è imposta nel primo set. Dal secondo le cose sono cambiate. Zaytsev e Lasko hanno colpito con regolarità, Savani per quanto alterno nel rendimento si è comunque messo al servizio della squadra. L’Italia ha rimontato e poi finito con il vincere meritatamente. C’è stata anche l’occasione (al servizio) per vedere l’esordio di
Marco Falaschi, alzatore classe 1987. Oggi alle 7 italiane si replica. f.p. COREA DEL SUD-ITALIA 1-3 (25-23 19-25 20-25 20-25) COREA DEL SUD: Han Sun-Soo 2, Jeon Kwang-In 12, Lee Sun-Kyu 6, Kim Jung-Hwan 16, Choi Hong-Suk 10, Shin Yung-Sik 12; Yeon Oh-Hyun (L). Lee Kang-Joo, Kwon Young-Min, Park Jun-Bum 1, Kwak Seug-Suk 4, Yun Bong-Woo 2. All. Park Ki-Won ITALIA: Travica 5, Zaytsev 25, Birarelli 6, Lasko 17, Savani 12, Buti 6; Bari (L). Della Lunga, Maruotti. N.e. De Togni, Sabbi, Falaschi. All. Berruto. ARBITRI: Roussakis (Gre) e Shaaban (Egi). NOTE - Spettatori: 2000. Durata set: 29’, 25’, 30’, 29’; tot: 113’ Corea del Sud: bv 7, bs 18, m 2, e 9. Italia: bv 7, bs 11, m 10, e 9.
LA SITUAZIONE
BEACH VOLLEY A PECHINO
Francia-Cuba finisce 2-3 Azzurri a +5 sulle seconde
Peccato Cicolari-Menegatti: 4˚ posto comunque storico
(a.a.) Cuba e Francia si spartiscono la posta e gli azzurri allungano a più cinque. Girone A: Portorico-Polonia 0-3 (21-25, 23-25, 14-25); Brasile-Stati Uniti 3-1 (19-25, 25-21, 25-19, 25-21). Classifica: Brasile 15; Stati Uniti 9; Polonia 6; Portorico 0. Girone B: Russia-Bulgaria 3-0, 3-0 (25-14, 27-25, 25-20); Germania-Giappone 3-2 (20-25, 23-25, 25-23, 25-11, 18-16). Classifica: Russia 18; Bulgaria 9; Germania 5; Giappone 1. Girone C: Finlandia-Argentina 2-3, 0-3 (21-25, 24-26, 19-25); Serbia-Portogallo 2-3, 3-0 (26-24, 25-18, 29-27). Classifica: Argentina 14; Serbia 10; Portogallo 7; Finlandia 5. Girone D: Sud Corea-Italia 1-3 si replica oggi alle 7 su Raisport 1, Francia-Cuba 2-3 (25-23, 21-25, 25-22, 22-25, 9-15). Classifica: Italia 14; Cuba e Sud Corea 9; Francia 1. Alla final 8 in Polonia le prime 2 di ogni girone; se la Polonia è 3˚ o 4˚ fuori la peggiore 2˚. MONTREUX (a.a.) L’Italia sperimentale di Barbolini chiude il Torneo di Montreux (Svi) all’asciutto: 1-3 (8-25, 20-25, 27-25, 17-25) dalla Germania di Guidetti nella semifinale per il 5˚ posto. Prima finalista il Giappone: 3-0 alla Cina, l’altra uscirà tra Usa e Cuba.
MARE NOSTRUM A MONTECARLO E RAI SPORT 2
Domani a Roma via all’8˚Mondiale di beach volley. Ieri Greta Cicolari (foto) e Marta Menegatti non sono riuscite a salire sul podio del Grand Slam di Pechino, 5ª tappa donne dello Swatch World Tour, ma il 4˚ posto è storico. Le azzurre dell’Areonautica hanno perso (19-21, 16-21) la semifinale con Holtwick-Semmler (Ger), Quindi hanno ceduto nella finalina alle iridate Ross-Kessy (Usa): 0-2 (18-21, 18-21). Mai nessuna coppia italiana era arrivata ad una semifinale di un Grand Slam. Ritorno alla vittoria delle eterne Misty May e Kerri Walsh: 2-1 (21-14, 24-26, 15-9) a HoltwickSemmler in finale. Le statunitensi. 3 volte iridate e 2 volte olimpioniche, dopo l’oro ai Giochi di Pechino non erano più state insieme (Walsh ha avuto 2 bimbi) fino a 3 tornei fa. Nel maschile successo di Emanuel-Alison (Bra) 2-1 in finale agli iridati Brink-Reckerman (Ger). Terzi Heuscher- Bellaguarda (Svi). Infortuni all’olimpionico Usa Dalhausser (caviglia) ora in dubbio per Roma, e per Cunha (Bra) che di certo domani non ci sarà (con Pedro giocherà Ferramenta).
200 sl: Heemskerk (Ola) 1’56"55; Muffat 1’56"61; Ito (Gia) 1’58"38. 200 do: Sakai (Gia) 2’07"74; Coventry (Zim) 2’11"57; Betchelor (N.Zel) 2’15"22. 100 ra: Marshall (Aus) 1’09"30; Ruhnau (Ger) 1’09"35; Suzuki (Gia) 1’09"56. 100 fa: Kato (Gia) 58"56; Dekker (Ola) 59"23; Schipper (Aus) 59"39. 400 mx: Miley (Gb) 4’35"89 (3˚ t. 2011); Voventry (Zim) 4’45"28.
I giapponesi Junya Koga Ryosuke Irie e il francese Camille Lacourt AFP
Calimero Irie: 53"47 Lacourt incassa Heemskerk: 1’56"55 Il dorsista giapponese vince il confronto con il francese. Muffat battuta nei 200 sl DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONTECARLO dIl bello del nuoto mondiale, Camille Lacourt, battuto dal calimero Irie. Il giapponesino che al francese rende 22 centimetri di altezza e qualche decina di chili, si è preso i 100 dorso con un 53"47 che non è nemmeno la sua miglior prestazione dell’anno, davanti al compagno di squadra Koga. «L’ho guardato partire veloce, alla virata ho dato uno sguardo al mio tempo e ho accelerato» spiega Irie. Non ha gli occhi azzurri né il sorriso che conquista del bel Camille, l’hanno buttato in acqua a qualche mese perché aveva problemi di deglutizione, e nemmeno si illude: «So che può andare più veloce di così, sarà un po’ stanco per la preparazione, ma anch’io arrivo da un periodo di carico in Giappone». Lacourt, in difficoltà anche nei 50 dorso (si è qualifica-
Torneo sconfitti velocità. Francesi Uomini (quarti). pure nei 100 sl: vince 50 sl: Schoeman (S.Af) 22"31. 50 do: Koga (Gia) 25"36; Irie (Gia) 25"39. 50 ra: Dale Oen (Nor) 27"94; Tateishi (Gia) 28"03. 50 fa: Targett (Aus) 23"76; Konovalov (Rus) 23"81. Donne: 50 sl: Alshammar (Sve) 25"18; Guehrer (Aus) 25"37. 50 do: Zueva (Rus) 28"24; Sakai (Gia) 28"37. 50 ra: Ruhnau (Ger) 32"11; Marshall (Aus) 32"18. 50 fa: Alshammar (Sve) 25"77; Dekker (Ola) 26"36.
Oggi Rai Sport 2 dalle ore 17
Targett in 48"86. Thorpe studia Agnel (3’49"89) e una dorsista nipponica
to alle semifinali con l’ultimo tempo), ha l’alibi pronto: «Troppo lavoro — spiega il fidanzato della ex miss Francia, Valerie Bergue — non ho ancora smaltito le fatiche del ritiro di Tenerife e in acqua ho fatto davvero fatica. Non conta chi va forte adesso, ma chi toccherà per primo ai Mondiali». Debacle La terza tappa del Mare Nostrum è una delusione anche per i compagni di allenamento di Camille Lacourt a Marsiglia. Tanto ci si aspettava dal nuovo sprint francese che avanza, ma tra i due sfidanti — Fabien Gilot e William Meynard — a godere è l’australiano Matt Targett: 48"66 per vincere i 100 sl. «Avevo mal di gambe, troppa fatica dopo questi giorni di allenamento durissimo» si giustifica Gilot, meglio in batteria che in finale (49"66 a 49"70). Per Meynard (49"41), ci sono di mezzo questioni non tecniche: «Non ero sereno, problemi di donne». Il guru di Marsiglia, Romain Barnier, non si preoccupa della tripla scoppola rimediata dagli allievi. L’ex nuo-
tatore, ora a capo di una delle maggiori colonie «internazionali» di nuotatori, dopo aver studiato le gare sul computer liquida la giornata con un: «Sono troppo stanchi. Già a Parigi a fine mese sarà un altra cosa». Anti-Fede L’unica del gruppo a viaggiare in quinta è una delle ultime arrivate, l’olandese Femke Heemskerk. Nel duello dei 200 stile libero chiuso per una manciata di centesimi davanti a Camille Muffat (1’56"61), si è migliorata e il suo 1’56"55 è il quarto tempo dell’anno, anche lei davanti alla Pellegrini. «Non farò più i 200 sl a Parigi — fa pretattica —, voglio portarmi ai Mondiali le sensazioni raccolte qui. Sono felice di aver scelto Marsiglia». Tifoso Thorpe A bordo vasca Ian Thorpe si deve accontentare di fare da spettatore, in attesa che scadano i 9 mesi dalla comunicazione alla Wada del ritorno ufficiale. Ha avuto tempo di studiare da vicino Yannick Agnel (400 sl in 3’49"89, ma con un passaggio ai 200 in 1’53"48), e di far capire di avere occhio. Prima delle finali ha chiesto ai giapponesi i video di Shiho Sakai, per studiarli. Lei gli ha risposto con un 2’07"74 nei 200 dorso che la proietta al numero 2 del ranking dell’anno dietro alla Hocking.
COPPIA PRINCIPESCA
Charlene e Alberto premiano in piscina
Erano annunciati per oggi, ma il principe Alberto e la promessa sposa Charlene Wittstock han no stretto i tempi e già ieri pome riggio si sono presentati nella tri buna della piscina Alberto II a se guire le finali del pomeriggio e a premiare i vincitori dei 400 sl uo mini (Agnel) e dei 400 misti don ne (Miley). La futura principes sa di Monaco, che a causa di un infortunio a una spalla aveva do vuto rinunciare alla qualificazio ne olimpica di Pechino, è stata convocata dal suo ex allenato re, Graham Hill, e ha incontrato le ex compagne di squadra.
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI SCHERMA: A GAND BENE ANCHE MARZOCCA
TENNIS/1: A UNA SETTIMANA DA WIMBLEDON
Sciabola: la Vecchi trionfa in Coppa «Compleanno felice»
Murray domina Roddick Oggi finale al Queen’s contro il rinato Tsonga
d Regalo di compleanno per Irene Vecchi. Nella prova di Coppa del Mondo di Gand, in Belgio, la sciabolatrice livornese che proprio ieri ha compiuto 22 anni ha centrato il secondo successo in carriera. In finale l’azzurra ha battuto la statunitense Wozniak per 15-12. «Mi sono fatta proprio un bel regalo di compleanno — è il commento dell’azzurra, che si allena al Fides Livorno con Nicola Zanotti —. Ho tirato bene e sono al settimo cielo. Spero sia soltanto l’inizio!». Irene aveva battuto altre due statunitensi per arrivare in finale: prima la Muhammad (15-13) e poi in semifinale Daria Schneider (15-8). Soddisfatto anche il c.t. della sciabola Giovanni Sirovich: «Era ora che le qualità venissero alla ribalta. Brava anche la Marzocca». Nelle otto anche Gioia Marzocca, eliminata ai quarti dalla Wozniack. Oggi è in programma la prova a squadre.
dA una settimana da Wimbledon, lo scozzese Andy Murray passeggia contro Andy Roddick, battuto in meno di un’ora, e raggiunge la finale dell’erba del Queen’s londinese dove trova il francese Jo-Wilfried Tsonga che ha eliminato un altro britannico, l’inglese James Ward, numero 216 della classifica mondiale, alla prima semifinale Atp in carriera. Murray, che vinse al Queen’s nel 2009, ha realizzato 13 ace e non ha dovuto annullare neppure una palla break. Anche Tsonga ha servito molto bene con 14 ace anche se ha dovuto rimontare nel secondo set, poi chiuso al tiebreak. Sull’erba tedesca di Halle, invece, finale germanica tra Kohlschreiber e Petzschner che ha eliminato il ceco Berdych, n. 2 del tabellone.
Risultati. Finale: Vecchi b. Wozniak (Usa) 15-11; semifinali: Vecchi b. Schneider (Usa) 15-8; Wozniak (Usa) b. Khomrova (Ucr) 15-13. Quarti: Vecchi b. Muhammad (Usa)
PALLANUOTO
Irene Vecchi, 22 anni, livornese 15-13; Wozniak (Usa) b. Marzocca 15-11. Ottavi: Vecchi b. Bond-Williams (Gb) 15-8; Marzocca b. Zhu (Cina) 15-9. Sedicesimi: Schneider (Usa) b. Bianco 15-10. Trentaduesimi: Kharlan (Ucr) b. Di Transo 15-7. Altre italiane: 83. Sinigaglia, 87. Lucchino, 106. D'Andrea, 114. Stagni, 119. Guarneri. STOCCATE ROMANE Dodici ore ininterrotte di scherma, dalle 12 alle 24: a Roma, in piazza Capranica, è stato un successo, con oltre 300 schermidori, compresi Margherita Granbassi e Matteo Tagliariol, e 3600 stoccate nell’evento Orazi e Curiazi. Una vera festa cui hanno partecipato più di 4000 persone.
BASEBALL: OTTAVA
Risultati Semifinali al Queen’s (Gb, 694.250 euro, erba): Tsonga (Fra) b. Ward (Gb) 6-3 7-6 (7); Murray (Gb) b. Roddick (Usa) 6-3 6-1. Semifinali ad Halle (Ger, 750.000 euro, erba): Kohlschreiber (Ger) b.
San Marino guida e Rimini risale
Urlo Quintavalle dopo quasi 3 anni
Soltanto un pari per l’Italia nel quadrangolare di Pescara contro la Germania. Croazia ok.
(m.c.) San Marino soffre il Nettuno, ma conserva il primato. In gara-1 decide una valida di Ramos all’11˚, ieri dopo i 5 punti al 6˚ dei laziali, ribaltato il match all’8˚. Parma conquista il primo successo su Bologna con 3 punti al 5˚. Inutile il fuoricampo di Castellitto. Risale il Grosseto che piega Novara prima col fuoricampo di J.Carvajal e lo shutout di Granado e M. Carvajal, poi con una rimonta dal 2-7 all’8-7 tra 8˚-9˚, vanificando la 1-hit in 7 del mancino Noguera. Rimini fa il bis con i Knights con 15 valide (a 3) e un fuoricampo di Chiarini.
Giulia Quintavalle è tornata al successo in Coppa del Mondo a Lisbona: esattamente due anni e dieci mesi dopo quell’11 agosto 2008 in cui trionfò ai Giochi, la finanziera nei 57 kg ha respinto nel duello per il titolo la brasiliana Lima Quadros con un waza ari di de ashi barai a 30 secondi dal termine. Valentina Moscatt 2ª nei 48 kg, Giovanni Di Cristo e Marco Maddaloni, 3˚ e 5˚ nei 73 kg.
Italia-Germania 8-8 (2-0, 2-3, 1-1, 3-4). Italia: Tempesti, Luongo, Gitto, Figlioli, Bertoli, Perez, Giacoppo 1, Gallo 3, Presciutti 1, Fiorentini, Lapenna, Deserti 2, Figari 1, Pastorino, Giorgetti. All. Campagna. Germania: Tchigir, Naroska, Shroeder, Real, Stamm 1, Preuss, Bukowski 3, Schuler, Kreuzmann 1, Oeler 2, Schlotterbeck, Eidner 1, Kong, Schulz, Miers. All. Stamm. Arbitri: Flahive (Aus), Margetta (Slo). Note: s.n. Ita 7 (1), Ger 9 (3). Class.: Croazia 6, Italia 4, Germania 1, Australia 0. Altro: Cro-Aus 11-9. Oggi: ore 21 Italia-Croazia.
NUOTO: A SAVONA
Il sincronetto è 20˚tra le azzurre
8˚ turno, gara1-gara2: Danesi Nettuno-T&A San Marino 3-4 (11˚), 6-10; Montepaschi Grosseto-Elettra Novara 4-0, 8-7; Unipol Bologna-Cariparma 2-3; Telemarket Rimini-De Angelis Knights 10-0 (8˚). Class.: San Marino 783 (18-5); Bologna 739 (17-6); Parma 608 (14-9); Rimini 565 (13-10); Grosseto 522 (12-11); Nettuno 478 (11-2); Knigts 215 (5-18); Novara 087 (2-21) LIDDI SHOW Alex Liddi, nel 5-2 dei suoi Tacoma Rainiers (Seattle, Triplo) contro Sacramento (Oakland) ha battuto il fuoricampo (11˚) da 2 del 2-1 al 3˚, e altri due doppi.
Giorgio Minisini, 15 anni SCALA
(al.f.) Agli Internazionali di sincro di Savona, la beniamina di casa Linda Cerruti vince il solo con 88.325 punti davanti alla brasiliana Stephan (86.513) e alla Scanziani (85.163). Nelle eliminatorie della squadra si è esibito Giorgio Minisini, 15enne del Village di Ladispoli figlio d’arte del giudice internazionale Roberto e dell’ex azzurra Susanna De Angelis: con le compagne ha chiuso 20˚. Le azzurre vincono il libero combinato con 92.851 punti.
TENNIS/2: A MEDJUGORIE
Per la Santangelo missione di fede Mara Santangelo ha raccontato alla rivista Gente come è stata toccata dalla fede: «Dopo un intervento a un piede, sapendo di non poter tornare ai livelli di un tempo, desideravo fare un viaggio spirituale. Sono andata a Medjugorje con Paolo Brosio, conosciuto a una festa. Ho assistito a strani fenomeni naturali, ma soprattutto ho sentito la chiamata da Dio. Ora la mia missione è evangelizzare il mondo».
TUFFI: A BOLZANO
Colpo Dallapè E’ seconda dai 3 m (al.f.) Colpo Dallapè al GP Fina a Bolzano: Francesca è 2ª dai 3 metri con il record personale (328.20). «Sono stata costante e sono contentissima: bene il tuffo che non mi riesce mai».
Josh Phelps (Rimini), 33 BENEDETTI
Uomini. 10 m: 1. Wu Jun (Cin) 511.95, 2. Garcia (Mes) 480.70, 5. Dell'Uomo 416.35. Donne. 3 m: 1. Wang Xin (Cin) 329.40, 2. Dallapè 328.20, 3. Patrick (Aus) 320.20, 6. Marconi 294.00.
ATLETICA
Rivelazione Makusha Fa 9"89 e 8.40 (si.g.) Ngonidzashe Makusha grande protagonista ai campionati Ncaa di Des Moines (Usa). Il 24enne atleta dello Zimbabwe giovedì ha vinto il lungo con 8.40 (vento nullo, altro salto a 8.36/+0.9), venerdì s’è migliorato anche nella finale dei 100, con 9”89, quarto tempo dell’anno al mondo, nonostante la pista bagnata e una partenza non delle migliori. Studente alla Florida University, dove s’è laureato in scienze economiche applicate, nel 2008 e nel 2009 aveva già vinto il titolo del lungo, ma il salto di qualità lo ha fatto quest’anno, portandosi prima di Des Moines a 9”97 e 8.30.
Andy Murray, 24 anni, n. 4 AFP Monfils (Fra) 6-3 6-3; Petzschner (Ger) b. Berdych (R.Cec) 7-6 (7) 2-6 6-3. Donne. Semifinali a Copenaghen (Dan, 220.000$, cemento): Wozniacki (Dan) b. Barthel (Ger) 6-1 6-2; Safarova (R.Cec) b. Martic (Cro) 1-6 6-4 6-2. Semifinali a Birmingham (Gb, 220.000$, erba): Hantuchova (Svk) b. Ivanovic (Ser) 6-7 (2) 6-3 6-2; Lisicki (Ger) b. Peng (Cina) 6-3 6-1. A MILANO (m.l.) Il 21enne Trevisan, ex n. 1 del mondo junior, entra con una wild card nel tabellone principale del Challenger di Milano (30.000 euro) al via da domani sulla terra rossa dell’Harbour Club.
JUDO: PRIMA A LISBONA
Italia-Germania finisce in parità
ARCO COPPA DEL MONDO (gu.l.g.) Nella seconda fase di Coppa del Mondo ad Antalya (Tur), oggi l’Italia del compound si gioca l’oro nel misto (Pagni-Longo), contro gli Usa, e il bronzo nel maschile (Greco, Pagni, Pompeo), contro il Sudafrica. Ieri nelle finali individuali dell’olimpico, senza azzurri, vittorie di Brady (Usa) tra gli uomini, e di Jung Dasomi (S.Cor) tra le donne.
Uomini. 100 (+1.3): Makusha 9"89; Salaam 9"97; Mitchell 10"00; Phiri (Zam) 10"15. 200. Batt. III (+1.2): Salaam 20"29. 400: James (’92, Grn) 45"10; McQuay 45"14; Berry 45"18; Pinder (Bah) 45"23. 800: Andrews 1’44"71; Jock 1’44"75; Greer 1’45"31. 110 hs. Batt. I (+0.9): Osaghae 13"32; Riley (Giam) 13"37. 400 hs: Anderson 48"56; Morton (Nig) 49"08. Alto: Kynard 2.29. Lungo: Makusha 8.40 (0.0); Forbes (Giam) 8.23 (+0.6); Claye 8.20 (+0.4); Goodwin 8.16 (+2.1); Lamb 8.15 (+0.9). Peso: 15. MANNUCCI 17.65. Donne. 100 (+1.5): McGrone 11"08; K. Duncan 11"09; Young 11"14; Scott 11"19. 200. Batt. I (+1.2): K. Duncan 22"39; Townsend 22"77. 400: Beard 51"10; Atkins 51"50. 100 hs. Batt. I (-0.6): Ali 12"82. 400 hs: T. Brown 55"65; Thompson 55"65. MEETING MONDOVI’ (d.m.) Oggi all’8˚ meeting di Mondovì (Cn), oltre a Rubino e Rigaudo nella 10 km di marcia, annunciati Riparelli nei 100, Manenti e Mariani nei 200, Moraglio e Marin nei 400, Faloci e Kirchler nel disco e, tra le donne, Salvagno nei 100, Cattaneo nei 100 hs e Derkach, Canella e De Maria nel lungo. INCERTI (l.m.) Anna Incerti 11ª in 33’23" nella Mini Run (10 km) di New York, dedicata alla memoria di Grete Waitz con arrivo al Central Park. Arrivo: 1. L. Masai (Ken) 31’40"; 2. Kiros (Eti) 32’09"; 3. Gebre (Eti) 32’10"; 4. E. Kiplagat (Ken) 32’22"; 7. Pavey (Gb) 32’43"; 11. Incerti 33’23"; 25. Kastor 34’15"; 26. Simon (Rom) 34’33". IN MONTAGNA (g.v.) Oggi a Domodossola (Vb) prima prova tricolore di corsa in montagna. Tra gli uomini (km 11.8) Wyatt (N.Zel), M. e B. Dematteis (al debutto con l’Esercito), De Gasperi, Regazzoni e Chevrier; tra le donne (km 6.9) Belotti, Ferrara, Confortola e Roberti. In palio le convocazioni per gli Europei di Bursa (Tur) di metà luglio.
HOCKEY GHIACCIO
Finale Nhl Vancouver guida 3-2 VANCOUVER (Can) — Match-ball Vancouver: i Canucks vincono 1-0 gara-5 della finale Nhl contro Boston, si portano a condurre la serie al meglio delle 7 per 3-2 e domani sera (all’1.30 italiana, diretta Sky Sport 2 e Espn America), in Massachussetts, proveranno a conquistare la prima Stanley Cup della loro storia (l’eventuale gara-7 mercoledì in British Columbia). Venerdì i canadesi, in una Rogers Arena incandescente, dopo le debacle di gara-3 e 4 (12-1 totale), mescolate le linee difensive, hanno ritrovato gioco e Luongo. Per l’oriundo avellinese (31 parate) quinto shutout della carriera nei playoff, il quarto in stagione. Tim Thomas invece s’è arreso dopo una striscia di 110’42": «colpa» di Maxim Lapierre (foto Afp), anatroccolo diventato cigno. Vancouver-Boston 1-0 (0-0, 0-0, 1-0). Marcatore: t.t. 4’35" Lapierre. Tiri: 31-25. Pp: 0/2, 0/4.
MARATONETA AGGREDITO (o.car.) Aggredito, accoltellato, derubato. E’ finita nel peggiore dei modi l’avventura di Battista Marchesi, il pensionato ultra-maratoneta che da fine aprile stava correndo 70 km al giorno nelle valli bergamasche per un esperimento scientifico sulle reazioni del corpo umano sottoposto a sforzi estremi. Dopo aver percorso poco più di 3.000 dei 19.100 km in 9 mesi, alle 4.30 di mercoledì mattina Marchesi è stato aggredito a Costa Volpino da due malviventi, che lo hanno accoltellato a una gamba e gli hanno rubato gps e cellulare. Ricoverato, Marchesi è in buone condizioni ma dovrà interrompere il suo viaggio.
BOXE
Di Micco vince il tricolore (r.g.) A Sonnino (Lt,. Conti Cavin)i, il locale Giuseppe Di Micco (10) ha conquistato il vacante tricolore supergallo, per split decision (97-95, 96-94, 94-96) su Daniele Limone (5-1), dopo 10 round molto battagliati e di equilibrio, disputati da entrambi su ritmi alti. Il pari sarebbe stato il risultato più equo. Positivo debutto del massimo Paolo Iannucci (1) contro Florin Chidici (Rom. 2-23) kot 3 r. Nei superwelter, Valter Fiorucci (5-1) battuto da. Robert Cristea (Rom. 3-21-1) ko 3. MONDIALI (r.g.) A Mendoza (Arg), il mosca di casa Juan Carlos Reveco (27-1) spodesta dal vacante mondiale Wba, il detentore Jean Piero Perez (Ven. 18-4-1) messo kot al terzo round.
CANOA
Europei di slalom Molmenti per l’oro (a.fr.) Agli Europei di La Seu d’Urgell (Spa), nel C2 la coppia Masoero-Benetti si è fermata in semifinale (16ª). Nuovi campioni europei i fratelli Pavol e Peter Hochschorner (Slk) sui francesci Labarelle-Peschier a 60/100 e i fratelli slovacchi Peter e Ladislav Skantar a 1"56. Nella prova a squadre, vittoria della R.Ceca sulla Germania a 85/100 e la Slovacchia a 1"04, 5ª l’Italia a 11"26. Campionessa europea nel K1 è la Baer (Ger) davanti a Dukatova (Slk) a 17/100 e a Neave (Gb) a 1"50. Nella prova a squadre di K1 femminile, ha vinto la R.Ceca sull’Austria a 82/100 e Slovacchia a 3"38. Oggi semifinale e finale K1 uomini con il campione del mondo in carica, Daniele Molmenti, e finali a squadre per K1
uomini con Molmenti, Costa e Romeo. Infine ai Mondiali di discesa sprint ad Augsburg (Ger), nella finale del K1 donne individuale vinta dalla francese Laetitia Parage in 1’44"23 Andrea Merola è sesta in 1’48"37 e Viola Russo 7ª in 1’48"72. Nel C1 14˚ Moroni, 15˚Rogai, 21˚ Zamuner.
NUOTO PELLEGRINI Ieri Federica Pellegrini è intervenuta in videoconferenza al convegno dei Giovani imprenditori di Santa Margherita Ligure: «Per l’Olimpiade di Londra facciamo gli scongiuri, ma non è detto che dopo ci sia il mio ritiro». Fede, ieri, ha inoltre registrato in piazza a Lodi il nuovo spot di Sky, che vedrà alternarsi i calciatori Piquè, Eto’o, Pirlo, Ambrosini, Mauri, il cestista Gallinari e il rugbysta Castrogiovanni. RANOMI DORSISTA (al.f.) Open olandesi a Eindhoven. Uomini: 200-400 sl Verschuren 1’47"44, 3’49"50; 100-200 ra Steckelenburg 1’02"99, 2’14"78; 100 fa Verlinden 52”97. Donne: 200 sl/200 fa Van Rouwendaal 2’00"71, 2’15"63; 50 do Kromowidjojo 28"75; 100 ra Nijhuis 1’08"92; 100 fa Dreesens 1’00"98. CLERI E CONSIGLIO (al.f.) Il campione del mondo Valerio Cleri (Aniene) vince il tricolore della 25 km a Piombino (Li) davanti a Stochino e ad Amedeo (’92). Tra le donne, Giorgia Consiglio (Aniene) vince al fotofinish sulla Grimaldi. Uomini: 1. Cleri 5h48’15"; 2. Stochino a 1’36", 3. Amedeo a 8’48". Donne: 1. Consiglio 6h12’21"; 2. Grimaldi a 1"; 3. Franco a 1’50".
RUGBY ITALIA A Oggi a Gloucester (ore 18 italiane) Italia A-Russia per il 2˚ turno di Churchill Cup. Nel primo turno, i russi sono stati battuti 34-18 dal Canada. Il XV azzurro: Trevisan; Toniolatti, A. Pratichetti, M. Pratichetti, Sepe; Bocchino, Tebaldi; Vosawai, Ma. Bergamasco, Minto; Bernabò, Furno; Staibano, D’Apice, Al. De Marchi. Intanto ieri a Resistencia (Arg), Pumas-Barbarians francesi 18-21. COPPA LODIGIANI (i.m.) Oggi al XXV Aprile di Parma finali della Coppa Mario Lodigiani, il campionato italiano di categoria: alle 16.30 Rovigo-Capitolina (under 16), alle 18.30 Amatori Parma-Viadana (under 18). TEST AIRONI (ales.s.) Gli Aironi hanno già fissato le date per le amichevoli: il 12 agosto a Monigo contro Treviso, poi in Francia dove incontreranno il 16 il Mont de Marsan e il 19 l’Agen. Treviso il 27 agosto a Londra con i Wasps. PER PRATO (ri.te.) Rima Wakarua resta a Prato, dopo aver accettato le condizioni al ribasso chieste della dirigenza. Resta l'incertezza sugli azzurri Majstorovich, Rodwell e Belardo, che potrebbero avere destinazioni celtiche.
SCI NAUTICO WAKEBOARD TOUR DEL LARIO (m.l.) Il Wakeboard tour del Lario si è aperto ieri a Lecco, sede della 1a tappa. I vincitori. Uomini. Pro: N. Caimi. Open: Gionata Gregorio. Intermediate: Bernini. Beginners: Samorè. Boys: M. Gregorio. Trolls: Nadalini. Donne. Pro: Giorgia Gregorio. Open: A. Virag.
SPORT INVERNALI PRESENTAZIONE MILANO (m.l.) Quattro gare sprint all’interno del Parco Sempione: la Coppa del Mondo torna a Milano il 14 e 15 gennaio 2012, Ieri la presentazione, presenti Renato Pasini, la Longa, il dt Fauner, ospiti Stefania Belmondo e Claudia Giordani. Infine annunciato l’accordo settennale tra la Fisi e lo sponsor BasicNet: ma tutto resta sub judice in vista delle decisioni dell’Alta Corte sulle elezioni.
TENNIS AVVENIRE (m.l.) Sono il 16enne spagnolo Albert Alcaraz Ivorra e la 14enne lettone Jelena Ostapenko, i vincitori del 47˚ Torneo internazionale Avvenire under 16 sulla terra del Tc Ambrosiano. Le finali hanno incoronato Ostapenko vittoriosa sulla serba Ivana Jorovic 7-5 6-2 e Ivorra (alto 1.90) sul croato Borna Coric 6-1 6-0. Alla Federazione italiana con 5 nei quarti e 2 in semifinale è andata la Coppa Nazioni.
VELA CLASSI OLIMPICHE (r.ra) Si è conclusa a Weymouth (GB) la Skandia Sail for Gold Regatta sesta tappa della Isaf World Cup (circuito riservato alle classi olimpiche) Ottima prova di Diego Negri e Enrico Voltolini che vincono la medaglia di bronzo nella classe Star, mentre Giulia Conti e Giovanna Micol nel 470 donne concludono seste e Pietro e Gianfranco Sibello chiudono decimi nei 49er. Deludente il bilancio degli azzurri come commenta il d.t. Luca De Pedrini: «La squadra non ha raggiunto i risultati che ci attendavamo, si apre ora un momento di riflessione profonda. Il prossimo obiettivo è il Test Event che si svolgerà sempre a Weymouth all’inizio di agosto e sicuramente ci sarà da lavorare duramente per ripartire».
Il Presidente della FIDAL Franco Arese, a nome del Consiglio Federale, del Segretario generale e dell'atletica italiana tutta, esprime il più profondo cordoglio per la prematura scomparsa di
Cosimo Caliandro atleta azzurro, campione europeo indoor dei 3000 metri e campione europeo juniores dei 1500 metri, figlio, marito, padre affettuoso.- Ai familiari e ai compagni di club del GS Fiamme Gialle vanno le più sentite condoglianze. - Roma, 11 giugno 2011.
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BULOVA SPONSOR DELLA SETTIMA EDIZIONE DEL RALLY “VIA FLAMINIA” PER LE AUTO D’EPOCA Prosegue anche quest’anno la partnership di Bulova con il rally d’auto d’epoca “Via Flaminia”, che attraversa alcuni dei luoghi più belli d’Italia. Il celebre brand di orologeria, cui si deve l’invenzione del movimento Accutron utilizzato nella tecnologia Nasa e nella missione Apollo, anche nel 2011 ha infatti rinnovato la spon sorship dell’originale gara. Bulova ha deciso di legarsi al tour “Via Flaminia” per le caratteristiche intrinseche che ac comunano le autovetture che partecipano alla manifestazio ne e le proprie prestigiose collezioni di orologi: il grande va lore storico, l’affidabilità e l’alta qualità.
“Via Flaminia” è un suggestivo rally che attraversa la ca tena appenninica e al quale possono partecipare tutti i pos sessori di un’auto d’epoca costruita prima del 1974 e di fab bricazione preferibilmente italiana. Quest’anno, per la prima volta, hanno avuto l’occasione di partecipare anche autovei coli costruiti prima del 1948. Le gare in calendario sono tre, due delle quali, quella dal 21 al 28 maggio e quella dal 4 all’11 giugno, già passate con grande successo agli archivi raccogliendo un vasto consenso e numerose prenotazioni per la prossima edizione. Gli equipaggi sono ora chiamati all’ul timo appuntamento, che si terrà dal 17 al 24 settembre. Si tratta di una par ticolare gara spor tiva nella quale per vincere non è im portante la velocità. La “Via Flaminia” è infatti un percorso che impegna i partecipanti su tratte giornaliere che vanno dai duecento ai duecentocinquanta chilometri attra verso paesaggi pittoreschi, solitari, spettacolari la cui finali tà è, in primis, trasmettere la passione degli italiani per i pia ceri della vita e per i motori. La settima edizione del rally tutte e tre le gare seguono praticamente lo stesso tracciato parte da piazza Sordello a Mantova, percorre la Strada della Futa fino a giungere nei pressi del Gran Sasso e si conclude vicino a Roma. Le altre tappe del percorso vedono protago nisti altri luoghi affascinanti come il Castello di Serravalle, la Piazza Grande di Arezzo, i centri storici di Gubbio e di Norcia, Rocca Calascio sul Gran Sasso e Rieti. Per quan to riguarda il percorso delle auto classiche, la distanza complessi va è di 1.600 chilometri e prevede un rientro con un pas saggio per Termoli mentre per le auto ante guerra i chilometri totali co perti sono stati 1.200. A quest’ultimo gruppo, infatti, era de dicato il primo appuntamento, cui sono state presenti, tra le altre, l’Itala nota per il celebre raid Pechino Parigi e più vecchio modello d’auto presente in quanto risalente al 1907 di David e Karen Ayre, il modello Knox Raceabout di Mi chiel Laarman e la Lancia Theta di Daniel e Roby Ward. Regina della prova è stata la Citroën Traction del 1937 di Ruud e Miriam Wesselink, che hanno vinto l’orologio Bulo va in palio e conquistato la Challenge cup. Il Rally delle au to ante guerra è stato patrocinato dal sito internet PreWar Car.com, che ha seguito la manifestazione. Come luogo di soggiorno per i partecipanti al rally è stato scelto quest’anno Palazzo Loup nel comune di Loiano. Simbolo dell’Italia, ha avuto e in settembre avrà nuovamente l’onore di sponso rizzare il nostro Paese presso un pubblico internazionale. Per informazioni: www.bulova.com, www.via-flaminia.com. a cura di RCS Pubblicità
oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/357400 fax 0341/364339 MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98184896 fax 06/92911648 SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0342/200380 fax 0342/573063 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VARESE : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0332/239855 fax 0332/836683 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375.
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esami sul Dna trovato sugli slip e la maglietta di Yara fGli Gambirasio avrebbero ristretto le indagini su alcune
x NOTIZIE TASCABILI
5 DOMANDE 5 RISPOSTE
LA FRASE DEL GIORNO UN VIDEO CONTRO RATZINGER E PREMIER
Ma davvero il made in Italy sta ritornando ad eccellere?
Somalia, ucciso capo di Al Qaeda Minacciati il Papa e Berlusconi
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La Coldiretti ha certificato che siamo nuovamente i primi produttori di vino al mondo e che garantiamo pure la qualità. Cibo e moda sono i settori forti, anche se il Paese, comunque, vive una lunga crisi
gda@gazzetta.it
Siamo di nuovo i primi produttori di vino al mondo e questa notizia ci fa piacere perché abbiamo sorpassato i nostri rivali di sempre in questo settore, cioè i francesi, e poi perché siamo subissati ogni giorno da rapporti che dimostrano come siamo agli ultimi posti quasi in tutto, il Paese non cresce, gli italiani non hanno voglia di lavorare, eccetera. L’ultimo è stato il rapportone preparato dal settimanale Economist che puntando a demolire Silvio Berlusconi denuncia soprattutto la nostra bassa crescita, appena superiore a quella dello Zimbabwe.
1Nel vino invece... Beh, i dati sono consolanti. Provengono dalla Coldiretti, che li ha ricavati dalle tabelle della Commissione Ue. Sostanzialmente è accaduto questo: la produzione è calata in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Austria e Romania (dal 51 al 25%) ed è scesa anche in Francia, di appena l’1%, una quota sufficiente però a riconsegnare il primato all’Italia la cui vendemmia 2010-2011 è risultata uguale a quella dell’anno precedente. Qualche numero: abbiamo sfornato 49,6 milioni di ettolitri (un ettolitro = cento litri) pari a un fatturato
di 7,82 miliardi, contro i 46,2 milioni di ettolitri della Francia. Tutta l’Europa vale 157,2 milioni di ettolitri (-3,7%).
2 Sì, ma sul piano della qualità? Perché magari produciamo di più, ma il vino è scadente.
A leggere questi rapporti non si direbbe. Sempre in base a quello che dice la Coldiretti possiamo contare su un numero di riconoscimenti maggiore di quel-
30,3 I MILIONI DI LITRI
Il 60% della produzione italiana, cioè 30,3 milioni di litri, è di vini di qualità
li della produzione francese, 504 vini a denominazione di origine controllata (Doc) controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (Igt). I dati del primo bimestre 2011 mostrano un incremento delle esportazioni del 15% (specie verso Usa e Cina), boom che sarebbe difficile ottenere con un vino discutibile. Domenico Bosco, responsabile del settore enologico Coldiretti, sostiene addirittura che il vino italiano è di moda. Il settore dà
YARA GAMBIRASIO UCCISA A 13 ANNI
persone di Brembate: spunta l’ipotesi branco omicida
IL FATTO DEL GIORNO
GIORGIO DELL’ARTI
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lavoro a 1,2 milioni di persone. Intorno al vino gravitano aziende di tutti i tipi: oltre a quelle ovvie (agricoltura, trasformazione, commercio-ristorazione, distribuzione) anche quelle che ci verrebbero in mente con più difficoltà: dalle assicurazioni ai cavatappi, dall’editoria all’industria del benessere (esiste anche l’enoterapia). C’è pure il turismo: il vino muove il 7 per cento di tutto il flusso vacanziero verso l’Italia.
3 Visto che abbiamo deciso di parlare bene dell’Italia: altri settori in cui primeggeremmo?
Il cibo è comunque un prodotto di punta, con testimonial stranieri d’eccezione. Il cancelliere tedesco Angela Merkel si è guadagnato il soprannome di «cancelliera della pasta». L’ex premier britannico Gordon Brown ha indicato i «fagottini di mozzarella» come piatto preferito. Sarkozy e Carla Bruni adorano la caprese con mozzarella di bufala campana, pomodoro fresco e basilico. Michelle e Barack Obama amano risotti e spaghetti: gli stringozzi alla carbonara sono il piatto preferito della first lady, la pizza è la passione del presidente.
4 E al di fuori del comparto mangereccio?
A parte un numero impressionante di nicchie (il famoso tessuto produttivo italiano fatto di aziende ad alta specializzazione), un comparto di importanza enorme è quello della moda. Nonostante le difficoltà dell’industria tessile, messa in crisi dalla concorrenza cinese, la moda è il fiore all’occhiello del made in Italy. Sentiamo Franca Sozzani, direttrice di Vogue: «Non esiste Paese al mondo con una così alta concentrazione di marchi come l’Italia. Questi marchi sono famosi, hanno successo perché sono il risultato di menti creative, perché sono propositivi, reali e, qualità da non sottovalutare, portabili. Abbiamo stilisti così famosi da essere più volte citati in film stranieri o il cui nome è diventato il titolo stesso di un film. Nelle strade dello shopping più note di ogni città e Paese i nomi italiani sono quelli con il maggior numero di negozi».
5 Potremmo
concludere che l’Economist ha torto?
No, perché il Paese non cresce, questo è innegabile. Però, come ha scritto un intelligente confutatore delle tesi troppo sicure del settimanale britannico, «ci sono più cose in cielo e in terra d’Italia, di quante ne contenga la filosofia del settimanale di St. James».
Benedetto XVI Papa Ratzinger ha ricevuto in udienza in aula Paolo VI una delegazione di 2 mila zingari, in arrivo da tutta Europa, e ha parlato della loro condizione Mai più il vostro popolo sia oggetto di vessazioni, di rifiuto e di disprezzo: la coscienza europea non può dimenticare il vostro dolore. Voi ricercate sempre la giustizia, la legalità, la riconciliazione e sforzatevi di non essere mai causa della sofferenza altrui. Voi nella Chiesa non siete ai margini ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro
Duro colpo ad Al Qaeda: la Casa Bianca ha confermato l’omicidio mercoledì a Mogadiscio, in Somalia, di Fazul Mohammed, capo dell’organizzazione in Africa orientale. Ed è stato svelato il contenuto di un video della rete terroristica del 2 giugno: si indicano come possibili obiettivi «i leader occidentali», tra cui il Papa e Berlusconi.
LA RELAZIONE DELLA BANCA D’ITALIA
Lavoro statale, stipendi boom: in 8 anni sono cresciuti del 22% In 8 anni, gli stipendi dei dipendenti statali sono aumentati del 22,47%, passando da una media di 23.813 euro l’anno a 29.165. La crescita, come dice la Relazione annuale di Bankitalia, è stata tripla rispetto alla media. In più, gli statali lavorano 266 ore meno dei dipendenti privati. I sindacati: «Dati veri nella forma, di fatto falsi».
MARONI RILANCIA: «SERVE CORAGGIO»
Tremonti: «Prudenza sulla riforma fiscale»
«Credo che sia il caso di fare ragionamenti di precauzione: il tempo della prudenza non è finito». Così il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha parlato dell’annunciata riforma fiscale al convegno dei giovani industriali di Santa Margherita Ligure (Ge). La replica del leader di Confindustria, Marcegaglia (a destra nella foto Ansa con Tremonti): «Serve una riforma che abbassi le tasse a lavoratori e imprese». E il ministro dell’Interno Maroni: «Serve coraggio. Tirare a campare è devastante».
DOPO UNDICI GIORNI DI TREGUA
Lampedusa, ripresi gli sbarchi Arrivati 700 migranti su 3 barconi Dopo undici giorni di tregua, sono ripresi gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Poco meno di 700 africani sono approdati su tre barconi nella notte di venerdì. Stanno tutti bene e sono stati trasferiti nel Centro d’accoglienza dell’isola. Ieri sera altri tre barconi con centinaia di profughi a bordo sono stati avvistati al largo.
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ll deputato Usa Anthony Weiner, dopo lo scandalo delle ffoto osè scambiate via Twitter, chiede un’aspettativa per farsi curare: era appena stato invitato a dimettersi
C’è il referendum Sfida sul quorum Urne aperte oggi e domani per i quattro quesiti Ieri, nel giorno del silenzio, polemica tra Pd e Tg1 MASSIMILIANO ANCONA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dTutto sarà deciso dal quorum. Cioè dal numero minimo di partecipanti al voto: affinché sia valida la consultazione referendaria abrogativa di oggi e domani sull’acqua, sull’energia nucleare e sul legittimo impedimento serve che vada alle urne il 50 per cento più uno dei votanti. Un quorum che non si raggiunge dall’11 giugno 1995 (57 per cento), quando gli italiani furono chiamati a votare su 12 quesiti. Da allora, per sei volte di fila la soglia minima non è stata raggiunta: l’ultima il 21 e 22 giugno di due anni fa. Oggi e domani, perché i referendum siano validi, dovranno votare 25 milioni e 209.345 italiani. Secondo i dati riferiti al 15˚ giorno precedente la votazione, gli aventi diritto sono infatti 47 milioni e 118.784, di cui 22 milioni e 604.585 maschi e 24 milioni 514.199 femmine.
Orari Le sezioni allestite nel Paese sono 61.601 e saranno aperte oggi dalle 8 alle 22 e domani
ANTHONY WEINER DEPUTATO USA
dalle 7 alle 15: chi all’ora di chiusura si troverà nel seggio sarà ammesso a votare. Chi vorrà votare dovrà presentarsi con certificato elettorale e documento d’identità. E potrà anche chiedere di votare solo su uno, due o tre dei quesiti. Il ministero degli Interni monitorerà l’affluenza odierna alle 12, alle 19 e alle 22, mentre domani non ci sarà alcuna segnalazione prima della chiusura delle urne (alle 15), cui seguirà lo scrutinio delle schede. Schermaglie E ieri, nel giorno del «silenzio» elettorale, non sono mancate le polemiche e le schermaglie. Il leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha detto: «Non sono un partito politico e dico quello che mi pare con chiarezza: chiamare a votare gli italiani su un referendum che dice salviamo l’acqua dagli avvoltoi privati è una falsità che offende l’intelligenza degli italiani. L’acqua è pubblica ed è un diritto di tutti. La sua gestione è già pubblica al 90 per cento, ma qui si sta parlando di chi gestirà il servizio». Mentre il senatore del Pd Achille Passoni ha attaccato il Tg1: «Tenta di influenzare i cittadini in vista del voto referendario: dopo la confusione sulle date della consultazione nei giorni scorsi, oggi (ieri, ndr) l’annunciatrice delle previsioni meteo delle 13.30 ha invitato i telespettatori, in vista della soleggiata giornata di domani (oggi, ndr), a fare una "bella gita"». La replica: «Il Tg1 non ha mai invitato i cittadini ad "andare al mare". Chi afferma ciò dichiara palesemente il falso. È l’ennesima polemica strumentale».
s RUBYGATE: CHIAMATE NEL MIRINO
IN CAMPANIA GETTATA IN UN CANALE
Bimba ghanese rapita e uccisa Omicida confessa
S Intercettati Briatore e Santanché Nuovo «caso» nell’inchiesta sul Rubygate. Ieri «la Repubblica» ha pubblicato alcune telefonate tra Flavio Briatore e Daniela Santanché, intercettate della procura di Genova su una presunta evasione fiscale dell’ex manager di F.1: i due amici parlano di Berlusconi e soprattutto dei festini organizzati nelle case del premier. Gli avvocati di Briatore hanno denunciato il giornale per rivelazione di segreto d’ufficio. La Santanché ha detto: «Ascoltavo un amico al telefono, non commento»
La polizia ieri al lavoro a Castel Volturno (Ce) ANSA 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA
dPrelevata da casa, picchiata con un bastone, portata in spalla e poi gettata in un canale dove è morta. È la terribile fine di Mary, una bambina ghanese di 7 anni: il suo corpicino è stato trovato ieri mattina nel canale dei Regi Lagni, a Castel Volturno (Caserta), qualche ora dopo la denuncia della madre Edik. L’autore dell’omicidio è un altro ghanese, di nome Osufu: quando l’hanno fermato, ha aggredito gli agenti, ma poi ha confessato la barbarie nata «dopo un diverbio con sua mamma». La piccola Mary viveva proprio con la madre (il padre era recentemente tornato in Africa), ma al momento dell’aggressione era a casa di un’altra donna africana che non è riuscita a fermare Osufu. L’uomo soffre di disturbi mentali e sembra che abbia agito in preda a un raptus: la polizia sta, comunque, verificando se tra lui ed Edik ci sia effettivamente stata una lite.
Tensione Sul caso indaga la procura di Santa Maria Capua Vetere: ieri sono stati ascoltati alcuni testimoni che avrebbero visto l’uomo prelevare la piccola. Nella comunità africana del paese, comunque, quasi tutti ripetono la stessa versione: Osufu aveva già causato problemi e si sapeva in giro della sua pericolosità. «Qui è una polveriera», ha aggiunto allarmato il sindaco, Antonio Scalzone, che valuta le dimissioni: «Adesso temiamo la rivolta». Da quelle parti, infatti, l’ordine pubblico è rimasto precario per ore, con la comunità ghanese che protestava per il fatto che l’assassino non fosse stato fermato tempo prima. Tensione anche quando il cadavere è stato trasferito all’obitorio: gli immigrati non volevano restituire il corpo di Mary e qualcuno ha preso a calci e pugni l’ambulanza. cont.
la foto
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Tre mesi fa il disastro-tsunami Il Giappone prega per i morti Il Giappone si è fermato ieri alle 14.46 (le 7.46 in Italia) per ricordare le vittime del sisma e dello tsunami dell’11 marzo (nella foto Epa). E a tre mesi dal disastro, che ha fatto 23.500 morti, migliaia di persone anche sono scese in strada per manifestare contro il nucleare, gridando slogan come «mai più Fukushima»
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Giorgio Celli divulgatore scientifico e volto tv, è morto fieri a Bologna: aveva 76 anni ed era ricoverato da circa
Lady Gaga, 25 anni, canta sul palco allestito al Circo Massimo REUTERS
LA MANIFESTAZIONE CONTESTATA LA POLVERINI
Europride, in strada 500 mila persone Vendola-Di Pietro al corteo omosessuale
Le montagne costano 121 mila euro Adesso si vendono pure le Alpi: succede in Austria, a Kartitsch (800 abitanti), in Alta Pusteria, vicino al confine italiano, dove due vette sono sul mercato al prezzo totale di 121 mila euro. Lo riferisce il sito del quotidiano «Die Presse»: sono due cime delle Alpi Carniche di proprietà della Società immobiliare federale, il «Gran Kinigat», conosciuto come Monte Cavallino (2690 metri), e il «Rosskopf», noto come Monte Cavallo (2600 metri), per un totale di 1,2 milioni di metri quadrati, nel Tirolo orientale
EMANUELE BIGI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TAORMINA (Me) dUn panda in Si-
(bal) Stasera, con un concerto sinfonico diretto da Claudio Abbado (nella foto Ansa), sarà riaperto al pubblico il Teatro Farnese di Parma, gioiello architettonico che fu inaugurato nel 1628 con uno spettacolo teatrale per celebrare il matrimonio fra Odoardo Farnese e Margherita de’ Medici. Tutto in legno d’abete rosso, il Teatro Farnese fu bombardato e parzialmente distrutto durante la Seconda guerra mondiale e immediatamente ricostruito. Era diventato il monumentale ingresso per i visitatori della Galleria Nazionale. L’ultimo spettacolo vi fu allestito nel 1732. Poi, soltanto qualche concerto o qualche spettacolo di prosa con un numero limitato di spettatori. Alle 8 di stasera, per il concerto di Abbado, gli spettatori saranno 1500 e per la prima volta, dopo quasi tre secoli, il pubblico potrà accedere alle gradinate.
Jack Black, 41 anni con il panda Po: l’attore americano dà la voce al cartone nella versione originale del film; in Italia c’è Fabio Volo EPA
il cattivo Lord Shen, un pavone dalla mente infernale, ha forgiato un’arma diabolica. La missione è impossibile, ma il panda dalla taglia sovrabbondante riuscirà a riportare la pace e soprattutto a conoscere le sue origini. Ricordate l’oca ping: è veramente lui il padre? Non finisce qui «Quando mi hanno consegnato la sceneggiatura ero entusiasta perché avevo capito che si sviluppavano nuovi temi e si scavava più in profondità nella personalità di Po», ha dichiarato Black. Il panda nel suo viaggio cercherà di raggiungere la pace interiore. «Anche nella realtà è possibile — dice l’attore — basta vivere il presente, non preoccuparsi troppo del futuro e non rimpiangere il passato». Ha qualcosa in comune con Po, a parte la stazza? Sorride: «La sua passione è il kung fu, vuole emulare i suoi eroi, anch’io da bambino avevo degli eroi: il chitarrista Jimmy Page, Peter Seller e Jack Nicholson». L’avventura del panda karateka prosegue; non solo, è già pronta la storia del terzo capitolo, «ma speriamo di arrivare al sesto», ha dichiarato il produttore Dreamworks Jeffrey Katzenberg.
Ma tutto s’è fermato perché si è scoperto che fra le mura esterne e un cortile interno c’è un deposito di ordigni risalenti alla Seconda guerra mondiale. Probabilmente furono abbandonati e nascosti dall’esercito tedesco in ritirata. C’è pericolo e quindi i lavori sono stati sospesi. La cosa incredibile è che il castello per decenni ha ospitato le scuole di Brunico. Inoltre, esso sovrasta il centro della città e un’esplosione avrebbe avuto effetti davvero devastanti. Ora bisogna aspettare che gli esperti trovino il modo di asportare tutto quel materiale bellico. Una dimostrazione in più dell’insensatezza di tutte le guerre, che lasciano dietro di sé tragici effetti anche per un tempo così lungo da sfuggire alla memoria umana. Che ne sarà, ad esempio, della regione del Kashmir, dove l’India e il Pakistan si combattono da anni ad altissima quota?
Riapre il teatro Farnese: oggi a Parma dirige Abbado
Prima di Lady Gaga, l’Europride ha sfilato tra le vie di Roma: alla manifestazione in difesa dei diritti dei gay, secondo gli organizzatori, c’erano oltre 500 mila persone. Tanti i politici, tra cui Nichi Vendola e Antonio Di Pietro, mentre si è beccata qualche fischio la presidente del Lazio, Renata Polverini, che ha dichiarato: «È importante esserci, come istituzioni». Con ben 39 carri creati per l’occasione, il corteo è partito alle 16 da piazza della Repubblica ed è arrivato al Circo Massimo dopo 4 ore circa: lì, alle 21, il concerto finale presentato da Claudia Gerini.
Kung Fu Panda, chi si rivede «Po è un eroe in evoluzione»
Per tutta la vita ho trovato ostacoli da superare. Beh, forse me li sono anche andati a cercare, visto che le montagne null’altro che ostacoli sono. Ma ne ho sempre incontrati anche al di fuori del mondo dell’alpinismo. Però non mi aspettavo di averne da affrontare anche all’ultimo passo nella costruzione del mio museo della montagna, che si articola in cinque diversi poli. Quattro sono attivi da tempo. Il quinto, quello dedicato ai popoli che in tutto il mondo vivono in alta quota, è ormai quasi pronto. Si chiama «Ripa» ed è ospitato dalle mura del castello di Brunico, in Val Pusteria (Alto Adige). Questi sono giorni frenetici, con gli ultimi preparativi prima dell’inaugurazione, che sarà all’inizio di luglio.
STORICO DOPO QUASI TRE SECOLI
IL SEQUEL IL CARTONE IN 3D, AL CINEMA DAL 24 AGOSTO, PRESENTATO IERI AL TAORMINA FILM FEST
cilia. Jack Black, star hollywoodiana e doppiatore di Kung Fu Panda 2, è stato protagonista ieri al 57o Taormina Film Fest (fino al 18 giugno) per l’anteprima al teatro antico del cartoon in 3D (nelle sale dal 24 agosto). L’attore americano presta per la seconda volta la voce all’impacciato panda Po (in Italia il doppiatore è Fabio Volo). Nel primo capitolo, che ha incassato nel mondo 633 milioni di dollari e ottenuto una nomination agli Oscar come miglior film d’animazione, realizza il suo sogno, diventare un abile maestro di kung fu come i suoi eroi, i mitici Cinque Cicloni (Tigre, Scimmia, Vipera, Gru, Mantide). Ora combatte con loro per proteggere la balle della pace. Una minaccia però sta per abbattersi su tutta la Cina:
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sarci anche noi?». Arrivata l’ora della musica, via al piano per suonare Born This Way, hit del nuovo fortunato album omonimo (è uscito il 23 maggio e già ha venduto oltre un milione di copie), insieme inno alla diversità e crociata contro l’omologazione: «Sono bella a modo mio, sono nata così, sono sulla strada giusta perché Dio non commette errori». E c’è stato pure un fuoriprogramma: The Edge of Glory, seconda canzone e regalo inatteso al pubblico in delirio. Mai soli Niente attacchi al Papa o alla religione: le polemiche dei giorni scorsi si sono sciolte nella musica. Show sobrio e senza eccessi, come la giornata di Lady Gaga, arrivata alle 3.30 di venerdì notte a Roma e rimasta tutto il giorno nella lussuosa suite del St Regis Hotel, nel centro della città. Intanto, in Sicilia, il comune di Naso, paesino in provincia di Messina, le dava la cittadinanza onoraria: il sindaco ha rivoltato gli archivi per dimostrare che gli avi della Germanotta erano di lì e non di Palermo. Lei non ha commentato e ha messo il naso fuori solo per arrivare al Circo Massimo. Trenta minuti sul palco e, prima di ripartire, ha lasciato un messaggio. Per tutti: «Ricordate, non siete soli».
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l’avventuroso
L’incubo guerra c’è pure in quota
La popstar ieri a Roma per la festa dell’orgoglio gay: «Governi aiutateci» dAl confine tra musica e politica, ti trovi una 25enne italoamericana provocante e provocatoria. Esagerata come una popstar e autorevole come un capo di Stato, ieri Stefani Joanne Angelina Germanotta, per gli «amici» Lady Gaga, ha travolto Roma: l’ha fatta riflettere e poi ballare. Lo show regalato all’Europride, la marcia dell’orgoglio gay che ha colorato la capitale, è stato un manifesto per i diritti civili: «Stiamo insieme per chiedere e difendere diritti umani basilari e la libertà. Vogliamo un mondo uguale per tutti, adesso», ha detto al mezzo milione di persone che c’era al Circo Massimo. Caschetto turchese, occhialoni neri, abito lungo a quadri bianchi e neri griffato Versace, è arrivata sul palco alle 21.20, annunciata da Claudia Gerini. Un saluto in italiano alla città e poi i 18 minuti fitti di monologo. Sembrava un comizio, ma era un concerto: «Basta violenze e discriminazione: mi chiedono se sono gay e io rispondo che sono figlia della diversità. Chiedo ai governi di aiutarci: abbattiamo le barriere in Paesi come la Russia e in Medio Oriente». E poi la domanda cha sa di proposta di legge: «Quando potremo spo-
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«Lottiamo per i diritti e la libertà» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA LA NOSTRA STORIA VENTI PUNTATE (12. CONTINUA)
L’Italia è fatta Gli italiani se ne vanno: inizia l’Emigrazione Lo Stato unitario cerca prestigio internazionale ma il Paese è alla fame: dal sogno del «posto al sole» in Africa alla fuga di massa verso l’America GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
do della nostra miseria. Nello stesso tempo non sapevano come farvi fronte. Gli affamatori avevano i loro rappresentanti in Parlamento. I cafoni no.
Nel 1882 era stato fondato a Milano il Partito Operaio Indipendente. Più tardi arriverà il Partito socialista. Dilaniati fin dalle origini tra estremisti e moderati, cioè tra quelli che erano disposti ad andare in Parlamento e venivano tacciati di traditori perché si compromettevano col sistema borghese, e quelli che volevano la rivoluzione e praticavano il terrorismo. Erano formazioni nordiche, nate man mano che la Lombardia, la Liguria, il Piemonte si industrializzavano. L’emigrazione era invece sempre di più un fatto meridionale. E andarsi a prendere l’Africa era un modo per dirottare quell’esodo vergognoso. In direzione della cosiddetta Quarta sponda, divenuta italiana.
Era vero? Si favoleggiava di una terra promessa, che avrebbe fatto ricchi l’Italia e i disgraziati pronti a partire. C’era da molti anni una nutrita colonia di italiani a Tunisi, ma sulla Tunisia puntava la Francia e litigammo. Ci fu una guerra commerciale tra noi e loro…
Contano i tre: Depretis, Crispi, Giolitti. Li dominava un senso di insicurezza. Insicurezza sulla capacità dello Stato di restare unito. Insicurezza sul loro stesso diritto a governare, con quella base elettorale così ristretta. Insicurezza sulla capacità di essere una nazione moderna. L’unità era stata fatta in quel modo così discutibile, e il nostro prestigio nel mondo — tanto alto all’epoca dei Mille — era precipitato. C’era poi un nemico interno, che fino alla fine del secolo (più o meno) lavorò vanamente per distruggere lo stato unitario. E che poi cominciò un’offensiva per impossessarsene.
Come si fa una guerra commerciale? Alzando il dazio sui prodotti del paese nemico. Ci rimettemmo noi: esportavamo per 405 milioni nel 1887 e dieci anni dopo eravamo ad appena 116 milioni. Nello stesso periodo loro scesero da 326 milioni a 167. Quali prodotti vennero colpiti? Soprattutto quelli agricoli. Quale parte d’Italia produceva soprattutto prodotti agricoli? Il Sud. E l’impresa coloniale, che doveva aiutare a risolvere il problema, fu un’altra sequenza di disastri.
Chi era? I cattolici. Il Papa cercò di persuadere le potenze che il sacrilegio di Roma andava sanato, che gli eserciti avrebbero dovuto occupare la Penisola, spartirsela e restituire alla Chiesa il potere temporale. Le potenze non vi diedero il minimo ascolto. Nemmeno l’Austria, benché tutti i papi dell’epoca (Pio IX, poi Leone XIII, poi Pio X) fossero filo-austriaci. L’Austria era diventata un alleato dell’Italia.
ti, gli altri due sarebbero dovuti accorrere in sua difesa. Partimmo anche alla conquista dell’Africa, sperando di riguadagnare un po’ di stima internazionale e di trovare un’alternativa all’emigrazione.
Quando diciamo «potenze» alludiamo sempre a quelle cinque?
È in questo cinquantennio che comincia l'emigrazione italiana?
Sì, a parte il fatto che la Prussia era diventata Germania. Inghilterra, Francia, Germania, Austria, Russia. Per uscire dall’isolamento, per superare un complesso d’inferiorità che ancora ci perseguita, ci alleammo con Austria e Germania. La cosiddetta «Triplice»: se qualcuno avesse attaccato uno dei tre sta-
In modo massiccio, sì. Decine di migliaia di italiani si mettevano in mare in cerca di fortuna. Prima verso i paesi europei e poi in direzione dell’America. Gli italiani, specialmente i meridionali, erano dei morti di fame. Il governo di Roma, e i giornali, si vergognavano di questo esodo, una confessione al mon-
S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi
Una famiglia di emigranti italiani. Si stima che tra il 1876 e il 1915 dal nostro Paese siano partiti 14 milioni di persone
FATTI E SOCIETÀ
Non c’era un partito di sinistra? Qualcuno che difendesse gli interessi dei poveri?
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Tutta gente che forse non ho mai sentito nominare.
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Però la Libia l’abbiamo conquistata, altrimenti perché Gheddafi… È una storia successiva. La penetrazione in Africa cominciò con Depretis in Eritrea (Assab, Massaua). Continuò poi con Crispi, che aveva idee di grandezza e sete di rivincita sulle sconfitte passate. La conquista della colonia costò carissima: i soldati italiani vennero massacrati a Dogali, all’Amba Alagi, ad Adua. Uno sforzo enorme, in denaro e in uomini, che non mise fine alle umiliazioni. Un esercito europeo — il nostro — che si faceva battere da indigeni con le lance. Oppure da africani che ci sparavano addosso con armi che gli avevamo venduto noi. (12 - continua domenica prossima).
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IL RISORGIMENTO DELLO SPORT
Balilla e «piccole italiane»: lo sport di Stato fascista
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1878 Morte di
Pio IX. È papa Leone XIII 1882 Triplice Alleanza 1885 Depretis sbarca i primi contingenti a Massaua 1888 Guerra commerciale con la Francia 1890 L’Eritrea è colonia (trattato di Uccialli) 1892 Nasce il Partito dei Lavoratori, poi Partito socialista 1903 Muore Leone XIII. Papa Pio X (foto)
w FATTI E SPORT
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1919-20
Nascono i primi gruppi sportivi operai a Torino e Milano 1922 (30 ottobre) Assalto squadrista alla Gazzetta
1925 Costituita l’Opera Nazionale Dopolavoro; a dicembre è fascistizzato il Coni, affidato all'ex redattore capo della Gazzetta Lando Ferretti
1926 Mussolini istituisce l'Opera Nazionale Balilla 1932 Prima edizione dei Littoriali
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Le Piccole Italiane, educate a divenire «ottime madri e autentiche fasciste»
La Grande Guerra ha cancellato l’attività di massa: Chiesa e circoli operai cercano di ricostruirla, ma sarà il fascismo a gestirla ELIO TRIFARI 5 R PRODUZIONE RISERVATA
dNello spazio di pochissimi anni dalla presa del potere, Mussolini entra nel tempo libero degli italiani, organizzando prima il dopolavoro, poi lo sport giovanile, e pone le basi per la fascistizzazione del movimento sportivo. L’Italia che esce in ginocchio dalla Grande Guerra ha visto bruscamente interrotto il processo, che s’era faticosamente avviato, di adeguamento del Paese alla domanda di sport già da tempo in crescita nei Paesi industrializzati. Molti fermenti, molte conquiste vengono rasi al suolo per via di un conflitto dal bilancio, economico e sociale, assai pesante. E quando si pensa alla ripresa, lo sport non è di certo in cima ai pensieri di chi deve ricostruire un Paese uscito vittorioso soltanto sulla carta, ma stremato.
Le radici La ricostruzione dello sport passa attraverso due direttrici: l’associazionismo cattolico, potente motore d’aggregazione di giovani e famiglie, che il fascismo progressivamente smantellerà; e le società sportive operaie, che nascono attorno ai grandi gruppi industriali, a Torino e Milano, Fiat e Lancia, Pirelli e Marelli. La Gazzetta plaude, ma lo fa
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con tale entusiasmo che, nell’anno della marcia su Roma, viene coinvolta negli assalti a molti giornali dei Fasci combattenti, e sul tema deve fare una precipitosa marcia indietro.
Balilla e Piccole Italiane Il fascismo, conquistato il Parlamento, favorisce intanto una riforma della scuola che di fatto, con Gentile, nel 1923, affida la responsabilità dell’educazione fisica scolastica all’Ente Nazionale per l'Educazione Fisica, e toglie lo status di insegnanti statali a quelli di ginnastica. Ben presto, l’Enef esce di scena e Mussolini, nell’affidare al Coni lo sport di vertice, crea due organizzazioni fondamentali per la gestione del tempo libero. La prima è l’Opera Nazionale Dopolavoro, Ond, che in alternativa prima, in esclusiva poi, rispetto all’associazionismo operaio e cattolico, disciplina tutte le attività extralavorative degli italiani. L’Ond gestisce tutto il tempo libero dei lavoratori, fin dal 1925; accanto, nasce nel 1926 l’Opera Nazionale Balilla, Onb, che non solo coordina tutta l’attività fisica giovanile, ma ingloba anche lo scoutismo e la preparazione militare: tutti i ragazzi fra i 6 e i 14 anni sono «balilla»; oppure, se donne, «piccole italiane». Il loro simbolo, subito, divengono le ragazzine di Pavia argento ai Giochi del 1928; e dall’altro lato le «madri d’Italia» formate all’Accademia di Orvieto. Per l’educazione dei più grandi, tra i 14 e i 18 anni, si lavora con il Coni; e nel 1929 il presidente dell’Onb diviene anche sottosegretario all’educazione fisica scolastica. Il cerchio si è chiuso.
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
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Gemelli 5,5
Cancro 8
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Ariete 5,5
Leone 5,5
Vergine 7+
Tutelate i vostri interessi. Specie in fatto di soldi. E ancor più se vi troverete in viaggio. Il suino che c’è in voi calcia il rigore, ma non insacca.
Certe persone vi fanno venire gli zebedei verde avocado. Ma anche voi non è che siate tanto diplomatici. E manco vigorosi. Sarà il tempo…
L’umore non gira, il lavoro è avaro e chiede di farvi i glutei a forma di orchidea per sbrigare tutto. Agite con metodo. Svogliatezze carnali.
IL MIGLIORE La Luna vi pacifica con gli altri e con voi stessi. E attira la fortuna, nelle forme più svariate. I viaggi riescono, il sudombelico s’infervora…
L’umore non gira. E sulle cose non ci state con la testa. Nemmeno dal punto di vista suino. Applicatevi. La forma fisica non brilla granché…
Viaggi, lavoro e soldi sono i pupilli della Luna, l’amore v’abbraccia come un koala suino. Siete pure meno aciduli. Vigore OK!
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
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Scorpione 7,5
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Capricorno 7
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Acquario 5,5
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La Luna v’impigrisce. Reagite, anche se casa, lavoro e famiglia vi esaltano come una colite. E l’ormone abbandona il campo: che vi succede?
Luna OK per viaggi, sport e lavoro, se lavorate di domenica. E belle notizie paiono arrivare! Figuroni fornicatori, con più replay garantiti.
Se volete agire in segreto, approfittatene. Anche in fatto di soldi. Perché siete persuasivissimi. E il sudombelico raggiunge il quorum…
La Luna v’ispira soluzioni azzeccate e accresce la creatività. Il lavoro appaga, gli amici vi amano. Fra cuore e ormone, risultato di parità…
La tennista è nata a Milano il 23-6-1980. Vincitrice nel 2010 e finalista quest’anno al Roland Garros, ha conquistato anche tre Fed Cup
C’è baruffa nell’aria. E non si tratta d’un profumo, ma di tensioni con la gente. Meglio negoziare che impuntarvi. Fornicazioni sfigate.
Che bella Luna: aumenta la fantasia, rende piacevole un viaggio domenicale e curiosamente artistico il sudombelico. Forma fisica buona.
LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
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IN CHIARO RAIUNO
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TG 1 LINEA VERDE A SUA IMMAGINE SANTA MESSA LINEA VERDE TG1 FOCUS DOMENICA IN FRECCE TRICOLORI TG 1 RAISPORT F1: GP DEL CANADA POLE POSITION TELEGIORNALE HO SPOSATO UNO SBIRRO 2 Fiction 23.25 SPECIALE TG1 0.30 TG 1 - NOTTE 0.55 APPLAUSI TEATRO E ARTE 2.10 SETTE NOTE
8.40 9.05 10.00 11.30 13.00 13.45 15.15 16.45 17.30 18.05
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REBELDE WAY SOCIAL KING CULTO EVANGELICO TELEFILM TG 2 GIORNO JANE DOE LA LIBRERIA DEL... DUE PASSI IN ITALIA NUMERO 1 REGATA DELLE ANTICHE REPUBBLICHE MARINARE DOPPIA VITA... TG2 N.C.I.S. LOS ANGELES TeleFilm LA DOMENICA SPORTIVA ESTATE TG 2 PROTESTANTESIMO IL COMMISSARIO...
RAITRE
CANALE 5
IN NOME DELLA LEGGE GAMBE D'ORO AGENTE PEPPER TGR - TG3 - RAI SPORT RACCONTI DI VITA PASSEPARTOUT TG REGIONE - TG3 IN 1/2 H NIPOTE SABELLA AGENZIA OMICIDI LA MUSICA DI RAITRE METEO 3 - TG3 TGR PRONTO ELISIR REPORT Attualità 23.20 TG3 TG REGIONE 23.35 COSMO 0.45 TELECAMERE 1.35 APPUNTAMENTO AL CINEMA
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TRAFFICO TG5 - MATTINA SOPHIE SOPHIE DUE PADRI DI TROPPO TG5 LE STAGIONI DEL CUORE TRESOR QUANDO MENO TE LO ASPETTI TG5 BIKINI LO SHOW DEI RECORD Varietà MARI DEL SUD TG5 - NOTTE DOPPIO SEGRETO NATI IERI
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
CARTONI ANIMATI AARON STONE STUDIO APERTO GRAND PRIX: MOTO2 GRAND PRIX: MOTOGP FUORI GIRI GRAND PRIX: 125 INVASION: IL GIORNO... BUGS BUNNY STUDIO APERTO TUTTO IN FAMIGLIA UNA PALLOTTOLA SPUNTATA 21.25 DR HOUSE - MEDICAL DIVISION Telefilm 22.20 ROYAL PAINS 0.10 MIAMI MEDICAL 1.05 WE ARE MARSHALL 3.25 DEXTER 4.30 FINCHE' C'E' DITTA...
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LA SCOMPARSA DEI... MAGNIFICA ITALIA S. MESSA PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE MELAVERDE PIANETA MARE CORRENDO PER IL... IL GIUDICE E IL... LA TIGRE ÈANCORA VIVA... NAVIGARE INFORMATI TG4 - TELEGIORNALE COLOMBO RISCHIO A DUE Film 23.50 I BELLISSIMI DI R4 23.55 PARADISE ROAD 1.00 TG4 NIGHT NEWS 2.15 LE CANZONI DI ENRICO RUGGERI
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8 Luglio Tramonta Piena
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15 Giugno
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13.00 ATP HALLE Finale Supertennis
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16 23
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19 24
17 26
18 25
17 26 Perugia
15 24
20 24
17 24
16 27 Potenza
15 16
15 25
17 26
16 25 Reggio C.
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20 26
14
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16 26 Trento
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17 23 Trieste
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19 26
12 22
12 22 Venezia
18 23
18 25
Virgin Rock live Andrea Rock presenta l’esibizione live degli U2 (nella foto il leader Bono Vox), di cui ascoltiamo il brano Beautiful Day
VOLLEY 07.00 SUD COREA – ITALIA
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Finale Supertennis
Gara 2. Da Misano, San Marino Eurosport 2
15.30 125
12.00 MOTO2
Alle 14, Stefano Bragatto intervista, tra gli altri, Gigi Riva (nella foto) e segue MotoGP, Formula 1, tennis e basket
16.00 WTA COPENAGHEN
15.30 SUPERBIKE
Gara 1. Da Misano, San Marino Eurosport
Ieri
17
TENNIS
Gara 2. Da Misano, San Marino La7
SUPERBIKE
12.00 SUPERBIKE
min
Meeting di Montecarlo Rai Sport 2
15.05 SUPERBIKE
Gara 1. Da Misano, San Marino La7
02.00 SAN FRANCISCO GIANTS – CINCINNATI REDS
17.00 MARE NOSTRUM
GP del Portogallo MX1, gara 1 Sportitalia 2
Da Misano, San Marino Eurosport 2
MLB Sky Sport 3 e ESPN America
Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari Campobasso Catania Firenze Genova L Aquila
quarto
Da Torino, 4ª giornata. Sky Sport 2
10.30 SUPERSTOCK
20.00 MILWAUKEE BREWERS – SAINT LOUIS CARDINALS
Temperature
Tramonta Primo
21.11
BASEBALL
NUOTO
Da Silverstone, Gran Bretagna Italia 1
13.30 BMW ITALIAN OPEN
Music & Sports
GP del Portogallo MX1, gara 2. Sportitalia 2
14.00 MOTOGP
MOTOCICLISMO
Campionato Clausura Sportitalia 2
1 Luglio
Roma Sorge
11.45 24 ORE DI LE MANS
Europeo Under 21 Rai Sport 1
Nuova
Milano
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17.00 MONDIALE DI MOTOCROSS
Da Misano, San Marino Eurosport 2
GOLF
Alle 12, Fabiana e Daniele Battaglia ospitano Dan Peterson (nella foto), ex allenatore dell’Armani Jeans Milano
GP del Portogallo MX2, gara 2. Sportitalia 2
13.30 SUPERSPORT
Finali NBA. Gara 6 Sky Sport 2
23.50 24.00 0.05 1.00
105 Sport
16.00 MONDIALE DI MOTOCROSS
GP del Portogallo MX2, gara 1 Sportitalia 2
02.00 MIAMI HEATDALLAS MAVERICKS
16.00 GIRO DI SVIZZERA
Eurosport
13.00 MONDIALE DI MOTOCROSS
Finale LegaDue. Gara 1 Rai Sport 2
7ª tappa, Pontcharra La Toussuire Eurosport
10.00 24 ORE DI LE MANS
23 Giugno
Il Sole oggi
15.30 GIRO DEL DELFINATO
Finale Campionato Spagnolo. Gara 2 Eurosport 2
Eurosport 2
20.35 SPAGNA – INGHILTERRA
Ultimo quarto
20.00 FASTWEB CASALE MONFERRATO UMANA VENEZIA
09.30 24 ORE DI LE MANS
Finale Primavera Sportitalia
A cura del Centro Epson Meteo www.meteo.it
BASKET
15.10 GIRO DEL DELFINATO
CALCIO A 5
AUTOMOBILISMO
20.30 ROMA VARESE
CICLISMO 7ª tappa, Pontcharra La Toussuire Rai Sport 2
17.00 BARCELLONA – CAJA SEGOVIA
Europeo Under 21 Rai Sport 2
La luna
5.35
Campionato Clausura Sportitalia
17.10 REPUBBLICA CECA – UCRAINA
IL TEMPO
Sorge
01.15 BOCA – BANFIELD
15.05 16.45 17.50 20.00 20.30 21.30
Radio 105
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DOMENICA 12 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA