Gazzetta dello sport - 13 giugno 2011

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REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 115 ­ Numero numero 137 Anno

F1 IN CANADA PIOGGIA, INCIDENTI E SEI SAFETY CAR: VETTEL SUPERATO NEL FINALE

Button da ultimo a primo nel gran premio più pazzo Alonso fuori, Massa sbaglia poi risale: 6° in volata La gioia di Jenson Button sul podio di Montreal REUTERS

3 ALLIEVI, DEGL’INNOCENTI E IANIERI PAGINE 24­25­27

Inter in pole sul cileno. Pepito sempre più vicino al Barça. Per Aguero il duello è tra Real e Juve 3 LAUDISA ALLE PAGINE 8 E 9

MANCHESTER 450 MILA EURO A SETTIMANA

Offertona del City Ronaldo come l’oro Il portoghese del Real Madrid tentato, Tevez e soldi possibile contropartita 3 BOLDRINI A PAGINA 19

«Conte mi ha già fatto sentire importante, i malintesi sono ormai superati: mi lego con la società al 100%, come con Alena che giovedì a Praga diventerà mia moglie»

SCOMMESSE GIORNI DECISIVI PER L’INCHIESTA

La Figc a Cremona in caccia di prove Oggi in procura è atteso Palazzi. E in settimana toccherà a Doni e Bettarini

Gianluigi Buffon, 33 anni, è alla Juve dal 2001 SESTINI

3 CENITI, IARIA, PELUCCHI, PERNA, SCHIANCHI DA PAG. 14 A 17

PLAYOFF SERIE B LA SQUADRA DI TESSER VINCE 2­0 E CONQUISTA LA SECONDA PROMOZIONE DI FILA

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E’ festa Rock Il Novara in A dopo 55 anni e Rigoni sono decisivi. Il Padova resta in 10 (espulso Cesar), 8.000 applausi Gonzalez rinuncia a El Shaarawy e affonda. Fa festa anche il «novarese» Platini Azzurri ottavi Molinari e Manassero: «Stanchi ma fieri. Mai vista in Italia tanta gente così. Bellissimo». E ora l’US Open

Lega Pro: nella finale d’andata di Prima divisione 2­0 del Ve­ rona alla Salernitana, l’Atleti­ co Roma regge con la Juve Sta­ bia. Seconda: Feralpi Salò, Carrarese e Trapani promosse

3 CAZZETTA, COCCHI E MARTUCCI ALLE PAGINE 50 E 51

3 DA PAGINA 20 A PAGINA 23

Soldatini storici da collezione Il primo è l’alpino

L’EVENTO FINO A DOMENICA AL FORO ITALICO

IL ROMPI PALLONE

L’INIZIATIVA / 2

3 BENEDETTI E SALVINI DA PAGINA 41 A PAGINA 43

3 ALLE PAGINE 28­29­32­33­35

Alexis Sanchez, 22 anni, conteso dalle grandi PHOTOVIEWS

E TORNO BUFFON

Oggi via al Mondiale Roma diventa capitale del beach volley

Andrea secondo dietro l’australiano. Risale Rossi: 6°. Simoncelli k.o.

Sanchez e Rossi così il mercato entra nel vivo

JUVE RESTO

GOLF BMW ITALIAN OPEN: L’INGLESE ALLA 1A VITTORIA

Super Stoner ma Dovizioso è da applausi

COLPI IN CANNA RESSA ATTORNO AI BIG

INTERVISTA ESCLUSIVA

3 di G.B. OLIVERO ALLE PAGINE 2 E 3

MOTOGP A SILVERSTONE GRANDE HONDA

L’INIZIATIVA / 1

3 A € 1,99 più il prezzo del quotidiano

di Gene Gnocchi

Sneijder: «Solo Dio sa se resterò all’Inter». Mourinho: «Io non ne so proprio niente».

Scudetto Milan Oggi è in edicola il quarto dvd L’abbraccio fra Tesser e Rubino INFOPHOTO

3 A € 12,99 più il prezzo del quotidiano


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LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

PRIMO PIANO

L’INTERVISTA

BUFFON AD ALTA

FEDELTÀ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SCHEDA

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GIANLUIGI BUFFON 33 ANNI PORTIERE

Ha esordito in Serie A a 17 anni Gianluigi Buffon è nato a Carrara il 28 gennaio 1978. Ha esordito in Serie A a 17 anni con la maglia del Parma: 0-0 contro il Milan. Dal 2001 è alla Juventus, club con il quale ha vinto tutto. Nel 2006 ha vinto il Mondiale con la Nazionale: miglior portiere del torneo; secondo nella classifica del Pallone d'oro, dietro a Fabio Cannavaro.

MILANO dCi sono due parole che Gigi Buffon preferisce non pronunciare: «Sempre e mai. Nella vita può accadere di tutto». Quando ti sposi, però, quel sì vale per sempre. O almeno dovrebbe: «E infatti questi sono giorni particolari, emozionanti. Il matrimonio è uno solo». Gigi sposa Alena giovedì e racconta volentieri la grande attesa. Poi parla anche della Juve, l’altro amore della sua vita.

Buffon, quando ha capito che Alena era la donna giusta?

«Stiamo insieme da sei anni e poco alla volta mi sono accorto che volevo passare la vita con lei. L’attrazione fisica non basta: è fortissima, ma con il tempo si smorza». Come e quando le ha chiesto di sposarla?

«La notte di Natale, con un biglietto nascosto tra i vari regali». A Praga ci sono tradizioni particolari per il matrimonio?

«Viene celebrato e festeggiato

in modo molto simile all’Italia. Magari rispetto alle nostre abitudini sono un po’ più morigerati e distaccati». Quanti invitati arriveranno dall’Italia?

«Alla cerimonia ci saranno circa 60 persone, delle quali 40-45 arriveranno dall’Italia. Sarà un matrimonio intimo, la festa per gli amici è in programma al Twiga il 19». Come giudica l’attenzione mediatica sulle sue nozze?

«La ritengo abbastanza normale, poi sta a noi gestirla nel modo che riteniamo più consono. E’ giusto che se ne parli, visto che siamo due personaggi pubblici, ed è altrettanto giusto che noi riusciamo a viverlo con normalità e semplicità». Come sarà il suo vestito?

«Le posso dire solo che è di Pignatelli». C’è un segreto da rispettare?

«No, è che non mi ricordo nulla. L’ho provato solo un paio di volte, l’ultima circa venti giorni fa. E non saprei dirle nemme-

«Juve, i malintesi sono dimenticati Mi lego al 100% come con Alena» Dall’atteso «sì» con la Seredova alla nuova sfida bianconera, il portiere racconta i suoi amori e svela: «Conte mi ha già fatto sentire importante» di G.B. OLIVERO


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LE NOZZE A PRAGA

Giovedì il matrimonio «Ho il primo regalo: Carrarese promossa» Il giallo della data è svanito: Gigi Buffon sposerà Alena Seredova giovedì 16 giugno e non martedì 14 come era stato anche ipotizzato. Le nozze si svolgeranno nel pomeriggio in una chiesa di Praga, città dove è nata la sposa il 21 marzo del 1978. Gigi e Alena hanno invitato circa 60 persone, buona parte delle quali arriverà dall’Italia. Si tratterà di una cerimonia intima.

no il colore della camicia».

con gli altri bambini».

Quanto è bello e difficile fare il papà di Louis Thomas (4 anni a dicembre) e David Lee (2 a ottobre)?

Il mondo in cui è cresciuto lei era migliore o peggiore di quello in cui stanno crescendo i suoi figli?

«E’ bellissimo e comporta molte responsabilità, perfino nelle cose a cui meno si pensa. Ad esempio bisogna stare attenti ai comportamenti o al linguaggio in casa, perché i bimbi sono delle spugne e non dimenticano quello che sentono spesso. Mi sento sempre un po’ sotto esame e spero di cavarmela bene».

«Dipende anche dalla città in cui cresci. Io ho passato l’infanzia a Marina di Carrara che era il posto ideale soprattutto in estate. Crescere in città è più difficile, ma probabilmente adesso anche a Marina di Carrara ci sono maggiori rischi e pericoli rispetto al passato».

Che tipo di papà è Gigi Buffon: permissivo o severo?

«Io gioco e mi diverto con i bimbi. Mi piace fargli apprezzare quello che hanno. Sono un po’ più severo di Alena. Per carattere è lei quella tosta e io quello pragmatico, ma con i bimbi è diverso: loro riescono a "comprarsela" con poco e a mandarla in crisi come non fa nessun altro». Il pallone lo prendono con le mani o con i piedi?

«Per adesso ci giocano senza impazzirci. Poi decideranno cosa fare: le forzature non vanno bene, l’importante è che stiano

Lei ha frequentato spessissimo le curve degli stadi: sarebbe felice se lo facessero i suoi figli?

«Certo, basta che riescano a far emergere il proprio carattere e i propri valori. Se sanno quale strada seguire e come comportarsi non avranno problemi. Io ho sempre fatto perno sull’educazione che mi avevano dato i miei genitori e penso che si possa frequentare chiunque e in qualunque luogo a patto di ragionare con la propria testa». Qual è il primo valore che cerca di insegnare ai suoi figli?

«Il rispetto per gli altri, in parti-

S Gigi Buffon è oggi il capitano della Nazionale ANSA

colare per gli anziani. E per le istituzioni».

La festa è invece in programma domenica 19 al Twiga di Marina di Pietrasanta. Gigi, Alena e i loro due figli piccoli (Louis Thomas, nato il 28 dicembre 2007, e David Lee, nato il 31 ottobre 2009) sono arrivati a Praga venerdì scorso per completare i preparativi. Ieri Gigi è rimasto in collegamento telefonico con due amici per seguire in tempo reale la partita della Carrarese (Buffon ha il 20% della società) che battendo 2-0 il Prato è stato promossa in Prima Divisione: «E’ stato un bel regalo di nozze, una giornata splendida al di là del risultato perché so che tutta Carrara ha trascinato la squadra».

di me». Ha parlato con Conte?

Il matrimonio tra lei e la Juve è un matrimonio d’amore o resta in piedi solo perché c’è un contratto?

«C’è molto amore. Soprattutto con i tifosi, che hanno sempre provato affetto per me al di là del rendimento. Con la società l’ultimo anno è stato di studio, è nato qualche malinteso di troppo, ma non voglio dare colpe a nessuno. Nell’ultimo periodo ho sentito parole molto carine nei miei confronti e credo sia giusto per quello che ho sempre dato alla Juve. I dirigenti hanno imparato a conoscermi meglio e, mi auguro, ad apprezzarmi di più. Quindi non c’è nessun dubbio sul mio futuro: resto alla Juve al 100%». L’obiettivo è quello dichiarato qualche mese fa con quella frase che tanto piacque ai tifosi bianconeri?

«Dissi che vincere lo scudetto alla Juve varrebbe più di 1 milione e 200mila scudetti vinti altrove. Lo confermo. E’ quello che sento dentro

«Sì, mi ha chiamato e mi ha detto parole importanti che mi fanno sentire coinvolto nel progetto. Io sono convinto che i singoli aiuteranno la squadra e la squadra aiuterà i singoli. Ricordo una frase di Maradona: "Io ero già Maradona a 16 anni quando arrivavo in fondo alla classifica con l’Argentinos Juniors". Capito il senso? Il singolo è importante, ma senza la squadra perfino il più bravo di tutti non basta. Credo che l’anno prossimo si potrà fare bene. Sono contento che sia rimasto Filippi: è un bravissimo preparatore dei portieri, con una bella metodologia di lavoro». Lei ha vissuto un periodo non facile.

«Al rientro dopo sei mesi di stop tutti pretendevano che fossi subito al 100%: a chiunque si concede un periodo per tornare al top, a me no. Ma non importa: io continuerò per molti anni a giocare sui miei livelli». Per realizzare il sogno del sesto Mondiale?

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L CLIC

OGGI BALZARETTI SPOSA L’ETOILE ELEONORA ABBAGNATO Oggi a Palermo le altre grandi nozze calcistiche 2011. Eleonora Abbagnato e Federico Balzaretti si sposano alla Cappella Palatina. E in serata riceveranno 200 ospiti alla Terrazze Mondello. La regia è della pr Alessandra Grillo che cura anche le feste di Buffon. Il servizio fotografico in esclusiva al settimanale Chi.

«Intanto penso a giocare il quinto da protagonista. E poi se mi facessero il regalo di vivere da terzo portiere l’avventura del sesto Mondiale sarebbe bellissimo...».

x HA DETTO

Intanto si sta già preparando con largo anticipo per il dopo-calcio.

«Mi sono tuffato con entusiasmo nell’avventura con la Zucchi, della quale dopo l’aumento di capitale avrò il 20%. Ho sempre il bagno La Romanina a Marina di Massa e a 500 metri da lì abbiamo da poco aperto un albergo. Tutti investimenti oculati di cui devo ringraziare mia moglie e la mia famiglia». Vuole aggiungere qualcosa al commento sul calcioscommesse che ha fatto qualche giorno fa («Siamo sempre l’Italia di piazzale Loreto. Basta un nome in prima pagina e tutto viene infangato, quando il fatto per ora non è chiaro») e che le è costato alcune critiche?

«Sono stato frainteso solo da chi vuole strumentalizzare politicamente quel tipo di riferimento. Ma le persone oneste intellettualmente hanno apprezzato».

V Conte mi ha chiamato e mi ha subito coinvolto nel progetto LAPRESSE

V I dirigenti hanno imparato a conoscermi meglio e, spero, ad apprezzarmi di più ANSA

I nerazzurri si incontrano nel verde di Pinzolo. Dall’8 al 19 luglio 2011. VIVI LA PALESTRA A CIELO APERTO PIÙ BELLA DEL MONDO INSIEME AI CAMPIONI DELL’INTER. Una vacanza diversa è possibile: seguite i giocatori dell’Inter che per il loro ritiro estivo hanno scelto Pinzolo, dall’8 al 19 luglio 2011. Potrete scoprire luoghi ricchi di fascino, dove praticare con tutta la famiglia trekking, mountain bike, arrampicata, sport d’acqua e seguire da vicino, nel cuore delle Dolomiti, gli allenamenti dei Campioni del Mondo per Club, e gli eventi che ogni giorno accompagnano la squadra. Tutto questo puoi scoprirlo su www.visittrentino.it/inter

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MERCATO

Santon si rimette in volo: «Inter, ti riconquisterò» Il capitano dell’Under 21: «Ho sofferto, ma ora mi sento rinato. Il futuro? Voglio un’annata da titolare e poi torno in nerazzurro» DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LE CASTELLET (Francia) dTutto solo ad eccezione della compagnia di un paio di dolori, Davide Santon non se l’è passata tanto bene. Due anni fa fin dall’esordio era stato salutato come il nuovo Paolo Maldini della sponda opposta. Qualche mese di gloria, Inter, Nazionale, elogi, la fama che ti fa credere a quello che dicono di te. Poi, prima lentamente e infine di colpo, verso i confini della gloria. Colpa di un infortunio, due interventi, l’ingombro delle aspettative e l’inevitabile contraccolpo psicologico per uno di soli 19 anni. Ma il calcio, si sa, ha la memoria corta e vede solo il presente del campo.

Il ritorno Insomma: un eccezionale futuro dietro le spalle? No. I dolori ci mettono più tempo a trasformarsi in carattere quando sei giovane. Due anni dopo, c’è da crederci, Davide

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soffrire. Poi a Cesena, anche se mi è dispiaciuto andar via dall’Inter, sono stato a meraviglia. Intanto ho fatto l’esperienza di un’altra squadra e poi ho trovato un bellissimo ambiente. Certo, non ho giocato molto. Il problema è stato sempre il ginocchio. Ho dovuto fare due operazioni al menisco esterno, sono stato fuori tanto tempo, quasi un anno tra uno stop e l’altro. Se giochi una partita e poi ti rifermi è impossibile ritrovare la forma. Adesso sto bene, con l’Under il ginocchio mi ha dato un po’ fastidio, ma non si è più gonfiato. E questa è una gran bella notizia». Sicuro che il problema fosse soltanto il ginocchio?

«No, non solo. Dico la verità: è stata davvero dura, psicologicamente. É stata dura prima avere tutti gli occhi addosso, sentirmi dare del fenomeno. Poi è stata ancora più dura tornare dopo l’infortunio e sapere che dovevo dimostrare il prima possibile tutto quel che valevo. Ma il peggio è passato,

ha detto

SU SE STESSO

Santon, son finiti i tempi bui?

«Spero proprio di sì. Solo giocare tre-quattro partite di fila con l’Under mi ha fatto trovare continuità. E devo ringraziare Ferrara (che l’ha nominato anche capitano, ndr) che mi ha dato fiducia. Spero di ripagarlo in futuro. La Nazionale è importantissima per me». Un anno da cancellare?

«Non del tutto. Ho imparato a

La Linea di CHANEL - Numero con addebito ripartito 840.000.210 (0,08€ al minuto)

Santon il predestinato sta tornando. Al torneo di Tolone, con l’Under 21, migliorava di gara in gara e nella semifinale con la Francia si è rivista l’ombra del nuovo Maldini: fisico, eleganza, progressione, lanci e, soprattutto, sicurezza. Segnali, risvegli.

20 ANNI

Ha vinto il Triplete, poi il Cesena Davide Santon, nato a Portomaggiore il 2 gennaio 1991, ha cominciato a giocare nelle giovanili del Ravenna per poi passare nel 2005 - all’Inter: poco alla volta si è messo in luce per qualità straordinarie ricevendo addirittura l’etichetta di futuro Maldini. Dopo aver vissuto e vinto il Triplete con Mourinho, ha avuto problemi al ginocchio e con Benitez: dal 1˚ luglio rientrerà ufficialmente dal prestito al Cesena

Pronto a cosa?

«A tornare in alto. Sento di poter fare di più, giocare meglio di quello che ho fatto all’inizio della mia carriera. Sinceramente. L’importante è continuare a lavorare e tenere i piedi ben saldi per terra. Ma so ciò che valgo». Finito il prestito a Cesena, riecco l’Inter. Che farà?

«Non so, vado in ritiro e decideremo insieme. A me, come a tutti, non piace stare in panchina. Ma, soprattutto, ho bisogno di partite, preferirei fare una stagione da titolare. Il mio obiettivo è giocare un bel campionato e poi magari tornare da protagonista nell’Inter. Spetta solo a me dimostrare all’Inter di meritarlo. E, ripeto, spero e credo di riuscirci». Anche la Nazionale ne sarebbe felice.

Davide Santon, 20 anni, capitano dell’Under di Ferrara

IPP

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

www.chanel.com

«Sento di poter giocare meglio di come ho fatto all’inizio della mia carriera. Sinceramente»

TERZINO SINISTRO

LUCA TAIDELLI

«E’ stata dura: prima avere tutti gli occhi addosso con l’etichetta del fenomeno e poi ridimostrare quel che valgo»

SINCERITA’

DAVIDE SANTON

Bardi: lo vuole il Sassuolo ma potrebbe fare il terzo

«Il problema è stato sempre il ginocchio, ho dovuto fare due operazioni al menisco esterno, perdendo un anno»

«Devo ringraziare Ferrara, mi ha dato una grande fiducia che voglio ripagare. A Cesena? Mesi bellissimi»

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ora penso con ottimismo. Era importante per me ritrovare equilibrio e serenità. Ce l’ho fatta e adesso, ginocchio permettendo, posso dire di essere pronto».

BABY PORTIERE

SUL GINOCCHIO

SULLA STAGIONE

LA SCHEDA

MILANO dIn attesa che entri nel vivo il mercato dei grandi nomi, l’Inter nei prossimi giorni intende definire la posizione di Francesco Bardi, 19enne portiere arrivato in prestito (per 100mila euro) dal Livorno nel gennaio scorso.

Riscatto La prima mossa del direttore sportivo Piero Ausilio sarà quella di riscattare il ragazzo dal club toscano pagando i 900mila euro stabiliti in inverno per la metà del cartellino. Malgrado le voci che vorrebbero il giovane portiere destinato al Sassuolo visto che in panchina ora siede Fulvio Pea, ex tecnico della Primavera nerazzurra, l’Inter sta valutando se non tenersi Bardi un’altra stagione per fargli fare il terzo alle spalle di Julio Cesar e Castellazzi. Oltre che tanti osservatori, per Bardi stravede lo stesso Leonardo. Il tecnico brasiliano ha l’occhio sempre vigile sui giovani nerazzurri e non gli è certo sfuggito il contributo determinante di Bardi, non soltanto nella vittoria del Viareggio. E Viviano... La fiducia nel ragazzo allontana anche Viviano, al momento in comproprietà con il Bologna. In attesa di trovare un’intesa prima delle buste del 24 giugno (ma le parti sono lontane 2/3 milioni), l’Inter sta anche pensando di girare la propria metà in chiave mercato a una tra Genoa e Roma.


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MERCATO

«Milan, la mezzala che stai cercando potrei essere io» Emanuelson dopo tanta panchina non s’arrende «Mi manda Davids, voglio diventare importante» ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dOcchi blu, capelli ne-

ri, folti. O forse castani, e fisico potente. Galliani e Allegri si sono divertiti a dare indizi fuorvianti a chi cerca il nome del Signor X, la mezzala sinistra che il Milan vuole per completare la rosa. Ma una mezzala c’è già e sarebbe quasi un nuovo acquisto visto che nello scorso campionato ha giocato poco e in Champions nulla perché il regolamento lo impediva. Urby Emanuelson non va acquistato. C’è e si candida a una prossima grande stagione. «Davids mi ha detto: "Vai al Milan, è il posto giusto per diventare un grande giocatore". Sono fiero di avere accettato il consiglio». Nonostante abbia giocato così poco? Il suo allenatore dice che lei è ancora morbido per il

x

ha detto SUL RUOLO

Amo stare a centrocampo. So che devo aspettare, ma so anche che posso diventare un gran giocatore nel Milan

SUL FUTURO Non sono il tipo di giocatore che se ne va dopo sei mesi. Voglio essere parte di questo nuovo ciclo del Milan calcio italiano.

«Lo so, lo dice sempre anche a me. Ma io ho imparato tanto e imparerò ancora. Il mio carattere però è quello. Da ragazzo i miei idoli erano Seedorf e Davids, però non è che io sia proprio un pitbull». Allegri dice che non è adatto a fare il terzino.

«Nell’Ajax facevo anche quello, ma anch’io preferisco stare a centrocampo. Credo sia la posizione più giusta per me, anche se secondo il mio ex allenatore Frank de Boer io sarei un buon terzino». Secondo Allegri, lei può entrare dalla panchina perché è bravo a spaccare le partite.

«Mi fa piacere, anche se chi sta fuori vorrebbe sempre giocare di più. Ma io devo aspettare». E’ difficile ambientarsi al Milan arrivando dall’Ajax?

«Il Milan è l’Ajax d’Italia, ha sangue olandese nelle vene. Ero sicuro di venire nel posto giusto. Anche se certo, c’è il problema della lingua, e poi molti compagni hanno un’altra età. Ma tutti volevano a aiutarmi a ambientarmi, giovani e vecchi. Non è stato difficile». Però l’Ajax è un posto diverso

w I NUMERI

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i campionati vinti lo scorso anno dalle squadre di Emanuelson. L’olandese ha lasciato l’Ajax a gennaio

«L’Ajax è come un collegio, si fa persino colazione insieme tutti i giorni. Sono cresciuto lì e molti dei miei compagni sono entrati come me da bambini. Ma anche il Milan ha una struttura forte». Quale difficoltà ha trovato nella sua prima stagione?

«Il modo di giocare così diverso è stato il vero problema. Qui c’è molta tattica, puoi vincere ogni partita 1-0 e va benissimo. Da noi si gioca per vincere 3-0, 4-0, sennò nessuno è contento. Ma in Italia cresci tatticamente e fisicamente. Io credo di poter essere un giocatore importante per il club, gliel’ho detto. Devo solo studiare e aspettare». Quindi non accetterebbe di lasciare il Milan?

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i titoli europei vinti da Emanuelson, campione under 21 con la nazionale olandese nel 2006

«Non sono il tipo di giocatore che se ne va dopo sei mesi. Voglio essere parte di tutto questo, di un grande Milan che si sta rinnovando e sta ripartendo per un nuovo ciclo. E ripagare la società, soprattutto il direttore sportivo Ariedo Braida che mi incoraggia sempre, per la chance che mi ha dato». Siamo in pieno mercato: un giocatore dell’Eredivisie da consigliare al calcio italiano?

«Van der Wiel. E Vertonghen».

V Urby Emanuelson, 24 anni, di Amsterdam, è al Milan dal gennaio scorso

Cosa le piace di più dell’Italia?

«É come se la gente morisse per il calcio. C’è passione, c’è reazione, è bellissimo». Non molto olandese.

«Non proprio. Però è stupendo».


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PA R F U M P O U R H O M M E

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MERCATO

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ATTACCANTE

ATTACCANTE

CENTROCAMPISTA

ATTACCANTE

Alexis Sanchez (Udinese)

Sergio Aguero (Atletico Madrid)

Javier Pastore (Palermo)

Giuseppe Rossi (Villarreal)

Alexis Sanchez, 22 anni, attaccante cileno dell’Udinese con cui è esploso nell’ultima stagione regalando reti e assist decisivi per centrare il quarto posto. E’ tra i giocatori più attesi della prossima Coppa America ANSA

Sergio Aguero, detto El Kun, 23enne attaccante argentino dell’Atletico Madrid. Genero di Diego Maradona, nasce come seconda punta ma col tempo ha imparato a giocare anche da prima. Ha una clausola rescissoria di 45 milioni ANSA

Javier Matiàs Pastore, 22 anni lunedì prossimo, fantasista argentino al Palermo dal 2009. Dopo un anno di rodaggio in Serie A, nell’ultima stagione è esploso segnando anche 11 reti. E’ soprannominato El Flaco (il magro) SPORT IMAGE

Giuseppe Rossi, 24 anni, attaccante italiano che però in A ha giocato appena mezza stagione con il Parma. Per il resto si è consacrato con Manchester United, Newcastle e soprattutto il Villarreal, nella Liga IMAGE SPORT

Inter 35%

Real Madrid 55%

Juventus 35%

Real Madrid 50%

Barcellona 60%

Atletico Madrid 10%

Palermo 10%

COLPI IN CANNA

E’ la settimana di Alexis Sanchez. Prima il faccia a faccia con il Manchester City, poi, quelli con la Juve e l’Inter. Alla fine l’attaccante cileno e l’Udinese trarranno le loro conclusioni su un’asta che sta coinvolgendo i maggiori club europei. Sanchez è il nome più caldo di una settimana che si preannuncia torrida. Proviamo ad orientarci, quindi, con una super-agenda che può subire ovviamente accelerazioni o rinvii. Comunque sia il mercato sta entrando nella sua fase più importante. Dai sondaggi si passa alla trattative vere e proprie. E con i primi cambi di maglia ecco i colpi di scena.

Barcellona 10%

Manchester City 30%

Juventus 25%

Manchester City 30%

Inter 10%

Juventus 20%

Inter 20%

Inter e Juve, tutto dipende da Sanchez

C’èda respingerel’assalto del City, Rossiverso ilBarça. Napoli vicino a Criscito e Inler,la Romastringe perAlvarez CARLO LAUDISA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dI pretendenti di Sanchez sono al lavoro ormai da mesi. E il suo club sta gestendo le trattativa, rispettando un copione ormai consolidato.

Cileno all’asta L’Udinese vuol chiudere la partita entro un paio di settimane. E siamo alle rifiniture. Fernando Felicevich la scorsa settimana ha ascoltato le sirene di Barcellona e City (soprattutto), tra oggi e domani vedrà il d.g. bianconero Beppe Marotta, poi rivedrà i vertici dell’Inter. I bianconeri provano a mettere più soldi possibile, ma il club di Mancini è già vicino a quota 30. Da parte sua Moratti offre meno denari (18) e inserisce Mariga e Santon, graditi a Guidolin. Quindi la partita può essere in salita per i club di Serie A, ma occhio a chi dirà l’ultima parola. Destino Rossi A rinforzare le speranze italiane su Sanchez sono le notizie che arrivano da Barcellona per Giuseppe Rossi. Dopo un rallentamento «tecnico» la società blaugrana ha ripreso il dialogo con il Villarreal, contando su un accordo di massima con l’agente dell’azzurro, Federico Pastorello. Com’è noto Juve e Inter sono vigili anche per lui, ma realisticamente in posizione defilata. Le mosse Juve Detto di Sanchez, questa settimana il club bianconero ufficializzerà l’accordo con la Lazio per l’esterno

Se il Real punta su Neymar, la Juve, che sta per chiudere per Lichtsteiner, è in pole per Aguero. Milan in attesa per Ganso. Marchetti è sempre più vicino alla Lazio

svizzero Lichtsteiner. Poi Marotta lavorerà sulle altre piste buone per l’attacco. É in programma, per esempio, un appuntamento con i rappresentati di Sergio Aguero, in uscita dall’Atletico Madrid. Sull’argentino si sta muovendo da tempo il Real, ma negli ultimi giorni è emerso anche l’interesse per Neymar del Santos. Implicitamente questo cambio di rotta di Mou può favorire i bianconeri. La pista Pastore Per la stella del Palermo è stato lo stesso Zam-

parini a svelare le trame del Real Madrid. In questi giorni, però, il suo agente Simonian è in Italia e sono da mettere in preventivo anche contatti con l’Inter dopo i sondaggi del Manchester City. E il Palermo è chiaramente alla finestra. Napoli scatenato Oggi il d.s. azzurro Riccardo Bigon ha un po’ di questioni da risolvere. Innanzitutto vedrà Andrea D’Amico, agente di Mimmo Criscito. Con il Genoa l’intesa c’è già, ora serve quella con il mancino che nei giorni scorsi era stato lusin-

gato anche dall’Inter. Ma ora i nerazzurri si sono defilati e il Napoli può chiudere con successo la pratica. Allo stesso tempo il d.s. azzurro rivedrà l’agente di Inler, Lamberti. In questo caso c’è la concorrenza della Juve, ma anche qui il club di De Laurentiis appare in rimonta. E poi c’è la candidatura del cileno Vidal, con Palombo che appare alternativa naturale: il sampdoriano mercoledì ne saprà di più e di riflesso anche il Napoli si regolerà su questo fronte tanto caro a Mazzarri.

L’IDEA CONTINUA NERAZZURRI E MERENGUES STANNO PER PIANIFICARE L’AVVICINAMENTO

Real Madrid: accelerazione per Maicon A giorni i primi contatti concreti: e Leo continua a sondare per Kakà MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dMourinho pressa, si sa. Vuole Maicon, lo considera fondamentale per riportare la Champions a Madrid. Mourinho pressa sì, e l’Inter aspetta che il pressing di José porti il Real a dare concretezza alle proprie volontà. Domanda? Quando ci sarà il primo disegno di accordo? Presto, forse

in questa settimana: il giocatore vuole giocare la Coppa America con più certezze. Distacco Intanto, è chiaro che l’idea che lega Maicon e Kakà resta sottotraccia: è un’idea che piace all’Inter ma che per ora trova ostacoli variegati. Per ora. E gli ostacoli partono dal giocatore che non vuole uscire dall’ordine di idee di lasciare il Real, anche se il Real sta continuando a prendere atto che le volontà di Mourinho circa il brasiliano vanno più verso il distacco che no. Derby Morale, ogni settimana sarà quella buona e la prossima potrebbe riservare un’acce-

lerazione della vicenda: il Real sta pianificando l’offensiva verso Maicon, ben sapendo che non può offrire meno di 25 milioni. Quando sarà trovato l’accordo, ecco che si parlerà di Kakà (perché se ne parlerà ancora...), anche se l’aggancio con l’ex milanista sarà subordinato all’eventuale cessione dell’esitante Sneijder. Intanto, Leonardo ha partecipato a un’inchiesta di Rede Globo sul tema «Milano, città della moda e fra le capitali del calcio brasiliano». Leo è il primo possibilista su Ricky, avvicina Italia e Brasile e fa: «A Milano il derby è nell’aria, la città lo vive in costante ebollizione». IndirettamenMaicon e Kakà do Brasil LINGRIA te anche per Kakà...

Partenza Roma In queste ore Walter Sabatini sta lavorando per un nuovo portiere: la soluzione dell’argentino Romero sta prendendo quota. Ma è la caccia al fantasista ad accendere le fantasie giallorosse. La candidatura di Erik Lamela è ormai ufficiale, ma occhio al feeling per Ricky Alvarez del Velez Sarsfield: miglior talento nell’ultima stagione argentina. E al canale preferenziale che Luis Enrique può avere con Bojan Krkic. Lazio su Marchetti Sbarcato Klose, Lotito è al lavoro per altre operazioni importanti. Nell’affare Lichtsteiner è scontato l’arrivo di Konko dal Genoa. Risolto così il problema a destra, domani è atteso a Roma anche Nenad Lulic, bosniaco dello Young Boys. E poi il presidente biancoceleste andrà all’attacco con il Cagliari per il portiere Marchetti. Un investimento importante, chiaramente legato alla partenza di Muslera: l’uruguaiano ha appena detto no al Galatasaray, ma è dura che rimanga. Rincorsa Ganso Sono giorni importanti anche per Paulo Enrique Ganso, obiettivo ormai conclamato del Milan. Il centrocampista del Santos è ormai certo che non giocherà la finale d’andata della Coppa Libertadores. Ciò ha indotto il d.s. rossonero Ariedo Braida a rinviare la sua partenza per il Sudamerica. Ma la decisione più importante riguarda l'apertura al secondo extracomunitario. In tal caso partirebbe anche Galliani. E per trattare con il Santos.


LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CENTROCAMPISTA

DIFENSORE

CENTROCAMPISTA

DIFENSORE

Ganso (Santos)

Domenico Criscito (Genoa)

Gokhan Inler (Udinese)

Stephan Lichtsteiner Federico Marchetti Ricardo Alvarez (Lazio) (Cagliari) (Velez Sarsfield)

Paulo Enrique Chagas de Lima, noto come Ganso, 20 anni, centrocampista offensivo del Santos e del Brasile. E’ reduce prima da un infortunio al ginocchio poi da un problema muscolare SPORT IMAGE

Domenico Criscito, 24 anni, difensore del Genoa con un passato anche nella Juve. Mancino, può giocare sia terzino che centrale in una difesa a tre o a quattro. Ha esordito in Nazionale il 12/08/09 in Svizzera-Italia LAPRESSE

Gokhan Inler, 26 anni, centrocampista svizzero di origine turca dell’Udinese. Arrivato in Friuli nel 2007 dallo Zurigo, si è rivelato uno dei migliori centrali della A. Tre reti, sempre con grandi tiri da fuori, nell’ultimo campionato ANSA

Stephan Lichtsteiner, 27 anni, terzino destro della Lazio. Grazie alla sua capacità di spinta, lo svizzero è stato utilizzato anche in posizione più avanzata. Per lui 100 presenze e 3 reti in Serie A con la Lazio LAPRESSE

Federico Marchetti, 28 anni, portiere del Cagliari. Dopo essere stato anche titolare dell’Italia al Mondiale 2010 dopo l’infortunio a Buffon, il veneto è finito ai margini nel Cagliari per aver detto che sperava di passare alla Samp LAPRESSE

Ricardo Gabriel Alvarez, 23 anni, trequartista argentino del Velez Sarsfield, con cui ha segnato 5 reti in 40 presenze in campionato. Mancino, è stato paragonato a Kakà. Lui si ispira a Zidane e può coprire ogni ruolo del centrocampo

Milan 50%

Napoli 90%

Napoli 60%

Juventus 95%

Lazio 80%

Roma 50%

Santos 50%

Inter 10%

Juventus 30%

Udinese 10%

PORTIERE

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Lazio 5%

CENTROCAMPISTA

Juventus 20%

Manchester City 25%

Chelsea 25%

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MERCATO

Nodi Roma Vucinic è in bilico Borriello potrebbe finire all’asta Il montenegrino vuole parlare con Sabatini e Baldini: Juve in attesa. Anche l’ex Milan in uscita ALESSANDRO CATAPANO MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMAdNon credete alle certezze assolute applicate al pallone. Comprensibile che Walter Sabatini alla sua prima uscita ufficiale da d.s. della Roma abbia detto: «I giocatori si dividono in due categorie, bravi e scarsi», però la cultura del dubbio nel calcio è molto più diffusa di ciò che si pensi. Un esempio? Mirko Vucinic, croce e delizia di tutti coloro che in questi ultimi anni hanno avuto il giallorosso nel cuore.

Mirko Vucinic, 27 anni, montenegrino. L’attaccante giallorosso ha finito il campionato con 10 gol. Lo scorso anno chiuse a 14 EIDON

Fiducia La questione è chiara: Mirko Vucinic vuole andare via. A Roma, ormai, percepisce ostilità da parte della tifoseria e questo gli fa pensare al divorzio. L’attaccante ha concluso la stagione tra i fischi e questo lo ha reso sensibile alle lusinghe della Juventus lo corteggia con insistenza. E per cercare di affrontare il tema ieri c’è stato un incontro di tre ore tra lo stesso Sabatini e Alessandro Lucci, manager del giocatore. Risultato? Interlocutorio. Nel senso che, se il d.s. ha sottolineato come Vucinic piaccia parecchio sia a lui che a Franco Baldini (che a giorni parlerà della sua posizione con la Federcalcio in-

glese per avere un maggior margine operativo per la Roma), l’agente ha ribadito come per ora le idee del suo assistito non siano mutate. Cosa occorrerà per fargli cambiare idea? Solo un colloquio diretto con la nuova dirigenza, al più presto, forse persino imminente. Voglia Bojan L’impressione, però, è che la situazione sia ancora di difficile composizione, anche perché Luis Enrique punta forte su Bojan del Barcellona. Sempre con Lucci, poi, si è affrontato il tema Julio Sergio. L’accordo è stato totale: il portiere vuole andare via per giocare (in Italia lo seguono Genoa e Siena) e la Roma è disponibile al divorzio. Cosa tra l’altro che toccherà anche al brasiliano Doni, in bilico tra Premier League e Turchia (Galatasaray).

s OBIETTIVI

R Bojan L’attaccante del Barcellona, voluto da Luis Enrique, è già da tempo nel mirino della Roma

Alvarez & Ramirez Sabatini, co-

Ieri incontro tra il d.s. e l’agente del montenegrino. D’Ippolito: «Ramirez piace ai giallorossi, presto un summit»

R Ramirez Oltre che all’Inter, l’uruguaiano del Bologna piace anche al club giallorosso

munque, lavora a tutto tondo. Se dal Sudamerica si dice come per Alvarez (Velez) manchi in pratica solo l’annuncio, da Bologna rimbalzano le parole di D’Ippolito, procuratore di Ramirez. «C’è l’interesse della Roma e ci incontreremo presto. È stata già fatta un’offerta, ora aspettiamo il Bologna». Si parla di una richiesta intorno ai 10-12 milioni, ma quella cifra per i giallorossi è esagerata. Di sicuro, però, ci saranno uscite con cui monetizzare. I primi indiziati sono Menez e Borriello. Il francese non vuole essere inserito in alcuno scambio. Cioè, se qualcuno lo chiede (Milan, Arsenal) lo paga. Per Borriello il discorso è analogo: sarà riscattato dal Milan per essere messo all’asta, a disposizione di quei club che, magari ad agosto, saranno alla disperata ricerca di un centravanti. Si attendono sviluppi. E senza certezze assolute a cui potersi aggrappare.

LAZIO PARLA IL CAPITANO

Rocchi a Klose «Sei il benvenuto Ci divertiremo» DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SANTA MARGHERITA DI PULA (Cagliari) dL’arrivo di Klose e la Lazio che verrà. Dalla Costa Azzurra, dove si trova in vacanza, Tommaso Rocchi dice la sua su tutto. Le parole del capitano arrivano direttamente al Forte Village di Santa Margherita di Pula, in Sardegna, dove nel corso del fine settimana si è svolto il workshop 2011 della società biancoceleste (l’incontro di fine stagione tra il club e i suoi sponsor).

Benvenuto, Miro Il primo pensiero di Rocchi è per Miroslav Klose, a cui il capitano dà il benvenuto a nome della squadra: «Per noi è un grande rinforzo, essendo un giocatore di caratura internazionale. Con lui siamo più forti». Certo, il suo arrivo provocherà anche qualche effetto collaterale. Come la concorrenza in attacco. «Questo non è un problema per me — dice Rocchi —, e non deve esserlo per nessuno. Tutti devono dimostrare il proprio valore sul campo, alla fine gioca chi merita». Tanta abbondanza, peraltro, è necessaria per affrontare al meglio una stagione che vedrà la Lazio impegnata su tre fronti. «Dovremo partire bene perché altrimenti troveremo difficoltà con tre competizioni da disputare. Giocare spesso offre stimoli importanti, ma crea anche problemi, per questo la società sta lavorando per avere una rosa ampia e competitiva». I molteplici impegni potranno però aiutare Rocchi a raggiungere il traguardo dei 100 gol con la maglia biancoceleste (è a quota 96). «Ci penso sempre, ma non voglio fare previsioni».

INIZIATIVA PUMA-FIGC

Per Pulvirenti stage alla Lazio E’ Giovanni Pulvirenti (A.S.D. Junior Acireale) il vincitore dell’iniziativa Puma Figc «Be the new king» che ha coinvolto 14 club dilettantistici. Nel weekend a Coverciano 64 ragazzi tra i 14 e i 16anni si sono sfidati in un torneo: la scelta è caduta su Pulvirenti che avrà l’opportunità di fare uno stage con la Lazio.

taccuino

DIRITTI TV DOMANI O MERCOLEDI’ ASSEMBLEA SUI BACINI D’UTENZA

CALCIO E MONDANITA’

Presidenti con urgenza in Lega dopo il sì del governo ai grandi

Certezza di Montolivo: la fidanzata andrà in tv

CALCIO A 5

CAPRI Il futuro di Riccardo Montolivo è sempre incerto. Il capitano viola (nella foto Iona/sgp con la fidanzata Cristina De Pin) si è rilassato a Capri al «Vip Champion» prendendo atto delle parole di Andrea Della Valle, ma niente è stato chiarito. Col tecnico del Milan, Allegri, c’è stata solo una stretta di mano, come con quello della Juve, Conte. Montolivo andrà in vacanza (alle Bahamas) poi si presenterà in ritiro. Il torneo caprese ha portato bene, alla fidanzata Cristina, molto apprezzata da Alfonso Signorini che a settembre potrebbe inserirla in un programma di Mediaset: «Io sogno un programma sportivo» dice lei. Capri è il nuovo faro di calcio e mondanità, gli organizzatori Annigliato, Taglialatela, Grillo e Zambelli promettono un’edizione 2012 più ricca con le dirette tv. Le istantanee di questi giorni sono la presenza straingombrante di Luciano Moggi, quella del proprietario dei Queens Park Rangers Paladini che cerca buoni italiani, ma giovani, Cristiano Lucarelli bravo come portiere e le performance canore di Alba Parietti. Oggi l’estate del calcio si trasferisce a Forte dei Marmi col «Calciomercato on the beach 2011». Arriva pure il figlio di George Best, oltre a tanti calciatori, da Dossena a Rolando Bianchi e al tecnico Sannino. Giovedì il clou con la «notte Everlast». Francesco Velluzzi

d(pug) Stasera a Pescara (ore 20.30, Pala Giovanni Paolo II) gara 4 della finale scudetto tra la Ponzio e la Marca. Se vincono gli ospiti sarà scudetto, se passa il Pescara si va a gara 5 (sabato a Bassano). Pc, capita no del Pescara, è sicuro: «Il pubblico ci aiuterà ad arri vare alla bella. Ora la Marca ha un po’ di paura».

Si tenta un accordo globale per evitare cause e incassare subito i soldi ANTONELLO CAPONE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dPer i presidenti di A è stata una domenica a rincorrersi al telefono dopo l’anticipazione della Gazzetta sul parere dell’Ufficio legislativo del Governo sui bacini di utenza: dà ragione ai cinque grandi Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli. Ovvero: le agenzie demoscopiche dovranno calcolare i sostenitori di ogni club intesi come «veri» tifosi di ciascun club e non allargando il campo alla «seconda squadra», ai simpatizzanti o interessati saltuariamente. É il tema della frattura tra i 5 con gli altri 15 medio-piccoli che hanno fatto passare l’in-

Il presidente Maurizio Beretta ANSA

terpretazione estensiva del concetto di sostenitore e hanno dato mandato a tre agenzie di svolgere l’indagine in questo senso. I grandi hanno reagito nei tribunali sportivi (il 17 udienza al Coni dopo il rigetto della corte Figc) e chiedendo l’interpretazione al ministero dello Sviluppo economico che ha chiesto lumi al massimo organo interpretativo di Palazzo Chigi. Le reazioni Il sì ha soddisfatto

tutti i grandi: «Ed è stato escluso il ricorso all’Auditel, che non c’entra nulla». Ha allarmato i medio piccoli. I due «rappresentanti» Lotito e Campoccia. Il presidente della Lazio: «Non ha titolo Palazzo Chigi, semmai deve pronunciarsi la sezione interpretativa del Consiglio di Stato. Ma è importante il confronto tra tutti i club perché il calcio ha bisogno di svilupparsi e non di litigare». L’avvocato dell’Udinese: «Quest’interpretazione non è vincolante. Comunque, vedremo»: Ecco, vedremo: tutti i club e il presidente della Lega Maurizio Beretta hanno deciso di vedersi subito per trovare un accordo globale ed evitare lunghe cause, preferendo incassare subito 200 milioni e dedicarsi ad ulteriore crescita tecnica, spettacolare e commerciale del calcio. Studiano di vedersi domani a cena a Milano (in mattinata difficile: c’è consiglio federale) e mercoledì mattina in Lega.

La Marca a caccia dello scudetto Pc: «Pescara ci porterà alla bella»

UDINESE

Dopo Armero e Zapata svaligiata la casa di Abdi UDINE dFurto nell’abitazione del giocatore dell'Udi nese, Abdi: portati via denaro e oggetti in oro. Nei gior ni scorsi erano stati derubati anche Zapata e Armero.

GIOVANI

Allievi: Roma travolgente Giovanissimi: Fiorentina ok dSeconda giornata della fase finale Allievi e Giovanis simi. Allievi. Girone 1: Empoli Inter 0 0, Torino Cata nia 1 0. Class.: Empoli, Torino 4; Inter 2; Catania 0. Gir. 2: Samp Milan 2 2, Napoli Roma 0 4. Class. Roma 4; Samp, Milan 2; Napoli 1. Programma. Oggi (ore 16.30): Inter Catania, Empoli Torino, Milan Roma e Samp Napoli. Giovanissimi. Girone 1: Chievo Napoli 0 1; Parma Monza 2 0. Class: Parma, Napoli 4; Chie vo 3; Monza 0. Gir. 2: Roma Inter 1 1, Genoa Fiorenti na 1 3. Class.: Fiorentina 6; Inter 4; Roma 1; Genoa 0. Programma. Oggi (ore 19): Napoli Monza; Chie vo Parma; Inter Fiorentina, Roma Genoa.


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PRIMAVERA Varese raggiunto nel recupero, lo scudetto di papà De Rossi con tre gol dell’attaccante

cai. Un vizio il suo, che testimonia però pure una condizione fisica ottimale. Montini ha fatto gol al Milan nel recupero del primo tempo. Ha fatto centro con il Genoa al 90’ e stavolta sempre in chiusura delle varie frazioni.

10 secondi Il Varese si ferma così, a dieci secondi dal sogno, quando Mangia ha già sostituito sia De Luca che Pompilio, quando pensava di avere in tasca il titolo nonostante le assenze importanti degli squalificati Ferreira, Marchi e Scialpi. Non aveva fatto i conti con il cronometro e con Montini, che a dieci secondi dalla fine del primo supplementare, sigla la sua impresa alla grande: cross di Sabelli da destra, tocco, forse di mano, del centravanti per Dieme, palla in area e lì Montini si muove da re e batte ancora Mi-

Perle Con Montini vince anche De Rossi alla guida di una squadra su cui il tecnico è pronto a giurare: «In questa rosa – aveva confidato alla vigilia – ci sono tanti giocatori importanti. Potrebbe essere uno di quei casi in cui si ritrovano insieme molti elementi da serie A». Il terzino sinistro Frascatore, lo stesso Montini naturalmente, ma anche Caprari e Viviani, ala e regista sottotono nella finale, con una certezza: il difensore centrale Antei, uno che ha tutto per diventare protagonista ai massimi livelli.

Montini tris, la Roma campione DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO DA RONCH 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PISTOIA dVince De Rossi, finalmente, a esaltare una carriera ricca di scoperte e ora impreziosita da uno scudetto Primavera. L’ultima scoperta è quella che gli regala la gioia più bella: Mattia Montini cancella i sogni del Varese con una tripletta che farà fatica a dimenticare. Il ragazzo cresciuto nel Frosinone 2000, che sogna di imitare il suo idolo Fernando Torres, segna sfruttando la sua rapidità di esecuzione, la sua perfetta scelta della posizione in area e l’intuito del cannoniere. E pensare che passava per uno bravo ma incapace di farsi sentire nelle partite più importanti.

Bomber letale Qui in Toscana ha fatto centro 5 volte, dopo aver collezionato 12 gol in campionato. Ha steso il Milan, ha messo k.o. un Varese straordinario, lanciato verso quello che sarebbe stato il primo successo della società in questa manifestazione da un gran colpo di te-

ROMA VARESE

3 2

dopo i tempi supplementari. PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Lazaar (V) al 19’ p.t., Montini (R ) al 2’ e 49’, Pompilio (V) al 35’ s.t., Montini (R ) al 16’ p.t.s. ROMA (4-2-3-1) Pigliacelli 6; Sabelli 6, Antei 7, Mladen 6, Frascatore 6; Viviani 5,5, Florenzi 7 (dal 44’ s.t. Politano 6); Dieme 6, Ciciretti 6 (dal 36’ s.t. Verre 6), Caprari 5,5 (dal 36’ s.t. Piscitella 6,5); Montini 8. PANCHINA Proietti Gaffi, Barba, Orchi, Leonardi. ALL. De Rossi 6,5. VARESE (4-4-2) Micai 5; Toninelli 6,5, Miceli 6,5, Bianchetti 6,5, Serrano 6; Jadilson 6, Barberis 6, Wagner 6,5, Lazaar 6,5 (dal 10’ p.t.s. Romanini 6); Pompilio 6,5 (dal 38’ s.t. Bassi 5,5), De Luca 5,5 (dal 44’ s.t. Gaeta 5). PANCHINA Belenzier, Golisciano, Maio, Samba. ALL. Mangia 6. ARBITRO Abbatista di Molfetta 6,5 (Palazzoni 6-Mondin 6). NOTE spettatori circa 3 mila. Espulso il responsabile del settore giovanile del Varese Scapini per proteste al 16’ p.t.s.. Ammoniti Montini (R ), Viviani (R ), Serrano (V), Miceli (V), Pompilio (V), Bassi (V), Romanini (V). Tiri in porta 9 a 3. Tiri fuori 7 a 5. Fuorigioco 3 a 7. Angoli 12 a 1. Recupero 1’ p.t., 4’ s.t.

L’ALBO D’ORO I giallorossi salgono a quota sette successi Il campionato Primavera, conclusosi ieri sera a Pistoia, è nato nel 1962. Il trofeo è intitolato a Giacinto Facchetti. Vincitori Il Torino guida con 8 scudetti; seguono Roma con 7, Inter a quota 6, Juventus e Lazio con 4. Albo d’oro Le ultime 10 edizioni 2002: Inter 2003: Lecce 2004: Lecce 2005: Roma 2006: Juventus 2007: Inter 2008: Samp 2009: Palermo 2010: Genoa 2011: Roma

Mattia Montini esulta dopo il gol del decisivo 3-2 al Varese TERRUSO

sta del italo-marocchino Lazaar e da un errore di Viviani, uno dei più promettenti della Roma, che non si accorge della presenza di Pompilio alle spalle della difesa e lo serve con un retropassaggio. Due volte in vantaggio il Varese e due volte ripreso da Montini, in avvio di secondo tempo, con un tiro anche fortunato, su assist di Ciciretti. Poi, a dieci secondi dalla fine del quarto minuto di recupero, con un tocco di ginocchio, sotto porta, sfruttando un angolo sul quale il povero Micai era andato ancora a vuoto.


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MERCATO s AFFARI

V Dzemaili Costa 9 milioni, il Napoli ci lavora, piace al Genoa, ma prima il Parma deve riscattarlo dal Torino

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Catania: domani Martinuccio, e rivuole Bergessio Tecnico Lecce: in ballo pure Novellino e Di Francesco Penarol dovrebbe dire sì all’offerta di 2,5 milioni. Sempre in attacco si lavora per tenere Bergessio: scaduti i termini del riscatto con il St. Etienne, ma si tratta per farlo restare. L’altro obiettivo in avanti è Cacia (Piacenza), a centrocampo piace S. Rodriguez (Danubio) e Lodi sarà riscattato dall’Empoli, in difesa spunta Rossettini (Siena). Vicino il portiere Terracciano (Nocerina, era al Milazzo).

Marcolin Vice di Mihajlovic a Catania e Firenze, è il favorito per la panchina del Brescia

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PANCHINE

Novellino L’ultima idea per la panchina del Lecce: ha finito la stagione a Livorno, manca in A dal 2009

CALVI-CIERI-DI FEO

Martinuccio L’attaccante argentino del Peñarol è molto vicino al Catania: forse già domani il sì

s

Genoa su El Arabi Il Bologna insiste per Caracciolo dCome l’anno scorso, il Genoa non si ferma più. Dopo aver chiuso per il centrale Granqvist (4 milioni al Groningen), adesso Preziosi vuole fare il colpo in attacco: offerta al Caen di 5 milioni per El Arabi, punta franco-marocchina, 17 gol quest’anno. A centrocampo c’è sempre l’idea Piriz (Nacional), caldi i nomi di Gargano (Napoli, ma ci sono anche B. Dortmund e Villarreal) e Nocerino (Palermo) e rispunta Dzemaili. Il Napoli ci lavora da tempo (valutato 9 milioni, può entrarci anche Santacroce), ma ora i rossoblù si sono rifatti sotto. Prima però il Parma deve riscattarlo dal Torino, intanto gli emiliani hanno individuato da tempo il sostituto: Almiron.

Punto Catania Domani può essere il giorno di Martinuccio: il

Affari Lazio Lulic è atteso a Roma domani per firma e visite (3 milioni allo Young Boys). A metà settimana può essere ufficiale Konko dal Genoa (tra i 4 e i 5 milioni). La rottura della trattativa col Galatasaray per lo scambio Cana-Muslera non allontana Marchetti. Altre trattative Abbandonata la pista Rosati (nel mirino della Samp, il Lecce lo valuta 3 milio-

ni), come riserva di De Sanctis il Napoli va su Coppola (Siena, proprietà Milan).La Fiorentina re le mani su Ba (Hoffenheim) e in mezzo rispunta Parolo (Cesena); Mutu avrebbe avuto un’offerta dai russi del Kuban Krasnodar. Il Cesena per la difesa punta su Del Grosso (Siena), molla Benalouane (torna al St. Etienne) ed è sempre su Foggia (Lazio). Il Siena ha Domizzi come obiettivo in difesa, in avanti piace Grossi (AlbinoLeffe). Il Bologna insiste per Caracciolo (Brescia), in mezzo obiettivi Giorgi (Ascoli), Bentivoglio (Chievo) e Giandonato (Juve), proposto il mancino Lores Varela (Defensor). Previsti nuovi incontri tra Chievo e Palermo: i rosanero sono vicini a Mantovani e pressano per Constant, ai veneti offerti Garcia e Darmian ma piace Gonzalez (Novara). Parma su Floccari (Lazio), Pesce (Catania) e Gastaldello (Samp, che prende il

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Youssef El Arabi, 24 anni, ha segnato 17 gol in questa stagione col Caen AP

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’94 Xaysensourinthone). Panchine Il Lecce stringe i tempi per l’allenatore. Oltre a Marino, Ficcadenti e Mandorlini, i salentini pensano a Di Francesco e hanno nel mirino anche Novellino. Brescia: mercoledì incontro con Marcolin, favorito su Lerda. Dopo il no a Moriero, il Varese (vicino a Di Gaudio, centrocampista del Carpi) su Gustinetti e Campilongo. Il Vicenza annuncerà a breve Baldini. Colonnello al Borgo a Buggiano (Seconda)


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CALCIOSCOMMESSE L’INCHIESTA

I PEZZI GROSSI E’ la settimana di Doni e Bettarini davanti ai giudici Ora le partite sotto osservazione sono oltre 60 FRANCESCO CENITI LUIGI PERNA

L’operazione Last Bet è partita dalla Procura di Cremona l’1 giugno LIVERANI

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dLa difesa di Marco Paoloni raddoppia. E quella di Antonio Bellavista fa catenaccio. Molto degli sviluppi dell’inchiesta di Cremona sul calcio scommesse dipenderà dal pressing degli inquirenti per ottenere da loro una testimonianza piena sulle partite combinate, anche in serie A. Questa settimana e la prossima serviranno a capire se lo scandalo è destinato ad allargarsi ai vertici del calcio italiano o viceversa a investire solo serie B e Lega Pro, restando confinato agli «affari» di un gruppo di assatanati del gioco, che parlano nelle intercettazioni come al bar dello sport.

Due avvocati Paoloni da sabato ha nominato un secondo avvocato, accanto ad Emanuela Di Paolo: si tratta di Luca Curatti,

del foro di Cremona, che ha difeso un titolare di ricevitorie nell’inchiesta di Parma del 2006. Mentre Massimo Chiusolo, il legale di Bellavista, ha fatto sapere di aver chiesto un differimento (causa impegni prioritari) per l’interrogatorio del suo assistito davanti al procuratore capo Roberto di Martino, previsto domani. L’ex portiere cremonese Paoloni e l’ex centrocampista barese Bellavista sono testimoni chiave per risalire al tassello mancante del puzzle: i contatti con i giocatori. Entrambi, in carcere da 13 giorni, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Guido Salvini. E venerdì Paoloni ha respinto tutte le accuse in sette ore di deposizione davanti al pm Di Martino.

Cristiano Doni, 38 anni, e Stefano Bettarini, 39 GRAFFITI/ INSIDE

A oltranza Una linea difensiva «a oltranza» che non sembra destinata a cambiare. A meno che l’ingresso di Curatti nel collegio di Paoloni non porti a una scelta diversa, magari suggerita dalle pressioni della famiglia e dalla volontà della moglie Michela, che aspetta chiarimenti personali dal marito. Saranno fondamentali poi i risultati degli accertamenti tecnici sul materiale sequestrato a Paoloni: computer e iPhone. Nel frattempo il gip dovrà decidere entro giovedì sulla richiesta di scarcerazione, presentata anche al Tribunale del riesame di Brescia. La difesa, come nel caso di Bellavista, ritiene che non ci siano gli estremi per trattenerlo in carcere. Ma gli inquirenti considerano «alto» il rischio di inquinamento delle prove. Sotto i riflettori Non è finita.

Questa settimana potrebbe vedere sfilare al Tribunale di Cremona personaggi di primo piano come Cristiano Doni e Stefano Bettarini, entrambi indagati. Due interrogatori destinati a spettacolarizzare ulteriormente l’impatto mediatico di questa indagine. Il capitano dell’Atalanta è citato in moltissime intercettazioni, tra cui quelle del preparatore ravennate Santoni, suo ex socio al bagno «Figli del sole» di Cervia, e di Parlato. Mentre l’ex marito di Simona Ventura, condannato a 5 mesi di squalifica per omessa denuncia nello scandalo scommesse del 2004, secondo gli inquirenti si procurava imbeccate sulle partite attraverso sms e telefonate. Il testimone Peraltro si allarga ancora il numero dei match sospetti segnalati dal bookmaker austriaco SkySport365. Si tratterebbe di almeno 60 incontri, tra seri A-B e Lega Pro, per cui sono stati registrati flussi anomali di scommesse. Gli investigatori della squadra mobile di Cremona hanno chiesto una mappatura su scala regionale e i nominativi dei titolari delle vincite più alte. Oltre ai dettagli dei flussi sui siti asiatici. L’esposto-denuncia sarà presentato mercoledì. E spunta un testimone di Roseto degli Abruzzi pronto a confermare di aver giocato per conto di Gianluca Tuccella, portiere di calcio a 5 del Cus Chieti indagato, su Benevento-Cosenza (5000 euro) e su altre partite, riscuotendo la vincite.

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I PROTAGONISTI

Bellavista è ancora in carcere

Marco Pirani, dentista di Ancona, è ai domiciliari

Massimo Erodiani, tabaccaio, è ai domiciliari

Beppe Signori, 43 anni, è agli arresti domiciliari

Antonio Bellavista, ex Bari, è ancora in carcere

Gianfranco Parlato, ex giocatore, è ai domiciliari

Il sonnifero che non fa dormire il calcio le tracce di alcune bande: gli zingari, i bolognesi e i milanesi. In sostanza, venivano corrotti giocatori per truccare le partite, quindi si facevano grosse puntate sui siti di scommesse di Singapore. I giudici sono convinti che esistano due livelli: uno, quello rappresentato dai primi arrestati, «di provincia»; e un altro sul quale si sta ancora lavorando. I primi a parlare sono stati Marco Pirani, dentista di Ancona, e Massimo Erodiani, tabaccaio di Pescara. Hanno spiegato il meccanismo della corruzione, del secondo livello e citato diverse partite di Serie A che sarebbero state aggiustate.

I giudici sono partiti da un farmaco per arrivare al giro di puntate a Singapore. Paoloni al centro del sistema illegale. Nel clan dei bolognesi il garante è Signori ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dTutto è cominciato con un sonnifero, ma la vicenda non fa dormire per nulla. Calcio e scommesse, partite truccate, giocatori ed ex giocatori coinvolti, faccendieri che parlano, alcuni millantano, molti aggiustano. Una storiaccia cominciata mercoledì 1 giugno quando Guido Salvini, giudice del tribunale di Cremona, ha ordinato 16 arresti (tra questi Beppe Signori, ai domiciliari). Nell’inchiesta «Last Bet» ci sono 28 indagati, tra cui Cristiano Doni e Stefano Bettarini, e inizialmente 18 partite sotto esame: ora sono più di 60. I reati contestati: associazione a delinquere, estorsione e frode sportiva.

Obiettivo fallito I giudici sono partiti da una denuncia della Cremonese: 5 giocatori si sono sentiti male dopo la gara vinta contro la Paganese il 14 novembre 2010. Le analisi dicono che hanno ingerito una bevanda «allungata» con il sonnifero. Uno dei cinque, Gervasoni, è anche andato a sbattere con la macchina. Secondo gli investigatori è stato Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese poi ceduto al Benevento, a drogare i compagni: voleva che si addormentassero e perdessero la partita contro la Paganese (obiettivo fallito) perché lui aveva venduto la sconfitta. Corruzione Ascoltando le telefonate di Paoloni e dei suoi amici, gli investigatori si mettono sul-

Marco Paoloni, 27 anni ANSA

Il papello Chi non ha aperto bocca è stato Beppe Signori. Ha negato ogni coinvolgimento, ma in casa sua sono state trovate prove che vengono definite «molto compromettenti». Tra queste, un papello. Proprio come nelle storie di mafia. Scritto da Signori, sotto dettatura di Antonio Bellavista, ex giocato-

re del Bari attualmente in carcere. Signori ha ammesso di aver scritto il papello, ma «non ne conoscevo il contenuto». Giustificazione cui i giudici non credono. A incastrare l’ex campione ci sono anche i suoi due commercialisti, Manlio Bruni e Francesco Giannone, coinvolti nell’inchiesta: hanno parlato con i magistrati e confermato il ruolo di primo piano di Signori. Non c’entro Venerdì scorso, nell’interrogatorio con il pm Di Martino, Marco Paoloni ha ammesso di aver scommesso, di aver sbagliato, di «aver fatto delle cazzate», ma non di aver dato il sonnifero ai compagni. In pratica lui, scommettitore accanito, aveva debiti e per pagarli continuava a fare puntate, a tentare di truccare partite e a vendere le (presunte) informazioni. I giudici, adesso, stanno lavorando sul materiale sequestrato nelle case degli indagati. Ci sarebbero cose molte interessanti, a cominciare dai pc e dalle agende.

CHE FINE HANNO FATTO DE ROSSI Il suo nome è comparso in un colloquio tra Paoloni ed Erodiani. Il pm ha smentito un suo coinvolgimento. TOTTI Era stato tirato in ballo («il capitano della Giallorossa») per una conversazione tra Pirani ed Erodiani. Anche su di lui nulla di concreto. VIERI Si è parlato di lui in un’intercettazione tra Tisci e Bellavista a proposito della combine fallita per Inter Lecce. Per i giudici la posizione di Vieri non è rilevante. PELLISSIER E’ citato in alcune conversazioni telefoniche da Bellavista e Parlato, ma anche lui non è indagato dalla Procura di Cremona.


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CALCIOSCOMMESSE LA FEDERCALCIO

Palazzi a Cremona a caccia delle prove Incontrerà il pm Di Martino per chiedere una chiusura parziale dell’inchiesta e poter accedere a tutti gli atti ROBERTO PELUCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dOggi alle 15 il procura-

tore federale Stefano Palazzi sarà a Cremona per incontrare il procuratore capo Roberto di Martino. Non sarà soltanto un atto di cortesia istituzionale, ma anche l’occasione per ottenere degli approfondimenti sull’indagine penale, che è ancora alle fasi iniziali, scambiarsi informazioni (Palazzi ha già fornito al pm indicazioni utili su Corvia e Quadrini). E, probabilmente, per chiedere una chiusura parziale dell’inchiesta (415 bis) in modo da poter accedere a tutti gli atti rilevanti che non siano coperti dal segreto e, quindi, indispensabili per il proseguimento dell’indagine penale senza essere compromessi. Tempi rapidi Di Martino può procedere con relativa calma: il procuratore ha già detto nei giorni scorsi che probabilmente servirà almeno un anno per arrivare alla conclusione delle indagini. Palazzi, invece, non ha tutto questo tempo. Il suo

La Procura federale ha tempi ristretti: entro la fine di luglio i processi dovranno essere conclusi per poter fare i calendari primo compito, esaminando le carte, sarà quello di depurare il quadro indiziario dalle millanterie e dai «sentito dire» non supportati da prove o riscontri concreti. Molto importanti saranno i verbali dei primi interrogatori effettuati dal gip Salvini e dal pm Di Martino. Di sicuro i gravi indizi di reato che hanno portato in carcere o agli arresti domiciliari alcuni tesserati (vedi i calciatori Paoloni, Micolucci, Sommese e il d.s. del Ravenna Buffone) sono di gran lunga superiori agli indizi necessari per stabilire un illecito sportivo. Entro i primi di luglio Palazzi dovrà arrivare ai deferimenti alla Disciplinare ed entro fine luglio si dovrà celebrare il secondo grado in Corte di giustizia federale, in tempo per la

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Il procuratore federale Stefano Palazzi, 50 anni INSIDE

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compilazione dei calendari dei campionati. Ricordiamo che nel processo sportivo basterà dimostrare che ci sia stato, da parte dei tesserati, il tentativo di combinare una partita (indipendentemente dalla sua riuscita) per arrivare a una condanna degli stessi tesserati e delle società coinvolte. Il procuratore Di Martino ha dichiarato che, secondo lui, nelle carte consegnate finora a Palazzi c’è materiale per ottenere «condanne importanti». E’ evidente che ritiene di avere degli assi nella manica, elementi probatori che finora non sono usciti sui giornali. Dove sono le prove? I tifosi delle squadre più coinvolte nell’inchiesta dicono, invece, che finora non si sono viste prove, ma tante chiacchiere. Gli stessi giocatori indagati, o soltanto citati nelle intercettazioni, sostengono di essere estranei allo scandalo. Ma nessuno sa con certezza, quali e quante siano le prove in mano agli inquirenti. Riscontri ottenuti magari negli ultimi giorni in molti modi (nuove intercettazioni, appostamenti, movimenti bancari). E tanto materiale sequestrato (documenti, agende, pc, telefonini) è tutt’ora sottoposto all’analisi degli esperti. Di sicuro non dobbiamo attenderci molta collaborazione da parte dei calciatori. Per esempio, il difensore dell’Ascoli, Micolucci, e l’ex portiere della Cremonese, Paoloni, sono riusciti a negare persino l’evidenza, hanno smentito fatti che le intercettazioni chiariscono in maniera inequivocabile. Per Palazzi, e per il calcio, si preannuncia un’estate calda.

LA GUIDA Dai punti di penalizzazione alla retrocessione: ecco che cosa rischiano i club Che cosa rischiano i calciatori e le società coinvolte nell’inchiesta di Cremona? È molto difficile da dire, perché a oggi non è neppure chiaro quante e quali siano le società che possono entrare nel processo sportivo. Ci sono molte intercettazioni, documenti sequestrati, ma non si ha ancora la percezione esatta delle prove e dei riscontri in mano alla Procura. Ma se la giustizia ordinaria potrà andare avanti a indagare anche per anni, quella sportiva dovrà fare tutto in pochi mesi, utilizzando il materiale raccolto finora. E, comunque, nel processo sportivo è l’incolpato a dover dimostrare la propria innocenza. Che cosa prevede il Codice di giustizia sportiva L’articolo 4 parla della responsabilità delle società. Nel primo comma si dice che «le società rispondono direttamente dell’operato di chi le rappresenta, anche per singole questioni, ai sensi delle norme federali (quindi il presidente o l’a.d. o comunque chi sta ai vertici dirigenziali, ndr)». Nel secondo comma che «le società rispondono oggettivamente, ai fini disciplinari, dell’operato dei dirigenti, dei tesserati e dei soggetti di cui all’art. 1, comma 5. E nel comma 5 si legge: «le società sono presunte responsabili degli illeciti sportivi commessi a loro vantaggio da persone a esse estranee. La responsabilità è esclusa quando risulti o vi sia un ragionevole dubbio che la società non abbia partecipato all’illecito o lo abbia ignorato». Le sanzioni a carico delle società L’articolo 18 stabilisce le «sanzioni, commisurate alla natura e alla gravità dei fatti commessi». In caso di responsabilità oggettiva si parte dalla lettera g, «penalizzazione di uno o più punti in classifica; la penalizzazione sul punteggio, che si appalesi inefficace nella stagione sportiva in corso, può essere fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente». Invece, in caso di responsabilità diretta si parte dal punto h, «retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria; in base al principio della afflittività della sanzione, la retrocessione all’ultimo posto comporta sempre il passaggio alla categoria inferiore». Per la responsabilità oggettiva si è sempre partiti da un range di punti di penalizzazione che va dai 4 ai 7 per ogni illecito.


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CALCIOSCOMMESSE LE INTERCETTAZIONI

Inter-Lecce, di chi è la colpa? Paoloni accusato della combine saltata, ma Erodiani dice: «Ho parlato io con Corvia» MARCO IARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa madre delle combine fallite, Inter-Lecce del 20 marzo, è un groviglio di nomi e cifre, di previsioni e minacce. Tutti puntavano sull’Over 3,5, cioè su una partita con almeno quattro gol: è finita 1-0 per i nerazzurri, e i giallorossi hanno giocato alla morte. Rileggendo tutte le intercettazioni finora in nostro possesso, ci vengono in mente due domande senza risposta. 1) Perché tutti ce l’hanno con Paoloni, presunto intermediario col centravanti del Lecce Corvia? 2) Come mai gruppi ben strutturati come quello bolognese, con link perfino a Singapore, scommettono a botta sicura 150 mila euro?

I giocatori coinvolti Nel post-partita, quando la giocata fallisce clamorosamente e i profitti evaporano, tutti i protagonisti della cricca se la prendono col portiere del Benevento, fino a minacciarlo. È stato lui — dicono — a prendere contatti con Corvia; è lui che deve pagare. In una telefonata tra Giannone ed Erodiani, Corvia è addirittura definito «l’interlocutore». GIANNONE: «Di là quanti ne abbiamo noi?».

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Il gol di Giampaolo Pazzini, 26 anni, nell’ultimo Inter-Lecce IMAGE SPORT

Altro luogo comune: con Corvia ci parla Paoloni, erano compagni di squadra nelle giovanili della Roma. È così? Non proprio, perché in un’intercettazione tra Bellavista ed Erodiani emerge questo: BELLAVISTA: «Ma te con chi hai parlato?». ERODIANI: «Con Corvia». BELLAVISTA: «Con lui proprio». D’altronde, Erodiani spiega allo stesso Bellavista: «Lui (Paoloni, ndr) mi ha presentato Corvia e lui si è messo davanti».

L’operazione fallita È possibile che le soffiate sull’Over 3,5, sparse ai quattro venti tanto da alimentare un vertiginoso giro d’affari, si siano basate solo sulle promesse di un portiere indebitato di Lega Pro? Il bookmaker SkySport365, alla luce di strani flussi di giocate, aveva tolto Inter-Lecce dal palinsesto. Diversi personaggi dell’ambiente calcistico — è tutto agli atti — erano convinti che a San Siro i gol sarebbero piovuti a grappoli. Eppure, al 90’ comincia lo scaricabarile. Bruni, il com-

mercialista di Signori, parla con Bellavista e gli dice: «Paoloni aveva solo quello avanti (Corvia, ndr), che sono nati nello stesso posto. Gli avrà detto "Me la vedo io". Lui se gli andava bene pigliava trecento (300 mila euro)». Quindi, Erodiani riferisce a Giannone, altro braccio destro del Beppe nazionale: «Corvia ha già mandato un messaggio da dentro gli spogliatoi "Scusate fratelli, la prossima vi faccio recuperare"». La sera della partita, Ivan Tisci (così racconta lui stesso a Bellavista) va all’Ibiza e vede Bettarini e i giocatori del Lecce. Poi riceve un sms da Bettarini: «Vieni a chiedere a questi del Lecce perché Antonio (Bellavista, ndr) cade nei trappoloni». Cosa è andato storto? Sempre che si sia trattato di una combine naufragata e non di un colpaccio millantato.

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ERODIANI A GIANNONE Corvia ha già mandato un messaggio dagli spogliatoi "Scusate fratelli, la prossima volta vi faccio recuperare"... Lui vuole parlare, ci vuole invitare giù, se tu sei disposto

ERODIANI: «Di là dove? Di fuori?». GIANNONE: «No, lì dei nostri...!». ERODIANI: «Dei nostri domani?». GIANNONE: «Eh!». ERODIANI: «Quasi tutti...». GIANNONE: «Eh...». ERODIANI: «Quasi tutti...». GIANNONE: «Bon va bè... c’è pure... quello in porta?». ERODIANI: «Sì, sì, sì!». GIANNONE: «Eh, va bene». ERODIANI: «E c’abbiamo pure l’interlocutore». GIANNONE: «Eh...». ERODIANI: «È Corvia!». GIANNONE: «Va bene dai...». ERODIANI: «Mi ricordo pure il nome per essere cristallino!». Ok, Corvia sarebbe il garante. Ma quanti giocatori sarebbero stati corrotti? A Pirani che gli chiede se «i soldi li hanno presi quelli che vanno a giocare lì (il Lecce, ndr)», Erodiani conferma che si tratta di 5 calciatori, compresi il portiere e due centrali, e che l’operazione è costata 250 mila euro. In un’altra telefonata della vigilia si parla di 6 giocatori, ed in una conversazione registrata da uno degli indagati, che abbiamo ricevuto in forma anonima, si arriva a 7: «Quattro difensori più due centrocampisti più il centravanti che tirava contro l’allenatore».

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MONDO

Il City a Ronaldo: 450 mila euro alla settimana! Lo sceicco del Manchester manda via mail la foto di una Bentley piena di soldi. CR7 vacilla, Tevez contropartita se sono più pesanti rispetto la Spagna». Non è la prima volta che si parla di un possibile addio di Ronaldo al Real e in Inghilterra hanno dato spazio a presunte perplessità del fuoriclasse portoghese sui metodi del connazionale Mourinho, ma, in realtà, il rapporto tra i due sembra solido. Ronaldo in passato avrebbe affermato che sarebbe tornato a giocare in Premier solo con la maglia del Manchester United. I rapporti con Ferguson non sono cambiati dopo l’addio di 2 anni fa «perché per me sir Alex è un secondo padre».

STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LONDRA (Inghilterra) dC’è lo sceic-

co, c’è un’auto lussuosissima con il sedile posteriore pieno di soldi, c’è il calciatore forte e bello. Non manca nulla nella notizia sparata ieri dal Mirror: Cristiano Ronaldo tentato dal Manchester City con un’offerta di 400 mila sterline (450mila euro) la settimana. Il portoghese del Real Madrid, reduce da una stagione record con 53 gol, ci starebbe pensando. Le richieste Secondo il Mirror, Ronaldo avrebbe svelato i particolari di questa vicenda ad alcuni amici. Qualcuno della famiglia reale degli Emirati Arabi, parenti dello sceicco Mansour, proprietario dal 2008 del Manchester City, avrebbero contattato via email il portoghese. Mansour non se la passa troppo male: ha un patrimonio valutato sui 20 milioni di sterline e beni per un totale di oltre 600. L’email inviata a Ronaldo avrebbe avuto, in allegato, una foto spiritosa: una Bentley con il sedile posteriore sommerso dalle banconote. Il portoghese avrebbe gradito l’umore in salsa araba. E avrebbe chiesto: 1) uno stipendio da 400 mila sterline la settimana (che sono 450 mila euro) ; 2) la maglia numero 7; 3) la fascia di capitano; 4) la certezza che nessuno guadagni più di lui. Viste le pretese, l’ultima richiesta è quella meno difficile da esaudire. Le parole Ronaldo, che il Real Madrid prelevò nell’estate 2009 dal Manchester United, pagando 94 milioni di euro solo per il cartellino, avrebbe confidato: «Sto facendo un pensierino su quest’offerta. Torno a Manchester, segno 50 gol e me ne vado. Voglio un superstipendio perché in Inghilterra le tas-

Il portoghese Cristiano Ronaldo, 26 anni AP

Scambio con Tevez? Sicuramente il Manchester City piazzerà qualche acquisto boom per rinforzare la squadra, in vista della Champions League e per rispondere ai colpi dei «cugini» del Manchester United. I campioni d’Inghilterra hanno infatti già prenotato il portiere spagnolo De Gea, il difensore Phil Jones e l’attaccante Ashley Young. Roberto Mancini è volato negli Emirati a fine maggio per parlare con lo sceicco Mansour ed ottenere il via libera per portare alla corte del City 4-5 giocatori importanti. I nomi nella lista: il cileno Sanchez (Udinese), del difensore Gary Cahill (Bolton), del romanista Daniele De Rossi, dell’interista Wesley Sneijder e di Cesc Fabregas (Arsenal). Quello di Cristiano Ronaldo non era mai circolato, ma con Mansour e il suo denaro non si può escludere nulla. L’asso nella manica per trattare Cristiano Ronaldo con il Real potrebbe essere Carlitos Tevez. Il centravanti argentino vuole lasciare l’Inghilterra. La valutazione del City è elevata: si parte da 100 milioni di sterline. La soluzione potrebbe essere Tevez e soldi in cambio di Ronaldo: a quel punto le certezze del Real e dello stesso Mou potrebbero vacillare. Solo fantamercato?

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STACEY TRADITA 2 VOLTE

R La bella mora qui in alto è Stacey, la moglie di Giggs

23 maggio Il deputato liberal democratico John Hemming svela durante un dibattito parlamentare sulla privacy che «il calciatore misterioso che avrebbe avuto una relazione clandestina è Ryan Giggs». L’amante è Imogen Thomas, ex miss Galles, star del Grande fratello inglese

5 giugno Viene fuori un’altra storia extraconiugale, lunga ben 8 anni, con Natasha, moglie di Rhodri Giggs, fratello di Ryan

S L’ala del Manchester United e della nazionale gallese Ryan Giggs, 37 anni AFP

NUOVA PUNTATA DEL SEXY SCANDALO

La cognata: «Giggs mi ha costretta anche ad abortire» Vengono fuori altri dettagli scabrosi sulla relazione di Ryan con Natasha 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LONDRA (Inghilterra)dC’è anche un aborto nell’estate ultramediatica di Ryan Giggs. Non bastavano la relazione con Imogen Thomas - star del Grande fratello inglese -, gli 8 anni di rapporti clandestini con Natasha - moglie del fratello Rhodri -, la corte alla mamma di Natasha, l’appello lanciato dalla zia Joanna («aiutate mio nipote Ryan, è malato di sesso, non riesce a tenere i pantaloni abbottonati»): ieri il fuoriclasse gallese del Manchester United si è visto sbattere sulla prima pagina del News of the World la storia del figlio non avuto con Natasha.

Notizia boom Il News of the World, fratello domenicale del Sun, è uno dei fiori all’occhiello dell’impero editoriale di Rupert Murdoch. Con 2 milioni e 812.005 copie (dati ottobre 2010) di diffusione, è il giornale di lingua inglese più venduto al mondo. I lettori medi superano i 5 milioni e possono avvicinarsi alla doppia cifra quando si pubblicano storie "calde". La bulimia sessuale di Giggs è il serial dell’estate 2011: ieri sono state dedicate 4 pagine alla vicenda dell’aborto di Natasha. La donna avrebbe raccontato al telefono che cosa accadde un anno fa. La storia La notte in cui si consumò il rapporto non protetto Giggs era euforico per aver segnato 2 gol al Tottenham: aprile 2010. «Festeggiammo al club Panacea, poi andammo a letto insieme. Poche settimane dopo, mi accorsi di essere incinta. Non c’erano dubbi su chi fosse il padre. Era Ryan. Dopo il test, feci un giro in auto per chiarirmi le idee. Mi fermai vicino una pompa di benzina. Lì incontrai Ryan. Mi raccontò che stava recandosi ad un meeting con l’Unicef,

La cognata di Giggs, Natasha

ma si accorse che qualcosa non andava. Mi chiese che cosa succedesse. Gli risposi che era tutto ok e me ne andai. Poco dopo mi chiamò al cellulare, allora ammisi che effettivamente qualcosa non andava. Gli dissi di chiamarmi dopo il suo impegno con l’Unicef, ma lui fu insistente e mi costrinse a parlare. Fu un momento terribile: il mese dopo avrei dovuto sposarmi con suo fratello Rhodri ed ero incinta di Ryan. Sbottai così: non so come dirtelo, ma aspetto un bambino. Lui sussurrò: è mio? Gli risposi che era suo, al milione per cento. Ryan liquidò la questione così: "Lo sai che c’è una sola opzione? Non possiamo rovinare le nostre vite"». Avaro Natasha, secondo il News of the World, abortì il 3 giugno 2010 in una clinica privata di Stockport, città a circa 10 km a Sud-Est di Manchester. Due settimane dopo, Natasha avrebbe sposato Rhodri a Las Vegas. L’intervento costò 700 sterline. Ryan aveva assicurato a Natasha di starle vicino il giorno dell’aborto, ma con la scusa delle vacanze sparì dalla circolazione, con la moglie Stacey e i figli. Riapparve alla vigilia dell’operazione, in un club di cricket, per consegnare 500 sterline alla donna. «È tutto quello che posso darti». Il giorno dopo Natasha, fu sottoposta all’intervento. Si ritrovò sola. Ryan non era presente: stava allenandosi in vista di Inghilterra-Resto del Mondo. Una partita di beneficenza. Bold

EUROPEI UNDER 21 GOL DEL VANTAGGIO IRREGOLARE DI HERRERA, VIZIATO ANCHE IL PAREGGIO INGLESE DI WEBECK

taccuino

L’Inghilterra raggiunge la Spagna in extremis

ARGENTINA

FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dEra attesa come la finale anticipata tra le due squadre migliori di questo Europeo, è finita 1-1 con due gol irregolari tra i fischi dei danesi, annoiati da una gara incartata e senza emozione chiusa con un pareggio rimediato dall'Inghilterra nel finale. Beffa per la Spagna, che ha dominato addormentando l'incontro, sollievo per la deludente e imprecisa Inghilterra di «Psycho» Pearce.

Come Bergomi Nella Spagna

due campioni del mondo, Javi Martinez e Mata: nella storia un solo precedente, Beppe Bergomi dopo il Mondiale dell'82. Sotto gli occhi di Fabio Capello l'Inghilterra si affloscia presto e incassa da annullare: su angolo di Thiago, Javi Martinez IL SUPPLEMENTO

Mercoledì c’è Extra Time L’ultimo numero della stagione di Extra Time questa settimana andrà in edicola mercoledì 15 invece di domani. Sempre in omaggio con la Gazzetta.

corregge di testa per Ander Herrera che segna con un tocco di mano difficile da vedere, tanto che nessuno degli inglesi protesta. La Spagna tiene palla ma non crea quasi nulla, l'Inghilterra ha diversi desaparecidos (Cleverley, Rose, Welbeck, Sturridge) ma confeziona due palle gol, alla fine dei due tempi: De Gea fa un miracolo su Sturridge ma non può nulla su Welbeck, servito da Walker in fuorigioco quando la Spagna pensava di aver già vinto. SPAGNA-INGHILTERRA 1-1

MARCATORI Ander Herrera (S) al 14' p.t.; Welbeck (I) al 43' s.t.

SPAGNA (4-3-3): De Gea 7, Montoya 6,5 , Botía 5,5, Alvaro Domínguez 5,5, Didac Vilà 5; Thiago 6, Javi Martínez 7, Ander Herrera 7 (dal 41' s.t. Capel s.v.); Mata 6,5, Adrián 5 (dal 27' s.t. Parejo 5,5), Jeffren 5,5 (dal 36' s.t. Bojan s.v.). All.: Milla 5,5. INGHILTERRA (4-4-2): Fielding 6, Walker 7, Jones 6, Smalling 6, Bertrand 6; Cleverley 4,5 (dal 36' s.t. Sinclair 5), Mancienne 5 (dal 22' s.t. Rodwell 5,5), Henderson 5, Rose 5 (dal 22' s.t. Lansbury 5); Welbeck 6, Sturridge 5. All.: Pearce 5. ARBITRO Strombergsson (Svezia) 4,5 NOTE: ammoniti Thiago (S), Welbeck (I), Ander Herrera (S)

Messi: «Voglio la Coppa America» d«Abbiamo ancora fame, al Barcel

PROGRAMMA

I cechi volano con Dockal Europeo Under 21, fase a gironi: ieri nel gruppo B Repubblica Ceca Ucraina 2 1 (doppietta di Dockal e rete nel finale di Billiy) e Spagna Inghilterra 1 1. Oggi non ci sono partite, domani nel gruppo A si giocano Svizzera Islanda e Danimarca Bielorussia.

lona mi sento molto bene e ora vo glio vincere la Coppa America» dice Lionel Messi dall’Argentina. Alla do manda se sente di essere il migliore del pianeta, la Pulce ha risposto di «non pensarci».

ALGERIA

Un’altra panchina per Domenech dSecondo il giornale sportivo alge rino Le Buteur, Raymond Domene ch sarebbe il candidato alla panchi na dell’Algeria. L’ex commissario tec nico della Francia potrebbe assume re la guida della nazionale africana.


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SERIE BWIN IL RITORNO DELLA FINALE DEI PLAYOFF

NOVARA IN A E’ UN TRIONFO Gonzalez e Rigoni: vittoria strepitosa Il Padova si arrende Episodio decisivo dopo 14’: espulso Cesar e punizione per l’1-0 A Tesser bastava il pari, invece vince e fa impazzire una città DAL NOSTRO INVIATO

NOVARA PADOVA

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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Gonzalez al 16’ p.t.; Rigoni al 25’ s.t. NOVARA (4-3-1-2) Ujkani; Morganella, Lisuzzo, Ludi, Gemiti; Marianini, Porcari, Rigoni (dal 39’ s.t. Rubino); Motta (dal 32’ s.t. Centurioni); Bertani, Gonzalez (dal 9’ s.t. Drascek). PANCHINA Fontana, Gheller, Pinardi, Parola. ALLENATORE Tesser. PADOVA (4-3-3) Cano; Crespo, Cesar, Legati, Renzetti; Bovo, Italiano, Cuffa (dal 29’ s.t. Drame); Vantaggiato (dal 20’ s.t. Di Nardo), De Paula, El Shaarawy (dal 17’ p.t. Trevisan). PANCHINA Agliardi, Vicente, Rabito, Ardemagni. ALLENATORE Dal Canto. ARBITRO Guida di Torre Annunziata. ESPULSI Cesar (P) al 14’ p.t. per gioco scorretto su occasione gol. AMMONITI Rigoni (N), Italiano (P) e Vantaggiato (P) per gioco scorretto; Crespo (P) per proteste. NOTE paganti 11.330, incasso di 163.500 euro. Tiri in porta 8-7. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 2-1. Angoli 8-3. Recuperi: p.t. 2', s.t. 3'.

PIERFRANCESCO ARCHETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NOVARAdStorie dell'altro seco-

lo, l'istituzione del girone unico in Serie A (1929-30); ma da allora soltanto sedici volte era riuscito il doppio botto di passare dalla serie C (o affini) a quella due volte maggiore. Il Novara, con merito, si aggiunge e si augura il destino di chi ci è riuscito recentemente, cioè Genoa, Napoli e Cesena che sopravvivono dignitosamente fra i grandi. Due stagioni di fila colorate d'entusiasmo sono segno di forza e carattere. Un'impresa fra amici, il cui fratello maggiore si chiama Attilio Tesser. E ancora una volta la terza del torneo prevale agli spareggi, quasi che la classifica non lasci scampo a chi tenta la rimonta. I motivi Il verdetto è corretto, anche se l'espulsione di Cesar indirizza il corso del match do-

po nemmeno un quarto d'ora. Visto lo 0-0 dell'andata e il peggior piazzamento in campionato, al Padova serviva soltanto il successo per salire. Ma in due annate il Novara ha concesso due sole sconfitte nelle 40 partite in casa, tra campionati e playoff. Un lusso essere abbonati, da queste parti, e lo sarà ancor di più da agosto: dopo 55 anni, riappare il meglio. Quella di Cesar è una doppia stupidata in un attimo: prima non controlla il pallone e lo indirizza a Gonzalez, poi tiene l'attaccante che sta filando verso la porta. Oltre al rosso, arriva anche la punizione-gol dell'

argentino, al sedicesimo centro stagionale. Pablo Andres da Tandil è un tipo che giovedì, all' andata, aveva buttato l'opportunità migliore; uno che aveva segnato già a San Siro, in Coppa Italia contro il Milan. I novaresi più appassionati dicono che infili le reti difficili e non quelle facili: lui si era già assicurato la promozione, dato che ha firmato con il Palermo; però lascia qualcosa di più di un semplice ricordo e si commuove nell'ovazione.

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LE DOPPIE PROMOZIONI Il Novara è la 17ª squadra che è riuscita a centrare una doppia promozione dalla serie C (C1 o Prima divisione) alla A: l’ultima è stata il Cesena la stagione scorsa

GARE UTILI DI DAL CANTO Prima sconfitta per Alessandro Dal Canto che, dopo l’esonero di Calori, ha guidato il Padova nelle ultime 15 partite (11 di campionato e 4 dei playoff) con 8 vittorie e 6 pareggi

La rivoluzione stanca É bello per un allenatore potersi giocare l'annata con le scelte miglio-

IL TECNICO BATTUTO

«Forse un errore la sostituzione» NOVARA Alessandro Dal Canto esce a testa alta da questa finale dei playoff. Il tecnico ha preso il Padova vicino ai playout e l’ha portato a giocarsi questa finale. «Sono deluso, ci ho sperato fino in fondo — dice — ma l’episodio dell’espulsione di Cesar ha condizionato la nostra partita». La decisione di levare subito El Shaaraway non ha convinto: «Volevo tenere due attaccanti, avere due giocatori d’impatto. Forse non ho fatto la scelta più giusta, non c’è la controprova, ma non è stata facile da prendere: ho tolto un giocatore che ha fatto la fortuna di questa squadra». I tifosi hanno applaudito il Padova: «Hanno riconosciuto il nostro lavoro».

LE PAGELLE

ri. Dal Canto, alla prima sconfitta, decide di mettere Vantaggiato, tra l'altro largo a destra, invece di Ardemagni con De Paula centravanti nel 4-3-3. Senza il possesso, i bianchi scalano: 4-3-2-1 ma anche 4-1-4-1, con Italiano e il brasiliano davanti alle linee. L'inferiorità determina una rivoluzione. Il tecnico toglie subito El Shaarawy per Trevisan, l'unico difensore che ha in panchina. Mossa fulminea, forse poteva attendere. El Shaarawy, 18 anni, a parole dovrebbe entrare nella costruzione della prossima Italia multietnica. É stanco per gli impegni dell'Under 19, però ha anche il colpo di genio: così però non ha neppure il tempo per capire la partita. Il 4-3-2 successivo patisce tanto: soltanto due chance, e se centra almeno uno scopo è quello di riuscire a tenere i bianchi in corsa fino al 70', spaventando il Novara con due mega chance di Cuffa (bravo Ujkani) e Renzetti (fuori). Nel respiro succes-

di GUGLIELMO LONGHI

ADESSO SI’ CHE RIGONI SEMBRA DEL PIERO, DAL CANTO SBAGLIA LA SOSTITUZIONE NOVARA 8 UJKANI 6 Nel primo tempo è impegnato una sola volta, da Vantaggiato su un colpo di testa non certo trascendentale. Il salvataggio su Cuffa, mezz’ora più tardi, è decisamente più complicato. MORGANELLA 5,5 Tiene bene la posizione, anche quando riesce a liberarsi dalla paura di El Shaarawy. Ma poi va in affanno davanti a Renzetti. LISUZZO 6,5 Un intervento provvidenziale in piena area su De Paula nel primo tempo. Evita l’1 1: alla fine è come se avesse segnato lui. LUDI 6,5 Qualche pericolo da De Paula, ma per il resto sbaglia pochissimo. GEMITI 7 Si alterna con Rigoni sulla sinistra, va al cross spesso e volentieri. E con ottimi risultati.

MARIANINI 6 Comincia un po’ frenato, si riprende, sfiora il gol nel secondo tempo.

RUBINO s.v.

PORCARI 6 Davanti alla difesa, vertice basso del rombo. Anche lui si preoccupa soprattutto di manterenere l’equilibrio della squadra.

CENTURIONI s.v.

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IL MIGLIORE 8 RIGONI

A sinistra, ma anche al centro: uomo ovunque, incontenibile, imprendibile. Dà la superiorità a centrocampo e per gradire si toglie lo sfizio di segnare un altro gol dopo quello, prezioso, alla Reggina. Il nuovo Del Piero sta nascendo adesso, a 30 anni? Merita più di tutti la stading ovation che lo porta alla Serie A soltanto sfiorata con la maglia della Juventus.

MOTTA 6 Tesser gli chiede di seguire Italiano. Lui esegue. BERTANI 7 Mezzo voto in meno rispetto al gemello. Peccato che l’anno prossimo non si vedrà più la coppia più bella della Serie B 2010 2011. GONZALEZ 7,5 Gran gol su punizione, si prende la rivincita dopo l’erroraccio della gara d’andata. Chiude alla grande la sua stagione chiave: è pronto per il Palermo. DRASCEK 6 Viene chiamato a contenere. Compito eseguito. All. TESSER 8 Gioca la partita perfetta. Azzecca tutto: ritmi alti, pochi rischi in difesa, Rigoni libero di inventare, Motta sacrificato a fare il mediano. Cesar gli dà una mano. Comunque merita i complimenti.

PADOVA 5 CANO 6 Di Cosa possiamo accusarlo? I miracoli li aveva già fatti nelle ultime settimane. Non ha colpe sui gol: la punizione di Gonzalez non la vede né partire né arrivare. CRESPO 5,5 Soffre più del dovuto la vitalità della coppia Gemiti Rigoni. CESAR 4,5 Gioca solo 14 minuti, ma riesce comunque a fare danni irreparabili, come nella semifinale di Varese, anzi peggio. Pasticcia su Gonzalez e poi lo butta giù mentre corre verso la porta. LEGATI 6 La velocità dei due contropiedisti del Novara non gli permette di passare una serata tranquilla. RENZETTI 5,5 Primo tempo bloccato, nel secondo tempo comincia a spingere sulla fascia

sinistra. Ma sbaglia molto. BOVO 5,5 Frenato dalla botta alla testa dopo uno scontro con Rigoni.

h

IL MIGLIORE

6 ITALIANO

Infastidito non poco da Motta, fatica ad entrare in partita. E’ anche più nervoso del solito, litiga con Bertani, è beccato dal pubblico. Il 6 ricorda un campionato da protagonista. CUFFA 5 Detto sinceramente: chi l’ha visto? Lascia solo Italiano in un centrocampo già in evidente sofferenza. DRAME s.v. VANTAGGIATO 5 Preferito ad Ardemagni e schierato sulla destra. Lento e impacciato, si fa vedere troppo poco. DI NARDO 6 Va a fare coppia con

De Paula, ma non riesce a lasciare tracce. DE PAULA 5 Il centravanti è lui, ma non dà profondità e resta sempre troppo lontano dal gioco. Di fatto riesce a creare una sola occasione. Forse meglio da esterno. EL SHAARAWY s.v. Esce dopo il rosso a Cesar. Di lui ci resteranno solo le meraviglie delle altre tre gare dei playoff. TREVISAN 5,5 Entra nel momento più delicato, con la partita che ha appena preso una brutta piega dopo l’espulsione di Cesar e la punizione dell’1 0. ALL. DAL CANTO 5 Continua a sembrarci misteriosa la mossa di togliere El Shaarawy, con un uomo in meno e un gol da recuperare. Ma l’insufficienza non cancella quanto ha fatto vedere da marzo a oggi. Cade dopo 14 risultati utili.

TERNA ARBITRALE GUIDA 7 L’espulsione di Cesar è sacrosanta. Ma l’arbitro di Torre Annunziata vede bene anche in altre occasioni dubbie, comandando con sicurezza una partita non facile. Preti 6; Giallatini 6


LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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La gioia di Platini «Ve lo prometto verrò a vedervi» Il presidente dell’Uefa ha origini novaresi Tesser euforico: «Un successo strameritato» DAL NOSTRO INVIATO

GUGLIELMO LONGHI 5 R PRODUZIONE RISERVATA

NOVARA d Salta e corre dopo

La felicità dei giocatori del Novara: da sinistra Rigoni, Gonzalez, Gemiti e Porcari ANSA

sivo, Rigoni ammazza ogni speranza altrui. Uguali Attilio Tesser a lungo non cancella il suo disegno tattico. Quando sente il dovere di irrobustire la mediana, rimane il 4-3-1-2 anche se esce Gonzalez. Drascek corre dalla panchina per coprire la posizione di Rigoni che sale a trequartista e Motta punta. Il Novara del primo tempo è più piacevole, soprattutto sulla catena di sinistra Gemiti-Rigoni: corse e finezze per aprire il fianco padovano. Il meno appariscente è Motta, che galleggia tra le linee, ma si deve sacrificare su Italiano. Il Novara della ripresa invece è più concreto. Sempre Rigoni, il migliore dei suoi, si muove ovunque e si merita il ruolo del giustiziere. Aveva deciso anche la semifinale con la Reggina; è un padovano che sperava di passare una vita in Serie A con la Juve, che lo ha cresciuto. Ci arriva sempre in Piemonte. Da protagonista.

LA NUOVA A Ecco le 20 squadre del torneo 2011-12 La finale dei playoff ha decretato la terza promossa in A dopo Atalanta e Siena, che prendono il posto di Sampdoria, Brescia e Bari. Ecco dunque quali sono le squadre per il prossimo campionato di A 2011-12: ATALANTA BOLOGNA CAGLIARI CATANIA CHIEVO CESENA FIORENTINA GENOA INTER In Champions League JUVENTUS LAZIO In Europa League LECCE MILAN In Champions League NAPOLI In Champions League NOVARA PALERMO Ai preliminari di Europa League PARMA ROMA In Europa League SIENA UDINESE Al preliminare di Champions League

aver tenuto per mesi i piedi per terra, a frenare se stesso e gli altri. Attilio Tesser salta e corre sull’erba artificiale, ma il trionfo è vero, verissimo, come We are the champions, la sigla di tanti trionfi a ogni latitudine. Salta e corre su quel campo che non piaceva a molti, soprattutto a chi (ed erano tanti) usciva battuto dal Piola. Novara in A, non succedeva dal 1956. Oltre mezzo secolo fa: Tesser non era ancora nato, il mondo era spaccato in due, i sovietici invadevano l’Ungheria, l’Andrea Doria affondava, in Italia la gente si trovava al bar per vedere Lascia o raddoppia. Il Novara di oggi è una società sana, figlia di una città ricca e di uno sponsor appassionato, un centro d’allenamento all’avanguardia costruito attorno a un mulino del Seicento con le stradine pulite e ben ordinate che richiamano a un villaggio turistico. Il Novara di oggi è un allenatore che ha cancellato quattro esoneri di fila, che non ha mai alzato la voce (solo Tedesco della Reggina nella semifinale playoff gli ha fatto perdere la calma), il vero anti Mourinho, uno dei molti che non fanno proclami, che lavorano in silenzio, che vivono e vincono in provincia. Ora dice, stremato e senza voce mentre Fontana, il burlone del gruppo, lo bacia più volte sulla guancia: «E’ stato premiato un gruppo che sta insieme da due anni, che ha fatto cose importanti, che non è mai andato sotto il terzo posto. Eravamo partiti per salvarci, siamo in A, ce lo siamo strame-

Attilio Tesser, 53 anni, con il Novara dalla Prima divisione alla Serie A PEGASO

IN TRIBUNA

Bossi e Cota felici «Vittoria meritata» NOVARA C’era anche Umberto Bossi per Novara-Padova. Bossi è arrivato allo stadio al 13’ s.t. ed è stato accolto da Roberto Cota, governatore del Piemonte. Alla fine il senatùr ha detto: «E’ stato un grande spettacolo, sono emozionato». E Cota, che è di Novara: «Città e squadra hanno meritato la vittoria, porta entusiasmo».

LA STORIA IL RITORNO NELLA MASSIMA CATEGORIA DI UNA SOCIETA’ GLORIOSA

L’ultima volta in Serie A nel ’56

IL GRANDE CAPITANO SILVIO PIOLA Silvio Piola (1913-1996), capitano del Novara, stringe la mano a Giovanni Rossetti, portiere del Milan, prima di un Milan-Novara del novembre 1948. A Piola, grande centravanti, è intitolato lo stadio FARABOLA

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NOVARA d L’ultima volta del

Novara in Serie A risale al 3 giugno 1956. Il Novara, penultimo e già retrocesso, ospita il Torino che vince 2-1 (per gli azzurri gol di Moschino al 17’ s.t., Curti e Bacci nel primo tempo per i granata) e termina nelle zone medio basse della classifica, mentre lo scudetto va alla Fiorentina di Bernardini. Ecco la formazione di quel Novara: Lena, De Toni, Gherardi, Protti, De Giovanni, Baira, Pombia, Ejdefiall, Renica, Moschino, Albini. Allenatore Feruglio. L’ultima volta in A si chiude così: 26 punti, 8 vittorie, 10 pareggi e 16 sconfitte, 45 gol segnati, 51 subiti, capocannoniere Bronè con 10 centri. Retrocessione. La bandiera Udovicich Stava per cominciare un lungo e faticoso purgatorio, stava per cominciare anche l’era di Giovanni Udovicich, la Bandiera con la B maiuscola, il difensore tut-

L CLIC

LA SOLITA STORIA: IN QUESTI PLAYOFF VINCE SEMPRE CHI ARRIVA TERZO Sei edizioni dei playoff di B e sempre la solita storia: vince sempre la terza classificata in campionato. Prima del Novara ci sono riusciti Torino (due volte, una revocata), Lecce, Livorno e Brescia.

ritato. E pensare che il gol di Gonzalez è il primo su punizione della stagione...». Platini esulta I complimenti più belli arrivano da un uomo delle istituzioni, un ex grande del calcio mondiale, uno che si è sempre sentito novarese, essendo nato ad Agrate Conturbia. Dice Michel Platini, presidente dell’Uefa: «Sono davvero contento, il Novara non era in A praticamente da quando sono nato. Anzi, appena sono arrivato io è sceso in B... Adesso faccio una promessa: devo andarlo a vedere. Credo che sia un piacere anche per tutta la regione. I miei nonni e bisnonni festeggerebbero anche loro, se ci fossero». Poi Michel tira fuori un ricordo legato al campo da calcio, oltre che ai sentimenti: «Ricordo di aver giocato con la Juve contro il Novara, c’erano ottimi rapporti tra le due società. Ora purtroppo non conosco nessuno». Il segreto di Tesser Razionale, freddo, tranquillo. Tesser non lo diceva apertamente (non poteva dirlo), ma aveva in testa l’esempio del Cesena, in A da neopromossa senza cambiare. Come il Novara, che ha inserito solo un paio di titolari in più rispetto alla trionfale stagione in Prima divisione (Morganella e Marianini). Una squadra uguale a se stessa, una squadra che vince a costo zero, con molti giocatori arrivati da svincolati. E poi un allenatore con sottotraccia la voglia di rivincita dopo un orribile quadriennio: Pasquale Sensibile, il d.s. che dopo la festa saluta e se ne va (alla Samp), l’aveva scelto anche per questo. Tesser non ci pensa più, ma per esempio il ricordo di Cellino che dopo una giornata lo caccia dal Cagliari (!) deve bruciargli ancora. Ripete adesso: «Sono sereno, ho sempre fatto tutto da solo, non ho procuratori, non ho avuto spinte da nessuno». Esulta anche l’a.d. Massimo De Salvo, simbolo di una famiglia molto solida, che ha fatto di Novara città di cerniera, il centro strategico di un gruppo di cliniche da 225 milioni di fatturato, che ovviamente conferma Tesser anche per la prossima stagione e che pagherà un premio promozione di un milione di euro. Il difficile viene adesso: il nuovo stadio, le attese della gente, una squadra da rinforzare. In B dopo 33 anni, in A dopo 55. Cosa accadrà nel 2012? Mai dire Novara.

DOPO LA RETROCESSIONE to roccia e grinta che in quel giugno 1956 giocava ancora nelle giovanili azzurre e che nel Novara avrebbe disputato 19 campionati consecutivi tra serie B e C (febbraio 1958-maggio 1976), per un totale di 517 presenze. Udovicich, noto anche come Nini, era un esule proveniente da Fiume, si stabilì con la famiglia a Novara nel 1946. La sua figura alta e la sua calvizie ne hanno fatto un personaggio ancor prima che raggiungesse l'incredibile record. Aveva ricevuto molte offerte per giocare in serie A, ma lui aveva sempre rifiutato con orgoglio. Il mito Piola Novara, però, vuol dire anche e soprattutto Silvio Piola (1913-1996), il più grande centravanti italiano di tutti i tempi, campione del mondo nel ’38. Piola, al quale è intestato lo stadio, giocò nel Novara dal 1947 al 1954 segnando 86 gol e in maglia azzurra chiuse la carriera. g.lo.

Piacenza, delusione Garilli «Non mi iscrivo in Lega Pro» PIACENZA (p.g.) Piacenza si è svegliata in Prima divisione, forse in serie D, forse in Terza categoria, forse del tutto fuori dal calcio. Le dichiarazioni del presidente Fabrizio Garilli dopo il pareggio di Bergamo contro l’AlbinoLeffe che è costato la retrocessione, non lasciano spazio a dubbi. «E’ mia intenzione — ha detto il presidente del Piacenza — non iscrivere la squadra alla Lega Pro. Leggo ripetutamente che ci sarebbero imprenditori locali interessati alla squadra, che ancora non ho avuto il piacere di conoscere: invito chi fosse realmente interessato a manifestare subito e apertamente le proprie intenzioni». Garilli motiva la decisione come reazione allo scandalo del calcioscommesse che sta

interessando anche alcuni giocatori biancorossi, ma non è di oggi la notizia che la società è alle prese con gravi problemi economici, tanto da necessitare una ricapitalizzazione importante entro il 30 giugno. Dopo la dichiarazione di Garilli, è subito sceso in campo il sindaco Roberto Reggi, che si è detto disposto a contattare imprenditori eventualmente interessati ad entrare nel calcio, ma il tempo si stringe e dopo vent'anni ad alto livello, il Piacenza rischia seriamente di sprofondare.

IL GIUDICE SPORTIVO In merito alla gara di ritorno dei playout, il giudice sportivo ha squalificato per una giornata Lebran e Piccinni, entrambi dell’AlbinoLeffe: erano diffidati e sono stati ammoniti.


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LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

PRIMA DIVISIONE ANDATA FINALE PLAYOFF GIRONE A

Il Verona vola in Ferrari La Salernitana ora è a meno 2 L’attaccante colpisce con due rigori In 23mila al Bentegodi. Rosso a Caglioni Nel ritorno Breda sarà senza 4 titolari DAL NOSTRO INVIATO

VERONA SALERNITANA

2 0

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Ferrari su rigore al 18’ p.t. e su rigore al 23’ s.t. VERONA (4-3-3) Rafael 6,5; Cangi 6, Abbate 6 (dal 30’ s.t. Vergini s.v.), Maietta 6,5, Scaglia 6,5; G. Russo 6, Esposito 6, Hallfredsson 7; Berrettoni 6,5 (dal 33’ s.t. Selva s.v.), Ferrari 7,5, Le Noci 6 (dal 17’ s.t. Mancini 6). PANCHINA Nicolas, Anderson, Martina Rini, Pichlmann. ALLENATORE Mandorlini 7. SALERNITANA (3-4-3) Caglioni 6; Altobello 5,5, Jefferson 6, Accursi 6; Montervino 5 (dall’11’ s.t. S. Russo 5), Carrus 6, Carcuro 6, Pippa 5,5; Fabinho 6 (dal 39’ p.t. Aurelio 5), Fava 5,5 (dal 22’ s.t. Iuliano 6), Ragusa 5,5. PANCHINA Peccarisi, Szatmari, Franco, Montalto. ALLENATORE Breda 5,5. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6,5. NOTE paganti 22.548, incasso di 330.922 euro. Espulso Caglioni al 21’ s.t.; ammoniti Montervino, Abbate, Altobello e Accursi. Angoli 10-3.

ANDREA TOSI 5 R PRODUZ ONE RISERVATA

VERONA dDue rigori, uno per

tempo, trasformati da Nicola «Iceman» Ferrari, l’attaccante di ghiaccio che si è sbloccato nei playoff, spingono il Verona verso la promozione in Serie B. Il rientro tra i cadetti della squadra gialloblù, dopo 4 anni di oblìo in terza serie, è più che un’ipoteca grazie al 2-0 conquistato nella gara d’andata, anche se domenica nel ritorno dell’Arechi farà molto caldo. Tuttavia per la Salernitana la rimonta appare disperata perché dovrà presentarsi tra sette giorni sul suo campo con una formazione largamente rimaneggiata per le squalifiche del portiere Caglioni (espulso in occasione del secondo penalty), Montervino, Accursi e Altobello, tutti diffidati e caduti nel giallo fatale. Le polemiche della vigilia, con accuse e minacce di querele sui due fronti, diventano benzina per il Verona sospinto da 20mi-

LA GUIDA Domenica c’è il gran finale con il ritorno Penultima giornata per la fase degli spareggi in Lega Pro. Il ritorno delle finali dei playoff ha chiuso la fase della Seconda divisione, mentre domenica ci sarà il ritorno di quelle di Prima divisione, ultimo atto ufficiale della stagione 2010-11, che poi andrà in archivio. Ecco un riepilogo generale. PRIMA DIVISIONE GIRONE A Salernitana-Verona (ore 18); la Salernitana deve vincere con almeno due gol di scarto, mentre il Verona può vincere, pareggiare o anche perdere con un gol di scarto.

La strana esultanza di Nicola Ferrari, 27 anni: suoi i gol del Verona, entrambi su rigore LIVERANI

la tifosi, mentre la squadra ospite, seguita da 2mila irriducibili, non mostra la rabbia giusta per reagire alle difficoltà. Verona offensivo Il tridente di Mandorlini è subito aggressivo e molto alto anche in fase di non possesso grazie alla spinta di Hallfredsson che taglia il campo sempre in verticale. Il Verona cerca la porta a testa bassa gettando molti palloni dentro l’area piccola. Le Noci su punizione saggia i riflessi di Caglioni, il vantaggio arriva sul primo rigore per un mani di Montervino che respinge un cross di Hallfredsson. Dal dischetto Ferrari conferma di essere uno specialista: dopo gol al Sorrento in semifinale, si ripete infilando l’1-0. La spinta dei padroni di casa è incessante, Berrettoni sfiora il raddoppio con una volèe in diagonale che lambisce il palo lontano. Nella ripresa ancora Ferrari chiama in causa di testa Caglioni. Più tardi il portiere deve affondare il centravanti lanciato dal neoentrato Mancini, anche

SECONDA DIVISIONE GIRONE A

Feralpi Salò a tutta: una fusione vincente Pro Patria con onore FERALPI SALO'-PRO PATRIA

2-1

GIUDIZIO +++ MARCATORI Serafini (PD) su rigore al 27' p.t.; Bracaletti (FS) al 15', Meloni (FS) al 47' s.t. FERALPI SALO' (4-3-3) Branduani 6,5; Ortolan 6,5, Colicchio 4,5, Leonarduzzi 7, Turato 6,5; Sella 6,5, Muwana 6,5, Cortellini 6,5; Bracaletti 7,5, Graziani 5 (dal 17' s.t. Meloni 7), Quarenghi 7 (dal 33' s.t. Zanola 4). (Gargallo, Bonaccorsi, Oretti, Rossetti, Scioli). All. Rastelli 7. PRO PATRIA (4-4-2) Anania 6; Bertin 5,5 (dal 17' s.t. Som 5,5), Zanetti 4,5, Polverini 6 (dal 10' s.t. Marchetti 5), Benedetti 6; Bruccini 6, Calzi 6, Cristiano 5,5, Dell'Acqua 5; Serafini 5,5, Janvier 6 (dal 48' s.t. Nocciola s.v.). (Andreoletti, Artuso, Gyoni, Cortesi). All. Novelli 5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 4. NOTE spettatori 2.000 circa, paganti e incasso non comunicati. Espulsi Colicchio al 46' p.t., Dell'Acqua al 38' s.t. e Zanola al 45' s.t.; ammoniti Turato, Cristiano, Muwana, Colicchio, Calzi, Janvier e Bertin. Angoli 4-3. DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO D'ANGELO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SALO' (Brescia) dAddio favola, la Feralpi Salò dimostra di essere una splendida realtà. A due

Cristian Quarenghi, 31 anni, festeggia con la Feralpi FOTOLIVE

anni dalla fusione tra la Feralpi e il Salò, arriva la storica promozione in Prima divisione. Un risultato fortemente desiderato dal presidente Giuseppe Pasini: «Una grande soddisfazione, lo ammetto, sono commosso. Il giusto coronamento di una stagione che ci ha visto protagonisti sin dall' inizio. E il prossimo anno sare-

STORICA AMICHEVOLE

L’Under 20 sconfitta 3-0 in Palestina HEBRON (Palestina) Finisce 3 0 per la Nazionale Olimpica Palestinese l’amichevole con l’Under 20 di Lega Pro. Una sconfitta pesante, ma sulla prestazione degli azzurrini ha influito la responsabilità di essere la prima squadra occidentale ad affrontare la nazionale palestinese e l’inaugurazione dello stadio di Dura. «La vittoria più bella — ha detto Mario Macalli, presidente della Lega — è vedere gli oltre ventimila palestinesi sugli spalti, con tante donne e bambini. Questo è un giorno storico». La squadra di casa è stata trascinata da Salim, clone di Balotelli ma fan di Eto’o, che ha fatto due dei tre gol. Tiziana Bottazzo

in questa occasione l’arbitro non ha dubbi nel concedere il secondo penalty di giornata aggiungendo il rosso per Caglioni. Senza esitazioni, Ferrari trasforma alle spalle di Iuliano. Salernitana trasformista Da parte sua Breda comincia con la difesa a tre, ma deve presto adeguarsi arretrando Montervino come terzino destro e spostando Altobello centrale. Fava ha l’occasione per pareggiare, ma il suo tiro a colpo sicuro è troppo centrale e consente a Rafael di salvare respingendo d’istinto. Dopo tante scorribande, Fabinho, beccato da qualche ululato del pubblico di casa per il colore della pelle (una brutta abitudine dura a morire da queste parti), s’infortuna prima della pausa, così gli ospiti perdono dinamismo e profondità in attacco. Nel secondo tempo il raddoppio degli avversari e l’inferiorità numerica consigliano di limitare i danni. Ma adesso il presente e il futuro della Salernitana, squadra e società, si fanno molto duri.

GIRONE B Atletico Roma-Juve Stabia (ore 16); l’Atletico Roma può vincere o anche pareggiare, la Juve Stabia deve solo vincere. REGOLAMENTO In caso di parità di punteggio e di gol segnati al 90’, si giocheranno due tempi supplementari di 15’ l’uno. Se al termine di questi la situazione non cambia, è promossa la squadra meglio piazzata in campionato, ossia quella che gioca in casa la finale di ritorno. ALTRI VERDETTI Promossi in serie B: Gubbio (A) e Nocerina (B). Retrocessi in Seconda divisione: Monza, Alto Adige e Paganese (A), Cosenza, Ternana e Cavese (B). SECONDA DIVISIONE GIRONE A La Feralpi Salò (andata 1-1) ha vinto i playoff ed è promossa dopo la Tritium. Retrocesse Sacilese (dopo il playout) e Mezzocorona. GIRONE B La Carrarese (all’andata sconfitto 1-0) ha vinto i playoff ed è promossa dopo il Carpi. Retrocessa la Villacidrese. GIRONE C Il Trapani (all’andata sconfitto 2-1) ha vinto i playoff ed è promosso dopo il Latina. Retrocesso il Pomezia per illecito amministrativo (oggi il Tnas giudica dopo la richiesta di arbitrato della società laziale).

SECONDA DIVISIONE GIRONE B mo tra le big della Prima divisione. Io socio al Brescia? No, questa è la mia squadra, non vedo l'ora di giocare il derby con il Lumezzane». E leggendo tra le righe si capisce già qualcosa: quel «saremo tra le big» significa che la Feralpi vuole essere protagonista anche nel prossimo futuro. E le lacrime del presidente evidenziano la passione che c'è in questo progetto. Il trenino Il gol nel recupero di Meloni, poco dopo essere rimasti in 9 contro 10 per una frettolosa espulsione di Zanola, è un'istantanea di sofferenza con la palla che entra lenta lenta in porta: poi via alla festa sulle note di «We are the champions» dei Queen. I giocatori sono usciti dallo stadio su un mini-trenino, tutti insieme, per festeggiare in giro per il paese. Emblematico un sms arrivato al d.s. Olli: «Ieri Gandinese (avversario in Eccellenza), oggi Cremonese». Gara dura, lo si sapeva, con Pro Patria avanti al 27' su rigore calciato da Serafini (unica decisione giusta dell'arbitro Pairetto, figlio d’arte, in mezzo a troppi errori e troppi cartellini); il pari arriva a inizio ripresa con Bracaletti, al suo quarto gol alla Pro Patria in quattro gare. Il gol promozione in pieno recupero di Meloni archivia la stagione e dà inizio alla festa della Feralpi Salò.

Carrarese in trionfo insieme ai soci vip Il Prato si arrende CARRARESE-PRATO

2-0

GIUDIZIO +++ MARCATORI Benassi al 9’ p.t.; Corrent su rigore al 33’ s.t. CARRARESE (4-2-3-1) Gazzoli 6,5; Mariotti 6, Benassi 6,5, Anzalone 6, Vannucci 6; Redomi 6 (dal 46’ s.t. Conti s.v.), Corrent 7; Pera 6,5, Gaeta 5,5 (dal 27’ s.t. Cori 6), Giovinco 5,5; Merini 6 (dal 19’ s.t. Orlandi 6). (Vigorito, Buono, Trocar, Chadi). All. Monaco 6,5. PRATO (4-3-1-2) Pazzagli 6,5; Gori 6, Malomo 5,5, Collacchioni 6, De Agostini 6; Fogaroli 6, Corvesi 5,5, Zagaglioni 5,5 (dal 37’ s.t. Basilico s.v.); Pagliuca 6,5 (dal 13’ s.t. Taugourdeau 6); Vieri 6 (dal 32’ s.t. Schenetti), Varricchio 5,5. (D’Oria, Tafi, Visibelli, Silva Reis). All. Bellini 6. ARBITRO Viti di Campobasso 5,5. NOTE Paganti 4.282, incasso di 57.173 euro. Espulso Giovinco all’11’ s.t.; ammoniti Pagliuca, Corvesi, De Agostini, Gori e Fogaroli. Angoli 2-3

Cristiano Lucarelli e, sopra, suo padre Maurizio, futuro presidente

ALESSANDRA GOZZINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CARRARA dI verdetti sono stati

emessi: Vieri non tornerà a giocare (non nel Prato, almeno), Lucarelli vince il primo campionato da figlio del presidente, Buffon riceve un regalo di nozze anticipato. E’ un fuori-lista, perché si parla della promozione (in Prima divisione) della

Carrarese. Va spiegata la situazione: Bobo, super-tifoso, aveva promesso un anno gratis nel Prato in caso di vittoria del playoff, ma contro la squadra di Gigi è andata male. Altro dettaglio da specificare: da quattro giorni Buffon è ufficialmente uno dei soci (al 20%) della società e della squadra del suo cuore, insieme (con le stesse

quote) a Maurizio Lucarelli (papà di Cristiano, ieri in tribuna, e Alessandro). Così, prima di far festa a Praga per il matrimonio con Alena, Gigi esulta via sms (ai gol di testa di Benassi e Corrent su rigore per il mano di Zagaglioni): «Avevo due amici che mi aggiornavano telefonicamente. Grande merito va allo staff, alla squadra di leoni (si è fatto mettere da parte la maglia di Gaeta, ndr) e a tutta Carrara che ha trascinato i giocatori. La decisione di diventare azionista? Volevo riaccendere un entusiasmo smarrito: la scelta più giusta è stata prendere Nelso Ricci come ds e inserire Cristiano Bottici in società. Ringrazio anche gli altri soci». Allenatore Uno di loro, come detto, ha un altro cognome conosciuto nel pallone. Maurizio Lucarelli sarà il nuovo presidente del club («ed entreranno altri due soci importanti, amici di Gigi e Cristiano»), mentre suo figlio si candida per un’altra poltrona: «La possibilità di venire qui a giocare è remota, da azionista non sarebbe giusto. Magari mi piacerebbe un futuro da allenatore, anche se Monaco ora è assolutamente confermato». Altre belle parole da condividere con il collega Buffon: «Dai quattro amici al bar di un anno fa (con la Carrarese fallita e retrocessa nei dilettanti, ndr) all’impresa di oggi, sembra un sogno».


LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIRONE B

L’Atletico ci prova Furia Juve Stabia La squadra di Chiappara più vicina al vantaggio Rigore negato a Raimondi: durissime proteste JUVE STABIA ATLETICO ROMA

duce una punizione di Tarantino (palla che taglia la porta, Corona sfiora di testa, traiettoria che sbatte sul palo e s’allontana) oltre ad un cross in area che Albodoro colpisce male. Dal 13’ al riposo è solo Atletico: sassate di Angeletti (due), Franchini, incursioni di Babù e persino Balzano (ottimo, pareggia il conto dei pali) insidiano un Colombi in vena: 5 «quasi gol» romani prima del riposo, frutto del predominio assoluto a centrocampo.

0 0

GIUDIZIO 7777 JUVE STABIA (4-3-3) Colombi 7; Maury 6, Molinari 7, Scognamiglio 6, Dianda 7; Cazzola 6, Danucci 5,5, Davì 5,5; Tarantino 6,5 (dal 22’ s.t. Raimondi 5,5), Corona 5 (dal 18’ s.t. Mbakogu 6,5), Albadoro 6 (dal 18’ s.t. Ciotola 6). PANCHINA Fumagalli, Fabbro, Marano, Rizza. ALLENATORE Braglia 6,5. ATLETICO ROMA (4-3-2-1) Ambrosi 6; Balzano 7, Padella 7, Doudou 6,5, Angeletti 6,5; Miglietta 6,5, Baronio 6,5, Franceschini 6,5 (dal 36’ s.t. Romondini s.v.); Babù 7 (dal 15’ s.t. Mazzeo 6,5), Franchini 7; Ciofani 6,5 (dal 42’ s.t. Tombesi s.v.). PANCHINA Previti, Pelagias, Serafini, Caputo. ALLENATORE Chiappara 7. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5,5. NOTE paganti 6.265, incasso di 92.714 euro. Ammoniti Tarantino, Davì, Raimondi, Cazzola e Dianda. Angoli 9-7.

DAL NOSTRO INVIATO

GAETANO IMPARATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)

dNessuna ipoteca sulla B. Tutto rinviato a domenica prossima. Non la spunta nè la foga della Juve Stabia né l’intrigante calcio d’un Atletico Roma versione oranje, per maglia arancione e sfrontatezza olandese. Finisce senza reti, però il conto delle azioni-gol pesa più d’un indizio: 3-5 per gli ospiti, con un palo per parte e la squa-

Roberto Chiappara, 37 anni, allena l’Atletico Roma MOSCA

dra di Chiappara che sfiora il colpo. Lo Stabia recrimina per un rigore non concesso a 5’ dalla fine. Quando Raimondi entra in campo, e in dribbling si va ad infilare tra due avversari in area, Di Paolo non ha esitazioni: non è un «sandwich» il motivo della caduta ma simulazione, con tanto di ammonizione. Decisione che fa infuriare il presidente Manniello. La chiave La svolta non c’è, il primo atto ha un copione divertente ma senza colpi di scena. La furia stabiese dura 13’ e pro-

Variazioni tattiche Braglia s’aggiusta nella ripresa, Chiappara tenta il colpo gobbo. La Juve Stabia aveva optato per Davì in un centrocampo a tre dove soffre anche Danucci. Babù inizia col doppio lavoro (mediana e avanti) fin quando Chiappara non opta per un 4-2-4 avanzando anche Franceschini. Braglia usa i cambi per mutare il tridente (Ciotola, Mbakogu e Raimondi dentro), Chiappara spera in Mazzeo per violare il Menti come gli riuscì a Taranto. Ma la ripresa offre meno sussulti, il ritmo cala, non certo la voglia di cercare il gol. Tant’è che i romani optano per Mazzeo-Ciofani avanzati e Franchini (tre punte vere) leggermente arretrato per spaziare. Altri graffi non ce ne sono, solo l’episodio del rigore discusso e una testata di Cazzola poco fuori. Tutto rinviato a domenica. Ma un altro 0-0 (dopo i supplementari) manda in B i romani: per questo s’abbracciavano, felici, a fine gara?

SECONDA DIVISIONE GIRONE C

Il Trapani fa festa ma ai supplementari è rissa con l’Avellino TRAPANI-AVELLINO

3-1

GIUDIZIO +++ Dopo i tempi supplementari MARCATORI Barraco (T) su rigore all’8’, Mastrolilli (T) al 41’ p.t.; Vicentin (A) su rigore al 38’ s.t.; Pirrone (T) al 13’ p.t.s. TRAPANI (4-4-2) Castelli 6; Priola 6, Colletto 6 (dal 1’ s.t. Lo Bue 6), Pagliarulo 6,5, Daì 7; Barraco 8, Pirrone 7, Domicolo 7, Madonia 6; Gambino 6 (dal 26’ s.t. Ficarrotta 6,5), Perrone 6 (27’ p.t. Mastrolilli 6,5). (Dolenti, Cianni, Calabrese, Lupo). All. Boscaglia 7,5. AVELLINO (4-1-4-1) Cascella 6; Meola 6,5, Puleo 5,5 (dal 21’ s.t. Scandurra 5), Caso 5, Bruno 5 (dal 1’ s.t. Ricci 5); D’Angelo 5,5; Millesi 6, Acoglanis 5,5, Maisto 5,5, Comini 5,5 (dal 16’ s.t. Panatteri 6); Vicentin 6. (Celli, Nocerino, Viscido, Peluso). All. Vullo 6. ARBITRO Mariani di Aprilia 5,5. NOTE paganti 5.916, incasso di 78.200 euro. Espulsi Ricci al 24’ s.t., Vicentin e Nocerino (dalla panchina) al 15’ p.t.s., il tecnico Vullo al 5’ s.t.s.; ammoniti Priola, Bruno, Caso, Domicolo, D’Angelo, Maisto, Barraco e Panatteri. Angoli 7-7. DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TRAPANIdSalsiccia e scintille. Il ritorno del Trapani in Prima divisione, dopo 14 anni, giun-

Dario Barraco, 25 anni, ha segnato il gol dell’1-0 PAPPALARDO

ge alla fine di una giornata cominciata con un banchetto molto amichevole fra le tifoserie e conclusa con una partita spigolosa e avvelenata da una rissa alla fine del primo tempo supplementare. L’Avellino finisce in 9, ma gli espulsi alla fine sono 5: a Ricci e Vicentin bisogna aggiungere i due allenatori, Vullo e il vice Orrù, più No-

cerino che era in panchina e ha partecipato alla gazzarra sul terreno di gioco. «Non vogliamo fermarci qui» La supremazia del Trapani, avanti di 2 gol (rigore di Barraco e raddoppio di Mastrolilli su assist di Barraco) dopo i primi 45 minuti, è vanificata dal rigore di Vicentin che rimette tutto in discussione, nonostante i granata avessero sprecano 2 occasioni per il 3-0. Tre belle parate di Cascella vanificate dal gol di Pirrone, con la palla che carambola sul palo e sulla spalla del portiere prima d’infilarsi. Nel secondo supplementare, in 11 contro 9, inizia la festa dei 7.000 trapanesi che alla fine raccolgono magliette e pantaloncini dei granata. La felicità del presidente Vittorio Morace, armatore napoletano prestato al calcio 5 anni fa: «Delle 3 promozioni ottenute questa è la più importante e la più bella, speriamo non sia l’ultima». E le basi sono già state gettate ancora prima dei playoff con il prolungamento del contratto di 2 anni a Boscaglia: «Sono felice per me e per la nostra tifoseria, abbiamo già programmato il futuro. La Prima divisione l’abbiamo meritata. E non vogliamo fermarci qui». La squadra ha fatto un giro d’onore per la città su un pullman scoperto, col presidente il sindaco, fino al bagno di folla di piazza Vittorio.

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LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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FORMULA 1 GP CANADA w I NUMERI

10

Button ha vinto ieri il 10˚ gran premio della sua carriera, il 3˚ da quando è alla McLaren dopo Australia e Cina 2010

GARA PAZZA

Colpi di scena per il maltempo l’interruzione e un rischio investimento

2P

Button in Canada ha firmato la 2ª vittoria stagionale della McLaren, dopo il successo di Hamilton in Cina

1

È il primo ritiro del 2011 di Fernando Alonso. Prima di ieri lo spagnolo quest’anno era sempre finito a punti

4

È la 4ª volta che Schumacher arriva 4˚ da quando è tornato a correre, nel 2010: sono i suoi migliori risultati

8

Per Lewis Hamilton quello di ieri è l’8˚ ritiro dal 2007, ovvero da quando corre in Formula 1; il primo quest’anno

Via dietro la Safety Car

Stop per la pioggia

Al lavoro sulla pista

Piove sull’isola di Notre Dame e il GP del Canada scatta così dietro la Safety-Car. Le posizioni restano immutate con Vettel, in testa, davanti a Alonso e Massa PHOTO4

La pioggia si intensifica e alle 13.45 (le 19.45 in Italia) viene esposta la bandiera rossa: gara interrotta con Vettel davanti a Kobayashi e Massa REUTERS

Dopo la sospensione, l’organizzazione manda in pista dei mezzi per smaltire l’acqua che in alcuni punti raggiunge livelli pericolosi: si riprenderà dopo 2 ore e 4’ AFP

DAL NOSTRO INVIATO

PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MONTREAL (Canada) dUn gran pre-

mio da leggenda. Deciso a metà dell’ultimo giro. Con Button che approfitta di un piccolo errore di Vettel e lo supera di slancio andando a vincere una corsa che sarà difficile dimenticare. Anche perché è una gara che è stata interrotta per due ore e 4 minuti e pareva che non si potesse neppure ricominciare, in quanto la pista era allagata da un diluvio imperversato sin dal momento del via. Button ha avuto di tutto: collisioni, cambi di gomme, penalizzazioni, battaglie incredibili con i rivali. Un’impresa che ha rischiato di venir cancellata dai commissari visto che l’inglese era finito sotto investigazione per i contatti con Hamilton e Alonso. Ma è stato tutto giudicato regolare. Record Sei soste, quelle di Button, probabilmente nessuno ha mai vinto una gara con tante fermate. Ma nel momento decisivo, è stato lui a piazzare la zampata, arrivando da lontanissimo, con un passo impossibile a tutti. Specialmente a Sebastian Vettel, che è stato al comando per 69 giri e mezzo su 70, nuovamente eroe, ma alla fine fragile. Sembrava che potesse contenere l’arrembaggio di Button. «Ma poi ho commesso un errore e Jenson è passato», ha detto laconico. Incontentabile Non l’ha presa bene Vettel. E’ più che mai al comando del campionato, è in fuga verso un probabile secondo titolo iridato, ma come tutti i campioni veri non accetta la sconfitta. Si è complimentato con Button a denti stretti. Anche perché l’errore vero era stato quello, precedente, di credere che anche in Canada l’avrebbe spuntata facilmente. Sempre primo, con sei Safety Car a interrompere ogni volta la sua concentrazione. E la sua azione. Bravissimo, Vettel: quando a 10 giri dalla fine è rientrata ai box la Safety ha preso di nuovo il largo, sicuro che arrivare alla bandiera a scacchi sarebbe stata una formalità. Per cui ha tirato meno di quanto poteva, trovandosi impreparato a contenere un Button sensazionale, che alla ripresa della corsa era quarto e che, superando prima Webber e poi Schumacher (i quali si sono successivamente invertiti le posizioni) si è ritrovato ad annullare quei 4 secondi che aveva poco prima da Vettel. La chiave A far volare la McLaren era stata l’ala con alto carico portata erroneamente dal

Button che rimonta Vettel che beffa Finito nelle retrovie dopo una penalità l’inglese della McLaren passa in testa all’ultimo giro per un errore di Seb Alonso fuori, Massa chiude sesto battendo Kobayashi sul traguardo

DA ULTIMO A Jenson Button ha vinto il mondiale nel 2009 con la Brawn GP AP

team e rivelatasi essenziale a dare alle gomme soffici la giusta temperatura nelle condizioni finali di ieri. L’ultimo giro ha segnato il ricongiungimento. E a quel punto Button si è fiondato sulla preda senza pietà, ricevendo l’applauso persino di Hamilton, che aveva stretto contro un muro mandandolo a sbattere all’inizio della corsa. Non l’aveva visto, non è stata una azione volontaria. Rossa k.o. E così un volto nuovo e antico torna sul gradino più alto del podio in una giornata che ha sancito la fine della corsa della Ferrari per questo campionato. Segnata, guarda un po’, proprio da Button, che è entrato in collisione con Alonso mentre questi tentava di superarlo all’esterno in una curva. Una azione troppo azzardata, quella di Fernando, perché Button non poteva certo scomparire. Alonso aveva le gomme fredde da asciutto, e si

è ritrovato a cavallo di un cordolo. Fine del 2011, arrivederci – per il titolo – all’anno prossimo. La Ferrari sarebbe stata vincente sull’asciutto e invece ha diluviato. E addio tutto. Massa è stato superlativo per 52 giri. Era terzo, dietro a Vettel e Schumacher, quando è finito sul bagnato per superare un doppiato, sbattendo quel tanto che è bastato per rovinargli l’ala davanti. Sosta, ripresa e un quinto posto in volata sull’ottimo Kobayashi. Grande è stata la corsa di Schumacher, quarto con la Mercedes, ma risalito sino al 2˚ posto con una rincorsa eccezionale. Poi ha dovuto cedere a chi aveva macchine migliori, ma finalmente ci ha divertito e si è divertito. Hamilton non c’è stato. Una giornata strana: tanta acqua, tante interruzioni e un finale da favola. Dieci giri come non si vedevano da chissà quanto tempo: chi diceva che lo spettacolo in F.1 non c’è dovrà ricredersi.

SCELTA VINCENTE

Il segreto? Un alettone sbagliato (g.p.) Una scelta tecnica troppo conservativa alla fine è stata la chiave di volta del successo di Button. «Siamo venuti in Canada senza alettone da medio carico, come invece hanno fatto gli altri — dice Paddy Lowe, il responsabile della McLaren — lo avevamo fatto pensando che sarebbe stato utile per preservare le gomme con l'asfalto abrasivo. In qualifica si è rivelata una scelta sbagliata, ma in gara siamo stati premiati viste le condizioni atmosferiche. Anche con la pista asciutta del finale questa scelta ha favorito Jenson: aveva le gomme in migliori condizioni».


LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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s HANNO DETTO

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Massa al fotofinish su Kobayashi Felipe Massa batte Kobayashi di 45 millesimi ed è 6˚. A sinistra, un commissario rischia grosso cadendo in pista proprio mentre sopraggiunge una vettura IPP DA TV

Webber «Ho giocato d’azzardo. Non era facile superare, ho sfruttato la pista asciutta»

Jenson «Una vittoria incredibile» «Corsa fantastica, è stata una grande battaglia Mi dispiace per l’incidente con Lewis Hamilton» MARCO DEGL’INNOCENTI

Le felicità di Jenson Button, 31 anni, al primo successo stagionale: non vinceva da 21 gare, l’ultima in Cina l’anno scorso REUTERS

5 R PRODUZIONE RISERVATA

R Horner «Vettel stava spingendo per cercare di tenere dietro Button e ha fatto uno dei suoi pochi errori»

R Schumacher «Mi sono sorpreso di ritrovarmi secondo, merito dell’esperienza. Peccato»

A PRIMO

MONTREALdGrazie ad un’incredibile errore di Sebastian Vettel a due km dal traguardo, Jenson Button ha conquistato la sua prima vittoria della stagione: «Grazie ragazzi!» ha urlato l’inglese alla radio, appena tagliato il traguardo. Mentre la sua splendida fidanzata, Jessica Michibata, si lanciava nella braccia di John, il simpaticissimo ed ultra felice padre del pilota della McLaren. «Una corsa fantastica. Veramente molto difficile e adesso andrò a festeggiare. È stata una battaglia immensa, devo di nuovo ringraziare la scuderia. Ma mi dispiace per Lewis. Non l’ho visto negli specchietti e mi scuso con lui per l’incidente».

Beffa Vettel ce l’aveva quasi fatta, era stato quasi perfetto. Ma alla fine non ha resistito alla pressione dello scatenato pilota della McLaren e non è riuscito, stavolta, a trasformare la pole numero cento di un pilota tedesco in F.1 in una vittoria. Ma ieri Sebastian, con l’eliminazione di due tra i più pericolosi rivali come Lewis Hamilton e Fernando Alonso, ha consolidato comunque ancora più la sua posizione di leader del Mondiale. «È stata una corsa molto difficile e sono un po’ deluso, perché ormai sentivo la vittoria in tasca, ci credevo. Avrei forse dovuto essere un po’ meno prudente dopo l’ultima Safety-Car, quando ero in testa. Jenson si è fatto sotto molto bene ed io ho commesso un piccolo errore, sono finito sull’erba ed ho pagato pegno. Ma quelli raccolti qui sono punti pesanti e buoni lo stesso. Mi

Sebastian Vettel sbaglia e Jenson Button passa al comando IPP DA TV

resta un po’ di dispiacere: ho buttato via una grandissima occasione». Visiera calda Vettel e il compagno di squadra Mark Webber hanno portato per la prima volta in gara un casco con una speciale visiera riscaldata (unici ad averlo). Un aiuto, ma non certo risolutivo, sotto il diluvio: «Per la prima macchina è già pericoloso, ma quelli dietro non vedono nulla. È chiaro che preferirei restare dietro la Safety-Car fino alla fine», aveva detto Vettel alla radio già durante la prima fase dietro la Mercedes color argento guidata dal suo connazionale Bernd Maylander.

Vettel: «Ho buttato via una grandissima occasione. Sentivo la vittoria in tasca ma ho fatto un piccolo errore e l’ho pagato»

Basta acqua Alla ripresa della gara, dal box Red Bull, Sebastian è stato avvertito che non era prevista ulteriore pioggia. Dietro di lui, a sorpresa, il giapponese Kamui Kobayashi della Sauber, che però non è sembrato riuscire ad impensierirlo. Poi, alle sue spalle, è spuntato addirittura Michael Schumacher! Seb vs Schumi Ed in questo incredibile GP è arrivato anche il grande, attesissimo duello, quello tra Vettel e Schumi. All’improvviso, quasi alla fine, il più giovane iridato di tutti i tempi, in testa dall’inizio s’è trovato alle spalle il suo idolo, Schumacher, che con una favolosa rimonta era risalito al 2o posto. Due generazioni di piloti tedeschi a confronto. Sembrava che Schumi potesse finalmente centrare il podio, ma negli ultimi giri, prima Button e poi Webber, lo hanno scavalcato e s’è dovuto accontentare del 4o posto, comunque il suo miglior risultato dell’anno.

GIORNATA AMARA UNA SOLA ROSSA AL TRAGUARDO. LONTANA DAI PRIMI

Felipe: «Ho perso il podio per un idiota» Alonso: «Il ritiro? Colpa di Jenson ha calcolato male il tempo di frenata» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MONTREAL dDecisamente, questo non è l’anno della Ferrari. «Era una gara dove avevamo dimostrato di andare molto forte con l’asciutto e cosa succede? Piove». La faccia abbacchiata, Fernando Alonso non sa se ridere o piangere. «Siamo stati sfortunati sin dall’inizio, perché quando abbiamo

deciso di montare le gomme intermedie — in quel momento assolutamente la scelta giusta — subito dopo ha cominciato a piovere forte e abbiamo dovuto rientrare ai box per rimontare le gomme da bagnato. Poi, alla ripartenza della gara, ero appena uscito dai box dopo avere montato le gomme slick e c’è stato l’incidente con Button alla chicane». Colpa Sul contatto Fernando sembra avere le idee piuttosto chiare. «Colpa mia? Non credo proprio. Eravamo vicini, io ero un po’ più avanti e ho cercato di stare il più esterno possibile. Lui probabilmente ha calcolato male il tempo della frenata e ha bloccato le gom-

me: fatto sta che io mi sono trovato fuori con il posteriore appoggiato al muro e lui ha continuato. La McLaren sembra essere indistruttibile, quest’anno a loro succede di continuo di toccare qualcun altro, come a Monaco (Hamilton contro Massa; n.d.r.): loro continuano a correre e noi ci ritiriamo. Peccato non essere riusciti a portare a casa un risultato che meritavamo, la fortuna va e viene e quest’anno non sembra proprio non essere dalla nostra parte». Mondiale «È vero che mancano ancora tante gare e che, come noi abbiamo fatto già tre ritiri (due di Massa; n.d.r.) può toccare anche alla Red Bull, però

Fernando Alonso in testa coda dopo il contatto con Button PRESS 4 DA TV

loro sono i più veloci e dominano un fine settimana sì e l’altro anche». Rabbia Non nasconde invece la rabbia verso Narain Karthikeyan, Felipe Massa, finito a muro al 53˚ nel doppiaggio della Hrt dell’indiano. «È un c.. — attacca duro Felipe —, se ne stava lì in traiettoria e appena ho messo le gomme sull’umido è stato come andare sul ghiaccio. Peccato, perché sono sicuro che senza l’incidente sarei andato sul podio». Una sensazione condivisa anche dal direttore tecnico della rossa, Pat Fry. «Avevamo il passo per andare sul podio, soprattutto se guardiamo a chi ha vinto: fino al momento delle nostre disavventure Button era sempre stato alle nostre spalle».


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FORMULA 1 GP CANADA

Hamilton, altro che pentimento Contatto prima con Webber poi con Button: «Mi scuso ma le corse sono così». Lauda: «Pazzie» to è stato inevitabile». Dopo l’urto a muro, l’inglese ha proseguito, senza fermarsi subito: «Il team mi ha detto che avevo rotto una sospensione, così ho continuato sperando di arrivare ai box, poi ho capito che non era possibile andare avanti».

MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MONTREAL (Canada)dAncora Rambo-Hamilton. Altro che pentimento, altro che lezione imparata dopo le speronate a Montecarlo a Schumi, Massa e Maldonado. E dopo l’infelice battuta contro i commissari, accusati di perseguitarlo perché nero, soltanto la clemenza di Jean Todt e della Fia lo hanno salvato da 6 GP di squalifica. Prima della gara pure Emerson Fittipaldi — iridato F.1 nel 1972 e 1974 —, lo aveva criticato: «Lewis è un talento straordinario, ma qualche volta nei sorpassi dovrebbe controllare la sua aggressività».

Foga Anche qui, però, sia pure in condizioni molto difficili per la pioggia, Hamilton ha pagato lo scotto dell’eccessiva foga. Già nelle fasi iniziali, appena rientrata la Safety-Car, al 4o giro, la sua prima collisione. Ai danni della Red Bull di Mark Webber. E l’inglese non si è sentito in colpa: «Mi scuso con Mark, ma le corse sono così. Nessuna intenzionalità da parte mia. Ero all’interno dietro Webber ed ho provato a superarlo: avevo un po’ di sottosterzo e ci siamo toccati, la macchina si è danneggiata un po’». «Volevo fargli un po’ di spazio, non è stato abbastanza — è la

Difesa In favore del suo pilota è intervenuto subito Jonathan Neale, direttore generale della McLaren: «Penso che sia stato un normale incidente di gara. Non siamo il primo team ad avere un incidente del genere e sicuramente non saremo gli ultimi». Anche l’ex capo di Hamilton, Norbert Haug, responsabile del Motorsport Mercedes si è schierato a sua favore: «Francamente, bisogna smettere di criticare sempre il modo di correre di Lewis, è ingiusto dargli continuamente del Rambo». spiegazione di Webber —. Però mi chiedo perché uno fa questi numeri così presto e non aspetta almeno 2-3 curve». E la direzione gara? Ha valutato l’episodio come regolare. Schianto Poco dopo, però, ecco Lewis di nuovo protagonista dell’episodio decisivo per la sua gara: lo scontro con il compagno Jenson Button, all’8o giro, che lo ha messo fuori gioco per la rottura del semiasse posteriore destro nell’urto a mu-

ro. «Ma cosa fa quello lì?», ha strillato Button alla radio, mentre l’altra McLaren gli veniva addosso. Lui ha spiegato i fatti con (apparente) calma: «Mi sembrava di essere più o meno a metà altezza rispetto a lui, ma Jenson ha fatto un errore frenando troppo tardi nell’affrontare l’ultima curva e ne è uscito lentamente. Non so se mi ha visto, ma si è spostato sempre più verso sinistra. Io ero più veloce, ma non ho avuto più spazio per evitarlo e l’ur-

La McLaren danneggiata di Lewis Hamilton viene riportata al box con il carro attrezzi COLOMBO

Accusa Niki Lauda è di parere diverso: «Quello che ha fatto Hamilton è oltre ogni limite. Una pazzia completa. Se la Fia non lo punisce, non capisco più il mondo. Così non si può guidare, ci può scappare il morto». Durante la lunga interruzione del GP Lewis è restato nel box McLaren, dove ha ricevuto la visita di Rihanna, la cantante pop americana. Sorrideva l’inglese che, più tardi, si sarebbe dovuto presentare, di nuovo dai commissari di gara.

4 taccuino

IL CASO INDYCAR IN TEXAS Due settimane fa Hamilton era Ok Franchitti e Power stato al centro delle polemiche. A MONACO

Punito con un passaggio obbligato in corsa box per la collisione con Massa e, dopo il traguardo, 20" di penalizzazione per l’incidente con Maldonado. RAZZISMO

Non solo. Nel dopogara aveva dichiarato: «I commissari puniscono sempre per me forse perché sono nero». Una vicenda chiusa da una lettera di scuse alla Fia che gli ha evitato altri guai. «Meritava sei gare di squalifica», ha dichiarato Todt.

dDario Franchitti e Will Power hanno vinto le due gare Indycar del la Firestone Twin 275s, sull’ovale texano di Fort Worth. Nella prima corsa Franchitti ha battuto in vola ta il compagno di squadra Scott Dixon, Power e Alex Tagliani, men tre nella seconda Power si è impo sto più nettamente su Dixon e Ryan Briscoe. Dopo 6 tappe, la classifica del campionato Indycar vede al comando Power, con 21 punti di vantaggio su Franchitti e 70 su Dixon.

COLLAUDO PIRELLI

Block, test a Monza dIl 5 agosto a Monza Ken Block proverà la Toyota di Formula 1 che la Pirelli utilizza nel test di sviluppo delle gomme. Il leggendario pilota americano di rally guiderà la TF109 nell’ultimo dei tre giorni di test che la Casa milanese ha programmato a Monza nel mese di agosto, suben trando a Lucas Di Grassi.

DVD IN EDICOLA

Il mito Ferrari va oltre la F.1

LA DOMENICA NERA DI LEWIS 2

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È in edicola da oggi a 10,99 euro «Il Mito oltre la F.1», il 10˚ dvd della collana «La grande storia Ferrari». In scena, tra l’altro, i trionfi rossi a Le Mans.

1 Webber tenta di superare Hamilton, l’inglese lo tocca con l’anteriore destra e lo manda in testacoda 2-3 Hamilton prova il sorpasso su Button, che lo chiude verso il muretto dei box PHOTO 4-IPP DA TV

ARRIVO

CLASSIFICHE

GIRI VELOCI

PILOTI POS PILOTA

NAZ

TEAM

1.

BUTTON

GB

McLaren-Mercedes

2.

VETTEL

GER Red Bull-Renault

a 2"709 (3)

3.

WEBBER

AUS Red Bull-Renault

a 13"828 (3)

4. SCHUMACHER GER Mercedes 5.

PETROV

DISTACCO (PIT STOP)

in 4h04’39"537 (6) media 74,864 km/h

a 14"219 (4)

RUS Renault

a 20"395 (2)

6. MASSA

BRA Ferrari

a 33"225 (4)

7.

KOBAYASHI

GIA

8.

ALGUERSUARI SPA Toro Ross-Ferrari

9.

BARRICHELLO BRA Williams-Cosworth

10. BUEMI

SVI

Sauber-Ferrari

Toro Rosso-Ferrari

11. ROSBERG

GER Mercedes

12. DE LA ROSA

SPA Sauber-Ferrari

13. LIUZZI

ITA

Hrt-Cosworth

14. KARTHIKEYAN IND

Hrt-Cosworth

15. D’AMBROSIO

BEL Virgin-Cosworth

a 33"270 (2) a 35"964 (3) a 45"117 (4) a 47"056 (4) a 50"454 (4) a 1’03"607 (2) a 1 giro (3) a 1 giro (2) a 1 giro (5)

16. GLOCK

GER Virgin-Cosworth

a 1 giro (2)

17. TRULLI

ITA

a 1 giro (4)

Lotus-Renault

RITIRATI: all’8˚ giro HAMILTON (GB McLaren Mercedes) incidente; 29˚ KOVALAINEN (FIN Lotus Renault) semiasse; 37˚ ALONSO (SPA Ferrari) incidente; 53˚ SUTIL (GER Force India Mercedes) sospensione; 56˚ HEIDFELD (GER Renault) incidente; 62˚ MALDONADO (VEN Williams Cosworth) incidente; 69˚ DI RESTA (GB Force India Mercedes) incidente. GIRO PIÙ VELOCE: il 69˚ di Button in 1’16"956, media 204,007 km/h LEADER DELLA CORSA: dal 1˚ al 19˚ giro Vettel; il 20˚ Massa; dal 21˚ al 69˚ Vettel; il 70˚ Button.

POS PILOTA

NAZ

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SPA

MON

1. VETTEL 2. BUTTON 3. WEBBER 4. HAMILTON 5. ALONSO 6. MASSA 7. PETROV 8. HEIDFELD 9. SCHUMACHER 10. ROSBERG 11. KOBAYASHI 12. SUTIL 13. BUEMI 14. ALGUERSUARI 15. BARRICHELLO 16. PEREZ 17. DI RESTA 18. TRULLI 19. D’AMBROSIO 20. KOVALAINEN 21. GLOCK 22. MALDONADO 23. KARTHIKEYAN 24. LIUZZI COSTRUTTORI 1. RED BULL 2. MCLAREN 3. FERRARI 4. RENAULT 5. MERCEDES 6. SAUBER 7. TORO ROSSO 8. FORCE INDIA

GER GB AUS GB SPA BRA RUS GER GER GER GIA GER SVI SPA BRA MES GB ITA BEL FIN GER VEN IND ITA

161 101 94 85 69 32 31 29 26 26 25 8 8 4 4 2 2 0 0 0 0 0 0 0

25 8 10 18 12 6 15 2 4 1 -

25 18 12 4 8 10 15 2 6 1 -

18 12 15 25 6 8 2 4 10 1 -

25 8 18 12 15 4 6 10 1 2 -

25 15 12 18 10 4 8 6 1 2 -

25 15 12 8 18 4 10 6 1 2 -

CAN 18 25 15 8 10 12 6 1 4 2 -

255 186 101 60 52 27 12 10

35 26 18 15 4 3 -

37 22 18 15 2 6 1 -

33 37 14 2 14 1 -

43 20 15 10 10 1 2 -

37 33 10 4 14 3 -

37 23 18 4 10 1 6 2

33 25 8 10 12 6 5 2

9. WILLIAMS 10. LOTUS 0; 11. VIRGIN 0; 12. HRT 0.

4

1. Button 1’16"956 (69˚) 2. Vettel 1’17"217 (69˚) 3. Petrov 1’19"054 (68˚) 4. Schumacher 1’19"138 (70˚) 5. Massa 1’19"148 (68˚) 6. Di Resta 1’19"395 (67˚) 7. Buemi 1’19"507 (69˚) 8. Webber 1’19"572 (65˚) 9. Rosberg 1’20"071 (69˚) 10. Kobayashi 1’20"213 (70˚) 11. Barrichello 1’20"316 (68˚) 12. De La Rosa 1’20"369 (70˚) 13. Alguersuari 1’20"371 (69˚) 14. Trulli 1’22"233 (67˚) 15. D’Ambrosio 1’22"495 (68˚) 16. Karthikeyan 1’23"116 (66˚) 17. Liuzzi 1’23"419 (63˚) 18. Maldonado 1’24"265 (53˚) 19. Glock 1’24"590 (68˚) 20. Heidfeld 1’25"135 (55˚) 21. Sutil 1’30"171 (47˚) 22. Alonso 1’34"223 (14˚) 23. Hamilton 1’37"761 (7˚) 24. Kovalainen 1’38"460 (16˚)

2 SAFETY CAR

CALENDARIO

26/6 Europa a Valencia (Spa) 10/7 GB a Silverstone 24/7 Germania al Nürburgring 31/7 Ungheria a Budapest 28/8 Belgio a Spa 11/9 Italia a Monza 25/9 Singapore a Singapore* 9/10 Giappone a Suzuka 16/10 Corea Sud a Yeongam 30/10 India** a New Delhi 13/11 Abu Dhabi a Yas Marina 27/11 Brasile a Interlagos *gara in notturna ** in attesa di omologazione

Safety Car grande protagonista del GP del Canada. La vettura di sicurezza, guidata dal pilota tedesco Bernd Maylander, è stata utilizzata in ben sei occasioni. Dal via della gara al 4˚ giro a causa della pioggia. Poi dall’8˚ al 12˚ giro per il contatto tra i due piloti della McLaren, Jenson Button e Lewis Hamilton, che ha portato al ritiro di quest’ultimo. Dal 20˚ giro fino alla bandiera rossa, che ha interrotto la gara per la pioggia abbondante. Stesso motivo per cui la gara, dopo due ore e cinque minuti, è ripartita sempre dietro la Mercedes di Maylander. L’uscita di Fernando Alonso con la Ferrari è stata l’occasione per il quinto ingresso della Safety Car. L’ultima volta è stata provocata dall’incidente di Nick Heidfeld con la Renault. DRIVE THROUGH Sono fioccate anche diverse penalità durante la gara. Il primo drive through è stato inflitto a Button per aver superato il limite di velocità in regime di Safety Car. Poi è toccato a D’Ambrosio (Virgin) per aver cambiato le gomme prima della ripartenza; aSutil per un sorpasso con le bandiere gialle; a Di Resta (Force India) per una collisione con Heidfeld. Non ha avuto il tempo di fare il drive through Karthikeyan (Hrt) per aver saltato una curva. Gli sono stati aggiunti 20" al tempo finale.


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LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MOTOMONDIALE GP GRAN BRETAGNA DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SILVERSTONE (Gran Bretagna)dFlash 1 dall’inferno climatico di Silverstone. Intorno alle 13.30 le moto lasciano i box per la linea di partenza. Piove e a un freddo quasi invernale (11˚) si aggiunge un improvviso vento teso. I piloti sono imbacuccati nelle loro tute antipioggia. Tutti meno uno: Casey Stoner. Che arriva nella sua casella da poleman e se ne sta lì intirizzito finché la mano pietosa di un meccanico quasi lo costringe a mettere una giacca a vento. Se la belva australiana è così Devastoner forse è anche per questo suo integralismo agonistico, senza se e senza ma. Concentrato fino all’obiettivo finale: soltanto la vittoria.

Trappola Flash 2, in gara ci si sposta di qualche metro. Il rettilineo d’arrivo è riasfaltato di fresco, con quella granulosità che in autostrada ci dà sicurezza, perché non si alza una goccia d’acqua, anche in caso di acquazzoni. Ma oltre la linea che delimita idealmente la frenata, l’asfalto cambia e diventa una trappola infernale di buche degne della Salerno-Reggio Calabria, con l’aquaplaning sempre in agguato. Al quarto giro Marco Simoncelli, la grande speranza italiana, mentre è terzo ne attraversa

Dovizioso è secondo Simoncelli ancora k.o. Edwards eroico: è 3˚

STONER

RE DELLA PIOGGIA una e rischia di volare via, cavandosela con la semplice perdita di una posizione. A favore di Jorge Lorenzo, che però paga dazio al 9o giro. Stessa dinamica, ma in accelerazione e addio gara, record di costanza (25 GP al massimo al 4˚ posto) e forse al Mondiale, visto che d’un balzo è passato da +7 a -18 dal fenomeno Stoner. Amarezza Un paio di giri e la

frittata è completa. Simoncelli, sempre in scia di Dovizioso, finisce su un’altra pozzanghera e vola via planando sulla sua amarezza: per la terza volta in sei gare fa zero, e per la quarta di fila perde un podio che sembrava cosa quasi fatta. Marco alla fine era disperato per questo blocco che sembra insuperabile. Da questa battaglia furibonda è uscito Andrea Dovizioso, che ha costruito la

sua gara su una difesa arcigna, alla Trapattoni, che ha costretto all’errore chi ha tentato di portargli via un secondo posto meritatissimo, malgrado i 15" (troppi) dallo scatenato Stoner. Almeno progredisce nel Mondiale.

Il pilota di Gresini lotta con Andrea, poi arriva il terzo errore in sei gare. Colin sul podio nonostante la clavicola fratturata

Eroico Sul podio torna dopo 2 anni di mediocrità Colin Edwards con una placca e 13 viti nella spalla destra, inserite so-

CADUTE

GIRO

Brivido per Simoncelli. Il pilota di Gresini è 3˚ ma alla prima curva perde il controllo dell’anteriore della Honda. Marco non cade ma deve tagliare la curva e viene superato da Lorenzo

La prima curva una trappola per i due big

V

lo 8 giorni fa: immaginare cosa avrebbe potuto fare Dani Pedrosa, che la stessa operazione l’aveva fatta quasi 3 settimane prima e che invece è rimasto ancora a casa a rimpiangere i punti che sicuramente avrebbe potuto mettere in cascina senza colpo ferire. Dietro all’americano si è arrampicato il connazionale Nicky Hayden che aveva sicuramente la possibilità di strappare quel posto

GIRO

Il campione a terra Nel tentativo di restare in scia e attaccare la Honda di Dovizioso, il campione Jorge Lorenzo viene sbalzato dalla Yamaha alla prima curva. Addio primato in classifica

IPP DA TV

MILAGRO-WRIGHT

STATO DI GRAZIA IL PILOTA DELLA HONDA AL QUARTO SUCCESSO DELL’ANNO

«Che panico, mi si era appannata la visiera» Il vincitore: «All’inizio, quando ero 2˚, si è formata della condensa e vedevo poco. Poi è scivolato Jorge e mi sono rilassato» GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SILVERSTONE dCome fa? E’ la na-

turale domanda che ci si pone vedendo guidare Casey Stoner, tanto sull’asciutto quanto sul bagnato. «Per fare certe cose — è l’analisi di Valentino Rossi — occorre sentirsi perfettamente a proprio agio con la moto e devi essere in grande forma». In effetti è così: da quando è salito sulla Honda, Stoner non ha mai smesso di ridere e il suo stato di

grazia assolutamente straordinario ne è una conseguenza. I numeri, crudi ma incontestabili, fotografano ancora meglio lo strapotere di Stoner: quattro vittorie, tre consecutive — era dai tempi di Rossi, dal 2003, che un pilota Honda non compiva una simile impresa —, cinque podi su sei gare, 90 giri percorsi al comando sui 150 fino a oggi effettuati. Tutto questo si traduce in un vantaggio in classifica di 18 punti, che sarebbero molto di più se Stoner non

fosse stato abbattuto da Rossi a Jerez. «In effetti — ammette — scoccia per quello zero, anche perché non è stato causato da un mio errore. Ma è più importante aver recuperato lo svantaggio in poche gare ed essere già in testa: è una bella sensazione». Condensa La sua vittoria nel GP di Gran Bretagna non è mai stata in discussione, anche se Casey nei primi giri ha dovuto lottare con un imprevisto. «Ero dietro a Dovizioso — svela — e sulla visiera si è formata della condensa: sono stati attimi di panico, perché vedevo malissimo. Fortunatamente dopo 5 giri ho potuto cominciare a spin-

x

ha detto

IL MONDIALE Mi scoccia il ritiro di Jerez anche perché non avevo sbagliato io. Ma è più importante questo recupero: sono già in testa in poche gare. È una bella sensazione

Casey Stoner, 25 anni ANSA

gere e quando il team mi ha segnalato che Lorenzo era caduto mi sono un po’ rilassato. Ma le condizioni della pista erano proibitive e a 7 giri dal termine mi sembrava che la gara non finisse più…». Competitivo L’aspetto che più rende felice il campione australiano è la competitività della Honda su ogni tracciato: Casey sembra avere sempre la situazione sotto controllo. «Con questa moto so dove devo migliorare, come intervenire per essere ancora più competitivo. Per questo ho potuto vincere tre GP consecutivi (in MotoGP c’era già riuscito con la Ducati nel 2007 e nel 2008; n.d.r.). Ma la strada è ancora lunga, inutile fare troppi calcoli». Forse, però, cominceranno a farli gli avversari: uno così è davvero difficile da battere.


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Casey Stoner, 25 anni, ha centrato ieri la quarta vittoria su sei gare in questa stagione. Poi (nella foto in basso a sinistra) festeggia con un’impennata AFP-MILAGRO

w

Dovi: «Chi l’ha detto 34 che questo Casey non si può battere?»

I NUMERI

Casey Stoner ieri ha vinto il suo 34˚ gran premio in carriera: 2 in 125, 5 in 250, 27 in MotoGP

1

Lorenzo è costretto al ritiro per la prima volta nella stagione: nelle precedenti 5 gare era salito 4 volte sul podio

2

Andrea Dovizioso è al secondo podio stagionale. Anche in Francia, a Le Mans, aveva chiuso 2˚ alle spalle di Stoner sul podio, ma ha rovinato tutto con errori in serie. Ma almeno ha dato il senso del potenziale della Ducati. Oblio Nicky, attaccato da dietro, nel finale ha fatto il giro veloce della gara, in qualche modo fissando i valori di Borgo Panigale in questa gara. Visto che Valentino ha chiuso un fine settimana di passione con un sesto posto incoraggiante solo

per i punti (in tanti sono caduti davanti a lui, ma ora è 4˚ nel Mondiale), perché ha sempre galleggiato in fondo al gruppo, recuperando solo su piloti — tipo Elias o Abraham — che di solito neppure vede. Per dare il senso delle difficoltà, dopo i 3"761 delle prove da Stoner, ieri ne ha presi 2"989 dal compagno primatista. Per il riscatto se ne riparla tra due settimane, ad Assen, quindi di sabato.

11˚

GIRO

Senza scampo Stavolta la prima curva è fatale a Marco. Il romagnolo è nuovamente 3˚e cerca il modo di attaccare Dovizioso. Ma l’anteriore si chiude ancora e finisce a terra MILAGRO-WRIGHT

R

«Gli va tutto bene però come passo mi sto avvicinando» Marco: «Sono caduto mentre cercavo di non forzare» DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SILVERSTONE d Che giornata: «Sono soddisfatto al novantanove per cento». Una domenica quasi perfetta per Andrea Dovizioso, che non fa mistero di come «questo secondo posto valga oro». Per almeno due motivi: «Abbiamo rinforzato moltissimo la nostra posizione in campionato, avvicinandoci a Lorenzo», che ora precede il romagnolo di appena quindici punti. E poi, «perché a livello di passo siamo stati molto vicini a Stoner». A questo bisogna aggiungere che da inizio stagione solo lui, Hayden e Rossi, pur con risultati diversi, sono sempre riusciti ad andare a punti. E qualcosa, anche questo, vorrà pur dire.

Il saggio Niente irruenza, grande attenzione alla messa a punto e strategia ottimale. Anche ieri la gara ha detto questo per Dovizioso: «Abbiamo corso in condizioni difficilissime. Nei due giorni precedenti, mi ero sempre staccato di al-

In basso a sinistra Marco Simoncelli, 24 anni, ancora senza podio in MotoGP. Qui sotto Andrea Dovizioso, 25: quest’anno sempre a punti EPA LAPRESSE

meno un secondo, ma sono riuscito a trasformare tensione e rabbia in motivazione. E, di questo, devo ringraziare il team. Anche se, è vero, adesso bisogna cercare di fare meglio in qualifica». Corsa al limite Senza esagerare, è un secondo posto da tenersi stretto anche per le condizioni in cui è maturato per il pilota della Honda: «La pista non drenava, il rischio-aquaplaning era costante, ma la chiave è stata in quel doppio giro fatto prima di andare in griglia, utile per rodare le gomme da bagnato. In gara, poi, ho preferito evitare rischi quando Casey è andato via, com’è successo invece a Lorenzo e a Simoncelli. Credo che su questa pista fosse più importante arrivare secondo, piuttosto che tentare di vincere a

ogni costo». Il futuro? Mai porre limiti alla provvidenza: «Stoner imbattibile? Assolutamente no. Ha cambiato moto e team, è bravissimo e molto motivato, ma tutto gli sta andando bene. La stagione, però, è ancora lunga». Che botta Poi c’è anche l’altra faccia della medaglia: povero Simoncelli. Grandi speranze, ma Silverstone per Marco è finita nel peggiore dei modi. «Sono veramente affranto, perché tutte le volte in cui sono vicino a un grande risultato, mi succede sempre qualcosa. Nello stesso punto in cui sono caduto in gara, qualche giro prima avevo corso un grosso rischio. E dire che in quel momento stavo cercando di non forzare. Ero dritto, la moto mi si è chiusa e mi sono ritrovato per terra. Me ne starò un po’ "accapannato". A casa mia si dice così quando uno va via a testa bassa». Perché è un boccone amarissimo da mandare giù, ma bisogna voltare pagina in fretta e pensare ad Assen: «Adesso si torna a casa, si va a dormire e poi inizieremo a ragionare alla prossima gara, cercando di prepararci come avevamo fatto qui, ma di concretizzare qualcosa in corsa. Dovizioso? In quel momento andavo forse più veloce, ma è pur vero che Andrea si stava dimostrando più a posto di me in frenata. Prova ne sia il fatto che non riuscivo a passarlo». Nuova rotta Capisce benissimo, il romagnolo, che bisogna cambiare rotta molto in fretta: «Sì, sono veloce, ma a questo punto sarebbe il caso di farlo vedere anche quando uno legge la classifica dell’arrivo. Che roba: neppure l’anno scorso ero piazzato così indietro».


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MOTOMONDIALE GP GRAN BRETAGNA 4 Il bello

Lorenzo, troppa foga la corona scivola via... Dovizioso concreto: non è il più veloce ma costringe all’errore i rivali Hayden gara assurda: poteva andare sul podio invece si sveglia alla fine LE PAGELLE

di FILIPPO FALSAPERLA

GLI ALTRI

Bravo Bautista un funambolo sull’acqua

Altro che pensione: vero duro P 10 COLIN EDWARDS Due anni da (quasi) pensionato - ultimo podio il 2˚ posto sempre in Gran Bretagna, ma a Donington, e ancora con la pioggia - non sono bastati per spegnere la fiamma della caparbietà. L’americano dai comportamenti talvolta censurabili è un vero duro: 8 giorni fa era sotto i ferri a Barcellona, ieri è salito sul podio soffrendo e lottando. Bravo! Si è guadagnato l’ingaggio anche per questa stagione.

CASEY STONER

ANDREA DOVIZIOSO

10

8

Ormai non dovrebbe fare più notizia il suo dominio, ma ogni volta che lo guardi, soprattutto in situazioni estreme come quelle di ieri, ti rendi conto di quanto sia fenomenale. Impressionante per concentrazione e anche per serenità ANSA

Un GP concreto, costruito con una forza di volontà che non sempre gli abbiamo visto. Non era il più veloce del terzetto che inseguiva la lepre australiana, ma è riuscito a tenere testa agli altri 2 fino a farli sbagliare. Anche questo è un bel merito ANSA

VALENTINO ROSSI

MARCO SIMONCELLI

5

4

Un fine settimana terribile, eppure chiuso con un discreto bottino di punti, ma pure di... secondi di distacco. L’annus horribilis continua e neanche la pioggia ha ammorbidito la situazione ANSA

La disperazione di Marco a fine GP è la fotografia di quello che poteva essere. Una pena buttare via un podio quasi sicuro o, in ogni caso, un bel GP. La pioggia è traditrice, ma doveva essere più furbo IPP

JORGE LORENZO

NICKY HAYDEN

4

4

Eccesso di foga per il campione che s’era imposto di non rischiare mai. Era aggrappato al Mondiale con le unghie e con i denti, adesso lo vede scivolare via e sembra possa fare poco per invertire la rotta LAPRESSE

Un GP assurdo. Poteva fare il podio, come dimostrato in prova e, soprattutto, con il record al 17o giro, quando Bautista lo stava per attaccare, e ne mancavano 3 alla fine. Svegliarsi prima? IMAGE SPORT

Colin Edwards, 37 anni, due volte iridato Superbike AFP

ALVARO BAUTISTA 7 Onore al merito a tutti i piloti MotoGP che ieri hanno corso, rischiato e portato a termine una gara da tregenda. Ma, se bisogna fare una graduatoria, nelle retrovie il più bravo è stato Alvaro, con una Suzuki che sull’acqua non soffre troppo. KAREL ABRAHAM 5 Temeva l’acqua e puntualmente si è trovato in difficoltà. Ma non va dimenticato che è un esordiente. TONI ELIAS 5 Lontanissimo, ma almeno non ultimo come al solito. Ha galleggiato senza commettere grossi errori. Per lui, quasi una vittoria... HIROSHI AOYAMA 4 Mai della partita, anche in prova. Ma forse aveva nella testa il volo dell’anno scorso che gli ha fatto temere qualcosa di gravissimo, tenendolo lontano dalle corse per tanto tempo. LORIS CAPIROSSI 4 Non è l’ultimo delle Ducati, ma invocava la pioggia e una volta che è arrivata non è uscito dai bassifondi. BEN SPIES 4 Disastroso senza una spiegazione. Nella caduta (è finito contro le reti) poteva farsi molto male: invece è tutto ok. HECTOR BARBERA 4 Doppiato e con un ritmo lentissimo. Non decolla nemmeno sul bagnato. RANDY DE PUNIET 4 La pioggia sarebbe il suo terreno migliore, ma finisce doppiato e ultimo. Disastro? Di più.

SABATO 25 GIUGNO C’È ASSEN

il brutto

Questo il calendario delle prossime gare: 25 giugno GP Olanda Assen 3 luglio GP Italia Mugello 17 luglio GP Germania Sachsenring 24 luglio GP Usa* Laguna Seca 14 agosto GP R.Ceca Brno 28 agosto GP Indianapolis Indianapolis 4 settembre GP San Marino Misano 18 settembre GP Aragon Aragon 2 ottobre GP Giappone Motegi 16 ottobre GP Australia Phillip Island 23 ottobre GP Malesia Sepang 6 novembre GP Valencia Valencia *solo MotoGP

Andrea mette k.o. gli squali

di MARIO LEGA

IL BELLO Stoner Solista incontrastato. Aveva fama di cascatore, lo davano come ossessionato da Rossi, smentisce tutti calando il poker di vittorie con una superiorità disarmante: chi fermerà la musica? Dovizioso Superlativo. Tiene a bada la muta di squali che lo braccano con staccate formidabili, li costringe ad autoeliminarsi con autorità: una buona iniezione di fiducia. Edwards Stoico, professionale, appassionato. Guadagna il podio in condizioni menomate, ma soprattutto dà una lezione agli assenti (vedi Pedrosa): i galloni si guadagnano sul campo e non facendo i capricci a casa IL BRUTTO Lorenzo Confonde il Martillo con la Mantequilla perdendo la sua proverbiale regolarità e la testa della classifica iridata. Cade, senza ricevere nessuna scorrettezza da parte degli italiani: incredibile! Simoncelli Con tanta acqua in pista, rispunta la vecchia ruggine coltivata per anni contro Dovizioso. Rimane miracolosamente in sella dopo un lungo, rimonta, poi commette l’ennesimo errore e torna a casa con un pugno di mosche. Rossi Sembra di rivedere le prestazioni del passato recente di Melandri. Stessi problemi nel mandare in temperatura le gomme, stessi distacchi, stessa posizione in griglia, stesse scuse. Il Burgess team doveva risolvere i problemi della Ducati in un battibaleno, ma è difficile andare a Borgo Panigale a insegnare al fornaio a fare il pane.

I RISULTATI CLASSIFICA

MOTOGP PILOTA

1. STONER

NAZ

AUS

MOTO

Honda

TEMPO/DISTACCO

in 47’53"459 media 147,885 km/h

2. DOVIZIOSO

ITA

Honda

3. EDWARDS

USA

Yamaha

a 21"480

4. HAYDEN

USA

Ducati

a 26"984

5. BAUTISTA

SPA

Suzuki

a 35"569

a 15"159

6. ROSSI

ITA

Ducati

a 1’04"526

7. ABRAHAM

R.CECA Ducati

a 1’32"650

8. ELIAS

SPA

Honda

a 1’51"938

9. AOYAMA

GIA

Honda

a 1’52"350

10. CAPIROSSI

ITA

Ducati

a 2’03"312

11. BARBERA

SPA

Ducati

a 1 giro

12. DE PUNIET

FRA

Ducati

a 1 giro

RITIRATI: SPIES (USA-Yamaha) all’8˚ giro; LORENZO (SPA-Yamaha) al 9˚ giro; SIMONCELLI (ITA-Honda) all’11˚ giro GIRO PIÙ VELOCE: il 17˚ di HAYDEN in 2’21"432, media 150,229 km/h

MOTO2

PILOTI 1. STONER 2. LORENZO 3. DOVIZIOSO 4. ROSSI 5. PEDROSA 6. HAYDEN 7. AOYAMA

NAZ AUS SPA

PUNTI 116 98

QAT 25 20

ITA

83

ITA

68

SPA

NAZ

MOTO

TEMPO/DISTACCO

1.

BRADL

GER Kalex

in 44’10"236 media 144,307 km/h

1.

FRA 25 13

CAT 25 20

GB

25

POR 16 20

13

4

13

20

13

20

2.

SMITH

GB

Tech 3

9

11

11

16

11

10

3.

PIRRO

ITA

Moriwaki

25 8

13

4.

CLUZEL

FRA Suter

5.

REDDING

GB

6.

RABAT

SPA Ftr

SPA

61

16

20

USA

60

7

16

7

9

GIA

43

6

13

9

8

8. EDWARDS 9. SPIES

USA

37

8

USA

36

10

10. ABRAHAM 11. SIMONCELLI

R.CECA

33

3

ITA

32

11

12. BARBERA 13. CRUTCHLOW

SPA

31

4

10

GB

30

5

14. ELIAS

SPA

28

8 7

15. BAUTISTA

SPA

22

16. CAPIROSSI

ITA

22

17. DE PUNIET

FRA

10

18. HOPKINS

USA

6

COSTRUTTORI CASA

CLASSE 125

PILOTA

10 9

5

7

3 10

16 16

6

6

11

10

7

25

5

9

7.

TAKAHASHI GIA

5

8.

SOFUOGLU

9.

HERNANDEZ COL Ftr

8 5

9 5

3

8

3

4

4

11

7

6

4 6

4

6

PUNTI

1. HONDA

145

25

20

25

Suter

25

25

25

2. YAMAHA

114

20

25

20

13

20

16

3. DUCATI

76

9

11

13

28

11 3

16

4. SUZUKI

16 6

4

4

11

10. CORSI

Moriwaki

TUR Suter

ITA

Ftr

PILOTA

NAZ

MOTO

FOLGER

GER

Aprilia

TEMPO/DISTACCO

in 43’48"862 media 137,398 km/h

a 7"601

2.

ZARCO

FRA

Derbi

a 3"885

a 12"241

3.

FAUBEL

SPA

Aprilia

a 14"951

a 17"271

4. SALOM

SPA

Aprilia

a 17"164

a 23"531

5.

SPA

Derbi

a 17"403

a 28"661

6. MARTIN

SPA

Aprilia

a 19"236

a 32"391

7.

GER

Aprilia

a 21"609

a 34"662

8. TEROL

SPA

Aprilia

a 25"167

a 37"181

9.

R.CECA Aprilia

a 32"345

a 38"981

10. KENT

GB

a 32"971

VAZQUEZ

CORTESE

KORNFEIL

Aprilia

11. KRUMMENACHER (SVI-Kalex) a 39"657; 12. NEUKIRCHNER (GER-Honda) a 51"622; 13. COGHLAN (GB-Ftr) a 54"810; 14. BALDOLINI (ITA-Suter) a 56"242; 16. IANNONE (ITA-Suter) a 1’06"198; 21. DE ROSA (ITA-Ftr) a 1’57"792.

11. WEBB (GB-Mahindra) a 54"704; 12. MACKENZIE (GB-Aprilia) a 1’03"969; 13. ROSSI (FRA-Aprilia) a 1’35"316; 14. MASBOU (FRA-Ktm) a 1’43"383; 15. MCPHEE (GB-Aprilia) a 1’45"973; 20. TONUCCI (ITA-Aprilia) a 1 giro

GIRO PIÙ VELOCE: il 16o di BRADL in 2’25"096, media 146,435 km/h CLASSIFICA PILOTI: 1. Bradl 127 punti; 2. Corsi 65; 3. Takahashi 56; 4. Iannone 49; 9. De Angelis 42; 10. Pirro 37; 20. Baldolini 13; 25. Corti 5; 28. Pasini 3. COSTRUTTORI: 1. Kalex 127 punti; 2. Suter 123; 3. Moriwaki 74.

GIRO PIÙ VELOCE: l’8˚ di MARTIN in 2’32"946, media 138,919 km/h CLASSIFICA PILOTI: 1. Terol 128 punti; 2. Folger 93; 3. Zarco 83; 4. Cortese 81; 5. Vazquez 68; 6. Viñales 65; 7. Faubel 48; 8. Gadea 36; 9. Salom 35; 10. Martin 30 COSTRUTTORI: 1. Aprilia 150; 2. Derbi 92; 3. Ktm 12; 4. Mahindra 8


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MOTOMONDIALE GP GRAN BRETAGNA

Rossi rivede la luce «Ma è stato il peggior gran premio del 2011» «La responsabilità va divisa tra me, il team e la Ducati Arriverà qualcosa di nuovo però non prima del Mugello» DAL NOSTRO INVIATO

posto della classifica generale.

la squadra. Per ora Honda e Yamaha, soprattutto sull’asciutto, sono state più competitive, e su questo in Ducati stanno lavorando. Ci vuole tempo: aspettiamo qualcosa di nuovo, ma non prima del Mugello. Non ho certezze per il futuro, anche se Assen rimane una delle mie piste preferite». Poi c’è l’inevitabile parallelo fra Vele e il compagno Hayden, «Rispetto a lui siamo sempre stati più lenti — ammette il pesarese —. Solo nel warm-up ero riuscito a stargli davanti, ma in gara ha fatto una prova egregia, dimostrando che la Ducati almeno sul bagnato è competitiva. E che, dall’altra parte del box, sono stati più bravi di noi».

x HANNO DETTO

R Lorenzo «Volevo passare Dovizioso che era più lento. Ma ho esagerato e sono caduto. Ci rifaremo nelle prossime gare»

FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SILVERSTONE (Gran Bretagna) dSor-

ridere, prego. Perché dopo tre giorni e mezzo di facce scure e scarse speranze per colpa di una Ducati alle prese con un peccato originale che continua a farlo soffrire, dal diluvio inglese è sbucato fuori un cauto ottimismo nelle parole di Valentino Rossi. La strada verso la gloria (vera) sembra ancora lunga — pochi dubbi, in questo senso —, ma la pioggia di Silverstone regala comunque al pesarese e alla Ducati una cauta speranza. Sono mancati segnali di crescita (Stoner gli ha rifilato sessantaquattro secondi al traguardo: un abisso), ma Valentino si è portato comunque a casa un sesto posto che gli permette di scavalcare Pedrosa in campionato: ora è al quarto

La speranza Non è molto, ma in questi tempi bisogna accontentarsi. Valentino è realista, e neppure troppo abituato a girare intorno ai problemi. Ecco perché, premesso che «è stato il fine settimana più negativo della stagione, dovuto in parte al fatto che qui non avevo mai corso», va considerato pure che «in gara sono riuscito a girare in 2’24». Niente male, viste le premesse: «Ma poi, quando mi sono reso conto che stavo correndo troppi rischi, con dieci secondi di vantaggio su chi mi seguiva e altrettanti di ritardo su chi mi precedeva, ho preferito mantenere la posizione». Pollice verso Tutto vero, ma si può e si deve fare meglio. Rossi non cerca scuse: «Le responsabilità vanno divise equamente fra il sottoscritto, la moto e

L’IMPRESA L’AMERICANO DELLA YAMAHA

Incredibile Edwards «Sul podio a 8 giorni dall’operazione» Poncharal rivela: «Venerdì non ce la faceva a fare più di 4 giri di fila» GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SILVERSTONE dVa bene, sono ca-

duti in tanti e con l’asciutto il risultato finale sarebbe stato molto diverso, ma l’impresa di Colin Edwards rimane qualcosa di straordinario: terzo a soli otto giorni dall’operazione alla spalla destra, rotta in prova a Montmelò. «Nemmeno se vivessi un milione di anni — scherza — potrei credere di essere salito sul podio nove giorni dopo essermi rotto la clavicola! Per la verità, in gara non sentivo così tanto dolore e più della spalla mi dava fastidio un muscolo, anche quello infortunato nella caduta di Barcellona, all’altezza delle costole. Ma appena è calata l’adrenalina, il male è diventato quasi insopportabile». Pazzia Edwards avrebbe già voluto essere in pista domenica scorsa al Montmelò, per non interrompere il primato di 141 GP consecutivi: una pazzia che perfino il suo team manager Hervé Poncharal fatica a spiegare. «Quando siamo arrivati qui, per dimostrare ai medici che stava bene, ha fatto un po’ di flessioni sulle braccia! Venerdì,

Colin Edwards, 37 anni, ieri terzo IPP

però, non riusciva a fare più di quattro giri di fila. Non ha voluto fare nessuna iniezione e anche sabato non sembrava in grado di effettuare la distanza della gara. Poi è arrivato questo terzo posto, che non è solo merito delle cadute altrui, perché Colin ha girato forte: è suo il terzo miglior tempo in gara». Poi Poncharal svela un aneddoto curioso. «Sua moglie Alisha continuava a chiedergli di tornare a casa: finita la gara Colin l’ha chiamata e le ha detto: “Hai capito perché ho voluto correre a tutti i costi?”». Eroico La gara è stata comunque un calvario. «Ho visto tanti piloti cadere — ha detto Colin —, ma quando sulla lavagna mi hanno scritto che ero terzo non ci volevo credere. A quel punto mancavano ancora 9 giri, avevo freddo ed ero senza forze: temevo di non farcela, invece eccomi qui».

Il brivido A complicare la vita di Rossi anche la caduta nel warm-up: «Stavo facendo meglio di Nicky, quando mi sono trovato De Puniet in mezzo alla pista, ho perso tempo, mi sono innervosito, staccando in ritardo». Risultato: «La moto mi si è chiusa davanti».

Valentino Rossi, 32 anni, ha vinto 9 Mondiali LAPRESSE

Bravo Colin Ma la gioia più grande della domenica per lui è stata vedere Edwards sul podio: «Sono sinceramente contento. È un mio grande amico, oltre che un ragazzo molto divertente. Gli ho fatto i complimenti, è stato appena operato». Bravo l’americano, ma che sfortuna Simoncelli: «Mi spiace per Marco. Ora dovrà capire perché, pur andando sempre forte, alla fine commette questi errori. Il suo momento, comunque, prima o poi arriverà».

R Hayden «Se prima del via mi avessero proposto il 4˚ posto avrei rifiutato, perché pensavo al podio»

125: PRIMA DI FOLGER

Moto2: Bradl 4a vittoria Pirro è terzo SILVERSTONE — Stefan Bradl come Casey Stoner: 4 vittorie su 6 gare, per un vantaggio in classifica di ben 62 punti sul più immediato inseguitore. Un dominio assoluto con Bradl così sicuro di sé che ha continuato a spingere anche se il suo vantaggio gli avrebbe permesso una guida più prudente. Secondo Bradley Smith, scattato dalla 28ª posizione, terzo Michele Pirro, per la prima volta sul podio. «All’inizio non volevo fare errori – racconta – e ho perso tanto. Poi ho preso un buon ritmo e ho recuperato tante posizioni». Avrebbe potuto essere la giornata di Mattia Pasini, da sempre in difficoltà in Moto2, ma questa volta velocissimo, tanto che in sei giri era passato dalla 22ª posizione alla 1ª. Ma la foga l’ha tradito e al 7˚ passaggio è caduto, come poi è successo anche a Marc Marquez, partito dalla pole.

Classe 125 Prima vittoria iridata per Jonas Folger, con Johann Zarco 2˚ e Hector Faubel 3˚. Solo 8˚ il leader del campionato Nico Terol, che conserva un buon margine (35 punti) in classifica generale. Unica consolazione per l’Italia la vittoria di Baldassarri nella Rookie Cup g.z.


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SUPERBIKE GP SAN MARINO

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GARA SOFFERTA PER IL BOTTO IN PROVA

«Ho stretto i denti, ero al 50%» Max: «Il Mondiale è ancora aperto» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MISANO dMax Biaggi non par-

Max Biaggi, 39 anni ALEX PHOTO

la coi giornalisti («Scappo via per farmi controllare il piede, domenica si torna in pista, non ho un minuto da perdere») ma regala entusiasmo alla folla del paddock show che gli vuole ancora bene nonostante le 12 gare senza succes-

si. «Ho gareggiato al 50% delle mie possibilità, il piede era gonfio e ogni cambiata è stata una sofferenza. Ho stretto i denti perché quando senti male devi forzare il cervello a fare cose che non vorrebbe. È stato difficile, ma in carriera ho affrontato situazioni peggiori». Checa è diventato un avversario impossibile?

«Ho guidato al limite rischiando un paio di volte di cadere

di nuovo. Checa era più a suo agio, quando mi ha passato ho provato a stargli sotto ma non c’è stato nulla da fare. Due secondi sono il massimo che potevo fare». Il Mondiale è andato?

«Servirebbero un paio di vittorie per riaprire il discorso. Ci darebbero respiro, slancio, nuovo entusiasmo. L’avversario è forte ma non mi arrendo. Vado avanti a testa bassa».

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MISANO (Rimini) dNulla da fare

contro Carlos Checa sempre più fenomeno. Sarebbe servito il miglior Biaggi per cambiare la storia di un Mondiale ipotecato dalla Ducati, invece il campione dell’Aprilia è sceso in pista con il piede sinistro gonfio (infrazione alla cartilagine dell’astragalo) conseguenza del capitombolo di sabato. Ha domato il dolore ma contro lo scatenato spagnolo (8 centri in 12 gare) neanche stavolta c’è stato nulla da fare. Un anno fa Biaggi aveva sbancato Misano sbaragliando Checa (con la Ducati privata...) spiccando il volo verso il quinto titolo. Ma la Ducati è tornata a brillare, raggiungendo le 299 vittorie (in 576 gare) e ipotecando il titolo: Carlito sale a +72 e sarebbe campione (per due punti) anche arrivando sempre secondo dietro Biaggi nelle restanti 14 gare. La pista di casa ha compromesso anche il cammino di Marco Melandri volato sull’olio in gara 2 dopo un faticoso terzo posto a 18" dagli avversari diretti nella prima corsa. «Il piazzamento mi va bene, il distacco è inaccettabile, dobbiamo capire che cosa non va perché dopo il trionfo di Donington (nel secondo round; n.d.r.) non sono più riuscito a guidare la Yamaha che vorrei». L’ex della MotoGP è scivolato a -95 punti dalla vetta. Gara-1 Biaggi è partito in contropiede emergendo in un baleno dalla seconda fila ma Checa, implacabile, è tornato velocemente sotto ed è stato lo stesso Max, in evidente difficoltà fisica e tecnica, a spianargli la strada con due piccole sbavature. Checa però era superiore e si sarebbe comunque fatto giustizia da solo. «Avevo 2-3 decimi di margine e sapevo di poter gestire la gara a piacimento — ha ammesso lo spagnolo —. Qui Biaggi era forte e per questo è stato importante batterlo». C’è da chiedersi perché l’anno scorso la stessa Ducati 1198R con Haga, Fabrizio e lo stesso Checa fosse finita fuori da giochi e adesso invece domina. Biaggi la risposta ce l’ha. «La Pirelli ha ritirato la gomma con la quale allora facevamo la differenza mentre con quelle di adesso la Ducati svetta». Vero: con il tempo sulla distanza 2010 Biaggi avrebbe vinto di nuovo con 4" di vantaggio.

Checa è scatenato Ma Biaggi si difende Lo spagnolo centra due vittorie davanti al romano infortunato Melandri un podio e una caduta

Gara-2 Ma Checa ha dominato sia con la soluzione più dura (gara-1) sia con la media (la stessa di Max) montata nella seconda gara interrotta al 10˚ giro per le scivolate di Melandri e Camier. La distanza sprint (14 giri invece di 24) ha premiato l’azzardo di Noriyuki Haga e Ayrton Badovini che con la supersoffice si sono giocati in volata l’ultimo posto sul podio. Che il 24enne piemontese ha perso per un errore d’inesperienza all’ultima curva. Badovini ha salvato il bilancio di una Bmw sempre più a picco: Troy Corser ha gettato la spugna, Haslam è volato in gara-1, concludendo la giornata nera con un banale quinto posto. Piange anche la Honda per il drammatico incidente di Jonathan Rea nel warm up. Il 24enne nordirlandese, uscito al Curvone, si è rotto il radio del braccio destro e la clavicola sinistra.

I RISULTATI Carlos è leader con 72 punti più dell’iridato Risultati del GP San Marino, 6ª prova del Mondiale Superbike. Gara-1 (24 giri, km 101,424): 1. Checa (Spa-Ducati) in 39’03"132, media 155,826 km/h; 2. Biaggi (Ita-Aprilia) a 0"984; 3. Melandri (Ita-Yamaha) a 17"124; 4. Sykes (GB-Kawasaki) a 18"652; 5. Laverty (Irl-Yamaha) a 18"929; 8. Badovini (Ita-Bmw) a 23"117; 12. Baiocco (Ducati) a 37"692. Gara-2 (14 giri, km 59,164): 1. Checa in 22’44"117, media 156,138 km/h; 2. Biaggi a 1"484; 3. Haga (Gia-Aprilia) a 7"772; 4. Badovini a 7"856; 5. Haslam (GB-Bmw) a 9"714; 6. Fabrizio (Suzuki) a 10"777; 11. Lanzi a 22"768; 12. Rolfo (Kawasaki) a 24"536. Supersport (22 giri, km. 92,972): 1. Parkes (Aus-Kawasaki) in 37’00"851, media 150,708 km/h; 2. Foret (Fra-Honda) a 1"933; 3. Lowes (Gb-Honda) a 2"890; 5. Dionisi (Honda) a 4"976; 9. Tamburini (Yamaha) a 16"353. CLASSIFICA 1. Checa p. 245; 2. Biaggi 173; 3. Melandri 150; 4. Laverty 123; 5. Haslam 106; 7. Fabrizio 95; 10. Badovini 72; 17. Rolfo 19. Costruttori: 1. Ducati p. 227; 2. Aprilia 192; 3. Yamaha 187. Supersport: 1. Parkes p. 85; 2. Davies 80; 3. Scassa 70. Costruttori: 1. Yamaha p. 110; 2. Honda 88. PROSSIMA GARA: 19 giugno Aragon (Spagna)

Carlos Checa, 38 anni, è alla quarta stagione in Superbike ALEX PHOTO

s Una sola Audi PAGELLE alla 24 Ore batte 4 Peugeot R Checa 10 Sta raccogliendo i frutti di una carriera senza lampi ma sempre ad altissimo livello

La R18 scampata agli incidenti beffa lo squadrone francese

p.g.

Ducati da titolo PAOLO GOZZI

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R Biaggi 8 In condizioni fisiche normali due secondi posti sarebbero stati una resa. Ma con il piede rotto...

I vincitori (da sin) Treluyer, Lotterer e Fassler REUTERS CORRADO CANALI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LE MANS (Francia) dUna vittoria che ha dell’incre-

R Badovini 8 La Bmw gli ha dato fiducia e al sesto tentativo ha sfiorato il primo podio mondiale

R Melandri 5 Sulla pista di casa subisce un distacco abissale e poi vola sull’olio. Si apre una crisi pericolosa

dibile quella dell’Audi alla 24 Ore di Le Mans. Perché a neanche metà gara la Casa tedesca aveva già perso per incidente due delle sue tre vetture ma, grazie ad una strategia attenta e forse anche all’ingenuità dello squadrone Peugeot, ha saputo tenersi dietro con la R18 Tdi superstite ben quattro 908. Il merito va all’equipaggio formato dal francese Benoit Treluyer, che è nato a 50 km dal circuito, dallo svizzero Marcel Fassler, autore della pole e dal tedesco André Lotterer che hanno preceduto sul traguardo di 13"8 Sebastien Bourdais, Simon Pagenaud e Pedro Lamy. Per l’Audi questo è il 10˚successo in 12 anni: uno in più della Ferrari. Anche il Milan, che ha un accordo con la Casa, ha fatto i complimenti ai tedeschi. Incidenti La 79ª edizione era iniziata con un botto spettacolare quando al termine della prima ora Allan McNish (Audi) ha cercato di infilare la Ferrari di Anthony Beltoise alla esse sotto il ponte Dunlop, ma l’ha urtata e ha perso il controllo della vettura, andando ad impattare con violenza contro le barriere. L’Audi si è ribaltata ed è finita in mille pezzi, piovuti addosso a commissari e fotografi. Nessuno si è fatto male ma quell’incidente ha impedito a Dindo Capello, compagno di McNish, di inseguire il quarto successo. Il botto più agghiacciante è però capitato nella ottava ora, tra Mulsanne ed Arnage quando la seconda Audi di Mike Rockenfeller, mentre si apprestava a doppiare la Ferrari di Robert Kauffman, è finita sull’erba: il tedesco ha sbattuto frontalmente contro il guard-rail. Anche qui il pilota è uscito indenne ma la gara è stata a lungo neutralizzata con la safety-car. Sconfitti Grande amarezza nel team Peugeot che ha perso un’occasione incredibile di vincere una gara a cui teneva particolarmente dopo la debacle 2010.

LA CLASSIFICA 1. Tréluyer-Fassler-Lotterer (Fra-Svi-Ger/Audi R18 TDI) 355 giri; 2. Bourdais-Pagenaud-Lamy (Fra-Fra-Por /Peugeot 908) a 13"854; 3. Sarrazin-Montagny-Minassian (Fra-Peugeot 908) a 2 giri; 4. Wurz-Gené-Davidson (Aut-Spa-GB/Peugeot 908) a 4 giri; 5. Panis-LapierreDuval (Fra-Peugeot 908 HDi-FAP Oreca) a 16 giri; 6. N. Prost-Jani-Bleekemolen (Fra-Svi-Ola-Lola-Toyota) a 17 giri; 7. V. Ickx-Martin-Leinders (Bel/Lola-Aston Martin) a 27 giri; 8. Ojjeh-Kimber-Smith-Lombard (Arabia S.-GB-Fra/Zytek-Nissan), primi in LMP2 a 29 giri; 11. Beretta-Milner-Garcia (Mon-Usa-Spa/Chevrolet Corvette C6) primi in Gte-Pro a 41 giri; 13. Fisichella-Bruni- Vilander (Ita-Ita-Fin/Ferrari 458) a 41 giri.

MONDIALE CROSS IN PORTOGALLO

Cairoli due volte 2˚ (m.z.) Doppietta del leader Mx1 Clement Desalle nel gran premio del Portogallo. In entrambe le gare l’ufficiale Suzuki ha preceduto Antonio Cairoli (Ktm) che adesso è 2o in classifica a 12 punti. Sfortunato David Philippaerts (Yamaha), caduto e ritirato due volte. Nella Mx2 vincono Ken Roczen (Ktm) e Jeffrey Herlings (Ktm).


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CICLISMO VERSO IL TOUR IN FRANCIA

Baronetto Wiggins benvenuto tra i grandi Fenomeno su pista, l’inglese trionfa nel Delfinato e accusa Contador «Perché corre?» CLAUDIO GREGORI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LA TOUSSUIRE (Francia) d«E' la più

bella vittoria della mia carriera», ha detto Bradley Wiggins, dopo aver tagliato il traguardo finale del Giro del Delfinato. Wiggins aveva vinto tutto su pista: 3 ori olimpici e 6 ori mondiali. Era stato nominato baronetto. Ora inseguiva un grande successo su strada. Era stato quarto nel Tour del 2009. Aveva indossato la maglia rosa, vincendo il prologo ad Amsterdam, nel Giro del 2010. Ieri, a 31 anni, finalmente, ha compiuto la metamorfosi. E' diventato un campione anche su strada. Ha vinto resistendo a campioni come Evans e Vinokourov. Si è inventato una nuova maniera di affrontare le salite: le sale da cronoman, senza rispondere agli scatti, ma puntando sulla regolarità e su compagni straordinari, come Boasson Hagen. «Il mio obiettivo ora è salire sul podio del Tour», ha dichiarato con fiducia. La sua strategia? «Semplice. Limitare il ritardo in montagna e fare una grande cronometro a Grenoble, il penultimo giorno». Intelligenza Ha spiegato: «La cronometro è la mia specialità, quindi la mia arma migliore e debbo sfruttarla. Sono meno forte di Contador e Andy Schleck in montagna, così nel Tour dovrò essere intelligente. Non pensare agli altri, ma a me stesso. Non devo rispondere agli scatti. Devo correre come ho fatto qui, trasformando la salita in cronoscalata». Wiggins era brillante, autoiro-

nico, rilassato. Ha detto: «Dall’inizio dell'anno il ciclismo è un gioco per me. Mi sto divertendo in tutte le corse e non penso solo al Tour, anche se è il grande obiettivo». Attacco In quest’atmosfera gioiosa, Wiggins ha sparato un colpo di cannone diretto a Contador. «Il fatto che Contador ci sia è un vantaggio per me, perché la sua squadra avrà sulle spalle il peso della corsa. Ma sul piano sportivo non è bello che un corridore che è stato trovato positivo per 4 volte (fa riferimento alla presenza del clenbuterolo in 4 controlli antidoping, anche se ufficialmente Contador è positivo soltanto in uno: gli altri hanno una concentrazione infinitesimale, ndr) possa gareggiare al Tour. Sky, la mia squadra, ha una posizione molto limpida sul doping». Una posizione esemplare da parte di un campione olimpico, che mette i valori dello sport davanti alle vittorie. Bravo Purito L’ultima tappa ha visto il bis di Joaquim Rodriguez, scattato a 500 metri dal traguardo, e la crisi di Basso, che ha chiuso a 10'31". Eppure il varesino ha rilasciato dichiarazioni ottimistiche: «Esco dal Giro del Delfinato molto meglio di come ci sono entrato». Si è staccato sul Glandon, a 7 chilometri dalla Croix de Fer, e non ha più nemmeno tentato di rientrare nel gruppo dei migliori. Ivan è rimasto in Francia per provare le tappe alpine del Tour: oggi l'Alpe d'Huez, domani la Pinerolo-Galibier, mercoledì la tappa del Sestriere.

ULTIMA TAPPA

Purito Rodriguez bis in montagna Basso a 10’31" oggi Alpe d’Huez

LA TOUSSUIRE — Dopo il trionfo a Le Collet D'Allevard, ieri Joaquim «Purito» Rodriguez (in alto) ha concesso il bis con uno scatto ai 500 metri: «Sono davvero molto contento di questa doppietta. Una volta ancora devo ringraziare i miei compagni della Katusha, che hanno fatto un lavoro incredibile». Ha chiuso al 5˚ posto, come al Giro. Intanto Basso (sotto) inizia sull’Alpe d’Huez la seconda parte dei test verso il Tour FOTO BETTINI

EVANS SECONDO, 3˚ «VINO»

Arrivo: 1. Joaquim RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 117 km in 3.24’30", media 34,474; 2. Pinot (Fra) a 7"; 3. Gesink (Ola); 4. Van den Broeck (Bel); 5. Vinokourov (Kaz); 7. Evans (Aus) a 10"; 10. Wiggins (Gb); 40. Basso a 10'31". Classifica finale: 1. Bradley WIGGINS (Gb, Sky) 26.40’51"; 2. Evans (Aus, Bmc) a 1'26"; 3. Vinokourov (Kaz, Astana) a 1'49"; 4. Van den Broeck (Bel) a 2'10"; 5. J. Rodriguez (Spa) a 2'50"; 26. Basso a 24'36"

SVIZZERA Arrivo: 1. Juan Mauricio SOLER (Col, Movistar) 149 km in 4.23’; 2. Cunego (Lampre) a 12"; 3. F. Schleck (Lus, Leopard); 4. Di Luca a 16"; 5. Mollema (Ola) a 18"; 9. Capecchi a 47"; 26. A. Schleck (Lus) a 2’39" Classifica 1. Mauricio SOLER (Col, Movistar); 2. Cunego a 16"; 3. Mollema (Ola) a 22"; 4. Van Garderen (Usa) a 27"; 5. F. Schleck (Lus) a 31"; 7. Di Luca a 39". Oggi: 3ª tappa, BrigaGrindelwald, km 107, con i passi Grimsel e Grosse Scheidegg. Tv: diretta Sky Sport 3 alle 16

Gli italiani entusiasmano sull’arrivo in salita di Crans Montana. S’impone il colombiano

Da sinistra il colombiano Soler, Di Luca, Cunego e Frank Schleck BETTINI LUCA GIALANELLA 5 R PRODUZIONE RISERVATA

d Finalmente. Una giornata sempre all’attacco, in prima fila, da aprire il cuore. Certo, è rimasta l’amarezza per una vittoria di tappa che sentivamo ormai in tasca, ma sia Damiano Cunego sia Danilo Di Luca hanno dimostrato che il ciclismo italiano è vivo.

Sprint vincente di Zanotti su Moser Oggi arrivo in salita a Montecassino (Zalf) con 1” su Daniele Cavasin (Generali Ballan) e 9” su Siarhei Novikau (Palazzago): Moser 10˚ a 2’02”. Oggi il primo arrivo in salita della corsa: la 4ª tappa parte da Pietrelcina, la città di Padre Pio, e arriva all’abbazia di Montecassino, rasa al suolo dai bombardamenti del 1944: km 168. Sintesi RaiSport 2 alle 22

al Tour de Suisse bello tirato. «Bello lucido», come dice il direttore tecnico Roberto Damiani. E ieri, alla prima gara vera dopo 41 giorni, ha dato una bella risposta. Al 2˚ scatto di Frank Schleck replica Cunego, nel gruppettino in testa c’è anche Capecchi (vincitore a San Pellegrino al Giro), poi Di Luca allunga con altri due, a - 7 km ha 22" sul gruppo: li riacciuffano ai 2500 metri. Cunego e Di Luca corrono come due compagni, sono stati insieme alla Saeco per tre stagioni, non si parlano ma si intendono con uno sguardo. E quando ai 1500 metri Schleck

Ahi, Andy Prima tappa in linea del Giro di Svizzera e arrivo in salita a Crans Montana, che non sarà l’Alpe d’Huez ma è pur sempre un’ascesa rispettabile. E infatti c’è selezione, subito. Se Contador, quando si attacca il numero, corre sempre per vincere, lo stesso non vale per Andy Schleck che molla a 12 chilometri dall’arrivo. Poche centinaia di metri dopo l’attacco di suo fratello Frank, lui sì bello pimpante, che si trascina in scia Cunego e Di Luca e il colombiano Soler.

Il veronese: «Mi sono sentito come nei momenti migliori» Il pescarese: «Rivedo le gambe che io conosco»

Recupero Di Luca l’avevamo visto al Giro d’Italia tirare per il capitano Rodriguez, lavorare per la Katusha, lui che era al rientro dopo la squalifica. E giovedì scorso aveva affiancato don Marco, figura fondamentale per il suo recupero, nella presentazione del romanzo sociale scritto dal sacerdote e nato dalla sua storia di campione caduto e poi redento. Cunego, invece, veniva da una primavera non ai suoi livelli, nonostante le tre vittorie: il veronese della Lampre è un fuoriclasse, non può accontentarsi di corse di secondo piano. Così se n’è andato ad allenarsi sulla pace dell’Etna e si è presentato

riparte, Cunego lo bracca, restano in 4, e parte Cunego, Frank fa fatica, ma Damiano non è ancora al massimo, lo riprendono, riparte una seconda volta e quando poi, ai 1000 metri, allunga Soler, non ce la fanno più. Ma hanno vinto, un po’, anche loro. Cunego: «Mi sono sentito come nei momenti migliori, come negli anni d’oro, anche se mi manca un po’ di ritmo». Di Luca: «Pensavo di poter vincere. Sono uscito bene dal Giro, mi ha sbloccato. Ricomincio a essere un corridore. Anche quando mi guardo le gambe, rivedo le gambe che conosco».

LA GRANFONDO DI EDDY

GIRO D’ITALIA DILETTANTI

BENEVENTO — (l. guerra) Sprint vincente del bresciano Marco Zanotti, 22 anni, nella terza tappa del GiroBio dilettanti: il corridore del Team Casati ha battuto in volata Moreno Moser, uno dei favoriti di questo Giro d’Italia under 27, e Salvatore Puccio, vincitore del Giro delle Fiandre. In classifica guida Matteo Busato

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y IN SVIZZERA Cunego-Di Luca DELFINATO che spettacolo Ma Soler li beffa

Merckx-Cipollini due miti in sella Eddy Merckx e Mario Cipollini: la stretta di mano tra due miti del ciclismo mondiale prima della partenza della 5ª Granfondo Eddy Merckx, a Rivalta di Brentino Belluno (Verona). Tra i 2100 appassionati c’erano anche i tricolori Visconti e Baccaille, l’olimpionica Cooke e la Luperini FOTO REMO MOSNA

COPPAMONDO PARACICLISMO

Italia, 10 medaglie in Spagna Oro per Podestà e Farroni (l. guerra) Trionfo Italia nella seconda prova di Coppa del Mondo di paraciclismo a Segovia, in Spagna. Giorgio Farroni, pro’ della D’Angelo & Antenucci, dopo l’argento nella crono, ieri ha vinto la prova su strada (categoria T2). Primo posto anche per Vittorio Podestà nella categoria H2. Fabrizio Macchi è giunto 3˚ nella crono, come Alex Zanardi (poi 2˚ nella prova su strada), Francesca Fenocchio e Roberto Bargna. Complessivamente, l’Italia ha conquistato 10 medaglie.


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BASKET OGGI GARA-2 DELLE FINALI SCUDETTO

Si riparte «Gara-1 di Siena? La sfilata sovietica sulla Piazza Rossa» Trinchieri: «Hanno fatto vedere tutto il loro potere. Ma noi possiamo fare meglio di così» DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CHIABOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENA dLa notte passata ad appallottolarsi nel letto senza mai trovare la posizione giusta per dormire, ha dato ad Andrea Trinchieri tanto tempo per riflettere sulla prima finale scudetto della sua vita e trovare tante spunti dopo una sconfitta inattesa nelle proporzioni. Partendo da un presupposto: «Ci girano le palle per aver perso e per non essere stati in partita di più, non è vero che giochiamo leggeri perché tanto siamo sfavoriti e non abbiamo niente da perdere. La leggerezza non è di questa squadra, i ragazzi sono arrivati in finale meritatamente perché ci tengono, perché hanno lavorato e si sono impegnati tutti l’anno».

Pensieri Ecco alcuni pensieri del day after. «Parto dalle cose positive e da un dato incontrovertibile: abbiamo disputato un primo tempo eccellente contro una grandissima Siena. Un’altra squadra all’intervallo sarebbe stata sotto di 30». «In una sfida ai 100 punti noi non abbiamo diritto di cittadinanza. Le gare-1 di Siena sono come la sfilata sulla Piazza Rossa ai tempi dell’Urss: ti fanno vedere tutto il loro potere. Missili intercontinentali, grandi, medi, piccoli, frotte di carri armati, truppe speciali. Noi, nel secondo tempo abbiamo ammirato il loro repertorio». «Siamo

CASALE VENEZIA

dei debuttanti a questo livello, era come essere invitati per la prima volta alla cena più bella dell’anno, quando passano i camerieri sei titubante, non sai se puoi già prendere la tartina al caviale, devi imparare in fretta a comportarti». Resistere «Siena prima ti intimidisce fisicamente, poi tatticamente. La reazione è che finisce per chiuderti un po’ in te stesso. Per resistere ci vuole esperienza, durante la gara ho ammirato la capacità della Mps di scegliere sempre la cosa più adatta ai diversi momenti della partita, quando aggredire, quando correre, quando rallentare. Mi dà speranza il fatto che faccio fatica a pensa-

Il tecnico: «Siamo debuttanti. Era come essere a una cena di gala e non sai se puoi già prendere la tartina al caviale»

82 65

(27-17, 45-29; 62-44) FASTWEB CASALE MONFERRATO: Hickman 21 (1/4, 3/6), Taylor 18 (6/12, 0/1), Malaventura 5 (0/3, 1/3), Nnamaka 11 (1/4, 3/6), Fantoni 3 (0/2); Gentile 8 (2/2, 0/1), Chiotti 8 (2/5), Ferrero 2 (1/1, 0/1), Pierich 6 (0/1, 2/2). N.e.: Masciadri. All.: Crespi UMANA VENEZIA: Clark 10 (1/6, 0/6), Harris 15 (6/9, 1/2), Allegretti 2 (0/2), Slay 15 (6/13, 0/1), Di Giuliomaria 4 (2/3, 0/2); Bryan 4 (2/3), Meini 11 (4/6, 1/4), Maestrello (0/2 da tre), Causin 2 (0/1, 0/2), Lechtahaler 2 (1/3). N.e.: Stefanini, Jovancic. All.: Mazzon. ARBITRI: Pasetto, Di Francesco, Moretti. NOTE - T.l.: Cas 31/34, Ven 15/19. Rimb.: Cas 45 (Nnamaka 10), Ven 28 (Allegretti 7). Ass.: Cas 12 (Taylor 5), Ven 4 (Slay 2). Progr.: 5’ 14-10, 15’ 37-23, 25’ 54-33, 35’ 66-51. Spett.: 2500. SERIE: 1-0. Gara-2 domani a Casale. Gara-3 venerdì 17 a Venezia. Ev. gara-4 domenica 19 a Venezia. Ev. gara-5 giovedì 23 a Casale.

re che possano giocare meglio mentre noi possiamo fare di più. Vero che se noi facciamo il massimo e Siena dà il massimo, vincono comunque loro». «Abbiamo dimostrato maturità, con le botte che abbiamo preso nessuno ha pianto, siamo rimasti lì con la testa senza neppure increspare un sopracciglio. Se il metro dell’arbitraggio è questo, possiamo solo provare a adeguarci. Abbiamo perso dei palloni sulle rimesse perché chi le faceva, tirava un sospiro di sollievo, deconcentrandosi. Manderò un vice allenatore a dargli qualche botta per tenerli svegli. Guardate che sto scherzando...». Otto «Cosa possiamo fare? Giocare gara-2 imparando da gara-1. Molti giocatori sono stati sotto al loro livello, Leunen, Green, Micov in attacco perché poi nel complesso ha fatto una gara sostanziosa. Nel secondo tempo, la cosa più sbagliata è stato tentare, soprattutto Green e Tabu, di risolvere la partita da soli. Giocare 8 contro 11 è una sforzo terribile, dovrò allungare un po’ le rotazioni. Il fatto che Siena abbia rinunciato a Rakovic mi ha fatto capire un po’ di più di questa serie. Gara-2 è importante, se concentrassimo le energie solo per fare una grande partita in casa sarebbe come lanciare un gavettone dalla finestra: finirebbe in un attimo. Dobbiamo provarci a Siena e se va male riprovarci a Cantù crescendo gara dopo gara».

Shaun Stonerook, 33 anni, in difesa su Vladimir Micov, 26 CIAMILLO

l’analisi di CHIABO 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA

Una serie di gran basket Da tutelare Cosa deve fare Cantù per regalare al campionato una serie finale all’altezza della sua splendida stagione? Offrire prestazioni singole migliori da Leunen, Green, Micov ammesso che a Siena sia possibile, evitare che le palle perse, neppure tante, 15, si trasformino in 29 punti

1 facili degli avversari, dato inquietante e decisivo, abbassare la produttività offensiva di Siena perché ai 100 punti, ma anche a 90 (nei playoff Cantù ne ha segnati al massimo 78), non c’è corsa. E soprattutto non accettare la logica evidente: a differenza che nelle finali con Roma e Milano, squadre ricche e con tanti giocatori importanti ma che sprecavano risorse tecniche e economiche, non c’è dubbio che Cantù sia inferiore alla Mps, nonostante giochi molto meglio di chi l’ha preceduta, anche solo per un fatto

numerico, cioè ha 8 giocatori contro 11. Ma finché si gioca 5 contro 5, esiste una sfida. Gli arbitri hanno un compito vitale: ripulire le partite dei troppi contatti irregolari visti in gara-1. Siena-Cantù è una finale di nicchia tra piccole città, ha solo un grande spot da vendere: la migliore pallacanestro che si può vedere in Italia. Solo difendendo questo valore, nonostante il dominio della Mps di sabato, può diventare la serie più bella degli ultimi anni. Non diciamo equilibrata: Siena è una pista avanti.

LEGADUE DOMANI GARA-2 SEMPRE IN CASA FASTWEB NELLA SERIE AL MEGLIO DI 5 PARTITE

Casale spazza via Venezia: 1-0 Hickman e la difesa decidono la prima sfida per la serie A Reyer male al tiro MAURIZIO NERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CASALE MONFERRATO dLo spet-

JR Hickman, 25 anni, 1.89 CIAMILLO

tacolo della LegaDue. Il primo passo di una serie che sarà lunga e difficile se lo aggiudica Casale perché gioca meglio. Migliori percentuali al tiro (45% dal campo), dominio ai rimbalzi (45 a 28), maggiore energia, più difesa. Domani si replica sempre a Casale.

La partita La serie che decide l’unica promozione in serie A parte a mille. Due schiacciate di Venezia nei primi possessi. Due triple degli mvp stagionali Malaventura e Hickman per accendere subito Casale e l’entusiasmo dei 2500 di un esaurito PalaFerraris. La squadra di Crespi imprime al match l’alto ritmo che preferisce. Venezia accetta la sfida, ma nella seconda frazione va fuori giri. Più 10 Casale al termine del primo periodo (27-17), +16 (45-29) all’intervallo lungo. La progressione della Fastweb nei primi 20' non dà scampo alla Reyer. Mazzon trova subito un contributo dall’esordiente Harris (in campo al posto

dello sfortunato Young), ma paga il clamoroso 0 su 9 al tiro dall’arco. Dall’altra parte i rossoblù di Crespi si regalano un 52% dal campo. Venezia cerca di attaccare con maggiore continuità il ferro in avvio di ripresa evitando le fallimentari soluzioni dall’arco. La scelta di Mazzon di puntare sul gioco interno e sulle penetrazioni porta l’Umana fino al -15, ma niente più. Nell’ultimo periodo Venezia gioca la carta del pressing a tutto campo. Arriva a rosicchiare fino al -15, ma non è sufficiente a girare il destino di una gara segnata. I tecnici «Una finale storica per una città e un territorio — spie-

ga Marco Crespi —. Ci siamo fatti trovare pronti mentalmente e in ogni aspetto. Abbiamo difeso di squadra in ogni momento: con desiderio, attenzione e collaborazione. Chiudiamo soddisfatti e convinti che gara-2 sarà ancora difficile. Dovremo aggiungere dettagli». Polemico con l’arbitraggio Mazzon. «Dobbiamo ritrovare un po' di equilibrio. Abbiamo 48 ore per farlo. Possiamo aver imparato qualcosa. Nel primo quarto abbiamo avuto problemi di palle perse e abbiamo subito un break che ci siamo portati dietro. Loro hanno tirato 10 liberi nel primo quarto, mi sembra esagerato».


LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

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ATLETICA EUROPEO A SQUADRE

Ress: «A Siena capisci il peso di ogni pallone» Italiani Mps protagonisti in gara-1: «Sto bene qui, non chiedo di giocare di più» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENA dIl sistema funziona. Lo spiega Tomas Ress raccontando un aneddoto azzurro: «La scorsa estate, dopo le sconfitte con Israele e Lettonia, abbiamo fatto una riunione della squadra nella quale chi voleva poteva dire la sua opinione. L’ho detta: "Facciamo quello che dice Pianigiani, punto. Il metodo funziona. Quindi abbassiamo il sedere e mettiamoci a difendere"». E’ il messaggio inviato dai vecchi mensanini ai nuovi arrivati ogni giorno. E, alla fine, quando si giocano le finali, riusciamo ancora a sorprenderci che in una squadra di stelle come Lavrinovic o McCalebb, arrivino giocate decisive da Ress o Carraretto, Michelori o Aradori.

Italiani Nella prima finale con Cantù, gli italiani hanno segnato 22 dei 28 punti dell’ultimo quarto: Tomas, cestista nostrano atipico per provenienza (Alto Adige) e crescita (5 anni negli Usa, università a Texas A&M) aveva già dato in precedenza la spallata a Cantù da tre. Con Carra è diventato la quintessenza del gioco senese: «Il nostro compito è lasciare il segno in pochi minuti addirittura in un’azione — dice Ress —. A Siena capisci l’importanza di ogni singolo pallone. Stare in panchina non fa mai piacere, ma è il ruolo che mi ha accompagnato per tutta la carriera. La differenza è che qui continui a migliorare e, con l’esperienza, diventi ancora più efficace. Siamo la squadra più forte d’Italia, finché si vince, mi sento realizzato perché sai che il tuo apporto è necessario. Ho un anno di contratto, sto bene qui, non sento l’esigenza di giocare di più». Merita un’indennità particolare: è lui che ogni santo giorno si trova in allenamento contro Sto-

nerook. «Ci troviamo bene, contro di lui sei sempre costretto a rischiare qualcosa. Prendo botte? In allenamento ce ne diamo tutti un sacco». Alla quarta finale scudetto consecutiva (ha mancato solo la prima dell’era Pianigiani), sente che non è come le altre: «Prima cosa, per come siamo partiti. Non è stato facile dopo aver perso tante stelle: al debutto a Cremona siamo stati sotto 38’, il nostro cammino non è stato così scontato. Cantù ci assomiglia, è allenata bene, fa tanti pick and roll, tagli dal lato debole, ha un’ala forte atipica simile a Stonerook ma più pericoloso da fuori. Non è una sfida facile, gara-1 è stata strana, abbiamo tirato bene come nell’esordio ai playoff con la Virtus, ma in quella serie, nella seconda partita, non siamo stati altrettanto brillanti». Tribuna La vita di un italiano a Siena non è facile. Aradori e Michelori hanno visto molte partite dalla tribuna, salvo poi essere chiamati a minuti di altissima qualità. Ma anche se Pianigiani è il c.t., e nell’ultimo quarto di gara-1 s’è permesso perfino un timeout in italiano, alla Mps queTomas sto non conta: «Non Ress, 30 è questione di passaanni CIAM porto — dice — i giocatori sanno di dover dare un contributo importante di regolarità e atteggiamento». Ieri l’allenatore di Siena che continua a essere un obbiettivo del Real Madrid, ha rilasciato poche dichiarazioni. Promette, per stasera, una maggiore applicazione difensiva «da Eurolega» dopo un primo tempo di gara-1 «titubante». A noi è sembrato travolgente. Punti di vista. chiabo

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ORE 20.30 GARA-2 SU SKY

Oggi alle 20.30, diretta Sky Sport 2, gara-2 delle finali al meglio di 7 partite. Arbitri: Paternicò, Taurino, Mattioli.

Vizzoni, Howe e La Mantia Italia compatta Rinuncia pure Donato. Il d.t. Uguagliati: «Un’Italia con pochi big, ma equilibrata»

Gara-1

Siena-Cantù 100-75 Gara-3

Mercoledì 15 a Cantù Gara-4

Venerdì 17 a Cantù Eventuale Gara-5

Domenica 19 a Siena Ev. gara-6

Martedì 21 a Cantù Ev. gara-7

Giovedì 23 a Siena

Andrew Howe, 26 anni, primatista italiano con 8.41, non gareggia nel lungo da agosto REUTERS ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dAggrappati al martello di Nicola Vizzoni e ai salti di Andrew Howe e Simona La Mantia. L’Italia che guarda all’Europeo a squadre del weekend a Stoccolma, deve fare i conti con lo stop forzato di Antonietta Di Martino. Sarà una squadra sufficientemente compatta, ma con poche punte. «Vista la situazione — dice il d.t. Francesco Uguagliati con sano realismo — in questo momento firmerei per confermare il 7˚ posto del 2010».

Senza Donato I convocati, con ogni probabilità, saranno ufficializzati oggi. Ma il quadro, con Schembri titolare nel triplo

A MONDOVI’

Rubino-Rigaudo, buon test Bencosme cresce: 50"48 MONDOVI’ (Cn) — (d.m.) A Mondovì buoni test nella 10 km di marcia per Giorgio Rubino (affiancato ai cinesi Wang Hao e Wang Zhen) ed Elisa Rigaudo, a 28" dal personale. Altro progresso (di 18/100) nei 400 hs per lo jr Josè Bencosme: 50"48. Uomini. 100 (+0.6): 2. Riparelli 10"43 (b. 10"31/ 0.3); 3. Obou 10"43. 400: Juarez 46"82. 400 hs: Bencosme 50"48. Lungo: Chiusano 7.61 (0.0). Disco: Kirchler 59.37. Marcia 10 km: Rubino 41’22"66. Donne. 100 (0.0): Salvagno 11"88. 100 hs ( 0.1): Cattaneo 13"39. Lungo: 2. Derkach (Ucr/Ita, j) 6.36 (0.0). Marcia 10 km: Liu Hong (Cina) 43’30"15; Rigaudo 43’32"01. ALLIEVI A Saronno (Va) scudetti allievi e pass per la Coppa Europa per Club jr 2012 alle F. Gialle Simoni (uomini) e all’Atletica Vicentina (donne).

I LOVE NBA

ESTERO

IERI A FRANCAVILLA FONTANA

taccuino

Dallas-Thunder da oggi in dvd

Fenerbahce 3-1 Il Cska pareggia

Una folla commossa ai funerali di Caliandro

SUI 200 NEGLI NCAA

Da oggi in edicola a 10.99 euro più il costo della Gazzetta il 5o dvd «I love Nba» con gara 1 delle finali della Western Conference Dallas Oklahoma City e gli Nba Action di aprile e maggio. Dal 27 giugno la finale decisiva tra Miami e Dallas: ieri notte si è giocata gara 6 coi Mavs in vantaggio 3 2.

Il Fenerbahce ha vinto in casa del Galatasaray 85 74 (Savas 19, Preledzic 18; Johnson, Acik, Andric 13) gara 4 delle finali in Turchia portandosi sul 3 1 nella serie al meglio di 7. In Russia, il Cska Mosca ha battuto il Khimki 65 57 (Langdon 13; Monya 14) in gara 2 delle finali, al meglio di 5, pareggiando la serie 1 1. Mercoledì e giovedì gara 3 e 4 in casa Khimki, Intanto il Cska sta per chiudere l’accordo biennale con Nenad Krstic, 28enne centro serbo quest’anno a Oklahoma City e Boston. In Slovenia, il Krka Novo Mesto si è confermato campione battendo in gara 5 l’Olimpia Lubiana 64 57 (Balazic 14; Gregory 12).

Gli atleti delle Fiamme Gialle portano la bara EVANGELISTA FRANCAVILLA FONTANA (Br) — Si sono svolti ieri nella chiesa di San Lorenzo a Francavilla i funerali di Mimmo Caliandro, il mezzofondista azzurro delle Fiamme Gialle, oro europeo indoor dei 3000 nel 2007, scomparso venerdì in un incidente stradale a 29 anni. Presenti molti compagni di squadra: Vizzoni, Donati, Collio, Caimmi, De Nard e i tecnici Pericoli, Cecchini, Di Pardo e Di Saverio, hanno portato la bara a spalla. Grande commozione tra la folla: il sindaco ha proclamato il lutto cittadino.

La Duncan fa 22"24 (si.g.) L’ultima giornata dei campio nati Ncaa a Des Moines (Usa) regala la m.p.m. 2011 nei 200 di Kimberly Duncan (22”24). Tripletta per Ngoni Makusha, primo pure nella 4x100. Uomini. 200 (+2.6): Mitchell 19"99; Niit (Est) 20"38. 110 hs (+3.6): Nu gent 13"28; Riley (Giam) 13"33. Triplo: Taylor 17.80 (+2.3, r. 17.40/+2.0); Claye 17.62 (+2.9, r. 17.35/+1.5). 4x100: Florida S. (con Makusha) 38"77. 4x400: Texas A&M 3’00"62. Donne. 200 (+1.5): K. Duncan 22"24; Tarmoh 22"34; Townsend 22"58. 100 hs (+2.1): Ali 12"63; Manning 12"72. 4x100: Lsu 42"64. 4x400: Texas A&M 3’26"31.

TRIPLO GRECO

Papachristou a 14.72 (si.g.) Nuova rivale per Simona La Mantia: a Chania (Gre) la 22enne

dopo il «no» di Donato, è sostanzialmente delineato. Le ultime decisioni, dopo la rinuncia di Manuela Levorato per uno stiramento a un bicipite femorale, riguardano la velocità femminile e proprio il lungo maschile. «Il posto è di Howe — spiega Uguagliati — ma aspettiamo la verifica di mercoledì a Rieti. Andrew, nell’ambito di una gara regionale, farà una "tecnica controllata" con due o tre salti». L’aviere, oggi e domani, è atteso a Vigna di Valle dove, da ieri sera, sono in raduno gli sprinter. In Svezia, in ogni caso, non verrà coinvolto nella 4x100 (Donati, Collio e Di Gregorio non si toccano, Riparelli e Cerutti si giocano l’ultima frazione), mentre — calendario alla mano — se necessario, potrà venirgli chiesto un contributo per la 4x400. In corsia si andrà con Di Gregorio (100), Galvan (200), Vistalli (400), Abate (110 hs) e Panizza (400 hs). Più complessa la situazione femminile. Le staffettiste veloci sono Alloh, Arcioni, Salvagno, Grasso, alle quali (Paoletta esclusa, Giovanetti infortunata) si aggiunge l’ostacolista Borsi e, per i 200, la Caravelli. I 400 potrebbero essere della Milani, se alla Cusma verrà chiesto di doppiare 800 e 1500. Nei 400 hs la Gentili. Nelle staffette del miglio coinvolti Galvan, Barberi, Fontana e Juarez e, tra le donne, Bazzoni, Bonfanti, Spacca, Sirtoli e, previa verifica dell’ultima ora, Grenot. Prospettive Nelle corse verranno schierati Scapini (800), Rifesser (1500), La Rosa (3000), El Mazoury (5000) e Nasti (3000 sp). Tra le donne si deve fare i conti con il prolungato periodo difficile della Romagnolo e quindi toccherà a Weissteiner (3000), Incerti (5000) e Martinelli (3000 sp). Scelte quasi obbligate nei concorsi: Chesani e Lamera (alto), Gibilsco e Scarpellini (asta), Howe e Vicenzino (lungo), Schembri e La Mantia (triplo), Di Maggio e Rosa (peso), Faloci e Bordignon (disco), Vizzoni e Salis (martello), Bertolini e Bani (giavellotto). «Senza dimenticare quanto di straordinario ha già fatto Vizzoni — dice Uguagliati — guardiamo al lungo periodo e quindi ai Mondiali di Daegu dove, transitando da Dublino nel test di fine mese, punteremo pure sui marciatori e su Pertile in maratona. Senza dimenticare le tappe intermedie, come la Coppa Europa di prove multiple, con una Doveri in crescita e le tante rassegne giovanili. Un Tumi o un Bencosme meriterebbero già la Nazionale maggiore, ma è giusto procedere per gradi».

Voula Papachristou a 14.72 regola re nel triplo. A Celje (Slo), debutto 2011 della 51enne Merlene Ottey, 4ª nei 100 in 12”07 ( 1.6). Ieri, nei 100, a Strasburgo (Fra) 9"97 di Daniel Bai ley. A Strasburgo. Uomini. 100 (+0.5): Bailey (Ant) 9"97; Blake (Giam) 9"98; Chambers (Gb) 10"04. 400: J. Borlee (Bel) 45"04. 110 hs (+0.2): Richardson (Usa) 13"35; Da rien 13"41. Triplo: Compaoré 17.29 (0.0); Coppelo (Cuba) 17.29 (+0.2). Donne. 100 (+0.4)/200 (+0.7): Ryemyen (Ucr) 11"21/22"68. 400: McConnell (Gb) 51"56; Hurtis 51"62. Alto: 3. LAMERA 1.87. A Istanbul (Tur). Uomini. 100 ( 0.4): Chambers (Gb) 10"17. 200 (+0.8): Guliyev 20"32 (r.n.). Donne. 400/400 hs: Stambolova 51"43/54"33. A Valmiera (Let). Donne. Lungo: Griva 6.86 (+1.8). A Watford (Gb). Uomini. 1500. II: 5. BELLINO 3’44"73. A Herouville (Fra). Uomini. Lungo: 1. TREMIGLIOZZI 7.59 (+2.0).


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BEACH VOLLEY IL MONDIALE FINO A DOMENICA l’analisi di MARIO SALVINI

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5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Azzurri mai così vicini ai fenomeni

ROMA

Tutte le spiagge portano qui Da oggi i migliori si sfidano al Foro Italico. Tutto cominciò a Ostia negli anni 70... VALERIA BENEDETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA d«Il primo Mondiale ita-

liano poteva essere solo a Roma. È qui che è cominciato tutto» parola di Marco Solustri che precisa: «A me sarebbe piaciuto vederlo sulle spiagge di Ostia, ma mi rendo conto che lo scenario del Foro Italico non ha concorrenza». Ostia anni 70: sulla spiaggia si gioca sei contro sei. Spesso ad animare le sfide davanti agli storici stabilimenti Gambrinus e Marechiaro sono i giocatori di serie A in vacanza come Ennio Giordani (Frascati e Sabaudia), Angelo Squeo (Roma, Federlazio, Modena, Bologna) e, appunto, Marco Solustri (Spoleto, Sabaudia, Avellino). Poi questi ultimi due nell’80 fanno il viaggio che cambia tutto: «Io e Angelo andammo in California - racconta Solustri, c.t. della nazionale femminile ad Atlanta ’96 e Sydney 2000 -, Manhattan Beach e scoprim-

mo il 2 contro 2. Tornati a casa abbiamo cominciato a giocare solo così. Mi ricordo che all’inizio ci guardavano con curiosità e anche prendendoci in giro. Io poi - dice sorridendo - ci tenevo a sembrare molto professionale, facevo il figo, arrivavo con il mio thermos con acqua e sali minerali e la seggiolina da spiaggia». L’esplosione Da lì è una corsa: in pochi anni i beacher italiani si cimentano nei tornei internazionali e Ostia diventa stagione di passaggio anche per gli stranieri: «All’inizio erano gli americani - ricorda Marco che da anni allena la Nazionale austriaca che a questo Mondiale porta Doppler-Melzer -, magari non i più forti, ma i giocatori medi. Gente come Anthony Curci, Carey, John Eddo, Sean Fallowfield e Suwara. Venivano ad Ostia, spesso ci passavano l’estate e giocavano tornei in Italia. Poi sono arrivati tutti gli altri, i tedeschi e il resto

d’Europa. In quel momento eravamo noi i più organizzati». Gli ultimi anni Nell’87 a Rio de Janeiro il primo torneo internazionale di beach (una sorta di Mondiale non ufficiale). «E noi eravamo dietro solo agli americani - dice con una punta di rammarico Solustri, che ha giocato anche con l’altro ex c.t. azzurro Dionisio Lequaglie - poi ci siamo fatti sorpassare». Il resto è storia più recente: il Corallo negli ultimi 15 anni e poi anche il Kursal sono i centri di attrazione per professionisti ed amatori. Dalle spiagge di Ostia sono passate Solazzi-Turetta (prime donne del volley a partecipare a un’Olimpiade) e Ghiurghi-Grigolo, le due coppie che ad Atlanta nel 1996 per prime parteciparono ai Giochi fino a Perrotta-Gattelli, quinte ad Atene 2004. «E ad Ostia si sono allenate anche tutte le coppie più forti brasiliane e americane».

«È una grande occasione di visibilità - conclude Solustri - per uno sport molto amato, ma ancora poco considerato». Quindi da oggi e fino a domenica la culla del beach si trasferisce da Ostia al Foro Italico con tutti i migliori del mondo a contendersi le medaglie e un montepremi da un milione di dollari.

GLI INIZI Marco Solustri (di spalle) gioca contro Angelo Squeo (oggi dirigente della federazione mondiale) in un torneo a Ostia negli anni 80. Sulle spiagge romane negli ultimi 40 anni sono passati a giocare o allenarsi tutti i migliori beacher del mondo

E’ bella questa sensazione di una settimana che si riempirà di emozioni e probabilmente di sorprese. Di nuove verità da scrivere sulla sabbia buttata sui campi da tennis del Foro Italico per il più grande spettacolo di beach mai visto in Italia. E’ il Mondiale numero 8 di uno sport relativamente giovane, eppure quasi universale. Nelle ultime tre Olimpiadi è stato uno degli eventi più seguiti. Apparentemente è il gioco più facile del Mondo. In realtà è ossessionato da una tattica esasperata: è tecnica perfetta e atletismo, equilibrio mentale e resistenza. E tutt’attorno gli antipodi del tennis: casino e tifo, musica a manetta e cheerleader. In due parole: beach volley. Chi ne sa anche solo qualcosa non ha bisogno di spiegazioni: sa che grande show lo attenderà al Foro Italico. I più bravi ci sono tutti, per regolare conti di due anni fa. Quando accadde l’impensabile: il blitz di Reckermann- Brink, tedeschi che hanno rotto il monopolio fino ad allora delle Americhe, Nord e Sud. Qui, ora, gli olimpionici Usa RogersDalhausser (il secondo ha un problema a una caviglia), tutti i brasiliani e persino i cinesi avranno qualcosa da ribattere. Tra le donne sono tornate le divine May-Walsh (2 ori olimpici, 3 Mondiali): per le campionesse uscenti Ross- Kessy (Usa), le eterne piazzate Larissa-Juliana (Bra) e le enigmatiche cinesi dev’essere una bella preoccupazione. Mentre noi finalmente siamo outsider. Nessuno può chiedere agli azzurri di vincere. Di farsi portare da tifo, orgoglio e fantasia però sì. E alle azzurre persino di più. Se è vero che mai come ora il duopolio Usa-Brasile scricchiola, le nostre, Cicolari e Menegatti soprattutto, hanno dimostrato di potersi insinuare. E’ il momento giusto per prenderci gusto.


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BEACH VOLLEY I MONDIALI

Guerriera Dal judo al beach per Cicolari una vita d’attacco Dopo il tatami e l’indoor ora c’è l’esame Roma: «Nessuna è imbattibile, ci giocheremo tutto» MARIO SALVINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d«E’ una guerriera», dice di lei il c.t. Lissandro. E Greta risponde che sì, è così che si sente, ora più che mai. Dopo che negli ultimi due tornei dello Swatch World Tour, con la socia Marta Menegatti, ha ribaltato la storia del beach italiano. Prima col secondo posto di Myslowice, poi col la prima apparizione azzurra in una semifinale di uno Slam, solo l’altro ieri a Pechino. Nemmeno uno sceneggiatore da soap opera avrebbe immaginato un’anteprima così per il Mondiale di Roma. Meglio indagare, allora. Su Greta Cicolari. Cominciando dal judo. «Avevo sei anni. Nella palestra di Bergamo c’erano danza e judo. Io non ho avuto dubbi. Unica femmina, battevo tutti i maschi. Ho continuato fino a 14 anni, stagione 1996-97, la stessa in cui ho cominciato con la pallavolo. Quell’anno ho vinto i regionali, sono andata ai nazionali, a Ostia. Vinco sempre, fino alla finale. Alle prime due sarebbe andata la cintura nera. Era il mio obiettivo, ce l’avevo fatta. La finale l’ho persa senza troppo rammarico. E’ sta-

to il mio ultimo combattimento».

ra. Quindi in giro: B-1, A-2, la A- 1 a Santeramo e a Chieri».

Perché nel frattempo era arrivata la pallavolo?

Fino alla Nazionale.

«Avevo raggiunto il mio scopo col judo. E mi divertivo all’oratorio. Poi tutto è andato in fretta: la Foppapedretti, con una Champions vinta da panchina-

LA SCHEDA

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GRETA CICOLARI 29 ANNI IN COPPIA CON MARTA MENEGATTI

«Già, estate 2007. Gioco un po’ di partite. La sera dell’ultimo taglio per l’Europeo (poi vinto, ndr) siamo in 14 per 12 posti. Ero strasicura di esserci. Invece Barbolini lascia a casa me e la Anzanello. Niente sarebbe mai più stato come prima». In che senso?

«Che poi a dicembre Barbolini mi ha richiamata, ma io non ne ho più voluto sapere. Dall’estate dopo solo beach». Perché il beach?

Con Menegatti due semifinali consecutive

«Perché è libertà, gioia, opportunità, felicità e, soprattutto, meritocrazia. Il 50% di quel che succede dipende da te. Che è tanto».

Nata a Bergamo nell’82, gioca per l’Aeronautica Militare. Nel 2009 è Tricolore con la Menegatti, nello stesso anno debutta nel World Tour. Questo anno seconde a Myslowice (Pol), l’altro ieri quarte a Pechino: miglior piazzamento azzurro in una tappa del Grand Slam

Dal 2009 gioca con la Menegatti. Che a novembre, quando lei era infortunata, fece un secondo con la Rosso nel World Tour. C’è gelosia nel beach?

«Altroché. Ma non tra me e Marta. Anche se le dinamiche di coppia sono dure. E’ come un fidanzamento: si vive insieme per mesi, si viaggia, di dorme, si perde insieme, Noi sia-

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ha detto SUL BEACH

In questo sport vale la meritocrazia. Il 50% di quel che succede dipende da te. Che è tanto

SULLA MENEGATTI Nel beach c’è molta gelosia: ma non tra me e la mia socia. Abbiamo cominciato insieme, finiremo insieme

SULL’ISOLA DEI FAMOSI Spero che il Mondiale renda più famoso tutto il beach, ma all’Isola non ci andrei: non ho mica ammazzato nessuno

mo una cosa sola: abbiamo cominciato insieme e penso finiremo insieme. Solo che allora io ero infortunata, non aveva senso che lei stesse ferma». In quanto a infortuni il suo inizio col beach è stato difficile…

«Ho subito un intervento al crociato nell’inverno 2009 e uno al menisco nel 2010: questa è la prima stagione veramente completa per me». Nel frattempo ha trovato modo di interessarsi al basket…

«Beh sì (risata). Da due anni sono fidanzata con Doum (Lauwers, italo-belga, guardia dell’Air Avellino, ndr). Ci siamo conosciuti in palestra, lui era a Varese, io a Chieri. La cosa strana è che sono riuscita farlo appassionare al beach». Dopo il Mondiale sarà nota abbastanza per andare all’Isola dei famosi?

«Spero che tutto il beach sia più conosciuto. In quanto all’Isola no, di certo: non ho mica ammazzato nessuno». Da sinistra: Marta Menegatti, 20 anni, Greta Cicolari e i gemelli Matteo e Paolo Ingrosso, 23

Il suo primo Mondiale è in casa. Cosa significa?

«Molto, in positivo: ho più voglia di giocarlo che pressione». Alla fine sarebbe contenta se…

«Dopo due semifinali di fila dovrei dire se ci arrivo anche qui. In realtà se avrò giocato al massimo. Se lo faremo arriveremo avanti. Sono una guerriera, no? Non mollerò, fino alla fine. Nessuna è imbattibile».

L CLIC

LA SCOMMESSA MARTINO: LASCIATO L’INDOOR, ORA SI BUTTA SULLA SABBIA L’uomo immagine tra gli azzurri - basta guardare i manifesti - è Matteo Martino. E non è difficile immaginare il perché: ha già disputato un’Olimpiade, a Pechino 2008, ma nell’indoor, quando aveva solo 21 anni. Avendo giocato a Macerata nelle ultime due stagioni, è senz’altro il volto più noto. E in più ora è una specie di figura romantica, visto che ha abbandonato i guadagni certi e la fama già consolidata dalla palestra per l’incertezza del beach, dove si vive di premi. Dove se non vinci non guadagni. Il talento, assicurano tutti, compreso il c.t. statunitense degli azzurri, Mike Dodd, vale tanto su sabbia come su campo coperto. Basterà dire che l’anno scorso in uno dei due soli tornei dello Swatch World Tour disputati, in Olanda, con Matteo Ingrosso centrò uno strepitoso 5˚ posto. Ora con Paolo Nicolai ha l’opportunità che aspetta da tutto l’inverno.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

su www.gazzetta,it Da oggi uno speciale con risultati commenti e interviste del Mondiale. Video e retroscena anche sul blog http://dal15al25.gazzetta.it/

LA GUIDA Si comincia con 12 gironi diretta tv su La7 e La7d

(a.a.) Il programma del Mondiale che avrà diretta su La7 (alle 12.30) e doppio appuntamento su La7d. Diretta anche su www.sportube.tv. Oggi: ore 12.30 Gioria – Momoli vs Akers-Branagh (Usa); ore 18 Orsi Toth–Benazzi vs Larissa-Juliana (Bra); 19 Nicolai–Martino vs Samoilovs-Sorokins (Lit); ore 20 Ingrosso – Ingrosso vs Barsouk-Yutvalin (Rus). Domani: ore 10.30 Giombini–Rosso vs Novakova-Tobiasova (R.Ceca); ore 12 Cicolari – Menegatti vs V. der Hoeven-V. der Vlist (Ola) ore 13 Orsi Toth–Benazzi vs Köhler-Sude (Ger); ore 15 Gioria–Momoli vs Gielen-Mouha (Bel); ore 15 Tomatis – Lupo vs Skarlund-Spinnangr (Nor); ore 18 Giombini – Rosso vs May-Treanor-Walsh (Usa); ore 19 Ingrosso – Ingrosso vs Ferramenta-Pedro (Bra); ore 20 Cicolari – Menegatti vs Fendrick-Hanson (Usa); ore 21 Nicolai – Martino vs Gunnarsson-Brinkborg (Sve). Mercoledì ore 12.30 Gioria – Momoli vs Minusa-Jursone (Lit); ore 15 Orsi Toth–Benazzi vs Kadijk R.-Mooren (Ola); ore 16 Giombini – Rosso vs Kolocova-Slukova (R.Ceca); ore 18 Cicolari – Menegatti vs Johns-Boulton (Gb); ore 19 Nicolai – Martino vs Benes P.-Kubala (R.Ceca); ore 20 Tomatis – Lupo vs Fijalek-Prudel (Pol). Giovedì 16: Tomatis – Lupo vs Xu-Wu (Cina); Ingrosso – Ingrosso vs Dollinger-Windscheif (Ger). FORMULA Le 48 coppie (96 in totale) sono divise in 12 gironi da 4, che consentono a tutte le squadre di giocare almeno 3 match. Le prime due coppie di ogni pool più le 8 migliori terze si qualificano alla seconda fase (un tabellone a eliminazione diretta) che vedrà al via le 32 coppie superstiti. Domenica finali.

statistiche di ALESSANDRO ANTONELLI

a

BRASILE-GEORGIA

FRANCIA-MAURITIUS

NUOVA ZELANDA

Harley e Saka coppia oltre confine

Il sogno olimpico di Elodie e Natacha

Pitman-Lochhead Haka e pallone

dDue bandiere, due inni nazionali e una sola camera da letto. Ma la sera - nel ritiro romano della coppia - non ci saranno discussioni nazionalistiche. Perché a dispetto del nome Saka (che sommato a quello della compagna di squadra Rtvelo forma la parola (Sakartvelo) che tradotta vuole appunto dire Georgia, sono entrambe brasiliane. Meno di cinque anni fa il potente presidente della federazione caucasica (Levan Akhvlediani) aveva proposto il «trasferimento» a 4 brasiliani (uomini e donne) con l’idea di «promuovere la pallavolo». Un qualche risultato lo ha ottenuto perché ai Giochi di Pechino 2008 Saka (all’anagrafe Cristine Santanna e Rtvelo (Andrezza Martins), anche se le medaglie non le hanno vinte, battendo le coppia russa risultarono fra i ricordi più belli della spedizione di Tiblisi, nonostante il 17˚ posto finale delle due oriunde della sabbia. Mentre (beffa delle beffe) il marito Harley, pur essendo fra le prime 5-6 coppie del circuito mondiale (World Tour) a Pechino non ci è andato, battuto dalla durissima concorrenza casalinga.

Senza Pechino Harley e Saka si sono sposati qualche mese prima di quei Giochi anche se si conoscono da anni, naturalmente per «colpa» del beach volley... Cristine Santanna si era trasferita negli Stati Uniti per studiare, alla Louisiana Tech University, ritenendo che la vita non potesse essere solo sabbia e schiacciate. E anzi qui («ho incontrato parecchie ragazze di altri Paesi e all’Università penso di avere fatto un salto di qualità considerevole dal punto di vista sportivo». Tornata in Brasile, con la sua laurea in marketing, decide di confrontarsi con il circuito brasiliano e alla prima tappa del circuito incontra: Harley. Il resto della storia adesso è noto... g.l.p.

x HANNO DETTO

V Saka Devo tanto al beach volley: mi ha fatto arrivare all’Olimpiade, mi ha dato una professione e un marito...

W Harley Finalmente ci siamo: non vedo l’ora che cominci il Mondiale. Lo scenario di Roma è importante

dA volte non bastano migliaia di chilometri per fermare un sogno. È quello che devono aver pensato Elodie e Natacha, nate nella stessa isola, finite a vivere in due continenti diversi, ma con un desiderio comune: far sventolare la bandiera quadricolore di Mauritius a un’Olimpiade grazie al beach volley.

Due continenti Elodie Li Yuk Lo 28 anni, nata a Port Louis, ma cresciuta in Canada con la famiglia. All’Università ha giocato da libero a buon livello e ha scoperto il fascino del beach. Natacha Rigobert, invece ha 30 anni e inizia a giocare a pallavolo a scuola. A venti si trasferisce in Francia per frequentare l’Università e trova un ingaggio con il Cannet e poi con il Villebon. Diventa in questa maniera la prima giocatrice professionista di Mauritius. Le loro strade si incontrano nel 2008 quando una connazionale le mette in contatto. In pochi giorni Elodie e Natacha decidono di buttarsi in questo sogno un po’ folle. Elodie si trasferisce a Cannes dove vive Natacha assieme al marito. Donazioni È quello a cui stanno lavorando anche se il cammino non è facile. A parte il World Tour (non hanno mai superato le qualificazioni) il processo per arrivare ai Giochi passa per le coppe continentali e lì le due ragazze si giocano le loro chance. Intanto hanno vinto il primo concentramento in Namibia e ora puntano a vincere la coppa per poter rappresentare l’Africa ai Giochi. Oggi intanto esordio nel Mondiale contro le spagnole Liliana-Baquerizo sperando in un exploit. Un progetto che però passa anche per la difficoltà di reperire risorse finanziarie. Pochi soldi, pochi tornei da poter giocare e molte economie. Elodie e Natacha però non si sono arrese. Dal sito internet raccontano la loro storia e chiedono donazioni, anche minime. Per i sogni a volte basta anche poco. v.b.

x HANNO DETTO

R Elodie Da quando ho scoperto il beach volley sogno di rappresentare le Mauritius ai Giochi di Londra

R Natacha Se ci qualificassimo per l’Olimpiade potremmo far crescere il beach nel nostro Paese

dAvvertenza al pubblico del Foro Italico: se glielo chiedete con un coro ben fatto, e magari il mitico speaker Luis Torres si equipaggia con la base adeguata, Jason Lochhead e il suo socio Kirk Pitman prima di cominciare la partita potrebbero farvi vedere una haka. Che in canotta e pantaloncini fa un suo certo effetto. Non sarebbe la prima volta, ma sarebbe di certo esilarante.

Meno alto Jason è ovviamente neozelandese: e il fatto di essere il più basso dell’intero Mondiale non è che uno dei particolari meno rilevanti della sua storia. Dichiara di essere 178 cm, e forse qualcuno lo ha aggiunto. Il che spiega anche quanto deve essere abile per restare al massimo livello di uno sport ormai da giganti quasi quanto l’indoor. Se il suo cognome non vi è nuovo, il ricordo dovrebbe portarvi al triste Mondiale di calcio dell’anno scorso e al mesto 1-1 con gli All Whites, la Nuova Zelanda. Che in difesa aveva il fratello Tony, da anni colonna dei Wellington Phoenix, club neozelandese che disputa la serie A australiana. Che famiglia Bella famiglia, quindi. Merito di mamma Pixie e papà Jim, che quando i tre figli erano piccoli (la sorella Tracey è stata nazionale di volley) hanno sacrificato un frutteto nelle campagne di Tauranga per costruire un campo da beach e uno da tennis. Senza contare che ovviamente i maschi hanno giocato anche a rugby. Poi ognuno per la sua strada. Il bello è che il calciatore Tony è ben più alto (183 cm) del beacher Jason. E non solo, ha anche raccontato che quando erano ragazzini anche lui se la cavava col beach. Ma poi gli proposero una borsa di studio negli Usa per giocare in Ncaa con Santa Barbara, e diventò calciatore. Aggiungendo che in fondo invidia il fratello: «E’ sempre in giro per il mondo, su spiagge esotiche, altro che calcio», aveva detto. m.sal.

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x HANNO DETTO

R Pitman La haka fatta nel 2008 a Klagenfurt è stato uno dei momenti più divertenti ed emozionanti della mia carriera

R Lochhead Sono il più basso del circuito? Pazienza Vuol dire che sono anche bravo, no?


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NUOTO MARE NOSTRUM A MONTECARLO 1

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IRIE E SAKAI DOMINANO LA CLASSIFICA FINALE DEL CIRCUITO La classifica finale del Mare Nostrum è tutta giapponese: tra gli uomini vince il ventenne dorsista Ryosuke Irie (nella foto 1 grande) con 2799 su Dale Oen (Nor, 2719) e Cseh (Ung, 2687). Tra le donne, la ventenne Shiho Sakai (2762, foto 2) su Zueva (Rus, 2759) e Aya Terakawa (2745, foto 3), 26 anni. Nella foto 4 Natsumi Hoshi, 20 anni, delfinista che ha ribadito il 2’06" nei 200, quarto crono mondiale nel 2011

Superpotenza di ragazzi: che Giappone Irie e Koga, la Sakai e la Kato: 20enni lanciati sui Mondiali Thorpe stregato: «Non ho mai visto nessuno planare così» DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EX NUOTATRICE Il premio dalla principessa

MONTECARLO dL’armata giapponese si prende tutto. Il trofeo Mare Nostrum 2011, vinto sia tra gli uomini (Ryosuke Irie) che tra le donne (Shiho Sakai), più cinque gare (con tre doppiette) anche nella giornata conclusiva del meeting di Montecarlo. E’ la nuova generazione, classe ’90, che rispetta sempre il diktat della federazione (niente piercing o tatuaggi, pena la squalifica a vita), ma che in acqua si tuffa con personalità da leader.

Il principe Alberto e Charlene Witt stock, che il 2 luglio diventerà sua moglie, anche ieri hanno seguito in tribuna le gare del Mare Nostrum di Montecarlo (la futura principessa non viene più a nuotare in questa pi scina, frequentata dalla figlia di Ste phanie, la tuffatrice Pauline) . Hanno applaudito Agnel e Charlene (foto Afp: premia Koga) ha potuto festeg giare una sola sudafricana sul po dio, Bianca Meyer, 3ª nei 200 misti.

Dorso Prendete il dorso. Dopo il ritiro di Peirsol, i padroni sono Irie e Koga. Il primo di Osaka, serio e timido. L’altro di Saitama, spaccone e un po’ pigro. Irie, mani curate da pianista quale è, ha vinto i 200 che ha già in progetto di vincere anche ai Mondiali di Shanghai. Il suo 1’54"34 è da tempo nella sfida contro se stesso: suo è il miglior tempo dell’anno (1’54"08) e anche le successive 4 prestazioni. «Penso di poter vincere l’oro nei 200 dorso — dice —, nei 100 penso di valere una medaglia, non so di che colore. Ma senza Peirsol è un’altra storia, anche se sono sicuro che anche i suoi record cadranno, prima o poi. Lacourt? Sarà anche più alto di me, ma io compenso con la tecnica». Nei 50 si è arreso al duello contro Koga, specialista dello sprint, e considerato in squadra il suo contrario. «Siamo amici, ci conosciamo e ci sfidiamo dai tempi della scuola, io studio ancora legge, lui si è laureato in scienze motorie. I 50 li ha vinti lui, perché io vengo fuori alla distanza. Ma ci ho provato lo stesso, perché nuoto per vincere». Ammiratori Finita l’era dei costumoni, il cronometro premia il gruppo che più degli altri sembra volare sull’acqua. A seguire la Sakai, per esempio, c’era anche Ian Thorpe. «Sono qui per vedere le facce nuove — ha spiegato —, ma voglio studiare i video di questa giapponese del dorso: è perfetta, plana sul-

l’acqua con una leggerezza mai vista». Pure lei classe ’91 come la Suzuki (la più veloce nei 50 rana in 31"71), mentre la Hoshi, che ha un anno in più, si è regalata i 200 farfalla scendendo ancora sotto i 2’07" (2’06"92). I dispiaceri ieri sono arrivati solo dai 50 e 100 dorso femminili, che la Zueva ha vinto davanti alla Terakawa. Ma la doppietta è da record: 27"78 nei 50 dorso (primo tempo dell’anno proprio davanti alla giapponese), 59"37 nei 100 che la confermano al secondo posto del ranking nel duello sempre aperto con la più esperta giapponese. Sprint Come a Canet, lo sprint ha la firma dell’australiano Targett, vincitore dei 50 sl (22"13, top ten delle liste stagionali) e farfalla (23"25, miglior tempo dell’anno), centrato nell’ultima gara di una due giorni in cui ha messo in fila i francesi anche nei 100 sl. In attesa del meeting di Parigi, i transalpini si devono accontentare dei progressi di Camille Muffat. Con Agnel fermo a 1’47"44 nei 200 sl («Un momento così, volevo fare 1’46"»), la compagna di allenamenti a Nizza ha raddoppiato 100 (55"05) e 400 sl (4’05"46, quinto tempo dell’anno, ma dietro alla Pellegrini). «Avrei potuto fare di più — è il commento di Camille —, soprattutto nei 400 sl è venuto tutto troppo facile, senza fatica, e questo è un buon segno». La sfida è lanciata.

LA GUIDA Sprint: Targett e Alshammar UOMINI - 50 sl: Targett (Aus) 22"13; Kozma (Ung) 22"37; 200 sl: Agnel 1’47"44; Cseh (Ung) 1’48"96; Richardson (Aus) 1’51"30. 50 do: Koga (Gia) 24"81, Irie (Gia) 25"02. 200 do: Irie 1’54"34 (55"85); Watanabe (Gia) 1’57"67; Bernek (Ung) 1’58"37. 50 ra: Feldwehr (Ger) 27"66; Hetland (Nor) 28"04 (s. 27"80). 100 ra: Dale Oen (Nor) 1’00"24; Tateishi (Gia) 1’01"10; Feldwehr (Ger) 1’01"84. 50 fa: Targett (Aus) 23"25 (1˚ t. 2011); F.Manaudou 24"04 (s. 23"88). 100 fa: Fujii (Giap) 52"28; Matsuda (Gia) 52"88; Pulai (Ung) 53"71. 400 mx: Cseh (Ung) 4’13"27 (56"00, 2’00"90, 3’13"99); Bossard (Svi) 4’29"61. DONNE - 50 sl: Alshammar (Sve) 24"72; Dekker (Ola) 25"17 (s. 25"06). 100 sl: Muffat 55"05; Bonnet 55"50; Sokolova (Rus) 55"73. 400 sl: Muffat 4’05"46 (59"89, 2’02"66, 3’04"89); Balmy 4’12"62; Rangelova (Bul) 4’14"09. 50 do: Zueva (Rus) 27"78; Terakawa (Gia) 28"00 (s. 27"92). 100 do: Zueva (Rus) 59"37; Terakawa 59"52; Sakai (Gia) 1’00"23. 50 ra: Suzuki (Gia) 31"71; Spahn (Svi) 32"03. 200 ra: Suzuki (Gia) 2’26"07; Selig (Aus) 2’27"99; Ruhnau (Ger) 2’29"55. 50 fa.: Alshammar (Sve) 25"38; Kato (Gia) 25"98 (r.n., prec. 26"07 del 2011). 200 fa: Hoshi (Gia) 2’06"92; Schipper (Aus) 2’08"48; Vandenberg (Usa) 2’10"09. 200 mx: Miley (Gb) 2’12"69; Coventry (Zim) 2’12"91; Meyer (S.Af) 2’20"05.

TENNIS La numero uno del mondo

Risorge Wozniacki: però tornano le Williams Vince il 5˚ torneo 2011, ma ora la sfidano le sorelle in campo ad Eastbourne RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dForte con le deboli, debole con le forti. E’ l’eterno dilemma che accompagnerà Caroline Wozniacki fino a quando la numero uno più criticata della storia non vincerà finalmente un torneo dello Slam.

Zero I numeri, a dire il vero, sono dalla sua parte: dominando senza mai cedere un set sul duro di casa a Copenaghen (220mila $), ha inanellato il quinto torneo stagionale, il 17˚ in carriera (e deve ancora compiere ventun’anni) e oggi

sarà per la 36ª settimana al vertice della classifica Wta. Quest’anno, nessuna ha vinto più partite di lei: 45. Però quello zero alla casella degli Slam pesa, tanto che lei, dopo la sconfitta al terzo turno di Parigi, sbottò: «Mi dicevano che non avevo speranze perché venivo dalla Danimarca, che non avrei mai avuto la mentalità vincente, ma io mi sento una grande giocatrice». Che ritorni Magari lo dimostrerà a Wimbledon, che vinse da junior nel 2006, anche se la scelta di privilegiare in questa settimana gli applausi della sua gente anziché uno dei tradizionali appuntamenti preparatori sull’erba, la porterà a Londra senza aver neppure disputato una partita sui prati. Mentre in pompa magna si annuncia il ritorno, da oggi a Eastbourne (618mila $), delle so-

rellone Williams, la minaccia più seria alle velleità della bionda Caroline di sfatare finalmente il tabù. Serena, oggi numero 25, non gioca un match ufficiale proprio dalla finale vinta a Wimbledon nel 2010, mentre Venus (ora 32) è ferma da gennaio, dall’infortunio agli adduttori patito agli Australian Open. Ma stiamo parlando delle due tenniste che dal 2000 hanno alzato la Coppa del Championship in nove occasioni su 11 (5 Venus, 4 Serena). Cioè, le padrone dell’erba. Eastbourne comincerà a svelare il mistero sulle loro condizioni, con una spettatrice molto interessata: Francesca Schiavone, che trova subito la pericolosa Kanepi (numero 17 Atp) con in testa i quarti raggiunti a Wimbledon nel 2009. Per provare ad andare oltre. Caroline Wozniacki, 20 anni, ha vinto il 17˚ torneo in carriera, il secondo consecutivo a Copenaghen dove ha un record di 10-0 AFP

Finale: Wozniacki (Dan) b. Safarova (Cec) 6-1 6-4.

FINALE OGGI Troppa pioggia Rinvio al Queen’s

A causa della pioggia su tutta la Gran Bretagna, rinviate ad oggi le finali del Queen’s tra Murray (Gb) e il francese Tsonga (che hanno giocato a ping pong nell’attesa, sopra, Epa) e a Birmingham tra la Hantuchova (Cec) e Lisicki (Ger). ERBA TEDESCA Ad Halle (Ger, 750mila e, erba) nel festival tedesco Kohlschreiber vince il terzo torneo in carriera approfittando del ritiro nel secondo set (schiena) di Petzschner. Finale: Kohlschreiber (Ger) b. Petzschner (Ger ) 7-6 (5) 2-0 rit.


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IPPICA FOLLA A SAN SIRO

JUDO

Demuro, porta chiusa in faccia a Dettori GP Milano: Mirco con Voilà Ici nega il varco a Frankie con Scalo, lo batte, gli ruba il salto della vittoria e poi gli chiede scusa

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Jakkal niente bis E’ quarto

Non va oltre il quarto posto il campione in carica Jakkalberry, a disagio sul terreno pesante.

MICHELE FERRANTE

GP MILANO

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5ª corsa (gr. 1) - e 114.750, m 2400: 1 Voila Ici (M. Demuro) 2 Scalo (Dettori) 3 Saratoga Black (C. Demuro) 4 Jakkalberry 5 Brandemburgo 6 Frankesnstein 7 Tot et Moi 8 Silver Arrow 9 Cima de Pluie (inc.-c.t.-2½) Tot.: 5,34; 1,52, 1,11, 2,51 (13,28). Tris int.: e 81,09 alle 885 comb. 9-6-5.

MILANO dE’ proprio l’anno di

Mirco Demuro, il miglior fantino italiano dopo Lanfranco Dettori che stavolta si mette in coda al più giovane collega (40 anni contro 33) e resta a due successi nel GP Milano (Shantou 1997 e Sudan 2007) affrontato da netto favorito in sella al tedesco Scalo. Niente Dettori quindi, ma Demuro e l’inossidabile grigio Voilà Ici (6 anni) mantenuto in condizioni strepitose dal trainer Vittorio Caruso e trasformato in un missile anche

4 Volte Voilà Per Voilà Ici (nella foto il trainer Caruso) 4 GP Milano: 2˚ nel 2008; 3˚ nel 2009, 9˚ nel 2010 e 1˚ ieri. Ha vinto altri 6 GP: Roma (gr 1), Neuil (Parigi-gr 2) Tesio 3 volte (gr3) e D’Alessio (gr3). dal prediletto terreno pesante. Porta chiusa Demuro vince il suo primo GP Milano, lo aggiunge all’incredibile Dubai Cup da 10 milioni di dollari sbancata in marzo col giapponese Victoire Pisa e punta su Ascot, con le St James Palace Stakes (gr. 1) di domani nel mirino, a bordo del nipponico Grand Prix Boss. E Mirco stesso racconta la corsa: «Al via solo Brandemburgo davanti. Ritmo lento, appena in retta mantengo Voila Ici nella corsia interna, gli altri devia-

In alto il grigio Voilà Ici precede Scalo. Qui sopra il salto di Demuro mutuato da quello di Dettori (al centro con Scalo). Poi l’ospite d’onore Umberto Veronesi (destra) premia Diego Romeo proprietario di Voilà GRASSO-PERRUCCI-DE NARDIN

no a centro pista, verso strisce di terreno più galoppabile, e io così guadagno qualche lunghezza. A metà retta ci avvicina Jakkalberry (poi quarto), arriva Dettori da centro gruppo e tenta di infilarsi nel varco, ma non potevo permetterglielo e ho chiuso la porta con una leggera deviazione. Lanfranco allora riparte all’interno, ma io e Voila Ici ci salviamo e mio fratello Cristian finisce terzo a bomba con Saratoga Blak». Scuse Tanta gente a San Siro,

la tribuna più competente d’Italia. E Demuro al rientro ruba a Dettori anche il tradizionale salto per festeggiare le grandi vittorie. E poi dopo baci e abbracci vari scivola in sala fantini. Urla di gioia, doccia di champagne, il primo a complimentarsi è proprio Lanfranco, sorridente. E Mirco ricambia, chiedendo scusa per quel varco negato con furbizia. Che Dettori? Un varco forse decisivo, Dettori ha dovuto frenare e ripartire all’interno, manovra

che ha fatto storcere il naso a molti: «Secondo me non è stata determinante - ribatte Frankie -. Sul terreno pesante Scalo ha fatto troppa fatica. Già ai 600 finali ho dovuto richiamarlo a fondo». Forse scegliendo subito la corsia interna, non avrebbe dovuto rallentare. Ma è anche vero che infilando quel corridoio tra Voila Ici e Jakkalberry, avrebbe risparmiato terreno preziosissimo. La soluzione del piccolo rebus? Stavolta è stato Demuro a fare la differenza. Tutto qui.

TROTTO: STRAORDINARIO 1.10.7 SUI 2000 METRI

Copenaghen: Libeccio show e Linda di Casei è seconda

Libeccio Grif (B. Goop) domina, a sinistra Linda di Casei (n. 10) è 2ª FORNI

finali e in retta ha dominato in 1.10.7 sui 2011 metri, nuovo record della corsa che in passato aveva visto un solo successo di un cavallo italiano: Ghibellino nel 2008. Linda di Casei ha corso nelle retrovie e con un gran finale ha preso il secondo.

Oggi quinté a Merano A Maia (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Blu Iberia (8), Paso Escabroso (4), Blu Emperor (12), Trovatore (3), Adelio (2) e Mrs Nervi (11). SECONDA TRIS A Palermo (1ª corsa, ore 14) indichiamo Lope de Vega (16), Ian d’Asolo (5), Everest Dvs (3), Idillio Gas (1), Mindiz (15) e Lascar Lb (13). SI CORRE ANCHE Napoli (g. 15.45), Milano (t. 14.35), Roma (t. 14.55) e Foggia (15.10).

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I GRAN PREMI DI AGNANO

Napoli: Obama Gar e Bellei la coppia del momento NAPOLI — Obama Gar e Enrico Bellei coppia del momento, Subi to in testa nel Città di Napoli, han no controllato nel finale Owen Cr. Per Obama terzo GP dopo Elwo od Medium e Giovanardi. Pr. Città di Napoli-filly - m 1600: 1 Ok America (Bellei) 13.9; 2 Ortensia Gual; 3 Old Girl Par; Tot.: 7,09; 2,33, 2,40, 7,13 (39,67). Pr. Regione Campania - m 2100: 1 Nadar Nof (P. Gubellini) 1.14.1; 2 Napoleone Lans; 3 Non Solo Bar; Tot.: 5,72; 2,80, 7,38,

COPENAGHEN — Strepitosa accoppiata italiana nella Copenaghen Cup. Uno straordinario Libeccio Grif ha dimostrato che la vittoria nel Lotteria non è stata casuale. L’allievo di Marco Smorgon, guidato ieri da Bjorn Goop, è scattato in terza ruota ai 500

2,63 (158,01). Trio: 1.795,04. GP Città di Napoli - m 2100: 1 Obama Gar (Bellei) 14.8; 2 Owen Cr; 3 Olmo Holz; 4 Orione Vil; 5 Ou dry dei Veltri; Tot.: 2,14; 1,33, 1,46, 1,91 (6,46). Tris: e 22,43. BELMONT STAKES A New York Le Belmont Stakes (gr 1 m 2400) ultimo evento della Triplice Coro na non assegnata. A segno Ruler on Ice (Valdivia), poi Stay Thirsty e Nrilliant Speed. 5˚ e 6˚ Animal Kingdom e Shackelford, vincitori di Kentucky Derby e Preakness.

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Roberto Meloni, 30, batte l’olandese Van Laarhoven

A TALLIN

Squilli d’Italia Bruyère e Meloni i re di Coppa ENZO DE DENARO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dGiulia Quintavalle chiama, Francesco Bruyere e Roberto Meloni rispondono. Al successo ottenuto sabato dalla livornese nella Coppa del Mondo a Lisbona, hanno replicato da Tallinn Bruyere (sul russo Vorobev) e Meloni (sull’azero Gurbanov), primi rispettivamente negli 81 e 90 kg della World Cup in Estonia. È l’Italia del judo che suona la carica a settanta giorni dal campionato del Mondo a Parigi. E se per Giulia Quintavalle il dolce sapore della vittoria mancava da quell’11 agosto 2008 che la consacrò campionessa olimpica, per Francesco Bruyere il conto in sospeso con un successo di prestigio si faceva attendere ormai da più di cinque anni. Dopo l’argento ai Mondiali 2005 del Cairo, infatti, fece sua la prestigiosa Jigoro Kano Cup a Tokyo, nel tempio del judo. Era il 14 gennaio 2006.

Gladiatori Un’Italia che ritrova i suoi gladiatori, ma che non sorprende più di tanto il d.t. Felice Mariani: «Sono molto soddisfatto, ma non sono sorpreso. Il talento di Giulia mi aveva già dato dei segnali molto importanti in occasione del Grand Slam a Mosca e mi fa molto piacere che abbia avuto modo di esprimersi a questi livelli in una World Cup in cui le più forti della categoria c’erano quasi tutte». Ad alto livello e con continuità si sta esprimendo invece, Roberto Meloni, carabiniere trentenne che dopo Pechino fu costretto ad una lunga pausa per rimettere a posto la schiena, davvero malconcia. Nel frattempo si è sposato con Ylenia Scapin dalla quale nell’ottobre 2009 ha avuto Giacomo. Ritornato in corsa nella seconda parte del 2010, ha ritrovato subito confidenza con il podio, centrando la vittoria in Coppa del Mondo a Varsavia in febbraio e quindi adesso a Tallinn. Oggi nel ranking mondiale è al 15˚ posto. Ma con Bruyere e Meloni sul podio della Tallinn University of Technology Sport Arena è salito anche Matteo Marconcini, carabiniere ventunenne di Arezzo, che si è classificato terzo negli 81 kg. E terzo posto, ma nel Pavilhao Multiusos de Odivelas, è stato anche per Erica Barbieri nei 70 kg ed Assunta Galeone nei 78 kg, mentre Lucia Tangorre si è classificata quinta nei +78 kg. Podi che hanno consentito all’Italia di primeggiare nel medagliere della Coppa del Mondo a Tallinn (33 nazioni) e piazzarsi terza a Lisbona (28 nazioni), dietro Germania e Russia. «Soddisfatto, ma non sorpreso»: e Felice Mariani può sorridere.

Comunicato a pagamento

AVVISO DI SICUREZZA RELATIVO AL CASCO DA SCI MOD. "FUNRIDE" In occasione di un controllo di qualità di routine interno, abbiamo accertato che al cuni dei nostri caschi da sci modello "funride" potrebbero presentare un difetto di fabbricazione. Tale difetto può rendere piú bassa l'ammortizzazione dagli urti e la re sistenza alla perforazione da agenti esterni. In fase di caduta, potrebbe provocare le sioni. Il casco modello "funride" ha un cursore di ventilazione centrale con due frecce di rezionali, vedi foto. Informazioni dettagliate sono disponibili nella pagina web www.uvex-sports.de/en/recall. Qualora siate in possesso di un casco da sci "funride" UVEX vi invitiamo a non usarlo. Rendetelo al negoziante presso cui l'avete acquistato faccen dovi rimborsare il prezzo d'acquisto. In veste di azienda produttrice all’avanguardia ci scusiamo per il disguido. Vi rin graziamo per la preziosa collaborazione e ci auguriamo che anche in futuro conti nuerete ad acquistare i prodotti UVEX. UVEX G.m.b.H Würzburger Str.154 90766 FÜRTH GERMANY www.uvex.de Per eventuali domande o chiarimenti contattate il nostro distributore italiano: Geier Diffusion s.r.l. 39046 Ortisei (BZ) tel.0471 797579 info@geierdiffusion.com


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PALLAVOLO WORLD LEAGUE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA

INCHEON (Sud Corea) d«Una vitto-

ria importante, non tanto per i punti, ma perché ci servirà per esperienza e ci aiuterà a non ripetere certi errori». Il regista italiano Dragan Travica ha commentato così a caldo il sesto successo nella World League dell’Italia di Mauro Berruto, sempre più lanciata al vertice del proprio girone (una serie così non si vedeva da un decennio). Gli azzurri hanno vinto al quinto set un match che hanno dato l’impressione di poter dominare, ma che, sia per qualche loro momento di rilassamento, che per la grinta della Sud Corea, hanno rischiato di perdere.

Usa alla grande battuto il Brasile Michal Lasko (30 anni) supera il muro sudcoreano FIVB

Due partite L’Italia dominando il primo set, controllando il secondo si è portata in vantaggio 2-0. Nel corso del secondo parziale ha perso per un infortunio muscolare alla spalla sinistra Cristian Savani, sostituito da Dore Della Lunga: «Dopo una difesa normalissima, ho sentito dolore e sono dovuto uscire, spero che non sia nulla di grave», ha detto nel post gara il capitano azzurro. L’entità del pro-

Problema muscolare alla spalla sinistra per lo schiacciatore dopo una difesa. Fuori anche Kovar: richiamato Rosso? blema si conoscerà soltanto al ritorno in Italia. Con Kovar alle prese con una distorsione rimediata nel collegiale della nazionale B, per Berruto potrebbe nascere un emergenza schiacciatori. Si profila la chiamata per il giovane Rosso? Calo azzurro Sul 2-0 la squadra italiana è parsa avere in mano il match. Si è portata avanti anche 16-12, poi è calata. Zaytsev e Lasko, che senza Savani avevano sulle spalle tutto il peso dell’attacco hanno alternato cose buone ad altre meno (bottino complessivo dei 2 comunque 42 punti). La Corea si è galvanizzata, ha rimontato e pareggiato i conti. Anche se già nel quarto set si è rivista l’Italia migliore. Quella sicura e convincente che si è ritrovata in tempo nel tie-break ed è giunta la sesta vittoria consecutiva, che consente agli azzurri di chiudere il terzo weekend con sei punti di vantaggio sulla seconda del gruppo e 7 sulla ter-

Italia 6 proprio forte Sud Corea al tappeto Sesto successo di fila per gli azzurri di Berruto che perdono Savani per infortunio. Inutile la rimonta asiatica dal 2-0 al 2-2 SUD COREA ITALIA

2 3

(15-25, 22-25, 25-21, 25-22, 20-15) SUD COREA: Han Sun-Soo 2, Jeon Kwang-In 21, Lee Sun-Kyu 10, Kim Jung-Hwan 10, Choi Hong-Suk 19, Ha Kyoung-Min 7; Yeon Oh-Hyun (L), Lee Kang-Joo, Park Jun-Bum 6, Kwon Young-Min, Kwak Seug-Suk 1, Yun Bong-Woo. All. Park Ki-Won ITALIA: Travica 6, Zaytsev 21, Birarelli 10, Lasko 21, Savani 7, Buti 13; Bari (L), Della Lunga 4. Maruotti. N.e. De Togni, Sabbi, Falaschi. All. Berruto. ARBITRI: Shaaban (Egi) e Roussakis (Gre). NOTE Spettatori 3500. Durata set: 22’, 27’, 26’, 29’, 15’; totale 119’. Sud Corea: battute sbagliate 12, vincenti 5, muri 10, errori 23; Italia: b.s. 10, v. 10, m. 15, e. 21.

za. Singolarmente da sottolineare il gran lavoro difensivo di Bari, l’importante apporto dei due centrali e complessivamente il buon rendimento al servizio. Berruto polemico Abbastanza felice, un po’ preoccupato, alquanto arrabbiato. Il ct azzurro Berruto è uscito dal campo con uno stato d’animo contrastante: «Devo ringraziare la squadra per questa ennesima buona prestazione e soprattutto per la vittoria, che fa spostare il nostro obiettivo verso la conquista del primo posto del girone. Non era facile vincere due gare qui, ci siamo riusciti giocando due buone gare e un tiebreak determinato. Sinora abbiamo affrontato tre squadre una di-

A BORDO

L’Italia ospite di una delle navi di Greenpeace in Corea

versa dall’altra e abbiamo sempre vinto, vuol dire che questa squadra può far vedere qualcosa d’importante». Su Savani: «Sono preoccupato per l’infortunio a Cristian, speriamo non sia nulla di grave». Poi il suo volto è cambiato in conferenza stampa, dove dopo un breve commento iniziale ha detto: «Non voglio aggiungere null’altro e vado via perché non voglio dividere la stanza con il mio collega, che durante tutto l’arco dell’incontro ha insultato pesantemente me, la mia squadra e il mio Paese. E pensare che in Italia ha lavorato a lungo e avuto contratti importanti». Park Ki Won, che aveva urlato epiteti pesanti durante il match, non ha risposto… f.p.

(a.a.) Cade il Brasile nel terzo weekend superato in casa degli Stati Uniti. Russia e Italia uniche imbattute. Girone A: Portorico-Polonia 0-3, 0-3 (22-25, 15-25, 21-25); Brasile-Usa 3-1, 1-3 (21-25, 22-25, 25-16, 24-26). Classifica: Brasile 15; Usa 12; Polonia 9; Portorico 0. Quarto weekend: Brasile-Portorico e Usa-Polonia. Girone B: Russia-Bulgaria 3-0, 3-0; Germania-Giappone 3-2, 2-3 (21-25, 22-25, 29-27, 25-19, 14-16). Classifica: Russia 18; Bulgaria 9; Germania 6; Giappone 3. Quarto weekend: RussiaGiappone e Germania-Bulgaria. Girone C: Finlandia-Argentina 2-3, 0-3; Serbia-Portogallo 2-3, 3-0. Classifica: Argentina 14; Serbia 10; Portogallo 7; Finlandia 5. Quarto weekend: FinlandiaSerbia, Argentina-Portogallo. Girone D: Sud Corea-Italia 1-3, 2-3; Francia-Cuba 1-3, 2-3. Classifica: Italia 16; Sud Corea 10; Cuba 9; Francia 1. Quarto weekend: venerdì alle 20 (a Messina) e sabato 20.30 (a Catania) Italia-Francia, Sud Corea Cuba. FORMULA Alle Final Eight in Polonia si qualificano le prime 2 di ogni girone; se la Polonia è 3ª o 4ª resta fuori la peggiore delle quattro seconde.

TACCUINO

Aguero lascia Villa Cortese? (f.c. m.l.) Il libero Arcangeli passa da Perugia a Modena. Quasi certamente ci sarà una grande rivoluzione a Villa Cortese, probabile la partenza di Aguero, ma non sarà l’unica dopo la sconfitta scudetto. Castellana ha ufficializzato l'ingaggio dell'opposto Cazzaniga (da Segrate). La centrale Mastrodicasa è stata ingaggiata dal Giaveno. In Turchia la tedesca Furst va al Gunes. GIAPPONE OK (a.a.) Il Giappone vince il suo primo Torneo di Montreux (Svi). Ha superato in finale Cuba 3 0) prendendosi la rivincita del 2 3 della prima fase. Terza la Cina 3 1 sugli Usa, quinta l’Olanda 3 1 che ha battuto la Germania di Giovanni Guidetti. UNDER 18 (a.a.) La Bre banca Lannutti Cuneo battendo 3 0 la M.Roma (25 13, 29 27, 25 21) conquista lo scudetto Under 18.


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GOLF BMW ITALIAN OPEN Il punto di STEFANO CAZZETTA

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Infangati e felici di esserci

La festa per Rock sul green della 18

Ha vinto Rock, viva Rock. Ed è giusto così. L’Open d’Italia ha tirato fuori dal cilindro un giocatore di grande spessore e grande feeling col pubblico. Tolti gli azzurri, il tifo era tutto per lui. Ed è stato un bel vedere. Stappato lo spumante per celebrare la prima vittoria in carriera del giocatore inglese, teniamocene un po’ per brindare ai successi di casa nostra. Che non sono pochi. Francesco Molinari ci ha provato a portare dalla propria parte le sorti della partita, ma il putt che aveva nelle mani (in senso figurato) non era dei migliori: troppi errori, e qualche approccio stile horror hanno di fatto messo un tappo a un gioco pressoché impeccabile da tee a green. Ci resta, e non è poco, un ottavo posto in condivisione con Matteo Manassero che ha dimostrato carattere anche nei momenti difficili. Il -4 dell’ultimo giro racconta di un percorso molto regolare, segnato da soli birdie e nessun bogey. Buon viatico per il debutto allo Us Open, dove i nostri due portacolori troveranno Edoardo Molinari ad attenderli. Ma buone notizie sono arrivate anche da Andrea Pavan e Lorenzo Gagli. Hanno dimostrato di aver stoffa. Fosse avanzato ancora dello spumante, non sprechiamolo: c'è da festeggiare il vero vincitore di questo Open, il pubblico. Mai vista tanta gente, mai visti tanti giovani. Migliaia di persone che soffrivano e gioivano in un crescendo di emozioni. Hanno sfidato pioggia e fango, hanno rovinato scarpe e vestiti, ma senza fare una piega. Con la consapevolezza, anzi, che era bello, e valeva la pena essere lì. Alla fine, hanno atteso il vincitore e lo hanno acclamato, lo hanno seguito anche nella cerimonia di premiazione e gli hanno chiesto autografi. Insomma, c’è qualcosa di nuovo nell’aria ed è un patrimonio che sarebbe da pazzi vanificare. Bisogna continuare a lavorare, guardando subito al 2012. I messaggi che arrivano da Molinari e Manassero sono inequivocabili: l’Open d’Italia è nel loro cuore, ma serve una data meno intasata. La federazione sta cercando di portarlo a settembre: potrebbe essere l’idea vincente.

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Assolo Rock 28

I NUMERI

L’inglese resiste Azzurri ottavi 62 In quanti a vederli

Sono state 28.000 le persone che hanno seguito il Bmw Italian Open nei quattro giorni di gara

Il record del campo Di Dubuisson e Olesen, non omologato poiché si poteva pulire la palla e ripiazzarla sul fairway

Prima vittoria del 34enne, Manassero e Molinari frenati nel gioco corto. In 8000 per l’ultimo giro DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI

21

I colpi sotto il par di Rock Uno degli score più bassi all’Italian Open. Nel 2008 a Tolcinasco, Otto (S.Af) vinse con -25

936

Euro al colpo al vincitore È quello che ha guadagnato Robert Rock vincendo il torneo: per lui i 250.000 euro di premio

5 R PRODUZIONE RISERVATA

FIANO TORINESE (Torino) dAlla fine, vince «il Rock», non come genere musicale sempre verde, ma come l’inglese Robert, uno dei tanti trentenni di livello medio-alto dell’European Tour che cercava il primo urrah, e l’ha trovato all’Open d’Italia, come già l’anno scorso (Andersson Hed), nel 2008 (Otto) e nel 2006 (Chicco Molinari) nel torneo di casa nostra, malgrado gli sprint di Thorbjorn Olesen (-10 di giornata) e Boyd (-6), a un solo colpo. Perché sia Tolcinasco che il Park Royal i Roveri, gli ultimi teatri azzurri, sono campi mediamente-facili, facilitati dalla pioggia dei giorni scorsi, troppo facili per Francesco Molinari, maestro nei ferri, spesso a malpartito sui green «troppo morbidi e soffici», e anche per Matteo Manassero, il bambino d’oro del golf mondiale. Che, «promosso dal tee al green» anche dal coach personale e federale Alberto Binaghi, avrebbe dovuto «tirare un po’ più forte perché negli ultimi 20 centimetri la palla non perdesse la linea», e poi forse si fa

Chicco Molinari, 20˚ al mondo ANSA

entrare il problema «un po’ nella testa». Morale: tutt’e due i favoriti di casa s’impuntano sul putt, finiscono comunque ottavi, ex aequo anche come recriminazioni e come amaro in bocca, da dimenticare, insieme, sul volo privato-regalo della Federazione verso lo Us Open (da giovedì a domenica in Maryland) e quindi ancora nello stesso flyght (gruppo) con Edoardo Molinari.

Tattica Peccato per la folla, la fantastica folla — calorosa e curiosa — che cresce dai 4000 di venerdì ai 6000 di sabato agli 8000 di domenica, con un’escalation coordinata ai risultati dei Moschettieri azzurri, e che aspettava solo di esplodere. «È questa la nuova frontiera, gente nuova che scopre il nostro sport perché non trova più steccati», commenta felice papà Manassero, Roberto, mentre accompagna il figlio in una cornice di pubblico da Open straniero. Peccato per la tattica, tutta d’attacco, da subito, che né Matteo né Chicco riescono ad attuare «per mettere pressione a quelli davanti». Peccato che poi, ogni volta che rimettono la testa fuori, l’elastico si riallunga, per titubanze proprie o per un nuovo sprint dei primi. Brivido Rock il barbuto col ciuffetto merita il suo successo, dopo 4 giorni in testa. Resiste, subito, allo scatto-record del 21enne Olesen, talento olandese appena recuperato da problemi alla schiena (5 birdie e un eagle nelle prime 8, altri 4 birdie e un solo bogey nelle seconde 9), che segna un fantastico 62. E resiste, poi, ai 66 di Boyd

Robert Rock, 34 anni. Inglese, è alla prima vittoria nel tour. Fino a ieri era 165o nel ranking mondiale SCACCINI

e Whiteford che l’inseguono, feroci. Ma, soprattutto, regge al drive svirgolato suo, alla 17, quando salva un «par miracoloso» e quella buca di vantaggio. Ha la mente sgombra, Robert. Più dei nostri eroi, Matteo («è stata la settimana più stancante di qualsiasi altra sul Tour») e Chicco. Che alla 18, ancora sudato e un po’ deluso, chiede subito alla dolce Valentina: «E il bambino?». Tommaso, il suo pensiero vincente. Ma sempre un pensiero in più.

IL TRIONFO «MI È SERVITO IL GOLF MIGLIORE, VINCERE IN QUESTO TOUR È TERRIBILMENTE DIFFICILE»

«Già alla 2 ho capito che ce l’avrei fatta» Il giorno che Robert cercava da 9 anni «Subito a mio agio, ma che dura alla 17» 5 R PRODUZIONE RISERVATA

FIANO TORINESE dIl campione è senza parole. Un po’ perché ha un aereo che l’aspetta per lo Us Open («e ho poco tempo per riassumere un libro»), un po’ perché, in realtà, la sua storia è comune, nel golf: «Ho cominciato come maestro di club, tanto tempo fa. Ho avuto qualche invito per giocare sull’European Tour, ho preso la carta abbastanza in fretta, e poi pian pianino sono migliorato. Fino al 2008 quando probabilmente ho fatto il salto di qualità, poi sono arrivati i 3 secondi posti del 2009». Una storia talmente comune che l’ennesimo pro inglese aveva accettato anche di non aver ancora vinto un titolo, a 34 anni, dopo 9 stagioni sul Tour: «Anche se ci ho messo più tempo di quanto pensassi,

ho capito che con tanti giocatori forti anche la mia miglior settimana finora non era bastata, perché vincere su questo circuito è terribilmente difficile». E così, Robert, il papà ideale Robert, con sorriso, ciuffo ribelle e barbetta che fa un po’ selvaggio, conquista come sempre cuori a go-go, ma è stupito dal primo successo sul green: «Sono molto sorpreso perché finalmente ce l’ho fatta. Devo ammettere che, come ho cominciato l’ultimo giro, mi sono sentito a mio agio e mi sono detto che questa era la miglior chance che avrei mai potuto avere. Ho vinto davvero all’ultima buca, come sempre in questo sport, ma già alla seconda, ho sentito che era la volta buona». Qualità Chicco Molinari non ci sta: «Rock è arrivato tante volte talmente vicino al primo titolo che prima o poi doveva farcela, un campo medio-facile come i Roveri aiuta chi, quando ha momenti di pressione, non riesce a dare il meglio». E ironizza anche sul manualetto salva-putt («La strada veloce per un pun-

«Ero sorpreso che girasse a -10, e mi sono detto che dovevo mettere qualche birdie per vincere». Semplice: ne ha messi 7 (contro 2 bogey), quando ne aveva più bisogno, e ha vinto.

teggio basso», di Paul Runyan) che Rock ha riletto fra lunedì e martedì, ritrovando il feeling col putt: «Me lo farò prestare». Però stavolta, dopo 209 bocciature sul Tour, quand’è in difficoltà, l’inglesino coi pantaloni d’ordinanza neri trova il suo colpo migliore, il putt, e stoppa il primo inseguitore, Olesen:

Rock in azione ieri al tee della 18. A dicembre era stato quinto all’Open del Sudafrica e ottavo al Dunhill Championship SCACCINI

Brivido Soprattutto, Robert è stato più regolare nei primi colpi, a cominciare dal drive. Che, quando svirgola, alla 17, fa sghignazzare i cronisti inglesi, perché rigetta il «professionista qualunque» (n. 165 mondiale) nel pantano, nel rough, addirittura in mezzo agli alberi, con poche possibilità di riguadagnare il fairway. E invece Robert ne esce alla grande: «Lì sono stato fortunato. All’inizio volevo uscirne con un chip, ma sarebbe stata dura recuperare il par, e sarei stato costretto a un birdie alla 18 per vincere. Ho visto un varco, e sono uscito con un ferro 4. Potevo colpire gli alberi, potevo finire in acqua. Ma ce l’ho fatta». Anche grazie al pubblico italiano: «Fantastico». E probabilmente meno veemente dell’Irish Open. Che perse. Ma quelle sono storie brit. v.m.


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s AZZURRI

R Andrea Pavan: 23o «Buon torneo, ero rilassato: se fosse entrato qualche colpo in più avrei preso più fiducia»

Chicco e Matteo «Stanchi, ma fieri» Prima di volare agli Us Open, azzurri tra fatica orgoglio: «Mai vista così tanta gente in Italia» DAL NOSTRO INVIATO

FEDERICA COCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FIANO TORINESE (Torino) dIn coda

R Lorenzo Gagli: 33o «Peccato, ho avuto il solito calo di concentrazione nel fine settimana»

R Alessandro Tadini: 39o « Open positivo, ma devo gestire le energie nervose e migliorare gli ultimi 100 metri»

al check-in, passaporto in mano, ancora qualche filo d’erba attaccato alle scarpe. Ce li immaginiamo così Francesco Molinari e Matteo Manassero, scappati dal campo verso l’aeroporto per prendere un volo che li porterà verso lo Us Open. Un torneo parallelo il loro, alti e bassi, chi prima e chi dopo. Sull’aereo parleranno di occasioni mancate, ma anche di orgoglio, quello di aver portato al Royal Park I Roveri 8000 persone nell’ultimo giorno di questo Open d’Italia. Per vedere loro, Manny e Chicco, per vedere il golf. Per stare in silenzio e spegnere i cellulari. Per camminare nel fango fino alle caviglie. Per inserire questa settimana nella storia italiana di questo sport. E il risultato, inteso come vittoria, non è mai stato meno importante. La gente Perché il meno dieci che li colloca all’ottavo posto va-

Matteo Manassero, 18 anni, con Francesco Molinari, 28 LAPRESSE

le molto di più. Vale 28.000 persone in quattro giorni. «Straordinario. Non c’è altro da dire — il commento di Francesco Molinari dopo l’ultimo giro, accompagnato in sala stampa dalla security per fermare l’assalto affettuoso dei suoi tifosi —. Avere la possibilità di giocare con gli amici che ti accompagnano colpo dopo colpo, di sentire la loro spinta e il loro appoggio, è fantastico. Non avevo mai visto

GLI ALTRI ITALIANI

Pavan chiude 23o, Gagli 33o (f.co.) Andrea Pavan finisce 23o, un 13 che chiude nel migliore dei modi la settmana: «Ho giocato bei colpi dice ma alla fine mi sono perso un po’ e alcuni bei putt non sono entrati, ma sono molto soddisfatto dei progressi». Solita flessione della domenica per Lorenzo Gagli, il fiorentino centra comunque un 33˚ posto a 11: «A differenza dei giorni scorsi non mi sono piaciuto per niente da tee a green, e ho anche sbagliato dei putt corti».

R Emanuele Canonica: 57o «Sono contento a metà, meno buoni gli ultimi due giri. Dovrò migliorare il gioco corto»

LA GUIDA Olesen, straordinario 62 Su Twitter rivela il segreto «Grazie alle dritte di Bjorn» Finisce secondo a -20, pari con Boyd, il danese Olesen, che, partito a -10, ha segnato 5 birdie e un eagle nelle prime nove buche. Il segreto? Su Twitter: «Ho preso lezione da Thomas (Bjorn, ndr) e il putting è andato meglio: 23 putt oggi! Quindi, grazie Thomas!». Classifica (par 72). 1. Rock (Ing, 64 68 68 67) 267 (21), 250.000 e; 2. Boyd (Ing, 69 65 68 66), Olesen (Dan, 65 71 70 62) 268 (-20); 4. Whiteford (Sco) 269 (-19); 5. Luiten (Ola) 270 (-18); 6. Fasth (Sve), Jonzon (Sve) 271 (-17); 8. Kruger (S.Af), MANASSERO (66 68 70 68), MOLINARI (66 68 68 70) 272 (-16), 33.700 e; 11. Bourdy (Fra), Coetzee (S.Af), Larrazábal (Spa), Tullo (Cile) -15; 23. PAVAN (68 72 66 69) 275 (-13); 33. GAGLI (68 66 71 72), 277 (-11); 39. TADINI (69 70 69 70) 278 8-10); 57. CANONICA (67 72 72 71) 282 (-6).

UNA BMW PER MATTEO

GOLF BMW ITALIAN OPEN TORINO, ROYAL PARK I ROVERI DAL 9 AL 12 GIUGNO 2011

Matteo Manassero ha ricevuto ieri una BMW X3 xDrive20d, in comodato per un anno. Non potrà però guidarla subito, per le norme sui neopatentati

tanta gente a un torneo in Italia». Matteo, esce dal campo e lancia il guanto, una folla di ragazzini che non supera i 12 anni si accapiglia per prenderlo. «Manny, il cappello! Manny, la cintura!», se potessero si porterebbero via il loro eroe a pezzetti. «Bello, bellissimo — è il commento ancora una volta lucido e pacato di Matteo —. E’ emozionante guardarsi in giro e vedere tutte queste persone, tanti

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giovanissimi che si avvicinano al golf. La pressione di fare bene non l’ho sentita, ho cercato di essere lucido e fare il mio gioco». La fatica Tanta gente, tanta attenzione e tanti impegni: per le due stelle italiane è stata una settimana intensa. «Il contorno è stato un po’ stancante, è vero — dice Matteo — ma d’altra parte è giusto che l’Open d’Italia sia una festa». Ma non è questo il motivo della mancata vittoria: «Nell’ultimo giro ho preso 18 green, a Rock credo di avere dato dieci colpi sui green, mi ritengo molto soddisfatto del gioco. Ok, il putt non ha funzionato al meglio ma non mi sembra il caso di farne un problema. Sono cose che succedono». Francesco e le occasioni mancate: «Dalla 4 alla 6 potevo guadagnare qualche colpo e non l’ho fatto, ma in generale sono soddisfatto. Certo, se io e Matteo fossimo stati appaiati a -22 invece che a -10 sarebbe stato meglio. Chiederò a Rock se mi presta il libro sul putting che ha letto in questi giorni...». Il volo Sul volo per gli Usa, con la mascherina calata sugli occhi per riposare, sogneranno il tee della 1 sul percorso del Congressional a Bethesda, quando partiranno tutti insieme, Chicco, Dodo e Manny, per il primo giro dello Us Open. «Sarà bello — sorride Matteo — poter condividere questa esperienza con Chicco e Dodo, ci servirà a sciogliere la tensione». Francesco: «Bello, ma quando saremo sul tee della 1 al Congressional ci sarà poco da ridere...». Buon viaggio ragazzi.


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L’EVENTO GAZZETTA R.U.N. y

NON COMPETITIVA

Prossima tappa 25 giugno

Uomini 1. Lyazali (Atl. Casone Noceto) 30’43"; 2. Signorotto (Jaeger Atl. Vittorio Veneto) 31’33"; 3. Baù (Atl. Vicentino) 32’07.

Donne Gli oltre 500 concorrenti presenti a Bassano del Grappa hanno preso il via al suono delle campane della chiesa di San Francesco LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO

MANLIO GASPAROTTO http://operazionegasparotto.gazzetta.it/ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BASSANO DEL GRAPPA (Vi) dTerza

tappa di Gazzetta Run e secondo trionfo di Adil Lyazali che oltre al successo strappa anche il pass (iscrizione e viaggio) per la maratona di New York: all’atleta marocchino basterà partecipare alla prossima gara, a Ravenna il 25 giugno, per timbrare il biglietto e volare alla maratona più grande del mondo. In coda Per raccontare la serata e lo spirito di Gazzetta Run, però, si può partire da due ragazze, Marieta Caganova (slovacca, 29 anni, e Yanneve Rolland (canadese, 33) perché con grinta, voglia, sofferenza e passione ma anche la giusta dose di amicizia e solidarietà si sono iscritte alla gara non competitiva e l’hanno portata a termine, ultime e staccatissime ma al traguardo. Questo conta in una serata che, come sempre, ha le caratteristiche della festa oltre che della sfida. Non solo gara, quindi, ed è ovvio che sia così per gran parte dei 500 che si sono presentati al via della gara di Bassano, dove Gazzetta Run arrivava per la prima volta. Lotta Partenza puntualissima alle 19, al suono delle campane della storica chiesa di San Francesco (1400 dc) e prime centinaia di metri di corsa davanti a un pubblico appassionato, che si è preso una pausa dallo spritz e dallo shopping in centro città seguendo la corsa e la lotta nelle primissime posizioni, dove Adil Lyazali — già vincitore del-

Ancora Lyazali Da Bassano vede già New York Il marocchino bissa la vittoria ottenuta a Udine La partecipazione alla maratona Usa è vicina che lei ha trovato «bello, anche se particolarmente nervoso, non particolarmente veloce, sembrava più pianeggiante, in realtà era particolarmente mosso». Anche Sara dovrebbe essere al via a Ravenna, per tentare di ottenere il successo nella graduatoria femminile e magari volare a New York per vivere la prima maratona della sua carriera.

L’arrivo solitario di Adil Lyazali: ha coperto i 10 km in 30’43" LAPRESSE

la tappa di Udine — ha corso con attenzione: «Ho preferito studiare il tracciato nel primo giro, alzare il ritmo nel secondo e forzarlo nell’ultimo, volevo evitare la volata perché non sono fortissimo allo sprint». Tattica perfetta, che gli ha consentito di vincere a braccia alzate, con il giusto vantaggio, in 30’43" con 50 secondi di distac-

co su Mirko Signorotto e qualcosa in più su Diego Baù. Le donne Più controllata la gara femminile, nella quale Sara Berti (vincitrice del circuito nel 2009) ha gestito con serenità il primo posto del quale si è impossessata già al primo chilometro. Per l’atleta trentina un crono di 36’50” su un percorso

Il Ponte Gara difficile per tutti, ma splendida su un tracciato da ripetere tre volte e che ha consentito a tutti — atleti e spettatori — di emozionarsi nei diversi passaggi sul Ponte degli Alpini, la struttura coperta che unisce il centro storico di Bassano all’altra sponda del Brenta. Costruito nel 1209 il ponte fu travolto e distrutto due volte dalla piena del fiume e demolito altrettante volte, l’ultima nel 1945. Sempre ricostruito e bellissimo, un simbolo di passione e di unità. Come la corsa.

1. Berti (Gs Valsugana Trentino) 36’50"; 2. Lazzarotto 38’07"; 3. Sanna (Atl. Ambrosiana) 38’20".

Prossime tappe Queste le prossime tappe della Gazzetta Run: 25/6 Ravenna; 3/9 Jesolo; 11/9 Vigevano; 25/9 Genova; 16/10 Parma.

Il podio femminile con al centro Sara Berti LAPRESSE

Bonin e Fabian Largo al triathlon I due azzurri si stanno preparando per Londra. Lo spettacolo del villaggio rosa 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BASSANO DEL GRAPPA (Vi) dGara agonistica ma non solo, perché a Bassano è stata tostissima e lottata, velocissima anche la non competitiva. Merito (o colpa) del regolamento che non consente ai triatleti di correre gare Fidal senza un certificato agonistico per l’atletica leggera. Ieri così due ospiti importanti si sono misurati con i migliori, ma fuori classifica. E’ successo alla valdostana Charlotte Bonin e al padovano Alessandro Fabian, triatleti di livello internazionale, entrambi impegnati nella preparazione all’Olimpiade di Londra, tra un anno. Fabian ha chiuso appena dietro a Lyazali, un risultato importante per una speranza azzurra, velocissimo in bici, che spenderà i prossimi mesi per migliorare nella corsa.

Retrorunning Spettacolo e divertimento in piazza Libertà, sede di partenza e arrivo (in leggera salita) e del villaggio della corsa rosa. Gazzetta Run è una festa per tutti, anche per chi accompagna i runner, come i figli, che anche questa volta hanno animato la Kids Run. Musica e giochi a premi, e poco prima della gara vera e propria la corsa in retrorunning, spalle al traguardo. Uno sprint dedicato a chi non si prende troppo sul serio ma corre per divertirsi. L’ha vinta Valerio Scollo, aggiudicandosi il premio messo in palio da Reebok, lo sponsor tecnico di GR.

MARATONA

L’etiope Deba velocissima A San Diego fa 2h23’31" (d.m.) All’etiope Bizunesh Deba, la settimana scorsa, col record di 2h23’31", la maratona di San Diego (Usa). Uomini: Negari (Eti) 2h11’18". Mezza: Keflezighi 1h02’40". Donne: Deba (Eti) 2h23’31"; Mekonnen (Eti) 2h25’21"; H. Kirop (Ken) 2h27’01". AD ACQUI (d.m.) Così alla Acqui Run (km 6.4) di Acqui Terme (Al). Uomini: Sanna 19’29"; Brignone 19’31"; Errebbah 20’10". Donne: Straneo 20’43".


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LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

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CANOA SLALOM: IN SPAGNA SI CONFERMA IL PIU’ FORTE NEL K1

Molmenti, Europeo da dominatore «Quest’anno voglio la tripletta» ALBERTO FRANCESCUT

Se avessi controllato come in semifinale (4˚, ndr) non avrei vinto. So di essere davanti a tutti se non sbaglio: è una sfida con me stesso». Il palmares dell’iridato, che ha rifilato 90/100 a Hernanz (Spa) e 1”48 a Prskavec (R. Ceca), s’arricchisce ulteriormente. Per un vincente nato come lui è matematico: l’appetito vien mangiando. Che sia l’anno del «triplete» Europeo, Coppa del Mondo e Mondiale? «Nessuno finora ci è mai riuscito nel K1 — dice Daniele —: il tris potrebbe essere il miglior viatico verso Londra 2012». L’unico titolo che gli rimane da conquistare per completare la prestigiosa bacheca. L’orizzonte a cinque cerchi ce l’ha nel mirino già da un po’, tant’è che il canale olimpico l’ha provato due volte quest’anno: «E’ molto fisico, adatto alle mie caratteristiche per capire come modificare e adattare al meglio la barca». Il perfezionista…perfetto.

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dE la storia si ripete. Un po’ come ai Mondiali di Tacen 2010, in Slovenia. Reduce da una notte, quella della vigilia, insonne, Daniele Molmenti sfoderò una gara da fuoriclasse e stravinse il titolo. A La Seu d’Urgell, in Spagna, dove ieri ha conquistato il secondo Europeo, dopo quello del 2009 a Nottingham, soffriva di mal di schiena. Bastano due indizi, nel suo caso, per fare una prova: è ancora il più forte canoista nel K1 slalom.

Avversità e sfide Superiore fisicamente e di testa. E pure capace di andare oltre le avversità: «In finale, dopo la prima porta — racconta il 26enne di Torre di Pordenone in forza alla Forestale — ho rotto il puntapiede destro della canoa ma sono riuscito ad adattarmi subito trovando una posizione diversa». Un alligatore vorace: l’azzurro divora le fluttuazioni dei canali con una facilità impressionante. E, valore aggiunto, lo sa fare nei momenti determinanti. «In finale il livello dell’acqua era sceso rendendo le porte più alte: si poteva “tagliare”, cosa che ho fatto.

HOCKEY GHIACCIO

Daniele Molmenti, 26 anni, è campione del mondo in carica del K1 AP

PALLANUOTO

BASEBALL: OTTAVA

Gara-6 finale Nhl Canucks da titolo

Settebello battuto ancora dai croati

Bologna riprende S.Marino in testa

BOSTON (Usa) — Cinque partite, altrettante vittorie casalinghe. Boston, che stasera (alle 2 della notte italiana, diretta Sky Sport 2 e Espn America) ospita gara-6 della finale Nhl (al meglio delle 7) contro Vancouver, spera che la striscia possa continuare. I Canucks, diversamente, vincerebbero la prima Stanley Cup della storia, riportandola in Canada dopo 18 anni. La folla del TD Garden renderà il clima pesantissimo e il 12-1 complessivo dei due match disputati in Massachussets (8-1 in gara-3, 4-0 in gara-4) fa pensare che il verdetto possa scaturire solo con gara-7, eventualmente in programma mercoledì in British Columbia.

L’Italia perde 7-10 dalla Croazia, che vince il 4 Nazioni con 9 punti su azzurri e tedeschi (4), ieri 9-7 sull’Australia.

(m.c.) Bologna approfitta di due errori del Parma al supplementare (dopo un gran duello tra Betto e Corradini) e riaggancia un San Marino pasticcione, battuto a Nettuno. Triplette per Grosseto e Rimini.

TRIATHLON: VITTORIE

Italia-Croazia 7-10 (2-4, 3-1, 2-2, 0-3). Italia: Tempesti, Luongo, Gitto, Figlioli, Perez, Felugo, Giacoppo 1, Gallo 3, Presciutti, Fiorentini, Aicardi, Baraldi, Figari, Pastorino, La Penna 1, Giorgetti 2. All. Campagna. Croazia: Pavic, Buric 1, Boskovic 2, Dobud, Jokovic 4, Buljubasic, Markovic, Buslje, Sukno 2, Barac, Karac, Obradovic 1, Nizic, Pakvalin, Krapic. All. Rudic. Arbitri: Margeta (Slo) e Flahive (Aus). Note: s.n. Ita 8 (0), Cro 10 (5). SETTEROSA A Tianjin (Cina) finali di World League: oggi. Oggi: Usa-Italia 17.40 (11.40 italiane); Russia-Canada, Australia-Spagna e Cina-Grecia. Ai quarti 1ª-4ª, 2ª-3ª dei due gironi.

GHIACCIO

Hofer e Fontana in Coppa e Iron

Plushenko sorride Squalifica sospesa

(al.f.) Daniel Fontana, argento mondiale nel 2009, ha vinto la prima edizione dell’Ironman 70.3 di Pescara davanti a Degasperi e al giapponese Fukui; tris azzurro in campo femminile: Martina Dogana si impone davanti a Niederfriniger e Tibaldi. Alla coppa Europa di Cremona su distanza sprint, successo per Daniel Hofer; terza Anna Maria Mazzetti.

MOSCA — Evgeny Plushenko, dopo un anno di sospensione, torna a essere a tutti gli effetti un atleta elegibile per l’attività agonistica internazionale. L’Isu, con decisione unanime, ha ufficialmente cancellato il provvedimento nei suoi confronti, assunto dopo che l’olimpionico non aveva partecipato ai Mondiali di Torino 2011 dichiarandosi infortunato, ma partecipando poco dopo a una serie di esibizioni. «Evgeny ha riacquisito lo status amatoriale» ha dichiarato ieri il presidente della federazione russa Valentin Piseyev. Lo zar, ora 28enne, potrà a questo punto tornare a inseguire il sogno di partecipare ai Giochi di Sochi 2014.

A Pescara (1,9-90-21,1 km). Uomini: 1. Fontana 4h01'26”, 2. Degasperi a 9'28”, 3. Fukui (Giap) a 9'29”. Donne: 1. Dogana 4h44'59”, 2. Niederfriniger a 2'52, 3. Tibaldi a 9'25”. A Cremona (0,75-20-5 km). Uomini: 1. Hofer 55'29”, 2. Unger (Ger) a 2”, 3. Lekie (Gbr) a 4”. Donne: 1. Densham (Aus) 1h01'31”, 2. Simic (Slo) a 19”; 3. Mazzetti a 27”.

8˚ turno, gara3. CariParma-Unipol Bologna 0-1 (10˚). Punti, Bol 000.000.000.1: 1 (9-0); Par 000.000.000.0: 0 (7-4). Lanc.: v. Langone, p. Orta. Danesi Nettuno-T&A San Marino 6-3. Punti, SM 000.100.110: 3 (9-4); Nettuno 000.100.05x: 6 (6-0). Lanc.: v. Pezzullo, p. Palanzo. Fuoricampo: Rosario (1p. al 4˚). Montepaschi Grosseto-Elettra Novara 5-3. Punti, Nov 201.000.000: 3 (8-4); Gro 220.001.00x: 5 (8-1). Lanc.: v. R.De Santis, p. Morese, s. Luciani. Telemarket Rimini-De Angelis Knights 10-1. Punti, Knights 001.000.000: 1 (6-1); Rimini 300.025. 00X: 10 (9-2). Lanc.: Patrone. p. Galeotti. Fuoricampo: Phelps (2p. al 5˚). Classifica: San Marino e Bologna 750 (18-6); Parma e Rimini 583 (14-10); Grosseto 542 (13-11); Nettuno 500 (12-12); Knights 208 (5-19); Novara 083 (2-22). CHE LIDDI Una sera dopo l’11˚, Alex Liddi ottiene anche il 12˚ fuoricampo stagionale in Pacific league (AAA): i suoi Tacoma Rainiers (Seattle) perdono 4-11 a Sacramento (Oakland), lui batte il fuoricampo da un punto al 6˚ e chiude 1/5.

Olmo Rosario, 29, Nettuno SAVIOLI

I risultati. K1 uomini: 1. MOLMENTI; 2. Hernanz (Spa); 3. Prskavec (Cec); C1 uomini: 1. Estanguet (Fra); 2. Slafkovsky (Slk); 3. Chanut (Fra); C1 donne: 1. Loir (Fra); 2. Louen (Ger); 3. Stoecklin (Ger); K1 a squadre: 1. Slovenia; 2. Polonia; 3. Francia; 4. ITALIA; C1 a squadre uomini: 1. Francia; 2. Germania; 3. Rep. Ceca.

SCHERMA: IN COPPA

La Dal Carretto e sciabolatrici terze

COPPA DEL MONDO (gu.l.g.) Nella 2ª fase di Coppa del Mondo ad Antalya (Tur) l’Italia chiude con l’argento a squadre miste compound di Pagni e Longo, superati in finale dagli Usa 152-155 e con il bronzo a squadre compound uomini: Greco, Pagni, Pompeo battono il Sud Africa 230-233. Azzurri in ritiro da venerdì a Cantalupa (To) per l’ultima preparazione prima dei Mondiali di Torino (2-10 luglio).

BASEBALL LA RUSSA 5000 Per Tony La Russa, 66enne manager italo americano di St.Louis, 5000ª partita (2676 vittorie) in 33 stagioni di Major: è il secondo dopo Connie Mack (Pittsburgh e Philadelphia Athletics) con 7755. MAESTRI (m.c.) In Independent League, Alessandro Maestri, quarto lanciatore dei Lincoln Salt Dogs, su 5 incontri ha un record di 1-3, con 28,2 inning ed una media pgl di 4.71.

BOXE MONDIALI (r.g.) Al Luna Park di Buenos Aires (Arg) il mancino di casa Omar Narvaez (35-0-2) mantiene la cintura supermosca Wbo contro William Urina (Col, 17-2) battuto ai punti; la locale Yesica Bopp (15) nei minimosca Wbo e Wba, mette ko 9 Martinez Castrejon (Mes, 9-7). A S. Luis Potosi (Mes), Austin Trout (Usa, 22) resta campione superwelter Wba superando David Lopez (Mes, 40-13) con verdetto unanime. Supermosca donne Wbc: Torres (Mes, 25-3-3) costringe Guimaraes (Bra, 9-4) ko 4. MODUGNO (r.g.) A Parma, il massimo Matteo Modugno (8) batte nettamente Gabor Farkas (Ung. 6-16-5) costretto a due conteggi, sui 6 round. PER LEVANDER (r.g.) Atlantic City (Usa) ha scoperto nel Park City Center una statua a ricordo dell'ex mondiale Levander Johnson, deceduto dopo aver perduto il 17 settembre 2005 a Las Vegas, il titolo leggeri Ibf, contro Jesus Chavez, Tre mesi prima lo aveva conquistato a Milano, battendo Stefano Zoff. TAPIA VINCE (r.g.) Ad Albuquerque (Usa), il superpiuma italo americano Johnny Tapia (59-5-2) 44 anni, già iridato di tre categorie, ha battuto ai punti dopo otto round spettacolari, l' ex mondiale minimosca (1997) Mauricio Pastrana (Col, 35-16-2), 38 anni.

HOCKEY GHIACCIO MERCATO (m.l.) Al Vipiteno, neopromosso, due statunitensi: il 27enne difensore Brian Lee e il 29enne attaccante Josh Prudden. Al Renon l’attaccante Mac Faulkner (ex Alleghe), il 29enne difensore canadese Brad Farynuk e dopo sei stagioni in Nord America ritrova il 24enne attaccante altoatesino Alexander Eisath. Al Valpellice l’attaccante italosvizzero David Stricker (dal Torino). All’Alleghe il 32enne difensore canadese Michael Schutte (ex Vipiteno).

NUOTO EVANS L’olimpionica americana Janet Evans, 39 anni, ha migliorato a Fullerton (California) due record mondiali Masters (35-39) nei 400 e 800 sl, in 4’23"82 e 8’59"06: «Mi sarei accontentata di 4’30» ha detto l’allieva di Mark Schubert, che conferma i piani di Janet per puntare ai Trials olimpici: «I suoi allenamenti vanno di bene in meglio». I migliori tempi al mondo quest’anno sono 4’02"84 e 8’20"23 della britannica Adlington.

Irene Vecchi, 22 anni, prima sabato

Dopo la vittoria de L’Avana, Bianca Del Carretto resta sul podio nella coppa del Mondo di spada. A Nanchino l’azzurra ha chiuso al terzo posto, fermata solo in semifinale dalla ucraina Shemyakina (15-13), che poi ha vinto la prova. Lontane dalle migliori le altre azzurre, con l’eliminazione ai sedicesimi della Boscarelli (battuta dalla cinese Sun), Rossella Fiamingo, Nathalie Moellhausen e Francesca Quondamcarlo. A Nachino. Finale: Shemyakina (Ukr) b. Sivkova (Rus). Semifinali: Shemyakina (Ucr) b. Del Carretto 15-13. Quarti: Del Carretto b. Hurley (Usa) 15-10. Ottavi: Del Carretto b. Sun (Cina) 9-8. Sedicesimi: Del Carretto b. Fiamingo 7-6; Sun (Cina) b. Boscarelli 15-9; Hurley (Usa) b. Moellhausen 15-12; Kolobkova (Rus) b. Quondamcarlo 15-7. A Gand Dopo il successo di Irene Vecchi, a Gand (Bel) anche la squadra di sciabola sale sul podio. Irene Vecchi, Ilaria Bianco, Alessandra Lucchino e Paola Guarneri hanno superato ai quarti la Cina (45-27), sono state sconfitte 45-43 dall’Ucraina in semifinale e hanno poi battuto 45-26 la Francia nella finalina. Finale: Russia b. Ucraina 45-40; 3˚ p.: Italia b. Francia 45-26. Semifinali: Russia b. Francia 45-36; Ucraina b. Italia 45-43.

DUO VINCENTE (al.f.) Agli internazionali di sincronizzato di Savona, la nuova coppia Giulia Lapi-Mariangela Perrupato (subentrata alla Flamini) vince il duo con 91.813 punti; le azzurre si impongono anche nella squadra (93.013). Nelle gare valide per i tricolori assoluti, Cerruti e Ferro vincono il duo (86.938) mentre la RN Savona domina la squadra (84.951). SERIE C (al.f.) I migliori del campionato a squadre di serie C. A Pesaro. Uomini: 1500 sl Ruffini 15’52”96; 100 do Pizzamiglio 56”23, Di Tora 57”91; 50 sl/100 fa Facchinelli 23”54/55”39. Donne: 100 do Barbieri 1'02”81. A Montebelluna (Tv). Uomini: 400-1500 sl Colbertaldo 3'59”88-16'02”87; 200 ra Facci 2'17”52; 100 fa Lucatello 54”99. MISTISTA OLANDESE (al.f.) Lieke Verouden migliora il primato olandese dei 400 misti a Eindhoven. Uomini: 100 sl Verschuren 49”06; 1500 sl Kienhuis 15'17”15; 50 ra Stekelenburg 28”19; 50 fa Verlinden 24”19. Donne: 100 sl Van De Meer 55”46; 100 do Van Rouwendaal 1'01”70; 50 ra Nijhuis 31”71; 400 mx Verouden 4’45”68 (r.n.; prec. 4'46”60 del 9/4/2011 a Eindhoven). QUANN E KOVACS (al.f.) La ranista americana Megan Quann (26), che ha preso il cognome Jendrick dal marito Nathan, è incinta: la campionessa olimpica dei 100 rana a Sydney 2000 partorirà un maschietto a ottobre. Agnes Kovacs, oro olimpico a Sydney 2000 nei 200 rana, è diventata mamma. La 29enne ungherese, laureatasi in Arizona in marketing e comunicazione e diventata ambasciatrice Unicef nel suo paese, ha dato alla luce Gabor Dominik che appena nato pesava 3,8 km ed era lungo 54 cm. COACH RADIATI (al.f.) La federnuoto americana ha squalificato a vita 3 allenatori: Todd Sousa (California) per abusi sessuali su minori, Christian Webb (North Dakota) per atti di pornografia su minori e

Ray Lawrence (Indiana) per motivi ancora non ufficializzati.

RUGBY

Churchill Cup Italia A-Russia 24-19 A Gloucester (Ing), nel secondo turno di Churchill Cup, Italia A-Russia 24-19. Avanti 18-6 a metà tempo, gli azzurri subiscono la rimonta dei russi che allo scadere varcano la linea per il sorpasso, ma il Tmo non riscontra il «toccato». Sabato sfida per il terzo posto con Tonga, ieri battuta 41-14 dagli England Saxons. Marcatori: p.t. 6’ m. Pratichetti M. tr. Tebaldi, 20’ c.p. Tebaldi, 22’ c.p. Kushnarev, 24’ m. Toniolatti, 28’ c.p. Kushnarev, 33’ c.p. Tebaldi; s.t. 3’ c.p. Kushnarev, 11’ c.p. Tebaldi, 15’ m. Yagudin tr. Kushnarev, 18’ c.p. Kushnarev, 21’ c.p. Bocchino. Italia: Trevisan (16’ s.t. Gerber); Toniolatti, A. Pratichetti, M. Pratichetti, Sepe; Bocchino, Tebaldi; Vosawai, Ma. Bergamasco, Minto; Bernabò (5’ s.t. Bortolami), Furno; Staibano (7’ s.t. Chistolini), D’Apice, Al. De Marchi (1’ s.t. Aguero). Russia: Klyuchnikov; Artemyev, Babaev, Trishin, Yagudin; Kushnarev (29’ s.t. Ryabov), Bykanov (26’ s.t. Shakirov); Grachev (21’ s.t. Garbuzov), Sidorov, Gresev; Antonov, Panasenko; Chernyshev, V. Tsnobiladze (27’ s.t. Korshunov), G. Tsnobiladze (10’ s.t. Travkin). Arb. Pearson (Inghilterra). Note: Giallo a Tebaldi al 17’ s.t. TROFEO LODIGIANI (i.m.) Capitolina Roma Tricolore under 16, Amatori Parma under 18: a Parma, Capitolina-Rovigo 19-15, Amatori Parma-Viadana 13-13 (2-1 dopo i calci).

SNOWBOARD COPPA A CAREZZA Carezza, in Alto Adige, sostituisce Limone Piemonte nel calendario di Coppa del Mondo 2011-12: il 3 e 4 dicembre si terranno gigante e slalom paralleli. Apertura a Cadrona (Nuova Zelanda) il 27 agosto, chiusura in Valmalenco il 15-18 marzo 2012 (2 cross e un gigante). Confermata Bardonecchia: 2 halfpipe e 2 slopestyle dall’1 al 4 marzo.

SOFTBALL FORLI’ IN FUGA (m.c.) Forlì in fuga dopo il 12˚ turno: Rhibo La Loggia-Des Caserta 3-1, 6-5; Unione Fermana-Rheavendors Caronno 1-4, 5-9; Museo d’Arte Nuoro-Foresi Macerata 2-0, 2-1; Sanotint Bollate-Titano Hornets 7-3, 2-1 (8˚); Fiorini Forlì-Amga Legnano 3-2, 10-0 (4˚)Class.: Forlì 762 (16-5); Legnano 667 (16-8); Caserta 625 (15-9); Bollate 583 (14-10); La Loggia 542 (13-11); Macerata 458 (11-13); Nuoro 454 (10-12); Hornets 391 (9-14); Unione Fermana 292 (7-17); Caronno 208 (5-19).

SPORT INVERNALI

Razzoli alla festa Follis FRASSINORO (Mo) (p.r.) Arianna Follis è cittadina onoraria di Frassinoro, località dell'appennino modenese dove vive con il marito Alessandro Biondini, skimen della nazionale di fondo. Alla festa d'addio dalla attività agonistica di Arianna, le ex compagne di squadra Parruzzi, Valbusa, Longa, il tecnico Alfred Stauder, Renato Pasini e il campione olimpico di slalom Giuliano Razzol. LIZEROUX ANCORA FERMO Lo slalomista francese Julien Lizeroux, 31 anni, doppio vicecampione del mondo nel 2009 (slalom e supercombinata), dovrà saltare tutta la prossima stagione: il 20 giugno, infatti, sarà operato al ginocchio sinistro che già lo aveva costretto a fermarsi a febbraio e fino alla fine della scorsa stagione. Se l’intervento andrà bene, Lizeroux potrebbe tornare nel 2012. ELENA E IL FRANCESE E’ scattata con una novità la stagione della vicecampionessa mondiale di salto Elena Runggaldier, che riparte con Lisa Demetz ed Evelyn Insam a Predazzo. Ieri al Sass Maor ha debuttato il tecnico francese Giulian Eubert Guirran, ex guida della squadra francese di combinata nordica.

TUFFI

I fratelli Marconi sul podio a Bolzano (al.f.) Nell’ultima giornata delGp Fina a Bolzano, Nicola e Tommaso Marconi chiudono al 2˚ posto la gara dei 3 m sincro. Quarti Dell’Uomo-Verzotto nel sincro dalla piattaforma. Uomini. 1 m: Sun Zhiyi (Cin) 413.00, Rosset (Fra) 407.90; 3 m sincro: Cely-Rosset (Fra) 391.44, Nicola e Tommaso Marconi 371.82, Paparounas-Manos (Gre) 362.40; 10 m sincro: Hong Ying-Yang Liguang (Cin) 464.34, Garcia-Sanchez (Spa) 419.52, 4. Dell’Uomo-Verzotto 387.93. Donne. 1 m: Lindberg (Sve) 289.10, Hui Huang (Cin) 264.62, 5. Bertocchi 245.25; 3 m sincro: Huang Hui-Zheng Shiangxue (Cin) 302.40, Carol e Pamela Ware (Can) 273.48, 11. Marconi-Turco 196.89; 10 m sincro: Xia Yuhua-Ke Tingting (Cin) 347.40, Thek-Bugg (Aus) 297.66.

VELA MATCH RACE (r.ra.) Francesco Bruni ha concluso secondo la Korea Match Cup (battuto in finale 3-2 da Bjorn Hansen) Il palermitano grazie a questo risultato e alla vittoria di due settimane fa in Germania, è primo nella classifica del Word Match Racing Tour dopo 3 tappe.


R

LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALTRI MONDI

regime libico fiaccato dai bombardamenti Nato, ma non fIlmolla: un suo portavoce ha annunciato il rifiuto di ogni negoziato che presupponga la partenza di Gheddafi

x NOTIZIE TASCABILI

IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE

LA FRASE DEL GIORNO LA MINISTRO FRANCESE È FAVORITA

Ma Tremonti a cosa pensa per tagliare le tasse?

Fmi, l’israeliano Fisher candidato Per la presidenza sfida la Lagarde

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Un aumento dell’Iva dell’1% e la riduzione delle agevolazioni farebbero recuperare una decina di miliardi con cui ridurre di due punti la prima aliquota Irpef: sarebbe una svolta storica ma forse inutile GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

La questione delle tasse è prima di tutto ermeneutica...

bia? E s’è trovata invece a stringere un compromesso il cui risultato finale è che adesso siamo quelli che bombardano di più?

to che non saprebbe dove trovare gli 80 miliardi necessari. C’è poi il fatto che il nostro Paese s’è impegnato a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014.

4 1Lei aveva preso un impegno a 2 A che punto arriva la faccenda Che cosa significa pareggio di non adoperare parole impossibili...

Alla grossa, «ermeneutica» è il metodo con cui si interpreta qualcosa. L’oggetto da interpretare è qui la sconfitta elettorale di Lega e Pdl alle amministrative. Le ragioni di questa sconfitta possono essere molte. Per esempio, per quel che riguarda Berlusconi: siamo sicuri che il popolo sia tanto indifferente alle avventure sessuali del premier? All’insistenza con cui batte sui problemi della giustizia? Alla mediocrità dei deputati e dei senatori di cui si è circondato? A quell’insistito «ghe pensi mi», abbastanza imbarazzante in casi — per esempio — come la spazzatura di Napoli? E per quello che riguarda la Lega: non avrà provocato danni la posizione sulle celebrazioni dell’unità d’Italia, piuttosto sentite invece, anche al Nord? E quella sensazione che anche questo partito sia diventato alquanto «romano»? E che dire di Lampedusa? Tante grida, ma da Libia e Tunisia continuano ad arrivare 500-1000 disperati al giorno. La Lega non s’era levata contro la guerra in Li-

delle tasse?

bilancio?

I politici detestano l’autocritica, e l’unica spiegazione alla sconfitta che non fa perdere la faccia è quella delle tasse. Di qui la pressione di Berlusconi

La differenza tra entrate e uscite deve essere uguale a zero. Draghi ha detto che per ottenere questo risultato bisogna tagliare il 7% dei costi. Sono gli 80-100 miliardi di cui parla Tremonti. Il ministro ha detto che si potrebbe tentare qualcosa, ma non in deficit. Cioè, se io taglio le tasse da una parte devo recuperare i soldi a cui rinuncio da qualche altra parte. Si sono fatti parecchi ragionamenti e, al momento, la strada più probabile sembra questa. Prima mossa: aumentare dell’1% l’Iva che ora è al 10 e al 20. Intervenire poi sulle agevolazioni Irpef. Vale a dire: la nostra imposta sul reddito delle persone fisiche prevede un mucchio di agevolazioni. Facendo la somma di tutte queste agevolazioni, si scopre che sottraggono alle casse dello Stato sui 150 miliardi. Con l’Iva all’11 e al 21% e con le agevolazioni Irpef sforbiciate si potrebbero raggranellare una decina di miliardi. Questo tesoretto potrebbe servire ad abbassare di due punti il primo scaglione delle aliquote Irpef (quello fino a 15 mila euro),

80

I MILIARDI DI EURO Per coprire il debito pubblico italiano servono 80 miliardi

su Tremonti perché prepari le legge delega di riforma del fisco e il divieto di procedere nei prossimi due anni con i 40 miliardi di tagli. Insomma, l’economia, i soldi. Su tutto il resto le due formazioni politiche che ci governano si sentono con la coscienza a posto.

3 Ma le tasse si potrebbero tagliare o no?

L’altro giorno Tremonti ha det-

MUAMMAR GHEDDAFI LEADER LIBICO

sul quale si pagherebbe non più il 23, ma il 21%. Trovandosi in tasca un po’ più soldi, gli italiani sarebbero forse indotti a spendere qualcosa di più, cioè a sostenere la domanda interna. D’altra parte, aumentando l’Iva, si provocherebbe un aumento dei prezzi, con un effetto deprimente sulla voglia di fare acquisti. Se ne deduce che il girotondo produrrebbe un saldo zero non solo nei conti dello Stato, ma anche nei comportamenti dei consumatori.

5 E allora? Sarebbe però un ottimo strumento di propaganda. Perché permetterebbe di annunciare una svolta storica: l’abbassamento dell’aliquota più popolare, quella che riguarda tutti noi. Questo potrebbe avere un effetto positivo, in termini di propaganda, se veramente la sconfitta di Berlusconi e di Bossi si potesse attribuire in massima parte a motivi economici. Ma è così? Se si eccettua l’economia, i nostri governanti godono davvero del massimo consenso? È difficile saperlo, ma non impossibile. Qualcosa ci dirà il risultato odierno dei referendum. E la reazione dei leghisti domenica prossima a Pontida, quando Bossi celebrerà dal palco la festa del suo partito. Non è detto che sia trionfale come ai bei tempi.

Cardinale Bagnasco Il presidente della Cei è tornato ieri nella chiesa di don Seppia, il parroco di Sestri Ponente (Ge) arrestato per tentata violenza sessuale e droga La gioia della festa della Pentecoste è offuscata da quanto è accaduto, ingiustificabile e grave, e che ha ferito le nostre anime: ci addolora e ci addolorerà sempre. Preghiamo per tutti, soprattutto per quanti, in qualunque modo, sono stati anche solo sfiorati dal male; preghiamo perché la luce della fiducia e della speranza ritorni presto

Concorrenza dura per il dopo Strauss-Kahn alla presidenza del Fondo monetario internazionale: oltre al ministro dell’economia francese, la favorita Christine Lagarde, anche il governatore della Banca di Israele, Stanley Fischer, si è candidato. Intanto, ieri è stato reso pubblico un attacco hacker all’Fmi avvenuto nei mesi scorsi.

CONSERVATORI PRIMI MA PERDONO SEGGI

Turchia, Erdogan vince le elezioni Verso il terzo mandato da premier Si profila un terzo mandato per Recep Erdogan: in Turchia l’Akp, partito conservatore del premier, ha ottenuto il 50,1% dei voti (326 seggi, -15 rispetto all’ultima legislatura) nelle elezioni politiche. Fallito l’obiettivo dei 367 seggi necessari per cambiare la costituzione. Il centrosinistra del Chp è al 25,9%, con 135 seggi.

OLTRE 40 MORTI A JISR AL-SHUGHUR

Siria, i tank di Assad nella città dei ribelli

L’esercito siriano è entrato ieri a Jisr al-Shughur, la città del nord-ovest del Paese simbolo della ribellione anti-Assad, assediata e bombardata da giorni (nella foto Ap). L’offensiva ha causato un nuovo esodo di massa e oltre il confine ci sarebbero circa 10 mila siriani in fuga dalla repressione del regime di Damasco. Per le forze contrarie al presidente, a Jisr al-Shughur sarebbero state uccise oltre 40 persone. Intanto, Germania e Gran Bretagna chiedono l’intervento dell’Onu.

ROMA: L’OLMO DI 20 METRI ERA MARCIO

Cade un albero su una famiglia, due donne ferite a Villa Borghese Stavano cambiando il pannolino alla bimba quando un albero di 20 metri è caduto: due donne sono state lievemente ferite ieri a Villa Borghese, a Roma. La disavventura è accaduta a una famiglia di Perugia: nonna, madre, padre e nipotina (gli ultimi due sono rimasti illesi). Dalle analisi s’è scoperto che l’olmo era marcio.


LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

al cadavere di Osama: Bill Warren, miliardario fCaccia Usa e veterano dell’esplorazione di relitti, non crede a

ALTRI MONDI

Quorum più vicino Ai seggi già il 41% Forte affluenza e oggi urne aperte fino alle 15 Napolitano al voto, Bossi duro: «Quesiti inutili» MASSIMILIANO ANCONA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Dati intermedi Alle 19 aveva votato più del 30,3% per tutti quesiti, a mezzogiorno l’11,6. A Bologna, Firenze e Trento l’affluenza alle 22 ha superato il 50%. Bassa l’affluenza a Napoli (33,3) dove i Verdi hanno fatto proseliti tra i bagnanti. A Roma sono andati il 46,2% degli elettori. A Milano alla stessa ora aveva votato oltre il 40,5% ed era già stato superato il quo-

le foto

Il presidente Napolitano al seggio: ha votato ieri mattina a Roma ANSA

41,14 25,2 la percentuale

Il maggior numero di votanti è stato per i quesiti sulla privatizzazione dell’acqua: entrambi al 41,14%

p

i milioni di votanti Perché si arrivi al quorum e i referendum siano quindi validi serve che votino 25,2 milioni di italiani, cioè il 50% più uno degli aventi diritto

PRIMA

rum (30%) per i 5 referendum consultivi comunali: 37,8%. L’impressione positiva per i fautori della consultazione si è avuta già alle 12. A quell’ora era andata più gente alle urne solo per il referendum sul divorzio nel 1974 (17,9%) e per quello sul finanziamento pubblico dei partiti e la legge sull’ordine pubblico del 1978 (12,6%). Anche se il comitato per i 2 referendum sull’acqua ha denunciato che «da molte parti d’Italia ci arrivano segnalazioni di rappresentanti di lista a cui si impedisce di votare nel seggio dove sono stati accreditati». Reazioni E mentre il presidente Giorgio Napolitano, ha votato ieri alle 11 nel seggio di via Panisperna a Roma, prima di concedersi un caffè in un bar di Vicolo dei Serpenti, Renata Polverini, governatrice del Lazio ha confessato: «Ho votato tre sì e un no. Decidete voi qual è il no. Il voto è segreto e ho già detto troppo». Il leader del Carroccio, Umberto Bossi, inaugurando una nuova sede della Lega Nord, ha invece criticato il premier: «Silvio Berlusconi ha perso la capacità di comunicare queste cose in televisione. Questi referendum sono un imbroglio anche se la gente bisognava informarla meglio. Il quorum? Spero non si raggiunga». La replica di Felice Belisario (Idv): «L’invito di Bossi a non andare a votare, a urne aperte, è l’ennesimo schiaffo alla democrazia». Soddisfatto Fabio Granata, deputato di Fli: «La partecipazione dei cittadini mi sembra incoraggiante e degna di una nazione civile». Ottimista Pierluigi Bersani, leader del Pd, sul suo profilo di Facebook: «Per votare ho trovato la fila». E Beppe Grillo: «L’Italia migliore ha votato oggi (ieri, ndr)»

DOPO

Riecco la Giffords La deputata colpita in una sparatoria

Sorridente, occhiali, capelli corti. Si è presentata così Gabrielle Giffords, la deputata democratica americana sopravvissuta l’8 gennaio alla sparatoria di Tucson (Arizona) in cui morirono 6 persone e altre 13 rimasero ferite (compresa lei, che era stata colpita alla testa): le prime foto dopo mesi sono state pubblicate sulla sua pagina di Facebook e risalgono al 17 maggio, il giorno prima di essere operata nuovamente alla testa. La Giffords, che l’8 giugno ha compiuto 41 anni, lascerà il centro di riabilitazione di Houston a fine mese

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

s TUTTA SALUTE BELLEZZE IN VETRINA

di MABEL BOCCHI

S La Bellucci e la carriera Monica Bellucci, ospite del Taormina Film Fest, ha parlato di bellezza e di carriera: «La bellezza può durare molto poco, anche soli 5 minuti se non c’è sostanza». E poi: «Noi attori siamo dei bambini che giocano. Ma recitare è anche un lavoro da gitani, un lavoro molto solitario»

S Pippa torna single Pippa Middleton è di nuovo single. ll quotidiano «Sunday Times» ha scritto ieri che la cognata del principe William d’Inghilterra ha lasciato Alex Loudon, un ex giocatore di cricket diventato banchiere. Gli amici di lui hanno spifferato la rottura

La pillola contraccettiva sarà testata sugli uomini Gli scienziati della Columbia University di New York hanno sviluppato un farmaco che, basandosi sull’utilizzo del principio attivo BMS-189453, blocca soltanto temporaneamente la produzione di sperma, evitando l’utilizzo di ormoni (non viene influenzato il livello di testosterone) senza quindi causare danni a lungo termine alla fertilità maschile. Ciò cancella tutti quegli effetti collaterali legati a uno stravolgimento ormonale, in particolare l’aumento di rischio di patologie cardiovascolari e della probabilità di sviluppare tumori alla prostata. Al momento i test sono stati fatti solamente sui topi, ma a breve cominceranno anche sull’uomo.

Le radiazioni incidono sul sesso dei bambini Dopo i test atomici condotti nell’atmosfera fino agli anni Sessanta, dopo l’incidente di Chernobyl del 1986 e nelle vicinanze delle centrali nucleari in funzione (sono state prese in esame quelle svizzere e tedesche) il rapporto fra nascite di maschi e femmine risulta perturbato. Mancano all’appello, infatti, milioni di bambine. Lo studio pubblicato sulla rivista Environmental Science and Pollution Research evidenzia come lo squilibrio sia molto marcato a 14,3 km dall’impianto. Un dato che conduce nella stessa direzione della ricerca, secondo la quale nelle vicinanze degli impianti nucleari tedeschi i bambini si ammalano più facilmente di cancro e leucemia.

.it MODA: DOMANI APRE IL PITTI VOTA IL CAPO GAZZALOOK Domattina a Firenze si apre l’ottantesima edizione di «Pitti uomo», la fiera della moda più grande del mondo. Quasi mille gli espositori. Da oggi fino a domani pomeriggio alle 16 potete andare sul nostro sito e votare il capo o l’accessorio per voi più originale. I primi tre classificati vinceranno il premio Gazzalook del nostro giornale che, come ogni anno, è presente alla rassegna con un Igloo tutto rosa.

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

OSAMA BIN LADEN UCCISO DAGLI AMERICANI

Obama e cercherà il corpo nei fondali del mar Arabico

Referendum

dIl quorum è in vista. Possibile, quasi probabile. Si parte dal poco più 41 per cento di affluenza, ieri alle 22. Oggi le urne saranno aperte dalle 7 alle 15. E potrebbe essere superata la soglia del 50 per cento più uno dei votanti necessaria per rendere validi i quattro referendum sulla privatizzazione e i profitti sull’acqua (ieri entrambi al 41,14%), sull’energia nucleare (41,11%) e sul legittimo impedimento, il quesito cui si è partecipato meno (41,10%), seppure di pochissimo.

R

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

RCS Quotidiani S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS QUOTIDIANI S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.6339 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS PUBBLICITÀ S.p.A. Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.50951 - Fax 02.50956848 EDIZIONI TELETRASMESSE

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La tiratura di domenica 12 giugno è stata di 470.911 copie

COLLATERALI * Con Francobolli dal Mondo N. 76 e 7,99 - con Aeronautica Militare N. 41 e 11,99 - con Ben Ten Alien Force N. 9 e 10,99 - con La Piovra N. 19 e 10,99 - con Storia Disney N. 16 e 8,99 - con Motomondiale N. 1 e 11,99 con I Love NBA N. 5 e 11,99 - con ET Predictor Card e 4,99 - con Zelig N. 11 e 11,99 - con La Grande Storia Ferrari N. 10 e 11,99 - con Moto Valentino Rossi N. 6 e 11,99 - con Supereroi N. 6 e 10,99 - con Libro Milan Campione e 8,99 - con Libro Napoli Champions e 8,99 - con Milan Campione d Italia N. 4 e 13,99 - con Soldatini d Italia N.1 e 2,99

PROMOZIONI

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 6,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,50.


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LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Giorno

Porto

Arr.

Part.

Venezia

16.00

Bari

13.00

18.00

Navigazione

Rodi (Grecia)

08.00

14.00

Alessandria (Egitto)

08.30

21.30

Navigazione

Katakolon (Grecia)

09.00

15.00

Dubrovnik (Croazia)

09.00

15.00

Venezia

09.00


LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TV E RADIO OROSCOPO

20/2 - 20/3

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

Ariete 5,5

Toro 6

Gemelli 6-

Cancro 7,5

Leone 5,5

Pesci 8

Il lavoro forse non premia quanto meritereste, l’umore da lunedì non aiuta, l’economia si complica un tantino. Non addentate, negoziate…

C’è tensione con certa gente. Nel privato e nel lavoro. Calmatevi. Anche perché Giove porta fortune multiple. Il sudombelico ha stima di sé...

Siete più elettrici d’un tostapane, contrariati dal lavoro, pedanti come nessun altro nella comunità europea. Ussignùr, state su: tutto è OK!

Lavoro e affetti premiano, la forma fisica trasuda vigore. E in tanti vogliono lappar la vostra sapida e turgida anatomia. Lo sport vi giova.

La Luna sfigatina vi fa produrre al di sotto delle vostre possibilità. Anche suinamente parlando. Contate su voi stessi, non sulla fortuna.

IL MIGLIORE La settimana parte in quarta. Anche nel lavoro, che premia i vostri progetti, le idee e le mosse furbe: è tempo di pensare in grande! Fornicazionone…

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

Vergine 7+

Bilancia 7-

Scorpione 6+

Sagittario 6-

Capricorno 7+

Acquario 6-

LUCIANO SPALLETTI

Giornata ideale per sostenere colloqui e organizzare viaggi. Soldi e fornicazione vi distendono più della valeriana, la forma fisica spacca.

Potete lavorare su ritmi sereni, producendo mucho. E, nonostante una rogna economica, gli zebedei non s’abbattono. Cuore e ormoni gioiscono.

Lavoro, amore e finanze risentono dell’emotività, ma con l’autocontrollo gestirete a meraviglia tutto. Vigore suino, ma un cicinìn in calo.

I rompizebedei sono tanti, noiosi, ronzanti. E manco il piretro li disperde... Pazientate. Il lavoro è una palla, il sex fors’anche due.

Potete ingraziarvi un mucchio di gente, con ben celata faccia di glutei. Il lavoro di squadra premia, il sudombelico arde e cuoce chiunque.

Marò, che umore... Lavoro e privato, infatti, vanno incontro a incagli e tensioni. Però l’amore risarcisce, anche se il suino in voi riposa.

Il tecnico dello Zenit San Pietroburgo è nato a Certaldo (Fi) il 7 marzo 1959. In Italia ha guidato, tra le altre, Samp, Ancona, Udinese e Roma

LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI

RADIO

IN CHIARO RAIUNO 7.00 10.55 13.30 14.00 14.10 15.05 16.50 17.00 17.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.40 0.45 1.15 1.20 1.25

TG 1 TELEFILM TELEGIORNALE TG1 ECONOMIA IL COMMISSARIO MANARA LA NAVE DEI SOGNI TG PARLAMENTO TG 1 - CHE TEMPO FA TELEFILM REAZIONE A CATENA TELEGIORNALE DA DA DA LA LANCIA DEL DESTINO Film PORTA A PORTA TG 1 - NOTTE CHE TEMPO FA APP. AL CINEMA SOTTOVOCE

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

SORGENTE DI VITA CARTOON FLAKES AMERICAN DREAMS TG 2 TELEFILM TG 2 TELEFILM LAS VEGAS INSALATA... ONE TREE HILL TG 2 COLD CASE COLLA SENZA TRACCIA TG2 - 20.30 INSIDEOUT PAZZI PER LA SCIENZA Attualità 23.30 TG 2 23.45 HAPPY TOWN 1.10 TG PARLAMENTO 1.20 PROTESTANTESIMO 1.55 METEO 2

TGR - RAI 150 ANNI AGORÀ APPRESCINDERE TG3 LE STORIE CONDOMINIO TERRA LA STRADA PER LA... TGREGIONE - TG3 FIGU TG3 REFARENDUM TG3 - TGR - BLOB SABRINA VITA DA... UN POSTO AL SOLE HOTEL PATRIA Attualità 23.15 TG REGIONE 23.20 TG3 LINEA NOTTE ESTATE 23.55 SFIDE 0.55 FUORI ORARIO

8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.30 18.00 18.05 18.50

7.00 7.30 9.45 10.30 11.20 13.00 14.00 16.20 17.05 17.45 18.45 19.35 20.30 21.05

7.00 9.00 11.00 12.00 12.25 13.00 13.10 14.00 14.50 15.00 18.55 20.15 20.35 21.05

20.00 20.30 21.10 23.30 1.30 2.00 2.30 4.00

TG5 - MATTINA LA MAGIA DELL'AMORE FORUM TG5 SOAP IL CAMMINO PER LA POMERIGGIO CINQUE TG5 - 5 MINUTI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 PAPERISSIMA SPRINT FRATELLI DETECTIVE I Fiction UN CICLONE IN CASA TG5 - NOTTE PAPERISSIMA SPRINT HUFF NATI IERI

ITALIA 1

RETE 4

6.10 TELEFILM 8.20 CARTONI ANIMATI 11.25 UNA MAMMA PER AMICA 12.25 STUDIO APERTO 13.40 DETECTIVE CONAN 14.10 I SIMPSON 15.00 HOW I MET YOUR... 15.30 TELEFILM 18.05 LOVE BUGS 18.30 STUDIO APERTO 19.25 C.S.I. MIAMI 20.20 THE MENTALIST 21.10 TAMARREIDE Reality 23.00 NIP/TUCK 0.50 POKER1MANIA 1.40 STUDIO APERTO 1.55 CHANTE! 2.20 CHANTE!

7.00 10.45 11.20 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10 16.15 18.55 19.35 20.30 21.10 23.05 23.10 1.10 2.20 3.30

LA 7

TELEFILM RICETTE DI FAMIGLIA BENESSERE TG4 - TELEGIORNALE CARABINIERI DISTRETTO DI POLIZIA FORUM FINALMENTE ARRIVA KALLE DALIDA TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE RENEGADE BENESSERE Attualità I BELLISSIMI DI R4 IL SOCIO TG4 NIGHT NEWS VIVERE MEGLIO TOTÒ D'ARABIA

FILM SUL DIGITALE TERRESTRE

LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE

PREMIUM

IN DIRETTA

8.14 9.05 10.21 12.05 13.30 13.51 15.57 17.48 19.34 21.00 21.14 22.40

SABRINA PREMIUM CINEMA THE COMMITMENTS STEEL VALENTINO: L'ULTIMO... PREMIUM CINEMA L'AMICO DEL CUORE PREMIUM CINEMA NINE JOI PARLAMI D'AMORE PREMIUM CINEMA SUL MARE PREMIUM CINEMA POSEIDON PREMIUM CINEMA LA SPOSA CADAVERE PREMIUM CINEMA LA VITA È UNA COSA... JOI 9 PREMIUM CINEMA ROBIN HOOD PREMIUM CINEMA

Finale scudetto. Gara 4 Rai Sport 1

5.00

2.00

SEATTLE MARINERS LOS ANGELES ANGELS MLB. ESPN America

BOSTON BRUINS VANCOUVER CANUCKS Finale Stanley Cup. Gara 6 Sky Sport 3 e ESPN America

TENNIS

BASKET 20.25 MONTEPASCHI SIENA BENNET CANTÙ Finale scudetto. Gara 2 Sky Sport 2

14.30 WTA BIRMINGHAM

7.45

12.30 GLORIA/ MOMOLI AKERS/ BRANAGH

10.30 CALCIO: BRASILE - ROMANIA Amichevole

15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 16.30 CALCIO: FAN CLUB FIORENTINA

Mondiali. Da Roma LA 7

18.00 MONDIALI Da Roma LA 7d

Oggi

Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari Campobasso Catania Firenze Genova L Aquila

quarto 8 Luglio

Tramonta Piena

20.45

Da Torino

19.00 CICLISMO: GIRO DI SVIZZERA

Finale scudetto. Gara 1

Finali NBA. Gara 6

Finale scudetto. Gara 1

12.00 TENNIS: NADAL - BERDYCH

10.00 GIRO DI SVIZZERA 11.30 BASKET: MONTEPASCHI SIENA BENNET CANTÙ

Da Torino

Finale Wimbledon 2010

14.00 TENNIS: S. WILLIAMS ZVONAREVA

Finale scudetto. Gara 1

Radio Monte Carlo Rmc in The music Alle 15, Patrizia Farchetto (nella foto) offre la musica migliore con interviste, curiosità e notizie sullo showbusiness

17.00 CICLISMO: GIRO DEL DELFINATO 18.15 CALCIO: NORVEGIA - GERMANIA

21.00 TENNIS: MAURESMO - HENIN Finale femminile Wimbledon 2006

Finale Torneo di Tolone Under 20

23.30 CALCIO: COLOMBIA - FRANCIA

Virgin Radio

Finale Torneo di Tolone Under 20

Virgin Investig. Bureau RAI SPORT 1

AUTOMOBILISMO: 24 ORE DI LE MANS 11.00 CICLISMO: GIRO DEL DELFINATO 13.30 CALCIO: COLOMBIA - FRANCIA

L’Agente Malone e Sophia ospitano Caleb Followill (nella foto), la voce dei Kings Of Leon. Ascoltiamo Use Somebody

8.45

9.00 GOLF: BMW ITALIAN OPEN

2ª Tappa. Airolo - Crans Montana

1.00

Chi partecipa al gioco di stazione vince la compilation Electrovenice, che comprende un brano di Sven Vath (nella foto)

Finale Europeo femm nile Under 18

EUROSPORT

SKY SPORT 3

23.45 23.55 24.00

Il Centocinquista

19.30 CALCIO: COLOMBIA - FRANCIA

3ª Tappa. Brigue Glis - Grindelwald

22.30 BASKET: MIAMI HEAT DALLAS MAVERICKS

RUGBY: CRUSADERS BLUES Super 15 BASKET: MONTEPASCHI SIENA BENNET CANTÙ

Temperature

Tramonta Primo

Roma

Da Misano. Gara 2

13.30 13.55 14.55 15.00 20.00 20.30 21.10

Radio 105

OMNIBUS TG LA7 COFFEE BREAK (AH)IPIROSO CHICAGO HOPE MONDIALE BEACH VOLLEY TG LA7 I MAGNIFICI SETTE MOVIE FLASH SPECIALE TG LA7 TG LA7 OTTO E MEZZO L’INFEDELE Attualità TG LA7 MOVIE FLASH LA VITA SEGRETA DELLE DONNE N.Y.P.D BLUE

Finale Torneo di Tolone Under 20

14.45 AUTOMOBILISMO: 24 ORE DI LE MANS 15.15 CALCIO: NORVEGIA GERMANIA

Finale Wimbledon 2010

Finale Europeo femmin le Under 18

9.15

PENTATHLON: JUNIORES OPEN Campionato Italiano

10.40 CALCIO: REPUBBLICA CECA - UCRAINA Europeo Under 21

12.20 CALCIO: SPAGNA INGHILTERRA Europeo Under 21

11.30 BASKET: MONTEPASCHI SIENA - BENNET CANTÙ Finale scudetto. Gara 1

1 Luglio

21.12

16.30 GOLF: BMW ITALIAN OPEN

17.45 BASKET: MONTEPASCHI SIENA - BENNET CANTÙ

SKY SPORT 2 6.00

Nuova

Milano

Coppa America 2004

14.00 AUTOMOBILISMO: TROFEO 500 ABARTH

Finale. Eurosport 2

23 Giugno

Il Sole oggi

17.00 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 17.30 CALCIO: FAN CLUB MILAN 18.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 19.00 CALCIO: BRASILE ROMANIA Amichevole 0.00 CALCIO: BRASILE - COSTA RICA

SKY SPORT 1

BEACH VOLLEY

Ultimo quarto

5.36

HOCKEY GHIACCIO

BASEBALL

A cura del Centro Epson Meteo www.meteo.it

Sorge

3ª Tappa. Brigue Glis - Grindelwald Sky Sport 3

20.30 PESCARA - MARCA

La luna

5.35

16.00 GIRO DI SVIZZERA

CALCIO A 5

IL TEMPO

Sorge

CICLISMO

7.00 7.30 9.45 10.30 11.25 12.30

15 Giugno

min

In Europa

Domani

max

Ieri

Oggi

Ieri

13 23

14 25

Milano

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14 24 Palermo

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17 27

18 24

17 28 Perugia

15 26

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16 26

17 25 Potenza

14 20

16 23

14 26

16 26 Reggio C.

19 24

20 27

14 21

15 22 Roma

15 27

16 26

17 25

17 26 Torino

14 23

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17 26 Trento

15 23

15 20

19 21

17 23 Trieste

17 27

18 25

9 21

10 22 Venezia

17 26

18 25

Stoccolma Mosca Londra Berlino Parigi Madrid

Istanbul

Roma Lisbona Atene

D’ARCO

Legenda

CIELO

Sole

Nuvolo

Rovesci

Coperto

Pioggia

Temporali

Neve

Nebbia

VENTI

Deboli

Moderati

Forti

Molto forti

MARI

Calmi

Mossi

Agitati


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LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT


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