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REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 115 Numero numero 139 Anno
MERCATO 1 IL ROSSONERO E STATO CONTATTATO
MERCATO 2 IL BRASILIANO PUO APRIRE UNA PORTA
Per Thiago Silva tentazione Barça
Il Real su Neymar La Juve su Aguero
«I dirigenti catalani parlino col Milan»
Marotta ha 35 milioni per chiudere
3 PASOTTO A PAGINA 12
Thiago Silva, 26 anni AP
3 OLIVERO E RICCI A PAGINA 10
Neymar, 19 anni ANSA
l’analisi
LEO LASCIA L’INTER A BIELSA Confermato lo scoop della Gazzetta: il tecnico brasiliano è in trattativa per diventare dirigente del Psg, l’argentino è la prima scelta individuata da Moratti
IMAGESPORT/AP
IL GRANDE EX INSIEME NEL MONDIALE 2002
3 BOLDRINI E D’ANGELO A PAGINA 9
CALCIOSCOMMESSE UNA CLAMOROSA RIVELAZIONE NEL CORSO DEGLI INTERROGATORI ALLA PROCURA DI CREMONA
«L’over di InterLecce saltò nel tunnel» Erodiani: «Ci ripensarono, me lo disse Corvia. Ma era lui?». Signori torna libero NOVARA IL PERSONAGGIO
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«Io Rigoni, fra Del Piero e Zidane»
3 CENITI, PELUCCHI, PERNA E PICCIONI DA PAGINA 16 A PAGINA 18
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
3 VERNAZZA A PAGINA 19
Colpo di scena in Serie A: Berlusconi si è talmente abituato a perdere che ha comprato la Juve.
ALL’INTERNO L’INSERTO DI 16 PAGINE
BASKET IN VISTA DELL AZZURRO
NON PERDETEVI EXTRATIME: L’ULTIMO PRIMA DELL’ESTATE
Gallinari porta Denver in Italia per allenarsi
Portieri new age Parla De Gea, il baby fenomeno spagnolo scelto da Ferguson per lo United 3 All interno del giornale
L ARTICOLO A PAGINA2 3
Derby di Manchester per Alexis Sanchez Ma i nerazzurri...
3 SCHIANCHI A PAGINA 6
Arriva l’ok del gip, ma per l’ex giocatore restano le accuse. Il pm Di Martino potrà contare anche sull’appoggio della polizia di Brescia: l’obiettivo è accelerare i tempi per la giustizia sportiva.
Le vie del calcio sono infinite. Come la pazienza dei tifosi dell’Inter, che prima si sono rassegnati alla fuga di Mourinho, poi si sono accontentati della panchina breve di Benitez e adesso non capiscono perché Leonardo debba andare via, o peggio abbia già deciso di andarsene. Mentre Moratti è costretto a dribblare scomode verità dopo aver telefonato a Bielsa, anche se è presto per sapere chi guiderà la nuova Inter. Tra le imbarazzate smentite di Moratti e gli ancor più imbarazzati silenzi di Leonardo, c’è soltanto una certezza. Qualcosa è successo, anzi qualcosa si è rotto tra il presidente e l’allenatore dell’Inter.
L’ASTA LE BIG SULL ASSO DELL UDINESE
Un cittadino del mondo Crespo racconta il suo ex c.t. che adesso è in fuga «Duro e maniacale» dai veleni di Milano 3 GARLANDO A PAGINA 5
di ALBERTO CERRUTI
Leonardo, 42 anni, è arrivato sulla panchina dell’Inter a dicembre 2010. A destra Marcelo Bielsa, 55 anni
3 LAUDISA E TAIDELLI ALLE PAGINE 2 E 3
LA CHIAVE LEONARDO VERSO PARIGI
LE RAGIONI DI UN ADDIO
3 GOZZINI A PAGINA 26
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MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
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PRIMO PIANO
INTER: ADIEU LEO l’analisi
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di ALBERTO CERRUTI acerruti@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LE RAGIONI DI UN ADDIO Le vie del calcio sono infinite. Come la pazienza dei tifosi dell’Inter, che prima si sono rassegnati alla fuga di Mourinho, poi si sono accontentati della panchina breve di Benitez e adesso non capiscono perché Leonardo debba andare via, o peggio abbia già deciso di andarsene. Mentre Moratti è costretto a dribblare scomode verità dopo aver telefonato a Bielsa, anche se è presto per sapere chi guiderà la nuova Inter. Tra le imbarazzate smentite di Moratti e gli ancor più imbarazzati silenzi di Leonardo, c’è soltanto una certezza. Qualcosa si è rotto tra il presidente e l’allenatore dell’Inter. E questo spiega perché il numero uno nerazzurro nell’ultimo fine settimana ha telefonato a Bielsa, che era a casa sua a Rosario, per chiedergli la disponibilità ad allenare l’Inter subito. La notizia si è rivelata il classico coperchio sotto il quale c’era una pentola in segreta ebollizione da qualche giorno. Perché Moratti non aveva alcuna intenzione di mandare via Leonardo, ma avendo raccolto i suoi accenni di retromarcia è corso ai ripari chiamando un grande allenatore come Bielsa. Già spiazzato in mattinata dall’anticipazione della “Gazzetta”, il presidente nerazzurro si è trovato incolpevolmente in fuorigioco nel pomeriggio, quando è rimbalzata la seconda notizia dell’incontro tra Leonardo e i nuovi dirigenti del Psg, un’altra squadra del suo passato da giocatore. Conoscendo l’orgoglio di Leonardo, che aveva rotto con Berlusconi non sopportando le sue accuse, non ci sentiamo di escludere che il brasiliano abbia colto al volo questa occasione, dopo aver faticato a digerire qualche critica dei giocatori, per andarsene a testa alta. Ma conoscendo anche l’entusiasmo di Moratti, che ha avuto il coraggio di scegliere e difendere Leonardo, immaginiamo che il presidente si senta nuovamente tradito, come un anno fa quando perse Mourinho e come nove anni fa quando se ne andò Ronaldo. A questo punto, quindi, se il matrimonio è saltato è giusto guardare avanti. E allora ben venga Bielsa, che ama il calcio spettacolare e si fa amare dai giocatori. Anche se quei pochissimi che hanno confidenza con lui ci ripetono che è così pazzo da poter preferire le offerte dell’Athletic Bilbao a quelle dell’Inter. Ecco perché Moratti non può più nascondersi.
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HA VINTO LA COPPA ITALIA
Leonardo è nato a Niteroi (Brasile) il 5 settembre 1969. Fra le squadre in cui ha giocato, il PSG e il Milan. Chiusa la carriera, è stato nella società rossonera come direttore dell’area tecnica.
2009 Chiamato sulla panchina rossonera dopo la partenza di Ancelotti, arriva terzo in campionato a 12 punti dall’Inter e a fine stagione lascia l’incarico.
2010 Dopo la rottura con Benitez, Moratti gli affida la conduzione dell’Inter. Non riesce a riprendere il Milan, si consola vincendo la Coppa Italia.
Leonardo, 42 anni, con la Coppa Italia, il primo trofeo vinto da allenatore con l’Inter LIVERANI
Leonardo choc: torna a Parigi Moratti punta sull’argentino Il Psg offre al brasiliano il ruolo di direttore generale: entro domani la risposta. E pure il presidente nerazzurro resta in attesa CARLO LAUDISA LUCA TAIDELLI 5 R PRODUZIONE RISERVATA
MILANO d Incredibile dietro-
front. Leonardo è sulla via di Parigi e Massimo Moratti fa largo al suo vecchio pallino Marcelo Bielsa. Il ribaltone di giugno a Palazzo Saras ha tempi strettissimi. Il tecnico brasiliano ha avvertito giovedì scorso il presidente nerazzurro che il Psg gli ha offerto (a 5 milioni l’anno...) il ruolo di direttore generale e il mandato per gestire i cospicui investimenti della nuova proprietà. Entro domani il brasiliano dovrà dare una risposta definitiva all’Inter. Perciò Leo è stato in Qatar, a colloquio con i nuovi proprietari arabi del club francese.
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MASSIMO MORATTI E IL CATENACCIO SU LEONARDO
L’ho sentito questa mattina (ieri, ndr.), Leonardo è in Brasile. Non c’è niente di concreto riguardo alle voci che circolano
Lo scatto Massimo Moratti ovviamente non è rimasto con le mani in mano. Sabato ha preso contatto con Marcelo Bielsa, mettendolo in preallarme per un accordo-lampo. Un’accelerazione più che naturale per una candidatura in piedi da tempo, visto che i primi contatti con l’allenatore rosarino risalgono al novembre scorso: cioè al capolinea dell’intermezzo-Benitez. E’ il quadro che si delinea al termine di una giornata in cui conferme e inevitabili smentite si sono rincorse senza sosta. Chi scarica chi Dopo l’anticipazione della Gazzetta dello Sport su una telefonata del presidente nerazzurro all’ex c.t. di Argentina e Cile, ieri mattina Moratti ha negato su tutta la li-
nea: «Non c’è stata alcuna telefonata con Bielsa. Chiariamo le cose. Abbiamo un allenatore che si chiama Leonardo ed è bravo». Tutto in teoria verosimile: la telefonata in Sud America potrebbe averla fatta anche il direttore dell’area tecnica Marco Branca. E non tanto perché Moratti voglia scaricare Leo, quanto perché lo stesso 41enne di Niteroi potrebbe appunto fare un’altra scelta di vita. Scelta che lo stesso Moratti potrebbe condividere, visto che il 2 giugno, a Inter Channel, aveva detto: «Leonardo ha le qualità per essere un ottimo direttore generale». Tentazione emiro Leonardo è stato a Milano sino al 6 giugno, quindi qualche giorno in Sardegna, per poi scomparire: salvo,
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, LARGO A BIELSA IL TAM TAM
sta per Bielsa viene da lontano. Il rosarino in carriera ha di fatto lanciato non solo la nutrita colonia di argentini in nerazzurro (ha allenato la Seleçion dal ’98 al 2004) ma pure, da selezionatore del Cile (’07-’11), Alexis Sanchez, il principale oggetto del desiderio nerazzurro. Bielsa è molto vicino alla panchina dell’Athletic Bilbao, ma va da sè che l’Inter ha tutt’altro appeal.
Marcelo Bielsa, 55 anni
La smentita Preso atto che era filtrata non soltanto la notizia del contatto con Bielsa, ma pure quella legata al Psg, Moratti in serata ha tentato una seconda smentita: «L’ho sentito stamattina (ieri, ndr.), Leonardo è in Brasile. Non c’è niente di concreto riguardo alle voci che circolano».
QUI MILANO La Gazzetta dà la notizia in prima pagina della telefonata di Moratti a Marcelo Bielsa, ex c.t. del Cile
QUI PARIGI Il sito internet de L’Équipe dà la notizia che Leonardo è in trattiva per diventare d.g. del Paris SG
LEO PENSIEROSO A IPANEMA
La spiaggia è quella di Ipanema, la donna pochi passi avanti a lui è Anna Billò, la compagna che presto gli darà un figlio. Leonardo passeggia assorto nei suoi pensieri, deve scegliere tra Inter e Psg
poi, rifarsi vivo ieri con un ineffabile «non posso parlare in questo momento». L’ex Milan, che ora è in Brasile, era stato avvistato, infatti, a Doha, in Qatar, per parlare con i nuovi maggiorenti del Paris Saint Germain che gli hanno proposto di tornare in quella che è stata la sua società nella stagione 1996-97. Il club francese appartiene ora al 70% alla Qatar Sports Investments, fondata dallo sceicco Tamim Bin Hamad Al Thani, figlio dell’emiro nonché erede al trono del Qatar. Ai colloqui era presente anche Antoine Kombouarè, attuale tecnico del Psg. Ed è significativa anche la conferma di Bernabia, consulente di Al Jazeera e uomo-chiave in questa storia. Bielsa e il Niño Il feeling interi-
Nuovo ciclo Quella del numero uno nerazzurro del resto non è una decisione facile, per almeno tre motivi. Il primo è legato ai tempi, visto che il 10 luglio l’Inter torna al lavoro e prima bisogna impostare anche le linee di mercato. Il secondo riguarda le prospettive. Dopo i tracolli di inizio aprile contro Milan e Schalke, Moratti infatti sondò il terreno per Guardiola con l’idea di proporre a Leo verso il quale la stima a livello umano non è mai venuta meno - un ruolo dirigenziale. Tutto sfumò perché il tecnico catalano spiegò di voler rispettare l’anno di contratto che lo lega al Barcellona. Complice anche il buon finale di stagione, Moratti decise di confermare Leo per poi tornare all’assalto del Pep nella prossima primavera. Puntare invece su Bielsa significa cambiare strategia a lungo termine. Il «Loco» infatti più che un traghettatore è un costruttore. Che al limite potrebbe preparare la strada per un futuro in panchina di Esteban Cambiasso, già oggi allenatore in campo dell’Inter. Ma queste sono le prospettive. Ora preoccupiamoci dell’immediato. E già oggi si profilano nuovi sussulti. L’Inter non ha rotto con Leo e se il brasiliano decidesse di restare lo terrebbe volentieri. Bielsa, però, è già il benvenuto.
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UN ORO OLIMPICO A ATENE
Marcelo Bielsa è nato a Rosario (Argentina) il 21 luglio 1955.
NELL’OASI ARGENTINA DI MAXIMO PAZ
E in campagna «El Loco» aspetta il via libera
La telefonata di Moratti: «Appena Leonardo si congeda, avvieremo 1990 la trattativa vera e propria» Allenatore dei
Newell’s Old Boys. Vince il campionato 1990-91 e il campionato di Clausura 1992.
1998 Vince il campionato di Clausura con il Velez Sarsfield.
2002 Guida l’Argentina al Mondiale, ma non va oltre il primo turno.
2004 Con l’Argentina vince la medaglia d’oro all’Olimpiade di Atene.
2007 Diventa c.t. del Cile. Al Mondiale 2008 è eliminato dal Brasile agli ottavi.
2011 Lascia la panchina del Cile
Marcelo Bielsa quando era il c.t. del Cile AP 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d«Appena Leonardo si congederà, av-
vieremo la trattativa vera e propria». Sabato Massimo Moratti e Marcelo Bielsa hanno chiuso la loro cordialissima conversazione al telefono con un appuntamento a brevissimo termine. E le contemporanee mosse del tecnico in fuga dall’Inter stanno dando sempre più forza a questa soluzione. Quella di ieri è stata una giornata solo in apparenza interlocutoria. Dopo il presidente a prendere contatto con lui è stato anche il d.t. nerazzurro Marco Branca, mentre Javier Zanetti ha raggiunto la nazionale argentina. Il bello è che nei giorni scorsi il capitano nerazzurro era a Rosario per un evento benefico della sua fondazione in compagnia di Leo Messi. Ma a questi appuntamenti mondani Bielsa non ama partecipare. L’eremo Lui preferisce la quiete della natura e la sua casa di campagna a Maximo Paz è un’autentica oasi per le sue abitudini di uomo riflessivo. Marcelo Bielsa ha due passioni : la corsa e l’asado da gustare con gli amici. Qui passa volentieri le sue vacanze. Nelle ultime settimane, però, ha viaggiato per selezionare i pretendenti. Scartata la Real Sociedad per i programmi tecnici limitati, ha parlato con la Roma prima di una toccata e fuga a Siviglia, Ma l’Inter è un’altra cosa. Lo staff Il tecnico di Rosario ha due collaboratori da suggerire a Moratti: il preparatore atletico Luis Bonini e il vice Pablo Quiroga. Non è certop uno scoglio per Moratti. c.lau.
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PRIMO PIANO
Il giramondo in fuga dai veleni di Milano
LA NUOVA SFIDA
Il piano Psg: gli sceicchi del Qatar per il rilancio ALESSANDRO GRANDESSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARIGI dQuella che porta Leo-
Leonardo: 13 anni di Milan, poi l’Inter, le isterie di una città. E torna l’infatuazione per Parigi... LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANOdDavvero Leonardo, come giurano in Francia, andrà a dirigere il Rinascimento del Paris Saint Germain, alimentato dai mecenati arabi appena contattati in Qatar? Sembra uno strappo, in realtà sarebbe un passo di assoluta continuità dell’uomo che ama definirsi «cittadino del mondo» e cambia spesso il punto di osservazione per imparare altro. Comincia nel ’91, scavalcando l’oceano per dare un primo morso all’Europa: Valencia, Spagna. Nel ’94 cambia continente e sbarca in Giappone, cimitero di elefanti per brasiliani. Lui però ci arriva giovane, a 24 anni, per imparare una nuova lingua, una nuova cultura, spinto da una fame di sapere da Ulisse dantesco che due anni dopo lo fa volare a Parigi, stella del Paris Saint Germain. E qui la sua anima banchetta alla grande: teatri, cinema, balletti... Leo e la compagna spolpano culturalmente la Città della luce. S’illumina ancora Leo quando ricorda: «Momenti esaltanti». Non bisogna dimenticare la definitiva infatuazione per Parigi in queste ore disordinate.
Itaca Nel ’97 l’approdo a Milano che rischia diventare Itaca, l’ultimo porto. Tredici anni di Milan quasi ininterrotti, in cui, per la solita ansia di esperienze, assaggia di tutto: campo, scrivanie, panchina. Un’immersione così profonda nel cuore del Milan che quando attraversa il Naviglio, tutti lo prendono per traditore. Illusione ottica. Nessun tradimento, solo un’altra tappa del suo viaggio di cittadino del mondo. Lo ha spiegato bene: «Dopo 13 anni, vedevo tutto con occhi da milanista». Avvertiva il condizionamento della lunga appartenenza come una schiavitù. Voleva tornare ad avere occhi liberi, così ha ribaltato Milano: dal Milan all’Inter. Perché, dopo una sola stagione nerazzurra, Leo avrebbe già voglia di salpare? Questa è la domanda. Forse la risposta ce l’aveva già data il 17 settembre scorso, su una panchina del Par-
Dopo il derby perso, Leonardo ha sentito l’ostilità di mezza città: nella capitale francese ritroverebbe la tranquillità
co Sempione, poco prima della chiamata di Moratti. Manager Ricordiamo qualche stralcio della chiacchierata. «Al Milan spesso ho improvvisato. Voglio passare quest’anno studiando per costruirmi un solido bagaglio da allenatore». «Commenterò la Champions per Sky inglese e Canal Plus francese. Quest’anno ruoterò tra Milano, Londra, Parigi e Rio». «Mi piacerebbe allenare in Inghilterra, dove il ruolo di manager ti consente una gestione complessiva del prodotto sportivo». Ora tiriamo le somme e attualizziamo: Leonardo non ha potuto concedersi l’anno di studio e comple-
tare il suo bagaglio di allenatore. Nei momenti chiave della stagione scorsa infatti ha pagato l’inesperienza. Ora il «suo caro» Paris Saint Germain gli offre quella «gestione complessiva» del progetto che predilige e per la quale si sente più attrezzato. Senza stress da panchina. Dopo il derby perso, Leo ha sentito sulla pelle l’ostilità di mezza città. Parigi città che adora, sarebbe tutta dalla sua parte, ed esporrebbe a meno isterie una compagna incinta. E poi la gloria. Campi Elisi Potrebbe Leonardo all’Inter vincere più di un Triplete? Nessuno invece ha mai por-
Leonardo, 41, in maglia Psg
tato una Coppa Campioni a Parigi, neppure Mourinho. Quando giocava nel Paris Saint Germain, Leo seguiva i lavori di costruzione dello Stade de France e ripeteva: «Io qui dentro giocherò la finale del Mondiale». Fu di parola, solo che la finale la vinse la Francia di Zidane che inondò di popolo i Campi Elisi. C’è da giurare che Leonardo si sia tenuto negli occhi le immagini di quella festa e ora, davanti al ricco progetto arabo, mediti il bis: la Champions sui Campi Elisi e Parigi in festa. Perché Leo cita Gandhi, ma ha ambizione da vendere. Moratti lo sa, anche per questo lascerà salpare il «cittadino del mondo».
nardo al Paris Saint Germain è una pista calda. Ieri la notizia, tra conferme e smentite, ha mandato in tilt l’ambiente calcistico francese perché rappresenterebbe il primo atto dell’operazione di rilancio di una squadra che vuole tornare a brillare in Francia e in Europa. Un progetto ambizioso pilotato dalla nuova proprietà, la Qatar Sports Investments, che risponderebbe alle aspirazioni dell’interista che Massimo Moratti, solo qualche giorno fa, definiva come un potenziale «ottimo direttore generale». Leonardo potrebbe diventarlo a Parigi. Sabato il brasiliano era a Doha per discutere le nuove prospettive anche con l’attuale allenatore del Psg, Antoine Kombouaré, che rimarrebbe in carica. Per Leonardo infatti si profilerebbe un ruolo di direttore generale. Ruolo chiave, visto che lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, 31 anni, azionista al 70% del Psg dopo aver rilevato la quota dal fondo americano Colony Capital sceso al 30% in cambio di una cinquantina di milioni di euro, avrebbe pronta una busta
A Parigi il brasiliano farebbe il direttore generale, un ruolo chiave per riportare il club sulla scena europea da 150 milioni da investire in 3 anni. E soprattutto in mente il progetto di riportare il Psg in primo piano sulla scena europea. Ieri, Bruno Skropeta, direttore della comunicazione del Psg ha ovviamente smentito: «Tutto falso». Anche Leo, rientrato lunedì a Rio de Janeiro, ha lasciato intendere al sito di France-Football di preparare la stagione interista godendosi intanto le vacanze. Ma dal Qatar, l’ex giocatore del Psg, Ali Benarbia, consulente sportivo in loco di Al Jazira, ha ammesso che i neoproprietari lo avrebbero coinvolto nel nuovo piano e che il contatto con Leonardo c’è effettivamente stato. Ganso L’attuale allenatore dell’Inter è molto apprezzato a Parigi, dove ha giocato una stagione (’96-97) e ha sempre mantenuto ottimi rapporti coi dirigenti, incluso Alain Roche, ex compagno di squadra, attuale responsabile del mercato. Le competenze manageriali maturate nel Milan avevano già fatto accostare Leo al Lione in crisi lo scorso autunno, quando commentava la Champions per Canal+, grazie al suo francese impeccabile. Inoltre, l’interista rappresenterebbe un ponte privilegiato verso il bacino di talenti del Brasile, da sempre fonte di ispirazione per il Psg che lanciò nel firmamento calcistico un certo Ronaldinho. Da qualche giorno circola il rumor su contatti tra il Psg e il talentuoso Ganso del San Paolo, marcato strettissimo da Leo. Magari il primo colpo della sua gestione.
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«Il mio Bielsa» Crespo: «E’ un grande ma che litigata con lui» Era il c.t. dell’Argentina nel disastroso Mondiale 2002 «E’ un pignolo, l’Inter non avrà problemi col suo 3-3-1-3» ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSono passati nove anni da quell’estate 2002, ma la memoria conserva fatti, parole, opinioni. L’Argentina allenata da Marcelo Bielsa fu eliminata dal Mondiale 2002 al primo turno, una cosa pazzesca, e un’intera nazione si lanciò contro il capro espiatorio di turno: il c.t., appunto. La colpa principale? Non aver fatto giocare insieme Gabriel Batistuta ed Hernan Crespo, «perché non sono compatibili — dichiarò —. Nella mia squadra c’è spazio soltanto per uno dei due». Risultato: tre partite giocate, una vittoria (contro la Nigeria), una sconfitta (Inghilterra) e un pareggio (Svezia), due gol segnati e due subiti. Una miseria per l’Argentina che aveva dominato il girone di qualificazione ed era arrivata in Giappone da favorita. Oggi che il nome di Bielsa viene accostato alla panchina dell’Inter, tornano in mente quelle polemiche, anche feroci, e le parole che le accompagnarono. Hernan Crespo è a Buenos Aires per festeggiare il compleanno della madre e non si sottrae al gioco del ricordo.
la foto
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Quanti guai quel dualismo Hernan-Batistuta
Al Mondiale del 2002 in Corea e Giappone l’Argentina arrivò da favorita, ma fu eliminata al primo turno. Uno dei problemi fu il dualismo Crespo-Batistuta (nella foto REUTERS una sostituzione fra i due). Per Bielsa non erano compatibili: o giocava uno, o l’altro. «E invece - dice Crespo - io e Gabriel in carriera avevamo sempre avuto compagni di reparto con caratteristiche simili».
entrambi avevamo avuto compagni di reparto con caratteristiche simili». Che tipo di allenatore è Bielsa?
«Meticoloso, molto attento ai particolari: è tutto organizzato alla perfezione». E’ vero che si fatica a sopportare la sua rigidità?
«No, gli allenamenti durano un paio d’ore. E in quel periodo non si deve fiatare. Ma poi c’è il tempo per scherzare». E le famose sedute tattiche?
«Lunghissime, spesso qualcuno si addormentava... Il fatto è che Bielsa vuole sperimentare ogni cosa. Tante partitelle per imparare i movimenti di smarcamento, come ci si doveva difendere e come si doveva attaccare». Bielsa è un offensivista, forse un po’ troppo il calcio italiano?
«Non credo, se hai giocatori forti il pallone lo tieni tu e sei tu a dare il ritmo alla partita. Si può adattare alla Serie A». Il suo 3-3-1-3 sembra un po’ sbilanciato in avanti.
«Quelli sono numeri, poi bisogna vedere chi hai a disposizione. L’Inter mi sembra fortissima, non vedo problemi». E nello spogliatoio che tipo è?
«Regole chiare, nessuno può sgarrare». Un duro, insomma. Uno alla Mourinho?
«Mourinho è Mourinho, all’Inter ha vinto tutto. Bielsa deve ancora arrivare, se arriverà... Lasciamolo lavorare e poi giudichiamo».
Hernan Crespo, 35 anni: 64 gare con l’Argentina REUTERS
DALL’ARGENTINA
Messi fa festini Papà compra il San Marino
E’ ancora arrabbiato con Bielsa perché non la faceva giocare?
«Acqua passata. Ma io ho sempre sostenuto che il c.t. mi aveva deluso sul piano umano, non su quello professionale. Bielsa è un grande allenatore». Adatto all’Inter?
«Quando uno è bravo, lo è ovunque. In Argentina, in Cile, in Europa, in Italia». Perché era rimasto deluso sul piano umano?
«Mi erano state dette certe cose e poi quelle promesse non sono state mantenute, tutto qui. Io sono un ragazzo semplice: bianco è bianco, e nero è nero. Mi ha dato fastidio che si sostenesse che io e Batistuta non potevamo giocare assieme. In carriera
L CLIC
IN COREA E GIAPPONE CRESPO NON PARTÌ MAI TITOLARE: GIOCÒ SOLO 71 MINUTI Marcelo Bielsa nel Mondiale del 2002 in Corea e Giappone non vedeva proprio Crespo. In quell’edizione, Hernan fu schierato solo per 71 minuti e non partì mai titolare. Subentrò sempre a Batistuta e riuscì anche a segnare uno dei due gol che mise a segno l’Argentina in quel Mondiale: contro la Svezia.
Lionel Messi, 24 anni il 24 AFP Mentre Messi in Argentina fa notizia per «festini sfrenati a base di sesso e alcol», il padre Jorge si avvicina al San Marino Calcio: è nella trattativa per l’acquisto di quote della società biancazzurra. Lo storico presidente Germano De Biagi, dopo 25 anni di timone solitario, è in cerca di aiuto ed ha trovato come interlocutore Luciano Capicchioni, socio del Basket Rimini (gestisce il settore giovanile) e già nel calcio con il Misano (Eccellenza) con una collaborazione con il Cesena. Jorge Messi insieme a Capicchioni scova talenti in Argentina e li fa crescere in Italia. Lo stesso farebbe a San Marino. La cordata italo sammarinese argentina ha già visionato bilanci, sede e impianti e i riscontri sono stati ottimi. Si parla di 4 soci al 25%, De Biagi compreso. Intanto Messi figlio, a pochi giorni dal ritiro con la Seleccion per la Coppa America, si diverte in discoteca: «Notti bolletti» a ritmo di cumbia (musica del momento) e in compagnia di belle ragazze e compagni di nazionale (pare anche Milito), scrive il quotidiano Libre. Giorgia Bertozzi Adriano Seu
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PRIMO PIANO
Il caso Sneijder
l’Inter preferisce una soluzione in contanti, anche perché il ghanese ha un ingaggio altissimo e una delle priorità dell’Inter è proprio alleggerire il monte stipendi.
Moratti è seccato E per 40 milioni...
Aspettando Mourinho L’altro big che potrebbe lasciare l’Inter è Sisenando Maicon. Ieri il suo agente, Roberto Calenda ha negato qualsiasi contatto col Real Madrid, pur non escludendo nulla. «Maicon ha un contratto con l’Inter ed è contento di rimanere all’Inter - ha detto Calenda a Radio Sportiva -. Poi gli elogi di Mourinho fanno piacere, ma ad oggi non c’è nessun contatto: Mou lo vuole, questo è indubbio. Il mercato poi sta un po’ cambiando. Se una squadra pensa ad un terzino destro, è normale pensare a Maicon, ma lui è sotto contratto con l’Inter, è contento di rimanere a Milano». Resta il fatto che il Real fino a ieri è stato impegnato a chiudere l’operazione Neymar e non sono ancora chiari i tempi con cui da Madrid potrebbe arrivare un’offerta concreta per Maicon. Al proposito non è però da escludere un blitz in Spagna dello stesso Calenda.
Il presidente deluso dalle parole dell’olandese. Maicon in sospeso. Accelerata per il brasiliano Casemiro CARLO LAUDISA LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dLa Gazzetta ieri ha
mandato di traverso il boccone a Massimo Moratti non soltanto sul fronte Leonardo-Bielsa. «Sneijder ha messo in dubbio la sua permanenza, spiegando che "Dio solo sa se può restare all’Inter" - ha commentato il numero uno nerazzurro, visibilmente seccato, in relazione all’intervista dell’olandese sul nostro giornale -? Avendo detto il giorno prima che sarebbe stato ben felice di restare nella famiglia dell’Inter...». Il commento laconico di Moratti apre le schermaglie che con ogni probabilità porteranno alla cessione in Inghilterra del genietto di Utrecht. Aspettando Lerby Al di là delle
ultime novità tecniche, il mercato nerazzurro (ma non solo quello) è di fatto bloccato dalle difficoltà di piazzare alcuni colpi in uscita per fare cassa. Moratti non vorrebbe cedere nessuno degli eroi del triplete. Tanto meno uno degli uomini simbolo, come l’olandese. Ma davanti alla possibilità di intascare 40 milioni (con una plusvalenza di 22, visto che l’olandese era stato pagato 15 più 3 di premi due estati fa, quando arrivò dal Real Madrid) anche certi romanticismi si possono mettere da parte. Perché Sneijder piace molto a Chelsea e Manchester United. Non a caso entro la settimana è atteso a Milano Soren Lerby, l’agente che dovrebbe portare a Marco Branca le offerte di Blues e Red Devils. Il Chelsea potrebbe mettere sul piatto anche il cartellino di Mikael Essien. Ma
x HA DETTO «Amo l’Inter, però soltanto Dio sa se resterò. Ai tifosi non mi sento di dire che rimango, ma soltanto grazie. Se resterò darò tutto me stesso»
Wesley Sneijder, 27 anni PHOTOVIEWS
Nasri e Casemiro Aspettando di fare cassa con le prime cessioni, l’Inter tiene d’occhio le situazioni non solo del 23enne trequartista dell’Arsenal Samir Nasri, ma anche del 19enne brasiliano del San Paolo Casemiro. Per il centrocampista (costo sui 5 milioni) ci sarebbe stata un’importante accelerata negli ultimi giorni.
MERCATO ESTERO
Rossi in pressing col Barça «Ci mandino un segnale» L’agente Pastorello «Finora si è parlato molto ma poco si è concretizzato»
w Zola-Di Matteo-Ranieri
I NUMERI
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milioni di euro che chiede il presidente del Villarreal Roig per Rossi. Il Barcellona ne ha offerti 20
FILIPPO MARIA RICCI
italiani per Birmingham Per la panchina, City e Aston sono a caccia solo di azzurri
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MADRID dGiuseppe Rossi sma-
nia in vacanza, il suo procuratore lavora indefesso, il Barcellona temporeggia, il Villarreal non molla la posizione economica. E così si allungano i tempi di un acquisto che sembrava chiuso da giorni, che probabilmente lo sarà in tempi brevi, ma che ancora di fatto non lo è. Il pressing «Rossi in pressing», «Rossi e Cesc fanno pressione» i titoli di ieri di Sport e Mundo Deportivo, quotidiani di Barcellona. Stesso termine per descrivere la voglia del "Bambino", che secondo i giornali catalani ha paura di vedere passare il bel treno blaugrana senza riuscire a salire sul predellino. «Rossi ha chiesto a Fernando Roig, presidente del Villarreal, di lasciarlo andare», dicono a Barcellona, dove si fa riferimento a una prima offerta del Barça da 20 milioni di euro, rifiutata dal ricco patron del Sottomarino Giallo. Roig ne vuole almeno 30 di milioni, con la possibilità eventuale d'inserire Bojan nell'operazio-
reti stagionali col Villarreal: 18 (in 36 gare) nella Liga, 11 (in 15) in Europa League, 3 (in 5) in copa del Rey Giuseppe Rossi, 24 anni, gioca nel Villarreal, in Spagna, dal 2007 AFP
ne, anche se il nazionale Under 21 ha detto chiaramente di non gradire l'idea di venire usato in qualche scambio. Ieri ha parlato di nuovo Federico Pastorello, agente di Rossi: «Siamo ancora all'inizio. Sarebbe interessante ricevere qualche segnale dal Barça perché finora si è parlato molto e concretizzato poco». Il sogno Il procuratore ha poi ribadito ancora una volta che la squadra di Guardiola è il sogno di tutti, e quindi anche del suo assistito, e ha espresso un dubbio comune a molti: «Si, è vero che Rossi non è stato inserito nello spot del Villarreal
per la prossima campagna abbonamenti ma non sappiamo se è perché era via con la nazionale o se invece è stata fatta una scelta precisa perché pensano di venderlo». Il Barça dal canto suo sta aspettando di capire quanto può costare l'udinese Alexis Sanchez, se davvero è la volta buona per arrivare al tanto desiderato figliol prodigo Fabregas mentre sembra aver perso un altro dei suoi possibili rinforzi, Neymar. Un rivale in meno per Pepito, che giustamente vorrebbe tanto farsi un giro sulla spettacolare giostra blaugrana. Per l'acquisto del prezioso gettone ci vuole ancor qualche giorno.
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squadre in cui ha giocato finora Rossi: Parma, Manchester United, Newcastle e Villarreal
STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dTutte le strade degli allenatori italiani portano a Birmingham, in questa strana estate 2011. Prima Ancelotti che ha rifiutato l'Aston Villa, poi Ranieri candidato sempre per l'Aston Villa, ora Zola e Di Matteo in corsa su due sponde: ancora Aston Villa per l'ex star del Chelsea, mentre il Birmingham City, scivolato in Championship, sta diventando una cosa seria per l'ex tecnico del West Bromwich Albion.
La storia Tutto è cominciato ad aprile, coi problemi al cuore di Gerard Houllier. I che nel 2001
A sinistra Gianfranco Zola (AP), 44 anni, in Inghilterra ha allenato il West Ham. Roberto Di Matteo, 41 anni (EPA), invece ha guidato il West Bromwich
fu sottoposto a un’operazione delicatissima per l'inserimento di alcuni by-pass, ha risposto bene alle cure, ma gli è stato consigliato un mestiere meno stressante. I dirigenti dell'Aston Villa, scontenti della stagione, non ci hanno pensato due volte ed è scattata la corsa all'erede. I primi due nomi in ballo sono stati quelli di Ancelotti e di Mark Hughes. Ancelotti ha risposto «No, grazie». Hughes non è stato giudicato idoneo. A quel punto, è spuntato Ranieri, che considera la Premier il miglior campionato del mondo. Ma la sua candidatura è durata lo spazio di qualche giorno. L'Aston Villa ha cercato allora la mossa choc: Alex McLeish, tecnico dei cugini del Birmingham, vincitori della Coppa di Lega, ma anche retrocessi in Championship. Lo scozzese si è dimesso domenica, inviando un'email al proprietario indiano del club, Peter Pannu. La risposta è stata rabbiosa. «Lo porto in tribunale. Mi ha fatto spendere 40 milioni di euro di giocatori per partecipare all'Europa League e tornare in Premier e lui mi abbandona mentre sto chiudendo un affare in Olanda». Roventi anche le reazioni dei fans, che non vogliono saperne di un ex tecnico dei «nemici» e retrocesso. Italians A quel punto, riecco la pista italiana. Zola per l’Aston Villa e, in alternativa, a Di Matteo, che potrebbe essere anche in corsa per il Birmingham City. Ma se alla fine vincesse il terzo incomodo, Ranieri? Venghino Italians, venghino.
MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Alexis Sanchez, 22 anni, cileno, all’Udinese dal 2008-2009 PHOTOVIEWS
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L’Inter ha la carta in più Ma Sanchez vede la Juve Che asta: il City è avanti, ieri l’Udinese ha visto lo United e oggi i bianconeri. I nerazzurri potrebbero avere l’assist dell’ex c.t. Bielsa STEFANO BOLDRINI VINCENZO D’ANGELO 5 R PRODUZIONE RISERVATA
dSono giorni caldissimi per il futuro di Alexis Sanchez. Oggi, infatti, è atteso a Milano Gino Pozzo, che tra i tanti appuntamenti in agenda, ne ha uno con Marotta e Paratici: l’Udinese è pronta ad ascoltare la nuova offerta della Juventus. I bianconeri cercheranno di avvicinarsi il più possibile ai 30 milioni di euro per provare a strappare alla concorrenza il cileno. Cifra che potrebbe non bastare visto il grande interesse intorno al giocatore, ma che terrebbe vive le chance juventine nella corsa al cileno. Resta sempre protagonista, ovviamente, anche l’Inter, specialmente se dovesse arrivare Bielsa (fu lui a lanciare Sanchez in nazionale).
Che derby Ieri i bookmaker inglesi davano cifre ridicole per il trasferimento di Sanchez al Manchester City: 1,65 la giocata. Ben più consistente la cifra che lo sceicco Mansour sarebbe disposto ad investire per il
L’Inter monitora la situazione e con l’ex c.t. del Cile potrebbe avere un asso in più da giocare
Oggi la Juventus ha in programma un incontro con Gino Pozzo per presentare un’offerta
calciatore: 35 milioni raggiungibili attraverso dei bonus legati ai risultati che otterrà la squadra di Mancini. I contatti sono stati avviati, ma la fumata bianca, dopo l’incontro della scorsa notte, non è ancora arrivata. Il possibile trasferimento di Sanchez in Inghilterra sta scatenan-
Dopo l’offerta del City i bookmaker inglesi erano certi del trasferimento alla corte di Mancini: quota bassa a 1,65
Ieri lo United è volato a Barcellona per incontrare l’Udinese e l’agente di Sanchez
do un’asta, e che asta: a contendersi il cileno sono i due club di Manchester. Lo United, infatti, ieri è volato a Barcellona per incontrare Gino Pozzo e iniziare a intavolare una trattativa, sfruttando anche la presenza dell’agente del giocatore, Felicevich. I Red Devils hanno già acquistato il portiere De Gea dall’Atletico Madrid, il difensore Jones dal Blackburn e hanno prenotato Ashley Young dall’Aston Villa. Sanchez sarebbe il quarto colpo. Il cileno è un vecchio pallino di Alex Ferguson, che l’ha fatto seguire dai suoi osservatori, compreso il fratello Martin, il più ascoltato
Il City sembra in testa nella corsa al cileno: offerti 35 milioni, inclusi eventuali bonus
tra i consiglieri. Il City è in vantaggio sulla trattativa, perché non ha mai creduto alla possibilità di un blitz del Barcellona (giudicato un bluff per coprire l’operazione-Giuseppe Rossi) ed ha approfittato della pausa avuta dallo United nelle ultime settimane, impegnato a chiudere gli affari con Blackburn e Aston Villa. Ma la famiglia Glazer, proprietaria dello United, sembra adesso decisa a piazzare il sorpasso, anche per ribadire la supremazia cittadina. E in tutta questa storia può esserci un solo vincitore: l’Udinese. Di questo passo, infatti, il prezzo è destinato a salire ancora.
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MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCATO
Il domino del gol Neymar al Real «libera» Aguero per la Juventus Adesso Marotta conta di chiudere a 35 milioni E Conte in attacco potrebbe avere pure Vucinic DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINOdEffetto domino? Potrebbe essere: si piazza una casella e poi, all’improvviso, vanno a posto anche le altre. La prima casella, che potrebbe far partire ufficialmente questo mercato, è quella di Neymar il cui trasferimento al Real Madrid cambierebbe le strategie dei blancos e il futuro degli attaccanti che piacciono a Mourinho. In particolare Sergio Aguero: la Juventus da tempo è interessata al Kun, la trattativa è stata avviata e adesso la società bianconera è in attesa di sviluppi.
Lo scenario La situazione è chiara: Aguero vuole andare via e l’ha dichiarato pubblicamente. L’Atletico Madrid è d’accordo, ma a due condizioni: che vada all’estero e comunque non al Real Madrid; che per il suo cartellino venga pagata interamente la clausola di rescissione di 45 milioni. La Juve ha offerto 35 milioni e si è messa alla finestra: al momento quella dei bianconeri è l’unica proposta ufficiale pervenuta all’Atletico. Marotta temeva l’inserimento del Real, che pur smentendo l’intenzione di acquistare Aguero stava trattando con il giocatore felice al pensiero di restare a Madrid dove ha appena fatto un importante investimento immobiliare. Con Neymar al Real lo scenario cambia radicalmente: sebbene Florentino Perez abbia già dimostrato di essere capa-
In alto Sergio Aguero, 23 anni, stella dell’Atletico Madrid. In basso da sinistra Mirko Vucinic, 27 anni, attaccante della Roma e Antonio Conte, 41 anni, nuovo allenatore della Juventus FOTOPRESS LAPRESSE
ce di prendere alcuni top-player all’anno (due stagioni fa arrivarono contemporaneamente Cristiano Ronaldo, Kakà e Benzema), è probabile che Mourinho non sia più interessato ad Aguero. E la Juve potrebbe all’improvviso trovarsi in prima fila per il Kun, perché all’Atletico non conviene tenere un giocatore demotivato e scontento. Su questo aspetto punterà molto Marotta per far abbassare il prezzo dell’argentino: i bianconeri non vorrebbero alzare l’offerta e sono convinti di poter concludere l’acquisto sulla base di 35 milioni. Calma E’ chiaro che Marotta vorrebbe consegnare a Conte una squadra quasi completa per il ritiro che inizierà il 7 luglio, ma è anche vero che i giocatori impegnati in Coppa America (come Aguero e Sanchez) raggiungeranno le loro squadre solo ad agosto. Ecco perché la Juve non ha fretta e spera che alla fine l’Atletico decida di fare uno sconto. Tra l’altro per rinforzare il reparto offensivo, che al momento conta su Matri, Quagliarella, Del Piero, Toni, Amauri e Iaquinta, resta molto calda la trattativa per Mirko Vucinic. Oggi il procuratore Alessandro Lucci e il ds della Roma Walter Sabatini si incontreranno per porre le basi dell’addio dell’attaccante alla squadra giallorossa. Vertice Ieri intanto nella sede di Corso Galileo Ferraris è stata una giornata molto intensa. In mattinata si è svolta una riunione tra Andrea Agnelli, Beppe Marotta, Fabio Paratici e Antonio Conte. L’allenatore, che doveva sbrigare anche alcune pratiche, ha salutato tutti intorno alle 15 ed è corso all’aeroporto dove si è imbarcato per Lecce. Cominciano le vacanze, che però Conte vivrà con il telefono in mano. Sempre nel pomeriggio, oltre alla visita di Caliendo di cui riferiamo a parte, è arrivato in sede il nuovo direttore sportivo del Novara Mauro Pederzoli: è possibile la nascita di una collaborazione che potrebbe portare al club neopromosso alcuni giovani bianconeri.
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Per tutti è il nuovo fenomeno
Neymar Da Silva attaccante nato nel 1992, fa gola ai più importanti club del mondo. A 17 anni era già titolare nel Santos, club col quale negli ultimi due anni ha vinto la coppa del Brasile e due volte il Paulistao. Ed è finalista di Libertadores. A 18 anni il debutto in nazionale Neymar da Silva, 19 anni, Mondiale Under 20 col Brasile AFP
IL GIOIELLO DEL SANTOS A MADRID
Mou: 32 milioni per il brasiliano Ora via ai tagli Neymar smentisce, il club pure ma la trattativa è bene avviata: ingaggio di 2 milioni per 5 anni Nei blancos sono in 8 per 4 posti FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MADRID dDopo una serie di acquisti con poco nome, ecco tornare alla ribalta il Florentino dei Galacticos: il Real Madrid ha stretto la sua rete su Neymar. Non è ancora ufficiale ma potrebbe esserlo presto. Trentadue milioni al Santos, 2 netti all'anno per 5 stagioni all'ultimo erede di Pelé.
Overbooking Un acquisto rivolto alla platea che aumenterebbe il già elevato affollamento della rosa, con particolare overbooking offensivo. In Liga si possono avere 25 giocatori e se arriveranno Neymar dal Santos e Coentrao dal Benfica, il Madrid ne avrà 29. Mou aveva una rosa di 24 elementi. Dudek e Adebayor se ne vanno, sono tornati dai prestiti all'Aek e all'Hercules Mateos e Drenthe, è stato riscattato dall'Espanyol l'ex canterano bianco Callejon, sono stati presi i turcotedeschi Altintop e Sahin. Sono parecchi quelli che devono andare a Valdebebas a fare le valigie, poi toccherà a Mou inquadrare tattica e disciplina del genietto brasiliano e farlo convivere con Ronaldo, Benzema e Higuain, in prima fila, Ozil, Kakà, Sahin e Di Maria in seconda con le ovvie sparizioni dalla scena di Pedro Leon e Canales. Otto giocatori per 4 posti, di grande qualità, faticosi da tenere in panchina a lungo nel caso le cose andassero bene. Nell'attesa Neymar ieri è sbarcato a Montevideo per l'andata della finale di Libertadores e inseguito dai cronisti ha smentito tutto: «Non c'è nulla. Oggi, nessuno mi toglie dal Santos». Oggi. Il suo presidente, Ribeiro, non ha gradito le voci europee: «Sembra una barzelletta. Ogni volta che dobbiamo giocare una gara importante viene fuori qualcosa. Se non è Ganso è Neymar. Non se ne va, stiamo cercando nuovi sponsor per fargli una nuova proposta economica». Il Santos vorrebbe tenerlo almeno fino a gennaio per puntare al Brasileirao e, in caso di vittoria col Peñarol, al Mundialito. Impasse Florentino lo vuole perché prendendo lui uscirebbe da un impasse politico-sportiva-economica, nella quale lo ha infilato il «Kun» Aguero. Il genero di Maradona vorrebbe passare dall'Atletico al Real ma la cosa creerebbe una rottura nei buoni rapporti tra i due club che Perez vuole evitare. Aguero poi al Madrid costerebbe molto più di Neymar: quasi 4 volte tanto di stipendio, oltre alla sostanziosa differenza sul cartellino: all'Atletico va pagata la clausola di rescissione, 45 milioni di euro, più le tasse. E allora, tutto su Neymar.
LE STRATEGIE DOPO PIRLO, ZIEGLER E PAZIENZA OGGI SI CHIUDE PER IL DIFENSORE SVIZZERO DELLA LAZIO: E’ Il QUARTO COLPO BIANCONERO
Lichtsteiner è fatta, Aguirregaray si propone Il club incontra Lotito. In sede il procuratore del sudamericano 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO d«Ad oggi Lichtsteiner
è un giocatore della Lazio e abbiamo un grande rapporto – le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito a Sky Sport 24 —. Se il giocatore ha espresso la volontà di andar via la società cercherà di accontentarlo e di rispettare le esigenze del club. C'è un rapporto tranquillo, si troverà una soluzione». Pa-
role criptate, ma che nel dizionario del presidente della Lazio, significano che l’accordo è cosa fatta. Tanto che in serata il dg della Juventus, Beppe Marotta è partito alla volta di Milano per incontrare a cena il ds della Lazio Igli Tare e lo stesso Lotito. Da limare alcuni dettagli, in pratica il milione di euro che balla tra domanda ed offerta visto il mancato interessamento della Lazio per Marco Motta inserito dalla Juve nella trattativa. Stephan Lichtsteiner vestirà la maglia bianconera per i prossimi 4 anni come da contratto proposto all’agente del giocatore, Federico Pastorello, e per una cifra di poco inferiore al milione di euro, pre-
mi esclusi. Il 27 enne nazionale svizzero andrà a completare il pacchetto difensivo sull’esterno destro, a sinistra il connazionale Ziegler. Talentino Tre anni fa Matias Aguirregaray era inserito nella lista dei più promettenti giocatori sudamericani. Terzino destro classe '89, è cresciuto nel Penarol prima di passare in Spagna, al Terrassa fc per fare esperienza e per opportunità di passaporto. Antonio Caliendo ieri mattina ha varcato la sede della Juve in corso Galileo Ferraris per proporre il giocatore a Marotta. Due i dubbi dei dirigenti della Juve, la definizione dello status di comunitario, tutta da
Stephan Lichtsteiner, 27 anni, arrivato alla Lazio nel 2008 FOTOLINE
accertare, ed il costo del cartellino, 6 milioni ritenuti eccessivi per un giocatore il cui nome era già stato affiancato all’Inter prima, alla Lazio poi. Senza tener conto dell’interesse dell’Udinese, poi scemato, al mercato di gennaio per una cifra inferiore ai 2 milioni di dollari. Caselle complete Sulla carta la difesa di Conte sembra al completo. Solo in apparenza. La corsia di sinistra con Ziegler e De Ceglie è coperta, al centro ci sono tre giocatori Chiellini, Bonucci, Barzagli ed un quarto posto libero a meno di dare fiducia a Sorensen, un posto vacante anche a destra con Grygera e Motta sono in partenza. Senza dimenticare il problema portiere con Buffon riconfermato e Storari in cerca altrove di un posto da titolare. f.bra.
MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MERCATO DOPO LA VISITA DEL PADRE-PROCURATORE IL CLUB ROSSONERO NON MOLLA LA PRESA
Real e Kakà più lontani: il Milan alla finestra Con l’arrivo di Neymar, Ricky avrà ancor meno spazio. E senza lo sponsor Leo ora è distante anche dall’Inter. Mentre il Psg...
MILANO dSe n’è parlato, se ne
rafforzarla arrivano i nuovi acquisti del Real Madrid e il probabile addio del suo sponsor all’Inter, Leonardo.
parla e se ne riparlerà ancora a lungo. Tra il Milan e Kakà c’è un legame difficile da spezzare, logico che in periodi di mercato torni in auge l’ipotesi di un ritorno in rossonero del brasiliano. Soprattutto se a
No Leo no Inter Eravamo rimasti all’incontro di Bosco Leite, padre e procuratore di Kakà, con Adriano Galliani, Ariedo Braida e Massimiliano Allegri nelle segrete stanze di via Turati. Ufficialmente si è parlato della re-
FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
scissione di Digao, fratello di Ricky, ma di sicuro l’argomento Kakà-Real sarà stato almeno sfiorato. Ricky è scontento, ha avuto un anno difficile con Mourinho e teme di avere poco spazio la prossima stagione. Soprattutto adesso che i blancos hanno praticamente chiuso con Neymar, talento del Santos che gioca trequartista come Kakà. Logico che Ricky si stia guardando intorno. Negli ultimi giorni si era parlato anche di uno scambio con Maicon, caldeggiato da Leonardo, l’uomo che da dirigente rossonero fu uno degli artefici dell’arrivo di
Kakà al Milan. Ora però Leo sembra destinato a lasciare l’Inter e questo allontana anche la possibilità di un Kakà nerazzurro (ma a questo punto non di un Kakà al Psg, in modo da ricongiungersi comunque con Leo). Il Milan intanto resta alla finestra: Kakà ha un ingaggio alto (10 milioni a stagione) e non pare disposto a ridurselo, ma l’acquisto di Ibra dimostra che niente è impossibile. Aspettare è la parola d’ordine: a fine mercato potrebbe essere lo stesso Real, desideroso di trovare una sistemazione a un giocatore che non rientra più nei progetti
Ricardo Kakà, 29 anni ANSA
Tentazione Barça per Thiago Silva «Ci siamo parlati» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dCi sono delle cose che
non tornano. Che fanno a pugni l’una con l’altra nell’arco di pochi giorni, e che soprattutto fanno venire i brividi ai tifosi rossoneri. Perché si può mettere nel conto che Ibra prima o poi possa aver voglia di cambiare di nuovo aria, o che Cassano vada a guadagnarsi l’Europeo dove sa di avere più visibilità; ma non che a lasciare il Milan sia Thiago Silva. Il Messi della difesa, l’uomo attorno al quale ruota il fortino rossonero dei prossimi anni ed è passata una buona fetta di scudetto. Nasce tutto da un’intervista rilasciata alla tv brasiliana Esporte Interativo, dove Thiago ha rivelato di essere stato contattato dal Barcellona. Un fulmine a ciel sereno, visto che il Milan non ne sapeva nulla e considerato il tenore delle dichiarazioni del difen-
sore: «Ho parlato col Barça e stiamo arrivando a un punto in cui la conversazione si sta facendo interessante. Ma dovranno contattare il Milan, perché tre mesi fa ho rinnovato il contratto fino al 2016 e quindi i dirigenti catalani devono parlare direttamente con la mia società». Distorsioni? Le parole di Thiago fanno supporre che i contatti col Barça stiano proseguendo già da diversi giorni. Il contatto nascerebbe da uno dei soci del suo procuratore, che ha rapporti di lavoro con la dirigenza catalana. Un dialogo che evidentemente ha indotto il difensore a rilasciare queste dichiarazioni in modo un po’ incauto. Anche perché le norme Fifa impediscono a un club di avvicinare un calciatore sotto contratto con un altro club senza chiedere l’autorizzazione. Che cosa succederà ora fra Thiago e Mi-
Affari col Genoa Intanto si è chiusa la vicenda Papastathopoulos: il Milan ha ufficializzato il suo ritorno al Genoa, insieme all’acquisto di Amelia, Oduamadi, Strasser e Zigoni a titolo definitivo e al rinnovo della comproprietà di Beretta.
«TUTTI PER BORGONOVO»
Paolo Berlusconi «E’ Ganso il nuovo Kakà»
Il centrale del Milan: «La conversazione si sta facendo interessante». L’agente: «Felice dov’è» MARCO PASOTTO
della società, a proporre il prestito, magari pagando al brasiliano parte dell’ingaggio. E a queste condizioni Galliani potrebbe sì riportare a casa il campione mai dimenticato. A meno che prima non arrivi un altro brasiliano, da mesi nel mirino del Milan: Ganso. Ieri Robinho ha sponsorizzato il suo acquisto: «Spero che venga da noi. E’ un giocatore spettacolare, un amico».
Il brasiliano: «Ho appena rinnovato fino al 2016, i dirigenti catalani dovranno contattare il Milan»
Thiago Silva, 26 anni, ha debuttato col Milan in A ad agosto 2009 INSIDE
lan? Intanto ieri Braida ha chiesto spiegazioni al suo agente Paulo Tonietto, che poi a Calciomercatoweb.it si è affrettato a spiegare: «Tranquillizzo subito tutti. Sono dichiarazioni distorte, nate da una domanda la cui risposta è stata male interpretata. Thiago Silva è felicissimo al Milan e ha rinnovato da poco: se avesse avuto intenzione di non onorare il contratto non avrebbe prolungato fino al 2016».
vesse prendere molto male, potrebbe multare il giocatore e chiedere alla Fifa di aprire un procedimento contro il Barcellona. Ma non è nell’interesse di nessuno rompere i ponti col brasiliano, né con la società blaugrana, e quindi molto probabilmente la questione si esaurirà senza strascichi. Tra l’altro il Milan si sente tranquillo perché, avendo appena rinnovato il contratto al giocatore, è in una posizione di forza assoluta.
Scenari Da via Turati non sono attese prese di posizioni ufficiali. Diciamo che se il Milan la do-
Incongruenze Certo è che il brasiliano non deve avere le idee chiarissime, dal momento che
nella stessa intervista rilasciata a Esporte Interativo ha anche espresso il desiderio di vedere la sua «maglia rossonera numero 33 ritirata come la 3 di Maldini e la 6 di Baresi». Parole che stonano con l’intenzione di lasciare il Milan. Dieci giorni fa, proprio in un’intervista alla Gazzetta aveva raccontato: «Sono scomparso dal calcio mercato. Finalmente hanno capito che voglio restare in rossonero per tutta la vita. E con gli acquisti giusti non avremo niente da invidiare al Barcellona». Eh sì, c’è più di una cosa che non torna.
GIUSSANO (MB) Si è concluso ieri sera a Giussano al centro sportivo Caduti di Superga «Tutti per Stefano Borgonovo», torneo di calcio a 8 benefico che lungo le quattro tappe ha visto la partecipazione di oltre 100 ex calciatori uniti nella lotta contro la Sla. Ha premiato Paolo Berlusconi, fratello del premier e vicepresidente del Milan, che ha parlato anche di mercato: «Il ritorno di Kakà? E’ nel nostro cuore, dipende da tanti fattori. Se così non fosse, arriverà un nuovo Kakà, che per me è Ganso. Thiago Silva? Non è in discussione, ma in presenza di un’offerta con cui puoi prenderne quattro come lui, non si potrebbe dire di no».
ALLIEVI NAZIONALI
I rossoneri vanno in finale contro l’Empoli SAN CASCIANO (Siena) Il Milan è in finale negli Allievi Nazionali. La squadra di Beggi ha battuto 2-0 la Roma ed è arrivata prima nel suo girone. Domani alle 16.30 i rossoneri si giocheranno lo scudetto contro l’Empoli, che ha battuto il Torino.
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MERCATO
Luis Enrique è per la monarchia Totti Il nuovo allenatore: «Sorpreso che la Roma mi abbia scelto. Francesco è un re, sarà d’esempio per tutti» di gruppo». Immancabile il passaggio su Totti. «Non è re solo a Roma ma nel mondo. È’ unico, è un piacere poter aver giocatori come lui come De Rossi come Perrotta, che sono esempio per i giovani. A me piacciono tutti i giocatori di talento. Quelli del mio Barcellona? Li conosco bene e ce ne sono di interessanti, ma non importa che siano spagnoli. Ciò che conta è che abbiano fame».
MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdIstruzioni per l’uso. Le prime parole chiave del vocabolario di Luis Enrique sono tre: sorpresa, lavoro, attacco. La nuova Roma nasce intorno a questi pilastri, che hanno il crisma della sincerità, soprattutto quando ha rivelato il suo stupore per la chiamata da parte di un club così importante. «A Roma le prime sensazioni che ho avuto sono state positive — ha detto al canale tematico —. Quando entri a Trigoria capisci la grandezza del club e dei tifosi. Devo dire che quando mancavano due mesi alla fine della mia avventura col Barcellona B la mia idea era di riposarmi e attendere qualche offerta interessante. Sono arrivate, ma è stata una sorpresa la chiamata della Roma. Hanno scelto qualcosa di diverso, un giovane, e io sono contento di entrare in questo progetto. Dare fiducia ad allenatori che non hanno molta esperienza è raro, per fortuna Guardiola ha fatto capire che si può fare. Il mio obiettivo è portare qui quanto imparato a Barcellona, cioè il calcio d’attacco, e trasferirla in Italia, provando a vincere dal primo minuto»
Luis Enrique, 41 anni, chiamato alla guida della Roma 2011-2012 ANSA
Menez & Alvarez Quella che Menez sembra aver perso a Roma. Non a caso la Roma è pronta a
cederlo al Lille, qualora concretizzi l’offerta di una dozzina di milioni che circola dalla Francia. Al contrario, dal Sudamerica rimbalza l’entusiasmo di Alvarez (Velez), che pare ad un passo dai giallorossi. «Non vedo l’ora di sbarcare in Europa. Come caratteristiche assomiglio a Pastore, ma il mio idolo è Zidane». Vucinic & Doni Di certo, comunque, a Sabatini il lavoro non manca. Oggi il d.s. sarà a Milano e, in una lunga serie d’incontri, vedrà anche Lucci, agente
di Vucinic. La questione comunque è chiara: per averlo occorrono almeno 20 milioni. Caso Doni. Il Liverpool gli offre un biennale da un milione a stagione, a fronte di un guadagno attuale di 2,5 milioni. La Roma è disposta a cederlo gratis, ma non vorrebbe contribuire all’ingaggio. Occhio però, perché il brasiliano, il cui contratto scade nel 2012, ha una scrittura privata che lo allunga fino al 2013. Meglio accordarsi o andare per tribunali? Si attendono sviluppi. Magari anche venerdì, quando a Roma è atteso anche Baldini.
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Finalmente un prestito che fa tornare i conti.
Re Totti Il suo passato, così come la passione per gli sport estremi dell’«Iron Man» lo delineano come un duro. «Gli allenatori trasferiscono il loro carattere. Io voglio che la squadra abbia la voglia di fare calcio offensivo, poi ci deve essere l’impegno, l’obiettivo è che i tifosi siano orgogliosi di noi e che meritiamo affetto. Non mi preoccupa il modulo, lo adatterò ai giocatori che ho a disposizione, ma voglio far sì che tutti abbiano la voglia di vincere la partita, all’Olimpico come in trasferta, non vedo il calcio in altra maniera. Ho seguito la parte finale del campionato, ora valuterò con calma i giocatori insieme ai miei collaboratori. Nel calcio moderno è importante il lavoro
PARLA IL DS SABATINI
«A Borriello non possiamo dare garanzie» ROMA (ma.cec.) Walter Sabatini a ruota libera. «Pizarro al Napoli? Non lo diamo anche perché non ce l’hanno chiesto — ha detto a Radio Kiss Kiss —. Borriello? Su Marco è nato un equivoco sulle mie parole. Lo ritengo uno degli attaccanti più forti in Italia. È un problema, come avevo detto, solo perché è molto forte e richiede uno spazio garantito che forse nessun club gli può garantire. Lo incontrerò presto e poi si vedrà. Ramirez? Appaga il mio senso estetico del calcio, ma lo ammiro semplicemente, non è una priorità dal punto di vista tattico. Lamela? So che c’è l’interessamento del Napoli, e parzialmente anche il nostro, ma è un’operazione molto complessa visto che è giovane, potrebbe essere una mossa. Non è escluso che si fermi un altro anno in Argentina.
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MERCATO
Napoli su Banega. Cagliari: Barreto Gazzi e Lazzari verso l’Udinese. Bologna vicino a M. Cech. Lecce: volata Novellino-Di Francesco
s AFFARI
V Barreto Sul brasiliano è spuntato il Cagliari, che manderebbe così Lazzari all’Udinese
V M. Cech Esterno sinistro slovacco, in scadenza con il West Bromwich: è vicino al Bologna
Ever Banega, 22 anni, regista del Valencia INFOPHOTO
ARGENTINA CAUZIONE FISSATA A 330 MILA EURO
Campagnaro accusato di omicidio colposo MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dOmicidio colposo: è questa l’accusa contestata a Hugo Campagnaro dal pubblico ministero argentino, Walter Guzman, in seguito all’incidente stradale che ha coinvolto il difensore del Napoli, giovedì mattina. Il fattore aggravante è riconducibile al numero delle vittime, 3, e alla negligenza nella guida della vettura. La consegna della notifica è arrivata ieri mattina, dopo che l’ospedale Cuarteno ha fornito alle autorità giudiziarie i risultati del test alcolemico, fondamentale per chiarire la dinamica dell’incidente. Campagnaro dovrebbe comparire dinanzi al giudice già nei prossimi giorni. Nel frat-
tempo per evitare il carcere dovrà pagare una cauzione di due milioni di pesos (circa 330 mila euro). Ritorno a Napoli Il pubblico ministero, tuttavia, non ha ancora rivelato il risultato del test alcolemico perché intende valutarlo prima con i periti della difesa e dell’accusa. Pagando la cauzione richiesta, e dopo essere stato ascoltato dal pm argentino, Campagnaro sarà libero di tornare in Italia. Respinta, quindi, la richiesta dei familiari delle vittime che speravano nello stato di fermo tramutato successivamente in un ordine di carcerazione. Guzman, in effetti, non ha ravvisato il pericolo che il giocatore potesse diventare un latitante vista la sua attività pubblica. Campagnaro era alla guida del suo Suv, all’alba di giovedì scorso, ed ha avuto uno scontro frontale con un’auto che proveniva in senso contrario. Nell’impatto sono decedute tre persone, i due occupanti dell’altra vettura e l’amico del difensore del Napoli che era seduto al suo fianco.
taccuino FINALE GIOVANISSIMI
E’ Napoli-Fiorentina dSarà Napoli Fiorentina la finale che assegnerà lo scudetto Giova nissimi (si giocherà domani alle 19 a Montepulciano). Il Napoli è arriva to primo nel girone battendo il Mon za Brianza, alla Fiorentina invece è bastato il pari con l’Inter.
MEMORIAL CANNAVO’
Vince l’Oggiono dIl 3˚ memorial Cannavò (dopo no ve giorni di partite, con 54 squadre
e 650 giocatori) va all’Oggiono, 2 0 sulla Vis Nova Giussano tra gli Esor dienti (’98 99). Tra i Pulcini trionfi di Atalanta e Monza.
GAZZETTA CUP
Premia la Cagnotto BOLZANO dConclusa la tappa di Bolzano di Gazzetta Cup 2011 (cal cio a 7 per ragazzi di elementari e medie) è stata la tuffatrice azzurra Tania Cagnotto a premiare le squa dre vincitrici, il Merano nella cate goria Junior, il Bolzano Bozen 96 tra gli Young.
CALVI-DI FEO-GOZZINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl nome nuovo per il Napoli è quello di Ever Banega. Il centrocampista del Valencia e dell’Argentina, già nel mirino dell’Inter, tratta con gli azzurri: il suo club lo valuta 15 milioni, il Napoli propone un prestito oneroso a 5 milioni con un diritto di riscatto fissato a 8, e un contratto da 2 milioni l’anno al giocatore. Intanto il ds Bigon oggi sarà a Milano per chiudere gli accordi con gli agenti di Criscito e Donadel, che diventeranno così azzurri a tutti gli effetti. Vicino anche l’accordo (triennale) con Santana, ma bisogna prima piazzare Sosa: su di lui è spuntato forte il Panathinaikos. Come vice De Sanctis, vive le piste Berni (Lazio) e Coppola (Milan, era al Siena).
Ecco il Cagliari Spuntano forte i sardi su Barreto. Il Cagliari si porta in pole per l’attaccante brasiliano, trattando con l’Udinese. I bianconeri ne dovrebbero riscattare l’altra metà dal Bari (da dove potrebbe arrivare anche il centrocampista Gazzi), per poi girarlo al Cagliari. In cambio, in friuli andrebbe Lazzari. Ma l’Udinese intanto continua a trattare per Doubai (Young Boys). Ufficiale in Sar-
degna il quinquennale con la punta El Kabir (Mjallby). Punto Lazio Dopo giorni di trattative, Lotito e il Galatasaray hanno trovato l’accordo per lo scambio Muslera-Cana, con conguaglio di 3 milioni a favore della Lazio. Ma manca ancora il sì del portiere, che si è preso qualche ora per decidere. In arrivo l’ufficialità di Lichtsteiner alla Juve, la Lazio potrà annunciare Konko: oggi a Milano Lotito vede i suoi agenti per discutere del contratto, al Genoa vanno 5 milioni. In porta è stato già scelto Marchetti (nonostante ieri si sia sfiorato anche il discorso Storari con Vigorelli, agente del portiere e di Floccari, con cui c’è stato un incontro), Lulic oggi arriva a Roma e domani fa le visite, si continua a trattare per Koné (Brescia), in difesa circolano i nomi di Tasci (Stoccarda) e Bandalovski (Cska Sofia). Affari Cesena Ieri Lotito ha incontrato anche Igor Campedelli, con cui si rivedrà oggi a Milano. Al Cesena piacciono Foggia e Floccari. Per il primo la strada è in discesa, il secondo (su cui c’è anche il Parma) ha costi alti e va convinto, ma la chiave può essere Parolo: alla Lazio piace, i romagnoli devo-
Lazio: oggi Konko, piace Parolo, per Cana manca il sì di Muslera ai turchi. Cesena: idea Guana, sprint Legrottaglie no riscattarlo dal Chievo per poi imbastire una trattativa. Oggi il Cesena cercherà poi di chiudere per Legrottaglie, mentre a centrocampo spunta Guana (proprietà Palermo) e in difesa Del Grosso (Siena) rimane un obiettivo concreto. E si riapre anche uno spiraglio per tenere Jimenez. Mosse Lecce I salentini si muovono. Oggi il ds Osti e l’ad Fenucci vedranno Di Francesco, dopo aver incontrato Marino, Ficcadenti, Novellino e Mandorlini (che in caso di promozione in B resta a Verona). Da domani si comincerà a decidere, la volata per il nuovo tecnico dovrebbe essere tra Di Francesco e Novellino. Il Lecce intanto segue il mancino Longhi (Triestina) e ieri ha incontrato il Genoa per parlare di un possibile ritorno in Salento di Andrea Esposito (a metà tra Lecce e Genoa, era a Bologna), e del rinnovo del prestito di To-
movic. Un altro che può restare per un anno (l’Inter lo lascerebbe volentieri) è Donati. Cacia verrà riscattato dai salentini (è a metà col Piacenza), ma verrà dirottato altrove: piace a tante squadre, Catania in primis. Altre trattative Il Bologna è a un passo dall’esterno sinistro slovacco Marek Cech, in scadenza di contratto con il West Bromwich. Intanto in attacco il primo obiettivo resta Caracciolo (Brescia) ma restano vive le piste Kienast (Sturm Graz, c’è pure il Chievo) e Ujah (Lillestrom, lo sta seguendo anche il Catania), a centrocampo vive le piste Giandonato (Juve) e Giorgi (Ascoli). Per Mesbah (Lecce) il Parma (dove si risolve con Lucarelli) è in vantaggio sul Palermo, dove è in stand by la trattativa con il Chievo per Mantovani. Il Genoa aspetta ancora una risposta dal Caen per El Arabi (offerti 5 milioni), si rivedrà con l’Udinese per trattare il riscatto di Floro Flores, tratta Greco (Roma), e oltre a Dzemaili e Gargano per il centrocampo spunta anche il nome di Diego Perez (Bologna). Il Siena sceglierà il suo portiere tra Gillet (Bari), Rubinho (Palermo) e Manninger (Juve), e per l’attacco spinge forte per Grossi (AlbinoLeffe, a metà con il Varese).
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CALCIOSCOMMESSE L’INCHIESTA DAL NOSTRO INVIATO
ROBERTO PELUCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CREMONA dArrivano i nostri. Il procuratore capo Roberto di Martino ha scoperto ieri la potenza del calcio quando si è visto arrivare in ufficio i dirigenti dello Sco (il servizio centrale operativo della polizia), della polizia postale e della squadra mobile di Brescia. Sono i rinforzi messi a disposizione della Procura di Cremona per dare nuovo impulso all’inchiesta, per analizzare tabulati, pc e documenti sequestrati, per cercare riscontri sulle nuove partite a rischio di taroccamento segnalate dagli indagati. Di Martino non se l’aspettava: per inchieste più importanti di questa (terrorismo islamico, strage di piazza della Loggia) era stato costretto a cavarsela da solo, con i pochi mezzi a disposizione. Questo grande dispiegamento di forze gli permetterà, probabilmente, di abbreviare i tempi degli accertamenti, anche a beneficio della giustizia sportiva.
Strade separate Di Martino non ascolterà questa settimana Bettarini e Doni, nonostante le richieste dei loro legali. Deve esaminare bene le intercettazioni e i verbali degli interrogatori effettuati dal gip Guido Salvini, mezzo metro di carte. Non tutte arriveranno anche sul tavolo del procuratore federale Stefano Palazzi. Giustizia ordinaria e sportiva collaboreranno, ma prenderanno strade diverse. A Palazzi preme trovare eventuali ille-
La svolta Rinforzi per il pm Il calcio ha fretta Di Martino da ieri viene aiutato da altri reparti Tempi brevi a beneficio della giustizia sportiva In gioco il servizio centrale operativo della polizia, la mobile di Brescia e la polizia postale Slittano gli interrogatori di Bettarini e Doni, le intercettazioni vanno esaminate bene
Il procuratore capo di Cremona, Roberto di Martino LAPRESSE
citi, Di Martino invece deve concentrarsi sul reato associativo, deve dimostrare che gli indagati si siano interessati al tentativo di combinare le partite. Se poi si scopre che ci sono anche riusciti, è tutto di guadagnato. «Non devo fare una crociata per dimostrare che sia successo chissà che cosa nel mondo del calcio», ha precisato il procuratore. Ecco perché non è prevista una chiusura parziale dell’inchiesta (ci sarebbero nuovi indagati, ma personaggi di secondo o terzo piano). A Palazzi sono stati consegnati documenti importanti («Sulle 18 partite dell’inchiesta ci sono elementi concreti»), altri potrebbe ottenerli presto, ma non quelli che dovranno restare segreti per non pregiudicare l’inchiesta penale. Primo e secondo tempo? La giustizia sportiva prenderà i provvedimenti (squalifiche, penalizzazioni, eventuali retrocessioni) entro fine luglio, inizi di agosto, in tempo per la compilazioni dei calendari dei campionati. Ma a quel punto non è detto che sia tutto finito. Nel caso arrivassero da Cremona nuove prove, anche sulle stesse partite già giudicate, Palazzi potrà presentare istanza di revocazione alla Corte di giustizia federale «per sopraggiunti nuovi fatti» (come avvenne per il Potenza, prima assolto e successivamente escluso dalla Prima divisione). Chi dovesse salvarsi nel «primo tempo», insomma, non potrebbe considerare chiusa la partita.
PLATINI
«L’Uefa sapeva Ora si sono svegliati tutti» BRUXELLES «Sono le cose che abbiamo detto tre anni fa e ora tutti si svegliano». Lo ha detto il presidente della Uefa, Michel Platini, sugli episodi di corruzione nel mondo del calcio. All’Ansa ha aggiunto: «Era ora che qualcuno si occupasse di queste cose. Noi lo abbiamo previsto qualche anno fa e lo abbiamo detto a tutti e ormai le autorità nazionali e internazionali hanno preso coscienza di questo fatto: è buono. È tardi, ma meglio tardi che mai».
SU OGGI
Paoloni spiegato dalla moglie
Su Oggi in edicola oggi, parla Michela, moglie di Paoloni: «Lui è malato di scommesse, non la mente criminale del giro»
ESPOSTO DENUNCIA
La lista nera austriaca arriva in procura Tanta Serie A sospetta Il bookmaker SkySport365 segnala 40 gare DAL NOSTRO INVIATO 5 R PRODUZIONE RISERVATA
CREMONA dQuesta mattina il
bookmaker austriaco SkySport365 presenterà in Procura un esposto-denuncia su 40 partite di Serie A, B e Lega Pro delle ultime due stagioni per le quali è stato registrato un flusso anomalo di scommesse. La «lista nera» coincide, in parte, con quella già trasmessa nei giorni scorsi dai Monopoli di Stato agli inquirenti e alla Procura federale. Ma SkySport365 si spingerà oltre e per ogni partita consegnerà anche il controllo analitico, minuto per minuto, per dimostrare l’anomalia delle puntate e i luoghi d’Italia dove si sono concentrate le giocate.
Sono stati fatti controlli anche sugli scommettitori e si è scoperto che sull’over di Taranto-Benevento 3-1 ha puntato anche uno degli indagati. Per 31 delle 40 partite messe sotto la lente d’ingrandimento dal bookmaker austriaco, i flussi delle giocate in Italia sono risultati totalmente sballati, invece per altre i flussi anomali riguardano soltanto i siti asiatici (è il caso di Inter-Lecce 1-0, partita già nell’inchiesta di Cremona). In evidenza A quanto si è saputo, nella «lista nera» ci sarebbero, tra le altre, tre partite del Bologna (Brescia-Bologna 3-1, Bologna-Napoli 0-2, Chievo-Bologna 2-0), due della Lazio (Lazio-Genoa 4-2, Lecce-Lazio 2-4) e due della Roma (Genoa-Roma 4-3 e Fiorentina-Roma 2-2). Per la Serie B compaiono partite di Atalanta e Siena, neopromosse in A. ro.pe.
MINISTRO DELL’INTERNO
«Il calcio non ha imparato la lezione» Maroni oggi vara l’unità informativa VARESE «Mi pare che il mondo del calcio abbia dimostrato in questi anni di non avere imparato la lezione, di non essere in grado di generare gli anticorpi necessari: io voglio dare un aiuto, se è gradito bene,
altrimenti lo do lo stesso». Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, interpellato sulla vicenda Calcioscommesse. Maroni oggi firmerà il decreto che istituisce l’unità informativa anti scommesse.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CALCIOSCOMMESSE LE DECISIONI DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CENITI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CREMONA dBeppe Signori torna
libero. Una notizia che l’ex attaccante della Nazionale ha «festeggiato» con un lungo sospiro al telefono e poi con un laconico «va bene...», detto all’avvocato Alfonso De Amicis che lo aveva chiamato per annunciargli la revoca dei domiciliari decisa dal gip, Guido Salvini. L’incubo legato all’inchiesta sul nuovo calcioscommesse (16 arresti e 28 indagati), per Signori era iniziato il 1o giugno, quando di primissima mattina le forze dell’ordine avevano fatto irruzione nella sua casa di Bologna per notificargli il provedimento cautelare e sequestrargli materiale giudicato utile alle indagini (compreso il papello). Da allora i suoi legali e il detective Ugo Vittori hanno iniziato la «battaglia» nel tentativo di smontare le pesanti accuse. E ieri De Amicis lasciando il tribunale ha rilasciato dichiarazioni polemiche nei confronti dei giornalisti, rivendicando la totale estraneità di Signori. Le motivazioni del gip, però, e i verbali degli interrogatori (a iniziare dai commercialisti di Bologna, Bruni e Giannone), raccontano un’altra storia. Leggiamole entrambe. Soddisfazione «Habemus papam», così ha esordito l’avvocato uscendo dalla stanza del gip. L’ampio sorriso ha anticipato la notizia che i cronisti attendevano da ore: revoca dei domiciliari per Signori. De Amicis ha poi aggiunto: «Si apre una nuova fa-
Signori torna libero Ma restano le accuse se processuale, senza quella balena bianca che hanno messo in mezzo i giornalisti che si sono divertiti con chi non aveva la possibilità di difendersi. Non c’erano prima e a maggior ragione non c’erano adesso ragioni per tenere Beppe ai domiciliari. Dimostreremo che Signori è una persona pulita». A chi gli chiedeva se avesse letto le motivazioni di revocare alla misura, l’avvocato ha risposto «non ancora». La musica dal giudice, infatti, arriva da un altro spartito. Prove certe Nel provvedimento si sottolinea: «Dagli interrogatori sono stati raccolti elementi che, per ampiezza e concordan-
za, hanno fornito piena conferma di quasi tutti gli episodi di frode sportiva, raccolti nell’ordinanza di custodia cautelare e del contesto associativo in cui si sono sviluppate». Salvini sottolinea: «Tale valutazione coinvolge anche Signori, che pure ha negato ogni responsabilità, tenendo conto delle ampie dichiarazioni che riguardano il suo ruolo, rese da Giannone e Bruni in particolare sotto il profilo del finanziamento delle partite truccate da piazzare all’estero». Il gip cita anche Pirani ed Erodiani e il «riscontro obiettivo fornito dal sequestro del manoscritto (il papello, ndr) che Signori ha ammesso di aver redat-
Appello di Abete a Palazzi «Si può dormire di meno»
Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, 60 anni ANSA VALERIO PICCIONI
dL’assemblea di lunedì per lo Statuto, la patata bollente dell’istruttoria sullo scudetto 2006, la riforma dei campionati. Per la Federcalcio sarà una seconda metà di giugno davvero straripante. Senza dimenticare il campo centrale, Cremona e l’inchiesta scommesse, su cui il presidente Giancarlo Abete ha chiesto al procuratore Palazzi, rinnovandogli la massima stima, uno sforzo speciale: «Quando ci sono emergenze particolari, si dorme qualche ora di meno». Cioè: fare in fretta. «Presto e bene», dice Abete che subito dopo il Consiglio ha avuto un breve incontro con lo stesso Palazzi. Sullo scudetto 2006 per rispettare la scadenza del 30 giugno, ipotizzata come capolinea dell’inchiesta sulle intercettazioni bis di calciopoli. E su Cremona. Da dove dovrebbero arrivare (ancora non sono in Federcalcio, si aspettano per i prossimi giorni) i verba-
Chiesti danni per 224 milioni MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Il gip: «Ci sono frode sportiva e reato d’associazione». Fuori anche Micolucci e Sommese
CONSIGLIO FEDERALE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CALCIOPOLI UDIENZA A NAPOLI
Il presidente Figc chiede al procuratore uno sforzo speciale. Oggi la A sui diritti tv dopo la precisazione del Governo li degli interrogatori e delle intercettazioni, il cuore della futura istruttoria di Palazzi. Maroni e Platini Abete, che oggi parteciperà a Losanna ai lavori della Commissione Cio sulle scommesse, ha poi ringraziato Maroni per la creazione della Uiss, l’organismo per monitorare le «anomalie» delle scommesse (prima riunione entro la settimana). E il «meglio tardi che mai» di Platini non è polemico con l’Italia? «No, si riferisce alla necessità di un coordinamento ad alto livello con magistratura e forze di polizia». Nuovo Statuto Ieri, comunque,
s’è discusso soprattutto di Statuto. E’ stato varato il «testo base». Fra le novità, le nomine di Covisoc e Giustizia sportiva (le attuali composizioni sono state prorogate fino al 30 giugno 2012), che tornano al Consiglio Federale. I presidenti dell’Aic (calciatori) e Aiac (allenatori), che siedono di diritto in Consiglio, dovranno essere invece eletti. Per candidarsi alla presidenza servirà il consenso di una componente, non più di due. Poi i vicepresidenti: il vicario sarà scelto dal presidente, gli altri due dal Consiglio. Diritto di veto Niente da fare, invece, per il diritto di veto, che resta vivo e vegeto. La proposta del presidente dei Dilettanti, Tavecchio, proponeva la maggioranza qualificata del 66 per cento rispetto al sistema attuale, con lo sbarramento del consenso di almeno un terzo di tutte le sei componenti. Il no sarebbe stato di Lega A e calciatori. Si è inceppata anche la discussione sul peso specifico di ogni componente. Tavecchio aveva messo sul piatto la rinuncia del 4 per cento del 34 dei Dilettanti, per aumentare la quota delle tre Leghe (A, B e Lega Pro) a 38, ma non è servito. Contratto e assemblea Come per il contratto collettivo, ancora ai box. «E’ la Lega di A a non aver rispettato gli impegni presi», dice Tommasi. «Non è vero - risponde Cellino - l’Aic ha firmato un contratto in cui mancavano degli elementi». Oggi assemblea di A sui diritti tv dopo l’interpretazione del Governo e assemblea di B.
to, senza tuttavia essere in grado di spiegarne in modo credibile il significato». Tutto questo determina la non esigenza di custodia cautelare, essendo venuto meno il pericolo di inquinamento della prova. Paoloni e gli altri Il gip ieri ha anche revocato (sempre con le stesse motivazioni) i domiciliari per i giocatori dell’Ascoli Sommese e Micolucci e l’altro indagato Tuccella (tutti con obbligo di firma). Mentre oggi o domani deciderà il destino di Marco Paoloni, rimasto in carcere insieme con Bellavista (Riesame previsto martedì prossimo).
Fuori Giuseppe Signori, 43 anni, esce dalla questura di Bologna il primo giugno. L’ex attaccante viene ritenuto fra gli attori principali di un giro di partite truccate per favorire gli scommettitori. Da ieri non è più agli arresti domiciliari LIVERANI
NAPOLIdE’ di 244 milioni di euro la richiesta di risarcimento formulata dalle parti civili al termine dell’udienza di Calciopoli. Bruno Catalanotti, legale del Brescia, ha sottolineato quanto sia stato danneggiato il club dal gruppo che manipolava le partite ed ha chiesto 36 milioni di euro. Quindici, invece, sono i milioni chiesti da Andrea Sambati, che difende il Lecce. L’avvocato Tito Lucrezio Milella, per conto della Figc, ha criticato «il sistema che prevedeva il passaggio principale nella composizione delle griglie arbitrali. La corruzione è chiara - ha sottolineato - Tutto ruotava intorno agli arbitri e lo schema scheda-contatto rappresenta una prova inequivocabile. Il danno subito dalla Federcalcio è soprattutto d’immagine oltre che da reato. Per questo motivo c’è stata la mancata assegnazione di Euro 2012, la mortificazione in campo internazionale, oltre al commissariamento della stessa Figc. Chiediamo una provvisionale la cui entità la lasciamo decidere al tribunale, sottolineando che il risarcimento verrà destinato ad attività giovanili».
La Fiorentina Nel pomeriggio, poi, l'avvocato Francesco Picca, difensore della Fiorentina, ha provato a smontare l'impianto accusatorio della Procura, facendo riferimento a quanto dichiarato poco prima, in aula, dall’avvocato del Brescia, Catalanotti. Picca ha chiesto che vengano respinte le richieste per assenza del presupposto giuridico elencando le gare di fine stagione 2004-05, disputate dalla Fiorentina, evidenziando che per la maggior parte di esse non vi è nessun riscontro accusatorio nè in termini di risultati nè di prove. Assente il pm Narducci, nominato assessore alla Sicurezza dal neosindaco, De Magistris.
Avviso alla clientela Rischio di rottura spontanea del vetro Abbiamo registrato un numero leggermente superiore alla media di rotture spontanee del vetro in uno specifico modello di vetrata di piccole dimensioni prodotta e venduta tra il 1997 e il 2003. In condizioni specifiche, specialmente in inverno, c’è un rischio minore che il vetro interno possa rompersi spontaneamente, con la possibilità di caduta di frammenti di vetro. La durata e sicurezza nel tempo dei nostri prodotti ci sta molto a cuore e per questo abbiamo deciso di informare i nostri clienti con questo avviso. Per verificare se si è in possesso di una di queste vecchie vetrate, tra gli otto e i quattordici anni di età, installate nella finestra per tetti, è bene seguire i seguenti passi:
1 Controllare la larghezza del vetro
2 Ruotare il battente
3 Identificare e annotare il codice del vetro
max 39 cm
1) Controllare se la larghezza del vetro è inferiore o uguale a 39 cm. In caso affermativo continuare al punto 2. Se il vetro è più grande di 39 cm, non si tratta della vetrata in questione. 2) Aprire la finestra e ruotare il battente di 180 gradi nella posizione di pulizia. 3) Identificare il codice vetrata nell’intercapedine del vetro e annotarlo. Le vetrate in questione sono solamente quelle che - all’interno del codice (tra i due asterischi) - presentano i numeri 59 o 34 insieme al numero 8 o alla lettera Y. 4) Andare su www.velux-pw.it e inserire il codice della vetrata. Si otterrà una risposta immediata se si tratta del vetro in questione e, se lo è, si verrà informati su come procedere e cosa fare. Se non si possiede una connessione internet, per favore telefonare al numero verde 800 215 215 e, con il codice vetrata annotato in precedenza, saremo in grado di dare una risposta telefonica immediata. Un video dimostrativo è disponibile su www.velux-pw.it. Se si possiede uno smartphone, è possibile inquadrare il codice con la fotocamera e vederlo direttamente. Raccomandiamo ai nostri clienti di non esitare a contattarci per le opportune verifiche. Ci scusiamo per ogni inconveniente arrecato.
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CALCIOSCOMMESSE I VERBALI
«Inter-Lecce saltò nel tunnel» Erodiani interrogato: «Ci ripensarono, me lo disse Corvia». Ma parlava davvero con lui? DAI NOSTRI INVIATI
FRANCESCO CENITI LUIGI PERNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CREMONA d Come in ogni romanzo che si rispetti, i colpi di scena sono nascosti nelle pieghe della storia. Sentite questo: la presunta combine di Inter-Lecce (20 marzo 2011) sarebbe saltata addirittura sotto al tunnel, nel tragitto tra spogliatoi e campo. Lo riferisce Massimo Erodiani, uno dei testimoni chiave dell’inchiesta di Cremona sul calcio scommesse, nella sua deposizione davanti al procuratore capo Roberto di Martino. Dice che, dopo quell’episodio, il portiere Marco Paoloni gli fornì il nickname «Asso», per chattare su Internet (tramite Skype) con una persona che si qualificò come il leccese Daniele Corvia, da cui gli vennero spiegati i particolari. «Quando si sono trovati i giocatori del Lecce insieme ai giocatori dell’Inter nel tunnel prima della partita, quelli dell’Inter si sono mostrati a conoscenza della combine... L’accordo sarebbe stato nel senso non solo dell’Over, ma anche di una segnatura del Lecce prima dell’Inter. Da quanto mi ha riferito il sedicente Corvia, l’accordo che ho descritto già esisteva e quando
c’è stato questo incontro nel tunnel sono emersi elementi di un ripensamento... Mi è sembrato di capire che i giocatori del Lecce, per non fare brutta figura, abbiano chiesto di poter fare un gol per primi, e che i giocatori dell’Inter non abbiano accettato».
rapporti». Aggiungendo: «So che Gigi Sartor è il contabile dei Bolognesi». Su Paoloni, poi, ha rivelato che — secondo Pirani — il portiere volesse utilizzare addirittura due flaconi di sonnifero per addormentare i compagni della Cremonese contro la Paganese.
Quattro nomi Sulla stessa partita il titolare di ricevitorie pescarese — che aveva contatti anche col dentista anconetano Marco Pirani e con l’ex giocatore barese Antonio Bellavista — afferma che, sempre il presunto Corvia, gli riferì via chat «che i giocatori corrotti del Lecce erano lui, il portiere Rosati, Ferrario e Vives». Poi, dopo il «bagno» di Inter-Lecce, indicò due partite per risarcire il «gruppo dei bolognesi» (Giannone, Bruni e Signori): una era Lecce-Cagliari, di cui non si seppe più niente; l’altra Genoa-Lecce, che doveva essere comprata dagli «zingari» (Gegic e Ilievski), se l’affare non fosse fallito per il maldestro tentativo di Paoloni di fingersi Corvia in una videochat su Skype.
Su Signori Particolari inediti emergono anche dai verbali degli interrogatori di Francesco Giannone e Manlio Bruni, i commercialisti di Signori. Secondo Giannone, l’ex bomber di Bologna, Lazio e Nazionale partecipò «a due incontri» nel loro studio e su Inter-Lecce «credo che avesse giocato 150 mila euro». Bruni va oltre, spiegando che il ruolo di Signori era quello di garante per le scommesse. «Lui aveva garantito con i suoi referenti per Singapore di avere gli assegni in mano e questo bastava... C’era un rapporto di fiducia... Per la puntata c’era la garanzia dell’assegno di 300 mila euro staccato da Paoloni. Dopo il flop gli asiatici cominciarono a pressare Signori, che ci disse: "Possono venire qui a darci una lezione"». Non a caso, in un incontro a cena a Bologna, Erodiani e Bellavista per paura si portarono due guardaspalle spacciandoli come giocatori di calcetto.
Massimo Erodiani ANSA
«Su Skype mi spiegò che doveva segnare prima il Lecce e l’Inter non volle. Ma poi al telefono cadde dalle nuvole»
Dubbi Tutti elementi da verificare, per uscire dall’equivoco dei «sentito dire» e delle millanterie. Soprattutto per stabilire se il sedicente Corvia fosse in real-
Inter-Lecce del 20 marzo 2011: il gol di Pazzini che decide SPORTIMAGE
tà il vero Corvia. Cosa di cui a un certo punto dubita anche Erodiani, che a metà aprile lo contatta via telefono e lo sente «cadere dalle nuvole». Mentre Giannone vola a Brindisi ma non riesce a rintracciarlo. La verità potrà venire solo dagli accertamenti tecnici su computer e telefoni, in corso da sabato presso la polizia postale di Roma: sono sequestrati quelli di Erodiani, Pirani, Paoloni e Bellavista. «Peraltro — aggiunge Erodiani nel suo interrogatorio — ho fatto una stampa di que-
ste conversazioni e le ho fornite alla Federcalcio». Esposto analogo a quello di Corvia, che però lo presentò solo a maggio. Su Sartor Erodiani ha anche confermato che il «gruppo dei bolognesi» metteva a disposizione fino a 300 mila euro (per la Serie A) per corrompere i giocatori. In un incontro a Bologna, racconta, «fu Signori a estrarre una sorta di appunto (il famoso papello; ndr) contenente quelle che avrebbero dovuto essere le regole di questi
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SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NOVARA dScusate il ritardo. Al-
l’alba dei trent’anni — ne ha compiuti trentuno a gennaio — Marco Rigoni mette piede in Serie A da titolare e non per fare numero. Qui si parla del Rigoni del Novara fresco neopromosso, da non confondersi con Luca Rigoni del Chievo, che in A gioca da qualche tempo. Il Rigoni novarese viene da lontano, dai primi anni Novanta. «Sono di Montegrotto Terme e facevo il raccattapalle all’Appiani, il vecchio stadio del Padova. Vedevo giocare Di Livio, Albertini e Del Piero». E qui siamo già al punto, perché Rigoni 1, agli inizi della sua carriera, venne catalogato alla voce «nuovo Del Piero». Stesso percorso, dal Padova alla Juve. Affini caratteristiche, da trequartisti e/o seconde punte. Medesima propensione agli infortuni. «Mi sono sfasciato due volte il ginocchio sinistro. E di me come nuovo Del Piero si parlava nel 1998-99, quando Ale rimase fuori per il grave infortunio a un ginocchio». Le analogie si fermano qui?
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ha detto SU DEL PIERO
E’ inarrivabile e quando mi paragonavano a lui, io ero contento. Siamo amici e ci sentiamo ancora
SU ZIDANE Sono in contatto anche con Zizou: abbiamo visto assieme Milan-Real Madrid a Champions a San Siro
SU SE STESSO Non ho rimpianti. Questi anni a Novara mi hanno restituito quel che avevo perso per colpa di due infortuni «Ma sì. Sono sempre stato cosciente del fatto che Del Piero è inarrivabile. Uno come Ale nasce ogni cento anni». Quanto le ha dato fastidio, a suo tempo, l’accostamento Rigoni-Del Piero?
«Zero, a me faceva soltanto piacere. Spero che non si sia infastidito Alessandro, il paragone era irriverente per lui, non per me. Questa storia è nata perché tutti e due siamo ve-
Marco Rigoni, 31 anni, festeggia la promozione in Serie A ottenuta con il Novara LIVERANI
neti, cresciuti nel Padova e passati alla Juve. Ci stava che i giornalisti facessero i paragoni». Si sente ancora con Del Piero?
«Certo. Telefonate, sms. Siamo rimasti amici. E’ un "ragazzo" splendido, alla mano». E’ vero che lei è in contatto anche con Zidane? «Confermo. Abbiamo visto assieme Milan-Real Madrid di Champions League, nell’autunno scorso. L’ho raggiunto in albergo a Milano, siamo andati insieme a San Siro. Abbiamo un amico comune. Io alla Juve ho avuto la fortuna di allenarmi e giocare con Del Piero e Zidane. Non voglio tirarmela, però dai, che cosa potevo chiedere di più? Quei due erano e sono il top e io li ho visti da vicino». Nella Juve lei giocava poco.
«Vero. Una presenza in Serie A, quella del debutto (Venezia-Juventus 1-1 del 17 gennaio 1999, ndr)». Rimetterà piede in Serie A tra due mesi e mezzo. Col Novara.
«Alla fine sono arrivato. Ho fatto un lungo giro, ma ce l’ho fatta. Sono maturo, consapevole.
SAMPDORIA
E’ iniziata l’era di Sensibile: «Subito in A» GENOVA In mattinata, il congedo ufficiale dal Novara, fresco di promozione in A («qualcosa di toccante, a salutarmi a Novarello c’erano anche i tifosi»). Poche ore dopo, l’insediamento ufficiale alla Sampdoria. Una giornata speciale per Pasquale Sensibile, nuovo direttore sportivo blucerchiato, presentato dal presidente Riccardo Garrone e dal figlio Edoardo, vicepresidente vicario. Obiettivo dichiarato: «Il ritorno immediato in Serie A. La vivacità del nostro mercato — ha spiegato il manager — sarà data dall’entusiasmo che lo stesso riuscirà a generare, e non dal numero delle operazioni compiute». Poi, ai tifosi: «Non badate ai sussurri, ma ai fatti». Sul futuro di Palombo: «Non è un problema per la Samp». Domani mattina la presentazione di Atzori. fi.gri.
Questa Serie A me la godrò di più. La prima volta avevo 19 anni. Ero giovane, neppure capivo bene. Oggi ho la forza della serenità, so di che cosa stiamo parlando». Ha dei rimpianti?
«Ma no, sono contento così. Nel calcio ci vuole fortuna e io non ne ho avuta per un po’. A Novara sono stato risarcito con gli interessi, questo club modello mi ha restituito ciò che avevo perso». La Serie A come se la immagina?
«Sono curioso di verificare se i ritmi sono forsennati come in B e in Prima divisione o se sono più blandi». Qual è il suo ruolo oggi?
«Interno sinistro, in un centrocampo a tre. E’ stato Tesser a modellarmi così. Prima facevo l’esterno nel 4-4-2 o il trequartista. Oggi sono centrocampista e mi piace». Dovendo scegliere, piglierebbe Xavi o Iniesta?
«Uh, che domanda. Quei due sono il massimo dei massimi. Se proprio devo, dico Iniesta perché crea più superiorità numerica. Il Barcellona però è qualcosa di inimitabile».
(ni.bin.) Si muove la Serie B. A Grosseto il presidente Camilli, dopo aver scelto il d.s. Gazzoli, pensa al tecnico: ha incontrato Zeman (l’ex tecnico del Foggia è il favorito per il posto di Serena), medita sul ritorno di Magrini, non esclude un giovane (Scienza o Buso). Torrente ha firmato per il Bari: un anno con opzione sul secondo. Il Gubbio aspetta Apolloni (o Maran) dopo aver pensato a Benny Carbone (Pavia), che però è vicino al Varese, dove come manager dovrebbe operare l’ex attaccante Andreini con la consulenza dell’ex difensore Milanese. A proposito di manager, lascia l'AlbinoLeffe il d.g. Bignotti e rinnova il contratto il d.s. Valoti. GIOCATORI Il Torino ha chiesto Gazzi al Bari ed Eder all’Empoli (era a Brescia). La Nocerina punta su Insigne (ex Foggia) del Napoli. Il Vicenza ha chiesto Danti al Siena (era alla Reggina) e Odion Jude Ighalo all’Udinese (ex Cesena e Granada). L’Empoli ha presentato Tavano: «Con lui, Coralli e Mchedlidze è un attacco fortissimo — ha detto il presidente Corsi — l’investimento è andato oltre i nostri limiti, ma devo dire che si giustifica anche grazie a tutti i soldi che incassammo per la sua cessione al Valencia (9 milioni, ndr)»; Tavano ha detto: «Per me è una scelta di vita, Empoli è casa mia. Avevo voglia di rilanciarmi e vivere stagioni piene di entusiasmo, questo è il posto giusto». ASSEMBLEA Oggi le società di B si trovano a Milano per un’assemblea e anche per il mercato: non a caso la riunione è stata convocata all’Hilton (ore 13).
PRIMA DIVISIONE Verso il ritorno delle finali playoff
Salernitana e Juve Stabia C’è allarme in Campania GAETANO IMPARATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dCampane in allarme, i rintocchi rimbombano. Salernitana e Juve Stabia tra polemiche da metabolizzare, rigori indigesti, sentenze spezzagambe e voglia di ribaltone per saltare in B. L’ultima grana per la Salernitana, è di ieri: il Tribunale di Napoli ha sentenziato che il nome Salernitana Calcio, il marchio «Salernitana 1919», il colore del club granata e tutti i relativi logo e stemmi appartengono alla Salernitana Sport (quella di Aliberti), oggi in liquidazione. Illecito, quindi, l’utilizzo fatto dal club di Lombardi. E’ altresì inibito l’ulteriore uso (contro il Verona giocherà il Salerno? In maglia bianca come al Bentegodi?): sono stati chiesti a titolo di risarcimento tre milioni e 524.000 euro più interessi legali. La squadra intanto pensa alla gara, a dimenticare i due rigori di Verona. Come? Con un mega ritiro a Matera, città del d.s. Salerno.
Un altro guaio per i granata: Lombardi deve risarcire l’ex presidente Aliberti. Più biglietti ai tifosi gialloblù a Roma Perdono Il destino si diverte, i granata giocheranno la gara della vita con 4 squalificati (difesa falcidiata). Quindi, si dovrà chiedere la B agli epurati di gennaio: il portiere Iuliano, Murolo e Peccarisi, forse l’altro portiere Polito, mai convocato da gennaio da trovare il tempo di candidarsi nelle elezioni per il Sindaco di Napoli. E Breda userà ancora il 3-4-3 (ma Murolo torna dalla tribuna, in difesa a tre è un’incognita, come Peccarisi), o virerà sul 4-3-3 ripudiando il modulo del riscatto? Rompicapo da sciogliere nella città dei sassi, un altro l’ha sciolto il presidente Lombardi: dopo mesi (e cori, striscioni, invettive) tornerà all’Arechi.
Stabia e la politica Il rigore che fa ribollire gli stabiesi è quello non concesso nel fine gara con l’Atletico Roma. «In verità ce n’era un altro e un fuorigioco inesistente - ha ricordato a botta calda il presidente Manniello, squalificato fino al 31 agosto -. L’Atletico Roma in B con aiutini politici?». Sfida da Montecitorio, quindi, che rispecchia le beghe della politica: Manniello (candidato Udc alle Regionali) contro quel club a forte connotazione Pdl, non fosse altro per le familiarità col parlamentare europeo Tajani e il portierino di riserva, Previti jr. Il saggio Braglia Il teatrino della politica non attira Braglia: «E’ tutto aperto. Punto molto su Mbagoku in attacco, se sta bene gioca lui». Ricuce strappi pure Manniello: «Ho polemizzato anche per strappare più biglietti». Ora sono 1.700, in fila per sottoscrivere pure la tessera del tifoso. Il suo ribaltone, la Juve Stabia, lo prepara anche così: marciando su Roma.
LA GUIDA
Roberto Breda, 41 anni, allena la Salernitana dopo aver debuttato in B con la Reggina REPORPRESS
Piero Braglia, 56 anni, per la prima stagione alla Juve Stabia: per lui già tre promozioni in carriera IANUALE
MERCATO
Di Paolo e Irrati sono i due arbitri Doppia diretta tv
Setten a Trieste? Spal e Benevento: in arrivo i tecnici
Domenica c’è il ritorno delle finali playoff di Prima divisione, ultimo atto ufficiale della stagione: entrambe le partite saranno trasmesse in diretta su Rai Sport 1 (se quella di Roma va ai supplementari, ci sarà alternanza dai due campi). Ecco gli arbitri che sono stati designati ieri. GIRONE A Salernitana-Verona (andata 0-2, ore 18): Di Paolo di Avezzano. GIRONE B Atletico Roma-Juve Stabia (andata 0-0, ore 16): Irrati di Pistoia. REGOLAMENTO In caso di parità di punteggio e di gol si giocano i supplementari. Se la situazione non cambia, è promossa la squadra meglio piazzata, ossia quella che gioca in casa.
E’ difficile ripartire dopo la retrocessione dalla B. Il Piacenza minaccia di non iscriversi, tutto tace a Frosinone e Portogruaro, mentre a Trieste si lavora per il cambio di proprietà e spunta un’ipotesi clamorosa: il gruppo Fantinel starebbe cedendo la Triestina a Ettore Setten, ex presidente del Treviso che venne escluso dai professionisti. Svolta imminente invece al Ravenna: Sergio Aletti, vicepresidente del Cesena, dovrebbe rilevare il club da Fabbri.
SERIE D Si giocano oggi le gare di andata delle semifinali di playoff, che servono per stabilire la graduatoria per gli eventuali ripescaggi in Seconda divisione: ecco il programma delle partite e gli arbitri. Rimini-Voghera (ore 17): Chiffi di Padova; SandonàJesolo-Turris (ore 16): Colarossi di Roma. Il ritorno si gioca domenica 19, la finale è invece domenica 26 e chiuderà la stagione nei tornei nazionali.
PANCHINE Molte squadre devono ancora scegliere l’allenatore e una grossa novità arriva dalla Spal, che oggi dovrebbe accordarsi con Stefano Vecchi, ex mediano della squadra ferrarese e tecnico che ha appena portato la Tritium in Prima divisione; al suo posto i lombardi pensano a Boldini, Novelli e Tedino. Il Benevento riparte facendo un’offerta a Simonelli (sotto contratto con il Sorrento), già in giallorosso per due stagioni con promozione in C1. L’Andria invece prenderà Di Meo (ex Giulianova): come d.s. torna Torma. GIOCATORI Lo Spezia per l’attacco pensa a Torri (AlbinoLeffe). Il Benevento ha risolto il contratto (scadenza 2012) con il capitano Giampiero Clemente. Il Perugia ha preso il difensore Russo (Todi).
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MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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FORMULA 1 PROSSIME MOSSE
-92
La Ferrari di Alonso in bilico sul cordolo a Montreal dopo il contatto con Button PRESS4 DA TV
I PUNTI DI DISTACCO DI ALONSO DA VETTEL Fernando Alonso è quinto in classifica con 69 punti, a -92 da Sebastian Vettel che è in testa con 161 punti. Il tedesco ha vinto 5 gare, lo spagnolo 0
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SOLO DUE PODI IN 7 GARE
Sette scuole per pensare le rosse future
Questo il cammino 2011 della rossa
L’Istituto europeo di Design e quello d’arte applicata di Torino, il Royal College of Arts di Londra, l’istituto europeo di design di Barcellona, il college Hong-ik di Seul, l’indiana Dsk di Pune e il College For Creative Studies di Detroit: sono le 7 scuole finaliste del concorso Ferrari World Design Contest che ha come tema la progettazione delle Ferrari del futuro. In particolare di una hypercar con tecnologie e materiali di ultima generazione. Ora le finaliste si sfideranno nella cura di dettagli e interni. Per le due vincitrici (annuncio il 29 luglio) premi in denaro e stage a Maranello.
AUSTRALIA
Alonso 4˚ Massa 7˚ Vincitore Vettel (Red Bull)
+154
IL VANTAGGIO RED BULL SU MARANELLO La scuderia di Maranello è terza nella classifica iridata riservata ai costruttori con 101 punti dietro alla Red Bull (255) e alla McLaren (186). PAOLO IANIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSprecata la prima occasione, le speranze iridate della Ferrari restano appese a un sottilissimo filo. I 92 punti di distacco di Fernando Alonso da Sebastian Vettel — quasi 4 gare da recuperare, quando ne restano «solo» 12 —, del resto non autorizzano a poter sperare in una folle rimonta. Pur se il responsabile della Gestione Sportiva, Stefano Domenicali, ancora domenica sera a Montreal provava a spostare il momento della chiusura della saracinesca sul Mondiale 2011 alla gara di Silverstone. «Vediamo cosa accadrà in Gran Bretagna, quando entrerà in funzione il divieto di utilizzare i gas di scarico in fase di rilascio dell’acceleratore — era il mantra del numero 1 in pista del Cavallino —. In quel momento potrebbe anche cominciare un secondo campionato, soprattutto quando andremo su piste da alto carico aerodinamico».
Modifiche In queste settimane le squadre hanno lavorato duro per modificare il sistema che, soprattutto in qualifica, mette le ali alla Red Bull, la squadra che sotto la regia di Adrian Newey ha meglio interpretato il regolamento.
MALESIA
Ferrari in bilico
Intanto, in una F.1 povera di sponsor, il Cavallino prolunga l’accordo finanziario con la Phillip Morris fino alla fine del 2015
Sviluppo Mondiale andato o meno, a Maranello non ci si può comunque permettere di nemmeno tentare un utopistico recupero. Archiviato mestamente il Canada, la Ferrari punta al riscatto pieno tra dieci giorni a Valencia su quella che, al momento, rimane l’unica pista dove l’attuale 150 Italia potrebbe ancora sperare di puntare alla vittoria. «A Valencia porteremo altre piccole novità e ancor di più a Silverstone», ha promesso Fry. Sul cittadino spagnolo, dove debutteranno la gomme medie della Pirelli («Le abbiamo provate venerdì, ma per questa pista erano troppo dure, speriamo lì vadano meglio», spiegava domenica sera Felipe Massa), tornerà a fare la sua comparsa la nuova sospensione posteriore che ha debuttato nelle libere canadesi, caratterizzata da un punto di attacco del triangolo superiore rialzato: se passerà il nuovo test, potrebbe essere utilizzata già in gara.
stante proprio la Red Bull vorrebbe provare a mettere in discussione la nuova norma. «Ma non credo che il cambiamento avrà sulla nostra monoposto un effetto diverso rispetto alle altre», ha puntualizzato Christian Horner, il responsabile del team che ha collezionato 5 vittorie e 7 pole.
Rinnovo In mezzo a tante nuvole nere, per la rossa c’è anche una buona notizia: ieri è stato ufficializzato il prolungamento fino a fine 2015 della sponsorizzazione con la Phillip Morris che scadeva nel 2012. Con tante squadre con l’acqua alla gola, a Maranello dal punto di vista finanziario possono fare sonni tranquilli.
Ci si aggrappa alla rivoluzione degli scarichi Da Silverstone cambierà il regolamento Domenicali: «Può essere un ribaltone» Pat Fry, d.t Dalla gara in programma il 10 Ferrari IPP luglio sul vecchio aeroporto, potrà essere utilizzato solo il 10 per cento dei gas in rilascio, come recita l’ultima direttiva di Charlie Whiting, il responsabile tecnico della Federazione internazionale, che ha chiuso la questione sulla legalità o meno del sistema.
Riunione Ragion per cui, da questo punto di vista la riunione del Gruppo Tecnico in programma domani a Londra (Pat Fry farà il suo debutto nel ruolo di d.t. della rossa) non dovrebbe regalare colpi di scena, nono-
IL CONCORSO
Massa 5˚ Alonso 6˚ Vincitore Vettel (Red Bull) CINA
Massa 6˚ Alonso 7˚ Vincitore Hamilton (McLaren) TURCHIA
Alonso 3˚ Massa 11˚ Vincitore Vettel (Red Bull) SPAGNA
Alonso 5˚ Massa rit. (cambio) Vincitore Vettel (Red Bull) MONACO
Alonso 2˚ Massa rit. (incidente) Vincitore Vettel (Red Bull) CANADA
Massa 6˚ Alonso rit. (incidente) Vincitore Button (McLaren)
taccuino SCOMMESSE INGLESI
Lewis-Red Bull? A 8! dLewis Hamilton alla Red Bull? I bookmaker inglesi ci credono: il passaggio a Milton Keynes già nel 2012 è quotato da William Hill a 8, mentre la rescissione del contrat to con la McLaren è quotata a 7.
LA FIGLIA DI ECCLESTONE
Casa record per Petra dPetra Ecclestone, 22 anni, figlia di Bernie, ha acquistato la casa più cara del mondo: la dimora in stile rinascimentale è di oltre 5 mila me tri quadrati era del produttore tv Aaron Spelling e si trova a Los An geles. Valore 100 150 milioni di dol lari (70 105 milioni di euro).
GALLERIA DEL VENTO
Lotus da Williams dLa Lotus F.1 da settembre userà una delle due gallerie del vento del la Williams: ieri l’annuncio.
MOTO
Biaggi fa i fanghi per battere Checa sinistre, come piace a me».
Il piede infortunato curato con l’argilla. Carlos: «Aragon è adatta all’Aprilia» PAOLO GOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dCadute, infortuni e penalizzazioni hanno condizionato il girone d’andata Superbike di Max Biaggi e allontanato (irrimediabilmente?) l’Aprilia dal bis mondiale. Neanche Misano, la pista usata da Noale per i collaudi, ha fermato lo strepitoso Carlos Checa: 8 successi e 2 terzi posti in 12 GP. Mancano 14 gare (350 punti), ma il ritardo di Max – 72 punti – è abissale, tanto che lo spagnolo sarà campione anche arrivan-
Il volo di Max Biaggi, 39 anni, durante le prove di Misano ALEX PHOTO
do sempre secondo dietro Biaggi, che non vince da 12 corse, dall’ultima del 2010. Cambio Domenica si va al Motorland di Aragon che per Max è già un colpo di fortuna perché sostituisce Valencia, dove Checa è sempre andato forte. La novità invece scompiglia le
carte. «Arrivo in Spagna nel momento migliore della stagione e della carriera — dice Checa, 20,5 punti di media a gara su 25 — ma il Motorland ha un rettilineo di 900 metri che esalterà la velocità dell’Aprilia e farà soffrire la Ducati. Nei test sono andato benino, perché ci sono tante curve
Tracciato La Superbike non correrà sulla stessa pista della MotoGP (5.077 m) ma su quello delle auto (5.345 m). Nei test di ottobre Biaggi con 1’58” era stato tre decimi più veloce di Checa, che però ha girato 2 giorni contro 3. Marco Melandri, precipitato a -95 dopo la caduta di Misano, ha provato Aragon a maggio, in condizioni d’aderenza diverse: tempo 1’59”3. Biaggi dovrà fare anche i conti col dolore al piede sinistro, quello del cambio, contuso sabato nel volo a 220 km/h. «Dopo la gara si è gonfiato per cui Max sta facendo fanghi d’argilla per risolvere l’infiammazione tendinea e allentare l’edema — spiega il dottore Massimo Corbascio —. Ma domenica sarà ok».
TEST AL MUGELLO
Ducati: in pista il nuovo telaio Hayden fa 83 giri sulla GP112 Il tempo è stato clemente, così la Ducati ieri ha potuto lavorare a pieno ritmo al Mugello, dove è arrivato anche Nicky Hayden per provare nuovamente la GP12 con il motore 1000 per il prossimo anno. Un inizio difficile a causa della pista resa scivolosa dalla pioggia notturna, ma poi la situazione è nettamente migliorata e l’americano è andato avanti fino alle 18.30, mettendo insieme addirittura 83 giri (oltre tre gran premi). «Mi sembra che la moto abbia fatto un passo avanti — ha detto Nicky, che l’aveva provata a Jerez dopo il GP di inizio aprile —, ma soprattutto mi è piaciuta la pista riasfaltata, in particolare nelle due Arrabbiate».
Top secret tempi (definiti interessanti) ed evoluzioni della moto, sulla quale oggi salirà Valentino Rossi, che invece la pista toscana l’ha già utilizzata nel suo secondo test con la Desmosedici 2012. Intanto prosegue lo sviluppo della 800 che tanti grattacapi sta dando al pesarese. Lunedì Vittoriano Guareschi ha utilizzato un nuovo telaio in carbonio, ulteriormente ammorbidito: causa tempi di realizzazione, non si sa se verrà utilizzato già ad Assen (25 giugno), in ogni caso verrà ulteriormente evoluto con nuovi passi verso una flessibilità più vicina agli standard delle moto giapponesi.
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MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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FORMULA 1 PROTAGONISTA RITROVATO
Questo Schumi sembra vero Domenica ha corso alla vecchia maniera: «Ma sono triste per il podio mancato» MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dPuò un quarto posto essere festeggiato quasi come una vittoria? Per Michael Schumacher sembrerebbe persino offensivo pensarlo. Ma questo valeva per lo Schumi dei 7 titoli iridati, quello dell’epopea con la Ferrari. Parlando del Michael di oggi, o «del suo gemello», come l’aveva definito con sarcasmo il presidente del Cavallino Luca di Montezemolo, si può invece dire di sì. Nella caotica corsa di Montreal si è visto il miglior Schumacher dal suo ritorno in F.1, l’anno scorso con la Mercedes, anche se era già stato 4o, nel 2010 in Spagna, Turchia e Giappone.
Impresa Perché stavolta è mancato davvero poco per tornare su quel podio che non vede dalla vittoria in Cina del 2006. Per qualche momento aveva addirittura sperato di arrivare secondo, alle spalle del suo giovane erede Sebastian Vettel: «Sarebbe stato bello mantenere quelle posizioni fino al traguardo», ha ammesso dopo la gara. Invece, sia Button, che poi avrebbe beffato anche il campione del mondo vincendo il GP, sia Webber, lo hanno superato. «Scheisse, (merda, in tedesco, n.d.r.) è anda-
ta...!», ha esclamato, con una smorfia sul volto, la moglie Corinna, che seguiva la corsa di Michael in ansia come un tempo e che prima della partenza aveva infilato nella sua tuta da gara un pfenning, il vecchio centesimo di marco tedesco, come portafortuna. Emozioni Ma alla fine ha avuto un solo aggettivo per definire la prestazione del marito: «Mega»! E Michael traccia un bilancio: «Da questa corsa sono tornato a casa con un occhio che ride e uno che piange. Perché
non so se devo essere contento o triste. Dopo essermi trovato verso la fine della gara in seconda posizione, un pensierino al podio l’avevo ovviamente fatto. Ma anche così possiamo essere contenti del risultato e della battaglia che abbiamo fatto. La buona strategia, che abbiamo adottato nella seconda parte della gara, è stata la chiave di tutto». Lampo Il «vecchio» Schumacher s’è rivisto però soprattutto al 51o giro, con l’esaltante doppio sorpasso in contempo-
Michael Schumacher, 42 anni, davanti alla Red Bull di Mark Webber AP
KING OF THE BOARDROOM
CROSS FEMMINILE
La Fontanesi regala all’Italia il primo trionfo L’Italia del cross femminile ha il suo Antonio Cairoli. Domenica a Vaanta (Finlandia) Chiara Fontanesi, parmense, 17 anni, ha fatto doppietta, prima italiana a vincere nel Mondiale. Sulla sabbia finlandese («che mi piace moltissimo») Chiara con la sua Yamaha 250, è caduta al via, ma poi ha rimontato sulla campionessa del mondo Steffi Laier (Ktm) distanziandola. E in gara 2 ha fatto il bis. Nel Mondiale, dopo tre gare, ora Chiara insegue a soli nove punti: e domenica si corre a Castiglion del Lago (Perugia)...
taccuino
KING OF THE BEACH
KING OF THE BEDROOM
DOMANI SERA A MONZA
I libri di Dal Monte dDomani sera a Monza nell’ambito della manifestazione «Incontriamo ci in biblioteca», serata intitolata «Da "La Rossa alle altre" a "La Scu deria": dalla storia della F.1 al ro manzo in genere. Quando passioni e competenze s’incontrano». Sotto i riflettori l’autore Luca Dal Monte. Ore 21, Biblioteca di Triante, via Monte Amiata 60.
MONDIALE ENDURO
Doppietta di Manzi d(d.a.) Jonathan Manzi (Ktm) ha vinto le due gare 125 2T under 21 del Mondiale Enduro a Fehiye (Tur chia), In E1 dominio Husqvarna con Salminen e Seistola. In E2 vittorie per Guerrero (Ktm) e Meo (Husqvar na), doppietta di Ahola (Honda) in E3. Salvini ( Husqvarna) 4˚ in E3.
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ranea su Kobayashi e Massa: «Mi sono sorpreso di ritrovarmi secondo – ha ammesso senza esaltarsi troppo –, ma in certe situazioni l’esperienza aiuta e ti diverti». Esulta anche Norbert Haug, responsabile Mercedes: «In quella occasione s’è vista la vecchia volpe! Il podio? Arriverà presto». Futuro Uno Schumacher finalmente competitivo e battagliero come ai bei tempi ha fatto anche riaccendere le speculazioni su un possibile prolungamento del contratto con la Mercedes oltre il 2012, per altri due anni. Qualcuno, come Niki Lauda, lo ritiene impossibile: «Semplicemente perché prima dovrebbe dimostrarsi, in maniera definitiva e costante, più veloce del compagno di squadra Rosberg e per farcela non ha certo 5 anni di tempo».
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Basso su Gazzetta.it
CICLISMO
SUL NOSTRO SITO, L’AUDIO DI ZANATTA: IL D.S. DELLA LIQUIGAS FA IL PUNTO SUI SOPRALLUOGHI ALPINI DI IVAN BASSO
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LO SPAGNOLO IERI SUL GALIBIER
SAGAN 2˚ MARCATO 3˚ FREIRE 5˚
HA DETTO CUNEGO S No stress «La tappa si prestava a fughe da lontano di uomini di classifica, ma per fortuna sono rimasti al coperto. Noi ci siamo limitati a dare qualche cambio alle squadre dei velocisti, è stata una buona giornata»
S Hondo ok «La squadra mi ha protetto molto bene nel finale, in particolare voglio sottolineare la bravura di Hondo. La classifica è un rebus, Leopard e Rabobank hanno molti uomini pericolosi che vanno forte per esempio»
ARRIVO
Beato tra le donne. Damiano Cunego, 29 anni, si gode la maglia di leader: in carriera, il Giro 2004, 3 Lombardia e l’Amstel BETTINI
LA RINASCITA
«Cunego vola perché in bici x ora si diverte»
HA DETTO DAMIANI
Giro di Svizzera: il veronese è sempre leader. Damiani, d.t. della Lampre, spiega come ha fatto a cambiarlo
S Stimolo «Tra gli stimoli in più che ha Damiano, c’è la sana competizione con un compagno come Scarponi, un altro leader della squadra. Hanno un bellissimo rapporto» FOTO BETTINI
S Prospettive «L’intesa di Damiano con Andrea Morelli e tutto lo staff del Centro Mapei è ottima. Lui resta innamorato dell’idea di fare classifica in un grande giro: bisognerà lavorarci in inverno. A crono siamo indietro»
Cunego veniva da un 2010 senza vittorie. Come lo ha trovato, qual è stata la prima impressione che ha avuto?
«Ci siamo incontrati per un caffè a casa sua dopo l’ultimo Giro di Lombardia, quando sembrava che fosse meno complicato per me arrivare in Lampre (il tecnico lombardo si è poi liberato dal legame con l’Omega-Lotto ad aprile, ndr). Ed era subito emerso il fatto che non vincesse da un anno». Come avete affrontato il problema?
«Primo, non è normale che uno come lui non vinca. Secondo, per risolvere i problemi bisogna analizzarne le cause». Che cosa avete cambiato?
«Non c’è stata una rivoluzione. Di certo, affidandosi come tutta la squadra al Centro Mapei, ha razionalizzato il modo di lavorare, pur rispettando le sensazioni. Il fatto che abbia vinto subito, a febbraio, gli ha confermato che la strada era giusta. Le classiche delle Ardenne non sono andate bene, ma non sono stati aperti processi. Anche il clima in squadra conta. E adesso se Cunego ha un qualsiasi problema — alimentazione, preparazione, posizione in bici — sa benissimo a chi rivolgersi».
CIRO SCOGNAMIGLIO cscognamiglio@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Era bello in bici. Era bello come agli esordi della carriera». Anche adesso che di mezzo c’è una giornata in più, il Damiano Cunego-super visto lunedì al Giro di Svizzera continua a tenere banco. E Roberto Damiani, il direttore tecnico della svolta alla Lampre-Isd, non la smetterebbe più di parlarne. Anche perché Cunego è — e non da oggi — il simbolo della squadra. Ieri ha tenuto la maglia gialla di leader senza troppi affanni, in attesa del nuovo e impegnativo test in salita di domani. Ma una riflessione ad ampio respiro sul ritorno ad altissimo livello del veronese si impone già. Damiani, se l’aspettava?
«Sì, ma sono rimasto colpito lo stesso. Il Cunego di lunedì mi ha ricordato quello che era in maglia rosa al Giro 2004 e vinse di forza la tappa di Bormio 2000, contro Simoni». Ha avuto anche lei l’impressione che si stesse quasi divertendo in bicicletta?
«Certo, e tolga pure il quasi. Sono mesi che lo ripeto: se ci si diverte, le cose vengono meglio. Non vale solo per il ciclismo. A volte siamo talmente professionali e professionisti che quasi ci dimentichiamo dell’aspetto divertente delle nostre attività. Ma si può essere molto professionali e divertirsi allo stesso tempo, non c’è contraddizione in questo».
E’ giusta l’impressione che Cunego sia piuttosto magro?
«E’ sui 58,5 chili, qualcosa meno del solito, e la cosa lo avvantaggia in salita».
QUARTA TAPPA
Hushovd, finalmente La prima da iridato Thor Hushovd, finalmente. Ieri a Huttwil, sul traguardo della 4ª tappa del Giro di Svizzera, il 33enne norvegese della Garmin ha ottenuto il primo successo stagionale, che è anche il primo con la maglia iridata conquistata a Geelong (Australia) il 3 ottobre 2010: sono passati 253 giorni. Hushovd ha rimontato Peter Sagan, il 21enne slovacco della Liquigas (vincitore lunedì) che è partito troppo lungo, ai 250 metri. Terzo a 2" il veneto Marcato, 5˚ Freire (che dopo la tappa di oggi si ritirerà: lo attende un’operazione al naso), 6˚ Gasparotto. Vani i tentativi di Oss e Ballan nel finale, Cavendish si è staccato arrivando a oltre 7’ FOTO BETTINI
E adesso, che cosa si aspetta dal Giro di Svizzera, e poi dal Tour?
«Viviamo alla giornata. Non è un modo di dire, ma una filosofia. Non dobbiamo vincere per forza il Giro di Svizzera, però ci proviamo. Al Tour arriveremo con la consapevolezza di aver lavorato al meglio». L’idea resta quella di puntare alle tappe?
«Bisogna essere realisti: ci sono uomini che per la classifica hanno più credenziali. E l’ultima cosa che bisogna fare adesso è aggiungere tensioni. Però le corse vanno rispettate, tutte. "Denigrare" in partenza la classifica di una corsa come il Tour de France, semplicemente, non si può».
1. Thor HUSHOVD (Nor, Garmin) 198 km in 4.46’05", media 41,612; 2. Sagan (Slk); 3. Marcato a 2"; 4. Rojas (Spa); 5. Freire (Spa); 6. Gasparotto; 7. Van Avermaet (Bel); 9. Boonen (Bel); 13. Cunego; 24. Soler (Col); 147. Cavendish (Gb) a 7’23"
CLASSIFICA 1. Damiano CUNEGO (Lampre-Isd); 2. Soler (Col) a 54"; 3. Mollema (Ola) a 1’16"; 4. Ten Dam (Ola) a 1’19"; 5. Van Garderen (Usa) a 1’21"; 6. F. Schleck (Lus) a 1’25"; 7. Fuglsang (Dan) a 1’32"; 8. Di Luca a 1’53".
OGGI 5ª tappa, 204 km, HuttwilTobel-Täger schen, per fughe o volata. Tv: Sky Sport 3, 15.45.
GIRO DILETTANTI NESSUN CONTROLLO (l. guerra) Successo del colombiano Winner Anacona (Caparrini) nella 5ª tappa del GiroBio, sul traguardo in salita di Campo Imperatore (L’Aquila): 2˚ Aru, 3˚Agostini. Resiste in testa alla classifica Mattia Cattaneo (Trevigiani). Oggi crono di 12 km da Giulianova ad Alba Adriatica, tutti su pista ciclabile. Continuano le lamentele dei d.s. per l’assenza dei controlli antidoping
Alberto Contador, 28 anni, scala il Galibier AFP
Rogge: «Giusto che Contador corra il Tour» Il presidente Cio: «Presunzione di innocenza». Rivoluzione Wada, soglia minima per il clenbuterolo? dAlberto Contador continua lo stage in Francia, per scoprire le tappe alpine del Tour, che inizierà sabato 2 luglio. Dopo Pinerolo, ieri lo spagnolo della Saxo Bank, vincitore del Giro, è salito in cima al Galibier. Ma intanto c’è sempre molta attenzione sulla sua situazione: per discutere l’appello di Uci e Wada contro la sua assoluzione da parte della federciclo spagnola sulla positività al clenbuterolo al Tour 2010, il Tas ascolterà le parti dal 1˚ al 3 agosto. Ieri è intervenuto anche Jacques Rogge, presidente del Cio: «Gli avvocati di Contador hanno ritenuto di aver bisogno di più tempo, e la Wada e l’Uci sono stati d’accordo, non vedo problemi. E’ vero che questo getterà un punto di domanda sulla validità del risultato finché non ci sarà un verdetto, ma c’è la presunzione di innocenza. E’ un argomento molto tecnico, è un argomento scientifico molto difficile». Intanto l’Agenzia Mondiale antidoping, che oggi e domani tiene il suo simposio annuale a Roma, sta valutando la possibilità di un cambio della regola sul clenbuterolo: ora basta la sola molecola a dichiarare la positività. Si potrebbe introdurre una soglia minima, oltre la quale si stabilirebbe una chiara violazione della normativa antidoping.
CASO DOPING INCONTRO AD ASPEN
Armstrong-Hamilton, alta tensione al ristorante Incontro ad alta tensione sabato in un ristorante di Aspen (Colorado). Secondo il legale di Tyler Hamilton, Chris Manderson, Lance Armstrong ha incrociato l’ex compagno e gli avrebbe chiesto quanto fosse stato pagato per l’intervista tv alla Cbs in cui gli aveva fatto gravi accuse di doping: il texano avrebbe anche insultato Hamilton, minacciando di «distruggerlo» e di farlo «piangere sul banco dei testimoni». Hamilton ha già allertato le autorità federali.
APPUNTAMENTO A GARDOLO
Domenica Moser fa 60 anni Pedalata con Marzotto-Barilla S Mattia Cattaneo, bergamasco, 20 anni BETTINI
Francesco Moser domenica festeggia 60 anni e non si perderà la tradizionale pedalata per le strade della Valle dell’Adige (da Gardolo a Rovereto e Gardolo di Mezzo). Una parte del ricavato andrà all’associazione trentina per la fibrosi cistica. Ci saranno, tra gli altri, Matteo Marzotto, Paolo Barilla, il presidente della Federciclo Renato Di Rocco. Tra gli ex, attesi Bitossi, Motta, Gimondi, Masciarelli, Adorni, Zandegù, Simoni e Fondriest.
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MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
BASKET I PERSONAGGI
Kidd: «Con questa Dallas giocherei ancora 2-3 anni» Il 38enne play campione Nba: «Se saltasse la prossima stagione, tornare sarebbe impossibile» DAL NOSTRO INVIATO
L’ESORDIO COI MAVS NEL 1994
Jason Kidd è nato il 23 marzo 1973 a San Francisco.
DRAFT Dopo il college a California, è scelto da Dallas con il numero 2 nel 1994.
SQUADRE
MASSIMO ORIANI
Matricola dell’anno con Grant Hill nel 1995, due anni dopo passa a Phoenix, quindi nel 2001 ai New Jersey Nets dove gioca le finali per il titolo nel 2002 e 2003.
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MIAMIdE’ stato un plebiscito.
Una delle prime frasi che chiunque venisse intervistato dopo il trionfo dei Mavs in gara-6 pronunciava, era: «Sono felice per Jason Kidd». Se il primo titolo nella storia di Dallas è stato indubbiamente «quello di Nowitzki», mvp delle finali, tanto merito è anche andato al 38enne play. Nell’era dei Derrick Rose, Rajon Rondo, Chris Paul, i giovani registi fenomeni del futuro, nella Nba c’è ancora spazio per il «fossile», parola di Dirk, Kidd. «Lo so, lo so che sono vecchio, non fate altro che ricordarmelo ogni giorno...» scherzava Jason sul palco interviste dopo gara-6 rivolgendosi ai media. «Fu per veder giocare lui che mi abbonai ai Mavericks per la prima volta» spiegava Mark Cuban, il miliardario proprietario dei texani. Visione Coach Carlisle, quello che più di ogni altro gli si avvicina per l’acume tattico che condividono, coglie nel segno descrivendo il suo playmaker: «Ha una visione di gioca diversa da chiunque altro, è sempre in controllo. È stata una grande emozione e un onore poter passare tempo accanto a Kidd». Sono sentimenti genuini. Come quelli di Nowitzki: «Sono così felice per Jason, è un guerriero. A 38 anni corre su e giù per il campo rincorrendo i più grandi atleti del mondo e lo fa alla grande, è lui il nostro leader». Dopo aver fallito l’assalto due volte con i New Jersey Nets, prima battuti dai Lakers nel 2002 e poi dagli Spurs nel 2003, Kidd ha finalmente coronato l’inseguimento all’anello: «E’ un sogno che si realizza — spiega — Non mi sembra neppure vero, ripensando alle battaglie con gli Heat e al cammino per arrivare sin qui, un percorso durato 17 anni. Merito dei compagni, io ho solo avuto la fortuna di tro-
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RITORNO Nel 2008 il ritorno a Dallas con cui ha un contratto da 8.610.500 dollari a stagione fino al 2012.
USA
Jason Kidd, 38 anni, 33.2 minuti di media a partita con 8.2 assist AP
varmi nel posto giusto al momento giusto». Dna Cresciuto sui playground di Oakland, nella parte più malfamata della città, Kidd sin da ragazzino ha sviluppato l’istinto per il passaggio. «La chiave per continuare a giocare sino alla mia età è stata proprio il fatto di trovarmi in una squadra in cui non ero obbligato a segnare. Con la mia esperienza ho potuto indirizzare i compagni, dargli qualche suggerimento sulle cose che vedevo in campo. Ma in ogni caso non mi sento 38 anni, né fisicamente né mentalmente». Il carattere di Kidd, la sua costanza, sono le stesse caratteristiche che hanno permesso ai Mavs di vincere il titolo. «Siamo passati attraverso momenti difficili, abbia-
Con la Nazionale statunitense ha vinto l’oro olimpico nel 2000 a Sydney e nel 2008 a Pechino.
mo perso Caron Butler, giocatore per noi fondamentale, poi si è fatto male anche Dirk e abbiamo subito qualche k.o. di troppo in stagione regolare. Tutti ci davano per spacciati, ma noi non abbiamo mai mollato. Ed ora eccoci qui». Stop Davanti a Kidd c’è un’estate finalmente da campione, ma il play guarda oltre: «Con questo gruppo potrei andare avanti altri 2-3 anni, questi ragazzi mi mantengono giovane. A meno che ci sia la serrata e salti l’intera stagione. A quel punto tornare in forma dopo essere stato fermo così a lungo sarebbe impossibile». Un motivo in più per sperare in un accordo tra giocatori e proprietari. Perdere Kidd così sarebbe un delitto.
Gallinari porta Denver in Italia per allenarsi Il Gallo a Firenze per Pitti Uomo: «Con coach Karl lavorerò in vista dell’azzurro» ALESSANDRA GOZZINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dLa vita frenetica del
Gallo si misura dal piano-ferie: «Andrò un po’ in Sardegna, poi in Croazia. E al mio ritorno troverò qui coach Karl, il vice e il preparatore. Mi allenerò con loro a Casalpusterlengo per 10 giorni, e non è la prima volta che si muovono per me». Danilo Gallinari ieri era a Firenze per Pitti Immagine Uomo, come testimonial Bear e ospite dello stand Gazzalook. Il lavoro personalizzato previsto da Denver è anche piuttosto duro: quattro ore di allenamenti al giorno. Scopo della sessione di allenamento aggiuntiva? Essere al top per il raduno della Nazionale, aspettando l’Europeo: l’Italia dei tre americani (Gallinari,Belinelli, Bargnani) sarà, soprattutto, «una squadra molto giovane, che avrà bisogno di tempo, visto che formerà un gruppo nuovo». Che impressione le ha fatto la vittoria di Dallas nella Nba?
«Premetto che dopo la nostra sconfitta contro Oklahoma City mi sono rifiutato di vedere altre partite. Mi facevano rabbia, perché potevamo andare più avanti anche noi. Di sicuro Dallas mi ha stupito, l’avevamo affrontata poco prima dei playoff e non mi era sembrata così forte. Sono contento per i Nuggets, hanno dato un segnale alla Nba e, con Nowitzki, anche a tutta l’Europa». Il tedesco è così decisivo?
«Ci ho giocato contro tante volte e non sono mai riuscito a stoppare un suo tiro. Ma non era colpa mia: è scientificamente provato che non lo si può fermare. Anche lui, contro Miami, si è espresso a dei livelli mai raggiunti prima».
Danilo Gallinari, 22 anni, ieri nello stand Gazzalook di Pitti Immagine Uomo a Firenze. Nei giorni scorsi Danilo si è allenato in Italia con il coach di Denver George Karl BENVENUTI
A proposito di crescita, quanto manca a Milano per tornare al top?
«Scariolo è la scelta giusta, ha
un curriculum che parla per lui. Ma dovrà esserci una simbiosi tra squadra e società, come succede a Siena, con la stessa sinergia che c’è tra Minucci e Pianigiani. E comunque fra qualche anno tornerò: ora però voglio diventare sempre più decisivo per Denver». Dunque, per ora, il Gallo arriverà in Italia solo per le (mezze) vacanze, «e per godermi mio fratello Federico, tredici anni, che sto aiutando con la tesina per l’esame di terza media. Parlerà dell’America, a dieci anni dall’attentato delle Torri Gemelle». A proposito, com’è l’Italia vista da lontano? «Un Paese con enormi potenzialità inespresse. Un italiano che arriva qui può subito fare business, il contrario proprio non si può dire».
LEGADUE NELLA GARA-2 DELLA FINALE SALTA IL FATTORE CAMPO AL SUPPLEMENTARE
Super Clark, Venezia vince a Casale: 1-1 I club finalisti ricorrono sulla wild card: «Tutti e due in una serie A a 18 squadre» DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CASALE dI quintetti piccoli e
da battaglia di Venezia, ai quali portano linfa preziosa i gregari Meini e Causin, reggono l’urto di Casale nei tempi regolamentari e vincono nel supplementare col talento di Clark e le folate dell’ultimo arrivato Harris una gara2 palpi-
tante che premia la pervicacia della Reyer. L’Umana non molla mai anche quando il passivo rimane a lungo in doppia cifra (33-18 al 13’ il massimo vantaggio interno), Slay è fuori per falli e Casale sembra sempre padrona del campo. Ma l’euforia di arrivare troppo presto al raddoppio e la cattiva serata di Hickman, il migliore giocatore della Legadue premiato col trofeo Eberhard, di-
ventano un peso per la Fastweb che non sa gestire il 70-61 del 37’ mentre i guastatori di Venezia vengono fuori con grande furore difensivo trovando anche da Lechtaler, autore dei due liberi che a -6" sanciscono l’overtime, giocate importanti. Ricorsi pesanti Insieme alla finale si gioca un’altra partita, quella sulla wild card pagata da Teramo per restare in serie A. Venezia ha annunciato ricorsi a tutti gli organi di giustizia sportiva contro i termini
del pagamento avvenuto il 10 giugno, ma che avrebbe dovuto avvenire il 3 giugno per l’anticipo dal 30 al 23 maggio della comunicazione di avvalersi o meno della wild card. Il presidente Bonamico tiene la parte dei suoi associati: «Anche i legali della Fip hanno convenuto che i ricorsi di Venezia sono fondati. Ora è possibile che, arrivando fino all’Alta Corte del Coni, l’esito di questa finale si conosca a settembre». Una soluzione che sta circolando e che consentirebbe di salvare capra e cavoli (turandosi il na-
so) e di evitare i tribunali è ammettere la perdente di questi playoff e ripescare Brindisi in una serie A con 18 squadre, penalizzando però ancora una volta il campionato di LegaDue. «Noi andremo avanti in tutti i gradi e in tutte le corti, anche quelle della giustizia ordinaria — dice il presidente reyerino Brugnaro —. Sono convinto che noi e Casale siamo nel giusto, dobbiamo giocare entrambe nella prossima serie A. Serve una soluzione politica, le 18 squadre farebbero bene a tutti».
CASALE-VENEZIA
85-90 d.t.s.
(20-13, 38-30; 56-48, 76-76) FASTWEB CASALE: Hickman 13 (4/9, 0/5), Malaventura 18 (3/7, 3/3), Taylor 18 (6/13, 1/5), Nnamaka 6 (1/3, 1/1), Fantoni 15 (5/8); Gentile 4 (1/1, 0/1), Pierich 7 (1/2, 1/4), Chiotti 4 (2/5), Ferrero. N.e: Masciadri. All: Crespi. UMANA VENEZIA: Clark 29 (10/11, 2/9), Harris 23 (8/11, 2/4), Allegretti 8 (2/3, 0/2), Slay 16 (5/7, 2/4), Di Giuliomaria (0/2); Meini (0/2 da 3), Bryan 2 (1/1), Maestrello 1, Lechtaler 8 (2/2), Causin 3 (1/1). N.e: Stefanini, Jovancic. All: Mazzon. ARBITRI: Ursi, Calbucci, Masi. NOTE T.l: Cas 21/27, Ven 14/21. Rim: Cas 36 (Nnamaka 8), Ven 26 (Clark 7). Ass: Cas 11 (Hickman 5), Ven 2. Progr: 5’ 8-4, 15’ 31-18, 25’ 46-37, 35’ 62-56. Istant replay Ven 06’47" (sfavorevole), Cas 23’21" (fav.), arbitri 42’28" (fav. Ven) e 44’44" (fav. Ven). Usc. 5 f: Slay 37’48" (69-61), Hickman 44’54" (85-88). F.tecn: Mazzon 35’57" (62-59). Spett. 2.500. Serie: 1-1. Gara-3: venerdì a Venezia.
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BASKET FINALE: SIENA 2-0, OGGI GARA-3 MOVIMENTI ESTERO EVENTI
CINQUE TEMI DELLA SFIDA SCUDETTO SIENA LAVRINOVIC
CANTU’ GREEN
SIENA ITALIANI
CANTU’ LA RIPRESA
CANTU’ PIANELLA
KSYSTOF LAVRINOVIC HA DOMINATO LE SFIDE GIOCANDO UNA SOLA GARA... INFATTI E’ STATO IN CAMPO SOLO 40’ IN 2 PARTITE ED E’ TOP SCORER DI SIENA A 15.5 PUNTI DI MEDIA
MIKE GREEN HA DISPUTATO DUE GARE INSUFFICIENTI, HA PERSO 8 PALLONI, TIRATO MALE E NON HA LIMITATO MCCALEBB. DURANTE LA STAGIONE ERA STATO UNO DEI MIGLIORI CONTRO SIENA
GLI ITALIANI DI SIENA SONO STATI DECISIVI NELLE DUE PARTITE. CARRARETTO (NELLA FOTO), MICHELORI, RESS E ARADORI HANNO PRODOTTO IL 33% DEI PUNTI SENESI: DI SOLITO E’ IL 24%
CANTU’ HA PERSO LE PRIME DUE PARTITE NEL SECONDO TEMPO. NEI PRIMI TEMPI HA SEGNATO 91 PUNTI, NELLE DUE RIPRESE 53 . LEUNEN, NELLA FOTO, E’ A ZERO PUNTI DOPO L’INTERVALLO
CANTU’ IN CASA HA VINTO 18 PARTITE SU 19 (UNICO K.O. CON LA MPS) UN DATO CHE EGUAGLIA QUELLO DI SIENA (20/21), IL MIGLIORE DELLA SERIE A. E ADESSO LA FINALE SI SPOSTA AL PIANELLA
MERCATO Lardo verso Schio? Gentile prolunga
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Stonerook e Kaukenas 45.6 Gli ex spiegano Cantù
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I NUMERI
GARA-3 ORE 20.30 SU SKY
Percentuale da tre punti In finale Siena tira con il 48.6% e Cantù 42.4. Record nel 1984, primo anno con le triple, 45.7%.
Oggi alle 20.30 (diretta Sky Sport 2) gara-3 della finale Cantù-Siena. Arbitri: Cicoria, Cerebuch, Begnis. La serie è al meglio di 7 partite. Squadre al completo, per il turnover possibile il ritorno di Rakovic nella Mens Sana. Nelle prime due partite, Siena ha segnato gli stessi punti delle gare-1 e 2 del 2010 contro Milano.
Con Michelori giocavano nell’ultima Bennet che ha battuto Siena «In casa loro avranno l’energia per non cedere nell’ultimo quarto» GIUSEPPE NIGRO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
82.1
Percentuale ai liberi Cantù ha l’83.3%, Siena 81.4. Il record storico nelle finali 1993 Virtus-Treviso con il 79.2%
69.6
Punti medi di Cantù La Bennet ha abbassato di 8 punti la media della stagione regolare. Siena solo di 0.5 (83.3)
SIENA dLa Bennet non batte
Siena da 23 partite. L'ultima volta fu il 17 febbraio 2005, 71-66 nei quarti di Coppa Italia, quando ancora per la Mps erano tabù. L'ultima vittoria canturina in campionato arrivò due mesi prima, il 5 dicembre, 85-79: Cantù, -15 al riposo, segnò 31 punti nel terzo quarto. E in squadra aveva Rimantas Kaukenas (29 punti in campionato, 15 in coppa), Shaun Stonerook e Andrea Michelori. I primi due hanno cominciato proprio in Brianza la loro carriera italiana, passando a Siena l'estate successiva. Tutti e tre oggi sono dall'altra parte della barricata e meglio di ogni altro possono spiegare ai loro compagni (McCalebb e Rakovic hanno giocato a Cantù solo all'andata, Hairston mai), cosa aspettarsi adesso che la serie si sposta al Pianella. Atmosfera «Forse il canestro ballerà un po'. E sarà molto caldo — ha scherzato Kaukenas —. A Cantù sarà diverso prima di tutto per l'atmosfera. Potranno giocare molto più aggressivi, sarà molto più difficile delle due gare fatte a Siena». Tra la forte rivalità tra le tifoserie e una finale che mancava dal 1981, temperatura alta garantita. «A Cantù ho trascorso quattro anni molto belli, bello giocare la finale al Pianella — dice Stonerook, che all'andata visse anche un episodio spiacevole che ha portato al daspo un tifoso locale -. Il pubblico la attende da 30 anni e sarà molto eccitato. Il palazzo è sempre caldissimo: tutti coinvolti e un' atmosfera elettrizzante, anche per gli avversari. Ma ci siamo abituati, sarà anche un motivo per spingerci a dare ancora di più. Sarà un pubblico da finale scudetto. E qualche episodio isolato non mi ha fatto certo cambiare idea». Michelori a Cantù c'è stato due anni: «Troveremo un pubblico in grado di trascinare i propri giocatori
Gara-1 Siena-Cantù 100-75
(canf) Alessandro Gentile ha prolungato il suo rapporto con la Benetton fino al 2014. «Treviso è il posto migliore dove crescere per un giovane: felice di restare qui», le sue parole. Allenatori: Lardo ha incontrato lunedì i dirigenti dei campioni d’Italia donne di Schio, prendendosi 48 ore per accettare una proposta molto allettante. Difficile però che possa dire sì, perché l’ex tecnico della Virtus Bologna punta alla panchina di Roma (dove Filipovski va via e Bechi è attualmente in pole) o Venezia. Infine, potrebbe a sorpresa liberarsi la panchina di Mahoric a Cremona, dove vengono smentite frizioni tra lo stesso tecnico e Formenti.
SPAGNA Liga: Barcellona vince il 16o titolo (pe.m) Il Barcellona ha vinto il titolo spagnolo battendo fuori casa in gara 3 Bilbao 64 55 (Navarro 16, Anderson 10; Mumbrù 14, Jackson, Hervelle 8) e chiudendo la serie 3 0 davanti all’esaurito della Bilbao Arena (8682 spettatori). Per il Barcellona è il sedicesimo titolo della storia, il secondo in tre anni. In Germania, serie tiratissima tra Bamberg e Alba Berlino che ieri ha pareggiato 2 2 vincendo 87 67 gara 4: sabato la quinta decisiva gara.
Gara-2 Siena- Cantù 81-69
Gara-4 Venerdì 17 a Cantù
Eventuale gara-5 Domenica 19 a Siena
Ev. gara-6 Shaun Stonerook, 33 anni, in Italia da 10 anni CAST
LA SOCIETÀ
I due canturini rimasti dal 1981 (p.t.) Trent’anni dopo la finale torna a Cantù. Da quel 22 aprile 1981, quando la Squibb battè la Synudine 93 83 per l’ultimo scudetto, della società brianzola sono rimasti in due: la segretaria amministrativa e della biglietteria Lorena Broggi e il dirigente, ora a riposo, Carlo Lietti. Ieri a Siena è nato il figlio di Nikos Zisis, Aleksandros: la signora era in tribuna per gara 2 poche ore prima del parto. Congratulazioni!
Rimantas Kaukenas, 34, tornato quest’anno a Siena CAST
a imprese importanti come è successo quest'anno al Pianella, dove hanno perso solo una partita: contro di noi. Ma noi dobbiamo pensare solo a giocare a basket: in questa stagione abbiamo giocato in palazzi caldissimi e gremiti come quelli di Partizan e Olympiacos, non ci sono mai stati problemi». Campo Di certo però il fattore campo ribaltato introduce una novità nella finale: «Cantù cercherà di aggredire la partita, con la spinta del pubblico e le motivazioni di giocare in casa una finale attesa da così tanti anni — pronostica il "Miche", titolare nelle prime due gare —. Dobbiamo aspettarci una difesa aggressiva che cerche-
rà, come in gara-due, anche al limite del fallo sistematico, di non concederci facili canestri in campo aperto. Dovremo essere bravi a tenere botta da subito: il primo quarto potrebbe essere fondamentale». Calo Quanto cambierà la serie? «Nelle prime due partite Cantù ha confermato di saper giocare una buona pallacanestro e ci ha dato filo da torcere, ma nell'ultimo quarto ha sempre avuto un calo — è l'analisi di Stonerook —. In casa però troverà quelle energie che le sono mancate. Saranno due sfide molto intense, le percentuali potrebbero diminuire. Per questo la difesa sarà fondamentale».
Martedì 21 a Cantù
Ev. gara-7 Giovedì 23 a Siena
IL RITORNO Venerdì a Milano Morse in cattedra Venerdì Bob Morse, uno dei più grandi giocatori visti in Italia negli anni 70 e 80, terrà una lezione aperta al pubblico sul «Sistema sportivo statunitense» al 9˚ Master Universitario in Sport Management, Marketing & Sociology presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Milano–Bicocca. Oggi l’ex Varese e Reggio Emilia è docente al Saint Mary's College di Notre Dame in Indiana. A PESARO (cam.ca.) Presentati ieri a Pesaro il Clinic Internazionale «Giovanni Papini», dall’1 al 3 luglio, e il Clinic Internazionale «Enzo Grandi» (2 3 luglio) con Lionel Hollins (Memphis), Sergio Scariolo ed Ettore Messina.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
BEACH VOLLEY I MONDIALI y
DIRETTA SU LA7 ORE 12.30
Uomini. Girone F: Tomatis-Lupo b. Skarlund-Spinnagr (Nor) 2-0 (21-17, 21-18). Girone L: Gunnarsson-Brinkborg (Sve) b. Martino-Nicolai 2-1 (17-21, 22-20, 15-13). Girone M: Pedro-Ferramenta (Bra) b. Ingrosso-Ingrosso 2-1 (20-22, 10-21, 15-13). Donne. Girone A: Koehler-Sude (Ger) b. Orsi Toth-Benazzi 2-0 (21-17, 21-13). Girone E: Novakova-Tobiasova (R Cec) b. Giombini-Rosso 2-0 (21-13, 22-20); Walsh-May (Usa) b. Giombini-Rosso 2-0 (21-16, 21-11). Girone L: Gielen-Mouha (Bel) b. Gioria-Momoli 2-0 (21-17, 21-10). Girone M: CicolariMenegatti b. van der Vlist-Van der Hoeven (Ola) 2-0 (21-7, 21-8) e FendrickHanson (Usa) 2-0 (21-17, 21-17). Formula: 48 coppie divise in 12 gironi: le prime 2 e le 8 migliori terze ai 16esimi. Oggi diretta su La 7 (12.30) e La 7d (18). Diretta anche www.sportube.tv. Primi italiane (12.30) Gioria-Momoli
Marta & Greta Due vittorie per candidarsi regine di Roma
Marta Menegatti, due argenti nel World Tour TARANTINI
Menegatti e Cicolari vincono 2 volte e sono quasi promosse ai sedicesimi del torneo
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MARIO SALVINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dLa fortuna è che Misty
May e Kerri Walsh non sono tipe da offendersi. Se no magari, leggendo lo striscione apparso ieri sul centrale del Mondiale (targato Swatch), avrebbero denunciato Menegatti e Cicolari per lesa maestà. «Greta and Marta Queens of Rome», c’era scritto. Regine di Roma. E va bene, perché se ci si potesse candidare, a un ruolo così, il modo giusto sarebbe fare come hanno fatto loro: dimostrare autorità assoluta. Mai, in 8 edizioni del Mondiale, si era vista una coppia italiana vincere due partite di fila con questa sicurezza. Tanto è vero che sono già praticamente certe (il meccanismo del ripescaggio delle terze nega l’aritmetica) di essere ai sedicesimi. Che scarto «Volevamo fare vedere subito chi è che comanda», ha spiegato Marta dopo il primo match. In cui ci sono riuscite perfettamente: alle olandesi Van der Hoeven e Van der Vlist hanno lasciato 15 punti in 2 set, secondo scarto più grande di tutta la storia del Mondiale (nel 2003 due norvegesi fecero solo 13 punti contro Leenstra-Kadijk). Poi, in serata, le azzurre hanno rivinto in una partita molto più vera, con Hanson-Fendrick, emergente coppia Usa (2 semifinali quest’anno al World Tour). «Abbiamo dimostrato solidità e tranquillità, siamo contente
HANNO DETTO
W Menegatti Greta è sempre molto sicura. E’ una che si incazza, ma devo prenderla così: è un’agonista nata
V Cicolari Marta è talentuosa e sta crescendo molto anche di testa: sono orgogliosa di poterla aiutare
Una delle ballerine del Mondiale
di questo», dice Marta. E ha ragione, perché hanno attutito l’unico svantaggio (10-13 nel primo), sono sempre state avanti e ogni volta che le americane si facevano sotto hanno trovato un muro di Greta o una difesa di Marta. Più delle loro parole valgono quelle della Hanson: «Ci va bene così, con loro non potevamo fare di più». Che una coppia statunitense di livello dicesse una cosa del genere di una squadra italiana, fino a poche settimane fa era fantascienza. Leader di loro stesse Loro però, Marta & Greta, vanno caute, anche se ammettono: «E’ esaltante avere tanta gente che fa il tifo per noi, non siamo abituate, dobbiamo stare attente a non volare troppo alte», ha riflettuto la Menegatti. Difficile però credere che sia un problema concreto: tra una partita e l’altra, ieri, in camera Greta ha come al solito letto ad alta voce, ad uso anche della socia, qualche frase sottolineata da «Leader di te stesso». Libro di Roberto Re, motivatore che ha lavorato con diversi sportivi (Ghedina, Isolde Kostner) e che si è offerto di seguirle verso Londra 2012. «Mi danno carica e mi rilassano: ne leggo qualcuna, a caso e mi ci focalizzo. Mi sono utili», dice la Cicolari. In fondo è un modo per studiare da leader. Di loro stesse e molto di più.
taccuino Rosso con l’Italia
GLI UOMINI L’impresa è quella di Lupo-Tomatis Bene Lupo-Tomatis 2-0 a Spinnagr-Skarlund (Nor). Sia i gemelli Ingrosso che NicolaiMartino sono andati ko al terzo set, da Pedro-Ferramenta (Bra) e Brinkborg-Gunnarsson (Sve), ma restano in corsa per i sedicesimi.
CAVALIERE Il presidente della Fivb, Jizhong Wei, è stato ricevuto ieri a Palazzo Chigi da Gianni Letta, che lo ha insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Operazioni che hanno come sfondo la candidatura di Roma 2020.
(a.a.) Berruto ha convocato 15 az zurri a Taormina, per le 2 sfide con la Francia di World League, vener dì a Messina e sabato a Catania. Ai 14 della Sud Corea si aggiunge Ros so, come schiacciatore. Savani in Sicilia sarà sottoposto a esami per valutare l’entità del problema alla spalla sinistra. MERCATO (s.cam. ni.ba.) Todo rov inseguito da Piacenza e Tren to. Yosifov ha contatti sia con Mo dena (che ha "mollato" Bjelica) e l’Itas. Trento presta alla Cmc Ra venna Leonardi e Gallosti. Oltre a Fedrizzi l’Itas manda al Club Italia anche Castellani e De Paola. Tren to presta Morelli e Aprea a Loreto. La Arcangeli si ferma: aspetta un figlio e quindi non gioca a Modena. Alla LjuJo potrebbe arrivare Ague ro? Isernia ha ingaggiato Di Franco (da Genova) a Perugia arriva Bel cecchi (da Cortona). Nel femminile a Giaveno palleggerà Corna (da Pa via). ISCRIZIONI (m.l.) Presentate le 14 iscrizioni per A 1 compreso Trevi so. In A 2 mancano Cortona (neo promossa) e Forlì, che non si è iscritta. Molfetta ha tempo fino al 20 giugno. A CONEGLIANO (a.r.) Il presiden te della Spes Conegliano, Giovanni Lucchetta, attacca la Fipav e una norma che limita l’ingaggio delle gio vani straniere. «Se resta questo blocco non ci iscriviamo all’A 1», minaccia.
RUGBY In Veneto la 2ª giornata della Coppa del Mondo under 20
Italia, una lezione anche dall’Argentina Brunel, futuro c.t., dalla tribuna ha verificato i limiti degli azzurrini
nome buono, se ne va da Rovigo col taccuino vuoto e mille dubbi sulla consistenza tecnica, tattica e mentale di questi ragazzi, sulle competenze che hanno ricevuto tra club e Accademia, forse anche sulla loro voglia di rugby.
DAL NOSTRO INVIATO
Senza chiavi Il 64-7 patito sabato scorso dalla Nuova Zelanda è meno pesante del 27-3 di ieri dall’Argentina. Perché se i Baby Blacks sono fenomeni — l’hanno dimostrato pure ieri schiantando 92-0 il Galles — i Pumitas non sono altro che un’onesta squadra, pulita nei fondamentali, nel possesso, dotata di un buon calciatore (Ormson ha piazzato anche da metà campo) e di un solo potenziale fenomeno, l’ala Montero. Un XV solido, ma battibile da una squadra che abbia competenze tecniche e
SIMONE BATTAGGIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROVIGO d Meglio che Jacques Brunel ci sia stato, ieri al Battaglini. Meglio che si sia reso conto di cosa l’aspetta in Italia, di quale e quanto sarà il lavoro da ottobre in poi, quando erediterà il timone azzurro da Mallett, ma soprattutto, ora è chiaro, dovrà iniziare a ricostruire dalle fondamenta la filiera giovanile. Venuto «per vedere gli effettivi di questa under 20» e magari segnarsi qualche
un’idea di rugby in mente. L’Italia di ieri invece non aveva chiavi per aprire la difesa argentina: schiacciata in touche e in chiusa, debole nel placcaggio, quasi impaurita quando aveva la palla in mano, non ha mai dato l’impressione di poter vincere. «Ci è mancata umiltà — ha detto il c.t. Cavinato —. Avevo chiesto di muovere la palla al largo senza fissarsi nei pick and go, ma forse in questo momento non sono in grado di farlo». Piermaria Leso, pilone e capitano: «Eravamo troppo convinti di batterli, fisicamente ci siamo e tecnicamente forse siamo anche più forti». Sarà. Un’altra chance arriverà sabato, a Treviso, col Galles. Chiedere una reazione a questi ragazzi però sembra inutile: più che di orgoglio, è una questione di qualità.
ITALIA-ARGENTINA
3-27
MARCATORI: p.t. 3’ m. Montero tr. Ormson, 34’ c.p. Gennari, 37’ e 41’ c.p. Ormson; s.t. 21’ m. Masera tr. Ormson, 32’ m. Moroni tr. Ormson. ITALIA: Cosulich (36’ s.t. Campagnaro); Gennari, Alberghini, Castello, Visentin; Bruni (11’ s.t. Callori di Vignale), Palazzani; Riccioli, E. Ghiraldini, Brancoli; Gerosa, Mammana (32’ s.t. Balsemin); Leso (19’ s.t. Cagna), Lupetti (19’ s.t. Maistri), Quaglio (35’ s.t. Furia). All. Cavinato. ARGENTINA: Masera; Moroni, De La Fuente, Orlando, Montero; Ormson (40’ s.t. Poet), Baronio (12’ s.t. Bollini); Lafontana, Urtubey (19’-28’ s.t. Marchetta), Lagos (29’ s.t. Camacho); Fruttero (34’ s.t. Alemanno), Guillemain; Lobo (43’ s.t. Marchetta), Fortuny (31’ s.t. Sartori), Saenz. All. Rotondo. ARBITRO: Raynal (Francia). NOTE: p.t. 3-13, spett. 4000. Gialli: 17’ s.t. Lobo. Calci: Gennari 1/3, Ormson 5/5.
Guglielmo Palazzani, 20 TERRESTRI
BABY BLACKS A VALANGA Girone A - Ieri (a Rovigo): Nuova Zelanda-Galles 92-0; ITALIA-Argentina 3-27. Classifica: N. Zelanda 10; Galles 5; Argentina 4; ITALIA 0. Sabato (ore 18.10): ITALIA-Galles (a Treviso); Argentina-N. Zel (a Padova). Girone B - Ieri (a Padova): Australia-Figi 50-25; Francia-Tonga 27-14. Classifica: Australia 10; Francia 8; Figi, Tonga 0. Sabato: Figi-Tonga (ore 18.10 a Rovigo); Australia-Francia (ore 20.10 a Treviso). Girone C - Ieri (a Treviso): InghilterraScozia 40-18 (oggi ore 18, diff. RaiSport 2); Sudafrica-Irlanda 42-26 (oggi ore 20, diff. RaiSport 2). Classifica: Sudafrica, Inghilterra 10; Irlanda, Scozia 0. Sabato (ore 20.10): Inghilterra-Sudafrica (a Padova); Irlanda-Scozia (a Rovigo). Formula: alle semifinali (a Treviso mercoledì 22) le prime di ogni girone e la miglior seconda. Le altre alle semifinali 5˚ e 9˚ posto (a Padova e a Rovigo). NATIONS CUP Oggi a Bucarest 2ª giornata di Nations Cup (tutti i match in diretta su Eurosport 2): Georgia-Argentina Jaguars (ore 16); RomaniaSouth African Kings (ore 18); Portogallo-Namibia (ore 20). 1ª giornata: Rom-Nam 13-11; SA KingsGeo 31-17; Por-Jaguars 25-21. Classifica: SA Kings, Por, Rom 4; Nam, Jaguars, Geo 0. BARNES KO Berrick Barnes, trequarti dell’Australia, in stagione vittima di due commozioni cerebrali, è a riposo a tempo indeterminato: Mondiale a rischio.
MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ATLETICA L’ANALISI taccuino EUROPEO A SQUADRE
Howe e Di Martino Stop forzati
Mullings e gli altri: il mondo vola Mai in tanti come quest’anno sotto i 10"00 nei 100: il giamaicano (9"80) è la nuova freccia ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa stagione deve ancora decollare, ma la velocità mondiale è già da record. Sono 17 gli atleti (25 prestazioni) che hanno corso i 100 sotto i 10"00, mai così tanti. Il primato spettava al 2008, anno olimpico, quando ad abbattere il muro furono in 14. Usain Bolt, senza perdersi in facili dietrologie, ha aperto nuove strade. E questi sono i risultati. Tra gli autori dell’impresa, quattro ci son riusciti per la prima volta. Il totale, ora, si attesta a quota 78, con gli Stati Uniti leader (35), davanti a Giamaica (11) e Nigeria (7).
Exploit La vera novità arriva proprio dal Paese di Usain. Si chiama Steve Mullings, 28enne da tempo di stanza proprio negli Usa. A tutto il 2010 vantava un 10"01 (Roma 2009), negli ultimi due mesi ha corso quattro volte da 9"97 in giù. Dieci giorni fa ha vinto a Euge-
s NOVITA’
ne con 9"80 (6˚all-time), sabato a New York precedendo pure Tyson Gay, sulla distanza imbattuto dal 4 settembre 2009, quando a Bruxelles fu sconfitto da Asafa Powell. A proposito di stagione magica: in Oregon sei atleti sono scesi sotto i 10"00, come solo alle finali dei Mondiali di Tokyo 1991 e dei Gio-
R GAY LEADER 2011
Steve Mullings è nato a St. Elizabeth (Giam) il 28/11/82. Arrivato negli Stati Uniti con una borsa di studio 10 anni fa, ha frequentato il Barton Community College, in Kansas e Mississipi State. Ora si allena a Clermont, Florida
Tutta la forza della leggerezza
9"79 +1.1
T. Gay
Usa
4/6
9"80 +1.3
S. Mullings
Giam
4/6
9"85 +1.3
M. Rodgers
Usa
4/6
9.89 +1.3
N. Makusha Zim
10/6
9"91 +0.6
U. Bolt
Giam
26/5
9"92 +1.3
N. Carter
Giam
4/6
9"93 +0.6
A. Powell
Giam
26/5
9"93 +1.0
K. Bledman
Tri
9"94 +1.3
D. Patton
Usa
4/6
9"94 +1.3
M. Frater
Giam
4/6
9"95 +0.9
Y. Blake
Giam
7/6
9"96 +1.1
N. Ashmeade Giam
4/6
4/6
9"96 +0.9
C. Lemaitre
Fra
7/6
9"97 +1.3
J. Gatlin
Usa
4/6
9"97 +1.3
R. Salaam
Usa
10/6
9"97 +0.5
D. Bailey
Ant
12/6
9"99 +2.0
T. Padgett
Usa
21/5
chi olimpici di Pechino 2008. Fenomeno Mullings non è un carneade. Nel 2004 sospeso due anni per doping (testosterone), ai Mondiali di Berlino 2009 ha vinto la 4x100 ed è stato 5˚ nei 200. Taglia piccola (1.76x75), è molto amico di Gay, tanto che Tyson è il padrino di suo figlio. Si sono conosciuti nel 2000 al Barton Community College, in Kansas e ora si allenano insieme a Clermont, in Florida, col gruppo di Lance Brauman che comprende altri califfi quali lo statunitense Padgett, il trinidegno Bledman (sceso a 9"93), il giamaicano Ashmeade (a 9"96) e l’ipovedente irlandese Smyth. Il mirino di Mullings, che col freddo soffre d’asma, è sui campionati giamaicani, tra 10 giorni: con Bolt ammesso di diritto ai Mondiali di Daegu da oro uscente, conquistare uno dei tre posti utili non sarà semplice. Powell, Carter, Frater, Blake e lo stesso Ashmeade non staranno a guardare. Il mondo va velocissimo.
Andrew Howe è costretto a fermar si. L’azzurro, sofferente al calca gno sinistro e ieri a Roma nuova mente visitato da Carlo Tranquilli, deve stare precauzionalmente a ri poso: salterà, oltre al previsto test nel lungo di oggi a Rieti, l’Europeo a squadre del weekend a Stoccolma, dove la stella sarà il francese Chri stophe Lemaitre (farà 100, 200 e 4x100): al suo posto Emanuele For michetti. Per Andrew, venerdì, un ulteriore controllo. Anche Antoniet ta Di Martino è ai box. La campana, contusa all’alluce sinistro, ieri a Pa via è stata visitata da Francesco Benazzo, che l’ha sottoposta a un’infiltrazione. «L’edema osseo s’è assorbito — dice l’azzurra — ma non del tutto. Tra le due dita c’è ancora una mini borsite. Per questo, pre sto a Roma, effettuerò tre sedute d’onde d’urto. Per ancora due setti mane niente salti e corsa in curva. Poi aggiorneremo la situazione».
MARATONA
Genovese incinta
Steve Mullings, 28 anni, quest’anno da 10"01 a 9"80 AFP
5 volte
più resistente del normale titanio
40% più
leggero dell’acciaio
Bruna Genovese si prepara a diven tar mamma: la maratoneta è al ter zo mese di gravidanza. «La data presunta del parto è il 10 dicembre — dice — tornerò nel 2012». ITALIANI (d.m.) Oggi meeting nazio nali a Palmanova e ad Avellino. A Firenze. Uomini. Asta: Stecchi 5.30. A Bolzano. Uomini. Disco: Kirchler 58.34; Fortuna 55.88. A Rehlingen (Ger). Donne. Alto: 6. Brambilla 1.77. A Clermont (Fra), strada (km 10). Donne: Wangari (Ken) 32’28"; Ejjafini 32’43".
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MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI TENNIS: A ROSMALEN L’AZZURRA SORPRENDE LA NUMERO 2 DEL MONDO, SCHIAVONE OK A EASTBOURNE
Impresa Oprandi, batte la Clijsters Serena Williams sorride al rientro RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALLANUOTO: IN CINA
Romina Oprandi, 25 anni, è stata anche numero 46 AP
punti dal primo set sul 5-4, l’azzurra ha usato molto e giustamente la palla corta, anche se la differenza l’ha fatta il servizio, con due ace nel tiebreak che hanno spaccato in due la partita, perché nel secondo set la Clijsters, che ora torna in patria a curarsi ed è incerta per Wimbledon, ha alzato subito bandiera bianca. Leonessa Su altri prati, quelli inglesi di Eastbourne, esordio molto convincente per la leonessa Schiavone, che nel tiebreak del primo annulla di carattere e talento tre set point e
TIANJIN (Cina) Le finali femminili di World League cominciano con una sconfitta per il Setterosa: 6-9 dagli Usa.
Tutto in una notte: la Stanley Cup è a gara-7. Oggi (alle 2 di notte italiane, diretta Sky Sport 2 e Espn America) Vancouver e Boston si affrontano in una sfida senza ritorno. Gara-6 ha confermato che nella serie, chi è in casa, vince: i Bruins, come in gara-3 e gara-4, hanno travolto i Canucks (5-2). Dopo meno di 10’ conducevano 4-0 con un poker in 4’14": mai visto nelle finali Nhl. Roberto Luongo, al terzo gol subito, ha lasciato il posto a Cory Schneider, mentre Tim Thomas ha parato 36 tiri. Per Boston tre assist del 43enne Mark Recchi. Vancouver (senza l’ala Mason Raymond, lunedì vertebra fratturata al 1’) insegue il primo titolo della storia e il primo del Canada dal 1993, Boston il sesto (ma l’ultimo risale al 1972).
Il volo di Coutts a San Francisco
Boston-Vancouver 5-2 (4-0, 0-0, 1-2). Marcatori: p.t. 5’31" Marchand (B), 6’06" Lucic (B), 8’35" Ference (B) s.n., 9’45" Ryder (B); t.t. 0’22" H. Sedin (V) s.n., 6’59" Krejci (B) s.n., 17’34" Lapierre (V). Tiri: Bos 38, Van 32. Sup. num.: Bos 2/5, Van 1/5.
L’Ac45 si ribalta a San Francisco
Spettacolare incidente a San Francisco: il catamarano di Oracle, detentore della Coppa America, si è capovolto durante un allenamento. Nella scuffia Coutts, che era al timone, è stato proiettato in aria mentre un altro velista, Shannon Falcone, è stato sbattuto contro l’ala dell’Ac45, passandole attraverso. Un terzo uomo è caduto in acqua. Falcone è stato brevemente ricoverato in ospedale e sottoposto ad esami. Guarda il video su ww.gazzetta.it
Serena Williams, 29 anni, ha vinto 13 Slam AFP
poi si invola contro la Kanepi, numero 17 del mondo che l’anno scorso raggiunse i quarti tanto a Wimbledon quanto agli Us Open. Insomma, dopo qualche giorno di riposo post-parigino, Francesca inizia alla grande il cammino sull’erba. Applausi Nella cittadina del Sussex che è tra le più esclusive mete di vacanza del Regno Unito, ieri è riapparsa dopo un anno, una misteriosa ferita a un piede e un’ancor più misteriosa embolia polmonare, Sua Maestà Serena Williams.
Contro la Pironkova, semifinalista a Wimbledon 2010, primi 28 minuti da incubo, ferma sulle gambe e incapace di dare forza ai colpi. Poi la resurrezione e la richiesta di applausi al pubblico: «Sostenetemi, ne ho bisogno». Ora trova la Zvonareva, che batté in finale a Wimbledon l’anno scorso prima del lungo stop: «Vivo alla giornata, spero di tornare in forma per la seconda settimana a Londra». Intanto, ha organizzato per Wimbledon un karaoke cui hanno già aderito decine di colleghi. Bentornata, showgirl.
HOCKEY GHIACCIO
Vancouver-Boston Stasera c’è gara-7
VELA / VERSO LA COPPA
VERSO I MONDIALI
(si.g.) In Germania, sempre in gran forma Betty Heidler: 77.53 nel martello a Frankisch Crumbach. Donne. Disco: Li Yanfeng (Cina) 63.19. Martello: Heidler 77.53; Zhang Wengxiu (Cina) 75.65 (r.asiatico); Klaas 73.54. A Rehlingen. Uomini. 1500: Iguider (Mar) 3’34"12; Seurei (Ken) 3’34"67. A Wesel. Uomini. Lungo: Reif 8.26 (+0.6). Lungo: Kappler 6.81 (+0.4). Triplo: Demut 14.57 (+1.2, r.n.). A Kassel. Donne. Martello: Heidler 74.65; Klaas 73.18.
Azzurri del Polo in passerella
BASEBALL
World League: il Setterosa perde
Usa-Italia 9-6 (1-2, 3-0, 2-3, 3-1). Usa: Armstrong, Petri, Seidemann 1, Villa 2, Wenger 1, Mathewson 1, Jessica Steffens, Silver, Windes, Rulon 1, Dries, Craig 2, Maggie Steffens 1. All. Krikorian. Italia: Gorlero, Abbate 2, Casanova, Rambaldi, Lapi, Savioli, Colaiocco, Bianconi, Emmolo 1, Pomeri, Cotti 2 (1 rig.), Frassinetti 1, Queirolo. All. Conti. Arbitri: Sadekov (Rus) e Vogel (Ung). Note: s.n. Usa 5 (3), Ita 10 (3). Altri: Russia-Canada 9-8; Australia-Spagna 14-6; Grecia-Cina 8-9. Oggi: Italia-Grecia.
Martello Heidler: 77.53
SEBRLE Il 36enne ceco Roman Sebrle (al 74˚ decathlon della carriera) oggi e domani è la stella del 5˚ Challenge Iaaf a Kladno (R.Ceca). Con lui Barras (Fra), Karpov (Kaz), Kravchenko (Bie), Suarez, Garcia e Diaz (Cuba). Nell’eptathlon donne Chernova (Rus), Tyminska (Pol) e Grabuste (Let).
dUn miracolo. A volte, basta una parola per dipingere la realtà. Sull’erba di Rosmalen, la numero 82 del mondo Romina Oprandi batte la numero due Kim Clijsters e non trova espressione più calzante per descrivere l’impresa.
Palle corte Quest’anno, era già successo alla Pennetta di prendersi lo scalpo dell’allora seconda giocatrice al mondo (Zvonareva a Sydney in gennaio), ma che l’italo-svizzera, tre sole vittorie sul circuito Wta quest’anno, potesse travolgere la regina degli Australian Open, pareva fuori logica: «E’ un gran giorno, il più bello della mia vita». Il più esaltante successo della carriera di Romina matura con intelligenza, sfruttando, va detto con onestà, il momento non proprio felice di Kim, alle prese con una caviglia destra ancora in disordine: «In allenamento mi muovevo bene, colpivo bene la palla, ma in partita tutto è cambiato». Contro un’avversaria menomata negli spostamenti e in ogni caso capace di arrivare a due
ATLETICA
BOXE
Messi, beneficenza in Usa PER IL 2020 Il ministro dello Sport, Fikile Mbalula favorevole a una candidatura sudafricana, Praga rinuncia per motivi economici.
SALTA LAURI (r.g.) La sfida per il vacante Europeo superleggeri del 18 giugno a Cassano Magnago (Va) tra Giuseppe Lauri (51-7) e Denis Shafikov (Rus, 21-0-1) è saltata. L’Ebu ha indetto una nuova asta.
NO CHAMPIONS (an.gal.) Il Conversano non si è iscritto alla Champions League per motivi economici.
DOPING
Convegno Wada a Roma (fe.pas.) Oggi e domani, a Roma, 35 medici, tra i quali 5 italiani, saranno riuniti a porte chiuse dalla Wada, che in collaborazione con la Federazione medico sportiva italiana, ha organizzato il simposio «Sviluppi e strategie nel rilevamento del doping da ormoni peptidici e sostanze affini». Si parlerà di epo e gh. A presentare l’evento ieri c’erano il ministro Fazio, il sottosegretario Crimi, il segretario generale Coni, Pagnozzi, il presidente Fmsi, Casasco, e il direttore Wada, Rabin.
GHIACCIO
IPPICA
Follonica: 14-13-16-11-10
IPPICA: DETTORI E DEMURO K.O.
Frankel gigante di Ascot Il nostro Excelebration 3˚ LONDRA — Il Royal Ascot 2011 è partito con una mezza sorpresa. Nelle Queen Anne Stakes (gr. 1, m 1600) la fenomenale Goldikova, vincitrice di 13 gruppi 1 in carriera, è stata sconfitta di una lunghezza dall’altra star della corsa, Canford Cliffs (R. Hughes), il cavallo che aveva battuto il nostro Worthadd nelle Lockinge e che ha dimostrato di essere un campione assoluto. «E’ il migliore che abbia mai allenato» ha detto il suo trainer Richard Hannon. Canford Cliffs ha vinto per la terza volta consecutiva al Royal Ascot dopo le Coventry 2009 e le St. James’s del 2010. Un’ora dopo, proprio nelle St. James’s (gr. 1), è arrivato l’ennesimo show di Frankel (T.P. Queally) che ha mantenuto l’imbattibilità alla settima uscita della carriera. L’allievo di Henry Cecil, favoritissimo a 3/10, è passato a traguardo lontano e nel finale, pur calando, ha preceduto chiaramente Zoffany. Otti-
mo terzo l’italiano Excelebration (che porta i colori di Giuliano Manfredini ed è allenato in Inghilterra da Marco Botti). Quarto Dettori con Neebras, ottavo Mirco Demuro a bordo del giapponese Grand Prix Boss. «Il calo nel finale di Frankel - ha detto Henri Cecil - non è dovuto alla stanchezza. E’ un cavallo pigro, pensava di aver finito il suo lavoro prima del dovuto... Ora ha l’iscrizione sia per le Sussex, sia per il Juddmonte: deciderà il proprietario Kaled Abdullah». Soddisfatto del terzo anche Marco Botti: «Ha subito un paio di intralci, stava quasi per cadere, altrimenti sarebbe andato ancora meglio. Comunque siamo molto contenti». Nelle King’s Stand per i velocisti primo Prohibit (J. Crowley), quarto Overdose. Oggi seconda giornata: la corsa più importante sono le Prince of Wales’s con la spettacolare sfida sui 2000 metri fra So You Think, Planteur e Twice Over.
OLIMPIADI
Luca Messi è stato l’ospite d’eccezione a Philadelphia di «The Great Chef Events 2011», che raduna i più grandi cuochi d’America per raccogliere fondi per la lotta al cancro. Il bergamasco a Chicago ha combattuto nel 2005 per il mondiale.
MONDIALI GIAPPONESI L’Isu ha assegnato al Giappone i Mondiali 2014 di figura (Tokyo o Saitama). All’Italia (Collalbo, Bz) i Mondiali juniores 2013 in pista lunga (quelli allround 2014 a Heerenveen. Nello short track, Mondiali 2014 a Montreal e Europei 2014 a Dresda.
La vittoria di Frankel (T.P. Queally) nelle St. James’s Palace Stakes: per il figlio di Galileo allenato da Henry Cecil è la settima vittoria in altrettante corse REUTERS
Mark Recchi, 43 anni GETTY IMAGES
AZZURRI-ALL STAR (m.c.) Scelti i 27 azzurri per l'All Star Game di Nettuno il 1˚ luglio contro la selezione Ibl. Il 28 giugno amichevole a Grosseto. Lanciatori: Da Silva, Cillo, Pugliese; Richetti, Pezzullo, Escalona; Corradini, Cicatello, Grifantini, G. D'Amico, Cooper. Ricevitori: Angrisano, Bertagnon. Interni: Pantaleoni, Ramos Gizzi, Granato, Infante, Mazzuca, Vaglio, G. Mazzanti, Sambucci, Dallospedale. Esterni: Avagnina, Chapelli, De Simoni, Zileri, Chiarini. Nello staff, il batting coach Catalanotto.
Erano in 4 (Boris Bignoli, Goffre do Cutinelli Rendina, Marcos An tinori, Fabrizio Bulgarini oltre a Alessandro Giacchetti responsa bile del Dipartimento Polo) a rap presentare a Firenze la Naziona le italiana di Polo. Ospiti dello stand «La Martina», official sup plier dei Mondiali, la delegazione, con il resto della squadra, torne rà in Toscana (a Villa a Sesta) per i playoff di accesso dal 22 set tembre al 2 ottobre: passano 2 tra Italia, Francia, Germania, In ghilterra, Spagna e Olanda.
9ª corsa - m 1600: 1 Never Ending Va (D. Nuti) 1.12.7; 2 Nino el Matto; 3 Onway Byn Sm; 4 Nelita Caf; 5 Nani del Sile; Tot.: 12,26; 3,83, 2,06, 3,40 (98,92). Quinté: e nessun vincitore della comb. 14-13-16-11-10. Quarté: e 5.358,58 alle 8 comb. Tris: e 694,59 alle 257 comb. SECONDA TRIS 2-9-3 A San Giovanni (m 1600): 1 Iside Ek (G. Marseglia) 1.15.2; 2 Isaia Epi; 3 Maggio del Par; 4 Granduca Regal; Tot.: 34,45; 12,48, 2,81, 6,39 (345,40). Quota tris: e 4.299,41 alle 32 comb. 2-9-3. Col rit. (n˚ 16 e17) e 90,64. OGGI QUINTÉ A TORINO A Vinovo (inizio convegno alle 15.35) scegliamo Naldo Benal (16), Nisosh (15), Nadal Street (14), Nedved Kyu (13), Nocedicocco Rex (11) e Noisette Bar (10). SECONDA TRIS A Roma (1ª corsa, ore 14) indichiamo Super Hantem (1), Villegle (3), Agatuccia (9), Dubai Caffe (8), Pingiachin (7) e Candida Hoefer (6). SI CORRE ANCHE A Montecatini (15.25), Napoli (t. 15.10), Treviso (t. 15.15)
NUOTO PER FEDE Al Sette Colli da venerdì a domenica a Roma, tra le sfidanti di Federica Pellegrini (iscritta anche nei 200 dorso) nei 400 sl ci saranno la Friis (Dan), Jackson (Gb) e Mutina (Ung), e nei 200 sl la Lippok (Ger). Iscritto il tedesco Di Carli, 1˚ nei 100 sl in 48"24. BERNARD SGRIDA AGNEL (al.f.) Nella presentazione dell’Open di Parigi (25-26/6), Alain Bernard ha bacchettato Yannick Agnel sulla possibile decisione di rinunciare alla 4x100 sl a i Mondiali per concentrarsi sui 200 sl: «È aberrante che voglia saltare la staffetta, è inconcepibile. Rifletta bene, la decisione mi sembra un po’ egoista». INGLESI (al.f.) Campionati britannici a Sheffield. Uomini: 400 sl Renwick 3’48"60; 50 do Tancock 25"05; 100 ra Gilchrist 1’00"99; 200 fa Rock 1’57"35. Donne: 200 sl Jackson 1’58"32, McClatchey 1’58"56; 100 do Simmonds 59"86 (5˚ t. 2011); 100 fa Lowe 57"43, Halsall 57"44; 200 mx O’Connor (’95) 2’14"14. EMILY E’ TORNATA (al.f.) L’australiana Emily Seebohm, torna dopo febbre suina e tonsillite con 4 vittorie a Tucson (Usa): 50-100 sl, 100 do, 200 mx 25”82, 56”24, 1'01”35, 2'19”28.
PALLAMANO
SCI NAUTICO
Presentata la stagione (fe.pas.) Presentata ieri a Roma la nuova stagione. Il presidente Falcioni si è soffermato sul Mondiale di wakeboard da record (250 atleti di 40 Paesi), all’Idroscalo di Milano dal 12 al 17 luglio. «E’ un grande riconoscimento per la nostra federazione». C’è ora il logo col wakebord. Per le classiche, Mondiali a Dubna (Rus, 18-24/7), Assoluti a Ravenna (30-31/7), Europei Open a Skarnes (Nor, 17/21-8).
TENNIS
Risultati Rosmalen Rosmalen (Ola; uomini 450mila e, donne 175mila e, erba). Uomini, 2˚ t.: Gabashvili (Rus) b. Martí (Spa) 7-6 (6) 6-3; Dodig (Cro) b. Haider-Maurer (Aut) 6-4 6-3; 1˚ t.: Giraldo (Col) b. Russell (Usa) 7-6 (4) 6-3; Malisse (Bel) b. Falla (Col) 6-3 6-1 ; Huta Galung (Ola) b. Reister (Ger) 6-2 3-6 7-5; Bogomolov Jr. (Usa) b. Chardy (Fra) 3-6 6-4 7-6 (7); Nieminen (Fin) b. Gonzalez (Arg) 7-5 6-1; Haase (Ola) b. Zverev (Ger) 6-3 6-4. Donne, 2˚ t.: OPRANDI b. Clijsters (Bel) 7-6 (5) 6-3; Date Krumm (Giap) b. Dominguez (Spa) 7-6 (3) 6-0; 1˚ t.: Dokic (Aus) b. Kudryavtseva (Rus) 6-0 6-4; Larsson (Sve) b. Marino (Can) 7-5 7-5; VINCI b. Hercog (SLO) 6-4 6-2; ERRANI b. Bertens (Ola) 7-6 (6) 6-1.
Risultati Eastbourne Eastbourne (Gb; uomini 462.075 e, donne 426.800 e, erba). Uomini, 1˚ t.: Tsonga (Fra) b. Istomin (Uzb) 6-2 7-5; Nishikori (Giap) b. Kirillov (Rus) 7-5 6-1; Schüttler (Ger) b. Stakhovsky (Ucr) 6-3 6-2; Anderson (Saf) b. Slabinsky (Gb) 7-5 6-3; Marchenko (Ucr) b. Gil (Por) 6-1 6-3; Devvarman (India) b. Garcia-Lopez (Spa) 6-3 6-4; Young (Usa) b. Cox (Gb) 6-1 7-5; O. Rochus (Bel) b. Hewitt (Aus) 6-2 3-0 rit. Donne: Zvonareva (Rus) b. Watson (Gb) 6-3 6-3; S. Williams (Usa) b. Pironkova (Bul) 1-6 6-3 6-4; Jovanovski (Ser) b. Pavlyuchenkova (Rus) 7-6 (9) 6-4; Baltacha (Gb) b. Rezaï (Fra) 6-2 6-1; Bartoli (Fra) b. Safarova (Cec) 6-3 3-6 7-6 (7); Makarova (Rus) b. Lucic (Cro) 6-1 3-6 6-4; SCHIAVONE b. Kanepi (Est) 7-6 (7) 6-1; Ivanovic (Ser) b. Görges (Ger) 6-4 6-3; Hantuchova (Slk) b. Zheng Jie (Cina) 6-4 6-4; Li Na (Cina) b. Paszek (Aut) 7-5 6-4. PERDE MUSTER (m.l.) Oggi al Challenger di Milano (30.000 euro, terra) all’Harbour, asta benefica per la Fondazione Federico Luzzi: in palio le racchette di Pennetta e Schiavone. Ieri nel 1˚ turno, Thomas Muster (Aut) ha ceduto a Riba (Spa) 6-3 6-1, ritiro di Matteo Trevisan dopo aver perso il primo set 7-5 contro Kim (Usa).
VELA AUDI MED CUP (r.ra.) Inizia a Marsiglia la seconda tappa dell’Audi MedCup circuito dei TP52 e Soto 40. In gara 13 scafi tra questi Azzurra (Yc Costa Smeralda) che ieri ha vinto la regata di prova. La manifestazione si conclude domenica.
Aronne Ragazzi La famiglia Ragazzi ringrazia RCS Sport, Fip, Giba e tutte le persone a loro vicine per l'affetto dimostrato. - Bologna, 15 giugno 2011.
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ALTRI MONDI
Comincioli, 75 anni, senatore del Pdl, è morto fRomano ieri a Milano: compagno di scuola e grandissimo amico di Berlusconi, col premier lavorò in Fininvest e Publitalia
x NOTIZIE TASCABILI
IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE
LA FRASE DEL GIORNO L’ANNUNCIO DELL’EX SINDACO DI MILANO
Tremonti adesso parla di tre aliquote Si può fare?
Expo 2015, la Moratti si dimette dall’incarico di commissario
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Il ministro sa bene che tagliare le tasse non sarà facile: serve eliminare i costi inutili e ridurre le troppe esenzioni. Berlusconi studiò le soluzioni già nel 2006, ma mancò il «coraggio» che ora invoca Maroni GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Passato il referendum, siamo come color che son sospesi, dato che nulla capiremo intorno ai destini di Berlusconi, del governo e della legislatura fino a che Bossi, domenica a Pontida, non avrà detto (anzi gridato) quel che la Lega pretende per restare alleata del Pdl. Sempre ammesso che Bossi non sia fischiato o che il pratone non si presenti semi-deserto, eventi che forse farebbero precipitare la situazione. Ieri Maroni ha ripreso la metafora delle sberle: «La sberla del referendum fa male ma può essere un’occasione per rinsavire». La via della risalita consiste, per il ministro, nella riforma del fisco, con un occhio prima alle imprese, in particolare quelle piccole e piccolissime (gli artigiani del Nord sono robustamente rappresentati nella base leghista), e poi alle famiglie. Tremonti (nella foto Imagoeconomica insieme proprio al collega Maroni), che era andato all’assemblea annuale della Confartigianato, ha risposto lumeggiando una riforma basata su tre aliquote.
1Ha trovato i soldi? Non erano 80 miliardi?
Non ha detto questo. Intanto prima di lui il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, aveva ricordato che in Italia il
carico tributario è superiore di 3,5 punti di Pil rispetto alla media europea, pari a 54 miliardi di euro di maggiori imposte. Inoltre gli imprenditori perdono per gli adempimenti burocratici 285 ore all’anno, cioè 36 giorni lavorativi, il 43% in più della media Ocse. Quindi, oltre a una minore pressione fiscale, ci vuole un sistema più semplice. Tremonti aveva l’obbligo di rispondere e ha spiegato che per lui «sarebbe giusto un sistema con tre aliquote». Aliquote da mettere più in basso possibile, in modo da ridurre l’evasione e avere una platea vasta di contribuenti a cui far pagare le tasse secondo tre criteri: i figli, il lavoro, i giovani. Invece di tante imposte, poi, meglio averne 5 sole, accorpando le attuali. I soldi si possono trovare tagliando quelle spese che sono sfruttate da chi non ha bisogno, gente con il Suv eccetera. E poi «nella spesa fiscale c’è un enorme catalogo di voci e regimi di favore, ci sono 471 voci di esenzioni che valgono 150 miliardi. Un magazzino tutto da rivedere».
2 Se le cose stanno così, perché non ci hanno pensato prima?
È un pezzo che ci pensano o dicono di pensarci. Per esempio, la storia delle tre aliquote non è mica nuova. Anzi ci fu un’epoca in cui Berlusconi e Tremonti volevano metterne due.
ROMANO COMINCIOLI SENATORE PDL
3 Addirittura. E quando? Per esempio nel 2002 — governo Berlusconi con Tremonti ministro dell’Economia — i giornali annunciarono: «Dal 1˚ gennaio 2003 potrebbe esserci un nuovo sistema fiscale che, gradualmente, si baserà su due sole aliquote invece delle attuali cinque. Chi guadagna fino a centomila euro pagherà in base a un’aliquota del 23%, chi guadagna di più avrà un’aliquota del 33%». Bello, eh? Nel 2004 Berlusconi ribadì la storia delle due aliquote e aggiunse: «Se non ci riesco, mi ritiro dalla politica». Fini era contrarissimo. Raffaele Costa, il liberale specialista nella lotta agli sprechi, intervenne sostenendo che tagliare 12 miliardi di costi inutili era facile. Ci voleva solo «coraggio, coraggio, coraggio» (testuale).
4 È il discorso che fa Maroni adesso. Ma in che consiste questo «coraggio»?
Il coraggio di toglier di mezzo privilegi, cioè di colpire intere categorie di elettori che godono di qualche vantaggio. Nell’ottobre del 2004 il nuovo ministro dell’Economia, Domenico Siniscalco (Fini aveva preteso la testa di Tremonti) rinvia la riduzione delle aliquote e i giornali scrivono così: «Berlusconi, conscio che la questione è fon-
damentale per la sua rielezione, comincia a farsi prendere dall’ansia, e si fanno sempre più insistenti le voci di contrasti col ministro del Tesoro: tanto per cominciare, Renato Brunetta, consigliere economico del premier, l’ha attaccato sul Giornale (qualcuno l’accusa addirittura di «intelligenza con il nemico»).
5 Ma è identico ad ora. Brunetta, l’intelligenza col nemico...
A novembre Siniscalco presentò il piano di tagli delle tasse e delle spese. Leggero aumento delle detrazioni Irpef, Irap ridotta, «e dal 2006 l’introduzione di tre aliquote del 23 per cento per i redditi fino a 23 mila euro, del 33 per cento per la fascia 23-33.500 e del 39 per cento per chi guadagna più di 33.500 euro l’anno». Seguiva il taglio delle spese, che prevedeva «il blocco dal 2005 delle assunzioni nel pubblico impiego e il taglio dell’1 per cento l’anno dei docenti e del personale ausiliario della scuola». Ma la Moratti, ministro della Pubblica Istruzione, protestò, per non parlare di Fini. Non se ne fece perciò niente. Vale a dire: quella classe di governo non ebbe coraggio per tagliare dove bisognava tagliare. Maroni ha ritirato fuori quella parola, «coraggio». Sarebbe per caso disposto, mettiamo, a risparmiare soldi tagliando le province?
Giancarlo Galan Interpellato sulle ragioni della «sconfitta» referendaria, il ministro dei Beni Culturali Galan (Pdl) ha incolpato anche la Lega Basta sberle, lo dico anch’io, ma bisogna anche vedere da chi sono venute, perché secondo me ne abbiamo prese tante anche per colpa della Lega. Berlusconi deve tornare ad essere quello che era nel 1994 e fare ciò che aveva promesso. E non è colpa sua se non lo ha fatto
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d Ha parlato facendo riferimento alla sua Italia, ovviamente, ma ha parlato dei problemi economici dell’Europa. Mario Draghi, numero uno di Bankitalia e candidato designato alla presidenza della Banca Centrale Europea, durante un’audizione al Parlamento di Bruxelles è tornato sui temi caldi del momento, la crisi della Grecia e l’euro. «L’Italia degli inizi degli Anni 90 era in condizioni forse peggiori di quelle in cui si trovano oggi la Grecia e il Portogallo, ma presentammo un piano credibile e ce l’abbia-
mo fatta», ha detto Draghi. La soluzione per la crisi, comunque, per l’economista romano che guida la Banca d’Italia dal gennaio 2006 non può essere il «fallimento» di Atene (del quale hanno discusso ieri anche i ministri delle Finanze europei, che non escludono l’intervento di privati). «Il costo di un default sarebbe superiore ai vantaggi — ha precisato Draghi — e non risolverebbe i problemi. Molti investitori sperano nell’insolvenza del Paese, ma una nuova Lehman Brothers avrebbe conseguenze sconosciute, perché se abbiamo capito come fallisce un’impresa e forse
Mario Draghi, 63, prima dell’audizione di Bruxelles AP
FRODE DA 550 MILIONI: IN CELLA 46 PERSONE
Maxi evasione fiscale: arrestato presidente Confcommercio Roma C’è anche il presidente della Confcommercio di Roma Cesare Pambianchi tra le 46 persone finite in carcere per una maxi frode da 550 milioni di euro. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta e riciclaggio. Secondo i magistrati della Capitale, Pambianchi avrebbe ottenuto 8 milioni in nero.
L’INTERVENTO DI MARCHIONNE
Fiat: «No Confindustria se siamo un ostacolo»
Sergio Marchionne torna a parlare dei rapporti tra Fiat e Confindustria. L’a.d. del Lingotto, alla presentazione del nuovo crossover Freemont (nella foto Ansa), ha detto: «Apprezzo quello che sta facendo Confindustria, ma la cosa importante è se arriviamo allo stesso punto e nello stesso tempo. Se no la Fiat ha tutto il diritto di decidere se rimanere o cercare un futuro andando avanti». E poi: «Quello che non vogliamo fare è rimanere associati a un’organizzazione che offre ostacoli legali».
SEMBRAVA QUESTIONE DI TRAFFICO...
Lite in strada per un debito: uomo ucciso con una spranga a Roma Nel quartiere San Basilio di Roma un uomo di 47 anni è stato ucciso con un colpo di spranga in testa. Sembrava una lite per il traffico, ma era dovuta a un debito non riscosso. L’uomo, con precedenti penali, con il figlio di 19 anni ha inseguito e tamponato il debitore che fuggiva. Questi, sceso dall’auto, lo ha colpito ed è fuggito.
AL PARLAMENTO EUROPEO IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA BCE: «L’ITALIA DEI PRIMI ANNI 90 ERA PEGGIO DI ATENE»
Draghi: «La Grecia uscirà dalla crisi E l’euro non è messo in discussione»
Letizia Moratti, dopo la sconfitta, lascia anche l’incarico di commissario straordinario di Expo 2015. Lo ha annunciato lo stesso ex sindaco di Milano all’assemblea generale del Bie a Parigi. «È con il dovuto rispetto del nuovo sindaco Giuliano Pisapia e della sua coalizione che intendo rinunciare al mio ruolo» ha detto la Moratti.
come fallisce una banca, non sappiamo ancora cosa succede quando fallisce uno Stato». Moneta Draghi, che ha ribadito di non essere stato coinvolto nei rapporti fra Goldman Sachs (la banca dove ha lavorato in passato) e il governo greco in crisi nel 2000, ha anche parlato dell’euro: «Io credo che l’Unione economica e monetaria, con l’euro al suo centro, sia stata un grande successo, ed è un successo che deve essere preservato per il bene di tutti i cittadini europei». E ancora: «L’euro in tutti questi anni è diventato una valuta internazionale molto forte e credibile — ha aggiunto il governatore di Bankitalia — e nessuno degli eventi recenti, tra cui la crisi globale, potranno rimettere in discussione questo successo». c.ang.
I DATI BANKITALIA MAI COSI’ MALE
Debito pubblico record In appena un anno +4,14% Nuovo record del nostro debito pubblico. Il dato, diffuso ieri dalla Banca d’Italia, ha raggiunto infatti quota 1.890,622 miliardi di euro nel mese di aprile. Il precedente primato era stato toccato a gennaio con 1.879,992 miliardi. A marzo il debito era sceso a 1.868,265 miliardi, mentre ad aprile dell’anno passato si attestava a 1.815,385. Il 2010 si era chiuso a 1.843,015 miliardi, quindi nel primo quadrimestre del 2011 si è registrato un incremento del 2,58%, mentre l’aumento negli ultimi dodici mesi è pari al 4,14%. Un peggioramento che viene registrato anche dal superindice dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) che rileva «chiari segni» di rallentamento dell’attività economica in Francia e Italia, «espansione» negli Stati Uniti e attività «stabile» in Germania e nel Regno Unito. Per l’Italia l’organizzazione parigina segnala dunque una flessione dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 2% su base annua.
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fossi stato al suo posto mi sarei dimesso»: così f«Se Barack Obama ha commentato la vicenda di Anthony Weiner, il deputato che ha postato su Twitter foto osè
«Ad Arcore palese la prostituzione» La pm Boccassini risponde alle eccezioni della difesa nell’aula del caso Ruby: «Diritti di Berlusconi mai violati» MASSIMO ARCIDIACONO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Un attacco militare», è questa l’espressione ad effetto usata ieri dal procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini. Lo ha fatto nell’aula del processo sul caso Ruby, dove ha preso la parola per la prima volta e per replicare alle 16 eccezioni presentate dai difensori di Silvio Berlusconi. La notte tra il 27 e 28 maggio 2010, quella in cui Karima El Mahroug (la ragazza marocchina ormai conosciuta come Ruby) fu rilasciata in seguito alle telefonate del presidente del consiglio, nella Questura milanese, secondo la Boccassini, si verificò «come un attacco militare»: in successione si presentarono la consigliera regionale Nicole Minetti e poi la brasiliana Michelle Conceicao «che aveva saputo che la minore era in Questura». Un’espressione, «attacco militare», non nuova nel vocabolario della Boccassini che otto anni fa, nel corso della requisitoria al processo Imi-Sir/Lodo Mon-
BARACK OBAMA PRESIDENTE USA
Il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, 61 anni ANSA
dadori, aveva pronunciato una frase abbastanza simile, parlando di «un controllo del territorio militare». Punto su punto Il procuratore aggiunto, rispondendo per 90 minuti alle obiezioni della difesa, ha affermato inoltre che non si è trattato di «un’indagine mirata contro Silvio Berlusconi. L’inchiesta iniziò con ac-
Il procuratore ricorda la notte in cui la ragazza fu rilasciata dopo le telefonate del premier: «Fu come un attacco militare»
certamenti sui rapporti tra Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede in relazione al reato di induzione alla prostituzione anche minorile». Un quadro generale che, però, fu presto chiaro, grazie alle intercettazioni in fase d’indagine: «Era palese che c’erano persone che si prostituivano» nel corso «delle serate nella residenza del premier» ad Arcore. Nessuna persecuzione nei confronti di Berlusconi, dunque, nessuna violazione del diritto di difesa (già a ottobre, prima che il premier fosse indagato, i suoi legali raccoglievano testimonianze), ma palesi casi di mercimonio, anche minorile. Per tutte queste ragioni, la Boccassini chiede che il processo resti a Milano: sostenere la competenza territoriale della procura di Monza farebbe «a cazzotti con la ricostruzione dei fatti e con le condotte». «Tutto inizia a Milano e si conclude a Milano», ha affermato il magistrato. Parte civile Intanto, le mosse di Egidio Verzini, nuovo avvocato di Ruby, cioè la possibilità che la ragazza si costituisca parte civile, potrebbero sconvolgere l’evoluzione del processo. Verzini ha liquidato l’eventualità con un «vediamo», aggiungendo: «È un momento delicato, faremo una conferenza stampa a fine mese». Nell’attesa di eventuali novità, così, la prossima data da mettere in calendario resta quella del 18 luglio. Alle 9.30, quel giorno, i giudici renderanno nota l’ordinanza sulle eccezioni. E potrebbero anche accogliere la richiesta di Berlusconi sulla diversa competenza territoriale.
NO ALLE CONCESSIONI
GERMANIA PRIMO CASO
Retromarcia sulle spiagge: privati bocciati
Il batterio E.Coli uccide un bimbo Aveva solo 2 anni
Contrordine: niente conces sione delle spiagge ai privati. È stata infatti eliminata ieri dal decreto Sviluppo la norma, contenuta nell’articolo 5, che portava a 20 anni (originaria mente si era parlato di 90) il diritto di superficie balneare per i gestori di impianti. Esultano gli ambientalisti: «È un altro successo per i cittadini — ha detto Sebastiano Venneri, il vicepresidente nazionale di Legambiente —, per gli imprenditori onesti e per coloro che hanno a cuore i beni comuni. Ora avanti per liberare le spiagge dai cancelli e dal cemento». Ma i Verdi, attraverso il segretario Angelo Bonelli, frenano gli entusiasmi: «È un segnale che, però, non ci tranquillizza affatto visto che il governo ha dichiarato che la materia sarà trasferita nella legge comunitaria. Il rischio cementificazione, purtroppo, resta inalterato».
Un bambino di 2 anni, tedesco, è la vittima numero 37 dell’epidemia di Escherichia Coli che sta colpendo l’Europa: è il primo bimbo a morire per il batterio killer, visto che finora la vittima più giovane era una ragazza di 20 anni. Il decesso del piccolo, avvenuto lunedì notte ad Hannover, è stato causato dalla sindrome emolitica uremica, la complicanza più grave dell’intossicazione da E. Coli. I familiari, anche loro contagiati dal batterio, sono invece guariti. Secondo quanto riferisce l’Istituto sanitario Robert-Koch di Berlino, i morti registrati in Germania riconducibili all’epidemia sono 36, una è invece la vittima in Svezia. In Germania, tuttavia, i casi di contagio, annuncia ancora l’istituto berlinese, sono aumentati leggermente raggiungendo quota 3.235, rispetto ai 3.228 di lunedì. Dopo settimane di incertezza, le autorità tedesche venerdì scorso hanno identificato l’origine della contaminazione nei germogli (di vari legumi, tra cui la soia) provenienti dall’azienda Gaertnerhof, a Bienenbuettel, nel nord della Germania, subito chiusa. Ieri, invece, l’Ue ha dato il via libera al pagamento di 210 milioni di indennizzo ai produttori di ortaggi ritirati dal mercato.
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penso che ci sia stato qualcuno peggiore di noi»: f«Non l’ha detto Pippo Baudo, che ha parlato del flop dello
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ELISABETTA ESPOSITO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dIl primo amore non si scorda mai. E se il secondo fosse meglio? È quello che sperano le case di produzione cinematografiche che continuano a puntare con insistenza sui sequel dei successi passati. Basta dare un’occhiata alla classifica dei film più visti dell’ultimo fine settimana e all’elenco delle più attese uscite dell’estate. Primo al botteghino è infatti X-Men L’inizio, che a voler essere pignoli è un prequel, ma visto che c’è stato anche Wolverine potrebbe addirittura essere considerato il sequel del prequel. Complicato. Ma vale. Secondo Una Notte da Leoni 2, terzo Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare, appena scalzato dalla vetta. E in arrivo ci sono Cars 2 (22 giugno), Transformers 3 (29 giugno), Harry Potter e i Doni della morte - Parte 2 (13 luglio), Kung Fu Panda 2
Pirati, eroi o cartoni Basta che sia sequel Da Harry Potter al nuovo Cars, l’estate del cinema va sul sicuro I produttori: «La gente li rivuole»
s RICAVI TV: MEDIASET IN TESTA
la foto
(24 agosto). Come mai questa passione per le seconde, terze, quarte puntate? Desiderio dei produttori di andare sul sicuro? Mancanza di idee? Un tempo i sequel erano temutissimi, «perché — si diceva — non vengono mai bene come il primo». E resta memorabile una scena di L’aereo più pazzo del mondo in cui all’aeroporto campeggia il manifesto pubblicitario di un Rocky XXXIII con tanto di vecchietto con guantoni. Successo Forse si tratta ormai di un luogo comune superato, come quello secondo cui da un bel libro non possa nascere un bel film. Richard Borg, direttore generale e amministratore delegato della Universal Italia, che distribuisce Kung Fu Panda 2 e Transformers 3, spiega: «È molto semplice: i sequel vengono prodotti quando il film originale ha ottenuto un grande successo. Viene dunque spontaneo riproporre gli stessi perso-
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Michele Santoro, 59 anni, salernitano, è laureato in Filosofia ANSA
Santoro: «Mi candido direttore generale Rai»
dIl caso Michele Santoro non si raffredda. Il giornalista, che ha dato l’addio alla Rai la settimana scorsa durante l’ultima puntata stagionale di Annozero (dicendo poi al presidente Garimberti «non ho firmato con nessuno, tornerei anche a un euro a puntata»), ha parlato nuovamente del suo futuro televisivo. Senza escludere né un’altra stagione con la Rai né l’approdo a La7, che lo corteggia da tempo. La prima opzione, al momento, suona decisamente come una provocazione: «Sto pensando che voglio candidarmi a fare il direttore generale della Rai — ha detto Santoro durante la conferenza stampa di presentazione della
festa per i 110 anni della Fiom, venerdì sera a Bologna, organizzata dal suo staff—. La mia sarebbe infatti una candidatura con tutti i crismi, grazie al mio curriculum, alla mia conoscenza dell’azienda e del personale. Mi chiedo ancora come sia potuto diventare direttore generale Mauro Masi, uno che non sapeva distinguere un televisore da un’aspirapolvere...». Trasferimento In ballo, però, c’è anche il passaggio a La7, che nell’impasse della Rai spera di piazzare i colpi Santoro, Fazio & compagnia. Il conduttore di Annozero ha parlato, infatti, anche della tv di Telecom: «A La7 indubbiamente sta avvenendo qualcosa di interessante. Valutiamo con molta attenzione le loro proposte, aspettiamo di essere tranquillizzati sotto il profilo delle libertà: il problema non sono i soldi». E poi: «La7 ha il vento in poppa, noi potremmo inserirci facendo il nostro mestiere». c.ang.
Superata Sky Mediaset supera Sky nel 2010 e torna in testa alla classifica dei ricavi del settore tv, con la Rai terza. Come spiegato ieri dall’Agcom, Mediaset (nella foto Ansa il vicepresidente Piersilvio Berlusconi) cresce dell’8,1% ed è a quota 2.770,60 milioni di euro (contro i 2.562,98 del 2009), Sky registra un +1,8% e raggiunge i 2.630,76 milioni; per la Rai +2,5% (2.553,84 milioni)
631
i milioni di dollari Il film «Kung Fu Panda» ha incassato 631 milioni di dollari nel mondo ed è stato il più visto in Italia del 2008 naggi o il seguito di una storia per capitalizzare l’accoglienza del primo capitolo da parte del pubblico. Bisogna poi fare la differenza tra sequel puri e semplici ed episodi che danno una continuazione alla storia. Per tutti vale comunque la stessa regola: vengono prodotti solo ed esclusivamente se il numero uno ha avuto buon riscontro nel pubblico. Non dimentichiamoci, tra l’altro, che parliamo di un mercato globale e questi film vengono sfruttati a livello mondiale».
Fascino Nicola Maccanico, direttore generale della Warner Bros Pictures Italia (che distribuisce Harry Potter 8 e Una Notte da Leoni 2), analizza aspetti positivi e negativi dei sequel: «Fare un buon numero due è più difficile, ci si muove su una traccia già segnata e manca dunque l’originalità. Bisogna essere più bravi per realizzare un bel sequel, ma nel cinema se ne sono visti diversi. Non scordiamoci poi che viviamo in un’era in cui la serialità è molto diffusa, pensate a quello che si vede in televisione. Il pubblico si affeziona a certi personaggi e spera di trascorrere con loro più tempo possibile. Non c’è una perdita di creatività nel cinema, solo l’ambizione di valorizzare al massimo il successo di un film. Ma come in tutte le cose, non bisogna esagerare». Buono a sapersi. Non vedremo un addio al celibato di novantenni ubriaconi in Una Notte da Leoni 33...
FENOMENO PERSI 6 MILIONI DI UTENTI NEGLI USA
Zuckerberg si è fidanzato Ma il «suo» Facebook è in calo Sorpresa: Facebook inizia a perdere amici. La creatura sfornamilioni di Mark Zuckerberg (nella foto Ap), che sembra prossimo alle nozze con la storica fidanzata Priscilla Chan, ha avuto un calo di quasi 6 milioni di utenti soltanto negli Stati Uniti nel mese di maggio (da 155,2 milioni a 149,4). All’inizio di giugno gli iscritti erano comunque 687 milioni, ma il trend di crescita si sta riducendo: 13,9 milioni ad aprile, 11,8 a maggio. Anche in Canada gli amici di Facebook sono scesi di oltre un milione e mezzo e in Gran Bretagna, Norvegia e Russia la riduzione è stata superiore ai centomila utenti. La tendenza sembra però differente in Italia. La nostra risulta infatti essere la prima Nazione al mondo, insieme al Brasile, per penetrazione dei social media, in particolare Facebook. Nella relazione annuale dell’Agcom, infatti, si legge che Facebook è il social network più diffuso in Italia e negli ultimi due anni si è affermato in modo straordinario. Raddoppiati gli utenti unici (da 11 a 20 milioni), è aumentato anche il tempo medio per utente (quasi 9 ore e mezza), che non ha eguali tra gli altri siti. In pratica Facebook, in due anni, è diventato, dopo Google, il secondo sito più visitato dagli italiani, con una penetrazione pari al 78% degli utenti attivi.
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PIPPO BAUDO PRESENTATORE
show di Rai 1 sui 150 anni dell’Italia fatto con Vespa
IL CASO DOPO LA CONCLUSIONE DI «ANNOZERO»
Il giornalista: «Io a La7? Il problema non sono i soldi, ma la libertà editoriale»
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LOTTO
Stanotte c’è l’eclissi di Luna E il Satellite si tingerà di rosso Stanotte arriva l’eclissi e la Luna si tinge di rosso. L’oscuramento totale avverrà attorno alle 22.30, ma la Terra inizierà a proiettare la sua ombra sul nostro Satellite già dalle 21; l’eclissi totale si concluderà alle 23.02, un’ora più tardi finirà anche quella parziale. Al culmine dell’eclissi, la Luna potrà avere un colore rossastro o grigio scuro: sarà un evento speciale, visto che il prossimo oscuramento sarà il 28 settembre del 2015
SUPERENALOTTO
BARI CAGLIARI FIRENZE GENOVA MILANO NAPOLI
6 27 81 53 54 49
40 8 86 54 36 42
26 73 22 44 38 77
36 42 14 56 31 38
37 69 41 65 26 36
PALERMO ROMA TORINO
3 37 20 51 30 19 24 16 39 62 56 2 69 42 22
VENEZIA 86 64 58 81 76 NAZIONALE 28 43 50 18 14 ESTRAZIONI DEL 14 GIUGNO
La combinazione vincente 40 44 49 57 58 87 (Jolly: 1; SuperStar: 28) Punti 6: nessuno (il jackpot stimato è di 31.900.000 e) Punti 5+: nessuno Punti 5: 2 totalizzano e 203.758,50 Punti 4: 850 totalizzano e 479,43 Punti 3: 36.540 totalizzano e 22,30 QUOTE SUPERSTAR: Punti 5: nessuno Punti 4: 13 totalizzano e 47.943 Punti 3: 289 totalizzano e 2.230 Punti 2: 3.477 totalizzano e 100 Punti 1: 21.823 totalizzano e 10 Punti 0: 52.956 totalizzano e 5 Montepremi di concorso: 2.716.780 e 10 E LOTTO La combinazione vincente 2 3 6 8 19 24 26 27 36 37 40 42 49 53 54 56 64 73 81 86
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AUTOGRILL PARTNER DEL MONDO DEL GRANDE SPORT Autogrill, leader mondiale nei servizi di ristorazione, retail e duty free per le persone in movimento, da tempo collabora con il mondo dello sport partecipando a eventi di richiamo nazionale e internazionale e portando i propri servizi di risto razione all’interno di grandi strutture sportive quali il Forum di Assago (Milano) sede anche di prestigiosi concerti e il Palalottomatica di Roma. Per quanto riguarda i grandi even ti sportivi, nel 2011 Autogrill è intervenuta per il secondo an no consecutivo al torneo delle Sei Nazioni di rugby presso lo Stadio Flaminio di Roma. Nel 2010 la società aveva seguito la nazionale italiana del pallone ovale anche in occasione dei test match contro Argentina, Australia e Isole Fiji negli stadi di Verona, Firenze e Modena. Analogamente, aveva preso parte ai Campionati mondiali di pattinaggio a Torino nelle aree aperte al pubblico e all’interno delle lounge dedicate ad atleti, giornalisti e vip.
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Meritano inoltre di essere ricordate le presenze di Auto grill ai Giochi del Mediterraneo nel 2009, alle Universiadi nel 2007 e alle Olimpiadi invernali di Torino nel 2006 dove attraverso ottanta postazioni tra aree di erogazione e posi zioni bar per il pubblico e per la stampa sono stati serviti oltre quattrocentomila caffé e altrettanti piatti. In tutte queste occasioni è proposta alla clientela un’offer ta di bar snack con eventuali declinazioni specifiche in ragio ne della tipologia di pubblico. Dal punto di vista della gestio ne, infatti, la società mette in campo la propria capacità di gestire flussi con alti picchi grazie a un’organizzazione pun tuale del lavoro e allo sviluppo di un’offerta che ben si pre sta al servizio veloce. Quest’anno, in collaborazione con la Federazione italiana tennis e sotto la supervisione di Coni Servizi, Autogrill ha portato agli Internazionali di tennis di Roma 2011 i propri servizi di ristorazione destinati sia agli atleti sia al folto pub blico della manifestazione sportiva. In tutto la società ha ge stito nove postazioni, ovvero il ristorante per atleti, arbitri, giudici di linea e la direzione dell’impianto sportivo, quattro bar all’interno del campo centrale, tre gazebo e una casetta bar all’interno del villaggio. A ciò si sono aggiunti i cosid detti “spaltisti” per la vendita food&beverage sugli spalti e alcuni chioschi itineranti nel villaggio. Autogrill ha prestato inoltre particolare attenzione ai clienti con intolleranze ali mentari inserendo in assortimento anche prodotti senza glu tine e complessivamente, nelle giornate di preparazione alla manifestazione e durante gli otto giorni del torneo capitoli no, ha messo in campo oltre 150 propri collaboratori.
TARIFFE PER PAROLA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,80; n. 1: euro 2,50; n. 2 - 3 14 : euro 9,50; n. 5 - 6 7 - 8 - 9 - 12 - 20: euro 5,60; n. 10: euro 3,50; n. 11: euro 3,90; n. 13: euro 11,00; n. 15: euro 5,00; n. 17: euro 5,50; n. 18 - 19: euro 4,00; n. 21: euro 6,00; n. 24: euro 6,50. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 5,30 sul Corriere della Sera; euro 2,00 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. n. 22: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,60 sulle due testate. n. 23: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. Gli importi sopracitati sono comprensivi di I.V.A. SERVIZIO CASSETTE POSTALI Le lettere indirizzate alle cassette dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni postali e saranno respinte se assicurate o raccomandate. Non si assume responsabilità per quanto allegato alla corrispondenza. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.
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Nell’occasione Autogrill ha sviluppato per il ristorante de dicato agli atleti un menu in linea con le esigenze degli spor tivi. Un ampio assortimento di piatti, con particolare atten zione ai primi (pasta e riso, dalle ricette più semplici fino a specialità locali quali la pasta alla amatriciana), ai secondi di carne e pesce (roast beef, porchetta, grigliate), verdura e frut ta. Questi alcuni numeri e curiosità: agli atleti sono stati ser viti circa tremila pasti, di cui 1.800 pranzi e 1.200 cene, tut ti hanno preso un primo (due su tre hanno consumato pasta, gli altri riso), circa la metà degli atleti ha scelto un piatto a base di carne, gli altri formaggi e insalatone, tutti hanno con sumato frutta al pezzo o macedonia. Questi, invece, alcuni numeri sui prodotti più venduti nelle diverse postazioni bar snack Autogrill: cinquantamila caffè, 45mila gelati, quarantamila panini e altrettante bottigliette d’acqua, 25mila bibite. La menzione quale prodotto più cu rioso è andato alle “tennis gum”, chewing gum a forma di palline da tennis del quale sono stati venduti 1.500 pacchetti. a cura di RCS Pubblicità
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FIRENZE dNel vestire non ci sono più regole. La conferma arriva dal Pitti Uomo di Firenze, il salone dell’abbigliamento maschile con le anteprime dei capi che vedremo nell’estate 2012. Perlustrando i 59 mila metri quadrati della Fortezza da Basso, ci si accorge che gran parte dei marchi (più di mille) sfornano modelli versatili e sempre più sportivi. Così, anche per questa 80ª edizione del Pitti, la Gazzetta dello Sport torna con il concorso Gazzalook (la premiazione è questa mattina all’Igloo Gazzetta, alla Fortezza).
Sondaggio Per decretare i 14 vincitori, oltre al parere dei nostri stylist, abbiamo interpellato i lettori, con un sondaggio sul nostro sito. La giuria popolare ci ha confermato che la vo-
glia di rompere gli schemi c’è. Ecco allora che tra i primi tre marchi si piazzano Cushe per la scarpa ecologica che si trasforma in sandalo, Clarks Originals, in gara con la tradizionale calzatura reinventata in stile rock, e infine il gilet per motociclisti creato da Brembo con l’airbag incorporato. Ma se è vero che lo stile informale domina, i nostri esperti hanno promosso anche i capi più classici, che però diventano unici per la lavorazione dei materiali e la cura dei particolari. Come la giacca in versione blazer di Peuterey, quella con sottocollo a righe di Fred Perry e la sportivissima reversibile di Colmar Originals. Rispolverano invece lo stile vintage le scarpe da ginnastica di Diadora, i bermuda in cotone di Mason’s, i boxer da mare Sundek con stampe Anni 70 e la felpa con cappuccio rieditata da Everlast. Tra gli accessori, invece, si distingue il porta pc in pelle personalizzabile di Piqua-
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dro. E, per la cura dei dettagli, spicca la collezione di maglioni con inserti a colori di Harmont & Blaine. Infine, ci sono le sneaker superleggere di Pirelli PZero e di Munich: adattissime per un look casual senza regole.
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LA FESTA DI FIRENZE NEL CUORE DELLA CITTÀ UNA SERATA ORGANIZZATA DA RCS PER L’80ª EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE
C’è anche Noemi nella notte della moda 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Noemi in concerto a Firenze
FIRENZE dDa queste parti si fa festa, e l’occasione è particolare: l’ottantesima edizione di Pitti Immagine Uomo, una tra le più importanti vetrine internazionali dedicate alla moda maschile. Dunque, un compleanno speciale ed è anche per que-
sto che le testate del Gruppo Rcs hanno pensato a una grande celebrazione in piazza della Repubblica, il cuore della città, in una cornice suggestiva di luci e suoni. Presenti Andrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport, e gli altri direttori delle testate del gruppo, quotidiani e periodici. Presente anche il sin-
daco di Firenze, Matteo Renzi, e tutti i più importanti esponenti della moda italiana. Noemi Anche per questo l’hanno chiamata la «notte bianca della moda», ed è stata una notte speciale, dedicata però anche alla cultura e allo spettacolo. Per dire, c’erano ballerine
che giravano in aria e, per concludere la serata, il concerto di Noemi, lanciata dalla seconda edizione del talent show X Factor, davanti a migliaia di persone: ovvio, ha cantato anche Vuoto a perdere, successo del secondo album di inediti, scritto per lei da Vasco Rossi. a.g.
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INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: portofranco@rcs.it
A cura di Franco Arturi
Io, mio padre, il Novara e 45 km da fare... Se per molti il Novara è il fenomeno mediatico del momento (nella foto Ansa la festa promozione), per mio papà rappresenta molto di più. La scintilla scoccò alla prima partita che vide dal vivo, un'amichevole di agosto tra Arona e Novara, finita 0-4. Da quel giorno del 1967 mio papà è tifoso del Novara, allora in Serie B. Sarebbero seguiti anni oscillanti, un po' in B, un po' in C1, finché poi, quando la tredicenne ero io (ormai circa dieci anni fa), ci sono stati lunghi anni in C2 con rischio playout... Capitava che nei fine settimana di maggio, quando ormai faceva caldo e si stava bene, mia mamma ed io andassimo con mio papà a Novara per vedere una partita che ai miei occhi sembrava veramente di un altro mondo rispetto a quelle dell'Inter a San Siro. Quando non si andava allo stadio, la partita si seguiva lo stesso, naturalmente: in casa mia di domenica pomeriggio la tv era fissa sulla schermata di televideo, unico mezzo per conoscere il risultato in tempo reale. Quando mio papà era via per lavoro, ero caldamente esortata a presidiare la sala da pranzo con televi-
IL TEMPO
deo e se il risultato del Novara o dei vicini di classifica iniziava a lampeggiare, dovevo avvisarlo subito, possibilmente evitando brutte notizie. Negli anni il tempo libero di mio papà è andato assottigliandosi a causa degli impegni di lavoro che l'hanno visto molto all'estero, ma la fede per il Novara non ne ha minimamente risentito. Da quando ha centrato la Serie B, poi, la febbre è salita ai massimi livelli: è riuscito a contagiare anche mio nonno quasi novantenne, che fino all' anno scorso non sapeva distinguere un calcio d'angolo da un rigore. Mia mamma, che ha sempre seguito il calcio più che altro per far piacere a mio papà ed a me, la sera della finale di ritorno contro il Padova vagava per la casa chiedendo ogni tre minuti quanto mancasse alla fine. Persino il signore che è venuto quest'estate a
ripararci il frigorifero in quelle due ore è riuscito a farsi contagiare dall'esuberanza di mio papà e da allora segue le partite con il figlio. Verso Natale mio padre ha promesso: «Se il Novara viene in A, vado in pellegrinaggio a piedi da San Siro al Piola». E so che manterrà la parola, appena potrà. Laura Colm Complimenti a suo padre e a tutta la famiglia. Oltre che al Novara, s’intende. Un grande premio per tutti: il calcio è soprattutto fede. E per dirlo di questi tempi ci vuole una buona dose della medesima. Ora però suo padre deve mettersi subito in allenamento: lo aspettano un 45 chilometri, circa. Una bella sfida sportiva, che va affrontata con la dovuta serietà. Siamo a sua disposizione se avrà bisogno di consulenti «tecnici».
Controlli allo stadio
vi». Era un indovino o un facile profeta?
Vi racconto qualcosa circa la serietà dei biglietti nominali. Sabato sera sono andato a Bergamo ad assistere al match di playout AlbinoLeffe-Piacenza. Sono arrivato davanti al botteghino dello stadio a mezzora dall'inizio della partita: la fila per acquistare il biglietto, visto l'iter burocratico del documento di identità, era stratosferica. Allora hanno pensato bene di fermare il ritiro dei documenti e di aprire direttamente i cancelli del settore ospiti a chiunque. Io mi domando: a Bergamo entra chiunque, a Brescia la stessa identica cosa per Brescia-Milan, a Napoli entrano i figli dei boss, a Roma entrano con un arsenale. Ma solo a Milano mi controllano perfino le mutande?
Era uno che voleva dire tutt’altro con quel gesto. Gratuito e offensivo. Per questo è stato squalificato.
Giuseppe Cuccoli (Crespellano, Bo)
Luca Tonani
Devo darle un dispiacere: ho ricevuto diverse lettere di protesta anche da spettatori poco controllati a San Siro. Come sempre, la risoluzione di questi «piccoli» problemi equivarrebbe in Italia ad avviare una rivoluzione. Quella della legalità.
Mourinho profeta Vi ricordate cosa disse Mourinho al tempo del gesto delle manette? Il senso delle sue parole era: «Mettete pure la testa sotto la sabbia, poi, tra qualche anno, quando vi ritroverete invischiati in qualche altro scandalo farete finta di sorprender-
Difendere a4oa3 Potrebbe brevemente spiegarmi vantaggi e svantaggi delle difese a 3 e a 4 nel calcio? Franco Puerari (Brescia)
Posso darle solo un’infarinatura: per un approccio più «scientifico» dovrebbe rivolgersi a un tecnico. La difesa a 4 è la più usata, in tutto il mondo e consente una copertura completa del fronte. In fase d’attacco questo tipo di schieramento consente a uno dei due terzini a turno di sovrapporsi e di diventare un’ala aggiunta. La difesa a 3 pura si vede pochissimo: roba del Barcellona di Cruijff di una ventina d’anni fa. E’ chiaro che consente di dislocare un uomo in più in attacco: cose per spregiudicati, di cui s’è persa traccia. Zaccheroni spiega la differenza fra le due difese ricordando che in fase di ripiegamento la difesa a 4 «accetta» un quinto difensore aggiunto, mentre quella a 3 diventa di fatto a 4. So che le gira già la testa con questa raffica di numeri, ma resista ancora un attimo. In realtà chi dice di difendere a 3 molto più prosaicamente scende in campo con 5 difensori con i due esterni che diventano ali in attacco e si massacrano di scatti e rientri. E’ il modulo (di successo) del Genoa di Bagnoli e del Parma di Scala. In real-
tà più che il numero di difensori designati conta il come e il dove si difende, cioè il famoso «pressing alto» che contraddistingue tuttora le squadre di grande successo dal resto del mondo. Il Barcellona, tanto per chiarirci, va alla caccia del pallone sulla tre quarti avversaria un secondo dopo averlo perso. E’ molto dispendioso atleticamente e infatti Guardiola fa «riposare» i suoi quando hanno il pallone fra i piedi e se lo passano anche decine di volte in un apparente «surplace». Per pressare occorre molto lavoro, atletico e tecnico. Non tutti sono in grado di sostenerlo.
Le preziose Gazzette Vorrei ringraziare attraverso il signor Enzo Mazzone che mi ha fatto dono di alcuni numeri storici della Gazzetta degli anni Sessanta, tra cui uno sulla morte del grande Fausto Coppi. Il signor Mazzone aveva letto una mia mail di qualche anno fa su questo giornale nella quale raccontavo di collezionare le gazzette di ogni giorno dal 1996 ad oggi. Ebbene, è riuscito a rintracciarmi ed a farmi dono di questo per me preziosissimo materiale: posso garantirgli che è finito in buone mani e che lo conserverò sempre con cura, insieme a tutte le altre mie innumerevoli gazzette. Spero che gli giunga il mio ringraziamento attraverso il nostro amato giornale che lui, come me, legge ogni giorno con grande affetto. Antonio Bernasconi (Maccagno, Va)
Un dovere per noi. Grazie.
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a cura del Centro Epson Meteo
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MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
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R
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Friends with money Invictus
Un alibi perfetto
Alice in Wonderland North Country...
Chéri
sDi N. Holofcener, con J. Aniston
sDi C. Eastwood, con M. Free-
sDi P. Hyams, con M. Douglas
sDi T. Burton, con J. Depp (Usa,
sDi N. Caro, con C. Theron (Usa,
sDi S. Frears, con M. Pfeiffer
(Usa, 2006) Quattro amiche che hanno appena superato i 40 anni fanno un bilancio delle loro vite
man (Usa, 2009) La Coppa del Mondo di rugby è il mezzo per superare l’apartheid in Sudafrica
(Usa, 2009) Un giornalista sfida un procuratore dal curriculum apparentemente impeccabile...
2010) L’ultima versione del capolavoro di Lewis Carrol affidata all’estro geniale di Tim Burton...
2005) Dopo la separazione, Josey va a lavorare in miniera e lotta per i diritti delle donne...
(Gbr/Fra, 2009) Nella Parigi Anni 20, una prostituta affida il figlio a una collega esperta...
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17.50 CICOLARI/ MENEGATTI JOHNS/BOULTON Mondiale femminile. Da Roma LA 7d
CALCIO 17.50 REPUBBLICA CECA SPAGNA Europeo Under 21 Rai Sport 1
20.35 UCRAINA INGHILTERRA Europeo Under 21 Rai Sport 1
BASEBALL 21.00 COLORADO ROCKIES SAN DIEGO PADRES
19.05 NICOLAI/MARTINO BENES P./KUBALA
BEACH VOLLEY 12.30 GIORIA/ MOMOLI MINUSA/JURSONE
OROSCOPO
23.30 1.30 2.00 2.30 4.00
18.00 ROMANIA AFRICAN KINGS IRB Nations Cup. Eurosport 2
20.00 PORTOGALLO NAMIBIA IRB Nations Cup. Eurosport 2
TENNIS CICLISMO 16.00 GIRO DI SVIZZERA 5ª Tappa. Hutwill - Tobel Tagerschen Sky Sport 2
11.00 ATP S’HERTOGENBOSCH Supertennis
11.00 WTA S’HERTOGENBOSCH
HOCKEY GHIACCIO 2.00
BASKET
Finale scudetto. Gara 3
20.00 20.30 21.10
Mondiale maschile. Da Roma. LA 7d
MLB. ESPN America
20.30 BENNET CANTÙ MONTEPASCHI SIENA
10.00 11.00 13.00 13.40 14.45 16.30 18.50
TG5 - MATTINA UNA TATA A QUATTRO ZAMPE TG5 FORUM TG5 SOAP SOUL CLUB POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 PAPERISSIMA SPRINT I LICEALI 3 Fiction MATRIX TG5 - NOTTE PAPERISSIMA SPRINT HUFF TG5 - NOTTE
12.30 WTA EASTBOURNE
Finale Stanley Cup. Gara 7 Sky Sport 2 e ESPN America
16.00 ATP EASTBOURNE
12.00 MAROONS OF QUEENSLAND SOUTH WALES BLUES Dall'Australia. Eurosport 2
Mondiale femminile. Da Roma LA 7
6.40 TELEFILM 8.20 CARTONI ANIMATI 11.25 UNA MAMMA PER AMICA 12.25 STUDIO APERTO 13.40 DETECTIVE CONAN 14.10 I SIMPSON 15.00 HOW I MET YOUR... 15.30 TELEFILM 18.05 LOVE BUGS 18.30 STUDIO APERTO 19.25 C.S.I. MIAMI 20.20 THE MENTALIST 21.10 INVINCIBILI Attualità 0.00 SATURDAY NIGHT LIVE 1.25 POKER1MANIA 2.15 STUDIO APERTO LA GIORNATA 2.30 CHANTE!
7.00 10.45 11.20 11.30 12.00 13.50 15.10
16.30 CALCIO: FAN CLUB FIORENTINA 17.00 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 17.30 CALCIO: FAN CLUB MILAN 18.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 19.00 CALCIO: BRASILE PARAGUAY Coppa America 2004
0.00
Eurosport
CALCIO: MESSICO BRASILE Coppa America 2004
Eurosport
SKY SPORT 2
SKY SPORT 1 7.45 10.30 CALCIO: BRASILE PARAGUAY
16.00 GEORGIA - JAGUARS IRB Nations Cup Eurosport 2
RETE 4
Supertennis
VANCOUVER CANUCKS BOSTON BRUINS
RUGBY
ITALIA 1
Coppa America 2004
15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI
BASKET: MONTEPASCHI SIENA BENNET CANTÙ Finale scudetto. Gara 1
10.00 CICLISMO: GIRO DI SVIZZERA 4ª Tappa. Grindelwald - Hutwil
16.15 16.45 18.55 19.35 20.30 21.10 23.40 23.45 1.50 2.15
TELEFILM RICETTE DI FAMIGLIA BENESSERE TG4 - TELEGIORNALE TELEFILM FORUM FINALMENTE ARRIVA KALLE SENTIERI ADULTERIO ALL'ITALIANA TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE RENEGADE L' URLO DELL'ODIO Film I BELLISSIMI DI R4 MOGLIE A SORPRESA TG4 NIGHT NEWS TRE COLONNE IN CRONACA
11.30 BASKET: MONTEPASCHI SIENA BENNET CANTÙ Finale scudetto. Gara 2
14.00 RUGBY: CRUSADERS BLUES
LA 7 9.45 10.30 11.25 12.30 13.30 13.55 16.00 16.35 18.35 19.40 20.00 21.10 23.30 24.00 0.10 0.15
Radio 105
COFFEE BREAK (AH)IPIROSO CHICAGO HOPE MONDIALE BEACH VOLLEY TG LA7 NIDO DI SPIE CHIAMATA D’EMERGENZA JAG CUOCHI E FIAMME G DAY CONDUCE TG LA7 - OTTO E MEZZO LUI È PEGGIO DI ME Film LA VALIGIA DEI SOGNI TG LA7 MOVIE FLASH STORIA PROIBITA DEL 900 ITALIANO
Music & Cars Dalle 16, con un sms al 342.4115105, giocate per tanti premi con Alvin (nella foto) e Dj Giuseppe al Fagiolone
Radio Monte Carlo Rmc in Tempo Reale Il professor Mannheimer (nella foto) parla con Monica e Max degli scenari che si aprono in seguito ai referendum
19.00 CICLISMO: GIRO DI SVIZZERA 5ª Tappa. Hutwil - Tobel Tagerschen
21.00 TENNIS: FEDERER - NADAL Finale Wimbledon 2008
Super 15
18.00 BASKET: MONTEPASCHI SIENA BENNET CANTÙ Finale scudetto. Gara 1
22.30 BASKET: MIAMI HEAT DALLAS MAVERICKS Finale NBA. Gara 6
SKY SPORT 3 GOLF: BMW ITALIAN OPEN PGA European Tour 14.00 TENNIS: NADAL - BERDYCH 9.00
Finale Wimbledon 2010
16.30 GOLF: BMW INTERNATIONAL OPEN
EUROSPORT 10.30 TENNIS: WTA EASTBOURNE Giorno 2
20.40 EQUITAZIONE: RIDERS CLUB 20.45 GOLF: PGA TOUR ST JUDE CLASSIC Da Memphis
23.00 TENNIS: WTA EASTBOURNE
Virgin Radio The Rocket Questa settimana il disco ad alta rotazione sulle frequenze di Virgin è Didn’t Want To Fall In Love dei Feelers (nella foto)
Ottavi di finale
RAI SPORT 1 9.15
PGA European Tour
CALCIO: SVIZZERA ISLANDA Europeo Under 21
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
23/11 - 21/12
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Ariete 7,5
Toro 7-
Sagittario 8
Gemelli 5,5
Cancro 7
Leone 7-
Pur senza promettere miracoli, la giornata dovrebbe appagare il vostro desiderio di sicurezza e serenità. Creatività maxima, anche suina.
Farete i vostri interessi con grinta e oculatezza. Ma cancellate i pensieri sfigotombali: tutto va bene! L'ormone esige carne consenziente…
IL MIGLIORE La Luna nel vostro segno dà lo start fortunato a ogni iniziativa, nel lavoro e in merito a un viaggio. Vigore in recupero, sudombelico prensile…
La Luna eclissata paventa fatica e stress. Ussignùr, evitate i tiri alla fune, occhio a firmar carte e dribblate gli affettatori di zebedei.
La vostra operosità cresce e, unita alla grinta, vi fa portare a compimento impegni d’ogni portata. Il sudombelico si sente in vena di stupire.
Il morale risale, il lavoro concede più sicurezza. E magari più prestigio. Zebedei, però, un cicinìn sfiniti a causa di rognette economiche…
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 5,5
Bilancia 7+
Scorpione 6,5
KWADWO ASAMOAH
Capricorno 6,5
Acquario 7+
Pesci 5,5
Fra voi, i colleghi e i familiari potrebbe essere lotta dura. Non incaponitevi. E scaricatevi nell’attività fisica. Anche suina, magari.
Un colloquio, e il lavoro tout court, possono sortire effetti oltre le aspettative. E ogni viaggio riesce bene. Charme e sudombelico al top.
Potete incassare soldi o spenderli fruttuosamente, oggi. O, comunque, sistemar bene certe faccende economiche. In amore poca trippa for cats.
Il centrocampista dell’Udinese è nato ad Accra il 9 dicembre 1988 (Sagittario) e fa parte della nazionale ghanese
La sensazione è quella di dover fare tutto da soli, come sempre. Ma a voi, tutto sommato, piace. Accentratori? Un cicinìn. Anche suinamente…
Il morale migliora e voi vi rilassate. Gli amici, poi, vi sono vicini, lo staff collabora, l'amor appaga cuor, sudombelico e corpo tutto. Uau.
Luna storta. Il lavoro stenta. E forse la forma fisica accusa un temporanea caduta. Prendetevi una pausa, se potete. E allontanate i tignosi.
LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
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MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT