Gazzetta dello sport - 16 giugno 2011

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www.gazzetta.it giovedì 16 giugno 2011 1 € ITALIA

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 026339 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

anno 115 ­ Numero numero 140 Anno

italia: 514954585150

I SEGRETIO DELL’UOMBBE CHE POTRREE GUIDA

L’INTER

NELLA TESTA DI BIELSA Ecco chi è il tecnico argentino candidato a sostituire Leonardo Moratti prima ha ammesso il contatto poi ha alzato un altro «polverone»

LA TATTICA

Marcelo Bielsa, 55 anni, è stato c.t. dell’Argentina dal 1998 al 2004 e del Cile dal 2007 al febbraio 2011 GETTY IMAGES

RADIATI! Luciano Moggi, Antonio Giraudo (ex d.g. e a.d. della Juve), Innocenzo Mazzini, ex vicepresidente della Figc

Moggi, Giraudo e Mazzini fuori dopo 5 anni Finita la squalifica arriva la radiazione. Ma c’è l’appello 3 PICCIONI A PAGINA 12

IL MERCATO Il modulo preferito è il 3­3­1­3 e punta molto sugli esterni

IL MERCATO

QUELLA VOLTA CHE MI FECE ASPETTARE PER 15 MINUTI di ARRIGO SACCHI

Conosco Marcelo Bielsa dal 1998, quando allenavo l’Atletico Madrid e lui era il giovane allenatore dell’Espanyol. Il primo e unico incontro non fu positivo: io allenatore famoso e più avanti con gli anni, lui più giovane e poco noto in Europa. La partita era terminata con un pari immeritato da parte nostra, mi sentii in dovere di scusarmi e complimentarmi per la loro bella gara.

E’ Ricardo Alvarez (Velez) il possibile sostituto di Sneijder

LA FAMIGLIA

Una delle figlie, Ines, 20 anni, gioca in Serie A di hockey

L’ARTICOLO A PAGINA 5 3

3 GARLANDO, LAUDISA, SCHIANCHI, TAIDELLI DA PAG. 2 A PAG. 9

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IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi

Guai legali per Moratti. Se divorzia anche da Leonardo, Zamparini lo denuncia per plagio.

Colpo Milan c’è l’accordo con El Shaarawy Al Genoa Merkel e 6,5 milioni. Occhio a Inter e City 3 DI FEO E PASOTTO A PAG. 11

IL TORMENTONE FERGUSON ARRIVA A 35 MILIONI

Asta per Sanchez United al rialzo 3 D’ANGELO A PAGINA 8

LE ALTRE TRATTATIVE

Napoli, sogno Lamela Mutu, ecco il Cesena 3 CALVI, MALFITANO E STOPPINI A PAGINA 10

CALCIOSCOMMESSE DENUNCIATI FLUSSI ANOMALI

Altre 27 gare sospette E dieci sono di Serie A Parlato, gravi accuse all’Atalanta 3 FROSIO, PERNA, PELUCCHI E ROMANI ALLE PAGINE 14­15


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PRIMO PIANO

L’INTER DI BIELSA Squadra più dinamica Il gioiellino Alvarez al centro del progetto Il tecnico predica un calcio con più corsa e meno palleggio Se va via Sneijder, caccia al talento del Velez sulla trequarti Marcelo Bielsa, 55 anni, è nato a Rosario (Argentina) il 21 luglio 1955. Ha guidato le nazionali di Argentina e Cile ANDRES PINA CARLO LAUDISA LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dIn attesa del sì di Leonardo al Psg ma soprattutto di quello di Marcelo Bielsa a Massimo Moratti, cerchiamo di capire come le idee e i desiderata del «Loco» si sposeranno con le esigenze di mercato nerazzurre.

La difesa Se davvero Bielsa volesse insistere con la difesa a tre, sarebbe risolto il dubbio su chi tener fuori tra Lucio, Ranocchia e Samuel, recuperato dopo la rottura del crociato e pupillo del tecnico argentino. Il dubbio è legato al fatto che nel trio mancherebbe un brevilineo capace di tenere le punte avversarie più rapide. E’ vero che in rosa, ad oggi, ci sono anche Cordoba

e Chivu (Materazzi nei giorni scorsi ha incontrato Ghelfi, probabile si vada verso una risoluzione anticipata del contratto), ma non è da escludere che Bielsa chieda uno sforzo per arrivare a Gary Medel, 23enne tuttofare cileno del Siviglia. Soprannominato «pitbull», Medel (171 cm per 70 chili) è un fidato di Bielsa - 30 presenze e 3 gol con la Roja sotto l’uomo di Rosario -, molto rapido e duttile, tanto che viene spesso utilizzato a centrocampo. Il centrocampo Più delicato intervenire sul centrocampo. Reparto che per ammissione dello stesso Moratti ha bisogno di essere ringiovanito e che Bielsa vuole più di corridori che di palleggiatori. Branca e Ausilio stanno lavorando per il 19enne brasiliano Casemiro, potenziale vi-

ce Cambiasso. Come interni, da una parte si giocherebbero una maglia Zanetti e Stankovic. A sinistra, oltre che per lo stesso Medel, Bielsa stravede per Arturo Vidal, 24enne jolly del Bayer Leverkusen. Anche lui pedina fondamentale del Cile di Bielsa, nella scorsa Bundesliga ha segnato 10 reti nel Bayer Leverkusen. Ma su di lui ha già messo gli occhi l’onnipotente Bayern Monaco. Il trequartista Nel disegno tattico di Bielsa, molta importanza riveste il ruolo del trequartista. Sneijder andrebbe benissimo, ma se si concretizzeranno le sirene inglesi (Chelsea e Manchester United, a giorni l’agente dell’olandese Lerby è atteso a Milano) l’Inter ha due nomi nel mirino. Il primo è Samir Nasri, 24enne francese dell’Arsenal. Tra un

Oltre ad Alexis Sanchez, piacciono altri due cileni: il pitbull Medel e Arturo Vidal, jolly del Bayer Leverkusen anno andrà in scadenza di contratto, ma ieri l’agente del ragazzo, Alain Migliaccio, ha spiegato: «Ci sono un po’ di squadre su Samir, ma è inutile fare nomi. Ci dobbiamo incontrare con Wenger e l’Arsenal per sentire le loro proposte». Il nome nuovo in casa Inter è invece quello di Ricardo Alvarez, 23 anni, alto 1.88. Accostato nei giorni scorsi alla Roma, il gioiellino del Velez Sarsfield, neo campione in Argentina, piace molto a

Bielsa. Ma non solo. In questi mesi ha convinto tutti gli osservatori nerazzurri e costa molto meno del connazionale Pastore, ad esempio. L’attacco Il valore aggiunto per l’attacco sarebbe inevitabilmente Alexis Sanchez. Il Niño Maravilla è perfetto per il gioco di Bielsa, che non a caso al Mondiale 2010 puntò forte su di lui, utilizzandolo sia largo nel tridente sia come seconda punta nel 4-3-1-2. Al suo fianco ci sarebbero Pazzini ed Eto’o, che ormai da due stagioni interpreta al meglio questa parte. I penalizzati Nel progetto non compare Maicon. Ieri è girata voce che il Manchester City avrebbe pronti 18 milioni per lui. Ne servono di più e il Real Madrid c’è sempre.

GAZZETTA.IT

È l’uomo giusto? Il 51,1% dice no Nel sondaggio su Gazzetta.it i circa 20.000 votanti si sono divisi. Marcelo Bielsa è l’allenatore giusto per l’Inter? Il 51,1% ha risposto no, il 48,9% è invece convinto che quella del tecnico argentino sarebbe la scelta giusta del club nerazzurro. Grandissimo equilibrio, quindi, nel giudicare il possibile nuovo allenatore dell’Inter che non allena squadre di club da 13 anni ma che ha saputo vincere un oro olimpico con l’Argentina nel 2004 e ha poi portato il Cile al Mondiale 2008.


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I SEGRETI DEL 3-3-1-3

Gli esterni di centrocampo sono terzini In fase difensiva si schiera a 5 In attacco il centravanti e 2 ali ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dIl dubbio è legittimo. Non è che il 3-3-1-3 di Marcelo Bielsa sia come la famosa bi-zona di Oronzo Canà? Ve la ricordate? La 5-5-5, «i cinque difensori vengono avanti, i cinque attaccanti vanno dietro, e in questa confusione generale gli avversari non ci capiscono niente...». Il rischio, è ovvio, è che non ci capisca niente nemmeno chi, quella tattica, deve applicarla. Il 3-3-1-3, in realtà, è più un modo di dire che di fare. Nel calcio vanno distinte tre fasi, quella di possesso-palla, quella di non-possesso e la cosiddetta fase di transizione, durante la quale si deve cercare di recuperare il controllo dell’azione. Proviamo a vedere come il 3-3-1-3 di Bielsa affronta questi tre momenti.

Fase difensiva Il modulo di Bielsa prevede tre giocatori centrali e due laterali. In sostanza la retroguardia si dispone «a cinque». E’ sufficiente guardare chi giocava nella sua Argentina 2002: Pochettino, Samuel e Placente erano i «centrali», mentre i due centrocampisti che affiancavano Simeone erano in realtà due terzini, Zanetti a destra e Sorin a sinistra. Chi occupa il ruolo di laterale deve avere le qualità tecniche e anche la forza fisica per sdoppiarsi. Bravi a coprire gli eventuali buchi in fase di non-possesso; abili e pronti a ripartire una volta riconquistato il pallone. Fase di transizione E’ il momento più delicato per una squadra. Se non si è diligenti nel riposizionamento, si rischia di concedere ampi spazi al contropiede avversario. Bielsa pretende che in questa fase tre giocatori vadano subito in pressing, mentre i compagni retrocedono e costruiscono la muraglia. Fondamentale il contributo degli attaccanti che, terminata un’azione, non si devono mai fermare e hanno l’obbligo di pungere e disturbare il disimpegno degli avversari.

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E SE FOSSE COSI’?

I NUMERI

Eto’o si deve allargare Il rebus Nagatomo Che fine farà Nagatomo? Nel modulo di Bielsa il centrocampista di sinistra deve essere in grado anche di trasformarsi in terzino. Il giapponesino può riuscirci? Per qualità fisiche non ci sarebbero problemi, perché Nagatomo è un generoso corridore. Viene qualche dubbio

sulle sue capacità d’impostazione: in mezzo al campo proprio non ce lo vediamo. Anche Eto’o, con il classico 3-3-1-3 di Bielsa, dovrebbe traslocare definitivamente sulla fascia sinistra. Ma per lui sarà semplice: è la sua zona preferita del campo.

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gli anni senza una panchina di club per Bielsa. Ultima esperienza con l’Espanyol nel 1998

Fase offensiva Tutto ruota attorno a due perni: il mediano e il regista. Nella sua Argentina erano Simeone e Veron. Il gioco deve fluire verso i tre attaccanti (un centravanti classico e due esterni veloci): i continui «tagli» delle ali dall’esterno verso l’interno, uniti al movimento in profondità della «boa», dovrebbero garantire spesso l’uno-contro-uno. Nella formazione classica di Bielsa, dunque, servono: un portiere, tre centrali difensivi (di cui uno veloce e capace d’impostare), due terzini di grandi capacità atletiche, un mediano incontrista, un regista, un centravanti e due ali (di cui una portata spesso a ripiegare a centrocampo). Domandina: l’Inter ha in rosa giocatori con queste caratteristiche? L’impressione è che debba fare un salto al supermercato.


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PRIMO PIANO

Moratti libera Leonardo E Bielsa è pronto a partire Contatti per Hiddink e Villas Boas, ma l’argentino rimane il prescelto Sorpresa in serata, il presidente frena: «Può essere solo un polverone» CARLO LAUDISA LUCA TAIDELLI

tovalutare il fatto che la federazione turca non ama intromissioni in vista dei play off per l’Europeo 2012.

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s GLI ALTRI

di ARRIGO SACCHI

ZANETTI APRE

Javier Zanetti è in Argentina a preparare la Coppa America, ma stasera in via San Marco 3 apre il suo secondo ristorante «milanese», il Botinero, di cui è socio con Esteban Cambiasso e altri amici. Ampia zona aperitivo all’aperto, cucina italiana, salette isolate e una collezione di scarpe «griffate» tra gli altri da Messi, Shevchenko e Kakà. Immancabili quelle del Cuchu e del capitano (nella foto).

Leonardo, 41 anni, con Massimo Moratti, 66, alla ricerca di un nuovo tecnico LIVERANI

polverone, e le cose potrebbero restare così come sono». Le due variabili Tra i tecnici con un profilo da Inter, l’argentino Bielsa è l’unico disponibile. Guardiola e Mourinho sono blindati da Barcellona e Real Madrid, Villas Boas - che pure piace parecchio - ha una clau-

sola rescissoria di 15 milioni con il Porto che, vedi affare Quaresma, non fa un euro di sconto. Impossibile arrivare anche a Guus Hiddink. Il tecnico olandese però è legato per 7 milioni (bonus compresi) alla federazione turca sino al giugno 2012 e su di lui c’è già in pressing il Chelsea. Senza sot-

Situazione Leo E Leonardo? In attesa del vertice di Doha il 41enne di Niteroi è subissato di chiamate in queste ore. Da tutto il mondo. Questo perché ormai tutti sanno che avrà carta bianca per impostare la rinascita del Psg. Non in stile Manchester City, ma puntando su giovani di qualità. Per questo il club della capitale ora può diventare un concorrente diretto per tre giocatori: Ganso e Lucas del Santos ma anche Fernando del Porto, tutti nella short list approvata dai nuovi proprietari. Leonardo poi lavorerà con l’attuale presidente Robin Leproux e l’allenatore Antoine Komboiré, che però salterebbero se non arrivasse almeno lo scudetto. Proprio per questo sia Carlo Ancelotti che Rafael Benitez hanno fatto sapere di essere a disposizione. (ha collaborato Alessandro Grandesso)

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V Gus Hiddink, 64 anni, c.t. della Turchia con cui ha un contratto di 7 milioni l’anno. E c’è il pressing del Chelsea

MILANO dIl conto alla rovescia

per Bielsa all’Inter è legato all’addio ufficiale di Leo. La cronaca dei prossimi giorni è legata proprio a questo incrocio di destini. Il tecnico brasiliano a Rio de Janeiro aspetta la chiamata da Doha per chiudere l’intesa con i nuovi proprietari del Psg. E l’appuntamento è a brevissimo termine: Leo ha già predisposto tutto per il nuovo blitz in Qatar. E finché non arrivano annunci dagli sceicchi l’Inter non farà mosse formali con il suo aspirante alla successione di Leo. Del resto lo stesso Bielsa non vuole essere precipitoso. E nella sua villa di Maximo Paz, a 50 km dalla sua Rosario, aspetta la chiamata decisiva del d.t. nerazzurro Marco Branca. Dopo le smentite di lunedì, il presidente dell’Inter aveva confidato la verità sull’affare Leonardo-Bielsa al suo entourage già la sera stessa, intervenendo ad uno spettacolo teatrale della figlia. Ieri la retromarcia pubblica. «Credo che ci sia stato un primo contatto con Bielsa, anche se non con me ha ammesso ieri a Roma, a margine dell’assemblea dell’Unione Petrolifera - Leonardo? Non è stata una brutta sorpresa, mi aveva già avvertito per tempo. È stato correttissimo. Mi è sembrato giusto che lui valutasse l’offerta che ha ricevuto. Si capisce che la carriera da allenatore è una cosa che ha affrontato con tanta buona volontà. Ma non è la sua aspirazione per il futuro. Conviene che lui segua la sua vocazione e noi la prassi normale che sarà quella di cercare un nuovo allenatore». A fine giornata, tornando nei suoi uffici milanesi nuovo colpo di scena dialettico: «Bielsa? Alla fine potrebbe essere tutto un gran

l’analisi

V Villas Boas, 33 anni, tecnico del Porto. Su di lui c’è una clausola rescissoria di 15 milioni di euro

Un grande che si fa... attendere Conosco Marcelo Bielsa dal 1998, quando allenavo l’Atletico Madrid e lui era il giovane allenatore dell’Espanyol. Il primo e unico incontro non fu positivo: io allenatore famoso e più avanti con gli anni, lui più giovane e poco noto in Europa. La partita era terminata con un pari (1-1) immeritato da parte nostra, mi sentii in dovere di scusarmi e complimentarmi per la loro bella gara. Bussai alla porta dello spogliatoio ed un dirigente gentilissimo mi disse che avrebbe chiamato immediatamente l’allenatore: Bielsa arrivò dopo 15 minuti, non fu educato. Nonostante ciò continuai a seguirlo interessato dalle sue idee calcistiche. Marcelo era già famoso in Sud America, tanto che dopo poco lasciò l’Espanyol per allenare l’Argentina. Grondona, presidente, l’aveva assunto perché ammirato dalla straordinaria professionalità del tecnico. La sua carriera è costellata di vittorie: iniziò giovanissimo, vincendo il campionato argentino con il Newell’s Old Boys, poi ha raccolto successi quasi ovunque. In Cile è considerato un semidio, non solo per i risultati ma per il modo in cui sono stati raggiunti. Le sue squadre giocano un calcio da protagoniste e i giocatori lo seguono certi che il suo gioco sia il miglior propellente per moltiplicare le proprie qualità e le possibilità di successo. Cercano di essere padroni del campo e del pallone, tentano di imporre il proprio gioco a prescindere dalla qualità dei singoli. Bielsa pensa che il football sia uno sport di squadra e allena la squadra per migliorare il singolo e non il contrario. È un perfezionista, vive e pensa calcio per 24 ore, ha una sola certezza: si può sempre fare di più e meglio. Non è un comunicatore come Mourinho, anzi se può non rilascia interviste. I giornalisti potranno scrivere molto sulle sue idee, meno sul personaggio. Come Mourinho è amato dai giocatori, che lo considerano il migliore del mondo. È molto esigente, non è un gestore, è assolutamente un maestro convinto delle proprie idee, intuizioni e sensibilità. Le sue squadre sono caratterizzate e armoniose, vedendole si capisce che l’allenatore è Bielsa. I concetti generali sono evoluti, i moduli cambiano a seconda delle caratteristiche dei singoli. Il collegamento ed il posizionamento dei giocatori è curato nei particolari (sempre undici in posizione attiva con e senza palla), la transizione è buona e veloce, il ritmo e le conoscenze collettive elevate, il pressing devastante. Suerte, Marcelo, nonostante quei 15 minuti di attesa.


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PRIMO PIANO GALLERIA

LA BIOGRAFIA

Sono originari di Rosario, la città del Che

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IL FRATELLO

LA FIGLIA

LA SORELLA

Rafael Bielsa, a destra (foto ANSA), è il fratello del «Loco». Ha 57 anni, nel ’77 fu sequestrato e torturato, poi è stato ministro degli Esteri

La più famosa tra le figlie di Marcelo Bielsa è Ines. Gioca a hockey prato ed è alla soglia della nazionale, «Las Leonas», terza a Pechino

Maria Eugenia, sorella del «Loco», è architetto. Impegnata in politica, è stata vice governatrice della provincia di Santa Fé, in cui c’è Rosario

«Lo suficientemen te loco». La biografia è uscita nel 2009 e l’ha scritta Ariel E.Sienosiain. Senza le parole di Bielsa, che «non ha voluto fare preferenze fra giornalisti»

Il ministro e l’hockeista: famiglia loca Il fratello di Bielsa fu sequestrato e andò al governo, la figlia è quasi nazionale. E la moglie? Misteriosa VALERIO PICCIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dUn nonno padre del diritto amministrativo. Un padre giurista pure lui. Un fratello che è stato ministro degli esteri in Argentina dopo aver rischiato una fine da desaparecido nella feroce fine degli anni Settanta. E ancora una moglie architetto, specialista nel progettare città a misura d’uomo. E se non basta, una figlia alla soglia della nazionale argentina di hockey su prato che, tanto per chiarire, è campione del mondo in carica. Quella di Marcelo Bielsa è una famiglia d’autore, che condivide però con il possibile, futuro allena-

tore dell’Inter, il silenzio, la discrezione, la fuga, per quanto possibile, dalle copertine. Tanto per dare l’idea basti citare l’espressione di Natalia Morello, l’allenatrice della Bielsa hockeista che una volta, dopo aver raccontato dell’ex c.t. argentino in tribuna con la sua «libretita» a prendere appunti da genitore sugli spalti, tirò il freno a mano: «Se sanno che le sto dicendo tutte queste cose, mi ammazzano». Fratello ministro La famiglia Bielsa è cresciuta nell’Abasto di Rosario, la città di Che Guevara (che però tifava per il Central, l’irriducibile avversario dei Newell’s dov’è cresciuto

Marcelo). È proprio durante la breve carriera di Marcelo da giocatore che il fratello Rafael fu sequestrato e torturato: riuscì a salvarsi e finì esule in Spagna. Vent’anni più tardi fu ministro degli esteri nell’Argentina di Nestor Kirchner, presidente scomparso il 27 ottobre del 2010. Anche lui, comunque, da ragazzino riempiva le giornate di pallone. La leggenda vuole che la mamma dei Bielsa «dosasse» per i figli la lettura del Grafico, la mitica rivista dello sport argentino, per evitare distrazioni dai libri. Moglie architetto Con un nonno, un padre e un fratello a pa-

lazzo di giustizia, tutti avrebbero immaginato un Marcelo Bielsa avvocato o giudice. Macché. E mentre calciava, s’infortunava, smetteva, insomma «gli si restringeva la porta» avrebbe detto Osvaldo Soriano, incrociò la sua dolce metà, compagna di studi alla facoltà di architettura di Rosaria della sorella di Bielsa, Maria Eugenia (oggi in politica pure lei). Il colpo di fulmine scattò in quel momento e s’è arrampicato per tanti piani della vita, fino a quel piano 17 dell’edificio dove vivono davanti al fiume Paranà. Più che signora Laura, bisogna parlare di professoressa Bracalenti. Esperta in «disegno bioambientale». Sviluppo

L CLIC

E BORGHI LO COPIA: NAZIONALE CILENA A PORTE CHIUSE Il modello-Bielsa di moda anche in Cile. Claudio Borghi, suo successore in nazionale, ha detto che tornerà «all’era Bielsa»: allenamenti a porte chiuse, senza stampa. Tutto per la pubblicazione di foto in cui alcuni giocatori per scherzo hanno tolto calzoncini e mutande a un compagno.

sostenibile, energie alternative, rispetto dell’ambiente, sono le espressioni che ricorrono nei suoi lavori. Per i rotocalchi è invece una donna «misteriosa» che non ama comparire. Dio li fa e poi li accoppia. Viva l’hockey Infine c’è Ines. Tre anni più di Mercedes, l’ultima arrivata che va ancora a scuola. «Inu», invece, studia psicologia e gioca in serie A nel Gymnasia y Esgrima di Rosario. Ha vent’anni. Sempre grazie al famoso racconto dell’allenatrice, sappiamo che non sarebbe male col pallone. Magari si potrà provare ad Appiano Gentile. Con Eto’o o Sanchez a farle da spalla.


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MERCATO Tanto è un gioco di LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Un allenatore dall’altro mondo Bielsa affascina e spaventa gli interisti. Che ricordano Menotti Lo scetticismo dei tifosi interisti per Marcelo Bielsa non è disistima, semmai assomiglia alla reazione dei primi spettatori dei fratelli Lumière alla vista del treno proiettato sullo César Luis Menotti EPA schermo: paura dello sconosciuto. Solida reputazione di scienziato del football, 3 campionati vinti in Argentina, un’Olimpiade con l’Argentina, il bel Cile sudafricano. Ok, però l’ultima panchina di club, all’Espanyol, risale al ’98, quando Gigi Simoni allenava Ronaldo. Quella in Spagna, brevissima, resta l’unica esperienza europea. L’Italia, per Bielsa, è un pianeta tutto nuovo. Come lo era per il connazionale Luis Menotti, il Flaco campione del mondo nel ’78, che sbarcò alla Samp nel ’97 spiegando «Mi sento Pavarotti e Napoleone» e venne esonerato dopo 8 giornate. Carlos Bianchi, altro argentino, durò fino ad aprile nella sua prima ed unica stagione alla Roma (’96-97). Capì così poco del nuovo pianeta che cercò di sbolognare Totti per Litmanen. Adios.

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Asta Sanchez 31

le presenze di Sanchez nell’ultimo campionato con l’Udinese, di cui 27 da titolare. È stato sostituito nove volte

Lo United va al rialzo Juve e Inter aspettano

tante della società Stefano Campoccia, accompagnato dal diesse Fabrizio Larini. Larini ha avuto alcuni colloqui con il Genoa per cercare di definire le situazioni legate alla comproprietà di Forestieri e al riscatto di Floro Flores a favore del club di Preziosi.

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Dall’Inghilterra: «Ferguson è arrivato a 35 milioni» Intanto slitta l’incontro tra l’Udinese e i bianconeri

Italiane in corsa Pozzo sarà oggi dunque a Milano, dove incontrerà la Juventus. Il d.g. Beppe Marotta e il d.s. Fabio Paratici proveranno a capire quali sono i reali margini di trattativa per arrivare ad Alexis Sanchez, ora che l’asta vera e propria la stanno battendo i due club di Manchester. La Juve è pronta ad avvicinarsi il più possibile ai 30 milioni, cifra che al momento sembra tenere defilata la società del presidente Agnelli dalla corsa al Niño Maravilla. E intanto è atteso per il fine settimana l’arrivo dell’agente di Sanchez, Fernando Felicevich. Non è escluso quindi che nel

I NUMERI

i gol messi a segno da Sanchez in campionato. Ben 10 le reti realizzate dal cileno in trasferta

6,73

il voto medio di Sanchez nelle pagelle: il più alto nell’Udinese (lo segue Di Natale con 6,42)

Anche questi precedenti forse inquietano il popolo nerazzurro. Eppure sia Menotti sia Bianchi avevano alle spalle anni alla guida di un club, Europa compresa, mentre Bielsa non allena quotidianamente da 13 anni. «El Loco», con i suoi lineamenti da Calderoli, l’immaginifico 3-3-1-3, il cuoco tattico, arriva circondato da leggenda e mistero, come un personaggio di Soriano. Come Orlando, el Sucio, che regalava caramelle al limone ai suoi giocatori e insegnava loro a sanguinare dal naso e a simulare gomitate per indurre l’arbitro ad espellere l’avversario. Si domandano i tifosi della Beneamata: Bielsa regalerà caramelle soprattutto a Zanetti e Cambiasso? Basteranno le gambe dei fedeli, ma stagionati argentini, a sostenere un gioco tanto ambizioso e dispendioso come quello del Loco? Intransigente e sacchiano, pare: ma un conto è farlo con gli umili cileni o all’Atlas, un conto nello spogliatoio del Triplete che rigettò l’approccio ruvido di Benitez. Per un ambiente già elettrico di suo non era meglio uno smussatore alla Ancelotti? E quanto ci metterà Bielsa a ritrovare il ritmo da allenatore di club e ad ambientarsi sul nuovo pianeta? Queste sono le preoccupazioni del popolo nerazzurro. Ma poi magari finisce tutto in gloria. In fondo, il treno dei Lumière non travolse nessuno e andiamo al cinema ancora oggi.

VINCENZO D’ANGELO 5 R PRODUZIONE RISERVATA

MILANO dNuova puntata della telenovela Sanchez. Ma questa volta Inter e Juventus hanno avuto un ruolo esclusivamente da spettatrici. Come riportato sulle pagine del Daily Mirror, il Manchester United sembra aver sferrato una controffensiva importante per bruciare la concorrenza del Manchester City di Roberto Mancini per il talento cileno dell’Udinese. Il d.g. dei Red Devils, David Gill, infatti, è volato a Barcellona l’altro ieri per incontrarsi con i dirigenti dei friulani e presentare un’offerta vicina ai 35 milioni di euro. Cifra che sarebbe leggermente superiore a quella proposta ventiquattro ore prima dallo sceicco Mansour alla dirigenza bianconera, che ieri, a sorpresa, non era presente a Milano.

Incontro rinviato L’assenza di Gino Pozzo da Milano, con il conseguente slittamento dell’incontro con la Juventus da ieri a oggi, è stata dovuta a normali problemi tecnici. La famiglia Pozzo infatti era a Granada (come riportato nell’articolo sotto) e quindi a fare le veci della società friulana all’assemblea straordinaria di Lega di Milano c’era il legale rappresen-

Ora si attende la nuova mossa del City che lo considera il sostituto naturale di Tevez, pronto a lasciare l’Inghilterra weekend Felicevich possa incontrarsi con i dirigenti di Juventus e Inter, che al momento restano in attesa.

Alexis Sanchez, 22 anni, l’attaccante che tutti vogliono CANONIERO

LA STORIA ANCHE GINO E GIAMPAOLO POZZO IERI SERA ALLA PRIMA DEI PLAYOFF

L’Udinese che vince in Spagna ha giocato pochissimo. Dal risultato di sabato dipenderà il futuro di questi ragazzi. Intanto i Pozzo stanno aprendo un altro fronte.

Il Granada, con 12 giocatori prestati dai friulani, punta alla promozione

taccuino

FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Coppa America, i palinsesti Sky dNovanta ore di diretta e 4 canali dedicati: è la coper tura garantita da Sky per la Coppa America in pro gramma in Argentina dal 1˚ al 24 luglio. Sui canali 205, 206, 207, 208, oltre che su Sky Sport 1 HD sarà possi bile seguire tutte le partite del campionato continenta le, ”quasi un mondiale” per via dei protagonisti, da Ney mar a Messi, da Pastore a Sanchez. Alle 14 e alle 20.45 ci saranno anche approfondimenti quotidiani.

Gullit dalla Cecenia al Neuchatel? dRuud Gullit lascia il Terek Grozny, per andare ad allenare la svizzera Neuchatel Xamax di proprietá del miliardario ceceno, Bulat Chagaev. Lo ha anticipato, ancora solo come possibilitá, il vice presidente del Te rek, Khaidar Alkhanov precisando, citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti, che Gullit ha lasciato il suo inca rico in buoni rapporti con il club. Gullit era stato licen ziato dopo la sconfitta 1 0 del Terek contro l'Amkar.

Oggi le finali Giovanissimi e Allievi dAllo stadio Bonelli di Montepulciano (Siena), si gioca no oggi le finali dei campionati nazionali Allievi e Giova nissimi. Alle 16.30 (diretta Rai Sport 2) Empoli Milan Allievi. Alle 19l Napoli Fiorentina Giovanissimi.

Derby a Manchester È difficile infatti che i due club italiani possano entrare in competizione con City e United. Lo sceicco Mansour vuole regalare a Roberto Mancini il talento cileno, considerando Sanchez il giocatore ideale per sostituire Carlos Tevez, sul piede di partenza. Dell’altro fronte di Manchester, quello dello United, è noto da tempo Sanchez sia un pallino di Sir Alex Ferguson: sarà proprio lui il prossimo colpo di mercato dei Red Devils? La telenovela continua, a suon di milioni. Per la gioia dell’Udinese.

Gino Pozzo figlio del patron dell’Udinese

MADRID dUdine, Barcellona, Granada, Tenerife. Questo il viaggio calcistico dal Nordest italico all'oceano Atlantico della famiglia Pozzo. Ieri Gino Pozzo non era a Milano a seguire l'andamento dell'asta che ha avviato attorno alla sua ultima gallina dalle uova d'oro, il cileno Alexis Sanchez. Era in Spagna, a Granada, per l'andata della finale per la promozione in Liga. Gino si è portato dietro anche suo padre Giampaolo, a testimonianza del grande interesse della famiglia per questa squadra spagnola targata Udinese. Il Granada ha in rosa 12 giocatori prestati dall'Udinese e ieri ha pareggiato 0-0 con l'Elche. Sabato il ritorno, nella cittadina della

Tre giocatori dell’Udinese in prestito al Granada: da sinistra, l’attaccante Geijo, l’esterno Orellana e il centrocampista Siqueira

Comunità Valenciana. Il Granada manca in Liga da 35 anni, l'Elche da 22. L'eventuale promozione del Granada cambierà ovviamente anche i termini della collaborazione con l'Udinese. I prestiti Quest'anno i giocatori prestati dal club italiano sono stati decisivi: Geijo, 29 anni e 24 gol, è stato a lungo capocannoniere e solo un infortunio nel finale di stagione lo ha fermato. Un altro prestito fondamentale è stato quello di Dani Benitez, attaccante di 24 anni che ogni volta che gioca in casa prima di andare allo stadio passa per il cimitero a trovare

sua madre, alla quale era così legato che ha deciso di cambiare l'ordine dei cognomi, ora Gonzalez Benitez e non viceversa. Vanno citati il terzino destro francese Nyom, 23 anni, l'esterno cileno Orellana, 25, il centrocampista brasiliano Siqueira, che in Italia è passato per Inter, Lazio ed Ancona. I più giovani del gruppo di prestati sono i due africani, l'ex Cesena Ighalo, nigeriano, e il difensore ghanese Jonathan Mensah, capace di andare ai Mondiali lo scorso anno pur giocando in quarta serie col 'filial' del Granada. Il colombiano Muriel, 20 anni e osservato speciale dell'Udinese,

Granadife Fallito l'assalto all' Espanyol, con la famiglia friulana che non è riuscita ad aumentare quanto voleva le quote della seconda squadra di Barcellona, è cominciato lo sbarco a Tenerife, squadra che

Fallita la scalata all’Espanyol, la famiglia punta ora al controllo del Tenerife, squadra da ricostruire in due stagioni è passata dalla Liga alla Segunda B, la terza serie e va ricostruita. I Pozzo hanno inviato alle Canarie Enrique Pina, presidente de Granada, che ha scelto come ds del Tenerife, o 'Granadife' come dicono li, il fratello di quello del Granada. Il viaggio verso occidente prosegue.


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MERCATO

Vucinic: Juve e Roma sono a metà strada I bianconeri vorrebbero inserire Amauri nella trattativa, i giallorossi chiedono solo soldi. L’incontro la settimana prossima FRANCESCO BRAMARDO

sona. Dieci milioni più Amauri la proposta dei bianconeri; solo soldi la risposta del club giallorosso, 20 milioni il prezzo per iniziare la trattativa. Per l’inizio della prossima settimana l’incontro tra le parti.

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TORINO dScommettere nel cal-

cio di questi tempi non è consigliabile vista l’aria che tira, lecito sul calciomercato dove le sorprese, ed i rischi, sono all’ordine del giorno. Imponderabile la destinazione di Sanchez, qualche certezza in più ce l’hanno i bookmaker sul futuro di Mirko Vucinic, lontano da Roma. Con buona pace di Antonio Conte, che del macedone è il primo sostenitore, alla Juve, possibilmente. Si può fare Al termine di una lunga giornata di mercato, aperta con la riunione in Lega, il club di corso Galileo Ferraris ha qualche speranza in più di portare sotto la Mole l’attaccante giallorosso. Molto dipenderà dalla risposta del patron del club giallorosso, DiBenedetto, alla relazione del neo direttore sportivo Walter Sabatini. Da ieri si gioca a carte scoperte. In mattinata Marotta e Paratici hanno incontrato l’agente del giocatore, Alessandro Lucci.

s AFFARI

Mirko Vucinic, 27 anni, 28 presenze e 10 gol nell’ultimo torneo RAMELLA

Pranzo informale, al centro del colloquio l’offerta bianconera al giocatore e la disponibilità a chiudere al più presto la trattativa. Più tardi è stata la volta del procuratore di Vucinic a incontrare il ds della Roma Sabatini, utile a ribadire l’intenzione del giocatore ad abbandonare la capitale. Una non notizia, visto che lo stesso attaccante montenegrino accompagnato

dalla fidanzata si è intrattenuto a cena nei giorni scorsi con lo stesso Sabatini per comunicare le motivazioni della scelta. Pro forma le parole del ds: «I turbamenti di Vucinic sono noti, ma non è detto che non ci ripensi. Mirko lo vogliono tutti, ma nessuno ha avuto il buon gusto di non chiedercelo». Il compito di ambasciatore la Juve lo ha affidato a Lucci in per-

Il ritiro? Una lotta contro il tempo

I bianconeri a Bardonecchia: c’è il campo da sistemare V e una tribuna da allestire

Lichtsteiner Manca soltanto la fumata bianca, ma il suo acquisto da parte della Juve è ormai certo

Cassa Il rifiuto, almeno per il

momento, da parte del club giallorosso ad eventuali contropartite tecniche spinge i dirigenti di casa Juve a fare cassa con un reparto d’attacco che dovrà snellirsi di almeno una, due pedine. Non saranno Del Piero, Quagliarella, Toni o Matri (anche se quest’ultimo alla Roma piace) i predestinati. Restano da giocare le carte Amauri e Iaquinta. L’attaccante brasiliano, nonostante l’ingaggio oneroso (3,6 milioni), si è rilanciato a Parma ed il club bianconero vuole monetizzare, non meno di 8 milioni la richiesta. Meno sirene al momento intorno a Vincenzo Iaquinta. L’annuncio dell’ingaggio di Stephan Lichtsteiner è slittato di 24 ore, in attesa della fumata bianca tra il Genoa e la Lazio per la cessione di Konko.

IL CASO

V Amauri La Juve vorrebbe girarlo alla Roma oppure cederlo ricavandone 8 milioni

DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BARDONECCHIA (Torino) dIl 7 luglio, la Juve ripartirà da Bardonecchia, dopo anni di «esilio» lontano da casa. Ma i lavori sono in alto mare. Una gatta da pelare per il neolettto sindaco, Roberto Borgis, visti i tempi ristretti, le scarse risorse ed i lavori in alto mare. C’è da preparare l’impianto sportivo (300 mila euro l’investimento), posare il manto in erba sopra il già esistente campo in sintetico, bisogna allestire una tribuna da 3500 posti, inventare concerti, spettacoli per attirare i tifosi. «Stiamo lavorando notte e giorno per rispettare i tempi, ce la faremo» assicura il primo cittadino. Non tutti sono d’accordo sull’investimento. «I timori maggiori sono legati alla distrazione delle risorse della Regione, penalizzati i siti olimpici, il rilancio delle strutture invernali». L’assessore Cirio fuga i dubbi: «Capisco i timori degli amministratori e per questo faremo in modo che i benefici di tre anni di Juve a Bardonecchia ricadano su più soggetti possibili». Nelle casse delle amministrazioni montane dovrebbero entrare 1,8 milioni di euro per rifare gli impianti sportivi. Tornare a casa, dal proprio pubblico, per preparare la nuova stagione può aiutare. Visti i risultati sportivi degli ultimi ritiri estivi in Trentino, può darsi che lo «scippo» ad opera dell’Inter della località che ha ospitato i bianconeri dal 2006 non sia un danno, almeno per la scaramanzia. Anche se il prossimo ritiro porterà nelle casse della società una pioggerellina di denaro rispetto agli 800 mila euro del passato. f. bra.


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MERCATO

Galliani blinda Thiago Silva «Non si muove» «Il Barça? Tutti parliamo con tutti, è la normalità Kakà non torna al 100%, Mister X arriverà alla fine» MARCO PASOTTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dMagari è infastidito

(anche se non lo dà a vedere) dalle modalità della vicenda, ma senz’altro non è preoccupato. Adriano Galliani non sta prendendo nemmeno in considerazione l’ipotesi che Thiago Silva lasci il Milan per il Barcellona. «Certamente non si muove da qui», ha detto ieri il numero due di via Turati all’arrivo in Lega. L’intervista rilasciata dal giocatore l’altro giorno alla tv brasiliana Esporte Interativo («sto parlando col Barcellona, e la conversazione si sta facendo interessante») non fa dunque perdere il sonno all’a.d. rossonero che, semmai, passa le notti in bianco proprio per prevenire certi «mal di pancia»: «Io che avevo

previsto tutto e che di solito cerco di non dormire, già qualche mese fa, senza dir nulla a nessuno, ho fatto firmare a Thiago un contratto fino al 2016». Un’insonnia produttiva e lungimirante. Nessuna conseguenza L’incauta uscita del brasiliano ha fatto sobbalzare un po’ tutti: tifosi e anche dirigenza, inizialmente presa alla sprovvista perché i contatti fra giocatore e Barcellona sono iniziati diversi giorni fa e proseguiti all’insaputa del Milan. Il club rossonero, volendo, potrebbe usare la linea dura con la società catalana (le norme Fifa vietano di avvicinare senza autorizzazione un tesserato di un altro club) ma visti gli ottimi rapporti, consolidati dall’affare Ibrahimovic, la vicenda si

sta esaurendo senza conseguenze. Contatti continui Galliani infatti non si scandalizza: «Tutti parliamo con tutti, quindi il Barcellona non ha fatto nulla di particolare. Tutti i dirigenti d’Europa parlano con giocatori e procuratori, non facciamo le vestali del tempio». Della serie: siamo uomini di mondo. La conclusione è puro piacere per la gioielleria messa a disposizione di Allegri: «Thiago è il più forte difensore del mondo, ed è meglio avere giocatori bravi e corteggiati che il contrario. Ho capito che è stata solo una frase carina del presidente del Barcellona e nulla più ma, insomma, è normalissimo. Sarebbe peggio se nessuno ambisse ai nostri giocatori». Dal quartier generale blau-

Thiago Silva, 26 anni, ha concluso la seconda stagione in rossonero. Il Milan lo prelevò dal Fluminense REUTERS

VICINO A STOCCOLMA

Per Ibra una villa da 11 milioni STOCCOLMA (j.w.) Zlatan Ibrahimovic sta usando le vacanze anche per comprare (un’altra) casa. Secondo i media svedesi Ibra ha visionato una stupenda villa risalente al 1300 con un grande terreno annesso, ottimo anche per le battute di caccia (Zlatan ha il brevetto). La tenuta costa circa 11 milioni di euro, è situata fuori Västerås (nella zona di Mälaren, vicino a Stoccolma) e si chiama «Målhammar gård». Ibra ha già una bella villa a Malmoe e una nell’arcipelago di Stoccolma, a Resarö.

AFFARI CARACCIOLO-BOLOGNA: FUMATA GRIGIA. PANCHINA LECCE: IN POLE DI FRANCESCO

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Mutu, il Cesena torna sotto Catania, sprint per Mouche

AFFARI

E al Boca può andare Andujar. Parma: Fideleff vicino, si tratta per Floccari

Mouche Ala destra del Boca: il Catania può averlo per Andujar

chance solo Novellino. Col Vicenza si profila l’intesa per le comproprietà: Schiavi definitivo ai veneti come Brivio al Lecce, per Baclet rinnovo. Il Genoa è disposto a lasciare Esposito al Lecce, che chiede il rinnovo del prestito di Tomovic, nel mirino pure del Chievo.

BREGA-CALVI-STOPPINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dFloccari adegua il contratto con la Lazio (scadenza 2014, stipendio portato a 1,5 milioni l’anno), ma non va fuori dal mercato. Ieri la punta ha detto no al Cesena, e resta viva l’ipotesi Parma. «Se parte, ne prenderemo un altro», ha detto Lotito: piace Cissé (Panathinaikos). Oggi visite per Lulic e appuntamento con l’agente di Konko per le firme. Il Cesena intanto, che continua a trattare con la Lazio Foggia e anche Garrido (a sinistra piace pure Crescenzi, proprietà Roma), è tornato forte alla carica per Mutu, e ieri ha incontrato la Ternana per cercare di tenere Jimenez. Saltano intanto le piste Del Grosso (ha rinnovato per 2 anni con il Siena) e Legrottaglie (vuole andare all’estero, c’è il QPR).

Punto Bologna Ieri incontro col Brescia per Caracciolo: tra domanda e offerta la distanza è sui 2 milioni, il Bologna vuole limare con qualche giocatore (proposto Bernacci, per cui è in pole il Modena). Su Britos, valutato 9 milioni, Valencia davanti al Lione. Per Viviano se Bologna e Inter arriveranno alle buste, i rossoblù punteranno a prenderlo per poi rivenderlo. Ieri i rossoblù hanno messo le mani sul portiere Stojanovic

(Lustenau), ma il Parma, che da tempo ci lavorava, oggi prova il contro-affondo. Su Giorgi (Ascoli) spunta il Siena, c’è concorrenza pure per M. Cech (West Br.). Panchina Lecce Il Lecce vuole affidare la panchina a Di Francesco, che ieri ha incontrato a Milano l’ad Fenucci e il ds Osti. Legato al Pescara fino al 2012, il tecnico dovrà essere liberato dagli abruzzesi. Domani, al rientro, Fenucci e Osti informeranno i Semeraro anche sui colloqui con gli altri: Di Francesco è il favorito, può avere una

Adrian Mutu, 32 anni, alla Fiorentina dal 2006. Con la maglia viola ha realizzato 54 reti in A in 103 gare LIVERANI

Altre trattative Ieri all’Hilton è spuntato anche Mino Raiola: ha offerto Jonathas (Brescia) e Kasami (Palermo) al Cagliari, che lavora sempre per Barreto (ma prima l’Udinese deve riscattarlo dal Bari). Oltre alle trattative col Milan, il Genoa lavora duro: ha chiuso per il centrale Vinetot (al Crotone 2 milioni), è tornato sotto per Dzemaili (Parma, è duello col Napoli) e tratta El Arabi (è dura: il Caen chiede 10 milioni, l’offerta è di 5). L’Udinese ha chiuso per il portiere Frison, che resta a Vicenza per un altro anno. La Fiorentina ha rifiutato 10 milioni dal Valencia per Gilardino. L’Atalanta farà tornare Gabbiadini, in difesa pensa a Contini (Saragozza), in mezzo punta forte su Donati e Cigarini. Il Catania spinge per l’attaccante Mouche (Boca J.), possibile scambio con Andujar. Il Parma è vicino al centrale Fideleff (Newell’s). Palermo: si lavora ancora per Mehmeti (Malmoe), il difensore Tsoukalas verso l’Aek. Estero: l’ex Inter Obinna ha un’offerta dallo Shandong (Cina).

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grana nessun commento ufficiale, gli organi di stampa vicini al Barça però parlano di «sorpresa» da parte del club nel sentire le dichiarazioni di Thiago Silva. Secondo il Mundo Deportivo il giocatore era nel mirino tempo fa «ma non interessa più a breve», mentre per Sport «il Barcellona non prevede il suo acquisto perché Guardiola ha la difesa ben coperta». Sport peraltro sostiene che l’intera vicenda nascerebbe da una pendenza economica che il Milan avrebbe ancora col Barcellona in merito all’affare Ibrahimovic. Mister X a fine agosto Restando su temi brasiliani, ieri Galliani è tornato a parlare anche di Kakà, dopo il doppio incontro in sede col papà-agente di Ricky che aveva acceso proie-

AZZURRI GIORNI CALDI PER IL D.S. BIGON

Napoli sogna Lamela De Laurentiis spera di fare il colpaccio Oggi attese le firme di Criscito e Donadel Sosa blocca Santana, Inler va in vacanza... MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI dSi va verso l’Argenti-

V Floccari Dopo il no al Cesena, sulla punta della Lazio è in pole il Parma

V Jonathas Ieri l’agente Raiola ha proposto l’ex Brescia al Cagliari insieme a Kasami

V Di Francesco L’allenatore del Pescara è in pole position per la panchina del Lecce

zioni di mercato. «E’ vero, abbiamo parlato con suo padre, ma l’argomento non era Ricky, bensì la rescissione del fratello Digao, accordo raggiunto — ha ribadito l’a.d. —. Di Kakà posso dire che al 100% non torna, nemmeno in prestito, perché ha un ingaggio troppo alto (10 milioni netti a stagione, ovvero 20 lordi, ndr). Non ci sono più le condizioni per fare certe operazioni». E Mister X? A che punto siamo? Galliani non aggiunge più indizi estetici, ma temporali: «Se arriverà sarà negli ultimi giorni di mercato, come facemmo con Ibra e Robinho. Sarà il nostro unico acquisto, a meno che qualcuno non chieda di essere ceduto». Per quanto riguarda Borriello, infine, l’a.d. si è detto «sicurissimo che la Roma lo riscatterà».

na, dunque, dove gioca Erik Lamela, il giovane talento del River Plate, sul quale ha deciso di puntare il Napoli. Interesse che è stato confermato pure da Aurelio De Laurentiis nei giorni scorsi e che sta coinvolgendo anche i tifosi. Da queste parti si aspettano il grande colpo, un qualcosa di simile a quanto avvenne l’estate scorsa, quando il presidente annunciò l’acquisto di Cavani. E Lamela rappresenta quel valore aggiunto che potrebbe servire al Napoli per essere competitivo soprattutto in campionato prima che in Champions. De Laurentiis ha chiesto la valutazione e l’eventuale disponibilità del River Plate a cederlo: il presidente sarebbe disposto anche ad acquistarlo e tenerlo un altro anno in Argentina. Giornata d’annunci E’ arrivato soltanto ieri sera sul tardi, Riccardo Bigon, a Milano. Nella giornata di oggi ha in programma una serie di appuntamenti che serviranno per definire alcune operazioni in sospeso. Verranno ufficializzati gli ingaggi di Criscito, Santana e Donadel, questi ultimi due svincolati dalla Fiorentina. L’accordo coi procuratori è stato raggiunto e og-

gi ci saranno le firme. L’unico ostacolo per l’arrivo di Santana è rappresentato dalla posizione di Sosa. Il trequartista argentino, prelevato lo scorso anno dal Bayern, non ha soddisfatto le aspettative di De Laurentiis. E la sua cessione si rende necessaria per consentire a Santana di vestire la maglia azzurra. Il procuratore di Sosa, Flavio Bilardo, ha invece confermato che il suo assistito vuole restare a Napoli: «Le offerte non mancano, c’è l’Atalanta, il Catania il Panathinaikos, ma lui vuole restare per dimostrare quanto vale». Intanto, Gokhan Inler è partito per le vacanze senza aver deciso se accettare la proposta del Napoli o della Juve. L’impressione è che stia valutando con maggiore interesse l’eventualità di giocare a Torino. Dalla Spagna, invece, Ever Banega ha fatto sapere che vuole restare al Valencia. Non ha aspettato la fine della Coppa America per valutare la propria posizione: continuerà nella Liga lasciando stare la Serie A. Vicenda Campagnaro Julián Obertis, avvocato di Hugo Campagnaro, ha confermato che il difensore pagherà la cauzione di 330 mila euro per evitare il carcere in attesa del regolare processo. Martedì, il primo confronto con il pubblico ministero Walter Guzman.


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MERCATO

Il Milan spiazza Moratti: accordo per El Shaarawy

LA SCHEDA

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STEPHAN EL SHAARAWY 18 ANNI TREQUARTISTA-PUNTA

Ha vinto 3 titoli con la Primavera del Genoa

Al Genoa 6,5 milioni più Merkel per la metà del fantasista diciottenne che Preziosi valuta 20 milioni. Ma occhio al City GIULIO DI FEO MARCO PASOTTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dNon è ancora la mezzala del mistero, ma si tratta di un ragazzino che per ruolo e tecnica corrisponde a tutti i parametri amati da Berlusconi: il Milan è a un passo da Stephan El Shaarawy, 18enne trequartista/punta esterna di proprietà del Genoa che nella stagione appena conclusa ha trascinato il Padova — dov’era in prestito — sino alle finali di playoff di B. Nel tardo pomeriggio di ieri Galliani ha ricevuto in sede il procuratore del talentino nato a Savona con passaporto egiziano, con cui ha già iniziato a intavolare l’aspetto economico. Ora si attende il via libera di Enrico Preziosi, che si è riservato 48 ore per decidere. Ma l’orientamento è verso il sì. L’operazione consisterebbe in uno scambio di comproprietà: con l’arrivo del «Faraone» il Milan darebbe al Genoa Merkel più cospicuo conguaglio. Nel dettaglio: Preziosi valuta la metà di El Shaarawy 10 milioni, Galliani 3,5 la metà di Merkel, quindi al Genoa andrebbero 6,5 milioni.

Tutti in sede E’ iniziato tutto martedì sera a una cena cui hanno preso parte Galliani, Preziosi e il procuratore di Merkel, Damiani. La base di partenza era l’interesse del Genoa per il centrocampista rossonero ed è su quella che si è innestato il capitolo El Shaarawy, per il quale l’interesse del Milan è noto da tempo. Le parti hanno iniziato a trattare e ieri a pranzo il d.s. Braida ha incontrato l’agente del giocatore, Roberto La Florio. La chiacchierata si è poi spostata al terzo piano di via Turati 3, dove i due sono stati raggiunti da Galliani (qualche ora prima, all’arrivo in Lega, l’a.d. aveva già pronunciato un possibilista «vedremo...»). Due variabili A questo punto si può dire che esiste l’accordo fra Milan e Genoa, con due punti di domanda: uno riguar-

Alexander Merkel, 19 anni RICHIARDI

da l’ok all’operazione da parte di entrambi i giocatori, l’altro un eventuale cambio di rotta di Preziosi durante queste 48 ore di riflessione. Che cosa potrebbe portare il presidente del Genoa a cambiare idea? In ballo c’è il Manchester City e una possibile offerta cui non si può rinunciare; e poi sullo sfon-

do c’è ancora l’Inter, che per prima aveva messo gli occhi sul ragazzo e che, ora spiazzata e messa alle strette dall’intervento del Milan, potrebbe rilanciare. I due giorni di tempo chiesti da Preziosi vanno interpretati in questo senso: in pratica il numero uno rossoblù vuole potersi sentir libero di deci-

dere, ma all’orizzonte si prospetta l’ennesimo affare stagionale sull’asse Milan-Genoa. Inutile dire che per El Shaarawy la destinazione rossonera sarebbe quanto mai gradita, visto che aveva già dichiarato la sua fede rossonera. Entro fine settimana sarà tutto più chiaro.

E’ nato a Savona il 27-10-92 da padre egiziano e madre savonese. Ha esordito in A col Genoa a dicembre del 2008 e ha appena concluso una stagione in prestito a Padova in B. Ha giocato nelle giovanili azzurre e ha vinto 3 titoli con la Primavera del Genoa. Stephan El Shaarawy CELESTE


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CALCIOPOLI IL PROCEDIMENTO SPORTIVO

Fuori dal calcio Giustizia presso il Coni, viene varata la norma federale. Il Procuratore deve «attivare» la richiesta, giudica la Disciplinare. Palazzi chiede: radiateli. La sentenza dà ragione al procuratore.

Antonio Giraudo, 64 anni, e Luciano Moggi, 73, ai vertici della Juventus quando scoppiò lo scandalo LIVERANI

Moggi e Giraudo radiati dopo 5 anni Stessa pena per Mazzini. L’ex d.g. della Juve: «Continuerò a lottare». Ora il 2˚ grado alla Cgf VALERIO PICCIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dTre radiazioni. E’ la decisione presa dalla Commissione Disciplinare della Federcalcio sui casi di Luciano Moggi, Antonio Giraudo e dell’ex vicepresidente federale Innocenzo Mazzini. Quasi cinque anni dopo le sentenze sportive di calciopoli, la «proposta» diventa «preclusione a ricoprire qualsiasi incarico» a poche settimane dal momento in cui gli ex direttore generale e amministratore delegato bianconeri, e il vicepresidente della Federcalcio di allora, avrebbero esaurito la loro squalifica. Ora l’affaire radiazioni si sposterà al secondo grado, la Corte di Giustizia Federale. Intanto di fronte alle parole della Disciplinare, «la sanzione risulta del tutto proporzionata ai

fatti commessi» per «le aberranti conseguenze» provocate da Moggi nel «modo di concepire la competizione sportiva», il diretto interessato risponde a Libero Tv: «Continuerò a lottare. Non ci vogliono nel calcio. Ma chi fa queste cose, pagherà le conseguenze. Meglio stare lontano da un mondo come il calcio attuale. La federazione ha qualche scheletro nell’armadio, vediamo cosa viene fuori». «Un giudizio finto frutto di una norma finta», rincara l’avvocato Maurilio Prioreschi annunciando appello. Interminabile La storia è lunga e ingarbugliata. Al termine dell’iter della giustizia sportiva, nel 2006, su Moggi, Giraudo e Mazzini pende una «proposta di preclusione», pena che rafforza i cinque anni di squalifica.

Per la Commissione Disciplinare la proposta della Corte Federale del 2006 va eseguita. La difesa: «Norma finta» Questo «di più» resta in sospeso per anni, transitando anche per il cambiamento del codice di giustizia sportiva. E’ il presidente federale Giancarlo Abete a prendere l’iniziativa di chiedere lumi, in due riprese, alla Corte di Giustizia Federale. I quesiti si succedono: la «proposta» rende automatica la «radiazione»? E in sostanza, a chi spetta il compito di ufficializzarla informando i tre? Fino a che il 3 marzo di quest’anno, sulla base di un parere dell’Alta Corte di

«Condizionava gli arbitri» Nella sentenza si respingono sia i rilievi normativi, sia quelli di sostanza delle difese. E’ passato troppo tempo fra «proposta» e decisione? No, perché non esisteva «un limite temporale». Non si rischia di dare due diverse sanzioni per gli stessi fatti? «Piuttosto di completare un giudizio al quale mancava un ultimo segmento di valutazione». Quanto ai contenuti, si parla per Moggi anche dell’«opera di condizionamento del settore arbitrale». E le intercettazioni bis di dirigenti di altre squadre non possono attenuare il giudizio? Anche su questo la Disciplinare dice no: «Sono ipotesi tuttora da accertare» e «non fanno venir meno la gravità» delle condotte di Moggi. Pure la diversa linea difensiva di Giraudo non viene premiata. Perché il suo comportamento di basso profilo, «e di rispetto» è estraneo alle «sentenze rese». Anche per lui la Commissione presieduta da Sergio Artico, parla di «aberranti conseguenze» e di «intrinseca gravità» deo comportamenti. Di Mazzini, invece, si sottolinea «il disprezzo mostrato verso la prestigiosa gravità di Vice presidente». «Tutto finto» «E’ una sentenza finta - dice l’avvocato Prioreschi - E ha davvero un carattere di imparzialità una sentenza che viene dall’organo di giustizia di una Federazione che non più tardi di poche ore fa ha chiesto un risarcimento nei confronti di Luciano Moggi al processo penale di Napoli?». Dopo il secondo grado presso la Corte di Giustizia Federale, la radiazione potrebbe sbarcare al Coni presso l’Alta Corte di Giustizia. Ancora in bilico, invece, la possibilità che la sentenza, dopo i tre gradi sportivi, possa essere impugnata presso il Tar e subito dopo al Consiglio di Stato.

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FERMI DAL 2006

Nel 2006 Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini (foto sotto) per i fatti di Calciopoli furono squalificati dalla Corte Federale per cinque anni, con proposta di radiazione.

SVILUPPI Sul caso si sono pronunciati negli anni Corte di giustizia federale e Alta corte Coni. La Commissione Disciplinare, ieri, ha respinto tutte le eccezioni di illegittimità. E ha dato applicazione a quella sentenza

A MENO DI RICUSAZIONI

Fronte penale, a settembre la sentenza Nel processo di Napoli sono in corso le arringhe dei difensori dEra l’anno dei Mondiali, quelli del 2006, Calciopoli scoppiò prima del trionfo tedesco, mentre subito dopo Berlino arrivarono le sentenze sportive. Con la famosa «proposta di preclusione», una sorta di anticamera della radiazione, da aggiungere ai cinque anni di squalifica per Moggi, Giraudo e Mazzini. Ma da allora ne sono passate di istruttorie, di udienze e di sentenze.

L’esposto Juve Sul fronte sportivo, oltre al discorso radiazioni, c’è l’inchiesta nata dalle intercettazioni bis che ingloba l’esposto presentato il 10 maggio 2010 dalla Juve: revocate lo scudetto 2006 assegnato a tavolino all’Inter. E’ il fascicolo che riguarda le telefonate fra i designatori e altri dirigenti (fra cui Facchetti e Moratti) di squadre non imputate nei processi sportivi di calciopoli. Per i pm di Napoli non intaccano il quadro penale. Quanto al fronte sportivo, l’istruttoria è affidata al procuratore Palazzi. Anche martedì Abete ha rinnovato l’auspicio a tirare le somme prima del 30 giugno. Tre le possibilità: si archivia tutto, si archivia per prescrizione, si procede. Sullo scudetto, faccenda non prescrivibile, l’ultima parola sarà del Consiglio federale. I processi penali Sul fronte della giustizia ordinaria, invece, Calciopoli s’è sviluppata su una doppia corsia. Da una parte il rito abbreviato che è arrivato al traguardo del primo grado con la condanna per «associazione a delinquere e frode sportiva» di Giraudo (tre anni), Pieri (due anni e quattro mesi), Lanese e Dondarini (due anni, ma solo per la frode), e per cui si aprirà l’appello a novembre. Dall’altra il processo in corso presso l’aula 216 del Tribunale, orfano del grande accusatore, il pm Giuseppe Narducci, da lunedì sera assessore ai diritti e alla sicurezza nella giunta comunale napoletana del sindaco de Magistris e ora in aspettativa come magistrato. Qui siamo alla fase delle arringhe delle difese: martedì è toccato alla Fiorentina. Sul processo pende l’istanza di ricusazione della presidente del collegio giudicante Teresa Casoria, su cui si deciderà il 28 giugno. Se l’istanza fosse accolta, si ripartirebbe praticamente da capo. Altrimenti, la sentenza potrebbe arrivare a settembre. v.p.

LEGA DOPO L’ASSEMBLEA INFORMALE DELLA SERIE A

Svolta dei presidenti: verso l’intesa sui diritti tv Lodo Galliani sui bacini d’utenza: simpatizzanti e tifosi con pesi diversi ANTONELLO CAPONE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANOd«Una grande giorna-

ta: siamo tornati ad essere un’Associazione di 20 società. Per lo sviluppo del calcio auspicato da Maurizio Beretta dopo un accordo globale sulle liti degli ultimi mesi tra noi 15 medio-piccole e le 5 grandi. E in questo senso l’apertura di

Adriano Galliani in assemblea è stata di svolta»: Tommaso Ghirardi del Parma è un presidente «felice» ieri al termine di cinque ore di discussioni. Il presidente di Lega A Beretta ha chiesto «una risposta compatta e concreta dell’intera serie A ai rumori di fondo che diventano fango. Con un accordo generale e un programma a medio termine di crescita di sistema a livello nazionale e internazionale». E così si è aperta la strada verso un accordo generale nell’assemblea informale convocata d’urgenza dopo l’interpretazione dell’Ufficio legislativo della Presidenza del Consiglio diretto da Claudio

Zucchelli che sui bacini d’utenza ha dato ragione a Juve, Milan, Inter, Roma e Napoli. Apertura e cause Galliani: «Cari presidenti nelle indagini di mercato diamo punteggi di valore ai tifosi veri di un solo club, ai simpatizzanti, agli interessati. Togliamo l’Auditel dai conteggi perché non c’entra niente. E per il triennio 2012-15 studiamo una diversa divisione dei soldi garantendo più introiti legati ai meriti, alla classifica». Il dibattito è stato sostenuto. Ma i presidenti del grande calcio hanno capito dopo l’interpretazione del Governo (che non è vincolante, ma

ha un peso decisivo), che tutto va fatto per trovare un’intesa ed evitare cause civili lunghe dall’esito molto incerto che nascondono un’insidia terribile: il blocco della distribuzione con i provvedimenti di sospensive cautelari di 200 milioni quest’anno e di altri 200 la stagione prossima. Atti già preparati per i tribunali con richieste di 669 bis e 700 da parte degli avvocati Michele Briamonte e Leandro Cantamessa: i rischi di dissesti finanziari e di blocco del calciomercato in un momento in cui avere o non avere in cassa 20 milioni preventivati fa la differenza ha convinto tutti che il peggior accordo è

Maurizio Beretta, 56 anni ANSA

sempre meglio di una causa. Anche perché venerdì l’alta corte del Coni discuterà il ricorso delle 5 grandi contro i criteri stabiliti dalle 15 medio-piccole. E dopo il Governo... I punti Il buonsenso ha prevalso e Beretta ha potuto annunciare: «Oggi ha lavorato una Lega compatta e pronta ad equilibrate soluzioni. Punto e a capo e ripartenza per nuovi obiettivi. Non era possibile trovare oggi l’accordo definitivo sui diritti tv, accordo collettivo, vendita dei diritti per il triennio 2012-15. Per questo abbiamo convocato un’assemblea per mercoledì prossimo. Il presidente del Cagliari Massimo Cellino vorrebbe dimettersi da consigliere federale ed essere sostituito, ma numerosi colleghi cercano di dissuaderlo».


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CALCIOSCOMMESSE I VERBALI DALL’ALBUM

Una vittoria e due pareggi su cui si indaga

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Atalanta-Piacenza 3-0

Ascoli-Atalanta 1-1

Padova-Atalanta 1-1

Il 19 marzo 2011, per la 32 giornata di Serie B, l’Atalanta batte il Piacenza con una doppietta di Doni e gol di Ruopolo LIVERANI

Il 12 marzo 2011, 31 giornata di Serie B, l’Ascoli passa in vantaggio con Faisca al 53’, 8’ dopo pareggia Doni LAPRESSE

Il 26 marzo 2011, 33a giornata di Serie B, Ferreira Pinto porta in vantaggio l’Atalanta dopo 2’, al 68’ risponde El Shaarawy ANSA

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«L’Atalanta paga, presi 40 mila» L’interrogatorio di Parlato: «Al casello di Modena me li diede Santoni». Che è amico intimo di Doni DAL NOSTRO INVIATO

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LUIGI PERNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PARLATO Santoni ha preso dall’auto un pacchetto coi contanti. Ho chiamato Erodiani e li ho divisi con lui

CREMONAd Quattro testimoni

per una partita: quella tra Atalanta e Piacenza (3-0), che ritorna moltissime volte nei verbali dell’inchiesta di Cremona sul calcio scommesse. Le dichiarazioni di Marco Pirani, Gianfranco Parlato, Giorgio Buffone e Francesco Giannone vanno tutte nella stessa direzione. Sarebbe stato Nicola Santoni, preparatore dei portieri del Ravenna e amico fidato del capitano atalantino Cristiano Doni, a prospettare la possibilità che l’Atalanta fosse disposta a pagare per vincere l’incontro. Gancio In particolare gli interrogatori dell’ex calciatore Parlato e dell’odontoiatra anconetano Pirani davanti al gip Guido Salvini coincidono perfettamente. Entrambi, è bene precisarlo, raccontano di non conoscere Doni (del quale peraltro non ci sono intercettazioni dirette), ma confermano che il «gancio» era Santoni. Sentite Parlato: «Sono io che faccio da tramite per questa cosa di prendere i soldi dell’Atalanta nel caso vincesse la partita... Santoni me li dà a me... Presumo, e sono convinto che li abbia presi dall’Atalanta... Mi chiede "ma sicuro che tu conosci qualcuno a Piacenza?"». Parlato allora si attiva con il titolare di ricevitorie Massimo Erodiani, che gli garantisce di

ha detto

PIRANI Per Atalanta-Piacenza i contatti sono stati presi in campo da Doni e Gervasoni con una stretta di mano

poter arrivare (tramite Paoloni?) al difensore Gervasoni. «Io ho parlato con Erodiani per dire "guarda, se c’è qualche soldo che arriva da Bergamo, dall’Atalanta per vincere la partita, bisogna che Gervasoni vada a salutare Doni, perché sennò questi dell’Atalanta non credono che noi conosciamo"».

Il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, 38 anni. E l’ex del Viareggio Giancarlo Parlato IMAGESPORT/ANSA

Al casello La partita (19 marzo) finisce come previsto. E il pagamento dei soldi avviene la notte stessa della partita. «Paga, l’Atalanta paga, prendo dei soldi... In contanti... Circa una quarantina (mila euro; ndr)», ammette Parlato messo alle strette. Racconta che raggiunse Santoni sulla sua Volkswagen al casello di Modena e che

lì avvenne la cessione del denaro. «E’ andato a prenderli nella sua macchina... un pacchetto con dentro i contanti... Ho chiamato subito Erodiani e la mattina dopo li ho divisi con lui». Parlato si sofferma anche sull’altra partita Padova-Atalanta, ma fornendo una singola indicazione: «Erodiani mi dice che qualcuno ha chiamato lui per far scommettere 10 mila euro per conto di Doni (sul pareggio; ndr)». Questo qualcuno «era l’uomo di Doni». Qua la mano Anche Marco Pirani, il primo a rompere il silenzio dopo l’arresto, ha confermato la presunta combine di Atalanta-Piacenza. Ne aveva parlato con il d.s. ravennate Giorgio

Buffone, amico a sua volta del preparatore Santoni. Ecco un passaggio dell’interrogatorio. «Per Atalanta-Piacenza i contatti sono stati presi in campo da Doni e Gervasoni... la stretta di mano ce l’ho in campo... la stretta di mano, o la pacca sulla spalla, sono questi i segnali dell’accordo». Questo da chi l’ha saputo? «Da Gianfranco Parlato... mi ha spiegato chi l’aveva fatta. L’aveva fatta con Santoni, che Santoni era amico di Doni e Parlato». Pagnotta Quando parla di Doni, l’ex dirigente dell’Ancona, riferisce di voci inquietanti: «Da quello che posso sapere nell’ambiente del calcio, ne conosco tantissimi di giocatori, Doni è uno che fa partite non a livello di Paoloni, ma quando c’è da fare una partita o le società, o le squadre avversarie o i giocatori si rivolgono a lui». È disponibile? «Non solo è disponibile, bisogna passare tramite lui». Chi glielo ha detto questo? «Parlato e Buffone». E aggiunge, sempre per sentito dire, che «Doni quando organizzava le partite lui voleva la parte indipendentemente che vinceva o perdeva, lui voleva la cosiddetta pagnotta». Infine su Ascoli-Atalanta: «Non ho investito nulla, perché la partita veniva pagata dall’Atalanta. E per riprendere i soldi che mi doveva dare Sommese, una parte dei soldi che pagava l’Atalanta li prendevo io. Più sincero di così non posso essere. Impiccatemi!».

IL D.S. BUFFONE

«Doni il referente lo disse Santoni»

Il legame tra Nicola Santoni e Cristiano Doni è stato confer mato nell’interrogatorio di Gior gio Buffone (nella foto ANSA), d.s. del Ravenna (dove Santoni è preparatore dei portieri). Su Ascoli Atalanta, Buffone ha rife rito di aver messo in contatto Marco Pirani con Santoni, «che mi diceva che il suo referente doveva essere Doni». Secondo la cricca, avrebbe dovuto vince re l’Atalanta, risultato che non si concretizza. Vittorio Micoluc ci, difensore dell’Ascoli, nel suo interrogatorio ha confessato: «Prima della partita Manfredini (difensore dell’Atalanta, ndr) mi dice "Oh dai Vitto’, che dici, oggi facciamo pari, ché va bene a tutti e due?"».

«Sapevo i risultati di A un mese prima» E’ l’ammissione del dentista Pirani al Gip: «Avevo due Over sicuri» ALEX FROSIO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dMarco Pirani è sicuramente uno dei personaggi cardine dell’inchiesta Last Bet. Nell’interrogatorio davanti al Gip Guido Salvini, il dentista di Ancona (che ieri è stato sospeso dall’Ordine dei medici) non ha esitato a confessare tutto quanto sapesse: informazioni ottenute di prima mano o anche solo per sentito dire. E tra le frasi riportate nei verbali ce n’è qualcuna esplosiva. Pirani, infatti, nelle sue confessioni tira dentro la Serie A.

Gli over in anticipo La contiguità di Pirani con il mondo del calcio è acclarata: si vantava di avere conoscenze nell’ambiente, frequentava calciatori, soprattutto quelli passati da Ancona e Ascoli (come Vincenzo Sommese che di lui dice: «È amico amico amico»), andava spesso a Milano per seguire l’Inter, di cui è tifosissimo. Proprio durante un viaggio in macchina con Massimo Erodiani vede che il suo «compare» sta attaccato all’i-phone, probabilmente collegato a Skype. «Fatto sta — ha raccontato al Gip — che a un certo punto Erodiani mi ha detto "Genoa-Lecce e Lecce-Cagliari mi ha detto adesso il mio amico finiscono Over, le facciamo?". E io gli ho detto "le facciamo?", "no no ti farò sapere". Non mi ha fatto più sapere niente. Lecce-Cagliari e Geona-Lecce sono finite veramen-

te Over, io lo sapevo un mese prima! Io lo sapevo un mese prima!». La fonte di Erodiani, in questo come in altre partite sospette, sarebbe Daniele Corvia, l’attaccante del Lecce che il tabaccaio di Pescara contattava via Skype. Ma resta da capire se fosse davvero Corvia l’interlocutore, e non qualcuno che si spacciava per lui. Ecco perché saranno determinanti i rilievi scientifici degli inquirenti su telefoni e computer.

Il dentista Marco Pirani ANSA

Fiorentina-Roma Pirani sa, ma forse in qualche caso ingigantisce. Come quando crede di stabilire legami per semplice deduzione: «Lo stesso giorno di Inter-Lecce Erodiani mi ha detto "mi è giunta voce anche che Fiorentina-Roma finisce Over. Io faccio due più due, chi è che ha amici nella Roma? Paoloni è di Roma, Paoloni è amico di

Corvia... Corvia è del settore giovanile della Roma... Corvia parla con Totti come io parlo con i colleghi miei...». Inter-Chievo Pirani ha tirato in ballo anche Inter-Chievo della stagione passata: «L’anno scorso ero a vedere Inter-Chievo — ha buttato lì rispondendo a esplicita domanda del Gip — e secondo me lì il Chievo da solo si sono fatti la partita sull’over 3,5, perché la partita è finita 4-3 ma a vedere dal campo come hanno preso i gol e come li facevano e dopo il 4-3 si sono fermati... Il Chievo non che fosse d’accordo con l’Inter ma magari in campo ha preso subito tre-quattro gol e poi sono andati dal capitano dell’Inter e gli hanno detto "ci fai fare due gol" e quello glieli ha fatti fare». Napoli-Chievo Supposizioni

forse, oppure mezze dritte arrivate magari da Gianfranco Parlato, che una volta ci prende e l’altra no. Pirani gioca sempre tutto: «Un mese fa mi chiama alle sette Parlato e mi dice che il Chievo avrebbe dato la partita alla Juve, perché io non l’ho mai visto che ci parla però Parlato è amico di Pellissier... e l’unica informazione che mi ha dato del Chievo due anni fa me l’ha data spaccata, giusta: "Napoli-Chievo finisce 1 primo tempo 1 finale". Dopo quindici minuti il Napoli vinceva 3-0 e la partita si è fermata...». Juve-Chievo invece finirà 2-2 e a rimetterci non sarà Pirani («La davano a 1,15, a quella quota non la gioco neanche») ma Vincenzo Sommese, al quale passa la dritta. E che due ore dopo chiama Pirani per dirgli «mi hai fatto massacrare stasera, ci ho giocato 10mila euro...».


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CALCIOSCOMMESSE NUOVI INDIZI

Altre 27 gare sospette e 10 sono di Serie A Nuovo esposto-denuncia del bookmaker SkySport365: flussi anomali nelle scommesse e calciatori molto disinvolti

Il gol dell’1-0 di Foglio in AlbinoLeffe-Piacenza che finisce 3-3: era il 20 dicembre 2010, 20a giornata di Serie B LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO

ROBERTO PELUCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CREMONA dLe scommesse come

termometro per capire quanto è marcio il nostro calcio. Quella che si sta spalancando sotto gli occhi degli investigatori, grazie anche all’aiuto fondamentale del bookmaker SkySport365, pronto ad aiutare la task force voluta da Maroni, sarebbe una realtà peggiore di quella venuta a galla in questi giorni. Un feno-

meno che coinvolgerebbe pesci grossi e piccoli, squadre di A, B e Lega Pro, soprattutto i calciatori, considerati più disinvolti dei club, spesso all’oscuro di certi traffici. Ieri i rappresentanti di SkySport365 hanno presentato al capo della mobile Sergio Lo Presti e ai suoi uomini un secondo esposto-denuncia con altre 27 partite «sospette» dopo quello su Bari-Livorno, Atalanta-Piacenza, Benevento-Cosenza e Taranto-Benevento. L’elenco completo è secretato, ma si sa che ci sono 10 partite di Serie A, 11 di

Pagine online sull’andamento delle scommesse

B, 1 di Coppa Italia e 9 di Prima divisione. Resta esclusa la Seconda divisione, perché altrimenti il numero delle partite «poco limpide» sarebbe lievitato a cento. Flussi anomali Il mercato delle scommesse è considerato simile a quello dei cambi e delle valute. A chi indaga i rappresentanti del bookmaker austriaco hanno spiegato come riconoscere le partite regolari da quelle ad alta probabilità di taroccamento attraverso i flussi delle giocate. Confrontando i dati con le dichiarazioni di Pirani e soci, potrebbero uscire nuovi elementi di prova. Prendiamo come esempio Padova-Atalanta 1-1, ma il discorso vale anche per le altre partite. Il pari, in apertura di scommesse, era dato a 3; alla chiusura era precipitato a 1,44, senza particolari motivi. «E’ come se in un giorno le azioni Fiat avessero perso il 90% del loro valore e la gente avesse continuato a comprarle», spiega Francesco Baranca, responsabile area legale di SkySport365. La bufala Il movimento di denaro per una partita non è, di per sé, indicativo dell’avvenuta combine. Sono altri i campanelli d’allarme: 1o alta percentuale di scommesse diversa rispetto alla probabilità dell’evento; 2o calo repentino delle quote sul mercato generale; 3o insistenza delle giocate nonostante le quote più basse. Per esempio, i 23 milioni di euro che sarebbero stati giocati sui siti asiatici per Padova-Atalanta sono considerati dagli esperti una leggenda metropolitana (in Asia il pari è poco considerato, non muoverà mai così tanti soldi). Già i 3-4 milioni sull’over sfumato di Inter-Lecce sono tantissimi, come i 10 milioni per l’over di AlbinoLeffe-Piacenza su Betfair. Ma questo non vuol dire che Padova-Atalanta sia stata regolare. I flussi dicono il contrario. E a SkySport365 il risultato esatto venne messo in busta chiusa 3 giorni prima che si giocasse.

Gioca a calcio a 7, vede la moglie Michela e attende i domiciliari DAVIDE ROMANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CREMONA dLe ore della vigilia

le ha passate a fare quello che meglio gli riesce e con le persone più care in questo momento delicato. Marco Paoloni ha vissuto un mercoledì pieno di impegni in attesa di sapere le scelte di Guido Salvini, il Gip che deve pronunciarsi sull’istanza di scarcerazione presentata dai suoi legali, Emanuela Di Paolo e Luca Curatti. Calcio a 7 Esattamente due settimane fa il 27enne portiere ha fatto il suo ingresso alla casa circondariale di Ca’ del Ferro e ieri era fiducioso di poterla lasciare. Alle 9 l’ex numero 1 della Cremonese era già in campo insieme ai suoi compagni di sezione per un’ora di calcio a 7. Sotto l’occhio vigile di Pierluigi Ber-

toletti, storico allenatore cremonese di settore giovanile e istruttore Uisp che da anni svolge questa attività presso la struttura diretta da Ornella Bellezza, Marco si è divertito correndo dietro un pallone, destreggiandosi non in porta ma in attacco. Sessanta minuti pieni prima di abbracciare la moglie. L’Audi Q7 che ha portato Michela Spinelli al carcere è arrivata intorno alle 9.30 e la signora Paoloni è potuta rimanere con il marito fino alle 12.15. Più di 2 ore insieme per confidarsi, confrontarsi e confortarsi, attendendo ottimisti la decisione di Salvini. E la stessa Michela a confessarlo all’uscita: «Marco aspetta fiducioso la decisione del Gip». Staffetta Qualche minuto più tardi è stato il turno dei suoi avvocati che dalle 12.30 alle 14 hanno incontrato Paoloni per continuare a studiare le carte insieme. Fuori, la mamma di Marco sin dalla prima mattina ha cercato di ottenere, senza successo, il permesso per vedere il figlio in carcere. L’attesa sembrava essere finita perché a metà pomeriggio Emanuela Di Pa-

Marco Paoloni, 27 anni, del Benevento FOTOAGENZIA

A LOSANNA

LE TAPPE DELLA VICENDA

L’inchiesta parte da una denuncia della Cremonese: 5 giocatori si sentono male nel 2o tempo della gara vinta 2-0 con la Paganese (14 novembre 2010). Le analisi rivelano che hanno bevuto liquidi contaminati con un sonnifero

1 GIUGNO La Procura di Cremona lancia l’operazione «Last Bet» (ultima scommessa): 16 gli arresti (tra cui Signori) e 28 gli indagati fra cui Doni (Atalanta) e Bettarini. I reati contestati: associazione a delinquere, estorsione e frode sportiva. La regia era affidata a 3 organizzazioni, che avrebbero condizionato gare di Serie A, B e Lega Pro.

2 GIUGNO Vengono trovati tre assegni nello studio dei commercialisti di Signori

«Massimo rigore contro chi lucra» LOSANNA (Svi) d(g.l.p.) Si è tenuta la seconda riunione della commissione Cio sulle scommesse illegali. Accantonata definitivamente — alla presenza di ministri di vari Paesi, l’Italia era rappresentata dal viceprefetto Sabina Madaro – l’ipotesi di creare un’agenzia stile la Wada per l’antidoping. Constatati i problemi politico-economici per seguire questa strada, il Cio creerà (entro luglio) tre gruppi di esperti: uno lavorerà sul piano educativo, uno sul controllo, il terzo sul piano legislativo.

Tre entità «Il primo problema – ha detto il presidente della Figc, Abete, - è quello di trovare un coordinamento fra le tre entità: enti sportivi, società di scommesse e governi». In un secondo momento forse si parlerà di soldi (per finanziare l’attività preventiva-repressiva): «Di certo – continua Abete - lo sport non ha vantaggi dal gioco. Dalle scommesse illegali riceve un danno esplicito, da quelle legali non incassa un euro...». Poi passa al piano etico: «Il calcio deve migliorare, come tutto il Paese, sotto il profilo etico e morale. Allo stesso tempo la federcalcio con i suoi organi dovrà intervenire con il massimo rigore per stroncare quei comportamenti che lucrano sulle partite». Ma Ricci Bitti, presidente della Federtennis internazionale, lascia un altro allarme: «Noi ora ci preoccupiamo del primo livello. Ma bisogna che questo tarlo non si espanda anche allo sport di base, sarebbe un disastro, soprattutto pensando ai giovani».

10 GIUGNO

L’EX PORTIERE DELLA CREMONESE OGGI IL GIP SI PRONUNCIA SULLA SCARCERAZIONE

Paoloni in carcere fa l’attaccante e spera nel gol dei suoi difensori

y Abete al Cio:

olo e Luca Curatti si sono poi trasferiti al tribunale di Cremona per incontrare Salvini. Attesa che invece continua perché la decisione è stata rinviata. «Abbiamo effettuato delle valutazioni insieme al Gip e aspettiamo con fiducia un pronunciamento per domani (oggi per chi legge, ndr)». Così la Di Paolo all’uscita dal tribunale dopo l’incontro con il Gip. A farle eco Curatti: «Permanendo diverse valutazioni sui fatti tra difesa e accusa, con il Gip abbiamo cercato di ragionare sulla possibilità di una sistemazione alternativa per Paoloni». Possibile infatti che al giocatore vengano concessi i domiciliari a Cremona. Pochi minuti prima era stato Salvini a emettere il nulla di fatto: «Per entrambe le situazioni deciderò domani (oggi per chi legge, ndr)». Decisione doppia Oggi presumibilmente il giudice per le indagini preliminari emetterà due ordinanze di scarcerazione. È questa la sensazione che si respira a Cremona. E' vero, Paoloni ha respinto ogni tipo di accusa nell’interrogatorio di garanzia mentre Bellavista si è avvalso della facoltà di non rispondere attendendo la decisione del tribunale del riesame fissata per martedì prossimo. Ma il rischio che il tribunale del riesame possa dar ragione a Paoloni e Bellavista, e di fatto smontare il castello accusatorio dell’inchiesta «Last bet», è troppo alto.

Dopo decine di interrogatori, il gip Salvini scarcera Giannone, Buffone e Parlato, ora ai domiciliari, mentre Bruni avrà solo l’obbligo della firma, Bressan è libero

11 GIUGNO Erodiani e Pirani ai domiciliari

14 GIUGNO Revocati gli arresti domiciliari a Signori e scarcerati Sommese, Micolucci e Tuccella (con obbligo di firma). Ancora in cella, Paoloni e Bellavista

LEGHE EUROPEE

«Abolire over legati ai minuti E molto altro» La Lega A si unisce alle altre 29 dell’Associazione delle Leghe europee e l’8 luglio a Vienna siglerà un accordo «per regolare diversamente le scommesse in Europa». Il presidente Maurizio Beretta ha detto non a caso: «Se ci sono puntate anomale non bisogna fermare le partite, ma le puntate e restituire i soldi a chi ha giocato. Noi non c’entriamo niente con il movimento e non prendiamo un euro. Il colmo subire i danni delle distorsioni». Ieri il dg della Lega A e coordinatore delle Leghe europee, Marco Brunelli ha anticipato: «Chiederemo che il calcio partecipi agli utili sulle scommesse e con quei soldi sia costituito un sistema di ferreo controllo sulle scommesse. Chiederemo tutti che siano vietate le scommesse sugli over legate al minuto e abolite le scommesse che dipendono da un singolo: quando vieni ammonito o espulso, quando butti la palla fuori... Ma anche il numero dei rigori contro o dei falli che commette una squadra. In generale la scommessa live va limitata». Antonello Capone


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SERIE A

Luis Enrique comincia da Bojan L’agente: «Nessun problema, la Roma è gradita». Totti: super offerta dai Los Angeles Galaxy MASSIMO CECCHINI

tronde — fatta eccezione per l’«estraneo» Montali — piuttosto che ribaltoni paiono in vista una serie di sovrapposizioni di ruoli che, si sussurra, DiBenedetto stenti a capire.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMAdLa suggestione ha il fascino del glamour, della sfida, di un futuro immaginifico. Chissà come sarebbe avere come vicini di casa Kobe Bryant e Jack Nicholson, essere la luce non «sui tetti di Roma» (copyright Walter Sabatini), ma sull’acqua delle piscine di Rodeo Drive. Insomma, Francesco Totti si prepari, perché in California è pronto una seduzione da 14 milioni di dollari a stagione. I Los Angeles Galaxy, infatti, stanno pensando a lui come prossima stella del calcio Usa, destinato a raccogliere il testimone di David Beckham come ambasciatore europeo nel soccer.

Perplessità Probabilità che accada? Nessuna, ovvio, soprattutto ora che la sua Roma si sta rifondando proprio su basi statunitensi. Ma se il futuro di Totti avrà gli stessi colori del passato, le telefonate che intercorrono in questi giorni tra la vecchia guardia giallorossa non sono prive di dubbi. D’altronde, il progetto è chiaro: occorrerà tempo per arrivare ai vertici e per molti senatori, causa anagrafe, il tempo è proprio quello che manca. La scelta di Luis Enrique è tanto affascinante quanto ricca d’incognite, e non è un mistero come sia Montella e sia lo stesso Delio Rossi ad alcuni del gruppo dessero più garanzie. Persino il cambio al vertice dello staff medico e fisioterapico — da Luca Pengue a Michele Gemignani — sta suscitando perplessità, non a caso i cellulari di certi giocatori sono bollenti sotto tutti i punti di vista. D’al-

RADU MULTATO

Bojan Krkic, 20 anni INSIDEFOTO

Bojan & Pastore E a proposito di ruoli, tocca a Sabatini — in attesa dell’arrivo a Roma di Baldini, previsto per domani — dirimere tanti nodi. Nel giorno in cui Simonian, agente di Pastore, apre (romagiallorossa.it) dicendo: «La Roma sarebbe una piazza gradita», appare chiaro come il d.s. non abbia affatto ac-

cantonato questa pista, anche se precisa come «a 50 milioni non lo possiamo prendere». Impressioni? Il prezzo scenderà. Intanto, però, prende quota la pista Bojan. «Non credo ci possano essere problemi tra la Roma e il Barcellona per l’accordo — dice l’agente Vekic —, al giocatore piace la destinazione. L’ipotesi è quella del prestito con diritto di riscatto». In ogni caso, Sabatini è chiaro: «Penso che arriveranno 4-5 giocatori — dice a RadioRadio — di cui due in attacco, con caratteristiche diverse tra di loro». Sul

fronte centravanti, da segnalare come permanga il feeling tra Borriello e Leonardo, cosa che potrebbe convincere il Psg a bussare alla porta giallorossa. Portieri In questo periodo tra le poche certezze c’è che il primo colpo della Roma arriverà entro questo mese, e non sarà il portiere. Su questo fronte, infatti, c’è del lavoro da fare. Se paiono in rialzo le azioni di Romero (Az) e Stekelenburg (Ajax), c’è da dire che il lavorio sotterraneo colo Bologna — più che sul chiacchieratissimo Ramirez —

porterebbe anche su Viviano, magari inserendo nella trattativa il promettente Caprari, che ha già esordito in campionato e Champions League. Sempre sul fronte delle uscite, probabile anche il rientro alla base di Guberti per poi essere girato altrove. Insomma, sull’identikit del primo acquisto c’è ancora incertezza, ma meglio tener d’occhio — oltre a Bojan — un nome già noto: Alvarez (Velez). D’altronde, anche se non sarà Los Angeles, il nuovo film Roma ha bisogno di attori protagonisti. E in fretta.

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Lazio-Coni È sempre guerra ROMA Lazio Coni, una querelle infinita. Eppure una scadenza ce l’ha: il 30 giugno. Entro quella data Lotito deve presentare la documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato, entro lo stesso giorno il Coni vuole vedersi accreditati gli oltre 2 milioni di euro di debito del presidente della Lazio, per dare il via libera all’uso dello stadio Olimpico, condizione imprescindibile per l’iscrizione. Lo strappo è storia di un mese e mezzo fa. E non è mai stato ricucito. Ieri il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha fatto proprio un motto di Lotito: «Pagare moneta, vedere cammello — ha detto —. Se Lotito paga, avrà l’Olimpico, altrimenti no. Lotito vuole rivedere il contratto? Per l’anno prossimo ha già firmato, se vuole possiamo discutere dal 2012 2013 in poi. E anch’io avrei da dire qualcosa». Lo scenario? Lotito pagherà, senza dubbio. Ma intanto non può lanciare la campagna abbonamenti. E ancora, di soldi in soldi. La Disciplinare ha multato Radu e la Lazio, entrambi per 7 mila euro, per il gesto dell’ombrello del romeno rivolto ai tifosi della Roma durante l’ultimo derby di campionato. stop

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MONDO

Brasile: via Marcelo tradito dalla mail Salta la nazionale esagerando un guaio fisico ma lo confessa per sbaglio al c.t. che lo caccia FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MANDATO DI CATTURA

MADRID dUn calciatore che da furbo diventa goffo, un allenatore deluso e rigoroso, un club piccato. Questa è la storia di Marcelo, che ha saltato la Coppa America per una mail mandata alla persona sbagliata ed è stato svergognato in mondovisione.

I fatti Nel marzo scorso Marcelo viene convocato in Scozia per un’amichevole del Brasile. Si presenta, prende una botta al costato in uno scontro con Renato Augusto durante la partitella del venerdì, accusa dolore, viene esaminato e ottiene il ritorno a Madrid. Salta la gara successiva di Liga con lo Sporting Gijon, ma il martedì dopo è regolarmente in campo contro il Tottenham. L’episodio viene dimenticato, poi un paio di giorni fa torna precipitosamente alla ribalta. L’assenza di Marcelo dalla lista dei convocati per la Coppa America in Brasile ha fatto scalpore. Così quando il ct Mano Menezes si è seduto negli

Edmundo, pena di 4 anni e mezzo (m.c.) La giustizia brasiliana ha confermato in ultima istanza la pena di quattro anni e mezzo di carcere per Edmundo. L’ex attaccante della Fiorentina e del Napoli, oggi 40enne, è stato condannato per omicidio colposo a causa di un incidente stradale a Rio nel 1995 dove persero la vita tre persone e il giudice di Rio de Janeiro ha spiccato un mandato di cattura.

Marcelo, 23 anni, terzino del Real

studi del programma tv «Bem, Amigos!» la domanda è diventata d’obbligo. La risposta però ha spiazzato tutti, e ha fatto il giro del mondo. La mail Il ct ha parlato di «postura», di comportamento: «Dopo la partita con la Scozia sono rimasto in Europa. Sulla storia dell’infortunio di Marcelo mi

ero fatto un’idea, che è stata confermata. Non da sensazioni, ma da fatti». È duro Menezes, determinato a non ripetere errori del passato, «quando certi giocatori evitavano le convocazioni». Vuole cominciare con un piglio diverso la sua avventura in nazionale, «altrimenti finirà male». E allora il presentatore ha raccontato una storiella

che suona più o meno così: dopo aver marcato visita Marcelo manda una mail al Real Madrid dicendo che ha risolto il suo problema col Brasile e che sta tornando a casa. Solo che si sbaglia, mandando invece la mail a Menezes. Magari nel computer del brasiliano nell’agenda di Mail alla voce «Mister» è registrato l'indirizzo di Mourinho ma anche quello di Menezes. Così Marcelo si è confuso. Oppure ha fatto un «rispondi a tutti» quando doveva fare solo un «rispondi». Fatto sta che in tv Menezes è stato chiaro: «Si, la mail è arrivata». E da li via con la tirata su quello che potremmo definire un codice etico alla brasiliana. Visto il suo giocatore travolto dalla polemica e accusato di scarso attaccamento alla maglia (oltre che di scarsa dimestichezza con la tecnologia) il Madrid è intervenuto con un comunicato nel quale si afferma che Marcelo il lunedì 28 marzo era stato sottoposto a una radiografia che «ha evidenziato il distacco del muscolo obliquo destro della dodicesima costola. Diagnosi: due settimane di stop». MA otto giorni dopo il giocatore era già in campo, così dal Brasile la risposta non si è fatta attendere: «Il caso è chiaro — ha detto a Lance il medico della Seleçao Lasmar — Marcelo ha preso un colpo il venerdì, il sabato abbiamo fatto una Tac che ha escluso danni gravi o fratture ma lui diceva di provare dolore ed è stato mandato a casa». Menezes aveva i suoi sospetti, la sbadataggine di Marcelo li ha confermati. E la frattura c'è stata: non nel costato del calciatore, ma tra lui e il suo ct.

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MONDIALE 2014 OGGI IL VIA

Nella notte sono iniziate le qualificazioni al Mondiale 2014. La prima confederazione a scendere in campo è la Concacaf (Nord e Centro America). La gara inaugurale della lunga maratona che porta alla fase finale in Brasile è Montserrat-Belize che si è giocata a Trinidad-Tobago

UNDER 21 EUROPEO

Spagna, che furie Adrian stende la Repubblica Ceca I favoriti rischiavano l’eliminazione, invece non danno scampo alla capolista 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa Spagna favorita dell’Europeo Under 21 sembrava già a rischio eliminazione (e addio Olimpiade) invece ieri ha capovolto la situazione nel gruppo B. Nel torneo in corso di svolgimento in Danimarca, le piccole furie avevano di fronte a Viborg la Repubblica Ceca capolista del loro raggruppamento. L’hanno stesa con un 2-0 che rafforza la loro candidatura alla conquista del trofeo.

I protagonisti Due campioni del mondo nella rosa di Luis Milla: Javi Martinez e Mata. Proprio quest’ultimo è l’architetto del successo spagnolo con due assist pregiati per Adrian, che realizza una doppietta simile (scatto e destro rasoterra). L’attaccante del Deportivo è titolare al posto del più celebre Bojan Krkic e dimostra di meritare ampiamente il posto. Niente da fare invece per Kozac, attaccante della Lazio, entrato soltanto nella ripresa. La situazione Le partite di ieri del gruppo B. Repubblica Ceca-Spagna 0-2; Ucraina-Inghilterra 0-0. Classifica: Spagna 4, Repubblica Ceca 3, Inghilterra 2, Ucraina1. Questo invece la classifica del gruppo A: Svizzera 6; Bielorussia, Danimarca 3; Islanda 0. L’ultima giornata si giocherà sabato e domenica. In programma Islanda-Danimarca e Svizzera-Bielorussia (sabato); Inghilterra-Rep. Ceca e Ucraina-Spagna (domenica)


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SERIE BWIN IL MERCATO OBIETTIVI GRANATA

ALTRE TRATTATIVE

Varese: è fatta per Carbone con Milanese

EBAGUA

ROSATI

KNEZEVIC

GAZZI

EDER

Giulio Ebagua, 24 anni, attaccante, già preso: arriva dal Varese dove ha segnato 24 gol in 2 anni

Antonio Rosati, 27 anni, portiere. L’ultima stagione l’ha disputata a Lecce

Dario Knezevic, 29 anni, difensore del Livorno e della nazionale croata

Alessandro Gazzi, 28 anni, centrocampista. Ultimo campionato al Bari: 1 gol

Il brasiliano Eder, 24 anni, attaccante, ultima stagione al Brescia (8 gol) ma è dell’Empoli

l’affetto dei tifosi». Le linee guida: cessione di Rolando Bianchi e conferma di Ogbonna, tolto dal mercato, stop ai prestiti e linea verde. «Se vai in A e devi cambiare 9 giocatori hai buttato via un investimento» il suggerimento di Ventura a Cai-

a gennaio, potrebbe farsi vivo, il Napoli ha mandato segnali, ma con Bianchi nessuno ha parlato. Previsti tempi lunghi.

Nuovo Toro Ventura primo colpo C’è Ebagua È fatta per la punta dal Varese Partirà Bianchi, resta Ogbonna Portiere: il favorito è Rosati

LUCA BIANCHIN FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO d Il nuovo Torino di

Giampiero Ventura comincia con Giulio Ebagua, 24 anni, nigeriano di nascita, 24 gol nelle ultime due stagioni al Varese di Sannino. In cambio della metà della punta (che giocò nelle giovanili del Torino, si svincolò dopo il fallimento del 2005), ai biancorossi 1,3 milioni più la comproprietà del giovane Carrieri, nell’ultima stagione alla Nocerina. Un buon inizio per il nuovo corso, le cui basi sono state poste in un incontro di otto ore, con Ventura negli uffici di Urbano Cairo. Col presidente, riunione di mercato e non solo. «Sarà per l’età, i capelli bianchi, ma il presidente mi è sembrato attento — il commento del neoallenatore — Non vorrei essere di passaggio, con la promozione guadagnerei altri due anni e

Basta con i prestiti, Cairo vuole investire. Da Palermo può arrivare anche Darmian. Antenucci sarà riscattato ro, recepito dal d.s. Petrachi. Bianchi in A Il nuovo Toro rinuncerà al capitano, valutato 10 milioni. «Merita la A» lo zuccherino di Ventura. Merita un’altra piazza per motivazioni e ingaggio (1,5 milioni più premi): lo Schalke, già attento

Arrivi La rifondazione non può prescindere dal ruolo principe per il gioco di Ventura, il portiere partecipe all’azione. Rubinho è tornato a Palermo e l’obiettivo è Rosati del Lecce, che piace anche al Napoli (lascerebbe Iezzo al Torino). Poi c’è Viotti, in comproprietà tra Brescia e Triestina. Trattative avviate col Livorno per Knezevic. A centrocampo Ventura ha chiesto un suo pupillo al Bari, Gazzi (e piace Gillet). Via Lazarevic, per la destra spazio a un altro under 21, Bariti (Triestina). Chiesti al Palermo Kasami e Darmian (è in comproprietà col Milan). Piacciono anche Rigione del Foggia e Padella dell’Atletico Roma. In attacco verrà riscattato dal Catania Antenucci. Trattative avanzate con il Brescia e l’Empoli per Eder.

MILANO (ni.bin.) Il Grosseto sta riflettendo sull’ipotesi di Zeman e l’accordo sembra possibile: la prima alternativa resta Beppe Scienza del Viareggio. Il Varese ha scelto Benny Carbone (Pavia) con Mauro Milanese d.g. e Alessandro Andreini capo degli osservatori. La Reggina attende la fine dei playoff per annunciare il ritorno di Breda (Salernitana). L’AlbinoLeffe attende che Daniele Fortunato dica sì alla proposta di sostituire il suo maestro Mondonico. E a Brescia tra Lerda (prima scelta del neo d.s. Jaconi) e Marcolin (idea di Maifredi) potrebbe spuntare un terzo nome: Scienza, col quale c’è già stato un contatto. Gubbio vicinissimo a Maran, l’alternativa resta Apolloni.

GIOCATORI L’Empoli ha superato il Varese nella corsa a Di Gaudio (Carpi). Il Bari per la porta ha chiesto Donnarumma al Milan (era al Piacenza). Il Modena su Di Gennaro (Padova). Accordo Sassuolo Genoa: in neroverde Cofie e Boakye, che non va a Crotone. Proprio il Crotone ha ottenuto la conferma di Djuric dopo che Parma e Cesena hanno rinnovato la comproprietà. Stesso discorso per Frison, che resta a Vicenza dopo che l’Udinese ne ha rilevato la comproprietà. La Nocerina ha rinnovato tre giocatori a scadenza: Catania, Gori e Scalise. Lanni (Pisa) verso il Grosseto.


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PRIMA DIVISIONE VERSO LA FINALE y

Verona, esodo per la storia e con il giallo Pronti 2.000 tifosi: mai così tanti al Sud Però un’ordinanza rischia di bloccarli

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Le migliaia di tifosi attese domenica allo stadio Arechi per SalernitanaVerona: a ieri sera già venduti 15mila biglietti

GIANLUCA VIGHINI 5 R PRODUZ ONE RISERVATA

VERONA dDoveva essere un esodo festoso e carico di speranza, invece la trasferta di Salerno si è trasformata in un caos. Tutta colpa di un’ordinanza del prefetto di Salerno che ha disposto che la vendita dei tagliandi fosse riservata a coloro che erano in possesso «materialmente» della tessera del tifoso. Il problema è che le tessere in gran parte non sono mai state distribuite. E senza tessera, niente biglietti e quindi niente trasferta. Tutto ciò ha fatto imbestialire coloro che stavano preparando la trasferta a Salerno. E pensare che i veronesi ad inizio stagione avevano aderito in massa al contestato tesseramento (in oltre 10 mila hanno fatto la tessera del tifoso). Immediatamente si è così attivato il sindaco Tosi che ha chiamato il ministero dell’Interno per avere no-

tizie. La speranza è che la situazione venga risolta in breve tempo. Intanto sono già 715 coloro che hanno acquistato i tagliandi sui 2.000 in vendita. Spareggio Insomma una trasferta in cui i veronesi non vogliono mancare, perché può vedere il Verona tornare in B. Come quando in cinquemila (ma solo perchè lo stadio non ne teneva di più) andarono in massa a Busto Arsizio a seguire il playout per evitare la C2. Altri 5.000 seguirono la squadra in città su un maxischermo in Piazza dei Signori. Dopo il gol di Zeytulaev che tenne il Verona in C1, ci furono caroselli d’auto e bagni nelle fontane. Come dire: non importa la categoria o la competizione in cui partecipi. La cosa importante è esserci, a prescindere. Così la gara di domenica è paragonabile alle grandi trasferte europee degli anni ’80 dove i veronesi seguivano in mas-

LE DATE PER IL 2011-12

La curva del Verona: i tifosi si stanno attrezzando per Salerno LAPRESSE

LA GUIDA Domenica in tv le due finali alle 16 e alle 18 Domenica ritorno finali playoff di Prima divisione: le partite vanno in diretta su Rai Sport 1. Ecco il programma e gli arbitri. GIRONE A Salernitana-Verona (andata 0-2, ore 18): Di Paolo di Avezzano. GIRONE B Atletico Roma-Juve Stabia (andata 0-0, ore 16): Irrati di Pistoia. REGOLAMENTO In caso di parità di punteggio e di gol si giocano i supplementari. Se la situazione non cambia, è promossa la squadra meglio piazzata, ossia quella che gioca in casa. SERIE D L’andata delle semifinali playoff: Rimini-Voghera 4-1; SandonàJesolo-Turris 2-2. Il ritorno domenica, la finale è il 26.

sa le imprese della squadra di Bagnoli. Come quella volta in Coppa Uefa al Maracana di Belgrado, centomila a tifare per la Stella Rossa e un migliaio per il Verona. O quella volta, in Coppa dei Campioni, a Salonicco contro il Paok dove in un inferno, i gialloblù riuscirono ad eliminare i greci. O come l’ultima trasferta europea a Brema, in Germania, quando il Verona fu eliminato dai tedeschi. Anche un charter I veronesi, ordinanza permettendo, arriveranno a Salerno con ogni mezzo. Pullman, pullmini, persino con quattro voli charter, già tutti riempiti (e ora in stand by). Saranno poi scortati allo stadio da un imponente servizio d’ordine, visti gli incidenti dell’andata. A memoria di tifoso sarà la trasferta più numerosa al Sud mai fatta. Un «sacrificio» indispensabile per riassaporare il gusto del calcio di Serie B.

Campionato Prima e Seconda iniziano il 4 settembre e finiscono il 6 maggio. Tre soste: 25 dicembre, 1 gennaio e 8 aprile (da determinare una sosta e i turni infrasettimanali). Playoff e playout iniziano il 20 maggio: poi si gioca il 27 e le finali sono 3 e 10 giugno. Coppa Italia La fase eliminatoria avrà gironi di cinque squadre con gare di sola andata: si gioca 17, 21, 24, 28 e 31 agosto. Supercoppa Prima divisione: 13 e 17 maggio. Seconda divisione: 13, 20 e 23 maggio

MERCATO

Bassano: il d.t. è La Grotteria Pavia, tre idee MILANO (ni.bin.) Slitta a domani l’incontro tra la Spal e Stefano Vecchi, il tecnico che ha lasciato la Tritium (a Simone Boldini?) e che dovrebbe tornare a Ferrara, dove ha giocato. Il Portogruaro a breve avrà un incontro con Cevoli. Partito Carbone, il Pavia sceglie il nuovo tecnico tra Gadda, Maurizi e Notaristefano. Una curiosità a Bassano: La Grotteria, dopo aver smesso di giocare, farà il responsabile dell’area tecnica. In Seconda divisione Vivarini lascia il Chieti: la società farà un tentativo per convincerlo a restare, ma intanto pensa a De Patre, Baldassarri o Paolucci. Alla Ternana c’è un’ipotesi Sciannimanico: sarebbe un ritorno. Uno sponsor potrebbe salvare la Sangiovannese: in tal caso il d.s. sarebbe Gianni Califano e l’allenatore Alfonso Pepe (entrambi erano a Sapri).

GIOCATORI Dopo Clemente (che potrebbe andare a Taranto), anche Bueno ed Evacuo potrebbero rescindere il contratto con il Benevento. Il Carpi ha chiesto il prestito di Donnarumma al Napoli. In Seconda infine il Poggibonsi ha preso Romanelli dalla Sangiovannese.


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GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

«Bike» su Gazzetta.it

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NIBALI

Ha detto no a un’offerta da 6 milioni

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La kazaka Astana lo voleva, la Liquigas l’ha blindato Oggi il rientro in Slovenia

ROBERTO BETTINI

CIRO SCOGNAMIGLIO cscognamiglio@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dDue tappe nel 2007. Un’altra tappa, più la classifica finale, nel 2010. Vincenzo Nibali se l’è passata spesso bene al Giro di Slovenia. Proprio la corsa in cui oggi, nel cronoprologo di Lubiana (6 km: lui è l’ultimo a partire, alle 19.54), si rimette il numero sulla schiena 18 giorni dopo la fine del Giro d’Italia, che ha concluso al terzo posto alle spalle di Alberto Contador e Michele Scarponi. «Sono convinto di poter far bene», confida Nibali, che l’altra sera a Feltre ha ricevuto un premio dedicato alla memoria di Franco Ballerini e proprio dalla Slovenia spera di prendere una bella rincorsa verso il campionato italiano di sabato 25 ad Aci Catena (Catania). Hai visto mai che riuscisse a vestirsi di tricolore per la prima

Il team di Amadio: «La nostra politica è chiara, Nibali è uno dei nostri simboli e non si muove per nessuna cifra» volta, e per di più nella sua Sicilia... Proposta Intanto, il terzo podio consecutivo in una grande corsa a tappe, dopo il terzo posto al Giro e la vittoria alla Vuelta dello scorso anno, ha ulteriormente consolidato il valore di Nibali, che per inciso deve ancora compiere 27 anni e si è confermato una sicurezza per i grandi giri. Un valore esponenzialmente cresciuto negli ultimi due anni, e la conferma arriva dall’intenzione che aveva una squadra di pri-

missima fascia come l’Astana: mettere sul piatto tre milioni di euro per far terminare in anticipo il legame tra Nibali e la Liquigas-Cannondale. Più un ingaggio, per Vincenzo, di 1,5 milioni di euro (lordi) per due stagioni: insomma, un’operazione da 6 milioni di euro. Volontà Un’intenzione che risalirebbe a inizio maggio, quando il Giro d’Italia stava praticamente per iniziare. Ma per la Liquigas il problema non si è nemmeno posto. «La nostra politica è chiara, i corridori che hanno il contratto non si muovono, per nessuna cifra. E poi Nibali è uno dei nostri simboli. E’ evidente che non è una questione di soldi»: è questo il senso del pensiero del team di Roberto Amadio. Niente da fare quindi per l’Astana e per qualsiasi altra squadra fosse interessata ad avere Nibali nel 2012: è vero che sempre l’Asta-

na l’anno scorso aveva «strappato» Kreuziger proprio alla Liquigas, ma in quel caso aveva pesato molto la volontà del ceco di pedalare da capitano unico e non più al fianco di Basso e Nibali. Nomi Tornando al Giro di Slovenia, che si concluderà domenica (sabato è previsto un arrivo in salita), Nibali non è l’unico protagonista di primo piano al via. Per le volate, ecco Alessandro Petacchi: il 37enne spezzino della Lampre-Isd poi tornerà ad allenarsi in altura sull’Etna, e ha deciso di partecipare anche al campionato italiano. Poi ci sono Andrea Guardini, Elia Viviani e Jacopo Guarnieri. Al via anche Matteo Tosatto e il tricolore in carica Giovanni Visconti, oltre a Oscar Gatto e Diego Ulissi, questi ultimi splendidi vincitori di tappa al Giro, rispettivamente a Tropea e Tirano.

LA STORIA IL MILANESE DELLA GEOX HA SUBITO 3 OPERAZIONI AL GINOCCHIO SINISTRO

Colli ha sconfitto il tumore E domenica corre in Toscana «Non ho mai conosciuto Pantani: ho pensato che l’avrei fatto in cielo» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dI valori della analisi non quadrano, la sensazione di malessere non ti lascia, ma è quando in palestra non riesci a fare neanche il più semplice degli esercizi che cominci davvero a pensar male.

Perché La storia di Daniele Colli è cominciata così, e adesso che il lieto fine è vicino — il 29enne lombardo della Geox-Tmc tornerà a correre domenica, al Giro di Toscana — la si può raccontare con emozione sincera. Perché a novembre gli era stato diagnosticato un tumore al ginocchio sinistro, e nel caso fosse stato mali-

gno, i medici del Galeazzi di Milano erano stati chiari: «Dovremo amputare la gamba». Saronni Non è andata così. Era un tumore a «cellule giganti», una lesione benigna. Daniele ha subito tre operazioni, e dovuto usare le stampelle per 130 giorni. La squadra non l’ha scaricato, anzi gli è stata vicino. Lui è nato a Rho, ma da cinque anni vive a Parabiago, la città di Saronni: la «ragione» per la quale è salito in bici a sette anni, papà Elido tifava proprio per lui. Daniele, che ha la Milano-Sanremo nel cuore, ha corso fino agli juniores con la Biringhello: nel 1999 ai tricolori battè quel Damiano Cunego che poi a Verona vinse il Mondiale. Alti e bassi Da dilettante Colli ha corso 4 anni per la Zalf (suo il Liberazione). Da pro’ ne ha viste tante: ha cominciato con due anni alla Liquigas, ma do-

Daniele Colli, milanese di Parabiago (come Saronni), 29 anni: tricolore junior ’99 battendo Cunego BETTINI

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GIRO DI SVIZZERA SEMPRE LEADER

VINCE BOZIC, FREIRE 2˚

ARRIVO 1. Borut BOZIC (Slo, Vacansoleil) 204,2 km in 4.44’48", media 43,019; 2. Freire (Spa); 3. Sagan (Slk); 4. Van Garderen (Usa); 5. Rojas (Spa); 6. Marcato; 17. Cunego; 23. Hushovd (Nor); 41. Cavendish (Gb).

CLASSIFICA Vincenzo Nibali, 26 anni: 3˚ al Giro e 1˚ alla Vuelta 2010, 3˚ al Giro 2011

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1. Damiano CUNEGO (Lampre-Isd); 2. Soler (Col) a 54"; 3. Mollema (Ola) a 1’16"; 4. Ten Dam (Ola) a 1’19"; 5. Van Garderen (Usa) a 1’21"; 6. F. Schleck (Lus) a 1’25"; 7. Fuglsang (Dan) a 1’32"; 8. Di Luca a 1’53"; 9. Kruijswijk (Ola) a 2’; 10. Leipheimer (Usa) a 2’10".

OGGI 6ª tappa, Tobel Tägerschen-Triesenberg/Malbun, 157 km. Tv: Sky Sport 3 dalle 15.45.

Damiano Cunego, 29 anni, in maglia gialla BETTINI

Cunego, è l’ora Ecco le salite per attaccare Doppio arrivo in montagna oggi in Liechtenstein e domani in Austria: il veronese deve guadagnare sui rivali 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TOBEL-TAGERSCHEN (Svizzera) d«Sono pronto». Il Gi-

ro di Svizzera torna ad essero duro e Damiano Cunego non ha voglia di farsi trovare impreparato. Anche ieri è stata una giornata tutto sommato tranquilla per il veronese, che ha la maglia gialla di leader. Lo sprint di Tobel-Tagerschen, al termine di una tappa senza troppe emozioni, l’ha vinto Borut Bozic, 30enne sloveno della Vacansoleil, che ha regolato Freire e Sagan e dopo il traguardo non ha saputo trattenere le lacrime. Fuori categoria Oggi si sconfina in Liechtenstein e la musica sarà diversa. La scalata al Triesenberg, gli ultimi 13 chilometri della tappa, è classificata «hors categorie»: i primi 9 km sono al 9% medio, poi un tratto facile, prima dei 2 km finali all’11%. E pure la tappa di domani, che si conclude in Austria, a Serfaus, è impegnativa. Il 29enne capitano della Lampre-Isd ha 54" su Soler e 1’16" su Mollema, ma è chiaro che se vuole vincere la 75ª edizione della corsa elvetica dovrà aumentare il vantaggio sui rivali (tra cui Fuglsang, Frank Schleck, Leipheimer) di almeno un altro minuto. La crono finale di domenica (32 km a Sciaffusa) non è dalla sua parte: «La concorrenza è di alto livello. Ma io non vedo l’ora di battermi».

po l’esperienza alla Panaria è rimasto senza squadra e ha dovuto ricominciare, nel 2008, da un team ungherese. «Insomma, prima andavo all’Hilton, mi sono ritrovato al Giro di Serbia a dormire in una casa privata...». Pensieri «Io non ho mai conosciuto Pantani purtroppo, e quando mi è stato detto che avevo un tumore ho anche pensato che avrei potuto raggiungerlo e conoscerlo in cielo». Daniele è un ragazzo di rara sensibilità: ha studiato ragioneria, tifa per il Milan e non gli mancano le idee (tra le quali, un reality legato al Giro d’Italia...). «Dopo che il male è stato rimosso, non ricordavo neanche come si facesse a camminare. Oltre alla mia famiglia e a tutti i medici, devo ringraziare soprattutto due amici speciali come Bruno Arena dei Fichi d’India e Fabrizio Macchi. Ho pensato anche alla storia di Eric Abidal, il difensore del Barcellona che ha giocato l’ultima finale di Champions dopo il tumore al fegato. E a Lance Armstrong, naturalmente. Io di certo non vincerò sette Tour, ma non voglio accontentarmi di essere tornato a correre. Il Giro di Toscana è un arrivo, ma anche una nuova partenza». ci. sco.

CONTADOR SCENDE DAL GALIBIER LA POLIZIA FRANCESE LO FERMA «NON HA LE LUCI SULLA BICICLETTA» Avvertimento della Francia ad Alberto Contador. Il 3 volte re del Tour stava scendendo dal Galibier quando è stato fermato dalla polizia: «Non ha le luci sulla bici». E’ dovuto salire in ammiraglia AFP

GIRO BIO DILETTANTI

Crono a Novak, 2˚ Moser (l.guerra) Cronometro su pista ciclabile: è la novità del Giro dilettanti, da Giulianova ad Alba Adriatica. Ha vinto il ceco Jakub Novak (Trevigiani) con 6" su Moreno Moser, risalito al 4˚ posto in classifica. Leader Mattia Cattaneo (Trevigiani). Oggi riposo


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GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

TENNIS LE WILLIAMS A EASTBOURNE

Venus risplende L’erba è casa sua Destini diversi: la sorella Serena perde dalla Zvonareva. Fuori anche Schiavone RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d Venere risplende, Serena s’eclissa, Wimbledon le premia. Sull’erba, le regine sono loro. Anche se a Eastbourne i destini delle sorelle Williams si dividono al secondo turno, quando si arriva a respirare l’aria del Championship londinese non si può dimenticare la storia: così gli organizzatori del Tempio, dopo la rinuncia della Clijsters (caviglia), regalano a Serena, quattro volte vincitrice e campionessa in carica, la testa di serie numero 7 (da 26 del mondo) e a Venus, cinque volte in trionfo su quei prati, la numero 23 (da 33 del mondo).

Venus Williams, 31 anni domani

In forma A voler essere pignoli, 16 posizioni di differenza tra loro neppure si giustificherebbero e solo il rispetto che si deve in ogni caso alla classifica ha impedito scalate più corpose. Perché, con 9 successi in famiglia nelle ultime 11 edizioni, la coppia meriterebbe un

posto a vita tra le migliori quattro del seeding. Peggio per chi si ritroverà la mina vagante Venere (a Wimbledon in 13 edizioni ha perso solo due volte prima dei quarti) fin dal terzo turno, anche perché la versione che sta andando in scena nel torneo del Sussex è già di lusso. La più vecchia delle Williams (compie 31 anni domani) si è sbarazzata in poco più di un’ora di un’altra ex numero uno, Ana Ivanovic, mettendo 6 ace, l’83% di prime e servendo anche a 196 km orari. Un potente segnale che i problemi ai muscoli addominali che la tenevano ferma da gennaio sono ormai il passato: «Sono stata solida, ho giocato bene i punti importanti e non mi aspettavo di battere così bene. Sono positiva — dice Venus — e vincere un match dopo l’altro è lo scopo principale, rimanendo concentrata ma senza pressioni». Soddisfatta Bisognerà però attendere l’erba londinese per l’eventuale 24˚ confronto diretto (tra cui quattro finali proprio a Wimbledon): Serena, in-

Nuova

fatti, ha perso in tre ore e 12 minuti la rivincita-battaglia contro la Zvonareva, che batté un anno fa nell’epilogo al Championship prima dello stop lungo addirittura dodici mesi, tra schegge nel piede e misteriosi malanni polmonari. Gran partita, comunque, straordinariamente equilibrata (125 punti a 124 per la russa!), con la Williams capace di annullare tre match point (con due vincenti) sul 5-4 del terzo prima di arrendersi alla numero due mondiale. Uscire così fa un po’ meno male: «Sono soddisfatta — dice infatti Serena — perché ho giocato due partite eccellenti nel torneo e contro Vera sono andata a un paio di punti dalla vittoria; perciò vado fiduciosa a Wimbledon». Con qualche certezza in meno approderà all’All England Club (dove sarà testa di serie numero 6) Francesca Schiavone, travolta in un’ora e 15’ dalla polacca Radwanska. L’azzurra ha servito solo con il 49% con 5 doppi falli e 48 vincenti contro 66. Ma una leonessa ruggisce quando conta di più.

y la foto

Uomini 1˚ t.: Tipsarevic (Ser) b. Ward (Gb) 6-3 4-6 6-2; 2˚ t.: Stepanek (Cec) b. Tsonga (Fra) 6-2 6-3; Benneteau (Fra) b. Devvarman (India) 7-6 (1) 6-7 (6) 6-3; SEPPI b. Young (Usa) 7-6 (1) 6-3; Dimitrov (Bul) b. Anderson (Saf) 6-3 6-2; Kunitsyn (Rus) b. Marchenko (Ucr) 6-3 1-6 6-2 Donne 2˚ t.: Zvonareva (Rus) b. S. Williams (Usa) 3-6 7-6 (5) 7-5; Stosur (Aus) b. Jovanovski (Ser) 6-3 6-2; Azarenka (Bie) b. Baltacha (Gb) 6-1 7-6 (0); Bartoli (Fra) b. Martinez (Spa) 6-3 6-3; Kvitova (Cec) b. Makarova (Rus) 7-6 (8) 7-6 (4); A. Radwanska (Pol) b. SCHIAVONE 6-3 6-2; V. Williams (Usa) b. Ivanovic (Ser) 6-3 6-2; Hantuchova (Slk) b. Li Na (Cina) 7-6 (7) 6-3.

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Djokovic Uomo copertina L’Uomo Vogue in edicola da oggi dedica la copertina e la cover story a Novak Djokovic, il serbo numero due mondiale vincitore di sette tornei quest’anno, tra cui gli Australian Open, fotografato da Matt Jones.

A ROSMALEN

Brava Vinci, vola nei quarti Volandri, Pennetta, Errani out A Rosmalen (Ola, uomini 450mila e, donne 175mila e; erba) bene la Vinci. la Errani serve per il match sul 5 3 del 2˚, poi crolla. Uomini, 2˚ t.: Giraldo (Col) b. Berrer (Ger) 7 6 (6) 6 3; Tursunov (Rus) b. Mahut (Fra) 7 6 (2) 3 6 6 3; Malisse (Bel) b. Huta Galung (Ola) 7 6 (2) 6 4; Bogo molov Jr. (Usa) b. VOLANDRI 7 6 (2) 6 2; Gremel mayr (Ger) b. Nieminen (Fin) 7 6 (3) 2 6 7 6 (5); Ba ghdatis (Cip) b. Haase (Ola) 7 5 6 4. Donne, 2˚ t.: Dokic (Aus) b. PENNETTA 6 3 6 4; Larsson (Sve) b. Flipkens (Bel) 6 2 5 7 6 4; VINCI b. Dulgheru (Rom) 6 2 6 1; Wickmayer (Bel) b. Parra (Spa) 7 6 (4) 6 7 (4) 7 5; Cibulkova (Slk) b. Barrois (Ger) 6 0 6 1; Kuz netsova (Rus) b. ERRANI 3 6 7 6 (3) 6 1.

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GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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FORMULA 1 NUOVE REGOLE

Il divieto dei gas caldi un guaio per la Red Bull Da luglio sarà bandito il soffiaggio negli scarichi in fase di rilascio Cambiano le mappature, non i diffusori. Rischia pure la Renault GIORGIO PIOLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dHot blowing, soffiaggio caldo: due termini innocenti che uniti alla parola «divieto» potrebbero modificare lo scenario del Mondiale di F.1 a partire dal GP di Gran Bretagna del 10 luglio. Almeno questa è la speranza di chi, come la Ferrari, non vede molte altre strade per mettere a freno il predominio della Red Bull.

Perché il motore impiegato in questo modo diventa una sorta di «dispositivo aerodinamico mobile» e questo è proibito dal regolamento.

La Fia ha inviato ai piloti una lista dei prodotti proibiti, che dovranno sempre portare con sé e mostrare al medico in caso di necessità Ai piloti si ricorda che sono responsabili per le sostanze che ingeriscono e che ogni volta debbano prendere un medicinale devono avvertire l’autorità antidoping nazionale

Il soffiaggio nel diffusore dei gas di scarico caldi in fase di rilascio, ovvero quando il pilota solleva il piede dall’acceleratore. I motoristi infatti, per mantenere costante il carico aerodinamico fornito dal soffiaggio, sono riusciti a creare questo fenomeno, intervenendo sulle mappature del motore e ritardando l’anticipo. In pratica il carburante incombusto viene spinto negli scarichi roventi dove brucia, producendo i gas che vengono indirizzati nel diffusore.

L’INGLESE NEGLI USA

LISTA FIA CONTRO IL DOPING

LA LETTERA

Ma la Fia che cosa ha deciso di bandire da quella gara?

Perché questa pratica ora è stata vietata?

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Hamilton guida la Nascar «Non vado in Red Bull» «Non vedo ragioni per cambiare squadra». Così Lewis Hamilton ha voluto smorzare le voci di un suo passaggio alla Red Bull, alimentate da una chiacchierata con Horner a Montreal. «Conosco tutti i manager, Parlo spesso con Domenicali e Horner... Ma io mi sento fortunato a guidare per la McLaren», ha detto l’inglese che martedì sulla pista di Watkins Glen (Usa) ha provato la Chevy Nascar di Tony Stewart, che ha guidato la McLaren (i due nella foto AFP).

LA FIGLIA DI ECCLESTONE

BAHRAIN

Intanto il Consiglio Mondiale ha eliminato definitivamente il Bahrain dal Mondiale: GP India il 30 ottobre, finale in Brasile il 27 novembre Fernando Alonso osserva la Red Bull a Montreal: nel disegno di Piola gli scarichi della RB7 AFP REUTERS COLOMBO

in fase di rilascio. Di conseguenza i diffusori fatti meglio non perderanno efficacia, ma questa sarà limitata al momento in cui si dà gas.

Adesso come dovranno intervenire le scuderie?

La domanda di fondo è: chi verrà maggiormente penalizzato da questo dispositivo?

Innanzitutto non è vero che dovranno modificare scarichi e diffusori. Saranno i motoristi a dover intervenire sulle mappature in modo da limitare al 10% il soffiaggio negli scarichi

In primo luogo chi da questo dispositivo traeva maggiori vantaggi dall’interazione tra il soffiaggio e il diffusore ovvero la Red Bull. Ma anche la Renault che su questo concetto aveva

disegnato la R31. Oltretutto, per limitare l’effetto del divieto, i piloti dovranno cercare di giocare con l’acceleratore in frenata (e qualche team potrebbe reintrodurre il terzo pedale): quindi aumentano i carichi di lavoro per chi è al volante. C’è anche un rischio di compromettere l’affidabilità?

Minimo ma c’è, come ha spiegato Adrian Newey a Montecarlo: «Per quanto riguarda la Renault (che fornisce gli 8 cilindri

alla Red Bull; n.d.r.) questa funzione serviva a raffreddare il motore e dunque riguarda l’affidabilità. Questa soluzione è stata sperimentata negli anni al banco. Dunque potrebbero sorgere problemi di affidabilità con l’acceleratore chiuso in quella situazione». Ma c’è comunque un aspetto positivo anche per la Red Bull perché, riducendo il soffiaggio, si limitano i consumi che hanno spesso condizionato il ritmo di gara di Vettel e Webber.

Petra, villa da 70 milioni: bowling e 100 posti auto Questa è The Manor a Holmby Hills, Los Angeles: la casa più costosa degli Usa che è stata appena acquistata da Petra Ecclestone, la ventiduenne figlia di Bernie. L’abitazione si estende per 5.700 metri quadrati, comprende bowling, parcheggio per 100 auto, un salone di bellezza ed è circondata da un parco di due ettari. Per acquistarla, secondo il Wall Street Journal, la figlia del capo della F.1 ha staccato un assegno di 100-150 milioni di dollari (70-105 milioni di euro).

SUPERBIKE VERSO IL GP DI SPAGNA

Checa: «Questa Ducati è perfetta» PAOLO GOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dNon vinceva mai ora è il pilota dei record. Carlos Checa è sempre più padrone della Superbike: con 8 successi (e 2 terzi posti) in 12 gare viaggia alla stratosferica media di 20,41 punti gara (su 25 in palio). Meglio ha fatto solo Colin Edwards che vinse il titolo 2002 con la Honda, raccogliendo 21,23 punti/gara. Domenica a Misano, Carlos ha spento i progetti di rimonta di Max Biaggi e ora lo aspetta sulla pista di casa, il Motorland di Aragon. Con tanti obiettivi nel mirino: la 300ª vittoria Ducati (sono 299), il 750˚ podio (ne mancano 2) e la quarta doppietta che darebbe il colpo di grazia alle speranze di Biaggi, lontano 72 punti (ne restano 350). «È la prima volta che la Superbike corre in Aragona, ci ho fatto solo i test invernali — puntualizza Carlos —. Il tracciato mi piace molto: tecnico, impegnativo, forse un po’ troppo ve-

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DOMENICA SI CORRE AD ARAGON

Domenica ad Aragon (5.344 m) si corre il GP di Spagna, 7ª prova del Mondiale Sbk ORARI Sabato: 14.55 Superpole Domenica: gare alle 11.15 e 15.10 Diretta su La7 CLASSIFICA 1. Checa p. 245 Spa-Ducati 2. Biaggi 173 Ita-Aprilia 3. Melandri 150 Ita-Yamaha

loce per la mia Ducati: c’è un rettilineo molto lungo, l’Aprilia di Biaggi ci farà soffrire».

tando su pilota e team satellite. Con pieno appoggio avrebbe già vinto il titolo nel 2010?

Lei ha disputato 222 GP nel Motomondiale, vincendo solo due volte, l’ultima 13 anni fa. Perché ha cominciato a dominare solo a 38 anni?

«Sono arrivato terzo in campionato vincendo tre gare (due alla fine con la 1098 ufficiale; n.d.r.). Con la moto che ho adesso, Biaggi non avrebbe vinto facilmente».

«La vittoria arriva quando hai la situazione tecnica, l’esperienza e la motivazione ideali. Ho avuto moto e squadre vincenti quando non ero pronto e viceversa. Adesso, con la Ducati, è tutto perfetto».

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CARLOS CHECA PILOTA DUCATI 38 ANNI

La Ducati ha ritirato la squadra ufficiale ed è risorta pun-

«La Ducati farà debuttare una moto completamente nuova e a me piace sviluppare nuovi progetti, però non ho ancora deciso se andare avanti o ritirarmi. Sto vivendo il momento più bello, vorrei non finisse mai. L’ipotesi di lasciare al top però è affascinante». Si dicono meraviglie della Ducati 2012, che dovrebbe chiamarsi Extreme...

«Ho visto il progetto e ricevo informazioni continue sui collaudi. La mia 1198R in questo momento ha una ciclistica così perfetta che sarà difficile migliorarla. Se avessi 20 cavalli in più sarebbe la moto ideale».

Il team Althea spende appena due milioni per moto, ricambi, personale e ingaggio, più o meno quanto Biaggi prende in Aprilia. Qual è il segreto?

«L’anno scorso avevamo la Ducati base e spesso soffrivamo, ma lavorando senza sosta abbiamo messo le basi. Ora la Ducati ci dà il massimo e facciamo la differenza».

Ha il Mondiale a portata di mano a 38 anni: e dopo?

La Ducati farà debuttare una moto nel 2012 e a me piace sviluppare nuovi progetti. Però l’ipotesi di lasciare da vincente è affascinante»

Pista nuova per tutti: che gare vedremo domenica?

«Molto divertenti». La Honda, infine, non sostituisce Rea (a Misano si è rotto braccio destro e clavicola sinistra). Bmw Italia conferma Lanzi al posto di Toseland.

TEST MOTOGP AL MUGELLO

Rossi veloce sulla GP12 con il telaio «flessibile» Il Mugello regala a Valentino Rossi una giornata di sole per il 3o giorno (il 5o per la Ducati) sulla GP12 1000. Ben 80 giri e lavoro fino a sera. Tempi non comunicati, ma si parla di buoni progressi: Valentino a inizio mese aveva già girato sotto il record, ma il nuovo asfalto appare più veloce. «Un test positivo — dice Rossi —. Avevamo tante novità, compreso una evoluzione di telaio (più flessibile, come la 800; n.d.r.), che mi è piaciuto. Del motore ero contento fin dal primo test». Intanto a Derby (Gran Bretagna) Cal Crutchlow è stato operato alla clavicola sinistra, fratturata a Silverstone. Smentita per fortuna la prima diagnosi che parlava anche di una frattura alla vertebra C2 (collo): tornerà ad Assen il 25 giugno. Infine, diramata la «lista» dei team per la MotoGP con motori «di serie»: sono 6 (c’è quello di Iannone), con un pilota. Silenzio su nomi o moto, ma il Team Vds (Bmw) ieri al Mugello è stato più lento del collaudatore Aprilia Superbike...


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MONDOMOTORI AUTO

Freemont La Fiat americana piace all’Europa Già 6.000 ordini, il 25% di quelli previsti nel 2011 L’a.d. Formica: «Ideale per il lavoro e la famiglia» CORRADO CANALI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dTutti pazzi per il Freemont. È la battuta con la quale Andrea Formica battezza il nuovo crossover Fiat. Formica è l’uomo che, accettando l’incarico di amministratore delegato, dopo le esperienze in Ford e Toyota, ha deciso di accettare la sfida di Sergio Marchionne e di guidare il marchio italiano nell’ambizioso percorso di integrazione con la Chrysler.

Filosofia «Questo accordo — spiega — per noi significa avere la possibilità di creare nuovi prodotti in settori di mercato inediti, ma anche di rafforzarci in aree nelle quali siamo già presenti. Pensate che nel 2014 più della metà dei veicoli saranno basati su piattaforme condivise. E il Freemont è il primo di

un’offensiva di prodotto». Nei prossimi 30 mesi, infatti, Fiat conta di lanciare ben 7 fra nuovi modelli o aggiornamenti degli attuali. Il prossimo appuntamento è la nuova Panda che sarà esposta al Salone di Francoforte a settembre. Ma torniamo al crossover Freemont che per Formica nasce da un eccellente lavoro di squadra fatto sulle due sponde dell’Oceano. Modifiche «Siamo partiti da una vettura nata per soddisfare il cliente americano — sottolinea — ma con potenzialità non del tutto sfruttate. Il valore aggiunto di Fiat è stato di applicare le tecnologie e le capacità dei nostri ingegneri per rispondere ai bisogni dei clienti europei. L’origine di Freemont è americana, ma ha stile, cuore e comportamento stradale europeo». Anche a prima vista si

Potrebbe superare il tetto di 30 mila unità vendute. Rispetto al Journey cambia stile e motori. Interventi su sterzo e sospensioni nota che anteriore e posteriore non sono quelli del Dodge Journey. Ma novità ci sono anche sotto il cofano con i turbodiesel Multijet progettati e sviluppati da Fiat Powertrain. Ma anche il comportamento su strada è cambiato grazie a una serie di interventi su sterzo e sospensioni. Insomma un’auto nuova che sia in grado di rispondere ai mutati bisogni delle famiglie europee. Bisogni che Formica definisce a «geometria variabile» e legati ai comportamenti: da quelli frenetici dei figli, a

quelli di lavoro o di relax degli adulti. «La famiglia moderna – spiega Formica – nella propria auto cerca soprattutto flessibilità, funzionalità e soluzioni che semplificano la vita». E Freemont è l’auto che sa conciliare tante tipologie di vetture: ha la guida alta tipica dei suv, lo spazio e la flessibilità degli mpv, fino alla funzionalità delle station wagon. Flessibile Davvero un’auto capace di compensare l’uscita di produzione, quest’anno, di almeno tre modelli (Croma, Multipla e Ulysse) e al tempo stesso di generare un’importante fatturato per la rete di concessionari: 450 milioni di euro in Italia, mentre le vendite di Freemont a livello europeo saranno di 30.000 unità l’anno. Una previsione che potrebbe rivelarsi persino prudente vista l’accoglienza nel «porte aperte» di fine maggio: 6.000 gli ordini incassati in Europa, il 25% dei volumi previsti per quest’anno. Interesse Una grande attesa che ha convinto Fiat ad anticipare i tempi anche per non sovrapporsi al lancio della nuova Ypsilon. «In queste settimane i due modelli stanno generando grande interesse — spiega Formica — ce lo dicono la crescita dei contatti su Internet (oltre 1.200.000 per Freemont) e la gente dai concessionari: 6.700 persone nel fine settimana scorso al Motor Village di Torino».

PER TUTTI GLI USI

I sedili si possono regolare fino a creare 32 configurazioni

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Quanto spazio Spazio a volontà all’interno del Freemont, con i sedili che si possono regolare fino a creare 32 configurazioni. Sul volante ci sono i comandi audio e l’impianto stereo è touch screen. Il nuovo crossover è dotato anche di navigatore satellitare e ha tanti vani portaoggetti, anche sotto i sedili


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IL PRIMO TEST COME E’ FATTA

Prezzi da 24.9O0 e (meno di tanti suv) È bella da guidare Comfort e silenziosità a bordo, anche a velocità sostenuta 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dIl Freemont si presenta con una gamma semplice. Due soli i motori, anzi uno, il 2.0 turbodiesel con due livelli di potenza, 140 e 170 Cv. Le dimensioni, lungo 4.888 mm, largo 1.878 e alto 1.691, sono una garanzia di abitabilità e spazio più che sufficiente per 7 passeggeri con ben 32 diverse configurazioni di sedili. Offerto per ora solo a trazione anteriore con il cambio manuale a 6 marce, in autunno arriverà anche la trazione integrale permanente con la trasmissione automatica oltre al motore benzina di derivazione Chrysler, un 6 cilindri 3.6 da 276 Cv.

Allestimenti Sono due, Freemont o Urban. Il livello base ha già notevoli contenuti di serie: i 7 posti, il climatizzatore automatico trizona, la radio Mp3 con 4"3 di touch screen, il computer di bordo e i comandi audio al volante, oltre ai cerchi in lega da 17", fendinebbia, cruise control, sensore della pressione delle

gomme. L’allestimento top, l’Urban, aggiunge il bluetooth, i sensori delle luci, il volante e il pomello del cambio in pelle, i sensori di parcheggio posteriori, il sedile di guida regolabile elettricamente, i retrovisori elettrici e i vetri posteriori oscurati. Al volante Su strada il Freemont si fa apprezzare soprattutto per il comfort e la silenziosità a bordo. Anche a velocità sostenuta si comunica piacevolmente con chi siede nell’ultima fila: non è poco. I sedili sono comodi e tutti facili da manovrare e l’ultima fila è accessibile come promesso. La qualità dei materiali è buona, niente a che vedere con quella del Dodge Journey da cui deriva. Mancano, forse, quei dettagli di classe tipici dei marchi di lusso che però si pagano a caro prezzo. Motori Delle due versioni, il 140 Cv è votato al risparmio di carburante — senza essere fermo —, il 170 Cv alle prestazioni e se si viaggia a pieno carico. Di base entrambi offrono quel che promettono: tanta sostanza, pochi fronzoli che magari non servono e la sensazione di guidare una Fiat di un altro pianeta, se torniamo indietro di qualche anno. Prezzi Facili e chiari, come il resto dell’offerta Freemont: 1.500 e per passare dal motore da 140 Cv a quello della 170 Cv e altri 1.500 per accedere all’allestimento Urban rispetto al Freemont. Si parte dai 25.700 e per il Freemont 2.0 da 140 Cv base e si arriva ai 28.700 euro per il 2.0 da 170 Cv Urban. Per la fase di lancio Fiat ha, però, deciso di offrire il Freemont col motore da 140 Cv Urban e, di serie, anche gli interni in pelle e i sedili riscaldabili a 24.900 e. Se consideriamo che oggi monovolumi, suv e station wagon intorno ai 5 metri partono da 35-40 mila euro si tratta proprio di prezzi aggressivi. co.ca.

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STATION WAGON IN ITALIA A SETTEMBRE

IL NOSTRO GIUDIZIO

Abitabilità C’è tanto spazio e il gran numero di combinazioni a bordo rende il Freemont adatto a tutti gli usi. Dotazioni Complete già nell’allestimento base Prezzi Buoni i 24.900 euro dell’offerta lancio

L’Audi A6 Avant malgrado le dimensioni ha una coda filante e sportiva

Audi mette a dieta no la nuova A6 Avant

Dimensioni Il Freemont resta un mezzo dall'ingombro importante Benzina Manca un motore a benzina anche non potente Navigatore Lo schermo è enorme ma non troppo elegante

Il peso ridotto di 70 kg fa risparmiare il 21% di carburante Costa 45.300 euro

intonazione maggiormente sportiva rispetto al modello precedente, con le luci dal taglio geometrico e uno scalino appena sopra la targa. All’occhio dell’osservatore la vettura si sviluppa adesso in orizzontale, più che in verticale.

MARCO DEGL’INNOCENTI 5 R PRODUZIONE RISERVATA

d L’Avant rappresenta il 60 per cento di tutte le Audi A6 vendute in Europa. Una denominazione che è divenuta tradizionale sinonimo delle familiari della casa di Ingolstadt. Dopo la nuova berlina ecco anche quest’altra attesa versione, per ora mostrata alla stampa solo in modo statico.

Propulsori Le motorizzazioni disponibili al lancio commerciale in Italia previsto per settembre (ma sono già aperte le prevendite), saranno due a benzina rispettivamente da 2.8 FSI e 3.0 litri TFSI (soltanto per la versione Quattro) con potenze di 204 e 300 Cv, e tre Diesel TDI da 2.0 litri e 177 Cv, 3.0 da 204 Cv e 245 Cv (solo Quattro). I prezzi base variano da 45.300 a 55.300 euro. Successivamente arriverà, ma sempre soltanto per la versione integrale Quattro, un nuovo potentissimo 3.0 TDI biturbo da 313 Cv. Linea Identica alla berlina a tre volumi fino al piantone posteriore, la A6 Avant si distingue per una coda più filante e di

Misure Una delle maggiori novità è però il passo allungato di sette centimetri, a parità o quasi di lunghezza (poco meno di 5 metri). Ne deriva un discreto aumento di comfort, soprattutto a favore dei passeggeri che stanno sulle poltrone posteriori e che non rischiano più di toccare con le ginocchia il sedile di chi sta davanti. Anche se punta soprattutto all’eleganza e alla sportività, la Avant resta una familiare, anche se la capacità di carico è sempre notevole: da 565 a 1.680 litri. Dieta Anche la Avant, come la berlina, è stata poi alleggerita notevolmente, fino a 70 chili in meno a seconda delle versioni, grazie all’ampio uso di acciai ad alta resistenza e che per il 20% sfrutta componenti di alluminio. Tutto a vantaggio dei consumi che in media calano fino al 21 per cento. Cina Curiosità: l’Avant A6 non verrà esportata né prodotta in Cina, secondo mercato mondiale dell’Audi dopo la Germania. I cinesi infatti preferiscono le tre volumi e non amano affatto le familiari.

MOTO

Lml Star 200, l’operazione nostalgia arriva dall’India Cambio al manubrio e scocca in metallo. A 2.670 euro, ruota di scorta inclusa PAOLO LORENZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa somiglianza di sicuro inganna. Ma questa non è una Vespa, nonostante le forme e alcuni dettagli inconfondibili, come il cambio al manubrio e la scocca di metallo. È la Star 200, ultima nata nella gamma di scooter realizzati in India dalla Lml.

Accordo L’apparenza inganna,

ma la Piaggio e il costruttore indiano hanno collaborato in passato realizzando una versione della Vespa per il mercato orientale. La collaborazione è terminata a fine Anni 90, ma l’aria di famiglia resta. E in qualche modo si riflette sulla nuova proposta che ha attecchito anche nel nostro Paese. Più di 4.000 unità immatricolate nel 2010 è il bilancio della Lml Italia, da due anni diventata anche distributrice europea. Stella La Star 200 si pone al vertice di una gamma che comprende altre tre motorizzazioni: 125, 150 e 151 cmc. Il nuovo motore a quattro tempi, due valvole, promette sulla

carta una potenza di 8,6 kW e una coppia di 14,5 Nm. Con consumi molto bassi, ovviamente da verificare: 50 km con un litro. In luglio arriverà anche una versione a iniezione, realizzata con componentistica italiana, ma assemblata in India. Rispetto agli altri modelli la Star 200 introduce qualche novità di dettaglio, luci più efficaci, una frenata più sicura, due spie in più per la strumentazione (per la folle e lo stop posteriore). E adotta qualche elemento strutturale condiviso col resto della gamma, come il supporto motore in tubi d’acciaio. Un esame più attento rivela qualche finitura spartana, ma agli scettici i responsabili della Lml garanti-

scono accurate verifiche in Italia: «Il controllo qualità viene ripetuto da noi su ogni mezzo», assicura Tommaso Valentino, giovane amministratore delegato.

Linea e dettagli della Lml Star 200 derivano dalla Vespa classica

Retrò La Star 200 appaga l’occhio e il piacere di chi ama un tuffo nel passato. Con la celebre parente condivide anche i brividi suscitati dalle ruote piccole, soprattutto in velocità, e i bisticci con il selettore del cambio che richiede sempre un po’ di pratica all’inizio. I prezzi però sono davvero concorrenziali: la nuova Star costa 2.670 euro franco concessionario, prezzo di lancio valido fino al 30 settembre. Ruota di scorta inclusa.


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BASKET SERIE A: FINALE GARA-3 DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CHIABOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CANTÙ’ dCantù dà una lezione.

Non a Siena, alle altre 14 squadre della serie A. L’Mps si può battere anche in una finale scudetto dove non perdeva da gara-4 (sul 3-0) del 2008 contro Roma. Di più. La Montepaschi si può dominare tatticamente e mentalmente per 35’, tutta la gara meno i 5’ iniziali dove l’eccessiva voglia di far bene della Bennet si è trasformata nell’esatto contrario. Gli espertoni diranno che ha vinto la zona di Trinchieri che Siena ha attaccato proprio male, affondata dal 6/21 da 3 punti. Cantù ha fatto qualcosa di più: ha reciso i fili invisibili che tengono unito il gioco della Montepaschi, annientandone la qualità collettive, lasciando che la sfida diventasse talento, quello inarrivabile di McCalebb e Kysstof Lavrinovic, contro una squadra intera, due contro cinque. Così, nemmeno Siena vince.

Riaperta! Green, 10’ da favola Cantù inceppa Siena e accorcia sull’1-2 Gran partenza Mps, ma la zona della Bennet prosciuga l’attacco senese e nell’ultimo quarto il play è immarcabile CANTÙ

Copertina La storia da copertina è quella di Mike Green, 2 punti, 0/2 al tiro, 2 perse nei primi 3 quarti. Tempo di pensare che Trinchieri sia un pirla (non è un insulto ma una citazione dotta: ha detto lui di esserlo prima di gara-3, nell’approccio romantico alla sua prima finale dove, invece, doveva soprattutto imparare) a lasciare il brillante Tabu in panchina per tutto l’ultimo quarto. Green, insufficiente anche nelle due gare di Siena, gli ha risposto così: 14 punti, 4/4 al tiro 7/7 ai liberi, 3 recuperi, 2 assist negli ultimi 10’. E’ lui che chiude la gara a 1’21" col canestro più libero giocando spalle a canestro contro McCalebb. Fantastico. Triple Ovvio: senza le triple di Markoishvili e Micov negli ultimi 3’, la Bennet forse non ce l’avrebbe fatta. Un partitone, come quello di Scekic e Mazzarino, per lucidità, intelligenza, costanza. Forse difficile da riprodurre domani, perché nessuno è riuscito a costringere Siena a 2 partite di fila così povere di contenuti da quando allena Pianigiani. I 9 assist, sono la fotografia di un attacco in difficoltà e che avrebbe avuto bisogno del neopapà Zisis, lasciato fuori per Jaric, senza ritmo dopo tante partite in tribuna dove staziona anche Rakovic. La grande Siena dura 5’. Vola subito +9 (5-14) con 6 punti di Moss, l’ingresso di Scekic e 5 punti di fila di Mazzarino calmano i nervi

SIENA

80 71

(14-19, 39-33; 54-49) BENNET CANTÙ: Green 16 (3/4, 1/2), Mazzarino 15 (1/2, 3/4), Micov 14 (1/6, 3/3), Leunen 7 (3/5, 0/2), Marconato 4 (2/4); Scekic 10 (5/6), Markoishvili 7 (1/2, 1/2), Mian, Tabu 7 (2/2, 0/1). N.e.: Diviach, Maspero, Abass. All.: Trinchieri. MPS SIENA: McCalebb 16 (5/8, 0/2), Kaukenas 11 (3/7, 1/2), Moss 11 (4/5, 1/1), Stonerook (0/3 da 3), Michelori 4 (1/1); Hairston 2 (1/3, 0/2), Carraretto 5 (1/3, 1/1), Lavrinovic 22 (6/7, 3/7), Ress (0/1 da 3), Jaric (0/1 da 3), Aradori (0/1 da 3). N.e.: Udom. All.: Pianigiani. ARBITRI: Cicoria, Cerebuch, Begnis. NOTE - T.l.: Ben 20/24, Mps 11/15. Rimb.: Ben 28 (Marconato 7), Mps 22 (Lavrinovic 6). Ass.: Ben 15 (Leunen 4), Mps 9 (McCalebb 4). Progr.: 5’ 5-12, 15’ 23-22, 25’ 46-40, 35’ 62-59. Usc. 5f.: Marconato 37’34" (69-65), Scekic 38’24" (72-65), McCalebb 38’39" (74-67), Leunen 39’45" (80-71). Ist. replay: arbitri 35’19" (rimessa Siena). Spett.: 3767 per 63.436. Serie: Siena 2-1 (110-75; 81-69). Gara-4: domani a Cantù.

R Vlado Micov 26 anni, si fa largo tra David Moss e Andrea Michelori LIVERANI

troppo carichi di Cantù col 9-0 del pareggio. Problema: Lavrinovic. Fantastico, mentre Leunen e Green non ingranano. Trinchieri passa a zona, ma ogni volta che la Bennet pareggia, Lavrinovic segna da 3. Ci vuole un po’ di pepe per uscire dalle difficoltà di un attacco faticoso contro la difesa schierata: Tabu. E’ lui che segna il primo vantaggio di Cantù (23-22) e che poi con l’entrata in partita di Leunen e Scekic confeziona addirittura il +9 (36-27, 15-5).

Risponde Kaukenas, ottimo anche come stopper di Mazzarino, che tornato in quintetto arriva al riposo con 10 punti e 6 falli subiti. Lavrinovic ne ha 11. Il 3o quarto è il più tignoso, Cantù non fa più canestro (4/12) ma Siena proprio non sa attaccare la zona. E prova a risolverla solo di talento: McCalebb si butta dentro, o segna o dà un assist, spesso a Lavrinovic. Solo così, mentre Cantù butta via tante azioni che potrebbero chiudere la gara, Moss riesce da 3 a pa-

reggiare a -4’19" (62-62) dopo aver scampato il 5o fallo diventato una rimessa a suo favore (ma gli arbitri, nella difficoltà ambientale, portano a casa una gara di grande solidità).Lì Green segna subito e Markoishvili azzera una tripla di Carraretto. Siena vacilla, Micov la colpisce ancora, Green la finisce mentre i falli falcidiano Cantù. Adesso? Domani c’è un’altra grande partita. Da quanto tempo non lo dicevamo in una finale? Bravissima Cantù.

Mike Green, 25 anni, contro Rimas Kaukenas CIAMILLO

DOPO GARA-3 PARLANO GLI ALLENATORI

Coach Trinchieri: «E ora tentiamo di rovesciare la dittatura dell’Mps» Pianigiani: «Perso ritmo contro la zona» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO BARTEZZAGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CANTÙ dTrent’anni dopo quella Squibb che vinse l’ultimo scudetto, Cantù si regala un’altra serata storica. La dominazione, anzi la dittatura di Siena come la chiama Trinchieri, aveva concesso in 5 anni solo una sconfitta in finale, quella gara-4 a Roma nel 2008. «Una se-

rata che ricorderemo — dice il tecnico di Cantù — anche se trofei non ne vedo. C’è una cosa che mi fa sperare, anche se so bene come finì quel tale che visse sperando. Abbiamo vinto con 22 palle perse. Era la serata dell’anno, i ragazzi hanno pagato un po’ di lucidità per la foga». Stavolta Cantù ha iniziato piano, anzi male: «Avevo il sentore che una partenza ventre a terra avrebbe potuto essere sbagliata — continua Trinchieri — mi hanno ascoltato troppo bene. Poi abbiamo alternato le di-

Nicolas Mazzarino, 35 anni, in lunetta al Pianella di Cucciago IMAGE SPORT

fese, le percentuali di Siena nelle prime 2 partite erano state altissime, per merito loro. Avevamo bisogno di un po’ di respiro e con i falli dovevamo allungare il brodo. Ma abbiamo trovato energie che non sapevamo di avere. Green? Ha tenuto il meglio per la fine». Ritmo «Abbiamo perso ritmo contro la zona — dice Pianigiani — l’hanno preso loro. La prima fiammata di Cantù ci stava, normale che ci fosse in casa. Nel secondo tempo, però, le giocate decisive le hanno fatte loro. Noi invece abbiamo esitato troppo sul cambio di difesa e commesso qualche errore nella nostra metà campo: emblematico il canestro subito sulla rimessa per il 64-62. Non possiamo permetterceli». La gestione perfetta dei momenti im-

portanti delle partite è stato il marchio di fabbrica della Mens Sana di questi anni, anche se di rado in Italia ne hanno avuto bisogno. «Più della tecnica o della tattica — dice Pianigiani — guardiamo ai rimbalzi dove abbiamo subito e il 29% da tre su tiri aperti. Qualche calo ci sta, siamo in campo ogni due giorni. Ma non abbiamo giocato di squadra come hanno fatto loro. La serie è in cammino». E per la prima volta nella sua storia di capo allenatore, e di quella di Siena nelle finali scudetto, è in vantaggio «solo» 2-1. «Giocheremo gara-4 — dice Trinchieri — tentando di rovesciare la dittatura che con merito hanno costruito. Con noi giocherà anche la pallacanestro italiana perché c’è bisogno di un competitor. Il gioco, se no, diventa noioso».


GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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IPPICA IL CASO w

LE PAGELLE di P.B.

MICOV CHIUDE I CONTI CON UNA TRIPLA MCCALEBB, UN MISSILE BENNET CANTÙ MICOV 7 Si beve Hairston in attacco, viene bevuto da Moss. Qualche errore da vicino ma è sua la tripla decisiva del +7 a 1’44" dalla fine. SCEKIC 7 In attacco si muove molto bene sotto canestro dove è il terminale ideale nella fluida circolazione di palla canturina. Contro Lavrinovic soffre, come tutti del resto. MARKOISHVILI 7 Subito due perse e due recuperi. Cinque punti di fila nell’ultimo quarto quando Cantù decolla. LEUNEN 6 Le triple non entrano, ma c’è tutto il resto. MARCONATO 6 Due falli in due difese contro Michelori a palla ormai recuperata. Dubbioso anche il quinto. MAZZARINO 7 Per la prima volta nella serie in quintetto, per la prima volta sbaglia un libero, anzi due dal 19 marzo con Caserta: fine della striscia di 47. Sei falli subiti già al 20’. MIAN N.G. Cinque minuti nel secondo quarto. TABU 7 Eccellente nel secondo quarto, dove non esce mai. Con lui la squadra va +9 anche grazie a una maggiore transizione.

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IL MIGLIORE

8 GREEN

Due palle perse nei primi tre attacchi. Recupera la partita nel terzo quarto e nell’ultimo è decisivo segnando 14 punti e il gioco da tre punti, 5˚ fallo di McCalebb compreso.

MONTEPASCHI SIENA

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IL MIGLIORE 7,5 MCCALEBB

All’inizio trova meno spazi da sfruttare per le sue penetrazioni, poi li ricava comunque, anche contro la zona. Un missile intelligente. HAIRSTON 5 Contro la zona non è l’uomo giusto. CARRARETTO 6 Due falli in 3’, nel terzo quarto risale e funziona anche da ala forte quando i quintetti si abbassano. LAVRINOVIC 7 Due volte pareggia con le triple i tentativi di andarsene di Cantù. Difficilmente marcabile anche spalle a canestro. KAUKENAS 6.5Fa male sia in penetrazione sia da fuori, in difesa limita il moto perpetuo di Mazzarino. Stoppa anche Leunen. RESS 5 Butta via una rimessa a pochi secondi dall’intervallo e volano gli stracci con Kaukenas. Non rivede il campo. MICHELORI 5 Due falli nei primi 5 minuti ma anche due recuperi. JARIC 5 Terza apparizione ai playoff quest’anno, entra quando Cantù è a zona ma ferma troppo la palla. Zisis, neo papà a riposo, in gara 2 era stato più lucido.

I NUMERI

108

I casi annullati (limitazione diritto di difesa), relativi al periodo novembre 2008-ottobre 2009.

72

I casi di doping al TCO2 (diossido di carbonio) invalidati perchè relativi ai primi mesi del 2011.

0

I casi sanzionati dalla disciplinare nel periodo novembre 2008-aprile 2011. Tutti sono risultati nulli

6,7

milioni: il costo della analisi effettuate (28.000 circa post corsa), 8.000 circa pre corsa nel periodo novembre 2008-aprile 2011

MOSS 6 Vivace in attacco, sui suoi tagli Micov arranca. Non mette piede in campo nel terzo quarto. Rientra ed è subito a 4 falli.

Finale: il Cska va 2-1 sul Khimki

Ricorso finaliste LegaDue Per la Federazione è fondato

Vincendo gara 5 per 72 71 in casa del Fenerbahce con canestro allo scadere di Josh Shipp, il Galatasaray si è portato sul 2 3 nella finale turca al meglio delle 7. In Russia, il Cska Mosca vince gara 3 per 58 70 in casa del Khimki e va 2 1. In caso di vittoria del Cska, Cantù andrebbe direttamente in Eurolega senza passare dai preliminari. ARRESTO NBA DeShawn Stevenson ha un po’ esagerato coi festeggiamenti per il titolo. L’ala dei Mavs è stata arrestata per ubriachezza molesta a Irving, sobborgo di Dallas.

La Fip ieri è intervenuta sul ricorso che le finaliste di Lega2, Casale e Venezia, hanno annunciato sul premio di risultato. Secondo i due club il pagamento della wild card di Teramo per non retrocedere è arrivato in ritardo e quindi anche la perdente chiederà di giocare in A l’anno prossimo, che quindi sarebbe a 18 squadre. Il pasticcio nasce per l’anticipo, chiesto dalla Lega2, della data in cui la 15a di A doveva annunciare di voler pagare la wild card dal 31 al 23/5. Questo avrebbe dovuto comportare, per i due club, l’anticipo del versamento dal 10 al 3/6 che l’art. 2 della delibera 462 indicava dovuto: «entro il termine perentorio del 10o giorno successivo» il 31/5. La Fip ha precisato che nell’ultimo consiglio federale non era arrivato il ricorso e che l’adempimento di Teramo del 10 è regolare. Bonamico dice che anche i legali Fip considerano «fondati» le istanze dei due club. Evidentemente lo sono perché la delibera 227 di anticipo al 23/5 è poco chiara.

Da novembre 2008 ad aprile 2011, diventano 250 i casi non validi per vizi ed errori

I casi nulli per mancanza del parere della commissione scientifica. Periodo novembre-2009 marzo 2010

ARADORI 5 Subito una palla persa e una tripla fuori.

IL CASO VERSO UNA A 18 SQUADRE?

Antidoping shock Nulli oltre 2 anni

70

STONEROOK 5 La sua sfida con Leunen è bellissima, ma contro la zona resta fuori e quando reintra non mette triple aperte.

IN RUSSIA

BUCO NERO

MICHELE FERRANTE 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA

dE’ fantascienza se uno sport spende in oltre due anni 6,7 milioni per l’antidoping, produce 250 positività ma commette tali e tanti errori da provocarne l’annullamento? No, purtroppo. Accade nell’ippica, dove a causa di errori e mancanze nessun cavallo positivo dal novembre 2008 all’aprile scorso è stato sanzionato.

Tre blocchi I 250 casi sono divisi in tre gruppi. Il primo gruppo è già noto (conferma di Roberto Bet presidente della procura di disciplina) e comprende i 108 casi post corsa (novembre 2008, ottobre 2009) annullati per un errore dell’Unire nella convocazione per assistere alle seconde analisi al laboratorio francese di Chatenay Malabry. Errore che limitava il diritto di difesa. Le new entry destinate alla spazzatura sono altri 70 casi post-corsa e 72 pre-corsa. Commissione scientifica I 70 casi post-corsa da novembre 2009 a marzo 2010 non sono validi per un motivo ormai riconosciuto dalla disciplinare di prima istanza, che archivia di volta in volta le pratiche fatalmente viziate. Da quale peccato originale? La mancanza del necessario parere della commissione scientifica dell’Unire (art. 115 reg. corse) che dovrebbe venire periodica-

mente convocata dall’ente per «sigillare» le pratiche. Invece ciò non è accaduto e a prescindere dai motivi il risultato è demoralizzante. E sull’antidoping post corsa si deve anche sottolineare come sia rimasto bloccato da marzo 2010 ad aprile 2011 in attesa del rinnovo contrattuale con Chatenay Malabry. Diossido La commissione scientifica ha ripreso la propria attività, in tempo per confermare l’inattendibilità e quindi la nullità di oltre 70 casi postivi al diossido di carbonio (TCO2, il

ALL’UNIRE SUL DIOSSIDO

I driver del trotto chiedono lo stop Sui 72 test TCO2 (bicarbonato di sodio) anche l'Agit (associa zione driver trotto) scende in campo con una lettera all'Unire. Si rileva prima di tutto l'anomalo andamento delle positività (zero negli ultimi mesi del 2009 e in tut to il 2O10, 72 in pochi mesi del 2011) senza cambio di strumen tazione tra l’altro inadatta. E ri torno (recente) all’uso dello stru mento adatto con ri azzeramen to delle positività. Quindi si chie de la sospensione dei 72 casi inattendibili bocciati dalla com missione scientifica, minaccian do ricorsi al Giudice Amministra tivo e/o a quello ordinario.

cosiddetto milk shake usato per ritardare l’accumulo di acido lattico nei muscoli) relativi a pochi mesi del 2011, dopo più di un anno senza positivi nonostante fosse stata usata la stessa strumentazione (I.L.) che, come segnalato dall’allora direttore sanitario di Unirelab (il laboratorio antidoping) Paolo De Iuliis all’Unire nel maggio 2010, avrebbe potuto fornire test non utilizzabili per i controlli ippici sia per la strumentazione utilizzata (misurazione indiretta con I.L.) sia per l’assenza di standard certificati. Affermazione suffragata dalle dichiarazioni (2006) del professor Ives Bonnaire, responsabile del laboratorio francese e consulente Unirelab, che legano l' applicabilità della soglia di diossido (37 mmlitro) all' uso sia dello strumento Beckmam, sia di standard australiani certificati. Il vecchio Beckman non era stato sostituito con un altro strumento uguale a fine 2009 perché troppo costoso. Ma è stato riacquistato di recente per 20.000 euro... Inattendibile La commissione scientifica ha ufficializzato quanto sopra e i 70 casi di diossido hanno lo stesso valore del nulla rilevato per oltre un anno con la stessa strumentazione inadatta (I.L.). Quel nulla su cui hanno indagato i Nas. IL ROYAL ASCOT A PAGINA 31

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CONVEGNO A ROMA

Cercasi controllo più «dinamico» e Federmedici w Wada studiano nuove I NUMERI

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i laboratori accreditati dalla Wada in tutto il mondo, fra cui quello di Roma che ospita questo simposio internazionale

strade per la caccia agli ormoni proibiti VALERIO PICCIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dL’antidoping chiede aiuto. A fisiologi, medici e scienziati che magari non hanno mai frequentato il mondo dello sport, ma che possono dare una mano nella lotta contro l’uso di sostanze proibite. Se ne sta parlando a Roma nel convegno organizzata dalla Wada, l’Autori-

tà mondiale antidoping, e la Federazione Medico-Sportiva. Stavolta i laboratori pensano più ad ascoltare. Metodi, strumenti, sostanze. Quanto si può mutuare. Anche perché Londra 2012 si avvicina. E pure il momento in cui sarà fatto il punto decisivo sulle novità dell’antidoping olimpico: in febbraio a Colonia, si svolgerà la riunione di tutti i laboratori del Cio e poi il vertice decisivo con la Wada.

Nuove strade A Roma si discute di come ridurre le sostanze «invisibili» nella famiglia in vorticoso allargamento degli ormoni peptidici, dall’epo all’ormone della crescita, passando per

l’insulina. Si lavora sui fattori di rilascio e su metodi che possono indirettamente segnalare strade che portano alla positività. D’altronde il problema è che per molte sostanze, lavorando il doping con tecniche da ingegneria genetica, la differenza fra la sostanza endogena, prodotta dal corpo, e quella esogena si fa sempre più sottile. E allora ecco il tentativo di allargare l’indagine. Il tutto cambiando filosofia: non più una lista cristallizzata di sostanze proibite, ma un approccio più dinamico al problema. Se il doping è una scorciatoia, bisogna studiare bene la carta geografica per inseguirlo.


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GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

BEACH VOLLEY I MONDIALI A ROMA y

DIRETTA SU LA7 DALLE 12

Uomini Girone F: Fijalek-Prudel (Pol) b. Lupo-Tomatis 2-0 (21-19, 21-14). Gir.: L: Benes-Kubala (R.Cec) b. Nicolai-Martino 2-1 (17-21, 21-19, 15-8).

Donne Gir. A: Kadijk-Mooren (Ola) b. Orsi Toth-Benazzi 2-0 (21-17, 22-20). Gir. E: Kolocova-Slukova (R.Cec) b. Giombini-Rosso 2-0 (21-10, 21-17). Gir. L: Gioria-Momoli b. Minusa-Jursone (Let) 2-0 (21-19, 21-17). Gir. M: Cicolari-Menegatti b. Johns-Boulton (Gb) 2-0 (21-17, 21-15)

Formula 48 coppie in 12 gironi: le prime 2 e le 8 migliori terze ai sedicesimi

Kerri Walsh

Cicolari e Menegatti ok Fuori Martino

Sorriso all’italiana «Ma in cucina sono irlandese»

L’Italia è sempre Marta Menegatti e Greta Cicolari. La coppia del’Aeronautica Militare ha superato Johns Boulton (Gb) e chiude il girone imbattuta. Nelle 7 edizioni precedenti del Mondiale nessuna coppia azzurra ci era riuscita. Oggi alle 18 nei 16esimi trova Vasina Vozakova (Rus): «Se arriviamo in semifinale facciamo il bagno nella Fontana di Trevi» ha detto la Cicolari. Fuori le altre donne. Gioria Momoli ieri hanno vinto con Minusa Jursone (Let), e hanno chiuso terze, ma non vanno ai sedicesimi. Si qualificavano le 8 migliori terze, e loro non sono tra quelle per quoziente punti. Ieri male anche i maschi. Martino Nicolai hanno perso da Benes Kubala (R.Cec) e sono terzi: oggi bisogna sperare che almeno 4 terze su 12 abbiano quozienti set e punti peggiori per vederli ai sedicesimi. Sconfitti anche Lupo Tomatis, dai polacchi Fijalek Prudel, ma oggi tornano così come gli Ingrosso che ieri hanno riposato. DIMOSTRAZIONE Un gruppo di anonimi ha srotolato uno striscione (per meno di un minuto) e lanciato arance sul centrale durante una gara di una coppia brasiliana per protestare contro il governo brasiliano sul caso Battisti.

Lei e Misty May sono imbattibili da un decennio «Il segreto? Gioco, famiglia e sangue siciliano» MARIO SALVINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA d Allo Swatch World

Championship ci sono 95 coppie, 190 giocatori. E poi ci sono Misty May e Kerri Walsh. Le divine. La coppia più vincente, conosciuta e amata di questo sport. Un solo esempio: a fine 2009 l’emittente statunitense Nbc doveva scegliere la squadra del primo decennio del secolo. In lizza il Dream Team del Basket, i Lakers di Kobe, Boston due volte campione del baseball, i Patriots con 3 Super Bowl. Ma no: alla fine hanno eletto loro, Misty e Kerri. Perché hanno vinto tutto: due Olimpiadi e tre degli ultimi

quattro Mondiali. Non quello del 2009. Ma solo perché non c’erano: Misty era infortunata, Kerri dopo Pechino si è fermata. E ha fatto due figli: Joseph nato nel maggio 2009, Sundance un anno dopo. Mamma e papà In questi giorni i due piccolini sono sul prato del Foro Italico coi genitori. Solo che anche papà non può badare sempre a loro, perché è impegnato a giocare. E’ Casey Jennings, qui in coppia con Wong. E se per la mamma era persino scontato che superasse la prima fase senza sconfitte, per lui lo era un po’ meno, visto che in girone aveva gli olimpionici, i connazionali Usa Ro-

La statunitense a Roma col marito Jennings e i figli Joseph e Sundance: «Per fortuna ai piccoli pensa mia sorella»

Oggi Uomini: 14.05 Lupo-Tomatis vs Wu-Xu (Cina); 19.05 M.&P. Ingrosso vs Dollinger-Windscheif (Ger). Donne, sedicesimi: 18.05 Cicolari-Menegatti vs Vasina-Vozakova.

In Tv 12 dir. La 7: dalle 18 dir. La 7d. Diretta anche su sportube.tv

IL TORNEO

Kerri Walsh, 32 anni, con il marito Casey Jennings e i figli Joseph e Sundance TARANTINI

gers-Dalhausser: battuti 2-0 lunedì sera. Così, tanto per completare il quadretto di perfezione familiare. Che va molto oltre i risultati. Basta sentire Kerri: «I bimbi sono la cosa più bella del mondo, averli qui con me è una benedizione e al tempo stesso una sfida difficilissima. Diciamo come una finale olimpica. E’ dura, in effetti, viaggiare come facciamo noi». Perché, per esempio, solo sabato la famigliola era a Pechino, dove a poco meno di tre anni di distanza dall’oro olimpico, Walsh e May

sono tornate al successo. «Mi era mancata molto — dice Kerri della compagna — per me Misty è come un’altra sorella». Italiana Quella vera, invece, di sorella, si chiama Kimberly, detta K.C. e qui fa la baby sitter. «Meno male che viene lei in giro per il mondo con noi. In hotel abbiamo due camere: in una lei coi bimbi, che per fortuna dormono tutta la notte. Nell’altra io e Casey», racconta Kerri. A guardarla sembra venuta da un’altra galassia. Ha avuto due figli e ha un fisico che giocatrici di dieci anni più giovani farebbero cento patti col demonio. Sorride sempre. Non esce dal campo se prima non ha salutato e sorriso a tutti i raccattapalle. Da quasi dieci anni le avversarie di tutto il mondo non la battono (Juliana-Larissa qualche volta sì, al World Tour, mai finora nelle competizioni importanti), eppure tutte non possono fare a meno di ammirarla, se non proprio di amarla. «Quando sono con la mia famiglia e posso giocare ho tutto quello che mi piace. E ogni cosa mi sembra facile». Sensazione che tutti percepiscono al primo approccio. Tanto che ti vien voglia di indagare. «Per esempio non so cucinare — dice dopo averci pensato un po' — in questo la mia metà italiana non funziona». Sì, perché anche se dall’aspetto proprio non si direbbe Kerri rivela: «Certo, sono metà italiana: mia mamma di cognome si chiama Formico, è originaria della Sicilia. Diciamo che nell’attitudine in cucina prevale la mia metà irlandese. Ma è un gran bel mix: molto americano».

taccuino Italia a Messina Verso il tutto esaurito L’Italia è in Sicilia, dove domani (20) a Messina e sabato (20.30) a Cata nia affronta la Francia in World Lea gue. Già 3500 biglietti venduti a Mes sina: si va verso il tutto esaurito. Gli accertamenti a Savani (spalla de stra) non hanno evidenziato nulla di grave: oggi si decide. In caso negati vo capitano sarebbe Birarelli. Fran cia senza Exiga e a Samica.

Sala verso Modena (p.r.) Andrea Sala è di Modena, man ca solo la firma. Arrivano anche Car letti e Bellei. Creus verso il prestito a Latina. Padova conferma Rosso, Bu caioni a Perugia e Giombini a Città di Castello (A 2). Donne: la Marinkovic da Conegliano a Modena. La Dall’Ora da Piacenza a Busto Arsizio.

Kerri Walsh: in carriera vanta due ori olimpici TARANTINI

L’INCONTRO Il tecnico nel penitenziario milanese: «In autunno verrò ad allenarvi»

Berruto, la libertà di un passaggio in carcere Mauro Berruto, 42 anni, ieri con i detenuti della squadra di pallavolo

Il c.t. a Opera con gli «Sportivi Dentro», la squadra di volley fatta dai detenuti SIMONE BATTAGGIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dPer Vito, 34 anni e pa-

recchi altri da passare in cella, «la pallavolo insegna a non arrabbiarsi per un errore, e non ti fa pensare alle solite cose e ai soliti discorsi che si fanno in carcere. Speriamo non ce la tolgano». Per Massimo, 40 anni e un ruolo di «libero» che cita con un

sorriso, è innanzitutto «uno sfogo, un modo per conoscere gente nuova, quelli delle altre sezioni». Ma non solo: «Prima giocavo a pallone, ma qui devi usare anche la testa, devi imparare

la tecnica. Ad esempio io ho imparato a battere, e adesso sono tra i migliori». In effetti nove mesi e duecento ore di allenamenti, il lunedì e il mercoledì dalle 15.30 alle 17.30, hanno

trasformato 25 detenuti del carcere di Opera in una vera squadra. Si chiamano «Sportivi Dentro» — delizioso gioco di parole, come le «Dolci evasioni» sfornate dal laboratorio di pasticceria del carcere di Siracusa, o le «Malefatte», borse nate negli istituti veneziani — e ieri hanno giocato il loro primo torneo contro squadre di «fuori». Nei loro occhi, e nei loro gesti, si leggeva un entusiasmo impetuoso: tutti avevano voglia di giocare, raccontare del loro impegno in campo, tutti sorridevano. La promessa di Berruto Il volley è arrivato nel carcere milanese grazie alla sensibilità di chi lo

guida — la vicedirettrice, dottoressa Menenti, è un’ex pallavolista —, al sostegno di Edison e al lavoro di Marina Signorelli, docente di educazione fisica con una vasta esperienza di sport nelle carceri. Con lei Claudio Cice e Simone Putignano, che da ottobre a oggi hanno condotto gli allenamenti. Ieri però c’era un tecnico d’eccezione, Mauro Berruto. Prima di volare in Sicilia in vista delle sfide di World League alla Francia — domani a Messina e sabato a Catania — il c.t. azzurro ha voluto vedere un set di gioco della nuova squadra. «Gli ho detto che nessuno è convocabile — scherza il tecnico —. L’atmosfera, però,

è da maglia azzurra. Questa volta ho fatto l’arbitro, ma nel prossimo autunno, quando avrò meno impegni, voglio venire per fare il mio lavoro, allenare». L’importanza di passare Tre anni fa, quando lavorava a Montichiari, Berruto aveva seguito per sei mesi gli allenamenti di un gruppo di detenuti dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere. «I ricordi sono vivissimi — prosegue il c.t. —. Sono sempre orgoglioso quando la pallavolo viene scelta per iniziative di questo tipo. Il nostro è il solo gioco al mondo dove è proibito il controllo della palla. E finché c’è voglia di passarla, la palla, c’è speranza, nello sport come nella società. Qui dentro mi sono emozionato, e sono felice che sia così».


GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

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GOLF SCATTA LO US OPEN

Ragazzi, portateci l’America I Molinari e Manassero nel Major più duro. Il Washington Post mette il 18enne tra i 5 «da seguire» l’analisi Dal nostro inviato MASSIMO LOPES PEGNA

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5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Si parte oggi Prima volta senza Tiger BETHESDA (Maryland, Usa) Per la prima volta dal 1994, allo U.S. Open non ci sarà Tiger Woods (problemi ai legamenti del ginocchio sinistro e tendine d’Achille) ed è come se si giocasse a pallone senza Messi. Ne risentiranno sicuramente gli indici d’ascolto tv, ma l’umore che si palpa a Bethesda, a meno di quindici chilometri dalla Casa Bianca, è di grande eccitazione. Perché dopo anni in cui il pronostico era stato monopolizzato da un giocatore (esatto, Tiger), ci sono almeno trenta o quaranta potenziali candidati alla vittoria di questo Major. Indicativo è che negli ultimi mesi in tre si siano alternati in cima al ranking mondiale di cui Woods era stato per quasi due lustri il re assoluto: il tedesco Martin Kaymer e gli inglesi Lee Westwood e Luke Donald. Inoltre, negli ultimi dieci tornei del Grande Slam hanno trionfato dieci giocatori diversi. Westwood e Donald sono i nomi più gettonati per il successo su questi green, che nel 1943 ospitarono il campo addestramento di commandos e agenti segreti, anche se nessuno dei due ha mai conquistato un Major. Da quattro anni gli americani vanno in bianco ed è per questo che nella mischia molti inseriscono Phil Mickelson, alla sua 21a partecipazione a questo major senza averlo mai vinto.

y FRANCESCO

I NOSTRI IN CAMPO ALLE 19.35

Le partenze del 1˚ giro dello Us Open, Congressional Country Club, (par 71).Oggi. Buca 1. 1. 7.55 (13.55 italiane) McDowell (N.Irl), Uihlein (A), Oosthuizen (Saf); 13.24 (19.24) Jimenez (Spa), Garcia (Spa), Quiros (Spa); 13.35 (19.35) F. MOLINARI, MANASSERO, E. MOLINARI. Dalla 10: 8.06 (14.06) Donald (Ing), Westwood (Ing), Kaymer (Ger). In tv: diretta Sky Sport 2 Hd dalle 19.

MATTEO

«Al tee della buca 1 mi emozionerò»

EDOARDO

«Al Congressional «Giocare insieme atmosfera speciale» sarà stimolante»

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5 RIPRODUZ ONE RISERVATA

BETHESDA dAnche allo U.S. Open Chicco infile-

BETHESDAdIl suo nome è stato inserito dal Washington Post fra i cinque giocatori da tenere sotto stretta osservazione qui a Bethesda insieme a Rickie Fowler, Alvaro Quiros, Ryo Ishikawa e Bubba Watson. «Una bella soddisfazione, mi fa piacere. Ho notato che in un anno, dal Masters del 2010 a questo U.S. Open (gli altri Major non li ha giocati, ndr), l’accoglienza è diversa: ora sono anch’io un professionista e negli ultimi dodici mesi sono andato bene. Ovviamente la gente non si aspetta di vedermi vincere un Major, ma è contenta di seguirmi».

rà le scarpe da gara con i colori dell’Inter: «Sono nuove, tenerle nell’armadietto sarebbe uno spreco», dice mentre firma decine di autografi. Ha avuto poco tempo per riprendersi dal fuso e fare conoscenza con il campo. Problemi?

«No, tutto a posto. E’ la mia prima volta qui, ma due o tre giorni sono sufficienti per adattarmi. Anzi, spesso ho giocato bene proprio su campi nuovi. Le prime nove buche sono più accessibili, più corte. Le seconde nove più ostiche. Il campo è mediamente il più difficile dei quattro Major, ma non ci sono trabocchetti. Anche se il British è spesso problematico per via delle condizioni atmosferiche». Ha già capito dove si può vincere o perdere il torneo?

«La buca 18 è la più tosta, un par 4 molto lungo (523 yard, ndr) con l’acqua prima del green». L’assalto al suo terzo U.S Open (come Dodo) le procura tensioni particolari?

«Uno U.S. Open ti tiene sempre sulle spine, difficile trattarlo come un torneo normale. Anche se per me Masters e British sono in cima alla lista delle gare speciali. Quelli che al tee della 1 sei emozionato». Le manca Tiger Woods?

«Un po’ sì. E’ un campione carismatico, il più forte di questo sport ed è bello battersi contro il migliore. La speranza di tutti è che torni, anche se oggi c’è più equilibrio e il risultato è meno prevedibile». A proposito, chi vincerà?

«Io dico Lee Westwood. Credo che il suo gioco si adatti perfettamente a questo campo». E la «nazionale» italiana che farà?

«Abbiamo tutti e tre le potenzialità per disputare un buon torneo. Matteo sta giocando bene, io e Dodo negli ultimi mesi non abbiamo avuto lo stato di forma più smagliante, ma nel golf le cose possono cambiare in fretta». m.l.p.

Giocare la prima volta su un campo così difficile è uno svantaggio?

«Un po’ sì, ma con i giri di prova riesci a prenderci confidenza. Comunque non ci sono trappole, devi solo essere preciso».

BETHESDAdDodo è arrivato negli Usa in anticipo: un piccolo vantaggio rispetto a Chicco e Matteo. «Sono più riposato di loro e ho potuto prendere confidenza con il campo. Anche se è un momento in cui sto andando così così: ora va meglio con il putt, ma il gioco lungo non è ancora come lo vorrei».

Tre italiani allo U.S. Open, impensabile solo qualche anno fa.

«Invece negli ultimi tempi è diventata la regola. La nostra presenza potrebbe aumentare: Colombo e Pavan giocano bene sul Challenge e potrebbero venire a farci compagnia». Partirete nello stesso gruppo: una bella idea.

«Metterci assieme nei primi due giri l’ho trovata una cosa simpatica. In gara ci succede raramente. Sarà bello e stimolante». Come al solito il campo sarà difficilissimo.

Dunque The Congressional le piace ?

«L’impressione è ottima e il percorso lo trovo bellissimo: in condizioni perfette, anche se molto impegnativo. Le seconde nove sono chilometriche, devi usare tanti ferri lunghi per andare in green e non hai margine d’errore con il drive». Può fare un paragone fra il Masters e British Open, i due Major cui ha partecipato, e l’esperienza che l’attende qui a Bethesda?

«Sì, fairway stretti, tanto rough. Alla fine si vincerà con punteggi intorno al par o giù di lì. Però è un percorso onesto, perché chi gioca meglio viene premiato più che da altre parti». Quali sono le buche chiave del Congressional?

«Le prime nove sono quelle dove si può fare uno score migliore, con possibilità di birdie. Le seconde sono più complicate: molto lunghe e difficili».

«Questo ha il campo più lungo, ma per me non è il più difficile. Se il terreno sarà duro e veloce si accorcerà leggermente. Comunque un Major è un torneo a sé, c’è un’atmosfera speciale. Ce ne sono quattro all’anno e hai di fronte un audience enorme, dunque vuoi fare bella figura».

Dopo il dominio di Tiger, c’è grande equilibrio. Più divertente?

«In verità Tiger ci manca parecchio, perché è un po’ la forza trainante del movimento. Però è vero, finché lui era il numero uno non c’erano discussioni, dominava e basta. Ora ci sono possibilità per molti». I suoi favoriti sono...

Il suo favorito?

«Il campo si adatta a Donald, Stricker e Westwood. Sono regolari e precisi e stanno giocando alla grande».

«Luke Donald e Lee Westwood, forse il primo più del secondo. Non hanno mai vinto un Major, potrebbe essere il loro turno».

ATLETICA Dopo un anno e mezzo di assenza

L’ora dei ritorni: Bekele sui 10.000 a Daegu Pronti al rientro anche Rudisha, Isinbayeva, Howard e Hellebaut ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dA volte ritornano. Se il 2010, in virtù di un calendario che non presentava rassegne mondiali, ha concesso a qualcuno periodi di riflessione, il 2011 (con Daegu iridata) e ancor più il 2012 (con Londra olimpica) non fanno sconti. Ecco perché, mentre la stagione sta per entrare nel vivo, diversi big in questi giorni annunciano il ritorno.

Diciotto mesi E’ per esempio di ieri l’ufficializzazione del rientro più atteso, quello de Kenen-

sisa Bekele. «Se nulla succederà nell’immediato futuro — ha garantito il suo manager, l’olandese Jos Hermens — in Sud Corea correrà i 10.000». L’etiope, imbattuto sulla distanza nell’intera carriera (dodici gare dal 2003), inseguirà addirittura il quinto titolo consecutivo, nelle gare di corsa fatto senza precedenti. Lunedì ha compiuto 29 anni, da quasi uno e mezzo manca dalle gare: il 9 gennaio 2010, al cross di Edimburgo, fu solo 4˚. E l’uscita precedente risaliva ai 3000 delle World Athletics Final di Salonicco del 12 settembre 2009. Alla base del lungo stop un serio infortunio al polpaccio destro, complicato da curare. Programmi Ma anche il fatto, secondo certe fonti, che il ragazzo, dopo aver vinto tutto (tre titoli olimpici, con tanto di stori-

ca doppietta 5000-10.000) non avesse più motivazioni e — ricco e con una situazione famigliare definita (dal 2007 è sposato con l’attrice Danawit Gebregziabher) — non avesse più voglia di far fatica. «Kenenisa — dice Hermens — si sta allenando da cinque mesi sulle colline di Addis Abeba. Il mirino era su Londra, ma a questo punto sarà anche a Daegu, dove, oro uscente, sarà ammesso di diritto. In luglio correrà qualche 3000 e 5000. Entro la prossima settimana definiremo dove e quando». Gli altri «Compito» già assolto da altri campioni assenti da qualche tempo. E’ noto: il keniano David Rudisha, primatista del mondo degli 800, alle prese con un problema al tendine d’Achille sinistro dopo aver gareggiato nei mesi invernali in

Australia, sarà venerdì 24 a Nancy e giovedì 30 a Losanna. La russa Yelena Isinbayeva si rivedrà invece il 16 luglio al meeting belga di Heusden-Zolder. Dopo uno stop volontario di 11 mesi, a inizio febbraio aveva saltato in due indoor, per poi rinunciare agli Europei di Parigi e annunciare, poco dopo, il distacco da coach Vitaly Petrov a favore di un ritorno nella sua Volograd e da Evgeny Trofimov. Prossimi ritorni (da seconda maternità) anche nell’alto. La statunitense Chaunte Howard, in aprile diventata mamma di Aurora Elizabeth, vorrebbe addirittura essere in pedana tra dieci giorni ai Trials iridati. La belga Tia Hellebaut, che in febbraio ha festeggiato l’arrivo di Saartje, ad aprile ha ripreso a corricchiare, in inverno tornerà alle gare e a Londra difenderà il titolo olimpico.

PER CALIANDRO

Azzurri in Svezia listati a lutto Parte oggi per Stoccolma la Na zionale nel weekend all’Europeo a squadre: gli azzurri gareggeran no listati a lutto in memoria di Mimmo Caliandro. Andrea Barbe ri è febbricitante. IN ITALIA (g.l.g., d.m.) A Rieti. Uomini. 400 hs: Capotosti 51"05; Rubeca 51"85. 3000 sp: Chiarelli 8’56"96. Triplo: Boni 16.21 (+0.3). Donne. 100 (+0.6): Draisci 11"79; Paoletta 11"82. 200 ( 1.2): Paolet ta 24"68. 5000: Epis 16’27"97. Di sco: Aniballi 52.97. Martello: Pal mieri 65.91. A Pordenone. Uomi ni. Disco: Fortuna 57.14. Martel lo: Lingua 72.58; Povegliano 69.08. Donne. 800: Lukhuyi (Ken) 2’02"84; Reina 2’03"94; Berlanda 2’08"97. 100 hs (+0.1): Trevisan 13"95. Disco: Checchi 49.29. A Torino. Donne. 400 hs: Marone 58"81.

Kenenisa Bekele a Berlino 2009 AFP


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GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GAZZATRAINER LO SPORT PER CHI LO FA

Il triathlon triplica sforzo e svago Nuoto, ciclismo e corsa tutti insieme per una preparazione fisica completa e vero divertimento ALBERTO FUMI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dUn consiglio per cancellare la monotonia dell’allenamento? Buttarsi a capofitto sul triathlon, parola di Alessandro Fabian, pluricampione italiano: «È completo dal punto di vista fisico, divertente e apre nuove prospettive a chi è abituato ad allenarsi in una sola disciplina: una vera e propria sfida con se stessi alla portata di ogni sportivo amatoriale». Anche se si tende ad identificarlo come la somma algebrica di nuoto-ciclismo-corsa, il triathlon su distanze sprint e olimpico, le più adatte per chi si avvicina per la prima volta a questo sport, è caratterizzato dai cambi, momenti in cui si passa da una disciplina all’altra senza soluzione di continuità e che influiscono in maniera determinante sulla prestazione complessiva.

La zona cambio Prima della partenza si allestisce l’area nevralgica della gara, la zona cambio: ad ogni atleta è assegnata una postazione in cui vengono riposti bicicletta, casco, scarpe da bici (già agganciate ai pedali), scarpe da corsa ed eventualmente cappellino e occhiali. «Oltre a sistemare in maniera comoda e sicura tutto il materiale, è necessario studiare il proprio posizionamento in zona cambio provando entrata e uscita prima della gara per non trovarsi spaesati quando l’agonismo la farà da padrone». Primo cambio La partenza a nuoto, che può avvenire con un breve tratto di corsa sulla

spiaggia, direttamente dall’acqua o, come succede quasi sempre per i professionisti con un tuffo dal pontone, è fondamentale per trovare la collocazione più congeniale nel gruppo ma a fare la differenza può essere anche la prima transizione. «Il primo cambio deve essere rapido e preciso, può condizionare la gara — spiega il 22enne padovano che sabato a Kitzbuhel cercherà punti per la qualificazione olimpica — si tolgono cuffia, occhialini e muta (se utilizzata), si infila il casco e via in bici: le scarpe si calzano quando la velocità di crociera sarà stabile (anche dopo 2-3 minuti) altrimenti si rischia di perdere il treno giusto». Secondo cambio Dopo aver completato la parte ciclistica con scia consentita, si posa la bicicletta nella propria postazione per poi partire verso la frazione podistica. «Si arriva in zona cambio con le scarpe da ciclismo già sfilate in modo da velocizzare le operazioni, si indossano quelle da corsa, si lascia il casco e si corre verso il traguardo». Per un principiante, un triathlon sprint può essere completato in 1h15’ circa, tempo doppio per la specialità olimpica che i professionisti completano spesso sotto le 2 ore. «Prima di partire per una gara, invito a visionare e studiare bene i percorsi — chiude Fabian — a prescindere dal livello atletico, è fondamentale non farsi trovare mai impreparati evitando i rischi quando la stanchezza prende il sopravvento. Ma la parola d’ordine è una sola: divertirsi».

PARLA L’ESPERTO

Assumere carboidrati pedalando e correndo di ENRICO ARCELLI* 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dNelle tre discipline del triathlon è molto differente la pos-

sibilità del rifornimento energetico durante la gara. Quella in cui le condizioni sono più favorevoli è senz’altro il ciclismo. Nel tratto in bicicletta (20 km)

Radiocorsa

ATTENTI A PARTENZA E CAMBI

di LINUS La fase della partenza: si può partire col tuffo dal pontone, oppure di corsa dalla spiaggia, o ancora dall’acqua

Primo cambio nuoto-ciclismo: si tolgono cuffia e occhialini, si indossa il casco, si prende la bici e si parte

L’ho fatto anch’io tra invidia e orgoglio

Infilare le scarpe in bici: dal primo cambio si parte con le scarpe agganciate ai pedali che saranno infilate correttamente.

del triathlon sprint, per la verità, i carboidrati possono essere consumati in quantità anche molto limitata, data la brevità della prova. In quello del triathlon olimpico (40 km), secondo i massimi studiosi al mondo dell’alimentazione durante gli sforzi prolungati, invece, é bene arrivare fino a 30 grammi ogni ora. Nei 180 km di ciclismo dell’Ironman, infine, le ricerche propongono di arrivare a dosaggi davvero molto alti,

Per la prima volta questo fine settimana ho preso parte a una gara di triathlon, per l’esattezza alla prima edizione del 70.3, il cosiddetto mezzo Ironman, 1900 metri a nuoto, 90 km di bici e 21 di corsa. Non l’ho fatto tutto, magari. Mi sono limitato alla frazione di bici, lasciando le altre due prove ad Alex Farolfi e Nicola Savino, i miei storici compagni di merende.

Secondo cambio ciclismo-corsa: si sfilano i piedi dalle scarpe; in zona cambio si leva il casco e si infilano le scarpe da corsa

ossia a 90 grammi per ora.

di maltodestrine e fruttosio, in un rapporto di 1,3 a 1; in tal modo è garantito il massimo apporto di energia ai muscoli. Quanto all’acqua e ai minerali, è impossibile dare una regola generale. Le quantità dipendono soprattutto da quanto si è sudato, *medico sportivo e dietologo

Miscela Questi carboidrati devono in parte servire anche per il tratto successivo, quello della corsa sulla distanza della maratona, ossia 42 chilometri e 195 metri, nel corso della quale è sempre difficile assumere energia, specie da parte degli atleti più veloci. Di sicuro è molto vantaggioso assumere domande all’esperto non un singolo carboidrato ma per scrivere al prof. Arcelli una miscela. L’ideale è quella gazzatrainer@rcs.it

a

Sono tornato a casa con una strana sensazione, un misto di invidia, orgoglio e imbarazzo. Invidia per quelli che erano stati in grado di completare la prova in maniera indipendente, come poi dovrebbe essere. Il senso del triathlon è proprio nella completezza, la gara a squadre era un’eccezione puramente divulgativa. Orgoglio per aver comunque fatto parte di una giornata memorabile, pedalando per 90 km in totale solitudine a un ritmo decoroso e sotto la tempesta. Imbarazzo, in generale, per la retorica infantile che il sentirsi per un giorno dei supereroi inevitabilmente genera. Ma poi ho pensato che, come recita un manuale di successo, le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte, e che quindi non è colpa nostra se anche da grandi ci piace giocare alla guerra.

Alessandro Fabian, campione italiano assoluto triathlon 2010.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI IPPICA: MA E’ STATO ANCHE APPIEDATO 9 GIORNI

Al Royal Ascot c’è il Dettori show MATTEO PIERELLI

dUna monta sbagliata può capitare a qualsiasi fantino, ma quando c’è da picchiare duro lui non manca mai. Lanfranco Dettori dopo la sconfitta di domenica nel Gran Premio di Milano è stato criticato, anche duramente. Legittimo, visto che con Scalo è arrivata una sconfitta inattesa dovuta (in parte) anche alla sua tattica, per una volta non perfetta. Ma da qui a dire che, arrivato a 40 anni, sia finito ce ne passa. E ieri l’ha dimostrato. Al Royal Ascot, il meeting di cor-

se più prestigioso del mondo, Frankie ha fatto un capolavoro assieme al suo Rewilding con il quale ha conquistato a sorpresa (era a 8/1) le Prince of Wales’s Stakes, la prova più importante della seconda giornata del meeting tanto caro alla Regina. Semplicemente perfetto tatticamente, Frankie con Rewilding ha rimontato passo dopo passo e infine beffato il fuggitivo e favoritissimo So You Think. Quello di ieri è stato il terzo trionfo nelle Prince of Wales’s (dopo Grandera 2002 e Nayef 2003) e soprattutto il 45˚ successo della

ATLETICA

carriera al Royal Ascot per Lanfranco: una serie di trionfi incredibile, iniziata nel 1990 a bordo di Markofdistinction nelle Queen Anne e proseguita per ben 21 anni. E poco importa che dopo la corsa sia arrivato l’ennesimo appiedamento dei commissari. Dopo i 10 giorni rimediati nelle Oaks per non aver montato a fondo, che gli costeranno le ultime due giornate del Royal Ascot, ieri Frankie è stato punito per 9 giorni (dal 29 giugno al 7 luglio: salterà le Eclipse Stakes) per uso eccessivo della frusta. «E’ stata una grande battaglia - ha detto prima di avere la notizia dell’appiedamento - fra due grandi cavalli. Quando ho passato So You Think è stata gioia pura». Per Frankie quella di ieri è stata la vittoria n˚ 485 in un Gran Premio, un ulteriore passo verso il quota 500.

Marcia russa Le squadre mondiali SARANSK (Rus) — A conclusione dei campionati nazionali di Saransk, la federazione russa ha definito le squadre per i Mondiali di Daegu. Uomini. Km 20. Sr: Morozov 1h19’18"; Krivov 1h20’47"; Ruzavin 1h21’09". Convocati: Borchin (campione uscente), Yemelyanov, Kanaykin, Morozov. U. 23: Bogatyrev 1h21’26"; Filipchuk 1h21’46"; Ryzhov 1h22’17". km 50: Bakulin 3h38’46" (m.p.m. 2011); Andronov 3h42’25"; Yargunkin 3h59’22"; Nava (Mex) 3h45’29". Convocati: Kirdyapkin (campione uscente), Nizhegorodov, Yerokhin, Bakulin. Donne. km 20. Sr: Mineyeva (u. 23) 1h28’09"; Okhotnikova (u. 23) 1h28’41"; Shemyakina 1h28’55". Convocate: Kaniskina (campionessa uscente), Sokolova, Kirdyapkina, Mineyeva. MULTIPLE CECHE Così ieri a Kladno (R.Ceca) nella 1ª giornata della gara di prove multiple del Challange Iaaf). Uomini. Decathlon: Draudvila (Let) 4225 (10"84/100, 7.27/lungo, 15.61/peso, 1.98/alto, 49"49/400); Chinin (Bra) 4164; 3. Karpov (Kaz) 4143; 19. Sebrle 3780. Donne. Eptathlon: Chernova (Rus) 3882 (13"32/100 hs, 1.83/alto, 13.22/peso, 23"32/200); Tyminska (Pol) 3823; Grabuste (Let) 3558.

Oggi Gold Cup

Qui sopra la regina ieri ad Ascot. Poi la vittoria di Dettori con Rewilding e il suo salto di festa GRASSO-AFP

PALLANUOTO

NUOTO

BASEBALL

World League Setterosa k.o.

A Santa Clara Phelps-Lochte

Seconda di ritorno C’è Rimini-Parma

TIANJIN (Cina) — Il Setterosa perde anche la seconda partita nelle finali di World League.

(al.f.) Nella notte italiana scatta il Grand Prix di Santa Clara (Usa), con un nuovo duello tra Michael Phelps e Ryan Lochte nei 100 sl, in cui ci sarà pure il coreano Park (in gara da 50 a 400 sl), 200 dorso e 100 farfalla. Rientra Brendan Hansen, contro Shanteau a rana. In gara anche D’Arcy (Aus), Beard, Coughlin, Seebohm (Aus) e Soni.

(m.c.) La seconda di ritorno si apre con due interessanti sfide che potrebbero decidere i playoff. La corazzata San Marino mette alla prova Grosseto (i toscani ritrovano Mazzanti e Gasparri) che cerca una vittoria per rimanere nel gruppo delle prime. Si parte con il duello Bonilla-Granado. Rimini vuole vincere la serie con Parma e pareggiare almeno i conti dell’andata (2-1 per i ducali). Sul monte l’australiano Ruzic e l’azzurro Grifantini.

Grecia-Italia 8-4 (3-1, 3-0, 1-2, 1-1). Grecia: Kouvdou, Tsoukala, Melidoni, Psouni, Liosi 2, Avramidou, Asimaki 3, Roumpesi 1, Gerolymou 1, Manolioudaki 1, Antonakou, Lara, Goula. All. Morfeis. Italia: Gorlero, Abbate 1, Casanova, Rambaldi, Lapi, Savioli, Colaiocco, Bianconi 1, Emmolo 1, Pomeri, Cotti, Frassinetti, Queirolo 1. All. Conti. Arbitri: Deslieres (Can) e Vogel (Ung). Note: s.n. Gre 5 (2), Italia 14 (2). Girone A: Grecia-ITALIA 8-4; Usa-Cina 8-5. Classifica: Usa 6; Cina, Grecia 3; ITALIA 0. Oggi: Cina-Italia. Girone B: Russia-Spagna 14-6; Australia-Canada 10-8. Classsifica: Russia, Australia 6; Canada, Spagna 0.

HOCKEY PISTA

Cinquini collabora a salvare un uomo

A Tucson (Usa). Uomini: 200 sl Townsend (S.Af.) 1’49"89; 100 fa Kishida (Giap) 54"27. Donne: 200 do Ingram (N.Zel) 2’13"23; 100 ra Chandler 1’09"98; 100 fa Magnuson 59"55. INGLESI (al.f.) Mentre Robbie Renwick vince i 200 sl ai campionati britannici di Sheffield e si qualifica ai Mondiali, David Davies è costretto a fermarsi per sei settimane a causa di un affaticamento e vede sfumare le prospettive mondiali. Uomini: 200 sl Renwick 1’47"46, Carry 1’49"48; 200 do Walker-Hebborn 1’57"20; 100 fa James 52"13, Burnett 53"04. Donne: 100 sl Smith 55"27, Turner 55"52; 50 do Davies 27"96 (3˚ t. 2011); 200 ra Tadd 2’27"37; 50 fa Lefley 27"38.

VIAREGGIO — Ieri mattina Mauro Cinquini, ex azzurro e attuale allenatore del Sarzana, grazie a un defibrillatore presente in spiaggia, ha collaborato a salvare un 80enne di Pistoia, sentitosi male. A intervenire è stato il bagnino Luigi Testoni che ha effettuato il massaggio cardiaco, poi il collega Cinquini, che ha somministrato l’ossigeno, insieme a Bruno Lippi.

Nono turno, anticipi gara-1, oggi ore 21: T&A San Marino-Montepaschi Grosseto (diretta RaiSport Due), Telemarket Rimini-Cariparma. Classifica: San Marino, Bologna 750 (18-6); Parma, Rimini 583 (14-10); Grosseto 542 (13-11); Nettuno 500 (12-12); Knights 208 (5-19); Novara 083 (2-22).

GHIACCIO

Raduno in Olanda Fabris in gruppo La Nazionale di pattinaggio velocità in pista lunga, dopo il secondo raduno stagionale di Moena (Tn), dove fino a fine mese è ora al lavoro quella di short track guidata da Arianna Fontana, da domani e fino al 1˚ luglio, è in allenamento a Heerenveen, in Olanda. Nel gruppo, guidato dal c.t. Gianni Romme e dal vice Stefano Donagrandi. Torna Enrico Fabris, a fine maggio diventato per la prima volta papà (di Chanel). Aggregato il rotellista Fabio Francolini. Solo una donna presente: Francesca Bettrone.

Mauro Cinquini, 51 anni

Ryan Lochte e Michael Phelps AFP

ASCOT — Oggi terza delle cinque giornate del Royal Ascot con in programma la spettacolare e sentitissima Gold Cup, gruppo 1 sui 4000 metri. Favorito Fame and Glory (2/1), Dettori salirà su Holberg (10/1). PRINCE OF WALES’S - (gr. 1) - m 2000: 1 Rewilding (L. Dettori); 2 So You Think; 3 Sri Putra; 4 Planteur; Tot. in Italia: 6,79; 1,10, 1,01 (3,06) Trio: 135,19. WINDSOR FOREST STAKES (gr. 2) - m 1600: 1 Lolly for Dolly (W.M. Lordan); 2 Chachamaidee; 3 First City; 4 Sajjha; Tot. in Italia: 9,77; 3,38, 6,78, 7,46 (90,58) Trio: 3.419,16.

Convocati: Matteo Anesi, Marco Cignini, Jan Daldossi, Enrico Fabris, Fabio Francolini, Ermanno Ioriatti, Mirko Nenzi, Luca Stefani; Francesca Bettrone.

GIRO D’EUROPA (si.g.) A Cracovia (Pol), Francis Obikwelu bruciato nei 100 da Dariusz Kuc. Uomini. 100 (+1.2): Kuc 10"15; Obikwelu (Por) 10"18. 800: Kszczot 1’45"41. Peso: Majewski 21.00. Disco: Malachowski 67.97. 4x100: Pol 39"01. A Opole (Pol). Uomini. Alto: Dmitrik (Rus) 2.26; 6. N. CIOTTI 2.14. A Besancon (Fra). Donne. Peso: Adams (N.Zel) 20.19. A Pierre Benite (Fra). Uomini. Lungo: Gomis 8.12 (+1.1). Donne. Lungo: Lesueur 6.78 (+1.3). A Hassleholm (Sve). Donne. Lungo: Kluft 6.49 (+0.6). A Mosca (Rus). Uomini. Peso: Sidorov 20.45. Donne. 800: Martynova 1’59"17. Alto: Shkolina 1.95; Mnatsanikova 1.95. Lungo: Kolchanova 6.75 (-0.5). A Cheboksary (Rus). Uomini. Decathlon: Drozdov 8334. A Szekesfehervar (Ung). Uomini. Martello: Pars 79.61. A Leiden (Ola). Uomini. 110 hs (+1.1): Sedoc 13"39.

BASEBALL ALL STAR GAME (m.c.) Fatta la squadra Ibl che affronterà l’Italia il 1˚ luglio a Nettuno nell’All Star Game. Lanciatori: Wilson (Nettuno), Sikaras (Rimini), Bonilla e Cubillan (San Marino), Matos e Moreno (Bologna), Burlea (Parma), Rodriguez (Knights), Toledo (Novara). Ricevitori: Ramos (Nettuno) e Albanese (S.Marino). Interni: Vasquez (San Marino), Rosario (Nettuno); Caradonna (Nettuno), F. Imperiali (San Marino); Nelson (Rimini), Sgnaolin (Grosseto); Yepez (Parma), R.Imperiali (Nettuno). Esterni: Retrosi (Nettuno), Clemente (Bologna), Duran (S.Marino), Medina (Parma), Ambrosino (Nettuno), Ramirez (Bologna). Dh: Munoz (Parma), De Biase (San Marino). All. Gerali.

BOXE

PER LONDRA 2012

«Niente biglietti a Gheddafi» Il comitato organizzatore di Londra 2012 (nella foto AFP, Coe e l’eptathleta Lewis con la torcia) ieri ha precisato che non saranno assegnati biglietti al comitato olimpico libico «fino a quando non ci sarà la certezza che saranno utilizzati correttamente». La presa di posizione replica a un articolo del Daily Telegraph di ieri, dove si scriveva di centinaia di tagliandi ricevuti dal figlio Muhammad Gheddafi, figlio del dittatore libico. «I biglietti assegnati alla Libia — ha comunicato il Locog — non appartengono a un individuo, ma saranno distribuiti alle organizzazioni sportive e agli atleti». Intanto per i dirigenti del comitato olimpico giapponese, la decisione sulla candidatura di Tokyo per i Giochi 2020 sarà presa «tra fine giugno e inizio luglio». Da superare le perplessità finanziarie del governo cittadino.

GIACON (r.g.) Il 16 luglio ad Arborea (Oristano) per il vacante titolo Ue leggeri si affrontano gli imbattuti Luca Giacon (16) e Guillame Frenois (22). L’Ebu ha nominato sfidante al titolo Ue welter di Luciano Abis (31-1-1) il francese Stanislav Salmon (22-1-2).

CRICKET SERIE A (c.b.) L’8ª giornata: Bologna-Kingsgrove Milano 135-139; Trentino-Pianoro 324-148; rip. Capannelle Roma. Classifica: Pianoro 104; Trentino 87; Kingsgrove 81; Bologna 58; Capannelle 40.

FOOTBALL FOUR HELMETS (m.l.) Sarà Luino (Va) a ospitare dal 21 al 23 luglio il 2˚ torneo Four Helmets con Team Eagles Usa, R.Ceca, Cineplexx Blue Devils (Aut) e Italia.

HOCKEY GHIACCIO MERCATO (m.l.) Al Renon il 29enne difensore statunitense Graham Ethan. Milano (A-2) conferma i portieri Paolo Della Bella e Mattia Mai, i difensori Alessandro Re, Francesco Borghi e Peter Stimpfl e gli attaccanti Tommaso Migliore, Edoardo Caletti e Michael Mazzacane.

IPPICA

Torino: 6-3-10-1-5 8ª corsa - m 1600: 1 Nira One (F. Ghigo) 1.13.9; 2 Neumond Hbd; 3 Noisette Bar; 4 Nepunemen Cobra; 5 Napoleone Bfb; Tot.: 16,54; 5,29, 9,68, 3,77 (448,82). Quinté: nessun vincitore della comb. 6-3-10-1-5. Quarté: n.v. Tris: e 3.825,96 alle 52 comb. SECONDA TRIS 10-8-1 A Roma (m 1600): 1 Golden Timmy (M. Vargiu); 2 Dubai Caffe; 3 Super Hantem; 4 Agatuccia; Tot.: 10,88; 3,59, 2,33, 3,08 (82,98). Quota tris: e 792,77 alle 206 comb. 10-8-1. Col rit. (n˚ 12) e 71,75. OGGI QUINTÉ A BOLOGNA All’Arcoveggio (inizio convegno alle 15.25) scegliamo Lorenz Caf (18), Manzoni Slm (3), Infinito Trio (8), Larice (16), Yankee Doodle (13) e Melody Dechiari (4). SECONDA TRIS A Taranto (1ª corsa, ore 14) indichiamo Notorious (14), Nenia Bit (16), Nabila Laser (12), Nigno Fq (18), Nuvolari Rosso (4) e Navigante Font (8).

SI CORRE ANCHE Milano (g. 15.10), Napoli (g. 15.40), Palermo (15.35)

NUOTO RIENTRO MANAUDOU (al.f.) Fred Bousquet e Laure Manaudou sono rientrati a Marsiglia da Auburn (Usa) in vista del meeting di Carcassonne di domenica: è il primo appuntamento agonistico della Manaudou (che gareggerà in staffetta) dalla ripresa degli allenamenti post maternità. CHE IMPRESA (al.f.) Penny Palfrey, al terzo tentativo, ha ottenuto il primato di resistenza in acque libere in solitaria: la 48enne anglo-australiana ha nuotato in totale autonomia per 108 km (40h41’) nel mare delle isole Cayman infestato dagli squali, migliorando di 7 km il precedente record.

OLIMPIADI NUZMAN RICOVERATO Il presidente del comitato organizzatore dell’Olimpiade di Rio de Janeiro 2016 è stato ricoverato per problemi di cuore. Dopo essersi sottoposto a un esame di routine, è stato trattenuto in ospedale: i medici gli hanno riscontrato un battito anomalo. WOODWARD DECIDE Clive Woodward, tecnico dell’Inghilterra iridata al Mondiale di rugby 2003, guiderà la delegazione britannica all’Olimpiade invernale giovanile del gennaio 2012 a Innsbruck. L’incarico pone fine a mesi di voci sul suo futuro: Woodward, ora Director of Sport del comitato olimpico britannico, era dato in corsa per il posto di direttore dell’Elite della federazione rugby inglese.

RUGBY

Gironi Challenge Cup Crociati con S. Français I gironi di Challenge Cup 2011-12. Girone 1: Stade Français (Fra), Worcester (Ing), CROCIATI PARMA, Bucarest (Rom). Girone 2: Tolone (Fra), Newcastle (Ing), PADOVA, Lione (Fra). Girone 3: Wasps (Ing), Bayonne (Fra), ROVIGO, Bordeaux-Begles (Fra). Girone 4: Perpignan (Fra), Dragons (Gal), Exeter (Ing), PRATO. Girone 5: Sale (Ing), Brive (Fra), Agen (Fra), La Vila (Spa). PROGETTO ORATORI Presentato ieri a Padova il progetto «Rugby negli oratori», proposto da Fir e Centro Sportivo Italiano per la diffusione del gioco e la creazione di nuove squadre nelle parrocchie di tutta Italia. Gli allenamenti prenderanno il via dalla prossima primavera, dopo una fase di formazione dei tecnici del Csi. Nelle prossime settimane invece partirà un sondaggio delle strutture che ospiteranno l’attività. AUTOCRITICA GALLESE Dopo il 92-0 subito a Rovigo dalla Nuova Zelanda nel Mondiale under 20, arriva l’autocritica di Joe Lydon, «Head of Rugby» della federazione gallese: «I nostri sono allenati come in Nuova Zelanda, vengono insegnate loro le stesse tecniche, ma il gioco dei nostri avversari è stato molto più clinico. Tanti Baby Blacks giocano regolarmente nel Super 15, mentre molti dei nostri erano fermi dal Sei Nazioni. Dobbiamo intervenire, anche se questo significherà ridurre il numero di giocatori non-gallesi all’interno del Paese». NATIONS CUP Così ieri a Bucarest per la Nations Cup: Georgia-Argentina Jaguars 14-13; Romania-South Africans Kings 23-27; Namibia-Portogallo 29-23. Classifica: SA Kings 8; Namibia, Portogallo, Romania 5; Georgia 4; Arg Jaguars 2.

SLITTINO CALENDARIO Fatto il calendario della stagione 2011-12, senza Cesana. Mondiali ad Altenberg (Ger, 11-12/2), Europei a Paramonovo (Rus, 25-26/2). Coppa del Mondo: 26-27/11/2011 Igls (Aut); 9-10/12 Whistler (Can); 16-17/12 Calgary (Can); 5-6/1/2012 Koenigssee (Ger); 14-15/1 Oberhof (Ger); 21-22/1 Winterberg (Ger); 28-29/1 St Moritz (Svi); 18-19/2 Sigulda (Let); 25-26/2 Paramonovo (Rus).

TENNIS A MILANO (m.l.) Riprende oggi sul centrale dell’Harbour Club Milano l’ottavo di finale dell’Atp Challenger tra Pere Riba (Spa) n˚ 1 del seeding e l’azzurro Stefano Galvani. Ieri la sospensione per oscurità sul risultato di 6-2 6-7 (6) e 2-1 per l’iberico.

VARIE ALLENAMENTI PROVOCANO ASMA L’asma che colpisce molti atleti professionisti non dipenderebbe da un abuso di farmaci come si sospetta, ma dall’allenamento intenso. Lo ha scoperto uno studio italiano presentato al congresso della European Academy of Allergy and Clinical Immunology a Istanbul. I ricercatori guidati da Sergio Bonini hanno studiato più di mille sportivi europei presenti all’Olimpiade di Pechino, trovando che il tasso di sintomi riconducibili all’asma fra gli atleti era del 15%, molto più alto del 3-5% fra la popolazione normale.

VELA AUDI MEDCUP (r.ra.) Dopo la prima giornata del Trofeo di Marsiglia, seconda tappa dell’Audi MedCup, guidano gli statunitensi americani di Quantum su (a pari punti) gli spagnoli di Bribon, poi i russi di Synergy. Quarta Azzurra (tattico Bruni, stratega Vascotto) che porta a casa una vittoria nella prima prova e un settimo posto nella seconda. Oggi altre due regate.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

presidente brasiliano Lula ha cancellato il viaggio a fL’ex Roma di fine giugno: teme di dover affrontare pesanti

ALTRI MONDI

contestazioni per aver negato l’estradizione di Battisti

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IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE

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I referendum hanno dimostrato che una grande quota di ragazzi ha partecipato al voto. Però l’intera «società civile», mobilitata soprattutto dai social network, ha deciso di far sentire di nuovo la voce Ragazzi in festa a Roma dopo la vittoria dei «sì» ai referendum ANSA

gda@gazzetta.it

Si fa un gran discutere su chi si nasconda dietro i 27 milioni di italiani andati a votare i referendum. Discussione non solo accademica: per il governo, per l’opposizione, per i partiti e per i singoli uomini politici le facce che hanno detto sì sarebbero molto importanti da vedere, per capire qual è la direzione da prendere, in vista di un recupero o di un allungo. In questi giorni se ne sono sentite di tutti i colori.

1 Per esempio, ci sarebbe stata una straordinaria partecipazione giovanile.

È stato scritto, sì. La «partecipazione giovanile» è in genere la formula con cui si segnalano le novità. Ma, francamente: oggi è giovedì, stiamo scrivendo questo articolo di mercoledì, sono passati due giorni e mezzo dai risultati, non ci sono numeri che diano una qualche evidenza a questa ipotesi.

2 Cioè, secondo lei i giovani non ci sono stati?

È ovvio che una quota di giovani ha partecipato al voto. È altrettanto ovvio che questa quota sia più significativa rispetto a quella dei referendum passati: il quorum è stato ampiamente superato, ed è andata a votare più gente dell’ultima volta,

quindi anche più giovani, ma anche più vecchi, più donne, più manager e più operai. Siamo in realtà davvero sicuri di due soli dati: al Nord e al Centro si è votato più che al Sud, almeno metà della base leghista ha disobbedito al capo ed è andata alle urne. Tutto il resto è elucubrazione con fondamento tutto da dimostrare.

3 Non si potrebbe provare a fare un’anagrafe di questi italiani che si reimpossessano dei referendum?

Beh, vediamo. Quelli di sinistra o di centrosinistra, metà della base leghista, un 20% di pidiellini, un buon numero di cattolici che ha obbedito all’indicazione del Papa sui pericoli e l’arroganza della tecnologia, una quota (il 7%?) di antiberlusconiani generici che si sono in-

Twit-Twit IL CINGUETTIO DEL GIORNO

Matteo Renzi ci consiglia di correre abbandonando il Terzo Polo? È tanto simpatico ma non è ancora Zarathustra

Pierferdinando Casini (Pierferdinando) ieri, 16.32 Followers

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CRISI NERA TERZO SCIOPERO GENERALE

LA FRASE DEL GIORNO

Ma l’impegno politico tra i giovani è ritornato?

GIORGIO DELL’ARTI

LUIZ INACIO LULA EX PRESIDENTE BRASILE

dispettiti quando il premier ha detto che non sarebbe andato alle urne. Per interpretare la massa dei 27 milioni bisogna mettersi d’accordo sulle motivazioni del voto. Sono abbastanza sicuro che, se la consultazione si fosse svolta prima di Fukushima e prima delle Amministrative, il quorum non sarebbe stato raggiunto. Fukushima ha mobilitato un sentimento forte come la paura. Ma ha fatto lievitare il consenso anche il doppio flop del centrodestra alle Amministrative. Per il centrodestra i ballottaggi sono andati peggio del primo turno e il referendum è andato peggio dei ballottaggi. Cioè: a metà maggio ha cominciato a suonare una sirena che ha poi continuato a suonare sempre più forte fino al 12 giugno. Alla paura del nucleare s’è aggiunta la stanchezza per Berlusconi e i suoi riti. Davvero il bunga-bunga non è costato niente al centrodestra? Non parlo del piano penale, che potrebbe risultare inesistente, ma del generico buon gusto, della risposta alla domanda: «Ma uno statista si comporta così?». Questi mal di pancia sono invece risultati insopportabili quando le sirene hanno cominciato a suonare.

4 E Internet? Perché molti pensano che Facebook e Twitter siano stati determinanti.

Anche qui non ci sono evidenze, ma deduzioni. Se cinque reti su sette hanno invitato all’astensione col sistema del si-

lenzio-stampa, e non hanno orientato il pubblico, qualcos’altro deve averlo orientato. La Rete è la risposta più facile. Un intenso passaparola a cui i fautori del «no» hanno deciso di non opporre resistenza. Sì, qualcosa del genere deve essere successo, anche perché la quota di società civile che si è mobilitata ufficialmente è parecchio consistente e ha pratica con il web (il centrodestra maneggia forse meno il web, o lo sottovaluta, dato il pregiudizio del capo secondo il quale «se non vai in televisione non esisti»).

5 Che cosa intende, in questo ca-

Silvio Berlusconi Dopo il funerale del senatore ed ex compagno di classe Romano Comincioli, il premier ha parlato dei timori per la sentenza d’appello, attesa a luglio, sul Lodo Mondadori dopo che in primo grado la Fininvest è stata condannata a pagare un risarcimento di 750 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti Se i giudici mi condanneranno dovrò pagare 2500 miliardi (di lire, ndr), ma dove trovo i soldi? Comunque sono fiducioso che il governo arrivi alla fine della legislatura

so, per «società civile»?

Sulla faccenda dell’acqua si sono mobilitati — attraverso la Rete e grazie ai promotori — 454 tra associazioni, circoli, comitati, cooperative, movimenti, più 125 comitati di sostegno locale più 15 comuni e undici partiti-movimento; 605 sigle, a cui hanno dato il loro appoggio la Cgil (poco meno di sei milioni di iscritti) e tutto l’ambientalismo di base (Wwf, Italia nostra, Legambiente, Greenpeace...). Aggiunga le organizzazioni cattoliche stimolate anche dall’intervento di Benedetto XVI. Forse, un altro tema da discutere, sarebbe quello di quale sia la forma moderna delle organizzazioni che raccolgono il consenso. I partiti come li conosciamo sono ancora capaci di percepire queste inquietudini della società profonda?

Gli scontri di ieri nella capitale greca Atene REUTERS

Guerriglia ad Atene Il premier avvisa: «Novità al governo» Feriti tra manifestanti e polizia Papandreou offre le dimissioni, poi cambia idea: «Ora la fiducia» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dAncora tensioni in Grecia per colpa della durissima crisi economica. Nel terzo giorno di sciopero generale del 2011, che ha coinvolto 5 milioni di lavoratori, ci sono stati scontri in piazza, ad Atene, e dibattiti in Parlamento sul piano di austerity del governo, tanto accesi da spingere in un primo momento il premier George Papandreou a pensare alle dimissioni per facilitare la formazione di un governo di unità nazionale che appoggiasse il piano di salvataggio. Lo stesso primo ministro, in serata, ha dichiarato che i colloqui con il leader dell’opposizione Antonis Samaras sono falliti. Papandreou ha annunciato un rimpasto di governo, precisando che chiederà oggi la fiducia al Parlamento. Ieri aveva anche incontrato il presidente della Repubblica Karolos Papoulias, chiedendo «uno sforzo a livello nazionale in un momento storicamente fondamentale in cui bisogna prendere decisioni critiche».

Gli scontri La giornata è stata caratterizzata dalle sommosse in piazza. La polizia è infatti intervenuta con gas lacrimogeni per disperdere gli oltre 25 mila manifestanti scesi in strada ad Atene. I contestatori hanno risposto lanciando pietre e yogurt fuori dal Parlamento, dove era in programma il dibattito sulla campagna quinquennale di misure economiche richieste dal pacchetto di salvataggio dell’Unione Europea e dell’Fmi: in pratica tagli per 28 miliardi di euro. Gli agenti in assetto antisommossa hanno bloccato le strade che portano a piazza Syntagma, creando un cordone di sicurezza per i deputati e permettendo loro di entrare. Ma la guerriglia non si è interrotta, nonostante gli indignados, il movimento di protesta che si accampa da tre settimane nella piazza e che ha copiato il nome dagli spagnoli, invitasse la gente a manifestare pacificamente. Dopo le pietre sono partite alcune molotov e altre, con conseguenti scontri, sono state lanciate davanti al ministero delle Finanze. Alla fine il bilancio è di 12 feriti, tra cui alcuni poliziotti. e.e.

NOTIZIE TASCABILI FRATTINI ALLA LEGA: «TIFATE GHEDDAFI»

Maroni contro la guerra in Libia «Basta soldi per bombardare» In vista del raduno di Pontida di domenica, la Lega torna a chiedere lo stop alla missione militare in Libia. «In Usa è stata bocciata la richiesta di Obama di nuovi fondi. Anche da noi basta ai soldi per i bombardamenti», ha detto Maroni. «C’è chi tifa per Gheddafi», la replica di Frattini.

I PRESUNTI ABUSI NELLA MATERNA

Rignano, processo a rischio stop Un giudice è andato in aspettativa Il processo per i presunti abusi alla scuola materna di Rignano Flaminio (Roma) rischia di ripartire da capo. Uno dei membri del collegio giudicante è stato collocato fuori ruolo dal Csm. «Il blocco è superabile con un atteggiamento positivo di tutte le parti», dicono però i legali di parte civile.

CGIL E OPPOSIZIONE INFURIATE. E IL MINISTRO CONFERMA: «RIDIREI TUTTO»

Insulti ai precari, bufera su Brunetta: «Offensivo» Bufera sul ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, che martedì, durante un convegno sull’innovazione a Roma, si è rifiutato di rispondere a una domanda di una rappresentante della rete dei precari della Pubblica amministrazione definendoli «la peggiore Italia» (nella foto Ipp un momento del video diffuso sul web) . La bacheca Facebook del ministro è stata riempita di messaggi e il segretario del Pd Bersani ha dichiarato: «Ha divorziato dalla realtà». Dura la Cgil («È un’offesa a tutti i lavoratori»), ma critiche a Brunetta sono arrivate anche dalla maggioranza: «I precari non sono affatto l’Italia peggiore», ha detto il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. Ieri, però, Brunetta ha ribadito: «È stato un agguato mediatico, ridirei tutto e lo rifarei».

VIA LIBERA DEL CONSIGLIO DI STATO

Aule pollaio, sì alla class action Gelmini: «Presto il piano edilizio» Via libera del Consiglio di Stato alla class action, cioè un’azione legale collettiva, promossa dal Codacons sulle «classi pollaio», le aule con più di 25 alunni. Respinto il ricorso della Gelmini: la ministro ha però assicurato che il piano per l’edilizia scolastica sarà emanato al più presto.

IL D.G. LEI HA SOSPESO LE PROPOSTE

Slittano le nuove nomine in Rai Garimberti: «Evitata la frattura» Slittano le nuove nomine Rai (tra cui quella per la direzione del Tg2), che oggi erano all’ordine del giorno del Cda della tv di Stato. Il d.g. Lei non formalizzerà il pacchetto di avvicendamenti, un gesto distensivo che è piaciuto al presidente Garimberti: «Si rischiava la frattura».


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ALTRI MONDI

Sophia Loren è tornata a parlare di mondezza a fAnche Napoli: «Cosa vorrei dal nuovo sindaco De Magistris?

Il profilo genetico di un uomo trovato sugli slip Gli investigatori sicuri: «Non c’è stata violenza» CARLO ANGIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Yara Gambirasio: la ragazzina bergamasca uccisa aveva 13 anni ANSA

minale: per questo motivo, a quasi quattro mesi dal ritrovamento del corpo, è stata confermata ancora una volta l’ipotesi che la ragazzina non abbia subito violenza sessuale prima di essere ammazzata. Piuttosto, come spiega una fonte vicina agli investigatori, si pensa che il killer sia entrato in contatto con le mutandine di Yara — che è stata ritrovata con i pantaloni addosso — mentre la colpiva con un’arma da ta-

SOPHIA LOREN ATTRICE

Solo una cosa: che liberasse la città dalla spazzatura»

Yara, ecco la svolta «C’è il Dna del killer» dL’assassino di Yara Gambirasio è un uomo, che ha forse tentato di violentarla (senza successo) e poi l’ha uccisa colpendola alla schiena. L’ultimo pezzo nel complicatissimo mosaico del delitto della 13enne di Brembate Sopra (Bergamo), scomparsa fuori dalla palestra del paese il 26 novembre e ritrovata cadavere, in un campo non lontano dalla sua casa, tre mesi dopo, potrebbe essere finalmente quello decisivo. Gli investigatori hanno trovato sul corpo della ragazzina quattro Dna, ma soltanto uno è considerato «altamente indiziario». Il primo, individuato sul giubbotto, corrisponde a quello dell’istruttrice di ginnastica di Yara; altri due profili genetici, uno maschile e uno femminile, erano sui guanti ma sono tracce «a forte rischio contaminazione»; il quarto, quello considerato «buono», è stato invece trovato sugli slip, ma non è stato rilevato da tracce di liquido se-

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glio alla schiena, dove sono state riscontrate molte ferite. Solo Il problema, adesso, è riuscire a incastrare l’assassino: forze dell’ordine e magistrati — in prima fila la pubblico ministero Letizia Ruggeri —, che hanno escluso la «demenziale» ipotesi di un branco-omicida, hanno già effettuato analisi su oltre 2500 profili genetici, ma nessuno corrisponde ancora a quello incriminato.

s LA PILLOLA DEI 5 GIORNI DOPO

DAI PM DI NAPOLI IL FACCENDIERE GESTIVA UNA SORTA DI LOGGIA

P4, arrestato Bisignani «Ricatti e corruzione» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

S Il consiglio di Sanità: «Non si parli di aborto» Sì alla «pillola dei 5 giorni dopo»: il Consiglio superiore di sanità, rispondendo alla richiesta di chiarimento del ministro della Salute Fazio (nella foto), ha stabilito che «non è abortiva» ma solo un contraccettivo d’emergenza. Si considera aborto la rimozione dell’embrione già annidato in utero, cosa che avviene dopo il sesto/settimo giorno dal rapporto

dUn arresto eccellente ha scosso ieri i Palazzi romani, è quello di Luigi Bisignani, ex giornalista, scrittore, finanziere, ex direttore delle relazioni esterne di Ferruzzi-Montedison. L’ordine di carcerazione domiciliare per favoreggiamento è arrivato nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P4, struttura parallela ipotizzata dai pm di Napoli Curcio e Woodcock, dedita alla gestione occulta di notizie riservate, nomine e appalti anche della Presidenza del Consiglio. Già iscritto alla P2, condannato a 3 anni e 4 mesi nel processo Enimont, coinvolto nell’inchiesta Why Not del pm De Magistris, oggi sindaco di Napoli, a Bisignani viene contestata anche la realizzazione di dossier con notizie coperte dal segreto d’ufficio.

I rapporti col senatore La richiesta di arresto è stata fatta anche per il senatore Pdl ed ex magistrato Alfonso Papa. Bisignani, per i verbali dei suoi interrogatori, avrebbe conosciuto Papa quando quest’ultimo gli offrì favori in cambio di un sostegno alla candidatura. Da lì in poi Papa iniziò a fornire informazioni su varie inchieste al faccendiere, che a sua volta avrebbe infor-

Luigi Bisignani, 57 anni, già condannato nel processo Enimont, è stato arrestato per favoreggiamento IMAGOECONOMICA

mato Gianni Letta delle «notizie riservate di matrice giudiziaria comunicatemi». Nei verbali spuntano i nomi anche di Silvio Berlusconi, Denis Verdini (coordinatore Pdl), Italo Bocchino (capogruppo alla Camera di Fli) e Mauro Masi, ex d.g. Rai. I pm definiscono l’inchiesta «di ampio respiro». Di certo, Bisignani fin dai tempi di Craxi è ritenuto uno degli uomini più potenti d’Italia. Cresciuto all’ombra della Dc, giocava a carte con Andreotti che presentò il suo primo libro giallo. Bisignani, per dirne una, disponeva di un conto allo Ior da cui transitarono 108 miliardi di lire. m.a.


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ALTRI MONDI

Giorgia aprirà a Torino, il 30 giugno, la tre giorni degli fMtv Days, dedicata a concerti, conferenze e dibattiti:

GIORGIA CANTANTE

la cantante racconterà il suo ritorno dopo la maternità

A NEW YORK PRODUZIONE DA 65 MILIONI DI DOLLARI: I TANTI INCIDENTI IN SCENA L’HANNO FATTO SLITTARE DI UN ANNO E MEZZO

Vola Spiderman, musical dei record (e delle ossa rotte) Dopo 150 anteprime, applausi per il debutto dello show musicato dagli U2 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dOtto gambe rotte sono bastate: martedì sera a New York ha debuttato (finalmente) Spider Man: Turn Off the Dark, il musical più costoso, atteso e tormentato della storia del teatro americano. E nessuno si è fatto male. Anzi, gli applausi sono

Bono bacia sulle labbra la regista Julie Taymor dopo la prima REUTERS

Reeve Carney: è Spiderman AFP

Paura Joss Stone Sventato il piano per ammazzarla Due uomini arrestati davanti alla tenuta della popstar inglese: avevano spade, corde e un sacco per il corpo ELISABETTA ESPOSITO

d L’obiettivo: uccidere Joss Stone, gioiellino inglese della musica soul, undici milioni di dischi venduti a soli 24 anni. Il piano: studiare i movimenti della cantante, realizzare la piantina della sua villa nella contea di Devon, violare la sicurezza e introdursi nella casa armati per compiere il delitto. Ma il lungo appostamento con una Punto rossa non è passato inosservato. La polizia ha dunque mandato all’aria il folle progetto di due uomini, di 30 e 33 anni, arrestati martedì vicino all’abitazione della Stone con l’accusa di tentato omicidio e rapina. Un piano studiato a lungo, visto che la coppia aveva con sé le foto aeree della villa. E sono stati ritrovati anche spade, corde e un sacco per cadaveri. Pochi i dubbi sulle loro intenzioni, quindi. La Stone, che era in casa al momento dell’arresto, ha fatto sapere di stare bene e che continuerà a prepararsi per il tour europeo di luglio.

Se il fan uccide Ancora non è chiaro il movente. Ma quando gli obiettivi sono personaggi così famosi probabilmente dietro

le foto

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Hefner non si sposa Ma il suo Playboy spoglia la «moglie» Hugh Hefner, l’85enne papà di Playboy, è stato mollato martedì da Crystal Harris (nella foto Reuters), playmate di 25 anni, a soli 5 giorni alle nozze. Peccato che la rivista erotica, nel numero americano di luglio, abbia messo la bionda dell’Arizona in copertina, chiamandola «Signora Hefner». Che gaffe.

s LAVORO E FUTURO

Joss Stone, 24 anni, è originaria della Cornovaglia, in Inghilterra AFP

La banda aveva anche le foto aeree della casa e potrebbe averla scelta perché grandissima amica del principe William

non c’è nulla di personale. Potrebbero essere fan esasperati perché lontani dall’oggetto dei loro desideri. Potrebbero essere ladri pronti a tutto pur di rapinare una persona ricca come la Stone (15 milioni di euro il suo capitale). O forse è stata colpa dell’invidia per la sua fama. Del resto, di fronte al successo la gente ha spesso reazioni strane. Che a volte diventano estreme. Un precedente su tutti,

cont.

ATTORI E GENITORI VOLTI FAMOSI

La Portman è mamma Williams fa la pubblicità

S L’ingresso della casa della Stone, nel Devon, sotto sorveglianza AP

l’omicidio di John Lennon l’8 dicembre 1980 per mano di Mark Chapman, che si considerava il suo più grande fan. O anche la strage di Cielo Drive, a Los Angeles, 9 agosto 1969, dove venne uccisa l’attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski, all’ottavo mese di gravidanza, dai seguaci del folle Charles Manson.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

piovuti abbondanti: dopo 65 milioni di dollari spesi, 6 rinvii, 150 anteprime e una lunghissima serie di incidenti al cast, il pubblico di Broadway ha apprezzato l’adattamento della storia del supereroe Marvel e le musiche firmate U2. Più Cirque du Soleil che teatro di prosa, a vedere volteggiare in calzamaglia Reeve Carney (l’attore che interpreta l’uomo ragno) c’era una parata di vip (Jay-Z, Spike Lee, Vanessa Redgrave, Matt Damon e Bill Clinton con la figlia Chelsea), ma soprattutto Bono Vox e The Edge, cantante e chitarrista della

band irlandese. «Abbiamo dovuto salvare Spiderman, perché lui deve salvare New York» ha detto Bono, che ha scherzato a lungo sulla genesi, piuttosto complicata, dello «show maledetto»: doveva debuttare inizialmente il 18 febbraio 2010, prima del rimpallo di rinvii. A novembre, per la prima delle 150 preview, s’erano contate cinque interruzioni, tra effetti speciali inceppati e attori sospesi sopra al pubblico per sei minuti. Avvio disastroso, ma la vera premiére è filata liscia e la regista Julie Taymor, licenziata a marzo e poi richiamata di gran fretta, s’è gustata la standing ovation. C’ha messo un po’ di tempo, ma alla fine pare abbia gestito bene gli spiccioli della produzione.

Il principe Nel caso di Joss Stone potrebbe aver pesato anche la forte amicizia che la lega al principe William. Tanto da essere una delle poche celebrità musicali (con Elton John e Victoria Beckham) invitate alle nozze con Kate. Joss, inglesissima, una voce che riesce al tempo stesso a scaldare e graffiare il cuore, è diventata un volto noto a soli 16 anni. Un boom di successo e soldi tanto da finire in un attimo sulla copertina di Elle, in tv con Oprah Winfrey e sui più importanti palcoscenici con i migliori del mondo (da Stevie Wonder a Bono, James Brown e Annie Lennox). Tell Me What We’re Gonna Do Now, «dimmi che cosa faremo adesso», si chiede in una delle sue canzoni più note. Lei si dice tranquilla, ma difficilmente per la grintosa e bella Joss la vita d’ora in poi sarà la stessa.

Beyoncé La stella della musica mondiale si è confessata prima dell’uscita del nuovo album («4»), in arrivo giovedì prossimo: «Il lavoro per me è tutto — ha detto Beyoncé — ora non ho più paura di mostrare il mio lato umano e le mie emozioni più profonde»

Natalie Portman, 30 anni, e il fidanzato Benjamin AFP

Robin Williams, 59 anni, con la figlia 21enne Zelda

S Jennifer Lopez J.Lo., tornata in auge grazie al remix della Lambada, ha parlato del bis come giudice del talent «American Idol», lo show più visto della tv Usa: «Stanno accadendo molte altre cose e devo fare una scelta tra quello che voglio fare il prossimo anno»

Storie felici di genitori attori e di figli. Mentre Natalie Portman diventa mamma, Robin Williams fa pubblicità assieme alla figlia. La Portman, 30enne di origine israeliana, Oscar 2011 come miglior protagonista per «Il Cigno Nero», ha dato alla luce un maschietto, come rivelato ieri dalla rivista di gossip americana «People». Il padre del neonato è il coreografo francese Benjamin Millepied, conosciuto sul set del film di Darren Aronofsky. Intanto, Robin Williams corona la sua passione: il 59enne attore americanao, che 21 anni fa chiamò la sua bambina «Zelda» in onore della principessa del famoso videogioco Nintendo, è stato scelto come testimonial della casa giapponese. Con la figlia promuoverà il lancio di «The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D» per Nintendo 3DS (in vendita da domani).

COMUNICATO SINDACALE

Solidarietà ai colleghi di Rcs Periodici Il comitato di redazione della Gazzetta dello Sport, alla luce delle notizie apparse sui media riguardo la cessione da parte dell’azienda di 6 testate di Rcs Periodici, chiede all’azienda se si tratti di voci desti tuite di fondamento o di ipotesi concrete. E chiede di sapere se è davvero lo stampatore Vittorio Fari na, già socio di Luigi Bisignani (il cui nome era nel l’elenco degli appartenenti alla P2 ed è tornato nel l’inchiesta sulla cosiddetta P4), il potenziale acqui rente. Uno scenario inquietante per l’intera azien da. Infine esprime solidarietà ai colleghi di Rcs Pe riodici da ieri in assemblea permanente. Il cdr della Gazzetta dello Sport


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GAZZALOOK

fSi chiude domani alla Fortezza da Basso di Firenze la fiera più famosa del mondo

5,6%

pena vinto il premio europeo della fiera dei tessuti hi-tech, producendo un piumino per tutte le stagioni che pesa solo 28 grammi al metro quadro. Praticamente addosso è come non avere nulla. In più, la vera sorpresa di questo modello fabbricato in Toscana è che il colore è dato dalle piume.

la crescita del fatturato Secondo il centro studi di Sistema Moda Italia, nel primo trimestre 2011 il fatturato del tessile è cresciuto del 5,6% rispetto al 2010

19.200 i compratori Nell’ultima edizione estiva il Pitti Immagine Uomo ha attirato nel capoluogo fiorentino 19.200 compratori provenienti da tutto il mondo

1000 i marchi I marchi presentati al Pitti Uomo 2011 in corso a Firenze sono 1000: il 34 per cento di questi proviene dall’estero

L’Igloo rosa della Gazzetta al Pitti

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FIRENZEdVoglia di colore e tan-

ta sperimentazione: è la nuova filosofia che sembra ispirare il mondo della moda, alla ricerca delle energie giuste per riprendersi da un periodo difficile. Mentre oltre mille aziende italiane ed estere presentano al Pitti Uomo di Firenze le novità per l’abbigliamento maschile della prossima stagione estiva, si fanno i primi bilanci di un settore che cerca il riscatto, con fatturati che nei primi tre mesi di quest’anno segnano un più 5,6% rispetto al 2010. Il che fa ben sperare. Lo spiega Gaetano Marzotto, presidente della fiera fiorentina: «I segnali sono fantastici, soprattutto perché ci stiamo aprendo ai nuovi mercati in espansione, con sempre più clienti che vengono dalla Russia e dal Medioriente. La forza del Pitti, infatti, è quella di riuscire a dare alle piccole e medie imprese del made in Italy una visibilità internazionale che spesso non hanno». E se da un lato la crisi ha obbligato a tagliare i costi, dall’altro ha dato lo slancio per investire in ricerca. Ecco allora che i capi diventano super tecnologici. L’esempio di Allegri è calzante: l’azienda di Vinci (Fi) ha ap-

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MODA, IL RILANCIO E’ IN TECHNICOLOR TINTE SGARGIANTI CONTRO LA CRISI E SPERIMENTAZIONE NEI TESSUTI

Vintage Ma spesso la novità che si cerca in un vestito è il difetto, l’aspetto invecchiato. E così la voglia di vintage si scopre nelle lavorazioni. Dekker per esempio va oltre: toglie il lucido del nylon e dà ai suoi giubbotti un effetto resinato, slavato. Ed è sul look consumato che scommette anche il marchio Mcs Marlboro Classics con la collezione speciale che si ispira ai carpentieri americani degli Anni 40: i diversi lavaggi con la pietra pomice, in effetti, danno ai jeans e alle giacche un risultato davvero rovinato. E c’è chi, oltre a togliere il colore, i tessuti li sporca: 40 Weft, per esempio, che propone una linea di pantaloni vintage e t-shirt spruzzate di vernice. Il vintage però sorprende anche i capi classici: persino la giacca tradizionale, da Alviero Martini 1ª Classe, viene resa informale. Nelle calzature, poi, sono i materiali a rendere tutto simil-consumato: New Balance e Voile Blanche insegnano. Infine, la lezione che dà il Pitti è che c’è voglia di colore: l’esplosione delle tinte più o meno sgargianti sembrano voler allontanare lo spettro della crisi. Un po’ tutti i marchi provano ad osare: dalle Converse All Star Anni 80 con le stampe multicolor, agli short da mare di Bear, passando per le polo a righe Musto e gli smanicati Bomboogie. E c’è Eton, che diverte con le camicie a stampe con le macchinine cubane.

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IL CONCORSO

Ecco i magnifici quattordici del premio Gazzalook In linea con lo stile Gazzetta: sono i 14 marchi che hanno ricevuto il premio Gazzalook al Pitti (nella foto, i fratelli Marco e Pierpaolo Palmieri di Piquadro). Premiati anche: Fred Perry, Harmont & Blaine, Colmar, Diadora, Munich, Peuterey, Mason’s, Pirelli P Zero, Everlast e Sundek. Dal web: Cushe, Brembo e Clarks originals.

LE IMMAGINI DEL PITTI E DELLA PREMIAZIONE SUL NOSTRO SITO Le immagini del Pitti, la fiera della moda più importante del mondo, sul nostro sito con i protagonisti della premiazione del concorso Gazzalook

www.gazzetta.it

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GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LETTERE

dite la vostra

Bianco e Nero

INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: gol@rcs.it

A cura di Antonio Di Rosa

La forza di Mondonico

La Juventus ai tempi di Platini A quando i campioni? Sono tifoso juventino da sempre, e sinceramente non so cosa stia accadendo alla Juve. Forse è morta con Calciopoli o forse è l’attuale dirigenza e la rosa non all’altezza. Opterei per la seconda ipotesi: la responsabilità è dei dirigenti che acquistano i giocatori, poi degli stessi atleti che sono buoni (pochi) o sufficienti (tanti), ma non da Juventus. Solamente Del Piero e Buffon possono considerarsi all'altezza anche se ormai verso fine carriera. Negli Anni '80 vedevi campioni del calibro di Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Platini (nella foto), Boniek e negli Anni ’90 Baggio, Zidane, Vialli, Deschamps, Ferrara, Thuram, Montero, Nedved. E in panchina Trap, Capello e Lippi. Ridateci la Juve bella e vincente. Fabio Zandonà La Juve negli ultimi anni ha perso appeal. Prima la retrocessione in B poi la faticosa risalita nelle parti alte della A. Il ricambio dei dirigenti. Il ritorno di un Agnelli al vertice appena l’anno scorso. Non sono eventi di poco conto. In un calcio do-

IL TEMPO

ve le squadre più forti investono capitali per ingaggiare campioni e vincere, per la Juve non è stato e non sarà semplice annullare il gap e tornare a essere la bella Signora dei tempi passati. Si comincia dalla ricostruzione della società che porta in dote il nuovo stadio. Poi l’acquisto di giocatori di qualità e di campioni in grado di far ridecollare una squadra spenta, abulica e senza stimoli come è stata la Juventus negli ultimi anni. Troppi cambiamenti in panchina, troppi giocatori sbagliati, poco feeling tra vecchi e nuovi. Adesso Marotta sta cercando di rilanciare il gioco. Dopo Pirlo, Ziegler, Pazienza e, forse, Lichtsteiner, dovrebbero arrivare i pezzi da novanta. Confesso che è difficile capire cosa ha chiesto Conte. Perché Aguero e Sanchez sono diversi. Hanno ruolo e utilità differenti. Pastore, ammesso che interessi, ancora di più. Io penso che Aguero abbia uno svantaggio rispetto agli altri due: non conosce il campionato italiano. Sappiamo tutti che su-

percampioni (compresi Platini e Zidane) il primo anno hanno incontrato grandissime difficoltà. Sanchez e Pastore sono già qui, fanno parte di questo mondo e possono integrarsi in breve tempo. Comunque i nomi dicono poco rispetto a quello che sarà la squadra. Puoi avere tanti bei giocatori e non essere un gruppo o viceversa pochi buoni giocatori e diventare un formidabile team. La Juve è tutta da scoprire. Immagino che Conte e i dirigenti abbiano le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere. Come si suol dire, i conti si faranno alla fine delle trattative. C’è ancora da lavorare per completare l’organico e, soprattutto, bisogna capire quali giocatori la Juve riuscirà a cedere per far cassa e chiudere una parentesi non felice. I tifosi chiedono a gran voce una squadra bella e vincente. Sarebbe già un gran passo avanti vedere una Juve intensa, agonisticamente battagliera, capace di produrre un gioco divertente. Il resto verrà automaticamente.

Questa è una lettera di solidarietà per una persona stupenda, seria, onesta che risponde al nome di Emiliano Mondonico, che avrei tanto desiderato vedere un giorno sulla panchina dell’Inter. Emiliano, nei playout con l'AlbinoLeffe hai dimostrato di essere un mago della salvezza. Sono certo che questo è stato solo il secondo tempo del tuo destino, l’ultimo lo vincerai senza andare ai supplementari. Auguri di pronta guarigione da tutti gli sportivi. Riccardo Ducci

Grazie della lettera, anche a nome di Mondonico. Emiliano vive un momento di intensa preoccupazione. Deve rioperarsi per scacciare il male che lo affligge da parecchi mesi. Nonostante le sue condizioni, dopo il primo intervento, è voluto tornare in panchina per salvare l'AlbinoLeffe. Questa è voglia di vivere e di vincere contro chiunque. Caro Mondonico, ce la farai anche stavolta.

Leonardo allena non per scherzo Mi prendo lo sfizio di dire due parole sull’autodidatta poliglotta Leonardo (parla correttamente cinque lingue), allenatore di calcio quasi per scherzo. Da subito pensai che se questo Leonardo sa allenare come sa parlare di certo non sfigurerà. E’ sul punto di lascia-

re l’Italia e l’Inter per fare il direttore generale nella sua ex squadra, il Paris Saint-Germain. Gli dico in bocca al lupo. Caro Leo, anche da improvvisato allenatore, nei due anni di Milan e Inter non hai mai deluso né sfigurato. Luigino Ferrari

Bene, Leonardo merita queste parole. Per lo stile, per l’educazione, per la simpatia, per la professionalità, per la capacità di assorbire anche critiche ingiuste. Se andrà a Parigi per liberarsi di quella parte di Milano che, per motivi diversi, non lo ama, farà una giusta scelta. Per lavorare serenamente credo che il Psg, dove lui ha giocato, è il posto ideale per mettere a frutto le esperienze maturate in Italia.

Ronaldissimo? Quello con l’Inter Voglio salutare un fenomeno del calcio mondiale, cioè Ronaldo. Nella partita contro la Romania, per l’addio al calcio, mi sono emozionato. Per me è il miglior giocatore che ho potuto ammirare. Sono interista e mi ha fatto male il suo passaggio al Milan ma è impossibile non pensare a lui come al più bravo campione ammirato in nerazzurro e nella nazionale brasiliana. Nella settimana di addio di un altro grande come Scholes del Manchester United, rivolgo un saluto affettuoso all'indimenticabile Ronaldo. Alessio Galli Lambrugo (Co)

Non è divertente continuare ne-

gli addii al calcio, soprattutto quando parliamo di campioni che hanno fatto gioire e compiacere le folle di tutto il mondo. Il Ronaldo dell’Inter è stato ineguagliabile. Mai, da altre parti, ha giocato come in quegli anni in Italia e avrebbe sicuramente meritato uno scudetto perso poi all’ultima giornata. Le sue serpentine, il tiro secco e angolato, le finte di corpo… Insomma abbiamo visto di tutto. Difficile dimenticare uno come lui che ha avuto la sfortuna di subire gravissimi infortuni

Caro abbonato, parli Galliani \Sono un tifoso milanista intenzionato a rinnovare l’abbonamento a San Siro. Con molta rabbia ho constatato un aumento dei prezzi in tutti i settori. Ho l’impressione che ci sia un tentativo di disincentivare l’andata allo stadio a favore delle pay tv. Per molti tifosi la situazione sta diventando insostenibile. Siamo stanchi di vedere che tante persone approfittano della nostra passione. Matteo (Brescia)

In tempi di crisi economica non è una buona idea aumentare i prezzi dei biglietti, soprattutto quelli dei settori più popolari. Né credo che le società siano così autolesioniste da favorire le pay tv accontentandosi di stadi semivuoti. Galliani è troppo intelligente per commettere un simile errore. Giro a lui la protesta del tifoso milanista, certamente la società avrà buone motivazioni per giustificare gli (eventuali) aumenti.

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a cura del Centro Epson Meteo

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La tiratura di mercoledì 15 giugno è stata di 393.439 copie

COLLATERALI * Con Francobolli dal Mondo N. 77 e 7,99 con Aeronauti ca Militare N. 42 e 11,99 con Ben Ten Alien Force N. 17 e 10,99 con La Piovra N. 19 e 10,99 con Storia Disney N. 17 e 8,99 con Motomondiale N. 1 e 11,99 con I Love NBA N. 5 e 11,99 con ET Predictor Card e 4,99 con Zelig N. 11 e 11,99 con La Grande Storia Ferrari N. 10 e 11,99 con Moto Valentino Rossi N. 6 e 11,99 con Supereroi N. 6 e 10,99 con Libro Milan Campione e 8,99 con Libro Napoli Champions e 8,99 con Milan Campione d Italia N. 4 e 13,99 con Soldatini d Italia N.2 e 5,99 PROMOZIONI

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Ser vizi Editoriali Tel. 02.99049970 c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l Italia; il triplo per l’estero.

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GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TV E RADIO I FILM DI STASERA

Bright star

Puzzole alla riscossa La banda dei...

Thirteen

Un principe in...

Bangkok dangerous

sDi J. Campion, con B. Whishaw

sDi R. Kumble, con B. Fraser

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sDi G. Junger, con H. Duff (Usa,

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(Gbr/Fra, 2009) Nel 1818 il poeta inglese John Keats inizia una tresca amorosa con una vicina...

(Usa, 2010) In Oregon, un imprenditore edile manda avanti un progetto di lottizzazioni...

2009) Kai sogna di diventare un membro di una banda di giovanissimi detective, i Coccodrilli...

(Usa, 2003) La 13enne Tracy vive con la mamma, ma l’amica Evie la inizia a nuove esperienze

2010) Lane è una scrittrice a cui la rivista «Cosmopolitan» commissiona un articolo bizzarro...

(Usa, 2008) Joe, un killer senza scrupoli, vola a Bangkok per compiere una missione omicida...

DRAMMATICO Prem. Cin., alle 21.15

COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 21.10

AVVENTURA Sky Cin. Family, alle 21

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COMMEDIA Sky Cinema Hits, alle 21.10

AZIONE Sky Cinema Max, alle 21

RADIO

IN CHIARO RAIUNO 7.00 9.55 10.00 10.45 13.30 14.10 15.20 17.00 17.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.35 0.30 1.00 1.05 1.10

TG 1 APP. AL CINEMA TG 1 TELEFILM TELEGIORNALE HO SPOSATO UNO SBIRRO 2 LA NAVE DEI SOGNI TG 1 - CHE TEMPO FA TELEFILM REAZIONE A CATENA TELEGIORNALE DA DA DA SUPERQUARK Attualità ROMANI RUMENI TG 1 - NOTTE CHE TEMPO FA APP. AL CINEMA SOTTOVOCE

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

AMERICAN DREAMS RAI EDUCATIONAL TG 2 TELEFILM TG 2 TELEFILM TOP SECRET LAS VEGAS ONE TREE HILL RAI TG SPORT - TG 2 TELEFILM ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 - 20.30 MAI STORIE D'AMORE IN CUCINA Fiction 23.10 TG 2 23.25 RAI 150 ANNI 0.25 CRAZY PARADE 0.45 TG PARLAMENTO 1.05 THE NINE

TGR - RAI 150 ANNI AGORÀ APPRESCINDERE TG3 - RAI SPORT LE STORIE LA STRADA PER LA... TGR - TG3 - FIGU WIND AT MY BACK UN UOMO TRANQUILLO GEOMAGAZINE 2011 TG3 - TGR - BLOB SABRINA VITA DA... UN POSTO AL SOLE SULLE TRACCE DEL CRIMINE TeleFilm 23.10 TG REGIONE 23.15 TG3 LINEA NOTTE ESTATE 23.50 SEI MILIARDI DI ALTRI 0.40 APP. AL CINEMA

8.00 8.40 8.45

9.30 10.15 10.30 11.20 13.00 14.00 15.35 16.20 17.05 17.50 18.45 20.25 20.30 21.05

7.00 9.10 11.00 12.00 12.25 13.10 14.00 15.05 15.45 17.45 19.00 20.15 20.35 21.05

10.00 13.00 13.40 14.45 16.30 18.50 20.00 20.30 21.10 0.00 1.30 2.15 3.00 3.45

TG5 - MATTINA MIRACOLI DEGLI... UN'ESTATE CON I FANTASMI TG5 - FORUM TG5 SOAP ROSAMUNDE PILCHER POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 PAPERISSIMA SPRINT LA NOTTE DEGLI CHEF Game Show MATRIX NONSOLOMODA TG5 PAPERISSIMA SPRINT HUFF

ITALIA 1

RETE 4

TELEFILM CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER AMICA STUDIO APERTO DETECTIVE CONAN I SIMPSON HOW I MET YOUR... TELEFILM JONAS L.A. LOVE BUGS STUDIO APERTO C.S.I. MIAMI THE MENTALIST C.S.I. - SCENA DEL CRIMINE Telefilm 23.00 THE CLOSER 0.45 POKER1MANIA 1.35 STUDIO APERTO 1.50 CHANTE! 2.20 CHANTE!

7.00 10.45 11.20 11.30 12.00 13.50 15.10

6.05 8.20 11.25 12.25 13.40 14.10 15.00 15.30 17.35 18.05 18.30 19.25 20.20 21.10

16.15 16.35 18.55 19.35 20.30 21.10 23.55 0.00 1.25 2.35

TELEFILM RICETTE DI FAMIGLIA BENESSERE TG4 - TELEGIORNALE TELEFILM FORUM FINALMENTE ARRIVA KALLE SENTIERI AMORE, RITORNA! TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE RENEGADE DECISIONE CRITICA Film CINEMA FESTIVAL INFAMOUS UNA PESSIMA... TG4 NIGHT NEWS VELLUTO BLU

FILM SUL DIGITALE TERRESTRE

LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE

PREMIUM

IN DIRETTA

6.35 8.40

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PHANTOMS PREMIUM CINEMA LO SBIRRO, IL BOSS E LA BIONDA PREMIUM CINEMA ANIMAL FACTORY PREMIUM CINEMA INVICTUS L'INVINCIBILE PREMIUM CINEMA NESSUNA VERITÀ PREMIUM CINEMA APPUNTAMENTO CON L'AMORE PREMIUM CINEMA KING KONG STEEL BRIGHT STAR PREMIUM CINEMA HOLY SMOKE - FUOCO SACRO PREMIUM CINEMA WOMAN WANTED PREMIUM CINEMA

DI ANTONIO CAPITANI

12.30 MONDIALI Da Roma LA 7

CALCIO 16.30 EMPOLI - MILAN Finale Allievi Rai Sport 2

19.00 NAPOLI - FIORENTINA Finale Giovanissimi Rai Sport 2

BASEBALL 20.55 SAN MARINO MONTEPASCHI GROSSETO Serie A Rai Sport 2

1.00

ATLANTA BRAVES NEW YORK METS MLB ESPN America

4.00

OROSCOPO LE PAGELLE

BEACH VOLLEY

ARIZONA DIAMONDBACKS SAN FRANCISCO GIANTS MLB ESPN America

17.50 MONDIALI Da Roma LA 7d

19.05 MONDIALI Da Roma LA 7d

CICLISMO 16.00 GIRO DI SVIZZERA 6ª Tappa. Tobel Tagerschen Triesenberg Malbun. Sky Sport 2

GOLF 19.00 US OPEN 1ª giornata. Sky Sport 2

TENNIS 11.00 WTA S'HERTOGENBOSCH Supertennis

SKY SPORT 1

SKY SPORT 2

10.30 CALCIO: MESSICO BRASILE

7.45

Coppa America 2004

15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 16.30 CALCIO: FAN CLUB FIORENTINA 17.00 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 17.30 CALCIO: FAN CLUB MILAN 18.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 19.00 CALCIO: MESSICO BRASILE

12.30 WTA EASTBOURNE Eurosport

15.00 ATP S'HERTOGENBOSCH Supertennis

16.00 ATP EASTBOURNE

Coppa America 2004

0.00

CALCIO: BRASILE - URUGUAY Coppa America 2004

BASKET: BENNET CANTÙ MONTEPASCHI SIENA Finale scudetto. Gara 3

10.00 GIRO DI SVIZZERA 5ª Tappa. Hutwill - Tobel Tagerschen

11.30 BASKET: BENNET CANTÙ MONTEPASCHI SIENA

12.00 TENNIS: FEDERER - NADAL Finale Wimbledon 2006

16.30 TENNIS: NADAL - BERDYCH Finale Wimbledon 2010

19.00 CICLISMO: GIRO DI SVIZZERA 6ª Tappa. Tobel Tagerschen Triesenberg Malbun

21.00 TENNIS: FEDERER - RODDICK Finale Wimbledon 2009

Finale scudetto. Gara 3

14.00 AUTOMOBILISMO: TROFEO 500 ABARTH

EUROSPORT

Da Misano

15.00 GOLF: BMW ITALIAN OPEN

10.30 TENNIS: WTA EASTBOURNE

Da Torino. PGA European tour

RAI SPORT 1 SKY SPORT 3 9.15 9.00

Eurosport

GOLF: BMW ITALIAN OPEN

CALCIO: REPUBBLICA CECA - SPAGNA Europeo Under 21

LA 7 9.45 10.30 11.25 12.30 13.30 13.55 16.00 16.35 18.35 19.40 20.00 21.10 0.10 0.20 0.25 2.15

Radio 105

COFFEE BREAK (AH)IPIROSO CHICAGO HOPE MONDIALE BEACH VOLLEY TG LA7 I COMPLESSI CHIAMATA D’EMERGENZA JAG CUOCHI E FIAMME G DAY CONDUCE TG LA7 - OTTO E MEZZO S.O.S. TATA FAMIGLIA PILLIN Reality TG LA7 MOVIE FLASH MALEDETTA AMBIZIONE OTTO E MEZZO (R)

Lo zoo di 105 Alle 14 Marco Mazzoli (nella foto), Maccio Capatonda, Herbert Avido e Ivo Ballerina nello show più irriverente dell’etere

Radio Monte Carlo Teo in Tempo Reale Alle 11 Monica, Max e Teo sono con i Matia Bazar (nella foto la cantante Silvia Mezzanotte) che presentano la tournée

10.55 CALCIO: UCRAINA INGHILTERRA Europeo Under 21

12.50 CALCIO: MILAN - PALERMO Coppa Italia. Semifinale

14.45 CICLISMO: GIRO D'ITALIA 12ª Tappa. Castelfidardo - Ravenna

16.25 ATLETICA LEGGERA: DIAMOND LEAGUE 18.30 CICLISMO: DIVINUS BIKE 19.00 PENTATHLON: OPEN JUNIORES 19.30 TIRO A VOLO: 3º GP SKEET

Virgin Radio Virgin Motel Dalle 22, tra i tanti inquilini del Virgin Motel, ci sono Nirvana, Kid Rock (nella foto), Queen, Aerosmith, Slash e Cure

Femminile

21.00 GINNASTICA ARTISTICA: CAMPIONATI ITALIANI 21.45 CICLISMO: GRANFONDO FONDRIEST

Da Torino. PGA European Tour

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Ariete 5,5

Toro 8

Gemelli 7

Cancro 6-

Leone 6+

Vergine 7,5

C’è nervosismo, oggi, anche fornicatorio: servono strategia, controllo, furbizia e pazienza. Senza bofonchiare se sorgessero obblighi.

IL MIGLIORE Sussiste la possibilità che qualche imprevisto faccia la vostra fortuna. Lavorativa, economica, in merito a viaggi e vacanze. E pure suina. Grandi!

I mutamenti sono tutti (o quasi) vantaggiosi. Il lavoro, soprattutto, risolleva fiducia, autostima, saldo bancario, l’amor zucchera l’ormone…

L’emotività vi sommerge, gli zebedei diventano palloniformi, certa gente è da gettare ai piranha: giornatona. Niente sfigopessimismo, su!

Sono i dettagli, oggi, che vi portano via parecchio tempo. Ma alla fine sarete contenti del risultato ottenuto. Sudombelico meticolosissimo…

Bella Luna, carica di energia positiva per l’animo, per il lavoro, per le finanze. Fors’anche per l’ormone. Strafighe le condizioni di forma.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 5,5

Scorpione 7+

EZEQUIEL LAVEZZI

Sagittario 6,5

Capricorno 7,5

Acquario 6,5

Pesci 7+

Siete un po’ giù di pelo. E forse solo la vincita al superenalotto vi tirerebbe su. Ma non va così di sfiga: ve ne accorgerete fra pochi giorni…

Il successo risiede nei colloqui, nei viaggi, nelle idee. E nella dialettica. Il lavoro fila, ma per l’ormone c’è un legittimo impedimento.

L’attaccante del Napoli è nato a Villa Gobernador Galvez, in Argentina, il 3 maggio 1985 (Toro)

Mai Sagittario si piegò alle idiozie altrui. E manco oggi accadrà. Sebbene i tanti scemi around. Successoni lavorativi vi s’appropinquano.

Intuito e carisma aumentano. Idem la fortuna, incollaterrima ai vostri glutei bombati e santi. Ma affrettatevi a chiudere affari e trattative.

Che manna, la solitudo. Perché vi fa produrre, capire, creare. E ogni svolta utile è possibile. Il suino in voi, però, è un cicinìn ingabbiato…

Le amicizie vi consolano, sorreggono e amano. La vostra materia grigia è luminosa: che creatività! Anche sudombelicale…


R

GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT


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