Gazzetta dello sport - 18 giugno 2011

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www.gazzetta.it sabato 18 giugno 2011 1,50 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 115 ­ Numero numero 142 Anno

EMERGENZA SCOMMESSE PLATINI: «MAI PIU IN CAMPO I GIOCATORI CHE ALTERANO LE PARTITE»

L’INCHIESTA IL PORTIERE E AI DOMICILIARI

Pugno di ferro dell’Uefa

Paoloni non convince il gip Arresti in casa

Squalifiche a vita anche per chi non denuncerà una combine 3 LICARI A PAGINA 15

3 CENITI, FERRANTE, PERNA A PAG. 14

Michel Platini, 55 anni, presidente Uefa IPP

LA PANCHINA CHE SCOTTA

André Villas Boas, 33 anni, portoghese, è stato vice di Mourinho nell’Inter fino al 2009. Quest’anno col Porto ha fatto poker: campionato, coppa e supercoppa nazionale e Europa League REUTERS

INTER GIRO DI BOAS

MERCATO 1 IL NUOVO TALENTO DEL MILAN

Alla scoperta di El Shaarawy: il predestinato Viaggia in treno e gli piace giocare a beach volley. Sta studiando per la maturità. Il papà, egiziano, è in Italia da 40 anni 3 DA RONCH, DELLA VALLE A PAG. 8

MERCATO 2 L ARGENTINO DELL ALMERIA

L’ Udinese su Piatti E’ il nuovo Sanchez FIRENZE IL TECNICO VIOLA

Mihajlovic (per ora) si tira fuori

MA OCCHIO A CAPELLO !

Villas Boas allenatore del Porto, ex di Mou, balza in cima alle preferenze di Moratti: «E bravo, certo costa tanto». I tifosi (Gazzetta.it) lo vogliono.

3 GOZZINI A PAGINA 4

3 CALVI, DI FEO, TOSI A PAGINA 13

SPAGNA CERIMONIA ANTICIPATA A SORPRESA

Ronaldo, dribbling al battesimo del figlio 3 RICCI A PAGINA 16

A VANCOUVER

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3 DALLA VITE, LAUDISA E TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 5 I due giovani in mezzo agli scontri di Vancouver dopo la finale Nhl AFP

BASKET MONTEPASCHI SUL 3­1: DOMANI GARA­5

TENNIS LUNEDI VIA AL TORNEO

Stonerook gela Cantù Match point per Siena

IL ROMPI PALLONE

Speciale Wimbledon con la Gazzetta in edicola domani

di Gene Gnocchi

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3 BARTEZZAGHI E CHIABOTTI ALLE PAGINE 26 E 27

Berlusconi ha invocato il legittimo impedimento per non presenziare al processo Mills: «Ci sono i mondiali femminili di beach soccer».

Abbraccio negli scontri Lui la bacia o l’aiuta? 3 A PAGINA 33


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SABATO 18 GIUGNO 2011

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PRIMO PIANO CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dAvanti tutta su André

Villas Boas. Ma senza trascurare gli altri candidati di lusso nel mirino di Massimo Moratti. Innanzitutto il sempre verde Fabio Capello e il blindatissimo Guus Hiddink, ma anche la carta a sorpresa Delio Rossi. Almeno per ora precipitano all’improvviso, invece, le quotazioni di Sinisa Mihajlovic, che pure è stato uno degli osservati speciali nel casting per il successore di Leonardo. I ballottaggi Questa è stata una settimana frenetica a Palazzo Saras. Il d.t. Marco Branca ha lavorato 24 ore su 24 per scremare tutte le possibilità a portata di mano. L’iniziale contatto con Marcelo Bielsa non ha portato al sì auspicato dalle due parti per «i problemi personali» del tecnico argentino. Ma il contrattempo non ha colto di sorpresa la società nerazzurra, nel frattempo al lavoro sia per Guus Hiddink che su Villas Boas, appunto. Per il tecnico olandese, però, la federazione turca ha opposto un fermo no. Ma non basta. Roman Abramovich ha un rapporto diretto con il c.t turco e in questi giorni il Chelsea sta lavorando per affiancargli proprio Villas Boas. Non a caso lunedì il presidente del Porto, Pinto da Costa, ha incontrato i vertici dei Blues, interessatissimi allo Special Two. Nulla da fare, per ora. Ma la concorrenza inglese è temibile. Tanto è vero che un emissario di Abramovich è da giovedì ad Oporto per pressare i campioni portoghesi. La rincorsa Eppure l’Inter è in piena corsa su questo fronte, forte anche del rapporto nato con il 33enne allenatore che da vice di Mourinho s’è già fatto apprezzare in nerazzurro. Secondo indiscrezioni attendibili, una decina di giorni fa Villas

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GLI ALLENATORI CON MASSIMO MORATTI Il primo fu Ottavio Bianchi (’95), poi Suarez, Hogdson, Castellini, Simoni, Lucescu, Lippi, Tardelli, Cuper, Verdelli, Zaccheroni, Mancini, Mourinho, Benitez e Leonardo

PANCHINA LUNG LUN

Inter, assalto a Villas Boas E c’è Capello alla finestra Doppia sfida col Chelsea: per Hiddink e il tecnico che il Porto non vuol liberare. Così cresce la candidatura del c.t. inglese che è davanti a Gasperini e Rossi Boas è stato ospite a Milano del presidente nerazzurro. E per l’occasione è stato a cena a Palazzo Serbelloni, la casa delle grandi occasioni della famiglia Moratti. Quindi il feeling c’è e l’Inter conta proprio su questo fattore per indurre il contesissimo Villas Boas a rompere il contratto con il Porto. Ma non è facile. Pinto da Costa si fa forte di una clausola da 15 milioni e usa tutte le sue armi per tenersi stretto l’allenatore. Del resto già da lunedì è atteso al lavoro per preparare una stagione che

parte con il raduno del 30 giugno. Il contatto Secondo i giornali portoghesi di ieri il club nerazzurro ha già fatto un’offerta: 40 milioni per Radamel Falcao e l’allenatore. E il Porto ha detto no all’accoppiata, lasciando aperta solo la porta per l’attaccante capo-cannoniere dell’Europa League con 17 gol. E non è l’unica pista: anche Fernando può diventare pedina di scambio in questa clamorosa triangolazione. Ma c’è dell’altro. Già a

gennaio il Porto s’era fatto avanti per Santon e il suo nome potrebbe tornare d’attualità in queste ore. Comunque sia, Moratti sa bene che la partita portoghese è complicata. Per questo le prossime ore saranno giocate in principal modo su questo campo. Il classico dentro o fuori per l’emergente allenatore che non a caso ha conquistato il primo posto nel sondaggio di ieri su Gazzetta.it. L’alternativa Non stupisca, allora, il ritorno di moda di Fabio

Fabio Capello, 65 anni, PHOTOVIEWS

Capello. La sua candidatura è ormai ciclica per i nerazzurri. E non è un caso che ieri Massimo Moratti abbia escluso problemi di bandiera per l’ex allenatore bianconero. Ieri, intervistato da Sky Sport 24, il tecnico di Pieris ha escluso contatti con i campioni del mondo in carica. Ma è parso un dribbling in piena regola. Il sondaggio è stato fatto e Branca ha ricavato l’impressione che questa strada sia praticabile. É vero che Capello è legato alla federazione inglese per un altro anno. Ma nel suo


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Il piano di Moratti «Contratto annuale per vincere subito» «Bielsa ha detto no per motivi privati. Villas Boas bravo ma costa. Capello? Perché, non vi piace?» LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO d Massimo Moratti è braccato sotto il suo ufficio. Anche se sarà «di lavoro», il weekend è doppiamente benedetto. Ieri il presidente dell’Inter ha iniziato facendo il punto allenatore. «Mihajlovic fa parte di un’altra squadra e io, per ora, non mi muovo con chi è sotto contratto - spiegava all’ora di pranzo -. Però voglio precisare che si parlava del no di uno e del no dell’altro, ma non abbiamo ricevuto alcun no. Solo Bielsa per ragioni personali non ha potuto continuare un dialogo. Per il resto abbiamo una montagna di sì e adesso devo scegliere io». In serata, senza l’assillo delle telecamere, il numero uno dell’Inter parla con più calma e traccia un identikit interessante dell’uomo che siederà sulla panchina nerazzurra.

GA

Presidente, a che punto siamo?

«Sarà un weekend di lavoro. Senza fretta, valuteremo tra varie possibilità». Che caratteristiche deve avere il successore di Leonardo?

contratto non ci sono clausole o penali: quindi il suo aggancio è più economico. E, poi, il c.t. dell’Inghilterra non sta vivendo momenti brillantissimi. Insomma un addio in corsa molto meno traumatico di quanto possa sembrare in apparenza. Via italiana Ieri Massimo Moratti ha citato anche Delio Rossi e Gasperini. Al momento gli unici tecnici del campionato italiano ancora in corsa. Ma le piste estere affascinano di più Moratti.

LA SCHEDA

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ANDRÉ VILLAS BOAS 33 ANNI ALLENATORE

Quattro titoli al primo anno con il Porto

André Villas Boas (foto AFP) è nato a Oporto (Portogallo) il 17 ottobre 1977. Dal 2002 al 2009 è assistente di Mourinho con Porto, Chelsea e Inter. Nell’ottobre del 2009 lascia Mou e l’Inter per accettare l’incarico di allenatore dell’Academico, che porta dal fondo della classifica all’11˚ posto in Portogallo. Arriva al Porto il 3 giugno 2010 e alla prima stagione vince 4 titoli: campionato, coppa e Supercoppa di Portogallo oltre all’Europa League.

«Cerco un allenatore da Inter, che non pretenda di cambiare molto la squadra. Penso a un contratto da un anno, con opzione sul secondo». Questo particolare fa pensare a un traghettatore.

«Niente affatto. All’Inter non c’è nulla da traghettare. Solo provare a vincere tutto». Villas Boas le piace?

«Sicuramente, ma ha una clausola rescissoria molto alta (15 milioni, ndr.). Si potrebbe pensare ad acquistare anche un giocatore, ma rimangono cifre altissime. Una clausola abbastanza fuori mercato, perché la si

Massimo Moratti, 66 anni, presidente dell’Inter PEGASO

«L’argentino si è comportato da signore. Ho ricevuto una montagna di sì. Deciderò entro sette giorni»

«Con Van Gaal rischierei di dover stravolgere la squadra. Rossi, Mihajlovic, Gasperini, Dunga, Zico invece sono tutti da tenere in considerazione». Cosa è successo con Leo?

poteva capire nel caso di Mourinho, che aveva vinto tutto...».

«Mi ha parlato di questa opportunità, che era unica. Non l’avrei mai trattenuto. Anche se manca l’ufficialità, non è più l’allenatore dell’Inter».

Quindi vi state muovendo per l’ex tattico dello Special One?

Entro quando chiuderà con il nuovo tecnico?

«La vedo molto difficile. Anche perché credo che sui nomi che interessano a noi (il riferimento sembra pure a Hiddink, ndr.) ci sia anche il Chelsea».

«La prossima settimana».

E Capello?

«Perché, a voi non piace?» Cosa ci dice invece degli altri nomi fatti in questi giorni?

Cosa ci può dire di Bielsa?

«Un gran signore. All’inizio era entusiasta di venire all’Inter. Poi sono sopraggiunti dei problemi, anche famigliari, e ha dovuto declinare. Era veramente dispiaciuto e mi ha fatto pure avere una lettera in cui spiegava i motivi del suo no».


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Mihajlovic si chiama fuori 4 Vuole restare a Firenze

I NUMERI

trofei vinti da Mihajlovic da giocatore con la maglia dell’Inter: uno scudetto, due coppe Italia e una supercoppa italiana

L’allenatore, contattato da Branca, ha ringraziato, ma crede nel progetto dei Della Valle e punta a convincere i tifosi scettici ALESSANDRA GOZZINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

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trofei vinti dal serbo sulla panchina nerazzurra come vice di Mancini: due scudetti e una Supercoppa italiana

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i club allenati fino a questo momento da Sinisa Mihajlovic: Bologna, Catania e Fiorentina

FIRENZE dLe ragioni della scel-

ta vanno spiegate con attenzione, e analizzate nel dettaglio. La lunga giornata di contatti, telefonate e messaggi si conclude con una certezza, almeno per la Fiorentina. Ambienti vicini al club fanno sapere che «ai Della Valle non è mai arrivata una telefonata di Moratti, e che Mihajlovic, contattato invece da Branca, abbia detto di voler rispettare il contratto che lo lega alla Fiorentina, perché convinto dal progetto viola». Insomma, almeno per ora Sinisa resta a Firenze. Resto qui Di fatto, non si deve parlare di rifiuto alla proposta nerazzurra. Semplicemente di voglia di continuare la sfida a Firenze. Va anche detto che l’interesse dei campioni del mondo per l’allenatore della Fiorentina era reale. I sondaggi dell’Inter su Sinisa sono iniziati due sere fa, come scritto anche dalla Gazzetta. Esplora-

zione indiretta, tanto per capire i margini di manovra. Per dirla tutta, dentro al gruppo dei possibili candidati, Mihajlovic era anche in una buona posizione. Così, i tentativi diretti sono iniziati ieri mattina, e pare che la linea più calda fosse quella Branca-Mihajlovic. Lì il contatto è stato esplicito: il dirigente ha verificato la disponibilità del tecnico, e la risposta è stata altrettanto diretta, oltre che immediata. Ecco la sostanza del discorso: «Grazie di aver pensato anche a me, ma voglio rispettare il contratto con la Fiorentina e restare perché credo nel progetto dei Della Valle». Una risposta del genere (di tutta la questione Sinisa ha subito informato la società) ha almeno un paio di conseguenze. In primo luogo riabilita il progetto viola. Concetto chiarito da Andrea Della Valle otto giorni fa («nessun allontanamento della famiglia, l’anno prossimo punteremo all’Europa») e messo subito in atto da Sinisa, che resterebbe perché

Nessuna telefonata tra le due società. Mihajlovic ha ancora un anno di contratto e punta a portare la Fiorentina in Europa assolutamente convinto delle intenzioni del club. A proposito di società: oltre al filo diretto Branca-Mihajlovic, i soliti ambienti vicini alla Fiorentina tengono a specificare che «il contatto non è stato replicato a livello di club». Per capire, pare che nessuna chiamata sia partita da Moratti in direzione Della Valle. Retroscena due L’altro punto riguarda direttamente l’allenatore. O meglio, il suo rapporto con la piazza: la speranza di Sinisa è che la scelta di restare in viola possa (almeno in parte) riabilitare la sua immagine davanti ai tifosi. In pratica: Mihajlovic (che ha ancora un

anno di contratto con la Fiorentina, più opzione sul terzo) non è mai stato troppo amato dalla città, e l’idea di restare per far cambiare idea su di lui può essere un primo passo verso il riavvicinamento. Quello che fanno capire anche dalla società è che alla base della decisione dell’allenatore, oltre alla volontà di seguire la strada della correttezza e del rispetto del contratto, ci sarebbe proprio la voglia di accettare una sfida: ancora non ha dimostrato nulla, e lasciare dopo una stagione così così gli sembrerebbe una sconfitta. Va anche ammessa un’altra cosa, per concludere: secondo diverse voci circolate nella serata di ieri a Firenze, il pensiero di accettare l’offerta dell’Inter Sinisa lo avrebbe fatto, cosa naturale visto che si tratta della squadra campione del mondo, oltre che quella del suo cuore. Anche per questo non si permetterebbe mai di rifiutare l’offerta nerazzurra: semplicemente ha prevalso la voglia di continuare la sfida iniziata un’estate fa.

Sinisa Mihajlovic, 42, allenatore della Fiorentina PEGASO

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MERCATO

MAL DI PANCIA Ora è Lucio a vacillare La tentazione è il Malaga Il brasiliano vuole un biennale, l’Inter rilancia sino al 2013. Nagatomo è diventato tutto nerazzurro MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dProblemi, soluzioni, inghippi, mal di pancia e anche buste. Nel Girone degli Interisti si dimenano vari protagonisti: Lucio ed Eto’o, Sneijder e Muntari, Nagatomo e Viviano. Da dove cominciamo? Dai problemi và, tanto in ’sto periodo va così.

Lucio in bilico? L’ultimo mal di pancia pare quello di Lucio, contratto fino al 2012. Il suo agente per l’Europa (Lucci) minimizza, ma prima ci ha pensato il manager globale Sandro Becker a seguire le orme di, diciamo così, Sneijder. «Abbiamo ricevuto una proposta dal Malaga e lo sanno tutti, ma Lucio vuole giocare in una competizione di alto livello europeo. Sono tanti i grandi club interessati. Dopo la Coppa America gli mostrerò il quadro della situazione». Entriamo nel merito: l’Inter non vuole perderlo e recentemente avrebbe proposto l’allungamento di un anno, fino al 2013. Proposta accettata? Non ancora: il giocatore pare voglia un biennale per chiudere all’Inter, la sensazione è che si arriverà ad un uno più uno. Salvo offertona irrinunciabile, ovvero un’eventualità che in fondo — e al giorno d’oggi — vale per tutti. Eto’o sì, Muntari nì Ieri Samuel Eto’o ha passato la giornata a Milano. Prima o poi chiarirà le proprie frasi pronunciate alla tivù del Camerun a Moratti, ma la sostanza è che non ha la mini-

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HA DETTO MORATTI SU ETO’O

l’Inter per l’acquisizione completa. Si attende il nuovo tecnico, l’Inter avrebbe detto più sì che no, ora dovrà pronunciarsi il giocatore.

Le dichiarazioni che ha fatto il camerunese sul suo futuro? Non credo proprio che ci sia da preoccuparsi. Nella maniera più assoluta

Yuto, tutto Inter Una notizia bella, ora: Yuto Nagatomo è tutto nerazzurro. Ieri Cesena e Inter hanno concluso: dopo i primi 500 mila euro versati per il parcheggio a gennaio, il club nerazzurro ha versato circa 4 milioni (dei 6,5 restanti) accompagnati da tre ragazzi, Milan Jirasek (ceco, classe ’92), Luca Garritano e il più esperto (e asse dell’Under 21) Luca Caldirola. Alcune fonti francesi hanno avanzato l’idea che Leonardo potesse «scippare» Nagatomo per il PSG: più fantacalcio che no.

ma intenzione di muoversi dal nerazzurro. Moratti, che adesso ha ben altro a cui pensare, lo sa bene, ed è per questo che ha tenuto a precisare quanto segue: «Su Eto’o i tifosi stiano tranquilli, nella maniera più assoluta non c’è nulla di cui preoccuparsi». Il Re Leone — salvo offertone da uno Sceicco o da Abramovich, per ora assenti — è pienamente convinto dell’Inter: a tal punto che ha sponsorizzato Sanchez; tanto che a una tivù africana dopo un match benefico di Nwankwo Kanu ha sottolineato la mancanza di Muntari. «Ci manca tanto — fa Eto’o —. Tutti ne sentono la mancanza, specialmente Lucio, Maicon ed io, speriamo che torni in squadra». Dura, a sentire il Galatasaray: i turchi avrebbero offerto 7 milioni di euro al-

Dubbi Wes e Viviano Sussurrano che l’irrequieto Sneijder non avrebbe fatto filtrare voci rassicuranti dopo il suo «solo Dio sa se resterò». Naturalmente l’Inter non solo attende di sapere chi sarà il tecnico ma cercherà di capire qualcosa di più nel momento in cui Hiddink andrà (se andrà) al Chelsea. E Viviano? Ieri, altro summit fra i comproprietari Bologna e Inter: c’è troppa differenza fra la richiesta della propria metà del Bologna (10 milioni) e la valutazione-Inter. Morale: il rischio buste (programmate per il 24 giugno) c’è. Intanto martedì l’Inter eserciterà il riscatto della metà per 1 milione di Bardi, che forse diverrà il terzo portiere.

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IL TALENTO FRANCESE

I NUMERI

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trofei vinti da Lucio con l’Inter: 1 campionato, 2 Coppe Italia, 1 Champions, 1 Mondiale per club, 1 Supercoppa italiana

95

le presenze di Lucio con la maglia dell’Inter. Tre i gol segnati: due in campionato, una in Coppa Italia

Samir Nasri, 23 anni, trequartista francese IPP

Nasri: «Sul mio futuro non c’è nulla di certo» Il possibile sostituto di Sneijder sulla rivista dell’Arsenal: «Voglio giocare ad alto livello» MILANO dSi parte dal solito presupposto: e se

100

le partite di Lucio con la maglia del Brasile: è stato campione del mondo nel 2002 in Corea e Giappone

Wesley Sneijder se ne dovesse andare dall’Inter? Fermo restando che deciderà il nuovo allenatore, i nomi sono quelli di sempre: da Sanchez a Ramirez, da Hazard a Nasri a Pastore, ecco che tanti (veri numeri 10 o eclettici offensivi con talento) potrebbero ovviare all’eventuale partenza di Wes. E proprio Samir Nasri, talentino francese, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla rivista dell’Arsenal, che per ora è il suo club. «Voglio giocare - ecco le parole del trequartista transalpino riportate dall’edizione del Daily Mirror - mantenendo sempre alti livelli, non voglio passare delle stagioni mediocri; credo che in questo stia la differenza tra un buon giocatore e un campione, nella continuità di rendimento. So che tutti si aspettano molto da me e io faccio lo stesso. Sul mio futuro non c’è niente di certo, anche se vi consiglio di non dare ascolto a tutte le notizie che si sono dette o scritte su di me. Già durante la stagione ho parlato con il presidente e abbiamo concordato di parlare del rinnovo del contratto durante questa estate, e questo è ciò che faremo».

Lucio, 33 anni, difensore brasiliano, è all’Inter dal 2009-2010

Rinnovo o no? Insomma, Samir Nasri rinnoverà il contratto o no? Più volte il guru dei Gunners Arséne Wenger gli ha proposto di non lasciare l’Arsenal o - in caso di offerta irrinunciabile - di lasciare il club solo per un altro al di fuori del campionato inglese. In pratica, il tecnico francese non ha alcuna intenzione di trovarsi da avversario un talento del genere. Il braccio di ferro, insomma, continua, anche se è chiaro che la partenza di Fabregas potrebbe far trovare nuovi elementi al club londinese per poter trattenere Nasri ancora a lungo. L’Inter, intanto, osserva e valuta.

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Si svolge nel weekend, a Santa Margherita Ligure, l’annuale workshop delle aziende partner dell’Inter, realizzato da RCS Sport all'Imperiale Palace Hotel. Tema del meeting: l’Inter Campione nel Mondo, con gli ultimi aggiornamenti sui dati raccolti in termini di tifoseria e di audience. Intervengono l'a.d. dell'Inter, Ernesto Paolillo, e Flavio Biondi, presidente di RCS Sport. A seguire, Lorenzo Giorgetti, direttore commerciale di RCS Sport, relazionerà sui risultati della stagione, Roberto Scarpini parlerà delle opportunità che offre Inter Channel, Francesco Toldo, consigliere e ambasciatore di Inter Campus, presenterà l'impegno educativo e formativo dell'Inter nei 22 progetti realizzati e la chiusura dei lavori andrà a Vittorio Alongi, direttore commerciale Inter.

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MERCATO

Parigi, terremoto Leonardo Con Ancelotti spunta Rafa Carletto riflette, l’alternativa è Benitez. E nella strada che porta a Ganso l’ex interista può bruciare il Milan contando sul rapporto col giocatore ALESSANDRO GRANDESSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PARIGI dFuori tutti, arriva Leonardo, il rivoluzionario della Tour Eiffel. Il brasiliano infatti prepara una presa della Bastiglia in piena regola, con tanto di ghigliottinamenti vari, colpi di scena e proclamazioni altisonanti. A partire dalla candidatura di Carlo Ancelotti per allenare una squadra ormai destinata a farsi spazio tra le big del panorama calcistico europeo. A suon di acquisti milionari per soddisfare le ambizioni degli sceicchi del Qatar che promettono una campagna estiva esagerata.

Panca Nelle ultime ore infatti quella che doveva essere una rivoluzione di velluto, tutta sussurri e sorrisi, si è trasformata in terremoto societario. A Doha, nel week end, gli sceicchi hanno dato carta bianca all’ex centrocampista per portare ai vertici il Psg in tempi rapidi. Poteri ampi che debordano il semplice ruolo di direttore

sportivo o di general manager, che vanno a invadere il perimetro dell’attuale presidente Robin Leproux. Leonardo infatti avrebbe chiesto e ottenuto dagli sceicchi l’autorità per decidere tutto l’organigramma sportivo. A cominciare dalla panchina. Come già anticipato nei giorni scorsi dalla Gazzetta, nella “short list” c’è Carlo Ancelotti che tramite canali formali ha fatto sapere di essere a disposizione per studiare il dossier parigino. L’uomo giusto per imporsi in Francia, ma, sul medio periodo, anche in Champions League. In alternativa si è fatto avanti anche Rafa Benitez, poco propenso a rispondere alle sirene turche. Comunque un asso che il brasiliano potrebbe calare subito, senza aspettare l’avvio della stagione e un’eventuale, e probabile, crisi di risultati che manderebbe sul patibolo l’attuale allenatore Antoine Kombouaré. Elezioni Prima però va risolto il nodo dirigenziale. In Qatar,

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Leonardo (a destra) con Carlo Ancelotti. Faranno coppia al Psg?

Leproux ha preso atto della volontà dello sceicco Tamim bin Hamad Al Thani di investire Leonardo come suo uomo di fiducia. L’ormai ex allenatore dell’Inter avrebbe diplomaticamente rifiutato il ruolo di presidente per non provocare un

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terremoto che potrebbe comunque prodursi grazie a un evento esterno. Leproux infatti fa parte del team del presidente uscente della Federacalcio, Bernard Duchaussoy, che oggi si gioca il posto in assemblea generale. Se fosse rieletto

offrirebbe al parigino un’uscita strategica: dimissioni, certo, ma solo per cambiare mestiere e salire di gradino nella scala amministrativa calcistica. Un congedo onorevole che lascerebbe campo libero a Leonardo che a questo punto potrebbe mettere in atto il piano dei sogni per i tifosi, ovvero una campagna acquisti mirabolante. Milioni Ieri, infatti, l’Equipe dava per scontato che un Leonardo in veste di monarca assoluto, pagato sei milioni di euro a stagione per cinque anni, convincerebbe definitivamente gli sceicchi ad aprire il portafogli, mettendo a disposizione fino a 150 milioni di euro da spendere da qui ad agosto. Acquisti ovviamente decisi dal brasiliano. Un messaggio neanche tanto subliminale per Kombouaré che a quel punto farebbe meglio a trovarsi un’altra panchina. La sua accoglierebbe Ancelotti e giocatori del calibro di Kakà, Eto’o, Menez, Borriello. Gente che può far decollare subito una squadra se tutelata con la lungimiranza dimostrata da Leonardo nello spogliatoio interista alla deriva dopo i sei mesi di gestione Benitez. Ma il primo acquisto dell’era rivoluzionaria molto probabilmente sarà Ganso che Leo si è curato per mesi con telefonate settimanali. Alla faccia del Milan che lo corteggia spudoratamente. Un monito per tutte le big europee: d’ora in poi bisogna fare i conti anche con il Paris Saint Germain e i soldi degli sceicchi innamorati della Tour Eiffel.

x LI VUOLE AL PSG

V Paulo Henrique Ganso, 21 anni, brasiliano, inseguito anche dal Milan

V Ricardo Kakà, 29 anni. Anche lui è tra i campioni che Leonardo corteggia

V Jeremy Ménez, 24 anni. Piace anche il francese della Roma


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MERCATO s

El Shaarawy oggi dice sì Il Milan insiste per Kucka

OBIETTIVI

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dEl Shaarawy sì, Kucka

no. Niente doppietta per il Milan: dopo la comproprietà del piccolo Faraone, i rossoneri non sono riusciti a strappare al Genoa Juraj Kucka, centrocampista slovacco tuttofare. Almeno per il momento. Perché Preziosi frena, ma il Milan non s’arrende. Ieri Enrico Preziosi dopo una notte di riflessione ha detto no all’amico Adriano Galliani per Kucka. Preziosi ha appena venduto El Shaarawy e Criscito, non può privarsi di un altro giocatore importante. In più c’è l’Inter: Massimo Moratti infatti è stato il primo a chiedere il centrocampista ai rossoblù e non vuole farsi da parte. Per ora il discorso è chiuso: Kucka resterà al Genoa anche per la prossima stagione. Però al Milan il giocatore piace parecchio e difficilmente mollerà la presa. Anzi, ha intenzione di dare battaglia all’Inter. Lo slovacco è gio-

Il tedesco saluta: «Tornerò più forte di prima». Con l’arrivo dell’italo-egiziano Allegri ha sette attaccanti: troppi

NOVARA: NUOVO D.S.

Pederzoli: «Ci piace Strasser» NOVARA (g.m.) Dal Milan baby al Novara neopromosso in A, magari portandosi dietro qualche giovane talento rossonero. Mauro Pederzoli, ex diesse delle settore giovanile rossonero, è pronto per una nuova avventura e spera di avere una corsia preferenziale con il Milan: «Ci sono giovani che ci possono interessare, come Strasser e Merkel».

V Marek Hamsik, 23 anni, centrocampista del Napoli e della nazionale slovacca

V Paulo Henrique Ganso, 21 anni, brasiliano, è un trequartista del Santos e della nazionale brasiliana

vane (24 anni) e può ricoprire più ruoli a centrocampo. Sarebbe un ottimo investimento per il futuro, soprattutto alla luce dei tanti centrocampisti in scadenza di contratto nel 2012 (Flamini, Gattuso, Seedorf e Ambrosini). Se l’affare dovesse sfumare quest’estate, Galliani potrebbe tornare alla carica a gennaio (se qualcuno dei centrocampisti dovesse andare via). Il sì di Merkel Ieri è stato il giorno del passaggio in rossoblù di Alexander Merkel. Il centrocampista tedesco è arrivato a Milano in mattinata: prima la visita in sede, poi il pranzo da Giannino e infine nuova tappa in via Turati per mettere nero su bianco la comproprietà con il Genoa. E’ andato via intorno alle 16.30, accompagnato da Oscar Damiani. «E’ tutto fatto», ha dichiarato il suo procuratore. «Questa esperienza mi farà crescere — ha detto Merkel a Sky —. Il mio obiettivo è tornare al

In alto, Stephan El Shaarawy, 18 anni. Sotto, Juraj Kucka, 24 LIVERANI

Milan più forte di prima». Abbondanza in attacco Il sì di Merkel libera Stephan El Shaarawy: manca l’ufficialità (potrebbe arrivare oggi), ma non ci sono più ostacoli per il passaggio in rossonero della punta esterna/trequartista che nell’ultima stagione ha giocato nel Padova. Arriverà al Milan con la formula della comproprietà: 6 milioni più la metà di Merkel (valutato 8 milioni). Allegri lo porterà in ritiro, poi deciderà se è già da Milan o se ha bisogno di fare altra esperienza. Se El Shaarawy convincerà il tecnico a puntare su di lui, probabilmente qualcun altro dovrà partire: il Milan ha ora in rosa 7 attaccanti (anche se El Shaarawy è più un trequartista che una punta). Difficile che possano restare tutti: uno tra Paloschi e Cassano potrebbe cambiare maglia. A proposito di Cassano, dall’Inghilterra è rimbalzata la notizia dell’interesse del Liverpool per il barese. Notizia che però non ha trovato riscontri.

V Ricardo Kakà, 29 anni, attaccante del Real Madrid, non è mai stato dimenticato dai tifosi del Milan

ALLA SCOPERTA DEL PICCOLO FARAONE PASSIONI E ABITUDINI DEL GIOVANE TALENTO APPRODATO IN ROSSONERO

Stephan il predestinato: «In A in 5 anni» Il papà Sabri racconta: «Il d.t. Donatelli aveva previsto tutto» ALESSIO DA RONCH 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVAd Volete sapere come Stephan El Shaarawy ha atteso l'esito dell'incontro decisivo tra Milan e Genoa? Studiando per preparare l’esame di maturità che inizierà mercoledì. Lui è fatto così, ama vivere ogni momento come un ragazzo qualsiasi, come tutti gli amici che ha conosciuto, da piccolo, giocando nel Legino, la sua prima squadra, e non ha mai abbandonato. Come prima, anche se meno frequentemente, corre ad incontrarli ogni volta che può ai bagni Barbadoro, a Savona, lì gioca con loro, soprattutto a beach volley (ha pure vinto dei trofei), oppure a tennistavolo, d’estate li sfida spesso a nuoto.

A sinistra, El Shaarawy con la maglia del Genoa festeggia il gol nella finale scudetto della Primavera (2010) PIERANUNZI In alto, la cresta alla Hamsik LAPRESSE

Ronaldinho Stephan viaggia quasi sempre in treno: jeans, maglietta, zainetto sulle spalle, un ragazzo come tanti, con quei capelli tagliati con la cresta. Ha compiuto 18 anni da mesi ma non ha ancora preso la patente. Non ha avuto tempo. Su Facebook è già nato il suo fan club. Su Internet circola un fil-

LUCA ANTONINI terzino sinistro del Milan

Prosegue il derby con l’Inter per lo slovacco, ma per Preziosi è incedibile Merkel firma e dà via libera al Faraone

FABIANA DELLA VALLE

5

domande a...

mato che lo ritrae intento a fare prodezze con il pallone. Lui è un cultore delle giocate spettacolari, la preferita è il passaggio no look, colpo reso celebre da Ronaldinho. Lauree Al suo fianco c’è spesso papà Sabri, laureato in psicologia al Cairo, adesso lo seguirà

anche mamma Lucia, dipendente dell’Asl di Savona e a sua volta laureata in infermieristica. Il fratello maggiore Manuel, 23 anni, invece, vive a Torino, dove sta per laurearsi in economia. Lo studio, insomma, è un vero vizio di famiglia. Destino Un altro vizio è colora-

to di rossoblù, come la maglia del Genoa. Papà Sabri è in Italia da 40 anni. La prima cosa che fece appena arrivato nel nostro Paese fu andare a vedere una partita del Genoa. «Al Cairo — racconta — studiavo all’università e lì in mensa ho conosciuto degli ingegneri italiani che mi parlavano sempre del Genoa. Parlo del ’66 o del ’67. Ho portato Stephan e Manuel allo stadio fin da piccoli, il primo era ancora sul passeggino». Stephan presto si è fatto conquistare dal Milan ma una parte del suo cuore sarà sempre legata al Genoa, grazie a Michele Sbravati, il responsabile del settore giovanile, che lo ha scoperto nel Legino, e a Mario Donatelli, attuale d.s. delle giovanili, che ne intuì subito il talento. «Un giorno — spiega papà Sabri — Donatelli mi disse "Scommetto un caffè: entro 5 anni suo figlio giocherà in Serie A". Stephan aveva 11 anni ed esattamente cinque anni dopo ha fatto il suo esordio con il Genoa».

«C’è Taiwo? Nessuno ha il posto fisso» di FRANCESCO VELLUZZI

Luca Antonini, esterno sinistro difensivo del Milan, ha scelto un’unica località per le vacanze: Forte dei Marmi. La stessa di Adriano Galliani. Ma è un caso. Luca fa vita tranquilla, la moglie Benedetta, le sue figlie e lo sport che non può mancare. Giovedì ha dato spettacolo al «Trofeo Everlast». Antonini, come si regola 1splendida in vacanza? Sembra in forma... «Due settimane di sosta totale le ho fatte pure io. Ce n’era bisogno. Poi ho cominciato a seguire il programma che mi ha dato il Milan. La corsa non manca mai, altrimenti mi sento in colpa; un po’ di palestra si fa. Poi, a discrezione personale, si inseriscono calcetto, tennis e beach volley. Sto bene a Forte. Se riuscirò, mi concederò solo qualche giorno a Ibiza con mia moglie. Poi tornerò qui». E preparerà la nuova stagione. Come si sente 2 da campione d’Italia? «La mia pancia è ancora vuota. Sono già bello carico e determinato e non vedo l’ora che arrivi la Supercoppa italiana (il 6 agosto). Chiaro che l’obiettivo è vincere la Champions col Milan dove sto benissimo. Ho un contratto fino al 2014 e ho sempre detto che vorrei chiudere in rossonero». Anche con Taiwo? Non 3 la spaventa il nuovo acquisto? «Non mi spaventa nessuno. Ho dimostrato di essere uno da Milan (22 gare in campionato, 18 da titolare, ndr)e lotterò per conquistarmi gli spazi in una squadra in cui il concetto del posto fisso non esiste. Neanche Ibra ha il posto assicurato». E la Nazionale? «Ho davanti Balzaretti e 4 Criscito. La convocazione per la partita con la Costa D’Avorio è un ricordo splendido. Sarebbe bello debuttare. Il mio vantaggio, anche nel Milan, è di poter giocare dappertutto». Giochiamo: Asamoah, Hamsik, Schweinsteiger. 5 Ne scelga uno? «Dico Hamsik, perché è una mezzala fortissima, tra le migliori d’Europa. Calcia di destro e di sinistro, ha i tempi di inserimento e fa la differenza».


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MERCATO

Inler-Napoli stop causa sponsor Il centrocampista non vuole rinunciare a un contratto pubblicitario, De Laurentiis si blocca GIANLUCA MONTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLIdCi mancava solo quest’altro capitolo nella telenovela Inler. Il giocatore dell’Udinese è il testimonial per la Svizzera della nota marca di abbigliamento sportivo Nike e dunque tra lui e il Napoli, che ha da tempo raggiunto l’accordo con il club friulano, c’è un ulteriore ostacolo rappresentato dai diritti d’immagine. Il club di De Laurentiis, infatti, da questo punto di vista è intransigente e non farà eccezioni, ma ovviamente Inler non vuole rinunciare a quello che percepisce da questo sponsor personale. Inoltre, la stessa azienda per la quale Gokhan ha di recente girato uno spot annovera tra i suoi testimonial anche Sanchez, Aguero e Tevez e, si vocifera, sarebbe contenta di vedere almeno uno di questi quattro vestire la maglia della Juve.

Bigon alla finestra La questione, però, stando a quanto raccontano le voci di dentro, è ancor più

Gokhan Inler, 26 anni, svizzero di origini turche, a Udine dal 2007 INSIDE

intricata: la dirigenza juventina, infatti, continua a fare una corte serrata al giocatore e la differenza tra l’ingaggio offerto a Inler dal Napoli (1.6 milioni di euro all’anno per cinque anni) e quello proposto dal club torinese è notevole. Così, il d.s. Riccardo Bigon è alla fine-

Il presidente chiede tutti i diritti di immagine e c’è anche un problema di ingaggio. Così si guarda all’estero

stra in attesa di eventi. Tra lui e l’agente Lamberti bisognerà trovare un punto d’incontro anche sulla clausola rescissoria che il Napoli vorrebbe inserire nel contratto di Inler. I diritti d’immagine non rappresenteranno, invece, un problema per Mimmo Criscito. Al difensore del Genoa verrà proposto di rinunciarvi in cambio di un ritocco all’ingaggio. L’incontro con il suo agente, Andrea D’Amico, è fissato per lunedì e dovrebbe produrre in tempi rapidi le firme. Folla a centrocampo Discorso simile per Donadel, che deve soltanto apporre il suo autografo sul contratto che lo legherà al Napoli per i prossimi quattro anni. In mediana potrebbe arrivare anche Blerim Dzemaili, ma prima Torino e Parma debbono risolvere la comproprietà del giocatore. Il club azzurro è convinto che Dzemaili possa rappresentare un’alternativa di assoluto valore ai titolari. Ecco perché potrebbe arrivare indipendentemente dall’affare Inler. Bigon sta sondando anche il mercato estero e tiene d’occhio Palacios del Tottenham, Moussa Sissoko del Tolosa, Matuidi del Saint’Etienne e N’Diaye del Nancy. Intanto, Santana aspetta solo che Sosa venga ceduto per vestire la maglia azzurra, mentre proseguono i contatti con il River Plate per Lamela, attraverso un intermediario che si è recato in Argentina. Per il ruolo di secondo portiere, dopo le candidature di Coppola, Rosati, Berni e Bassi è spuntato pure il nome di Tatarusanu (’86) della Steaua Bucarest.

w I NUMERI

1,6

milioni di euro netti all’anno per 5 anni: è la proposta d’ingaggio fatta dal Napoli a Inler

2

milioni di euro: tanto l’Udinese pagò allo Zurigo nel 2007 per avere Inler. Così ora il club friulano realizzerà una bella plusvalenza

Ezequeil Lavezzi, 26 anni, al Napoli dal 2007 IANUALE

IL POCHO DALL’ARGENTINA

L’autocritica di Lavezzi: «Devo segnare di più» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLIdI tifosi del Napoli fremono per conosce-

re il futuro di Ezequiel Lavezzi, Il Pocho non ne ha parlato ai microfoni di Tyc Sports, ma salvo offerte folli dovrebbe rimanere a Napoli per disputare la Champions League. La sua clausola di rescissione è alta, 31 milioni di euro. Se dalla Spagna o dall’Inghilterra dovessero entrare in gioielleria, vedrebbero scritta quella cifra sul cartellino di Lavezzi. Del resto, per Mazzarri lui è imprescindibile. Quest’anno è entrato in ben 15 delle 26 marcature di Cavani. Eppure il Pocho non ritiene questa la sua miglior stagione in azzurro: «Secondo me – dice Ezequiel -, l’annata in cui sono stato più brillante è stata la prima, quella del mio arrivo in Italia. Poi, ho mostrato di avere una buona continuità di rendimento e adesso mi sono tolto la soddisfazione di centrare la Champions». Tuttavia, non è mani andato in doppia cifra. «Sotto il profilo realizzativo – ammette l’attaccante argentino – debbo migliorare». Coppa America Nell’ultimo test dell’Argentina contro l’Under 18 ha segnato due reti, un buon viatico in vista della Coppa America: «Sarà una bellissima competizione, ci sono tante squadre forti. Il Brasile è sempre il Brasile, l'Uruguay è molto temibile e anche il Cile non va sottovalutato. Noi, però, giochiamo nel nostro Paese e per me abbiamo buone possibilità di vincere questo trofeo». g.m.


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MERCATO s

NEL MIRINO

Piace sempre il «Kun» Aguero dell’Atletico

P

PARTENTI

LO MANDA DIEGO

ARGENTINO REAL

EL NIÑO MARAVILLA

Sergio «El Kun» Aguero, 23 anni, argentino dell’Atletico Madrid, è il «genero» di Diego Maradona ANSA

Gonzalo Higuain, 23 anni, nato in Francia, ma argentino, gioca nel Real Madrid di Mourinho REUTERS

Alexis Sanchez, 22 anni, cileno, attaccante dell’Udinese: lo chiamano «El Niño Maravilla» PHOTOVIEWS

LAPRESSE

Juve altalena attaccanti Vucinic giù, Sanchez su Stallo per il montenegrino: Marotta propone alla Roma in cambio Amauri o Iaquinta. Mercoledì incontro con l’Udinese per il cileno DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO dIl balletto delle punte

non si ferma e andrà avanti ancora per tutta la settimana prossima, che potrebbe essere decisiva almeno per capire quale dei grandi obiettivi della Juve non potrà essere centrato. Beppe Marotta e Fabio Paratici si godranno un weekend in famiglia prima di una full immersion di incontri e telefonate. La sensazione del club bianconero è che entro una decina di giorni si possa intuire qualcosa di più sul futuro di Alexis Sanchez, che vorrebbe risolvere la sua situazione prima dell’inizio della Coppa America. L’appuntamento Facendo un paragone ciclistico, lo sprint è stato lanciato e in questo momento davanti ci sono Barcellona e Manchester City. Ma spesso nelle volate non vince chi scatta in testa e la Juve vorrebbe sfruttare la scia di chi la precede per effettuare un sorpasso decisivo. Sanchez resta il primo obiettivo bianconero per una questione tecnica (è l’esterno offensivo chiesto da Conte) ed economica (parte da uno stipendio basso e quindi non arriverebbe a sforare i parametri del club). E mercoledì, ai margini dell’assemblea di Lega a Milano, Juventus e Udinese fi-

V Felipe Melo, 28 anni, centrocampista brasiliano

nalmente si incontreranno per portare avanti la trattativa. Il problema Mentre resta vivo l’interesse per l’attaccante cileno, sembra raffreddarsi la pista che porta a Mirko Vucinic. Il problema è uno solo: la contropartita. La Juve, infatti, vorrebbe prendere Vucinic in aggiunta e non in alternativa al top

player offensivo che sta cercando. Però, per riuscire nell’operazione, ha bisogno di acquisire il cartellino di Vucinic cedendo in cambio uno di quei giocatori che non rientrano nei piani di Conte (Amauri e Iaquinta). Il ragionamento in Corso Galileo Ferraris è chiaro: sulla carta i due attaccanti della Juve valgono più o meno quello del-

Mirko Vucinic, 27 anni, montenegrino, alla Roma dal 2006 NEWPRESS

la Roma e se si fa notare il loro scarso rendimento nell’ultima stagione (anche se poi Amauri a Parma si è parzialmente riscattato) i dirigenti bianconeri sottolineano che anche Vucinic non ha certo vissuto il suo campionato migliore. Intanto il procuratore Alessandro Lucci è stato in Inghilterra per valutare eventuali offerte di Arsenal e Tottenham per la punta della Roma. Due terzini Quello della contropartita tecnica sarà il ritornello dell’estate bianconera (e non solo, visto che tutto il mercato è abbastanza fermo): per arrivare a Diarra, per esempio, la Juve ha la necessità di cedere in cambio Melo o Sissoko. L’investimento economico forte sarà effettuato solo per un campione: Sanchez o in alternativa Aguero, con l’Atletico Madrid che prima o poi abbasserà le sue pretese rinunciando ai 45 milioni della clausola liberatoria e accettando di trattare. Più difficile arrivare a Higuain, che Mourinho non vuole lasciar partire. La settimana prossima dovrebbe essere messo nero su bianco il trasferimento di Lichtsteiner dalla Lazio (che chiede 10 milioni) alla Juve (che ne offre 9). Poi i bianconeri cercheranno con calma un altro terzino destro e a fine agosto potrebbe arrivare a un prezzo interessante Andreas Beck dell’Hoffenheim.

A CENTROCAMPO CON PIRLO

Marchisio, l’evoluzione continua Per giocare nel modulo di Conte dovrà trasformarsi in mediano di lusso limitando gli inserimenti senza palla DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

V Mohamed Sissoko, 26 anni, centrocampista maliano AFP

TORINO dSole, mare, pesca, coccole al piccolo Davide e alla moglie Roberta: è assolutamente rilassante l’estate di Claudio Marchisio in Costa Smeralda. Le frasi con le quali Beppe Marotta e Antonio Conte hanno categoricamente smentito la sua cessione hanno contribuito a rendere più dolce la vacanza. Adesso, quindi, il centrocampista della Juve sta solo cercando di recuperare le energie dopo una stagione in cui ha corso tantissimo allargando il suo bagaglio di conoscenze tattiche e sacrificandosi molto per la squadra.

L’evoluzione I sacrifici, però, potrebbero non essere finiti qui. Nel modulo di Conte gli esterni non sono centrali o mezzale adattate a giocare sulle corsie laterali, ma vere e proprie ali vecchio stile se non attaccanti travestiti da uomini di fascia. Quindi dove può essere piazzato Marchisio? Al momento l’unica posizione valida sembra quella di centrale accanto a Pirlo, nel ruolo che la Juve vorrebbe affidare a Diarra. In passato a Claudio è capitato di giocare davanti alla difesa con compiti di organizzatore di gioco. Stavolta, invece, dovrebbe completare l’evoluzione trasformandosi in un mediano di lusso. Del rubapalloni Marchisio ha la facilità di corsa e la grinta. Nell’interpretazione del ruolo può portare in dote la sua lucidità tattica, dovrà però contenere gli inserimenti senza palla che sono una delle sue specialità. Ma per difendere il posto da titolare Claudio è disposto a tutto. gb.o.

Claudio Marchisio, 25 anni, è cresciuto nella Juve INFOPHOTO

LA SVOLTA SULLA SCIA DELLA JUVENTUS, CHE PRESTO INAUGURERA’ L’IMPIANTO DI PROPRIETA’

«Udine, Cagliari e Palermo: stadi nuovi» Cardinaletti, commissario del Credito Sportivo: «Progetti avviati» MAURIZIO GALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d«É la dimostrazione che non si tratta di un commissariamento per mala gestio, ma di un semplice e obbligato passaggio tecnico». Chi parla è Andrea Cardinaletti, da ieri commissario e non più presidente del Credito Sportivo. Il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri controfirmato

dal ministero dell’Economia è sul suo tavolo: i tempi della prorogatio presidenziale erano scaduti, c’è ancora da fare la quadra del nuovo Consiglio d’Amministrazione ridotto per legge da 9 a 5 unità, commissario inevitabile (per tre mesi rinnovabili), ma nomina nel segno della più assoluta continuità. Quello che ci voleva per portare avanti, alla faccia della legge che non cammina, il progetto stadi. «La legge è importante, ma non necessaria. L’importante è che ci sia la volontà di imprenditori seri e la disponibilità degli Enti locali». Qual è la bussola?

«Deve crescere l’impresa dello sport. La legge non basta, è necessario che ci siano dietro gli imprenditori. Che ci sia passione e competenza. Cose che ho trovato in Maurizio Zamparini, Massimo Cellino, Giampaolo Pozzo, Massimo De Salvo, Antonino Pulvirenti. E chiaramente nel gruppo dirigente della Juventus con il quale abbiamo messo a punto il progetto più impegnativo». Dopo lo stadio della Juve quali sono i nuovi impianti in arrivo?

«Abbiamo definito i progetti preliminari per tre nuovi stadi: Udine, Cagliari e Palermo. Complessivamente parliamo di un investimento di circa

120 milioni di euro del quale il Credito sportivo finanzierà il cinquanta per cento». Altro?

«Non pensiamo solo a puri e semplici impianti per il calcio professionistico. Abbiamo finanziato il 50 per 100 del centro sportivo del Catania, il cui costo complessivo è di 54 milioni. Poi abbiamo in programma Novarello, centro sportivo del Novara dove l'amministratore delegato Massimo De Salvo punta a un progetto innovativo: investire prima nella fabbrica, poi nello stadio. Nel senso che è convinto che si potrà vedere dove arriverà il Novara dallo sviluppo che avrà il setto-

BANCA DELLO SPORT Andrea Cardinaletti, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, ente di diritto pubblico che finanzia attività e investimenti nel settore sportivo. In pratica, la Banca dello Sport

re giovanile, il vivaio». Nonostante il lavoro finora svolto, non può negare che il suo posto ultimamente è sembrato in bilico. Era in prorogatio, si parlava già di un suo sostituto, ora questa nomina a commissario.

«Io sono molto contento di quello che oggi è diventato il Credito sportivo come banca pubblica dello sport. Un lavoro che ci vede impegnati insieme al Coni e alle Federazioni per far crescere l’intero movimento. Un lavoro appena iniziato che deve essere ancora completato. Spero di poterlo fare fino in fondo, grazie alla fiducia che mi riservano il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il sottosegretario vigilante sullo sport Rocco Crimi. Se sono ancora qui lo devo a loro».


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«Roma, cambieremo il calcio» Baldini si ripresenta così da d.g., Sabatini avanza su Lamela e fa il blitz per Bojan ALESSANDRO CATAPANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dLa portata rivoluzionaria del discorso di insediamento di Franco Baldini non sta tanto negli argomenti toccati, quanto nello stupore degli ascoltatori. Non erano più abituati a discutere di «chiarezza, rispetto dei ruoli, professionalità, meritocrazia, lavoro d’equipe», concetti normalissimi in qualsiasi azienda privata, non alla Roma dell’ultima gestione Sensi, di cui ora si ereditano personale e abitudini (oltre ai debiti). «Faremo cose nuove con qualche persona vecchia», in estrema sintesi il messaggio di Baldini. Che ha detto anche: «Dovremo tutti avere una nuova filosofia, pensare al bene comune, elevare il profilo del club: solo così riusciremo a cambiare il calcio», questa è l’ambizione più alta.

Discontinuità Se voleva rompere col passato, indubbiamente Baldini — costretto fino ad ottobre nel doppio ruolo di general manager dell’Inghilterra e d.g. in pectore della Roma — c’è riuscito. Tra i «vecchi» dirigenti romanisti che lo hanno ascoltato parlare per 20’ ininterrotti, qualcuno ha recepito subito, cogliendo «il senso della sfida, il valore dell’opportunità»; qualcun altro si è mostrato più duro di comprendonio, perché insod-

TV: LITI E TRIBUNALE

Juve: «Da bloccare subito i sondaggi» Nella battaglia dei diritti tv nessuna tregua. Anche ieri al Coni, davanti all’Alta Corte di Giustizia, «grandi» e «piccole» di serie A se le sono date a parole. Prima del rinvio della decisione al 23 giugno (il 22 c’è l’assemblea Lega A: accordo?). La discussione ha avuto un’impennata di toni che ha visto protagonisti l’avvocato della Juve, Michele Briamonte, e il legale dell’Udinese, Stefano Campoccia. A fine pomeriggio poi breve colloquio fra lo stesso Briamonte e il presidente della Lazio Lotito. Tentativo di mediazione sui criteri di distribuzione di quel pezzo di torta dei diritti tv, 25 per cento, su cui s’è scatenato lo scontro? Lotito: «Faccio solo lo spettatore». In mattinata la Juve aveva chiesto al tribunale civile di Milano di «inibire con estrema urgenza alla Lega e alle tre agenzie demoscopiche qualsiasi attività diretta alla concreta esplicazione dell’efficacia dei contratti». I sondaggi della discordia dovrebbero essere diffusi il 27 giugno, ma per Briamonte i contratti sono «nulli, perché firmati tenendo all’oscuro non solo le 5 grandi, ma anche presidente e d.g. di Lega, impegnando 810 milioni». E l’iniziativa è «contro la legge», perché «come specificato dall’Ufficio legislativo della Presidenza del Consiglio, bisogna considerare soltanto i tifosi veri di una sola squadra, non anche i simpatizzanti». Capone-Piccioni

disfatto dell’incarico che gli è stato prospettato o restio a mollare antichi privilegi. Tutti, però, al termine della riunione di ieri mattina, a 10 anni esatti dall’ultimo scudetto, erano concordi nel dire che «il progetto-Roma è interessante, l’organizzazione di alto profilo». Incarichi Lui all’uscita ha rinviato più in là per ulteriori dettagli. «Tra un paio di settimane saprete tutto», ha detto ai cronisti. Daniele Pradè, il direttore sportivo uscente, i dettagli li conosce già ed evidentemente lo

soddisfano. «Sarà una Roma di altissimo livello sotto il profilo organizzativo, ben strutturata, darà grandi soddisfazioni». Eppure, proprio Pradè sta riflettendo sull’opportunità o meno di restare a bordo: con Baldini d.g., Sabatini d.s., il suo assistente Frederic Massara, Claudio Fenucci direttore amministrativo con deleghe istituzionali (c’era anche lui alla riunione), che spazio gli resta? Sicuramente non il ruolo di campo che vorrebbe continuare a ricoprire. Gli altri chiamati a rapporto ieri resteranno tutti a bor-

do, chi con lo stesso incarico, chi con meno potere, chi per un tempo limitato: Elena Turra continuerà a gestire la comunicazione e verrà affiancata da Daniele Lo Monaco; Vito Scala tornerà a occuparsi solo esclusivamente di Francesco Totti; Cristina Mazzoleni si occuperà dei conti per il tempo necessario ad accogliere Claudio Fenucci e un altro funzionario. Si parte Distribuiti gli incarichi, chiarite le strategie, da oggi la macchina-Roma dovrà scattare sul serio. Il tempo stringe, su

Franco Baldini, 50 anni GINO MANCINI

tutti i fronti: passaggio di proprietà (ma UniCredit potrebbe far slittare ulteriormente il closing alla metà di luglio), campagna abbonamenti, lancio delle nuove maglie, presentazione di Luis Enrique, soprattutto il mercato. Walter Sabatini dopo una ventina di minuti ha abbandonato la riunione. «Scusate, vado a lavorare». E infatti nel resto della giornata ha fatto qualche passo avanti per Lamela, alimentato la pista Pastore, registrato il rifiuto di Doni ad accettare il Liverpool e le parole di Alessandro Lucci su Vucinic. «Dobbiamo capire se per Mirko c’è ancora una strada a Roma...». L’agenda di Sabatini è fitta: oggi incontrerà Bruno Conti, lunedì riceverà il Bologna per Viviano e Ramirez, martedì volerà a Barcellona a risolvere qualche complicazione sopraggiunta per Bojan Krkic.


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Udinese: vicino Piatti Cesena su Romulo Cagliari, sprint Kasami Friulani a un passo dall’argentino, Zapata verso Liverpool Idea Bologna: Caracciolo-Diamanti. Lazio, Radu fino al 2016 CALVI-DI FEO-TOSI

2016. Nuovo contatto Muslera-Galatasaray: il portiere ha chiesto una settimana per dare una risposta, i turchi si guardano intorno. Cana ha in testa solo la Lazio: «Voglio l’Italia». La Lazio va avanti lindipendentemente da Muslera: bassa l’offerta di 4,5 milioni, Lotito pronto al rilancio. Per il dopo Lichtsteiner in pole Konko (previsto un altro incontro, dopo la fumata grigia), ma piace Serge Aurier, 18 anni, del Lens.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dMentre le trattative per cedere Sanchez proseguono senza soste, l’Udinese sta mettendo le mani sul suo erede: è Pablo Piatti, 22 anni, attaccante argentino (con passaporto italiano) dell’Almeria nel giro della nazionale. Una trattativa che da un mese va avanti e si è indirizzata in discesa: si può chiudere per circa 8 milioni, superata la concorrenza di Benfica e Atletico Madrid. Intanto sta per partire il centrale Zapata, vicino al Liverpool. A centrocampo si continua a trattare per Doubai (Basilea) e Parolo (Cesena).

Mosse Bologna In previsione di cedere Viviano (a metà con l’Inter) e Ramirez, adesso il Bologna pensa a fare il pacchetto col Brescia per Caracciolo (pista battuta da giorni) e Diamanti, che Bisoli ha allenato ai tempi del Prato. Per i due giocatori il Brescia chiede circa 10 milioni, cifra che il Bologna può raccogliere solo mediante un paio di cessioni eccellenti. Una può essere quella di Britos, su cui è spuntato il Psg, mentre Moras, svincolato, interessa a Swansea ed Everton, Il Bologna intanto in difesa ha sondato il Catania per Alvarez, piace Zoboli (Brescia, c’è pure il Chievo) e resta vicino a Marek Cech (West Bromwich). Panchina Lecce Per liberare Di Francesco dal contratto che lo lega al Pescara sino al 2012, ieri contatti telefonici tra Osti, ds del Lecce, e De Cecco e Sebastiani, patron e ad degli abruzzesi. All’inizio della prossima settimana il Pescara darà l’ok alla risoluzione del contratto,

Affari Cesena Giornata milanese ieri per i romagnoli, che hanno chiuso con l’Inter il riscatto di Nagatomo ricevendo in cambio oltre al conguaglio economico le metà del difensore Caldirola (era al Vitesse), del centrocampista Jirasek e della punta Garritano. Ma il Cesena tratta anche per un colpo brasiliano: Romulo, 24 anni, esterno destro con passaporto italiano del Cruzeiro (era all’Atletico Paranaense). Per l’attacco, si attende un incontro con la Fiorentina: il Cesena vorrebbe Mutu, ai viola piacciono Giaccherini e Parolo.

consentendo così a Di Francesco di tentare l’avventura in A col Lecce. Come risarcimento, il Pescara dovrebbe avere il difensore Diamoutene (era già in prestito ai biancazzurri) a titolo definitivo e con notevole parte dell’ingaggio corrisposta dai salentini. Il Lecce dovrà decidere se accontentare Di Francesco, che chiede un biennale.

Pablo Piatti, 22 anni, attaccante argentino lanciato da Simeone all’Estudiantes, l’anno scorso 8 gol nella Liga con la maglia dell’Almeria AFP

Punto Lazio Finita la telenovela Radu: il difensore romeno ha rinnovato con la Lazio, a 1,3 milioni netti a stagione fino al

Altre trattative Caldo il nome di Rolando Bianchi: vigili Napoli e Catania, ma ingaggio e prezzo (il Torino vuole 10 milioni) lo allontanano dalla A, sulle sue tracce Schalke 04 e Rubin Kazan. Il Cagliari in mezzo è sulle tracce di Greco (Roma), sprinta per Kasami (Milan) e riscatta la metà di Missiroli. Il Genoa non molla Zaccardo (Parma). Parma su Zambelli (Brescia) e Floccari (Lazio). Il Palermo tratta Constant e Mantovani col Chievo, che non riscatterà Bogliacino (torna a Napoli). L’Atalanta pronta a riscattare Ceravolo e Carmona dalla Reggina.

ALL’ESTERO I BLANCOS CONTENDONO AL MANCHESTER UNITED IL CENTRALE VARANE

Zidane chiama Hazard al Real Madrid massimo a 40 milioni, non un centesimo di più.

Il ds: «Lo prenderei a occhi chiusi» Chelsea: c’è Lukaku Ba al Newcastle 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dZinedine Zidane, ds del Real Madrid, spinge per Eden Hazard. Più di una volta lo ha indicato come suo erede, e stavolta a Marca ha detto: «Lo prenderei a occhi chiusi». Ma per strapparlo al Lilla servono almeno 25 milioni, e con l’arrivo imminente di Neymar il talento belga potrebbe anche scegliere di restare un anno in Francia per poi rimettersi sul mercato tra un anno. Intanto però c’è Di Maria che chiede un adeguamento del contratto e un altro talento di Ligue 1 sul tavolo delle

trattative: Raphael Varane, 18 anni, centrale del Lens, per il quale è asta con il Manchester United. Intanto il Barcellona punta sempre forte su Sanchez (Udinese), Giuseppe Rossi (Villarreal) e Fabregas (Arsenal). Per quest’ultimo però si preannuncia una trattativa lunga: il presidente Rosell ha chiarito che i blaugrana arriveranno al

Eden Hazard, 20 anni, nell’ultima stagione ha vinto Ligue e Coppa di Francia con il Lilla LIVERANI

Varie Duello tra Arsenal e Manchester City per il centrale del Bolton Cahill, valutato 20 milioni. Intanto il Chelsea lavora per Lukaku, e per la prima volta l’Anderlecht ammette la trattativa per il suo gioiello: «Ma siamo appena agli inizi», ha detto il ds Van Holsbeeck. Il Newcastle prende l’attaccante Ba, l’anno scorso al West Ham, già nel mirino della Fiorentina. Sprint Galatasaray per Forlan (A. Madrid). Il Sunderland vicino alla punta N’Gog (Liverpool). Ufficiale il centrocampista Toulalan al Malaga, dove va anche l’esperto difensore olandese Mathijsen (Amburgo). Due ex italiani per la Lokomotiv Mosca: il centrale Da Costa e l’attaccante Obinna, entrambi provenienti dal West Ham.

s AFFARI

V Romulo L’esterno destro dell’Atletico Paranaense, con passaporto italiano, è nel mirino del Cesena

V Diamanti Oltre a Caracciolo, anche lui piace al Bologna. Per la coppia, il Brescia vuole 10 milioni

V Kasami Il Cagliari sta accelerando per il centrocampista svizzero del Palermo

ATALANTA

BOLOGNA

ALL. Colantuono (conf.)

ALL. Bisoli (nuovo)

ACQUISTI Schelotto (c, Catania), Pellegrino (d) e Caserta (c, Cesena) CESSIONI Dalla Bona (c, Napoli), Delvecchio (c, Catania) OBIETTIVI Cigarini (c, Siviglia), Bianchi (a, Torino), Savic (d, Partizan)

ACQUISTI Stojanovic (p, Lustenau) CESSIONI Lupatelli (p) e A. Esposito (d, Genoa) OBIETTIVI Arcari (p, Brescia), Volta (d, Samp), Caracciolo (a, Brescia), Ujah (a, Lillestroem). Kienast (a, Sturm Graz)

CAGLIARI

CATANIA

ALL. Donadoni (conf.)

ALL. Montella (nuovo)

ACQUISTI El Kabir (a, Mjallby), Sivakov (c, Wisla Cracovia). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Kasami (c, Palermo), Greco (c, Roma), Marrone (c, Siena), Pasquato (a, Modena), Immobile (a, Grosseto). Hemed (a, Maccabi).

ACQUISTI Moretti (c, Ascoli), Delvecchio (c, Atalanta). CESSIONI Schelotto (c, Atalanta). OBIETTIVI Galeano (d, Independiente), Martinuccio (a) e S. Rodriguez (c, Penarol), Cacia (a, Piacenza).

CESENA

CHIEVO

ALL. Giampaolo (nuovo)

ALL. Di Carlo (nuovo)

ACQ. Rennella (a, Grasshoppers), Caldirola (d, Vitesse). CESS. Caserta (c) e Pellegrino (d, Atalanta), Dellafiore (d, Palermo), Santon (d, Inter), Felipe (d, Fiorentina). OBIETTIVI Mutu (a, Fiorentina), Foggia (a) e Floccari (a, Lazio), Romulo (d, Atl. Paranaense).

ACQUISTI Rickler (d, Piacenza) CESSIONI nessuno OBIETTIVI Coutinho (c, Inter), Kurtic (c) e Darmian (d, Palermo), Gonzalez (a, Novara).

FIORENTINA

GENOA

ALL. Mihajlovic (conf.)

ALL. Malesani (nuovo)

ACQUISTI Nastastic (d, Partizan), Felipe (d, Cesena), Papa Waigo (a, Grosseto), CESSIONI Donadel (c, Napoli). OBIETTIVI Jonathan (d, Cruzeiro), Witsel (c, Standard), Alvarez (c, Velez), Barreto (a, Bari).

ACQ. Acerbi (d, Reggina), Birsa (c, Marsiglia), Pratto (a, U. Catolica), Seymour (c, U. Cile), Krajnc (d, Maribor), Ribas (a, Digione), Merkel (c, Milan), Bolzoni (d, Siena). CESS. Paloschi (a, Milan), Rafinha (c, Bayern). OB. Dzemaili (c) e Zaccardo (d, Parma), Gargano (c, Napoli)

INTER

JUVENTUS

ALL. ?

ALL. Conte (nuovo)

ACQUISTI Castaignos (a, Feyenoord), Muntari (c, Sunderland), Santon (d, Cesena). CESS. nessuno. OBIETTIVI Ilicic (c, Palermo), Hazard (a, Lilla), Sanchez (a, Udinese), Tevez (a, M. City), Pastore (c, Palermo), Ramirez (a, Bologna)

ACQUISTI Pirlo (c, Milan), Ziegler (d, Sampdoria), Pazienza (c, Napoli), Amauri (a, Parma), Marrone (c, Siena). CESSIONI. Salihamidzic (d, fine contr.). OBIETTIVI Aguero (a, Atl. M.), Inler (c) e Sanchez (a, Udinese), Diarra (c, Real), Lichtsteiner (d, Lazio).

LAZIO

LECCE

ALL. Reja (conf.)

ALL. Di Francesco?

ACQUISTI Klose (a, Bayern), Lulic (d, Young B.). CESSIONI Meghni (c, fine contr.). OBIETTIVI Cana (c, Galatasaray), Silvestre (d) e Maxi Lopez (a, Catania), Biondini (c, Cagliari), Marchetti (p. Cagliari), Cissé (a, Panathinaikos).

ACQUISTI nessuno. CESSIONI Coppola (c, Parma). OBIETTIVI Cutolo (a, Crotone), Miccoli (a, Palermo), Falcinelli (a, Foligno).

MILAN

NAPOLI

ALL. Allegri (conf.)

ALL. Mazzarri (conf.)

ACQ. Mexes (d, Roma), Taiwo (d, Marsiglia), Paloschi (a, Genoa), Coppola (p, Siena). CESS. Pirlo (c, Juve), Jankulovski (d, Banik), Sokratis (d), Beretta (a) e Merkel (c, Genoa), Didac (d, Espanyol). OB. Asamoah (c, Udinese), Ganso (c, Santos), Hamsik (c, Napoli), Witsel (c, Standard).

ACQUISTI Fernandez (d, Estudiantes), Donadel (c, Fiorentina). CESSIONI Pazienza (c, Juve). OBIETTIVI Criscito (d, Genoa), Lamela (c, River), Inler (c, Udinese), Trezeguet (a, Hercules), Santana (c, Fiorentina), Nainggolan (c, Cagliari), Dzemaili (c, Parma).

NOVARA

PARMA

ALL. Tesser (conf.)

ALL. Colomba (conf.)

ACQUISTI nessuno. CESSIONI Gonzalez (a, Palermo) OBIETTIVI Strasser (c) e Merkel (c, Milan), Eder (a, Brescia)

ACQUISTI Pellè (a, Az), Borini (a, Chelsea), Sansone (a, Bayern), Coppola (c, Lecce), Castellini (d, Roma), Danilo (c, Aris). CESSIONI Amauri (a, Juventus). OBIETTIVI Almiron (c, Bari), Floccari (a, Lazio), Pozzi (a, Samp).

PALERMO

ROMA

ALL. Pioli (nuovo)

ALL. Luis Enrique (nuovo)

ACQ. Gonzalez (a, Novara), Zahavi (c, Hapoel TA), Labrin (d, Huachipato), Milanovic (d, Lokomotiv), Simon (c, Haladas), Pisano (d, Varese), Cetto (d, Tolosa). CESS. Liverani (f. c.), Paolucci (a, Siena). OB. Beric (a, Maribor), Mantovani (d) e Constant (c, Chievo)

ACQUISTI Crescenzi (d, Crotone), Okaka (a, Bari), Cicinho (d, Villarreal). CESSIONI Mexes (d, Milan), Castellini (d, Parma). OBIETTIVI Lamela (c, River), Alvarez (c, Velez), Verratti (c, Pescara), Martinuccio (a, Penarol), Bojan (a, Barcellona)

SIENA

UDINESE

ALL. Sannino (nuovo)

ALL. Guidolin (conf.)

ACQ. Codrea (c, Bari), Tziolis (c, Racing), Paolucci (a, Palermo), Radoi (a, Santarcangelo). CESS. Coppola (p, Milan), Marrone (c, Juve), Cacciatore (d, Samp), Bolzoni (c, Genoa). OB. Gillet (p, Bari), Grossi (a, AlbinoLeffe), Valdifiori (c, Empoli), Giorgi (c, Ascoli).

ACQUISTI Danilo (d, Palmeiras), Fabbrini (c, Empoli), Brkic (p, Vojvodina). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Parolo (c, Cesena), Piatti (a, Almeria), Doubai (c, Young B.), Perez (a, Estudiantes).


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SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CALCIOSCOMMESSE L’INCHIESTA

Paoloni scarcerato «Torno da mia figlia» Nell’ultimo interrogatorio il portiere respinge ancora l’accusa sul sonnifero, ma le indagini contraddicono la sua versione Marco Paoloni, 27 anni, all’arrivo al Tribunale di Cremona ANSA

DAI NOSTRI INVIATI

FRANCESCO CENITI LUIGI PERNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CREMONA dSono le sette e mez-

zo di sera quando il cancello scorrevole del carcere di Cremona si apre davanti a una folla di telecamere e in fondo al viale spunta Marco Paoloni, accompagnato da due guardie. Indossa una maglia bianca aderente, bermuda di jeans e scarpe da ginnastica. Si tira dietro il trolley come un turista di ritorno da un viaggio. Ma bastano la faccia provata e le prime parole per capire che due settimane di detenzione non sono state una

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LE TAPPE DELLA VICENDA

Ecco le tappe di Last Bet. 1 giugno

Arrestate 16 persone; 28 gli indagati 2 giugno

Trovati 3 assegni nello studio dei commercialisti di Signori 11 giugno

Erodiani e Pirani ai domiciliari 14 giugno

Revocati i domiciliari a Signori 16 giugno

Scarcerato Bellavista. Signori sarebbe il referente dei bookmaker asiatici

vacanza. «Come mi sento? Sollevato. Non vedo l’ora di andare a casa per vedere mia figlia e mia moglie. Sono stati 17 giorni duri. Che io sia innocente, deve deciderlo chi di dovere. Ma ai magistrati ho detto tutto». La casa Gli avvocati Luca Curatti ed Emanuela Di Paolo lo aspettano fuori dal carcere. Paoloni sale sul sedile posteriore della Mercedes guidata da Curatti e i tre si allontanano verso l’abitazione che l’ex portiere della Cremonese ancora adopera in città, dove sono pronte ad abbracciarlo la moglie Michela e la figlia Giulia di 3 anni, arrivate martedì. Nella casa di via

Bergamo, la stessa di quando giocava con i grigiorossi, Paoloni (ultimo indagato a lasciare il carcere) dovrà restare agli arresti domiciliari sotto stretto controllo della polizia giudiziaria: una specie di semi-detenzione. Gli è stato negato di rientrare a Civitavecchia. Lo ha disposto ieri il gip Guido Salvini, dopo un nuovo interrogatorio alla presenza del pm Roberto di Martino e del capo della squadra mobile Sergio Lo Presti. Il Minias Questa volta non si è parlato di partite truccate, di presunte millanterie e di chi ci fosse realmente dietro ai contatti su Skype (Corvia e Quadrini

Dopo 17 giorni di detenzione ha ottenuto i domiciliari. Rimane a Cremona sotto stretto controllo della polizia oppure lo stesso Paoloni?). Questa volta si è tornati all’origine. Alla «notizia criminis». Cioè l’accusa di aver drogato con un sonnifero (il Minias) i compagni della Cremonese prima della partita con la Paganese del 14 novembre 2010. «Marco è un ragazzo dolce e pulito. Ha risposto in coscienza, come

dall’inizio dei fatti, negando il suo coinvolgimento», ha detto Curatti. «Ha spiegato meglio», ha aggiunto Di Paolo. Versione Ma la versione di Paoloni non è considerata attendibile dagli inquirenti. Il portiere nega di aver acquistato o usato il Minias. Sostiene che la ricetta sequestrata gli era stata mostrata da Erodiani e Pirani in un incontro a Civitavecchia ai primi di gennaio. E che, essendoci scritto il nome della moglie, faceva parte di un «ricatto» dei due per riscuotere i debiti delle scommesse, tanto da costringerlo a cedere assegni per oltre 100 mila euro. A tale ricatto erano seguite pressioni e minacce. Prove Le dichiarazioni di Paoloni, secondo l’ordinanza del gip, risultano però «smentite dagli esiti degli accertamenti, che hanno evidenziato come il telefono-fax della tabaccheria Superti di Cremona sia stato oggetto di due contatti da parte dell’utenza fissa dello studio dentistico di Marco Pirani proprio il pomeriggio del 13 novembre 2010, giorno precedente la partita e che tale tabaccheria era abitualmente frequentata da Paoloni... Nell’interrogatorio Paoloni ha inoltre affermato che quel pomeriggio, prima di recarsi in ritiro a Castelverde, si trovava a casa in via Bergamo a poca distanza dalla tabaccheria, quindi nella piena possibilità di ritirare la ricetta, arrivata alle 15.12». A Paoloni è stata fatta anche ascoltare più volte l’intercettazione del 25 gennaio 2011, che leggete a fianco, in cui parla con Erodiani. Non ci sono toni di ricatto o minaccia, solo di complicità. Paoloni «mostra di essere fortemente preoccupato del fatto che si possa risalire a chi ha utilizzato la ricetta e si consulta con Erodiani... L’inciso di Erodiani ("dove sei andato tu") comporta senza equivoci che Paoloni ha utilizzato o concorso a utilizzare la ricetta». Magari con la complicità di qualcun altro. (ha collaborato Davide Romani)

L’INTERCETTAZIONE

«Nelle analisi non c’è il nome ma i sintomi sì» Nell’ordinanza firmata dal gip, si parla di «incontrovertibile risultato investigativo». È la telefonata tra Massimo Erodiani e Marco Paoloni, che parlano evidentemente del farmaco utilizzato per stordire i giocatori della Cremonese nella partita contro la Paganese, ottenuto con una ricetta firmata dal dentista Marco Pirani e intestata alla moglie di Paoloni. ERODIANI: «L’unico modo per arrivare... è dove sei andato tu! Loro (la Procura, ndr) se si mettono in testa di arrivarci di arrivano...». PAOLONI: «Però devono beccare proprio il coso... lì...». ERODIANI: «Quando ci sono queste cose, non devono andare fisicamente. Mandano delle comunicazioni a tutte (le farmacie, ndr), capito?». PAOLONI: «Però il mio nome non c’è sopra». ERODIANI: «Il tuo no, ma quell’altro sì. Perché per assurdo che ti può dire? Chi t’ha tentato di uccidere? Io posso capire la versione che lei stava male, quello che ti pare...». Paoloni poi parla del fatto che le analisi avevano evidenziato la presenza del principio attivo Lormetazepam, non il nome del farmaco Minias. ERODIANI: «Sono farmaci monouso, cioè possono dartene uno solo. Se è per il dirti il Viagra, no? Il Viagra puoi andare sempre con la stessa ricetta e te la ridanno. Invece per quello che hai fatto tu la usi una volta e non lo puoi più usare». PAOLONI: «Ho capito. Ma l’analisi che è stata fatta e tutto quanto non dice il nome... Come ti posso dire? Tipo io ho il Q7 e lì è uscito l’Audi! La casa! È uscito solo che era un’Audi che faceva quei sintomi lì».

PARLA IL DRIVER DI TROTTO COINVOLTO MARGINALMENTE

«Mi ha offerto Viareggio-Benevento sicura» Ivan Berardi: «Paoloni doveva rimborsare una scommessa persa sulla Cremonese e propose una partita "lavorata" da lui. Ho rifiutato» MICHELE FERRANTE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dCornuto e mazziato. Il concetto definisce più o meno lo stato d’animo di Ivan Berardi, 49 anni, driver di trotto dal 1982, vincitore anche di un Gran Premio, l’Inverno di San Siro nel 1999 con Shango.

Marginale Berardi sembra avere un ruolo marginale nell’inchiesta sulle partite truccate. Infatti non ha ricevuto alcuna informazione di garanzia e ha saputo dell’indagine a suo carico solo dalla stampa, chiedendo per questo motivo — tramite il suo difensore Davide Pozzi — di essere sentito dal pm di Cremona per chiarire la sua posizione. Eppure... «Sono diventato quasi un terrorista braccato dalla Digos, oppure la testa di ponte di una banda pronta a pilotare le corse all’ippodromo. Invece piloto solo

cavalli, adesso con la paura di sbagliare perché chissà cosa penserebbe la gente. Io sono pulito, alcuni anni fa all’ippodromo di Firenze ho invaso pacificamente la pista assieme ad altri 200 colleghi driver, allenatori, gente di cavalli, contro i crumiri e per difendere 30.000 posti di lavoro. Ci hanno solo chiamato all’Unire e poi prosciolti». Persa Cornuto e mazziato, si diceva: «Cornuto perché ci ho rimesso dei soldi, mazziato perché mi sono pure ritrovato improvvisamente in questo putiferio». Il suo nome figura nelle intercettazioni assieme a quello di Marco Paoloni: «Mi piace scommettere sul calcio, e di solito lo faccio assieme a due amici, Andrea Pezzali e Andrea Gaiti che lavora presso il bookmaker Planet Sky365. Tramite Pezzali ho conosciuto Giuseppe Padula e Gianfranco

Parlato. Un giorno Parlato ci fa sapere che 4 o 5 giocatori della Cremonese remano contro l’allenatore, la partita contro la Spal secondo lui è segnata. E questo non è certo un trucco, ma una semplice informazione». Parte la scommessa: «Spal vincente, quota bassissima. Io Pezzali, Parlato e Padula mettiamo alcune migliaia di euro a testa. Parlato dice di giocarne anche 30.000 per una persona, immagino l’informatore. Incarichiamo Gaiti della scommessa, io e Pezzali copriamo la nostra parte e Gaiti anticipa il resto, una bella cifra». Spal e Cremonese invece pareggiano 1-1: «Capita di perdere. Ma il problema a quel punto diventa il recupero dei soldi per coprire la scommessa persa. Parlato mi fa andare a Cremona, dove si presenta un tipo a me sconosciuto. È Paoloni, che dice di non sapere niente di quei soldi e di essere venuto solo perché glielo aveva chiesto Parlato. Da quel momento uno e l’altro spariscono». Il trucco Seconda puntata: «Im-

si a ridere quando sono state chieste informazioni. Assegni non validi, punto e a capo. Torniamo alla carica con Parlato. Quello trova sempre mille scuse. Un giorno chiama invece Paoloni e mi propone Viareggio-Benevento sicura, perché l’aveva aggiustata proprio lui. Ma io, Gaiti e Pezzali lo abbiamo mandato al diavolo. Così io e Pezzali abbiamo risarcito Gaiti per quasi la metà dell’importo, una cifra non indifferente, che avrebbe dovuto pagarci Parlato, o Paoloni. E oltre ad aver peso quei soldi, in quel momento sono anche iniziati i guai».

Ivan Berardi, 49 anni, driver di trotto. Ha vinto anche un GP, l’Inverno 1999 con Shango DE NARDIN

maginate l’incazzatura, destinata a raddoppiare. Perché Parlato si rifà vivo e mi dà appuntamento a un autogrill di Reggio Emilia per pagare. Paoloni intanto è stato trasferito dalla Cremonese a Benevento. A Reggio Emilia Parlato mi consegna due assegni circolari per coprire una parte del debito, in banca si sono quasi mes-

Totti Compresa l’intercettazione di una chiamata con Pezzali, nella quale si nomina Totti: «Prendevo in giro Pezzali che si trovava a Roma per lavoro. Gli ho detto "Vai allo stadio e chiedi a Totti se gli piace la Roma". Una pirlata che a prescindere dal tono beffardo, dal fatto che Pezzali allo stadio non ci sia andato, e che né io né lui conosciamo Totti, che ritengo tra l’altro un professionista serissimo, non è certo una proposta di combine».


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CALCIOSCOMMESSE LE ISTITUZIONI

Platini Uefa tolleranza zero «Punizioni più dure per chi non denuncia» Giro di vite dalla prossima stagione contro le scommesse: saranno applicate nelle coppe

francese che, per combattere scommesse e corruzione, prevede fondi dalle scommesse stesse. Niente dubbi, infine, sulla partenza regolare dei campionati: «I tempi ci sono. Se ce l’abbiamo fatta nel 2006...».

Sorteggi e finali Confermata la data del sorteggio per la fase finale di Euro 2012: appuntamento il 2 dicembre a Kiev. Per chi va ai playoff (si spera non l’Italia), sorteggio il 13 ottobre a Cracovia. Confermati anche i premi per la fase finale: i campioni d’Europa 2012 potranno guadagnare fino a 23,5 milioni

MICHEL PLATINI

Se dei giocatori hanno alterato il risultato di una partita, non voglio mai più vederli in campo

GIANNI INFANTINO Si intensificherà la lotta a scommesse illegali e corruzione, facilitando anche le testimonianze anonime

GIANCARLO ABETE I tempi perché i campionati partano regolarmente ci sono: se ce l’abbiamo fatta nel 2006... Michel Platini, 55 anni, presidente dell’Uefa, ex bandiera della nazionale francese e della Juve IPP FABIO LICARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NYON (Svizzera) dTi propongono una combine? Denunciali, o rischi di essere fuori. Per essere squalificati a vita non è più necessario aggiustare un risultato o accordarsi per un over: può bastare, semplicemente, non aver denunciato d’essere stati contattati. Per ora soltanto nelle coppe europee: ma è un salto di qualità che l’Uefa spera diventi presto regola anche nei campionati nazionali. Altrimenti, come dice Michel Platini, «il calcio muore». Il principio esisteva già (quest’anno l’Uefa ha squalificato a vita due arbitri dell’Est per omessa

denuncia), ma adesso è stato aggiunto al regolamento disciplinare che entra in vigore dalla prossima stagione. E riguarderà tutti: giocatori, arbitri, allenatori, dirigenti. Ennesimo passo verso la «tolleranza zero».

quattro calciatori con la malattia del gioco. Nel caso venissero accertate illegalità, la partita non potrà ripetersi se la fase si è già conclusa (per esempio dopo la fine dei gruppi), ma classifiche e qualificazioni potrebbero cambiare.

Testimoni anonimi Con il nuovo codice, spiega il segretario Uefa Gianni Infantino, «si intensificherà la lotta a scommesse illegali e corruzione, spingendo verso la maggiore collaborazione con le autorità e facilitando anche le testimonianze anonime». Obiettivo: proteggere chi sa qualcosa ma, rivelando la sua identità, diventerebbe a rischio. Di mezzo c’è la criminalità organizzata, non soltanto

Abete: «I tempi ci sono» Sbagliato pensare che le nuove regole Uefa siano conseguenza soltanto allo scandalo italiano. Come dice il presidente Figc Giancarlo Abete, «le scommesse sono un problema mondiale da affrontare con l’educazione, la sorveglianza degli organi di controllo e il coordinamento tra loro, le sanzioni e le risorse finanziarie». A proposito: interessante, per Abete, la legge

QUESTE LE SANZIONI IN ITALIA

di vetro

di RUGGIERO PALOMBO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Basta «gialli» finti Altra novità disciplinare: su proposta di Platini, basta con la storia delle ammonizioni (ed espulsioni) di comodo, per saltare partite inutili. Fino a ieri l’unica sanzione era una multa. In futuro, la Disciplinare darà un turno di squalifica in più, così da annullare i benefici della furbata.

xhanno detto

DAL NOSTRO INVIATO

y Palazzo

di euro. Ai club, come partecipazione agli utili (leggi «pagamento» dei convocati), saranno distribuiti circa 56 milioni di euro. Avviso a Blatter Infine, «avviso» Uefa a Blatter. D’accordo l’elezione, d’accordo lo show con Placido Domingo e Kissinger, ma adesso l’Uefa chiede «risultati concreti» entro tre mesi. Non è chiaro cosa succederà se Blatter, com’è probabile, non farà nulla: ma dal 20 al 25 settembre l’Uefa, e le 53 federazioni, si troveranno a Cipro per una riunione strategica (in cui si parlerà anche dei nuovi calendari internazionali) e poi per l’Esecutivo. Tutti al mare.

In Italia, l’ultimo Consiglio Federale ha inasprito le punizioni per scommesse e illeciti.

2 anni È la squalifica minima per i tesserati che scommettono. La sanzione minima è passata da 18 a 24 mesi (con ammenda minima di 25 mila euro)

3 mesi È la squalifica minima per l’omessa denuncia di un tesserato a proposito di scommesse di altri tesserati (e 15 mila euro di multa)

3 anni È la squalifica minima per il reato di illecito sportivo, per il quale si aggiunge un’ammenda di 50 mila euro

6 mesi È la squalifica minima per l’omessa denuncia di illecito sportivo (e almeno 30 mila euro di multa). La pena per tale reato è stata fissata per la prima volta.

Paralisi del calcio Ci penserà il Coni Modifiche statutarie: il diritto di veto non cade, ma Abete sa che cosa fare Due consigli federali a stretto giro di posta: riforma dei campionati con ripescaggi contingentati, extracomunitari (più vivai) col ritorno a due acquisti. E poi in pressing su Palazzi che tra scommesse, radiazioni atto secondo e terzo, esposto Juve e premiopoli (ma questa è «poca cosa» dicono in Figc) più che non dormire, come gli suggerisce Abete, dovrebbe clonarsi. E’ tutta una rincorsa quella della Federcalcio, sui cui tavoli si sono accumulate troppe pratiche. Atto primo, però, un’Assemblea esplosiva da disinnescare. Abete il Temporeggiatore è convinto di esserci riuscito: lunedì a Roma non dovrebbero volare i coltelli, anche perché, svuota qui e svuota là, le modifiche statutarie saranno ridotte all’osso. «Ci si riappropria della titolarità di nomine federali» dice il presidente pensando a Covisoc e Giustizia sportiva. Agli arbitri, per evitare casini anche su quel fronte, ha lasciato intatta la loro autonomia, per la verità quest’anno spesa non così male. Il cruccio, e la brutta figura, è quel diritto di veto che non ne vuole sapere di scomparire. La Federcalcio è l’unico posto dove per mettere mano allo Statuto, ma più o meno anche per spostare un posacenere, ci vogliono il 75% dei voti dell’Assemblea e in quel 75% deve essere rappresentato almeno 1/3 dei voti di ciascuna componente. Basta insomma che una sola tra Lega di A, B, Pro e Dilettanti o ancora i Calciatori o gli Allenatori decidano di fare quadrato «contro» la modifica di una norma, e ciao. «Paralisi gestionale» la definisce Abete che ha invano proposto una maggioranza del 66%, che non è poco, ma liberata da quel cappio al collo rappresentato da «l’almeno 1/3...». Niente da fare. Da quell’orecchio Macalli (consigliato da Ghirelli consigliato da Carraro) non ci sente, Tavecchio è l’unico solidale ma ha un Ulivieri che gli va di traverso, mentre tra A e B spunta un accordo sul come dividersi in Assemblea ma non sulle poltrone del Consiglio di presidenza: è la prima volta che ci arrivano come Leghe differenti e il complessivo 17% verrà spartito (temporaneamente) in 12% (la A) e 5% (la B). Morale? Non sarà un’Assemblea epocale, non sarà nominato il commissario ad acta ma Abete porterà l’anomalia federale sui tavoli del Coni. Che modificherà i propri principi informatori inserendoci qualcosa tipo «divieto di diritto di veto». Risultato: per modificare lo statuto del calcio, come al Coni avviene da un pezzo, presto basterà la maggioranza semplice del 51%. Contenti?

L’INTERVENTO A BOLOGNA

LA VISITA DEL PROCURATORE FEDERALE

Petrucci: «Problema non solo italiano»

Palazzi a Napoli per l’indagine sui rapporti tra calcio e clan

Il presidente Coni: «Questi scandali già visti in altri Paesi» ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA dQuando Gianni Pe-

trucci, attorniato da cronisti e telecamere, deve rispondere alle domande sul calcioscommesse si rabbuia. Il volto è tirato e le parole escono scandite e precise, quasi selezionate: «Per carattere e per il ruolo che ricopro sono sempre preoccupato — afferma il presidente del Coni prima di intervenire ad un convegno sul "Libro bianco del-

lo sport" organizzato a Bologna dal Comitato Olimpico regionale dell’Emilia Romagna —. In questo caso lo sono per una vicenda molto seria di cui conosco solo quello che apprendo dalla lettura dei quotidiani. Non so se dalle Procure usciranno novità. Io mi fido di Palazzi. Tutti quelli che stanno fuori dicono di sapere come dovrebbe comportarsi il Procuratore Federale, ma Palazzi è persona esperta che sa bene come muoversi e quello che deve fare. Da parte mia, come capo dello sport italiano, esigo il pieno rispetto delle regole». Nel corso della suo intervento, Petrucci ritorna sulla questione lanciando un monito ai moralisti e giu-

stizialisti dell’ultima ora: «Diffidate da coloro che chiedono tolleranza zero. Questi scandali hanno toccato altri Paesi come Germania, Inghilterra, Spagna, non solamente l’Italia. Dove c’è il soldo, c’è il peccato». Premio Bearzot Intanto, questa mattina sempre a Bologna, nel palazzo Re Enzo davanti a Piazza Maggiore, il presidente Petrucci sarà ospite insieme a Giancarlo Abete, presidente della Figc, di un altro convegno organizzato dalla Unione Sportiva Acli dedicato al rapporto tra sport e violenza, durante il quale sarà consegnato al c.t. Cesare Prandelli il premio Enzo Bearzot.

NAPOLI Dopo Cremona, pure Napoli. Il procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi ha incontrato ieri i magistrati impegnati nelle inchieste su altre due ipotesi di reato, quella sui rapporti fra calcio e il clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia (e che aveva portato in ottobre all’arresto dell’attaccante Cristian Biancone, allora all’Avellino, e all’iscrizione nel registro degli indagati del portiere dell’Andria Vitangelo Spadavecchia), e quella su presunte frodi sportive per la quale sono stati acquisiti i filmati di tre partite del Napoli. Palazzi è stato ricevuto dal procuratore

Gianni Petrucci, 65 anni ANSA

Giovandomenico Lepore e dagli aggiunti Rosario Cantelmo e Giovanni Melillo, coordinatori dei due filoni di indagine. A quanto sembra non ci sarebbe stato nessuno scambio di carte. Sono stati i magistrati a chiedere informazioni utili a Palazzi. C’era anche il sostituto Pierpaolo Filippelli, che ha firmato nei giorni scorsi il deposito della prima parte dell’inchiesta sul clan D’Alessandro, con i colleghi Ardituro, Ranieri e De Simone. L’incontro è durato un’ora. Gli inquirenti hanno smentito l’intenzione di sentire Fabio Quagliarella.


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MONDO

Dribbling Ronaldo Battesimo lampo per Cristianito Anticipata la cerimonia annunciata per le 16 Arrivano i fotografi e non c’è più nessuno FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MADRID dUn dribbling, riusci-

to, per la privacy. Cristiano Ronaldo annuncia il battesimo di Cristiano Jr, il suo primogenito, per le ore 16 di ieri ma gioca d'anticipo e a mezzogiorno, prima ancora che il paparazzo più solerte abbia preso posizione, la cerimonia è già conclusa, la gente sfollata senza lasciare traccia digitale alcuna. La parte più privata dell'evento protetta con successo. «Doblete» Il piccolo era nato mentre il papà era ai Mondiali, tra un pareggio con la Costa d'Avorio e un 7-0 alla Corea, in circostanze misteriose. Madre tenuta nascosta, il suo silenzio comprato, e Ronaldo che prima dava al mondo mondiale la notizia via Facebook poi chiedeva massimo riserbo ai media avventatisi sulla storia con fa-

Cristianito Ronaldo con la zia Elma, sorella di Cristiano LAPRESSE

gocitante bulimia. Ieri «Cristianito» compiva un anno e il papà gli ha fatto fare un «doblete»: candelina e acqua santa. Battezzati anche Dinis, il figlio di Katia, sorella di Ronaldo, e Cristiana, la bambina di un amica. Katia ha fatto da madrina al nipotino e poi ha invitato

Ieri sera grande festa per il primo compleanno del figlio del campione. Anche Mourinho fra gli invitati

tutti a casa sua per il grande party. Il padrino era Jorge Mendes, agente di Ronaldo e di tanti altri, Mourinho incluso. Uno degli invitati, così come Nani e Ricky Martin. «Prova del fuoco per Irina», titolava ieri il quotidiano (sportivo) Record. Eh già, la bella modella russa, che un anno fa su Facebook alla notizia della nascita del figlio del suo fidanzato postò un messaggio di disperazione, «Grazie per avermi fatto piangere, mi hai spezzato il cuore», ieri affrontava una complessa «prima»: l'esordio in casa di quello che i portoghesi chiamano il «clan Aveiro». La famiglia di Cristiano, capeggiata da mamma Dolores, donna di chiesa che in questi anni ha mal tollerato le numerose divagazioni femminili del piccolo di casa. Per non affrontare la prova da sola e sviare l'attenzione, Irina si è portata dietro anche sua sorella Tatiana, convertitasi di diritto nella Pippa Middleton dell'evento. I militari Il battesimo si è svolto nella chiesetta della base militare «Campo de Tiro de Alcochete», a sud di Lisbona, protetta dagli aviatori portoghesi. Cerimonia aperta a pochi intimi, amici e familiari. Il giorno prima la sorella di Ronaldo e Katia, Elma, era stata avvistata a Fatima dove era andata ad accendere ceri per i due nipotini. Grande devozione, poi il festone, nella villa di Katia a Moita, 20 chilometri più in la. Duecento invitati, lo stesso catering utilizzato dal governo portoghese durante la riunione internazionale ibero-americana.

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ATTORI DI UNA DOPO L’ARRESTO STORIA Edmundo riappare in televisione Oltre a Cristiano Ronaldo, sono tre i protagonisti della storia.

Il figlio Cristianito, nato da una donna di cui non si conosce l’identità.

SAN PAOLO (Bra) dIl brasiliano Edmundo, ex calcia tore di Fiorentina e Napoli, tornato in libertà dopo una notte in un commissariato di San Paolo con l'accusa di aver provocato la morte di tre persone in un incidente stradale del 1995, è apparso ieri improvvisamente in un programma tv, di cui è commentatore da oltre un anno. Edmundo ha raccontato la sua lunga odissea negli ultimi 16 anni, dall’incidente alla condanna in pri ma istanza a quattro anni e sei mesi di semilibertà sino all’ultimo arresto dell’altro giorno. Edmundo, emozio nato, ha anche ringraziato i giornalisti del programma per il loro appoggio e si è limitato a definire «esagera zioni» gli attacchi subiti da altri media per il suo arre sto, definito «illegittimo» anche da un giudice.

EUROPEO UNDER 21

La nonna Oggi e domani le semifinaliste Dolores, la mamma di Ronaldo, si prende cura del piccolo e lo porta allo stadio.

La fidanzata Irina, modella russa fidanzata di Cristiano. Subito l’aveva presa male, poi ha detto che sarà una mamma per Cristianito.

dProsegue in Danimarca l’Europeo di Under 21 arriva to all’ultima giornata della fase a gironi. Questa sera (ore 20.45) si conclude il Girone A con Islanda Dani marca (diretta su Rai Sport 2) e Svizzera Bielorussia; domani sera (sempre alle 20.45) tocca al Girone B con Inghilterra Repubblica Ceca e Ucraina Spagna. Le pri me due classificate di ogni gruppo accederanno alle semifinali. Queste le classifiche alla vigilia dell’ultimo turno: Girone A: Svizzera p. 6; Danimarca e Bielorus sia 3; Islanda 0; Girone B: Spagna p.4; Repubblica Ce ca 3; Inghilterra 2; Ucraina 0.

UNDER 17

Parte il Mondiale messicano Al Mondiale Under 17 che comincia oggi in Messico non ci sono gli azzurri e non ci sono nemmeno i campio ni in carica della Svizzera. Le ventiquattro squadre so no state divise in sei gruppi. Si parte con quattro parti te: due a Morelia (Messico Corea del Sud, diretta su Rai Sport 1 alle 22, e Congo Olanda) e due a Monter rey (Francia Argentina, diretta su Eurosport alle 22, e Giappone Giamaica). Il Mondiale si concluderà il 10 lu glio con la finale.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE BWIN L’INTERVISTA

Le promesse di Silvio B. «Ricostruirò il Vicenza» Baldini torna in panchina dopo due anni da commentatore tv «La gente è stanca e ha ragione: ritroviamo il gusto di rischiare» GUGLIELMO LONGHI

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5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dSi chiama Silvio B. e ha un compito difficile: recuperare consensi. E visto che fa l’allenatore e non il presidente del Consiglio, non ha tempo da perdere: il suo potere a Vicenza è destinata comunque a durare pochi mesi.

ha detto SU VICENZA

Questa città ha visto giocare due Palloni d’oro, Paolo Rossi e Roberto Baggio. Merita di avere il meglio

SULLA SQUADRA

Baldini, cosa le è mancato in questi due anni?

Farò il 4-2-3-1, ci serve un rinforzo per reparto, non solo esterni

«La busta paga». Di solito la risposta è: il profumo dell’erba, lo spogliatoio, la vigilia della partita...

SULLA TV

«Tutto vero, tutto bello: ma se non lavori, non guadagni. E se non guadagni, la vita è complicata. E il profumo dell’erba posso sempre sentirlo quando vado a funghi».

Un’esperienza fondamentale, che mi ha insegnato molto. Peccato che ora dovrò rinunciare a fare polemica... «E ha ragione. Questa città ha visto giocare due Palloni d’oro, Paolo Rossi e Roberto Baggio. Merita il meglio».

Ha fatto il commentatore a Sportitalia.

«Un’esperienza fondamentale, che mi ha permesso di vedere il calcio da una prospettiva diversa, di conoscere molti giocatori, di capire la differenza tra una grande squadra e una mediocre».

La strada per ripartire?

«Conosce la storia dell’aquila e della gallina?». Come?

«E’ di Anthony De Mello, la trovo bellissima: un cacciatore trova un uovo d’aquila. Lo porta a casa, lo fa covare, l’aquilotto cresce insieme ai pulcini, convinto di essere una gallina. Poi un giorno vede un’aquila nel cielo e dice: che bello sarebbe stato essere un’aquila! Ecco, io lavorerò perché i miei giocatori sappiano di essere aquile e non galline».

Più faticoso parlare in tv o stare in panchina?

«In panchina soffri, anche fisicamente. E sei solo a sbagliare». Cosa l’ha portata a Vicenza?

«Il piacere di trovare gente che ha ancora fiducia in te». La gente è stanca: sarà l’undicesimo campionato di B consecutivo.

Fuor di metafora?

«Ognuno ha dentro di se un potenziale che non conosce».

Come si ripopola il Menti?

«Il punto di partenza è questo: la sconfitta non è un dramma. Il secondo è che bisogna ritrovare il gusto di rischiare. La gente non ti abbandona se sa che non hai paura di perdere». Presentandosi a Vicenza, ha detto: sono un uomo semplice, un figlio di cavatore...

«Sono orgoglioso delle mie orgini, perché nasconderle?» Punterà sul suo marchio di fabbrica, il 4-2-3-1?

«Un modulo che mi piace, anche se li ho provati tutti». E quindi ha bisogno di esterni di qualità.

«Gli esterni sono sempre fondamentali. Coutinho, il c.t. del Brasile al Mondiale ’78, diceva che le ali sono come le braccia di un uomo. Senza, fatichi a muoverti».

w I NUMERI

1

Promozioni in serie A ottenute da Baldini, con l’Empoli al termine della stagione 2001-2002

4

Le squadre di A allenate da Baldini: Empoli 2002-03, Parma 2004-05, Lecce 2005-2006, Catania 2007-08

11˚

il prossimo sarà l’undicesimo campionato di fila in B per il Vicenza. Un record. L’ultima A risale al 2000-2001

«Non faccio nomi, diciamo un rinforzo per reparto».

«Discreto, superiore alla media». Verdetti giusti?

«Il campo ha sempre ragione. Ma il Padova ha fatto una rimonta incredibile». Ritrova Atzori e Ventura, due che ha punzecchiato in tv...

«Mi piacciono le polemiche corrette, sono abituato a dire le cose in faccia. Ora dovrò frenarmi, perché non sono più un libero professionista, ma un dipendente del Vicenza che fa gli interessi del Vicenza».

A Crotone colpo Insigne Padova: Destro Panchine: Scienza-Grosseto sì Varese-De Luca, c’è il rinnovo D’ANGELO-LAFFRANCHI-VITTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Cosa serve al Vicenza perché torni competitivo, uno come Lazarevic per esempio?

Che idea si è fatto dell’ultimo campionato?

MERCATO

Q Silvio Baldini è nato a Massa l’11 settembre 1958. Ha cominciato la carriera nel 1984 con i dilettanti del Bagnone. E’ tornato ad allenare dopo l’Empoli, portato due anni fa fino alla semifinale playoff persa con il Brescia

dPresentato Torrente a Bari, ieri è ufficiale Fortunato nuovo tecnico dell’AlbinoLeffe. Grosseto: Scienza ieri ha incontrato la società ed è in pole per la panchina.

Capitolo Torino Dopo Ebagua, Gazzi. Il centrocampista del Bari è stato espressamente richiesto da Ventura: la richiesta al momento è alta (3 milioni). Intanto il Toro attende che Livorno e Chievo definiscano la situazione di Pulzetti (arriva solo in cambio di Loviso, ma in ballo c’è anche Iori); c’è un’idea Vives, solo se fosse lasciato libero dal Lecce, che invece conta di prolungargli il contratto, in scadenza nel 2012. Punto Reggina Slitta l’annuncio di Breda come allenatore. Il Verona rileverà la comproprietà di Hallfredsson, Cascione rimarrà a Pescara e Zizzari alla Reggina; Bombagi (Villacidrese, svincolato) sarà il primo volto nuovo, mentre in porta, se parte Puggioni, si punterà su Guarna (Ascoli). Bonazzoli e Tedesco devono ridursi l’ingasso per restare. Campagnacci verrà riscattato per 160 mila euro dal Giulianova; infine sfida col Crotone per Maiello (Napoli). E c’è l’intenzione di lanciare Camilleri, pienamente recuperato dopo l’infortunio, se la Juve non decide di riscattarlo. Varie Colpo del Crotone: arriva Insigne, bomber del Foggia, in prestito dal Napoli. Il Brescia deve scegliere l’allenatore: incontrato ieri Marcolin, resta in lizza Scienza. Palombo resta alla Samp, che punta Eder (c’è anche il Novara). Bari: per la porta c’è Lamanna del Gubbio, che al suo posto prende Kosicky (Catania) e Facchin (Pavia); verso Gubbio anche Burrai. Varese: rinnova la stellina De Luca fino al 2014. Ieri incontro Padova-Genoa, dopo El Shaarawy, altri giovani possono andare in Veneto: il primo è Destro, (c’è già un accordo per il prestito), potrebbero arrivare anche il portiere Perin, Polenta e Jelenic. Modena: vicini i prestiti di Bernacci (Bologna) e Di Gennaro (Milan). Pescara: in porta sta per arrivare Pinsoglio (proprietà Juve, era a Viareggio), come secondo, dal Chieti può arrivare l’esperto Bifulco; in attacco piace Napoleoni (Levadiakos). Nocerina e Cittadella su Donnarumma (’92 del Napoli).

PRIMA DIVISIONE Domani le finali di ritorno

Oltre 20 mila per Salernitana-Verona Restano 7 mila biglietti. Flaminio esaurito per Atletico-Juve Stabia 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dSi giocano domani pomeriggio le finali di ritorno dei playoff di Prima divisione. A. Roma-Juve Stabia (arbitro Irrati di Pistoia, and. 0-0) e Salernitana-Verona (Di Paolo di Avezzano, 0-2) saranno trasmesse in diretta da Rai Sport 1. Il regolamento prevede che in caso di punteggio e gol si giocano i supplementari. Se la situazione non cambia, è promossa la squadra meglio piazzata, ossia quella che gioca in casa.

A.Roma-Juve Stabia (ore 16) Tutto esaurito allo stadio Flaminio: sono volati via i 1.722 posti riservati agli ospiti (solo possessori di tessera del tifoso) e

sono quasi esauriti i 2.300 in vendita ai soli residenti di Roma. Il tecnico dell’Atletico Roma, Roberto Chiappara ha a disposizione tutta la rosa ad esclusione di Esposito e Chiaretti. Recuperato invece dall’influenza Mazzarani. Chiappara pensa di confermare gli undici che hanno giocato il match di andata a Castellammare di Stabia. Buone notizie per Piero Braglia, allenatore della Juve Stabia, che recupera il centrocampista brasiliano Mezavilla. In attacco preoccupano le condizioni di Albadoro, si candida al suo posto il nigeriano Mbakogu. A gara iniziata potrebbe trovare spazio Ciotola. La squadra è da ieri in ritiro alla Borghesiana. Salernitana-Verona (ore 18) Prevendita a gonfie vele a Salerno. Ieri sera è stata superata quota 22mila ed è esaurito da 2 giorni il settore curva sud. Restano 7 mila biglietti per tribu-

na e distinti. Domani mattina aperti i botteghini dello stadio Arechi, ma solo per i residenti in Campania. In serata i giocatori rientreranno da Matera dove sono stati in ritiro per due giorni. Per Breda l’unico dubbio è legato alle condizioni di Fabinho, che lamenta un fastidio muscolare. Mandorlini, tecnico del Verona, ha caricato così la sua squadra: «Non sono io che devo dimostrare di essere superiore alla Salernitana. Lo faranno i miei ragazzi».In attacco potrebbe giocare Mancini al posto di Le Noci. E' l'unico dubbio che Mandorlini si tiene e che sarà sciolto solo poco prima della gara. In difesa torna Ceccarelli che ha scontato la giornata di squalifica. L'allenatore non snobba la Salernitana. «Non voglio sentir parlare dei loro quattro assenti» Nessun timore per l'ambiente: «Siamo allenati». Il Verona parte oggi pomeriggio con un charter, 988 i biglietti venduti ai tifosi.

La sfida tra i 4 tecnici

PANCHINE

Il Como sceglie Ramella Ternana: idea Toscano Ernestino Ramella, 56 anni, ex Gallaratese (serie D) e' il nuovo allenatore del Como: ha vinto la volata su Fusi e Andrissi. La Ternana, oltre a Sciannimanico, sta trattando con Mimmo Toscano. Stamattina incontro tra Monaco e il d.g. Ricci. Se il tecnico non dovesse essere riconfermato, il club ha già in caldo due nomi: Sottili e Remondina.

Dopo Zeman Il Foggia ha presentato il nuovo Roberto Chiappara, 37 anni (A. Roma) e, a destra, Piero Braglia, 56 (Juve Stabia) BARTOLETTI-REPORPRESS

Roberto Breda, 41 anni (Salernitana) e, a destra, Andrea Mandorlini, 50 (Verona) LIVERANI-REPORPRESS

allenatore Walter Bonacina, all'esordio tra i pro dopo 2 stagioni alla Primavera dell'Atalanta e che dovrebbe portare il centrocampista Molina e altri suoi ex giocatori. Comproprietà: c'è l'accordo col portiere Ginestra (ex Paganese). Solo due confermati: Perpetuini e Tomi. Redzic, attaccante sloveno va alla Reggiana. Il Taranto valuta se riscattare Sy (Reggina), il Lecco segue il centrocampista Juliano e il portiere Sepe (Napoli).

Tnas L’arbitrato del Coni ha respinto il ricorso del Pomezia contro la squalifica che aveva condannato la squadra all'ultimo posto del girone C di Seconda. Confermati l’inibizione di 5 anni del presidente Schiavon. Matteo Brega


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SCOMMESSE

fNel campionato russo, vale la pena

puntare anche sull’attacco del Cska

Fiducia a Spalletti: «2» largo per lo Zenit

taccuino a cura di

SVEZIA

Gefle, 4 Under di fila Il quinto paga 1,75

In Russia turno facile per il tecnico italiano: la vittoria con handicap di un gol sul campo del Volga a quota 2,30 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d Piena fiducia allo Zenit di Spalletti nella prima multipla di questa settimana, aperta dal successo «largo» per il tecnico italiano contro il Volga. Sempre in Russia, puntiamo sull’attacco del Cska Mosca e diciamo Over contro lo Spartak Nalchik. Tutta fra Argentina e Brasile la seconda giocata nella quale ci affidiamo a due difese all’opposto: quella dell’Huracan spinge sull’Over, quella del San Paolo è decisamente da Under. PRIMA MULTIPLA

11,00

DUBLINO SENZA SPERANZE Dopo 5 k.o. di fila, impresa impossibile sul campo dello Sligo

In Russia Lo Zenit di San Pietroburgo ha ripreso quota grazie al sonoro 4-0 rifilato al Rostov. La trasferta di oggi pomeriggio contro il Volga è alla portata di Spalletti e il semplice «2» (a 1,45) si può rinforzare con l’handicap di una rete: così vale 2,30. Cska Mosca in fuga dopo il successo nello scontro diretto con l’Anzhi Makhachkala. La capolista può vincere facile nella trasferta contro lo Spartak Nalchik (ultimo) e il «2» è a 1,40. Momento da Over (7 nelle ultime 8) per il Cska, un altro piace a 1,80. In Irlanda Cinque ko di fila rendono l’impresa dell’UC di Dublino impossibile (il «2» è a 11,00) nella trasferta con lo Sligo. I Rovers partono nettamente avanti a 1,20, quota che migliora puntando sulla loro difesa. Solo una rete subita nelle ultime 4 interne, il No Goal è a 1,73.

w I NUMERI

15

reti incassate in 5 sconfitte di fila rimediate in trasferta dallo Huracan. Una perfetta media da Over, al doppio della posta

2,25

tanto è quotato il successo del San Paolo (sarebbe il quinto di fila) nella trasferta contro il Ceara

In Svezia Momento caldo per l’Orebro: tre successi di fila e 4 Over centrati nelle ultime 5. Nella trasferta contro l’ultima in classifica Halmstad, un altro esito alto stuzzica a quota 2,05. Buono anche il «2» che viaggia a 2,20. SECONDA MULTIPLA

In Argentina Huracan disastroso in trasferta: ha perso le ultime 5 incassando ben 15 reti. Una perfetta media da Over che spinge sull’esito - al doppio della posta - nella gara esterna con l’Independiente. In alternativa va bene l’«1» a 1,67. Con il titolo di Clausura appena con-

dQuattro Under consecutivi per il Gefle, tendenza «bassa» che verrà messa alla prova nel faccia a faccia di oggi in casa con la capolista Elf sborg. Continuare il trend paghereb be 1,75, per l’esito finale vince inve ce il «2», al doppio della posta.

quistato, il Velez può rilassarsi in casa contro il Racing. L’«1» è comunque preferito (a 1,60), ma puntare qualche euro sul Goal (a 1,73) non sembra una cattiva idea. In Brasile Difesa da rivedere per l’Avai, 3 volte ko in 4 gare e con 12 reti al passivo. Può approfittarne il Palmeiras nella sfida interna dove gli esiti da cerchiare in rosso sono l’«1» con handicap (a 2,20) e l’Over a 1,75. San Paolo a mille: il quinto successo di fila - nella trasferta contro il Ceara - è una giocata che intriga a 2,25, ma si può puntare anche sulla difesa degli ospiti (solo una rete subita in 4 gare) che chiama l’Under a 1,70.

BRASILE

Fluminense, contro il Bahia è facile: 1,35 dDue vittorie e due k.o. per il Flumi nense, partito a singhiozzo. Oggi contro il Bahia (zero vittorie nelle pri me 4 giornate) la vittoria dovrebbe essere facile: l’«1» vale 1,35 e in lava gna vola anche l’Over, a 1,65. Ghiot to l’«1» con handicap, a 2,05.

ARGENTINA

Boca, la chiusura in bellezza vale 2,20 Luciano Spalletti, 52 anni, è in Russia dal 2009: con lo Zenit ha vinto il campionato 2010 OLYMPIA

dIl Boca, che ha subìto l’ultimo ko 9 giornate fa, nel turno conclusivo va a trovare il Gimnasia, che nello stes so arco di tempo ha vinto una sola volta. Oggi il «2» vale 2,20, ma senza strafare, visto che l’Under svetta a 1,60.

NORVEGIA

Tromso, il primo k.o. quota 4,00 dTromso primo in Norvegia e anco ra a zero ko. La prova del nove nella trasferta di domani con il Ro senborg, 12o: la scossa dei padroni di casa vale 1,75, l’impresa degli ospi ti è a 4,00. Stuzzica l’Over a 1,73.

PRIMA DIVISIONE

All’Atletico Roma basta il pari a 2,95 dSolo una follia potrebbe impedire all’Atletico Roma di vincere la secon da finale: dopo lo 0 0 a Castellamma re, i biancoblù sono a 1,85 per il ma tch di domani contro la Juve Stabia, ferma a 4,50. Ai romani basterebbe anche il pari: vale 2,95, l’Under è a 1,55.

PRIMA DIVISIONE

Salernitana-Verona l’Over quotato 2,10 dSerie B a un passo anche per il Verona, che dovrà difendere fuori casa il 2 0 rifilato alla Salernitana. Le quote ovviamente spingono per la squadra campana, in quota a 1,85. Il pareggio vale 3,10, l’azzardo Over contando sulla necessità di gol dei granata paga 2,10.


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fNel tabellone delle donne, la regina è ancora

SCOMMESSE

Serena Williams: si gioca a 5 volte la puntata

Federer-Nadal e niente più A Wimbledon sono ancora loro i grandi favoriti: lo svizzero a 3,25, Nadal a 3,50 ALESSANDRO GIANNACE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dWimbledon è il loro regno. Nelle ultime 8 edizioni del torneo hanno vinto solo loro e anche le quote si piegano sotto i colpi di Rafa Nadal e Roger Federer, pronti a conquistare di nuovo l’erba più prestigiosa del tennis. Vola un pizzico più su lo svizzero (primo della lista a 3,25) che per tornare a vincere a Londra e agguantare Pete Sampras a 7 vittorie nell’albo d’oro, ha mandato su tutte le furie gli organizzatori di Halle, ritirandosi all’ultimo minuto. Per Rafa Nadal il gusto di battere ancora Federer in finale dopo il Roland Garros è uno sfizio da 3,50.

Tirannia L’unico che può mettere fine alla loro «tirannia», quote alla mano, è Novak Djokovic: la sua striscia calda (imbattuto per 43 match consecutivi) si è interrotta a Parigi proprio contro Federer e trionfare nella ta-

na di Roger sarebbe una soddisfazione da 4,50. Occhio ad Andy Murray: anche lo scozzese ha la mano calda e lo ha dimostrato all’Atp Queen’s, dove vincendo ha riacceso le speranze (e la sua quota è calata da 10,00 fino a 7,00) d’Oltremani-

90,00 SOGNO SCHIAVONE

A Londra, in rosa, dominano le Williams, per la nostra solo le briciole

ca di rivedere un britannico in trionfo a Wimbledon: l’ultimo a riuscirci fu Fred Perry nel 1936. Poi... il vuoto Dopo di loro, praticamente il vuoto: si parte dal 50,00 assegnato dal tabellone Snai a Del Potro, passando per

La scommessa impossibile di CARLO PELLEGATTI*

I capi pellerossa di... Merano Mai come quest’anno gli allenatori dei cavalli ad ostacoli, che hanno lavorato a Merano, hanno invidiato i leggendari capi pellerossa, specialisti nella danza della pioggia. É stata una ecatombe di cavalli nella riunione di primavera nello splendido impianto di Maia Alta, a causa dei terreni duri, vere e proprie «strade». Finalmente, da un paio di settimane, il cielo ha rovesciato acqua benedetta sulla pista dove domani sette cavalli di tre anni si affrontano sulle siepi del premio Val D’Adige. Contano molto i quattro allievi di Paolo Favero, attenzione anche a Sorbon. Io, però, preferisco Ciro Vicenti, allenato da Giuseppe Chianese, che, al debutto, ha colto un promettente secondo posto. La monta di Furhmann, il terreno preferito, una condizione più rodata sono tutti elementi che lo potrebbero aiutare a battere lo squadrone di Favero. Oggi, a Merano, un’impresa!

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il 66,00 di Tsonga e Soderling. Nessuna pietà nemmeno per Tomas Berdych, che l’anno scorso giocò la finale contro Nadal: pagherebbe 75,00. Stessa musica nel tabellone in rosa: le ultime 11 edizioni del torneo sono state appannaggio quasi esclusivo delle sorelle Williams che insieme ne hanno conquistate 9. Serena è tornata di prepotenza dopo quasi un anno di inattività e nonostante l’eliminazione prematura a Eastbourne sarà di nuovo al top secondo le quote. È la prima nel seeding dei bookmaker e si gioca a 5 volte la scommessa, ma assieme a lei c’è Maria Sharapova, l’unica - assieme alla Mauresmo - che ha spezzato il dominio delle Williams negli ultimi 11 anni. Da Serena a Venus, la quota sale fino a 8,00, mentre il divario fra le due finaliste dell’ultimo Roland Garros è abissale: Na Li si gioca a 11,00, per la nostra Francesca Schiavone il sogno di conquistare anche Londra è offerto a 90,00.

1,12 FORMULA 1 Pochi dubbi nella scommessa sul titolo piloti di Formula 1: Sebastian Vettel (foto), con 5 successi nei primi 7 gran premi, ha già la vittoria in tasca. Il suo bis si gioca appena a 1,12. Alonso è già lontano a 16,00.

1,30 MOTO GP Puntando su Casey Stoner (foto) come vincente del titolo in Moto Gp si va sul sicuro. Il suo trionfo è a quota 1,30. In seconda battuta c’è Jorge Lorenzo, a 4,50. Valentino Rossi a quota miracolo (20).

3,30 SUPERBIKE Max Biaggi (foto) tra i protagonisti del gran premio di Spagna in Superbike. Il romano è dato vincente a 3,30 in entrambe le manche; lo spagnolo Carlos Checa è il primo favorito (in gara 1 e 2) a quota 1,80. Roger Federer, 30 anni l’8 agosto, è sposato con Miroslava Vavrinec AFP

1,55

IPPICA DOMANI IN EVIDENZA LA PISTA TOSCANA

Gran Premi Duomo ed Etruria Firenze si mette lo smoking Italiano favorito fra gli anziani Occhione fra i tre anni dDomenica ippica ben divisa ancora tra trotto e galoppo con Firenze a fare da campo centrale, Merano con la stagione degli ostacoli che sta entrando nel vivo, e una finestra su Ascot per la conclusione del meeting.

Anziani Firenze propone gli appuntamenti classici con il Gran Premio Duomo e l’Etruria. Il primo riservato agli anziani, il secondo per i puledri. In pista quello che potremmo definire il... campione in carica, ovvero Italiano, il vincitore a tempo di record dell’edizione dello scorso anno il quale dopo una serie di piazzamenti importanti, tra cui il 2o posto nel Lotteria, potrebbe finalmente trovare la giornata di grazia. Enrico Bel-

quotine

Italiano in coppia col suo driver Enrico Bellei GRASSO

lei in sediolo al portacolori della romana scuderia Ucci-Riccitelli, dovrà temere, tra gli altri, Gustav Diamant vincitore a Bologna, Melania Sf, che sta correndo molto bene; Looney Tunes in progresso e Irving Rivarco confinato in seconda fila, ma sempre pericoloso.

CICLISMO Alberto Contador (foto) fa il vuoto o quasi nelle quote sul prossimo Tour de France: è già in fuga a 1,55, con Andy Schleck primo inseguitore che però è già bancato a 4,00. Per Ivan Basso la quota schizza fino a 33,00.

Tre anni Tra i cavalli di tre anni dell’Etruria attenzione a Occhione Jet, il più classico dei concorrenti, e a Otto Brooke Bar , Opal Brown, Oliver Ur e Orione Vil anche se non vanno escluse sorprese. A Merano si corre il grande Steeple d’Europa. Sette cavalli al via con l’ospite francese Alarm Call, mentre i nostri si affidano soprattutto a Kandinskiy. In pista anche uno svizzero, Oh Caline, due esponenti dell’ostacolismo ceko, Budapest e Oleha, tutti con chance. Da segnalare infine l’apertura delle scommesse sul titolo di Champion Jockey italiano, ovvero sul nome del fantino che a fine anno avrà vinto il maggior numero di corse. Comanda Fabio Branca, ma nelle quote i favorito sono Christian Demuro e Umberto Rispoli.

2,50 SERIE A Quote pronte su Snai per il prossimo campionato di Serie A: a condurre i giochi sono i campioni in carica del Milan, per Allegri (foto) e i suoi il bis scudetto è a 2,50. Segue l’Inter a 2,75, mentre Juve e Roma sono più giù a 9,00 e 10,00.

1,70 UNDER 21 Per la vittoria finale del Campionato Europeo Under 21 in corso in Danimarca conviene puntare sulla Spagna. Secondo i quotisti la nazionale iberica, con la stellina Juan Mata (foto), è la grande favorita del torneo, a 1,70.


* SOLDATINI D’ITALIA opera in 65 uscite. Prima uscita € 1,99, seconda uscita € 4,99, uscite seguenti € 9,99 oltre al prezzo del quotidiano. Per informazioni rivolgersi al Servizio Clienti Gazzetta tel: 02.63.79.85.11 e-mail: linea.aperta@rcs.it Maggiori informazioni sul piano dell’opera su www.gazzettastore.it

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SUPERBIKE GP SPAGNA

AUTO 4

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SUPERPOLE SU LA7 ALLE 15

Max a terra senza danni

Melandri più veloce di Checa Biaggi 6o Marco riporta la Yamaha davanti. Carlos 2o si nasconde. Il romano in crisi per il caldo

PAOLO GOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ALCANIZ (Spagna) dSu questo alti-

piano pieno di niente nel 211 avanti Cristo il generale cartaginese Asdrubale spianò l’esercito romano. Precedente remoto ma inquietante per Max Biaggi, a digiuno da inizio campionato e arrivato al bivio: battere Carlos Checa per tenere aperta la (piccola) speranza di confermarsi Mondiale o ammainare bandiera. A 72 punti dalla vetta (su 350) non c’è più margine d’errore. Crisi Il debutto Superbike in Aragona ha ufficialmente aperto la crisi di Max, scivolato al mattino senza danni ulteriori al piede sinistro (contuso sabato a Misano). E infine 6˚ ad oltre mezzo secondo dalla vetta. In un colpo solo il numero uno ha preso paga dal nemico italiano Marco Melandri, dall’avversario diretto nel Mondiale e perfino dai compagni di marca Noriyuki Haga e Leon Camier. Sorpresa Sull’affascinante saliscendi spagnolo solo Marco Melandri è stato più veloce di Checa. Il ravennate ha cancellato il disastro di Misano (6˚ e caduta) riportando la Yamaha al vertice. Il dominatore però è in agguato (2˚) e nel tempo ideale (somma dei migliori settori), seppure per un solo centesimo, è stato più veloce di Melandri: significa che la Ducati si è nascosta e che la 300ª vittoria e il 750˚ podio (ne mancano due) sono nel mirino.

Marco Melandri, 28 anni, è alla prima stagione in Superbike ALEX PHOTO

Prudenza «In tv e sui giornali da giorni parlano delle mie vittorie (8 in 12 gare; n.d.r.) e del titolo Superbike che per la prima volta potrebbe arrivare in Spagna. Arriveranno in tanti, ma è una vigilia come le altre», fa il modesto Checa. Caldo L’asfalto che bolliva a 56 gradi ha messo nei pasticci Biag-

gi, qui il più veloce nei test di ottobre. «Sono cambiati i riferimenti, l’assetto di allora non va più bene e sto cercando una strada nuova contando di trovarla in tempo per la gara», ha fatto sapere Max, che da due gare parla soltanto attraverso l’addetto stampa dell’Aprilia. Il caldo invece ha dato una mano a Melandri «perché sulla moto non ho cambiato una virgola rispetto a Misano e anche le gomme sono esattamente le stesse, solo il risultato è ben diverso. Domenica scorsa la R1 non era efficace in frenata, abbiamo capito dov’è il problema ma non possiamo risolverlo in pista, bisognerà lavorare a casa». Si parla di modifiche al controllo elettronico del freno motore. Previsioni Faceva così caldo che i tempi sono rimasti due secondi più alti rispetto ai test. Ma Checa ha le idee chiare: «Con il freddo eravamo molto più veloci ma dopo 5-6 passaggi le gomme andavano in crisi, invece col caldo la prestazione non cambia». Intanto continuano i problemi della Bmw. Leon Haslam è così sfiduciato che non ha voluto rinnovare il contratto e si è messo sul mercato e aspetta segnali dall’Aprilia.

Domani c’è il GP Spagna, 7a prova del Mondiale Sbk ad Aragon (5.344 m)

1. Melandri Ita-Yamaha 1’59"726 (160,687 km/h) 2. Checa Spa-Ducati 2’00"073 3. Haga Gia-Aprilia 2’00"214 4. Camier GB-Aprilia 2’00"253 6. Biaggi Ita-Aprilia 2’00"309 7. Fabrizio Ita-Suzuki 2’00"309 8. Badovini Ita-Bmw 2’00"377 SUPERSPORT

1. Parkes Aus-Kawasaki 2’02"773 156,699 km/h 2. Salom Spa-Kawasaki 2’03"087

AD ASSEN

Elena, prima donna in Moto2

Si chiama Elena Rosell, è nata a Valencia 25 anni fa, e sarà la prima donna a correre in Moto2. A farla debuttare nel GP d’Olanda ad Assen il team Aspar. Considerata la pilota donna più veloce di Spagna, è impegnata nella Stock Extreme e nel 2009 ha vinto ad Albacete nella Kawasaki Ninja Cup.

scorsa in Portogallo. In che condizioni correrà?

«Tutto sommato buone anche se non ho potuto allenarmi in moto. Il pollice destro che ho battuto ad Agueda si è sgonfiato, non mi dovrebbe dare problemi».

5. Scassa Ita-Yamaha 2’03"943

IN TV Così su La7 ed Eurosport: oggi ore 10.45 qualifiche 15 Superpole; domani: ore 12 gara-1, 15.30 gara-2; 16.15 Paddock Show. Su Eurosport Superstock (10.45) e Supersport (13.30)

«Purtroppo mi sono complicato la vita con tanti piccoli guai fisici. L’infortunio al ginocchio nel primo GP ha influenzato la stagione. Ora non mi fa più male ma non è stato facile combattere ad armi pari sui terreni duri e sulle piste meno tecniche. In Olanda ho vinto praticamente con una gamba sola».

«È il più in forma di tutti e non ha problemi fisici. Poi è duro nei sorpassi, così tanti piloti lo lasciano passare facilmente. Ma non sono preoccupato perché è costante più che veloce e ci sono tante gare per sorpassarlo nel Mondiale». «Ci sono più piloti in grado di vincere: io, Desalle, David Philippaerts, che ha una buona tenuta fisica, e Steven Frossard, incostante ma molto veloce. I tifosi si divertono di più».

Un bilancio delle prime gare?

cross approda per la prima volta sull’impianto spagnolo di La Baneza, a 300 km da Madrid. Una tappa delicata per Tony Cairoli (Ktm), 2o nel Mondiale a 12 punti dal belga Clement Desalle (Suzuki). Il campione MX1 è infatti reduce da un infortunio subito la settimana

GUIDO RANCATI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dEra scontato che non sarebbe stata una passeggiata di salute per Sébastien Loeb (Citroën) e Mikko Hirvonen (Ford), i primi a mettere le ruote sulle ghiaiose strade dell’Acropolis Rally. Meno scontato, invece, che Petter Solberg sfruttasse tanto bene la posizione di partenza favorevole per fare il vuoto.

Dominio Più veloce nelle prime 4 prove speciali, e discretamente veloce anche nelle due successive, il norvegese con la DS3 autogestita ha chiuso la prima delle tre giornate greche con 51" di vantaggio sull’asso francese, rallentato anche da una foratura, e con 55"3 sul finlandese e 57" e 2’ su Sébastien Ogier (Citroën). «È solo l’inizio e so bene che non era certo in questa prima tappa che si decideva la gara», osserva Solberg alla fine di una giornata che per lui è stata trionfale. Pensando con una certa preoccupazione alle due boucles (con tre piesse ciascuna) nelle quali sarà lui a dover passare per primo. Una preoccupazione che non sfiora lo sfortunato Jari-Matti Latvala: a lungo il meno lontano degli inseguitori, il fordista ha infatti perso oltre 3' nell’ultimo impegno affrontato con un differenziale della Fiesta rotto. I RISULTATI: 1. P. Solberg (Nor-Citroën) in 1h39’24"2; 2. Loeb (Fra-Citroën) a 51"6; 3. Hirvonen (Fin-Ford) a 55"3; 4. Ogier (Fra-Citroën) a 57"2. 5. H. Solberg (Nor-Ford) a 1’43"2.

LA NUOVA FERRARI IN GERMANIA

Montezemolo e Frattini lanciano a Berlino la FF

Festa Ferrari giovedì all’ambasciata italiana a Berlino per il lancio in Germania della nuova FF. Con il presidente Ferrari Luca Montezemolo (al centro), i ministri degli Esteri italiano Franco Frattini (a destra) e tedesco Guido Westerwelle.

FORMULA 1 Ci parla del sul rivale Desalle?

Il livello della MX1 è salito?

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LA BANEZA (Spagna) dIl Mondiale

Solberg super rifila 51 secondi all’asso Loeb

taccuino

«Adesso sto bene e vado all’attacco»

MASSIMO ZANZANI

RALLY MONDIALE IN GRECIA

Il norvegese nella prima tappa fa il vuoto con la Citroën I TEMPI autogestita. Hirvonen è terzo

CROSS MONDIALE IN SPAGNA Cairoli: «Il ginocchio è a posto. Desalle un duro nei sorpassi ma non mi spaventa»

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GRINTA DA CAMPIONE Toni Cairoli, 25 anni, con la Ktm 350. Oggi si disputano le qualifiche MX1 e MX2 del GP Spagna, 7a prova del Mondiale, domani dalle 12 le gare

Perez pronto per Valencia dReduce dall’incidente nelle qualifiche di Montecarlo e dopo aver saltato il GP del Canada, il messicano del la Sauber Sergio Perez è pronto al rientro. «Sono tor nato in Messico dove mi sono preparato. Mi sento be nissimo e non vedo l’ora di correre a Valencia».

SUPERSTARS

Domani si corre a Donington d(a.s.) Domani a Donington torna la Superstars. In cerca di riscatto Andrea Bertolini (Maserati) dopo la doppia foratura nella gara di Portimao. L’obiettivo è di ridurre lo svantaggio in classifica di 28 punti che lo separa dal leader Thomas Biagi (Bmw), a quota 76.

RALLY DEL SALENTO Cambierà qualcosa nella tattica di gara?

Pisi (Peugeot) passa al comando

«Devo aumentare la velocità nella prima parte, per il resto mi sento a posto e ho grande fiducia nella mia Ktm 350».

d(g.r.) Più veloce in 3 delle 8 speciali, Alessio Pisi (Peugeot) è passato al comando del Rally del Salento davanti a Paolo Andreucci (Peugeot). Oggi gran finale del 5˚ appuntamento, valido per il Tricolore rally.


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SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CICLISMO DOMANI IL COMPLEANNO

MOSER 60 «Quel giorno a Roubaix volavo nel fango con la maglia iridata» Il grande trentino: «È stata la mia impresa più bella. Saronni? L’ho invitato alla festa, ma ha un impegno...» DAL NOSTRO INVIATO

PIER BERGONZI 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA

GARDOLO (Trento) dFrancesco risa-

Francesco Moser nel primo dei tre trionfi alla Roubaix, nel ’78 in maglia iridata

LA SCHEDA

O

FRANCESCO MOSER Nato a Palù di Giovo il 19 giugno ’51 PRO’ DAL 1973 AL 1988

Sue 273 corse: 3 Roubaix, 1 Giro e 2 titoli mondiali

Francesco Moser è nato a Palù di Giovo (Trento) il 19 giugno 1951. Professionista dal 1973 al 1988, con 273 successi è l’italiano plurivittorioso di tutti i tempi e terzo al mondo dietro Merckx e Van Looy. Suo il Giro d’Italia del 1984, al termine di un epico duello con Fignon. Nella corsa della Gazzetta ha vinto 23 tappe ed è stato 57 giorni in rosa: ha chiuso anche 3 volte secondo e 2 volte terzo. Al Tour, nel 1975, ha vestito per 7 giorni la maglia gialla e vinto due tappe. Due tappe e sette giorni da leader anche alla Vuelta. Capitolo grandi classiche: 3 Roubaix, 1 Sanremo, 2 Lombardia, 1 Campionato di Zurigo, 1 Freccia Vallone, 1 Gand-Wevelgem. Ha vinto il Mondiale nel 1977 a San Cristobal, finendo 2˚ nel 1976 e 1978. In pista vanta un oro (’76) e un argento (’79) ai Mondiali nell’inseguimento. Sempre in pista, si è imposto in 16 Sei Giorni e ha stabilito più volte il record dell’ora.

le col trattore, in mezzo alle vigne, come fosse in bici sul Grammont. Il viso affilato, le gambe nervose, depilate e abbronzate come fosse ancora quel magnifico corridore che è stato. Domani festeggerà i 60 anni, in bici, tra un migliaio di cicloamatori, anzi di adepti, che da 23 anni partecipano alla «Francesco Moser», antesignana di tante granfondo con la firma di un campione. Non si parla con lui prima di aver assaggiato il suo spumante 51.151. Non si parla prima di aver fatto un rapido giro turistico nella tenuta di Villa Warth, l’antica residenza dei vescovi trentini che è diventata la grande sfida della sua seconda carriera. Dopo aver smesso di correre e vincere, Moser è tornato alla terra. Produce 150 mila bottiglie di vino di qualità e affitta 15 appartamenti in quella tenuta che ha una parentela stretta col paradiso. Non si parla con Francesco prima di aver familiarizzato con i cani Tom e Freddy, dopo aver visto le tre caprette, le galline, l’orto, gli ulivi e quel terrazzino con vista su Trento e la valle dell’Adige. Non si parla prima di averlo visto giocare con Anna, 10 mesi, figlia di sua figlia Francesca. E allora si capisce perché Moser, l’epigono del ciclismo contadino e al tempo stesso il più grande innovatore, è un uomo felice. Un uomo in equilibrio tra lo stato di grazia e lo stato di natura. Ha lasciato ogni impegno politico (è stato assessore al Turismo con il partito autonomista trentino) e ciclistico (è stato presidente mondiale dei corridori), per dedicarsi alla sua famiglia e alla sua terra. Ma quando si siede e apre un’altra bottiglia di Muller Thurgau («Questo lo facciamo con le uve di Palù») si finisce per parlare soprattutto di ciclismo. Se si guarda alle spalle qual è l’attimo da salvare dei suoi 60 anni?

«Ce ne sarebbero tanti, tra le Roubaix e i Giri d’Italia soprattutto. Ma forse il momento chiave della mia vita fu quel giorno del 1969, quando mio fratello Aldo, che aveva appena rivestito la maglia rosa, mi convinse a correre. Avevo già 18 anni. Prima gara a Caldara, a fine luglio, nel giorno della sagra di Palù di Giovo. Vinco il gran premio della montagna, ma foro su una

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ha detto

per la festa dei 60 anni. Mi ha scritto che è impegnato...».

LA RIVALITÀ

Il più grande talento col quale ha incrociato le ruote?

Io e Beppe non potevamo andare d’accordo: sono uno che tende la mano, lui voleva sempre avere l’ultima parola

«Merckx. Subito sotto c’è Hinault. Eddy avrebbe voluto vincere dal 1˚ gennaio al 31 dicembre. Bernard è stato il primo a selezionare gli appuntamenti».

LA DINASTIA Mio figlio Ignazio è portato per le corse di un giorno. A mio nipote Moreno manca un pizzico di cattiveria strada bianca e chiudo quarto. Poi, per fortuna, sono venute anche le vittorie...». Tra tutte quale sceglie? Qual è stato il suo giorno migliore?

«Parigi-Roubaix 1978. Avevo la maglia iridata. C’erano pioggia, vento e fango. E stavo così bene, che potei fare quello che volevo». Ha vinto il Mondiale di San Cristobal ’77, il Giro e la Sanremo nell’84. Ha stabilito una serie di record dell’ora e conquistato tappe portando la maglia gialla al Tour. Eppure si dice che avrebbe potuto vincere di più.

«Mi mancano almeno un Mondiale, quello della beffa di Knetemann al Nurburgring ’78. E il Giro d’Italia ’77. Lo vinse Pollentier e poi si seppe come faceva...». Dire Moser è dire anche Saronni. Quanto avete giocato sulla vostra rivalità epocale?

«Nessun gioco. Eravamo e siamo troppo diversi. Tra noi non era proprio possibile andare d’accordo. Sono, di natura, uno che tende la mano, ma lui voleva avere sempre l’ultima parola. L’ho anche invitato, qui a casa,

Oggi però si seleziona anche troppo...

«Fino alla mia epoca i campioni erano riconoscibili. Adesso i più forti sono Cancellara, che però non sa vincere i Grandi Giri, e Contador, che però non sa vincere le classiche. Temo che in futuro sarà ancora peggio. Purtroppo». Il ciclismo continua ad avere seri problemi di doping. Petrucci, presidente del Coni, ha detto che se continua così non sarà più credibile.

«E il calcio allora? Truccare le partite per guadagnare soldi è un inganno che danneggia altrettanto pesantemente la nostra passione. Quanto al doping nel ciclismo, l’ho detto sin troppe volte: servono regole uguali per tutti che mettano davvero tutti alla pari. Il resto sono chiacchiere». Lei a suo tempo aveva confessato l’autoemotrasfusione.

«L’ho fatta quando era consentito farlo. Tutta la mia carriera è stata dentro le regole». Suo figlio Ignazio nel 2010 ha vinto il tricolore juniores nell’inseguimento. Suo nipote Moreno è una delle grandi promesse da corse a tappe. Che ciclismo li aspetta?

«Continuo a credere nel mio sport. Ignazio ha motore, ma è fisicamente portato solo per le corse di un giorno. Moreno ha delle doti, ma gli manca un po’ di determinazione, forse di cattiveria».

w I NUMERI

12

I fratelli Moser erano 12: Aldo, Gustavo, Claudio, Iris, Enzo, Rita, Anna, Diego, Giacinta, Francesco, Gabriella e Alferio. Gustavo, Iris, Enzo e Rita sono morti

4

Aldo, Enzo, Diego e Francesco hanno corso tra i pro’. Aldo ha vestito la maglia rosa 2 volte, nel ’58 e nel ’71; Enzo 2 giorni nel ’64; Francesco 57 volte

2

Oggi due Moser corrono tra gli Under 23: Moreno, figlio di Diego, e Ignazio, figlio di Francesco. Tra il 2005 e il 2009 Leonardo, fratello maggiore di Moreno, è stato pro’

Tornerà a impegnarsi in politica?

«No, ne sono uscito deluso. E in questo momento non c’è un solo personaggio che mi convinca. Ho chiuso anche con la politica sportiva. Quello che dovevo dire l’ho detto, ma pochi l’hanno ascoltato». Che cosa c’è nel futuro di Francesco Moser?

«Qui c’è talmente tanto da lavorare... Avete visto gli innesti di Lagrein sui tralci di Pinot Nero? E le nuove botti di rovere? E la caldaia che brucia legno macinato...».

In alto, Francesco Moser al lavoro in uno dei suoi vigneti. A fianco è con il figlio Ignazio, anche lui corridore MOSNA


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CICLISMO

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Tricolori e Nazionale, linea dura sul doping Vietati a tutti coloro che hanno avuto sanzioni: Petacchi saluta il Mondiale CIRO SCOGNAMIGLIO cscognamiglio@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dPugno duro? Di più. La Federciclismo, attraverso la delibera presidenziale del 30 maggio, ha chiuso le porte dei campionati italiani e della maglia azzurra a tutti gli atleti che hanno avuto sanzioni per doDAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SERFAUS (Austria) dFuori i secon-

di: Damiano Cunego ne ha 83 di vantaggio sull’olandese Bauke Mollema, 96 sull’altro olandese Steven Kruijswijk, 101 sul lussemburghese Frank Schleck e 119 sull’americano Levi Leipheimer. Nella crono di domani — decisiva, e non piatta — di 32 km, il Piccolo Principe si sentirà come una lepre inseguita dai cacciatori, o una volpe mirata dai cavalieri. Ma con un enorme vantaggio rispetto alla lepre e alla volpe: sarà lui, partendo ultimo, a correre dietro ai cacciatori e ai cavalieri.

ping. In realtà, si pensava che il divieto valesse per i sanzionati a partire dall’estate 2008: risalivano infatti a tre anni fa i primi passi in questo senso della Federazione, dopo gli scandali di quell’estate (la positività di Riccò al Tour 2008 su tutti). Invece no. «Il limite temporale non c’è», dice il presidente Renato Di Rocco. Ciò significa che Tricolori e Nazionale sono vietati anche a nomi di primo piano come Michele Scarponi, Ivan Basso, Danilo Di Luca. Ma anche ad Alessandro Petacchi, squalificato un anno per il caso-salbutamolo al Giro 2007. E quello del 37enne della Lampre-Isd non è un nome

fatto a caso, visto che il Mondiale di Copenaghen (25 settembre) sembra particolarmente adatto a uno come lui... Polemiche «E’ un giro di vite molto tosto e restrittivo — dice il c.t. azzurro Paolo Bettini —. Mi verranno sicuramente a mancare uomini importanti. Accetto la norma, vorrà dire che sarò ancora più concentrato sui giovani promettenti che abbiamo». Le polemiche, c’è da scommetterci, non mancheranno. E la Corte Federale si dovrebbe riunire a inizio della prossima settimana, anche perché Danilo Di Luca, assistito dall’avvoca-

Svizzera Il veronese sempre leader: «La crono non è il mio forte, ma conta molto anche la forma»

Oggi tappa per velocisti, domani la chiusura contro il tempo: Damiano deve guardarsi soprattutto da Leipheimer. Soler: lievi progressi, ma resta in coma

Fioretto Intanto (mentre Di Luca era costretto al ritiro per problemi intestinali) dietro lotta-

Damiano Cunego, 29 anni, al quinto giorno con la maglia gialla EPA

GIROBIO PER DILETTANTI UNDER 27

Agostini raddoppia, Moser crolla E Cattaneo resiste al comando (l.guerra) Doppietta del tricolore Agostini (Zalf) al GiroBio per dilettanti under 27: il padovano aveva annunciato che sulle strade del Veneto avrebbe cercato di far saltare il banco e così ha fatto, bissando nella Lonato Pianezze (7ª tappa, 165.2 km) il successo di Montecassino. Ha preceduto di 8” Stefano Locatelli, il compagno Enrico Battaglin e Salvatore Puccio. Tappa dura, con la salita verso il traguardo da ripetere 2 volte che ha messo in difficoltà il leader

Mattia Cattaneo (Trevigiani), 17˚ a 48" ma sempre in testa con 31" sul colombiano Anacona e 45" sullo stesso Agostini. Crollo invece di Moreno Moser, finito a 2’57" e ora sceso in 14ª posizione a 3’27" da Cattaneo. Ieri altri controlli antidoping della Fci a ribadire la volontà della politica del GiroBio. Oggi penultimo giorno di gara col tappone di montagna da Bassano del Grappa a Gallio: 186.5 km con la salita sterrata del Brocon (RaiSport2 dalle 22.40).

vano per la classifica: più fioretto che sciabola, più sparatorie che cannonate. Ci hanno provato Mollema e Kruijswijk, ci ha provato anche Frank Schleck, ma Cunego, con pazienza, astuzia e anche umiltà, è riuscito a far chiudere sugli scatti, a turno, un po’ tutti. «Questa è una salita — ha spiegato Cunego — dove, se agisci in prima persona, poi paghi». Lui si è speso solo nel finale, e poco ci è mancato che riuscisse a scippare qualche secondo agli avversari. Oggi tappa per velocisti, quei pochi rimasti (Cavendish, Greipel, Haussler, Hushovd ieri ultimo). «E poi rimane la crono — ha ammesso Cunego —, che non è il mio forte. Ma ho lavorato un po’ sulla posizione, anche se miracoli non se ne possono fare, e ho usato di più la bici in allenamento, perché è importante anche la familiarità se non la sintonia. Il resto spetta alla condizione. Che c’è, ed è buona. Si possono fare i calcoli, ma alla fine la strategia sarà una soltanto: andare a blocco, dare tutto, per limitare i danni e tenere la maglia gialla». E a regalare qualcosa in più a Cunego — forse soltanto un po’ di tranquillità — domani verrà a guidarlo il direttore sportivo Roberto Damiani. Che, e non è un caso, c’era anche nel felice cronoprologo di Lugano. Coma Intanto anche nell’Ospedale di San Gallo si lotta contro il tempo: Mauricio Soler, il colombiano che giovedì è stato disarcionato dalla sella ed è stato fiondato contro un muro facendo temere il peggio, è sempre in coma farmacologico, in condizioni stazionarie, anche se i medici hanno riscontrato un leggerissimo miglioramento. «Il problema — hanno spiegato — è l’edema cerebrale. Se riuscisse ad assorbirsi da solo, si eviterebbe l’intervento chirurgico». Le prime 48-72 ore sono delicatissime per il recupero dell’uomo prima che dell’atleta.

a

sito di materia di doping, ieri ha preso decisioni importanti anche il Direttivo dell’Uci, riunito a Maastricht (Olanda). A partire dal 1˚ luglio, ma senza effetto retroattivo, gli atleti sanzionati per doping non potranno entrare nello staff di una squadra. Inoltre, è stata ratificata un’altra misura: se un corridore viene squalificato per due o più anni, i risultati dei primi due anni dal ritorno in gara non saranno considerati per stabilire il valore sportivo della squadra. Infine, saranno le squadre a dover pagare le spese processuali per i casi di doping. Alessandro Petacchi, 37 anni BETTINI

Fronte internazionale A propo-

Cunego non molla «Nessun calcolo, dovrò dare tutto»

Fuorigiri Fuori i secondi: anche il secondo dei fratelli Schleck. Andy è qui al Giro di Svizzera — si fa per dire: ieri partenza

dal Liechtenstein e arrivo in Austria — per prepararsi al Tour de France. Corre come se seguisse scrupolosamente una tabella di allenamento: tanti battiti, tanto medio, tanti fuorigiri. Ieri erano in programma i fuorigiri. Così Andy, fuori classifica (era 28˚ a più di 20’), ha provato ad andare in fuga finché ha trovato quella buona, 17 uomini, fra cui Marcato (poi 8˚), Boaro (10˚), Gasparotto (12˚) e Paolini. Poi, però, sul più bello, Andy si è lasciato scappare un fiammingo, Thomas De Gendt, che rischia di diventare un campione. Tant’è che non l’ha più acciuffato. Neanche quando si è scrollato dalla ruota gli altri corsari di giornata. «Appena ho saputo che mi stava inseguendo Andy — ha confidato De Gendt —, ho pensato di non farcela. Contavo i chilometri che mancavano all’arrivo. E pregavo. Non saprei ancora come definirmi: so fare un po’ di tutto, dalle volate ristrette alle crono, e ora anche le tappe di montagna. So che mi piacerebbe vincere una classica. Esagerando, più facile la Liegi che non il Fiandre».

to Ernesto De Toni, ha fatto ricorso, chiedendo alla Corte un’interpretazione della norma. Altra questione sul tappeto: stante la linea «durissima», sarebbe coinvolto anche chi ha ricevuto in passato solo un’ammonizione per una questione meramente burocratica. E’ il caso per esempio di Daniele Bennati, il cui controllo antidoping alla Gand-Wevelgem 2005 rivelò la presenza di betametasone, contenuto in una pomata Gentalyn: mancava un fax di comunicazione.

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GIRO DI SLOVENIA LA 2a TAPPA

VINCE DE GENDT DI LUCA KO

ARRIVO 1. Thomas DE GENDT (Bel, Vacansoleil) 222,8 km in 5.38’42", media 39,432; 2. A. Schleck (Lus) a 35"; 3. Rojas (Spa) a 48"; 4. Vandevelde (Usa) a 51"; 5. Losada (Spa) a 54"; 8. Marcato a 2’30"; 10. Boaro; 16. Fuglsang (Dan) a 4’32"; 17. Cunego a 4’39"; rit. Di Luca.

CLASSIFICA 1. Damiano CUNEGO (Lampre-Isd); 2. Mollema (Ola) a 1’23"; 3. Kruijswijk (Ola) a 1’36"; 4. F. Schleck (Lus) a 1’41"; 5. Leipheimer (Usa) a 1’59"; 6. Fuglsang (Dan) a 2’38"; 7. Ten Dam (Ola) a 3’10"; 8. Caruso a 3’11"; 9. Frank (Svi) a 3’20"; 10. Van Garderen (Usa) a 3’22".

OGGI 8ª tappa: TubachSciaffusa, 167 km (Sky Sport 3, 15.45).

Lo sprint di Elia Viviani, 22 anni, 1˚ su Grega Bole PLP

Festa Viviani Alza le braccia e vede azzurro d«Sono tornato, questa vittoria ci voleva». Elia Viviani vince in volata la seconda tappa del Giro di Slovenia (battuti Bole e Visconti, ora 2˚ in classifica dietro allo sloveno Robert Vrecer). E tira un doppio sospiro. «Quest’anno ho corso poco e sono caduto tanto (al Turchia, che gli ha fatto saltare California e Filadelfia, e due volte in Lussemburgo, ndr). Per fortuna erano due anni che non andavo a terra. Però avevo bisogno di raccogliere qualcosa», spiega il 22enne talento della Liquigas. Viviani, argento ai Mondiali su pista nello scratch e al terzo successo stagionale su strada, da martedì a venerdì sarà in ritiro a Castiglione di Sicilia, sull’Etna, con un gruppo di probabili azzurri guidati dal c.t. Paolo Bettini. E qui si apre un capitolo importante. Il veronese potrebbe far parte dei piani della Nazionale per il Mondiale di Copenaghen. Sarà fondamentale però essere al via della Vuelta (scelta che toccherà alla Liquigas): passaggio quasi obbligato per trovare la condizione. «Credo che sia giunto il momento di fare una grande corsa a tappe, soprattutto con un obiettivo così importante come la Nazionale», conclude il velocista. c.ghis.

taccuino IN OLANDA E IN SERBIA

Haedo batte Nizzolo, Furlan tris dAll’argentino Juan Jose Haedo (Saxo Bank) la volata

S Il vincitore Thomas De Gendt, 24 anni

di Schimmert (Ola) nella 3ª tappa dello Ster Toer (188 km) sul neopro’ Giacomo Nizzolo (Leopard); leader il te desco Patrick Gretsch (Htc). Al Giro di Serbia, nella Nis Sokobanja (84,5 km), terzo centro su 5 tappe dispu tate per Angelo Furlan (Christina Watches).

DONNE NEGLI USA E IN TRENTINO

Show Bronzini, Teutenberg ok dBis consecutivo per l’iridata Giorgia Bronzini (Colavi ta Forno d’Asolo) al Gp Nature Valley, nel Minnesota (Usa), in volata sull’australiana Hosking. En plein stranie ro nello sprint della 1ª tappa al Giro del Trentino, Dima ro Arco: 1ª la tedesca Ina Yoko Teutenberg (Htc) sulle olandesi Visser e Bras; 7ª Valentina Scandolara, Luperi ni in gruppo. Oggi 2ª tappa da Mattarello a Termon.


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SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT


SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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INIZIATIVA GAZZETTA

Venite a pedalare in mezzo alle onde Crociera in bici nel Mediterraneo per tutti gli appassionati Da Genova a Lisbona, con Cassani come guida speciale

La Msc Orchestra è uno dei gioielli Msc Crociere: lunga 293 metri, larga 32 e alta quasi 60, ha 92 mila tonnellate di stazza 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dDopo il successo del 2010, il bis era d’obbligo. La Gazzetta dello Sport, in collaborazione con MSC Crociere e in esclusiva con Viaggi e Cultura, ripropone anche per il 2011 la «Crociera del ciclismo».

Tappe Il «via» sarà venerdì 7 ottobre da Genova (la città che ospitò la partenza del Giro d’Italia 2004 e che anche nell’ultima edizione della corsa

rosa è stata sede di partenza di una tappa), a bordo della bellissima MSC Orchestra. Dopo un giorno di navigazione è previsto l’attracco a Malaga per la prima uscita in bici. L’ex pro’ Davide Cassani, assieme alla sua squadra, guiderà il gruppo sulle strade dell’Andalusia: la Costa del Sol, d’altro canto, è la «base» di allenamento di molti ciclisti professionisti. Atlantico Anche le «tappe» successive sono molto affascinan-

Durante le soste a terra, si prende la bici e via....

ti. Cadice, la città bianca che è una finestra sull’Atlantico. Lisbona, la capitale del Portogallo: si potrà scoprire in bicicletta (attenzione: la pianura non è tantissima...), ma anche le escursioni nei dintorni, come la visita a Fatima, sono di grande interesse. Gibilterra, territorio del Regno Unito, porta d’accesso al Mediterraneo. Come spiega anche Davide Cassani qui a fianco, quella del 13 ottobre poi è una chicca: si arriva nel porto di Alicante, a una cinquantina di chilometri da Benidorm, la città di mare che nel 1992 salutò il secondo trionfo iridato consecutivo di Gianni Bugno (il monzese battè Jalabert e Konyshev): si potrà pedalare sulle stesse strade. Il gran finale sarà a Barcellona, un’altra città iridata che ha sorriso a un italiano (trionfò Felice Gimondi nel 1973), prima del rientro a Genova sabato 15 ottobre dopo nove giorni e otto notti di crociera. Va ricordato che le bici potranno essere sistemate nella stiva della nave, appositamente predisposta. Premio Non solo pedalate. A bordo nave saranno organizzate delle esclusive serate a tema per appuntamenti privilegiati riguardanti l’allenamento, l’alimentazione e la cura della bicicletta. Davide Cassani — ex professionista di ottimo livello, oggi apprezzata voce tecnica della Rai — sarà anche l’arbitro che tra i partecipanti sceglierà quello che meriterà, tra i vari premi di tappa previsti, il super premio: poter seguire a bordo dell’ammiraglia della Gazzetta una tappa del Giro d’Italia 2012, oppure la Milano-Sanremo e il Giro di Lombardia, le due classiche monumento che Rcs Sport organizza per conto della Gazzetta.

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GIGANTE DA 2550 PASSEGGERI

La Msc Orchestra è un gigante da 92.500 tonnellate di stazza: 293 metri di lunghezza, 32 di larghezza e 60 di altezza. Può imbarcare sino a 2550 passeggeri. Le cabine sono disposte su 13 ponti

PREZZI Quote di partecipazione a persona in cabina doppia: Cabina interna cat. 2 e 599; cabina esterna cat. 4 e 699; cabina balcone cat. 7 e 799 (quote valide fino ad esaurimento posti). Ragazzi in terzo e quarto letto gratis fino a 18 anni non compiuti

INFO Per informazioni e prenotazioni, agenzia Viaggi e Cultura: 045 534564, oppure www.viaggiecultura.it (info@viaggiecul tura.it)

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domande a... DAVIDE CASSANI

EX PROFESSIONISTA, COMMENTATORE TV

«Rivivremo il Mondiale di Bugno ’92» di CIRO SCOGNAMIGLIO

è davvero una vacanza a portata di 1tutti?Cassani, «E’ proprio così. Si tratta di una vacanza alternativa e molto dinamica, perché con la bici scopriremo i posti in cui ci porterà la crociera. Senza tirarci il collo naturalmente: faremo attività fisica senza alcuno stress». Per quanti chilometri si pedalerà? 2 «Faremo 2-3 gruppi, direi che ci terremo tra i settanta e i novanta chilometri. Un’altra considerazione importante è legata al clima: in quel periodo dovremmo trovare la temperatura ideale per andare in bici» Si parlerà di bicicletta anche a bordo? 3 «Sì, serate a tema in cui si parlerà di allenamento, alimentazione, cura della bicicletta... Va bene la pratica, ma anche la teoria è importante e alla fine sono sicuro che i partecipanti scopriranno tante cose nuove e interessanti sul ciclismo». Che cosa ci può già dire dei percorsi? 4 «Anticipo una chicca: arriveremo nel porto di Alicante e pedaleremo fino a Benidorm, proprio sulle strade che nel 1992 videro il bis mondiale di Gianni Bugno»


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SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

BASKET SERIE A: FINALE SCUDETTO GARA-4 y

DOMANI GARA-5 IN TOSCANA

Le finali scudetto sono al meglio di 7 partite.

Gara-1 Siena-Cantù 100-75

Gara-2 Siena-Cantù 81-69

Gara-3 Cantù-Siena 80-71

Gara-5 Domani a Siena

CANTÙ SIENA

65 69

(17-19, 28-42; 46-53) BENNET CANTU’: Green 13 (2/6, 0/3), Markoishvili 11 (1/7, 1/4), Micov 5 (2/3), Leunen 10 (1/4, 2/3), Marconato; Scekic 16 (7/9, 0/2), Mazzarino 8 (0/3, 2/6), Mian 2 (1/1, 0/1), Tabu (0/1, 0/1). N.e.: Diviach, Maspero, Abass. All.: Trinchieri. MPS SIENA: McCalebb 21 (8/10, 1/1), Carraretto 2 (1/1, 0/3), Kaukenas 18 (5/10, 2/4), Stonerook 9 (1/2, 2/3), Lavrinovic 6 (3/6, 0/3); Zisis 2 (1/1, 0/1), Rakovic 2 (1/3), Ress (0/1 da 3), Michelori 2 (1/3), Aradori (0/2), Moss 7 (1/1). N.e.: Udom. All.: Trinchieri. ARBITRI: Lamonica, Sahin, Chiari. NOTE - T.l.: Ben 22/30, Mps 10/12. Rimb.: Ben 31 (Leunen 8), Mps 28 (Stonerook 6). Ass.: Ben 13 (Leunen 3), Mps 13 (McCalebb, Stonerook 4). Progr.: 5’ 6-8, 15’ 23-31, 25’ 38-46, 35’ 51-61. Inst. replay: arbitri 6’22" (8-10), 9’59" (17-19) rimesse Cantù; 24’42" (36-44): 24" favorevoli a Siena. Spett. 3817 per 63.918 euro. SERIE - 3-1 Mps. Domani gara-5 a Siena.

A un passo Stonerook, tripla da match point Siena sbanca Cantù L’Mps vola a +16, la Bennet torna a -4 ma l’ex a 26" dalla fine firma il 3-1 per il Montepaschi Mazzarino, sente che è la sua partita non avendo la concorrenza di Hairston. Con 8 punti di fila spezza una partita tatticamente già nelle mani di Siena (23-31). La Bennet fa la cosa peggiore, accelera sanguinando davanti allo squalo. Si ostina a tirare da 3 incredula che la squadra più precisa della A non faccia mai canestro. Arriva a 1/11 all’intervallo, mentre McCalebb la punisce con 8 punti di fila. E quando Lavrinovic realizza il +16, la superiorità di Siena è tale da dare per sepolta la partita. Sbagliato.

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CHIABOTTI

Ev. gara-6 Martedì 21 a Cantù

Ev. gara-7 Giovedì 23 a Siena

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CANTÙ dShaun Stonerook gela i sogni di Cantù, già messi alla prova dalla realtà di una gara di rincorsa, quando mancano solo 26" alla fine. Tutti si chiudono sotto canestro, l’odiato ex è da solo oltre la linea da tre, non sbaglia la tripla del +7. Siena è 3-1 ma, quel che più conta per Pianigiani, riprende da campione in mano la serie, dopo le sbandate di gara-3. La Bennet ha il grande merito di dimostrare, ancora una volta, che i tricolori sono bravi, forti e umani, non invulnerabili: basta che abbiano degli avversari plausibili e Cantù lo è. Ottiene una vittoria ai punti limitando Lavrinovic, il dominatore della serie e del campionato, non può nulla contro McCalebb l’uomo della partita che sa sempre accelerare quando deve prendere in contropiede anche mentale l’avversario.

Sprechi Siena paradossalmente non splende solo quando ha la partita in mano, butta via il +16 e due volte, negli ultimi 5’, il +10. Perfino Kaukenas, forse il migliore fino a quel momento, sbarella con un 1/7 al tiro senza logica. Ma vincono perché costringono Cantù a sbagliare tutti i possessi che valgono la partita: nei primi 5’ dell’ultimo quarto, arrivati a -4 (49-53) e con tutto il tempo del mondo per vincere, per 4 attacchi di fila la Bennet perde la palla, trasformata in punti se-

Shaun Stonerook, 33 anni, ala di Siena, 38.6% da tre in stagione LIVERANI

EUROLEGA 2011-12

La Bennet evita i preliminari La vittoria del Fenerbahce in gara 6 della finale turca, 91 88 sul Galatasaray, regala lo scudetto al Fener e qualifica Cantù direttamente alla fase a gironi dell’Eurolega 2011 12. L’ultima partecipazione risale alla stagione ’93 94. L’allora Polti vinse solo 2 partite su 14 (in casa con Pau Orthez e Benfica), non passando il turno. I due trionfi in Coppa Campioni risalgono all’82 (sul Maccabi) e ’83 (Milano).

nesi da McCalebb. E’ la diapositiva che mostra la differenza tra chi è chi è campione e chi non lo è ancora in una gara tignosa dove gli arbitri hanno fatto un grande lavoro. Niente Hairston Rimesso in squadra Rakovic, uscito dai pensieri del c.t. dopo i quarti, per Hairston bisognoso di ripetizioni di lettura contro la zona, Siena si gioca subito Lavrinovic. Quando, dopo 5’ ha 2 falli, si aprono scenari inediti per la finale. Cantù non ne approfitta, anzi. Subisce un 6-0 da palle perse, ma poi rincorre bene quando abbassa il quintetto e trova sempre Scekic a centro area. Ma Kaukenas, oltre a essere la soluzione migliore contro

Movimento Cantù si rimette a giocare, muovendo palla e colpendo in penetrazione i microscopici ritardi della difesa. Il risultati sono 12 liberi e un 8-0 che diventa 13-2 e rimette tutto in discussione. La Bennet risale a -4 (49-53) e adesso è Siena a non far mai canestro da tre (1/6) e a non produrre altro in attacco. Ma la salva la difesa. Ogni volta che Cantù ha il pallone per rompere la barriera del -4, lo perde, e McCalebb la punisce in contropiede. E quando Stonerook ruba un rimbalzo a Leunen per il nuovo +10, sembra davvero il finale definitivo. Nuovo errore: non si capisce per quale motivo, Kaukenas forzi i tiri che danno alla Bennet l’ultimo brivido. Mancano 52" quando Green segna il 61-65, ma è ancora Stonerook a decidere. Siena ha le mani sullo scudetto, Cantù ci ha regalato un’altra grande finale. Non accadeva da anni, grazie di cuore.

LE PAGELLE

di P.B.

MCCALEBB È L’UOMO DEL BREAK, MICOV NON ENTRA MAI IN PARTITA BENNET CANTÙ

prima volta dal campo a meno di 5’ dalla fine e due volte riporta i suoi a 7.

MICOV 5.5 Un solo tiro nei primi 15 minuti, Carraretto e Moss lo tolgono dalla partita.

LEUNEN 5.5 Buon inizio, ma sparisce per lungo tempo. Una latitanza costante nella serie. La palla che gli porta via Stonerook dopo un rimbalzo a 3 minuti dalla fine è emblematica. MARCONATO 5 Due perse in fretta, una terza quasi. Resiste come totem della difesa, ma è in riserva di energie e non tira mai.

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IL MIGLIORE

7 SCEKIC

Sul cubo dei cambi già alla palla a due, quando Trinchieri vede che c’è Lavrinovic tra i primi 5, non marcabile da Marconato. In attacco si muove benissimo e i suoi canestri nascono dalla sua capacità e rapidità di farsi trovare. Otto punti di fila nel secondo quarto quando Cantù scivola a -9. MARKOISHVILI 5.5 Molti, troppi errori al tiro per un attaccante come lui. Segna per la

MAZZARINO 6 La sua tripla accende la rimonta nel terzo quarto dopo aver balbettato. MIAN 6 Prima palla, primo canestro in una finale scudetto. A 38 anni, premio alla carriera.

TABU 5 Dentro già nel primo quarto visto che Green è in difficoltà, non trova accelerazioni ma un paio di «penetra e scarica», dove lo scarico finisce nel nulla. GREEN 6.5 Il lampo dell’ultimo parziale di gara 3 arriva dopo l’intervallo quando Cantù torna in partita. Oltre a 13 punti, 10 rimbalzi e 10 falli subiti.

MONTEPASCHI SIENA

MIGLIORE h 7,5 ILMCCALEBB

minuti. Nel terzo quarto segna subito e poi sbaglia di tutto.

Ci mette quasi due quarti, poi in un paio di minuti segna otto punti di fila ed è +14. E quando l’attacco di Siena langue, segna 7 punti di fila tra il terzo e l’ultimo quarto. Stoppa anche Scekic che lo sovrasta di 25 centimetri.

KAUKENAS 6 Il +8 nel secondo quarto è tutto suo: due triple e un uno contro uno di fila. Poi sbaglia di tutto anche lui.

CARRARETTO 6 Parte in quintetto e ha già due falli dopo 4’. Contro di lui Micov vede raramente trova spazi.

MICHELORI 6 Pochi minuti di gomiti.

RAKOVIC 5 All’esordio in finale, dopo 8’ e 2 punti in due partite contro Treviso, commette tre falli in 5 minuti. Notevole solo il contropiede in cui si beve il campo per schiacciare lanciato.

ZISIS 6 L’uomo che è mancato contro la zona, entra e segna subito in penetrazione contro la uomo. Prezioso anche di fianco a McCalebb.

Rimas Kaukenas, 34 anni CIAMILLO

LAVRINOVIC 5.5 In quintetto, ha due falli dopo 5

RESS 6 Due recuperi per la sufficienza.

STONEROOK 7 Lucido agli assist (4 all’intervallo), perfetto in difesa. La tripla del +7 nell’ultimo minuto è un sigillo. ARADORI 5.5 Insegue invano Mazzarino, prende un paio di rimbalzi. MOSS 6.5 Otto falli subiti, sbaglia solo un tiro libero.


SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ride Pianigiani «Difesa e sacrificio Ma non è finita» Trinchieri deluso: «Il 2 quarto ci è costato. Troppa foga: ora abbiamo soltanto l’1% di possibilità» o

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO BARTEZZAGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CANTÙ dAndrea Trinchieri la spiega bene: «Abbiamo una possibilità su 100. Il mio compito ora è rendere questo 1% credibile perché adesso non lo è. È un uno per cento brutto, rattrappito, avvizzito». La fatica fisica e mentale si vede nelle facce dei giocatori che si fanno applaudire dal pubblico sapendo che potrebbe essere l’ultima volta in questa stagione. «Onestamente non ho molto da recriminare — continua Trinchieri — tranne la foga che abbiamo avuto e la lucidità che non abbiamo avuto. Abbiamo profuso uno sforzo fisico ed emotivo assoluto, non siamo riusciti a produrlo anche sotto il profilo mentale».

Rimonta Il recupero da -16 ha scritto un’altra pagina di storia. Raramente Siena permette questi ritorni. «Il 2o quarto ci è costato la partita — dice Trinchieri — siamo stati bravi a recuperare, quelle 3 palle perse di fila sul -4 gridano vendetta». I famosi momenti chiave delle partite che la Mens Sana sa giocare e su cui, in gara-3, era scivolata. Ancora Trinchieri: «La non abitudine a giocare queste partite ci ha portato a questo. Percepisco una grandissima delusione, però ora dobbiamo avere rispetto per quello che abbiamo fatto e produrre il massimo in gara-5».

Bo McCalebb, 26 anni, play di Siena. Ieri ha chiuso con 21 punti e 4 assist. E’ la sua prima stagione con l’Mps CIAMILLO

Pianigiani «Siamo stati bravi a venire qui e condurre per 40’ — dice Simone Pianigiani — è segno di forza mentale. Anche resistere dopo il loro recupero e dopo un 1O tempo quasi perfetto e senza Lavrinovic fuori per falli. Nel 3O quarto abbiamo sbagliato tiri buonissimi che normalmente segniamo,

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poteva essere frustrante». Ma l’aspetto tecnico passa in secondo piano. «Qui non si parla di zona o contro zona — continua Pianigiani — c’era da difendere e nei momenti chiave l’abbiamo fatto, tenendo Cantù al 35% dal campo con senso di sacrificio. Abbiamo scelto di stare sul loro tiro da tre punti andando "aggiro" per il campo e pagando a rimbalzo. Abbiamo

RELATORE ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO

CON VARESE 4 SCUDETTI

Bob Morse è nato nel Maryland il 4-1-1951. Arrivò all’Ignis Varese nel 1972-73 (restandoci per 9 stagioni), vincendo tutto già al primo anno: Coppa Campioni, scudetto, Coppa Intercontinentale e Coppa Italia. E’ il 5o realizzatore di sempre in serie A (9775 punti), dietro ad Antonello Riva, Oscar Schmidt, Carlton Myers e Chuck Jura, e ha vinto la classifica marcatori per 5 volte. Nel palmares, 3 Coppe Campioni e 4 tricolori. L’addio al basket il 27 maggio 1986

Bob Morse, 60 anni, ha giocato fino al 1986 LIVERANI

Il mito Morse è sempre in cattedra 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO d(chiabo) Dietro la cattedra, Bob Morse,

uno dei più grandi giocatori del nostro basket, 60 anni, docente di lingua e letteratura italiana al piccolo St. Mary’s College di Notre Dame, nell’Indiana. Di fronte i ragazzi del master di «Sport Management, Marketing & Sociology» all’Università di Milano Bicocca. Ma anche Sandro Gamba. Tema: «Il sistema sportivo Usa». La cosa più strana: sentire domande su temi inusuali in ambito accademico come il lockout Nba. Pochi si rendono conto di cosa rappresenti il loro professore per un paio di generazioni di sportivi che hanno l’età dei loro padri. Uno studente gli chiede un autografo: per i genitori? Legame Bob spiega da dove viene prima di addentrarsi nella sua conferenza: «E’ stata un’occasione per tornare ad occuparmi di sport dopo molti anni, l’ho studiato e spero di poter portare queste lezioni anche altrove in Italia» dice. Il legame col nostro Paese non si è mai interrotto, anche se 15 anni fa ha deciso di lasciarlo per tornare in America e ricominciare da capo, a 46 anni. Dove ha iniziato a insegnare italiano per divertimento fino a farne la sua professione. Morse mostra le diapositive del presidente Obama che compila il «presidential bracket», il tabellone della Ncaa, per far capire quale impatto abbia sulla gente lo sport universitario. E via con cifre e tematiche dello sport professionistico così lontano per obiettivi e strutture al nostro.

Simone Pianigiani, 42 anni, tecnico di Siena, che si è portata sul 3-1 IMAGE

Il tecnico canturino: «Non siamo abituati a partite di questo livello, ma adesso dobbiamo giocare una grande gara-5»

vinto contro una squadra che gioca così bene, prendendo 12 rimbalzi in meno, con 12 falli fischiati in più e 18 tiri liberi in meno. La difesa è il nostro marchio di fabbrica, era quello che avevo chiesto di migliorare dopo gara-3. La serie è tutt’altro che chiusa, ma ora abbiamo un vantaggio vero. Cantù ha la faccia giusta e la qualità tecnica per fare una partita eccellente. Siamo contenti di giocarla in casa, qui è difficile». Infatti la squadra è scappata dentro il tunnel del Pianella e in un’atmosfera troppo tesa. Negli angusti corridoi del palasport, urla, tensione, spintoni, guardie del corpo che fanno rudemente circolare. Peccato.

Impianti Quando gli chiedono quale sia, tra tante cose positive, la cosa che gli piace di meno, si sofferma sugli impianti: «Pagati quasi completamente dai soldi dei contribuenti mentre i ricavi vanno ai proprietari delle squadre». Finisce con gli applausi degli studenti la parte istituzionale del suo viaggio iniziato a Varese venerdì. Oggi passa a prenderlo Massimo Lucky (che anche Bob pronuncia con la u alla italiana) Lucarelli, suo ex compagno di squadra nell’Ignis e grande amico, per spingersi con le famiglie fino alla Puglia in vacanza. Qualche giorno a Roma dove ha ancora tanti contatti e poi il ritorno negli Usa a parlare ad altri studenti della nostra cultura. «Qui mi sento a casa» dice a una tv. Morse, il mito, è solo nostro.

LEGADUE FINALE PROMOZIONE, GARA-3: FASTWEB SUL 2-1

taccuino

Casale non fa segnare: la A è vicina

SPAGNA

Venezia realizza solo 12 punti nella ripresa. Domani si gioca gara-4 VENEZIA-CASALE MONFERRATO

44-69

(14-21, 32-35; 37-54) UMANA VENEZIA: Clark 9 (2/9, 1/4), Allegretti 2 (1/4, 0/2), Slay 12 (4/8), Di Giuliomaria 3 (1/2), Harris 2 (0/4, 0/1); Causin (0/1, 0/1), Meini (0/1, 0/3), Lechthaler 4 (1/2), Maestrello 6 (2/4 da 3), Bryan 6 (2/5). All.: Mazzon. FASTWEB CASALE MONFERRATO: Malaventura 5 (1/3, 1/5), Hickman 15 (1/4, 2/7), Nnamaka 6 (2/2, 0/2), Taylor 8 (1/6, 2/8), Fantoni 10 (4/7); Gentile 12 (2/3, 1/3), Pierich 7 (2/4, 1/5), Masciadri, Chiotti 4 (2/4), Ferrero 2 (1/1, 0/1). All.: Crespi. ARBITRI: Terreni, Perretti e Mazzoni.

NOTE - T.l.: Ven 13/21, Cas 16/22. Rimb.: Ven 41 (Harris 8), Cas 44 (Chiotti 10), Ass.: Ven 7 (Meini, Harris 2), Cas 8 (Malaventura 3). Progr.: 5’ 9-13, 15’ 24-29, 25’ 37-42, 35’ 44-63. Spett. 4000.

MESTRE dLa corsa sfrenata di

Marco Crespi verso gli spogliatoi è la fotografia del trionfo della Fastweb, con un piede in A. Casale schiaccia l’Umana concedendole solo 12 punti dopo l’intervallo. I mori di Venezia tradiscono, mentre il tecnico della Fastweb butta in campo un orologio svizzero che annienta l’attacco granata. Venezia soffre a rimbalzo, equilibrio per 3’ (7-7), poi Casale alza il ritmo, Taylor pizzica due volte dal perimetro, Hickman è ispirato, le maglie difensive grana-

ta sono troppo larghe e Nnamaka timbra il +8 esterno (10-18). Furia Clark parte come una furia, poi Casale lo ingabbia, Slay e Harris non pungono, Fastweb con un bel gruzzolo (14-21) alla prima sirena. L’Umana non riesce a correre, Gentile si esalta davanti a papà Nando (16-27), e c’è il primo break (+11). Venezia alza l’intensità difensiva, e la Fastweb va in difficoltà, ma tiene in difesa. Lenta, ma costante, la rimonta. Due liberi di Slay firmano il -3 (26-29), ma poi arriva la tripla di Pierich (30-35), complice il sonno della difesa Umana e Casale va all'interval-

lo con 3 punti di dote. Il tiro pesante (Venezia 2/6, Casale Monferrato 6/18) fa la differenza. Poi il 3o quarto mortifero della Fastweb, impenetrabile in difesa, chirurgica e cinica in attacco. Venezia perde la testa, Clark è annullato, Harris e Slay abulici, il tiro pesante non esiste, il solco si accentua, con l’Umana che segna 5 punti in 10’, Casale vola a+17 (37-54). Un abisso da cui è impossibile risalire. Mazzon prova a ruotare giocatori su giocatori, inutilmente. Ultimo quarto senza storia. Botta psicologica micidiale per l’Umana, Casale Monferrato sogna. Michele Contessa

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Scariolo, convocati. Rubio: «Vado nella Nba» Il c.t. Scariolo ha scelto i 15 per l’Europeo. Non c’è Fran Vazquez (ginoc chio). Guardie: Calderon, Rubio, Sada, Llull, Navarro, Fernandez, Rafa Martinez. Ali: Suarez, San Emeterio, Mumbru, Claver, Reyes. Centri: Ibaka, M. Gasol, P. Gasol. Intanto Ricky Rubio ha confermato che nella prossima stagione andrà a Minnesota, che lo ha scelto 2 anni fa con il numero 5. In Russia, Trajan Langdon e JR Holden hanno annunciato il riti ro.

MERCATO PANCHINE

Roma: addio Filipovski, c’è Bechi Roma e Filipovski hanno risolto consensualmente il contratto per la prossi ma stagione. Il coach sloveno firmerà un triennale con l’Olimpia Lubiana. Il suo posto potrebbe esser preso da Luca Bechi, con Antonello Riva d.s.

DONNE

Via all’Europeo in Polonia Scatta oggi l’Europeo in Polonia. Girone A: Turchia Lituania; Russia Slo vacchia. Girone B: Bielorussia Gran Bretagna; R.Ceca Israele. Girone C: Spagna Germania; Polonia Montenegro. Girone D: Croazia Grecia; Letto nia Francia. Intanto, Taranto ha confermato l’iscrizione all’Eurolega.


SABATO 18 GIUGNO 2011

Fabio Scozzoli, 22: nei 100 rana fu argento ai Mondiali 2010 in vasca corta INSIDEFOTO

ATLETICA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

NUOTO

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Fede e Scozzoli Segnali iridati dal Sette Colli Lucas «A Shanghai 200 e 400 per Federica. Ggli 800 la distrarrebbero»

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Podi azzurri ieri. Tre vittorie: Pellegrini, Sciocchetti, Scozzoli Federica Pellegrini, 22 INSIDEFOTO

A Roma Pellegrini ok nei 400 sl: 4’04"67 Fabio impressiona nei 100 rana: 1’00"96 STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dCon Fede e Fabio siamo in carrozza. La Pellegrini è una garanzia, se non una certezza: Federica anche nei 400 sl talvolta tormentati, sa sempre riprendere il filo. Non ha gli automatismi acquisiti storicamente nei 200, però anche se le costano fatica, soprattutto mentale, sa esprimerli ad altissimi livelli. Un anno dopo, nell’ultimo test prima dei Mondiali di Shanghai, dà un segnale pesante: l’iridata e primatista mondiale li vince al Sette Colli con un piglio da fenomeno, con un passaggio significativo a metà di 2’01"11 e con una seconda parte regolare per un 4’04"67 che è più consistente sicuramente del 4’08"32 nuotato sempre ieri ma a Sheffield dall’olimpionica Rebecca Adlington, che detiene il primo posto al mondo in stagione in 4’02"84 davanti all’azzurra (4’03"49). La danese Lotte Friis ha provato a tenere le frequenze di Fede ma s’è spenta metro dopo metro nei secondi duecento; e la britannica Joanne Jackson non è mai entrata nella contesa, spenta già al mattino e bruciata di 46 centesimi anche di sera dalla Friis (4’07"42). Insomma, dietro le rivali annaspano; davanti, Federica pare lanciata verso una missione speciale: la conferma di un titolo mondiale riuscita solo a Magnini nei 100 tra 2005 e 2007.

Conferme «Sono veramente contenta, questa era il mio ultimo test e mi sono rimessa in gioco contro avversarie che ritroverò a Shanghai. Ho ritrovato il piacere di sfidare rivali all’altezza e sto ritrovando i miei equilibri, la mia bracciata, il mio assetto, e sto ricaricando le pile dopo aver lasciato Parigi. Come si dice: cioè che non ti uccide ti rafforza, e a Verona sono felice. Di questa gara sarà contento anche Lucas col quale avevamo pensato un 4’05"-4’06", perché in questi giorni mi sta massacrando di lavoro». E Lucas conferma: «Fede è una ragazza seria che lavora molto e non dà problemi, sono soddisfatto». Il francese sa che per ripetersi ai Mondiali Fede dovrà ritrovare quella velocità e frequenze più alte che in queste condizioni non potrebbe avere. Ma anche da questa regolarità la Pellegrini dà segnali importanti. Fede c’è. Ranista doc E anche Scozzoli c’è: ha risposto con una vittoria «di mentalità» sul sudafricano Cameron

Van der Burgh: anche Fabio ha alzato l’asticella delle ambizioni, non s’accontenta e quando vede avversari stranieri si gasa: «L’ho bruciato da velocista» dirà dopo l’1’00"96: «Ho avuto una primavera difficile, senza riscontri: questo tempo è mezzo secondo meno del crono del Sette Colli di un anno fa, ora spero di limare a Shanghai un altro secondo. Ho ritrovato la carica giusta». Delfino ritrovato La stessa carica di Milorad Cavic, il serbo d’Italia che s’allena a Lignano con Andrea Di Nino e che vince in 52"40, in linea con quel 52"10 che è già quinto crono mondiale. Una vittoria di forza, di testa, per dire al rivale Michael Phelps: prova tu a fare questo tempo dopo un’operazione alla schiena. «Non so ancora se andrò a Shanghai a sfidare Phelps, devo ritrovare velocità». Quella ritrovata da Schoeman, il sudafricano che ha rovinato il derby nei 50 vinti in 22"31: 5 centesimi su Orsi e 16 da Dotto e Rolla.

LA GUIDA Alshammar, signora dello 50 sl: batte la Kromowidjojo in 24"63 Più invecchia (sono 33) più pare insaziabile la svedese Alshammar, che brucia di 2/100 in 24"63 Kromowidjojo (Ola), che detiene il primo crono al mondo in 24"35. «Sì, posso batterla ai Mondiali» dirà la Alshammar che ha vinto la sfida anagrafica su Dara Torres, al rientro dopo 2 anni e senza più il tecnico Lohberg, morto da pochi mesi. L’americana è ripartita per l’operazione-Londra: qui ha chiuso settima in 25"18. Risultati (1a g., 50 m.). Finali. Uomini. 50 sl: 1. Schoeman (S.Af) 22"31; 2. Orsi 22"36; 3. Dotto e Rolla 22"47; 5. Lukkonen (Fin) 22"50. 400 sl: 1. Sciocchetti 3’51"09; 2. D.Verraszto 3’51"49; 3. Pizzetti 3’51"56; 4. Baggio 3’52"36. 50 do: 1. Wildeboer (Spa) 25"26; 2. Zandberg (S.Af) 25"28; 4. Di Tora 25"45; 7. Pizzamiglio 25"71. 100 ra: 1. Scozzoli 1’00"96 (28"56, r.meet.); 2. Van der Burgh (S.Af) 1’01"12; 4. Cremonesi 1’01"65, 7. Pesce 1’01"81. 100 fa.: 1. Cavic (Ser) 52"40 (24"16); 2. Czerniak (Pol) 52"86. Donne - 50 sl: 1. Alshammar (Sve) 24"63; 2. Kromowidjojo (Ola) 24"65; 7. Torres (Usa) 25"18. 400 sl: 1. Pellegrini 4’04"67 (59"37, 2’01"11, 3’03"29); 2. Friis (Dan) 4’07"42; 3. Jackson (Gb) 4’07"88; 5. De Memme 4’13"27; 8. Caramignoli 4’16"87 (b. 4’15"49). 1500 sl: 1. Friis (Dan) 16’09"48 (r.meet.); 4. Simisi 16’50"26. 50 do: 1. Edington (Aus) 28"15 (r.meet.); 2. Barbieri 28"63; 5. Zofkova 29"41; 7. Letrari 29"73. 100 ra: 1. Pedersen (Dan) 1’08"32; 2. Poewe (S.Af) 1’08"76; 4. C. Boggiatto 1’09"46. 100 fa.: 1. Halsall (Gb) 57"48 (r.meet.); 3. Di Liddo 59"43; 6. Polieri 1’00"15; 9. Bianchi 1’00"49 (1’00"25). OGGI (50 m, batt. ore 9 dir. Rai Sport 2, finali ore 18, dir. Rai Sport 1). Uomini e donne: 200 farf., 100 do, 400 mx, 100 sl D, 200 sl U, 50 rana, 800 sl.

Simona La Mantia, 28 anni, in Europa argento all’aperto e oro indoor del triplo EPA

Capitan Vizzoni lancia l’Italia «Siamo vivi» Uguagliati «Peccato per le assenze, ma cerchiamo conferme verso Daegu»

Posto Il miglior risultato azzurro (U) in Coppa Europa (a Parigi 1999) Nicola Vizzoni, 37 anni LIVERANI

Il martellista faro nell’Europeo a squadre di Stoccolma: «Giovani e pimpanti» ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dPuò esserci una prima volta anche a 37 anni: è successo ieri a Nicola Vizzoni. A Stoccolma, sede dell’Europeo a squadre, pioveva e faceva freddo (come rischia di fare oggi e domani). La rifinitura di rito dei martellisti, così, s’è svolta in un impianto... indoor.

L’autorevole Athletics Weekly ha previsto un nuovo successo della Russia su Germania e Francia e la conferma dell’Italia al 7˚ posto: come valuterebbe tale risultato?

«Dico solo che in squadra si respira un bel clima, con tanti giovani desiderosi di mettersi in mostra. Tutti avremo un motivo in più per far bene: onorare al meglio la memoria di Mimmo Caliandro, un amico prima che un campione».

Com’è andata?

«Abbiamo lanciato con gli attrezzi standard, su una pedana regolare con intorno dei tappettini di protezione e teloni al posto della gabbia tradizionale. Bellissimo, mai successo in vent’anni».

Non sarà una passeggiata: una Milani, nei 400, ha l’ottavo tempo tra le iscritte, una Cusma, negli 800, troverà quattro atlete che in questa stagione hanno già corso in meno di 2’00"...

Non si può invece dire che in questa rassegna, l’ex Coppa Europa, sia alle prime esperienze...

«Sapremo anche noi tirar fuori le unghie. L’atletica italiana è viva. Lo riscontri al campo tutti i giorni con gli amici del Team Hammer Throw».

«Ricordo bene il debutto, a Parigi 1999. Il c.t. era Giampaolo Lenzi».

E se l’Inter soffierà Mihajlovic alla sua Fiorentina?

Da allora ha mancato solo l’edizione 2000 e in undici occasioni è salito sei volte sul podio, vincendo a Leiria 2009.

«Occorrerà valutare la contropartita...».

«Nel 2000 venni operato a un ginocchio e gareggiò Loris Paoluzzi. E’ una gara che mi piace tanto: in uno sport individuale come il nostro, esalta il concetto di squadra. A Firenze 2003 non mi fermò nemmeno il fuoco di Sant’Antonio».

RAI SPORT ALLE 14.45

E’ in Svezia da capitano azzurro e, non solo per le assenze dei vari Howe, Donato e Di Martino, come punta del gruppo: qual è il segreto?

«L’atletica è lavoro, ma anche divertimento. E se devo indicare un motivo della mia longevità, faccio il nome del mio coach, Riccardo Ceccarini. Mi segue dal 2006. Mi ha fatto rinascere dopo tanti acciacchi e la conseguente mancanza di continuità in allenamento». Quindici giorni fa è tornato oltre gli 80 metri dopo 10 anni: è nella stessa condizione?

«Sono alla quarta gara in altrettante settimane. Ma sono un agonista. quando vedo l’addetto ai concorrenti, mi sale l’adrenalina». Domani, con Zagorniy, il primo posto è prenotato?

«Al meeting di Torino ha fatto 81.49 in condizioni proibitive. Ma lunedì, a Praga, ha inanellato tre nulli... Io, lui, il bielorusso Kryvitski e il tedesco Esser. Per il podio saremo in quattro». Le piace la formula che per i concorsi prevede tre tentativi per tutti e un quarto per i migliori quattro?

«Proprio no: non ha una spiegazione tecnica, nè di altra natura».

Oggi luci su 4x100 e La Mantia Nei 100 c’è Lemaitre Ore 13.35. Martello D: Heidler (Ger); Lysenko (Rus); Salis. 14.48/14.55. 400 hs (I/II): Greene (Gb); Melnykov (Ucr); Panizza. 14.50. Peso: Mikhnevich (Bie); Majewski (Pol); Storl (Ger); Di Maggio. 14.53. Lungo: Menkov (Rus); Gomis (Fra); Reif (Ger); Tomlinson (Gb); Formichetti. 14.58. Asta D: Rogowska (Pol); Spiegelburg (Ger); Scarpellini. 15.03/15.10. 100 D (I/II): Onuora (Gb); Povh (Ucr); Nestarenko (Bie); Alloh. 15.18/15.24. 400 (I/II): Schneider (Ger); C. Williams (Gb); Vistalli. 15.29. Giavellotto D: Abakumova (Rus); Obergföll (Ger); Spotakova (R.Ceca); Bani. 15.33. 800 D: Lobanova (Ucr); Savinova (Rus); Meadows (Gb); Cusma. 15.36. Alto: Dmitrik (Rus); Spank (Ger); Baba (R.Ceca); Chesani. 15.41/15.48. 100 (I/II): Lemaitre (Fra); Chambers (Gb); Kuc (Pol); Obikwelu (Por); Di Gregorio. 15.56. 3000 D: Rodriguez (Spa); Duaney (Fra); Chojecka (Pol); Weissteiner. 16.16/16.23. 400 hs D (I/II): Antyukh (Rus); Hejnova (R.Ceca); Gentili. 16.33. Triplo D: Saladuha (Ucr); Kutyakova (Rus); La Mantia. 16.34. 1500: Carvalho (Fra); Schlanger (Ger); Olmedo (Spa); Rifesser. 16.44. 3000 sp D: Galkina (Rus); Duarte (Fra); Moreira (Por); Martinelli. 16.54. Giavellotto: De Zordo (Ger); Makarov (Rus); Frydrych (R.Ceca); Bertolini. 16.59/17.06. 400 D (I/II): Yefremova (Ucr); Rosolova (R.Ceca); Usovich (Bie); Milani. 17.13. 5000: Thompson (Gb); Espana (Spa); Lebid (Ucr); El Mazoury. 17.34/17.41. 4x100 D (I/II): Ger; Ucr; Fra; Ita (Grasso, Arcioni, Salvagno, Alloh). 17.48/17.55. 4x100 (I/II): Fra; Gb; Ger; Ita (Riparelli, Collio, Di Gregorio, Cerutti). Squadre (secondo l’ordine di classifica di Bergen 2010): Russia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Ucraina, Polonia, Italia, Bielorussia, Spagna, R.Ceca*, Svezia*, Portogallo* (*neopromosse). In tv: dir. RaiSport 1, Eurosport ore 14.45. Altre serie - I: a Izmir (Tur). II: a Nov Sad (Ser). III: a Reykjavik (Isl).


SABATO 18 GIUGNO 2011

Birarelli «Mi spiace per il pubblico. Ma questa sconfitta ci servirà»

Lo striscione che gli azzurri hanno dedicato a Giacomo Sintini prima della partita GALBIATI

Battuta e difesa La Francia spezza il filotto Dopo 6 trionfi di fila, a Messina azzurri sconfitti 3-1. Uno striscione per Sintini ITALIA FRANCIA

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Sconfitta Dopo 6 vittorie in World League è il primo k.o. per Berruto Dragan Travica, 24 anni GALBIATI

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(25-21, 30-32, 23-25, 22-25) ITALIA: Travica 8, Zaytsev 14, Birarelli 9, Lasko 21, Maruotti 5, Buti 8; Bari (L), Sabbi, Della Lunga 1. N.e. Rosso, Falaschi, Barone. All. Berruto. FRANCIA: Marechal 14, Vadeleux 10, Rouzier 29, Tuia 13, Hardy-Dessources 12, Toniutti 3; Grebennikov (L), Lyneel 1, Sidibe, Pujol. N.e. Sol, Quesque. All. Blain. ARBITRI: Al Naama (Qat) e Ermihan (Tur). NOTE Spettatori 4000. Durata set: 28‘, 37‘, 29‘, 27’; totale 121‘. Italia: battute sbagliate 13, vincenti 4, muri 12, seconda linea 13, errori 21; Francia: battute sbagliate 19, vincenti 5, muri 13, seconda linea 14, errori 37. FORMULA Alla final 8 in Polonia le prime 2 di ogni girone; se la Polonia è 3˚ o 4˚ resta fuori la peggiore 2˚.

DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA

MESSINA dUn grande striscione te-

nuto per con le mani da tutti gli azzurri durante l’inno di Mameli: «Forza Jack». Solidarietà concreta e genuina per Giacomo (Jack) Sintini, ex palleggiatore azzurro che ha scoperto qualche giorno fa di essere stato colpito da una forma tumorale. Un bel pensiero per il compagno che per ora dovrà smettere con le schiacciate e pensare solo a curarsi. Senza Savani Ma non c’è tempo per emozionarsi, perché la Francia con la sua nuova formazione richiama gli azzurri ai piccoli grandi problemi quotidiani. Il c.t. transalpino Blain — dopo sei sconfitte in fila — prova a rimescolare le carte per rispolverare quell’argento europeo conquistato due anni fa. Le armi sono sempre le stesse: una difesa aspirapolvere e soprattutto una battuta malefica. Pur perdendo il primo parziale la Francia resta attaccata alla partita mettendo in difficoltà gli azzurri, che dopo un buon inizio, stentano in ricezione e in qualche rotazione faticano molto in attacco. Solo Lasko (e i centrali) bucano con una certa continuità il muro francese, ma non è difficile capire che a questa Italia manca qualcosa rispetto alle prime sei gare e che quella messinese sarà una serata complicata. La discesa Gli azzurri provano a nascondere le pecche e nel primo set il trucchetto in qualche maniera funziona, ma dal secondo in poi per l’Italia si assiste a un lento declino. Non funziona

l’attacco e funziona poco la ricezione, Travica ha poche possibilità di variare il gioco e nel secondo set gira la partita. Sopra 1-0 l’Italia arriva per prima al 24˚ punto nella seconda frazione e infila una serie di quattro setball, che però non riesce a concretizzare. La Francia al contrario, al quarto tentativo, chiude la frazione e si lancia verso il primo successo in questa World League, finora piuttosto amara. Gli azzurri non crollano, anzi restano attaccati alla partita, ma clamorosamente non riescono ad approfittare di una serata in cui i francesi difendono moltissimo (questo è certo il loro fondamentale migliore), ma sbagliano anche troppo, alla fine 37 punti lasciati all’Italia (19 al servizio). Replica catanese «Questa è una cosa che non mi aspettavo: abbiamo avuto delle occasioni e non siamo riusciti a sfruttarle. Nel terzo e nel quarto set ho rimesso in campo Dore Della Lunga nella speranza di riuscire a prendere qualche difesa in più, ma non ha funzionato. Il nostro attacco non era quello solito: certo le assenze ci sono e a quella di Savani si è aggiunto un piccolo problema alla schiena per Rosso, così ho preferito non rischiarlo. Ma sono anche convinto che l’Italia a Catania (questa sera si replica alle 20.30, ndr) farà qualcosa di diverso. Mi aspetto un’altra partita: soprattutto se sapremo sfruttare meglio le occasioni che ci lascia la Francia».

RAISPORT 1, 20.30 Stasera bis a Catania La Serbia vince in Finlandia al 5˚ set (a.a.) Nel quarto weekend la Serbia vince in Finlandia dopo aver perso 36-34 il 4˚ set. Girone A: oggi a Hoffman Usa-Polonia, oggi e domani a San Paolo Brasile-Portorico. Classifica: Brasile 15; Stati Uniti 12; Polonia 9; Portorico 0. Girone B: oggi e domani a Surgut Russia-Giappone e a Brema Germania-Bulgaria. Classifica: Russia 18; Bulgaria 9; Germania 6; Giappone 3. Girone C: oggi a Tampere Finlandia-Serbia 2-3 (20-25, 25-23, 17-25, 36-34, 11-15), oggi e domani a Catamarca Argentina-Portogallo. Classifica: Argentina 14; Serbia 12; Portogallo 7; Finlandia 6. Girone D: Italia-Francia 1-3 si replica oggi 20.30 diretta Raisport1 a Catania, oggi e domani a Gwangiu Sud Corea Cuba. Classifica: Italia 16; Sud Corea 10; Cuba 9; Francia 4. MERCATO DONNE (m.l.-f.c.-an.gal.) La schiacciatrice Lucia Bosetti, campionessa d’Italia con Bergamo, il secondo colpo di mercato di Villa Cortese. Lucia raggiunge così la sorella Caterina già in maglia cortesina. La montenegrina Bokan lascia Soverato e giocherà in Francia col Mulhouse. Imma Sirressi, libero, da Castellana verso Urbino.

BEACH VOLLEY

PALLAVOLO

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Cicolari «Il Mondiale è un momento di partenza: il bello per noi inizia ora»

Matteo Martino, 24 anni, e Marco Nicolai, 20 EIDON

Azzurri, è finita Due noni posti da ricordare Cicolari-Menegatti e Martino-Nicolai accendono Roma ma escono agli ottavi MARIO SALVINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dIl saliscendi del Mondiale ieri

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Coppie Usa nei quarti maschili: non era mai successo ai Mondiali

Marta Menegatti, 20 anni TARANTINI

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sera ha terminato di scaricare tutti gli azzurri. E dunque la nostra avventura si conclude qui. Con due noni posti costruiti in modo diverso, entrambi preziosi, e pieni di auspici: tanto Marta Menegatti e Greta Cicolari, quanto Matteo Martino e Paolo Nicolai si sono fermati agli ottavi. Sand-Legs Prima i ragazzi. Perché il loro piazzamento eguaglia il miglior risultato azzurro (Raffaelli e Pimponi noni a Marsiglia ’99) e soprattutto perché ieri hanno esaltato il Foro Italico, con una impresa nei sedicesimi, dove affrontavano Schuil e Nummerdor, olandesi, già assi dell’indoor e da tre anni di fila campioni d’Europa anche su sabbia. «Avevo già pensato che nel pomeriggio sarei andato al mare a Ostia», avrebbe raccontato Martino. E invece fino alla serata ha tenuto in tensione i più di 5000 arrivati per lui e per Paolo. Contro Schuil-Nummerdor hanno giocato una partita straordinaria: 21-17 nel primo set, e poi 24-22 con ace finale di Martino. Meritando così anche l’ottavo, contro gli spagnoli Herrera-Gavira. Match ancora più tirato. Terminato con un tiebreak in cui la Spagna è stata avanti 10-6, i nostri hanno pareggiato, e poi si son persi (11-15). Alternando cose eccellenti a momenti di poca pazienza. Nei quali Martino dà l’impressione di voler sbrogliare alla maniera dell’indoor: tirando forte. «Gli mancano ancora le sand-legs, le gambe da sabbia — ha spiegato il c.t. Mike Dodd —, non ha esperienza. Ma arriverà». «Mi fa ridere — ha commentato Martino — che ora sono nono al Mondo nel beach e poco più di un mese fa stavo in panchina a Macerata». Nicolai: «Non siamo inferiori a nessuno. Ci mancano ancora delle piccole cose figlie del tempo». Deluse Le aviere Greta e Marta invece si sono colpevolizzate, per la sconfitta con Xue-Zhang Xi. Ma sono state le cinesi a fare tutto bene, e non è un caso che siano in semifinale. L’ultimo commento è di Marta, prima di correre all’ospedale dal fidanzato (invidiatissimo) Alex Ranghieri. «Non dimenticherò mai questo Mondiale. Tanta gente si è affezionata a noi. E spero che continuerà a seguirci». Ne varrà la pena senz’altro.

IRIDATI CONTRO OLIMPIONICI

Usa-Germania show Parodi: «Pazzeschi»

Ieri gli incroci dei tabelloni hanno proposto due sfide tra iridati e olimpionici (foto EIDON). Nel maschile i campioni del mondo tedeschi Brink Reckermann hanno superato i campioni di Pechino Rogers Dalhausser (quest’ultimo non al meglio) 18 16 al tiebreak. In tribuna ad ammirarli anche l’azzurro indoor Simone Parodi, insieme al cugino beacher Matteo Varnier: «Questi fanno cose pazzesche», ha commentato. Nel femminile quindi derby Usa, tra le olimpioniche Walsh e May e le iridate uscenti Kessy Ross: altro tie break, andato a May Walsh, rimaste l’unica coppia Usa in corsa in entrambi i tabelloni.

LA GUIDA Oggi semifinali donne e uomini dai quarti Diretta La 7 dalle 17 Risultati. Uomini, 16esimi Martino-Nicolai b. Schuil-Nummerdor (Ola) 2-0 (21-17, 24-22); ottavi Herrera-Gavira (Spa) b. Martino-Nicolai 2-1 (21-18, 21-18, 15-11). Donne, ottavi: Xue-Zhang Xi (Cina) b. Cicolari-Menegatti 2-0 (21-15, 21-19). Oggi. Uomini: dalle 15 quarti, in serata semifinali. Donne. Semifinali: 17.05 Klapalova-Hajeckova (R.Cec) vs Larissa-Juliana (Bra); 19.05 Walsh-May (Usa) vs Xue-Zhang Xi (Cina). In tv: Le semifinali femminili a partire dalle 17 in diretta su La 7d. Dirette dal campo centrale anche su www.sportube.tv MERCATO UOMINI Nuovo arrivo a Segrate: è il giovane palleggiatore Riccardo Pinelli (20) ex Club Italia. La Sir Safety Perugia ha ingaggiato il regista Nicola Daldello (28 anni) da Cortona Nuovo arrivo all’Acqua Paradiso Monza Brianza che ha ingaggiato il palleggiatore bielorusso Tsimafei Zhukouski (da San Giustino). Il centrale Elia (26) ha firmato per Castellana. Zingaro viene confermato a Padova. E’ Stefano Saja il secondo allenatore di Castellana (A2). Il 36enne milanese ha già collaborato con coach Luca Monti. Perugia ha preso il centrale Tomassetti (30) mentre a Cavriago va Rigoni (32). Genova conferma il centrale Pecorari e lo schiacciatore Manassero.


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SABATO 18 GIUGNO 2011

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TENNIS A ROSMALEN RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dSull’erba è un altro sport: così parlò Robertina. Ma il suo gioco classico, il suo rovescio tagliato, il suo senso della rete non hanno confini: perciò, dopo quattro vittorie in carriera tutte sulla terra, l’ultima a Barcellona in aprile, la Vinci inseguirà oggi a Rosmalen (220mila dollari, diretta dalle 12 su Supertennis) il battesimo sui prati.

Vinci in erba Sogni di gloria Batte la Cibulkova in 2 set ed è in finale: oggi per il quinto titolo in carriera

Emozioni Una settimana in Olanda fin qui perfetta: la tarantina che si allena a Palermo con Francesco Cino non ha ancora concesso un set e ha battuto sulla strada per la finale due giocatrici che le stanno davanti in classifica. Dopo la Wickmayer nei quarti, è toccato alla Cibulkova, numero 23 contro il

E’ NUMERO 30 WTA Roberta Vinci è nata a Taranto il 18 febbraio 1983 ed attualmente è numero 30 del mondo Quest’anno ha già vinto a Barcellona AP

volata nel settimo game del primo set. Via libera dunque alla rediviva Dokic, l’australiana di nascita serba classe 1983 come la Vinci ma con il background di bambina prodigio che nel 2001 vinceva a Roma e l’anno dopo si issava al quarto posto della classifica mondiale prima di cadere nel gorgo dei maltrattamenti psicologici del papà-orco Damir. Oggi Jelena è una donna finalmente sorridente il cui numero 59 in classifica non rispecchia il valore e le doti tecniche: «E’ forte, tira pallate — analizza la Vinci — ed è già stata in semifinale a Wimbledon: per batterla dovrò variare molto il rovescio e giocare bene a rete». Vai Robertina: anche sull’erba resta il tuo sport. Quarti: Cibulkova (Slk) b. Kuznetsova (Rus) 7-5 4-6 6-2; semifinali: Dokic (Aus) b. OPRANDI 6-4 2-0 rit.; VINCI b. Cibulkova (Slk) 7-5 6-1.

Oggi (diretta Supertennis) affronta l’ex bambina prodigio Dokic che approfitta del ritiro dell’altra azzurra Oprandi 30 dell’azzurra, con la slovacca probabilmente stanca per la prosecuzione del quarto con la Kuznetsova eppure capace di issarsi fino al 4-2. Lì. Roberta ha cambiato ritmo, inanellando undici game (a due) grazie alla continuità al servizio (66% di prime) e all’eccellente qualità del gioco nei turni di risposta: «Sono molto emozionata — ha commentato la Vinci — questo è un torneo molto bello e mi piacerebbe davvero portare a casa il titolo. Ho alternato lo slice sul suo rovescio alle palle corte e credo che queste siano state le chiavi del successo». Derby mancato Purtroppo l’epilogo non riserverà un derby italiano: Romina Oprandi, giustiziera della Clijsters al secondo turno, raggiunta la seconda semifinale in carriera dopo Palermo dell’anno scorso, ha dovuto arrendersi a un infortunio al polso sinistro a causa di una sci-

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LA GUIDA A Eastbourne Seppi non gioca per la pioggia Rinviate ad oggi causa pioggia le semifinali e le finali del torneo di Eastbourne (Gb, 462.075 e, erba), nelle quali è impegnato anche Andreas Seppi. che sfida il russo Kunitsyn. L’altra semifinale maschile è tra Nishikori (Giap) e Tipsarevic (Ser), mentre il programma fenmminile è Stosur (Aus)-Bartoli (Fra) e Kvitova (Cec)-Hantuchova (Slk). Il torneo deve per forza chiudersi oggi. OLANDA MASCHILE Semifinali maschili a Rosmalen (Ola, 450mila e, erba): Dodig (Cro) b. Baghdatis (Cip) 7-6 (4) 6-1; Tursunov (Rus) b. Malisse (Bel) 6-3 7-6 (1). GIORGI QUALIFICATA Camila Giorgi, numero 172 mondiale, si è qualificata per il tabellone principale di Wimbledon. Nel turno decisivo delle qualificazioni, la 19enne di Macerata con padre argentino (Sergio, che è anche suo allenatore) ha sconfitto 6-1 6-4 la statunitense Lindsay Lee-Waters. GALVANI IN SEMIFINALE (m.l.) Stefano Galvani nel Milano Challenger all’Harbour Club batte Zeballos (Arg) 7-5 6-3. Oggi in semifinale trova Albert Ramos (Spa) che nei quarti batte Brizzi 6-2 6-4.

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SABATO 18 GIUGNO 2011

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI GOLF: PUNTEGGIO RECORD PER IL NORDIRLANDESE DOPO LA SECONDA GIORNATA DELL’US OPEN

McIlroy, -11 per inseguire la storia Chicco Molinari salva gli azzurri DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BETHESDA (Maryland, Usa) d Un boato dopo l’altro, tanti piccoli gol che inseriscono di prepotenza Rory McIlroy negli almanacchi dei record del torneo: dopo due giri il ragazzo nordirlandese è a 131 (-11), dopo il 65 del primo giro: nessuno in 111 anni di questo difficilissimo Major era riuscito a volare così basso nelle prime 36 buche (battuto il 132 di Ricky Barnes del 2009). Ma non solo, agli U.S Open neppure Tiger Woods era mai sceso a -13. Rory, invece, raggiungeva quella cifra storica alla 17 con il quinto birdie di giornata (oltre a un eagle), prima di sporcare due round senza neanche un bogey con uno doppio alla 18. Ma chi se ne importa di quel doppio errore (la pallina ha fatto pure un tuffo nell’acqua), se nel weekend rischi di portarti un vantaggio da primato sul secondo (quello attuale è di sei, ma il giro non è stato completato).

Brutti ricordi Insomma, se Rory si chiamasse Tiger, gli U.S. Open 2011 sarebbero già ipotecati. Ma, naturalmente, nessuno ha scordato la sua

IPPICA

La Varennina Lisa oggi in Finlandia

Rory McIlroy, 22: 3o al Pga Championship ’09 e ’10 e al British ’10 REUTERS

RISULTATI

Zach Johnson e Garcia a -2 Questi i migliori ad aver finito il secondo giro dell’Us Open di Bethesda, e gli italiani: McIlroy (N.Irl, 65 66) 131 (-11); Garrigus (70 70), Garcia (Spa, 69 71), Z. Johnson (71 69), Snedeker (70 70) 140 (-2); E. Molinari (74 70) 144 (+2); Manassero (74 72) 146 (+4); F. Molinari (75 74) 149 (+7).

RUGBY

follia di Augusta di due mesi fa, quando McIlroy andò nel panico all’ultimo giro e perse il Masters che aveva già in tasca. Tantomeno lui che oggi esorcizza: «Il torneo è ancora lungo, chi lo può sapere meglio di me», ride nervosamente. Ma gela il sangue a chi per scendere di poco sotto il par ha dovuto sudare le sette camicie: «Mi è sembrato tutto così semplice: palla nel fairway, poi nel green e buoni putt». Fatica azzurra Nei due round ha centrato 32 green su 36.

PALLANUOTO

Mondiale under 20 Impresa Setterosa Oggi Italia-Galles Battuta la Russia

A Kouvola, in Finlandia, si rivede in pista Lisa America. La figlia di Varenne è reduce dal settimo posto nell’Elitlopp e oggi è al via nel Kymi Grand Prix (m. 2100) in cui ci sarà anche l’altro italiano Merckx Ok (P. Gubellini). Favoritissimo il francese Rapide Lebel, reduce dal secondo nell’Elitlopp (vinse Brioni) dopo un percorso impossibile. ROYAL ASCOT Le Coronation Stakes (gr. 1, m 1600) a Immortal Verse (G. Mosse), davanti a Nova Hawk, t. SOLO UNA TRIS A luglio e agosto (corse in notturna. sarà abolita la «seconda Tris» delle 14. Quindi solo la corsa delle 22.30 con Quarté e Quinté . Intanto le scommesse di maggio perdono il 22& rispetto al 2010: 124 milioni contro 159.

BOXE

Europei in Turchia Avanza Creati (r.g.) Nella giornata di apertura degli Europei di Ankara toccava ai debuttanti Alex Ferramosca nei 49 kg e al welter Danilo Creati. Il primo ha perduto contro il francese Beccu 14-13 pagando la scarsa convinzione iniziale, portando molti colpi senza affondare. Per contro Creati, baby della pattuglia azzurra, 21 anni, pur pagando l’emozione della prima volta, ci ha messo il cuore distanziando (23-16) il serbo Kavacevic, imponente fisicamente, ma di assoluta modestia tecnica. Oggi tocca a Roberto Cammarelle contro il bielorusso Zuyev, bronzo nei massimi ad Atene e già battuto in semifinale ai Mondiali milanesi.

Piermaria Leso, 20 anni TERRESTRI

TREVISO — Oggi a Treviso (ore 18.10, dir. RaiSport 2; dir. Eurosport 2 dalle 19), l’Italia ai Mondiali u. 20 sfida il Galles nell’ultimo match di fase regolare. Cavinato toglie Bruni e dà il 10 al 18enne miranese Michele Campagnaro. Gli azzurri, vincendo con bonus (senza concederne al Galles) con almeno 16 punti di scarto — e con l’Argentina a 0 con gli All Blacks — sarebbero secondi e quindi alle semifinali 5˚-8˚ posto. Italia: Gennari; Calabrese, Alberghini, Castello, Morsellino; Campagnaro, Palazzani; Bocchi, Ruffolo, E. Ghiraldini; Gerosa, Balsemin; Leso, Maistri, Quaglio. A disposizione: Lupetti, Cagna, Mammana, Riccioli, Callori di Vignale, Bruni, Menon. Gir. A: Italia-Galles (ore 18.10, a Treviso); Argentina-N. Zelanda (ore 20.10, a Padova). Classifica: N.Zel 10; Gal 5; Arg 4; Ita 0. Gir. B: Figi-Tonga (ore 18.10, a Rovigo); Australia-Francia (ore 20.10, a Treviso, dir. Eurosport 2). Classifica: Aus 10; Fra 9; Figi, Ton 0. Gir. C: Inghilterra-Sudafrica (ore 18.10, a Padova); Irlanda-Scozia (ore 20.10, a Rovigo). Classifica: Sud, Ing 10; Irl, Sco 0. Formula: mercoledì le vincitrici dei gironi e la miglior 2ª alle semifinali di Treviso; semifinali 5˚-8˚ posto a Padova; 9˚-12˚ a Rovigo.

Teresa Frassinetti, 25 anni PEROTTINO

TIANJIN (Cina) — Clamoroso in World League. Dopo le tre sconfitte della prima fase, nei quarti un grande Setterosa centra l’impresa battendo la Russia, tra le favorite per la vittoria finale e medaglia d’oro negli ultimi tre campionati europei. Gara emozionante: Frassinetti, calottina numero 12, sigla il 12-12 a 12" dal termine. Poi Gorlero (che in Cina prende il posto della titolare Gigli) neutralizza un rigore di Prokofyeva a -5". Verdetto rimandato proprio ai rigori: Gorlero para quello di Ivanova, mentre Queirolo sigla il definitivo 21-20. Italia-Russia 21-20 rig. (3-4, 3-3, 3-2, 3-3). Italia: Gorlero, Abbate, Casanova 2, Rambaldi, Lapi, Savioli, Colaiocco, Bianconi 4, Emmolo 4, Pomeri, Cotti, Frassinetti 2, Queirolo. All. Conti. Russia: Karnaukh, Fedorova 2, Prokofyeka 1, Konukh 1, Antonova, Ryzhova-Alenicheva 1, Lisunova 1, Soboleva, Tankeeva 1, Belyaeva 2, Ivanova 2, Kurochkina, Zelentsova 1. All. Kabanov. Arbitri: Drury (Usa) e Miralis (Gre). Note: sup. num. Italia 17 (7 gol), Russia 16 (6). Quarti: Cina-Spagna 12-11 rig., Australia-Grecia 10-8, Usa-Canada 8-6. Semifinali. Oggi: Cina-Italia (ore 17.40 locali, ore 11.40 italiane), Australia-Usa.

Semplice, no? Mica tanto. I nostri tre azzurri, per esempio, sono fra quelli che hanno lottato con i denti e sono finiti comunque al di sopra del par. Francesco Molinari è addirittura fuori dal torneo. Dopo un inizio da sogno nel primo giro (tre birdie nelle prime quattro buche), ha cominciato il secondo con bogey e doppio bogey (poi altri tre bogey e tre birdie), con un totale di 149 (+7). Meglio di tutti è andato Edoardo Molinari: quattro bogey nelle prime nove (in verità, le seconde perché è partito dalla 10) e quattro birdie nelle «back nine» più uno alla 16: un ottimo -1 di giornata (+2 totale) che lo lascia soddisfatto: «Perché so di aver giocato bene anche oggi (venerdì, ndr), dopo la buona prova di giovedì. Ho sempre tirato la palla dove volevo, solo che poche volte ha girato nella direzione giusta. Lo trovo un punteggio ingiusto, che non rispecchia quanto ho dato in campo». Matteo Manassero, invece, si rammarica solo per il punteggio (146, +4), non per il gioco: due bogey e un birdie, arrivato alla penultima buca dopo molti putt usciti per centimetri: «Anzi, ritengo di aver giocato discretamente. Il campo mi ha concesso poco, diciamo che ho avuto poca fortuna».

ATLETICA

Tricolori giovani Tamberi alto jr a 2.25 BRESSANONE (Bz) — Nella 1ª giornata dei Tricolori giovani a Bressanone, lo junior Gianmarco Tamberi vola a 2.25 in alto (alla prima), terzo di sempre di categoria dopo Borghi (2.28, 1980) e Toso (2.27, 1983). Jr. Uomini. 100 (-0.2): Galbieri 10"55. 5000: Rachik (Mar) 14’49"56. Alto: G. Tamberi 2.25. Triplo: Mouratidis 15.07 (-0.9). Disco: Petrei 52.04. Marcia 10 km: Stano 43’30"14. Donne. 100 (+1.2): Hooper 11"67. Batt. I (+1.3): Bongiorni 11"68. 3000 sp: Marchese 10’51"76. Triplo: Derkach (Ucr/Ita) 13.30 (-0.6); Pacchetti 12.20 (0.0). Martello: Massobrio 58.52. Marcia 5 km: Curiazzi 24’58"23. U. 23. Uomini. 100 (-0.5): Tumi 10"35; Basciani 10"47. 5000: Haidane (Mar) 14’26"42; Cominotto 14’27"28. Asta: Lau 4.90. Peso: Pagani 15.93. Giavellotto: Puccini 67.36. Marcia 10 km: Tontodonati 41’35"65. Donne: 100 (0.0): Draisci 11"71 (b. 11"68/+0.3). 3000 sp: Roffino 10’36"53. Alto: Vitobello 1.83. Lungo: Strati 6.26 (+1.6). Peso: Capponcelli 14.67. Martello: Magni 59.93. Giavellotto: Festa 48.52. Marcia 5 km: Giorgi 22’41"60; Palmisano 22’53"81. GEBRE Haile Gebrselassie tornerà in maratona a Berlino il 25 settembre.

BASEBALL ANTICIPI (m.c.) San Marino vince l’anticipo del 9˚ turno con Grosseto 5-2, Parma travolge Rimini 0-10.

CANOA

Europei velocità Idem fuori dalla finale BELGRADO — Cinque finali, di cui tre dalle batterie. E’ positivo il bilancio italiano agli Europei di velocità di Belgrado. Avanzano Benassi e Buccione nel K1 1000 e nel C1 500, brilla il K4 1000 con la nuova formazione (Facchin, Ricchetti, Scaduto e Benassi). In finale anche il K2 1000 donne di Fagioli e Cicali e il C2 1000 di Craciun e Ingolligo. Manca invece la finale Josefa Idem, 4ª in batteria e in semifinale.

CANOTTAGGIO

Assoluti a Ravenna RAVENNA — Oggi e domani a Ravenna campionati italiani. Fari su Miani (singolo e due senza pl con Tuccinardi) e Bertini (singolo pl). Tra le donne Bello, Milani, Pollini, Marasca e Coletti. Nel due senza Leonardo e Mornati (Aniene), Fossi e Paonessa (F. Gialle), Dell’Aquila e De Maria (F.Oro) e tra le donne Wurzel e Bertolasi. Nel singolo Ustolin, Sansone, Cardaiol e Galtarossa; tra le donne Colombo e Schiavone. Nel quattro di coppia i finanzieri Agamennoni, Raineri, Stefanini e Venier. Nel doppio assoluto Luini e Frattini.

p

le foto

A Vancouver l’amore vince sulla guerriglia VANCOUVER — La didascalia alle fotografie potrebbe essere il noto slogan pacifista «Fate l’amore, non la guerra». Ritraggono infatti una giovane coppia che, mercoledì notte, a Vancouver, nel pieno dei tumulti che hanno messo a ferro e fuoco la città dopo

Nel quattro senza Fiamme Oro e Aniene. Oggi batterie e recuperi, domani finali.

HOCKEY PRATO SCUDETTO DONNE (g.l.g.) Oggi (ore 17) all’Acqua Acetosa (Roma) spareggio scudetto donne, San Saba-Mori Villafranca.

IPPICA

Roma: 4-10-1-2-3 8ª corsa - m 1100: 1 Rubin Hurricane (G. Bietolini); 2 Sistematico; 3 Vallodiadriano; 4 Elusive Force; 5 Gaby North; Tot.: 5,01; 2,22, 3,63, 3,73 (75,77). Quinté: e11.782,96 alle 2 comb. 4-10-1-2-3. Coi rit. (n˚ 11 e 14) e 57,85. Quarté: e 1.855,19 alle 25 comb. Coi rit. e 73,67. Tris: e 522,90 alle 411 comb. Coi rit. e 52,22. SECONDA TRIS 17-16-15 A Padova (m 1640): 1 No Man’s Land (Pa. Bezzecchi) 1.15.2; 2 Novità Ok; 3 Nadal du Kras; 4 Norma; Tot.: 12,71; 5,10, 8,11, 2,99 (259,18). Quota tris: e 432,68 alle 377 comb. OGGI QUINTÉ A ROMA A Tordivalle (ore 18.40) primo quinté delle notturne: alle 22 e scegliamo Le Roi du Kras (18), Morales (20), Medoc Blue (2), Grifone Caf (16), Meticcio (9) e Lintrepide Vol (6). SECONDA TRIS A Milano (9ª corsa, ore 19) indichiamo Lapo Luck (11), Isidoro del Rio (18), Gino Pap (19), Marina di Pippo (4), Mamma Mia Pant (13) e Melody One (7). ANCHE Grosseto (15.35), Siracusa (19.15), Ravenna (15.25) e Tagliacozzo (15.45).

JUDO IN BRASILE (e.d.d) Oggi e domani a Rio (Bra) 3˚ Grand Slam 2011. Azzurri: Verde (60), Faraldo (66), Regis (73), F. Bruyere e Ciano (81); Moretti e Moscatt (48), Forciniti (52), Quintavalle (57), Barbieri (70), Galeone (78).

NUOTO ADLINGTON (al.f.) A Rebecca Adlington i 400 sl dei campionati britannici a Sheffield. Uomini: 100 sl Burnett 49"09; 1500 sl Charlesworth 15’30"75; 200 ra Gilchrist 2’10"16; 50 fa Marriot 24"35; 200 mx Mohammed 2’01"09. Donne: 400 sl Adlington 4’08"32; 200 fa Lowe 2’05"36; 400 mx Bochmann 4’47"00. A Bucarest. 200-1500 sl: Potec 2’00"99-16’37"18. A Santa Clara (Usa). Uomini: 800 sl Cochrane (Can) 7’52"18. Donne: 1500 sl Morris (16) 16’30"98 FONDO (al.f.) Oggi la 5 km a cronometro di Castel Gandolfo vale titolo italiano e qualificazione per gli Europei di Eilat (Isr).

OLIMPIADI

Olimpiade 2020 Tokyo candidata La prima avversaria di Roma per i Giochi 2020 è Tokyo. Lo ha annunciato ieri il go-

gara-7 della finale del campionato di hockey ghiaccio Nhl vinta da Boston (oltre 150 feriti, 100 arrestati), incuranti di quanto accade loro intorno, si baciano appassionatamente. Poco importa che i due, secondo un testimone, poco prima, sarebbero stati vittima di un assalto delle forze d’ordine e che lui, in quelle immagini, starebbe soccorrendo lei... La suggestione resta tale. AFP

vernatore della città, Shintaro Ishihara, a titolo personale. Manca l’ufficialità, che deve essere data dal governo, ma è pressoché certo che la capitale giapponese, sconfitta da Rio per il 2016, ci riproverà. «Altre due verranno fuori, una statunitense e una sudafricana — commenta Mario Pescante, presidente del comitato promotore di Roma 2020 — ed è giusto che, attorno al Giappone, ci sia molta solidarietà per la recente tragedia, ma si voterà tra due anni». Molto più cauto il presidente del Coni, Gianni Petrucci: «Non mi risulta ci sia una candidatura di Tokyo. Quando ci sarà ne prenderemo atto. È una dichiarazione personale di un individuo che non so chi sia». Chiarimenti il 6 luglio quando il Cio si esprimerà sulla sede dei Giochi invernali 2018.

RUGBY

Oggi Italia A-Tonga Oggi alle 15.15 a Worchester (Ing) l’Italia A si gioca il 3˚ posto di Churchill Cup contro Tonga. Esordio dal 1’ per l’estremo Gerber, ala il 18enne Esposito, Petillo flanker. Bortolami capitano, Ma. Bergamasco rientrato in Italia. Italia A: Gerber; Venditti, A. e M. Pratichetti, Esposito; Bocchino, Tebaldi; Vosawai, Minto, Petillo; Bortolami, Furno; Staibano, D’Apice, Aguero. A disp. Manici, Al. De Marchi, Chistolini, Bernabò, Toniolatti, Trevisan, Belardo. Altre. 1˚-2˚ posto: England Saxons-Canada. 5˚-6˚ posto: Usa-Russia. SEVEN Oggi (diretta Eurosport 2, ore 17-19) e domani, l’Italia Seven (con Robertson) è a Lione per le Gp Series Fira.

SOFTBALL CAMPIONATO (m.c.) Il 13˚ turno, oggi (18.30-21): Legnano-Macerata; Caronno-Forlì; Caserta-Nuoro; Titano-La Loggia; Bollate-Fermana.

TIRO A SEGNO COPPA Da oggi a Monaco ultima di Coppa del Mondo. Oggi carabina ad aria compressa con De Nicolo, Tressoldi, Sommaruga e tra le donne Zublasing, Sena e Nardelli.

VELA AUDI MED CUP (r.ra) Sono sempre gli statunitensi di Quantum i leader dei Tp52 nella 2ª tappa dell’Audi MedCup a Marsiglia. Secondi i tedeschi di Container, terzi gli spagnoli di Bribon. Un’altra giornata no per Azzurra, ora 6ª. Ibedrola in testa tra i Soto 40: oggi regata costiera. CIECHI (c.arr.) Malerba-Pesaresi, Alciati-Malipiero, i britannici Sheen-Donini e le australiane Forth-McGlow si giocano le finali del XV campionato italiano di vela non assistita (formula Homerus) per ciechi che si conclude domani a Salò.


R

SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet:

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SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI

ministro Maroni annuncia: «A Pontida si diranno tante fIlcose che certamente influiranno sulla scena politica, la Lega gioca ancora una volta un ruolo da protagonista»

x NOTIZIE TASCABILI

IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE

LA FRASE DEL GIORNO IL MINISTRO: «IO MANGERÒ HAMBURGER»

Caos Grecia Ma andarci in vacanza è pericoloso? Il Paese precipita verso la bancarotta, si susseguono gli scioperi e il governo deve far accettare 28 miliardi di tagli. I turisti, però, non dovrebbero aver problemi, anzi potrebbero trovarlo conveniente GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Mentre la Grecia precipita verso l’abisso, che cosa si domandano gli italiani?

1Che cosa? Se, visto che quei nostri amici se la passano tanto male, i prezzi non saranno probabilmente più bassi. O no? O c’è qualche rischio con i disordini eccetera? Perché finora – se non ho sbagliato a contare – ci sono stati dieci scioperi generali, martedì il governo rimpastato (è stato sostituito il vecchio ministro delle Finanze) dovrà ottenere la fiducia e far passare in Parlamento 28 miliardi di tagli tra oggi e il 2015, quindi sono ipotizzabili altre agitazioni e… noi ricchi e ben pasciuti come ci dobbiamo comportare? Andarci o non andarci?

2 Questo chiedono gli italiani? E lei che cosa gli risponde?

Beh, ho fatto qualche telefonata in giro. Francesco Granese, direttore di Assotravel, dice: «I greci, proprio per far fronte alla crisi interna, potrebbero cercare di far tesoro dei turisti, alzando i prezzi. Perciò, soprattutto nei mesi di maggior affluenza (luglio e agosto), sarà difficile trovare pacchetti a prezzi strac-

Twit-Twit IL CINGUETTIO DEL GIORNO

Questa domenica (domani, ndr): buon compleanno Aung San Suu Kyi! Libertà a tutti i prigionieri di coscienza in Myanmar. Con affetto, Yoko

Yoko Ono (yokoono) 19.05, ieri Followers

1.444.151

ciati. Una volta sul posto, però, il turista potrà risparmiare sui consumi: probabilmente supermercati, ristoranti e negozi lanceranno delle offerte per farsi concorrenza». L’anno scorso i tour operator prevedevano un calo dei prezzi fra il 10 e il 20 per cento. Ma i due milioni di italiani che scelsero nel 2010 le isole elleniche (Mykonos, Rodi, Creta e Santorini le mete più gettonate) ebbero una brutta sorpresa: albergatori, negozianti e operatori turistici avevano

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I miliardi prestati dall’Europa L’anno scorso l’Ue ha deliberato un piano di aiuti ad Atene da 110 miliardi

aumentato i prezzi del 30% rispetto al 2009. Ad esempio nei ristoranti solitamente molto accessibili di isole come Paxos, nello Ionio, il costo di un pasto si aggirava in media sui 35 euro.

3 Beh, non mi pare comunque una gran cifra.

È vero. Secondo “Barometro dei costi delle vacanze” - una ricerca di Poste britanniche - la

L’allarme E.Coli, sequestrate 97 tonnellate di carne dai Nas

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Una manifestazione contro il governo mercoledì ad Atene REUTERS

Grecia resta comunque tra le mete più economiche al mondo. Su tui.it per luglio, ad esempio, si vendono settimane a Creta a partire da 467 euro, volo+pernottamento in hotel 2/3 stelle. Analizzando un paniere che include caffè, birra, coca cola, acqua, crema solare, cartoline, francobolli, spray anti-insetti, sigarette, quotidiani e una cena per due persone, vino incluso, Poste britanniche ha stabilito che la mèta più economica del 2011 è la Spagna. Seguono Bulgaria, Portogallo, Grecia, Dubai, Malta, Turchia, Cipro, Croazia, Regno Unito, Egitto, Francia, Italia e Stati Uniti.

4 Noto che siamo tra i più cari al mondo.

È una delle ragioni per cui il nostro turismo è in difficoltà. Ma senta questa: Atene col turismo potrebbe andar forte, perché i flussi di vacanzieri verso Egitto e Tunisia quest’anno si sono inariditi. La Grecia – nonostante la terribile crisi finanziaria – è comunque un Paese ancora in pace. Le manifestazioni, con le cariche della polizia, potrebbero aver luogo ad Atene. Ma se uno va a Delo o a Itaca, che gli può capitare? Gli operatori infatti, senza eccezioni, confermano che la domanda sulle vacanze verso quel Paese resta sostenuta, e i prezzi stabili.

5 A che punto siamo con il rischio di default?

I partiti in Grecia sono molto litigiosi e il primo ministro socialista non è riuscito a formare un governo di unità nazionale. In Parlamento ha una maggioranza di appena 5 voti, la piazza gli è contro, l’opposizione vuole le elezioni anticipate. Il problema è questo: la Grecia non è in grado di restituire il prestito avuto l’anno scorso da Europa e Fmi. Non sarebbe in grado di pagare la rata del prossimo 18 luglio, se europei e Fondo Monetario non versassero nelle casse di Atene 12 miliardi di euro, quinta tranche del prestito da 110 miliardi deliberato l’anno scorso. I greci non hanno però i soldi per le rate successive e non potranno ricorrere al mercato per tutto il 2012, perché già ora i loro bot pagano interessi del 18%, a causa del rischio altissimo che affronta chi li compra. Saldata la scadenza del 18 luglio, europei e Fmi dovranno accordarsi per tirar fuori altri cento miliardi. Un’intesa è lontana, perché la Merkel vorrebbe che si procedesse coinvolgendo i privati e la Bce non ne vuol sapere. Il tempo a disposizione però è poco. E i più esposti verso il sistema greco sono proprio le banche regionali tedesche e gli istituti francesi. La caduta di Atene potrebbe innescare una reazione a catena…

LIBIA ALLARME DEL SEGRETARIO DI STATO USA PER LE VIOLENZE SESSUALI

La Clinton contro Gheddafi «Stupri usati come armi» ELISABETTA ESPOSITO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dDonne violate. Squarciate nel corpo e nell’anima. Per sempre. Lo stupro è lo strappo della propria integrità, del propria dignità. Per questo fa paura e sgomento l’allarme lanciato da Hillary Clinton. Il segretario di stato statunitense ha accusato le truppe di Gheddafi di aver trasformato gli stupri in «strumenti di guerra».

L’allarme di Hillary «Le forze del colonnello e di altri gruppi nella regione - ha dichiarato la Clinton in un comunicato - cercano di creare divisioni fra gli

ROBERTO MARONI MINISTRO DELL’INTERNO

abitanti usando le violenze contro le donne e lo stupro come strumenti di guerra. Siamo molto preoccupati per queste gravi violazioni della dignità umana, in netto contrasto con le aspirazioni democratiche espresse in maniera così coraggiosa in tutta la regione. Gli Stati Uniti condannano tutto questo nei termini più assoluti». E questo nel giorno in cui Gheddafi, in un nuovo messaggio audio, ribadisce che «la Nato sarà sconfitta, se ne andranno da qui in una disfatta». Il coraggio di Iman Stupri come armi, dunque. E in un clima come quello che si vive in Libia è

difficilissimo trovare qualcuno pronto a denunciarli. Ma una donna lo ha fatto, ha rotto il silenzio e rischiato la vita per trovare giustizia. Il 26 marzo Iman Al Obeidi è entrata correndo nell’hotel di Tripoli sede dei giornalisti stranieri per raccontare tutto. La Corte penale internazionale ha poi preso poi atto dell’uso diffuso e sistematico della violenza sessuale in Libia. Il procuratore capo della Corte Luis Moreno-Ocampo ha dichiarato che gli inquirenti hanno le prove: Gheddafi ha ordinato stupri di massa e fatto distribuire stimolanti chimici ai suoi soldati. Ma il capo della commissione d’inchiesta che ha preparato il rapporto dell’Onu sulla Libia, Sherif Bassiouni, ha espresso dubbi sull’esistenza di una politica di stupri di massa, parlando di «gigantesca isteria».

Nicolas Sarkozy Il presidente francese, forte anche del sostegno di Berlusconi, lancia un messaggio all’Italia dopo l’ingresso di Draghi alla presidenza della Banca Centrale Europea e chiede le dimissioni di Bini Smaghi Avere due italiani su sei nel board della Bce non sarebbe una soluzione molto europea. L’Italia ha dato la sua parola e non ho ragione di dubitarne. Penso che le carriere delle persone benché interessanti sono meno importanti dell’interesse generale

I Nas hanno sequestrato in 9 piattaforme Lidl Italia oltre 97 tonnellate di carne «Steaks Country», azienda all’origine dell’infezione per E.Coli dei 7 bimbi francesi (uno in coma). «Gli italiani stiano tranquilli», ha detto il ministro Fazio. E ieri, in un ruscello vicino a Francoforte, è stato isolato il batterio dell’epidemia tedesca.

CRESCITA E DEBITO: ALLARME ITALIA

Moody’s avvisa il nostro paese «Possibile un taglio del rating» L’Italia finisce sotto la lente di Moody’s, in vista di una possibile revisione al ribasso. La principale agenzia di rating del mondo ha avvisato di un possibile taglio dell’attuale valutazione per la scarsa crescita, le debolezze strutturali, il debito e un probabile balzo dei tassi di interesse. Sarebbe il primo taglio da oltre 15 anni.

INTESA SUL CONTRATTO DEI 2 CONDUTTORI

Rai, accordo con Fazio e Floris La Gabanelli: «Non mi tutelano» Fabio Fazio e Giovanni Floris continuano in Rai: raggiunta l’intesa per il rinnovo dei loro contratti. Per Che tempo che fa si attende l’ok del cda, per Ballarò quello della direzione generale. Vieni via con me potrebbe invece traslocare dalla tv di Stato. Problemi per Milena Gabanelli: «Nel nuovo contratto niente tutele», ha dichiarato.

ALLE SAUDITE VIETATO GUIDARE

La protesta in Arabia: tante donne al volante

«È venerdì 17 e vorrei andare al supermercato», annuncia 2Nassaf nel filmato di YouTube che la immortala al volante. È stato il giorno della disobbedienza civile delle donne saudite che, sfidando il divieto unico al mondo di guidare un’auto, hanno circolato per le strade del Regno (foto Ap). La polizia ha scelto il basso profilo, limitandosi a multarle. Ma la protesta è solo all’inizio: i promotori di «Women2drive» hanno chiesto di continuare fino a quando il loro diritto verrà riconosciuto.

IN TURCHIA LA JOLIE CON I RIFUGIATI

Angelina visita i profughi «È l’angelo della bontà»

L’hanno accolta con uno striscione: «Buon angelo del mondo, benvenuta». Angelina Jolie (nella foto Ansa), ambasciatrice dell’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati, ha visitato ieri per quasi 3 ore il campo profughi di Altinozu, nel sud della Turchia, al confine con la Siria.


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SABATO 18 GIUGNO 2011

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ALTRI MONDI

Novità su Sarah Scazzi: un testimone ha visto l’auto di fCosima sfrecciare nel giorno del delitto e pare sia stata lei a insistere perché il marito dichiarasse lo stupro

P4, toghe in allarme: «Affari inquietanti» I magistrati: «A rischio la credibilità della categoria» Bisignani, uomo chiave dell’inchiesta, dai pm lunedì

complicare l’inchiesta è piombato anche il nome di Gianni Letta, accostato a quello di Bisignani (ora ai domiciliari). L’ex giornalista, infatti, ha tirato il ballo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio come «terminale delle informazioni sulle inchieste in corso». Per questo ieri il premier Silvio Berlusconi ha cercato di smorzare i toni ed è tornato a fare quadrato attorno al suo fedelissimo. È Micaela Biancofiore, deputata dimissionaria del

STEFANIA ANGELINI

E Berlusconi difende Letta: «Su di lui metto la mano sul fuoco: è un galantuomo e un grande servitore delle istituzioni»

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dA 48 ore dal terremoto provocato dall’inchiesta napoletana sul sistema ribattezzato P4, i magistrati italiani lanciano l’allarme: «È una vicenda inquietante, bisogna attivare tutti i meccanismi previsti perché la magistratura ha bisogno di credibilità». È il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Luca Palamara a parlare, sottolineando la pericolosità della commistione tra alcune toghe e il sistema d’affari scoperto dalla Procura di Napoli. L’organo di autogoverno dei magistrati, inoltre, annuncia anche provvedimenti disciplinari: «Dopo aver letto le carte faremo sentire la nostra voce».

L’inchiesta Proseguono intanto le indagini condotte da Francesco Curcio e Henry John Woodcock, che hanno portato all’arresto del faccendiere Luigi Bisignani, l’uomo chiave della presunta associazione segreta che sarebbe nata per pilotare appalti e nomine nei grandi enti. A

COSIMA MISSERI ZIA DI SARAH SCAZZI

Luca Palamara, presidente dell’Associazione nazionale magistrati

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i capi di imputazione Sono 19 i capi d’accusa contestati a vario titolo dalla Procura di Napoli agli indagati nell’inchiesta sulla società segreta P4 Alfonso Papa, 41 anni, deputato Pdl

Pdl, a spiegare la posizione del premier: «Berlusconi è serenissimo perché è convinto che si tratti di un’inchiesta basata sul nulla: tutti, anche nell’opposizione, mettono la mano sul fuoco sul fatto che Letta non solo è un galantuomo ma è anche un gran servitore delle istituzioni». E mentre è atteso per lunedì pomeriggio l’interrogatorio di garanzia di Bisignani, per il Parlamento il nodo da risolvere è il coinvolgimento nell’inchiesta del deputato Pdl ed ex magistrato Alfonso Papa, per cui i pm hanno chiesto l’arresto: mercoledì la giunta per le Autorizzazioni inizierà l’esame della domanda di custodia cautelare in carcere nei confronti del parlamentare.

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UN PRESUNTO EX AGENTE SISMI IN TV

«NAPOLI IN 5 GIORNI PULITA»

S L’annuncio del sindaco De Magistris L’annuncio stavolta non lo fa Berlusconi. «Napoli potrebbe essere pulita in quattro, cinque giorni», ha detto ieri Luigi De Magistris (nella foto). Il neosindaco di Napoli ha parlato dell’emergenza rifiuti che attanaglia la città (circa 2mila tonnellate di immondizia non raccolta): «Sull’inceneritore è inutile fare polemiche, semplicemente dimostreremo al presidente della regione Caldoro che non serve»

«La Orlandi è viva Sta in Inghilterra in un manicomio» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dUn’altra tessera nel mosaico ancora privo di forma sul caso Emanuela Orlandi. Una telefonata, arrivata al programma Metropolis del canale RomaUno, da parte di un anonimo che si è presentato come ex agente del Sismi, nome in codice Lupo Solitario: «Io so dov’è Emanuela. È viva e si trova in un manicomio in Inghilterra, nel centro di Londra ed è sempre stata sedata. Con lei ci sono due medici e quattro infermieri». La trasmissione trattava del libro Mia sorella Emanuela, scritto da Pietro Orlandi e dal giornalista Fabrizio Peronaci, nel 28˚ anniversario della scomparsa. Lupo Solitario ha parlato anche del movente del sequestro: «Devi scavare in fondo a cosa faceva tuo papà, mi dispiace Pietro, scoprirai cose che non ti piaceranno». Ercole Orlandi, il padre di Emanuela, morto nel 2004, secondo l’uomo era venuto a conoscenza di giri consistenti di denaro da «pulire»; giri legati all’«Istituto Antonveneta». Secondo il misterioso testimone, il rapimento sarebbe legato a Roberto Calvi.


SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALTRI MONDI

Brizzi torna sul set: a luglio via alle riprese fFausto di «Com’è bello far l’amore», commedia in 3D con Fabio

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FAUSTO BRIZZI REGISTA E SCENEGGIATORE

De Luigi e Claudia Gerini che uscirà il 10 febbraio 2012

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IL WEEKEND DELLA GAZZA AGENDA E CONSIGLI PER IL FINE SETTIMANA

a cura di STEFANIA ANGELINI

IL FESTIVAL

LA MOSTRA

Rock in Roma

Krgr. Bob Krieger

Roma, ippodromo Capannelle

Milano, Palazzo Reale

fino al 29 luglio. Info: 06.54220870

fino all’11 settembre

Il rock invade Roma: arrivano i 30 Seconds

Mezzo secolo di storia nelle foto di Krieger IL FUMETTO Zagor n. 602. Lo Scrigno di... Burattini-Ferri, Bonelli Editore 100 pag, a colori, 2.70 euro

Ecco la classifica Univideo (su elaborazione dati Gfk) dei film più venduti nell’ultima settimana in Italia nell’home video

Ne sapete meno di un bambino di 5a Eccovi le prove Un quiz tv e ora un libro... Con una certezza: noi adulti siamo degli asini. Il linguista: «Così cresce la curiosità» FILIPPO CONTICELLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dC’è chi si arrampica sulle giustificazioni, chi arrossisce per pudore e qualcuno scappa pure per la vergogna. Faccia a faccia con un quiz (e con la propria ignoranza), la reazione non si controlla. La prova è in libreria: si trova Sei più bravo di un ragazzino di quinta (Mondadori) e in 150 pagine di domande c’è una montagna da scalare. Alla fine si rischia di scoprire che non si passerebbe nemmeno l’esame delle Elementari. Qual è la prima persona del congiuntivo presente del verbo sciare? Perché l’eroe romano Muzio Cordo fu soprannominato «Scevola»? Dalla grammatica alla storia passando per scienze e inglese, una pioggia di quesiti arguti. Ci si diverte sempre. E, a volte, si piange.

Dalla tv Di quiz in quiz, al libro si arriva dalla tv: tutto parte da un format americano della Fox (2007) da 12 milioni di spettatori, poi esportato in mezzo mondo. Da noi Sei più bravo di un ragazzino di 5a è alla secon-

da edizione e il meccanismo, semplice e crudele, è lo stesso: adulti rispondono a «banali» quesiti sul programma dell’ultimo anno di Elementari. Ogni sera alle 18.30 su Cielo conduce Riccardo Rossi e si fa un sacco di risate: «Ben venga anche il libro: sapere è una cosa bellissima e, a parte il divertimento, c’è un grande valore didattico.

Un format americano «Sei più bravo di un ragazzino di 5a» (Mondadori, 150 pag., 15,90 euro) nasce dall’omonimo show su Cielo. Il format tv è americano: è nato nel 2007

È quella preparazione di base che abbiamo dimenticato e che serve sempre: se passi vicino a un fiume e conosci qual è, vuoi mettere la soddisfazione?». Vietato pensare che la cosa dispiaccia agli accademici: sentite il professor Francesco Sabatini, autore di un celebre vocabolario italiano ed ex presidente dell’Accademia della Crusca. «Conosco tanti bambini che ne sanno davvero più degli adulti — racconta —. Divertimento e cultura non si escludono mai e poi fa sempre bene stimolare la curiosità, basta evitare il nozionismo». L’ideale sarebbe che, chi non sa che «scii» è la prima persona del congiuntivo presente del verbo sciare e che «Scevola» era chiamato così perché mancino, faccia un mini-ripasso sui manuali di grammatica e storia. Non sempre succede e Sabatini ha la sua idea: «S’impara solo a scuola, dopo è più dura». Un piccolo esame da 5a non si nega, però, a nessuno: allora professore, tra «beato», «eroe» e «sedia», in quale parole c’è un dittongo? «Bella domanda, così, se va a capo, la gente impara a non separare il dittongo ia».

1 Qualunquemente Di G. Manfredonia con A. Albanese (01 Distribution) 2 Che bella giornata di G. Nunziante con C. Zalone (Medusa) 3 Harry Potter e i doni della morte Parte I Di D. Yates, con D. Radcliffe (Warner Bros Italia) 4 Il Discorso del Re di T. Hooper con C. Firth (Eagle Pictures) 5 Sei Zero Renato Zero (Indipendentemente)

Chitarre elettriche e batte rie accendono la capitale: parte oggi Rock in Roma, il festival che in 40 giorni metterà insieme il meglio del rock internazionale. Primo concerto stasera con i 30 Seconds to Mars dei fratelli Leto (nella foto), vincitori del Best rock act agli ultimi European Mtv Awards. Il programma al sito www.rockinroma.com

IN TV Arriva lo Zecchino

Cinquant’anni di Zagor: festa a colori Cominciò tutto il 15 giugno 1961, con un albo a strisce da 50 lire: 50 anni dopo Zagor è ancora qui, ogni mese in edicola, dopo Tex il più "vecchio" fumetto italiano. Creato da Nolitta/Bonelli, per le tavole di Gallieno Ferri, è la combinazione di mille generi. Il n. 602 festeggia l’evento a colori. (f.li.)

Oggi, alle 13, su DeaKids

Le sue immagini di moda hanno fatto il giro del mondo. Famosi anche i suoi ritratti, che hanno catturato gli sguardi dei più famosi personaggi della politica, dello sport e della moda. Si è aperta a Milano la mostra dedicata al fotografo Bob Krieger, grande prota gonista degli anni d’oro dell’alta moda. Un’antologia che rievoca la storia del costume e i protagonisti degli ultimi cinquant’anni, da Gianni Versace a Bill Gates, da Robert De Niro a Carlo Bo. Per informazioni: 02.88.46.59.31.

Ogni sabato (canale 601 di Sky)

Allo Zecchino le selezioni fanno lo show

IL FILM L’ultimo dei templari di D. Sena, con N. Cage Usa, 95 min. (Medusa)

Per intere generazioni di bambini con la passione per il canto, partecipare allo Zecchino d’Oro ha rappresentato un sogno. Adesso, per seguire da vicino le emozioni dei piccoli aspiranti canterini, è nato un nuovo program ma: Arriva lo Zecchino, che da oggi, per dieci sabato, seguirà le selezioni nelle piazze italiane della storica competizione dell’Antoniano, insieme al giovane Jacopo Sarno, star della versione italiana di «High School Musical». Il tutto, in vista della fina lissima di novembre. La prima tappa è a Verona. Tutte le informazioni al sito www.selezionizecchinodoro.it.

Torna Cage tra streghe ed ex crociati «L’ultimo dei templari» non ha nulla a che vedere con «Il mistero dei templari», il film in cui Nicolas Cage interpretava una specie di Indiana Jones. Questa volta, l’attore americano è un ex crociato che deve scortare una presunta strega (la «witch» del titolo originale), accusata di seminare pestilenze. Ma solo durante il viaggio si scoprirà la vera

le foto

natura della ragazza. Un fantasy ambientato nel Medioevo che ha poche pretese, ma che potrebbe essere adatto per perdersi tra lande desolate, effetti speciali e misteri religiosi. (e.b.)

S Nicholas Cage, 47 anni: ha vinto un Oscar nel 1996

p

Alla corte di Putin: era modella, fa la fotografa Un’avvenente ex modella alla corte di Vladimir Putin. Il presidente della Russia ha una nuova fotografa ufficiale: è la bella Iana Lapikova (nella foto Ap a destra), già finalista a

Miss Mosca (a sinistra in posa osé). La scoperta l’ha fatta un celebre blogger russo e il governo ha ammesso l’ingaggio, precisando: «La Lapikova è una brava fotografa».


R

SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LETTERE

dite la vostra

Non Solo Calcio

INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: gol@rcs.it

A cura di Fausto Narducci

Vancouver e l’hockey: i tifosi sono uguali dappertutto Quello che è successo a Vancouver nella finale di Nhl persa con Boston (nella foto Reuters un momento degli incidenti) è una ulteriore conferma di come si è trasformato lo sport e di come la società civile vive, ormai, questi intrattenimenti. Dico intrattenimenti, perché non credo si possa più accostarli al nome sport. Sono spettacolini a volte violenti, altre volte privi di ogni valore etico ed educativo. La società contemporanea è in una involuzione costante e tutto ciò di cui è composta contribuisce alla sua trasformazione. I partecipanti a questi avvenimenti, anche se ancora in minoranza, sono ragazzotti che utilizzano sostanze proibite per aumentare le prestazioni e centrare gli obiettivi, che scommettono su se stessi falsando il risultato, che partecipano a manifestazioni umanitarie a favore dei bambini e poco prima fanno abortire l’amante-cognata, che parlano di educazione e durante un incontro si

affrontano con slealtà, che cercano solo di ritagliarsi un barlume di notorietà senza capire niente di quello che gli accade intorno. Di questi esempi se ne potrebbe fare una lista piuttosto lunga, purtroppo, ma una delle prime conseguenze è l’influenza negativa che hanno su chi li segue, i cosiddetti tifosi. Per tornare a Vancouver — conglomerato urbano classificato al primo posto tra le città più vivibili al mondo, secondo il centro studi dell’Economist — non vi sembra che confermi il limite insostenibile raggiunto nel logoro rapporto tra società civile e sport? Io, per quanto mi riguarda una risposta me la sono già data e cerco di trasmetterla a chi mi sta intorno. Tiepolo Sinforosa

La seguo fino a un certo punto. Siamo d’accordo sulla premessa, d’altra parte incontestabile: il mondo sportivo dà segni di decadimento e in questo rispecchia i valori della società in cui si muove. Anzi, nonostante tutto, lo sport è un po’ meglio del mondo che gli sta intorno. Gli sportivi (calciatori e non solo) che predicano bene e razzolano male sono ormai protagonisti quotidiani della cronaca. A questo punto lei però si meraviglia che i tifosi della civilissima Vancouver, non si distinguano dai teppisti italiani nel reagire alla sconfitta nel loro sport nazionale, l’hockey ghiaccio. Noi non ci stupiamo: da questo virus maligno nessun tifoso è immune, in nessuna latitudine del globo. Ma noi continuiamo a chiamarlo sport.

Dalla Spagna contro la Rai

Una scusa senza confini

Mi ricollego alla lettera inviata dal signor Cignoli per segnalarle che la Rai e anche Mediaset oscurano numerosi programmi, anche di scarso valore culturale, nascondendosi dietro la scusa di non avere i diritti TV. Vi prego vivamente di intervenire presso la Rai in particolare spiegando che solo in Italia esiste il «diritto» per trasmettere. Vi faccio un esempio: sono residente a Maiorca, dispongo di un collegamento satellitare e sono abbonato a Sky. Con il decoder Sky ho accesso a oltre 2300 canali in oltre 20 lingue e posso accedere liberamente a tutti i programmi e a tutte le trasmissioni, senza avere alcun problema, con l’unica eccezione impostami dal nostro Paese. Nessuna tv del mondo contempla il blocco delle proprie trasmissioni: perché solo Rai e Mediaset oscurano? Perché gli altri Paesi non contemplano questa limitazione? Quindi non elogiate la Rai per lo sforzo che ha fatto per il Roland Garros! Pensate che la Rai oscura anche gli eventi sportivi amichevoli, il calcio U21, partite di scarsissimo valore internazionale e non si parli di diritti, per favore. Noi italiani all'estero siamo trattati come cittadini inferiori e ottusi. Personalmente credo che criptare le trasmissioni sia un atteggiamento da terzo mondo, fortunatamente posso sempre vedermi il calcio italiano sulle tv croate, albanesi, arabe e tedesche.

Ho letto la risposta in relazione al fatto che la finale della Schiavone è stata oscurata poichè la Rai deteneva i diritti solo dentro i confini nazionali. Premesso che se prendiamo per esempio la BBC (una tv di stato) gli eventi sono visibili ovunque. Ma la scusa non regge poiché con l’acquisto del TVsat il problema sarebbe risolto. Perciò è una questione puramente commerciale far spendere i consumatori e il problema dei diritti per l'estero è risolto. Il segnale satellitare non si può contenere all’interno dei confini. O tutto o niente. Le vie di mezzo...solo bla bla bla

Silvano Soldaini (Maiorca, Spa)

IL TEMPO

Mirko

Come vedere la tv all’estero Vorrei segnalare che ora anche per gli italiani all’estero è possibile seguire tutti gli eventi trasmessi dalla Rai e da Mediaset dotandosi dell’apposito decoder e scheda dedicata, naturalmente nelle aree di ricezione del satellite hot bird. http://www.tivu.tv/sat/index.aspx Sergio Nanni (Rimini)

Qualcosa a metà fra il sadismo e l’opportunismo secondo l’interpretazione di Silvano Soldaini e Mirko. Cerchiamo di fare chiarezza. Da un lato va ringraziato chi ci indica più semplicemente come aggirare il problema (e la stessa Raio ci ha indicato la stessa via) ma non capisco cosa c’è che non va. Una tv compra i diritti di un avvenimento sportivo detenendone i diritti solo per il territorio nazionale e rispetta il contratto oscurandone la visione all’estero. Ovviamente (è facile immaginarlo) i costi per la trasmissione nazionale sono molto inferiori a quelli per la trasmissione internazionale ma spesso si tratta di restrizioni obbligatorie incluse nel contratto per non precludere i contrati con le altre nazioni. Ne sappiamo qualcosa anche noi per le dirette di Gazzetta.it. E’ chiaro che se in Spagna fosse possibile vedere il Roland Garros sulla Rai il valore dei diritti deteneuti dalla tv nazionale che li ha acquistati decadrebbero di molto.

Mondiali rugby ignorati (o no?) Dovreste essere il quotidiano sportivo di maggiore diffusione in questo paese. Probabilmente vi è sfuggito che in Veneto si stanno disputando i Mondiali under 20 di rugby. Simplicio Olivieri (Ancarano, Te)

Non sono un esperto del settore, ma sono rimasto abbastanza impressionato (un po’ in positivo, un po’ in negativo) dal dibattito aperto sull’oscuramento della Schiavone da parte della Rai per la visione all’estero.

E’ sfuggito a lei (ma non agli altri lettori spero) che la Gazzetta sta seguendo i Mondiali sia sul cartaceo (con inviato) che sul sito. Purtroppo la protesta (a priori) è sempre più diffusa.

www.meteo.it

a cura del Centro Epson Meteo

LEGENDA

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Milano

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Nuvoloso

Tramonta

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1 Luglio

Primo quarto

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8 Luglio

15 Luglio

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Dopodomani

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Reggio Calabria

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ARRETRATI

La tiratura di venerdì 17 giugno è stata di 396.858

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SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TV E RADIO I FILM DI STASERA

L’ultimo sogno

From Paris with love Colpo di fulmine

L’amore non va in... Arthur e la vendetta... Gamer

sDi I. Winkler, con K. Kline (Usa,

sDi P. Morel, con J. Travolta

sDi G. Ficarra e J. Requa, con J.

sDi N. Meyers, con C. Diaz (Usa,

sDi L. Besson, con M. Farrow

sDi M. Neveldine, con G. Butler

2001) Per tutta la sua esistenza, l’architetto George ha voluto costruirsi una casa a picco sul mare

(Fra, 2010) Un’impiegata dell’ambasciata americana a Parigi si lega a una spia americana...

Carrey (Fra/Usa, 2009) Steven è sposato con Debbie ma realizza di essere attratto dagli uomini...

2006) Amanda Woods, californiana, e Iris Simpkins, inglese, decidono di scambiarsi la casa...

(Fra, 2009) Arthur non vede l’ora di riuscire a ricongiungersi con la principessa Selenia...

(Usa, 2009) In un futuro non lontano, i reclusi di un carcere sono manovrati da un videogioco...

DRAMMATICO Rai 1, alle 21.20

AZIONE Premium Cinema, alle 21.15

COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 21.10

COMMEDIA Premium Cin. Em., alle 21

FANTASTICO Sky Cin. Family, alle 21

THRILLER Sky Cinema Hits, alle 21.10

RADIO

IN CHIARO RAIUNO

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

LA 7

Radio 105

UNOMATTINA TG 1 FICTION TELEGIORNALE LINEA BLU QUARK ATLANTE OVERLAND 12 TG 1 A SUA IMMAGINE DREAMS ROAD 2010 REAZIONE A CATENA TG 1 - RAI TG SPORT DA DA DA L'ULTIMO SOGNO Film 23.35 ITALIA MIA, ESERCIZI DI MEMORIA 0.15 CINEMATOGRAFO 1.15 TG 1 NOTTE 1.25 CHE TEMPO FA

REBELDE WAY SOCIAL KING SULLA VIA DI DAMASCO QUELLO CHE TELEFILM - TG 2 SERENO VARIABILE TOP OF THE POPS 2011 TELEFILM CRAZY PARADE PRIMEVAL SQUADRA SPECIALE... ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 -20.30 LA RABBIA DI UNA DONNA Film 22.45 BROTHERS & SISTERS 23.35 TG 2 23.45 TG 2 - DOSSIER 0.30 TG 2 - STORIE 1.10 TG 2 MIZAR

8.35 RAI EDUCATIONAL 9.00 UN EROE DEI NOSTRI... 10.30 GUARDIA, GUARDIA SCELTA... 12.00 TG3 - RAI SPORT 13.00 LA GRANDE STORIA 14.00 TG REGIONE - TG3 14.50 IL RAGAZZO DAL KIMONO D'ORO 3 16.25 VENEZIA, LA LUNA E TU 18.00 ARSENIO LUPIN 19.00 TG3 - TG REGIONE 20.00 VOTA ANTONIO 20.30 ARMAGEDDON GIUDIZIO FINALE Film 23.05 TG3 23.20 TG REGIONE 23.25 UN GIORNO IN PRETURA RAPINA IN VILLA

8.00 TG5 - MATTINA 9.05 SOPHIE 11.05 MAMMA HO PERSO IL LAVORO 12.00 NAVIGARE INFORMATI 13.00 TG5 13.40 COUGAR TOWN 14.40 IN CAPO AL MONDO PER AMORE 17.50 UN PARADISO PER DUE 19.00 NAVIGARE INFORMATI 20.00 TG5 20.30 PAPERISSIMA SPRINT 21.10 CIAO DARWIN 6 Varietà 0.00 UNITED STATES OF TARA 1.00 TG5 - NOTTE 1.25 PAPERISSIMA SPRINT 2.00 DOPPIO SEGRETO

7.20 10.10 10.45 12.25 13.40 14.10 14.35 16.25 18.30 19.00 19.10

CARTONI ANIMATI TV MODA BARBIE FAIRYTOPIA STUDIO APERTO DETECTIVE CONAN I SIMPSON HOT SHOTS! 2 PICCOLI CAMPIONI STUDIO APERTO BUGS BUNNY AGENT CODY BANKS 2: DESTINAZIONE LONDRA 20.10 NAVIGARE INFORMATI 21.10 AGENTE CODY BANKS Film 23.15 LO SQUALO 4 LA VENDETTA 0.15 NAVIGARE INFORMATI 1.10 TV MODA 2.05 'BEACH GIRLS'

8.30 9.55 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.40 17.15 18.00 18.55 19.35 20.30 21.10

VIVERE MEGLIO GIUDICE AMY RICETTE DI FAMIGLIA TG4 - TELEGIORNALE CARABINIERI DISTRETTO DI POLIZIA POIROT I MONK W RAFFA! ESTATE MICIDIALE TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE SISKA CRIMINAL INTENT Telefilm 23.00 LAW & ORDER: UNITÀ SPECIALE 23.55 24 1.05 TG4 NIGHT NEWS 1.30 AUGURI RAFFA

OMNIBUS TG LA7 BOOKSTORE SPAGNA ULTIME DAL CIELO TG LA7 DIO VEDE E PROVVEDE SPAGNA MOVIE FLASH LOCH NESS RELIC HUNTER TG LA7 IN ONDA L'ISPETTORE BARNABY Telefilm 23.30 NEW TRICKS 0.30 TG LA7 0.40 M.O.D.A. DI CINZIA MALVINI 1.20 MOVIE FLASH

105 Sport

FILM SUL DIGITALE TERRESTRE

LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE

PREMIUM

IN DIRETTA

6.30 7.00 10.55 13.30 14.00 15.30 16.05 17.00 17.15 17.55 18.50 20.00 20.35 21.20

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10.30 11.15 13.30 15.25 15.55

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19.00 21.15

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OBSERVE AND REPORT PREMIUM CINEMA LA SCORTA STEEL PSYCHO PREMIUM CINEMA SUL MARE PREMIUM CINEMA AIUTO VAMPIRO PREMIUM CINEMA DAYLIGHT-TRAPPOLA NEL TUNNEL STEEL LA CASA SUL LAGO DEL TEMPO PREMIUM CINEMA WONDER BOYS PREMIUM CINEMA FROM PARIS WITH LOVE PREMIUM CINEMA DELITTO PERFETTO MYA

8.55 9.20 10.15 10.50 11.25 13.30 14.00 16.10 18.05 18.35 19.30 20.25 20.30 21.05

ARTI MARZIALI

Concacaf Gold Cup Eurosport 2

ATLETICA LEGGERA

BASKET

14.45 EUROPEO A SQUADRE

12.40 TURCHIA LITUANIA

1ª giornata Rai Sport 1 e Eurosport

20.00 RIVER PLATE - LANUS Torneo Clausura Sportitalia 2

20.30 ISLANDA - DANIMARCA AUTOMOBILISMO 13.00 CAR RACING EVENT Europeo Under 21 1ª gara Eurosport 2

Rai Sport 2

22.00 MESSICO COREA DEL SUD Mondiale Under 17 Rai Sport 1

14.00 FIA WORLD TOURING CAR CHAMPIONSHIP

23.30 FLUMINENSE BAHIA Campionato brasiliano Sportitalia

24.00 MESSICO GUATEMALA

OROSCOPO

Concacaf Gold Cup Eurosport 2

BASEBALL 19.00 WASHINGTON NATIONALS BALTIMORE ORIOLES MLB ESPN America

19.00 ITALIA - GALLES

GOLF 3ª giornata Sky Sport 2

14.55 SUPERBIKE Superpole. Da San Marino La 7

NUOTO

17.00 MONDIALI

9.30

19.00 MONDIALI Semifinali maschili. Da Roma La 7d

2ª giornata Rai Sport 2 2ª giornata Rai Sport 1

RUGBY 17.00 GRAN PRIX SEVEN

16.00 GIRO DI SVIZZERA

22.00 ATLANTA BRAVES TEXAS RANGERS MLB. ESPN America

8ª tappa. Tubach - Schaffhouse Sky Sport 2

Da Lione, Francia Eurosport 2

12.00 WTA S'HERTOGENBOSCH Finale Supertennis

Super 15 Sky Sport 3

18.00 ITALIA - GALLES

Finale Eurosport

14.00 ATP S'HERTOGENBOSCH Finale Supertennis

15.00 ATP EASTBOURNE Finale Eurosport 2

VOLLEY 20.30 ITALIA - FRANCIA

Mondiale Under 20 Rai Sport 2

Radio Monte Carlo Rmc Magazine Alle 10, con Massimo Valli (nella foto) e Marco Porticelli, si parla di alimentazione, viaggi e federalismo fiscale

SKY SPORT 1 17.00 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 18.00 CALCIO: FAN CLUB INTER

17.45 BASKET: BENNET CANTÙ - MONTEPASCHI SIENA Finale scudetto.

13.00 WTA EASTBOURNE

17.05 BULLS - SHARKS

Alle 12 Fabiana e Daniele Battaglia ospitano, tra gli altri, l’allenatore del Novara promosso in A Attilio Tesser (nella foto)

SKY SPORT 2

TENNIS

18.00 TROFEO SETTE COLLI

10.00 ASSOLUTI

CICLISMO

Mondiale Under 20 Eurosport 2

TROFEO SETTE COLLI

CANOTTAGGIO Pesi leggeri juniores Rai Sport 1

20.00 INGHILTERRA SUDAFRICA

MOTOCICLISMO

BEACH VOLLEY Semifinali femminili. Da Roma La 7d

Mondiale Under 20 Eurosport 2

19.45 US OPEN CHAMPIONSHIP

Europeo femminile Rai Sport 1

Qualifiche. Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport 2

22.00 FRANCIA ARGENTINA Mondiale Under 17 Eurosport

FLORIDA GATORS TEXAS LONGHORNS College World Series ESPN America

Wako Gran Prix Kickboxing Rai Sport 1

CALCIO 20.00 COSTA RICA HONDURAS

1.00

23.50 ITALIA - OLANDA

7.00 7.30 9.50 10.45 11.35 13.30 13.55 14.55 15.55 16.00 18.00 20.00 20.30 21.30

World League Rai Sport 1

Serie A maschile

2.30

RUGBY: BULLS SHARKS Super 15

SKY SPORT 3

Virgin Radio Virgin Chart Nella classifica dei brani più suonati da cinque settimane sono presenti i R.E.M. (nella foto il cantante Michael Stipe)

21.00 TENNIS:R. FEDERER R. NADAL Wimbledon 2008

EUROSPORT 18.00 TENNIS: ATP EASTBOURNE Finale

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

23/11 - 21/12

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

Ariete 6

Toro 6

Sagittario 8

Gemelli 6-

Cancro 5,5

Leone 6+

Che palla che siete, con quel pessimismo. Risollevatevi, invece, perché le cose migliorano, anche se siete delle prime due, sfiancate decadi.

Mattina produttiva. Ma poi vorrete gratinar certi rompiscatole come pomodori verdi. Spegnete il forno, accendete il sudombelico.

IL MIGLIORE La serenità aumenta, il successo, anche economico, v’illumina come un casinò di Las Vegas. Pomeriggio di brio, di incontri, di ideone, anche suine.

Notizie finanziarie, in mattinata, vi alleggeriranno l’anima. Ma sarete lo stesso sfigocupi. Pomeriggio filosofico, brioso, produttivo, suino.

L’energia è poca. E la fretta rischia di farvi commettere errori da mangiarvi poi gli zebedei fino allo sterno. Be quite. Anche alla guida.

Metodo e operosità fanno del lavoro un capolavoro. Nel pomeriggio non combinate guai e non date in pasto alle otarie i capi e i colleghi.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Vergine 7+

Bilancia 6,5

Scorpione 6+

MICHAEL ESSIEN

Capricorno 6,5

Acquario 6+

Pesci 6

Il fervore operativo vi mette in evidenza e vi porta vantaggi e fortune. Marte, poi, vi canta «Suina-mos a la playa» e voi aderite all’invito.

Stamani dovrete farvi i glutei a forma di pedalò, per la fatica. Pomeriggio, invece, reattivo e produttivo. Con un sonoro colpo di fortuna.

La Luna della mattina distende i nervi e il fisico. Il pomeriggio non va di sfighissima, ma meno bene di quanto vorreste. Nonostante la grinta…

Il centrocampista centrale del Chelsea è nato a Accra, in Ghana, il 3 dicembre 1982 (sagittario). Dal 2003 al 2005 ha giocato nel Lione

Le sollecitazioni sono tante, come gli impegni, ma farete fronte a tutto, alla grande. Splendori economici, sport ok, sesso un po’ speedy...

La mattinata è faticosa nel lavoro, anche perché dovrete tirare la carretta senza aiuti. Meglio il pomeriggio. Il sudombelico langue, però…

Se la mattina vi vede campioni in tutto, nel pomeriggio potreste rappresentare una piaga sociale, col vostro umore. State su e producete.

LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI


R

SABATO 18 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT


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