Gazzetta dello sport - 19 giugno 2011

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www.gazzetta.it domenica 19 giugno 2011 1 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

numero 25 anno LXVII ­ Numero Anno

MERCATO AFFARI FATTI E TRATTATIVE AVVIATE

INTER

Colpo del Genoa Preso Constant Bojan e la Roma sono più vicini

VILLAS BOAS SI PUO’ FARE

La Lazio nelle mani di Marchetti e nei piedi di Konko e Silvestre. Cesena: Eder­Yebda. Acerbi verso il Chievo 3 CALVI­CECCHINI­DA RONCH­DI FEO ALLE PAGINE 12­13

PAGA O NON PAGA

L’INTERVISTA PARLA IL CAPITANO DEL MILAN

Ambrosini: «Derby in Supercoppa: bello partire così» TENTAZIONE In alto, Massimo Moratti, 66 anni, presidente dell’Inter. Per sostituire Leonardo sta pensando soprattutto ad André Villas Boas (33, in basso): ma per averlo deve pagare al Porto 15 milioni ANSA/SPORTIMAGE

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JUVE OBIETTIVO 23 MILIONI PER UN CAMPIONE

Melo e Sissoko via con Amauri e Iaquinta AZZURRI ALLENAMENTI SUI CAMPI CONFISCATI

Prandelli e la Nazionale un calcio alla n’drangheta 3 GARLANDO E TOSI ALLE PAGINE 2 E 15

PLAYOFF C’E’ ANCHE ATLETICO ROMA­JUVE STABIA

Salernitana­Verona In 25 mila per la B

3 DA PAGINA 2 A PAGINA 6

3 BINDA A PAGINA 17

TENNIS / 1 SUCCESSI SULL’ERBA

SUPERBIKE AD ARAGON IL PILOTA YAMAHA IN POLE (DIRETTA LA 7 E EUROSPORT ORE 12 E 15.30)

Con Vinci e Seppi un’Italia da applausi

Melandri­Biaggi, che duello Marco: «Ho approfittato di Max e ho trovato anche il sapore della sfida». Il campione del Mondo arrabbiato: «Sarà una gara durissima»

Roberta al quinto titolo, per Andreas è il primo

Il padrone di casa Checa, che ha corso in difesa ed è solo quarto, ha un gran ritmo di ga­ ra. Il Gp di Spagna potrebbe tuttavia essere condizionato dalle gomme. Si teme il caldo.

3 MARTUCCI A PAGINA 19

3 GOZZI A PAGINA 25

TENNIS / 2 SPECIALE DI 8 PAGINE

IL ROMPI PALLONE

3 BOLDRINI­CRIVELLI­LENZI­MARTUCCI E VALENTI ALL’INTERNO

3 DELLA VALLE A PAGINA 8

3 OLIVERO E VELLUZZI ALLE PAGINE 10­11

Chiusa la pista Mihajlovic («A Firenze per tanti anni ancora») si stringe per il portoghese. Il d.t. Branca avrebbe avuto l’ok del tecnico, ora tocca al presidente: liberare dal Porto l’ex allievo di Mou costa 15 milioni

Da domani a Wimbledon i 4 moschettieri: Nadal Djokovic, Federer e Murray

«Saremo i favoriti in campionato e in Champions solo il Barça è sopra di noi. Pirlo insostituibile»

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di Gene Gnocchi

Allenatore Inter. Moratti a sorpresa sceglie Berlusconi: «Ha fatto molto bene all’Edilnord».


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PRIMO PIANO Tanto è un gioco di LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SCHEDA

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ANDRÉ VILLAS BOAS 33 ANNI ALLENATORE

Anche un pallone aiuta la legalità

Con il Porto subito 4 titoli

GALLERIA André Villas Boas dal 2002 al 2009 è assistente di Mourinho con Porto, Chelsea e Inter. Nell’ottobre del 2009 accetta l’incarico di allenatore dell’Academico. Arriva al Porto il 3 giugno 2010 vince 4 titoli: campionato, coppa e Supercoppa di Portogallo oltre all’Europa League.

P

L’Italia di Prandelli «libererà» un campo dalle mani della ’ndrangheta L’idea di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, associazione che promuove l’impegno civile contro le mafie, a sostegno della legalità, ha Cesare Prandelli LIVERANI sigillato bene la prima stagione della Nazionale di Cesare Prandelli. L’idea è quella di far allenare gli azzurri sul campo di Rizziconi (Reggio Calabria), terreno confiscato alla ’ndrangheta nel 2003, ma di fatto mai utilizzato per le minacce e le pressioni dei mafiosi. Far rimbalzare il pallone di Pirlo e Rossi in quel rettangolo, affollare quell’impianto con l’entusiasmo dei ragazzi vorrebbe dire confiscarlo di nuovo, per davvero, e restituirlo alla società civile con un gesto forte che andrebbe contro l’inerzia della cronaca: ’ndrangheta, e mafie tutte, investono nel calcio per creare consenso. Nell’aprile scorso a una cosca della vicina Rosarno sono stati confiscati beni per 190 milioni e due squadre di calcio. Prandelli e la Federcalcio hanno raccolto l’idea. Parallelamente alla rivoluzione tattica (qualità e coraggio), il c.t. in questa sua prima stagione ha curato una trasformazione d’immagine: una Nazionale più vicina alla gente nella disponibilità e negli atteggiamenti. Il codice etico, applicato con coerenza anche a costo di dolorose rinunce, ha imposto agli azzurri la responsabilità della rappresentanza e dell’esempio, soprattutto a vantaggio dei giovani che si orientano con i comportamenti dei campioni. Prandelli ha lucidato il brand Italia, gli ha restituito gradimento, grazie a un gioco nuovo, buoni risultati, ma più ancora investendo sui valori, facendone un trampolino di messaggi positivi in un contesto di calcio malato. L’idea di don Ciotti arricchisce il progetto perché trascina la Nazionale oltre lo stadio, la immerge nelle emergenze della società civile. Storicamente le mafie sono nate e cresciute in assenza dello Stato e si propongono come anti-Stato. La Nazionale, che riunisce i campanili, è la squadra del Paese civile, la prima che dev’essere in campo al servizio della legalità. Si può combattere la mafia anche liberando un campo di calcio per restituirlo ai ragazzi perché quei ragazzi giocando alleneranno il rispetto per le regole e per gli avversari. Lo sport, nonostante tutto, resta una palestra di legalità.

Ecco quali sono le altre soluzioni

VILLAS Blitz di Branca c’è un primo sì E i 15 milioni? Moratti ci pensa w I NUMERI

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anno Villas Boas è stato all’Inter con Mourinho nel 2008-09. Poi è tornato in Portogallo, all’Academica

Il d.t. avrebbe avuto l’ok del portoghese Il presidente stravede per l’allievo di Mou ed è pronto a pagare la clausola al Porto LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dUn weekend di lavoro. Massimo Moratti aveva anticipato venerdì che i suoi uomini mercato avrebbero continuato il casting-allenatore e in effetti il direttore tecnico Marco Branca, poi raggiunto dal d.s. Piero Ausilio, ha abbinato qualche ora di svago con la compagna a Marbella - dove ha casa pure Capello... - alla missione per infittire i contatti con quella che è a tutti gli effetti la prima scelta interista dopo il ri-

Marco Branca, 46 anni, d.t. dell’Inter

baltone Leonardo: Andrè Villas Boas. Tentazione Il 33enne tecnico del Porto gode da tempo di grande stima a Palazzo Saras, tanto che era nei pensieri di diversi dirigenti anche prima che Leonardo scegliesse Parigi. Ora invece l’unico vero ostacolo rimane la clausola rescissoria di 15 milioni con cui i Dragoes avrebbero blindato l’ex tattico di Josè Mourinho. Massimo Moratti in un primo momento sarebbe stato molto tentato di pagare la penale per arriva-


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HIDDINK

CAPELLO

GASPERINI

DUNGA

ROSSI

ZOLA

Guus Hiddink, 64 anni, olandese, è il c.t. della Turchia: lo cerca anche il Chelsea di Abramovich

Fabio Capello, 65 anni, è il c.t. dell’Inghilterra da dicembre 2007: ha un contratto fino a giugno 2012

Gian Piero Gasperini, 53 anni, per 5 stagioni allenatore del Genoa, è stato esonerato a novembre 2010

Carlos Dunga, 47 anni, ex c.t. del Brasile: è stato esonerato dopo l’eliminazione nei quarti al Mondiale

Delio Rossi, 51 anni, ha appena lasciato il Palermo: ha perso l’ultima finale di Coppa Italia contro l’Inter

Gianfranco Zola, 44 anni, dopo l’Under 21 azzurra ha guidato il West Ham (Premier) dal 2008 al 2010

BOAS TENTA L’INTER re a quello che sembra un predestinato, tanto che dopo il triplete in salsa lusitana (scudetto, Europa League e coppa nazionale) sulle sue tracce si sono messi il Chelsea e, notizia dell’ultima ora, anche l’Arsenal. Villas muto, agente strumentale Ecco spiegato il blitz di Branca, che con Villas Boas ha mantenuto ottimi rapporti dopo il periodo (luglio 2008-ottobre 2009) che il portoghese ha passato alla Pinetina. Il tecnico non ha fatto trapelare nulla, anche perché la situazione ambientale non è semplice. Lui sin da bambino tifa Porto, in un anno è diventato l’idolo della sua città, in biancoblu sarebbe ben felice di restare, anche se dire di no a tre top club europei non è facile. Ecco perché Villas Boas non vuole certo esporsi prima di avere la certezza che qualcuno consegni al suo presidente il fatidico assegno. In questo senso vanno lette come strumentali le dichiarazioni del suo agente Carlos Gonçalves: «Andrè pensa solo al Porto, le altre voci sono senza senso». Dubbi Di senso, invece, ne hanno eccome. Con il solito dubbio legato al fatto di spendere per un tecnico una cifra con cui Moratti si porterebbe a casa un buon giocatore. Forse una chiacchierata con il Ministro delle finanze nerazzurre Rinaldo Ghelfi ha frenato il presidente. Che però sa bene che in quest’epoca si può anche pagare per un allenatore. Soprattutto se si parla di uno che conosce l’Inter e la

famiglia Moratti - solo casuale il pranzo a Milano del mese scorso? -, di uno Special (non per forza Two) in grado di fare la differenza e di lavorare con e sui giovani, capace di ammortizzare il costo della clausola sposando poi il progetto nerazzurro di abbassamento del tetto ingaggi, rinverdendo la rosa. Senza dimenticare il segnale lanciato al mondo da un club che arriva dove hanno fallito gli altri (tra cui la Juve) e batte allo sprint due portaerei come Chelsea e Arsenal. Idea Guarin Ecco perché, già che si trova da quelle parti, non è da escludere che Branca ne approfitti per incontrare il presidente del Porto Pinto Da Costa e magari anche per parlare di uno dei tanti giocatori che potrebbero interessare l’Inter. Tra questi anche Fredy Guarìn, 24enne centrocampista colombiano capace di segnare ben 5 reti nell’Europa League appena vinta. E poi quei sì... Ma tutto passa appunto dalla decisione finale di Moratti. Che prende tempo anche perché forte del fatto che più sente dire che gli dicono tutti no e più incassa dei sì... A quelli di Delio Rossi e Gasperini (e anche Mihajlovic non è fuori), va aggiunto quello di Capello. La federcalcio inglese, che pure ieri lo ha blindato sino all’Europeo 2012, sa di non avere clausole con cui trattenere il tecnico friulano. Il pallino l’ha in mano Moratti, che all’inizio della prossima settimana chiuderà il casting.

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TUTTO È INIZIATO DA BIELSA

Il tormentone sulla panchina dell’Inter è iniziato sei giorni fa.

13 giugno Moratti telefona a Marcelo Bielsa per affidargli la panchina dell’Inter

14 giugno Leonardo tratta in Qatar per diventare d.s. del Paris Saint Germain

16 giugno Bielsa rinuncia, Moratti si guarda intorno

17 giugno Il presidente dell’Inter va su Villas Boas

Mihajlovic stop «Io a Firenze per tanti anni» Comunicato del serbo sul sito viola: «Spero di continuare a lavorare qui» ALESSANDRA GOZZINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FIRENZE dLa storia si chiude alle 21 e 42 con cinque, chiarissime, righe di comunicato. La firma è di Sinisa Mihajlovic, allenatore viola. E la definizione è più che mai appropriata: «La scorsa stagione la Fiorentina mi ha scelto ed anch’io ho scelto la Fiorentina, nonostante avessi altre opportunità di lavoro. Sono felice della decisione assunta, che mi ha permesso e mi permetterà di poter lavorare insieme a una società composta da persone serie e competenti e dove spero di continuare a esercitare la mia professione per tanti anni ancora». Ora è tutto scritto nero su bianco, la volontà dell’allenatore è stata espressa chiaramente. Non vuol dire che l’Inter non aves-

se pensato a lui: era stato uno dei candidati, e ora tiene a sottolineare che il suo non è un rifiuto alla proposta della sua squadra del cuore (oltre che a quella campione:semplicemente Sinisa preferisce andare avanti con il progetto viola, portare avanti la sfida iniziata un anno fa, e dimostrare quello che (per mille problemi) nell’ultimo anno è stato fatto solo in parte. Con il comunicato on-line apparso sul canale tematico del club, Mihajlovic toglie anche tutti i sospetti che derivavano dal suo silenzio (nel pomeriggio aveva preferito non partecipare alle celebrazioni del calcio storico fiorentino, evitando tifosi e giornalisti). Da ieri sera, la sua volontà è chiarissima. Motivazioni Altro dettaglio da sottolineare: le dichiarazioni

ufficiali di Sinisa sono arrivate pochi minuti dopo che in tv (a Sky) era apparso Diego Della Valle. Le parole del proprietario del club viola erano state altrettanto nette: «A quanto ne so io, secondo quello che mi ha detto mio fratello Andrea, non c’è nessun cambio da fare nella gestione tecnica. A oggi la Fiorentina ha un allenatore e non c’è bisogno di cercarne un altro. Quello che abbiamo resta dov’è». Anche se il passaggio più efficace per stimolare una reazione è senza dubbio un altro, questo: «E’ chiaro però che come ha ribadito mio fratello Andrea che è il patron della società mentre io sono solo un semplice tifoso, che noi alla Fiorentina vogliamo solo gente motivata e attaccata alla maglia, che quando scende in campo non lo fa solo perché è un mestiere o perché è ben remunerato, ma perché vuole fare qualcosa di importante per la squadra». Prima di concludere così: «Alla Fiorentina chi ama questa maglia sarà sempre trattato bene». Quello delle motivazioni è un concetto ribadito spesso dalla proprietà: a Firenze resta solo chi ha il desiderio di farlo. Vale per i giocatori, ed è scontato che valga soprattutto per l’allenatore. Ai dirigenti viola Sinisa aveva sempre ribadito (anche nelle ore successive al contatto con l’Inter) quella che era la sua volontà. Con le parole di ieri lo ha confermato ancora una volta. Si riparte da qui.


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PRIMO PIANO

Capello, Hiddink, Gasperini Moratti li tiene tutti in corsa Nella lista dei candidati alla panchina dell’Inter il c.t. dell’Inghilterra resta in prima fila. Chance per Delio Rossi, si fa anche un pensierino su Zola Gli italiani Appena dietro, nella griglia morattiana, ci sono Gian Piero Gasperini e Delio Rossi. Nei contatti avuti negli ultimi giorni, Moratti ha tratto un’ottima impressione da entrambi, che tra l’altro hanno il vantaggio di non essere legati ad alcuna squadra. Gasperini infatti è stato di fatto liberato dal presidente del Genoa, Enrico Preziosi. Gasperini sarebbe comunque in vantaggio sul collega, tanto che potrebbe addirittura reincontrare i vertici nerazzurri domani. Sempre che oggi non venga affondato il colpo su uno dei tre in pole.

LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dSenza quella clauso-

la rescissoria da 15 milioni imposta dal Porto, Andrè Villas Boas avrebbe probabilmente già vinto per distacco la corsa alla panchina che fu di Leonardo. In attesa di decidere se «dissanguarsi», Massimo Moratti però vuole sfogliare con calma la margherita delle alternative. Malgrado il comunicato con cui ieri sera Mihajlovic si è chiamato fuori, i sì in mano al numero uno dell’Inter infatti non mancano. Capello Appena sotto al 33enne portoghese ci sono Fabio Capello e Guus Hiddink. Sono loro due gli altri nomi da sempre in cima alla lista di Massimo e AngeloMario Moratti. Il tecnico di Pieris ieri è stato blindato dalla federcalcio inglese, cui è legato sino all’Europeo 2012. Ma non c’è nessun cavillo che impedisca una rescissione anticipata del contratto e dall’entourage di Ca-

IN LIGURIA

L’a.d. Paolillo «L’allenatore è in arrivo» S. MARGHERITA L. (Ge) Così repentina (e imprevista), l'uscita di scena di Leonardo, che al workshop di ieri per gli sponsor nerazzurri (al termine del primo anno di collaborazione con RCS Sport), nel filmato di Inter Channel compariva ancora la faccia sorridente di Leo. Ma è stato, questo, l'unico riferimento al recente passato. Per il resto, all'incontro con i partner (dal titolo significativo: «Inter campione nel mondo», e non del mondo), tutto era proiettato al futuro. In chiave allenatore, l'a.d. Paolillo ha chiarito che una decisione sul nuovo tecnico «verrà comunicata a breve», mentre Milly Moratti, ha portato i saluti del presidente. L'amministratore delegato è stato chiaro: «Il presidente ancora una volta farà una scelta oculata e vincente. Il silenzio di questi giorni è dovuto alla consapevolezza di dover prendere decisioni importanti con tranquillità, serietà e professionalità». Villas Boas? «Lasciamo fare i nomi agli altri. Pista estera o italiana? Sarebbe come chiedermi un identikit: alto, biondo, o con gli occhi azzurri. Una società seria come l'Inter non è impreparata ad alcuna evenienza». Poi, in chiave mercato: «Un sacrificio? Dipende dal tipo di offerta che arriva e dal tipo di sostituibilità del giocatore eventualmente richiesto». Filippo Grimaldi

Massimo Moratti, 66 anni, imprenditore petrolifero, è presidente dell’Inter dal 1995

pello arrivano aperture. Vero però che gli inglesi si troverebbero un bel vuoto da colmare e che per rinunciare a tante sterline Capello pretenderebbe almeno un contratto biennale dall’Inter.

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Hiddink L’olandese invece è legato alla Turchia e sempre nel mirino del Chelsea. Da Londra giunge voce che, stufo per le troppe perdite di tempo dei

suoi dirigenti, Roman Abramovich entro la settimana prossima annuncerà Hiddink come tecnico dei Blues. Ci sta però lavorando anche l’Inter, non contraria ad un ruolo part-time (tipo Pianigiani e Scariolo nel basket) che consenta all’olandese di restare c.t. della Turchia - alla fine delle qualificazioni europee in fondo mancano pochi match -, ma gettandosi nell’avventura interista.

Outsider Zola Attenzione infine a Gianfranco Zola. Dopo una bella esperienza al fianco dell’amico Gigi Casiraghi sulla panchina dell’Under 21, il tecnico di Oliena ha fatto bene anche in Premier con il West Ham. Moratti ne ha sempre apprezzato il carisma e nell’ambito del suo casting a tutto tondo ha chiesto informazioni anche sulla situazione del baronetto sardo.

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SVOLTA

IN CORSA

V Fabio Capello, 65 anni, c.t. dell’Inghilterra dal dicembre del 2007: ha rinnovato fino al 2012 ANSA

V Gian Piero Gasperini 53 anni, senza panchina, ma ancora sotto contratto col Genoa ANSA

Il Mourinho dei giovani in Primavera E’ Stramaccioni, l’Inter lo ha soffiato alla Roma ANDREA PUGLIESE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dLa firma c’è già, l’ufficializzazione arriverà nei prossimi giorni. Andrea Stramaccioni (foto MANCINI) è il nuovo tecnico della Primavera dell’Inter. Arriva al posto di Fulvio Pea (passato al Sassuolo) dopo sette anni di settore giovanile alla Roma. E arriva per centrare gli stessi successi colti in giallorosso, con due scudetti (Giovanissimi Nazionali nel 2005, Allievi Nazionali nel 2010) e cinque fasi finali consecutive.

Chi è Romano, tifosissimo giallorosso («Conservo ancora le tessere della Curva Sud», ha detto in più di un’occasione), Strama, come lo chiamano gli amici, è considerato un piccolo Mourinho, un genio del settore giovanile. Nonostante la giovanissima età (è un classe 1976), ha già oltre dieci anni di panchina, avendo smesso quasi subito di giocare a causa di un brutto infortunio al ginocchio. La sua storia comincia tra i dilettanti, nel 2001, con gli Allievi dell’Az Sport. Poi il passaggio alla Romulea, storico club capitolino, che porta prima allo scudetto Dilettanti nei Giovanissimi, sfiorando poi il bis nel 2004 (k.o. in finale con il Montebelluna). I successi gli valgono la chiamata di Bruno Conti. In 7 anni di giallorosso, oltre ai due titoli ha portato a casa con gli Allievi anche un Torneo di Arco. Il passaggio Stramaccioni aveva un contratto con la Roma fino al 2012, ma con una clausola. In caso di mancata assegnazione della Primavera, poteva liberarsi. Già, la Primavera, il suo grande cruccio di questi anni. Stramaccioni ci sperava già da un paio di anni e pensava di essersela meritata. Ma in quella casella alla Roma c’è Alberto De Rossi, il papà di Daniele, che è fresco di scudetto (tra l’altro, facendo il bis del 2005). Un professionista serio e un ottimo allenatore. Per Stramaccioni, insomma, non c’era spazio. L’Inter, che aveva provato a portarlo a Milano già lo scorso anno (insieme alla Fiorentina, che a lui aveva ripensato anche in questi giorni) si è quindi inserita, facendo leva sulla sua voglia di emergere. Con lui sono cresciuti giocatori come Sini, Bertolacci, Pettinari, Montini e Florenzi. Predilige il 4-2-3-1, ma senza modulo fisso, spesso ha usato anche il 4-1-4-1. Il futuro è suo, almeno così si dice.


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MERCATO comunque l’unica grande d’Europa ancora senza allenatore. Il Chelsea, infatti, sta ancora cercando il successore di Carlo Ancelotti: ricerca prolungata, visto che il divorzio dal tecnico italiano si è consumato da quasi un mese. Poco male, perché Abramovich, dopo essersi messo sulle tracce — come Moratti — di André Villas Boas, dovrebbe affidarsi a Guus Hiddink (Inter permettendo): l’olandese, già sulla panchina dei Blues per sei mesi nel 2009, è attualmente il c.t. della Turchia (ha un contratto fino all’estate 2012), ma ha anche un incarico come consulente di mercato del Chelsea. Il club londinese deve solo trattare con la federazione turca le modalità dello svincolo di Hiddink, che avrebbe da spendere 150 milioni di sterline, penny più penny meno (partendo magari da Luka Modric, considerato incedibile dal Tottenham ma che vuole fortemente i Blues).

Chelsea, Psg, Lione: eurocaccia al tecnico L’Inter è in buona compagnia: Abramovich insiste su Hiddink, Leonardo fa casting per Parigi ALEX FROSIO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dIl nuovo proprietario del Paris Saint Germain, lo sceicco Hamad bin Jassem bin Jabr Al Thani, ha un nome che non finisce più e ambizioni altrettanto estese: vuole portare il giovane club della capitale francese ai vertici del calcio europeo. La prima mossa, lo sanno tutti, è stata la ben remunerata assunzione di Leonardo: come direttore sportivo plenipotenziario, non come allenatore. Un tecnico il Psg ce l’ha già: è Antoine Kombouaré, che l’anno scorso ha regalata ai parigini la Coppa di Francia e quest’anno ha con-

dotto la squadra a un eccellente quarto posto. Ai primi di maggio, Kombouaré ha anche allungato il contratto fino al 2012, ma alla fine dello stesso mese il Qatar Investment Authority ha preso il comando delle operazioni. E la panchina del Psg potrebbe cambiare padrone. Serve uno da grande Europa, e le prime scelte di Leonardo lo sono: Carlo Ancelotti e Rafa Benitez sono già stati sondati. Ma per qualcosa di concreto servirà aspettare che si completi il passaggio di proprietà: novità in arrivo, dunque, solo a fine mese. Leo ha tempo per convincere i suoi candidati.

Leonardo, 41 anni, vorrebbe portare al Paris Saint Germain Carlo Ancelotti IPP

Il Lione cambia Chi in Francia è già grande è il Lione, sette titoli consecutivi dal 2002 al 2009, ma a secco da tre stagioni, quelle gestite tecnicamente da Claude Puel, che qualche giorno fa è stato licenziato in tronco dal presidente Aulas. Con tanto di controversia legale: Puel esige una buonuscita tra i 3 e i 4 milioni di euro, cioè l’equivalente dell’anno di contratto che anco-

ra poteva vantare. A oggi il Lione è dunque senza un allenatore, almeno formalmente: l’OL avrebbe infatti già individuato il nuovo tecnico in Remy Garde, attualmente direttore del centro di formazione del club ma soprattutto ex centrocampista tra i primissimi acquisti di Arsene Wenger all’Arsenal. Chelsea olandese L’Inter non è

Twente a caccia I soliti sceicchi hanno messo nei guai il Twente, non una big in senso stretto ma campione d’Olanda appena un anno fa, seconda quest’anno e avversaria dell’Inter nell’ultima Champions. Il tecnico Michel Preud’Homme, nominato miglior allenatore dell’Eredivisie, ha salutato la compagnia seguendo l’odore dei soldi dell’Al Shabab di Riad (Arabia Saudita). Il Twente è dunque a caccia di un nuovo allenatore, e si starebbe orientando su Co Adriaanse, che a marzo ha lasciato il ruolo di c.t. della nazionale olimpica del Qatar. E pensare che c’è ancora Van Gaal a spasso...

s GLI ALTRI

V Guus Hiddink, 64 anni, c.t. della Turchia, è il favorito per la panchina del Chelsea

V Remy Garde, 45 anni, sarà il prossimo allenatore del Lione, che ha licenziato Puel

V Co Adriaanse, 63 anni, potrebbe andare al Twente dopo l’addio di Preud’homme

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L’INTERVISTA

fDopo lo scudetto i riflettori sono puntati sulla prossima stagione

-DAL NOSTRO INVIATO

FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LODI dLa stagione che verrà sa-

rà di sicuro speciale, perché Massimo Ambrosini a novembre diventerà papà per la seconda volta. «È una femmina», dice con orgoglio, lo stesso che gli leggi negli occhi quando parla del Milan e del primo scudetto da capitano. Massimo ha interrotto le vacanze per girare uno spot Sky per la Serie A: «Spero di iniziare come abbiamo finito: vincendo. E spero di vivere una stagione con meno infortuni». I trofei sono come le ciliege: più ne mangi più ne vuoi. Il "vecchietto" ne ha già vinti tanti ma non è ancora sazio. Ambrosini, si parla tanto di mister X, la mezzala sinistra che sta cercando Milan. Si è fatto un’idea di chi possa essere?

Massimo Ambrosini, 34 anni, nell’ultimo campionato ha giocato 18 gare e segnato 1 gol LIVERANI

Ambrosini «Milan più forte Ci può battere solo il Barcellona»

CARRIERA Centrocampista duttile e intelligente, ha iniziato nelle giovanili del Cesena. Nell’estate 1995, a soli 18 anni, è stato acquistato dal Milan di Fabio Capello, che l’ha fatto esordire in Serie A e in Champions League. Dopo una stagione in prestito al Vicenza (1997-98), è tornato definitivamente al Milan.

Il capitano non è sazio: «In campionato siamo favoriti. Bello partire col derby in Supercoppa»

«È un ottimo giocatore, ma non penso che il Napoli voglia liberarsene. Però io non mi preoccuperei della mezzala sinistra: in quel ruolo posso giocare anch’io...». Si è parlato anche di Kakà all’Inter: ce lo vedrebbe?

«Mi sembrerebbe molto strano, soprattutto sapendo quanto è rimasto legato al Milan». Un suo ritorno in rossonero lo considera possibile?

«A livello pratico mi pare difficile, perché le differenze di fi-

L CLIC

AMBRO HA EREDITATO LA FASCIA DA MALDINI E’ IL TERZO CAPITANO DELL’ERA BERLUSCONI Massimo Ambrosini è capitano dal 2009-2010. É il terzo dei 25 anni dell’era Berlusconi. Prima di lui la fascia è stata di Franco Baresi (1982-1997) e di Paolo Maldini (1997-2009).

scalità tra Italia e Spagna sono uno scoglio difficile da superare. A livello tecnico Kakà non si discute, però se tornasse davanti cominceremmo ad avere problemi di abbondanza». Che cosa serve al Milan per rinforzarsi?

«Di sicuro un centrocampista, perché è andato via Pirlo. Anche se uno con le sue caratteristiche è impossibile da sostituire. La Juve ha fatto un affare. La sua assenza peserà in campo e nello spogliatoio. Ci sono giocatori che riescono a trasformare una squadra da normale a grande. Ecco, Andrea è uno di questi. Lo conosco da sempre, ho cominciato a giocare con lui in Under 18. È unico». Il Milan partirà favorito in campionato?

«Chi vince il titolo parte sempre favorito. È ancora presto, le squadre sono in costruzione, ma non possiamo nasconderci. Abbiamo l’obbligo di puntare al bis». E in Champions League?

«Credo che in questo momento il Milan possa competere con tutti tranne che con il Barcellona, che è tre gradini sopra le altre. Però questo non significa che non si debba puntare alla Champions: quest’anno abbiamo giocato gli ottavi senza tanti giocatori, con più fortuna avremmo potuto passare il turno. La Champions è una competizione dove può succedere di tutto».

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ha detto SU KAKA’

Tecnicamente non si discute, ma se arrivasse lì davanti cominceremmo ad avere problemi di abbondanza

SU MISTER X Hamsik è forte ma come mezzala sinistra potrei giocare anch’io...L’unico insostituibile è Pirlo

Pensa anche lei che l’Italia non sia più il top del calcio europeo?

«Sì, però il primo passo per ricominciare a crescere è rendersi conto che non siamo più i numeri uno. Abbiamo perso anche un posto in Champions. L’Italia deve avere il coraggio di cambiare. Si parla tanto di giovani, ma poi le società non puntano su di loro. C’è troppa smania di risultati. È un problema di mentalità».

«Ho una conoscenza parziale, però mi sembra che i tempi per fare chiarezza siano stretti. Se verranno appurate delle responsabilità è giusto che vengano presi provvedimenti».

TROFEI

Seguirà la Coppa America?

«Se vincesse il Brasile sarei felice per Pato, è un ragazzo sfortunato, si è fatto male l’ultima giornata, se lo merita. Seguirò anche la Colombia di Yepes: è vecchietto come me, speriamo torni a casa tutto intero...».

la foto

HA VINTO UNDICI TROFEI

Massimo Ambrosini è nato a Pesaro il 29 maggio 1977.

«No, leggo i nomi che fanno i giornali, ma non ne ho idea». Hamsik è il più ricorrente. Sarebbe un buon acquisto?

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Con i rossoneri Ambrosini ha vinto tutto: 4 scudetti (1996. 1999, 2004 e 2011), 2 Champions League (2003 e 2007), un Mondiale per Club (2007), 2 Supercoppe Europee (2003 e 2007), una Coppa Italia (2003) e una Supercoppa italiana (2004). Quello 2010-11 è stato il primo scudetto da capitano.

Che effetto fa iniziare la stagione con un derby di Supercoppa?

«È molto stimolante. Sarà il modo migliore per entrare subito nel vivo. Peccato che si giochi così lontano. Sarebbe stato bellissimo farla a Milano». Che idea si è fatto della vicenda scommesse?

Mare e sole a Formentera con Federico e Paola in attesa Relax a Formentera per Massimo Ambrosini, la moglie Paola (incinta di cinque mesi) e il piccolo Federico (2 anni), fotografati da Diva e Donna. Su Gazzetta.it video e foto dei calciatori in vacanza.

MERCATO ROSSONERO DOPO L’ARRIVO DEL BABY PRODIGIO, RIPARTE LA CACCIA ALLA MEZZALA SINISTRA

El Shaarawy: prima la maturità, poi la firma Dopo gli esami, il nuovo acquisto potrà sostenere le visite mediche 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dPrima la maturità,

poi il Milan. Stephan El Shaarawy può cominciare a fantasticare sul suo futuro in rossonero e magari anche sul numero di maglia che vorrebbe indossare (il 92, quello che aveva a Padova e che ricorda il suo anno di nascita, è libero), ma prima di mettere la firma sul contratto che lo farà diven-

tare milanista per metà dovrà portare a casa un altro pezzo di carta, il diploma di scuola superiore. Stephan infatti in questi giorni sta studiando, insieme ad alcuni amici e un professore, per preparare l’esame di maturità che inizierà mercoledì all’istituto Boselli di Savona. E fino ad allora dovrà pensare solo a farsi promuovere. «Le due società hanno trovato l’accordo — ha detto Roberto La Florio, procuratore del giocatore, a Tuttomercatoweb —, ora però bisognerà attendere le visite mediche, a cui il giocatore si sottoporrà una volta terminato l’esame di maturità e poi ci sarà la firma». Tutto rimandato alla settimana prossi-

ma, quindi, quando il piccolo Faraone si sarà liberato dagli impegni scolastici e potrà concentrarsi unicamente sulla nuova avventura con il Milan, la squadra che l’ha fatto innamorare da bambino. Ma il pericolo dietrofront non esiste: Peziosi e Galliani si sono già accordati per la comproprietà del giovane attaccante (5 milioni cash più la metà di Alexander Merkel, che ha già firmato). Dopo l’ufficialità, per il trequartista/punta esterna nato in Italia ma di padre egiziano inizierà la partita più difficile: convincere Massimiliano Allegri che, nonostante la giovane età e la poca esperienza in Serie A, potrà essere

utile alla causa rossonera. Linea verde L’acquisto di El Shaarawy è sicuramente un investimento per il futuro ed è in linea con la nuova politica rossonera: il Milan punta forte sui giovani. Non a caso nelle ultime stagioni sono stati fatti investimenti importanti nel settore giovanile che hanno dato buoni risultati, come dimostrano lo scudetto Allievi di quest’anno e la Coppa Italia Primavera 2010. Obiettivo Mister X Il piccolo Faraone è stato accolto con interesse dai tifosi milanisti, su internet è cliccatissimo un video in cui il giocatore palleggia sti-

Stephan El Shaarawy, 18 anni, neo acquisto del Milan PEGASO

le Ronaldinho nello spogliatoio del Padova e riesce anche a sfilarsi la maglia con il pallone sulla schiena, senza farlo cadere. Ma il mercato del Milan non si ferma qui. Adesso Galliani potrà tornare a concentrarsi sull’obiettivo più importante, ovvero la mezzala sinistra chiesta da Allegri per completare il puzzle rossonero. Il sogno resta Marek Hamsik, centrocampista slovacco del Napoli che tanto piace all’allenatore del Milan, ma bisogna convincere De Laurentiis a cederlo. E poi c’è Ganso, trequartista del Santos e della nazionale brasiliana, vecchio pallino rossonero adesso corteggiato anche dal Psg. Il mercato è lungo e Galliani è un maestro dell’attesa. I colpi migliori, Ibrahimovic e Robinho insegnano, arrivano alla fine. f.d.v.


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LA GAZZETTA SPORTIVA

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MERCATO s PARTONO

V Michele Pazienza, 28 anni, ha già firmato il contratto con la Juventus ANSA

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I CANDIDATI

Quattro pedine per rifare il settore

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PARTONO

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INLER

DZEMAILI

DONADEL

SISSOKO

Gokhan Inler, 26, centrocampista dell’Udinese, ha giocato 35 gare nell’ultimo campionato ANSA

Blerim Dzemaili, 25 anni, centrocampista del Parma: un gol nella carriera in Serie A IMAGE

Marco Donadel, 28 anni, centrocampista della Fiorentina: 217 gare in Serie A, un gol AP

Moussa Sissoko, 21, centrocampista del Tolosa, è un nazionale francese ma di origine maliana AFP

Hassan Yebda, 27 anni, vorrebbe giocare di più. Può tornare al Benfica LAPRESSE

Napoli, la rivoluzione al centro Tutto il centrocampo sarà smantellato per far posto a Donadel, Dzemaili e Inler

V Walter Gargano, 26 anni, ha offerte dal Borussia Dortmund e dal Villarreal REPORPRESS

V GIANLUCA MONTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI dTutto è pronto per dare il via alla rivoluzione. Il centrocampo del Napoli, a partire da domani, subirà una serie di sconvolgimenti, alcuni dei quali per certi versi sorprendenti. Non è un caso, infatti, che il d.s. Bigon abbia intavolato molteplici trattative per la mediana. Dei quattro giocatori che componevano il reparto in questione nell’ultima stagione, potrebbe infatti non rimanerne nemmeno uno.

Tempo di saluti Michele Pazienza è già andato via. Il Napoli

non gli ha rinnovato il contratto e lui si è accasato alla Juventus. Manuele Blasi, che è stato relegato ai margini della squadra da Walter Mazzarri è, tuttora, in cerca di una sistemazione (a gennaio c’era stato un interessamento dei francesi del Monaco). Le novità, però, riguardano Walter Gargano e Hassan Yebda, che sembravano pedine inamovibili. Adesso, entrambi potrebbero cambiare aria. Il «Mota» non è ufficialmente sul mercato, ma la società ha fatto capire di essere disposta ad ascoltare eventuali offerte. Il club azzurro valuta l’uruguaiano tra gli otto e i dieci milioni di euro. Villarreal e, in tempi più recenti, Bo-

russia Dortmund hanno chiesto informazioni, anche se il giocatore ha fatto sapere di voler restare a Napoli. Yebda, invece, desidera maggiore continuità d’impiego. L’algerino è finito nel mirino del Cesena, ma il suo cartellino è in prestito dal Benfica al Napoli, con diritto di riscatto fissato intorno ai 2,7 milioni di euro. Bigon (che per il ruolo di secondo portiere pare avere una preferenza per Tatarusanu della Steaua Bucarest) ha tempo fino a fine mese per decidere cosa fare. Potrebbe lasciare Yebda ai portoghesi, ma anche riscattarlo per poi rivenderlo. Poker d’assi Dipenderà da

quanti centrocampisti nei prossimi giorni riuscirà a portare in dote a Walter Mazzarri. Domani dovrebbe arrivare la firma di Marco Donadel, cui è stato offerto un contratto quadriennale. «Il Napoli è in pole position», ha ammesso a Violanews l’agente Davide Lippi. Lo stesso dicasi per Blerim Dzemaili, ancora a metà tra Parma e Torino. Questione di tempo e di formule (nove milioni cash o l’inserimento di Cigarini come conguaglio per i ducali), poi lo svizzero si vestirà d’azzurro. Un altro svizzero, Gokhan Inler, sta facendo le bizze. Il Napoli, forte dell’accordo con l’Udinese, aspetta che il suo agente Lamberti

scenda a più miti consigli, ma per il momento si è in fase di stallo. Nella lista di Mazzarri, Inler è da tempo al primo posto.

Manuele Blasi, 30 anni, è in cerca di sistemazione. Non rientra nei piani di Mazzarri

Il francese Qualche posizione, però, l’ha scalata di recente il francese Moussa Sissoko del Tolone, ventunenne di origini maliane del Tolone. La richiesta dei dirigenti transalpini (oltre quindici milioni) appare spropositata. Sui dodici tuttavia si potrebbe chiudere. Del resto, è la cifra che De Laurentiis ha stanziato anche per Palacios del Tottenham e Vidal del Bayer Leverkusen, altri due obiettivi per completare la rivoluzione.

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MERCATO DESTINI LEGATI: FARE CASSA AIUTEREBBE NELLA CORSA A QUATTRO BIG

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I CENTRALI / 1

I CENTRALI / 2

GLI ATTACCANTI

GLI ESTERNI

Sul mercato Melo, con un contratto da 2,6 milioni Dentro Diarra (Real), stesso fisico a metà campo

Sissoko prende 2,2 milioni a stagione fino al 2013 Interessa al Porto nella trattativa per Fernando?

Amauri costa 4,2 milioni ogni dodici mesi Vucinic prende meno e per Conte sarebbe utile

Iaquinta ha un contratto da 2,5 milioni fino al 2013 Libererebbe spazio a Sanchez, preferito di Conte

Juve, c’è un poker da 23 milioni Ecco quanto risparmierebbero i bianconeri con le cessioni di Melo, Sissoko, Amauri e Iaquinta G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dCi sono un italiano, un italobrasiliano, un brasiliano e un maliano. Il guaio per Beppe Marotta è che non si tratta di una barzelletta, ma di un problema. Bisogna venderli, almeno questo è il piano della Juve, ma non è così semplice perché il mercato è fermo, ogni società riflette bene prima di fare anche una piccola spesa e gli stipendi dei quattro giocatori bianconeri sono cari. L’italiano è Vincenzo Iaquinta (2,5 milioni netti all’anno, scadenza 2013), l’italobrasiliano è Amauri (4,2 milioni netti all’anno, scadenza 2013), il brasiliano è Felipe Melo (2,6 milioni netti all’anno, scadenza 2014), il maliano è Momo Sissoko (2,2 milioni netti all’anno, scadenza 2013). Facciamo due conti: se la Juve riuscisse a cederli tutti, il risparmio annuo sarebbe di 23 milioni lordi, una somma che consentirebbe ai dirigenti di fare un grande acquisto.

Quota 30 Ma, come detto, è difficile vendere i giocatori senza inserirli in qualche trattativa e

anche volendo usarli come pedine di scambio la situazione resta complicata. Così Marotta e Paratici, pur avendo chiare in testa le indicazioni di Antonio Conte, devono aver pazienza e svolgere con grande diplomazia il loro lavoro. Il nuovo allenatore della Juve preferirebbe avere la rosa quasi al completo per il ritiro estivo, ma non sarà

Il problema principale di questi giocatori riguarda lo stipendio: troppo elevato. Marotta studia le mosse possibile: alcuni affari, come quello del secondo terzino destro (potrebbe essere Beck dell’Hoffenheim), saranno conclusi negli ultimi giorni di agosto. E allora i dirigenti bianconeri valutano ogni mossa con grande attenzione cercando di liberare le caselle. Già, perché non è solo una questione economica. Nella rosa della Juve, senza contare i giovani che potrebbe-

ro rientrare dai prestiti e i Primavera che di solito si aggregano in estate, ci sono già 25 giocatori. Aggiungendo Lichtsteiner, virtualmente fatto, e altri tre-quattro colpi si arriva intorno a quota 30. A Bardonecchia c’è un campo solo e a parte il problema logistico non è mica semplice gestire un simile organico. Quindi è fin troppo ovvio che adesso la Juve ha necessità di vendere, non solo di comprare.

IN USCITA

Contropartite Se il calciomercato fosse semplice come lo scambio delle figurine dei bambini, il piano di Marotta sarebbe ovvio: dare Melo o Sissoko al Real per Diarra (o al Porto per Fernando), girare Amauri alla Roma per Vucinic, mandare Iaquinta a Udine per Sanchez. In realtà le cose sono più complesse e le situazioni dei vari giocatori diverse. Per Sanchez la Juve è disposta a fare un fortissimo investimento: Marotta ha offerto a Pozzo 30 milioni più De Ceglie, mentre il Barcellona è arrivato a 28 milioni più 10 di bonus legati a gol e presenze e il Manchester City si è spinto fino a 35 milioni più 5 di bonus. Per gli altri giocatori, in-

DUE ITALIANI...

Altri quattro verso l’addio Il primo è Grosso

Fabio Grosso, 33 anni, ha lo stipendio pesante e piace al Malaga: potrebbe andare in Spagna o a Dubai. Motta, 25, invece è chiuso da Lichtsteiner

... E DUE STRANIERI Manninger, 34 anni, è tra le opzioni per la porta del Siena, mentre per Grygera, 31, è possibile un futuro all’estero: la Juve sfoltirebbe la rosa

vece, la strategia è ovviamente diversa. Per vedere Vucinic in maglia bianconera, qualche altro elemento deve trasferirsi da Torino a Roma. Così come la trattativa per Diarra potrebbe andare in porto solo con una contropartita tecnica. Il discorso delle caselle da liberare, a prescindere dalle destinazioni degli esuberi bianconeri, è comunque fondamentale soprattutto in questo momento del mercato. El Kun Per quanto riguarda Aguero, l’attaccante dell’Atletico Madrid per cui la Juve ha offerto 35 milioni contro i 45 della clausola rescissoria, c’è una piccola novità. Ieri Diego Maradona, suocero del Kun, ha dichiarato a un tv argentina che «Sergio resterà a Madrid». Atletico o Real non è dato sapere. Ma la realtà è che all’Atletico non ci vuole stare lui e al Real probabilmente non c’è più posto. La Juve resta alla finestra e si chiede intanto chi possa piacere ai colchoneros: magari Felipe Melo. Perché il problema è sempre quello: ci sono un italiano, un italobrasiliano, un brasiliano e un maliano. E la Juve deve venderli.

MOLTI IMPEGNI

Anche il cda in una settimana fitta di incontri Sarà una settimana piena di impegni quella che attende i dirigenti della Juve. Si parte domani con l’assemblea per lo Statuto a Roma. Mercoledì assemblea di Lega e probabile incontro con l’Udinese per parlare di Sanchez. Giovedì cda straordinario per l’aumento di capitale e la definizione del piano industriale triennale. Infine venerdì è l’ultimo giorno per la definizione delle comproprietà. Non ci saranno molti momenti liberi per Marotta e Paratici, anche perché è atteso un nuovo contatto almeno telefonico con l’Atletico Madrid: si parlerà naturalmente del Kun Aguero. E poi la prossima dovrebbe essere la settimana della firma sul trasferimento di Lichtsteiner dalla Lazio alla Juventus.

CALCIOPOLI IL PRESIDENTE FEDERALE «AUSPICA» UNA PRONUNCIA RAPIDA SUL TITOLO ASSEGNATO ALL’INTER, DI CUI LA JUVE HA CHIESTO LA REVOCA

Abete: «Lo scudetto 2006? Decisione entro fine mese»

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

sto la revoca nell’esposto di 13 mesi e nove giorni fa, stia imboccando la dirittura d’arrivo. Ieri il presidente federale Abete ha ribadito: «Da parte della Figc c’è il fortissimo auspicio che l’attività della procura federale si concluda entro il 30 giugno». Dunque, l’istruttoria di Palazzi sarebbe vicina al traguardo.

dSe due indizi fanno una prova, la sensazione è che il percorso per la decisione sullo scudetto della discordia, quello del 2006 assegnato a tavolino all’Inter, e di cui la Juve ha chie-

Moratti e Agnelli In ballo ci sono le famose intercettazioni bis fra dirigenti di squadre non condannate nel 2006, fra cui l’Inter, e designatori. Quanto a Palazzi, nel suo lavoro ha sentito oltre a Bergamo e Pairetto, an-

Palazzi può girare gli atti al consiglio federale oppure archiviare il caso VALERIO PICCIONI

che Massimo Moratti, per tre ore, il 31 marzo. «Non voglio rinunciare a quello scudetto, l’abbiamo meritato», disse il presidente interista quel giorno. Mentre i toni di Andrea Agnelli si sono sempre più alzati: «Se la Figc ci mette tanto ha la coscienza sporca». Ora dovremmo esserci. Palazzi può archiviare e basta; archiviare per prescrizione; o girare gli atti alla Giustizia Sportiva e nel caso dello scudetto (su cui non c’è prescrizione), al Consiglio Federale. Ovviamente con il suo parere. Lega Pro esulta Si prospetta un

Milly Moratti, moglie di Massimo, e la bandiera dell’Inter esposta a casa nel luglio 2006 dopo l’assegnazione dello scudetto contestato NEWPRESS

fine mese indaffaratissimo in Figc. Domani c’è l’assemblea per lo Statuto. Con tante partite aperte fra le «componenti». Venerdì il Tribunale Arbitrale per lo Sport ha definito «manifestamente infondata» la questione di «legittimità costituzionale» posta proprio dalla Lega di A sulla legge Melandri e la quota della mutualità. Soddisfatta la Lega Pro, che ha incassato un altro successo con il rifiuto del TNAS di disporre la cancellazione della parola «arrogante», usata in una memoria della Lega Pro proprio a proposito della Lega di A. Rimasto l’«arrogante», come la vertenza sui «pregressi». La Lega di A si oppone al fatto che la Lega Pro ha chiamato in causa la LNP (quando A e B erano insieme): se ne discuterà il 28 giugno. A Statuto cambiato. Molto poco, a quanto ha detto finora la vigilia.


DOMENICA 19 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

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L’EVENTO

Gigi&Alena, è una festa da Superman Lippi, Pirlo, Iaquinta: tutti in Versilia per la cena dei neo-coniugi Buffon. Con 50 portate e 260 invitati ma è impegnato col lavoro. Dovrebbe, invece, arrivare Carlo Conti.

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI FORTE DEI MARMI (Lucca) d Per

uno che si è sempre sentito Superman l’obiettivo è uno solo: sorprendere. «Gigio» Buffon stasera gioca in casa e vuole stravincere con una mega festa di nozze al Twiga. «L’andata» (le nozze ufficiali con Alena Seredova) si è giocata giovedì a Praga nella basilica gotica dei Santi Pietro e Paolo, a due passi dalla tomba di Kafka. Lusso e sfarzo a volontà con Bentley dorata e Rolls-Royce, fuochi d’artificio con le iniziali G e A (che caratterizzano l’evento), champagne a fiumi nell’hotel Kempinski che ha ospitato solo 60 persone selezionate dall’Italia e un solo esponente del calcio: Alessandro Nista, ex portiere e amico del numero uno della Juventus «Turin», come dicono nella Repubblica Ceca. Twiga E stasera è festa grande. Per la prima volta il bagno del Twiga a Marina di Pietrasanta rimarrà chiuso. C’è da preparare l’evento. Anzi, tutto è cominciato dal pomeriggio di ieri coi primi arrivi. Importanti. A pranzo c’era un tavolone di categoria: Marcello e Davide Lippi, Ciro Ferrara e Flavio Briatore. Si è parlato tanto di calcio, col c.t. dell’Under entusiasta dei suoi ragazzi. Ci saranno anche loro alla festa di Gigi e Alena che non hanno dimenticato gli allenatori importanti: Conte e Prandelli, che, però, non potranno presenziare. Dal mondo del calcio sono attesi il neo compagno bianconero Pirlo, De Sanctis, Barzagli, Iaquinta, Gattuso (che difficilmente potrà esserci, come Del Piero e Chiellini in vacanza all’estero) e l’ex portiere Chimenti al quale Gigi è legatissimo. I personaggi dello spettacolo non saranno tanti. Alena ha invitato il suo pigmalione italiano Giorgio Panariello,

taccuino UNDER 21

Bielorussia avanti dTerza giornata dell’Europeo U21 in Danimarca. Gruppo A: Islanda Da nimarca 3 1, Svizzera Bielorussia 3 0. Classifica: Svizzera 9; Bielorus sia (diff. reti sc. diretti +1), Islanda (0), Danimarca ( 1) 3. Svizzera e Bie lorussia in semifinale. Oggi chiude il Gruppo B con Inghilterra Rep. Ceca e Ucraina Spagna. Classifica: Spa gna 4; Rep. Ceca 3; Inghilterra 2; Ucraina 1.

MONDIALE UNDER 17

Stanotte l’Inghilterra dÈ cominciato nella notte il Mondia le U17 in Messico: Messico Corea Nord e Congo Olanda (Gr. A), Fran cia Argentina e Giappone Giamaica (B). Tra le 24 partecipanti non c’è l’Italia. Questa notte seconda giorna ta con Ruanda Inghilterra e Uru guay Canada (C), Uzbekistan Nuo va Zelanda e Usa Rep. Ceca (D).

COPPA AMERICA

Ahi Perù, Pizarro k.o. dNiente Coppa America per il peru viano Claudio Pizarro, punta del Wer der: distorsione al ginocchio destro, rottura parziale del legamento.

Il matrimonio di giovedì a Praga tra Alena Seredova e Gigi Buffon AFP

Menu L’arrivo degli ospiti è previsto per le 20. Saranno accolti da un antipasto a 5 stelle, con fiumi di champagne: gamberoni imperiali di Mazara del Vallo, prosciutto Pata Negra, tonno di Carloforte, scampi e ostriche, trecce di bufala, ciliegie di Bisceglie, pesce crudo e sushi. Una cinquantina di portate che comprendono anche un risotto allo champagne e fiori di zucca e l’aragosta gri-

gliata. La torta sarà di 80 centimetri. La serata, organizzata da Alessandra Grillo e venduta in esclusiva al settimanale «Chi», sarà animata da due dj (a Praga era uno solo). Gli sposi hanno voluto coccolare i 260 ospiti con tantissimi gadget a sorpresa. Alcuni, prodotti dalla Zucchi, di cui il portierone è socio, portano le iniziali della coppia: G e A. Alena indosserà un vestito bianco creato dalla stilista londinese Jenny Packham (presente stasera e a Praga) che ha vestito Kate Middleton. Gigi bisserà con

Carlo Pignatelli, maestro di cerimonie e da sempre vicino agli sportivi. Pure lui ci sarà. La security ingaggiata presidierà il bagno anche all’esterno per evitare intrusioni dalla spiaggia. Si farà festa fino alle 3, ma lunedì si continuerà perché Buffon ha ancora un appuntamento: l’inaugurazione ufficiale del suo albergo «Stella della Versilia» a Poveromo (Massa), un 4 stelle in cui da ieri alloggiano già alcuni ospiti. Poi comincerà, finalmente, il viaggio di nozze: alle Seychelles.


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DOMENICA 19 GIUGNO 2011

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MERCATO IL DUBBIO RINNOVERA’ CON I VIOLA O DOVRA’ FARE LE VALIGIE?

Gilardino: «Io resterei a Firenze, ma...» «Non ho sentito nessuno della società, non voglio illudere i tifosi» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FORTE DEI MARMI (Lucca) dAlber-

to Gilardino vive le vacanze in uno stato di calma apparente aspettando le mosse delle Fiorentina: rinnovo e prolungamento del contratto che scade nel 2013 o una soluzione alternativa? Per ora sta in spiaggia a Forte dei Marmi con la moglie Alice

e le splendide Ginevra e Gemma, gioca a calcetto e a tennis col compagno (quasi ex perché dovrebbe andare al Siena) Gianluca Comotto. Ma i rumors spingono l’attaccante della Nazionale un giorno da una parte, un giorno da un’altra. Ieri, intervenendo a Firenze come Magnifico messere del calcio storico fiorentino, ha detto: «Non ho più sentito nessuno dalla società, non voglio dare certezze e illudere nessuno. Non so cosa succederà da qui al 31 agosto. Ho ancora due anni di contratto e non dipende solo da me». In realtà Gilardino, lei a Firenze sta benissimo.

«Eccome. Sono proprio sereno. E spero di restare. Sta be-

ne anche la mia famiglia e ora c’è un’altra bambina di due mesi. Quindi non è così semplice organizzare un trasferimento. A Firenze ho trovato una dimensione, in futuro possiamo tornare a fare grandi cose. Con qualche piccolo acquisto torneremo grandi e tornerà anche l’entusiasmo». Lei crede ancora nel progetto?

«Fin quando ci saranno i Della Valle la Fiorentina potrà star tranquilla». E la situazione di Montolivo?

«E’ diversa. Io credo che Riccardo sia un gran giocatore, un calciatore importante, quindi può esser legittimo voler fare un salto in una big».

x

ha detto GILA E IL PREZZO

Non so cosa succederà da qui al 31 agosto: ho ancora due anni di contratto e non dipende solo da me. Mi hanno dato un prezzo... L’estero sì, ma più avanti E lei non vorrebbe tornarci? Cosa ne pensa di un’esperienza all’estero?

«Mi piacerebbe, ma più avanti. Perché adesso sto bene a Firenze. Solo che mi hanno dato un prezzo. Ogni anno si par-

Roma, Viviano ha detto sì Bojan: ora tocca al Barça Il tour giallorosso: oggi a Londra per Clichy, poi in Spagna con 10 milioni per l’attaccante, quindi in Argentina per Alvarez e Lamela MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMAd Il triangolo magico della prossima settimana avrà dei vertici molto distanti tra loro: Londra, Barcellona, Buenos Aires. Su queste direttrici, infatti, si svolgerà gran parte del lavoro di Walter Sabatini, che entro pochi giorni potrebbe annunciare i primi colpi della nuova Roma.

Assalto a Clichy Di sicuro in pole non c’è il portiere, perché la strategia del club giallorosso pare delinearsi così. Incassato il sì informale di Viviano, la Roma attende che il Bologna e l’Inter — detentrice di metà del cartellino del giocatore — si accordino oppure vadano alle buste. Se il portiere resterà in rossoblù, a quel punto la trattativa potrebbe decollare in fretta, altrimenti si tornerà su Stekelenburg. Stasera, comunque, il d.s. sarà a Londra, per incontrare probabilmente emissari del Liverpool (sistemazione di Doni e Julio Sergio) e, soprattutto, dell’Arsenal per Clichy. Annuncio Bojan Da Londra, poi, Sabatini si muoverà per Barcellona per definire la questione Bojan. L’accordo è ad un passo, tant’è che persino la mamma del giocatore ieri, contattata da RadioRadio, spiegava come non potesse essere lei a ufficializzare il trasferimento ma il Barcellona. Tutto vero. La base dell’accordo è 10 milioni, con l’opzione per il club catalano di riscattarlo aggiungendo il 20% a quella cifra. Tutto fatto? Non proprio, visto che Sabatini intende aumentare la percentuale a favore dei giallorossi. Il sì, comunque, è ad un passo. In Argentina A quel punto il d.s. partirà di nuovo per il Sudamerica. Gli obiettivi sono gli argentini Alvarez e Lamela. Sul centrocampista lo stesso Sabatini

la di me per il mercato, poi alla fine resto dove sono». Ha sentito qualcuno della Juventus?

«Nessuno». Ma dalla «sua» Firenze potrebbe muoversi anche Mihajlovic. L’Inter lo corteggia e potrebbe non esser finita...

«E’ un gran lavoratore, professionista, un grande uomo che a Firenze ha avuto una crescita professionale importante. Ha voglia di emergere e sa gestire un gruppo. Ha giocato fino a poco tempo fa e questo lo agevola. Se l’Inter arrivasse davvero dico solo che lo meriterebbe».

s OBIETTIVI

R Erik Lamela, 19 anni, centrocampista argentino del River Plate; una presenza con la sua nazionale

R Ricardo Alvarez detto Ricky, 23 anni, trequartista mancino e argentino del Velez

S Thomas DiBenedetto, 62 anni, imprenditore di Boston di origini italiane: ha 5 figli

Emiliano Viviano, 25 anni, e in basso Bojan Krkic, 20 PEGASO LIVERANI

ieri ha detto a Rete Sport: «È polivalente, può tante cose perché è un giocatore forte». Così forte che a lui si sta interessando anche il Malaga, pur se la Roma appare in vantaggio. Più complessa la situazione legata a Lamela. «Sappiamo che Sabatini sta lavorando — ha spiegato l’agente Satin —. La Roma è un’ipotesi concreta, ma non è stata perfezionata, speriamo di farlo nei prossimi giorni». Borriello & Menez L’ottimismo però non manca, visto che dalla Francia giungono buone notizie: il Psg è pronto a fare una ottima offerta per avere sia Borriello che Menez, entrambi disposti ad accettare il trasferimento qualora le condizioni economiche fossero favorevoli. Questo ovviamente porterebbe denaro contante da riutilizzare immediatamente. Conti & Baldini Ma il lavoro della Roma sta andando avanti an-

che sui quadri dirigenziali. Ieri, infatti, Sabatini ha incontrato Bruno Conti, al quale ha proposto la conferma (ha un contratto sino al 2013) per occuparsi del settore giovanile, ad eccezioni di Primavera e Allievi. Conti è rimasto soddisfatto, ha chiesto un paio di giorni per decidere, ma l’impressione è che alla fine resterà. Più complessa la posizione di Baldini, che tra due settimane avrà un vertice con la Federazione inglese. «Siamo convinti che rimarrà concentrato esclusivamente sulla qualificazione dell’Inghilterra — ha spiegato il portavoce federale Bevington — Una volta qualificati, allora ne riparleremo». Il che per Baldini può significare: impegno full time fino ai prossimi match e poi tentativo di dribbling per cercare di evitare il part-time (che sarà richiesto). Morale? Vero che tutte le strade portano a Roma, ma dei tempi che occorrono il proverbio non ne parla...

Alberto Gilardino, 29 anni il 5 luglio SPORTMEDIA

OGGI VERTICE IN TELECONFERENZA

DiBenedetto chiede a UniCredit di accelerare E’ possibile lo slittamento del «closing» alla metà di luglio, ma sempre entro i termini previsti 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMAdLa voce del padrone. Magari resa soffusa dalla distanza che la conference call attutisce soltanto, ma oggi Thomas DiBenedetto — presidente in pectore della Roma — vorrà avere un quadro chiaro della situazione tecnico-societaria che si sta snodando in questi giorni in riva al Tevere. D’altronde ce n’è bisogno, visto che le voci (vere e fasulle) si assommano ogni giorno.

Slittamento Non a caso ieri è cominciata a rimbalzare la voce che il passaggio di proprietà tra UniCredit e la cordata Usa potesse slittare ad agosto, cioè addirittura fuori dai termini contrattuali, che prevedono la chiusura non oltre il 31 luglio. Ma che cosa succede? Premesso che da tempo la banca e DiBenedetto avevano trovato l’accordo per ratificare il closing dopo il 30 giugno, perché UniCredit — per ragione contabili — aveva interesse ad inserire la cessione nel bilancio del secondo semestre dell’anno, si è lavorato per far sì che i termini ufficializzati dall’a.d. Ghizzoni («4 luglio») fossero rispettati. Non è stato possibile, e questo ha alimentato un vorticoso rimpallo delle responsabilità. Detto questo, acclarato che martedì il Cda di UniCredit darà il via ufficiale al di finanziamento indispensabile per il closing, ieri sia i portavoce della cordata Usa, sia la banca concordavano: possibile uno slittamento sui termini ipotizzati da Ghizzoni, ma al massimo alla metà del mese di luglio, e quindi senza nessun contraccolpo sulla trattativa. Caso Sensi Entrambe le parti, poi, hanno precisato come la ruggine fra UniCredit e la famiglia Sensi sulla monetizzazione di una parte dei beni residui della Italpetroli (10 milioni) sia reale, ma non ha alcun legame con la cessione della Roma. I Sensi cioè — anche se si sussurra come non abbiano affatto agevolato il disbrigo di alcune parti burocratiche — non hanno il potere per impedire il passaggio di proprietà entro i termini stabiliti dal contratto. Impressioni finali? Occhio alle polpette avvelenate. Ma una maggiore celerità non avrebbe affatto guastato. Anzi. ma. cec.


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MERCATO

Genoa, che colpo: arriva Constant Marchetti-Lazio: si fa Al Chievo 7 milioni, e c’è Acerbi. Cesena su Eder e Yebda Oltre al portiere, Lotito pressa Konko e ritenta Silvestre 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Punto Lecce Di Francesco nuovo tecnico del Lecce può essere annunciato martedì, non prima. Domani Osti arriva in Salento: il ds parlerà ai Semeraro, facendo presente la richiesta dell’allenatore di un biennale. E martedì ci sarà l’incontro a Pescara tra i club, per l’intesa su Diamoutene a titolo definitivo in Abruzzo (sempre che il centrale, già in prestito, accetti di restare). Lecce e Vicenza lavorano sulle comproprietà: Schiavi (piace ad Atalanta e Samp) e Brivio resteranno, a titolo definitivo, rispettivamente a Vicenza e Lecce, per Baclet si cercherà una sistemazione.

d Ricomincia il Genoa show. Come l’estate scorsa, Preziosi regala colpi a ripetizione. E se l’operazione El Shaarawy con il Milan aveva lasciato un po’ di amaro in bocca ai tifosi, ecco un acquisto che addolcisce: dal Chievo arriva il francese Kevin Constant, 24 anni, tra le rivelazioni dell’ultima serie A e già a gennaio nel mirino delle big (Milan e Inter, su tutte). Ai veneti vanno 7 milioni più una contropartita: dovrebbe essere il centrale Acerbi (in comproprietà, Preziosi l’aveva preso dalla Reggina), anche se potrebbe rientrare nell’affare anche la metà di Destro (promesso però al Padova). E il Genoa fa anche un colpo giovane: arriva dallo Slavia Praga il portiere Zima, classe ’94, alto 1.98, titolare dell’Under 17 ceca. Il Chievo intanto è in fase di stallo con il Palermo nella trattativa Mantovani: i rosanero propongono Kurtic, Gonzalez e Garcia, al ds Sartori piacerebbe Acquah, che però in Sicilia giudicano incedibile.

Affari Lazio Lotito prenderà Marchetti senza aspettare la cessione di Muslera: si chiude dopo le comproprietà, il presidente si è impegnato con l’agente Bozzo. A inizio settimana, oltre al nuovo incontro per Konko, la Lazio vedrà il Catania per Silvestre, prima scelta. In mezzo Cana in stand by, spunta Matuidi (St Etienne). Il ds Tare apre a Cissé: «È il tipo che cerchiamo». Ma finché non parte uno tra Floccari e Zarate, non si tratta. Dalla Francia scrivono: Lazio su Basser (Nan-

Kevin Constant, 24 anni, francese ma nazionale della Guinea, 32 partite e 2 gol nell’ultimo campionato con il Chievo LAPRESSE

Altre trattative Settimana chiave per il Cesena: previsti incontri con la Lazio per parlare ancora di Floccari e Foggia, con il Chievo per la comproprietà di Parolo, con la Fiorentina per Mutu. Intanto si tratta con l’Empoli per Eder (il Brescia non lo riscatta, ai toscani piace Regini), a centrocampo la nuova pista è Yebda (Napoli), vivo l’obiettivo Romulo (Atl. Paranaense) e si cerca di riscattare Malonga dal Torino (con De Feudis che resta granata). Il Catania ci riproverà per il mediano Paglialunga (Rosario C.). Difesa Parma: vive le piste Torsiglieri (Sporting) e Fideleff (Newell’s), il nome nuovo è Teixeira (Zurigo), sondato Sardo (Chievo). L’Udinese chiuderà per Piatti dopo aver ceduto Sanchez, insiste per Doubai (Young Boys) e Parolo (Cesena), e segue Montero (Villarreal). Il Palermo potrebbe girare il difensore Labrin al Partizan. Sormani nuovo tecnico della Primavera del Napoli.

SPAGNA SALE DALLA SEGUNDA DIVISION L’ALTRA SQUADRA DEI FRIULANI

Pozzo in Liga tra Granada e Sanchez Thiago Alcantara. Il Real Madrid intanto continua la trattativa Neymar (ora c’è da trovare l’accordo col Santos), insiste per Varane (Lens) e si prepara a concedere un aumento di ingaggio a Di Maria. Pedro Leon ha rifiutato il Liverpool, ora si fa sotto il Bayern.

Promosso il club dei patron dell’Udinese Per il Niño il Barça ha accelerato 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa Liga abbraccia il Granada, e anche un po’ di Udinese. Il club spagnolo è infatti un po’ la filiale dei friulani, controllato dalla famiglia Pozzo e con ben 12 giocatori in prestito. E proprio uno di questi, il nigeriano Ighalo (visto l’anno scorso a Cesena) ha segnato il gol dello 0-1 (poi è finita 1-1) in casa dell’Elche nel ritorno della finale che valeva la promozione (0-0 all’andata).

Mercato La prossima può essere la settimana di Fabregas e

AFFARI

V Marchetti Andrà alla Lazio a prescindere dalla partenza di Muslera: dopo le comproprietà si chiude

cy). Scaloni può tornare in Argentina, all’Estudiantes.

CALVI-DA RONCH-DI FEO

Mosse Bologna Il ds Bagni continua a lavorare sulla coppia Diamanti-Caracciolo, che il Brescia valuta 10 milioni. Bisoli aveva indicato anche il terzino Ceccarelli, che però non si muove da Cesena e rinnova fino al 2013. Come alternativa all’Airone, che resta sempre il primo nome in lista in attacco, oltre a Ujah (Lillestrom) e Kienast (Sturm Graz) spunta anche l’austriaco Janko (Twente). A sinistra vicino Cech (West Bromwich), si segue il centrale Freddi (Grosseto).

s

Sanchez al Barcellona. Per l’Udinese i blaugrana hanno accelerato (a inizio settimana, per la stampa spagnola, si potrebbe già chiudere). Per Cesc, secondo Mundo Deportivo i dirigenti catalani andranno a Londra per trattare con l’Arsenal: forse ci sarà anche il presidente Rosell, l’offerta è di 40 milioni, può entrare nell’affare anche

Alexis Sanchez, 22 anni, attaccante dell’Udinese, quest’anno 12 gol in Serie A IMAGESPORT

Varie Il Malaga vicino al trequartista argentino Alvarez, già nel mirino della Roma, si chiuderà con il Velez per circa 9 milioni. In Premier, il Sunderland firma l’ala Larsson, svincolato dal Birmingham. Il Newcastle prende il mancino Marveaux (Rennes). Arsenal a un passo da Gervinho (Lilla). Ufficiale: per Obinna quadriennale col Lokomotiv Mosca. Grafite, bomber del Wolfsburg in scadenza di contratto, vola a Dubai: giocherà all’Al Ahli, con Fabio Cannavaro.

V Yebda Il Napoli è incerto sul suo riscatto dal Benfica, intanto il Cesena lo tenta

V Janko Il centravanti del Twente è l’alternativa del Bologna se non va in porto Caracciolo

ATALANTA

BOLOGNA

ALL. Colantuono (conf.)

ALL. Bisoli (nuovo)

ACQUISTI Schelotto (c, Catania), Pellegrino (d) e Caserta (c, Cesena) CESSIONI Dalla Bona (c, Napoli), Delvecchio (c, Catania) OBIETTIVI Cigarini (c, Siviglia), Bianchi (a, Torino), Savic (d, Partizan)

ACQUISTI Stojanovic (p, Lustenau) CESSIONI Lupatelli (p) e A. Esposito (d, Genoa) OBIETTIVI Caracciolo (a) e Diamanti (a, Brescia), Ujah (a, Lillestroem). Kienast (a, Sturm Graz), M. Cech (d, West Bromwich), Janko (a, Twente)

CAGLIARI

CATANIA

ALL. Donadoni (conf.)

ALL. Montella (nuovo)

ACQUISTI El Kabir (a, Mjallby), Sivakov (c, Wisla Cracovia). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Kasami (c, Palermo), Greco (c, Roma), Marrone (c, Siena), Pasquato (a, Modena), Immobile (a, Grosseto). Hemed (a, Maccabi).

ACQUISTI Moretti (c, Ascoli), Delvecchio (c, Atalanta). CESSIONI Schelotto (c, Atalanta). OBIETTIVI Galeano (d, Independiente), Martinuccio (a) e S. Rodriguez (c, Penarol), Cacia (a, Piacenza).

CESENA

CHIEVO

ALL. Giampaolo (nuovo)

ALL. Di Carlo (nuovo)

ACQ. Rennella (a, Grasshoppers), Caldirola (d, Vitesse). CESS. Caserta (c) e Pellegrino (d, Atalanta), Dellafiore (d, Palermo), Santon (d, Inter), Felipe (d, Fiorentina). OB. Mutu (a, Fiorentina), Foggia (a) e Floccari (a, Lazio), Romulo (d, Atl. Par.), Eder (a, Brescia), Yebda (c, Napoli)

ACQUISTI Rickler (d, Piacenza) CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Coutinho (c, Inter), Kurtic (c), Acquah (c) e Darmian (d, Palermo), Gonzalez (a, Novara), Acerbi (d) e Constant (c, Genoa).

FIORENTINA

GENOA

ALL. Mihajlovic (conf.)

ALL. Malesani (nuovo)

ACQUISTI Nastastic (d, Partizan), Felipe (d, Cesena), Papa Waigo (a, Grosseto), CESSIONI Donadel (c, Napoli). OBIETTIVI Jonathan (d, Cruzeiro), Witsel (c, Standard), Alvarez (c, Velez), Barreto (a, Bari).

ACQ. Acerbi (d, Reggina), Birsa (c, Marsiglia), Pratto (a, U. Catolica), Seymour (c, U. Cile), Krajnc (d, Maribor), Ribas (a, Digione), Merkel (c, Milan), Bolzoni (d, Siena). CESS. Paloschi (a, Milan), Rafinha (c, Bayern). OB. Dzemaili (c, Parma), Gargano (c, Napoli), Constant (c, Chievo)

INTER

JUVENTUS

ALL. ?

ALL. Conte (nuovo)

ACQUISTI Castaignos (a, Feyenoord), Muntari (c, Sunderland), Santon (d, Cesena). CESS. nessuno. OBIETTIVI Ilicic (c, Palermo), Hazard (a, Lilla), Sanchez (a, Udinese), Tevez (a, M. City), Pastore (c, Palermo), Ramirez (a, Bologna)

ACQUISTI Pirlo (c, Milan), Ziegler (d, Sampdoria), Pazienza (c, Napoli), Amauri (a, Parma), Marrone (c, Siena). CESSIONI. Salihamidzic (d, fine contr.). OBIETTIVI Aguero (a, Atl. M.), Inler (c) e Sanchez (a, Udinese), Diarra (c, Real), Lichtsteiner (d, Lazio).

LAZIO

LECCE

ALL. Reja (conf.)

ALL. Di Francesco?

ACQUISTI Klose (a, Bayern), Lulic (d, Young B.). CESSIONI Meghni (c, fine contr.). OBIETTIVI Cana (c, Galatasaray), Silvestre (d) e Maxi Lopez (a, Catania), Biondini (c, Cagliari), Marchetti (p. Cagliari), Cissé (a, Panathinaikos).

ACQUISTI nessuno. CESSIONI Coppola (c, Parma). OBIETTIVI Cutolo (a, Crotone), Miccoli (a, Palermo), Falcinelli (a, Foligno).

MILAN

NAPOLI

ALL. Allegri (conf.)

ALL. Mazzarri (conf.)

ACQ. Mexes (d, Roma), Taiwo (d, Marsiglia), Paloschi (a, Genoa), Coppola (p, Siena). CESS. Pirlo (c, Juve), Jankulovski (d, Banik), Sokratis (d), Beretta (a) e Merkel (c, Genoa), Didac (d, Espanyol). OB. Asamoah (c, Udinese), Ganso (c, Santos), Hamsik (c, Napoli), El Shaarawy (a, Padova).

ACQUISTI Fernandez (d, Estudiantes), Donadel (c, Fiorentina). CESSIONI Pazienza (c, Juve). OBIETTIVI Criscito (d, Genoa), Lamela (c, River), Inler (c, Udinese), Trezeguet (a, Hercules), Santana (c, Fiorentina), Nainggolan (c, Cagliari), Dzemaili (c, Parma).

NOVARA

PARMA

ALL. Tesser (conf.)

ALL. Colomba (conf.)

ACQUISTI nessuno. CESSIONI Gonzalez (a, Palermo) OBIETTIVI Strasser (c) e Merkel (c, Milan), Eder (a, Brescia)

ACQUISTI Pellè (a, Az), Borini (a, Chelsea), Sansone (a, Bayern), Coppola (c, Lecce), Castellini (d, Roma), Danilo (c, Aris). CESSIONI Amauri (a, Juventus). OBIETTIVI Almiron (c, Bari), Floccari (a, Lazio), Pozzi (a, Samp).

PALERMO

ROMA

ALL. Pioli (nuovo)

ALL. Luis Enrique (nuovo)

ACQ. Gonzalez (a, Novara), Zahavi (c, Hapoel TA), Labrin (d, Huachipato), Milanovic (d, Lokomotiv), Simon (c, Haladas), Pisano (d, Varese), Cetto (d, Tolosa). CESS. Liverani (f. c.), Paolucci (a, Siena). OB. Beric (a, Maribor), Mantovani (d) e Constant (c, Chievo)

ACQUISTI Crescenzi (d, Crotone), Okaka (a, Bari), Cicinho (d, Villarreal). CESSIONI Mexes (d, Milan), Castellini (d, Parma). OBIETTIVI Lamela (c, River), Alvarez (c, Velez), Verratti (c, Pescara), Martinuccio (a, Penarol), Bojan (a, Barcellona)

SIENA

UDINESE

ALL. Sannino (nuovo)

ALL. Guidolin (conf.)

ACQ. Codrea (c, Bari), Tziolis (c, Racing), Paolucci (a, Palermo), Radoi (a, Santarcangelo). CESS. Coppola (p, Milan), Marrone (c, Juve), Cacciatore (d, Samp), Bolzoni (c, Genoa). OB. Gillet (p, Bari), Grossi (a, AlbinoLeffe), Valdifiori (c, Empoli), Giorgi (c, Ascoli).

ACQUISTI Danilo (d, Palmeiras), Fabbrini (c, Empoli), Brkic (p, Vojvodina). CESSIONI nessuno. OBIETTIVI Parolo (c, Cesena), Piatti (a, Almeria), Doubai (c, Young B.), Perez (a, Estudiantes).


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CALCIOSCOMMESSE L’INCHIESTA

I sospetti

Niente Riesame per Bellavista Antonio Bellavista, arrestato il 1˚ giugno e ai domiciliari da giovedì scorso, ha formalmente rinunciato a ricorrere davanti al Tribunale del Riesame di Brescia, martedì prossimo. Lo ha annunciato il legale dell’ex capitano del Bari, l’avvocato Massimo Chiusolo, secondo cui «la posizione del mio assistito è molto migliorata durante le indagini». Chiusolo ha anche spiegato che «grazie all’aiuto di alcuni investigatori privati, stiamo raccogliendo elementi favorevoli e chiederemo di illustrarli ai giudici in un incidente probatorio».

Paoloni, il Minias e un terzo uomo Il portiere nega ogni addebito ma intanto si batte la pista che porta a un complice FRANCESCO CENITI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dC’è un giallo nel giallo nella già complicata storia sul calcioscommesse. Dal primo giugno la Procura di Cremona sta indagando su un giro di risultati combinati nel nome di over e puntate anomale. Inchiesta che ha portato all’arresto di 15 persone (dello zingaro Gegic ancora nessuna traccia) e almeno 28 indagati. Ma la genesi del grande imbroglio, che ha messo in enorme imbarazzo il mondo del calcio, ci porta dritti dritti al sonnifero somministrato secondo i giudici da Marco Paoloni ai suoi compagni prima di Cremonese-Paganese 2-0 (14 novembre). Ma c’è di più. Da fonti investigative si apprende un fatto: Paoloni potrebbe aver avuto un complice. Qualcuno avrebbe condiviso la scelta di mettere il Minias in acqua e the per sedare i compagni e permettere alla Paganese (ultima in classifica) di vincere in trasferta contro ogni previsione. Un’ipotesi suggestiva, ma se confermata potrebbe aprire nuovi scenari.

w I NUMERI

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arresti firmati dal gip di Cremona, Guido Salvini. Tra loro Paoloni e Bellavista. Domiciliari per Signori

1

ordine di cattura ancora da eseguire: è libero in Slovacchia «lo zingaro» Almir Gegic

Caccia al secondo uomo Chiaro, fino a quando Paoloni continuerà a negare ogni addebito, sarà difficile risalire al complice. Ma forse c’è ancora margine per stringere il cerchio. Lo scorso dicembre tra i possibili sospettati c’era anche un magazziniere (Marco Ferrante) che all’improvviso aveva deciso di lasciare l’incarico due settimane dopo la gara incriminata. Ma negli ultimi giorni si è rafforzata questa tesi: se davvero c’è un secondo uomo, allora è tra i compagni di Paoloni. Chi? Gli inquirenti cercano tracce e riscontri. E sotto osservazione potrebbe finire la posizione di Carlo Gervasoni, già indagato per le presunte combine di Atalanta-Piacenza. Il difensore è tra i 5 giocatori a cui è stato trovato il Minias nel sangue. Non solo, a causa del sonnifero aveva avuto un incidente dopo la partita. Insomma, sembrerebbe un alibi di ferro. E se fosse stato creato ad arte proprio per evitare sospetti? E’ il dubbio degli investigatori. Un dubbio che solo Paoloni o qualcuno informato sui fatti potrebbe dissolvere. Al momento sembra difficile che acca-

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LA SCELTA

LE TAPPE DELLA VICENDA

Ecco le tappe di Last Bet 1 giugno

Arrestate 16 persone; 28 gli indagati 2 giugno

Trovati 3 assegni nello studio dei commercialisti di Signori 11 giugno

Erodiani e Pirani ai domiciliari

Marco Paoloni, 27 anni, mentre lascia il carcere di Cremona

da. L’ex portiere, infatti, non sembra per ora intenzionato a fare retromarcia. Anzi, il suo avvocato, Luca Curatti, ha annunciato che presto ci sarà una conferenza stampa per dare la possibilità al giocatore (ai domiciliari in un appartamento pagato dalla Cremonese) di raccontare la sua versione: «Gli altri lo stanno facendo anche abusan-

do delle possibilità che gli vengono date», ha detto il legale. Minacciato con una pistola E per capire quale sia la verità di Paoloni, basta dare un’occhiata alle dichiarazioni rese davanti al pm Di Martino. L’ex portiere fa mettere a verbale: «Giannone ed Erodiani (altri due arrestati, ndr) mi avevano rappresentato

l’esigenza di recuperare la somma perduta dopo Inter-Lecce nel più breve tempo possibile. Era necessario un mio intervento già in Benevento-Pisa del giorno successivo. Mi sono spaventato e ho apparentemente acconsentito. La gara finì 1-0 invece dell’over previsto. Loro pensavano che li avessi presi in giro: ero stato il migliore in campo. Il pomeriggio stesso Bellavista e Giannone mi hanno chiamato, minacciandomi e chiedendomi 300.000 euro. Ricordo in particolare le minacce di Bellavista. Qualche giorno dopo mi preannunciarono l’arrivo di un loro amico a Benevento, il quale avrebbe dovuto ritirare l’assegno. Una persona si presentò in effetti sotto l’albergo dove abitavo, verso le 12.30, minacciandomi con una pistola. Ricordo che fece il gesto di estrarla dalla giacca: ho avuto modo di vedere nitidamente l’arma, mi sembrava una semiautomatica».

14 giugno

Revocati i domiciliari a Signori 16 giugno

Scarcerato Bellavista. 18 giugno

Ai domiciliari anche Paoloni

L’INTERVISTA PARLA IL DETECTIVE UGO VITTORI CHE LAVORA PER L’EX AZZURRO INDAGATO

«Perché Signori non ha denunciato» ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA dNel collegio difensi-

vo di Beppe Signori lavora sotto traccia da due settimane anche Ugo Vittori, un detective specializzato nel crimine assicurativo che ha il look di un cantante rock degli anni 70. La sua chioma folta e ondulata che cade sulle spalle e la barbetta curata lo fanno assomigliare a uno dei Bee Gees, il celebre gruppo anglo-australiano della «Febbre del sabato sera». Come poliziotto ha lavorato alla squadra mobile di Bologna occupandosi di molte inchieste sulla criminalità organizzata, poi nel 2000 ha deciso di passare in proprio avviando sotto le Due Torri l’agenzia Eagle Keeper di cui è presidente, collegata alla Pro-Tech, che si occupa si sicurezza intelligente con sedi anche in Germania, Arabia e Roma e con 100 dipendenti tra impiegati, addetti al marketing e criminologi che lavorano per lui. Vittori, come si autodefinisce?

«Sono un etrusco di Viterbo, tenace e determinato. Ho 51 anni, da quando ne avevo 17 lavoro come poliziotto. Prima nel pubblico, oggi nel privato. Arrivai a Bologna nel 1978 in pieno

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lista di Beppe, non abbiamo ancora copia. Tutti si sono riempiti la bocca con Signori. Millanterie a non finire. È arrivato prima il nome che il fatto».

ha detto

«NO ALLA DELAZIONE»

Poteva allenare in B e Prima divisione: la delazione avrebbe nuociuto

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Ma Signori ha delle colpe?

«Come molte persone famose non ha saputo dire di no quando doveva farlo e si è circondato di persone equivoche che lo hanno sfruttato. E poi ha l’etichetta di scommettitore per delle frivolezze. Un errore però lo ha commesso...».

ha detto

«LE MILLANTERIE» Tutti si sono riempiti la bocca con Signori. Millanterie a non finire

Quale?

«Doveva denunciare la proposta della scommessa su Inter-Lecce. Non lo ha fatto perché aveva in piedi due squadre da allenare, una in B e una in Prima Divisione. La delazione nel calcio può nuocere alle ipotesi di lavoro. Beppe temeva che non sarebbe stato credibile agli occhi dei suoi giocatori se avesse parlato».

autunno caldo, brutti tempi. Vengo da una famiglia poverissima, le prime scarpe mie lo ho avute in Polizia. Anche i miei due figli lavorano con me. Da anni non faccio vacanze. I capelli sono lunghi perché non ho tempo per tagliarli». Lei e il calcio come vi prendete?

Beppe Signori, 43 anni, assieme al detective Ugo Vittori, 51 anni ANSA

«Nessuna relazione. Non sono tifoso, non sapevo nemmeno che Signori fosse così famoso».

debole. Non erano allibratori, ma un allenatore e un dirigente di calcio venuti per uno scambio di esperienze coi giovani. Il Bologna può testimoniarlo. L’altra bufala è quella del ristorante milanese in Corso Como dove Beppe andava per gestire scommesse. Il titolare ha smen-

Qual è il problema di Signori?

«Ci tocca correre dietro alle bufale, comprese quelle dei giornali. Come quella dei cinesi accompagnati da Beppe a Castel-

tito di averlo mai visto nel suo locale e si tutelerà». I due commercialisti bolognesi hanno fatto lo scaricabarile sul vostro assistito. Commenti?

«Giannone non ha parlato, lo ha fatto il suo avvocato. Dei verbali di Bruni, il vero commercia-

Come ne esce adesso?

«Ci sto lavorando sopra senza tregua. In settimana potrei avere un jolly pesante in mano. Non siamo rassegnati, ma siamo pronti ad andare a processo. Intanto attendiamo l’interrogatorio del pm di Cremona e del Procuratore federale. A breve faremo l’incidente probatorio sulla scheda del telefonino di Paoloni».

PER I «T7»

Bologna: guai per 9 giocatori e per 4 mogli BOLOGNA Altri guai per i giocatori del Bologna coinvolti nella vicenda dei pass irregolari per l’accesso auto nel centro storico del capoluogo emiliano. Otto rossoblù, più uno poi in prestito e 4 mogli degli stessi sono indagati dalla Procura bolognese per avere utilizzato permessi temporanei (i «T7») senza avere i requisiti. Il provvedimento arriva dal procuratore aggiunto Valter Giovannin che da mesi conduce un’inchiesta insieme alla Polizia Municipale sull'uso improprio dei pass invalidi e si riferisce a Viviano, Portanova, Mutarelli, Morleo, Mudingayi, Esposito, Moras, Di Vaio e Paonessa (poi al Cesena via Parma) oltre alle mogli di Viviano, Di Vaio, Mudingayi e Portanova. Per Di Vaio si tratta del secondo avviso di garanzia in un mese: il capitano e cannoniere del Bologna è già indagato insieme alla disabile Marilena Molinari, collaboratrice esterna del Bologna, per falso e truffa.


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LA PROPOSTA

Doppia sfida

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ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA d La bella notizia che

arriva dal mondo del calcio, chiamato in causa nel convegno bolognese «Sport e violenza», organizzato dall’Us Acli, è l’impegno di portare la Nazionale a fare qualche allenamento sui campi della Calabria confiscati alla n’drangheta: campi che da sette anni non vengono utilizzati dalla comunità locale come richiede con un accorato intervento Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, l’Associazione contro le mafie. Lo dicono all’unisono Giancarlo Abete e Cesare Prandelli, presidente Figc e c.t. degli azzurri, che nel convegno sono, assieme a Gianni Petrucci, gli ospiti di riguardo. «Sarà un’occasione straordinaria per lanciare un messaggio ai giovani» dice Prandelli poco pri-

ma di ricevere il primo premio titolato alla memoria di Enzo Bearzot che, oltre al grande significato morale, si compone di una scultura bronzea dell’artista Ferrante e di un assegno da destinare in beneficienza, devoluto dal c.t. all’Associazione Umberto Veronesi. Papi e Santi Nel corso del convegno gli oratori parlano di tutto: tessera del tifoso («strumento da non ideologizzare, funzionale ed efficace» dice Abete), calcio scommesse, responsabilità oggettiva, citando Gandhi, Paolo VI, San Francesco di Sales e Sant’Agostino, e anche di Olimpiade con l’ombra nipponica che grava sulla can-

didatura di Roma 2020: «Il rilancio di Tokyo non è ufficiale — dice Petrucci, presidente Coni —, quando lo sarà ne parleremo. Ovviamente la capitale del Giappone diventerebbe un avversario importante ma Roma crede fortemente nei Giochi. Governo e Parlamento ci sono vicini. L’Olimpiade sarebbe un grande rilancio per il nostro Paese». C.t. educatore Ma l’attenzione è tutta per Prandelli, il suo codice etico e la sua nazionale: «Il codice è un modo per mantenere equilibrio senza dovere alzare la voce. I nostri giovani spesso

LE SCOMMESSE

Su Signori ho solo detto che la vita non è una scommessa, come la intende lui, ma un dono. Meglio scommettere su se stessi. Ma se lo incontrassi l’abbraccerei

«La mia Italia contro mafie e scommesse» Prandelli e la Nazionale sui campi della n’drangheta «I giovani vanno educati, ma prima gli educatori»

ha detto

LA NAZIONALE Il nostro codice etico è un modo per mantenere equilibrio senza dover alzare la voce. Maxi Lopez? Tutti quelli che hanno il passaporto hanno lo stesso diritto Cesare Prandelli, 53 anni, c.t. dell’Italia dopo il Mondiale, ha ricevuto il premio Enzo Bearzot: a sinistra Don Ciotti A.LIVERANI e IMAGEPHOTO

sono confusi e vanno educati, ma soprattutto bisogna educare prima gli educatori». La sua squadra deve crescere: «Ad agosto ci aspetta l’amichevole con la Spagna, test delicato dove cercheremo di farci trovare pronti. Giocherà chi può farlo con continuità nel club. Non penso ci saranno novità a breve. Maxi Lopez ha detto che gli piacerebbe giocare nella nostra Nazionale? Tutti coloro che hanno passaporto italiano hanno gli stessi diritti». Poi lo scandalo scommesse con una postilla su Beppe Signori: «È un argomento delicato ma chi ha sbagliato deve pagare. Mi spiace per quelle famiglie che hanno un loro caro coinvolto in questa vicenda e che rischiano di perdere l’armonia. Su Signori ho solo detto che la vita non è una scommessa, come la intende lui, ma un dono. Meglio scom-

IERI ELEZIONI

Francia: Le Graet nuovo presidente PARIGI Cambio della guardia ai vertici del calcio francese. Noel Le Graet, 69 anni, è stato eletto presidente della Federcalcio (Fff) conquistando a sorpresa il 54,39% dei voti al primo turno, contro il 45,40% del presidente uscente, superfavorito alla vigilia, Fernand Duchaussoy, eletto a luglio dopo le dimissioni di Escalettes. Un anno dopo lo «sciopero» dei Bleus al Mondiale e ad appena cinque settimane dallo scandalo delle presunte quote razziali, la Fff spera di voltare finalmente pagina.

mettere su se stessi. Ma se lo incontrassi l’abbraccerei». Garantismo e civiltà Su questo tema Abete è attendista: «Intanto è cambiata la natura dell’illecito sportivo: prima era un'attività per alterare risultati e classifiche, ora per arricchirsi. Sono subito venuti fuori i giustizialisti, forcaioli e falsi moralisti che pubblicamente sparlano del calcio ma in privato vorrebbero entrarci. Non ho notizie che l’inchiesta possa allargarsi, mi risulta che Palazzi abbia in mano tutti gli atti. A noi preme che si faccia presto e bene, cioè che la vicenda sportiva, non quella penale, si possa circoscrivere entro i termini della compilazione dei calendari. Da garantista, e per una elementare questione di giustizia e civiltà, invito tutti ad aspettare prima di emettere dei giudizi».

I nerazzurri si incontrano nel verde di Pinzolo. Dall’8 al 19 luglio 2011.

VIVI LA PALESTRA A CIELO APERTO PIÙ BELLA DEL MONDO INSIEME AI CAMPIONI DELL’INTER. Una vacanza diversa è possibile: seguite i giocatori dell’Inter che per il loro ritiro estivo hanno scelto Pinzolo, dall’8 al 19 luglio 2011. Potrete scoprire luoghi ricchi di fascino, dove praticare con tutta la famiglia trekking, mountain bike, arrampicata, sport d’acqua e seguire da vicino, nel cuore delle Dolomiti, gli allenamenti dei Campioni del Mondo per Club, e gli eventi che ogni giorno accompagnano la squadra. Tutto questo puoi scoprirlo su www.visittrentino.it/inter

Inter Official Summer Training Camp


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SERIE BWIN GLI ALLENATORI CONFERMATI

NUOVI

DA DECIDERE

Premio a Dal Canto Contratto di 2 anni

La neopromossa si affida al deb

Attesa Reggina Che farà Breda?

Sono 8 i tecnici confermati dalla scorsa stagione: chi è stato promosso in B (Auteri), chi ha stupito (Dal Canto: contratto fino al 2013), chi ha sfiorato i playoff (Novellino), chi ha fatto un campionato tranquillo (Aglietti, Menichini e Bergodi) o si è salvato tra tante difficoltà (Foscarini e Castori).

Sono 8 i nuovi allenatori della prossima stagione: Fortunato (AlbinoLeffe), Torrente (Bari), Atzori (Sampdoria), Pecchia (Gubbio), Pea (Sassuolo), Ventura (Torino), Baldini (Vicenza) e Carbone (Varese). Sono 5 i debuttanti: Fortunato, Pecchia, Pea, Carbone ed Auteri.

Sono ancora quattro le panchine da assegnare nel prossimo campionato: quella di Brescia (retrocesso dalla serie A), Grosseto, Pescara e Reggina, che è in attesa di ingaggiare Breda, impegnato con la Salernitana nei playoff di Prima divisione: che farà in caso di promozione?

Alessandro Dal Canto, 36 anni IMAGE

Sorpresa a Gubbio In panchina va Pecchia Il Brescia ora punta su Scienza Lerda è più vicino al Pescara Tutto da decidere a Grosseto

GUGLIELMO LONGHI 5 R PRODUZIONE RISERVATA

dLa sorpresa di giornata arriva dal Gubbio, promosso in B: il nuovo tecnico non è Rolando Maran, che divorato dai dubbi si era tirato indietro, ma Fabio Pecchia, che ha accettato l’offerta del d.s. Giammarioli, dopo aver rifiutato la Primavera del Napoli. Dopo una breve esperienza come vice a Foggia nel 2009-2010, Pecchia firmerà stasera un anno di contratto con l’opzione per il successivo e sarà presentato domani. Ha giocato con l’attuale d.t. Simoni a Napoli nel ’96-97 e a Siena nel 2004-05, chiudendo la carriera con un bilancio di 336 presenze in A, 64 in B e 73 in C1. Soddisfatto Giammarioli: «Pecchia ha grande voglia di emergere, non è stato facile strapparlo alla concorrenza».

Alla ricerca Restano così 4 squadre ancora senza tecnico. Il Bre-

Fabio Pecchia, 37 anni ARCIERI

scia per ripartire si è affidato al d.s. Andrea Iaconi e al manager Ugo Calzoni e punta a una svolta: squadra giovane e monte-ingaggi basso. Calzoni presenterà domani un progetto di

LA SITUAZIONE ALBINOLEFFE ASCOLI BARI BRESCIA

Fortunato (n) Castori (c) Torrente (n) Scienza?

CITTADELLA

Foscarini (c)

CROTONE

Menichini (c)

EMPOLI GROSSETO GUBBIO LIVORNO

Aglietti (c) Buso? Pecchia (n) Novellino (c)

MODENA

Bergodi (c)

PADOVA

Dal Canto (c)

PESCARA NOCERINA

Lerda? Auteri (c)

REGGINA SAMPDORIA

Breda? Atzori (n)

SASSUOLO TORINO

Pea (n) Ventura (n)

VICENZA VARESE

Baldini (n) Carbone (n)

Mancano le vincenti dei playoff di Prima

organigramma, poi verrà scelto l’allenatore: ora Beppe Scienza, nell’ultima stagione al Viareggio, è favorito su Marcolin. Il Grosseto, svanita subito l’ipotesi Zeman e con Scienza in viaggio verso Brescia, sembra ancora lontano da una decisione. Il nuovo d.s. Gazzoli ha detto di non avere fretta e punta su Buso, ex Primavera della Fiorentina. Il Pescara ha contattato Lerda, ex Toro, che aspetta l’incontro decisivo per tornare dove ha ottenuto buoni risultati tre anni fa. Anche la Reggina aspetta di chiudere con Breda, impegnato con la Salernitana nei playoff di Prima divisione. Bilancio Veniamo alle conferme. La rincorsa verso la finale playoff ha spinto il Padova ad allungare il contratto di Dal Canto fino al 2013. Accordo anche con il d.s. Foschi. Riassumendo: 8 tecnici confermati, 8 nuovi, 4 da decidere. I debuttanti sono 5 (7 l’anno scorso).

Beppe Scienza, 44 anni PEGASO

MERCATO

Samp, uno sprint per Fabiano La Samp spinge per il centrale Fabiano, in scadenza col Lecce: chiusura a breve. Il Padova ha dal Genoa l’ok per i prestiti delle punte Destro, Hallenius e Jelenic, dell’esterno Lazarevic e del portiere Perin: ora serve il sì dei giocatori, i più difficili da ottenere quelli di Destro e Hallenius. Il Genoa può anche girare alla Reggina il centrale Polenta e la punta Fabinho (Salernitana), con i calabresi che puntano Immobile (Juve). Varese sul portiere Bassi (Empoli) e sulla punta Maah (Como), su cui c’è il Cittadella, che va all’asta col Gubbio per l’esterno Martin (Alto Adige). Bianchin-Brega


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PRIMA DIVISIONE LE FINALI DEI PLAYOFF

E’ il giorno della B ANDATA: 2-0 PER L’HELLAS Cosa serve per la Serie B. Salernitana Deve vincere con due gol di scarto: se al 90’ la situazione è questa si va ai supplementari, se resta tale è promossa la Salernitana.

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GIRONE B

GIRONE A

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ANDATA: E’ FINITA 0-0 Cosa serve per la Serie B. Atletico Roma Può vincere o pareggiare: se al 90’ la gara è in parità si va ai supplementari, se non cambia è promossa. Juve Stabia Una sola possibilità: deve vincere, con qualsiasi risultato.

Verona Può vincere, pareggiare o perdere con un gol di scarto.

Alta tensione tra Salernitana e Verona

Atletico Roma e Juve Stabia per la storia

Più di 25mila all’Arechi per la rimonta L’Hellas deve cancellare quattro anni

La capitale aspetta il terzo club tra A e B Castellammare cerca il bis 60 anni dopo

NICOLA BINDA

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

R Dino Fava, 34 anni, attaccante, alla terza stagione con la Salernitana

R Nicola Ferrari, 27 anni, attaccante, prima stagione con il Verona

dEcco la madre di tutte le partite, almeno per questa stagione. Salernitana-Verona è una finale che avrà uno scenario da Serie A, con quasi 30mila spettatori attesi all’Arechi e grandi preparativi per garantire l’ordine pubblico: poco più di mille i tifosi in partenza dal Veneto (tutti con tessera del tifoso), circa 25mila i biglietti già venduti a Salerno. Il traguardo non è una novità per le due squadre (a differenza delle finaliste del girone B), ma il contesto che ha scatenato la passione nelle due città merita di essere raccontato.

Qui Salernitana Essere riusciti ad arrivare qui a giocarsi la promozione è già un successo per una società che ha faticato parecchio ad affrontare questo campionato, e le nubi sul futuro sono grigie. Certo, la promozione agevolerebbe la situazione, ma per farcela occorre ribaltare lo 0-2 dell’andata, pesante nel risultato quanto negli effetti: quattro squalificati per il tecnico Breda, che soprattutto in difesa deve rivedere le cose (dentro Iuliano, Murolo e Peccarisi al posto di Caglioni, Altobello e Accursi, oltre che sulla destra D’Alterio per Montervino). Da segnalare anche

PANCHINE

Il Frosinone punta su Sabatini o Ugolotti Carrarese: sfida a 3

la probabile assenza per infortunio di Fabihno, uno dei giocatori più in forma: dovrebbe andare in panchina (dentro Montella al suo posto). Ma cambia ben poco per la Salernitana: a prescindere da chi gioca, la differenza potrebbe farla la spinta del pubblico, che farà di tutto per dimostrare che cosa si merita davvero questa piazza. Qui Verona Quattro anni di C1 e Prima divisione possono essere cancellati in un sol colpo. Dopo aver sofferto (salvezza ai playout nel 2008, sconfitta in finale la stagione scorsa), dopo aver vissuto la prima metà di questo campionato con poche speranze di farcela, l’arrivo di Mandorlini in panchina al posto di Giannini ha stravolto il quadro e portato il Verona a giocarsela, dopo un’entusiasmante cavalcata. I due rigori di Ferrari all’andata fanno pendere da questa parte la bilancia: oggi l’Hellas può anche perdere con un gol di scarto per festeggiare, ma dovrà sfoderare una grande prova a 360 gradi (tecnica, carattere, freddezza, esperienza) per non farsi travolgere dalla bolgia dell’Arechi. In difesa torna il leader Ceccarelli dopo la squalifica, davanti potrebbe giocare Mancini e non Le Noci, per un atteggiamento comprensibilmente più cauto. Mandorlini sa come si fa.

La Carrarese, in attesa dell’allenatore (Sottili, Remondina o Stringara), sistema la difesa: riscattato Benassi dal Viareggio, hanno rinnovato Anzalone e Gazzoli. In arrivo a Foggia alcuni ex allievi di Bonacina: Minotti, De Leidi e Molina. Il Frosinone sceglie il d.s. Meluso e segue Sabatini, ex Padova e Ugolotti (Siracusa). Il gruppo Romeo Cosentino vicino al Catanzaro: il d.s. sarà Rosati, l'allenatore Cevoli o Alessandrini.

R Daniel Ciofani, 25 anni, attaccante, terza stagione con l’Atletico

R Giorgio Corona, 37 anni, attaccante, prima stagione alla Juve Stabia

dUna partita per la storia. Stasera una tra Atletico Roma e Juve Stabia è promossa in Serie B e, comunque vada, sarà clamoroso. Lo 0-0 dell’andata lascia un pizzico di vantaggio alla squadra di casa, che però al Flaminio non avrà di certo il vantaggio del pubblico: 2.300 biglietti venduti a Roma, contro i 1.722 bruciati a Castellammare ai possessori della tessera del tifoso, pronti a partire per la seconda finale dei playoff per la B dopo quella del 1999, persa 2-0 al San Paolo contro il Savoia.

Qui Atletico Roma La città di Roma potrebbe ritrovarsi con tre squadre tra Serie A e B, inseguendo (ma ancora da lontano) Londra. Nel Dopoguerra, in Italia, non è mai successo. L’unica città con tre squadre a questo livello, a memoria degli storici, è stata sempre Roma, che nel 1942-43 oltre a Roma e Lazio ha avuto per una sola stagione in B la Mater Roma, che a centrocampo schierava un Fulvio Bernardini a fine carriera. L’anno scorso la finale dei playoff di Seconda contro il Catanzaro è stata quasi una formalità (4-0 in casa all’andata e comodo 2-4 in trasferta al ritorno), stavolta sarà più dura anche alla luce dell’esperienza della semifina-

SERIE D

Le semifinali playoff Rimini e Turris vicini alla finale

le: dopo aver vinto 1-0 a Taranto, al ritorno la qualificazione è arrivata in extremis dopo aver rischiato grosso. La lezione sarà servita al debuttante tecnico Chiappara? In questa stagione ha giocato 15 partite nell’Atletico e poi dopo la 30ª giornata ha preso il posto di Incocciati: come prima esperienza in panchina non è niente male.... Qui Juve Stabia La promozione in Serie B sarebbe storica perché arriverebbe a 60 anni da quella precedente: nel 1950-51, vincendo uno spareggio con il Foggia, la Juve Stabia salì e disputò l’unico campionato di B della sua storia. Allora, per la cronaca, l’Atletico Roma non era nato, nemmeno con le precedenti denominazioni (Lodigiani e Cisco). La squadra di Braglia (oggi senza Albadoro: gioca Mbakogu) potrebbe riportare in B un campo sintetico dopo quello del Novara (a sua volta appena salito in A) e centrare una storica doppietta campana dopo la promozione appena conquistata della Nocerina (prima in questo girone). Per questo Castellammare si mobilita. Per questo è giusto mettere da parte le puerili polemiche seguite alla partita dell’andata e cercare di vincere sul campo, com’è giusto che sia nello sport. ni.bin.

Oggi in serie D il ritorno delle semifinali playoff: ecco programma e arbitri. Turris-SandonàJesolo (ore 16, andata 2 2): Illuzzi di Molfetta. Voghera-Rimini (ore 17, andata 1 4): Giovani di Grosseto. In caso di parità si va subito ai rigori, senza supplementari. La finale è domenica 26 e definirà la graduatoria per eventuali ripescaggi in Seconda.


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TENNIS A ROSMALEN E EASTBOURNE

L’ERBA E’ ITALIANA! Capolavoro Vinci Istinto ed eleganza VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dFinalmente, l’erba. A Rosmalen, in Olanda, nell’ultimo test prima di Wimbledon (da domani a Londra), Roberta Vinci sfata, a 28 anni — e al quinto titolo pro, il secondo stagionale — il tabù sulla superficie tecnicamente più congeniale, battendo in finale la serbo-australiana Jelena Dokic.

Esperienza «Vento, pioggia, cattivi rimbalzi, condizioni difficili, non era facile giocare, è un’erba completamente diversa da Wimbledon». Un paio d’anni fa, il delizioso sorriso di Roberta Vinci si sarebbe spento davanti alle difficoltà. Stavolta, resiste al primo parziale a strappi (3-1, 3-4, set point per lei e set point per la Dokic al tie-break, perso dalla tarantina), domina la seconda frazione, sprinta sul 4-4 alla terza («Ha giocato male, troppo nervosa, e ha fatto i primi doppi falli del match»), resiste al contro-break del 5-5 («Sul 30-30, ho fatto una smorzata e invece dovevo andare avanti»), torna avanti («Jelena era troppo tesa, è arrivata agli 11 doppi falli del match»), e poi chiude con qualche altro brivido: «Sul 40-0, mi ha annullato 3 match point con due rispostone e un passante, ma poi ho servito bene e ho finito a rete». Tabù Brava, Roberta: ma perché sfata l’erba solo ora, malgrado rovescio slice al bacio e

51

Le vittorie di un’italiana nel circuito dal 1982 Roberta Vinci ha conquistato il 51˚ torneo di un’italiana: la prima fu Sabina Simmonds nel 1984 a Bakersfield. Il record è della Cecchini con 11 successi servizio-volée naturale? «Perché non è per niente facile. Se non servi bene non arrivi a rete e, con il gioco che ho e le botte che tirano da fondo, può diventare massacrante. Bisogna andare avanti con attenzione, magari con la smorzata, come a Rosmalen, dove la palla non rimbalza vicino alla rete, e, comunque, dopo aver variato un po’ da fondo. Vedo anche premiati i progressi al servizio». L’esperienza di Fed Cup in Russia è stata importante per la piccola tarantina (1.63): «Ha fatto bene anche alla Brianti, ci ha dato fiducia». Ma, sia chiaro: «Ho sempre giocato d’istinto, al volo, di tocco, nessuno mi ha modificato stile, ma anch’io non ho mai pensato di cambiare. Adoro l’erba, ma il match della vita lo giocherei sulla terra rossa». E poi: «E’ un bel momento, quest’anno ho già vinto due tornei, posso ritoccare il best ranking di numero 30». Applausi.

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Uomini vittoria di Tursunov

Donne Successo alla Bartoli

Rosmalen

Eastbourne

Donne (Ola, 419.000 euro), singolare: VINCI b. Dokic (Aus) 6-7 (9) 6-3 7-5; doppio: Strykova-Zakopalova (Cec) b. Cibukova-PENNETTA (Slk-Ita) 1-6 6-4 10-7; uomini: Tursunov (Rus) b. Dodig (Cro) 6-3 6-2

Uomini (Gb, 462.075 euro), singolare; SEPPI b. Tipsarevic (Ser) 7-6 (5) 3-6 5-3 rit.; semifinali: Tipsarevic b. Nichikori (Gia) 6-2 6-4; SEPPI b. Kunitsyn (Rus) 6-4 2-6 6-4; doppio: BRACCIALI-Cermak (Ita-Cec) b. Lindstedt-Tecau (Sve-Rom) 6-3 2-6 10-8; finale donne (426.075 euro): Bartoli (Fra) b. Kvitova (Cec) 6-1 4-6 7-5; semifinali: Bartoli b. Stosur (Aus) 6-3 6-1; Kvitova b. Hantuchova (Slk) 7-6 (9) 4-2, rit.

A Milano

Roberta Vinci, 28 anni, quinto trionfo Wta REUTERS

y La prima di Seppi Fatica con il sorriso

(m.l.) Stop in semifinale per Stefano Galvani all’Atp Milano Challenger all’Harbour Club: ha perso da Ramos (Spa) 6-2 3-6 1-6. In finale (oggi alle 18 diretta Sportitalia) anche Korolev Dabul (Arg) 6-2 6-4

d L’erba non è solo servizio-volée. Anzi, da tempo è risposta e passanti, e così Andreas Seppi — il secondo italiano in finale sull’erba dopo Laurence Tieleman al Queen’s 1998 — si esalta col rovescio a due mani e un repertorio tecnico non esplosivo, ma sempre più completo. Conferma la passione per l’erba, dopo due terzi turni a Wimbledon, quarti e semifinale a Nottingham. E, a Eastbourne, dopo la pioggia di ieri, gioca semifinale e finale nello stesso giorno, batte, in tre set, di mattina, Igor Kunitsyn e, di pomeriggio, Janko Tipsarevic (più fresco, per l’agevole semifinale contro Nishikori), e si aggiudica il primo titolo Atp della carriera e anche il primo titolo italiano di sempre sull’erba, dimostrando una forza di volontà davvero notevoli. Anche perché, alla seconda finale (dopo Gstaad 2007), e dopo una stagione con appena 7 partite vinte, rovescia il pronostico contro il più quotato serbo, con il quale aveva perso tre volte su tre. Andreas Seppi, 27 anni, ha vinto il primo torneo AFP

Nervi Nell’umida serata inglese, Andreas strappa il primo set al tie-break, perde il secondo netto e il terzo lo domina fino al 4-0. Mentre Tipsarevic (n. 30 del mondo e 3 del torneo) si lamenta per la scarsa visibilità. Ed è felice dello stop di 10 minuti per la pioggia. Uno stop che, com’è prevedibile, alla ripresa, vede sfavorito l'italiano (n. 51 del mondo), che soffre e si fa avvicinare (4-3), subendo due break. «Ho avuto una palla del

3

Le volte di un doppio successo uomo-donna Terza doppietta uomo-donna nello stesso giorno: 1988 Narducci (Firenze) e Cecchini (Strasburgo), 2001 Gaudenzi (St. Poelten) e Farina (Strasburgo). 5-0 e poi due del 5-2, a quel punto mi ero un po’ messo paura di perdere, perché lui giocava un po' casuale, tirava tutto, rischiava e io non riuscivo più nella mia tattica senza troppi rischi. Anche per via del tanto vento che aiutava gli errori». Thrilling Poi, quando sembra essere ormai prossimo a capitolare, Andreas ritrova la lucidità per lo sprint. Strappa il servizio a «Tipsy» e, quando serve per il match, sul 5-3 15-0, incassa il clamoroso ritiro dell’avversario: «Era scivolato il game prima, e s’era fatto male a una gamba». Aggiudicandosi il titolo Atp numero 42 del tennis italiano maschile (51 al femminile), addirittura 5 anni dopo l’ultimo azzurro, Filippo Volandri, a Palermo 2006. «Non sapevo che nessun italiano aveva mai vinto sull’erba. Non mi sarei immaginato di essere io il primo». Così è tutto ancor più bello, e indimenticabile. v.m.


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BASKET SERIE A: FINALE SCUDETTO GARA-5 GIUSEPPE NIGRO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENA dIl futuro è adesso. Avanti 3-1 nella finale con Cantù, ribaltato venerdì per la prima volta il fattore campo, stasera in casa la Montepaschi ha il primo dei tre matchpoint per il sesto scudetto della sua storia, il quinto consecutivo. Vinti gli ultimi quattro a ritmi da record, in estate Siena aveva avviato il rinnovamento, affiancando a un gruppo di over 30 (la leva '77 di Kaukenas, Stonerook e Carraretto, più Lavrinovic, Ress e il neo arrivato Michelori) un plotone di under 25 intorno a cui costruire il futuro: gli '85 McCalebb e Rakovic, l'87 Hairston e l'88 Aradori. Già oggi possono vincere il loro primo scudetto senese. «Quanto lo sento mio? Parecchio. Da inizio anno lavoro duro ogni giorno. Da subito la società mi ha fatto essere parte integrante di questo progetto. Lo sentirò al cento per cento», dice Aradori, la scorsa estate simbolo del mercato di una squadra che voleva essere più giovane per desiderio e più italiana anche per regolamento. Ma poi, senza eccedere nei soliti stereotipi, ha dovuto pagare lo scotto del noviziato.

Tribuna Italiani viziati e in campo solo per le regole? A lui nessuno ha regalato niente, a volte sul parquet solo per pochi scampoli di gara o anche in tribuna in Eurolega, complice il fatale allargamento da sei a otto della rotazione degli esterni. «E' sta-

7 Nuovi giocatori di Siena Esaurito il ciclo di McIntyre, Sato ed Eze, la Mps quest’anno ha inserito: Aradori, McCalebb, Rakovic, Michelori, Moss, Hairston e Jaric.

La nuova Siena Aradori e gli under 25 «È l’anno della semina» Ma stasera contro Cantù, la Mps può vincere il 5o titolo di fila «Lo sentirei mio al 100%. Sono riuscito a mettere da parte l’ego»

L CLIC

L’ULTIMA SQUADRA A VINCERE 5 SCUDETTI IN FILA FU IL BORLETTI DI CESARE RUBINI

L’ultima squadra a vincere cinque scudetti consecutivi fu l’Olimpia Borletti Milano, che trionfò dal ’49-50 al 53-54, trascinata da Cesare Rubini (nella foto contro Riminucci), che ricopriva il doppio ruolo di allenatore/giocatore, Sandro Gamba, Sergio Stefanini, Enrico Pagani, e Romeo Romanutti. Il presidente era il mitico Adolfo Bogoncelli.

ta la stagione più importante della mia carriera, non solo per vittorie che saranno sempre motivo di orgoglio, ma perché ho messo dentro la benzina per il futuro. Allenarsi tutti i giorni con un gruppo del genere fa crescere mentalmente e fisicamente: a Siena non fa la differenza solo quello che si fa sul campo la domenica, ma in primis un’organizzazione che è tra le migliori se non la migliore d'Europa». Lui c'è sempre stato con la testa. «Momenti difficili? Li ho vissuti tornando il giorno dopo in palestra prima degli altri, o andandoci quando era riposo. Nessuna forzatura, è quello che mi piace, non so accontentarmi, e ho ancora molta strada da fare». E se in campionato per re-

golamento si deve andare a referto, non è per regolamento che si sta in campo, soprattutto nei finali di partita, come quello di gara-3 di semifinale a Treviso in cui è stato decisivo.

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Le novità di Cantù La squadra di Trinchieri, rispetto alla semifinale raggiunta nel 2010, ha aggiunto i play Green e Tabu, l’ex senese Marconato, e Scekic.

Vantaggio medio finali 2010 Nelle finali 2010 Siena battè Milano 4-0 con un vantaggio medio vicino ai 20 punti. Nel 2009, sempre in 4 partite, di 18. Quest’anno è di 8.

K.o. di Pianigiani nei playoff In 5 stagioni da capo allenatore, Pianigiani ha perso solo 4 partite nei playoff: con Roma nel 2007 e 2008, con Bologna e Cantù quest’anno.

Cifre Ci sono anche serate come quella, e non solo garbage time contro le piccole, nelle cifre che rispetto alla scorsa stagione da capocannoniere italiano (16.8 punti in 30,3') lo vedono in crescita per punti per possesso (da 1.14 a 1.26) e percentuale da due (da 49,8% a 60,5%). Ma i numeri non dicono quanto è salito il livello del contesto in cui esprimersi, dalla terzultima alla primissima in classifica, e quanto è cresciuto per difesa e continuità di applicazione, con-

fermando le doti vicino al ferro anche a un maggior livello di fisicità. «Sia per me che per Siena è stato l’anno della semina, l’anno prossimo speriamo di raccogliere entrambi. Per la persona che sono, venire qua era un punto di partenza, non di arrivo: quest’anno sono riuscito a mettere da parte il mio ego, perché a livello europeo funziona così, la squadra viene molto prima del giocatore, e ho visto quanto in ogni azione il singolo può essere utile alla squadra». Ed è lui a spiegare perché con questo gruppo è solo l’inizio: «Perché siamo giovani, e perché abbiamo già dimostrato quest’anno quello che valiamo. Qui c’è uno staff preparato per farti crescere».

PALLAVOLO World League ne. Un’Italia ancora in costruzione ha finito per trovare certezze strada facendo, prima in attacco con Lasko e Zaytsev, poi in difesa (Bari spettacolare in un paio di interventi a terra) e quindi soprattutto a muro, il fondamentale — assieme alla battuta — che forse più di tutti ha finito per condizionare il risultato finale della partita (19 quelli azzurri). E così fra uno strappo e l’altro pur con qualche calo di tensione gli azzurri hanno mostrato la loro «nuova anima», quella sorridente e scanzonata — tipica delle squadre giovani — che aveva ammaliato i tifosi azzurri nelle prime settimane di torneo e che ha finito per scatenare l'entusiasmo anche della gente di Catania.

Difesa e Lasko L’Italia torna ad ammaliare Francia k.o. nella rivincita in Sicilia

DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CATANIA dRicomincia da Cata-

ITALIA FRANCIA

3 1

(25-20, 18-25, 25-22, 25-17) ITALIA: Maruotti 8, Buti 10, Travica 5, Zaytsev 10, Birarelli 3, Lasko 20; Bari (L), Barone 4, Della Lunga. N.e. Sabbi, Rosso, Falaschi. All. Berruto. FRANCIA: Marechal 13, Vadeleux 10, Rouzier 18, Tuia 12, Hardy-Dessources 6, Toniutti 2; Grebennikov (L), Sidibe, Pujol, Sol 1, Lyneel 1. N.e. Quesque. All. Blain. ARBITRI Ermihan (Tur) e Al Naama (Qat). NOTE Spettatori 3850. Durata set: 27‘, 25‘, 28‘, 24’; totale 104‘. Italia: battute sbagliate 10, vincenti 4, muri 19, seconda linea 15, errori 21; Francia: battute sbagliate 18, vincenti 6, muri 9, seconda linea 13, errori 33. FORMULA Alla final 8 in Polonia le prime 2 di ogni girone; se la Polonia è 3˚ o 4˚ resta fuori la peggiore 2˚. PUNTI i punti in classifica sono attribuiti come in Italia (3 al successo per 3-0 e 3-1, 2 punti al 3-2, 1 punto alla sconfitta 2-3).

nia la ricorsa dell’Italia di Berruto al primo posto nel girone della World League: una vittoria (da 3 punti) sulla Francia che avvicina alla meta quando mancano solo due settimane al termine del girone eliminatorio prima delle finali (a 8) fissate a Danzica. Ma anche la seconda gara siciliana ha dimostrato che questa Italia non può vincere se non si gioca tutto quello che ha (dentro). Il secondo set e l’inizio del terzo sono una bella (brutta se la si guarda dal lato italiano) fotografia di come gli azzurri non possano rallentare il ritmo. Anzi, appena alzano il piede dall’acceleratore, restano facilmente invischiati nella trama difensiva della Francia, una squadra tossica, che raccoglie tantissimo in difesa e che se lasciata giocare finisce con il toglierti il respiro e anche la lucidità. Ma è anche una squadra che sbaglia molto e di questi er-

Michal Lasko, 31 anni, ieri mentre attacca il muro dei francesi GALBIATI

rori non sempre ha saputo approfittare l’Italia. Riscatto Meno male per l’azzurro che nel momento più nero della partita (a metà del terzo set quando i francesi sembrava stessero per involarsi ancora) la reazione di Travica e soci è stata improvvisa e rabbiosa. Due muri (Buti e lo stesso regista azzurro) e una battuta sono stati il segnale che l’Italia era ancora viva e quanto mai decisa a portare a casa l’intera posta, per riprendere la corsa verso il primo posto nel giro-

MERCATO

Cuneo prende Van Lankvelt (g.sca. a.r.) Van Lankvelt (Can) è il quarto schiacciatore di Cu neo, 199 cm, 27 anni. La Marinko vic lascia Conegliano per Mode na. I veneti perdono un’altra tito lare in attesa di capire se non si iscriveranno, come minacciato dal presidente Lucchetta per le nuove norme di gioco.

Buon Maruotti Anche senza capitan Savani gli azzurri hanno dimostrato di esserci: Maruotti ha iniziato bene, ha sofferto come il resto della squadra, ma ha saputo venire fuori da una partita complicata, come il debuttante Barone lanciato nella mischia al posto di Birarelli nel terzo set e rimasto in campo fino alle fine, oltre alle conferme di Lasko, il nuovo bomber dell’Italia concreto (e dalla mano pesante) anche quando la sua squadra fatica. Insomma «nuove» certezze perché come dice Simone Buti questa Italia non vuole solo vincere il girone e andare alle finali. «Ma vogliamo arrivare a battere i migliori del mondo...». Sincera e anche un po’ sfacciata, questa è l'Italia del volley.

LA GUIDA La Russia batte il Giappone e resta imbattuta (a.a.) Nel quarto weekend di World League, la Russia rimane l’unica imbattuta, Cuba vince in Corea ed è seconda. Girone A: a Hoffman Stati Uniti-Polonia 0-3 (22-25, 19-25, 20-25); oggi a San Paolo Brasile-Portorico 3-0 (25-20, 25-10, 25-23). Classifica: Brasile 18; Polonia e Stati Uniti 12; Portorico 0. Girone B: oggi a Surgut Russia-Giappone 3-0 (25-22, 25-15, 25-20) e a Brema Germania-Bulgaria 3-2 (25-18, 25-21, 18-25, 18-25, 15-13). Classifica: Russia 21; Bulgaria 10; Germania 8; Giappone 3. Girone C: Finlandia-Serbia 2-3, 3-2 (25-23, 25-23, 22-25, 20-25, 15-11), oggi a Catamarca Argentina-Portogallo. Classifica: Argentina 14; Serbia 13; Finlandia 8; Portogallo 7. Girone D: Italia-Francia 1-3, 3-1; oggi a Gwangiu Sud Corea-Cuba 0-3 (20-25, 22-25, 20-25). Classifica: Italia 19; Cuba 12; Sud Corea 10; Francia 4. EMIRATI (ni.ba.) Osmany Juantorena e Igor Omrcen, con la maglia dell’Al Araby, hanno vinto in Qatar la «Coppa del Principe» superando in finale 3-0 l'Al Rayan di Miljkovic e Wijsmans. Con questa vittoria l’Al Araby conquista il pass per il Mondiale per Club che si disputerà a ottobre a Doha, dove incontrerà proprio la Trentino BetClic di Juantorena.


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LA FINALISTA IL COACH ALLA VIGILIA DI GARA-5

Trinchieri: «Cantù ha finito i proiettili» Il tecnico: «Siamo in un angolo, dovremo usare tutto quello che ci capita a mano» d L’esperienza si accumula strada facendo. Anche in senso letterale. Venerdì scorso, Cantù percorse la strada per Siena in pullman e sull’autostrada rimase bloccata a lungo per un incidente. Per il ritorno in Toscana, questa volta è stato scelto il treno. «La mia squadra non deve permettere che niente e nessuno rovini il sapore di questa stagione lasciandoci l’amaro in bocca — ha detto Andrea Trinchieri prima di partire e dopo l’allenamento al Pianella — Siamo in un angolino di una cedevole barricata, con le spalle al muro e abbiamo finito i proiettili. Vorrà dire che per difenderci utilizzeremo tutto quello che ci capita in mano».

Pietro Aradori, 22 anni, prima stagione al Montepaschi Siena CIAMILLO

Numeri Le cifre parlano di una squadra che sta lentamente spegnendosi in quanto a energia e produttività. Dai 77.7 punti di media in stagione regolare, la Bennet ha superato appena i 70 nei playoff. Vladimir Micov, particolarmente in difficoltà contro la difesa di Siena, ha abbassato la propria pericolosità in attacco da 10 a 6.6 punti di media nelle tre partite perse. E anche Manu Markoishvili, pur mantenendosi sui 10 punti di media, sta sbaglian-

do molto: nella serie contro Cantù, al tiro da due è sceso dal 53 al 36%. «Non ho mai visto — ha detto ieri l’allenatore di Cantù — una formazione che, a distanza di 48 ore, riesce a giocare al 101% per 80 minuti di fila. Questo lo abbiamo pagato negli 8 minuti conclusivi di gara-4. Siena ha giocato meglio. Noi abbiamo disputato una prestazione dal cuore immenso, ma senza gambe e lucidità e abbiamo perso di 4 punti. Da questo punto dobbiamo costruire la speranza e il sogno di portare la Montepaschi in gara-6». Una partita che, alla quarta stagione di playoff con le finali su sette partite, non è mai stata disputata. L’Europa Cantù è riuscita laddove Milano nelle ultime due stagioni aveva fallito: rendere combattuta e interessante una serie di finale, non solo per aver vinto una partita. Un’esperienza preziosa in vista non solo di gara-5, ma anche della prossima stagione, quando questo gruppo confermato (del quintetto solo Mike Green non ha il contratto fino al 2012) giocherà l’Eurolega senza passare dai preliminari. A questo proposito, è sempre più vicina l’assegnazione a Milano della licenza persa da Roma con la mancata qualificazione ai playoff. L’Eurolega ha ufficializzato che il 7 luglio saranno sorteggiati i gironi per le coppe 2011-12 e i programmi dei turni preliminari.

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GARA-5 ORE 20.30 SU SKY

Alle 20.30, diretta Sky Sport 3, gara-5 a Siena, arbitri Facchini, Sabetta e Giansanti. Gara-1

Siena-Cantù 100-75 Gara-2

Siena-Cantù 81-69

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LEGADUE ALLE 20.45 (RAISPORT 2)

Se Casale vince a Venezia è in A dVenezia torna in campo stasera (diretta tv RaiSport2 ore 20.45) nel suo Taliercio per leccarsi le ferite e annullare il primo match-ball di Casale nella finale Eurobet di LegaDue. Il bruttissimo ko di gara-3 accorpa alcuni record del campionato. Il -25 interno (44-69) infatti eguaglia il primato negativo della Virtus (allora Castelmaggiore) nella finale 2004 contro Jesi (53-78). La miseria di 12 punti realizzati nel secondo tempo da Slay e compagni eguaglia il record negativo assoluto di LegaDue, ora condiviso con Cremona. Infine i 44 punti segnati e incassati sono record negativo per l’Umana e positivo per Casale. Paradossale il largo successo della Fastweb che ha tirato con il 47% globale e il 22% da tre.

Gara-3

Cantù-Siena 80-71 Gara-4

Cantù-Siena 65-69 Ev. gara-6

Martedì 21 a Cantù Ev. gara-7

Giovedì 23 a Siena

Stanchi Coach Mazzon deve porre rimedio al calo di Harris, passato da 23 a due punti, e ai problemi di stanchezza: «Nel secondo tempo di gara-3 — dice l’allenatore reyerino — è venuta a mancare la lucidità, abbiamo sbagliato molti tiri aperti, di fatto è calata la nebbia. Abbiamo concesso troppi rimbalzi offensivi. Per questo dico che la chiave è stata la fatica. Unita a un caldo soffocante. Sappiamo che gara-4 è una partita da dentro, dobbiamo ritrovare intensità, carattere e la spinta che ci ha permesso di vincere gara-2. Le voci sulla mia panchina non mi hanno infastidito ma è strano che siano venute fuori proprio ora». a.to.

MERCATO

Frates vice di Scariolo sulla panchina di Milano? Fabrizio Frates potrebbe diventare assistente di Scariolo a Milano. Markovic lascia Treviso per Valencia, Benetton sull’israeliano Gal Mekel EURODONNE Via ieri all’Europeo donne in Polonia. Gir. A: Lituania Turchia 64 58; Russia Slovacchia 68 66. Gir. B: Bielorussia Gran Bretagna 55 40; R.Ceca Israele 72 56. Gir. C: Spagna Germania 79 69; Polonia Montenegro 56 70. Gir. D: Grecia Lettonia 67 57; Francia Croazia 86 40.

p.b.

BEACH VOLLEY Mondiale a Roma: nella finale donne si rinnova la sfida tra statunitensi e brasiliane

May-Walsh e Juliana-Larissa, ancora voi MARIO SALVINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dSei anni fa al Mondiale di Berlino fu la prima volta contro in finale: Juliana-Larissa da una parte, dall’altra Walsh-May. Vinsero le americane. E alla fine, trattenendo le lacrime, Juliana disse: «Auguro loro di aver presto dei bei bambini, così poi finalmente vinceremo noi». A lei e a tutti, Misty e Kerri ai tempi sembravano imbattibili. Bene, benvenuti al giorno dell’ennesima, grande rivincita. Perché sei anni, 16 scontri diretti e soprattutto due bambini dopo, oggi a Roma sono di nuovo le une contro le altre. Le brasiliane che da sette anni vincono lo Swatch World Tour (unica eccezione il 2008, Juliana si era rotta un ginocchio), contro le statunitensi che da allora negano loro qualsiasi chance Mondiale. E che ora sono tornate apposta per prendersi il quarto titolo iridato.

Mille battaglie dopo Dopo due bambini, appunto: avuti da Kerri Walsh a maggio del 2009 e del 2010. Kerri che, così giustificata e al pari della socia Misty, ha saltato l’ultimo Mondiale del 2009. In cui Larissa e Juliana, nonostante siano perennemente in testa al ranking, non riuscirono a sfruttare l’occasione, perdendo in finale da Kes-

Kerri Walsh, di spalle, e Misty May TARANTINI

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Due milioni di dollari in carriera per Misty Da ieri Misty May è la prima donna ad aver raggiunto i 2 milioni di dollari di premi. Ne ha percepiti 1.015.138 nell’Avp (circuito Usa) e 969.145 nello Swatch World Tour: oggi ne avrà 30.000 con l’oro o 22.500 con l’argento mondiali

Larissa in tuffo davanti agli occhi di Juliana TARANTINI

sy-Ross (Usa). Dev’essere frustrante essere le numero uno, ma avere «solo» due argenti e un bronzo mondiali. «Il gran giorno è domani (oggi, ndr) — ha tagliato corto ieri Juliana dopo aver battuto le ceche Klapalova-Hajeckova —. Quello che aspettiamo da sempre. Ricordo la frase che dissi a Berlino. Kerri è talmente brava da averli avuti, quei bimbi, e da essere di nuovo qui. Ma non dobbiamo pensare a lei. L’importante è che noi siamo molto più forti di allora. Dal 2005 abbiamo vissuto mille battaglie, mille emozio-

ni. Se arriveranno loro in finale (le brasiliane ieri hanno giocato per prime, ndr) sarà un bene. Incontrarle per noi ha un significato speciale. E sì, alla fine vogliamo questa sfida. Il passato non conta, il momento è ora». Hic et nunc «Anche noi volevamo loro — ha sorriso come sempre la Walsh —, noi siamo appena ritornate insieme dopo tre anni, Juliana e Larissa ora sono la miglior coppia al Mondo. Noi abbiamo un solo modo per tornare ad esserla: batterle». Nonostante i suoi acciacchi a una

Alison Conte Cerutti, 24 anni, brasiliano. Alto 203 cm, fa coppia con Emanuel Rego, 37 anni TARANTINI

spalla e il tutore a un ginocchio che aiuta Misty. Il conto dei precedenti dice che siamo 12-6 per le americane. La storia racconta che il primo successo delle brasiliane fu la madre di tutte le partite. L’incontro che molti raccontano come il più bello della storia: Acapulco 2005, finì 28-26, 40-42, 15- 13 in un’ora e 40. La cronaca aggiunge che le ultime tre volte, di cui due quest’anno, hanno vinto Juliana e Larissa. Qui e ora si gioca una partita che sarà raccontata nella leggenda della più grande rivalità di questo sport.

LA GUIDA Finale uomini derby brasiliano Su La 7, ore 19.15 ROMA — Il Brasile torna campione del Mondo maschile dopo 6 anni. Oggi finale derby: Marcio-Ricardo contro Emanuel-Alison. Non era mai successo. Tre su 4 sono già stati campioni: Marcio fu l’ultimo nel 2005 (con Fabio); Emanuel e Ricardo, oggi avversari, lo sono stati insieme nel 2003. «Restiamo amici — ha detto Emanuel — ma domani (oggi, ndr) sarà battaglia». Ieri il pubblico (quasi 10.000) si è entusiasmato per come Emanuel-Alison hanno eliminato gli iridati Brink-Reckermann (Ger). Emanuel-Alison sono allenati da una donna, Leticia, che per il 5˚ Mondiale su otto ha una coppia sul podio. Semifinali. Uomini: Marcio-Ricardo (Bra) b. Plavins-Smedins (Let) 2-0 (22-20, 21-16); Emanuel-Alison (Bra) b. Brink-Reckermann (Ger) 2-0 (21-15, 21-15). Donne: Juliana-Larissa (Bra) b. Klapalova-Hajeckova (R.cec) 2-0 (21-14, 21-13); Walsh-May (Usa) b. Xue-Zhang Xi (Cina) 2-1 (21-17, 15-21, 15-10). Oggi, 16.35 finale 3˚ donne: Klapalova-Hajeckova vs. Xue-Zhang Xi; 17.45 finale 3˚ uomini Plavins-Smedins vs. Brink-Reckermann; 19.15 finale donne Walsh-May vs. Juliana-Larissa; ore 20.45 finale uomini Marcio-Ricardo vs. Emanuel-Alison. Montepremi: 1.000.000 $ totale. In Tv: finali 1˚ posto in diretta su La 7d. Tutto in diretta su www.sportube.tv


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NUOTO SETTE COLLI

Marin, Colbertaldo e la 4x200: ai Mondiali pur senza il tempo Solo la Pirozzi nei 400 misti centra il limite per Shanghai Gli altri promossi ugualmente dallo staff azzurro STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dLa gara della vita, al 48˚ Sette Colli, la nuota Stefania Pirozzi, classe ’93, beneventana di Apollosa, che s’allena alla Canottieri Napoli con Lello Avagnano: è lei, ufficialmente, l’ottava italiana a qualificarsi per i Mondiali di Shanghai — dopo i 7 dei Primaverili — in gare individuali, nei 400 misti col secondo crono italiano di sempre dopo il record di Alessia Filippi, cui ha sfilato però il record cadette in 4’40"48, il 18o al mondo in stagione e sotto al 4’41"75 richiesto come pass. Gli altri, soprattutto, gli azzurri più attesi, il tempo-limite non lo timbrano, e sarebbero guai se non fosse che arriverà un ombrello a proteggere campioni in affanno come un Luca Marin, un Federico Colbertaldo, o di una staffetta come la 4x200 maschile che è stata l’ultima volta su un podio mondiale addirittura all’Olimpiade ’04. Tempi magri: staffettisti compresi, non arriviamo a una ventina di promossi.

Occasione Luca Marin ha vinto i 400 misti in 4’17"28 e li avrebbe almeno voluti concludere in 4’16"46: è passato a delfino sotto il minuto (59"84), ha tenuto a dorso (1’04"04), ma poi ha sofferto a rana (1’13"27 rispetto all’1’11"51 di Pelizzari, secondo) e chiuso gli ultimi 50m a crawl in 31"05. Le sue uniche parole le ha dette alla Rai come dopo i Primaverili: «Sono scontento, non capisco cosa stia succedendo. Sto anche facendo del lavoro mentale per affrontare meglio la gara. Questo 4'17" è inutile». Ma lo staff azzurro alla fine gli abbuonerà quel secondo che manca. Del resto, la presenza di Luca a Shanghai è importante per Federica Pellegrini, ieri 5a nei 100 sl in 55"19 davanti all’ex iridata Seppala: «Sono soddiLuca Marin, 25 anni, un argento e un bronzo ai Mondiali ITALYPHOTOPRESS

Samuel Pizzetti, 24 anni, con Federico Colbertaldo, 22 (dietro, che gli fa la linguaccia) SEA&SEE

sfatta, nei 200 può andare bene o male, ma non ha nessuna importanza perché in questa fase non ci sono obiettivi cronometrici. Luca è incavolato? Lo capisco: lavora tanto in allenamento e poi non riesce a fare risultato in gara, è ovvio che così te la prendi col mondo. Mi dispiace». Sorriso Scienzy Federico Colbertaldo ha chiuso 2o dietro il sempre più convincente Samuel Pizzetti (7’52") negli 800: Scienzy aveva uno stato d’animo diverso da quello di Marin, reattivo nella seconda parte per un 7’55"34 che è un segnale: «Se mi convocherei? Sarei di parte. Di sicuro la forza me l’ha data mio nonno da lassù, quando ho bisogno una mano lui c’è sempre a sorreggermi: per tornare quello di prima (due volte 4o a Roma, già bronzo mondiale, ndr.) ho bisogno di pazienza, ma sono sulla buona via». Duecentisti Anche sommando i migliori 4 tempi stagionali tra Riccione e Roma, manca un secondo al tempo limite federale per la 4x200, ma a Shanghai bisognerà qualificarsi per i Giochi, e sia pure in queste condizioni globalmente deficitarie, l’Italia non potrà non iscriversi: la scelta degli uomini sarà annunciata presto, i sicuri ovviamente sono Belotti (1’48"68 ieri), Magnini, Maglia, c’è sempre Pizzetti o qualcuno della staffetta veloce come Santucci, e come quinto dovrebbe farcela Emiliano Brembilla. Dice Magnini, oggi atteso al test dei 100 sl: «La 4x200 sl? Lanciati possiamo limare qualcosa, siamo da finale ma per lottare per le medaglie c’è molto da fare». Van der Burgh si prende la rivincita su Fabio Scozzoli nei 50 rana: «Ero fuori ritmo» spiegherà il campione europeo autore di 27"82, a 20 centesimi dal sudafricano. La Caramignoli è terza negli 800 sl. Pavone nei 200 farfalla si prende in 1’57"79 il record cadetti. Troppo poco per liberare l’entusiasmo.

LA GUIDA I 100 sl sono della Halsall la Pellegrini chiude quinta Bene anche la Friis Della velocista Francesca Halsall (53"72), della dorsista Sophie Edington (1’00"76), della polivalente magiara Jakabos nei 200 delfino (2’07"67, tra gli uomini Korzienowski 1’56"32)) e della mezzofondista Lotte Friis (8’25"87) i risultati di maggior rilievo delle star internazionali. Risultati (2ª g. 50 m,). Finali. Uomini. 200 sl: 1. Verschuren (Ola) 1’48"41; 2. Belotti 1’48"68; 3. Magnini 1’48"95; 4. Maglia 1’49"36 (52"37); 6. Brembilla 1’49"87; fin.B: 1. Sciocchetti 1’49"86. 800 sl: 1. Pizzetti 7’52"68; 2. Colbertaldo 7’55"34; 3. Baggio 7’56"50; 4. R.Potenza 7’58"08.

100 dorso: 1. Wildeboer (Spa) 53"67 (rec. meet.); 2. Grigoriadis (Gre) 54"91; 3. Tancock (Gb) 55"00; 7. Giordano 55"66; fin.B: 1. Di Tora 55"27. 50 rana: 1. Van der Burgh (S.Af) 27"62 (rec. mee.); 2. Feldwehr (Ger) e Scozzoli 27"82; 4. Cremonesi 28"07; 6. 200 farf.: 1. Korzienowski (Pol) 1’56"32; 2. Le Clos (S.Af) 1’57"12; 3. Drymomakos (Gre) 1’57"78; 4. Pavone 1’57"79 (rec. ital. cadetti, prec. 1’58"06 Manni del 2007). 400 mx: 1. Marin 4’17"28 (59"84, 2’03"88, 3’17"15); 2. Pelizzari 4’20"58; 3. Ri. Schoeman (S.Af) 4’21"21; 4. Turrini 4’21"33. Donne. 100 sl: 1. Halsall (Gb) 53"72 (rec. meet., 25"74); 2. Kromowidjojo (Ola) 54"05; 3. Ottesen (Dan) 54"50; 4. Veldhuis (Ola) 55"00; 5. Pellegrini 55"19. 800 sl: 1. Friis (Dan) 8’25"57; 2. Jackson (Gb) 8’34"54; 3. Caramignoli 8’36"43; 4. G.Murphy (Irl) 8’39"59. 100 dorso: 1. Edington (Aus) 1’00"76; 2. Simmonds (Gb) 1’00"88; 3. Van Rouwendaal (Ola) 1’01"24. 50 rana: 1. Atkinson (Gia) 31"06; 2. Brandt (Ger) 31"68; 3. Waitzer (Aus) 31"69; 7. Carraro 32"42. 200 farf.: 1. Jakabos (Ung) 2’07"67; 2. Riccobono 2’10"90; 3. Albenzi 2’11"97; 5. Polieri 2’12"94. 400 mx: 1. Coventry (Zim) 4’38"18; 2. Pirozzi (’93) 4’40"48 (rec. ital. cadette, prec. 4’40"61 Filippi del 2006; 1’03"81, 2’14"56, 3’36"89); 3. Meaklim (S.Af) 4’43"42; 4. Aceto 4’47"87. Oggi (batt. ore 10, finali ore 18, Rai Sport 1). Uomini e donne: 200 dorso, 50 farf., 200 rana, 100 sl U, 200 sl D, 200 mx, 1500 sl U. PARK BATTE PHELPS (al.f.) A Santa Clara (Usa), il coreano Park vince i 100 sl davanti a Michael Phelps e domina i 400 sl in cui centra il 3˚ crono mondiale stagionale. L’americano vince i 100 farfalla in 52"41 (1/100 peggio del Cavic di Roma). Risolto il giallo della 17enne Carissa Metcalf, sparita dopo il primo turno di batterie e ritrovata dopo alcune ore. Uomini: 100 sl Park (S.Cor.) 48”92, Phelps 49”61, 8. Lochte 50”63; 400 sl Park (S.Cor.) 3'44”99 (3˚ t. 2011), Cochrane (Can) 3'50”05; 200 ra Shanteau 2'13”52 (b. 2'12”92), Hansen 2'14”56; 100 fa Phelps 52”41, D'Arcy (Aus) 53”34, 8. Lochte 54”55. Donne: 100 sl Franklin 54”33, Weir 54”61; 400 sl Schmitt 4'08”25, Beisel 4'08”57; 200 ra Soni 2'23”38, Beard 2'27”53; 100 fa Vollmer 58”22, Breeden 58”84, Rice (Aus) 58”98.

GOLF US OPEN y

FUORI CHICCO MOLINARI

US Open, 2o giro, Bethesda (par 71)

CLASSIFICA 1. McIlroy (N.Irl., 65 66) 131 (-11); 2. Yang Yong-eun (S.Corea, 68 69) 137 (-5); 3. Garrigus (Usa, 70 70), Garcia (Spa, 69 71), Z.Johnson (Usa, 71 69), Snedeker (Usa, 70 70), Kuchar (Usa, 72 68) 140 (-2); 8. Kim Kyung-tae (S.Corea, 69 72), Quiros (Spa, 70 71), Rock (Ing, 70 71), Slocum (Usa, 71 70), Love III (Usa, 70 71), R.Palmer (Usa, 69 72), Jobe (Usa, 71 70) 141 (-1). Dopo il terzo giro E. Molinari + 5 (74 70 74, 218), Manassero +6 (74 72 73, 219)

TAGLIO Tra gli altri, non hanno superato il taglio l’azzurro Chicco Molinari con 149 (+7); Ernie Els (campione ’97), Stewart Cink (vincitore British Open ’09), Jim Furyk (campione Us Open ’03) e Camilo Villegas, unico a superare il taglio negli ultimi 12 Major

S Il nordirlandese Rory McIlroy, 22 anni, in testa con uno strepitoso -11 dopo 2 giri AFP

Matteo Manassero, 18 anni, al suo primo Open degli Stati Uniti REUTERS

Manassero idolo dei paisà DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO LOPES PEGNA 5 R PRODUZIONE RISERVATA

BETHESDA (Maryland, Usa) d«Questo è Matteo, the italian kid», indica una ragazzina all’amica con un sorrisetto malizioso. Matteo Manassero piace e non solo perché fa birdie alla prima buca del terzo giro, infilando un putt lunghissimo e chirurgico. Sfoggia una sgargiante maglietta arcobaleno e non si accorge delle ammiratrici, concentrato nella sua routine. Si è svegliato alle sette senza la certezza ufficiale di aver passato il taglio e ora prova a dare l’assalto a un altro buon piazzamento in un Major (36˚ al Masters dell’anno scorso e 13˚ ai British Open 2009). «Ma sapevamo di avercela fatta», dice il dottor Massimo Messina, fisioterapista e osteopata che lo segue in giro per il mondo.

Diciottenne L’azzurrino ha solo 18 anni, ma ha capito che se di mestiere vuole fare il campione, deve curare i dettagli. Aggiunge Messina: «A dicembre abbiamo svolto una preparazione atletica adeguata e ogni giorno seguiamo una routine di massaggi e stretching. Nel golf, non tutti afferrano ancora l’importanza di avere un preparatore personale». Matteo sì, l’ha compreso perfettamente, se lo può ormai economicamente permettere e vuole andare lontano. Il giovane e simpatico Harry Potter che aveva stupito platee di intenditori al British Open del 2009 e al Masters del 2010, ora si è trasformato in un uomo: maturo e muscolato. Sostegno «Bravo Italia», «Go Italy», «Andiamo Italia», «Bravo», «Bonissimo». La comunità italoamericana, disseminata lungo le 18 buche, fa quello che può con il dizionario lasciato in eredità da nonni e bisnonni. Schuyler, la teenager che porta l’insegna con i nomi dei giocatori, mostra soddisfatta il suo trofeo: l’autografo di Matteo. «E’ davvero molto bello. Sono di origine italiana, ma ho solo 14 anni. Magari riesco a presentarlo a mia sorella che ne ha

OBAMA IN BUCA

Summit golfistico tra il presidente Usa, Barack Obama e il portavoce della camera, il repubblicano John Boehner, sul percorso dell’Andrews Air Force Base in Maryland AFP

18», sorride sotto l’albero, al riparo dal sole tosto di mezzogiorno. Manassero esegue una perfetta uscita da un bunker alla 4, salva il par e scoppia l’ennesimo applauso. «Molto bene, molto bene: lo apprezzo tanto», commenta in italiano un americano che è appena stato a Roma. Mentre il piccolo Vincenzo, nipote di emigranti, per l’occasione ha messo la maglia di Cannavaro: «Tifo per lui e Matteo», dice. Manassero ora conversa con il suo compagno di gita, l’americano Dustin Johnson, che l’anno scorso a Pebble Beach buttò la vittoria negli U.S. Open all’ultimo giorno: una pallina nei rovi, una nella spiaggia sottostante e fine del sogno. Matteo ha appena messo la sua nel laghetto che precede il green della buca sei, dove commetterà il secondo dei suoi quattro bogey (e due birdie) di giornata. Binaghi Mescolato fra gli spettatori lo segue l’allenatore Alberto Binaghi: «La lunghezza del suo drive? Non ci sta assillando. In un anno abbiamo aumentato di una quindicina di metri. Ma non baratterei il drive con la precisione dei ferri. Il suo gioco è sufficiente per vincere un grande torneo». E aver passato il taglio ai tre Major è già un successo. Manassero chiude a 73 (+2) il terzo round, totale +6. Fa una smorfia: «Anche in questo giro ho lasciato delle buone opportunità sul putt. Il campo è difficilissimo, non molti faranno degli score bassi. Ma domani (oggi, ndr.) voglio andare sotto al par per guadagnare almeno quindici posizioni». Sa il fatto suo the italian kid, pardon the italian man.


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ATLETICA EUROPEO A SQUADRE, PRIMA GIORNATA co meno di un anno da quando il ventunenne francese di Annecy divenne a Valence il primo bianco a scendere sotto la più importante barriera dell’atletica ma intanto con quello di ieri è già arrivato a quota 5 nei suoi «meno 10"»: 9"95, 9"96, 9"97 e due volte 9"98. Il 9"96 dei campionati francesi a Montreuil-sous-Bois in condizioni difficili (afa e pista molle) erano stati dunque solo un assaggio.

Folgore Lemaitre super: 9"95 Un pasticcio frena l’Italia

Incredulo «Quel 9"96 mi aveva sorpreso ma sono ancora più sorpreso adesso — ha raccontato ieri —. Al via non avevo grandi sensazioni, mi sentivo troppo rilassato. La partenza non

LEMAITRE NEL 2011 Data e luogo

23/4, Aix l. Baines 100 8/5, St. Etienne

Il francese scende ancora nei 100 La 4x100 squalificata: azzurri noni DAL NOSTRO INVIATO

FAUSTO NARDUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

STOCCOLMA d Lo Stockholm

Olympiastadion, il più antico impianto olimpico ancora in attività, celebra negli Europei a squadre un campione degno della tradizione che nel 2012 culminerà con i festeggiamenti del centenario. Nello stesso stadio in cui 99 anni un meticcio indiano-americano, Jim Thorpe, passò alla storia vincendo pentathlon e decathlon e venen-

do poi squalificato (e riabilitato nell’83) per professionismo, Christophe Lemaitre, francese di madre italiana, stampa il più veloce tempo mai realizzato da un bianco nei 100 metri: 9"95! E lo fa mettendosi dietro, con un metro di vento, due illustri rappresentanti della razza nera a cui ora può perfino sognare di togliere il primato continentale: Dwain Chambers (2˚ in 10"07) e Francis Obikwelu (3˚ in 10"22), quest’ultimo appunto primatista europeo col 9"86 ottenuto nel 2004. È passato po-

LA GUIDA Brava La Mantia: 2a con tre balzi a 14.29 L’ucraino Demyanyuk a 2.35 nell’alto Oggi si chiude: dir. RaiSport 1 alle 14.45 UOMINI. 100. I (-0.6): 1. Rodriguez (Spa) 10"39. II (+1.0): 1. Lemaitre 9"95; 2. Chambers (Gb) 10"07; 3. Obikwelu (Por) 10"22; 5. Di Gregorio 10"35. 400. I: 1. Wissman (Sve) 46"35. II: 1. Dyldin (Rus) 45"82; 2. Schneider (Ger) 45"98; 3. Vistalli 45"99. 1500: 1. Olmedo (Spa) 3’38"63; 2. Smirnov (Rus) 3’38"89; 9. Rifesser 3’44"45. 5000: 1. Espana (Spa) 13’39"25; 2. Lebid (Ucr) 13’39"75; 8. El Mazoury 13’45"89. 400 hs: 1. Greene (Gb) 49"21; 2. Fleischhauer (Ger) 49"56; 3. Derevyagin (Rus) 49"70; 7. Panizza 50"60. Alto: 1. Demyanyuk (Ucr) 2.35; 2. Dmitrik (Rus) 2.31; 3. Baba (R.Cec), Spank (Ger) 2.28; 6. Chesani 2.24. Lungo: 1. Menkov (Rus) 8.20 (+0.9); 2. Tornéus (Sve) 8.19 (+1.4); 10. Formichetti 7.52 (-0.7). Peso. 1. Storl (Ger) 20"81; 2. Majewski (Pol) 20"51; 3. Mikhnevich (Bie) 20.40; 11. Di Maggio 17.51. Giavellotto: 1. Kosynskyy (Ucr) 81.29; 2. Makarov (Rus) 81.20; 3. Wallin (Sve) 80.88; 7. Bertolini 72.07. 4x100. I: 1. Polonia 39"09. II: 1. Gran Bretagna 38"60; 2. Francia 38"71; 3. Germania 38"92; 4. Russia 39"09; Italia sq. DONNE. 100. I (-0.5): 1. Mang (Fra) 11"23; 4. Alloh 11"63. II (+1.5): 1. Povh (Ucr)11"28; 2. Fedoriva (Rus) 11"34. 400. I: 1. Lindenberg (Ger) 52"07; 2. Milani 52"64. II: 1. Yefremova (Ucr) 51"02; 2. Rosolova (R.Cec) 51"37. 800: 1. Savinova (Rus) 1’58"75; 2. Meadows (Gb) 1’59"47; 5. Cusma 2’01"04. 3000: 1. Syreva (Rus) 8’53"20; 2. Tobias (Ucr) 8’54"16; 5. Weissteiner 8’58"10. 400 hs. I: 1. Gentili 56"85. II: 1. Hejnova (R.Cec) 53"87; 2. Antyukh (Rus) 54"52. 3000 sp: 1. Galkina (Rus) 9’31"20; 2. Moreira (Por) 9’35"11; 7. Martinelli 9’52"78. Asta: 1. Rogowska (Pol) 4.75; 2. Spiegelburg (Ger) 4.75; 9. Scarpellini 4.25. Triplo: 1. Saladuha (Ucr) 14.85 (+1.8); 2. La Mantia 14.29 (+1.2). Martello: 1. Heidler (Ger) 73.43; 2. Lysenko (Rus) 71.44; 8. Salis 66.55. Giavellotto: 1. Obergföll (Ger) 66.22; 2. Sayers (Gb) 64.46; 3. Spotakova (R.Cec) 64.40; 6. Bani 55.92. 4x100. I: 1. Bielorussia 43"67. II: 1. Ucraina 42"85; 2. Russia 43"12; 5. Italia (Grasso-Salvagno-ArcioniAlloh) 44"55.

Classifica: 1. Russia 213; 2. Germania 183,5; 3. Gran Bretagna 166; 4. Ucraina 163; 5. Francia 131; 6. Rep. Ceca 129,5; 7. Spagna 128,5; 8. Polonia 123,5; 9. ITALIA 118,5; 10. Bielorussia 105; 11. Portogallo 104; 12. Svezia 69. OGGI. 13.35. Martello: Zagorniy (Rus); Vizzoni. 14.47. Peso D: Kleinert (Ger); Rosa. 14.49. 110 hs: Turner (Gb); Abate. 14.51. Lungo D: Menkov (Rus); Howe. 15.02; Asta: Lavillenie (Fra); Gibilisco. 15.06. 200 D: Ryemyen (Ucr); Arcioni. 15.21. 800: Kszczot (Pol); Scapini. 15.24. Alto D: Styopina (Ucr); Lamera. 15.28. Disco: Harting (Ger); Faloci. 15.37. 100 hs: Porter (Gb); Caravelli. 15.57. 3000: Higuero (Spa); La Rosa. 16.16 1500 D: Mishchenko (Ucr); Cusma. 16.21. Triplo: Tamgho (Fra), Schembri. 16.28. 200: Lemaitre (Fra); Galvan. 16.43 Disco D: Mueller (Ger); Bordignon. 16.44. 5000 D: Checa (Spa); Incerti. 17.04 3000 sp: Zouaoui Dandrieux (Fra); Nasti. 17.22. 4x400 D: Italia (Bazzoni-Spacca-Grenot-Milani). 17.42. 4x400: Italia (Juarez-Galletti-Galvan-Vistalli). IN TV Dir. RaiSport 1 14.45, Eurosport 16.30. ALTRE SEDI (si.g.) A Novi Sad, 1500 all’italoserbo Nava in 3’44"69. In Second League la bulgara Stambolova 50"98 nei 400 e 53"70 nei 400 hs. In First League sopra gli 80 metri nel martello Pars. A Smirne (Tur), 1st League. Uomini. 100 (0.0): Ndure (Nor) 10"19. 400: K. Borlee (Bel) 45"61. Alto: Hondroukis (Gre) 2.32. Martello: Pars (Ung) 80.14; 4. Kozmus (Slo) 62.77. Squadre: 1. Grecia 178; 2. Turchia 173,5. A Novi Sad (Ser), 2nd League. Uomini. 1500: Nava 3'44"69. Alto: Ninov (Bul) 2.28. Donne. 100 (-0.6): Lalova 11"20. 400/400 hs: Stambolova (Bul) 50"98/53"70. Giavellotto: Palameika (Let) 63.46. Squadre: 1. Bulgaria 115,5. A Reykjavik (Isl), 3rd League. Uomini. 100 (+3.7): Abbasov (Aze) 10"22. Squadre: 1. Israele 254. GIORDANO BRUNO (si.g.) A Gorizia, ieri, 4.30 nell'asta di Anna Giordano Bruno, miglior salto italiano stagionale.

Gara

Tempo 10"19 (+0.8)

Piazz. 1˚

200

20"33 (+2.2)

22/5, Boundouelle 100

10"08 (+0.6)

26/5, Roma

100

10"00 (+0.6)

7/6, Montreuil

100

9"96 (+0.9)

18/6, Stoccolma

100

9"95 (+1-0)

18/6, Stoccolma

4x100

38"71

mi sembrava buona, poi ho visto che tenevo il passo di Chambers e ho preso fiducia, ma non credevo di essere sceso sotto i 10". Quando ho visto il tempo ho esultato perché non me l’aspettavo. Comunque tecnicamente ho fatto una buona gara, vedremo sui 200».

Christophe Lemaitre, 21 anni: è di Annecy COLOMBO

Dramma Poi, proprio nella 4x100 finale in cui il fenomeno francese in seconda frazione trascina la Francia al secondo posto, si consuma il dramma az-

zurro che dal possibile sesto posto sprofonda al 9˚ per l’ennesimo pasticcio: Jacques Riparelli arriva al ralenty e non riesce a consegnare il testimone a Simone Collio. Peccato, perché con una squadra così rimaneggiata oggi (con Gibilisco e Vizzoni) non sembrava impossibile ripetere il settimo posto dell’anno scorso a Bergen. Davanti a quasi 10.000 spettatori (neanche male per l’ex coppa Europa) la giornata si chiude con tre migliori prestazioni mondiali (Demyanyuk, Rogowska e Spiegelburg alla pari e Obergfoll) nel segno della Russia che con 213 punti sembra irraggiungibile per Germania e Ucraina, mentre la Francia (5ª) paga l’incredibile buco della triplista Marie-Nelly senza misura. Acuti Per l’Italia la migliore prestazione arriva da Simona La Mantia a cui basta il 14.29 del secondo salto (quest’anno ha 14.43) per ancorare la piazza d’onore dietro l’ucraina Olha Saladuha, imprendibile a 14.85. Ma l’acuto è sicuramente quello di Marco Vistalli, che in 45"99 perde solo al fotofinish il secondo posto col tedesco Schneider dietro a uno scatenato Dydlin (45"82). «Peccato per la sesta corsia: sono partito troppo forte e nel finale non ne avevo più». Per il resto è piaciuta la grinta della solita Cusma (in ritardo di condizione ma quinta negli 800) ma soprattutto il debutto della forestale Giulia Martinelli, che a 20 anni in 9’52"78 ha fallito di 27 centesimi lo stagionale dei 3000 siepi, giungendo settima al cospetto dell’olimpionica neomamma Galkina.

w I NUMERI

5

Volte sotto i 10" nei 100 Lemaitre vanta 5 crono sotto i 10" nei 100: il primo a Valence (Fra) il 9/7/2010. Poi i 9"98 e 9"97 di Rieti (29/8/10), il 9"96 di Montreuil (Fra, 7/6/10) e il 9"95 di ieri

26

Tempi sotto 10" nel 2011 Quella siglata ieri dal francese è la 26a prestazione mondiale stagionale sotto i 10" nei 100. Tra i 17 atleti a esserci riusciti il leader è Gay (9"79)


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Tempi Sbk del GP Spagna, 7a prova Mondiale ad Aragon (5.344 m). 1. Melandri (Ita-Yamaha) 1’57"634, media 163,545 km/h 2. Biaggi (Ita-Aprilia) 1’57"790 3. Camier (GB-Aprilia) 1’58"279 4. Checa (Spa-Ducati) 1’58"472 5. Sykes (GB-Kawasaki) 1’58"641 6. Laverty (Irl-Yamaha) 1’58"756 7. Lascorz (Spa-Kawasaki) 1'59”154 8. Badovini (Ita-Bmw) 1’59"591 SP2: 9. Haga (Gia-Aprilia) 1’58"566 10. Guintoli (Fra-Ducati) 1’58"640 11. Fabrizio (Ita-Suzuki) 1’58"950 SP3: 19. Rolfo (Ita-Kawasaki) 2’00"678

Aragon Melandri-Biaggi duello italiano a casa di Checa Marco prima pole grazie al riferimento del rivale «Ho approfittato di Max ma non era studiato» di nuovo più veloce: 1’57"767. Così Melandri è planato sulla sua prima Superpole.

PAOLO GOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ALCANIZ (Spagna)dMarco Melan-

dri è spuntato all’improvviso come il Barone Rosso da dietro le nuvole puntando la coda del nemico. Max Biaggi era appena scattato dai box con l’ultima gomma soffice per scatenare l’Aprilia a caccia della Superpole e rallentare era perdere tutto. Così non gli è rimasta altra opzione che dare tutto, sperando che l’inseguitore non fosse capace di tenere il ritmo. Il primo affondo di Max è stato 1’57"986, Marco ha replicato col sensazionale 1’57"634, nuovo primato di Aragon. Nell’ultimo, disperato tentativo Biaggi si è superato: 1’57"790. Ma l’altro è stato

Checa Il grande duello italiano ha offuscato il più atteso, Carlos Checa, dominatore del Mondiale, in prima fila col 4˚ tempo dietro anche all’altra Aprilia di un ritrovato Leon Camier. La Ducati ha nel mirino la 300˚ vittoria e il 750˚ podio Mondiale ma contro Marco e Max stavolta sarà dura. La classifica piange (Biaggi -72 punti, Melandri -95) ma il colpo sulla pista di casa di Checa potrebbe cambiare l’inerzia della seconda metà di campionato. Fiducia Melandri ha beffato Biaggi dopo aver rischiato di restare fuori dalla Superpole

Marco Melandri, 28 anni PORROZZI

L’iridato secondo e arrabbiato: «Sarà durissima». Carlos (4o) in difesa però ha un gran ritmo. Caldo e gomme le incognite

Supersport

uno, che ne elimina 4 tra i 16 ammessi. «Sentivo di potermi giocare il primo posto e ho deciso di tenermi le due soffici per i due turni decisivi — ha spiegato —. Approfittare di Biaggi è stata una bella strategia ma non era studiata: lui ha visto dietro Tom Sykes e si è sentito tranquillo. Ho spinto al massimo per passare il britannico, rischiando di tamponarlo, e mi sono preso il riferimento che volevo: che gusto». Il primato ha chiuso la mini crisi di Misano: «Ho ritrovato il sapore della sfida, ma sarà dura conservare le gomme». Strategie Biaggi, arrabbiato nero, ha ritrovato la parola dopo il semi-silenzio stampa degli ultimi tempi: «Prevedo una gara durissima per il caldo e le gomme. Parto con la morbida, non c’è scelta». Le mutevoli condizioni d’aderenza (ieri 10 gradi meno di venerdì) saranno la chiave di due gare incertissime. Biaggi ha un ottimo ritmo ma Checa ancora meglio con la Ducati. Melandri e la Yamaha sono la mina vagante: la sua simulazione è stata più veloce di quelle di Max e Carlos, «ma ho utilizzato la soluzione soffice che a metà distanza ha ceduto di schianto, dovrò ripiegare sulla media». Bmw Soddisfatto anche Ayrton Badovini, pupillo di Bmw Italia: 8˚ e per la 4ª volta di fila più veloce degli ufficiali Haslam (14˚) e Corser (16˚). Il box della squadra più ricca (20 milioni a stagione) è una polveriera: Haslam vuole andarsene e si è offerto all’Aprilia per Camier. Che, guarda caso, si è messo ad andare forte. Marco Melandri, 28 anni, ha centrato la prima pole in Superbike ALEX PHOTO

1. Parkes (Aus-Kawasaki) 2’02"093, media 157,907 km/h 5. Scassa (Ita-Yamaha) 2’03"140

MOTO&AUTO LE ALTRE GARE DEL WEEK-END CROSS Cairoli 1o nella gara di qualifica Desalle 2o , Philippaerts cade LA BANEZA (Spagna) Antonio Cairoli ha aperto il GP di Spagna aggiudicandosi la prima pole stagionale nella MX1. Reduce dall’infortunio al pollice della mano destra non completamente guarito, l’ufficiale Ktm si è difeso dall’assalto del leader Clement Desalle (Suzuki), che ha chiuso 2o. «In prova avevo male, ma ho stretto i denti — ha spiegato il messinese —. La qualifica però dura solo 20 minuti. In gara spero di partire bene perché i sorpassi in questa pista non sono facili e la manche durano quasi il doppio». Sfortunato David Philippaerts (Yamaha), caduto alla partenza e 14o in rimonta dall’ultima posizione, 8o Davide Guarneri (Kawasaki). Nella MX2 vittoria di Ken Roczen (Ktm). Massimo Zanzani

RALLY IN GRECIA Tra Loeb e Ogier è gran volata I due Seb separati da appena 2" (g.r.) I timori di Petter Solberg erano fondati: il vantaggio costruito in una prima giornata tutta all’attacco non sarebbe bastato. Nella 2ª tappa il norvegese della Citroën non ha resistito al contrattacco delle DS3 ufficiali dei due Seb, Loeb e Ogier, che nell’ultimo tratto ha alzato il piede per ripartire oggi dietro al compagno con soli 2"2 di ritardo. È scivolato 3˚ a 20" dalla vetta e in gran lotta con Mikko Hirvonen, 4˚. Dietro i magnifici quattro, il vuoto o quasi: Henning Solberg è 5˚ a quasi 4’, ancor più lontani Matthew Wilson e Kimi Raikkonen. Oggi le ultime e decisive 5 speciali. SUPERSTARS (a.s.) A Donington (GB) pole per Alberto Cerqui (Bmw) davanti ad Andrea Bertolini (Maserati) e Johnny Herbert (Mercedes).

RALLY TRICOLORE Andreucci alla quinta vittoria Il pilota Peugeot vede il titolo (g.r.) La serie positiva di Paolo Andreucci si allunga: alle 4 vittorie nei primi rally della stagione, il toscano della Peugeot aggiunge il Salento, successo che vale un’ipoteca pesantissima sulla conquista del titolo. Sull’asfalto pugliese, solo nel finale Andreucci ha avuto ragione di Alessio Pisi (Peugeot) che l’ha tenuto in scacco fino alla terz’ultima speciale. Terzo Umberto Scandola (Ford) in volata su Luca Rossetti (Punto Abarth). Fra gli Junior vince Simone Campedelli (Citroën). COPPA TEODORI Simone Faggioli è stato il più veloce nelle prove della 50ª Coppa Paolino Teodori, Colle San Marco San Giacomo (AP) , 5ª prova del tricolore Velocità montagna.

In tv Diretta La7 ed Eurosport: gara-1 ore 12, gara-2 15.30. Superstock (10.45) e Supersport (13.30) solo su Eurosport

IL CONCORSO AGLI ABARTH RACE DAYS DI VARANO PRESENTATA LA NOSTRA MACCHINA

Una 500 rosa porta in pista i lettori Gazzetta Corso di guida per 70 fortunati: in 5 potranno correre a Monza e Mugello 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dAppuntamento da non perdere per tutti gli amanti dello Scorpione. All’autodromo di Varano de’ Melegari (Parma) si conclude oggi la terza edizione degli Abarth Race Days. Si tratta di

un’opportunità unica per tutti i possessori di Abarth storiche o attuali per scendere in pista direttamente con le loro vetture. Ma è anche l’occasione ideale per chi sogna di diventare un Abarthista. Test Ci si può infatti iscrivere ai test drive (con vetture stradali messe a disposizione dalla Casa dello Scorpione) o al Taxi Drive (e girare in pista seduti accanto ai piloti professionisti). Nel Racing Show intanto vittoria di Alex Campani con Arturo Mer-

zario 4˚ e l’ex ciclista Claudio Chiappucci 8˚ al debutto. Gazzetta Ieri a Varano c’è stata anche una sorpresa: la presentazione di una Abarth 500 Assetto Corse con la livrea rosa che riprende le pagine Gazzetta. Ce ne saranno cinque a disposizione dei fortunati lettori tra i 18 e i 35 anni, in possesso della patente di guida, che verranno selezionati attraverso un concorso. Il progetto si chiama «Make it your race» e serve a selezionare giovani talenti del-

La 500 Abarth della Gazzetta presentata ieri a Varano de’ Melegari

la guida sportiva che, dopo un percorso formativo, avranno l’opportunità di guidare in circuito durante il Trofeo Abarth. Regolamento Per partecipare al concorso basta andare da oggi al 15 luglio sul nostro sito (www.gazzetta.it/abarth) e rispondere ad un questionario. I primi 70 concorrenti estratti potranno partecipare al corso di guida sicura di Gordon De Adamich a Varano. La metà di questi potrà accedere al corso di guida avanzato. Saranno poi i 20 migliori a giocarsi i 5 posti disponibili per conseguire la licenza da pilota e scendere in pista a Monza o al Mugello al volante della Abarth 500 rosa.


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DOMENICA 19 GIUGNO 2011

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DOMENICA 19 GIUGNO 2011

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CICLISMO GIRO DI SVIZZERA DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SCIAFFUSA (Svizzera) dChissà se è

per destino o per commercio. Ma tant’è che il Giro di Svizzera, stavolta come un anno fa, si deciderà a cronometro. E questa, si sa, è la patria del giro delle lancette e dei movimenti al quarzo. Contro il tempo, oggi si voleranno 32 chilometri mossi, impegnativi, gialli come la maglia di leader che Damiano Cunego indossa con 96" di vantaggio sull’olandese Steven Kruijswijk, 101" sul lussemburghese Frank Schleck, 119" sull’americano Levi Leipheimer e 131" sull’altro olandese Bauke Mollema, ieri afflitto da una foratura a 25 km dall’arrivo e castigato dal gruppo che si è spezzato, davanti quelli che lottavano per allontanare lui dalla classifica ed eliminare Cavendish e Greipel dallo sprint. Risultato, per il duro Mollema: 48" gettati al vento e alla generale. La verità Cunego — ieri attento nel concitato finale e poi 14˚ al traguardo — è vicino al trionfo: un italiano non vince il Giro di Svizzera dal ’99, quando toccò a Francesco Casagrande. Sa che è una giornata particolare: «Spero che ci sia il sole, ma so che se sarà pioggia, lo sarà per tutti. La mattina andrò a visionare il percorso. Anche il resto è previsto: gli altri all’attacco, io in difesa. La crono non è il mio forte, ma non dovete guardare alle altre crono, neanche a quella del Romandia. Lì era una giornata difficile, non ero ben prepa-

Forza Cunego Sei a un passo dal trionfo Oggi crono finale: «Gli altri all’attacco, io in difesa. Ma sto bene. E non sarà una gara come le altre» per non sbagliare, non dimentico e non sottovaluto nessuno dei primi 10 in classifica». Intanto, invitato a partecipare alla conferenza-stampa tradizionalmente riservata al vincitore della tappa e al primo della classifica, Leipheimer ha detto «no», e neanche «no grazie». Concentrazione non fa sempre rima con educazione.

Damiano Cunego, 29 anni, tre vittorie in questa stagione BETTINI

Sono 32 km ondulati: Damiano parte con 1’36" su Kruijswijk, ma il più pericoloso è Leipheimer che insegue a 1’59" rato e avevo il morale basso. Invece qui sto bene, sono tranquillo e motivato, e quando è giornata buona, anch’io so andare forte». Intanto è saltato Mollema: «Dico la verità: mi dispiace, perché so che cosa vuole dire forare in un momento delicato, quando si va alla morte e tutti sono al gancio. Ma la sfortuna, nel ciclismo, bisogna metterla in preventivo». Rimane Leipheimer: «A cronometro è il più forte. Ma se riuscirà a recuperarmi 3"8 a km, sarò il primo io ad andargli a stringergli la mano e fargli i complimenti. Comunque,

sul sito Gazzetta NAZIONALE E TRICOLORI VIETATI A TUTTI I CORRIDORI CON SANZIONI DOPING: PARLA IL PRESIDENTE FEDERALE DI ROCCO

DA SESTO FIORENTINO AD AREZZO

Toscana: fari su Bertagnolli (f.cal.) Si corre oggi l’84˚ Giro della Toscana, con partenza da Sesto Fiorentino (il via alle 11.30 davanti alla casa dell’ex c.t. azzurro Alfredo Martini) e arrivo ad Arezzo dopo 196 km. Le numerose concomitanze in giro per l’Europa hanno ridotto il numero dei partenti: in gara solo 95 corridori di 14 team. Tra gli

atleti da seguire in particolare ci sono Bertagnolli, Ginanni, Sella, Bertolini, Pozzovivo, Sabatini, Sabatini, Mazzanti, Modolo, Favilli, Chiarini, Simone Masciarelli. In chiave straniera: Le Mevel, Martin, Kroon e Rubiano Chavez. Arrivo previsto intorno alle 16.30 (Raisport 2 dalle 19.45).

L’esplosione L’attesa per la sfida — con precisione svizzera — all’OK Corral non deve far dimenticare l’impresa di Peter Sagan. E’ così giovane e forte che sarebbe piaciuto anche al risorgimentale Carlo Pisacane. E’ così potente ed esplosivo che in suo onore, prima o poi, battezzeranno qualche fuoco d’artificio. E’ così cannibale che, presto, lo paragoneranno a Eddy Merckx. Il dinamitardo slovacco-trevigiano ha sfruttato il generoso appoggio di Damiano Caruso e la poderosa tirata di Daniel Oss (dai -1200 fino ai 300 metri), non si è allarmato dell’anticipo di Hushovd e soci, ha cercato e trovato un buco, lì ha aperto il gas e ha vinto su quel Goss vincitore della Sanremo. «Due tappe e classifica a punti, non potevo chiedere di più», minimizza. Sagan è così forzuto che dovrebbe vincere sempre. Senza volerlo, conferma: «Perdo quando sbaglio e quando non sono in forma». Dovrebbe fare la Vuelta: «Al Tour andrà una squadra studiata solo per Ivan Basso». Ci sarà tempo. Soler migliora Ci sarà tempo anche per Mauricio Soler, vittima giovedì di una tremenda caduta. Il colombiano sta meglio. È sempre in coma farmacologico, ma l’edema cerebrale preoccupa un po’ meno.

8

l’exploit di ieri rappresenta una grande dimostrazione di forza per il trentino (nato il giorno di Natale del 1990), già azzurro nel 2010 ai Mondiali under 23, che a maggio si era aggiudicato entrambe le prove della Due giorni marchigiana. E ad agosto farà da stagista il grande salto tra i pro’ con la maglia della Liquigas.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dUno spettacolare attacco su un tratto di strada bianca, verso il rifugio Granezza, a 20 km dalla conclusione. Così Moreno Moser, figlio di Diego e nipote di Francesco (che oggi compie 60 anni), ha trionfato nell’8ª tappa del GiroBio under27, la frazione regina che si è corsa sulle Dolomiti con arrivo a Gallio. Moreno, che i tecnici indicano come uno dei talenti più puri per le corse a tappe, aveva già vinto nella tappa d’apertura a Martinsicuro. E peccato che venerdì abbia avuto una giornata-no, altrimenti oggi sarebbe lì a giocarsi la vittoria finale con Mattia Cattaneo. Ma

Davide Martinelli e, sopra, Moreno Moser

Tricolore Quella di ieri, nel ciclismo giovanile, è stata la giornata dei figli d’arte. A Ospitaletto (Brescia), ai campionati italiani a cronometro, tra gli Juniores ha dominato Davide Martinelli, secondogenito di Beppe, attuale team manager dell’Astana ed ex professionista. Il ragazzo di

Rovato, che è filato a oltre 47 orari nonostante il forte vento contrario, è all’ottavo centro stagionale (il quinto in una prova contro il tempo). Promosso al liceo sportivo di Brescia con la media del 7, Davide ha un fisico da granatiere: 186 cm per 67 chili. Già convocato in Nazionale, è un corridore completo, visto che ha anche un buono spun-

GIRO DI SLOVENIA LA 3ª FRAZIONE

Arrivo 1. Peter Sagan (Slk, Liquigas), 167,3 km in 3:52’; 2. Goss (Aus); 3. Swift (Gb); 4. K. Fernandez (Spa); 5. Hushovd (Nor); 14. Cunego; 17. Paolini; 18. G. Caruso; 23. F. Schleck (Lus); 24. Leipheimer (Usa); 38. Mollema (Ola) a 48"; 82. A. Schleck (Lus) a 2’.

Classifica 1. Damiano Cunego (Lampre-Isd); 2. Kruijswijk (Ola) a 1’36"; 3. F. Schleck (Lus) a 1’41"; 4. Leipheimer (Usa) a 1’59"; 5. Mollema (Ola) a 2’11"; 6. Fuglsang (Dan) a 2’38"; 7. Ten Dam (Ola) a 3’10"; 8. G. Caruso a 3’11"; 9. Frank (Svi) a 3’20"; 10. Van Garderen (Usa) a 3’22"; 19. A. Schleck (Lus) a 18’28".

Oggi 9ª e ultima tappa, cronometro 32,1 km a Sciaffusa (Sky2, dalle 15.55)

S Peter Sagan, 21 anni, 7 vittorie nel 2011

Diego Ulissi, 21 anni, terza vittoria da pro’ BETTINI

Ulissi, tre urrà Tappa, maglia e Nazionale CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dFesta tripla, e stavolta senza essere rovinata dalle polemiche, per Diego Ulissi al Giro di Slovenia. Il 21enne talento della Lampre-Isd, sul traguardo in salita di Golte ha vinto la 3ª tappa, ha indossato la maglia gialla di leader e ha ricevuto la convocazione da parte del c.t. Paolo Bettini per il secondo stage della Nazionale in chiave Mondiale, che si terrà da martedì a venerdì sull’Etna. Per Diego, questa esperienza azzurra fa seguito a quella della Nazionale sperimentale al Giro del Veneto 2010. Con lui, a Castiglione di Sicilia, ci saranno Visconti (l’uomo della polemica per le scorrettezze in volata nella tappa del Giro d’Italia vinta da Ulissi a Tirano), Viviani (1˚ venerdì in Slovenia), Appollonio, Belletti, Capecchi, Ferrari, Gatto, Gavazzi, Modolo, Paolini e Pozzato: il vicentino, dopo la frattura a clavicola e radio sinistri al Giro del Belgio il 29 maggio, praticamente non è ancora risalito in sella e se tutto andrà bene rientrerà in gara a fine luglio.

La tappa La frazione di ieri s’è decisa sulla salita finale. «Spilak è scattato a 5-6 km dal traguardo e ha preso un centinaio di metri — spiega il toscano, che da juniores è stato due volte iridato —. Io sono potuto restare sulle ruote, poi a circa 1 km e mezzo dal traguardo, sul tratto più duro, con la pendenza del 15%, sono partito. Ora ho un vantaggio di 36" sul croato Rogina e la tappa finale, a meno che ci sia un tempo tragico, perché qui ogni tre minuti piove, non sembra troppo difficile». La vittoria e il modo in cui è arrivata testimoniano una grande condizione di Ulissi. «Un pensiero al campionato italiano lo faccio» spiega il Bimbo, che nel 2010, al debutto tra i pro’ vinse il Gp di Prato. «Però il nostro leader è Cunego che al Giro di Svizzera sta volando. Vorrei comunque fare una grande prova ed essere vicino a lui nel finale».

LE DECISIONI CONTRO IL DOPING to veloce e tiene bene in salita. A proposito di parentele: il titolo femminile Juniores è andato a Rossella Ratto, sorella di Daniele, pro’ nella Geox. c.ghis.

Moreno, figlio di Diego e nipote di Francesco, piazza il bis al GiroBio. Davide, secondogenito di Beppe, è tricolore juniores a crono

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SAGAN INFILA GOSS

VITTORIE DI RAZZA ALLA RIBALTA DUE GIOVANI DI GRANDE TALENTO

Moser-Martinelli: ci manda papà

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GIROBIO - Arrivo 8ª tappa: 1. Moreno MOSER (Lucchini) km 186 in 5.08’03", media 36,227; 2. Anacona (Col) a 1’50"; 3. Agostini; 4. S. Locatelli; 5. Cattaneo. Classifica: 1. Mattia CATTANEO (Trevigiani); 2. Anacona (Col) a 26"; 3. Agostini a 42"; 4. Aru a 57"; 5. Moser a 1’28". Oggi: ultima tappa ad Asiago, circuito di 12,3 km da ripetere 10 volte. TRICOLORI CRONO - Juniores U: 1. Davide MARTINELLI (Feralpi) km 20,4 in 25’55", media 47,228; 2. Bettiol a 26”; 3. Da Dalt a 41”. Juniores D: 1. Rossella RATTO (Giusfredi) km 15,4 in 21’40", media 42,064. Allievi: 1. Jan PETELIN (Euro 90). Allieve: 1. Sara ROMANIN (Lib. Scorzè).

L’Assocorridori protesta «No a norme retroattive» Pronta replica dell’Assocorridori (Accpi) alla delibe ra federale che nega Tricolori e Nazionale a tutti gli atleti con sanzioni doping. «Qualsiasi provvedimen to non può essere retroattivo. L’Accpi auspica che il consiglio federale del 23 giugno si adegui a quanto ribadito nei giorni scorsi dal direttivo Uci». TRENTINO: GUDERZO 2ª Nuovo trionfo straniero al Giro del Trentino donne: la tedesca Judith Arndt (Htc) ha vinto la 2ª tappa, Mattarello Termon, con 3" su Tatiana Guderzo e la britannica Emma Pooley, che ora la seguono pure in classifica generale. Ok anche la giovane Rossella Callovi, 6ª a 50". Oggi chiusura con la Castel Thun Cles. STER TOER: VINCE GILBERT Decima vittoria 2011 per il belga Philippe Gilbert (Omega). Il re delle classiche s’è imposto a La Gileppe (Olanda) nella 4ª e penultima tappa dello Ster Zlm Toer sull’olandese Terpstra, che gli è 2˚ anche in classifica a 1". CON LOMBARDI Oggi a Voghera (Pv) 1ª edizione della «Prologo Lombardi», granfondo per amatori dedicata all’olimpionico ’92 Giovanni Lombardi.


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DOMENICA 19 GIUGNO 2011

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI RUGBY: AL MONDIALE UNDER 20 IN VENETO GLI AZZURRI SUBISCONO OTTO METE SENZA SEGNARNE

Anche il Galles demolisce l’Italia Cavinato: «Frecce contro cannoni» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TREVISO dIl problema è il futuro. Perché da qui dovrebbero transitare i giocatori che, in un domani non lontano, andranno a formare l’ossatura della Nazionale maggiore. E allora c’è poco da stare allegri. L’Italia, dopo le debacle con Nuova Zelanda e Argentina, subisce un’altra batosta col Galles. La sconfitta ci sta, sono le proporzioni a preoccupare: 56 punti a 6, otto mete a zero. A far male è, soprattutto, la differenza di tecnica e talento. Da un lato i piccoli Dragoni: una squadra compatta, concreta e abile a sfruttare i propri pregi. Dall’altra gli azzurrini. Sui quali, trattandosi di giovani, non sarebbe corretto infierire. Nè esagerare. Ma la realtà è che questo gruppo manca di individualità e di collettivo.

Errori Gli errori di ball-handling si sprecano, la difesa concede praterie, l’attacco è sterile e leggero. La mischia, rispetto alla debacle contro i Pumas, mostra qualcosa in più: per esempio, tra il 16’ e il 23’, l’ovale non esce dai cinque metri gallesi. Ma manca il colpo da k.o. Ci sono anche delle fiammate: bastano per scaldare il

IPPICA: FINLANDIA

Solo Rapide Lebel meglio di Lisa Solo il francese Rapide Lebel (E Raffin) meglio di Lisa America nel Kymi GP (m 1609) di Kouvola in Finlandia. Il castrone volante, reduce dalla clamorosa sconfitta nell’Elitlopp (battuto da Brioni) ha imposto la sua superiorità in 1.12.8, lasciando a distacco la varennina guidata da Torbjorn Jansson (1.13.2). 3˚ Amour Ami, 4˚ Raskas. Oggi in Italia due GP nella serata fiorentina di trotto (inizio ore 18.20). Iniziano i 3 anni nell’Etruria (m 1660) e possibilità di riscatto per Otto Brooke Bar, che non ha figurato nel Giovarnardi e a Stoccolma ma dopo aver vinto sulla pista nera di Parigi. Anche nel Duomo (m 1600) un cavallo tenta di rifarsi. Si tratta di Italiano, il vincitore del Lotteria 2010 reduce da un deludente terzo nel bolognese Repubblica. S. Siro galoppo nel pomeriggio con il Premio d’Estate (gr 3 m 1200) per puledri e favori per Vanity Woman con Mirco Demuro che avrà anche Figli Fanesi, (male nel Derby) nel GP Italia declassato a listed. OGGI ANCHE Gal.: Merano (15.20), Chilivani (16), Corridonia (19.25). Tr.: Civitanova (15.25), Torino (15.40), Napoli (19).

Rapide davanti a Lisa ieri FORNI

bel pubblico trevigiano. Ma vengono vanificate: come al 52’, quando Campagnaro si invola e nei propri 22, anziché passare a un compagno, serve un avversario. Il ribaltamento è immediato e gli ospiti, con un calcetto perfetto, volano in meta. In casa Italia, al di là di come finirà il torneo e nella speranza di evitare l’unico po-

sto-retrocessione (mercoledì a Rovigo la semifinale 9˚-12˚ posto, ancora contro l’Argentina) deve essere tempo di riflessioni. Sarà anche vero che le annate 1991 e 1992 offrono poco e che dall’Accademia sono usciti diversi giocatori che ieri, con la Nazionale A, hanno battuto Tonga. Ma, nel contesto, il successo organizzativo non basta a mascherare voragini. «Noi facciamo la guerra con le frecce — dice Cavinato — gli altri coi cannoni». ITALIA-GALLES

Michele Campagnaro, 18 anni RESINI

HOCKEY GHIACCIO

6-56

MARCATORI: p.t. 7’ c.p. Morgan, 9’ m. Young, 28’ drop Campagnaro, 30’ c.p. Morgan, 32’ m. R. Jones tr. Morgan, 34’ c.p. Gennari, 38’ m. Hamilton, 43’ m. Walker; s.t. 6’ m. J. Evans tr. Morgan, 12’ m. R. James tr. Morgan, 37’ m. R. Jones tr. Morgan, 44’ m. Siggery tr. Morgan. ITALIA: Gennari; Calabrese, Alberghini, Castello, Morsellino (22’ s.t. Menon); Campagnaro, Palazzani; Bocchi, Ruffolo, E. Ghiraldini (35’ p.t. Riccioli, 7’ s.t. Callori Di Vignale); Gerosa (28’ s.t. Bruni), Balsemin (25’ s.t. Mammana); Leso (6’ s.t. Cagna), Maistri (6’ s.t. Lupetti); Quaglio (36’ s.t. Maistri). All. Cavinato. GALLES: R. Jones; L. Williams (19’ s.t. Shingler), O. Williams (14’ s.t. I. Evans), R. James, E. Walker; Morgan, J. Evans (27’ s.t. L. Jones); B. Thomas (25’ s.t. Siggery), Young, Hamilton; Hill (30’ s.t. Sheppeard), Cook; Taylor, Myhill (16’ s.t. Sollis), Smout (4’ s.t. R. Jones). All. Webster. ARBITRO: J. White (N.Zel). NOTE: p.t. 6-28. Spettatori 3000. Gialli: nessuno. Calci: Gennari 1 su 2 (3 punti); Morgan 7 su 10 (16 p.). Punti: Italia 0, Galles 5.

ATLETICA

LA GUIDA Mercoledì (20.10) a Rovigo ancora Italia-Argentina Girone A - Italia-Galles 6-56; Argentina-Nuova Zelanda 48-15. Classifica: N.Zel 15; Gal 10; Arg 4; Ita 0. Girone B - Figi-Tonga 36-18; Australia-Francia 25-31. Classifica: Fra 14: Aus 11; Figi 5; Ton 0. Girone C - Inghilterra-Sudafrica 26-20; Irlanda-Scozia 30-13. Classifica: Ing 14; Saf 11; Irl 4; Sco 0. Semifinali (mercoledì). 1˚-4˚ posto (a Treviso): N.Zel-Aus; Ing-Fra. 5˚-8˚ (Padova): Gal-Figi; Saf-Irl. 9˚-12˚ (Rovigo): Tonga-Scozia; Ita-Arg (ore 20.10). L’Italia A batte Tonga WORCESTER (Ing) - Per la Churchill Cup, ieri a Worcester (Ing) l’Italia A ha battuto Tonga 27-18, mettendo in mostra buone individualità quali Venditti e D’Apice, ora in odore di convocazione per il Mondiale. Italia A-Tonga 27-18. Italia A: Gerber (26’ s.t. Trevisan); Venditti, A. Pratichetti, M. Pratichetti, Esposito (24’ s.t. Toniolatti); Bocchino, Tebaldi; Vosawai, Minto, Petillo (24’ s.t. Bernabò); Bortolami (34’ s.t. Belardo), Furno; Staibano (1’ s.t. Chistolini), D’Apice (34’ s.t. Manici), Aguero (15’ s.t. Al. De Marchi). Marcatori: p.t. 2’ m. Bocchino tr. Tebaldi, 6’ c.p. Paea. 20’ c.p. Tebaldi; s.t. 3’ c.p. Tebaldi, 10’ m. A. Pratichetti tr. Tebaldi, 13’ m. Iongi, 28’ c.p. Morath, 33’ m. Venditti tr. Tebaldi, 40’ m. Malupo tr. Morath.

PALLANUOTO

Scontri Vancouver Tricolori jr, Lorenzi World League Non era un bacio record: 400 in 46"39 Setterosa da urlo Due record italiani juniores ai Tricolori di Bressanone (Bz): nei 400, con 46"39 Marco Lorenzi batte Tricca (46"59) e cancella Licciardello (46"47 nel 2005); nella batteria dei 110 hs Hassane Fofana fa 13"76, migliorando il suo 13"87 (4/6/11). Brilla la Trost nell’alto (1.87). Tra le promesse, Pennella 13"29 nei 100 hs.

In alto, il «presunto bacio», sopra Zdeno Chara con la coppa

Ieri hanno parlato i protagonisti del «Vancouver Riot Kiss», il bacio immortalato da un fotografo durante gli incidenti dopo la sconfitta dei Canucks in gara-7 di finale Nhl. L’australiano Scott Jones, 29 anni, e la sua fidanzata canadese, Alex Thomas, hanno raccontato alla tv canadese che non si stavano baciando, lei era stata sbattuta a terra dalla polizia e lui la stava soccorrendo. Su Gazzetta.it il video con i protagonisti che spiegano e raccontano l’accaduto. Intanto ieri a Boston i Bruins hanno festeggiato la conquista della Stanley Cup, la prima dal ’72, con una parata per le strade cittadine, con folla stimata attorno al milione di persone. Boston in 7 anni ha vinto tutti e 4 i titoli degli sport pro’.

Jr. Uomini. 400: 1. Lorenzi 46"39 (r.i. jr); 2. Tricca 46"59. 800: 1. Abdikadar 1’50"32. 3000 sp: 1. Sanguinetti 9’09"26. 110hs (+0.9) 1. Fofana 13"77 (batt.: 13"76/+0.5, r.i. jr). Asta: 1. Buldini 4.80. Lungo: 1. Trio 7.23 (0.0). Martello: 1. Puliserti 67.62. 4x100: 1. Riccardi Mi 42"32. Donne. 400: 1. Battaglia 54"95. 800: 1. Baldessari 2’10"70. 5000: 1. Titon 17’31"97. 100 hs (0.0): 1. Kastl 14"57. Alto: 1. Trost 1.87. Lungo: 1. Derkach (Ucr) 6.32 (0.0); 2. Visibelli 6.12 (0.0). Peso: 1. Stevanato 13.19. Disco: 1. Boaro 49.17. Giavellotto: 1. Jemai 46.94. 4x100m: 1. Audacia 47"30. Promesse, Uomini. 400: 1. Cappellin 47"02. 800: 1. Nerli Ballati 1’53"48. 3000 sp: 1. Tavella 9’14"14. 110 hs (+0.3): 1. Calvi 14"02. Triplo: 1. Napoletano 15.30 (0.0). Disco: 1. Albertazzi 57.34. Martello: 1. Falloni 66.73. 4x100: 1. Lucca 41"37. Donne. 400: 1. Calcagno 54"72. 800: 1. Monachino 2’09"22. 5000: 1. Galimberti 17’19"23. 100 hs (-0.2): 1. Pennella 13"29. Asta: 1. Lazzari 4.00. Triplo: 1. Pacchetti 13.30 (0.0). 4x100: 1. Camelot 46"96.

Il trentino Marco Lorenzi COLOMBO

ATLETICA RIGAUDO (w.b.) Oggi a Villa di Serio (Bg) gara di marcia internazionale (ore 10) sui 10 e 20 km. Elisa Rigaudo se la vedrà con Laura e Marie Polli (Svi) e Gonzales (Spa). Nei 10 km Trapletti e Curiazzi. Nella 20 Romanelli e Castillo (Spa). TRIPLO CUBANO (si.g.) Il 19enne Ernesto Revé ha saltato 17.40 nel triplo a L’Avana (Cuba), a 10 cm dal primato mondiale jr. A L’Avana (Cuba). Uomini. Triplo: Revé 17.40 (+0,8). Donne. Triplo: Y. Martinez 14.40. A Mosca (Rus). Donne. 400: Kapachinskaya 51"03. 800: Bulanova 2’00"14. Triplo: Borodina (j) 14.35. A Tashkent (Uzb). Donne. Triplo: Kotlyarova 14.35 (+1.4); Juravlieva 14.32 (+0.4); Kanatova (j) 14.28 (+0.9). A Podolsk (Rus). Uomini. Martello: Litvinov (Ger) 78.63. GIORDANO BRUNO (si.g.) A Gorizia 4.30 nell’asta di Anna Giordano Bruno, miglior salto italiano stagionale. A DULUTH (d.m.) Il keniano Christopher Kipyego ha vinto a Duluth (Usa, Minnesota) in 2h12'17".

BASEBALL IL 9o TURNO (m.c.) Risultati del 9o turno, gara1-gara2: T&A San Marino-Montepaschi Grosseto 5-4; De Angelis Knights-Danesi Caffè Nettuno 2-3 (11˚), 3-6; Cariparma-Telemarket Rimini 4-6; Elettra Novara-Unipol Bologna 1-4, rinv. pioggia. Classifica: San Marino 769 (20-6), Bologna 760 (19-6); Parma e Rimini 577 (15-11); Nettuno 538 (14-12); Grosseto 500 (13-13); Knights 192 (5-21); Novara 080 (2-23). Oggi, gara 3: 12 Novara-Bologna LIDDI FA 13 Alex Liddi ha battuto il 13˚ fuoricampo stagionale al 1˚ inning nella sconfitta 3-4 dei suoi Tacoma Rainiers (Seattle) contro i Salt Lake Bees (Anaheim) nella Pacific Coast League (AAA).

BOXE

Contestabile campione Ue Ad Avezzano (Aq), la sua città, Giampiero Contestabile (16-2-0), 30 anni, ha conquistato la vacante corona Ue dei piuma, contro lo spagnolo Francisco Urena (15-4-1). Netto il dominio nei cartellini dei giudici: 117-111, 118-110, 117-111. Nel sottoclou altri piuma: Dieli (8-2) ha travolto ko 2 Provits (Ung, 3-8) mentre Mancinelli (2-1) ha sconfitto Hamza (0-1) p. 6. MONDIALI A Panama City il campione del mondo dei medi Wba Gennady Golovkin (Ucr, 21) ha battuto ko 10 l’ex iridato Ibf Kassim Ouma (Uga, 27-8-1). Nei gallo Wba il locale Anselmo «Chemito» Moreno (31-1) batte Lorenzo Parra (Ven, 31-3) per abbandono all’8˚ round. IN ITALIA A Como il piuma Suat Laze (18-4-1) ha ottenuto una tranquilla vittoria ai punti 6 contro il bulgaro Vasilev (9-21-2). A Governolo (Mn) secondo match in carriera del tunisino Haddaji (2-0) che ha battuto kot 3 Voica (Rom).

CANOA

Europei: Zerial in finale

Giulia Emmolo, 19 anni: 4 gol ANSA

TIANJIN (Cina) Un magico Setterosa. Dopo la grande impresa con la Russia, le azzurre stendono la Cina nella semifinale di World League e oggi in finale alle 19 (le 13 italiane) sfideranno gli Usa che hanno battuto l’Australia 8-7. CINA-ITALIA 5-7 (1-2, 2-1, 2-4, 0-0). Cina: Yang Jun, Teng Fei, Liu Ping, Sun Yujun, He Jin, Sun Yating 1, Song Donglun 1, Chen Yuan 1, Wang Yi, Ma Huanhuan 1, Sun Huizi, Zhang Lei 1, Wang Ying. All. Jané. Italia: Gorlero, Abbate 2, Casanova, Rambaldi, Lapi, Savioli, Colaiocco, Bianconi 1, Emmolo 4, Pomeri, Cotti, Frassinetti, Queirolo. All. Conti. Arbitri: Sadekov (Rus) e Rodriguez (Spa). Note: sup. num. Cina 11 (5 gol), Italia 9 (3). SAVONA CAMBIA (f.s.) Claudio Mistrangelo lascia la guida del Savona ad Andrea Pisano, diventando direttore sportivo con ampi poteri. Erano già cambiate le panchine di Nervi (Ferretti), Camogli (Cavallini) e Florentia (Sottani). HABA WABA Da oggi a venerdì, Lignano Sabbiadoro ospita il 4˚ Haba Waba Festival, la manifestazione giovanile organizzata da Waterpolo Development. Presenti 80 squadre di 27 nazioni. L’annuale premio «Golden Mama» (alla mamma di un grande atleta) verrà assegnato a Giuseppina Granbassi, madre di Margherita, campionessa di scherma.

BELGRADO (Ser) È il quinto posto di Alice Fagioli e Stefania Cicali nel K2 1000 donne il miglior risultato degli azzurri nella seconda giornata degli Europei di velocità a Belgrado: gara vinta dalle ungheresi Csipes e Szabo. Settimi Sergiu Craciun e Luca Incollingo nel C2 1000. Due volte ottavo, invece, Maximilian Benassi: sia nell’impegno individuale del K1 1000 (vittoria al tedesco Max Hoff), sia in compagnia di Andrea Facchin, Alberto Ricchetti e Antonio Scaduto nella finale del K4 1000 vinta dai portoghesi Pimenta-Ribeiro-Silva-Fernandes. Nota positiva la finale conquistata nel K1 200 da Michele Zerial che ha passato direttamente il turno vincendo la batteria.

GHIACCIO

Kostner all’Arena Ieri a Venezia, a bordo di Voyager of the Seas, anteprima di Opera on Ice, spettacolo di pattinaggio e musica, che il 1˚ ottobre vedrà esibirsi campioni del ghiaccio sulle arie di opere liriche all’Arena di Verona. Ieri Carolina Kostner, madrina dell’iniziativa, alla presenza di Flavio Tosi, sindaco di Verona, si è esibita sulla pista della nave.

HOCKEY PISTA NAZIONALE Il c.t. Massimo Mariotti ha scelti 16 giovani per la preselezione dal

BOXE: EUROPEI

Cammarelle inizia con il k.o.

Roberto Cammarelle, 30 anni AP

26 giugno a Castiglione della Pescaia, prima delle convocazioni per il Mondiale a San Juan (Arg). Portieri: Maicol (Valdagno), Del Monte (Bassano 54) e Menichetti (Follonica). Esterni: Berto (Thiene), Bertoldi (Prato), Borsi, De Rinaldis e Di Donato (Sarzana), Cinquini (Vercelli), D’Agostino (Giovinazzo), Lanaro (Bassano 54), Malagoli (Modena), Menichetti, Pagnini e Salvini (Follonica), Santeramo (Matera), Xiloyannis (Spv Viareggio).

HOCKEY PRATO SAN SABA TRICOLORE (gu.l.g.) Terzo tricolore consecutivo (9o in totale) per le capitoline della Libertas San Saba che battono il Mori Villafranca 5-0 nello spareggio scudetto al Centro Giulio Onesti di Roma. Tripletta dell’azzurra Francesca Faustini che con due corti al 3’ e al 29’ ha spianato la strada alle compagne. La capitana Alessia Giulianelli ha aperto le danze al 1’s.t., ancora Faustini al 6’ e la giovane Giulia Pacella ha chiuso il match al 30’.

IPPICA ROYAL ASCOT Ieri chiusura del Royal Ascot con due pattern. Nelle Golden Jubilee (gr 1 m 1200) vittoria di Society Rock (Cosgrave) davanti a Monsieur Chevalier e Star Witness. Nelle Hardwicke Stakes (gr 2, m 2400) a segno Await the Dawn (Moore) davanti a Harris Tweed e Drunken Sailor. IERI MILANO 2ª TRIS (m 1600): 1 Idaho Bi (Mass. Monte) 1.12.3; 2 Ilander; 3 Marina di Pippo; Tot.: 8,46; 3,01, 3,18, 3,25 (93,95) Tris 12-5-4 e 541,41.

NUOTO ALL’ESTERO A Bucarest. 200-1500 sl: Potec 2’00"99-16’37"18. A Santa Clara (Usa). Uomini: 800 sl Cochrane (Can) 7’52"18 (4˚ t. 2011). Donne: 1500 sl Morris (16) 16’30"98 FONDO Oggi Capri-Napoli (36 km) con via gli azzurri Volpini, che guida la Coppa del Mondo, e Romiti, che vinse l’anno scorso e nel 2007. A Nettuno (Rm) parte della nazionale, tra cui Cleri e Grimaldi, gareggerà in coppa Europa (10 km).

RUGBY ITALSEVEN Impresa dell’Italia al Seven Gp Fira di Lione: battuta l’Inghilterra 21-19. Stamane sfida alla Russia per l’accesso ai quarti Cup (diretta Eurosport 2 ore 15.30). Altri: Fra-Ita 19-14; Ita-Mol 26-19; Gal-Ita 24-21. NATIONS CUP Oggi a Bucarest 3a giornata della Nations Cup: Portogallo-SA Kings; Georgia-Namibia (diretta Eurosport 2 ore 18); Romania-Argentina Jaguars. Classifica: Sa Kings 8; Namibia, Portogallo, Romania 5; Georgia 4; Jaguars 2.

TRIATHLON FABIAN (al.f.) Alessandro Fabian è 14˚ nella World Championship Series di Kitzbuhel (Aut) valida come qualificazione olimpica. Uomini: 1. Brownlee (Gbr) 1h51'54”, 2. Bryukhankov (Rus) a 44”, 3. Riederer (Svi) a 1'05”, 14. Fabian a 1'55”. All’olimpico di Bardolino (Vr) vincono l’ungherese Pocsai davanti a Casadei e Kuttor (Ung) e la slovena Simic che precede Vodickova (R.Cec.) e Csomor (Ung).

VELA GIRAGLIA ROLEX CUP (r.ra.) Dralion è stato il primo yacht a tagliare il traguardo della Sanremo-St Tropez, regata che ha dato il via alla 59a Giraglia Rolex Cup: 180 le barche che da oggi per 3 giorni si sfideranno in Francia, prima di partire mercoledì per la regata d’altura di 245 miglia sul percorso St. Tropez-Genova. AUDI MED CUP (r.ra.) Grazie alla vittoria della regata costiera (che vale 1.5 punti) i tedeschi di Container passano in testa alla classifica dei TP52 nella seconda tappa dell’Audi MedCup a Marsiglia. Gli americani di Quantum scivolano in seconda posizione e Azzurra risale al terzo posto. Tra i Soto 40 conduce sempre Iberdrola. Oggi la conclusione. CIECHI (c.arr.) L’astigiano Mario Alciati e il padovano Alessandro Bardella sono i nuovi campioni d’Italia di vela non assistita (formula Homerus, con boe sonore) per ciechi. Hanno battuto nella finale del XV Campionato Open, a Salò, sul lago di Garda, i toscani Danilo Malerba e Andrea Pesaresi. Il trofeo «Sailing Together» è stato vinto dalla coppia britannica Vicky Sheen-Nick Donini, attuali campioni del mondo.

(r.g.) C’era molta attesa per il debutto agli Europei di Roberto Cammarelle. ll bielorusso Zuyev, pur avendo un precedente negativo (Milano 2009) non era da sottovalutare, visto che nel curriculum figura anche un bronzo olimpico. Primo round colpo su colpo, ma dopo 30" del 2˚ round il sinistro centra la mascella di Zuyev e per lui è finita. Solo l’arbitro non vede nulla. Cammarelle continua e il bielorusso finisce al tappeto. Deve però intervenire il referente dell’Aiba per fermare il match.


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FUKUSHIMA 131, ARTE, TECNOLOGIA E SOLIDARIETÀ PER IL GIAPPONE Lo scorso marzo un terribile terremoto e il conseguente tsunami poneva sotto i riflettori della cronaca la città giappo nese un tempo nota con l’antico nome di Shinobu no sato, villaggio di Shinobu. Come conseguenza del sisma, infatti, a Fukushima così si chiama oggi si verificava un grave in cidente alla centrale nucleare, distante una sessantina di chi lometri dal centro abitato.

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Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. TARIFFE PER PAROLA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,80; n. 1: euro 2,50; n. 2 - 3 14 : euro 9,50; n. 5 - 6 7 - 8 - 9 - 12 - 20: euro 5,60; n. 10: euro 3,50; n. 11: euro 3,90; n. 13: euro 11,00; n. 15: euro 5,00; n. 17: euro 5,50; n. 18 - 19: euro 4,00; n. 21: euro 6,00; n. 24: euro 6,50. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 5,30 sul Corriere della Sera; euro 2,00 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. n. 22: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,60 sulle due testate. n. 23: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. Gli importi sopracitati sono comprensivi di I.V.A. SERVIZIO CASSETTE POSTALI Le lettere indirizzate alle cassette dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni postali e saranno respinte se assicurate o raccomandate. Non si assume responsabilità per quanto allegato alla corrispondenza. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.

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DOMENICA 19 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

Il sindacato difende i pm di Napoli dopo gli attacchi sul fcaso P4 arrivati da Berlusconi: «Si delegittima chi è

ALTRI MONDI

R

LUCA PALAMARA PRESIDENTE ANM

impegnato in indagini che possono investire la politica»

GIORGIO DELL’ARTI

IL FATTO DEL GIORNO

gda@gazzetta.it

Umberto Bossi è atteso oggi a Pontida, alla festa della Lega, ma intanto ieri ha sparato un’anticipazione del discorso: vuole tre ministeri a Monza (Economia, Riforme e Semplificazione) e forse uno a Milano (Lavoro). A Monza dice che il sindaco ha messo a disposizione la Villa Reale «senza spendere una lira, noi andiamo là».

1 I romani non dicono niente?

Sì, la Polverini, governatore della Regione, ha detto: «I ministeri non si muoveranno da Roma: da domani saremo al lavoro per raccogliere le firme contro lo spostamento dei dicasteri. «È un arrogante affronto alla Capitale. Bisogna dire basta a queste proposte inutili e dannose». Zingaretti, presidente della Provincia: «Che tristezza questo governo anti-Roma, che costringe le istituzioni a promuovere una raccolta di firme per mantenere nella nostra Capitale le prerogative che sono di tutte le capitali mondiali. Che tristezza, perché questo governo all’inizio della legislatura si era riempito la bocca di vuote parole sui fondi per la nostra città e sulla legge per Roma Capitale».

5 DOMANDE 5 RISPOSTE

Bossi è già all’attacco Ma oggi a Pontida che cosa succederà? Il leader della Lega anticipa lo storico raduno del Carroccio mettendo pressione sul governo e sul Cavaliere: vuole quattro ministeri al Nord e annuncia l’arrivo di altre sorprese. La risposta dei suoi elettori sarà decisiva per il futuro politico

Mills, in aula Berlusconi: teste smonta la sua difesa

Silvio Berlusconi, 74 anni ANSA 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA

2 Mi dia la chiave delle dichiarazioni di Bossi.

Intanto, per spostare i ministeri ci vorranno soldi e tempo. Le dico francamente che la cosa non mi pare possibile e mi pare impossibile che Bossi e gli altri leghisti non se ne rendano conto. Quindi, la sparata dei quattro ministeri va interpretata alla luce di quello che accadrà oggi sul pratone di Pontida, dove i leader leghisti, e Bossi in particolare, rischiano molto. Primo rischio: al pratone si presenta poco popolo, e la festa riesce sciapa. Secondo rischio: Bossi e chi altri eventualmente parlerà (forse nessun altro) si pigliano un po’ di fischi o, comunque, pochi applausi. Queste reazioni metterebbero a rischio il governo, perché a quel punto il vertice leghista, ansioso di recuperare consensi, potrebbe decidersi a mollare Berlusconi. C’è anche l’occasione: a metà settimana è previsto un voto di fiducia. Queste bombe del Senatùr vanno lette quindi

A MILANO L’UDIENZA

I ministri Roberto Calderoli, Umberto Bossi e Angelino Alfano ieri alla presentazione della scuola superiore della Magistratura a Bergamo ANSA

— paradossalmente — in chiave moderata: rassicurare la base e avere in cambio un po’ di fiato per tirare avanti.

3 La riforma del fisco? I giornalisti hanno fatto al capo leghista parecchie domande. Tremonti è d’accordo? Bossi: «Secondo te? Ma Berlusconi penso di sì». Quindi è pace con il premier? «No, non è pace con il premier, è solo portare fuori da Roma un po’ di ministeri. Servono altre cose, come quelle sull’economia. Provvedimenti sul fisco? Sì». Il governo va avanti? «Domanda cattiva. A Pontida ci saranno altre sorprese». Come vede, è un continuo oscillare per confortare la base senza ancora rompere del tutto. L’altro gior-

no, a una domanda sulla durata del governo, aveva fatto il gesto del pollice verso. E qualche ora dopo aveva precisato che era rivolto ai giornalisti. Sulla riforma del fisco, non so come faranno a procedere dopo la decisione di Moody’s.

4 Che cos’è la decisione di Moody’s?

L’agenzia internazionale Moody’s venerdì sera ha minacciato di abbassare il rating sul debito pubblico italiano. Il rating è il voto che queste agenzie internazionali dànno alle istituzioni indebitate: in pratica valutano il rischio che i creditori non riabbiano i loro soldi. Noi potremmo essere declassati a settembre, e tra le ragioni addotte da Moody’s per il suo mo-

nito c’è anche la debolezza politica del premier e la sua volontà di risalire la china allargando i cordoni della borsa. Pesano anche, naturalmente, il rischio Eurolandia (in caso di fallimento della Grecia potremmo essere colpiti dalla caduta di fiducia nell’euro) e il nostro tasso di crescita troppo basso.

5 E che succederà se davvero Moody’s ci abbasserà il voto?

Niente. O forse molto. Dipenderà dalla situazione in cui ci troveremo (noi e il mondo) in settembre. Di fronte a un voto basso, gli investitori potrebbero decidere di vendere i titoli italiani, deprezzandoli. Negli Stati Uniti da molti anni fondi pensione, grandi banche, assi-

curazioni non possono detenere in portafoglio titoli che abbiano rating inferiori a un certo livello. Potremmo dover pagare interessi più alti per piazzare i nostri titoli. Bossi, Berlusconi e i sindacalisti vogliono il taglio delle tasse, e invece noi potremmo essere costretti a tirar fuori soldi per far star buoni le banche e i finanzieri del mondo. Un primo giudizio dei mercati lo avremo già domani (nuove aste di Bot e Ctz) e martedì (nuove aste di Cct). Mercoledì scorso la differenza nei rendimenti dei titoli di stato italiani rispetto ai bund tedeschi (spread) ha superato i 200 punti base. E il nostro debito ha toccato questa settimana il nuovo record a quota 1890,6 miliardi, +2,5 per cento sul 31 dicembre 2010, cioè 22 miliardi in più.

dNon era lunedì e fuori non c’erano eserciti di contestatori e sostenitori. Silvio Berlusconi ieri ha rimesso il naso al tribunale di Milano con due novità: l’udienza del processo Mills si è tenuta di sabato (e non a inizio settimana come recente consuetudine) e il Cavaliere ha dovuto fare lo slalom solo tra agenti e giornalisti. Il processo in cui è accusato di aver corrotto l’avvocato inglese David Mills era stato anche l’ultimo a cui Berlusconi aveva partecipato, il 16 maggio. Ma stavolta l’interesse era per un teste speciale, l’armatore napoletano Diego Attanasio. Che durante l’udienza ha spiegato di non aver mai dato, né regalato, né prestato, 600 mila dollari a Mills, smentendo la tesi della difesa dell’avvocato inglese. Secondo l’accusa, i 600 mila dollari sarebbero stati versati a Mills da Berlusconi per corromperlo. Il premier ha ascoltato attento e, durante le pause, ha chiacchierato solo con i suoi avvocati, mai con i giornalisti. Se ne riparlerà il 18 luglio: il processo è stato rinviato a quella data, facendo saltare 4 udienze già fissate visti i tempi delle rogatorie per sentire i testimoni inglesi e svizzeri. Tradotto: prescrizione (il 12 gennaio 2012) molto probabile. La cosa ha fatto infuriare il pm Fabio De Pasquale: «C’è un "abuso di diritto"». Berlusconi, a fine udienza, è filato via. Senza parlare. cont.

NOTIZIE TASCABILI DURANTE LO SHOW DI PAOLO ROSSI

Milano, Pisapia sviene a teatro «Colpa di stanchezza e stress» Lieve malore per il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, svenuto venerdì sera durante lo spettacolo di Paolo Rossi al Teatro Studio Expo. «Colpa di stanchezza e stress fisico», scrive l’ufficio stampa del sindaco, che domani sarà alla seduta inaugurale del consiglio comunale, nonostante i tre giorni di riposo chiesti dal medico.

LA RICHIESTA DI AIUTO

I ribelli libici: «I soldi sono finiti e all’Occidente non interessa» I ribelli libici chiedono aiuto. Hanno fatto sapere che a Bengasi i soldi sono finiti e che l’Occidente non sta facendo abbastanza. A lanciare l’allarme il ministro del Petrolio e delle Finanze del Consiglio nazionale transitorio dei ribelli, Ali Tarhouni: «Non abbiamo contanti. Gli occidentali o non capiscono o non sono interessati».

IL MESSAGGIO DI CISL E UIL DURANTE LA MANIFESTAZIONE DI ROMA

I sindacati: «Senza riforma fiscale scioperiamo» Ultimatum al governo da Cisl e Uil (nella foto Ansa in due leader Bonanni e Angeletti): «Senza la riforma fiscale se ne può andare a casa». Durante la manifestazione di piazza del Popolo, a Roma, a cui hanno partecipato 80 mila persone, i sindacati hanno ribadito di essere pronti allo sciopero. Il segretario della Uil, Luigi Angeletti: «Il governo si giudica in base a quello che fa, se fa la riforma non abbiamo problemi ma se non la fa può andare a casa. Il nostro sistema è un cumulo di ingiustizie costruito negli anni regalando favori, soldi e la possibilità di evadere le tasse». E il leader della Cisl Raffaele Bonanni: «Basta con perdite di tempo e litigi. È ora di mettersi insieme per togliere l’Italia dalle condizioni pietose in cui si trova. La riforma fiscale è la madre di tutti i problemi. Abbiamo avuto grandi successi in passato ma adesso serve una revisione integrale».

NUOVO SISMA DI MAGNITUDO 5,9

Fukushima, fermata la bonifica «Alta radioattività nelle acque» Non c’è pace per Fukushima. La Tepco, società che gestisce la centrale nucleare danneggiata dal sisma dell’11 marzo, ha sospeso la pulizia delle acque a causa dell’innalzamento della radioattività. E intanto ieri un terremoto di magnitudo 5,9 è stato registrato sulla costa di Fukushima: nessun danno o allarme tsunami.

IL BATTERIO POI TRASMESSO AL CIBO

E.coli, forse l’origine è nell’uomo Francia: ottava bimba ricoverata Potrebbe esserci l’uomo all’origine delle infezioni provocate dal batterio E.coli in Germania: secondo i nuovi test, il batterio passerebbe dalle persone agli alimenti. Intanto, cresce il numero di ricoverati in Francia per un ceppo diverso da quello tedesco: un’ottava bambina colpita a Lilla non ha però consumato gli hamburger sospetti.


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ALTRI MONDI

«Tra 1,5 e 2 milioni»: è la stima di Michele Santoro sul fpubblico che, tra web e tv, avrebbe seguito la festa

EMERGENZA CI SONO 2 MILA TONNELLATE A TERRA

Roghi e scontri Napoli di nuovo invasa dai rifiuti Ma il neosindaco De Magistris insiste «La città sarà pulita entro martedì»

Gli abitanti di Caivano (Na) contro i camion della spazzatura ANSA

STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dIncendi e proteste infiammano Napoli. L’ennesima crisi per i rifiuti, infatti, ha fatto crescere l’insofferenza dei cittadini per un’emergenza che va avanti da settimane. A terra ci sono circa 2 mila tonnellate di spazzatura: una quantità più che sufficiente per far scattare la rabbia della gente. In più, le calde temperature contribuiscono a rendere l’aria irrespirabile. Gli scontri sono iniziati nella notte di venerdì: a Pianura, nel quartiere periferico della città, circa duecento persone hanno sparso rifiuti in strada, ribaltato cassonetti e dato fuoco alla mondezza. Una protesta simile è andata in scena anche nel centro storico, nella zona di Montecalvario. In tutto sono stati circa venti i roghi appiccati ai cumuli di spazzatura.

Promesse A sole 48 ore dal suo insediamento e dopo aver emesso la prima delibera proprio sui rifiuti (per estendere la differenziata porta a porta), il neosindaco Luigi De Magi-

MICHELE SANTORO GIORNALISTA

per i 110 anni Fiom da lui presentata venerdì a Bologna stris si trova di fronte alla prima gatta da pelare. Venerdì aveva promesso che la situazione si sarebbe risolta nel giro di 4 o 5 giorni. Dopo le proteste della notte, l’ex pubblico ministero non ha fatto dietrofront: «Tutti si devono assumere le proprie responsabilità e se ognuno facesse la sua parte non ci sarebbe bisogno dello stato di emergenza. Se tutto andrà come deve andare, Napoli sarà pulita entro martedì». Allo stesso tempo il sindaco ha rassicurato: «Napoli non avrà un aumento dei siti di trasferenza».

A PERUGIA ALESSI: «PROPOSERO DEL SESSO A TRE»

Soluzione Mentre l’Asia, l’azienda che cura la raccolta della spazzatura, lavora a tempo pieno, la Provincia prova a trovare una soluzione, individuando aree fuori Napoli dove portare l’immondizia. Così, nel pomeriggio di ieri, il presidente provinciale, Luigi Cesaro, ha firmato tre decreti che istituiscono siti per rifiuti nell’area dei comuni di Acerra e Caivano. Le tre aree — precisa la Provincia in una nota — serviranno al deposito provvisorio, non oltre le 72 ore. Una mossa non gradita dagli abitanti di Caivano. Ieri pomeriggio, all’arrivo dei primi camion con la spazzatura da Napoli, alcune decine di manifestanti hanno cercato di impedirne l’ingresso nel capannone e si sono scontrati con una cinquantina di poliziotti e carabinieri: alcuni mezzi sono stati danneggiati con calci e pugni. A guidare la rivolta c’era anche il sindaco di Caivano, Antonio Falco. Il clima di tensione rimane alto nel paese: i manifestanti hanno allestito un presidio permanente.

dLo specchio degli orrori. Incroci di storie, ricordi e sangue. E di immagini. Come la fotografia di Tommaso Onofri, il bambino di un anno e mezzo rapito e ucciso a Parma il 2 marzo 2006, mostrata nell’aula del processo per l’omicidio di Meredith Kercher. Una fotografia che viene sbattuta in faccia a Mario Alessi, l’assassino del piccolo Tommaso, dall’avvocato Maresca, il legale della famiglia Kercher: «Lei lo sa chi è questo?», «No», «Va bene, lo sappiamo noi». Meredith e Tommaso. Storie diverse, lontane, che si incrociano quando Alessi, condannato all’ergastolo, dice di sapere la verità sull’omicidio di Perugia.

«Meredith morì perché respinse Rudy e l’amico» Parla l’assassino di Tommaso Onofri: «Amanda e Raffaele sono innocenti»

Amanda Knox ieri in aula; c’era anche Raffaele Sollecito ANSA

ELISABETTA ESPOSITO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

La deposizione Ieri mattina, nel processo d’appello ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito (già condannati a 26 e 25 anni di carcere in primo grado e presenti in aula), il muratore siciliano ha deposto davanti alla Corte d’Assise d’appello di Perugia, su richiesta della difesa di Solle-

cito. Dopo aver accusato un lieve malore, Alessi — che è stato indagato per false dichiarazioni — ha ribadito la sua tesi, nata da una confidenza che gli avrebbe fatto Rudy Guede, terzo condannato per l’omicidio di Meredith, nel carcere di Viterbo. «Il 9 novembre 2009 — ha detto Alessi — durante l’ora d’aria venni preso sotto braccio da Rudy Guede. Mi disse di essere preoccupato per il processo e di essere indeciso sul dire la verità. Aggiunse che Amanda e Raffaele non c’entravano niente, che c’erano due innocenti in carcere». Quindi ha dato la presunta versione di Guede sul delitto, facendo emergere un movente sessuale: «Rudy si presentò a casa di Meredith con un amico molto ubriaco. Raccontò che fu proprio lui, Rudy, a proporle un rapporto sessuale a tre e che la ragazza chiese subito ai due di andarsene. A quel punto Guede andò in bagno e quando tornò in sala trovò Mez a terra e l’amico sopra di lei che la teneva per le braccia. Raccontò che successivamente fu lui a mettersi sopra Meredith. Mi disse che lei, divincolandosi, si era ferita al collo». Quindi Alessi ha aggiunto che l’amico, di cui non ha fatto il nome, ordinò a Rudy di «finire la ragazza, altrimenti lei li avrebbe fatti marcire in carcere». Guede ha sempre negato la conversazione. Per questo la Corte di Perugia ha accolto la richiesta della procura generale di sentirlo ancora, il 27 giugno. Ma secondo l’avvocato dei Kercher quella di Alessi è una testimonianza «completamente inattendibile, ha detto anche di non conoscere Tommaso...».


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ALTRI MONDI

sul ghiaccio e lirica all’Arena di Verona: il fPattinaggio 1˚ ottobre, in «Opera on Ice», Carolina Kostner e altri

MODA E NON SOLO

L’arte Hogan si vede ai piedi di 37 architetti

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO — Innovazione e conoscenza: ecco lo slogan di Hogan per la prossima estate. Presentazione al PAC, il Padiglione d’arte moderna a Milano dove sono appese alle pareti grandi foto dei 37 architetti più importanti del mondo che indossano scarpe Hogan, 37 gusti diversi con un comune denominatore: essere creativi senza dimenticare il business. L’Italia è ben rappresentata: si va da Gae Aulenti fino al giovane e visionario Massimiliano Locatelli. Sdoganata da questo gruppo di «eccellenze», la scarpa Hogan fa un balzo nel futuro. Il «logo H» si fa sempre più discreto, i materiali pregiatissimi, la lavorazione più sofisticata e più eclettiche le situazioni di uso: perfette sia per guidare un’Aston Martin cabriolet che per presenziare un consiglio di Amministrazione abbinate a un abito gessato, però senza calze. f.s.

La sfilata di Dolce & Gabbana, ieri a Milano, con gli abiti dell’estate 2012 AFP

Un modello di Frankie Morello EPA

L’AFFARE SBORSATI 8,5 MILIARDI DI DOLLARI

Microsoft compra Skype C’è l’okay dell’antitrust

Bill Gates ha fondato Microsoft ANSA dLa notizia era nota da qualche tempo, ma adesso per l’acquisto di Skype da parte di Microsoft è arrivato anche il via libera dell’antitrust americano. La Federal Trade Commission (Ftc) ha operato con «procedura breve», permettendo quindi al colosso tecnologico di proprietà di Bill Gates di impadronirsi del grande provider di servizi telefonici online. Microsoft aveva annunciato a maggio l’acquisto di Skype per 8,5 miliardi

di dollari, la cifra più alta mai sborsata nei 36 anni di storia del gruppo. Un’operazione, voluta fortemente anche dallo stesso Gates, che ha l’obiettivo di contrastare la concorrenza di altri giganti dell’elettronica e del web: società come Google, che tra l’altro aveva puntato l’affare così come Facebook. Skype ha infatti una media di 145 milioni di utenti ogni mese e si è guadagnato consenso soprattutto tra le piccole imprese. Settore a cui mira adesso anche Microsoft. «Skype offre un servizio fenomenale, amato da milioni di persone in tutto in mondo — aveva detto Steve Ballmer, l’amministratore delegato di Microsoft — insieme creeremo il futuro della comunicazione in tempo reale». La società di Redmond appianerà i 686 milioni di dollari di debiti del gruppo telefonico online, che aveva chiuso lo scorso anno fiscale con una perdita netta di 7 milioni di dollari, nonostante gli oltre 860 milioni di fatturato.

sca e comoda della collezione di Roberto Cavalli: un abbigliamento per uomini che, anche quando indossano «l’abito divisa», sognano spiagge brasiliane, abbinandoli a camicie stampate e ricamate che fanno subito venire voglia di ballare il samba. La moda ora non ha più un’unica tendenza: ognuno ha il suo stile. Dalla passerella di Corneliani possiamo imparare la leggerezza dell’eleganza: completi disinvolti, comodi, freschi con colori grigi e polverosi, perfetti per uomini sofisticati.

la foto

l’avventuroso

LA VEDOVA DI BATTISTI E L’INEDITO

di REINHOLD MESSNER 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

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FABRIZIO SCLAVI

MILANO dPrima giornata delle

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Vendere i monti: che idea cattiva

Al via le sfilate milanesi: Morello ha scommesso sui pony express, Zegna e Corneliani sull’eleganza

Vince il grigio Pure gli uomini di Frankie Morello assomigliano a solerti lavoratori: sono ritratti dei «pony express» in versione americana, che corrono sempre in bicicletta, indossano divertenti, inconsueti ed eccentrici abbinamenti di capi in colori «segnaletici». Dalla moda street-style, si passa all’eleganza fre-

CAROLINA KOSTNER PATTINATRICE

big si esibiranno sulle note di opere famose come l’Aida

Dolce & Gabbana Ora l’uomo è in rete sfilate di moda uomo a Milano, in una città caldissima e umida. Menomale che sono collezioni estive, che ci fanno sognare il mare. Eccoci in casa Dolce & Gabbana: i due stilisti danno questa volta lezione di gusto e stile presentando eleganti abiti neri aderenti al corpo abbinati a candide e leggere camicie bianche, portate con piccole cravatte. Sfilano poi maglie in cotone coperte da reti in pelle lavorate come l’ordito di una corda, una novità per questa stagione che Domenico e Stefano inseriscono dappertutto: come una fune compone maglie, cinture e sandali. I pantaloni, i giacchini e i bermuda in candido bianco sono tutti doppiati con intrecci a trama larga. Attenzione, però: non sono le reti dei pescatori, ma ricordano piuttosto la versione preziosa di quelle usate per i traslochi. Sfilano anche candide tute da lavoro e giacche tecnologiche. Anche le donne più esigenti saranno accontentate con un casting così intrigante, farsi spostare mobili e chincaglierie sarà per loro un vero piacere. Uomini belli e forti anche senza essere idraulici o facchini che molte mogli sogneranno...

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Eleganza impeccabile e moderna da Ermenegildo Zegna. Atmosfera di completo relax con la colonna sonora del film Metti una sera a cena. Il grigio, il beige e il bianco sono i colori dominanti, pantaloni stretti, aderenti e senza pieghe come quelli degli anni Settanta, anche un po’ corti. Camicie a piccole fantasie e quando ci sono le cravatte sono quelle strette e sfumate. Tutto rimane molto raffinato anche quando le giacche sono stropicciate e gli abiti sono portati con zaini sulle spalle.

«La Rai non lo mandi in onda» Un inedito di Lucio Battisti è diventato un caso. «Il paradiso non è qui», scritto con Mogol alla fine degli Anni 70 e mai pubblicato, è stato cantato da Ron in occasione del premio Mogol, tenuto ad Aosta martedì. Ma la vedova del cantante morto nel 1998, Grazia Letizia Veronese, ha chiesto alla Rai di non mandare in onda quello spezzone (la serata sarà trasmessa giovedì, alle 22.30, su Rai 1). «Non capisco questa idea di soffocare una canzone», ha detto Mogol che ha autorizzato l’interpretazione di Ron

Le cattive idee possono fare molta strada. Da Roma, una è arrivata fino a Vienna. Ricordate? L’Agenzia del Demanio ha messo in vendita un gran numero di proprietà dello Stato: caserme dismesse, vecchie carceri, palazzi, forti, fari in disuso. Nell’elenco c’erano anche alcune montagne. Ora la BIG, Società Immobiliare federale austriaca, pensa di procedere con la vendita di due montagne della parte orientale del Tirolo, vicino al confine con l’Alta Pusteria italiana. Non sono cime importanti. Il Gran Kinigat (2690 m) e il Rosskopf (2600 m) si possono salire camminando. Anche per questa alta frequentabilità, oltre che per il prezzo abbordabile (121 mila euro), le voleva acquistare un’industria. Non per farne proprietà privata. Il comune di Kartitsch, nel cui territorio sono comprese le due montagne, non lo consentirebbe. L’idea era quella di chiamarle con il nome dei prodotti di punta dell’azienda. Ma il nome di una montagna è il risultato di millenni di vita e di lavoro su di essa: come si può cambiarlo con un marchio? Certo, visti i tempi, alla Grecia potrebbe venire utile che qualche magnate megalomane paghi per intitolarsi l’Olimpo. In fondo, quello che conta è che le montagne restino fruibili per tutti. E vissute. Il peggio sarebbe che ad acquistarle sia una di quelle associazioni integraliste per le quali il solo modo di salvare la natura è proibirvi qualsiasi attività umana.

A SETTEMBRE IL CONCORSO 2011

Miss Italia a Montecatini Frizzi ritorna a condurre FORTE DEI MARMI (Lu) — A volte ritornano. E infatti Fabrizio Frizzi (nella foto Ansa) torna alla conduzione di Miss Italia. Sarà lui, pilota della manifestazione dal 1988 al 2002 e poi lasciatosi con qualche polemica, a riprendere in mano il concorso che si trasferisce a Montecatini Terme. Manca l’ufficialità, ma le serate televisive dovrebbero essere solo due: 18 e 19 settembre. Il tutto preceduto, il 4 luglio, da Miss Italia nel mondo, condotto da Pupo ed Elisa Isoardi da Reggio Calabria. Frizzi ha battuto la concorrenza di Antonella Clerici, già conduttrice del Festival di Sanremo che sembra sarà affidato a Carlo Conti (in questi giorni in vacanza in Toscana). Il conduttore fiorentino lo aveva sfiorato quest’anno, ora manca una conferma ma le voci lo danno favorito: «Per ora so che devo riprendere a settembre con I migliori anni e l’Eredità. E sono contento anche perché I migliori anni lo abbiamo portato all’estero nei teatri. In Canada è stato un vero successo». Francesco Velluzzi

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SUPERENALOTTO

LOTTO

Ecco lo smeraldo da 15 mila carati: è il record mondiale

Lo smeraldo più grande del mondo, trovato 12 anni fa in una miniera vicino Bogotà, è stato esposto per la prima volta in Colombia: arriva a 15 mila carati (nella foto Ap) e ha un valore inestimabile. Per ragioni di sicurezza non era mai stato fatto vedere nella capitale colombiana

BARI CAGLIARI FIRENZE GENOVA MILANO NAPOLI

10 56 11 54 25 21

4 64 74 66 79 49

15 5 39 85 26 38

40 75 4 57 17 54

1 21 64 7 46 51

PALERMO ROMA TORINO

62 16 74 68 48 15 53 29 16 41 2 28 40 29 82

VENEZIA 58 81 05 24 2 NAZIONALE 21 23 19 27 70 ESTRAZIONI DEL 18 GIUGNO

La combinazione vincente 19 22 25 67 74 89 (Jolly: 1; SuperStar: 18) Punti 6: Nessuno (Jackpot e 33.300.000) Punti 5+: 1 (1: NA-1733) totalizza e: 671.029,03 Punti 5: 14 totalizzano e: 35.947,99 Punti 4: 1.537 totalizzano e: 327,43 Punti 3: 62.038 totalizzano e: 16,22 QUOTE SUPERSTAR: Punti 5ss: 1 totalizzano e: 898.699,75 Punti 4ss: 5 totalizzano e: 32.743 Punti 3ss: 350 totalizzano e: 1.622 Punti 2ss: 5.134 totalizzano e: 100 Punti 1ss: 31.817 totalizzano e: 10 Punti 0ss: 68.203 totalizzano e: 5 Montepremi di concorso: e 3.355.145,15 10 E LOTTO La combinazione vincente 2 4 10 11 15 16 21 25 28 49 53 54 56 58 62 64 66 74 79 81


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150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA LA NOSTRA STORIA VENTI PUNTATE (13. CONTINUA)

L’Italia di Giolitti la Guerra di Libia e l’arrivo del fascismo Il Paese inizia ad industrializzarsi, nasce La Gazzetta, ma anche gli scandali politici. Nel primo conflitto mondiale ci schieriamo contro l’Austria GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA

Non sarà che vediamo solo il lato negativo delle cose? Possibile che in quel mezzo secolo non fosse successo niente di buono? L’Ansaldo aveva 10.000 dipendenti, la Fiat era stata fondata nel 1899. Intanto il Paese cresceva. Anche se l’Italia restava fondamentalmente agricola, s’era industrializzata, sia pure quasi soltanto al Nord. In 12 anni (1880-1892) la rete stradale era passata da 82.636 a 137.342 km. Quella ferroviaria, nel 1885, era di 8500 km. In 10 anni (1882-1892) le esportazioni erano aumentate da 9,5 a 13,5 milioni di lire. La produzione agricola, negli ultimi vent’anni del secolo, era aumentata di 6 milioni, quella industriale di 4. Depretis aveva reso obbligatoria l’istruzione elementare, mettendola a carico dello Stato (provvedimento che fece infuriare la Chiesa, dato che la scuola pubblica faceva concorrenza a quella confessionale), lo stesso Depretis e poi Giolitti avevano modificato la legge elettorale allargando il numero dei cittadini che avevano diritto al voto (prima il 7, poi il 23% della popolazione). Erano nati, tra gli altri, Corriere della Sera, Messaggero, Resto del Carlino, Secolo XIX. Il primo numero della Gazzetta dello Sport uscì il 3 aprile 1896, ed era la fusione di due giornali sportivi già esistenti, Il Ciclista e La Tripletta. Lo sport infatti aveva cominciato a conquistare il Paese, la Federazione Tennis e la quella Nuoto sono del 1895, la Federazione Football, antenata della Figc, è del 1898. Francesco De Sanctis aveva introdotto l’ora di ginnastica nel 1875 e De Ami-

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

Giolitti era un dittatore? Non è la parola giusta. Con i prefetti teneva in pugno il Paese e nello stesso tempo tentava di allargare la base del suo consenso cercando il sostegno di socialisti e cattolici. È vero che una voglia di «uomo forte» c'era. La filosofia del super-uomo di Nietzsche e quella del sindacalista rivoluzionario Sorel, l’altro punto di riferimento, con Marx, dei socialisti. Poi, naturalmente, D’Annunzio. Giolitti sentì che il Paese, sempre alla ricerca di riscatto, aveva quasi bisogno di una guerra e tentò la conquista della Libia, nel 1911, 100 anni fa. Una conquista riuscita, stavolta. È un conflitto passato alla storia perché fummo i primi a bombardare dal cielo. La Libia venne presa, col consenso delle nazioni, ma durante quella guerra Giolitti si rese conto di quanto valessero poco le nostre forze armate. Alterava i bollettini in modo da trasformare una piccola scaramuccia in una grande vittoria, nascondeva le battute d’arresto. I giornali esultavano per i pretesi trionfi. Questa esaltazione generale, unita ai miti venuti di moda della violenza e del super-uomo, preparò il clima che ci portò a partecipare alla Prima guerra mondiale. Giolitti, proprio perché aveva saggiato la nostra pochezza militare nel conflitto in Libia, voleva che restassimo neutrali.

cis ci aveva fatto sopra un romanzo. Quindi, quella classe politica non è tutta da buttar via? Sì, ma come si arrivò al fascismo? Intanto per il discredito in cui quella stessa classe politica era caduta. Il sistema elettorale uninominale aveva incoraggiato il metodo di far grandi promesse in provincia, e di dimenticarsene totalmente una volta arrivati a Roma. Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, I Viceré di Federico De Roberto (un capolavoro) oppure La conquista di Roma della Serao sono i ritratti sconsolati di un mondo dove politica e affari sono intrecciati e il denaro la fa da padrone.

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

Qualcosa di simile a quello che viviamo oggi? Molto simile. Non mancarono gli scandali, che avvertirono il pubblico del livello morale dei loro governanti. Quello della Banca romana, la bigamia di Crispi… Salvemini chiamò Giolitti «ministro della malavita». Esagerava. Però è vero che Giolitti teneva in pugno l’Italia attraverso i prefetti, ligi ai suoi ordini e capaci di condizionare il voto.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

Giovanni Giolitti, nato nel 1842 e morto nel 1928, 5 volte presidente del Consiglio dei ministri tra il 1892 e 1921

E però la guerra 15-18 l’abbiamo vinta. Mah. La guerra scoppiò nel 1914. Da una parte gli inglesi, i francesi e i russi, dall’altra austriaci e tedeschi. L’alleanza che avevamo stretto con l’Austria e con la Germania era solo difensiva. Questo ci permise di restare neutrali per qualche mese. Ma una minoranza rumorosissima (gli interventisti) gridava che dovevamo entrare. Facemmo mercato di noi stessi trattando con questi e con quelli sui compensi territoriali che avremmo avuto in caso di vittoria. Trieste e Trento, la Dalmazia, pezzi di Turchia, Grecia, Africa… Il culmine del trasformismo. Alla fine scegliemmo di metterci con gli anglofrancesi contro gli austriaci. Per prudenza, dichiarammo la guerra solo a loro, e non alla Germania. (13 - continua domenica prossima)

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w FATTI E SOCIETA’

IL RISORGIMENTO DELLO SPORT

Mussolini ordina «Vincere ai Giochi» E l’Italia si adegua Luigi Beccali, detto Nini, trionfa nei 1500 dei Giochi di Los Angeles 1932. Dopo due anni a Torino, Beccali vinse l’oro agli Europei sempre nei 1500 e a Berlino 1936 il bronzo

R 1889-1893 Scandalo della Banca romana (nella foto Giuseppe Fiorello nella fiction tv del 2010) 1901 Inizia l’età giolittiana 1911 Guerra di Libia 1914 Scoppia la Prima guerra mondiale 1915 L’Italia entra in guerra

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w FATTI E SPORT

R 1920 Ad Anversa per l’Italia 23 medaglie, per Nedo Nadi (foto) 5 d’oro in 5 gare 1924 A Parigi scendiamo a 16, fra polemiche e duelli per le bizze degli schermidori 1928 Ad Amsterdam sono 19. Per il pugilato 3 ori e un bronzo 1932 36 medaglie, anche se gli Usa, primi, ne ammassano 103 1936 A Berlino primo oro femminile (Valla), ma dieci medaglie in meno di Los Angeles.

EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia RCS QUOTIDIANI S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba - Maanstraat 13 2800 - MECHELEN (Belgio) S Sports Publications Production - 1300 Metropolitan Ave. Brooklyn, NY 11237 S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

dQuando nel 1928 l’Italia torna dai Giochi di Amsterdam con un bilancio di 19 medaglie, tre in più rispetto a Parigi ’24 ma quattro in meno del record di Anversa 1920, al sesto posto nel medagliere alla pari dell’Olanda, Mussolini che chiedeva una perentoria affermazione degli azzurri olimpici non sprizza gioia. Convoca con modi bruschi il presidente del Coni, Lando Ferretti, da lui stesso insediato tre anni prima, e gli impartisce una sonora lavata di testa. «L’Italia rivaleggia con le prime nazioni al mondo, dev’esserlo anche nello sport», tuona il Duce, che per il riscatto incarica, nel 1929, il vicesegretario del Partito Starace di rilanciare il Coni e lo sport italiano di vertice.

Immagine L’operazione ha lo scopo di presentare al mondo, e agli emigrati d’Italia negli Stati Uniti, il volto di un’Italia moderna e vincente attraverso le affermazioni olimpiche che devono essere programmate senza risparmio di mezzi per l’edizione di Los Angeles 1932. Per questo traguardo, nulla dovrà essere tralasciato: meticolosa selezione, preparazione lunga e puntigliosa, «senza perder tempo con le donne» (che infatti per l’Italia a Los Angeles non andranno), tecnici stranieri e di prestigio. Quando sul «Conte Biancamano» prendono posto i 101 prescelti, i futuri «eroi olimpici», l’ordine è categorico: vincere, ovviamente. E vinceremo, in effetti: il numero di medaglie

PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS QUOTIDIANI S.p.A. ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CETO ADS N. 7101 DEL 21-12-2010

La tiratura di sabato 18 giugno è stata di 441.360 copie

raccolte a Los Angeles, 36, sarà eguagliato soltanto nell’edizione casalinga di Roma ’60, e mai più superato; nel medagliere, saremo secondi soltanto ai padroni di casa, trionferemo finalmente in atletica, ma non nella marcia, con Beccali, risorgeranno scherma e canottaggio, serbatoi tradizionali. Il 12-12-12 collezionato in California — miglior rapporto della storia fra atleti inviati e podii conquistati — sarà uno dei fiori all’occhiello della nuova Italia che si sta formando, trampolino di lancio per poter chiedere, ambizione suprema del Duce, l'organizzazione dei Giochi. Passo indietro Ma la politica induce Mussolini prima a cedere il passo ai tedeschi per il ’36, infine ai giapponesi dell’asse per il 1940 (Giochi poi cancellati), mentre il 1944 che nei sogni del Coni sembrava certo (i Giochi invece vanno a Londra, poi a Helsinki, infine svaniscono sotto le bombe) vedrà il mondo e i cinque cerchi letteralmente in ginocchio. A Berlino siamo terzi nel computo di medaglie, quarti per gli ori, ma a stratosferica distanza da tedeschi e statunitensi. E quella generazione che avrebbe dovuto poi trionfare a Tokyo 1940 sarà dispersa dalla guerra, che porta via con sé le ambizioni internazionali di Mussolini. Niente «stadio olimpionico» al Foro Mussolini (oggi Italico), nessun altro faraonico impianto di quelli progettati nel 1935; ci penserà l’Italia repubblicana, e un duo di cui ci occuperemo tra poco: i due Giulii, Onesti e Andreotti.

COLLATERALI * Con Francobolli dal Mondo N. 77 e 7,99 con Aero nautica Militare N. 42 e 11,99 con Ben Ten Alien For ce N. 10 e 10,99 con La Piovra N. 20 e 10,99 con Storia Disney N. 17 e 8,99 con Motomondiale N. 1 e 11,99 con I Love NBA N. 5 e 11,99 con Zelig N. 12 e 11,99 con La Grande Storia Ferrari N. 10 e 11,99 con Moto Valentino Rossi N. 7 e 11,99 con Supereroi N. 6 e 10,99 con Libro Milan Campione e 8,99 con Libro Napoli Champions e 8,99 con Milan Campione d Italia N. 4 e 13,99 con Soldatini d’Italia N.2 e 5,99

PROMOZIONI

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agen zia Servizi Editoriali Tel. 02.99049970 c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 11,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,50.


DOMENICA 19 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

R

TV E RADIO OROSCOPO

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

Gemelli 8

24/8 - 22/9

Toro 6-

Cancro 6

Leone 5,5

Vergine 7

Corteggiati e contesi, potete pretendere e guadagnare sia in soldi sia in immagine. Lavoro ok, sudombelico in grandissima forma…

La domenica è confusa. E chiede di selezionare e rinegoziare: non sottraetevi a ciò. Il vigore c’è, il buonumore no. Ma l’ormone è gagliardo.

IL MIGLIORE La fatica passa, la Luna solleva l’animo e vi fa godere una domenica densa di emozioni profonde. Viaggi e lavoro appagano, il sudombelico è ebbro.

Potrebbe serpeggiare in voi sfigopessimismo pervicace. Non decidete senza le idee chiare, occhio a come impiegate soldi, tempo e corpo.

Si creano ritardi, stress e disarmonie con gli altri. Non siate drastici, non vi inventate palle, ma organizzatevi meglio. Sudombelico brinoso…

Domenica di piacevolezze multiple, risultati concreti, vantaggi nel lavoro. E la tonificante attività suina rende superflui corsa e nuoto…

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

Bilancia 7+

Scorpione 5,5

23/11 - 21/12

Certe zavorre si alleggeriscono e la soluzione ai problemi è forse legata più alla creatività che agli schemi logici. Euforie sudombelicali…

La tenacia vi porta lontano. Benché l’umore sia sfigomoscissimo. State su e non cedete a lusinghe senza concretezza. Viaggi ok.

LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

Ariete 7,5

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Sagittario 7

FABIO CAPELLO

Capricorno 7+

Acquario 7,5

Pesci 5,5

La Luna porta sollievi e vi rende ancor più persuasivi. Cosa utile a lavoro, vita sociale, fornicazione. Viaggi riusciti, soldi (quasi) finiti…

Il c.t. dell’Inghilterra è nato a San Canzian d’Isonzo (Go) il 18-6-1946. In Italia ha allenato il Milan, la Roma e la Juventus. In Spagna il Real Madrid.

È ora che vi prendiate un po’ di tempo per voi: fatelo oggi. Favoriti gli acquisti, specie di tecnologia. Fornicazione ad alta definizione.

Ogni vostro progetto domenicale riuscirà a meraviglia e voi sarete le regine e i re della vita mondana. Oltre che di diversi letti, volendo.

La domenica si dipana in un vortice d’impegni ai quali dovrete forse far fronte da soli. Difficile che ultimiate tutto. Sfighissima in amore.

RADIO

IN CHIARO RAIUNO

RAIDUE

TG 1 MAGICA ITALIA SANTA MESSA LINEA VERDE ESTATE TELEGIORNALE L'ARENA QUARK ATLANTE TG 1 ONDE D'ESTATE IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TELEGIORNALE DA DA DA HO SPOSATO UNO SBIRRO 2 Fiction 23.25 SPECIALE TG1 0.30 TG 1 - NOTTE 0.55 APPLAUSI TEATRO E ARTE 2.10 SETTE NOTE MUSICA

7.15 8.40 10.00 11.25 13.00 13.45 15.15

7.00 9.35 9.55 12.25 13.30 14.00 15.40 16.30 16.35 18.00 18.50 20.00 20.40 21.20

17.30 18.05 19.35 20.30 21.05 22.45 23.45 1.00 1.20

ART ATTACK TELEFILM IN 10 SOTTO UN TETTO TELEFILM TG 2 GIORNO JANE DOE LA LIBRERIA DEL MISTERO RAISPORT - TG2 L.I.S. LEZIONI DI GIALLO SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 N.C.I.S. LOS ANGELES Telefilm SERATA BELLISARIO LA DOMENICA SPORTIVA ESTATE TG 2 SORGENTE DI VITA

RAITRE

CANALE 5

LA RAGAZZA DI BUBE ABBASSO LA MISERIA AGENTE PEPPER TG3 - RAI SPORT TELECAMERE RACCONTI DI VITA PASSEPARTOUT TGR - TG3 - IN 1/2 H LA BELLA DI LODI CAMILLE VÀ PENSIERO! TG3 -TGR - BLOB PRONTO ELISIR IL CAIMANO Film 22.55 TG3 23.05 TG REGIONE 23.10 SOTTO LE BOMBE 0.05 TG3 1.00 METEO 3

6.00 7.55 8.00 9.05 10.05 11.05 13.00 13.40

7.30 9.30 10.55 12.00 12.25 12.55 13.25 14.00 15.05 16.25 17.50 19.00 20.20 21.00

15.50 17.45 20.00 20.40 21.10 0.00 2.15 2.40 2.45 3.15

ITALIA 1

PRIMA PAGINA TRAFFICO TG5 - MATTINA ZOO DOCTOR ZOO DOCTOR VITA DA CAMPER TG5 LE STAGIONI DEL CUORE LO SCAPOLO D'ORO 13 A TAVOLA TG5 BIKINI LO SHOW DEI RECORD Varietà VACANZE IN AMERICA TG5 - NOTTE METEO 5 NOTTE BIKINI IO NO

7.55 11.00 12.25 13.00 13.30 13.55 16.30 18.30 19.00 19.15 19.35 21.20 22.15 0.05 1.00 2.50

RETE 4

LA 7

MAGNIFICA ITALIA CORRENDO PER IL... S. MESSA PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE MELAVERDE PIANETA MARE GRAN PREMIO NAVIGARE INFORMATI PANICO NELLO STADIO TG4 - TELEGIORNALE IL GIUDICE MASTRANGELO 21.30 MICHAEL CLAYTON Film 0.00 I BELLISSIMI DI R4 0.05 INTRIGO A BERLINO 2.05 TG4 NIGHT NEWS 2.30 IL BRANCO 4.00 L' AMANTE

7.00 7.30 9.50 10.35 11.15 13.00 13.30 15.10 16.25 17.00 17.50

8.45 9.15 10.00 11.00 11.30 12.00 13.20 13.50 14.40 16.40 18.55 19.35

CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO DETECTIVE CONAN I SIMPSON SPEED RACER OPERAZIONE VENOMOUS... STUDIO APERTO BUGS BUNNY TUTTO IN FAMIGLIA PALLOTTOLA SPUNTATA 2 E 1/2 DR HOUSE Telefilm ROYAL PAINS MIAMI MEDICAL I DUKE ALLA RISCOSSA DEXTER

FILM SUL DIGITALE TERRESTRE

LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE

PREMIUM

IN DIRETTA

6.35 8.20 10.45 12.35 14.25

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15.55 ATLETICO ROMA JUVE STABIA Playoff Lega Pro Prima Divisione. Finale Girone A Rai Sport 2

18.00 SALERNITANA VERONA

Europeo Under 21 Rai Sport 1 Campionato brasiliano Sportitalia

AUTOMOBILISMO FIA WTCC

9.45

Gold Cup. Eurosport 2

FIA WTCC 1ª gara. Da Brno, Repubblca Ceca Eurosport 2

22.00 INGHILTERRA RUANDA 23.00 UZBEKISTAN NUOVA ZELANDA Mondiale Under 17 Eurosport 2

Gara 1. Da Donington, Inghilterra Rai Sport 2

12.45 FIA WTCC Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport

Oggi

21.14

quarto 8 Luglio

Tramonta Piena

20.47

15 Luglio

15.55 GIRO DI SVIZZERA

Finale scudetto. Gara 5 Sky Sport 3

Da Valencia, Spagna. Eurosport 2

SUPERBIKE

Investigation Bureau

SUPERBIKE BTCC

Oggi si interroga il batterista Chad Smith (nella foto). Dei «suoi» Red Hot Chili Peppers ascoltiamo «Fortune Faded».

Da Knockhill, Inghilterra Eurosport 2

NUOTO 18.30 TROFEO SETTE COLLI Da Roma. 2ª giornata. Rai Sport 2

RUGBY

Gara 1. Motocross. Da Bellpuig, Spagna Sportitalia 2

15.30 GRAND PRIX SEVEN Da Lione, Francia Eurosport 2

13.00 MX1

18.00 GEORGIA - NAMIBIA

Gara 1. Motocross. Da Bellpuig, Spagna Sportitalia 2

IRB Nations Cup Eurosport 2

In Europa

Domani

max

Oslo

Oggi

19 26

Milano

18 27

17 27

21 32

22 28 Napoli

18 26

19 28

17 19

13 24 Palermo

19 29

21 32

19 30 20 31 Perugia

16 30

22 28

18 28 Potenza

17 25

15 27

17 25

Virgin Radio

Gara 2. Motocross. Da Bellpuig, Spagna Sportitalia 2

12.00 MX2

ASSOLUTI

Ieri

18 28

22 30

19 25 Roma

17 29

20 29

21 26 20 29 Reggio C.

17.15

Gara 1. Da Valencia, Spagna Eurosport

15 33

22 29

Gara 2. Da Valencia, Spagna Eurosport

16.00 MX1

10.30 SUPERBIKE

Pesi leggeri juniores Rai Sport 1

min

15.45 SUPERBIKE

Da Valencia, Spagna. La 7

CANOTTAGGIO 9.15

Oggi

Gara 2. Da Valencia, Spagna La 7

3ª giornata. Sky Sport 2

Finali maschili e femminili. Da Roma. La 7d

MLB ESPN America

Alle 14 si parla di motori, tennis, basket. E di calcio con interviste a Giampaolo Pazzini (nella foto) e Francesco Toldo.

15.10 SUPERBIKE

12.00 SUPERBIKE

19.00 MONDIALI

Music & Sports

Gara 2. Motocross. Da Bellpuig, Spagna Sportitalia 2

19.30 US OPEN CHAMPIONSHIP

11.15

Radio Monte Carlo

13.30 SUPERBIKE

MOTOCICLISMO

20.45 UMANA VENEZIA FASTWEB CASALE MONFERRATO

Alle 12 Fabiana e Daniele Battaglia ospitano, tra gli altri, anche il BMX Freestyler Alessandro Barbero (nella foto).

Da Valencia, Spagna. Eurosport 2

9ª Tappa. Schaffhouse Schaffhouse. Sky Sport 2

BEACH VOLLEY

19.00 CLEVELAND INDIANS PITTSBURGH PIRATES

23.50 24.00 0.05 1.10 2.20

105 Sport

15.00 MX2

GOLF

Finale LegaDue. Gara 4 Rai Sport 2

The Milwaukee 255 Sky Sport EXTRA

Ieri

Tramonta Primo

CHICAGO CUBS NEW YORK YANKEES

21.30 INDYCAR SERIES

Temperature Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari Campobasso Catania Firenze Genova L Aquila

CICLISMO

20.30 MONTEPASCHI SIENA BENNET CANTÙ

BASEBALL

11.25 SUPERSTARS

Mondiale Under 17 Eurosport

Da Amburgo, Germania. Eurosport

MLB Sky Sport 2 e ESPN America

14.45 FIA WTCC

Sprint Cup Series. Michigan Speedway Sportitalia 2

10.30 COPPA DEL MONDO

MLB. ESPN America

BASKET

14.15 FIA WTCC

2ª gara. Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport

Da Stoccolma, Svezia Eurosport

1 Luglio

Roma 5.36

16.30 EUROPEI A SQUADRE

Warm-Up. Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport

21.00 GIAMAICA - USA

2.00

14.00 DTM

2ª gara. Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport 2

Da Stoccolma, Svezia Rai Sport 1

Nuova

Milano

2ª gara. Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport Da Lausitzring, Germania Sky Sport 2

ATLETICA LEGGERA

23 Giugno

Il Sole oggi

Sorge

Amichevole Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1

9.00

22.00 OAKLAND ATHLETICS SAN FRANCISCO GIANTS

13.45 FIA WTCC

CILE - ESTONIA

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21.00 CEARA - SAN PAOLO

Ultimo quarto

5.35

1.00

20.35 UCRAINA - SPAGNA

A cura del Centro Epson Meteo www.meteo.it

Rally dell'Acropoli. Dalla Grecia Rai Sport 1

14.45 EUROPEI A SQUADRE

Playoff Lega Pro Prima Divisione. Finale Girone B Rai Sport 1

La luna

13.00 WRC

HONDURAS COSTARICA Gold Cup. Eurosport 2

CALCIO

IL TEMPO

Sorge

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OMNIBUS TG LA7 M.O.D.A. LA7 DOC SUPERBIKE: GARA 1 TG LA7 PONTIDA TG LA7 SUPERBIKE - GARA 2 PADDOK SHOW CUORE D’AFRICA LA VECCHIA LEGGE DEL WEST TG LA7 - IN ONDA MISSIONE NATURA Documenti TG LA 7 MOVIE FLASH BEACH VOLLEY (R) BEACH VOLLEY (R) BOOKSTORE

18 29

18 33 Torino

18 21

15 26

19 30

19 29 Trento

18 24

12 26

21 25

19 25 Trieste

22 28

17 24

13 27

13 26 Venezia

20 28

16 25

Stoccolma Mosca Londra Berlino Parigi Madrid

Istanbul

Roma Lisbona Atene

D’ARCO

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CIELO

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Rovesci

Coperto

Pioggia

Temporali

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Nebbia

VENTI

Deboli

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Forti

Molto forti

MARI

Calmi

Mossi

Agitati


R

DOMENICA 19 GIUGNO 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA


WIMBLEDON 125

Le edizioni Il torneo, nato nel 1877, non si è disputato per la guerra dal 1915 al ’18 e dal 1940 al 1945

l’analisi di GIANNI VALENTI gvalenti@gazzetta.it

34

L’ultima vittoria britannica nel singolare femminile è dell’anno del centenario (il 1977) con la Wade

19

Le vittorie di Murray Le partite vinte da Murray a Wimbledon: solo 3 contro top ten (Roddick, Gasquet e Tsonga)

Il Regno Unito attende da 75 anni

1

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

I FANTASTICI QUATTRO Ci sono quattro motivi per cui il tabellone maschile di Wimbledon quest’anno sarà il torneo dei tornei. E cioè, Nadal, Djokovic, Federer e Murray, nell’ordine le prime teste di serie (oltre che i primi quattro giocatori al mondo). Che rispetto al passato arrivano sull’erba londinese con motivazioni diverse ma tutte forti. Forse mai come quest’anno tra i Fantastici quattro vive un equilibrio che li pone sulla stessa linea per la vittoria. Nadal è lanciato dal trionfo del Roland Garros. Un pieno di benzina per lo spagnolo cui serviva smarcarsi psicologicamente dall’ombra ingombrante del suo vero rivale, Nole Djokovic. Al quale è inevitabilmente legato a doppio filo. Rafa, infatti, anche a Londra sarà obbligato a vincere (sarebbe la terza volta) per rimanere sul tetto del mondo. Non solo. Dovrà fare il tifo per Federer e sperare che lo svizzero, eventualmente, blocchi Djokovic in semifinale. L’approdo alla finalissima garantirebbe al serbo, comunque vada l’epilogo, il numero uno nella classifica Atp. Questa è la grande spinta che sta nella racchetta di Nole. Conoscendolo, però, darà l’anima per firmare il sorpasso mettendo anche il primo timbro sull’erba che conta. Roger Federer fa da terzo incomodo. Di Wimbledon, dove ha vinto sei volte, conosce ogni segreto. Il braccio è su livelli altissimi, se il servizio lo assiste dovranno fare i conti con lui fino in fondo. L’outsider di lusso si chiama Andy Murray. L’erba è il suo tappeto preferito, ha vinto il torneo preparatorio del Queen’s e pare aver ritrovato la convinzione di un tempo. Nell’altra metà del cielo, l’orizzonte non è così chiaro. Manca la vera regina. Tutta l’attenzione è per il ritorno delle sorelle Williams. La Schiavone, testa di serie numero 6, qui ha come miglior risultato un quarto di finale nel 2009. Ci incuriosisce Roberta Vinci: il successo sull’erba di Rosmalen è un bel viatico.

Anni dalla Wade

Da domani Andy per una vittoria che manca dal 1936 «Pressione? La combatto facendo spesa» VINCENZO MARTUCCI 5 R PRODUZIONE RISERVATA

dScatta Wimbledon. E tutto il Regno Unito spasima.

Murray e Djokovic, simili nel gioco, ma Nole è più «cattivo». Giusto?

Andy Murray, accetta la doppia sfida al primo Slam e al tabù britannico ai Championships dal 1936, con Fred Perry?

«Varietà e cambi di ritmo, certo, ma abbiamo tutti uno stile diverso, e questo rende più interessante lo spettacolo per il pubblico. Nole non è più cattivo di me, ha avuto un momento magico».

«Devo, dopo tre finali nei Major e due semifinali a Wimbledon non manca tantissimo. Devo: dopo i problemi d’inizio stagione, sto giocando bene, fisicamente mi sento a posto, e la fiducia c’è, grazie alle vittorie al Queen’s. Quelle che ricordi, quando ti ritiri».

Quanto vale battere Roddick e Tsonga al Queen’s?

«Vincere non è mai facile, farlo lì è il sistema migliore per prepararsi ai Championships».

E per un soffio, a Roma, non ha fermato Djokovic, sulla terra.

Dove però la pressione è ben diversa.

«Nole era stanco già lì. Le vittorie danno sicurezza, e non fanno sentire la fatica che però c’è, e col mio gioco di varietà da fondo, faccio sempre fare tanti chilometri agli avversari».

«Spero nell’esperienza di coach Darren (Cahill, ndr). Fondamentalmente, lui dice che è questione di mentalità vincente: crescita di match in match, professionalità ed attenzione. E’ un sistema noioso, ma è l’unico per arrivare in fondo a uno Slam».

Al Roland Garros, zoppicava. Peccato.

«Avevo avuto problemi alla caviglia sinistra, ma alla destra mai. Sono andato avanti ad antidolorifici. Sull’erba li ho eliminati, ma ho dovuto fare un corso accelerato di corsa, perché l’erba è più difficile della terra: fa più attrito, bisogna reagire più in fretta e piazzare i piedi davvero bene». Quindi, sul verde, farà lo sgambetto all’amico Djokovic?

Andy Murray, 24 anni, ha giocato 5 volte a Wimbledon raggiungendo le semifinali nel 2009 e 2010 INFOPHOTO

Sull’erba però è un po’ più indietro».

«Ci conosciamo dai 12 anni: fra noi è stato tutto un su e giù, ora lui ora io, "Nole" mi ha molto impressionato per la nuova tenuta psico-fisica: a settembre, agli Us Open, stentava con Troicki...

MURRAY

E’ noiosa anche l’attesa: che cosa fa Murray, aspettando Wimbledon?

«Sto tanto con i miei cani. Faccio la spesa: una settimana io e una la mia ragazza. Poi c’è il go-kart, i video games e twitter». Detta così, sembra calmo, ma Murray s’arrabbia, anche troppo.

«Sono molto diverso dalla fotografia che fanno di me i media brit, che non mi conoscono affatto, ma così la privacy è salva. In campo, ho fortissime emozioni». Salviamo tre cose diverse per l’eternità.

«Roma e il computer, il vecchio e il tecnologico. Riflette me stesso. E poi una bella notizia: il matrimonio di William e Kate». E la sua racchetta non la salva?

«Salvo il servizio, per Wimbledon. Con il pensiero: "Voglio quest’ace, e quello dopo, e quello dopo ancora". E poi? La volée».

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In carriera vanta 17 tornei

CHI E’ Andy Murray è nato a Glasgow (Scozia) il 15 maggio 1987. Comincia a giocare a tennis a 5 anni, a 9 anni scampa al massacro della scuola di Dunblane. E’ professionista dal 2005

CARRIERA Vince il primo torneo nel 2006 a San José: in totale sono 17 in carriera, l’ultimo al Queen’s la settimana scorsa. Ha disputato tre finali dello Slam tutte perse: Us Open 2008 (da Federer) e Australia 2010 e 2011 (da Federer e Djokovic)


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I FAVORITI 4

I NUMERI

Le finali di fila giocate da Nadal: nel 2006 e 2007 perse da Federer, nel 2008 superò lo svizzero e nel 2010 batté Berdych

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La doppietta Parigi-Wimbledon dell’era Open: Laver 1969, Borg dal ’78 all’80, Nadal 2008, Federer 2009 e Nadal 2010

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Le partite vinte a Wimbledon da Federer, 5˚ dell’era Open dopo Connors (84), Becker (71), Sampras (63) e McEnroe (59)

Federer e Nadal la tradizione Djokovic tenta il colpaccio Dal 2003 hanno vinto solo lo svizzero (sei volte) e lo spagnolo (due): ma il serbo vuole ricominciare la serie di successi RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d Il film «Wimbledon» del 2004 non lascerà tracce particolari nella storia del cinema, ma ha regalato ai posteri una frase che sintetizza al meglio l’aura speciale di un torneo nel Tempio: «Ti alzi al mattino e ti sembra che manchi qualcosa».

Secondo Borg, i primi quattro del mondo arriveranno in semifinale: «Poi il mio favorito diventa Federer»

Tradizione Il riferimento, ovviamente, va alla differenza non troppo sottile tra una carriera baciata da un successo sui prati dell’All England Club e una vita agonistica priva della luce magica della Coppa o del piatto d’argento che incoronano i trionfatori: se non vinci a Wimbledon, il resto non conta. Ben lo sanno, ad esempio, Rosewall e Lendl, dominatori di Slam senza il marchio dell’appuntamento londinese e quindi a loro modo menomati nelle gioie sportive. Ecco perché non si può prescindere dalla tradizione per individuare i possibili sovrani e le attese regine: chi ha già l’abitudine ad alzare le braccia al cielo su questi prati, parte in vantaggio. Dal 2003, tra gli uomini, hanno sorriso solo Federer (sei volte) e Nadal (due); tra le donne, nelle ultime 11 edizioni, per nove volte è stata una questione di famiglia delle sorelle Williams, con

le intrusioni della Sharapova (2004) e della Mauresmo (2006). Quartetto Secondo Borg, uno che a Wimbledon qualche pagina leggendaria l’ha scritta, per la vittoria nel maschile non si uscirà dai quattro moschettieri, con una leggera preferenza: «Nadal, Federer, Djokovic e Murray arriveranno tutti in semifinale, poi potrà succedere di tutto, anche se Roger al Roland Garros ha giocato il suo miglior tennis degli ultimi due anni e il Centrale di Londra è il suo giardino». Il sorteggio, però, non ha mostrato tenerezza per il figlio prediletto: se vorrà vincere e scacciare l’ombra di un declino dorato che sembra ormai nello stato delle cose, lo svizzero dovrà infilzare Djokovic in semifinale e Nadal in finale. Rafa non perde a Wimbledon dalla finale 2007: due trionfi (2008 e 2010) intervallati dall’assenza per infortunio del 2009. E il successo al Roland Garros, dopo un inverno non brillantissimo, ha restituito al circuito il cannibale sicurissimo di sé: «La stagione sul rosso è stata molto positiva, io mi sento un grandissimo giocatore e non lo dice solo la storia. Sono pronto a rivincere Wimbledon». Che è il torneo «più prestigioso

e importante del tennis»: parole e musica di Nole Djokovic. Basteranno sette tornei vinti nel 2011, 43 partite consecutive senza macchia prima dello stop con Nadal a Parigi, le due semifinali raggiunte nei Championship (2007 e l’anno scorso) e il miraggio del numero uno a spingere il serbo verso la gloria imperitura? Intanto ha asfaltato Simon in un’esibizione e il ruolo di terzo incomodo gli calza davvero stretto: «Ogni partita è molto delicata, voglio concentrarmi su ogni istante del gioco». Sorprese Fuori dai confini del quartetto, è difficile immaginare la sorpresa in grado di sparigliare le carte. Il numero 5, lo svedese Soderling, in otto partecipazioni ha raggiunto i quarti solo l’anno scorso. Il ceco Berdych è stato finalista nel 2010 , ma non vince un torneo dal 2009 e la continuità di rendimento non è certo la sua compagna più solida. Inteneriti dalle tre finali perse sui prati londinesi, gli organizzatori hanno beneficato Andy Roddick dell’ottava testa di serie, senza tener conto della luna decisamente calante dell’americano. Poi ci sono i grandi battori, da Anderson a Karlovic, gli emergenti come Raonic, i genialoidi stile Baghdatis o Malisse che in giornata ti fanno male. Ma i Fantastici Quattro dispongono di superpoteri smisurati.

A sinistra, Rafael Nadal, 25 anni, con la Coppa della vittoria 2010, la seconda dopo quella del 2008. Sopra, Novak Djokovic, che a Wimbledon vanta due semifinali e Roger Federer, sei trionfi a Londra

IL TORNEO DEGLI ITALIANI CENTO ANNI FA IL PRIMO AZZURRO GIOCAVA SULL’ERBA LONDINESE

Fognini, il sogno è trovare Rafa Pennetta, voglia di recuperare Il ligure potrebbe incrociarlo al terzo turno. Giorgi, prima volta in tabellone LUCA MARIANANTONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa 125ª edizione di Wimbledon segna un secolo esatto dalla prima partecipazione italiana al torneo londinese e di conseguenza ad una prova dello Slam. Era il 26 giugno 1911 quando Gino De Martino, primo vincitore dei campionati nazionali, debuttò sui verdi prati di Worple Road, storica prima sede dove nacque l’All England Lawn Tennis Club. L’avventura del nobile romano a Wimbledon ebbe vita breve poiché fu superato in quatto set (3-6 6-3 6-4 8-6 lo stori-

co primo score azzurro) dal britannico Augustus Hendricks. Semifinali Anche se l’erba non è certamente la superficie preferita dai nostri tennisti, Wim-

Sopra, Fabio Fognini, 24 anni; a destra Flavia Pennetta, 29 anni, due volte agli ottavi AFP/REUTERS

bledon è il torneo dello Slam dove gli italiani hanno ottenuto, per quantità di presenze e percentuale di vittorie, risultati migliori rispetto all’Open degli Stati Uniti e a quello d’Australia ed inferiori soltanto al Roland Garros. La miglior performance di sempre rimane quella raggiunta da Nicola Pietrangeli nel 1960. Ai quarti di finale sono giunti invece una volta Uberto De Morpurgo nel 1928, lo stesso Pietrangeli nel 1955, Adriano Panatta nel 1979 e Davide Sanguinetti nel 1998. Tra le donne i successi sono inferiori e la punta dell’iceberg è rappresentata dai quarti di Laura Golarsa nel 1989, Silvia Farina nel 2003 e Francesca Schiavone nel 2009. Trascinatrice La milanese, reduce dalla finale di Parigi, sarà virtualmente la portabandiera di una spedizione agguerrita e forte di 12 unità, 5 uomini (Fognini, Volandri, Starace, Seppi e il qualificato Cipolla) e 7 donne (Schiavone, Pennetta speranzosa e in recupero dall’infortunio, Vinci, Errani, Brianti, Oprandi e Giorgi, che approda per la prima volta nel tabellon principa-

le di Wimbledon). Per cancellare lo smacco dell’eliminazione al primo turno dello scorso anno, Francesca Schiavone dovrà partire a mille contro l’ex bambina prodigio Jelena Dokic, capace di spingersi, agli albori della carriera — era il 2000 — fino alle semifinali di Wimbledon. Il corridoio d’oro del singolare femminile è toccato a Roberta Vinci, reduce dalla straordinaria prova di Rosmalen. La tarantina ha beccato il settore di tabellone presieduto dalla numero 8 Petra Kvitova, forte ma non impossibile. Difficile Tra gli uomini il discorso si fa più complicato. Andreas Seppi, che ha giocato benissimo a Eastbourne, ha il compito più facile contro lo spagnolo Albert Montanes; Filippo Volandri e Potito Starace hanno pescato due tipi (Tomas Berdych e Stanislas Wawrinka) che concederanno pochissimo. Fabio Fognini infine, dopo i quarti di Parigi, riparte dal canadese Milos Raonic sognando un terzo turno prestigioso contro Rafael Nadal. L’erba è verde e per farla diventare azzurra ci vuole più di un miracolo.


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LA SPERANZA

LA SCHEDA

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FRANCESCA SCHIAVONE

30 ANNI

La Schiavone riparte Golf, riposo e massaggi per conquistare Londra

NUMERO 7 WTA

Francesca Schiavone è nata a Milano il 23 giugno 1980. In carriera ha vinto 4 tornei ed è diventata la prima donna italiana a vincere uno Slam, il Roland Garros del 2010, la prima azzurra a riuscirci dopo Pietrangeli e Panatta. E’ stata numero 4 del mondo (record, eguagliato Panatta), ora è numero 7

la migliore forma fisica e cambiare delle cose per Wimbledon: stare più bassi, avere più potenza sulle gambe, accorciare un po' i movimenti, spingere fin nelle prime giocate. Sarebbe bello prendersi delle belle soddisfazioni anche lì».

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dDa Wimbledon a Wimbledon. Vedi com’è strana la vita? Fa il giro e poi ritorna qua. Quella di Francesca Schiavone, prima di volare ai quarti di finale dell’edizione 2009 (quarta italiana di sempre), contava certamente più emozioni che risultati. La Leonessa, in carriera, aveva già graffiato, ma mai in uno Slam. L’imprevedibile, l’incredibile è accaduto dopo. E adesso ci riprova.

Due anni La sconfitta sull’erba londinese all’inizio dell’estate di due anni fa, ha segnato chiaramente una svolta. Francesca l’estroversa, ma fragile, ironica, ma scostante, dopo aver perso dalla bionda Dementieva s’è ritrovata d’improvviso tra le grandi: 4˚ turno all’ Us Open, 4˚ all’Australian Open 2010, il meraviglioso successo al Roland Garros - prima donna d’Italia a riuscirvi - e i quarti di finale ancora all’Us Open; quest’anno, di nuovo, da numero 6 del mondo i quarti all’Australian Open e la finale di Parigi, persa dalla cinese Na

Li. In ventiquattro mesi, le abbiamo perdonato un solo passaggio a vuoto, proprio a Wimbledon, ma non è stato difficile dopo il trionfo (e i festeggiamenti) sotto la Tour Eiffel. Coraggio Arrivare a Londra dopo una sconfitta che brucia moltissimo è diverso. Doloroso, ma altrettanto stimolante. La migliore delle azzurre, privata dell’ultimo bacio alla terra parigina, ha scelto di rifugiarsi nelle coccole di una spa e nel silenzio dei campi da golf prima di lanciare l’attacco all’erba più famosa dello sport. «La cosa principale è ritrovare

Francesca Schiavone, 30 anni, è stata la prima donna italiana a vincere uno Slam a Parigi nel 2010 EPA

La russa Maria Sharapova, 24 EPA

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dNel panorama senza vere regine del tennis femminile, è perfino ovvio che tutti gli occhi, le attenzioni e i pronostici si incanalino verso le sorellone d’America. Serena Williams non giocava da un anno (dalla vittoria a Wimbledon, appunto), Venus da gennaio: sono rientrate ad Eastbourne questa settimana, hanno perso al secondo e al terzo turno, eppure se esiste un posto speciale per loro, non può che essere il prato del Centrale.

In famiglia Dal 2000, le Williams hanno monopolizzato il torneo in nove edizioni su undici (cinque successi per Serena, quattro per Venere). Di più: in quattro occasioni, si sono affrontate per il Championship (3-1 per Serena il conto delle finali in famiglia). La fortuna ha dato una mano que-

st’anno, togliendo di mezzo la Clijsters, che per talento ed esperienza rappresentava un ostacolo elevatissimo. E anche il computer ha voluto essere benigno con le signore dell’erba londinese recente, piazzandole in parti diverse del tabellone e disegnando perciò la possibilità di un altro epilogo con lo stesso sangue. Prima settimana Decisive le prime sfide, quando le sorelle si porteranno appresso la ruggine fisica e il colpo d’occhio assopito dalla lunga inattività. Non a caso Serena, dopo la sconfitta con la Zvonareva a Eastbourne, ha stilato il programma elettorale per una nuova vittoria: «L’obiettivo, dopo tanto tempo senza tennis, è di entrare in forma nella seconda settimana di Wimbledon. Se ci arriverò». E Venus, di rimando: «Sono contenta di come ho giocato al mio rientro, ma mi devo concentrare su un match per volta». Se passano incolumi i turni iniziali, nella seconda settimana entrano nel loro regno.

Serena Williams, 29 anni, cinque trionfi a Londra AP

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Le finali senza una Williams dal 2000: nel 2006 Mauresmo-Henin. Nelle ultime 11 edizioni Venus ha giocato 8 finali e Serena 6

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IL TORNEO FEMMINILE LE SORELLE AMERICANE SONO TORNATE DOPO UN LUNGO STOP

Serena e Venus hanno vinto nove volte, la bella Maria vuole il bis del 2004

I NUMERI

Le edizioni in cui la Schiavone ha giocato a Wimbledon: il miglior risultato è stato i quarti di finale del 2009

Tattica Francesca non può fare calcoli, a partire dalla prima avversaria che il sorteggio del tabellone femminile le ha riservato, quella Jelena Dokic sconfitta ieri dalla nostra Roberta Vinci nella finale di Rosmalen, proprio sull’erba. Servirà farla muovere molto, non darle respiro per evitare sorprese. Superato il primo ostacolo, la strada potrebbe farsi improvvisamente in discesa fino agli ottavi, dove ad attenderla potrebbe esserci la tedesca Andrea Petkovic, una delle tenniste più brillanti nell’anno solare. Servirà la migliore Schiavone, quella vista a Parigi tutta carattere e resistenza, coraggio e fantasia. E’ vero, l’erba non è una superficie che si adatta alle sue caratteristiche, ma ogni anno è un po’ più lenta, un po’ più simile alla terra battuta di tanti tornei domati e dominati. E allora provaci, niente è impossibile, proprio come un anno fa a Parigi.

La Sharapova cerca casa nel giardino delle Williams

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Le vittorie della Navratilova tra il 1978 e il 1990: nell’era Open seconda è la Graf con 7 e terza Venus Williams con 5

Dopo la sconfitta in finale al Roland Garros si è concessa un po’ di relax per ritrovare la forma: «Posso fare bene» CLAUDIO LENZI

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L’avversaria Tra coloro che in questi anni hanno interrotto la dittatura-Williams c’è Maria Sharapova, che alzò il trofeo

nel 2004, appena diciassettenne. Masha ha avuto su Wimbledon un impatto dirompente: ottavi all’esordio nel 2003, vittoria, semifinale, semifinale. Ma dal 2007 in poi si è issata solo fino agli ottavi: eppure sa come si fa a vincere sull’erba e i risultati del 2011 hanno restituito, se non la campionessa di metà decennio, quantomeno una grande giocatrice di nuovo consapevole della sua forza. E, come sempre, sarà la più ammirata da tifosi e fotografi, vera icona del glamour. Le altre Papà Wozniacki, intanto, ha imposto alla figlia Caroline, numero uno del mondo che si scioglie negli Slam, lo stop alle attività mondane nella settimana che precede i grandi tornei, nella speranza che sfati la maledizione. Poi ci sono Zvonareva (finalista uscente) e Azarenka, le picchiatrici che arrivano dall’Est, o la trionfatrice di Parigi Na Li, la cinese che in una partita secca fa sempre paura. E ancora la Bartoli, finalista 2007, con le sue traiettorie velenose o la ceca Kvitova, mancina in grande crescita. Ma il giardino delle Williams sembra ancora più verde degli altri. ri.cr.


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Pippa e la pioggia Per i bookmaker vincono loro due

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I posti a sedere nel Royal Box. La Regina Elisabetta II è stata a Wimbledon nel 1957, 1962, 1977 e 2010

Previsto un torneo «bagnato» e intanto la sorella della principessa Kate è la più attesa tra i vip STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LONDRA (Inghilterra) dCi vorrebbe la danza della pioggia per arricchirsi a Wimbledon: chi scommette mille sterline su un torneo all’asciutto, potrà portarne a casa novemila. Ma le previsioni hanno già fiaccato lo spirito dei temerari della puntata: si annuncia un inizio con tuoni, fulmini e saette. L’acqua è così scontata, che i bookmaker quotano a 1.06 la possibilità che il tetto «mobile» dell’impianto centrale possa essere utilizzato almeno una volta. Magari la pioggia porterà fortuna, e visto che si celebra la cifra tonda, 125 anni del torneo di tennis più prestigioso sull’erba, qualcuno sarà persino contento. Di sicuro, è stato fatto il massimo per assicurare una manifestazione perfetta. Un esempio? L’aquila che ha svolazzato in questa

lunga vigilia sui 19 campi che ospitano la manifestazione: un espediente per allontanare i piccioni, vera sciagura per i giardinieri di Wimbledon. Loro tagliano e concimano, i piccioni mangiano e lasciano ricordini non proprio profumati. Il miglior rimedio è l’aquila: uno spaventapasseri mobile. Vip e stranezze Ci vorrà invece un esercito umano per vegliare sulla sicurezza del bel mondo che frequenterà tribune, terrazze e ritrovi Vip nelle due settimane di partite. Dalla regina Elisabetta con il consorte Filippo in giù, la terrazza reale di Wimbledon sarà una parata di teste coronate. Ci saranno Carlo e Camilla, William e Kate, personaggi della moda, vecchi atleti, imprenditori che non disdegnano mai di finire, abbronzati e sorridenti, sui giornali. L’attrazione annunciata è Pippa Middleton, sorel-

LA VIGILIA IN CONFERENZA STAMPA

Show Wozniacki Si finge giornalista e intervista Djokovic

Nella foto in alto, Novak Djokovic, 24 anni, numero 2 Atp, sette tornei vinti quest’anno; sopra, la danese Caroline Wozniacki, 20 anni, numero 1 Wta AP/INFOPHOTO

Sono giovani e sono stelle, ma soprattutto, Caroline Wozniacki e Novak Djokovic sono due mattacchioni. La danese, che già ha sbeffeggiato una volta i media inventandosi a Melbourne il morso di un canguro, stavolta si ferma alla conferenza del serbo e, fingendosi una cronista del «giornale di Montecarlo di Avenue Princess Grace», lo provoca: «Come pensi di superare quell’unica sconfitta che hai patito quest’anno?». E Nole, subito al gioco: «Mi ispirerò a qualche tennista molto continua, per esempio, Caroline Wozniacki, non so se ne hai sentito parlare, è diventata un esempio per tutti noi dell’Atp. Mi studierò i suoi match per interrompere questa serie negativa di un match». La neo-cronista è incalzante: «Qual è la tennista preferita del numero 2 del mondo? Ho scoperto da poco la ragazza di cui parlavo prima, fra l’altro abita nella stessa via del suo giornale, qualche volta prendiamo anche un caffé insieme, sulla spiaggia. Mi è successo anche di fare jogging e di cenare con lei. Caroline: «Sono sicura che è davvero una ragazza carina». Novak: «Certo che sì, ed è anche di compagnia, è la numero 1». E la Wozniacki: «E la numero 1 beve caffè sulla spiaggia con qualcuno che non ha quasi mai perso un match?». E giù risate. v.m.

Nella foto in alto, il Centrale con il tetto retrattile inaugurato l’anno scorso, che consente di giocare anche in caso di pioggia. Sopra, Filippa Middleton, sorella della principessa Kate: è stata spettatrice già al Roland Garros e al torneo del Queen’s AP/REUTERS

la di Kate, neosposa del principe William. Pippa è uno dei tormentoni dell’estate 2011: Wimbledon è fatto apposta per lei. Il torneo di tennis più snob del mondo non pone limiti all’eccentricità. Solo qui avrebbero potuto abbassare il livello di due campi per non disturbare la vista della cattedrale che, in lontananza, veglia sul verde di Wimbledon. Gli sguardi reali erano infastiditi dalla sovrapposizione racchette-cattedrale e allora, giù i campi, con spese che avrebbe sfamato per un giorno l’Africa.

ne individuali scatta la mannaia. Forse anche per questo motivo il montepremi nel 2011 è aumentato del 6.4%, toccando quota complessiva di 23.5 milioni di euro. Per i vincitori dei tornei maschile e femminile, un milione e ottocentomila euro a testa: renderanno meno amaro il prelievo tasse. Chi non ha problemi di fisco è l’esercito dei bagarini. A Wimbledon si è protestato perché la vigilanza per combattere questo fenomeno non sarà la stessa che veglierà invece sull’Olimpiade di Londra 2012.

Le tasse Tanto, poi, ci sono mille modi per riempire i forzieri: ad esempio le tasse, un incubo da queste parti anche per i tennisti milionari. Il prelievo è pesante e ha scatenato le proteste perché la legge non è uguale per tutti. Con i calciatori si usa la mano più leggera, mentre con gli atleti delle discipli-

Caffé italiano Ci sarà anche un made in Italy di prestigio a Wimbledon. La Lavazza è uno degli sponsor principali: la sfida è quella di penetrare il ricco mercato inglese. Insegnare agli inglesi a bere il caffè è una sfida davvero temeraria: chissà quali sono le quote dei bookmaker al riguardo.

1937 L’anno del debutto della BBC a Wimbledon. La prima edizione ripresa a colori è stata nel 1967

8615 I cestini di fragole venduti ogni giorno. In due settimane ne vengono consumati 28000 kg


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Isner-Mahut non finisce mai! Scherzo del sorteggio: ancora di fronte l’americano e il francese che nel 2010 si sfidarono per 11 ore 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dHanno fatto la storia con la partita infinita e la sorte ha voluto che si ritrovassero un anno dopo. Quando sul tabellone sono apparsi i loro nomi accoppiati al primo turno, John Isner e Nicolas Mahut non hanno potuto risparmiarsi una grassa risa-

ta e poi hanno dovuto annullare l’allenamento insieme che avevano programmato per ieri pomeriggio. Maratona Nel 2010, sempre al primo turno, l’americano e il francese riscrissero i record di durata di un match affrontandosi per 11 ore e 5 minuti nel-

l’arco di tre giorni, con successo finale di Isner per 6-4 3-6 6-7 (7) 7-6 (3) 70-68. Oggi una targa all’ingresso del campo 18, la scena di quell’epica battaglia, ricorda la disfida, ma c’è già chi si è spinto a chiedere per l’inattesa e clamorosa rivincita il Centrale: «Il sorteggio che li rimette di fronte — ha commentato

DA DOMANI IN TV SU SKY Flavio Cipolla approda al tabellone principale battendo nell’ultim o turno delle qualificazioni lo spagnolo Bautista-Agut 2-6 6-2 7-6 (10) 7-5. Niente da fare per Simone Bolelli: il tennista bolognese è stato sconfitto in cinque set dal francese De Schepper con il punteggio di 3-6 7-6 (5) 6-7 (2) 7-6 (7) 6-2. Disco rosso anche per Marco Crugnola, che non è riuscito ad approdare nel tabellone principale,

sconfitto per 6-2 6-2 6-3 dal canadese Frank Dancevic in una partita più volte interrotta per la pioggia. IL TORNEO IN TV Il torneo di Wimbledon sarà trasmesso in esclusiva da Sky con sei canali dedicati, dal 203 al 208, rinominati per l’occasione Wimbledon 1 (203), Wimbledon 2 (204), Wimbledon 3 (205), Wimbledon 4 (206), Wimbledon 5 (207) e Wimbledon 6 (208), per un totale di 400 ore in

diretta e in HD, oltre alla grande novità di «Diretta Wimbledon», canale dedicato tutto il giorno a Wimbledon con resoconti minuto per minuto fino agli ottavi di finale. Poi basterà un clic sul tasto verde del telecomando e il torneo sarà anche in versione interattiva: si potrà accedere ad un mosaico con 6 finestre per la prima settimana, 4 finestre dagli ottavi ai quarti, con la novità degli highlights. La finale sarà trasmessa anche in 3 D.

John Isner (sinistra) e Nicolas Mahut davanti allo score della loro storica sfida durata 11 ore e cinque minuti su tre giorni di gioco EPA

Murray — è una delle cose più divertenti mai capitate nel tennis e gli organizzatori dovrebbero garantire la visibilità migliore al match». Mahut e Isner, che dopo la faticaccia diventarono amici, hanno avuto la stessa reazione: «Non ci possiamo credere, ma ovviamente adesso ognuno penserà per se».

.it L’ERBA IN TEMPO REALE HIGHLIGHTS E INTERVISTE Wimbledon come non lo avete mai visto su Gazzetta.it: ogni giorno nel canale Tennis i video, le immagini, le interviste del nostro inviato e tutte le partite in tempo reale, con aggiornamenti punto a punto.

Ricchissima l’offerta televisiva: collegandovi sul nostro sito, potrete rivivere in ogni istante i "Golden Moments" dell’erba londinese, le fasi più emozionanti dell’edizione 2010 e la marcia d’avvicinamento dei big, da Rafa Nadal a Novak Djokovic, passando per Federer e Murray, le sorelle Williams, la nostra Francesca Schiavone, la numero 1 Wozniacki e la russa Sharapova.

Durante le due settimane di torneo, non mancate all’appuntamento quotidiano con le presentazioni delle sfide più attese e le interviste ad almeno quattro protagonisti dei circuiti Atp e Wta. Infine, a chiusura di giornata, gli immancabili highlights con gli scambi più belli delle teste di serie e degli azzurri, fino alla finale che incoronerà i due vincitori dello Slam 2011.


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