Cortina 2019

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Š giacomo pompanin

Il nostro obiettivo informare e coinvolgere


CARI AMICI Cortina 2019 é realtá. Siamo la candidata ufficiale dell’Italia, con il pieno supporto della Fisi e del Coni. Ma il “piano internazionale” é, come si dice, solo una metá del cielo. L’altra, e forse ancora piú importante per aggiudicarsi la candidatura, é rappresentata dalla nostra Comunitá. Il Campionato del Mondo di Sci è un’occasione per tutti e non puó svilupparsi al meglio senza l’apporto di ognuno. Lo scopo di questa rivista è quindi, da una parte quello di informarvi sul lavoro svolto e da svolgere, dall’altra quello di raccogliere le esperienze di molti che al progetto del Mondiale lavorano giá.

Sappiamo che solo cosí - con la partecipazione di privati, associazioni, professionisti e volontari Cortina 2019 sará un successo i cui benefici si avvertiranno per anni. Comitato Promotore e Team Cortina 2019

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il progettO categoriE economiche di Michele Di Gallo

tutti siamo parte di cortina 2019


Fin dall’inizio del percorso di candidatura di Cortina 2019, uno dei punti fermi deliberati dal comitato promotore è stato quello di coinvolgere in maniera continua e propositiva le categorie e le forze economiche di Cortina sul progetto di candidatura. In Cortina2017 era mancata la capacità di avere un dialogo stretto e profittevole con le categorie: pur coinvolte in un tavolo di consiglio convocato numerose volte, l’apporto e la partecipazione erano stati inferiore alle attese. In questa nuova avventura si è cercato di valorizzare il ruolo delle categorie economiche, cercando di coinvolgere i rappresentanti in una dimensione strategica del progetto, quindi con un dialogo diretto con i membri del consiglio direttivo, piuttosto che su un tavolo esclusivamente operativo, come era stato nella precedente candidatura. Nell’espressione “categorie economiche” sono racchiuse numerose realtà, quali associazioni di categoria, consorzi, società private e associazioni tra professionisti, che rappresentano la forza motrice dell’economia di Cortina. Al tavolo siedono quindi l’associazione albergatori, l’associazione commercianti – ASCOM, l’associazione artigiani, l’APPIA – Associazione Provinciale Piccola Industria e Artigianato, il consorzio esercenti impianti a fune, le singole società impianti Cortina Cube, ISTA, funivie Tofana, funivia Lagazuoi, Impianti 5 torri, il consorzio di promozione turistica Cortina Turismo, le scuole di sci storiche del paese, quindi Cortina, Azzurra, Cristallo e Dolomiti. Per motivi statutari hanno declinato l’invito a questo tavolo le Regole d’Ampezzo.

Il percorso che si intende approntare con i rappresentanti delle categorie economiche mira ad una piena condivisione del progetto di candidatura: non più scelte “calate” dall’alto, ma scelte il più possibile condivise da tutta la comunità di Cortina, in un percorso virtuoso di crescita e sviluppo.

Le azioni messe in pratica o programmate sono molteplici • progetto con il Professor Rigoni. • confronto sulle tematiche specifiche del Mondiale, in particolare sui capitoli del dossier di candidatura che interessano da vicino le forze economiche: su alcuni di essi si apriranno dei tavoli di dibattito e confronto per la stesura di progetti e piani di lavoro condivisi. • azioni di visibilità del marchio Cortina 2019: sono state avviate alcune iniziative (inverno 2012/13) concertate con le categorie economiche per dare visibilità e far crescere l’interesse attorno al marchio Cortina2019. In particolare sono stati prodotti dei banner Cortina2019 posizionati sugli impianti di risalita, dei berretti Cortina2019 regalati agli operatori degli impianti di risalita, degli adesivi “I support Cortina” a favore degli esercizi commerciali (bar/ristoranti/negozi), dei semplici chiudipacco per i negozianti, delle stemme ricamate indossate dai maestri di sci e dai bambini degli sci club sulle proprie divise.

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Altre iniziative sono in corso di studio e realizzazione in vista dell’estate 2013 e soprattutto dell’inverno 2013/14 • momenti di formazione condivisi tra il team Cortina2019 e i rappresentanti delle categorie economiche. In particolare, i rappresentanti delle categorie economiche sono stati invitati a partecipare agli “Study group” dei mondiali di sci alpino di Schladming 2013 e di sci nordico di Fiemme 2013. Gli “Study group” sono delle attività formative a carico dei comitati organizzatori di eventi mondiali patrocinati dalla FIS, nei quali vengono trasferite conoscenze e knowhow relativi alla pianificazione, all’organizzazione e alla gestione di un evento di tale portata. In sostanza dei momenti di visita al “dietro le quinte” dell’evento, utili per rendersi conto della complessità della macchina organizzativa, delle implicazioni sulla comunità ospitanti e delle tante ricadute positive sul tessuto sociale ed imprenditoriale determinate da una manifestazione di portata mondiale. •azioni di pubbliche relazioni, nelle quali i rappresentanti sono invitati in momenti particolarmente significativi per poter tessere delle relazioni a livello nazionale od internazionale, con i propri omologhi di altre località turistiche, piuttosto che con rappresentanti del mondo sportivo nazionale e internazionale. Il momento più significativo da questo punto di vista è stata la “Cena delle Dolomiti”, organizzata in collaborazione tra Regione Veneto, Cortina2019 e Comitato Organizzatore della Val di Fiemme, durante i mondiali di sci nordico nel mese di febbraio 2013.

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Progetto con il Professor Rigoni Il principale progetto messo in atto dal comitato Cortina2019 con le categorie economiche, è stato quello seguito dal Professor Ernesto Rigoni, organizzato in tre incontri. Il professor Rigoni, già professore universitario presso lo IULM di Milano, docente in vari master d’indirizzo turistico e sportivo (tra cui master di TSM in tourism managment e master SBS di Cà Foscari), è un esperto di destination management e di sviluppo turistico delle località montane, oltre ad essere un profondo conoscitore del mondo dello sci alpino, avendo ricoperto numerosi ruoli nella FIS, ed avendo partecipato come membro del Comitato Organizzatore alle 3 edizioni dei mondiali di sci nordico della Val di Fiemme. Le prime due tappe sono state dedicate all’analisi SWOT: in sostanza, si è cercato di analizzare punti di forza e di debolezza di Cortina (primo incontro), opportunità e minacce rappresentate dall’evento mondiale (secondo incontro). Questa analisi è stata fatta con il libero contributo di tutti i presenti, per cercare di dare un quadro preciso e condiviso della situazione del nostro paese. La terza tappa ha previsto una sintesi di quanto analizzato precedentemente, alla ricerca di tre progetti concreti che in qualche maniera possano valorizzare i punti di forza (oppure minimizzare i punti di debolezza) emersi, e dall’atro canto cercare di sfruttare appieno le opportunità (oppure minimizzare i rischi) prospettati. Quindi un percorso di crescita, basato su progetti concreti, che possano in qualche maniera rappresentare un plus per la comunità di Cortina sul percorso di candidatura verso i Mondiali.


1_ Perché Cortina deve credere nel mondiale?

2_ Cosa si aspetta la vostra

categoria/società dal Mondiale?

3_ Cosa teme la vostra

categoria/società dal Mondiale?

STEFANO ILLING – CORTINA TURISMO

1_ Il Mondiale è una grande opportunità per rilanciare l’immagine di Cortina come località sportiva e confermarne la notorietà. È, inoltre, una occasione per ottenere i finanziamenti per realizzare infrastrutture necessarie per l’ammodernamento del paese.

2_ La soluzione dei problemi di viabilità del paese.

3_ Che Cortina non sappia stilare una lista di obiettivi strategici condivisi né organizzare una squadra credibile per poterli realizzare. È Il lavoro di squadra l’elemento essenziale per poter avere successo. ASCOM Cortina

1_ Dobbiamo crederci perché Cortina d’Ampezzo ha bisogno di “fare sistema” creando una squadra con unità d’intenti e un obiettivo preciso. Imparare a “fare sistema” servirà anche per il futuro.

2_ I commercianti si aspettano - più che introiti immediati - un ritorno negli anni a venire: notorietà ulteriore, svecchiamento dell’immagine, freschezza dell’offerta turistica.

3_ Il rischio è di perdere anche questa candidatura e di apparire come l’eterna sconfitta dopo i fasti del 1956. Non so esattamente cosa serva a Cortina per aggiudicarsi i Mondiali perché non conosco le dinamiche che portano all’assegnazione, anche se mi

sembrano, francamente, molto da addetti ai lavori. A buon senso, credo che per vincere serva “fare” invece che dire che stiamo facendo. La burocrazia e i suoi tempi preistorici – burocrazia dalla quale nemmeno il Comune è immune, rallenta ogni volontà. GHERARDO MANAIGO – ASSOCIAZIONE ALBERGATORI 1_ Il Mondiale di Sci porta visibilità planetaria: è facilmente deducibile. Il DNA di Cortina per lo Sci si è storicamente consolidato diventando un vero e proprio paradiso per ogni tipo di sportivo. È necessario continuare a crederci e considerare lo sci il principale sport migliorando l’offerta verso un pubblico che diventa sempre più esigente. Il prossimo obiettivo su cui lavorare è l’impegno per programmare questa competizione internazionale al massimo delle nostre capacità. 2_ A Cortina d’Ampezzo esistono già 57 strutture con 5.485 posti letto. Possiamo: A_ avviare un programma di ampliamenti premiando chi ristruttura con i principi di eco-sostenibilità. B_ consentire agli appartamenti di usufruire dei servizi alberghieri. C_ coinvolgere tutto il Cadore e così avremmo soddisfatto la domanda di ospitalità del Mondiale Cortina 2019, senza costruire altri alberghi ed evitando di deturpare ulteriormente il territorio della Regina delle Dolomiti -Unesco. 3_ Avremmo gli occhi del mondo puntati su di noi: dobbiamo fare squadra e non farci trovare impreparati. C’è il rischio che le critiche possano superare gli apprezzamenti se non ci presentiamo in ordine, con collegamenti veloci, infrastrutture, accoglienza ricettiva e servizi. Sarebbe interessante poter sorprendere la platea internazionale con un evento straordinario come , ad esempio, essere il primo Mondiale di Sci ad impatto zero, ecologico ed ecosostenibile.

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Alberico Zardini – ISTA 1_ A distanza di oltre 50 anni dalle Olimpiadi del ‘56, Cortina ha bisogno di un altro evento internazionale per rilanciare il proprio ruolo di “capitale Dolomitica dello sci”, titolo che le spetta. La nostra località deve crederci anche perché, in questi anni, ha saputo organizzare eventi importanti, come le gare di Coppa del Mondo Femminile, tanto per citarne uno, a dimostrazione delle grandi capacità organizzative, che saranno sicuramente degne e all’altezza anche di un mondiale di sci. 2_ Il Mondiale porterà innanzitutto un significativo riammodernamento ed una riqualificazione dell’offerta sciistica della nostra area in termini di impianti e di piste. La risonanza mediatica,poi, non potrà che essere un volano importante, in una prospettiva a medio e lungo periodo, per attrarre sciatori sulle piste che ospiteranno le gare. 3_ Due i principali rischi, evidentemente legati alla difficile congiuntura economica in cui versa il nostro Paese: la difficoltà di reperire i necessari finanziamenti pubblici per l’evento e, quindi, la perdita di credibilità internazionale sulle reali capacità di ospitarlo. A Cortina serve, essenzialmente, l’unione: ovvero la convinzione radicata e condivisa di tutte le categorie che il Mondiale sia un treno da non lasciarsi assolutamente scappare. ENRICO GHEZZE – IMPIANTI 1_ Cortina d’Ampezzo deve credere nel Mondiale perché, come tutte le città italiane, non ha mai avuto un programmazione di sviluppo costante e, quindi, deve avvalersi obbligatoriamente di eventi straordinari. La nostra località ha già portato a termine numerose candidature sia olimpiche che mondiali con i risultati che tutti sappiamo. Dob-

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biamo citare una recente vittoria, i mondiali di bob a cui abbiamo mestamente rinunciato (troppo facili). 2_ La viabilità e la possibilità di parcheggiare agevolmente. Due argomenti che diventano ora fondamentali per la gestione del trasporto a fune. Soprattutto dopo i Mondiali. La realizzazione del collegamento sotterraneo tra le due Funivie Faloria e Freccia del cielo (vedi esempio analogo Santa Cristina Val Gardena), e la connessione con il centro del Dolomitisupeski attraverso il Passo Giau ed il Monte Cherz.: queste sono le realizzazioni cui Cortina deve mirare per garantirsi un florido futuro. 3_ Il rischio è la realizzazione di opere senza un futuro post mondiale ( basta vedere Torino 2006 ). Dobbiamo passare, quindi, attraverso una serio percorso di progettazione . Abbiamo notato un goffo tentativo di coinvolgere la popolazione e gli enti: speriamo siano solo un passaggio e che si arrivi ad un progetto organico che risolva i problemi di viabilità e modernizzi la stazione sciistica. Per ottenere i mondiali poi, bisognerà dimostrare di aver almeno aperto i cantieri. MAURO DA DEPPO – SCUOLA SCI CRISTALLO 1_ Necessitiamo di: A_ Infrastrutture, nuove piste e impianti; collegamenti tra le aree sciistiche; parcheggi più capienti; nuovi alberghi e aggiornamento degli esistenti. B_ Cambio di mentalità. Il Mondiale può servire come volano per capire che serve più collaborazione e unità di intenti tra tutti gli operatori e proiettare Cortina verso un nuovo e più moderno modo di operare. C_ Rafforzamento dell’ immagine. Il mondo parlerà di Cortina e, se tutti faranno la loro parte, il risultato non potrà che essere positivo.


2_ Dai Campionati Mondiali la nostra scuola si aspetta che molte cose possano essere cambiate e che altre vengano necessariamente migliorate per poter offrire ai nostri clienti un servizio migliore degno di Cortina. Al momento, purtroppo, sono molte le lacune del “ sistema Cortina” e spesso siamo noi maestri a risolvere svariati problemi “ logistici” dei clienti, soprattutto stranieri, abituati a ben altri servizi. 3_ Il rischio è: A_ Ottenere il mondiale, ma organizzarlo male e senza che apporti benefici tangibili. B_ Convincere il turista a visitare Cortina senza migliorare le problematiche della località sopra descritte. C_ Agire senza unità di intenti, favorendo alcuni a danno di altri. Cortina, per la sua immagine, in generale dovrebbe avere un’offerta un po’ più elastica e moderna, adattata alla domanda che è molto cambiata, con particolare attenzione alla date di chiusura dei rifugi e alberghi. GIOVANNI ALVERà – SCUOLA SCI CORTINA 1_ È giusto che un evento di rilievo come il Campionato Mondiale si “sposi” con la capitale della bellezza e della magia alpina, con le montagne più belle del mondo. Entrambi guadagnerebbero dall’unione. 2_ Direttamente ci aspettiamo lo sbocciare di un qualche “orgoglio di settore”, un’accresciuta consapevolezza di praticare uno sport davvero meraviglioso. Indirettamente, inutile negarlo, la rivalutazione, e conseguenti vantaggi economici, di Cortina quale mèta leader del turismo invernale. 3_ Le difficoltà che riscontriamo sono di tipo per lo più “infrastrutturale”, nel senso che, in quella che è la nostra percezione, il difetto di Cortina rispetto ad altre località

“concorrenti” sta nella qualità e tipologia di servizi disponibili al turismo. “Prendo i Mondiali e poi ristrutturo” è una logica meno incoraggiante di :“Ristrutturo, così mi aggiudico i Mondiali”. Ci saranno pure dei comprensibili problemi di risorse per operare questa “ristrutturazione”; però, esistono ostacoli di natura culturale e quelli possono essere superati. ANNIBALE BISATTI – Scuola sci DOLOMITI 1_ Cortina ha le potenzialità per organizzare il Mondiale che può rivelarsi un’occasione di sviluppo, ed è un’opportunità per la stazione di poter intraprendere una stagione di ammodernamento al passo con i tempi. 2_ La Scuola Sci Dolomiti Cortina, come le altre scuole, alzerebbe il suo livello di immagine con l’opportunità di presentarsi sul mercato in modo più visibile e sviluppare quei contatti, soprattutto a livello internazionale, indispensabili allo sviluppo dell’attività. 3_ Rischi veri non ne vedo nel percorso per la assegnazione, quelli verranno dopo! Prima di tutto la scarsa comunicazione e coordinazione tra i diversi operatori con le strutture pubbliche. Il protocollo d’intesa di Cortina 2019 DEVE essere una “bomba”, non una bolla di sapone, individuando tutti gli interventi che le categorie possono e devono fare. Il Comitato deve stimolare tutti noi. Dobbiamo trovare molti sostenitori esterni.

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Parla l’Assessore regionale al turismo Marino Finozzi “Cortina d’Ampezzo sede dei Mondiali di Sci significherà circa 500 milioni di persone che vedranno in diretta televisiva il Veneto e le sue eccellenze. La Regione del Veneto è impegnata per raggiungere questo traguardo”

© dino colli

abbiamo IL SUPPORTO DELLA REGIONE VENETO


CORTINA 2019 STRAORDINARIO PALCOSCENICO INTERNAZIONALE Cortina d’Ampezzo si candida ad ospitare i Mondiali di Sci 2019, consapevole di essere capofila della montagna veneta nel mondo e Regina delle Dolomiti, patrimonio naturale dell’umanità dell’Unesco. L’assegnazione dei Mondiali di Sci 2019 potrà essere uno straordinario palcoscenico internazionale non solo per la conca ampezzana, ma per tutte le montagne dolomitiche e per il bellunese con i suoi primati produttivi (penso all’industria degli occhiali e al suo primato di stile e di valore), la sua storia e la sua cultura (penso al Cadore e alla pittura di Tiziano). La Regione del Veneto è impegnata per raggiungere questo traguardo, a fianco degli organizzatori e degli sportivi, consapevole che quella di Cortina come sede delle competizioni è la scelta migliore per lo sci ma è utile anche al nostro territorio montano, alla sua immagine e alla sua economia turistica, che vogliamo incentivare, rafforzare, migliorare. Colgo anzi questa occasione per anticipare alcuni contenuti del “Progetto turistico di eccellenza Dolomiti Unesco” al quale sta lavorando al nostro fianco il Club Alpino Italiano. Questo progetto si concretizzerà a partire dalla metà di quest’anno con la dotazione della banda larga satellitare nei Rifugi Alpini, strumento che garantirà maggiore sicurezza, informazione e conoscenza. Ma comprende anche la realizzazione di “Itinerari Parlanti” sulle Dolomiti, il primo dei quali sarà testato attorno al gruppo del Pelmo, che potranno fornire informazioni e opportunità di conoscenza e visitazione del territorio, grazie a particolari app a servizio degli escursionisti. Dentro il progetto turistico di eccellenza ci

sarà infine il sottoprogetto “Montagna Amica e Sicura”, finalizzato ad una vasta campagna di sensibilizzazione e informazione sul tema della prevenzione degli infortuni in ambiente montano. Cortina d’Ampezzo sede dei Mondiali di Sci significherà circa 500 milioni di persone che vedranno in diretta televisiva le gare, il Veneto e le sue montagne, suggerendo i luoghi da visitare, le meraviglie artistiche e naturali del territorio e presentando le eccellenze enogastronomiche. Per le istituzioni, ospitare un evento di tale portata è dunque un investimento per realizzare una grande operazione di marketing territoriale. Per questo la Regione del Veneto ha voluto esserci ed è pronta a fare la sua parte a fianco dei Comuni e delle associazioni coinvolte per portare a casa il risultato. Lo facciamo con convinzione sapendo che i grandi eventi dello sport invernale sono vetrina del luogo in cui si disputano e valgono in quanto ci sono uomini e donne veri impegnati alla migliore realizzazione degli stessi e che sanno trasmettere l’amore per le montagne in cui vivono. Per le Comunitá delle nostre montagne, lo Sport, a tutti i livelli, e il turismo che lo affianca, rappresentano il futuro: un futuro che ci appartiene e cui vogliamo dare la migliore delle prospettive.

Marino Finozzi Assessore Regionale al Turismo, Commercio Estero e Internazionalizzazione, Attività promozionali, Economia e sviluppo montano

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Š stefanozardini.com

I grandi eventi di sci alpino, dice Flavio Roda, presidente della Federazione Sport invernali, non possono prescindere dai territori che li ospitano. E la Regina delle Dolomiti non ha paragoni al mondo


cortina ha le carte in regola Ogni grande evento di sci alpino, come di altri sport di montagna, porta in sé una caratteristica che lo rende inimitabile: è l’unico in cui sport, territorio, paesaggio e macchina organizzativa si devono fondere in maniera totale per trasmettere sensazioni irripetibili, per rimanere indelebili nei ricordi e negli occhi di chi vi ha preso parte. Ecco il fascino che corona l’organizzazione di un’edizione dei Campionati del Mondo di sci alpino. Quando la candidata a tale evento è Cortina d’Ampezzo, a questo fascino insito nello sport si unisce il panorama mozzafiato che offre la Regina delle Dolomiti: una delle cartoline più famose dell’immaginario collettivo legato alla neve. La cultura degli sport della neve che Cortina d’Ampezzo può vantare non ha eguali al mondo ed è per questo motivo che la Regina è stata sede del secondo concorso Fis di sci alpino nel 1932, ha ospitato la prima Olimpiade italiana nel 1956, ospita ogni anno la Coppa del Mondo di sci femminile, ha tenuto a battesimo proprio quest’anno la prima edizione del Criterium Nazionale Cuccioli. Cortina ha fatto e fa la storia dello sci. Quella della Regina è una vocazione che deriva dalla

passione della sua gente, dalla sua storia sportiva immensa, dai tanti nomi di campioni che ha fatto crescere, dagli eventi a cui ha sempre fatto da cornice. Ora Cortina d’Ampezzo insegue i Campionati del Mondo di sci alpino per il 2019: una sfida organizzativa che deve essere al passo con i tempi, ma che può contare sul sostegno di forti radici nel passato. La Regina delle Dolomiti ha tutte le possibilità di ospitare un’edizione dei Mondiali che sarebbe unica ed irripetibile: per cultura, per tradizione, per preparazione della propria gente e dei propri professionisti e anche perché trasmetterebbe una volta di più a tutto il mondo la bellezza e la maestosità delle Dolomiti e delle Alpi italiane, un patrimonio paesaggistico che non ha paragoni al mondo. L’organizzazione per la candidatura non lascerà nulla al caso: sarà precisa e puntuale per garantire al mondo uno spettacolo moderno, funzionale e curato. Il contesto territoriale, il tessuto sociale e la storia provvederanno poi a far rimanere i Mondiali di Cortina nella memoria di tutti gli appassionati del nostro sport.

Flavio Roda Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali

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il ruolo del comitato promotore e del team operativo di Martin Schnitzer

chi siamo, che ruolo abbiamo e cosa stiamo facendo


Il comitato promotore Cortina 2019, fondato dal comune di Cortina d’Ampezzo, dall’associazione permanente Coppa del Mondo (APCM) e dallo Sci Club Cortina, ha il compito primario di candidarsi con la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) alla Federazione Internazionale Sci (FIS) per l’assegnazione dei Mondiali di sci alpino per il 2019. Il comitato è quindi l’interlocutore della FISI e della FIS per quel che riguarda gli aspetti formali della candidatura e ha il compito, in caso di vittoria, di organizzare i mondiali di sci rispettando un contratto ben definito dal detentore dei diritti (FIS). Il comitato promotore, che dopo l’assegnazione diventa di fatto un comitato organizzatore, partecipa alle riunioni della FIS, risponde al questionario ufficiale della FIS (dossier), presenta la candidatura in occasione degli incontri tecnici (FIS Inspection Group), organizza i FIS Training Days per le nazioni emergenti, gestisce uno stand di rappresentanza al congresso FIS e presenta infine la candidatura di Cortina 2019 davanti al consiglio FIS (che a sua volta decide a chi assegnare l’evento). Oltre ad adempiere a tutti questi aspetti formali, il comitato Cortina 2019 risponde alle domande e coordina le “voci” e le esigenze del paese. Per questo motivo si è creato il gruppo Legacy Cortina 2019, costituito da rappresentati delle categorie economiche che compongono il tessuto

sociale e imprenditoriale di Cortina. L’idea è di avviare un processo strategico per capire i benefici, le opportunità e i rischi dell’evento mondiale, e attuare processi virtuosi per una crescita sostenibile della nostra comunità. Ulteriormente il comitato promotore come organo ufficiale è il punto di riferimento per dare informazioni alla popolazione della conca ampezzana. Il comitato promotore è guidato da un consiglio direttivo che decide le strategie per la candidatura, ed è composto da una segreteria e un team operativo che concretizzano quotidianamente le scelte fatte dal consiglio. La squadra operativa prepara la candidatura a un livello tecnico nel senso stretto della parola (sviluppo dossier) e a un livello tecnico in senso più ampio (progettazione piste, stipula contratti con albergatori, accordi per il reclutamento di volontari). Inoltre il team operativo è inserito in un programma di formazione e preparazione continua. La formazione prevede la partecipazione ad altri eventi del mondo FIS (coppa del mondo di Val Gardena, coppa del mondo di Cortina d’Ampezzo), la raccolta di esperienza in occasione di stage formativi e la partecipazione al programma Study Group della FIS (in occasione dei Mondiali di Schladming, Val di Fiemme). Periodici corsi di inglese e di informatica danno un ulteriore contributo nella formazione di ogni singola persona.

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Il team operativo è composto dalla direzione (direttore, vice direttore, segretaria), dal gruppo sport, dal gruppo operations (logistica e progetti), dal gruppo marketing ed eventi e dal gruppo formazione e risorse. Durante il percorso di candidatura i compiti dei vari gruppi sono definiti come di seguito: • Direzione: project management, coordinamento generale, budget, segreteria • Sport: sviluppo progetti piste, supporto WC Cortina, gestione Fis Training Days e World Snow Day • Operations: sviluppo progetti strada accesso a zona traguardo, studio flussi traffico, aspetti strutture e logistica (alberghi, accrediti…) • Marketing & eventi: campagna marketing, progettazione e realizzazione eventi collaterali • Risorse&formazioni: progetto formazione, contabilità Infine tutto il gruppo operativo partecipa alla promozione della candidatura organizzando serate informative, eventi di promozione della candidatura, interventi in occasioni di altri eventi sul territorio (cross marketing) e campagne di promozione della candidatura (affissioni, brochure, inserzioni).

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le esperienze sul campo Schladming, Val Gardena, Coppa del Mondo di Cortina e, per finire, Fiemme. Laddove si disputava il grande sport là erano i ragazzi di Cortina 2019 per imparare come organizzare un evento di livello internazionale. “Non lo facciamo solo per il Mondiale” spiegano i ragazzi in giacca rossa. “Lo facciamo perché siamo convinti che a Cortina d’Ampezzo ci saranno sempre eventi sportivi da gestire e da inventarsi e noi abbiamo scelto di farlo per lavoro. Un lavoro qualificato che possiamo trovare a casa nostra senza dover ‘migrare’ altrove”. Ma imparare un lavoro significa osservare chi lo fa e farsi spiegare. Vale per gli artigiani come per i chirurghi. Vale anche per l’organizzazione degli eventi sportivi. Anzi, sarebbe meglio dire le organizzazioni perché dietro ad ogni evento ci sono tantissime professionalità ed ognuna è necessaria affinché quell’evento risulti vincente. Né è possibile prepararsi prima perché nessuno può prevedere quello che ancora non conosce e nella gigantesca macchina organizzatrice di un Mondiale o di una gara internazionale “le soprese sono dietro l’angolo”. Così’, per i ragazzi di Cortina 2019 non c’è stato che dividersi tra le tante squadre al lavoro – ufficio stampa, catering, alloggi, accoglienza, rilascio pass, organizzazione piste e così via - e mettersi a studiare per questo corso di formazione

sul campo’. Alessandro, Giorgio e Federico son stati i primi a partire alla volta della Val Gardena. Alessandro è stato assegnato alla centrale operativa e ha vissuto ”la mia prima esperienza all’interno dell’organizzazione di un evento quale le gara di Coppa del Mondo di Sci” dove è rimasto “colpito per l’organizzazione puntuale e scrupolosa che riguardava tutti i soggetti dal vertice ad ogni addetto”. Si è trattato di “giorni positivi e memorabili come esperienza” ha spiegato Federico , dislocato ‘in prima linea’ sui settori di pista. Nel cuore dell’organizzazione anche Giorgio che, nell’ambito dell’accreditamento delle squadre nazionali ha spaziato “dalla predisposizione e distribuzione dei badge di accredito alla preparazione della documentazione relativa alle riunioni dei team manager delle squadre in occasione della starting list” entrando in contatto con “l’efficace sistema informatico e gestionale” necessario per gestire eventi di tale portata come la Coppa del Mondo di Sci e altri appuntamenti sportivi internazionali. I tre amici sono stati i primi a compiere il ‘salto formativo’ che li ha portati dalle parole ai fatti concreti. Ma poi è venuto il turno di Anna, Nicola, Alessandro. E tanti altri.

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Consiglio Direttivo

il team 2019 Enrico Valle Presidente

Igor Ghedina Consigliere

Marco Ghedina Consigliere

DIREZIONE E SEGRETERIA

Martin Schnitzer DIRETTORE

Michele Di Gallo VICE DIRETTORE

Marta Gusman ASSISTENTE DIREZIONE SEGRETARIA

Adolfo Menardi Responsabile

Denis Constantini

Matteo Gobbo

Davide Viel

Alberto Ghezze

Edoardo Zardini

Roberto Gillarduzzi

Federico Gaspari

GRUPPO SPORT

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Risorse e Formazione

Giorgio Gaspari Responsabile

Fabio Taddei

Anna Bosetti

Alessandro De Rigo

Christian Ghedina

Fabrizio Lucchetti

Giacomo Giorgi

Michele Canei

GRUPPO Logistica e ProgettI

Nicola Menardi Responsabile

Stefania Zandonella

GRUPPO PROMOZIONE

Alessandro Broccolo Responsabile

Andrea Calissano

Paolo Andreola

Enrico De Bona

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Per Enrico Valle le persone fanno LA differenza e quelle del team operativo stanno diventando sempre pi첫 brave

GRAZIE A CORTINA 2019 COPPA DEL MONDO PI첫 RICCA di Enrico Valle


© giacomo pompanin

Siamo sempre stati considerati tra i migliori organizzatori di Coppa del Mondo con uno staff tecnico in continua crescita e nuove giovani forze che hanno affiancato i più esperti che da anni collaborano con la nostra organizzazione. Si può, però, sempre migliorare ed ecco che nel 2010 abbiamo deciso di concentrare anche la nostra attenzione sugli aspetti legati all’intrattenimento. Entrò quindi in gioco la squadra del team della Candidatura al Mondiale - allora si correva per l’assegnazione del 2015 - e Cortina Turismo. I primi eventi furono fatti in centro e le persone al lavoro in questa attività erano davvero poche. Subito, però, abbiamo capito come l’occasione di avere al nostro fianco una squadra di ragazzi motivati, alcuni già professionisti del settore, altri proprio li per imparare, potesse rappresentare per noi un’occasione per completare l’evento fiore all’occhiello della nostra conca con degli eventi collaterali che prima non esistevano e che ora, dopo pochi anni, sono già capaci di attirare migliaia di persone. Prima l’unica attrazione era la gara, finita la competizione si avvertiva come un vuoto. Ora quel vuoto è stato riempito e attorno alla Coppa del Mondo si anima un vero e proprio Festival dello Sport che rappresenta un motivo in più

– e non di poco conto – che spinge appassionati di sci a salire a Cortina d’Ampezzo e assistere alle gare. Tutti sanno che finita la competizione, non finisce il divertimento, ma anzi continua per tutto il fine settimana. Oggi, infatti, l’Associazione Coppa del Mondo in sinergia con Cortina2019 riesce a proporre a cittadini e turisti un week end ricco di iniziative che coinvolgono le associazioni sportive, le scuole, gli esercizi commerciali, i Sestieri e soprattutto tanti tanti bambini e ragazzi. È il caso dell’evento World Snow Day, una giornata dedicata proprio a loro e voluta dalla stessa FIS. Certamente la candidatura si fa per vincere i Mondiali, ma ci piace sottolineare quanto sia importante il percorso che tutti noi stiamo facendo. La Candidatura, ancor prima del Mondiale, lascerà un’eredità grazie alle tante possibilità di formazione sul campo che in essa vi sono state. Un’eredità che rimarrà ben dopo che l’evento sarà passato lasciando Cortina d’Ampezzo molto più ricca e di una ricchezza che non si può spendere, bensì, contribuisce ad accumularne di nuova: la conoscenza e il saper fare le cose. Gli eventi creano benessere, visibilità, partecipanti. Ma sono le persone a fare la differenza perché sono loro a creare gli eventi.

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A PICCOLI PASSI PER UN GRANDE OBIETTIVO Lo Snowboard Club Cortina, fondato nel 2004, oltre ad avere un settore per l’attività agonistica giovanile, ha un ramo anche per l’organizzazione di eventi: dalle gare regionali a quelle di Coppa Europa. Nel 2009 il Club richiese una gara FIS di snowboardcross. La proposta, subito accolta dalla FIS, ha visto affiancarsi una tappa di recupero di Coppa Europa. La buona volontà e la determinazione degli organizzatori hanno fatto sì che tutto andasse secondo le aspettative. Certo, i mezzi erano sicuramente “primitivi”, ma l’entusiasmo, ha fatto si che lo Snowboard Club Cortina portasse a casa i complimenti da tutto il mondo FIS. E questo era quello che contava. Dal 2009 a oggi, sulle piste del Faloria si sono susseguite cinque edizioni della Coppa Europa di snowboardcross. Di anno in anno, il team che lavora per organizzare l’evento ha puntato a migliorare in primis l’aspetto tecnico, quello che più interessa alle squadre che vi partecipano e alla Fis. Inoltre, è stato fatto uno sforzo in più per creare un contorno, proponendo alcuni eventi collaterali nei giorni delle gare. Il 2010 è stato l’anno dell’Eurochocolate Ski, manifestazione creata dalla GIS in collaborazione con gli orga-

nizzatori dell’evento che fa base a Perugia e il team della Coppa Europa. Nel 2011, in collaborazione con Cortina 2017, la Coppa Europa di snowboardcross è stata anche la prima tappa del Top Dolomites Music Festival, con l’organizzazione di un concerto proprio a ridosso del parterre d’arrivo delle gare in Faloria. La collaborazione con il team Cortina 2019 ha avuto il suo successo nell’edizione appena trascorsa. La premiazione in centro con la discesa degli atleti sulla propria tavola, abbinata al Cross Party ha fatto da contorno alla tre giorni di gare organizzate dallo Snowboard Club Cortina. La forza di questo evento è sicuramente nell’impiego del personale volontario che per i giorni antecedenti e tutti i giorni delle gare si presta a titolo gratuito nell’organizzazione di una manifestazione nata a piccoli passi e che diventa sempre più grande. Denis Constantini Presidente dello Snowboard Club Cortina

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Marketing e comunicazione a cura del gruppo promozione

il nostro lavoro parlano i ragazzi del team


Il nostro lavoro lo toccate con mano proprio ora, mentre state leggendo questa rivista. In realtà essa è solo una piccola parte delle attività quotidiane che accompagnano la candidatura 2019 e che hanno accompagnato le precedenti del 2015 e 2017. Marketing, Comunicazione – che per ora ci piace chiamare informazione, quindi rivolta principalmente a voi concittadini - Eventi. Si tratta di molte attività che amplificano e comunicano il lavoro di tutti gli altri componenti del team, un lavoro quindi trasversale dove la nostra funzione è quella di coordinare, ma in realtà tutti ne sono coinvolti. Oggi tutte queste attività sono in capo allo stesso gruppo, con un supporto esterno per la parte di ufficio stampa (relazioni con i media e giornalisti), ma sicuramente, a Mondiale ottenuto, ognuna di esse meriterà un’attenzione particolare con persone specializzate e dedicate. Prima di entrare nel dettaglio del nostro lavoro desideriamo spendere due parole per provare a chiarire il ruolo della comunicazione e del marketing in una candidatura e fare un escursus di cosa è stato fatto dal 2015 ad oggi. La prima divisione va fatta tra marketing e comunicazione interni, ovvero con l’obiettivo di coinvolgere la popolazione locale e di rafforzare l’immagine di Cortina2019 negli eventi che già a Cortina accadono, ed esterni ovvero al di fuori della nostra conca. In fase di candidatura la prima attività è sicuramente la più importante in quanto i primi promotori della stessa sono proprio le persone, gli imprenditori di Cortina e gli organizzatori di eventi. Il marketing esterno invece viene fatto per creare relazioni e visibilità, in particolare per i partner

(sponsor) del progetto. Una volta ottenuto il Mondiale comunicare all’esterno diventerà sempre più importante e con obiettivi ben precisi che vanno dal valore o riposizionamento del brand (marchio) Cortina, alla penetrazione di nuovi mercati, dall’attrarre visitatori, a fidelizzare quelli esistenti, sino ad attività di co-marketing che potranno essere create con nuovi partner. Un filo conduttore in tutto questo: quando si parla di marketing e comunicazione le persone sono sempre al centro di tutto, che siano locali o turisti noi dobbiamo parlare a loro (a voi) e farle parlare bene di noi. Nella candidatura 2019 la gestione di questi due ambiti è separata ovvero le attività interne sono gestite direttamente dal team 2019, mentre le attività volte a valorizzare partner e sponsor sono affidate ad un’agenzia che ha questo preciso obiettivo. Il ruolo di un’agenzia è infatti quello di agevolare azioni di acquisto spazi, co marketing e contatti che risultano utili per comunicare Cortina2019. Ovviamente questa sintesi non rappresenta una regola ma si tratta di una scelta. Nel contesto delle candidature e successivi Mondiali che si sono svolte attorno a noi abbiamo visto casi di località che hanno svolto solo attività interna, casi di località che a differenza di Cortina non erano conosciute e che hanno sfruttato la candidatura come volano di promozione. Questo ad esempio è il caso della Val di fiemme che, come ci dissero gli organizzatori nell’ultimo incontro pubblico, non “esisteva” sulla cartina geografica prima del Mondiale del 1991. Altri casi nei quali invece si è iniziato a parlare di immagine della località solo a Mondiale ottenuto.

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Š giacomo pompanin

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Cosa abbiamo fatto in questi anni


Stefano, wine and specialities. Candidate.

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EVERYONE’S CANDIDATE.

photo: www.dgbandion.com ©

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Vote with us. Play with us. Win with us. Share the sport

Federazione Italiana Sport Invernali

www.cortina2017.it

Ofcial Sponsors: sponsor ufficiale

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26-03-2010 18:58:05

2015

campagna i’m candidate, affissioni e sito internet, primi eventi collaterali alla coppa del mondo di Sci seconda edizione della Festa dello Sport attività di ufficio stampa Sinergia con altri eventi a cortina

2019

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mantenimento delle attività on line (sito internet) e social attività di ufficio stampa, media kit e sinergia con eventi collaterali alla coppa del mondo di Sci organizzazione dei World Snow Day assieme al gruppo sport

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2017

campagna i vote for cortina nuovo sito internet, apertura dei Social Facebook e You tube, twitter organizzazione dei World Snow Day assieme al gruppo sport, attività di ufficio stampa (inviati 60 comunicati) 2° edizione degli eventi collaterali alla coppa del mondo di Sci con ideazione del top of the Dolomites music festival 2° edizione della Festa dello Sport Sinergia con altri eventi a cortina giornalino 2019 media kit (strumento informativo per giornalisti e per tutti gli interessati alla candidatura)

NOVITÀ

eventi collaterali alla coppa europa di Snowboard comunicazione vs informazione: campagna costante di informazione alla popolazione sul progetto candidatura in primis attraverso questa rivista

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© BANDION.IT

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© BANDION.IT

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La chiave per un buon lavoro in questo settore sono le idee


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Focus on

Coppa del Mondo di Sci e Coppa Europa di Snowboardcross Sicuramente si tratta di una delle attività più impegnative per il gruppo marketing, ma anche una delle più divertenti e coinvolgenti. Tutto cominciò con l’edizione del 2010 quando all’interno di un’elegante tenda trasparente posizionata in P.zza Angelo Dibona (allora P.zza Venezia) si tenne il primo Coach Party, dedicato agli allenatori, e la prima festa dedicata a tutta Cortina, cittadini e ospiti. Già allora vi fu un coinvolgimento di associazioni, bar, ristoranti, rifugi e della scuola alberghiera. Negli anni successivi si proseguì con altre iniziative sempre di successo, sino all’edizione 2012 (proseguita poi nel 2013) che ha visto la nascita del Top of The Dolomites Music Festival. L’idea , il nome ed il format sembrano vincenti e fanno ben sperare che a Mondiale ottenuto l’evento possa proseguire.

Quello che ci interessa sottolineare è quanto è stato fatto per coinvolgere e riportare molti spettatori di Cortina in pista: • Oltre 800 ragazzi delle scuole di Cortina e del Cadore coinvolti grazie ad un lavoro svolto direttamente con gli studenti in tutte le classi, 150 ragazzi dalle scuole del bellunese; • Organizzazione di una rete di trasporti gratuiti in collaborazione con Seam e Cortina Express • Coinvolgimento di associazioni sportive per gli eventi in centro • Coinvolgimento delle attività commerciali e bar • Ritorno dei Sestieri con la prima edizione della Festa Campestre d’Inverno

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Davide Viel ci racconta la sua esperienza


WORLD SNOW DAY 2013 Un giorno sulla neve per i campioni del domani Anche quest’anno il comitato promotore Cortina 2019 ha deciso di mantenere l’impegno preso lo scorso anno riproponendosi per l’organizzazione del World Snow Day 2013. Grande partecipazione di centinaia di bambini coinvolti in varie attività inerenti al mondo della neve. Un evento fortemente voluto dalla Fis per permettere ai più piccoli di avvicinarsi al mondo dello Sci e delle gare, e ai giovani atleti per vedere da vicino i grandi campioni dell’oggi impegnati, a Cortina, nelle Gare di Coppa del Mondo. Non stupirebbe se, fra qualche anno, i campioni del domani si ricordassero di aver partecipato alle prove di discesa sull’Olimpia a fianco delle grandi atlete internazionali. Ma andiamo con ordine, perché non c’è grande evento senza una preparazione altrettanto importante. Naturale che, all’interno del Comitato Cortina 2019, la scelta su chi dovesse occuparsi dell’organizzazione cadesse sul gruppo Sport coordinato da Adolfo Menardi. Data fissata per il 20 Gennaio dalla FIS, giorno in cui Cortina ospitava la gara di super gigante di Coppa del Mondo di sci femminile. Considerando la concomitanza

di questi due appuntamenti così importanti per il mondo degli sport invernali, abbiamo ritenuto fondamentale non dividere le due manifestazioni, bensì unirle esaltandone il valore, sfruttando le capacità e le conoscenze di tutti gli addetti ai lavori e aumentando il pubblico per entrambe. Da questo punto di partenza abbiamo cominciato a redigere un programma assegnando i vari incarichi per tutti i componenti del gruppo sport. Il mio ruolo nel gruppo è stato quello di coordinatore del progetto-evento, incarico che fin dall’inizio mi ha fatto capire di avere una grossa responsabilità, soprattutto perché era all’interno di una gara di Coppa del Mondo con tempi e spazi da rispettare. Con il passare dei mesi la data si avvicinava e tutto il progetto cominciava a prendere forma con molti aspetti da seguire e scadenze da rispettare. Tuttavia lavorando con il supporto dell’Associazione permanente Coppa del Mondo di Cortina, e degli altri gruppi del team operativo, ognuno di noi ha potuto dare il suo contributo alla bellissima manifestazione del 20 Gennaio.

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Abbiamo coinvolto 20 ex campioni dello sci e oltre 300 ragazzi di diverse età e provenienza. In due giornate questi “piccoli atleti” hanno potuto, forse per la prima volta, entrare a contatto con le atlete di coppa del mondo; cominciando dall’estrazione dei pettorali la sera prima della gara, continuando ad osservarle il giorno dopo all’interno della pista durante la ricognizione del tracciato, fino ad aspettarle all’arrivo per le foto e autografi. Infine dopo una bella foto di gruppo davanti al podio con le prime tre classificate, abbiamo concluso l’evento con l’estrazione di numerosi premi offerti dai nostri sponsor. Per quanto mi riguarda è stata sicuramente una bellissima esperienza organizzare una manifestazione come il World Snow Day che ha richiesto molto impegno da parte di tutti noi. Facendo l’allenatore di sci, abituato al lavoro sul campo, non mi era mai capitato di organizzare un evento al quale partecipassero cosi tante persone e grazie a questa esperienza ho imparato molto, soprattutto l’importanza della collaborazione di tutti i componenti dei vari gruppi.

Il nostro obbiettivo è stato quello di far passare una bella giornata ai ragazzi e dar loro la possibilità di avvicinarsi il più possibile alle campionesse che tanto ammiravano. Quest’ultime hanno messo gli ingredienti più importanti; la simpatia e la disponibilità, coinvolgendo i ragazzi in tutti i momenti in cui ne avevano la possibilità. La cosa che mi è piaciuta di più è stato osservare i ragazzi incantati davanti ai propri idoli e nonostante le condizioni meteo non fossero delle migliori, obbligandoci a cambiare programma all’ultimo minuto per non creare problemi al perfetto svolgimento della gara in corso, l’evento è stato apprezzato da tutti i ragazzi, accompagnatori e addetti ai lavori. La FIS ci ha affiancato una persona del suo staff la quale ha seguito con interesse e partecipazione le due giornate. Davide Viel Responsabile progetto World Snow Day

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COME IL MONDIALE CAMBIERà CORTINA

PROGETTI E OPERE che trasformeranno la Regina a cura dei gruppi sport, logistica e progetti

Candidarsi al Mondiale significa cercare il cambiamento: prepararsi a crescere, come strutture, come offerta, come possibilità, potenziando ciò che esiste e innovando dove serve. Per questo un Mondiale di Sci è un elemento chiave all’interno del processo di crescita di una località. Quello che segue è il progetto per il Mondiale 2019, stilato nella filosofia di valorizzazione strutture e tracciati esistenti, coniugando la richiesta di novità avanzata dagli organi internazionali FIS: due zone di arrivo quanto più vicine possibili, una strada di accesso adeguata, impianti di risalita consoni allo standard qualitativo turistico di Cortina.

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Tutti questi interventi non sono fini a se stessi, ma convergono come parti organiche ad un disegno coerente: il rilancio turistico degli sport invernali a Cortina. Tutte le strutture che verranno realizzate in vista del Mondiale rimarranno ai turisti e residenti appassionati di sci, offrendo loro opportunità ed incentivi maggiori di quelli ora disponibili. Altro che cattedrali nel deserto: un grande investimento capace di sostenere la crescita di Cortina d’Ampezzo per almeno dieci anni a venire.


CRONOLOGIA 2013 Prima esperienza di candidatura.

2015 Scelta delle piste più accurata e impostazione dell’unica area traguardo voluta dalla FIS; inizio elaborazione del progetto definitivo delle piste dando incarico ai progettisti; eseguito un rilievo laserscan di tutta l’area piste in collaborazione con le Regole ed ISTA; impostazione organizzativa generale con la Nussli (multinazionale della logistica specializzata in grandi eventi).

2017 Consegna del progetto definitivo delle piste, inizio iter in Comune, Provincia, Regione; contatti con proprietari terreni piste.

2019 Continua l’iter progetto piste (completamento pratica terreni compensativi per le Regole, svincolo usi civici, inizio pratica per la VIA in Provincia, affitto terreni demaniali, in corso di completamento le convenzioni di gestione con le società interessate ISTA e Tofana spa); sdoppiamento del progetto (zona Col Druscié e zona Tofana) ; elaborazione studio di fattibilità per la nuova viabilità di accesso all’area traguardo di Rumerlo da parte di ITS engineering; prossimo obiettivo sarà lo studio della mobilità pubblica-privata sulla fase bump-in (cioè come portare nell’area traguardo almeno 10.000 persone in sole 3h – progetto Nussli).

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LE Opere che saranno realizzate nei prossimi 2 anni 1_ Bacino Idrico per la raccolta acqua “in Po Druscié” per gli impianti ad innevamento programmato. Il bacino di 96.000 mc di capienza si rende necessario per garantire l’innevamento di tutte le piste di gara in massimo 10 giorni con uno strato di neve compatta di circa 30/40 cm. La ristrutturazione dell’intera rete di distribuzione acqua per alimentare i cannoni avrà poi di conseguenza priorità assoluta.

2_ Impianto di collegamento delle ski-area o comprensori sciistici Tofana-5Torri grazie al fondo ODI (Fondo Brancher) che consentirà un rapido collegamento per la mobilità degli sciatori interessati a vedere le gare che giungono da ovest (dalla Val Badia, da Fodom e dall’agordino) e per l’accesso alle piste di allenamento di 5Torri.

3_ Sistema antivalanghe. Abbiamo commissionato uno studio con relativo preventivo ad una ditta specializzata, la quale ha individuato 5 zone dove installare i dispositivi di scoppio,

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quattro in zona Tofana e uno in zona Ra Valles: si tratta di campane del tipo di quella già in uso a Cortina d’Ampezzo che attualmente viene elitrasportata; verranno sistemate con l’elicottero sui supporti fissi in autunno e poi in primavera rimosse e ricoverate nei magazzini. L’obiettivo di questo sistema è di far staccare le slavine ogni 20/30 cm di deposito anche durante la nevicata e anche con visibilità nulla, così che l’esigua massa di neve non provochi danni nella sua discesa verso valle.

4_ Pista Toni Sailer sul lato Sud Ovest del Col Drusciè: interamente nuova di ragguardevole larghezza e pendenza. L’arrivo verrà creato in un anfiteatro naturale in prossimità del “Muro de ra Cioures” e con uno Ski Weg di 400 mt circa si tornerà verso la partenza dell’attuale seggiovia a due posti il cui ammodernamento è previsto a breve. 5_ L’Olympia delle Tofane, la famosa “Strà” dove da 21 anni si svolge la Coppa del Mondo Femminile, verrà adeguata con piccoli


e parziali allargamenti ed aggiustamenti su due cambi di pendenza. All’inizio della Diagonale verrà inoltre creata la partenza per lo Slalom Gigante. Su questa pista sono previste le prove veloci e tecniche femminili: discesa libera, super gigante, super combinata e slalom gigante.

5.1_ Labirinti: allargamento di tutto il primo tratto, quello ripido fino alla confluenza con l’Olympia, con l’interro della linea elettrica: questo intervento comporta il taglio di pochi alberi e qualche livellamento parziale. Su questa pista si svolgerà lo Slalom Gigante maschile. 5.2_ Nuova Vertigine: teatro delle prove veloci maschili: andremo a ricercare il massimo dislivello possibile spostandoci verso l’attacco della ferrata di Punta Anna, circa 90 mt sopra la partenza femminile. Il primo tratto sarà sul ripido ghiaione ripulito dai massi e sassi più grandi, sfrutteremo l’attuale Valon di Pomedes con la creazione di un salto di 40 mt e alla sua fine, ci porteremo con una esse, sulla pista esistente fino all’inizio della Vertigine Bianca. Qui con un allargamento e una breve bretella salteremo 30 mt nel Canalone, tre curvoni e diagonale che ci porterà verso destra sotto la seggiovia all’altezza del pilone e della stradina. In questo punto si renderà necessario un allargamento dell’attuale pista verso destra con la realizzazione di un salto di 40/50 mt che ci porterà nelle vicinanze dell’arrivo della seggiovia Fe-

stis, da qui con tracciato interamente nuovo ma parallelo all’esistente ci porteremo fino all’altezza dei casoni di Rumerlo, da dove tutte le piste del progetto confluiscono per arrivare all’arrivo di Rumerlo.

6_ Arrivo in zona Rumerlo di prove veloci e slalom gigante: verrà adeguato in dimensione, sfruttando tutta la larghezza disponibile e cioè dalla strada fino a sotto la seggiovia, la zona verrà bonificata con condutture di drenaggio e in quanto soggetta a movimenti franosi consistenti si programmerà negli anni una continua manutenzione di livellamento superficiale. I due arrivi saranno a vista e distanti non più di 300 mt l’uno dall’altro. Per il posizionamento delle tribune mobili, tende di servizio, tende di ristoro, accesso pubblico e quant’altro , anche la zona sottostante al sacco di arrivo verrà resa agibile con livellamenti e vie di accesso. Ci teniamo a precisare che questi lavori forniranno finalmente una parziale stabilità a tutta quella zona che attualmente è soggetta a straripamenti delle acque incanalate e a continui smottamenti. Inoltre nessuna struttura permanente verrà costruita, tutto verrà rimosso ed eventualmente rimontato per i vari eventi che si susseguiranno negli anni.

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LE LOCATIONS DEI MONDIALI DI SCI L’impostazione generale della logistica è stata affidata alla Nussli, multinazionale leader specializzata nella pianificazione di grandi eventi e progettazione di strutture temporanee (progetti per Olimpiadi e Mondiali sono numerosi nel curriculum dello studio, presente a Schladming2013) Essa ha previsto per la candidatura Cortina2019 un master plan con le locations principali previste nel mondiale di Cortina:

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media center: struttura temporanea presso lo Stadio Apollonio

cerimonia di apertura: stadio olimpico del ghiaccio

accreditation centre: presso Alexander Girardi Hall

area sport e box sciolinatura: struttura temporanea costruita con container presso il campo sportivo di Fiames

centro volontari: struttura temporanea posizionata a Sopiazes

area TV-Compound struttura temporanea a Ronzuos presso l’ex arrivo di Coppa del Mondo

sponsor village in prossimità dei traguardi di Rumerlo

n°2 tribune provvisorie da 6000 posti ciascuna in corrispondenza dei due traguardi a Rumerlo

presso i parcheggi di Rumerlo con la costruzione di strutture temporanee che non rovineranno e non lasceranno alcuna traccia una volta terminati i mondiali: venue operations center, uffici sport, terrazza interviste, aree ristoro varie, lounge sponsor, lounge vip, lounge sport, centro di primo soccorso e forze dell’ordine

parcheggi in centro nuovi e incrementati, area interscambio auto-navetta a Fiames, Acquabona e Socol


Gli interventi sulle piste e la nuova pista Sailer sul Col Drusciè

ACCESSO A RUMERLO LO STUDIO DI FATTIBILITÀ 3600 metri di adeguamento della strada per garantire l’accesso migliorato alle piste da sci di Rumerlo e Piè Tofana: è questo l’ordine di grandezza dell’intervento allo studio per migliorare la viabilità in vista dei Mondiali 2019. Il tutto per un agevole flusso degli autobus-navetta da 30-35 posti che faranno la spola dal centro del paese a Ronzuos e per consentire il passaggio agli autoarticolati per il trasposto di materiale tecnico-logistico verso l’area del traguardo. Previsti per queste esigenze una nuova intersezione a rotatoria con la S.R.48, il by-pass del nucleo residenziale di Gilardon e l’ allargamento generale della piattaforma stradale sino ad arrivare a 6,5-7,0m, con la possibilità di realizzare un percorso pedonale d’accesso alla zona degli impianti di Socrepes con la realizzazione di una piazzola attrezzata di fermata degli autobus-navetta.

criteri di progettazione •

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ottimizzazione delle risorse tramite un’economia di realizzazione e di gestione soluzioni funzionali anche indipendentemente dall’evento principale dei Mondiali 2019 miglioramento degli standard di sicurezza stradale limitazione degli impatti paesaggistici e ambientali utilizzo di tecnologie e materiali semplici e naturali

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il lavoro fatto a cura del gruppo formazione L’organizzazione di grandi eventi sportivi è una attività complessa che non può prescindere da un lungo apprendistato sul campo. Oltre agli interventi specialistici da coordinare in sede di programmazione generale – dall’organizzazione delle piste alla ricettività – esistono, infatti, intere serie di accorgimenti e imprevisti che solo l’esperienza diretta permette di riconoscere e comprendere. Quello di organizzare eventi sportivi, in pratica, è un lavoro che si può apprendere solo provando in prima persona, e per diverse volte, l’esperienza di partecipare alla loro realizzazione. Questo è il succo delle attività formative condotte dal Team operativo Cortina 2019: raggiungere i luoghi dove il grande sport prende forma e partecipare dall’interno alla macchina organizzativa. I campi di applicazione sono tantissimi:

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dall’ufficio stampa al coordinamento dei volontari, dall’organizzazione del catering all’accoglienza di squadre e sportivi. Chi costruisce le tende a bordo pista, chi guida i giornalisti durante i servizi, chi fornisce loro il supporto per mostrare, a lato delle gare, l’offerta turistica della località ospitante? Tante domande che richiedono tanti professionisti capaci di svolgere lavori qualificati e sempre più ricercati. Formare quei professionisti perché possano avere un lavoro durante e dopo i Mondiali 2019 è una delle finalità primarie del Team Cortina 2019, confidando che l’insieme di tante capacità riunite garantirà il successo di una grande evento quale il Mondiale di Sci che vogliamo venga ospitato a Cortina d’Ampezzo.


Coerentemente abbiamo diviso le nostre esperienze formative su 5 livelli:

1_ STAGE FORMATIVI: comprendono la presa in carico da parte dei diversi comparti organizzativi di un grande evento sportivo di uno o più dei nostri membri, chiamati a divenire parte integrante degli uffici che poi loro stessi costituiranno e guideranno durante il Mondiale di Cortina 2019. Questi stage sono stati effettuati presso le gare di Coppa del Mondo, come a Cortina e in Val Gardena , o durante i Mondiali di val di Fiemme. Attesa anche la partecipazione alle Universiadi di Trento previste per il dicembre ’13.

2_ TRASFERTE, come quella effettuata

3_ LEZIONI FRONTALI giornate full immersion dedicate al gruppo operativo, con la partecipazione di esperti organizzatori

4_ CORSI INGLESE/INFORMATICA al fine di ottenere un livello certificato in questi due campi essenziali 5_ ATTIVITÀ INFORMATIVE dedicate all’incontro con il paese e la Comunità e alla rendicontazione dei risultati ottenuti e dei passi fatti. Sono compresi momenti di incontro come la serata “Il perché di un Mondiale” dell’ottobre scorso, incontri faccia a faccia con le categorie e produzione di materiale informativo come, ad esempio, la rivista che state leggendo in questo momento.

durante i Mondiali di Schladming che hanno interessato tutto il Team Operativo di Cortina 2019 invitato a partecipare per più giorni agli Study group che monitoravano la conduzione del Mondiale.

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Š dino colli

Alcuni sono giĂ dei professionisti, altri lo stanno diventando


cerchiamo di guardare avanti, stiamo costruendo delle professionalità, dei manager “A Cortina d’Ampezzo serve una squadra di bravi professionisti che sappia organizzare e si prenda carico di tutte le manifestazioni, sportive e collaterali, che la nostra Regina ospita e ospiterà sempre più in futuro. La candidatura al Mondiale 2019 è l’occasione per formare questa squadra. Un’occasione che può fare la differenza nel futuro della nostra località. Da una parte, infatti, il binomio Sport e divertimento diventerà sempre più inclusivo, fino a rappresentare un punto di forza – e completamente nuovo - nella nostra offerta turistica. Se, infatti, possiamo considerare lo Sci un’attività ‘matura”, del tutto innovativo è, invece, il percorso che punta a costruire intorno alle competizioni sportive dei veri e propri Festival dello Sport: occasioni per cultori e appassionati di vivere le gare in maniera diversa e molto più coinvolgente. Penso che sarà uno dei vettori principali di crescita per le località legate allo sport e che l’apporto di professionisti sarà fondamentale. Lo dico con un occhio rivolto alla futuro del turismo e con uno ben piantato sul presente: le cure di austerità, le possibilità incerte del Pubblico e delle sua realtà organizzative rendono ancora più essenziale costruire una realtà di privati e ‘im-

prenditori degli eventi’. Non sono discorsi astratti. Il fenomeno dei volontari è preziosissimo, ma se ne riconosce il valore solo se si accettano i suoi limiti. Oltre un certo livello le manifestazioni non possono crescere se il volontariato non viene coordinato dalla visione dei professionisti. Faccio un esempio vicino alla nostra realtà: oggi si può organizzare la maratona delle Dolomiti con oltre 9000 partecipanti. Possiamo pensare ad una Dobbiaco Cortina con 5000 partecipanti? Sono questi i numeri con i quali confrontarci per capire le reali ricadute che lo Sport può avere su una realtà fatta di alberghi, ristoranti, artigiani. Centralizzare l’organizzazione delle manifestazioni sportive nelle mani di una squadra di professionisti significa salire di livello, sia quantitativo che qualitativo. Cortina ha bisogno di quella squadra e il 2019 la sta costruendo. Igor Ghedina Presidente dello Sci Club Cortina e membro del Comitato Promotore Cortina2019

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i vantaggi della candidatura

PER LA CANDIDATURA IN SÉ UN MESSAGGIO. DUE RISULTATI Figurare come candidata al 2019 permette a Cortina d’Ampezzo di comparire - e in primo piano – in ogni occasione pubblica legata ai grandi eventi nel mondo degli sport invernali. Farsi conoscere dagli appassionati come dai ‘tecnici’ della Federazione internazionale ci conferisce una marcia in più non solo per il Mondiale, ma anche per confermare quelle altre competizioni sportive di massimo livello che Cortina ospita già e aumentare le nostre possibilità di ospitarne di nuove in futuro. E non solo. Già ora Cortina si presenta al grande pubblico come il luogo ideale dove praticare lo Sci: la candidatura non comporta un’attività di comunicazione diversa, ma rafforza di molto quella già esistente e rappresenta un invito in più per venire a sciare a Cortina d’Ampezzo.

I NOSTRI RAGAZZI IMPARANO UNA PROFESSIONE Quando hanno iniziato i ragazzi del Team Operativo dalla loro avevano solo la buona volontà e la guida di pochissimi professionisti. Ora sono in grado di organizzare eventi importanti – vedi il Top of the Dolomites Music

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Festival e due edizioni dei World Snow Day. Hanno trascorso dei periodi all’estero per imparare come organizzare grandi eventi sportivi lì dove si disputano Mondiali di Sci e gare di Coppa Mondo. Anche questa sarà l’eredità di Cortina 2019: un lavoro qualificato di cui c’è bisogno e che i nostri giovani di Cortina d’Ampezzo potranno svolgere a casa loro. Il futuro di Cortina d’Ampezzo è sempre più legato allo Sport e alla Montagna. Di figure professionali legate a questi ambiti ci sarà sempre più bisogno: Cortina 2019 le sta facendo crescere e rimarranno anche passati i Mondiali 2019.

CAPOFILA DELLE DOLOMITI VENETE Grazie alla candidatura Cortina d’Ampezzo si sta presentando sempre di più come la capofila e l’alfiere della montagna Veneta. Un ruolo che anche la Regione ci ha riconosciuto stanziando 300 mila Euro di finanziamento per l’attività di promozione di Cortina 2019. Attraverso di noi verranno promosse le eccellenze del Veneto, dall’enogastronomia all’industria degli occhiali, mentre viceversa, sempre nominare il Veneto e le sue meraviglie equivarrà a pronunciare il nome di Cortina d’Ampezzo.


ad assegnazione avvenuta LE INFRASTRUUTRE PER CORTINA L’assegnazione della candidatura può essere l’occasione di realizzare quelle infrastrutture che Cortina aspetta da molti anni grazie alle sovvenzioni pubbliche e al rinnovato interesse degli sponsor che, senza Cortina 2019, non avrebbero ragione di investire a Cortina d’Ampezzo.

TRENTA MILIONI PER CORTINA Inoltre, la Federazione Internazionale dello Sci - la FIS – assegnerà alla località vincitrice circa 30 milioni di Euro da investire sulla promozione della nostra località e la realizzazione dell’evento.

CAPITALE DELLO SCI Cortina d’Ampezzo è stata una meta turistica ancor prima che il turismo divenisse una parola d’uso comune. Questo è dovuto alla sua splendida bellezza, ed ad una fama che è cresciuta nel tempo fino a consacrarla come la Regina delle Dolomiti. Ogni epoca ha, però, bisogno della sua dose di energie e rinnovamento e il Mondiale 2019 può

trasformare Cortina nella Capitale dello Sci. Per tutto il periodo delle gare, gli oltre cinque anni che ci separano da esse e quelli che seguiranno, Cortina d’Ampezzo verrà presentata e sarà la località-simbolo dello sci a livello planetario e così la conosceranno gli appassionati e sciatori che dovranno decidere dove passare le loro vacanze invernali.

500 MILIONI DI TELESPETTATORI Ma quanti sono questi appassionati nel mondo? Più di cinquecento milioni soltanto sono quelli che, in media, assistono alle gare dei Mondiali di sci. 500 milioni di appassionati che assisteranno alle gare di Cortina d’Ampezzo, vedranno i suoi scenari, verranno accompagnati da servizi televisive a scoprire le sue ricchezza gastronomiche e paesaggistiche, le sue montagne, le possibilità di fare sport e l’esperienza delle sue guide. Di altro c’è bisogno per tifare Cortina 2019?

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glI appuntamentI DeLLa canDiDatUra

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1 mag 2013

1 set 2013

Ufficializzazione della candidatura cortina d’ampezzo 2019

consegna del dossier di candidatura

5-9 gIu 2013

1 ott 2013

FiS calendar meeting Dubrovnik (cro)

Presentazione dei candidati alla FiS inspection group

9-19 dIc 2013 Fis training Days: le “Small nations” dello sci ospiti a cortina


7-23 feb 2014

10-26 mar 2014

giochi olimpici invernali a Sochi (rUS)

FiS training days a cortina d’ampezzo

1-6 gIu 2014 18-20 gen 2014

1 mar 2014

coppa del mondo di Sci e World Snow Day 2014: una festa per tutti

consegna del dossier aggiornato

congresso FiS – presentazione finale della candidatura e assegnazione a Barcellona (Spagna) campionati del mondo di sci alpino 2019

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Tanto ha significato il Mondiale di Sci alpino per la località austriaca. Ed ora si aspetta l’effetto a lungo termine di chi è venuto per le gare e tornerà per una vacanza.

Schladming 2013 400 milioni di investimento per 300mila spettatori


44mila pernottamenti e oltre sei milioni di proventi in più. A tanto ammonta la stima dell’Universitá Joanneum sugli effetti a lungo termine di un evento sportivo, il Mondiale di Sci alpino 2013, che alla localitá austriaca di Schladiming ha portato giá 34 milioni di Euro di profitti diretti, 300mila visitatori e la sorprendente cifra di 400milioni di Euro di investimenti infrastrutturali. La metà di questa cifra proveniva da risorse pubbliche ed è stata in gran parte utilizzata per rinnovare o migliorare infrastrutture, ad esempio la stazione ferroviaria, i parcheggi e i diversi accessi alle zone di gara. Un esempio di come i governi austriaci nazionali e locali abbiamo saputo individuare nel Mondiale una gigantesca occasione di promozione turistica e abbiano investito per presentare al meglio la Stiria come possibile meta di vacanze. I dati raccolti danno loro ragione. Su un campione di 1400 intervistati da uno studio dell’Universitá di Innsbruck e il Management Center Innsbruck, il 66,4 per cento ha dichiarato di voler visitare nuovamente Schladming e il 24,7 di volerlo fare probabilmente. Sempre 76,1 per cento consiglierebbe Schladming come destinazione di viaggio e un 17,9 per cento sarebbe tentato di farlo. In pratica, la quasi totalitá degli spettatori ha gradito il Mondiale e consiglierebbe la localitá nella quale si é svolto.

Le ragioni di questo apprezzamento vanno ricercate non tanto in questo o quell’aspetto dell’evento o della localitá, quanto nell’atmosfera dei Mondiali e del tifo in se stessi, fonte di soddisfazione per oltre il 60 per cento degli intervistati. Significativo, infine, é che solo un terzo dei visitatori provenisse dalla regione limitrofa - molti hanno scelto i Mondiali come vacanza principale dell’anno - e che oltre la metá si sia detta disposta e volenterosa di partecipare nuovamente a eventi del genere. Un buon auspicio per le localitá che si apprestano ad ospitare la manifestazione nel prossimo futuro, sapendo che il visitatore tipo del Mondiale ha speso in media tra i 122 e i 175 EUR al giorno e ha pernottato nella regione tra i 2,8 e i 6,2 giorni. Un vantaggio diretto per gli alberghi, ma anche per tutte le categorie di esercenti dato che il moltiplicatore di consumo generato dai Mondiali é stato calcolato intorno ai 52 milioni di Euro. Una grande cifra soprattutto se paragonata ai pochi giorni di gare, a dimostrazione del fatto che i Mondiali, dati alla mano, sono davvero una grande occasione di investimento infrastrutturale e di rilancio economico, i cui effetti si proiettano nel tempo e vanno a lambire tutti gli attori e i servizi della localitá che hanno la fortuna di ospitarli. Schladming 2013 lo prova al di lá di ogni ragionevole dubbio.

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Dalla Svizzera parla Hugo Wetzel, presidente del grande evento sportivo WSC St. Moritz 2017 “che aiuta il turismo, attira gli ospiti, crea legami tra le persone e garantisce visibilità in tutto il mondo. Ecco perché continuiamo a candidarci”.

IL MONDIALE? A ST MORITZ EFFETTI POSITIVI ALMENO PER DIECI ANNI

Passiamo la parola: l’eredità di un mondiale


St Moritz ospita il Mondiale per la seconda volta nell’arco di 15 anni. Perché? La nostra località ha una lunga tradizione nell’organizzazione dei mondiali di sci. Quelli del 2017 saranno i quinti organizzati a St.Moritz. I primi ebbero luogo nel lontano 1934, seguiti da quelli del 1948, del 1974 e infine quelli del 2003.Questi ultimi hanno avuto un impatto tanto positivo sull’economia e sulla società che ci siamo detti che era necessario riorganizzare i mondiali il più presto possibile. Dopo tre candidature ce l’abbiamo fatta. Quali sono stati gli effetti del Mondiale sulla vostra località? Il nostro obiettivo è quello di organizzare un evento che abbia effetti positivi per almeno 10 anni. L’evento intreccia progetti di diversa provenienza: quelli del governo cantonale, delle ferrovie retiche e di investitori privati con benefici per tutta l’industria del turismo. I cittadini e gli ospiti già ne sentono i benefici e più passa il tempo più si formano gruppi che arricchiscono con le loro idee i mondiali in programma nel 2017. L’evento riunisce la gente. Quali interventi in vista dell’organizzazione? Prima dell’assegnazione non ci sono stati specifici cambiamenti infrastrutturali. Gli investimenti sono stati effettuati secondo i ritmi usuali. Dopo l’esito positivo è stato rinnovato il carro per le trasmissioni del segnale. Inoltre sono previsti miglioramenti nella produzione della neve, diversi rinnovi nell’area di partenza e in quella dell’arrivo. Il nostro obiettivo primario è quello di fare investimenti infrastrutturali che potranno essere utilizzati dopo le gare dal pubblico.

Quali gli effetti successivi, sul lungo periodo? Con questo evento vogliamo rafforzare il marchio St.Moritz nell’ambito della competenza degli sport invernali ben al di là dei confini nazionali. Inoltre queste grandi manifestazioni sono ottimi strumenti per promuovere lo sport, l’economia e la località. Si tratta di promuovere in un tutt’uno infrastrutture, conoscenze, networking, società e cultura. Come si organizza un Mondiale, quali passi state compiendo? Fondamentali sono la fama che la località ha saputo costruirsi negli anni, un dossier forte e relazioni solide. Che accorgimenti vi ha suggerito la precedente edizione che applicherete a quella in preparazione? I mondiali ci sono serviti quale base. Basandoci sul successo ottenuto abbiamo adeguato il nostro concetto ai tempi attuali, abbiamo abbracciato la gioventù e abbiamo cercato di costruire la fiducia attraverso un’azione costante. Perché vi siete ricandidati? Perché crediamo in questo tipo di eventi e poi perché St.Moritz e l’alta Engadina economicamente dipendono molto dal turismo. Il nostro obiettivo è quello di aiutare attraverso il nostro evento il turismo. Grazie ad una presenza forte nei media durante la manifestazione St.Moritz sarà presente in tutto il mondo. Inoltre l’infrastruttura migliorata attirerà ulteriori ospiti negli anni a venire.

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Una tangenziale a fondo valle, strutture bivalenti, banda larga e una squadra di professionisti che continua a internazionalizzare. Ecco cosa ha lasciato a Fiemme un evento come il mondiale che, dice Piero de Godenz, “dovrebbe essere fatto almeno una volta ogni dieci anni�.

val di fiemme un dono dal cielo


“La prima volta fu la tangenziale a fondo valle, che ha permesso ai nostri paesi di essere risparmiati dal traffico. Poi, Mondiale dopo Mondiale, vennero le strutture sportive polivalenti, lo stadio del fondo e del salto, i trampolini che ospitano le gare internazionali, le strutture permanenti per la coppa del Mondo, la sala stampa usata anche come sala di danza e il cablaggio dell’intera vallata con la banda larga. Questo e molto altro” spiega Piero de Godenz, presidente del Comitato organizzatore “è stato il portato dei tre Mondiali ospitati dalla Val di Fiemme. Un effetto che è durato molto dopo la conclusione dei Mondiali stessi e che ha portato a far conoscere la Val di Fiemme come un punto di riferimento per i turisti stranieri”. Quanto ha pesato sul rilancio turistico Il Mondiale? Ha completamente invertito la proporzione tra turisti italiani e stranieri. Prima venivano quasi solo dall’Italia. Oggi soprattutto dall’estero: il 70 per cento. E notare che le nostre presenze sono cresciute posizionandosi tra il doppio e tre volte quello che erano prima. Il Mondiale ha permesso di potenziare la nostra offerta sportiva e turistica, mentre la scelta illuminata di presentarci come Fiemme ha fatto conoscere nel mondo il nome della nostra valle. Anche i residence, che un tempo lavoravano una media di 4 settimane, sono arrivati a toccare le dodici di attività.

Da dove si parte per un Mondiale? Il primo passo viene dalle amministrazioni pubbliche che finanziano la candidatura. Ai nostri Comuni abbiamo chiesto un Euro per abitante. Con quei soldi – pochi, ma significativi – ci siamo sentiti autorizzati a presentarci sapendo di rappresentare la nostra valle. Ovviamente i campanilismi ci sono sempre, ma siamo riusciti a far sì che non superassero l’interesse di tutti. Ogni volta a firmare è stato il Presidente della Comunità di Valle. Poi è essenziale il coinvolgimento delle persone. I Mondiali sono resi possibili da loro. Dai nostri 1300 volontari, la maggior parte dei quali sono residenti. Cosa lascia un Mondiale, oltre alle strutture e alla fama delle località? Una squadra che continua a lavorare per attirare eventi internazionali. Partiti ragazzi si sono trovati professionisti degli eventi sportivi. Molti lavorano con noi dalla prima candidatura. E’ importantissimo mantenere oliato il meccanismo. Una località come la nostra ha bisogno di continuare a mantenere alta l’offerta sportiva e il livello di attenzione sulle sue iniziative. A questo fine, direi che un Mondiale ogni dieci anni diventa essenziale per mantenere vive tutte le altre manifestazioni sportive. Perché è questo quello che conta: che le strutture e le località rimangano vive, continuino ad ospitare eventi e attività. Il Mondiale è un ingrediente importantissimo per conseguire questo risultato e noi della Val di Fiemme ci impegneremo al massimo perché anche Cortina d’Ampezzo possa conquistare il suo”.

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Š Diego Gaspari Bandion


il mondiale un’occasione per rilanciare la stagione invernale C’era una volta un paio di sci di legno, c’erano piste non battute e c’era la neve naturale che, quando arrivava, arrivava… e se non c’era, era un problema. C’erano pochi impianti e consumatori meno esigenti. Oggi sono tutti pazzi per l’extra sci, così le località vendono serate con i gattisti, cene in funivia, le colazioni tra le vette, gli slopefood. La formula hotel + sci non basta più, per questo le ski resort soprattutto straniere hanno adeguato le loro proposte ai grandi cambiamenti sociali ed economici che hanno accompagnato gli ultimi trent’anni, cercando argomenti e suggerimenti sempre nuovi e intriganti capaci di affascinare e sedurre le più varie fasce di mercato. I gusti continuano a variare obbligando le destinazioni della montagna a proporre nuove opzioni di soggiorno, nuovi servizi e soprattutto a cercare costantemente novità ed elementi di differenziazione dalle località competitor. Ma non tutti si stanno adeguando e per molti lo sci è un prodotto ormai maturo, con poche possibilità di crescita. Secondo l’Osservatorio Italiano del Turismo Montano, sarebbero infatti in aumento le richieste di offerte tematiche, dedicate al benessere personale, alle opzioni per le famiglie con bambini (asili sci), alle aree cordless

free (slow outdoor, senza impianti dove è la natura a farla da padrone), alle opzioni uniche (chalet in quota con benessere, luoghi di fascino dove vige l’eco-sostenibilità), alle stazioni specializzate solo sulle nuove discipline sportive. È in crescita l’interesse verso le attività, che sono in grado di integrare le pratiche sportive sulla neve con altre discipline. Il nuovo sciatore viene descritto come uno sportivo alla ricerca di esperienze random, senza preclusioni di sorta verso nessun tipo di disciplina. Per loro l’importante è vivere la montagna e provare qualcosa di nuovo, che possa completare la loro conoscenza sportiva. Non solo sci, ma di tutto di più: dall’airboard al freeride, dallo snow cross board allo skifox, dallo snowtubing allo snowkite. Come si può essere vincenti? Tutti hanno ormai le dotazioni di base, occorre armarsi di fantasia e creatività, per proporre imprenditorialmente proposte di vacanza uniche, perché se oggi abbiamo la neve sempre, anche d’estate, questo non basta più. Cinzia Confortola Direttore di Cortina Turismo

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non ne fanno più come una volta Intervista a Carlo Calzà a cura di Tommaso Vesentini

Carlo Calza, 82 anni, veterano di Cortina ‘56 è appena tornato dalla sua ultima gara di sci: la ventesima della stagione. Il suo è una viaggio attraverso la storia dello Sport e dell’Italia, quando gli integratori multivitaminici erano le uova al mattino e i materiali d’avanguardia i cappelli di lana. Così è nata una generazione d’atleti di cui non c’è mai stato l’eguale. Ha ottantadue anni ed è appena tornato da una gara di sci. Tante cose non sono più quelle di una volta e il fisico degli atleti pare sia una di quelle. Carlo Calzà ha praticato a livello agonistico ogni sport che gli capitasse a tiro: sci, fondo, moto da cross su neve, moto da strada, ciclismo e, soprattutto patti-

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naggio di velocità. Lo ha fatto in un’epoca in cui “le piste erano piene di dossi e buche, il fondo si praticava nel bosco, senza tracciati e neve battuta, ma tra gli alberi e le rocce. Durante le gare a volte non ci si vedeva l’uno con l’altro tanto infuriava la bufera e, per proteggerci dai meno venti gradi sotto zero – oggi non si può più gareggiare con quelle temperatura, ma allora sì – avevamo un paio di calze a maglia e un cappello di lana. Gli hockeisti accendevano una fiammella sul casco per scaldarsi la testa”. Non è un passato eroico quello che questo veterano in servizio attivo permanente ci racconta. “Tutt’altro, è un mondo a misura d’uomo, come a misura d’uomo furono le


Olimpiadi invernali del ’56 a Cortina d’Ampezzo. Le ultime di questo genere prima che arrivassero gli sponsor e cominciassero a girare i soldi”. Perché di soldi, negli anni ’50, non ne giravano tanti. “Per prepararmi alle gare mia madre mi faceva un uovo sbattuto con marsala; altro che ricostituenti e integratori o, tantomeno, doping. Di giorno lavoravo riparando i grandi frighi degli alberghi” racconta Calzà “poi andavo ad allenarmi sui laghi ghiacciati. I frigoriferi di allora non erano certo quelli che potete immaginarvi adesso. Erano enormi, vere e proprie celle frigorifere, e il liquido refrigerante era l’ammonica. Mamma che paura ogni volta che li si doveva far partire. Prima con un grossa leva si smuoveva il liquido, poi una ruota, grande come un uomo e di ghisa grezza, avviava il motore, mentre l’aerostato a lato lo faceva entrare pian piano a regime. Sembrava di sentir partire un locomotiva a vapore, con i pistoni e il frastuono ritmato che si facevano sempre più veloci. Ma che pericolo se non si stava attenti! Il rischio era di avviare troppo in fretta facendo si che l’ammoniaca sfondasse il serbatoio e si riversasse all’esterno. Ogni volta che iniziava la stagione e dovevo accendere i frigoriferi, scendevo nei sotterranei con mio padre che mi faceva coraggio”. “Era l’epoca in cui l’Italia aveva un solo corridore sui pattini di velocità. Si chiamava Romano Apollonio e morì a Milano durante la guerra. A Cortina tutti giocavano ad hockey, ma erano rimasti i pattini di Apollonio. I pattini! Pensate che mondo era: ce n’era un solo

paio che doveva bastare ad un atleta”. “Ci chiesero chi volesse usarli e io mi feci avanti. Iniziò così: mi davano l’ingresso gratuito alle partite dell’hockey, potevo andare in vacanza al mare con la Federazione e, durante le gare, mi pagavano il giorno di lavoro perso. Questo era tutto quanto un atleta guadagnava dal suo impegno”. “Ma ci divertivamo tantissimo, e questo ci bastava. Poi con i pattini di velocità me la cavavo bene, entrai subito in squadra e, così, finii pure per girare il mondo”. Da lì iniziò una carriera sportiva che dura tutt’ora. La casa di Calzà, oggi, è letteralmente tappezzata di premi, coppe, riconoscimenti, equamente divisi tra i suoi e quelli ippici della moglie. Campionati italiani di ciclismo, gare di sci di ogni genere e grado, diplomi di merito, titoli di giornali dal ’53 in avanti, foto di Cortina ’56 e di altre, tantissime, occasioni sportive . “Calzà e Liviero dominano e vincono a Misurina” si legge in un pagina di un quotidiano andato in stampa non molto tempo prima delle Olimpiadi del 1956. E Carlo Calzò continua a vincere anche oggi. Come ha fatto per tutta la vita. Nel solo inverno 2012-2013 ha gareggiato venti volte, arrivando primo quasi sempre. “L’inverno è lungo” scherza .“Bisogna pur farlo passare in qualche modo”. Fare una gara dopo l’altra, per un’atleta veterano del ’56, sembra essere quello giusto.

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una madrIna d’eccezIone Per cortina D’amPeZZo Intervista a giuliana minuzzo a cura di tommaso vesentini il team 2019 accompagna la regina ad incontrare due grandi atlete nel nome dello sport e della solidarietà La chiamavano la mammina d’aosta quando nel ‘56 scendeva le piste di cortina con gli sci lunghi 2,5 metri, lei che allora pesava poco più di 40 chili. “era difficile curvare” ammette ancora oggi con un sorriso, ma questo non impedì a giuliana minuzzo di correre per il titolo provandoci fino in fondo e con tutta sé stessa. tutt’ora quell’energia e quella grinta sottile ma determinata, e tanto più sorprendenti in un donna esile e riservata, continuano ad animarla infiammandole le gote quando parla delle sue gare e delle sue tre olimpiadi. La passione è rimasta così come il legame con l’olimpiade e con cortina d’ampezzo . Lei che imparò a memoria il giuramento della squadra italiana all’apertura delle olimpiadi del ’56 e lo “recitò senza mai guardare il foglio perché non potevo abbassare gli occhi dal presidente della repubblica” ha avuto la possibilità di stringere in mano ancora una volta le torce olimpiche di cortina ’56. “Una di quelle originali, di ferro grezzo e non perfettamente proporzionate” racconta mirco Zanini che se la vide arrivare “come un messaggio nella bottiglia: dimenticata in un vecchio baule da un robivecchi”. ora è tornata alla luce, esposta nel ristorante di famiglia - il Pepperone a San giovanni Lupatoto, (Vr) - insieme all’altra torcia olimpica, quella di torino 2006 comprata per

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beneficenza da quello che, racconta il capofamiglia maurizio, più di un ristorante sta diventando un “museo di cimeli sportivi”. in questo ‘museo’, durante la serata intitolata il galà dello Sci, si sono incontrate due grandissime atlete: giuliana minuzzo, scesa per l’occasione con indosso la sua storica divisa azzurra, e Deborah compagnoni, alfiere dello Sport italiano prima e della ricerca contro le leucemie infantili dopo il ritiro dalle competizioni. “Sciare per la vita” l’associazione che Deborah compagnoni ha fondato, ha ricevuto un contributo dagli organizzatori della serata “a dimostrazione del fatto” ha interloquito il Sindaco di cortina d’ampezzo andrea Franceschi “che sport e solidarietà sono due aspetti profondamente legati l’uno all’altro. Un binomio particolarmente forte nella nostra comunità” ha concluso il primo cittadino, ringraziando a nome della regina delle Dolomiti, ospite d’onore della serata insieme al team operativo per il 2019 e al presidente dello Sci club cortina igor ghedina. La serata è stata l’occasione per presentare la candidatura di cortina 2019 e il primo criterium nazionale cuccioli ospitato proprio nella conca ampezzana. ma soprattutto, è stata l’occasione per cortina d’ampezzo di incontrare una madrina d’eccezione: quella giuliana minuzzo che ha aperto le olimpiadi invernali del ’56 e che tutti sperano di poter ospitar a cortina d’ampezzo all’apertura di un altro, grande, appuntamento mondiale.


Vi aspettiamo in pista il 18–19 gennaio 2014


Comitato Promotore della Candidatura di Cortina d’Ampezzo per l’assegnazione dei Campionati del Mondo di Sci Alpino 2019 Via Marangoi, 1 - 32043 Cortina d’Ampezzo (BL) Tel. 0436 875514 - office@cortina2019.it

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