Informazioni pratiche per risparmiare e gestire al meglio i propri soldi
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li economisti classici l’avevano battezzata «propensione marginale al risparmio». Una formula coniata per definire l’aumento del risparmio determinato da un incremento del reddito. Quella propensione è stata la salvezza delle famiglie italiane nei decenni che hanno preceduto la tempesta perfetta dell’industria finanziaria. E può essere ancora la ricetta per uscire indenni dallo tsunami che imperversa sui mercati. Risparmio è la parola magica. Accantonamento di ricchezza per far fronte ai momenti difficili, previdenza per tutelarsi quando il reddito diminuisce o quando l’età avanza, convenienza per spendere meno e per spingere anche il mercato a una competitività più forte. Quella che segue è una piccola guida per coniugare il risparmio con una serie di azioni, di comportamenti, di scelte. Rese ancor più obbligate dal tramonto dell’economia marginale, di quell’unità in più sulla quale si reggevano le formule e i teoremi degli economisti. Come spendere meno scegliendo un conto bancario, una polizza, una tariffa energetica. Come tagliare i costi delle bollette, quale macchina scegliere per spostarsi, i trucchi per fare la spesa al supermarket e per evitare di buttare troppe cose comprate inutilmente. E poi una guida per pagare l’Imu, consigli per le dichiarazioni dei redditi, calcoli per sapere quali agevolazioni può consentire un Isee, ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente, che è il nuovo paradigma per fissare i costi dei servizi. Le pagine che seguono, curate dagli esperti di Banca Carige, vogliono essere questo: un vademecum per avere la cambusa in ordine, per riempire la stiva. E trovare una rada sicura mentre fuori la tempesta continua. La Nazione
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SOMMARIO
Supplemento al numero odierno de LA NAZIONE
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Spesa: come non perdere la qualità
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Casa: un kit di sani comportamenti
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Le nuove frontiere del crowfunding
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Auto: una guida consapevole
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Car Sharing e Car pooling
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Un anno dal Fiscalista
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Un anno dal Fiscalista
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Calcolare l’IMU online
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Tra mille dubbi meglio un fondo
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Pensioni: una risposta per il futuro
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Questione di ISEE
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I click economici
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Le nuove soluzioni dedicate alle famiglie
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Il Gruppo assicurativo Carige
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Soldi: le carte per evitare i contanti
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Imprese: integrazione tra pubblico e privato
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Giovani: avvicinarsi alla Banca
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Incubatori per imprese “neonate”
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Private Banking Carige
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Crisi economica e psicologia
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Indirizzi utili
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I vostri appunti di Economia Facile
Direttore responsabile: Gabriele Canè Vicedirettori: Mauro Avellini, Marcello Mancini Direzione redazione e amministrazione: Via Paolieri, 2 - V.le Giovine Italia, 17 (FI) Testi Studio Headline: Leonardo Bartoletti, Riccardo Benvenuti, Giuliana Cantini, Jacopo Carlesi, Chiara Morellato, Carolina Natoli. Grafica ed impaginazione: Kidstudio Firenze www.kidstudio.it Stampa: Grafica Editoriale Printing srl (BO) Pubblicità: Società Pubblicità Editoriale spa DIREZIONE GENERALE: V.le Milanofiori Strada, 3 Palazzo B10 - 20094 Assago (MI) Succursale di Firenze: V.le Giovine Italia, 17 Per la pubblicità: tel. 055-2499203
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SPESA, RISPARMIARE SENZA PERDERE DI VISTA LA QUALITÀ Indicazioni pratiche per risparmiare fino al 25% È sicuramente una delle principali voci di spesa di una famiglia, parliamo naturalmente della spesa alimentare, un impegno che, spesso, diventa quotidiano. Due sono gli obbiettivi da perseguire: risparmiare, in questo periodo di crisi e, soprattutto, non sprecare il cibo, pensando sempre a chi non ce l’ha. Ognuno di noi sviluppa le sue strategie per la spesa, certo è che, visti i tempi difficili legati alla crisi economica, che ha colpito pesantemente in particolare le famiglie, seguire alcune accortezze permette di risparmiare un bel po’ di euro, riducendo i costi del 20-25%. Pensiamo ad una famiglia tipo composta da padre madre e due figli, il primo consiglio da seguire è quello di controllare bene i volantini delle offerte, proposti dalle varie catene della grande distribuzione, che ci arrivano direttamente a casa. Non è una cosa facile districarsi nella “giungla” delle offerte speciali, per prima cosa bisogna avere bene in mente i prezzi normali dei vari prodotti. Quest’ultima pare una cosa difficile, il consiglio è però quello di conoscere bene i prezzi dei prodotti che usiamo abitualmente, che alla fine non sono molti. Una volta confrontati i prezzi bisogna decidere
quanti prodotti acquistare e dove. Se il prodotto a prezzo vantaggioso non ha scadenze troppo brevi conviene acquistarne il più possibile, ad esempio la pasta, olio,pelati, cibi in scatola. Pei prodotti a scadenze più brevi: latticini, frutta, verdura conviene fare attenzione e comprarne quantità minori, magari tornando più volte ad acquistarli nel punto vendita prescelto. Spesso succede, infatti, che abbiamo acquistato a buon prezzo un prodotto, ma non riusciamo a consumarlo tutto e , dunque il presunto risparmio va a finire nel cesto dei rifiuti (il 30% di quello che compriamo fa davvero questa fine). Un consiglio per evitare che accada è quello di programmare prima il menù settimanale e, magari, adattarlo, secondo i gusti, alle offerte presenti al supermercato. Un’altra importante raccomandazione è quella di “non divagare”, quando si è preparato la lista della spesa, bisogna attenersi a questa e non farsi attirare da altri prodotti, che sono accattivanti, ma a casa non servono o costano troppo. Riguardo la frutta e la verdura, per risparmiare il segreto è quello di comprare prodotti di stagione. Non conviene acquistare le zucchine o i pomodori a dicembre il loro prezzo è, naturalmente tre volte
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più alto che in estate ed il gusto ed il nutrimento non sono ai livelli estivi. Scegliamo attentamente seguendo la stagionalità , e in questo caso acquistando prodotti che provengono da coltivazioni vicine a casa nostra. Per chi ha tempo, voglia ed un po’ di posto (basta anche un terrazzo) c’è sempre la possibilità di coltivare un piccolo orto. Con poco posto e poca fatica si possono coltivare pomodori, erbe aromatiche, zucchine, peperoncini. Per quanto riguarda i detersivi, la cosa importante è di seguire le istruzioni, attenendosi alle dosi consigliate. Spesso, infatti, tendiamo ad abbondare con il detersivo o l’ammorbidente nella lavatrice, o con i detergenti spray per la pulizia della casa. Seguendo le giuste istruzioni, si può risparmiare ed, anche, inquinare meno. Ultimi consigli da seguire , per chi ha un po’ di tempo in più. Per risparmiare dal punto di vista
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economico e guadagnare in genuinità , si possono preparare in casa prodotti come lo yogurt, la pasta, le confetture, il passato di pomodoro, il ragù. Questi prodotti, se preparati con cura, possono durare in dispensa anche sei mesi. Altri prodotti come, carne, alcuni tipi di verdura e di pesce possono essere congelati e consumati non subito. Bisogna sempre ricordarsi di scrivere la data sui cibi che congeliamo e sapere per quanto tempo ognuno di questi può stare all’interno del congelatore (spesso lo si trova scritto nelle istruzioni del congelatore stesso). Infine, ultima raccomandazione, che fa bene al portafoglio ed all’ambiente, portatevi , quando andate a fare la spesa le borse riutilizzabili, sacchetti di tela, carrellini o scatole, non acquistate tutte le volte i fastidiosi sacchetti di plastica, anche loro alla fine del mese incidono sui costi della famiglia.
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I PRODOTTI “VICINI” COSTANO MENO L’ESPERIENZA DEI GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE
Oltre 600 ‘Gas’ in Italia, nel tentativo di allontanare il carovita Sono oltre 600 in Italia: si chiamano GAS, gruppi di acquisto solidale ed hanno l’obbiettivo di acquistare all’ingrosso prodotti alimentari di uso comune, da redistribuire tra gli aderenti. I GAS non sono nati solo per risparmiare sulla spesa di ogni famiglia, non per nulla nella loro definizione compare la parola “solidale”. E’ infatti la solidarietà il criterio guida di questi gruppi nella scelta dei prodotti, nella selezione dei produttori, che, spesso sono piccoli agricoltori, nel rispetto dell’ambiente. Questi gruppi nascono partendo da un sentimento di critica profonda verso gli attuali modelli di consumo e contrapposti a questi ne propone uno diverso alternativo e facile da mettere in pratica. Il gruppo nasce, in genere all’interno di una cerchia di amici, alcuni si occupano di trovare i produttori nel proprio territorio, questo porta subito a risparmiare i costi relativi al trasporto. In genere i GAS ricercano prodotti biologici ottenuti tramite giuste condizioni di lavoro. Una volta acquistati si procede poi alla divisione dei prodotti fra i vari aderenti. Un’esperienza facile da replicare anche in Toscana dove sono migliaia i piccoli produttori.
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FINO A MILLE EURO DI RISPARMIO IN CASA Un manuale per abitare consapevolmente L’iniziativa, prima nel suo genere in Italia, arriva da Casa Spa Risparmiare da 700 a 1.000 euro l’anno sulle bollette di acqua, elettricità e gas. Tutto questo solo adottando pochi, semplici accorgimenti nei comportamenti quotidiani. La Toscana, in questo senso, si dimostra all’avanguardia a livello nazionale e - per la prima volta in Italia - presenta un manuale per abitare ‘consapevolmente’. Un’iniziativa realizzata da Casa Spa, società di progettazione e di gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei 33 comuni dell’Area Fiorentina, che ha riunito tutte le voci utili al risparmio domestico in una sola pubblicazione. Inserendo nella proposta anche una valigetta con alcuni oggetti (una bottiglia di vetro da riempire con l’acqua del rubinetto, un termometro per avere piena coscienza della temperatura, il portachiavi con la luce alimentata da un minuscolo pannello fotovoltaico) in grado di aiutare a spendere meno. Circa il 33% dei consumi energetici nazionali è assorbito dalle abitazioni (gli altri settori che consumano energia sono i trasporti, l’industria e l’agricoltura) e all’interno degli alloggi il riscaldamento è quello che ha il maggior impatto, pari a oltre il 75% dei consumi, l’acqua calda per uso sanitario pesa per circa il 10% mentre gli elettrodomestici e l’illuminazione pesano per circa il 15%. Le nuove abitazioni, già
ora devono essere energeticamente efficienti, cioè avere bisogno per il loro funzionamento di una quantità ridotta di energia, ma il problema enorme è costituito dalle abitazioni esistenti, in particolare quelle costruite nel dopoguerra, che sono energeticamente inefficienti, con una media di consumo per l’80% delle abitazioni esistenti in Italia di oltre 150 kilovattora metro quadro anno, contro uno standard oggi corrente che dovrebbe collocarsi al di sotto dei 50 kilovattora metro quadro anno. Attraverso stili di vita “risparmiosi” si può comunque recuperare una buona quantità di denaro. Utile, per esempio, a ripristinare quella settimana di vacanza estiva che - a causa della crisi - sarebbe stata presumibilmente abolita da parte di molte famiglie. Con pochi accorgimenti si può fare molti. Piccole attenzioni, che richiedono certamente un cambiamento di abitudini consolidate, ma che non necessitano di altri investimenti, oltre la buona volontà e un po’ di cura e consapevolezza. Il manuale riporta anche dati ed esempi concreti su come utilizzare l’energia elettrica, il riscaldamento, l’acqua e molto altro ancora. Tutto finalizzato ad alleviare - e non di poco - il peso della bolletta energetica. Per info e richiesta del manuale è possibile chiamare il numero 055226241.
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MANUALE “ABITARE CONSAPEVOLMENTE”
I possibili risparmi sulle bollette di acqua, elettricità e gas, per una famiglia media, applicando le accortezze suggerite dal manuale
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BOLLETTA
CONSUMO
SPESA/ANNO
ACQUA
880 litri/giorno
720 €
BOLLETTA
CONSUMO
SPESA/ANNO
ELETTRICITÀ
2700 kWh/anno
420 €
BOLLETTA
CONSUMO
SPESA/ANNO
GAS
1400
m3 /anno
1050€
Diminuzione temperatura ambiente di 1°C
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INTERVENTO
RISPARMIO
€/ANNO RISPARMIATI
Applicare riduttori di flusso ai rubinetti
486 litri/giorno
397 €
Chiudere rubinetto mentre ci si fa la barba
50 litri/giorno
40 €
Chiudere rubinetto mentre ci si lava i denti
30 litri/giorno
24,5 €
Usare la doccia al posto della vasca
150 litri/giorno
122 €
TOTALE RISPARMIO Consumare acqua del rubinetto o dei fontanelli pubblici al posto della minerale in bottiglia
583,5 € 250 €
INTERVENTO
RISPARMIO
Utilizzare gli elettrodomestici in base alla tariffa bioraria
10%
42 €
Utilizzare una presa multipla con interruttore
12%
50 €
TOTALE RISPARMIO
€/ANNO RISPARMIATI
92 €
INTERVENTO
RISPARMIO
€/ANNO RISPARMIATI
7%
73,5 €
Diminuzione temperatura ambiente di 2°C
12%
126 €
Diminuzione temperatura ambiente di 4°C
25%
262,5 €
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LE NUOVE FRONTIERE DEL CROWFUNDING Tu metti l’idea, Eppela trova gli sponsor Realizzare un proprio progetto o idea senza chiedere aiuto alle banche? Non è più un sogno così lontano e, ad aiutare i ‘creativi’ per vederlo nascere, ci pensa Eppela, il nuovo progetto di crowdfunding che si sviluppa sulla rete in maniera gratuita, con un sistema che permette di condividere le proprie idee on line e raccogliere fondi
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per la loro realizzazione: l’obiettivo è quello di far incontrare gli ideatori di un determinato progetto con il suo possibile pubblico, permettendo così di realizzare il sogno. Gli ambiti in cui devono rientrare i progetti proposti sono variegati: arte, cinema, letteratura, design, musica, fumetto, innovazione sociale, moda, associazioni no profit.
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volta che sarà realizzata. La ricompensa consiste quindi nel prodotto realizzato, che può essere un libro, un CD, un posto in prima fila ad un concerto o ad una esibizione teatrale. Facciamo un esempio: se una giovane ragazza vuole realizzare una serie di borse personalizzate ma non ha i fondi e non vuole rivolgersi alle banche. Proponendo il suo progetto alla community, ha la possibilità di trovare finanziatori che in cambio riceveranno una sua borsa. Nato nel 2011, il crowfunding all’italiana creato da Nicola Lencioni -grazie a una raccolta di fondi pari a 12mila euro per sostenere se stesso - ha già finanziato otto dei novanta progetti pubblicati, per un totale di 50mila euro e oltre settemila iscritti. Come funziona: attraverso un semplice click avviene lo ‘scambio’: l’ideatore e primo promotore del progetto che intende far nascere deve fissare un budget per metterlo in atto e fissare una data di scadenza entro cui raccogliere i finanziamenti. A questo punto lo deve sottoporre alla community di Eppela e diffondere la notizia, chiedendo un sostegno economico agli avventori della rete in cambio di una ricompensa, che non sarà di natura economica ma un ‘pezzetto’ dell’idea una
Per la realizzazione del progetto, fondamentale è l’aspetto della comunicazione, che avviene con una pubblicità fai da te: ogni creativo deve diffondere la notizia della pubblicazione della sua idea su Eppela attraverso tutti i suoi contatti, con mail, social network, come Facebook e Twitter e ogni altro mezzo a sua disposizione per creare quel passaparola dove ogni contatto può trasformarsi in uno sponsor. Cosa succede se nella data stabilita non si riesce a raccogliere la cifra per realizzare l’idea? Chi ha già sottoscritto un’offerta rientra in possesso dei soldi dati e il progetto viene chiuso, quindi nessuno perde o guadagna nulla, potendo così dormire sonni tranquilli e passare ad un nuovo progetto da realizzare.
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GUIDARE AL RISPARMIO Pillole di saggezza per automobilisti parsimoniosi Quali sono i comportamenti da adottare per preservare – per quanto possibile – il portafoglio di ognuno di noi e la buona salute della nostra ‘cara’ (in tutti i sensi ) autovettura? Impresa improba perché il dato di partenza è questo: il nostro Paese pare detenere il primato mondiale di auto private pro-capite (corrispondente a 1,66 persone per vettura nel 2009) e ha 36.4 milioni di veicoli circolanti che percorrono circa 13000 km/anno (il 26% in più della media UE). Nello periodo 1990 2009 la densità automobilistica (n. autovetture per 1000 abitanti) è passata da 475 a 603 unità. La crisi che morde pesantemente, forse, riuscirà a renderci virtuosi ed a pensare ad un utilizzo diverso del vettore di trasporto. Più avanti vedremo come. Intanto concentriamoci su alcune regole semplici che non costano niente e che producono: a) risparmi al portafoglio; b) più attenzione e meno complicanze all’ambiente. E’ bene essere chiari fin da subito. La scelta di un marchio rispetto ad un altro per fare il pieno di carburante, la scelta del luogo come l’utilizzo del gpl/metano rispetto al tradizionale benzina/diesel, sono scelte che producono effetti. Più l’alimentazione scelta che non la marca od il luogo dove si fa carburante, ovviamente anche se le differenze sono anche significative. Alla fine, però, quello che conta davvero è la guida intelligente e la corretta manutenzione dell’autovettura che, messi insieme, consentono di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 del 10-15 % migliorando anche la sicurezza sulla strada. Ovvero si ottiene l’utile e il dilettevole. Allora quando partiamo, intanto, avviamo il motore facendolo partire subito ma lentamente, senza portarlo a regimi di rotazione elevati. Evitiamo di ‘tirare’ la marcia. Più si riducono i giri
del motore, meno si consuma. Complessivamente i range conciliati sono per il benzina tra i 1.500 ed i 2.500 giri/min; diesel tra i 1.300 ed i 2.000 giri/min. Guidiamo senza accelerazioni a velocità uniforme. Un punto critico sono i semafori ed in città abbiamo spesso incontri ravvicinati con questa struttura. Se si vede che la luce è rossa, cominciamo subito a decelerare così da provare ad avere la possibilità di arrivare magari all’incrocio con il verde evitando una sosta non solo noiosa, ma costosa, visto che lo stop-and-go in città è una delle principali cause del consumo di carburante. Stesso discorso per la velocità. Soprattutto quando siamo in autostrada se la nostra velocità di crociera è 110 kmh, è vero che si va il 15% meno del limite (130), ma si consuma anche il 35% in meno. Rimaniamo in autostrada: fra un po’ arriva l’estate. Se abbiamo il condizionatore, bene, ma usiamolo con parsimonia. Utilizzarlo in maniera incessante può portare anche ad un aumento nei consumi stimati del 20%. Consumi che possono venire incrementarti anche da altri fattori quali modifiche estetiche che appesantiscono l’auto e creano maggior attrito, oppure come quando si lasciano – per esempio – accessori come i portasci montati in pieno agosto. Ogni peso aggiunto all’auto, aumenta i consumi ed insieme le emissioni in area. A tutto questo occorre aggiungere il rispetto pedissequo di tutte le scadenze che ogni libretto di auto propone per le manutenzioni programmate... Mettendo in atto tutti queste azioni, il risultato è certo, ma comunque ricordiamoci sempre di quanto diciamo in apertura ovvero siamo la nazione con il più alto numero di auto pro capite. Allora forse…
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CAR SHARING
UN ALTRO MODO DI CONDIVIDERE L’AUTO
Avere un’auto sempre a disposizione, senza nessun costo di possesso, con il vantaggio, nei comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci e Fiesole, di poter entrare nelle zone a traffico limitato, non pagare il parcheggio e transitare nelle corsie preferenziali. Sono queste le caratteristiche del Car Sharing che in Italiano possiamo tradurre come auto condivisa. In questo caso condivisione significa avere a disposizione un auto su prenotazione 24 h su 24 e 7 giorni su 7, per il giorno e l’orario in cui ci è necessaria, pagando solo per il tempo di utilizzo. La soluzione è interessante, spesso in famiglia diventa difficile sostenere due automezzi con gli alti costi di assicurazione e manutenzione. Con ilCar Sharing le famiglie possono pensare di eliminare la seconda macchina o di rottamarla usufruendo del contributo di 600€ del Ministero dell’Ambiente, spesso non sempre necessaria, e scegliere questo metodo in base alle necessità. Il mezzo può essere prenotato da 15 giorni fino a 15 minuti prima dell’utilizzo ed ha l’interessante vantaggio di poter transitare nelle ZTL, nelle corsie preferenziali ed addirittura parcheggiare
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gratuitamente nei parcheggi con strisce blu ed anche nei posti per residenti. I costi sono abbastanza vantaggiosi: per avere un’idea si può, ad esempio, andare sul sito www.carsharingfi.it. Per poter utilizzare il servizio bisogna stipulare un abbonamento (annuale o trimestrale), dopo di che la tariffa per l’utilizzo è composta da un costo orario più quello chilometrico. Per un’ora di utilizzo il costo è di 2,70 euro dalle 7 alle 24 e di 1 euro dalle 24 alle 7 del mattino a questo va aggiunto il costo chilometrico che da 0 a 100 km è di 0,60 euro da 100 a 300 Km di 0,40 euro e oltre i 300 km è di 0,35€. Oltre a queste ci sono anche le tariffe giornaliere e settimanali per chi avesse bisogno di percorrere più km ad un minor costo (le tariffe sono “tutto incluso” ovvero è compresa l’assicurazione kasko, iva e carburante). Un’esperienza del genere, in Toscana, viene condotta dalla concessionaria Brandini; visitando il sitowww.carsharingfirenze.it si possono scoprire tutte le convenzioni e le novità che rappresenta questo servizio che per molti utenti può significare un significativo risparmio nell’utilizzo dell’auto.
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CAR POOLING
RISPARMIARE CON UN “AUTOINCOMUNE” Risparmiare usando l’auto si può, basta non viaggiare da soli. È questo il principio del car pooling un metodo molto semplice che prevede la condivisione dell’auto privata tra persone che percorrono abitualmente lo stesso itinerario, con lo scopo di diminuire l’inquinamento ambientale e risparmiare su carburante e pedaggi. In Toscana, poi c’è un progetto interessante ed utile denominato “AutoInComune”, il primo servizio di car pooling di livello istituzionale. Www.autoincomune.it è un sito web creato da Ancitel Toscana e patrocinato da Anci Toscana e Regione Toscana, che coinvolge tutte le amministrazioni locali. Per comprenderne il funzionamento e la facilità di utilizzo basta connettersi al sito: per ogni comune della Toscana c’è un link dedicato, dove chiunque può registrare il proprio tragitto abituale, per cercare od offrire un passaggio, il tutto gratuitamente. Condividere l’automobile negli spostamenti significa condividere le spese del viaggio,
trascorrere il tempo in compagnia e fare nuove amicizie, ma anche alleviare la fatica cedendo il posto al volante, diminuire il flusso del traffico e contribuire a ridurre l’inquinamento ambientale e atmosferico. Il car pooling può essere un’ottima opportunità , ad esempio, per chi vive in montagna e non ha a disposizione frequentemente mezzi pubblici che si dirigono verso i grandi centri abitati. Questo sistema potrebbe anche essere preso in considerazione per spostamenti brevi, chi ha l’auto può decidere di andare a fare la spesa insieme ad altri “compagni di viaggio”, andare alla posta o in farmacia. Spesso infatti, è difficile trovare anche posti dove parcheggiare l’auto, e, sicuramente, è più semplice trovarne uno anziché tre o quattro. Per i pendolari che decidono di condividere l’auto si stima che per un tragitto di 20 km il giorno il risparmio annuale sia di oltre 2000 euro. Un cifra importante e che può essere impiegata per altri scopi.
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Prologo
Dal Vangelo secondo Fiscalista: Fidatevi dei vostri consulenti, che siano commercialisti, tributaristi o Caf. L’importante è rifondere in questi soggetti la fiducia per la tenuta della contabilità o il semplice pagamento di una tassa... Con questa quanto mai veritiera introduzione inizia un piccolo excursus all’interno del meraviglioso mondo del sistema fiscale italiano. Sarà un viaggio difficile, accidentato da imposte, percentuali e acconti, ma con questo piccolo vademecum speriamo di fare cosa gradita a voi cittadini, oramai annaspanti nell’impervio oceano dei contribuenti. Le parola citate in seguito non sono parolacce né oscenità, e nemmeno fanno parte del linguaggio abbreviato da SMS. Si riconoscono sotto il conosciuto nome di TASSE.
LA PAROLA AL FISCALISTA Imposte e scadenze da avere sempre a portata di mano
A cura di Luigi Covelli Lapet Toscana - Associazione Nazionale Tributaristi
PRIVATI SENZA PARTITA IVA E DIPENDENTI
Le numerose tassazioni, che in passato avevano tentato di semplificare accorpandole nella sola, temibile, IRAP, alla fine riemergono costantemente creando una giungla di date e scadenze molte spesso cangianti da privato cittadino a privato cittadino, a seconda che i singoli siano possessori di Partita IVA o meno. Per i secondi, per lo più classici pensionati e dipendenti, bisogna quindi specificare che le scadenze dal commercialista sono tutte imperniate sulla casa:
IMU: con la scadenza fissata al 16 giugno e al 16 settembre – solo per i possessori della prima casa - e al 16 dicembre per gli altri, viene calcolato per ora basandosi sulla rendita catastale in attesa della revisione degli estimi (che passerà in futuro da “vani” a “metri quadrati”). Al momento si paga un acconto in attesa delle delibere comunali per recepire poi gli eventuali correttivi imposti dalla manovra economica. I dubbi sono molti, primo fra tutti l’uso gratuito della casa per i familiari e l’eventuale inagibilità dell’immobile.
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TARSU: Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani,da pagare da Marzo a Settembre a seconda del Comune di Residenza. SCADENZA FISCALE LEGATA AI REDDITI: Per la scadenza fiscale legata ai redditi, in particolare a chi ha redditi da denunciare diversi dal CUD e dalla prima casa di proprietà e residenza, vi dovete recare a compilare il modello 730 ( il 30 Aprile con il vostro datore di lavoro – il 31 Maggio con il CAAF abilitato) Il 730 può essere fatto da quei contribuenti che a luglio sono regolarmente impiegati. Per quanto riguarda i lavoratori con contratto stagionale, o i disoccupati, si apre invece la scadenza del modello UNICO PF semplificato. Le eventuali tasse dovute sono addebitate direttamente in busta paga e possono essere anche dilazionate in più rate fino a Novembre.
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IMPRESE E POSSESSORI DI PARTITA IVA La tassazione per le imprese e per i possessori di Partite IVA, invece, si sviluppa secondo “scalette” diverse. Principalmente sono tutte accorpate al 16 di ogni mese, salvo rare eccezioni quali l’Acconto dell’IVA da versarsi il 27 Dicembre e il secondo Acconto dei Redditi da versare il 30 Novembre. Mensilmente, chi ha dei dipendenti, versa le Ritenute e i Contributi sia a carico della ditta che a carico dei dipendenti. Chi ha l’IVA mensile deve versare il saldo delle operazioni attive, dedotti gli acquisti, sempre entro il 16 del mese successivo all’emissione. Chi invece opta per l’IVA Trimestrale versa in quattro scadenze trimestrali, e precisamente 16 Maggio, 16 Agosto, 16 Novembre e 16 Marzo, le liquidazioni di cui sopra, ma effettuate trimestralmente.
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Ogni anno chi ha un volume di affari superiore a 25.000 euro deve inoltre presentare anche una comunicazione IVA annuale riepilogativa. I commercianti e gli artigiani si rifanno alle stesse scadenze di cui sopra, con l’unica variante di dover versare i contributi a Febbraio anziché a Marzo con un fisso di 800 euro. Per redditi superiori a 14.930 si applica un maggior importo calcolato con l’aliquota del 21.30% per gli artigiani e del 21.39% per i commercianti. Per redditi ancora più consistenti (oltre 44.204 e fino a 73.673 o 96.149 a seconda della condizione) si applicano delle aliquote del 22.30% per gli artigiani e del 22.39% per i commercianti. IRPEF: Imposta sul reddito delle persone fisiche (calcolo molto complesso e soggettivo per le diverse situazioni familiari che si generano all’interno di un nucleo familiare) deve essere versato entro il 16 Giugno per il saldo dell’anno precedente e contestualmente deve essere versato un acconto - pari al 40% - per l’anno in corso (in questa data si possono dilazionare le scadenze sempre al 16 del mese e in un massimo di sei rate). A novembre si versa invece un secondo acconto pari circa al 58% del dovuto per l’anno prima. IRAP: Stessa modalità dell’IRPEF anche se calcolata su basi diverse con aliquota molto più bassa (in Toscana è del 3,9%). Ha le stesse scadenze di pagamento dell’IRPEF. Queste, in breve e in maniera molto semplificata, sono le maggiori imposte che costringono le aziende e i privati a mettere mano al portafogli durante tutto il corso dell’’anno. Sicuramente non è finita qua, a tutto ciò si aggiungono, di tanto in tanto, altre miriadi di adempimenti e balzelli di ogni tipo. Tutto - parola di fiscalista - con l’intento di “ravvivare” la vita aziendale e fiscale del contribuente. Amen.
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COME CALCOLARE L’IMU ON LINE Nonostante ci sia in teoria un modo semplice e veloce per calcolare l’Imu (la nuova imposta sulla casa) i problemi non mancano. Sarà per il quadro generale della questione ancora poco chiaro o in via di definizione. Fatto sta che, andando su siti istituzionali per calcolare l’importo dovuto ed inserendo gli stessi dati, la cifra non risulta quasi mai la stessa. Però la teoria ed il percorso sarebbero validi: andare sui siti che hanno il calcolatore automatico (facilmente quello dei comuni), inserire i dati catastali della propria casa, riempire i campi che richiedono quanti sono i proprietari, comunicare il numero dei figli a carico ed, in pochi secondi, arriva l’importo da pagare per ogni singola rata. L’imposta potrà, esclusivamente per la prima casa, essere pagata in tre rate solo con modulo F24, ma anche quello non sarà un problema, nei siti dove si calcola l’IMU si può anche compilare facilmente il modulo. Il problema, come detto, è quale sito utilizzare per essere sicuri che il calcolo sia quello giusto? La cosa migliore è passare per il sito del proprio comune di residenza. Quasi tutti i siti comunali rimandano a www.riscoltel.it , il sito è semplice basterà inserire, se si tratta di abitazione principale-pertinenze inserire i dati catastali, segnalare se la proprietà dell’immobile è al 100% o suddivisa con altri, il numero di proprietari conviventi, il numero di figli a carico stesso discorso vale per la sezione legata alle pertinenze. Una volta compilato tutto basterà cliccare sul comando calcola per arrivare a sapere l’entità della prima rata. Una volta controllato che i dati siano giusti basterà cliccare su produci F24 inserendo i dati anagrafici si avrà il modello pronto per pagare l’imposta. Sempre che la cifra che esce sia realmente quella corretta. In tal caso sarebbe comunque opportuno conservare copia della pagina internet che indica il risultato del calcolo. A futura memoria, non si sa mai.
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PENSIONI,TRA MILLE DUBBI MEGLIO UN FONDO Le opportunità offerte da Carige
Per far fronte alla riduzione delle prestazioni del sistema pensionistico pubblico e per garantire domani le certezze di oggi c’è il Fondo Pensione Aperto Carige. Il Fondo, che vanta già circa 36.000 iscritti ed un patrimonio di oltre 336 milioni di euro, è gestito da Carige SGR e distribuito presso tutti gli sportelli delle banche del Gruppo Carige e costituisce una soluzione semplice, flessibile ed affidabile per ottenere un’integrazione della pensione pubblica in linea con le aspettative di benessere futuro. Con il Fondo Pensione Carige ciascuno può costruire una pensione integrativa per sé o per i propri cari. Il Fondo si rivolge ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, ai soci lavoratori di cooperative, ma anche ad altri soggetti che percepiscono redditi diversi da quelli di lavoro, le casalinghe, i familiari a carico. Ai genitori ed ai nonni, a favore dei figli o nipoti, piccoli o grandi, per assicurare loro un futuro più sicuro, per aiutarli ad affrontare l’avvenire con solide basi di partenza.
COMPARTO DINAMICO Consigliato a chi ha più di 15 anni di contributi da versare. Il fondo investe prevalentemente in azioni. COMPARTO EQUILIBRATO Per chi ha davanti un periodo di contribuzione ancora significativo (fino a 15 anni). Bilancia gli investimenti tra azioni ed obbligazioni. COMPARTO PRUDENTE Adatto a chi è vicino alla pensione (meno di 5 anni) e preferisce una linea di investimento che salvaguardi il proprio capitale. Investe soprattutto in strumenti del mercato monetario ed obbligazionario denominati in euro. COMPARTO OBIETTIVO TFR Ideale per chi è a un passo dalla pensione perché garantisce la restituzione del capitale. Il fondo ha una componente obbligazionaria e monetaria che può arrivare al 100%.
Con la partecipazione al Fondo Pensione Carige i contributi versati vengono investiti negli strumenti finanziari previsti dal comparto prescelto dall’aderente. Il Fondo dispone infatti di quattro differenti linee di investimento, fra le quali è possibile scegliere quella più indicata per la propria situazione e per le proprie aspettative pensionistiche.
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FONDI PENSIONE
UNA RISPOSTA PER IL FUTURO A colloquio con Fabio Barberis, direttore generale di Carige Sgr
Nell’attuale panorama di incertezza sul futuro dell’economia e sugli investimenti un tema fondamentale, di cui si parla ancora troppo poco, è quello della previdenza complementare. Oltre ad allontanare l’età della pensione, le riforme richieste dalla situazione dei conti pubblici hanno infatti ridimensionato sensibilmente, soprattutto, ma non soltanto per i giovani, le rendite previste alla fine del periodo lavorativo. Il problema è ancora poco sentito dal grande pubblico e, nello stesso tempo, la crisi dei mercati ha generato una comprensibile diffidenza nei confronti di tutti gli strumenti finanziari, compresi quelli di previdenza integrativa. Ne parliamo con Fabio Barberis, direttore di Carige AM Sgr, la società di gestione del risparmio che gestisce anche quattro linee di fondi pensione, a disposizione della clientela del Gruppo Banca Carige. Dottor Barberis, la crisi del sistema finanziario internazionale ha avuto pesanti ripercussioni sia sull’andamento dei mercati azionari che obbligazionari. La domanda è d’obbligo: quali sono state le conseguenze sui fondi pensione? Occorre innanzitutto ricordare che l’andamento delle forme pensionistiche complementari, per la loro stessa natura, deve essere osservato in un orizzonte temporale di lungo termine, durante il quale i momenti di turbolenza dei mercati possono considerarsi come inevitabili.
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Siamo consapevoli delle preoccupazioni degli iscritti e vorrei precisare che la normativa cui sono assoggettati gli investimenti dei fondi pensione è estremamente rigorosa ed ha contribuito efficacemente a prevenire pesanti ricadute negative sui portafogli. Per quanto riguarda poi la politica di investimento del Fondo Pensione Aperto Carige, posso assicurare che i nostri gestori, dipendenti di Banca Carige anch’essi aderenti al fondo, adottano una strategia finalizzata al raggiungimento del miglior risultato senza perdere mai di vista la protezione del patrimonio soprattutto nei periodi di crisi dei mercati finanziari. Ovviamente per vedere i risultati nel lungo periodo bisogna essere giovani. La previdenza integrativa è nata per aiutare i giovani, la fascia più interessata dalla riforme delle pensioni. La base dell’attuale sistema è, come noto, la riforma Dini del 1995, che ha rivoluzionato il sistema pensionistico italiano e trasformato il sistema di calcolo da retributivo in contributivo. Ciò significa che le pensioni non saranno più calcolate in percentuale sulla retribuzione percepita ma sui contributi effettivamente versati. Se poi aggiungiamo anche gli effetti delle ultime riforme, va da sé che i giovani – e non solo loro - andranno in pensione sempre più tardi e con rendite sempre più basse.
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Cosa si può fare allora? La riforma Dini, come dicevo, è del ‘95 quindi se non ne avessimo sottovalutato gli effetti i nostri ragazzi sarebbero iscritti alla previdenza complementare già da qualche anno. Il mondo è cambiato, dobbiamo prenderne atto e insegnare ai giovani che devono pensare al loro futuro previdenziale. Questo possiamo farlo solo noi. E’ la ragione per cui suggeriamo ai genitori di aprire un fondo per i figli anche se minori, se ancora studiano o stanno cercando lavoro. Prima si fa meglio è. E non dimentichiamoci, cosa di non poco conto, del vantaggio fiscale che ne deriva. Vuol spiegarlo meglio ai lettori? Certo. L’adesione a un fondo pensione consente di dedurre dalla dichiarazione dei redditi l’impor-
to versato fino ad un massimo di 5.164,00 euro e questo vale anche per le persone fiscalmente a carico. Quindi anche per i figli. Esattamente. Sottoscrivendo il fondo, il genitore aiuta il figlio a costruirsi una rendita pensionistica e nel frattempo usufruisce del beneficio fiscale. Ma può una persona non più tanto giovane aderire al fondo pensione? Può farlo. Può scegliere di aderire con il solo contributo personale o, se è un lavoratore dipendente, anche con il conferimento del trattamento di fine rapporto. Nel costruire il Fondo Pensione Aperto Carige abbiamo proprio voluto pensare ad un prodotto strutturato in modo tale da andare incontro
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alle esigenze e alle età di tutti coloro che vogliono partecipare alla previdenza integrativa. Entriamo nei meccanismi di funzionamento di un fondo pensione…. Al momento dell’adesione il sottoscrittore sceglie l’importo che vuole versare ed il comparto che risponde meglio alle sue esigenze; durante la vita del fondo, nella fase di accumulo, ha la possibilità di chiedere, in qualsiasi momento, un’anticipazione fino al 75% del montante se dovesse sostenere delle spese sanitarie relative a sé, al coniuge o ai figli; dopo 8 anni di partecipazione e fino al 75%, può chiedere l’anticipazione per acquistare o ristrutturare la prima casa di abitazione per sé o per i suoi figli o, sempre dopo 8 anni e fino al 30% del montante, un’ anticipazione per qualsiasi esigenza possa avere l’iscritto. Quando andrà in pensione, potrà chiedere le prestazioni pensionistiche sotto forma di rendita o parte in rendita e parte in capitale e, nello stesso momento, deciderà se lasciare una rendita reversibile ad un’altra persona. Per andare incontro alle necessità degli aderenti nei momenti di difficoltà, la normativa prevede di poter chiedere il riscatto parziale in caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti un periodo di inoccupazione non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48, in caso di ricorso da parte del datore di lavoro a procedure di mobilità o di CIG straordinaria o ordinaria.Il riscatto totale è previsto in caso di cessazione dell’attività che comporti una inoccupazione per un periodo superiore a 48 mesi, in caso di invalidità permanente e di decesso.
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Ma se un aderente va in pensione, chiede la rendita e trova che il suo fondo è in perdita, quale sarebbe il vantaggio di aver aderito? Dopo un periodo lungo, ad esempio un decennio, di versamenti graduali il rischio di una perdita, anche per i fondi più aggressivi e rischiosi, è senz’altro attenuata. Detto ciò il vantaggio di aderire al fondo pensione non è rappresentato soltanto dal rendimento ma anche dal beneficio fiscale. In poche parole e per semplificare, oggi si abbatte l’aliquota marginale (ricordo che oltre i 28.000 euro lordi si parla del 38% per salire fino al 43) e quando si andrà in pensione si pagherà un’imposta fra il 9 e il 15%. Certo, non è facile districarsi nella giungla degli investimenti… E’ vero. I mercati stanno crescendo in complessità e non c’è più nulla di scontato. Proprio per questo, però, è importante fare uno sforzo e cominciare, magari con l’aiuto di un consulente di fiducia, a “entrare dentro” agli strumenti finanziari perché solo con la conoscenza si può programmare il proprio futuro. Proprio negli ultimi mesi abbiamo incontrato in tutta Italia – dalla Sicilia alla Val d’Aosta - i consulenti del Gruppo Banca Carige per approfondire, con l’ausilio di specialisti, le ultime novità della riforma previdenziali. Gli esperti che si possono incontrare in tutte le nostre filiali sono quindi aggiornatissimi e a completa disposizione per incontrare tutti coloro che necessitano informazioni e fornire un check up previdenziale disegnato su misura delle esigenze di ciascuno.
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QUESTIONE DI ISEE Chi, come, dove e quando… A cura di Monica Azzini Presidente CAF Cisl Firenze
CHI?
L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente. L’attestato contenente l’indicatore I.S.E.E. consente ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. Per calcolare l’ISEE relativo all’anno fiscale 2012, è indispensabile conoscere i redditi posseduti da tutti i componenti del nucleo familiare dichiarati nel 2011. E’ altrettanto indispensabile conoscere la composizione del nucleo familiare.
COME?
I documenti necessari al calcolo dell’ISEE sono i codici fiscali di tutti i membri del nucleo familiare e - per tutti i familiari con redditi di lavoro dipendente o d’impresa - modello 730 o Unico accompagnato da tutta la documentazione annessa, in più modello Cud rilasciato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico; Per calcolare l’ISEE vengono sommati i redditi di tutto il nucleo familiare assieme ai componenti del patrimonio sia immobiliare (fabbricati, terreni, case…) che mobiliare (tutto quello che riguarda le attività finanziarie) senza, naturalmente, sommarli per intero ma utilizzando una percentuale. Ci sono poi delle riduzioni per quanto riguarda: • Figli minori ed un solo genitore, • Componente con handicap permanente o invalidità superiore al 66%; • Presenza di figli minori ed entrambi i genitori che abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno 6 mesi nell’annoprecedente
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QUANDO? In quali occasioni è necessario presentare il modulo ISEE? •Contributi per affitti •Domande di assistenza per anziani •Centri estivi per i bambini •Tassa sullo smaltimento dei rifiuti •Assegno di maternità •Trasporto scolastico •Agevolazioni per il trasporto pubblico •Rateizzazione delle tasse •Contributi alle badanti •Agevolazioni energia elettrica •Social card •Ticket della regione – ticket aggiuntivo si possono utilizzare due canali certificare il reddito per lordo, oppure presentare l’ISEE
•Agevolazioni per i servizi di pubblica utilità come ad esempio telefono, luce e gas •Tasse universitarie •Assegni al nucleo familiare •Mensa scolastica •Asili nido •Associazioni per l’infanzia •Prestazioni scolastiche, borse di studio •Servizi sociosanitari a domicilio •Servizi sociosanitari diurni e residenziali
DOVE? Per compilare il vostro ISEE basta che vi rechiate presso i Centri autorizzati all’assistenza fiscale (CAF) della vostra città. Ogni organizzazione sindacale ne ha uno.
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BASTA UN CLICK PER RISPARMIARE Tramite i siti delle meraviglie sconti fino al 70%
Groupon, Groupalia, LetsBonus, Kgbdeals, PoinX.Questi alcuni dei nomi di siti internet che, con sempre più frequenza vediamo pubblicizzati nel web e social network, e ultimamente anche su mezzi di trasporto come gli autobus cittadini. Questi i siti più cliccati in un periodo storico dove la crisi impazza e il portafoglio è sempre meno pieno e dove le aziende risentono del calo di acquisti. Sempre di più sono anche le aziende che per acquisire visibilità e aumentare clientela diventano partners di questi siti per incrementare il loro business. Ma di cosa si tratta nello specifico? La risposta è semplice: comprare servizi e beni a prezzo scontato in qualsiasi periodo dell’anno, acquistandoli on line tramite carte di credito o prepagate. I servizi e beni acquistabili riguardano per lo più il tempo libero e piccoli ‘vizi’ che è sempre più difficile permettersi: biglietti per cinema e teatri, cene in ristoranti esclusivi, abbonamenti in palestra, viaggi, trattamenti benessere ed estetici, abbigliamento, e molto altro. COME FUNZIONA Dopo essersi iscritti gratuitamente ad uno di questi siti, che funzionano da intermediari tra le aziende che decidono di farsi pubblicità con offerte e gli acquirenti, si ricevono giornalmente nella propria casella mail i deals, ovvero le offerte del giorno
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con relativo link di riferimento dove trovare tutte le informazioni sul prodotto messo in promozione, utilizzabile dal momento dell’acquisto entro una data precisa. Ogni deal che si riceve ha una scadenza temporale ed è valida solo nel caso in cui si raggiunge il numero minino di acquirenti stabilito dall’azienda che lo mette a disposizione. Quindi, l’accesso a sconti e promozioni avviene attraverso gruppi di acquisto: più persone si uniscono per acquistare un bene o un servizio a prezzo scontato rispetto al costo che avrebbe se venisse acquistato da un singolo utente. Nel caso in cui l’offerta non venga acquistata dal numero minimo di partecipanti necessario, verrà cancellata automaticamente e non verrà addebitato nessun costo per la prenotazione. Per non perdere l’offerta è quindi compito dell’utente interessato spargere la voce e far partecipare conoscenti, il che gli porterà ulteriori vantaggi a livello di sconti o ‘credits’: Groupon, per esempio, offre ai propri iscritti 6euro di credito se qualcuno compra un’offerta da loro suggerita, utilizzabile per offerte diverse da quella in questione. COME SI UTILIZZA L’OFFERTA ACQUISTATA? Una volta acquistato il deal, si riceve nella propria casella mail il coupon, che basterà stampare e portare con se per usufruire dello sconto. Non essendo nominale, permette anche di sfruttare le offerte delle aziende per fare regali originali ma low cost.
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DI QUANTO SCONTO SI PUÒ GODERE SU OGNI SINGOLO PRODOTTO? Lo sconto dipende dall’azienda che decide di promuoversi. I principali siti che in Italia stanno sempre più prendendo il largo, Groupon e Groupalia, arrivano a scontare prodotti rispettivamente fino al 70% e il 90%. Sono presenti nelle principali città italiane, e continuano ad aumentare il loro bacino di utenti che sono arrivati a definirli i “Robyn Hood del 2012”. I siti sono sempre attenti ai pareri dei loro fruitori e nessun commento lasciato nei loro canali viene mai censurato. Una novità tra i siti che favoriscono con questo sconto il potere d’acquisto è Per Due: nato nel 2003 a Roma, si è diramato nelle principali città italiane, ed ha la particolarità di avere, oltre i classici deals singoli giornalieri, i deals per due perso-
ne, potendo utilizzare lo sconto acquistato sempre una sola volta. A questo hanno legato una card di fidelizzazione nominale, la Per Due City Card che permette di ottenere sconti in tutti gli esercizi commerciali dei partner legati al sito esibendo la tessere quante volte si desidera. Fronteggiare la crisi e godersi un po’ di più la vita è così possibile, grazie anche alla sempre maggiore sicurezza che danno i pagamenti on line, che fino a qualche anno fa destavano timori e dubbi.
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LE NUOVE SOLUZIONI DEDICATE ALLE FAMIGLIE Finanziamenti e prestiti personalizzati con carte a funzionamento rateale
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“Prima passa da noi” è uno slogan divenuto familiare per la clientela del Gruppo Carige. L’invito proviene da Creditis, la società del Gruppo specializzata nel credito alle famiglie che offre alle famiglie soluzioni finanziarie innovative e personalizzate atte a soddisfare ogni esigenza di acquisto di beni e servizi di consumo. Ne parliamo con il Direttore della società, Giorgio Orioli. Può spiegarci in modo semplice e chiaro in che cosa consiste il servizio di consulenza finanziaria personalizzata che offrite gratuitamente al mercato? Nel contesto socio economico di riferimento il credito alle famiglie rappresenta una vera opportunità per tutto il sistema di mercato e, in particolar modo, per le famiglie consumatrici. Anche in una fase di incertezza economica non vengono meno gran parte delle esigenze di acquisto, pianificate o impreviste, delle famiglie. E’ tuttavia fondamentale offrire soluzioni di pagamento che consentano ai consumatori di soddisfare ogni esigenza di acquisto finale garantendo però la massima serenità e l’equilibrio economico e finanziario. Grazie alla professionalità e alla serietà dei consulenti finanziari presenti in tutte le filiali del Gruppo Carige, Creditis offre al mercato un servizio di consulenza personalizzata in grado di indirizzare ogni cliente verso la soluzione finanziaria più adatta a soddisfare al meglio specifiche esigenze di acquisto. La nostra attività di consulenza abbraccia il cliente il 360 gradi: inizia con l’ascolto delle sue esigenze, prosegue con la progettazione congiunta di una soluzione finanziaria sostenibile e prosegue passo passo per tutta la durata del finanziamento attraverso un sistema di assistenza integrato in grado di offrire al cliente risposte chiare e immediate. Il Gruppo Banca Carige si contraddistingue da
sempre per saper offrire al mercato risposte concrete, affidabili e ad elevato valore aggiunto e Creditis, grazie alla sua specializzazione nel settore del credito alle famiglie, è in grado di cogliere in anticipo i segnali di un mercato in continuo cambiamento ed offrire in ogni momento un vero servizio finanziario integrato: consulenza, soluzioni finanziarie e innovative e personalizzate, assistenza. Nel concreto quali prodotti offrite alla clientela? Innanzitutto la nostra famiglia di prestiti personali MYSURA. Finanziamenti che consentono ai clienti di effettuare senza pensieri le spese importanti, quelle cioè caratterizzate cioè da una maggior componente progettuale: dalla ristrutturazione dell’appartamento all’acquisto della nuova auto, dall’organizzazione del matrimonio all’acquisto di un nuovo camper fino ai master di studi all’estero; Creditis è in grado di progettare insieme al cliente la soluzione di finanziamento migliore per consentire di effettuare acquisti fino a 75.000 euro e di rimborsarli comodamente anche in 10 anni. MYSURA è uno strumento molto flessibile che ci permette di andare incontro davvero a tutte le esigenze. Un esempio è MYSURA SMART, una formula che abbiamo studiato proprio in questi giorni in cui moltissime persone si trovano a dover far fronte a nuovi pagamenti. MYSURA SMART ha preso avvio il 15 maggio e durerà fino al 15 luglio. E’ un prestito dedicato alle spese stagionali dei clienti privati: IMU, tasse, brevi vacanze di primavera, un acquisto tanto desiderato... il tutto con una formula molto semplice: 11 rate, prima rata dimezzata, rate successive un decimo del valore finanziato. Sono finanziabili da 500 a 3000 euro in 11 rate, prima rata dimezzata. Nessuna spesa di
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istruttoria, erogazione, Rid e bollo, il taeg massimo è il 9,90%. E per quanto riguarda gli acquisti di tutti i giorni? Carta VALEA, è la risposta giusta! Di che si tratta esattamente? VALEA è una innovativa carta di credito rateale del Gruppo Carige, ed emessa direttamente da Creditis, che offre ai clienti l’opportunità di ottenere un credito sempre disponibile fino ad un massimo di € 5.000, utilizzabile per effettuare tutti gli acquisti in massima libertà e senza bisogno di contanti. La si può usare in tutti i circa 26.000.000 negozi e punti di vendita aderenti al circuito Visa in Italia e nel Mondo: al supermercato, al ristorante, dal benzinaio, ma anche per rateizzare le bollette delle utenze o le spese mediche. Grazie a carta Valea il cliente dispone di somma che è sempre a sua disposizione per gestire, mese dopo mese con fa-
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cilità e tranquillità, tutte le proprie esigenze e, in caso di necessità, può essere utilizzata anche per prelevare contanti presso tutti gli sportelli Bancomat. Valea è una Carta estremamente sicura, grazie al doppio funzionamento a banda magnetica e a microchip, ad un codice PIN, e ad una assicurazione gratuita che copre dal rischio di furto, smarrimento ed utilizzo fraudolento. Valea è semplice da ottenere: ogni cliente può richiederla sia presso la rete di tutti gli sportelli del Gruppo che accedendo direttamente ai sitiwww. cartavalea.it e www.creditis.it: in pochi minuti la richiesta viene inoltrata ai nostri uffici che provvederanno a mettersi in contatto con il richiedente e a recapitare la carta direttamente a casa del cliente. Valea è bella da esibire. Grazie al suo design innovativo Valea è una carta molto originale elegante, sportiva e curata nei minimi dettagli. La laminatura satinata, il supporto plastico colorato, la banda magnetica e il microchip argentati, la grafica inno-
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vativa le consentono di non passare inosservata e di poterla esibire con piacere in ogni occasione. E per chi ama distinguersi Valea può diventare davvero una oggetto unico di valore: accedendo ai siti internet di carta valea e di Creditis, grazie ad un semplice e divertente tool di personalizzazione, chiunque ha l’opportunità di personalizzare totalmente il design di Valea con una fotografia che richiama gli affetti familiari, emozioni, le sue passioni a lui più care. Ci potrebbe spiegare meglio cosa si intende per funzionamento rateale della carta? Il funzionamento rateale è molto semplice. A differenza delle normali carte di credito a saldo, il funzionamento rateale offre al cliente la possibilità di dilazionare nel tempo gli acquisti effettuati nel corso del mese, rimborsando il totale delle spese in comode rate mensili, personalizzabili dal cliente, che vengono addebitate direttamente sul
conto corrente del cliente. Il vantaggio è che grazie a questo sistema i clienti possono affrontare anche spese impreviste garantendo l’equilibrio del budget mensile familiare. Il secondo vantaggio del rateale è legato alla variabile tempo: infatti, grazie al pagamento delle rate, ogni mese il fido di VALEA inizialmente accordato si ricarica immediatamente per un importo corrispondente alla quota di capitale che viene rimborsata. Acquisti, rimborsi, ricarichi e il gioco è fatto. Valea è una carta di Credito davvero conveniente: non sono previste spese di emissione e di attivazione, non si paga nessuna commissione di pagamento, nemmeno in caso di rifornimento di carburante. In più con Valea è possibile avere sempre sotto controllo la propria situazione economica: ogni mese il cliente riceve un estratto conto analitico con l’evidenza di tutti gli acquisti effettuati con la sua Carta e con la chiara evidenza dell’importo della rata, della quota capitale e interessi; e del fido disponibile.
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IL GRUPPO ASSICURATIVO CARIGE Carige Assicurazioni S.p.A. e Carige Vita Nuova S.p.A. costituiscono il comparto assicurativo del Gruppo Banca Carige, del quale fanno parte cinque banche, una società di gestione del risparmio e una società finanziaria. L’integrazione del polo assicurativo con quello bancario, nel 1997, ha determinato l’affermazione di una delle primissime realtà di “Bancassicurazione”, che, ad oggi, tra Filiali bancarie e Agenzie, conta oltre 1.000 punti vendita distribuiti sul territorio nazio-
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nale.Forti di una lunga tradizione assicurativa, di una solidità finanziaria e competenza assicurativa, le due Compagnie assicuratrici sono in grado di soddisfare le numerose esigenze e aspettative assicurative dei propri clienti, offrendo loro prodotti completi ed innovativi che spaziano dalla protezione del patrimonio dell’assicurato, realizzata con specifiche polizze a copertura dell’abitazione, dei mezzi di locomozione, dell’attività professionale e della conduzione della famiglia e
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LA RETE DI VENDITA
La presenza nel mercato assicurativo è andata consolidandosi nel corso degli anni, in linea con l’evoluzione del mercato, soddisfacendo le mutate esigenze di una clientela che è diventata sempre più attenta, esigente e consapevole nell’acquisto del servizio assicurativo. La politica commerciale del Gruppo è stata improntata alla presenza capillare sul territorio, attraverso l’apertura di molti punti vendita nelle piccole località, così da poter raggiungere agevolmente anche coloro che risiedono fuori dai grandi centri urbani. La vendita di prodotti assicurativi tramite il canale bancario, oltre a quello agenziale, consente di offrire un servizio più completo ai clienti. Le modalità di collaborazione e sinergia fra le due reti variano a seconda delle diverse realtà territoriali e si concretizzano, in generale, in un ampliamento e una compensazione della presenza di punti vendita del Gruppo Carige sul territorio nazionale.
VALORI
della propria impresa, alla tutela del risparmio, del tenore di vita e della previdenza, nonché alla realizzazione di proficui investimenti a medio e lungo termine attraverso polizze a prevalente componente finanziaria. La crescente sinergia tra le due Compagnie, che condividono i medesimi valori e standard qualitativi, offre un’elevata cura verso le esigenze della clientela.
L’attenzione alla persona, la qualità del servizio, la solidità, e al tempo stesso, l’innovazione dell’offerta, tradizionali valori fondanti la strategia del Gruppo, sono all’origine della nostra attività e ci consentono di operare con successo. Crediamo fortemente che l’unico modo di operare in maniera socialmente responsabile sia far bene il nostro mestiere, nel rispetto più totale delle attese di tutti i nostri azionisti e dei loro valori. Questo è per la nostra azienda l’unico modo per ottenere un profitto duraturo che contemperi interessi individuali e collettivi in una comune visione di crescita, insieme. Per saperne di più sui prodotti assicurativi del Gruppo Banca Carige rivolgetevi con fiducia ad una delle nostre 450 Agenzie: sui siti internet www.carigeassicurazioni.it e www.carigeavitanuova.it potrete trovare quella più vicina a voi.
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GESTIRE LE SPESE DI TUTTI I GIORNI ACQUISTARE E PRELEVARE Con le carte, per evitare di portare soldi in tasca
Per le spese quotidiane, per prelevare contante, per acquistare nei negozi o su internet, ma anche per ricaricare il cellulare o pagare i pedaggi autostradali, la soluzione ideale sono le carte di pagamento: comode e sicure. Molte le possibilità di scelta tra vari tipi di carta. Un panorama che vale la pena essere riassunto. CARTE PREPAGATE Consentono di fare acquisti e prelievi, anche all’estero e su Internet, senza la necessità di avere un conto corrente. Versi subito l’importo che vuoi sulla carta e lo utilizzerai successivamente quando vuoi. Le carte prepagate esistono anche in versioni più evolute che permettono di effettuare o ricevere bonifici e farsi accreditare lo stipendio: sono le carte con Iban. CARTE DI DEBITO (BANCOMAT) Consentono di effettuare prelievi in Italia e all’estero e di acquistare tramite Pos in tutti gli esercizi convenzionati con addebito immediato sul conto. CARTE DI CREDITO Consentono di fare acquisti in Italia, nel mondo e su internet, prenotare viaggi e alberghi. La banca ti concede un credito mensile senza interessi, che rimborsi il 15 del mese dopo con addebito diretto sul tuo conto corrente. CARTE DI CREDITO “REVOLVING” Le carte di credito Revolving offrono la possibilità di rateizzare gli acquisti effettuati, partendo da un credito iniziale che viene rimborsato in piccole rate.
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RILANCIARE L’ECONOMIA ACCESSO AI CAPITALI ED INTEGRAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO
Fici: “Le imprese devono essere aiutate ad accedere ai finanziamenti” Lontano dalle logiche meramente capitalistiche e dalla ricerca del profitto ad ogni costo. Dove l’imprenditore investe sul capitale umano e sullo sviluppo dell’azienda. La ripresa dell’economia passa anche da qui. Da un’idea tracciata da Luigi Fici, ordinario di economia aziendale all’Università di Firenze, per il quale la condizione indispensabile per far si che tutto questo si concretizzi è che “le imprese virtuose – soprattutto piccole e medie – vengano aiutate ad accedere al mercato dei capitali. E questo può realizzarsi solo grazie ad uno stretto lavoro di collaborazione tra istituzioni pubbliche ed investitori privati, che devono premiare il nuovo modello d’impresa aiutandolo a svilupparsi e stimolare intese e accordi di filiera. In particolare il pubblico ha un ruolo fondamentale in quanto deve essere capace di valutare le imprese migliori e quali interventi attuare per ritrovare un buon equilibrio tra rischio e rendimento, incentivando di conseguenza l’investimento da parte dei privati. Un imprenditore può accettare anche ritorni più bassi sul capitale investito se il suo rischio è in parte mitigato da qualche forma di garanzia”. Gli interventi prefigurati da Fici per aiutare le piccole e medie imprese sono molteplici. L’Autorità pubblica può, secondo il professore, decidere di intervenire sottoscrivendo fondi paritetici con i
privati, oppure può decidere di supportare gli investitori garantendo la copertura di parte delle perdite legate ad iniziativa prive di successo, o ancora può stabilire di lasciare agli imprenditori la maggior parte dei profitti purché reinvestiti nell’azienda oppure rivolti ad incrementare l’occupazione. Qualunque sia la soluzione adottata, l’importante è che siano gli imprenditori ‘virtuosi’ a beneficiarne. Ovvero quelli che vivono il rapporto con i propri dipendenti quasi come un legame familiare, che reinvestono gli utili prodotti, che sono i primi ad arrivare in ufficio e gli ultimi ad andare via la sera. Queste persone non devono essere lasciate sole, in quanto rappresentano un modello da premiare e da diffondere in ogni realtà produttiva. Ogni intervento pubblico, ricorda comunque Fici, deve necessariamente riuscire a coinvolgere il settore privato e deve seguire una logica di profitto, per non incorrere nei divieti di aiuti di Stato. La Toscana, in particolare, è un territorio con un tessuto imprenditoriale sviluppato e le iniziative in fase di start up non sono molte, quindi l’intervento deve essere indirizzato soprattutto verso imprese già funzionanti ma che necessitano di un sostegno. Solo così, conclude il professore, sarà possibile rilanciare l’economia toscana in chiave nazionale e creare un vero e proprio “modello toscano” da esportare in ogni realtà territoriale.
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GIOVANI E BANCA AVVICINARLI PER CRESCERE INSIEME Prodotti ed opportunità per tagliare i ‘gap’ generazionali Quello giovanile è un universo in continuo movimento che richiede un’attenzione particolare. La difficoltà a comunicare spesso fa nascere un muro invisibile tra le nuove generazioni e il mondo “adulto”. Ciò avviene anche nel settore finanziario dove si riscontra nei giovani una difficoltà di fondo ad avvicinarsi alla banca. E’ un problema che Banca Carige ha affrontato e risolto con successo grazie ad un prodotto semplice e flessibile come la carta Ricarige. Ne parliamo con Serena Melai che, dopo una lunga esperienza come direttrice di filiale, coordina oggi l’attività con la clientela retail delle filiali di Banca Carige presenti in Toscana. Dottoressa Melai, il suo è un osservatorio privilegiato, in contatto costante con tantissima clientela. Come vivete in Carige il rapporto col mondo giovanile? Essere a fianco delle nuove generazioni rappresenta per noi un valore aggiunto e una ricchezza. Ascoltare e soddisfare le esigenze del mondo giovanile vuol dire saper ricercare e offrire progettualità e innovazione, fattori centrali nella visione strategica del nostro Gruppo. Per noi è uno stimolo molto importante. Questo mondo, spesso considerato come un target, un obiettivo, un ba-
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cino di consumo, rappresenta invece una risorsa ricchissima non solo in vista del futuro ma anche per il contributo che offre alla crescita del benessere collettivo nell’immediato. Una realtà considerata ancora marginale dai circuiti finanziari, forse vincolati nella propria offerta di prodotti a schemi legati a stili di vita conformi ad una fascia cosiddetta “adulta”. Dobbiamo tenere conto che negli ultimi due decenni la società ha conosciuto cambiamenti epocali e la popolazione oggi under 30 ne è stata investita in modo profondo. Fino almeno alla fine degli anni ’90 l’inclusione nei circuiti dei servizi bancari, quello che tecnicamente si definisce il processo di “bancarizzazione”, avveniva in maniera quasi automatica con il termine del periodo di studi e l’ingresso nel mondo del lavoro. Nella norma l’accredito del primo stipendio, e l’accesso ad un posto di lavoro a tempo indeterminato, comportava automaticamente l’accensione di un rapporto di conto corrente, il rilascio della carta bancomat, del carnet di assegni, ecc. Il presupposto di questi rapporti era fondamentalmente la stabilità, lavorativa ma anche fisica, in un contesto sociale tendenzialmente poco dinamico, basato su entrate fisse, costanti nel tempo. Condizioni che sono in buona parte mutate. Oggi il
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mondo giovanile è il massimo interprete di quella flessibilità che la società e l’economia globalizzate richiedono. Sempre in movimento, per studio o per ragioni professionali, e sempre meno orientati a rapporti lavorativi a lungo termine, gli under 30 incarnano appieno le caratteristiche di quella che è stata definita la “società liquida”. Poco vincolati a un luogo fisico, abituati a sfruttare le opportunità offerte dalla rete, spesso non si riconoscono negli strumenti bancari tradizionali come, d’altra parte, di frequente vengono investiti da poca attenzione da parte del sistema, per quella mancanza dei tratti caratteristici della clientela tipo, come finora è stata concepita. Un dato che induce alla riflessione, osservando le rilevazioni a livello di sistema, è quello che sottolinea come la percentuale dei titolari di conto
corrente sotto i 30 anni sia inferiore di 3-4 punti rispetto alla loro incidenza sulla popolazione, un divario che si amplia per gli under ’25. È un gap che non serve certo né ai giovani né alle banche. Rischiamo di sfiorare un luogo comune dicendo che investire sui giovani rappresenta un aspetto prioritario per qualsiasi impresa finanziaria. Essi sono ovviamente i clienti del domani, il presupposto per una crescita futura. Indipendentemente da queste considerazioni, essere a fianco delle nuove generazioni rappresenta per Banca Carige un valore aggiunto e una ricchezza. Contrariamente agli stereotipi in voga, recentissimi studi di mercato realizzati su un ampio campione di giovani in tutta Europa hanno poi evidenziato come i tratti caratteristici delle nuove generazioni siano l’impegno e il senso di responsabilità. Emer-
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ge da questo mondo un solido portato valoriale che si coniuga con le istanze e gli stili di vita della società moderna. Ascoltare e soddisfare le esigenze di tale realtà vuol dire saper ricercare e offrire solidità, insieme a progettualità e innovazione, fattori centrali nella visione strategica del nostro Gruppo. Per noi lo stimolo è molto importante.
conto corrente. La carta con IBAN è quindi una carta che in realtà è un conto corrente tascabile, senza i costi del conto corrente. Per questo RICARIGE è l’ideale, ad esempio, per chi si muove spesso per vacanza o per studio. I genitori possono così trasferire denaro a distanza ai figli caricando dal proprio conto la carta del ragazzo, ed è semplice come fare un bonifico.
Abbiamo parlato di flessibilità, di esigenze di spostamento ed anche di saltuarietà nel lavoro. Una realtà che impone la sfida di prodotti nuovi. Certo, sono situazioni che richiedono nuovi strumenti. Abbiamo per questo creato RICARIGE, carta prepagata ricaricabile con o senza IBAN, che ha incontrato un notevole apprezzamento propri tra i giovani.
Quali sono le sue caratteristiche? RiCarige, risponde alle necessità di chi ha bisogno soprattutto di semplicità, immediatezza e sicurezza. E’ semplice averla: la carta si può richiedere, immediatamente disponibile presso gli sportelli di Banca Carige, anche se non si è titolari di un normale conto corrente bancario. RiCarige permette di eseguire pagamenti e prelievi di contanti, in quest’ultimo caso presso un Atm (comunemente chiamato “bancomat”) che riporta il logo Visa Electron. Gli acquisti possono essere
Cosa vuol dire con IBAN? IBAN è il codice, “l’indirizzo”, che identifica un
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effettuati in Italia, all’estero o via Internet. Un comodo e sicuro servizio Internet consente ai clienti, 24 ore su 24, di controllare in tempo reale i movimenti e il saldo, trasferire fondi da una riCarige all’altra, ricaricare la carta o un cellulare. La riCarige con Iban consente di effettuare e ricevere bonifici, farsi addebitare le utenze e le RID. Questa formula è l’ideale per i giovani che lavorano: in questo caso è possibile farsi accreditare lo stipendio sulla carta. È prevista una versione di riCarige senza Iban per i giovani minorenni che può essere utilizzata per piccole spese o anche per i viaggi all’estero. E la sicurezza? Per quando riguarda gli acquisti presso gli esercizi commerciali, o i prelievi all’Atm, un ulteriore fattore di sicurezza è l’adozione del microchip, in aggiunta alla banda magnetica. In ogni caso il cliente può sottoscrivere un servizio gratuito di notifica via
Sms di tutti i pagamenti e prelievi di importo superiore ai 50 euro. Inoltre è prevista la possibilità di aderire al servizio di autorizzazione online tramite SMS dispositivo con OTP (One Time Password). Ma quanto costa? Anche dal punto di vista economico la nuova riCarige con Iban offre condizioni veramente vantaggiose. I titolari sino al compimento dei 29 anni sono esentati dal pagamento del canone di 1 euro al mese (una scelta pensata da Banca Carige per essere sempre più vicina al mondo dei giovani) così come tutti coloro che effettueranno accrediti nel mese (ricariche, bonifici, stipendio ) superiori a 250 euro. Per saperne di più consiglio di visitare www.ricarige.it, sito dalla grafica essenziale e diretta su cui, a partire dalla formula “Risolvi, Ricarichi, Risparmi”, il vasto pubblico della rete potrà trovare ogni informazione riguardante la nuova prepagata.
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INCUBATORI PER IMPRESE “NEONATE” Il nuovo modo per crescere dedicato ai giovani Sviluppare un’idea poterla mettere in pratica e farla fruttare dal punto di vista economico. Esiste una possibilità per realizzare questi progetti, si chiama Incubatore d’impresa. In Toscana ne esistono già diversi e sono quasi tutti nati a sostegno delle imprese che lavorano nell’ambito delle nuove tecnologie. Ma cos’è, in poche parole, un “Incubatore”? In genere si tratta di uno spazio attrezzato in grado di ospitare neo-imprese nel periodo della loro nascita (si va dai 3 ai 4 anni). Alle imprese “neonate” vengono offerti i servizi essenziali in modo centralizzato per far partire e crescere l’impresa stessa. In questo ambito, ai nuovi imprenditori viene fornita consulenza gestionale e l’aiuto per ritagliarsi la propria fetta di mercato. Tutto ciò
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permette a chi vuole far nascere una nuova impresa, di partire con costi contenuti, vedere se il businnes plan funziona e se ci sono possibilità di inserirsi sul mercato. Dopo il periodo di incubazione e sperimentazione, l’impresa potrà crescere e trovare una sua sede e collocazione sul mercato. L’opportunità è in particolare rivolta ai giovani e le imprese che hanno già sfruttato queste opportunità sono soprattutto quelle legate alle nuova tecnologie. Fra gli “Incubatori più noti in Toscana” c’è sicuramente il primo: il Polo Tecnologico di Navacchio in seguito ne sono nati altri fra questi ad esempio “Innovare in Mugello” che si è affermato in una piccola realtà locale e si è subito distinto. Per saperne di più www.incubatoritoscani.it.
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PRIVATE BANKING CARIGE IL PATRIMONIO IN BUONE MANI
A colloquio con Mauro Casanova, consulente private per la Toscana Tra le più antiche aziende di credito in Italia, Banca Carige, affonda le proprie radici nel Monte di Pietà di Genova, fondato dal Beato Angelo da Chivasso nel 1483. Divenuta Cassa di Risparmio di Genova nel 1846 è quotata in borsa dal 1992, data in cui ha assunto il nome attuale di Banca Carige Spa. Avendo mantenuto la sua autonomia e identità di Cassa di Risparmio, Carige possiede nel suo DNA l’attenzione alle risorse finanziarie affidatele dalla clientela. Una mission per cui si è appositamente dotata di una struttura di Private Banking dedicata alla consulenza finanziaria ai privati e alle imprese e alla gestione di patrimoni. E’ un’attività su cui Carige punta in modo deciso per venire incontro alla domanda crescente di consulenza finanziaria personalizzata che emerge da una clientela sempre più informata, ma anche certamente preoccupata e disorientata dalla grave crisi che ha colpito i mercati finanziari. Il private banker che coordina e dirige con passione e attenzione l’attività di consulenza finanziaria specializzata in Toscana è Mauro Casanova. Lo incontriamo nel suo ufficio di Firenze, in Viale Guidoni, da cui si sposta quotidianamente per seguire da vicino un’ampia e qualificata clientela in tutta la regione.
Dottor Casanova, può spiegarci il vostro modo di operare e quali sono i punti di forza che vi contraddistinguono? Le proposte di investimento vengono costruite partendo sempre da un’attenta conoscenza dei nostri clienti, dalla condivisione del profilo di rischio accettabile e dalle definizione delle aspettative di rendimento sul patrimonio e portano alla presentazione di soluzioni di investimento personalizzate e condivise. Il Gruppo Carige opera in “architettura aperta” ed è quindi in grado di guidare il cliente nella selezione di numerosi strumenti di investimento scelti in logiche di eccellenza su tutti i mercati finanziari mondiali. Certamente la situazione attuale richiede una particolare attenzione, soprattutto riguardo all’assunzione di rischi. Recentemente anche strumenti che fino a poco tempo fa sembravano più che sicuri hanno riservato sorprese non piacevoli. Il nostro compito è quindi quello di guidare il cliente in scelte consapevoli e di ridurre l’emotività che spesso caratterizza le fasi più delicate dei mercati finanziari. Per raggiungere questo obiettivo riteniamo fondamentale incontrare tutti i nostri clienti con frequenza, per analizzare, commentare ed aggiornare
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la situazione dei bisogni dell’investitore nel loro evolversi nel tempo e verificare i risultati delle scelte già effettuate. Quali sono i vostri punti di forza? Direi la grande rapidità decisionale, la flessibilità, la semplicità operativa e l’assoluta riservatezza, col risultato di porre la persona che si rivolge a noi sempre al centro della nostra organizzazione. Le persone sono una diversa dall’altra e così sono le soluzioni che siamo in grado di proporre, tagliate su misura per le esigenze di ognuno. Siamo inoltre una realtà bancaria solida, che è ormai conosciuta e si è radicata in Toscana grazie a due marchi storici, come Banca del Monte di Lucca e Cassa di Risparmio di Carrara, al lavoro portato avanti dai colleghi delle 27 agenzie Carige nella regione, dirette dal capoarea Andrea Pedrelli. La nostra clientela riceve così un livello di servizio estremamente personalizzato, unito però alle importanti garanzie che può offrire solo un Gruppo bancario solido come Carige. Direi che il punto d’eccellenza, tutt’altro che comune, del nostro modo di operare è la totale indipendenza del singolo private banker nella scelta degli investimenti. L’operatività di noi consulenti Carige non è infatti vincolata ad un basket predefinito di prodotti o preindirizzata da particolari ordini di scuderia, ma è guidata dall’esclusivo desiderio di interpretare le esigenze di investimento delle persone nel migliore dei modi. E’ per questo che
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abbiamo scelto di non porci obiettivi commerciali, di vendita. Nella filosofia del private banking Carige, la logica di prodotto viene superata dalla prospettiva di costruire una relazione stabile, fondata sul coinvolgimento del cliente e sulla condivisione degli obiettivi. Tradizionalmente il private banker segue le persone negli investimenti finanziari. Vi rivolgete però sempre più anche ai patrimoni aziendali… Naturalmente la gestione del risparmio rimane il nostro core business, ma la nostra consulenza guarda oltre la gestione dei soli asset finanziari. Carige è un Gruppo storicamente attento alle imprese ed abbiamo sviluppato sensibilità ed expertise per poter rispondere ai bisogni più complessi. Ai nostri clienti imprenditori consigliamo di considerare le risorse gestite nel loro complesso, approfondendo anche le connessioni tra azienda, patrimonio e famiglia. Siamo in grado di affiancare chi ha responsabilità d’impresa in tutte le decisioni di wealth planning, dalla pianificazione successoria nell’azienda alla costituzione di trust, individuando le migliori soluzioni di governance del patrimonio. Grazie al nostro network di professionisti e strutture di altissimo profilo, la nostra consulenza si estende anche a operazioni di finanza straordinaria. Incontrarci è semplice: basta rivolgersi alla 83 filiali del Gruppo Carige presenti in tutta la Toscana.
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CRISI ECONOMICA EComePSICOLOGIA reagisce la mente dell’individuo A cura del Dott. Davide Lacangellera Psicologo - Psicoterapeuta
Quando si parla di grave crisi economica globale, non si può fare a meno di considerare il fatto che si parla, allo stesso tempo, di crisi dell’uomo, che si manifesta spesso con una sorta di frattura, se non rottura dell’equilibrio psicologico della persona. Precariato, disoccupazione ed instabilità lavorativa in genere comportano tutta una serie di conseguenze profonde: rischiano infatti di mettere in discussione le proprie certezze esistenziali, creano problemi di autostima e spingono l’individuo in una costante instabilità emotiva. La perdita del lavoro, poi, va intesa come un evento complesso e multidimensionale, che coinvolge diversi aspetti: la perdita del ruolo di lavoratore e delle entrate economiche, il cambiamento delle attività quotidiane, le interazioni sociali, la responsabilità, la percezione di sé e l’immagine pubblica di sé. Venir meno di una occupazione significa infatti non aver più un ruolo sociale, la capacità di sostenere se stessi e la propria famiglia. La mancanza di prospettive economiche e occupazionali predispone allo sviluppo di varie forme di disagio emotivo, oppure all’aggravamento di forme di disagio già in atto. Si manifestano alterazioni dell’umore, della stabilità emotiva, della sfera relazionale e affettiva, fino ad arrivare a de-
pressione o a conclamati disturbi d’ansia, comportando un complessivo peggioramento della qualità della vita. Alla luce dei recenti fatti di cronaca, cosa accade nella mente della persona in crisi economica: è come se iniziasse un dialogo interiore dove la mente passa in rassegna tutte le opzioni per capire ed accettare la situazione di estrema difficoltà, alla ricerca di una soluzione. In certi casi esistono anche dinamiche complesse con la famiglia, con il partner, gli amici, tali per cui il soggetto quasi rimprovera per non ricevere da loro un aiuto adeguato. Del resto il soggetto si sente inaiutabile e il dolore mentale è considerato unico e insopportabile. Non avere lavoro, e ancor di più perderlo, può provocare sentimenti di dispiacere, vergogna, umiliazione, sconfitta ed ansia; sono questi gli elementi del dolore mentale che conducono ad uno “stato perturbato” nel quale l’individuo perde i riferimenti circa le relazioni interpersonali, il voler vivere, gli affetti. Si tratta di uno stato della mente in cui il soggetto perde gli abituali punti di riferimento, si sente angosciato, frustrato, senza aspettative nel futuro. Questa miscela di emozioni diviene “esplosiva” quando l’individuo si rende
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conto che, per risolvere tale sofferenze estrema, un atto contro sé stesso è, per lui, la migliore soluzione. Il motivo determinante e precipitante che attanaglia l’esistenza della persona in crisi lavorativa ed affettiva, più che una vera e propria depressione in senso stretto dal punto di vista clinico, è rappresentato dal problema della miseria umana. In questo quadro avere una famiglia e avere qualcuno che sostiene nei momenti più difficili è qualcosa di determinante. Ma dobbiamo imparare dal passato. Altre volte nella storia in presenza di crisi economiche gravi ci sono state ondate di situazioni difficili a livello sociale. Mass media, esperti, agenzie di volontariato devono dare un messaggio comune di speranza. Bisogna evitare di mettere sulle spalle delle persone in difficoltà un peso aggiuntivo, comunicando che “tanto peggio di così”.
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Si deve essere consapevoli che dai problemi si può uscire, cercando aiuto, ci sono alternative che la persona, resa miope dalla sofferenza, non è in grado di vedere. I problemi economici possono avere un impatto su come le persone guardano sè stesse e al loro futuro, ma anche sui rapporti con famiglia e amici. Insomma, le recessioni possono anche alterare intere comunità. Resta certo che per preservare il benessere psicologico delle persone che vivono o potrebbero vivere problemi economici è necessario studiare strategie preventive, azioni di sostegno sociale mirato e servizi di consulenza ad hoc per chi perde il lavoro o la casa, e aumentare l’accessibilità dei servizi di prevenzione. Bisognerebbe, in sostanza, avvicinarsi maggiormente al bisogno di aiuto che la persona in crisi ha, e costruire insieme, utilizzando tutte le risorse disponibili, un percorso alternativo .
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ALCUNI RIFERIMENTI UTILI CAF CISL TOSCANA S.R.L
ADUSBEF
SEDE REGIONALE Indirizzo: via Benedetto 42,42/B Telefono: 0554392243 E-mail: caaftoscana@caaf.tosc.cgil.it
SEDE REGIONALE Indirizzo Via Montebello 76 (FI) Telefono: 055361925 E-mail: info@adusbeftoscana.it
CAF CIGL
CODACONS
SEDE REGIONALE Indirizzo: via Pier Capponi 7 (FI) Telefono: 055-503.61 E-mail info.regionale@tosc.cgil.it
CAF UIL
SEE UIL PROVINCIALE Indirizzo: via Corcos 15 (FI) Telefono: 0557326199 E-mail: urtoscana@uil.it
SEDE REGIONALE Indirizzo: via P. Francavilla, 14/E (FI) Telefono: 0557398841 E-mail: CODACONS.toscana@tiscali.it
CONFCONSUMATORI
SEDE REGIONALE Indirizzo: via G.Modena 23 Telefono: 055585564
FEDERCONSUMATORI
ASSOCIAZIONI CONSUMATORI
Indirizzo: via Tavanati 3 E-mail: fct.toscana@federconsumatoritoscana.it
ADICONSUM SEDE REGIONALE
UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
Indirizzo: Via Carlo del Prete, 135 Telefono: 055/4379684-3269042 E-mail: toscana@adiconsum.it
ADOC SEDE REGIONALE
Indirizzo: via Cavour 15 Telefono: 0557325586 E-mail: adoctoscana@virgilio.it
ADUC SEDE NAZIONALE
Indirizzo: via Cavour 68 (FI) Telefono: 8959697997
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Indirizzo: via de’Vecchietti 13 (FI) Telefono: 055268188 E-mail: uncfirenze@tin.it
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