la vostra copertina
Vista al tramonto del Monte Antelao dal Rifugio Dibona. The mount Antelao at dusk, from the Rifugio Dibona. Foto di Claudio Casotto Padova
Spedite alla redazione (media.cortina@dolomiti.org) il vostro sguardo su Cortina. La migliore fotografia sarĂ pubblicata nel decimo numero della rivista, in uscita a dicembre. Send your view of Cortina to the editor (media.cortina@ dolomiti.org) and the best one will be in the tenth issue, outbound in December.
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Miti e riti
Editoriale di Stefano Illing
Attualità
ICONS 28
Dolomiti dettagli della stessa potenza di un taglio di Lucio Fontana di Antonio Ghini
PRIMO PIANO 18
16
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Editorial by Stefano Illing
The way we were by Marco Zanettovich
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NATURE AND CULTURE Ariadne’s rope by Roberto De Martin Topranin
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Current Affairs IN THE FOREGROUND The Game of Silence by Leonardo Bizzaro
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Myths &Rites ICONS The Spirit of a racing age di Antonio Ghini
oltreconfine 50
Sulla scia di antiche carovane Asia centrale: un viaggio sulle orme di Marco Polo e degli altri grandi che sondarono la terra pensando: «No. Non è finita» di Stefano Zardini
Fashion & Trends EVERGREEN The Double Dream of Cortina Golf by Silvia Audisio
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DICONO DI NOI... dal mondo a mezzo stampa
Doris Mayer Pignatelli la “principessa volante” di Francesco Maria Del Vecchio
Moda e modi EVERGREEN 64
Il doppio sogno del Cortina Golf Le 9 buche di oggi saranno 18 nel 2014 di Silvia Audisio
Affinità elettive
BLOCK NOTES The Rapture of Dino Ciani’s Music by Uberto Martinelli
Between Earth and Heaven There are Grapes at 1,350m by Massimo Spampani
FATTI & PERSONE
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La cordata di Arianna
130 anni del Cai Cortina. Sei anni sono quelli alla presidenza del Club Alpino Italiano del nostro cronista d’eccezione che ci racconta questa avventura, “valicandone” i momenti più significativi di Roberto De Martin Topranin
Tutta l’ebbrezza della musica di Dino Ciani Il nostro Alfred Cortot, genio di passione e sentimento di Uberto Martinelli
NATURA & CULTURA 24
ABOUT US From the World Press
Visions OTHER WORLDS Tiptoe Hiking by Valter Giuliano
BLOCK NOTES
34
Come eravamo
Quando un termometro in Corso Italia misurava la febbre del cellulare di Marco Zanettovich
Special Affinities BEYOND THE BORDERS On the trail of ancient caravans by Stefano Zardini
FACTS & PEOPLE Doris Mayer Pignatelli by Francesco Maria Del Vecchio
Il gioco del silenzio Una volta erano le grandi imprese a fare l’arrampicatore; oggi è la foto postata su Facebook. Una perdita, perché a volte il vero lusso è essere off line di Leonardo Bizzaro
Lo spirito di un’epoca in corsa. Alla Coppa d’Oro delle
Visioni ALTRI MONDI 44
Hiking in punta di piedi Sport di muscoli, ma anche di anima e pensiero di Valter Giuliano TRA TERRA E CIELO
56
C’è VITE a quota 1.350 È ampezzano il vigneto più alto d’Europa di Massimo Spampani
Rubriche 3
3
Features The Other Cover Story by Claudio Casotto
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NETWORK
42
V(ERTICAL) I(MPORTANT) P(EOPLE) by Paolo Tassi
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WHAT’S COOKING by Lucia Portesi
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THE MOMENT by Stefano Zardini
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CLOSE UP
100
SHOWCASES by Alice Citi
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GOURMET by Federico Menardi “Comin”
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FOCUS SUMMER PREVIEW WINTER by Eleonora Alverà and Angela Bolzicco
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NOJELES FROM AMPEZZO by Ennio Rossignoli
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FINALLY by Sovilla’s Bookshop
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Cortina Top Friends
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NETWORK Cortina è… On paper. On line. On stage. Face to face
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V(ERTICAL) I(MPORTANT) P(EOPLE) Fabrizio Zardini. DolomitiPatagonia, andata e ritorno. Quando lo stile è sostenibile a cura di Paolo Tassi
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SAVE AS Our Agenda: a summer of top events
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LA VOSTRA COPERTINA Il Monte Antelao al tramonto di Claudio Casotto
COSA BOLLE IN PENTOLA Seguiteci nelle cucine di Marco Badalucci, chef del Cristallo Hotel Spa & Golf Paola e Sandro Siorpaes, proprietari del Rifugio Averau a cura di Lucia Portesi
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L’ATTIMO di Stefano Zardini
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CLOSE UP Il nostro album della stagione bianca
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SALVA CON NOME La nostra agenda: un’estate di eventi al top
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VETRINE La sai l’ultima? Chicche e dritte, fresche di stagione a cura di Alice Citi
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GOURMET Ieri, oggi e domani della gastronomia “made in Ampezzo” Casunziei rossi: la storia, la ricetta, dove assaggiarli a cura di Federico Menardi “Comin”
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FOCUS ESTATE Cortina active. Bike, vertical e wellness al sole d’Ampezzo PREVIEW INVERNO La stagione bianca tra freeride, alpine e nordic skiing, Slow&Nature e family a cura di Eleonora Alverà e Angela Bolzicco
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NOJELES D’AMPEZZO Cronache di – dolce – vita ampezzana a cura di Ennio Rossignoli
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INFINE Cinque ottimi libri di montagna per piccoli lettori in erba a cura della Libreria Sovilla
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Cortina Top Friends Il circuito distributivo di CORTINA.TOPic
Silvia Audisio Giornalista per passione… del golf. Un percorso al contrario, il suo: dall’università di lingue alla moda milanese, indossata e venduta, ai tessuti, ma sempre macinando buche su buche, per una partita senza fine, giocata con entusiasmo, ma anche con il cruccio di non aver mai fatto hole in one e di vedere il golf in Italia ancora tanto distante dalla gente. Ma ne parla e ne scrive con fiducia. Golf a test è il suo ultimo libro. Ha diretto per 12 anni la rivista Il Mondo del Golf, aperto uno studio di comunicazione, vinto un premio dell’Unione stampa sportiva e, da quattro anni, cura il magazine Style Golf del Corriere della Sera. Chi meglio di lei poteva raccontarci il Cortina Golf in un anno d’importanti novità?. Il servizio a pag. 64.
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Leonardo Bizzaro Grande appassionato di montagna, vive a Torino ma è partito da Trento. Giornalista de la Repubblica, ha scritto — ovviamente del mondo delle vette — per molte riviste specializzate e ha allestito mostre sulla storia dell’alpinismo himalayano, sulle spedizioni polari e sullo sci. È autore di K2. Uomini esplorazioni imprese, libro pubblicato nel cinquantenario della prima arrampicata. Ha salito e sceso svariate montagne, dalla Patagonia all’Himalaya. Vorrebbe arrivare alla pensione sufficientemente in forma per continuare a farlo. A noi ha insegnato Il gioco del silenzio a pag. 18.
Roberto De Martin Topranin Dirigente d’azienda, in passato ha ricoperto importanti incarichi all’interno di Confindustria, dal 2006 al 2011 è direttore generale di FederlegnoArredo, ora consigliere del presidente. È stato presidente generale del Cai dal 1992 al 1998 e, successivamente, anche del Club Arc Alpin, la federazione dei club alpini europei. La montagna dentro al cuore, riverbero negli occhi, ossessione degli scarponi: una scalata alla meta “in sequenza”, quella di De Martin, dal 2011 eletto all’unanimità presidente del TrentoFilmfestival, la più antica rassegna di cinema di montagna: 60 anni quest’anno. Così, da cinefilo delle cime, ci ha raccontato, fotogramma per fotogramma, la vita del Cai Cortina (130 anni nel 2012) secondo i suoi ricordi. Buona “visione” da pag. 24.
Francesco Maria del Vecchio Anticonformista cosmopolita, ha fatto della storia dell’Unità d’Italia il suo principale tema di ricerca. È uno dei massimi esperti italiani di licensing e grande conoscitore di moda, nel 1990 con il suo pamphlet Moda: miseria e nobiltà, ha anticipato di quasi vent’anni i problemi del made in Italy e le crisi economiche internazionali. Nel 2010 ha fondato il movimento culturale La Voce Mediterranea per riscoprire e valorizzare la cultura dei popoli del Mediterraneo. A pagina 40, il suo ritratto ammirato e affettuoso di Doris Mayer Pignatelli, principessa “volante”.
Antonio Ghini È consulente di comunicazione e direttore di The Official Ferrari Magazine e del Museo Ferrari a Maranello. Dalle ricerche con Giampaolo Fabris al marketing in Henkel, dal giornalismo alla pubblicità in agenzia, fino alla comunicazione a 360 gradi presso costruttori internazionali di successo come Renault e Ferrari, Ghini ha trovato nel lavoro la vera passione di una vita e nella ricerca del nuovo e del diverso la chiave di tanti successi. Crede nel fatto che: «Una idea condivisa da tutti difficilmente è una idea». Motto riportato anche nel suo nuovo libro Dal detersivo alla Ferrari. 100 modi del comunicare. Era davvero difficile trovare firma migliore per trasportarci nella spinta geniale e creativa del design delle auto della Coppa d’Oro. “Sfrecciate” a pag. 28.
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Valter Giuliano Dirige il mensile Alp, che ha visto nascere nel lontano 1985. Fino al 1992 ne è stato caporedattore, tornando di nuovo nel 2009. Già assessore della Provincia di Torino e consigliere dell’Uncem, è stato vicepresidente della Consulta per le Alpi, istituita presso la Presidenza del Consiglio in attuazione della Convenzione delle Alpi. Oggi, collabora anche con il quotidiano La Stampa e dirige i periodici Parchi (testata della Federparchi/Europarc) e Alpinscena (rivista della Cipra Italia). A noi ha spiegato perché l’hiking non è solo questione di muscoli pag. 44.
Uberto Martinelli Critico musicale de Il Resto del Carlino, ha alle spalle oltre 200 concerti suonati da ragazzo. Dalle esibizioni davanti al pubblico è passato “al desk”, ma continuando a partecipare a tanti concorsi pianistici internazionali come membro di giuria. Autore dei libretti di presentazione di album registrati, tra gli altri, da Claudio Abbado, Orchestra Mozart, Giuliano Carmignola e Leone Magiera, unisce alla musica un altro interesse: l’equitazione. È infatti direttore di Cavallo Magazine. Il suo sogno? Possedere un cavallo morello che sappia suonare Chopin. Una penna poetica per ricordare la romantica figura di Dino Ciani. Da leggere tutto in un fiato a pag. 34.
Federico Menardi Nata come passione, l’enogastronomia è diventata nel tempo il suo — più che piacevole — lavoro. Nel 1997 è la mente organizzativa di Vino Vip, la manifestazione che per anni ha portato a Cortina i grandi nomi dell’enologia. Il 2007 è la volta di un’altra intuizione: Gaudeamus, un’associazione nata per studiare la storia della cucina italiana, anche grazie a ceneevento in cui piatti e ricette vengono raccontati, spiegati e “conditi” da una perfetta mise en place. È la nostra penna golosa della nuova rubrica Gourmet, a pag. 82.
Marco Zanettovich Giornalista-pubblicista, ha la musica, e anche un po’ Cortina, nel cuore. Padre violinista, dalla sua Trieste arriva tra le Dolomiti incantato dalle Tofane, dalle Cinque Torri e dal Faloria. Una originale passione per la telefonia lo ha portato a diventare uno storico del settore e a ottenere un importante spazio espositivo permanente sulla telefonia mobile presso il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste. Ci ha ricordato quando negli anni Novanta un termometro lungo Corso Italia misurava la febbre del… cellulare. A pagina 23.
Registrazione al Tribunale di Belluno n. 04/08 del 23 maggio 2008
Direttore editoriale Stefano Illing Direttore responsabile Chiara Caliceti Supervisione creativa Stefano Zardini Coordinamento di redazione Lucia Portesi press2.cortina@dolomiti.org
Cortina d’Ampezzo fa parte dell’associazione europea “Best of the Alps” che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni Alpine.
Redazione centrale Cortina Turismo Eleonora Alverà, Angela Bolzicco media.cortina@dolomiti.org Hanno collaborato: Alessandro Broccolo, Paola Dandrea, Elisabetta De Luca, Gianna di Lorenzo, Alex Luisotto, Marianne Moretti Adimari, Maria Grazia Soravia, Gabriella Talamini
Hanno collaborato a questo numero
Comitato promotore Andrea Franceschi Sindaco del Comune di Cortina d’Ampezzo Marco Ghedina Assessore al Turismo e allo sport del Comune di Cortina d’Ampezzo Giovanna Martinolli Assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’Ampezzo
testi Silvia Audisio, Leonardo Bizzaro, Roberto De Martin Topranin, Francesco Maria Del Vecchio, Antonio Ghini, Valter Giuliano, Uberto Martinelli, Federico Menardi, Ennio Rossignoli, Massimo Spampani, Paolo Tassi, Marco Zanettovich foto Elio Basso, Dario Bellodis, Roberto Casanova, Dino Colli, Andrea Gaspari, Diego Gaspari Bandion, Luca Gavioli, Giuseppe Ghedina, Sergio Lorenzi, Giacomo Pompanin, Fabio Scarpa, Thierry Sourbier, Uli Stanciu, Paolo Tassi, Pierre Teyssot, Markus Zadra, Stefano Zardini
Ascom Cortina Associazione albergatori di Cortina d’Ampezzo Associazione artigiani di Cortina d’Ampezzo Associazione astronomica Cortina Cassa Rurale e Artigiana di Cortina e delle Dolomiti Comitato Coppa del Mondo di sci Consorzio impianti a fune di Cortina La Cooperativa di Cortina Gis Gestione impianti sportivi Cortina Regole d’Ampezzo Sci Club Cortina Seam Servizi Ampezzo Sestieri d’Ampezzo
Balletto Russo & Fondazione Teatro Lirico Siciliano, Corriere della Sera, Cortina Turismo, Foto Riccione, Funivia Freccia nel Cielo, Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi delle Regole d’Ampezzo, Museo nazionale della montagna Torino, Studio Luv, The North Face, T.I.B.B. Milano, Zoomphotocortina by Toni
Cortina Turismo Proprietario ed editore Sede sociale Via G. Marconi 15/b, 32043, Cortina d’Ampezzo Tel. +39 0436 866252, fax +39 0436 867448 cortina@dolomiti.org
Illustrazioni Giorgio Franceschini, Federigo Gabellieri, Diego Gabriele, Marco Innocenti
Stampa Grafica Editoriale Printing Via E. Mattei 106, 40138, Bologna Tel. +39 051 4592111, fax +39 051 4592120 sales@poligraficiprinting.it
Omnia Relations Caterina Cavina, Alice Citi
Progetto grafico Kidstudio – Firenze www.kidstudio.it, info@kidstudio.it è press–partner di Cortina Turismo.
Cortina.TOPic è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’Ampezzo. Copyright: tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti. Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Chiuso in redazione il 4 luglio 2012
Art direction Marco Innocenti, Luca Parenti Traduzioni Alessandra Urbancich, Emmea Associati
Pubblicità locale Gianna di Lorenzo socict@dolomiti.org nazionale Spe, Società pubblicità editoriale strada 3°, Palazzo B/10, 20090, Assago (Milano) Tel. + 39 02 57577362, www.speweb.it Omnia Relations Valentina Ferri valentina.ferri@omniarelations.com Gestione distribuzione circuito nazionale Caterina Paolini comunicazione@dolomiti.org
cortina NETWORK
Cortinais... è... on paper CORTINA.TOPic Due uscite l’anno: 70.000 copie diffuse in inverno e 50.000 in estate. Oltre 100 pagine di attualità, natura, sport, enogastronomia e moda raccontate anche grazie a prestigiosi contributor nazionali. It is issued twice a year with 70,000 copies in winter and 50,000 in summer, it is also distributed abroad. Over 100 pages of current news, history and stories, sport, nature, fashion, and food&wine told thanks to prestigious journalists.
CORTINA.TOP Living Uscita annuale — prossimo numero in distribuzione a Pasqua 2013 — è il magazine dell’abitare con stile, diffuso in 40.000 copie in oltre 100 località. Focus su progettisti, architetti e artigiani “made in Ampezzo”. Yearly publication – the next issue is scheduled on Easter 2013 – the magazine of stylish living is distributed in 40,000 copies, with English translations, in over 100 sites. It focusses on Cortina’s designers, architects and artisans.
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CORTINA.Pocket La nostra guida turistica. Our tourist guide. CORTINA POCKET
CORTINA.TOP Events Eventi? Presenti. L’agenda di tutti i grandi appuntamenti di stagione. Issued twice a year, the detailed program of all the great events of the winter and summer seasons.
cover photo: www.dgbandion.com
face to face
CORTINA POCKET
CONSORZIO DOLOMITI via Mezzaterra 84 32100 Belluno Tel. +39 0437 941148 info@belledolomiti.it
CORTINA TURISMO via Marconi 15/B 32043 Cortina d’Ampezzo BL Tel. +39 0436 866252 Fax +39 0436 867448 cortina@dolomiti.org
cortina.dolomiti.org
www.veneto.to
CORTINA.wakeUP Il quotidiano della vacanza. Si parte dal meteo alla scoperta di cosa fare in città. The holiday newspaper. From weather forecasts to discover what’s on in town.
on stage
on line
Su YouTube, video ufficiali, virali e pubblici per una Cortina in action.
Cortina ci mette la faccia. Come? Con un sito nuovo di zecca, www. cortina.dolomiti.org, nato lo scorso gennaio, in cui navigare con facilità, facendo rotta su:
Cortina in action. On YouTube, official, viral, and public videos for an active bulletin board of the Queen of the Dolomites.
A new look for Cortina with its brand new website www.cortina. dolomiti.org. Created last winter for easy navigation, it enables users to steer towards:
Temi—vacanze: Bike, Hiking, Vertical, Family, Romantic
Thematic holidays: Bike, Hiking, Vertical, Family, Romantic
Eventi in programma
Events
Area booking per prenotare direttamente la propria esperienza di vacanza… su misura
Booking area to make your reservation for a tailored holiday experience
Pacchetti e servizi
Packages and Facilities
Ma non solo. Cortina è su Facebook, Twitter, Issuu e Foursquare. Mentre andiamo in stampa, si prepara al debutto il nuovissimo blog di Cortina d’Ampezzo, Livecortina.dolomiti.org. Uno spazio per dare voce — e mouse — a chi conosce Cortina da tempo o a chi la sta scoprendo passo dopo passo. Per essere sempre aggiornati basta richiedere la newsletter inscrivendosi a www.cortina.dolomiti.org. Moreover, Cortina is also on Facebook, Twitter, Issuu and Foursquare. While this issue is going to the printers, Cortina d’Ampezzo brand new blog Livecortina.dolomiti.org is getting ready for its debut. The space will host the most authentic Cortina from those who have known it for long and those who are just discovering it. To catch on novelties and promotions, we recommend subscribing to www.cortina.dolomiti.org to receive the newsletter. 15
l’editoriale
di Stefano Illing
In(quiete)
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iviamo in tempi interessanti, fatto che un’antica maledizione cinese consiglierebbe di evitare. Per i popoli orientali, interessante è sinonimo d’incomprensibile, mutamento traumatico di certezze acquisite. Molte cose stanno cambiando, a Oriente come a Occidente, che ci piaccia o no. L’errore, forse, è quello di non accettare tale necessità, di negare tale dinamica, così riducendo, però, il tempo disponibile affinché il cambiamento si compia. L’equilibrio, come insegna l’I Ching, non sta nella quiete, ma nell’essere in sintonia con il mutamento in corso. Cortina dov’è in questo processo? Troppo di ciò che è stato scritto e detto non corrisponde alla realtà di chi la frequenta o ci vive. Foto di copertina Per tanto tempo abbiamo lasciato che altri raccontassero una Cordi Stefano Zardini tina che non conosciamo e non riconosciamo. I tempi interessanti che viviamo costituiscono una opportunità per ritrovare l’anima di questo angolo di paradiso. Quegli elementi e live in interesting times, which an autentici e originali che ne ancient Chinese curse would recommend to hanno fatto la Regina delle avoid. Many things are changing, whether Dolomiti, togliendo brillantiwe like it or not. The mistake, perhaps, may ni e orpelli inutili che abbalie in our unwillingness to accept this negliano ma non restano. Via cessity, to deny this dynamic force, thus reducing the time for quindi il rumore, l’eccesso, changes to take place. l’ostentazione fine a se stessa According to the teaching of I’Ching, balance does not lie in e benvenuti siano l’armonia, quietness, but in being on the same wavelength as the occurring l’equilibrio, la quiete, la serechange. Where is Cortina in this process? Too much has been nità. Il silenzio. written and said about Cortina, too much which does not conIl silenzio che è parte del form to the reality lived by residents and tourists. paesaggio in montagna, una For too long we have let others report about a Corina that we parte fondamentale. do not know or recognize. Il silenzio che ci permette The interesting times we live in are the opportunity to redi ritrovare i valori della nodiscover the very soul of this corner of paradise, the original, stra identità, i nostri pensieri authentic elements that earned Cortina the title of Queen of the e ascoltare l’insegnamento Dolomites, by removing unnecessary frills and glitter which dazdelle cime. Lo diceva anche zle but do not last. Away with the noise, the excess, the ostentaGoethe: «I monti sono mations and welcome to harmony, balance, quiet, serenity. Silence. estri muti e fanno discepoli The silence that is a fundamental part of the mountain landsilenziosi». scape. Silence to rediscover the values of our identity and our thoughts and to listen to the teachings of the peaks. Quoting Goethe: «Mountains are mute teachers and act as silent disciples».
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Š stefanozardini.com
PRIMO PIANO
il gioco del di Leonardo Bizzarro
Una volta erano le grandi imprese a fare l’arrampicatore; oggi è la foto postata su Facebook. Il sentiero può essere arduo, ma mai abbastanza per non rispondere a un sms. Suonerie imbarazzanti agitano gli uomini delle vette, interrompono scalate; nei rifugi si sta incollati ai laptop. Una perdita. Perché il vero lusso è quello di smettere per una volta di comunicare, smarrendosi nella natura e in se stessi
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A step after the other, we bring with us the silence
S
ilvia Vidal, climber catalana, è rimasta appesa 32 giorni, tra febbraio e marzo, su un’interminabile parete della Serranía Avalancha, sperduta nella foresta della Patagonia cilena. Ha aperto una via grandiosa: prima di lei, su quella vetta, nessuno era mai arrivato. Non aveva con sé radio, satellitari, gps, neppure le previsioni del tempo poteva ascoltare. Più di un mese da sola, sulla roccia e nel vento, tra il freddo e la pioggia. E i rumori della natura, spaventosi anche, assordanti, ma solo quelli. Reinhold Messner è da sempre convinto che i sistemi elettronici di comunicazione siano doping, in Himalaya. Né più né meno di una bombola di ossigeno. L’avventura si annacqua, come arrivare in cima e poi farsi portare a valle in elicottero. Le imprese leggendarie sulle grandi montagne si sono fatte senza radio, gli apparati ricetrasmittenti hanno cominciato a trascinarli lassù le pesanti spedizioni nazionali, imitate poi indiscriminatamente. Oggi sei nessuno se nello zaino non hai un Thuraya che ti permetta di parlare a casa con la fidanzata o un laptop per mettere le foto su Facebook. Su un sentiero dolomitico, invece, trovi chi il cellulare lo tiene a riempirsi di sudore nella tasca della camicia, per guardare più in fretta se ha mancato una telefonata o un sms. Una pagina di pubblicità sulla rivista del Club alpino suggerisce una linea di telefonini “corazzati”, a prova d’urto sulla roccia e di immersione nei torrenti. Connessi sempre, purché ci sia campo. Camminavo qualche settimana fa sui sentieri attorno alle Tre Cime di Lavaredo, tra un gruppo di escursionisti che il cel-
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Un passo dietro l’altro, portiamo con noi il
lulare l’han tenuto in mano dacché si sono tirati lo zaino in spalla fino al ritorno. Neppure una chiamata, però erano pronti. A un tavolo di “smanettatori” di telefonino, in un rifugio che purtroppo il campo lo aveva, una sera mi hanno detto che lo portano in montagna per sicurezza, vedi mai che si facciano male e debbano chiamare il soccorso alpino. Osservazione condivisibile, se gli iPhone li tenessero in fondo allo zaino, invece di accarezzarli compulsivamente. È vero che all’inizio di giugno una coppia di escursionisti è stata ritrovata in Valle Grande di Lanzo, nel torinese, grazie alla foto spedita ai soccorritori via mms: si erano perduti, non riuscivano a spiegare dove fossero. Ma un s.o.s. si può lanciare anche spegnendo il diabolico apparecchio finché non serve, così le batterie durano pure di più. E un passo dietro l’altro, intanto portiamo con noi il silenzio. Quello del bosco a fine estate, quando i fucili non sparano e il cercatore di funghi si guarda bene dal denunciare la presenza: sotto le suole appena lo scricchiolio di foglie e di rami spezzati. O la pace che ci avvolge nella prima neve, la traccia cigolante dei nostri sci che incrocia i segni leggeri di un animale; o durante le prime gite primaverili, con il ghiaccio che ancora imprigiona il prato in ombra e a risuonare c’è solo l’acqua che stilla in qualche rivolo, di nuovo gelato quando il sole tramonta. Senza trionfanti squilli di inutili cellulari.
PRIMO PIANO
The game of silence
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atalan climber Silvia Vidal stayed 32 days on an endless wall of Serrania Avalancha, secluded in the forests of Chilean Patagonia. In the month she spent alone on the wall and in the wind, she had neither a radio nor a satellite phone or a Gps with her. Frightful even, deafening, but all around her only the sounds of nature. Reinhold Messner has always been convinced that electric communication devices are doping on Himalaya, exactly like an oxygen bottle. Adventures are diluted: like climbing to the top and taking the helicopter to get back to the valley. The legendary enterprises on the great mountains were accomplished without radios; trans receiving sets were dragged up there by the heavy national expeditions, which have been indiscriminately imitated since then. Today you are nobody if you do not pack a Thuraya to call your girlfriend at home and a laptop to post your photos on Facebook. Even along Dolomite trails, there are those who keep their mobile in the shirt pocket soaked with perspiration, so as to check more quickly if a call or a text has been missed. Connected
at all times, provided there is signal. One evening, in a refuge where, unfortunately, there was signal I was at table with some mobile addicts who had brought their mobiles in the mountains for safety in case they had to call the rescue service. I could have understood their point of view if they had kept their iPhone at the bottom of the backpack. It’s true that in early July a couple of hikers who had got lost and could not explain their position were rescued in Valle Grande di Lanzo, near Turin, thanks to the photo they could send via mms to the rescuers. Yet, an S.O.S. can be sent if the devilish device is switched off until it’s needed, that way the batteries last longer. One step after the other, while we carry silence with us. The silence of late summer woods, under your soles only the creaking of leaves and braking branches. Or the peace that surrounds us with the first snowfalls, the squeaking tracks of the skis intersecting the light prints of an animal; or during early spring hikes, when the meadows in the shade are still trapped by ice and the only sound is that of water dripping into some rivulet which freezes again when the sun sets. Without triumphant blare of useless mobiles.
Dal tramonto all’alba Ecco tre occasioni speciali per restare a bocca aperta, ma senza parlare. Chi non teme la sveglia, il 14 luglio, dall’11 al 25 agosto e l’8 settembre, potrà godersi la colazione al sorgere del sole dalla terrazza del Rifugio Cima Tofana, a 3.243 metri di quota; la partenza è alle ore 4.00 dalla funivia Freccia nel Cielo (www. freccianelcielo.com). Gli ospiti del Rifugio Lagazuoi, invece, per tutta l’estate, potranno assaggiare il famoso kaiserschmarren del gestore Guido Pompanin che, su richiesta, li sveglierà alle 4.00 per ammirare l’alba con vista sulla Marmolada (www.rifugiolagazuoi.com). La cena? Il 10, 17 e 24 agosto si gusta oltre i 2.000 metri, al Rifugio Averau o al Rifugio Scoiattoli, mentre il sole scompare dietro le rocce. Si può salire a piedi, in navetta o in seggiovia. Corse dalle ore 19.00 alle ore 23.00 (www.lagazuoi5torri.dolomiti.org).
If you are an early bird, on July 14th, from August 11th to 25th, and on September 8th, you may enjoy your breakfast at sunrise from the deck of Rifugio Cima Tofana at 3,243 metres. The start is at the Freccia del Cielo cable car station at 4.00 am (www.freccianelcielo.com). As an alternative, guests of Rifugio Lagazuoi, are given the opportunity to try the famous kaiserschmarren of owner Guido Pompanin who, upon request, will wake them up at 4.00 to contemplate the sunrise with views over the Marmolada glacier (www.rifugiolagazuoi.com). And what about dinner? On August 10th, 17th, and 24th, Rifugio Averau and Rifugio Sciattoli, both above 2,000 metres, will serve dinner while the sun is setting behind the rocky walls. Guests may reach the refugees either by hiking by shuttle or chairlift. Rides from 19.00 to 23.00 (www.lagazuoi5torri.dolomiti.org).
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Non c’è (s)campo. La mappa dei luoghi di Cortina dove non prende il cellulare.
Offline. Here is the map of the “no signal” areas around Cortina.
Ra Stua (Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo)
Cascate di Fanes (Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo)
Val Travenanzes (Lagazuoi) Dal Lagazuoi imboccando il segnavia 401, si giunge nella selvaggia Val Travenanzes. Da qui, con una camminata in discesa di 15 chilometri attraverso il Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, si arriva fino a Cortina: per sei ore, solo il rumore dei passi a fare da compagno di viaggio.
From Lagazuoi, trail No. 401 leads into the wilderness of Val Travenanzes, 15 kilometre hike descent through the Park of the Ampezzo Dolomites, to Cortina: for six hours only the sound of your footsteps will be your travel companion.
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Un muro d’acqua che cade da 90 metri d’altezza. È lo spettacolo maestoso delle cascate di Fanes, tra le più suggestive delle Dolomiti. Di fronte a quella parete cristallina, il turista può sedere e meditare, passeggiare sul belvedere, oppure seguire il sentiero attrezzato che raggiunge il cuore della cascata. A risuonare solo il rombo della meraviglia.
Fanes waterfalls offers one of the most impressive shows of the Dolomites: a water wall falling from a height of 90 metres. At the sight of that crystal clear wall, one may feel like sitting down to meditate, or walk on the viewpoint, or follow the protected trail leading into the heart of the falls where only the roar of wonder resounds.
Ampezzani e villeggianti la adorano. L’Alpe di Ra Stua è un luogo di straordinaria bellezza, dove è facile fare incontri ravvicinanti con gli animali della “vecchia fattoria” ospitati nell’omonima malga, gestita da Umberto Menardi detto “Lucabeca”. Tra i piatti forti della casa: tagliatelle salsiccia e funghi e braciole con polenta e formaggio fuso. Non un trillo di telefono mobile disturberà il desinare del viandante.
Cortina residents and tourists both love the high pasturelands of Ra Stua. It is a place of extraordinary beauty where you may easily meet the animals of the “old farm” around the mountain inn, managed by Umberto Menardi, better known as “Lucabeca”. The menu’s special dishes are: tagliatelle with sausage and mushroom and pork chops with polenta and melted butter. Not even one mobile phone ringing will disturb the wayfarer’s meal.
Forcella Lerosa (Croda Rossa)
Lago del Sorapiss (Cristallo)
È incastonata tra la Croda Rossa a nord e la Croda de R’Ancona a sud, tra le distese dell’omonima Alpe Lerosa, nello stupendo altopiano al termine della Valle di Gotres. Da qui si riconosce facilmente la Pala dell’Asco, un colle posto sul bordo sinistro del catino della Croda Rossa. Per raggiungerla si può partire da Lago Bianco oppure da Sant’Uberto, passando per Malga Ra Stua.
Color acquamarina purissima, il Lago del Sorapiss merita una pausa prolungata per goderne lo spettacolo in assenza di suoni artificiali. Per arrivarci si può prendere la Funivia Faloria, seguire il sentiero 213 e poi il 216, direzione Forcella Marcoira-Lago del Sorapiss.
Embedded between Croda Rossa to the North and Croda de R’Ancona to the South, Forecella Lerosa lies between the fantastic expanse of Lerosa mountain pastures at the end of Val di Gotres. From there, you will easily identify Pala d’Asco, the hill on the left side of the Croda Rossa bowl. It can be reached from Lago Bianco or from Sant’Uberto via Malga Ra Stua.
Lake Sorapiss well deserves a stop to contemplate its spectacular pure acquamarine colour in the total absence any artificial sound to disturb you. To reach the lake, you may take the Faloria cable-car, then follow trail No. 213 and then No. 216 towards Forcella MarcoiraLago del Sorapiss.
PRIMO PIANO
Come eravamo di Marco Zanettovich
Quando un termometro in Corso Italia misurava la febbre del cellulare
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orreva l’anno 1995. Tempo di Skipass, un progetto di Telecom Italia Mobile, voluto per potenziare la rete radiomobile nelle maggiori località sciistiche italiane e permettere un miglior utilizzo del telefonino nelle mete del turismo invernale. Un progetto di cui Cortina fu in qualche modo protagonista, scelta come location d’inaugurazione dell’iniziativa destinata a far volare le radioconversazioni da 2.200 nel 1994 a 5.300 dopo soli 12 mesi. Meno di 20 anni fa, grazie a nuove antenne e radio, iniziava così ad allargarsi quella ragnatela di trilli che oggi, a volte, vorremmo zittire. Nella sola conca d’Ampezzo, nel giro di un anno, avrebbero squillato 3.100 telefonini in più. Qualcuno ricorderà di sicuro la vetrina lungo Corso Italia, in cui era inserito uno speciale pannello elettronico, una sor-
ta di termometro della febbre del cellulare. Una gigantesca mappa a colori di tutta la conca con, al centro, tre speciali indicatori luminosi corrispondenti alle relative antenne del servizio radiomobile. Era l’indice tangibile del livello di occupazione dei vari canali: se tutte le indicazioni, soprattutto quelle rosse, erano illuminate, ogni frequenza era satura; se ad accendersi erano le segnalazioni verdi, le linee erano libere. I fedeli ospiti di Cortina potevano così ottenere più facilmente la linea del proprio telefonino soprattutto nelle ore di maggior traffico e una gita al vicino Lago di Misurina poteva diventar ancora più piacevole, dal momento che il telefonino era arrivato da poco anche lì. A 17 anni di distanza — e non sono molti —, nell’era della connessione globale, ricordare “la corsa al cellulare” ha davvero un sapore d’altri tempi.
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NATURA&CULTURA
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I 130 anni del Cai Cortina condensati in sei date simbolo per chi ha vissuto il Cai nazionale da presidente. Ricordi che si confondono con un infantile grattare di unghie sui vetri brinati di un treno. Rammentando le Dolomiti Patrimonio “rosa” dell’Unesco e, al contempo, la nascita del gruppo Scoiattoli. Ma anche un romantico viaggio di nozze, un errare di scarponi, zaini in spalla e dita che toccano nuvole di Roberto De Martin Topranin - foto Archivio Museo nazionale della montagna Torino
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n lungo filo — o meglio sarebbe dire una corda — intreccia tante esperienze vissute sui monti di Cortina. Le prime fughe dall’accampamento al Falzarego per salire Sass di Stria e Lagazuoi. Eravamo appena adolescenti, ma quel panorama che si apriva sotto di noi aveva il sapore dell’indimenticabile… le Cinque Torri ci parevano le “nostre piramidi”, più belle di quelle appena studiate sui libri di scuola. O l’ultima giornata delle Olimpiadi del ’56 con la prima scoperta, dal trenino, delle Tre Cime, intraviste da un finestrino grattato dalla brina con le unghie di bambino. Potrei tornare con la memoria a quel 20 settembre del 1970 quando, nell’ultimo giorno del viaggio di nozze, salivamo la Tofana di Rozes. Ma così tutto potrebbe risultare retorico: meglio tenere il passo, allora, tornare in carreggiata e raccontare alcune pietre miliari del sodalizio ampezzano, attraverso i miei sei anni di presidenza generale del Cai.
1992 Sulla terrazza del Rifugio Nuvolau, poche settimane dopo l’elezione, siamo il vice presidente, il Coro Cai Cortina e io: si guarda, si ascolta e si analizzano le aspettative delle sezioni di montagna. 1993 Cinema Eden. È l’anno del lancio, insieme a Reinhold Messner, della prospettiva delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. 1994 31 luglio. Una magnifica giornata, di quelle di cui la montagna sa esser generosa. Si celebra il quarantennale della prima salita al K2. Lino Lacedelli rivela per la prima volta, con la sua caratteristica schiettezza, come andarono effettivamente i fatti, 40 anni prima. Il Cahier K2 1954 del Museomontagna lo documenta chiaramente dieci anni prima de La storia finita. 1995 Camminaitalia in Val Travenanzes, da Santa Teresa di Gallura a Trieste per scoprire le montagne dell’Italia minore, anche loro belle, pur se meno conosciute. “Cuore” fu lo slogan
adottato in tanti mesi di escursioni: Camminare per poter Udire e saper Osservare e poi Riflettere così da Emozionarci ancora. 1996/97 Anni d’impegno per l’alleanza Cai — Parchi Nazionali, di cui quello delle Dolomiti Bellunesi e il Regionale d’Ampezzo erano e sono esempi di grande ispirazione. 1998 Prima edizione del Pelmo d’Oro, oggi al 15esimo appuntamento. Premiati gli Scoiattoli come movimento alpinistico storico e d’eccellenza. Sei anni di presidenza per cui non è stato difficile trovare tracce di quelle attività di cui il Cai, sia locale che nazionale, può andare fiero. Ci sono però altri tasselli indimenticabili di questo mosaico. Il 2 febbraio 2002, data della convocazione congiunta del Club Arc Alpin e dell’Unione internazionale delle Associazioni Alpinistiche: si presentava in l’Uiaa Summit charter 2002 — Anno Internazionale delle Montagne deciso dall’Onu. L’invito riportava una frase di Dino Buzzati ripresa dal suo primo articolo scritto a Cortina d’Ampezzo per il Corriere della Sera, il 17 settembre 1932. O, ancora, un momento legato alla generosità del cortinese d’adozione senatore Walter De Rigo, che aveva voluto rispondere positivamente alla richiesta dei vicini alpinisti del Comelico per l’inaugurazione del Sentiero Frassati del Veneto. Sarebbe bello che gli amici ampezzani di Walter recuperassero la pubblicazione di Fait e Zandonella Callegher presentata per quella occasione: scoprirebbero tante belle cose che l’imprenditore di successo non aveva mai dimenticato sui paesi della sua origine. Il sigillo di questo piccolo viaggio a ritroso lo dedico alla felice presenza di Lino Lacedelli alla festa per i miei 60 anni al Rifugio Auronzo: bella sorpresa di Grazia, mia moglie, non dimentica della salita alla Tofana 34 anni prima. Lino, lo ricorderò con immutata e fondata simpatia il 28 settembre 2012 quando, all’Auditorium Roen di Bolzano, sarà proiettato Rosso ‘70, storia e memoria di 70 anni degli Scoiattoli di Cortina.
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130 di questi anni
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iù di un secolo e non sentirlo. Il Cai Cortina tocca quest’anno un anniversario importante, ma per entusiasmo e spirito d’iniziativa sembra quasi nato ieri. D’estate come in inverno, iniziative speciali, escursioni e trekking anche in territori lontani davvero non mancano. Il Club Alpino a Cortina nasce il 26 febbraio 1882 come “Sezione Ampezzo” del Club Alpino Tedesco e Austriaco. Nello statuto, i 49 fondatori si proponevano di «estendere la conoscenza delle Alpi, specialmente le dolomitiche, nel cui centro risiede la sezione, facilitare le comunicazioni e l’accesso ai monti, procacciare un sempre maggior benessere al paese promovendo la maggior possibile frequentazione di forestieri». Uno dei primi progetti fu, infatti, la pubblicazione di una guida turistica, Cortina e dintorni. Era il 1890; bisognerà attendere il 1992 per vederla di nuovo stampata grazie alla volontà dalla giornalista Giovanna Mariotti. Dopo la parentesi della Grande Guerra, la sezione italiana fu ufficialmente ricostituita il 9 aprile 1920, per merito delle stesse persone che pochi anni prima animavano la sezione austriaca. Oggi, nella sede di via Marconi 18, trovano spazio una fornita biblioteca e un archivio che conserva alcuni antichi libri di vetta recuperati sulle montagne ampezzane. Storie, fotografie, documenti, oggetti antichi e attuali, testimonianze, momenti importanti della vita del Cai Cortina, come la gara di sci alpinismo o la della fondazione del mitico gruppo Scoiattoli nel 1939, saranno il nucleo di una mostra allestita presso il Museo Etnografico delle Regole d’Ampezzo dal 14 luglio al 31 ottobre 2012. L’esposizione è curata da Carlo Gandini e Paola da Zanna, con la collaborazione di Luciano Bernardi, Angelo Scarton, Roberto Vecellio. Aperto tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, escluso lunedì.
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ortina’s CAI is celebrating its 130th anniversary this year, but the enthusiasm and the spirit of initiative seem as if born yesterday. The Cortina section of the Alpine Club was founded on 26th February 1882 with the aim of making the Dolomites more accessible and better known to foreign tourists and so improve the wealth of the country. One of the first projects was a tourist guide Cortina e dintorni, (Cortina and its environs) 1890, reprinted in 1992 thanks to journalist Giovanna Mariotti. After World War 1 the Italian section was officially reconstituted in 1920 and today its headquarters, at 18, via Marconi, host a well-stocked library and an archive of summit visitors log books. Photographs, documents and objects testifying the life of Cortina’s CAI section will be exhibited at the Museo Etnografico delle Regole d’Ampezzo from July 14th to October 31st, 2012. Open daily from 10.30 to 12.30 and from 15.30 to 19.30. Closed on Mondays.
Le fotografie presenti in queste pagine ritraggono la valle d’Ampezzo nel periodo di fondazione del Cai Cortina. Provengono, infatti, dalla mostra L’impressione del Colore. Montagne in Fotocromia, 1890-1910, allestita da marzo a maggio 2012, in occasione della 60esima edizione del TrentoFilmfestival, nella prestigiosa sede di Palazzo Roccabruna a Trento. Curata dal Museo nazionale della montagna Cai Torino e dalla Camera di commercio di Trento, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, ha esposto una ricca selezione della collezione di fotocromie del Centro Documentazione Museomontagna, con oltre 100 pezzi originali: stampe a colori realizzate con il procedimento Photochrom messo a punto a metà degli anni Ottanta dell’Ottocento. Prima volta in Italia di una mostra interamente dedicata a questa particolare tecnica di colore. Per chi avesse perso l’esposizione trentina, appuntamento a Torino, dove il percorso è allestito fino all’11 novembre 2012 nella sede del Museo nazionale della montagna.
www.caicortina.org
Il rifugio del cuore Per tutta l’estate il bimestrale Meridiani Montagne propone un’iniziativa patrocinata dal Club Alpino Italiano. Un sondaggio dedicato al rifugio del cuore. Ciascuno potrà eleggere il suo preferito votandolo sul sito www.rifugiodelcuore.meridiani.com. I più amati saranno fotografati dalla rivista per il calendario del numero di novembre. Che dire… votate con il cuore.
Throughout the summer the bimonthly Meridiani Montagne proposes an initiative supported by the Italian Alpine Club. A survey allowing you to elect your favourite refuge by voting for it on the website www.rifugiodelcuore.meridiani.com. The favourites will be photographed by the magazine for its November issue. What shall we say… vote with your heart.
natura&cultura
The photos in these pages portray life in the Ampezzo valley when the CAI Cortina was created. The images come from The Impression of Colour. Mountains in Photochrom, 1890-1910 exhibition, held at Palazzo Roccabruna, Trento from March to May 2012. The exhibition was organized by the Museo Nazionale della Montagna – Turin CAI Section – and by the Chamber of Commerce of Trento, in cooperation with the Italian Alpine Club. It shows a selection of the Photochrom prints from the Museomontagna Documentation centre with over 100 original pieces. This first Italian presentation of an itinerant exhibition is completely dedicated to this particular colour technique. The exhibition is now in Turin until November 11th at the Museo Nazionale della Montagna.
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Che bell’esercizio cercare la bellezza in un dettaglio, in un istante, in un’impressione, dipinta su una tela o incisa su una lamiera. Si tramuta in immediata passione, gioia, senza doversi curare delle leggi di mercato. Alla Mille Miglia o alla Coppa d’Oro delle Dolomiti è racchiusa in carrozzerie-messaggi di epoche diverse, in profili e in cromature figli di un attimo. Particolari di una potenza paragonabile a un taglio di Lucio Fontana
di Antonio Ghini - foto di Stefano Zardini
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i piace pensare che i tagli nelle tele di Lucio Fontana e le feritoie della Ferrari 250 Gto abbiano la stessa ispirazione creativa. Una ispirazione che va oltre i fenomeni artistici del momento o le esigenze tecniche di un costruttore di automobili dall’inconfondibile matrice sportiva. Mi piace pensare che quei segni facessero parte di quel momento, di quello specifico tempo dove tutto contribuisce a far nascere i segni che lo caratterizzeranno per sempre. Come le forme e le cromature delle Studebaker degli anni Quaranta e Cinquanta, con la mano di Raymond Loewy ispirata dal gusto Déco e proiettata verso un futuro in cui a prevalere era la fantasia fantascientifica rispetto ai pur evidenti segni di fragoroso progresso tecnologico suggeriti dalla guerra. Per non parlare di quelle forme e di quei dettagli portati dalle 16 cilindri americane degli anni Trenta o dalle agili Bugatti di quel periodo pieno di speranze, nei quali si riconoscono tracce Liberty e pulsioni futuriste capaci di portare,
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in un furore esibizionistico proprio di quel tempo, alla tragica fine di Isadora Duncan strozzata dalla sua stessa sciarpa rimasta impigliata nelle ruota della Bugatti di cui era alla guida sulla Promenade des Anglais. La gente ama andare a vedere gli eventi di vetture classiche, si tratti delle Mille Miglia, della Targa Florio o della Coppa d’Oro delle Dolomiti, perché, più o meno consciamente, percepisce nei segni, nelle forme e nelle interpretazioni tecniche ed estetiche di quelle automobili, il messaggio di epoche diverse. Di quelle epoche entrate a far parte dei ricordi, fatalmente destinate ad appartenere a quell’età dell’oro che oggi, purtroppo, non riusciamo più a sentire come possibile. E non possiamo esserne sorpresi: basta che guardiamo alla goffa e noiosa ripetizione di forme, bombature e sagome delle auto dei nostri giorni. Fantasia zero. Ma proprio zero. Perché? Purtroppo la risposta è crudelmente razionale: nessuno, o quasi, nelle aziende automobilistiche di oggi, dove gli investimenti su un modello sono vertiginosi e i ritorni sul capitale investito incerti e quasi sempre esigui, ha il coraggio di proporre un fregio, un taglio, un orpello che sia figlio del cuore o del sentimento. Più facile che quel genere di intervento arrivi dal risultato di una ricerca di mercato, di un test su clienti, di una analisi di quanto fanno i concorrenti. Che disastro. Come si può pensare di trovare fantasia e sentimento lavorando su medie e mediane? Come si può credere di essere notati e scelti se ci si sforza di apparire uguali a tutti gli altri? Ma la legge del mercato, della sala riunioni dove presenti i risultati cercando razionale giustificazione per ogni dato esposto, quella del salvarsi la sedia, per non dire qualcos’altro, prevale su tutti. Quando Sergio Scaglietti, che batteva l’allumi-
Quando Sergio Scaglietti, che batteva l’alluminio sui sacchi di sabbia, inventando la forma di automobili come la Gto, la 250 Passo corto o la 750 Monza, decideva di fare un taglio o due, si comportava come Lucio Fontana, come un artista che non avrebbe dovuto giustificare le proprie scelte a un tavolo riunioni.
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nio sui sacchi di sabbia, inventando la forma di automobili come la Gto, la 250 Passo corto o la 750 Monza, decideva di fare un taglio o due «mo sì, per fare usire l’aria calda anche da qui…», si comportava come Lucio Fontana sapendo che, come un artista, non avrebbe dovuto giustificare le proprie scelte a un tavolo riunioni servendosi di un Power Point.
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The spirit of a racing age
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like to think that the cuts in Lucio Fontana’s canvases and the slits of the Ferrari 250 GTO have the same creative inspiration which goes far beyond the artistic trends of the period or the technical demands of a builder of those unmistakably sports cars. I like to think that those features were part of that period, of that specific time when all contributed to originate the characteristics that will distinguish it forever. Just like the chromium platings of the Stude-
bakers of the Forties and Fifties, shaped by Raymond Loewy’s hand which was inspired by the Déco taste aiming towards a future where science fiction would dominate the signs of the deafening technological progress brought about by the war. Not to mention the shapes and details brought by the American 16 cylinders cars of the Thirties or the nimble Bugatti’s of that period full of hopes, in which we can recognize traces of liberty and futurist drives able to take, in the exhibitionistic frenzy of those times, to the tragic end of Isadora Duncan, strangled by her own scarf which got caught in the tyre of her Bugatti while she was driving on the Promenade des Anglais.
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People love to attend classic vintage car events, be it the Mille Miglia, Targa Florio or Coppa d’Oro delle Dolomiti because the message from different epochs is felt, more or less consciously, in the shapes and in the technical and aesthetic interpretations of those cars. Those times are now part of past memories, destined to belong to that golden age that today we can no longer feel as possible. And we cannot but wonder why: a look at today’s cars with their boring and clumsy repetition of rounded shapes and identical outlines reveals the total absence of creativity. Why is that? Unfortunately, the answer is a bitterly rational one: no one, or nearly no one in today’s car companies — which make skyrocketing investments on one model, when return on invested capital is uncertain and nearly always, quite scant — would dare propose an ornament, a slit, or a frill born from the heart or from a feeling. That kind of intervention may rather be the result of market research, tests on customers, or from the analysis of the competitors’ work. What a failure! How dare we think to be noticed and selected if we strive to appear like all the others? But the law of the market, of the board meeting where results are to be presented, looking for any possible rational justification for every single item dealt with, the law of saving one’s position, to say the least, prevail upon everything else. When Sergio Scaglietti, who used to beat aluminum on sand bags to invent the shapes of cars like the GTO, the 250 Short Wheelbase or the 750 Monza, decided to make a couple of cuts, he would do like Lucio Fontana, well knowing that, as an artist, he did not need to justify his own choices before the board meeting by means of a Power Point presentation.
Coppa d’Oro delle Dolomiti 2012 30 agosto – 2 settembre: si scaldano i motori e tornano a rombare sui tornanti delle Dolomiti le auto d’epoca della Coppa d’Oro, storica gara di regolarità classica organizzata da Alte Sfere su licenza dell’Automobile Club di Belluno. Grande novità di questa 65esima edizione sarà la seconda tappa di sabato 1 settembre: un esclusivo omaggio alla figura di Ernest Hemingway «vecchio fanatico del Veneto», come egli stesso amava definirsi. La carovana partirà e tornerà in centro a Cortina, dopo aver attraversato i luoghi cari allo scrittore, da Passo Tre Croci a Misurina, dal Pordoi al Passo Falzarego. L’eco della manifestazione giunge ormai ben oltre i confini nazionali: quest’anno sono 25 gli equipaggi stranieri iscritti e provenienti da Giappone, Argentina, Germania, Regno Unito e Olanda. Non mancheranno, ovviamente, istanti di scintillante convivialità come la cena di gala rigorosamente su invito e in abito scuro al Cristallo Hotel Spa & Golf e il pranzo di “arrivederci” ospitato dal Grand Hotel Savoia. August 30th – September 2nd: engines warm up and vintage cars roar once again on the haipins of the Dolomites for the 65th edition of the Coppa d’Oro, the historic classic race organized by Alte Sfere and authorized under the licence of Automobile Club Belluno. This year’s race features a great novelty; the second stage on Saturday 1st September will pay homage to Ernest Hemingway, the «old fanatic of Veneto» as he used to call himself. The stage will start and finish in Cortina’s centre after driving through the writer’s dearest places from Passo Tre Croci to Misurina, from Pordoi to Passo Falzarego. The fame of the event has gone far beyond the Italian borders and this year’s registrations include 25 foreign teams from Japan, Argentina, Germany, United Kingdom, and the Netherlands. The race will be complemented by glamorous events like the glittering gala banquet — black suit and by invitation only — at the Cristallo Hotel Spa & Golf and the “Farewell” lunch held at the Grand Hotel Savoia. www.coppadorodelledolomiti.eu
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L’ebbrezza delLa musica di Uberto Martinelli - foto di Giacomo Pompanin
I poeti non dovrebbero essere mai dimenticati. Come è accaduto a questo grande pianista scomparso giovane. Irripetibile, geniale. Il nostro Alfred Cortot. Una vita sublime, contagiosa come una sonata sospesa tra esaltazione, velocità e lievi carezze rubate a tasti che toccano i notturni più inquieti dell’anima
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ffacciato sull’abisso, come un viaggiatore di Kaspar Friedrich intento ad ammirare in lontananza l’orizzonte. Tutto sembra lì, a portata di mano, la coscienza leggera, l’anima sospesa e fragile, compagni di strada solo l’ebbrezza e il vento che soffia da sud. Poi, improvvisamente, ineluttabile e devastante, l’oblio. Dino Ciani se ne andò in un giorno di primavera, a soli 32 anni. La sua figura di pianista evoca un celebre saggio di Roman Jakobson intitolato Una generazione che ha dissipato i suoi poeti. Come la genia intellettuale cui allude il semiologo russo, l’Italia ha dissipato negli anni la concezione estetica di Ciani, la sua visione interpretativa della musica, la sua stessa memoria, onorate oggi solo dal festival ampezzano a lui dedicato, l’unico capace di perpetuarne il ricordo, per l’appassionata autorevolezza degli organizzatori e per la qualità degli interpreti. Dino era un poeta, uno straordinario poeta, in un’epoca, durata quasi mezzo secolo, in cui il pianismo italiano, tranne Maurizio Pollini e pochi altri, si segnalava per il razionalismo e l’algido tecnicismo, e le emozioni erano considerate borghesi, quasi irritanti. Il pianista doveva essere seriale, impeccabile, preconfezionato, ogni pausa, ogni “rubato”, ogni “pianissimo”, sempre uguali, anche a distanza di anni. Via l’istinto, il senso del rischio, le emozioni che la vita ti consegna quotidianamente, gioie e dolori, non importa, e che, invece, dovrebbero riflettersi nell’arte. Dino Ciani aveva studiato con Alfred Cortot, l’irripetibile, geniale, emozionante Cortot. Errori e note false caratterizzavano i concerti del maestro francese, ma anche incanto, bellezza sublime, con l’anima che sembrava passeggiare sui tasti bianchi e neri. Ciani, in maniera originale, era il “nostro” Cortot. Basta ascoltarne le registrazioni chopiniane o debussyane per comprendere questa consonanza artistica. Eppure la sua lezione è stata completamente dimenticata e la sua discografia è insufficiente rispetto a una sterminata serie di
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Una giovane musicista dell’Accademia Dino Ciani a lavoro. Nei giorni del Festival, gli allievi hanno la possibilità di partecipare a masterclass, concerti e conferenze e di esibirsi dal vivo all’interno del ciclo Giovani Talenti, organizzato per loro a Cortina e nei dintorni.
A young musician of the Dino Ciani’s Academy. During the Festival, students will take master-classes, attend concerts and lectures and perform in concerts of the Young Talents’ series, in Cortina and in the surrounding towns.
brani da Bach al Novecento, un repertorio che la maggior parte dei pianisti non possiede nemmeno a 80 anni e che, in qualche modo, testimonia la fretta divoratrice con cui Ciani memorizzava le opere, quasi si rendesse conto inconsciamente che il tempo a disposizione era poco, troppo poco. Ascoltare oggi le registrazioni di Dino Ciani è dolorosamente meraviglioso, un ossimoro che accosta l’incanto della sua arte interpretativa al rimpianto per ciò che la cultura, italiana e non, ha perduto per sempre. Il suo tocco, l’uso del pedale, il suo “rubato” continuano a essere contagiosi, sublimemente contagiosi, proprio come Alfred Cortot intendeva l’idea stessa del suonare. Dino Ciani amava l’arte, la bellezza, la velocità, amava Cortina, amava l’ebbrezza, nella musica e nella vita. La stessa folle ebbrezza che decise di portarselo via con sé un giorno di primavera, la stessa meravigliosa ebbrezza che lo ha reso immortale.
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Dino Ciani, the rapture of Music
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verlooking the abyss, like one of Kaspar Friedrich’s travellers scanning the distant horizon. All seems to be there, within reach: the light conscience, the frail, the suspended soul. Then, all of a sudden, ineluctable and devastating, the oblivion. Dino Ciani passed away on a spring day, when he was only 32. The figure of the pianist recalls a
famous essay by Roman Jakobson on A Generation that Squandered its Poets. Just like the intellectual progeny the Russian semiologist alludes to, over the years Italy has squandered Ciani’s aesthetic conception and his interpretative vision of music. Today, his art is honoured only by Cortina’s Dino Ciani Festival for the passionate authoritativeness of the organizers and the high value of the interpreters. Dino Ciani was an extraordinary poet, in a period when Italian piano music, with the primary exception of Maurizio Pollini and few others, stood for rationalism and technicism when emotions were considered as bourgeois, or even irritating. The pianist had to be serial, pre-packed: every pause, every rubato, every pianissimo, all identical, even when performed years apart. Away with instinct, the sense of risk and the emotions of life, which should be reflected in art. Dino Ciani studied with Alfred Cortot, that irreplaceable man of genius. Errors and false notes characterized the concerts of the French composer and Dino Ciani, though in his own original way, was the Italian Cortot. This artistic consonance is evident in his recordings of Chopin and Debussy. Yet, his lesson was completely forgotten and his discography is inadequate if compared to the endless series of pieces dating from Bach to twentieth century music, a repertoire that most of the pianists, even at the age of 80, cannot claim. In some ways, this repertoire testifies Dino Ciani’s devouring haste in memorizing the piano sonatas, as if he could realize, though unconsciously that his time was short, too short. Listening to Dino Ciani’s recordings is painfully wonderful, an oxymoron which combines the incantation of his interpretative art with the regret for what Italian and international culture have lost forever. His touch, his use of the pedal, his rubato are still contagious, just like Alfred Cortot’s idea of playing music. Dino Ciani loved art, beauty, and speed; he loved Cortina, he loved rapture and ecstasy, both in music and life. The same mad rapture that decided to take him away one spring day, the same wonderful rapture that made him immortal.
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Festival e Accademia Dino Ciani 2012
Tra le Dolomiti torna a riecheggiare l’eco dei migliori interpreti di musica classica contemporanea. Dal 26 luglio al 12 agosto, Cortina si prepara a ospitare la sesta edizione del Festival e Accademia Dino Ciani sotto la direzione artistica del maestro Jeffrey Swann. Riflettori — e orecchie — puntati sulla tradizione di fine ‘800 e inizio ‘900 per arrivare all’opera rivoluzionaria di Shöenberg e Berg. Tra i nomi più attesi, Pavel Berman e Alexander Romanovsky, violino e pianoforte sul palco dell’Alexander Girardi Hall il 28 luglio; il 29 sarà la volta della soprano Tiziana Portoghese accompagnata al pianoforte da Helmut Deutsch; il 4 agosto la scena sarà tutta per Angela Hewitt, celebra pianista canadese. Il 10 agosto l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento si esibirà diretta da Keiko Mitsuhashi e accompagnata dal piano di Anna Kravtchenko mentre, l’11 e 12 agosto, nella chiesa progettata da Edoardo Gellner nel villaggio Eni di Borca di Cadore, nell’anniversario della morte di Enrico Mattei, si terrà l’esecuzione del Pierrot Luinaire di Schomberg, nel centenario della composizione. Finale in crescendo, il 25 agosto, con l’appuntamento BaRock Cello: barocco bolognese e rock contemporaneo per il violoncello di Giovanni Sollima.
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The echoes of the best contemporary interpreters of classic music will resound once more in the Dolomites from July 26th to August 12th when Cortina will be hosting the sixth edition of the Dino Ciani Festival and Academy under the artistic direction of the musician, Jeffrey Swann. Spotlights on the late 19th century and early 20th as far as the revolutionary music by Schoenberg and Berg. Among the most anticipated artists are Pavel Berman, violin and Alexander Romanovsky, piano, on July 28th at the Alexander Girardi Hall; on July 29th soprano Tiziana Portoghese accompanied by Helmut Deutsch, piano. On August 4th the stage will be for Angela Hewitt, the famous Canadian pianist, and on August 10th the Orchestra Haydn from Bolzano and Trento will be performing under the direction of conductor Keiko Mitsuhashi and accompanied by Anna Kravtchenko, piano. On August 11th and 12th, Pierrot Lunaire by Schönberg will be performed in Our Lady of Cadore Church to celebrate the 100th anniversary of its composition. On August 25th a special concert will close the Festival: BaRock Cello, music from the Baroque to contemporary rock for the cello of Giovanni Sollima.
Panorami Musicali
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a musica. L’aria magica del mattino. Le Dolomiti come cornice ideale di un connubio fra i sensi. Udito, gusto e vista. Le note dei grandi compositori si diffondo in un paesaggio straordinario, riempiendo di vibrazioni gli scorci che solo Cortina d’Ampezzo sa offrire. È l’esperienza di Panorami musicali, iniziativa organizzata dal Festival e Accademia Dino Ciani in collaborazione con alcuni rifugi ampezzani. «Dino amava camminare in mezzo a questi boschi per raggiungere le cime delle montagne — racconta Caterina Ciani, direttrice del Festival e nipote del grande pianista scomparso —. Ed è per offrire ai nostri ospiti la possibilità di provare le stesse sensazioni che abbiamo creato questo particolare ciclo musicale». La vista sarà colmata dallo scenario dolomitico, il gusto solleticato da cuochi e piatti d’alta quota, l’udito appagato dall’armonia delle note dei giovani talenti dell’Accademia e dei grandi artisti ospiti del cartellone estivo. Il primo appuntamento è al Rifugio Lagazuoi, sabato 28 luglio con il Quartetto Gerhard della MusikAkademie di Basilea. Si prosegue il 4 agosto al Rifugio Averau con gli artisti del Festival; al Rifugio Col Druscié, gran finale il 9 agosto con i violinisti dell’Accademia. Orario d’inizio di tutte le esibizioni, 13.30.
he Dolomites form the ideal frame for the marriage of the senses. The notes of the greatest composers fill Cortina’s extraordinary mountainscape with the vibrations of Panorami Musicali (Musical Panoramas), a sensory experience organized by the Dino Ciani Festival and Academy together with Cortina’s Rifugi. Sight will be fulfilled by the Dolomite views, taste tempted by the dishes of mile-high chefs, and hearing will be pleased by the harmony of the notes played by the young talents of the Academy and the great artists featured on the summer programme. The first concert will be at Rifugio Lagazuoi, on Saturday July 28th with the Gerhard Quartet from the Basel Musik-Akademie. Then, on August 4th at Rifugio Averau with the artists of the Festival; the closing concert will be held at Rifugio Col Druscié on August 9th with the Violinists from the Academy. All performances will begin at 13.30.
www.festivaldinociani.com
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fatti & persone
Doris la principessa “volante” di Francesco Maria Del Vecchio
Sugli sci, in passerella, tra le crinoline de La dolce vita, sopra guerre e cortine di ferro, Doris Mayer Pignatelli, è una donna in moto perpetuo. L’autore del libro in uscita sulla sua vita l’ha catturata per due chiacchiere in Corso Italia: ed è subito romanzo
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ortina, inverno 2011: neve scarsa e volti contratti nella tipica atmosfera dei momenti difficili. Crisi globali, spread, economie in affanno, ispezioni fiscali e chi più ne ha più ne metta. All’improvviso uno squarcio di luce attraversa il corso e la piazza, penetrando in quei tristi pensieri. «Doris, ma è incredibile, come puoi essere sempre così bella?». «Doris, sei la speranza di tutte noi». «Principessa, lei ha fatto un patto col diavolo, non può essere altrimenti…». «È vero che sta per essere pubblicato un libro sulla sua vita?». «Sì, sì lo presenteremo anche qui a Cortina»: risponde con la solita amabilità, mentre viene circondata da un capannello di persone, in cui l’ammirazione si mischia a malcelata invidia. È proprio lei: Doris, la principessa “volante”, sorridente e ammaliante come sempre. Mi piace definirla così, perché è proprio il volo a caratterizzare meglio la sua esistenza. Con gli sci ai piedi, sull’acqua o sulla neve, a cavallo o su un aereo, è in eterno movimento, pronta a spic-
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care balzi sempre più in alto, sempre più verso il cielo. Doris, l’Ellade e il mito già nel nome: doron, dono, proveniente dalla Doride, antica regione del Peloponneso, figlia di Oceano e Teti e madre delle Nereidi. É il Mediterraneo la sua essenza, la sua anima, un Mediterraneo itinerante, però, al punto da trasportarlo fin quassù a Cortina, in una delle valli più belle al mondo. «Splendida, vero? — chiede, sedendomi accanto — Io adoro Cortina: non potrei fare a meno di trascorrervi lunghi periodi. Un marinaio come te, invece, che ne pensa?». Se mi avessero fatto questa domanda un anno fa, avrei risposto che preferivo il mare dove sono nato e che vivo anche d’inverno, però anch’io sono un mediterraneo itinerante e dopo aver respirato l’atmosfera delle Cinque Torri e delle Tofane, dopo aver scoperto qui nuovi amici proprio grazie a Doris, oggi devo ammettere di non essere restato insensibile al fascino di Cortina. «Sono riuscita a fartela piacere allora?»: mi chiede felice. «Eh sì, ci sei riuscita». «E cosa è che ti piace di più?».
Una, nessuna, centomila Doris: la principessa Mayer Pignatelli tra vie ferrate, sci nautico e missioni umanitarie in Afghanistan. Una vita sempre “al passo”.
È
in pubblicazione un libro a cura di Francesco Maria Del Vecchio che ripercorre l’avventurosa vita — una sola? — di Doris Mayer Pignatelli. Dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale a quelle della sua terra, la Slovenia, che contribuì a portare all’indipendenza, dalla carriera sportiva fino ai riflettori della moda e del cinema nel dopoguerra. Fu mannequin presso l’atelier delle sorelle Fontana, Miss Capri e volto de La dolce vita di Federico Fellini. Un mito, il suo, celebrato anche a Roma, all’interno della mostra dedicata ad Arturo Ghergo, fotografo delle dive, conclusa a inizio luglio al Palazzo delle Esposizioni.
«Beh, aldilà della mondanità e della parte più leggera, qui trovo la tranquillità per scrivere e non è poco». «Che altro?». «Puoi fare la vita che preferisci, sportiva o salottiera, anche isolarti se vuoi». «Io ho sempre privilegiato la parte sportiva». «Lo so bene, sei stata una grande campionessa e la prima donna, con Patrizia Medail, a essere ammessa al Club 18. La tua vita però non é stata rose e fiori, hai sopportato perfino le prigioni titine, l’annullamento del matrimonio (negli anni Cinquanta) con la conseguente perdita di un elevato status sociale, ma hai sempre affrontato le battaglie della vita, senza rimetterci in dignità». «È stata dura». «Vero, però c’è stata anche la parte leggera: Miss Capri, La dolce vita, stuoli di corteggiatori…». «Qualcuno, sì». «Qualcuno...vabbè, lasciamo perdere. Ti manca lo sport?». «Sì, tanto». «Le vedo le tue lacrime quando passiamo accanto a una pista,
però in fondo non hai mai smesso di gareggiare, in auto guidi per centinaia di chilometri come in un rally, appena vedi un viottolo in salita, lo aggredisci come se avessi chiodi e scarponi da scalata, così sono costretto a mantenermi, guardando i burroni preoccupato». «Esagerato!». E ride come una bambina. «Altro che esagerato, l’ultima volta ci é costata tre ore e mezzo nella neve, attendendo i soccorsi, quella precedente abbiamo salvato una signora dispersa nelle montagne intorno a Zuel». «Allora non ti annoi con me?». «Che vuoi annoiare, è solo il cuore che ne risente». «Però, adesso mi conosci bene e il libro è richiestissimo ovunque. Queste montagne, questa valle fanno parte della mia vita da quando ero ragazza, qui ho portato i miei bambini, ho lavorato, amato, sofferto e ho organizzato eventi con artisti di ogni parte, il mio cuore è a Cortina e oggi so che anche il tuo é tra queste montagne». «Sì Doris, hai ragione, anche il mio cuore adesso è qui». Le sorrido, mentre, mano a mano, c’incamminiamo verso la Casa delle Regole.
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vertical important people
QUESTIONE DI STILE… SOSTENIBILE di Paolo Tassi
Dolomiti-Patagonia, andata e ritorno. Non parliamo dell’America del sud, ma di un “ecomanager” e di un’azienda che, in tempi assolutamente non sospetti, ha fondato il proprio business su etica verde e social responsibility. Un insegnamento, anche per le nostre montagne
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abio Zardini è un ampezzano atipico. Nato a Cortina, che oggi frequenta da turista, ha vissuto l’infanzia tra questi boschi e queste montagne, scoperte sulla scia del padre Tino, è stato maestro di sci della Scuola Azzurra per poi trasferirsi nella vicina Val Pusteria per lavoro. L’appuntamento è alle Cinque Torri. Obiettivo: una scalata e due chiacchiere pomeridiane. Fabio è reduce da un incontro con gli studenti dell’Alta scuola per l’ambiente dell’Università Cattolica di Brescia, un’occasione per parlare dell’azienda che Fabio rappresenta in Italia, Patagonia. Marchio di abbigliamento outdoor che, fin da tempi insospettabili in cui non dilagavano ancora fede e moda del green, ha fatto dell’attenzione per l’ambiente e della social responsibility i principi del suo fare business, con stile sostenibile. Per questo iniziamo con un consiglio…
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A question of style… sustainable
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abio Zardini is a non conventional Ampezzo born person. Today he comes to Cortina only as a tourist and I am going to meet him at the Cinque Torri for a climb and an afternoon chat. Fabio has just come back from Università Cattolica di Brescia where he gave a lecture on Patagonia, the outdoor clothing company that he represents in Italy. Since ever, when times were beyond suspicion and ecological faith and environmentsl issues were not a trend, Patagonia has based its sustainable business on social responsibility. That’s why we start with a piece of advice for Cortina.
© Paolo Tassi
Fabio Zardini, sales and office manager di Patagonia Italia.
Fabio Zardini, sales and office manager of Patagonia Italia.
Un suggerimento per la nostra Cortina. Come distinguersi nel mercato, ormai globale, del turismo moderno? La tutela dell’ambiente è il valore aggiunto di ogni località. È il quid imprescindibile per uno sviluppo turistico di lungo termine. Cortina, forte di un territorio in gran parte incontaminato, deve preservare a ogni costo questa ricchezza. Sarà il bene più grande per il futuro e il regalo migliore per le prossime generazioni. Non bisogna farsi fagocitare dalla voracità del consumismo, ma riflettere con consapevolezza per guardare avanti, nitidamente. Tra le nostre Dolomiti, una parte del territorio è sfruttata dalle infrastrutture turistiche ma, grazie all’istituzione delle Regole, la parte antropizzata e quella più selvaggia continuano fortunatamente a convivere in armonia.
What’s the best way to be noticed in the global market of contemporary tourism? Safeguarding the environment is the added value that cannot be disregarded by any resort aiming at a farsighted, long term tourist development. Cortina, strong of its pristine environment, is to preserve this wealth at all costs. It will be the greatest resource of the future and the best legacy for the next generations.
Meglio il fascino di un buon sentiero o la comodità di una tangenziale? Senza dubbio, meglio un buon sentiero. Qualche impianto di collegamento sì, ma nulla di più. E parcheggi, per togliere le auto dalla circonvallazione; ma l’ideale sarebbe offrire agli ospiti la possibilità di non usare le proprie macchine e decongestionare così il traffico pesante dalle vallate dolomitiche. Per questo, che è un vero cruccio, penso a un impegno politico ad alto livello. Solo tra Cortina e Dobbiaco s’incontrano tre parchi naturali: non capisco proprio perché non si possano preservare certi territori.
The charm of a scenic trail or the convenience of a bypass? Which is better? The scenic trail, no doubt, and parking lots to ease the traffic on the bypass. Turists should be given the opportunity to not use their private cars so as to relieve heavy traffic congestion in the Dolomite valleys. There are three natural parks between Cortina and Dobbiaco: I just do not understand why these areas cannot be preserved.
La Cortina più vera è quella più mondana o più selvaggia? Mi piacerebbe che entrambi questi aspetti potessero emergere contemporaneamente, senza che l’uno annullasse l’altro. È il ventaglio di attività che si possono praticare in questa magnifica vallata il suo valore aggiunto. The wild Cortina or the socializing one? Which is truer? I wish both these aspects could occur at the same time because the real added value of this valley lies in the wide range of leisure acitivities that can be practised. Quando tornerai, non da scalatore ma travestito da turista? Durante il fuori stagione, la natura per me è un fatto privato. When wil you come back disguised as a tourist and not as a climber? During the low season, nature is something private for me.
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Regina
fragilitĂ
e di consapevolezza di Valter Giuliano
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© stefanozardini.com
altri mondi
Ascoltare il ritmo del cuore in montagna è un esercizio prezioso: non per campionarlo negli strumenti elettronici che portiamo al polso, ma per cogliere il valore e la delicatezza della vita stessa. Ecco perché qui l’hiking si fa in punta di piedi, sport di muscoli ma anche di anima e pensiero
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agazuoi, Tofane, Faloria, Cristallo, Falzarego, Croda da Lago, Sorapiss, Becco di Mezzodì, Nuvolau: nomi evocativi che racchiudono 400 chilometri di sentieri segnalati, 56 rifugi, 850 itinerari di arrampicata sportiva, 1.000 vie classiche di scalata, 15.560 chilometri di ferrate. Numeri importanti che scatenano suggestioni e mettono immediatamente in azione i muscoli, almeno con il pensiero. Storia, cultura e natura per incroci da capogiro. Nella parola Cortina, a dispetto dell’assonanza al diminutivo, è custodito tutto questo. Aggiungeteci la regina Dolasilla e il regno di Fanes, la civiltà ladina e gli Scoiattoli, e la meta diventa desiderabile in ogni stagione dell’anno. Almeno per chi ha confidenza o desiderio di scoperta delle alte quote, al cospetto di paesaggi unici: gengive di verdi prati, pascoli e boschi da cui emergono sensazionali denti aguzzi di Dolomia proiettati verso il cielo. Che tutto diventi oggetto di ammirazione per chi frequenta questi territori, anche solo transitandovi, è naturale. Al cospetto di tali meraviglie, che non a caso si sono meritate l’inserimento nel Patrimonio dell’Umanità Unesco, ognuno ritrova la corretta dimensione o, meglio, il giusto ridimensionamento. Siamo piccole e transitorie presenze, cui tuttavia è dato il privilegio di nutrire lo spirito attingendo a unici e irripetibili scenari naturali e umani. Oltre l’istintiva ammirazione, le terre alte emanano una magnetica attrazione che spinge a entrare nel paesaggio, a infilarsi tra i suoi valloni o, addirittura, nelle mille fessure che salgono verso le sommità estreme, in una ludica sfida con la montagna e con se stessi. Un ideale terreno di gioco per conquistare l’inutile, per dirla con Lio-
nel Terray. Spesso sulle orme di personaggi che hanno fatto la storia dell’arrampicata e dell’alpinismo. Angelo Dibona, Francesco Lacedelli, Angelo e Giuseppe Dimai, Sante Siorpaes, Severino Casara, Emilio Comici, a cui potremmo aggiungere tanti altri protagonisti delle generazioni successive. Nomi che da soli trasmettono suggestioni utili a emularne le gesta. Se l’alta quota suggerisce performance sportive per tonificare il fisico e guarda a discipline sempre più estreme, vorremmo, al contrario, proporre questi palcoscenici per una ricerca più intima e personale. Qui, infatti, si trova un bene ancor più prezioso, il silenzio, da abitare per entrare in confidente intimità con se stessi e nella profondità della vita. Allora, ascoltare il ritmo del cuore e seguire il proprio respiro può essere un esercizio prezioso: non per campionarli negli strumenti elettronici che portiamo al polso, ma per cogliere il valore e la fragilità della vita stessa, la soavità che porta con sé tanta bellezza ambientale. Delicati equilibri conservabili solo entrando in punta di piedi, con il rispetto di chi sa di essere ammesso in casa d’altri e dunque si comporta meglio che nella propria. Non è un caso che una fetta significativa di questo territorio formi il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. E non è forse istintivo percorrere in rispettoso raccoglimento anche gli scenari che furono teatro della Grande Guerra? Il turismo sostenibile garantisce che di tanta magnificenza si possa continuare a fruire anche in un futuro — ci auguriamo — durevole.
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Queen of Frailty and Self-consciousness
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agazuoi, Tofane, Faloria, Cristallo, Falzarego, Croda da Lago, Sorapiss, Becco di Mezzodì, Nuvolau: powerfully evocative names that hold 400 kilometres of marked trails, 56 refugees, 850 free climbing routes, 1,000 classic routes, and 15,560 kilometres of vie ferrate. These important figures stir up awesome emotions and set the muscles going, in our thoughts at least. History, culture, and nature for mind-boggling crossings. The word Cortina, despite its assonance with a diminutive, contains all that. At the sight of these wonders, which deserved inclusion in a Unesco World Heritage site, every individual finds the correct size or, rather, the correct downsizing. We are small transient beings, who are, however, given the priviledge of nourishing our spirit by drawing from unique and unrepeatable natural and human landscapes. Beside the instinctive admiration that high lands arouse, there is also a magnetic attraction which prompts us to enter the mountainscape, to thread our way through its valleys or, even, through the thousand fractures that climb up to the extreme heights, in a playful challenge with the rock and with ourselves. Often, we follow the steps of those who have made the history of rock climbing ad mountaineering: Angelo Dibona, Francesco Lacedelli, Angelo e Giuseppe Dimai, Sante Siorpaes, Severino Casara, Emilio Comici. If high-altitude suggest invigorating sport performances and aim at more extreme disciplines, we would on the contrary propose these stages for a more intimate and personal search because here is the most precious gift: silence. A silence to be lived in order to get into intima-
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cy with one’s self and confident with the depth of life. Therefore, listening to the heart rhythm and following one’s breath can become a precious exercise: not to sample data in electronic instruments but to grasp the value and frailty of life itself. These delicate balances are kept only if we enter on tiptoe, with the respect paid when we are admitted at someone else’s home and behave better than in our own. Isn’t it a matter of instinct to keep a respectful silence when we tread across the landscapes where World War I was fought? Sustainable tourism guarantees that we will be able to enjoy all this magnificence also in a future that — we hope — will last long.
Cortina Hiking 13—16 luglio 2012: quattro giorni, cinque blogger per una prima assoluta. Per lanciare il suo debutto in rete con il nuovissimo Livecortina.dolomiti.org, Cortina ha organizzato il primo blog trip tematico. Una occasione per i blogger italiani specializzati in viaggi, sport, natura e montagna, selezionati a fine giugno, di vivere — e quindi di raccontare in presa diretta — la Cortina dell’hiking, “l’altra Cortina”, quella più autentica, emozionante e a volte nascosta. Qualche indiscrezione sul programma? Cascate di Fanes, giro del Monte Averau, forcella Col dei Bos. Per saperne di più è d’obbligo restare connessi.
ALTRI MONDI
Hiking tutto d’Ampezzo
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scursioni tra i luoghi della Grande Guerra, le leggende dei Monti Pallidi, fossili, flora e fauna alpina. Ma anche corse in montagna, geo-catching, orienteering, nordic walking, trek and trail e canyoning tra i corsi d’acqua. Emozioni da vertigine sulle 29 vie ferrate e originale combinata Climbe&Ride, per non rinunciare alle ruote grasse neanche su guglie e torri. Con Dolomiti Trekking Tour si pernotta in rifugio o in hotel con servizio di trasporto bagagli diretto e, grazie ai Trekking Hotel, garanzia di servizi e plus per ogni atleta.
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Blog Trip July 13th—16th, 2012: four days with five bloggers for a veritable première. To launch the debut of its brand new Livecortina.dolomiti.org, Cortina has organized its first theme blog trip. Italian bloggers specializing in travels, sport, nature, and mountains will be selected at the end of June and will be given the opportunity to live — and tell live — the “other Cortina”, the more authentic, exciting, and sometimes hidden Cortina of hiking. Any anticipation of the program? Stay connected if you want to know more.
iking in Ampezzo is not only walking among the sites of World War I, the legends of the Pale Mountains, the fossils, and the alpine flora and fauna, It is also geocaching, orienteering, nordic walking, trek and trail and canyoning through water courses; it is thrilling emotions along the 29 vie ferrate, and the new combined Climb & Ride not to forgo the pleasure of fat wheels even on spires and towering peaks. Dolomiti Trekking Tour packages include overnight stay in hotel or refuge, direct luggage transport and, thanks to the Trekking hotels, guaranteed service plus for each athlete.
www.cortina.dolomiti.org
L’accessorio necessario: 111 Cime attorno a Cortina
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er chi vuole saperne di più, arriva in libreria una pubblicazione fresca di stampa, edita da Idee Montagna Editoria e Alpinismo. 111 Cime attorno a Cortina, 392 pagine a cura di Ernesto Majoni, Sandro Caldini e Roberto Ciri, con foto a colori di escursioni, vie normali e di roccia in 17 gruppi montuosi delle Dolomiti ampezzane, selezionate secondo vari livelli di difficoltà. Una guida escursionistica adatta sia a chi muove i primi passi in quota, ma anche ai più esperti che potranno trovare all’interno cartine topografiche e relazioni dei 111 itinerari segnalati, immagini delle cime, note tecniche, dislivelli, tempi, difficoltà, punti di appoggio, notizie storiche e curiosità turistiche. Da mettere nello zaino. Il volume è in vendita presso la Libreria Sovilla, la Cooperativa Cortina, La Modernissima e on line al sito www.vienormali.it.
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ALTRI MONDI
© The North Face® / Thierry Sourbier.
La carica dei 1.200
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enerdì 29 giugno 2012, ore 22.00, Corso Italia. A illuminare la notte ampezzana solo le 600 lampade che i trailer, arrivati da qualche giorno a Cortina, indossano, pronti al via. 3… 2… 1… Tra gli applausi dei tanti spettatori, parte la The North Face Lavaredo Ultra Trail che, per la prima volta, ha scelto Cortina come sede di partenza e arrivo. Centoventi chilometri da percorrere su 6.000 metri di dislivello: si attendono i primi campioni dalle 6 del mattino di sabato. Dopo 12 ore, 26 minuti e 20 secondi, taglia il traguardo lo spagnolo Iker Karrera, sul podio della categoria maschile. Fa sognare la performance dell’italiana Francesca Canepa che riappare in Corso Italia dopo 15 ore, 58 minuti e 2 secondi. È suo il primo posto della classifica femminile, ma è anche — e addirittura — decima assoluta in quella generale. Cortina per tre giorni è invasa da sportivi che si allenano, chiacchierano, si emozionano e, una volta raggiunto il traguardo, si riposano; le Dolomiti tutte attorno a sorvegliare e farsi ammirare. Ore 9 del sabato è la volta della partenza della Cortina Trail, prima edizione della gara che ha visto altri 600 appassionati darsi filo da torcere lungo i 50 chilometri del percorso. A Nicola Giovanelli e Chiara Parigi la vittoria nelle rispettive categorie. Che dire… “ai monti di partenza” per il 2013.
www.ultratrail.it
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riday, June 29th, 10 p.m. Corso Italia. Cortina’s night is lit only by the 600 headlamps of the trail runners on the starting line of the Lavaredo North Face Ultra Trail — both start and finish are in Cortina for the first time. Acclaimed by the numerous spectators, off they go to cover a hundred and twenty kilometres with over 6,000 metres of altitude difference. After 12 hours, 26 minutes and 20 seconds, Spaniard Iker Karrera breasts the tape in the mens category. Italian runner Francesca Canepa gave a marvellous performance to be first woman and tenth in the overall rankings. For three days Cortina was literally invaded by the runners who trained, chatted, got excited and, beyond the finish line, eventually rested among the surrounding watchful Dolomites. Saturday, 9 a.m. it’s the start of the first Cortina Trail run, with other 600 enthusiasts competing on the 50 kilometre circuit. Nicola Giovannelli and Chiara Parigi were placed first in the men’s and women’s categories respectively. What shall we say… at the “starting blocks” for 2013.
Da sinistra, in alto: la scenografica partenza in notturna lungo Corso Italia; gli atleti al via; lo spagnolo Iker Karrera, sul podio della classifica maschile, e l’italiana Francesca Canepa, primo posto nella classifica donne e decimo assoluto; il francese Sebastien Chaigneau in azione.
Up above, from the left: the spectacular night start on Corso Italia; the trail runners at the starting line; Spaniard Iker Karrera on the male podium and Italian runner Francesca Canepa first woman and tenth in the overall rankings; French runner Sebastien Chaigneau.
oltreconfine
testi e foto di Stefano Zardini
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Un itinerario tra burocrazie impantanate, sacrifici, colpi di fortuna e di meraviglia, sulle orme di Marco Polo e degli altri grandi che sondarono la terra pensando: «No, non è finita». Un percorso tra territori un tempo interdetti, mercati di spezie, mulattiere sospese a 7.000 metri e atmosfere a volte familiari, dove prendono vita torbide leggende di re rapiti dall’eternità, voraci di un’anima al giorno. Ma rubare spiriti non regala l’emozione dell’imperituro, solo i turbamenti del viaggio lo fanno
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siste, per i veri viaggiatori, un ampio pezzo di continente meno esplorato dell’Egitto, dello Yemen e della Patagonia. È l’Asia centrale, una vastissima regione chiusa agli stranieri per oltre mezzo secolo e da non molto tempo visitabile. Ricca di cultura, abitata da popoli che parlano lingue diverse, fatta di deserti, montagne e ghiacciai che superano i 7.000 metri; altopiani, antiche vie carovaniere e storie straordinarie che l’attraversano. Il lungo isolamento è stato imposto dall’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Molte di queste, oggi indipendenti, si sono aperte al mondo esterno e le località più raggiungibili sono state subito meta dei primi viaggiatori. Per scoprirle nei loro angoli più remoti bisogna essere pronti a superare una montagna di autorizzazioni, dormire dove capita e mangiare quello che c’è. Altamente suggestivo il percorso che da Dushambe, capitale del Tagikistan, porta al confine settentrionale dell’Afghanistan: 800 chilometri di strada tra le più affascinanti che abbia mai percorso, nonostante la compagnia dei trafficanti di eroina, dall’altra sponda del fiume Piandj. Si prosegue poi nel fondovalle, già percorso da Alessandro il Grande, e costeggiato dall’enorme e terribile catena dell’Hindu Kush con le sue cime di 7.000 metri, fino alla grande e audace fortezza del Re Kha Kha di epoca Kushanide (III secolo a.c.). La leggenda vuole che questo terribile sovrano uccidesse un uomo al giorno, convinto che ciò l’avrebbe reso immortale. Avanti ancora, tra carovane di cammelli Baktrian, carichi di mercanzie da vendere tra Cina e Tajikistan, su altopiani di 3.000 metri girando a nord verso il Kirghisistan e costeggiando il lago Yashil Kul a oltre 3.700 metri di quota. Ci si innesta quindi nella Karakorum Highway in Pakistan, la più alta strada del continente asiatico. Pronti per altri 500 chilometri, si prosegue, dopo aver toccato le pendici del Muztag
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Ata, verso l’altro grande lago, il Kara-kull spingendosi fino a Osh in Kyrghizistan e per i più audaci, doganieri permettendo, in Cina, per raggiungere la mitica Kashgar, già visitata e perfettamente descritta da Marco Polo come uno dei mercati più vasti e colorati del mondo allora conosciuto. Ho percorso molte di queste “strade”, mulattiere e sentieri, ritrovando tante affinità con la nostra cultura di montagna. Difficile immaginare come certe tradizioni, utensili, abitudini abbiano potuto arrivare fino a noi; coincidenza o, nonostante la distanza, lento scambio di informazioni? Con una guida esperta e con l’obbligo di non avere fretta, si potranno provare sulla propria pelle e nel cuore emozioni difficilmente ripetibili in altre zone di mondo. Forse unico involontario regalo di una politica di isolamento durata troppo tempo.
oltreconfine
A sinistra, la mitica fortezza del Re Kah Kah, asserragliata su un precipizio all’imbocco della lunga valle del Wakhan. Come il nido di un’aquila, a controllare carovane e viandanti da e per la Cina, quello stretto passaggio ancora oggi è privo di strada carrozzabile, esattamente come ai tempi di Gengis Khan. In alto, un tratto dell’incredibile percorso che per 800 chilometri segue il confine dell’Afganistan. Tra rocce, ponti di sassi, sabbie e pareti a strapiombo sul fiume, è il tragitto utilizzato quotidianamente dai trafficanti di eroina.
Left, the fortress of mythical King Kha Kha built over the rock outcrop at the entrance of the Wakhan valley, where no carriage road exists today as in the times of Gengis Khan. Above, a part of the incredible route that follows the border with Afghanistan for 800 kilometres. This route is used daily by heroin traffickers.
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Praterie sconfinate, puntellate da laghi gelati e mandrie di Yak in un silenzio senza respiro. Nei pochi paesi fantasma s’incontrano culture diverse, lingue diverse e pochi mezzi per sopravvivere. Afgani,tajiki, cinesi e kirghizi si arrangiano tra bottiglie di benzina, vecchi pneumatici, legna da ardere, pecore e, naturalmente, eroina.
Boundless prairies, studded with frozen lakes and yak herds in a breathless silence. In the few ghost villages, the traveller meets different cultures and languages but few means to survive.
On the trail of ancient caravans
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or true travellers, there is a large part of a continent, which is less explored than Egypt, Yemen, or Patagonia. Central Asia, is a vast region which was closed to foreign visitors for over half a century and it’s not long since it opened to travellers. Rich in culture, inhabited by peoples who speak different languages, composed of deserts, mountains and glaciers higher than 7,000 metres; plateaux, ancient caravan routes and extraordinary stories that traverse it. The long isolation was imposed by the Union of the Socialist Soviet Republics. If you want to discover these regions you must be ready to climb a mountain of authorities and permits, be willing to sleep where you have the chance, and eat what is offered. I suggest you take the route leading from Dushambe, the capital of Tajikistan, to the northern border of Afghanistan for 800 kilometres along one of the most fascinating routes I have ever travelled, despite the company of heroin traffickers, on the other bank of the Piandj river. The route continues in the valley, bordered by the huge and terrible Hindu Kush mountain range with its 7,000 metres peaks, as far as the King Kha Kha’s fortress dating to the Kushanide era (III century B.C). Continue on plateaux over 3,000 metre high, turning north towards Kyrgyzstan and along Lake Yashil Kul at over 3,700 metres
Un viaggio straordinario, quello di Stefano Zardini, che arriva in Asia centrale per conto dell’Agenzia per la lotta alla droga e al crimine delle Nazioni Unite, con il compito di documentare il traffico di eroina dall’Afganistan verso il centro dell’Asia e Mosca, quest’ultima crocevia del traffico verso l’Europa e il Nord America. Oggi l’Afganistan produce il 92% di tutta l’eroina del pianeta.
altitude. Then you join Karakorum Highway in Pakistan, the highest road of the Asian continent. After skirting An extraordinary journey made by the slopes of Muztag Stefano Zardini, back from Central Ata you reach KaraAsia where he was commissioned by kul, another large lake. The United Nations Office for Drugs Finally pushing as far and Crime to document the heroin as Osh in Kyrgyzstan traffic from Afghanistan towards cenand, for the most dartral Asia and Moscow, the latter being ing ones, custom officthe crossroads of the traffic towards ers permitting, enter Europe and North America. Afghaniinto China to reach stan currently produces 92% of the mythical Kashgar. heroin of the whole planet. I travelled many of these “roads” and found many similarities with our mountain culture. Hard to imagine how some traditions, tools, customs have got here: a mere coincidence or a slow exchange of information? With an expert guide and with no need to hurry, you will be able to feel emotions which can be hardly experienced elsewhere in the world. Perhaps, the unintended legacy of an isolation policy that lasted too long.
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tra terra e cielo
c’è vite A quota 1.350 di Massimo Spampani
A due passi dalle nuvole, ma vicinissimo all’uomo, saldo e radicato a quella terra che da secoli coltiva, a Cortina sta crescendo il vigneto più alto d’Europa. Un progetto eroico, una scalata — simbolica e reale — alla montagna. Coltura che diventa cultura. Per valorizzare un territorio, raccontandone la storia, questa volta racchiusa in un bicchiere
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itigni d’alta quota. Fatti eccezionali che sfidano le leggi dell’agronomia e del clima. La vite, a certe altitudini, difficilmente cresce, è l’uomo che la porta. Forse per lasciare un segno, per radicarsi sempre più alla natura e alla cultura a cui appartiene. Sfogliando, infatti, i manuali delle piante di montagna, sotto la voce “uva”, nell’elenco relativo a Cortina, appare l’Uva di volpe, una bacca nera velenosa del sottobosco.
C’è anche l’Uva ursina che d’autunno, sempre nel sottobosco, si riconosce per i suoi piccoli grappoli rossi (è simile al mirtillo). Ma del frutto a tutti noto, quello da cui spremere il nettare di Bacco, non c’è traccia alcuna. Il buon senso dei contadini di un tempo, ma ancor più la “condanna” di un clima ritenuto impietoso per la vite, tolto qualche sporadico tentativo, ne avevano inesorabilmente decretato il non utilizzo a tali quote. Uva, ma soprattutto vino, giungevano lassù trasportati nelle botti in groppa agli animali da soma o sui carri
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trainati dai buoi. Erano il buon nettare friulano o di marca trevigiana che transitavano sulla Strada Regia, poi d’Alemagna. Nei territori limitrofi, ci si provava. Come in Cadore dove singole piante o qualche piccolo filare sono ancora rintracciabili. I tempi, per fortuna, sono cambiati e quella che ieri poteva sembrare una follia oggi è diventata realtà. Così, alle pendici del Pomagagnon, sotto le millenarie pareti di Dolomia, è stato piantato il vigneto più alto d’Europa, a 1.350 metri sul livello del mare. Un progetto studiato accuratamente, con i dovuti supporti della scienza, rivestito di grande valore simbolico e culturale. In fondo, il vino concentra in sé le caratteristiche di un territorio specifico, è fotografia fedele di una terra, di un paesaggio. Lo stesso Dioniso, cresciuto nella solitudine dei boschi, quando piantò la vite e insegnò agli uomini a coltivare la terra, divenne maestro di più lieti costumi, di una vita più socievole e gioiosa. È la coltura che diventa cultura. Una impresa eroica per Cortina? Sì, una sfida. A raccoglierla i quattro artefici del progetto: Fabrizio Zardini, consulente vitivinicolo in Italia e all’estero che per primo ha avuto l’idea del vigneto a quota 1.350; Federico Menardi “Comin”, membro dell’Accademia della Cucina italiana e ideatore di Vino Vip; l’ampelologo Francesco Anaclerio, direttore del Centro Sperimentale dei Vivai cooperativi Rauscedo, massima realtà a livello mondiale per la produzione di barbatelle di vite e, infine, l’enologo Gianfranco Bisaro, da tempo ideatore e realizzatore di tecnologie innovative. «L’elevazione della quota non rappresenta un limite pregiudiziale — dicono i tecnici —. Quello che conta sono le condizioni climatiche e del suolo». Così la scelta del terreno più vocato è ricaduta su una vecchia cava di ghiaia in località La Vera, di proprietà delle Regole d’Ampezzo, ben esposta al sole e protetta dai venti. Sono stati scelti varietà e cloni di vitis vinifera a breve ciclo vegetativo e con attitudine alla resistenza al freddo invernale. Il vigneto, il 2 giugno, ha festeggiato il primo anno di vita: delle 1.384 barbatelle messe a dimora quasi la metà è sopravvissuta — quelle perse sono già state sostituite — a un in-
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verno senza neve ma particolarmente rigido. In altre zone d’Italia è andata molto peggio, per questo le menti del progetto ritengono quanto accaduto un successo. Oggi si può davvero affermare che la vite può crescere e vivere in Ampezzo. A quando il brindisi con le prime bottiglie del Vino Cortina? Presto per dirlo. Intanto esperti e curiosi quest’estate potranno visitare i filari e fare merenda in vigna. Chi l’avrebbe mai detto? D’altra parte siamo nel regno dei Fanes, gli gnomi delle Dolomiti, non in quello di Bacco: forse per questo, qui, i prodigi a volte diventano realtà.
tra terra e cielo
Vivere di montagna si può
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torie di uomini e imprese che fanno vivere la montagna. È l’ultimo lavoro del giornalista Stefano Vietina. Una raccolta di 45 articoli pubblicati sul Corriere delle Alpi nell’arco di un anno, alla (ri)scoperta di quelle grandi e piccole realtà economiche nate e cresciute all’ombra delle Dolomiti bellunesi, scelte a rappresentare la capacità di reagire e la volontà tenace di provare a dare un futuro al territorio. Il libro è in vendita presso la Libreria Sovilla, La Cooperativa Cortina e on line ai siti www.stefanovietina.it e www.arcosrl.info.
The highest vineyard in Europe is Ampezzan
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ines are seldom found above certain altitudes, unless brought by man. Perhaps likely to root more strongly in the nature and culture man belongs to. If you happen to leaf through a handbook of Cortina’s mountain plants under the entry uva (grapes) you will find Uva di volpe (literally the grapes of the fox), a poisonous berry; Uva ursine, the bearberry similar to the cranberry for its small red bunches. But there is no trace of the universally known grape. Ancient farmers’ common sense, but even more the “curse” of a merciless climate had inevitably decreed the impossibility to grow vines at high altitudes. A few attempts were made in the neighbouring Cadore, where single plants or some vine rows can still be seen. But times have changed: the highest vine in Europe was planted at the foor of mount Pomagagnon at 1,350 metre, following careful scientific
studies of great symbolic and cultural value. After all, wine embodies the characteristics of a specific area and is the faithful picture of a landscape. The challenge of this bold enterprise was accepted by the four creators of the project: Fabrizio Zardini, a wine expert in Italy and abroad was the first to conceive the idea of growing a vineyard at 1,350 metre; Federico Menardi “Comin”, a member of Accademia della Cucina Italiana and author of Vino Vip; ampelologist Francesco Anaclerio, director of the Centro Sperimentale dei Vivai Cooperativi Rauscedo, the best world producer of vine shoots; and oenologist Gianfranco Bisato, who has long created and realized state-of-the-art technologies. «Elevation is not a prejudicial limit — technicians say — what really matters are the climatic and soil conditions». Thus, the choice of the terrain fell upon an old gravel quarry at La Vera owned by the Regole d’Ampezzo, which qualified as the most suitable terrain for its good sun exposure and wind protection. Varieties and clones of vitis vinifera with a short vegetative cycle and resistant to winter chill have been chosen. On June 2nd , the vineyard celebrated its first successful birthday since nearly half of the 1,384 vine shoots bedded, survived throughout a snowless, but extremely harsh winter. Today, it can be claimed that vines can grow and live in the Ampezzo valley. When will we be able to make the first toast with the bottles of Cortina Wine? It is too early to say, but this summer, wine experts and onlookers will be able to visit the rows of vines and picnic in the vineyard.
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focuS Palava, Manzoni bianco, Petit Rouge e Andrè. Sono le varietà della Vigna 1.350 Cortina. Due bianchi e due rossi resistenti a temperature sottozero. L’impianto, diviso in tre settori da 972 metri quadrati ciascuno per una superficie complessiva di 2.916 metri quadrati, ha 4.630 barbatelle posizionate a 80 centimetri l’una dall’altra e filari distanti 270 centimetri tra loro per permettere una migliore esposizione al sole. Il suolo, non concimato, è stato arato a 40 centimetri di profondità, poi ripianato per garantire areazione e illuminazione ottimali delle piante. Il sistema di allevamento è il Guyot, una tecnica di potatura mista adatta a superfici siccitose. Il tronco della vite, raggiunti i 70 centimetri d’altezza, è piegato a sperone, cresce quindi parallelo al terreno per una lunghezza compresa tra i 30 e i 100 centimetri. Dal fusto si diramano i germogli uviferi legati, man mano, a fili di sostegno orizzontali posizionati a 120 e a 170 centimetri d’altezza. Diversi i vantaggi del sistema: semplicità nelle potature e nella vendemmia, opportuna densità di impianto e buona qualità di produzione. Palava, White Manzoni, Petit Rouge and André are the wine varieties found in the Cortina’s Vigna 1,350. Two white wines and two red wines resistant to freezing temperatures. The vineyard covers a surface of 2,916 square meters, divided into three 972 square meter sections, with 4,630 vine shoots spaced 80 centimetres apart and rows of vines spaced 270 centimetres to increase sun exposure. The terrain is not manured and has been ploughed to a depth of 40 centimetres and then levelled again to facilitate air ventilation and exposure of the vines to light. The training system adopted is known as Guyot, a mixed pruning technique suitable for drought prone soils. When the trunk grows to 70 centimetres it is trained into a spur runnning parallel to the ground for 30 to 100 centimetres. This stem gives rise to the fruiting shoots which are trained along wires at 120 and 170 centimetres above the ground. This system has many advantages: simplicity in pruning and harvesting, appropriate plant density, and a good quality production.
www.vignetocortina.it
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tra terra e cielo
Degustazione verticale
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i sono degustazioni e degustazioni. Questa volta dimenticate le classiche enoteche. Per l’evento di sabato 11 agosto, organizzato dalle Guide Alpine di Cortina in collaborazione con il Rifugio Scoiattoli, oltre alla sensibilità di naso e palato, servirà anche una buona dose di coraggio. Vino e sommelier arriveranno, infatti, a quota 2.225 metri. Gli appassionati delle emozioni in verticale potranno cimentarsi, accompagnati da una guida, in una scalata sulla palestra di roccia delle Cinque Torri. Due i percorsi da poter scegliere, uno bianco e uno rosso, in base al colore del vino che si preferisce e che si potrà degustare in compagnia di sommelier professionisti una volta arrivati in cima, in abbinamento con ottimi formaggi e prodotti della gastronomia locale. Per un vero spettacolo dei sensi. L’appuntamento è al Rifugio Scoiattoli alle ore 10.30.
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aturday August 11 features a special event organized by Cortina’s Alpine Guides together with Rifugio Scoiattoli. Wine sommeliers will arrive at an altitude of 2,225 metres and those who love the thrill of vertical emotions will be able to venture up the Cinque Torri climbing walls, with the alpine guides. Climbers will select the route — red or white — according to their favourite wine colour which, once on top of the wall, they will be served by professional sommeliers. Wine tasting will be accompanied by a selection of excellent cheeses and other local food products. A delightful spectacle for the senses. At Rifugio Scoiattoli starting from 10.30.
www.guidecortina.com
Una famiglia allargata Per sostenere la vita della vite — non è solo un gioco di parole — più alta d’Europa, arriva anche una curiosa iniziativa. Da questa estate, grazie al progetto Adotta una vite, si potrà scegliere la propria barbatella preferita sulla quale apporre un certificato con numero, posizione e nome del sostenitore, indicati anche sulla mappa del vigneto. Nonostante i “figlioletti” cresceranno a 1.350 metri di quota, i genitori adottivi saranno costantemente informati sull’andamento della stagione vinicola da una newsletter periodica. Addirittura, i più premurosi potranno seguire la crescita
della barbatella attraverso una webcam. Per adottare l’uva che potrà dare un giorno il Vino Cortina, a un costo di 130 euro, ci si può collegare al sito e iscriversi direttamente on line. Oppure si potrà scegliere il proprio filare durante le speciali visite in vigna, con gustose merende e brindisi negli hotel del centro di Cortina, il 27 luglio, il 18 e 25 agosto e l’1 settembre. Starting from this summer, the project Adopt a Vine will enable everyone to choose and adopt their own vine shoot, which will be labelled with a number, its
location and the supporter’s name; this information will also be specified on the vineyard map. Though the vine shoots will grow at 1,350 metres of altitude, adoptive supporters will be kept informed of the state of the wine season through a periodic newsletter and will be able to follow the vine shoots’ growth through a webcam. To adopt a vine (it costs 130 euro), you may subscribe on line via the website or choose your vine during special visits to the vineyard — which will include a snack and drink in Cortina’s hotels — on July 27th, August 18th and 25th and September 1st.
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L’Attimo
di Stefano Zardini
Camminando nei boschi si è spesso attratti da ciò che è più alto, più grande, più maestoso, forse perché coincide con il nostro desiderio ancestrale e inconscio di avere o imitare cose grandi, più vicine agli dei. A volte, invece, si dovrebbe rallentare il passo per farlo combaciare di più con il pensiero e meno con l’istinto, guardare alla perfezione e all’eccellenza che non significa solo grandezza. Quello che sa fare un piccolo, insignificante ragno, approfittando della brina della notte, può suggerirci che per crescere si deve guardare non solo in alto ma anche in basso.
Walking through the woods, one is often attracted by what is higher, greater and more imposing; perhaps because it coincides with our ancestral and unconscious desire to possess or imitate great things, closer to the gods. Sometimes, instead, we should slow our pace and let it coincide more with our thoughts rather than our instinct, to look at perfection and excellence that is not just about size. What a tiny, meaningless spider is able to do, taking advantage of the night’s dew, may suggest that, to grow, one must look not only above us, but below as well.
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evergreen
IL Doppio sogno DEl Cortina Golf
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Le nove buche del 2010 — ora è ufficiale — saranno 18 nel 2014. Par 5, cucina e golf school da primato, a due anni dalla sua nascita, a soli 20 minuti dallo “struscio” del centro e a 1.200 metri di quota, prende il via la nuova stagione del Cortina Golf, un 2012 da hole in one
di Silvia Audisio - foto di Giacomo Pompanin
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cegliere il bastone giusto per un colpo al green non è così semplice quando si gioca in montagna. In certe giornate, quando l’aria è tersa e i colori intensi, tutto sembra più vicino, anche la bandiera. Ma se la profondità otticamente inganna per difetto, la palla invece regala metri perché, volando, incontra un’aria meno densa. Con un buon drive, già a un’altezza di 300 metri, si guadagna qualcosa. Salendo di quota, si arriva anche a un dieci per cento di distanza in più. E che soddisfazione. Accade anche a Cortina, 1.200 metri di altitudine, dove il golf respira tutti i sapori della montagna. C’è voluto del tempo perché questo antico flirt si trasformasse in gioco vero e sfida di alto livello, da quei primi colpi negli anni Trenta tirati nello storico campo pratica dell’Hotel Miramonti. Oltre settant’anni dopo, poco sopra l’albergo e sempre sotto lo sguardo del Monte Cristallo, hanno preso forma nove buche per mano di un artista dei campi alpini, l’inglese Peter Harradine. Era il 2010. Ma la vera notizia dell’estate è che possono partire i lavori per il raddoppio, obiettivo 2014, quando le buche diventeranno 18 offrendo un tracciato completo, come si conviene alla Regina delle Dolomiti. Dai tavoli del bar del Posta al golf sono neanche 20 minuti a piedi, quattro chilometri uscendo da Cortina verso la valle del Boite: la strada sale dolcemente tra pratoni e abetaie e termina dove ha inizio il gioco. Intorno, e sempre in vista durante la partita, la conca ampezzana con le Tofane, la Croda da Lago, le Cinque Torri, il Cristallo e il Sorapiss che osservano a distanza. Cime spettacolari da godere
soprattutto la mattina presto e al tramonto, quando si colorano di rosa. Abbassando invece lo sguardo sulla palla e pensando allo score, la sfida da affrontare è intrigante, pura espressione delle insidie di montagna. L’ostacolo numero uno? Il bosco, che disegna ogni buca e la stringe in una morsa, condizionando scelte e strategia. Ma qui, del resto, si gioca a golf nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. Un privilegio trovarsi in un’oasi naturalistica la cui cura, sarà un caso, è affidata alla locale comunanza delle Regole d’Ampezzo: così, insieme a quelle di St. Andrews, parco, natura e gioco mantengono l’integrità delle origini. Come vuole la scuola degli architetti britannici, nel disegno del campo l’opera dell’uomo è ridotta al minimo. È la natura a dettare la sfida, i bruschi saliscendi, i ruscelli, le rocce, ogni elemento entra in gioco spontaneamente. Qualche consiglio prima di scendere in campo? Chiedete a Massimo Scarpa, già giocatore del tour europeo e responsabile della squadra italiana professionisti: la Cortina Golf School da lui diretta, in soli due anni di attività, ha già portato in campo tanti bambini. E dopo la partita, quest’estate è lo chef a fare la differenza ai tavoli della club house. Nella bella casa in legno di tradizione ampezzana (firmata dall’architetto Silvio Bernardi), si servono i piatti preparati da Marco Talamini in un intreccio di mare e monti: non mancano i casunziei, ma neppure il baccalà mantecato con asparagi verdi e vela di polenta, o l’orzotto con “sciopet” e scampi saltati. Da non perdere, lo strudel rivisitato. Poggiati i bastoni, si sfoderano le forchette.
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evergreen
Double dream at Cortina Golf
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hoosing the right wood for a stroke to the green is not so simple when you are playing in the mountains. However, if the line of sight deceives you, the golf ball will give you extra metres because it encounters thinner air in its flight. With a good drive, already at 300 metres, you can gain something. At higher elevation the gain may be around 10 per cent in long distance shots. This is what happens in Cortina, 1,200 metres, where golf enjoys all the flavours of the mountains. It took some time to transform this ancient passion into a highly technical game. The first strokes were shot back in the Thirties from the historic practice green at the Miramonti Hotel and it was 2010, over sixty years later, when a nine-hole course was eventually created just above the hotel and under the watchful eye of Mount Cristallo, by Peter Harradine, the British artist of mountain golf courses. But the latest piece of news concerns the new project, which will double the course by 2014. The 18 holes will offer a complete course as the Queen of the Dolomites deserves. From the tables in the bar of the Hotel de la Poste to the Golf Club takes less than 20 minutes walking, four kilometres heading south from Cortina towards Boite. All around the breathtaking views of
the Ampezzo bowl with its towering Tofane, Croda da Lago, Cinque Torri, mount Cristallo and Sorapiss watching in the distance. Obstacle number one? The forest, which draws and squeezes the holes, influencing the choice of strategy. Here, indeed, golf is played in the Natural Park of the Ampezzo Dolomites, a privileged naturalistic oasis whose care and management is entrusted, and not by chance, to the local community of the Regole d’Ampezzo, so that the park, nature and golf preserve their original integrity together with St. Andrew’s courses. Following the British architects’ school, man intervention is reduced to the minumum in the architecture of the course. A few suggestions before starting on the tee. You should ask Massimo Scarpa, a former golf player in the European tour and responsible for the Italian professional team: his Cortina Golf School has already brought many children onto the green in only two years of activity. After the games, this summer the new club house restaurant will make the difference. In the beautiful wooden place, designed by architect Silvio Bernardi in the traditional Ampezzo style, chef Marco Talamini will serve his dishes where sea and mountain are interwoven. Put down your woods and enjoy your meal.
Vola in alto il gusto del golf Cambia nome in Birdie il nuovo ristorante della club house a firma dello chef Marco Talamini, ai fornelli del Cortina Golf da maggio 2012. Il menù è caratterizzato dalla scelta di materie prime di assoluta qualità con un occhio di riguardo alla stagionalità dei prodotti, da gustare in abbinamento a una ricca carta dei vini. Si spazia dalla carne (Scaloppa di fegato grasso d’oca e scalogno glassato) al pesce (Bigoli al torchio con ragù di seppie e crema di piselli) con attenzione alla tradizione gastronomica locale, ma rivisitata con estro e creatività. Qui si può assaggiare il Carpaccio di canederli con insalatine e germogli oppure
www.ristorante-birdie.it
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la Crema di fagioli di Lamon con bocconcini di foie gras e gocce di balsamico. Per una golosa pausa dal campo di gara, ma anche per una merenda gourmand fuori dalle più trafficate vie del centro, l’ideale sono gli snack dello chef come il croque monsieur o la croque madame, ovviamente a firma Birdie, il sandwich di manzo o il cheeseburger di Angus. Porte sempre aperte in alta stagione per accogliere soci e non soci del club. Chiuso il martedì sera e il mercoledì. In alta stagione aperto tutti i giorni dalle ore 12.00 alle ore 23.00. Il servizio bar è aperto per le colazioni a partire dalle ore 9.00.
The new restaurant at the Cortina Golf Club House, opened with chef Marco Talamini in May 2012, has changed its name to Birdie. The menu features a selection of highest quality dishes, with a careful eye on the seasonal nature of the products, complemented by a rich wine list. The offer ranges from meat dishes to fish specialities in which the traditional cuisine is re-created by the inventiveness of the chef. For a savoury break off the golf course or a gourmand snack away from the busy streets, the best choice falls upon a Birdie’s croque monsieur or croque madame, a beef sandwich or the Angus cheeseburger. In the high season both club members and guests are welcome. Closed on Tuesday nights and Wednesdays. In the high season, open daily from 12.00 to 23.00.
Non dateci buca Lancio in grande stile per la nuova stagione del Cortina Golf. La prima battuta è spettata al Torneo Jaguar Invitational. Una due-giorni di sport ed eleganza che, da venerdì 15 a domenica 17 giugno, ha portato sullo splendido green ampezzano quasi un centinaio di selezionatissimi invitati. Cocktail di benvenuto firmato Laurent-Perrier, premiazioni dei vincitori del torneo griffate Loro Piana e Tecnogym e immancabile cena di gala, preparata con cura dallo chef del ristorante della club house Marco Talamini. Tra gli ospiti non poteva mancare, ovviamente, l’alfiere dello sport ampezzano, Kristian Ghedina. Un evento che è stato solo un assaggio del ricco calendario dell’estate del golf, proseguita il 7 luglio con l’attesissimo Torneo Best of the Alps, 18 buche Stableford a 3 categorie appartenente al Golf Cup 2012 driven by BMW xDrive. Una competizione a tappe tra le migliori località delle Alpi, di cui Cortina è l’unica rappresentante italiana. Si prosegue il 18 agosto con la Coppa del Presidente, rigorosamente su invito di Giorgio Carriero, e poi con la Coppa Colmar per cui si dovrà aspettare il 25 e il 26 agosto. A fine settembre, appuntamento con la Coppa dei Sestieri, omaggio alla storia e alla tradizione locale.
www.cortinagolf.it
le gare Luglio Domenica 15 13° Circuito Nazionale Amsci Golf Sabato 21 Hotel Olimpia Golf Cup 18 Buche Stbl Hcp, 3 cat Sabato 28 Centro Ottico Igor Ghedina & Maui Jim Italy 18 Buche Stbl Hcp, 3 cat Domenica 29 Trofeo Golf Robe Di Kappa Gara di Circuito con finale 18 Buche Stbl Hcp, 3 cat
Agosto Domenica 5 Aclaw Golf Trophy 2012 18 Buche Stbl Hcp, 3 cat
Sabato 18 Coppa del Presidente Su invito
Mercoledì 22 Trofeo Pasqua 2012 18 Buche Stbl Hcp, 3 cat Sabato 25-Domenica 26 Coppa Colmar 2012 Gara di circuito con finale 36 Buche Stbl
Volti noti al Torneo Jaguar Invitational di metà giugno. Non poteva mancare il campione dello sport ampezzano, Kristian Ghedina — nella foto durante le premiazioni. A sinistra, il vice presidente dell’Associazione Golf Cortina, Luca Piccolomini; dietro, Giovanni Picco, area manager Technogym e Stephane Montjourides, responsabile export Laurent-Perrier.
Settembre Sabato 1 Telethon Gara a scopo benefico 18 Buche Stbl Hcp, 3 cat Sabato 29-Domenica 30 Coppa dei Sestieri 2012
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dicono di noi...
...dal mondo
Qui si respira ancora profumo di Belle Èpoque, con i grandi hotel costruiti tra fine Ottocento e inizi Novecento. Cortina è un paese diventato nel tempo “città”, circondata da una scenografia naturale grandiosa. Cortina est un village qui s’est transformé en une “ville” à l’atmosphère Belle Epoque, avec de grands hôtels construits fin 19ème et début 20ème siècle. La mise en scène et la scénographie sont l’œuvre des magnifiques montagnes qui l’entourent. Floriane Dupuis, francia, a Cortina dal 21 al 23 settembre 2011
Cortina è un vero gioiello. Qui sembra che il tempo si sia fermato: la bellezza della natura va di pari passo all’armonia dell’architettura. Nessun elemento moderno turba l’ambiente. Un must see? Il panorama mozzafiato delle Cinque Torri. Cortina ist ein wahres Juwel. Die Zeit scheint stehen geblieben zu sein. Dank regionaler Empfindsamkeit für die Schönheit der Natur und der Harmonie mit der Architektur ist Cortina von modernen Auswüchsen verschont geblieben. Das atemraubende Panorama der Cinque Torri ist ein must see. Bernd Lindner, germania marketing manager, a Cortina a marzo 2012
Durante la bella stagione Cortina si apre alla dimensione verticale grazie alle tantissime vie ferrate. In inverno sono invece i colori e le luci a farla da padroni. Imperdibile il tour in Mtb sulla Lunga Via delle Dolomiti e il giro sulla slitta trainata dai cavalli. During the summer season, Cortina opens to the vertical dimension thanks to its numberless vie ferrate. In winter, instead, colours and lights prevail. You can’t miss the Mtb tour on the Long Way of the Dolomites and the horse-drawn sleigh ride.
Michael Cranme, uk, a Cortina nell’estate 2011 e nell’inverno 2011-2012
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dicono di noi...
...a mezzo stampa parco naturale
Cortina d’Ampezzo nel cuore di Ciò che non mi dimenticherò mai è la bellezza mozzafiato delle montagne che si ammiravano dalla finestra del mio hotel.
Martina Mondadori dalle pagine del Corriere della Sera
ホテルの窓から見える山々が息 をのむ美しさだった。 Kiyoko Koba, giappone a Cortina a luglio 2010
Cortina è il perfetto mix tra località turistica, meraviglia naturale, eccellenza gastronomica e cordialità delle persone. Trascorrere una notte in rifugio e magari farsi svegliare in tempo per assistere allo spettacolo delle Dolomiti all’alba è un’esperienza indimenticabile. Cortina is a great combination a classic resort, wonderful nature, great gastronomy and extremely friendly people. Do not leave Cortina without having experienced an overnight stay in one of the many mountain refuges. Soren Milholt, danimarca, a Cortina ad agosto 2011
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Simone Annichiarico dalle pagine di Io Donna
dicono di noi...
Top in the World
post-it La montagna in un post. È la sfida lanciata dalla rivista Le Dolomiti Bellunesi con il premio Blogger Contest.2012, racconta la tua montagna. C’è tempo fino al primo settembre per inviare a redazione@ledolomitibellunesi.it. parole, foto e video di esperienze vissute in alta quota. I tre migliori post selezionati da una giuria saranno pubblicati su www.altitudini.wordpress.com, sul blog ufficiale di Cortina e sul prossimo CORTINA.TOPic. Sarà possibile votare il Best Blogger LDB anche tramite social network con un semplice “mi piace”. Chi meglio racconterà le vette di Cortina si aggiudicherà anche il premio Cortina’s Story: l’esperinza di un weekend nella Regina delle Dolomiti.
CORTINA.TOPic sui banchi di scuola
Per il National Geographic Adventure, sezione del sito americano della celebre rivista dedicata a viaggi, avventura ed eco-turismo, Cortina d’Ampezzo è World's 25 Best Ski Towns. Insieme a Zermatt, Chamonix, Aspen e altre 24 regine delle nevi, Cortina compare come località top per gli sciatori amanti della bellezza più autentica e del buon vino. The National Geographic Adventure section of the US website of the celebrated magazine, devoted to travels, adventures and eco-turism, lists Cortina d’Ampezzo among the World’s 25 Best Ski Towns. Together with Zermatt, Chamonix, Aspen and 24 other queens of the snow, Cortina stands out as top mountain resort for the skiers who love true beauty and good wine.
Succede a Firenze, nella locale It happens in Florence at the Eurosede dell'Istituto Europeo per il pean Institute for Design. Last design. Lo scorso marzo, la noMarch, our magazine was the teststra rivista è stata banco di prova ing bench for international stuper studenti provenienti da tutto dents enrolled in the first internail mondo, iscritti al primo Master tional Master in graphic design internazionale di graphic design held by Marco Innocenti, Professor tenuto da Marco Innocenti, proand owner of Kidstudio, the hand fessore e titolare di Kidstudio. behind CORTINA.TOPic graphics Tema di esame, il montaggio del and paging. The exam test conservizio del Primo Piano dell'ottasisted of mounting the Primo Pivo numero della rivista. I prodotti ano article in issue No. 8 while the editoriali dedicati alla promoeditorial products dedicated to the commercializzazione dell’offerta promotion and commercialisation di Cortina Turismo, curati nella of Cortina’s tourist offers — graphgrafica sempre da Kidstudio, sono ics by Kidstudio — were the case stati invece il case history del Corhistory for the specialization so di specializzazione in grafica course in Graphic Design for Pubper l’editoria, tenuto dal docente lishing taught by professor Luca Luca Parenti. Non smettiamo mai Parenti. We never stop learning, di imparare ma, qualche volta, ci and sometimes also to teach. capita anche di insegnare.
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VETRINE
a cura di Alice Citi
La sai l’ultima? Have you
© Dino Colli
© bandion.it
heard the latest?
Ristorante Son Zuogo Gestione rinnovata con l’arrivo dell’estate. Calore, semplicità e accoglienza sono le parole d’ordine di questo locale in cui rilassarsi, assaporando i grandi classici della cucina ampezzana, rigorosamente fatti a mano. Una genuinità che si apprezza anche semplicemente sdraiandosi in terrazza a leggere un libro o facendosi coccolare dal sole con le maestose Tofane a fare da sfondo. Seasonal change for Ristorante Son Zuogo, which has changed ownership with the arrival of summer. Warmth, simplicity and hospitality are the key words of this restaurant where you can relax and taste the great classics of Ampezzo cuisine. All the dishes are hand-made. The genuineness can be appreciated by simply lying down on the terrace, reading a book or letting the sun pamper you with the majestic Tofane in the background.
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Dallo sport alla buona tavola, passando per uno shopping a cinque stelle, ecco dritte e chicche sfiziose, fresche di stagione
Rifugio Scoiattoli L’area Lagazuoi-Cinque Torri è in continuo fermento. Quest’estate il restyling è toccato al Rifugio Scoiattoli della famiglia Lorenzi. Storico chalet a 2.225 metri di quota, ha completamente ristrutturato la terrazza panoramica. Rinnovata anche la sala interna, esclusivamente in legno d’abete antico, a creare un sapore di calda tradizione di montagna. The Lagazuoi-Cinque Torri area is stirring with excitement. This year it is the turn of Rifugio Scoiattoli run by the Lorenzi family. This historic chalet at 2,225 metres has completely renovated its panoramic deck and the dining hall. Furniture and panels are of ancient fir wood to create the traditional warm atmosphere of mountain places.
www.lagazuoi5torri.dolomiti.org
Young free-riders growing up. Where? At 2,055 metres in the brand new Skill Park on Col Gallina where baby-bikers from 6 to 15 will have great fun on technical tracks of different grades of difficulty over jumps and bridges. A paradise, either if you wish to approach the Mtb for the first time or perfect a style.
www.cortina.dolomiti.org
© Funivia Freccia nel Cielo
© stefanozardini.com
Skill Park Piccoli freerider crescono. Dove? A 2.055 metri di quota, nel nuovissimo Skill Park, in località Col Gallina. I baby-bikers dai 6 ai 15 anni potranno sbizzarrirsi su tracciati tecnici di diversa difficoltà tra ostacoli, passerelle e salti acrobatici. Un paradiso per chi vuole avvicinarsi al mondo della Mtb, ma anche per chi vuole affinare uno stile.
Bike park Pista nera e pista rossa. Non stiamo parlando di sci e discese ma di ruote grasse. Che a Cortina, da un anno, trovano spazio tra i 7.680 metri di percorsi del bike park allestito in località Col Drusciè. Quattro gli itinerari presenti, differenziati per lunghezza e difficoltà e attrezzati con trampolini e passaggi tecnici nel bosco. Si va dal nero, riservato ai rider più esperti, al rosso ideale per approcci più soft al downhill. Black and red tracks. We are not talking about skiing and ski runs but fat wheels, which have found suitable terrain on the 7,680 metre-long trails of the Col Druscié bike park since last year. The four routes differ in length and difficulty and feature both jumps and technical passages throught he forest. The black track is for expert riders, the red one is suitable for a softer approach to downhill.
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VETRINE
Previsioni di stile. “Che uomo farà” secondo Pitti?
Style Forecast What the Spring 2013 man will be like. Following Pitti’s trends. Romantico, istintivo, passionale. L’uomo Dundup ha indosso una canzone che è un vero e proprio manifesto, Je t’aime ... moi non plus... Il mito di Serge Gainsbourg ha suggerito la collezione presentata a Firenze. Per i tessuti, fresco di lana, gabardina e tela super 120s, cotone crêpe e ultra-leggero, raso e micro fantasie. Nuovi modelli di camice in poplin comfort ultra-light e in mussola di cotone indaco in fantasie e stampe Liberty. T-shirt in jersey di co-
tone mercerizzato dai toni brillanti e in piqué di cotone crêpe dai toni naturali. Pantaloni a vita alta con gamba asciutta e lunghezza rigorosamente appena sotto la caviglia. Maledetto fascino… Romantic, instinctive, passionate, the Dondup man epitomizes a song which is a veritable manifesto Je t’aime... moi non plus... The myth of Serge Gainsbourg has inspired
Cristal Gallery Esposizione griffata nella Crystal Gallery dell’Hotel Cristallo Spa & Golf — allestita nella zona beauty del 5 stelle Lusso — che da quest’anno si dota anche di vetrina virtuale. Tra le aziende che hanno firmato gli oggetti Cristallo 110, realizzati appositamente per l’importante anniversario del blasonato hotel, Boxer Milano, che ha personalizzato il quadrante dei suoi coloratissimi orologi, Mys, che ha dedicato al compleanno una serie limitata delle sue ciabattine, di Giada Beachwear, che ha impreziosito guanti e costumi da donna ricamandoli a mano con 110 cristalli Swarovsky e Love Me Beachwear, con i suoi stilosi costumi da uomo confezionati in un’originale borraccia. Designers’ exposition at the Crystal Gallery of the Cristallo Hotel Spa & Golf — set in the health and beauty area of the luxury 5-star hotel — featuring this year also a virtual showcase. Among the companies that have produced the Cristallo 110 items for the anniversary of the famous hotel: Boxer Milan has customised the dials of their colourful watches; Mys has dedicated a limited series of its room slippers; di Giada Beachwear has embellished gloves and women’s beachwear with 110 hand sewn Swarowsky cristals and Love Me Beachwear has packaged its stylish men’s swimsuits in an original water bottle.
www.cristallo.it
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the collection presented in Florence. For the fabrics: cool wool, gabardine and super 120s fabric, cotton and ultra-light crêpe, satin and micro-patterned materials. New styles for the shirts in ultra-light comfortable poplin and in indigo cotton muslin printed with Liberty patterns. T-shirts in brightly coloured cotton jersey and in mercerised cotton crepe piqué in natural tones. High waist trousers with thin legs, rigourously long just below the ankle. Damned fascinatiing… Vive e si muove in città l’uomo di Colmar Originals, la linea sportswear nata nel 2009 che, per la prossima stagione, ha scelto il mood urban. Grazie a una giacca in tessuto poliammide con finissaggio cerato, foderato con tessuto in nylon colore effetto “usato”, proposta con t-shirt in jersey di cotone fiammato con stampa ad acqua piazzata. The Colmar Originals man lives and moves in the town. The sportswear line, created in 2009, has selected the urban mood for the next spring/summer collection. A polyamide jacket with waxed finish, lined with nylon fabric dyed for aged effect, proposed with a cotton jersey T-shirt with water prints. A Cortina Colmar è in Corso Italia 158
È un “nostalgico aggiornato” chi vestirà Brunello Cucinelli. Ispirazioni 80’s arrivano nelle vetrine del raffinatissimo marchio specializzato in cashmere. Cosa indossare? Una splendida giacca beige — solo 230 grammi di peso — a un petto e mezzo realizzata in cotone micro-cannellato e arricchita da bottoni in chevron sovra-tinti. Sotto, un tocco di grinta con un giubbino in denim senza maniche in luminoso indaco naturale. Ricercata la camicia in cotone di twill bianco botton-down chiusa da cravatta mélange. Sinfonia di sfumature che continua nel pantalone di cotone rosso rubino, tinto aged a freddo. L’accessorio da non perdere, le scarpe derby con puntale in cordovan e fondo cuoio. The man who will wear Brunello Cucinelli is a “trendy nostalgic”. The Eighties have inspired the Spring collection with comfortable stylishness. What to wear? A splendid double breast half beige jacket – weighing 230 grams only – made in micro-ribbed cotton and embellished with overdyed buttons arranged in a chevron. Below, a touch of determination with a sleeveless denim jacket in bright natural indigo. The refined white twill cotton shirt, button-down and completed by a mélange tie. A symphony of nuances which continue in the rubin red trousers, cold dyed for aged effect. Musthave accessories are the derby shoes with cordovan toe and leather sole. A Cortina Brunello Cucinelli è in Via Roma 1
Cosa bolle in pentola
Seguiteci mentre curiosiamo nelle cucine di‌ a cura di Lucia Portesi foto di Giacomo Pompanin
Marco Badalucci Cristallo Hotel Spa & Golf
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Paola e Sandro Siorpaes Rifugio Averau
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Marco Badalucci Dal 2009 è lo chef a capo dei tre ristoranti dell’Hotel Cristallo aperti anche al pubblico. Partito dall’Isola di Procida, è passato per Francia, India e Repubblica Domenicana. Allievo di Massimiliano Alaimo (chef de Le Calandre di Padova) e di Fulvio Pierangelini (del Gambero Rosso di San Vincenzo), per lui, la cucina è una questione di cultura, confronto ed esperienza. Figlio d’arte o di passione? Una passione, molto “materna” direi. Da piccolo osservavo mia madre, curioso e affascinato da quella abilità manuale che aveva nel destreggiarsi tra pentole e fuochi e dalla fantasia che metteva nel creare ogni giorno un piatto diverso. In cucina toglietemi tutto ma non… La mia è una cucina “democratica”, senza gerarchie tra prodotti, perché ognuno ha un gusto particolare da offrire ma, da buon campano, per nulla al mondo rinuncerei al pomodoro. Chilometro zero o il “giro del mondo” in 80 e più piatti? Pensiamo agli spaghetti, un vero passaporto per l’italianità: arrivano dritti dalla Cina di Marco Polo. Un bell’esempio di contaminazione. Il rispetto del territorio è sacrosanto, ma l’apertura verso il nuovo, è davvero un valore aggiunto in cucina e fuori. Indovina chi viene a cena? L’ospite ideale. Difficile scegliere. Più che un personaggio famoso, alla mia tavola vorrei mio padre. Sarò romantico, passionale, ma per me è il profumo dell’infanzia, da dove tutto è partito. Anche il mio lavoro.
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Da leccarsi i baffi: il vostro piatto forte? La nostra novità per l’estate 2012, la tartare di cervo. Ho cercato di ricreare i profumi e i sapori dell’habitat di questo animale, valorizzando la carne con pino mugo, lamponi e funghi, elementi tipici del sottobosco. Since 2009 he has been chef of the three restaurants of the Cristallo Hotel — open to residents and guests. From his native isle of Procida, he passed through France, India and the Dominican Republic. Family tradition or passion? A “maternal” passion. When I was a child I was fascinated by my mother’s craftsmanship among pans and cookers. Take away everything in the kitchen but... My kitchen is “democratic”, there are no hierarchies. Yet, like everyone born in Campania I could not do without tomatoes. Local products or “around the world” in 80 and more dishes? The respect for the land is sacrosanct, but an openness to the new adds value in the kitchen and everywhere. Guess Who’s Coming to Dinner? The ideal guest. I would like to have my father. I might seem romantic and passionate but for me everything, began with the scent of my childhood, even my work. Mouth-wateringly good: your best dish? Our new dish for summer 2012, the venison tartare. I tried to re—create the scents and flavours of the deer’s habitat by enhancing the venison with mugo pine, raspberries and mushroom.
www.cristallo.it
tel. +39 0436 881111
Cristallo Hotel Spa & Golf
Tartare di cervo Carne battuta al coltello e condita con olio rigorosamente siciliano (lo chef lo preferisce perché più delicato), adagiata su un’insalatina di ovuli, come se fosse un millefoglie. Aggiunta di salsa di lamponi, pane e, tutto intorno, gelatine di pino mugo; per smorzare il gusto amarognolo, lampone a pezzi.
Venison Tartare Thinly minced venison, salt, pepper and seasoned with Sicilian oil (favoured by the chef because it is more delicate), on a bed of thinly sliced Caesar’s mushroom. Raspberry sauce and bread are added with mugo pine jelly all around; raspberry pieces are used to soften the bitter flavour.
COSA BOLLE IN PENTOLA
Sandro (e Paola) Siorpaes Un amore a prova di fuoco e fiamme unisce i proprietari di questo rifugio, secondo il Sunday Times tra i dieci migliori ristoranti di montagna delle Alpi. A giugno hanno festeggiato insieme un compleanno importante: 30 anni di attività. Sì, perché prima del 1982, lassù, a 2.416 metri di quota, di cuochi non ce n’era neanche l’ombra. Figlio d’arte o di passione? Già mio padre aveva un ristorante ma io, di mio, sentivo un’attrazione quasi magnetica per pentole e tegami. Ma fino a 50 anni fa i rifugi erano molto diversi da quelli che si vedono oggi. Poi ho incontrato mia moglie e… In cucina toglietemi tutto ma non… Mia moglie, appunto. Siamo complementari, la chiave del nostro successo è sempre stata la complicità, l’intesa. Così ci alterniamo e chi è in sala neanche se ne accorge, quasi avessimo una mano sola. Chilometro zero o il “giro del mondo” in 80 e più piatti? Ci appassiona girovagare, osservare, assaggiare e poi catturare suggerimenti e prodotti di altre culture e di altri Paesi per reinventare i piatti tipici ampezzani. Indovina chi viene a cena? L’ospite ideale. Tutti coloro che ci apprezzano, non per vanità, ma per il vero piacere dell’ospitalità. Noi invitiamo sempre chi “ci mangia” a darci degli spunti: è così che troviamo l’ispirazione giusta da portare a tavola.
Da leccarsi i baffi: il vostro piatto forte? Per acclamazione popolare, i Cappelli d’alpino. Ravioli ripieni di formaggio e noci, con pomodoro fresco, timo e alloro: un vero marchio di fabbrica. Il consiglio della casa, invece, sono i casunziei ripieni di “sciopeti”, un’erba selvatica del luogo. A fire — and flame — proof love unites the owners of Rifugio Averau, which the SundayTimes has listed among the ten best mountain restaurants of the Alps. Family tradition or passion? Both. My father had a restaurant but, as a child, I soon felt a strong attraction for pots and pans. Take away everything in the kitchen but... My wife. We complement each other, unity and mutual understanding have always been key to our success. Local products or “around the world” in 80 and more dishes? We love capturing new ideas and products from other cultures to re—invent Ampezzo traditional dishes. Guess Who’s Coming to Dinner? The ideal guest. Everyone who appreciates our cuisine. We always prompt our guests to suggest new ideas. Mouth-wateringly good: your best dish? By popular demand the Cappelli d’Alpino — ravioli stuffed with fresh tomato, thyme and bay leaf. Our suggestion, instead, is Casunziei stuffed with wild spinach.
www.lagazuoi5torri.dolomiti.org
tel. + 39 0436 4660
Rifugio Averau
Braciola di cervo con Porto, mele e pinoli Flambé di Porto e carne scottata in padella con burro, pinoli, mele e contorno di patate all’ampezzana. Il piatto affonda le radici tra Cortina e il Portogallo, è il ricordo di un viaggio che ha suggerito l’abbinamento del gusto dolce del Porto con la selvaggina di montagna.
Venison chop with Port wine, apples and pine nuts Port wine flambé and meat sautéed in a pan with a little butter, pine nuts, apples and served with patate all’Ampezana. The dish is the memory of a journey which suggested the combination of the sweet taste of Port with mountain venison.
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gourmet
a cura di Federico Menardi “Comin”
Ieri oggi e domani
Casunziei rossi Ravioli di pasta all’uovo di tradizione povera, ripieni di barbabietole rosse e insaporiti con formaggio e semi di papavero, dal caratteristico color porpora e dal tipico sapore dolce. Detti anche “ravioli delle Dolomiti”. Red Casunziei These egg pasta ravioli, also known as ravioli of the Dolomites, belong to the tradition of the poor. Stuffed with red beetroot and served with grated parmesan and poppy seeds, their chracteristic lies in the intense colour and typical sweet taste.
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Nuova rubrica per una rivista sempre più succulenta. Federico Menardi, studioso di enogastronomia italiana, seleziona per noi un piatto della tradizione locale, ci accompagna nella sua storia, ci svela la ricetta perfetta per portarlo sulle nostre tavole e i ristoranti in cui è d’obbligo assaggiarlo C’era una volta in cucina Analizzare le ricette di una vallata a suo tempo povera, dove si mangiavano esclusivamente prodotti della propria terra — tra l’altro piuttosto avara — non è semplice. Una volta le donne non avevano troppo tempo da dedicare alla cucina: avevano il compito della stalla, filavano la lana, la canapa e il lino, erano costantemente occupate per parecchie ore al giorno. In tavola, quindi, i piatti erano pochi e molto ripetuti e si sfruttava tutto ciò che la stagione poteva offrire. Ma con grande dignità: le nostre donne di allora sono riuscite a crescere i figli, a cucinare, tessere, allevare gli animali e portare così avanti intere famiglie. Con l’avvento del turismo le situazioni si evolvono e di conseguenza anche la cucina ne trae beneficio, non sempre però con risultati equi-
librati. Per questo ho scelto i casunziei come debutto di questa nuova rubrica. Nel tempo sono rimasti un piatto integro ed equilibrato, piacevole anche ai nostri palati moderni. Oltre alle testimonianze di gradimento negli anni a ridosso della Seconda Guerra Mondiale, ci sono anche apprezzamenti scritti direttamente dalle tavole di casa Savoia. Un piatto di chiara tradizione ladina, che conserva intatte le tracce della dominazione asburgica sul territorio d’Ampezzo nell’uso del burro e dei semi di papavero, tipici dell’Europa dell’est.
Yesterday today tomorrow
La storia è servita Ingredienti per 4 persone
Once upon a time, in the Kitchen It is all but simple to analyze Ampezzo recipes, which found their origin in a poor valley where only the products of the land — rather meagre indeed — were available. In the past, women did not have much time to devote to cooking: they had to attend the cattle and milk them, to spin wool, canvas, and flax and so were busy for many hours a day. Therefore the dishes they served, which made use of all the products that the season could offer, were few and frequently the same. Yet, with great dignity, the women of those times succeeded in raising their children, cooking, weaving, breeding animals and in so doing they could maintain their whole families. With tourism, situations evolved and so did cooking though results are not always well balanced. I have selected the Casunziei to start this new column because this dish has remained faithful to its original, well balanced recipe. This recipe clearly belongs to the Ladin tradition which has preserved the traces of the Hapsburg rule over the Ampezzo territory in the use of butter and poppy seeds, typical ingredients of Eastern Europe.
250 grammi di barbabietole rosse red beetroot 1 patata potato 1 rapa gialla yellow beetroot 2 uova eggs Burro butter Formaggio parmesan Farina flour Semi di papavero poppy seeds Bollire le barbabietole, pelarle e grattugiarle. Sgocciolarle con molta attenzione e aggiungere in una terrina le rape gialle e le patate, sempre grattugiate. Salare, pepare e, in caso di impasto troppo umido, aggiungere del pangrattato passato nel burro fuso. Tirare una sfoglia sottile e morbida con farina, uova e poca acqua tiepida, tagliarla a dischi e riempirli con l’impasto precedentemente lavorato. Piegare i casunziei e schiacciare i bordi con le dita. Cuocere poi in acqua bollente salata per dieci minuti. Scolarli e versarli nei piatti cospargendoli con formaggio di valle invecchiato — a Cortina era impiegato lo “zigar” —, versare sopra il burro fuso e, a pioggia, i semi di papavero. Boil the beetroot, peel and grate them. Drain carefully and add the grated yellow beetroot and potato to the same bowl. Add salt and pepper and if the filling is too wet, add a pinch of breadcrumbs that you have previously sautéed in melted butter. Work the flour and eggs and stir in sufficient warm water. Roll out the dough very thin and cut out discs. Put some of the filling on each disc and fold double, press with the fingers to join the edges. Cook for ten minutes in salty boiling water. Transfer the casunziei to a serving dish, sprinkle with aged Malga cheese —“zigar” cheese (a fresh variety of ricotta mixed with chives and then dried) was used in Cortina — pour on the melted butter and sprinkle with poppy seeds.
The ninth publication of the magazine is more appetising than ever. Federico Menardi, a passionate scholar of Italian cuisine, has selected a dish from the local tradition and will lead us through its history and reveal the perfect recipe to serve it and the restaurants where it is a compulsory try in your menu
L’appetito vien leggendo… Per provare i migliori casunziei di Cortina d’Ampezzo, sosta obbligata al To try the best casunziei of Cortina d’Ampezzo, make a stop at Rifugio Cinque Torri località Cinque Torri tel. + 39 0436 2902/866853 Ristorante Al Camin via Alverà 99 tel. +39 0436 862010 Ristorante Il Meloncino al Camineto località Rumerlo 1 tel. +39 0436 4432 Ristorante Ospitale via Ospitale 1 tel. +39 0436 4585
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© Studio Luv
Il nostro album
Coppa del Mondo di sci alpino femminile Edizione gloriosa per l’Italia, tornata sul gradino più alto del podio di Coppa del Mondo dopo il 2005. Ad aggiudicarsi la vittoria della libera, battendo le superstar Vonn e Riesch, è stata, a sorpresa, la bresciana Daniela Merighetti. Medaglia d’oro del Super G all’immancabile Lindsey Vonn. All’arrivo di Rumerlo migliaia di persone in festosa attesa: il Comitato Cortina 2017 ha organizzato, in collaborazione con i Sestieri d’Ampezzo, una festa campestre sui generis, accanto agli après-ski e ai dj-set del Top of the Dolomites Music Festival. Sulla pista Olympia delle Tofane, lo sci in rosa torna il 19 e 20 gennaio 2013. www.cortinaclassic.com
© Giacomo Pompanin
SPORT TIME
www.cortina.dolomiti.org
Fis World Snow Day Grandi numeri per questo evento mondiale dedicato ai più piccoli. Venticinque Paesi — dall’America all’Asia — per 39 stazioni sciistiche coinvolte. A Cortina sono stati 500 i ragazzi che hanno invaso il comprensorio delle Tofane, trasformato in un grande campo scuola e parco giochi a cielo aperto, dove i bambini si sono potuti divertire imparando. Tra i temi della giornata: la sicurezza in montagna, con tanto di volo in elicottero, il rispetto dell’ambiente e il divertimento on the snow. Si torna in pista il prossimo 20 gennaio 2013. www.world-snow-day.com
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Top of the Dolomites Music Festival Ai cancelletti di partenza questa volta non c’erano solo i campioni di sci, ma anche tanta musica e divertimento. Lo special event organizzato dal Comitato Cortina 2017 ha dato voce e spazio a 16 artisti in sei location esclusive per un mese intero a ritmo di house, dubstep, reggae e rap, tra un après-ski e l’altro. Ospiti d’eccezione i Crookers, tra i dj italiani più famosi all’estero. Indimenticabile anche il dj-set al Rifugio Faloria, dove, tra gli altri, hanno suonato i Pink is Punk. Spettacolare la fiaccolata che il 7 gennaio è scesa dal Rifugio Pomedes, rigorosamente a suon di musica. Non resta che replicare, tra dicembre e gennaio 2013.
© Antonio Colli © Teyssot Pierre
Tour de Ski Circa 40 emittenti televisive, in mondovisione, hanno trasmesso la terza edizione della Coppa del Mondo di sci nordico, che quest’anno ha incoronato la Svizzera di Dario Cologna. I batticuore sulla Cortina-Dobbiaco riprenderanno il 3 gennaio 2013.
www.dobbiacocortina.org
© Sergio Lorenzi
www.fis-ski.com
Granfondo Dobbiaco-Cortina Bruno Debertolis ha bissato il successo dello scorso anno: il campione trentino non ha avuto rivali lungo i 42 chilometri che uniscono Pusteria e Ampezzo. Successo di partecipazione straniera per questa edizione 2012: in pole position la Norvegia con circa 100 atleti presenti; non sono mancate all’appello neanche Russia, Germania, Austria, Finlandia e Stati Uniti. La competizione si riaccende la prima domenica di febbraio 2013. International Summer Curling Tournament — Trofeo Città di Cortina Si avvicina al mezzo secolo di storia questo evento che, a fine giugno, ha raccolto la partecipazione di ben 60 squadre da tutto il mondo. Allo Stadio del Ghiaccio, anche la fuoriclasse svedese Anette Norberg, due medaglie d’oro olimpiche, tre mondiali e sette europee sul petto. Si torna on ice a giugno 2013. www.curlingcortina.it
Cortina-Dobbiaco Run Andar di corsa a suon di record. Ha segnato un primato assoluto questa 13esima edizione andata in scena a inizio giugno: gli iscritti hanno toccato quota 4.500, con ben 18 Paesi presenti. La bergamasca Eliana Patelli ha conquistato per la seconda volta consecutiva il vertice del podio, abbassando il tempo record della categoria femminile. Nella maschile, ha dominato Jaouad Zain, atleta di origine marocchina. Per altri record non resta che attendere il 2 giugno 2013. www.cortina-dobbiacorun.it
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Cortina Winter Polo Audi Gold Cup Sfide, glamour, stile e mondanità in centro e a bordo campo: è il fascinoso mix del polo su neve al lago ghiacciato di Misurina. Quest’anno la competizione ha visto il trionfo della RuinartMontecarlo Polo Team al suo debutto ampezzano. Non solo sport. Il pass di accredito per il Polo Village è ormai diventato un must di stagione per la Cortina che conta, che ha imparato a programmare le vacanze invernali nei giorni di gara. «Ci si vede al polo» il prossimo fine febbraio.
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www.pologoldcup.org
Polo Unione Club In occasione della cena inaugurale, Maurizio Zuliani — patron della manifestazione — ha invitato i presidenti dei club più importanti nati sotto le Tofane. Lo scopo: lanciare una stimolante proposta. Creare una rete virtuosa volta a costruire azioni sinergiche per valorizzare Cortina d’Ampezzo. A siglare questa prima dichiarazione di intenti erano presenti: Rosanna Donà Delle Rose, presidente dell’Associazione per il futuro di Cortina, Roberto Benelli, presidente del Comitato tecnico sportivo e dei Grandi eventi del Cortina Car Club e Caterina Ciani, direttrice del Festival e Accademia Dino Ciani. Dolomiti Horse’s Game La prima volta di un bis. La manifestazione di turismo equestre che porta cavalieri e amazzoni alla scoperta delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, dopo 12 edizioni, ha scelto per il secondo anno consecutivo la stessa base di partenza: Cortina d’Ampezzo. Una settimana di grande equitazione — dal 27 giugno al 1 luglio —, ma anche di storia, cultura e gastronomia. I partecipanti provenienti da tutta Italia e dall’estero hanno potuto apprezzare lo splendore delle montagne che circondano la Regina, soffermarsi in malghe e rifugi, per fare ritorno alle scuderie allestite in pieno centro città. E se è vero che non c’è due senza tre… www.le-piane.com
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Carrera Freeride Challange Punta Nera A Pasqua, neanche il maltempo è riuscito a fermare gli oltre 100 atleti italiani e stranieri saliti in vetta al Faloria per la tre-giorni di sci estremo, snowboard, telemark e boulder. A inaugurare le gare, i giovani dai 12 ai 18 anni, scesi in pista per la prima edizione del Trofeo Carrera Junior Freeride. Due ore di adrenalina e spettacolo durante la gara senior del giorno successivo e grande esordio per il Trofeo Marco Da Pozzo, combinata di freeride e arrampicata sportiva. Gli sciatori-scalatori si sono sfidati in un gioco di precisione e determinazione, prima in alta quota e poi lungo Corso Italia. Prossimo appuntamento ad aprile 2013. www.freeridepuntanera.com
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Giro d’Italia Pink carpet per Cortina d’Ampezzo. Il 23 maggio, a distanza di 34 anni, la carovana rosa del Giro d’Italia è tornata a tagliare il traguardo della 17esima tappa, la Falzes-Cortina, lungo Corso Italia. E se la maglia rosa è andata a Joaquin Rodriguez Oliver, a vincere è stata tutta la città. Tante le iniziative off create per l’occasione, tra cui l’evento di domenica 20 maggio, la Pedalata in Rosa: una biciclettata amatoriale lungo il tragitto della Ferrovia delle Dolomiti che ha riscosso un vero e proprio successo di partecipazione — è salito in sella anche il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi. L’aria di festa è proseguita per tutta la settimana con l’Aperitivo in Giro, durante il quale degustazioni enogastronomiche e musica hanno animato le vie del centro fino a notte fonda. C’è stato tempo anche per la cultura e l’arte, grazie a Musei in rosa, l’iniziativa che ha visto 23 gallerie e collezioni d’arte del bellunese organizzare mostre ed esposizioni a tema, per un viaggio nella storia delle due ruote.
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Una vittoria ad arte Il trofeo consegnato al vincitore Rodriguez Oliver, portava la firma dello scultore Valentino Moro. L’opera in ferro battuto del maestro trevigiano (con atelier a Miane) delinea il profilo delle Tofane incastonate dentro una ruota di bicicletta; accanto, il simbolo di Cortina, lo scoiattolo, unico elemento realizzato in marmo rosa. Del resto, l’artista si sente particolarmente vicino al ciclismo: «Da quando avevo 14 anni — ha confidato — con fatica e passione, mi dedico al mio mestiere di fabbro-scultore; stessa fatica e stessa passione che da tempo i campioni delle due ruote portano tra queste montagne».
Gravity Zone Demo Tour Battesimo di fuoco per il nuovo bike park in località Col Drusciè che, con successo, il 30 giugno e 1 luglio, ha ospitato una tappa del tour che porta gli amanti del freeride e del gravity tra i migliori bike park d’Italia. www.gravityzonedemotour.com
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Cortina-Riccione Un’unione mare-monti. Ma questa volta la cucina non c’entra. A febbraio, la Regina delle Dolomiti e Riccione, Perla Verde dell’Adriatico — due località simbolo del turismo italiano — hanno unito le forze dando vita a una originale azione di co-marketing. Per un intero fine settimana, il lungomare riccionese, eccezionalmente imbiancato per le abbondanti nevicate, si è trasformato in una pista da sci vista-Adriatico. A dare lezioni di fondo, in tecnica classica e skating, la Scuola fondo Ski Cortina in trasferta dalle Dolomiti. Una partnership che sembra proseguire con entusiasmo durante l’estate: per saperne di più leggete la nostra agenda a pagina 100. Dolomiti NordicSki Il comprensorio ampezzano fa parte del Dolomiti NordicSki, il carosello di sci di fondo più grande d’Europa: garanzia dell’innevamento programmato per i 1.300 chilometri di piste raggiungibili con un unico skipass. A Cortina il polo di riferimento di questa disciplina è da anni rappresentato dal Centro sportivo Antonella De Rigo di Fiames. Particolarmente suggestivi sono il percorso che corre sull’antica Ferrovia delle Dolomiti e il tracciato del Passo Tre Croci. Il tutto, immerso nei paesaggi incontaminati del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. www.cortina.dolomiti.org
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IN VOGUE
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Cortina Long Fashion Weekend Tre giorni, 120 appuntamenti, quasi 150 realtà commerciali coinvolte per oltre 300 firme di spicco di haute couture, prêt-à-porter e sportswear. Il Sant’Ambrogio ampezzano, organizzato da Cortina Turismo in collaborazione con Cna Federmoda e White Milano, quest’anno è stato all’insegna dei grandi numeri e della moda d’alta quota. Dieci i designer selezionati per realizzare i 34 particolarissimi alberi di Natale venduti in un’asta silenziosa a favore di Baby nel Cuore, la Onlus di Simonetta Tugnoli Frabboni che si occupa di aiuti a distanza per i piccoli in difficoltà. Una prima edizione di successo che si prepara a un bis scintillante di glamour, moda e mondanità, il prossimo 7 e 8 dicembre.
Dall’alto: il taglio del nastro con Simonetta Tugnoli Frabboni, fondatrice e presidente di Baby nel Cuore; a destra, Luca Marco Rinfreschi, presidente Cna Federmoda e il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi. Tra gli eventi andati in scena: facciata da star per Le Noir Boutique e bollicine di lusso allo Sparkling cocktail di Verni Antiquariato e Gioielli. Da Bartorelli Gioiellerie, una speciale esposizione della collezione Vhernier e dolce aperitivo con concerto live di arpa al Mokarabia Coffee Bar. Qui sopra: sedute di make-up alla Profumeria Thylly. Drink e stuzzichini… ruggenti per l’aperitivo Leone a La Suite Wine Bar.
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7 Goloso Natale con addobbi di cioccolato, quello di Ermanno Daelli (1). Tutta l’eleganza del bianco per Salmoiraghi & Viganò (2), mentre il Maglificio Mazzonetto ha optato per guanti colorati fatti a mano (3). Il fascino della divisa: Blauer ha scelto piccoli poliziotti in servizio tra gli aghi d’abete (4). Patagonia ha scommesso su riciclo ed eco-sostenibilità per K2 (5) e Moschino ha danzato a ritmo di flamenco in Corso Italia (6). Moon Boot in versione “ridotta” con tanti piccoli doposci miniaturizzati (7).
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Originali decori in pelliccia quelli firmati, da Jo No Fui per Franz Kraler (8), mentre guarda alla tradizione il rosso-oro delle decorazioni di Giorgio Fedon 1919 (10). Il Gufo versione kid, con piccoli orsi di stoffa (9). Brilla di 12 preziosi ciondoli l’albero di Chantecler (11). Natale esotico per Woolrich, che sceglie il legno di Bali (12); Pin Up Stars per Bredo ha puntato su trasparenze e farfalle (13). Il team organizzativo: Chiara Caliceti, responsabile comunicazione Cortina Turismo e direttore di CORTINA. TOPic e CORTINA.TOP Living, Gherardo Manaigo, presidente Associazione albergatori, Simonetta Tugnoli Frabboni, il sindaco Andrea Franceschi, Massimiliano Bizzi, presidente White Milano, e Luca Marco Rinfreschi (14).
14 Modelli per caso Il noto gallerista Claudio Zanettin, in un pomeriggio dello scorso inverno, ha incontrato casualmente la sua amica Maria Pia Montanari a passeggio con il nipotino che, a sorpresa, indossava la stessa giacca (un classico Ritz Sadler), solo di qualche taglia piĂš piccola. Hanno pensato bene di fare una capatina da Zoom Foto per immortalare il momento.
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Arte Ghiaccio — Festival Internazionale delle sculture di neve Magiche metamorfosi. A gennaio gli scalpelli sono tornati a modellare il ghiaccio lungo Corso Italia. La fantasia e la creatività degli artisti italiani e stranieri hanno dato vita a vere e proprie opere d’arte a partire da semplici blocchi di neve. Assolutamente vietato l’uso di attrezzature elettriche, sostegni e colori: tutto è stato frutto solo dell’abilità dei maestri artigiani. Per i prossimi “abracadabra”, bisognerà aspettare gennaio 2013. www.cortina.dolomiti.org
Ikonos Art Gallery Inverno sotto i riflettori per la galleria d’arte ampezzana. Qui cultura e fotografia, si sa, sono di casa. Ma c’è di più. A inizio gennaio, la Ikonos Art Gallery è balzata agli onori della cronaca per l’arrivo, in gran segreto, di Tina Turner. La “simply the best” — ospite dell’Hotel Cristallo — è tornata a Cortina con passo felpato. E per farlo ha scelto proprio l’inaugurazione della mostra dell’amico Hubertus Von Hohenlohe, Elegantly wasted, organizzata da Stefano Zardini. L’esposizione ha messo in mostra oggetti di rifiuto, trasformati per l’occasione in articoli pop e tréschic. C’è stato un vero e proprio assedio all’ingresso per l’opening esclusivo dei lavori di “Huby”, come lo chiamano gli amici. Tra i volti noti, Guido Barilla, Antonello Perricone, Antonio e Rosanna Puri Purini, Nerio Alessandri, Giacomo Agostini, Andrea della Valle, Dino Tabacchi e Giampaolo Letta. A febbraio il testimone è passato al fotografo ampezzano Stefano Zardini con M.I.N.E — Multiple Infringing Nature Expression: un percorso fotografico in cui lo scatto integro si trasforma in dettaglio, moltiplicato, accoppiato, ruotato, a creare un nuovo originale generato da sé, ma con diverso significato e nuova forza espressiva. www.stefanozardini.com
© Dario Bellodis
ON STAGE
Cortina inCanta Musica e multiculturalità sono tornate a risuonare tra le Dolomiti il 30 giugno e il 4 e 7 luglio grazie all’evento organizzato dal Coro di Cortina, che da quattro anni dà il La alla stagione estiva d’Ampezzo. Ospite di questa edizione, tra gli altri, la formazione diretta dal maestro Carlo Bennati, Chorus. I 65 componenti, tra strumentisti e coristi, si sono esibiti in un ampio repertorio di musica leggera, popolare israeliana, sudamericana e gospel, colonne sonore di film e cover internazionali, senza dimentica brani a cappella di ispirazione popolare. Si torna a cantare a inizio luglio 2013. www.corocortina.com
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© Annamaria Castellan
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Cortinametraggio Breve ma intenso. Il festival ampezzano dedicato al cortometraggio — partorito dalla creatività e dall’entusiasmo di Maddalena Mayneri — nel giro di soli due anni è diventato uno di quegli appuntamenti all’ombra delle Tofane categoricamente da-non-mancare. Cinque giorni di incontri, workshop, omaggi, curiosità vintage e un gran finale dedicato ai Corti d’Argento del Sngci. Tanti gli ospiti che hanno trasformato Cortina per una settimana in un set a cielo aperto, accessibile a tutti, curiosi e appassionati. Tra un ciak, un aperitivo e una premiazione, abbiamo scovato i registi Luca Miniero ed Enrico Lando, il cantautore Omar Pedrini, ma anche Giorgio Colangeli, Elena Di Cioccio, Maurizio Mattioli, Malika Ayane e, ovviamente, nell’anno del grande ritorno a Cortina del film Vacanze di Natale, il regista Neri Parenti, presidente di giuria. Che non ha avuto dubbi e ha premiato il divertente Sotto casa di Alessio Lauria, corto che ha ottenuto anche il Nastro per la miglior sceneggiatura. Tutti in sala a Natale, per una prima assoluta, e di nuovo a marzo 2013.
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www.cortinametraggio.it
Backstage: in primo piano Neri Parenti, Elena di Cioccio ed Enrico Lando (1). La presidente della manifestazione, Maddalena Mayneri, con Laura Delli Colli, presidente del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (2). Maurizio Mattioli, premiato come miglior attore, insieme a Matteo e Neri Parenti (3). Elena di Cioccio (4) e sotto Meme Kostner con Francesco Festuccia, caposervizio della redazione cultura del Tg2 (5). Gli attori Andrea Bosca (6) e Ana Caterina Morariu (7). Il cantante Omar Pedrini con la regista Cinzia TH Torrini (8).
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© Luca Gavioli
Gucci orologi e gioielli Fashion victim o, meglio, Gucci victim. A fine gennaio, la prestigiosa maison simbolo del made in Italy ha scelto Cortina e il Grand Hotel Savoia per ospitare, per quattro giorni, i suoi 30 migliori clienti italiani. Un evento charmant per presentare in esclusiva la collezione Gucci Watches & Jewelry 2012. Dagli orologi bamboo ai gioielli in oro Diamantissima, l’atmosfera sfavillante ha illuminato un luogo ricco di storia e tradizione. Senza dimenticare, ovviamente, lo sport. Gli invitati hanno infatti avuto l’opportunità di trascorrere un’intera giornata sulle piste da sci del Faloria e del Cristallo, cimentandosi in una spericolata guida con i kart su ghiaccio.
Una sferzata di energia Stile e vitalità per l’inverno appena trascorso a Cortina, grazie al Tonino Lamborghini Energy Drink, che promette di continuare a vivacizzare la movida d’Ampezzo per tutta l’estate 2012. Presente in esclusiva presso il Cashmere Club di Largo Poste — come nei club più “in” dei luoghi del divertimento italiano — il drink energetico del famoso brand ha portato tra le Dolomiti i nomi più in vista del panorama musicale internazionale da dj Nello Simioli a Nicola Zucchi, Lorenzo Rumi e, direttamente da Pargi, dj Ravin. Marchio dalla notorietà internazionale, Tonino Lamborghini si è sempre distinto per l’esclusività dei propri prodotti. Rispecchia questa
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vision, fatta di prestigio e italianità, la lattina Tonino Lamborghini Energy Drink, simbolo di eleganza, classe e della forza del “toro che carica”. E per una binomio vincente, arriva anche la nuova Vodka Tonino Lamborghini: in un’elegante bottiglia con logo serigrafato, è capace di evocare la sensazione di un piacere unico e l’idea di uno stile inconfondibile. Da più di 30 anni, Tonino Lamborghini Group declina il concetto di lusso su prodotti tecnologici e di innovazione: uno stile coordinato che incarna una storia italiana diventata sinonimo di originalità e di lusso apprezzato in tutto il mondo per quello spirito made in Italy che rende ogni oggetto di inimitabile attrattiva. www.lamborghini-energydrink.com
Verticale e Solidale Ricerca medica e solidarietà protagoniste a Cortina. Il 7 luglio l’Audi Palace ha ospitato una giornata di informazione e sensibilizzazione sulle malattie neurologiche rare e neuro-immuni, a cui si dedica la Fondazione il Bene, Onlus bolognese nata nel 2011 grazie alla generosità di alcuni imprenditori e aziende dell’Emilia-Romagna. Relatori della conferenza, moderata dalla giornalista e testimonial della fondazione Ilaria D’Amico, il sindaco Andrea Franceschi, Francesco Rosetti, presidente della fondazione, Paolo Zamboni, chirurgo vascolare e Fabrizio Salvi, neurologo.
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© Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi delle Regole d’Ampezzo
La nostra agenda
In alto, Mario Sironi, Mussolini a cavallo, senza data, china a tempera su carta telata. Sotto, Filippo de Pisis, Una via di Rimini, 1933 circa, olio su tela.
Above, Mario Sironi, Mussolini a cavallo, no date, Indian ink and tempera on linen paper. Below, Filippo de Pisis, Una via di Rimini, 1933 ca., oil on canvas.
Focus on… Filippo de Pisis e Mario Sironi Vernissage in tandem con la città di Riccione, il 28 giugno, data di inaugurazione della personale dedicata (da Riccione e Cortina) a Filippo De Pisis. Una mostra “diffusa” che raddoppia la propria sede grazie alla partnership siglata sotto il segno della cultura dalla Perla Verde dell’Adriatico e dalla Regina delle Dolomiti. In esposizione nelle sale del Museo Rimoldi alcuni quadri che il pittore dipinse lungo la riviera romagnola, mentre a Riccione si potranno ammirare molte opere con soggetto Dolomiti (biglietto a costo ridotto per chi visiterà entrambe le esposizioni). Il cartellone estivo del Museo Rimoldi celebra, inoltre, la figura di Mario Sironi grazie a tre opere di grande formato provenienti dalla collezione Allaria identificative del percorso artistico e culturale del maestro sardo. Per tutta l’estate, dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. È solo alla seconda edizione estiva, ma Arte d’Agosto – rassegna di incontri al museo organizzata in collaborazione con la Libreria Sovilla – ospita già nomi di prim’ordine che salgono in quota per “rinfrescarsi” le idee sul mondo dell’arte contemporanea. Quest’anno offrirà il palco, tra gli altri, a Claudio de Polo, presidente della Fondazione Alinari, e ai critici d’arte Silvia Evangelisti e Renato Barilli. Appuntamento a ingresso libero alle ore 17.30 del 24, 26, 28 e 29 agosto e del primo settembre. E per finire, per tutto il mese di agosto, il Museo Incanta organizza laboratori dedicati ai bambini dai 5 ai 12 anni in collaborazione con il Festival e Accademia Dino Ciani. On July 28th, the vernissage of the double solo exhibition of Filippo De Pisis will take place both in Cortina and Riccione, thanks to the partnership signed by the two cities. Some of the works painted by the artist on the Romagna Riviera will be exhibited in the Mario Rimoldi Art Museum, whereas many works featuring the Dolomites will be exhibited in Riccione (discounted tickets are available for those who visit both exhibitions). The Rimoldi Museum also celebrates the figure of Mario Sironi, thanks to three large paintings from the Allaria collection. Throughout the summer, open daily from 10.30 to 12.30 and from 15.30 to 19.30. At its second summer edition only, Arte d’Agosto – a series of meetings organized by the Mario Rimoldi Art Museum in cooperation with the Sovilla Bookshop – hosts big names in this year’s panels. Among them, the art critic Silvia Evangelisti and Claudio de Polo, president of the Fondazione Alinari. Free admission at the events on 24th, 26th, 28th and 29th August and 1st September at 17.30. www.musei.regole.it
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© T.I.B.B. Milano
La Ferrovia delle Dolomiti Correva l’anno 1921. È passato quasi un secolo dall’inaugurazione della Ferrovia delle Dolomiti – successivamente dismessa nel 1964 –, ma ancora oggi storia e leggende continuano a rincorrersi lungo i binari tra i paesaggi incantati di Cortina, Calalzo e Dobbiaco. Dal 7 luglio al 30 settembre, quel “piccolo mondo antico” rivivrà nelle sale dell’Alexander Girardi Hall. Modellini d’epoca, foto, cimeli e video metteranno in mostra, rendendole omaggio, una preziosa storia d’altri tempi. Dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, chiuso il lunedì. Nearly a century has gone by since the inauguration of the Dolomites Railways in 1921. The Railway was closed in 1964 but even today legends run along the rails from Cortina, Calalzo and Toblach. From July 7th to September 30th, that “small ancient world” will live once more in the halls of the Alexander Girardi Hall. Period model trains, photos, relics and videos will show the history of bygone times. Open daily from 10.30 to 12.30 and from 15.30 to 19.30, closed on Mondays. www.cortina.dolomiti.org 29 giugno 1929: prima corsa di prova a trazione elettrica sul ponte Bigontina.
© Annette Gottmann
© stefanozardini.com
29th June, 1929: first trial journey with electric traction on the Bigontina bridge
Arte floreale & piante officinali nel giardino È tempo di slow life all’Officina delle Piante di Annette Gottmann. La maestra fiorista delle Dolomiti, oltre a organizzare corsi per grandi e piccini, dal 9 luglio al 24 agosto, si “mette in mostra” con una esposizione floreale di profumi officinali, artigianato naturale e innovazioni fiorite. Dalle ore 15.30 alle ore 19.30, chiuso il martedì.
Mostra fotografica – Le radici profonde non gelano Nascoste, grezze e nodose, da lì nasce la vita. Le radici prendono dalla terra la linfa vitale e la mettono in circolo. Il fotoreporter ampezzano Stefano Zardini dedica a questo lato “oscuro” della natura la sua mostra estiva, dal 14 luglio al 22 settembre, alla Ikonos Art Gallery. Una rappresentazione che porta alla luce i muscoli, la forza, il “sangue” che vi scorre dentro lentamente, tutti i giorni per mesi, anni, secoli. Un omaggio al duro lavoro che le radici svolgono, in silenzio, sottoterra. Dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.
Slow life at the Officina delle Piante by Annette Gottmann. The flower master of the Dolomites, who organizes classes for children and adults, will show her art from July 9th to August 24th with a floral exhibition of natural scents and crafts. Open daily from 15.30 to 19.30, closed on Tuesdays.
Hidden, rough and knotted roots: that’s where life originates from. They take the vital sap from the earth and put it in circulation. Cortina’s photographer Stefano Zardini devotes his summer exhibition to this “dark side” of nature to pay homage to the hard labour that the roots do silently underground. At the Ikonos Art Gallery from July 14th to September 22nd. Open daily from 11.00 to 13.00 and from 17.00 to 20.00.
www.officinadellepiante.com
www.stefanozardini.com
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Sfumature e orizzonti Dal 17 al 19 agosto, un’esposizione di delicati acquerelli dell’artista Niccolò Piccolomini sarà in mostra all’Hotel Victoria, in Corso Italia 1. Inaugurazione il 17 agosto alle ore 18.00. From 17th to 19t August, an exhibition of delicate water colours by artist Niccolò Piccolomini will be held at the Victoria hotel at 1, Corso Italia. Official opening on August 17th at 18.00. www.hotelvictoriacortina.com
Tancredi Parmeggiani, senza titolo, 1951, tecnica mista su carta intelata.
© Andrea Gaspari
Tancredi Parmeggiani, without title, 1951, mixed technique on canvas.
Da Cima ad Afro Artisti e linguaggi figurativi del Novecento nelle cinque province delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità (Bolzano, Trento, Belluno, Udine e Pordenone). Cima, Depero, Plattner, Moggioli, Tancredi, Murer, Pellis e Afro sono solo alcuni dei protagonisti di questa mostra allestita dal 14 luglio fino a settembre in tre sedi: a Cortina d’Ampezzo nella Casa delle Regole, a San Vito di Cadore presso le scuole elementari e a Pieve di Cadore nella sede del Museo dell’Occhiale. Dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. Cima, Depero, Plattner, Moggioli, Tancredi, Murer, Pellis and Afro are only a few names among the protagonists of this exhibition set up in three different locations from July 14th through September: in Cortina d’Ampezzo at the Ciasa delle Regole, in San Vito di Cadore in the premises of the Primary School and in Pieve di Cadore at the Eyewear Museum. Open daily from 10.30 to 12.30 and from 15.30 to 19.30. www.cortina.dolomiti.org
Simposio di sculture di legno Live performance a suon di scalpello. A fine settembre, il profumo della stagione autunnale si arricchirà dell’odore del cirmolo lavorato da esperti artigiani lungo Corso Italia sotto gli occhi affascinati di passanti, curiosi e turisti. Live performance to the rhythm of the chisel. In late September, the scent of cimbra pinewood freshly carved by expert craftsmen will fill Corso Italia under the eyes of onlookers and tourists. www.cortina.dolomiti.org
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© Giacomo Pompanin
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Cortina-Dobbiaco Mtb Festeggia la maggiore età la celebre mountain bike race delle Dolomiti: da 18 anni, appassionati e campioni di ruote grasse partono da Corso Italia alla volta di Dobbiaco. Tutti pronti, il 22 luglio, a scoprire il fascino dei Monti Pallidi a colpi di pedali. The most famous mountain bike race of the Dolomites will celebrate its 18th birthday. Fat wheel enthusiasts and racers will start from Corso Italia and head towards Toblach on July 22nd.
© Markus Zadra
www.cortinadobbiacomtb.com
Audi in City Golf Quest’anno il lancio della manifestazione firmato Giulia Sergas è partito addirittura da Piazza della Signoria a Firenze. Vip e non si preparano a gareggiare a ritmo di swing, 13 e il 14 luglio, in un campo da golf che ha dell’eccezionale, tra green e tee allestiti in un vero e proprio percorso cittadino a 18 buche. The launch of the event will be signed in Piazza della Signoria, in Florence, by Giulia Sergas. VIPs and amateurs are getting ready to compete on a veritable 18hole city course on July 13th and 14th. www.sports-more.it
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© Archivio Corriere della Sera
© Giacomo Pompanin
I disegni di Emilio Giannelli al Corriere 1991-2012 Una grande mostra all’aperto, lungo Corso Italia, dal 5 al 25 agosto 2012, illustrerà vent’anni di attività di Emilio Giannelli al Corriere della Sera. L’Italia che cambia si riflette nelle vignette e nella satira del grande disegnatore. Presso il Campanile, una rassegna di immagini e testi, organizzata da Una Montagna di Libri in collaborazione con il Comune di Cortina, Fondazione Rcs, Unione dei Ladins d’Anpezo, DinoDesign e i “Bibanesi”.
Una Montagna di Libri Per la sesta edizione della rassegna letteraria ideata e condotta da Francesco Chiamulera, Vera Slepoj e Alberto Sinigaglia, dal 21 luglio all’8 settembre, oltre 30 appuntamenti in programma: dalla lectio di Pietro Citati su Leopardi (3 agosto) agli incontri con Sergio Zavoli, Emilio Giannelli (4 agosto) e Stefano Zecchi (8 agosto). E ancora: Antonia Arslan (11 agosto), Gianni Riotta (18 agosto), Barbara Alberti (19 agosto), Marco Travaglio (27 agosto) e Gennaro Sangiuliano (28 agosto). Momento clou legato alla rassegna sarà il Premio Cortina d’Ampezzo. 30 agosto 2012, Cinema Eden ore 18, fiato sospeso per conoscere i vincitori del riconoscimento letterario intitolato alla Regina delle Dolomiti. Tre le categorie premianti: narrativa nazionale, libri sulla montagna e Premio Internet Cortina (al sito www.premiocortina.it ognuno può proporre il proprio libro). A sciogliere il verdetto, due giurie di eccellenza, capitanate da Gian Arturo Ferrari e Arrigo Petacco. From July 21st to September 8th the sixth literary review designed and directed by Francesco Chiamulera, Vera Slepoj and Alberto Sinigaglia features over thirty events: a lecture by Pietro Citati on Leopardi (August 3rd), the meetings with Sergio Zavoli, Emilio Giannelli (August 4th) and Stefano Zecchi (August 8th), Antonia Arslan (August 11th), Gianni Riotta (August 18th), Barbara Alberti (August 19th ), Marco Travaglio (August 27th) and Gennaro Sangiuliano (August 28th). The highlight event will be the Premio Cortina d’Ampezzo, the literary prize will be awarded on August 30th 2012 at the Eden cinema at 18.00 to the winners of three literary categories: Italian narrative, mountain books, and Cortina Internet Prize (readers may propose their favourite book on the website www.premiocortina.it). Two eminent juries, chaired by Gian Arturo Ferrari and Arrigo Petacco will pronounce the verdict.
Il lago dei cigni Direttamente dalla Russia, una perla della cultura artistica internazionale. Il 22 luglio, i riflettori dell’Alexander Girardi Hall accompagneranno le musiche incantate di Tchaikovsky, le coreografie di Petipa e i solisti Anna Ivanova e Aliksander Alikin del prestigioso corpo di ballo Teatro del balletto russo. Directly from Russia, a pearl of international artistic culture. On July 22nd the spotlights of the Alexander Girardi Hall will accompany Tchaikovsky’s enchanting music, Petipa’s choreography and soloists Anna Ivanova and Aliksander Alikin from prestigious Theatre of the Russian Ballet. www.ballettorusso.com © Balletto Russo & Fondazione Teatro Lirico Siciliano
www.unamontagnadilibri.it
From August 5th to 25th, 2012 a great open air exhibition along Corso Italia will present twenty-years of Emilio Giannelli’s creations for the Corriere della Sera. The satirical cartoons of the great illustrator reflect a changing Italy. By the Bell tower a collection of his images and books organized by Una Montagna di Libri and supported by Cortina Municipality, Fondazione RCS, Unione dei Ladins d’Anpezo, DinoDesign and “Bibanesi”.
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Kiev String’s Orchestra Formazione tutta al femminile per questa celebre orchestra d’archi ucraina che ha alle spalle oltre 900 concerti in tutta Europa e un repertorio da fare invidia: dalla musica medioevale al contemporaneo per un interessante excursus sonoro tra i secoli. Il concerto è in programma il 16 agosto alle ore 21.00 all’Alexander Girardi Hall; dirige il maestro Antonio Rossi. Female artists only for this famous string orchestra from Ucraine who have performed over 900 concerts in all Europe. Their vast repertoire ranges from Medieval to contemporatry music for an interesting sound journey through the centuries. The concert – conducted by musician Antonio Rossi – will be held on August 16th at 21.00 at the Alexander Girardi theatre hall.
Festa de ra bandes Concerti, sfilate, caroselli e tradizione popolare: non è ancora tempo di Carnevale, a Cortina è l’ora della Festa delle bande. Quest’anno sono più di 25 i gruppi attesi dall’Italia e dall’estero per una intera settimana (19 al 26 agosto) di folklore ed esibizioni live per le vie del paese.
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www.cortina.dolomiti.org
Concerts, parades, carousels and popular traditions are the ingredients of the music bands’ Festival. This year over 25 groups will arrive in Cortina from Italy and abroad for a whole week of folklore and live performances from 19th to 26th August. www.corpomusicalecortina.it
Suoni d’alta quota Palcoscenici naturali, nei rifugi d’Ampezzo d’estate si accende la colonna sonora. Il 29 luglio, il Rifugio Scoiattoli (+39 0436 867939) s’infiammerà a suon di blues e rock, in compagina della band Nik The King & The Music Trouble Live. Il 2 settembre, un mix di piano, banjo, sassofono e batteria accompagnerà le voci del quartetto Max Lazzarin & The Saint Joseph Day Parade. L’8 agosto ci si sposta al Rifugio Averau (tel. +39 0436 4660), dove le dolci noti del pianista Luca Carniello saranno intervallate da letture di favole tratte dal libro Rifugio Settimo Cielo di Irene Pompanin. On July 29th, the sound of Blues&Rock with Nik The King & The Music Trouble Live band will inflame Rifugio Scoiattoli (+39 0436 867939). On September 2nd a mix of piano, banjo, saxophone and drums will accompany the voices of Max Lazzarin & The Saint Joseph Day Parade Quartet. On August 8th at Rifugio Averau (tel. +39 0436 4660), the notes of pianist Luca Carniello will alternate with readings from fairy tales taken from Rifugio Settimo Cielo, a book by Irene Pompanin. www.cortina.dolomiti.org
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© Elio Basso
© Toni by zoomfotocortina
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I protagonisti dell’edizione 2011. Al centro, Dacia Maraini, opinionista ufficiale.
The protagonists of the 2011 edition. In the center, Dacia Maraini, official opinion leader.
CortinainCroda La quarta edizione della manifestazione dedicata alla cultura di montagna (dal 6 luglio al 14 settembre) si tinge di verde e sceglie come opinionista ufficiale Alessandro Gogna. Storico e alpinista di fama internazionale, ha fatto delle problematiche turisticoambientali legate alla montagna la propria battaglia. Qualche anticipazione: sono attesi tra le Dolomiti Simone Pedeferri (20 luglio) ed Ermanno Salvaterra (27 luglio) che racconterà la storia della scalata del Cerro Torre. Il primo agosto sarà la volta di Tango macho: Los hermanos macana by Luigi Pignotti. Protagonista una delle coppie di ballerini più talentuose del panorama “tanguero” internazionale. 10 agosto, ombre d’autore lungo Corso Italia, con una performance di Mario Martinelli. Accompagnato dalle note della tromba di Antonio Rossi, l’artista fermerà le ombre dei passanti con una tecnica fotografica che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Il 17 agosto saranno all’Alexander Girardi Hall i vagabondi della verticale, Arnaud Petit e Stéphanie Bodet, per una serata a base di amore e avventura. 24 agosto, Corona vs Corona: padre e figlio, due generazioni a confronto. 31 agosto in compagnia di Luca Zardini “Canon”, uno degli interpreti più importanti dell’arrampicata sportiva. The 2012 edition, scheduled from July 6th to September 14th, will be under the sign of green. Poetry, cinema, music, great protagonists and journalists, past and future of the fascinating mountain universe. With Alessandro Gogna as the official opinion leader. www.cortinaincroda.org
Estate Cultura Dal 17 luglio al 25 agosto, al Grand Hotel Savoia, arriva un ricco calendario di appuntamenti moderati dalla giornalista Rossanna Raffaelli Ghedina, da Ennio Rossignoli e da Renato Barilli. Approfondimenti culturali dalla storia all’arte, dal cinema alla letteratura, dalla psicologia ai nuovi sistemi di guarigione. A partire dal 3 agosto riprende il ciclo Aperitivo con l’autore, tra gli ospiti, Gennaro Sangiuliano, vice direttore Tg1. Il 13 agosto nelle sale dell’hotel verrà consegnato il Premio Cortina Terzo Millennio, quest’anno a Franca Rame. 17 agosto appuntamento con la piece teatrale, Scacco al Duca, di e con Massimo Deyla e Maria Rita Parsi. From July 17th to August 25th, the Grand Hotel Savoia features a rich program of meetings chaired by journalist Rossanna Raffaelli Ghedina, famous art critic Renato Barilli, and professor Ennio Rossignoli. Culture, history, art, cinema and psychology topics will be discussed in detail. On August 17th, the play Scacco al Duca will be staged starring authors Massimo Deyla e Maria Rita Parsi. www.cortina.dolomiti.org
Cortina Stelle «E uscimmo a rivedere le stelle…». Quando? Ogni venerdì dal 13 luglio al 7 settembre, la volta celeste svela i propri segreti a Cortina. In programma lezioni di esperti astronomi al Planetario Nicolò Cusano ed esplorazioni del cielo stellato in presa diretta dall’Osservatorio astronomico del Col Drusciè. Sempre al Planetario, il 7 agosto, sarà la volta di Magiche note delle Dolomiti, concerto di musica classica con i musicisti dell’Accademia Dino Ciani e proiezione d’immagini spettacolari. Il 12 agosto, serata speciale con La notte delle lacrime di San Lorenzo, osservazione delle stelle cadenti dal planetario (ore 18.00) e dall’osservatorio (ore 21.00). On Fridays, from July 13th to August 7th, lectures by expert astronomers at the Nicolò Cusano Planetarium and live explorations of the starry sky from the Astronomic Observatory of Col Druscié. On August 7th the Planetarium will host Magic Notes in the Dolomites, a concert of Classic music with the musicians of the Dino Ciani Academy and a show of spectacular images. www.cortinastelle.it
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Le Falorie. Performance a cantiere aperto Magica è la notte. Soprattutto quella del 25 agosto, quando luci e suoni daranno vita al cantiere edile de Le Falorie, una esclusiva formula residenziale che unisce al piacere di un’abitazione di pregio tutti i servizi top class del Park Hotel Faloria. Dalle ore 21.00, a Zuel di Sopra, si accende lo spettacolo. Accesso libero al cantiere e performance multimediale con installazioni progettate dall’architetto Ambra Piccin e dal collega Luca Menardi Ruggeri per guidare i partecipanti nel dietro le quinte di quello che sarà un nuovo modello dell’esclusiva ospitalità ampezzana. Per l’evento, affidato a registi e studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia, saranno proiettate delle immagini su tutte le superfici del cantiere, mentre un gruppo di ballerini si esibirà in una danza tecnica ed emozionale, attraverso l’uso dei tradizionali strumenti da lavoro. A conclusione, gli chef del Ristorante Moulsanne, interno al Park Hotel Faloria, offriranno un creativo e delizioso buffet a tema. On August 25th lights and sounds will give life to Le Falorie building yard: the exclusive residential resort which combines the pleasure of prestige apartments with all the top class services of Park Hotel Faloria. Starting from 21.00 at Zuel di Sopra, free entrance to the yard and multimedia performance with installations designed by architect Ambra Piccin and her colleague Luca Menardi Ruggeri. The event is organized by the directors and students from Accademia delle Belle Arti, Venice, and it features a presentation of images accompanied by an emotional dance performance with traditional tools. A theme buffet offered by the chefs of the Moulsanne Restaurant from the Faloria hotel, will close the event. www.ambrapiccin.it
Presentazione Dal detersivo alla Ferrari. 100 modi del comunicare di Antonio Ghini Antonio Ghini, consulente di comunicazione e direttore di The Official Ferrari Magazine e del Museo Ferrari a Maranello, il 26 agosto sale a Cortina, ospite del Cristallo Hotel Spa & Golf, per presentare il suo nuovo libro. Trecento pagine che analizzano con fantasia ed entusiasmo il legame sfaccettato tra comunicazione e marketing, snocciolando oltre 100 case-history raccontati, tra aneddoti e curiosità, da un vero guru in materia. On August 26th Antonio Ghini, Communication advisor and director of both the Official Ferrari magazine and of the Ferrari Musuem at Maranello, will be in Cortina, guest of the Cristallo Hotel Spa & Golf, to present his new book hot off the press. 300 pages with imagination and enthusiasm, Ghini, a real guru in this field, analyses the manysided link between communication and marketing through a hundred of case-histories told with anectodes and trivia. www.pologoldcup.org
Presentazione Denim. Una storia di cotone e di arte Ancora un appuntamento – anzi due – da fashion addict nelle sale dell’Hotel Ambra, 4 stelle d’Ampezzo. Il 4 agosto, dalle 17.30 alle 19.30, la giornalista Giulia Rossi in compagnia di Milda Kazakeviciute, Add Your Vintage, e Daniela Kraler della boutique ampezzana Franz Kraler, racconterà l’evoluzione di uno dei tessuti più cool di tutti i tempi, il denim, e del suo inseparabile compagno di viaggio, il jeans. La presentazione del volume darà il via anche alla mostra fotografica di Viviana Berti – in esposizione in hotel per tutta l’estate – con scatti dedicati a questo capo, diventato vero e proprio caposaldo dell’universo-moda. On August 4th from 17.30 to 19.30, at the Ambra Hotel, the journalist Giulia Rossi together with Milda Kazakeviciute, from Add Your Vintage, and Daniela Kraler from Cortina’s Franz Kraler Boutique will trace the history of denim and jeans. The presentation of the book will officially open also the photographic exhibition by Viviana Berti. www.hotelambracortina.it
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© Roberto Casanova
SALVA CON NOME
Estate di gusto Come trasformare semplici doni della natura in vere e proprie prelibatezze? A Cortina ci pensa il Rifugio Piezza da Aurelio. Per tutto il mese di luglio, lo chef Gigi Dariz proporrà una degustazione a base di erbe spontanee raccolte direttamente sui prati d’alta quota. Dall’1 al 31 agosto, si volta pagina con lo speciale menù Alto Gusto. L’associazione dal 2006 unisce dieci selezionati locali bellunesi con il fine di promuovere e valorizzare i prodotti e le particolarità del territorio. Fuoco ai fornelli, con le ricette della tradizione reinterpretate con estro e fantasia dallo chef. How can we turn the simple gifts of nature into exqusite delicacies? In Cortina, this is Rifugio Piezza da Aurelio’s main concern. Throughout the month of July, chef Gigi Dariz will serve a selection of dishes prepared with aromatic herbs from the high meadows. From August 1st to 31st, the Alto Gusto special menu will turn a new leaf. The Association, created in 2006, connects ten restaurants of the Belluno region, selected to promote and optimize the products and the peculiarities of the area. Let’s ignite the stove with the traditional recipes re-interpreted by the creative imagination of the chef.
© bandion.it
www.da-aurelio.it
Audi Cortina Polo Summer Party È già caccia all’invito e “toto-vip” per l’evento culinario più chic del fine estate ampezzano, nato da un’idea di Maurizio Zuliani, presidente del Polo Gold Cup Circuit. Mentre data e dress code restano per ora top secret, i bene informati assicurano che la macchina organizzativa è già ripartita per prepararsi al meglio a ospitare sui prati di Malga Peziè de Parù volti noti e selezionatissimi corner gastronomici. The “invitation hunt” is already on for the smartest event of Cortina’s late summer: the gourmand party which originated from an idea of Maurizio Zuliani, President of the Polo Gold Cup Circuit. Date and dress code are top secret, but everything is ready on the meadows of Malga Pezié de Parù to host the finest selection of gastronomic delights for the VIP guests. www.cortina.dolomiti.org
Ferragustando Un percorso nel gusto a cinque stelle. Il Cristallo Hotel Spa & Golf attende ospiti e non per un buffet di Ferragosto, delizia di occhi e palato. Nella splendida cornice del belvedere sarà allestito un itinerario gastronomico tra specialità creative dello chef Marco Badalucci e prodotti tipici della cucina ampezzana. Immancabile, come in ogni Ferragosto che si rispetti, la grigliata accompagnata da musica folkloristica dal vivo. Puntuali, alle ore 12.00: che il viaggio nei sapori abbia inizio. A five-star taste experience. The Cristallo Hotel Spa & Golf awaits residents and guests for a Mid-summer buffet: a delight for the eyes and the palate in the breath-taking frame of the panoramic terrace, with the creative specialities of chef Marco Balducci and the typical products of the Ampezzo cuisine. And in the tradition of Cortina’s midsummer festivals, the ever present barbeque and live folk music. Make sure to start your taste trail on time, at 12.00 sharp. www.cristallo.it
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© Uli Stanciu
FOCUS
Highlights
cortina active
a cura di Eleonora Alverà e Angela Bolzicco
Ruote grasse, zaino in spalla, caschetto allacciato. Parole d’ordine per l’estate ampezzana? Sport e attività. Che siano soft o in versione più estrema poco importa. L’imperativo è: vivere le Dolomiti in versione active.
Fat wheels, backpacks and helmets fastened. What are the key words of Cortina’s summer? Live and experience the active side of the Dolomites.
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Bike Resort
Vertical Park
Un itinerario per ogni desiderio: percorsi per grandi e piccini, tracciati di grande livello tecnico dedicati a esperti e agonisti, un nuovissimo bike park per gli amanti delle emozioni forti da vivere rigorosamente downhill. I servizi? Da dieci e lode: hotel attrezzati, istruttori, rifugi, noleggi, trasporti organizzati e, naturalmente, mappe, cartine, tracce gps e altimetrie. Per gli irriducibili della bici da strada, Cortina Road Bike Resort: sette tour in sette giorni per 700 chilometri sui passi del Giro d’Italia. Trails for children and adults, highly technical tracks for experts and racers, a brand new bike park for downhill lovers. All this is complemented by first class facilities: well-equipped hotels, bike instructors, mountain inns, rental services, transport and, of course, maps, gps trackers and altimetries. For the indomitable road cyclists, Cortina Road Bike Resort offers seven tours in seven days totalling 700 kilometres over the passes of Giro d’Italia.
Brividi verticali tra arrampicate, free climbing e palestre di roccia. Vertigini non ammesse. Vertical thrills on free climbing walls; rock walls and gyms.
Natura&Benessere Un mondo incantato dove “perdersi”, avvolti dagli intensi silenzi della natura. Proposte da vivere in totale slow mood. An enchanted world where you can “lose yourselves” in the intense silence of nature and live at its slow pace.
Da giugno a settembre sono disponibili sul sito cortina.dolomiti.org speciali proposte di vacanza a tema. Bike, Hiking, Vertical e Nature, declinati a seconda del periodo con offerte weekend, speciali short stay infrasettimanali e soggiorni lunghi. Ospitalità ma non solo. A portata di click un ampio carnet di attività per vivere la vacanza attiva in compagnia dei professionisti della montagna. From June to September, special theme holidays are available at cortina.dolomiti.org. Depending on the period biking, hiking, vertical climbing and nature activities are included in week end, midweek short stay or long stay packages. Click to visualize a wide range of opportunities to actively live your holiday with the professionals of the mountains.
IKE B PASS
H IK PASS ING i
ss o Ro
Mari
12 Ma 1 rio te 20 Rossi Esta 81 8743 47 72 20/4 12/14: Pass 7. Estate 30.0 a Bike 20 in 20/47281 12 Cort 30.07.12 87431 /14:47 Cortina Hiking Pass
Bike e Hiking Pass La libertà di vivere lo sport in alta quota. Un vero e proprio lasciapassare per tutti gli impianti di risalita. A real pass for all the uphill facilities.
© Mario Dibona
© giuseppeghedina.com
PREVIEW
Freeride
Il brivido dell’adrenalina The thrill of adrenalin
Nordic Skiing
La passione per gli sci stretti The passion for narrow skis
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win Slow&Nature
La contemplazione per la natura The contemplation of nature
in Alpine skiing
Family
L’emozione di condividere la vacanza The emotion of sharing the holiday
8 giorni di sole su 10 120 chilometri di piste perfettamente innevate 95% di neve programmata 1.200 chilometri di piste e 450 impianti di risalita con un unico skipass
© bandion.it
© stefanozardini.com
L’amore per i grandi classici The love for the great classics
8 sunny days out of 10 120 kilometres of well prepared slopes 95% of programmed snow 1.200 kilometres of slopes and 450 uphill facilities with only one ski-pass
www.cortina.dolomiti.org
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FIANO (TO) CIRCOLO GOLF TORINO LA MANDRIA www.circologolftorino.com
BELLAGIO (CO) GRAND HOTEL VILLA SERBELLONI*****L www.villaserbelloni.com
ROYAL PARK GOLF & COUNTRY CLUB I ROVERI www.royalparkgolf.it
PONTE CHIASSO (CO) CLINICA DENTISTICA DI COMO www.dentistacomo.com
ROMANO CANAVESE (TO) RELAIS VILLA MATILDE****L www.relaisvillamatilde.com
APPIANO GENTILE (CO) CASA DI CURA LE BETULLE www.casadicuralebetulle.it
TORINO SISMER - C.M.R. SISMER - Centro Artes
ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG) GOLF CLUB L’ALBENZA www.golfbergamo.it
RISTORANTE VINTAGE 1997 www.vintage1997.com
LAGO DI GARDA (CALVAGESE DELLA RIVIERA - BS) PALAZZO ARZAGA HOTEL SPA & GOLF RESORT www.palazzoarzaga.it
AGRATE CONTURBIA (NO) GOLF CLUB CASTELCONTURBIA www.castelconturbia.it
GENOVA SISMER – Ente Ospedaliero Ospedali Galliera S.S.D. Fisiopatologia preconcezionale e prenatale SANTA MARGHERITA LIGURE (GE) GRAND HOTEL MIRAMARE**** www.grandhotelmiramare.it IMPERIA CASTELLARO GOLF RESORT**** www.castellarogolf.it
SAN GIOVANNI IN VALLE AURINA (BZ) ALPENPALACE DELUXE HOTEL & SPA RESORT*****L www.alpenpalace.com SAN CASSIANO IN BADIA (BZ) RELAIS & CHATEAUX ROSA ALPINA***** e RESTAURANT ST. HUBERTUS GRAND CHEF www.rosalpina.it
MILANO PARK HYATT MILAN e RISTORANTE VUN www.milan.park.hyatt.com POLIAMBULATORIO SANPIETRO www.poliambulatoriosanpietro.it CULTI DAY SPA MILANO www.culti.it FOUR SEASONS HOTEL*****L www.fourseasons.com RISTORANTE BIFFI www.biffigalleria.it RISTORANTE IL BOEUCC www.boeucc.com RISTORANTE SADLER www.sadler.it CATENA SINAHOTELS: HOTEL DE LA VILLE****S www.delavillemilano.com HOTEL THE GRAY*****L www.hotelthegray.com
PIEVE DI CADORE (BL) SISMER – Ospedale Civile, Dott. Carlo Cetera
FERRARA SISMER – Poliambulatorio Futura
DOBERDO’ DEL LAGO (GO) SISMER – Ambulatorio Dott. Marco Gergolet
MILANO MARITTIMA (RA) GIOIELLERIE BARTORELLI www.bartorelli.it
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MISANO ADRIATICO (RN) MISANO WORLD CIRCUIT www.misanocircuit.com
MARIANO DEL FRIULI (GO) TENUTA LUISA**** www.tenutaluisa.com VENEZIA BAUER CASA NOVA***** BAUER HOTEL***** BAUER IL PALAZZO*****L BAUER PALLADIO HOTEL & SPA***** e RISTORANTE GOURMET DE PISIS www.bauervenezia.com CA’ SAGREDO HOTEL*****L www.casagredohotel.com CENTURION PALACE*****L SINAHOTELS www.centurionpalacevenezia.com HOTEL DANIELI*****L e RISTORANTE TERRAZZA DANIELI www.luxurycollection.com HOTEL GRITTI PALACE*****L www.venice-hotel-gritti.com PALAZZO SANT’ANGELO****L www.palazzosantangelo.com TREVISO SISMER – Poliambulatorio Salute+Cultura ZERMAN DI MOGLIANO VENETO (TV) GOLF CLUB VILLA CONDULMER www.golfvillacondulmer.com VERONA RISTORANTE IL DESCO**Michelin www.ildesco.com PEDEMONTE (VE) VILLA DEL QUAR***** e RISTORANTE ARQUADE**Michelin www.hotelvilladelquar.it
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PADOVA CONCESSIONARIA INFINITI PADOVA www.infiniti.it
ROZZANO (MI) SISMER – Istituto Clinico Humanitas
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cattolica (RN) HOTEL CARDUCCI 76 ***** www.carducci76.it
PIETRASANTA (LU) STUDIO ODONTOIATRICO BOGGIANO CORSETTI www.boggianocorsetti.it FORTE DEI MARMI (LU) HOTEL BYRON*****L e RISTORANTE LA MAGNOLIA CATENA SOFT LIVING PLACES www.hotelbyron.net VIAREGGIO (LU) HOTEL ASTOR****L CATENA SINA HOTELS www.astorviareggio.com HOTEL PLAZA E DE RUSSIE****S e RISTORANTE LA TERRAZZA CATENA SOFT LIVING PLACES www.plazaederussie.com RISTORANTE ROMANO www.romanoristorante.it CALAMBRONE (PI) GREEN PARK RESORT****S RISTORANTE LE GINESTRE e RISTORANTE LUNASIA CATENA SOFT LIVING PLACES www.greenparkresort.com
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AVELLINO (NA) SISMER – Azienda Ospedaliera Moscati, Dip. Fisiopatologia della riproduzione
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PERUGIA HOTEL BRUFANI PALACE*****L CATENA SINA HOTELS www.brufanipalace.com
ISCHIA (NA) CATENA GRUPPO LEOHOTELS IL MORESCO***** www.ilmoresco.it
TORGIANO (PG) MUSEO DEL VINO MUSEO DELL’OLIO E DELL’OLIVO www.lungarotti.it
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PALAZZO VECCHIETTI Dimore d’epoca www.palazzovecchietti.it GRASSINA (FI) GOLF CLUB UGOLINO www.golfugolino.it
SUTRI (VT) GOLF CLUB LE QUERCE www.golflequerce.it
CERBAIA IN VAL DI PESA (FI) RISTORANTE LA TENDA ROSSA www.latendarossa.it
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ROMA SISMER – Artemisia EXEDRA BOSCOLO HOTEL ROMA*****L www.exedra.boscolohotels.com CONCESSIONARIA INFINITI ROMA www.infiniti.it GOLF CLUB PARCO DE’ MEDICI www.golfparcodemedici.com
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SANTA MARGHERITA DI PULA (CA) IS MOLAS GOLF CLUB www.ismolas.it POLTU QUATU (COSTA SMERALDA) JASPE HOTEL MANOR & LIVING www.poltuquatu.com ORTIGIA (SR) HOTEL DES ETRANGERS ET MIRAMARE***** AMT HOTELS HISTORICAL & LUXURY SICILY COLLECTION www.desetrangers.it
HOTEL ART**** www.hotelart.it HOTEL BERNINI BRISTOL*****L CATENA SINA HOTELS www.berninibristol.com CASTEL GANDOLFO (ROMA) RISTORANTE PAGNANELLI 1882 www.pagnanelli.it
BARI SISMER – Dottor Filippo Boscia TARANTO RELAIS HISTO’ SAN PIETRO SUL MAR PICCOLO www.relaishisto.it NARDO’ (LE) SISMER - Tecnomed CUTROFIANO (LE) SANGIORGIO RESORT & SPA***** www.sangiorgioresort.it
TAORMINA SAN DOMENICO PALACE HOTEL***** e RISTORANTE PRINCIPE CERAMI AMT HOTELS HISTORICAL & LUXURY SICILY COLLECTION www.hotelsandomenicotaormina.it PALERMO SISMER – Clinica Candela SISMER – Centro Andros GRAND HOTEL ET DES PALMES**** AMT HOTELS HISTORICAL & LUXURY SICILY COLLECTION www.hotel-despalmes.it CATANIA GRAND HOTEL EXCELSIOR***** AMT HOTELS HISTORICAL & LUXURY SICILY COLLECTION www.hotelexcelsiorcatania.com
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FRIULI VENEZIA GIULIA Marina Punta Faro www.marinapuntafaro.it LIGURIA Marina di Portofino www.marinadiportofino.com Marina Chiavari www.marina-chiavari.it Porto Lotti www.portolotti.com Marina degli Aregai www.marinadegliaregai.it EMILIA ROMAGNA Marina di Rimini www.marinadirimini.it Porto Verde www.portoverde.net MARCHE La Marina Dorica www.marinadorica.it Porto di Giulianova www.circolo-migliori.it ABRUZZO Marina di Pescara www.marinape.com SARDEGNA Asinara Marina www.asinaramarina.com Maddalena Porto Massimo www.portomassimo.it Marina di Porto Rotondo www.marinadiportorotondo.it Marina di Olbia www.moys.it Yacht Club Costa Smeralda www.yccs.it Marina Aquatica – Porto di Alghero www.aquaticasardegna.it CAMPANIA Porto di Amalfi www.portoamalfi.it
AUSTRIA LIENZ Grandhotel Lienz ***** www.grandhotel-lienz.com
CORSICA Port de Cavallo www.portodicavallo.it
Porto Marina Chiaiolella www.procidayachting.it Porto di Acciaroli www.acciaroli.com/portodiacciaroli.php Marina di Casamicciola www.marinadicasamicciola.it Cala degli Aragonesi www.caladegliaragonesi.it Ischia Risorsa Mare www.marinaischia.it Marina di Stabia www.marinadistabia.it Porto Turistico di Capri www.portoturisticodicapri.com BASILICATA Porto Turistico di Maratea www.marateaporto.it PUGLIA Circolo della Vela di Bari www.cvbari.it
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SLOVENIA PORTOROSE Hotel Marko**** www.hotel-marko.com Terme Krka, Novo Mesto Talaso Strunjan Terme Dolenjske Toplice Hotel Grad Otocec Hotel Krka Terme Šmarješke Toplice www.terme-krka.si
FRANCIA PARIGI Persing Hall www.pershinghall.com Port de Saint-Tropez www.port-de-saint-tropez.com
SPAGNA FORMENTERA Chezz Gerdi, Es Pujols Chiringuito, informale e naturale www.chezzgerdi.com Es Ram Resort Viviendas a due passi dal mare www.equinoxe.it www.esramresort.com
IBIZA Blu Marlin Beach club www.bluemarlinibiza.com
cortina top friends
CORTINA.TOPic in volo con... ESPERIA Aviation Service
Aeroporti di Venezia e Treviso. Vip lounge
Specializzata nel settore della business aviation, Esperia, con base a Roma e Milano, effettua trasferimenti in elicottero e gestisce l’eliporto di Cortina d’Ampezzo. www.esperia-aviation.it
Il sistema aeroportuale Venezia-Treviso, gestito dal gruppo Save, rappresenta un punto di forza imprescindibile per tutto il nord-est, in grado di assecondare le esigenze di mobilità di un territorio particolarmente vivace, sempre attento a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati e interessato, al tempo stesso, a far conoscere al mondo le sue ricchezze culturali e ambientali. www.veniceairport.it www.trevisoairport.it
Aeroporto di Monaco. Spazio Italia Frutto della collaborazione tra Air Dolomiti Munich Airport International ed Eurotrade, Spazio Italia è l’esclusivo progetto che reinterpreta i momenti di transito in aeroporto per renderli più piacevoli e interessanti. Un “salone d’attesa” interattivo, situato tra i 12 gate riservati alle compagnie del gruppo Lufthansa Regional, che coniuga la risposta alle esigenze di relax dei passeggeri con l’opportunità di scoprire la qualità dei prodotti made in Italy in un’area dedicata all’italianità in tutte le sue declinazioni. www.airdolomiti.it
AEROPORTO GALILEO GALILEI DI PISA In costante aumento del traffico passeggeri dal 1997, l’aeroporto è gestito da Sat, che si occupa non solo degli scali ma anche la programmazione e del finanziamento dello sviluppo globale dell’aeroporto. Grande attenzione è riservata alle infrastrutture, ai servizi per i passeggeri e allo sviluppo delle aree business aviation e business non aviation, attraverso un’offerta innovativa e di alto livello qualitativo. www.pisa-airport.com
pronti a salpare...
LE NOVITà DI QUESTO NUMERO Anno dopo anno è sempre più ricco il circuito distributivo del CORTINA.TOPic, composto da strutture selezionate, in Italia e all’estero, secondo valori di raffinatezza ed eccellenza. All’insegna del benessere e dello sport le novità di quest’anno, con l’ingresso nel circuito dei Top Friends di prestigiosi tennis club e circoli canottieri italiani. Su www.cortina.dolomiti. org è possibile consultare l’elenco costantemente aggiornato. This year’s new entries are in the name of health clubs and sports: the tennis and rowing clubs of the whole Peninsula are now listed among the Top Friends. Torino REALE SOCIETÀ CANOTTIERI CEREA www.canottiericerea.it Grugliasco (TO) A.S.D. TENNIS CLUB MONVISO www.tennisclubmonviso.it Milano TENNIS CLUB LOMBARDO www.tennisclublombardo.it TENNIS CLUB MILANO ALBERTO BONACOSSA www.tcmbonacossa.it Genova TENNIS CLUB GENOVA 1893 www.tennisclubgenova.it
Salone nautico di Venezia
Nautic Show Sardinia
Sono stati oltre 25.000 gli accessi alla fiera veneziana organizzata ad aprile: 170 le aziende presenti con 220 imbarcazioni per 120 mila metri quadri di area espositiva. Importanti i risultati raggiunti in termini di vendite e contatti. La manifestazione caratterizzata dall’attenzione rivolta alla piccola e media nautica si conferma evento di riferimento per il mercato dell’area adriatica e punta a diventare leader per un settore – quello delle barche entro i 10 metri – che interessa oltre il 90% delle imbarcazioni italiane. Format e location confermati anche per il prossimo anno e confermata anche la presenza di CORTINA.TOPic. www.salonenauticodivenezia.com
Dal 14 al 22 aprile, nello splendido scenario di Via Roma nel Porto di Cagliari, si è tenuta la 13esima edizione del Nautic Show Sardinia, la manifestazione dedicata al mondo della nautica, dalle imbarcazioni all’abbigliamento agli accessori. Scopo dell’evento, sviluppare il mercato del turismo coinvolgendo cantieri nautici provenienti da tutto il mondo. Non poteva mancare il CORTINA.TOPic, in distribuzione anche nel 2013. www.nauticshowsardinia.com
Piacenza SOCIETÀ CANOTTIERI NINO BIXIO 1883 A.S.D. www.ninobixio1883.it Monticelli (PC) SOCIETÀ CANOTTIERI ONGINA A.S.D. www.canottieriongina.net Ferrara A.S.D. CANOTTIERI FERRARA www.canottieriferrara.it Roma QUEEN’S CLUB ROMA www.queensclub.it TENNIS CLUB PARIOLI www.tcparioli.it A.S.D.CIRCOLO TENNIS EUR www.cteur.it
Monrif Hotels A partire da questo numero, CORTINA.TOPic sarà presente in tutte le eleganti ed esclusive location del gruppo Monrif Hotels, la catena di prestigiosi hotel, apprezzati per la tradizionale e impeccabile ospitalità, per il calore, lo stile e l’eleganza che li caratterizza. Il gruppo è presente a Milano con l’Hotel Hermitage e il Royal Garden Hotel, a Bologna con l’Hotel Internazionale e il Royal Hotel Carlton, e a Siena con La Bagnaia Resort. Oltre alla cura dei dettagli e all’alta qualità dei servizi rivolti al turismo d’affari, le strutture si distinguono Milano HOTEL HERMITAGE****S www.monrifhotels.it/HotelHermitage
Assago (MI) ROYAL GARDEN HOTEL****S www.monrifhotels.it/RoyalGardenHotel
CIRCOLO CANOTTIERI ROMA www.canottieriroma.it
per la raffinatezza dei propri centri benessere. Specializzato in una offerta rivolta al viaggiatore business e al cliente leisure, il gruppo Monrif Hotels ha nella tenuta La Bagnaia il suo fiore all’occhiello. Circondata da 1.100 ettari di campagna toscana e da un eccellente tracciato golfistico a 18 buche, si propone come sede di lusso con prestigiose suite, un’eccellente Spa e un impeccabile servizio a 5 stelle. www.monrifhotels.it Bologna ROYAL HOTEL CARLTON**** www.monrifhotels.it/RoyalCarltonHotel
Sulmona (AQ) A.S.D. TENNIS CLUB SULMONA www.tennisclubsulmona.it Napoli CIRCOLO CANOTTIERI NAPOLI www.circolocanottierinapoli.it A.S.D. CIRCOLO ILVA BAGNOLI www.circoloilvabagnoli.it Salerno CIRCOLO CANOTTIERI IRNO A.S.D. www.canottieriirno.com Lama (TA) TARANTO CANOA A.S.D. www.tarantocanoa.it
Località Bagnaia (SI) LA BAGNAIA RESORT***** TUSCAN LIVING GOLF SPA www.borgolabagnaia.com
Mondello (PA) CLUB CANOTTIERI ROGGERO DI LAURIA www.clublauria.it
HOTEL INTERNAZIONALE**** www.monrifhotels.it/HotelInternazionale
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NOJELES d’aNpezo
a cura di Ennio Rossignoli
Pillole d’arte Certo ci sono farmacie e farmacie: quelle in cui un’antica austerità intimidisce anche i malanni e quelle che le nuove libertà hanno trasformato in cumuli di minutaglie senza rispetto. Ma se volete trovare una farmacia che sia anche una galleria d’arte, dovete venire a Cortina. Qui, la vecchia San Giorgio ha messo su un’altra insegna, Art & Beauty, perciò attenti quando entrate, perché a destra si va per aspirine, ma a sinistra si finisce tra le sculture, i quadri o le lamine d’oro di una minuscola e raffinata esposizione, incastrata tra creme e oli di un’altra bellezza. Tutto questo si deve a Nicola Premuda, stirpe lussignana, arrivato da qualche anno in Ampezzo da una Milano vissuta nel mercato dell’arte; qualcosa da tradurre nel concreto di una esperienza sì estetica, ma appunto perché tale, capace di aggiungersi come medicina dell’anima in uno spazio rassicurante e quindi terapeutico. L’interesse, ovviamente, non manca, perché la Cortina turistica luccica anche qui. Pills of art There are chemists’ where an ancient austerity intimidates the very illnesses and others which the new freedom has disrespectlessly turned into heaps of bits and pieces. Then there is the old San Giorgio pharmacy in Cortina which is also an art gallery as its new sign states, Art & Beauty. Aspirins are on your right, on your left are the sculptures, paintings and gold leaves of a tiny, yet sophisticated exhibition. Nicola Premuda has created this aesthetic experience, like a medicine for the soul.
Vip in jeans, smoking e tailleur Basta risalire Corso Italia, uscire in direzione nord e proprio là, dove stanno per spegnersi gli ultimi bagliori del grande shopping, quasi a segnare il termine di un riposo necessario, s’incontra il Vip, locale mix straordinario di gastronomia, musica dj e pianobar, nato per esaudire le voglie matte di una generazione (o sono di più?) decisa a godersi la vita. Una moda diventata presto abitudine: al Vip si va per la cena e il dopocena, per la festa esclusiva, perché ci sono i giovani ma c’è spazio e felicità anche per mamma e papà, dato che i jeans (Cavalli?) tollerano senza imbarazzi le mise da sera. Che sia un riuscito caso di multiculturalità? Vip Club: jeans, tuxedos, and tailleurs Where the last glares of the luxury shops on Corso Italia North-end finish, there is the Vip Club, an extraordinary blend of cuisine, DJ and disco music to meet the wishes of a generation (or more than one) which wants to enjoy life, people who meet for dinner, after dinner or exclusive parties, where jeans may well match an elegant outfit.
Pochi sanno, pochissimi ricordano, ci piace farvi sapere che…
Re per — più — di una notte Mentre il concertone di Cortina e le cento musiche live che uscivano dai locali “in” della conca andavano spegnendosi, si accendeva il miscelatore di suoni del dj, la discoteca sostituiva il night club e la disco le romantiche mattonelle. Prototipo — naturalmente a Cortina — il King’s, l’invenzione di quel mago dell’intrattenimento che era Ascanio Palchetti. Finivano gli anni Sessanta e per i giovani leoni di allora era inevitabile stiparsi tra le travi d’atmosfera o in una pista a prova d’impenetrabilità dei corpi. Un fantastico disordine, anche economico, sicché l’esperienza finì: ce ne furono altre, ma il King’s ha tenuto fede al suo nome anche nel ricordo.
Parole parole parole… Dopo la Cortina da bere, quella da leggere, quella che d’agosto, fino a qualche tempo fa, brulicava di scrittori: li potevi incontrare lungo la passeggiata del corso o in quelle salutiste di Fanes, nei ritrovi esclusivi o dal fruttivendolo. Facevano i pubblicitari di se stessi perché avevano capito che nessuno può coccolare un libro meglio di chi lo ha scritto. Presentare, esibire, parlarne: è così che per un mese Cortina diventava la loro piccola e affollata capitale. Oggi la chiamano “la regina”, e se ancora lo è lo deve anche, oltre al prodigio della sua natura, all’amore che il popolo dei libri continua a tributarle ogni anno.
King for — more — than one night While the hundreds live music from Cortina’s trendy clubs were fading, the DJ’s mixer would light up. The Sixties were coming to an end and The King’s — a prototype of magic entertainment — became a must for the young generations who crowded its dance floor. Now, only a memory, the King’s has always been faithful to its name.
Words, words, words… In August Cortina would swarm with writers; in the pedestrian street or on the forest trails they would promote themselves by presenting and exhibiting their works. For one month, Cortina the “Queen” would become their capital city and Cortina also owes its fame to the people of the books.
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INFINE
a cura della Libreria Sovilla
Questa volta vi lasciamo non con uno ma con ben cinque ottimi libri. Pubblicazioni recenti o meno, selezionate con cura dalla storica Libreria Sovilla di Cortina d’Ampezzo. Un patrimonio di favole, storie, racconti, leggende e illustrazioni dalle Dolomiti dedicato ai più piccoli abitanti e visitatori, capaci, come ogni bambino, di volare sulle ali della fantasia Leggende
di Alessandro Marcigliano per Panorama editore Non tutti sanno che le Dolomiti sono chiamate anche Monti Pallidi per un incantesimo avvenuto ai tempi di un antico regno. Un luogo dove il figlio del re aveva sposato la principessa della Luna, ma non poteva incontrarla. Uno gnomo salverà il destino degli innamorati e le montagne prenderanno per sempre questo nome romantico. Questa e tante altre Leggende nel volume di Marcigliano con illustrazioni a colori di Sonia Tubaro.
La famosa invasione degli orsi in Sicilia
di Dino Buzzati per Oscar Mondadori Junior Un classico della letteratura per l’infanzia – ma non solo – scritto e illustrato da Dino Buzzati e pubblicato nel 1945. Un gruppo di orsi delle montagne siciliane, dopo un rigido inverno, si ritrova senza cibo e, per sopravvivere, invade il Granducato di Sicilia. Gli animali però diventano sempre più simili agli uomini fino a decidere di tornare alla purezza delle montagne…
Tutti i testi si possono leggere e consultare all’interno dei Family Hotel di Cortina d’Ampezzo www.cortina.dolomiti.org
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Le storie del bosco
di Tony Wolf per Dami edizioni Il nome dell’autore nasconde, da pseudonimo, quello dell’illustratore Antonio Lupatelli e la pubblicazione due volumi distinti: Fate e Gnomi. Classici per bambini dai disegni coloratissimi, sfogliati da generazioni che ancora amano conservarli nelle proprie librerie. Nelle illustrazioni, quasi per magia, il riccio, la rana, i piccoli topi e tanti altri animali assumono quasi sembianze umane.
Fiabe e leggende delle Dolomiti
di Pina Ballario per Giunti Junior Le antiche atmosfere delle Dolomiti tutte da leggere e da immaginare. Un viaggio a occhi aperti nelle valli piene di boschi, tra neve e cieli stellati, specchi magici e torri quasi sempre irraggiungibili, insieme a principesse e cavalieri.
Storie del bosco antico
con cd allegato di Mauro Corona per Mondadori Gli alberi raccontano storie, ma bisogna essere persone speciali per ascoltarne la voce. Mauro Corona ha raccolto le più belle che i suoi amici frondosi gli hanno sussurrato nell’arco degli anni. Piccole spiegazioni ai grandi perché della vita.