UGO e MODESTO DEMENEGO FABBRI “KAISER” DI CORTINA

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CLAUDIO ZANETTIN presenta

UGO e MODESTO DEMENEGO FABBRI “KAISER” DI CORTINA

www.claudiozanettin.com



CLAUDIO ZANETTIN presenta

UGO e MODESTO DEMENEGO 20 | 21 | 22 agosto 2010 Cortina d’Ampezzo La Ruota Corso Italia 100/b www.claudiozanettin.com



Comitato d’Onore / Honour Committee Mario Aite Fabio Avanzini Livio Barbato Guido Barilla Luca Barilla Roberto Benelli Adriano Bino Bet Giancarlo Candeago Rino Cardazzi Roberto Cardazzi Vittorio Coin Luca Cordero di Montezemolo Ugo Constantini Christian De Sica Neri Fiuzzi Alberto Folonari Paolo Gentili Piergiorgio Gin Nicola Giol Titti Giol

Emanuele Lezoche Aldo Locatelli Mario Manaigo Rolly Marchi Enrico Marchionni Pietro Marzotto Umberto Marzotto Moreno Maselli Rinaldo Menardi Ettore Mocchetti Sergio Montina Mario Nencini Pierluigi Perri Luca Piccolomini Gianfranco Mantovani Orsetti Rodolfo Montanari Paolo Scaroni Giuseppe Stefanel Dino Tabacchi Vittorio Tagliaferro Gianfranco Zoppas Maurizio Zuliani


Prefazione e supervisione editoriale Chiara Caliceti/Cortina Turismo Coordinamento redazionale, fotografie e traduzioni Giacomo Pompanin Art Direction Marco Innocenti/Kidstudio Ufficio stampa Cortina Turismo Eleonora Alverà – e.alvera@dolomiti.org Lucia Portesi – press2@cortina.dolomiti.org Stampa Tipografia Negri – Bologna


A Mylady (Leda Rossato) A Gatta (Tiziana Grillini) A Lidosky (Lida Kufersin)



Bentornato Claudio È una mostra speciale, questa, per Claudio Zanettin. Credo ben più importante delle tantissime e importantissime che ha fatto in oltre trent’anni di grandiosa attività tra Cortina, Porto Rotondo e Milano. Per un motivo semplicissimo: è la prima esposizione da quando è di nuovo a La Ruota. Fortunatamente è ormai uno sbiadito ricordo quello dell’incidente che per tanto tempo, troppo, lo ha costretto lontano dalla sua Cortina e dal suo regno, il suo negozio. Un piccolo mondo antico, di cultura e di suggestioni. E Claudio è tornato forte più di prima, creativo, energico, vitale. Vederlo all’opera nella sua galleria di Corso Italia è un incanto. Una passione che trasuda in tutto quello che fa, in ogni oggetto che ha scovato. In ogni sua collezione. Storie d’altri tempi che molto generosamente ha accettato di raccontarci ad ogni numero di cortina.top Living, la rivista delle arti di Cortina.

Che piacevolezza pranzare assieme a lui nel suo meraviglioso terrazzo vista con vista su tutta Cortina. E ascoltare i suoi racconti. Di quando Veronica Lario, ai tempi signora Berlusconi, andò a trovarlo nel suo negozio a Milano prima di un’inaugurazione per potersi godere, sola, la visita con lui evitando riflettori. O di quando Elton John acquistò tutto quello che c’era nel suo negozio di Porto Rotondo. Per arrivare, più recentemente, a Christian De Sica che appena arrivato a Cortina con sua moglie Silvia lo scorso novembre, è subito andato a trovare Claudio per dargli il bentornato. Chiara Caliceti direttore cortina.topic

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Welcome back Claudio This is a special exhibit for Claudio Zanettin, one the more important exhibits of the past 30 years from Cortina, Porto Rotondo and Milano. There is a simple reason: it is the first show he has completed after his accident that kept him from his beloved Cortina and from his own gallery and ancient kingdom, La Ruota. La Ruota is Claudio’s world of ancient culture. Claudio is back, stronger than before; more creative, energetic and vital. Seeing him working in his own gallery yet again is a true delight. You will see his resurrected passion for everything he has discovered, from every one of his collections, from his stories of long ago. And it is an honor to have Claudio represented in cortina.top living, our arts magazine.

It was a real pleasure to dine with Claudio on his beautiful terrace in front of Cortina and to listen to his tales‌ when Veronica Lario, still Veronica Berlusconi, visited his shop in Milano just before the grand opening to be able to have a private, intimate viewing of his work; the tale of when Elton John purchased everything in his gallery in Porto Rotondo. And his final tale of last November when Christin De Sica and his wife visited him in his gallery to welcome him back into his life of art. Chiara Caliceti cortina.topic’s editor


Nella tradizione manifatturiera una storia d'altri tempi La valle d’Ampezzo, prima di trasformarsi nella meta prediletta delle vacanze del bel mondo in trasferta alpina, era una piccola comunità agro silvo pastorale. Con la creatività nel cuore. Una delle maggiori testimonianze dell’estro e della maestria artigianale della tradizione ampezzana fu la creazione, nel 1800, della prestigiosa scuola d’Arte di Cortina, dove – come evoluzione della scuola di disegno – a metà del secolo ebbe origine la scuola di filigrana. Riconosciuta ufficialmente nel 1874, grazie anche al contributo di Francesco Giuseppe imperatore d’Austria, durò fino al 1894. A partire da quella data, questa raffinata tradizione manifatturiera venne custodita dalla famiglia Verocai: da Giuseppe, il padre, e dai figli Uberto, Guido e Francesca che fino agli anni Trenta diedero vita a splendidi capolavori di alta gioielleria. Ancora oggi, queste rarità si possono ammirare sia al Museo delle Regole che tra i capelli delle signore ampezzane durante le feste più importanti del paese.

Attorno agli anni Quaranta, cominciarono a distinguersi in Ampezzo altri maestri sempre provenienti dalla scuola d’Arte ampezzana: Modesto e Ugo Demenego detti “Kaiser”, artisti unici della lavorazione del ferro battuto. L’esordio fu, come per tutti i grandi personaggi, in sordina. Iniziarono con piccoli oggetti, soprattutto di rifinitura delle case, per spostarsi successivamente – visto il grande successo riscosso – verso la produzione di capolavori artigianali, anch’essi oggi esposti al Museo delle Regole. Specializzati nella lavorazione del ferro, non mancarono però di utilizzare anche il rame e l’argento e, per evitare di essere copiati malamente, firmarono e datarono quasi tutti i loro oggetti con la sigla “MUDemenego”, ottenuta dall’acronimo dei due nomi. Da perfetti scapoli erano spesso in competizione fra loro, facendo costantemente a gara per eccellere, fatto che costituì anche un grande stimolo artistico e lavorativo. Si sbizzarrirono, dando libero sfogo alla propria fantasia, e divennero famosi soprattutto per il design di insetti e rettili: di “kefar” (maggiolini), di mosche, lucertole, serpenti e ragni, vero e proprio simbolo della produzione Demenego.

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A manufacturing tradition a story from the past Before becoming the most popular alp vacation destination of high society, Cortina d’Ampezzo was a small agricultural community, but art and creativity was always at its heart. Around 1800, the prestigious Art School of Cortina was founded. This is where the fine silver work of the Cortina craftsmen originated. Filigrana (the design and sculpting of delicate strands of silver) was officially acknowledged in 1874 by Francesco Giuseppe, the Austo-Hungarian emperor. The traditional filigrana art form was maintained and preserved by the Verocai family. Giuseppe, the father, and his two sons, continued to design beautiful works of art in the form of jewelry and hair pieces. If you would like to steal a peak at these classics works of Cortina art, you can find them in the Regole Museum, or worn in the hair of Ampezzo women during the traditional holidays of Cortina.

During the 1940’s, new art masters evolved from the famous Art School of Cortina: Modesto and Ugo Demenego. Named “Kaisers”, these two artists were unique because of their work with wrought iron. Their work was unknown for some time. Modesto and Ugo started by designing little objects, or ornaments for homes. Once they experienced more success, they moved on to creating great masterpieces. These can also be found in the Regole Museum. The Demenegos branched out to use copper and silver. They signed and dated all their work with the acronym MUDemengo. Being both bachelors, they were often in great competition with one another, challenging each other to gain excellence. They had a great deal of fun, releasing their imagination and allowing their creativity to gain great height. They became famous for their reptile and insect designs: “kefar” (beetle), flies, lizards, snakes and spiders. These unique designs have become a true trademark of the Demenego brothers.


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Tutti gli oggetti del seguente catalogo sono stati eseguiti dalle mani dei fratelli Demenego; i materiali utilizzati sono principalmente il rame – sbalzato – e il ferro – battuto e forgiato. All the objects of this book are made by the Demenego brothers; tecniques and materials are: copper and iron.


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Cortina d’Ampezzo

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Corso Italia 100/b


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