140922(l'osservatore romano)

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L’OSSERVATORE ROMANO POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum Anno CLIV n. 215 (46.757)

Città del Vaticano

domenica 21 settembre 2014

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Francesco chiede di pregare per l’Europa, per la Cina e per il Papa stesso

Intervista a monsignor Mirdita alla vigilia del viaggio papale

Tre periferie

L’esempio dell’Albania

E ricorda che la Chiesa deve essere segno di vicinanza per chi soffre La vecchia Europa, la Cina e il Papa stesso sono tre periferie che, per motivi diversi, hanno particolarmente bisogno di preghiere. E queste preghiere Francesco le ha chieste ai nuovi vescovi dei territori dipendenti dalla Congregazione per l’evange-

lizzazione dei popoli. Incontrando sabato mattina, 20 settembre, i presuli ordinati nell’ultimo anno che partecipano a un seminario di aggiornamento promosso da Propaganda Fide, il Pontefice ha consegnato loro il discorso preparato e —

improvvisando alcune parole in risposta a quelle del cardinale prefetto Filoni — ha parlato dell’Europa, come di «un continente un po’ invecchiato». Per questo ha raccomandato che «le Chiese nuove devono» sostenerla «con le preghiere e con l’aiuto affinché si riprenda». La seconda periferia evocata dal Pontefice è la Cina. «Dobbiamo anche pregare per la Chiesa della Cina, per i nuovi vescovi della Cina», ha esortato. Preghiamo «perché le cose possano andare bene e questa peri-

feria possa venire per incontrarci tutti». Infine l’ultima “periferia” è il Papa stesso. «Pregate pure per me», ha concluso. In precedenza, venerdì pomeriggio, aveva ricevuto nell’aula Paolo VI i partecipanti a un incontro sull’Evangelii gaudium, sottolineando che la Chiesa dev’essere «segno di vicinanza, di bontà, di solidarietà e di misericordia», specie per le persone che soffrono. PAGINE 7

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Istituita dal Pontefice una commissione speciale di studio

Per la riforma del processo matrimoniale canonico Il 27 agosto 2014, Papa Francesco ha deciso l’istituzione di una commissione speciale di studio per la riforma del processo matrimoniale canonico. Lo ha reso noto sabato 20 settembre un comunicato della Sala stampa della Santa Sede, nel quale si specifica che la commissione sarà presieduta da sua eccellenza monsignor Pio Vito Pinto, decano del tribunale della Rota romana, e sarà composta dai seguenti membri: il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi; l’arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, gesuita, segretario della Congregazione per la dottrina della fede; il vescovo Dimitrios Salachas, esarca apostolico per i cattolici greci di rito bizantino; i monsignori Maurice Monier, Leo Xavier Michael Arokiaraj e Alejandro W. Bunge, prelati uditori del tribunale della Rota romana; padre Nikolaus Schöch, francescano, promotore di giustizia sostituto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica; padre Konštanc Miroslav Adam, domenicano, rettore della Pontificia università San Tommaso d’Aquino (Angelicum); padre Jorge Horta Espinoza, francescano, decano della Facoltà di diritto canonico della Pontificia università Antonianum; e il professor Paolo Moneta, già docente di diritto canonico presso l’università di Pisa. I lavori della commissione speciale nominata dal Papa inizieranno quanto prima e avranno come scopo di preparare una proposta di riforma del processo matrimoniale, cercando di semplificarne la procedura, rendendola più snella e salvaguardando il principio di indissolubilità del matrimonio.

Mirco Marchelli, «Il Signore, padre del suo popolo» (2011)

In fuga dalle violenze scatenate dai miliziani dello Stato islamico

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La Chiesa non deve essere autoreferenziale

Per uscire da se stessa VÍCTOR MANUEL FERNÁNDEZ

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dotti nella città meridionale turca di Sanliurfa. E ieri sulla crisi in Iraq è intervenuto il rappresentante speciale dell’Onu nel Paese, Nikolay Mladenov, il quale ha comunicato che da gennaio in Iraq le violenze hanno provocato 8.500 morti tra i civili. Inoltre circa due milioni di persone sono sfollate nel Paese. Si stima poi che negli ultimi quattro giorni più di diecimila civili siano stati costretti

ad abbandonare la propria abitazione per sfuggire ai combattimenti. Parlando ieri al Consiglio di sicurezza dell’Onu, il segretario di Stato americano, John Kerry, ha detto che l’Iran può svolgere un ruolo per combattere i miliziani in Iraq e in Siria. «La coalizione richiesta per eliminare l’Is non è solo di natura militare» ha affermato Kerry, aggiungendo che essa deve includere «collabo-

razioni di diversi tipi». Per questo motivo, ha sottolineato il capo della diplomazia statunitense, «vi è un ruolo per quasi ogni Paese del mondo, incluso l'Iran». Ieri intanto il ministro egli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha annunciato che la minaccia globale dell’Is sarà fra i temi al centro di un G7 che si terrà il 25 settembre a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

Udienza al presidente della Repubblica di Lettonia Nella mattinata di sabato 20 settembre, Papa Francesco ha ricevuto il presidente della Repubblica di Lettonia, Andris Bērziņš, il quale si è successivamente incontrato con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato dall’arcivescovo Dominique Mamber-

ti, segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso dei colloqui, improntati a un clima di cordialità, sono state evocate le buone relazioni esistenti fra la Lettonia e la Santa Sede, nonché il positivo apporto della Chiesa cattolica alla società, specialmente in ambito educativo e sociale. Ci si è soffermati poi su alcuni aspetti della vita del Paese, come pure su tematiche internazionali di mutuo interesse, in particolare nel contesto del turno di Presidenza del consiglio dell’Unione europea, che la Lettonia assumerà dal 1° gennaio 2015. Speciale attenzione è stata riservata alla situazione in Ucraina, auspicando che sia privilegiata la ricerca di una soluzione politica, fondata sul diritto, mediante il dialogo.

«Credo che la sofferenza e le aspirazioni della nostra gente siano alla base della decisione del Papa di visitare il nostro Paese. Egli stesso ha menzionato in vari pronunciamenti la sofferenza del popolo albanese, la persecuzione religiosa sotto il regime ateo e la pacifica convivenza tra i vari gruppi religiosi». Monsignor Rrok Mirdita, arcivescovo di Tiranë-Durrës, spiega così il significato della visita che domani, domenica, Francesco compirà in Albania,

la prima in un Paese europeo. E aggiunge: «Il riscontro a livello politico di questa convivenza ha il suo valore importante, perché la presenza di persone appartenenti a varie confessioni religiose fra i responsabili della vita pubblica aiuta il mantenimento degli equilibri sociali. In tal senso l’Albania potrebbe rappresentare un buon esempio». GAETANO VALLINI

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NOSTRE INFORMAZIONI Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccellenza il Signor Andris Bērziņš, Presidente della Repubblica di Lettonia, e Seguito.

Ankara apre i confini ai civili curdi siriani ANKARA, 20. La Turchia ha deciso ieri di aprire i confini a centinaia di civili curdi siriani in fuga davanti all’avanzata dei miliziani dello Stato islamico (Is), responsabili di atrocità in Iraq e in Siria. Circa quattromila profughi, per lo più donne, anziani e bambini (gli uomini sono rimasti a combattere) hanno potuto così entrare in territorio turco. Da giovedì erano assiepati sul lato siriano della frontiera, dove si susseguono dall’inizio della settimana duri combattimenti fra gli jihadisti e le milizie curdo-siriane che stanno opponendo resistenza all’avanzata dei miliziani verso la città curda di Koban, vicina al confine turco. In un primo momento, ricorda l’agenzia Ansa, Ankara aveva rifiutato di lasciare passare i profughi. La Turchia ospita già più di un milione di rifugiati siriani. In diverse città vi sono tensioni fra loro e la popolazione turca. Poi vi è stato un ripensamento da parte delle autorità turche e così il premier Ahmet Davutoğlu ha dato l’ordine di aprire il confine. Sempre ieri il primo ministro turco ha reso noto che sono stati liberati quarantanove ostaggi turchi a Mosul: erano stati sequestrati dall’Is a giugno. Gli ostaggi liberati, tra cui alcuni diplomatici, sono stati con-

Nel viale principale di Tirana i ritratti dei martiri della fede (Ansa)

Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccellenza la Signora Cristina Fernandez de Kirchner, Presidente della Repubblica Argentina. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Si-

Incontro con il presidente dell’Argentina

gnor Thorbjørn Jagland, Segretario Generale del Consiglio d’Europa, e Seguito. Il Santo Padre ha nominato l’Eminentissimo Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 500° anniversario dell’evangelizzazione del Myanmar, in programma a Yangon dal 21 al 23 novembre 2014. Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi metropolitana di Chicago (Stati Uniti d’America), presentata da Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Francis Eugene George, O.M.I., in conformità al can. 401 §1 del Codice di Diritto Canonico.

Provviste di Chiese Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo metropolita di Chicago (Stati Uniti d’America) Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Blase J. Cupich, finora Vescovo di Spokane. Il Santo Padre ha nominato Abate Ordinario dell’Abbazia Territoriale di Montevergine (Italia) il Reverendissimo Padre Riccardo Luca Guariglia, O.S.B., Monaco della medesima Abbazia, finora lì stesso Priore claustrale e Maestro dei Novizi.

Nella tarda mattinata di oggi, sabato 20 settembre, il Papa ha ricevuto a Santa Marta il presidente della Repubblica Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner

Il Santo Padre ha nominato Inviato Speciale, Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo il Reverendo Monsignore Paolo Rudelli, Consigliere di Nunziatura.


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