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editorial network for contemporary drawing


Collettivo Tun facebook.com/tunmagazine tunmagazine.tumblr.com tun.magazine@gmail.com Edizioni Kurumuny Sede legale: via Palermo 13, 73021 Calimera (LE) Sede operativa: via San Pantaleo 12, 73020 Martignano (LE) tel. e fax 0832 801528 www.kurumuny.it • info@kurumuny.it

Š 2015

Collettivo Tun | Edizioni Kurumuny

ISBN 978-88-98773-36-7



p. 30

p. 66

p. 90

p. 79

p. 85

p. 38

p. 12

p. 58

p. 18

p. 25



TEA ROOM PIERLUIGI CAPUCCI IT p. 16 EN p. 21

ARTIST RESIDENCY MATTEO FATO p. 51

EXPOSITION SPACE DIMORA ARTICA / LORENZO MADARO p. 81



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I Ching. Hexagram 33. Tun signifies The Retreat. This retreat isn’t about human will, but rather the laws of nature. In this case, retreat is the right course of action, that which does not consume energy. The sky, the above trigram, tends to rise and to isolate com- esagramma pared to the immobile mountain, the tri-

gram below. To yield, to seclude, to fall back on itself, therefore, to grow. This is not an escape but a well organized process that allows for strength. A passage that manages to become a fruitful situation will definitely be created. It’s not a defeat, nor a yielding, but a calculated, strategic movement.

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NELL’ARTICOLATA COMPLESSITÀ CULTURALE DEL MONDO CONTEMPORANEO, SI ASSISTE SEMPRE PIÙ A UN RAPPORTO DI INTERDIPENDENZA TRA IL SINGOLO E IL GRUPPO. NE SONO ESEMPI LE ESPERIENZE LUTHER BLISSET/ WU MING / DARKO MAVER. QUALI SONO LE MOTIVAZIONI CHE PORTANO INDIVIDUALITÀ DIVERSE A RICERCARE UN’IDENTITÀ COLLETTIVA E CHE INFLUENZA CULTURALE HANNO AVUTO I SOPRACITATI GRUPPI?

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È vero, oggi ci sono diversi ensemble di artisti. Ma gruppi di artisti operanti sotto un’identità collettiva sono sempre esistiti, basta pensare alle botteghe medievali e rinascimentali, alle avanguardie storiche e a quelle contemporanee, ai laboratori di scenografia, agli studi di architettura e design. È stato soprattutto il Romanticismo a enfatizzare la figura dell’artista singolo, della sua preziosa individualità, come mediatore tra il mondo e l’assoluto, come sacerdote di un atto quasi trascendente (socialmente, culturalmente, cognitivamente, spiritualmente...). Si tratta di una concezione ancora presente nel mondo dell’arte contemporanea. Nell’ambito delle discipline artistico-tecnologiche l’operare artistico come ensemble funziona più o meno per le stesse ragioni per cui era importante in passato, enfatizzate dalla contemporaneità. Per la necessità di utilizzare numerose competenze (tecnico-artistiche, culturali, cognitive, tecnologiche, comunicative...). E per favorire la definizione strategica di un’identità (tematica, teorica, poetica, pragmatica, estetica, sociale, politica...), che nel mondo globale contemporaneo in cui la comunicazione è semplice e istantanea – così che si può conoscere quasi in tempo reale quel che succede pressoché dovunque incontrandosi e confrontandosi con diverse culture – non può che essere complessa e articolata.


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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

pierluigi capucci è teorico, scrittore e docente italiano che lavora nel campo dei media (sia nelle comunicazioni che nell’arte) basandosi sulle relazioni tra cultura scienza e tecnologia; ha preso parte attivamente al dibattito internazionale su arte scienza e tecnlogie. Dai primi anni ‘80 capucci si interessa di nuovi mezzi di comunicazione e le forme d’arte più moderne. Ha insegnato all’Università di Roma “La Sapienza”, all’Università di Bologna, all’Università di Firenze, alla SUPSI - University of Applied Sciences and Arts of Southern Switzerland e all’Università di Urbino, alla NABA di Milano. Dal 2007 è stato supervisor del PhD Research Program del T-Node(o M-node?? ?controlla su originale) del Planetary Collegium (Università di Plymouth), di cui dal 2013 è Director of Studies (DoS).

Matteo Fato è nato a Pescara (Italia), nel 1979, dove attualmente vive e lavora. Ha partecipato a numerose mostre in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero. Nel 2012 ha concluso la residenza presso la Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), con la mostra personale Vidéos_Dessins, e la partecipazione a La collection Giuliana et Tommaso Setari, retour à l’intime (La maison rouge, Fondation Antoine de Galbert). Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il premio Level 0 – ArtVerona (2013), come artista selezionato da Giacinto Di Pietrantonio per il Museo Gamec, (Bergamo). Nel 2008 è stato invitato in residenza presso la Fondazione Spinola Banna (Torino) con Adrian Paci come Visiting professor. Nel 2010 è stato selezionato come artista Italiano in residenza presso ArtOmi, (New York). Il suo lavoro è presente in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Dal 2009 ad oggi è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.

Lorenzo Madaro laureato in Storia dell’arte contemporanea all’Università del Salento, nel 2013 ha conseguito il master di II livello in Museologia, museografia e gestione dei beni culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2010 collabora come critico d’arte all’edizione pugliese del quotidiano “La Repubblica”, per cui cura anche il blog Arte. Arti visive e dintorni. Scrive per le riviste di settore Exibart e Tafter. Nel 2013, con Rosalba Branà e Antonello Tolve, ha curato la personale di Mat Collishaw presso Fondazione Pascali di Polignano a mare, nell’ambito del Premio Pino Pascali. Nell’anno accademico 2013-2014 è stato docente a contratto di Storia e metodologia della critica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Lecce. È direttore artistico del progetto europeo CreArt. Network of cities for artistic creation per Comune di Lecce – Settore Programmazione strategica e comunitaria e Settore Cultura.


Pierluigi Capucci is an Italian theorist, writer and educator in the fields of media (both in communication and art) on the relations between culture, science and technology, as well as an active contributor to the international debate about arts, sciences, and technologies. Since the early 80’s Capucci has been concerned with communication, new media and the new art forms, and with the relations among arts, sciences and technologies. He has been professor at the Universities of Rome “La Sapienza,” Bologna, Florence, the University of Applied Sciences and Arts of Southern Switzerland (SUPSI), the University of Urbino, NABA in Milan, and in other institutions. Since 2008 he has been working as a supervisor in the M-Node PhD Research Program of the Planetary Collegium (University of Plymouth), and in May 2013 he was appointed as M-Node’s Director of Studies (DoS). Matteo Fato was born in Pescara (Italy) in 1979, where he lives and works. He has participated in numerous exhibitions and private galleries in public museums in Italy and internationally. In 2012 he completed a residency at the Dena Foundation for Contemporary Art (Paris) with the solo exhibition Vidéos_Dessins, having been included in the Giuliana and Tommaso Setari collection, retour à l’intime (La maison rouge, Fondation Antoine de Galbert). He has received numerous awards including the level 0 prize - ArtVerona (2013) as an artist selected by Giancinto Di Pietrantonio for the Museum Gamec, Bergamo. In 2008 he was invited to a residency at the Fondazione Spinola Banna (Turin) by Adrian Paci as a visiting professor. In 2010 Fato was selected as an Italian artist in residence at ArtOmi (New York). His work has been included in numerous private and public collections in Italy and abroad. Since 2009 he has been a professor at the Academia di Belle Art in Urbino, Italy.

Lorenzo Madaro graduated in History of Contemporary Art from the University of Solento, and received his Masters in Museology and Museography, and Cultural Heritage Management from the Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Since 2010 he has worked as an art critic at the Puglian version of the newspaper “La Republica” for which he also curates the blog Arte. Visual Arts and Beyond. He writes for the publications Exibart and Tafter. In 2013, under the Pino Pascali Prize, he curated the solo exhibition of Mat Collishaw at Fondazione Pascali di Polignano with Rosalba Branà and Antonello Tolve. During the 2013-2014 academic year he was a professor of History and Methodology of Art Criticism at the Academia di Belle Art of Lecce, Italy. He is the artistic director of the european project CreArt. A network of cities for artistic creation in the Commune of Lecce for the Community and Strategic Planning Sector, and Cultural Sector.


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Magazine #0/2015

Realizzato con il contributo di Pasquale De Sensi Kelli Maeshiro Cristina SerratĂŹ Laura Gallo Abbondanza Micaglio Maurizio Curlante Cecilia Leucci Giacomo Galletti Francesco Perla

Si ringrazia per la preziosa collaborazione: Pierluigi Capucci, Matteo Fato, Lorenzo Madaro e gli artisti tutti Emanuele Bertoni / editorial advisory Valentino Curlante e Giacomo Merchich / video&sound editing Azzurra Monaco / press office Sophie Leddick / traduzione Alessandro Sorbera, Annachiara Innocenzio

more info facebook.com/tunmagazine tunmagazine.tumblr.com tun.magazine@gmail.com www.kurumuny.it info@kurumuny.it

Progetto grafico: Tun Lettering: Tuntype by Tun, Ubuntu by Dalton Maag Stampato in Italia nel mese di Maggio 2015 Editrice Salentina, Galatina (Lecce)

Š 2015

Collettivo Tun | Edizioni Kurumuny

ISBN 978-88-98773-36-7 Euro 15,00




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