La Pagina Umbria novembre 2015

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Numero 15 novembre 2015 Mensile a diffusione gratuita di attualità e cultura

GLOBALIZZARE I DIRITTI.

Progetti per Terni

Martedì 1 dicembre 2015 ore 16,30 Presso il Museo Diocesano e Capitolare di Terni via XI Febbraio, 4 (Piazza Duomo) Presentazione: Terni, città di San Valentino,

capitale dei Diritti Umani.

Presenzierà S.E. il Vescovo di Terni-Narni-Amelia

Giuseppe Piemontese

ELEVATORI SU MISURA

SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER IL TRASPORTO VERTICALE


Mensile a diffusione gratuita di attualità e cultura

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Novembre

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Capitalizziamo la cultura in Terni

Là c'è la provvidenza...

Giampiero Raspetti

Fabrizio de Silvestri

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The Walk un film di Robert Zemeckis Lorenzo Tardella

12 LA PAGINA UMBRIA Mensile di attualità e cultura Registrazione n. 2/2014, Tribunale di Terni Redazione: Terni, Via Anastasio De Filis 12 Tipografia: Federici - Terni DISTRIBUZIONE GRATUITA Direttore responsabile Alberto Mirimao Direttore editoriale Giampiero Raspetti Vice Direttore Luisa Romano Grafica e impaginazione Francesco Stufara Editrice Projecta di Giampiero Raspetti 348.2401774 - 331.3010158 info@lapagina.info lapagina.redazione@gmail.com Le collaborazioni sono, salvo diversi accordi scritti, gratuite e non retribuite. È vietata la riproduzione anche parziale dei testi.

DOVE TROVARE LA PAGINA

ACQUASPARTA SUPERCONTI V.le Marconi; AMELIA SUPERCONTI V. Nocicchia; ARRONE Superconti Vocabolo Isola; ASSISI SUPERCONTI S. Maria degli Angeli; CIVITA CASTELLANA SUPERCONTI V. Terni; MASSA MARTANA SUPERCONTI V. Roma; NARNI SUPERCONTI V. Flaminia Ternana; ORTE SUPERCONTI V. De Dominicis; ORVIETO SUPERCONTI - Strada della Direttissima; PERUGIA SUPERCONTI Centro Bellocchio; RIETI SUPERCONTI La Galleria; ROMA SUPERCONTI V. Sisenna; SUPERCONTI V.Casilina 1674 (Grotte Celoni); SPELLO SUPERCONTI C. COMM. La Chioma; TERNI Associazione La Pagina Via De Filis; CDS Terni - AZIENDA OSPEDALIERA - ASL V. Tristano di Joannuccio; Cral Provincia di Terni; CRDC Comune di Terni; INPS - V.le della Stazione ; Libreria ALTEROCCA - C.so Tacito; SUPERCONTI CENTRO; SUPERCONTI Centrocesure; SUPERCONTI C. Comm. Le Fontane; SUPERCONTI C.so del Popolo; SUPERCONTI P.zza Dalmazia; SUPERCONTI Ferraris; SUPERCONTI Pronto - P.zza Buozzi; SUPERCONTI Pronto - V. XX Settembre; SUPERCONTI RIVO; SUPERCONTI Turati; TODI SUPERCONTI V. del Broglino; VITORCHIANO SUPERCONTI Località Pallone.

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Progettualità per Terni Associazione Culturale La Pagina

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Parlare di guerra... costruire la pace

la Carta “Don’t Waste Our Future”

Liceo Classico Tacito

Felcos

Ottica Mari.....................................................pag. 3 Tecno Office..................................................pag. 5

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San Valentino Sporting Club......pag. 7 Immobiliare Battistelli......................pag. 9 Pasticceria Carletti...............................pag. 15 Distorsione caviglia

Dr. Vincenzo Buompadre...........................pag. 20

Autopalpazione del seno

Dott.ssa Lorella Fioriti................................pag. 21

Chirurgia mini invasiva.....................pag. 23 Plastik ................................................................pag. 24

Indagine su accoglienza e integrazione Progetto Mandela

www.lapagina.info www.issuu.com/la-pagina



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Capitalizziamo la cultura in Terni Giampiero Raspetti

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n foltissimo gruppo di Senatori della Città, con esperienze ed età anagrafiche diverse, si è riunito, nel mese di ottobre, presso l’Associazione Culturale La Pagina per riflettere in merito a pressanti esigenze, sociali e culturali, della nostra Terni e per indagare sulla possibilità di integrare conoscenza del territorio, rigore logico e creatività progettuale. Insegnanti, pensionati, architetti, medici, dirigenti sportivi, imprenditori, alcuni giovani del nostro Ateneo, un vero crogìolo di diversità composto da persone che pongono la loro cultura al servizio della comunità per amore autentico nei suoi confronti, non per ufficio. Il gruppo è, invece, totalmente omogeneo ed unito nell’amore per educazione, arte, cultura, sport e nel desiderio di offrire gratuitamente la propria dialettica culturale e politica e la propria versatilità progettuale ad una città investita dalla crisi economica ed occupazionale, antropologica ed identitaria. Abbiamo constatato, con entusiasmo, come ci sia stato un pensiero davvero uniforme, sia in merito alla situazione presente sia in relazione alle azioni ed ai progetti da intraprendere per il futuro della nostra città. Leggerete questo anche nelle osservazioni sintetiche, riportate nelle pagine interne del magazine, di Valter Cassutti, che ha presentato un programma molto articolato di progetti per la città, di Pietro Rinaldi e di Benito Montesi. Anche le riflessioni e i progetti degli altri senatori sono tutti rigorosamente legati alle radici del nostro territorio, con enorme presa di distanza da puerili e generici giochini progettuali validi per qualsiasi giorno dell’anno e per qualsiasi città del mondo. Non vagheggiamo meeting di cantanti, di artisti, di gente varia, buono per ogni stagione e per ogni luogo. Questo è stato il punto fondamentale: tutti i progetti devono interessare la storia, le tradizioni, le versatilità che rendono unica la nostra città. Potente polo siderurgico e chimico sin dalla fase storica della rivoluzione industriale del secolo XIX, oggi, a causa della crisi globale della siderurgia stessa, Terni è attraversata da una profonda crisi economica, occupazionale e di identità culturale, fattori che espongono tutta l’area urbana al rischio di degrado socioculturale, scenario che aprirebbe una cesura nella storia della città, introducendo un elemento assolutamente estraneo alla fisionomia storico-culturale di una regione famosa per la sua tradizione di stabilità sociale, di ospitalità, di accoglienza sin dall’antichità. La città si trova oggi ad un bivio: una delle alternative può ben essere, naturalmente, il tentare di restare una città industriale: ma ormai con un apparato industriale sempre più debole, in una fase storica di deindustralizzazione per l’Occidente. Potrebbe, dunque, rivelarsi utile pensare ad una qualche svolta verso una nuova identità. E quale nuova identità per la città? Dobbiamo riferirci, ovviamente, alle ingenti risorse del nostro territorio quali ambiente, storia, qualità della vita, sacralità in base alle quali risorse sarà possibile ridisegnare una identità nuova e al tempo stesso vera della città, per consegnarle una sua nuova dimensione, un futuro su cui puntare, partendo dalle sue stesse radici. I progetti da noi messi in campo ruotano tutti attorno alla necessità di presentare questa identità plausibile, non posticcia né avulsa dalla nostra realtà, che sappia cogliere alla radice l’essenza storica della città. Intanto dobbiamo conoscere e far conoscere il nostro territorio ed allora ecco il progetto Immagine di Terni. Dobbiamo poi far crescere

Francesco Neri

Maria Vittoria Petrioli

Lorenzo Ranocchiari

i nostri giovani nell’amore per la matematica e per la scienza, come si farà con il progetto Terni Pitagorica. Questi progetti sono stati da anni realizzati in forme personali, ottenendo un successo strepitoso, e da anni offerti gratuitamente alle autorità cittadine, con risposte che ancora stiamo attendendo. Sono anche un segno distintivo della nostra città e potrebbero essere paradigmatici per tante altre città italiane. Poi dobbiamo migliorarlo, il territorio. Quindi anche conoscenza, relativa a questo aspetto, con le Conferenze sulla bonifica del territorio e sulla salute dei cittadini ternani, tenute da notissime personalità, sulla bonifica del terreno, sui dati dell’ambiente e in merito alle mortalità generate da un ambiente men che sano. Poi grandi eventi, in grado di dare una immagine vincente: Terni Pasticciona e Terni, città di San Valentino, capitale dei diritti umani. Questi progetti saranno presentati, in pubbliche conferenze: Terni, città di San Valentino, capitale dei diritti umani il 1 dicembre 2015, Terni Pasticciona in gennaio 2016. Poi un rinvigorimento delle tradizioni culturali e di accoglienza della nostra città con i progetti: Terni Cosmopolita - Terni Integrazione - Corsi di pittura per bambini. Infine la possibilità di unire cultura e sport con i progetti: Passeggiate Culturali e Olimpiadi della Valnerina. Ringrazio tutti i presenti alla riunione, in particolare i partecipanti all’Ateneo giovani, membri del direttivo dell’Associazione Culturale La Pagina: Francesco Neri, Maria Vittoria Petrioli, Lorenzo Ranocchiari. Naturalmente il nostro contributo alla città ha bisogno di un confronto con la cittadinanza. Vi invitiamo pertanto alla presentazione pubblica dei 2 progetti, ma l’invito più pressante che rivolgiamo è per ricevere Vostri consigli, osservazioni, critiche e, perché no?, Vostre idee progettuali. Buona lettura della sintesi della riunione e dei nostri progetti (pagg. 11-13).



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LÀ C'È LA PROVVIDENZA... Fabrizio de Silvestri

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à c'è la provvidenza... così diceva un certo Renzo Tramaglino in un'opera di manzoniana memoria. Dico questo perché proprio quando la situazione stava diventando più lenta, quasi a manifestare una generale sensazione di malessere, anche a causa dell'ennesimo proclama della scienza, che annunciava la scoperta di un farmaco in grado di invertire il corso della malattia (parliamo sempre di sclerosi multipla) ma che tuttavia non aveva ancora le autorizzazioni per la messa in commercio e che quindi suonava un po' come tutti i precedenti annunci che poi hanno solo indurito il nostro sopportare la malattia, cancellando le speranze reali, è arrivata, inattesa quanto gradita, una lettera di proposta di collaborazione nientemeno che da una società collegata alla NASA Americana. Pare dunque che questa volta si faccia sul serio, che anche i cosiddetti Grandi Interessi si siano accorti del fatto che anche noi esistiamo e non siamo solo una fonte di reddito. Se, come mi auguro di cuore, si riuscisse a dimostrare che il segreto della nostra salute e di conseguenza inizio della via di guarigione risiede non nell'assunzione cronica di farmaci distruttori bensì nell'accompagnamento dell'organismo verso una corretta nutrizione, dopo la disintossicazione dello stesso, allora potremmo parlare davvero di una rivoluzione Copernicana. In fondo ci troviamo già su una via di nuova consapevolezza, lungo la quale alcune

verità stanno emergendo. Pensiamo al fatto che la carne rossa è cancerogena, che gli zuccheri raffinati sono nocivi e che il latte non è salutare per gli adulti causa carenza dell'enzima lattasi. In mezzo a tante verità già note da tempo ma che aspettavano solo di essere sdoganate dall'ufficialità, credo che sia dunque giunta anche la nostra ora (e non è una minaccia), infatti ho ricevuto l'autorizzazione a pubblicare finalmente la ricerca scientifica che sta dietro le quinte della combinazione di farmaci che ci hanno dimostrato di alleviare concretamente la nostra sintomatologia. Vi preciso che per parlare di cura è presto, infatti bisognerebbe cambiare l'atteggiamento generale (prima del malato poi del medico), riacquistando una maggiore fiducia in noi stessi, consapevoli del fatto che POSSIAMO FARCELA. È assurdo dire “oddio sto sempre peggio” e quando iniziamo a star meglio dire “oddio

ma starò di nuovo male?” oppure “e adesso che devo fare? Dovrò mangiare così per sempre?”. La risposta secondo me non può che essere una, ovvero: “la scelta è tua! Se certe cose hai visto che ti hanno fatto male, devi essere tu a scegliere quale sia la via migliore per te stesso.”. Concludo facendo una piccola considerazione... se è vero che certi alimenti sono nocivi per la salute, ricordiamoci che anche il creare paure o psicosi con la loro demonizzazione può avere lo stesso effetto. La carne rossa sana (ovvero di animali non trattati) o lo zucchero non raffinato e così via non hanno mai nociuto a nessuno, a patto che vengano assunti nelle giuste dosi e non diventino una mania ossessiva. Di per sé solo le esagerazioni fanno male... pensate che anche l'acqua di fonte se troppa può uccidere!


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"L'Acqua" e i suoi temi

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THE WALK

Philippe Petit è un funambolo, un giocoliere, un intrattenitore di strada. Gira con un cappello a cilindro, si muove per le strade di Parigi con un monociclo, veste un film di ROBERT ZEMECKIS sempre di nero. È un personaggio d’altri tempi, una maschera, quasi un cartone animato. Ha un entusiasmo contagioso, prende la vita come viene. È sempre alla ricerca di sfide, di limiti da superare, di un filo da tendere sempre più in alto. E poi un giorno arriva l’Idea: quella di tendere un filo tra le neonate torri gemelle di New York e camminare da una parte all’altra. Un’impresa impossibile, illegale, carbonara, folle. Un’impresa che ha il sapore della poesia, della bellezza, dell’incanto. Robert Zemeckis (il regista di Forrest Gump, Ritorno al futuro, Polar Express) sa cosa vuol dire rimanere incantanti, sa che lo stupore è qualcosa di raro e prezioso e Lorenzo molto difficile da ottenere. Tardella Ma sa anche che quando arriva, niente lo può eguagliare. Costruisce la sua storia come un numero da circo, lasciando parlare in prima persona il suo personaggio, lasciando che si rivolga al suo pubblico proprio come ogni mago Per altre recensioni visitate il blog prima del numero di magia. www.ilkubrickiano.wordpress.com

Petit (interpretato da un sempre eccezionale Joseph Gordon-Levitt) ci guarda negli occhi, muove le mani nell’aria, pretende la nostra attenzione da subito e mai la lascia andare. Il resto lo fa il Cinema. E lo fa soprattutto un 3D mai così efficace in grado di farci saltare sulla sedia, toglierci la terra sotto ai piedi, farci tremare le mani e sudare freddo. È un trucco di magia. Lo sappiamo bene. Ma lo scopriamo soltanto quando le luci della sala si accendono, e ci rialziamo (non senza fatica) sulle nostre gambe. Quando il mago ha lasciato il palco e la nostra attenzione è venuta meno. Ed è allora che battiamo le mani, e riconosciamo la grandezza di chi ha elevato l’intrattenimento ad una forma d’arte, senza ricorrere a scorciatoie o a misure di sicurezza. Zemeckis e Petit hanno, ciascuno nei rispettivi ed apparentemente distanti universi, realizzato la stessa impresa: mostrarci che la magia esiste, se ci si crede veramente, se ci si abbandona completamente, se si crea un filo diretto e ben teso fra gli occhi e il cuore. Il loro è un grandissimo atto d’amore verso il pubblico. E noi, silenziosi ed incantati spettatori nel buio, non possiamo che dire grazie.

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Associazione Culturale La Pagina

Il Futuro DI TERNI Benito Montesi

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l recente passato di Terni si è identificato nella realtà metallurgica, chimica, delle armi, manifatturiera, che ha guidato i cittadini per oltre un secolo, richiamando nel territorio ternano migliaia di forestieri attratti dalla offerta di lavoro, che in altri luoghi era scarsa o assente. Ora, però, la crisi industriale ha profondamente mutato lo stato culturale ed economico del territorio ternano, con migliaia di espulsioni dalle fabbriche, fino alla scarsità delle offerte di lavoro. Tutto quanto avvenuto induce a considerazioni rivolte alla riscoperta di valori abbandonati o poco curati, di antiche realtà rurali o non. Resta ovviamente e sicuramente la cultura industriale, però ormai non rappresenta una sicurezza di sviluppo e quindi occorre intraprendere altre vie, altre risorse, a lungo sopite ma che possono essere risvegliate riportandole verso progetti che facciano capo alla cultura del territorio. Non si devono attendere le occasioni, ma occorre cercare di crearle: il miglior modo per prevenire il futuro è inventarlo! Iniziative che, in primis, devono partire dalle conoscenze del territorio e delle sue possibili risorse, che vengano dal turismo o dalle ricchezze presenti, come l’acqua e la storia. Il territorio ternano ha molte riserve di questo tipo, è necessario però che tali risorse siano conosciute dai cittadini, partendo dai giovani delle scuole. Condivido quindi il primo progetto proposto Immagine di Terni. La realtà industriale ha portato anche delle nocività, un’aria meno salubre, l’ecosistema si è modificato in negativo. Fare ora una guerra su tali temi, considerando anche le difficoltà della scienza a trarre

Conoscere IL TERRITORIO Pietro Rinaldi

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a conoscenza del territorio è elemento indispensabile per qualsiasi attività, sia essa culturale, progettuale, ambientale e turistica. È fondamentale consegnare tale conoscenza ai cittadini del futuro, i giovani, attraverso incontri, studi, conferenze nella scuola e nei centri di aggregazione giovanili. L’Associazione Culturale La Pagina, sia con i suoi mensili free press che con attività dirette dei propri soci e di altre persone qualificate, svolge tale compito per la crescita della consapevolezza delle nuove generazioni e dei cittadini. Infatti qualsiasi cambiamento deve essere prima di tutto culturale perciò deve partire dalle radici storiche del territorio per poi incamminarsi verso il nuovo. Un nuovo che potenzialmente c’è, ma difficile da affermare a causa di una stagnazione culturale dell’attuale classe dirigente, sia politica che imprenditoriale, che non riesce ad uscire dalla sola pur necessaria difesa delle attività industriali esistenti. Occorre, come da tanti auspicato, modificare il tradizionale modello di sviluppo del nostro territorio per attenuare le criticità che esso presenta sotto il profilo dell’inquinamento ambientale e della decadente monocultura industriale, non più in grado di sostenerne lo sviluppo. Tre, a mio parere, sono le nuove attività che possono portare

11 considerazioni nette e veritiere? Un giovane ha proposto di cercare la verità sull’inquinamento ambientale e correre quindi ai ripari. Ha ragione, ma tutti sappiamo quanto sia difficile avere dati certi e non manipolati anche per esigenze lodevoli (salvare i posti di lavoro!). Allora la proposta è quella di progettare sistemi per una sicura e certa bonifica ambientale, come qualcuno ha proposto. Il territorio ternano è molto variegato, ricco di arte, natura e storia. Elementi da utilizzare per progettare iniziative futuriste. L’arte può essere un formidabile veicolo di sviluppo se per la conoscenza approfondita si abbinasse ad una sorta di attività motoria, come quella delle passeggiate culturali che tocchino, appunto, le bellezze presenti, con la compartecipazione dell’ambiente naturale e della storia. Un progetto ad ampio respiro che racchiuderebbe tutte le ricchezze del territorio. Per non dimenticare la storia, anche recente, si potrebbero elaborare progetti che impreziosissero alcuni aspetti importanti e culturalmente elevati: - Il museo delle armi - Il museo dello sport - L’architettura industriale, anche attraverso i tanti progetti grafici realizzati. Anche alcune eccellenze culinarie possono avere dimora in progetti ad hoc. Ne ricordo uno per tutti: Terni Pasticciona. Ma anche tutte le risorse agricole che potrebbero portare alla formulazione di un marchio Ternano o Umbro a cui far riferimento in questo ambito. L’ultima possibilità di progetto, quello più importante e qualificante, è quello della valorizzazione del nostro protettore san Valentino, rinnovandolo verso una più qualificata qualità, più aderente alla sua storia: quello di Santo protettore dei diritti umani. Quale può essere l’operatività di tutte queste idee? Scegliere concordemente 1, 2, 3 progetti e per ognuno formare dei gruppi di lavoro per elaborarli, portarli alla conoscenza di settori interessati, quindi cercare l’adesione degli Enti per uno sviluppo condiviso. Quindi organizzare eventi culturali e finanche sportivi, che portino alla ribalta pubblica e popolare il tema del progetto per poi partire alla realizzazione, la più larga possibile, che porti cultura, lavoro e sviluppo del territorio. ad una crescita dell’economia locale: il turismo, la cultura, l’agroalimentare. Termini magici da molti abusati ma che non hanno ancora trovato riscontro in iniziative e progetti della pianificazione locale pubblica e privata. Occorre una svolta attraverso alcuni passaggi imprescindibili, il primo dei quali è quello di modificare l’immagine che a livello nazionale si ha di questo territorio: un sito di decadenza industriale brutto, sciatto, inospitale. Sappiamo tutti quanto sia importante oggi l’immagine (da sostanziare) che un territorio deve dare (ed avere) per competere con altri territori nei settori sopraindicati. Per iniziare tale cambiamento riteniamo fondamentale una iniziativa capace di delineare e far conoscere gli altri e potenziali settori del possibile nuovo sviluppo territoriale. Un grande evento che, partendo da tradizionali e note risorse locali, dia della città e del territorio il nuovo volto del terzo millennio. La sorgente di tutto è l’acqua, la cui abbondanza ha consentito e sostenuto lo sviluppo fino ad oggi. Da essa derivano due grandi prodotti locali: la pasticceria e il pane, il famoso pane di Terni e la scuola di Pazzaglia, pasticciere di casa reale. Acqua, pane e pasticceria coniugate con l’agroalimentare della Valnerina costituiscono il nucleo di questa iniziativa. Accanto a ciò verranno anche esposti i temi dello sviluppo industriale, però come corollario storico culturale e non più protagonista assoluto della realtà territoriale. Banche di assaggio dell’acqua (consideriamo le ricchissime acque minerali locali e umbre) del pane, dell’olio, convegni tematici, mostre sull’arte della progettazione industriale del novecento e apertura del museo delle armi. Sono questi solo alcuni tratti di ciò che dovrà essere l’evento in grado, come si diceva, di dare del territorio un’immagine ed un impegno futuro e diverso nella filiera TAC (Turismo, Ambiente, Cultura), considerando che il patrimonio della Valnerina, da Narni a Norcia, ci appartiene profondamente.


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Crescere INSIEME Valter Cassutti

I giovani protagonisti della Società La crisi economico-cultural-sociale che da alcuni anni colpisce gran parte del mondo, l’Europa, l’Italia e la nostra città, spinge tutti noi e soprattutto i nostri giovani a reinventarsi, a riciclarsi, a pensare a nuove soluzioni per poter sopravvivere. In caso contrario l’alternativa possibile è soltanto quella di abbandonare la propria terra e cercare lavoro altrove. La nostra Italia, ricca di bellezze naturali, artistiche, architettoniche, di un enorme patrimonio culturale (letterario, musicale, museale, scientifico…), da sempre culla della civiltà mondiale, è ora ridotta, nella cultura artistica e scientifica, a paese “da terzo mondo” per l’incuria di pochi arroganti ed incompetenti che hanno sempre considerato tutto questo cosa di poco conto e che comunque non avrebbe mai potuto costituire fonte sicura di guadagno! È rimasta famosa la frase di un politico, ignorante tra gli ignoranti, che affermò: con la cultura non si mangia! Sbagliato, come si fa ad essere così ciechi! Come si fa a vedere solo il proprio tornaconto e a non considerare l’enorme opportunità che, da secoli, è a nostra disposizione e che costituisce le nostre autentiche e prestigiose radici? La società del materialismo/consumismo ha affossato completamente i valori spirituali e culturali, ha creato falsi simboli da imitare per raggiungere il successo, simboli che però si fondano soltanto su modelli caduchi e senza significato! Abbiamo disabituati i nostri giovani alle delizie del bello, cosa innata per noi italiani, li abbiamo cresciuti nella noncuranza nei confronti delle antiche vestigia che i nostri avi ci hanno tramandato! Ma soprattutto non abbiamo insegnato loro che senza la memoria del passato non esiste futuro! Questo mi autorizza a comprendere il perché se crolla un muro a Pompei non viene recepito come un fatto così grave … tanto era solo roba vecchia! Alcuni non hanno capito, ma secondo me non lo sanno proprio, che se invece avessero investito i nostri denari “su questa roba vecchia” avrebbero fatto la fortuna di tutti noi ed avremmo potuto superare la crisi in ben altro modo. Anche in Terni, purtroppo, siamo stati sempre legati, sia noi che i

Associazione Culturale La Pagina

nostri Amministratori, all’idea dell’industria come unico elemento in grado di assicurarci un futuro sicuro, senza mai pensare che forse i tempi sarebbero cambiati e che forse sarebbe stato meglio cercare contemporaneamente anche risorse alternative che avrebbero potuto supportare eventuali carenze future. Questo comportamento previdente, secondo il mio modesto e poco autorevole giudizio, significa invece governare con coscienza e competenza! La politica distruttiva e di affossamento dell’elevato valore artistico e culturale del nostro paese, che costituisce, tra l’altro, motivo di invidia da parte di moltissimi altri popoli, ha contribuito ad incoraggiare il tentativo da parte di alcuni di aggravare ed accelerare il degrado strutturale di tesori architettonici e soprattutto a scoraggiare l’intenzione di quei pochi imprenditori privati che avevano manifestato l’intenzione di porre mano alla ristrutturazione di una parte dei nostri antichi tesori. Il grosso danno che è stato fatto, in particolare nella nostra città, è stato, in primis, quello di far ruotare tutta la vita, l’economia e le speranze intorno alle industrie (metallurgica e chimica) che comunque prima o poi dovevano assolutamente mostrare segni di cedimento. Nessuno dei politici ha mai pensato di creare, nel frattempo, delle alternative possibili economiche ed occupazionali che avessero, in caso di bisogno, potuto fungere da àncora di salvataggio per tutte le centinaia di operai che, ahimé, hanno vissuto sempre cullando le loro speranze ed aspettative sul così detto “lavoro sicuro”. Essere buoni amministratori pubblici significa creare nuove e competitive opportunità di lavoro che richiamino gente anche da fuori regione, significa scoprire nuovi talenti (artistici, della ricerca, della scienza) per evitare che i giovani fuggano all’estero ed offrire invece loro le possibilità di creare, nel proprio territorio, nuove forme di sviluppo e nuove opportunità di impiego. Essere buoni gestori della cosa pubblica significa inoltre non lasciarsi sfuggire le occasioni irrepetibili che potrebbero cambiare il volto e la vita della città, significa aver il coraggio di investire su cose che potrebbero rivelarsi vincenti per il futuro della comunità e dei nostri giovani, significa infine aver il coraggio di sbagliare, ma con la coscienza a posto di aver fatto comunque delle scelte a fin di bene! La nostra città ha vissuto, già nel passato cambiamenti radicali: da città a sviluppo ed economia essenzialmente agricola a territorio industriale proiettato nel futuro come polo di eccellenza sia delle industrie chimiche che metallurgiche. Ora purtroppo stiamo vivendo un altro forse ben più difficile e radicale mutamento, che dovremo essere all’altezza di superare nel miglior modo possibile per il bene di tutta la comunità. Dobbiamo valorizzare ciò che di interessante può offrire il nostro territorio, studiare il modo di renderlo appetibile e cercare così di dare una sferzata importante alla nostra economia. Abbiamo pregevoli e ambite opportunità che dobbiamo valorizzare, ingigantire ed ottimizzare al fine di trarne il profitto migliore!


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Progetti per il territorio - Immagine di Terni Proposta di educazione al territorio e alla conoscenza del volto della città di Terni. Il progetto intende coinvolgere le scuole, di ogni ordine e grado, per avvicinare gli studenti alla conoscenza ed allo studio del territorio della città di Terni e per consentire loro di imparare a leggere l’immagine della città e del territorio che la circonda attraverso i segni che le civiltà passate hanno lasciato in essa, le mappe, le cartografie, l’evoluzione urbanistica e infine i documenti materiali e immateriali che la riguardano. Insegnanti: Prof.ssa Loretta Santini, autrice di numerosissime pubblicazioni riguardanti il territorio (storia, eccellenze territoriali, arte, tradizioni), Arch.tto Paolo Leonelli, uno dei maggiori esperti della storia urbanistica della nostra città, Dott. Pietro Rinaldi, già Direttore della Comunità Montana, uno dei maggiori esperti delle ricchezze paesaggistiche ed ambientali del nostro territorio, Prof. Giampiero Raspetti, esperto di progettualità, Don Claudio Bosi, direttore dei beni culturali della diocesi di Terni, Narni, Amelia. Il Progetto è stato visionato e approvato dal Prof. Mauro Esposito responsabile dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale); - Terni Pitagorica Proposta di educazione alla scoperta matematica e all’intuizione logica. L’iniziativa è finalizzata alla scoperta delle radici culturali e umanistiche della matematica. Si cercherà di sviluppare nei giovani il senso della critica, della ricerca, della scoperta di elementi particolari, di regolarità, di irregolarità, di fenomeni dei quali lo studente stesso formalizzerà poi regole guida. Il programma di matematica diventa programma di storia della matematica con il corredo di tutto quello che serve per capire: storia, lingue antiche e moderne, filosofia, italiano, il tutto adeguato, ovviamente, all’età dei discenti. Insegnanti: Prof. Giampiero Raspetti, autore di libri e pubblicazioni di matematica. Ha insegnato al Liceo Classico di Terni ed ha tenuto un Corso biennale di Matematica, Fisica e Informatica, quale formatore nazionale del Ministero della Pubblica Istruzione, a insegnanti dei Licei di Roma e della Università degli Studi di Roma; Prof. Paolo Casali, autore di libri sul vernacolo ternano e sulla astronomia. Ha insegnato alle scuole secondarie di primo grado di Terni. Il Progetto è stato visionato e approvato dal Prof. Mauro Esposito responsabile dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale); - Conferenze sulla bonifica del territorio e sulla salute dei cittadini ternani Relatori e calendario da definire; - Terni Pasticciona La nostra città è ricca di risorse di primissimo ordine: ambiente, storia, acque, tradizioni, prodotti alimentari, santo patrono. Il nostro territorio è unico al mondo per mistura di terre emerse e di terre laviche, e custodisce, di lega in lega, sali minerali diversi, quindi sapori e gusti diversi. Terni è infatti piena di luoghi di ristorazione che presentano una varia molteplicità di sapori ed è arricchita da una grande varietà di acque. Acque buonissime mediante le quali i nostri più pregiati prodotti alimentari diventano eccellenti. Oggi, grazie alla durezza delle nostre acque, raggiungiamo ottimi livelli di qualità, in alcuni casi addirittura straordinari, nella produzione di olio e di vino; mentre il pane e la pasticceria costituiscono l’eccellenza ternana e la Valnerina è conosciuta a livello mondiale per i suoi prodotti tipici e ricercati. Tali prodotti, sapendoli valorizzare, possono divenire volano progettuale di un territorio stupendo e diventare paradigma di un nuovo modello di sviluppo che sappia collegare le tradizioni e le ricchezze ambientali con la moderna tecnologia. Terni è la città delle pizze di Pasqua, del pampepato e del pane, ma il prodotto elitario è la pasticceria, famosa già ai tempi di Spartaco Pazzaglia, Gran Maestro della Corona d’Italia, e di tanti altri eccellenti pasticcieri. Da qui l’evento Terni Pasticciona. Verranno i pasticcieri con i loro pasticci, utilizzando cioccolato a profusione; fungeranno da cornice i tanti e soli prodotti di cui il nostro territorio è generosamente dotato: acqua, pasta, pane, vino, olio, formaggi, salumi etc, tutto rigorosamente ternano e umbro, senza copiare o sbertucciare altre situazioni, ma con l’orgoglio del made in Terni;

- Terni, città di San Valentino, capitale dei diritti umani L’idea fondamentale che presentiamo è di suggerire, avviare e, possibilmente, realizzare una trasformazione culturale profonda dell’identità storica e civile della città di Terni e, al tempo stesso, proporre una più diversa, più profonda e completa identità della figura di san Valentino che, da sempre celebrato come protettore degli innamorati, diviene anche patrono dell’amore universale e campione dei diritti umani. Nostra intenzione è dunque quella di stimolare molte persone, in particolare giovani, a scambiarsi, da lontano o in Terni, messaggi culturali, sociali, di solidarietà, di rispetto reciproco, d’amore cioè, poiché l’amore è rispetto di sé e degli altri e quindi essenza stessa dei diritti umani. Scopo principale dunque delle nostre iniziative è quello di sollecitare e rendere materialmente attiva la riflessione sui valori dei diritti umani in Europa e nel mondo e fare di Terni, città di san Valentino, la capitale dei diritti umani nel mondo. Per questo, e al fine dell’interscambio culturale ed educativo, abbiamo già intessuto, attraverso il magazine La Pagina Europa, contatti intensi e proficui con uomini di cultura, insegnanti, associazioni, scolaresche di molte nazioni, europee e non. La Pagina Europa fa conoscere una meravigliosa Terni, tentativo mai nemmeno pensato prima da alcun amministratore ternano, in molte parti del mondo. Purtroppo lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo con risicatissimi denari privati, non pubblici, in completa solitudine, stranieri in patria! Ci impegneremo comunque per concorrere alla creazione di una coscienza e di una cittadinanza mondiale ispirate alla tolleranza, alla solidarietà, al dialogo interculturale (in questo senso Terni diviene anche una vera e propria capitale della cultura) e a contribuire allo sviluppo di civiltà e cittadinanza europee e cosmopolite, a partire proprio da quanto lasciato in eredità dal Santo Patrono di Terni; - Terni Cosmopolita Il progetto offre gratuitamente a tutti gli italiani residenti a Terni e provincia (minori o adulti; studenti o lavoratori) che ne abbiano la necessità, la possibilità di partecipare a corsi di lingua araba (insegnante Dott.ssa Hassania Lakrad), cinese (insegnante Dott. Eduardo Tobia), inglese (insegnanti Dott.ssa Luisa Romano, Dott.ssa Elisa De Nicola), portoghese (Dott.ssa Milla Gomes Da Costa), tedesca (Dott.ssa Elisa De Nicola); - Terni Integrazione Il progetto offre gratuitamente a tutti gli stranieri che ne abbiano la necessità, la possibilità di partecipare ad un corso di lingua e cultura italiana. Insegnanti: Prof.ssa Rita Fabbri, Prof. Mauro Pietrini, Dott.ssa Elisa De Nicola, Prof. Raspetti Giampiero; - Progetto Corsi pittura per bambini Corsi tenuti dal Maestro Giovanni Ferri; - Passeggiate culturali Il progetto offre gratuitamente a tutti i cittadini la possibilità di partecipare a Camminate Culturali in tragitti cittadini, provinciali o nazionali per la visita a luoghi d’arte, di scienza, del territorio. Relatori accompagnatori: Arch.tto Paolo Leonelli, Dott. Pietro Rinaldi, Prof.ssa Loretta Santini; - Olimpiadi della Valnerina Giochi di terra, aria, acqua e fuoco Progetto del Prof. Giampiero Raspetti al quale collaborano: Benito Montesi, responsabile nazionale di SITTING VOLLEY (pallavolo per disabili), Dott. Stefano Lupi, Presidente CONI della Provincia di Terni, Avv.to Raffaela Sabatini, responsabile del CSI (Centro Sportivo Italiano) per la Provincia di Terni, Maurizio Sciarrini, titolare del San Valentino Sporting Club, Prof. Mauro Esposito responsabile dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale).


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Associazione Culturale La Pagina

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Programma

ASSOCIAZIONE

Venerdì 13 novembre 2015 ore 17.30 a cura di Paolo Leonelli in collaborazione con La Bottega delle idee

FORI IMPERIALI

Venerdì 20 novembre 2015 ore 16.30-17.30 a cura di Giovanni Ferri

PITTURA E COLORI

ore 18-19 a cura di Renzo Segoloni Le coppie celebri nel mito e nella letteratura

PIRAMO E TISBE

Martedì 24 novembre 2015 ore 17 a cura di Vittorio Grechi e Giampiero Raspetti

PERCHÉ UNA GONNA VERDE È VERDE E UNA ROSA ROSSA È ROSSA

Martedì 1 dicembre 2015 ore 16,30 Presso il Museo Diocesano e Capitolare di Terni via XI Febbraio, 4 (Piazza Duomo) Presentazione: Terni, città di San Valentino,

capitale dei Diritti Umani.

Presenzierà S.E. il Vescovo di Terni-Narni-Amelia

Giuseppe Piemontese

Venerdì 4 dicembre 2015

I NOSTRI CORSI CORSO DI LINGUA INGLESE 1 - Corso introduttivo Durata 6 lezioni da 90 minuti ciascuna Inizio da concordare Costo gratuito per i soci della Ass. Culturale La Pagina Numero minimo 16 iscritti 2 - Corso di base Durata Inizio Costo Numero minimo

12 lezioni da 90 minuti ciascuna dopo il corso introduttivo piccolo contributo 16 iscritti

3 - Corso intermedio Durata 12 lezioni da 90 minuti ciascuna Inizio dopo il corso di base Costo piccolo contributo

CORSO DI LINGUA CINESE 1 - Corso introduttivo Durata 6 lezioni da 90 minuti ciascuna Inizio da concordare Costo gratuito per i soci della Ass. Culturale La Pagina Numero minimo 8 iscritti 2 - Corso di base Durata Inizio Costo Numero minimo

12 lezioni da 90 minuti ciascuna dopo il corso introduttivo piccolo contributo 8 iscritti

3 - Corso intermedio Durata 12 lezioni da 90 minuti ciascuna Inizio dopo il corso di base Costo piccolo contributo

ore 16.30-17.30 a cura di Giovanni Ferri

PITTURA E COLORI

ore 18-19 a cura di Renzo Segoloni Le coppie celebri nel mito e nella letteratura

GIULIETTA E ROMEO

Martedì 15 dicembre ore 17 a cura della prof.ssa Anna Marina Liberati

ONCOEMATOLOGIA (alcune neoplasie del sangue)

Sabato 21 novembre 2015

a partire dalle ore 15,00 c/o i locali dell' Associazione Culturale La Pagina inizia la Mostra Collettiva di Pittura degli Artisti

PITTORI DI NUVOLE Fino alle ore 19.00, contestualmente all'inaugurazione della mostra, è prevista un'estemporanea dei pittori Alessandra La Chioma, Alessandro Feliziani, Laura Feliziani e Roberto Stentella. La Mostra di Pittura durerà fino al 5 dicembre 2015.

CORSO DI LINGUA ARABA 1 - Corso introduttivo Durata 6 lezioni da 90 minuti ciascuna Inizio da concordare Costo gratuito per i soci della Ass. Culturale La Pagina Numero minimo 8 iscritti 2 - Corso di base Durata Inizio Costo Numero minimo

10 lezioni da 90 minuti ciascuna dopo il corso introduttivo piccolo contributo 8 iscritti

3 - Corso intermedio Durata 10 lezioni da 90 minuti ciascuna Inizio dopo il corso di base Costo piccolo contributo

CORSO DI PITTURA PER BAMBINI Sono aperte le iscrizioni per il corso di disegno e pittura tenuto dall’insegnante Giovanni Ferri, presso l ’Associazione Culturale La Pagina. Le lezioni sono rivolte a tutti i bambini, tra i 9 e gli 11 anni, animati dal semplice desiderio di disegnare, pitturare e avvicinarsi all’arte. Il corso si svolgerà ogni giovedì dalle ore 17:30 alle 19:30. La classe sarà composta da un massimo di 10 bambini.

Affrettatevi!

Associazione Culturale La Pagina - Terni, Via De Filis 7 0744.1963037 - 331.3010158 - 348.2401774


La Pasticceria Carletti è lieta di presentare le sue creazioni natalizie per le Aziende.

BASIC € 33 00 , + IV A

Scatola natalizia in cartone 1 Pandoro o Panettone (Kg.1)

SILVER € 61, 50

1 Bottiglia di spumante dolce o secco D.o.c.g.

+ IV A

GOLD00 , € 86

+ IV A

Cesto di vimini grande 1 Pandoro (Kg.1) 1 Panettone (Kg.1) 1 Bottiglia di spumante D.o.c.g. 1 Bottiglia di vino bianco o rosso D.o.c.

1 Pampepato ternano (gr.250) 2 Torroni (Bianco - Cioccolato)

Cesto di vimini 1 Pandoro o Panettone (Kg.1) 1 Pampepato ternano uando di notte il suo vil 1 Bottiglia di spumante dolce o secco D.o.c.g. 2 Torroni (Bianco - Cioccolato)

Q

Sono inoltre disponibili pezzi singoli per le Aziende non interessate alle confezioni già pronte.

Punto Vendita:

Via Lungonera Savoia, 34/36 - 05100 Terni Telefono: 0744 279937 - Mobile: 329 5958152 "Pasticceria Carletti" - www.pasticceriacarletti.it


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Parlare di guerra... costruire la pace

Biennio della Scuola Secondaria di secondo grado PRIMO PREMIO

La solitudine “assordante” della guerra

Un altro tramonto ad Itaca, inondata ormai dagli ultimi raggi di luce che il sole morente, regala, inghiottito sempre di più dai flutti del mare. Un’altra giornata, una come tante; ed ecco, l’ennesimo tramonto che scruto dal promontorio, in attesa di veder ricomparire una nave. Non una nave qualsiasi, ma quella che da tanti anni aspetto, pur ignorandone la forma e il colore, la lunghezza e il legno resistente e odoroso. Il profilo del muso di Argo, sonnacchioso accanto a me, ormai è riconoscibile a stento, mentre invece si accendono le lanterne e cominciano i balli e i banchetti nella reggia di mio padre, occupata dai Proci, vigliacchi ed impostori, che prima lo hanno sostenuto in assemblea e ora ne dilapidano le ricchezze. Decido di fermarmi ancora un po’, sdraiandomi a guardare il cielo, appoggiato sul caldo ventre di Argo che accoglie il mio capo con pazienza e rassegnazione. Poco dopo chiudo gli occhi. Tanti pensieri affollano la mia mente, ma uno ha il predominio su tutti. Chi è mio padre? Tutti me ne hanno sempre parlato: un eroe, dicono, proverbiale per la sua astuzia che Mentore mi ha raccontato essere stata la chiave per la vittoria della guerra di Troia. Pare che abbia costruito un cavallo di legno, dentro cui si sarebbe nascosto con altri eroi suoi pari, e, una volta dentro le mura, dicono che sia uscito dando fuoco alla città nemica. Che eroe, dunque! Ma cosa significa essere un eroe in guerra? Che cos’è invero la guerra? Mentore e mio nonno me ne hanno spesso parlato: la guerra è l’occasione per ottenere la gloria personale e l’onore, inseguendo l’idea di morire valorosamente in battaglia, invece che restare nelle proprie case da pusillanimi. È forse questo che ha pensato mio padre? Ha preferito anche lui morire in guerra per l’onore e per la gloria, e lasciare me, mia madre, l’isola intera alla rovina e allo sbando? Non è ancora tornato perché ha preferito morire tra le fiamme della città, uccidendo il re Priamo? No, lui è diverso, me lo sento, non può aver voluto questo. È un uomo accorto e con molte risorse, mi dicono. Quanto lo vorrei qui vicino a me, come Argo! Vorrei guardare mio padre al mio fianco, vorrei fidarmi di lui e parlargli, dal sorgere del sole fino al tramonto. Mentre penso questo, cado in un sonno profondo. È ormai notte ad Itaca e, nell’attimo prima di addormentarmi, sento per l’ultima volta quegli sporchi usurpatori in casa mia, che cantano e bestemmiano gli déi, in preda all’ebbrezza data loro dal vino. Ma ormai dormo e durante il sonno vengo trasportato oltre le nuvole, volando come Ermes, per poi abbassarmi di quota. Scorgo in lontananza delle montagne innevate e comincio a sentire dei rumori sordi, come di tante piccole esplosioni. Ormai sono talmente vicino da distinguere ogni cosa. Vedo giovani come me, che sono accovacciati in lunghe fosse scavate nel terreno. C’è all’improvviso un rumore assordante, grida ovunque. Gli uomini parlano in una lingua che non conosco, ma dalle loro facce capisco che sono terrorizzati. Alcuni tengono in mano uno strano tubo di scuro metallo, forse bronzo, con cui uccidono altri giovani dalla parte opposta, puntandoglielo contro, con un fragore mai sentito. Non capisco, sembra una guerra, ma non è come la immaginavo io. Questi giovani hanno la mia stessa età, ma non sembrano contenti di combattere e di morire. Su questo luogo regna una terribile angoscia: è disseminato di corpi senza vita, vestiti in modo strano. Tutti indossano casacche bicolore, verdi e marroni, e degli elmi privi di cimiero. Sono sbalordito: penso che un tale combattimento vada contro ogni logica. Dov’è il duello? Come si può diventare eroi gloriosi uccidendo un nemico da decine di metri di distanza? Che senso ha tutto questo? Ma tutto d’un tratto una straordinaria forza mi tira via, impedendomi

di vedere altro. Sto da un’altra parte, in un luogo che non riesco neanche a descrivere: osservo un mostruoso arnese di metallo che emette fischi di vapore assordanti, dentro cui sono decine di giovani che salutano quelli che sembrano, dalle lacrime che versano, padri, madri e fratelli. Anche questo marchingegno sembra fatto di bronzo, ma non emette gli stessi riflessi e non ha lo stesso colore. I giovani sono vestiti come quelli nelle fosse, ma, al contrario, sembrano felici. Pur non capendo la loro lingua, li sento cantare. Proprio ora la macchina sta partendo in mezzo ad una colonna di fumo. I ragazzi gridano, alcuni piangono, si sporgono, agitano i loro cappelli, salutano quelli che li guardano dal basso. Forse sono felici di andare a morire, a soffrire, a patire la fame e il freddo? Somigliano ai giovani che, a quel che si dice partirono felici per Troia e che poi non sono più tornati. Forse ignorano ciò che li attende. Combattono per la patria, per la quale sono contenti di morire. Vogliono l’onore e la gloria, ma non sanno di cosa la guerra li possa privare: delle piccole cose quotidiane, della sicurezza, degli affetti, della bellezza, del fare progetti e del piacere di vederli realizzati... Sento, tutto ad un tratto, la lingua ruvida ed umida di Argo sul viso. Apro gli occhi e mi accorgo che il sole è già alto nel cielo e mi avvio verso casa. Sulla strada per la reggia c’è la capanna di Eumeo, il nostro porcaio. Quando passo davanti sento un buon profumo di formaggio e vedo, attraverso la porta aperta, che Eumeo sta parlando amabilmente con un mendicante che non ho mai visto, probabilmente giunto questa mattina. Anche mio padre l’avrebbe sicuramente trattato così. LUCA CAPPELLETTI IV° AM

Triennio della Scuola Secondaria di secondo grado PRIMO PREMIO

PHARSALIA NOSTRA VIVET

30 settembre 1914 È notte. L’oscurità di un cielo senza volto viene squarciata dal sibilo scintillante dei razzi segnaletici. Uno scoppio. Un boato polveroso. Una bomba. Pallottole nerissime sgusciano fuori dalle canne delle baionette. Fendono l’aria. Colpiscono. Uccidono. Gloriose uniformi inamidate vengono forate. Polverizzate le illustri medagliette al valore. Il sangue sgorga. Sgorga a fiumi e ancora pulsa, come cosa viva. Scuro. Caldo. Appiccicoso. I nemici urlano tra le granate in fiamme. Un incubo meraviglioso. Mi sveglio di soprassalto, col cuore in tumulto. Non il terrore ma l’euforia mi invade. Sento che è questo quello che ci vuole, sì, ecco la soluzione: una rivelazione. Una rivelazione che ha l’esigenza di essere scritta. L’Italia deve sapere. Deve capire. Scrivere, devo scrivere. Domani? No, adesso. Non c’è tempo da perdere, bisogna prendere le armi. Bisogna far la guerra. Accendo frettolosamente il lume e mi siedo al tavolo come pronto all’attacco. Impugno la penna come una rivoltella. La carta è la mia trincea. E scrivo: “Finalmente è arrivato il giorno dell’ira dopo i lunghi crepuscoli della paura. Finalmente stanno pagando la decima dell’anime


Novembre 2015

17 per la ripulitura della terra. Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e di lacrime fraterne. Ci voleva una bella innaffiatura di sangue per l’arsura dell’agosto; e una rossa svinatura per le vendemmie di settembre; e una muraglia di svampate per i freschi di settembre. È finita la siesta della vigliaccheria, della diplomazia, dell’ipocrisia e della pacioseria. I fratelli son sempre buoni ad ammazzare i fratelli! I civili son pronti a tornar selvaggi, gli uomini non rinnegano le madri belve.”. Ecco, sì! Lo pubblicherò domani stesso. Lacerba, 1° ottobre 1914: “Amiamo la guerra”, firmato Giovanni Papini. Sarà nero su bianco, sotto gli occhi di tutti. Il finto perbenismo dei cattolici, attenti solo che non venga torto un capello agli austriaci, e quel branco di speculatori rammolliti di Giolitti verranno sconfitti da un’idea più bella, forte e necessaria. La violenza. La guerra. La ferinità dell’uomo che irrompe in un meraviglioso spettacolo. I fratelli affonderanno le mani nel sangue dei fratelli! In cerca dell’ispirazione per continuare a scrivere il mio articolo, mi alzo e inizio a camminare in cerchio per la stanza. Ad un tratto, l’occhio mi cade su un cammeo, un piccolo quadretto appeso al muro che avevo sempre ignorato. Era di mia madre. In rilievo su di esso, in bronzo, due soldati romani che si fronteggiano minacciosi. Sopra quello di destra, giovane, slanciato, in posizione d’attacco, un fulmine scende dal cielo. Una possente quercia che pare leggermente piegata dal vento fa da sfondo al personaggio di sinistra, più anziano ma deciso, ieratico. Sotto all’immagine, un’incisione: “Pharsalia nostra vivet”. Lo prendo come un segno: “Cesare contro Pompeo. Romano contro Romano. Fratello contro Fratello. In un glorioso scontro che avrebbe fatto la storia di una grande potenza. Questa è la conferma: la guerra è la via.” -Bella per Emathios plus quam civilia campos iusque datum sceleri canimus, populumque potentem in sua victrici conversum viscera dextra-Chi va là? Chi c’è?avendo sentito all’improvviso qualcuno pronunciare queste parole, incipit del poema del quale stavo ammirando giusto in quel momento la raffigurazione, fui sconvolto, non so dire se più dalla serie di coincidenze o dal fatto che ci fosse qualcuno che declamava alla perfezione versi latini in casa mia. -Ave, uomo del XX secolo! Il mio nome è Lucano, sono sicuro che lei mi conosca già, visto che or ora si permetteva considerazioni di tal genere sulla mia opera! -esclamò adirato il mio bizzarro interlocutore. -Come … che ci fa lei qui? Come ha fatto a … io non capisco!risposi, ancor più atterrito. -Cosa ci faccio qui? E me lo chiede? Cosa farebbe lei se, tra venti secoli, vedesse la sua attività letteraria venir usata tanto indegnamente? Non si rivolterebbe nella tomba? Suvvia, siamo entrambi uomini di lettere, sappiamo come vanno queste cose!continuò il poeta latino, sempre più contrariato. -Veramente io … non vedo come possa aver offeso la sua memoria, signore, stavo solo scrivendo un art … - esordii, cercando di farlo calmare, ma quello mi interruppe, fiondandosi verso la scrivania e prendendo il foglio su cui stavo scrivendo poco prima. -Caldo bagno di sangue nero … che abominio! I fratelli son sempre buoni ad ammazzare i fratelli! Su questo, tristemente, concordo con lei, ma non vedo come se ne possa andare così orgogliosi da mettersi a scrivere certe scempiaggini nel cuore della notte!-Ma scusi, se posso permettermi, cosa ne vuol sapere lei del secolo ventesimo? Delle necessità della nostra epoca? L’Italia ha bisogno della guerra, di una bella ripulitura di tutte le sporcizie del mondo! “Sola igiene del mondo”, l’hanno detto i Futuristi, mica io! E gli italiani devono saperlo!-Nessuna epoca ha bisogno della guerra, mio caro. Conosce il mio poema?-Certo che lo conosco, io la stimo molto: il suo è un nobile poema epico che narra un illustre combattimento che inserirà la storia di Roma in una scia di glorie che giungeranno fino a noi … E appunto per questo, le pare possibile che gli italiani, eredi dei latini, stiano qui a marcire invece che combattere?-Cosa sentono le mie povere orecchie! Non è questo, non è questo il senso! L’illustre combattimento, come dice lei, non è altro che l’ennesima, inutile battaglia combattuta da una potenza che, non potendo far a meno di imbracciare le armi, e non avendo null’altro

di meglio contro cui rivolgerle in quel momento, ha messo in scena un grande suicidio. La storia romana è segnata dal sangue, da una volontà malvagia che la spinge verso la morte e la rovina! Gli uomini, come dice lei, son bestie … Ed ammazzano i fratelli, sì, ma uccidono anche loro stessi. Nessun essere umano in retti sensi userebbe una mano per tagliarsi l’altra. E Roma l’ha fatto, sin dalle sue origini, da quando Romolo uccise Remo. Fratello contro Fratello. E finché vi saranno citrulli come lei che scriveranno certe stupidaggini, il destino dell’Italia sarà questo! Altro che “igiene del mondo”!- Lei non capisce! Vi sono delle esigenze … dei bisogni … il sangue deve scorrere affinché il popolo possa affermarsi. Affinché possa costruire il proprio destino, la propria identità. È finita un’era, deve iniziarne una nuova. E come può farlo se noi stiamo qui a farci cullare dalle nostre madri! “A cosa possono servire le madri, dopo una certa età, se non a piangere.”, ho intenzione di dire agli italiani, e ancora: “Lasciamole piangere: dopo aver pianto si sta meglio”… e non è forse così? Non ci si sente forse più puliti, leggeri, dopo aver pianto? Noi uomini moderni siamo gravati da un passato ormai scomodo, lei non capisce, abbiamo bisogno del dolore, dell’onorevole violenza. Del sangue.-Capisco, capisco benissimo, invece: cosa pensa che abbia spinto Cesare e Pompeo a farsi guerra, se non il desiderio di un rinnovamento, di una nuova era? Di azioni gloriose? E s’è visto come è andata a finire!-Ma, Cesare ha vinto, è un eroe! Ha trionfato! Ed ha gettato le basi per un grande impero!-FONDATO SUL SANGUE!- tuonò a quel punto Lucano – Cesare non è un eroe, è un malfattore, non lo capisce? Non vince mai il migliore, vince il più spietato. La bestia che lei tanto cerca, eccola. Le piace?disse indicando il quadretto – Pronta ad attaccare, a travolgere tutto quello che le si pone davanti solo per la propria gloria personale! Un mostro!-Ma qui è diverso … non si tratta di gloria personale, ma di una Patria, di un Ideale …!-Li leggo, li leggo tra questi suoi appunti per l’articolo che stava scrivendo gli Ideali! “Chi odia l’umanità- e come si può non odiarla, anche compiangendola?- si trova in questi tempi nel suo centro di felicità. La guerra, colla sua ferocia, nello stesso tempo giustifica l’odio e lo consola.” -Lei non capisce, l’odio che coviamo in questi tempi deve trovare una valvola di sfogo, va fatto uscire per costruire un’umanità nuova!-È lei che non capisce! Come si può fondare un’umanità nuova partendo dall’odio nei confronti del genere umano? La Patria per cui lei dice di voler combattere, sarà una patria fondata sull’odio. Se le piace, io non so cos’altro dirle. Secondo me, tuttavia, a piacerle, anzi a piacervi, a lei, ai suoi amici Futuristi di cui parlava prima, a tutti voi uomini moderni, è solo l’idea della guerra. Pensate sia bella? Pensate risolva i problemi? Ci rifletta, e se non lo farà, lo vedranno i suoi posteri dove porta, il suo meraviglioso bagno di sangue. Come lo hanno visto i miei. La mia Farsalia è vissuta, a quanto vedo - disse indicando ancora l’immagine al muro – ma non nel senso in cui intendevo io, purtroppo!Dette queste parole, sparì così com’era venuto, lasciandomi interdetto tra il quadretto e la bozza dell’articolo. Non rifletté, Papini. O non abbastanza. Il giorno dopo, l’articolo uscì. E, come aveva desiderato, l’Italia lesse. E capì. E, di lì a poco tempo, prese le armi e scese nelle trincee a glorificare la guerra. Anche la nostra Farsalia vivrà. CAMILLA BERNARDINANGELI III D


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Primo Forum Europeo dei Giovani e degli Enti Locali contro lo spreco alimentare e per il Diritto Globale al cibo: elaborata la Carta “Don’t Waste Our Future” Da Expo Milano 2015 le 70 proposte dei giovani e degli Enti Locali per intervenire contro lo spreco alimentare. L’Umbria tra i principali protagonisti del processo di elaborazione della Carta Europea Il 21 e il 22 ottobre, circa 120 studenti e 45 insegnanti delle scuole secondarie insieme a 25 rappresentanti degli Enti Locali di 7 Paesi europei (Italia, Belgio, Spagna, Portogallo, Cipro, Regno Unito e Francia), in rappresentanza delle oltre 50 municipalità e 40 istituti scolastici coinvolti nel progetto DON’T WASTE OUR FUTURE!, si sono riuniti a Milano, nell’ambito di Expo 2015 per il 1° Forum Europeo dei Giovani e degli Enti Locali contro lo spreco alimentare e per il Diritto globale al cibo e per elaborare la Carta Europea contro lo spreco alimentare. Il Forum, organizzato da FELCOS Umbria in collaborazione con i partner del Progetto e con il Patrocinio del Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e di Active Citizenship Network (ACN Network), ha rappresentato il punto di arrivo di un percorso di Educazione allo Sviluppo che, attraverso la realizzazione di più di 170 incontri tra moduli didattici, workshop e laboratori partecipati, ha visto i giovani e gli Enti Locali europei protagonisti del dibattito e della lotta contro lo spreco alimentare e ha condotto all’elaborazione della Carta Don’t Waste Our Future 2015 - Manifesto europeo dei Giovani e degli Enti locali per la riduzione dello spreco alimentare e per il diritto globale al cibo.

Partendo dalla consapevolezza che lo spreco alimentare incide in maniera rilevante sulle persone e sull’ambiente, minacciando il diritto al cibo e producendo un consumo di risorse naturali, la Carta è il risultato del percorso di educazione e sensibilizzazione che ha voluto affrontare il problema dell’enorme e insostenibile spreco che avviene ogni anno a livello globale. La FAO ha stimato che 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, circa il 30% della produzione di alimenti, si perdono lungo tutta la filiera agroalimentare rappresentando un ostacolo concreto alla lotta globale contro la fame e la povertà, in un contesto in cui 795 milioni di persone vivono in una condizione di fame e denutrizione. Lo spreco alimentare, inoltre, è il terzo produttore di CO2 a livello mondiale e il suo impatto sul consumo di suolo e di acqua è notevolissimo, basti pensare che il cibo sprecato ogni anno a livello mondiale equivale a sprecare 250 Km3 di acqua e 1,4 miliardi di ettari di terreno. In particolare, in Umbria, 8 scuole secondarie superiori hanno partecipato a questo percorso educativo e partecipativo preparatorio del Forum (l’Istituto Istruzione Superiore Professionale e TecnicoCommerciale A.Casagrande- F.Cesi di Terni, il Liceo Classico F. Frezzi-Beata Angela di Foligno, l’Istituto Istruzione Superiore Orfini di Foligno, l’Associazione CNOS FAP di Foligno, l’Istituto di Istruzione Superiore Ciuffelli-Einaudi di Todi, l’Istituto Istruzione Superiore Polo Tecnico Franchetti-Salviani di Città di Castello, l’Istituto Tecnico Tecnologico Statale Alessandro Volta di Perugia; l’Istituto d’Istruzione Superiore Artistica Classica Professionale di Orvieto) oltre a 6 Enti Locali, ovvero il Comune di Terni, il Comune di Foligno, di Perugia, di Todi, di Orvieto e di Città di Castello. Presenti al Forum milanese, oltre ad una delegazione di studenti e insegnanti delle scuole umbre coinvolte, i rappresentanti del Comune di Terni, Silvano Ricci, Consigliere con delega alla Cooperazione Internazionale e Presidente di FELCOS Umbria, e il Consigliere Comunale Andrea Zingarelli, per il Comune di Foligno l’Assessore e Vice Presidente di FELCOS Umbria Silvia Stancati e l’Assessore Giovanni Patriarchi, per il Comune di Perugia il Consigliere Gabriele Romizi, per il Comune di Orvieto il Consigliere Paolo Maurizio Talanti e il Vice Sindaco Cristina Croce, per il Comune di Città di Castello il Consigliere Cristian Braganti.


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19 Durante il Forum, una due giorni di incontri, dibattito, condivisione e interscambio di esperienze, gli studenti insieme ai docenti e ai rappresentanti degli Enti Locali, guidati dai facilitatori di processi partecipativi della Cooperativa PuntoDock, hanno presentato e condiviso le proprie proposte locali della Carta, elaborate nei rispettivi territori durante questi mesi di attività di Progetto, per convogliarle nella versione finale della Carta Europea contro lo spreco. Dopo le sessioni partecipative di mercoledì 21 ottobre, il giorno seguente da Cascina Triulza il Documento è stato presentato al resto d’Europa; relatori nazionali ed internazionali di altissimo livello, tra cui Antonio Cutolo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) - che ha sottolineato la necessità di estendere un progetto di questa portata al resto delle scuole italiane, Julia Heyl, dell’Iniziativa Save Food della FAO, Gemma Aguado, di UNDP/ ART Initiative, Camelia Bucatariu della FAO, Joris Depouillon di Food Surplus Enterpreneurs Network, nei loro interventi hanno puntualizzato l’importanza di questo percorso nella sfida comune a livello nazionale, europeo e internazionale, e gli studenti insieme ai rappresentanti degli Enti Locali hanno presentato in plenaria la Carta DON’T WASTE OUR FUTURE 2015. Intervenire nelle varie fasi della filiera alimentare, dalla produzione alla distribuzione, agendo sui comportamenti individuali dei consumatori e promuovendo cambiamenti urgenti sul piano legislativo che possano permettere e favorire il recupero dei cibi freschi e cotti nei supermercati e nella ristorazione collettiva, la redistribuzione dei cibi in scadenza e stimolando l’utilizzo delle doggy bag nei ristoranti. Così come promuovere strategie che favoriscano la relazione consumatore-produttore, la filiera corta e l’economia circolare, intervenire sui sistemi agroalimentari locali e globali per ridare al cibo il suo reale valore e superare la sua visione come merce, favorire la cooperazione tra territori e modelli di sviluppo sostenibile, anche attraverso l’introduzione dei temi dell’educazione allo sviluppo nelle scuole e la sensibilizzazione della società civile. Sono solo alcune delle circa settanta proposte contenute nella Carta europea contro lo spreco alimentare, strumento di impegno individuale e collettivo e allo stesso tempo di pressione verso le istituzioni nazionali e sovranazionali, che contiene al suo interno

princìpi, responsabilità, proposte, azioni concrete e richieste per la lotta contro lo spreco alimentare e per la promozione del diritto globale al cibo rivolte ai giovani, ai governi, alle istituzione e ai cittadini Europei, da oggi attivamente impegnati nei propri territori proprio sui punti elaborati nel Documento. In questo straordinario percorso di confronto, partecipazione e collaborazione è stata costruita un’Alleanza europea di giovani, scuole, Enti Locali e soggetti strategici contro lo spreco alimentare e per la promozione di modelli di sviluppo e di stili di vita sostenibili, che ha permesso, tra le altre cose, di favorire il dialogo e la collaborazione tra i ragazzi e il mondo delle Istituzioni, in particolare i Comuni, facilitando la partecipazione delle giovani generazioni alla costruzione del futuro come agenti responsabili e protagonisti del cambiamento, capaci di incidere consapevolmente sulle scelte della società di cui sono parte. Ora i ragazzi delle scuole coinvolte presenteranno la Carta nei rispettivi Consigli Comunali dell’Umbria proponendo la sua approvazione e poi saranno impegnati nella creazione di una Campagna locale contro lo spreco alimentare e in un’attività educativa rivolta alle scuole primarie. La Carta è scaricabile al sito di Progetto www.dontwaste.eu sul quale è possibile trovare le informazioni sulle attività di progetto.

BOX INFORMATIVO: Il progetto europeo DON’T WASTE OUR FUTURE!, è un progetto di educazione allo sviluppo promosso da FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione decentrata e lo Sviluppo umano sostenibile) in collaborazione con il Comune di Foligno, ACR+ (Associazione belga delle Città e Regioni per il Riciclo e la gestione sostenibile delle risorse), FAMSI (Fondo Andaluso dei Municipi per Solidarietà Internazionale), FPMCI (Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale), l’Associazione portoghese per lo Sviluppo e la Cittadinanza “IN LOCO”, CARDET (Centro per l’Avanzamento della Ricerca &

Sviluppo in tecnologie Didattiche - Università di Nicosia), il Comune cipriota di Agios Athanasios, l’Unità di Educazione per una Cittadinanza Globale dell’Università di Glasgow, Oxfam Italia, e l’Associazione francese per l’Educazione allo sviluppo sostenibile PASSERELLE.INFO che ha l’obiettivo di migliorare la comprensione critica, la responsabilità e il protagonismo dei giovani cittadini e degli enti locali europei in relazione allo spreco alimentare e al diritto al cibo e sul ruolo che essi possono svolgere riguardo tali tematiche. Per realizzare tale obiettivo, il progetto agisce

su due piani tra loro complementari: da un lato realizza attività didattiche con le scuole secondarie e primarie dei sette paesi europei coinvolti sul tema dello spreco alimentare, del consumo consapevole e del rapporto con il diritto globale al cibo, al fine di renderli consumatori responsabili e futuri agenti di cambiamento. Dall’altro promuove un percorso di sensibilizzazione e scambio di buone pratiche con gli Enti Locali e con gli altri attori pubblici, privati e associativi dei territori coinvolti per la promozione di politiche ed azioni concrete per la riduzione dello spreco.


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DISTORSIONE CAVIGLIA La distorsione di caviglia è la più frequente affezione del sistema muscolo-scheletrico riscontrabile nei Pronto Soccorso.

Dott. Vincenzo Buompadre Spec. Ortopedia e Traumatologia Spec. Medicina dello Sport Cl. S. Giuseppe Arezzo Cl. Villa Fiorita Perugia Cl.Villa Aurora Foligno

I

n Italia l'incidenza delle distorsioni di caviglia è di circa 5000 al giorno. L'incidenza è maggiore nei maschi, ma al di sopra dei 40 anni l'incidenza è prevalente nel sesso femminile. Nei soggetti giovani la causa della distorsione è più spesso un trauma sportivo in inversione (Fig. 1); in età più avanzata la causa è più spesso un trauma accidentale.

Per quanto riguarda gli sport in cui maggiore è l'incidenza, abbiamo al primo posto la pallavolo seguita dalla pallacanestro, il calcio, la corsa, la pallamano. Vi sono fattori predisponenti alla distorsione di caviglia che distinguiamo in estrinseci ed intrinseci. I fattori estrinseci sono: il tipo di sport praticato, errori di allenamento, le condizioni del terreno di gioco, le condizioni ambientali, l'uso di materiale inadeguato. I fattori intrinseci sono inerenti alle caratteristiche fisiche del soggetto e possono essere malallineamenti dell'arto inferiore,

Murri Diagnostica Terni - Via Ciaurro, 6 Tel. 0744.427262 int. 2 - Cell. 345.3763073 Nuova PAS centro medico e fisioterapico Rieti Via Magliano Sabina, 25 - Tel. 0746.480691

del retropiede, limitazione della mobilità di articolazioni dell'arto inferiore, un deficit della forza, lassità articolare costituzionale, lassità articolare secondaria a precedenti traumi. Il quadro clinico è caratterizzato da dolore improvviso alla regione esterna della caviglia (nei traumi in inversione, i più frequenti), con tumefazione, soffusione emorragica (Fig. 2) e limitazione dell'articolarità.

Prima della valutazione clinica è bene effettuare una radiografia per escludere la presenza di una frattura, poi andremo a palpare i capi articolari e il decorso dei legamenti della caviglia, si evocherà dolore dove è presente una lesione. Poi verrà valutata la stabilità articolare con i test in inversione-eversione ed il test del cassetto anteriore . Per quanto riguarda il trattamento, nelle distorsioni in cui sia presente una lesione

Foligno (PG): Villa Aurora 0742. 351405 Viterbo: V. dei Buccheri 345.3763073

capsulo-legamentosa nei soggetti non sportivi o sportivi amatoriali è bene sollevare l'arto, applicare un bendaggio compressivo che va rinnovato ogni 24-48 ore, mantenere fuori carico l'articolazione per 2-4 gg, utilizzare poi per il carico una cavigliera bivalve rigida per 3-4 settimane, applicazioni di ghiaccio, farmaci locali antiedemigeni e terapie fisiche (tecar-terapia, ipertermia, laser-terapia). Nei soggetti sportivi che hanno maggiori richieste funzionali e che possono usufruire di una assistenza medico-fisioterapica più assidua, il bendaggio è seguito dal taping in modo da permettere una ripresa dell'attività sportiva in tempi abbastanza rapidi. Il trattamento chirurgico va riservato ai casi di distorsioni recidivanti con instabilità articolare residua che andrà trattata con degli interventi di ricostruzione legamentosa e nelle caviglie dolorose post-distorsive dove spesso con un intervento artroscopico (Fig. 3) di toilette articolare si migliora la sintomatologia.


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AUTOPALPAZIONE DEL SENO

L'autopalpazione è un esame che ogni donna può effettuare comodamente a casa propria: permette di conoscere profondamente l'aspetto e la struttura normale del seno e quindi di poter cogliere precocemente qualsiasi cambiamento. L’autoesame non sostituisce la mammografia e la ecografia. Ogni donna adulta dovrebbe esaminare periodicamente il proprio seno. Va scelto il momento di minore tensione mammaria, ovvero la settimana successiva al ciclo mestruale (o, semplicemente una volta al mese se si è in menopausa o in gravidanza).

Cosapalpare Sdraiati, ponendo un cuscino sotto la schiena, questo servirà a sollevare e a rendere meglio esaminabile il seno. Alza il braccio del lato della mammella da esaminare, con la mano sotto la testa. Con l’altra mano eseguirai la palpazione.

COSA OSSERVARE Poniti davanti allo specchio, con le braccia sui fianchi. Osserva e confronta attentamente la forma e il volume delle due mammelle e dei due capezzoli. Potrai facilmente accorgerti che non sono perfettamente uguali, questo è naturale. Verifica se si sviluppano delle alterazioni nel tempo.

La palpazione segue un movimento a spirale, dall’esterno verso l’interno, ovvero al capezzolo. Con la punta delle dita unite premi delicatamente ma in profondità, procedi lentamente nel movimento rotatorio verso il capezzolo. Verifica che non vi siano variazioni di consistenza (noduli o indurimenti).

Ora osserva attentamente anche il profilo di ciascuna mammella. Verifica che non vi siano variazioni nella forma rispetto al solito. Fai soprattutto attenzione a sporgenze a forma di noduli. Esamina anche l’aspetto della cute: attenzione ad eventuali zone raggrinzite o infossate.

Ora devi controllare attentamente partendo dal solco sotto la mammella, anche la zona tra seno e l’ascella. Esegui la manovra con il braccio sollevato e poi anche con il braccio abbassato, magari stando seduta. In quest’ultima posizione è più facile riconoscere eventuali noduli in fondo all’ascella (linfonodi).

Di nuovo di fronte allo specchio solleva entrambe le braccia. Verifica ulteriormente l’aspetto delle due mammelle, confrontandole. Le braccia sollevate danno anche maggiore evidenza alle caratteristiche del capezzolo. Osserva quindi il profilo delle due mammelle anche in questa posizione.

Devi ora prendere tra le dita il capezzolo e premere dolcemente. Verifica che non vi siano secrezioni. Puoi verificare ciò anche durante la pressione della mammella. Se fuoriesce del liquido, controlla il colore con un fazzoletto e riferisci questo al tuo medico.

Ultima posizione. Poniti di fronte allo specchio con le braccia sui fianchi. Gonfia il petto. Verifica anche in questa circostanza le caratteristiche delle due mammelle. In questo caso, essendo la pelle più tesa, potrai soprattutto fare attenzione ad eventuali alterazioni cutanee. Verifica ancora la regolarità del profilo.


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PROGETTO MANDELA e LO STRANIERO un’indagine su accoglienza e integrazione

Un altro anno (il 27°) di attività culturale dell’Associazione “Progetto” denso di contenuti e di appuntamenti ha preso il via con i laboratori di teatro per i giovani. Mercoledì 28 ottobre all’AreaLab del Caos si è svolta la prima riunione di Progetto Mandela per la presentazione dei laboratori gratuiti per i giovani che vengono attivati per il secondo anno consecutivo grazie al finanziamento dai fondi dell’8x1000 della Chiesa Valdese. Progetto Mandela, dopo aver raccontato la scorsa stagione con MARE MONSTRUM i viaggi dei migranti, quest’anno porterà l’attenzione sulla parola STRANIERO e sui suoi tanti significati. Oggi più che mai viviamo l’urgenza di coinvolgere i giovani e la cittadinanza tutta in questa riflessione necessaria ad una crescita civile e culturale, unico vero strumento adeguato ad affrontare i cambiamenti epocali che stiamo vivendo. Progetto Mandela propone il teatro come strumento e luogo di comunicazione di valori ma anche di innovazione: il teatro farà i conti con il web e diventerà virale, le tecnologie più avanzate, dal video-mapping alla realtà aumentata, saranno sperimentate nei laboratori e poi applicate in palcoscenico. Come ogni anno saranno attivate importanti collaborazioni con associazioni del territorio: con l’Arci per quanto riguarda il coinvolgimento di giovani profughi ospitati a Terni, con l’HackLab per le nuove tecnologie, con la Casa delle Donne per il laboratorio di cucito, con Libera, e tanti altri che si aggiungeranno strada facendo. Progetto Mandela è e continua ad essere una realtà che collabora e mette in rete competenze e energie d’eccellenza del territorio.

ATTIVITÀ STAGIONE 2015/2016 L’associazione, oltre ai laboratori, propone durante l’anno una serie di appuntamenti teatrali, performativi e culturali. Il 25 Novembre Il Progetto sarà in piazza con Terni Donne contro la violenza sulle Donne, il 27 Gennaio mostrerà in scena “Fascicolo B” la storia di un criminale nazista divenuto consigliere in Siria per le torture e le prigioni. Il 18 Febbraio andrà in scena nella stagione del Teatro Ragazzi “Il mostro gentile”, produzione estiva del 2014, tratto dal racconto di Giuseppe Fiori. Per Marzo sono in preparazione una mise en space di “Camicette bianche” per la Festa delle Donne e una performance in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie in collaborazione con Libera. La stagione si concluderà con lo spettacolo teatrale conclusivo dei laboratori.

Una Cultura dei Diritti verso la Capitale della Cultura

ANCORA SENZA SPAZIO Oltre ai problemi finanziari, che colpiscono tutte le realtà culturali, l’associazione “Progetto” per il secondo anno inizia le sue attività senza avere la sicurezza di una sede adeguata. La situazione è ancora in stallo e per svolgere le attività l’organizzazione è costretta a dislocare i laboratori in varie parti della città, con notevole dispendio finanziario e di energie produttive. La mancanza di uno spazio che diventa punto di riferimento per i giovani e per gli artisti che collaborano ai progetti, limitano le potenzialità insite di questo laboratorio di sperimentazione per un teatro dei diritti. Ci appelliamo alla dirigente del Liceo Galilei (la sede storica) e alle istituzioni Comune e Provincia affinché si trovi in tempi brevi una soluzione per non disperdere energie preziose e rischiare di compromettere definitivamente un progetto culturale interdisciplinare che è parte integrante della cultura della nostra città.

Sul piano progettuale, l’associazione si propone anche quest’anno alla città come realtà culturale attenta ai temi contemporanei e delle urgenze sociali e ribadisce la necessità di una cultura dei diritti e dell’inclusione, che formano le fondamenta di una città che si candida a diventare Capitale della Cultura. Il Progetto sarà, come da 27 anni, in prima linea con il suo contributo.

PER INFORMAZIONI:

progetto.mandela@gmail.com cell. 3472453278 FB Progetto Mandela FB Il Progetto www.progetto.tr.it twitter:@progettomandela


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