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Il tempo sospeso R. Venanzi

Remigio Venanzi

in Valnerina nel tempo sospeso

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raccontato in dialetto polinese tramite testimonianze fotografiche di inestimabile valore

IL TEMPO SOSPESO

Remigio VENANZI

Fosca con i lupetti Tulle e Riccio

Un tempo vuoto, riempito di sole paure, questo poteva essere il periodo della pandemia: relegati in casa, fuori dai nostri ambiti usuali, con i rapporti sociali praticamente azzerati e tante persone anziane che, a causa di questo virus, ci hanno lasciati portando con loro la memoria. È in questo tempo che nasce l’idea del libro “in Valnerina nel tempo sospeso”. I suoi cardini fissati in tre elementi: 1. La piazza come luogo d’incontro sostituita con quella virtuale di un profilo social; 2. La memoria, che rischia di perdersi, recuperata attraverso vecchie foto in bianco e nero, sgualcite, sbiadite, spesso ingiallite, ma vere e leali; 3. Le persone di oggi e quelle di ieri che in questa piazza virtuale si incontrano e confrontano recuperando la memoria che rischiava di perdersi in maniera definitiva. Una sorta di esperimento sociale perfettamente riuscito, incentrato sulle persone e sui luoghi di un piccolo centro della Valnerina: Polino. Poco più di 220 residenti, il Sindaco che idea il profilo social e più di 70 persone che postano foto risalenti anche a inizi ‘900 e circa 7.000 interazioni tra like e commenti. Oltre 500 antiche foto, fatte di volti, luoghi, lavoro, mani e scarpe e scarponi spesso rotti, ma sempre buoni, dalle quali prende vita il libro. Tornano a vivere, nella memoria collettiva, i luoghi e le persone. Grazie a questo lavoro la memoria non si è persa, è proiettata in avanti, testimone del tempo che fu. I grandi di oggi che qui si sono ritrovati bambini di ieri e, di nuovo, sono tornati a parlarsi, annullando tempo e distanze. I volti dei nonni bambini nel viso dei ragazzi di oggi.

Poi, i discendenti dei polinesi emigrati in America nel 1905 che, grazie a questa esperienza, postano: “… ho fatto amicizia con cugini che non sapevo esistessero. Ho imparato i nomi dei fratelli e dei cugini dei miei nonni. Ho visto le foto dei miei parenti… Così la distanza scompare, un oceano è vaporizzato, e una pandemia è stata messa da parte per portare gioia alla mia famiglia”. Toni Baldorossi -Kernersville USA È così che il tempo “sospeso” ha creato un valore nuovo, fissando la memoria e proiettandola oltre il nostro vissuto. Autore del libro è Remigio Venanzi, Sindaco del Comune di Polino. È anche autore di: Impresa Etica (socio/ economico), Pietre Silenti (storico), Guida al territorio di Polino e al museo dell’Appennino umbro, ha curato la grafica e l’adattamento dei testi della pubblicazione: “Gli anziani sulle panchine a raccontarci storie antiche” (antropologico), ha collaborato alla realizzazione del libro “Com’Eravamo”, è coautore di Terni, la città dell’oro. Scrive su diversi periodici. Il ricavato del libro sarà interamente destinato al restauro degli affreschi rupestri dell’Eremo di Sant’Antonio di Polino.

Nel libro anche la vera storia di “Tulle, Riccio e Black, i tre lupetti di Polino”.

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