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Orti in città V. Iacobellis

ORTI IN CITTÀ

Valeria IACOBELLIS Durante il mio girovagare tra le pagine Facebook, che riguardano associazioni di volontariato attive nella città di Terni, mi imbatto nel gruppo Orti in città, nato nel 2017 su iniziativa dell’Associazione Millefiori, composto da svariate persone di diverse fasce di età, professioni e culture, che, per passione, si dedicano a coltivare degli appezzamenti di terra, sia per produrre ortaggi per l’autoconsumo, sia per creare occasioni di incontro e scambio di opinioni ed esperienze non solo in ambito agricolo. Mi sono incuriosita e sono andata sul posto a conoscere l’ideatore di questa preziosa iniziativa, il Sig. Osvaldo Facciolo, insegnante di scuola secondaria di Terni, di origini calabresi. Superato il quartiere Cospea, percorrendo Via Narni, all’altezza della zona Polymer, tra palazzi e industrie, si trova inaspettata, proprio al di sotto del colle dell’antico borgo di Collescipoli, una vasta campagna verdissima e quieta, che sembra un’oasi di pace nel bel mezzo del caos cittadino. Alla fine della strada l’indicazione in legno dipinto con la scritta Orti in città ed una fioriera colorata delimitano l’ingresso in questa specie di contea in cui sembra di tornare indietro nel tempo. Osvaldo mi accoglie a braccia aperte invitandomi a fare un giro in quella che ironicamente chiama la sua Repubblica dei millefiori, che somiglia molto agli ecovillaggi che si stanno diffondendo in svariate parti del mondo, per rispondere all’attuale disgregazione del tessuto familiare, culturale e sociale della condizione postmoderna e globalizzata. Mentre camminiamo, Osvaldo mi spiega che prima di questo progetto lui si dedicava prevalentemente all’apicultura, gestendo una fattoria didattica nei pressi di Toano Alto. Ogni anno l’Associazione Millefiori da lui presieduta presentava dei progetti all’interno delle scuole sul tema dell’educazione ambientale, utilizzando come strumento le api. L’iniziativa ebbe un successo enorme, tanto che l’associazione non riusciva a soddisfare tutte le richieste che pervenivano dalle scuole di Terni. I bambini aderivano con entusiasmo alle iniziative ed ai laboratori didattici sul tema della centralità delle api nell’ecosistema. Nel 2016, a seguito dei terremoti di quel periodo, la struttura dove si svolgeva la fattoria didattica è divenuta inagibile e così l’Associazione Millefiori decise di reinventarsi, ripartendo da un terreno incolto di proprietà del suocero di Osvaldo, esteso quasi un ettaro e mezzo ai piedi di Collescipoli. Ed in quel preciso momento è nato e si è realizzato il progetto degli orti cittadini, quasi contemporaneamente a quello promosso dal Comune di Terni, nato anche questo con lo scopo di assegnare ai cittadini aree da destinarsi alla coltivazione di prodotti agricoli, per favorire l’aggregazione, con lo scopo di tutelare l’ambiente e migliorare la qualità urbanistica dei luoghi interessati. Non sappiamo l’esito dell’iniziativa comunale, di sicuro quella partita dietro l’impulso di questa associazione sta avendo un ottimo riscontro, dimostrato dalla continua richiesta di appezzamenti di terreno da coltivare e di nuovi associati che intendono iscriversi e partecipare attivamente al progetto. Il terreno prima di essere lavorato, suddiviso in porzioni e assegnato a cittadini e famiglie che ne facevano richiesta, è stato per prima cosa fatto analizzare per valutare eventuali percentuali di inquinanti, data la vicinanza con il polo chimico della città di Terni. Miracolosamente il terreno è risultato adatto alla coltivazione, visto che, restato incolto per svariati anni, le erbe e piante selvatiche cresciute spontaneamente hanno impedito il deposito degli inquinanti sul suolo, che è stato quindi opportunamente lavorato e concimato esclusivamente con prodotti naturali. L’associazione infatti ha messo al bando ogni utilizzo di fertilizzanti o concimi chimici per la coltivazione della terra assegnata, che viene concimata esclusivamente con lo stabbio autoprodotto dal gruppo.

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Attualmente il terreno è suddiviso in due parti da un canale per l’irrigazione di competenza del Consorzio Tevere Nera, che consente l’utilizzo gratuito di acqua ad uso agricolo per la coltivazione degli orti, attraverso una piccola pompa alimentata a benzina che convoglia l’acqua in singole cisterne da 1000 lt., una per ciascuno dei 32 orti. Attraversando un delizioso ponticello posto sopra il canale di irrigazione si raggiunge l’altra parte del terreno in cui si trova una serra per la coltivazione delle piantine dai semi, un giovane frutteto e svariati recinti per gli animali: oche, anatre, pavoni, polli, galline, faraone e germani. Infine le arnie delle api. Ovunque erba verdissima e curata. Si nota anche l’allestimento di un piccolo campo da calcio con le due porte, panchine tavoli e sedie per mangiare, il tutto realizzato con materiale recuperato, tipo bancali o assi di legno di scarto, ma opportunamente riverniciati e decorati con sapienza e amore, al pari dei recinti degli orti, abbelliti da aiuole di fiori colorati. Un piccolo pannello fotovoltaico assicura l’illuminazione notturna dell’area ristoro, allestita anche con un barbecue per cene e feste della comunità soprattutto nel periodo estivo. Lo smaltimento degli sfalci d’erba e residui della lavorazione agricola è garantito da ASM che ha concesso gratuitamente due bidoni per l’organico regolarmente smaltiti. Nel 2018 Orti in Città in collaborazione con la Regione dell’Umbria ha anche organizzato il primo corso pratico di orticoltura riservato agli over 65. I vincitori del bando hanno avuto diritto all’assegnazione gratuita del terreno con la possibilità di gestone dell’orto assistiti da esperti, il tutto presso il sito degli orti urbani dell’Associazione Millefiori. L’associazione opera anche in sinergia con i servizi sociali offrendo la possibilità di lavorare la terra anche a persone affette da disturbi psichici o a ex detenuti, proprio con finalità di recupero, reinserimento, assistenza e cura. Il fulcro delle attività dell’associazione restano comunque i bambini ed il progetto educativo purtroppo interrotto a seguito dello scoppio della pandemia. Tanti i laboratori didattici allestiti grazie al finanziamento di sponsor privati che hanno creduto nel progetto (Ipermercato Conad di Terni, Cosp Tecno Service, Studio di Radiologia Braconi e CMT Cooperativa Mobilità Trasporti) con il coinvolgimento di tutte le scuole elementari della città e anche di qualche scuola per l’infanzia. Da menzionare in particolare il progetto di 3 anni fa Aggiungi un orto a tavola, rivolto ai bambini delle scuole primarie di Terni e patrocinato dal Comune. Grazie al progetto, 200 bambini hanno lavorato prima a scuola, con la semina, e poi agli Orti in Città modellando i loro orti con grandi risultati, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla terra. Tuttora Osvaldo preserva due lotti di terreno liberi di 400 mq complessivi per i progetti didattici delle scuole purtroppo sospesi causa covid, sperando di poter riprendere presto questa preziosa attività per il bene della nostra collettività e per la diffusione della cultura ambientale tra i più giovani. Orti in città è soprattutto un esempio virtuoso di comunità, di organizzazione civile creativa, autonoma e solidale, che, condividendo mezzi, saperi e frutti della terra, ricostruisce insieme il senso autentico della vita di relazione, l’amore per l’ambiente in contatto stretto con la natura ed i suoi cicli, in aperta contrapposizione con l’isolamento e la disarticolazione della società moderna.

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