ORTI IN CITTÀ D
Valeria IACOBELLIS
16
urante il mio girovagare tra le pagine Facebook, che riguardano associazioni di volontariato attive nella città di Terni, mi imbatto nel gruppo Orti in città, nato nel 2017 su iniziativa dell’Associazione Millefiori, composto da svariate persone di diverse fasce di età, professioni e culture, che, per passione, si dedicano a coltivare degli appezzamenti di terra, sia per produrre ortaggi per l’autoconsumo, sia per creare occasioni di incontro e scambio di opinioni ed esperienze non solo in ambito agricolo. Mi sono incuriosita e sono andata sul posto a conoscere l’ideatore di questa preziosa iniziativa, il Sig. Osvaldo Facciolo, insegnante di scuola secondaria di Terni, di origini calabresi. Superato il quartiere Cospea, percorrendo Via Narni, all’altezza della zona Polymer, tra palazzi e industrie, si trova inaspettata, proprio al di sotto del colle dell’antico borgo di Collescipoli, una vasta campagna verdissima e quieta, che sembra un’oasi di pace nel bel mezzo del caos cittadino. Alla fine della strada l’indicazione in legno dipinto con la scritta Orti in città ed una fioriera colorata delimitano l’ingresso in questa specie di contea in cui sembra di tornare indietro nel tempo. Osvaldo mi accoglie a braccia aperte invitandomi a fare un giro in quella che ironicamente chiama la sua Repubblica dei millefiori, che somiglia molto agli ecovillaggi che si stanno diffondendo in svariate parti del mondo, per rispondere all’attuale disgregazione del tessuto familiare, culturale e sociale della condizione postmoderna e globalizzata. Mentre camminiamo, Osvaldo mi spiega che prima di questo progetto lui si dedicava prevalentemente all’apicultura, gestendo una fattoria didattica nei pressi di Toano Alto. Ogni anno l’Associazione Millefiori da lui presieduta presentava dei progetti all’interno delle scuole sul tema dell’educazione ambientale, utilizzando come strumento le api. L’iniziativa ebbe un successo enorme, tanto che l’associazione non riusciva a
soddisfare tutte le richieste che pervenivano dalle scuole di Terni. I bambini aderivano con entusiasmo alle iniziative ed ai laboratori didattici sul tema della centralità delle api nell’ecosistema. Nel 2016, a seguito dei terremoti di quel periodo, la struttura dove si svolgeva la fattoria didattica è divenuta inagibile e così l’Associazione Millefiori decise di reinventarsi, ripartendo da un terreno incolto di proprietà del suocero di Osvaldo, esteso quasi un ettaro e mezzo ai piedi di Collescipoli. Ed in quel preciso momento è nato e si è realizzato il progetto degli orti cittadini, quasi contemporaneamente a quello promosso dal Comune di Terni, nato anche questo con lo scopo di assegnare ai cittadini aree da destinarsi alla coltivazione di prodotti agricoli, per favorire l’aggregazione, con lo scopo di tutelare l’ambiente e migliorare la qualità urbanistica dei luoghi interessati. Non sappiamo l’esito dell’iniziativa comunale, di sicuro quella partita dietro l’impulso di questa associazione sta avendo un ottimo riscontro, dimostrato dalla continua richiesta di appezzamenti di terreno da coltivare e di nuovi associati che intendono iscriversi e partecipare attivamente al progetto. Il terreno prima di essere lavorato, suddiviso in porzioni e assegnato a cittadini e famiglie che ne facevano richiesta, è stato per prima cosa fatto analizzare per valutare eventuali percentuali di inquinanti, data la vicinanza con il polo chimico della città di Terni. Miracolosamente il terreno è risultato adatto alla coltivazione, visto che, restato incolto per svariati anni, le erbe e piante selvatiche cresciute spontaneamente hanno impedito il deposito degli inquinanti sul suolo, che è stato quindi opportunamente lavorato e concimato esclusivamente con prodotti naturali. L’associazione infatti ha messo al bando ogni utilizzo di fertilizzanti o concimi chimici per la coltivazione della terra assegnata, che viene concimata esclusivamente con lo stabbio autoprodotto dal gruppo.