Pausa Caffè | Numero 15 | Giugno 2019

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PAUSA CAFFÈ

Numero 15, Giugno 2019


PAUSA CAFFÈ - Numero 15, giugno 2019

Ad alta voce pp.4-5

I luoghi diversi da noi pp.6-8

L’Italia delle differenze p. 9

Solo andata Passeggiate migranti pp. 10-12

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Viaggio immaginario pp. 13-17

La famiglia Italiana in Argentina e altri scritti pp 18-23

Dal passato un po’ in ritardo pp. 24-25

Nostradamus pp.26-27

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Ad alta voce Un’immagine inviatami sul whatsapp di petali dai colori sfolgoranti che mi parlano di una natura indomita al suo risveglio, mi ha riportato indietro, a quando i colori e i profumi facevano parte del mio mondo, sempre in bilico tra un istante e un’eternitá. Ma la nostalgia, oggi, non é permessa e i miei studenti dell’intensivo del lunedí e giovedí di Ituzaingó, con le loro trovate, mi hanno fatto vivere, come spettatrice, un’avventura ben piú interessante. Spaziando dal futuro al 1965 e passando per l’antica Roma di fronte ad uno spettacolo di gladiatori, seduti attorno a un tavolo in quanto esperti di viaggi nel tempo o inforcando dei coloratissimi occhialoni che li hanno catapultati in pieno concerto dei Beatles, tra risate ed emozione, causata da una videocamera che li riprendeva, hanno mostrato impegno, ironia e umanitá. Paula, la presentatrice, ha chiesto agli invitati speciali di parlare delle loro esperienze di viaggio. Gustavo si é concentrato per un istante e si é immerso in un mondo ostile, desertico in cui la siccitá e il sole cocente, gli facevano esclamare: “Voglio tornare indietro!”. Ha camminato per ore, alla ricerca di un pó d’acqua, é stato in diverse cittá, ma la terra, in un futuro prossimo, é senza vita e non lascia scampo. Una volta tornato, ha sospirato ed é rimasto, seduto lí, ad ascoltare il viaggio della sua compagna Viviana. Lei, era seduta tra nobili e magistrati, al Colosseo e assisteva ad una battaglia di gladiatori. L’imperatore voleva vedere un altro spettacolo, una sanguinosa lotta tra uomini e fiere, per cui, infuriato, ha interrotto lo spettacolo, tra lo stupore ammutolito degli spettatori. Paula, conclusa l’intervista, ha accennato alla propria esperienza di viaggio, all’interno di un armadio verde e ci ha lasciato in attesa di una prossima puntata…Lucio ed Adriana si sono prestati ad un esperimento.

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All’interno della macchina del tempo e per mezzo degli occhiali magici, hanno potuto assistere ad un affollatissimo concertó dei Beatles in cui John, Paul e Ringo cantavano e suonavano appassionatamente sotto il cielo di una Londra piovosa, ma entusiasta ed estatica. “Immagina un mondo di pace”, sussurrava…il loro accompagnante, Bruno, li ha scortati e ricondotti nel qui ed ora. Frastornati e divertiti, hanno potuto vedere dal vivo i Beatles. Avranno sicuramente una storia felice da raccontare, eppure…eppure la pace non c’é ancora…ma sono tutti d’accordo con il messaggio ultimo di Gustavo che ha risuonato forte e chiaro ed é stato accolto all’unisono: viaggiare nel tempo é stata un’esperienza unica, alla Dante si puó, ma che bello sarebbe imparare a vivere nel presente!

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I luoghi diversi da noi Abbiamo riflettuto e ci siamo confrontati sulle qualità del nostro carattere che vorremmo migliorare e abbiamo immaginato come sarebbe la vita in un luogo così diverso da noi, un luogo in cui noi saremmo i diversi. Come ci sentiremmo? Ci piacerebbe vivere là? E a voi?

La galassia di Pazienza Nella galassia di Pazienza esistono quattro pianeti. Il primo pianeta si chiama Tranquillità. Lì si cammina molto piano, tutti respirano sempre profondamente. Nessuno si arrabbia. Nel secondo pianeta, che si chiama Relax, tutte le strade hanno il simbolo della pace, i colori sono chiari. Il terzo è Amore: le strade sono coperte di fiori, c’è un mare rosso e la gente vive innamorata. Il quarto si chiama Respirazione, dove la gente vive l’oggi godendo di ogni momento del giorno, senza pensare a cosa farà domani. Le persone praticano la meditazione prima di cena e prima di dormire. Nessuno si arrabbia con nessuno e vivono felicemente. Eve La città dell’Organizzazione Ho conosciuto questa città grazie a Guglielmo, il mio fidanzato. Oggi, da 27 anni, è mio marito. È una città sempre in allerta. Di fronte alla piazza tu puoi vedere il simbolo del luogo: una torre con in cima un grande orologio d’oro. L’orologio non manca in nessuna abitazione o negozio. Nessuno arriva in ritardo al lavoro, a una festa, a messa, a cena o a un funerale. La reazione può essere divertita o annoiata, ma in qualsiasi momento, tutti guarderanno l’orologio. Perchè? Non lo so. Ma loro fanno così. Tutto è pianificato in anticipo e tutto è un successo. Mi piace tantissimo stare con lui, ma non voglio rimanere in questa città. La visito solo ogni tanto, per lui. Gabri Pausa Caffè - Rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía e Ituzaingó

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La città della Comunicatività Nella città della Comunicatività tutti si conoscono. Dario sa quanti anni ha Santino, il fruttivendolo all’angolo, e Bianca domanda sempre alla sua amica Carla come stanno i suoi cinque gatti (Azzurro, Puppy, Maya, Pippo e Samantha...lei ricorda anche i loro nomi..) Ogni incontro per strada richiede almeno venti minuti, perchè ci sono molte cose di cui parlare! È sempre bello sapere se qualcuno si è sposato, se ha comprato una macchina nuova, o forse qualcuno ha scoperto un modo innovativo per togliere i calzini senza maltrattarli. Le notizie sono sempre varie e nessuno si annoia mai. Siccome tutti parlano apertamente, non ci sono problemi nei rapporti, perchè tutti esprimono ii loro pensieri e le loro emozioni. In questa città chiacchierona, non c’è neanche un secondo di silenzio! Mica Il borgo del rilassamento In questo borgo non esiste l’orologio, tutto il tempo si sta in silenzio. Questo è il luogo perfetto per stare bene con sé stessi e con gli altri, infatti tutti si aiutano a vicenda senza preoccuparsi dei propri benefici. Si dorme su materassi di spuma con la pizza ed il cioccolato sempre vicino. E sempre con il sorriso, tutte le mattine alle sei si saluta il sole, si medita e si ringrazia per il risveglio. Alla sera si gioca e si balla fino all’ora di dormire, mangiando pasta e guardando bellissimi film. Flor

Il paese tra le montagne Calma In questo paese le persone non hanno problemi nervosi, escono a camminare in montagna, la stagione più bella è gennaio quando c’è tanta neve, le famiglie possono giocare, sciare e fare delle attività all’aperto, portano anche i cagnolini a correre e divertirsi. La giornata finisce con amici, passeggiando, magari riposando in una casa insieme davanti al focolare, mangiando tante cose e bevendo birra. Qui arriva gente da tutto il mondo per la pace che si trova e le bellezze naturali. Brenda

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Il paese di Pazienza Nel paese di Pazienza non ci sono le discussioni animate. Là tutti hanno il tempo e la volontà di ascoltare e capire l’altro. Quando non si può fare qualcosa, le persone aspettano il momento adatto per farle con tranquillità e bene, come dev’essere, in modo da non commettere tanti errori. Nel paese di Pazienza tutti rispettano il tempo degli altri, infatti il tasso di incidenti stradali è il più basso del mondo, ed anche il tempo rende di più perchè non si devono rifare le stesse cose molte volte! Gustavo

Il principato del Dialogo Nel principato ci sono persone che dialogano amichevolmente, sono coerenti, parlano in pace e soprattutto capiscono ciò di cui si parla. In questo principato non esistono apparecchi elettronici, soltanto tv e radio. Si può parlare faccia a faccia, per esempio guardando negli occhi tuo figlio e capire quello che gli succede, parlare del problema e trovare una soluzione insieme. Potrei abbracciarlo e dirgli quanto lo amo, e lui farebbe lo stesso. Il mio desiderio è che la gente possa dialogare pacificamente e trovare una soluzione ai problemi quotidiani e che si possa essere eternamente felici. Vivere in armonia significa godere a pieno della felicità. Che ci sia la pace nel mondo e che possiamo vivere una vita pienamente FELICE! Claudio

B1 mercoledì 19.00-21.30 Pausa Caffè - Rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía e Ituzaingó

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l’italia delle differenze Fare la pignolata è tutta un’avventura! Quanti nomi, quante ricette! Scopro che in Calabria e in Sicilia si chiama proprio così, come la conosco io ed è il dolce più antico fra tutti, ma che il suo nome piú noto è “struffoli”. A Napolia e in tutta la Campania, infatti, è il tipico dolce di Natale. In alcune regioni esiste un dolce simile chiamato “cicerchiata” e in altre “cicerata”. Nel Lazio con il nome struffoli si intende un dolce tipico di carnevale, diffuso in più parti d’Italia con il nome di castagnole (palline fritte della dimensione di una castagna). In Puglia a Taranto si chiamano “sannacchiudere”, mentre a Lecce “purcedduzzi” (porcellini dolci). Mi viene proprio voglia di viaggiare e di provarli tutti! Dalila, A1, sabato Ramos Mejía

Mia madre ricorda ancora il suo dialetto e parla l’taliano mischiando sempre tante parole! Lei è di un piccolo paese del Piemonte. A volte anche io uso parole in dialetto e quando ascolto il telegiornale e parla un inviato speciale da un’altra regione, faccio fatica a capire e mi rendo conto di quanto è ricca l’Italia! E voglio imparare sempre di più. Claudia, A 1, sabato, Ramos Mejía Pausa Caffè - Rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía e Ituzaingó

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SOLO ANDATA PASSEGGIATE MIGRANTI “Chiunque osservi con occhio attento le città europee e i loro abitanti, non può fare a meno di notare come le migrazioni, da sempre fattore di trasformazione urbana, siano un fenomeno transnazionale che crea forti legami tra persone e famiglie dislocate in diversi territori e con diverse culture. Da questa constatazione si è sviluppata l’idea di promuovere una forma di turismo responsabile “a chilometro zero” che vedesse come protagonisti concittadini provenienti anche da mondi lontani.”

Questa è la presentazione del progetto “Migrantour, il mondo in città” che organizza e promuove passeggiate interculturali in diverse città italiane ed europee. Nel 2010 Viaggi Solidali, un tour operator di turismo responsabile, ha lanciato a Torino il primo corso per “accompagnatori interculturali”, ovvero cittadini

di origine migrante che desiderassero guidare ed organizzare tour nelle loro città mostrando i luoghi, le caratteristiche e le tradizioni della loro comunità. Gli itinerari urbani sono rivolti a residenti, turisti, studenti e a chiunque sia curioso di scoprire il territorio con occhi diversi. È nato così nel 2014 il progetto “MygranTour: a European network of migrant driven intercultural routes to understand cultural diversity”, co-finanziato dall’Unione Europea e promosso da Fondazione ACRA-CCS, Viaggi Soli- dali e Oxfam Italia, Marco Polo Échanger Autrement e Baština Voyages (Francia), Asociació Perifèries del Mon (Spagna), IMVF e Associação Renovar a Mouraria (Portogallo), Earth (Belgio). Nelle nove città inizialmente identificate dal progetto (Torino, Milano, Genova, Firenze, Roma, Marsiglia, Parigi, Valencia, Lisbona) e in altre che si sono aggiunte in questi mesi, si sono realizzati studi sui quartieri multi- culturali, corsi di formazione, nuovi itinerari, laboratori e passeggiate per scuole e cittadini. L’ obiettivo è favorire l’integrazione dei

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PAUSA CAFFÈ - Numero 15, giugno 2019 cittadini di origine straniera nelle città coinvolte attraverso la comprensione e il rispetto tra tutti i residenti. A partire dal dicembre 2013, per circa un anno e mezzo, ogni città ha avuto di fronte a sé un intenso programma di attività da svolgere e obiettivi da raggiungere. Innanzitutto una fase preliminare di studio per delineare il quadro della storia di migrazioni che hanno trasformato i vari territori e per individuare i quartieri sui quali si sarebbero concentrati i successivi interventi, in stretta collaborazione con gli enti locali e le associazioni del territorio. Il secondo passo ha riguardato lo sviluppo di un corso di formazione per le persone interessate a diventare accompagnatori interculturali. Antropologi, sociologi, geografi e storici sono intervenuti per trasmettere conoscenze relative al rapporto tra migrazioni e territorio; guide turistiche professionali ed esperti della comunicazione hanno dato il loro contributo per insegnare tecniche di accompagnamento, gestione del gruppo ed uso della voce; specialisti dei più diversi ambiti (dialogo interreligioso, alimentazione e cucine del mondo, patrimonio museale, ecc.) sono stati chiamati in causa per approfondire tematiche sulle quali poter poi sviluppare i contenuti delle passeggiate. Le passeggiate sono state anche adattate per le scuole primarie e secondarie, con specifica formazione degli accompagnatori: gli itinerari risultano infatti essere un efficace strumento a supporto dei percorsi didattici di Educazione alla Cittadinanza Mondiale. Accompagnati da appositi laboratori o corredati da una preparazione ad hoc realizzata dagli insegnanti, permettono di decostruire stereotipi e pregiudizi, ma anche approfondire sul campo il significato di flussi migratori, processi di globalizzazione, dialogo interreligioso, cittadinanza attiva. Online potete consultare i percorsi di tutte le città aderenti al progetto. Come potrete vedere nella pagina web, ogni contesto ha la sua specifica storia di migrazioni e il suo peculiare presente. Ci sono città come Genova e Firenze dove le migrazioni dialogano con una lunga storia di viaggi, turismo ed esplorazioni. Altre, come Lisbona e Marsiglia, dove le migrazioni attuali sono lo specchio della complessa vicenda coloniale e post-coloniale. Riportiamo quanto spiegato da Migrantour: “Avere origini straniere ha un significato e un impatto sulla vita delle persone ben diverso nei vari Paesi in cui gli itinerari sono sviluppati. Allo stesso modo, il dialogo interculturale a livello locale si muove su presupposti e obiettivi specifici a seconda del contesto politico, sociale ed educativo in cui si opera. Migrantour si muove nella piena consapevolezza di questa com- plessità, adottando approcci e metodologie flessibili in ogni contesto locale: un’attenzione dettata dal rispetto dei delicati processi di costruzione della cittadinanza e dell’identità nella storia di ogni persona e di ogni territorio. Pausa Caffè - Rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía e Ituzaingó

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I percorsi Migrantour rispecchiano le diverse storie cittadine, così come le specificità dei singoli quartieri coinvolti nel progetto.” In Italia potete partecipare a tour in molte città: da Bologna a Cagliari, da Genova a Roma. A Torino potrete visitare il mercato di Porta Palazzo, entrare in una moschea e apprendere i precetti dell’Islam, a Roma conoscere la comunità proveniente dal Bangladesh e dall’India a Torpignattara, o la comunità cinese del quartiere Canonica-Sarpi di Milano, sempre accompagnati da una guida locale che vi racconterà la storia della sua comunità, i cambiamenti urbanistici e sociali del territorio. Gli itinerari di Migrantour ci aiutano a smantellare pregiudizi e sconfiggere la paura dell’altro, mostrando le ricchezze ed il valore della multiculturalità e dello scambio, per moltiplicare le occasioni di dialogo. Presentandovi questo bellissimo progetto europeo, ci auguriamo che possiate visitare le città italiane ed europee con altri occhi, che possiate dedicare alcuni minuti della vostra vacanza ad un’esperienza arricchente tanto quanto visitare musei e opere d’arte. Speriamo che progetti di questo tipo si realizzino anche qui, a Buenos Aires, dove convivono comunità provenienti da diversi Paesi e che sarebbe interessante conoscere di più, perchè è come viaggiare, senza spostarsi.

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Abbiamo fatto un viaggio immaginario in luoghi diversi “fatti di noi”, portano il nostro nome, i nostri gusti, i nostri sogni e le nostre fantasie.

ATINALA è una piccola isola nel Mar Mediterraneo. Il clima è freddo metà dell’anno, l’altra metà è caldo. In questo luogo vivono solamente gli animali, gli uomini ci vanno in vacanza. Quando le persone vanno lì si divertono in spiaggia e in montagna, tutti sono felici. È un luogo con molta vegetazione e natura, perfetto per riposare. Natalia

A1 mercoledì 14.00 - 17.00

ALIVIO si trova nel centro della Luna, e un po’ fuori. È piccolo e il clima è molto freddo. In questo luogo vivono molti gatti spaziali che ballano, mangiano e dormono. Parlano inglese. Si mangiano gelato, dolci, yogurt e pesci. Loro si divertono ballando e giocando con le pietre lunari. Si sentono di solito felici, a volte irritati, ma quasi mai tristi. Mi piacerebbe vivere lì tutto l’anno. Olivia

RISMANE è un luogo in Italia, vicino alla Costa Amalfitana. È un piccolo bar dove si beve solamente un aperitivo alcolico, di diversi colori. Le persone parlano la lingua universale dell’amore, con gli occhi. Si mangia cibo molto saporito. Le persone si divertono e tutti si sentono molto felici. Amneris

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LEVARIA è un’isola molto piccola, si trova nel Mar Tirreno, vicino a Firenze. Il suo clima è molto caldo tutto l’anno. In quest’isola si parla solamente italiano e in questo luogo vivono pochi abitanti. È un luogo molto divertente e molto allegro! Tutti gli abitanti ballano tutte le sere. Mi piacerebbe vivere in questa isola. Valeria

CASLU è un luogo molto piccolo che si trova in America, vicino a un grande fiume che si chiama Paranà. Fa caldo. Abitano in questo posto circa 5000 persone. Gli abitanti lavorano nelle costruzioni e studiano all’Università di Caslu. Parlano italiano e spagnolo, mangiano pesce che pescano nel fiume. Tutte le settimane per divertirsi fanno la festa del fiume, si sentono bene e sono felici. Mi piacerebbe molto andare in vacanza in questo posto Lucas

AGOSTINA è una bellissima città. È nel sud della Svizzera, vicino all’Italia. È una città molto grande, piena di animali. Il clima è tropicale. Non è molto caldo, né freddo. In questa città vivono animali e bambini. È obbligatorio giocare con i bambini. Tutti i bambini parlano italiano, ma tutti gli animali parlano spagnolo! Tutti mangiano le stesse cose: verdura e frutta. Si divertono quando ascoltano musica e ballano insieme. Mi piacerebbe vivere lì. Santiago

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GYLADAS è un paese molto piccolo. Questo paese si trova dentro alla Fontana di Trevi. È un paese acquatico e molto fortunato. Gyladas ha milioni di monete! La lingua che parlano è il monetariato. Gladys NADAMA è una città molto piccola, si trova nel Nord, vicino al mare. Il clima non è né freddo né caldo. In questa città vivono persone felici, felicissime! Si parla la lingua Nadamace, simile al tedesco e al cinese. Lì non si mangia carne, solo verdura; si beve acqua dolce. Gli uomini e le donne si divertono ballando, leggono libri in giardino e dormono moltissimo. Mi piacerebbe andare in questa città. Amanda

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Un albergo diverso: I problemi linguistici Albergo San Gregorio Magno 8,2 punti È nella città di Salerno. Ci sono otto stanze, 4 singole e 4 matrimoniali. Ci sono due parcheggi, solo uno coperto. C’è una piscina climatizzata. Servizio in camera e la colazione è compresa nel prezzo. Non c’è servizio di valet. Aria condizionata e Wifi. Non c’è servizio di trasferimento proprio. VISUALIZZA TARIFFE

•Buongiorno, cosa vuole mangiare? •Jkashkasla •Scusi, parla l’italiano? Capisce un po’? •mka •D’accordo, posso offrirLe una •Mmmmm! •E da bere? •Vino glosso! Adriana, Rosana, Mónica, Elsa A1 – Ramos Pausa Caffè - Rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía e Ituzaingó

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Le città immaginarie: Serena Serena è un’isola italiana circondata dal Mediterraneo e dall’Ionio. C’è una foresta incantata dove si puó ascoltare il canto delle sirene e all’alba si possono vedere alcuni gnomi che ballano.

La città principale è “Schiuma”. Nel centro di questa città puoi scoprire la piazza Maggiore dove c’è la scultura della Sirena. Ci sono tanti ristoranti tipici, dove il piatto principale è pesce alla serena. Ci sono anche negozi eleganti e un castello famoso. Si puó fare immersioni fra delle navi affondate. Qui arrivano molti turisti argentini che non capiscono l’italiano e sbagliano tantissimo. Per esempio: Pensano che il “burro” sia un animale. L’espressione “ci vado” la scambiano con una persona che non si lava spesso. Per loro “brutto” è il contrario di intelligente “Orto”... meglio non dire il significato Per loro “Pepe” è un nome E quando diciamo “duemila” pensano alle cottolette! Pausa Caffè - Rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía e Ituzaingó

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La famiglia italiana in Argentina I costumi delle famiglie italiane sono cambiati molto. Oggi, la pasta della domenica non è molto importante come nel passato perché adesso è più piccola la famiglia e tutti fanno attività diverse. Per esempio, si lavora il fine settimana, si fa sport e si esce con gli amici. Si può dire che nel presente la famiglia non è al primo posto. Silvia, Brenda, Pilar, Fabiana e Martina A1 /A2 – Ramos

Il nostro pensiero è che è molto forte il contributo della cultura italiana nell’Argentina perché nel nostro lunfardo ci sono molte parole italiane. La cucina italiana è conosciuta nel nostro paese. Nella lingua, nei costumi e nei valori degli argentini è presente l’influenza dell’Italia. Dopo la guerra, gli italiani che sono venuti nella nostra America hanno cambiato anche noi perché hanno portato la loro cultura e ci hanno influenzati. Francesco, Adriana, Yohana, Claudia A1 /A2 – Ramos

Un’Italia diversa Quando sono andata in Italia, ho conosciuto il paese di mio marito. In quel paese, Siracusa, dove abitano i parenti di lui, ho notato che le persone erano molto anziane e c’erano pochi giovani perché lavorano in altri paesi dove ci sono più industrie e negozi. Questi giovani tornano a casa il fine settimana oppure durante le vacanze estive. Per questo motivo, Siracusa è un luogo di gente di età avanzata che giocano in piazza la sera e tornano a casa loro quando in panetteria non si fa più il pane da portare a casa. Silvia Pizzutilo B2 - Ramos Pausa Caffè - Rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía e Ituzaingó

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Italia e la sua diversità Io penso che in tutto il mondo esista la diversità. Diversità nello Stato, nella gente, nell’educazione, nella linguistica, nel lavoro, e anche nella natura. L’Italia, penso, non è diversa da questa “totalità”. C’è tanta diversità tra il Nord e il Sud soprattutto nell’infrastruttura e nell’economia. Il Nord è industrializzato mentre il Sud è agricolo. Anche nel linguaggio, ogni regione ha un modismo per dire la stessa cosa. E neanche pensare alle famiglie, all’educazione delle donne e degli uomini e del loro futuro! Mi viene sempre un po’ di nostalgia quando penso al futuro. Haydeé B2 - Ramos Ho conosciuto l’Italia quest’anno. Ho ricordato la storia antica, gli anni avanti Cristo. E anche all’Italia attuale, quella con i problemi dei migranti da diversi paesi. Credo che è molto differente di quella che parlavano gli italiani che sono venuti molti anni fa. Credo anche che adesso la vita in Italia è molto difficile, principalmente, per la parte del lavoro. Mirta B2 - Ramos Diversità dell’amore Quando sono andata in Italia, ho scoperto la diversità nelle persone che hanno una preferenza sessuale diversa. Queste persone camminavano per strada senza problemi e con espressioni di felicità! Forse sarà perché la nuova Italia è più moderna di quanto fosse 80 anni fa. Mónica B2 - Ramos Pausa Caffè - Rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía e Ituzaingó

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Io ho avuto la fortuna di andare in Italia la prima volta nel 1971. Io e mio marito siamo andati a Venezia per il viaggio di nozze. Venezia mi è piaciuta molto. Mi è sembrata magica e romantica. Nel 2013 siamo andati un’altra volta, io, mio marito e mio figlio di 33 anni. La città aveva perso parte della magia. C’erano molti negozi di moda: Prada, Dolce & Gabbana e anche McDonald’s… incredibile! Un’altra cosa che mi ha chiamato l’attenzione sono stati gli africani che vendevano oggetti per le calli… Non era la stessa Venezia! Delia B2 - Ramos

L’Italia della diversità In un’epoca in cui si apprezza solamente il sé, i nazionalismi e tutte quelle cose che individualizza una cultura ed idiosincrasia, allo stesso tempo possiamo trovare una realtà diversa. Sappiamo che non c’è purezza culturale, noi i sudamericani lo capiamo bene perché siamo un miscuglio di razze, culture, lingue, credenze religiose, ecc, che si sono amalgamate con gli stessi indigeni. Magari in alcuni paesi americani questo elemento indigena è stato considerato inferiore e, in gran parte, eliminato. La verità è che non possiamo essere ipocriti e parlare di “essere” solo argentini o italiani perché quell non esiste più. Soprattutto quando noi usiamo più parole che vengono dall’inglese. Mariel FLC - Ituzaingò

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Italia della diversità La società è cambiata moltissimo, ma non è abbastanza. Nell’antica Roma le donne non lavoravano, ma in questo secolo le donne possono svolgere qualsiasi attività. Non è stato un processo veloce, è stato un processo che è durato tantissimo tempo e ancora oggi non è finito del tutto. D’altra parte, c’è un altro problema: è molto difficile accettare i migranti. Gli italiani pensano che siamo dannosi per il loro paese, che non avranno lavoro e ci danno la colpa. Questa è una delle tante cose che dovrebbero cambiare e accettare che la cultura è formata dalla somma di valori e culture diverse. Mónica FLC - Ituzaingò

Diversità Sin dall’inizio dell’Impero Romano, le persone hanno incorporato diverse culture alla propria. Con il passare degli anni, le culture hanno avuto molti cambiamenti: lingua, abbigliamenti, alimentazione. Incluso l’arte si è visto influenzato da questi cambiamenti. Oggi questo scambio culturale continua, specialmente con l’arrivo dei migranti che portano i loro cibi, lingue e tradizioni. Con questo fenomeno, e dopo un po’ di tempo, ci sarà un’integrazione culturale dalla quale rimarranno alcune cose e altre si perderanno. Javier FLC - Ituzaingò

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L’Italia della diversità Nell’Italia di oggi si parlano diversi dialetti in ogni regione. Alcune parole fanno parte della lingua italiana e hanno origini in culture di altri tempi, ad esempio la parola “zucchero” e “caffè” vengono dall’arabo oppure la parola “yogurt” viene dal turco. I migranti di oggi portano con sé le loro lingue e le proprie culture e, come risultato, avremo un’Italia ancora più ricca. María FLC - Ituzaingò

L’Italia della diversità Da più di cinquant’anni in Italia ci sono giocatori di calcio che non sono nati lì. Tantissimi di loro sono nati in altri paesi e, una volta consacrati nei loro paesi, vanno in Italia. Nell’ultimo periodo vengono contrattati tantissimi giocatori stranieri nelle squadre italiane ed è questo il migliore esempio di un’unione culturale e sportiva. Adesso è molto frequente che i figli dei migranti che arrivano in Italia siano giocatori di calcio. Pablo FLC - Ituzaingò

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L’Italia della diversità Quando sono stato in Italia per la prima volta, nel 2008 ho ascoltato almeno tre classi diverse della parlata: 1. A Napoli e Sicilia: parlano quasi con la bocca chiusa. Si deve fare uno sforzo per capire di cosa stia parlando. 2. A Firenze si capisce meglio. Assomiglia abbastanza l’accento che ho imparato nella Dante Alighieri di Buenos Aires. 3. A Rovereto (Alto-Adige), dove abitano i miei cugini pronunciano la “z” come una sottile vibrazione. A orecchio ha un suono diverso però! Antonio B2 - Ramos L’Italia della diversità Molti anni fa non c’era nemmeno la lingua italiana. Le popolazioni di questo periodo parlavano in dialetto e, in determinati contesti, veniva usato il latino. Se si pensa, l’Italia è sempre stata una piena di diversità. Possiamo osservare questa diversità nell’architettura, gastronomia, cultura e, anche, nella lingua. Ci sono moltissime parole che vengono dall’arabo e sono state talmente assimilate che non vengono percepite come parole estranee, anzi! Gli italiani le usano ogni giorno. Claudia FLC - Ituzaingò

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Dal passato... con un po’ di ritardo La gente si svegliava alle 6:30 e si vestiva con un abito leggero per andare al lavoro. Era gente con pochi vizzi che si informava andando in chiesa tutti i giorni a mezzogiorno in modo di sapere le ultime notizie di attualità. La domenica gli uomini giocavano a calcio ma solo dopo che il partito dava gli annunci della guerra in corso. Le case erano molto grandi e alcune persone insoddisfatte del partito avevano incominciato a nascondere i primi partigiani dalla polizia.

Vista da fuori, la vita quotidiana di un paziente rinchiusi in un manicomio doveva sembrare noiosa, pericolosa e triste. Ma la situazione si aggravo’ durante la Seconda Guerra Mondiale per la mancanza di cibo

Durante la Seconda Guerra Mondiale la vita in Italia è stata molto difficile. Nel Nord c’era la carestia e gli aerei da guerra volavano sopra la testa delle persone devastando e distruggendo. I Tedeschi che occupavano il Nord non erano simpatici a nessuno, neanche agli italiani che appoggiavani il Duce. Si mangiava solo polenta e l’esercito tutte le cose migliori. Le nostre famiglie erano molto numerose e più erano grandi più la loro situazione era peggiore. Nessuno aveva soldi, e anche se li aveva le cose erano incomprabili. Quelli che lavoravano in campagna potevano permettersi di mangiare verdure come antipasto. Salvatore è un paziente che da 10 anni sta in manicomio. È un tipo tranquillo. Si sveglia alle 7 e fa la colazione con un toast e con un caffè con dolcificante e dopova a fare una passeggiata con la sua amica Anna con cui parla fino a mezzogiorno. Gli piace cucinare e aiutare il cuoco del padiglione. Dopo mangiato insieme agli altri pazienti, Salvatore vede un film e lo commenta con gli altri pazienti. Pausa Caffè - Rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía e Ituzaingó

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Quando ho letto l’ultimo numero della Dante l’ho trovato molto interessante e mi è piaciuta molto l’idea del tema. Mi è sembrato di poter scrivere qualcosa per collaborare. Ho scritto da quando ero bambino e penso che farlo sia un modo di condividere e dare agli altri una parte di se stessi. Qualcuno ha detto che l’importante non è quello che hai scritto, ma quello che hai letto. Il primo libro che ricordo di aver letto si chiamava “The flying book”: era la storia di un bambino che volava nello spazio, immaginato in un libro, e poi viaggiava nel tempo. Questa storia ha aperto le porte a quel mondo fantastico, una porta che non ho mai chiuso. Poi sono arrivati altri libri “The time machine” di H.G. Wells, i “Canali” di Bradbury, “2001 odissea nello spazio” e molti altri. A quei tempi era il momento dell’Apollo e dei viaggi sulla Luna e tutti noi sognavamo di essere astronauti e di poter viaggiare nel tempo. Aspettavamo con ansia ogni settimana di vedere in Tv “The tunnel of time” una serie su due scienziati che viaggiavano nel tempo. Intanto il tempo passava e nulla era come pensavamo. Sognavamo che a 50 anni avremmo vissuto nello spazio e quel viaggio nel tempo sarebbe stato una cosa comune. Oggi, a 50 anni mi rendo conto che, in un certo modo, il “viaggio nel tempo” è possibile. Devi solo tornare all’inizio. Con un libro, leggendo, possiamo andare al di là, dove vogliamo e visitare ogni epoca che vogliamo... Antonio

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PAUSA CAFFÈ - Numero 15, giugno 2019

Nostradamus Ariete (21 marzo – 21 aprile)

Toro (21 aprile – 21 maggio)

Quando è nato, 13,8 miliardi di anni fa, l’universo era costituito solo da quattro elementi. Oggi gli elementi noti sono 118. Tutti sono nati dalle reazioni avvenute all’interno di stelle. È un buon momento per ripensare a tutti gli eventi che oggi ti permettono di essere qui, avvenuti negli ultimi decenni ma anche 13,8 miliardi di anni fa.

La maggior parte delle donne statunitensi non poteva votare fino a un centinaio di anni fa. Il suffragio universale è stato una svolta fondamentale per la struttura della società. Qual è l’equivalente di questi eventi rivoluzionari nella tua vita? Secondo la mia lettura dei presagi astrali, nei prossimi dodici mesi potrai vivere una tua rivoluzione personale.

Sfrutta tutta la felicità e il benessere di questo periodo. Usali per costruire la tua forza per i mesi e gli anni a venire. Non avere paura se le cose vanno bene, se sarai felice e soddisfatto.

Cancro (22 giugno – 22 luglio)

Leone (23 luglio – 23 agosto)

Vergine (24 agosto – 22 settembre)

Il doppiatore Tom Kenny, del Cancro, ha prestato la sua voce a più di 1.500 personaggi dei cartoni animati,. Te lo propongo come modello di riferimento per le prossime settimane, perché saranno un buon periodo per dimostrare quanto sei versatile e per esprimere vari aspetti della tua appassionata personalità.

Lo scrittore Donald Miller, ci ricorda che la paura può essere di due tipi. Da una parte, può essere uno strumento di difesa che ci mette in guardia da situazioni pericolose. Dall’altra, può essere un’emozione che ci frena, costringendoci a una vita noiosa. Leone, sono giunto alla conclusione che per te la paura svolgerà entrambe le funzioni. Dovrai imparare a distinguerle, a capire quali situazioni sono veramente rischiose e quali potrebbero rivelarsi interessanti. Fidati del tuo istinto

Perché gli stormi di oche volano in formazione a V? Perché questa disposizione aumenta l’efficienza collettiva: ogni uccello genera una corrente che sostiene quello che lo segue. T’invito a considerare questo fenomeno una metafora per le prossime settimane. Quale strategia potresti adottare per rendere più produttiva la collaborazione all’interno del tuo gruppo? Un aiuto imprevisto rafforzerà l’iniziativa che deciderai di mettere in atto..

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Gemelli (21 maggio – 22 giugno)

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PAUSA CAFFÈ - Numero 15, giugno 2019

Bilancia (23 settembre – 22 ottobre)

Scorpione (23 ottobre – 22 novembre)

“Una conversazione è un dialogo, non Nelle prossime due settimane sei auun monologo”, diceva Truman Capote. torizzato a fare le seguenti dichiara“È per questo che le buone conversa- zioni. 1) Rifiuto di farmi coinvolgere zioni sono così rare”. È un’affermazione in questa situazione 2) Non accetun po’ cinica che contiene elementi di terò più il tuo scetticismo 3) Respinverità. Ma sono lieto di dirti che le tue go queste idee, teorie e convinzioni esperienze della prossima settimana tutte e 3 perché potrebbero soffocare costituiranno un’eccezione alla regola di la tua fantasia. Scorpione, per te sarà Capote. Avrai la possibilità di conversare con persone che ti stimoleranno, ti fondamentale liberare la fantasia, divertiranno e t’insegneranno qualco- sfiorando senza inibizioni le frontiere del possibile. sa. Dimostrati all’altezza della sfida!

Capricorno (22 dicembre – 22 gennaio)

Acquario (21 gennaio – 19 febbraio)

Nelle prossime settimane la vita ti por- Non sono d’accordo con chi dice che terà un’ondata d’amore, sempre che tu per crescere bisogna soffrire. Per come sia in grado di sopportarla. Sarai capace la vedo io, abbiamo la stessa probabidi gestire un amore travolgente, rovente lità d’imparare cose importanti dalle e al tempo stesso gelido, dolce ma an- esperienze piacevoli e da quelle difficili. che un po’ amaro? Avrai l’intelligenza Detto questo, penso che la sofferenza, e la curiosità necessarie per goderti un se affrontata nel modo giusto, possa amore divertente e spirituale? Avrai il farci scoprire tesori. Penso che nelle cuore e la mente sufficientemente aper- prossime settimane vivrai qualcosa del genere. ti per assaporare un amore fatto di luci e ombre, ribelle e sensibile, duro e pieno di grazia?

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Sagittario (24 novembre – 21 dicembre)

Caro Sagittario, t’invito a condividere questo annuncio. “A tutti gli interessati: propongo questo ispirato Sagittario come domatore di mostri, localizzatore di piaceri, eliminatore di noia, provocatore di euforia e grande visionario. Questo abile esploratore è dotato di affascinante ardore, disarmante candore e abbondante generosità. Se avete bisogno di aiuto per accendere il vostro entusiasmo o chiarirvi le idee, affidatevi alle capacità di questo elegante risolutore di enigmi”.

Pesci (20 febbraio – 20 Marzo)

La parola giapponese wabi-sabi indica un’imperfezione interessante o suggestiva in un’opera d’arte, che la rende ancora più bella. Nelle prossime settimane penso che tu stesso sarai un’opera d’arte ricca di queste qualità. Il tuo wabi-sabi ti permetterà di liberarti dall’ossessione di un’eccessiva perfezione. E troverai il coraggio necessario per andare più in là di quanto tu non abbia fatto finora nella ricerca dell’amore che vorresti davvero.

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PAUSA CAFFÈ - Numero 15, giugno 2019

Aspettiamo le vostre storie, i vostri commenti... la rivista della Dante è lo spazio di tutti gli alunni :) Parlate con il vostro prof o la vostra prof per partecipare a questa avventura in italiano!!

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