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4.2. Attività di perimetrazione delle aree percorse dal fuoco
Ricapitolando, può affermarsi che la suddivisione di competenze tra lo Stato e le Regioni in materia di tutela del patrimonio boschivo e di lotta attiva contro gli incendi boschivi, a seguito della riforma, non risulta mutata; infatti, mentre tali competenze restano prioritariamente affidate alle Regioni, allo Stato continua a spettare in via sussidiaria il concorso alla lotta attiva agli incendi boschivi attraverso il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, e l’Arma dei Carabinieri per le connesse attività di prevenzione e repressione. Il Dipartimento della Protezione Civile coordina il concorso aereo statale attraverso il Centro operativo aereo unificato (COAU), cui contribuiscono anche componenti della Difesa attraverso propri mezzi aerei.
Con riferimento a tale impianto si ritiene di segnalare che la Presidenza del Consiglio, ai sensi dell’art. 3 della legge n. 353 del 2000, è investita della facoltà di emanare linee guida e direttive deliberate in Consiglio dei Ministri, sulla base delle quali vengono poi elaborati ed approvati i piani regionali per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, sottoposti a revisione annuale. Un rinnovato impiego di tale facoltà, nel nuovo contesto venuto a determinarsi, potrebbe risultare utile strumento per esprimere una strategia nazionale AIB, caratterizzata da criteri minimi statuali tali da agevolare una maggiore completezza ed efficacia dei diversi dispositivi territoriali regionali, a premessa di più intensi momenti di raccordo Stato -Regioni in una materia che ricade, in parte, anche sui temi della difesa, del soccorso pubblico e della sicurezza.
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4.2. Attività di perimetrazione delle aree percorse dal fuoco
La legge 21 novembre 2000 n. 353, legge quadro in materia di incendi boschivi, stabilisce divieti e prescrizioni per il riutilizzo delle zone boschive e dei pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco, prevedendo la possibilità per i Comuni di apporre, a seconda dei casi, vincoli di diversa natura sulle zone interessate.
In particolare, queste non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni. È comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente.
Su tali aree è altresì vietata, per dieci anni, la realizzazione di edifici nonchè di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente all’incendio e sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data, la relativa autorizzazione o concessione.
Infine, sui predetti soprassuoli, sono vietate per cinque anni le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell’Ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla Regione competente negli altri casi, motivata da documentate situazioni di dissesto idrogeologico, ovvero nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici.
In tale ottica, i Reparti Carabinieri forestali : - effettuano la perimetrazione e la misurazione delle superfici percorse dal fuoco, impiantando il “Fascicolo Evento Incendi” (FEI) del “Sistema Informativo della montagna” (SIM), che: • contiene i dati relativi all’evento, nonchè le informazioni fornite dagli assetti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e della Protezione Civile regionale eventualmente intervenuti;
• consente l’estrazione e l’individuazione delle particelle catastali relative alle aree percorse dal fuoco; -nei 90 giorni successivi: • effettuano i rilievi sulle aree interessate dall’incendio (estensione e identificazione delle specie forestali presenti); • aggiornano il FEI, da validare a cura dell’Ufficiale incaricato del Comando Regione Carabinieri forestale.
Completata la procedura, il Comando Regione Carabinieri Forestale comunica alle
Regioni amministrative la disponibilità sul SIM dei dati delle aree percorse dal fuoco.