Ministero dell'Interno - Il servizio di polizia per una società multiculturale. Un manuale per la Po

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–- appendici

ve legate alla propria tradizione musulmana, in materia di religione e di vita familiare. Contro la proposta occidentale furono schierati i Paesi dell’Europa socialista. La Dichiarazione Universale, concepita all’interno delle dinamiche della guerra fredda, fu alla fine un compromesso fra posizioni diverse, che tuttavia trovarono un punto d’incontro. Lo scontro che si ebbe, dunque, nell’elaborazione della Dichiarazione vide una contrapposizione tra le grandi democrazie occidentali e i Paesi dell’Europa socialista. All’interno delle Nazioni Unite era allora assai minoritaria la presenza dei Paesi in via di sviluppo, che vivevano ancora spesso in regime coloniale. Cassese individua tre fonti ideali che concorsero all’elaborazione del testo finale: il giusnaturalismo della tradizione occidentale, lo statalismo dei Paesi socialisti, il nazionalismo5. Gli occidentali proponevano la loro concezione “giusnaturalista”, secondo la quale gli uomini erano dotati in natura di alcuni diritti della persona che lo Stato era tenuto a rispettare. Si trattava dei diritti civili e politici, i soli che gli occidentali intendevano proclamare a livello mondiale. Come si legge nell’articolo 1, “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”, ovvero i diritti umani sono preesistenti allo Stato, il quale basava il proprio consenso su di un “patto sociale” che aveva proprio lo scopo di proteggere gli uomini e non certo di assoggettarli ad esso. Dall’altro lato i Paesi socialisti sottolinearono la centralità dei diritti economici e sociali, in base alla loro concezione “giuspositivista”, secondo la quale lo Stato poteva concedere per sua scelta una serie di garanzie sociali ed economiche, sotto forma di organizzazione generale della collettività. Nell’articolo 22 si afferma infatti che l’individuo non vive isolato, ma inserito nella società, per cui è compito dello Stato garantire a ciascuno la sicurezza personale e il godimento dei diritti. Inoltre i Paesi socialisti chiesero l’inserimento del principio di eguaglianza (ossia il divieto di discriminazioni basate su razza, sesso, colore, lingua, religione, opinioni politiche, nazionalità o altro status), il “diritto di ribellione” contro autorità oppressive, il diritto delle minoranze nazionali a veder riconosciuti e rispettati i loro diritti di gruppo e il diritto all’autodeterminazione dei popoli coloniali. Si trattava cioè di estendere la fascia dei diritti civili e politici in una direzione forte su cui gli occidentali non erano però disposti a dare l’assenso. Infatti gli emendamenti vennero tutti respinti.


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Articles inside

E – Bibliografia consigliata per l’approfondimento

20min
pages 198-211

C – La comunicazione interculturale

36min
pages 174-193

B – I diritti umani

35min
pages 155-173

D – Lista delle organizzazioni italiane impegnate nella lotta alla discriminazione razziale, etnica e religiosa

3min
pages 194-197

4 – Approfondimento sulle comunità rom in Italia

7min
pages 140-143

3 – Come vorremmo che fosse l’operatore di polizia

1min
page 137

3.6 – Standard minimi per la registrazione di episodi razziali

5min
pages 131-134

3.5 – Che fare

2min
pages 129-130

3.3 – Implicazioni per chi è responsabile di personale sottordinato

1min
page 122

2 – L’Italia in movimento

1min
page 136

3.2 – Fattori particolari

3min
pages 120-121

3.4 – Il sostegno alla vittima

9min
pages 123-128

3.1 – Definizioni

2min
pages 118-119

3 – L’azione della polizia

1min
page 117

3.1 - Tutti hanno diritto a capire e a farsi capire

4min
pages 100-102

3 – L’azione della polizia

3min
pages 98-99

2 – Come agisce la discriminazione

18min
pages 104-116

alla stessa cultura

13min
pages 89-97

5.1 – I gruppi di contatto

10min
pages 82-86

dello stereotipo anti-immigrato

9min
pages 73-77

5 – L’azione della polizia

7min
pages 78-81

3.1 - Pregiudizio e stereotipo

10min
pages 66-72

3 – L’invenzione dell’etnia

1min
page 65

4 – Per una polizia al servizio – anche – del cittadino immigrato

5min
pages 39-41

2.1 – Che cosa si intende per cultura

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pages 56-64

2 – Le culture

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2.1 – La vittimizzazione degli immigrati

3min
pages 33-34

3 – Alcune perplessità sull’uso delle statistiche ufficiali

7min
pages 35-38

la responsabilità di unità operative

7min
pages 18-22

5 – L’azione della polizia

20min
pages 42-52

1.1 – Applicare le leggi

5min
pages 15-17
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