Macrogruppo D_Gruppo2

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Scuola di Architettura e Società Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura

LABORATORIO DI URBANISTICA 2014/15 Prof. Antonella Bruzzese, Prof. Anna Moro Tutor: Luca Brivio, Alessandra Girotto, Maddalena Mainini, Paolo Maneo

ASC! attivare spazi comuni

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ISOLA VERDE BORGOMAINEIRO: UNO SPAZIO CONDIVISO SALTO DI SCALA A LAMBRATE Gruppo 2 FEDERICA CASSINA, VALENTINA CATTANEO, MARIA VITTORIA CAZZARO, MARTINA CLARA



INTRODUZIONE


ASC! attivare spazi comuni.

UNO SGUARDO SU LAMBRATE INTRODUZIONE AL LAVORO SVOLTO Questo book è il prodotto finale della riflessione portata avanti durante il laboratorio di urbanistica “ASC! attivare spazi comuni” del primo anno di Scuola di Architettura e Società. Il tema chiave della ricerca laboratoriale è stato lo spazio pubblico, applicato al quartiere di LAMBRATE. Alla base del lavoro sono state create tavole a diverse scale di Milano e Lambrate per conoscere il contesto infrastrutturale, insediativo e dello spazio verde in cui collocare il progetto conclusivo. Abbiamo osservato nella rete infrastrutturale una distribuzione concentrica data dalle cerchie dei Navigli, dei Bastioni e dalla circonvallazione esterna. Lambrate si posiziona al di fuori delle cerchie. Anticamente si presentava come un polo a sè stante caratterizzato da capannoni industriali dati dalla stretta vicinanza con l’omonimo scalo ferroviario. Anche oggi si presenta come un grande quartiere separato dal resto di Milano grazie alla presenza a Nord ed Est di strade ad altro scorrimento (Via Rombon e la tagenziale) e a Sud ed Ovest dai binari ferroviari. Successivamente, dopo un sopralluogo e un rilievo dell’area (zona Martinitt), con la lettura del PGT, è stato possibile conoscere il territorio di Lambrate dal punto di vista tecnico-amministrativo con uno sguardo attento alle trasformazioni in corso (PRU, PII e ATU). Inoltre si è proceduto analizzando i tasselli, evidenziando potenzialità, criticità e opportunità che caratterizzano questa porzione di città. Il percorso di analisi del tassello ci ha portato infatti a scegliere come luogo d’interesse per il nostro progetto uno SPAZIO VERDE RECINTATO e non utilizzato appartenente all’ “Opera pia delle chiese e delle case parrocchiali povere della diocesi di Milano”. Lo scopo del progetto consiste nel processo di ATTIVAZIONE di questo spazio verde di 2180 mq situato nel cuore dell’area RESIDENZIALE a sud della caserma Rubattino. Il progetto mira infatti alla riattivazione dell’area verde in un ORTO-GIARDINO CONDIVISO. I concetti che stanno alla base di questo tipo di trasformazione sono l’agricivismo, l’urban renewal, advocacy planning e l’ecosostenibilità. Come base di partenza per la fase progettuale si è proceduto mediante un’opera di ricerca di esperienze progettuali di successo. Ciò ha permesso di conoscere l’esperienza dei Community Garden, degli orti urbani, degli square londinesi e di studiare riferimenti come P.S. 19 di Ken Smith, l’Isola Pepe Verde a Milano, i casi di Esto no es un solar. Il progetto di attivazione dell’Isola Verde Borgomaineiro prevede un processo di affidamento temporaneo della zona ad un’associazione creata su misura, sul modello dei riferimenti, che si occuperà della riqualificazione e della gestione dell’area. Da questa analisi è emersa la necessità di operare una studio delle dinamiche di fondazione e organizzazione dell’ASSOCIAZIONE che stanno alla base del processo. I membri che rientrano nell’associazione sono principalmente residenti e enti legate alle scuole e oratorio limitrofi. 4


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AREA GIOCHI ISOLA VERDE E SEDUTE

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ASSOCIAZIONE ORTO CONDIVISO

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Queste immagini sono degli estratti dalle tavole appartenenti alla prima consegna. Dalla tavola, che analizza le infrstrutture milanesi, si possono osservare le tre cerchie e la disposizione radiale delle strade di penetrazione discostanti dalla maglia ortogonale di Lambrate. Infatti nella tavola rappresentante la figura insediativa è possibile osservare la disgregazione marcata dalla ferrovia. L’origine industriale è visibile dalla minor densitĂ e dalla presenza di edifici di grandi dimensioni. 6


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Analisi dell’assetto infrastrutturale di Lambrate e schema riassuntivo dell’interrelazione fra zone residenziali e aree verdi (esistenti e potenzialmente trasformabili). 7


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INQUADRAMENTO

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INQUADRAMENTO ISOLA VERDE BORGOMAINERIO DATI PRINCIPALI • Località: lotto posizonato tra Via Giacinto Martorelli, via Silvio Zambaldi, via Luigi Borgomainerio, Lambrate, Milano • Coordinate: 45°28’22.2”N 9°14’47.9”E • Superficie MQ: 2180 mq • Utenza: Ø • Proprietà: Opera Pia delle Chiese e Case parrocchiali povere della Diocesi di MIlano • Condizioni: stato di abbandono, completamente circondato da una recinzione semitrasparente impenetrabile

DESCRIZIONE L’area di intervento consiste in un LOTTO VUOTO, inutilizzato e sfitto delimitato da una recinzione che ne impedisce l’accesso. Il DEGRADO che caratterizza il sito è sottolineato dalla presenza di alberi caduti a terra, rifiuti ed erba molto alta. La stessa RECINZIONE si trova in una condizione di precarietà. Inoltre l’area presenta un dislivello di circa 2,70 m nel punto più profondo, coincidente con il confine nord del lotto. Il sito si colloca al centro di un POLO RESIDENZIALE privo di spazi dello stare. Oltre a poter essere utilizzato dai residenti è una risorsa anche per le persone che frequentano per usufruire dei SERVIZI SCOLASTICI “Cima“ e “Enrico Toti“, situati in via Zambaldi e nelle traversa via Camillo e Otto Cima.

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In queste pagine e nelle seguenti: planimetria dell’area di progetto, sezione AA’ e sezione BB’ (scala 1:1000)

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INQUADRAMENTO ASSE VERDE DATI PRINCIPALI • Località: Via Riccardo Pitteri, Lambrate, Milano • Coordinate: 45°28’30.1”N 9°14’52.2”E • Superficie del lotto: 3370 mq • Utenza: Diverse fasce d’età • Proprietà: Comune di Milano • Condizioni: Ben attrezzata ma poco frequentata

DESCRIZIONE L’ “asse verde” in via Pitteri consiste in una sorta di grande SALVAGENTE che ha principalmente la funzione di suddividere il senso di marcia della via, facilitandone lo scorrimento del traffico. Per un suo maggiore utilizzo, l’Amministrazione Comunale ha suddiviso questo spazio in diverse aree che si rivolgono ad utenze diverse ma che, nonostante ciò, vengono POCO SFRUTTATE: 1) Un parco giochi: spazio recintato di dimensioni ridotte e dotato di quattro attrezzature frequentato da bambini sotto i 10 anni accompagnati da mamme e nonni. 2) Tre spazi di sosta pavimentati dotati di sedute, intervallati da aree verdi con alberi alti e prato, sfruttati nelle ore di pranzo e nel tardo pomeriggio principalmente da adulti e anziani. 3) Un campo da basket recintato, utilizzato da una popolazione di età compresa tra i 15 e 30 anni soprattutto nelle ore pomeridiane. Quest’area è potenzialmente considerabile un elemento attrattore vista la vicinanza con il complesso residenziale per studenti Martinitt. Tuttavia è percepita più come un elemento stradale e un luogo per attendere i pullman alle numerose fermate presenti ilungo la via piuttosto che un’area potenzialmente sfruttabile. 12


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RESOCONTO DEL RILIEVO

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I DATI DELLE INTERVISTE POSSIBILI INTERVENTI E FLUSSI RACCOLTA DI OPINIONI SU POSSIBILI INTERVENTI PROGETTUALI NELL’AREA VERDE Il grafico mostra i risultati ottenuti dalle INTERVISTE su un campione di sedici persone residenti a Lambrate e non, frequentanti il contesto urbano interessato dal progetto di attivazione dello spazio verde. • Le interviste sono state raccolte il giorno 9 Giugno 2015 dalle ore 15.30 in poi, orario di chiusura della Scuola dell’infanzia “Cima”; • I motivi di frequentazione della zona che sono emersi sono legati alla residenza e al servizio delle scuole; • Il mezzo di trasporto prevalentemente utilizzato per raggiungere la zona è l’automobile.

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Profilo

Età

Professione

Residente nella zona

Motivo di frequentazione

Mezzo di trasporto

Proposte di attivazione Luogo di sosta/ “Isola verde” gioco frequentato

Donna, tre figli

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Impiegata

Si

Asilo, per i figli

Auto

Parchetto ben attrezzato Parco dell’Acqua per i bambini perchè attrezzato

Donna, due figli

40

Impiegata

No, a Segrate

Asilo, per i figli

Auto

Parchetto per bambini o parcheggio auto

Parco dell’Acqua perchè ombreggiato

Donna, un figlio

37

Impiegata

Asilo, per i figli

Auto

Area verde o piccola area commerciale

Nessuno, perchè lavoro

Donna, 34 una figlia

Assicuratrice

Asilo, per i figli

A piedi o in auto

Parchetto per bambini

Parco dell’Acqua o via Pitteri

Uomo, un figlio

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Ingegnere

Residenza vicina Auto e asilo

Giardino condiviso

Parco dell’Acqua

Donna

65

Pensionata

Residenza vicina A piedi

Parcheggio o giardino comune

Via Pitteri o Parco dell’Acqua

Donna

76

Pensionata

Residenza vicina A piedi

Giardino tematico

Via Pitteri

Uomo

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Disoccupato

Residenza vicina A piedi o Iniziativa temporanea a in autobus tema

Milano centro

Dalle interviste realizzate risulta evidente che la maggior parte delle persone richiede la creazione di uno SPAZIO VERDE BEN ATTREZZATO per i bambini accompagnato da iniziative di tipo TEMPORANEO per rendere sempre attiva e frequentata l’area. Inoltre è nel desiderio di molti residenti avere a disposione uno spazio all’aperto gestito da loro in CONDIVISIONE. Ciò che sta alla base è la necessità di uno spazio di AGGREGAZIONE, che permetta di svolgere attività differenti adatte alle diverse fasce d’età. Questo luogo appare il più appropriato per la sua collocazione infraresidenziale e il suo attuale stato di inutilizzo.

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FLUSSO DI POPOLAZIONI LUNGO L’ASSE DI VIA PITTERI Dalla raccolta dati effettuata nei ripetuti sopralluoghi, è emerso come l’asse verde di Via Pitteri sia uno spazio pubblico interessato da FLUSSI DISOMOGENEI dipendenti dalla presenza delle quattro fermate autobus.

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ANALISI DELLA ZONA CRITICITÀ L’ISOLA VERDE si presenta come un luogo verde non curato, recintato e inaccessibile. Al suo interno, dalla rete semitrasparente, è possibile osservare la presenza di RIFIUTI e trappole per topi. Questo polmone verde non arricchisce il limitrofo quartiere residenziale. Per quanto riguarda l’asse verde di via Pitteri, la criticità principale è la sua COLLOCAZIONE. Si trova al centro di due vie a scorrimento veloce e quindi ne rende difficoltoso l’utilizzo. Inoltre la zona gioco dedicata ai bambini è poco attrezzata rispetto alla vicina struttura di grandissime dimensioni del Parco dell’Acqua.

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ANALISI DELLA ZONA OBBIETTIVI Il nostro progetto consiste nell’attivazione dell’isola verde attraverso un PROCESSO DI ATTIVAZIONE TEMPORANEA, al fine consegnare ai residenti e agli utenti del complesso scolastico Cima e Enrico Toti un luogo dello stare verde, sicuro ed accessibile. Al fine di creare uno spazio che garantisce un utilizzo da parte di tutte le fasce d’età, si vuole collocare un centro di lettura, un ORTO-GIARDINO CONDIVISO, un’area GIOCHI, una pista da ballo e un’area SPORTIVA. Alla base dell’attivazione sta la creazione di un’ASSOCIAZIONE SU MISURA. Nel caso del già progettato asse verde di Via Pitteri ciò che occorre creare è un ATTRATTORE che migliori il clima della zona creando un COLLEGAMENTO INTANGIBILE con l’isola verde e il grande spazio verde che circonda l’istituto scolastico Manzoni.

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SALVAGENTE VERDE collegamento intangibile attrattore ISOLA VERDE BORGOMAINEIRO 1) Attivazione di spazio verde tramite processo di affidamento temporaneo 2) Creazione di associazione ad hoc 3) Dimensione partecipativa del progetto COMPLESSO RESIDENZIALE MARTINITT PER STUDENTI

POLO RESIDENZIALE Gruppo di edifici che si sviluppano attorno all’area di progetto. I residenti sono i principali fruitori dell’area

COMPLESSO SCOLASTICO Bambini, insegnanti e genitori sono coinvolti nella gestione e utilizzo

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RIFERIMENTI

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P.S. 19 KEN SMITH 2004 P.S. 19 è un progetto di design situato nel Queens, New York, commissionato a KEN SMITH ed associati (Ken Smith Landscape Architect) dalla fondazione “Robin Hood”, nell’ambito della “Library Initiative”, che stava riscuotendo molto successo in America. In particolare, l’iniziativa consisteva in un programma mirato alla costruzione di librerie o spazi ricreativi, allo scopo di riqualificare alcune zone dei quartieri più bisognosi. IIl progetto, realizzato nel cortile della scuola “MARINO JEANTET SCHOOL P.S.19”, unisce la necessaria riqualificazione di una zona eccessivamente asfaltata con la volontà di creare uno spazio di gioco all’aperto, destinato ai bambini, nel quale si possano prevedere anche ATTIVITÀ DIDATTICHE. Nel suo intervento, Ken Smith sviluppa cinque specifici elementi, i quali riprendono le caratteristiche stesse del complesso scolastico P.S. 19. Essi sono: • La realizzazione a pavimento e sulle pareti della scuola di elementi grafici dipinti. In particolare, cerchi colorati. • La disposizione di una tela a ridosso della rete metallica che circonda l’area occupata dal complesso, raffigurante un cielo azzurro pieno di nuvole. • La realizzazione di uno SPAZIO LETTURA, protetto da una rete di grande altezza, con sedute aventi la forma di segmenti di tubi in serie. • La realizzazione di un GIARDINO lineare con farfalle ed uccelli di diverse specie. • La predisposizione di piccoli contenitori mobili, che, una volta riempiti con del terriccio, possono essere usati per l’insegnamento ai bambini delle tecniche per la piantagione e la cura degli elementi vegetali. Il progetto si presenta come esito della collaborazione fra lo studio di Ken Smith con costruttori e gruppi di VOLONTARIATO, che hanno aiutato nel recupero e nell’installazione di tutti gli elementi, all’interno del complesso.Tutti gli spazi, inoltre, sono caratterizzati dalla pratica del riuso e del rinnovo di elementi esistenti. Questo intervento è risultato particolarmente significativo per il nostro progetto, in quanto ne contiene due concetti fondamentali: • La necessaria riqualificazione di uno spazio, potenzialmente sfruttabile, ma lasciato ad un livello minimo di gestione e cura, o addirittura in stato di abbandono. • Il possibile recupero dello spazio stesso, che viene messo a servizio della scuola o di altri enti, direttamente interessati, in quanto prossimi all’area di progetto.

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DIMENSIONI: 13.900 mq LOCALITÁ: 98-2 Roosevelt Ave Corona, New York TIPOLOGIA DI PROGETTO: Riqualificazione e realizzazione di attività didattiche all’aperto all’interno di un cortile scolastico COMMITTENTE: Robin Hood Foundation PROGETTISTA: KSLA DESTINATARIO E GESTORE: “Marino Jeantet School P.S. 19”

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Vista del cortile del complesso scolastico dal “Jackson Boulevard�. (a fianco) Ipotesi di progetto che mostra la creazione di una rete che include uno spazio lettura. La trasparenza del materiale crea uno spazio delimitato ma, al contempo, ben visibile e versatile. (sotto)

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Cinque elementi prototipi sono stai sviluppati e modificati, indirizzandoli verso le specifiche caratteristiche della “Public School 19”: • Cerchi colorati, disegnati sull’asfalto o sulle pareti dell’edificio scolastico • Tela perimetriale dipinta che rappresenta un cielo azzurro con nuvole, avente funzione di schermo • Spazio lettura dedicato ai bambini con sedute a foma di tubo e delimitato da una rete di contenimento • Giardino lineare con piante e fiori volti alla coltivazione e alla cura da parte dei bambini • Mini contenitori mobili per la piantumazione di vegetale, utilizzati a scopi didattici

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Mini contenitori mobili con terriccio per attivitĂ didattiche

Particolare del giardino lineare con aiuole fiorite

Vista del giardino fiorito, in contrapposizione con la ferrovia a fianco della scuola 29


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ISOLA PEPE VERDE RESIDENTI QUARTIERE ISOLA, MILANO 2013 Il Giardino Condiviso “Isola Pepe Verde” è un progetto messo in atto a partire dal 2013 da un gruppo di ABITANTI DEL QUARTIERE milanese di Isola. In particolare, a seguito della perdita dei giardini di Via Confalonieri, la popolazione iniziò a ipotizzare il possibile utilizzo di un’area DISMESSA posta tra Via Pepe e Via Borsieri per la creazione di un giardino comunitario, uno spazio verde di ritrovo e gioco. Precedentemente, l’area in questione era un magazzino edile, di proprietà del Comune, la cui chiusura aveva creato diversi rifiuti abbandonati che aumentavano il degrado del lotto. Così, gli abitanti, nel Gennaio 2011 presentarono il proprio progetto di Community Garden al CONSIGLIO DI ZONA 9, il quale approvò a maggioranza, con una Delibera che richiedeva ai soggetti attivatori dello spazio di inviare una richiesta di riqualificazione a verde dell’area anche all’Amministrazione Comunale. La Delibera che sancì l’ufficiale avvio del progetto “Isola Pepe Verde” arrivò nel 2013 e portò alla nascita di un vero e proprio “COMMUNITY GARDEN” all’interno del tessuto urbano milanese. L’area, seppur in uno stato di abbandono, presentava una recinzione che la conteneva in buona parte, una piccola zona a verde ed un piccolo parcheggio. L’intervento, per la centralità rispetto al quartiere e per la vicinanza con delle scuole materna, elementare e media, risponde pienamente all’esigenza di uno spazio verde di prossimità richiesto dagli abitanti della zona. In esso, le attività previste sono rivolte ad offrire agli abitanti un luogo comune in cui poter stare insieme, rispettandosi l’un l’altro. Vi è una zona, la cosiddetta “Striscia” di Pepe, destinata ad ORTO CONDIVISO, in cui bambini ed adulti possono procedere con la piantumazione e la cura di un piccolo pezzo di terra. Un’altra zona, invece, è dedicata a iniziative sportive, offrendo la disponibilità di tavoli da ping-pong o campi per il basket. Infine, all’interno dell’area è possibile rilassarsi, praticando yoga o leggendo un libro all’ombra di una tettoia. L’Isola Pepe Verde è aperta nei fine settimane e tutti i pomeriggi, con qualche variazione a seconda della disponibilità degli abitanti che, volontariamente, gestiscono l’area.

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DIMENSIONI: 1.600 mq LOCALITÁ: Via Pepe 10, quartiere Isola, Milano TEMPI: 3 anni TIPOLOGIA DI PROGETTO: Attivazione di un’area dismessa ed abbandonata, con la creazione di un giardino condiviso a disposizione del quartiere PROPRIETARIO: Comune di Milano ATTORI: Abitanti del quartiere Isola, uniti in associazione MEDIATORE: Consiglio di Zona 9

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L’area offre attività che coinvolgono diverse fasce di età, abbracciando diverse funzioni sociale. In questo modo, grazie al recupero e all’attivazione di uno spazio inutilizzato e dismesso, è stato possibile realizzarne un nuovo in cui bambini ed adulti possono imparare a convivere insieme e a collaborare per realizzare un servizio che aiuti a migliorare la città stessa.

In analogia con l’obiettivo progettuale da noi prefissatoci, l’Isola Pepe Verde è stata in grado, a partire da un piccolo numero di persone, di portare alla nascita di un polmone verde all’interno del tessuto urbano milanese, gestito dai volontari stessi e che è in grado di coinvolgere sempre più abitanti ed istituti scolastici.

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BEDFORD SQUARE THOMAS LEVERTON 1766 La piazza Bedford, nei pressi del British Museum a Londra, è uno dei più importanti esempi di SQUARE LONDINESE, un tipo di intervento urbanistico che si diffuse durante l’epoca barocca. La progettazione intervenne su una porzione di terreno di proprietà del conte Bedford e si articola all’interno di uno spazio delimitato da villette a schiera. La concezione dello square è legata al possedimento di grandi lotti di terreno appartenenti alla nobiltà che, quindi monopolizza queste aree. A ciò viene affiancato il cosiddetto diritto di superficie o “contratto di leasing”, secondo cui il principale proprietario concede il proprio possedimento ad uno sviluppatore che si prende carico della sua cura e gestione, costruendo edifici in cambio del pagamento di un canone annuo. Viene così a configurarsi un tipo di SPAZIO COLLETTIVO, gestito da uno o più enti, prevalentemente utilizzato da tutta la popolazione, ma che, allo stesso tempo, conserva anche un CARATTERE PRIVATO, in quanto proprietà di una singola persona. Questo è l’aspetto che viene ripreso anche all’interno del nostro progetto dove, appunto, la popolazione si associa per la creazione e la cura di uno spazio comune adibito a giardino comunitario, concesso in gestione da un ente privato, l’”Opera Pia delle Chiese e case”. Inoltre, il periodo di locazione, in entrambi i casi ha CARATTERE TEMPORANEO e, quindi, la gestione dello spazio viene rinnovata nel tempo o, in altri casi, può cessare e la proprietà può essere reintegrata al proprietario originale con piena disponibilità di questa. Tornando al caso esaminato, il Bedford Square si basa su uno schema articolato in elementi differenti: la costruzione della strada, l’individuazione di fronti anteriori e posteriori principali e la creazione di uno spazio aperto intermedio infra-residenziale. La creazione di questo spazio comune pubblico, destinato al godimento visivo dei proprietari e della popolazione, riflette un alto grado di raffinatezza e sviluppo culturale. Lo Square diventa esemplare per la necessità di sviluppare una unità di progetto urbano, garantendo una corretta forma urbana avente caratteristiche estetiche appropriate.

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DIMENSIONI: 12.300 mq LOCALITÁ: Bedford Square,London WC1B TIPOLOGIA DI PROGETTO: Area privata concessa da un nobile alla popolazione che la rende disponibile alla collettività e la gestisce PROPRIETARIO: Conte di Bedford GESTIONE: Residenti della zona

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Lo square londinese, dal punto di vista della progettazione urbanistica, si configura come uno spazio pubblico racchiuso all’interno di un centro abitato, avente la funzione di un centro di raccolta. La caratteristica principale è quella di essere uno spazio aperto, dato in concessione ad un ente gestore, da parte di un ricco proprietario e messo a disposizione dell’utilizzo da parte della popolazione.

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ESTO NO ES UN SOLAR P. DI MONTE E I. GRAVALOS LACAMBRA 2009 “Esto no es un solar” (questo non è un lotto) è un progetto lanciato dall’amministrazione

comunale di Saragozza nel 2009 per ripulire il centro storico e ridurre la disoccupazione. Gli architetti principali sono Patrizia Di Monte e Ignacio Gravalos Lacambra che si sono concentrati sulla collaborazione con i RESIDENTI DEL QUARTIERE per giungere alle idee base per ogni spazio. Il progetto ha preso luogo inizialmente nel centro storico di Saragozza fino ad espandersi in altri 28 siti in giro per la città. L’intervento si articola in tre fasi: inizialmente viene presentato il progetto per il sito da recuperare, in seguito il lotto da riqualificare viene pulito e RIABILITATO, ed infine ci si occupa della manutenzione dello spazio, della eliminazione di graffiti e delle tracce di vandalismo al fine di rendere lo spazio utile per il pubblico. Gli obiettivi del progetto sono: RIVITALIZZARE aree degradate, connettere diversi quartieri tra loro, rianimare lotti abbandonati e collegare il tessuto urbano preesistente attraverso questi lotti, nuovi punti focali nella maglia di Saragozza. Sono stati necessari più di 28 interventi per realizzare questi progetti multipli e sono stati adottati differenti piani d’impiego, che comprendevano oltre a 110 tipi di lavori differenti. I lotti sono diventati dei parchi giochi, dei giardini condivisi, dei piccoli boschetti, dei campi da basket o pallavolo, degli spazi per il ristoro di anziani e giovani. All’interno di alcuni di essi sono presenti tavoli da ping pong e dei campi da bocce e le pavimentazioni sono caratterizzate da disegni-gioco: piste da gioco per Parchis, gioco tipico spagnolo, Tris, Dama, Scacchi e Gioco dell’oca. Tutti questi spazi sono GRATUITI E ACCESSIBILI per chiunque, ognuno può inviare commenti e idee sul blog per comunicare con altri membri della comunità, inoltre sono presenti diverse attività destinate a tutte le fascie d’età come la danza, la pratica di differenti sport, lezioni d’arte e workshops per bambini. Il nome “Esto no es un solar” incoraggia le persone a immaginare cosa può accadere in ogni spazio, proponendo nuovi progetti e la creazione di posti che stanno loro a cuore. L’opera diventa un EVENTO DELLA COMUNITÀ che incoraggia le persone a conoscere e incontrare i loro vicini di casa e sentire un senso di appartenenza al sito. Il nostro progetto riprende molti aspetti di questo intervento come la riqualifica di uno spazio in disuso e il riutilizzo di queste aree come giardini comunitari, parco giochi, aree sportive e zone di ristoro. 38


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DIMENSIONI: 42000 mq LOCALITA’: Saragozza, Spagna COSTI: 2200000 € ANNO DI INIZIO: 2009

TIPOLOGIA DI PROGETTO: Progetto di design partecipativo col fine di rianimare lotti abbandonati nel centro storico di Saragozza e dintorni COMMITTENTE: Amministrazione comunale PROGETTISTI: Patrizia Di Monte e Ignacio Gravalos Lacambra ATTORI: Istituzioni, Consiglio della città, Consiglio di quartiere, 45 associazioni, Asili, Scuole, Centri Diurni

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In queste due immagini si può vedere come in due lotti di Saragozza vengono adottate soluzioni differenti nella sistemazione di orti condivisi, curati da diverse associazioni e dagli abitanti del quartiere.

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In queste aree si vedono diverse zone dedicate alle attività dei bambini e ai giovani, come i giochi da terra, i laboratori, gli il basket, il ping pong, l’hockey e scivoli e altalene. 41


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PROCESSO DI ATTIVAZIONE

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CHE COSA? COMMUNITY GARDEN-COMMUNITY OPEN SPACE

GIARDINO-ORTO CONDIVISO E’ uno spazio nè pubblico nè privato ma condiviso con finalità socioculturali e ambientali. A differenza delle aree verdi pubbliche tradizionali, gli orti condivisi vedono PROTAGONISTI TUTTI i cittadini perchè sono realizzati e gestiti da essi stessi riuniti in associazione. Alla base di ciò vi è un duplice scopo: rendere più accogliente la città in cui vivono e rinsaldare i loro legami sociali. Il giardino-orto condiviso è quindi una PRATICA LOCALE di organizzazione e significazione dello spazio che si traduce in un’idea alternativa di città.

AGRICIVISMO

“Iniziative di carattere agricolo in ambito urbano volte alla riqualificazione ambientale-paesagistica, alla produzione agricola per l’autoconsumo e alla creazione di relazioni sociali basate sulla relazione con le risorse locali” (Ingersoll 2004)

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URBAN RENEWAL

Programma di riqualificazione paesaggistica di aree urbane a media ed alta densità abitativa

ADVOCACY PLANNING

ORTO URBANO

Tentativo organico di promuovere organicamente una partecipazione effettiva del cittadino, di dare spazio decisionale alle comunità locali.

“Nuovi germogli di vita in comune, in cui è possibile coltivare il gusto per la convivialità, lo scambio e la creatività” (Le Roy, Baudelet, 2007)


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VANTAGGI NELLA REALIZZAZIONE DI UN COMMUNITY GARDEN: • • • • • • • • • • • • •

Migliora la qualità della vita delle persone; Funge da catalizzatore per lo sviluppo dei rapporti con il vicinato e tra l’intera comunità di quartiere; Stimola l’interazione sociale; Aumenta l’autostima dei soci; Abbellisce i quartieri; Produce cibo sano (slow food); Riduce le spese alimentari della famiglia; Preserva le risorse; Crea opportunità per la ricreazione, l’esercizio fisico, la terapia e l’educazione; Riduce la criminalità; Crea opportunità di reddito e sviluppo economico; Riduce il calore della città, delle strade e dei parcheggi; Offre opportunità per le connssioni intergenerazionali e trans-culturali.

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CHI? GLI ATTORI IN SCENA

PROPRIETARIO

OPERATORI

UTENTE COMMITTENTE

GRUPPO di PROGETTAZIONE

COSTRUTTORE

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CURIA

ASSOCIAZIONE e ISTITUZIONI

PIANIFICAZIONE DAL BASSO

AUTOCOSTRUZIONE

Opera Pia delle Chiese e Case parrocchiali povere della Diocesi di Milano

- residenti - Scuola primaria “Enrico Toti”. e Scuola dell’infanzia “Cima”. - appassionati di giardinaggio e orticultura - frequentanti del quartiere -Consiglio di zona 3

- architetto - studenti di architettura - paesaggista - artista - tecnico pro-bono - studi di progettazione specializzata no-profit

residenti e i membri dell’associazione collaborano tra loro per la realizzazione del progetto


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ASSOCIAZIONE DI RIFERIMENTO: Denominazione: “La città del sole” - Amici del parco Trotter ONLUS Località: Via Giacosa 46, Milano Carattere dell’Associazione: carattere culturale e socio-educativo, con finalità di solidarietà sociale. Durata dell’Associazione: illimitata Scopi dell’Associazione: • Conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio e le strutture del Parco Trotter • Sostenere e potenziare le ATTIVITÀ DIDATTICO-EDUCATIVE DELLE SCUOLE del Trotter • Promuovere FORME ASSOCIATIVE di cooperazione culturale e sociale, rivolte anche al quartiere e alla città di Milano Organi statutari: • Presidente • Assemblea dei Soci • Consiglio Direttivo, costituito da Presidente, Vicepresidente, Tesoriere e segretari • Collegio dei Sindaci, costituito da Presidente e segretari Alcuni compiti: • Presidente: dirigere l’Associazione e rappresentarla di fronte a terzi e in giudizio; firmare gli atti sociale e sovrintendere alle attuazione dell’Assemblea. • Assemblea dei Soci: nominare i membri del Consiglio Direttivo; deliberare sulle direttive di ordine generale dell’Associazione e sulla attività da essa; deliberare sullo scioglimento dell’associazione, sulla modifica dello statuto e sul trasferimento della sede dell’Associazione. • Consiglio Direttivo: deliberare sulle attività dell’Associazione per il raggiungimento dei suoi scopi; dare parere su atti di carattere patrimoniale e finanziario; revisionare annualmente l’idoneità del socio; nominare Vicepresidente e Tesoriere. • Collegio dei Sindaci: partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, senza potere di voto e verificarne la legittimità delle azioni; compiere una registrazione verbale dei libri contabili e dei rendiconti; convocare l’Assemblea dei Soci in casi particolari. Membri componenti dell’Associazione: INSEGNANTI, GENITORI, RESIDENTI del quartiere, interessati alla difesa dello spazio urbano e alla sua valorizzazione. Attività svolte dall’Associazione: LABORATORI di agricoltura biologica rivolta ai ragazzi; gestione di un farfallario; corsi di strumenti musicali per ragazzi; attività di FIORICOLTURA per tutti; iniziative volte a ricostruire nel quartiere la storia dello spazio urbano del Trotter. 47


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PROPOSTA PER UN’ASSOCIAZIONE ISOLA VERDE BORGOMAINEIRO

PRESIDENTE

DIRIGE L’ASSOCIAZIONE

DELIBERE e CREAZIONE STATUTO

ASSEMBLEA

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente

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Vicepresidente

Segretari

REVISIONI e NOMINE

Tesoriere


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ASSOCIAZIONE DI PROGETTO:

Denominazione: “ISOLA VERDE BORGOMAINEIRO” - ONLUS Località: Via Luigi Borgomaineiro, Lambrate, Milano Carattere dell’Associazione: carattere culturale e socio-educativo, con finalità di solidarietà sociale. Durata dell’Associazione: illimitata Scopi dell’Associazione: • RIATTIVARE il lotto verde inutilizzato e degradato • Sostenere e potenziare le attività didattico-educative della Scuola primaria “Enrico Toti” e Scuola dell’infanzia “Cima”. • Promuovere forme ASSOCIATIVE di cooperazione culturale e sociale all’interno del quartiere Organi statutari: • Presidente • Assemblea dei Soci • Consiglio Direttivo, costituito da Presidente, Vicepresidente, Tesoriere e segretari Enti e membri costituenti l’associazione: • Scuola primaria “Enrico Toti” e Scuola dell’infanzia “Cima” • Centro parrocchiale legato alla chiesa di “SS. Nome di Maria” • Biblioteca “Valvassori Peroni” • Palestra “Level 2” • Genitori dei bambini frequentanti la scuola • Residenti del quartiere Membri componenti dell’Associazione: insegnanti, genitori, residenti del quartiere, appassionati di giardinaggio e orticoltura, individui interessati alla difesa dello spazio urbano e alla sua valorizzazione. Attività svolte dall’Associazione: attività di ORTI DIDATTICI rivolta ai bambini; spazio lettura; attività di fioricoltura; attività di orticoltura; INIZIATIVE DI AGGREGAZIONE per il quartiere;

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COME? IL PROCESSO DI ATTIVAZIONE DELLO SPAZIO Fase 1: PROCESSO DI AFFIDAMENTO TEMPORANEO

UTENTE COMMITTENTE Associazione

PROPRIETARIO Opera Pia delle Chiese e Case parrocchiali povere della Diocesi di Milano

Fase 2: PROCESSO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA

UTENTE COMMITTENTE

PROGETTISTA Professionisti volontari: architetti, paesaggisti, urbanisti, dipartimenti universitari

Associazione

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CARICARE

Associazione ecologista richiede uno spazio per praticare attivamente la sostenibilità e rivendicare il diritto alla “città verde”

SEMINARE

Associazione di cittadini residenti e scuola collabora con professionista per approcci partecipativi di riqualificazione urbana

TRAPIANTARE

Immaginari da

NECESSITA’

Idee e esigenze locali prense in carico a livello istituzionale adottando politiche di rinnovo urbano e attivazione di spazi scarichi

inserire all’interno delle attuali procedure amministrative elementi come le NEGOZIAZIONE, ovvero lo scambio di informazioni tra i cittadini e le amministrazioni locali

eliminare elementi di “neutralità progettuale” che nella definizione dei processi non garantiscono SCELTE EQUILIBRATE e RISPETTOSE delle radici culturali locali

utenti sono chiamati a partecipare alla progettazione attraverso un CONFRONTO DIALETTICO con i progettisti

stipulazione di

definizione di

CONVENZIONE

PROGETTO

eliminare processi di esclusione di larghe fasce della popolazione attraverso processi di SBUROCRATIZZAZIONE e TRASPARENZA, agendo contro la mancanza di rispetto degli interessi ambientali e sociali


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Fase 3: PROCESSO DI AUTO-COSTRUZIONE

Fase 4: PROCESSO DI GESTIONE CONDIVISA

UTENTE COMMITTENTE

UTENTE COMMITTENTE

Associazione

Associazione

utenti partecipano alla realizzazione del progetto in prima persona

- pulizia e bonifica - potatura alberi - impianto idrico - impianto elettrico - impianto di illuminazione - reperimento e posa della terra - predisposizione recinzione e siepi - allestimento dei settori - piantumazione e semina -posa dell’arredo urbano -costruzione di capanno per attrezzi

creazione del

GIARDINO-SPAZIO CONDIVISO

PRATICHE

SPESE

ENTRATE

- Organizzazione eventi - Apertura e chiusura (giorni e orario) - Bilancio - Affidamento parcelle coltivabili - Gestione attrezzatura - Manutenzione - Coordinamento

- Acquisto di attrezzature - Assicurazioni - Acqua, gas, elettricità - Forniture - Tasse - Comunicazione - Terriccio - Piante, semi, concimi

- Contributi - Donazioni - Sovvenzioni - Sponsorizzazioni - Raccolta fondi

GESTIONE CONDIVISA

DI UN GIARDINO-SPAZIO

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PER CHI? UN LUOGO PER TUTTE LE ETA’

UTENTIe TARGET 52

BAMBINI

Sia i bambini residenti nel quartiere, sia quelli frequentanti la scuola primaria “Enrico Toti” e dell’infanzia “Cima” possono usufruire dello parco giochi attrezzato e apprendere la cultura del coltivare attraverso gli spazi predisposti con orto didattico

ADULTI

Gli adulti appassionati di giardinaggio e orticultura hanno l’opportunità di coltivare il proprio hobby in spazi prestabiliti. Inoltre vi è la possibilità si svolgere attività fisica all’aperto, in un luogo di ritrovo comunitario

PENSIONATI e ANZIANI

I pensionati e gli anziani appassionati di giardinaggio e orticultura hanno l’opportunità di coltivare il proprio hobby in spazi prestabiliti. Il giradino-spazio condiviso può rappresentare un luogo di ritrovo e di attività per la popolazione non attiva


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PS 19 Ken Smith, Queens New York Bambini impegnati nella lettura all’ombra degli alberi nel giardino della scuola. Esto non es un solar, Saragozza Spazio condiviso per attività ludiche

Passage 56, Parigi Allestimento per riunione dell’associazione che gestisce il lotto verde

Isola Pepe Verde, Milano Distribuzione delle casse di coltivazione degli ortaggi nel giardino condiviso

Esto non es un solar, Saragozza distribuzione degli orti racchiusi da edifici residenziali

Isola Pepe Verde, Milano Anziano e giovani collaborano alla cura delle colture 53


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CALENDARIO PER L’ATTIVAZIONE DELL’ISOLA VERDE PROGRAMMA QUINDICINALE Per attivare l’isola verde Borogomaineiro, si è stilato un programma della durata di QUINDICI GIORNI, suddiviso in quattro fasi di lavorazioni: - fase 1: SISTEMAZIONE dell’area gestita da volontari e specialisti che si occuperanno dei lavori tecnici di base - fase 2: il MONTAGGIO è la fase che coinvolge tutti gli enti che fanno parte dell’associazione Isola Verde Borgomaineiro. In questa fase viene assemblata tutta l’attrezzatura specifica per ogni zona dell’area - fase 3: PREPARAZIONE del terreno operata dai bambini, assistiti da figure di riferimento. Questà attività con valore didattico permetterà ai bambini di piantare i semi e disporre i fiori nelle aiuole - fase 4: il processo di DECORAZIONE coinvolge in maniera diretta tutte le pesone e crea un senso di appartenza al luogo, fondamentale per attivare l’area.

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FASE OPERATIVA

OPERAZIONE QUOTIDIANA

CHI?

1. Livellamento del terreno e posa dell’impianto idrico FASE 1: SISTEMAZIONE DELL’AREA

2. Posa dell’impianto elettrico e luminoso 3. Posizionamento di alberi e siepi perimetrali

Volontari e specialisti

4. Posa pavimentazione e recinzione perimetrale 5. Costruzione distributore acqua, trasporto elementi

6. Montaggio tettoia dello spazio lettura

Volontari e specialisti

7. Disposizione delle sedute e montaggio giochi FASE 2: MONTAGGIO

FASE 3: PREPARAZIONE DEL TERRENO

FASE 4: DECORAZIONE

8. Montaggio dei giochi e degli attrezzi sportivi

Residenti nel quartiere

9. Posa e montaggio delle fioriere e dei vasi 10. Predisposizione dello spazio di prestito libri

Biblioteca

11. Montaggio cabina di deposito attrezzi

Oratorio

12. Sistemazione della terra e semina 13. Disposizione dei fiori e delle aiuole

Bambini e assistenti

14. Murales e traccia delle superfici di gioco a terra

Oratorio

15. Decorazioni con ghirlande e abbellimento generale

Membri dell’associazione e bambini

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PROGETTO

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FASE PROGETTUALE PRESENTAZIONE L’analisi del processo di attivazione di uno spazio pubblico attraverso la creazione di un’associazione che si prende carico della sua gestione, unita allo studio di progetti affini al tema che si è trattato, ha reso possibile la stesura di un’ipotesi di progetto che tenga conto delle diverse esigenze espresse dalla popolazione residente nella zona. Il progetto può essere suddiviso in TRE AREE TEMATICHE differenti, ciascuna presa in custodia e gestita da uno degli enti che compongono l’associazione “Isola Verde Borgomaineiro”. Il grande spazio dedicato al GIOCO, in particolare, ricopre quasi la metà della superficie disponibile. In esso è previsto il collocamento di una grande PEDANA pavimentata a scacchiera, utilizzabile sia per il gioco degli scacchi o della dama, con pedine di grandi dimensioni, sia come pista da ballo, utilizzata soprattutto in occasione di eventi organizzati durante la settimana. A fianco, invece, saranno previsti giochi adatti ai più piccoli, comprendenti sia i tradizionali scivoli, altalene e dondoli, sia quelli tracciati a terra con il gesso, fra cui la campana o piccoli campi da gioco. L’area sarà prevalentemente gestita, in modo alternato, dalla scuola e dall’oratorio, nonchè dai residenti del quartiere, membri dell’associazione, a seconda delle attività previste. Il luogo dedicato allo “STARE” ha come scopo quello di garantire alla popolazione un luogo dove poter crescere culturalmente e fisicamente. E’ quindi prevista la disposizione di uno spazio di condivisione, prestito e lettura di LIBRI, gestito dalla biblioteca Valvassori Peroni, e di un PERCORSO VITA, i cui attrezzi verranno messi a disposizione dalla palestra Level2 di via Pitteri e gestiti poi dai volontari. Lo spazio culturale, inoltre, sarà dotato di diversi tavolini e sedute, un banco per il prestito e lo scambio dei libri, tutti disposti al riparo di una tettoia. A fianco verrà predisposto un piccolo deposito costruito in legno, per la conservazione di libri e attrezzi sportivi. L’area adibita ad ORTO URBANO si compone di CASSEFORMI fisse, ancorate al terreno, nelle quali vi è la possibilità di coltivare piante e fiori. La gestione avviene prevalentemente da parte dei residenti della zona i quali, inoltre, usufruiscono direttamente del servizio. In quanto spazio adibito a cultura, si rende necessaria la presenza di una costruzione dove sia inserito l’IMPIANTO idrico e di manutenzione del terreno, nonchè gli attrezzi utili per la cura del proprio pezzo di terra. L’orto urbano è l’unico spazio recintato anche internamente, allo scopo di proteggerlo maggiormente. Lo SPAZIO CENTRALE, caratterizzato da sedute attorno ad una zona verde centrale, si configura come il collegamento principale tra le zone tematiche ed è accessibile da chiunque, limitatamente agli orari di apertura e chiusura dell’”Isola Verde”. 58


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LEGENDA:

ATTREZZATURE PRESENTI - SCALA 1:500

RECINZIONE

ACCESI

SIEPE PERIMETRALE

LAMPIONI

SCHEMA PERCORSI

SEDUTE

FONTANELLE 59


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LEGENDA:

SUDDIVISIONE DELL’AREA IN ZONE - SCALA 1:500 60

AREA GIOCHI

ZONA SEDUTE

ORTO CONDIVISO

AIUOLE

SPAZIO DELLO STARE


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AREA GIOCHI

Il settore dedicato ad area giochi TEMATICA prevede un’estensione superficiale di 770 mq circa e si colloca verso il margine settentrionale fino a lambire i muri perimetrali di alcuni edifici residenziali. Il disegno di suolo di questa porzione prevede: • eco-soft pavimentazione antitrauma • struttura playground • scivoli • tappeto elastico • altalene • dondoli • sedute e tavoli • sabbiera • pedana da ballo e scacchi • disegni colorati a vernice per la creazione di giochi

Riferimento di gioco a terra ripreso dal progetto Esto no es un solar (a sinistra)

Allestimento di scacchiera all’interno del Parco Nord di Milano, ripresa nel nostra progetto (a destra) 61


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ORTO CONDIVISO

La porzione di terreno dedicata alla coltivazione di ortaggi e fiori si estende per 460 mq. Essa si colloca in posizione sud-est rispetto al centro dell’area e fa angolo fra Via Luigi Borgomaineiro e Via Giacinto Martorelli. La morfologia del settore è caratterizzata dalla suddivisione in PARCELLE di piccole e medie dimensioni, le quali sono definite dai percorsi previsti per il raggiungimento di esse stesse. Le parcelle si classificano in base all’attore che la gestisce: • parcelle affidate a privati cittadini residenti; • parcelle affidate alla coltivazione condivisa di quartiere; • parcelle gestite dalla Scuola primaria “Enrico Toti e dell’infanzia “Cima”; Inoltre sono previste una serie di ATTREZZATURE e dotazioni per garantire la coltivazione: • sistema idrico di irrigamento; • capanno per attrezzi • attrezzatura per cotivare (picconi, rastrelli, teli in tessuto, trivelle manuali, zappe, eccetera)

Esempi di coltivazioni di ortaggi in casseforme in orti urbani

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SPAZIO DELLO STARE

Con la denominazione di “spazio dello stare” si intende un’area dedicata alle attività fisica e di relax ed è concepita come luogo di convisione e scambio di opinioni. Essa ha un’estensione di 440 mq e si configura ad angolo con il margine verso Via Silvio Zambaldi e Via Luigi Borgomaineiro. Per quanto riguarda il contenuto sono previsti: • allestimento di una LIBRERIA ALL’APERTO munita di tettoia, sedute e tavoli • “PERCORSO VITA” che prevede l’allestimento di 15 stazioni con corrispondenti attrezzature per l’attività fisica all’aperto. Il disegno di suolo che caratterizza questa porzione presenta percorsi pavimentati in pietra e aree destinate alla crescita di prato verde.

Riferimento a Open- Air-Library per la disposizione di spazi per la lettura riparati da tettoia

Esempi di attrezzature previste in un percorso vita

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SETTIMANA DI APERTURA PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

Per ATTIRARE LA POPOLAZIONE e portarla a conoscenza dell’avvenuta attivazione dello spazio verde, si è predisposta una settimana di inaugurazione in cui sono state previste delle attività particolari inerenti ai diversi spazi funzionali progettati. Questa settimana è importante in quanto costituisce un assaggio delle modalità di utilizzo quotidiano dell’Isola Verde. I residenti saranno assistiti durante tutta la settimana dai volontari dell’associazione, COINVOLGENDO TUTTI i membri. 64


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SETTIMANA CAMPIONE PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

Gli spazi presenti all’interno dell’Isola Verde sono utilizzabili da chiunque, con assistenza dei volontari, nell’arco dell’intera giornata. In particolare, l’area è accessibile dalle 8.30 alle 19.30 e le operazioni di apertura e chiusura sono GESTITE DIRETTAMENTE DALL’ASSOCIAZIONE “ISOLA VERDE BORGOMAINEIRO”. Essa, inoltre, considerando gli orari scolastici, lavorativi ed il tempo libero a disposizione della popolazione, organizzerà durante tutto l’arco settimanale delle particolari ATTIVITÀ COLLETTIVE in uno spazio tematico specifico. Nei giorni lavorativi, si tratterà di attività tardo-pomeridiane, mentre nei giorni festivi, le attività avranno durata maggiore. 65


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CASI STUDIO

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URBAN ACTIVATORS: THEATER PODIUM & BRUG GROTEKERKPLEIN ROTTERDAM 2009 Questo progetto si svilppa in un’area colpita dai bomabaramenti della seconda Guerra Mondaie situati di fronte al Duomo Laurenskerk. La successiva ricostruzione del centro della città lascia libero uno spazio (200 mq) tra la facciata principale del duomo e il canale Delftsevaart. Questo luogo, noto come il Grotekerkplein, circondato da edifici cupi e luoghi commerciali non molto utilizzati, si presentava come un cortile non utilizzato(presentava una statua in onore di Erasmo e alcuni alberi allineati su due file), cupo, spoglio e privo di dinamismo. Nel 2004, con l’obiettivo di organizzare questo spazio, un’ ASSOCIAZIONE privata senza scopo di lucro ha suggerito al Consiglio la creazione, tramite un bando, di un piccolo PADIGLIONE-TEATRO, da posizionarsi nel lato non costruito del lotto. Il concorso fu vinto da Atelier Kempe Thill architecs and planners con un progetto che prevede la realizzazione di un volume prismatico che corre parallelo al canale e che chiude il lato occidentale della piazza. Il progetto si compone di due nuclei cubi, posti su di un podio, che sostengono una lastra lunga 30 m e spessa 50 cm realizzando un grande portico orizzontale che incornicia un palcoscenico aperto da entrambe le parti. Il successo di quest’opera è da ricercarsi nella sua VERSABILITÀ dovuta alla presenza di una tenda scorrevole, appesa al perimetro del tetto. Questo elemento, utilizzato soprattutto per le performance teatrali, crea la possibilità di posizionare il pubblico o verso la piazza o sulla sponda opposta del canale. Il podio collocandosi cetralmente, sottolinea l’importanza del canale Delftsevaart, rendendolo un elemento che CARATTERIZZA la zona. Infatti la struttura viene concepita come un volume aperto e trasparente, che mantiene un collegamento visivo tra lo spazio quadrato e il corso d’acqua, evitando una costrizione spaziale. I cubi su cui si instaura la copertura contengono un ripostiglio, i servizi igienici, un impianto per la creazione di una caffetteria e lo spogliatoio di artisti. I materiali utilizzati per il podio sono cemento e acciaio, la struttura in calcestruzzo a vista è resa quasi completamente bianca da un aggregato di ossido di titanio, al fine di garantire questa dialettica tra monumentalità e raffinatezza. I volumi dei nuclei di servizio sono rivestiti con una maglia di acciaio inossidabile. Una barra luminosa a LED dietro la maglia di acciaio illumina i volumi di servizio alla sera, trasformando così il podio in un’inattesa scultura di luce. La metamorfosi garantisce alla struttura la TRASPARENZA, mostrando quasi completamente il canale, o di creare un luogo più riservato e che rafforza il contorno di Grotekerkplein diventando un ELEMENTO ATTRATTORE. Inoltre l’impatto spaziale dell’oggetto è efficiace grazie ad un uso sobrio del colore e del suo design. 68

FEDERICA CASSINA 825597


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COSA: arredo urbano veranda / baldacchino DOVE: centro storico della città COME: nata da un’intuizione di una associazione privata DATI TECNICI LUOGO: Rotterdam (599.472 abitanti) Paesi Bassi PROGETTO: 2005 LAVORI: 2008-2009 AREA: 200 mq COSTO: € 1.033.800 COMMITTENZA: Rotary Club Rotterdam Noord, associazione ‘Grotekerkplein’, OBR Rotterdam PROGETTISTI: Architecs Atelier Kempe Thill e planners, in collaborazione con André Kempe, Oliver Thill, David van Eck, Teun van der Meulen, Kingman Brewster, Takashi Nakamura, Frank Verzijden, ABT, Velp 69


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La planimetria generale della zona mostra la posizione del progetto rispetto al canale e alla figura insediativa preesistente. Come denota lo schema di progetto, esso ha, oltre al ruolo di attrattore, quello di creare un COLLEGAMENTO tra le varie parti del lotto con una dialettica pieni e vuoti, visibile nel prospetto sottostante.

Il progetto nasce per attivare lo spazio antistante il Duomo Laurenskerk lasicato spolio (vedi in basso a destra) dopo la ricostruzione del quartiere a causa della seconda guerra Mondiale (vedi immagine sottostante)

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Il tessuto mobile oltre a sottolinearne i caratteri di TEMPORANEITÀ e di leggerezza, permettono alla struttura di essere utilizzata in molte attività differenti. Come è possibile notare dalle immagini la struttura viene utilizzata in tutte le stagioni grazie alla presenza della copertura, in ogni fascia oraria utilizzando il tessuro come riparo dal sole e da tutte le fasce d’età. Alla base di tutto ciò sta il design semplice e pulito che rende la struttura versatile e quindi attrattiva.

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MULTI-USE HIGH SCHOOL HALL, GAMMEL HELLERUP BIG (BJARKE INGELS GROUP) 2009 Il liceo “Gammel Hellerup” è un LICEO PUBBLICO fondato nel 1894, situato nella città di Hellerup, appartenente al comune di Gentofte, in Danimarca. Il complesso scolastico si componeva di tre edifici rettilinei, costruiti nel 1950 e caratterizzati da superfici con mattoni gialli e tetti a punta, articolati attorno ad un cortile centrale pressoché quadrato. Visto il gran numero di utenti che frequentavano la struttura, l’area centrale veniva utilizzata come luogo per il tempo libero o per la celebrazione di cerimonie. Tuttavia, le condizioni meteorologiche danesi hanno portato alla necessità di uno spazio coperto dove poter accogliere in modo continuativo eventi sportivi o cerimonie di laurea. Fu così che, a tale scopo, nel 2009, la scuola ha affidato ai progettisti del Bjarke Ingels Group il compito di costruire una SALA POLIVALENTE. Configurandosi come una struttura pubblica al servizio della comunità, la scuola ha deciso di destinare l’intero spazio non soltanto agli studenti o al personale scolastico, ma anche alla popolazione che abita nelle vicinanze. Infatti, il contesto in cui il progetto si inserisce è prevalentemente caratterizzato da EDIFICI RESIDENZIALI su lotto isolato ed altre strutture pubbliche. È presente, inoltre, una discreta percentuale di area verde che rende la zona anche molto accogliente e di facile attrazione per la popolazione. Questo, quindi, ha portato anche ad un ottimo utilizzo dello spazio progettato all’interno del complesso liceale. Non avendo a disposizione ulteriori spazi, l’intervento non poteva che realizzarsi nel cortile interno del complesso. Tuttavia, visto il suo utilizzo come principale zona di accesso agli edifici scolastici, per evitare il suo sacrificio, il nuovo edificio viene PARZIALMENTE INTERRATO, creando un collegamento tra i vari spazi liceali sia sopra che sotto terra.Si tratta di uno spazio rettangolare di circa mille metri quadrati, situato a soli quattro metri e mezzo dal livello del terreno. Ciò comporta la realizzazione di muri di sostegno perimetrali in cemento armato relativamente bassi, con conseguente posa di una copertura in travi lamellari incollate, di ventidue metri di lunghezza, che sale dal livello del terreno come una SUPERFICIE CURVA, in modo tale da garantire un soffitto alto, adatto alle manifestazioni sportive. A livello superficiale, infine, la copertura presenta un rivestimento in legno di quercia, sul quale sono stati installati dei banchi bianchi in acciaio smaltato con luci a LED integrate. Questo spazio aperto è diventato, così, uno dei maggiori punti di RITROVO, non solo per gli studenti ma anche per l’intera popolazione frequentante la zona. 72

VALENTINA CATTANEO 830985


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DIMENSIONI: 1100 mq LOCALITA’: Svanemøllevej 87 2900 Hellerup Danimarca COSTI: 7.200.000 € TEMPI: 4 anni INIZIO PROGETTO: 2009 INIZO LAVORI: 2009 FINE LAVORI: 2013 TIPOLOGIA DI PROGETTO: Creazione di una sala polivalente coperta e di uno spazio aperto rivolto alla comunità COMMITTENTE: Liceo “Gammel Hellerup” PROGETTISTA: BIG UTENTI: Studenti e abitanti del quartiere

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INTERVENTO Creare uno spazio polivalente coperto senza bloccare la vista agli altri edifici CENTRALITA’ Se il volume fosse collocato nel centro, ostacolerebbe la funzione di collegamento tra gli spazi scolastici

Il bordo del tetto è caratterizzato da fessure ricavate tra listelli lignei che permettono la penetrazione della luce all’interno della sala polivalente interrata

SPAZIO INTERRATO La disposizione di quattro metri sotto terra permette di lasciare libero il cortile, minimizzando la superficie d’ombra che si creerebbe COPERTURA La forma curva della copertura permette di ottenere un’altezza adeguata alla pratica dei diversi sport

Utilizzo massimo Uilizzo minimo

L’inserimento del nuovo edificio ha determinato una redistribuzione della percentuale di utilizzo dei fabbricati costituenti il complesso scolastico. Gli edifici più utilizzati risultano essere, quindi, la nuova sala polivalente e il nuovo asse d’ingresso che viene a crearsi 74

RIVESTIMENTO La copertura è rivestita con legno di quercia e presenta forature ai bordi per la penetrazione della luce ENTRATA La creazione di una nuova entrata crea connessioni coerenti fra la vecchia e la nuova struttura


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Cortile scolastico prima dell’intervento

Configurazione attuale del cortile

Sezione longitudinale

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PLAZA EUSKADI BALMORI ASSOCIATI E LANTEC 2011 La Plaza Euskadi è un progetto realizzato dalla Balmori Associati e dalla Lantec, sotto la direzione dell’architetto paesaggista Diana Balmori , professore alla Yale University. La Plaza emerge come un PUNTO DI PERNO che unifica i vari elementi circostanti del costruito, come la parte ottocentesca della città, chiamata El Ensanche, alla nuova Bilbao, il campus universitario di Deusto, il Guggenheim Museum, e il fiume Nervión. La piazza è attualmente circondata da edifici contemporanei che comprendono edifici universitari e biblioteche, un centro commerciale, una stazione della metropolitana, alberghi, edifici residenziali e un grattacielo di uffici progettato da più architetti tra cui Gehry, Moneo, Pelli, Siza, Krier, Legorreta e Stern. Plaza Euskadi mira a fornire uno spazio pubblico che unisce il nuovo e il vecchio, l’uomo e la natura, architettura e paesaggio. E’ un modello per una nuova espressione di una PIAZZA PUBBLICA, che spinge sottilmente i confini di progettazione del disegno urbano attraverso l’architettura del paesaggio. Questa piazza è molto particolare per tre motivi: è ovale e non quadrata, è tecnicamente un GRANDE SPARTITRAFFICO ed infine è un luogo verde. La Plaza Euskadi è formata da un percorso centrale, fulcro dell’energia e del movimento urbano circostante, dal quale si diramano tre piccoli spazi di ristoro con colorate sedute in GOMMA RICICLATA. Ogni spazio ha il suo carattere e fornisce un programma estetico e funzionale. La prima zona crea uno spazio tranquillo con gradoni disposti ad anfiteatro di colore blu brillante, che contrastano drasticamente con l’impianto perimetrale composto da viali alberati di forma ovale, panchine e un’area pedonabile; la seconda area è dotata di sedute di gomma a pouf arancioni con bordi lucidi; infine il terzo spazio è adibito a GIARDINO, con un concreto percorso organico, una selezione di arbusti da fiore e un vecchio albero Laegostremia di 100 anni posizionato al suo ingresso. Sotto la metà settentrionale della piazza si trova anche un parcheggio sotterraneo che ospita 1000 veicoli. La Balmori Associati ha optato un impianto di prateria mista, con texture di erbe e fiori di campo per il verde. Le strade principali sono rivestite da cemento antiscivolo, invece nelle tre zone laterali è prevista una pavimentazione. L’illuminazione sulla piazza è formata da alte strutture a matita nella periferia e lampioni curvi nello spazio centrale. La bellezza della piazza risiede nell’espressione delle forme e nell’uso del COLORE, che la rendono sfruttabile da tutte le fasce d’età. Nel 2008 la costruzione della Plaza ha risentito della crisi economica in Spagna che portò lo studio Balmori a riprogettare l’area e a rimuovere delle fontane, a cambiare materiali e a ridurre di un sesto il budget. 76

MARIA VITTORIA CAZZARO 827390


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DIMENSIONI: 10000 mq COSTI: 1370000 € ANNO DI INIZIO: 2008 ANNO DI FINE: 2011 LOCALITA’: Bilbao, Spagna TIPOLOGIA DI PROGETTO: Questa piazza pubblica combina un paesaggio simile a un parco con elementi di design urbano e di espressione creativa, collegando la zona vecchia di El Ensanche alla nuovo area industriale di Abandoibarra COMMITTENTE: Società Bilbao Ria 2000 PROGETTISTI: Balmori Associati e Lantec

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Nella foto in alto si può osservare il variopinto contesto urbano che attornia la piazza: da una maglia residenziale regolare ad imponenti edifici per uffici. Dalla foto si può anche scorgere nelle vicinanze della piazza il Guggenheim di Bilbao, progettato da Frank Gehry che si affaccia sul fiume Nervión. Qui a fianco sono messe a fuoco le tre piccole zone di sosta e ristoro che si diramano dalla via principale creando un andamento sinuoso. 78


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Nelle due foto a sinistra della pagina si possono notare i particolari delle due zone contenenti i due tipi di seduta differenti blu

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OPEN-AIR-LIBRARY KARO ARCHITEKTEN 2009 I residenti di un ex quartiere industriale degradato di Magdeburgo, capitale del Land della Sassonia-Anhalt, hanno dato vita al progetto Open-Air-Library raccogliendo e condividendo libri. I caratteri principali di quest’opera sono il PROCESSO PARTECIPATIVO da parte degli abitanti, la dimensione della SOTENIBILITÀ AMBIENTALE e quella della TEMPORANEITÀ che ha permesso di anticipare la trasformazione suggerendo usi possibili. Questo progetto si trova nella parte sud-est della città, più precisamente il lotto triangolare in cui esso si sviluppa, fa parte del quartiere Salbke, il cui tessuto urbano è il risultato della dismissione delle aree industriali dell’ex Germania Est. Lo scenario di partenza è caratterizzato quindi da vecchi capannoni vuoti, fabbriche abbandonate, scarsità di servizi pubblici e suolo incolto fino a raggiungere 80% del totale. In seguito, analizzando l’area in modo puntuale, emerge il fatto che quest’ultima è definita dall’intersezione tra una strada a doppio senso di marcia e una via minore. Ciò ha fornito la possibilità di sviluppare il progetto tenendo conto della dimensione scenografica. Un tempo, nel lotto abbandonato e in degrado preso in questione, sorgeva una libreria in seguito demolita. Alla base dell’intervento c’era un esperimento di progettazione urbana chiamato “City in trial” che, oltre a migliorare la qualità dello spazio pubblico, si proponeva di rinforzare le relazioni sociali e di promuovere la CONDIVISIONE e la partecipazione attiva alla vita di QUARTIERE. Per comprendere in maniera efficace quali fossero le potenzialità e le criticità dell’area e per definire le strategie di intervento funzionali alle azioni progettuali, si è operato attraverso un processo partecipativo. Infatti, nell’Ottobre 2005, gli abitanti del quartiere, in collaborazione con un gruppo di professionisti, hanno partecipato ad un WORKSHOP della durata di una settimana. A conclusione è stato creato un modello in scala 1:1 di libreria temporanea utilizzando casse di birra. Le mensole e gli scaffali creati ad hoc sono stati riempiti con libri donati dagli abitanti stessi. Questa costruzione temporanea è stata la sede di un piccolo festival di poesia e lettura della durata di due giorni. Il successo dell’iniziativa ha contribuito alla concessione dei fondi, da parte del Governo Federale Tedesco, necessari per la creazione del progetto definitivo. Quest’ultimo si compone di un grande spazio verde dove gli utenti possono sedersi e leggere libri all’aria aperta, un muro spesso che protegge i libri dagli agenti atmosferici, un corpo centrale alto dove ha sede una caffetteria e un piccolo palco dove si possono mettere in scena delle letture pubbliche, concerti della banda locale e spettacoli teatrali della scuola primaria del quartiere. Per il rivestimento del corpo di fabbrica principale sono stati utilizzati moduli bianchi, prefabbricati in acciaio, riciclati dalle facciate del magazzino Hortem di Hamm, edificio costruito nel 1966 e demolito nel 2007. 80

MARTINA CLARA 830075


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TIPOLOGIA DI PROGETTO: riattivazione dello spazio pubblico con creazione di una libreria all’aperto LUOGO: Blumenbergerstrasse 1, Quartiere Salbke, 39122, Magdeburgo, Germania (52°04’28N 11°40’08E) DIMENSIONI: sup.totale 488 mq sup.coperta 160 mq sup. permeabile 328 mq COSTI: 325 000 € COMMITTENTE: Città di Magdeburgo

Bürgerverein Salbke, Fermersleben, Westerhüsen e.V. ATTORI:

(Associazione abitanti di Salbke); progettisti; Città di Magdeburgo; Ministero Federale dei trasporti, delle costruzioni e dell’edilizia della Repubblica Federale Tedesca; Groninger Bad, Aktion Musik e V.; Grundschule Salbke (scuola primaria del quartiere) SPONSOR: Wobau Magdeburg; Hasseroder/ Getranke Breitenstein 81


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L’Open-Air-Library è amministrata da un’ ASSOCIAZIONE DI RESIDENTI e non sono previsti meccanismi di controllo e monitoraggio per il prestito dei libri. La gestione di quest’ultimi si basa sul principio della condivisione: vengono presi in prestito, restituiti o ottenuti in cambio di altri libri. Nonostante le risorse limitate, il successo di questa esperienza progettuale deriva dalla collaborazione tra residenti e progettisti, i quali hanno saputo creare un edificio innovativo sia nella forma che nella funzione. I costi di costruzione bassi e il limitato consumo di energia, oltre alla scelta di materiale riciclato per la costituzione delle facciate, evidenziano un modo responsabile ed ecosostenibile di progettare e utilizzare le infrastrutture pubbliche. La partecipazione cittadina che sta rivitalizzando il tessuto sociale non si è conclusa con la realizzazione dell’edificio ma i residenti hanno preso in gestione la struttura. Questo progetto è esemplare per quei processi di RIATTIVAZIONE dello spazio pubblico che interessano le dimensioni di quartiere.

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PROGETTISTI:

KARO Architekten (Antje

Heuer, Stefan Rettich, Bert Hfermalz di Lipsia)

Architektur

Netzwerk

(Sabine Eling-Saalmann di Magdeburgo); Christian Burkhardt, Gregor Schneider, Mandy Neuenfeld (collaboratori);

Architektur&medien (Michael Meier di Lipsia, ing.strutturista); Ruth Gierhake di Colonia (esperti consultati) TEMPISTICHE: • Studio dell’area: 20042005 • Azione partecipativa e workshop: Ottobre 2005 • Progettazione:2007-2008 • Costruzione: Novembre 2008-Giugno 2009 PREMI VINTI: • European Prize for Urban Public Space 2010 • Brit Insurance Architecture Aeard Award 2011 PLANIMETRIA: 1 Corpo di fabbrica alto con caffetteria; 2 Passerella coperta; 3 Incavo della parete con sedute per la lettura; 4 Piccolo palcoscenico; 5 Spazio verde; 6 Sedute su livelli diversi 83


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BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

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BIBLIOGRAFIA • Daniela Monaco, “Avant Garden. Il paesaggio dei Community Gardens”, in collana “La città e l’altra città”, Palazzo Bonaretti Editore srl, Novellara, Ottobre 2013 • Coscarello Mario, “L’orto urbano come spazio sociale: il caso di Barcellona”, in rivista “Sociologia urbana e sociale”, XXXIV, fascicolo 92-93, (p. 44-59), 2010 • Alessandra Olivi, “Riattivazioni degli spazi urbani e partecipazione dal basso”, in rivista “Sociologia urbana e sociale”, XXXIV, fascicolo 98, (p. 103-122), 2012 • Alessandra Olivi, “Coltivando lo spazio pubblico: l’orto in città come forma di resistenza urbana”, in rivista “Sociologia urbana e sociale”, XXXIV, fascicolo 92-93, (p. 20-37), 2012 • Anna Uttaro, “Dove si coltiva la città. Community Garden e riattivazione degli spazi urbani”, in rivista “Sociologia urbana e sociale”, XXXIV, fascicolo 98, (p. 42-57), 2012 • Silvia Cioli, Luca D’Eusebio, Andrea Mangoni (Zappata Romana-Studio Uap), “Come fare un orto o un giardino condiviso”, Cart’Armata edizioni srl, Terre di mezzo editore, Milano, 2012 • Lolly Tai, Mary Haque, Gina McLellan, Erin Knight, “La progettazione degli spazi all’aperto per i bambini”, in collana Architettura sostenibile, Esselibri S.p. A., Napoli, 2009 • Jane Amidon, Nina Rappaport , “Ken Smith Landscape Architects/Urban Projects: A Source Book in Landscape Architecture”, Princeton Architectural Press, New York, Ottobre 2005 SITOGRAFIA • http://ortodiffuso.noblogs.org • http://www.agricity.it/giardini-condivisi • https://gatsiouvasiliki.wordpress.com/2013/05/16/aaa-passage-56-espace-culturel-ecologique/ • http://www.micoltivo.it/rete/

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SITOGRAFIA PER L’ANALISI DEI CASI STUDIO THEATER PODIUM & BRUG GROTEKERKPLEIN - http://www.publicspace.org/en/works/f042-urban-activators-theater-podium-brug-grotekerkplein - http://www.e-architect.co.uk/rotterdam/open-air-theater-rotterdam - http://www.archdaily.com/228807/urban-podium-in-rotterdam-atelier-kempe-thill - http://www.atelierkempethill.com/0047.html PLAZA EUSKADI - http://www.balmori.com/portfolio/plaza-euskadi - http://landarchs.com/plaza-euskadi-brilliantly-unites-old-with-new/ - http://www.landezine.com/index.php/2013/04/plaza-euskadi-by-balmori-associates/ - https://es.wikipedia.org/wiki/Plaza_Euskadi MULTI-USE HIGH SCHOOL HALL, GAMMEL HELLERUP - http://www.domusweb.it/it/architettura/2015/05/13/big_ampliamento_gl__hellergymnasium.html - http://www.dezeen.com/2015/05/13/big-gammel-hellerup-high-school-sunken-sports-hall-art-school-football-pitchdenmark/ - http://www.dezeen.com/2015/05/13/big-gammel-hellerup-high-school-sunken-sports-hall-art-school-football-pitchdenmark/ - http://www.domusweb.it/it/architettura/2015/05/13/big_ampliamento_gl__hellerup_gymnasium.html OPEN-AIR-LIBRARY - http://www.karo-architekten.de - http://www.mimoa.eu - http://www.inhabitat.com - http://www.archdaily.com - http://www.architonic.com - http://www.publicspace.com

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