Gruppo 6 (2016)_Sport di corridoio

Page 1

LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16 Prof. Antonella Bruzzese, Prof. Anna Moro Tutor: Luca Brivio, Paolo Maneo, Fulvia Proserpio Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni Corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura

ASC! attivare spazi comuni

SPOR DIDICORRIDOIO SPORT CORRIDOIO

BOOK FINALE // Gruppo 6

SARA CEFIS, MATTEO CERETTI, GIOELE COLOMBO, MARZIA COLOMBO

!

*


ASC! attivare spazi comuni.

2


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

INDICE DEI CONTENUTI 1. INTRODUZIONE 2. UNO SGUARDO ALL’ASSE DEL LAMBRO 3. REALIZZAZIONE DEL PERCORSO 4. RIQUALIFICAZIONE DI AREE IN DISUSO 5. RIATTIVAZIONE DI AREE SPORTIVE ESISTENTI 6. PROGETTI DI RIFERIMENTO 7. PROSPETTIVE FUTURE

3


ASC! attivare spazi comuni.

INTRODUZIONE Sport di Corridoio propone la realizzazione di un percorso ciclopedonale che colleghi i due grandi sistemi verdi del Parco Lambro e del Forlanini attraversando longitudinalmente il quartiere di Lambrate e costeggiando idealmente il corso d’acqua del fiume Lambro. Come nel caso di Giochi di strada a Librino, a Catania, il progetto vuol definire al contempo un collegamento tra spazi e un luogo dello stare per la popolazione locale: Per questo motivo, il progetto non riguarda unicamente la creazione di un percorso, ma si occupa anche di riqualificare quattro aree dismesse e inutilizzate intercettate da esso, riconvertendole ad uso sportivo. In tal modo, aree marginali e non vissute vengono trasformate in spazi comuni fruibili dalla popolazione locale, diventando parte del sistema Sport di Corridoio che, in accordo con la nostra idea progettuale, assume un’evidente fisionomia sportiva. La scelta di un tema trasversale all’intero intervento si fonda sulla fiducia nello sport visto come strumento per riappropriarsi dello spazio pubblico, in quanto metodo di aggregazione. La presenza di numerose strutture sportive nell’area di Lambrate, inoltre, rappresenta un’ulteriore opportunità che il progetto si occupa di valorizzare. Attraverso il coinvolgimento di associazioni locali e l’organizzazione di eventi e nuove attività, viene proposta la riattivazione di tali spazi, che, tramite il collegamento ciclopedonale, vengono inseriti all’interno di un’unica rete tematica e fisica.

a

n zio

e di

un percor

so

ci

clo

pe

Cr e

Il progetto Sport di Corridoio si sviluppa dunque in tre differenti linee di azione:

R

ia

or

tiv e

in dis u s o

o

tti

sp

u Riq

is u s

le

zi alifica one di a re e

d o na

d in

vaz

io n e d i str utt

ur

e

Questo studio, tuttavia, per complessità dell’area interessata, rappresenta una esplorazione preliminare, una prima e non ultima parola, un suggerimento per un possibile sviluppo futuro. 4


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

5


ASC! attivare spazi comuni.

UNO SGUARDO ALL’ASSE DEL LAMBRO L’area interessata dal progetto si sviluppa longitudinalmente nel quartiere di Lambrate seguendo il corso del Lambro e dell’infrastruttura della tangenziale, caratterizzandosi per la forte presenza di spazi verdi, tra cui il Parco Lambro e il Forlanini, alle due estremità, e il Parco dell’Acqua, nel tratto centrale. Tale superficie si inserisce in un contesto territoriale di ampio raggio lungo il corso del Lambro, soggetto ad una riflessione progettuale complessa e di lunga durata. Molte iniziative, tra cui il progetto ReLambro, avanzano l’idea di una riqualificazione e di un ripristino della funzionalità ecologica della porzione del territorio ad Est di Milano, sottolineandone l’importanza a livello regionale. Il Grande Forlanini, dal Maggio 2014, ha contribuito alla realizzazione di un grande parco territoriale raggiungibile anche dal Duomo con una pista ciclabile, occupandosi così di creare un ampio sistema che unisca il centro di Milano alle aree della periferia Est. L’area è complessa, sfruttata e soffocata da una fitta matrice urbana e da una diffusa rete di infrastrutture che ne frammentano la continuità naturalistica e fanno venir meno il ruolo “ecologico” del fiume, ma il quadro ambientale non è completamente compromesso. È ancora possibile sviluppare una controtendenza che dia nuovo impulso alla cura ecologica della periferia milanese e che renda vivibili spazi ora visti come marginali o, in certi casi, nemmeno percepiti. All’interno di questo sistema, Sport di Corridoio inteviene su un’area più ridotta, cercando di dare spunti di riflessione e proposte che mirino, da un lato, alla realizzazione di un sistema nella dimensione del quartiere, dall’altro alla finalità propria di una realtà più ampia, sopra citata.

6


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Dopo aver dato uno sguardo agli attori che già si occupano dell’area interessata dal nostro progetto, per avere un quadro più completo, abbiamo analizzato anche la fisionomia del territorio in sé, svolgendo un’analisi che vuole suggerire quali siano le criticità e le risorse che caratterizzano la zona. L’intervento agisce su un territorio caratterizzato dalla presenza di diverse aree verdi. Queste sono costituite da parchi, come già detto, ma anche da campi coltivati sfruttati per l’attività agricola. Tra questi il principale è il Parco Agricolo, a sud dell’Ortica, che comprende aree sfruttate per diverse coltivazioni separate tra loro dai tracciati determinati dal passaggio delle macchine da lavoro, potenzialmente sfruttabili ai fini del nostro progetto. Tracciati già esistenti sono inoltre costutiti da tratti di pista ciclabile, seppur rari e scollgeati tra loro. L’area presenta inoltre un’alta concentrazione di strutture sportive collocate principalmente nei pressi dei grandi parchi. La presenza di questi spazi, associata a quella di aree abbandonate potenzialmente trasformabili, costituisce una grande risorsa per la costituzione del percorso ciclopedonale in progetto. D’altra parte però l’area è caratterizzata dalla struttura infrastrutturale ferroviaria, che delimita a sud e a ovest il quartiere, isolando la zona dell’ortica. La ferrovia e la presenza di strade dalla larga sezione o dalla grande intensità di traffico, come viale Rubattino o il cavalcavia Buccari, costituiscono elementi di frammentazione difficilmente risolvibili. Altra criticità dell’area consiste nella presenza delle aree industriali limitrofe al corso del Lambro, che ne ostacolano la percorribilità delle sponde, assieme alla struttura della tangenziale che, seppur sopraelevata, si sovrappone in alcuni punti al corso del fiume.

Parco Lambro

Parco Rubattino

Parco Forlanini

Parco agricolo Sud MIlano

7


ASC! attivare spazi comuni.

LEGENDA Aree potenziali

Verde agricolo

Parchi urbani

Sistema grandi parchi Verde poco utilizzato

Aree di cantiere

Campi sportivi

Edifici industriali

Cascine

Barriere

Preesistenze ciclabili

8


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

9


ASC! attivare spazi comuni.

1. REALIZZAZIONE DEL PERCORSO Lo sviluppo del percorso ciclopedonale, di circa 8 km, è articolato tenendo conto di diversi criteri, tra cui: - massimo sfruttamento della preesistenza - minimo intervento per l’attuazione del percorso - continuità della linea ciclabile - sicurezza nei punti critici di attraversamento In base a tali accorgimenti il percorso ha assunto caratteristiche differenti a seconda delle necessità, configurandosi come pista ciclabile, laddove la preesistenza offre tale opportunità, come pista nuova a sé stante, nei punti di collegamento più problematici, o come percorso su viabilità ordinaria, dove la sicurezza lo consente. Il tracciamento del percorso dunque, sfrutta la preesistenza di alcuni tratti ciclabili lungo la rete viaria e del Parco dell’Acqua. Il complesso PRU Rubattino ha portato alla nascita del Filo Rosso di Lambrate, una pista sopraelevata che permette il superamento della tangenziale all’altezza di Via Rombon, proponendo una soluzione efficace alla barriera dell’infrastruttura. A Sud dell’Ortica, invece, la pista di Via Corelli fornisce un collegamento con il centro cittadino, riallacciandosi all’arteria di Viale Argonne. Tali tratti vengono collegati tra loro da percorsi che si pongono al margine stradale o che attraversano aree sterrate, per la cui realizzazione è richiesto il minimo grado di intervento possibile. I percorsi su viabilità ordinaria. invece, interessano passaggi urbani obbligati, dove non siano state individuate soluzioni alternative adeguate. In tal caso il progetto individua interventi specifici per rendere compatibile il transito delle biciclette in sicurezza e nel rispetto del codice della strada: modifiche nella segnaletica orizzontale e verticale, variazioni geometriche della strada e segnalazioni dei nodi problematici, in modo da regolare il traffico e creare le condizioni di sicurezza per una convivenza tra differenti vie di trasporto. Gli attraversamenti, inevitabili se non si vuole intervenire con ponti o sottopassi, sono stati studiati e in alcuni casi riprogettati per rispondere alle esigenze del nuovo innesto. L’attraversamento di Via Rubattino rappresenta uno di questi punti critici, in cui un intervento risulta necessario per la continuità del percorso. Esso avviene all’altezza del parcheggio del Parco dell’Acqua ed è regolato da un semaforo; tuttavia la ridotta sezione dell’isola di traffico consente il passaggio di un pedone e dunque ha bisogno di un ampliamento. 10


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Altri problemi di percorribilità del percorso si riscontrano in corrispondenza dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi, che non sempre sono stati pensati per un possibile passaggio di biciclette. Il primo sottopassaggio collega zona Ortica con via Camillo e Otto Cima. Nonostante la sezione stradale consenta la presenza di una doppia corsia, ai lati si trovano due marciapiedi con una sezione molto limitata; una possibile soluzione potrebbe essere l’eliminazione del marciapiede per lasciar spazio alla pista, consentendo così una percorribilità migliore e più sicura per i velocipedi e per i pedoni. Il sovrapassaggio che si colloca subito dopo il sottopasso, unisce il quartiere Ortica con via Corelli, in questo tratto si ha il problema opposto, in quanto il sovrapassaggio è accessibile solamente ai pedoni, data la presenza di più rampe di scale.

È stata inoltre ipotizzata la realizzazione di una pista ciclabile in sede protetta che possa passare sotto il viadotto. Questa operazione è possibile attraverso la rimozione della rete metallica che separa la strada dall’area sottostante il viadotto e attraverso la rimozione della vegetazione spontanea per permettere l’inserimento del percorso.

11


ASC! attivare spazi comuni.

LEGENDA Valorizzazione della presistenza Modifica della preesistenza Creazione di parti del percorso Percorso cilabile preesistente Percorso ciclabile in progetto

Modifica della segnaletica orizzontale Restringimento della carreggiata e creazione di una corsia ciclopedonale

Collegamento alla pista ciclabile già esistente

Utilizzo della carreggiata

Per tale breve tratto risulterebbero eccessivi i lavori per la creazione della pista ciclabile

Modifica della segnaletica stradale Introduzione del senso unico di circolazione per i veicoli in modo da riservare una corsia al percorso ciclopedonale

Creazione di un tratto ciclopedonale Riqualificazione dell’area e creazione di percorso

Modifica spartitraffico

12

Creazione di un tratto

Per facilitare l’attraversamento è necessario modificare la sezione dello spartitraffico


Creazione di un tratto ciclopedonale

Riqualificazione dell’area e LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16 creazione di percorso

Modifica spartitraffico Creazione di un tratto ciclopedonale

Creazione di un nuovo parco all’interno del quale si inserisce un percorso ciclopedonale

Ponte pedonale

Il ponte potrebbe essere utilizzato anche dai ciclisti ma la scomodità delle scale rende necessaria l’installazione di un ascensore per il trasporto del mezzo

Per facilitare l’attraversamento è necessario modificare la sezione dello spartitraffico

Creazione di un tratto ciclopedonale

Creazione di un percorso lungo un tratto stradale poco trafficato

Riqualificazione del margine stradale

Riqualificazione del margine e della parete che delimita la ferrovia

Collegamento alla pista ciclabile già esistente

13


ASC! attivare spazi comuni.

La scelta del tipo di pavimentazione è mirata al raggiungimento del minore impatto economico e ambientale. Per questo motivo nei tratti in cui il percorso si sviluppa su viabilità ordinaria, si è suggerito di procedere con la semplice manutenzione del margine stradale; nei parchi la pavimentazione è caratterizzata dall’utilizzo di calcestre, materiale che comporta una costante manutenzione a fronte di costi contenuti di realizzazione iniziale. Ha inoltre caratteristiche di permeabilità e comfort nell’uso, che lo rendono appropriato nel contesto del parco. Il percorso in progetto, nonostante l’inevitabile accostamento di pavimentazioni di natura e aspetto differente, vuole garantire una continuità percepibile non solo sulla carta, ma anche visivamente. Per questo motivo il esso è caratterizzato dalla presenza di un elemento di continuità a basso costo, una semplice linea arancione dipinta sull’asfalto. Tale elemento, come fosse un “filo di Arianna” da seguire per non perdersi nelle vie del quartiere, vuole accompagnare il fruitore da un estremo all’altro del tracciato.

Il progetto, snodato tra le vie di Lambrate, suggerisce inoltre alcune alternative di percorso (rappresentate nelle mappe da uno spessore di linea più sottile), tenendo in considerazione le opportunità rese possibili dai progetti che già agiscono sul territorio.

14


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

LEGENDA Pavimentazione percorsi ciclabili Pavimentazione asflatata Pavimentazione in calcestre Percorso ciclabile in progetto

15


ASC! attivare spazi comuni.

UNO SGUARDO AL FUTURO Nell’area interessata dal progetto Sport di Corridoio sono previsti gli interventi del PRU Rubattino e del progetto Grande Forlanini, con la collaborazione di M4. Queste realtà progettuali modificheranno la fisionomia del quartiere di Lambrate. Per questo motivo, nella progettazione del sistema Sport di Corridoio, abbiamo rivolto uno sguardo al futuro riflettendo su quali varianti potessero essere introdotte nella porzione centrale e all’estremità sud del percorso ciclopedonale da noi progettato. L’area attualemente dismessa a est del quartiere Rubattino è destinata alla costruzione di una nuova area residenziale ad est, del palazzo di Cristallo più ad ovest e la ristrutturazione dei capannoni dell’INNSE. Gli edifici si rapporteranno tra loro grazie a un sistema di viali ciclabili e pedonali e aree verdi. In corrispondenza di tale area il percorso ciclopedonale potrebbe in futuro modificarsi costituendo una via alternativa che attraversi l’isolato. A sud il progetto Grande Forlanini comporterà la realizzazione di un tracciato ciclabile che sfrutterà i viali di delimitazione dei campi del Parco Agricolo. Il Grande Forlanini ha infatti come scopo la realizzazione di un parco metropolitano continuo, un’area che ha come filo conduttore il fiume Lambro, visto non più come convogliatore di scarichi ma come una vera via ecologica. Questo grande progetto pone tra i suoi obiettivi, il collegamento tra Viale Argonne, ad ovest della ferrovia, e il parco Forlanini, attraversando alcune aree di valenza storico-rurale per la persistenza di alcuni nuclei agricoli. Verrà inoltre realizzato un ponte che attraversa il fiume Lambro poco più a nord dello svincolo autostradale che collega viale Forlanini alla tangenziale Est. La presenza di questo nuovo collegamento potrebbe in futuro semplificare il percorso per il raggiungimento del Parco Forlanini, e al contempo arricchirlo con nuovi tratti ciclabili che ne estendano la trama.

16


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

LEGENDA PRU Rubattino

Progetto Grande Parco Forlanini Parco Agricolo Sud Milano Parco Forlanini

Percorso ciclabile in progetto Possibili modifiche future

17


ASC! attivare spazi comuni.

2. RIQUALIFICAZIONE DI AREE IN DISUSO Il percorso in progetto intercetta quattro aree abbandonate concentrate nella porzione centrale del tracciato, sul margine est del quartiere Lambrate. Il progetto Sport di Corridoio prevede una loro riqualificazione volta alla creazione di nuovi spazi di aggregazione per la popolazione locale. In accordo con la nostra idea progettuale le quattro aree sono state pensate mantenendo il tema sportivo come filo conduttore. Ognuna di esse è stata infatti concepita come un’area verde costeggiata dal percorso ciclabile e attraversabile pedonalmente, dove un’ampia superficie viene destinata a campi sportivi che coinvolgano la popolazione locale in attività differenti, spaziando dal calcio, al basket, alla pallavolo, al tennis. Accanto a questi campi saranno presenti aree riposo nel verde e superfici pavimentate che fungano da collegamento ma anche da aree di servizio dove sia possibile lasciare le biciclette per sostare nel luogo. Il nostro progetto propone una schematizzazione funzionale delle aree coinvolte, senza scendere nel dettaglio dell’arredo urbano o dell’attività sportiva associata ad ogni singolo campo, bensì indicando una strategia progettuale che possa affiancarsi alle opportunità offerte da tali contesti, più o meno urbani, più o meno naturalistici e sempre in stretto rapporto con l’infrastruttura.

18


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

AREA DI VIA ROMBON La prima area si trova a est della tangenziale, vicina all’Istituto scolastico Sacro Cuore, e affaccia a nord su via Rombon, dove passa il percorso ciclopedonale in progetto. L’area, accessibile in due punti situati quindi sul lato nord, presenta quattro zone adibite a campi sportivi, la più grande delle quali ha le dimensioni di un campo da calcio. Tutto intorno alla zona centrale corre un percorso pavimentato percorribile a piedi ed eventualmente in bicicletta dove potrebbero essere collocate eventuali rastrelliere e altre strutture di servizio. La vegetazione che separa a ovest l’area dalla scuola adiacente viene ripresa sul lato opposto con un filare di alberi che ombreggi il percorso nelle ore del mattino e al contempo funga da schermo all’infrastruttura andando a creare un ambiente più raccolto. Una funzione analoga è svolta dall’alberatura sul lato nord.

LEGENDA Campi sportivi

Aree verdi di sosta

Superficie pavimentata Parcheggi

Percorso ciclabile in progetto 19


ASC! attivare spazi comuni.

AREA DI VIA CADUTI DI MARCINELLE La seconda area si sviluppa linearmente lungo il lato sud di un ampio campo agricolo. Nell’estremità ovest è presente un parcheggio per automobili che sfrutta lo spazio sottostante la tangenziale. L’area affaccia su via Caduti di Marcinelle, una strada dalla larga sezione al margine della quale passa il percorso ciclabile in progetto. Un filare di alberi separa la pista dal flusso automobilistico, mettendo in sicurezza la zona. Quest’ultima presenta una successione di ambienti lineari, intervallati da attraversamenti che dalla ciclabile conducono a un percorso pedonale a essa parallelo, che si ricollega a sua volta al parcheggio, la cui presenza avvalora la zona consentendone una facile raggiungibilità. Delle sei aree che si vengono a creare, quattro di esse sonno adibite ad uso sportivo, due al riposo e alla sosta. Le dimensioni delle aree sono studiate in modo da rendere praticabile al loro interno la maggior parte delle diverse tipologie sportive.

20


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

AREA RUBATTINO TANGEZIALE EST La terza area si colloca a sud di via Rubattino, nelle immediate vicinanze della tangenziale est. L’intensità del traffico urbano, non visibile nell’ultimo caso grazie al dislivello tra l’infrastruttura e il piano strada, viene nascosta alla vista, a nord, tramite un filare alberato che prosegue sul lato est ombreggiando la zona nelle prime ore del giorno. Sono state individuate nel ridisegno dell’area tre zone riservate ad uso sportivo, affiancate da un’area di sosta pavimentata dove vengono collocate delle sedute. La presenza di una recinzione sul lato con affaccio strada garantisce la messa in sicurezza dell’area. Per il disegno dei campi sportivi in questione ci si potrebbe riferire a quanto realizzato nel 2014 a Melbourne, in Australia, nella A’Becket Urban Square. Anche in questo caso l’intervento consisteva nella riqualificazione di un’area abbandonata indirizzata alla creazione di uno spazio dove ancora una volta lo sport venisse utilizzato come espediente per l’aggregazione sociale della popolazione locale. L’elemento che caratterizza il progetto, e che potrebbe essere ripreso nell’area da noi trattata, è la multifunzionalità dei campi sportivi, che consente l’ottimizzazione dello spazio disponibile. All’interno di essi è infatti possibile praticare sia il basket, che il calcio, che la pallavolo grazie alla sovrapposizione dei disegni dei vari campi necessari tramite differenti colori.

A’Becket Urban Square

21


ASC! attivare spazi comuni.

AREA EX LICEO MANZONI L’ultima area si colloca in prossimità dello svincolo autostradale di Rubattino, a ovest del parco Rubattino-Maserati, che passa al di sotto della tangenziale. Utilizzata dalla ex succursale del liceo Manzoni nella sua parte nord, l’area presenta un campo da calcio oggi abbandonato, che il progetto si propone di recuperare. A questo si affiancano altri campi di minori dimensioni e aree pavimentate dove potrebbero essere poste tribune per poter assistere alle partite. La connotazione sportiva che il progetto si propone di attribuire all’area potrebbe dare nuova vita anche al parco adiacente, cercando di aumentarne la frequentazione. La barriera infrastrutturale della tangenziale verrebbe infatti ad annullarsi grazie all’attivazione dell’area ad essa sottostante, vissuta nel quotidiano.

22


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

23


ASC! attivare spazi comuni.

3. RIATTIVAZIONE DI AREE SPORTIVE ESISTENTI Il percorso ciclopedonale Sport di Corridoio attraversa diversi impianti sportivi esistenti, di gestione pubblica o facenti parte di circoli privati. Su questi si concentra il nostro terzo intento.

Centro Schuster

L’abbondanza di strutture sportive costituisce senza dubbio una risorsa per l’area e l’opportunità di creare un ampio sistema tematico, che possa conferire un carattere forte al territorio e determinarne l’importanza in tale settore. Dopo una prima fase di mappatura di tali spazi, dalla quale emergono le caratteristiche di ciascuna struttura, l’obiettivo è quello di dar valore a queste realtà imponendo il passaggio del percorso ciclopedonale, con la volontà di incrementare così l’uso da parte della popolazione. L’attivazione degli spazi è mediata, inoltre, dal coinvolgimento di associazioni sportive locali attraverso la promozione di nuove attività, anche solo temporanee, e dal necessario incontro con le istituzioni, perché affiori la rilevanza che può avere lo sport nelle politiche di sviluppo del territorio. L’incentivo della pratica sportiva può essere favorito attraverso azioni e interventi con investimenti minimi di natura economica ma che richiedono invece di una diversa prospettiva di natura culturale. Posto che non occorrono grandi impianti sportivi per praticare un’attività, è necessario che lo sport venga visto e vissuto come una funzione rilevante delle qualità delle nostre città. Così, oltre a contribuire alla riappropriazione dello spazio pubblico da parte della popolazione, esso può favorire al contempo la salute ed il benessere dei cittadini e ricostruire un legame più stretto con i luoghi e con il territorio.

Centro Sportivo Saini

24

Area sportiva Rubattino


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Centro sportivo “M. Casarei”

Gestione: Associazione polisportiva Cimiano e A.C. MilanStrutture: 2 campi da calcio a 5, 4 campi da calcio a 11

Tennis club Ambrosiano

LEGENDA Campi sportivi pubblici Campi sportivi privati

Percorso ciclabile in progetto

Gestione: privata Strutture: 16 campi da tennis e una piscina

Centro Schuster Campi sportivi “Sacro Cuore”

Gestione: privata Strutture: 2 campi da calcio

Campi sportivi dell’oratorio

Gestione: Parrocchia S.S. Nome di Maria Strutture: 3 campi ad uso vario

Gestione: associazione libera Strutture: 2 campi da calcio a 11, 3 campi da calcio a 7, un campo da calcio a 5, pista di atletica, campo da pallacanestro, campo da pallavolo, campi da tennis

Campi sportivi parco Rubattino

Gestione: comune di Milano Strutture: un campo da calcio e uno da basket

Centro sportivo Saini Junior Tennis “Dario Mattei Gentili”

Gestione: privata Strutture: 11 campi da tennis

Gestione: Milanosport (società del comune di Milano) Strutture: palestra, campo da calcio, campo da beach volley, campo da tennis, pista di pattinaggio

Centro sportivo “Piccolo Stadio Scarioni 1925” Gestione: società sportiva Strutture: 2 campi da calcio

25


ASC! attivare spazi comuni.

IDROTTSOASEN HELSINGBORG ARENA Kragh & Berglund 2013

Il progetto “Idrottsoasen”, tradotto come “Sport Oasis”, si colloca alle spalle del centro sportivo coperto di Helsingborg, in Svezia. Realizzato nel 2013 il progetto si propone di creare uno spazio all’aperto dedicato all’attività sportiva, volto all’aggregazione della popolazione locale. Sport Oasis è una zona completamente gratuita, accessibile e rivolta a tutte le fasce di età, dai ragazzi ai più anziani. Questo tipo di ambiente vuole stimolare uno stile di vita attivo, proponendo più attività in modo da invogliare ogni cittadino a partecipare. Gli sport praticabili nell’area - come il basket di strada, floorball, parkour, calcio, tennis, ping-pong, arrampicata, skateboard e hockey - non richiedono l’utilizzo di una propria attrezzatura in quanto è possibile noleggiare quest’ultima in loco. Il progetto guarda allo sport in tutte le sue possibili declinazioni, includendo nelle attività proposte la danza, con l’inclusione di una pista da ballo dove i cittadini possono collegare i propri smartphone al sistema audio. Caratteristica dell’area è la pavimentazione: ogni campo è caratterizzato da una diversa colorazione del suolo in gomma, rendendone più facile l’individuazione. I sentieri di collegamento, percorribili pedonalmente ma anche in bicicletta, sono invece dotati di dispositivi sensibili al movimento, in modo da provocare l’accensione dell’illuminazione urbana. Il campo, gestito dall’amministarzione comunale e dalla direzione della scuola adiacente, ha riscosso un grande successo. Esso viene infatti quotidianamente utilizzato dalla popolazione locale e al suo interno vengono promosse frequenti attività aventi carattere temporaneo.

26


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

LUOGO: Helsingbord, Sweden DIMENSIONI: 15.000 mq

TIPOLOGIA DI PROGETTO: Creazione di un nuovo spazio urbano destinato all’attività sportiva e all’aggregazione sociale ATTORI: Comune di Hesingborg

Dall’alto: Masterplan di progetto Render Prete d’arrampicata e campi da calcio nel progetto finito 27


ASC! attivare spazi comuni.

A’BECKETT URBAN SQUARE

Peter Elliott Pty Ltd Architecture, Urban Design Taylor Cullity Lethlean 2014 Il progetto “A’Becket Urban Square”, realizzato nel 2014, consiste nella riqualificazione di un’area abbandonata situata a Melbourne, in Australia, adiacente al campus universitario RMIT. L’intervento ha carattere temporaneo ed è indirizzato alla creazione di uno spazio dove sia gli studenti universitari, sia i cittadini possano trascorrere del tempo all’aria aperta svolgendo diverse attività. Ancora una volta lo sport viene utilizzato come espediente per l’aggregazione sociale della popolazione locale. Nell’area sono infatti praticabili il basket, il calcio e la pallavolo. L’elemento che caratterizza il progetto è però la multifunzionalità dei campi sportivi, messi in sicurezza tramite barriere semitrasparenti che li separano dalla strada, che consente l’ottimizzazione dello spazio disponibile. Ciò rende possibile l’utilizzo di parte della superficie per la creazione di un’area arredata con sedute e un angolo ristoro, dove la popolazione può osservare le attività, conversare o riposarsi. L’arredo urbano è realizzato tramite l’utilizzo di materiali riciclati e il reimpiego di oggetti del quotidiano, come per esempio bancali, cassette ecc. ridipinti riprendendo i colori che caratterizzano le linee di delimitazione dei diversi campi sportivi. A ciò si aggiunge la realizzazione di murales a tema naturalistico realizzati dal designer Ash Keating. L’area, immersa nella realtà urbana di Melbourne, si configura come uno spazio all’aperto, colorato e vissuto dalla popolazione locale, otenuto tramite la trasformazione di uno spazio non utilizzato.

28


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

LUOGO: RMIT at Melbourne, Victoria, Australia DIMENSIONI: 2.800 mq COSTO: 1.200.000 $

TIPOLOGIA DI PROGETTO: Creazione di uno spazio urbano destinato all’attività sportiva e all’aggregazione sociale ATTORI Amministrazione locale, Ash Keating designer, Univers Graphics

Dall’alto: Foto dell’area di progeto Area relax Campi sportivi 29


ASC! attivare spazi comuni.

30


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

PROSPETTIVE FUTURE Nell’arco di pochi anni l’aspetto dell’area Est di Milano, toccata dal progetto, potrebbe subire sostanziali modificazioni in seguito alla realizzazione di interventi di grande portata. Entro il 2022 il progetto M4 porterà al collegamento tra l’aeroporto di Linate e San Cristoforo, facendo tappa in molti parchi pubblici milanesi, tra cui il Forlanini. La realizzazione della nuova linea metropolitana non solo determinerà il miglioramento del trasporto pubblico nelle aree interessate, ma potrebbe definire un cambiamento significativo nella loro immagine, favorendone la connessione con il centro città. Per vicinanza, l’intero quartiere di Lambrate ne risulterebbe coinvolto. Un secondo progetto, non ancora in opera ma quasi, da anni tenta un intervento con la costruzione di un nuovo centro commerciale a Segrate. Il peso del progetto, in termini di impatto sul territorio, è indubbiamente enorme e andrebbe ancor più a focalizzare l’attenzione su quest’area. Il nostro progetto, andando ad interporsi in uno spazio tanto precario, non può che tener conto di tali possibili modifiche: se, da un lato, M4 favorirebbe il contatto tra il quartiere e il centro di Milano, dall’altro, il secondo porterebbe ad una edificazione di grande misura con conseguenti rischi e disagi. In tal senso Sport di Corridoio vuole rappresentare la possibilità di uno sviluppo alternativo, favorevole alla correlazione tra spazi, ma con una particolare attenzione alla vivibilità di questi e con una cura ecologica del territorio, sottolineando la necessità di ampliare il verde pubblico. In un contesto dove l’interesse per lo spazio aperto e per il paesaggio non manca - e lo si deduce dall’abbondanza di associazioni locali che agiscono in tal favore e dalla presenza di una complessa progettualità urbanistica - il progetto di un percorso ciclopedonale, con relative aree di interesse, rappresenta un tentativo di tracciare una soluzione possibile, un indizio o un suggerimento per il futuro dell’area di Lambrate.

31


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.