Scuola di Architettura e Società Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura
LABORATORIO DI URBANISTICA 2014/15 Prof. Antonella Bruzzese, Prof. Anna Moro Tutor: Luca Brivio, Alessandra Girotto, Maddalena Mainini, Paolo Maneo
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OPEN SPACE URBANO LA DISMISSIONE A PICCOLA SCALA: LE AREE INTORNO A VIA BISTOLFI
GRUPPO 4
LAURA CARNEVALE BARAGLIA, MARCO CATALDI, MATILDE CEOLA, DANIELE CEREDA
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LABORATORIO DI URBANISTICA 2014/15
INDICE
INQUADRAMENTO
5 6 8 10 12 14 16
PROGETTO
19 20 22 24 26 32 38 46 50
CASI STUDIO
53 54 58 64 68
VIa Bistolfi e via San Faustino Criticità e opportunità La dismissione Dismissione produttiva via Bistolfi Area di progetto Lambrate e il verde Open Space Urbano Utenti Possibili attori Il verde Nuova pedonalità Nuove funzioni Prospettive progettuali Riferimenti progettuali Open-air-library Boerenhol’ [Park]ing Parco Tilla Durieux Parco campagna via Larga
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LABORATORIO DI URBANISTICA 2014/15
INQUADRAMENTO
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VIA BISTOLFI E VIA SAN FAUSTINO Il settore di Lambrate studiato gravita lungo via Bistolfi, principale arteria della zona sud di Lambrate, ed è una strada principalmente di transito automobilistico caratterizzata da un’ampia sezione stradale, marciapiedi larghi poco frequentati e il fronte est occluso dalla presenza del muro di cinta della caserma militare. Sul fronte ovest si affacciano enormi complessi industriali, dalle facciate imponenti e poco attrattive, con l’unica eccezione delle torri viola di loft recentemente costruite all’ingresso della via. Questa zona è interessata da altri importanti progetti di trasformazione di ex insediamenti industriali (PII); vi sono così diversi cantieri formalmente avviati che però, nello stato attuale di non ben chiaro abbandono, vengono percepiti come luoghi incompiuti che rendono ancora più asettica e squallida l’atmosfera. Questi vasti cantieri rappresentano per lo più una fascia di separazione desertica dalla zona nord di Lambrate, il suo centro storico investito da un’ondata di riqualificazione, che si manifesta al massimo durante la settimana del Fuorisalone, e che qui non è arrivata. Si riescono a intravedere poco le possibilità di cambiamento di quest’area in un quartiere a misura d’uomo, come prospettato nei diversi progetti dei PII. Parallela a via Bistolfi, corre via San Faustino, che da questi grandi complessi arriva alla chiesa dedicata al santo omonimo, fulcro del quartiere dell’Ortica. A differenza di via Bistolfi, è una via poco interessata da flussi sia automobilistici che pedonali. Le uniche presenza attrattive sono le due RSA e lo spaccio delle “Tre Marie”, attività che però comportano una frequentazione non continua ma saltuaria. Sul fronte ovest, situato fra le due RSA, insiste un area verde incolta, che contribuisce a dare un carattere quasi bucolico alla via, mentre il fronte est è caratterizzato dalle facciate di piccole e grandi aziende, spesso molto degradate e variegate morfologicamente, che danno un tono un po’ meno desolante rispetto alla cinta muraria di via Bistolfi.
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LABORATORIO DI URBANISTICA 2014/15
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CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ Con lo studio e diversi sopralluoghi si sono riuscite a identificare risorse, potenzialità e criticità di quest’area. Un suo indubbio pregio è il fatto che sia una zona particolarmente collegata col resto della città grazie a una capillare presenza di linee di trasporto pubblico che la connettono al centro di Lambrate, al centro di Milano o altri punti di interesse, come piazzale Loreto o Cascina Gobba. Un altro aspetto positivo è dato dalla presenza dell’ITIS Pasolini, il Sae Institute e una sede distaccata dell’Università Statale: queste tre presenze scolastiche cambiano l’aspetto e le popolazioni dell’area che apparentemente potrebbe sembrare poco vissuta. Come principali potenzialità si possono considerare: la vasta area verde che si affaccia su via San Faustino delimitata a ovest dalla ferrovia e a nord e sud da due residenze per anziani; il parco adiacente alle case dei Ferrovieri e i progetti di PII insistenti sul bivio tra via Bistolfi e via San Faustino. Sono presenti però anche elementi di criticità che incidono sulla vivibilità complessiva dell’area. Il principale è la caserma militare, una presenza ingombrante che con le sue mura di cinta alte 4 metri funge da barriera fra il settore di via Bistolfi e quello di via Pitteri più a est; inoltre nella parte sud delimitata dalla ferrovia che separa il quartiere dell’Ortica le problematiche diventano dei veri rischi per la sicurezza degli abitanti: due sottopassaggi bui e stretti, unici accessi a Ortica venendo da Lambrate, e via Camillo Otto Cima, ben nota alle cronache milanesi in quanto sito illegale per accampamenti di popolazioni nomadi, sgomberati spesso con non poche difficoltà.
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LABORATORIO DI URBANISTICA 2014/15
TAVOLA CRITICITÀ E OP Criticità
S RU
Elementi di criticità P.I.I. EX DE NORA
Punti di pericolo
P.I.I.COHABITAT LAMBRATE
B B
Circa 60 i nom
Gli agenti della Polizia loc zona Lambrate-Rubattino, diverse famiglie che Una drammatica baracco
Fronte stradale continuo Zone di pericolo
B
TAVOLA CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ
LOFT
Opportunità
Risorse
Criticità
SGOMBERO ROM MILANO VIA CIMA LAMBRATE Fermate RUBATTINO, ATMOSFERA SEMPRE PIÙ INFIAMMATA Bus 17.03.15 Milano Fonte: Croncaca MIlano - www.libero.it
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Punti di pericolo
Circa 60 i nomadi coinvolti nell’operazione; residenti e commercianti sempre più esasperati
Aree verdi
Gli agenti della Polizia locale, in collaborazione con gli operatori del Comune, sono intervenuti ieri mattina in via Cima, zona Lambrate-Rubattino, alla periferia Est della città, per sgomberare tre insediamenti abusivi di nomadi. Al loro interno, diverse famiglie che da tempo avevano occupato illegalmente l’area erigendo baracche e ricoveri di fortuna. Una drammatica baraccopoli sorta tra topi e cumuli di immondizia, senza fognature e acqua corrente, incurante delle più elementari norme igienico-sanitarie.
linea 39
Fronte stradale continuo POLO GERIATICO RIABILITATIVO
Strade
B
Elementi di criticità
P.I.I. SAN FAUSTINO
Potenzialità
P.I.I.
linea 54
Zone di pericolo Opportunità
SEZIONI TIPO:
Risorse
B SPACCIO DELLE TRE MARIE h. 9:00 - 19:00
Potenzialità
Fermate Bus
Strade
linea 75
Aree verdi
linea 39 linea 54 B
Simbologia
Accesso carrabile Accesso pedonale Densità automobili parcheggiate Affluenza persone ( = 50 unità)
P.I.I.
VIA LEONAR
B
I.T.S. PASOLINI h. 8:00 - 14:00
SEZIONI TIPO:
SCALA 1:2000
SCALA 1:2000
VIA SA
CASA DI RIPOSO ANNI AZZURRI
B
VIA GUALD
S.A.E. INSTITUTE h. 10:00 - 20:00 FACOLTA’ DI FARMACIA VETERINARIA
VIA LEONARDO BISTOLFI
SCUOLA ELEMENTARE ENRICO TOTI
VIA SAN FAUSTINO
O CIMA
VIA GUALDO PRIORATO
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VIA DOMENICO T
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LA DISMISSIONE
L’area di vocazione prettamente industriale ha un tessuto costituito principalmente da capannoni di varie dimensioni con le relative aree di servizio scoperte. A livello stradale però questo pattern è difficilmente intuibile a causa dei muri di recinzione che costituiscono un fronte continuo chiuso che non lascia intravedere l’interno dei lotti. A causa di questa caratteristica è difficile capire quale sia il reale livello di dismissione e attività delle industrie insediate, anche se lo studio del degrado delle strutture visibili può dare qualche informazione utile, ma non definitiva. Per esempio le immagini sottostanti descrivono due diverse condizioni del fronte murario di via San Faustino: in alto il degrado della struttura suggerirebbe la presenza di un’azienda dismessa da lungo tempo, mentre invece è la recinzione di un’officina attiva; in basso invece il capannone che si intravede è dismesso, così come è dismessa tutta l’area gravitante attorno, sebbene la superficie delle pareti sia più curata. Come una delle poche presenze attive nella zona si presenta lo spaccio dolciario delle “Tre Marie”, un’attività commerciale che comporta un piccolo flusso di clienti. .
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VOLUMI DEL DISMESSO
TAVOL
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Dimensione degli spazi dismessi in relazione ai servizi scolastici locali.
63$&&,2 '(//( 75( 0$5,(
)$&2/7$路 ', )$50$&,$
I.T.S. PASOLINI
DISMESSO
ATTIVO S.A.E. INSTITUTE POLI DI ISTRUZIONE
SPAZI VUOTI POTENZIALMENTE ATTIVABILI
COLLEGAMENTI STRATEGICI
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7 10
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8 11 9 12 10
DISMISSIONE PRODUTTIVA VIA BISTOLFI TAVOLA DIMENSIONE PRODUTTIVA (via Bistolfi)
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Aziende attive Aziende dismesse Lotti
Aziende dismesse Via Leonardo Bistolfi Caserma Aziende dismessa attive 1 dismessa Caserma Aziende dismesse LOFT - studi architettura (Alessandro Trevisan Arch., Andrea Caputo Arch. ...) ATTIVO Via Leonardo Bistolfi Caserma dismessa 2
6 5 1 1 2 1 2 3 2 3
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014/2015
4 3 4 5 4 5 6 5 6
O CATALDI,
2014/2015
CO CATALDI,
6 7 7 8
Via Leonardo Bistolfi EUROTHERM S.r.l. - impianti aria condizionata ATTIVO LOFT - studi architettura (Alessandro Trevisan Arch., Andrea Caputo Arch. ...) ATTIVO 3 Via Leonardo Bistolfi LOFT - studi architettura (Alessandro Trevisan Arch., Andrea Caputo Arch. ...) ATTIVO BERNASCONI S.r.l. - commercio idrosanitari ATTIVO EUROTHERM S.r.l. - impianti aria condizionata ATTIVO LOFT -4studi architettura (Alessandro Trevisan Arch., EUROTHERM S.r.l. - impianti aria condizionata ATTIVOAndrea Caputo Arch. ...) ATTIVO DE NORA S.p.a - laboratori chimici ATTIVO BERNASCONI S.r.l. - commercio idrosanitari ATTIVO EUROTHERM S.r.l. aria condizionata ATTIVO 5 BERNASCONI S.r.l.- -impianti commercio idrosanitari ATTIVO
STAZIONE Q8 - benzinaio ATTIVO DE NORA S.p.a - laboratori chimici ATTIVO BERNASCONI S.r.l. - commercio idrosanitari 6 DE NORA S.p.a - laboratori chimici ATTIVO ATTIVO
AGENZIA DELLE ENTRATE - ufficio territoriale ATTIVO STAZIONE Q8 - benzinaio ATTIVO DE NORA Q8 S.p.a - laboratori chimici ATTIVO STAZIONE - benzinaio ATTIVO San Faustino AGENZIA Via DELLE ENTRATE - ufficio territoriale ATTIVO STAZIONE Q8 - benzinaio 7 AGENZIA DELLE ENTRATE -ATTIVO ufficio territoriale ATTIVO ASPEX S.r.l. - compressori refrigerazioni ATTIVO Via San Faustino AGENZIA DELLE ENTRATE - ufficio territoriale ATTIVO Via San 8 Faustino “LE TRE refrigerazioni MARIE” - spaccio dolci ATTIVO ASPEX S.r.l.OUTLET - compressori ATTIVO Via San Faustino 9S.r.l. - compressori refrigerazioni ATTIVO ASPEX
ASPEX S.r.l. - compressori refrigerazioni ATTIVO EX FIAV (PII) DISMESSO OUTLET “LE TRE MARIE” - spaccio dolci ATTIVO ALCHEMIA LABORATORI S.r.l. - prodotti chimici ATTIVO BIO-OPTICA - strumenti scientifici per laboratori ATTIVO Via Casasco Nessun civico EX FIAV (PII) DISMESSO Via Gualdo Priorato
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ALCHEMIA LABORATORI S.r.l. - prodotti chimici ATTIVO OFFICINA RIPARAZIONI AUTO S.r.l. ATTIVO
1412
Via Casasco Nessun civico S.r.l - studio architettura ATTIVO A.M. PROGETTI
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Via Gualdo Priorato C.E.T.I. - officina elettromeccanica ATTIVO
Lotti
Aziende attive TAVOLA DIMENSIONE PRODUTTIVA (via Bistolfi) Aziende dismesse TAVOLA DIMENSIONE PRODUTTIVA (via Bistolfi) Lotti Lotti Caserma dismessa Aziende attive TAVOLA DIMENSIONE PRODUTTIVA (via Bistolfi)
Via San Faustino BIO-OPTICA - strumenti scientifici per laboratori ATTIVO
13 16 14 17
OFFICINA RIPARAZIONI AUTO S.r.l. ATTIVO TRE MARIE RICORRENZE GALBUSERA S.r.l. - industria dolciaria ATTIVO A.M. PROGETTI S.r.l - studio architettura ATTIVO Area di pertinenza Sammontana DISMESSO
15
C.E.T.I. - officina elettromeccanica ATTIVO Via Trentacoste 16 18 17
TRE MARIE RICORRENZE GALBUSERA S.r.l. - industria dolciaria ATTIVO TRE MARIE RICORRENZE GALBUSERA S.r.l - industria dolciaria ATTIVO
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Area di pertinenza Sammontana DISMESSO ARNOLDO MONDADORI S.p.a. DISMESSO (trasferito a Segrate)
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Via Trentacoste Società immobiliare e società informatica ATTIVO
18 21 19
TRE MARIE RICORRENZE GALBUSERA S.r.l - industria dolciaria ATTIVO AREA TECNICA COMUNALE - settore tecnico infrastrutture, servizio segnaletica DISMESSO ARNOLDO Via Rosso di MONDADORI San Secondo S.p.a. DISMESSO (trasferito a Segrate)
2220
Società immobiliare e società informatica ATTIVO MICAR S.n.c. - distribuzione trasmissioni industriali di potenza ATTIVO 2321
AREA TECNICA COMUNALE - settore tecnico infrastrutture, servizio segnaletica DISMESSO NEXTER S.r.l. - sede società distribuzione telefonia mobile ATTIVO 24
Via Rosso di San Secondo VOGEL W S.r.l. - Import export ATTIVO
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MICAR S.n.c. - distribuzione trasmissioni industriali di potenza ATTIVO
7 8
BIO-OPTICA scientifici per laboratori ATTIVO OUTLET “LE TRE MARIE”--strumenti spaccio dolci ATTIVO ASPEX compressori refrigerazioni OUTLETS.r.l. “LE -TRE MARIE” - spaccio dolci ATTIVO ATTIVO
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BIO-OPTICA strumenti scientifici per laboratori ATTIVO EX -FIAV (PII) DISMESSO OUTLET “LE TRE MARIE” -scientifici spaccio dolci ATTIVO ATTIVO BIO-OPTICA - strumenti per laboratori
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NEXTER S.r.l. - sede società distribuzione telefonia mobile ATTIVO
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10
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9 10 EX 11
FIAV (PII) DISMESSOLABORATORI S.r.l. - prodotti chimici ATTIVO ALCHEMIA BIO-OPTICA - strumenti scientifici per laboratori ATTIVO EX FIAV (PII) DISMESSO
10 12 LABORATORI 11 ALCHEMIA Via Casasco
S.r.l. - prodotti chimici ATTIVO EX FIAV (PII) DISMESSO Nessun civico S.r.l. - prodotti chimici ATTIVO ALCHEMIA LABORATORI
1211 Via
Casasco Via Gualdo Priorato S.r.l. - prodotti chimici ATTIVO
civico ALCHEMIA LABORATORI 12 Nessun Via Casasco 13
Nessun civico Via Gualdo Priorato OFFICINA RIPARAZIONI AUTO S.r.l. ATTIVO 12 Via Via Casasco Gualdo Priorato 13 Nessun 14 civico 13 OFFICINA RIPARAZIONI AUTO S.r.l. ATTIVO A.M. PROGETTI S.r.l - studio architettura ATTIVO Via Gualdo Priorato OFFICINA RIPARAZIONI AUTO S.r.l. ATTIVO 14
13 14 A.M. 15
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PROGETTI S.r.l - studio architettura ATTIVO C.E.T.I. - officina elettromeccanica ATTIVO OFFICINA RIPARAZIONI AUTO S.r.l. ATTIVO A.M. PROGETTI S.r.l - studio architettura ATTIVO
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elettromeccanica ATTIVO TRE MARIE- RICORRENZE GALBUSERA A.M. PROGETTI studio architettura ATTIVOS.r.l. - industria dolciaria ATTIVO C.E.T.I. - officinaS.r.l elettromeccanica ATTIVO
15 TRE 16
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MARIE RICORRENZE GALBUSERA S.r.l. - industria dolciaria ATTIVO Area di elettromeccanica pertinenza Sammontana DISMESSO C.E.T.I. - officina TRE MARIE RICORRENZE GALBUSERAATTIVO S.r.l. - industria dolciaria ATTIVO
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di pertinenza Sammontana DISMESSO Via TrentacosteGALBUSERA S.r.l. - industria dolciaria ATTIVO TRE MARIE RICORRENZE Area di pertinenza Sammontana DISMESSO 18 Trentacoste TRE MARIE Sammontana RICORRENZE GALBUSERA Area di pertinenza DISMESSO S.r.l - industria dolciaria ATTIVO Via Trentacoste
17 Via 18
19 MARIE RICORRENZE GALBUSERA S.r.l - industria dolciaria ATTIVO Via Trentacoste ARNOLDO MONDADORI S.p.a. (trasferito a Segrate) TRE MARIE RICORRENZE GALBUSERA S.r.l - DISMESSO industria dolciaria ATTIVO
18 TRE 19
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MONDADORI S.p.a. DISMESSO (trasferito a Segrate) TRE MARIE RICORRENZE GALBUSERA S.r.l -informatica industria dolciaria ATTIVO Società immobiliare società ARNOLDO MONDADORI S.p.a.eDISMESSO (trasferito aATTIVO Segrate)
20 19 Società immobiliare 21 20 21
e società informatica ATTIVO ARNOLDO MONDADORI S.p.a.informatica DISMESSO (trasferito a Segrate) AREA TECNICA COMUNALE - settore tecnico infrastrutture, servizio segnaletica DISMESSO Società immobiliare e società ATTIVO
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TECNICA COMUNALE - settore tecnico infrastrutture, servizio segnaletica DISMESSO Via Rosso di San Secondo Società immobiliare e società informatica ATTIVO
VOGEL W S.r.l. - Import export ATTIVO
LABORATORIO DI URBANISTICA 2014/15
TAV
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3
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20 19 18 7
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23 21
6
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POLITECNICO DI MILANO - SCUOLA DI ARCHITETTURA - LABORATORIO DI URBANISTICA - A. A. 2014/2015 DOCENTI: MARIA ANTONELLA BRUZZESE, ANNA MORO TUTOR REFERENTE: PAOLO MANEO MACROGRUPPO C - GRUPPI 9 E 4: ERICA CARIDI, SARAH CASABURO, LAURA CARNEVALE, MARCO CATALDI, CATERINA CLEMENTE, MATILDE CEOLA, DANIELE CEREDA
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AREA DI PROGETTO Nelle ricerche abbiamo individuato tre lotti dismessi intorno Casasco: un’area verde incolta di proprietà di un’università, una serie di capannoni di proprietà della Sammontana, (al momento inutilizzati), fra i quali si trova il suo spaccio dolciario, ed un piccolo lotto d’angolo, situato sul fronte superiore di Via Casasco caratterizzato da un giardino verde protetto. Tutte queste aree hanno un forte sviluppo interno costituito da cortili in parte piantumati che non hanno alcuna relazione con la via, che oggi appare deserta, priva di accessi, con fronte stradale continuo e in forte strato di degrado. È qui che abbiamo deciso di ipotizzare il nostro progetto: con OPEN SPACE LAMBRATE vogliamo aprire questi spazi chiusi, per restituirli alla comunità come luoghi di ritrovo, eventi, incontri, scambi in una nuova piazza pubblica condivisa, creando una nuova permeabilità dove prima c’era una barriera.
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LAMBRATE E IL VERDE Nel quartiere di Lambrate si presentano aree verdi di diversa natura e funzione, dal parco comunale attrezzato al verde di risulta tra gli svincoli dell'autostrada, dal piccolo parchetto a quello di grande estensione. Complessivamente quest'area offre spazi verdi e alberati che la rendono vivibile e suggestiva, ma guardando meglio si può notare che il verde pubblico non ha una presenza omogenea: a nord con il parco Lambro di notevole estensione (773.000 mq), a est con il parco dell'Acqua (110.000 mq) e nel cuore di Lambrate con il verde offerto dalla rotatoria di Rimembranze; nell'area sud e sud-ovest invece l'assetto generale cambia in maniera drastica passando da ambiti residenziali a industriali, con una palese diminuzione del verde. In particolare, nell'area definita da via San Faustino e via Bistolfi, risalta subito all'occhio la completa assenza di verde pubblico o verde lineare, fatta eccezione per un albero isolato accanto al muro pieno della caserma. Questa stessa area dall'alto, invece, analizzata dall'alto, rivela ciò che da spettatori attivi non è possibile cogliere: dietro le alte mura opache che caratterizzano le vie secondarie si nascondono giardini interni sottoutilizzati a causa della dismissione di questi luoghi. Il nostro progetto mira a rendere pubblico ciò che fino ad adesso è rimasto nascosto e non accessibile ai cittadini che vivono questa zona.
Parco lambro 17
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CONNETTIVO DI PROGETTO INTERVENTI DI SEGNALETICA E ILLUMINAZINE
NUOVE APERTURE APERTURE ESISTENTI DISSUASORI E ATTRAVERSAMENTI
ELEMENTO ATTIVABILE
ELEMENTO ATTIVO
PROGETTO
VERDE ATTIVABILE
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OPEN SPACE URBANO OPEN SPACE URBANO OPEN SPACE URBANO OPEN SPACE URBANO OPEN
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OPEN OPEN OPEN
L’apertura è il concetto fondamentale del progetto. Dei luoghi chiusi e nascosti vengono restituiti alla comunità e rientrano nel sistema di spazi pubblici di Lambrate. Una nuova permeabilità si crea dove prima vi era una barriera rappresentata dai fronti continui, ormai in stato di abbandono e di evidente degrado di Via Casasco. Spazi esistenti e poco sfruttati vengono riaperti e reinventati grazie alla cooperazione di enti locali.
SPACE SPACE SPACE SPACE
L’altra grande tematica è quella spaziale. Garndi aree aperte da luoghi di servizio per l’industria diventano un nuovo luogo di ritrovo della zona sud di lambrate con il proposito di coinvolgere tutta la popolazione residente a lambrate. Eventi, incontri, scambi possono avvenire in una nuova piazza pubblica condivisa, con l’intento di attivare una zona di lambrate poco vissuta attraverso l’intervento attivo degli abitanti.
URBANO URBANO URBANO URBANO
Un paesaggio decisamnete postindustriale, caratterizzato da cemento, strutture di acciaio, da un’evidente abbandono e pochi spazi verdi vivibili e sfruttabili come luogo di incontro o come spazi ludici riacquista una nuova attrattiva. Anche l’impianto urbano viene riqualificato attraverso una nuova illuminazione e un nuovo disegno di suolo. Colore e natura conquistano questo spazio attraverso una riattivazione delle aree esistenti poco sfruttate ma con un grande potenziale intrinseco, pur mantenendolo integrato nel sistema di servizi e infrastrutture che lo collegano al centro della città.
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CONNETTIVO DI PROGETTO INTERVENTI DI SEGNALETICA E ILLUMINAZINE
NUOVE APERTURE APERTURE ESISTENTI DISSUASORI E ATTRAVERSAMENTI
ELEMENTO ATTIVABILE
ELEMENTO ATTIVO
VERDE ATTIVABILE
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UTENTI
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ANZIANI OVER 60 In una grande città come Milano, questo progetto qualificandosi come spazio collettivo per la socialità permette loro di integrarsi assieme ai più giovani grazie ad un contatto diretto oppure permette loro di riunirsi per dialogare tranquillamente in gruppo. La via è ben collegata con i mezzi pubblici al resto della città per la loro mobilità. Il Dehors è attrezzato con sedute, tavolini e ombrelloni per proteggersi dal sole, che attirano non solo i più anziani per questioni di benessere e di comfort.
LAVORATORI 25/60 L’Hortus Conclusus, prossimo alle grandi aziende, è la zona destinata per i lavoratori, che qui possono coltivare un orto collettivo con i colleghi, organizzare ritrovi, oppure passare la pausa pranzo in tranquillità, lontani dalle tensioni presenti sul luogo di lavoro e dallo stress che ne deriva. Lo spazio riprogettato non nasce solo come un elemento per i ragazzi ma anche per questa categoria di persone presa poco in considerazione, ma di grande utilità sociale.
STUDENTI 15/25 Data le presenza di numerose scuole, ma anche l’assenza di spazi al loro interno dove potersi riunire in maniera informale, Open Space Lambrate rappresenta sia una possibilità per quei giovani che vogliono dopo la scuola passare il tempo, giocando nella Spiaggia Verde o riposandosi al Dehors, sia una possibilità per quelli che cercano un luogo tranquillo dove studiare o leggere nell’Hortus Conclusus.
BAMBINI 3/13 Fondamentali per i bambini sono le aree verdi per i giochi . L’area della Spiaggia verde, il Fronte verde ma anche le Sedute fiorite sono ideali per divertirsi all’aria aperta, in compagnia degli amici. Le attività possono essere di qualsiasi genere e le Sedute fiorite possono rappresentare uno spazio di gioco labirintico oppure un’attività di svago e di apprendimento attraverso la coltivazione di tali spazi in prima perso na
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possibili attori I tre ambiti sono di proprietà di privati diversi: Sammontana e Università degli Studi, i quali però non sembrano avere progetti per l’immediato futuro. La concessione tramite bandi di tali spazi ad associazioni permette ai privati di mantenere lo spazio curato e di metterlo a profitto. Lambrate, rappresentata dalle associazioni di quartiere e dalla Zona 3, ottiene un nuovo spazio di aggregazione in un settore ormai spento, portando nuovi flussi dove ora non ve ne sono. In particolare le scuole della zona, presenze fortemente dinamiche, possono sfruttarlo come spazio per l’esposizione della loro attività. I lavoratori delle grandi aziende di via Bistolfi possono usarlo come luogo per la pausa pranzo e il ritrovo post-lavorativo. ORTI D’AZIENDA ONLUS DENORA
CASE DI DESIGN UNIVERSITA’ STATALE
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SAMMONTANA VIVINLAMBRATE MADE IN LAMBRATE
OUTLET 3 MARIE SCUOLE
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CASE DI DESIGN UNIVERSITA’ STATALE In via San Faustino viene naturale ipotizzare un nuovo uso per i 18000 mq di prato abbandonato di proprietà della Statale,in attesa di una sua futura e possibile edificazione. Studi di design possono adoperarlo per tenere eventi temporanei in occasione del Fuorisalone, installando particolari sedute e oggetti, portando in tal modo la sua energia anche in questa zona ora spenta.
OUTLET 3 MARIE SCUOLE L’area attigua allo spaccio delle “3 Marie”, può diventarne la sua estensione all’aperto, configurandosi come dehors per la consumazione dei prodotti lì acquistati. Gli studenti delle scuole della zona, in particolare l’istituto Pasolini, la scuola elementare Enrico Toti, l’alberghiero Vespucci, possono essere resi partecipi di tale rinnovamento, lavorando alla riqualificazione come attività didattica extracurriculare.
SAMMONTANA VIVINLAMBRATE MADE IN LAMBRATE La grande proprietaria della zona, Sammontana, concedendo questi spazi, ora inutilizzati, tramite bandi temporanei, può mettere a reddito un’attuale fonte di perdite. Chiedendo, in cambio della concessione, la manutenzione e l’apertura di tali aree, il decoro privato si manifesterebbe anche a livello pubblico, nobilitando un settore spento di Lambrate. Le maggiori associazioni del quartiere, MadeInLambrate e VivinLambrate, possono così avere un nuovo spazio di aggregazione.
ORTI D’AZIENDA ONLUS DENORA Il piccolo lotto d’angolo che s’incunea nelle proprietà dell’azienda chimica DeNora, può essere usato da essa come area verde per i suoi dipendenti, una sorta di hortus conclusus particolarmente intimo, adatto per la pausa pranzo. L’associazione Orti d’Azienda potrebbe aiutare la riqualificazione di tale spazio fornendo il supporto per la creazione di un orto aziendale comunitario gestito dai lavoratori. 25
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IL VERDE Le aree scoperte non permeabili, dal cemento si riportano allo stato di natura con la creazione di vasche, vasi e aiuole non permanenti e mobili, per una maggiore flessibilità. Un’operazione di pulizia e riqualificazione interessa gli spiazzi verdi esistenti, che diventano delle vere “spiagge urbane” per il riposo, il ristoro e la meditazione nel periodo estivo. La grande area abbandonata di proprietà della Statale su via San Faustino è la sede per eventi temporanei e ludici, mentre a livello strategico, in vista di una possibile edificazione verrebbe tutelata come zona di diaframma pubblico fra la strada e le nuove costruzioni.
HORTUS CONCLUSUS E’ uno dei due verdi non percepibile dalla strada a causa del fronte continuo. Questo spazio nascosto si presenta come abbandonato e incolto, con una vegetazione composta da sterpaglie o alberi. Sono presenti anche capannoni non più sfruttati di intelaiatura leggera, si presuppone quindi di facile rimozione. L’elemento caratteristico rimane comunque le pareti di confine alte e spesse che danno al luogo un clima di segretezza e intimità.
SPIAGGIA VERDE La distesa di verde che di affaccia a via San Faustino è una proprietà dell’università Statale che non ha ancora un suo impiego certo. E’ presente un’alberatura, considerata un potenziale, che offre ombra e una possibile sosta ai visitatori. Questa opportunità viene sfruttata senza porre modifiche irreversibili.
URBAN OASIS Quest’altra area, recintata da muri che nascondono uno spazio aperto particolarmente vasto, è di proprietà di Sammontana che la sfruttò come rimessa e magazzino. Essa dispone di un suolo interamente in cemento con due aiuole come eccezione.
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IL VERDE
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HORTUS CONCLUSUS Questa punta di verde residuale, dato il suo carattere riparato che configura un vero proprio hortus conclusus, viene destinata alla creazione di un orto aziendale per i dipendenti della DeNora, con l’aiuto di associazioni che operano in tale settore. Viene concesso tramite un bando triennale eventualmente rinnovabile, che ha come contropartita la manutenzione e l’apertura al pubblico nel periodo primaverile/estivo.
Hortus conclusus, Peter Zumthor, padiglione Serpentine Gallery, 2011
FRONTE VERDE Questo striscia di verde viene usata per eventi temporanei, anche di un solo giorno, di carattere espositivo e ludico, in particolare durante il FuoriSalone. La sua concessione può essere per periodi più brevi e ha come contropartita la risistemazione e la manutenzione delle piantumazioni. La sua apertura al pubblico è contestuale all’evento proposto. In una futura edificazione si prevede la sua preservazione a livello normativo.
Parco campagna via Larga, Bologna, 2006 29
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IL VERDE
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SEDUTA DA COLTIVARE Questo sistema di sedute ha lo scopo di nobilitare la superficie di suolo non permeabile, per renderla un’area di gioco, riposo e svago. Per mantenere il carattere di reversibilità non si opera direttamente sul suolo, ma se ne crea uno nuovo sovrapposto, realizzando delle vasche di legno da riempire con le nuove colture, attività che può avere anche una valenza didattica per i bambini delle scuole adiacenti. La seduta viene realizzata con un tavolato che copre parzialmente la luce della vasca. Queste strutture sono modulari e possono essere disposte seguendo qualsiasi disegno. L’area dell’intervento viene concessa tramite bando triennale.
Garden Tourist, Merate (Lc), 2012
SPIAGGIA VERDE L’area di suolo permeabile viene riqualificata per offrire un prato aperto fruibile liberamente dalle persone. attraverso attrezzature sportive assolutamente reversibili (canestri con sacca in sabbia, porte da calcetto movibili.. ecc) sarà possibile la creazione di un area di gioco a costo zero.
Hoegaarden Urban Oasis, KHBT,London, 2005 31
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NUOVA PEDONALITA’ Il nuovo percorso pedonale previsto unisce i tre ambiti di progetto creando un sistema urbano coerente e riconoscibile. Le murature vengono abbattute per creare nuove entrate su via Casasco, mentre i cancelli esistenti vengono riaperti. A livello stradale vengono progettati nuovi attraversamenti pedonali e l’intero sistema si delimita con un disegno di suolo che ne tracci la “soglia” su via Casasco. Il traffico già poco presente è rallentato con opportuni dossi e con il divieto di sosta lungo la carreggiata che acquisisce una nuova dimensione di corte lineare
APERTURE ESISTENTI le strade prese in esame si presentano con fronti continui e con uno scarso numero di accessi. Per le rare aperture già esistenti si è cercato di sfruttare la loro esistenza nel percorso, rendendo meno intrusivi i cambiamenti dati dal progetto NUOVE APERTURE Per rendere le aree verdi, ‘nascoste’ dalle alte mura, accessibili e per darne una continuità, si è reso, però, necessario creare nuove aperture, quindi abbattere quei muri che danno al luogo un aspetto asettico. CONNETTIVO Il suolo che si presenta è tutto interamente in cemento. Sempre con il fine di non proporre un cambiamento radicale alla zona, si è proposta una passerella in legno rialzata del suolo come nuova pedonalità.
NUOVO DISEGNO DI SUOLO la presenza di attraversamenti pedonali nell’area è inesistente, ma anche non necessaria per il flusso di pedoni in questo settore. Con l’iniziativa proposta, che comporta un incremento di questi flussi, diventa indispensabile proporre nuove pedonalità. Esse assumeranno un doppio scopo: dare sicurezza nell’attraversamento ed essere un elemento guida al percorso per i pedoni.
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NUOVA PEDONALITA’
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DISEGNO STRADALE In corrispondenza dei nuovi attraversamenti pedonali che si vengono a formare, vengono disegnate delle strisce pedonali il cui disegno si asseconda alla traiettoria curva che assume spontaneamente il flusso dei pedoni. Per segnalare la soglia dell’ambito di progetto, viene disegnata la denominazione della via sulla carreggiata, in modo da rafforzare il senso di unità. La velocità dei veicoli viene ridotta a 30 km/h grazie anche a dei nuovi dossi, e la sosta viene vietata lungo la carreggiata del tratto di via interessato. Viene inoltre ipotizzato un sistema di illuminazione puntiforme anche dall’ altro lato della banchina stradale ai finini di sicurezza.
ILLUMINAZIONE PUNTUALE
STRISCE PEDONALI
DISSUASORI LA SEGNALETICA
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NUOVA PEDONALITA’
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NUOVA APERTURA Per rompere la monotonia del fronte continuo di via Casasco e in funzione della nuova pedonalità prevista dal progetto, viene opportunamente aperta la cortina muraria per creare nuovi accessi alle corti interne. Gli accessi preesistenti vengono invece riaperti al pubblico, lasciando quello più vicino all’outlet destinato allo scarico/ carico merci.
PASSERELLA LIGNEA Viene creato con doghe lignee un nuovo percorso pedonale, rialzato rispetto al livello stradale per una maggiore segnalazione, che funge come trait d’union fra i diversi punti di cui si compone il progetto.
Giardini Lea Garofalo 37
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NUOVE FUNZIONI
Lo spaccio dolciario aumenta la sua attrattiva con la creazione di nuove funzioni che intorno a esso hanno il loro epicentro. Nelle aree scoperte non permeabili vengono inseriti spazi per il ristoro, la sosta e il gioco. Startup, spazi per il coworking, laboratori creativi e artigianali hanno sede nei capannoni chiusi, mentre l’ampia tettoia rialzata diventa il luogo dell’esposizione e della rappresentazione. Altre aree vengono invece destinate a orti pubblici.
MAGAZZINO EST E’ un edificio un tempo usato come deposito delle merci pronte per la vendita prodotte negli stabilimenti a ovest, non presi in considerazione dal progetto. Attualmente è dismesso a causa del trasferimento dell’azienda, intervento che è stato risentito dalle aziende.
ELEMENTO ATTIVO E’ l’unico luogo attivo che interessa la zona e porta dei flussi prevalentemente automobilistici, specialmente in certi periodi dell’anno attigui a festività. Nella sua attuale conformazione non dispone di spazi destinati al consiumo immediato dei suoi prodotti, privando così dei clienti di una pausa nel luogo.
TETTOIA Rappresenta il terzo edificio facilmente accessibile presente nel progetto. Esso è composto da una tettoia con un telaio in acciaio che si eleva oltre i 4 metri. Tutta la costruzione inoltre è rialzata di un metro da terra offrendo un palcoscenico involontariamente. 38
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NUOVE FUNZIONI
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LISTA DELLE ASSOCIAZIONI Chi potrebbe avere interesse a stare, risiedere a tempo medio in tali spazi?
SPAZIO DEL LAVORO Cooworking Start Up Atelier
SPAZIO DEL GIOCO Scuola elementare: “Enrico Toti” “Nolli Arquati” “A. Scarpa” “Bonetti”
SPAZIO DELLO SPETTACOLO Gruppi teatrali della Zona (Centro teatro Attivo, Quelli di Grock, teatri di licei) Teatro del Martinitt (per eventuale attività cinema all’aperto) Liceo artistico statale di Brera, via Hajech. Istituto alberghiero “ Amerigo Vespucci”
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NUOVE FUNZIONI
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SPACCIO DOLCIARIO: TRE MARIE Vero fulcro del progetto, viene dotato di un dehors per il consumo dei prodotti lì acquistati. La sua area di pertinenza viene dotata di tavoli, sedute e parasoli ed è correlata alle sedute fiorite e all’oasi temporanea.
SPAZIO DEL LAVORO Questo edificio potrebbe diventare lo spazio destinato al coworking e all’imprenditoria giovanile, opportunamente risistemato. La sua concessione avviene tramite bando temporaneo di durata triennale, ha come contropartita la gestione, la manutenzione, il pagamento delle utenze. La sua apertura è correlata al periodo lavorativo e rappresenta il presidio fisso del progetto.
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NUOVE FUNZIONI
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SPAZIO DEL GIOCO Per i piccoli avventori dello spaccio di dolci viene previsto uno spazio per la merenda e per il gioco; con le sedute da coltivare previste dal progetto inoltre si possono pensare per i bambini anche attività didattiche e formative sul tema dell’alimentazione.
Giardini Lea Garofalo SPAZIO DELLO SPETTACOLO Data la sua conformazione, questa enorme tettoia non delimitata da muri e rialzata di circa 1,5 m rispetto al suolo, è il palcoscenico ideale per tenere spettacoli, concerti e mostre, in occasione di vari eventi sia diurni che serali, da parte di attori locali. La sua area di pertinenza diventa la platea estiva.
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riferimenti progettuali Serpentine Gallery Peter Zumthor Londra (UK) 2011 La struttura temporanea del padiglione rimanda all’ atmosfera di un hortus conclusus, ricreato per definire un “luogo astratto dal mondo di rumore e traffico, e dagli odori di Londra - uno spazio intimo, al cui interno si possa sedere, passeggiare, osservare i fiori” . Urban Oasis OSA ARCHITECTURE Londra (UK) 2005 L’nstallazione temporanea ha creato una vera e propria oasi nel cuore urbano cittadino, col fine di stimolare l’immaginario delle persone, indotte così a riflettere sul rapporto ambiente urbano e naturale. Garden Tourist Merate (Lc) 2012 Si tratta di un associazione che si occuoa di riprogettare degli spazi in disuso attraverso materiali economici a basso costo e facilmente reperibili, attraverso la costruzione di orti. 50
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Giardino Lea Garofalo Giardini in Transito Viale Montello 3 (MI) 2014 Il Giardino Comunitario nasce dalla volontà di un gruppo di cittadini/ progettisti (poi costituitisi associazione Giardini in Transito) che decidono di riqualificare un’area comunale abbandonata al degrado per restituirla alla città come luogo di incontro, di cultura, di svago, di nuova socialità e nuove relazioni, di terapia e integrazione. Ergo crosswalk Jae Min Lim Concorso “Design for all” di designboom 2010 Quando le persone attraversano una strada tendono a prendere la strada più veloce, a volte intenzionalmente ma soprattutto inconsciamente: questo tipo di azione viola le norme di circolazione e talvolta minaccia la sicurezza dei pedoni. “Ergo crosswalk“ è un disegno che incoraggia i pedoni a seguire le strisce agli incroci, per prevenire ogni il pericolo.
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CASI STUDIO
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OPEN-AIR-LIBRARY KARO* + Architektur+Netzwerk 2009 La Open Air Library è una biblioteca nata da un progetto sviluppato dalla comunità residente a Salbke, un quartiere degradato della città di Magdeburgo, in Germania. L’edificio, realizzato con la partecipazione degli abitanti nel rispetto di criteri di economicità, recupero di materiali e risparmio energetico, è diventato punto di riferimento per la collettività e riconosciuto quale polo di aggregazione. Il progetto ha anche ricevuto importanti riconoscimenti: nel 2008 è stato presentato alla Biennale di Venezia e nel 2010 ha vinto il “Premio europeo dello spazio pubblico urbano” della rassegna biennale del Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona (CCCB).
PRIMA: DEGRADO POST-INDUSTRIALE
Come molti sobborghi della Germania dell’Est anche il quartiere post–industriale di Salkbe versava in uno stato di decadenza urbano e sociale: molti erano i disoccupati, imprese e industrie chiudevano, fabbriche e magazzini abbandonati e spazi di risulta inutilizzati abbondavano all’interno del tessuto urbano frammentato, quasi privo di strutture pubbliche. Era uno di quei lotti liberi anche lo spazio triangolare definito dall’intersezione della strada principale con Blumenberger Strasse, oggi sito della biblioteca.
DOPO: OPEN-AIR-LIBRARY
Mediante l’uso di risorse limitate e bassissimi costi di costruzione viene data vita ad un edificio innovativo nella sua forma e funzione, che gli abitanti hanno plasmato in base alle loro effettive necessità. La biblioteca si sviluppa completamente all’aperto, le scaffalature sono ricavate da nicchie in una parete molto spessa e le persone possono leggere all’aria aperta e immerse nel verde. Sono inoltre presenti una caffetteria su una sezione superiore ed un piccolo palcoscenico in cui si svolgono recite scolastiche, letture pubbliche e concerti. Ed è proprio l’assenza di tetto e facciate a rendere questo luogo completamente pubblico, lo fa sentire vicino ai bisogni della comunità che ne fa uso in modo responsabile. Questo nuovo modello di biblioteca permette inoltre di abbattere i consumi energetici di gestione legati al condizionamento dell’aria, all’illuminazione e al funzionamento degli apparecchi elettronici. 54
Laura Carnevale Baraglia 825592
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CITTÀ: Magdeburgo PAESE: Germania DIMENSIONI: 500mq COSTI: 325,000 € INIZIO PROGETTO: 2005 INIZIO LAVORI: 2008 FINE LAVORI: 2009 PREMIO CCCB: 2010 TIPOLOGIA DI PROGETTO: Attivazione di uno spazio di interazione sociale ATTORI: Città di Magdeburgo Dipartimento di Costruzioni PROGETTISIT: KARO * + Architektur+Netzwerk
PRIMA
DOPO 55
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CITTÀ IN PROVA Nel 2005 si realizzò un esperimento urbanistico denominato “Città in prova” con lo scopo di coinvolgere gli abitanti nel processo di riappropriazione del sito dismesso; venne costruito un modello 1:1 di una biblioteca, usando oltre mille casse di birra riempite di libri, donati dagli stessi abitanti, e destinando lo spazio ad un festival di lettura e poesia di due giorni. Open-Air-Library si concretizza nel 2009 grazie agli stanziamenti del governo federale e alla volontà dello studio di architettura KARO * + Architektur+Netzwerk, sempre coadiuvato dalla comunità locale, di dar vita ad un nuovo modello di biblioteca. La biblioteca oggi è aperta al pubblico 24 ore su 24, 7 giorni su 7, completamente gestita dagli abitanti, liberi di prendere in prestito, restituire o donare libri (che attualmente sono circa 30,000) senza obbligo di registrarsi, basandosi sulla fiducia, con l’unica richiesta di sostituire eventualmente un testo rovinato. 56
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RICICLO E MEMORIA Uno dei tanti meriti del progetto è stato quello di incentivare l’uso di materiali riciclati. Per la costruzione della facciata infatti sono stati impiegati elementi prefabbricati che formano uno spesso muro che contiene gli scaffali per i libri. I pezzi usati provengono dalla demolizione di un edificio anni ‘60, il vecchio magazzino Horten di Hamm, demolito nel 2007. Questo come gli altri magazzini della ditta sparsi per la Germania, che presentavano tutti più o meno lo stesso tipo di facciata, aveva acquisito una sorta di identità formale comune, apprezzata dai critici del modernismo del tempo. La recente rivalutazione di queste facciate, realizzate sulla falsariga del padiglione statunitense del 1958 all’Expo di Bruxelles, danno un ulteriore valore aggiunto alla Open Air Library, come testimonianza, oltre che di stampo ecologista, anche di recupero della memoria.
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Boerenhol’ [Park]ing Wagon Landscaping 2009 In occasione della kermesse biennale intitolata “Secret Gardens” organizzata dalla città di Courtrai in Belgio, cinque architetti belghi e cinque architetti stranieri si sono impegnati nella temporanea (eventualmente permanente) trasformazione in piccole “oasi verdi” di alcuni spazi di risulta poco mantenuti. Lo scopo era quello di dimostrare come anche tali aree, spesso trascurate e considerate soltanto in ottica funzionale, come i cordoli dei parcheggi, abbiano un fortissimo potenziale estetico che può migliorare la qualità del vivere urbano. In particolare allo studio di paesaggisti “Wagon Landscaping” è stato assegnato un’area di parcheggio asfaltata di 800 mq a Courtrai, adiacente a un parchetto pubblico. La loro idea è stata quella di realizzare un percorso verde pedonale che unisse direttamente questi due ambiti lavorando sul suolo asfaltato. In passato quest’area era parte del perimetro del vecchio fossato urbano. In epoca moderna è stato pian piano riempito per ricavare suolo utile fino ad arrivare allo stato attuale. Lo studio Wagon Landscaping ha voluto ricordare come metafora l’antica origine del sito, scavando l’asfalto e creando dei fossati profondi poche decine di centimetri come vasi sotteranei per le piantumazioni. A lavoro terminato si è ottenuta una passeggiata verde, con un percorso centrale lungo la direttrice del parcheggio verso il parco e tante brevi diramazioni costituenti aiuole lineari. Benchè il progetto fosse temporaneo e dalle foto aeree aggiornate al 2015 e da Streetview aggiornato al 2013 non sembra esserci più traccia, e dunque non sembra aver costituito un’idea rivelatasi valida in quel contesto (probabilmente perchè troppo invasiva e difficile da mantenere in uno spazio pur sempre molto utilizzato come quello di un parcheggio), rimane tuttavia una possibilità di disegno e rinnovo di un suolo impermeabile relativamente economica, totalmente reversibile e abbastanza versatile. Si potrebbe applicare mutatis mutandis per ingentilire gli spiazzi di manovra cementati di fabbriche dismesse in occasione della loro apertura temporanea. Fonti e iconografia: http://www.landezine.com/index.php/2012/10/boerenhol-parking-by-wagon-landscaping/ https://sites.google.com/site/wagonlandscaping2/culture-paysage/-park-ing https://lcv.hypotheses.org/1097 58
Marco Cataldi 825480
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DIMENSIONI: 800 mq COSTI: 22.000 euro LOCALITÀ: Courtrai, Belgio TIPOLOGIA DI PROGETTO: Trasformazione temporanea di un parcheggio in area verde durante la kermesse biennale “Secret Gardens” di Courtrai ATTORI Municipalità di Courtrai Wagon Landscaping (progettisti) Atelier Pré Carré (realizzatori)
Sopra: Courtrai nel 2015 Sotto: Courtrai nella seconda metà del ‘500 59
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A sinistra: Schizzo di progetto dello studio Wagon Landscaping. La “terrasse sous les arbres” è l’area del parco pubblico che viene resa accessibile dal parcheggio tramite “le chemin drainant”. Le “trois chambres du jardin” sono le piccole piazzette che vengono delimitate dal disegno delle aiuole a fossato.
Nella pagina accanto Sopra: Disegno progettuale in cui viene mostrata nel dettaglio l’operazione di taglio in lastre dell’asfalto, la loro rimozione, la sostituzione del massetto con terriccio fertile e l’eventuale riuso dell’asfalto per le operazioni di pacciamatura. Sotto: Mappa delle piantumazioni.
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Perimetrazione dell’area di lavoro
Disposizione delle piante
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Scavo delle vasche di piantumazione
Lavoro appena ultimato
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Collegamento del percorso con il parco segnalato tramite una palizzata in legno grezzo, anche per ribadire a livello materico il passaggio fra due ambiti differenti: l’asfalto che perimetra il verde e lo fa trasparire soltanto a striscie e dopo il suolo naturale che invece diventa dominante.
La convivenza apparentemente funzionante fra il giardino ritrovato e la zona parcheggio che da esso trae un nuovo valore e una maggiore bellezza
Immagine tratta da Streetview, acquisita nel giugno del 2013. Tutto sembrerebbe perfettamente sparito.
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PARCO Tilla Durieux
DS Landschapsarchitecten Berlino, Germania 2003 CONTESTO: Con la caduta del muro di Berlino, molti degli spazi vuoti che aveva attraversato furono improvvisamente emersi dall'oblio e degrado e il centro della città fu recuperato con una prominenza strategica. Tale fu il caso del Prachtgleis, una spianata lunga 500 metri e larga 75 metri, che ha coinvolto Potsdamer Platz e Landwehrkanal e si trovava lungo il tratto di muro che correva dalla Porta di Brandeburgo al Checkpoint Charlie. Al culmine dell'euforia nella costruzione degli anni 1990, molti degli spazi vuoti che avevano circondato Potsdamer Platz dalla fine della guerra e la Prachtgleis ero stati chiaramente segnalati tra due file di edifici residenziali e terziari, come un caso isolato, un grosso divario non sviluppato, come nel caso del parco Tilla Durieux. OBBIETTIVO: Nel 1995 la città di Berlino aprì una competizione su scala internazionale per offrire un nuovo assetto a Prachtgleis, senza modificare le strade attorno. Il concorso fu vinto dallo studio olandese DS Landschapsarchitecten e il nuovo spazio fu chiamato Tilla-Durieux-Park, dal nome della nota attrice austriaca ai tempi della repubblica di Weimar, che dopo otto anni di lavori divenne un ampio spazio verde in mezzo alla densità urbana di Potsdamer Platz. CONTENUTI: Tilla-Durieux-Park è composto da due grandi parterres (aiuole) coltivate ad erba, larghe 30 m e lunghe 200, esse sono disposte longitudinalmente lungo l'asse che collega Potsdamer Platz con Landwehrkanal. Questa grande area è confinata da una fila di tigli che separa il verde delle parterres dal traffico dei due viali. Due grandi parterre sollevati e inclinati negli angoli opposti di circa 35 gradi lungo l’asse longitudinale si modificano, nelle altezze, secondo uno schema che richiama alla mente la flessibilità e la resistenza delle tensostrutture. Da un’altezza di 4,5 metri, nel punto più alto, queste colline artificiali scendono lateralmente fino alla quota della strada, per poi riprendere ed arrivare, all’estremità posteriore, fino al canale. I parterre sono rivestiti da un tappeto erboso, privo di arbusti e di alberi, mentre ampie banchine pedonali cadenzate da filari di tigli, circondano l’intero parco, offrendo un sistema di connessione pedonale rapido e veloce con l’intorno urbano. La presenza nel quartiere di numerosi edifici multifunzionali, in prevalenza commerciali e residenziali, fa di questo parco uno spazio dinamico e attivo, in grado di sostenere un confronto adeguato e pratico con le architetture circostanti, il canale e Potsdamer Platz.
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MATILDE CEOLA N° MATRICOLA: 831066
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Superficie del lotto: 40,000 mq Costo di costruzione: 2,250,000 € TIPOLOGIA DI PROGETTO: Riqualificazione area in stato di abbandono ATTORI Cliente città di Berlino Direzione Lavori DS Landschapsarchitecten Collaboratori M. van Stiphout, J. Crepon, H. Horlings, B. Doedens, I. Golz, M. Groenhart, W. Snel
PRIMA
DOPO
DATE Concorso 1995 Affidamento di incarico 1999 Inaugurazione Luglio 2003
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Parco colonnato
Landwehrkanal Potsdamer Plaz
Leipziger Plaz
Ex-muro di Berlino
AREA Il parco è situato nel quartiere Tiergarten e si estende su 50 metri a banda stretta (di cui entro 30 metri di prati) da Potsdamer Platz , a sud fino al canale Landwehr, tra la Daimler -Areal o LinkstraĂ&#x;e da un lato e il parco colonnato su lato opposto. 66
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ESITI-EFFETTI:
il parco Tilla Durieux è una storica lacuna in una massa enorme di nuova costruzione. Data l’intensità delle variazioni stilistiche e formali dell’architettura circostante, il minimalismo del parco offre una pausa. La scelta architettonica dello studio olandese, così formalmente distante dal paesaggio urbano circostante e privo degli elementi più comuni all’immagine di giardini e parchi tradizionali, ha provocato inizialmente diverse obiezioni da parte di residenti e proprietari delle aree circostanti, fino a minacciare la sua realizzazione; ma la qualità del progetto è proprio quella di rendere protagonista il vuoto urbano in contrasto con la grande varietà formale e compositiva delle architetture circostanti.
dondoli al centro del parco parterre in pendenza
tubi esterni dell’acquedotto
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PARCO CAMPAGNA Via Larga
L’officina, Ferretti Elisa, Jacopo Favara, Mariapia Malagoli 2010 INQUADRAMENTO
Il progetto interessa un’ area di circa 12 ettari compresa tra la tangenziale di Bologna, il Centro Sportivo Universitario (CUSB), e la zona residenziale di via Larga, nata negli anni ‘80, in un quartiere ai margini del centro storico di Bologna dove risulta evidente e sofferta la mancanza di luoghi di incontro e aggregazione. L’area, in gran parte coltivata da due affittuari, è di particolare interesse in quanto “relitto” di tessuto agricolo intercluso al margine urbano, individuato dal PTCP di Bologna come ambito agrario di interesse testimoniale del paesaggio agrario da preservare.
CRONOLOGIA
Il Parco Campagna di Via Larga a Bologna è il frutto di un percorso che ha coinvolto nella progettazione e realizzazione un nutrito gruppo di cittadini in un Laboratorio di Partecipazione in due fasi e diversi settori dell’Amministrazione Comunale, risultando un successo di concertazione, dialogo e partecipazione attiva, non solo tra Amministrazione e cittadini, ma anche tra diversi Settori del Comune, tra Comune e Società Autostrade, tra Quartiere e realtà imprenditoriali private, per definire scelte strategiche, oltre che per decidere aspetti di dettaglio e per offrire soluzioni per la gestione, dimostrando come coniugare richieste pratiche, prioritarie per i cittadini , con la qualità di un progetto di architettura frutto di una selezione concorsuale.
ELEMENTI ATTRATTORI
Gli elementi attrattori presenti nel quartiere sono: il centro sportivo universitario (CUSB) a Nord: l’intenso utilizzo di queste strutture, accessibili alla collettività oltre che agli studenti, ne fa uno dei punti nodali del quartiere, davanti al quale è prevista la realizzazione di una grande piazza pubblica che si affaccerà sul Parco Il parco Tanara a Est: parco urbano attrezzato per tutte le età e molto frequentato il centro commerciale “Pianeta” a Est: adiacente al Parco Tanara è il luogo più vitale del quartiere, per molti punto di riferimento per l’organizzazione di attività ricreative legate al Parco Tanara. Il polo scolastico e biblioteca di via Scandellara a Sud, oltre la tangenziale: dove trovano spazio anche associazioni che promuovono attività ricreative. Al centro del parco l’antico complesso colonico di villa Pini, abbandonato e spesso occupato abusivamente, è percepito come fonte di degrado e pericolo, ma anche come opportunità per 68
CEREDA DANIELE N° MATRICOLA: 846598
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Superficie del lotto: 11.133 mq Costo di costruzione: 1.000.000 € TIPOLOGIA DI PROGETTO: Riqualificazione area verde in stato di abbandono ATTORI Cliente Comune di Bologna Ufficio Verde Pubblico Direzione Lavori L’Officina Appaltatore generale C.E.A. - Cooperativa Edile Appennino Fornitori Arredi: MACCONIARREDA Lampioni: LANDINI PALI
DATE Concorso Giugno 2006 Affidamento di incarico Dicembre 2007 Inaugurazione Giugno 2010 69
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l’insediamento delle associazioni di quartiere, come presidio per il Parco e per la creazione di occasioni di incontro e socialità. Come evidenzia il primo Laboratorio di Partecipazione esistono numerose criticità, in particolare: la presenza della tangenziale, di notevole impatto acustico ed elemento di cesura tra funzioni importanti del quartiere: la residenza da un lato e dall’altro il polo scolastico con gli spazi per lo sport, collegati da un sottopasso che tra gli abitanti del quartiere è associato a degrado e insicurezza. Il confine est dell’area è costituito dalla via del Carpentiere, passaggio obbligato per l’accesso al parco Tanara; questa connessione tra il parco esistente ed il parco di progetto è oggi fortemente indebolita dalla pericolosità della via, con un carico di traffico superiore alla sua capacità, che rende rischiosi la percorrenza e l’attraversamento.
CRITICITA’ e OPPORTUNITÀ
C_ carenza di collegamenti tra le funzioni principali del quartiere O_ il nuovo parco come cerniera tra zona sportivouniversitaria, residenze e polo scolastico C_ mancanza di mobilità alternativa all’automobile O_ valorizzazione\messa in rete della mobilità pedonale, ciclabile, bus-ferroviaria C_ degrado e percezione di insicurezza O_ valorizzazione del paesaggio agrario e delrapporto tra città e “campagna” C_ mancanza di luoghi per attività ricreativo-culturali O_ coinvolgimento delle diverse associazioni che operano sul territorio C_ mancanza di una centralità di quartiere O_ valorizzazione del complesso di villa Pini come nuova centralità C_ attraversamento critico di via del Carpentiere
LINEE GUIDA PROGETTUALI
1. IDENTITÀ conservare e valorizzare i segni del paesaggio agrario conservare l’uso del suolo e tutti i segni storici che lo caratterizzano (assi viari storici, filari, piantate, cavedagne e fossi); enfatizzare la struttura storica del territorio mantenere in gran parte l’attuale gestione agricola del territorio. 2. PERMEABILITÀ connettere le funzioni del quartiere creare una rete di percorsi per connettere gli elementi attrattori del quartiere (scuola/biblioteca, commercio/residenza; sport/università); riqualificare il sottopasso, in quanto passaggio nodale da-per via Scandellara; valorizzare l’asse che dal sottopasso collega la zona sportiva-universitaria e ripensare tale percorso come raccordo con la piazza di futrura realizzazione a cura del CUSB migliorare l’ accesso al Parco Tanara con un attraversamento sicuro di via del Carpentiere ricucire le zone residenziali di via Larga e via Scandellara, separate dalla tangenziale, mettendo in pratica le strategie del nuovo piano strutturale (“città della tangenziale”) 3. CENTRALITÀ creare un luogo attrattore Il parco contiene al suo interno il complesso colonico di Villa Pini, soggetto ad un intervento di restauro a cura del Comune e di privati. Qui troveranno sede le associazioni presenti sul territorio e le attività ricreative, culturali e sociali richieste dal quartiere. Nel contesto di tali interventi verranno realizzati gli spazi esterni di pertinenza a fruizione collettiva, con una connotazione unitaria rispetto al resto del Parco. Il complesso diventerà il centro del nuovo Parco, sia dal punto di vista delle funzioni, sia da quello dei collegamenti. 4. QUALITÀ connotare i percorsi come luoghi Il progetto individua tre assi principali che mettono in relazione la villa Pini con gli elementi attrattori del quartiere. I tre assi saranno non soltanto luoghi di passaggio ma avranno connotazione di aree fruibili, diversificate secondo la funzione: 1.il PARCO PAESAGGIO: dedicato al passeggio, alla sosta e al relax, è l’asse di collegamento tra gli spazi pubblici: la villa, sede delle attività ricreativo-culturali e la futura piazza della zona universitaria; 2.il PARCO LUDICO: l’asse che connette il nuovo parco al parco Tanara sarà 70
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dedicato allo sport di base, al gioco e al tempo libero. 3.il GUADO: l’asse costituito dal sottopasso (connessione con il Polo Scolastico di via Scandellara) è completamente riprogettato nell’ottica di dare una sensazione di sicurezza e un miglioramento a livello percettivo (luminosità e suono) con l’introduzione dell’elemento acqua e una nuova illuminazione.
PARCO PAESAGGIO L’intento di conservare il paesaggio esistente, si attua nel mantenimento dell’assetto agricolo e della sua attuale gestione. La parte del parco tra villa Pini e il polo sportivo-universitario viene caratterizzata per la fruizione, il passeggio e la sosta, attraverso la trasformazione di uno dei campi in prato stabile, con sedute, aree di sosta e la creazione di un percorso ciclo-pedonale attrezzato e illuminato. Il parco è attraversato da percorsi promiscui pedonali e ciclabili, dall’aspetto di strade rurali, una rete di mobilità alternativa che collega il quartiere oltre i confini dell’area, progettata, recependo le istanze e gli input dei cittadini, integrandoli con le richieste del settore Mobilità del Comune di Bologna. Il parco paesaggio è caratterizzato sul lato Sud da una fascia arborea a maglia regolare: un bosco strutturato e luminoso, a ribadire i segni dei campi e dei filari esistenti; l’impianto permette una mitigazione visiva dell’imponente ostacolo costituito dal terrapieno della Tangenziale, nascondendo la percezione del limite. PARCO LUDICO In questa parte, che si estende in prossimità della villa Pini, su un’area non coltivata e in stato di degrado e abbandono, sono concentrate le attrezzature sportive di base e per il gioco di tutte le età. All’interno della fascia arborea di mitigazione della tangenziale, sono collocati i parcheggi per auto e motorini, a servizio del Parco, a lungo progettati insieme agli Uffici Lavori Pubblici e Mobilità. La vocazione di questo spazio è quella di diventare interno al sistema-parco via Larga-Tanara, creando una connessione oggi interrotta; la strada si presterebbe ad a essere periodicamente sede di attività temporanee che portano vitalità al quartiere, come fiere, mercati rionali e giostre. 71
ASC! attivare spazi comuni.
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