LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16 Prof. Antonella Bruzzese, Prof. Anna Moro Tutor: Luca Brivio, Paolo Maneo, Fulvia Proserpio Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni Corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura
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ALLMENDE-KONTOR
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BERLINO, 2011 GIARDINI DI COMUNITÀ: PARTECIPAZIONE ATTIVA E UNIONE Gruppo 12 LUCA CIVELLO, ALBERTO COGLIATI, SILVIA MARIA COLOMBI, FABIO COLOMBO
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ALLMENDE-KONTOR
TEMPELHOFER PARK, BERLINO 2011 Allmende-Kontor è uno spazio verde all’interno di Tempelhofer Feld (“Campo di Tempelhof”), o Tempelhofer Freiheit (“Area Libera di Tempelhofer”) di 5000 mq ca. Il nome richiama una forma medievale di giardino comunitario: consiste in un progetto di autogestione da parte dei cittadini, che per coltivare devono dare un nome ad uno spazio di terra e non costruirci niente di non rimovibile. Quest’ultimo fattore è conseguenza del fatto che il progetto è sotto contratto annuale, con possibilità di rinnovo da parte del Comune di Berlino (1€ mq/anno). Il terreno risultato inquinato non può essere soggetto a coltivazione, per questo gli orti vengono allestiti in vasche di legno, lastre di compensato e materiali di recupero riempiti di terra sana. In questo contesto sono presenti attività di formazione e divulgazione su apicoltura, giardinaggio e orticoltura. Sono inoltre presenti progetti di caffetteria biodinamica, zona di gioco per i più piccoli, mercatino delle pulci e biblioteca, con numerosi testi sull’ambiente.
TIPOLOGIA DI PROGETTO: giardino di comunità, orto urbano DIMENSIONI: oltre 5000 mq. COSTI: 1€ a mq. annui più costi accessori ATTORI: Frauke Hehl, Gruen-AG, associazione Workstation PROGETTO: Urban Gardening Manifest PARTECIPANTI: cittadini GESTIONE: autogestito, autofinanziato da cittadini
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TIMELINE DI PROCESSO
Al referendum sulla chiusura dell’ aeroporto di Berlino-Tempelhof, nato da mobilitazioni popolari, partecipò solo il 22% degli aventi diritto, il referendum fu ritenuto irrilevante e l’aeroporto fu definitivamente chiuso il 30 ottobre.
A partire da maggio 2010 Tempelhof è diventato il più grande parco di Berlino. Da allora è uno spazio aperto al pubblico e una delle aree più amate dai berlinesi. Ospita numerosi festival, manifestazioni sportive ed eventi di ogni genere.
2008
2010
IL PARCO È FREQUENTATO DA CIRCA 50.000 PERSONE OGNI WEEKEND. 4
Dall’aprile del 2011 un gruppo di berlinesi ha lanciato l’organizzazione Allmende-Kontor che ha preso in concessionaria dal comune una parte del parco per trasformarlo in un orto e in un giardino. Allmende-Kontor e’ destinato a un utilizzo temporaneo in accordo con la Gruen-AG, la società di servizi di Berlino.
2011
DATO L’INQUINAMENTO DEL SUOLO DEL PARCO, I LOTTI COLTIVABILI SONO VASCHE CON AL LORO INTERNO TERRA DI RIPORTO.
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Referendum sui progetti immobiliari all’ interno del Tempelhofer Feld. il progetto prevedeva appartamenti, una biblioteca nazionale, una nuova fermata de lla metropolitana, dei negozi e una piscina. Vincono i “no” con il 64,3% circa e l’ex aeroporto ri-mane un parco, evitando un processo di “Gentrification”.
2014
GENTRIFICATION: PROCESSO SECONDO CUI INTERI LOTTI VENGONO ACQUISTATI DAI RICCHI BORGHESI, IN SEGUITO A UN PROGETTO SU GRANDE SCALA.
Realizzazione di un circuito lungo 2.469 km nella vecchia area di stazionamento dell’ ex aeroporto in occasione della DHL Berlin ePrix, una gara di formula E.
2015
Su richiesta dell’ assessorato al Welfare di Berlino, il ministero degli Interni ha scelto gli hangar dell’ ex aeroporto per adibire una maxi campo. profughi per oltre 4.000 rifugiati.
2016
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STORIA TEMPELHOF AIRPORT Il Parco di Tempelhof è un parco di oltre 300 ettari nella zona centrale di Berlino. E’ compreso tra i quartieri di Tempelhof-Schoneberg a ovest e Schiller a est. il primo si configura come A partire dagli anni ‘20 del XVIII secolo il luogo dove oggi sorge il Parco di Tempelhof viene utilizzato, nei fine settimana, come campo di parata fino alla Prima Guerra Mondiale. Durante i giorni lavorativi, le attività militari lasciavano il posto alle attività ricreative dei cittadini di Berlino. Due secoli dopo in questo spazio viene edificato il Flughafen BerlinTempelhof. Nel corso degli anni ‘30, sotto il regime nazista, subisce grandi opere di ampliamento, diventando uno dei migliori e più moderni aeroporti al mondo che vide nel 1926 la fondazione della compagnia aerea Lufthansa. Un ruolo chiave viene svolto durante la Guerra Fredda, quando, con il Blocco di Berlino e la divisione della città tra Alleati e Unione Sovietica, costituisce il punto di arrivo di un ponte aereo allestito dagli Stati Uniti che garantì la sopravvivenza della popolazione della città. Tale opera umanitaria viene commemorata da un monumento posto all’ingresso dell’ex terminal, il Luftbruckendenkmal. L’attività dell’aeroporto continuano ininterrotte fino al 2008, quando, per una sempre minore affluenza, viene dato il permesso alla compagnia pubblica Berliner Flughafen di cessare la gestione dell’aeroporto. Le stesse agenzie aeree che vi lavoravano protestarono contro i progetti di chiusura e accentramento dei terminal della città nell’Aeroporto Internazionale di BerlinoBrandeburgo. Il Tempelhof continuò a funzionare fino al 2008, quando si svolse il referendum contro la chiusura, in cui non si raggiunse il quorum di partecipanti. Ne conseguì la chiusura fino al 2010, quando l’intera area viene riconvertita a parco pubblico. Oggi i vecchi spazi dell’aeroporto sono luogo di concerti, fiere e aree per il pic nic, e le piste di atterraggio sono diventate luogo di svariati sport come il windskate e la presenza di un percorso lungo 6 km percorribile in pattini, skate e bici o a piedi.
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STORIA ALLMENDE-KONTOR L’Allmende-Kontor (‘’Allmende’’ beni comuni in tedesco) è un progetto che nasce nel 2011 su iniziativa dei cittadini, con un contratto iniziale di tre anni alla scadenza del quale assume valenza annuale, da rinnovare presso il Comune di Berlino. Con questa disposizione si evita la formazione di siti permanenti e il deturpamento dello spazio. In pochi mesi hanno creato uno spazio verde gratuito ed accessibile a tutti: per coltivare il proprio orto basta ritagliarsi un pezzo di terra, dargli un nome. Si ha poi la possibilità di costruirci ciò che si vuole, con l’unico requisito della possibilità di rimozione. Ad oggi si contano più di 800 persone coinvolte nel progetto, le cui regole si limitano al rispetto reciproco. Esse si possono riassumere in: • Essere consapevoli dello spazio a disposizione quando si costruiscono le unità di coltivazione. • Non limitare gli altri, o la loro visuale. • Per quanto riguarda le donazioni, tenere conto del proprio reale consumo di risorse e delle propria situazione finanziaria. • Cercare di coltivare nel modo più ecologico possibile, evitando di usare insetticidi e tentando di usare il minor numero possibile di specie ibride. • Tutti i partecipanti all’Allmende-Kontor mirano a una collaborazione rispettosa e interculturale. • Essere consapevoli di un uso responsabile delle risorse (come legno, acqua e terra). • I cassoni di coltivazione possono essere costruiti con materiali di riciclo, ma sarebbe meglio usare sempre materiali “naturali” (evitare polistirolo e plastica).
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QUARTIERE TEMPELHOF-SCHONEBERG • Municipio Rathaus Schoneberg • Cimitero St.Matthäus-Kirchhof (fratelli Grimm e Rudolf Virchow) • Museum der unerhörten Dinge (museo delle cose inaudite) • Complesso residenziale di Ceciliengarten • Via Motzstrasse: festa di strada della comunità LGBT • Festa della zucca • Mercatini di natale Il quartiere ospita tante personalità famose: Marlene Dietrich, i Comedian Harmonists, David Bowie, Gunter Grass, Billy Wilder, Erich Kastner. Complessi industriali storici, impianto sportivo per le corse di cavalli Trabrennbahn Mariendorf, centro culturale internazionale UFA-Fabrik, osservatorio astronomico sul colle Insulaner, aeroporto di Tempelhof (più grande edificio d’Europa), luoghi della memoria dell’ex quartiere ebraico intorno a piazza Bayerischer Platz, ristoranti, birrerie, caffetterie, locali di tendenza, quartiere per gay e lesbiche attorno a piazza Nollendorfplatz.
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QUARTIERE SCHILLER Quartiere novecentesco, soggetto a processo di gentrificazione (sostituzione della classe operaia povera con una classe medio-alta borghese, miglioramento delle condizioni architettoniche, di servizi, ecc.), attraversato da Schillerpromenade: viale alberato con percorsi pedonali, aree verdi, parco giochi. Al centro si trova Herrfurthplatz, con la Genezarethkirke (piano di sviluppo della città del 1901). Nasce come parte della città di Rixdorf, a risollevare la reputazione da quartiere per operai: nel 1910 il 90% delle case ha una o due camere da letto con cucina abitabile, bagno, wc privato e corridoio, per 4 persone. Al piano terra c’erano negozi e ristoranti. A partire dal 1910 viene allestito un mercatino settimanale fino alla chiusura nel 1990 per mancanza di clienti, riapre nel maggio 2009 con la collaborazione di Verein Pro Schillerkiez. Nel 1920, Bruno Taut, architetto del Hufeisensiedlung (insediamento a ferro di cavallo), realizza delle abitazioni per lavoratori a basso costo. Nel 1928 viene fondato un parco sportivo lungo Oderstrasse. Nel 1930 viene inaugurata in via Scillerpromenade 16 la Casa Municipale della Genezareth-Gemeinde, realizzata dall’architetto Hans Jessen. Durante la Seconda Guerra Mondiale il quartiere rimane intatto ed è quindi in gran parte mantenuto al suo stato originale. Il rumore degli aerei dall’aeroporto e il prezzo troppo alto rispetto alla qualità degli appartamenti hanno determinato un cambiamento nella composizione della popolazione: abbandono dei benestanti a favore di popolazione più svantaggiata (alta concentrazione di disoccupati). Nel 1960 iniziano dei processi di risanamento. Nel 1990 Schillerkiez viene studiato un progetto di riqualificazione. Dall’estate del 1996 il quartiere è protetto da un regolamento per la conservazione. Tra il 1945 e il 1949 il campo sportivo assume il nome di Werner Seelenbinder Kampfbahn. Nel 1958 viene aggiunto un campo d pattinaggio su ghiaccio e un di pattinaggio all’aperto. Nel 2004 viene rinominato Werner Seelenbinder Sportpark. La Genezarethkirche viene realizzata su Herrfurthplatzsu piano del Commissario Reale di Urbanistica Franz Schwechten (chiesa a croce greca, con una torre nell’intersezione tra navata e transetto: inizialmente di 62 metri, viene ridotta per il traffico aereo dell’aeroporto nel 1939-40, poi durante un bombardamento alleato durante la 2GM e ricostruito nel 1955). Nel 2003 per un progetto di trasformazione delle aree verdi della Shillerpromenade viene coinvolta la Chiesa nell’aprire una caffetteria.
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OBBIETTIVI, ESITI ED EFFETTI Il progetto di Allmende-Kontor si prefigura come una iniziativa al sostegno di attività da e per la comunità, favorendo i punti di contatto e il networking per giardinieri urbani. Qui si può trovare infatti sostegno, know-how e un aiuto concreto: tutto il necessario per integrarsi e partecipare attivamente allo sviluppo di questo orto urbano. Il progetto nasce da un ristretto gruppo di esperti del settore, tra cui Frauke Hehl, rappresentante legale, e Gerda Muennich. La motivazione primaria è stata quella di restituire alla natura una grande area aperta nel cuore della città, e in stretta relazione con la stessa: i cittadini hanno stretto nel corso degli anni una relazione molto forte con questo spazio, diventando un luogo di centrale importanza sia per il suo valore storico, sia per le sue qualità. Dopo il crollo del Muro di Berlino sono rimaste profonde spaccature all’interno della società locale. La disponibilità di nuovi spazi ha però creato numerose opportunità di riconciliazione: solo nell’ambito degli orti urbani si è passati dagli 8 del 2002 agli oltre 100 attuali. Ciò che unisce in questo caso è l’entusiasmo per il giardinaggio comunitario, una passione comune che diventa impegno a livello sociale e politico: la decisione di realizzare questi spazi viene presa dalla comunità assieme agli enti amministrativi. È proprio tra gli obiettivi degli organizzatori quello di convincere l’amministrazione locale dell’utilità di questi spazi, dei benefici che ne derivano come mezzo per unire e istruire. Queste iniziative dovrebbero partire proprio da questi enti, una decisione politica, dall’alto verso il basso per diffondersi a tappeto in tutta la città, senza che vengano affidate a chiese locali o di assessori comunali e alla loro buona volontà. Questa volontà del Land di Berlino di coinvolgere i cittadini e i residenti locali nello sviluppo della città si concilia con la presentazione di alcuni temi importanti, che vengono trattati nella creazione e nello sviluppo di 14
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questo progetto. Innanzi tutto il concetto di “Allmende”, letteralmente “bene comune”, si riferisce ad una forma di giardinaggio comunitario sviluppatosi nel medioevo: proprietà terriere in mano a singoli o più soggetti venivano utilizzate da terzi per far pascolare il bestiame o per ricavarne legna da ardere o torba come combustibile. Le forme di organizzazione di questo spazio sono quelle dell’autogestione: una volta deciso lo spazio assegnato ai singoli, la regola da rispettare è quella di non realizzare nulla che non si possa smontare facilmente. Le caratteristiche del contesto (il terreno dell’aeroporto è risultato inquinato) e dei permessi comunali (dal rinnovo annuale) hanno portato alla necessità di realizzare strutture effimere, trasportabili, che non affondino nel terreno, riducendo così l’impatto sul sito stesso e gli eventuali tempi di smantellamento. Si prediligono così vasconi sopraelevati e altri materiali alternativi per coltivare gli orti: scarpe, vestiti, palloni da basket, cabine-doccia e qualsiasi altro oggetto di riuso che possa contenere terriccio. Si viene così a creare una composizione molto eterogenea, creativa e vivace, che conferisce al complesso una apparenza da installazione d’arte contemporanea.
Nell’immagine a destra la bacheca dei semi. 15
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Oltre a questa attenzione all’apparenza vengono presi in considerazione numerosi temi di grande praticità e attualità. Altro obiettivo è infatti quello di far comprendere alla popolazione delle grandi città cosa significhi lavorare la terra e cosa comporta. La formazione di chi partecipa a questo progetto parte da zero: affiancati da esperti e “colleghi”, i nuovi arrivati vengono istruiti su come scegliere il terriccio, come usarlo, come organizzare l’orto, come mantenerlo, come scegliere i semi, come far crescere qualcosa, fino a come raccogliere e come gestire il raccolto. Tutto ciò poi viene portato ad un livello successivo, a scala più ampia: è importante ragionare infatti su come questi fattori si rapportino con la città, con i grandi temi di controlli sull’agricoltura, sovranità alimentare e, in generale, l’importanza dei mezzi di sostentamento della città. Da questa esperienza si può poi ricavare un insegnamento ad un livello più personale, riconoscendo il lavoro necessario proprio per far crescere qualcosa e per arrivare al punto in cui si possa raccogliere. Si tratta quindi di valorizzare un lavoro che sta subendo da tempo una “crisi di personale”. Tralasciando la questione del rendimento (anche perché i raccolti sono sempre di piccole dimensioni), vengono invitati i cittadini a provare di persona come produrre beni di sussistenza, per far crescere il rispetto nei confronti del lavoro richiesto dal processo. Si può quindi riassumere l’azione svolta da AllmendeKontor come mettere in atto cambiamenti sociali nel quotidiano, su piccola scala, ma in modo preciso e reale, realizzandoli con tecniche sostenibili attraverso una “rete”: una struttura organizzativa flessibile.
A destra organizzazione spaziale del settore est di Tempelhof 16
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Nelle pagine precedenti panoramica degli orti di Allmende-Kontor.
In questa pagina e nelle seguenti esempi di ‘‘vasi’’. 20
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SPUNTI PER LAMBRATE Presenza di grandi spazi Convertibili e spazi verdi inquinati in attesa di bonifica (Lambrate ovest, scalo ferroviario): il Tempelhofer Feld vanta una superficie di circa 400 ettari praticamente inutilizzati, nel cuore di una grande città in fase di sviluppo (previsti 250.000 abitanti entro 15 anni). Il campo inoltre è quasi interamente costituito da spazi verdi, sebbene siano molto inquinati. Proprio per questo motivo i partecipanti al progetto Allemende Kontor coltivano i propri ortaggi in vasi, cassette di legno e quant’altro usando terra non proveniente dal parco stesso. Analogamente, lo scalo ferroviario di Lambrate ovest offre circa 70.000 mq di superficie, di cui circa il 35% dell’area è costituita da spazi verdi contaminati. Inoltre, diversamente da Tempelhof, il problema dell’inquinamento acustico è ancora attuale, in quanto non molto distante dallo scalo passano ancora oggi i binari della linea ferroviaria. Intesse degli urbanisti nel riutilizzo dell’area di Tempelhof: numerosi sono stati i progetti presentati per il riutilizzo parziale dell’area, quali ad esempio la costruzione di: • un complesso residenziale accessibile alla stragrande maggioranza della popolazione. • una biblioteca pubblica. • una collina artificiale. Anche sullo scalo ferroviario di Lambrate sono stati presentati dei progetti per la costruzione di una nuova zona destinata all’edilizia popolare che potesse ospitare 50.000 nuovi abitanti, contrastando così il problema dell’espansione urbana di Milano e degli alti canoni di locazione della città.
Nella prima immagine a sinistra scalo ferroviario di Lambrate, nelle immagini seguenti spazi verdi disponibili 28
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BIBLIOGRAFIA • Workstation Ideenwerkstatt e V. in collaborazione con Allmende-Kontor, Manuale tecnico-orticoltura comunitaria sostenibile in città, e-book 1, Berlino
SITOGRAFIA • http://www.growtheplanet.com/it/blog/better-world/articolo/25/allmende-kontor-un-orto-urbano-sulle-piste-datterraggio • http://thegardenedit.com/blogs/journal/17101096-allmende-kontor • http://www.goethe.de/ins/be/prj/wet/tra/ber/it11257868.htm • https://www.youtube.com/watch?v=wdKA8Y7yb5g • http://www.greenservice.it/Blog/2016/02/11/allmende-kontor-orto-berlino/ • http://www.frontiere.eu/berlino-allmende-kontor-quando-lorto-urbano-diventa-spazio-pubblico/ • http://www.allmende-kontor.de/?id=9:allmende-kontor-engl&catid=2:uncategorised • http://www.visitberlin.de/it/articolo/tempelhof-schoeneberg • http://www.emotionrit.it/2015/09/visitare-tempelhof-berlino.html
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